PARRUCCHIERE: IL PIÙ BELLO DEI MESTIERI REALTÀ E

PARRUCCHIERE:
IL PIÙ BELLO DEI MESTIERI
REALTÀ E PROSPETTIVE
DELLA BELLEZZA
PROFESSIONALE IN ITALIA
05
PROFESSIONE
PARRUCCHIERE
IN ITALIA:
UN’OPPORTUNITÀ
DI AFFERMAZIONE
FARE IL PARRUCCHIERE IN ITALIA: UN’OPPORTUNITÀ DI AFFERMAZIONE
SOMMARIO
€ 7,3 miliardi
fatturato annuo 2013
190 mila
numero degli operatori
92 mila
numero dei saloni ovvero il
2,2 %
delle Piccole Medie Imprese (PMI)
43 milioni
numero degli utenti >13 anni
€ 24
spesa media per visita in salone
€ 31
FARE IL PARRUCCHIERE IN ITALIA:
UN’OPPORTUNITÀ DI AFFERMAZIONE
Dati del mercato professionale
Motivazioni dello sviluppo del settore
Il parrucchiere e la sua cliente
Il colorista: una professione nella professione
MERCATO PROFESSIONALE:
UN PANORAMA VARIO E DIVERSIFICATO
Tendenze di consumo
Saloni d’avanguardia
I talent italiani
Il parrucchiere e i nuovi mezzi di comunicazione
LA FORMAZIONE: ARMA VINCENTE DEL PARRUCCHIERE
Education sul territorio e grandi eventi
Il ruolo sociale dei parrucchieri e della coiffure
PARRUCCHIERI E ARTE: BINOMIO POSSIBILE
La creatività del parrucchiere oltre il salone
I capelli, protagonisti del ritratto fotografico
VALORI DEL MERCATO PROFESSIONALE
La rilevanza del mercato dei saloni d’acconciatura in Italia
viene spesso trascurata. E a torto. Il suo giro d’affari, infatti,
è di circa 7,3 miliardi di euro l’anno e coinvolge 190 mila operatori
(90 mila titolari, 100 mila collaboratori), virtualmente pari
al numero totale di dipendenti della quarta azienda italiana.
spesa media
delle donne >13 anni
€ 28
spesa media servizi colore
donne >13 anni
1 milionE
di visite al giorno in salone
Lo sviluppo del settore è dovuto al grande numero di singoli
imprenditori ed aziende medio-piccole, ognuna impegnata
a prendersi cura dei capelli in modo competente e creativo.
Sul nostro territorio, con una maggiore concentrazione
nelle regioni meridionali, si contano oggi ben 92 mila saloni
(79% unisex/donna, 20% uomo), corrispondenti al 2,2% delle PMI.
La densità dei saloni per abitante risulta molto elevata,
pari ad 1 salone ogni 650 abitanti. Il 72% di essi è di dimensioni
medio-piccole (1-2 addetti) e solo il 5% impiega più
di 5 dipendenti.
Per quanto riguarda le donne che frequentano i saloni,
le top spender sono le donne comprese tra i 35 e i 64 anni,
che si recano in media 9 volte l’anno in salone, mentre
le under 35 frequentano meno: 5 volte per anno.
La spesa media per visita in salone è di 31 euro e ogni giorno
le visite ammontano ad 1 milione.
Fonte: Gfk 2013, Panel 2013 Consumatori diario settimanale,
Confcommercio, ISTAT
Un panorama, quello italiano, sotto molti aspetti diverso
da quello inglese e da quello francese, come evidenziano i dati.
In Inghilterra si contano 34 mila saloni: meno della metà
di quelli presenti sul territorio italiano, ma tutti sono
di grandi dimensioni e nella loro totalità impegnano 245 mila
operatori. Se scende leggermente il numero di consumatrici
che frequentano i saloni (38,8 milioni), sale invece a 48 euro
la spesa media per servizio colore.
E ora la Francia, con i suoi 58 mila saloni, 160 mila operatori,
1 milione di clienti al giorno che spendono in media
41 euro a visita.
SINTESI
I numeri del Dossier in pillole
03
FARE IL PARRUCCHIERE IN ITALIA: UN’OPPORTUNITÀ DI AFFERMAZIONE
FARE IL PARRUCCHIERE IN ITALIA: UN’OPPORTUNITÀ DI AFFERMAZIONE
IL PUNTO DI VISTA
DELLA CLIENTE
L’85%
di donne >13 anni
si affida ai professionisti
per la bellezza dei capelli
Ogni donna va
in salone in media
7,4 volte
l’anno
L’87%
delle donne italiane
ritiene molto importante
la bellezza dei capelli
Fonte: Gfk, Etude d’image 2013
In Italia il consumo
della bellezza
professionale
è superiore al consumo
di calzature e di apparecchi
telefonici
Fonte: Rapporto sui consumi 2013 Prometeia
Si è parlato spesso della relazione tra parrucchiere e cliente,
ma la sua importanza non è stata mai valutata appieno.
Nello studio di ricerca condotto da L’Oréal, ad oltre 1.000 donne
e uomini italiani è stata posta la questione del rapporto
con il loro acconciatore, della frequenza delle visite
e dei trattamenti effettuati in salone. L’analisi ha rivelato
l’affascinante mondo che anima il mercato italiano dell’haircare.
CON L’ACCONCIATORE
UN RAPPORTO STRETTO E INTENSO
Focalizziamoci innanzitutto sul rapporto che lega cliente
ed acconciatore.
Il servizio fornito in salone non si esaurisce nell’esecuzione
di un hair look personalizzato. Durante “l’incontro ravvicinato”
che i trattamenti richiedono, le donne stabiliscono con il proprio
acconciatore un rapporto di confidenza, fondato sulla complicità
e sulla fiducia reciproca. Può succedere che raccontino le proprie
esperienze personali e professionali, raggiungendo un livello
di prossimità che non concederebbero ad altri.
Dunque l’acconciatore come amico, “medico”, consigliere,
soprattutto per le donne non più giovanissime. E il salone
come “luogo sacro”, dove la donna riscopre se stessa
e le proprie infinite sfaccettature. Prima fra tutte, la femminilità.
“IL PARRUCCHIERE LO VEDO COSÌ”
Spostandoci nella sfera più strettamente professionale,
dall’indagine L’Oréal emergono informazioni altrettanto
interessanti. Il parrucchiere è percepito dalle donne come artista,
tecnico, esperto sempre pronto ad accontentarle e fornito delle
adeguate competenze per raggiungere l’obiettivo. Sotto questo
profilo, il salone è il luogo organizzato ed efficiente dove
“mi trasformo”, “vengo per tagliare e regolare i capelli”,
“si fa moda”, “trovo relax e benessere”, “scopro attualità
e aggiornamento”, “i miei capelli vengono curati”,
“ho un’occasione di incontro e di confronto”.
Tutte le donne intervistate apprezzerebbero momenti
di formazione da parte del parrucchiere, visto come “personal
coach” che insegna come fare la piega a casa e come realizzare
da sole un’acconciatura, spiega i prodotti, indica quali
sono quelli giusti per il “mio” problema…
Inoltre, nella fascia di età adulta (25/60 anni), si suggeriscono
sviluppi dell’ambiente e dell’atmosfera del salone.
Ad esempio, enfatizzazione degli aspetti relax e delle zone
socializzanti, incremento della presenza in Internet, forme
di assistenza personale oltre il salone (forum, blog, chat).
L’IMPORTANZA DEI CAPELLI
NELLA PERCEZIONE DI SÉ
“Che i capelli siano per la donna un elemento fondamentale
di seduzione è ormai risaputo. Meno ovvio, e tuttavia altrettanto
interessante, il ruolo che i capelli svolgono nel condizionare
la rappresentazione che la donna ha di sé e non solo a livello
estetico, ma anche di affermazione della propria personalità,
sicurezza nelle proprie potenzialità, rapporto più o meno sereno
ed equilibrato con la propria interiorità e con il mondo esterno”.
A parlare è la psicologa specializzata in formazione e coaching
Patrizia Rovati, che così prosegue: “Giusto per fare un esempio,
la bambina con i riccioli biondi, alla quale viene spesso detto
‘sembri un angioletto’, probabilmente svilupperà una femminilità
dolce e aggraziata, che stimolerà l’istinto protettivo di chi la
circonda. Va inoltre ricordato che molto si può capire dello stato
d’animo di una donna da come tiene i propri capelli: sono infatti
i primi a venir trascurati in un momento di malessere mentre
costituiscono il centro dell’immagine quando la persona attraversa
una fase positiva. Ed è ancora la chioma la protagonista del
linguaggio non verbale: passarsi la mano fra i capelli è un gesto
seduttivo, metterli a posto - magari tirandoli dietro le orecchie può significare disagio o timidezza. La richiesta improvvisa
di un taglio corto, mai portato prima, dovrebbe mettere in allerta
l’acconciatore. Forse la sua cliente è in un periodo non facile
e vuole ‘tagliare’ con il passato o negare la sua femminilità…
magari pentendosi presto della decisone”.
05
FARE IL PARRUCCHIERE IN ITALIA: UN’OPPORTUNITÀ DI AFFERMAZIONE
FARE IL PARRUCCHIERE IN ITALIA: UN’OPPORTUNITÀ DI AFFERMAZIONE
PROFESSIONE
COLORISTA
5 anni
DI TRAINING
PER ESSERE COLORISTA
PROFESSIONALE.
UN MESTIERE
NEL MESTIERE.
La professione di acconciatore racchiude in sé numerose
specializzazioni. Quella del colorista è senza dubbio
una delle più specifiche ed interessanti.
16,8 milioni
DI DONNE >13 ANNI
HANNO I CAPELLI COLORATI
13 milioni
SI COLORANO IN SALONE
27,2%
PESO DEL SERVIZIO COLORE
SUL FATTURATO DEL SALONE
Fonte: Gfk 2013
In Italia il 62,4% di donne ha i capelli colorati. Il servizio colore
è fondamentale per l’economia del salone, rappresenta il 27,2%
del fatturato e l’incidenza del servizio colore sul fatturato del salone
è in continua crescita, come anche il taglio: segno
che le donne cercano servizi a valore professionale aggiunto.
Ma cos’è una colorazione professionale? In cosa si distingue
da quella “fai da te”?
Lasciando da parte l’argomento formulazioni, a fare la differenza
è il risultato. Il concetto di colorazione professionale si concretizza
infatti in uno studio personalizzato del colore della cliente,
che inizia da un dialogo e da un confronto in cui vengono
considerati i vari aspetti caratteristici della persona per aiutarla
ad identificare il “gusto colore” più indicato a lei, sia esso con
riflessi caldi o freddi ma sempre in armonia con il colore degli
occhi e dell’incarnato. Non solo… il colore dei capelli e il riflesso
influiscono anche sulla scelta dei colori dell’abbigliamento.
Per uno studio approfondito sul colore e sul tipo di servizio
ideale per ogni donna, esiste oggi in molti saloni il colorista:
figura professionale che possiede le competenze specifiche per
valutare dove, come e con quale tipo di prodotto eseguire il colore,
creando effetti personalizzati in base alle caratteristiche somatiche
della donna. Grazie alla visione estetica d’insieme di questo
“architetto dei capelli”, il risultato sarà sempre personalizzato.
L’accostamento di due o più tonalità permette, ad esempio,
di creare zone di luce o zone d’ombra studiate e posizionate
tenendo conto della morfologia del viso, della forma naturale
dei capelli e della linea del taglio.
Senza dimenticare che il colore evolve secondo il gusto,
il momento della vita, il mutare della lunghezza dei capelli
e della stagione. La professionalità del colorista consiste
anche nel tener conto di queste variabili affinché il colore
indossato sia sempre valorizzante per la persona.
Oltre ad occuparsi della bellezza del colore il giorno del servizio,
lo specialista ha il compito di predisporre trattamenti specifici
che saranno poi proseguiti a casa tra una visita e l’altra
per rafforzarne e mantenerne brillantezza ed autenticità.
Un colore “su misura” è eseguito con tecniche specifiche,
che contraddistinguono e “firmano” lo stile e il gusto
del professionista. Nascono quindi tecniche professionali
con denominazioni specifiche come “lo shatush” ideato
da Aldo Coppola, “il degradé” di Giorgio Violoni, “l’arpège”
di Marco Todaro o “i camouflage” dei coloristi Redken,
solo per citarne alcune.
Ad ogni stagione le marche professionali del Gruppo L’Oréal
propongono le proprie Collezioni Colore, che nascono
dall’analisi delle tendenze design, moda, social, rielaborate
da agenzie specializzate e in seguito tradotte in IT looks.
07
AD OGNI DONNA LA SUA TIPOLOGIA DI SALONE
La ricerca e le testimonianze provenienti dal mondo
degli acconciatori mostrano come gli atteggiamenti
dei consumatori ed i comportamenti legati alle visite in salone
si stiano evolvendo. I saloni stanno cominciando ad adeguare
la loro offerta di servizi per venire incontro alle nuove tendenze.
Ma come effettua la sua scelta la donna italiana?
L’Oréal Divisione Prodotti Professionali ha identificato vari tipi
emergenti di consumatore e li ha sintetizzati come segue.
La scelta di un hairstylist di fama internazionale
Il panorama dei saloni d’acconciatura è stata a lungo dominata
da hairstylists celebri, che hanno definito gli stili vincenti
e che hanno inventato la moda e la tendenza capelli. D’altronde,
il culto delle acconciature di “designer”, le esperienze “rituel”
e i trattamenti esclusivi stanno accrescendo la propria popolarità
in Italia. Allo stesso tempo, negli anni passati si è assistito
ad una costante crescita della consapevolezza femminile
verso l’associazione dei maggiori marchi - come L’Oréal
Professionnel, Kérastase, Matrix e Redken - ai saloni.
Il fascino di capelli acconciati in saloni di prestigio - fondati
grazie all’imprenditorialità, al talento e alla passione per
il mestiere di un parrucchiere, divenuto punto di riferimento per
l’hair beauty internazionale - è oggi una delle scelte più radicate.
Un esempio per tutti: i saloni internazionali Metodo Rossano
Ferretti, dove la ricerca di uno stile personalizzato è sinonimo
della massima attenzione al benessere dei capelli.
Privilegiare un salone “multiservizio”
Sempre più spesso, la cura dei capelli viene concepita come
parte integrante di un percorso benessere che ha come oggetto
il corpo nel suo insieme. Da questo peculiare approccio ha origine
l’interesse delle donne nei riguardi di saloni “multiservizio”, veri
e propri centri di bellezza che abbinano l’hairstyling ai principali
servizi di estetica e di nailcare: un luogo in cui affidarsi a
professionisti specializzati nella bellezza “dalla testa ai piedi”.
Nel tempo si è venuta formando una solida clientela affezionata
a questo tipo di saloni, che garantiscono un’offerta completa
di alta professionalità. Lo dimostrano i saloni Franco Curletto,
primo fra tutti quello di Torino, dove un ruolo determinante
è ricoperto non solo dagli spazi dedicati ai capelli ma anche
da quelli riservati ai trattamenti viso, corpo e mani.
23 milioni
di donne >13 anni
frequentano
i saloni
Fonte: Gfk 2013 Panel Consumatori
MERCATO PROFESSIONALE: UN PANORAMA VARIO E DIVERSIFICATO
MERCATO PROFESSIONALE: UN PANORAMA VARIO E DIVERSIFICATO
TENDENZE DI CONSUMO
CON UNO SGUARDO AL FUTURO
Il consumatore attento all’ecosostenibilità
Se fino ad alcuni anni fa rappresentavano una nicchia abbastanza
ristretta, oggi i consumatori attratti dal “green thinking” e da scelte
responsabili sono una realtà sempre più forte e consistente.
Il che abbraccia tutte le aree d’acquisto e vale soprattutto
per le donne. Attente, informate ed esigenti, sono molte
le utenti che privilegiano i saloni caratterizzati da un’impostazione
ecosostenibile, dai materiali utilizzati per l’arredo al risparmio
energetico e idrico, dai prodotti al riciclo. Il basso impatto
ambientale viene dunque da loro considerato l’asset
che può fare la differenza al momento della scelta di questo
o quel parrucchiere. A questo tipo di consumatrici si rivolge il
nuovo atelier pisano di Maurizio Serretti, ispirato - per filosofia,
arredi ed impiantistica - ai principi del salone ecostenibile lanciato
da L’Oréal Professionnel nel 2009, in occasione del suo centenario.
I giovani, clienti esigenti
Dal parrucchiere ci vanno meno degli adulti (2 volte l’anno contro
la media di 7,4 vista sopra), ma dimostrano di nutrire esigenze
e aspettative molto precise. Stiamo parlando degli “under 25”.
Super-informati su tutto quanto fa tendenza, soprattutto grazie
ad Internet e social network, si mettono nelle mani dell’esperto
dopo essersi documentati a fondo, per avere l’hair look che
li rappresenti al meglio e che sia al contempo accessibile
economicamente. Ma non basta, perché hanno idee specifiche
anche su come deve essere la location. Assolutamente out
i saloni “vecchio stile” a favore di quelli d’avanguardia, tecnologici,
aggreganti, magari attraverso situazioni “diverse” come happy hour,
momenti musicali, mostre fotografiche o di pittura. Per conquistarli,
insomma, il salone deve essere smart e capace di offrire non solo
un buon taglio o un bel colore, ma anche vere e proprie esperienze.
E sono molti, oggi, gli acconciatori che condividono questa vision.
Ricordiamo a tale proposito il concept store romano che riunisce
in un unico grande ambiente il salone d’acconciatura Young hair
stylist I Sargassi e il noto marchio di lingerie Yamamay.
Super-innovativi e amatissimi dagli under 30 anche i saloni
ContestaRockHair, dove si susseguono eventi che trascendono
il mondo della coiffure, trasformandoli in location
di sperimentazione artistica e culturale.
E c’è chi vuole un servizio “à la carte”
Stretta da mille impegni sul fronte personale e professionale,
la donna vuole poter scegliere. Può desiderare di andare
dal parrucchiere anche solo per una piega veloce o un’aggiustatina
al taglio oppure per usufruire di un servizio dalla A alla Z.
Esattamente come al ristorante si decide cosa mangiare
o nel negozio di abbigliamento cosa acquistare. Un concetto
di “prêt-à-coiffer” al quale rispondono nel modo più adeguato
i saloni in franchising, sempre dotati di un vero e proprio “menu”
di servizi. Importata in Italia da alcuni marchi ad ampia diffusione
come Jean Louis David e Dessange, la formula franchising
nel settore dell’hairstyling riscuote oggi grande successo,
anche grazie all’ottimo rapporto qualità-prezzo praticato
dalla maggior parte dei protagonisti del panorama italiano.
È il caso dei saloni Compagnia della Bellezza. Leader indiscusso
in quanto a presenza sul territorio, il brand ha saputo creare
e far apprezzare una nuova idea di coiffure: contemporanea,
dinamica e al tempo stesso curatissima.
09
MONICA COPPOLA PER ALDO COPPOLA:
INNOVAZIONE NELLA CONTINUITÀ
“Da sempre convinta dell’unicità di ciascuno, ho imparato ad avere
una visione a 360 gradi del mondo. Moda, cultura, arte, pensiero,
parola e desiderio sono manifestazioni dell’espressività umana
e della creatività. In qualsiasi situazione e in qualunque luogo”.
In questa affermazione di Monica Coppola c’è il suo approccio alla
vita in generale, ma soprattutto alla professione. Professione iniziata
giovanissima accanto al padre Aldo Coppola, poi proseguita con
successo crescente e con una vision sempre più autonoma della
bellezza femminile e della coiffure. Ricordiamo con lei i momenti
salienti del suo percorso. “Senza dubbio - dice - l’incontro artistico
con il fotografo Fabrizio Ferri. Il suo talento e la sua sensibilità hanno
reso possibile la realizzazione dei Calendari, ai quali mio padre ed io
abbiamo preso ad impegnarci dal 1984. E poi la collaborazione con
L’Oréal, grazie alla quale ho scoperto la mia passione per la formazione”.
Oggi Monica lavora in alcuni degli Atelier Coppola, tanto a Milano
quanto nelle sedi distaccate presenti in Italia. Ovunque si trovi,
il suo obiettivo è l’attuazione di quella specialissima visione
della femminilità che la caratterizza.
Fondamentali, nella leadership Aldo Coppola sotto il profilo
della ricerca e della realizzazione degli show, la professionalità
e la creatività di Adalberto Vanoni, Direttore Artistico Aldo Coppola,
Stefano Lorenzi, Direttore Tecnico-artistico Aldo Coppola,
Mauro Situra, Testimonial Artistico Go Coppola.
COMPAGNIA DELLA BELLEZZA:
TALENTO E MANAGERIALITÀ
PER IL PIÙ AFFERMATO FRANCHISING ITALIANO
È il primo network per parrucchieri made in Italy
(e più precisamente made in Sicily) fondato da Renato Gervasi
e Salvo Filetti, che da oltre un ventennio dominano il settore
della coiffure a livello nazionale e internazionale.
Salvo, hair designer, e Renato, maestro del Joyà Experience
management, portano avanti la mission del Gruppo attraverso
progetti legati alla formazione tecnico-stilistica e manageriale,
perseguendo l’obiettivo di “crescere insieme creando bellezza”
in un clima di energia e creatività. A Catania, loro città d’origine,
hanno fondato e dirigono Joyà Academy, laboratorio creativo
per le tendenze capelli e per la formazione artistica di giovani
talenti ed hairstylist. Ambiziosa la mission: elevare la figura
di acconciatore a quella di hair designer, attraverso un continuo
lavoro di innovazione tecnico-stilistica e di precisione sartoriale,
da vera haute couture.
Oggi, con i suoi 300 affiliati in Italia e all’estero, Compagnia
della Bellezza è al primo posto tra i franchising italiani.
Un vero successo che testimonia crescita ed evoluzione costanti.
Consulenti d’immagine di numerose star del mondo della moda,
musica e spettacolo, Salvo Filetti e Renato Gervasi sono noti
anche per la consistente presenza in qualità di opinion leader
in TV (Rai - Mediaset), sulle principali testate di fashion
e life style, nonché sui siti che dettano le tendenze.
MERCATO PROFESSIONALE: UN PANORAMA VARIO E DIVERSIFICATO
MERCATO PROFESSIONALE: UN PANORAMA VARIO E DIVERSIFICATO
PUNTE DI DIAMANTE
DELL’HAIRSTYLING “MADE IN ITALY”
Giorgio Violoni:
Eccellenza tecnica e didattica
Fondatore del marchio Centro Degradé Conseil, Giorgio Violoni
collabora con L’Oréal dal 2006 e nell’arco di questi otto anni
i 60 saloni affiliati al brand sono diventati 400, ovvero 1000
parrucchieri da formare ogni anno sull’intero territorio nazionale
con una crescita annua del 20% circa.
Quale la chiave di questo soprendente sviluppo? Di sicuro
la messa a punto di una tecnica di colorazione e di taglio
particolari, il degradé appunto, la cui affermazione è stata
decretata dalle clienti stesse dei saloni per i risultati di glamour
e naturalezza che consente di ottenere. Ma c’è di più, come spiega
Violoni facendo riferimento al percorso di formazione CDC:
“La nostra mission si può riassumere nella volontà di trasmettere
la filosofia e trasferire una metodologia di successo comprovata
all’interno dei saloni affiliati, proficui standard e precise regole
da seguire per raggiungere l’eccellenza nel proprio mestiere.
Traducendo questo successo in numeri, possiamo tranquillamente
affermare che ogni settimana vengono realizzati sulle donne
di tutta Italia intorno ai 6 mila degradé con la tecnica Degradé
Conseil, 24 mila in un solo mese. Tutto questo è stato possibile
grazie ad anni di continua ricerca e passione per il nostro mestiere,
al rispetto verso le nostre clienti e i loro capelli, all’attenzione
per i nostri affiliati e i loro collaboratori. Nella convinzione
che il miglior antidoto alla crisi sia la qualità e la personalizzazione
dei servizi offerti”.
CLASS:
LEADER NELLA RICERCA E NELLO STILE
Nato da un’idea di Ernesto Spica (commercial leader)
e dell’hairstylist leader nella ricerca di tendenze Luigi Neri
- professionisti toscani che, seppur giovanissimi, possono vantare
un importante background nel settore della moda capelli il marchio Class si pone un obiettivo preciso:
offrire agli acconciatori una nuova visione della professione
e gli strumenti per viverla in modo attivo, diventando artefici
del proprio successo. I punti di forza del brand?
Un progetto di formazione moderno e dinamico, che si avvale
di quell’intensa ricerca nel campo della moda (Trend Preview)
alla quale il gruppo deve la propria affermazione.
Fondamentale, a tale proposito, la collaborazione di Class
con Polimoda, istituto di fashion design e marketing fra i più
importanti ed accreditati a livello internazionale.
“La parola moda - dicono Spica e Neri - è un’espressione
generica e univoca. Un acconciatore sa che il mondo dell’immagine
è composto da infinite tendenze e pulsa di innumerevoli stili.
Per questo Class non propone collezioni, ma autentici preview
professionali sui mood contemporanei, nella consapevolezza
che per essere veri professionisti occorre imparare a fare ricerca
e analizzare i trend da cui prenderanno forma gli stili globali”.
Un progetto di sicuro vincente, dato che ha già conquistato
ben trecento saloni!
11
MERCATO PROFESSIONALE: UN PANORAMA VARIO E DIVERSIFICATO
CONTESTAROCKHAIR:
QUANDO IL SALONE È SMART
Due hairstylist giovani e creativi, Alessandro Santopaolo
e Massimo Bianco, nel 1996 creano il marchio italiano
ContestaRockHair con un network di saloni internazionali che,
oltre all’Italia, comprende New York, Miami e Shanghai.
Tutti e in particolar modo quello di Roma inaugurato nel 2013,
sono improntati alla stessa filosofia: unire la passione per i capelli
all’interesse verso il sociale e verso l’arte declinata in tutte le sue
espressioni: dalla pittura alla fotografia, dalla scrittura alla musica.
La finalità? Fare del salone un luogo “fuori dagli schemi”,
in cui le clienti possano vivere con piacere non solo servizi di hairstyle
ma anche stimolanti esperienze di aggregazione e condivisione.
L’attenzione a quanto succede “on the road” e la conoscenza
dei nuovi mezzi di comunicazione e delle tecnologie più avanzate
spingono Alessandro e Massimo a generare sempre nuovi progetti
di lavoro in Italia e all’estero.
Un esempio per tutti: il nuovo e-shop dove è possibile acquistare
prodotti in bitcoin, la rivoluzionaria moneta elettronica che tanto
sta facendo parlare di sé sul web.
Dunque, una crescita a tutto tondo, una specializzazione
professionale evoluta e uno sviluppo costante, asset
fondamentali in questo settore.
FRANCO CURLETTO:
FOR GLOBAL BEAUTY
Erede di una lunga tradizione di acconciatori che vanta tre
generazioni, Franco Curletto inaugura il suo primo salone
a Torino nel 1987 e nel 2009 il primo a Milano.
Dal suo spirito creativo e imprenditoriale, è nato inoltre il marchio
Franco Curletto United Group, che conta oggi numerosi affiliati.
Sempre attento al cambiamento, Curletto percepisce la bellezza
nella sua essenza e desidera condividere le proprie idee e innovazioni.
“La sperimentazione, la ricerca sul passato, la conoscenza della storia
e delle radici sarà sempre una fonte inesauribile di stimoli
che possono essere trasformati in azioni od opere”.
Un vero artista, perché riesce a trasmettere il suo “disegno”,
la sua emozione, arrivando a creare una particolare empatia
con le proprie “opere femminili”.
Tuttavia la peculiarità di Franco Curletto è la forma mentis pedagogica.
Nei suo saloni ha scelto la filosofia multiservizio, che rispecchia
la sua natura di uomo poliedrico e desideroso di proporre alla clientela
una pluralità di servizi volti alla bellezza globale in un unico luogo.
“La professione di hairstylist - afferma - resta il cuore della mia
attività, che viene completata da servizi complementari di altissima
qualità. La nostra attenzione alla bellezza e la molteplicità
dei servizi professionali offerti sono la chiave del nostro successo
e della fidelizzazione delle nostre clienti”.
Quello di Rossano Ferretti è di sicuro uno degli esempi più eclatanti
delle vette che un parrucchiere può raggiungere sfidando
e superando il “déjà-vu” sotto ogni profilo del mestiere.
Reinventandone, con coraggio pionieristico e potremmo dire
rivoluzionario, le regole e la fisionomia.
Raccontare il suo percorso significa per lui trasmettere ai giovani
acconciatori un’ispirazione e un aiuto a guardare avanti con
la volontà di concretizzare i propri sogni.
Prima di dargli la parola, bisogna ricordare che oggi i saloni
“Metodo Rossano Ferretti” sono 20, tutti collocati nelle più
importanti metropoli del mondo e caratterizzati da un imprinting
Londra ▼
Beverly Hills - L.A. ▼
Parigi ▲
Verona ▲
New York ▲
sul quale ci soffermeremo più avanti: da Parma a Londra, passando
per Verona, Roma, Milano, Parigi, New York, Beverly Hills, Mumbay,
Miami, Madrid, Maldive e presto Cina, Hong Kong, Germania.
“Il motore del mio percorso è stata la passione per questo mestiere.
L’ho sempre amato e rispettato profondamente, fin da quando
- quindicenne - sono andato a Londra per ampliare i miei orizzonti
e mettermi alla prova. Lì ho capito che avevo qualcosa di speciale
nelle mani… un momento determinante della mia crescita e della
mia autoconsapevolezza. Ma il talento non basta e negli anni
ho maturato l’intuizione, ‘l’illuminazione’ della necessità di un
metodo al quale non si era mai pensato: una tecnica che permetta
al parrucchiere di non creare più costruzioni architettoniche
omologate, ma di seguire il movimento naturale dei capelli
di ogni donna, rispettandone l’unicità”.
Quando l’intuizione è diventata “metodo”? “A trent’anni, nel pieno
del successo del salone di Parma, mi sono fermato per tre mesi
e, con mia sorella Lorenza, ho codificato il ‘Metodo Rossano Ferretti’.
È nato così ‘il taglio invisibile’, adattabile ad ogni tipologia di capello,
a qualsiasi etnia esso appartenga, perché segue la sua caduta
naturale ed esalta la bellezza della donna senza farsi notare.
Non è sul taglio, infatti, che deve concentrarsi l’attenzione di chi
guarda una donna, ma sull’armonia dell’insieme, della quale
i capelli sono una componente prioritaria”.
Ecco la prima idea rivoluzionaria di Ferretti, innovazione
memorabile negli ultimi quarant’anni della coiffure.
Un’altra pietra miliare della “rivoluzione Ferretti”?
“La trasformazione del salone da location a ‘destination’
e per essere più precisi ‘destination for the best experience
of beauty”, che si traduce nell’atelier-appartamento, ‘appartement
particulier’, come lo chiamano i francesi. Un luogo accogliente come
una casa, dove ogni dettaglio è perfetto: dall’atmosfera alla musica,
al cappuccino offerto e ovviamente ai servizi… tutto deve concorrere
a creare un’esperienza di benessere e bellezza globale.
Su questi presupposti era nato il mio primo salone di Parma
vent’anni fa, e poi quello di Verona che ha oggi sedici anni.
Lo stesso concept è stato portato, insieme a L’Oréal, nel salone
di Parigi nel 2009, dando il via alla mondializzazione del marchio
Ferretti, che prima aveva una connotazione italiana e spagnola”.
L’impronta dei saloni Ferretti può essere sintetizzata con la parola
“lusso”? “Oggi preferisco la parola ‘experience’, della quale il lusso
è comunque parte integrante. Tengo a sottolineare che solo offrendo
un’esperienza possiamo contrastare il colore ‘fai da te’ e riavvicinare
la donna al servizio professionale in salone”.
Un concept appealing e contemporaneo che si sta estendendo
a macchia d’olio, diventando l’ispirazione del salon design
d’eccellenza in tutto il mondo.
Certo, nel successo di Ferretti va anche messo in conto il suo
naturale carisma e l’autorevolezza che gli permette di rapportarsi
quotidianamente con star di fama mondiale e teste coronate,
che a lui e al suo staff affidano il proprio look. Deve inoltre essere
anche considerato il fatto che ha saputo portare la figura del
parrucchiere sulle più importanti testate internazionali: di lui parlano
il Corriere della Sera, il New York Times, il Financial Times…
C’è un consiglio che Ferretti vorrebbe dare ai colleghi? “Sì, lavorare
con passione non per creare profit, ma per costruire quel valore vero
e solido che viene dato dal posizionamento del marchio nel tempo.
Questa deve essere la massima ‘ossessione’ del parrucchiere,
non il guadagno nudo e crudo della giornata. E questa è stata
da sempre la mia filosofia”.
Su tali asset, sul nuovo modo di comunicare, sul rispetto di se stessi,
del lavoro e della cliente - oltre naturalmente che sul suo metodo
di taglio - si basa anche la formazione erogata nelle scuole interne
ai suoi saloni: una sorta di “vivaio” delle nuove leve che andranno
a far parte del team Ferretti. “Un team meraviglioso - afferma al quale va il mio grazie più sentito”.
Viene ora da chiedersi cosa ci sia “dietro l’angolo” per questo
personaggio della coiffure così unico e speciale? “Negli ultimi
cinque anni, anche grazie alla collaborazione con L’Oréal,
ho raggiunto l’affermazione mondiale. Oggi sto studiando quello
che può essere il meglio per il futuro del marchio nel prossimo
quinquennio. Ad esempio, una formula di franchising di alto livello
nei paesi emergenti e l’ampliamento della nostra presenza in hotel
unicamente extra-luxe: ritengo che si debba puntare sull’esclusività,
su saloni piccoli, curati e high class. Come sempre, il design
- che di sicuro si evolverà ancora - sarà rispettoso della cultura
e delle tradizioni del luogo in cui ci insedieremo”.
Volutamente, abbiamo lasciato in chiusura un’informazione che
conferisce ancora maggiore valore al successo di Rossano Ferretti:
tutto quanto abbiamo raccontato fin qui è infatti iniziato
in un paese di soli trecentocinquanta abitanti - Campegine, in
provincia di Reggio Emilia - dove il nonno Renato faceva il barbiere,
“in piazza però, perché i soldi per aprire un negozio non c’erano”, e
la mamma Gigliola aveva un piccolo salone con due posti di lavoro.
Quale migliore stimolo per chi crede che “cominciare dal nulla”
sia un limite invalicabile?
MERCATO PROFESSIONALE: UN PANORAMA VARIO E DIVERSIFICATO
MERCATO PROFESSIONALE: UN PANORAMA VARIO E DIVERSIFICATO
ROSSANO FERRETTI:
UN’IDEA
RIVOLUZIONARIA
DI BELLEZZA
CHE DA VENT’ANNI
CONQUISTA
IL MONDO
Madrid ▼
15
MERCATO PROFESSIONALE: UN PANORAMA VARIO E DIVERSIFICATO
MERCATO PROFESSIONALE: UN PANORAMA VARIO E DIVERSIFICATO
L’ERA DIGITALE SBARCA IN SALONE
8.100
SALONI PRESENTI
SULLA PIATTAFORMA HAIR ADVISOR
600 MILA
60 mila
20 MILA
PAGEVIEWS
RICERCHE
VOTI ESPRESSI DAI CONSUMATORI
Fonte: Hair Advisor 2014 - Maggio 2014
IL WEB
ALLEATO DELL’ACCONCIATORE
L’era digitale sta aprendo numerose opportunità nel settore
dei saloni: IMRG Cap Gemini ha osservato un progressivo
coinvolgimento degli hairdressers nei servizi online.
Lo dimostra il fatto che il 53% dei saloni italiani
ha una connessione ad Internet ed utilizza il digital
per iniziative professionali.
Molto attivi sui social network e in particolare su Facebook,
gli acconciatori italiani più all’avanguardia hanno compreso
quanto il digital sia indispensabile per mantenere ed accrescere
i contatti con le proprie clienti e con il mondo professionale.
Ne è un esempio Sauro Sartorel di Jesolo, che ha messo
a punto una speciale app in grado di leggere la sua agenda
di appuntamenti consentendo alle clienti di prendere
appuntamento online, oppure Franco Curletto che con l’ausilio
di una speciale app da lui brevettata, Color Art, è in grado
di studiare insieme alla cliente tutte le possibilità di colore
e di riflesso a lei più congeniali. Come? Con l’aiuto di una
foto scattata con iPad e ad un successivo dialogo in salone.
Nuove applicazioni mobili consentiranno agli hairstylist
indipendenti e spesso in movimento di mantenere telefonicamente
il rapporto con i propri clienti e di apprendere nuove tecniche
online. I consumatori saranno anche in grado di vedere
in anteprima il loro nuovo stile o colore sul proprio computer,
tablet o smartphone prima di farlo eseguire.
Il 53%
dei saloni italiani
ha una connessione Internet
Il 20%
ha un suo sito Internet
Il 34%
CON HAIR ADVISOR
I MIGLIORI SALONI A PORTATA DI CLIC
Una piattaforma online che permetta alle consumatrici
di scoprire gli indirizzi dei migliori hairstylist della zona in cui
si trovano, in base alle esigenze di ciascuna. Questo, in sintesi,
è Hair Advisor (www.hairadvisor.it), il portale lanciato nel 2013
con il sostegno di L’Oréal Professionnel e destinato
ad ampliare sempre più il proprio raggio d’azione.
Fruibile anche da smartphone con l’apposita app, il sito
è molto semplice ed immediato da utilizzare: basta registrarsi,
scegliere la città tra quelle elencate e visualizzare la mappa
dei migliori parrucchieri, basandosi sui giudizi formulati
dalle clienti. Digitando il nome di ogni salone presente in rete,
sarà infatti visibile una lunga lista di recensioni con voti
e commenti degli utenti iscritti alla community.
Ad esempio, in alto a destra, la pagina Hair Advisor del salone
torinese Studiò Parrucchieri di Mariangela Santoro.
Si tratta dunque di uno strumento modernissimo e di grande
utilità che, come già avviene in altri ambiti, rappresenta
una guida affidabile e diretta per trovare esattamente
ciò che si cerca.
1.493.357
“MI PIACE”
ha un account Facebook
Fonte Telefonica: Tote Next 2012
17
La collaborazione con le SCuole Professionali
Distribuite su tutto il territorio nazionale, sono attualmente oltre
60 le Scuole Professionali con cui L’Oréal Divisione Prodotti
Professionali collabora attivamente attraverso un progetto
che ha un obiettivo preciso: promuovere, aiutare e sostenere
lo sviluppo della professione di parrucchiere, investendo
fin dall’inizio del suo percorso. La collaborazione si declina
in numerose iniziative: la formazione di docenti ed allievi
con moduli interattivi e personalizzabili presso le Accademie
(aggiuntiva a quella pianificata in zona); la messa a disposizione
di materiali didattici; il supporto per stage collettivi e individuali
(totalmente gratuiti) presso i saloni della zona o in altre città
italiane; il supporto negli scambi formativi tra scuole del network.
Grazie a questa partnership, il mondo della formazione risulta
così sempre più consolidato e strutturato, abbracciando tutte
le aree conoscitive coerenti con questa figura professionale:
da quella propriamente tecnica a quella esperienziale/culturale,
a quella di informazione e prevenzione. Creatività, energia
e mestiere si fondono insieme, aprendo le porte all’hairstyling
del futuro e offrendo ai giovani una concreta e gratificante
opportunità di occupazione.
Lo dimostra la testimonianza di Mattia Arcidiacono, allievo alcuni
anni fa dell’I.F.P. Sandro Pertini di Trento e oggi responsabile del
salone triestino di famiglia NeroOro: “I quattro anni di studi hanno
rappresentato per me un’esperienza in costante crescendo, che mi
ha fatto innamorare sempre più di questa professione. Soprattutto
il quarto anno ha avuto un’importanza determinante, tanto
sotto il profilo professionale quanto nell’ambito
del mio sviluppo personale. Gli stage in esterno che la scuola
mi ha permesso di svolgere in saloni L’Oréal Professionnel
hanno rappresentato una entusiasmante full immersion
nel mondo del lavoro, consentendomi di affiancare grandi
professionisti. Non dimenticherò mai la mia partecipazione
al progetto ‘Valorizzazione del Talento’, che in quell’edizione
si è svolto in collaborazione con il prestigioso marchio Metodo
Rossano Ferretti. Di qui ho tratto una carica incredibile, che mi
ha consolidato nella convinzione che questo è davvero il mestiere
più bello del mondo. Senza dimenticare i frequenti interventi
di esperti di L’Oréal nelle aule dell’I.F.P. mirati ad approfondire le
più diverse tematiche, che ci hanno aperto i più ampi orizzonti
della coiffure. Ecco perché, se quotidianamente ho la soddisfazione
di vedere le clienti uscire dal mio salone felici lo devo proprio
a quei quattro anni di scuola e all’aggiornamento che non
ho mai interrotto”.
Fra le oltre 60 scuole in cui L’Oréal è attivamente coinvolta
e di cui è supporter, una occupa certamente una posizione
di particolare rilievo. È Piazza dei Mestieri di Torino, della quale
parleremo diffusamente nelle pagine seguenti come esempio
di eccellenza per la formazione dei giovani.
LA FORMAZIONE: ARMA VINCENTE DEL PARRUCCHIERE
LA FORMAZIONE: ARMA VINCENTE DEL PARRUCCHIERE
LE SCUOLE PER I PARRUCCHIERI DI DOMANI
La formazione dei formatori
È importante a questo punto sottolineare il ruolo ricoperto
dai formatori delle Scuole, i quali - per raggiungere risultati
educativi ottimali - devono seguire un costante aggiornamento.
A questo scopo sono stati messi a punto appositi incontri
informativi e di interscambio, percorsi annuali a livelli
differenziati, momenti tecnici e moda.
Merita a tale proposito ricordare il progetto nato dalla
collaborazione di L’Oréal con l’Università degli Studi di Torino,
dipartimento di Psicologia, e dedicato ai docenti delle Scuole
Professionali. Quale il suo obiettivo? Avvicinare gli adulti,
che svolgono il compito di docenti di acconciatura e nel contempo
di educatori, ai giovani alunni/neo-parrucchieri che affrontano
molto presto l’inserimento nel mondo del lavoro.
Per attuare occasioni di riflessione e di confronto, viene quindi
proposto un ciclo di incontri gestiti da psicologi specializzati sulle
tematiche dell’età evolutiva, volti ad approfondire la conoscenza
degli adolescenti, lo stile educativo, la comunicazione
e la risoluzione creativa dei problemi che possono essere
di stimolo e sostegno nella gestione quotidiana della classe.
Mattia Arcidiacono
24 MILA
GLI STUDENTI CHE OGNI ANNO
FREQUENTANO UNA SCUOLA
PER PARRUCCHIERI
2-4 ANNI
TEMPO MEDIO RICHIESTO
PER LA QUALIFICA DI HAIRSTYLIST
60
LE SCUOLE PER PARRUCCHIERI
CON CUI L’ORÉAL COLLABORA
Fonte: Dati L’Oréal 2013
19
LA FORMAZIONE: ARMA VINCENTE DEL PARRUCCHIERE
LA FORMAZIONE: ARMA VINCENTE DEL PARRUCCHIERE
PARRUCCHIERE:
PASSIONE E VOGLIA DI CRESCERE
Accademia L’Oréal Torino
Accademia L’Oréal Milano
Accademia L’Oréal Roma
Abbiamo visto fin qui quanto l’universo dell’hairstyling sia
dinamico, creativo, in continua evoluzione, tanto che alcuni anni fa
l’Università di Greenwich ha fondato il primo Corso di Laurea
al mondo per hairstylist in collaborazione con L’Oréal School
of Salon Business Management. Senza dimenticare che il mestiere
di acconciatore occupa il quarto posto nella classifica delle
professioni artigianali più praticate.
Queste caratteristiche richiedono da parte del parrucchiere
un intenso lavoro di preparazione e un aggiornamento costante.
Un impegno considerevole, che l’hairstylist affronta per sua natura
con entusiasmo, investendo nella formazione tempo ed energie
lungo tutta la carriera.
Quanto mai intensa, per ciò che riguarda la realtà italiana,
l’attività formativa ingaggiata dalle aziende di settore
per lo sviluppo di una figura professionale sempre più competente
e rispondente alle richieste del mercato.
L’Oréal Divisione Prodotti Professionali ha dato il suo prezioso
contributo alla realizzazione dei percorsi formativi, operando
in partnership con le migliori scuole professionali italiane,
di cui parleremo più avanti, e con la fondazione delle Accademie
di Formazione di Torino, Milano e Roma.
Le Accademie L’Oréal
Poli dell’eccellenza
Le Accademie di formazione di Torino, Milano e Roma fanno
parte di un network internazionale di Accademie L’Oréal.
Veri poli dell’education, vantano una lunga tradizione e sono
da anni il punto di riferimento per la crescita professionale,
grazie all’ideazione e alla diffusione degli hairstyle uptodate.
È in questi centri che nascono i cambiamenti e che le nuove
tendenze prendono forma sotto gli occhi degli acconciatori
più creativi. L’Accademia di Torino, la prima ad essere stata
istituita, si trova presso la sede storica de L’Oréal, in uno splendido
palazzo che fu in passato la sede della Gazzetta del Popolo,
e l’Accademia di Milano - ultramoderna e tecnologicamente
avanzata - è situata presso la sede centrale di L’Oréal.
Infine l’Accademia di Roma, che nel 2014 festeggia il suo
10° anniversario, per un totale di 80.000 contatti.
A due passi da Piazza di Spagna, occupa ampi spazi
del prestigioso Palazzo Mignanelli (1575), modernamente
ristrutturati, dove si respirano storia e cultura.
In queste location, si svolgono stage, seminari, incontri e show
che garantiscono un confronto e un aggiornamento continuo
sul mondo dell’hairstyling, anche ospitando gruppi di professionisti
provenienti dall’estero.
La formazione propriamente tecnica include corsi sulle
metodologie di taglio, di colorazione e di styling, per assicurare
il corretto utilizzo dei prodotti L’Oréal.
Tra i percorsi di formazione specifica di L’Oréal Professionnel
è previsto Color Academy, rivolto agli acconciatori
esperti che vogliano aggiornare le proprie conoscenze nel campo
della colorazione sotto la guida di consulenti tecnici
dal comprovato know how. Obiettivo: portare in salone nuove
energie e nuove idee dall’universo del colore per rinnovare
il look delle clienti.
Accanto ai corsi più tecnici, vengono proposti dalle marche della
Divisione Prodotti Professionali L’Oréal moduli formativi completi
e personalizzati, che affrontano tematiche specifiche per
rispondere alle esigenze degli hairstylists.
Ad esempio, stage finalizzati all’apprendimento di uno stile
di comunicazione diversificato in base al tipo di target
a cui l’acconciatore si rivolge.
Altri due percorsi su misura sono il format manageriale
e il format merchandising. Il primo è mirato a migliorare
la gestione economica del salone, le sue performance in termini
di fatturato e la valorizzazione del team. Il secondo è finalizzato
all’apprendimento delle tecniche di esposizione corretta
dei prodotti e dello spazio rivendita.
110
NUMERO DI ACCADEMIE
L’ORÉAL NEL MONDO
32
PAESI DEL MONDO IN CUI SONO
PRESENTI ACCADEMIE L’ORÉAL
14 mila
GLI ACCONCIATORI
FORMATI OGNI ANNO IN ITALIA
NELLE ACCADEMIE L’ORÉAL
1500
I CORSI EROGATI OGNI ANNO
SUL TERRITORIO ITALIANO
DALLE MARCHE
PROFESSIONALI L’ORÉAL
CIRCA
80 mila
I CONTATTI DELL’ACCADEMIA
DI ROMA IN 10 ANNI
Fonte: Dati L’Oréal 2013
21
La preparazione dell’acconciatore non si limita alla formazione
in aula, di cui abbiamo parlato diffusamente.
L’Oréal Divisione Prodotti Professionali nutre ed ispira la sua
creatività attraverso iniziative, eventi, show nei quali hairstylist
di fama si trasformano in interpreti delle tendenze uptodate
e in insuperabili “beauty coach”.
Appuntamenti professionali nazionali ed internazionali
delle marche, caratterizzati da un appeal spettacolare,
attirano e coinvolgono migliaia di acconciatori.
oltre
3800
Ad esempio, il Symposium Redken che si svolge ogni anno
alternativamente nel continente americano o europeo. Il meeting
riunisce 10.000 parrucchieri provenienti da tutto il mondo,
che assistono alle performance di hairstylist di grande calibro
apprendendo nuove idee e inediti spunti sulla professione.
Formazione in chiave spettacolare anche per il Matrix for Fun,
che porta alla ribalta i suoi top stylist in location particolarmente
suggestive. Nel 2013 è stata Gardaland ad accogliere
i numerosissimi partecipanti, mentre per l’edizione 2014
è stata scelta la città di Montecarlo: professionalità all’insegna
dell’entusiasmo e dell’energia positiva.
LA FORMAZIONE: ARMA VINCENTE DEL PARRUCCHIERE
LA FORMAZIONE: ARMA VINCENTE DEL PARRUCCHIERE
QUANDO LA FORMAZIONE DIVENTA SHOW
Fra gli show-format L’Oréal Professionnel, come non citare
la presenza del brand al Cosmoprof 2014 con i suoi migliori stilisti
impegnati nell’Hair Color Explosion per divulgare ad un pubblico
vastissimo la vision più artistica e avvincente dell’universo colore?
Un fermento creativo e organizzativo, quello del brand,
che ha trovato la sua massima espressione nel grande evento
svoltosi a Torino nel novembre 2012. Richiamati dal nome
del maestro della coiffure Aldo Coppola, oltre 3.800 parrucchieri
di tutta Italia hanno letteralmente riempito il Palaolimpico
per assistere ad uno spettacolo indimenticabile, dove abilità
e carisma si sono tradotti in un magico mix da standing ovation.
gli acconciatori
L’Oréal Professionnel
che nel 2012 hanno
assistito al grande show
di Aldo Coppola.
Fonte interna L’Oréal
23
LA FORMAZIONE: ARMA VINCENTE DEL PARRUCCHIERE
LA FORMAZIONE: ARMA VINCENTE DEL PARRUCCHIERE
IL PARRUCCHIERE E IL SUO RUOLO SOCIALE
Venire quotidianamente
in contatto diretto, anzi “fisico”,
con molte persone che
gli affidano la propria immagine
e un sano rapporto con se stesse
è già una grande responsabilità
per l’acconciatore. Ma sempre
più spesso il professionista vuole
andare oltre, impegnandosi
attivamente - al fianco di L’Oréal in svariati progetti e iniziative
iscrivibili nell’universo della
solidarietà. In queste pagine,
ne presentiamo quattro
di particolare rilevanza.
ACCONCIATORI CONTRO L’AIDS
Già dal 2005 L’Oréal e Unesco hanno sancito un accordo che
punta sull’indiscutibile ruolo sociale dell’acconciatore e sulla sua
sensibilità. È nato così il progetto internazionale “ACCONCIATORI
CONTRO L’AIDS”, che dal 2012 è passato al coinvolgimento
concreto del pubblico, partendo dalle clienti dei saloni di tutte
le marche della Divisione Prodotti Professionali L’Oréal.
Il programma, al quale ogni anno partecipano in Italia circa
15.000 parrucchieri, è basato su un modulo di 15 minuti
inserito nei corsi di formazione delle Accademie L’Oréal. Obiettivo:
migliorare la conoscenza degli acconciatori sull’ HIV e sull’AIDS,
affinché possano diffondere le informazioni a tutta la loro clientela.
“La tua voce, il tuo potere: usali
per un mondo più bello senza aids”
Nel 2012 circa 5.000 acconciatori hanno usato la loro voce
con le proprie clienti, per celebrare concretamente la giornata
mondiale contro l’AIDS (indetta ogni anno il 1° dicembre),
moltiplicando l’informazione ed aiutando così la prevenzione.
500 mila
NUMERO DI ACCONCIATORI
FORMATI OGNI ANNO NEL MONDO
5 mila
NUMERO DI FORMATORI
MOBILIZZATI NEL MONDO
15 mila
NUMERO DI ACCONCIATORI
ITALIANI COINVOLTI NEL
PROGETTO
Fonte L’Oréal Internazionale 2012
L’ARTE NEL CUORE
Nasce con lo scopo di offrire a giovani diversamente abili
e a giovani normodotati la possibilità di usufruire di un
percorso formativo artistico, che li aiuti concretamente
nello sviluppo delle proprie potenzialità, accompagnandoli
a raggiungere insieme importanti risultati professionali.
È il progetto italiano ed europeo Accademia L’Arte nel cuore
Onlus, nato da un’idea di Daniela Alleruzzo attuale Presidente
dell’Associazione. Ad esso partecipano - in veste di sponsor tecnico anche le marche Matrix e Maybelline del Gruppo L’Oréal.
Paola Serena, responsabile fundraising e progetti di L’Arte
nel cuore, illustra in particolare il corso “trucco e parrucco”
inserito nell’iniziativa: “L’Arte nel cuore si pone come accademia
dello spettacolo, rivolta alle discipline di danza, recitazione,
doppiaggio, musica, canto. Vengono quindi allestiti veri e propri
saggi artistici, in cui i protagonisti necessitano naturalmente
di make-up e acconciatura. È stato perciò indispensabile creare
un percorso specifico che dura tre anni e si avvale del contributo
di hairstylist partner L’Oréal”. Quali gli sbocchi professionali
per i ragazzi diversamente abili e normodotati che frequentano
il corso? “Ottimi, perché la formazione offerta è davvero
a 360° e mira a rafforzare il loro innato talento.
Inoltre L’Oréal contribuisce all’iniziativa mettendo a disposizione
i prodotti per il trucco e per i capelli, e apre le porte della sua
Accademia di Roma per i saggi artistici che si svolgono
alla fine di ogni anno scolastico”.
FORMAZIONE IN CARCERE
UN MESTIERE PER UN FUTURO MIGLIORE
Davvero di grande spessore umano
l’iniziativa del parrucchiere pugliese
Ferdinando Del Vecchio, titolare
nella sua regione di tre saloni
e partner L’Oréal Professionnel
e Kérastase, che nel 2013 ha
indossato le vesti di “docente” presso
la Casa Circondariale di Foggia,
tenendo corsi di acconciatura per
Ferdinando Del Vecchio le detenute. L’idea, nata dialogando
con la sua cliente Angela Intini, direttore dell’UEPE (Ufficio
Esecuzione Penale Esterna), è stata accolta con entusiasmo
dal direttore della struttura, Mariella Affatato. Ha preso così il via
un iter, per certi versi complesso, che ha dato i frutti desiderati.
“Il nostro obiettivo - dice Del Vecchio - è duplice: dimostrare
a queste donne che il lavoro può rappresentare una vera
alternativa a comportamenti devianti e offrire loro gli strumenti
per prendere in mano la propria vita, in particolare attraverso
il lavoro di parrucchiere. Insomma, ci siamo tutti impegnati
al massimo per dare loro la speranza in un futuro migliore,
riscattandosi da vissuti difficili.
Non posso negare che si è trattato di un’esperienza determinante
anche per me: conquistare piano piano la loro fiducia, scoprire
in alcune un vero talento, sapere che almeno un paio di loro,
a fine pena, hanno trovato occupazione in un salone…
tutto ciò è straordinario! Per questo ho dato la mia disponibilità
a proseguire, ed eventualmente ampliare, il percorso
anche nel 2014”.
25
PIAZZA DEI MESTIERI - TORINO
UN ESEMPIO DI ECCELLENZA SOLIDALE
Da sempre attento alle problematiche giovanili, il Gruppo
L’Oréal Italia è uno dei promotori dell’attività di Piazza
dei Mestieri di Torino, quartiere San Donato, che nel 2014
festeggia il decennale.
Quale la mission dell’iniziativa formativa? Favorire la preparazione
e l’avviamento dei giovani al lavoro, migliorando e innovando
i servizi educativi, con particolare attenzione alle politiche
di inclusione sociale e alla prevenzione delle diverse forme
di disagio giovanile e ai fenomeni di dispersione scolastica.
I corsi che si vi si svolgono, completamente gratuiti, abbracciano
vari settori nell’ambito dell’artigianato: dalla ristorazione
- con specializzazione nella preparazione pasti e servizi sala bar alla panificazione e pasticceria, dai laboratori di grafica a quelli
di estetica. Ogni anno 500 giovani vi si iscrivono e c’è la lista
d’attesa. Di essi, in questo primo decennio, 1.259 sono usciti
con qualifica e attestato di frequenza.
Tra i mestieri insegnati non può naturalmente mancare
il mestiere di parrucchiere. I corsi di acconciatura,
dedicati ai ragazzi dai 14 ai 18 anni, si pongono l’obiettivo
di creare figure professionali in grado
di organizzare, gestire, ed eseguire servizi tecnici, stilistici
ed estetici, proponendo soluzioni adeguate alle esigenze ed alle
aspettative del cliente. I docenti, specializzati nella coiffure,
sono supportati dai formatori delle Accademie L’Oréal
e dai consulenti tecnici che fanno capo ai brand della Divisione
Prodotti Professionali L’Oréal.
LA FORMAZIONE: ARMA VINCENTE DEL PARRUCCHIERE
LA FORMAZIONE: ARMA VINCENTE DEL PARRUCCHIERE
IL MONDO DELLA COIFFURE
E IL SUO RUOLO SOCIALE
Un progetto didattico ma anche un aiuto concreto.
Chi ha frequentato il biennio o il triennio ottiene la Qualifica
Professionale Regionale,mentre il corso annuale rilascia
l’Attestato Regionale di Frequenza.
Nell’uno e nell’altro caso, è facilitato l’inserimento in saloni
di acconciatura in qualità di apprendista.
In 10 anni, i corsi per parrucchieri di Piazza dei Mestieri
sono stati completati con qualifica e attestato di frequenza
da 330 ragazzi, molti dei quali hanno trovato l’occupazione
consona alla loro preparazione.
1300 allievi
HANNO FREQUENTATO
I CORSI NEI 10 ANNI
330 allievi
HANNO FREQUENTATO
I CORSI PER PARRUCCHIERI
NEI 10 ANNI
2600 allievi
Fra di loro, anche la ventiduenne Celeste Calabrese,
oggi impegnata presso un salone torinese della catena Mod’s Hair,
che così racconta la sua esperienza: “Ho iniziato a frequentare
il laboratorio otto anni fa. Pur arrivando da una famiglia
di parrucchieri, il primo anno non è stato facile: ero in quell’età
inquieta per definizione, quando si cerca la propria strada
ma non si hanno ancora le idee del tutto chiare. Il grande merito
di Piazza dei Mestieri è proprio quello di aiutarti a trovare
il percorso giusto. I docenti, perlopiù giovani e molto vicini
ai ragazzi, sanno come affrontare ogni tipo di situazione,
anche le più disagiate, e ti trasmettono le loro conoscenze
coinvolgendoti al massimo. Così ho preso molto seriamente
la scuola, come se già fosse un vero e proprio lavoro.
Dopo il secondo stage nel salone Mod’s Hair, ho avuto la splendida
notizia dell’assunzione e da ormai sei anni svolgo questo mestiere
con passione, imparando ogni giorno qualcosa di nuovo
sia professionalmente sia sotto il profilo personale.
Per questo mi sento di consigliare ai giovani di fare
il parrucchiere: è un lavoro che non morirà mai, perché le donne
non rinunceranno mai alla propria bellezza”.
Esperienze analoghe a quella di Piazza dei Mestieri di Torino
hanno più di recente preso il via anche a Catania, Milano
e Novara, con ottimi risultati.
NELLE 4 REALTÀ
FORMATIVE
Fonte: Fondazione Piazza
dei Mestieri - Torino
27
Il Matrix Creative Lab Performance
alla Florence Biennale
Sono molte, nell’ambito della coiffure, le testimonianze
di quanto il talento artistico caratterizzi il temperamento
degli acconciatori, spingendosi anche oltre i confini
del salone per conquistare sempre nuovi territori.
Fra di esse c’è senza dubbio la partecipazione, nel dicembre
2013, alla nona edizione della Biennale Internazionale d’Arte
Contemporanea di Firenze (Florence Biennale) da parte
di ottantaquattro acconciatori partner Matrix, brand
della Divisione L’Oréal Prodotti Professionali, idealmente riuniti
nel Matrix Creative Lab Performance.
Il progetto, unico nel suo genere, ha sorpreso pubblico
e giuria per la forza comunicativa delle opere create ed esposte
all’interno della Bottega di Antropologia Visiva della Biennale.
Immagini dense di messaggi, a volte di tendenza,
a volte surreali e visionarie, sempre di forte impatto
e magistralmente realizzate anche sotto il profilo fotografico
da professionisti dell’obiettivo.
Nell’iniziativa non poteva naturalmente mancare “la sfida”…
Gli acconciatori selezionati si sono infatti impegnati
per primeggiare in una delle seguenti cinque categorie:
Miglior Artista under 30, Miglior Artista over 30, Colore,
Taglio, Acconciatura. Ai cinque vincitori sono andati
la Targa “Lorenzo Il Magnifico” e un attestato di merito,
mentre il vincitore assoluto è stato premiato
con la Medaglia “Lorenzo Il Magnifico”.
Oltre alla soddisfazione personale dei “champ”,
è la professione acconciatore nella sua globalità a trarre
da eventi di questo tipo il massimo beneficio, dimostrando
tutte le sue infinite potenzialità.
PARRUCCHIERI E ARTE: BINOMIO POSSIBILE
PARRUCCHIERI E ARTE: BINOMIO POSSIBILE
PARRUCCHIERE:
UN MESTIERE D’ARTISTA
DESIGN E POP ART
BARBIE LOVES SALVO FILETTI
Il talento di Salvo Filetti, hair designer di Compagnia della Bellezza,
si esprime quotidianamente in salone, nel backstage delle sfilate più
cool e in eventi di formazione professionale di altissimo livello.
Tuttavia, una delle manifestazioni più sensazionali dell’anima
artistica di Filetti è aver lavorato - in collaborazione con Mattel
e L’Oréal Professionnel - su quella che da oltre cinquant’anni
è un’icona della cultura pop, oltre che la più amata delle bambole.
Sono nate così la collezione e la mostra “Barbie Loves Salvo Filetti”,
a lungo protagonista sulle riviste patinate.
Ventitrè diversi hair-look, che trasformano la doll woman in fashion
doll: acconciature chic e bon ton, alternate a versioni ribelli
e “sauvage”. Il carrè corto le dona, ed è splendida con imprevedibili
lunghezze estreme e volumi maxi. Metamorfosi anche per il colore:
dal rosso fuoco al nero corvino, dal biondo platino al rame acceso…
Mix perfetto di hairdesign, moda e arte, frutto del talento
immaginifico e della precisione sartoriale di Salvo Filetti.
Ma le sorprese non è finiscono qui. Proprio nel 2014, infatti,
l’instancabile ricercatore di bellezza “fuori dal coro” ha pensato
che per l’eterna fidanzata di Ken era giunto il momento di fare il
grande passo. È nata così la capsule collection Barbie Sposa. Un
divertissement declinato in quattro look dall’allure rinascimentale
o aristo-chic, che offrono ancora una volta una conferma: per un
parrucchiere creativo, la creatività non davvero limiti.
“Gli antichi artisti furono,
non meno che alla forma del viso,
attenti nel dipingere i capelli
se non come una parte essenziale
della bellezza, come l’aiuto a farla
risplendere e ad innalzarla”
Johan Winckelmann,
studioso di arte ed estetica del 1700
29
PARRUCCHIERI E ARTE: BINOMIO POSSIBILE
CAPELLI & FOTOGRAFIA
IT Look Spring/Summer 2014 L’Oréal Professionnel
*Kate Moss
GENESI NELLO SPAZIO
BY FRANCO CURLETTO
Volti e acconciature di creature aliene, che sembrano fuoriuscite
da un nuovo big bang. Figure-manichino dallo sguardo metafisico,
immortalate in un’atmosfera immobile e rarefatta. Donne disegnate
in un tempo e uno spazio virtuale per stupire con la loro
intensa lontananza. Maschile e femminile. Fisicità ed evanescenza.
Questi i soggetti al centro di Genesi nello Spazio, il progetto
artistico realizzato nel 2008 grazie all’incontro fra l’eclettico
hairstylist Franco Curletto e il guru dell’obiettivo Giovanni
Gastel, di cui L’Oréal Professionnel è stata sponsor e sostenitrice,
ed articolato in numerose iniziative: innanzitutto il libro d’arte
pubblicato in edizione limitata da Nava Milano, il cui ricavato
fu devoluto a favore della ricerca sui tumori infantili e all’Ospedale
Regina Margherita di Torino, e una mostra fotografica in più sedi
che fece scalpore.
**Kirsten Dunst
QUANTO SONO IMPORTANTI I CAPELLI IN UNA FOTOGRAFIA E SOPRATTUTTO
IN UN RITRATTO FOTOGRAFICO? UN ARGOMENTO DAVVERO INTERESSANTE, STRETTAMENTE LEGATO
AL MONDO DELLA COIFFURE. NE PARLA IL FOTOGRAFO PAOLO RANZANI.
Ma ascoltiamo ciò che Franco Curletto stesso ebbe a dire in una
delle molte interviste rilasciate in quel periodo sull’evento: “Genesi
nello Spazio è una galleria di ritratti che racconta un ciclo di mie
creazioni. Il progetto nasce da un’idea della testa rasata come
modo per esprimere e rappresentare la tabula rasa, il concetto
di azzerare per ricostruire”.
Ancora oggi, dopo sei anni, Genesi nello Spazio rimane una delle
più incisive ed emozionanti dimostrazioni di quello stretto legame
che esiste fra coiffure e arte.
*Kate Moss: diritti validi fino al 30/06/2015 - **Kirsten Dunst: diritti validi fino al 31/12/2014
PARRUCCHIERI E ARTE: BINOMIO POSSIBILE
PARRUCCHIERE:
UN MESTIERE D’ARTISTA
I capelli sono un elemento essenziale per comprendere il soggetto
fotografato. I capelli parlano e comunicano molteplici aspetti della nostra
esistenza: la nostra età, il nostro ceto sociale, la nostra salute,
la cura della nostra persona e il nostro temperamento. Pettinarsi
“in un certo modo” è come fare una scelta, appartenere ad un gruppo
sociale rispetto ad un altro. Possiamo attirare o allontanare, possiamo
affascinare e sedurre o nascondere eventuali difetti. Il senso estetico
che abbiamo sviluppato è pronto a cogliere i messaggi che vogliamo
trasmettere con il corpo, con gli abiti e con l’ acconciatura. Nei reportage
fotografici riusciamo a comprendere la cultura di appartenenza
del soggetto fotografato grazie a quanto ci rivelano i capelli: sciolti,
intrecciati, corti o esageratamente lunghi, raccolti o scompigliati
e alcune volte “nascosti”. Non vi è epoca che non abbia attribuito
ai capelli un valore ed un significato ben preciso: già in alcuni papiri
risalenti a duemila anni fa, si esaltava la funzione di seduzione attribuita
alla capigliatura. È questa una costante che attraversa i tempi ed arriva
fino a noi: oggi sia la donna che l’uomo hanno una cura speciale
per i propri capelli indipendentemente dall’età, proprio perché
li considerano destinati ad accrescere la gradevolezza della propria
immagine. Insomma, i capelli per piacere, anche se non sempre
e non necessariamente per sedurre! A volte anche solo per distinguersi
socialmente; si pensi alle pompose parrucche del ’700 o, analogamente,
alle coloratissime creste dei punk.
Nel corso del tempo, i capelli hanno rappresentato forza, immortalità
e bellezza, la loro perdita sottintendeva purificazione, punizione
e vergogna. Oggi ai capelli si attribuisce un significato profondo
che, oltre all’estetica, tocca la sfera psicologica. Attraverso i capelli
ci diamo un’identità.
La nostra personalità è fortemente caratterizzata
da un elemento fondamentale quale il colore dei capelli.
Per i sumeri il nero dei capelli è sempre stato l’aspetto che
li ha contraddistinti. Le donne nobili dei Sumeri ornavano
i capelli “color della notte” di polvere dorata e pettini d’oro.
Curiosamente il colore dei capelli in una fotografia incide
nella percezione complessiva dell’immagine tanto da diventare
spesso “il punctum”, così declamato da Barches, ossia l’elemento
che più colpisce nel soggetto fotografato.
Anche nelle immagini in bianco e nero la nostra percezione
ci fa intuire il colore dei capelli al punto in cui ci condiziona
la sua comprensione.
Quanta vanità, bellezza e moda si esprimono attraverso i capelli
e quando questi presupposti non sussistono allora significa
che il messaggio da comunicare percorre altre direzioni.
Nelle foto in cui i capelli non sono protagonisti i soggetti fotografati
denunciano, spesso inconsapevolmente, messaggi forti di umiliazione
(gli ebrei nei campi di concentramento), di forza
(i marines), di dolore (gli ammalati), di rinuncia (le suore),
di rabbia (adolescenti rasati).
La fotografia, intesa quindi come reportage, still life, moda,
documentazione, pubblicità. Abbiamo fortunatamente sviluppato
un senso estetico che è pronto a cogliere i messaggi che ci arrivano
con il corpo, con gli abiti e molto con i capelli. I capelli hanno un
potere straordinario e nei vari secoli è cambiato proprio come le mode
nell’abbigliamento, non per niente parliamo di “moda capelli”.
31
“Tribute to Aldo Coppola” - Cosmoprof 2014
“Trend Preview” - Luigi Neri per Class - Cosmoprof 2014
“Tei Kallistei” - Salvo Filetti per CdB - Cosmoprof 2014
Studiò Parrucchieri - Fashion Week Milano
Luigi Neri - Cosmoprof 2014
PARRUCCHIERI E ARTE: BINOMIO POSSIBILE
Photo: Piero Cavallo / Giovanni Tagini / Filippo Lenzi
Franco e Monica Curletto - Fashion Week Milano
PARRUCCHIERI E ARTE: BINOMIO POSSIBILE
DIETRO AD OGNI IMMAGINE FOTOGRAFICA O “ON STAGE”,
DESTINATA A LASCIARE IL SEGNO, CI SONO SEMPRE
IL LAVORO, IL TALENTO E LA CREATIVITÀ DEL PARRUCCHIERE.
SINTESI
SINTESI
•
Italia, l’industria dell’hairstyling professionale presenta
In
un fatturato annuo di 7,3 miliardi di euro
ed impiega 190 mila persone in tutto il paese,
concentrate in 92 mila saloni. I 43 milioni
di utenti dei saloni spendono in media 24 euro
a visita, 31 se si tratta di donne con più di 13 anni.
La spesa media dei servizi colore per donne
con più di 13 anni è di 28 euro
e le visite al giorno in salone ammontano ad 1 milione.
• L’85%
delle donne italiane di età superiore ai 13 anni
si affida ai professionisti per la bellezza dei capelli,
per un totale di 23 milioni di donne. Ciascuna di esse
va in salone in media 7,4 volte l’anno.
L’87% delle donne italiane ritiene molto importante
la bellezza dei propri capelli. In Italia, il consumo della bellezza
professionale è superiore al consumo di calzature
e apparecchi telefonici.
•
Sono 16,8 milioni le donne italiane con più di 13 anni
che si colorano i capelli. Di esse, 13 milioni scelgono
il servizio di colorazione in salone. Il peso del servizio colore
sul fatturato del salone è del 27,2%.
•
C i vogliono dai 2 ai 4 anni per ottenere
la qualifica di hairstylist e sono 24 mila i giovani che ogni
anno frequentano una scuola per parrucchieri. Nel mondo,
L’Oréal L’Oréal può vantare 110 Accademie, di cui 3 Italia
che formano di 14 mila acconciatori formati.
Fra territorio e Acccademie, sono in tutto 1500 i corsi erogati
dalle marche professionali L’Oréal. Nei suoi primi 10 anni
di attività, l’Accademia L’Oréal di Roma ha raggiunto
circa 80 mila contatti.
• 500 mila
Ogni anno nel mondo, L’Oréal Professionnel forma
acconciatori a rendersi portavoci
della lotta contro l’AIDS, mobilitando un totale
di 5000 educator specializzati. In Italia,
gli acconciatori direttamente coinvolti nel progetto
sono 15 mila.
•
Sono 330 i giovani che hanno frequentato i corsi
di acconciatura erogati da Piazza dei Mestieri di Torino nei suoi
10 anni di attività, 500 se si considerano anche le realtà
analoghe di Catania, Milano e Novara.
53%
• 20%
I l
dei saloni italiani ha una connessione internet,
il
un suo sito, il 34% un account Facebook.
La nuova piattaforma internet Hair Advisor vede la presenza
di 8.000 saloni, riceve ogni giorno 600 mila visite,
20 mila voti.
DATI FINE 2013
Relazioni Pubbliche L’Oréal Produits Professionnels
Via Primaticcio 155 - 20147 Milano
Cristina Mossino +39 02 97066.616 - [email protected]
Daniela Di Iorio +39 02 97066.627 - [email protected]
Lorena Palvarini +39 02 97066.617 - [email protected]