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UMBERTIDE CAMBIA “una forza tranquilla” PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA NEL GOVERNO DELLA CITTA’ Alla politica è richiesto a tutti i livelli un vero e proprio cambio di marcia che ponga fine alle logiche di apparato, clientelismo, appartenenza, raccomandazione, valorizzando piuttosto i concetti di onestà, trasparenza, merito, legalità. Offrendo soluzioni. UMBERTIDE CAMBIA è il progetto per un nuovo governo della città e del territorio: concreto, innovativo, radicato nella società civile, che intende rispondere a queste legittime istanze indicando proposte utili a favorire una crescita civile, culturale, sociale ed economica della comunità. La lista proposta rappresenta una istanza civica, in quanto non è espressione di un partito, ed una sostanza politica, poiché si riconosce nella tradizione riformista, progressista, ambientalista e nel popolarismo cattolico. Ne sono protagonisti liberi cittadini che intendono impegnarsi in una nuova alleanza per il cambiamento fondata su una idea della politica intesa come responsabilità civica, servizio per la Comunità, partecipazione e sulle cose da fare per garantire alla nostra città una nuova fase di sviluppo sostenibile. Il progetto guarda al rinnovamento della cultura civile e politica (politica come servizio e non come personale gestione del potere), del sistema politico (rompere clientelismi e legami consociativi), della classe politica (a partire dai livelli e dalle istituzioni locali), dello stile amministrativo (trasparenza, partecipazione e confronto) assumendo al tempo stesso una prospettiva di responsabilità nel governo della città. Il candidato sindaco, dott. Claudio Faloci, attualmente Vice Prefetto presso la Prefettura di Fermo, rappresenta una figura indipendente, giovane, fuori dai partiti. Garanzia di competenza amministrativa, novità, trasparenza, legalità. L’alto profilo richiesto dalla attuale situazione politica si concretizza dunque nella candidatura di un cittadino umbertidese che si è fatto strada da solo per i propri meriti e le proprie capacità, e che si presenta come un federatore di forze diverse che auspicano il cambiamento e le riforme necessarie. Una figura di garanzia, appunto, non un antagonista. Un uomo di Stato che si mette a disposizione della comunità di Umbertide. IL PROGRAMMA: DAI MUNICIPI AL TERRITORIO Finalità: perseguire uno sviluppo sostenibile attraverso una azione di governo efficiente, efficace, trasparente, partecipata. La crisi che inevitabilmente colpisce anche Umbertide deve essere affrontata con fiducia, coraggio, impegno, nuova progettualità, nella consapevolezza che se ne può uscire. Le priorità che emergono sono: la necessità di far fronte alle difficoltà economiche di molte persone, famiglie, imprese; una pressante richiesta al sistema del credito per sostenere finanziariamente le aziende sane, alle quali manca liquidità, l’opportunità di creare sinergie operative tra imprese, elevando la competitività del sistema produttivo, dunque la sua capacità di generare occupazione. Efficacia, efficienza, trasparenza della pubblica amministrazione, qualità degli interventi, sinergie tra Istituzioni e tra pubblico e privato, partecipazione ed una nuova cultura di governo del territorio riteniamo siano le leve sulle quali agire per rilanciare la prospettiva di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale, ambientale, generazionale che, a nostro parere, deve essere costruito su sette pilastri: competitività del sistema produttivo e commerciale (dimensioni d’impresa, qualità, filiere), investimento in capitale umano (scuola, formazione, cultura), ricerca ed innovazione (di processo, di prodotto, di servizio), adeguate dotazioni infrastrutturali, protezione sociale, qualità dell’ambiente, urbanistica. Ed intorno a precisi valori di riferimento: giustizia sociale, libertà, equità, lavoro, laicità, responsabilità sociale delle imprese. In alcune materie è oramai indispensabile spostare l’ambito di riflessione dai singoli Comuni ad un’area vasta, nel nostro caso l’Alta Valle del Tevere / Alta Umbria. La logica è quella di perseguire la massima efficacia delle soluzioni sviluppando sinergie, piuttosto che coltivare orticelli, spesso clientelari e costosi. In tal senso per la definizione di politiche relative a materie fondamentali quali sviluppo economico, occupazione, infrastrutture, sanità e protezione sociale, scuola e formazione, gestione dei rifiuti, ambiente ed energie rinnovabili, sicurezze e legalità proponiamo l’adozione di un Piano Strategico Territoriale nell’ambito del quale Umbertide potrà valorizzare al massimo proprie esperienze, servizi, professionalità, idee che in una dimensione di autoreferenzialità rischiano di perdersi (ad esempio l’officina FCU, l’ospedale, una adeguata offerta scolastica, servizi di utilità sociale). Anche negli aspetti della vita cittadina vale lo stesso principio: stimolare e valorizzare idee e contenuti, prima ancora che realizzare contenitori, promuovendo collaborazioni. Sviluppo economico / occupazione / infrastrutture E’ necessario definire l’area di riferimento come un “Sistema territoriale del lavoro e dell’impresa” concepito come ambito per lo studio, la progettazione e l’attuazione di politiche mirate allo sviluppo della economia locale e della occupazione, promuovendo una cultura delle opportunità che tenda a superare la pratica della raccomandazione. In questo contesto l’Amministrazione comunale dovrà sostenere politiche attive rivolte ai giovani ed alle fasce marginali nel mercato del lavoro. Occorre favorire le condizioni per un nuovo sviluppo del sistema produttivo e commerciale in termini di innovazione e di qualità, attivando una virtuosa sinergia tra associazioni datoriali, servizi per l’impiego pubblici e privati, agenzie formative, scuole, ed investendo su efficaci servizi per le imprese e l’imprenditorialità giovanile, sulla formazione di nuove competenze, sulla valorizzazione dell’artigianato e delle professioni artigiane (mestieri). Occorre inoltre puntare su un nuovo modello di agricoltura e zootecnia, valorizzando i prodotti locali, sviluppando al contempo una promozione turistica basata sulle risorse ambientali e culturali del territorio, lanciando il marchio “Altotevere”. Infrastrutture. Nell’ambito di un piano integrato per lo sviluppo del sistema ferroviario e del trasporto aereo ed in coerenza con una strategia che tende a promuovere forme di mobilità interconnesse ed eco compatibili, riteniamo prioritariamente necessario investire sul ruolo della ferrovia, elettrificata, anche per il trasporto merci, definendo un piano di sostenibilità del collegamento ferroviario con Arezzo / Cesena. In questo contesto sarà possibile potenziare concretamente il ruolo e l’attività dell’officina di Umbertide. Altri obiettivi: completare la rete telematica in ambito comunale (banda larga); sollecitare la messa in sicurezza della E 45 ed il completamento della E78 e della Pian d’Assino; Sanità e protezione sociale Nell’ambito di un generale qualificazione e specializzazione dei servizi ospedalieri chiediamo per Umbertide il potenziamento della diagnostica per immagini e dei servizi ambulatoriali. E’ inoltre indispensabile prevedere l’organizzazione di adeguati servizi territoriali domiciliari e residenziali per le cure palliative, nonché il potenziamento della riabilitazione cardiovascolare. In ambito socio-­‐assistenziale il Comune di Umbertide ha sempre dimostrato una particolare attenzione. E’ però necessario considerare il fatto che molte condizioni socio-­‐economiche e familiari si sono modificate. Occorre quindi individuare le nuove aree di fragilità sociale e ripensare le modalità e le forme di welfare society e di welfare aziendale in grado di garantire adeguato sostegno all’infanzia e valorizzazione della Terza età, offrendo alle persone che vivono in condizioni di marginalità (in particolare anziani e persone non autosufficienti) nuovi servizi e nuove opportunità, strutturando un sistema di protezione sociale integrato, dinamico, flessibile, governato dall’ente pubblico, ma sviluppato sull’intervento del privato sociale e del volontariato, in una dimensione di sussidiarietà ed in una logica di efficacia e competitività. Un sistema basato su precisi standard di qualità, in grado di valorizzare, anche sul piano retributivo, le professionalità esistenti, aperto a soluzioni che prevedono l’introduzione dell’”assegno di cura” e del sistema di accreditamento dei soggetti autorizzati ad operare, nonché iniziative di economia sociale in cui gruppi di persone cercano soluzioni “comunitarie” (ad esempio cooperative di consumo o di auto costruzione). In questo contesto occorre promuovere un nuovo modello professionale di assistenza domiciliare (badanti), e combattere ogni forma di ludopatia attraverso una lotta radicale al gioco d’azzardo e soluzioni premianti per chi rinuncia agli introiti derivanti da slot machine. Occorre inoltre definire concrete politiche per la casa: recuperare spazi esistenti da destinare all’edilizia popolare, definire una convenzione per calmierare i prezzi degli affitti; co-­‐finanziare il fondo per i contributi alle spese d’affitto, agevolando le famiglie con basso reddito e le giovani coppie, anche conviventi; incentivare le iniziative di auto costruzione, anche attraverso una vendita agevolata di lotti destinati a tal fine; verificare, in un quadro di legalità, la possibilità di una gestione “sociale” del complesso ex fornace, destinandolo ad uso abitativo in locazione a canone regolamentato per giovani coppie, anche conviventi, anziani soli, genitori single, immigrati, famiglie in difficoltà, persone che debbono sottoporsi a terapie o assistere malati, riservando una parte della struttura per usi pubblici (es. Caserma Carabinieri). Scuola e formazione Con l’obiettivo di realizzare una efficace integrazione del sistema scolastico e formativo per la costruzione di nuove competenze occorre definire un Piano per l’Offerta Formativa superiore (POF) territoriale in un’ottica di efficace relazione con il sistema produttivo e della formazione professionale. In questo contesto sarà possibile potenziare l’Istituto superiore di Umbertide nella sua caratterizzazione di Campus integrato (istruzione/formazione). Occorre inoltre prevedere una ulteriore razionalizzazione della rete scolastica realizzando un istituto comprensivo che accorpi primarie e secondarie di primo grado. Ciò anche in funzione della creazione di un comune sistema di qualità e valutazione didattica. Fondamentale la messa in sicurezza degli istituti scolastici, l’applicazione di soluzioni utili per il risparmio energetico e l’eliminazione al loro interno di ogni barriera architettonica (es. ascensore scuole medie). Gestione dei rifiuti Occorre riportare l’attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti in un ambito di gestione pubblica realizzando una azienda partecipata da tutti i comuni del territorio interessato, competitiva, in grado di gestire efficacemente tutto il sistema rifiuti, uscendo da logiche municipalistiche e clientelari per favorire soluzioni che garantiscano efficienza, trasparenza ed una diretta utilità per la comunità locale. Ambiente ed Energie alternative In tema di protezione del territorio e dell’ambiente deve darsi uno stop definitivo al consumo indiscriminato di suolo a fini di edificazione, puntando alla ristrutturazione ed al recupero degli immobili ed al risanamento delle aree a rischio degrado (ex fornace). Occorre inoltre definire un piano territoriale (e comunale) per le energie rinnovabili in grado di programmare in maniera sistemica, integrata ed equilibrata la tipologia degli impianti, le modalità di gestione (pubblico/private), la loro finalità, la dislocazione, l’impatto ambientale, i riflessi per la salute, benefici e costi, sistemi di approvvigionamento, valutando le esigenze ed il potenziale energetico del territorio e puntando a soluzioni che consentono una diretta utilità per la comunità locale. Tornare ad una gestione pubblica della risorsa acqua, garantendo a tutti il minimo vitale. Sicurezze e legalità Riteniamo necessario definire “un “modello integrato della sicurezza urbana”. Si tratta di coniugare prevenzione, mediazione dei conflitti ed educazione alla convivenza con il principio di legalità, il controllo e la repressione dei reati. Le azioni di prevenzione e di contrasto della criminalità sono necessarie, ma non bastano. Ci vogliono operazioni che vadano in profondità e producano effetti di lungo periodo: contrasto del disagio sociale, promozione della cultura della legalità, dei valori e delle regole della convivenza civile, politiche di integrazione sociale. E ci vuole l'azione congiunta e sinergica di più livelli di governo, appunto un sistema integrato di azioni capaci di far interagire le politiche locali finalizzate alla qualità della vita e all'ordinata convivenza civile con le politiche statali di contrasto alla criminalità e di garanzia della sicurezza pubblica. In questo ampio contesto occorre realizzare la nuova caserma dei carabinieri, formalizzare un coordinamento delle forze di polizia per la sicurezza e l’ordine pubblico ed operare in sinergia con i servizi finalizzati alla prevenzione, nonché valorizzare i Consigli di quartiere come rete comunitaria di sicurezza e prevedere forme di interazione con servizi e centri territoriali anti violenza. Sicurezza significa anche edifici antisismici (in particolare le scuole), protezione sociale, protezione civile, prevenzione nella tutela dell’ambiente, rispetto delle norme igienico sanitarie nelle attività commerciali. In una parola: legalità. Significa quindi vigilare contro ogni forma di abusivismo: edilizio, commerciale, professionale, nell’esercizio di attività turistiche e contro la pratica di affitti irregolari, su fenomeni di usura e tentativi di infiltrazione della malavita organizzata (soprattutto in edilizia), sullo spaccio di stupefacenti e sulla somministrazione e vendita illegale di alcolici, anche aumentando il controllo presso edifici scolastici e luoghi di aggregazione, nonché definire una serie di azioni che vincolino e limitino maggiormente l'apertura di nuove sale giochi. ALCUNE PROPOSTE PER LA CITTA’ Qualsiasi intervento e azione di riforma parte necessariamente da una reale conoscenza della situazione del bilancio comunale. Siccome non vogliamo aumentare la pressione fiscale, semmai rivalutare la proporzionalità del carico, è necessario capire bene la disponibilità che l’attuale situazione economica e finanziaria dell’Ente offre. Cioè dobbiamo sapere se le precedenti amministrazione hanno ipotecato tutto o se ci sono risorse disponibili. Questo è il primo tema da affrontare, non in termini di regolarità o legittimità dei documenti contabili, aspetto che non è in discussione, quanto piuttosto valutando l’indebitamento prodotto dalle gestioni politiche. Per tale ragione, prima di ogni considerazione, riteniamo necessaria una valutazione dello stato finanziario, patrimoniale ed economico del bilancio comunale da parte di un organismo terzo ed indipendente. All’interno di un nuovo disegno urbanistico teso a recuperare la frammentazione che oggi caratterizza Umbertide occorre definire un piano di valorizzazione e di rilancio del Centro Storico inquadrato in un progetto complessivo che garantisca identità, uno stile omogeneo,funzionalità degli spazi. Occorre inoltre promuovere la cultura progettuale dei piccoli agglomerati “autosufficienti” dal punto di vista energetico e con sistemi innovativi per il recupero delle acque e dei rifiuti, perseguire il totale abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi pubblici e sostenere il progetto “Umbertide Zerobarriere” per quanto riguarda l’edilizia privata. Istituire un fondo specifico per il sostegno del diritto allo studio, anche universitario, per giovani meritevoli in difficoltà economiche (attenzione al merito ed al bisogno) ed un fondo di solidarietà finanziato anche attraverso il contributo volontario di consiglieri ed amministratori comunali e delle società partecipate. Costituire, con l’apporto degli operatori della scuola e dell’associazionismo educativo, la “Fondazione cittadina per le scienze della formazione e l’apprendimento” come competente luogo per l’elaborazione e l’osservazione dei processi formativi. Promuovere la libera iniziativa associativa e culturale in un contesto di sinergia e collaborazione, costituendo un polo unico per le attività culturali (associazione di associazioni) in grado di gestire, in accordo con l’Amministrazione, le strutture esistenti ed il fondo unico per le attività culturali, nel quale confluiscono contributi pubblici e privati. Ricostruire la Pro-­‐loco e costituire l’Archivio della memoria della città, legandolo al recupero della Umbertide sotterranea. Stimolare la proposta e l’azione dei giovani attivando il “laboratorio del futuro”, luogo in cui si condividono spazi, si esercitano iniziative di mutuo sostegno (ad esempio nello studio), si sviluppano e si coordinano idee e progetti, sperimentando un reale modello di progettazione partecipata coinvolgendo persone ed associazioni diverse. Affrontare in maniera strutturata e senza ipocrisia i temi del disagio giovanile, delle tossicodipendenze, dell’abuso di alcool, sviluppando l’attività di prevenzione, istituendo punti di ascolto nelle scuole, coinvolgendo società sportive ed associazioni, potenziando il servizio delle “unità di strada”. Attraverso una convinta applicazione del Protocollo d’intesa per lo sport educativo progettare una nuova politica per lo sport, rivolta in particolare alle attività giovanili In questo contesto occorre: definire forme di accreditamento delle Società Sportive rispetto a precisi standard formativi; sostenere le attività giovanili che operano sulla base di un progetto educativo e sociale; promuovere forme di attività pluridisciplinare rivolte ai bambini fino a 10 anni; realizzare un percorso ciclabile e pedonabile adeguatamente protetto che consenta di raggiungere le scuole e gli impianti sportivi dai diversi punti della città, in modo da favorire quanto più possibile lo spostamento autonomo dei ragazzi in condizioni di sicurezza; recuperare i percorsi verdi disegnati all’interno della Pineta Ranieri Umbertide città dello Sport. Mettendo a sistema la notevole potenzialità dell’impiantistica sportiva esistente realizzare un Centro Sportivo integrato di alta qualità, finalizzato alla pratica sportiva, alla formazione sportiva, al recupero funzionale degli atleti, alla preparazione individualizzata. L’iniziativa dovrebbe prevedere un potenziamento delle attività di Medicina Sportiva (pubblico/private), una integrazione operativa con l’Istituto Prosperius, nonché l’attivazione di un indirizzo relativo al Liceo dello Sport. Su questa base si potrà sviluppare una gestione imprenditoriale del centro stesso in grado di valorizzare le competenze di professionisti locali e di sfruttare pienamente le potenzialità degli impianti, operando in collaborazione con le strutture sanitarie e la scuola. Porre una particolare attenzione ai problemi delle frazioni potenziando il ruolo e la disponibilità finanziaria dei Consigli di Quartiere. Attuare forme di democrazia partecipata e di innovazione nella pubblica amministrazione finalizzate a garantire efficienza, informazione corretta e trasparenza, coinvolgendo quanti più cittadini possibile nelle decisioni che riguardano il bene pubblico: • valorizzare gli istituti di democrazia rappresentativa, cioè le assemblee elettive (Consiglio Comunale, Consigli di Quartiere, Consulta degli Stranieri) e prevedere riunioni congiunte • riconoscere alla minoranza la funzione di presidenza del Consiglio Comunale • prevedere l’utilizzo di audizioni in seno ai lavori delle commissioni consiliari e consentire la partecipazione attiva dei soggetti aventi interesse legittimo • garantire la trasparenza e l’efficienza della struttura amministrativa attraverso la semplificazione e l’informatizzazione dei procedimenti amministrativi, eliminando ogni tipo di appesantimento burocratico • pubblicare in internet l’elenco, le fasi, i tempi previsti per i diversi procedimenti amministrativi nonché lo stato dei procedimenti amministrativi in essere • pubblicizzare adeguatamente e tempestivamente nomine, incarichi, consulenze, nonché la condizione reddituale (aggiornata) di Consiglieri ed Amministratori dell’Ente e delle società partecipate • definire un progetto di democrazia partecipativa “in rete” (non legato ai social network) Superare una frontiera timida e conservatrice nei diritti di nuova generazione, anche attraverso iniziative che stimolino una riflessione collettiva. Potenziare le iniziative a tutela dei cittadini, utenti e consumatori, nonché favorire quanto più possibile l’accesso alla rete, con la consapevolezza che il digital divide rappresenta una delle forme più moderne di disuguaglianza e di limitazione delle opportunità: • favorire l’accesso al wi-­‐fi a condizioni economicamente sostenibili • istituire il registro comunale delle coppie di fatto (unioni civili) • costituire un comitato bioetica e promuovere modalità utili per l’acquisizione delle disposizioni di fine vita (testamento biologico) • ampliare il riconoscimento dei diritti di cittadinanza, potenziando l’ufficio del difensore civico nonché promuovendo lo sportello per i diritti dei consumatori ed il tribunale per i diritti del malato • attivare uno sportello per le vittime di violenza di genere, maltrattamenti in famiglia, stalking, discriminazione razziale Immaginiamo una Umbertide libera dal controllo ed aperta al confronto, capace di valorizzare le sue migliori risorse, dare voce alla partecipazione della società civile, stimolare la libera iniziativa. Una comunità capace di realizzare con una forza tranquilla un profondo rinnovamento. Su tutto questo ci impegneremo con determinazione. Con l’attenzione rivolta ai problemi delle persone ed alle potenzialità della nostra città. Con la responsabilità di chi guarda al futuro attraverso gli occhi e le speranze delle giovani generazioni. “UMBERTIDE CAMBIA”