clicca per scoprire il calendario

 STAGIONE TEATRALE 2014­2015 costo del biglietto per singolo spettacolo € 15 costo dell'abbonamento per 16 spettacoli € 100 per i residenti a Sinnai ­> under 26 e over 65 il costo è di € 75 Acquisto di 5 spettacoli a scelta € 50 – Acquisto di 8 spettacoli a scelta € 70 CHIEDO I DANNI (Il Graffio) di e con Grazia Scuccimarra DOMENICA 23 NOVEMBRE – ORE 19.00 La cura del proprio benessere, tra i vari trattamenti, dovrebbe prevedere, come prescrizione medica obbligatoria, “uno spettacolo di Grazia Scuccimarra almeno una volta l’anno”. Gli effetti benefici sono molteplici: restituzione della dignità linguistica, elevazione morale, stimolazione emotiva per chi intenda “pensare” e, soprattutto, continue risate a fini catartici e liberatori. Due ore scoppiettanti e dirompenti di palcoscenico per puntare il dito contro i paradossi della nostra società. In altri termini, una satira serrata e mordente, un esilarante e brillante corso di orientamento “all’esistere”, una lezione semplice e irrevocabile, diretta e micidiale, arguta e sofisticata, nello stile intelligente, appassionato e coerente tipico di Grazia Scuccimarra. (Teatro Stabile della Sardegna)
SAB. 29 NOVEMBRE ORE 21 REPLICA DOM. 30 NOVEMBRE ORE 19 di Josep M. Benet I Jornet – regia Francesco Brandi ­ con: Maria Grazia Sughi, Eleonora Giua DUE DONNE CHE BALLANO
Una donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Si odiano e si detestano perché sono simili, perché ognuna ha bisogno dell'altra, e, nella solitudine delle rispettive vite, sono l'una per l'altra l'unica presenza confortevole. Consumano le poche ore alla settimana che passano insieme becchettandosi, pungendosi e confessando di se quello che solo a un estraneo si riesce a confessare. Ballano. Come balla una nave in balia delle onde. E per questo ballo non ci sono cavalieri, non ci sono uomini possibili, non ci sono mariti, padri o figli ad accompagnarle. Ma solo due donne che ballano. Avrebbero potuto non incontrarsi mai e continuare da sole come sempre hanno fatto. Invece per loro fortuna il sollievo della coppia finalmente addolcisce un pò la fatica. BELLA BELLA BELLA SA BECCESA! ­ Titolo provvisorio­ (Teatro Del Segno) LUN. 8 DICEMBRE ORE 19 di e con Rossella Faa , con Giacomo Deiana (chitarra), Nicola Cossu (contrabbasso) Il nuovo spettacolo di Rossella Faa (che debutta proprio in questa serata) è un gioco di contrasti in cui, con l'uso della musica, delle canzoni, dei racconti e dell'ironia, ci si addentra nel mondo dei vecchi, affascinante e sconosciuto perché pieno di sorprese: “bella sa beccesa!” diceva la nonna a Rossella. E Rossella in questo viaggio nella vecchiaia vuole capire le difficoltà per cercare vie, per se stessa e anche per noi, che ci permettano di invecchiare serenamente, anche in questo mondo costruito a misura di ragazzino viziato. Le canzoni sono in lingua sarda, i racconti in Italiano, “gli scimprori” in tedesco.... BOTTECCHIA Vite in volata (Abaco Teatro) di e con Tiziano Polese DOM. 14 DICEMBRE ORE 19 Questo spettacolo parla di ciclismo ma non solo, e nello specifico narra la storia di due ciclisti: uno famoso per tutti (Bottecchia) e uno famoso solo per Tiziano Polese (Zoldan). Bottecchia gareggiava “ non per la gloria o le donne, o il successo, ma solo per “i schei”. Ma la fama di Bottecchia si è protratta nel tempo anche per la sua tragica morte. Fu trovato massacrato di botte riverso in un canale nei pressi di un vigneto il 3 giugno 1927. Il secondo protagonista non era ancora famoso ma avrebbe potuto esserlo e non solo come ciclista. Il 3 giugno 1979 morì mentre correva in motorino per vedere la tappa del giro d’Italia. 1927/1979 due date che rappresentano due epoche di svolta di questo paese. G.A.P. (Teatro del Segno) SAB. 20 DICEMBRE ORE 21 di e con Stefano Ledda
Lo spettacolo nasce dalla volontà di mettere una lente di ingrandimento sul fenomeno del gioco d’azzardo tecnologico, mostrando come il passatempo innocuo del videopoker può diventare dipendenza patologica. Quella raccontata è la storia di un giocatore, di un simbolo forse, ma una storia reale con nomi, mogli, posti di lavoro, figli, amicizie. Una vita fatta di avvenimenti reali, prima raccolti poi scelti e montati, presi dalle parole e dai silenzi della realtà, della terapia, delle bugie, delle speranze.; una storia­vita che nella scena racconta la claustrofobia ciclica della dipendenza. COM'E' NATO IL GIULLARE? (Gurdulù Teatro) SAB. 10 GENNAIO 2015 ORE 21 di e con Maurizio Giordo
Torna Maurizio Giordo (dopo aver divertito i nostri spettatori con “I viaggi d'oggi”) con una giullarata liberamente ispirata da “Nascita del giullare” di Dario Fo. Un giullare, Mauriziello da Turris, irrompe sulla piazza, attira la gente a gran voce, saltando, suonando… Egli racconta che prima di diventare giullare era un contadino. Aveva della terra, ma un padrone voleva portargliela via. In suo aiuto arriva Cristo, gli dona la parola e lo trasforma in giullare per andare tra la gente e raccontare la sua storia, toccando temi come la forza di volontà, l’ingiustizia, l’amore, la solidarietà. Con questo spettacolo Maurizio Giordo ha ricevuto numerosi riconoscimenti nella penisola. IL TESTIMONE (Tangram Teatro Torino)
SAB. 17 GENNAIO ORE 21 di e conFabrizio Coniglio e Bebo Storti Racconto a tratti ironico di un episodio lontano e dimenticato dalla memoria collettiva: l’omicidio mafioso del magistrato Giacomo Ciaccio Montalto, intimo amico di un altro magistrato, Mario Almerighi (Ex presidente del tribunale di Civitavecchia) che da quel giorno combatterà una battaglia personale per dare giustizia all’uccisione dell’amico. Le intromissioni dei vertici più alti delle istituzioni del nostro paese, con lo spostamento del processo Montalto, rallenteranno terribilmente il cammino verso la verità su quella morte. Chi fu a volere lo spostamento di quel processo? Inquietanti rapporti tra pezzi di stato e potere mafioso? Circuito Regionale della Danza EL PASO DEL TIEMPO (Compagnia Flamenco Lunares) MART. 20 GENNAIO ORE 21 Regia e coreografie di Carmen Meloni ­ con: Carmen Meloni, Ester Bucci, Susanna Gaspardis, Michela Mancini, Raffaella Martella, Ornella Ottaviani – cantaor: Jose Salguero­ musica dal vivo: Juan Abelo Zamora, Daniele Bonaviri, Gabriele Gagliarini. Lo spettatore viene proiettato nelle più suggestive atmosfere flamenche. Si alternano ritmiche conturbanti a melodie suggestive e indimenticabili. Ogni ballerina del gruppo rappresenterà il flamenco a proprio modo, sviluppando sulla scena l'interiorità e la personalità di questa danza che è più uno stile di vita e un modo di essere che una semplice ricerca estetica. Il risultato è un insieme di stili, da quello più sensuale di Siviglia, a quello più conturbante e ritmico di Jerez De La Frontera, fino alla fusione dei due nel più moderno stile madrileno. ALLEGRA MA NON TROPPO
di e con Laura De Marchi (Compagnia di Arti e Mestieri) SAB. 31 GENNAIO ORE 21 In scena una vetrina di personaggi femminili, personaggi teneri, né perdenti né vincenti, semplicemente fuori gioco, fuori dal gioco della competizione a tutti i costi, persi nel gioco di sopravvivere a loro stessi: come il personaggio della “Signora Elda”, per l'appunto, operaia “ a 530 euri la mesata”, che ingaggia una lotta quotidiana per la sopravvivenza dove i beni “superflui” come il cinema, la pizza, lo shopping... li fruisce solo da fuori “perché da dentro costano troppo”. Una forma di drammaturgia nuova che ha come obiettivo quello di far convivere la scrittura teatrale con gli aspetti più genuini e sanguigni del cabaret, passando per le pause imprevedibili, tragiche ed esilaranti, ma sempre sul filo del flop, del clown. Dalla Tv al Teatro con disinvoltura e stile. LA CHIAVE DELL’ASCENSORE (Teatro Barbaro)
VEN. 6 FEBBRAIO ORE 21 di Agota Kristof ­regia Senio G. B. Dattena – con: Maria Loi e Ivano Cugia Fiaba nera, straziante e viva. Nonostante attorno a lei tutto muoia, suo marito, la natura, l’amore, vi è ancora, in qualche modo, da qualche parte, qualcosa che rassomiglia terribilmente alla vita. Forse solo il dolore. L’amarezza per quello che avremmo potuto e non abbiamo saputo essere. La nostalgia per qualche cosa di vagheggiato in un passato mai conosciuto e mai esistito. Nostalgia di un mondo bambino. Paradiso terrestre di nudità senza colpa, di frutti senza saperi, di alberi senza serpenti. In fondo è questo quello che rimane: la nostalgia di qualcosa che non è mai esistito ma che è stato meraviglioso immaginare. ECCE HOMO ­ di e con Lucilla Giagnoni
SAB. 14 FEBBRAIO ORE 21 “Ecco l’Uomo!”. È la frase che viene attribuita a Pilato quando mostra alla folla assatanata un Uomo flagellato, torturato, ridotto al livello più infimo dell’essere umano. Da più di quindici anni, la Giagnoni, con gli spettacoli “Vergine madre”, “Big bang” e “Apocalisse”, è concentrata ad interpretare i testi sacri in stretto dialogo con la poesia e la scienza, senza mai rinunciare alla specificità o alla forza delle rappresentazioni che ciascun linguaggio porta con sé, godendo della grande sapienza dell’Umano. Alla fine di questo percorso però è rimasta una domanda: se dicessimo oggi “Ecco l’Uomo”, che cosa vedremmo? l’Homo oeconomicus? E poi tante altre: chi è l’Homo sapiens? Che significa, veramente, “Essere Uomini”? SAB. 28 FEBBRAIO ORE 21 VAI COL VENTO (L'Effimero Meraviglioso) di e con Nino Nonnis Dal muto al sonoro, dai locali di un tempo sino alle multi sala, dai film a luci rosse al cinema Corallo: una storia del cinema alla “Nonnis”, strampalata e personalizzata. Un privilegio critico è concesso al cinema americano col quale abbiamo convissuto e dal quale veniamo tuttora inondati, dalle cosiddette americanate ai film Oscar. Generi e stili, film di Natale e film d'autore. Anche il pubblico si è evoluto, smaliziato, ma proprio qui sta il risvolto. Tanti film si devono guardare chiudendo un occhio, anzi, lo facciamo automaticamente, come se ci fossimo messi d'accordo. LA PICCOLA PARIGI
(L'Effimero Meraviglioso) SAB. 14 MARZO ORE 21 di Nino Nonnis ­ regia Maria Assunta Calvisi – con: Gianmarco Aresu, Pierpaolo Frigau, Daniela Musiu, Francesca Seu, Fausto Siddi, Barbara Zedda. Prende spunto dall’eccidio di Buggerru del 1904 (una delle pagine più importanti della storia sarda), dove morirono quattro minatori e in seguito al quale si ebbe il primo sciopero generale nella storia d’Italia. Racconta del mondo minerario con un ottica poetica priva di retorica e in alcuni momenti anche divertente. Lo spettacolo viene proposto dal 1999 ed è forse lo spettacolo prodotto in Sardegna più rappresentato: ha raggiunto le 250 repliche e non ha perso attualità e freschezza; ha anzi, purtroppo, rinvigorito la sua forza in un momento di forte crisi del mondo del lavoro. Circuito Regionale della Danza TRAVIATA (Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei) SAB. 21 MARZO ORE 21 in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Festival Verdi­Parma­ regia e coreografia di Monica Casadei – musiche Giuseppe Verdi. Con: Francesca Cerati, Vittorio Colella, Melissa Cosseta, Gloria Dorliguzzo, Chiara Montalbani, Gioia Maria Morisco Castelli, Sara Muccioli, Camilla Negri, Francesca Ruggerini, Emanuele Serrecchia, Filippo Stabile. “Traviata” è il primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei (eclettica coreografa emiliana formatasi fra Italia, Inghilterra, Francia e vari soggiorni in Oriente) dedicato al celebre Maestro Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano. Un viaggio coreografico in cui la danza e l'opera duettano dando corpo a un fluire di immagini sbrigliato da qualsiasi volontà di aderenza didascalica, eppure legato a doppio filo al dramma di Violetta. TOTO' E VICE' (Assoc. Cult. Diablogues/Comp. Vetrano/Randisi)
di Franco Scaldati ­ con Enzo Vetrano e Stefano Randisi SABATO 28 MARZO ORE 21 “Il teatro, il vero teatro, il teatro che ti toglie il fiato con un nulla, il teatro che non distingue tra vivi e morti, il teatro che ti sfugge di mano e intanto però ti insegna il mistero dell'amore... Questo teatro l'abbiamo conosciuto come un miraggio in una notte in cui sono spuntati Enzo Vetrano e Stefano Randisi, valigia di cartone in pugno, a dire e ridire attorno a una panchina con disorientata bellezza le battute umanissime di Totò e Vicé...” Rodofo Di Giammarco ­ La Repubblica “Lo spettacolo è un vero capolavoro: quei due clown marginali, precipitati dal buio in uno spazio popolato solo da una panchina e da tanti lumini, parlano di vita, di smarrimenti, di fantasmi con l'ingenuità dei bambini o dei poeti. Con ritmi teatrali impeccabili ci fanno ridere un po' acre. Ci fanno pensare. Sognare.” Massimo Marino ­ Il Corriere della Sera SAB. 11 APRILE ORE 21 ZOMBITUDINE (Kataklisma Teatro)
di e con Elvira Frosini e Daniele Timpano Un uomo e una donna, rifugiati in un teatro insieme al pubblico, attendono l'arrivo di qualcuno, di qualcosa: un nuovo inizio? La morte? Un cambiamento? O forse arrivano gli Zombi. Gli Zombi siamo noi. La Zombitudine è la nostra condizione quotidiana. Stretti tra l'emergenza di un evento imminente e devastante e una quotidianità claustrofobica in cui la vita da assediati è divenuta normalità, si fa fatica a focalizzare il pericolo o la salvezza. Quella dello Zombi è l'immagine della nostra fine ma anche un'immagine di speranza, l'unica prospettiva di rinascita, l'unica forma di vita alternativa a tutta questa economia, questo mercato, questo dominio di banche, finanza e multinazionali. L'unico Risorgimento possibile per il nostro paese e per i suoi abitanti è un Risorgimento Zombi. SPETTACOLI FUORI ABBONAMENTO IL CASO DORIAN GRAY (Teatro Zeta)
GIOV. 11 DICEMBRE ORE 21
di Giuseppe Manfridi – con Manuele Morgese – regia Pino Micol Lo spettacolo è diretto da Pino Micol, regista e attore affermato nel panorama teatrale italiano, ed è interpretato da Manuele Morgese (premio Gassman 2010 come migliore giovane talento) che, con grande versatilità, interpreta tutti e tre i personaggi in scena (Henry, Basil, Dorian). Si tratta dunque di un progetto che oltre a riferirsi ad uno degli scrittori inglesi più conosciuti al mondo, Oscar Wilde, studia in maniera approfondita il suo romanzo più famoso, simbolo del “dandismo”, insinuando nello spettatore curiosità e critiche inusuali. L’incalzare del ritmo, sempre più marcato nel passare da un movimento all’altro, è tale da far maturare una suspense imprevista, e le atmosfere gotiche in cui matura la vicenda finiranno ben presto con l’assumere i connotati di un noir senza precedenti. L'INCIDENTE (RELOADED) (ParoleRivelate)
SAB. 3 GENNAIO 2015 ORE 21 tratto da “L'Incidente” di Luigi Lunari – regia Carla Calò e Ferdinando Manunza con: Rebecca Anichini, Maurizio Da Comeana, Luigi Ibba, Nino Mameli, Ferdinando Manunza, Ester Murenu, Manuela Pini, Corinne Vigo. Sullo spunto di un classico del repertorio satirico tedesco del primo novecento, “Die Hose” di Carl Sternheim, la commedia sviluppa un intricato procedimento farsesco al cui centro vi sono una donna, innocente provocatrice, concupita da tutti, e un piccolo impiegato di banca con un ingarbugliarsi di Onorevoli vogliosi e capiufficio lascivi. Si rivela uno spirito critico indirizzato a colpire i difetti, i piccoli vizi, i facili compromessi, i farisaici ritegni, le ambigue grettezze di una certa società italiana. La figura della donna sottomessa e “stupida” si prende una grossa rivincita nei confronti dell’uomo che tutto fa e tutto sa. Via della Libertà – 09048 Sinnai (CA) ­ telefax 070765831 [email protected]