AS 2013/2014: 3.1.1 SP Mappa degli obiettivi di

REPUBBLICA ITALIANA-REGIONE SICILIANA
DIREZIONE DIDATTICA STATALE “GELA I”
Via Feace 136 Gela (CL)
Tel. 0933.901134 fax 0933.908219 e- mail: [email protected]
posta pec: [email protected]
sito Web: www.primocircologela.izscuola.it C.F. 82002510855
Scuola primaria “A. Aldisio” e “Pirandello”
Scuola dell’infanzia
“Cappuccini” “Feace” “Loi”
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Adriana Quattrocchi
Scuola dell’infanzia “Gioberti”
PRESENTAZIONE
Il POF del 1° circolo didattico di Gela segue il criterio della mappazione, ossia dell'indicazione,
dell'organizzazione e della concettualizzazione per mappe in ordine alla programmazione delle
attività e delle inziative educative e didattiche..
Tale criterio, frutto della scelta della didattica per concetti, per la quale gli obiettivi, di per sé insopprimibili, vanno considerati nel quadro di una visione sistemica del percorso didattico, ove
non sono comunque tiranti e guida per lo svolgimento delle attività, consente, ovviamente nel rispetto delle Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola primaria e delle
Indicazioni nazionali per i piani personalizzati delle attività educative nelle scuole dell'infanzia,
di disporre di un piano che è sempre visibile –osservabile e consultabile- nella sua globalità e “si
fa mentre si fa”, ossia mostra potenzialità e limiti
La filosofia che sta alla base della mappazione, quindi della didattica per concetti, consente, inoltre, di indicare col termine di “valori” i concetti portanti dei processi d’insegnamentoapprendimento, della relazione e della comunicazione educative, quali si configurano
nell’espressione, contenute nelle Indicazioni, “Convivenza civile”.
La mappazione consente, infine, di fornire agli insegnanti, ma anche agli alunni e alle loro famiglie, oltre che a tutti gli operatori della scuola, esaurienti quadri d’insieme delle UdA, quindi dei
progetti, dei percorsi e degli aspetti organizzativi e finanziari del POF.
Le mappe del POF, sintetizzate nella Mappa processuale delle mappe -delle quali, si forniscono
alcune indicazioni relative alla riconsiderazione e specificazione di alcuni valori- sono relative,
infatti, a:
1. situazione iniziale;
2. valori educativi;
3. UdA;
4. progetti;
5. PSP:
6. organizzazione e gestione;
7. Regolamento interno;
8. Carta dei servizi.
La situazione iniziale (1) comprende sei mappe, che descrivono il contesto e le risorse interne
ed esterne, le agenzie educative con cui la scuola si relaziona, la domanda formativa degli alunni
e delle famiglie, le caratteristiche della scuola e l’organico.
I valori educativi (2) comprendono dieci mappe, che sono comuni a Scuola dell’Infanzia e
Scuola Primaria.
La prima mappa è riassuntiva e comprende i valori fondamentali del POF. Si tratta della mappa
della educazione alla convivenza civile (2.1), che, sostanziandosi di quelle che le Indicazioni
chiamano educazioni e che nella prassi di questa scuola sono definiti valori, assume un carattere
pervasivo ed ha il suo aspetto operativo nella mappa didattica della educazione alla cittadinanza.
Le altre nove mappe sono relative ai seguenti valori:
2.2
educazione alla cittadinanza (ricomprende la legalità)
2.3
educazione ambientale
2.4
educazione alla affettività
2.5
diritto all'educazione (ricomprende il progetto Tutti al traguardo)
2.6
religione
2.7
educazione alla salute
2.8
continuità
2.9
educazione alimentare
2.10 educazione stradale.
Le Unità di Apprendimento (3), riassunte nella mappa delle UdA (3.1), sono assimilabili alle
tradizionali programmazioni educative e didattiche di circolo, di classe/sezione, d'interclasse/intersezione e di modulo.
Le mappe delle UdA di scuola Primaria, distinte per interclasse (3.1.1 SP, 2, 3, 4, 5), sono cinque, una per ciascun interclasse.
Le UdA di ciascun interclasse saranno sviluppate settimanalmente e costituiranno i PSP.
Le mappe delle UdA di scuola dell’infanzia sono distinte per intersezione.
Le UdA di ciascuna intersezione saranno sviluppate bimestralmente e costituiranno i PSP.
I progetti (4) sono richiamati all’interno delle varie unità di apprendimento.
I progetti che scandiscono le attività nei vari periodi dell’anno scolastico sono i seguenti:
4.4.1 Accoglienza*
4.4.2 S. Francesco
4.4.3 S. Martino
4.4.4 Natale
4.4.5 Carnevale
4.4.6 Good-bye
I Piani di Studio Personalizzati (5), in quanto si costituiscono come il risultato dell’attuazione,
delle UdA, sono solamente definiti e delineati.
L’Organizzazione e la gestione (6) comprendono 14 tra mappe, schede e tabelle :
6.1
piano annuale delle attività
6.2 SP prospetto generale organizzazione e organico
6.2 SI prospetto generale organizzazione e organico
6.3
orario lezioni
6.4
funzioni strumentali al POF
6.5
organizzazione oraria
6.6
fondo dell'istituzione scolastica
6.7
formazione e aggiornamento
6.8
tabella di valutazione per accesso alla scuola dell’infanzia
6.9
padronanza concettuale
6.10 repertorio ORM
6.11 mediatori didattici
6.12 criteri di valutazione
6.13 Scheda informativa degli insegnanti
6.14 autoanalisi d’istituto.
CURRICOLO VERTICALE
il curricolo verticale, elaborato sulla base delle "Indicazioni per il curricolo" fornite dal Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, è costituito dai seguenti elementi: obiettivi formativi, competenze trasversali disciplinari, obiettivi di apprendimento.
OBIETTIVI FORMATIVI
Gli obiettivi formativi sono stati elaborati dal Collegio dei docenti per essere proposti ai singoli
consigli di classe e gruppi di docenti della scuola primaria e della scuola dell'infanzia cui sono
affidate classi e sezioni al fine di individuare gli obiettivi di carattere generale trasversali a tutte
le discipline per ogni specifico gruppo di alunni. Gli obiettivi formativi svolgono la funzione di
individuare le competenze trasversali a tutte le discipline e i criteri di valutazione del livello globale
di
maturazione
relativo
all'età
degli
alunni.
Gli obiettivi formativi sono stati individuati per l'ultimo anno della scuola dell'infanzia, il primo
anno della scuola primaria, il terzo anno della scuola primaria, il quinto anno della scuola primaria,
il
terzo
anno
della
scuola
secondaria
di
primo
grado.
Per la classe terza della scuola secondaria di primo grado sono stati individuati anche i criteri di
valutazione per l'esame finale del primo ciclo e i criteri di valutazione delle prove d'esame proposte dalla commissione.
COMPETENZE DISCIPLINARI O PREDISCIPLINARI
I traguardi delle competenze disciplinari o, per la scuola dell'infanzia, i traguardi relativi ai campi di esperienza (predisciplinari) sono stati definiti dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e
della Ricerca; indicano le competenze disciplinari che gli alunni dovrebbero avere acquisito al
termine del terzo anno della scuola dell'infanzia, del quinto anno della scuola primaria e del terzo
anno della scuola secondaria di primo grado. Il Collegio dei docenti ha individuato i criteri di valutazione delle competenze acquisite.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Gli obiettivi di apprendimento sono stati definiti dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e
della Ricerca per il terzo e il quinto anno della scuola primaria e per il terzo anno della scuola secondaria di primo grado (anni di riferimento); indicano le abilità e le conoscenze necessarie per
raggiungere gli obiettivi formativi stabiliti dal Collegio dei docenti e i traguardi delle competenze individuati dal Ministero. Il Collegio dei docenti ha definito gli obiettivi di apprendimento per
gli anni di corso intermedi rispetto agli anni di riferimento per i quali gli obiettivi di apprendimento sono stati definiti dal Ministero. Gli obiettivi di apprendimento elaborati dal Collegio dei
docenti sono costituiti dall'indicazione delle abilità, dei nuclei fondanti, degli ambienti di apprendimento, dei criteri di valutazione relativi a ciascuna disciplina e a ciascun anno scolastico. I
docenti individueranno anno per anno nelle loro programmazioni disciplinari, per ciascuna classe
loro affidata, gli obiettivi di apprendimento e gli argomenti.
NUCLEI FONDANTI (scuola primaria e scuola secondaria primo grado)
I nuclei fondanti sono stati elaborati dal Collegio docenti e indicano i contenuti di carattere generale che dovranno essere affrontati da tutte le classi dell'Istituto al fine di garantire l'acquisizione
del nucleo fondamentale ed essenziale di conoscenze, concetti e informazioni di ciascuna disciplina in relazione all'età degli alunni e alle fasi successive del percorso di insegnamento - apprendimento. Sulla base di tali indicazioni, i docenti sceglieranno gli argomenti da affrontare
nell'ambito delle loro programmazioni annuali per disciplina.
AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
Gli ambienti di apprendimento individuano gli spazi, i tempi, le relazioni tra docenti e allievi e
tra allievi e allievi, i materiali, gli strumenti e le attività che verranno utilizzate nel processo di
insegnamento - apprendimento relativo a ciascuna disciplina e a ciascun anno di corso.
CRITERI DI VALUTAZIONE (scuola primaria e scuola secondaria primo grado)
I criteri di valutazione individuano la tipologia delle prove che verranno proposte agli alunni per
verificare il loro apprendimento e le modalità per valutare tali prove per ciascuna disciplina e per
ciascun anno di corso. La valutazione periodica e finale terrà conto inoltre del potenziale di apprendimento di ciascun alunno in relazione alla situazione di partenza, dell'impegno, dell'interesse e della partecipazione alle attività didattico proposte
Il POF, mentre tiene conto degli Indirizzi generali del Consiglio di circolo, dell’organico di docenti e ATA, del Programma Annuale, fra cui il Fondo dell’istituzione scolastica, dei risultati
dell’autoanalisi d’istituto, della Contrattazione integrativa dell’istituzione scolastica, tutti documenti agli atti della scuola, si costituisce, infine, di alcuni documenti, che contribuiscono a definirne meglio le caratteristiche:
- Regolamento interno
- Carta dei servizi .
0. Mappa processuale delle mappe
P
R
I
M
A
R
I
A
Attuazione e ridefinizione delle UdA
3. Unità di apprendimento
Attuazione e ridefinizione
delle UdA
Attuazione e ridefinizione
delle UdA
Progetti
5. Definizione Piano di Studio Personalizzato
4 Progetti
Progetti
2. valori
Mappe valoriali
1.situazione iniziale
S
C
U
O
L
E
I
N
F
A
N
Z
I
A
Organizzazione
Organizzazione
6. Organizzazione
Analisi dei bisogni
RICERCA
AZIONE
Verifica
intermedia
formazione
programmazione
3. unità di apprendimento
Attuazione e ridefinizione delle UdA
Attuazione e ridefinizione
delle UdA
Organizzazione
formazione
Attuazione e ridefinizione
delle UdA
4. progetti
LINEA TEMPO
Definizione POF
1-15 SETTEMBRE
Verifica e programmazione
PRIMI NOVEMBRE
5. Definizione Piano di studio personalizzato
Attuazione
Progetti
Attuazione Progetti
ATTIVITÀ
Verifica
finale
Verifica e programmazione
FINE GENNAIO
Verifica e programmazione
FINE MARZO
Verifica e programmazione
PRIMI GIUGNO
1.1 contesto e risorse
1.2 agenzie educative e loro fruibilità
1.3 domanda e offerta educativa del territorio
1.4 i processi
1.5 caratteristiche della scuola
1.6 insegnanti, POF e questionari di e su insegnanti
1.7 i risultati
POF 2013/2014: 1.1 Mappa contesto e risorse
inquinamento
agricoltura
indotto
petrolchimico
mare
industria
Europa
servizi
pubblica
amministrazione
economia
Italia
Sicilia
popolazione
de-re-industrializzazione
Gela
società
80.000 abitanti
GELA I EX II CIRCOLO
DIDATTICO
CONTESTO
E RISORSE
309 alunni
Scuole Infanzia
accelerazione
di sviluppo
380 alunni
Scuola Primaria
disoccupazione
plessi
scuola
Primaria
Aldisio
Pirandello
scuola
Infanzia
risorse umane
famiglie
Gioberti
Feace
medico
agenzie educative
69 docenti
dirigente
scolastico
Cappuccini
28 Infanzia
4 sostegno
ATA n° 14
1 DSGA
Loi
23 comuni
centro
territoriale
41 Primaria
24 comuni
2 L2 inglese
13 sostegno
4 Assistenti
amministrativi
n° 9 collaboratori
scolastici
1 religione
2 religione
10 LSU
1.1 Scheda per l’analisi del Contesto e delle risorse
1.1.1 contesto socio-economico
1 Aspetti di città, quartiere e famiglie
1 densità demografica quartiere
2 reddito medio famiglie
3 tenore di vita famiglie
4 servizi socio-sanitari nel quartiere
5 tasso di criminalità nella città
6 sviluppo produttivo della città
7 tasso d’occupazione dei genitori
8 tasso di disoccupazione fra i genitori
9 fruibilità trasporti nella città
10 livello scolarizzazione delle famiglie
11 dispersione scolastica nella scuola
12 immigrazione extra UE
13 tossicodipendenza e alcolismo in città
14 emigrazione
15 Tasso di attività dei genitori
16 Tasso attività maschile
17 Tasso attività femminile
Basso
Medio
X
X
X
X
X
X
--X
Alto
X
X
X
X
X
X
X
---
X
---
X
X
X
X
X
X
X
1.2 Mappa delle agenzie educative e della loro fruibilità
1.2 agenzie educative: fruibilità e collaborazione
quali sono
1.2.1 formali
1.2.2 informali
1.2.3 beni
culturali e
ambientali
fruibile fruibile a fruibile ma
da tutti pagamento distante
Scout
Parrocchia Cappuccini
Parrocchia S. Giacomo
Parrocchia S. Antonio
Scuole di danza
Scuole di calcio
Si
Si
Si
Si
Quartiere S. Giacomo
Quartiere S. Ippolito
Quartiere Cappuccini
Si
Si
Si
Granaio Palazzo ducale
Biblioteca comunale
Museo archeologico
Lungomare
Museo etnografico Gela 2°
Centro storico e vicoli
Villa comunale
Chiese del centro storico
Castelluccio
Spiazzali
Parco della Rimembranza
Mura Timoleontee
Chiesetta S. Biagio
Torre di Manfria
Lago Biviere
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
collaborazione
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
1.3 domanda e offerta educativa del territorio
1.3.1 livello di soddisfazione dell’offerta culturale e formativa del territorio
Buono
sufficiente
insufficiente
X
Molto scarso
1.3.2 valutazione del livello socio economico del territorio
Buono
sufficiente
insufficiente
X
Molto scarso
1.3.3 valutazione del servizio MENSA fornito alla scuola:
buono
sufficiente
insufficiente
X
Molto scarso
Eventuali osservazioni del Nucleo di autoanalisi:
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
1.3.4 SP Percentuale di madri e di padri in possesso di:
TITOLO DI STUDIO
Madri
Laurea
Diploma di scuola media superiore
Qualifica Professionale
Licenza di scuola media inferiore
Licenza elementare
Privi di titolo di studio
TOTALE
100,0
1.3.4 SI Percentuale di madri e di padri in possesso di:
TITOLO DI STUDIO
Madri
Laurea
Diploma di scuola media superiore
Qualifica Professionale
Licenza di scuola media inferiore
Licenza elementare
Privi di titolo di studio
TOTALE
100,0
Padri
100,0
Padri
100,0
1.3.5 SP motivazione e spinta allo studio in famiglia
1SP e SI i miei genitori leggono con regolarità quotidiani, riviste e libri
2SP e SI i miei genitori seguono i radio-tele-giornali
3SP e SI con i miei genitori sono stato al museo, al cinema
4SP e SI i miei genitori vanno a teatro
5SP e SI i miei genitori frequentano associazioni culturali, sportive, politiche
%
1.3.6 la composizione media del nucleo familiare è di n° _____ componenti
Eventuali osservazioni del Nucleo di autoanalisi:
_________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
1.3.7. domanda formativa dei genitori
(segnare ogni voce con una croce: 1 no; 2 sì, poco; 3 sì, abbastanza; 4 sì, molto)
1 2 3 4
1.3.7 domanda formativa dei genitori
1.3.7.1 mio figlio va a scuola
1 Perché solo finendo la scuola può trovare un lavoro ben pagato
2 Perché gli deve piacere imparare cose nuove
3 Perché la scuola lo aiuterà a prepararsi nel lavoro che farà
4 Perché è bello dire le sue idee agli altri
5 Non lo sappiamo. Ci sembra che perda tempo
6 Perché gli piace diventare bravo nello studio
7 Per dimostrare a se stesso che può continuare gli studi
8 Per avere un lavoro più importante da grande
9 Perché è bello quando scopre cose nuove che non conosceva
10 Perché se studia potrà fare un lavoro che gli piace
11 Perché gli piace leggere libri interessanti
12 Gli piace, ma non sappiamo se avrà voglia di continuare
13 Perché ci piace (e gli piace) quando ottiene bei voti.
14 Perché andare bene a scuola lo fa sentire importante
15 Perché da grande deve avere una vita più sicura
16 Perché è bello sapere più cose nelle discipline che gli piacciono.
17 Perché potrà scegliere meglio il suo lavoro.
18 Perché è bello immaginare che sarà protagonista di alcuni libri.
19 Non sappiamo perché; non ci interessa
20 Perché è bello affrontare attività scolastiche difficili
21 Per dimostrare a se stesso che è intelligente
22 Per guadagnare di più da grande
23 Perché può imparare molte cose che gli interessano
24 Perché più anni va a scuola meglio può imparare un lavoro
25 Per le emozioni che prova quando legge storie interessanti
26 Non lo sappiamo; non capiamo cosa sta facendo a scuola
27 Perché è bello riuscire bene a scuola
28 Perché vogliamo dimostrargli che può riuscire negli studi
1.3.7.2 Questionario Alunni
Cognome e nome __________________________________________ classe ___ sez. ___
1.3.7.1 autopercezione degli alunni
1.3.7.2.1 Io penso di essere un alunno/a (metti una croce nella riga sotto 3 termini)
attento, Diligente, un pò distratto, Impegnato, Contestatore, Chiacchierone, studioso, Ordinato, Puntuale,
_____ _______ __________ _______ _________ _________ _______ _______ _________
ambizioso, ansioso, Preciso, Insicuro, Isolato, Socievole, Taciturno, interessato, partecipe, curioso, timido,
_____
______ _____ _____ _____ _______ ______ _______ ______ _____ ______
giocherellone, annoiato
___________ _______
1.3.7.2.2 Vado a scuola perché (segna massimo su 3 termini)
mi piace,
mi ci mandano
_______ _______
mi diverto,
_______
trovo tanti amici,
______________
imparo cose nuove,
______________
devo,
_______
senza un titolo di studio non si fa niente,
credo che sia importante studiare, nella mia famiglia tutti studiano
_______________________________
___________________________
____________________________
1.3.7.2.3 Da grande, grazie alla scuola, voglio fare il/la ____________________________________
1.3.7.2.4 Vado più volentieri a scuola quando ___________________________________________
__________________________________________________________________________________
1.3.7.2.5 Vado malvolentieri a scuola quando____________________________________________
__________________________________________________________________________________
1.3.7.2.6 Quando c’è una verifica o una interrogazione mi sento (segna 1 termine)
Male, Impaurito,
_____ _______
Voglio confrontarmi,
_____________
Ansioso,
Mi diverto,
________
_______ _
Pronto a rispondere
_____________
Bene, Temo i rimproveri,
______ _________________
mi aspetto complimenti,
_______________
1.3.7.7 curriculum scolastico: Mai respinto____ - Respinto una volta_______ - Respinto due volte_________-
1.3.7.3 interessi, attività e prospettive
1.3.7.3.1 indipendentemente dagli studi, ho intenzione di coltivare i seguenti interessi culturali
e ricreativi ______________________________________________________________________
1.3.7.3.2 nel tempo libero mi piacerebbe praticare le seguenti attività (puoi segnarne più di una)
Musica
pittura
teatro
sport
associazionismo collezionismo
Modellismo
artigianato
Lettura
politica
1.3.7.4 autopercezione di motivazioni, attitudini interessi (alunni di QUINTA)
legenda: 1: Quasi mai, per niente; 2: qualche volta, poco; 3: molto spesso, molto; 4: sempre, moltissimo
1 2 3 4
1.3.7.4.1 mi descrivo come alunno
1 In classe sono un po’ distratto
2 Sono un alunno impegnato e sto attento in classe
3 Sono interessato, curioso, spesso alzo la mano
4 Sono diligente e studioso, non dimentico mai libri e quaderni
5 La scuola mi annoia
6 Mi piace discutere, a volte mi sento un po’ contestatore.
7 A volte chiacchiero con il compagno.
8 Sono piuttosto timido, parlo poco.
9 Mi sento insicuro e ansioso.
1.3.7.4.2 vado a scuola perché
1 Sono obbligato per legge
2 Penso che a scuola s’imparino cose nuove e interessanti
3 perché ci trovo tanti amici
4 mi ci mandano
5 fa stare insieme i ragazzi
6 si sta bene e mi piace andarci
7 le maestre sono brave e affettuose
8 studiare è importante anzitutto per se stessi, per la propria istruzione
9 il titolo di studio serve
10 mi diverto
11 Anche se non sempre andarci mi piace, so che ci si deve andare
1.3.7.4.3 attraverso la scuola voglio
1 imparare cose sempre nuove, raggiungere un’istruzione completa
2 conquistare un titolo di studio, un diploma, magari una laurea a pieni voti
3 realizzare il mio sogno
4 trovare un lavoro
5 che i miei genitori siano contenti di me
6 essere un bravo studente, studiare per imparare ed essere soddisfatto di me
7 raggiungere alti livelli e avere successo nel lavoro
8 trovare un lavoro che sia utile agli altri
9 poter usare le lingue straniere per viaggiare
10 farmi nuovi amici
11 avere la stima degli altri
1.3.7.4.4 per riuscire a scuola
1 Studio, ripetendo a voce alta
2 Prendo appunti in classe
3 Mi basta stare attento
4 mi faccio aiutare dai più bravi
5 Mi impegno costantemente, con determinazione
6 Se non sono capace da solo, chiedo aiuto
7 Faccio i compiti assegnati ed eseguo le consegne
8 Cerco di capire e di assecondare ciò che vuole l’insegnante
9 Presto attenzione in classe, intervengo spesso
10 Guardo cosa fanno i più bravi
11 Ho un mio metodo di studio
1.3.7.4.5 mi piace andare a scuola quando
1 ci sono discipline e ambiti preferiti o giornate “leggere”
2 posso stare con i miei amici
3 facciamo attività diverse
4 non ci sono verifiche e interrogazioni
5 ci sono verifiche e interrogazioni per misurarmi
6 sempre
7 posso imparare cose nuove
8 si va in gita o in uscite
9 c’è l’insegnante che mi sta simpatica
10 so di essere preparato
1.3.7.4.6 non mi piace andare a scuola quando
1 ci sono verifiche
2 ho sonno
3 le materie sono impegnative o troppo concentrate nella mattinata
4 le materie sono noiose
5 ho la giornata storta o sto male
6 Se l’insegnante è antipatico o “cattivo”
7 ho litigato con un compagno
8 ho fatto male i compiti per casa
9 dimentico a casa il materiale
10 rischio di prendere un brutto voto, di fare brutta figura
11 i compagni mi prendono in giro
12 ho preso un brutto voto o ho fatto brutta figura
13 non ho ottenuto i risultati sperati
1.3.7.4.7 quando a scuola ci sono verifiche o interrogazioni, mi sento
1 Insicuro, anche se ho studiato. Temo di sbagliare o dimenticare ciò che so
2 Sono molto agitato, teso
3 Sono ansioso, emozionato
4 Ho paura, angoscia, mi sento quasi male
5 Sicuro se ho studiato e sono preparato
6 Ho paura prima ma durante la verifica mi passa
7 Sono più preoccupato in caso di interrogazione
8 Mi sento sempre preparato e tranquillo
9 Sono preoccupato solo del risultato che otterrò
10 A volte ho mal di pancia, tremo…
11 non vedo l’ora di essere interrogato
1.3.8 Risorse finanziarie
Avanzo di amministrazione
finanziamenti da enti territoriali
finanziamenti dallo Stato
finanziamenti dalla Regione
TOTALE FINANZIAMENTI
alunni
847
Finanziamento medio per alunno
1.4
I PROCESSI
1.4.1 elaborazione e pubblicizzazione del POF e della programmazione
il POF:
• è stato elaborato per la prima volta all’entrata in vigore dell’autonomia;
• comprende:
o l’analisi iniziale del contesto e delle risorse;
o i criteri di valutazione,
o le UdA,
o i criteri di costituzione dei PP.SS.PP;
• viene consegnato ai genitori, in forma sintetica, all’atto dell’iscrizione dei figli alla scuola
dell’infanzia e alla scuola primaria;
• prevede progetti per tutti gli alunni, distinti per interclasse e per intersezione;
• viene verificato in itinere secondo il criterio della ricerca-azione, per cui la verifica costituisce occasione per una riprogrammazione processuale;
• prevede un aggiornamento concepito anch’esso come ricerca-azione, quindi come ricercaformazione-azione, ossia come verifica e guida per il processo attuativo.
1.4.2 Contratto formativo
All’inizio dell’anno scolastico viene presentato ed esplicitato il percorso formativo ai genitori da
ciascun insegnante, per cui si può dire che esiste un contratto formativo esplicito tra la scuola e i genitori degli alunni. I compiti della scuola e della famiglia sono ben definiti, anche se l’unica modalità di verifica del contratto è costituita dai previsti incontri mensili di due ore tra docenti e genitori,
allorché avviene un vero e proprio processo di co-evoluzione attraverso cui si verifica e si riprogramma il POF. Non è prevista l’annotazione della percentuale di genitori partecipanti agli incontri,
ma si riconosce che la considerazione di tale percentuale è importante ai fini del contratto formativo.
In verità, bisogna riconoscere che non sono poche le famiglie che delegano quasi del tutto alla scuola la funzione educativa. Per i genitori che non partecipano agli incontri non sono previsti interventi
o forme particolari di convocazione.
1.4.3 SP organizzazione delle classi
numero degli alunni
numero delle classi
numero medio di alunni per classe 19
1.4.4 SP organizzazione didattica e tempo scuola
1.4.4.1 Per la definizione del quadro orario delle attività didattiche, si è tenuto conto:
delle preferenze degli insegnanti
di equilibrati carichi cognitivi degli alunni
di evitare i “buchi” e valorizzare la contemporaneità
della possibilità di operare sostituzioni
di eventuali minoranze religiose
dell’accesso alla palestra o a laboratori
di criteri formalizzati o di una prassi consolidata
1.4.4.2 Per la individuazione dei giorni liberi e dei turni settimanali:
delle preferenze degli insegnanti
di equilibrati carichi di lavoro degli alunni
di equilibrati carichi di lavoro degli insegnanti
1.4.4.3 Per il passaggio da una classe all’altra, gli insegnanti:
si attengono alla rigidità dell’orario
si consentono tempi distesi e flessibili concordati
dispongono di flessibilità, ma si attengono all’orario
1.4.4.4 la diversificazione delle strategie d’insegnamento:
è sistematica e dipende da obiettivi, attività, soggetti
non esiste, in quanto si pratica la lezione frontale
esiste, ma si predilige la lezione frontale
esiste e le attività (individuali/di gruppo) sono pianificate
dipende dalla contemporaneità utilizzata nel modulo
1.4.4.5 le ore di compresenza degli insegnanti:
sono eque
sono distribuite per disporre in ogni ora di sostituti
sono finalizzate a progetti di recupero e a sostituzioni
non sono funzionali ai progetti di recupero
sono funzionali alle sostituzioni
sono concentrate nella prima parte della giornata
si possono cambiare in itinere per evitare che alcuni insegnanti siano più impegnati di altri in supplenze
1.4.4.6 la programmazione settimanale di modulo si svolge:
nei giorni martedì
1.4.4.7 l’orario normale previsto:
è 08,00-13,25 per 5 giorni
viene attuato dopo 7-10 gg dall’inizio dell’a.s. per l’accoglienza
1.4.4.8 Durante le attività didattiche:
nessun estraneo può accedere alle classi
i collaboratori scolastici sono a sostegno degli insegnanti
gli alunni sono portati in bagno in gruppo
la ricreazione è un momento educativo
1.4.5 uso libri di testo, materiale bibliografico, strutture e materiali didattici
I libri di testo sono consultati a casa e nei consigli d’interclasse, sono pre-scelti nei consigli
d’interclasse, sono adottati in collegio dei docenti.
La biblioteca degli alunni è aggiornata su proposte di acquisto di insegnanti, non è utilizzata frequentemente.
La biblioteca comunale non è vicina alla scuola ed è poco accessibile.
Gli alunni sono motivati alla lettura in maniera generica e con progetti specifici; è previsto un uso
sistematico di dizionari, guide, cataloghi. Gli acquisti dei sussidi didattici sono decisi da uno staff in
base alle attività da svolgere ed ai progetti da attuare.
Gli acquisti dei sussidi didattici sono decisi collegialmente. Gli insegnanti dispongono dell’elenco di
materiali e sussidi della scuola.
La scuola ha il salone delle recite, ha l’aula multimediale, ha il laboratorio scientifico, ha l’aula degli
audiovisivi. Un insegnante per modulo sa usare tutti gli audiovisivi; c’è l’esigenza di formare all’uso
degli audiovisivi.
1.4.6 ricerca-azione
la ricerca-azione:
• serve a:
• sperimentare situazioni innovative,
• riprogrammare tenendo conto delle verifiche
• rendere funzionale al POF l’aggiornamento
• considerare il POF un processo da guidare
• è rimasta finora un fatto interno
• si è avvalsa di qualche amico-critico
• è il “tagliando” periodico del POF
• fa sentire tutti sotto esame
• coincide con l’autoanalisi d’istituto, che se ne costituisce, in maniera specifica, come un suo
momento
• assicura un approccio scientifico “umanistico” al POF.
1.4.7 apertura al territorio
Il raccordo col territorio è operato dal DS sulla scorta dei principi del POF.
L’esame delle proposte provenienti dal territorio è operato dal collegio dei docenti e dal consiglio di
circolo. L’accettazione dipende dalla coerenza delle proposte con il POF.
Ove tali proposte giungano in data successiva all’approvazione del POF, il DS ne esamina la coerenza con il POF e, ove abbia dei dubbi, le valuta con i collaboratori e con un consulto informale dei
presidenti dei consigli d’interclasse e delle funzioni strumentali al POF.
Il rapporto di collaborazione tra la scuola, da un lato, e il comune, l’ASL, le altre scuole e le parrocchie, è continuo e sistematico.
Il rapporto di collaborazione tra scuola e le varie associazioni è subordinato all’accertamento della
coerenza delle iniziativa proposte con il POF.
La scuola collabora con i vigili urbani per l’educazione stradale, offre locali agli scout per gratuite
attività a propri alunni e offre i propri locali a scuole sportive per più economiche attività a propri
alunni.
1.4.7.1 la scuola consente l’uso di spazi e locali scolastici al territorio per n° ore ____ mensili
1.4.8 continuità didattica
docenti di scuola primaria presenti anche nel precedente anno scolastico ____
docenti di scuola dell’infanzia presenti anche nel precedente anno scolastico ____
permanenza dell’attuale DS nella scuola: anni n°
giorni medi di assenza del personale docente di scuola primaria: ____ (tot. gg assenza/n° docenti)
giorni medi di assenza del personale docente di scuola dell’infanzia: ____ (tot. gg assenza/n° docenti)
giorni medi di assenza del personale non docente: ____ (tot. gg assenza/n° docenti)
giorni medi di assenza degli alunni di scuola primaria: ____
giorni medi di assenza degli alunni di scuola dell’infanzia: ____
1.4.9 Uso degli spazi e dei servizi scolastici
Le aule scolastiche si presentano quasi sempre pulite, ordinate e arredate in modo gradevole.
Anche la direzione didattica e la segreteria.
I corridoi si presentano puliti, ordinati e arredati in modo gradevole.
L’aula è organizzata dal gruppo docente in modo funzionale alle attività.
L’uso del salone è affidato alle insegnanti che lo utilizzano per prove o visione di videocassette.
L’uso del laboratorio motorio dipende dall’organizzazione oraria.
La sorveglianza degli alunni e i criteri per sicurezza sono affidati al Regolamenti interno e ai SPP.
1.4.10 regolarità del percorso scolastico
alunni ripetenti % ___ (in I % ___; in II % ____; in III % ____; in IV % ____; in V % ____ )
Alunni promossi % ____ (in I % ____; in II % ____; in III % ____; in IV % ____; in V % ____)
Abbandoni in V: % ____
1.4.11 valutazione degli alunni
I docenti riflettono sull’efficacia delle azioni didattiche alla luce del profitto e si avvalgono della
conversazione clinica, con cui –unitamente a test, prove oggettive, accertamenti diagnostici- sono
accertati i prerequisiti.
La valutazione tiene conto del risultato finale alla luce del processo apprenditivo.
L’accertamento del profitto scolastico è continuo e sistematico ed è effettuato con interrogazioni sistematiche, con quotidiani elaborati scritti.
La correzione dei compiti lasciati per casa avviene sistematicamente in classe e l’esito della valutazione non viene riportata su griglie, ma riportata sui quaderni degli alunni e, quando è significativa,
sul registro e sul port-folio.
La valutazione sistematica è analitica per attività, è formativa e processuale, è sommativa e di risultato
1.4.12 clima scolastico
Numero riunioni annuali dei Consigli d’interclasse/intersezione
Numero riunioni annuali del Collegio dei Docenti congiunti
Numero riunioni annuali del Collegio dei Docenti di SP
Numero riunioni annuali del Collegio dei Docenti di SI
genitori votanti nelle elezioni per il consiglio di circolo 25%
genitori votanti nelle elezioni per il consiglio d’interclasse 35%
genitori votanti nelle elezioni per il consiglio d’intersezione 35%
genitori partecipanti agli incontri mensili con gli insegnanti: meno della metà
docenti che hanno espresso reclami scritti al dirigente scolastico: nessuno
non docenti che hanno espresso reclami scritti al dirigente scolastico: nessuno
genitori che hanno espresso reclami scritti al dirigente scolastico; nessuno
docenti supplenti che hanno espresso reclami scritti al dirigente scolastico: nessuno
1.4.13 – I Processi: QUESTIONARIO PER INSEGNANTI su
Organizzazione e coordinamento educativo della scuola
1.4.13.1
l’informazione
dall’ufficio di direzione e segreteria le informazioni sono fornite
la diffusione delle informazioni è adeguata alla soluzione dei problemi
i docenti hanno sufficienti informazioni sul lavoro dei colleghi
gli organi collegiali hanno informazioni sul lavoro svolto da altri organismi
1.4.13.2
le decisioni
le decisioni vengono prese sulla base d’informazioni idonee
il tempo per prendere decisioni è adeguato alla soluzione dei problemi
gli ambiti di competenza e le responsabilità di chi decide sono definiti
nei diversi gruppi docenti le decisioni vengono prese senza troppi conflitti
nelle riunioni dei docenti vengono prese decisioni chiare
le decisioni prese sono sostenute da adeguate maggioranze
regole e accordi sono fatti rispettare
gli insegnanti decidono autonomamente per le attività delle loro classi
il personale non docente è coinvolto nella politica della scuola
i genitori sono coinvolti nei processi decisionali di loro competenza
i collaboratori del DS vengono coinvolti nell’organizzazione
i collaboratori DS vengono coinvolti nelle decisioni di politica scolastica
le occasioni per esprimere pareri e opinioni sono valorizzate
l’innovazione non è ritardata dalla lentezza del processo decisionale
gli insegnanti possono consigliare il DS in talune decisioni
gli insegnanti ritengono che per il DS contano più dell’ufficio
gli insegnanti ritengono di essere coinvolti pienamente nelle decisioni
1.4.13.3.1 insegnanti e gruppi di lavoro
gli insegnanti sono incoraggiati a lavorare in gruppo
la distribuzione dei compiti è definita chiaramente fra gli insegnanti
nella suddivisione dei compiti si valorizzano le competenze di ciascuno
sono promosse iniziative per migliorare la qualità dell’educazione
in caso di situazioni negative, si attuano azioni di compensazione
i gruppi discutono i cambiamenti auspicabili e prepongono miglioramenti
gli insegnanti sono soddisfatti del rapporto che hanno con il DS
gli insegnanti ricevono sostegno e consigli da parte del DS
gli insegnanti ricevono riscontri e apprezzamento da parte del DS
è motivata e sostenuta l’introduzione di nuovi metodi di lavoro
1.4.13.3.2 gli alunni
gli insegnanti registrano puntualmente il progresso degli alunni
sono previste apposite riunioni per discutere i progressi degli alunni
quando si discute dei progressi degli alunni partecipa anche il DS
La verifica su rendimento serve a modificare programmazione e metodi
La verifica su rendimento serve per riprogettare i percorsi didattici
si presta molta attenzione al raggiungimento degli obiettivi formativi
Il DS segue le problematiche degli alunni, specie dei più difficili
per gli alunni difficili sono adottate iniziative sistematiche di supporto
si programmano interventi per gli alunni più deboli
1.4.13.3.3
le famiglie e l’extrascuola
La scuola discute valori e obiettivi formativi con le famiglie
La scuola prevede incontri per comunicare rendimento alunni a famiglie
La scuola attiva i processi d’informazione all’esterno sulle proprie attività
La scuola favorisce forme di collaborazione esterne per specifici progetti
1
2
3
4
1.4.13.3.4 il tempo
gli insegnanti programmano con attenzione l’uso del tempo di lezione
il tempo della gestione prevale a scapito di quello della didattica
i tempi stabiliti per i vari compiti vengono rispettati in modo adeguato
la scuola fornisce un aiuto organizzativo per evitare perdite di tempo
gli insegnanti non creano situazioni di spreco di tempo
1.4.13.3.5 le risorse
la scuola dispone di risorse adeguate
l’accesso alle risorse è agevole
la modalità di assegnazione delle risorse è trasparente
il DS intraprende iniziative per ottenere risorse alla scuola
1.4.13.3.6
la formazione e l’aggiornamento
la formazione e l’aggiornamento dei docenti sono considerati molto importanti
Esiste una politica efficace volta a favorire l’aggiornamento
Si organizzano all’interno della scuola frequenti attività di aggiornamento
L’aggiornamento degli insegnanti si realizza in funzione di un’analisi dei bisogni
Gli insegnanti trovano le attività di aggiornamento efficaci
La scuola facilita la partecipazione a corsi esterni
1.4.13.4.1 il dirigente scolastico: visibilità e accessibilità
il dirigente ha visione chiara di come la scuola deve essere gestita
il dirigente esercita un coordinamento chiaro e non contraddittorio
il dirigente assume ruolo di guida
il dirigente utilizza spazi di discrezionalità in modo soddisfacente
il dirigente mette il personale a suo agio quando comunica con lui
il dirigente promuove l’immagine della scuola nei rapporti con l’esterno
1.4.13.4.2 il dirigente scolastico: caratteristiche della direzione
il dirigente, per conoscere i problemi, utilizza anche le visite nelle classi
il dirigente pensa che il coinvolgimento dei docenti favorisca l’efficacia
il dirigente non sottovaluta i suoi compiti educativi rispetto agli altri
il dirigente promuove l’innovazione della scuola
1.4.13.5 i dieci enunciati più importanti per l’efficacia della scuola
1° in ordine di importanza enunciato n°
2° in ordine di importanza enunciato n°
3° in ordine di importanza enunciato n°
4° in ordine di importanza enunciato n°
5° in ordine di importanza enunciato n°
6° in ordine di importanza enunciato n°
7° in ordine di importanza enunciato n°
8° in ordine di importanza enunciato n°
9° in ordine di importanza enunciato n°
10° in ordine di importanza enunciato n°
1.4.13.6 altri rilevanti aspetti di processo
rilevanti lamentele sul dirigente scolastico espresse a lui stesso da docenti
rilevanti lamentele sul dirigente scolastico espresse ad altri
rilevanti lamentele sugli insegnanti espresse al dirigente scolastico
irrilevanti lamentele sugli insegnanti espresse al dirigente scolastico
lamentele sulla funzionalità dell’orario scolastico
lamentele sull’organizzazione scolastica
lamentele sui rientri pomeridiani
segnalazioni al dirigente scolastico su problemi di competenza altrui
segnalazioni al dirigente scolastico su problemi di sua competenza
1.4.13.
1.4.13.
1.4.13.
1.4.13.
1.4.13.
1.4.13.
1.4.13.
1.4.13.
1.4.13.
1.4.13.
SI NO
Mappa 1.5 caratteristiche della scuola
1.5.1 Risorse strutturali
Indicatori
Aldisio
Gioberti
1.5.1.1 Metri quadri per alunno (rap- 4.003mq/534 443mq/115
porto tra somma mq coperti e alunni)
7,49
3.8
1.5.1.2 Mq di laboratorio motorio
disponibili per alunno
Loiu
152/60
2,5
0,00
Si veda
Aldisio
Si veda
Aldisio
0,00
6/23
17%
1/5
0,2
1/6
0,16
0,00
0,00
660/51
13
-
Si veda
Aldisio
Si veda
Aldisio
-
2210/835
2,6
Si veda
Aldisio
Si veda
Aldisio
Si veda
Aldisio
Si veda
Aldisio
Rapporto tra laboratori
(escluse aule) e il numero delle classi
(2 mult; 1 bibl; 1 sal; 2 vetrate)
1.5.1.4 Rapporto fra alunni e computer utilizzabili dagli alunni
blioteca degli alunni per alunno
Cappucc
Si veda
Aldisio
352/660
0,5
1.5.1.3
1.5.1.5 Numero dei volumi della bi-
Feace
1073/126
8,5
Indicatori
1.5.1.1 Metri quadri per alunno (rapporto tra somma mq coperti e numero alunni
1.5.1.2 Metri quadri di palestra disponibili per alunno
1.5.1.3 Rapporto tra laboratori (escluse aule) e il numero delle classi
1.5.1.4 Rapporto fra alunni e computer utilizzabili dagli alunni
1.5.1.5 Numero dei volumi della biblioteca degli alunni per alunno
tutti i plessi
5.671mq/835= 6.8
352mq/835= 0,4
8 laboratori/42 classi= 0,2
847 alunni/51 computer= 16
2210volumi/835= 2,6
1.5.2.1 SP alunni, classi e n° alunni H (al 18.11.13)
I
II
III
IV
V
Alunni
Classi
Alunni EH
Alunni CH
Alunni DH
Totali
T
380
1.5.2.1 SI alunni, classi e n° alunni H A (al 29.11.13)
FEACE
Età inferiore
a 4 anni
Di cui minorati
EH CH DH
Età compresa
di cui minorati
EH CH DH
Età superiore
Età compresa di cui minorati
Tra 4 e 5 EH CH DH
Età superiore
Tra 4 e 5
anni
a 5 anni
di cui minorati
EH
CH DH
Sezioni
di cui minorati
EH
CH DH
Sezioni
di cui minorati
EH
CH DH
Sezioni
Att.
Prec
Normale
Ridotto
CAPPUCCINI
Età inferiore
a 4 anni
di cui minorati
EH CH DH
a 5 anni
Att.
Prec
anni
Normale
Ridotto
GIOBERTI
Età inferiore
a 4 anni
Di cui minorati
EH CH DH
Età compresa di cui minorati
Tra 4 e 5 EH CH DH
anni
Normale
1
Età superiore
a 5 anni
Att.
Prec
Ridotto
LOI
Età inferiore
a 4 anni
Normale
Ridotto
20
Di cui minorati
EH CH DH
Età compresa di cui minorati
Tra 4 e 5 EH CH DH
anni
40
Età superiore
a 5 anni
di cui minorati
EH
CH DH
Sezioni
Att.
1
3
Prec
3
1.5.2.2 gli alunni E (Primaria) ed A (scuola dell’infanzia) a.s. 2012/2013
1.5.2.2.1 SP Numero alunni iscritti in complesso negli ultimi tre anni
Anni scolastici
Valori assoluti
1.5.2.2.1 SI Numero alunni iscritti in complesso negli ultimi tre anni
Anni scolastici
Valori assoluti
Frequentanti
In lista d’attesa
1.5.2.2.2 SP Numero alunni iscritti in prima Primaria negli ultimi tre anni
Anni scolastici
Valori assoluti
1.5.2.2.3 SP Percentuale di alunni di scuola Primaria che hanno frequentato la scuola
dell’infanzia
Numero alunni delNumero alunni delle classi prime che hanno frepercentuale
le classi prime
quentato la scuola dell’infanzia
100%
1.5.2.2.4 SP Numero alunni portatori di handicap:
1.5.2.2.5 SP percentuale di alunni portatori di handicap: 5%
Numero totale alunni
numero alunni portatori handicap
380
22
percentuale
5%
1.5.2.2.6 SI Numero alunni portatori di handicap: 3
1.5.2.2.7 SI percentuale di alunni portatori di handicap: 5%
Numero totale alunni
numero alunni portatori handicap
308
3
percentuale
0,75%
1.5.2.2.8 SP e SI Numero alunni portatori di handicap
1.5.2.2.9 SP e SI percentuale di alunni portatori di handicap sul totale del circolo
Numero totale alunni
numero alunni portatori handicap
percentuale
688
25
3%
1.5.2.2.10 SP e SI Percentuale di alunni che non sono di lingua madre italiana*
Numero totale
Numero alunni che non sono di lingua madre
percentuale
alunni
italiana
100%
* Gli alunni figli di immigrati extraeuropei non presentano rilevanti problemi di lingua in quanto parlano quella italiana.
1.5.2.2.11 SP e SI Percentuale di alunni che non sono di lingua madre italiana
Numero totale
Numero alunni che non sono di lingua madre
Valore peralunni
italiana
centuale
-
1.6 insegnanti e POF
1.6.1 SP L’organico di fatto degli insegnanti di scuola primaria
Tipo posto
Descrizione
assegnato
AF
FL
IL
SL
TL
CH
DH
EH
N° posti
chiesto
OD prec
N° posti
OD att
OD prec
Organico funzionale
Lingua francese
Lingua inglese
Lingua spagnola
Lingua tedesca
Sostegno minorati della Vista
Sostegno minorati dell’Udito
Sostegno minorati Psicofisici
IRC
1.6.1 SI L’ organico delle insegnanti di scuola dell’infanzia
Tipo posto
Descrizione
OD calcol
AF
CH
DH
EH
Organico funzionale
Sostegno minorati della Vista
Sostegno minorati dell’Udito
Sostegno minorati Psicofisici
IRC
1.6.2 Insegnanti e POF (Questionario conoscitivo anonimo)
Data ________
1.6.2 Se utilizzi la programmazione modulare per concetti
1.6.2.1 la MC (mappa concettuale) la prepari a casa
1.6.2.2 la MC (mappa concettuale) la improvvisi in classe
1.6.2.3 le domande-stimolo della CC (conversazione clinica) le prepari a casa
1.6.2.4 le domande-stimolo della CC le formuli in situazione
1.6.2.5 ritieni di essere migliorata nella conduzione della CC
1.6.2.6 la mc (matrice cognitiva) è frutto della CC
1.6.2.7 la mc risulta da altre forme di osservazione
1.6.2.8 il CA (compito di apprendimento) risulta da un contratto formativo
1.6.2.9 il CA (compito di apprendimento) lo stabilisci tu
1.6.2.10 nelle FdL (Fasi di Lavoro) dell’azione didattica rispetti la sequenza azione, immagine, analogia, astrazione
1.6.2.11 a tuo giudizio, “perdi” o “dedichi” più tempo in/a:
1. attività di manipolazione e manuali degli alunni
2. attività rappresentative degli alunni
3. attività di simulazione degli alunni
4. conversazioni degli alunni fra loro e con te
5. tue attività di lezione verbale
1.6.2.12 a tuo giudizio, “perdi” o “dedichi” più tempo in/a:
1. esperienze di senso comune (per far fare ciò che si sa fare)
2. esperienze critiche (per correggere gli errori concettuali)
3. attività scientifiche (per insegnare concetti sistematici)
1.6.2.13.4 consideri il tuo modo di valutare:
1. accertativo
2. Formativo
3. Sommativo
1.6.2.14.1 nella valutazione della padronanza concettuale, dai più importanza a:
1. Riconoscimento
2. Categorizzazione
3. Definizione
4. Gerarchizzazione
1.6.2.15 se non utilizzi la programmazione modulare per concetti:
1.6.2.15.1 adotti la programmazione per obiettivi
1.6.2.15.2 adotti la programmazione per situazioni
1.6.2.15.3 adotti la programmazione per progetti
1.6.2.15.4 adotti la programmazione a sfondo integratore
1.6.2.15.5 adotti la programmazione _____________________________________________
1.6.2.16 Ritieni che i risultati delle classi del tuo modulo nel tuo ambito siano:
1. insoddisfacenti
2. sufficienti
3. soddisfacenti
4. ottimali
1.6.2.17 In percentuale, quanti alunni ritieni abbiano raggiunto gli obiettivi didattici fissati?
SI
NO
SI
NO
%
___
1.6.2.18 hai fatto uso del salone multimediale quale supporto didattico?
1.6.2.18.1 ritieni l’uso del salone poco soddisfacente
1.6.2.18.2 ritieni l’uso del salone fallimentare
1.6.2.18.3 ritieni l’uso del salone utile al conseguimento degli obiettivi e a suscitare interesse
1.6.2.19 per gli alunni che non hanno raggiunto gli obiettivi, ritieni che la causa maggiore sia
1. la mancanza di un metodo di studio negli alunni
2. la mancanza di requisiti e abilità
3. una serie di scelte metodologiche e/o contenutistiche sbagliate
4. una mancata interazione sul piano relazionale
5. il mancato supporto della famiglia
1.6.2.20 per motivare gli alunni preferisci
1. semplicemente chiamarli e richiamarli
2. sottolineare l’importanza dello studio e della scuola
3. richiamarli al rispetto delle regole
4. cambiare contenuti ed approccio emotivo
5. farli divertire e poi dirottarli sull’argomento scelto
1.6.2.21 in quanti alunni ritieni di essere riuscita a far emergere motivazioni assenti?
1.6.2.22 il tuo rapporto con gli alunni lo definiresti
1. Formale (di estraneità)
2. informale, basato sul reciproco rispetto (fraterno)
3. aperto al dialogo (materno)
4. autorevole, ma non autoritario (paterno/materno)
5. autoritario, ma non autorevole (paterno)
1.6.2.23 nel corso dell'azione didattica fai anche ricorso ad esperienze della tua vita personale?
1. no, mai
2. sì, raramente
3. sì, abitualmente
1.6.2.24 ti capita di raccogliere confidenze particolari da parte degli alunni?
1.6.2.25 quando negozi il “contratto formativo” con gli alunni
1. lo rispetti fino in fondo
2. Lo rispetti in parte
3. non riesci a rispettarlo mai
4. non lo elabori affatto
1.6.2.26 quando spieghi un argomento
1. utilizzi un linguaggio appropriato alla disciplina
2. ti adegui al vocabolario degli alunni, rinunciando ai tecnicismi
3. fai ricorso ad esemplificazioni concrete, vicine al vissuto degli alunni
4. ritieni irrinunciabile il linguaggio specifico: peggio per chi non lo comprende
1.6.2.27 La tua metodologia didattica prevede anche il supporto di altre discipline per chiarire
talune argomentazioni:
1. sì, qualche volta
2. Sì, abitualmente
3. No, mai
1.6.2.28 Quante verifiche ritieni sufficienti a fornire una valutazione abbastanza precisa?
1.6.2.29 di solito, esprimi una valutazione in presenza di:
1. un intervento illuminante durante la lezione
2. una interrogazione approfondita su più parti del programma svolto
3. una serie di verifiche nel tempo
N° _____
4. osservazione sistematica
1.6.2.30 Comunichi subito il risultato delle verifiche agli alunni?
1.6.2.31 nell’esprimere il risultato della verifica:
1. giustifichi la valutazione con un giudizio articolato
2. non aggiungi alcuna spiegazione alla valutazione
3. sei disposto a rivedere il giudizio ed a cambiare la valutazione
1.6.2.32 ritieni che il tuo metro di giudizio sia
1. severo, ma obiettivo
2. comprensivo anche di elementi formativi
3. disponibile a dare fiducia
4. di larga mano
1.6.2.33 quando operi le verifiche preferisci
1. interrogare pochi alunni alla volta
2. ricavare il giudizio da una discussione del gruppo-classe
3. desumere il giudizio da tutte le attività, senza momenti formali
1.6.2.34 del “tempo pieno” e delle attività svolte in aggiunta a quelle curricolari pensi che
1. servono ad allontanare i bambini da TV e strada
2. servono ad incrementare il patrimonio di conoscenze e competenze
3. impediscono alle famiglie di educare i figli come vogliono
4. non servono: i bambini di pomeriggio sono stanchi e demotivati
5. non servono perché le scuole non dispongono di laboratori idonei
6. sono utili a migliorare le capacità manuali dei bambini
7. non servono: gli insegnanti hanno al riguardo scarse competenze
1.6.2.35 ritieni utili e produttivi i rientri pomeridiani che sono effettuati nella tua scuola?
1.6.2.36 la tua scuola dispone di strumenti tecnologici fruibili?
1.6.2.37 definiresti il tuo dirigente scolastico
1. disattento, impreparato, inadeguato
2. attento, preparato, adeguato, efficiente, efficace
3. attento alla fase iniziale della programmazione e dell’organizzazione
4. non attento agli esiti intermedi e finali dei processi attivati
5. attento a tutte le fasi dei processi attivati
6. stimolatore di percorsi innovativi, dinamico
7. attento solo ad avere le carte a posto e al rispetto delle norme formali
8. attento al clima sociale positivo, sorridente, sereno, paciere,
9. autoritario, fiscale, formale, inflessibile,
10. democratico, accondiscendente, ascoltatore,
11. democratico, autorevole, partecipativo, decisionista, aperto,
12. attento più all’ufficio e agli insegnanti che ai problemi dei bambini
13. attento più ai problemi dei bambini che all’ufficio e agli insegnanti
1.6.3 insegnanti E e atteggiamenti (Questionario conoscitivo anonimo)
Legenda:
in forte disaccordo 1,
in disaccordo 2,
d’accordo 3,
molto d’accordo 4
1
1.6.3.1. Il mio impegno scolastico non esaurisce i miei interessi culturali
1.6.3.2 la scuola fornisce prevalentemente strumenti di comprensione della realtà
1.6.3.3 la scuola impartisce prevalentemente le conoscenze dei vari ambiti disciplinari
1.6.3.4 alcuni aspetti della professione docente non possono essere formati perché
1 rappresentano doti naturali del docente
2. sono frutto dell'esperienza di insegnamento
3. esprimono la concezione che il docente ha della scuola
1.6.3.5 i docenti preferiscono mostrarsi ai propri alunni
1 come studiosi competenti delle proprie discipline
2 come una guida per l'interpretazione della realtà
1.6.3.6 i docenti soffrono di crisi di identità perché
1 non è chiaro il ruolo che la società affida alla scuola
2 non si sentono socialmente ed economicamente valutati adeguatamente
3 non si sentono gratificati dall'apprendimento degli studenti
4 sono impreparati rispetto all'evoluzione delle conoscenze e della didattica
1.6.3.7 l'unica cosa che fa funzionare la scuola è l'impegno personale dei docenti
1.6.3.8 il docente si sente motivato
3 dal confronto con gli alunni
2 dal confronto con i colleghi
3 dagli incentivi economici
4 dalle gratificazioni del DS
5 dalle gratificazioni dei genitori
1.6.3.9 le condizioni organizzative e relazionali in cui si opera
1 condizionano fortemente l'azione del docente
2 sono sostanzialmente ininfluenti
1.6.3.10 l'opinione pubblica attribuisce la crisi della scuola
1 alla scarsa preparazione disciplinare dei docenti
2 alla scarsa preparazione pedagogica dei docenti
3 alla carente motivazione al lavoro dei docenti
4 a inidonee organizzazione finanziaria e suddivisione di compiti dei docenti
1.6.3.11 il confronto con i colleghi dello stesso ambito disciplinare è condizionato
1 dal grado diverso di preparazione
2 dalla diversità degli obiettivi che pongono al loro insegnamento
3 dal timore di apparire poco preparati
4 dallo sfoggio di competenze che manifesta qualcuno
1.6.3.12 all'interno del consiglio d’interclasse non c'è comunicazione
1 perché le riunioni sono una formalità
2 nessuno è in grado di accettare la discussione
1.6.3.13 Non tutte le stesse discipline hanno la stessa importanza
1.6.3.14 i docenti temono maggiormente la valutazione dei colleghi
1 sul piano delle competenze disciplinari
2 sul piano metodologico didattico
3 sul piano delle dinamiche relazionali
1.6.3.15 i docenti valutano la preparazione dei loro colleghi
1 dalla preparazione dei loro alunni
2 da quello che ne dicono studenti e genitori
3 dall’idea che si formano durante le riunioni
1.6.3.16 ritengo giusto che le proposte di non ammissione siano decise collegialmente dal
consiglio d’interclasse
1.6.3.16.1 In sede di proposta di non ammissione alla classe successiva
1 è meglio parlare poco e votare al più presto
2
3
4
2 è opportuno cercare il confronto con i colleghi
3 si dovrebbe accogliere senza riserve la proposta
4 si dovrebbe documentare la proposta
5 gioca un ruolo importante il DS, che presiede tutti i CI
1
1.6.3.17 le proposte di non ammissione dovrebbero essere decise collegialmente dal team
1.6.3.18 ritengo positiva l’azione sui miei alunni
1 se essi mi rispettano perché mi temono
2 se mi rispettano perché mi stimano
3 se manifestano affetto
1.6.3.19 preferisco non conoscere il vissuto dei miei alunni
1.6.3.20 se non c’è rispondenza tra il mio lavoro e il rendimento degli alunni, mi avvilisco
1.6.3.21 mi sento responsabile dell'insuccesso dei miei alunni
1.6.3.22 conoscere il vissuto dei miei alunni serve a
1 stabilire un rapporto affettivo con loro
2 giustificare le loro eventuali debacle
3 auto-giustificare gli eventuali insuccessi
4 sapere dove andare a “pescare” per motivarli
1.6.3.23 gli alunni migliori a scuola sono quelli che riescono meglio nella vita
1.6.3.24 Io ho "faticato a scuola" e pretendo che i miei alunni facciano lo stesso
1.6.3.25 ci sono docenti che attribuiscono voti e giudizi molto più alti del 'lecito'
1 per farsi accettare dagli alunni
2 perché si dica di loro che sono degli ottimi insegnanti
3 per motivare gli alunni facendoli sentire bravi
1.6.3.26 le verifiche frequenti della preparazione degli alunni, sono utili per
1 conoscere gli obiettivi raggiunti
2 recuperare l’eventuale ritardo, prima che sia troppo tardi
3 giudicare il loro impegno
4 sviluppare la loro capacità di autovalutazione
1.6.3.27 gli alunni non sono in grado di valutare i loro compagni
1.6.3.28 mi sento responsabile se non si é creato il gruppo classe
1.6.3.29 io ritengo di dover maggiormente favorire tra gli alunni della classe un clima
1 competitivo
2 solidaristico
3 cameratesco
4 goliardico
1.6.3.30 se un compagno suggerisce durante le verifiche scritte o orali
1 compie un gesto di solidarietà
2 compie un gesto di irresponsabilità
3 compie un gesto di sfida
1.6.3.31 il rapporto docente-alunno è necessariamente diseguale e asimmetrico
1 perché è un rapporto tra bambini e adulti
2 per il potere dei docenti legato alla competenza disciplinare
3 per il potere dei docenti legato alla competenza valutativa
1.6.3.32 le assenze troppo frequenti di un alunno possono essere provocate
1. dalla paura delle verifiche
2 dalla stanchezza per il carico eccessivo di compiti a casa
3 dalla mancanza di impegno e motivazione
1.6.3.33 è possibile per gli alunni recuperare le conoscenze carenti se la famiglia lo aiuta
1.6.3.34 la scuola può recuperare le carenze degli alunni con attività mirate aggiuntive
1.6.3.35 le bocciature sono una modalità positiva di selezione
1.6.3.36 sento di appartenere effettivamente all'istituto in cui opero
1.6.3.37 mi irrita che i docenti cui vengono affidate funzioni particolari, abbiano riconoscimento
ufficiale e formalizzato dentro l'istituto
1.6.3.38 i docenti dello stesso ambito sono costretti a concordare la propria attività didattica
2
3
4
1.6.3.39 non credo che la lezione espositiva sia esaustiva di quello che voglio dire
1.6.3.40 non sempre riesco ad utilizzare metodologie alternative per mancanza di tempo
1.6.3.41 non so valutare corrette le mie valutazioni rispetto a quelle di un'altra sezione
1.6.3.42 reputo le prove oggettive indispensabili per una didattica innovativa
1.6.3.43 La verifica orale verte prevalentemente
1 sugli ultimi concetti spiegati
2 su tutti i concetti spiegati
3 sui concetti che lo studente non ha ancora afferrato
1.6.3.44 non credo che la profusione di progettualità sia sinonimo di alta professionalità
1.6.3.45 i docenti del plesso concordano formalmente i percorsi didattici
1.6.3.46 penso che gli alunni non possano capire i criteri con cui li valuto
1.6.3.47 non considero una prova se i risultati riportati dalla classe sono troppo scadenti
1.6.3.48 secondo me le prove soggettive sono da eliminare dalle prove di verifica
1.6.4.1.pensa ai doveri del lavoro. Ti sei sentito incapace di utilizzare appieno le tue capacità nel lavoro?
Quasi sempre
Molto spesso
Abbastanza spesso
Non molto spesso
Molto raramente
Quasi mai
1.6.4.2. Quanti sono gli incarichi del tuo lavoro che consideri di scarsa importanza o non necessari?
Quasi tutti
La maggior parte
Abbastanza pochi
Pochi
Molto pochi
Nessuno
1.6.4.3. Secondo te, quante opportunità hai nel tuo lavoro di dare un contributo valido?
Quasi nessuna
Molto poche
Poche
Abbastanza
Moltissime
Infinite
1.6.4.4. Hai mai la sensazione che il tuo sia uno dei lavori che potrebbero essere eliminati?
Quasi sempre
La maggior parte del tempo
Abbastanza spesso
Molto raramente
Quasi mai
Mai
1.6.4.5 Quanta voce in capitolo pensi di avere nella scelta delle modalità di svolgimento del tuo lavoro?
Nessuna
Quasi nessuna
Molto poca
Abbastanza
Molta
Illimitata
1.6.4.6 Quante volte ti è sembrato che avresti potuto raggiungere risultati migliori nel tuo lavoro se avessi
avuto completa libertà di azione per raggiungere i tuoi obiettivi?
Quasi sempre
la maggior parte delle volte abbastanza spesso
Non molto spesso
Molto raramente
Quasi mai
1.6.4.7 Quante volte nel tuo lavoro hai ricevuto riconoscimenti ufficiali per avere realizzato qualcosa?
Quasi mai
Molto raramente
Non molto spesso
Abbastanza spesso
Molto spesso
Moltissime volte
1.6.4.8 Il tuo lavoro ti dà delle opportunità per ottenere un riconoscimento personale?
Quasi mai
Molto raramente
Non molto spesso
Abbastanza spesso
Molto spesso
Moltissime volte
molto
moltissimo
1.6.4.9 Pensi che il tuo posto di lavoro ti permetta d’imparare?
Non molto
quasi nulla
Qualcosa ma non molto
qualcosa
1.6.4.10 Pensi che il tuo rapporto generale con la scuola ti offra delle opportunità di imparare?
Nessuna
Quasi nessuna
Qualcosa ma non molto
Un po’
Molto
Moltissimo
1.6.4.11Non tenendo in considerazione i metodi di valutazione attuali, quante volte hai sentito interiormente
di aver conseguito qualcosa che valesse veramente la pena?
Molto raramente
Talvolta
Abbastanza spesso
Spesso
Molto spesso
Sempre
1.6.4.12 Fino a che punto hai la possibilità di sapere se stai svolgendo bene o male il tuo lavoro?
Nessuna
Quasi nessuna
Talvolta
Spesso
Spessissimo
Quasi sempre
1.6.4.13 in che misura ti è possibile introdurre nuove idee (non ancora sperimentate) nel tuo lavoro?
Quasi mai
Molto raramente
Non molto spesso
Abbastanza spesso
Molto spesso
Spessissimo
1.6.4.14 Pensi che il lavoro che stai svolgendo in questo momento sia interessante?
Mai
Molto raramente
Non molto spesso
Abbastanza spesso
Molto spesso
Quasi sempre
1.6.4.15 basandoti sulle tue esperienze passate, nel tuo attuale lavoro quante volte hai pensato che dovresti
dimetterti o cambiare lavoro?
Molto spesso
Spesso
Abbastanza spesso
Talvolta
Molto raramente
Mai
1.6.4.16 Sino a che punto consideri il tuo attuale posto di lavoro ideale per progredire?
Quasi per nulla
Molto poco
Non molto
Abbastanza
Molto
Moltissimo
Età ____;
Anni di servizio nella scuola __;
Esperienze nelle altre scuole: Sì ___ No ___
mai
qualche volta
spesso sempre
1.6.5.1 provo il desiderio di cambiare la mia attività lavorativa?
1.6.5.2 sono disponibile a partecipare a gruppi di lavoro e progetti?
1.6.5.3 mi confronto con i colleghi per affrontare e risolvere i problemi
1.6.5.4 che riguardano la scuola e/o gli alunni?
1.6.5.5 a scuola c’è un clima lavorativo positivo, motivante, disteso?
per niente
1.6.5.6 sono soddisfatto/a della professione che svolgo?
1.6.5.7 mi sento motivato/a a svolgere la mia professione?
1.6.5.8 mi sento gratificato/a dal lavoro che svolgo?
1.6.5.9 ho buoni rapporti con i colleghi?
1.6.5.10 la scuola è confortevole per spazi, parcheggi, ecc.?
1.6.5.11 sono soddisfatta della disponibilità della segreteria?
1.6.5.12 sono soddisfatta della disponibilità dei collaboratori scolastici?
1.6.5.13 è soddisfacente il rapporto con gli enti operanti sul territorio?
1.6.5.14 sono contento di appartenere al 2° circolo?
1.6.5.15 ritengo che l’aspetto burocratico condizioni l’attività didattica?
1.6.5.16 trovo utile la presenza dei genitori negli organi collegiali?
1.6.5.17 il mio DS è disponibile a individuazione e analisi di problemi?
1.6.5.18 il ds contribuisce a costruire ambiente di fiducia e di rispetto?
1.6.5.19 il ds comunica in modo chiaro ed efficace?
1.6.5.20 il ds incoraggia e valorizza le risorse umane?
poco abbastanza molto
1.6.5.21 il ds accetta suggerimenti e critiche?
1.6.5.22 il ds è capace di creare senso d’identità e di appartenenza?
1.6.5.23 il ds integra le varie componenti della scuola?
1.6.5.24 il DS richiede collaborazione ed è capace di delegare?
per niente
1.6.5.25 nello svolgimento del mio lavoro mi sento condizionata
dal ds dai genitori
dai colleghi
1.6.6 i genitori su competenze insegnanti (Questionario conoscitivo anonimo)
1.6.6.1 all’inizio dell'anno scolastico, i docenti vi hanno informato, in maniera dettagliata, riguardo alle attiviQualcuno
Nessuno
tà che avrebbero svolto?
Tutti
1.6.6.2 Quale disciplina ha interessato di più vostro figlio?
__________________________________
1.6.6.3 Quale disciplina ha interessato di meno vostro figlio?
__________________________________
1.6.6.4 In quali discipline diminuireste le ore di lezione settimanale? 1_______________ 2______________
1.6.6.5 In quali discipline aumentereste le ore di lezione settimanale?1_______________ 2______________
1.6.6.6 In quale disciplina ritenete vostro figlio ottenga migliori risultati?
__________________________
1.6.6.7 Vi sembra che i docenti conoscano bene le materie che insegnano? Tutti
Qualcuno
Nessuno
1.6.6.8 Quali discipline ritenete vengano spiegate meglio? 1 __________________ 2 __________________
1.6.6.9 In quale disciplina il docente vi è sembrato più severo per aiutare vostro figlio ? _________________
1.6.6.10 I docenti riescono a motivare vostro figlio?
Tutti
Qualcuno
Nessuno
1.6.6.11 In quale disciplina vostro figlio si fa motivare di più dall’insegnante? _________________________
1.6.6.12 In quale disciplina si è creato un buon rapporto tra docente e classe? _________________________
1.6.6.13 I docenti affrontano i problemi psicologici degli alunni? Tutti
Qualcuno
Nessuno
1.6.6.14 I docenti accettano le critiche mosse loro dagli alunni e da voi? Tutti
Qualcuno
Nessuno
1.6.6.15 Per confidare un suo problema, a quale insegnante vostro figlio si rivolgerebbe? A
B
C
1.6.6.16 E voi, per un problema personale di vostro figlio, a quale insegnante vi rivolgereste? A B C
1.6.6.17 Nelle ore di lezione di quale ambito il rispetto delle regole vi sembra meno rigido? A
B
C
1.6.6.18 Nelle ore di lezione di quale ambito il rispetto delle regole vi sembra troppo rigido? A
B
C
1.6.6.19 I docenti rispettano gli accordi presi con gli alunni?
Tutti
Qualcuno
Nessuno
1.6.6.20 Gli alunni, secondo voi, rispettano gli accordi presi con i docenti? Tutti Qualcuno
Nessuno
1.6.6.21 In quale disciplina vengono fatti collegamenti con l’esperienza vissuta e l’attualità? ___________
1.6.6.22 In quale disciplina vengono spesso fatti collegamenti con altre discipline? ___________
1.6.6.23 I docenti vi informano regolarmente dell’andamento scolastico? Tutti
Qualcuno
Nessuno
1.6.6.24 In quali discipline le valutazioni vengano attribuite in maniera giusta? 1__________ 2__________
1.6.6.25 In quali discipline le valutazioni vengano attribuite in maniera sbagliata? 1_________ 2_________
1.6.6.26 In quali discipline, per far comprendere meglio i concetti esposti, vengono utilizzati frequentemente
esempi ed un linguaggio chiari e comprensibili? 1_____________________ 2__________________
1.6.6.27Secondo voi, i docenti fanno sempre riferimento al libro di testo? Tutti
Qualcuno
Nessuno
1.6.6.28In quali discipline viene utilizzata di più l’aula multimediale 1______________ 2_______________
1.6.6.29Ritieni che i docenti che si servono dell’aula multimediale rendano più comprensibili e interessanti le
loro lezioni?
sì, sempre ; sì, qualche volta ; no, diventa più difficile da comprendere ;
1.6.6.30Vostro figlio ha partecipato a qualche attività fuori dalla normali ore di lezione organizzata in collaSì;
No; Quale? _____________________ ;
borazione tra scuola e altre agenzie educative?
1.6.6.31Ritenete che i rappresentanti di classe sappiano rappresentare in modo efficace presso i docenti i problemi della classe?
Sì,
Sì, ma non sono considerati;
No, lo fanno con poca chiarezza.
1.6.7 genitori e bambini su insegnanti
(da compilarsi a cura dei genitori con l’aiuto dei bambini: si assicura l’anonimato)
descrittori
0
1
2
3
4
5
Noia, disinteresse totale e prolungato, comportamento irrequieto, voglia di alzarsi e andarsene
disinteresse totale, atteggiamento tranquillo
scarso interesse, comprensione parziale di quanto avviene, distrazione frequente, chiacchiere
interesse per senso del dovere, partecipazione discontinua, qualche distrazione, chiacchiere
interesse continuo per senso del dovere e del piacere d’imparare, partecipazione, concentrazione
piacere, stimolazione, voglia d’imparare, di porre domande, d’intervenire, di partecipare
1.6.6.7.1 utilizzando gli indicatori, prova a giudicare il comportamento dell’insegnante quando:
attività spiega fa giocare in fa lavorare fa di- facciamo i interroga corregge ci rimpro- vuole
gruppo
in gruppo
scutere compiti
i compiti vera
aiutarci
discipline
Lingua italiana
Ed. immagine
Matematica
Scienze
Ed. motoria
Storia
Geografia
Studi sociali
Ed. suono e musica
Inglese
Religione
1.6.6.7.2 Vostro figlio ricorda qualche situazione scolastica in cui la motivazione a impegnarsi è aumentata
grazie al comportamento, alla valutazione e alla spinta dell’insegnante?
NO,
; SI, insegnante A , insegnante B
insegnante C
insegnante RC
insegnante L2
1.6.6.7.3 Vostro figlio ricorda qualche situazione scolastica in cui il comportamento dell’insegnante è stata
ininfluente o, addirittura, negativa?
NO,
; SI, insegnante A , insegnante B
insegnante C
insegnante RC
insegnante L2
1.6.6.7.4 Vostro figlio ricorda qualche situazione scolastica in cui la valutazione dell’insegnante per farlo impegnare di più è stata ininfluente o, addirittura, negativa?
NO,
; SI, insegnante A , insegnante B
insegnante C
insegnante RC
insegnante L2
1.6.6.7.5 Vostro figlio ricorda qualche situazione scolastica in cui il comportamento dell’insegnante lo ha
demotivato, lo ha fatto impegnare di meno e lo ha fatto partecipare controvoglia alle attività?
NO,
; SI, insegnante A , insegnante B
insegnante C
insegnante RC
insegnante L2
1.6.6.7.6 Cosa cambierebbe vostro figlio del modo di valutare degli insegnanti? _______________________
_______________________________________________________________________________________
1.6.6.7.7 Cosa confermerebbe vostro figlio del modo di valutare degli insegnanti? _____________________
_______________________________________________________________________________________
1.7
I RISULTATI
1.7.1. livelli di apprendimento
1.7.1.1 Percentuale di alunni di classe 5° con ottimo - distinto - buono - sufficiente - non sufficiente
Giudizio
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
Non sufficiente
TOTALE
Italiano (val.%)
Matematica (val.%)
1.7.1.2 valore medio degli alunni in Lingua italiana e Matematica (giudizio docenti)
1A 1B 1C 1D 2A 2B 2C 2D 2E 3A 3B 3C 3D 3E 4A 4B 4C 4D 4E 5A 5B 5C 5D
Lingua italiana
Matematica
1.7 i risultati – soddisfazione dei docenti - scala che va da 1 (molto negativo) a 5 (molto positivo)
1.7.1 valuta il suo rapporto con:
capo d’istituto
personale di segreteria
Colleghi
Genitori
Alunni
collaboratori scolastici
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
2
3
3
3
3
3
3
4
4
4
4
4
4
5
5
5
5
5
5
1.7.2 Esprimi il livello di valorizzazione delle tue risorse professionali in merito a:
ruolo
senso di appartenenza all’istituto
Programmazione del consiglio di interclasse
Programmazione del collegio dei docenti
eventuali progetti
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
3
3
3
3
3
4
4
4
4
4
5
5
5
5
5
1.7.3 Esprimi una valutazione dell’ambiente-scuola in merito a:
strutture
Attrezzature
pulizia, igiene, sicurezza
procedure amministrative
informazione normativa e sindacale
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
3
3
3
3
3
4
4
4
4
4
5
5
5
5
5
1.7.4 Esprimi una valutazione dell’organizzazione della Scuola in merito a:
la formazione delle classi
l’assegnazione docenti alle classi
l’orario rispetto alle esigenze personali
l’orario rispetto alle esigenze personali
l’orario rispetto alle esigenze didattiche
la flessibilità oraria rispetto a progetti o compresenze
la progettazione interdisciplinare
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
2
2
3
3
3
3
3
3
3
4
4
4
4
4
4
4
5
5
5
5
5
5
5
1.7.5 Esprimi il grado di efficienza-efficacia della programmazione del CD su:
programmazione curriculare
programmazione dei Consigli di Classe
programmazione dei progetti in Team
programmazione di attività trasversali
recupero handicap
gestione laboratori
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
2
3
3
3
3
3
3
4
4
4
4
4
4
5
5
5
5
5
5
1.7.6 In quale misura ritieni adeguata l’informazione
su quanto è programmato ed attivato a scuola?
1
2
3
4
5
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
2.9
2.10
2.11
2.12
educazione alla convivenza civile
educazione alla cittadinanza
educazione ambientale
educazione alla affettività
diritto all'educazione
religione
educazione alla salute
continuità
educazione alla alimentazione
educazione stradale
Integrazione alunni H
Sicurezza e privacy
2.1 Mappa della educazione alla Convivenza Civile
Educazione all’affettività
Educazione
stradale
cittadinanza
Religione
Svantaggi linguistici
Educazione
ambientale
CONVIVENZA
CIVILE
B.E.S.
D.S.A
Svantaggi socio-culturali
Integrazione alunni H
Educazione
alimentare
Educazione alla salute
Tutti al traguardo
Diritto
all’educazione
Continuità
2.2 Mappa della educazione alla cittadinanza
democrazia
aristocrazia
oligarchia
funzionamento
forme di governo
locali
nazionalii
Enti locali
monarchia
repubblica
identità
EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA
nel quotidiano
organizzazioni
internazionali
regole
ONU
legge
coscienza civile contro criminalità mafiosa
regionali
legalità
Costituzione
diritti
fanciullo
uguaglianza
convenzione
partecipazione
libertà
movimento
espressione
Principi fondamentali
proprietà
associazione
servizi
alla persona
2.3 Mappa dell’educazione ambientale
Fisico
Paesaggio
urbano
Paesaggio
naturale
Stagioni
Flora
Vie e mezzi
di trasporto
Naturale
Fauna
Geografico
Atmosferico
Inquinamento
tradizioni locali
EDUCAZIONE
AMBIENTALE
Acustico
Culturale
Carnevale
Marino
Sociale
Esplorazione
Beni ambientali
Beni
culturali
amministrazioni
Descrizione
Agenzie
educative
Mass-media
Educazione
stradale
Osservazione
Formali
Conoscenza
Non formali
Parrocchie
Rappresentazione
Strada
Ateliers
Scuole
Famiglia
Associazioni
Gruppo dei
pari
Musei
2.4 Mappa della educazione all’affettività
interessi
cambiamenti
capacità
il sè
autobiografia
inclinazioni
attitudini
comportamentali
sociali
differenze
maschi-femmine
EDUCAZIONE
ALL’AFFETTIVITÀ
il sé e le situazioni
stati d’animo
fisiche
il sé e gli altri
sentimenti
psicologiche
relazioni coetanei-adulti
rapporti
uomodonna nella storia
Progetto
ACCOGLIENZA
emozioni
Progetto
INTEGRAZIONE H
2.5 Mappa del diritto all’educazione
Su famiglie
Interventi
Continuità
Dispersione
scolastica
DIRITTO ALL'EDUCAZIONE
Facilitazione
passaggi
Progetto
Tutti al traguardo
Interventi
Prevenzione
Con attività
stimolanti
Con incarichi
di fiducia
da materna
Motivazione
alla frequenza
a Primaria
Motivazione
apprenditiva
Accertamento
frequenza
a media
Mediatori
didattici
Problem
solving
Problem
posing
Ricerca
2.6 Mappa della Religione
Personale
Sociale
Esperienza
di fede
Libertà di coscienza
RELIGIONE
Perché della vita
Culturale
Rispetto della fede
altrui
Cristianesimo
Valori etici
Natale
Sentimenti di attenzione
Pasqua
Rispetto di chi
non crede
2.7 Mappa della educazione alla salute
Malattie
Ed. sessuale
Alcool
Droga
Star bene
con l' ambiente
Aids
Prevenzione
EDUCAZIONE
ALLA SALUTE
Coscienza
ecologica
Differenzazione
rifiuti
Igiene sociale
Rispetto del proprio
Star bene con
se stessi
Accettazione
Conoscenza
del corpo
Autostima
Responsabilità
personale
Star bene con
gli altri
Igiene personale
Norme igieniche
dialogo
Agenzie
formali e non
Igiene
mass-media
2.8 Mappa della Continuità
Risorse del territorio
Orizzontale
Famiglie
Agenzie educative
CONTINUITÀ
Visite
Raccordo
Verticale
Scuola materna
Scuola Primaria
Scuola media
Incontri
Attività comuni
2.9 Mappa della educazione alimentare
tipologia
funzioni nutrizionali
alimenti
nutrizione e
alimentazione
composizione
nutritiva cibi
conservazione
trasformazione
EDUCAZIONE
ALIMENTARE
tradizione
culinaria
locale
piramide
alimentare
diete e stili di vita
errori e squilibri
dispendio
energetico
quotidiano
2.10 Mappa della educazione stradale
Età
Vigili
Polizia
Carabinieri
Autostrada
Provinciale
Strada
Città
Statale
Coordinate
spazio-temporali
Operatori
Giorno
Benessere
fisico
Notte
Lucidità
EDUCAZIONE
STRADALE
Codice
stradale
Segnali
Velocità
sicurezza
stradale
Cintura
Mezzi pubblici
Comportamenti
corretti
Automobilisti
Rispetto
Regole
Ambiente
Camionisti
Motociclisti
Pronto
soccorso
Segnaletica
Operatori
Ciclisti
Pedoni
Equilibrio
ecologico
Posteggi riservati
2.11 Mappa della Integrazione degli alunni portatori di handicap
autostima
identità
consapevolezza
Creatività
autonomia
Miniolimpiadi
laboratori
diversabilità
Pasqua
Obiettivi
formativi
INTEGRAZIONE
ALUNNI H
socializzazione
Sentimenti di attenzione
competenza
partecipazione
diversità come risorsa
convivenza
civile
accettazione
creatività
rispetto
sensibilità
2.12 Mappa di Sicurezza e privacy
Piano di evacuazione
Vie di fuga
Prevenzione e protezione
planimetrie
Figure sensibili
LOCALI SCOLASTICI
formazione
informazione
SICUREZZA
Tutto il personale
consenso
TRATTAMENTO
DATI
documento
responsabile
individuazione
Accesso
ai locali
anagrafici
sensibili
su supporto
cartaceo
informatico
Amministratore
di sistema
A.S. 2013/2014: 3.1.1 SP Mappa degli obiettivi di apprendimento per la classe prima.
U.A: “Essere e benessere”
PROGETTI : - Accoglienza - S. Francesco - Natale - Carnevale - Good-bye
GEOGRAFIA
MATEMATICA
ITALIANO
INGLESE
ORIENTAMENTO: Conoscenza della propria posizione e di quella degli altri nello
spazio rispetto a diversi punti
di riferimento.
CARTE MENTALI: Acquisizione
dell’orientamento
spaziale
tramite
l’esplorazione dello spazio
circostante.
GOO-GRAFICITÀ: Comprensione rappresentazione di
spazi vissuti.
PAESAGGIO: Individuazione degli elementi fisici e
antropici
attraverso
l’esplorazione
e
l’osservazione diretta del
territorio circostante.
Comprensione
discriminazione tra: spazio aperto e
chiuso; elemento fisso e mobile; elemento fisico e antropico.
NUMERI: Numerazione progressiva e regressiva fino a
20. Lettura e scrittura di numeri in cifre e in lettere fino a
20 e associazione alle relative quantità. Acquisizione del
concetto di addizione e sottrazione.
SPAZIO E FIGURE: Localizzazione di oggetti nello spazio attraverso gli indicatori spaziali (sopra-soto;davantidietro;vicino-lontano;dentro-fuori;destrasinistra).Riconoscimento di semplici figure geometriche
(blocchi logici). Esecuzione di semplici percorsi.
RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI: Raggruppamenti e classificazioni. Confronto, rappresentazioni
e relazioni di quantità ( quantificatori logici: tutti, alcuni,
nessuno, pochi uno, corrispondenza biunivoca). Individuazione di grandezze misurabili e confronti(grande-piccolo;
lungo-corto; alto-basso). Raccolta di dati organizzati in
semplici grafici ( istogramma).
ASCOLTARE E PARLARE: Comprensione
di semplici richieste e consegne. Racconti di
esperienze personali. Comprensione di semplici storie ascoltate ed esposizione del contenuto globale. Discriminazione di fonemi e
grafemi.
LEGGERE: Lettura di immagini e verbalizzazione del contenuto. Lettura analitica di parole
e brevi testi e comprensione del contenuto
essenziale.
SCRIVERE: Riconoscimento e produzione di
grafemi. Uso delle consonanti per formare
sillabe e parole. Scrittura di parole, frasi e
brevi testi.
RIFLETERE SULLA LINGUA: Riconoscimento e rispetto delle principali convenzioni
di scrittura ( suoni dolci e duri C e G; diagrammi e trigrammi).Riconoscimento dei
primi elementi di morfologia: nomi, articoli,
Ascolto:Comprendere istruzioni,
vocaboli e semplici frasi di uso
quotidiano relative a : saluti, presentazione, colori, numeri, oggetti,.
Lettura: Comprendere semplici
consegne, parole, brevi e semplici
frasi già acquisite a livello orale,
preferibilmente accompagnati da
supporti visivi o sonori.
Parlato: Produrre frasi ed espressioni per chiedere e dire nome,
cognome, colore, oggetti.
SCRITTURA: Scrivere parole e
semplici frasi attinenti alle attività
svolte in classe.
MUSICA
Uso della voce, di oggetti sonori
per produrre, riprodurre, creare e
improvvisare fatti sonori.
Esecuzione in gruppo di semplici
brani
vocali
curando
l’espressività.
Riconoscimento e discriminazione di sonorità di ambienti oggetti
naturali e artificiali.
Identificazione all’ascolto degli
oggetti espressivi di un brano
musicale, traducendoli con azione
motoria e segno grafico.
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALI:
Individuazione, attraverso interazioni e manipolazioni, delle qualità, proprietà e trasformazioni di oggetti e materiali.
OPERARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO: Osservazioni, descrizioni, confronti e classificazioni di piante, animali e oggetti inanimati.
L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE: Osservazioni
sull’anatomia funzionale del corpo umano; riconoscimento
delle principali parti del corpo umano e animale; osservazioni delle trasformazioni ambientali di tipo stagionale.
TECNOLOGIA
IL MONDO FATTO DALL’UOMO: Distinzione e descrizione
di elementi del mondo artificiale cogliendone le differenze per forme e materiali, ed elencandone funzioni, utilizzo, vantaggi.
Utilizzo di oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le funzioni e i principi di sicurezza che gli vengono dati.
Comprensione delle istruzioni d’uso e corretta comunicazione ai
compagni.
Narrazione di storie di oggetti. Utilizzo di semplici materiali digitali
per conoscere i media e gli strumenti di comunicazione.
azioni, qualità.
CORPO MOVIMENTO SPORT
FUNZIONI SENSO PERCETTIVE:
Riconoscimento e denominazioni
delle varie parti del corpo. Riconoscimento delle percezioni sensoriali.
CORPO SPAZIO E TEMPO: Coordinazione e utilizzazione dei diversi
schemi motori. Controllo e gestione
dell’equilibrio statico-dinamico.
LINGUAGGIO COMUNICATIVOESPRESSIVO: Utilizzo del corpo
per esprimere e comunicare stati
d’animo, emozioni e sentimenti.
GIOCO, SPORT, REGOLE, FAIR
PLAY: Conoscenza e applicazione
di giochi presportivi di squadra e
individuali rispettandone le regole.
SICUREZZA,
PREVENZIONE,
SALUTE, BENESSERE: Conoscenza e uso corretto degli attrezzi. Percezione delle sensazioni di benessere
legate all’attività ludico-motoria.
OF: IO NEL MONDO
ARTE E IMMAGINE
STORIA
PERCETTIVO VISIVI: Esplorazione di immagini, forme e
oggetti presenti nell’ambiente
utilizzando le capacità visive,
uditive, olfattive, gestuali, tattili, cinestetiche.
LEGGERE: Riconoscimento
attraverso un approccio operativo, di linee, colori, forme nel
linguaggio delle immagini.
PRODURRE: Rappresentazione
USO DEI DOCUMENTI: Individuazione di tracce
per ricavare conoscenze sul passato personale.
ORGANIZZAZIONE
DELLE
INFORMAZIONI: Collocazione nel tempo di fatti
ed esperienze. Conoscenza di relazioni di successione e di contemporaneità.
Rappresentazione grafica a verbale di semplici storie . Utilizzazione di strumenti convenzionali per la
misurazione del tempo e per la periodizzazione.
STRUMENTI
CONCETTUALI
E
CONOSCENZE: Costruzione dei concetti fondamentali della storia: famiglia, gruppo.
PRODUZIONE:Rappresentazione di conoscenze e
concetti appresi mediante grafismi, racconti orali,
disegni.
di sensazioni, emozioni, pensieri,
attraverso produzioni di vario tipo (
grafiche, plastiche..) utilizzando
materiali e tecniche adeguate.
Attività e metodi - Repertorio ORM: A: Raggruppamento alunni: a – b – c – d – e; B. Metodi: a – b – c – d
Attività e metodi - Mediatori didattici: Attivi: a – b – c – d; Iconici: a – b – c – d; Analogici: a – b – c – d; Simbolici: a – b – c – d
RELIGIONE
Relazione consapevole con il tempo
vissuto e lo spazio circostante.
Maturazione di atteggiamenti di meraviglia e di rispetto nei confronti della
natura e del suo Creatore.
Conoscenza dell’origine dell’universo:
cielo, acqua, terra.
Conoscenza della storia e dei segni del
Natele e della Pasqua.
Conoscenza delle principali tappe della
vita di Gesù Bambino.
Conoscenza della figura di Maria, Madre di Gesù e nostra, e della vita e delle
opere di alcuni santi.
Conoscenza della Chiesa dalle sue origini
A.S. 2013/2014: 3.1.2 SP Mappa degli obiettivi di apprendimento per la classe seconda.
U.A: “L’ambiente siamo noi”
PROGETTI : - Accoglienza - S. Francesco - Natale - Carnevale - Good-bye
GEOGRAFIA
MATEMATICA
ITALIANO
INGLESE
ORIENTAMENTO: Capacità di muoversi nello spazio
circostante orientandosi attraverso punti di riferimento
e utilizzando gli organizzatori
topologici.
CARTE MENTALI: Acquisizione
dell’orientamento
spaziale
tramite
l’esplorazione dello spazio
circostante.
GEO-GRAFICITà: Rappresentazione di spazi vissuti
sul piano quadrettato cogliendo la necessità della
visione dall’alto e del rimpicciolimento.
PAESAGGIO:
Individuazione degli elementi fisici e
attraverso
antropici
l’esplorazione
e
l’osservazione diretta del
territorio circostante.
NUMERI: Numerazione fino a 100 e rappresentazione
sulla retta. Acquisizione del concetto di addizione e sottrazione con riporto e cambio; moltiplicazioni e divisioni con
moltiplicatore e divisore ad una cifra.
Riconoscimento del valore posizionale della cifra in base
10. Verbalizzazione delle procedure di calcolo.
Utilizzo di numeri per risolvere semplici situazioni problematiche.
SPAZIO E FIGURE: Localizzazione di oggetti nello spazio attraverso gli indicatori spaziali. Riconoscimento di
semplici figure geometriche .Riflessione sulla simmetria
Nella realtà e nelle figure. Esecuzione di semplici percorsi.
RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI: Classificazioni di numeri, oggetti e figure in base a diverse proprietà. Elaborazione di grafici, diagrammi, schemi e tabelle.
ASCOLTARE E PARLARE: Comprendere
ed organizzare il contenuto dei testi letti o
ascoltati.
Raccontare esperienze per sonali per comunicare vissuti, emozioni e stati d’animo.
Interagire in modo ordinato e pertinente nel
dialogo e nella conversazione.
Ascolto: Comprendere ed acquisre
parole e frasi di uso quotidiano
relative a: cibo, giocattoli, stanze e
oggetti della casa, oggetti scolastici, numeri 1-20, animali.
Lettura: Comprendere bigliettibrevi e semplici testi cogliendo
parole e frasi con cui si è familiarizzato a livello orale.
Parlato: Produrre espressioni e
frasi memorizzate e utili per semplici interazioni.
Scrittura: Scrivere parole e brevi
frasi attinenti alle attività svlte in
classe.
MUSICA
Uso della voce, di oggetti
sonori per produrre, riprodurre, creare e improvvisare fatti
sonori.
Esecuzione in gruppo di
semplici brani vocali curando
l’espressività.
Riconoscimento di sonorità
di ambienti e di oggetti naturali ed artificiali.
Interpretazione verbale e con
il corpo di semplici brani
musicali.
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALE: Individuazione, attraverso interazioni e manipolazioni delle
qualità, proprietà e trasformazioni di oggetti e materiali.
OPERARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO: Osservazione dei fenomeni atmosferici e dei loro effetti
sull’ambiente . osservazioni delle trasformazioni ambientali. di tipo stagionale.
L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIEWNTE: Osservazioni
sull’anatomia funzionale del corpo umano; riconoscimento
delle diversità dei viventi , differenze e somiglianze tra
piante e animali.
TECNOLOGIA
IL MONDO FATTO DALL’UOMO: Conoscenza e distinzione delle caratteristiche dei materiali.
Rappresentazione grafica e schematizzazione di elementi del mondo artificiale.
Realizzazione di manufatti ricorrendo a schematizzazioni semplici e essenziali.
Individuazione di funzioni e principi di sicurezza di oggetti e strumenti utilizzati.
Utilizzo del computer per eseguire semplici giochi didattici di videoscrittura e
videografica.
Utilizzo di multimedia per acquisire conoscenze e sviluppare abilità.
LEGGERE: Leggere testi di vario genere.
Decodificare il messaggio e comprendere il contenuto essenziale di un testo.
SCRIVERE: Organizzare il contenuto della comunicazione scritta nel rispetto delle convenzioni ortografiche.
RIFLETTERE SULLA LINGUA: Conoscere e
rispettare le convenzioni ortografiche.
Individuare, distinguere e classificare le parti
del discorso.
Rilevare le principali strutture sintattiche.
Arricchire progressivamente il lessico ed utilizzarlo in modo adeguato al contesto.
OF: IO E GLI ALTRI
ARTE E IMMAGINE
STORIA
PERCETTIVO VISIVI: Esplorazione di immagini, forme e oggetti
presenti nell’ambiente utilizzando
le capacità visive, uditive, olfattive,
gestuali, tattili e cinestetiche.
LEGGERE: Riconoscimento attraverso un approccio operativo, di
linee, colori, forme nel linguaggio
delle immagini.
PRODURRE: Rappresentazione di
sensazioni, emozioni, pensieri attraverso produzioni di vario tipo
(grafiche, plastiche,..) utilizzando materiali e tecniche adeguate.
Descrivere tutto ciò che si vede in
un’opera d’arte.
USO DEI DOCUMENTI: Individuazione di tracce
per ricavare conoscenze ( fonte storica, tipologie
delle fonti, oggetti antiche e moderni).
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI:
Applicazione in modo appropriato degli indicatori
temporali. Rappresentazione grafica a verbale di
fatti vissuti. Utilizzazione di strumenti convenzionali per la misurazione del tempo e per la periodizzazione.
STRUMENTI
CONCETTUALI
E
CONOSCENZE: Costruzione dei concetti fondamentali della storia: famiglia, gruppo.
PRODUZIONE:Rappresentazione di conoscenze e
concetti appresi mediante grafismi, racconti orali,
disegni.
Attività e metodi - Repertorio ORM: A: Raggruppamento alunni: a – b – c – d – e; B. Metodi: a – b – c – d
Attività e metodi - Mediatori didattici: Attivi: a – b – c – d; Iconici: a – b – c – d; Analogici: a – b – c – d; Simbolici: a – b – c – d
CORPO MOVIMENTO SPORT
FUNZIONI
SENSO
PERECETTIVE: riconoscimento e
denominazione delle varie parti del
corpo e rappresentazione grafica.
CORPO, SPAZIO E TEMPO: Utilizzo dei diversi schemi motori.
Controllo e gestione dell’equilibrio
staticodinamico
e
dell’orientamento.
LINGUAGGIO COMUNICATIVOESPRESSIVO: Utilizzo del linguaggio gestuale per comunicare stati
d’animo, emozioni e sentimenti.
GIOCO, SPORT, REGOLE E FAIR
PLAY: Conoscenza e applicazione
di giochi di squadra e individuali
rispettandone le regole.
SICUREZZA,
PREVENZIONE,
SALUTE, BENESSERE: Conoscenza delle correte modalità esecutive
per la prevenzione degli infortuni e
per la sicurezza.
RELIGIONE
Conoscenza della Bibbia e dei suoi
principali protagonisti.
Maturazione di atteggiamenti di meraviglia e di rispetto nei confronti della
natura e del suo Creatore.
Conoscenza dell’origine dell’universo:
cielo, acqua, terra.
Conoscenza della storia e dei segni del
Natale e della Pasqua.
Conoscenza delle principali tappe della
vita di Gesù Bambino.
Conoscenza della figura di Maria, Madre di Gesù e nostra, e delle vite e delle
opere di alcuni santi.
Conoscenza della Chiesa dalle sue origini.
A.S. 2013/2014: 3.1.3 SP Mappa degli obiettivi di apprendimento per la classe terza.
U.A: “la conoscenza del territorio”
PROGETTI : - Accoglienza - S. Francesco - Natale - Carnevale
- Good-bye
GEOGRAFIA
MATEMATICA
ITALIANO
INGLESE
ORIENTAMENTO: Conoscenza dello spazio circostante per orientarsi attraverso i
punti cardinali e utilizzando
gli indicatori spaziali.
CARTE MENTALI.: Acquisizione
dell’orientamento
spaziale
tramite
l’esplorazione del territorio
circostante e l’osservazione
diretta.
GEO-GRAFICITà:
Conoscenza del rapporto tra realtà
geografica e sua rappresentazione: concetti di carte
geografiche, legenda e scala.
Rappresentazione in prospettiva verticale di oggetti, ambienti noti e di percorsi specifici.
PAESAGGIO: Individuazione degli elementi fisici ed
antropici dei vari paesaggi.
NUMERI: Riconoscimento dei numeri naturali e decimali
entro l’ordine delle migliaia. Riconoscimento del valore
posizionale delle cifre. Conoscenza delle quattro operazioni
con i numeri naturali e con i numeri decimali. Conoscenza
e memorizzazione delle tabelline.
SPAZIO E FIGURE: Riconoscimento, denominazione,
descrizione, disegno e costruzione delle principali figure
geometriche di piano e di spazio. Acquisizione del concetto
di linea, retta, angoli, simmetrie, perimetro di figure piane.
Nella realtà e nelle figure. Esecuzione di semplici percorsi.
RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI: Classificazioni di numeri, oggetti, e figure in base a diverse proprietà. Elaborazione di grafici, diagrammi, schemi e tabelle. Conoscenza di unità di misura arbitrarie e convenzionali
e dei Sistemi di misura.
ASCOLTARE E PARLARE: Interazione in
uno scambio comunicativo con pertinenza.
Comprensione dell’argomento e delle principali parti del discorso. Racconto logico in
ordine cronologico.
LEGGERE: Lettura di testi di vario tipo per
esporre l’argomento, le informazioni e lo scopo.
SCRIVERE: Produzione di brevi testi di vario
tipo riguardanti situazioni quotidiane e legate
a scopi diversi: narrativo, descrittivo, informativo. Produzione di frasi e semplici testi coerenti e coesi e di sintesi di testi.
RIFLETERE SULLA LINGUA: Individuazione e definizione dei rapporti tra le parole
nella frase sul piano cognitivo. Riconoscimento delle parti variabili del discorso e degli
elementi principali della frase.
Ascolto: Comprendere vocaboli,
istruzioni, espressioni e frasi di
uso quotidiano relative a : aggettivi, persone, oggetti, animali, mesi/stagioni, numeri.
Lettura:Comprendere cartoline,
biglietti, brevi messaggi e semplici
testi, accompagnati preferibilente
da supporti visivi o sonori.
Parlato: Produrre frasi significative riferite a situazioni note ed
interagire con un compagno utilizzando espressioni efrasi memorizzate adatte alla situazione.
Scrittura: Scrivere parole e semplici frasi attinenti agli argomenti
trattati
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALE: Conoscenza della materia. Gli stati della materia. Trasformazioni della materia.
OPERARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO: Osservazioni degli esseri viventi e non viventi. Piante e animali
(nutrizione, adattamento, riproduzione sistemi di difesa).
Classificazione di animali. Il terreno, l’acqua, l’aria. I fenomeni atmosferici. Ecosistemi naturali e artificiali.
L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIEWNTE: Osservazioni di
flora e fauna dei vari ambienti. Conoscenza dell’evoluzione degli
animali. Inquinamento del’aria e dell’acqua.
MUSICA
Discriminazione di oggetti
sonori in base ad altezza,
intensità e durata.
Ricerca di suoni, rumori, e
silenzi nell’ambiente
Esecuzione, per esecuzione,
di canti.
Conoscenza di strumenti musicali e loro individuazione in
brani.
TECNOLOGIA
IL MONDO FATTO DALL’UOMO: Conoscenza della
storia della comunicazione: dai graffiti al computer.
Utilizzo di multimedia per acquisire conoscenze e sviluppare abilità.
Utilizzo del computer per eseguire semplici giochi didattici.
Utilizzo del programma di videoscrittura (Word e PowerPoint)
OF: IO CON GLI ALTRI NEL MONDO
ARTE E IMMAGINE
STORIA
PERCETTIVO
VISIVI:Utilizzazione del linguaggio visuale per osservare
immagini, forme e oggetti presenti nell’ambiente.
LEGGERE: Conoscenza del
linguaggio del fumetto: segni,
simboli e immagini. Conoscenza dei beni culturali locali.
PRODURRE: Rappresentazione di sensazioni, emozioni,
pensieri attraverso l’utilizzo di
tecniche grafiche e pittoriche
diverse.
USO DEI DOCUMENTI: Utilizzo di informazioni da documenti per comprendere la storia personale. Utilizzo di
fonti diverse per conoscere momenti del passato.
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI: Ricostruzione della storia personale e della propria famiglia
utilizzando l’albero genealogico. Trasformazioni di uomini,
oggetti, ambienti, connessi al trascorrere del tempo in relazione a successione, contemporaneità e cicli temporali.
STRUMENTI CONCETTUALI E CONOSCENZE: Conoscenza e utilizzo della cronologia storica secondo la periodizzazione della Terra prima e dopo la comparsa dell’uomo
(Paleolitico, Neolitico, Età dei metalli).
PRODUZIONE: Rappresentazione di conoscenze e concetti acquisiti mediante grafismi, racconti orali, disegni.
STORIA LOCALE: Conoscenza della storia si Gela, i beni
culturali locali, usanze, tradizioni, fatti e personaggi. .
Attività e metodi - Repertorio ORM: A: Raggruppamento alunni: a – b – c – d – e; B. Metodi: a – b – c – d
Attività e metodi - Mediatori didattici: Attivi: a – b – c – d; Iconici: a – b – c – d; Analogici: a – b – c – d; Simbolici: a – b – c – d
CORPO MOVIMENTO SPORT
FUNZIONI
SENSO
PERECETTIVE:
Conoscenza e
rappresentazione delle varie arti del
corpo. Classificazione e rielaborazione delle informazioni provenienti
dagli organi di senso.
CORPO, SPAZIO E TEMPO. Organizzazione e gestione del proprio
corpo in base a coordinate spaziotemporali ed a strutture ritmiche.
LINGUAGGIO COMUNICATIVOESPRESIVO: Utilizzo del linguaggio gestuale per comunicare stati
d’animo, emozioni e sentimenti.
GIOCO, SPORT, REGOLE E FAIR
PLAY: Conoscenza e applicazione
di giochi di squadra e individuali
rispettandone le regole.
SICUREZZA,
PREVENZIOINE,
SALUTE E BENESSERE. Conoscenza delle corrette modalità esecutive per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza.
RELIGIONE
La scoperta che tutto ha una storia.
Conoscenza della verità biblica e
della verità scientifica.
Conoscenza delle prime tappe della storia della salvezza.
Conoscenza della storia e dei segni
del Natale e della Pasqua.
.Conoscenza della vita, della missione e dell’opera di Gesù.
Conoscenza della figura di Maria,
Madre di Gesù e nostra, e delle
vite e delle opere di alcuni santi.
Conoscenza delle origini e dello
sviluppo delle prime comunità
cristiane.
A.S. 2013/2014: 3.1.4 SP Mappa degli obiettivi di apprendimento per la classe quarta.
U.A: “La conoscenza del territorio”
PROGETTI : - Accoglienza - S. Francesco - Natale - Carnevale - Good-bye
GEOGRAFIA
MATEMATICA
ITALIANO
INGLESE
ORIENTAMENTO: Capacità di orientarsi nello spazio e
sulle carte geografiche utilizzando la bussola e i punti
cardinali.
CARTE MENTALI.: Utilizzo
di
strumenti
per
l’osservazione indiretta ( filmati, fotografie, documenti
cartografici, immagini da
satellite, ecc) per conoscere
gli ambienti del pianeta Terra
ne i vari paesaggi italiani.
GEO-GRAFICITà: Rappresentazione di fatti e fenomeni
locali e globali interpretando
gli
strumenti
dell’osservazione indiretta.
NUMERI: Riconoscimento dei numeri naturali e decimali
oltre il migliaio. Conoscenza delle quattro operazioni con i
numeri naturali e decimali e delle relative proprietà. Divisioni con due cifre al divisore. Multipli e divisori di un numero. Moltiplicazioni e divisioni per 10-100-1000. Conoscenza del sistema internazionale di misura: lunghezza,
capacità, peso.
SPAZIO E FIGURE: Riconoscimento, denominazione,
descrizione, disegno e costruzione delle principali figure
geometriche di piano e di spazio. Acquisizione del concetto
di linea, retta, angoli, simmetrie, perimetro di figure piane,
le misure di superficie, l’area dei poligoni.
RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI: Elaborazione di grafici, diagrammi, schemi e tabelle per eseguire
indagini statistiche. Conoscenza del valore di verità degli
enunciati, probabilità di eventi.
ASCOLTARE E PARLARE: Ascolto attivo e
Ascolto: Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi
di uso quotidiano relative a : azioni in corso, abilità, abbigliamento,
numeri, casa, famiglia, corpo.
Lettura: Legger e comprendere
brevi e semplici testi accompagnati preferibilmente a supporti
visiv,identificando parole e frasi
familiari.
Parlato: Descrivere persone, oggetti familiari utilizzando parole
già incontrate ed interagire con un
compagno in modo comprensibile.
Scrittura: scrivere in modo comprensibile messaggi semplici e
brevi per descriversi, per fare gli
auguri, per chieere o dare informazioni.
PAESAGGIO: Conoscenza e
descrizione degli elementi caratterizzanti i principali paesaggi
italiani e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale.
Conoscenza e proposte di soluzioni di problemi relativi alla
conservazione e valorizzazione
del patrimonio ambientale e culturale.
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALE: Conoscenza degli stati della materia. Trasformazioni della materia.
OPERARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO:
Osservazioni degli esseri viventi e non viventi. Organismo e ciclo
vitale di piante e animali. Conoscenza degli ecosistemi, delle catene
alimentari e degli ambienti naturali.
L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIEWNTE: Osservazione
degli elementi naturali che influenzano la iota dei viventi : aria,
acqua, luce, calore. Utilizzo responsabile e inquinamento del’aria e
dell’acqua. Igiene, salute, sicurezza. Rispetto delle bellezze naturali
e tutela ambientale. Conoscenza delle capacità nutritive di vari alimenti per runa sana alimentazione.
MUSICA
Percezione di suoni e rumori
e loro caratteristiche: altezza,
intensità, durata.
Uso della voce e di strumenti
rudimentali per produrre e
riprodurre eventi sonori.
Conoscenza dell’origine degli strumenti musicali.
Interpretazione di brani musicali e fiabe sonore.
finalizzato, informazioni, istruzioni, messaggi. Utilizzo di forme di comunicazione fonologica, dialogica, argomentativa. Registri linguistici.
LEGGERE: Lettura corretta, scorrevole, espressiva
di testi di vario genere.. Confronto di informazioni e
utilizzo per conoscere e argomentare caratteristiche
strutturali, elementi, figure di significato
SCRIVERE: Organizzazione di idee e utilizzo di
tecniche (sottolineatura, annotazioni, schema) di
supporto per la produzione scritta. Produzione di
racconti personali, testi creativi, lettera, diario personale e sintesi di testi.
RIFLETERE SULLA LINGUA: Riconoscimento delle parti variabili e invariabili del discorso e
degli elementi principali della frase. Soggetto e predicato; complementi diretti e indiretti. Utilizzo di
lessico appropriato e termini specifici dei linguaggi
settoriali. Comprensione e individuazione di informazioni e derivazione delle parole, sinonimi, contrari e punteggiatura.
TECNOLOGIA
IL MONDO FATTO DALL’UOMO: Individuazione delle
funzioni di un artefatto rivelandone le caratteristiche. Rappresentazione grafica e schematizzazione di elementi del mondo artificiale.
Osservazione degli oggetti del passato e riflessione sulle tappe evolutive della storia dell’uomo. Utilizzo ddl computer per eseguire
semplici giochi didattici di videoscrittura e videografica. Utilizzo
delle tecnologie dell’informatica e della comunicazione nel proprio
lavoro. Conoscenza e utilizzo di Paint, Word, PowerPoint, Excel,
OF: NOI E IL TERRITORIO
ARTE E IMMAGINE
STORIA
. PERCETTIVO VISIVI:Lettura
intenzionale e globale di immagini
e di oggetti.
LEGGERE: Leggere un’opera
d’arte
Conoscenza degli elementi base
della comunicazione iconica: linee,
forme, colori, dimensioni, luci e
ombre, piani e campi. Funzione
emotiva dell’immagine.
PRODURRE:
Utilizzare tecniche grafiche e pittoriche
Manipolare materiali diversi
USO DEI DOCUMENTI: Utilizzo di informazioni
da documenti per comprendere un fenomeno storico.
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI:
Confronto dei quadri storici delle prime civiltà (le
civiltà della Mesopotamia, del Nilo, del lontano e
del vicino Oriente, della penisola Italica).
STRUMENTI
CONCETTUALI
E
CONOSCENZE: Conoscenza e utilizzo della cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo). PRODUZIONE: Rappresentazione di conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali e scritti, disegni.
STORIA LOCALE: Posizione geografica e conoscenza della storia di Gela. Miti e leggende delle
origini. Usi e tradizioni, beni culturali locali.
Publisher.
Attività e metodi - Repertorio ORM: A: Raggruppamento alunni: a – b – c – d – e; B. Metodi: a – b – c – d
Attività e metodi - Mediatori didattici: Attivi: a – b – c – d; Iconici: a – b – c – d; Analogici: a – b – c – d; Simbolici: a – b – c – d
CORPO MOVIMENTO SPORT
FUNZIONI
SENSO
PERECETTIVE:
Riconoscimento
di traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successione temporale delle
azioni motorie.
CORPO, SPAZIO E TEMPO. Utilizzo dei diversi schemi motori e
posturali. Coordinazione, autocontrollo di resistenza, velocità e sforzo.
LINGUAGGIO COMUNICATIVOESPRESIVO: Utilizzo del linguaggio gestuale per comunicare stati
d’animo, emozioni e sentimenti.
GIOCO, SPORT, REGOLE E FAIR
PLAY: Conoscenza e applicazione
di giochi di squadra e individuali
rispettandone le regole.
SICUREZZA,
PREVENZIOINE,
SALUTE E BENESSERE. Conoscenza delle corrette modalità esecutive per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza.
RELIGIONE
Conoscenza delle religioni di ieri e
di oggi.
Conoscenza delle origini e della
struttura dell’Antico e del Nuovo
testamento. Conoscenza della figura di Maria, Madre di Gesù e nostra,. E delle vita e delle opere di
alcuni santi. Conoscenza del Natale come festa ricca di tradizioni.
Conoscenza di Gesù e della sua
terra. Conoscenza della vita pubblica di Gesù. Conoscenza degli
avvenimenti principali della Pasqua.
A.S. 2013/2014: 3.1.5 SP Mappa degli obiettivi di apprendimento per la classe quinta.
U.A: “Libertà responsabile”
PROGETTI : - Accoglienza - S. Francesco - Natale - Carnevale - Good-bye
GEOGRAFIA
MATEMATICA
ORIENTAMENTO: Capacità
NUMERI: Capacità di padroneggiare i concetti fondamentali della matematica. Conoscenza delle quattro operazioni
con i numeri naturali e decimali e delle relative proprietà e
capacità di calcoli scritti e orali immediati.
di orientarsi nello spazio e sulle
carte geografiche utilizzando la
bussola e i punti cardinali.
CARTE MENTALI.: Utilizzo di
strumenti per l’osservazione indiretta ( filmati, fotografie, documenti cartografici, immagini da
satellite, ecc) per conoscere il
territorio italiano.
GEO-GRAFICITà: Localizzazione sulla carta geografica
dell’Italia delle posizioni delle
regioni fisiche e amministrative..
PAESAGGIO: Conoscenza e
descrizione degli elementi caratterizzanti i principali paesaggi
italiani e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale.
REGIONE: Conoscenza e applicazione del concetto polisemico
di regione geografica.
SPAZIO E FIGURE: Riconoscimento, denominazione,
descrizione, disegno e costruzione delle principali figure
geometriche di piano e di spazio. Capacità di operare con le
unità di misura convenzionali. Acquisizione del concetto di
perimetro e di area di superficie delle figure piane. Risoluzione di problemi con strategie diverse. RELAZIONI,
MISURE, DATI E PREVISIONI: Elaborazione di grafici,
diagrammi, schemi e tabelle per eseguire indagini statistiche. Conoscenza del valore di verità degli enunciati, probabilità di eventi.
scambi comunicativi attraverso messaggi chiari e
pertinenti. Comprensione di testi e utilizzo di letture
funzionali allo scopo.
LEGGERE: Lettura corretta, scorrevole, espressiva
di testi e individuale.
SCRIVERE: Produzione di testi adeguati alle diverse occasioni di scrittura. Sviluppo di abilità funzionali alo studio estrapolando informazioni per
l’esposizione orale e la memorizzazione.
RIFLETERE SULLA LINGUA: Riconoscimento delle parti variabili e invariabili del discorso e
degli elementi principali della frase. soggetto e predicato; complementi diretti e indiretti, connettivi.
Utilizzo di lessico appropriato e termini specifici dei
linguaggi settoriali. Comprensione e individuazione
di informazioni e derivazione delle parole, sinonimi,
contrari, punteggiatura. Considerazione e rispetto
degli altri e dei “diversi da sé”. Drammatizzazione e
recitazione di testi sui diritti del fanciullo.
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALE: os-
TERRITORIO E REGIONE:
servazione della realtà con procedure dell’indagine scientifica..
Conoscenza degli elementi fisici
e antropici su cui si ripercuote
l’intervento dell’uomo e proposte
di soluzioni idonee.
OPERARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO:
Analisi e riesposizione di elementi, eventi e relazioni. Individuazione di domande e problemi. Formulazione di ipotesi e previsioni.
Analisi e racconto in forma chiara di ciò che ha fatto e imparato.
L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIEWNTE: Osservazione
delle caratteristiche strutturali e di genere. Conoscenza del corpo
umano e delle scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari per un sano vivere ai fini di prevenzione. Promozione di
comportamenti di rispetto ambientali. Conoscere l’Energia e la
forza. Osservare l’Universo.
MUSICA
Discriminazione ed elaborazione
di eventi sonori. Uso della voce e
di strumenti rudimentali per produrre e riprodurre eventi sonori.
Riconoscimento della valenza
estetica e del valore funzionale
del brano ascoltato. Interpretazione da solo e in gruppo di brani
musicali di genere e culture diverse. Cenni storici su alcuni
compositori.
ITALIANO
ASCOLTARE E PARLARE: Partecipazione a
TECNOLOGIA
IL MONDO FATTO DALL’UOMO: Individuazione delle
funzioni di un artefatto rilevandone le caratteristiche. Conoscenza
delle caratteristiche di dispositivi automatici. Osservazione degli
oggetti del passato e riflessione sulle tappe evolutive della storia
dell’uomo. Elaborazione di semplici progetti individuali o collettivi
e realizzazione di oggetti scegliendo i materiali adatti. Utilizzo delle
tecnologie dell’informatica e della comunicazione nel proprio lavoro. Conoscenza e utilizzo di Paint, PowerPoint, Excel, Publisher,
Internet.
OF: IO CITTADINO OGGI
INGLESE
Ascolto: Comprendere brevi dialoghi, istruzioni. espressioni e frasi
di uso quotidiano relative a : negozi, prezzo, azioni, cibi, ora,
giorni, materie scolastiche, tempo
atmosferico, animali, numeri fino
a 100
Parlato: Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrandone il significato
con mimica e gesti. Interagire in
modo comprensibile con un compagno utilizzando espressioni e
frasi adatte alla situazione.
Lettura: Leggere e comprendere
brevi e semplici testi, accompagnati da upporti visivi, cogliendo il
significato globale ed identificando parole e frasi familiari.
Scrittura:. Scrivere in forma
comprensibile semplici messaggi
per presentarsi, fare gli auguri, per
chiedere o dare notizie.
ARTE E IMMAGINE
STORIA
PERCETTIVO
VISIVI:Utilizzo di elementi di
base del linguaggio visivo per
osservare, descrivere, e leggere
immagini.
LEGGERE: Utilizzo di conoscenze per la lettura degli
aspetti formali di varie opere
per apprezzarne il valore artistico. Conoscenza dei principali beni artistico- culturali presenti nel proprio territorio.
PRODURRE: Produzioni di
immagini con tecniche diverse.
USO DEI DOCUMENTI: Capacità di individuare e
rappresentare in un quadro storico-sociale le relazioni tra i
segni e le testimonianze del passato presenti sul proprio
territorio.
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI:
Confronto dei quadri storici delle civiltà studiate ( le civiltà
della Grecia, la civiltà Etrusca e Romana, l’Impero Romano).
STRUMENTI
CONCETTUALI
E
CONOSCENZE: Utilizzo della cronologia storica occidentale (prima e dopo Cristo) comprensione del concetto di
cittadinanza e di vari tipi di organizzazione.
PRODUZIONE: Rappresentazione di conoscenze e
concetti appresi mediante grafici, racconti orali e scritti,
disegni.
STORIA LOCALE: Conoscere usanze, fatti e personaggi
di Gela.
Attività e metodi - Repertorio ORM: A: Raggruppamento alunni: a – b – c – d – e; B. Metodi: a – b – c – d
Attività e metodi - Mediatori didattici: Attivi: a – b – c – d; Iconici: a – b – c – d; Analogici: a – b – c – d; Simbolici: a – b – c – d
CORPO MOVIMENTO SPORT
FUNZIONI
SENSO
PERECETTIVE:
Riconoscimento
di traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successione temporale delle
azioni motorie.
CORPO, SPAZIO E TEMPO. Utilizzo dei diversi schemi motori e
posturali. Coordinazione, autocontrollo di resistenza, velocità e sforzo.
LINGUAGGIO COMUNICATIVOESPRESIVO: Utilizzo del linguaggio gestuale per comunicare stati
d’animo, emozioni e sentimenti.
GIOCO, SPORT, REGOLE E FAIR
PLAY: Conoscenza e applicazione
di giochi di squadra e individuali
rispettandone le regole.
SICUREZZA,
PREVENZIOINE,
SALUTE E BENESSERE. Conoscenza delle corrette modalità esecutive per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza.
RELIGIONE
Conoscenza del cammino della
Chiesa. Conoscenza della Chiesa e
delle scissioni al suo interno. Conoscenza della figura di Maria,
Madre di Gesù e nostra, e della
vita e delle opere di alcuni santi.
Conoscenza delle tradizioni natalizie nel mondo. Conoscenza della
Pasqua e delle tradizioni popolari.
Conoscenza delle varie e espressioni di fede. Acquisizione di un
atteggiamento aperto al dialogo
interpersonale per costruire la civiltà dell’amore e della pace.
A.S. 2013/2014
Scuola dell’Infanzia Mappa degli obiettivi di apprendimento
Progetto*
4.3.1 “Nutrirsi bene per crescere
meglio”
Progetto Inglese “Startes”
4.3.2 “Nutrirsi bene: un insegnamento per la vita”
Progetto Inglese “Startes”
4.3.3 Progetto di storia locale“Ama la terra mia”
Progetto Inglese “Movers”
docenti
Con. int. I
materiali
vario
Tempi
2013/14
Con. int. II
“
2013/14
Con. int. III
“
2013/14
4.3.4 Progetto di storia locale“Ama la terra mia”
Progetto Natale “Navicanto”
Giochi matematici
Progetto decoupage
Progetto Minivolley
Progetto Inglese “Movers”
4.3.5.Legalità:” Io osservo, comprendo, agisco”
Progetto Natale: coro
Progetto giornalino “Newspapergame”
Progetto Teatrale: “I promesi sposi”
Giochi matematici
Progetto di storia locale“Ama la
terra mia”
Progetto Minivolley
Progetto ENI “Raffinati”
Progetto decoupage
Progetto Inglese “Flayers”
Con. int. IV
“
2013/14
Con. int. V
“
2013/14
4.3.6 Progetto d’inglese “SMALL
STPS”
C’era una volta… Tante fiabe per
crescere
Accoglienza
Tutti i plessi
della scuola
dell’infanzia
“
2013/14
Tutti
“
settembre 2013
e quotidianamente
Ore F.I.
Un animale per amico
Una scuola in movimento (danza)
Ginnastica giocando (ginnastica
artistica)
Green e sport
Scacchi
S. Francesco
S. Martino
Festa dell’albero
Natale
Carnevale
Nuove strade per la didattica della
differenza ( 8 marzo)
Vorrei una legge che…
Inventiamo una banconota
B.E.S.: Progetto” nuoto e autismo”
Progetto “ABA”
Progetto per alunni stranie
ri “Includiamoci”
Good-bye
Tutti
Tutti
Tutti
“
“
“
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
tutti
Tutti
Tutti
Tutti
“
“
“
“
04.10.13
11.11.13
“
“
“
Dicembre 2013
Febbraio 2014
8 Marzo
Tutti
Tutti
Alunni con
bisogni educativi speciali
Tutti
“
“
“
“
Maggio-Giugno 2014
POF 2013/2014: 4.3.3 SP Mappa del progetto: Gela tra passato e presente.
Mura Timoleontee
Mura federiciane
Castelluccio
bagni
Colonna dorica
Parco della
Rimembranza
Villa comunale
Torre di Manfria
monumenti
Chiese
Magna Grecia
Gela medievale
Gela tra 800 e 900
museo
acropoli
Tombe a tolos
preistoria
Insediamenti neolitici
Insediamenti industriali
PASSATO
Patrocinio Comune di Gela per
esperto, materiali e mezzi
storie e leggende, feste e tradizioni, usi e costumi
anno scolastico
48 ore
Progetto Storia locale
GELA
TRA PASSATO E
PRESENTE
tempi
AAI in orario
extrascolastico
S. Francesco; S. Martino: castagne e vino; Immacolata: processione; S.Lucia: cuccia e processione; Natale: luci e regali, cene
e giochi; Carnevale: maschere e sfilate; S. Giuseppe: cene; Venerdì Santo e Pasqua: crocefissione e processione, nenie e marinai, S.Giuseppe: festa del pane; S. Antonio: pane benedetto,
maggio di Maria e Madonna di Betlemme, Madonna delle Grazie: processione anche a piedi scalzi, svestizione bambini, fuochi d’artificio; Madonna d’Alemanna: processione, palliantinu,
fuochi d’artificio.
Degrado urbanistico e piano colore
consorzio
universitario
PRESENTE
Nuove feste
S. Sebastiano
S. Rocco
Industria petrolifera
Scuole di ogni ordine e grado
mare
bilbioteca
Insegnanti classi TERZE
Feste religiose e laiche e aspetti tradizionali
modalità
Corsi di laurea
dell’Università
di Catania
risorse
turismo
teatro
cinema
ASI
4.4.1 Mappa progetto accoglienza
calendario scolastico
progetti
spazi
quotidianamente
incontri
mensili
orario
Tutti
al traguardo
Dirigente scolastico
Servizi sociali comunali
personale
Adulti
tutti
regole
Personale ATA
conoscenza
Compagni
settembre e
Insegnanti
famiglia
convivenza
tempi
risorse
io
ruoli
continuità
presentazione
Progetto
ACCOGLIENZA
dialoghi
incarichi
regole
azioni
attività
grafiche
giochi
giornata
scolastica
conversazioni
imitativi
momenti
libere
piccoli
gruppi
guidate
sonori
socializzazione
Piano di Studio Personalizzato
Il PSP (Piano di Studio Personalizzato), in quanto risulta dall’attuazione di ciascuna UdA (Unità
di Apprendimento) e dei progetti ad esse connessi, si sostanzia, per ciascuna classe di scuola primaria e per ciascuna sezione di scuola dell’infanzia, in un documento unitario che si compone:
-
dell’UdA annuale, che, stando alle opzioni operate dal Collegio dei docenti della scuola,
contiene un obiettivo formativo, le conoscenze degli OSA e i valori educativi;
-
delle UdA settimanali, specificazioni in situazione dell’UdA annuale, che sono comprensive:
- delle abilità degli OSA, ossia delle azioni che quotidianamente gli alunni hanno compiuto grazie all’azione degli insegnanti, che verificano e programmano settimanalmente gli
interventi;
- dei progetti programmati e attuati, che costituiscono parti integranti dell’UdA annuale;
- delle iniziative attuate, che integrano e arricchiscono la progettualità complessiva della
scuola;
-
delle verifiche e valutazioni settimanali, bimestrali, quadrimestrale e finale, quali emergono dalla scheda di valutazione e dal port-folio.
In tal modo, il PSP, in quanto curricolo attuato da ciascuna classe e non documento programmatico di partenza, risulterà, alla fine dell’anno scolastico, documentato in maniera articolata nel registro del docente tutor.
6.1
piano annuale delle attività
6.2 SP prospetto generale organizzazione e organico
6.2 SI prospetto generale organizzazione e organico
6.3 orario lezioni
6.4 funzioni strumentali al POF
6.5 organizzazione oraria
6.6 fondo dell'istituzione scolastica
6.7 formazione e aggiornamento
6.8 tabella di valutazione per accesso alla scuola dell’infanzia
6.9 padronanza concettuale
4.13 repertorio ORM
4.14 mediatori didattici
6.15 criteri di valutazione
6.17 scheda informativa degli insegnanti
6.18 scheda sintetica dell’autovalutazione d’istituto
6.1 Mappa del Piano annuale delle attività
20 ore
14 ore
10 ore
10 ore
10 ore
16 ore
S. P.
S. I.
S. P.
S. I.
S. P.
S. I.
Collegio dei docenti
Riunione CVSI
S. P.
4 ore
Assemblee
genitori
Programmazione
didattico-educativa
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ
S. I.
6 ore
Consigli d'intersezione
Consigli d'interclasse
Continuità
18 ore
Svolgimento scrutini
10 ore
Legenda:
S.P.: Scuola Primaria
S.I.: Scuola dell’Infanzia
16 ore
S. P.
S. I.
8 ore
8 ore
Compilazione atti relativi a valutazione
10 ore
A.S. 2013/2014
Cl
al
H-S
1A
Insegnanti e discipline
Arezzi 10: Ita 8- Mis1- AeI 1
Bennici 7: Tec1 Mat 6
Guarnaccia 7: Geo2- Sto2- CMS 1- Scie 2
Arezzi 10: Ita 8- Mis1- AeI 1
Guarnaccia 7: Tec1 Mat 6
Bennici 7: Geo2- Sto2- CMS 1- Scie 2
Chiarenza 18: Ita 8- Mat 5- Scie 2- CMS 1- Ae I 1- Tec 1
1B
2A
Mappa 6.2 SP: Prospetto generale dell’organizzazione e dell’organico
H
Inglese
IRC
Giudice
2 Gazzola
Giudice
2 Gazzola
Giudice 2
Samparisi 2
Giudice 2
Samparisi 2
Giudice 2
Gazzola 2
Llibiano2
Gazzola 2
Russotto 5: Sto 2- Geo 2- Mus 1
Di Stefano 18: Ita 8- Mat 5- Scie 2- CMS 1- Ae I 1- Tec 1
2B
2C
2D
3A
3B
H
H
H
H
3C
3D
4A
4B
4C
4D
HH
HH
HH
Russotto 5: Sto 3- Geo 2- Mus 1
Letizia Maria Teresa 9+9: Ita 8- Ae I 1
La Russa 5: Sto 2- Geo 2- Mus 1
Caccamo Serafina 9+9: Mat 5- Scie 2- CMS 1- Tec 1
La Russa 5: Sto 2- Geo 2- Mus 1
Calabrò 9: Ita 7 1Tec –Mus 1
Vinci 9: 5 Mat 1 CMSp 2 Scie 1 AeI
Cona 4: 2 Sto 2 Geo
Calabrò 9: Ita 8 1Tec
Vinci 9: 5 Mat 1 CMSp 2 Scie 1 AeI- Mus 1
Cona 4: 2 Sto 2 Geo
Giocolano 7: Ita 7
Nolasco M. Gabriella 9: Mat 5- Scie 2-Tec1- CMS 1
Cona 5: Sto 2-Geo 2- Mus1
Miceli: Tec1
Giocolano 7: Ita 7
Russotto 9: Mat 5- Scie 2-Tec1- CMS 1
Cona 5: Sto 2-Geo 2- Mus1
Miceli: AeI 1
Miceli 8+8: Ita 8- Tec 1
Nolasco Flavia Patrizia 9+9: AeI 1- Scie 2- CMS 1- Sto2Geo2-1Mus,
Lauretta 5+5: 5 Mat
Tallarita 15: Ita 7- Mat 5- Mus 1- Tec1- CMS 1
Lauretta 6: Sto 2- Geo 2- - Scie 2
Nolasco M Gabriella: AeI 1
Nolasco Giuseppa 18: Ita 7- Mat 5- Scie 2- CMS 1 -Geo 2- AeI
Giudice 3
Giudice 3
Samparisi 2
Samparisi 2
Giocolano3
Gazzola 2
Giocolano3
Gazzola 2
3 Giudice
3 Giudice
2 Samparisi
2 Samparisi
Tallarita 3
2 Samparisi
Llibiano3
Gazzola 2
5A
H
5B
5C
H
5D
H
5E
H
1
Lauretta2:Tec1- Mus 1
Nolasco Donatella2: Sto2
Pisano 18: Ita 7- AeI 1- Mat 5- Mus 1- tecn 1- -Scie2- CMS 1
Bennici 4: Sto 2- Geo 2
Di Bartolo 18: Ita 7- AeI 1- Mat 5- Mus 1- tecn 1- -Scie2CMS 1 Guarnaccia 4: Sto 2- Geografia2
Spadaro 18: Ita 7- AeI 1- Mat 5- Mus 1- tecn 1- -Scie2- CMS1
La spina 4: Sto 2- Geo 2
La Spina 18: Ita7-Tec1- Sto2- Geo2- Mus1- Scie2- CMS1AeI1
La Russa 5: Mat 5
Nolasco Donatella 17: Ita7-Tec1- Sto2- Geo2- Mus1- Scie2CMS1- AeI1
Nolasco Maria Gabriella 5: Mat 5
Llibiano3
Gazzola 2
Llibiano3
Llibiano3
Gazzola 2
Libiano 3
Gazzola 2
Nolasco Gab 3
Gazzola 2
Mappa 6.2 SP sostegno: Prospetto generale dell’organizzazione e organico
Mappa 6.2 SI: Prospetto generale dell’organizzazione e organico
Mappa 6.2 SP sostegno: Prospetto generale dell’organizzazione e organico
Insegnante
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Ascia Rita Carmela
Battaglia M. Carmela
Cassarino Rosa
Ferlenta Maria Rita
Ganci Crocifissa
Iacona Calogera
Passero Anna Rosa
Pizzardi Concetta
Mappa 6.2 SI: Organizzazione scolastica scuola dell’infanzia
PLESSO CAPPUCCINI
Raitano Concetta
Minardi Maria Luisa
Pane Antonella
Giudice Saveria
Provinzano Gabriella
Scozzaro Salvina
Comune a t.i.
Comune a t.i.
Sostegno a t.i.
Sostegno a t.i.
IRC a t.i.
Comune a t.i.
PLESSO FEACE
Di Caro Nicolina
Maddiona Rosa
Scimone Angela
Zuppardo Anna
Salvo Giuseppina
Comune a t.i.
Sostegno a t.i.
Comune a t.i.
Comune a t.i.
Comune a t.i.
PLESSO GIOBERTI
Carmisciano Rosangela
Falzone Maria Teresa
Maddiona Rosa
Nicastro Rosalia
Pollicino Francesca
Portelli Antonia
Trainito Carmelinda
Tranchina Lorenza
Vassallo Grazia
Comune a t.i.
Comune a t.i.
Sostegno a t.i.
Comune a t.i.
Comune a t.i.
Comune a t.i.
Comune a t.i.
Comune a t.i.
Comune a t.i.
PLESSO LOI
Cafà Rosa
Cancro Patrizia
Giannone Palmina
Comune a t.i.
Comune a t.i.
Comune a t.i.
Guzzardella Maria Grazia
Ogni Bene Laura
Saporito Mariangela
Scrodato Ornella
Turco Amelia Maria
Comune a t.i.
Comune a t.d.
Comune a t.i.
Comune a t.i.
Comune a t.i.
6.3 Mappa dell’orario delle lezioni
2° turno
11. 00
2° turno
16.00
1° turno
07. 55
1° turno
13.00
ingresso
uscita
Cappuccini
Loi
Gioberti
8.15-13.15
Feace
8.00-16.00
da lunedì
a venerdì
Fino ad attivazione mensa
turni
docenti
08,00-14,00
SCUOLA DELL’INFANZIA
Inizio 18.09.04
Sabato
Termine 09.06.04
08,30-12,30
ORARIO LEZIONI
Progetti Accoglienza
e Commiato
SCUOLA PRIMARIA
da lunedì a venerdì
Non sospensione delle lezioni, quindi proroga supplenze, ai sensi dell’art. 7
c. 3 del Regolamento
sostituzione nel primo
giorno di assenza dei
colleghi
08.00-13.25
ore contemporaneità
flessibilità
Cfr. CIIS del 29.11.04
Classe/modulo
ampliamento e arricchimento
della offerta formativa
situazioni particolari
supporto a laboratori e iniziative
Progetti
6.4 Mappa delle funzioni strumentali al POF
Ins.te Spadaro Anna Maria
Ins.te Di Caro
Gestione Piano Offerta Formativa
Ins.te Provinzano M. Gabriella
Ins.te Cancro
Rapporti con Enti ed Istituzioni Esterne alla scuola
Area 1
Area 2
FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
(art. 30 CCNL)
Area 3
Area 4
Interventi e Servizi per Studenti
Coordinamento progettualità alunni diversamente abili
Ins.ti Lauretta Antonio e La Spina Rosa
Ins.te Ferlenda Rita
Ins.te Pizzardi Concetta
6.7 Mappa dell’Organizzazione oraria
N° 3 sez.
Loi
N° 3 sez.
Feace
N° 3 sez.
Attività aggiuntive
funzionali all’insegnamento
Cappuccini
Gioberti
N° 5 sez.
Progetti
08.15-13.15
08.00-16.00
Attività aggiuntive
d’insegnamento
Scuola dell’Infanzia
Progetti
ORGANIZZAZIONE
ORARIA
Destinazione
contemporaneità
Progetti col Fondo d’istituto
Rientro pomeridiano
a partire da:
Scuola Primaria
- propria classe;
- lab. AeI;
- lab. Inf;
08.00/13.25
- lab-lab Inf..
Sostituzione
nel
primo
giorno
di
asenza degli
insegnanti
in interclasse
In:
classe
laboratori
situazioni
particolari
Attività aggiuntive
d’insegnamento
Progetti
Tutte le classi
Progetti
Attività aggiuntive
Funzionali all’insegnamento
6.8 Prospetto del Fondo della Istituzione scolastica
ENTRATE
Residui
competenze
USCITE GENERALI
1.
2.
3.
Collaboratori del DS
RLS (rappr. Lavoratori sicurezza)
DSGA
Totale
USCITE TOTALI
ENTRATE
USCITE
Uscite generali
Uscite personale ATA:
Uscite docenti scuola dell’infanzia
Uscite docenti scuola primaria
INSEGNANTI SCUOLA DELL’INFANZIA (media 5,5 ore a insegnante)
Attività
Flessibilità organizzativa e didattica
presidenza cons. d’intersezione
segreteria organi collegiali
Tutoring
3 RSPP
AAI Progetto Ambiente amico: il mare
AAI Progetto Il mio amico mare
AAI Progetto Io e il mio mondo
AAI Progetto L’acqua
AAFI Progetto: Natale
AAFI Progetto: Integrazione alunni con Laboratorio
creativo e mini olimpiadi
12. AAFI Referente progetti
13. AAFI per sostegno a progetti
Totale complessivo
Somma
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
INSEGNANTI SCUOLA ELEMENTARE (media 5 ore a insegnante)
uscite primaria:
EURO
Attività
Flessibilità organizzativa e didattica
Collaboratori del DS
Presidenza cons. d’interclasse
Segreteria organi collegiali
Tutoring
RSPP (resp. Serv. Prev. e Prot) Aldisio
RLS (rappr. Lavoratori sicurezza)
Progetti: Accoglienza, Il corpo e la mente, Natale, Alimentazione,
Progetti: Io e gli altri, Alla scoperta del nostro territorio, Natale
Progetti: Io e gli altri nel mondo, Alimentazione, Natale
Progetti: Io cresco con gli altri nel mondo, Alimentazione, Natale
Progetti: Io, lo spazio e le cose intorno a me, Giornalino
Progetti: Carnevale, Natale
Progetti: Integrazione alunni con Laboratorio creativo,
Mini olimpiadi
AAFI per 8 referenti di progetto
AAFI per iniziative e progetti vari
Totale complessivo
SOMMA
6.9 Mappa della formazione in servizio
Rete concettuale
Matrice cognitiva
Compito d’apprendimento
Conversazione clinica
Fasi di lavoro
Mappa concettuale
Valutazione processuale
Didattica per concetti (DxC)
tematica
FORMAZIONE
IN SERVIZIO
soggetti
UdA
PSP
insegnanti
Ricerca-azione
oggetti
processo
guida
ricercatori
Attuazione...
rimodulazione
sperimentatori
verifica
attuazione
verifica
rimodulazione
attuazione
Piano di lavoro
Lavori di gruppo
Analisi dei bisogni
aggiornamento
Insegnanti con amici critici
MAPPA LABORATORI MULTIMEDIALI
Organizzare un rapporto didattico
interattivo tra discenti e strumenti
informatici
Potenziare le capacità dei discenti
Interazione alunnocomputer
Linguaggio
digitale
Teoria multimediale
Qualità e varietà dei processi di
insegnamento-apprendimento
Interdisciplinarità
Finalità
Attività aggiuntiva opzionale
Funzioni
Informatica
LABORATORI
MULTIMEDIALI
Curare la manutenzione delle
tecnologie
Collaborare con i docenti di
Tecnologia e Informatica
Responsabile
Analizzare le programmazioni settimanali
modulari per proporre le risorse multimediali a supporto dell’azione didattica
Informare costantemente gli insegnanti sulle disponibilità di software
6.11 Tabella di valutazione
del punteggio spettante ai bambini che hanno presentato domanda d'iscrizione
per frequentare le scuole materne nei plessi del secondo circolo
CAUSALE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
Alunno già frequentante
Bambino portatore di handicap
Bambino che compie 5 anni entro il 31.12.2004
Bambini gemelli (ciascuno)
Figlio di dipendente del circolo (max 10%)
Bambino residente nel quartiere del plesso (1)
Bambino che compie 4 anni entro il 31.12.2004
Figlio di magistrati e/o militari trasferiti in corso
di anno
Bambino orfano, con genitori separati o divorziati, emigrati o impediti nell'esercizio della patria potestà
Bambino con padre disoccupato
Bambino con un fratello portatore di handicap
Madre gravida
Bambino con madre disoccupata
Bambino appartenente a famiglie indigenti
Per ogni fratello di età inferiore a 5 anni
Bambino con genitori che lavorano entrambi
Per ogni fratello minorenne di età superiore a 5
anni
PUNTEGGIO
GENITORE UFFICIO
Conferma
Punti 1000
Punti 500
Punti 300
Punti 200
Punti 500
Punti 10
Punti 10
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
Punti 6
SI NO
SI NO
Punti 6
Punti 5
Punti 5
Punti 4
Punti 4
Punti 3
Punti 2
Punti 1
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
Totale punti
(1) il quartiere di pertinenza del plesso “Gioberti” è quello originario di S.Giacomo-S.Ippolito compreso
nello stradario agli atti della scuola.
6.12 Mappa della padronanza concettuale
P
R
O
C
- denominare
- Assegnare un’etichetta
- enumerare
- esemplificare
- includere (insieme a)
- escludere (separato da)
- identificazione di attributi
specifici
- discriminazione di attributi
mancanti
gerarchizzazione
E
S
definizione
S
- Quali rapporti si danno tra
loro?
categorizzazione
I
- Come li possiamo ordinare in
relazione fra loro?
riconoscimento
D
O
M
A
N
D
E
- ordinare i livelli
- coordinare i livelli fra gli
attributi e i concetti
- Che cos'hanno in comune?
- Che cos'hanno di diverso?
- Insieme a che cosa lo metto?
- Da quale insieme lo escludo?
- Che cos'è?
- A quali oggetti corrisponde?
- A quali eventi corrisponde?
6.13 Mappa del repertorio ORM (E. Damiano)
A. RAGGRUPPAMENTO DEGLI ALUNNI
a. lavoro individuale
b. lavoro a due
c. lavoro in piccolo gruppo
d. lavoro in classe
e. lavoro in grandi gruppi
1. Libero;
2. Con assistenza dell’insegnante;
3. Programmato su materiale autocorrettivo o strutturato
1. Insegnante/alunno;
2. Alunno/alunno: alla pari;
3. L’alunno più capace aiuta il compagno in difficoltà
1. Interno alla stessa classe
2. Fra alunni di classi parallele
3. Fra alunni di classi non parallele
4. Omogeneo x livello di rendimento
6. Integrato con criteri sociometrici
6. Per attività libere
7. Con l’assistenza degli insegnanti
8. Per attività programmate
1. Alunno/alunni
2. Insegnante/alunni (a senso unico)
3. Insegnante/alunni (a senso multiplo)
6. due o più insegnanti compresenti
1. Due o più gruppi di classi parallele
2. Due o più classi parallele
3. Due o più gruppi di varie classi, parallele e non
6. Assemblee per decisioni comuni
6. Tutte le scolaresche del plesso al completo
6. scolaresche del plesso al completo, più i genitori
B. METODI
a. escursioni
b. esercitazioni
c. lezioni
d. conversazioni
1. Esplorative: x osservazione e verbalizzazione
2. Finalizzate: messa a fuoco di oggetto o fenomeno particolare
3. Strutturate: applicazione e controllo di concetti, relazioni e principi definiti in precedenza
1. Attività libere con materiali poco strutturati per realizzare prodotti creativi
2. Realizzazione di oggetti su materiale semilavorato o comunque preordinato
3. Ideazione, progettazione e costruzione di un oggetto con materiale scelto o adattato allo scopo
6. Manipolazione di materiali predisposti per scoprire somiglianze, differenze, regolarità e definire concetti
6. Esercizi di consolidamento e memorizzazione di abilità strumentali, schemi operativi, concetti e relazioni
6. Attività di applicazione a contenuti diversi di schemi operativi, concetti, relazioni conosciuti
7. Attività x classificare fenomeni diversi mediante l’individuazione di somiglianze e/o differenze
8. Attività ordinate all’approfondimento, all’estensione o al trasferimento di schemi operativi, concetti, relazioni
già conosciuti
Attività ordinate a inventare altre dimensioni mediante processi di liberazione e proiezione
10. Attività ordinate a riprodurre vissuti per verbalizzare le proprie esperienze
11. Attività di drammatizzazione ordinate a riprodurre vissuti per mettersi nei panni degli altri: role-play
12. Simulazione e giochi su canovacci predisposti, x orientare a capire relazioni di varie complessità
1. Commento dell’insegnante di cronache, racconti, brani letterari
2. Lettura guidata di brani proposti per problematizzare, integrare, approfondire le attività precedentemente svolte
3. Esposizione finalizzata alla presentazione metodica di un oggetto, di un fatto o di una attività
4. Esposizione x evidenziare regola, concetto, relazione, principio
6. Proiezione e commento di: illustrazioni, diapositive, film, lucidi, cartelloni
1. Conversazione occasionale, a senso multiplo su un episodio di attualità
2. Conversazione clinica x individuare conoscenze e concetti spontanei degli alunni su determinati contenuti e
problemi
3. Discussione x chiarire informazioni, illustrare aspetti di problemi o motivare a lavoro
4. Discussione riassuntiva x sistemazione esperienze e informazioni
6. Discussione orientata ad analizzare e comparare fatti e fenomeni mediante domande dell’insegnante o risposte
di alunni
6. Discussione sistematica x verbalizzare concetti, definire ipotesi, sintetizzare attività svolta
6.14 Mappa dei mediatori didattici
ATTIVI
ICONICI
ANALOGICI
SIMBOLICI
1. Esplorazioni per vedere
1. disegno spontaneo
1. drammatizzazione/role-play 1. discussione finalizzata a sinte2. Esplorazioni per presa di con- 2. materiale visivo pe documen- (soggetti)
tizzare/omologare informazioni
a
tatto
tare
raccolte
2. narrazione di insegnante
1. Esplorazione secondo piano 1. disegno preordinato secondo 1. giochi di simulazione (cano- 1. narrazione (ascolto, lettura,
d’osservazione
piano contenutistico/codice pre- vaccio)
scritti) + o - complessi
b 2. esercitazione per realizzare scelto
2. sintesi scritta
oggetti a partre da semilavorati, 2. analisi e interpretazione di
3. narrazione di alunno
montaggi, etc.
immagini selezionate
1. ricostruzione (mimo, conver- 1.
codificazione
grafico- 1. esecuzione di copioni (soggetti 1. definizione di concetti
sazione) di un’esperienza per figurativa di eventi + o – com- a canovaccio)
2. formulazione di giudizi
c
metterla a fuoco ed esaminarla
plessi (a partire da altri linguaggi verbali e non)
1. Esperimento (a fattori selezio- 1. schematizzazione di concetti, 1. analisi e discussione di un gio- 1. riflessione sul linguaggio, sulnati e alternati) per ideare, pro- mappe,
percorsi,
eventi co, finalizzate all’identificazione le pratiche discorsive, sulle prod
gettare, realizzare oggetti
…secondo connettivi grafici delle regole
cedure, finalizzate a individua(organizzatori percettivi)
zione di regole
1. Esplorazione per controllo di 1. schematizzazione a controllo 1. Simulazione finalizzata ad ap- 1. applicazione e controllo di redi conoscenze ed esperienze plicazione e controllo di cono- gole (metaconoscenze) apprese
e conoscenze predefinite
2. esercitazioni x applica- apprese in precedenza
scenze ed esperienze precedenti in precedenza
re/controllare
6.15 Mappa dei criteri di valutazione
Seconde e terze
biennale
Quarte e quinte
annuale
finale
VF nelle verifiche sta Valutazione Formativa: giudizio positivo per incoraggiare l’alunno a fare meglio.
VP nelle verifiche sta per Valutazione
Processuale: giudizio positivo rispetto
alle condizioni di partenza.
quadrimestrale
formativa
bimestrale
sommativa
tipologia
cadenze
valori
competenze
conoscenze
abilità
socializzazione
VALUTAZIONE
impegno
criteri
partecipazione
comportamento
giudizi
processi
apprendimenti
Apprendimenti
Comportamenti
motivazione
livelli
orientamento
1-5
6
7-8
9
con parecchi errori
Con 2-3 errori
con 1-2 errori gravi
e un errore veniale
con un solo errore
garve e 1-2 veniali
scarsa coerenza tra
competenze e comportamento
appena
prevalente,
quindi incerta e contraddittoria, coerenza
tra competenze e comportamento
prevalente coerenza
tra competenze e
comportamento
quasi dominante
coerenza tra competenze e comportamento
10
Senza errori.
Sui quaderni eccellente.
1 errore veniale: ottimo –
dominante coerenza tra
abilità e competenze acquisite e comportamento
6.17 Scheda informativa degli insegnanti
Alunni
n°
1
NS
S
Apprendimenti
B
D
O
NS
S
Comportamento
B
D
O
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Gela, ___/___/___.
L’insegnante
_______________________________
6.18.1 Scheda sintetica di autoanalisi d’istituto
6.18.1 nucleo di autoanalisi della scuola: componenti
Nominativi
Adriana Quattrocchi
Funzioni
Dirigente scolastico
Collaboratrice del DS – membro RSU – Insegnante primaria
Funzione strumentale - Insegnante primaria
Insegnante primaria
Funzione strumentale al POF - Insegnante primaria
Assistente amministrativo
6.18.2. esiti autoanalisi
6.18.2.1 punti di di forza
I punti di forza del POF sono costituiti da:
- ricerca.azione, che consente la continua riformulazione sulla scorta delle verifiche operate;
- innovazione continua, attraverso l’adeguamento alla riforma e alla relativa organizazione;
- armonia comunitaria, che consente alle diverse componenti di procedere fianco a fianco e non l’una contro
l’altra;
- stabilità dell’organico, che consente l’attuazione della continuità;
- laboratori multimediali.
6.18.2.2 punti di debolezza
I punti di debolezza sono costituiti da:
- risorse materiali non del tutto adeguate (locali contati, mancanza di scale di emergenza, etc.).
GELA I EX II CIRCOLO DIDATTICO REGOLAMENTO SCOLASTICO
PREMESSA
La scuola ha l'obbligo e la responsabilità di sorvegliare e di custodire gli alunni negli orari definiti per ogni Plesso della scuola Primaria e dell'infanzia e di riaffidarli, al termine delle attività scolastiche, ad un familiare o a
un suo delegato, che deve essere maggiorenne, per cui la custodia, il controllo, la vigilanza degli alunni è un
dovere primario di tutto il personale della scuola, rendendo, quindi, doverosa la predisposizione dell' organizzazione di tempi scolastici in modo da assicurare un ambiente privo di elementi che possano comportare pericolo di alcun genere (ex artt. 2047 - 2048 c.c. e ex artt. 2043 - 2055 c. c. ) ;
LE REGOLE COMUNI CONDIVISE
Il seguente documento, elaborato dagli insegnanti e concordato con i genitori e gli operatori scolastici, trova le
sue linee generali nel P.O.F. di Circolo pd psplicita alcuni aspetti sui quali si articolano le organizzazioni dei
plessi e le relazioni tra le parti coinvolte nella vita della scuola in un clima di accordo e di collaborazione.
Un serio impegno di studio ed una serena convivenza, pertanto, esigono un comportamento disciplinato, responsabile e rispettoso che si esprime nell'ordine, nelle buone maniere, nella cordialità e nella collaborazione da
parte di tutti.
Gli scolari, come titolari della "libertà di apprendimento", sono protagonisti primari del cammino formativo e
l'esperienza scolastica fornisce loro l'occasione per incontrare le regole.
Le regole assumono una connotazione positiva e formativa se sono poste in modo corretto in un contestopeducativo valido.
Per essere colta come valore, la "regola" deve possedere, pertanto, alcune caratteristiche:
• Scaturire da esigenze concrete e verificabili;
• Essere coerente con altre regole;
• Investire tutti, adulti e bambini;
• Essere costante nel tempo;
• Essere confermata dagli adulti significativi;
• Essere al di sopra dei singoli, delle opportunità; • Essere rispettata da tutti.
L' adulto così diventa il "garante delle regole" I quindi sia a scuola che in famiglia gli adulti presenti vengono
riconosciuti come figure di riferimento significati ve e contribuiscono alla formazione sociale del bambino.
Sono stati individuati, a tal proposito, alcuni momenti dell' esperienza scolastica in cui gli alunni di tutte le classi
si trovano a condividere tempi e spazi, nei quali I perClO, è necessario che si esprimano quei comportamenti
coerenti ed univoci identificabili con il nome di "regole" a cui affidare il senso ed il valore della vita comunitaria.
ART. 1
INGRESSO
1) Non è permesso sostare nell'edificio scolastico o nel cortile antistante al di fuori degli orari definiti per ogni
Plesso della scuola primaria e della scuola dell'infanzia
2) Non è consentito l'accesso all'edificio scolastico o al cortile antistante con animali domestici.
3) Gli alunni entrano nell' edificio scolastico, al suono della campanella, secondo gli orari definiti per ciascun
plesso, portati a conoscenza dei genitori all'inizio di ciascun anno scolastico e sono attesi nell'aula, 5 minuti
prima dell'orario d'ingresso, dal docente in servizio;
4) Gli alunni della scuola dell' infanzia entrano a scuola nella mezz' ora compresa tra le 08: 00 e le 08: 30 e il
personale docente deve trovarsi in aula 5 minuti prima;
5) La custodia degli alunni durante l'ingresso nella scuola è di competenza degli insegnanti e dei collaboratori
scolastici
6) 1 collaboratori scolastici vigilano in prossimità
dell'ingresso e nell'atrio della scuola.
7) La scuola non si assume responsabilità circa la vigilanza prima dell'ingresso degli alunni nell'edificio scolastico.
O) La vigilanza ùeyli alunni durante le attività didattiche spetta rigorosamente ai docenti in servizio, coadiuvati
dal collaboratore scolastico preposto al piano/zona che sorveglierà, oltre il corridoio e atrio di competenza,
anche i bagni in modo da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose.
9) Gli alunni che giungono a scuola in ritardo rispetto all'orario fissato sono ammessi in classe con decisione del
Dirigente Scolastico o di uno dei suoi collaboratori;
10) Nessun alunno può lasciare la scuola prima del termine
delle lezioni, tranne che su espressa richiesta scritta di uno dei genitori, che esonera la scuola da ogni responsabilità. Ove si renda necessaria l'uscita per problemi di salute o altro, il Dirigente scolastico dispone l'accompagnamento tramite un collaboratore scolastico di sua fiducia;
11) 1 genitori separati o divorziati, se non sono
affidatari, non possono chiedere, se non nei giorni in cui risultano affidatari, di far uscire i figli prima del termine delle lezioni
12) 1 collaboratori scolastici della port.i neria, in ogni caso, prima che i genitori entrino nell'istituto, faranno
pervenire, trami te il collega di reparto, il messaggio di essi agli insegnanti, i quali, valutata l'esigenza, ne
consentiranno (oppure no) l'ingresso a scuola. In caso di permesso accordato, i collaboratori scolastici avranno il compito di accompagnare fino in classe i genitori;
13)1 genitori consegneranno qualsiasi oggetto, che i propri figli avranno dimenticato a casa (sussidi didattici o
altro consentito), ai collaboratori scolastici della portineria, i quali, ricevute le generalità e la classe di appartenenza dei loro figli, provvederanno tramite il collaboratore scolastico assegnato a quel reparto;
14)1 genitori rappresentanti di classe e di sezione possono accedere ai locali della scuola nell'orario di lezione
esclusivamente per motivi attinenti alle loro funzioni, compatibilmente con le esigenze scolastiche;
15)Durante l'orario scolastico è vietato l'uso del cellulare ed è vietato tenerli accesi, in caso contrario l'insegnante può sequestrarlo per il tempo strettamente necessario, in ogni caso da restituire al termine delle lezioni;
16) Gli alunni sono tenuti ad essere presenti a scuola per lo svolgimento delle attivi tà istituzionali. Le assenze
devono essere registrate nell'apposito registro e devono indurre gli insegnanti a comprendere le ragioni
dell'assenza affinchè la frequenza non si riduca a presenza fisica, ma si costituisca come motivazione apprendi ti va e diritto all' educazione. Eventuali assenze periodiche e continuate devono essere segnalate in direzione per fare effettuare controlli volti alla prevenzione della dispersione scolastica;
17)Le assenze degli alunni, per qualsiasi motivo e di qualsiasi durata, debbono essere giustificate dai genitori
con una dichiarazione scritta sul diario o sul quaderno. Per le assenze causate da malattia superiori a 5 giorni,
è necessario un certificato medico, senza il quale l'insegnante, al fine di salvaguardare la salute della comunità scolastica, non può ammettere l'alunno t=l scuola;
18) Gli alunni minori devono essere accompagnati dai loro
docenti nei trasferimenti da un'aula all'altra; tali trasferimenti possono essere fatti anche con la collaborazione
del personale ausiliario. Gli spostamenti dall'aula alla palestra e ai laboratori dovranno essere effettuati in ordine e in silenzio, per non arrecare disturbo alle altre classi.
19) La vigilanza sui minori diversamente abili, se
particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno o dall'assistente ad personam assegnato dal Comune o dal docente della classe che, in caso di necessità, dovrà' essere coadiuvato da un collaboratore scolastico.
20) La vigilanza sugli alunni durante le attività pomeridiane
extracurricolari, previste nel POF, dovrà essere costantemente assicurata dai docenti che organizzano tali attività. Gli alunni accederanno ai locali della scuola 5 minuti prima dell'inizio dell'attività e aspetteranno il docente nell' atrio, sorvegliati dai collaboratori scolastici in servizio, per essere accompagnati dal docente in aula.
Per nessun motivo gli alunni dovranno rimanere nei locali scolastici privi di vigilanza
ART.2
USCITA
1) I cortili antistanti l plessi vengono aperti all'ingresso, consentendo la sosta dei genitori per il tempo strettamente necessario al ritiro degli alunni.
2) I genitori, in attesa dei propri figli, non devono assembrarsi davanti al cancello, per non ostacolare il
passaggio, ma disporsi in modo ordinato all'interno del cortile.
3) Al termine delle lezioni gli insegnanti accompagnano la classe ordinatamente in prossimità dell'uscita.
4) Un collaboratore vigila in prossimità del cancello in modo da prevenire e controllare eventuali situazioni che
possano mettere in pericolo l'incolumità degli alunni.
5) I collaboratori scolastici in servizio vigilano gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto comunale e
li accompagnano ordinatamente al mezzo.
6) I geni tori o i loro delegati sono tenuti ad essere puntuali all'usci ta, in modo che il ritiro del bambino avvenga
nella massima sicurezza e tranquillità.
7) Al termine delle lezioni, l'uscita degli alunni avviene per gradi e per piani, utilizzando le uscite stabilite dal
dirigente scolastico in un'apposita disposizione di servizio che è funzionale ad assicurare a tutti la massima
sicurezza;
8) All'uscita della scuola, la vigilanza sui minori di scuola primaria è assicurata con l'accompagnamento al portone principale e/o al cancello esterno della scuola, ove i genitori sono tenuti a farsi trovare;
9) All'uscita della scuola, la vigilanza sui minori di scuola dell' infanzia è assicurata con l'accompagnamento degli alunni alla porta dell' aula, ove ciascun geni tori è tenuto a farsi trovare entro la mezz'ora che precede l'orario d'uscita;
10) All'uscita da scuola, al termine delle lezioni o durante l'orario scolastico per validi motivi personali (presentati per iscritto), gli alunni minorir frequentanti la Scuola dell' Infanziil e Primaria dovranno essere riconsegnati ai genitori /affidatari o a persona da questi delegata.
11) In caso di ritardo, non o2tre i 5 minuti, fatto eccezionale e non abituale, di un genitore o suo delegato che
non sia presente per riaccogliere il proprio figlio all'uscita, il genitore nella possibilità di farlo, dovrà avvertire telefonicamente la scuola.
12) In assenza del genitore all'uscita, il docente di classe presente al termine delle lezioni affida l'alunno al collaboratore scolastico ed avvisa il coordinatore di plesso o l'ufficio di segreteria che provvede a contattare la
famiglia.
13) Il collaboratore scolastico, come previsto dal suo profilo professionale (E' addetto ai servizi generali della
scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente
antecedenti e successivi all' orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico) vigila l'alunno in attesa dell'arrivo del genitore o suo delegato.
14) Dopo il terzo ritardo del genitore il docente informa la Direzione al fine di contattare la famiglia dell'alunno
per
metterla al corrente che il protrarsi di tali ritardi, si segnaleranno, inevi tabilmente, alle autori tà competenti
(servizi sociali, polizia, carabinieri, tribunale dei minori, etc ... ) Presso la scuola dell' infanzia i ritardi vengono annotati sul registro di sezione con firma del docente e del genitore.
15) L'ufficio di segreteria della scuola, pertanto,
contestualmente all'iscrizione degli alunni per le prime classi, ma ad inizio anno per le al tre classi, provvede ad
acquisire tutti i nominativi e copia del documento di identità delle persone maggiorenni a cui si potrà affidare
l'alunno nel caso i genitori fossero impossibilitati al ritiro dello stesso.
16) La segreteria della scuola provvede a fornire all' insegnante e/o alla famiglia tutte le indicazioni e gli avvisi
necessari in tempo utile, qualora dovessero presentarsi cambiamenti delle consuete abitudini.
17) I famigliari degli alunni sono altresì invitati a fornire uno o più numeri telefonici di sicura reperibili tà, affinché sia possibile contattarli in caso di necessità.
18) Ad inizio d'anno sarà consegnato ai genitori un modulo, preparato dall'ufficio di segreteria, per dare l'autorizzazione o meno a partecipare a visi te culturali (visita d'istruzione o altro), a mostrare foto e riprese cinematografiche dei propri figli avvenute in orario e/o contesto scolastico (utilizzabili nel sito della scuola).
19) quando le condizioni di salute di un alunno dovessero risultare serie o non gestibili dall'istituzione scolastica, l'ufficio di segreteria si attiverà per chiamare l'ambulanza per un pronto ricovero all'ospedale. L'alunno, in
questa fase, sarà seguito ed assistito, fino all' ospedale, dall' insegnante che è presente in quel momento nella
classe e sarà sosti tui to da un altro insegnante in compresenza nell'istituto;
20) Durante le uscite di istruzione comunali o extra comunali, solo per i bambini "H" si ritiene opportuno, la
partecipazione di uno dei genitori col compito di dare un supporto agli insegnanti.
ART. 3
VIGILANZA E INTERVALLO
l) durante l'uso dei servizi igienici, i collaboratori
scolastici, in presenza degli insegnanti, sono tenuti a trovarsi nel corridoio all'interno del bagno per garantire, in
ogni momento e a tutti gli alunni, l'igiene dei locali, collaborando gli insegnanti ad individuare eventuali
alunni che si rendessero responsabili di atti incivili o disdicevoli
2) Durante le ore di lezione e l'intervallo, i collaboratori scolastici sono tenuti alla sorveglianza degli spazi loro
affidati (aule, corridoi, portineria, servizi igienici, laboratori, ecc .... ) . La permanenza nelle guardiole e l' assol vimento di altri compi ti, che vanno espletati a turno e per il tempo strettamente necessario, non esonera
dall' obbligo di vigilare nel proprio reparto. Il personale assente va sostituito anche nei compiti di sorveglianza.
3) I collaboratori scolastici, pertanto, durante l'intervallo svolgeranno il duplice compito di vigilare in prossimità
dei bagni e di effettuare una tempestiva pulizia laddove ve ne fosse bisogno, affinché venga garantito il diritto dei bambini ad avere bagni igienicamente sicuri come quelli della loro casa. Spetta al personale ausiliario
di turno, pertanto, collaborare con gli insegnanti nella vigilanza.
I collaboratori scolastici, inoltre, avranno cura di sorvegliare anche il bambino che ha manifestato la necessità di
esplet~re la propria funzione fisiologica prima o dopo l'intervallo
4) L'intervallo avrà luogo dalle ore 10,20 alle ore 10,4 ° per la scuola primaria e dalle 10,45 alle Il,30 per la
scuola dell'infanzia in quanto essa non ha la sola finalità di soddisfare i bisogni fisiologici (andare in bagno,
fare merenda ecc ... ), ma soprattutto quella di 'una rigenerazione fisica e psicologica e, pertanto, deve essere
considerata come un' attività intensissima e di grande investimento emotivo, per cui nella nostra scuola ha
tempi distesi, costituisce il tempo socializzante non strutturato ed è l'ambito dedicato alla cresci ta in autonomia che per l' insegnante diventa l'occasione ideale per osservare e, per quanto possibile, non intromettersi;
ART. 4
CAMBIO CLASSE
l) I collaboratori scolastici avranno cura di segnalare la fine di ogni ora di lezione che trascorre con lo squillo
della campanella.
2) Gli insegnanti che hanno cessato il proprio servizio nella classe, pertanto, al suono della campanella effettueranno l'operazione "cambio classe" immediatamente e il plU celermente possibile, supportati dai collaboratori
scolastici.
3) Tale supporto si concretizza, soprattutto, quando il cambio avviene fra insegnanti le cui classi sono distanti,
per cui si rende necessario, per espletare un servizio efficiente ed efficace, che i collaboratori scolastici siano
edotti dei cambi classe attraverso il possesso dell'orario scolastico.
4) In ogni caso, qualora gli insegnanti dovessero ritardare o dovessero essere assenti, i collaboratori scolastici, in
servizio al piano zona, sono tenuti a vigilare sugli alunni per il tempo strettamente necessario.
ART. 5
LA MENSA
l) I pasti e le bevande consumati in mensa saranno unicamente quelli distribuiti dal servizio comunale;
2) I docenti discuteranno con gli alunni l'imporLanza del cibo e
di una alimentazione sana ed equilibrata;
3) L'inizio della mensa è prevista per le ore ;
4) I docenti favoriranno l'assaggio delle pietanze;
5) Si educheranno gli alunni a richiedere una quantità di cibo proporzionata al gradimento e .alla necessità, al
fine di ridurre gli sprechi;
6) Nel caso di pietanze poco gradite si farà scegliere almeno una delle due portate con pane e frutta;
7) In caso di rifiuto totale e ripetuto del cibo i geni tori saranno contattati e si concorderanno opportune strategie
di intervento;
8) Non è consentito l'uso di vetro;
9) Gli alunni si muoveranno dai loro posti solo su autorizzazione dell'insegnante;
la) La scuola si attiva in modo da consentire agli alunni di non arrivare in mensa trafelati o agitati, lasciando loro
il tempo di riordinare le proprie cose e di rispettare le necessarie pratiche igieniche;
11) Le bevande utilizzate abitualmente sono quelle non gasate e preferibilmentR senza coloranti e additivi, di
ciò, però, si può non tenere conto solo in occasione di qualche festicciola in classe o nell'istituto;
12) Le diete sanitarie vanno richieste con certificato medico e autorizzate dal medico scolastico;
13) Le diete etico-religiose vanno richieste presso la segreteria della scuola.
ART. 6
IGIENE
1) In collettività l'igiene della persona assume notevole importanza. Il controllo dei capelli è fino ad oggi il miglior mezzo di prevenzione per la pediculosi ed andrebbe effettuato settimanalmente da parte dei familiari del
bambino.
2) Gli alunni ogni qual voI ta andranno in bagno dovranno assicurarsi di pulire le mani in modo adeguato ed efficace. È d'obbligo portare, pertanto, l'occorrente (tovaglioli imbevuti, normale sapone con custodia in plastica e tovaglia annessa per asciugare le mani, etc ..... ) necessario per effettuare tale operazione.
3) Al finp. di proteggere gli alunni da eventuali infezioni, sarà svolta da parte degli insegnanti opera di informazione, presso gli alunni e relative famiglie, volta a far acquisire comportamenti igienicamente corretti. Non
sarà permesso a nessuno, pertanto, mangiare con le mani sporche.
4) Ai servizi igienici si deve rimanere sol tanto per il tempo strettamente necessario
8. Carta dei servizi
CARTA DEI SERVIZI
(Consiglio di Circolo, delibera 20.12.2004 che modifica la delibera del 20.02.96 ex DPCM 07.06.95)
1. PRINCIPI FONDAMENTALI
La carta dei servizi del 1° Circolo didattico di Gela s’ispira agli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione italiana. I suoi
principi fondamentali sono: l’uguaglianza. l’imparzialità, la regolarità, l’accoglienza e l’integrazione.
Il servizio scolastico viene erogato senza alcuna discriminazione per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.
I soggetti del servizio scolastico:
- hanno pieno rispetto dei diritti e degli interessi degli alunni
- agiscono secondo criteri di obiettività ed equità;
- garantiscono la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni di conflitto
sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia;
- favoriscono, anche con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni, l’accoglienza dei genitori e degli
alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi
iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione di handicap.
2. OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con
interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica, quali:
- rilevazione quotidiana delle assenze:
- richiesta di certificazione medica per le assenze superiori a 5 giorni:
- intervento dell’ufficio in caso di assenze sospette;
- sollecitazione dell’intervento dei servizi sociali del comune di Gela:
- segnalazione all’autorità giudiziaria dei casi di frequenza saltuaria e di abbandono;
- collaborazione con le scuole medie.
L’iscrizione è aperta a tutti gli alunni. In caso di eccedenza del numero delle iscrizioni si darà la precedenza agli
alunni residenti nel quartiere.
3. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA, AGGIORNAMENTO
La scuola rende il personale, i genitori e gli alunni protagonisti dell’attuazione e responsabili della Carta stessa
attraverso una gestione partecipata nell’ambito degli organi collegiali e di eventuali comitati spontanei al fine di favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio e l’attuazione. unitamente alla
collaborazione degli enti locali, di attività extrascolastiehe.
La scuola si costituisce come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e
delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico. secondo quanto stabilito in sede di Regolamento
interno.
Al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, la scuola garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.
L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti. stando anche alla sottoscritta
Contrattazione integrativa della scuola, si informa a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità
nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica, dell’offerta formativa e
dell’aggiornamento del personale.
4. LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO
La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione
dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità,
nel rispetto delle Indicazioni e/o Regolamenti nazionali.
PARTE I
5. AREA DIDATTICA
La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il
concorso delle famiglie, delle istituzioni e della Società civile, in quanto responsabile della qualità delle attività
educative, s’impegna a:
- educare gli allievi alla convivenza civile:
- tener conto della domanda formativa degli alunni e delle loro famiglie attraverso la rilevazione dei bisogni
formativi e la verifica dell’offerta medesima
- garantire la continuità educativa e didattica interna e con i diversi ordini e gradi dell’istruzione,
- scegliere i libri di testo e le strumentazioni didattiche in base a criteri di validità culturale e di funzionalità
educativa, in rapporto agli obiettivi formativi e alle esigenze dell’utenza;
- evitare agli alunni nella stessa giornata un sovraccarico di libri e materiali didattici da trasportare;
- assegnare agli alunni i compiti da svolgere a casa in coerenza con la programmazione didattica e nel rispetto
di razionali tempi di studio, anche allo scopo di assicurare ai bambini, nelle ore extrascolastiche, il tempo da
dedicare al gioco o allo sport e all’apprendimento di lingue straniere;
- non ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti;
- elaborare, adottare e pubblicizzare il POF. che, in forma sintetica e ridotta, deve essere consegnata ai genitori
all’atto dell’iscrizione degli alunni alla scuola dell’infanzia e in prima classe della scuola Primaria.
La presente Carta dei servizi costituisce, all’interno del POF, l’aspetto della dichiarazione dei principi generali
di libertà e uguaglianza, partecipazione e collaborazione, efficienza ed efficacia, imparzialità e accoglienza,
integrazione e trasparenza, e si integra con il Regolamento interno del consiglio di circolo, anch’esso costitutivo del POF. rispetto ai problemi della vigilanza sugli alunni, del comportamento degli alunni, della regolamentazione di ritardi, uscite, assenze e giustificazioni, dell’uso di locali, laboratori e biblioteca, della conservazione delle strutture e delle dotazioni. delle modalità di comunicazione con i genitori e delle modalità dì
convocazione degli organi collegiali della scuola.
6. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il POF. redatto e approvato dal collegio dei docenti, viene adottato dal consiglio di circolo. La sua validità è
pluriennale. ma la sua adozione avviene entro i primi due mesi dall’inizio delle attività.
IL POF, allo scopo di programmare lo svolgimento delle attività connesse alle finalità istituzionali della scuola,
si costituisce delle seguenti parti:
6.1 la situazione iniziale, ove si delinea lo scenario iniziale della domanda educativa, del contesto, delle risorse, delle caratteristiche della scuola e degli insegnanti;
6.2 i valori educativi, che sono implicati ed esplicitati nello svolgimento delle attività didattiche e sostituiscono
quella che era la programmazione educativa;
6.3 le UdA, che sono le unità di apprendimento, ossia l’insieme di tutto ciò che è posto in essere per favorire
l’apprendimento degli alunni attraverso l’azione didattica degli insegnanti e sostituiscono quella che era la
programmazione didattica;
6.4 i progetti, che costituiscono il riferimento occasionale e programmato in cui inserire i processi educativi;
6.5 il PSP. che è la sintesi attuata, mai del tutto programmata e programmabile all’inizio, del piano di studio
personalizzato;
6.6 l’organizzazione e la gestione. che rappresentano l’impianto amministrativo e finanziario e definiscono anche i criteri e gli strumenti di valutazione degli alunni e quelli di autovalutazione della scuola;
6.7 il Regolamento interno del consiglio di circolo;
6.8 la presente Carta dei servizi.
7. CONTRATTO FORMATIVO
Il contratto formativo è la modalità preferita di coinvolgimento di tutti. docenti, da un lato, e alunni e genitori.
dall’altro, ai processi educativi e didattici.
Ne è un esempio la consegna della sintesi del POF alle famiglie all’atto dell’iscrizione degli alunni.
Ma, in senso più specifico, prevede che:
- l’alunno conosca obiettivi, percorso e strumenti del suo processo apprenditivo;
- l’insegnante espliciti la propria offerta formativa, i propri interventi e le strategie, gli strumenti di verifica, i
criteri di valutazione,
- il genitore conosca l’offerta formativa, esprima pareri e proposte e possa collaborare alle attività.
PARTE II
8. SERVIZI AMMINISTRATIVI
La scuola assicura i seguenti standard di qualità dei servizi amministrativi:
8.1 celerità delle procedure
Ogni pratica va presa in carico immediatamente, portata a termine prima della prevista munque non oltre 20
giorni dopo la presa in carico.
La consegna di documenti e moduli avviene a vista, tranne che gli utenti non necessitino di un aiuto specifico in
fase di compilazione dei dcoumenti.
8.2 Identificazione, trasparenza e informazione
La scuola è dotata di un albo generale e di un albo sindacale.
All’albo generale della scuola devono essere affissi in maniera permanente:
- la tabella dell’orario di lavoro
- l’organigramma degli organi collegiali
- l’organico del personale docente e A.T.A.
- il Regolamento interno d’istituto
Ogni delibera degli organi collegiali è affissa all’albo della scuola (fatti salvi i criteri relativi alla privacy) entro
3 giorni dalla sua approvazione e lì rimane esposta per almeno 5 giorni.
La visione di graduatorie e nomine, oltre che di atti amministrativi, è assicurata, compatibilmente con
l’organizzazione degli uffici, immediatamente.
Presso l’ingresso e presso gli Uffici i collaboratori scolastici, riconoscibili da un cartellino di identificazione
portato per tutto l’orario di lavoro, forniscono all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.
8.3 consegna di documenti
La consegna di documenti richiesti per iscritto è assicurata entro 10 giorni dalla consegna di una marca di ex lire 500 ogni due pagine da fotocopiare.
8.4 informatizzazione dei servizi di segreteria:
Gli uffici di segreteria sono informatizzati e pressoché tutte le pratiche sono trattate al computer.
8.5 tempi di attesa agli sportelli
Il ricevimento del pubblico avviene all’interno degli uffici di segreteria in orari prestabiliti e la disponibilità di
tutti gli operatori consente l’annullamento dei tempi di attesa agli sportelli, tranne nei casi di scadenze immediate.
8.6 flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico
L’orario di ricevimento del pubblico è rigido solo quando in ufficio ci sono scadenze precise, mentre è flessibile quasi sempre, di fatto consistente nel ricevimento continuo, quando gli impegni di lavoro lo consentono.
8.7 Standard specifici delle procedure
La procedura di iscrizione alle classi avviene in un massimo di 10 minuti dalla consegna delle domande.
Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della Segreteria al pubblico, entro il tempo
massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con votazioni e/o giudizi.
Gli attestati finali sono consegnati secondo un preciso calendario fissato dal dirigente scolastico. Eventuali ritardatari possono ritirare gli attestati finali a vista in segreteria.
I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati dai docenti secondo un preciso calendario fissato dal
dirigente scolastico, comunque entro 5 giorni dal termine delle operazioni di scrutinio.
Gli uffici di Segreteria garantiscono un orario di apertura al pubblico di mattina.
Il dirigente riceve il pubblico secondo un orario di apertura comunicato con appositi avvisi.
La scuola assicura all’utente la tempestività nella risposta al contatto telefonico. Il personale che risponde al telefono è tenuto ad attenersi alla seguente modalità:
plesso direzionale: “1° circolo didattico di Gela, buon giorno, sono NOME, QUALIFiCA (es: sono Ines, assistente amministrativa”. Se inoltra la telefonata ad altro operatore, è tenuto a dire. “Le passo il collega
NOME, oppure il dirigente NOME, oppure il DSGA NOME”.
plessi staccati: “plesso NOME, buon giorno, sono NOME. QUALIFICA (es: scuola dell’Infanzia del plesso
Gioberti. sono il collaboratore scolastico FRANCO)”.
8.8 privacy
La scuola ha individuato il responsabile della privacy ed è dotata del Documento sulla sicurezza, che contiene
tutti gli accorgimenti necessari ad assicurare la riservatezza dei dati personali e, soprattutto, dei dati sensibili.
8.9 sicurezza
La scuola è dotata di Piano di prevenzione e protezione e di Piano di evacuazione, In ciascun plesso opera un
responsabile per la sicurezza e la RSU ha nomina annualmente il RLS della scuola.
PARTE III
9. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
L’ambiente scolastico deve essere pulito. accogliente, sicuro,.
Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale.
Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi. La scuola presenta i seguenti
fattori di qualità sulle condizioni ambientali:
plesso Aldisio
- 13 aule didattiche adeguate con numero alunni inferiore a 25, dotate di cattedra, banchi. Lavagne, armadietti;
- n° 4 laboratori: due multimediali con 20 computer e server ciascuno, tavoli e sedie adeguate; 1 laboratorio
Arte e immagine con 2 tavoli e 20 posti: 1 laboratorio motorio;
- 1 salone per riunioni dotato di palco, 100 sedie, tavolo dì presidenza, televisore, proiettore, schermo di
proiezione. Il salone è utilizzabile per attività didattiche di storia e locale e per provare le recite:
- 1 sala firme per docenti con annesso fotocopiatore;
- 1 biblioteca:
- n° 4 locali dei servizi igienici, con indicazione dell’esistenza di servizi igienici per handicappati:
- non esistono barriere architettoniche per il piano rialzato, ma non vi sono ascensori e montacarichi per raggiungere il primo piano (le classi con alunni con problemi di deambulazione vengono allocate al piano rialzato)
- esistono spazi esterni non attrezzati:
plesso Cappuccini
- 5 aule didattiche adeguate con numero alunni inferiore a 25, dotate di cattedra, banchi, lavagne, armadietti:
- nessun laboratorio, ma esistono angoli attrezzati (trovandovisi all’interno, dispone di tutti i laboratori del
plesso Aldisio, del salone delle riunioni, della sala firme, della biblioteca e degli spazi esterni);
plesso Feace
- 3 aule didattiche adeguate con numero alunni inferiore a 25, dotate di cattedra, banchi, lavagne. armadietti:
- nessun laboratorio, ma esistono angoli attrezzati (trovandovisi all’interno, dispone di tutti i laboratori del plesso Aldisio, del salone delle riunioni, della sala firme, della biblioteca e degli spazi esterni):
plesso Pirandello
- …. aule didattiche adeguate con numero alunni inferiore a 25, dotate di cattedra, banchi, lavagne, armadietti:
- nessun laboratorio, ma esistono angoli attrezzati (trovandovisi nelle vicinanze, dispone di tutti i laboratori
del plesso Aldisio, del salone delle riunioni, della sala firme, della biblioteca e degli spazi esterni);
plesso Loi
- 5 aule didattiche adeguate con numero alunni inferiore a 25, dotate di cattedra, banchi, lavagne, armadietti;
- nessun laboratorio, se non spazi esterni.
plesso Gioberti
- 5 aule didattiche adeguate con numero alunni inferiore a 25, dotate di cattedra, banchi, lavagne, armadietti;
- nessun laboratorio, se non spazi esterni.
PARTE IV
10. PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalità. indirizzo e reperibilità del proponente.
I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati.
Il dirigente scolastico, dopo avere esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta,
con celerità e, comunque, non oltre 15 giorni. attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.
Qualora il reclamo non sia di competenza del dirigente scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il
corretto destinatario.
Annualmente, il dirigente scolastico informa il Consiglio sui reclami e sui provvedimenti adottati.
Allo scopo di valutare la qualità del servizio, il POF prevede un Questionario di autoanalisi d’istituto che
verte su aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, oltre che sulle sue risorse umane e materiali.
POF 2013-2014
0.
Mappa delle mappe
1.
situazione iniziale
2.
i valori educativi
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
contesto e risorse
agenzie educative e loro fruibilità
domanda e offerta educativa del territorio
i processi
caratteristiche della scuola
insegnanti, POF e questionari di e su insegnanti
i risultati
2.1 educazione alla convivenza civile
2.2 educazione alla cittadinanza
2.3 educazione ambientale
2.4 educazione alla affettività
2.5 diritto all'educazione
2.6 religione
2.7 educazione alla salute
2.8 continuità
2.9 educazione alla alimentazione
2.10 educazione stradale
2.11 integrazione alunni portatori di handicap
2.12 Sicurezza e privacy
3. Le UdA (Unità di Apprendimento)
3.1.1 SP
3.1.2 SP
3.1.3 SP
3.1.4 SP
3.1.5 SP
3.1.6 SI
UdA Io e il mondo OF: Io nel mondo
UdA Io e il mondo OF: Io e gli altri
UdA Io e il mondo OF: Io con gli altri nel mondo
UdA Io e il mondo OF: Noi e il territorio
UdA Io e il mondo OF: Noi cittadini del mondo
UdA C’era una volta
OF: tante fiabe per crescere…
4. i progetti
5.
I PP.SS.PP. (Piani di Studio Pesonalizzati)
6.
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
6.1 piano annuale delle attività
6.2 SP prospetto generale organizzazione e organico
6.2 SI prospetto generale organizzazione e organico
6.3 orario lezioni
6.4 funzioni strumentali al POF
6.5 organizzazione oraria
6.6 fondo dell'istituzione scolastica
6.7 formazione e aggiornamento
6.8 tabella di valutazione per accesso alla scuola dell’infanzia
6.9 padronanza concettuale
6.10 repertorio ORM
6.11 mediatori didattici
6.12 criteri di valutazione
6.13 Scheda informativa degli insegnanti
6.14
esiti dell’autoanalisi d’istituto
7.
Regolamento scolastico
8.
Carta dei servizi
Il POF 2012/13 è stato:
- elaborato dall’ Ins. Anna Spadaro e approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta
del 19.11.2013
- adottato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 16.11.2013.