REPUBBLICA ITALIANA-REGIONE SICILIANA DIREZIONE DIDATTICA STATALE “GELA I” Via Feace 136 Gela (CL) Tel. 0933.901134 fax 0933.908219 e- mail: [email protected] posta pec: [email protected] sito Web: www.primocircologela.izscuola.it C.F. 82002510855 Scuola primaria “A. Aldisio” e “Pirandello” Scuola dell’infanzia “Cappuccini” “Feace” “Loi” Dirigente Scolastico Prof.ssa Adriana Quattrocchi Scuola dell’infanzia “Gioberti” PRESENTAZIONE Il POF del 1° circolo didattico di Gela segue il criterio della mappazione, ossia dell'indicazione, dell'organizzazione e della concettualizzazione per mappe in ordine alla programmazione delle attività e delle inziative educative e didattiche.. Tale criterio, frutto della scelta della didattica per concetti, per la quale gli obiettivi, di per sé insopprimibili, vanno considerati nel quadro di una visione sistemica del percorso didattico, ove non sono comunque tiranti e guida per lo svolgimento delle attività, consente, ovviamente nel rispetto delle Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola primaria e delle Indicazioni nazionali per i piani personalizzati delle attività educative nelle scuole dell'infanzia, di disporre di un piano che è sempre visibile –osservabile e consultabile- nella sua globalità e “si fa mentre si fa”, ossia mostra potenzialità e limiti La filosofia che sta alla base della mappazione, quindi della didattica per concetti, consente, inoltre, di indicare col termine di “valori” i concetti portanti dei processi d’insegnamentoapprendimento, della relazione e della comunicazione educative, quali si configurano nell’espressione, contenute nelle Indicazioni, “Convivenza civile”. La mappazione consente, infine, di fornire agli insegnanti, ma anche agli alunni e alle loro famiglie, oltre che a tutti gli operatori della scuola, esaurienti quadri d’insieme delle UdA, quindi dei progetti, dei percorsi e degli aspetti organizzativi e finanziari del POF. Le mappe del POF, sintetizzate nella Mappa processuale delle mappe -delle quali, si forniscono alcune indicazioni relative alla riconsiderazione e specificazione di alcuni valori- sono relative, infatti, a: 1. situazione iniziale; 2. valori educativi; 3. UdA; 4. progetti; 5. PSP: 6. organizzazione e gestione; 7. Regolamento interno; 8. Carta dei servizi. La situazione iniziale (1) comprende sei mappe, che descrivono il contesto e le risorse interne ed esterne, le agenzie educative con cui la scuola si relaziona, la domanda formativa degli alunni e delle famiglie, le caratteristiche della scuola e l’organico. I valori educativi (2) comprendono dieci mappe, che sono comuni a Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria. La prima mappa è riassuntiva e comprende i valori fondamentali del POF. Si tratta della mappa della educazione alla convivenza civile (2.1), che, sostanziandosi di quelle che le Indicazioni chiamano educazioni e che nella prassi di questa scuola sono definiti valori, assume un carattere pervasivo ed ha il suo aspetto operativo nella mappa didattica della educazione alla cittadinanza. Le altre nove mappe sono relative ai seguenti valori: 2.2 educazione alla cittadinanza (ricomprende la legalità) 2.3 educazione ambientale 2.4 educazione alla affettività 2.5 diritto all'educazione (ricomprende il progetto Tutti al traguardo) 2.6 religione 2.7 educazione alla salute 2.8 continuità 2.9 educazione alimentare 2.10 educazione stradale. Le Unità di Apprendimento (3), riassunte nella mappa delle UdA (3.1), sono assimilabili alle tradizionali programmazioni educative e didattiche di circolo, di classe/sezione, d'interclasse/intersezione e di modulo. Le mappe delle UdA di scuola Primaria, distinte per interclasse (3.1.1 SP, 2, 3, 4, 5), sono cinque, una per ciascun interclasse. Le UdA di ciascun interclasse saranno sviluppate settimanalmente e costituiranno i PSP. Le mappe delle UdA di scuola dell’infanzia sono distinte per intersezione. Le UdA di ciascuna intersezione saranno sviluppate bimestralmente e costituiranno i PSP. I progetti (4) sono richiamati all’interno delle varie unità di apprendimento. I progetti che scandiscono le attività nei vari periodi dell’anno scolastico sono i seguenti: 4.4.1 Accoglienza* 4.4.2 S. Francesco 4.4.3 S. Martino 4.4.4 Natale 4.4.5 Carnevale 4.4.6 Good-bye I Piani di Studio Personalizzati (5), in quanto si costituiscono come il risultato dell’attuazione, delle UdA, sono solamente definiti e delineati. L’Organizzazione e la gestione (6) comprendono 14 tra mappe, schede e tabelle : 6.1 piano annuale delle attività 6.2 SP prospetto generale organizzazione e organico 6.2 SI prospetto generale organizzazione e organico 6.3 orario lezioni 6.4 funzioni strumentali al POF 6.5 organizzazione oraria 6.6 fondo dell'istituzione scolastica 6.7 formazione e aggiornamento 6.8 tabella di valutazione per accesso alla scuola dell’infanzia 6.9 padronanza concettuale 6.10 repertorio ORM 6.11 mediatori didattici 6.12 criteri di valutazione 6.13 Scheda informativa degli insegnanti 6.14 autoanalisi d’istituto. CURRICOLO VERTICALE il curricolo verticale, elaborato sulla base delle "Indicazioni per il curricolo" fornite dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, è costituito dai seguenti elementi: obiettivi formativi, competenze trasversali disciplinari, obiettivi di apprendimento. OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi formativi sono stati elaborati dal Collegio dei docenti per essere proposti ai singoli consigli di classe e gruppi di docenti della scuola primaria e della scuola dell'infanzia cui sono affidate classi e sezioni al fine di individuare gli obiettivi di carattere generale trasversali a tutte le discipline per ogni specifico gruppo di alunni. Gli obiettivi formativi svolgono la funzione di individuare le competenze trasversali a tutte le discipline e i criteri di valutazione del livello globale di maturazione relativo all'età degli alunni. Gli obiettivi formativi sono stati individuati per l'ultimo anno della scuola dell'infanzia, il primo anno della scuola primaria, il terzo anno della scuola primaria, il quinto anno della scuola primaria, il terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Per la classe terza della scuola secondaria di primo grado sono stati individuati anche i criteri di valutazione per l'esame finale del primo ciclo e i criteri di valutazione delle prove d'esame proposte dalla commissione. COMPETENZE DISCIPLINARI O PREDISCIPLINARI I traguardi delle competenze disciplinari o, per la scuola dell'infanzia, i traguardi relativi ai campi di esperienza (predisciplinari) sono stati definiti dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca; indicano le competenze disciplinari che gli alunni dovrebbero avere acquisito al termine del terzo anno della scuola dell'infanzia, del quinto anno della scuola primaria e del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Il Collegio dei docenti ha individuato i criteri di valutazione delle competenze acquisite. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Gli obiettivi di apprendimento sono stati definiti dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca per il terzo e il quinto anno della scuola primaria e per il terzo anno della scuola secondaria di primo grado (anni di riferimento); indicano le abilità e le conoscenze necessarie per raggiungere gli obiettivi formativi stabiliti dal Collegio dei docenti e i traguardi delle competenze individuati dal Ministero. Il Collegio dei docenti ha definito gli obiettivi di apprendimento per gli anni di corso intermedi rispetto agli anni di riferimento per i quali gli obiettivi di apprendimento sono stati definiti dal Ministero. Gli obiettivi di apprendimento elaborati dal Collegio dei docenti sono costituiti dall'indicazione delle abilità, dei nuclei fondanti, degli ambienti di apprendimento, dei criteri di valutazione relativi a ciascuna disciplina e a ciascun anno scolastico. I docenti individueranno anno per anno nelle loro programmazioni disciplinari, per ciascuna classe loro affidata, gli obiettivi di apprendimento e gli argomenti. NUCLEI FONDANTI (scuola primaria e scuola secondaria primo grado) I nuclei fondanti sono stati elaborati dal Collegio docenti e indicano i contenuti di carattere generale che dovranno essere affrontati da tutte le classi dell'Istituto al fine di garantire l'acquisizione del nucleo fondamentale ed essenziale di conoscenze, concetti e informazioni di ciascuna disciplina in relazione all'età degli alunni e alle fasi successive del percorso di insegnamento - apprendimento. Sulla base di tali indicazioni, i docenti sceglieranno gli argomenti da affrontare nell'ambito delle loro programmazioni annuali per disciplina. AMBIENTI DI APPRENDIMENTO Gli ambienti di apprendimento individuano gli spazi, i tempi, le relazioni tra docenti e allievi e tra allievi e allievi, i materiali, gli strumenti e le attività che verranno utilizzate nel processo di insegnamento - apprendimento relativo a ciascuna disciplina e a ciascun anno di corso. CRITERI DI VALUTAZIONE (scuola primaria e scuola secondaria primo grado) I criteri di valutazione individuano la tipologia delle prove che verranno proposte agli alunni per verificare il loro apprendimento e le modalità per valutare tali prove per ciascuna disciplina e per ciascun anno di corso. La valutazione periodica e finale terrà conto inoltre del potenziale di apprendimento di ciascun alunno in relazione alla situazione di partenza, dell'impegno, dell'interesse e della partecipazione alle attività didattico proposte Il POF, mentre tiene conto degli Indirizzi generali del Consiglio di circolo, dell’organico di docenti e ATA, del Programma Annuale, fra cui il Fondo dell’istituzione scolastica, dei risultati dell’autoanalisi d’istituto, della Contrattazione integrativa dell’istituzione scolastica, tutti documenti agli atti della scuola, si costituisce, infine, di alcuni documenti, che contribuiscono a definirne meglio le caratteristiche: - Regolamento interno - Carta dei servizi . 0. Mappa processuale delle mappe P R I M A R I A Attuazione e ridefinizione delle UdA 3. Unità di apprendimento Attuazione e ridefinizione delle UdA Attuazione e ridefinizione delle UdA Progetti 5. Definizione Piano di Studio Personalizzato 4 Progetti Progetti 2. valori Mappe valoriali 1.situazione iniziale S C U O L E I N F A N Z I A Organizzazione Organizzazione 6. Organizzazione Analisi dei bisogni RICERCA AZIONE Verifica intermedia formazione programmazione 3. unità di apprendimento Attuazione e ridefinizione delle UdA Attuazione e ridefinizione delle UdA Organizzazione formazione Attuazione e ridefinizione delle UdA 4. progetti LINEA TEMPO Definizione POF 1-15 SETTEMBRE Verifica e programmazione PRIMI NOVEMBRE 5. Definizione Piano di studio personalizzato Attuazione Progetti Attuazione Progetti ATTIVITÀ Verifica finale Verifica e programmazione FINE GENNAIO Verifica e programmazione FINE MARZO Verifica e programmazione PRIMI GIUGNO 1.1 contesto e risorse 1.2 agenzie educative e loro fruibilità 1.3 domanda e offerta educativa del territorio 1.4 i processi 1.5 caratteristiche della scuola 1.6 insegnanti, POF e questionari di e su insegnanti 1.7 i risultati POF 2013/2014: 1.1 Mappa contesto e risorse inquinamento agricoltura indotto petrolchimico mare industria Europa servizi pubblica amministrazione economia Italia Sicilia popolazione de-re-industrializzazione Gela società 80.000 abitanti GELA I EX II CIRCOLO DIDATTICO CONTESTO E RISORSE 309 alunni Scuole Infanzia accelerazione di sviluppo 380 alunni Scuola Primaria disoccupazione plessi scuola Primaria Aldisio Pirandello scuola Infanzia risorse umane famiglie Gioberti Feace medico agenzie educative 69 docenti dirigente scolastico Cappuccini 28 Infanzia 4 sostegno ATA n° 14 1 DSGA Loi 23 comuni centro territoriale 41 Primaria 24 comuni 2 L2 inglese 13 sostegno 4 Assistenti amministrativi n° 9 collaboratori scolastici 1 religione 2 religione 10 LSU 1.1 Scheda per l’analisi del Contesto e delle risorse 1.1.1 contesto socio-economico 1 Aspetti di città, quartiere e famiglie 1 densità demografica quartiere 2 reddito medio famiglie 3 tenore di vita famiglie 4 servizi socio-sanitari nel quartiere 5 tasso di criminalità nella città 6 sviluppo produttivo della città 7 tasso d’occupazione dei genitori 8 tasso di disoccupazione fra i genitori 9 fruibilità trasporti nella città 10 livello scolarizzazione delle famiglie 11 dispersione scolastica nella scuola 12 immigrazione extra UE 13 tossicodipendenza e alcolismo in città 14 emigrazione 15 Tasso di attività dei genitori 16 Tasso attività maschile 17 Tasso attività femminile Basso Medio X X X X X X --X Alto X X X X X X X --- X --- X X X X X X X 1.2 Mappa delle agenzie educative e della loro fruibilità 1.2 agenzie educative: fruibilità e collaborazione quali sono 1.2.1 formali 1.2.2 informali 1.2.3 beni culturali e ambientali fruibile fruibile a fruibile ma da tutti pagamento distante Scout Parrocchia Cappuccini Parrocchia S. Giacomo Parrocchia S. Antonio Scuole di danza Scuole di calcio Si Si Si Si Quartiere S. Giacomo Quartiere S. Ippolito Quartiere Cappuccini Si Si Si Granaio Palazzo ducale Biblioteca comunale Museo archeologico Lungomare Museo etnografico Gela 2° Centro storico e vicoli Villa comunale Chiese del centro storico Castelluccio Spiazzali Parco della Rimembranza Mura Timoleontee Chiesetta S. Biagio Torre di Manfria Lago Biviere Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si collaborazione Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si 1.3 domanda e offerta educativa del territorio 1.3.1 livello di soddisfazione dell’offerta culturale e formativa del territorio Buono sufficiente insufficiente X Molto scarso 1.3.2 valutazione del livello socio economico del territorio Buono sufficiente insufficiente X Molto scarso 1.3.3 valutazione del servizio MENSA fornito alla scuola: buono sufficiente insufficiente X Molto scarso Eventuali osservazioni del Nucleo di autoanalisi: ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 1.3.4 SP Percentuale di madri e di padri in possesso di: TITOLO DI STUDIO Madri Laurea Diploma di scuola media superiore Qualifica Professionale Licenza di scuola media inferiore Licenza elementare Privi di titolo di studio TOTALE 100,0 1.3.4 SI Percentuale di madri e di padri in possesso di: TITOLO DI STUDIO Madri Laurea Diploma di scuola media superiore Qualifica Professionale Licenza di scuola media inferiore Licenza elementare Privi di titolo di studio TOTALE 100,0 Padri 100,0 Padri 100,0 1.3.5 SP motivazione e spinta allo studio in famiglia 1SP e SI i miei genitori leggono con regolarità quotidiani, riviste e libri 2SP e SI i miei genitori seguono i radio-tele-giornali 3SP e SI con i miei genitori sono stato al museo, al cinema 4SP e SI i miei genitori vanno a teatro 5SP e SI i miei genitori frequentano associazioni culturali, sportive, politiche % 1.3.6 la composizione media del nucleo familiare è di n° _____ componenti Eventuali osservazioni del Nucleo di autoanalisi: _________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 1.3.7. domanda formativa dei genitori (segnare ogni voce con una croce: 1 no; 2 sì, poco; 3 sì, abbastanza; 4 sì, molto) 1 2 3 4 1.3.7 domanda formativa dei genitori 1.3.7.1 mio figlio va a scuola 1 Perché solo finendo la scuola può trovare un lavoro ben pagato 2 Perché gli deve piacere imparare cose nuove 3 Perché la scuola lo aiuterà a prepararsi nel lavoro che farà 4 Perché è bello dire le sue idee agli altri 5 Non lo sappiamo. Ci sembra che perda tempo 6 Perché gli piace diventare bravo nello studio 7 Per dimostrare a se stesso che può continuare gli studi 8 Per avere un lavoro più importante da grande 9 Perché è bello quando scopre cose nuove che non conosceva 10 Perché se studia potrà fare un lavoro che gli piace 11 Perché gli piace leggere libri interessanti 12 Gli piace, ma non sappiamo se avrà voglia di continuare 13 Perché ci piace (e gli piace) quando ottiene bei voti. 14 Perché andare bene a scuola lo fa sentire importante 15 Perché da grande deve avere una vita più sicura 16 Perché è bello sapere più cose nelle discipline che gli piacciono. 17 Perché potrà scegliere meglio il suo lavoro. 18 Perché è bello immaginare che sarà protagonista di alcuni libri. 19 Non sappiamo perché; non ci interessa 20 Perché è bello affrontare attività scolastiche difficili 21 Per dimostrare a se stesso che è intelligente 22 Per guadagnare di più da grande 23 Perché può imparare molte cose che gli interessano 24 Perché più anni va a scuola meglio può imparare un lavoro 25 Per le emozioni che prova quando legge storie interessanti 26 Non lo sappiamo; non capiamo cosa sta facendo a scuola 27 Perché è bello riuscire bene a scuola 28 Perché vogliamo dimostrargli che può riuscire negli studi 1.3.7.2 Questionario Alunni Cognome e nome __________________________________________ classe ___ sez. ___ 1.3.7.1 autopercezione degli alunni 1.3.7.2.1 Io penso di essere un alunno/a (metti una croce nella riga sotto 3 termini) attento, Diligente, un pò distratto, Impegnato, Contestatore, Chiacchierone, studioso, Ordinato, Puntuale, _____ _______ __________ _______ _________ _________ _______ _______ _________ ambizioso, ansioso, Preciso, Insicuro, Isolato, Socievole, Taciturno, interessato, partecipe, curioso, timido, _____ ______ _____ _____ _____ _______ ______ _______ ______ _____ ______ giocherellone, annoiato ___________ _______ 1.3.7.2.2 Vado a scuola perché (segna massimo su 3 termini) mi piace, mi ci mandano _______ _______ mi diverto, _______ trovo tanti amici, ______________ imparo cose nuove, ______________ devo, _______ senza un titolo di studio non si fa niente, credo che sia importante studiare, nella mia famiglia tutti studiano _______________________________ ___________________________ ____________________________ 1.3.7.2.3 Da grande, grazie alla scuola, voglio fare il/la ____________________________________ 1.3.7.2.4 Vado più volentieri a scuola quando ___________________________________________ __________________________________________________________________________________ 1.3.7.2.5 Vado malvolentieri a scuola quando____________________________________________ __________________________________________________________________________________ 1.3.7.2.6 Quando c’è una verifica o una interrogazione mi sento (segna 1 termine) Male, Impaurito, _____ _______ Voglio confrontarmi, _____________ Ansioso, Mi diverto, ________ _______ _ Pronto a rispondere _____________ Bene, Temo i rimproveri, ______ _________________ mi aspetto complimenti, _______________ 1.3.7.7 curriculum scolastico: Mai respinto____ - Respinto una volta_______ - Respinto due volte_________- 1.3.7.3 interessi, attività e prospettive 1.3.7.3.1 indipendentemente dagli studi, ho intenzione di coltivare i seguenti interessi culturali e ricreativi ______________________________________________________________________ 1.3.7.3.2 nel tempo libero mi piacerebbe praticare le seguenti attività (puoi segnarne più di una) Musica pittura teatro sport associazionismo collezionismo Modellismo artigianato Lettura politica 1.3.7.4 autopercezione di motivazioni, attitudini interessi (alunni di QUINTA) legenda: 1: Quasi mai, per niente; 2: qualche volta, poco; 3: molto spesso, molto; 4: sempre, moltissimo 1 2 3 4 1.3.7.4.1 mi descrivo come alunno 1 In classe sono un po’ distratto 2 Sono un alunno impegnato e sto attento in classe 3 Sono interessato, curioso, spesso alzo la mano 4 Sono diligente e studioso, non dimentico mai libri e quaderni 5 La scuola mi annoia 6 Mi piace discutere, a volte mi sento un po’ contestatore. 7 A volte chiacchiero con il compagno. 8 Sono piuttosto timido, parlo poco. 9 Mi sento insicuro e ansioso. 1.3.7.4.2 vado a scuola perché 1 Sono obbligato per legge 2 Penso che a scuola s’imparino cose nuove e interessanti 3 perché ci trovo tanti amici 4 mi ci mandano 5 fa stare insieme i ragazzi 6 si sta bene e mi piace andarci 7 le maestre sono brave e affettuose 8 studiare è importante anzitutto per se stessi, per la propria istruzione 9 il titolo di studio serve 10 mi diverto 11 Anche se non sempre andarci mi piace, so che ci si deve andare 1.3.7.4.3 attraverso la scuola voglio 1 imparare cose sempre nuove, raggiungere un’istruzione completa 2 conquistare un titolo di studio, un diploma, magari una laurea a pieni voti 3 realizzare il mio sogno 4 trovare un lavoro 5 che i miei genitori siano contenti di me 6 essere un bravo studente, studiare per imparare ed essere soddisfatto di me 7 raggiungere alti livelli e avere successo nel lavoro 8 trovare un lavoro che sia utile agli altri 9 poter usare le lingue straniere per viaggiare 10 farmi nuovi amici 11 avere la stima degli altri 1.3.7.4.4 per riuscire a scuola 1 Studio, ripetendo a voce alta 2 Prendo appunti in classe 3 Mi basta stare attento 4 mi faccio aiutare dai più bravi 5 Mi impegno costantemente, con determinazione 6 Se non sono capace da solo, chiedo aiuto 7 Faccio i compiti assegnati ed eseguo le consegne 8 Cerco di capire e di assecondare ciò che vuole l’insegnante 9 Presto attenzione in classe, intervengo spesso 10 Guardo cosa fanno i più bravi 11 Ho un mio metodo di studio 1.3.7.4.5 mi piace andare a scuola quando 1 ci sono discipline e ambiti preferiti o giornate “leggere” 2 posso stare con i miei amici 3 facciamo attività diverse 4 non ci sono verifiche e interrogazioni 5 ci sono verifiche e interrogazioni per misurarmi 6 sempre 7 posso imparare cose nuove 8 si va in gita o in uscite 9 c’è l’insegnante che mi sta simpatica 10 so di essere preparato 1.3.7.4.6 non mi piace andare a scuola quando 1 ci sono verifiche 2 ho sonno 3 le materie sono impegnative o troppo concentrate nella mattinata 4 le materie sono noiose 5 ho la giornata storta o sto male 6 Se l’insegnante è antipatico o “cattivo” 7 ho litigato con un compagno 8 ho fatto male i compiti per casa 9 dimentico a casa il materiale 10 rischio di prendere un brutto voto, di fare brutta figura 11 i compagni mi prendono in giro 12 ho preso un brutto voto o ho fatto brutta figura 13 non ho ottenuto i risultati sperati 1.3.7.4.7 quando a scuola ci sono verifiche o interrogazioni, mi sento 1 Insicuro, anche se ho studiato. Temo di sbagliare o dimenticare ciò che so 2 Sono molto agitato, teso 3 Sono ansioso, emozionato 4 Ho paura, angoscia, mi sento quasi male 5 Sicuro se ho studiato e sono preparato 6 Ho paura prima ma durante la verifica mi passa 7 Sono più preoccupato in caso di interrogazione 8 Mi sento sempre preparato e tranquillo 9 Sono preoccupato solo del risultato che otterrò 10 A volte ho mal di pancia, tremo… 11 non vedo l’ora di essere interrogato 1.3.8 Risorse finanziarie Avanzo di amministrazione finanziamenti da enti territoriali finanziamenti dallo Stato finanziamenti dalla Regione TOTALE FINANZIAMENTI alunni 847 Finanziamento medio per alunno 1.4 I PROCESSI 1.4.1 elaborazione e pubblicizzazione del POF e della programmazione il POF: • è stato elaborato per la prima volta all’entrata in vigore dell’autonomia; • comprende: o l’analisi iniziale del contesto e delle risorse; o i criteri di valutazione, o le UdA, o i criteri di costituzione dei PP.SS.PP; • viene consegnato ai genitori, in forma sintetica, all’atto dell’iscrizione dei figli alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria; • prevede progetti per tutti gli alunni, distinti per interclasse e per intersezione; • viene verificato in itinere secondo il criterio della ricerca-azione, per cui la verifica costituisce occasione per una riprogrammazione processuale; • prevede un aggiornamento concepito anch’esso come ricerca-azione, quindi come ricercaformazione-azione, ossia come verifica e guida per il processo attuativo. 1.4.2 Contratto formativo All’inizio dell’anno scolastico viene presentato ed esplicitato il percorso formativo ai genitori da ciascun insegnante, per cui si può dire che esiste un contratto formativo esplicito tra la scuola e i genitori degli alunni. I compiti della scuola e della famiglia sono ben definiti, anche se l’unica modalità di verifica del contratto è costituita dai previsti incontri mensili di due ore tra docenti e genitori, allorché avviene un vero e proprio processo di co-evoluzione attraverso cui si verifica e si riprogramma il POF. Non è prevista l’annotazione della percentuale di genitori partecipanti agli incontri, ma si riconosce che la considerazione di tale percentuale è importante ai fini del contratto formativo. In verità, bisogna riconoscere che non sono poche le famiglie che delegano quasi del tutto alla scuola la funzione educativa. Per i genitori che non partecipano agli incontri non sono previsti interventi o forme particolari di convocazione. 1.4.3 SP organizzazione delle classi numero degli alunni numero delle classi numero medio di alunni per classe 19 1.4.4 SP organizzazione didattica e tempo scuola 1.4.4.1 Per la definizione del quadro orario delle attività didattiche, si è tenuto conto: delle preferenze degli insegnanti di equilibrati carichi cognitivi degli alunni di evitare i “buchi” e valorizzare la contemporaneità della possibilità di operare sostituzioni di eventuali minoranze religiose dell’accesso alla palestra o a laboratori di criteri formalizzati o di una prassi consolidata 1.4.4.2 Per la individuazione dei giorni liberi e dei turni settimanali: delle preferenze degli insegnanti di equilibrati carichi di lavoro degli alunni di equilibrati carichi di lavoro degli insegnanti 1.4.4.3 Per il passaggio da una classe all’altra, gli insegnanti: si attengono alla rigidità dell’orario si consentono tempi distesi e flessibili concordati dispongono di flessibilità, ma si attengono all’orario 1.4.4.4 la diversificazione delle strategie d’insegnamento: è sistematica e dipende da obiettivi, attività, soggetti non esiste, in quanto si pratica la lezione frontale esiste, ma si predilige la lezione frontale esiste e le attività (individuali/di gruppo) sono pianificate dipende dalla contemporaneità utilizzata nel modulo 1.4.4.5 le ore di compresenza degli insegnanti: sono eque sono distribuite per disporre in ogni ora di sostituti sono finalizzate a progetti di recupero e a sostituzioni non sono funzionali ai progetti di recupero sono funzionali alle sostituzioni sono concentrate nella prima parte della giornata si possono cambiare in itinere per evitare che alcuni insegnanti siano più impegnati di altri in supplenze 1.4.4.6 la programmazione settimanale di modulo si svolge: nei giorni martedì 1.4.4.7 l’orario normale previsto: è 08,00-13,25 per 5 giorni viene attuato dopo 7-10 gg dall’inizio dell’a.s. per l’accoglienza 1.4.4.8 Durante le attività didattiche: nessun estraneo può accedere alle classi i collaboratori scolastici sono a sostegno degli insegnanti gli alunni sono portati in bagno in gruppo la ricreazione è un momento educativo 1.4.5 uso libri di testo, materiale bibliografico, strutture e materiali didattici I libri di testo sono consultati a casa e nei consigli d’interclasse, sono pre-scelti nei consigli d’interclasse, sono adottati in collegio dei docenti. La biblioteca degli alunni è aggiornata su proposte di acquisto di insegnanti, non è utilizzata frequentemente. La biblioteca comunale non è vicina alla scuola ed è poco accessibile. Gli alunni sono motivati alla lettura in maniera generica e con progetti specifici; è previsto un uso sistematico di dizionari, guide, cataloghi. Gli acquisti dei sussidi didattici sono decisi da uno staff in base alle attività da svolgere ed ai progetti da attuare. Gli acquisti dei sussidi didattici sono decisi collegialmente. Gli insegnanti dispongono dell’elenco di materiali e sussidi della scuola. La scuola ha il salone delle recite, ha l’aula multimediale, ha il laboratorio scientifico, ha l’aula degli audiovisivi. Un insegnante per modulo sa usare tutti gli audiovisivi; c’è l’esigenza di formare all’uso degli audiovisivi. 1.4.6 ricerca-azione la ricerca-azione: • serve a: • sperimentare situazioni innovative, • riprogrammare tenendo conto delle verifiche • rendere funzionale al POF l’aggiornamento • considerare il POF un processo da guidare • è rimasta finora un fatto interno • si è avvalsa di qualche amico-critico • è il “tagliando” periodico del POF • fa sentire tutti sotto esame • coincide con l’autoanalisi d’istituto, che se ne costituisce, in maniera specifica, come un suo momento • assicura un approccio scientifico “umanistico” al POF. 1.4.7 apertura al territorio Il raccordo col territorio è operato dal DS sulla scorta dei principi del POF. L’esame delle proposte provenienti dal territorio è operato dal collegio dei docenti e dal consiglio di circolo. L’accettazione dipende dalla coerenza delle proposte con il POF. Ove tali proposte giungano in data successiva all’approvazione del POF, il DS ne esamina la coerenza con il POF e, ove abbia dei dubbi, le valuta con i collaboratori e con un consulto informale dei presidenti dei consigli d’interclasse e delle funzioni strumentali al POF. Il rapporto di collaborazione tra la scuola, da un lato, e il comune, l’ASL, le altre scuole e le parrocchie, è continuo e sistematico. Il rapporto di collaborazione tra scuola e le varie associazioni è subordinato all’accertamento della coerenza delle iniziativa proposte con il POF. La scuola collabora con i vigili urbani per l’educazione stradale, offre locali agli scout per gratuite attività a propri alunni e offre i propri locali a scuole sportive per più economiche attività a propri alunni. 1.4.7.1 la scuola consente l’uso di spazi e locali scolastici al territorio per n° ore ____ mensili 1.4.8 continuità didattica docenti di scuola primaria presenti anche nel precedente anno scolastico ____ docenti di scuola dell’infanzia presenti anche nel precedente anno scolastico ____ permanenza dell’attuale DS nella scuola: anni n° giorni medi di assenza del personale docente di scuola primaria: ____ (tot. gg assenza/n° docenti) giorni medi di assenza del personale docente di scuola dell’infanzia: ____ (tot. gg assenza/n° docenti) giorni medi di assenza del personale non docente: ____ (tot. gg assenza/n° docenti) giorni medi di assenza degli alunni di scuola primaria: ____ giorni medi di assenza degli alunni di scuola dell’infanzia: ____ 1.4.9 Uso degli spazi e dei servizi scolastici Le aule scolastiche si presentano quasi sempre pulite, ordinate e arredate in modo gradevole. Anche la direzione didattica e la segreteria. I corridoi si presentano puliti, ordinati e arredati in modo gradevole. L’aula è organizzata dal gruppo docente in modo funzionale alle attività. L’uso del salone è affidato alle insegnanti che lo utilizzano per prove o visione di videocassette. L’uso del laboratorio motorio dipende dall’organizzazione oraria. La sorveglianza degli alunni e i criteri per sicurezza sono affidati al Regolamenti interno e ai SPP. 1.4.10 regolarità del percorso scolastico alunni ripetenti % ___ (in I % ___; in II % ____; in III % ____; in IV % ____; in V % ____ ) Alunni promossi % ____ (in I % ____; in II % ____; in III % ____; in IV % ____; in V % ____) Abbandoni in V: % ____ 1.4.11 valutazione degli alunni I docenti riflettono sull’efficacia delle azioni didattiche alla luce del profitto e si avvalgono della conversazione clinica, con cui –unitamente a test, prove oggettive, accertamenti diagnostici- sono accertati i prerequisiti. La valutazione tiene conto del risultato finale alla luce del processo apprenditivo. L’accertamento del profitto scolastico è continuo e sistematico ed è effettuato con interrogazioni sistematiche, con quotidiani elaborati scritti. La correzione dei compiti lasciati per casa avviene sistematicamente in classe e l’esito della valutazione non viene riportata su griglie, ma riportata sui quaderni degli alunni e, quando è significativa, sul registro e sul port-folio. La valutazione sistematica è analitica per attività, è formativa e processuale, è sommativa e di risultato 1.4.12 clima scolastico Numero riunioni annuali dei Consigli d’interclasse/intersezione Numero riunioni annuali del Collegio dei Docenti congiunti Numero riunioni annuali del Collegio dei Docenti di SP Numero riunioni annuali del Collegio dei Docenti di SI genitori votanti nelle elezioni per il consiglio di circolo 25% genitori votanti nelle elezioni per il consiglio d’interclasse 35% genitori votanti nelle elezioni per il consiglio d’intersezione 35% genitori partecipanti agli incontri mensili con gli insegnanti: meno della metà docenti che hanno espresso reclami scritti al dirigente scolastico: nessuno non docenti che hanno espresso reclami scritti al dirigente scolastico: nessuno genitori che hanno espresso reclami scritti al dirigente scolastico; nessuno docenti supplenti che hanno espresso reclami scritti al dirigente scolastico: nessuno 1.4.13 – I Processi: QUESTIONARIO PER INSEGNANTI su Organizzazione e coordinamento educativo della scuola 1.4.13.1 l’informazione dall’ufficio di direzione e segreteria le informazioni sono fornite la diffusione delle informazioni è adeguata alla soluzione dei problemi i docenti hanno sufficienti informazioni sul lavoro dei colleghi gli organi collegiali hanno informazioni sul lavoro svolto da altri organismi 1.4.13.2 le decisioni le decisioni vengono prese sulla base d’informazioni idonee il tempo per prendere decisioni è adeguato alla soluzione dei problemi gli ambiti di competenza e le responsabilità di chi decide sono definiti nei diversi gruppi docenti le decisioni vengono prese senza troppi conflitti nelle riunioni dei docenti vengono prese decisioni chiare le decisioni prese sono sostenute da adeguate maggioranze regole e accordi sono fatti rispettare gli insegnanti decidono autonomamente per le attività delle loro classi il personale non docente è coinvolto nella politica della scuola i genitori sono coinvolti nei processi decisionali di loro competenza i collaboratori del DS vengono coinvolti nell’organizzazione i collaboratori DS vengono coinvolti nelle decisioni di politica scolastica le occasioni per esprimere pareri e opinioni sono valorizzate l’innovazione non è ritardata dalla lentezza del processo decisionale gli insegnanti possono consigliare il DS in talune decisioni gli insegnanti ritengono che per il DS contano più dell’ufficio gli insegnanti ritengono di essere coinvolti pienamente nelle decisioni 1.4.13.3.1 insegnanti e gruppi di lavoro gli insegnanti sono incoraggiati a lavorare in gruppo la distribuzione dei compiti è definita chiaramente fra gli insegnanti nella suddivisione dei compiti si valorizzano le competenze di ciascuno sono promosse iniziative per migliorare la qualità dell’educazione in caso di situazioni negative, si attuano azioni di compensazione i gruppi discutono i cambiamenti auspicabili e prepongono miglioramenti gli insegnanti sono soddisfatti del rapporto che hanno con il DS gli insegnanti ricevono sostegno e consigli da parte del DS gli insegnanti ricevono riscontri e apprezzamento da parte del DS è motivata e sostenuta l’introduzione di nuovi metodi di lavoro 1.4.13.3.2 gli alunni gli insegnanti registrano puntualmente il progresso degli alunni sono previste apposite riunioni per discutere i progressi degli alunni quando si discute dei progressi degli alunni partecipa anche il DS La verifica su rendimento serve a modificare programmazione e metodi La verifica su rendimento serve per riprogettare i percorsi didattici si presta molta attenzione al raggiungimento degli obiettivi formativi Il DS segue le problematiche degli alunni, specie dei più difficili per gli alunni difficili sono adottate iniziative sistematiche di supporto si programmano interventi per gli alunni più deboli 1.4.13.3.3 le famiglie e l’extrascuola La scuola discute valori e obiettivi formativi con le famiglie La scuola prevede incontri per comunicare rendimento alunni a famiglie La scuola attiva i processi d’informazione all’esterno sulle proprie attività La scuola favorisce forme di collaborazione esterne per specifici progetti 1 2 3 4 1.4.13.3.4 il tempo gli insegnanti programmano con attenzione l’uso del tempo di lezione il tempo della gestione prevale a scapito di quello della didattica i tempi stabiliti per i vari compiti vengono rispettati in modo adeguato la scuola fornisce un aiuto organizzativo per evitare perdite di tempo gli insegnanti non creano situazioni di spreco di tempo 1.4.13.3.5 le risorse la scuola dispone di risorse adeguate l’accesso alle risorse è agevole la modalità di assegnazione delle risorse è trasparente il DS intraprende iniziative per ottenere risorse alla scuola 1.4.13.3.6 la formazione e l’aggiornamento la formazione e l’aggiornamento dei docenti sono considerati molto importanti Esiste una politica efficace volta a favorire l’aggiornamento Si organizzano all’interno della scuola frequenti attività di aggiornamento L’aggiornamento degli insegnanti si realizza in funzione di un’analisi dei bisogni Gli insegnanti trovano le attività di aggiornamento efficaci La scuola facilita la partecipazione a corsi esterni 1.4.13.4.1 il dirigente scolastico: visibilità e accessibilità il dirigente ha visione chiara di come la scuola deve essere gestita il dirigente esercita un coordinamento chiaro e non contraddittorio il dirigente assume ruolo di guida il dirigente utilizza spazi di discrezionalità in modo soddisfacente il dirigente mette il personale a suo agio quando comunica con lui il dirigente promuove l’immagine della scuola nei rapporti con l’esterno 1.4.13.4.2 il dirigente scolastico: caratteristiche della direzione il dirigente, per conoscere i problemi, utilizza anche le visite nelle classi il dirigente pensa che il coinvolgimento dei docenti favorisca l’efficacia il dirigente non sottovaluta i suoi compiti educativi rispetto agli altri il dirigente promuove l’innovazione della scuola 1.4.13.5 i dieci enunciati più importanti per l’efficacia della scuola 1° in ordine di importanza enunciato n° 2° in ordine di importanza enunciato n° 3° in ordine di importanza enunciato n° 4° in ordine di importanza enunciato n° 5° in ordine di importanza enunciato n° 6° in ordine di importanza enunciato n° 7° in ordine di importanza enunciato n° 8° in ordine di importanza enunciato n° 9° in ordine di importanza enunciato n° 10° in ordine di importanza enunciato n° 1.4.13.6 altri rilevanti aspetti di processo rilevanti lamentele sul dirigente scolastico espresse a lui stesso da docenti rilevanti lamentele sul dirigente scolastico espresse ad altri rilevanti lamentele sugli insegnanti espresse al dirigente scolastico irrilevanti lamentele sugli insegnanti espresse al dirigente scolastico lamentele sulla funzionalità dell’orario scolastico lamentele sull’organizzazione scolastica lamentele sui rientri pomeridiani segnalazioni al dirigente scolastico su problemi di competenza altrui segnalazioni al dirigente scolastico su problemi di sua competenza 1.4.13. 1.4.13. 1.4.13. 1.4.13. 1.4.13. 1.4.13. 1.4.13. 1.4.13. 1.4.13. 1.4.13. SI NO Mappa 1.5 caratteristiche della scuola 1.5.1 Risorse strutturali Indicatori Aldisio Gioberti 1.5.1.1 Metri quadri per alunno (rap- 4.003mq/534 443mq/115 porto tra somma mq coperti e alunni) 7,49 3.8 1.5.1.2 Mq di laboratorio motorio disponibili per alunno Loiu 152/60 2,5 0,00 Si veda Aldisio Si veda Aldisio 0,00 6/23 17% 1/5 0,2 1/6 0,16 0,00 0,00 660/51 13 - Si veda Aldisio Si veda Aldisio - 2210/835 2,6 Si veda Aldisio Si veda Aldisio Si veda Aldisio Si veda Aldisio Rapporto tra laboratori (escluse aule) e il numero delle classi (2 mult; 1 bibl; 1 sal; 2 vetrate) 1.5.1.4 Rapporto fra alunni e computer utilizzabili dagli alunni blioteca degli alunni per alunno Cappucc Si veda Aldisio 352/660 0,5 1.5.1.3 1.5.1.5 Numero dei volumi della bi- Feace 1073/126 8,5 Indicatori 1.5.1.1 Metri quadri per alunno (rapporto tra somma mq coperti e numero alunni 1.5.1.2 Metri quadri di palestra disponibili per alunno 1.5.1.3 Rapporto tra laboratori (escluse aule) e il numero delle classi 1.5.1.4 Rapporto fra alunni e computer utilizzabili dagli alunni 1.5.1.5 Numero dei volumi della biblioteca degli alunni per alunno tutti i plessi 5.671mq/835= 6.8 352mq/835= 0,4 8 laboratori/42 classi= 0,2 847 alunni/51 computer= 16 2210volumi/835= 2,6 1.5.2.1 SP alunni, classi e n° alunni H (al 18.11.13) I II III IV V Alunni Classi Alunni EH Alunni CH Alunni DH Totali T 380 1.5.2.1 SI alunni, classi e n° alunni H A (al 29.11.13) FEACE Età inferiore a 4 anni Di cui minorati EH CH DH Età compresa di cui minorati EH CH DH Età superiore Età compresa di cui minorati Tra 4 e 5 EH CH DH Età superiore Tra 4 e 5 anni a 5 anni di cui minorati EH CH DH Sezioni di cui minorati EH CH DH Sezioni di cui minorati EH CH DH Sezioni Att. Prec Normale Ridotto CAPPUCCINI Età inferiore a 4 anni di cui minorati EH CH DH a 5 anni Att. Prec anni Normale Ridotto GIOBERTI Età inferiore a 4 anni Di cui minorati EH CH DH Età compresa di cui minorati Tra 4 e 5 EH CH DH anni Normale 1 Età superiore a 5 anni Att. Prec Ridotto LOI Età inferiore a 4 anni Normale Ridotto 20 Di cui minorati EH CH DH Età compresa di cui minorati Tra 4 e 5 EH CH DH anni 40 Età superiore a 5 anni di cui minorati EH CH DH Sezioni Att. 1 3 Prec 3 1.5.2.2 gli alunni E (Primaria) ed A (scuola dell’infanzia) a.s. 2012/2013 1.5.2.2.1 SP Numero alunni iscritti in complesso negli ultimi tre anni Anni scolastici Valori assoluti 1.5.2.2.1 SI Numero alunni iscritti in complesso negli ultimi tre anni Anni scolastici Valori assoluti Frequentanti In lista d’attesa 1.5.2.2.2 SP Numero alunni iscritti in prima Primaria negli ultimi tre anni Anni scolastici Valori assoluti 1.5.2.2.3 SP Percentuale di alunni di scuola Primaria che hanno frequentato la scuola dell’infanzia Numero alunni delNumero alunni delle classi prime che hanno frepercentuale le classi prime quentato la scuola dell’infanzia 100% 1.5.2.2.4 SP Numero alunni portatori di handicap: 1.5.2.2.5 SP percentuale di alunni portatori di handicap: 5% Numero totale alunni numero alunni portatori handicap 380 22 percentuale 5% 1.5.2.2.6 SI Numero alunni portatori di handicap: 3 1.5.2.2.7 SI percentuale di alunni portatori di handicap: 5% Numero totale alunni numero alunni portatori handicap 308 3 percentuale 0,75% 1.5.2.2.8 SP e SI Numero alunni portatori di handicap 1.5.2.2.9 SP e SI percentuale di alunni portatori di handicap sul totale del circolo Numero totale alunni numero alunni portatori handicap percentuale 688 25 3% 1.5.2.2.10 SP e SI Percentuale di alunni che non sono di lingua madre italiana* Numero totale Numero alunni che non sono di lingua madre percentuale alunni italiana 100% * Gli alunni figli di immigrati extraeuropei non presentano rilevanti problemi di lingua in quanto parlano quella italiana. 1.5.2.2.11 SP e SI Percentuale di alunni che non sono di lingua madre italiana Numero totale Numero alunni che non sono di lingua madre Valore peralunni italiana centuale - 1.6 insegnanti e POF 1.6.1 SP L’organico di fatto degli insegnanti di scuola primaria Tipo posto Descrizione assegnato AF FL IL SL TL CH DH EH N° posti chiesto OD prec N° posti OD att OD prec Organico funzionale Lingua francese Lingua inglese Lingua spagnola Lingua tedesca Sostegno minorati della Vista Sostegno minorati dell’Udito Sostegno minorati Psicofisici IRC 1.6.1 SI L’ organico delle insegnanti di scuola dell’infanzia Tipo posto Descrizione OD calcol AF CH DH EH Organico funzionale Sostegno minorati della Vista Sostegno minorati dell’Udito Sostegno minorati Psicofisici IRC 1.6.2 Insegnanti e POF (Questionario conoscitivo anonimo) Data ________ 1.6.2 Se utilizzi la programmazione modulare per concetti 1.6.2.1 la MC (mappa concettuale) la prepari a casa 1.6.2.2 la MC (mappa concettuale) la improvvisi in classe 1.6.2.3 le domande-stimolo della CC (conversazione clinica) le prepari a casa 1.6.2.4 le domande-stimolo della CC le formuli in situazione 1.6.2.5 ritieni di essere migliorata nella conduzione della CC 1.6.2.6 la mc (matrice cognitiva) è frutto della CC 1.6.2.7 la mc risulta da altre forme di osservazione 1.6.2.8 il CA (compito di apprendimento) risulta da un contratto formativo 1.6.2.9 il CA (compito di apprendimento) lo stabilisci tu 1.6.2.10 nelle FdL (Fasi di Lavoro) dell’azione didattica rispetti la sequenza azione, immagine, analogia, astrazione 1.6.2.11 a tuo giudizio, “perdi” o “dedichi” più tempo in/a: 1. attività di manipolazione e manuali degli alunni 2. attività rappresentative degli alunni 3. attività di simulazione degli alunni 4. conversazioni degli alunni fra loro e con te 5. tue attività di lezione verbale 1.6.2.12 a tuo giudizio, “perdi” o “dedichi” più tempo in/a: 1. esperienze di senso comune (per far fare ciò che si sa fare) 2. esperienze critiche (per correggere gli errori concettuali) 3. attività scientifiche (per insegnare concetti sistematici) 1.6.2.13.4 consideri il tuo modo di valutare: 1. accertativo 2. Formativo 3. Sommativo 1.6.2.14.1 nella valutazione della padronanza concettuale, dai più importanza a: 1. Riconoscimento 2. Categorizzazione 3. Definizione 4. Gerarchizzazione 1.6.2.15 se non utilizzi la programmazione modulare per concetti: 1.6.2.15.1 adotti la programmazione per obiettivi 1.6.2.15.2 adotti la programmazione per situazioni 1.6.2.15.3 adotti la programmazione per progetti 1.6.2.15.4 adotti la programmazione a sfondo integratore 1.6.2.15.5 adotti la programmazione _____________________________________________ 1.6.2.16 Ritieni che i risultati delle classi del tuo modulo nel tuo ambito siano: 1. insoddisfacenti 2. sufficienti 3. soddisfacenti 4. ottimali 1.6.2.17 In percentuale, quanti alunni ritieni abbiano raggiunto gli obiettivi didattici fissati? SI NO SI NO % ___ 1.6.2.18 hai fatto uso del salone multimediale quale supporto didattico? 1.6.2.18.1 ritieni l’uso del salone poco soddisfacente 1.6.2.18.2 ritieni l’uso del salone fallimentare 1.6.2.18.3 ritieni l’uso del salone utile al conseguimento degli obiettivi e a suscitare interesse 1.6.2.19 per gli alunni che non hanno raggiunto gli obiettivi, ritieni che la causa maggiore sia 1. la mancanza di un metodo di studio negli alunni 2. la mancanza di requisiti e abilità 3. una serie di scelte metodologiche e/o contenutistiche sbagliate 4. una mancata interazione sul piano relazionale 5. il mancato supporto della famiglia 1.6.2.20 per motivare gli alunni preferisci 1. semplicemente chiamarli e richiamarli 2. sottolineare l’importanza dello studio e della scuola 3. richiamarli al rispetto delle regole 4. cambiare contenuti ed approccio emotivo 5. farli divertire e poi dirottarli sull’argomento scelto 1.6.2.21 in quanti alunni ritieni di essere riuscita a far emergere motivazioni assenti? 1.6.2.22 il tuo rapporto con gli alunni lo definiresti 1. Formale (di estraneità) 2. informale, basato sul reciproco rispetto (fraterno) 3. aperto al dialogo (materno) 4. autorevole, ma non autoritario (paterno/materno) 5. autoritario, ma non autorevole (paterno) 1.6.2.23 nel corso dell'azione didattica fai anche ricorso ad esperienze della tua vita personale? 1. no, mai 2. sì, raramente 3. sì, abitualmente 1.6.2.24 ti capita di raccogliere confidenze particolari da parte degli alunni? 1.6.2.25 quando negozi il “contratto formativo” con gli alunni 1. lo rispetti fino in fondo 2. Lo rispetti in parte 3. non riesci a rispettarlo mai 4. non lo elabori affatto 1.6.2.26 quando spieghi un argomento 1. utilizzi un linguaggio appropriato alla disciplina 2. ti adegui al vocabolario degli alunni, rinunciando ai tecnicismi 3. fai ricorso ad esemplificazioni concrete, vicine al vissuto degli alunni 4. ritieni irrinunciabile il linguaggio specifico: peggio per chi non lo comprende 1.6.2.27 La tua metodologia didattica prevede anche il supporto di altre discipline per chiarire talune argomentazioni: 1. sì, qualche volta 2. Sì, abitualmente 3. No, mai 1.6.2.28 Quante verifiche ritieni sufficienti a fornire una valutazione abbastanza precisa? 1.6.2.29 di solito, esprimi una valutazione in presenza di: 1. un intervento illuminante durante la lezione 2. una interrogazione approfondita su più parti del programma svolto 3. una serie di verifiche nel tempo N° _____ 4. osservazione sistematica 1.6.2.30 Comunichi subito il risultato delle verifiche agli alunni? 1.6.2.31 nell’esprimere il risultato della verifica: 1. giustifichi la valutazione con un giudizio articolato 2. non aggiungi alcuna spiegazione alla valutazione 3. sei disposto a rivedere il giudizio ed a cambiare la valutazione 1.6.2.32 ritieni che il tuo metro di giudizio sia 1. severo, ma obiettivo 2. comprensivo anche di elementi formativi 3. disponibile a dare fiducia 4. di larga mano 1.6.2.33 quando operi le verifiche preferisci 1. interrogare pochi alunni alla volta 2. ricavare il giudizio da una discussione del gruppo-classe 3. desumere il giudizio da tutte le attività, senza momenti formali 1.6.2.34 del “tempo pieno” e delle attività svolte in aggiunta a quelle curricolari pensi che 1. servono ad allontanare i bambini da TV e strada 2. servono ad incrementare il patrimonio di conoscenze e competenze 3. impediscono alle famiglie di educare i figli come vogliono 4. non servono: i bambini di pomeriggio sono stanchi e demotivati 5. non servono perché le scuole non dispongono di laboratori idonei 6. sono utili a migliorare le capacità manuali dei bambini 7. non servono: gli insegnanti hanno al riguardo scarse competenze 1.6.2.35 ritieni utili e produttivi i rientri pomeridiani che sono effettuati nella tua scuola? 1.6.2.36 la tua scuola dispone di strumenti tecnologici fruibili? 1.6.2.37 definiresti il tuo dirigente scolastico 1. disattento, impreparato, inadeguato 2. attento, preparato, adeguato, efficiente, efficace 3. attento alla fase iniziale della programmazione e dell’organizzazione 4. non attento agli esiti intermedi e finali dei processi attivati 5. attento a tutte le fasi dei processi attivati 6. stimolatore di percorsi innovativi, dinamico 7. attento solo ad avere le carte a posto e al rispetto delle norme formali 8. attento al clima sociale positivo, sorridente, sereno, paciere, 9. autoritario, fiscale, formale, inflessibile, 10. democratico, accondiscendente, ascoltatore, 11. democratico, autorevole, partecipativo, decisionista, aperto, 12. attento più all’ufficio e agli insegnanti che ai problemi dei bambini 13. attento più ai problemi dei bambini che all’ufficio e agli insegnanti 1.6.3 insegnanti E e atteggiamenti (Questionario conoscitivo anonimo) Legenda: in forte disaccordo 1, in disaccordo 2, d’accordo 3, molto d’accordo 4 1 1.6.3.1. Il mio impegno scolastico non esaurisce i miei interessi culturali 1.6.3.2 la scuola fornisce prevalentemente strumenti di comprensione della realtà 1.6.3.3 la scuola impartisce prevalentemente le conoscenze dei vari ambiti disciplinari 1.6.3.4 alcuni aspetti della professione docente non possono essere formati perché 1 rappresentano doti naturali del docente 2. sono frutto dell'esperienza di insegnamento 3. esprimono la concezione che il docente ha della scuola 1.6.3.5 i docenti preferiscono mostrarsi ai propri alunni 1 come studiosi competenti delle proprie discipline 2 come una guida per l'interpretazione della realtà 1.6.3.6 i docenti soffrono di crisi di identità perché 1 non è chiaro il ruolo che la società affida alla scuola 2 non si sentono socialmente ed economicamente valutati adeguatamente 3 non si sentono gratificati dall'apprendimento degli studenti 4 sono impreparati rispetto all'evoluzione delle conoscenze e della didattica 1.6.3.7 l'unica cosa che fa funzionare la scuola è l'impegno personale dei docenti 1.6.3.8 il docente si sente motivato 3 dal confronto con gli alunni 2 dal confronto con i colleghi 3 dagli incentivi economici 4 dalle gratificazioni del DS 5 dalle gratificazioni dei genitori 1.6.3.9 le condizioni organizzative e relazionali in cui si opera 1 condizionano fortemente l'azione del docente 2 sono sostanzialmente ininfluenti 1.6.3.10 l'opinione pubblica attribuisce la crisi della scuola 1 alla scarsa preparazione disciplinare dei docenti 2 alla scarsa preparazione pedagogica dei docenti 3 alla carente motivazione al lavoro dei docenti 4 a inidonee organizzazione finanziaria e suddivisione di compiti dei docenti 1.6.3.11 il confronto con i colleghi dello stesso ambito disciplinare è condizionato 1 dal grado diverso di preparazione 2 dalla diversità degli obiettivi che pongono al loro insegnamento 3 dal timore di apparire poco preparati 4 dallo sfoggio di competenze che manifesta qualcuno 1.6.3.12 all'interno del consiglio d’interclasse non c'è comunicazione 1 perché le riunioni sono una formalità 2 nessuno è in grado di accettare la discussione 1.6.3.13 Non tutte le stesse discipline hanno la stessa importanza 1.6.3.14 i docenti temono maggiormente la valutazione dei colleghi 1 sul piano delle competenze disciplinari 2 sul piano metodologico didattico 3 sul piano delle dinamiche relazionali 1.6.3.15 i docenti valutano la preparazione dei loro colleghi 1 dalla preparazione dei loro alunni 2 da quello che ne dicono studenti e genitori 3 dall’idea che si formano durante le riunioni 1.6.3.16 ritengo giusto che le proposte di non ammissione siano decise collegialmente dal consiglio d’interclasse 1.6.3.16.1 In sede di proposta di non ammissione alla classe successiva 1 è meglio parlare poco e votare al più presto 2 3 4 2 è opportuno cercare il confronto con i colleghi 3 si dovrebbe accogliere senza riserve la proposta 4 si dovrebbe documentare la proposta 5 gioca un ruolo importante il DS, che presiede tutti i CI 1 1.6.3.17 le proposte di non ammissione dovrebbero essere decise collegialmente dal team 1.6.3.18 ritengo positiva l’azione sui miei alunni 1 se essi mi rispettano perché mi temono 2 se mi rispettano perché mi stimano 3 se manifestano affetto 1.6.3.19 preferisco non conoscere il vissuto dei miei alunni 1.6.3.20 se non c’è rispondenza tra il mio lavoro e il rendimento degli alunni, mi avvilisco 1.6.3.21 mi sento responsabile dell'insuccesso dei miei alunni 1.6.3.22 conoscere il vissuto dei miei alunni serve a 1 stabilire un rapporto affettivo con loro 2 giustificare le loro eventuali debacle 3 auto-giustificare gli eventuali insuccessi 4 sapere dove andare a “pescare” per motivarli 1.6.3.23 gli alunni migliori a scuola sono quelli che riescono meglio nella vita 1.6.3.24 Io ho "faticato a scuola" e pretendo che i miei alunni facciano lo stesso 1.6.3.25 ci sono docenti che attribuiscono voti e giudizi molto più alti del 'lecito' 1 per farsi accettare dagli alunni 2 perché si dica di loro che sono degli ottimi insegnanti 3 per motivare gli alunni facendoli sentire bravi 1.6.3.26 le verifiche frequenti della preparazione degli alunni, sono utili per 1 conoscere gli obiettivi raggiunti 2 recuperare l’eventuale ritardo, prima che sia troppo tardi 3 giudicare il loro impegno 4 sviluppare la loro capacità di autovalutazione 1.6.3.27 gli alunni non sono in grado di valutare i loro compagni 1.6.3.28 mi sento responsabile se non si é creato il gruppo classe 1.6.3.29 io ritengo di dover maggiormente favorire tra gli alunni della classe un clima 1 competitivo 2 solidaristico 3 cameratesco 4 goliardico 1.6.3.30 se un compagno suggerisce durante le verifiche scritte o orali 1 compie un gesto di solidarietà 2 compie un gesto di irresponsabilità 3 compie un gesto di sfida 1.6.3.31 il rapporto docente-alunno è necessariamente diseguale e asimmetrico 1 perché è un rapporto tra bambini e adulti 2 per il potere dei docenti legato alla competenza disciplinare 3 per il potere dei docenti legato alla competenza valutativa 1.6.3.32 le assenze troppo frequenti di un alunno possono essere provocate 1. dalla paura delle verifiche 2 dalla stanchezza per il carico eccessivo di compiti a casa 3 dalla mancanza di impegno e motivazione 1.6.3.33 è possibile per gli alunni recuperare le conoscenze carenti se la famiglia lo aiuta 1.6.3.34 la scuola può recuperare le carenze degli alunni con attività mirate aggiuntive 1.6.3.35 le bocciature sono una modalità positiva di selezione 1.6.3.36 sento di appartenere effettivamente all'istituto in cui opero 1.6.3.37 mi irrita che i docenti cui vengono affidate funzioni particolari, abbiano riconoscimento ufficiale e formalizzato dentro l'istituto 1.6.3.38 i docenti dello stesso ambito sono costretti a concordare la propria attività didattica 2 3 4 1.6.3.39 non credo che la lezione espositiva sia esaustiva di quello che voglio dire 1.6.3.40 non sempre riesco ad utilizzare metodologie alternative per mancanza di tempo 1.6.3.41 non so valutare corrette le mie valutazioni rispetto a quelle di un'altra sezione 1.6.3.42 reputo le prove oggettive indispensabili per una didattica innovativa 1.6.3.43 La verifica orale verte prevalentemente 1 sugli ultimi concetti spiegati 2 su tutti i concetti spiegati 3 sui concetti che lo studente non ha ancora afferrato 1.6.3.44 non credo che la profusione di progettualità sia sinonimo di alta professionalità 1.6.3.45 i docenti del plesso concordano formalmente i percorsi didattici 1.6.3.46 penso che gli alunni non possano capire i criteri con cui li valuto 1.6.3.47 non considero una prova se i risultati riportati dalla classe sono troppo scadenti 1.6.3.48 secondo me le prove soggettive sono da eliminare dalle prove di verifica 1.6.4.1.pensa ai doveri del lavoro. Ti sei sentito incapace di utilizzare appieno le tue capacità nel lavoro? Quasi sempre Molto spesso Abbastanza spesso Non molto spesso Molto raramente Quasi mai 1.6.4.2. Quanti sono gli incarichi del tuo lavoro che consideri di scarsa importanza o non necessari? Quasi tutti La maggior parte Abbastanza pochi Pochi Molto pochi Nessuno 1.6.4.3. Secondo te, quante opportunità hai nel tuo lavoro di dare un contributo valido? Quasi nessuna Molto poche Poche Abbastanza Moltissime Infinite 1.6.4.4. Hai mai la sensazione che il tuo sia uno dei lavori che potrebbero essere eliminati? Quasi sempre La maggior parte del tempo Abbastanza spesso Molto raramente Quasi mai Mai 1.6.4.5 Quanta voce in capitolo pensi di avere nella scelta delle modalità di svolgimento del tuo lavoro? Nessuna Quasi nessuna Molto poca Abbastanza Molta Illimitata 1.6.4.6 Quante volte ti è sembrato che avresti potuto raggiungere risultati migliori nel tuo lavoro se avessi avuto completa libertà di azione per raggiungere i tuoi obiettivi? Quasi sempre la maggior parte delle volte abbastanza spesso Non molto spesso Molto raramente Quasi mai 1.6.4.7 Quante volte nel tuo lavoro hai ricevuto riconoscimenti ufficiali per avere realizzato qualcosa? Quasi mai Molto raramente Non molto spesso Abbastanza spesso Molto spesso Moltissime volte 1.6.4.8 Il tuo lavoro ti dà delle opportunità per ottenere un riconoscimento personale? Quasi mai Molto raramente Non molto spesso Abbastanza spesso Molto spesso Moltissime volte molto moltissimo 1.6.4.9 Pensi che il tuo posto di lavoro ti permetta d’imparare? Non molto quasi nulla Qualcosa ma non molto qualcosa 1.6.4.10 Pensi che il tuo rapporto generale con la scuola ti offra delle opportunità di imparare? Nessuna Quasi nessuna Qualcosa ma non molto Un po’ Molto Moltissimo 1.6.4.11Non tenendo in considerazione i metodi di valutazione attuali, quante volte hai sentito interiormente di aver conseguito qualcosa che valesse veramente la pena? Molto raramente Talvolta Abbastanza spesso Spesso Molto spesso Sempre 1.6.4.12 Fino a che punto hai la possibilità di sapere se stai svolgendo bene o male il tuo lavoro? Nessuna Quasi nessuna Talvolta Spesso Spessissimo Quasi sempre 1.6.4.13 in che misura ti è possibile introdurre nuove idee (non ancora sperimentate) nel tuo lavoro? Quasi mai Molto raramente Non molto spesso Abbastanza spesso Molto spesso Spessissimo 1.6.4.14 Pensi che il lavoro che stai svolgendo in questo momento sia interessante? Mai Molto raramente Non molto spesso Abbastanza spesso Molto spesso Quasi sempre 1.6.4.15 basandoti sulle tue esperienze passate, nel tuo attuale lavoro quante volte hai pensato che dovresti dimetterti o cambiare lavoro? Molto spesso Spesso Abbastanza spesso Talvolta Molto raramente Mai 1.6.4.16 Sino a che punto consideri il tuo attuale posto di lavoro ideale per progredire? Quasi per nulla Molto poco Non molto Abbastanza Molto Moltissimo Età ____; Anni di servizio nella scuola __; Esperienze nelle altre scuole: Sì ___ No ___ mai qualche volta spesso sempre 1.6.5.1 provo il desiderio di cambiare la mia attività lavorativa? 1.6.5.2 sono disponibile a partecipare a gruppi di lavoro e progetti? 1.6.5.3 mi confronto con i colleghi per affrontare e risolvere i problemi 1.6.5.4 che riguardano la scuola e/o gli alunni? 1.6.5.5 a scuola c’è un clima lavorativo positivo, motivante, disteso? per niente 1.6.5.6 sono soddisfatto/a della professione che svolgo? 1.6.5.7 mi sento motivato/a a svolgere la mia professione? 1.6.5.8 mi sento gratificato/a dal lavoro che svolgo? 1.6.5.9 ho buoni rapporti con i colleghi? 1.6.5.10 la scuola è confortevole per spazi, parcheggi, ecc.? 1.6.5.11 sono soddisfatta della disponibilità della segreteria? 1.6.5.12 sono soddisfatta della disponibilità dei collaboratori scolastici? 1.6.5.13 è soddisfacente il rapporto con gli enti operanti sul territorio? 1.6.5.14 sono contento di appartenere al 2° circolo? 1.6.5.15 ritengo che l’aspetto burocratico condizioni l’attività didattica? 1.6.5.16 trovo utile la presenza dei genitori negli organi collegiali? 1.6.5.17 il mio DS è disponibile a individuazione e analisi di problemi? 1.6.5.18 il ds contribuisce a costruire ambiente di fiducia e di rispetto? 1.6.5.19 il ds comunica in modo chiaro ed efficace? 1.6.5.20 il ds incoraggia e valorizza le risorse umane? poco abbastanza molto 1.6.5.21 il ds accetta suggerimenti e critiche? 1.6.5.22 il ds è capace di creare senso d’identità e di appartenenza? 1.6.5.23 il ds integra le varie componenti della scuola? 1.6.5.24 il DS richiede collaborazione ed è capace di delegare? per niente 1.6.5.25 nello svolgimento del mio lavoro mi sento condizionata dal ds dai genitori dai colleghi 1.6.6 i genitori su competenze insegnanti (Questionario conoscitivo anonimo) 1.6.6.1 all’inizio dell'anno scolastico, i docenti vi hanno informato, in maniera dettagliata, riguardo alle attiviQualcuno Nessuno tà che avrebbero svolto? Tutti 1.6.6.2 Quale disciplina ha interessato di più vostro figlio? __________________________________ 1.6.6.3 Quale disciplina ha interessato di meno vostro figlio? __________________________________ 1.6.6.4 In quali discipline diminuireste le ore di lezione settimanale? 1_______________ 2______________ 1.6.6.5 In quali discipline aumentereste le ore di lezione settimanale?1_______________ 2______________ 1.6.6.6 In quale disciplina ritenete vostro figlio ottenga migliori risultati? __________________________ 1.6.6.7 Vi sembra che i docenti conoscano bene le materie che insegnano? Tutti Qualcuno Nessuno 1.6.6.8 Quali discipline ritenete vengano spiegate meglio? 1 __________________ 2 __________________ 1.6.6.9 In quale disciplina il docente vi è sembrato più severo per aiutare vostro figlio ? _________________ 1.6.6.10 I docenti riescono a motivare vostro figlio? Tutti Qualcuno Nessuno 1.6.6.11 In quale disciplina vostro figlio si fa motivare di più dall’insegnante? _________________________ 1.6.6.12 In quale disciplina si è creato un buon rapporto tra docente e classe? _________________________ 1.6.6.13 I docenti affrontano i problemi psicologici degli alunni? Tutti Qualcuno Nessuno 1.6.6.14 I docenti accettano le critiche mosse loro dagli alunni e da voi? Tutti Qualcuno Nessuno 1.6.6.15 Per confidare un suo problema, a quale insegnante vostro figlio si rivolgerebbe? A B C 1.6.6.16 E voi, per un problema personale di vostro figlio, a quale insegnante vi rivolgereste? A B C 1.6.6.17 Nelle ore di lezione di quale ambito il rispetto delle regole vi sembra meno rigido? A B C 1.6.6.18 Nelle ore di lezione di quale ambito il rispetto delle regole vi sembra troppo rigido? A B C 1.6.6.19 I docenti rispettano gli accordi presi con gli alunni? Tutti Qualcuno Nessuno 1.6.6.20 Gli alunni, secondo voi, rispettano gli accordi presi con i docenti? Tutti Qualcuno Nessuno 1.6.6.21 In quale disciplina vengono fatti collegamenti con l’esperienza vissuta e l’attualità? ___________ 1.6.6.22 In quale disciplina vengono spesso fatti collegamenti con altre discipline? ___________ 1.6.6.23 I docenti vi informano regolarmente dell’andamento scolastico? Tutti Qualcuno Nessuno 1.6.6.24 In quali discipline le valutazioni vengano attribuite in maniera giusta? 1__________ 2__________ 1.6.6.25 In quali discipline le valutazioni vengano attribuite in maniera sbagliata? 1_________ 2_________ 1.6.6.26 In quali discipline, per far comprendere meglio i concetti esposti, vengono utilizzati frequentemente esempi ed un linguaggio chiari e comprensibili? 1_____________________ 2__________________ 1.6.6.27Secondo voi, i docenti fanno sempre riferimento al libro di testo? Tutti Qualcuno Nessuno 1.6.6.28In quali discipline viene utilizzata di più l’aula multimediale 1______________ 2_______________ 1.6.6.29Ritieni che i docenti che si servono dell’aula multimediale rendano più comprensibili e interessanti le loro lezioni? sì, sempre ; sì, qualche volta ; no, diventa più difficile da comprendere ; 1.6.6.30Vostro figlio ha partecipato a qualche attività fuori dalla normali ore di lezione organizzata in collaSì; No; Quale? _____________________ ; borazione tra scuola e altre agenzie educative? 1.6.6.31Ritenete che i rappresentanti di classe sappiano rappresentare in modo efficace presso i docenti i problemi della classe? Sì, Sì, ma non sono considerati; No, lo fanno con poca chiarezza. 1.6.7 genitori e bambini su insegnanti (da compilarsi a cura dei genitori con l’aiuto dei bambini: si assicura l’anonimato) descrittori 0 1 2 3 4 5 Noia, disinteresse totale e prolungato, comportamento irrequieto, voglia di alzarsi e andarsene disinteresse totale, atteggiamento tranquillo scarso interesse, comprensione parziale di quanto avviene, distrazione frequente, chiacchiere interesse per senso del dovere, partecipazione discontinua, qualche distrazione, chiacchiere interesse continuo per senso del dovere e del piacere d’imparare, partecipazione, concentrazione piacere, stimolazione, voglia d’imparare, di porre domande, d’intervenire, di partecipare 1.6.6.7.1 utilizzando gli indicatori, prova a giudicare il comportamento dell’insegnante quando: attività spiega fa giocare in fa lavorare fa di- facciamo i interroga corregge ci rimpro- vuole gruppo in gruppo scutere compiti i compiti vera aiutarci discipline Lingua italiana Ed. immagine Matematica Scienze Ed. motoria Storia Geografia Studi sociali Ed. suono e musica Inglese Religione 1.6.6.7.2 Vostro figlio ricorda qualche situazione scolastica in cui la motivazione a impegnarsi è aumentata grazie al comportamento, alla valutazione e alla spinta dell’insegnante? NO, ; SI, insegnante A , insegnante B insegnante C insegnante RC insegnante L2 1.6.6.7.3 Vostro figlio ricorda qualche situazione scolastica in cui il comportamento dell’insegnante è stata ininfluente o, addirittura, negativa? NO, ; SI, insegnante A , insegnante B insegnante C insegnante RC insegnante L2 1.6.6.7.4 Vostro figlio ricorda qualche situazione scolastica in cui la valutazione dell’insegnante per farlo impegnare di più è stata ininfluente o, addirittura, negativa? NO, ; SI, insegnante A , insegnante B insegnante C insegnante RC insegnante L2 1.6.6.7.5 Vostro figlio ricorda qualche situazione scolastica in cui il comportamento dell’insegnante lo ha demotivato, lo ha fatto impegnare di meno e lo ha fatto partecipare controvoglia alle attività? NO, ; SI, insegnante A , insegnante B insegnante C insegnante RC insegnante L2 1.6.6.7.6 Cosa cambierebbe vostro figlio del modo di valutare degli insegnanti? _______________________ _______________________________________________________________________________________ 1.6.6.7.7 Cosa confermerebbe vostro figlio del modo di valutare degli insegnanti? _____________________ _______________________________________________________________________________________ 1.7 I RISULTATI 1.7.1. livelli di apprendimento 1.7.1.1 Percentuale di alunni di classe 5° con ottimo - distinto - buono - sufficiente - non sufficiente Giudizio Ottimo Distinto Buono Sufficiente Non sufficiente TOTALE Italiano (val.%) Matematica (val.%) 1.7.1.2 valore medio degli alunni in Lingua italiana e Matematica (giudizio docenti) 1A 1B 1C 1D 2A 2B 2C 2D 2E 3A 3B 3C 3D 3E 4A 4B 4C 4D 4E 5A 5B 5C 5D Lingua italiana Matematica 1.7 i risultati – soddisfazione dei docenti - scala che va da 1 (molto negativo) a 5 (molto positivo) 1.7.1 valuta il suo rapporto con: capo d’istituto personale di segreteria Colleghi Genitori Alunni collaboratori scolastici 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 5 5 5 5 5 5 1.7.2 Esprimi il livello di valorizzazione delle tue risorse professionali in merito a: ruolo senso di appartenenza all’istituto Programmazione del consiglio di interclasse Programmazione del collegio dei docenti eventuali progetti 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 5 5 5 5 5 1.7.3 Esprimi una valutazione dell’ambiente-scuola in merito a: strutture Attrezzature pulizia, igiene, sicurezza procedure amministrative informazione normativa e sindacale 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 5 5 5 5 5 1.7.4 Esprimi una valutazione dell’organizzazione della Scuola in merito a: la formazione delle classi l’assegnazione docenti alle classi l’orario rispetto alle esigenze personali l’orario rispetto alle esigenze personali l’orario rispetto alle esigenze didattiche la flessibilità oraria rispetto a progetti o compresenze la progettazione interdisciplinare 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 5 5 5 5 1.7.5 Esprimi il grado di efficienza-efficacia della programmazione del CD su: programmazione curriculare programmazione dei Consigli di Classe programmazione dei progetti in Team programmazione di attività trasversali recupero handicap gestione laboratori 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 5 5 5 5 5 5 1.7.6 In quale misura ritieni adeguata l’informazione su quanto è programmato ed attivato a scuola? 1 2 3 4 5 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8 2.9 2.10 2.11 2.12 educazione alla convivenza civile educazione alla cittadinanza educazione ambientale educazione alla affettività diritto all'educazione religione educazione alla salute continuità educazione alla alimentazione educazione stradale Integrazione alunni H Sicurezza e privacy 2.1 Mappa della educazione alla Convivenza Civile Educazione all’affettività Educazione stradale cittadinanza Religione Svantaggi linguistici Educazione ambientale CONVIVENZA CIVILE B.E.S. D.S.A Svantaggi socio-culturali Integrazione alunni H Educazione alimentare Educazione alla salute Tutti al traguardo Diritto all’educazione Continuità 2.2 Mappa della educazione alla cittadinanza democrazia aristocrazia oligarchia funzionamento forme di governo locali nazionalii Enti locali monarchia repubblica identità EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA nel quotidiano organizzazioni internazionali regole ONU legge coscienza civile contro criminalità mafiosa regionali legalità Costituzione diritti fanciullo uguaglianza convenzione partecipazione libertà movimento espressione Principi fondamentali proprietà associazione servizi alla persona 2.3 Mappa dell’educazione ambientale Fisico Paesaggio urbano Paesaggio naturale Stagioni Flora Vie e mezzi di trasporto Naturale Fauna Geografico Atmosferico Inquinamento tradizioni locali EDUCAZIONE AMBIENTALE Acustico Culturale Carnevale Marino Sociale Esplorazione Beni ambientali Beni culturali amministrazioni Descrizione Agenzie educative Mass-media Educazione stradale Osservazione Formali Conoscenza Non formali Parrocchie Rappresentazione Strada Ateliers Scuole Famiglia Associazioni Gruppo dei pari Musei 2.4 Mappa della educazione all’affettività interessi cambiamenti capacità il sè autobiografia inclinazioni attitudini comportamentali sociali differenze maschi-femmine EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ il sé e le situazioni stati d’animo fisiche il sé e gli altri sentimenti psicologiche relazioni coetanei-adulti rapporti uomodonna nella storia Progetto ACCOGLIENZA emozioni Progetto INTEGRAZIONE H 2.5 Mappa del diritto all’educazione Su famiglie Interventi Continuità Dispersione scolastica DIRITTO ALL'EDUCAZIONE Facilitazione passaggi Progetto Tutti al traguardo Interventi Prevenzione Con attività stimolanti Con incarichi di fiducia da materna Motivazione alla frequenza a Primaria Motivazione apprenditiva Accertamento frequenza a media Mediatori didattici Problem solving Problem posing Ricerca 2.6 Mappa della Religione Personale Sociale Esperienza di fede Libertà di coscienza RELIGIONE Perché della vita Culturale Rispetto della fede altrui Cristianesimo Valori etici Natale Sentimenti di attenzione Pasqua Rispetto di chi non crede 2.7 Mappa della educazione alla salute Malattie Ed. sessuale Alcool Droga Star bene con l' ambiente Aids Prevenzione EDUCAZIONE ALLA SALUTE Coscienza ecologica Differenzazione rifiuti Igiene sociale Rispetto del proprio Star bene con se stessi Accettazione Conoscenza del corpo Autostima Responsabilità personale Star bene con gli altri Igiene personale Norme igieniche dialogo Agenzie formali e non Igiene mass-media 2.8 Mappa della Continuità Risorse del territorio Orizzontale Famiglie Agenzie educative CONTINUITÀ Visite Raccordo Verticale Scuola materna Scuola Primaria Scuola media Incontri Attività comuni 2.9 Mappa della educazione alimentare tipologia funzioni nutrizionali alimenti nutrizione e alimentazione composizione nutritiva cibi conservazione trasformazione EDUCAZIONE ALIMENTARE tradizione culinaria locale piramide alimentare diete e stili di vita errori e squilibri dispendio energetico quotidiano 2.10 Mappa della educazione stradale Età Vigili Polizia Carabinieri Autostrada Provinciale Strada Città Statale Coordinate spazio-temporali Operatori Giorno Benessere fisico Notte Lucidità EDUCAZIONE STRADALE Codice stradale Segnali Velocità sicurezza stradale Cintura Mezzi pubblici Comportamenti corretti Automobilisti Rispetto Regole Ambiente Camionisti Motociclisti Pronto soccorso Segnaletica Operatori Ciclisti Pedoni Equilibrio ecologico Posteggi riservati 2.11 Mappa della Integrazione degli alunni portatori di handicap autostima identità consapevolezza Creatività autonomia Miniolimpiadi laboratori diversabilità Pasqua Obiettivi formativi INTEGRAZIONE ALUNNI H socializzazione Sentimenti di attenzione competenza partecipazione diversità come risorsa convivenza civile accettazione creatività rispetto sensibilità 2.12 Mappa di Sicurezza e privacy Piano di evacuazione Vie di fuga Prevenzione e protezione planimetrie Figure sensibili LOCALI SCOLASTICI formazione informazione SICUREZZA Tutto il personale consenso TRATTAMENTO DATI documento responsabile individuazione Accesso ai locali anagrafici sensibili su supporto cartaceo informatico Amministratore di sistema A.S. 2013/2014: 3.1.1 SP Mappa degli obiettivi di apprendimento per la classe prima. U.A: “Essere e benessere” PROGETTI : - Accoglienza - S. Francesco - Natale - Carnevale - Good-bye GEOGRAFIA MATEMATICA ITALIANO INGLESE ORIENTAMENTO: Conoscenza della propria posizione e di quella degli altri nello spazio rispetto a diversi punti di riferimento. CARTE MENTALI: Acquisizione dell’orientamento spaziale tramite l’esplorazione dello spazio circostante. GOO-GRAFICITÀ: Comprensione rappresentazione di spazi vissuti. PAESAGGIO: Individuazione degli elementi fisici e antropici attraverso l’esplorazione e l’osservazione diretta del territorio circostante. Comprensione discriminazione tra: spazio aperto e chiuso; elemento fisso e mobile; elemento fisico e antropico. NUMERI: Numerazione progressiva e regressiva fino a 20. Lettura e scrittura di numeri in cifre e in lettere fino a 20 e associazione alle relative quantità. Acquisizione del concetto di addizione e sottrazione. SPAZIO E FIGURE: Localizzazione di oggetti nello spazio attraverso gli indicatori spaziali (sopra-soto;davantidietro;vicino-lontano;dentro-fuori;destrasinistra).Riconoscimento di semplici figure geometriche (blocchi logici). Esecuzione di semplici percorsi. RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI: Raggruppamenti e classificazioni. Confronto, rappresentazioni e relazioni di quantità ( quantificatori logici: tutti, alcuni, nessuno, pochi uno, corrispondenza biunivoca). Individuazione di grandezze misurabili e confronti(grande-piccolo; lungo-corto; alto-basso). Raccolta di dati organizzati in semplici grafici ( istogramma). ASCOLTARE E PARLARE: Comprensione di semplici richieste e consegne. Racconti di esperienze personali. Comprensione di semplici storie ascoltate ed esposizione del contenuto globale. Discriminazione di fonemi e grafemi. LEGGERE: Lettura di immagini e verbalizzazione del contenuto. Lettura analitica di parole e brevi testi e comprensione del contenuto essenziale. SCRIVERE: Riconoscimento e produzione di grafemi. Uso delle consonanti per formare sillabe e parole. Scrittura di parole, frasi e brevi testi. RIFLETERE SULLA LINGUA: Riconoscimento e rispetto delle principali convenzioni di scrittura ( suoni dolci e duri C e G; diagrammi e trigrammi).Riconoscimento dei primi elementi di morfologia: nomi, articoli, Ascolto:Comprendere istruzioni, vocaboli e semplici frasi di uso quotidiano relative a : saluti, presentazione, colori, numeri, oggetti,. Lettura: Comprendere semplici consegne, parole, brevi e semplici frasi già acquisite a livello orale, preferibilmente accompagnati da supporti visivi o sonori. Parlato: Produrre frasi ed espressioni per chiedere e dire nome, cognome, colore, oggetti. SCRITTURA: Scrivere parole e semplici frasi attinenti alle attività svolte in classe. MUSICA Uso della voce, di oggetti sonori per produrre, riprodurre, creare e improvvisare fatti sonori. Esecuzione in gruppo di semplici brani vocali curando l’espressività. Riconoscimento e discriminazione di sonorità di ambienti oggetti naturali e artificiali. Identificazione all’ascolto degli oggetti espressivi di un brano musicale, traducendoli con azione motoria e segno grafico. SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALI: Individuazione, attraverso interazioni e manipolazioni, delle qualità, proprietà e trasformazioni di oggetti e materiali. OPERARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO: Osservazioni, descrizioni, confronti e classificazioni di piante, animali e oggetti inanimati. L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE: Osservazioni sull’anatomia funzionale del corpo umano; riconoscimento delle principali parti del corpo umano e animale; osservazioni delle trasformazioni ambientali di tipo stagionale. TECNOLOGIA IL MONDO FATTO DALL’UOMO: Distinzione e descrizione di elementi del mondo artificiale cogliendone le differenze per forme e materiali, ed elencandone funzioni, utilizzo, vantaggi. Utilizzo di oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le funzioni e i principi di sicurezza che gli vengono dati. Comprensione delle istruzioni d’uso e corretta comunicazione ai compagni. Narrazione di storie di oggetti. Utilizzo di semplici materiali digitali per conoscere i media e gli strumenti di comunicazione. azioni, qualità. CORPO MOVIMENTO SPORT FUNZIONI SENSO PERCETTIVE: Riconoscimento e denominazioni delle varie parti del corpo. Riconoscimento delle percezioni sensoriali. CORPO SPAZIO E TEMPO: Coordinazione e utilizzazione dei diversi schemi motori. Controllo e gestione dell’equilibrio statico-dinamico. LINGUAGGIO COMUNICATIVOESPRESSIVO: Utilizzo del corpo per esprimere e comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti. GIOCO, SPORT, REGOLE, FAIR PLAY: Conoscenza e applicazione di giochi presportivi di squadra e individuali rispettandone le regole. SICUREZZA, PREVENZIONE, SALUTE, BENESSERE: Conoscenza e uso corretto degli attrezzi. Percezione delle sensazioni di benessere legate all’attività ludico-motoria. OF: IO NEL MONDO ARTE E IMMAGINE STORIA PERCETTIVO VISIVI: Esplorazione di immagini, forme e oggetti presenti nell’ambiente utilizzando le capacità visive, uditive, olfattive, gestuali, tattili, cinestetiche. LEGGERE: Riconoscimento attraverso un approccio operativo, di linee, colori, forme nel linguaggio delle immagini. PRODURRE: Rappresentazione USO DEI DOCUMENTI: Individuazione di tracce per ricavare conoscenze sul passato personale. ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI: Collocazione nel tempo di fatti ed esperienze. Conoscenza di relazioni di successione e di contemporaneità. Rappresentazione grafica a verbale di semplici storie . Utilizzazione di strumenti convenzionali per la misurazione del tempo e per la periodizzazione. STRUMENTI CONCETTUALI E CONOSCENZE: Costruzione dei concetti fondamentali della storia: famiglia, gruppo. PRODUZIONE:Rappresentazione di conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali, disegni. di sensazioni, emozioni, pensieri, attraverso produzioni di vario tipo ( grafiche, plastiche..) utilizzando materiali e tecniche adeguate. Attività e metodi - Repertorio ORM: A: Raggruppamento alunni: a – b – c – d – e; B. Metodi: a – b – c – d Attività e metodi - Mediatori didattici: Attivi: a – b – c – d; Iconici: a – b – c – d; Analogici: a – b – c – d; Simbolici: a – b – c – d RELIGIONE Relazione consapevole con il tempo vissuto e lo spazio circostante. Maturazione di atteggiamenti di meraviglia e di rispetto nei confronti della natura e del suo Creatore. Conoscenza dell’origine dell’universo: cielo, acqua, terra. Conoscenza della storia e dei segni del Natele e della Pasqua. Conoscenza delle principali tappe della vita di Gesù Bambino. Conoscenza della figura di Maria, Madre di Gesù e nostra, e della vita e delle opere di alcuni santi. Conoscenza della Chiesa dalle sue origini A.S. 2013/2014: 3.1.2 SP Mappa degli obiettivi di apprendimento per la classe seconda. U.A: “L’ambiente siamo noi” PROGETTI : - Accoglienza - S. Francesco - Natale - Carnevale - Good-bye GEOGRAFIA MATEMATICA ITALIANO INGLESE ORIENTAMENTO: Capacità di muoversi nello spazio circostante orientandosi attraverso punti di riferimento e utilizzando gli organizzatori topologici. CARTE MENTALI: Acquisizione dell’orientamento spaziale tramite l’esplorazione dello spazio circostante. GEO-GRAFICITà: Rappresentazione di spazi vissuti sul piano quadrettato cogliendo la necessità della visione dall’alto e del rimpicciolimento. PAESAGGIO: Individuazione degli elementi fisici e attraverso antropici l’esplorazione e l’osservazione diretta del territorio circostante. NUMERI: Numerazione fino a 100 e rappresentazione sulla retta. Acquisizione del concetto di addizione e sottrazione con riporto e cambio; moltiplicazioni e divisioni con moltiplicatore e divisore ad una cifra. Riconoscimento del valore posizionale della cifra in base 10. Verbalizzazione delle procedure di calcolo. Utilizzo di numeri per risolvere semplici situazioni problematiche. SPAZIO E FIGURE: Localizzazione di oggetti nello spazio attraverso gli indicatori spaziali. Riconoscimento di semplici figure geometriche .Riflessione sulla simmetria Nella realtà e nelle figure. Esecuzione di semplici percorsi. RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI: Classificazioni di numeri, oggetti e figure in base a diverse proprietà. Elaborazione di grafici, diagrammi, schemi e tabelle. ASCOLTARE E PARLARE: Comprendere ed organizzare il contenuto dei testi letti o ascoltati. Raccontare esperienze per sonali per comunicare vissuti, emozioni e stati d’animo. Interagire in modo ordinato e pertinente nel dialogo e nella conversazione. Ascolto: Comprendere ed acquisre parole e frasi di uso quotidiano relative a: cibo, giocattoli, stanze e oggetti della casa, oggetti scolastici, numeri 1-20, animali. Lettura: Comprendere bigliettibrevi e semplici testi cogliendo parole e frasi con cui si è familiarizzato a livello orale. Parlato: Produrre espressioni e frasi memorizzate e utili per semplici interazioni. Scrittura: Scrivere parole e brevi frasi attinenti alle attività svlte in classe. MUSICA Uso della voce, di oggetti sonori per produrre, riprodurre, creare e improvvisare fatti sonori. Esecuzione in gruppo di semplici brani vocali curando l’espressività. Riconoscimento di sonorità di ambienti e di oggetti naturali ed artificiali. Interpretazione verbale e con il corpo di semplici brani musicali. SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALE: Individuazione, attraverso interazioni e manipolazioni delle qualità, proprietà e trasformazioni di oggetti e materiali. OPERARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO: Osservazione dei fenomeni atmosferici e dei loro effetti sull’ambiente . osservazioni delle trasformazioni ambientali. di tipo stagionale. L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIEWNTE: Osservazioni sull’anatomia funzionale del corpo umano; riconoscimento delle diversità dei viventi , differenze e somiglianze tra piante e animali. TECNOLOGIA IL MONDO FATTO DALL’UOMO: Conoscenza e distinzione delle caratteristiche dei materiali. Rappresentazione grafica e schematizzazione di elementi del mondo artificiale. Realizzazione di manufatti ricorrendo a schematizzazioni semplici e essenziali. Individuazione di funzioni e principi di sicurezza di oggetti e strumenti utilizzati. Utilizzo del computer per eseguire semplici giochi didattici di videoscrittura e videografica. Utilizzo di multimedia per acquisire conoscenze e sviluppare abilità. LEGGERE: Leggere testi di vario genere. Decodificare il messaggio e comprendere il contenuto essenziale di un testo. SCRIVERE: Organizzare il contenuto della comunicazione scritta nel rispetto delle convenzioni ortografiche. RIFLETTERE SULLA LINGUA: Conoscere e rispettare le convenzioni ortografiche. Individuare, distinguere e classificare le parti del discorso. Rilevare le principali strutture sintattiche. Arricchire progressivamente il lessico ed utilizzarlo in modo adeguato al contesto. OF: IO E GLI ALTRI ARTE E IMMAGINE STORIA PERCETTIVO VISIVI: Esplorazione di immagini, forme e oggetti presenti nell’ambiente utilizzando le capacità visive, uditive, olfattive, gestuali, tattili e cinestetiche. LEGGERE: Riconoscimento attraverso un approccio operativo, di linee, colori, forme nel linguaggio delle immagini. PRODURRE: Rappresentazione di sensazioni, emozioni, pensieri attraverso produzioni di vario tipo (grafiche, plastiche,..) utilizzando materiali e tecniche adeguate. Descrivere tutto ciò che si vede in un’opera d’arte. USO DEI DOCUMENTI: Individuazione di tracce per ricavare conoscenze ( fonte storica, tipologie delle fonti, oggetti antiche e moderni). ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI: Applicazione in modo appropriato degli indicatori temporali. Rappresentazione grafica a verbale di fatti vissuti. Utilizzazione di strumenti convenzionali per la misurazione del tempo e per la periodizzazione. STRUMENTI CONCETTUALI E CONOSCENZE: Costruzione dei concetti fondamentali della storia: famiglia, gruppo. PRODUZIONE:Rappresentazione di conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali, disegni. Attività e metodi - Repertorio ORM: A: Raggruppamento alunni: a – b – c – d – e; B. Metodi: a – b – c – d Attività e metodi - Mediatori didattici: Attivi: a – b – c – d; Iconici: a – b – c – d; Analogici: a – b – c – d; Simbolici: a – b – c – d CORPO MOVIMENTO SPORT FUNZIONI SENSO PERECETTIVE: riconoscimento e denominazione delle varie parti del corpo e rappresentazione grafica. CORPO, SPAZIO E TEMPO: Utilizzo dei diversi schemi motori. Controllo e gestione dell’equilibrio staticodinamico e dell’orientamento. LINGUAGGIO COMUNICATIVOESPRESSIVO: Utilizzo del linguaggio gestuale per comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti. GIOCO, SPORT, REGOLE E FAIR PLAY: Conoscenza e applicazione di giochi di squadra e individuali rispettandone le regole. SICUREZZA, PREVENZIONE, SALUTE, BENESSERE: Conoscenza delle correte modalità esecutive per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza. RELIGIONE Conoscenza della Bibbia e dei suoi principali protagonisti. Maturazione di atteggiamenti di meraviglia e di rispetto nei confronti della natura e del suo Creatore. Conoscenza dell’origine dell’universo: cielo, acqua, terra. Conoscenza della storia e dei segni del Natale e della Pasqua. Conoscenza delle principali tappe della vita di Gesù Bambino. Conoscenza della figura di Maria, Madre di Gesù e nostra, e delle vite e delle opere di alcuni santi. Conoscenza della Chiesa dalle sue origini. A.S. 2013/2014: 3.1.3 SP Mappa degli obiettivi di apprendimento per la classe terza. U.A: “la conoscenza del territorio” PROGETTI : - Accoglienza - S. Francesco - Natale - Carnevale - Good-bye GEOGRAFIA MATEMATICA ITALIANO INGLESE ORIENTAMENTO: Conoscenza dello spazio circostante per orientarsi attraverso i punti cardinali e utilizzando gli indicatori spaziali. CARTE MENTALI.: Acquisizione dell’orientamento spaziale tramite l’esplorazione del territorio circostante e l’osservazione diretta. GEO-GRAFICITà: Conoscenza del rapporto tra realtà geografica e sua rappresentazione: concetti di carte geografiche, legenda e scala. Rappresentazione in prospettiva verticale di oggetti, ambienti noti e di percorsi specifici. PAESAGGIO: Individuazione degli elementi fisici ed antropici dei vari paesaggi. NUMERI: Riconoscimento dei numeri naturali e decimali entro l’ordine delle migliaia. Riconoscimento del valore posizionale delle cifre. Conoscenza delle quattro operazioni con i numeri naturali e con i numeri decimali. Conoscenza e memorizzazione delle tabelline. SPAZIO E FIGURE: Riconoscimento, denominazione, descrizione, disegno e costruzione delle principali figure geometriche di piano e di spazio. Acquisizione del concetto di linea, retta, angoli, simmetrie, perimetro di figure piane. Nella realtà e nelle figure. Esecuzione di semplici percorsi. RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI: Classificazioni di numeri, oggetti, e figure in base a diverse proprietà. Elaborazione di grafici, diagrammi, schemi e tabelle. Conoscenza di unità di misura arbitrarie e convenzionali e dei Sistemi di misura. ASCOLTARE E PARLARE: Interazione in uno scambio comunicativo con pertinenza. Comprensione dell’argomento e delle principali parti del discorso. Racconto logico in ordine cronologico. LEGGERE: Lettura di testi di vario tipo per esporre l’argomento, le informazioni e lo scopo. SCRIVERE: Produzione di brevi testi di vario tipo riguardanti situazioni quotidiane e legate a scopi diversi: narrativo, descrittivo, informativo. Produzione di frasi e semplici testi coerenti e coesi e di sintesi di testi. RIFLETERE SULLA LINGUA: Individuazione e definizione dei rapporti tra le parole nella frase sul piano cognitivo. Riconoscimento delle parti variabili del discorso e degli elementi principali della frase. Ascolto: Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano relative a : aggettivi, persone, oggetti, animali, mesi/stagioni, numeri. Lettura:Comprendere cartoline, biglietti, brevi messaggi e semplici testi, accompagnati preferibilente da supporti visivi o sonori. Parlato: Produrre frasi significative riferite a situazioni note ed interagire con un compagno utilizzando espressioni efrasi memorizzate adatte alla situazione. Scrittura: Scrivere parole e semplici frasi attinenti agli argomenti trattati SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALE: Conoscenza della materia. Gli stati della materia. Trasformazioni della materia. OPERARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO: Osservazioni degli esseri viventi e non viventi. Piante e animali (nutrizione, adattamento, riproduzione sistemi di difesa). Classificazione di animali. Il terreno, l’acqua, l’aria. I fenomeni atmosferici. Ecosistemi naturali e artificiali. L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIEWNTE: Osservazioni di flora e fauna dei vari ambienti. Conoscenza dell’evoluzione degli animali. Inquinamento del’aria e dell’acqua. MUSICA Discriminazione di oggetti sonori in base ad altezza, intensità e durata. Ricerca di suoni, rumori, e silenzi nell’ambiente Esecuzione, per esecuzione, di canti. Conoscenza di strumenti musicali e loro individuazione in brani. TECNOLOGIA IL MONDO FATTO DALL’UOMO: Conoscenza della storia della comunicazione: dai graffiti al computer. Utilizzo di multimedia per acquisire conoscenze e sviluppare abilità. Utilizzo del computer per eseguire semplici giochi didattici. Utilizzo del programma di videoscrittura (Word e PowerPoint) OF: IO CON GLI ALTRI NEL MONDO ARTE E IMMAGINE STORIA PERCETTIVO VISIVI:Utilizzazione del linguaggio visuale per osservare immagini, forme e oggetti presenti nell’ambiente. LEGGERE: Conoscenza del linguaggio del fumetto: segni, simboli e immagini. Conoscenza dei beni culturali locali. PRODURRE: Rappresentazione di sensazioni, emozioni, pensieri attraverso l’utilizzo di tecniche grafiche e pittoriche diverse. USO DEI DOCUMENTI: Utilizzo di informazioni da documenti per comprendere la storia personale. Utilizzo di fonti diverse per conoscere momenti del passato. ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI: Ricostruzione della storia personale e della propria famiglia utilizzando l’albero genealogico. Trasformazioni di uomini, oggetti, ambienti, connessi al trascorrere del tempo in relazione a successione, contemporaneità e cicli temporali. STRUMENTI CONCETTUALI E CONOSCENZE: Conoscenza e utilizzo della cronologia storica secondo la periodizzazione della Terra prima e dopo la comparsa dell’uomo (Paleolitico, Neolitico, Età dei metalli). PRODUZIONE: Rappresentazione di conoscenze e concetti acquisiti mediante grafismi, racconti orali, disegni. STORIA LOCALE: Conoscenza della storia si Gela, i beni culturali locali, usanze, tradizioni, fatti e personaggi. . Attività e metodi - Repertorio ORM: A: Raggruppamento alunni: a – b – c – d – e; B. Metodi: a – b – c – d Attività e metodi - Mediatori didattici: Attivi: a – b – c – d; Iconici: a – b – c – d; Analogici: a – b – c – d; Simbolici: a – b – c – d CORPO MOVIMENTO SPORT FUNZIONI SENSO PERECETTIVE: Conoscenza e rappresentazione delle varie arti del corpo. Classificazione e rielaborazione delle informazioni provenienti dagli organi di senso. CORPO, SPAZIO E TEMPO. Organizzazione e gestione del proprio corpo in base a coordinate spaziotemporali ed a strutture ritmiche. LINGUAGGIO COMUNICATIVOESPRESIVO: Utilizzo del linguaggio gestuale per comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti. GIOCO, SPORT, REGOLE E FAIR PLAY: Conoscenza e applicazione di giochi di squadra e individuali rispettandone le regole. SICUREZZA, PREVENZIOINE, SALUTE E BENESSERE. Conoscenza delle corrette modalità esecutive per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza. RELIGIONE La scoperta che tutto ha una storia. Conoscenza della verità biblica e della verità scientifica. Conoscenza delle prime tappe della storia della salvezza. Conoscenza della storia e dei segni del Natale e della Pasqua. .Conoscenza della vita, della missione e dell’opera di Gesù. Conoscenza della figura di Maria, Madre di Gesù e nostra, e delle vite e delle opere di alcuni santi. Conoscenza delle origini e dello sviluppo delle prime comunità cristiane. A.S. 2013/2014: 3.1.4 SP Mappa degli obiettivi di apprendimento per la classe quarta. U.A: “La conoscenza del territorio” PROGETTI : - Accoglienza - S. Francesco - Natale - Carnevale - Good-bye GEOGRAFIA MATEMATICA ITALIANO INGLESE ORIENTAMENTO: Capacità di orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche utilizzando la bussola e i punti cardinali. CARTE MENTALI.: Utilizzo di strumenti per l’osservazione indiretta ( filmati, fotografie, documenti cartografici, immagini da satellite, ecc) per conoscere gli ambienti del pianeta Terra ne i vari paesaggi italiani. GEO-GRAFICITà: Rappresentazione di fatti e fenomeni locali e globali interpretando gli strumenti dell’osservazione indiretta. NUMERI: Riconoscimento dei numeri naturali e decimali oltre il migliaio. Conoscenza delle quattro operazioni con i numeri naturali e decimali e delle relative proprietà. Divisioni con due cifre al divisore. Multipli e divisori di un numero. Moltiplicazioni e divisioni per 10-100-1000. Conoscenza del sistema internazionale di misura: lunghezza, capacità, peso. SPAZIO E FIGURE: Riconoscimento, denominazione, descrizione, disegno e costruzione delle principali figure geometriche di piano e di spazio. Acquisizione del concetto di linea, retta, angoli, simmetrie, perimetro di figure piane, le misure di superficie, l’area dei poligoni. RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI: Elaborazione di grafici, diagrammi, schemi e tabelle per eseguire indagini statistiche. Conoscenza del valore di verità degli enunciati, probabilità di eventi. ASCOLTARE E PARLARE: Ascolto attivo e Ascolto: Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano relative a : azioni in corso, abilità, abbigliamento, numeri, casa, famiglia, corpo. Lettura: Legger e comprendere brevi e semplici testi accompagnati preferibilmente a supporti visiv,identificando parole e frasi familiari. Parlato: Descrivere persone, oggetti familiari utilizzando parole già incontrate ed interagire con un compagno in modo comprensibile. Scrittura: scrivere in modo comprensibile messaggi semplici e brevi per descriversi, per fare gli auguri, per chieere o dare informazioni. PAESAGGIO: Conoscenza e descrizione degli elementi caratterizzanti i principali paesaggi italiani e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale. Conoscenza e proposte di soluzioni di problemi relativi alla conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale. SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALE: Conoscenza degli stati della materia. Trasformazioni della materia. OPERARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO: Osservazioni degli esseri viventi e non viventi. Organismo e ciclo vitale di piante e animali. Conoscenza degli ecosistemi, delle catene alimentari e degli ambienti naturali. L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIEWNTE: Osservazione degli elementi naturali che influenzano la iota dei viventi : aria, acqua, luce, calore. Utilizzo responsabile e inquinamento del’aria e dell’acqua. Igiene, salute, sicurezza. Rispetto delle bellezze naturali e tutela ambientale. Conoscenza delle capacità nutritive di vari alimenti per runa sana alimentazione. MUSICA Percezione di suoni e rumori e loro caratteristiche: altezza, intensità, durata. Uso della voce e di strumenti rudimentali per produrre e riprodurre eventi sonori. Conoscenza dell’origine degli strumenti musicali. Interpretazione di brani musicali e fiabe sonore. finalizzato, informazioni, istruzioni, messaggi. Utilizzo di forme di comunicazione fonologica, dialogica, argomentativa. Registri linguistici. LEGGERE: Lettura corretta, scorrevole, espressiva di testi di vario genere.. Confronto di informazioni e utilizzo per conoscere e argomentare caratteristiche strutturali, elementi, figure di significato SCRIVERE: Organizzazione di idee e utilizzo di tecniche (sottolineatura, annotazioni, schema) di supporto per la produzione scritta. Produzione di racconti personali, testi creativi, lettera, diario personale e sintesi di testi. RIFLETERE SULLA LINGUA: Riconoscimento delle parti variabili e invariabili del discorso e degli elementi principali della frase. Soggetto e predicato; complementi diretti e indiretti. Utilizzo di lessico appropriato e termini specifici dei linguaggi settoriali. Comprensione e individuazione di informazioni e derivazione delle parole, sinonimi, contrari e punteggiatura. TECNOLOGIA IL MONDO FATTO DALL’UOMO: Individuazione delle funzioni di un artefatto rivelandone le caratteristiche. Rappresentazione grafica e schematizzazione di elementi del mondo artificiale. Osservazione degli oggetti del passato e riflessione sulle tappe evolutive della storia dell’uomo. Utilizzo ddl computer per eseguire semplici giochi didattici di videoscrittura e videografica. Utilizzo delle tecnologie dell’informatica e della comunicazione nel proprio lavoro. Conoscenza e utilizzo di Paint, Word, PowerPoint, Excel, OF: NOI E IL TERRITORIO ARTE E IMMAGINE STORIA . PERCETTIVO VISIVI:Lettura intenzionale e globale di immagini e di oggetti. LEGGERE: Leggere un’opera d’arte Conoscenza degli elementi base della comunicazione iconica: linee, forme, colori, dimensioni, luci e ombre, piani e campi. Funzione emotiva dell’immagine. PRODURRE: Utilizzare tecniche grafiche e pittoriche Manipolare materiali diversi USO DEI DOCUMENTI: Utilizzo di informazioni da documenti per comprendere un fenomeno storico. ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI: Confronto dei quadri storici delle prime civiltà (le civiltà della Mesopotamia, del Nilo, del lontano e del vicino Oriente, della penisola Italica). STRUMENTI CONCETTUALI E CONOSCENZE: Conoscenza e utilizzo della cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo). PRODUZIONE: Rappresentazione di conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali e scritti, disegni. STORIA LOCALE: Posizione geografica e conoscenza della storia di Gela. Miti e leggende delle origini. Usi e tradizioni, beni culturali locali. Publisher. Attività e metodi - Repertorio ORM: A: Raggruppamento alunni: a – b – c – d – e; B. Metodi: a – b – c – d Attività e metodi - Mediatori didattici: Attivi: a – b – c – d; Iconici: a – b – c – d; Analogici: a – b – c – d; Simbolici: a – b – c – d CORPO MOVIMENTO SPORT FUNZIONI SENSO PERECETTIVE: Riconoscimento di traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successione temporale delle azioni motorie. CORPO, SPAZIO E TEMPO. Utilizzo dei diversi schemi motori e posturali. Coordinazione, autocontrollo di resistenza, velocità e sforzo. LINGUAGGIO COMUNICATIVOESPRESIVO: Utilizzo del linguaggio gestuale per comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti. GIOCO, SPORT, REGOLE E FAIR PLAY: Conoscenza e applicazione di giochi di squadra e individuali rispettandone le regole. SICUREZZA, PREVENZIOINE, SALUTE E BENESSERE. Conoscenza delle corrette modalità esecutive per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza. RELIGIONE Conoscenza delle religioni di ieri e di oggi. Conoscenza delle origini e della struttura dell’Antico e del Nuovo testamento. Conoscenza della figura di Maria, Madre di Gesù e nostra,. E delle vita e delle opere di alcuni santi. Conoscenza del Natale come festa ricca di tradizioni. Conoscenza di Gesù e della sua terra. Conoscenza della vita pubblica di Gesù. Conoscenza degli avvenimenti principali della Pasqua. A.S. 2013/2014: 3.1.5 SP Mappa degli obiettivi di apprendimento per la classe quinta. U.A: “Libertà responsabile” PROGETTI : - Accoglienza - S. Francesco - Natale - Carnevale - Good-bye GEOGRAFIA MATEMATICA ORIENTAMENTO: Capacità NUMERI: Capacità di padroneggiare i concetti fondamentali della matematica. Conoscenza delle quattro operazioni con i numeri naturali e decimali e delle relative proprietà e capacità di calcoli scritti e orali immediati. di orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche utilizzando la bussola e i punti cardinali. CARTE MENTALI.: Utilizzo di strumenti per l’osservazione indiretta ( filmati, fotografie, documenti cartografici, immagini da satellite, ecc) per conoscere il territorio italiano. GEO-GRAFICITà: Localizzazione sulla carta geografica dell’Italia delle posizioni delle regioni fisiche e amministrative.. PAESAGGIO: Conoscenza e descrizione degli elementi caratterizzanti i principali paesaggi italiani e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale. REGIONE: Conoscenza e applicazione del concetto polisemico di regione geografica. SPAZIO E FIGURE: Riconoscimento, denominazione, descrizione, disegno e costruzione delle principali figure geometriche di piano e di spazio. Capacità di operare con le unità di misura convenzionali. Acquisizione del concetto di perimetro e di area di superficie delle figure piane. Risoluzione di problemi con strategie diverse. RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI: Elaborazione di grafici, diagrammi, schemi e tabelle per eseguire indagini statistiche. Conoscenza del valore di verità degli enunciati, probabilità di eventi. scambi comunicativi attraverso messaggi chiari e pertinenti. Comprensione di testi e utilizzo di letture funzionali allo scopo. LEGGERE: Lettura corretta, scorrevole, espressiva di testi e individuale. SCRIVERE: Produzione di testi adeguati alle diverse occasioni di scrittura. Sviluppo di abilità funzionali alo studio estrapolando informazioni per l’esposizione orale e la memorizzazione. RIFLETERE SULLA LINGUA: Riconoscimento delle parti variabili e invariabili del discorso e degli elementi principali della frase. soggetto e predicato; complementi diretti e indiretti, connettivi. Utilizzo di lessico appropriato e termini specifici dei linguaggi settoriali. Comprensione e individuazione di informazioni e derivazione delle parole, sinonimi, contrari, punteggiatura. Considerazione e rispetto degli altri e dei “diversi da sé”. Drammatizzazione e recitazione di testi sui diritti del fanciullo. SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALE: os- TERRITORIO E REGIONE: servazione della realtà con procedure dell’indagine scientifica.. Conoscenza degli elementi fisici e antropici su cui si ripercuote l’intervento dell’uomo e proposte di soluzioni idonee. OPERARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO: Analisi e riesposizione di elementi, eventi e relazioni. Individuazione di domande e problemi. Formulazione di ipotesi e previsioni. Analisi e racconto in forma chiara di ciò che ha fatto e imparato. L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIEWNTE: Osservazione delle caratteristiche strutturali e di genere. Conoscenza del corpo umano e delle scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari per un sano vivere ai fini di prevenzione. Promozione di comportamenti di rispetto ambientali. Conoscere l’Energia e la forza. Osservare l’Universo. MUSICA Discriminazione ed elaborazione di eventi sonori. Uso della voce e di strumenti rudimentali per produrre e riprodurre eventi sonori. Riconoscimento della valenza estetica e del valore funzionale del brano ascoltato. Interpretazione da solo e in gruppo di brani musicali di genere e culture diverse. Cenni storici su alcuni compositori. ITALIANO ASCOLTARE E PARLARE: Partecipazione a TECNOLOGIA IL MONDO FATTO DALL’UOMO: Individuazione delle funzioni di un artefatto rilevandone le caratteristiche. Conoscenza delle caratteristiche di dispositivi automatici. Osservazione degli oggetti del passato e riflessione sulle tappe evolutive della storia dell’uomo. Elaborazione di semplici progetti individuali o collettivi e realizzazione di oggetti scegliendo i materiali adatti. Utilizzo delle tecnologie dell’informatica e della comunicazione nel proprio lavoro. Conoscenza e utilizzo di Paint, PowerPoint, Excel, Publisher, Internet. OF: IO CITTADINO OGGI INGLESE Ascolto: Comprendere brevi dialoghi, istruzioni. espressioni e frasi di uso quotidiano relative a : negozi, prezzo, azioni, cibi, ora, giorni, materie scolastiche, tempo atmosferico, animali, numeri fino a 100 Parlato: Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrandone il significato con mimica e gesti. Interagire in modo comprensibile con un compagno utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. Lettura: Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati da upporti visivi, cogliendo il significato globale ed identificando parole e frasi familiari. Scrittura:. Scrivere in forma comprensibile semplici messaggi per presentarsi, fare gli auguri, per chiedere o dare notizie. ARTE E IMMAGINE STORIA PERCETTIVO VISIVI:Utilizzo di elementi di base del linguaggio visivo per osservare, descrivere, e leggere immagini. LEGGERE: Utilizzo di conoscenze per la lettura degli aspetti formali di varie opere per apprezzarne il valore artistico. Conoscenza dei principali beni artistico- culturali presenti nel proprio territorio. PRODURRE: Produzioni di immagini con tecniche diverse. USO DEI DOCUMENTI: Capacità di individuare e rappresentare in un quadro storico-sociale le relazioni tra i segni e le testimonianze del passato presenti sul proprio territorio. ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI: Confronto dei quadri storici delle civiltà studiate ( le civiltà della Grecia, la civiltà Etrusca e Romana, l’Impero Romano). STRUMENTI CONCETTUALI E CONOSCENZE: Utilizzo della cronologia storica occidentale (prima e dopo Cristo) comprensione del concetto di cittadinanza e di vari tipi di organizzazione. PRODUZIONE: Rappresentazione di conoscenze e concetti appresi mediante grafici, racconti orali e scritti, disegni. STORIA LOCALE: Conoscere usanze, fatti e personaggi di Gela. Attività e metodi - Repertorio ORM: A: Raggruppamento alunni: a – b – c – d – e; B. Metodi: a – b – c – d Attività e metodi - Mediatori didattici: Attivi: a – b – c – d; Iconici: a – b – c – d; Analogici: a – b – c – d; Simbolici: a – b – c – d CORPO MOVIMENTO SPORT FUNZIONI SENSO PERECETTIVE: Riconoscimento di traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successione temporale delle azioni motorie. CORPO, SPAZIO E TEMPO. Utilizzo dei diversi schemi motori e posturali. Coordinazione, autocontrollo di resistenza, velocità e sforzo. LINGUAGGIO COMUNICATIVOESPRESIVO: Utilizzo del linguaggio gestuale per comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti. GIOCO, SPORT, REGOLE E FAIR PLAY: Conoscenza e applicazione di giochi di squadra e individuali rispettandone le regole. SICUREZZA, PREVENZIOINE, SALUTE E BENESSERE. Conoscenza delle corrette modalità esecutive per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza. RELIGIONE Conoscenza del cammino della Chiesa. Conoscenza della Chiesa e delle scissioni al suo interno. Conoscenza della figura di Maria, Madre di Gesù e nostra, e della vita e delle opere di alcuni santi. Conoscenza delle tradizioni natalizie nel mondo. Conoscenza della Pasqua e delle tradizioni popolari. Conoscenza delle varie e espressioni di fede. Acquisizione di un atteggiamento aperto al dialogo interpersonale per costruire la civiltà dell’amore e della pace. A.S. 2013/2014 Scuola dell’Infanzia Mappa degli obiettivi di apprendimento Progetto* 4.3.1 “Nutrirsi bene per crescere meglio” Progetto Inglese “Startes” 4.3.2 “Nutrirsi bene: un insegnamento per la vita” Progetto Inglese “Startes” 4.3.3 Progetto di storia locale“Ama la terra mia” Progetto Inglese “Movers” docenti Con. int. I materiali vario Tempi 2013/14 Con. int. II “ 2013/14 Con. int. III “ 2013/14 4.3.4 Progetto di storia locale“Ama la terra mia” Progetto Natale “Navicanto” Giochi matematici Progetto decoupage Progetto Minivolley Progetto Inglese “Movers” 4.3.5.Legalità:” Io osservo, comprendo, agisco” Progetto Natale: coro Progetto giornalino “Newspapergame” Progetto Teatrale: “I promesi sposi” Giochi matematici Progetto di storia locale“Ama la terra mia” Progetto Minivolley Progetto ENI “Raffinati” Progetto decoupage Progetto Inglese “Flayers” Con. int. IV “ 2013/14 Con. int. V “ 2013/14 4.3.6 Progetto d’inglese “SMALL STPS” C’era una volta… Tante fiabe per crescere Accoglienza Tutti i plessi della scuola dell’infanzia “ 2013/14 Tutti “ settembre 2013 e quotidianamente Ore F.I. Un animale per amico Una scuola in movimento (danza) Ginnastica giocando (ginnastica artistica) Green e sport Scacchi S. Francesco S. Martino Festa dell’albero Natale Carnevale Nuove strade per la didattica della differenza ( 8 marzo) Vorrei una legge che… Inventiamo una banconota B.E.S.: Progetto” nuoto e autismo” Progetto “ABA” Progetto per alunni stranie ri “Includiamoci” Good-bye Tutti Tutti Tutti “ “ “ Tutti Tutti Tutti Tutti tutti Tutti Tutti Tutti “ “ “ “ 04.10.13 11.11.13 “ “ “ Dicembre 2013 Febbraio 2014 8 Marzo Tutti Tutti Alunni con bisogni educativi speciali Tutti “ “ “ “ Maggio-Giugno 2014 POF 2013/2014: 4.3.3 SP Mappa del progetto: Gela tra passato e presente. Mura Timoleontee Mura federiciane Castelluccio bagni Colonna dorica Parco della Rimembranza Villa comunale Torre di Manfria monumenti Chiese Magna Grecia Gela medievale Gela tra 800 e 900 museo acropoli Tombe a tolos preistoria Insediamenti neolitici Insediamenti industriali PASSATO Patrocinio Comune di Gela per esperto, materiali e mezzi storie e leggende, feste e tradizioni, usi e costumi anno scolastico 48 ore Progetto Storia locale GELA TRA PASSATO E PRESENTE tempi AAI in orario extrascolastico S. Francesco; S. Martino: castagne e vino; Immacolata: processione; S.Lucia: cuccia e processione; Natale: luci e regali, cene e giochi; Carnevale: maschere e sfilate; S. Giuseppe: cene; Venerdì Santo e Pasqua: crocefissione e processione, nenie e marinai, S.Giuseppe: festa del pane; S. Antonio: pane benedetto, maggio di Maria e Madonna di Betlemme, Madonna delle Grazie: processione anche a piedi scalzi, svestizione bambini, fuochi d’artificio; Madonna d’Alemanna: processione, palliantinu, fuochi d’artificio. Degrado urbanistico e piano colore consorzio universitario PRESENTE Nuove feste S. Sebastiano S. Rocco Industria petrolifera Scuole di ogni ordine e grado mare bilbioteca Insegnanti classi TERZE Feste religiose e laiche e aspetti tradizionali modalità Corsi di laurea dell’Università di Catania risorse turismo teatro cinema ASI 4.4.1 Mappa progetto accoglienza calendario scolastico progetti spazi quotidianamente incontri mensili orario Tutti al traguardo Dirigente scolastico Servizi sociali comunali personale Adulti tutti regole Personale ATA conoscenza Compagni settembre e Insegnanti famiglia convivenza tempi risorse io ruoli continuità presentazione Progetto ACCOGLIENZA dialoghi incarichi regole azioni attività grafiche giochi giornata scolastica conversazioni imitativi momenti libere piccoli gruppi guidate sonori socializzazione Piano di Studio Personalizzato Il PSP (Piano di Studio Personalizzato), in quanto risulta dall’attuazione di ciascuna UdA (Unità di Apprendimento) e dei progetti ad esse connessi, si sostanzia, per ciascuna classe di scuola primaria e per ciascuna sezione di scuola dell’infanzia, in un documento unitario che si compone: - dell’UdA annuale, che, stando alle opzioni operate dal Collegio dei docenti della scuola, contiene un obiettivo formativo, le conoscenze degli OSA e i valori educativi; - delle UdA settimanali, specificazioni in situazione dell’UdA annuale, che sono comprensive: - delle abilità degli OSA, ossia delle azioni che quotidianamente gli alunni hanno compiuto grazie all’azione degli insegnanti, che verificano e programmano settimanalmente gli interventi; - dei progetti programmati e attuati, che costituiscono parti integranti dell’UdA annuale; - delle iniziative attuate, che integrano e arricchiscono la progettualità complessiva della scuola; - delle verifiche e valutazioni settimanali, bimestrali, quadrimestrale e finale, quali emergono dalla scheda di valutazione e dal port-folio. In tal modo, il PSP, in quanto curricolo attuato da ciascuna classe e non documento programmatico di partenza, risulterà, alla fine dell’anno scolastico, documentato in maniera articolata nel registro del docente tutor. 6.1 piano annuale delle attività 6.2 SP prospetto generale organizzazione e organico 6.2 SI prospetto generale organizzazione e organico 6.3 orario lezioni 6.4 funzioni strumentali al POF 6.5 organizzazione oraria 6.6 fondo dell'istituzione scolastica 6.7 formazione e aggiornamento 6.8 tabella di valutazione per accesso alla scuola dell’infanzia 6.9 padronanza concettuale 4.13 repertorio ORM 4.14 mediatori didattici 6.15 criteri di valutazione 6.17 scheda informativa degli insegnanti 6.18 scheda sintetica dell’autovalutazione d’istituto 6.1 Mappa del Piano annuale delle attività 20 ore 14 ore 10 ore 10 ore 10 ore 16 ore S. P. S. I. S. P. S. I. S. P. S. I. Collegio dei docenti Riunione CVSI S. P. 4 ore Assemblee genitori Programmazione didattico-educativa PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ S. I. 6 ore Consigli d'intersezione Consigli d'interclasse Continuità 18 ore Svolgimento scrutini 10 ore Legenda: S.P.: Scuola Primaria S.I.: Scuola dell’Infanzia 16 ore S. P. S. I. 8 ore 8 ore Compilazione atti relativi a valutazione 10 ore A.S. 2013/2014 Cl al H-S 1A Insegnanti e discipline Arezzi 10: Ita 8- Mis1- AeI 1 Bennici 7: Tec1 Mat 6 Guarnaccia 7: Geo2- Sto2- CMS 1- Scie 2 Arezzi 10: Ita 8- Mis1- AeI 1 Guarnaccia 7: Tec1 Mat 6 Bennici 7: Geo2- Sto2- CMS 1- Scie 2 Chiarenza 18: Ita 8- Mat 5- Scie 2- CMS 1- Ae I 1- Tec 1 1B 2A Mappa 6.2 SP: Prospetto generale dell’organizzazione e dell’organico H Inglese IRC Giudice 2 Gazzola Giudice 2 Gazzola Giudice 2 Samparisi 2 Giudice 2 Samparisi 2 Giudice 2 Gazzola 2 Llibiano2 Gazzola 2 Russotto 5: Sto 2- Geo 2- Mus 1 Di Stefano 18: Ita 8- Mat 5- Scie 2- CMS 1- Ae I 1- Tec 1 2B 2C 2D 3A 3B H H H H 3C 3D 4A 4B 4C 4D HH HH HH Russotto 5: Sto 3- Geo 2- Mus 1 Letizia Maria Teresa 9+9: Ita 8- Ae I 1 La Russa 5: Sto 2- Geo 2- Mus 1 Caccamo Serafina 9+9: Mat 5- Scie 2- CMS 1- Tec 1 La Russa 5: Sto 2- Geo 2- Mus 1 Calabrò 9: Ita 7 1Tec –Mus 1 Vinci 9: 5 Mat 1 CMSp 2 Scie 1 AeI Cona 4: 2 Sto 2 Geo Calabrò 9: Ita 8 1Tec Vinci 9: 5 Mat 1 CMSp 2 Scie 1 AeI- Mus 1 Cona 4: 2 Sto 2 Geo Giocolano 7: Ita 7 Nolasco M. Gabriella 9: Mat 5- Scie 2-Tec1- CMS 1 Cona 5: Sto 2-Geo 2- Mus1 Miceli: Tec1 Giocolano 7: Ita 7 Russotto 9: Mat 5- Scie 2-Tec1- CMS 1 Cona 5: Sto 2-Geo 2- Mus1 Miceli: AeI 1 Miceli 8+8: Ita 8- Tec 1 Nolasco Flavia Patrizia 9+9: AeI 1- Scie 2- CMS 1- Sto2Geo2-1Mus, Lauretta 5+5: 5 Mat Tallarita 15: Ita 7- Mat 5- Mus 1- Tec1- CMS 1 Lauretta 6: Sto 2- Geo 2- - Scie 2 Nolasco M Gabriella: AeI 1 Nolasco Giuseppa 18: Ita 7- Mat 5- Scie 2- CMS 1 -Geo 2- AeI Giudice 3 Giudice 3 Samparisi 2 Samparisi 2 Giocolano3 Gazzola 2 Giocolano3 Gazzola 2 3 Giudice 3 Giudice 2 Samparisi 2 Samparisi Tallarita 3 2 Samparisi Llibiano3 Gazzola 2 5A H 5B 5C H 5D H 5E H 1 Lauretta2:Tec1- Mus 1 Nolasco Donatella2: Sto2 Pisano 18: Ita 7- AeI 1- Mat 5- Mus 1- tecn 1- -Scie2- CMS 1 Bennici 4: Sto 2- Geo 2 Di Bartolo 18: Ita 7- AeI 1- Mat 5- Mus 1- tecn 1- -Scie2CMS 1 Guarnaccia 4: Sto 2- Geografia2 Spadaro 18: Ita 7- AeI 1- Mat 5- Mus 1- tecn 1- -Scie2- CMS1 La spina 4: Sto 2- Geo 2 La Spina 18: Ita7-Tec1- Sto2- Geo2- Mus1- Scie2- CMS1AeI1 La Russa 5: Mat 5 Nolasco Donatella 17: Ita7-Tec1- Sto2- Geo2- Mus1- Scie2CMS1- AeI1 Nolasco Maria Gabriella 5: Mat 5 Llibiano3 Gazzola 2 Llibiano3 Llibiano3 Gazzola 2 Libiano 3 Gazzola 2 Nolasco Gab 3 Gazzola 2 Mappa 6.2 SP sostegno: Prospetto generale dell’organizzazione e organico Mappa 6.2 SI: Prospetto generale dell’organizzazione e organico Mappa 6.2 SP sostegno: Prospetto generale dell’organizzazione e organico Insegnante 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Ascia Rita Carmela Battaglia M. Carmela Cassarino Rosa Ferlenta Maria Rita Ganci Crocifissa Iacona Calogera Passero Anna Rosa Pizzardi Concetta Mappa 6.2 SI: Organizzazione scolastica scuola dell’infanzia PLESSO CAPPUCCINI Raitano Concetta Minardi Maria Luisa Pane Antonella Giudice Saveria Provinzano Gabriella Scozzaro Salvina Comune a t.i. Comune a t.i. Sostegno a t.i. Sostegno a t.i. IRC a t.i. Comune a t.i. PLESSO FEACE Di Caro Nicolina Maddiona Rosa Scimone Angela Zuppardo Anna Salvo Giuseppina Comune a t.i. Sostegno a t.i. Comune a t.i. Comune a t.i. Comune a t.i. PLESSO GIOBERTI Carmisciano Rosangela Falzone Maria Teresa Maddiona Rosa Nicastro Rosalia Pollicino Francesca Portelli Antonia Trainito Carmelinda Tranchina Lorenza Vassallo Grazia Comune a t.i. Comune a t.i. Sostegno a t.i. Comune a t.i. Comune a t.i. Comune a t.i. Comune a t.i. Comune a t.i. Comune a t.i. PLESSO LOI Cafà Rosa Cancro Patrizia Giannone Palmina Comune a t.i. Comune a t.i. Comune a t.i. Guzzardella Maria Grazia Ogni Bene Laura Saporito Mariangela Scrodato Ornella Turco Amelia Maria Comune a t.i. Comune a t.d. Comune a t.i. Comune a t.i. Comune a t.i. 6.3 Mappa dell’orario delle lezioni 2° turno 11. 00 2° turno 16.00 1° turno 07. 55 1° turno 13.00 ingresso uscita Cappuccini Loi Gioberti 8.15-13.15 Feace 8.00-16.00 da lunedì a venerdì Fino ad attivazione mensa turni docenti 08,00-14,00 SCUOLA DELL’INFANZIA Inizio 18.09.04 Sabato Termine 09.06.04 08,30-12,30 ORARIO LEZIONI Progetti Accoglienza e Commiato SCUOLA PRIMARIA da lunedì a venerdì Non sospensione delle lezioni, quindi proroga supplenze, ai sensi dell’art. 7 c. 3 del Regolamento sostituzione nel primo giorno di assenza dei colleghi 08.00-13.25 ore contemporaneità flessibilità Cfr. CIIS del 29.11.04 Classe/modulo ampliamento e arricchimento della offerta formativa situazioni particolari supporto a laboratori e iniziative Progetti 6.4 Mappa delle funzioni strumentali al POF Ins.te Spadaro Anna Maria Ins.te Di Caro Gestione Piano Offerta Formativa Ins.te Provinzano M. Gabriella Ins.te Cancro Rapporti con Enti ed Istituzioni Esterne alla scuola Area 1 Area 2 FUNZIONI STRUMENTALI AL POF (art. 30 CCNL) Area 3 Area 4 Interventi e Servizi per Studenti Coordinamento progettualità alunni diversamente abili Ins.ti Lauretta Antonio e La Spina Rosa Ins.te Ferlenda Rita Ins.te Pizzardi Concetta 6.7 Mappa dell’Organizzazione oraria N° 3 sez. Loi N° 3 sez. Feace N° 3 sez. Attività aggiuntive funzionali all’insegnamento Cappuccini Gioberti N° 5 sez. Progetti 08.15-13.15 08.00-16.00 Attività aggiuntive d’insegnamento Scuola dell’Infanzia Progetti ORGANIZZAZIONE ORARIA Destinazione contemporaneità Progetti col Fondo d’istituto Rientro pomeridiano a partire da: Scuola Primaria - propria classe; - lab. AeI; - lab. Inf; 08.00/13.25 - lab-lab Inf.. Sostituzione nel primo giorno di asenza degli insegnanti in interclasse In: classe laboratori situazioni particolari Attività aggiuntive d’insegnamento Progetti Tutte le classi Progetti Attività aggiuntive Funzionali all’insegnamento 6.8 Prospetto del Fondo della Istituzione scolastica ENTRATE Residui competenze USCITE GENERALI 1. 2. 3. Collaboratori del DS RLS (rappr. Lavoratori sicurezza) DSGA Totale USCITE TOTALI ENTRATE USCITE Uscite generali Uscite personale ATA: Uscite docenti scuola dell’infanzia Uscite docenti scuola primaria INSEGNANTI SCUOLA DELL’INFANZIA (media 5,5 ore a insegnante) Attività Flessibilità organizzativa e didattica presidenza cons. d’intersezione segreteria organi collegiali Tutoring 3 RSPP AAI Progetto Ambiente amico: il mare AAI Progetto Il mio amico mare AAI Progetto Io e il mio mondo AAI Progetto L’acqua AAFI Progetto: Natale AAFI Progetto: Integrazione alunni con Laboratorio creativo e mini olimpiadi 12. AAFI Referente progetti 13. AAFI per sostegno a progetti Totale complessivo Somma 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. INSEGNANTI SCUOLA ELEMENTARE (media 5 ore a insegnante) uscite primaria: EURO Attività Flessibilità organizzativa e didattica Collaboratori del DS Presidenza cons. d’interclasse Segreteria organi collegiali Tutoring RSPP (resp. Serv. Prev. e Prot) Aldisio RLS (rappr. Lavoratori sicurezza) Progetti: Accoglienza, Il corpo e la mente, Natale, Alimentazione, Progetti: Io e gli altri, Alla scoperta del nostro territorio, Natale Progetti: Io e gli altri nel mondo, Alimentazione, Natale Progetti: Io cresco con gli altri nel mondo, Alimentazione, Natale Progetti: Io, lo spazio e le cose intorno a me, Giornalino Progetti: Carnevale, Natale Progetti: Integrazione alunni con Laboratorio creativo, Mini olimpiadi AAFI per 8 referenti di progetto AAFI per iniziative e progetti vari Totale complessivo SOMMA 6.9 Mappa della formazione in servizio Rete concettuale Matrice cognitiva Compito d’apprendimento Conversazione clinica Fasi di lavoro Mappa concettuale Valutazione processuale Didattica per concetti (DxC) tematica FORMAZIONE IN SERVIZIO soggetti UdA PSP insegnanti Ricerca-azione oggetti processo guida ricercatori Attuazione... rimodulazione sperimentatori verifica attuazione verifica rimodulazione attuazione Piano di lavoro Lavori di gruppo Analisi dei bisogni aggiornamento Insegnanti con amici critici MAPPA LABORATORI MULTIMEDIALI Organizzare un rapporto didattico interattivo tra discenti e strumenti informatici Potenziare le capacità dei discenti Interazione alunnocomputer Linguaggio digitale Teoria multimediale Qualità e varietà dei processi di insegnamento-apprendimento Interdisciplinarità Finalità Attività aggiuntiva opzionale Funzioni Informatica LABORATORI MULTIMEDIALI Curare la manutenzione delle tecnologie Collaborare con i docenti di Tecnologia e Informatica Responsabile Analizzare le programmazioni settimanali modulari per proporre le risorse multimediali a supporto dell’azione didattica Informare costantemente gli insegnanti sulle disponibilità di software 6.11 Tabella di valutazione del punteggio spettante ai bambini che hanno presentato domanda d'iscrizione per frequentare le scuole materne nei plessi del secondo circolo CAUSALE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 Alunno già frequentante Bambino portatore di handicap Bambino che compie 5 anni entro il 31.12.2004 Bambini gemelli (ciascuno) Figlio di dipendente del circolo (max 10%) Bambino residente nel quartiere del plesso (1) Bambino che compie 4 anni entro il 31.12.2004 Figlio di magistrati e/o militari trasferiti in corso di anno Bambino orfano, con genitori separati o divorziati, emigrati o impediti nell'esercizio della patria potestà Bambino con padre disoccupato Bambino con un fratello portatore di handicap Madre gravida Bambino con madre disoccupata Bambino appartenente a famiglie indigenti Per ogni fratello di età inferiore a 5 anni Bambino con genitori che lavorano entrambi Per ogni fratello minorenne di età superiore a 5 anni PUNTEGGIO GENITORE UFFICIO Conferma Punti 1000 Punti 500 Punti 300 Punti 200 Punti 500 Punti 10 Punti 10 SI SI SI SI SI SI SI SI Punti 6 SI NO SI NO Punti 6 Punti 5 Punti 5 Punti 4 Punti 4 Punti 3 Punti 2 Punti 1 SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO SI SI SI SI SI SI SI SI NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO Totale punti (1) il quartiere di pertinenza del plesso “Gioberti” è quello originario di S.Giacomo-S.Ippolito compreso nello stradario agli atti della scuola. 6.12 Mappa della padronanza concettuale P R O C - denominare - Assegnare un’etichetta - enumerare - esemplificare - includere (insieme a) - escludere (separato da) - identificazione di attributi specifici - discriminazione di attributi mancanti gerarchizzazione E S definizione S - Quali rapporti si danno tra loro? categorizzazione I - Come li possiamo ordinare in relazione fra loro? riconoscimento D O M A N D E - ordinare i livelli - coordinare i livelli fra gli attributi e i concetti - Che cos'hanno in comune? - Che cos'hanno di diverso? - Insieme a che cosa lo metto? - Da quale insieme lo escludo? - Che cos'è? - A quali oggetti corrisponde? - A quali eventi corrisponde? 6.13 Mappa del repertorio ORM (E. Damiano) A. RAGGRUPPAMENTO DEGLI ALUNNI a. lavoro individuale b. lavoro a due c. lavoro in piccolo gruppo d. lavoro in classe e. lavoro in grandi gruppi 1. Libero; 2. Con assistenza dell’insegnante; 3. Programmato su materiale autocorrettivo o strutturato 1. Insegnante/alunno; 2. Alunno/alunno: alla pari; 3. L’alunno più capace aiuta il compagno in difficoltà 1. Interno alla stessa classe 2. Fra alunni di classi parallele 3. Fra alunni di classi non parallele 4. Omogeneo x livello di rendimento 6. Integrato con criteri sociometrici 6. Per attività libere 7. Con l’assistenza degli insegnanti 8. Per attività programmate 1. Alunno/alunni 2. Insegnante/alunni (a senso unico) 3. Insegnante/alunni (a senso multiplo) 6. due o più insegnanti compresenti 1. Due o più gruppi di classi parallele 2. Due o più classi parallele 3. Due o più gruppi di varie classi, parallele e non 6. Assemblee per decisioni comuni 6. Tutte le scolaresche del plesso al completo 6. scolaresche del plesso al completo, più i genitori B. METODI a. escursioni b. esercitazioni c. lezioni d. conversazioni 1. Esplorative: x osservazione e verbalizzazione 2. Finalizzate: messa a fuoco di oggetto o fenomeno particolare 3. Strutturate: applicazione e controllo di concetti, relazioni e principi definiti in precedenza 1. Attività libere con materiali poco strutturati per realizzare prodotti creativi 2. Realizzazione di oggetti su materiale semilavorato o comunque preordinato 3. Ideazione, progettazione e costruzione di un oggetto con materiale scelto o adattato allo scopo 6. Manipolazione di materiali predisposti per scoprire somiglianze, differenze, regolarità e definire concetti 6. Esercizi di consolidamento e memorizzazione di abilità strumentali, schemi operativi, concetti e relazioni 6. Attività di applicazione a contenuti diversi di schemi operativi, concetti, relazioni conosciuti 7. Attività x classificare fenomeni diversi mediante l’individuazione di somiglianze e/o differenze 8. Attività ordinate all’approfondimento, all’estensione o al trasferimento di schemi operativi, concetti, relazioni già conosciuti Attività ordinate a inventare altre dimensioni mediante processi di liberazione e proiezione 10. Attività ordinate a riprodurre vissuti per verbalizzare le proprie esperienze 11. Attività di drammatizzazione ordinate a riprodurre vissuti per mettersi nei panni degli altri: role-play 12. Simulazione e giochi su canovacci predisposti, x orientare a capire relazioni di varie complessità 1. Commento dell’insegnante di cronache, racconti, brani letterari 2. Lettura guidata di brani proposti per problematizzare, integrare, approfondire le attività precedentemente svolte 3. Esposizione finalizzata alla presentazione metodica di un oggetto, di un fatto o di una attività 4. Esposizione x evidenziare regola, concetto, relazione, principio 6. Proiezione e commento di: illustrazioni, diapositive, film, lucidi, cartelloni 1. Conversazione occasionale, a senso multiplo su un episodio di attualità 2. Conversazione clinica x individuare conoscenze e concetti spontanei degli alunni su determinati contenuti e problemi 3. Discussione x chiarire informazioni, illustrare aspetti di problemi o motivare a lavoro 4. Discussione riassuntiva x sistemazione esperienze e informazioni 6. Discussione orientata ad analizzare e comparare fatti e fenomeni mediante domande dell’insegnante o risposte di alunni 6. Discussione sistematica x verbalizzare concetti, definire ipotesi, sintetizzare attività svolta 6.14 Mappa dei mediatori didattici ATTIVI ICONICI ANALOGICI SIMBOLICI 1. Esplorazioni per vedere 1. disegno spontaneo 1. drammatizzazione/role-play 1. discussione finalizzata a sinte2. Esplorazioni per presa di con- 2. materiale visivo pe documen- (soggetti) tizzare/omologare informazioni a tatto tare raccolte 2. narrazione di insegnante 1. Esplorazione secondo piano 1. disegno preordinato secondo 1. giochi di simulazione (cano- 1. narrazione (ascolto, lettura, d’osservazione piano contenutistico/codice pre- vaccio) scritti) + o - complessi b 2. esercitazione per realizzare scelto 2. sintesi scritta oggetti a partre da semilavorati, 2. analisi e interpretazione di 3. narrazione di alunno montaggi, etc. immagini selezionate 1. ricostruzione (mimo, conver- 1. codificazione grafico- 1. esecuzione di copioni (soggetti 1. definizione di concetti sazione) di un’esperienza per figurativa di eventi + o – com- a canovaccio) 2. formulazione di giudizi c metterla a fuoco ed esaminarla plessi (a partire da altri linguaggi verbali e non) 1. Esperimento (a fattori selezio- 1. schematizzazione di concetti, 1. analisi e discussione di un gio- 1. riflessione sul linguaggio, sulnati e alternati) per ideare, pro- mappe, percorsi, eventi co, finalizzate all’identificazione le pratiche discorsive, sulle prod gettare, realizzare oggetti …secondo connettivi grafici delle regole cedure, finalizzate a individua(organizzatori percettivi) zione di regole 1. Esplorazione per controllo di 1. schematizzazione a controllo 1. Simulazione finalizzata ad ap- 1. applicazione e controllo di redi conoscenze ed esperienze plicazione e controllo di cono- gole (metaconoscenze) apprese e conoscenze predefinite 2. esercitazioni x applica- apprese in precedenza scenze ed esperienze precedenti in precedenza re/controllare 6.15 Mappa dei criteri di valutazione Seconde e terze biennale Quarte e quinte annuale finale VF nelle verifiche sta Valutazione Formativa: giudizio positivo per incoraggiare l’alunno a fare meglio. VP nelle verifiche sta per Valutazione Processuale: giudizio positivo rispetto alle condizioni di partenza. quadrimestrale formativa bimestrale sommativa tipologia cadenze valori competenze conoscenze abilità socializzazione VALUTAZIONE impegno criteri partecipazione comportamento giudizi processi apprendimenti Apprendimenti Comportamenti motivazione livelli orientamento 1-5 6 7-8 9 con parecchi errori Con 2-3 errori con 1-2 errori gravi e un errore veniale con un solo errore garve e 1-2 veniali scarsa coerenza tra competenze e comportamento appena prevalente, quindi incerta e contraddittoria, coerenza tra competenze e comportamento prevalente coerenza tra competenze e comportamento quasi dominante coerenza tra competenze e comportamento 10 Senza errori. Sui quaderni eccellente. 1 errore veniale: ottimo – dominante coerenza tra abilità e competenze acquisite e comportamento 6.17 Scheda informativa degli insegnanti Alunni n° 1 NS S Apprendimenti B D O NS S Comportamento B D O 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Gela, ___/___/___. L’insegnante _______________________________ 6.18.1 Scheda sintetica di autoanalisi d’istituto 6.18.1 nucleo di autoanalisi della scuola: componenti Nominativi Adriana Quattrocchi Funzioni Dirigente scolastico Collaboratrice del DS – membro RSU – Insegnante primaria Funzione strumentale - Insegnante primaria Insegnante primaria Funzione strumentale al POF - Insegnante primaria Assistente amministrativo 6.18.2. esiti autoanalisi 6.18.2.1 punti di di forza I punti di forza del POF sono costituiti da: - ricerca.azione, che consente la continua riformulazione sulla scorta delle verifiche operate; - innovazione continua, attraverso l’adeguamento alla riforma e alla relativa organizazione; - armonia comunitaria, che consente alle diverse componenti di procedere fianco a fianco e non l’una contro l’altra; - stabilità dell’organico, che consente l’attuazione della continuità; - laboratori multimediali. 6.18.2.2 punti di debolezza I punti di debolezza sono costituiti da: - risorse materiali non del tutto adeguate (locali contati, mancanza di scale di emergenza, etc.). GELA I EX II CIRCOLO DIDATTICO REGOLAMENTO SCOLASTICO PREMESSA La scuola ha l'obbligo e la responsabilità di sorvegliare e di custodire gli alunni negli orari definiti per ogni Plesso della scuola Primaria e dell'infanzia e di riaffidarli, al termine delle attività scolastiche, ad un familiare o a un suo delegato, che deve essere maggiorenne, per cui la custodia, il controllo, la vigilanza degli alunni è un dovere primario di tutto il personale della scuola, rendendo, quindi, doverosa la predisposizione dell' organizzazione di tempi scolastici in modo da assicurare un ambiente privo di elementi che possano comportare pericolo di alcun genere (ex artt. 2047 - 2048 c.c. e ex artt. 2043 - 2055 c. c. ) ; LE REGOLE COMUNI CONDIVISE Il seguente documento, elaborato dagli insegnanti e concordato con i genitori e gli operatori scolastici, trova le sue linee generali nel P.O.F. di Circolo pd psplicita alcuni aspetti sui quali si articolano le organizzazioni dei plessi e le relazioni tra le parti coinvolte nella vita della scuola in un clima di accordo e di collaborazione. Un serio impegno di studio ed una serena convivenza, pertanto, esigono un comportamento disciplinato, responsabile e rispettoso che si esprime nell'ordine, nelle buone maniere, nella cordialità e nella collaborazione da parte di tutti. Gli scolari, come titolari della "libertà di apprendimento", sono protagonisti primari del cammino formativo e l'esperienza scolastica fornisce loro l'occasione per incontrare le regole. Le regole assumono una connotazione positiva e formativa se sono poste in modo corretto in un contestopeducativo valido. Per essere colta come valore, la "regola" deve possedere, pertanto, alcune caratteristiche: • Scaturire da esigenze concrete e verificabili; • Essere coerente con altre regole; • Investire tutti, adulti e bambini; • Essere costante nel tempo; • Essere confermata dagli adulti significativi; • Essere al di sopra dei singoli, delle opportunità; • Essere rispettata da tutti. L' adulto così diventa il "garante delle regole" I quindi sia a scuola che in famiglia gli adulti presenti vengono riconosciuti come figure di riferimento significati ve e contribuiscono alla formazione sociale del bambino. Sono stati individuati, a tal proposito, alcuni momenti dell' esperienza scolastica in cui gli alunni di tutte le classi si trovano a condividere tempi e spazi, nei quali I perClO, è necessario che si esprimano quei comportamenti coerenti ed univoci identificabili con il nome di "regole" a cui affidare il senso ed il valore della vita comunitaria. ART. 1 INGRESSO 1) Non è permesso sostare nell'edificio scolastico o nel cortile antistante al di fuori degli orari definiti per ogni Plesso della scuola primaria e della scuola dell'infanzia 2) Non è consentito l'accesso all'edificio scolastico o al cortile antistante con animali domestici. 3) Gli alunni entrano nell' edificio scolastico, al suono della campanella, secondo gli orari definiti per ciascun plesso, portati a conoscenza dei genitori all'inizio di ciascun anno scolastico e sono attesi nell'aula, 5 minuti prima dell'orario d'ingresso, dal docente in servizio; 4) Gli alunni della scuola dell' infanzia entrano a scuola nella mezz' ora compresa tra le 08: 00 e le 08: 30 e il personale docente deve trovarsi in aula 5 minuti prima; 5) La custodia degli alunni durante l'ingresso nella scuola è di competenza degli insegnanti e dei collaboratori scolastici 6) 1 collaboratori scolastici vigilano in prossimità dell'ingresso e nell'atrio della scuola. 7) La scuola non si assume responsabilità circa la vigilanza prima dell'ingresso degli alunni nell'edificio scolastico. O) La vigilanza ùeyli alunni durante le attività didattiche spetta rigorosamente ai docenti in servizio, coadiuvati dal collaboratore scolastico preposto al piano/zona che sorveglierà, oltre il corridoio e atrio di competenza, anche i bagni in modo da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose. 9) Gli alunni che giungono a scuola in ritardo rispetto all'orario fissato sono ammessi in classe con decisione del Dirigente Scolastico o di uno dei suoi collaboratori; 10) Nessun alunno può lasciare la scuola prima del termine delle lezioni, tranne che su espressa richiesta scritta di uno dei genitori, che esonera la scuola da ogni responsabilità. Ove si renda necessaria l'uscita per problemi di salute o altro, il Dirigente scolastico dispone l'accompagnamento tramite un collaboratore scolastico di sua fiducia; 11) 1 genitori separati o divorziati, se non sono affidatari, non possono chiedere, se non nei giorni in cui risultano affidatari, di far uscire i figli prima del termine delle lezioni 12) 1 collaboratori scolastici della port.i neria, in ogni caso, prima che i genitori entrino nell'istituto, faranno pervenire, trami te il collega di reparto, il messaggio di essi agli insegnanti, i quali, valutata l'esigenza, ne consentiranno (oppure no) l'ingresso a scuola. In caso di permesso accordato, i collaboratori scolastici avranno il compito di accompagnare fino in classe i genitori; 13)1 genitori consegneranno qualsiasi oggetto, che i propri figli avranno dimenticato a casa (sussidi didattici o altro consentito), ai collaboratori scolastici della portineria, i quali, ricevute le generalità e la classe di appartenenza dei loro figli, provvederanno tramite il collaboratore scolastico assegnato a quel reparto; 14)1 genitori rappresentanti di classe e di sezione possono accedere ai locali della scuola nell'orario di lezione esclusivamente per motivi attinenti alle loro funzioni, compatibilmente con le esigenze scolastiche; 15)Durante l'orario scolastico è vietato l'uso del cellulare ed è vietato tenerli accesi, in caso contrario l'insegnante può sequestrarlo per il tempo strettamente necessario, in ogni caso da restituire al termine delle lezioni; 16) Gli alunni sono tenuti ad essere presenti a scuola per lo svolgimento delle attivi tà istituzionali. Le assenze devono essere registrate nell'apposito registro e devono indurre gli insegnanti a comprendere le ragioni dell'assenza affinchè la frequenza non si riduca a presenza fisica, ma si costituisca come motivazione apprendi ti va e diritto all' educazione. Eventuali assenze periodiche e continuate devono essere segnalate in direzione per fare effettuare controlli volti alla prevenzione della dispersione scolastica; 17)Le assenze degli alunni, per qualsiasi motivo e di qualsiasi durata, debbono essere giustificate dai genitori con una dichiarazione scritta sul diario o sul quaderno. Per le assenze causate da malattia superiori a 5 giorni, è necessario un certificato medico, senza il quale l'insegnante, al fine di salvaguardare la salute della comunità scolastica, non può ammettere l'alunno t=l scuola; 18) Gli alunni minori devono essere accompagnati dai loro docenti nei trasferimenti da un'aula all'altra; tali trasferimenti possono essere fatti anche con la collaborazione del personale ausiliario. Gli spostamenti dall'aula alla palestra e ai laboratori dovranno essere effettuati in ordine e in silenzio, per non arrecare disturbo alle altre classi. 19) La vigilanza sui minori diversamente abili, se particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno o dall'assistente ad personam assegnato dal Comune o dal docente della classe che, in caso di necessità, dovrà' essere coadiuvato da un collaboratore scolastico. 20) La vigilanza sugli alunni durante le attività pomeridiane extracurricolari, previste nel POF, dovrà essere costantemente assicurata dai docenti che organizzano tali attività. Gli alunni accederanno ai locali della scuola 5 minuti prima dell'inizio dell'attività e aspetteranno il docente nell' atrio, sorvegliati dai collaboratori scolastici in servizio, per essere accompagnati dal docente in aula. Per nessun motivo gli alunni dovranno rimanere nei locali scolastici privi di vigilanza ART.2 USCITA 1) I cortili antistanti l plessi vengono aperti all'ingresso, consentendo la sosta dei genitori per il tempo strettamente necessario al ritiro degli alunni. 2) I genitori, in attesa dei propri figli, non devono assembrarsi davanti al cancello, per non ostacolare il passaggio, ma disporsi in modo ordinato all'interno del cortile. 3) Al termine delle lezioni gli insegnanti accompagnano la classe ordinatamente in prossimità dell'uscita. 4) Un collaboratore vigila in prossimità del cancello in modo da prevenire e controllare eventuali situazioni che possano mettere in pericolo l'incolumità degli alunni. 5) I collaboratori scolastici in servizio vigilano gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto comunale e li accompagnano ordinatamente al mezzo. 6) I geni tori o i loro delegati sono tenuti ad essere puntuali all'usci ta, in modo che il ritiro del bambino avvenga nella massima sicurezza e tranquillità. 7) Al termine delle lezioni, l'uscita degli alunni avviene per gradi e per piani, utilizzando le uscite stabilite dal dirigente scolastico in un'apposita disposizione di servizio che è funzionale ad assicurare a tutti la massima sicurezza; 8) All'uscita della scuola, la vigilanza sui minori di scuola primaria è assicurata con l'accompagnamento al portone principale e/o al cancello esterno della scuola, ove i genitori sono tenuti a farsi trovare; 9) All'uscita della scuola, la vigilanza sui minori di scuola dell' infanzia è assicurata con l'accompagnamento degli alunni alla porta dell' aula, ove ciascun geni tori è tenuto a farsi trovare entro la mezz'ora che precede l'orario d'uscita; 10) All'uscita da scuola, al termine delle lezioni o durante l'orario scolastico per validi motivi personali (presentati per iscritto), gli alunni minorir frequentanti la Scuola dell' Infanziil e Primaria dovranno essere riconsegnati ai genitori /affidatari o a persona da questi delegata. 11) In caso di ritardo, non o2tre i 5 minuti, fatto eccezionale e non abituale, di un genitore o suo delegato che non sia presente per riaccogliere il proprio figlio all'uscita, il genitore nella possibilità di farlo, dovrà avvertire telefonicamente la scuola. 12) In assenza del genitore all'uscita, il docente di classe presente al termine delle lezioni affida l'alunno al collaboratore scolastico ed avvisa il coordinatore di plesso o l'ufficio di segreteria che provvede a contattare la famiglia. 13) Il collaboratore scolastico, come previsto dal suo profilo professionale (E' addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all' orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico) vigila l'alunno in attesa dell'arrivo del genitore o suo delegato. 14) Dopo il terzo ritardo del genitore il docente informa la Direzione al fine di contattare la famiglia dell'alunno per metterla al corrente che il protrarsi di tali ritardi, si segnaleranno, inevi tabilmente, alle autori tà competenti (servizi sociali, polizia, carabinieri, tribunale dei minori, etc ... ) Presso la scuola dell' infanzia i ritardi vengono annotati sul registro di sezione con firma del docente e del genitore. 15) L'ufficio di segreteria della scuola, pertanto, contestualmente all'iscrizione degli alunni per le prime classi, ma ad inizio anno per le al tre classi, provvede ad acquisire tutti i nominativi e copia del documento di identità delle persone maggiorenni a cui si potrà affidare l'alunno nel caso i genitori fossero impossibilitati al ritiro dello stesso. 16) La segreteria della scuola provvede a fornire all' insegnante e/o alla famiglia tutte le indicazioni e gli avvisi necessari in tempo utile, qualora dovessero presentarsi cambiamenti delle consuete abitudini. 17) I famigliari degli alunni sono altresì invitati a fornire uno o più numeri telefonici di sicura reperibili tà, affinché sia possibile contattarli in caso di necessità. 18) Ad inizio d'anno sarà consegnato ai genitori un modulo, preparato dall'ufficio di segreteria, per dare l'autorizzazione o meno a partecipare a visi te culturali (visita d'istruzione o altro), a mostrare foto e riprese cinematografiche dei propri figli avvenute in orario e/o contesto scolastico (utilizzabili nel sito della scuola). 19) quando le condizioni di salute di un alunno dovessero risultare serie o non gestibili dall'istituzione scolastica, l'ufficio di segreteria si attiverà per chiamare l'ambulanza per un pronto ricovero all'ospedale. L'alunno, in questa fase, sarà seguito ed assistito, fino all' ospedale, dall' insegnante che è presente in quel momento nella classe e sarà sosti tui to da un altro insegnante in compresenza nell'istituto; 20) Durante le uscite di istruzione comunali o extra comunali, solo per i bambini "H" si ritiene opportuno, la partecipazione di uno dei genitori col compito di dare un supporto agli insegnanti. ART. 3 VIGILANZA E INTERVALLO l) durante l'uso dei servizi igienici, i collaboratori scolastici, in presenza degli insegnanti, sono tenuti a trovarsi nel corridoio all'interno del bagno per garantire, in ogni momento e a tutti gli alunni, l'igiene dei locali, collaborando gli insegnanti ad individuare eventuali alunni che si rendessero responsabili di atti incivili o disdicevoli 2) Durante le ore di lezione e l'intervallo, i collaboratori scolastici sono tenuti alla sorveglianza degli spazi loro affidati (aule, corridoi, portineria, servizi igienici, laboratori, ecc .... ) . La permanenza nelle guardiole e l' assol vimento di altri compi ti, che vanno espletati a turno e per il tempo strettamente necessario, non esonera dall' obbligo di vigilare nel proprio reparto. Il personale assente va sostituito anche nei compiti di sorveglianza. 3) I collaboratori scolastici, pertanto, durante l'intervallo svolgeranno il duplice compito di vigilare in prossimità dei bagni e di effettuare una tempestiva pulizia laddove ve ne fosse bisogno, affinché venga garantito il diritto dei bambini ad avere bagni igienicamente sicuri come quelli della loro casa. Spetta al personale ausiliario di turno, pertanto, collaborare con gli insegnanti nella vigilanza. I collaboratori scolastici, inoltre, avranno cura di sorvegliare anche il bambino che ha manifestato la necessità di esplet~re la propria funzione fisiologica prima o dopo l'intervallo 4) L'intervallo avrà luogo dalle ore 10,20 alle ore 10,4 ° per la scuola primaria e dalle 10,45 alle Il,30 per la scuola dell'infanzia in quanto essa non ha la sola finalità di soddisfare i bisogni fisiologici (andare in bagno, fare merenda ecc ... ), ma soprattutto quella di 'una rigenerazione fisica e psicologica e, pertanto, deve essere considerata come un' attività intensissima e di grande investimento emotivo, per cui nella nostra scuola ha tempi distesi, costituisce il tempo socializzante non strutturato ed è l'ambito dedicato alla cresci ta in autonomia che per l' insegnante diventa l'occasione ideale per osservare e, per quanto possibile, non intromettersi; ART. 4 CAMBIO CLASSE l) I collaboratori scolastici avranno cura di segnalare la fine di ogni ora di lezione che trascorre con lo squillo della campanella. 2) Gli insegnanti che hanno cessato il proprio servizio nella classe, pertanto, al suono della campanella effettueranno l'operazione "cambio classe" immediatamente e il plU celermente possibile, supportati dai collaboratori scolastici. 3) Tale supporto si concretizza, soprattutto, quando il cambio avviene fra insegnanti le cui classi sono distanti, per cui si rende necessario, per espletare un servizio efficiente ed efficace, che i collaboratori scolastici siano edotti dei cambi classe attraverso il possesso dell'orario scolastico. 4) In ogni caso, qualora gli insegnanti dovessero ritardare o dovessero essere assenti, i collaboratori scolastici, in servizio al piano zona, sono tenuti a vigilare sugli alunni per il tempo strettamente necessario. ART. 5 LA MENSA l) I pasti e le bevande consumati in mensa saranno unicamente quelli distribuiti dal servizio comunale; 2) I docenti discuteranno con gli alunni l'imporLanza del cibo e di una alimentazione sana ed equilibrata; 3) L'inizio della mensa è prevista per le ore ; 4) I docenti favoriranno l'assaggio delle pietanze; 5) Si educheranno gli alunni a richiedere una quantità di cibo proporzionata al gradimento e .alla necessità, al fine di ridurre gli sprechi; 6) Nel caso di pietanze poco gradite si farà scegliere almeno una delle due portate con pane e frutta; 7) In caso di rifiuto totale e ripetuto del cibo i geni tori saranno contattati e si concorderanno opportune strategie di intervento; 8) Non è consentito l'uso di vetro; 9) Gli alunni si muoveranno dai loro posti solo su autorizzazione dell'insegnante; la) La scuola si attiva in modo da consentire agli alunni di non arrivare in mensa trafelati o agitati, lasciando loro il tempo di riordinare le proprie cose e di rispettare le necessarie pratiche igieniche; 11) Le bevande utilizzate abitualmente sono quelle non gasate e preferibilmentR senza coloranti e additivi, di ciò, però, si può non tenere conto solo in occasione di qualche festicciola in classe o nell'istituto; 12) Le diete sanitarie vanno richieste con certificato medico e autorizzate dal medico scolastico; 13) Le diete etico-religiose vanno richieste presso la segreteria della scuola. ART. 6 IGIENE 1) In collettività l'igiene della persona assume notevole importanza. Il controllo dei capelli è fino ad oggi il miglior mezzo di prevenzione per la pediculosi ed andrebbe effettuato settimanalmente da parte dei familiari del bambino. 2) Gli alunni ogni qual voI ta andranno in bagno dovranno assicurarsi di pulire le mani in modo adeguato ed efficace. È d'obbligo portare, pertanto, l'occorrente (tovaglioli imbevuti, normale sapone con custodia in plastica e tovaglia annessa per asciugare le mani, etc ..... ) necessario per effettuare tale operazione. 3) Al finp. di proteggere gli alunni da eventuali infezioni, sarà svolta da parte degli insegnanti opera di informazione, presso gli alunni e relative famiglie, volta a far acquisire comportamenti igienicamente corretti. Non sarà permesso a nessuno, pertanto, mangiare con le mani sporche. 4) Ai servizi igienici si deve rimanere sol tanto per il tempo strettamente necessario 8. Carta dei servizi CARTA DEI SERVIZI (Consiglio di Circolo, delibera 20.12.2004 che modifica la delibera del 20.02.96 ex DPCM 07.06.95) 1. PRINCIPI FONDAMENTALI La carta dei servizi del 1° Circolo didattico di Gela s’ispira agli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione italiana. I suoi principi fondamentali sono: l’uguaglianza. l’imparzialità, la regolarità, l’accoglienza e l’integrazione. Il servizio scolastico viene erogato senza alcuna discriminazione per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche. I soggetti del servizio scolastico: - hanno pieno rispetto dei diritti e degli interessi degli alunni - agiscono secondo criteri di obiettività ed equità; - garantiscono la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia; - favoriscono, anche con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni, l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione di handicap. 2. OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica, quali: - rilevazione quotidiana delle assenze: - richiesta di certificazione medica per le assenze superiori a 5 giorni: - intervento dell’ufficio in caso di assenze sospette; - sollecitazione dell’intervento dei servizi sociali del comune di Gela: - segnalazione all’autorità giudiziaria dei casi di frequenza saltuaria e di abbandono; - collaborazione con le scuole medie. L’iscrizione è aperta a tutti gli alunni. In caso di eccedenza del numero delle iscrizioni si darà la precedenza agli alunni residenti nel quartiere. 3. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA, AGGIORNAMENTO La scuola rende il personale, i genitori e gli alunni protagonisti dell’attuazione e responsabili della Carta stessa attraverso una gestione partecipata nell’ambito degli organi collegiali e di eventuali comitati spontanei al fine di favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio e l’attuazione. unitamente alla collaborazione degli enti locali, di attività extrascolastiehe. La scuola si costituisce come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico. secondo quanto stabilito in sede di Regolamento interno. Al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, la scuola garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente. L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti. stando anche alla sottoscritta Contrattazione integrativa della scuola, si informa a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica, dell’offerta formativa e dell’aggiornamento del personale. 4. LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto delle Indicazioni e/o Regolamenti nazionali. PARTE I 5. AREA DIDATTICA La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della Società civile, in quanto responsabile della qualità delle attività educative, s’impegna a: - educare gli allievi alla convivenza civile: - tener conto della domanda formativa degli alunni e delle loro famiglie attraverso la rilevazione dei bisogni formativi e la verifica dell’offerta medesima - garantire la continuità educativa e didattica interna e con i diversi ordini e gradi dell’istruzione, - scegliere i libri di testo e le strumentazioni didattiche in base a criteri di validità culturale e di funzionalità educativa, in rapporto agli obiettivi formativi e alle esigenze dell’utenza; - evitare agli alunni nella stessa giornata un sovraccarico di libri e materiali didattici da trasportare; - assegnare agli alunni i compiti da svolgere a casa in coerenza con la programmazione didattica e nel rispetto di razionali tempi di studio, anche allo scopo di assicurare ai bambini, nelle ore extrascolastiche, il tempo da dedicare al gioco o allo sport e all’apprendimento di lingue straniere; - non ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti; - elaborare, adottare e pubblicizzare il POF. che, in forma sintetica e ridotta, deve essere consegnata ai genitori all’atto dell’iscrizione degli alunni alla scuola dell’infanzia e in prima classe della scuola Primaria. La presente Carta dei servizi costituisce, all’interno del POF, l’aspetto della dichiarazione dei principi generali di libertà e uguaglianza, partecipazione e collaborazione, efficienza ed efficacia, imparzialità e accoglienza, integrazione e trasparenza, e si integra con il Regolamento interno del consiglio di circolo, anch’esso costitutivo del POF. rispetto ai problemi della vigilanza sugli alunni, del comportamento degli alunni, della regolamentazione di ritardi, uscite, assenze e giustificazioni, dell’uso di locali, laboratori e biblioteca, della conservazione delle strutture e delle dotazioni. delle modalità di comunicazione con i genitori e delle modalità dì convocazione degli organi collegiali della scuola. 6. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il POF. redatto e approvato dal collegio dei docenti, viene adottato dal consiglio di circolo. La sua validità è pluriennale. ma la sua adozione avviene entro i primi due mesi dall’inizio delle attività. IL POF, allo scopo di programmare lo svolgimento delle attività connesse alle finalità istituzionali della scuola, si costituisce delle seguenti parti: 6.1 la situazione iniziale, ove si delinea lo scenario iniziale della domanda educativa, del contesto, delle risorse, delle caratteristiche della scuola e degli insegnanti; 6.2 i valori educativi, che sono implicati ed esplicitati nello svolgimento delle attività didattiche e sostituiscono quella che era la programmazione educativa; 6.3 le UdA, che sono le unità di apprendimento, ossia l’insieme di tutto ciò che è posto in essere per favorire l’apprendimento degli alunni attraverso l’azione didattica degli insegnanti e sostituiscono quella che era la programmazione didattica; 6.4 i progetti, che costituiscono il riferimento occasionale e programmato in cui inserire i processi educativi; 6.5 il PSP. che è la sintesi attuata, mai del tutto programmata e programmabile all’inizio, del piano di studio personalizzato; 6.6 l’organizzazione e la gestione. che rappresentano l’impianto amministrativo e finanziario e definiscono anche i criteri e gli strumenti di valutazione degli alunni e quelli di autovalutazione della scuola; 6.7 il Regolamento interno del consiglio di circolo; 6.8 la presente Carta dei servizi. 7. CONTRATTO FORMATIVO Il contratto formativo è la modalità preferita di coinvolgimento di tutti. docenti, da un lato, e alunni e genitori. dall’altro, ai processi educativi e didattici. Ne è un esempio la consegna della sintesi del POF alle famiglie all’atto dell’iscrizione degli alunni. Ma, in senso più specifico, prevede che: - l’alunno conosca obiettivi, percorso e strumenti del suo processo apprenditivo; - l’insegnante espliciti la propria offerta formativa, i propri interventi e le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione, - il genitore conosca l’offerta formativa, esprima pareri e proposte e possa collaborare alle attività. PARTE II 8. SERVIZI AMMINISTRATIVI La scuola assicura i seguenti standard di qualità dei servizi amministrativi: 8.1 celerità delle procedure Ogni pratica va presa in carico immediatamente, portata a termine prima della prevista munque non oltre 20 giorni dopo la presa in carico. La consegna di documenti e moduli avviene a vista, tranne che gli utenti non necessitino di un aiuto specifico in fase di compilazione dei dcoumenti. 8.2 Identificazione, trasparenza e informazione La scuola è dotata di un albo generale e di un albo sindacale. All’albo generale della scuola devono essere affissi in maniera permanente: - la tabella dell’orario di lavoro - l’organigramma degli organi collegiali - l’organico del personale docente e A.T.A. - il Regolamento interno d’istituto Ogni delibera degli organi collegiali è affissa all’albo della scuola (fatti salvi i criteri relativi alla privacy) entro 3 giorni dalla sua approvazione e lì rimane esposta per almeno 5 giorni. La visione di graduatorie e nomine, oltre che di atti amministrativi, è assicurata, compatibilmente con l’organizzazione degli uffici, immediatamente. Presso l’ingresso e presso gli Uffici i collaboratori scolastici, riconoscibili da un cartellino di identificazione portato per tutto l’orario di lavoro, forniscono all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. 8.3 consegna di documenti La consegna di documenti richiesti per iscritto è assicurata entro 10 giorni dalla consegna di una marca di ex lire 500 ogni due pagine da fotocopiare. 8.4 informatizzazione dei servizi di segreteria: Gli uffici di segreteria sono informatizzati e pressoché tutte le pratiche sono trattate al computer. 8.5 tempi di attesa agli sportelli Il ricevimento del pubblico avviene all’interno degli uffici di segreteria in orari prestabiliti e la disponibilità di tutti gli operatori consente l’annullamento dei tempi di attesa agli sportelli, tranne nei casi di scadenze immediate. 8.6 flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico L’orario di ricevimento del pubblico è rigido solo quando in ufficio ci sono scadenze precise, mentre è flessibile quasi sempre, di fatto consistente nel ricevimento continuo, quando gli impegni di lavoro lo consentono. 8.7 Standard specifici delle procedure La procedura di iscrizione alle classi avviene in un massimo di 10 minuti dalla consegna delle domande. Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della Segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con votazioni e/o giudizi. Gli attestati finali sono consegnati secondo un preciso calendario fissato dal dirigente scolastico. Eventuali ritardatari possono ritirare gli attestati finali a vista in segreteria. I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati dai docenti secondo un preciso calendario fissato dal dirigente scolastico, comunque entro 5 giorni dal termine delle operazioni di scrutinio. Gli uffici di Segreteria garantiscono un orario di apertura al pubblico di mattina. Il dirigente riceve il pubblico secondo un orario di apertura comunicato con appositi avvisi. La scuola assicura all’utente la tempestività nella risposta al contatto telefonico. Il personale che risponde al telefono è tenuto ad attenersi alla seguente modalità: plesso direzionale: “1° circolo didattico di Gela, buon giorno, sono NOME, QUALIFiCA (es: sono Ines, assistente amministrativa”. Se inoltra la telefonata ad altro operatore, è tenuto a dire. “Le passo il collega NOME, oppure il dirigente NOME, oppure il DSGA NOME”. plessi staccati: “plesso NOME, buon giorno, sono NOME. QUALIFICA (es: scuola dell’Infanzia del plesso Gioberti. sono il collaboratore scolastico FRANCO)”. 8.8 privacy La scuola ha individuato il responsabile della privacy ed è dotata del Documento sulla sicurezza, che contiene tutti gli accorgimenti necessari ad assicurare la riservatezza dei dati personali e, soprattutto, dei dati sensibili. 8.9 sicurezza La scuola è dotata di Piano di prevenzione e protezione e di Piano di evacuazione, In ciascun plesso opera un responsabile per la sicurezza e la RSU ha nomina annualmente il RLS della scuola. PARTE III 9. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA L’ambiente scolastico deve essere pulito. accogliente, sicuro,. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi. La scuola presenta i seguenti fattori di qualità sulle condizioni ambientali: plesso Aldisio - 13 aule didattiche adeguate con numero alunni inferiore a 25, dotate di cattedra, banchi. Lavagne, armadietti; - n° 4 laboratori: due multimediali con 20 computer e server ciascuno, tavoli e sedie adeguate; 1 laboratorio Arte e immagine con 2 tavoli e 20 posti: 1 laboratorio motorio; - 1 salone per riunioni dotato di palco, 100 sedie, tavolo dì presidenza, televisore, proiettore, schermo di proiezione. Il salone è utilizzabile per attività didattiche di storia e locale e per provare le recite: - 1 sala firme per docenti con annesso fotocopiatore; - 1 biblioteca: - n° 4 locali dei servizi igienici, con indicazione dell’esistenza di servizi igienici per handicappati: - non esistono barriere architettoniche per il piano rialzato, ma non vi sono ascensori e montacarichi per raggiungere il primo piano (le classi con alunni con problemi di deambulazione vengono allocate al piano rialzato) - esistono spazi esterni non attrezzati: plesso Cappuccini - 5 aule didattiche adeguate con numero alunni inferiore a 25, dotate di cattedra, banchi, lavagne, armadietti: - nessun laboratorio, ma esistono angoli attrezzati (trovandovisi all’interno, dispone di tutti i laboratori del plesso Aldisio, del salone delle riunioni, della sala firme, della biblioteca e degli spazi esterni); plesso Feace - 3 aule didattiche adeguate con numero alunni inferiore a 25, dotate di cattedra, banchi, lavagne. armadietti: - nessun laboratorio, ma esistono angoli attrezzati (trovandovisi all’interno, dispone di tutti i laboratori del plesso Aldisio, del salone delle riunioni, della sala firme, della biblioteca e degli spazi esterni): plesso Pirandello - …. aule didattiche adeguate con numero alunni inferiore a 25, dotate di cattedra, banchi, lavagne, armadietti: - nessun laboratorio, ma esistono angoli attrezzati (trovandovisi nelle vicinanze, dispone di tutti i laboratori del plesso Aldisio, del salone delle riunioni, della sala firme, della biblioteca e degli spazi esterni); plesso Loi - 5 aule didattiche adeguate con numero alunni inferiore a 25, dotate di cattedra, banchi, lavagne, armadietti; - nessun laboratorio, se non spazi esterni. plesso Gioberti - 5 aule didattiche adeguate con numero alunni inferiore a 25, dotate di cattedra, banchi, lavagne, armadietti; - nessun laboratorio, se non spazi esterni. PARTE IV 10. PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalità. indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati. Il dirigente scolastico, dopo avere esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre 15 giorni. attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del dirigente scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Annualmente, il dirigente scolastico informa il Consiglio sui reclami e sui provvedimenti adottati. Allo scopo di valutare la qualità del servizio, il POF prevede un Questionario di autoanalisi d’istituto che verte su aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, oltre che sulle sue risorse umane e materiali. POF 2013-2014 0. Mappa delle mappe 1. situazione iniziale 2. i valori educativi 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 contesto e risorse agenzie educative e loro fruibilità domanda e offerta educativa del territorio i processi caratteristiche della scuola insegnanti, POF e questionari di e su insegnanti i risultati 2.1 educazione alla convivenza civile 2.2 educazione alla cittadinanza 2.3 educazione ambientale 2.4 educazione alla affettività 2.5 diritto all'educazione 2.6 religione 2.7 educazione alla salute 2.8 continuità 2.9 educazione alla alimentazione 2.10 educazione stradale 2.11 integrazione alunni portatori di handicap 2.12 Sicurezza e privacy 3. Le UdA (Unità di Apprendimento) 3.1.1 SP 3.1.2 SP 3.1.3 SP 3.1.4 SP 3.1.5 SP 3.1.6 SI UdA Io e il mondo OF: Io nel mondo UdA Io e il mondo OF: Io e gli altri UdA Io e il mondo OF: Io con gli altri nel mondo UdA Io e il mondo OF: Noi e il territorio UdA Io e il mondo OF: Noi cittadini del mondo UdA C’era una volta OF: tante fiabe per crescere… 4. i progetti 5. I PP.SS.PP. (Piani di Studio Pesonalizzati) 6. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE 6.1 piano annuale delle attività 6.2 SP prospetto generale organizzazione e organico 6.2 SI prospetto generale organizzazione e organico 6.3 orario lezioni 6.4 funzioni strumentali al POF 6.5 organizzazione oraria 6.6 fondo dell'istituzione scolastica 6.7 formazione e aggiornamento 6.8 tabella di valutazione per accesso alla scuola dell’infanzia 6.9 padronanza concettuale 6.10 repertorio ORM 6.11 mediatori didattici 6.12 criteri di valutazione 6.13 Scheda informativa degli insegnanti 6.14 esiti dell’autoanalisi d’istituto 7. Regolamento scolastico 8. Carta dei servizi Il POF 2012/13 è stato: - elaborato dall’ Ins. Anna Spadaro e approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 19.11.2013 - adottato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 16.11.2013.
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