Segreterie Provinciali di Torino Al Sig. Questore Al Sig. Direttore Servizio Tecnico Logistico e Patrimoniale Al Sig. Direttore Autocentro Al Sig. Dirigente 1^Zona Polizia Frontiera Al Sig. Dirigente Compartimento Polizia Ferroviaria Al Sig. Dirigente Compartimento Polizia Stradale Al Sig. Dirigente Compartimento Polizia Postale Al Sig. Dirigente V Reparto Mobile Al Sig. Dirigente Zona Telecomunicazioni Al Sig. Dirigente Gabinetto Interregionale Polizia Scientifica Al Sig. Dirigente Reparto Prevenzione Crimine Al Sig. Direttore Nucleo operativo di Protezione Al Sig. Capo Centro Operativo D.I.A. TORINO e.p.c. Al Signor Prefetto di TORINO Alle Segreterie Nazionali Siulp – Sap – Siap/Anfp – Silp Cgil – Ugl Polizia – Fed. Coisp – Consap/Adp - Fed. Uil Polizia ROMA OGGETTO: DINIEGO PROROGA ORARI IN DEROGA E REPERIBILITA’ PATTIZIA E’ sotto gli occhi di tutti come le condizioni lavorative ed economiche dei poliziotti stiano raggiungendo livelli sempre più insostenibili. Da tempo, noi organizzazioni sindacali della Polizia di Stato, contrariamente all’assordante silenzio del nostro Ministro e del Dipartimento di P.S. oltre che delle istituzioni a livello locale atteso che non sempre - secondo nostro avviso – sono state contemperate soluzioni migliorative delle condizioni di poliziotti e poliziotte ma solo soluzioni tampone ovvero temporanee, denunciamo alle Istituzioni e all’opinione pubblica, il progressivo deterioramento e l’acuto disagio professionale del personale. Tra l’altro, non si può non notare che, negli ultimi tempi, all’elevato numero di problematiche rimaste irrisolte, si sono aggiunte e si stanno aggiungendo nuove e delicate questioni che minano e mortificano in maniera oltremodo pesante l’attività lavorativa del personale. Sono anni, infatti che denunciamo il profondo stato di malessere dovuto al prolungamento di un blocco stipendiale che dura ormai da troppo tempo e che sta lentamente impoverendo un’intera categoria di lavoratori e sta svilendo le nostre indennità, erose dall’attuale potere d’acquisto. A ciò, si aggiunge la consapevolezza di lavorare in contesti operativi sempre più difficili, con mezzi obsoleti e insicuri, in strutture fatiscenti che minano persino la dignità degli operatori, con un età Segreterie Provinciali di Torino media sempre più elevata che mette a rischio i livelli di efficienza dei servizi di sicurezza e di mantenimento dell’ordine pubblico, tenuto conto che la nostra mission è rivolta ai cittadini ed è destinata alla tutela delle istituzioni democratiche. A ciò si aggiungano problematiche vecchie e nuove come la chiusura di Uffici disposta dal Dipartimento, la mancanza di una normale progressione di carriera attraverso i concorsi, l’allarmante assenza di strategia sulla sicurezza che prevede uno smodato ricorso a pratiche emergenziali, come la gestione dei fenomeni di immigrazione e come l’approccio all’ordine pubblico e, ultimo ma non per importanza, i recenti testi del Decreto legge sulla riforma della P.A., licenziato dall’ultimo Consiglio dei Ministri, che omologano il Comparto Sicurezza, per la sola parte relativa ai “doveri”, ai lavoratori del Pubblico Impiego, senza tener conto della nostra “specificità” che è tra l’altro una legge. Per tutto questo, per molto altro e per il silenzio della nostra Amministrazione, diciamo BASTA!!! Per quello che ci riguarda, è ora di dare il nostro messaggio forte e chiaro al Dipartimento e pertanto anche nella provincia di Torino, come già in via d’attuazione in tutta Italia, finché non riceveremo risposte rapide ed esaustive, quale forma di protesta incisiva a carattere nazionale, le scriventi Organizzazioni Sindacali, a livello periferico, in maniera rigida ed unitaria, NON concederanno più: per nessun servizio le deroghe per consentire orari diversi da quelli del contratto di lavoro, compreso l’ordine pubblico, gli accompagnamenti di stranieri clandestini alle frontiere e le attività info-investigative; gli accordi relativi all’applicazione della reperibilità pattizia del personale. Sappiamo bene che si tratta di una decisione grave, ma è assolutamente necessaria ed è in linea con la gravità della situazione. Essa rappresenta inoltre solo il primo passo di una nuova e più incisiva fase di lotta sindacale ad oltranza che vede la polizia affondare in una crisi ormai insostenibile sia a livello nazionale che locale. Siamo giunti ad un punto di non ritorno dove con ogni mezzo le OO.SS. pretenderanno che questo governo si sieda ad un tavolo comune accettando senza scuse né deroghe quello di cui siamo stati privati da ormai troppo tempo: - lo sblocco del tetto retributivo; - lo sblocco degli assegni di funzione; - lo sblocco degli scatti salariali. Per tentare di scongiurare l'inabissamento dell'intero sistema sicurezza a livello nazionale e territoriale, riteniamo essenziale informare di questa nuova linea nei confronti dell'Esecutivo e dell’Amministrazione della P.S., sottolineando che essa rappresenta solo il primo passo di una nuova e più incisiva fase di lotta sindacale ad oltranza. Torino 21 luglio 2014 SIULP SAP SIAP SILP-CGIL UGL-POLIZIA COISP CONSAP UIL-POLIZIA (Bravo) (Sabino) (Di Lorenzo) (Vianzone) (Campochiaro) (Campisi) (Gramolelli) (Fresi)
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