Lunedì 15 settembre 2014 Speciale Formazione UNIVERSITÀ, CI SIAMO ECCO COME TROVARE LA FACOLTÀ GIUSTA di ANTONIO SCOLAMIERO C ome fare a scegliere il percorso formativo più adatto? Ecco una domanda da un milione di dollari che ogni ragazzo si è posto e si porrà prima di scegliere la facoltà universitaria e il tipo di studi da intraprendere dopo il diploma. La risposta non è mai univoca e precisa. Soprattutto in questo preciso periodo dell’anno, con l’avvio dei corsi e l’avvio delle prove di accesso alle diverse facoltà che prevedono i corsi di laurea a numero chiuso. La scelta della facoltà e l’individuazione del miglior percorso formativo, dipendono da mille variabili e di sicuro deve essere data su misura per ogni giovane. Una risposta che tenga conto delle proprie ambizioni, delle proprie aspirazioni e soprattutto delle proprie attitudini. Per tutti i ragazzi che hanno superato la maturità e voglio proseguire negli studi hanno di fronte a loro una doppia sfida: concludere nel migliore dei modi gli esami e scegliere a quale facoltà iscriversi; il tutto in un lasso di tempo molto breve e con una stanchezza fisica e mentale in virtù degli sforzi compiuti durante l’anno scolastico. E dunque per poter scegliere bene quale facoltà universitaria bisogna delineare i propri limiti e individuare il posto migliore dove andare a studiare. Al giorno d’oggi il web aiuta molto: basta cominciare a navigare tra i portali delle università italiane per avere subito a disposizione una mole imponente di informazioni e di dettagli sui corsi e sul corpo docente, oltre che sulle attività di contorno, come il tutoring per le matricole e tanto altro ancora. E se questo non dovesse soddisfare la vostra curiosità non resta che sfoderare i vecchi e tradizionali sistemi, ovvero chiedere a parenti ed amici. Se poi questo amico o parente si è leureato nell’ateneo che avete intenzione di scegliere ancora meglio. Un confronto con questa persona potrà risultare ancora più importante. Ma c’è anche un’altra variabile da valutare: il non facile periodo e la crisi economica incalzante. Mai come oggi, quindi, diventa difficile trovare il giusto equilibrio tra inclinazioni personali e prospettive occupazionali. Meglio il corso dei sogni o quello che sembra più spendibile sul mercato del lavoro? Difficile dirlo. Andare contro i propri desideri non è giusto, né sensato. Ma chi sceglie una laurea «debole» deve attrezzarsi di conseguenza. Le statistiche sulle prospettive occupazionali e sul profilo dei laureati – elaborate da AlmaLaurea – sono i mattoncini con cui costruire la propria decisione. O meglio, con cui gettare le basi di una scelta consapevole. Perché alla fine è indispensabile sapere che la decisione vincente la si costruisce giorno dopo giorno durante gli anni dell’università. Stage in azienda, conoscenza delle lingue, periodi di studio all’estero, buoni voti, tempi di laurea brevi: questi sono i fattori che trasformano un curriculum qualsiasi in un profilo che colpisce i selezionatori delle aziende. E allora armatevi di pazienza e siate curiosi di conoscere qual’è la giusta strada da intraprende e ad majora semper. © RIPRODUZIONE RISERVATA È il Tuo futuro, non ti accontentare. Unime è tra i primi 15 atenei italiani sul fronte della didattica, ma è anche un'esperienza che va oltre lo studio. 74 corsi di laurea, tutti profondamente rinnovati: corsi in lingua inglese, visiting professor provenienti da tutto il mondo e un'offerta in linea con il mercato del lavoro. Servizi esclusivi per i suoi studenti: residenze per i fuorisede, strutture sportive all'avanguardia e mezzi di trasporto gratuiti. Occasioni di incontro e divertimento: festival musicali, tornei sportivi, rassegne cinematografiche, laboratori artistici e confronti culturali in ogni momento dell'anno. http://unime.it 2 Lunedì 15 Settembre 2014 Corriere del Mezzogiorno PA Università di Palermo Una scelta amplissima L’ateneo, con ill suo incubatore Arca che ha già «covato» e fatto sbarcare sul mercato 30 realtà nate dalla ricerca scientifica Per l’anno accademico 2014/2015 l’ateneo offre 122 corsi e oltre 20 master post laurea: poli decentrati ad Agrigento, Caltanissetta e Trapani S ono 122 i corsi di laurea e una ventina i master proposti dall’Università di Palermo per l’anno accademico 2014-2015. Una ricca offerta formativa proposta da cinque Scuole che hanno aggregato le vecchie dodici facoltà. L’Ateneo, forte dei suoi oltre due secoli di storia, è una presenza radicata in tutta la Sicilia occidentale, grazie ai poli decentrati di Agrigento, Caltanissetta e Trapani, gestiti da consorzi. Un’università antica ma con una vocazione all’innovazione, profondamente legata al territorio, ma con una forte spinta all’internazionalizzazione. Cresce la presenza di studenti stranieri: provengono da Russia, Ucraina, Serbia, Colombia, Cina, Vietnam, Madagascar, Tunisia, Egitto, Perù, Croazia. A questi vanno aggiunti gli studenti che si iscrivono a corsi singoli o a pacchetti di insegnamento di un semestre o due semestri in virtù di convenzioni: provengono da Cina, Brasile e Vietnam, Colombia. Per tutti loro c'è Itastra, la Scuola di italiano per stranieri ospitata nel seicentesco convento di Sant'Antonino, oggi restaurato, che organizza corsi di italiano per tutti. Una vocazione rafforzata dal progetto «Messaggeri di conoscenza», che ha portato in Ateneo 22 professori delle migliori università del mondo (da Harvard alla Technische Universitat di Berlino) i quali hanno tenuto corsi a Palermo e poi hanno portato per alcuni mesi nei loro centri d'eccellenza alcuni degli studenti siciliani. «L’università di Palermo, a dispetto delle difficoltà dell’economia siciliana, traghetta ogni anno sul mercato del lavoro giovani che trovano spazio e affermazione nei contesti più competitivi e qualificati, sia nel Paese che all’estero», dice il rettore Roberto Lagalla. E raggiunge performance di occupazione dei propri laureati che sono confrontabili con quelle di Atenei collocati in territori ben più ricchi di insediamenti produttivi. Per quel che riguarda i laureati triennali (il primo livello della formazione) a un anno dalla laurea il tasso di occupazione, che si chiama tasso di attività, è del 49 per cento: un risultato in linea con i dati e superiore a Catania, Messina, Bari, Napoli (II università). Per quel che riguarda i laureati dei corsi a ciclo unico (dove il percorso formativo non è cioè articolato nel triennio e in un eventuale successivo triennio) il tasso di attività per i laureati è pari al 73 per cento. I tempi medi di ingresso sono piuttosto rapidi e in linea con i dati nazionali. Anzi per alcune lauree (come quelle sanitarie) il tempo di ingres- so nel mercato del lavoro è inferiore agli stessi corsi di laurea erogati in Sicilia e in tutto il territorio nazionale. Quello dei laureati di Palermo è lavoro a tempo pieno (66,9 per cento) e in un caso su tre a tempo indeterminato. «Abbiamo consapevolezza — aggiunge il rettore — della profonda trasformazione di modi e richieste di lavoro, da qui nascono i nostri corsi di educazione all'autoimprenditorialità ». L’ateneo, forte dell’esperienza del suo incubatore Arca che ha già «covato» e fatto sbarcare sul mercato 30 realtà nate dalla ricerca scientifica, aiuta i ragazzi a riconoscere, coltivare, costruire un'idea imprenditoriale. I corsi, promossi insieme al consorzio Arca e al Centro di orientamento e tutorato dell’università (il Cot), vertono sui nuovi scenari delmondo del lavoro e sulla valorizzazione in chiave imprenditoriale delle competenze nei vari ambiti del sapere: offrono strumenti di autovalutazione psico-attitudinali, nozioni di carattere economico aziendale, supporti alla Storia centenaria L’Ateneo, forte dei suoi oltre due secoli di storia, è una presenza radicata in tutta la Sicilia occidentale creazione di nuove imprese. E sono numerose le iniziative volte a creare connessioni stabili con il mondo del lavoro. Ogni anno il Career day attira grandi aziende in cerca di cervelli e migliaia di giovani che portano il proprio curriculum e sostengono colloqui. L’anno scorso hanno partecipato aziende come Accenture, Adecco, Banca Popolare Don Rizzo, Cattolica Previdenza, GIFRAB Italia, KPMG e Sibeg Coca Cola. Sono state organizzate due recruiting day con la Banca d’Italia e con la Declathon, la quale ha poi assunto cinque laureati dell’ateneo. È stato stipulato un protocollo di intesa con la società maltese MAP Marketing Consultans Ltd, specializzata in attività di intermediazione per selezione, formazione e assunzione del personale nel settore sanitario e in quello turistico. La finalità è quella di inserire nel mondo del lavoro laureati dell’ateneo palermitano, disponibili a lavorare all’estero, soprattutto a Malta e nei Paesi africani. L’ateneo è stato poi uno dei dieci in tutta Italia coinvolto nel progetto «employability 2.0» promosso dal Consorzio Elis, che intende inserire, con un contratto di lavoro, 100 giovani laureati o laureandi in discipline economiche e scientifiche, in venti grandi imprese. Soddisfacenti i risultati sulla ricerca, che fa capo a trenta dipartimenti. Grazie a una intensa e organizzata attività di progettazione e all'impegno dei docenti, l’Ateneo ha ottenuto finanziamenti per 57 milioni di euro a valere sui bandi di ricerca e competitività nazionali (bandi Pon) e, in parte, regionali (Por). Si tratta di progetti di ricerca industriale, presentati in partenariato con imprese, un centro avanzato di biotecnologie e un progetto nel campo della sicurezza alimentare. A questi si aggiungono 1,7 milioni di euro ottenuti dai ricercatori dell'Ateneo con i Prin, i progetti di rilevante interesse nazionale. Il Centro di Orientamento e Tutorato di Ateneo (Cot) accompagna gli studenti nelle diverse fasi della loro vita accademica attraverso una serie di attività la cui finalità generale è quella di rendere più consapevole il percorso di studio. Per chi deve immatricolarsi, offre informazioni sulla organizzazione didattica dei corsi di studio e consulenza psicologica individuale per aiutare lo studente a scegliere fra le varie proposte formative tenendo conto di attitudini emotivazioni nonché delle opportunità del mercato del lavoro. Inoltre, una rete di peer tutor opera nelle facoltà per supportare in modo informale l’inserimento delle matricole. Per chi già studia all’università, i servizi di tutorato e counselling psicologico offrono consulenze individuali per quegli studenti che incontrano difficoltà nel sostenere con successo gli esami oppure presentano problemi di adattamento alla vita sociale universitaria. Per chi ha concluso il proprio ciclo di studio, i servizi di Job Placement offrono informazioni sulle opportunità del mercato di lavoro, promuovono occasioni di stage e tirocini anche all'estero e, attraverso la banca dati «Vulcano», facilitano l’interfaccia col mondo aziendale. L’università interpreta le sue funzioni istituzionali di didattica e ricerca inmodo innovativo e diffuso sul territori. Da qui partono alcune manifestazioni, come i festival «Univercittà » e «Le vie dei tesori» che attraverso un ricco programma di iniziative rivolte alla città intendono portare l’amore per la conoscenza, la curiosità intellettuale e il piacere della ricerca al di fuori dalle aule universitarie e dai laboratori. Facility La curiosità L’arte di produrre il vino entra in facoltà Un corso di laurea ad hoc di Agraria che si tiene a Marsala A Marsala l'università si avvicina al territorio e non viceversa. Sì perché il corso di laurea in «Viticoltura ed Enologia», gestito dall'Università di Agraria di Palermo, è tenuto proprio nella città di Marsala in una struttura moderna dove sono presenti tre laboratori didattici e attrezzature per lo svolgimento di esercitazioni pratiche su analisi chimiche, microbiologiche e ampelografiche. Non è un caso che questo percorso di studi sia nato proprio a Marsala, considerato il centro più florido per la viticoltura in Sicilia e il luogo che ha dato la paternità al vino dolce per eccellenza, amatissimo dall'inglese John Woodhouse, dell'ammiraglio Nelson e dalla famiglia Florio. La cittadina della provincia di Trapani che dal 1987 è «Città del Vino» ogni anno accoglie studenti da tutta la Sicilia, e non solo, che vogliono una formazione di carattere interdisciplinare basata sui principi biologici e tecnologici connessi alla coltivazione della vite ad uva da vino e da tavola, ma anche alla produzione e valutazione qualitativa dell’uva e del vino e sulle conoscenze di economia aziendale e di mercato e di legislazione, necessarie per la gestione della intera fi- A. S. © RIPRODUZIONE RISERVATA liera vitivinicola. Il corso è a numero programmato di trenta studenti ed è necessario superare un test d'ingresso prima di poter assistere alle lezioni tenute da docenti esperti del settore di affermata rinomanza nazionale. Il curriculum didattico fornisce una solida preparazione scientifica e culturale che spazia da scienze matematiche, chimiche, biologiche e fisiche a competenze più specialistiche, come quelle riguardanti i principi scientifici sottesi alla coltivazione della vite e alla produzione enologica. I laureati, inoltre, saranno abilitati allo svolgimento della professione di enologo in Italia secondo quanto previsto dalla legge 129/91, e successive modificazioni, e di operare in tutti i paesi dell’Unione Europea. Gli sbocchi occupazionali per ciascun laureato sono molteplici: potrà svolgere le sue attività presso industrie alimentari di prodotti trasformati per via fermentativa, presso aziende vitivinicole svolgendo il ruolo di enologo e presso studi associati di consu- lenza vitivinicola. Inoltre, la laurea gli consentirà di poter gestire in prima persona un’azienda a indirizzo vitivinicolo per l'impianto e gestione del vigneto, ma anche per la trasformazione e commercializzazione del prodotto. La laurea in Viticoltura ed Enologia consente anche l'accesso alla Laurea Magistrale Interateneo in Scienze Viticole ed Enologiche. Rivestendo la figura professionale di enologo si potrà quindi dirigere e amministrare, nonché diventare consulente in aziende vitivinicole per la trasformazione dell'uva, l'affinamento, la conservazione, l'imbottigliamento e la commercializzazione dei vini e dei prodotti derivati. Il laureato potrà eseguire funzioni di carattere vitivinicolo in enti, associazioni e consorzi, ma anche effettuare analisi microbiologiche, enochimiche ed organolettiche dei vini e la valutazione dei conseguenti risultati. Per di più potrà essere d'aiuto nell'organizzazione aziendale della distribuzione e della commercializzazione dei prodotti vitivinicoli compresi gli aspetti di comunicazione, dimarketing e d'immagine. Infine, date le competenze di carattere generale acquisite durante il corso di studi, il laureato in «Viticoltura ed Enologia» potrà svolgere le sue attività in industrie alimentari di prodotti trasformati per via fermentativa. Venera Coco © RIPRODUZIONE RISERVATA Agevolazioni per studenti stranieri Una card multifunzionale per gli studenti stranieri che vivono a Palermo, la semplificazione delle procedure di rilascio e di rinnovo del permesso di soggiorno, l’individuazione di alloggi dove ospitare i ragazzi che da tutto il mondo vengono per studiare in città. Sono questi i contenuti dell’intesa tra università e Comune per migliorare l’accoglienza degli studenti stranieri, circa 800. Il Comune ha dato la sua disponibilità affinché gli operatori dello sportello di accoglienza degli studenti stranieri del Centro di Orientamento e Tutorato siano messi nelle condizioni di potere avviare direttamente le pratiche di rilascio e di rinnovo dei permessi per gli studenti stranieri. A tal fine gli operatori saranno iscritti a un corso di formazione per poter gestire direttamente le pratiche dei permessi di soggiorno. 3 Corriere del Mezzogiorno Lunedì 15 Settembre 2014 PA Università Kore di Enna Il futuro è international È boom di immatricolazioni con studenti provenienti da tutte le città siciliane T ra le novità più interessanti del panorama accademico siciliano di questi ultimi anni c’è senza dubbio la nascita dell’Università Kore di Enna, istituita il 15 settembre 2004. Si tratta della quarta università dell’isola, la prima che appartiene alla categoria delle università non statali, dette anche «private » oppure «libere» per distinguerle da quelle di proprietà dello Stato. L’università Kore, dunque, è la più giovane università dell’isola e la settantanovesima istituita in Italia e in pochissimi anni si è imposta come ateneo all’avanguardia, con strutture modernissime, laboratori, aule spaziose e luminose, tutte climatizzate, capaci di accogliere contemporaneamente oltre 4mila studenti. Vanta, inoltre, un centro linguistico valutato tra i migliori d’Italia e una nuova biblioteca di mille metri quadri di superficie, con 152 postazioni di studio, 12 postazioni internet e tutte le sale di lettura assistite da un sistema di illuminazione sperimentale eco-compatibile realizzato dalla stessa università. L’organizzazione della vita universitaria alla Kore è simile a quella di un campus: tutto ciò che serve per la vita quotidiana è veramente a portata di mano. Lingue e culture moderne con due indirizzi, uno europeo e uno extraeuropeo, nel quale è possibile studiare l’arabo o il cinese. L’università Kore è in continua crescita anche per ciò che riguarda le grandi opere che sono attualmente in corso di realizzazione e che a breve cambieranno l’aspetto della Cittadella Universitaria. Crescono e si rinnovano infatti gli spazi didattici e le strutture che ospiteranno i tantissimi studenti che hanno scelto la Kore e che continuano ad immatricolarsi sempre più numerosi da tutta la Sicilia. Denominatore comune di tutte le nuove strutture dell'Ateneo sono lamassima attenzione alla qualità e l'innovazione tecnologica. A breve la Kore potrà contare sulla nuova biblioteca di Ateneo che sarà una struttura autonoma dislocata su 5 piani e avrà 585 posti a sedere (quella attuale dispone di 199 posti a sedere) e 9.300 metri lineari di ripiani per la disposizione dei libri (quella attuale dispone di 1.036 metri lineari). Un altro importante progetto, che assieme a quello della biblioteca amplierà e rinnoverà gli spazi dedicati agli studenti e non solo, è il nuovo polo per la didattica e la ricerca della Facoltà di Ingegneria e Architettura. Questo progetto prevede la costruzione di 5 edifici tra i quali Il LEDA che sarà il più grande laboratorio di analisi sismica in Europa; il MARTA, il laboratorio che ha al suo interno uno tra i più innovativi simulatori di volo al mondo; e Kore Platform, che è la struttura che ospiterà tutti gli altri labora- L’università amata dai giovani L’università Kore, dunque, è la più giovane università dell’isola e la settantanovesima istituita in Italia e in pochissimi anni si è imposta come ateneo all’avanguardia tori di ingegneria. Sono già aperte le immatricolazioni nei corsi di laurea e di laurea magistrale dell’Università Kore per l'anno accademico 2014/2015. Va ricordato che tutti i corsi dell'Ateneo sono a numero aperto per cui non si devono effettuare esami di ammissioni per accedervi. Gli unici corsi a numero chiuso per i quali è previsto un test d'ingresso sono Architettura e Scienze della Formazione Primaria, entrambi regolati da apposito bando pubblicato sul sito www.unikore. it. Per i corsi dell'Ateneo, dopo l'iscrizione, è prevista una verifica obbligatoria delle competenze in ingresso finalizzata a colmare eventuali lacune iniziali con appositi corsi gratuiti organizzati dalla stessa Università. Le immatricolazioni si accettano fino al completamento del numero dei posti disponibili nei singoli corsi com’è stabilito dalManifesto degli Studi. Va infine ricordato che la scadenza della prima rata delle tasse universitarie è per tutti i corsi il 31 ottobre 2014 (per i corsi di Architettura e Scienze della Formazione primaria bisogna consultare il bando). La seconda rata scade per tutti i corsi il 22 dicembre 2014. Tutte le informazioni sulle procedure per l'immatricolazione sono pubblicate sul s i t o dell’Ateneo www.unikore.it. Di grande rilievo sono i numeri delle immatricolazioni che riguardano la Kore, con un numero sempremaggiore di studenti che provengono da tutte le province siciliane. In maggioranza i primi iscritti arrivano da Catania e Siracusa. Le due province registrano il 18% ciascuna di nuovi studenti che hanno scelto l'università ennese, seguite da Agrigento e Caltanissetta con il 15%, Trapani con quasi l'11 e poi Palermo con il 10%. Mentre per Catania si tratta di una conferma, Siracusa registra quest'anno un vero e proprio exploit, insieme con Trapani che nel giro di due anni ha marcato un incremento costante di iscritti alla Kore. In aumento anche gli studenti da Palermo. Tra i corsi più gettonati, per il momento, Economia, Psicologia, Scienze motorie, Giurisprudenza, Lingue, Ingegneria e il nuovo corso di Diritti umani. Oltre il 60% degli iscritti sono ragazze. Alla Kore non sono previsti test selettivi e l’accesso ai corsi è diretto. Tra i riconoscimenti scientifici ottenuti dalla Kore, va ricordato quello per un progetto sulla sicurezza stradale bandito dal Ministero della Gioventù e curato dalla facoltà di Ingegneria e Architettura dell’ateneo. Il progetto ha conquistato l’ottavo posto nella graduatoria nazionale, su oltre 350. Red. Spe. © RIPRODUZIONE RISERVATA Crescono e si rinnovano infatti gli spazi didattici e le strutture che ospiteranno i tantissimi studenti che hanno scelto la Kore e che continuano ad immatricolarsi sempre più numerosi da tutta la Sicilia 4 Lunedì 15 Settembre 2014 Corriere del Mezzogiorno PA Il focus Arti performative campus a Catania Sulle pendici dell’Etna i Viagrande Studios V iviamo in un mondo a volte troppo finto, a volte troppo reality, una messinscena che inscrive verità e bugie dove i «fatti» diventano situazioni drammatiche o esilaranti, commoventi o tesissime. Poiché in questo carosello di sensazioni ci ritroviamo a essere costantemente sollecitati, perché non imparare davvero il senso della teatralità, della finzione e quindi della verità all'interno di una vera e propria scuola di recitazione? Nel Sud Italia, uno dei pochi centri che si occupano di formazione e produzione per le arti performative è affidata ai Viagrande Studios, che sorgono sulle pendici dell’Etna. La struttura, nata nel 2013, dispone di otto sale didattiche, un anfiteatro, location per produzioni televisive, cinematografiche e teatrali, una sala polifunzionale e un campus con venti posti letto. Questa scuola di recitazione, improvvisazione, musica e danza è stata realizzata per offrire una seria preparazione professionale e si propone anche di realizzare contenuti audio/video da inserire nei circuiti professionali di distribuzione media e new media. Dai diciotto anni in su sarà possibile cimentarsi con quest'arte, che aiuta il continuo e profondo lavoro da svolgere su di sé e nella relazione con gli altri, sfruttando le possibilità di scoprirsi, di far cadere le maschere pirandelliane insite in ciascuno e di sperimentarsi mediante le tecniche e gli esercizi teatrali, allo scopo di «abbandonarsi» liberamente all'atmosfera creativa. Le finalità dei vari laboratori saranno finalizzate all'apprendimento di prati- che e metodi che favoriscono lo sviluppo della percezione sensoriale, del linguaggio verbale e non-verbale attraverso l'esperienza concreta, viva e creativa. Inoltre, Viagrande Studios, sviluppa progettualità artistiche con istituzioni nazionali ed europee, ed elabora progetti di produzione, promozione e di didattica formativa ospitando molti maestri della scena nazionale ed internazionale. Il Centro organizza ed accoglie diversi tipi di iniziative: gli artisti possono risiedere nella struttura durante periodi di studio e lavoro, per elaborare nuovi progetti, Le finalità dei laboratori I corsi servono allo sviluppo della percezione sensoriale, del linguaggio verbale e non-verbale creare spettacoli o opere di vario genere, per seguire corsi, seminari e workshop, di vario livello e su diverse tecniche, per svolgere attività tese comunque allo sviluppo delle proprie capacità artistiche. Sono previsti anche momenti di approfondimento attraverso una serie di laboratori, incontri e tavole rotonde. Nella gestione organizzata degli spazi, Viagrande Studios segue linee progettuali in cui l'ambiente si definisce non solo come luogo di ospitalità per rassegne di alto livello nazionale ed europeo, ma essenzialmente come Centro di cultura contemporanea in sintonia con le caratteristiche del territorio. Nello specifico il corso di formazione triennale per attori del settore, ma anche recitazione, cinema e teatro, diretto da Manuela Ventura e Salvo Piro procede per moduli didattici transdisciplinari al fine di perseguire obiettivi di medio termine e produrre altrettante esercitazioni e performance. Tali esercitazioni costituiscono materiale di verifica costante ed hanno lo scopo di stimolare gli allievi a processi di apprendimento vivi e concreti e di restituire loro il senso del percorso di maturazione degli strumenti creativi, espressivi e tecnici. Durante lo svolgimento del piano di studi triennale si affronteranno percorsi di conoscenza della produzione artistica nelle varie epoche e percorsi di acquisizione di competenze di base di lettura e decodifica del testo linguistico e musicale, di studio delle forme della comunicazione. Si studieranno discipline orientate alla scoperta e all'allenamento degli strumenti espressivi del corpo e della voce. Gli studenti avranno modo di concretizzare gli stimoli e nuove conoscenze attraverso pratiche performative. L'obiettivo del corso triennale mira alla conoscenza e alla pratica degli strumenti creativo-espressivi. Individuando le proprie attitudini e qualità, arricchendo le competenze specifiche nel settore delle arti sceniche e cinematografiche, ciascun allievo maturerà abilità che gli consentiranno di misurarsi con il mondo del lavoro in maniera produttiva e di proseguire con accresciuta consapevolezza e passione il proprio percorso formativo e artistico. Venera Coco © RIPRODUZIONE RISERVATA Il focus Universitaly, da internet un aiuto alla ricerca della facoltà giusta D opo la Maturità tutti i ragazzi hanno il compito di ponderare una scelta importante, da cui dipenderà il loro futuro: a) proseguire gli studi iscrivendosi all'Università; b) cercare un lavoro; c) prendersi un anno sabbatico; d) imparare almeno una lingua internazionale come l'inglese, in loco o all'estero. La prosecuzione degli studi all'Università richiede molto tempo e impegno. La maggior parte dei corsi è attualmente di 5 anni divisi in 3+2 (laurea specialistica e laurea magistrale). Le materie sono complesse, richiedono pazienza, applicazione ed è necessario confrontare tra loro più corsi. La scelta del corso di laurea più vicino ai propri interessi è oggi agevolata consusultando il sito Universitaly. Per tutti quelli che hanno buone attitudini accademiche si prospetteranno anche corsi di Master universitario, corsi di Diploma di specializzazione e corsi di Dottorato di Ricerca; Per entrare nel mondo del lavoro è importante predisporre il proprio La home page del sito internet Curriculum vitae e tenersi pronti per affrontare il colloquio di lavoro. Oltre ai soliti metodi di ricerca, come centri per l'impiego e riviste specializzate è possibile trovare ottime offerte di lavoro anche online. Oggi le opportunità esistono in tanti settori, nei quali spesso l’offerta di lavoro supera la domanda. Tra questi ristorazione e servizi turistici, addetti ai servizi amministrativi, finanziari, bancari e della produzione; esperti nel settore commercio (marketing, vendite e distribuzione); tecnici informatici e ingegneri. È ovvio che bisogna possedere i titoli e le qualifiche richiesti per lo specifico settore di attività e conoscere bene le lingue ufficiali e di lavoro dell'UE, specialmente l'inglese; L'anno sabbatico o gap year è un periodo transitorio durante il quale gli studenti viaggiano, lavorano o offrono servizio alla comunità, generalmente all'estero. Moltissimi studenti in tutto il mondo prendono un anno sabbatico prima di accedere all'università o al mondo del lavoro. Il fenomeno in Italia non è molto diffuso, ma negli ultimi anni, le famiglie sembrano aver compreso l'importanza di tale esperienza. Per un neodiplomato il gap year potrebbe essere l'occasione giusta per gettare le basi del proprio futuro e conoscersi meglio. Talvolta, un anno di sosta può velocizzare il proprio percorso, soprattutto se si vogliono valutare con calma le proprie abilità e i propri desideri e confrontarli con il mercato esistente. © RIPRODUZIONE RISERVATA 5 Corriere del Mezzogiorno Lunedì 15 Settembre 2014 PA Università di Catania L’ateneo che fonde solida tradizione e alta specializzazione A nche per q u e s t ’ a n n o accademico l’Università di Catania presenta un’offerta di corsi di laurea magistrale di durata biennale molto ampia e variegata, che copre tutti i settori disciplinari. In particolare, i neolaureati triennali di tutti gli atenei siciliani e calabresi potranno scegliere fra 27 corsi magistrali a numero programmato e 23 corsi a numero non programmato. Per i corsi a numero programmato vi è un numero precisato di posti disponibili: chi intende iscriversi al primo anno di questi corsi magistrali, oltre a dimostrare il possesso di specifici requisiti curriculari indicati dal bando (pubblicato sul portale d’Ateneo www.unict.it), dovrà pertanto necessariamente superare una prova d’accesso— che ha lo scopo di verificare l’adeguata preparazione iniziale — con il punteggio minimo stabilito e rientrare nelle posizioni utili della relativa graduatoria. Ai corsi per i quali non è previsto il numero programmato l’accesso è invece libero. Tuttavia, sono esonerati dalla prova soltanto gli studenti in possesso dei particolari requisiti precisati negli allegati del bando. Partecipazioni con riserva Sono ammessi a partecipare con riserva, quegli studenti che, alla data del primo agosto 2014, abbiano conseguito almeno 135 Crediti formativi universitari - CFU, ivi compresi tutti i crediti previsti tra i requisiti curriculari, sui 180 Cfu necessari per il conseguimento del titolo triennale. Per iscriversi al corso di laurea magistrale prescelto sarà necessario raggiungere la soglia dei 150 Cfu entro il 10 ottobre 2014. Al fine di consentire la verifica del possesso dei requisiti curriculari: o il candidato che stia per conseguire la laurea presso l’Università di Catania deve verificare che il proprio curriculum, così come riportato nella pagina personale sul sito di ateneo, sia aggiornato. In caso affermati- vo, deve spuntare la relativa casella in calce alla domanda di iscrizione alla prova. Nell'eventualità che qualche esame superato non risulti ancora registrato, deve compilare on line un’autocertificazione relativa solo agli esami mancanti. O il candidato che abbia conseguito o stia per conseguire la laurea presso altro ateneo, deve invece compilare un'autocertificazione degli studi svolti, secondo il modello che troverà disponibile nella sua pagina a seguito conferma della domanda di partecipazione, da inoltrare come allegato in formato pdf. La domanda di ammissione La domanda di ammissione alla prova va presentata da tutti i candidati, anche da quelli esonerati dalla prova. Essa va compilata esclusivamente on line fino alle ore 24 del primo agosto 2014 collegandosi al portale studenti dell’università di Catania (http://portalestudente. unict.it), ottenendo le credenzia- li di registrazione, per chi non ne fosse già in possesso, scegliendo la prova (o le prove) a cui si intende partecipare, e compilando l'autocertificazione relativa agli studi svolti. Non è prevista alcuna limitazione al numero di prove alle quali uno studente può partecipare. L’importo della tassa di partecipazione alla singola prova di ammissione, che va pagata entro il primo agosto, è fissato in 40 euro. Per i corsi per i quali non è previsto il numero programmato, i candidati esonerati dalla prova di ammissione non devono pagare la tassa di partecipazione. Entro il 28 agosto 2014, sul sito dell’Ateneo sarà pubblicato l’elenco degli iscritti a ciascuna prova. Entro le ore 12 del 29 agosto, il candidato che, pur in regola con le procedure, non dovesse riscontrare il proprio nominativo nell’elenco pubblicato, deve segnalare l’omissione. Le prove avranno inizio il 15 settembre 2014 e termine il 23 settembre 2014, secondo il calendario indicato nel bando. Guardando un po’ alla storia di una delle università più antiche dell’isola, c’è da sottolineare che le sedi di corsi di laurea sono ospitati in palazzi intrisi di storia. Basta varcare il portone del monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena, per rivivere quell’atmosfera tipica da De vulgari eloquentia. In piazza Dante a Catania, il tempo sembra essersi fermato, il ticchettio incessante dell’orologio non ha scalfito, cambiato o deturpato per nulla l’immensa struttura, adesso sede del Di- SUM, dipartimento di Scienze umanistiche dell’università degli studi di Catania. Il monastero è un luogo magico che racconta le vicende umane e storiche della città etnea, dall’antichità fino ai giorni nostri. A non più di dieci minuti a piedi dal Duomo di Catania e dal centro storico, il complesso benedettino nato UOMO - DONNA - ACCESSORI - JUNIOR www.parisitaormina.it DOLCE & GABBANA PRADA GUCCI ROBERTO CAVALLI DSQUARED MIU MIU FAUSTO PUGLISI FENDI UNGARO SALVATORE FERRAGAMO ANTONIO MARRAS ANDREA INCONTRI BRIONI ETRO TOD'S FAY HOGAN CHURCH’S BURBERRY PAOLO PECORA PHILIPP PLEIN CORNELIANI BOTTEGA VENETA TORY BURCH GRAN SASSO MONCLER DIESEL GIVENCHY I'M ISOLA MARRAS POLO RALPH LAUREN ERMENEGILDO ZEGNA ARMANI JEANS ARMANI JUNIOR STONE ISLAND MANILA GRACE SIMONETTA L’offerta I neolaureati triennali di tutti gli atenei siciliani e calabresi potranno scegliere fra 27 corsi magistrali a numero programmato e 23 corsi a numero non programmato New Collection F/W ‘14/15 Antonio Scolamiero © RIPRODUZIONE RISERVATA Models: CASTDIVA - Photo: VALERIO D’URSO - Art Director: ALESSIA RUSSO - Jewel: GRAZIA GIOIELLI Il sapere centenario nel ’500, oggi patrimonio dell’Unesco, è un vero e proprio gioiello del tardo barocco siciliano, considerato, inoltre, uno tra i più grandi d’Europa. Custodisce al suo interno oltre che le facoltà di Lettere e Filosofia, Beni Culturali, Lingue e culture europee euroamericane e orientali e Scienze e Lingue per la Comunicazione, anche una domus romana, le Biblioteche Riunite «Civica e A. Ursino Recupero », due chiostri e uno splendido giardino pensile. Il viaggiatore scozzese Patrick Brydone in visita a Catania nel 1770, definisce così il monumento dei Benedettini: «Entrato nel grande cancello la mia sorpresa si accrebbe ancora: avevo dinanzi una facciata quasi uguale a quella di Versailles, un nobile scalone di marmo bianco e una magnifica cornice propria di una residenza regale. Non avevo mai sentito dire che i re di Sicilia avessero un palazzo a Catania e d'altronde non potevo spiegarmi altrimenti ciò che vedevo… il palazzo non era altro che un convento di grassi monaci benedettini, che volevano assicurarsi a tutti i costi un paradiso almeno in questo mondo, se non nell’altro». Come afferma Brydone, i Benedettini sono un vero paradiso per gli occhi, che i «grassi monaci benedettini» hanno lasciato in consegna al nuovo febbrile movimento studentesco della Sicilia orientale, che si vuole avvicinare a studi di tipo umanistico-letterario, in un luogo consono anche dal punto di visto «architettonico ». Sì perché studiare, leggere, documentarsi, avvicinarsi a discipline come archeologia cristiana emedioevale, filologia classica, storia medievale e romana, filosofia teoretica, lingua greca e latina, letteratura italiana, oppure, numismatica e topografia antica, è più facile se si è circondati da esemplari storico-architettonici di rara bellezza. È una fortuna poter frequentare luoghi come questi per accrescere la propria sete di sapere e per formare la propria coscienza culturale e intellettiva, ritrovandosi a sfogliare le pagine dei libri sulle panchine di pietra lavica del Coro di Notte o nei sotterranei del monastero dove, oltre ai resti delle fondazioni cinquecentesche, nell’Emeroteca, si possono ammirare i mosaici di un’antica domus romana. Per chi non si è ancora lasciato incantare dal questo monumentale edificio religioso, il sito www.monasterodeibenedettini. it dà la possibilità di un virtual tour, nel quale sono tracciate le linee storiche della vicenda benedettina dal 1558 ai giorni nostri. 6 Lunedì 15 Settembre 2014 Corriere del Mezzogiorno PA E’ UN’INIZIATIVA DELLE CONCESSIONARIE RENAULT DELLA SICILIA: PUGLISI CATANIA V.LE AFRICA, 206 - TEL. 095 537958 S.S. CATANIA PATERNO’, USCITA VALCORRENTE TEL. 095 7131139 GI.BI. 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Fondata nel 1548 dal Pontefice Paolo III, l’università di Messina è stata, fin dalle proprie origini, un luogo privilegiato per gli scambi tra culture diverse. Poco più di un secolo dopo, nel 1678, l’Ateneo è stato chiuso in seguito alla rivolta antispagnola. In questo periodo, l’università costituiva l’espressione politico-culturale più rappresentativa della città di Messina È stato poi rifondato nel 1838 dal re Ferdinando II e, a parte la breve chiusura a causa della rivolta antiborbonica del 1847, fino ai primi del novecento è stato una fucina per grandi intellettuali come Pietro Bonfante, Leonardo Coviello, Vittorio Martinetti, Vittorio Emanuele Orlando, Giovanni Pascoli, Gaetano Salvemini. Il terremoto che ha devastatoMessina nel 1908 ha distrutto gran parte delle strutture e delle attrezzature, oltre a causare le morte di molti professori e studenti. Già nel 1909 però la facoltà di Giurisprudenza ha riaperto le proprie porte e negli anni successivi seguiranno il suo esempio anche le facoltà di lettere, scienze, farmacia e medicina. Anno dopo anno, l’ateneo ha riacquistato vitalità, riuscendo a superare brillantemente anche il periodo della ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale, grazie all'apporto di rettori illuminati. L’università di Messina propone oggi un’ampia offerta formativa, con numerosi corsi di laurea, sia triennali che specialistici, in grado di intercettare e rispondere adeguatamente alle ri- La fondazione Fondata nel 1548 dal Pontefice Paolo III, l’università di Messina è stata, fin dalle proprie origini, un luogo privilegiato per gli scambi tra culture diverse. Poco più di un secolo dopo, nel 1678, l’Ateneo è stato chiuso in seguito alla rivolta antispagnola chieste del mondo del lavoro. L’ateneo è articolato in diversi poli, situati sia al centro che nelle periferie sud e nord della città, raggiungibili attraverso dei servizi di trasporto offerti dall’università in accordo con aziende pubbliche e private. Nella zona sud della città è situato il policlinico universitario, sede della facoltà di Medicina e Chirurgia. Nel centro cittadino sono invece dislocate giurisprudenza, economia, scienze politiche, scienze della formazione. Infine, nella zona nord c’è ingegneria e di scienze matematiche, fisiche e naturali sono situate presso il polo Papardo, mentre il polo Annunziata è sede delle facoltà di lettere e filosofia, medicina veterinaria e farmacia. Pro- prio presso il polo Annunziata si trova la cittadella universitaria sportiva: un’area attrezzata con un’ampia palestra, campi di calcio, tennis, basket, volley, baseball e dove è possibile praticare le discipline legate al nuoto, grazie ad ampie piscine. Messina, città fondata dagli antichi greci intorno al 756 a.C., grazie alla propria posizione geo- La strategicità L’ateneo è articolato in diversi poli, situati sia al centro che nelle periferie sud e nord della città, raggiungibili attraverso dei servizi di trasporto offerti dall’università grafica al centro del Mediterraneo, è un luogo dove culture diverse si incontrano. La sua tradizione cosmopolita è portata avanti dall’università, grazie alle molteplici opportunità offerte dai programmi internazionali in cui è inserita e di cui spesso è anche promotrice. La passione per la ricerca è infatti alla base dei numerosi accordi con le università di tutto il mondo. L’Ateneo messinese promuove, mantiene e sviluppa intensi rapporti di collaborazione con università estere, tanto che il processo di internazionalizzazione è divenuto un aspetto strategico negli ambiti della ricerca, della didattica e della mobilità di docenti, ricercatori e studenti. In tal senso, gli organi ac- cademici hanno stretto accordi con più di quaranta atenei stranieri, in un grande circuito internazionale. L’ateneo dialoga con il Medio Oriente, come dimostra la convenzione firmata con il Patriarcato di Gerusalemme, con un occhio rivolto verso l’Africa (Marocco, Tunisia e Congo), i paesi dell'Europa mediterranea (come Spagna e Francia), dell'Est europeo (Ucraina, Polonia, Russia, Romania), degli Stati Uniti e dell'America centrale e meridionale (Messico, Cuba, Perù, Brasile). Una vocazione internazionale che risulta decisiva per chi da sempre diffonde una cultura senza frontiere. Red. Spe. © RIPRODUZIONE RISERVATA La didattica Rimodulata tutta l’offerta formativa Confermata la riduzione dei corsi di studio pari al 15% rispetto al passato L’opera di razionalizzazione compiuta dall’Ateneo ha, inoltre, reso compatibile l’attività didattica potenzialmente erogabile con le risorse umane V arata la nuova offerta formativa dell’università degli Studi di Messina che ha subito importanti variazioni. Confermata la riduzione dei corsi di studio pari al 15% rispetto al passato (da 87 a 74), ma la riforma riguardante la didattica va anche oltre questi numeri. Sono stati riproposti, infatti, soltanto il 48% dei corsi attivi nello scorso anno accademico (45 su 87) e sono state apporta- te modifiche sostanziali a quasi il 40% dei corsi che saranno attivati nel prossimo anno accademico (29 su 74). Pertanto, i 74 corsi di studio che costituiranno l’intera offerta formativa dell’anno accademico 2014/2015 sono il risultato di 23 disattivazioni e di l0 nuove istituzioni. Un percorso che rappresenta il punto di arrivo di un confronto serrato che ha visto protagonisti tutti i dipartimenti dell’Ateneo, il nucleo di valutazione e il presidio di qualità e che ha dato luogo a una riforma complessiva della proposta didattica dell’Università di Messina inedita nel passato recente. L’opera di razionalizzazione compiuta dall’Ateneo ha, inoltre, reso compatibile l’attività didattica potenzialmente erogabile con le risorse umane dell’Università di Messina rispetto a quella effettivamente erogata sulla base della formulazione della nuova offerta formativa. Ma quali sono i corsi esclusi? Per la maggior parte si tratta di corsi di laurea magistrali. Confermata l’eliminazione tanto contestata da studenti e docenti del corso di laurea magistrale in ingegneria elettronica (l’unico corso biennale disponibile è quello in ingegneria meccanica). Nello stesso dipartimento disattivati anche i corsi in ingegneria dei materiali e chimica industriale. Nell’ex facoltà di scienze della formazione vengono invece «mescolati» i corsi triennali in Scienze dell’educazione e della formazione ed in Scienze della comunicazione, con la nuova denominazione: Scienze della formazione e della comunicazione. Addio anche al corso in dietistica (abilitante alla professione sanitaria di Dietista), mentre dal dipartimento di Matemiatica e Informatica scompare il corso magistrale in Informatica. Disattivati anche il cdl triennale in Statistica e quello magistrale in Economia. Quest’ultimo è stato rimodulato con il nome di Scienze Economiche e Finanziarie. Red. Spe. © RIPRODUZIONE RISERVATA Supplemento della testata © Distribuito con il Corriere della Sera non vendibile separatamente Antonio Polito direttore responsabile Maddalena Tulanti vicedirettore Carmine Festa redattore capo centrale Editoriale del Mezzogiorno s.r.l con socio unico, soggetta a direzione e coordinamento da parte della società RCS Mediagroup S.p.A. 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