34_LaRassegna_25_settembre_2014

la Rassegna
Economico
CONOMICO e
E Finanziario
INANZIARIO
SETTIMANALE
ettimanale e
Numero 34 - 25 settembre 2014 - Anno 70 - Euro 0,90
www.larassegna.it
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fondata
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nel 1906
1906
Poste
Italiane
s.p.a.
- Spedizione
abbonamento
postale
- D.L.353/2003
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004
n.n.
46)46)
art.
1, 1,
comma
1, DCB
Bergamo
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- D.L.
27/02/2004
art.
comma
1, DCB
Bergamo
Nuova banconota
da 10 euro, «pochi disagi
e molti vantaggi
per i cittadini»
Avanix, arriva
il controllo remoto
per migliorare l'assistenza
a disabili e sportivi
► a pagina
[ L'occasione persa agli ex Riuniti ]
L'Università cresce
e pure il rammarico
per il mancato campus
di ceSaRe
D
i fronte alla notizia che l’Università di
Bergamo al 16 settembre scorso ha registrato un +26 per cento di immatricolazioni (4.840 iscritti al solo primo anno di
studio), tanto da rendere realistiche le previsioni
“generose” che ipotizzavano di toccare un monte studenti di 20 mila entro il 2020, è legittimo
provare un sentimento di orgoglio, non senza
una punta di rammarico su cui val forse la pena
avanzare una pacata riflessione. Quello che ormai quattro decenni fa appariva solo un “brutto
anatroccolo”, idea velleitaria di un manipolo
di sognatori, oggi è un cigno che può mostrare
senza imbarazzi le sue piume al cospetto dei più
consolidati e storici atenei italiani.
Lo può fare non tanto per via dei numeri, comunque non trascurabili, quanto per il grande
lavoro fatto per ampliare e migliore la cosiddetta offerta formativa, non disgiunta da una non
scontata attenzione a tutti i servizi di supporto
per gli studenti (dallo sport agli affitti, dai trasporti alle biblioteche). Sotto la guida prima del
rettore Alberto Castoldi e, quindi, con ancora
[
La svolta che non arriva
► a pagina
Non manca l’iniziativa alle Botteghe di Borgo
Palazzo. Mentre lavorava all’annuale festa in strada - in programma domenica 28 settembre lungo
quasi un chilometro e mezzo –, l’Associazione dei
commercianti e degli artigiani, su sollecitazione
del Distretto del commercio Bergamo Centro che
sta mettendo a punto proposte in chiave Expo, ha
cominciato a ragionare anche su come farsi trovare
pronta per l’appuntamento internazionale. La risposta è venuta dalla trentina di vetrine sfitte presenti
9 770393 750004
3
► a pagina 9
L’internazionalizzazione e la sfida al mercato globale
sono ormai elementi imprescindibili per essere competitivi e superare la crisi. Anche per le piccole imprese artigiane, che non sono seconde a nessuno. È il messaggio
chiaro lanciato dalla 27esima Conferenza Organizzativa
di Confartigianato Bergamo, che ha sviluppato l’argomento, tra dati, testimonianze e dibattito. È emerso che
le imprese artigiane bergamasche hanno una propensione più spiccata per l’estero rispetto alla media regionale
(con una quota di aziende internazionalizzate del 61,6%
contro il 51%) e che le difficoltà maggiori sulla strada
dell’export sono le piccole dimensioni e le lingue. La
direzione è comunque segnata. Per il presidente Angelo Carrara non ha più senso fare differenze tra mercato
interno e internazionale: «Ormai il mercato è unico, globale – ha detto – ma presenta tante sfaccettature e noi
dobbiamo imparare ad affrontarle con nuove modalità».
RavaSchio
uello che arriva dalla politica viene
sempre più spesso accolto con atteggiamenti che oscillano tra il “benaltrismo” e il “nigottismo” (dal proverbio milanese “piutost che nigot, l’è mei piutost”, in
pratica “meglio che niente”). Il “benaltrismo”
sta diventando un vizio italico: è ritenere che
un provvedimento non sia risolutivo perché ben
altri sono i problemi. Il che è quasi sempre vero,
ma dato che il “migliore è nemico del buono”,
grazie al “benaltrismo” si può riuscire elegantemente a non combinare nulla, trovando paradossalmente consenso. E’ l’altra versione della formula del Gattopardo, ma il risultato è lo
stesso: non si cambia nulla senza neanche dover
fare fatica di cambiare tutto. Il “benaltrismo” è
evidente nella norma sulla “volontary disclosure”, il rientro volontario dei capitali all’estero
dopo il versamento delle tasse non pagate per
gli anni non prescritti, più qualcosa di sanzione,
in modo da recuperare subito ben più di un tesoretto e far scoprire inoltre al Fisco patrimoni
da continuare a tassare negli anni successivi.
nella via. «L’idea – racconta il presidente Roberto
Marchesi - è di fare spazio alle produzioni tipiche
di Bergamo nei locali commerciali oggi vuoti, così
da creare una sorta di area tematica dedicata alla nostra economia, funzionale a migliorare la vivibilità
della zona e l’attrazione nei confronti dell’esterno.
Per rendere appetibile ai proprietari degli immobili
l’affitto temporaneo abbiamo chiesto al Comune di
valutare qualche forma di incentivo».
La Conferenza Organizzativa di via
Torretta dedicata alla sfida
dell’estero. Carrara: «Il mercato
è globale e dobbiamo imparare
a muoverci con nuove modalità»
3
Q
40034
6
Artigiani, «export sempre più
fondamentale per competere»
]
Segue a pagina
► a pagina
Borgo Palazzo, negozi sfitti "riaperti" per l’Expo
Un Paese bloccato
da "nigottismo"
e "benaltrismo"
di Stefano
4
Le Botteghe: «I locali vuoti possono diventare vetrina delle produzioni
bergamasche nei mesi dell’esposizione». E domenica torna la festa in strada
ZappeRi
Segue a pagina
5
Cascina Triulza,
ecco il padiglione
Expo
del terzo settore
Appello di Gori
ai commercianti:
«Dovete credere
nei Distretti»
Il sindaco interviene
agli "Stati Generali"
in fiera. «è il momento
di condividere
le strategie. Il binomio
col turismo?
Può dare risultati»
► a pagina 11
► alle pagine 12 e 13
IL poLemIco
L
di MaRco
Il futuro a Bergamo
tra entusiasmi e delusioni
a condizione più dolorosa, per
l’anima, non è quella della
condanna: quando Minosse si
avvinghia tante volte quanti sono i
cerchi che ti tocca discendere nella
gran burella, ormai non c’è più spazio per l’angustia. La quaglia, per
capirci, è bella che andata. Il vero
dolore è esser sospesi: non riuscire
a strologare cosa abbia deciso di riservarti il futuro. Essere “entre oui et
non”, come postulava il Camus, prima che un albero ne interrompesse
ciMMino
le divagazioni filosofiche, ponendo il
sigillo definitivo al duro dilemma, è
forse il peggio che ci possa capitare.
Ed è quello che ci sta capitando: a
noi Italiani, intendo, e Bergamaschi
in primis, che, ai miei occhi di miope,
sono l’Italia sustanziata e in carne ed
ossa. Per farvi capire come ingarbugliata e complicata sia, almeno per
me, la decifrazione del nostro presente, voglio sottoporvi due esempi che,
recentemente, mi hanno sospinto, con
moto pendolare, dalla depressione
Segue a pagina
2
Fogalco è la cooperativa fidi dell'Ascom di Bergamo
che rilascia garanzie fidejussorie su linee di credito
a breve, medio e lungo termine per:
Investimenti
(Innovazione - Ristrutturazione - Acquisto muri - Automezzi - Attrezzature - Arredi - Sicurezza)
Liquidità
(Acquisto merci - Ristrutturazione debito - Fidi di cassa - SBF - Anticipo fatture)
2
la Rassegna
25 settembre 2014
Il polemIco
PUNTI DI VISTA
PUNTI DI VISTA
Il futuro a Bergamo
tra entusiasmi e delusioni
di Franco
Frigeri
di Franco
Frigeri
COMMENTI
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PUNTI DI VISTA
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PUNTI DI VISTA
alla speranza e dall’entusiasmo alla delusione. Caso
numero uno: siamo arrivati alla frutta. Vado a cena
in casa di amici: di quei vecchi amici del liceo, verso
i quali provi quell’affetto inossidabile, che ti procura
autentico piacere, ogni volta che li vedi. Uno proviene da una dinastia di imprenditori orobici: almeno quattro generazioni di intraprendenti e laboriosi
produttori hanno forgiato la sua educata bonomia e
quell’ineffabile sensazione di tranquillo benessere
che alona sempre coloro i quali non hanno altra preoccupazione economica se non quella di aumentare
il patrimonio. Si parla del più e del meno e, dati i
tempi, ci si sofferma soprattutto sul meno. Mi confessa, senza particolari geremiadi, di non sapere più
dove sbattere la testa: non si arriva neppure a stare
in linea con le spese. Mi sembra uno scherzo: una di
quelle iperboli gaddiane che trasformano un momento di difficoltà nel crollo di Wall Street. Mi raggela
l’altro interlocutore, con cui avevamo iniziato questo
“pour parler” sui tempi e sui costumi: è un brillantissimo professionista, un raffinato intellettuale, con
uno studio tra i meglio avviati e noti. Anche lui proviene da una dinastia di alacri architetti, che hanno
dato a Bergamo lustro, bellezza e piani regolatori:
anche lui non arriva alla fine del mese. Intendiamoci, stiamo parlando di persone che, in ogni caso, cadono in piedi: tradizione e oculati risparmi li preservano dalla sgagnosa. Però, se per crisi intendiamo
non tanto la chiusura di un’azienda o di uno studio
professionale, ma la tragedia di chi ruota intorno a
quell’azienda o a quello studio, e stiamo parlando
di decine di persone che rischiano di trovarsi sulla
strada du tac au tac, capite bene che quei due miei
amici mi hanno rappresentato l’eventualità che ritenevo impossibile: la vecchia, sana, solida borghesia
bergamasca che affonda, come non le era capitato
nel ’29, come non era successo nel ’45. Ci sarebbe da piangere, se segnali di tono del tutto opposto
non provenissero da altri settori della nostra realtà
economica e sociale. Caso numero due: c’è sempre
speranza. Nel breve volgere di un paio di mesi, mi è
capitato di andare a cena con amici nei locali aperti
da miei ex studenti, uno a Dalmine, che si chiama
“Binomio” ed uno in via Lazzaretto, dal suggestivo nome di “deGusto”. I ragazzi, che, ormai, ahimè,
non sono più ragazzi ma uomini, incarnano ai miei
occhi quello spirito indomabile che portava i nostri
avi a cercarsi la pagnotta per le vie di Francia o di
Fiandra, spaccando pietre e scavando carbone, per
tornare in val Brembana o in val di Scalve con i soldi per farsi la casetta, l’orto e, magari, il trattore o
la motocicletta. Erano tempi durissimi, per le nostre
valli: altro che la crisi! Eppure, questi disperati partivano, e ritrovavano la speranza nella forza delle
loro braccia, nei calli alle mani e, soprattutto, nella
volontà ferrea di sopravvivere, malgrado la scrovegna. Oggi, per fortuna, non è scavando in miniera
che si combatte la malasorte: Mattia, Luca, Willy e
Johnny si sono fatti le ossa imparando dagli chef e
dalla vita, e sono diventati formidabili ristoratori.
Mi ha colpito la loro voglia di provarci e, insieme, la
loro consapevolezza che ci voglia qualcosa di originale, per sfangarla nella società della competizione
globale. Così, si sono inventati due modi nuovi di interpretare la cucina e l’ospitalità: Mattia ha puntato
su una ricerca raffinata degli abbinamenti, un locale
a metà tra il bar ed il ristorante di stile. I tre moschettieri, invece, hanno messo a frutto la loro esperienza all’estero, con la contaminazione intelligente
di gusti e sapori, puntando alla grande sulle birre di
altissima qualità. Io non sono un gourmet: sono un
mangione goloso. E non mi intendo d’altro che della
mia personalissima panza da ingordo: non pretendo certo di rubare il mestiere ai critici gastronomici.
Però, in entrambi i casi, ero in ottima compagnia,
e tutti hanno espresso ammirazione e soddisfazione,
alla fine di due memorabili spanciate. Quindi, fare
si può: basta avere coraggio e capacità. Oppure è
questione di fortuna? Non so davvero che rispondere
al dilemma dei dilemmi: vi giro i miei dubbi, visto
che, a distribuire fiduciose certezze, ci sono già i politicanti. Nel frattempo, vi suggerisco caldamente di
affrontare l’atroce dilemma seduti al tavolo di quei
miei studenti. Magari non ne verrete a capo, ma, almeno, ne uscirete piacevolmente satolli.
PUNTI DI VISTA
dalla prima pagina
PUNTI DI VISTA
PUNTI DI VISTA
L'inaugurazione del locale “deGusto" in via Lazzaretto
 Il problema della democrazia
Non serve una complessa argomentazione, né riferirsi a indagini
approfondite, per convincersi del fatto che le istituzioni democratiche nei Paesi europei attraversano una delle più importanti crisi di
legittimazione di sempre, a causa della debolissima rappresentatività delle forze politiche.
Non si tratta soltanto di un effetto della crisi economica, che pure ha
un suo rilievo, quanto della debolezza delle società europee, del venire meno di ragioni di politica internazionale, del tramonto di forze
politiche fortemente radicate nel tessuto sociale, della spettacolarizzazione del dibattito politico, che lo rende superficiale e senza proposte realmente avvertite come significative. L’iscrizione a partiti o
movimenti politici mostra numeri, rispetto alla popolazione dei votanti, nemmeno pensabili solo vent’anni fa; la fiducia degli elettori nei
confronti dei leader politici è così bassa da non poter essere raffrontata
rispetto al recente passato. I fenomeni di corruzione di rappresentanti
politici sono così evidenti che molti Stati democratici hanno approvato legislazioni anticorruzione. L’opinione pubblica, pur disponendo di
strumenti di informazione e mobilitazione attraverso la rete telematica
non paragonabili rispetto al recente passato, sembra meno consapevole e si pone un tema di grave indipendenza degli editori rispetto
alle forze politiche o economiche. La evidente crisi della democrazia
richiede che si utilizzi ogni occasione per rinnovarne la vitalità tornando a esprimere e condividere le sue buone ragioni.
 Vie nuove per il turismo
L’Expo 2015 offre al turismo una sfida difficile e appassionante: diventare il principale volano per costruire un nuovo modello di
sviluppo. E’ una sfida difficile perché richiede un radicale cambio di
mentalità nel nostro approccio alla materia. Ed è appassionante perché riguarda direttamente la nostra identità, la nostra storia e il modo
in cui noi italiani vogliamo abitare il futuro. Il primo cambiamento
che dobbiamo fare è smettere di considerare il turismo secondo una
logica di settore: le politiche turistiche e culturali sono trasversali e
abbracciano praticamente l’intero campo delle politiche pubbliche.
La cura dell’ambiente e del paesaggio, l’innovazione nei servizi,
l’efficienza della mobilità, la qualità dei nostri prodotti agroalimentari o manifatturieri. Serve coraggio: a una politica del turismo basata soprattutto sulla quantificazione dei flussi dobbiamo sostituire
un progetto diffuso che alimenti un’economia sostenibile, che dia
respiro alle realtà locali, ai piccoli produttori, che faccia emergere
giovani imprenditori che sanno fare innovazione. Noi italiani partiamo da una posizione di assoluto privilegio.
Perché nel mondo cresce la domanda di “Italian style”, che è una ricchezza unica e impossibile da replicare. Pensiamo al vino: dell’Italia
si vende il paesaggio; si vende la terra in cui sono coltivate le vigne;
si vendono i servizi su quel territorio; si vende il mestiere antico di
chi trasforma l’uva in vino, fino alla bottiglia. Ecco perché possiamo diventare davvero il motore per affermare una via europea al
turismo, basata su una rete di bellezza e di competenze che esiste
qui e in nessun altro continente. Non basta considerare un successo
l’aumento delle presenze. La domanda che va posta è su quanto i
numeri positivi sui flussi si traducano in crescita di un territorio, e
non solo in termini di ricchezza economica, ma anche in termini di
qualità sociale. Una politica innovatrice per una sfida da raccogliere
e da vincere. Dobbiamo crederci.
 Senso civico da ritrovare
Fra le parole molto gettonate nel tempo della crisi, una ci è cara: il
senso civico. Infatti, nella latitanza preoccupante del senso civico si
sono indebolite le buone pratiche e si snobbano gli impegni nei confronti della comunità nella quale si vive. Abbiamo bisogno di qualità
civile. E’ difficile trovare un balsamo in questi giorni grami, ma è
importante reagire all’idea che la sopraffazione e l’aggressività siano
sempre paganti. In attesa di una svolta civica della politica, incoraggiamo una rivoluzione silenziosa chiamata buona educazione, per
ricostruire un sentimento che non deve restare nell’album dei nonni.
Bisogna reagire alla sciatteria dei comportamenti che sta avvelenando
l’aria delle nostre città, al menefreghismo diffuso che alimenta soltanto cattiveria e sfiducia, all’illegalità che premia i furbi e penalizza
gli onesti. Bisogna contrapporre alla diffusa convinzione che non vale
la pena darsi da fare per cambiare in meglio le cose, la certezza che
soltanto con un ritorno ala responsabilità personale si può migliorare
l’ambiente in cui si vive. Sono anni che uomini di chiara fama hanno
continuato a denunciare quei piccoli segni di inciviltà come primo
anello di una valanga che in questo Paese ha ucciso il senso civico.
Poco o niente è cambiato, anzi è molto peggiorato. E’ un peccato
perché una società si qualifica per i valori che pratica. E il senso
civico è un importante stock di capitale sociale che non deve essere
deprezzato.
Sede legale: via Borgo Palazzo, 137 - Bergamo
Presidente: Ivan Rodeschini
Registrazione: Tribunale di Bergamo n. 185 del 20/02/1950
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la Rassegna
25 settembre 2014
3
COMMENTI
L'occasione persa agLi ex riuniti
La svoLta che non arriva
L'Università cresce
e pure il rammarico
per il mancato campus
Un Paese fermo tra
"nigottismo" e "benaltrismo"
dalla prima pagina
maggior impulso innovativo,
del suo successore, l’attuale
Magnifico Stefano Paleari,
l’Università è cresciuta moltissimo. Un processo di miglioramento a tutto tondo,
che ha investito i docenti
come le strutture, gli studenti come la capacità di interlocuzione con l’esterno, in
Italia ma anche, con un certo
protagonismo, fuori dai confini nazionali.
I numeri delle immatricolazioni non arrivano per
caso. Nel bene e nel male. Il
+42,5 per cento di iscrizioni
ad Economia e il +47,3 per
cento di Ingegneria dicono
che l’offerta è in grado di
abbracciare tante e diverse
esigenze. Certifica, soprattutto nel secondo caso, che
fu davvero sacrosanta la
sinergia con cui l’ateneo e
le forze imprenditoriali lavorarono per garantire una
opportunità di formazione
imprescindibile in un territorio chiamato a dare valore
aggiunto alla propria storica capacità di lavoro. Nello
stesso tempo, tuttavia, il calo
registrato dal corso di laurea in Giurisprudenza (-8,2
per cento), unito al non
elevato numero di iscritti,
potrebbe suggerire qualche
revisione.
Fatti i complimenti e gli auguri del caso (giustamente
il rettore ha osservato che
la sfida ora va portata sul
piano della qualità), viene
da pensare quanto sarebbe stato intrigante poter
contare oggi su un campus
universitario all’americana.
Osservando le pessime sorti
e progressive dell’area degli
ex Ospedali Riuniti, si può
parlare, senza tema di smentita, di una grande occasione gettata al vento. Senza
nulla togliere a quanto fatto
dall’ateneo, al suo innervarsi nel tessuto cittadino
che ha portato benefici alla
comunità (rivitalizzazione di
Città Alta, recupero di edifici storici), il concentramento in una unica sede avrebbe favorito quel processo di
contaminazione fra scienze e
saperi che ovunque nel mondo viene considerato imprescindibile per raggiungere
alte vette qualitative (è anche lo spirito del Kilometro
Rosso, tanto per non andare troppo lontano). Avrebbe
anche consentito di ricavare
spazi per le residenze di docenti e studenti, garantendo
nuova linfa vitale al quartiere.
Il campus, dopo anni di
promesse e discussioni, è
svanito per “mancanza di
soldi”. Una mezza verità o,
risoluzione, se non al consolatorio “meglio di un pugno in occhio”, che svela lo
Questo provvedimento avrebbe ragione- scetticismo di fronte a cure che fanno pegvolmente permesso, secondo le stime più gio della stessa malattia. Purtroppo non
prudenziali, di evitare almeno il rialzo siamo più, da tempo, in una situazione
dell’Iva, e secondo alcuni anche la patri- in cui ci si possa accontentare di provvedimenti che sembra abbiano come fine
moniale dell’Imu.
La “volontary disclosure” però non parte principale quello di gettare fumo negli
perché c’è chi vuole fare una legge sicu- occhi. L’esempio più spettacolare resta
ramente più completa, ma anche più com- quello dei postelettorali 80 euro, alla fine
se vogliamo evitare di pren- lasciare quegli enormi spazi
plessa, agganciandovi una normativa sull’ arrivati a meno persone di quelle che se
derci in giro, una balla utile vuoti o, peggio, in pasto ad
"autoriciclaggio", ovvero il reinvestimen- lo aspettavano, e soprattutto con un efa mascherare la mancanza di una speculazione edilizia,
to di capitale illecitamente accumulato, fetto, alla fine calcolato in uno 0,1% del
coraggio e di lungimiranza. naturalmente. Ma chi parla
che riguarderebbe non solo i patrimoni Pil, vanificato da una corrispondente, se
Tant’è che, fallite tre diverse di una operazione a vantagall’estero, ma anche - e probabilmente non più pesante, riduzione legata a vari
aste per la vendita dell’area, gio della città dovrebbe avere
soprattutto - quelli italiani. Il risultato inasprimenti di tasse e tariffe, senza che
improvvisamente ciò che non il pudore di chiedersi se il fuè che con il “benaltrismo” e l’attesa di l’economia ne avesse stimolo.
era possibile per l’Universi- turo dei propri figli meriti riuna legge più completa, i capitali restano Ma gli esempi sono tanti. Per stare a casa
tà è diventato concreto per sposte di piccolo cabotaggio
all’estero e si stanno perdendo le entrate nostra, recentemente, in un incontro con
l’Accademia della Guardia o piuttosto scelte coraggiose
le parti sociali, il sindaco di Bergamo ha
di un altro anno.
di Finanza. Così, quella che in grado di metterli davvero
Non meno pericoloso è il “nigottismo”, dichiarato la necessità di rendere attrattiavrebbe potuto diventare la nelle condizioni di competere
la tentazione di accontentarsi. Di fronte va la città per nuove iniziative imprendito“casa” dei ventimila studenti a livello globale.
a provvedimenti che sono pannicelli cal- riali. Plausi e peana, tutti d’accordo e ci
bergamaschi sarà invece apdi, ci si rassegna al commento favorevo- mancherebbe altro. Poi però si è iniziato
pannaggio di poco più di 500
Cesare Zapperi
le del “meglio che niente”, una frase che a ragionare in maniera più approfondifuturi ufficiali delle Fiamme
(commenti
ammette indirettamente la pochezza della ta. Perché solo le nuove iniziative come
Gialle. Sempre meglio che
su www.larassegna.it)
se quelle esistenti fossero
le figlie della serva? E che
ricchezza in più si produce
convincendo
un’azienda,
presumibilmente piccola, a
venire a Bergamo, invece
UNICA A BERGAMO PER LA VENDITA DI VEICOLI NUOVI RENAULT
che a qualche chilometro
di distanza, grazie ad uno
Via dei Bersaglieri, 2 - Bergamo
sconto di qualche centinaia
Via Vittorio Veneto, 51 - Brembate (BG)
di euro per la tassa sull’octel. 035.361000 - www.obertispa.it
cupazione di suolo pubblico
o sugli oneri di urbanizzazione? E così c’è chi ha
abbandonato la prudenza
dovuta al fatto che per ora
sono solo parole, per di
più un politico, e ha sancito che si sta andando nella
direzione giusta, perché
finalmente qualcuno si dà
da fare e che anche se sono
piccoli passi - eccola lì - è
comunque meglio di niente.
Ma c’è anche chi vorrebbe
ben altro - ecco anche questa -: fare una reale politica
in favore delle imprese, non
solo quelle nuove, ma anche
quelle “vecchie”, con meno
burocrazia, tasse e regolamenti non penalizzanti,
eliminazione di balzelli obsoleti e percorsi agevolati
* PREZZO BLOCCATO - IVA ESCLUSA
per le iniziative. In pratica,
3
MESSA
SU
STRADA
ESCLUSA
E
IPT
ESCLUSO
KANGOO EXPRESS 1.5 90 cv 3m
fare quello che non si è ri3
uscito a fare per decenni.
60 canoni mensili da
“Benaltrismo” e “nigottismo” spiegano perché negli
TAN
0%
ultimi tempi ai grandi annunci siano seguiti piccoli
TAEG
1,94%
risultati. A volte neanche
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Servizi inclusi
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dalla prima pagina
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adesione di Finanziamento Protetto e Pack Service comprendente 5 anni di assicurazione Furto e incendio a € 999 (in caso di adesione). Importo totale dovuto dal consumatore € 11.953,20 Tan 0% e
TAEG 1,68%; spese istrutturia pratica € 300 + imposta di bollo in misura di legge, spese di incasso mensili € 3. **Salvo approvazione FINRENAULT. Informazioni europee di base sul credito ai consumatori disponibili presso i punti vendita della Rete Renault e sul sito www.finren.it; messaggio pubblicitario con finalità promozionale valida fino al VALIDITA' 31/10/2014, o fino ad esaurimento scorte.
Stefano Ravaschio
(commenti
su www.larassegna.it)
4
la Rassegna
25 settembre 2014
“Incubatore”, un trampolino per le start up
In un incubatore sono nati nomi che tutti oggi pronunciamo quasi quotidianamente come Google, Skype e Facebook. «Gli incubatori - afferma
Angelo Carrara, presidente di Bergamo Sviluppo - sono dei veri e propri
vivai di start up; nascono come strumenti di sviluppo economico per accelerare l’avvio di iniziative imprenditoriali. Grazie a servizi e ad accompagnamento mirati, le imprese inserite in questi spazi/strutture, spesso costituite
da giovani aspiranti imprenditori o neoimprenditori, hanno la possibilità di
“arrivare” sul mercato in modo più consapevole, dopo un percorso di crescita
di competenze che serve ad affinare la propria idea imprenditoriale e a darle
“corpo”». Ma quale tipo di supporto offre un incubatore a chi ne entra a far
parte? «Per la crescita dei futuri imprenditori il nostro incubatore - spiega
Cristiano Arrigoni, direttore di Bergamo Sviluppo, che dal 2001 promuove
e gestisce il progetto Incubatore d’Impresa oggi situato all’interno del Point
(Polo per Innovazione Tecnologica di Dalmine) - prevede incontri formativi
AvAnix
Il controllo remoto
per assistere
meglio disabili e sportivi
Maurizio Brignoli (a sinistra) e Giuseppe Talleri
Avanix è l’acronimo scelto dalla start up che identifica
il progetto relativo al monitoraggio delle persone colpite da
Alzheimer, e in generale affette da demenza e pertanto non
autosufficienti o perlomeno non completamente autosufficienti. Avendo aderito al progetto già nel 2013, l’azienda ha poi
proseguito la sua permanenza nell’iniziativa anche nel 2014,
quando la sede dell’Incubatore è stata trasferita al Point di
Dalmine. Maurizio Brignoli, ingegnere delle telecomunicazioni, ne è il fondatore oltre che ideatore delle soluzioni sviluppate per consentire di tenere sotto controllo gli spostamenti
dei soggetti da monitorare. Una risposta concreta al problema
dell’assistenza a persone affette da demenza, frutto di una esigenza vissuta sulla propria pelle. Maurizio Brignoli ha ideato il Wireless Sensor Network, un apparecchio basato su un
sensore che offre la possibilità di controllare a distanza, sia
in ambito domestico indoor sia nelle case di riposo, i soggetti
che necessitano di assistenza continua e che non possono essere persi di vista. Alla prima versione di questo strumento di
localizzazione ne è seguita una seconda, più evoluta, che garantisce una maggiore autonomia del sistema indossabile dalla
persona. «Ci riferiamo a persone che vivono da sole e spesso
dimenticano le cose da fare - osserva Brignoli -. Le persone
affette da Alzheimer possono infatti uscire di casa e perdersi o
esporsi a pericoli. L’adozione di un apparecchio avvisatore di
movimento, collegato in wireless con un’unità di monitoraggio, consente all’assistente o a un familiare di essere allertato».
Ad aprile 2014 è stata costituita la società Avanix srl, di cui
fanno parte Maurizio Brignoli in veste di chief executive technical, Giuseppe Talleri, che si occupa di ingegnerizzazione, e
Michele Maltese, CEO e ingegnere con esperienza nel settore
medicale di marketing e vendita, che ha finanziato l’impresa.
Avanix, start up innovativa iscritta nel registro speciale della
Camera di Commercio di Bergamo, ha partecipato a un importante evento nazionale dedicato alle tecnologie per l’assistenza domiciliare agli anziani e collabora con il Politecnico
di Milano ai progetti per l’impiego di sensori streachable.
«Il nostro know-how su radiofrequenze e radiotrasmissione ha
trovato interesse anche in altre start up - prosegue Brignoli -.
Ci stiamo orientando anche ad altri settori di mercato, dedicandoci non solo al monitoraggio di persone ma anche di cose
e animali. Tra i nostri interlocutori potrebbero figurare presto
le grandi fattorie che hanno necessità di seguire il bestiame.
C’è grande sensibilità per i cani da caccia e per gli animali domestici in genere. Abbiamo avuto anche richieste per i settori
fitness e atletica per il monitoraggio degli sportivi che coprono
lunghe distanze».
Attivo al Point,
rappresenta
un vero e proprio
motore
di sviluppo
per le iniziative
imprenditoriali
per approfondire sia tematiche utili all’avvio d’impresa sia aspetti/strumenti
per la gestione aziendale, consulenze personalizzate (20 ore per ciascuna
delle idee d’impresa presenti), oltre a un supporto logistico (uffici attrezzati per uso personale e comune) e di comunicazione/visibilità. Le aziende
partecipanti hanno infatti la possibilità di comparire nelle pagine web del
progetto, nella brochure e nel materiale informativo/redazionale realizzato in
corso d’anno e di partecipare a manifestazioni fieristiche (es. Fiera dei librai,
Festival dell’Ambiente, Alta Quota e Fiera Campionaria), alle quali partecipiamo come progetto di Camera di Commercio e di Bergamo Sviluppo».
«Non solo - sottolineano Giorgio Ambrosioni e Alberto Brivio, delegati alla
formazione, creazione e sviluppo d’impresa di Bergamo Sviluppo - ma grazie alla copresenza di diverse realtà nella struttura, si creano sinergie e collaborazioni di tipo progettuale e commerciale che aiutano le neo-imprese a
crescere e a fare networking più facilmente».
inspirAtion
Il culto della motocicletta
si accende con una lampada
Prendete una motocicletta e fatene un oggetto di culto. Come?
Tenendola in salotto, per esempio. O accanto al letto. Ma sotto
forma di ologramma. Un’idea del genere può avere successo
commerciale? Risposta affermativa secondo Davide Gaiga, di
professione geometra e già titolare di una piccola impresa edile,
da febbraio 2014 presente nell’Incubatore di Bergamo Sviluppo al
Point di Dalmine con un progetto ispirato al life design di interni.
Progetto dalla denominazione emblematica, Inspiration, e condiviso con Maurizio Federici nelle vesti di socio e Heidi Iuliano,
project manager con una spiccata visione d’insieme e conoscenza.
«L’iniziativa è nata da un gruppo di amici con la passione della
motocicletta - spiega Davide Gaiga -. Chi la possiede sa che il
rapporto con la moto è simbiotico. I più fortunati se la portano in
casa, per gli altri è nata l’idea di creare una lampada a immagine e
somiglianza della propria moto, retroilluminata, che ne proietta la
sagoma accompagnandola con il suono caratteristico del motore.
Accendendo la lampada si ascolta l’avviamento della moto. Un
effetto molto suggestivo».
Idea stravagante ma indovinata. E’ stato lanciato un concorso per
creare il logo, che attende di essere scelto. «Vogliamo una iconografia che sia in grado di emozionare l’appassionato e gli rievochi
la sua moto» dichiara Davide, il quale racconta i primi sei mesi
trascorsi al Point, dove i tre soci hanno frequentato tutti i corsi legati alla neo-imprenditorialità, ricevendo input fondamentali per
il business plan e affinando le strategie commerciali. Maurizio
Federici è titolare di un’azienda di meccanica di precisione.
Davide Gaiga con Heidi Iuliano e Maurizio Federici
Heidi Iuliano consulente previdenziale per una importante agenzia di settore.
Come si conciliano le vostre attività con lo sviluppo dell’idea della lampada?
«Proveniamo da formazioni diverse ma ci stimoliamo a vicenda
con le rispettive idee. Un brainstorming incredibile» - sottolinea
Davide. Il manufatto viene realizzato da terzisti sulla base del
progetto. Nella fase sperimentale sono stati creati tre modelli di
lampada con la forma di altrettante diverse moto.
«Ci auguriamo che le case costruttrici siano interessate all’idea.
Ma pensiamo già di estendere l’applicazione ad altre forme iconografiche. Il nostro studio di progettazione è infatti in grado di sviluppare il soggetto di qualsiasi cosa si voglia proiettare. Possiamo
lavorare anche su ordinazione, lasciando spazio alla fantasia del
committente, e realizzare lampade su misura prodotte con i materiali più svariati. In ogni caso di tratterà di oggetti di illuminazione non comuni».
MyMArt
Il portale che commercializza le eccellenze enogastronomiche
Metti insieme due universitari con
spiccate doti manageriali e voglia di intraprendere, ma soprattutto con la passione per i prodotti tipici del territorio, ed
ecco maturare l’idea che non t’aspetti. E’
capitato a Massimo Brignoli ed Edoardo
Lanza, partner di Mymart, una giovanissima start up presentata a Bergamo
Sviluppo nel novembre 2013 e approdata al Point due mesi dopo nell’ambito dell’Incubatore d’Impresa. Cos’è?
Semplicemente, si fa per dire, un portale enogastronomico delle eccellenze
italiane, da proporre sia nella formula
B2B, sia per favorire il rapporto diretto
tra produttore e consumatore. Non è un
progetto come tanti e tra i tanti, ma una
proposta innovativa per molteplici aspetti, ispirata a una sorta di vetrina fieristica
permanente online.
«Miriamo a privilegiare i punti di acquisto per fornire prodotti di qualità a prezzi più bassi, concentrandoli nei rispettivi
territori e privilegiando il concetto di km
zero – spiega Massimo Brignoli, studente
di ingegneria gestionale nella sede universitaria di Dalmine e amministratore
delegato dell’azienda di famiglia GMF,
specializzata in subforniture di compo-
Da sinistra: Elena Lanza, Massimo
Brignoli e Edoardo Lanza
nenti meccaniche di precisione -. Una
passione per i prodotti tipici che costituisce anche un’opportunità di diversificare
l’attività manageriale e d’impresa».
Stessa motivazione per Edoardo Lanza,
laureando in economia e commercio
all’Università di Bergamo e alla prima
esperienza imprenditoriale insieme alla
sorella Elena, a sua volta già laureata in
economia e commercio.
«All’Incubatore e quindi al Point ci troviamo molto bene: eravamo a conoscenza dei
progetti di Bergamo Sviluppo e ci stiamo
avvalendo delle consulenze specialistiche
offerte dall’iniziativa e dei diversi i corsi tematici - aggiunge Massimo Brignoli
- Perché puntare sull’enogastronomia?
Vogliamo contribuire a portare la produzione "made in Italy" sempre più a livello
internazionale, ponendoci tra produttore e
consumatore. La peculiarità risiede nel portale. Solitamente la merce acquistata viene
stoccata in magazzino, il che impone il costo del trasporto. Invece nel nostro caso il
produttore gestisce lo spazio in modo condiviso con la nostra azienda. E’ lo stesso
produttore che mette in vendita il prodotto
disponibile, che viene spedito direttamente.
Ciò è fondamentale per salumi, formaggi,
pasticceria, paste confezionate. Pensiamo a
un sistema di trasporto autonomo localizzato a livello provinciale per meglio gestire
la logistica. Vorremmo essere a regime per
il periodo di Expo, ma noi guardiamo al
dopo, quando ci sarà da raccogliere i frutti
dei sei mesi di manifestazione. Il portale è
in via di sviluppo. Abbiamo partecipato al
bando lanciato da H-Farm di Treviso, un
acceleratore di finanziamenti per imprese
start up. Speriamo che il team di progetto
ritenga interessante la nostra idea, in alternativa andremo avanti con le nostre forze».
la Rassegna
25 settembre 2014
5
Nuove banconote da 10 euro, «un passo necessario
con pochi disagi e molti vantaggi per i cittadini»
Dal 23 settembre in circolazione la seconda serie
del biglietto. A Bergamo è però in ritardo l’adeguamento
degli accettatori automatici. Il direttore della filiale
della Banca d’Italia, Salvatore Gangone: «Gli operatori
lamentano l’aggravio dei costi, ma l’intervento della Bce
era indispensabile per dare sempre più fiducia
sulla legittimità della banconota»
di anna
Non si può dire che l’entrata in circolazione della nuova banconota da 10 euro coglierà
di sorpresa cittadini e imprese, come è invece capitato con il taglio da 5 euro nel maggio
del 2013. Per prevenire i disagi riscontrati in
quell’occasione, dovuti soprattutto ai ritardi
nell’adeguamento degli accettatori automatici, la Banca centrale europea e, a cascata, le
Banche nazionali di ogni Paese con le loro sedi
territoriali hanno dato vita (sin dai mesi successivi alla presentazione ufficiale del nuovo
biglietto avvenuta il 13 gennaio di quest’anno)
ad un ampio piano di informazione e sensibilizzazione, rivolto sia agli operatori professionali sia all’opinione pubblica. Anche a Bergamo
non sono mancate le iniziative, promosse dalla
filiale della Banca d’Italia. Il direttore Salvatore Gangone ha quindi seguito da vicino tutto il
percorso che ha portato al debutto, il 23 settembre, della “secondogenita” della serie Europa.
L’aspetto più problematico è dato dall’aggiornamento degli accettatori di banconote nei distributori automatici. Che indicazioni ha dal
suo osservatorio?
«Per Bergamo e provincia, l’ultimo monitoraggio sui distributori di macchine per la vendita
automatica, effettuato lo scorso 8 settembre,
dava purtroppo percentuali ancora basse di adeguamento. Negli ultimi giorni sembrava però in
aumento l’interesse, a giudicare dalle richieste di
chiarimento giunte in filiale sulla procedura per
avere in prestito le banconote da 10 euro della
nuova serie dal Servizio Cassa generale della
nostra Amministrazione centrale, per tarare le
macchine. È quindi probabile che si sia innescata una corsa all’aggiornamento a ridosso della
scadenza, speriamo dovuta anche alla nostra
azione di comunicazione».
Cosa avete fatto per promuovere l’adeguamento?
«Oltre ad informare e sollecitare le categorie più
interessate - come gestori di parcheggi, farmacisti, benzinai e tabaccai - abbiamo cercato di
orientare la domanda dal basso, coinvolgendo
anche le altre categorie imprenditoriali e gli stessi cittadini. Con l’Ascom, ad esempio, abbiamo
inviato più di 5mila e-mail ai commercianti con
il materiale informativo sulla nuova banconota.
Ma siamo stati anche presenti con uno stand
per il pubblico alla Fiera di Sant’Alessandro e
Salvatore
Gangone
Facci
in piazza Vecchia per la manifestazione “I maestri del paesaggio”, abbiamo inoltre presentato
le novità al qualificato parterre dei Rotary. Il riscontro è stato positivo, abbiamo potuto verificare curiosità e interesse a saperne di più sulla
banconota, in particolare sulle caratteristiche di
sicurezza. Per stimolare l’aggiornamento delle
apparecchiature abbiamo quindi agito anche sui
fruitori finali ed il messaggio per i gestori è che
adeguare gli accettatori significa offrire un servizio più attento e puntuale alla propria clientela e
può essere un fattore di competitività».
Chi fa uso di distributori automatici lamenta i
costi per l’adeguamento e si chiede se era davvero necessario sostituire la banconota dopo
poco più di dieci anni dalla prima serie...
«È un pensiero comprensibile, ma parziale. La
Bce ha ritenuto di dover intervenire perché dopo dieci anni dalla emissione della prima
serie – i pur sofisticati elementi di sicurezza di una banconota subiscono una lenta, ma
progressiva obsolescenza di fronte alla rapida
evoluzione tecnologica. Ha voluto adottare le
tecnologie più sofisticate per lottare al meglio
contro la falsificazione e dare ai 330 milioni di
cittadini europei sempre più fiducia sulla legittimità della banconota».
Il fenomeno dei falsi resta comunque piuttosto
circoscritto...
«È vero, una quota di circa 317mila banconote
false rilevate nella prima metà del 2013 in tutta
Europa su un totale 15 miliardi di biglietti autentici in circolazione è irrisoria e si deve senz’altro
Ampliato l’elenco
dei prodotti ammessi
Voucher Dote Scuola,
la Regione accoglie
le richieste dei cartolai
Le principali
novità del biglietto
I dettagli sono moltissimi, si arriva sino
alla microscrittura sulla grafica dei ponti. Ciò
che salta più all’occhio è che le banconote da
10 euro della nuova serie Europa (figura della
mitologia greca il cui ritratto diventa il primo
volto a comparire sull’euro) riprendono gli
stessi colori dominanti della prima serie, ma
con tonalità più marcate. Tra i tratti salienti
c’è il miglioramento delle caratteristiche che
le rendono riconoscibili dalle persone con
problemi visivi. Lungo i margini destro e
sinistro si trovano dei trattini in rilievo, discontinui diversamente da quanto accade sui
5 euro, e anche il segno monetario “10” è in
rilievo. La striscia olografica sul lato destro
riporta il volto di Europa e le immagini, a
differenza dalla serie precedente in cui erano
sfalsate da biglietto a biglietto, compaiono
nella stessa posizione su ogni esemplare.
Europa appare anche nella filigrana. Un’altra
novità è il numero verde smeraldo collocato
in basso a sinistra sul fronte del biglietto:
muovendo una banconota, la cifra brillante
nell’angolo inferiore sinistro produce l’effetto
di una luce che si sposta in senso verticale e
il numero cambia colore, passando dal verde
smeraldo al blu scuro.
Le proteste di librai e cartolai sui tagli alla Dote scuola per
l’acquisto del materiale scolastico hanno avuto il loro effetto.
Grazie all’attività dell’Associazione Cartolibrai Cartolai ed Affini con il supporto di Confcommercio Lombardia, la Regione
Lombardia ha pubblicato importanti precisazioni che rendono
spendibili i buoni anche in molti esercizi di vicinato che sembravano essere stati esclusi.
In particolare, la DG Istruzione Formazione e Lavoro ha precisato
quali sono le tipologie di materiale ammesso all’acquisto tramite
voucher, rispondendo alla richiesta della categoria di ampliare la
gamma di prodotti. Le precisazioni della Regione evitano l’errata
interpretazione del termine “dotazioni tecnologiche” (contenuta
nella DGR 1320/2014 sulla Dote Scuola, in allegato) da parte di
coloro che riscuotono i buoni dai commercianti: un’interpretazione
sbagliata che non permetteva il rimborso di buoni utilizzati per acquistare tutte quelle dotazioni tecnologiche che non consistono in
all’attento presidio sul fenomeno messo in atto
dall’intero sistema di gestione del contante. È
vero però che anche un solo biglietto falso può
danneggiare un cittadino o un’impresa, per questo è necessario tenere sempre alta la guardia».
Cosa si deve fare se si sospetta di avere ricevuto una banconota falsa?
«Presentarsi ad una banca o alla Banca d’Italia,
se effettua servizio al pubblico. Qui il biglietto
sarà analizzato e, se si tratta di un sospetto di
falsità, sequestrato. Si perde il controvalore della
banconota ma non ci sono conseguenze penali
per il portatore in buona fede, cosa che avverrebbe invece se si tentasse fraudolentemente di
rimetterla in circolazione».
Come ci si accorge di un falso?
«Gli apparecchi presenti nella grande distribuzione sono utili per rilevare le banconote false, ma ci
sono anche strumenti meno costosi che possono
dare una mano al cittadino. Sul sito della Banca
Centrale Europea è possibile consultare l’elenco
delle macchine testate e certificate. Direi, comunque, che tutto ciò che può migliorare l’attenzione va bene, a cominciare dalla conoscenza
delle caratteristiche fisiche delle banconote».
Come avverrà l’entrata in circolazione dei
nuovi 10 euro?
«Dal 23 settembre le filiali della Banca d’Italia
sono pronte per fornire al sistema bancario tutte
le quantità di nuove banconote che vorranno. La
nuova serie circolerà in parallelo con la vecchia,
come già avvenuto con il biglietto da 5 euro, e
questo servirà a non penalizzare i cittadini di
fronte a ritardi nell’adeguamento delle apparecchiature per il trattamento delle banconote, le cosiddette vending machines»..
È vero che la nuova serie è anche più resistente?
«Sì, vale soprattutto per i tagli più piccoli, che per
via della più alta frequenza di circolazione sono
sottoposti a maggiore usura. Sono trattati con una
vernice speciale, “atossica”, che dà una durata superiore e quindi riduce la necessità di sostituirli
con un guadagno anche per l’ambiente».
La vecchia serie andrà fuori corso?
«Al momento non è stata ancora fissa una “data
di scadenza”, ma sarà di certo a medio-lungo
termine. Diversamente da quanto è avvenuto col
passaggio dalla lira all’euro, sarà però sempre
possibile cambiare i biglietti, anche se già fuori
corso, presso la Banca d’Italia».
L’anno prossimo toccherà ai 20 euro...
«È stato scelto di partire dai tagli più piccoli perché al crescere del valore cresceranno anche gli
elementi di sicurezza. Diciamo che i nuovi biglietti da 5 e 10 euro fungono anche da test delle
nuove soluzioni tecnologiche, così da garantire
ancor meglio la sicurezza dei tagli maggiori e più
soggetti a falsificazione. Sulla stampa del biglietto da 50 euro, in particolare, è la Banca d’Italia il
punto di riferimento per l’Europa con allo studio
elementi di sicurezza tra i più sofisticati».
Cosa ci dice, invece, degli spiccioli da 1 e 2 centesimi? Si era parlato di abolirli per il loro eccessivo costo di produzione e lo scarso utilizzo...
«È una questione che non riguarda la Banca
d’Italia ma il Poligrafico dello Stato e che dipende dal Ministero dell’Economia».
supporti puramente telematici o digitali.
Ecco quindi l’elenco delle dei prodotti acquistabili con i voucher. Nella categoria “Libri di testo” rientrano: libri di testo cartacei e/o digitali; vocabolari; libri di narrativa (anche in lingua)
consigliati dalle scuole. La voce “Dotazioni tecnologiche” comprende: hardware (pc, tablet o e-book); software (programmi e
sistemi operativi ad uso scolastico anche per DSA e disabilità);
materiale per archiviazione di dati (chiavette Usb, Cd-Rom,
memory card, hard disk esterni); calcolatrici elettroniche; materiale per disegno tecnico (compasso, righe e squadre, goniometro, non materiale di consumo); materiale per disegno artistico
(pennelli, spatole, non materiale di Consumo); strumenti per
protezioni individuali ad uso laboratoriale. Non rientrano nella
categorie di prodotti acquistabili in generale tutti i prodotti di
consumo (penne, matite, pennarelli, quaderni, fogli, etc.), diari,
cartelle e astucci.
6
la Rassegna
25 settembre 2014
Cascina Triulza, il padiglione Expo
del terzo settore pronto ad accogliere le imprese
È l’unico manufatto già esistente all’interno del sito espositivo
dell’Expo di Milano, può contare
su una Fondazione ad hoc che si sta
occupando della gestione e sarà un
luogo nel quale le organizzazioni
potranno far vivere il tema di Expo
2015 valorizzando le proprie best
practice e l’eccellenza sui temi della
cooperazione, dello sviluppo sostenibile, della salute e dell’alimentazione. È la Cascina Triulza, storico
e tradizionale casale che si presenta
alle porte dell’evento internazionale
come un grande contenitore di idee
e spazi della società civile, qui rappresentata dalla Fondazione Triulza e
i suoi soci fondatori (ad oggi più di
60), tra cui anche le tre centrali cooperative lombarde di Legacoop, Agci
e Confcooperative, oltre ad Arci,
Acli, Banca Etica, Auser, Legambiente, Forum nazionale del terzo settore.
Attualmente in fase di restauro (i lavori da 9,4 milioni di euro a carico di
Expo sono iniziati a settembre scorso), la Cascina Triulza vanta una superficie complessiva di 7.900 mq, di
cui 4.100 mq di spazi interni su due
livelli e 5.100 mq di spazi aperti. Il
progetto darà la possibilità alle organizzazioni della società civile e del
terzo settore, anche di piccole dimensioni, di essere protagoniste a Expo
2015 e di avere uno spazio dedicato
dove comunicare e illustrare il proprio operato, confrontarsi con realtà
di altri territori e nazionalità e avviare nuove progettualità per il futuro.
Cascina Triulza sarà inoltre il luogo
dove i singoli cittadini e i visitatori potranno confrontarsi con queste
organizzazioni e con i temi Expo in
È l’unica struttura
già esistente
all’interno
del sito. Cangelli
(Confcooperative
Bergamo):
«Primo contenitore
della società
civile inserito
di un’esposizione
universale»
modo esperienziale: il “pubblico” sarà
infatti coinvolto emotivamente e avrà
la possibilità d’immergersi e vivere
pienamente il significato dell’evento.
«È uno degli spazi espostivi più grandi
di Expo Milano 2015, collocata in una
posizione privilegiata a circa 700 metri dall’accesso ovest, l’ingresso principale del sito espositivo – ha sottolineato il direttore di Confcooperative
Bergamo, Pieralberto Cangelli, all’incontro “Confcoperative verso Expo
2015: dalle opportunità dei territori al
Padiglione della società civile Cascina
Triulza” tenutosi il 5 settembre in occasione della Fiera di Sant’Alessandro
a Bergamo -. Essere a Cascina Triulza
durante Expo significherà far parte del
primo padiglione della società civile
inserito nell’ambito di un’esposizione universale e condividere i valori
del progetto “Exploding Energies to
change the world” con cui Fondazione Triulza si è aggiudicata ad ottobre 2013 la gestione del padiglione».
Le imprese possono infatti impegnarsi
con Fondazione Triulza e il suo progetto per Expo Milano 2015 attraverso
sponsorizzazioni o partnership specifiche. «Il padiglione società civile
sarà, per le organizzazioni sostenitrici,
un’importante occasione di sviluppo e
di rafforzamento della propria identità aziendale, dei propri principi etici e
della visibilità verso un ampio e variegato pubblico nazionale e internazionale - ha spiegato Alessandra Mambriani, responsabile marketing fundraising della Fondazione Cascina Triulza
-. Si proporrà inoltre come luogo di
partecipazione nel quale dar voce alla
visione politica e sociale di una pluralità di organizzazioni del terzo settore
e contemporaneamente sarà veicolo di
coinvolgimento di quante più realtà ed
esperienze possibili della società civile (locali, nazionali, internazionali)
nelle attività del Padiglione nell'Expo.
L’adesione alla Fondazione rimarrà infatti aperta a tutti quei soggetti di terzo
settore interessati a collaborare tra loro
e a presentare un progetto comune co-
erente col tema dell’esposizione universale “Nutrire il pianeta - Energie
per la vita” sui due concetti chiave
dell’inclusione e della cooperazione».
Molto più che un padiglione, insomma, perché Cascina Triulza, all’interno del sito espositivo di Expo,
sarà punto di riferimento per tutta la
società civile. Obbiettivo dare voce
al protagonismo del civile e accreditare la forza di cambiamento generata
ogni giorno dall’iniziativa di cittadini, giovani e realtà organizzate: in
quest’ottica la Cascina vuole mantenere l’impostazione delle strutture
di una volta, con al centro la grande
corte, uno spazio aperto di 3.800 mq
utilizzabili per attività educative e ricreative, eventi artistici e culturali, e
gli orti che saranno coltivati in vasche
già predisposte. La Cascina si articola
su tre corpi: da una parte c’è la residenza, con un’area per il co-working,
spazi a rotazione per le associazioni,
l’area pic nic, il ristorante su due piani
e perfino la biberoneria per dare una
mano alle mamme in visita all’Expo.
Lo spazio espositivo vero è proprio
si estende per una superficie di 1.000
mq: al centro, dove c’era il granaio,
è stato realizzato un auditorium da
180 posti e, al posto delle stalle, c’è
il grande mercato coperto, ma aperto
sui lati, dove i produttori potranno
esporre e vendere. Un mercato pensato per essere completamente accessibile anche ai disabili sensoriali: uno
spazio aperto, inclusivo e accessibile,
come vorrebbe essere tutta la Cascina. A fine dicembre i lavori saranno
terminati e comincerà la parte degli
allestimenti e dell’organizzazione dei
progetti delle varie associazioni.
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In tutte le Camere di Commercio lombarde dal 1994 opera la rete di sportelli Punto Nuova Impresa, che fornisce gratuitamente, a tutti coloro
che desiderano “mettersi in proprio”, orientamento, informazioni, assistenza e formazione utili per compiere le scelte iniziali legate all’avvio di
un’attività in forma di lavoro autonomo o d’impresa.
Lo sportello Punto Nuova Impresa di Bergamo Sviluppo fornisce indicazioni relative a:
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procedure amministrative e legislative necessarie ad avviare una nuova iniziativa imprenditoriale
scelta della forma giuridica più opportuna
stesura del piano d’impresa o business plan, strumento essenziale per pianificare l'attività imprenditoriale
finanziamenti e agevolazioni regionali e nazionali per l'avvio e lo sviluppo delle attività imprenditoriali
percorsi formativi per avviare e sviluppare un'attività imprenditoriale
sportelli e progetti in svolgimento e/o in collaborazione con le Organizzazioni di categoria del territorio
valutazione delle proprie attitudini imprenditoriali
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[email protected] – tel. 035/3888011
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 nella sede di Bergamo, in via Zilioli 2
 nella sede di Dalmine, in via Pasubio 5/ang. via Einstein
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Per fissare un appuntamento si può anche utilizzare
l’agenda on-line sul sito www.bergamosviluppo.it
Il servizio è finanziato dalla CCIAA di Bergamo
la Rassegna
turisMo
"Iseo Express",
dall'aeroporto
navetta
verso i laghi
25 settembre 2014
La Provincia di Bergamo ha dato l'avvio ad una sperimentazione costruita nell’ambito della progettualità di
eccellenza per la promozione e lo sviluppo del sistema turistico nazionale con il Progetto “Iseo Express” destinato a
valorizzare e potenziare la fruibilità dei Laghi di Iseo e di
Endine. Nel prossimo futuro i turisti che sbarcano all’aeroporto “Il Caravaggio” di Orio al Serio potranno beneficiare
di uno speciale servizio che li porti direttamente verso le
strutture ricettive dell’area lacuale senza dover subire inutili attese legate agli orari dei servizi pubblici.
Il transfer è progettato come servizio dinamico e continuativo mediante l’utilizzo di “navette a chiamata”, verso le
due principali direttrici lacuali: dall'Aeroporto verso Trescore Balneario, Endine Gaiano, Lovere, Pisogne e, sempre dallo scalo, verso Grumello d/Monte, Sarnico, Paratico,
Iseo e Marone. La prenotazione del transfer potrà essere
effettuata già al momento della scelta della struttura ricettiva tramite gli appositi siti di prenotazione on line; una volta
selezionato il servizio i turisti troveranno all’aeroporto il
mezzo, un’auto o un bus di diversa capienza in ragione del
numero dei posti necessari, che li porterà direttamente alle
strutture ricettive prenotate. Particolare attenzione è stata
riservata alla sostenibilità ecologica del progetto e ai passeggeri con difficoltà motorie grazie all’utilizzo di veicoli
a basso impatto ambientale attrezzati per il trasporto disabili. A bordo delle navette sarà inoltre messo a disposizione
dei turisti un “Welcome kit” di materiale promozionale del
territorio. La fase esecutiva del progetto, con particolare
riferimento agli aspetti organizzativi e gestionali, viene affidata a Turismo Bergamo.
Creberg, costituito il Comitato territoriale
E’ stato costituito il Comitato territoriale della Divisione Credito Bergamasco.
Presidente è stato nominato Mario Ratti,
imprenditore bergamasco del settore cartaceo. Già vicepresidente vicario dell’Istituto
di Largo Porta Nuova, sarà affiancato dai
vice Enrico Fusi, commercialista bergamasco, e Giacomo Gnutti, bresciano, leader del
Gruppo FGH.
Il Comitato avrà funzioni consultive e propositive - con riferimento al proprio ambito territoriale di operatività - per le politiche creditizie,
le sponsorizzazioni, gli investimenti ed i disinvestimenti in società legate alle infrastrutture
locali, oltre ad altri numerosi temi funzionali
al legame tra Creberg ed il proprio territorio.
Tra gli obiettivi del Comitato spicca, in particolare, quello di rappresentare le istanze specifiche e le caratteristiche socioeconomiche delle provincie presidiate dalla Divisione, grazie
alla collaborazione di personalità provenienti
dal mondo imprenditoriale ed associativo.
I componenti del nuovo organismo sono, oltre a Ratti e ai due vicepresidenti, Giuseppe
Ambrosi, bresciano, presidente del gruppo
caseario Ambrosi Spa; Maria Silvia Bassoli,
consulente aziendale e fiscale di Bergamo,
Lodovico Camozzi, dell’omonimo gruppo industriale bresciano, Natale Castagna, consigliere delegato di Novatex Italia (Lc), Giovanni
Avrà funzioni consultive e propositive.
Alla presidenza Mario Ratti, che sarà affiancato
dai vicepresidenti Enrico Fusi e Giacomo Gnutti.
Tra i componenti anche il direttore dell’Ascom, Luigi Trigona
Dotti, bergamasco, professore universitario
alla Cattolica; Paolo Longhi, imprenditore
bergamasco, presidente del società di famiglia
Italfim; Claudia Limonta Rovagnati, imprenditrice del settore alimentare; Renato Salerno,
bergamasco, consulente aziendale e fiscale;
Monica Santini, direttore generale di Santini
Maglificio Sportivo srl; Stefania Servalli,
professore associato di Economia Aziendale
all’Università di Bergamo; Luigi Trigona, direttore dell’Ascom, segretario generale della
Promoberg, membro di Giunta della Camera di
Commercio e presidente di Turismo Bergamo;
Carlo Edoardo Valli, brianzolo, amministratore unico di Valli Arredobagno nonché presidente dell’ente camerale di Monza e Brianza.
Angelo Piazzoli, responsabile della segreteria
Divisione Creberg e segretario generale della
Fondazione Credito Bergamasco, è stato nominato Segretario del Comitato.
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Moda, Borghi:
«Bilanci
desolanti
per i negozi»
Parla cinese lo shopping nella moda. nel primo
semestre dell’anno, con
un +18%, i cinesi si sono
distinti per gli acquisti
nelle vie della moda delle
città italiane compensando
il calo del 13% delle spese
dei turisti russi, che rimangono comunque al primo
posto per lo shopping straniero nel nostro Paese. In
generale, il settore registra
fatturati in calo rispetto ai
primi sei mesi del 2013
(-1%). Crescono solo gli
accessori moda che hanno
avuto un incremento del
6,7%. Segno meno invece per calzature (-0,5%),
articoli sportivi (-2%) e
abbigliamento (-4,22%).
Molto in sofferenza le
spese per pellicce (-10,8%)
e pelletterie/valigerie
(-13%). Per il presidente di Federazione Moda
Italia e vicepresidente di
Confcommercio, Renato
Borghi “il bilancio del primo semestre per i negozi
di moda è ancora desolante, anche perché non si riesce ad invertire la tendenza
che vede il segno meno
davanti alle cifre dei nostri
fatturati a dir poco da tre
anni. Il mercato interno,
almeno nel nostro settore,
non riesce a generare valore e neppure è valsa l’iniezione degli 80 euro al mese
in busta paga”.
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25 settembre 2014
la Rassegna
la Rassegna
25 settembre 2014
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Borgo Palazzo pensa all’Expo.
«Negozi sfitti vetrine per il made in Bergamo»
Domenica 28 settembre la Festa delle “Botteghe”, lunga quasi un chilometro
e mezzo. Ma c’è anche un nuovo progetto. Marchesi: «Una trentina
gli spazi commerciali vuoti che, con l’aiuto del Comune, potrebbero ospitare
le produzioni tipiche del territorio nei mesi dell’esposizione»
Festa sì, ma anche progetti con
un respiro un po’ più ampio. Non
manca l’iniziativa alle Botteghe di
Borgo Palazzo, l’Associazione di
commercianti e artigiani che poco
meno di un anno fa ha rinnovato
i propri vertici e insieme la sfida
per il rilancio del borgo cittadino.
Mentre lavorava all’annuale festa
in strada - in programma domenica 28 settembre – l’Associazione,
su sollecitazione del Distretto del
commercio Bergamo Centro che
sta mettendo a punto proposte per
l’attrattività in chiave Expo, ha cominciato a ragionare su come farsi
trovare pronta per l’appuntamento
internazionale. La risposta è venuta dalla trentina di vetrine sfitte
presenti nell’area, anelli mancanti
lungo il serpentone commerciale di
circa 200 attività che valorizzando
tradizione, professionalità e accoglienza vorrebbero ritornare ad
essere meta favorita per la spesa e
lo shopping. Le serrande abbassate
sono un segnale fin troppo chiaro dei problemi che sta vivendo il
commercio, potrebbero però diventare una risorsa, un motivo di attrazione in più. «Il progetto è ancora in
fase di costruzione – tiene a precisare il presidente Roberto Marchesi -.
L’idea è di fare spazio per i sei mesi
dell’Expo alle produzioni tipiche
di Bergamo nei locali commerciali
oggi vuoti, così da creare una sorta
di area tematica dedicata alla nostra
economia, funzionale a migliorare
la vivibilità della zona e l’attrazio-
ne nei confronti dell’esterno. Per
rendere appetibile per i proprietari
l’affitto temporaneo abbiamo cominciato, con la regia del Distretto
cui fa capo operativamente il progetto, a confrontarci con il Comune
per valutare la possibilità di qualche
incentivo, come sgravi sulle imposte. Abbiamo nel frattempo fatto
una mappa dei negozi sfitti e stiamo
cercando di contattare i proprietari
per verificare l’interesse e la disponibilità a partecipare. Il nostro ruolo
è fare da raccordo con il territorio
e dare al Distretto gli elementi ed i
dati per far sì che l’iniziativa abbia
un legame continuo con la realtà
della via. Riappropriarsi della conoscenza dei luoghi e delle persone e
valorizzarne le peculiarità è, del resto, proprio uno degli obiettivi della
nostra Associazione».
Intanto è già realtà “La Festa del
Borgo”, l’appuntamento di fine
estate che libera la strada dalle auto
per trasformarla in un contenitore di
proposte per tutte le età. «È sempre
stata una bella manifestazione – ricorda Marchesi – capace di portare
in primo piano le attività presenti
nella via. Negli ultimi anni si era
un po’ ridimensionata, ora abbiamo
cercato di alzare di nuovo l’asticella, convinti che in questo momento
di mercato e competitività non ci si
può accontentare di stare a galla. Il
risultato è un evento che non è mai
stato così esteso, quasi un chilometro e mezzo, dal civico 1 al 116, ossia dall’incrocio con via Camozzi al
Il presidente delle Botteghe di Borgo Palazzo Roberto Marchesi
(a sinistra), con il vicepresidente Nicola Viscardi e la tesoriera
Elisa Alghisi Manganello
cavalcavia».
Molta attenzione è stata posta alle
attrazioni per i bambini, con gonfiabili di grande impatto - da quello
di 300 mq che fa giocare tra le rovine romane allo shuttle alto come
un palazzo di tre piani - e tante aree
sportive dove provare le discipline
più diverse: tennis, scherma, calcio,
tennis tavolo, judo, rollerblade, ma
anche capoiera, spinning e attività
da palestra per i più grandi. Ci saranno anche una pista di mini quad,
l’ambulaclaun e un “ospedale” dei
peluche al quale i bimbi potranno
portare il giocattolo bisognoso di
un’aggiustatina. Un’altra novità è
il cinema 4D, che unisce alla proiezione tridimensionale il movimento,
e poi cinque palchi per le esibizioni
musicali, aree dedicate all’arte e
alla creatività. «Oltre alle attrazioni – sottolinea il presidente -, l’ingrediente fondamentale della festa
sono le attività commerciali, che
proporranno singolarmente ulteriori iniziative per farsi conoscere dai
visitatori. All’appuntamento hanno
dato fiducia circa l’80% dei negozi ed esercizi della via versando un
loro contribuito, ci sembra un bel
segnale della volontà di partecipare
attivamente alla rivitalizzazione».
«Abbiamo inteso la festa come un
regalo parte dei commercianti al territorio – conclude –, un’occasione
per i nostri clienti di riappropriarsi di un pezzo della città, vivendo
l’area fuori casa in maniera libera,
serena e divertente».
Bergamo e la Lombardia in passerella a NoFrills
NoFrills è la fiera per operatori professionali che, come recita il titolo, “senza fronzoli”
mette in contatto la domanda nazionale ed internazionale dei prodotti e dei servizi turistici. Di scena alla Fiera di Bergamo, torna per
la 14esima edizione il 26 e 27 settembre con
tutte le carte in regola per confermarsi un momento privilegiato di confronto e sviluppo del
settore, con 120 eventi inediti che vogliono
favorire opportunità concrete di business - tra
start up, finanziatori, centri di ricerca e pmi
dell’industria turistica tradizionale o Ict -, occasioni per l’incontro tra domanda e offerta di
lavoro, seminari, corsi di formazione, tavole
rotonde, accompagnati da numeri, statistiche
e focus. La rassegna registra per la prima volta
il tutto esaurito dal punto di vista espositivo e
un +20% delle pre-registrazioni dei visitatori, lo scorso anno attestati a quota 12mila. In
questo spazio di respiro internazionale, anche
Bergamo e la Lombardia trovano una ribalta
qualificata. «La fiera richiama ogni anno un
ingente numero di organizzatori, espositori,
visitatori offrendo loro una variegata gamma
di servizi, tra cui quelli relativi all’accoglienza e alla scoperta dell’identità e delle tipicità
del territorio che li ospita. Bergamo ha così
potuto, anche indirettamente, beneficiare
dell’evento mettendosi in vetrina – evidenzia
Luigi Trigona, presidente di Turismo Bergamo -. A ciò si aggiunge ad un altro dato confortante rilevato dall’Osservatorio del turismo
In Fiera le offerte turistiche presentate a cento
buyer internazionali. Trigona (Turismo Bergamo):
«Fondamentale lo sviluppo di iniziative di qualità
coordinate fra tutti i livelli istituzionali»
italiano secondo cui tra le aree più visitate del
nostro Paese emergono la Lombardia e il Lazio (11% ciascuna)».
Da tre anni, inoltre, NoFrills ospita, in un’area
dedicata, Discover Lombardy, iniziativa nata
dall’Accordo di Programma tra Regione Lombardia e Sistema Camerale lombardo, promossa da Regione Lombardia e Camera di Commercio di Bergamo e realizzata da Turismo
Bergamo, che vede la partecipazione delle Camere di Commercio di Brescia, Como, Cremona, Monza e Brianza, Pavia e Varese. All’interno dei padiglioni del polo fieristico, 40 seller
presentano il meglio dell’offerta bergamasca e
lombarda ad un centinaio di buyer: tour operator, agenzie di viaggi, compagnie aeree, giornalisti di settore sia di nazionalità italiana che
estera. Oltre venti le nazioni di provenienza,
tutte collegate con lo scalo di Orio al Serio o
con gli altri aeroporti lombardi. La novità di
quest’anno riguarda la partecipazione di Argentina e Messico.
Nel workshop le peculiarità attrattive della
provincia e della regione sono suddivise in
aree tematiche caratterizzanti: business, heritage e nature. Del progetto Discover Lombardy fanno parte anche cinque educational tour
dedicati a tour operator internazionali che toccheranno le città di Brescia, Cremona, Monza,
Como e Pavia; a questi si aggiungeranno due
“Gruppi Expo” per i paesi Bric più interessati
all’Esposizione Internazionale che verteranno
su shopping, arte, natura e sport.
«L’incontro tra Discover Lombardy e NoFrills
è un’occasione per fare sinergia e per collaborare con una delle più importanti fiere dedicate
agli operatori dell’ospitalità – evidenzia Trigona -. Ma è anche l’occasione per rimarcare che
il nostro compito è proprio quello di favorire
una politica orientata a facilitare lo sviluppo di
iniziative d’eccellenza e di qualità, coordinata
fra tutti i livelli istituzionali, con un programma condiviso da protagonisti pubblici e privati.
Ed è questa la strada che dovremo percorrere
in vista di un appuntamento importante come
Expo 2015, che segnerà una tappa fondamentale per il comparto turistico e per Bergamo e
la Lombardia nel suo complesso».
■ Web e tecnologie
digitali, sei incontri
gratuiti per le pmi
Il Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera
di Commercio, con l’organizzazione di
Bergamo Sviluppo in collaborazione
con il sistema associativo provinciale,
propone un ciclo di sei incontri gratuiti
per spronare le micro, piccole e medie
imprese dei diversi comparti a sviluppare e approfondire l’utilizzo del web
e delle tecnologie digitali. L’appuntamento è per una sera a settimana - dal
25 settembre al 28 ottobre, dalle ore 17
alle 20 -, con sessioni che focalizzano
di volta in volta un tema specifico. Gli
incontri si tengono nella Sala Consiglio
del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni (primo piano della ex Borsa
Merci in via Petrarca 10 a Bergamo) e
sono rivolti a imprenditori, collaboratori, responsabili di Mpmi.
Queste le date e gli argomenti: “Social
media: quali sono e come possono essere utilizzati da una MPMI” (giovedì
25 settembre); “Il sito e il blog aziendale” (giovedì 2 ottobre); “Aumentare la
propria visibilità e le opportunità d'affari grazie al web e alla multicanalità”
(martedì 7 ottobre); “Il web marketing:
come convertire in business le visite sul
sito web” (martedì 14 ottobre); “Il cloud
computing è davvero una miglioria in
ambito organizzativo e di business?”
(martedì 21 ottobre); “La mobile economy creerà benefici per il business?”
(martedì 28 ottobre).
Per partecipare è necessario iscriversi
sul sito www.bergamosviluppo.it (sezione news scorrevoli; i posti disponibili
sono 33).
■ Abbigliamento e calzature,
seminario su etichettatura
e lotta alla contraffazione
“Come evitare sanzioni e prevenire rischi: l’etichettatura dei prodotti tessili,
abbigliamento e calzature e la lotta alla
contraffazione” è il titolo di un seminario rivolto a consumatori e commercianti promosso dalla Camera di Commercio
di Bergamo e da Federazione Moda Italia, l’organizzazione di settore del sistema Confcommercio. L’evento è in programma lunedì 29 settembre nella Sala
Giunta delle Ente, in Largo Belotti 16, a
partire dalle ore 10. Sarà aperto dai saluti
del presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti e di Umberto Dolci,
componente del Consiglio camerale in
rappresentanza delle Associazioni dei
Consumatori e degli Utenti. Seguiranno
gli interventi di Massimo Torti, segretario generale di Federazione Moda Italia,
che illustrerà il kit “Sos etichettatura”
messo a punto dall’organizzazione e i 10
motivi per non comprare i prodotti falsi, e di Anna Maria Colitti, responsabile
Servizio di Regolazione del Mercato,
sulle attività di vigilanza del mercato in
settori specifici da parte della Camera
di Commercio di Bergamo. Al termine
si darà spazio agli interventi dei partecipanti. La chiusura dei lavori è affidata
ad Andrea Vendramin, dirigente della
Camera di Commercio di Bergamo.
Ai partecipanti sarà consegnato il kit
“Sos etichettatura-contraffazione”, realizzato nell’ambito del progetto regionale “Sportelli legalità delle Camere di
Commercio lombarde”.
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25 settembre 2014
la Rassegna
la Rassegna
25 settembre 2014
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Gori: «I commercianti
devono credere nei Distretti»
di laura
Bernardi locatelli
E’ tempo di bilanci e di crescita per i 28
distretti bergamaschi, chiamati a cogliere la
sfida di integrare turismo e commercio in
chiave Expo. “In cinque anni i distretti hanno acquisito una identità chiara e definita e
hanno dato vita ad una fitta rete di relazioni,
coinvolgendo il 50% dei negozi di vicinato e il 60% delle amministrazioni comunali
del territorio - ha tratto un primo bilancio
Paolo Malvestiti presidente della Camera di
Commercio e dell’Ascom in occasione degli Stati Generali dei distretti convocati lunedì in fiera -. Ora serve un ulteriore passo
avanti: bisogna far interagire commercio e
turismo, perché finora hanno corso su binari paralleli. Questo percorso di integrazione
è fondamentale per la vivacità del tessuto
urbano e l’attrattività dei nostri centri storici. Gioverà agli imprenditori e a tutta la
collettività perché solo attraverso il dialogo
e il confronto si costruisce il cambiamento
futuro”. Giorgio Ambrosioni, presidente di
Confesercenti ha sottolineato il valore del
percorso comune intrapreso finora, invocando un ruolo istituzionale per i distretti bergamaschi: “L’alleanza con Ascom è
di grande importanza e l’esperienza di cui
oggi tiriamo le somme ci rende orgogliosi.
L’attrattività turistica rappresenta ora il banco di prova per la qualificazione del prodotto turistico locale, ma anche per superare i
confini amministrativi. I distretti, coordinati a livello provinciale, potrebbero diventare
uno strumento per favorire collaborazione
tra istituzioni e operatori, andando a riempire il vuoto lasciato dallo sfarinamento delle
istituzioni provinciali. I distretti rappresentano i luoghi ideali per l’aggregazione turistica e per la gestione degli orari e dei tempi
urbani”. Luca Zanderighi, docente di marketing alla Statale di Milano che ha accompagnato la nascita dei distretti, ha indicato le
linee da seguire superando debolezze e inseguendo nuove opportunità: “I distretti sono
il risultato di un lavoro straordinario ma la
mancanza di risorse e finanziamenti stabili
ha frenato la programmazione e la dotazione
di strutture professionali. I distretti devono
promuovere un circolo virtuoso, non devono
essere un “carrozzone” o una sovrastruttura
ma supportare le imprese in modo concreto. Purtroppo la loro presenza viene vissuta
da alcuni commercianti come una sorta di
commissione o come un mero strumento
per intercettare finanziamenti regionali. Al
distretto si attribuiscono colpe che vanno ricercate altrove, dall’offerta commerciale in
molti casi inadeguata ad inevitabili cambia-
Il sindaco di Bergamo agli “Stati Generali” in fiera.
«è il momento di condividere strategie. Il binomio
col turismo? Può dare risultati». L’assessore regionale
Parolini: «Ma gli imprenditori devono mettersi in gioco.
Oggi innovare vuol dire anche unire le forze»
menti di stile e consumi”. La nascita del coordinamento provinciale va a dare maggior
peso e organizzazione ai distretti: “I rapporti
con le amministrazioni possono migliorare
ed evolversi - continua Zanderighi -. I distretti possono esprimere un parere consultivo nella predisposizione del Pgt o avere
funzioni di coordinamento della rete di enti
e soggetti impegnati nello sviluppo turistico.
Il concetto di rete d’impresa è fondamentale e i distretti possono fare da incubatori ad
iniziative imprenditoriali”.
Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha invitato i bergamaschi a guardare con nuova
consapevolezza al turismo per una migliore fruizione dei luoghi e delle peculiarità
del territorio: “A pochi mesi da Expo è il
momento di condividere strategie per ottenere risultati. Il binomio commercio e
turismo non è così banale. Il commercio è
stato dedicato storicamente ai residenti e
solo recentemente abbiamo scoperto che è
un elemento che attrae turisti. Del resto le
bellezze del nostro territorio sono rimaste a
lungo in secondo piano e solo da poco si è
guardato al turismo come attività economia.
Se riusciamo a qualificare l’offerta turistica
ci saranno molti benefici anche per i bergamaschi. Perché una città a misura, come
ricordava Giorgio La Pira, governa in modo
armonico la vita dei cittadini”.
Il distretto consente di pensare alla città
come luogo di attività di impresa: “Deve
servire a mettere insieme i pezzi: integrare
commercio, mobilità, progettazione di aree
verdi - continua il sindaco -. C’è ancora molta strada da fare in questa direzione. Chiedo
ai commercianti di credere nel distretto. La
mancanza di finanziamenti stabile lo rende
debole, lo fa funzionare in modo episodico,
ma l’amministrazione sostiene e sosterrà il
distretto se i commercianti ci crederanno.
Questa è la strada per far decollare l’attività
non solo in centro ma anche nei borghi”.
Il coordinamento dei distretti, ha sottolineato Roberto Ghidotti funzionario
dell’Ascom, rappresenta l’occasione per le
realtà nate sul territorio di concentrare idee
e risorse: “Questi anni di lavoro e incontri,
attraverso la promozione di un percorso
”
Il presidente della Camera
di Commercio
Malvestiti: «Serve
un ulteriore passo in avanti».
Ghidotti (Ascom):
«Con il coordinamento
dei distretti c’è la possibilità
di costruire percorsi comuni»
Mauro Parolini e Giorgio Gori
condiviso tra imprenditori, amministrazioni
e istituzioni pubbliche, hanno valorizzato le
attività commerciali e il territorio. L’ultimo
bando regionale ha visto tra i primi dieci
distretti lombardi sette aggregazioni bergamasche a testimonianza dell’esperienza
di valore intrapresa. Il coordinamento dei
distretti intende costruire percorsi comuni
e mettere a regime esperienze, eleggendo
come propria sede l’Urban Center a testimonianza dell’integrazione tra commercio
e turismo”. Filippo Caselli, vicedirettore
di Confesercenti e referente dei distretti, ha
espresso la necessità di un maggior peso dei
distretti e delle associazioni nelle scelte che
contano: “Ci stiamo scordando l’attenzione
ai luoghi del commercio. La crisi dei centri
storici è figlia anche delle scelte urbanistiche: ci si è mossi solo su input della grande
distribuzione. Bisogna tornare a sviluppare
un’idea dei luoghi del commercio per renderli più adatti allo shopping”.
L’assessore regionale al Commercio,
Turismo e Terziario Mauro Parolini ha invocato una maggiore collaborazione tra i
commercianti: “Gli imprenditori devono
avere voglia di mettersi in gioco. Non si
può più tirare a campare: oggi l’innovazione non è una scelta ma una necessità ed è
fatta anche dall’ unione di forze perché la
genialità del singolo non basta. I distretti
rappresentano un’esperienza di valore e devono dare impulso al lavoro fianco a fianco
di pubblico e privato”. Il successo di Expo
sarà dettato dall’integrazione tra commercio, turismo e cultura: “Expo porterà 20
milioni di turisti, è una grande occasione
ma temo l’effetto parabola, il rischio di depressione post evento. Expo deve essere l’
occasione per un salto di qualità stabile e
duraturo. Turismo e commercio possono
camminare insieme, così come la cultura e
il commercio”.
Distretti dell’Attrattività, accordo tra Comune di Bergamo e Regione
Una strategia di integrazione che punta ad accrescere
l’attrattività territoriale centrata sugli eventi per attrarre nuovi turisti e visitatori, accelerare il cambiamento e favorire un
recupero della identità di luogo e un riposizionamento competitivo della città centrato su cultura e shopping di qualità. E’
questo l’obiettivo dell’accordo sottoscritto lunedì tra Comune
di Bergamo e Regione Lombardia e che ha dato vita a un nuovo “Distretto dell’Attrattività”, formula che segna l’avvio del
più adeguato e stretto incrocio ed integrazione tra Turismo e
Commercio al fine di attuare politiche finalizzate all’attrattività del territorio. l’obiettivo è quello di sviluppare e integrare
risorse pubbliche e private verso obiettivi strategici comuni per
rilanciare lo sviluppo urbano, la riqualificazione del commercio e l’occupazione.
I progetti previsti (che vedono coinvolti a diverso titolo
Camera di Commercio, Accademia Carrara, Gamec, Ascom,
Confesercenti, Distretto Urbano del Commercio, Atb e Cobe)
focalizzano la propria attenzione su aree come Bergamo Alta
I progetti focalizzano l’attenzione
su Città Alta e sul polo culturale
dell’Accademia Carrara e della Gamec
e il polo culturale dell’area dell’Accademia Carrara e della
Gamec: la valorizzazione dell’area di via San Tomaso in vista della riapertura della pinacoteca e della mostra su Palma il
Vecchio; infomobilità e un nuovo sistema di indirizzamento ai
parcheggi con l’indicazione in tempo reale della disponibilità
di sosta; promozione dell’offerta e coordinamento delle reti di
impresa (ad esempio il coordinamento dei tempi di apertura e
delle attività promozionali, ma anche formazione linguistica e
commerciale per gli operatori); nuove soluzioni per una comunicazione integrata per la promozione turistica e commerciale.
“Questo progetto - ha detto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori
- è la dimensione concreta di come cultura, turismo e commercio possano procedere in modo sinergico. Bergamo ha scoperto
non da molto la sua potenziale vocazione turistica: abbiamo
tutta la voglia e la determinazione di recuperare il tempo perso,
soprattutto considerando l’occasione impedibile di Expo”.
“La riapertura della Carrara - racconta l’assessore comunale
al marketing territoriale, Nadia Ghisalberti - è un evento straordinario: pensiamo che quindi comporterà un notevole flusso
di visitatori a cui deve corrispondere una positiva ricaduta sul
territorio. Questo progetto va in questa direzione”.
“Una somma significativa che va a premiare un progetto davvero di qualità - spiega l’assessore regionale Mauro Parolini -.
Ci aspettiamo grande integrazione tra turismo e commercio e
soprattutto tra enti pubblici e privati; infine puntiamo soprattutto al rafforzamento del brand, una questione ormai fondamentale, soprattutto in questo periodo storico in cui il nome di una
città e di un luogo ha bisogno di emergere dalle ricerche che
ormai avvengono via web”.
12
la Rassegna
25 settembre 2014
Internazionalizzazione, «sempre più u
AGENDA
La strada è tracciata e non
si può tornare indietro: l’internazionalizzazione e la sfida al
mercato globale sono ormai elementi imprescindibili per essere
competitivi e superare la crisi.
Anche per le piccole imprese
artigiane, che non sono seconde
a nessuno.
È questo il messaggio lanciato, venerdì scorso, dalla 27ª
Conferenza Organizzativa di
Confartigianato Bergamo, dal
titolo “Impresa e mercato globale: Davide contro Golia? – In
un mondo sempre più connesso
possiamo ancora dire che l’internazionalizzazione non ci tocchi?”. Coordinato da Marina
Redondi, responsabile dell’ufficio Internazionalizzazione, e
moderato dal direttore Stefano
Maroni, il tema è stato affrontato, tra gli altri, dagli interventi di docenti dell’Università di
Bergamo (partner della giornata), dalla presentazione dei
risultati di un sondaggio fra le
imprese artigiane lombarde (vedere articolo in questa pagina)
e dalle testimonianze di alcune
realtà aziendali che hanno saputo rimettersi in gioco vincendo
questa sfida.
Per il presidente di Confartigianato Bergamo, Angelo Carrara, non ha più senso fare differenze tra mercato interno e internazionale. «Ormai il mercato
è unico, globale – ha detto – ma
presenta tante sfaccettature e
noi dobbiamo imparare ad affrontarle con nuove modalità».
Il membro di giunta Lorenzo
Pinetti, coordinatore del gruppo di lavoro Internazionalizzazione, si è voluto soffermare sui
servizi e sulle attività che l’Organizzazione di via Torretta ha
messo in campo per supportare
le imprese ad affrontare questo
cambiamento. «Occorre riaccendere la speranza e il desiderio di imparare tutto di nuovo
– ha aggiunto – camminando su
una strada che, pur faticosa, è
già tracciata. Ogni giorno siamo
chiamati ad affrontare scenari
nuovi che richiedono un alto
livello di conoscenza e capacità
di utilizzare strumenti innovativi, tecnologici. Per questo la
formazione continua è fondamentale, come è fondamentale
sapersi ritagliare uno spazio per
la crescita personale».
Il rettore Stefano Paleari ha
evidenziato come, in un mercato globale, solo due cose ci
restano di "locale": i debiti e
La Conferenza Organizzativa di via Torretta dedicata alla sfida dell’estero.
Carrara: «Non ha più senso fare differenza tra mercato interno e internazionale,
ormai il mercato è globale, ma ha tante sfaccettature e dobbiamo imparare
ad affrontarle». Il rettore Paleari: «L’identità è bella solo se non ci chiudiamo in noi stessi»
L’inDAGinE
Sei aziende su 10 lavorano già con l’estero
Artigiani bergamaschi sopra la media regionale
Negli ultimi 12 mesi, il 57% delle
imprese artigiane che internazionalizzano la loro attività ha registrato un
aumento di fatturato, a differenza di
quelle che non internazionalizzano,
dove solo il 36% ha riscontrato un incremento.
È uno dei dati emersi dal sondaggio
web realizzato da Confartigianato Bergamo e Confartigianato Lombardia per
testare le abitudini delle imprese lombarde in tema di export, al quale hanno
risposto 324 imprese (116 delle quali
con sede nella nostra provincia).
Il questionario, presentato durante la
Conferenza Organizzativa da Licia
Redolfi (Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia), evidenzia come
Bergamo spicchi rispetto alla media
regionale per internazionalizzazione
delle sue imprese: infatti, mentre sul
totale degli intervistati lombardi la media delle imprese che internazionalizzano è pari al 51%, nella sola nostra
provincia la media si alza al 61,6%.
Le principali attività di internazionalizzazione riguardano la vendita diretta
di beni e servizi, seguita dalla vendita
indiretta mediante l’utilizzo di intermediari (esportatori, buyers, grossisti
operanti sia in Italia che all’estero).
La Svizzera risulta essere il primo Paese estero verso cui è indirizzata la commercializzazione del campione, seguita
a breve distanza dalla Germania e dalla
Francia. L’Europa la fa quindi da padrona e, per trovare un Paese extra Ue,
bisogna arrivare alla settima posizione
di questa classifica che vede posizionarsi la Russia. E sempre la Russia si
trova al terzo posto dei Paesi in cui le
imprese lombarde hanno manifestato
interesse ad esportare in futuro, dopo
la Germania e la Svizzera.
Alla domanda «Quali sono, secondo
lei, le maggiori difficoltà nell’approccio ai mercati esteri», la maggior parte
degli intervistati ha risposto la ridotta
dimensione aziendale, seguita dalla
lingua e dall’avere rappresentanze affidabili sui mercati esteri. Limitandoci
alle imprese che ancora non internazionalizzano, accanto alla dimensione
aziendale, tra i motivi frenanti vengo-
Dimensioni
aziendali
e lingue
le difficoltà
principali.
Svizzera,
Germania
e Francia
i primi
tre Paesi
su cui
si indirizzano
i rapporti
no indicati l’onerosità (come i costi di
trasporto e delle trasferte), i vincoli
burocratici e amministrativi e la scarsa conoscenza del sistema legislativoamministrativo estero.
Uno dei paradossi emersi dal sondaggio è, poi, la bassa formazione in
tema di internazionalizzazione: solo
il 20,3% delle imprese lombarde (il
26,7% nella provincia di Bergamo) ha
dichiarato che i propri addetti hanno
frequentato corsi ad hoc nell’ultimo
anno. Di contro, il 58,6% (il 63,3% in
provincia di Bergamo) ha dichiarato
che nell’impresa è presente comunque
personale con adeguate competenze
per operare sui mercati esteri, a cominciare dalla conoscenza delle lingue.
Per quanto riguarda, infine, l’utilizzo
del web quale via alternativa per raggiungere nuovi mercati, il 76,3% degli
intervistati bergamaschi dispone di una
versione in lingua straniera del proprio
sito, rispetto al 64,8% della media lombarda. Tuttavia, solo il 15,3% riceve e
gestisce ordini online dall’estero, rispetto al 17,6% della media lombarda.
■ Elettricisti,
seminario
sulla nuova normativa
■ “Quando c’è la salute”,
incontro sullo sviluppo
dei bambini
■ Festival della Persona,
a Verona il confronto
sul futuro del Welfare
La nuova edizione della Norma CEI 11-27 sarà
al centro di un seminario gratuito di approfondimento rivolto alla categoria degli impiantisti
elettrici, che si terrà giovedì 2 ottobre alle 18,
nell’Auditorium di via Torretta. La normativa
regola la sicurezza nei lavori elettrici, indipendentemente dal tipo di lavoro preso in esame,
e qualifica il rischio in relazione alle distanze
esistenti tra le persone e le parti attive in tensione non protette degli impianti e delle linee
elettriche. Per iscrizioni contattare l’ufficio Aree
di mestiere al numero: 035 274267;
e-mail: [email protected].
“Il bambino da 0 a 5 anni. Lo sviluppo per la vita” è il titolo dell’incontro in programma lunedì 29 settembre, alle
20.30, nella sala A di via Torretta.
Promosso da Confartigianato Bergamo in collaborazione
con la struttura sanitaria di Seriate “Politerapica – Terapie
della salute”, l’incontro fa parte dell’iniziativa formativa e
informativa “Quando c’è la salute… - Quattro incontri per
stare bene… e un convegno”, inserita nel progetto Welfare
dell’Organizzazione di via Torretta. L’obiettivo è quello
di promuovere il benessere psicofisico tra gli imprenditori
artigiani associati, i loro dipendenti, collaboratori e rispettivi familiari. Per informazioni e iscrizioni: ufficio Welfare (tel. 035 274240; e-mail: [email protected]).
“Una visione di futuro. Dipende da Noi scegliere di assumersi responsabilità, di dare, di intraprendere, di generare”.
È questo il titolo della sesta edizione del “Festival della
Persona” organizzato da Confartigianato Persone, in programma a Verona giovedì 2 e venerdì 3 ottobre. Il meeting
che ogni anno si confronta sulla necessità di considerare
la persona e le sue relazioni al centro di un nuovo modo
di vedere le dinamiche sociali, dedicherà un ampio spazio
anche al ruolo di Confartigianato per il “nuovo sociale”
(problemi, idee, proposte e processi da porre in essere).
Tra i relatori ci sarà anche il presidente di Confartigianato
Bergamo Angelo Carrara in qualità di delegato della giunta
nazionale di Confartigianato al Welfare e alla Persona.
la Rassegna
25 settembre 2014
na strada obbligata»
LE tEstiMoniAnzE
Dai quadri elettrici
al trasporto vip, le pmi che
hanno varcato il confine
Marina Redondi
Stefano Maroni
Lorenzo Pinetti
Stefano Paleari
Lucio Cassia
Gianpaolo Baronchelli
Mara Brumana
l'identità. Ma entrambi devono
essere visti in un'accezione positiva. «I debiti - ha detto - sono
una cosa "bella" se si fanno per
costruire il futuro, per investire e
non per mettere una pezza sugli
errori del passato. Così l'identità
è una cosa "brutta" se ci chiudiamo in noi stessi, ma diventa
"bella" se ci apre, perché ci rende più forti». Per vedere crescere la nostra economia, secondo
Paleari non ci resta che investire
su un fattore, l'innovazione, «che
significa riuscire a fare più cose
con la stessa quantità di risorse,
o le stesse cose di prima ma con
meno risorse. E il primo a doverlo fare è lo Stato».
Sull’innovazione ha insistito anche Lucio Cassia (Università di
Bergamo e presidente del Cyfe
– Center For Young & Family
Enterprise). «Oggi il più innovatore vince sul conservatore – ha
detto – e dobbiamo farcene una
ragione perché l’innovazione è
diventata devastante e negli ultimi anni ha travolto interi settori,
alcuni dei quali con poche decine di anni. L’internazionalizzazione è un modo per innovare e
passa necessariamente attraverso
l’apertura, la “connessione”».
Gianpaolo Baronchelli (Università di Bergamo) ha ricordato
come l’export non abbia limiti (tutti i Paesi del mondo sono
potenziali clienti) sottolineando come, per affrontare questo
cambiamento di mentalità in
modo vincente, occorra un approccio globale: un imprenditore
che conosca le lingue, che sappia
accettare e vivere con culture diverse, che sappia rischiare, e un
prodotto adattabile ad ogni Paese in cui lo si presenta e che sia
flessibile per soddisfare tutte le
esigenze. Ed infine, la creazione di un network che permetta
di sviluppare reti tra fornitori e
clienti, locali ed internazionali.
Mara Brumana (Università di
Bergamo e Cyfe), ha infine presentato uno studio sulle imprese familiari evidenziando come
queste internazionalizzino meno
e più lentamente rispetto alle
altre e che il coinvolgimento di
membri non familiari (outsider)
nell’azionariato e nel cda (come
pure l’ingresso di una nuova generazione nella proprietà) favorisca invece l’attività di export.
Ancora, nel caso di alleanze con
partner internazionali, le imprese familiari preferiscono allearsi
con altre imprese familiari. Nel
panorama italiano, poi, la Lombardia figura tra le regioni con
una più alta percentuale di aziende familiari che internazionalizzano (il 51,6% fa investimenti
diretti all’estero).
Sono diverse le testimonianze dirette di piccoli imprenditori artigiani che hanno raccolto la sfida dell’internazionalizzazione, e che sono state presentate durante la Conferenza Organizzativa.
Tra queste, le storie
di Remigio Cantamesse (Cmg Quadri
srl di Grassobbio) e di
Pietro Trapletti (Balsamo srl di Borgo di
Terzo).
L’avventura di Cantamesse è iniziata nel
1995 quando, con un
gruppo di colleghi e
investendo la liquidazione, decise di
acquistare il ramo di
azienda in cui lavorava (produzione di
applicazioni speciali
per quadri elettrici),
che navigava in cattive acque. La squadra
Remigio Cantamesse
si è rimessa in gioco,
frequentando
corsi di formazione coinvolgendo perfino gli ex insegnanti
dell’Esperia e investendo in apparecchiature sempre più
sofisticate. Nel 2011 le commesse cominciano a calare
ma i soci non si danno
per vinti: attivano una
serie di strategie, imparano l’inglese, partecipano ad una fiera
negli Emirati Arabi e,
successivamente, sviluppano un prototipo
di componente elettromeccanico per quel
mercato.
Pietro Trapletti, costretto appena diciassettenne ad occuparsi
dell’azienda di autonoleggio del padre prematuramente scomparso, si è invece specializzato nel trasporto di
élite e nei grandi eventi: tra i suoi clienti, la
Balsamo srl annovera
Pietro Trapletti
anche i big dello spettacolo e della musica.
«Mi ero accorto che mancava un tassello per rendere completo il servizio – ha spiegato –. Questa tipologia di clientela ha molte preoccupazioni da dover affrontare per la sua
mobilità. Noi ci occupiamo di tutto questo approntando,
con discrezione e con interventi su misura per ogni singolo
evento, un servizio completo, curando lo spostamento anche di tremila persone all’interno di una manifestazione».
Così, partendo da Milano, l’azienda ha esteso la sua attività
in tutta Italia e successivamente in Europa.
■ Anam, al via
il nuovo anno accademico
dell’Associazione acconciatori
■ Festa del Pasticciere,
a Cologno
la 36esima edizione
■ Nuova vita ai materiali,
fino a domenica
la mostra di Assolari
Lunedì 29 settembre alle 14.30, nell’Auditorium di via
Torretta, debutta il nuovo anno accademico dell’Anam
Bergamo, l’Associazione nazionale acconciatori misti,
aderente a Confartigianato Bergamo, che quest’anno
ha un nuovo presidente: Tarcisio Capelli, succeduto lo
scorso giugno a Marziano Borlotti.
La festa, durante la quale verranno presentate le attività
dell’accademia per l’aggiornamento, la formazione
e la promozione della professione di acconciatore,
vedrà anche all’opera i nuovi docenti Anam che hanno
raggiunto la qualifica di insegnanti al termine del
percorso quadriennale. Per informazioni contattare il
numero 035 223689.
Sarà il ristorante “Antico Borgo La
Muratella” di Cologno ad ospitare, lunedì
29 settembre, la 36ª Festa del Pasticciere
organizzata dal Capab, il Consorzio artigiani
pasticcieri bergamaschi presieduto da Giosuè
Berbenni. Il programma prevede, alle 16.30
la Messa nella cappella del ristorante,
alle 17.15 l’aperitivo di benvenuto e alle
18 l’inizio della cena. Durante la festa si
terranno anche le premiazioni del primo
“Trofeo Giovani Pasticcieri” che vedrà le
nuove leve gareggiare nella realizzazione di
dolci artistici.
Può essere visitata fino a domenica 28 settembre,
nella sala Manzù di via Camozzi (passaggio via
Sora), la mostra “Passato e futuro alla finestra”
del pittore Luigimaurizio Assolari, organizzata
da Confartigianato Bergamo col patrocinio della
Provincia.
L’esposizione è divisa in due sezioni: il “Passato”,
rappresentato soprattutto da opere recenti, e “Il Futuro/
Ri-generazione”, dove i protagonisti sono materiali
“rifiutati” e scarti di vario tipo che, nelle opere di
Assolari, vengono riutilizzati riacquistando nuova vita.
Orari della mostra: giovedì dalle 16 alle 19; venerdì,
sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
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25 settembre 2014
speciale SCUOLE
la Rassegna
la Rassegna
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Le ultime novità fiscali
Con la collaborazione del Centro Studi Seac
ACCERTAMENTO
IMPOSTE INDIRETTE
Utilizzo retroattivo studi
di settore “evoluti”
Cessione di quote
Sentenza CTR Lombardia n. 3466/49/2014
Ai fini dell’imposta di registro la cessione delle
quote di una società non può essere riqualificata
come cessione d’azienda, soggetta a tassazione
proporzionale, in quanto “nel sistema dell’imposta di registro” non è presente una norma antielusiva generale come quella dell’art. 37-bis,
DPR n. 600/73.
Sentenza CTR Lombardia n. 3507/2014
Lo studio di settore di più recente evoluzione
è applicabile anche alle annualità precedenti.
Infatti, “è legittima … la prevalenza … dello
strumento più recente su quello precedente,
con la conseguenza dell’applicazione retroattiva dello standard più affinato e, pertanto, più
affidabile”.
NOVITÀ
Professionista e c/c promiscuo
Decreto “Sblocca Italia”
DL 12.9.2014, n. 133
Sentenza CTR Lazio 13.3.2014, n. 1515/22/2014
L’utilizzo, da parte di un lavoratore autonomo,
di un c/c promiscuo (utilizzato sia per scopi
professionali che privati) non consente l’applicazione della presunzione ex art. 32, DPR
n. 600/73 e pertanto i prelievi intervenuti sullo stesso non possono essere considerati quali
compensi.
Accertamento con adesione
Sentenza CTP Bergamo 17.4.2014,
n. 319/10/2014
È inefficace la proposta di accertamento con
adesione da parte del contribuente priva di specifica motivazione, non fondata su elementi
concreti e manifestamente dettata dall’unico
intento di ottenere la sospensione dei termini di
impugnazione. Pertanto, il
ricorso deve essere presentato entro l’ordinario
termine di 60 giorni.
Indagini bancarie
Sentenza CTR Puglia 7.7.2014, n. 1555/22/2014
Le movimentazioni bancarie intervenute sui c/c
dell’amministratore di una società di capitali
non sono sufficienti a giustificare un accertamento in quanto devono essere suffragate da
indagini e prove coerenti che confermino l’evasione accertata.
Assenza della firma
autografa del funzionario
Sentenza CTR Emilia Romagna 15.7.2014,
n. 1425/10/2014
È nullo l’avviso di accertamento riportante il
nome “prestampato” del funzionario delegato
privo della relativa firma autografa. Inoltre, è
giuridicamente inesistente la notifica dell’atto
impositivo a mezzo posta in caso di mancata
apposizione, sulla busta verde, della sottoscrizione dell’ufficiale giudiziario.
Impresa familiare e attribuzione
del maggior reddito
Sentenza CTR Puglia 27.8.2014, n. 384/3/2014
In caso di contestazione, in capo ad un’impresa familiare, di un maggior reddito, l’Ufficio
nell’attribuzione dello stesso ai contribuenti
interessati (imprenditore / collaboratori) deve
attenersi alle percentuali indicate nella dichiarazione dei redditi.
Coniuge del professionista
e dichiarazione congiunta
Sentenza Corte Cassazione 10.9.2014, n. 19026
In caso di presentazione della dichiarazione dei
redditi congiunta, il coniuge del professionista è
responsabile per i maggiori compensi accertati
dall’Ufficio. Non rileva il fatto che il coniuge
risultasse all’oscuro delle frodi fiscali poste in
essere dal professionista.
È stato pubblicato sulla G.U. 12.9.2014, n. 212
Redditometro
e presenza di redditi esenti
Sentenza Corte Cassazione 10.9.2014, n. 19051
Nell’accertamento tramite redditometro, il contribuente può dimostrare che il maggior reddito
determinato o determinabile sinteticamente è
costituito, in tutto o in parte, da redditi esenti o
soggetti a ritenuta a titolo d’imposta.
Accertamento induttivo
Sentenza Corte Cassazione 11.9.2014, n. 19074
L’accertamento induttivo è illegittimo qualora
l’Ufficio abbia rettificato i ricavi dichiarati basandosi sull’ammontare dei corrispettivi riferiti
ad un solo giorno. Infatti, le vendite effettuate in
una specifica giornata possono essere influenzate da diversi fattori e pertanto non possono
essere utilizzate per l’individuazione dei ricavi
dell’intero periodo d’imposta.
ADEMPIMENTI
Start up innovative
e Registro delle Imprese
Circolare Ministero Sviluppo
economico 29.8.2014, n. 3672/C
Sono stati forniti chiarimenti in merito agli
adempimenti che le start up innovative e gli incubatori certificati devono porre in essere presso il Registro delle Imprese (iscrizione nell’apposita sezione, aggiornamento semestrale delle
informazioni, ecc.).
AGEVOLAZIONI
Agevolazioni “prima casa”
e termine accertamento
Sentenza CTP Brescia 30.4.2014,
n. 358/16/2014
Le agevolazioni “prima casa” decadono qualora il contribuente venda l’immobile agevolato
entro 5 anni dall’acquisto ed entro 1 anno non
provveda ad acquistare un altro immobile da
destinare ad abitazione principale. Il termine di
3 anni entro i quali l’Ufficio può accertare le
maggiori imposte decorre dall’atto della vendita e non a distanza di 1 anno dalla stessa.
Agevolazioni “prima casa”
e trasferimento residenza
Sentenza Corte Cassazione 5.9.2014, n. 18770
Non comporta decadenza dalle agevolazioni
“prima casa” il mancato trasferimento della residenza a causa del mancato rilascio, da parte del
Comune, del certificato di abitabilità per fatti imputabili al costruttore / venditore dell’immobile.
Redditometro e acquisto
mediante accollo di debito
Agevolazioni “prima casa”
e trasferimento residenza
È nullo l’accertamento tramite redditometro
qualora l’Ufficio non dimostri l’effettivo sostenimento della spesa per l’acquisto. In particolare, l’acquisto avvenuto mediante accollo di un
debito non denota una reale disponibilità economica del contribuente.
Non si determina la decadenza dalle agevolazioni “prima casa” qualora il mancato trasferimento entro 18 mesi dall’acquisto sia dovuto
alla necessità, emersa per eventi verificatisi
successivamente al rogito (nel caso di specie,
smottamenti del sedime dell’immobile causa-
Sentenza Corte Cassazione 10.9.2014, n. 19030
Sentenza Corte Cassazione 11.9.2014, n. 19247
ti da abbondanti piogge), di effettuare lavori
sull’abitazione ai fini di “mettere in sicurezza”
lo stesso.
CONTENZIOSO
Appello e produzione
di documenti probatori
Sentenza CTR Sicilia n. 1558/18/14
Nel giudizio tributario d’appello non è consentita la produzione di documenti probatori. In
tale ambito è, infatti, possibile solo la presentazione di documenti che non abbiano valenza
probatoria.
Decesso del difensore
Sentenza CTR Lazio 25.3.2014, n. 1840/01/2014
Nel processo tributario, il decesso del difensore
costituisce una causa di remissione in termini,
che consente al contribuente di esercitare il proprio diritto di difesa.
Diniego autotutela
Sentenza CTP Pisa 26.6.2014, n. 496/06/2014
Il contribuente può impugnare, innanzi alla
Commissione tributaria, il diniego dell’Ufficio all’annullamento di un atto in autotutela. Il
Giudice può comunque esprimersi soltanto in
merito alla legittimità del diniego e non anche
sulla fondatezza della pretesa tributaria.
il Decreto c.d. “Sblocca Italia” contenente specifiche disposizioni finalizzate alla (ri)apertura
dei cantieri, realizzazione delle opere pubbliche, digitalizzazione del Paese, semplificazione
burocratica e ripresa delle attività produttive.
Tra le novità di carattere fiscale si segnala:
− la previsione di uno specifico bonus per gli
acquisti di immobili destinati alla locazione;
− l’introduzione della disciplina dei contratti di
godimento di immobili con successivo riscatto
c.d. “rent to buy” e dell’attività dei c.d. “condhotel”.
Si evidenzia che nel Decreto in esame non è
contenuta l’“annunciata” proroga delle detrazioni 50% (recupero patrimonio edilizio)
e 65% (risparmio energetico), in scadenza il
31.12.2014 (la stessa sarà verosimilmente inclusa nella Finanziaria 2015).
PREVIDENZA
Gestione separata
e situazione debitoria 2013
Messaggio INPS 5.9.2014, n. 6859
L’INPS ha comunicato l’avvenuta elaborazione
delle situazioni debitorie delle aziende committenti che, per il 2013, hanno denunciato tramite
il flusso EMENS il pagamento di compensi a
soggetti iscritti alla Gestione separata ex art.
2, comma 26, Legge n. 335/95. I committenti
interessati e i loro intermediari possono visualizzare le posizioni a debito tramite il Cassetto
previdenziale “committenti GS”.
Non impugnabilità
dell’estratto del ruolo
RISCOSSIONE
L’estratto di ruolo non costituisce un atto autonomamente impugnabile; lo stesso, infatti,
deve essere impugnato congiuntamente all’atto
impositivo (cartella di pagamento).
Sentenza Corte Cassazione 10.9.2014, n. 19065
Sentenza CTP Roma n. 16021/2014
Ricorso avverso cartella
di pagamento
Sentenza Corte Cassazione 3.9.2014, n. 18651
Il ricorso avverso una cartella di pagamento è
ammissibile anche qualora lo stesso sia proposto nei soli confronti dell’Agente della riscossione e non anche dell’Agenzia delle Entrate.
In tal caso, peraltro, sarà l’Agente della riscossione a dover chiamare in causa l’Amministrazione finanziaria “in modo di evitare di dover
rispondere dell’esito eventualmente sfavorevole
della lite”.
IMPOSTE DIRETTE
Vincite a poker in tornei esteri
Sentenza CTR Lazio 28.8.2014, n. 5316/40/2014
Non sono soggette a tassazione in Italia le vincite al “poker texas hold’em” ottenute all’estero
da un soggetto residente in Italia. Diversamente,
infatti, si determinerebbe una discriminazione
di trattamento tra le vincite ottenute in case da
gioco italiane (non soggette ad IRPEF e relative
addizionali) e quelle ottenute in case da gioco
estere, con la conseguenza che “il cittadino italiano verrebbe portato a preferire il casinò italiano … rispetto al casinò europeo”.
Notifica a “domestico”
È valida la notifica della cartella esattoriale effettuata mediante consegna ad un soggetto che
si qualifica come “domestico” del contribuente.
Grava su quest’ultimo provare “l’inesistenza di
alcun rapporto con il consegnatario … ovvero
la occasionalità della presenza dello stesso …”.
STUDI DI SETTORE
Medici di base
Sentenza TAR Lazio 3.9.2014, n. 9339
Gli specialisti di medicina generale (medici di
base) convenzionati con le ASL sono soggetti agli studi di settore. I Giudici, respingendo
il ricorso della Federazione italiana medici e
di medicina generale, hanno infatti ritenuto
che “l’interesse pubblico alla individuazione
dei contribuenti infedeli … appare prevalente rispetto alle difficoltà lamentate derivanti
dall’applicazione” degli studi stessi.
VERSAMENTI
Causale contributo EBIPIC
Risoluzione Agenzia Entrate 15.9.2014, n. 83/E
È stata istituita la seguente causale contributo
per il versamento, con il mod. F24, dei contributi a favore dell’Ente Bilaterale E.BI.P.I.C. Ente Bilaterale Piccole Imprese e Cooperative:
– “EBI1 – Ente Bilaterale Piccole Imprese e
Cooperative in breve E.BI.P.I.C”.
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la Rassegna