Pistol e Walther PPQ calibro 9x21 Walther PPQ calibro 9x21 Q uesta volta l’acronimo della sigla è in inglese. Non più “Polizei Pistol”, magari seguita da una K, ma Police Pistol, in cui la Q sta a significare “Quick Defense”. Ma come si è giunti a quest’arma? Al momento dell’ingresso di Umarex, la pistola per antonomasia di Walther era la P88, arma solida e precisa ma voluminosa e pesante. Occorreva qualcosa di diverso e il nuovo team di progettazione generò la P99, arma a percussore lanciato sia per via delle mode che al momento imperavano sia per una questione di costi, che sono maggiori per una pistola di impianto tradizionale. L’arma, dal design molto aggressivo, era leggera per via del fusto in polimero, compatta e sufficientemente sottile, ma le caratteristiche dello scatto continuavano a non convincere, specialmente sul mercato americano che, oggi come allora, è il più grande del mondo. In effetti, mentre il primo colpo era in doppia azione, nel senso che occorreva armare completamente il percussore agendo sul grilletto per una corsa di ben 14 millimetri, i colpi successivi erano in azione singola, ma la corsa del grilletto restava identica ed era alleggerita solo per i primi 9 millimetri, dopo i quali era richiesta una pressione nettamente maggiore. Se la lunga corsa del grilletto poteva trovare qualche giustificazione in certi studi dell’FBI, riguardanti l’entità dei movimenti involontari dell’indice in condizioni di stress, il tipo di scatto era sicuramente non ottimale per l’uso in poligono, che rappresenta comunque - e fortunatamente - il maggior uso di un’arma corta. L’apparizione dell’arma nel film Casino Royale poteva essere gratificante per i progettisti, ma non risolveva i problemi della direzione commerciale. Occorreva una diversa soluzione. Dato che bisognava tornare al tavolo da disegno, tanto valeva occuparsi anche Non è facile, per una Casa che ha prodotto le pistole PP e PPK, ideare una nuova pistola per l’uso di polizia. L’eredità con cui confrontarsi è troppo importante per consentire una soluzione meno che perfetta. Ma questa PPQ è davvero interessante Di Roberto Allara di estetica ed ergonomia oltre che del sistema di scatto. I due team di lavoro progredirono contemporaneamente ed il risultato fu questa PPQ che vediamo. L’arma è ancora di impostazione a percussore lanciato con fusto in polimero caricato con fibra di vetro e carrello in acciaio. Il polimero adottato è resistente agli alcali e agli acidi, ha una eccellente resistenza all’abrasione e non invecchia né si degrada sotto l’azione dei raggi ultravioletti. L’arma rispecchia le attuali tendenze, ed è quindi priva di sicure manuali che in condizioni di stress potrebbero essere letali. Gli archivi riportano il caso di un agente di polizia americano trovato morto con accanto a sé ben 15 cartucce non utilizzate. Il colpo non partiva e l’agente scarrellava per camerarne un altro, come gli era stato insegnato, ma non aveva tolto la sicura. Il che è un buon argomento in favore delle sicure automatiche e della totale assenza di sicure da rimuovere manualmente. Qui abbiamo al sicura al percussore unita alla leva sul grilletto che si disinserisce premendolo: è quanto basta per garantirsi contro partenze involontarie del colpo. Il grilletto presenta una serie di solchi verticali che per il tipo di scatto realizzato su quest’arma - ci torneremo - sono la soluzione più indicata. L’ergonomia è piuttosto spinta, con una quantità di scanalature di presa sul carrello, un guardamano di tipo combat con appoggio per l’indice della mano debole e una serie di tre dorsalini intercambiabili, piccolo medio e grande, per adattare l’arma alla mano del tiratore; fa difetto all’ergonomia complessiva il comando di sgancio del caricatore, ambidestro, che deve essere abbassato con un movimento non istintivo. Va detto però che impratichirsi di quel movimento Diana Armi|39 Pistol e La leva di sgancio del carrello ambidestra ha dimensioni notevoli La tacca di mira dotata di riferimenti al Trizio Il dorsale dell’impugnatura è intercambiabile in tre misure diverse. Questa è la media La capacità del caricatore bifilare è di 15 colpi Il mirino e gli intagli di presa anteriori 40|Diana Armi Walther PPQ calibro 9x21 Lo sgancio del caricatore è a leva, integrata nella guardia del grilletto. Esiste anche una versione M2 con sgancio a pulsante sul fusto Diana Armi|41 Pistol e La canna misura 102 millimetri. La molla di recupero è a spire piatte Il carrello non mostra segni di lavorazione 42|Diana Armi non richiede sforzi particolari e avviene in un tempo rapido. L’impugnatura, che presenta solchi di presa per le dita, è corrugata nella parte inferiore secondo un disegno che il costruttore definisce come High Grip Finish ma liscia in quella superiore per migliorare la comodità d’uso; in corrispondenza del pollice e dell’indice una leggera depressione facilita il raggiungimento del comando di sgancio caricatore. Non manca l’ubiquitaria slitta Picatinny, per la gioia di chi costruisce accessori aftermarket. Il caricatore è ancora quello della P99. Quando qualcosa funziona bene, non è il caso di cambiarla per il mero gusto di reinventare ogni volta la ruota. Il caricatore mutuato dall’arma precedente è robusto, affidabile e contiene 15 car- Walther PPQ calibro 9x21 corrisponde solo a quanto necessario per far abbassare il dente di ritegno del percussore, liberandolo e consentendogli di raggiungere l’innesco. In pratica, il sistema funziona come nella Browning modello 1906 o nelle pistole Bernardelli a percussore lanciato. E’ vero che trent’anni fa si diceva che il percussore lanciato non fosse sicuro per il porto dell’arma con cartuccia in camera, ma allora le sicure al grilletto e al percussore erano ancora di là da venire, mentre al giorno d’oggi un’arma a percussore lanciato può essere portata con tranquillità e sicurezza. Inoltre qui il riaggancio del percussore al dente si scatto è davvero fulmineo, visto che corrisponde ad un arretramento del carrello, stimato a occhio, di circa tre millimetri. L’indicazione di cartuccia in camera è data dall’estrattore che sporge e consente la verifica anche tattile e non solo visiva. La dotazione dell’arma prevede un secondo caricatore ed il carichino per il riempimento. La Walther PPQ con il carrello bloccato in posizione arretrata Il fusto in materiale plastico è stampato senza incertezze Scheda tecnica tucce in disposizione bifilare con presentazione monofilare; su di esso sono riportati il nastrino con il logo Walther e l’indicazione del calibro. Il funzionamento dell’arma è semiautomatico, con chiusura geometrica a canna oscillante secondo l’ultima e costruttivamente più economica versione. Un ingrossamento prismatico della canna in corrispondenza della camera di scoppio presenta un’appendice inferiore che interagisce con il traversino dell’hold-open determinando l’abbassamento della culatta e lo scioglimento del vincolo, che è determinato dall’interazione tra ingrossamento prismatico e finestra di espulsione. In questo modo con una sola passata di broccia si realizzano sia la finestra sia il sistema di chiusura geometrica. A sua volta la finestra di espulsione è collocata in alto sul carrello, anche se per le posizioni reciproche di estrattore ed espulsore l’espulsione avviene sulla destra. La leva dell’hold-open è ambidestra; il comando per lo smontaggio è situato subito davanti ad essa. E veniamo finalmente al nuovo sistema di scatto, che pare essere vincente sul mercato nordamericano. A differenza di quanto avviene con le armi cosiddette a “safe action”, che mutuano la loro pubblicizzata carica innovativa nientepopodimeno che dalla Roth-Steyr modello 1907, qui la pressione sul grilletto non provoca anche l’armamento finale del percussore. Quest’ultimo è completamente armato dalla corsa retrograda del carrello, per cui lo sforzo sul grilletto Costruttore: Walther, Ulm (germania) Distributore: Bignami, via Lahn 1 39040 Ora (BZ) www.bignami.it Modello: PPQ Calibro: 9x21. E’ disponibile Anche in .40 S&W Tipo: pistola semiautomatica Chiusura: geometrica a corto rinculo con canna oscillante Funzionamento: a percussore lanciato in azione singola Lunghezza canna: 102 mm Rigatura: 6 righe destrorse Alimentazione: con caricatore bifilare Capacità caricatore: 15 colpi Scatto: in azione singola, Quick Defense Sicure: automatiche al percussore e al grilletto Prezzo suggerito: 1000 Euro Diana Armi|43
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