CONSULTA NAZIONALE ANTIUSURA “GIOVANNI PAOLO II” ONLUS ASSEMBLEA ANNUALE - ROMA, 11 GIUGNO 2014 LE DIMENSIONI E LA QUALITÀ DEGLI INTERVENTI DELLE 28 FONDAZIONI ANTIUSURA La presa in carico della famiglia, in condizioni di sovraindebitamento, di rischio di usura e di usura conclamata avviene con distinte modalità, tutte però accomunate da un concetto operativo preciso: soccorrere educando alla risposta attiva tutte le persone che compongono la famiglia stessa. Con l'ascolto e con la ricostruzione accurata delle vicende, delle situazioni differenziate si perviene a un quadro preciso sul quale fondare l'intervento appropriato e personalizzato: per quella famiglia, per quel progetto di vita, per quel bisogno di affrancamento: 1. Nel caso di un sovraindebitamento familiare che può rientrare nei criteri regolamentari dell'art. 15 della legge n. 108 del 1996: a. si provvede inizialmente a esperire tutti i tentativi di ridimensionamento del debito (che comporta chiusura di esposizioni insostenibili o troppo onerose, accordi stragiudiziali con i creditori, tutela legale nei casi di vessazioni o approfittamenti di provenienza finanziaria o bancaria); b. riportata la situazione entro i parametri fissati dalla legge e dai regolamenti, si prepara la pratica per l'accesso al Fondo di prevenzione e si attiva la convenzione con la banca. Seguirà il monitoraggio, l'accompagnamento e altre forme di assistenza necessarie per arrivare al traguardo dell'uscita dal sovraindebitamento e peggio dal rischio di usura; 2. Nel caso di usura conclamata, per prima cosa si sostiene la famiglia a recidere completamente ogni contatto con il prestatore illegale. a. Si consiglia spesso la denuncia all'autorità giudiziaria e le persone sono, se necessario, assistite anche da legali delle Fondazioni, che dal canto loro sensibilizzano le autorità a tutelare la parte offesa del reato. b. In diversi casi le Fondazioni si sono costituite parte civile nella causa penale contro presunti usurai. Il limite - grave e inaccettabile - è però dato dall'esclusione delle famiglie dall'accesso ai fondi dell'articolo 14 della legge antiusura (Fondi di solidarietà) che prevede appunto la concessione di un "mutuo senza interesse" a chi sia stato vittima del reato d'usura purché egli abbia l'identità di impresa e non di semplice persona fisica. Ribadiamo quindi l'assurda esclusione delle famiglie consumatrici proprio mentre l'usura torna ad abbattersi sulle famiglie in difficoltà e sulle famiglie povere. c. Nei casi di usura conclamata, la Fondazione deve intervenire con fondi propri, che derivano da donazioni, sottoscrizioni e dall'8 per mille dell'IRPEF destinato alla Chiesa Cattolica; 3. In altri casi, accanto a interventi di modesti importi quel che conta di più è l'aiuto competente a esaminare e a riorganizzare il bilancio familiare, e in questo senso le Fondazioni svolgono opera di educazione economica e finanziaria. A consuntivo dell'anno 2013 risultano essere state ascoltate e prese in carico - nelle varie forme prima ricordate e nell'arco di 12 mesi - 10.098 famigle, delle quali 1.118 sono state beneficiarie dell'accesso al fondo di prevenzione dell'usura assegnato dallo Stato alle Fondazioni stesse (art. 15 della legge 108 del 1996). 1 CONSULTA NAZIONALE ANTIUSURA “GIOVANNI PAOLO II” ONLUS ASSEMBLEA ANNUALE - ROMA, 11 GIUGNO 2014 Dalla costituzione delle prime fondazioni antiusura e a mano a mano che avvenisse la creazione delle altre, quindi fino al 31 dicembre 2012, le famiglie seguite sono state 83.374 (che perciò vanno sommate a quelle del 2013 e portano il consuntiva a 93472 famiglie), per interventi pari a oltre 295 milioni di euro (circa 320 con il dato del 2013). Si tratta - è bene ricordarlo - non di erogazioni a fondo perduto, bensì a garanzia, che quindi ritornano per effetto della logica del rientro, al fine di prestazioni di ulteriori garanzie ad altre famiglie. Le tabelle che seguono forniscono il quadro analitico Anno 2013 Operatività della Consulta e delle Fondazioni associate CITTA' DENOMINAZIONE FONDAZIONE CONSULTA NAZIONALE ANTIUSURA "GIOVANNI PAOLO II" ONLUS JUBILAEUMONLUS SAN NICOLA E SANTI MEDICI ONLUS SAN MATTEO APOSTOLO SANT'IGNAZIO DA LACONI ONLUS BARI ANNO DI N° COSTITUZ ASCOLTI IONE PRATICHE FINANZIATE CON FONDI STATALI Numero Importo 2001 30 2 €311.000 AVEZZANO (AQ) BARI 1997 1.600 26 €886.200 1994 350 43 €3.571.550 BOLOGNA CAGLIARI CASSANO ALL'IONIO (CS) CASTELLAMMAR E DI STABIA(NA) CATANIA CATANZARO 2006 1999 103 314 1996 32 11 €310.300 1994 168 10 €94.979 1996 40 1997 650 73 €1.815.000 COSENZA CROTONE FOGGIA GAETA GENOVA ISERNIA LAMEZIA MONS. VITTORIO MOIETTA TERME (CZ) LATINA WANDA VECCHI ONLUS LOCRI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO MATERA LUCANA ANTIUSURA MONS. V. CAVALLA MESSINA PADRE PINO PUGLISI ONLUS MILANO SAN BERNARDINO NAPOLI SAN GIUSEPPE MOSCATI SANTI MAMILIANO E ROSALIA PALERMO ONLUS ROMA SALUSPOPULI ROMANI S. BENEDETTO MONS. TRAINI CONTRO L'USURA DEL TRONTO ONLUS (AP) TOSCANA PER LA PREVENZIONE SIENA DELL'USURA ONLUS TEMPIO SANTI SIMPLICIO E ANTONIO ONLUS PAUSANIA (OT) TORINO SAN MATTEO INSIEME CONTRO L'USURA VERONA BEATO G.TOVINI TOTALI 1999 1996 1995 2009 1996 1996 108 228 198 105 1.200 125 14 113 28 11 104 18 €389.000 €2.640.090 €1.532.000 €110.837 €835.660 €87.550 1998 188 14 €440.610 2000 1998 1994 2001 2005 1992 595 160 270 135 359 260 39 26 35 21 34 92 €1.419.500 €239.250 €439.950 €462.200 €390.759 €955.350 2003 230 9 €387.500 1995 236 33 €560.300 2003 35 7 €158.200 1998 1.397 63 €3.537.800 1998 120 32 €424.650 1994 2000 497 365 10.098 88 100 1.118 €1.112.650 €456.396 €24.579.411 SAN MATTEO APOSTOLO EXODUS'94 BEATO CARD. DUSMET SANTA MARIA DEL SOCCORSO ONLUS DON CARLO DE CARDONA ZACCHEO BUON SAMARITANO MAGNIFICAT-ONLUS FAU SANTA MARIA DEL SOCCORSO SAN PIETRO CELESTINO non assegnatala di Fondi Statali 72 €1.010.130 2 CONSULTA NAZIONALE ANTIUSURA “GIOVANNI PAOLO II” ONLUS ASSEMBLEA ANNUALE - ROMA, 11 GIUGNO 2014 Dalla costituzione della Fondazione alla fine del 2012 PRATICHE FINANZIATE CON FONDI STATALI Numero Importo CITTA' ANNO DI COSTITUZ IONE BARI 2001 430 75 €4.536.000 AVEZZANO (AQ) 1997 1.500 408 €9.071.354 BARI 1994 4.406 705 €40.317.878 BOLOGNA CAGLIARI CASSANO ALL'IONIO (CS) CASTELLAMMARE DI STABIA(NA) CATANIA 2006 1999 463 non assegnataria di Fondi Statali 2.223 223 €2.825.640 1996 1.529 1996 500 CATANZARO 1997 WANDA VECCHI ONLUS SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO COSENZA CROTONE FOGGIA GAETA GENOVA ISERNIA LAMEZIA TERME (CZ) LATINA LOCRI 2000 1998 LUCANA ANTIUSURA MONS. V. CAVALLA MATERA PADRE PINO PUGLISI ONLUS SAN BERNARDINO SAN GIUSEPPE MOSCATI SANTI MAMILIANO E ROSALIA ONLUS SALUSPOPULI ROMANI DENOMINAZIONE FONDAZIONE CONSULTA NAZIONALE ANTIUSURA "GIOVANNI PAOLO II" ONLUS JUBILAEUMONLUS SAN NICOLA E SANTI MEDICI ONLUS SAN MATTEO APOSTOLO SANT'IGNAZIO DA LACONI ONLUS SAN MATTEO APOSTOLO EXODUS'94 BEATO CARD. DUSMET SANTA MARIA DEL SOCCORSO ONLUS DON CARLO DE CARDONA ZACCHEO BUON SAMARITANO MAGNIFICAT-ONLUS FAU SANTA MARIA DEL SOCCORSO SAN PIETRO CELESTINO MONS. VITTORIO MOIETTA MONS. TRAINI CONTRO L'USURA ONLUS TOSCANA PER LA PREVENZIONE DELL'USURA ONLUS SANTI SIMPLICIO E ANTONIO ONLUS SAN MATTEO INSIEME CONTRO L'USURA BEATO G.TOVINI TOTALI N° ASCOLTI 689 €15.948.438 198 €2.250.466 2.707 736 €20.647.000 1999 1996 1995 2009 1996 1996 1.700 2.888 3.061 185 10.136 610 756 1.589 249 23 1.383 203 €9.624.020 €27.393.662 €6.357.403 €238.730 €9.883.688 € 2.267.590 1998 1.704 85 €1.712.250 1.200 126 dato non pervenuto € 858.396 1994 2.209 570 €6.691.525 MESSINA MILANO NAPOLI 2001 2005 1992 1.288 2.285 6.500 212 204 1.705 €3.427.818 €1.733.963 €21.791.265 PALERMO 2003 1.220 87 €4.138.000 ROMA SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) 1995 4.258 472 €5.409.812 2003 452 78 €1.624.115 SIENA 1998 19.100 1.752 €74.611.466 1998 780 190 €2.404.950 1994 2000 8.040 2.000 83.374 1.385 582 14.685 €15.920.000 €3.394.912 € 295.080.342 TEMPIO PAUSANIA(OT) TORINO VERONA 1994 Le Fondazioni che operano con l’art. 15 della legge 108/1996 sono passate dalle sette unità nel periodo di prima applicazione della legge (effettivamente dal 1997) alle ventotto del 2013 (compresa la Consulta, che interviene nelle regioni dove non sono presenti locali fondazioni). Negli anni 2004, 2005 e 2007 il governo, nei fatti, non ha ulteriormente alimentato le dotazioni, conferendo somme risibili (20 mila euro nel 2004, 422 mila nel 2007 e addirittura zera nel 2005). Le erogazioni sono riprese nel 2008. 3 CONSULTA NAZIONALE ANTIUSURA “GIOVANNI PAOLO II” ONLUS ASSEMBLEA ANNUALE - ROMA, 11 GIUGNO 2014 Ciò nonostante la buona gestione complessiva delle Fondazioni ha permesso di accogliere richieste di accesso al fondo di prevenzione, a mano a mano che rientravano le somme "congelate" per rendere possibile, per l'appunto, le garanzie necessarie alle banche convenzionate per erogare mutui agevolati alle famiglie. Fin qui l’impiego dei soli fondi di prevenzione dell’usura assegnati dal Governo. A tali interventi, come precisato, si devono aggiungere quelli con mezzi propri delle singole fondazioni e, ancor più, il numero di casi di famiglie accolte, ascoltate, comunque sostenute: o perché erano possibili interventi senza mezzi finanziari, o perché non rientranti nei parametri regolamentari fissati dal MEF (e perciò dalle istanze non accoglibili): molte decine di migliaia di unità. Sono “numeri” che corrispondono a persone, a famiglie, a problemi individuali e a problemi sociali, documentano una esperienza che non ha alcun analogo, né per quantità e né per qualità, in Italia. Se si sottolinea questo è perché gli insegnamenti di tale operosità possono essere raccolti dai decisori istituzionali e dall’opinione pubblica, al fine di reperire metodi, misure e deliberazioni appropriate su quell’aspetto centrale della crisi economico-finanziaria dell’Italia che è – ontologicamente – sofferenza delle persone. Se in Italia fosse diffusa la cultura della valutazione e quindi fosse usuale redigere un bilancio sistematico di costi e risultato – considerando tutti i costi e ovviamente tutti i risultati – si potrebbe ottenere una contabilità sociale che prenda in esame: - Risparmi pubblici diretti: in termini di spese per assistenza alloggiativa, di poste in bilancio per sussidi di povertà, per ammortizzatori sociali nei confronti dei casi di disoccupazione, per esenzione fiscale in applicazione di una no tax area; - Risparmi pubblici indiretti: minori condotte di disperazione, di devianza, di conflittualità - Risparmi privati diretti: per contenimento delle insolvenze, per inferiore ricorso dei casi di sfratti per morosità, per minore inesigibilità dei crediti bancari - Risparmi privati indiretti: riduzione delle separazioni familiari, minori assenze dal posto di lavoro. Il principale risparmio dirette si ottiene comunque in direzione del mercato dell’usura, poiché in esso, con l’opera delle Fondazioni antiusura, non sono confluite decine di migliaia di famiglie ad alto rischio d’indebitamento. Analoga riflessione si può indirizzare nei riguardi dell’approfittamento (spesso formalmente lecito, ma eticamente criticabile) che da vari ambienti viene praticato sulle difficoltà delle famiglie (recupero crediti con metodi non ortodossi, acquisto di patrimonio familiare svenduto, induzione al gioco d’azzardo). Dai dati delle Fondazioni Antiusura risulta il bilancio ragionato di un modello, dove i costi sono confrontati con i risultati, con un saldo nettamente in attivo. 4
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