Mercoledì 23 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 CRISI, LO STUDIO Saggio del presidente dell’Aur: pagano donne e giovani. L’Umbria rischia grosso Regione e Comuni umbri, 15 posti fissi Assunzioni nelle aziende del Perugino, subito 11 impiegati Laureati, 30 occasioni nelle imprese locali e nei due Atenei DA PAGINA 31 A PAGINA 46 MARCUCCI PAGINA 4 Anno XV numero 111 Aeroporto, due terminal per autobus e treni In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro LUCCIOLI PAGINA 3 Disagio abitativo Roncalli-Wojtyla, Assisi si prepara al grande evento della santificazione Sfratti a Foligno, è emergenza In 4 mesi ce ne sono stati 95, molti di persone over 60 PETRUCCIOLI PAGINA 16 I “Neet”, ovvero i “fantasmi” In Umbria allarme per 24.500 giovani Non studiano, non lavorano e non fanno formazione PAGINA 14 L’OPINIONE IL FUTURO DELLA COMUNICAZIONE È GIÀ QUI di GIANCARLO ELIA VALORI* a politica e l’economia della comunicazione saranno sempre più importanti nel mondo del futuro. All’interno del sistema dei mass media, nel passaggio dalla democrazia delegata alla democrazia di massa globale, passeranno molte, se non tutte, le mediazioni e le scelte delle “massi globali”. L MCLUHAN All’inizio degli anni Sessanta, il modello teorico fondamentale (...) G. CASTELLINI PAGINA 27 SEGUE A PAGINA 59 I redditi 2013 di consiglieri e assessori Comune di Perugia, tutte le dichiarazioni al Fisco. Tarantini il più ricco LUCCIOLI PAGINA 7 PRECIPITA CON IL DELTAPLANO Perugia Terni Muore il colonnello Mario Luppa Latte e pannolini, buoni Era capo sezione alla Scuola di lingue estere dell’Esercito a Perugia, lascia tre figlie PAGINA 8 acquisto fino a 52 euro al mese per le famiglie PAGINA 11 Tensioni sul decreto lavoro Renzi stretto tra alleati e la minoranza Pd, ma tira diritto: i tempi vanno rispettati OTRICOLI Ast e inquinamento, il sindacato attacca gli ambientalisti GIULI PAGINA 20 Attenti al vostro cane Corre un grave rischio: la filarosi cardio-polmonare NARDONI PAGINA 63 FERRULLI PAGINA 24 FEBBRE DA GRIFO Prevendita boom Perugia-Frosinone, venduti 2.200 biglietti in 12 ore Determinato Il premier Matteo Renzi FERRONI PAGINA 47 Brucia le sterpaglie, soffocata La donna ha respirato il fumo e si è accasciata, in corso accertamenti PAGINA 23 Mercoledì 23 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it umbria 3 Stazione ferroviaria e hub per i bus AEROPORTO IL FUTURO Piano regionale dei trasporti, due nuove infrastrutture per potenziare lo scalo aeroportuale “San Francesco d’Assisi” di ANDREA LUCCIOLI PERUGIA - Un terminal bus dove far convergere linee regionali e interregionali (e coprire il bacino del Centro Italia) e una stazione ferroviaria nuova di zecca che prenderà il Passeggeri nome dell’aeroporto che andrà a serappena scesi vire: “San Francesco di Assisi”. Il da un velivolo Piano regionale del trasporti elaboatterrato rato dall’assessorato guidato da Silall’aeropor to vano Rometti, che il Giornale “San Francesco dell’Umbria pubblica in esclusiva, d’Assisi” prevede una serie di interventi per il potenziamento dello scalo regionale. Parliamo di strategie “larghe” che arrivano fino a Roma e di azioni locali che sfoceranno nella realizzazione di due infrastrutture di raccordo fondamentali per lo sviluppo del San Francesco. Infrastrutture. La Regione punta sull’affermazione dello scalo umbro «all’interno del bacino Centro Italia sia come aeroporto vocato al trafÈ il tempo di percorrenza già scritto su queste cofico turistico e business, sia della futura tratta lonne in passato, la Recoma scalo sussidiario riferroviaria “velocizzata” gione intende realizzare spetto al sistema aeroportuache collegherà Perugia lungo l’attuale tracciato le di Roma per il traffico low Perugia-Foligno una stacost», si legge nel Piano. Il doa Roma zione ferroviaria “Aeroporcumento della Regione prevede to San Francesco” che riceverà la realizzazione di un terminal bus il traffico su ferro e lo smisterà in a servizio delle linee di lunga permaniera rapida verso lo scalo. Cocorrenza del Centro Italia presso me? Per questo nel Piano si prevede l’aeroporto San Francesco. In seguidi «attrezzare un nodo di scambio to alla realizzazione dell’hub, la Referro-gomma» presso la nuova stagione intende promuovere politiche di integrazione delle linee bus a lunzione. Arrivi con il treno, scendi, hai un bus che in pochi minuti ti porta al ga percorrenza con l’offerta di voli dell’aeroporto. Bus più aereo in terminal per il volo. Nelle strategie della Regione c’è anche altro. Il deun’unica soluzione. Non solo. Come naturalmente non saranno in competizione. In quest’ottica si inquadrano anche le altre misure del Piano che mirano a creare un asse viario “veloce” tra l’Umbria e Fiumicino. Per questo si parla di introdurre servizi ferroviari regionali “veloci” e idonei a circolare sulla linea dell’Alta velo- Strategie La Regione intende sviluppare una partnership con lo scalo di Fiumicino per svolgere servizi in via sussidiaria 1h 40’ finitivo decollo dell’aeroporto umbro passa per una partnership “pesante”. L’obiettivo è di attivare sinergie con la società Aeroporti di Roma e “offrire” i terminal umbri come soluzioni sussidiarie a quelle capitoline per svolgere servizi che cità e che serviranno per attivare una tratta diretta con Roma Fiumicino, fino al potenziamento della rete regionale per arrivare ad avere un collegamento in treno tra Perugia-Roma che si attesterà nell’ordine dell’ora e 40 minuti di percorrenza. Mercoledì 23 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria 4 LA CRISI LO STUDIO umbria tensioni pure in questo angolo d’Italia abituato alla bonaccia. I giovani tra i 15 e i 34 anni che vivono di precariato sono arrivati negli anni della Grande crisi, al 32,6 per cento: rappresentano la percentuale più alta che si registra in Italia. E considerato che di essi la metà non lavora, il quadro che ne emerge è a tinte più che fosche. Ancora: della popolazione in cerca di lavoro, il 55,2 per cento è under 35. Di più: la quota di laureati umbri che risiedono fuori regione è la più alta d’Italia (10,8 per cento) e qui da noi c’è l’incidenza più alta di occupati “sovraistruiti” (cioè di gente che svolge un lavoro per cui sarebbe sufficiente un titolo di studio inferiore a quello che si possiede). «È questa - scrive Carnieri segnalando lo scivolamento - la ragione profonda che ha visto le famiglie umbre diminuire in questi anni la spesa per l’istruzione». Infine, non certo per importanza, le donne. Cioè le prime a pagare quando c’è da farlo: nel 2009, quando la crisi ha cominciato a farsi sentire, oltre settemila donne umbre hanno perso il lavoro, a fronte di “soli” 1.900 uomini. LA RISTRUTTURAZIONE Pagano donne e giovani E l’Umbria rischia grosso di FABRIZIO MARCUCCI PERUGIA - La crisi ce la raccontiamo in numeri. Ma così ci nascondiamo alla vista gli orizzonti che s’accorciano e le speranze che sfumano, gli animi che s’incupiscono e la fatica di tenere botta. E, soprattutto, lo scivolamento quotidiano che giorno per giorno è magari difficile da cogliere, ma che nel mediolungo periodo contribuisce a ridisegnare (in peggio) quel tutto di cui si compone la vita quotidiana di ognuno di noi. I numeri però, saranno pure freddi, ma hanno il pregio dell’immediatezza. E allora partiamo da qui per cogliere le peculiarità della crisi umbra all’interno di quella mondiale. FAMIGLIA (E NON SOLO) Primo dato (lo status quo): in questa regione vengono erogate oltre 428mila pensioni, pari all’1,8 per cento del totale nazionale; un’incidenza più alta rispetto al “peso” dell’Umbria in Italia (poco al di sotto dell’1,5 per cento in termini di popolazione e Pil). Secondo dato (il progetto di vita): dal 1995 al 2008 l’Umbria ha fatto segnare una diminuzione media annua di matrimoni inferiore a quella nazionale (-0,5% contro -1,2%). Nel momento in cui la crisi ha cominciato a far sentire i suoi morsi, la decrescita dei matrimoni si è impennata e ha superato quella italiana: -5,1 per cento dal 2008 al 2012 contro il -4 per cento italiano. Terzo dato (lo sguardo al futuro): nel 2012 in Umbria hanno beneficiato del congedo per maternità 4.947 donne, di cui la stragrande maggioranza (4.596) titolari di contratto a tempo indeterminato e solo 351 titolari di un contratto a tempo determinato. Se si incrocia quest’ultimo dato con quello che ci rivela che l’Umbria è una regione in cui il ricorso al tempo determinato è di gran lunga superiore a quello della media italiana, se ne deduce come i progetti di vita di larga parte delle donne e degli uomini di questa regione vengono messi a repentaglio dal lavoro, che dovrebbe essere invece strumento di riscatto. E, infine, se si pensa che le continue riforme del sistema pensionistico porteranno a una sensibile diminuzione dei trattamenti erogati (in quantità e qualità), si capisce come uno degli argini alla piena della crisi rischia di diventare inutilizzabile in un’ottica di mediolungo periodo. Se poi - al netto di ogni prurito vetero-tradizionalista - si fa riferimento alla dinamica dei matrimoni e la si incrocia col dato secondo cui dalla crisi ci si difende anche ricorrendo al bozzolo della famiglia, si capisce come quella decrescita rappresenti un ulteriore elemento di fragilità del modello umbro. LAVORO, ECONOMIA E SOCIETÀ Ecco, partire da questi dati che vi sono contenuti, aiuta a comprendere bene la portata del saggio “Dentro il lavoro. Una analisi di lungo periodo (1995-2011) sull’occupazione in Umbria”, con cui il presidente dell’Aur Claudio Carnieri apre l’ultimo numero della rivista semestrale dell’Agenzia Umbria ricerche. Uno studio corredato dal corposo e prezioso apparato statistico messo a punto da Meri Ripalvella. Si tratta di una ricerca attraverso la quale i numeri prendono vita. E vanno a rappresentare il quadro di una crisi che in Umbria sta facendo riemergere antiche fragilità che si pensavano superate e che mettono a rischio un intero modello di coesione sociale: un prodotto interno lordo per abitante sensibilmente più basso rispetto a quello delle regioni limitrofe; una bassa produttività del lavoro (cioè una minore ricchezza prodotta a parità di ore di lavoro svolto) e un conseguente minore reddito da lavoro dipendente. Il tutto - come a disegnare il più classico dei serpenti che va a mangiarsi la sua stessa coda - in una regione che vive quasi esclusivamente di domanda interna. E che con i più bassi redditi che si riflettono in un taglio dei consumi, difficilmente riesce a trovare ganci sui quali poggiare per ripartire. CHI PAGA La crisi mette insomma a repentaglio un modello. Anche se non tutti la pagano allo stesso modo. Anzi. Carnieri rileva la riemersione di un dualismo (per stare alle categorie spesso abusate, quello tra “garantiti” e “non garantiti”) che rischia di porre la società davanti a In un documentatissimo saggio, il presidente dell’Aur, Claudio Carnieri, svela le peculiarità della crisi regionale all’interno di quella mondiale e indica possibili vie d’uscita che coinvolgono i diversi soggetti in campo: istituzioni, imprese e famiglie In gioco c’è il futuro « In quello stesso anno, si sono registrate un numero impressionante di entrate e uscite dal mercato lavoro, con una crescita dei cosidetti indipendenti, categoria dietro la quale si nasconde un po’ tutto: dal manager ben pagato alla partita Iva al minimo. Segno di una ristrutturazione in cui le forme diverse da quella tipica del contratto a tempo pieno e indeterminato, prendevano il sopravvento (co.co.co., lavoro interinale e via precarizzando). In sostanza: il sistema umbro è rimasto ad alta intensità di lavoro, pure con investimenti lordi fissi alti (grazie anche alle non trascurabili iniezioni pubbliche). Ma si tratta di un lavoro “spezzettato”, che produce poca ricchezza e non garantisce a chi lo svolge né una realizzazione personale, né la possibilità di darsi un progetto di vita degno di nome. Un lavoro “fatto per forza”. Che genera rancore, risentimento sociale, viste le dimensioni del fenomeno che vanno ben al di là delle singole soggettività. LA STELLA POLARE DELLA QUALITÀ Come se ne esce? Superando, è la via che indica Carnieri, le antiche debolezze dell’Umbria che si sono rifatte avanti minacciose con la crisi. Intanto puntando sulle filiere. Molte delle aziende umbre si approvvigionano fuori regione; dare vita sinergie e intese per garantire prodotti made in Umbria, dalla materia prima al prodotto finito, sarebbe già un buon modo per irrobustire il sistema. E poi guardando alle infrastrutture immateriali, in primis alla ricerca scientifica. Coinvolgendo in maniera davvero efficace gli atenei umbri. Così si potrebbe pensare anche ad aumentare la quota di esportazioni, Cenerentola dell’economia regionale, sganciando così l’Umbria dalla “schiavitù” della domanda interna. Di un sistema che agisca su queste leve virtuose, potrebbe beneficiare anche il terziario (e le donne che vi lavorano). Solo con un sistema economico saldo, è la tesi del presidente dell’Aur, il settore dei servizi può prosperare e rafforzarsi su livelli “alti”, superando storiche fragilità. Infine, la questione delle questioni: «Staccare la flessibilità dalla precarietà», dice Carnieri. Vera zavorra di un’economia, quella umbra, che scarica sul lavoro le sue debolezze. E dietro al lavoro ci sono le persone in carne ed ossa. Che se non adeguatamente valorizzate, “lavorano per forza” e rischiano di dare vita a tensioni anche a latitudini abituate alla bonaccia. Che si può ottenere solo con la qualità. Del lavoro. E della vita delle persone che lo svolgono. Le piste conducono a una rinnovata visione dell’Umbria volta a produrre un senso ricco della vita per donne e uomini Claudio Carnieri, presidente dell’Agenzia Umbria ricerche (Aur) » Mercoledì 23 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it todi-deruta-marsciano 15 Todi, la “guerra” del tribunale non cessa Dura replica dell’avvocato Battisti alle parole del collega Alongi TODI - Tribunale: alla posizione pro Spoleto arriva la replica filo-perugina. In una recente intervista uscita su queste colonne l’avvocato tuderte Carlo Alongi aveva elencato le ragioni per le quali l’avvenuto accorpamento con Spoleto del tribunale di Todi era preferibile a quello con Perugia. Alongi parlava di una maggiore snellezza e rapidità degli uffici spoletini rispetto a quelli di Perugia, “ingolfati” e quindi causa di disagi per l’utenza e gli operatori, ma sosteneva anche che il “no” alla città del Festival (arrivato da molti suoi colleghi) sarebbe dipeso da motivazioni particolari. Pronta le reazione. «Leggiamo con stupore l’intervista dell’avvocato Alongi - spiega il legale Augusto Battisti che da sempre sostiene la causa perugina - il quale afferma in modo non veritiero che gli avvocati tuderti hanno lavorato per l’accorpamento degli uffici giudiziari di Todi al Tribunale di Terni o di Spoleto, ritenendo improponibile normativamente e tecnicamente quello con Perugia. È invece vero il contrario. Già agli albori del- la riforma, l’allora senatore Benedetti Valentini, invitato dal sindaco Ruggiano, non ottenne alcuna adesione al progetto di accorpamento con Spoleto. Lo sa bene il noto avvocato di Todi che non ha certo potuto ignorare il presidio permanente degli avvocati tuderti e marscianesi, posto per tutta l’estate davanti alla ex sezione distaccata del Tribunale, insieme allo striscione che gridava un netto no allo spostamento a Spoleto. E cosa dire della spontanea adesione della cittadinanza che ha sottoscritto la petizione popolare, condividendo le ragioni della protesta? E ancora, come si può affermare che i costi delle procedure sarebbero ridotti: per fare un esempio, come si può sostenere che il costo di un pignoramento sarà più conveniente se eseguito dall’ufficiale giudiziario di Spoleto anziché da quello di Perugia?». «Perseverare - continua Battisti in dichiarazioni, non veritiere, fuorvianti e strumentali è irrispettoso della maggioranza degli avvocati che si sono adoperati per ottenere un MARSCIANO Papiano decreto correttivo, e verso la volontà espressa dai cittadini e dalle istituzioni locali. Ci viene il dubbio che questo moltiplicarsi di interventi sulla stampa contro il lavoro comune di avvocati, istituzioni locali, sia l’estremo tentativo di paralizzare l’auspicato e sempre più vicino decreto correttivo, considerato che anche la commissione tecnico-scientifica del ministero della Giustizia si sia convinta della bontà delle nostre ragioni». ISABELLA ZAFFARAMI DERUTA Riqualificazione energetica e sicurezza, 200 mila euro per la scuola di Papiano MARSCIANO - Duecentomila euro per la riqualificazione energetica dell’asilo di Papiano. Il Comune di Marsciano è rientrato infatti in un bando regionale per gli interventi di riqualificazione energetica su edifici pubblici, con un progetto che riguarda la scuola di Papiano. «Il Comune - si legge in una nota - esprime grande soddisfazione per questo ulteriore passo avanti nella riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici. Un progetto che si aggiunge ai tanti interventi realizzati su questo fronte negli ultimi 5 anni e che tocca anche un altro tema sul quale il governo cittadino si è dimostrato assai sensibile, quello del risparmio energetico, dove pure sono stati conseguiti risultati importanti a partire dall’efficientamento della pubblica illuminazione, con una riduzione dei consumi an- Striscione di protesta durante una recente manifestazione sulla facciata del tribunale di Todi nuali di energia elettrica del 20%, e dalle politiche attuate sulle fonti rinnovabili con le coperture fotovoltaiche di edifici pubblici, compreso il palazzetto dello sport». Per quanto riguarda l’edilizia scolastica questi nuovi 200 mila euro vanno ad aggiungersi ai 2, 3 milioni di euro di interventi realizzati negli ultimi anni e che han- Grande soddisfazione espressa dall’amministrazione comunale marscianese no riguardato le scuole dell’infanzia di Ammeto, Castello delle Forme, e “Rodari” di Marsciano e le scuole elementari di Ammeto, Cerqueto, Schiavo e Papiano. Va inoltre aggiunto un ulteriore milione di euro per interventi già progettati e finanziati che sono in corso o che partiranno entro il 2014. Si tratta dell’adeguamento sismico e ristrutturazione dell’asilo nido di Spina, della scuola dell’infanzia di Compignano, degli interventi per il miglioramento sismico della scuola elementare IV Novembre e della scuola dell’infanzia ed elementare di Schiavo nel capoluogo. «La notevole mole di interventi straordinari effettuati sulle strutture scolastiche in tutto il territorio comunale - conclude la nota dell’amministrazione - testimonia l’assoluta priorità che il Comune ha riservato alla sicurezza dei plessi e quindi dei giovani che li frequentano insieme agli insegnati e a tutto il personale scolastico». Madonna del Bagno, da oltre 3 secoli si ripete il rito tra sacro e profano DERUTA - Un rituale che si ripete da più di 350 anni, quello che porta i derutesi a visitare il santuario di Madonna del Bagno, a conclusione delle cerimonie religiose, il martedì dopo la Pasqua. Anche quest'anno la devozione si è rinnovata e una folla di persone, anche dai paesi vicini, ha raggiunto il santuario che sorge nei pressi di Casalina, lungo il tracciato dell'antica Via Tiberina. Il luogo è molto frequentato durante tutto l’anno ma, in particolar modo, durante il periodo pasquale dai paesi circostanti si muovono schiere di fedeli che raggiungono la chiesa. In questa occasione la tradizione profana ed il sacro si mescolano, così che alla visita al santuario si unisce lo svago per intere famiglie che approfittano dei boschi circostanti per un pic-nic. Tutto ciò è come un ricordo della prima festa avvenuta nel 1657, dopo l’approvazione del culto. Pure allora le persone accorse si ristoravano nei prati, consumando cibarie e bevande. MAURO BRANDA TODI Gli alluvionati di Pian San Martino ricevuti in Provincia TODI - Alluvionati di Pian di San Martino in Provincia: buone notizie per la messa in sicurezza della frazione. Il comitato per la salvaguardia del territorio di Pian di San Martino nato in seguito all’esondazione del fiume Tevere che colpì duramente la frazione tuderte nel novembre del 2012, esprime infatti, in una nota, soddisfazione per la partecipazione alla seduta della prima commissione consigliare della Provincia di Perugia svolta nei giorni scorsi con oggetto “Interventi post alluvione a Pian di San Martino”. «La riunione - si legge in una nota del comitato - é stata più volte sollecitata dal comitato stesso ed é stata caldeggiata in modo particolare dal consigliere provinciale Michele Martorelli. In particolare il comitato si ritiene soddisfatto della volontà, da parte di tutti gli organi preposti, di realizzazione di un progetto strutturale e organico che sia il più utile possibile considerando i 2 milioni di euro disponibili: a dimostrazione di ciò vi è la partecipazione attiva al progetto da parte del Cnr, Consiglio Nazionale delle Ricerche. Altrettanta soddisfazione - continua l’associazione dei cittadini - riguarda l’intenzione di continuare l'azione di cooperazione che si concretizzerà in due riunioni, la prima a fine giugno in cui sarà presentato e discusso il progetto preventivo per la messa in sicurezza di Pian di San Martino, e la seconda a fine agosto durante la quale verrà discusso il progetto esecutivo che poche settimane dopo verrà presentato in Regione per l’approvazione definitiva». L’alluvione danneggiò in modo pesante la frazione danneggiando automobili e attrezzi agricoli, uccidendo molti animali e arrivando fin dentro alle case e mettendo fuori uso elettrodomestici e impianti: un evento simile pare si sia verificato alla fine degli anni ’30. Mercoledì 23 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria 20 terni Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 [email protected] www.giornaledellumbria.it Ast, la Cisl bacchetta gli ambientalisti Tasso replica a Italia Nostra e Wwf: modello Piombino? Non sapete di cosa parlate. Attesa per la Cassazione Lo stabilimento dell’Ast TERNI - Il sindacato “bianco” scende in campo a difesa dell’Ast e, verrebbe da dire, del suo management attuale. Lo fa, con una nota tutt’altro che bizantina, il coordinatore della Cisl di Terni, Celestino Tasso, in risposta ad una puntuta presa di posizione di Italia Nostra e del Wwf ternani che, nelle ore scorse, avevano nuovamente e pesantemente criticato le politiche ambientali dell’acciaieria, individuando come modello anti-inquinamento da seguire lo stabilimento siderurgico di Piombino. «Italia nostra e Wwf - scrive Tasso - propongono al Governo, alla Regione Umbria e agli enti locali di risolvere la questione ambientale legata alle produzioni di Tk-Ast, adottando le stesse soluzioni scelte per Piombino. Che il Signore ci aiuti. L’impianto di Piombino verrà spento quasi sicuramente la notte di mercoledì 23 aprile 2014 (cioè in queste ore, ndr), dato che anche le riserve di materie prime sono terminate. La fase successiva sarà quello di passare alla produzione in bianco, una procedura neutra che porterà l’altoforno verso la chiusura mediante una fase di stand by di 25 giorni, limite massimo entro il quale riattivare l’impianto, pena il suo spegnimento. I sindacati hanno avviato una vertenza che riguarda circa 1.400 lavoratori: quelli dell’alto forno e quelli dell’indotto. Per i primi è prevista l’attivazione dei contratti di solidarietà per un anno, mentre per i secondi si prevede la cassa integrazione in deroga. Ammortizzatori che saranno compresi nell’accordo di programma per la riconversione del polo da firmare nel giro di 2 settimane. Anche questa è una ulteriore scadenza che dovrà essere monitorata e verificata, tra le mobilitazioni per mantenere il forno e i lavoratori dell’indotto che non vedono di buon occhio l’idea di restar fuori dai contratti di solidarietà. La situazione di Piombino è complicatissima, se non disperata. Appare lontanissima o già tramontata l’offerta araba della Smc. Speranze tenui rimangono le- SUMMIT Elezioni, ore decisive per la lista Bolletta Pd alle prese con il ricorso Castellani TERNI - Ore in qualche modo decisive, quelle da qui a sabato prossimo, per liste civiche e di partito in lizza alle elezioni amministrative del 25 maggio. Chi deve finire di raccogliere le firme necessarie alla presentazione della propria lista, chi deve limarle con nomi e opzioni dell’ultimo momento, chi deve affrontare pesanti beghe procedurali e chi sta consumando le meningi per capire se presentarsi o meno. Vedremo, tra 72 ore, se tutte le oltre 20 liste annunciate e in gran parte presentate pubblicamente, arriveranno effettivamente alle griglie di partenza. Tra quelli che stanno per prendere decisioni esiziali c’è sicuramente Stefano Bolletta, attuale presidente della circoscrizione Est, del Pd, che, da qualche tempo in fase iper-critica con il suo partito, sta lavorando ad una lista civica con se stesso candi- Stefano Bolletta dato a sindaco. Un cognome storico nella sinistra ternana, quello di Bolletta e, nonostante le molte alzate di spalla, una sua eventuale discesa in campo, non sarebbe del tutto irrilevante. «Confesso - dice Bolletta - che a quest’ora di martedì ancora non so se faremo o meno la lista. Stiamo raccogliendo le firme e, in tal senso, non abbiamo problemi. Stiamo cercando piuttosto di comporre una squadra di qualità ed espressione della società civile. Se lista ci sarà, io ne sarò il candidato sindaco. So bene che abbiamo pochi giorni. Decideremo tra giovedì e venerdì». Ancora alzate diffuse di spalle, ma bega più grande: il ricorso che la dirigente locale del Pd, Rita Castellani, ha inoltrato ai garanti del partito ternano per presunte irregolarità nell’applicazione dello Statuto del Pd, in occasione della famigerata assemblea che ha votato per le deroghe agli “incandidabili” del Pd per raggiunto limite di mandati. Le risposte locali dovrebbe essere rapidissime, ma in caso contrario la Castellani avrebbe inoltrato il ricorso anche ai garanti nazionali. Se la Castellani avesse ragione, in teoria si dovrebbe riconvocare l’assemblea e dunque rivedere le stesse liste del Pd. A 4 giorni dalla loro consegna, un cataclisma che pare improbabile. ANDREA GIULI Stroncone, Malvetani non “corre” STRONCONE - Tra voci, accordi e disaccordi, quella di Stroncone sembra prefigurarsi come una sfida elettorale a tre, salvo sorprese dell'ultimo minuto. I primi manifesti apparsi sono quelli di Alberto Falcini, consigliere d'opposizione con lunghi trascorsi politici alle spalle, che torna alle urne, come cinque anni fa, con la lista Insieme per cambiare, già pronta e definita. Se il centrosinistra, come annunciato, punterà su Elisabetta Corbucci, nel centrodestra la questione appare abbastanza delicata: sicuramente tornerà a presentarsi il sindaco uscente, Nicola Beranzoli, che però nelle ultime settimane ha avuto non poche questioni da affrontare. In primis la possibilità di lasciare il posto a Giuseppe Malvetani che Stroncone aveva dato la sua disponibilità «dietro specifica richiesta di alcuni sostenitori della lista e non - afferma in una nota Malvetani - di mia personale iniziativa, alla luce delle difficoltà che si stavano incontrando all'interno dell'attuale maggioranza, con consiglieri che cambieranno lista o che non si ripresenteranno. Disponi- bilità di massima data anche sulla scorta di quanto pubblicamente affermato più volte dallo stesso Beranzoli che si sarebbe reso disponibile a fare un passo indietro». E invece il passo indietro è stato di Malvetani, di fronte a problemi sulla composizione della lista e alla rinnovata volontà di Beranzoli di presentarsi in prima persona. «A Beranzoli - continua Malvetani - faccio gli auguri per la sua difficile avventura. Avventura che non mi sento di condividere né dall’interno, né da sostenitore esterno». L’appoggio dei Malvetani, quindi, andrà presumibilmente a spostarsi altrove, per esempio sulla candidata del centrosinistra. ELEONORA BONOLI gate al progetto della indiana Jsw, pronta a realizzare un forno elettrico in caso di acquisizione dell’impianto. Quando Italia Nostra e Wwf parlano per Terni di adottare il modello Piombino sanno di che cosa stanno parlando? Sanno quale sia la differenza strutturale e produttiva dei siti di Terni, Piombino e Taranto?». Mentre si incarognisce la polemica sulle “colpe” ambientali di viale Brin, si avvicina a grandi passi una scadenza che può essere dirimente per i destini di Ast: domani, infatti, è fissata a Torino l’udienza della cassazione che si dovrà definitivamente pronunciare sulle pesanti condanne inferte in Appello ai manager tedeschi e italiani dell’acciaieria, compreso l’attuale ad Pucci, per il tragico rogo dell’Ast sabauda, dove morirrono 7 operai. Lo stesso Pucci si è già espresso nei giorni scorsi, ribadendo la sua innocenza, ma pure la sua fiducia nella magistratura. Una drammatica sortita, foriera di diversi presagi e riflessioni. AN. GIU. SCUOLA E DEGRADO Acciaieria, verso Crescimbeni: la riorganizzazione ritardi intollerabili dei turni di lavoro alla de Amicis TERNI - Ieri mattina si è svolto un incontro tra sindacati e direzione di Ast per discutere le questioni riguardanti l’ambiente, la sicurezza, la situazione di mercato e di riduzione costi. «Nello specifico - si legge in una nota di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl - è stato illustrato lo stato di avanzamento dei progetti in corso per migliorare la situazione economica e finanziaria del sito ed è stato effettuato un focus sui progetti inerenti la riduzione costi. L’azienda ha confermato che nel 2013 è stato raggiunto l’obiettivo prefissato e per il 2014 sono in corso ulteriori accorgimenti. Rispetto a questo, è stata esplicitata la situazione della mobilità, riconoscendo che sta contribuendo al raggiungimento degli obiettivi fissati. L’azienda, rispetto agli attuali volumi produttivi, ha riproposto e aggiornato un piano che riguarda una nuova e diversa organizzazione del lavoro, non escludendo l’adeguamento dei turni all’attuale livello di saturazione impiantistica. Pur riconoscendo lo stato di difficoltà dell’azienda, come sindacati abbiamo ribadito le questioni che dovranno caratterizzare la strategicità del sito e la centralità della conoscenza del progetto industriale. Abbiamo sottolineato che i lavoratori hanno già contribuito al raggiungimento parziale degli obiettivi. Ulteriori sacrifici devono essere accompagnati dalla certezza di un progetto complessivo di interesse generale in difesa del sito, della sua integrità e strategicità. A fronte di ciò bisognerebbe evitare discussioni parziali e contingenti. Ribadiamo di non aver pregiudizi nell’affrontare le questioni, ma crediamo che ciò debba essere fatto con chiarezza, trasparenza e maggiore coinvolgimento del sindacato verso obiettivi condivisi». Paolo Crescimbeni TERNI - Il candidato sindaco per il Centrodestra, Crescimbeni, incalza l’amministrazione uscente sul degrado della scuola De Amicis: «Una vicenda surreale. La scuola, già sede di una scuola materna, elementare e media, è stata abbandonata a se stessa da oltre 3 anni, da quando ha iniziato a pioverci dentro, nonostante lavori di manutenzione svolti nel 2004. Bastava intervenire subito e limitare i danni. Invece no. L’amministrazione comunale ha sottovalutato la questione e oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti: le infiltrazioni di acqua dal tetto hanno invaso un intero piano e compromesso un’intera ala dell’edificio, con buona parte del solaio ricoperto di muffe, come le pareti. A niente sono serviti gli appelli della direttrice scolastica e le richieste di intervento dei genitori dei bambini. Intanto apprendiamo di lavori che dovevano partire a gennaio 2014, poi rimandati ad aprile. Ora si parla di giugno. Perché non si è intervenuto subito? Perché nulla è stato fatto in questi 3 anni? Quando si deciderà ad intervenire per riportare la scuola alla piena agibilità?». Mercoledì 23 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria Fatturazione elettronica, cosa cambia PERUGIA - Ministeri, Agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza dal 6 giugno non potranno più accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea e dal 6 giugno 2015 questo obbligo riguarderà tutta la P.A., compresi gli enti locali. Gli Enti non potranno procedere al pagamento, neppure parziale, fino all’invio del documento in forma elettronica. Sulle novità Confcommercio ha organizzato per il 7 maggio a Perugia un workshop presso la propria sede di via Settevalli. 27 L’Istat dà l’allarme su 25mila 400 giovani umbri Hanno tra 15 e 29 anni, non studiano né lavorano, né fanno formazione. Sono il 19% del totale 26% e nel Centro il 21,9%). di GIUSEPPE CASTELLINI PERUGIA - Ogni 100 giovani tra i 15 e i 29 anni, in Umbria 19 non studiano, non lavorano e non fanno formazione. Giovani letteralmente “a spasso”, insomma. Sono i cosiddetti “Neet”, che rappresentano una vera e propria emergenza sociale, in quanto si tratta di uno spreco di intelligenze e di potenziale capacità lavorativa, oltre a garantire loro una bassa qualità della vita e bassissime prospettive di benessere socio-economico. Lo evidenzia il rapporto Istat, che ha censito la situazione formativa e occupazionale dei giovani tra 15 e 34 anni in tutte le regioni italiane, fornendo poi i risultati secondo le classi di età 15-29, 15-24 e 15-34 e 18-29. 15-29 ANNI Dal 2008 al 2013 i giovani tra 15 e 29 anni (è la fascia di età più significativa) che non studiano, non lavorano e non fanno formazione in Umbria sono aumentati di 6,1 punti percentuali, crescendo dal 12,9% al 19% (dal 9,6% al 18,3% gli uomini e dal 16,3% al 19,8% le donne). In valori assoluti, sono passati da 17mila a 25mila 400 (+49,4%), ben 8mila 400 in più. L’incremento, in particolare, è stato molto forte nel 2012, quando sono diventati 25mila rispetto ai 21mila del 2011. I dati umbri, comunque, restano più bassi sia della media nazionale (rispetto al 19% in Umbria, i “Neet” in Italia rappresentano il L’AUMENTO 8.400 L’incremento dei “Neet” 15-29 anni in Umbria tra il 2008 e il 2013 15-24 ANNI 13.330 I giovani umbri 15-24 che non studiano, né lavorano, né fanno formazione 18-29 ANNI 21,3% La percentuale di “Neet” in Umbria nella fascia di età che va da 18 a 29 anni 15-24 ANNI Circoscrivendo maggiormante l’età, i giovani da 15 a 24 anni qualificati come “Neet” in Umbria sono passati, tra il 2008 e il 2013, dal 10,7% al 16% (anche in questo caso, il valore è inferiore sia alla media italiana che a quella del Centro, pari rispettivamente a 22,2% 19%). In valori assoluti i “Neet” 15-24 anni nella regione sono cresciuti da 9mila a 13mila 330 (+48,1%), con un incremento di 4mila 330. Ragazzini, ragazzi e giovani che stanno letteralmente “a spasso”, non venendo più intercettati né dalla scuola e dal mondo della formazione, né da quello del lavoro. Sul versante dei “Neet” 15-24 c’è ad registrare tuttavia un miglioramento tra il 2012, quando erano il 16,8% dei componenti della loro classe di età, e il 2013, quando appunto risultano il 16%. LE ALTRI CLASSI DI ETÀ Per completare il quadro, i “Neet” umbri tra 18 e 29 anni nel 2013 sono il 21,3% del totale di questa classe di età, mentre nel 2008 erano il 14,9%. Per quanto concerne invece la classe di età più ampia, quella che va da 15 a 34 anni, la percentuale dei “Neet” umbri è aumentata da 12,6% a 19,9%. Anche per queste fasce di età i dati umbri sono meno gravi sia rispetto alla media nazionale, sia a quella del Centro. Ma anche da noi questo fenomeno si configura come una vera piaga sociale. Internet e marketing sul web, seminario PERUGIA - Internet e marketing sul web come occasioni di business e come elementi da sfruttare nella crescita di una realtà aziendale, dalle Pmi (Piccole e medie imprese) alle grandi società. Su questi aspetti si fonda, anche nel 2014, il tour della formazione dedicata al web marketing promosso da GT Idea. Perugia è una delle dodici città italiane in cui si svolgerà la giornata formativa gratuita in programma martedì 29 aprile, a partire dalle 15 nella sede di Confindustria Umbria in via Palermo 80/A a Perugia. Per il secondo anno consecutivo, infatti, Perugia, grazie alla collaborazione fra GT Idea e Confindustria Umbria, torna ad ospitare un GT study day, dopo il successo dell’edizione 2013. Gli interventi della giornata saranno curati da Cosmano Lombardo, direttore di GT Idea e da Giorgio Taverniti, fondatore della Community GT e dell’omonimo Forum GT, che oggi conta oltre 100mila utenti attivi. Al centro dell’attenzione i diversi aspetti del search marketing, - il marketing che riguarda i motori di ricerca -, con l’obiettivo di fornire spunti, tecniche e strategie utili all’attività economica delle piccole e medie imprese umbre. “A spasso” Un giovane “Neet”, nella realtà si tratta in pratica di “fantasmi sociali” L’INDAGINE Outlook di Censis-Confcommercio: famiglie più fiduciose per la prima volta dal 2011, ma restano in guardia Adesso i nuclei ottimisti superano i pessimisti PERUGIA - Nei primi mesi del 2014 migliora, per la prima volta dal 2011, il clima di fiducia delle famiglie, con una quota di ottimisti (37,3%) che supera quella di chi guarda con sfiducia all’immediato futuro (24,6%), ma a prevalere è il senso di incertezza, con una quota pari al 38,2%; oltre la metà delle famiglie ha visto peggiorare le proprie capacità di spesa negli ultimi 12 mesi e sono molto diffusi la difficoltà a risparmiare o il timore di non riuscire a mantenere il tenore di vita; anche per questo, i comportamenti di spesa sono improntati alla rinuncia (il 62,3% ha ridotto pranzi e cene fuori casa, il 58% cinema e svaghi, il 51% ha risparmiato sui consumi alimentari) o al rinvio (spese per ristrutturazione dell’abitazione, acquisto di elettrodomestici, acquisto di auto); mancanza di lavoro (40,8%), classe politica inadeguata (37,2%), tasse troppo « Il 17% ha difficoltà a rispettare le scadenze » Giuseppe De Rita, Fondatore Censis alt (23,3%) sono i principali elementi di criticità che frenano l’economia del Paese; per gran parte delle famiglie, comunque, il Governo Renzi ha la possibilità di far uscire il Paese dalla crisi ed indica, come priorità, interventi per creare nuova occupazione e per ridurre la pressione fiscale su famiglie e imprese. Nonostante il miglioramento del clima di fiducia, dunque, il protrarsi della crisi, le difficoltà occupazionali e il peso delle tasse alimentano quel mix di incertezza, disorientamento e attesa che continuano a tenere “congelati” i consumi in attesa di provvedimenti – in particolare su tasse e lavoro – che possano favorire la ripartenza dell’economia. Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono, nel primo semestre del 2014, dall’Outlook Confcommercio-Censis. «Più di 10 milioni di famiglie - afferma l’Outlook - sentono di avere difficoltà a risparmiare e 8 milioni temono di non riuscire a mantenere il proprio tenore di vita. Occorre dire che, rispetto alle precedenti rilevazioni, queste situazioni di timore e di difficoltà appaiono oggi meno diffuse, ma la situazione resta comunque molto complicata. In effetti, il 73,5% degli intervistati ha dichiarato che avrebbe difficoltà ad affrontare spese improvvise, il 27,5% ha difficoltà a pagare le tasse, il 17% ha difficoltà a rispettare le scadenze di pagamento». Mercoledì 23 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria 28 economiaUMBRIA Largo ai giovani, così la Regione sfida la crisi che dei soggetti richiedenti. Quote di fondi sono state infatti destinate a progetti a prevalente conduzione femminile (38 quelli finanziati) e progetti elaborati da lavoratori in cassa integrazione e mobilità (1 finanziato). Gli ultimi dati inseriti nella relazione sono relativi alle domande presentate entro il 31 gennaio 2014: i fascicoli da analizzare sono 66 per un monte complessivo di agevolazioni richieste di circa 2,4 milioni. Microcredito. Gli strumenti di sostegno all’autoimpiego possono contare anche su questa forma di finanziamento (istituito con una legge regionale del 2011) pensato «con l’intento di agevolare “micro progetti” di creazione di impresa realizzati da giovani, donne, disoccupati e soggetti svantaggiati, senza limitazioni di età, con l’unico intento di sostenere il finanziamento di soggetti cosiddetti “non bancabili” che incontrano difficoltà nel reperire risorse finanziarie per avviare progetti di impresa». Il finanziamento è erogato da Sviluppumbria per importi da 3mila a 12mila euro. Ad oggi sono state presentate in totale 210 domande, 93 delle quali sono state ammesse a finanziamento per circa 850mila euro. La situazione oggi. Attualmente, il numero delle imprese attive sfiora il 95% di quelle che negli anni sono state ammesse a finanziamento e che danno lavoro a poco meno di 500 dipendenti. Sono 25 quelle che nel tempo sono state sottoposte a procedure concorsuali, una ventina quelle cancellate. Finanziamenti e contributi, i risultati della legge 12 del 1995: avviate circa 1.600 imprese che hanno creato almeno 500 posti di lavoro OCCUPAZIONE I PROGETTI DI RILANCIO di CHRISTIAN CINTI PERUGIA - Circa 1.600 nuove attività imprenditoriali e poco meno di 500 posti di lavoro. Sono in sintesi i risultati prodotti dagli interventi che la Regione ha messo in campo in tema di imprenditoria giovanile e microcredito. «Questa normativa può divenire un valido strumento per sostenere la ripresa economica da tutti auspicata» è illustrato nella relazione che la giunta regionale ha inviato alla terza commissione consiliare in rispetto della clausola valutativa contenuta nella legge numero 12 del marzo 1995 in tema di “Agevolazioni per favorire l’occupazione giovanile con il sostegno di nuove iniziative imprenditoriali”. Si tratta di «strumenti agevolativi consolidati» spiega il documento, tanto che «la domanda di finanziamenti è in continuo aumento e le sole risorse regionali non riescono a rispondere alla domanda». Anche per questo e dunque «per poter accrescere le disponibilità di risorse» si sta lavorando per inserire questo strumento di sostegno all’interno della programmazione comunitaria 2013-2020. La legge. Nasce nel 1995 per «contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile che, anche in quel periodo, costituiva una criticità rilevante in Umbria, introducendo il finanziamento delle attività di assistenza e accompagnamento alla creazione di impresa». Il finanziamento era riservato a giovani fra 18 e 32 anni e prevedeva una serie di contributi a fondo perduto (per spese di costituzione, consulenze, oneri finanziari e spese di affitto, oltre ad una anticipazione fino a circa 124mila euro a tasso zero e da rimborsare in rate semestrali costanti fino ad un massimo di 10 anni. I numeri. Complessivamente, la Gambe in spalla Sono circa 1.600 le attività imprenditoriali giovanili create col sostegno della Regione I fondi Richieste in continuo aumento, i soldi non bastano più I settori Artigianato e commercio su tutti, spazio anche ai servizi « CONTENZIOSO legge regionale ha garantito l’erogazione di oltre 47 milioni di euro: circa 41 milioni in anticipazioni e 5,6 milioni in contributi. Dal 1996 al 31 marzo 2011 sono state presentate 2.540 domande, mentre quelle finanziate sono state 1.506 (1.163 nel Perugino, 342 nel Ternano). Analizzando nel dettaglio i dati della “fase uno” del progetto, i settori di attività in cui si dividono le imprese sono l’artigianato (32%), il commercio (27%) e i servizi (31%). «Dai dati presentati - illustra la relazione - risulta che il livello medio dell’investimento realizzato è pari a 70mila euro per la provincia di Perugia e 53mila euro per quella di Terni». La “fase due” del progetto (dal 1 aprile 2011 al 31 marzo 2013) ha fatto registrare un afflusso di 173 domande, 88 delle quali sono state ammesse a finanziamento (69 nel Perugino, 19 nel Ternano). La seconda tranche ha anche aperto la strada ad una serie di modifiche relative alle caratteristi- Questa normativa può divenire un valido strumento per sostenere la ripresa economica da tutti auspicata Dalla relazione della giunta regionale inviata alla terza commissione consiliare » Ternano “timido”, domande a singhiozzo In provincia solo un quinto delle risorse Palazzo Donini: minore dinamicità PERUGIA - Se è vero che tre indizi fanno una prova, allora la tesi è tanto semplice quanto preoccupante. La Regione finisce ai confini del Perugino. Illustrando i dati relativi alle politiche di sostegno in materia di prima casa, Palazzo Donini aveva evidenziato come dal Ternano fossero arrivate pochissime domande sia per quanto riguarda i bonus a fondo perduto per l’acquisto dell’abitazione, sia in relazione ai mutui garantiti grazie alla convenzione Regione-Gepafin, per i quali è addirittura pervenuta soltanto una richiesta. Bene, la conferma di quella che sembra una tendenza drammaticamente consolidata arriva dall’analisi delle richieste relative ai contributi per l’imprenditoria giovanile. «Sebbene l’articolo 15 (della legge, ndr) prevedeva la ripartizione delle risorse tra le province di Perugia e di Terni, rispettivamente del 60% e 40%, nella provincia di Terni c’è stato un utilizzo ridotto delle risorse assegnate, con economie formatesi nelle varie scadenze: di fatto, il flusso delle domande, sia per le presentate che per ammesse, nella provincia di Terni 23% Domande dal Ternano è pari al 23% del totale. Tale situazione - dice la relazione della giunta regionale - si ripercuote anche nell’entità delle risorse assegnate, che è pari al 21,8% delle risorse complessivamente trasferite. Il territorio della provincia di Terni, è evidente, registra una minore dinamicità e risposta positiva allo strumento finanziario». Il riscontro diretto arriva dal numero delle domande presentate e poi ammesse a finanziamento: su 2.540 richieste arrivate dal 1996 al 31 marzo 2001, quelle provenienti dal Ternano erano 574. Quelle ammesse a finanziamento - nello stesso periodo - sono state 342 su un numero complessivo pari a 1.506. Rate, che fatica Uno su 5 non riesce a pagare PERUGIA - La relazione della giunta regionale le definisce come «situazioni patologiche». Si tratta di quelle imprese che non riescono ad assolvere all’«obbligo di restituzione del finanziamento». Parte dei fondi di sostegno all’imprenditoria giovanile viene infatti concessa a titolo di finanziamento con obbligo di restituzione in rate semestrali prive di interessi. «Prendendo in esame le situazioni per cui è in atto il recupero forzoso del credito al 31 dicembre 2011 spiega il dossier - l’importo di contensioso è superiore a 5,1 milioni di euro, corrispondente a circa l’11,8% del valore dei benefici complessivamente erogati per un importo di oltre 43,3 milioni di euro». «Una ulteriore analisi, prendendo in esame le situazioni del credito al 31 dicembre 2013, l’importo del contenzioso è pari a 8,850 milioni, corrispondente a circa il 18,82% del valore dei benefici erogati. Il tasso che raffigura le posizioni debitorie in contenzioso, sebbene registri un incremento dovuto sicuramente all’inasprirsi della crisi economica e finanziaria - è illustrato nel documento di Palazzo Donini - è di fatto un valore percentuale accettabile, specialmente se confrontato con le sofferenze dei bilanci delle banche». Seguici anche su www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it UMBRIA Mercoledì 23 aprile 2014 Anno XXXII n. 111 - euro 1,20 FOLIGNO Luce, acqua, gas e banche angosciano i consumatori A TODI Tagli agli aerei F35 S’invoca chiarezza A a pagina 7 ASSISI Caporalato e sfruttamento nelle raccolte nei campi A a pagina 30 “Trasferta” a Montevarchi per rubare in una scuola A a pagina 11 La vittima era un tenente colonnello dell’esercito in servizio a Perugia. Si trovava in Puglia in vacanza Muore precipitando col deltaplano ITALIA & MONDO Ncd: “Sì alla Camera, ma al Senato sarà guerra” Sul decreto lavoro il governo costretto al voto di fiducia A a pagina 3 A PERUGIA Quando alla Scuola di Lingue Estere dell’Esercito è arrivata la notizia attraverso i comuni canali di informazione, si è innescato un tam tam fatto di accenti increduli. Il tenente colonnello Mario Luppa, originario di Fabriano ma residente ad Ancona, era morto in primo pomeriggio. A tradirlo, la sua grande passione, quella per il volo. Si è lanciato col deltaplano ma qualcosa lo ha fatto precipitare contro una parete. Forse correnti d’aria impreviste e impossibili da controllare anche per un grande esperto come il militare, che aveva alle spalle numerose missioni all’estero e lanci col paracadute. L’incidente si è verificato sul Gargano, dove si trovava in ferie. Lascia tre figlie. “Una persona veramente in gamba”, dice chi lo ha conosciuto. A a pagina 23 IN FONDO AL POZZO La paura dell’intelligenza artificiale di Guido Barlozzetti Tutto pronto per la mostra di scena a palazzo Collicola I trent’anni del Corriere a Spoleto La mostra sui trent’anni del Corriere Fa tappa a Spoleto A a pagina 9 A D ocile, servizievole, comodo, il computer fa paura. Il cinema è un sensore di massa e vorrà pur dire qualcosa se alcuni film in circolazione in queste settimane raccontano in modi diversi di un mostro che minaccia di espropriarci della libertà e di irretirci in un nuovo dominio. In Trascendence si parla di uno scienziato all'avanguardia dell'intelligenza artificiale, quando muore la moglie per tenerselo vicino ha la bella idea di caricare il suo cervello in un computer. Il problema è che il computer comincia a prescindere dalle intenzioni di lei e si espande in tutta la rete, innescando un'evoluzione che gli... [continua a pagina 3] a pagina 19 Abbinamento opzionale con: “Quello che devi sapere sul denaro” Euro 3,80; + il prezzo del quotidiano Declassificati tutti gli atti Le stragi d’Italia non sono più coperte dal segreto di Stato A a pagina 3 Da ieri è partito lo “spesometro” Se spendi più di 3.600 euro può scattare il controllo dell’Agenzia delle entrate A Otricoli Drammatico incidente per una donna di 63 anni che stava lavorando nei campi col marito Perde la vita in campagna mentre brucia sterpaglie GIOVENALE Ascolta, Ippocrate piange di Anton Carlo Ponti A S i sa, una delle ossessioni, anzi l’ossessione suprema dell’italiano è: tasse imposte balzelli tributi dazi gravami gravezze. Se vuoi il suo voto di centrodestra... a pagina 5 Sport [continua a pagina 8 ] A OTRICOLI E’ morta asfissiata. O per un malore. La tragedia si è verificata ieri ad Otricoli. Una donna di 63 anni stava lavorando nei campi con il marito. Era intenta a bruciare sterpaglie quando si sarebbe trovata accerchiata dalle fiamme. Improvvisamente si è accasciata e non c’è stato nulla da fare. Si ipotizza che sia morta asfissiata dal fumo. A a pagina 41 PERUGIA Pallavolo Domani si gioca ad Osimo contro la Lube Macerata E’ scoppiata la Sir mania Tifosi già caldi per gara 1 della finale scudetto A Ecco il Mercato coperto che vorrebbero i commercianti e che suggeriscono i turisti a pagina 47 SERIE B La cooperativa del gol funziona bene a Terni Comanda Antenucci con 16 centri A a pagina 43 LEGA PRO Febbre alta per il Grifo, lunghe file al botteghino per il Frosinone ed esodo a Salerno A a pagina 44 A a pagina 17 TERNI La lega al collo per non farsi lasciare A a pagina 38 DELL’UMBRIA CORRIERE t Mercoledì 23 Aprile 2014 UMBRIA Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] La storia La prima apertura a Perugia, poi a seguire nelle altre principali città dell’Umbria Tares e dintorni Tra i problemi più diffusi ci sono anche quelli relativi alle tasse locali come la Tares Dal ’93 a oggi sempre più uffici a disposizione A PERUGIA Istituito con la finalità di promuovere l’educazione al consumo e far crescere il livello di conoscenza e consapevolezza dei cittadini-consumatori sui propri diritti lo sportello del consumatore è attivo dal 1993 e nasce come progetto delle associazioni dei consumatori (Codacons, Lega consumatori, Movimento consumatori, Adicon- STORIE Cittadini&burocrazia sum, Federconsumatori, Adoc, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento difesa del cittadino, Acu, Unione nazionale consumatori). Negli anni sono stati aperti un numero importante di sportelli: nel 1993 a Perugia, nel ‘96 a Terni, nel ‘98 a Foligno, Spoleto e Orvieto, nel ‘99 a Città di Castello, nel 2003 a Castiglione del Lago, Marsciano, nel 2004 a Umbertide, nel 2007 a Gubbio e nel 2009 a Trevi. Lo Sportello del consumatore ha lo scopo di fornire informazioni, documentazioni e consulenza gratuita su problematiche generali intervenendo sui soggetti interessati, aumentare il livello di conoscenza dei cittadini sul funzionamento delle strutture pubbliche e 7 private che erogano servizi, raccogliere segnalazioni, avanzare proposte e suggerimenti per migliorare la qualita dell’offerta, far cresce- re il livello di consapevolezza, stimolando e promuovendo l’autotutela senza deleghe. L’azione dello sportello del consumatore è volta a fornire risposte sulle problematiche sollevate adottando comportamenti propositivi, non conflittuali e perseguendo, ove possibile, procedure di conciliazione. B La statistica Gli ultimi dati dello sportello del consumatore dove arrivano in tanti: dagli anziani ai giovani ben istruiti Telefonia, energia, acqua, gas e banche La guerra delle bollette e delle utenze di Marina Rosati A PERUGIA - Telefonia, energia, gas, luce ma anche credito eimposte. La vita deiconsumatori umbri è sempre più dura perché c’è da districarsi tra bollette, utenze e contratti capestro che costano in termini di soldi e di tempo. Il cambio di utenza, piuttosto che letture di switch errate, doppie fatturazioni che non si riesce a risolvere ma anche servizi addebitati e non richiesti, nel mondo dello sportello dei consumatore dell’Umbria, che raccoglie i casi riepilogati dalle principali associazioni di categoria, c’è questo e molto altro. Il prospetto statistico relativo all’ultimo quadrimestre del 2013 riporta i dati raccolti nelle varie sedi in base alle segnalazioni che arrivano da anziani, adulti ma anche giovani ben istruiti. L’attività d’orientamento ed informazione effettuata dagli operatori dello sportello del consumatore offre un quadro puntuale della situazione e le informazioni necessarie anche se in alcuni casi può rivelarsi insufficiente; gli utenti, anche se dotati di titolo di studio, hanno difficoltà ad operare in maniera autonoma. In tali casi gli operatori devono intervenire, seguendo gli utenti, mediante la diretta redazione ed invio degli atti redatti. La rilevazione dei dati riguardante il titolo di studio e la condizione professionalesono spesso difficilmente rilevabili, in quanto gli utenti mostrano una certa reticen- za a fornire dati personali. Venendo ai dati nel corso del 3˚ quadrimestre dl 2013 si registra una diminuzione dei casi affrontati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che sono passati da 797 a 750. Rispetto ai casi trattati il settore che continua a creare maggiori contenziosi è quello delle utenze, pari al 69% del totale: con la telefonia al 24%, l’energia al 22%, il gas al 19% e l’ac- qua al 4%. Come detto, così come nel corso dei precedenti quadrimestri, si registra un consistente numero di casi relativi alla telefonia ovvero 183. Altro settore dove si registrano i maggiori disagi è quello dell’energia con 164 contenziosi. Molti i disagi dovuti al passaggio da un operatore all’altro tramite gli agenti porta a porta di varie società che riescono a concludere, spesso con l’ingan- no, contratti con clienti per la maggior parte inconsapevoli di passare ad altro gestore. Rendendosi conto dell’accaduto, nella maggior parte dei casi vogliono rientrare con il vecchio gestore, dando il via a problemi di doppia fatturazione, letture di switch errate ecc. Si registra infine un notevole aumento anche dei casi relativi al gas (19% del totale) con 143 casi. Seguono il comparto dell’acqua con 31 casi (4%), quello di imposte e tributi con 28 casi (4%), delle banche con 28 casi, dei contratti con 27 segnalazioni (4%) e il settore del commercio con 23 casi (3%).Alcuni di questi casi hanno richiesto un intervento diretto degli operatori dello sportello, mentre in altri si è proceduto ad instradare l’utente sulla strada daseguiB re. L’indagine Gli stranieri sono stati di più solo a Foligno anche se su scala regionale sono in aumento Il particolare Adulto, istruito di nazionalità italiana: ecco l’identikit di chi si rivolge alle associazioni A PERUGIA La maggior parte preferisce non qualificarsi ma una grande fetta degli utenti dello sportello del consumatore sono pensionati. Ma nell’indefinito mondo delle problematiche che arrivano sui tavoli delle associazioni di categoria c’è di tutto. Ci sono per esempio gli impiegati, che superano di non molto i disoccupati, le casalinghe e gli operai. Se si va a vedere poi il titolo di studio si scopre che a parte un numero elevato che preferisce non far sapere il proprio livello d’istruzione la stragrande maggioranza ha un diploma. Seguono con un po’ di distacco i laureati che spesso si rivolgono allo sportello del consumato- re perché, pur avendo i titoli, non riescono a sbrogliare il bandolo della matassa. Per quanto riguarda infine la nazionalità sono soprattutto gli italiani a fare capolino agli uffici competenti. Nel 2013 su 750 casi rilevati ben 596 sono riferiti a persone di nazionalità italiana e solo 154 a stranieri. Solo a Foligno la situazione è nettamente ribaltata con 62 situazioni di stranieri in difficoltà affrontate dallo sportello e 18 riferite ad italiani anche se il dato regionale degli estracomunitari sostenuti è in aumento. Sull’età vince la fascia tra i 50 e i 65 anni, seguita daquella tra i 30 e i 50. Vengono poi gli over 65. B Mar.Ros. Sono soprattutto gli uomini a chiedere il sostegno del personale addetto A PERUGIA Sono soprattutto gli uomini a rivolgersi ai vari uffici dello sportello del consumatore. I casi arrivano a 407 e superano di gran lunga i contenziosi attivati da donne (343). Il dato è però in controtendenza nel Perugino e a Città di Castello dove sono soprattutto le donne (119 casi contro 107 degli uomini nelcapoluogoe 49 contro 24 nel Tifernate) a chiedere l’aiuto delle associazioni dei consumatori. B Mercoledì 23 Aprile 2014 DELL’UMBRIA 8 CORRIERE u Umbria Viaggio nei dipartimenti Nell’ateneo a colloquio Medicina e Odontoiatria con il direttore Ambrogio Santambrogio Università, quasi in 700 superano i test Scienze politche guarda all’Umbria e pensa al mondo un contenitore pieno di contenuti per creare professionalità spendibili sul territorio, ma anche in una dimensione più europea e internazionale. Direttore Santambrogio, su che si basa la nuova proposta agli di Sabrina Busiri Vici studenti? “Su una formazione legata all’iA PERUGIA - La sfida è alta, dea di multidisciplinarietà: le unire nella formazione e nella diverse aree culturali presenti nel dipartiricerca la dimento domensione in“Abbiamo rivisto vranno essere ternazionale tutte necessacon quella locompletamente rie al fine delcale. Guardal’offerta formativa lo studio delre al mondo verso una maggiore l ’ o g g e t t o. non significa interdisciplinarietà” Questa sfida abbandonare interdisciplile proprie radici e, viceversa, il localismo ne- nare è la nostra vera grande ricessita di una marcia lungimi- sorsa che non va persa, anzi va rante. In prima linea a combat- valorizzata”. tere la sfida c’è il dipartimento Quali corsi di laurea offrirà dal di Scienze Politiche prossimo anno il vostro dipartidell’Università di Perugia, per- mento? ché è così che lo proietta nel “Il lavoro che abbiamo fatto è futuro il suo nuovo direttore iniziato tempo fa insieme al Ambrogio Santambrogio. Mi- preside Montanari, che nomilanese, sociologo della scuola nò due commissioni proprio a di Franco Crespi, arrivato in questo scopo. Da qui l’offerta Umbria a metà degli anni Set- didattica che partirà nell’anno tanta per una scelta che lui stes- accademico 2014/15 e si baseso definisce “romantica”: “mi rà su tre corsi di laurea triennapiaceva questo territorio”, San- li: in Scienze politiche e Relatambrogio da allora ha investi- zioni internazionali; in Servito in un percorso culturale in zio sociale e in Scienze della cocui crede fermamente. Obietti- municazione. E quattro magivo dichiarato, dare un contri- strali: in Scienze della politica e buto al cambiamento del mon- dell’amministrazione; in Relado contemporaneo. Il passag- zioni internazionali, il terzo in gio da facoltà a dipartimento Sociologia e politiche sociali e per Scienze Politiche è avvenu- l’ultimo in Comunicazione to mantenendo la stessa identi- pubblica, digitale e d’impresa. tà,ma dal prossimo anno acca- Ogni corso ha poi dei curricula demico sarà modificata com- specifici”. pletamente l’offerta didattica Un percorso molto articolato... che deve essere necessariamen- “Intendiamo dare una formate - sostiene Santambrogio - zione triennale di base standarDopo undici tappe già compiute nei dipartimenti dell’Università degli studi, il Corriere dell’Umbria arriva alla dodicesima fermata: il dipartimento di Scienze politiche. z y GIOVENALE dizzata, ovvero che punti a costruire le basi; poi invece, nelle magistrali, si devono costruire percorsi specializzati solidi, fondati su una sommatoria di competenze”. Scienze politiche ha da sempre un rapporto molto forte con il territorio. Quali professionalità Ateneo Ambrogio Santambrogio, direttore del dipartimento di Scienze Politiche servono in Umbria? “Adeguate al mondo del terzo settore, ma in questo senso c’è di interdisciplinarietà superan- peo. Infine, e soprattutto,in tutmolto da fare perché devono do vecchie divisioni che ormai te le discipline possiamo contacambiare anche le istituzioni e appartengono alconcetto difa- re su tanti giovani brillanti e la classe politica e occorre com- coltà e a una identità più com- preparati”. prendere che il rapporto con il posita. Poi è necessario che cia- La città di Perugia è cambiata, territorio non è più quello di scuno di noi si abitui a una tra- da sociologo, come andrebbe ritrent’anni fa. Paradossalmen- smissione del sapere più artico- pensata? te siamo in un periodo in cui lata, perché ogni corso dovrà “Si deve partire da una idea di c’è molto da fare, e c'è spazio avere i suoi scopi. Altra grande città. Perugia è cambiata molto, ma i perugini sono rimasti sfida riguarderà la ricerca”. per chi ha voglia di farlo”. Come vanno le immatricolazio- Scienze politiche è sempre stato anestetizzati dall’immagine del un fiore all’occhiello nella ricer- buon salotto e su questo valuni? tano lo scarto tra l’immagina“La tendenza di questi anni è ca per l’ateneo perugino... in perdita, probabilmente i fat- “Sono molto orgoglioso della rio e il reale, ma adesso non esitori sono fisiologici ed esterni a posizione che ci ha assegnato ste più quel tipo di città: le perinoi. Confidiamo comunque l’Agenzia nazionale per la valu- ferie non sono più tali, non somolto nella nuova offerta di- tazione della ricerca in una re- no appendici di qualcosa che è cente simulazione, il diparti- il centro, camminano con gamdattica”. mento di be loro, perciò anche il centro Da dove proScienze politi- non può svolgere più la stessa vengono gli “Il sindaco dovrà che risulta es- funzione. Finora c’è stato uno studenti di sere il terzo sviluppo non gestito proprio Scienze politifare sempre tra quelli del- perché non è partito da una che? più attenzione l’ateneo per idea di città. Perciò la classe di“La gran paralla società civile qualità della rigente, che non coincide con te sono ume alle sue proposte” ricerca e il pri- quella politica, deve adesso inibri, ma pemo tra quelli ziare a pensare proprio a queschiamo anche nelle regioni limitrofe e dal umanistici. Siamo al top in sto”. Sud. I milanesi, come me, sono molti settori quali Scienze del- E al sindaco che verrà quale sugun’eccezione. In prospettiva, la comunicazione con la scuo- gerimento darebbe? comunque, l’ateneo deve diven- la di Paolo Mancini; nel setto- “Di fare massima attenzione tare sempre più un riferimento re degli amministrativisti, co- alla società civile nel senso più me nelle discipline storiche con ampio possibile, dare a tutti il per il proprio territorio”. Come direttore su quali l’importante tradizione che ri- senso di essere protagonisti, criticità intende lavorare nei sale a Mastellone. Nella socio- provare a condividere un prologia continuiamo la scuola di getto comune: non si può penprossimi anni? “Bisogna premere fin da subi- Franco Crespi,uno dei sociolo- sare a trasformare la città senB to l’acceleratore su questa idea gi più importanti a livello euro- za consenso”. z y A PERUGIA Tra gliaspirantimedici e dentisti, due umbri si pozionanano tra i primi cento in graduatoria nazionale. Lo studente più bravo è risultato un ragazzo di Torino che ha totalizzato 80,50 punti su 90. I migliori risultano gli studenti di Padova: ne compaiono ben 15 tra i primi 100. Segue Bologna, con 11 e Milano statale con 10.Ierisonostati pubblicati online i risultati del test di Medicina eChirurgiaeOdontoiatria dello scorso 8 aprile. A livello locale i dati sono stati elaborati dall’associazione studentesca Sinistra universitaria che oggi alle 17 scenderà in piazza IV per una mobilitazione contro il numero chiuso. In Umbria, tra più di mille partecipanti su 63mila totali, sono risultati idonei 658 ragazzi con un esito generale discreto: pari a 23,69 rispetto a una media nazionale del 23,07. C’è da ricordare che per risultare idoneo bisognava conseguire un punteggio pari almeno a 20. Per la pubblicazione della graduatoria nazionale nominale bisognerà attendere il 12 maggio. Mentre il 20 maggio saranno definite le assegnazioni dei posti nelle Università e saranno aperte le immatricolazioni. Sempre che non ci siano ulteriori novità sulla questioni dei plichi manomessi a Bari. B dalla prima pagina ... devi tuonare contro le contribuzioni in genere (che il cittadino probo e non pazzo riconosce come sacre). L'ideale sarebbe pagare un 5 percento del reddito, ma pretendere l'asfalto liscio come un bigliardo, le scuole pulite e illuminate bene, gli insegnanti preparati e solerti anche a 1.300 euro al mese tutto compreso, coste marine ben sorvegliate e respingenti, treni in orario e comodi (Moretti è stato giubilato a Finmeccanica!), medicine e medici e infermieri gratis in toto. Aspirazioni scellerate, perché se non si pagano gli odiosi balzelli viaggeremmo con le nostre immense automobili su un oceano di voragini, moriremmo per un'unghia incarnita, e via elencando. Ma è anche vero che siamo un popolo di furbi, di ladruncoli, di egoisti, di marpioni; finito il territorio personale, il recinto del nostro "io", arrivi pure il diluvio, chissene- Ascolta, Ippocrate piange frega! Senza capire che un Noè paterno non ci sarà lì pronto con l'arca a salvarci le chiappe. Questi e altri molti consimili pensierini mi aggredivano ieri l'altro, a leggere in quei bollettini che registrano malaffare imbrogli truffe corruzione tutte le mattine che il buon Dio ci manda in terra; in quei fogli tremendi cui son ridotti i quotidiani di carta o di pixel, divenuti narrazioni dove il più pulito ci ha la rogna. "Sanità, truffe per un miliardo", il titolo. "Il rapporto della Guardia di Finanza sul danno allo Stato. Interventi estetici rimborsati come tumori", l'occhiello. "Dagli appalti ai falsi ricoveri e alle esenzioni dai ticket", il catenaccio. Questo dopo lo scandalo dei 700 funzionari e compagnia brutta, impelagati a metterla nel didietro alla Comunità degli onesti sotto l'ombrello della riscossione delle entrate. Insomma, è tutto una frode. Qualcuno ha scritto che il comandamento andrebbe corretto in: "settimo, ruba meno". Confesso che una delle notizie che più mi hanno amareggiato in questi ultimi giorni di mia personalissima angoscia civile, molto più del rogo di Valparaiso e delle case di Pablo Neruda, dell'affaire Crimea, della donna che partorisce due gemelli "non suoi", degli esodi di dannati della terra dal sud del mondo verso approdi civilizzati sordi e ciechi, del patrimonio paesaggistico e artistico nazionale che degrada dentro il silenzio del potere e i timidi appelli di alcuni utopisti disarmati; dicevo, una bomba deflagrante è stata per me l'ergastolo a quel chirurgo che, leggo esterrefatto e basito, si confidava al telefono con qualcosa come: "Oggi mi faccio quattro polmoni così mi compro la barca", e i poveretti sotto i ferri erano terminali. Come siamo distanti da Ippocrate che sentenziava: "Che io possa, se avrò con ogni scrupolo osservato questo giuramento senza mai trasgredirlo, vivere a lungo e felicemente nella piena stima di tutti e raccogliere copiosi frutti della mia arte". Vediamoli i doveri del medico sanciti 2.500 anni fa: dieta opportuna e medicamenti non letali: per quanto permesso dalle cognizioni cliniche, onestà assoluta, arcigno segreto professionale, scrupolo maniacale, rispetto amorevole per il malato. Addirittura lasciava agli esperti l'operazione per rimuovere i calcoli. Socrate, in procinto di morire, non pronunciò le parole che gli mette in bocca E. M. Cioran: "Mentre veniva preparata la cicuta, Socrate stava imparando un' aria al flauto. 'A cosa ti servirà?', gli fu domandato. 'A sapere quest' aria prima di morire'." (La leggo nel libro di Italo Calvino "Perché leggere i classici"). Storicamente, l'ultima frase pronunciata dal filosofo, testimonia Platone nel "Fedone", ed egli era già freddo dall'addome in giù, fu: "O Critone, dobbiamo un gallo ad Asclepio, dateglielo, non ve ne dimenticate". Parole tremende e ridicole per Friedrich Nietzsche. Poiché a me e a Giovenale piacciono gli enigmi del pensiero, le consigliamo a tutti i medici, perché non scordino che chi cura deve curare prima di tutto se stesso (Luca, 4, 23). B Anton Carlo Ponti [email protected] DELL’UMBRIA CORRIERE ECONOMIA P t Mercoledì 23 Aprile 2014 11 Redazione: via Pievaiola, 166 F-6 PERUGIA Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] SINDACATO Cittadini del Bangladesh e del Nord Africa costretti a lunghe giornate di lavoro per misere paghe e altri soprusi FORMEDICAPORALATO STRANIERI “SFRUTTATI” INAGRICOLTURA di Marina Rosati A PERUGIA - Casi di caporalato e sfruttamento di lavoratori stranieri anche in Umbria. La denuncia, forte, quasi inverosimile per una regione dagli stili di vita abbastanza virtuosi come l’Umbria è della Cgil dove sono arrivate le storie di diversi cittadini del Bangladesh e del Nord Africa che come in altre zone d’Italia, sono vittime di questi soprusi. Soprusi che si perpetuerebbero soprattutto nel settore dell’agricoltura e in particolare nella raccolta del tabacco, dei meloni e delle olive nelle zone tra Todi e Marsciano. “In pratica - spiega il segretario della Cgil dell’Umbria Mario Bravi - abbiamo raccolto la denuncia di alcuni extracomunitari che ci hanno raccontato come sono costretti a lavorare e cioè con una paga di 25-30 euro al giorno a fronte di 13-14 ore di lavoro”. Bravi: “Prendono dai 25 ai 30 euro al giorno al lordo della quota per il trasporto, per il panino e per l’acqua che viene loro sottratta” z Agricoltura nel mirino Lo sfruttamento sarebbe diffuso soprattutto nei lavori dei campi e se nel Sud il caporalato è presente nella raccolta dei pomodori qui se ne parla per il tabacco Ma al di là della paga sono le condizioni e i modi che vengono usati da imprenditori locali e da alcuni “caporali” stranieri al loro soldo nei confronti di questi operai agricoli. y “Anche se formalmente hanno buste paga regolari - spiega ancora Bravi - il quantum poi è diverso; a ciò si aggiunge il fatto che i caporali, sia italiani che stranieri - prelevano a SIDERURGIA Faccia a faccia tra Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e la direzione aziendale NUOVE TURNAZIONI ALLA TK-AST A TERNI Nuovo faccia a facciatra sindacati e direzione aziondale e produttiva della Tk-Ast. Al centro dell’incontro alcune problematiche con particolare riferimento ad ambiente, sicurezza, situazione di mercato e di riduzione costi. “Nello specifico - si legge in una nota di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl - è stato illustrato lo stato di avanzamento riguardo ai progetti in corso finalizzati a migliorare la situazione economica e finanziaria del sito rispetto alle attuali produzioni, agli investimenti in materia di migliorie impiantistiche e di ambiente. Inoltre è stato effettuato un focus rispetto allo stato di avanzamento sui progetti relativi alla riduzione costi. L’azienda ha confermato che nel primo anno (2013) è stato raggiunto l'obiettivo prefissato. Per il 2014 sono in corso ulteriori accorgimenti che vanno nella direzione sopra esposta. Rispetto a questo, è stata esplicitata la situazione relativa allo strumento della mobilità, riconoscendo che sta contribuendo al raggiungimento degli obiettivi prefissati. L’azienda, rispetto allo stato attuale dei volumi produttivi, ha riproposto e aggiornato un piano di riorganiz- zazione che riguarda una nuova e diversa organizzazione del lavoro, non escludendo la modifica di turnistiche per allinearle all'attuale livello di saturazione impiantistica”. Pur riconoscendo lo stato di difficoltà nel quale versa l’azienda in un contesto di mercato difficile, come organizzazioni sindacali “abbiamo ribadito quanto sostenuto fino ad oggi relativamente alle questioni che dovranno caratterizzare la strategicità del sito. Abbiamo altresì ribadito che per noi è fondamentale la conoscenza del progetto industriale che deve fare chiarezza rispetto all'assetto complessivo e futuro dello stabilimento”. I sindacati dei metalmeccanici hanno infine sottolineato “che i lavorato- ciascun lavoratori 5 euro per il tra- struzioni. Nel settore agricolo - consporto, 3 euro per il panino e 1,5 eu- tinua Bravi - è facile la diffusione di ro per una bottiglietta d’acqua. Que- simili situazioni anche per la sti lavoratori - continua - sono poi stagionalità e flessibilità del lavoro”. costretti a vivere in abitazioni di for- Per la Cgil che, anche a livello naziotuna, case diroccate e abbandonate nale, ha lanciato una campagna conin condizioni igieniche precarie”. Il tro il caporalato, il fenomeno sta asfenomeno non sarebbe poi neanche sumendo proporzioni preoccupanti. “Secondo l’Oscosì isolato, seconservatorio Placidodo Bravi che stima La Cgil: “Fenomeno Rizzotto - sottolicifre davvero preocneaBravi - ilcaporacupanti. “In Umdiffuso nella zona lato corrisponde al bria - secondo le nodi Todi-Marsciano; 17 per cento del Pil stre indagini - siaallertate contro una media mo sulle 1.500 unile forze dell’ordine europea del 4. Ecco tà a fronte delle perché anchein que400mila che si stimano a livello nazionale. Il fenome- sti casi che stiamo seguendo in Umno è davvero dilagante soprattutto bria abbiamo avviato un percorso di in una fase di recessione e di man- coinvolgimento delle forze dell’ordicanza di lavoro come quella attuale, ne e dell’ispettorato del lavoro per che alimenta l’illegalità ed anche contrastare e smantellare il fenomequeste forme di sfruttamento, diffu- no, tutelando in tutte le maniere le B se in agricoltura ma anche nelle co- vittime”. ri, con senso di responsabilità e sacrificio, hanno già contribuito al raggiungimento parziale dei suddetti obiettivi. Ulteriori sacrifici, a nostro avviso, devono essere accompagnati dalla certezza di un progetto complessivo al fine di cogliere obiettivi nell'interesse generale in difesa del sito, della sua integrità e strategicità nel panorama internazionale. A fronte di ciò bisognerebbe evitare di procedere a discussioni parziali e contingenti, senza aver chiaro lo scenario complessivo. Ribadiamo - scrivono Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl - di non aver pregiudizi nell'affrontare le questioni in essere, crediamo che ciò debba essere fatto nella chiarezza di un obiettivo condiviso e con la trasparenza e la certezza di un'interlocuzione chesia garante di quanto, eventualmente, si metterà in campo”. A questo proposito è stato richiesto da parte delle organizzazioni sindacali “maggiore coinvolgimento e approfondimento sulle tematiche in questione perché questa fase va affrontata con la consapevolezza e la condivisione di tutti. A fronte di ciò come organizzazioni sindacali riteniamo utile programmare un percorso assembleare con i lavoratori”. B Mercoledì 23 Aprile 2014 DELL’UMBRIA 12 CORRIERE u Economia P EDILIZIA La Filca lancia l’allarme: “Serve subito un confronto con l’azienda per avere un quadro più preciso economico e produttivo” IL CEMENTO NON TIRA PIU’ PREOCCUPANTE SITUAZIONE ALLA CEMENTIR DI SPOLETO A FOLIGNO La crisi del mattone e la stagnazione del comparto dell’edilizia stanno mettendo in ginocchio un altro settore collegato direttamente come quello del cemento. A questo proposito la Filca Cisl Umbria riunita nel coordinamento del settore del cemento, ha espresso “forte preoccupazione per il forte calo sia di fatturato, che di volumi produttivi i quali hanno investito pesantemente il settore a livello nazionale, e di conseguenza nella nostra Regione dove ci sono aziende e gruppi storici che oltre ad occupare molti lavoratori circa 2.000 diretti più l'indotto, sono eccellenze a livello nazionale. Stando ai numeri - continua ancora la nota della categoria - nel 2008 si producevano a livello nazionale circa 48 milioni di tonnellate, ad oggi 2014 si registra un calo del 48 per cento circa, con produzione che si attestano intorno ai 23 milioni di tonnellate, con dati che a livello nazionali ci dicono che si prevede purtroppo un ulteriore calo nel corso dell'anno che potrebbe significare una produzione di 20 milioni di tonnellate, quindi un 10,12 per cento in meno ulteriore. Tale crisi del settore che parte dal- In stallo La situazione del comparto del cemento e della Cementir di Spoleto preoccupa la Filca-Cisl le costruzioni in generale, ha visto negli ultimi anni una forte contrazione del mercato con perdita di migliaia di occupati in edilizia e a ricaduta in tutti i settori collegati. Nei giorni scorsi - sottolineano dalla segreteria della Filca - abbiamo avuto un incontro a livello nazionale con il gruppo Cementir spa che per l’Umbria, specificatamente per Spoleto significa 93 lavoratori occupati, che momenta- neamente ha attivato la cassa integrazione il quale ogni settimana coinvolge 32 lavoratori. Nell’incontro in cui ha preso parte anche il nuovo direttore generale, non abbiamo avuto risposte esaustive le- gate sia alla situazione attuale produttiva di stabilimento, ne tanto meno a prospettive future, cosa che a nostro avviso ci preoccupa in modo particolare. L’azienda - sottolineano dalla Cisl - sta attraversando un momento particolare difficile legato a molti fattori tra i quali credito, riscossioni, liquidità; e tali questioni di forte difficoltà crediamo che debbano essere affrontate con massima trasparenza, rispetto e responsabilità delle parti, e che non siano sempre i lavoratori a pagare le conseguenze di una crisi o di una riorganizzazione. Facciamo presente che per quanto riguarda in sito di Spoleto i lavoratori hanno da sempre dimostrato senso di appartenenza e responsabilità nei confronti dell'Azienda, anche in momenti come oggi che si sta facendo un periodo di cassa integrazione quindi con sacrifici anche economici, ed è per questo che con i prossimi incontri previsti sia a livello nazionale, che nei vari siti territoriali, il nostro impegno sarà quello di confrontarci con l’azienda al fine di avere un quadro più preciso economico e produttivo con l'obbiettivo di salvaguardare la piena occupazione attuale e futura”. B ALIMENTARE Torna l'appuntamento con il primo evento italiano dedicato al senza glutine: dal 30 maggio al 2 giugno a Perugia TRASPORTO Il consiglio provinciale in campo AL GLUTEN FREE FEST DI TUTTO, DI PIU’ “UN TAVOLO PER TUTELARE IL TPL, SERVE UN INTERVENTO NAZIONALE” A PERUGIA Per il terzo anno consecutivo, Perugia ospita “Gluten Free Fest”. L'appuntamento con il primo evento italiano dedicato al senza glutine si rinnova dal 30 maggio al 2 giugno 2014 nell’area verde di Pian di Massiano. “È tutta farina del vostro sacco!” è il simpatico claim di questa edizione, ideata e realizzata ancora una volta dall' Agenzia Sedicieventi, con il patrocinio di Aic - Associazione italiana celiachia, della Regione Umbria, della Provincia e del Comune di Perugia, della Camera di commercio di Perugia, delle associazioni di categoria locali e dell'Università dei Sapori. L'evento, unico di livello nazionale sul tema, rappresenta un importante momento di riflessione e confronto costruttivo sulla celiachia, intolleranza permanente al glutine che in Italia colpisce una persona su 100 e che è fra le più frequenti patologie a livello mondiale. Main Sponsor di Gluten FreeFest 2014 sarà Barilla Senza Glutine, la nuova linea di pasta dello storico brand, buona come la pasta Barilla di sempre. Preparata con un’esclusiva miscela di tre cereali naturalmente senza glutine: mais bianco, mais giallo e riso, Barilla Senza Glutine sarà protagonista dell’evento regalando a tutti il piacere di un buon piatto di pasta. Ad oggi, infatti, la dieta senza glutine risulta essere l'unica terapia che garantisce al celiaco una vita in perfetta salute. Gluten Free Fest vuole appunto essere di stimolo a una riflessione generale, istituzionale e scientifica sul tema offrendo contemporaneamente tanti momenti di divertimento e socialità, alternati a incontri divulgativi di sensibilizzazione e approfondimento sulle problematiche che il celiaco e la sua famiglia devono affrontare quotidianamente. Immancabile, come ogni anno, l’area di Aic Umbria, che attende il pubblico presso il proprio stand informativo per sensibilizzare, informare ed educare i cittadini rispetto ai temi della celiachia. Divertenti Laboratori per adulti e bambini, Degustazioni guidate e special even- tssialterneranno a corsi formativi, incontri, esposizioni, presentazioni di libri a tema, ricettari e seminari scientifico-economici condotti da importanti esperti del settore, in un format di successo e di grande appeal che ha fatto incontrare a Perugia, negli scorsi anni, moltissime realtà e migliaia di persone di ogni età, sesso e provenienza. Tutti i visitatori potranno godere degli appuntamenti in calendario in piena tranquillità poiché l'evento, che comprende anche una ricca area commerciale, ha tra gli obiettivi anche quello di soddisfare appieno le necessità alimentari dei celiaci. Nell'immancabile Emporio del Senza Glutine, il grande bazar internazionale dei migliori prodotti privi di glutine, sarà possibile acquistare prelibatezze dolci e salate in totale sicurezza. Ed ecco, fra conferme e novità, qualche anticipazione del programma di Gluten Free Fest 2014. Per essere sempre informati sulle novità di Gluten Free Fest, è inoltre possibile visitare il sito www.glutenfreefest.it e la pagina Fan di Facebook I Ragazzi della Via Glut, con aggiornamenti, curiosità ed anticipazioni sul festival e sulla celiachia. B A PERUGIA “Avviare contatti con i parlamentari nazionali e con il governo per chiedere, di concerto con altre Province e altre Regioni, l’attivazione di un tavolo specifico legato alla situazione del Tpl, con l'appoggio dei parlamentari eletti nel territorio, chiedendo contestualmente il reintegro, almeno parziale, delle risorse tagliate dal fondo del Trasporto pubblico locale ed evitando ulteriori tagli a venire”. E’ questa la richiesta che proviene dal gruppo del Prc-Se, contenuta in una interrogazione urgente. Se ne è discusso in una delle ultime sedute del consiglio provinciale di Perugia a cui ha dato risposta l’assessorato alla Mobilità affermando che “occorre incoraggiare la strada intrapresa su questo tema. Continuiamo a lavorare con la Regione affinché questa competenza vada avanti”. Il consigliere promotore in sede di replica si è detto “molto soddisfatto auspicando che il tavolo Stato Regione sia efficace. Mi auguro - ha concluso - che diventi una vertenza nazionale”. B DELL’UMBRIA CORRIERE PERUGIA t Mercoledì 23 Aprile 2014 17 Redazione: Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] La città e il suo futuro La riqualificazione dell’area passa per un’adeguata ristrutturazione ma anche per la creazione di un vero centro d’interesse Mercato coperto Ecco cosa vogliono i commercianti di Stefania Piccotti A PERUGIA - “Oggi sono venuta per loro” sussurra Antonietta, accarezzando con gli occhi il bianco delle calle che stride nel grigio degrado del Mercato coperto. Ci lavora dagli anni Cinquanta, è lei l'esperta, come tutti gli altri commercianti eredi dell'attività quasi centenaria del Mercato, che dovrebbe essere interpellata dal Comune di Perugia, per il progetto di riqualificazione. Coi suoi fiori, che adornano il banco ortaggi, incarna il tipico senso umbro per il decoro e per gli affari, che ispirò negli anni Trenta la costruzione del mercato. “Mi vergogno di accogliere qui i turisti” ribatte Gianni che coltiva ortaggi a San Fortunato ed ha il banco all’ingresso del Mercato. “Lo rivorrei com’era” è la risposta di Antonietta ai piani che recuperano il Mercato coperto, ma soltanto nei programmi elettorali, spericolandosi talvolta in sbancamenti e sdemanializzazioni. “Chi viene per fare la spesa, nei giorni di freddo o di ferie dovrebbe poter prendere un caffè, un giornale, una pizza” è il suggerimento di Gianni, interpretando l'originario spirito imprenditoriale, che edificò un polo commerciale di attrazione per l'intera Regione. Loro sono due dei cinque affittuari giornalieri, del secondo piano, tra tanti esercizi serrati, perché “se non si subentra, ma si restituisce la concessione al Comune, è quasi impossibile riaprire” spiega un esercente che “stando in una proprietà comunale” preferisce rimanere anonimo. Hanno invece ripetutamente segnalato al responsabile comunale dello stabile la finestre rotte, che o non si possono aprire, pericolo crollo, o non si chiudono più, tappate con stracci, i titolari della Grifo Frutta, parole gridate al vento ed alla neve Tra degrado e grandi potenzialità Il Mercato coperto rappresenta una location unica ma ora con grossi problemi gnerebbe tutto il centro". Con sconnesse o con l’ascensore gli altri commercianti del cen- imbrattato, nei box sulla tertro storico, il pensiero è solida- razza, i loro colleghi, chi da generazioni, che le, hanno una vida giovane come sione d’insieme investimento per che forse manca Mancano il proprio futuro, agli amministraeventi combattono l’isotori pubblici, si vee iniziative lamento e l’abdono come una bandono, la piogcordata, e tirano che penetrano d'inverno. fezionati clienti, indicando l'inper tenere gia ed il sole, lo tutti nella stessa “Dobbiamo ringraziare tutti i tonaco che si stacca dal soffitviva la realtà spaccio e la delindirezione, verso il cittadini umbri che vengono a to. Ma i fratelli Pinchi, come quenza, rivolgenrilancio della vita fare la spesa e che ci danno gli altri produttori e rivenditosociale e delle vocazione com- dosi incessantemente agli amfiducia” riconosce Domenico ri del Mercato, suppliscono merciale dell'Acropoli. Salen- ministratori pubblici ed ai caPinchi, che si preoccupa an- mancanza di cura e di manudo di un piano, sulle scale nali d'informazione, costituenche dell’incolumità dei suoi af- tenzione del pubblico, con la do comitati e rimboccandosi le maniche. “Abbiamo ottenuto un'ordinanza del sindaco per poter Il particolare Turisti affacciati al Belvedere ma neanche i cartelli di orari e bagni sono ok restare aperti la domenica ed i festivi nel periodo pasquale e nei ponti del 25 aprile e primo maggio” racconta Costantino Messina della Ticket for You, che si è preso durante la A PERUGIA festività l’impegno di aprire e tà è un gioiello, bisogna che si svegli, qui chiudere i cancelli, garanten“Nessuna insegna pubblica che indic'è un surplus che non viene valorizzado inoltre l’accesso pubblico chi in maniera corretta orari del merto” commentano Maria Rita e Chiara “ad uno dei luoghi più affascicato, negozi presenti nella terrazza e da Milano. “E' tutto chiuso, dà un'aria nanti della città, uno dei poservizi, non sono neppure indicati neld'abbandono, solo tre negozi aperti, cochi da poter visitare gratuitale cartine distribuiti dai centri d'informe a presidiare il territorio” osserva Anmente”. Sono nove gli operamazione turistica” sottolinea Costanna da Bologna, accompagnata al secontori economici della Terrazza, tino Messina del Ticket for you, uno do piano da Sergio di Amelia. “Sono tra questi Miriam che vende e dei box sulla Terrazza del Mercato tutti chiusi perché è vacanza? E quando confeziona bigiotteria ed imCoperto. “Siamo capitati qui per cariaprono? Dai cartelli gli orari ed i giorni magina “una nuova prospettiso” confermano Sonia e Santo, con di apertura non si capiscono...” si dova, che il mercato diventi parle piccole Alice e Virginia da Catania. mandano tra i corridoi deserti Ilaria e te di un centro di aggregazioAlfredo e Rosaria da Pisa, coi figli Roberto con Virginia sulle spalle da Rone sociale” oppure Hesi della Mattia ed Alessia aprendo la cartina ma. “Che bella struttura, ci torniamo la pelletteria secondo cui “i merpresa allo Iat di Pian di Massiano sugsera, deve essere uno spettacolo” sostiecati rionali sono il punto di geriscono “qualche informazione in ne la comitiva di Napoli, prima di apforza di una città, qui non più almeno nella leggenda turistica prendere che chiude alle venti. “Ma almanca niente, ma non orgache indichi il mercatino ed il belvedemeno il paesaggio è rimasto lo stesso” nizzano nulla”. Ma gli eventi re”. Di informazioni invece ne danno mano per spiegare ai turisti dove fosse il sospira affacciato al belvedere Paolo, nae gli investimenti continuano tante Valentina e Hesi, due degli ope- bagno” aggiunge Costantino. Ed il con- tivo di Perugia con la figlia Martina da a rimanere fuori da quei canratori commerciali della terrazza “sia- fronto di quello che è stato un vanto per Milano, “tranne le gru de Monteluce” B celli, che aperti o chiusi che siamo stati costretti ad imparare la lin- Perugia, con le strutture mercatali negli rimbotta un perugino. no, il governodella città si ostigua inglese e creare insegne fatte a altri centri cittadini, è perdente. “La citS.P. na a non varcare. B loro personale competenza e gentilezza, con la competitività di “roba colta la sera e venduta la mattina, cosa impossibile nella grande distribuzione”.La macelleria Gerbi e la pescheria La Perla Nera, completano il trittico di commercianti che pagano un affitto annuale, sicuri che “non accorerebbero milioni di euro per dare una pulita ed una ristrutturata agli ambienti e che facendo lavorare meglio la struttura, riempiendo tutti i negozi vuoti, ci guada- z Tutti incantati dalla bellezza del luogo e dal panorama ma a livello di servizi il piatto “piange” y CORRIERE DELL’UMBRIA Foligno t Mercoledì 23 Aprile 2014 31 Nonostante il maltempo annunciato per Pasqua, restano buone prospettive sul fronte arrivi Sarà un evento nell’evento del 16 e 17 maggio Il Giro d’Italia porta con sé Spiragli positivi per il turismo la biblioteca della bicicletta aspettando il ponte del primo maggio Storie di corse e corridori di Maria Tripepi A FOLIGNO - Sono state le previsioni meteorologiche complici addetti ai lavori forse un po' troppo allarmisti - a rovinare la festa agli albergatori folignati in questo inizio di primavera. L'annuncio di maltempo, soprattutto per il weekend di Pasqua, ha scoraggiato molti turisti. E così, rispetto alle tante richieste arrivate alle strutture ricettive nelle settimane passate, all'atto pratico i numeri registrati sono stati inferiori. Nonostante tutto, però, un po' di movimento nel comprensorio folignate c'è stato e continuerà ad esserci anche nei ponti del 25 aprile e del primo maggio. Le previsioni della sezione territoriale della Federalberghi sono infatti migliori - seppur leggermente - rispetto allo scorso anno. "In percentuale - ha commentato la presidente, Elisa Cesarini - c'è stata una sensibile ripresa, nonostante il tempo non sia stato dalla nostra parte. Ora, ci aspettiamo dei last minute per l'ultimo ponte in calendario, ossia quello del primo maggio". Il target di riferimento è, in primis, quello degli stranieri. "Si tratta per lo più di gruppi organizzati, in viaggio nel centro Italia e che fanno tappa anche in Umbria. L'età media è tra i 40 e i 60 anni e arrivano soprattutto dal nord Europa e Palazzo Trinci Una delle mete turistiche più gettonate da chi arriva a Foligno da Malta". Un elemento che va sicuramente sottolineato è poi la predilezione che questi turisti hanno per la cucina tipica umbra. "Rispetto al passato, quest'anno abbiamo registrato un maggior numero di prenotazioni per la mezza pensione, comprensiva cioè di cena. Tutti voglio- Semaforo e coda per la frana Gli automobilisti protestano A FOLIGNO Paolo Lorusso, che vive a Gualdo Tadino, è uno delle migliaia di automobilisti che in questi giorni di festa hanno percorso la Flaminia per vari motivi. “Al ritorno dalla tradizionale gita pasquale, come di consueto facendo la strada per tornare a casa - spiega Lorusso - sono passato sul tratto della Flaminia dove da quasi un anno persiste un tratto di circa 100 metri da percorrersi a senso unico alternato regolamentato da un semaforo e dove ho aspettato circa 20 minuti per poter ‘oltrepassare l'ostacolo’. Mi chiedo perché quel tratto di strada versa ancora nello stato di circa un anno fa, com’è possibile? Quando si è manifestato l'evento franoso - aggiunge Lorusso - prontamente il tratto è stato chiuso per essere riaperto, con il semaforo, dopo circa un mese, nelle medesime condizioni in cui versava e versa attualmente. Ora non dico che dovevano essere fatti i lavori ma che almeno si ripristinasse il tratto, quello sì. I cittadini meritano delle spiegazioni visto il continuo fardello di tasse al quale sono pesantemente esposti”. B no mangiare umbro". A questi si affiancano poi i giovani, che si concedono un weekend all'insegna della cultura. E proprio in questo senso va letto il ruolo chiave che - per la presidente Cesarini viene svolto dai tanti eventi che vedono protagonista la città di Foligno e che quindi contribuiscono alla sua promozione. "Abbiamo avuto ottimi risultati, in termini di presenze dalla recente Festa di scienza e filosofia. Certo, dobbiamo comunque lavorare ancora tanto nel pubblicizzare il territorio e su questo abbiamo intenzione di confrontarci con la futura amministrazione. Bisogna far sì che Foligno non venga vista come punto d'appoggio - data la sua posizione baricentrica - per visitare l'Umbria, ma che sia essa stessa meta turistica. Le basi in termini turistici e culturali ci sono, bisogna però fare sistema tra tutti i soggetti in gioco, coinvolgendo anche il settore del commercio". Chiara dunque la strategia che Federalberghi intende sviluppare nei mesi a venire per dare al turismo quello slancio necessario per poi far ripartire l'economia tutta. Intanto, a pochi mesi dall'inizio del nuovo anno, sono stati resi noti i flussi turistici registrati nella Valle Umbra Sud nel 2013. I numeri - rispetto al 2012 - parlano di un decremento del 4,51% per gli arrivi e di un meno 4,65% per le presenze. Un trend nel complesso negativo, ma con qualche spiraglio di luce. A Foligno, infatti, la flessione - in termini di arrivi - è stata solo dello 0,99%, mentre per le presenze si è registrato un lieve incremento B dell'1,02%. A FOLIGNO La biblioteca della bicicletta “Lucos Cozza” farà tappa anche a Foligno il 16 maggio in occasione della tappa del Giro d'Italia. "Corse e corridori, viaggi e saggi, manuali a pedali, elogi e odi, poesie e prose, en-ciclo-pedie. Da leggere in fuga, in tandem e a squadre, anche in surplace": la biblioteca della bicicletta “Lucos Cozza”, che ha sede nel Parco regionale dell'Appia antica a Roma, è una biblioteca sulle due ruote. E' itinerante e possiede due biciclette attrezzate per portare libri e materiale digitale. Per promuovere la cultura della bicicletta, la biblioteca itinerante seguirà il Giro d'Italia con il progetto "Libri nel Giro", pedalando con i libri, con i corridori e con gli scrittori, raccontando storie e promuovendo la lettura nelle biblioteche dei Comuni di tappa che aderiranno all'iniziativa. Il progetto porterà nel Giro 21 storie inedite scritte da giornalisti e scrittori con le seguenti modalità: la biblioteca della bicicletta porta i libri e le storie nelle biblioteche comunali delle città di partenza e arrivo del Giro per i laboratori di promozione della lettura diretti ai ragazzi; un diario del giro di biblioteche e degli incontri con i ragazzi verràraccontato su repubblica.it; un corridore del giro porterà ogni giorno, lungo il percorso delle tappe, una delle 21 storie su carta velina; collegamenti radiofonici durante i quali i giornalisti racconteranno una storia; collegamenti televisivi durante i quali, ogni giorno su RaiSport, si potranno seguire gli spostamenti della biblioteca itinerante a Foligno, nelle giornate del 16 e 17 maggio, sarà sede di arrivo e partenza di una delle tappe del Giro d'Italia. Venerdì 16 maggio, dalle 9,30 alle 11 e dalle 11 alle 12,30, nelle sale di palazzo Deli, sede della biblioteca dei ragazzi, due classi delle scuole elementari sono invitate a partecipare ai laboratori di promozione della lettura e della cultura della bicicletta organizzati dall'Associazione "Ti con zero: didattica per gioco". Per tutti gli appassionati la possibilità di visionare lo scaffale dedicato al progetto con il calendario ufficiale dell'iniziativa e l'esposizione di 15 libri dedicati alla bicicletta editi dalla piccola e media editoria che entreranno a far parte del patrimonio della biblioteca. B Grande festa per il traguardo raggiunto da Palmira Frasconi: “Mangio solo i frutti della terra” Ida, cent’anni di vita sana tra le montagne di Seggio A FOLIGNO Grande festa il giornodi Pasquetta, a Seggio, per i 100 anni di Palmira Frasconi, detta Ida.Ida è nataa Pisenti l'11 aprile del 1914 e appena sposata si è trasferita nella vicina Seggio, dove è vissuta lavorando nei campi e accudendo la famiglia e i nipoti. Non avendo avuto figli, ancora oggi vive a Seggio con il nipote Dante Anzuini: è lucidissima, si occupa della casa, rammenda senza occhiali e cucina piatti tipici della montagna folignate: patate, lenticchie, far- Grande traguardo Palmira Frasconi con il sindaco Nando Mismetti Torna l’iniziativa proposta da Il Muro di Bottom: quest’anno il tema ruota intorno ad Elettra Auditorium San Domenico E’ una delle due sedi in cui si tiene l’iniziativa Insegnanti a teatro tra il Trinci e l’Auditorium A FOLIGNO Due mesi da trascorrere tra palazzo Trinci e l'Auditorium San Domenico per l'edizione numero 23 di "Insegnanti e teatro", la fortunata (e seguitissima) iniziativa de "Il Muro di Bottom" che ogni anno indaga attraverso una serie di appuntamenti, sui diversi aspetti del teatro. Iniziativa culturale pensata per gli insegnanti, ma che di fatto si apre a tutta la città visto che ogni evento è ad ingresso gratuito e, anche per questo motivo, molto seguita. "Elettra. Variazioni sul tema" è il filo conduttore di questa edizione 2014 che si apre lunedì 28 aprile, alle ore 17.30, nell'aula didattica di palazzo Trinci con l'intervento del professor Donato Loscalzo, docente di letteratura greca all'università di Perugia, sul tema "Elettra: la rivolta femminile contro la deriva del potere". La notturna grandezza di Elettra, la "senza notte" del mito arcano della casa degli Atridi, periodicamente raffiora nel teatro, nel cinema e nella mu- sica. Ed è dunque ad Elettra che il "Muro" ha voluto quest'anno rivolgere la propria attenzione per coglierne le modifiche nel tempo. Sulla scena prende vita nel 458 avanti Cristo con le "Coefore" di Eschilo. E' una giovane che va, con un seguito di donne, a portare ambigue libagioni sulla tomba del padre, per ordine della madre, la moglie assassina. Le donne la invitano ad invocare l'arrivo di chi dovrà ricambiare "morte con morte" e lei, smarrita, entra nella logica di ro e mele cotte in particolare, "niente cose strane - come dice lei - solo frutti della nostra terra, che non fanno male e fanno campare cent'anni". A festeggiarla, con una mega torta con 100 candeline, c'erano rappresentanti di tutte le frazioni della montagna: Capodacqua, Colfiorito, Annifo, Collelungo, Pisenti, Franca, Afrile, Verchiano, Scopoli, Casenove, Ponte Santa Lucia. Ida ha ricevuto la visita e gli auguri del sindaco, Nando Mismetti, di fronte al quale si è commossa non pensando di essere "così importante". B sangue che Apollo esige. Ma è solo l'inizio… Nei successivi appuntamenti in programma a parlarne saranno la professoressa Marika Piva dell'università di Padova (5 maggio, alle ore 17.30), il professor Alessandro Tinterri dell'università di Perugia (8 maggio, ore 17.30) ed il professor Stefano Ragni dell'università per stranieri di Perugia (12 maggio, ore 17.30). Gran finale, poi, il 15 maggio all' Auditorium san Domenico, alle ore 21, con "Sei autori in cerca di personaggio", lettura scenica di un montaggio di testi curato da "Il Muro di Bottom" con Claudio Trionfi e Andrea Rellini al violoncello. B -MSGR - 06 UMBRIA - 33 - 23/04/14-N:RIBATTERE Umbria Professione Lavoro è sul Messaggero METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 PERUGIA Terni www.ilmessaggero.it OGNI GIOVEDÌ LA VOSTRA CARRIERA PRENDE UN’ALTRA DIREZIONE Mercoledì 23 Aprile 2014 Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Terni La canonizzazione dei Papi fa felici gli albergatori che fanno il pieno Terni Case popolari: consiglio comunale convocato d’urgenza dalla Regione Superiori & università Servizio a pag. 45 Capotosti a pag. 45 Servizio a pag. 36 Test di Medicina, solo due “secchioni” a Perugia I risultati della prova per l’accesso alla facoltà. E oggi pomeriggio in centro c’è il flash mob dell’Udu contro il numero chiuso «Siamo la polizia» ma è un trucco Poco fumo, sport e tanti farmaci: così gli umbri invecchiano bene `Truffa su internet: ogni settimana cento umbri vengono colpiti. Computer bloccati e paura Federico Fabrizi `Musica illegale e pedopornografia: accuse false con l’obiettivo di farsi dare subito 100 euro PERUGIA L’aria buona? Il cibo Michele Milletti PERUGIA «Polizia di stato unità di analisi sul crimine informatico: attenzione! Il Suo computer è bloccato a causa di uno o più motivi di cui sotto». E via con una sfilza di reati, dall’utilizzo e il download di musica pirata, video e software fino alla visione di materiale pedopornografico. Al povero internauta non resta che sbiancare in volto e iniziare a sudare freddo. Perché tutti i reati di cui viene accusato li sta leggendo direttamente dallo schermo del proprio computer. Un minuto prima sta navigando beatamente su internet, un minuto dopo quella scritta con sopra il logo della polizia di stato gli “impalla” scatenando l’agitazione massima. «Che sarà successo al mio pc? Come hanno fatto a scoprirmi? E ora che faccio?» si domanda il povero internauta. Anche perché, fra tanti che finiscono con il computer bloccato dalla polizia nel corso di normali navigazioni alla ricerca di alberghi o preventivi, ce ne sono altrettanti che effettivamente sono alla ricerca di emozioni sul web. Beh, quella pagina è una truffa e solo in Umbria colpisce un centinaio di persone al mese. Continua a pag. 37 «Ho sparato io» ma dirlo non basta Assalti via web Scuola svaligiata usando “street view” ASSISI Hanno scelto l'obiettivo dopo accurate "navigazioni" su internet: quella scuola di Montevarchi era decisamente la meglio fornita in tema di computer e attrezzature informatiche. Avevano visto giusto, ma i due bastioli e il bettonese considerati gli autori dell'assalto hanno lasciato troppe tracce. Hanno raccon- tato ai poliziotti di aver pianificato il furto attraverso «street view», funzione di Google che permette di «essere» virtualmente in un luogo e vederlo nei dettagli. Questo il piano messo in atto dai due giovani, un 20enne di Bastia Umbra ed un 21enne albanese, residente a Bettona. Continua a pag. 37 Anna Lisa Lillini, Polposta Perugia. Impressionante buca si apre in via Fonti Coperte `Procopio nega però di essere mafioso e il giudice lo lascia in carcere Egle Priolo PERUGIA «Sono stato io a sparare. E chiedo scusa. È stata una follia alla fine di due mesi per me molto difficili». Ha deciso di parlare e di confessare Antonio Procopio, accusato di essere a capo della banda arrestata all’inizio di aprile perché considerata colpevole degli spari e dei danneggiamenti ai fini estorsivi ai danni di due attività commerciali a Ponte Felcino e Ponte Valleceppi. Confessa e resta in carcere, come il nipote Salvatore Lerose, l’abanese Basha Bilbil e il bulgaro Kasimir Krumor. Il Riesame ha detto no alla scarcerazione, mentre si attende la decisione per Benedetta Lucaroni. Continua a pag. 36 Punti nascita, ciak si chiude. L’ospedale di Assisi chiude il punto nascita e in cambio avrà Chirurgia pediatrica da Perugia con sedute due volte alla settimana. Castiglion del lago deve chiudere se no multano l’Umbria. Nel ternano e a Pantalla nulla da dichiarare. Si fa entro il 30 o mai più. ***** L’onorevole Laffranco lascia Fi e se ne va con Fratelli d’Italia? Le voci si rincorrono. Smentirà? Non smentirà? buono? Può essere. Ma non solo. I ricercatori dell’Osservatorio nazionale sulla salute fotografano l’Umbria che invecchia. I fumatori diminuiscono, in tanti fanno sport, si consumano farmaci oltre la media nazionale: tanti antidepressivi, ad esempio, un dato correlato con “l’incidenza” delle persone anziane. Il primo dato del rapporto Osservasalute è proprio la presenza della popolazione anziana. Un dato che a voler essere cinici incide anche sulla spesa sanitaria regionale. L’indice di invecchiamento - cioè il rapporto tra ultrasessantacinquenni e under 14 - in Umbria è di 182,3 per cento, la media nazionale si ferma a 142,7. La proporzione viene confermata anche da un altro indice ”di dipendenza”. Vale a dire il rapporto tra persone teoricamente dipendenti da un punto di vista economico (giovani e anziani) e persone in età lavorativa. Anche in questo caso l’Umbria batte l’Italia: 58,1 a 53,5. La speranza di vita arriva a quasi 80 anni per gli uomini e supera gli 85 per le donne. IL PROF ELMO MANNARINO: «MA FATE ATTENZIONE ALLE PRESCRIZIONI» LO STILE DI VITA Voragine, strada chiusa quattro giorni Una impressionante buca si è aperta nel tratto in cui via Fonti coperte incrocia via Martiri dei Lager, in zona stazione centrale. Municipale e Umbra Acque al lavoro, il tratto resterà chiuso 4 giorni. Servizio a pag. 35 Visti questi dati viene da chiedersi come vivono gli umbri. A spulciare tra le cifre spuntano alcune curiosità. I fumatori sono di meno rispetto alla media del Paese (circa 20 su 100 rispetto al dato nazionale di 22), di più anche le persone in sovrappeso (37,4 contro 35,6). Invece la presenza di sportivi è in linea con il dato nazionale: 21,9 per cento. I FARMACI L’angolo del meteo Instabilità Gilberto Scalabrini Sole e nuvole. Il dinamismo della stagione ci regala ancora alcuni giorni caldi e instabili, a causa dell'afflusso di correnti meridionali. Anche oggi il tempo è discreto, ma occhio al pomeriggio, perché sui rilievi continueranno a svilupparsi nubi torreggianti che potrebbero dare la stura a locali ed isolati rovesci, anche temporaleschi, più probabili sull'Umbria centro settentrionale. In serata, cessazione delle precipitazioni. Domani, cielo inizialmente sereno o poco nuvoloso. Nel pomeriggio, possibili isolati rovesci. Schianto in deltaplano, muore il tenente colonnello Luppa PERUGIA Uno schianto tremendo, la passione di una vita e la licenza per le vacanze di Pasqua che si trasformano improvvisamente in tragedia per colpa di una folata di vento: è morto così il tenente colonnello Mario Luppa, 57 anni, fabrianese di nascita, ma perugino d’adozione, attualmente capo sezione reparto corsi alla Scuola di lingue estere dell’esercito al Santa Giuliana. Il militare è morto dopo essere precipitato con il suo deltaplano in località "La Croce", nel territorio di Rignano Garganico. Secondo una prima ipotesi, sembra che l'uomo, dopo essersi lanciato dalla rampa, sia stato tradito da una forte folata di vento contrario che lo ha scaraventato contro una parete rocciosa. L'impatto è stato molto violento e il tenente colonnello Luppa è morto sul colpo. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Foggia e i sanitari del 118. Alla scena hanno assistito anche la compagna della vittima, il cognato e alcuni amici, tutti esperti di parapendio e in vacanza nel IN SERVIZIO ALLA SCUOLA LINGUE ESTERE DELL’ESERCITO, TANTE MISSIONI IN AFGHANISTAN ERA UN ISTRUTTORE DA CINQUEMILA LANCI Il tenente colonnello Mario Luppa (foto profilo facebook) Gargano per dare seguito alla loro passione per il deltaplano. In servizio, prima della Sle, al distretto militare e al Comando operativo territoriale, il tenente colonnello Luppa era un istruttore di deltaplano e all’attivo, raccontano i colleghi dalla Scuola di lingue, aveva oltre cinquemila lanci e da tutti era definito preciso e prudente nell’attuare le tecniche di volo. Al suo attivo anche tante missioni all’estero, soprattutto in Afghanistan. La notizia della sua morte ha sconvolto tutti i militari, e anche le tante persone che lo conoscevano per le sue doti umane e professionale. Era padre di tre figlie. Luigi Foglietti © RIPRODUZIONE RISERVATA In Umbria si assumono anche un bel po’ di medicine. La statistica si diverte a costruire una proporzione: dosi di farmaci consumate ogni giorno ogni mille persone 1005 in Umbria, 985 la media nazionale. I farmaci, però, li paga quasi tutti il sistema pubblico: i cittadini “partecipano” alla spesa solo per il 9,7 per cento. Il dato nazionale è del 12,2. «Il sistema dei ticket può influire su un accesso equo all’assistenza farmaceutica - ricordano i ricercatori dell’Osservatorio sulla salute -potenzialmente penalizzando i soggetti a più basso reddito e quelli che soffrono di patologie croniche». «Ma attenzione a prescrivere i farmaci», è la riflessione del professor Elmo Mannarino. Continua a pag. 37 www.lanazione.it/umbria e-mail: [email protected] - [email protected] MERCOLEDÌ 23 aprile 2014 Bidello violenta in auto l’ex fidanzata Lei lo avevalasciato.Lo stupratoreè ai domiciliari.Tra le accuseil sequestrodi persona Traffico nel caos Sprofonda la strada in via Fonti Coperte Scontro tra il candidato di FI e l’ex sfidante di Boccali BELVEDERE · A pagina 8 BERETTA · A pagina 3 Spari contro i negozi Il Riesame conferma gli arresti Romizi: «Deluso dal tuo voltafaccia» Sbrenna: «Non avete un progetto, non potete vincere» · A pagina 3 Raid in «trasferta» Trafugano i computer della scuola Romizi e Sbrenna (neltondo) · A pagina 5 NUCCI · A pagina 4 Ponte Felcino: l’idea Scuola tessile all’interno del Lanificio · A pagina 7 SBANDATA SBANDATA A DESTRA DESTRA La storia Furti in casa Ora dorme in macchina VAGNETTI · In Nazionale OGGI SU: www.lanazione.it/umbria GUARDA IL VIDEO Tutti i consigli di Tata-Nazione Ufficiale precipita con il deltaplano LEGGI L’ARTICOLO Muore al Gargano Mario Luppa, 57 anni. Era nell’Esercito a Perugia LEGGI L’ARTICOLO · A pagina 5 Il fatto Anche a Perugia la protesta degli universitari contro i test d’ingresso Studenti in corteo: «No al numero chiuso» ANCHE A PERUGIA gli studenti universitari oggi scenderanno in piazza per protestare contro i test d’ingresso alle facoltà a numero chiuso. La manifestazione, che coinvolgerà diverse città italiane, è organizzata dalla Rete degli studenti medi e dall’Unione degli universitari. «Si tratta di una protesta necessaria — sottolineano i rappresentanti delle due associazioni studentesche dopo i risultati dei primi test pubblicati ieri mattina — Abbiamo rilevato che i punteggi sono i più bassi mai visti. Il punteggio dell’ultimo candidato rientrato in graduatoria è, infatti, di quasi dieci punti più basso dell’ultimo classificato lo scorso anno. Questi dati — proseguono — sono lo specchio della totale inconsistenza del test come mezzo di valutazione delle conoscenze di uno studente per accedere all’università, vista la grande sproporzione tra i punteggi dello scorso anno e quelli attuali. Soprattutto per la data anticipata ad aprile, di cui la preparazione ha risentito». Trova quattro mici nei rifiuti e li salva Stop alle «lucciole» Prima maxi-multa CRONACA PERUGIA MERCOLEDÌ 23 APRILE 2014 7 •• LANIFICIO E’ STATO IL ‘MOTORE’ DEL PAESE VIVERE LA CITTA’ PER DECENNI, la maggior parte degli abitanti di Ponte Felcino ha lavorato al ‘Lanificio’. Era l’unica, vera fabbrica del paese sotto la guida della famiglia Guelpa. Un pezzo di storia che ora potrebbe scrivere una nuova avventura «Il Lanificio diventi la scuola del tessile» Si punta a recuperare la storica fabbrica di Ponte Felcino. Ma i soldi chi li mette? le e ad uno laboratoriale che coinvolga scuole e imprese. Nell’ex lanificio ci potrebbe anche essere un incubatore di impresa, per sostenere e aiutare le nuove aziende del territorio che spesso faticano a iniziare la propria attività. E infine non mancherebbero le funzioni produttive, artigianali e quelle commerciali (spacci aziendali). Certo, per un progetto di questa portata servono gambe solide, dunque risorse certe da investire che — PERUGIA — IN BREVE CGIL «No ai negozi aperti nei festivi» INVITA le commesse e, più in generale, i dipendenti degli esercizi commerciali a incrociare le braccia nelle giornate del 25 aprile e del Primo maggio. Stamattina la Cgil annuncia la sua nuova battaglia «contro le aperture indiscriminate dei negozi nei giorni festivi, che ledono il diritto al riposo dei lavoratori del settore del commercio». Le modalità saranno illustrate alla sala «Proietti» del sindacato, al Bellocchio. SERVIZI Le farmacie che sono di turno ECCO le farmacie che sono di turno oggi a Perugia, ovviamente oltre il normale orario di apertura. Orario continuato 13-16; 20-24: Tarpani, corso Vannucci; Bolli 1833, Ponte Felcino; Galeno, Ponte San Giovanni; Comparozzi, Ellera; Comunale 5, Madonna Alta. Il servizio notturno con orario 20-9 è svolto dal Sodalizio San Martino, in piazza Matteotti. LE IDEE, soprattutto in campagna elettorale, non mancano e quelle sul recupero dei contenitori vuoti (o semi-vuoti) sembrano andare per la maggiore. Una di queste riguarda il progetto di rilancio dell’ex lanificio di Ponte Felcino (oggi parzialmente in funzione) che, una volta tanto, non sarà un nuovo centro commerciale Se andasse in porto, potrebbe significare nuova linfa e una sorta di riscatto di una zona strategica della città. Non è un caso che l’ex filatura sia la location scelta dal centrosinistra per la presentazione che ci sarà domani dei quasi duecento candidati che sostengono Wladimiro Boccali. CONTENITORE Il Lanificio di Ponte Felcino e, nel riquadro, il sindaco Boccali con l’assessore Monia Ferranti IN COMUNE, infatti, lavorano da alcuni mesi in gran segreto con la proprietà dell’ex lanificio (Gruppo Bandiera) per cercare di concretizzare un progetto che appare ambizioso. Dall’inizio dell’anno ci sono stati riunioni, incontri e sopralluoghi portati avanti dal sindaco, dall’assessore Monia Ferranti, dai vertici dirigenziali di Palazzo dei Priori con alcuni dei responsabili del gruppo Bandiera con l’idea di fare di quello storico contenitore (che ha più di 150 anni) un Polo innovativo del tessile che contempli formazione, creatività, produzione e scambio di beni e conoscenze. Tutto parte da un assunto: in Umbria ci sono quasi 2mila imprese del tessile, con circa diecimila addetti. E Ponte Felcino dovrebbe diventare un grande laboratorio che parte dalla storia di questa struttura in grado di contemplare una serie di funzioni. A cominciare da quella formativa che potrebbe riguardare le scuole superiori fino ai master post laurea. All’interno si pensa anche ad uno spazio cultura- IL PIANO Il Comune sta trattando con gli attuali proprietari del «Gruppo Bandiera» di questi tempi gli enti pubblici fanno fatica a mettere insieme. E nelle intenzioni di chi ci sta lavorando non c’è neanche la volontà di creare un qualcosa assistito dal pubblico, quanto piuttosto la necessità di stimolare le varie forze in campo, dai privati al no-profit, con l’aiuto delle fondazioni M.N. L’EVENTO SI APRONO LE ISCRIZIONI ALLA MANIFESTAZIONE IN PROGRAMMA DOMENICA 11 MAGGIO Acropoli invasa dai podisti, il gran ritorno della «Grifonissima» - PERUGIA E SONO 34. Parliamo delle edizioni della Grifonissima, la manifestazione podistica (organizzata dall’area commerciale Umbria di UniCredit in collaborazione con l’UniCredit Circolo Perugia), in calendario per domenica 11 maggio. Grifonissima è la stracittadina del capoluogo regionale e si può pregiare di essere l’unica manifestazione che si svolge interamente all’interno del centro storico di Perugia con partenza ed arrivo nelle location più coinvolgenti ed uniche della città, a partire da Corso Vannucci fino allo Stadio di Santa Giuliana. PER L’EDIZIONE 2014, sono confermati tutti gli appuntamenti che caratterizzano la manifestazione (Criterium Universitario, Criterium Dipendenti UniCredit «Luca Rosi», Campionato Italiano Ussi – Giornalisti sportivi, Grifonissima a 4 zampe) ed è ancora più qualificato il livello dei partner esterni che con la loro collaborazione arricchiscono lo standing della manifestazione: alla Fondazione Cassa di Risparmio, a Conad a Minimetrò si è aggiunto il partner tecnico Space 23 che fornirà il montepremi della sezione competitiva. Per il 2014, in coerenza con la vocazione studentesca dell’evento, il logo di Grifonissima (che sarà riprodotto nella t-shirt ufficiale ed in tutto il materiale pubblicitario della manifestazione) è stata realizzato dagli studenti del Liceo artistico «Bernardino di Betto».
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