Aeroporto, due terminal per autobus e treni

Mercoledì 23 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
CRISI, LO STUDIO
Saggio del presidente
dell’Aur: pagano donne
e giovani. L’Umbria
rischia grosso
Regione e Comuni umbri, 15 posti fissi
Assunzioni nelle aziende del Perugino, subito 11 impiegati
Laureati, 30 occasioni nelle imprese locali e nei due Atenei
DA PAGINA 31 A PAGINA 46
MARCUCCI PAGINA 4
Anno XV numero 111
Aeroporto, due terminal
per autobus e treni
In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
LUCCIOLI PAGINA 3
Disagio abitativo
Roncalli-Wojtyla,
Assisi si prepara
al grande evento
della santificazione
Sfratti a Foligno,
è emergenza
In 4 mesi ce ne sono stati 95,
molti di persone over 60
PETRUCCIOLI PAGINA 16
I “Neet”, ovvero i “fantasmi”
In Umbria allarme
per 24.500 giovani
Non studiano, non lavorano
e non fanno formazione
PAGINA 14
L’OPINIONE
IL FUTURO
DELLA COMUNICAZIONE
È GIÀ QUI
di GIANCARLO ELIA VALORI*
a politica e l’economia della
comunicazione saranno sempre più importanti nel mondo
del futuro. All’interno del sistema
dei mass media, nel passaggio dalla
democrazia delegata alla democrazia di massa globale, passeranno
molte, se non tutte, le mediazioni e
le scelte delle “massi globali”.
L
MCLUHAN
All’inizio degli anni Sessanta, il
modello teorico fondamentale (...)
G. CASTELLINI PAGINA 27
SEGUE A PAGINA 59
I redditi 2013
di consiglieri
e assessori
Comune di Perugia, tutte le dichiarazioni
al Fisco. Tarantini il più ricco
LUCCIOLI PAGINA 7
PRECIPITA CON IL DELTAPLANO
Perugia
Terni
Muore il colonnello Mario Luppa Latte e pannolini, buoni
Era capo sezione alla Scuola di lingue estere
dell’Esercito a Perugia, lascia tre figlie
PAGINA 8
acquisto fino a 52 euro
al mese per le famiglie
PAGINA 11
Tensioni sul decreto lavoro
Renzi stretto tra alleati e la minoranza Pd,
ma tira diritto: i tempi vanno rispettati
OTRICOLI
Ast e inquinamento,
il sindacato attacca
gli ambientalisti
GIULI PAGINA 20
Attenti al vostro cane
Corre un grave rischio:
la filarosi cardio-polmonare
NARDONI PAGINA 63
FERRULLI PAGINA 24
FEBBRE DA GRIFO
Prevendita boom
Perugia-Frosinone, venduti
2.200 biglietti in 12 ore
Determinato Il premier Matteo Renzi
FERRONI PAGINA 47
Brucia le sterpaglie, soffocata
La donna ha respirato il fumo
e si è accasciata, in corso accertamenti
PAGINA 23
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umbria
3
Stazione ferroviaria e hub per i bus
AEROPORTO IL FUTURO
Piano regionale dei trasporti, due nuove
infrastrutture per potenziare lo scalo
aeroportuale “San Francesco d’Assisi”
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - Un terminal bus dove
far convergere linee regionali e interregionali (e coprire il bacino del
Centro Italia) e una stazione ferroviaria nuova di zecca che prenderà il
Passeggeri
nome dell’aeroporto che andrà a serappena scesi
vire: “San Francesco di Assisi”. Il
da un velivolo
Piano regionale del trasporti elaboatterrato
rato dall’assessorato guidato da Silall’aeropor to
vano Rometti, che il Giornale
“San Francesco
dell’Umbria pubblica in esclusiva,
d’Assisi”
prevede una serie di interventi per il
potenziamento dello scalo regionale. Parliamo di strategie “larghe”
che arrivano fino a Roma e di azioni
locali che sfoceranno nella realizzazione di due infrastrutture di raccordo fondamentali per lo sviluppo del
San Francesco.
Infrastrutture. La Regione
punta sull’affermazione dello
scalo umbro «all’interno del
bacino Centro Italia sia come aeroporto vocato al trafÈ il tempo di percorrenza
già scritto su queste cofico turistico e business, sia
della futura tratta
lonne in passato, la Recoma scalo sussidiario riferroviaria “velocizzata”
gione intende realizzare
spetto al sistema aeroportuache collegherà Perugia
lungo l’attuale tracciato
le di Roma per il traffico low
Perugia-Foligno una stacost», si legge nel Piano. Il doa Roma
zione ferroviaria “Aeroporcumento della Regione prevede
to San Francesco” che riceverà
la realizzazione di un terminal bus
il traffico su ferro e lo smisterà in
a servizio delle linee di lunga permaniera rapida verso lo scalo. Cocorrenza del Centro Italia presso
me? Per questo nel Piano si prevede
l’aeroporto San Francesco. In seguidi «attrezzare un nodo di scambio
to alla realizzazione dell’hub, la Referro-gomma» presso la nuova stagione intende promuovere politiche
di integrazione delle linee bus a lunzione. Arrivi con il treno, scendi, hai
un bus che in pochi minuti ti porta al
ga percorrenza con l’offerta di voli
dell’aeroporto. Bus più aereo in
terminal per il volo. Nelle strategie
della Regione c’è anche altro. Il deun’unica soluzione. Non solo. Come
naturalmente non saranno in competizione. In quest’ottica si inquadrano
anche le altre misure del Piano che
mirano a creare un asse viario “veloce” tra l’Umbria e Fiumicino. Per
questo si parla di introdurre servizi
ferroviari regionali “veloci” e idonei
a circolare sulla linea dell’Alta velo-
Strategie
La Regione intende
sviluppare una partnership
con lo scalo di Fiumicino
per svolgere servizi
in via sussidiaria
1h 40’
finitivo decollo dell’aeroporto umbro passa per una partnership “pesante”. L’obiettivo è di attivare sinergie con la società Aeroporti di
Roma e “offrire” i terminal umbri
come soluzioni sussidiarie a quelle
capitoline per svolgere servizi che
cità e che serviranno per attivare una
tratta diretta con Roma Fiumicino,
fino al potenziamento della rete regionale per arrivare ad avere un collegamento in treno tra Perugia-Roma che si attesterà nell’ordine
dell’ora e 40 minuti di percorrenza.
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LA CRISI LO STUDIO
umbria
tensioni pure in questo angolo d’Italia abituato alla bonaccia. I giovani tra i 15 e i 34 anni
che vivono di precariato sono arrivati negli
anni della Grande crisi, al 32,6 per cento: rappresentano la percentuale più alta che si registra in Italia. E considerato che di essi la metà
non lavora, il quadro che ne emerge è a tinte
più che fosche. Ancora: della popolazione in
cerca di lavoro, il 55,2 per cento è under 35.
Di più: la quota di laureati umbri che risiedono fuori regione è la più alta d’Italia (10,8 per
cento) e qui da noi c’è l’incidenza più alta di
occupati “sovraistruiti” (cioè di gente che
svolge un lavoro per cui sarebbe sufficiente
un titolo di studio inferiore a quello che si
possiede). «È questa - scrive Carnieri segnalando lo scivolamento - la ragione profonda
che ha visto le famiglie umbre diminuire in
questi anni la spesa per l’istruzione». Infine,
non certo per importanza, le donne. Cioè le
prime a pagare quando c’è da farlo: nel 2009,
quando la crisi ha cominciato a farsi sentire,
oltre settemila donne umbre hanno perso il lavoro, a fronte di “soli” 1.900 uomini.
LA RISTRUTTURAZIONE
Pagano donne e giovani
E l’Umbria rischia grosso
di FABRIZIO MARCUCCI
PERUGIA - La crisi ce la raccontiamo in numeri. Ma così ci nascondiamo alla vista gli
orizzonti che s’accorciano e le speranze che
sfumano, gli animi che s’incupiscono e la fatica di tenere botta. E, soprattutto, lo scivolamento quotidiano che giorno per giorno è magari difficile da cogliere, ma che nel mediolungo periodo contribuisce a ridisegnare (in
peggio) quel tutto di cui si compone la vita
quotidiana di ognuno di noi. I numeri però,
saranno pure freddi, ma hanno il pregio
dell’immediatezza. E allora partiamo da qui
per cogliere le peculiarità della crisi umbra
all’interno di quella mondiale.
FAMIGLIA (E NON SOLO)
Primo dato (lo status quo): in questa regione
vengono erogate oltre 428mila pensioni, pari
all’1,8 per cento del totale nazionale; un’incidenza più alta rispetto al “peso” dell’Umbria
in Italia (poco al di sotto dell’1,5 per cento in
termini di popolazione e Pil). Secondo dato
(il progetto di vita): dal 1995 al 2008 l’Umbria ha fatto segnare una diminuzione media
annua di matrimoni inferiore a quella nazionale (-0,5% contro -1,2%). Nel momento in
cui la crisi ha cominciato a far sentire i suoi
morsi, la decrescita dei matrimoni si è impennata e ha superato quella italiana: -5,1 per
cento dal 2008 al 2012 contro il -4 per cento
italiano. Terzo dato (lo sguardo al futuro): nel
2012 in Umbria hanno beneficiato del congedo per maternità 4.947 donne, di cui la stragrande maggioranza (4.596) titolari di contratto a tempo indeterminato e solo 351 titolari di un contratto a tempo determinato. Se si
incrocia quest’ultimo dato con quello che ci
rivela che l’Umbria è una regione in cui il ricorso al tempo determinato è di gran lunga
superiore a quello della media italiana, se ne
deduce come i progetti di vita di larga parte
delle donne e degli uomini di questa regione
vengono messi a repentaglio dal lavoro, che
dovrebbe essere invece strumento di riscatto.
E, infine, se si pensa che le continue riforme
del sistema pensionistico porteranno a una
sensibile diminuzione dei trattamenti erogati
(in quantità e qualità), si capisce come uno
degli argini alla piena della crisi rischia di diventare inutilizzabile in un’ottica di mediolungo periodo. Se poi - al netto di ogni prurito
vetero-tradizionalista - si fa riferimento alla
dinamica dei matrimoni e la si incrocia col
dato secondo cui dalla crisi ci si difende anche ricorrendo al bozzolo della famiglia, si
capisce come quella decrescita rappresenti
un ulteriore elemento di fragilità del modello
umbro.
LAVORO, ECONOMIA E SOCIETÀ
Ecco, partire da questi dati che vi sono contenuti, aiuta a comprendere bene la portata
del saggio “Dentro il lavoro. Una analisi di
lungo periodo (1995-2011) sull’occupazione
in Umbria”, con cui il presidente dell’Aur
Claudio Carnieri apre l’ultimo numero della
rivista semestrale dell’Agenzia Umbria ricerche. Uno studio corredato dal corposo e
prezioso apparato statistico messo a punto da
Meri Ripalvella. Si tratta di una ricerca attraverso la quale i numeri prendono vita. E vanno a rappresentare il quadro di una crisi che in
Umbria sta facendo riemergere antiche fragilità che si pensavano superate e che mettono a
rischio un intero modello di coesione sociale:
un prodotto interno lordo per abitante sensibilmente più basso rispetto a quello delle regioni limitrofe; una bassa produttività del lavoro (cioè una minore ricchezza prodotta a
parità di ore di lavoro svolto) e un conseguente minore reddito da lavoro dipendente. Il tutto - come a disegnare il più classico dei serpenti che va a mangiarsi la sua stessa coda - in
una regione che vive quasi esclusivamente di
domanda interna. E che con i più bassi redditi
che si riflettono in un taglio dei consumi, difficilmente riesce a trovare ganci sui quali
poggiare per ripartire.
CHI PAGA
La crisi mette insomma a repentaglio un modello. Anche se non tutti la pagano allo stesso
modo. Anzi. Carnieri rileva la riemersione di
un dualismo (per stare alle categorie spesso
abusate, quello tra “garantiti” e “non garantiti”) che rischia di porre la società davanti a
In un documentatissimo
saggio, il presidente
dell’Aur, Claudio Carnieri,
svela le peculiarità
della crisi regionale
all’interno di quella mondiale
e indica
possibili vie d’uscita
che coinvolgono
i diversi soggetti in campo:
istituzioni, imprese e famiglie
In gioco c’è il futuro
«
In quello stesso anno, si sono registrate un numero impressionante di entrate e uscite dal
mercato lavoro, con una crescita dei cosidetti
indipendenti, categoria dietro la quale si nasconde un po’ tutto: dal manager ben pagato
alla partita Iva al minimo. Segno di una ristrutturazione in cui le forme diverse da quella tipica del contratto a tempo pieno e indeterminato, prendevano il sopravvento
(co.co.co., lavoro interinale e via precarizzando). In sostanza: il sistema umbro è rimasto ad alta intensità di lavoro, pure con investimenti lordi fissi alti (grazie anche alle non
trascurabili iniezioni pubbliche). Ma si tratta
di un lavoro “spezzettato”, che produce poca
ricchezza e non garantisce a chi lo svolge né
una realizzazione personale, né la possibilità
di darsi un progetto di vita degno di nome. Un
lavoro “fatto per forza”. Che genera rancore,
risentimento sociale, viste le dimensioni del
fenomeno che vanno ben al di là delle singole
soggettività.
LA STELLA POLARE DELLA QUALITÀ
Come se ne esce? Superando, è la via che indica Carnieri, le antiche debolezze dell’Umbria che si sono rifatte avanti minacciose con
la crisi. Intanto puntando sulle filiere. Molte
delle aziende umbre si approvvigionano fuori
regione; dare vita sinergie e intese per garantire prodotti made in Umbria, dalla materia
prima al prodotto finito, sarebbe già un buon
modo per irrobustire il sistema. E poi guardando alle infrastrutture immateriali, in primis alla ricerca scientifica. Coinvolgendo in
maniera davvero efficace gli atenei umbri.
Così si potrebbe pensare anche ad aumentare
la quota di esportazioni, Cenerentola
dell’economia regionale, sganciando così
l’Umbria dalla “schiavitù” della domanda interna. Di un sistema che agisca su queste leve
virtuose, potrebbe beneficiare anche il terziario (e le donne che vi lavorano). Solo con un
sistema economico saldo, è la tesi del presidente dell’Aur, il settore dei servizi può prosperare e rafforzarsi su livelli “alti”, superando storiche fragilità. Infine, la questione delle
questioni: «Staccare la flessibilità dalla precarietà», dice Carnieri. Vera zavorra di
un’economia, quella umbra, che scarica sul
lavoro le sue debolezze.
E dietro al lavoro ci sono le persone in carne
ed ossa. Che se non adeguatamente valorizzate, “lavorano per forza” e rischiano di dare
vita a tensioni anche a latitudini abituate alla
bonaccia. Che si può ottenere solo con la qualità. Del lavoro. E della vita delle persone che
lo svolgono.
Le piste conducono a una rinnovata
visione dell’Umbria volta a produrre un
senso ricco della vita per donne e uomini
Claudio Carnieri, presidente dell’Agenzia Umbria ricerche (Aur)
»
Mercoledì 23 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria
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todi-deruta-marsciano
15
Todi, la “guerra” del tribunale non cessa
Dura replica dell’avvocato Battisti
alle parole del collega Alongi
TODI - Tribunale: alla posizione pro
Spoleto arriva la replica filo-perugina. In una recente intervista uscita su
queste colonne l’avvocato tuderte
Carlo Alongi aveva elencato le ragioni per le quali l’avvenuto accorpamento con Spoleto del tribunale di
Todi era preferibile a quello con Perugia. Alongi parlava di una maggiore snellezza e rapidità degli uffici
spoletini rispetto a quelli di Perugia,
“ingolfati” e quindi causa di disagi
per l’utenza e gli operatori, ma sosteneva anche che il “no” alla città
del Festival (arrivato da molti suoi
colleghi) sarebbe dipeso da motivazioni particolari. Pronta le reazione.
«Leggiamo con stupore l’intervista dell’avvocato Alongi - spiega il
legale Augusto Battisti che da sempre sostiene la causa perugina - il
quale afferma in modo non veritiero
che gli avvocati tuderti hanno lavorato per l’accorpamento degli uffici
giudiziari di Todi al Tribunale di
Terni o di Spoleto, ritenendo improponibile normativamente e tecnicamente quello con Perugia. È invece
vero il contrario. Già agli albori del-
la riforma, l’allora senatore Benedetti Valentini, invitato dal sindaco
Ruggiano, non ottenne alcuna adesione al progetto di accorpamento
con Spoleto. Lo sa bene il noto avvocato di Todi che non ha certo potuto
ignorare il presidio permanente degli avvocati tuderti e marscianesi,
posto per tutta l’estate davanti alla
ex sezione distaccata del Tribunale,
insieme allo striscione che gridava
un netto no allo spostamento a Spoleto. E cosa dire della spontanea adesione della cittadinanza che ha sottoscritto la petizione popolare, condividendo le ragioni della protesta? E
ancora, come si può affermare che i
costi delle procedure sarebbero ridotti: per fare un esempio, come si
può sostenere che il costo di un pignoramento sarà più conveniente se
eseguito dall’ufficiale giudiziario di
Spoleto anziché da quello di Perugia?».
«Perseverare - continua Battisti in dichiarazioni, non veritiere, fuorvianti e strumentali è irrispettoso
della maggioranza degli avvocati
che si sono adoperati per ottenere un
MARSCIANO
Papiano
decreto correttivo, e verso la volontà
espressa dai cittadini e dalle istituzioni locali. Ci viene il dubbio che
questo moltiplicarsi di interventi
sulla stampa contro il lavoro comune di avvocati, istituzioni locali, sia
l’estremo tentativo di paralizzare
l’auspicato e sempre più vicino decreto correttivo, considerato che anche la commissione tecnico-scientifica del ministero della Giustizia si
sia convinta della bontà delle nostre
ragioni».
ISABELLA ZAFFARAMI
DERUTA
Riqualificazione energetica
e sicurezza, 200 mila euro
per la scuola di Papiano
MARSCIANO - Duecentomila
euro per la riqualificazione energetica dell’asilo di Papiano. Il Comune di Marsciano è rientrato infatti in un bando regionale per gli
interventi di riqualificazione
energetica su edifici pubblici, con
un progetto che riguarda la scuola
di Papiano.
«Il Comune - si legge in una nota - esprime grande soddisfazione
per questo ulteriore passo avanti
nella riqualificazione e messa in
sicurezza degli edifici scolastici.
Un progetto che si aggiunge ai
tanti interventi realizzati su questo fronte negli ultimi 5 anni e che
tocca anche un altro tema sul quale il governo cittadino si è dimostrato assai sensibile, quello del risparmio energetico, dove pure sono stati conseguiti risultati importanti a partire dall’efficientamento della pubblica illuminazione,
con una riduzione dei consumi an-
Striscione
di protesta
durante una
recente
manifestazione
sulla facciata
del tribunale
di Todi
nuali di energia elettrica del 20%,
e dalle politiche attuate sulle fonti
rinnovabili con le coperture fotovoltaiche di edifici pubblici, compreso il palazzetto dello sport».
Per quanto riguarda l’edilizia
scolastica questi nuovi 200 mila
euro vanno ad aggiungersi ai 2, 3
milioni di euro di interventi realizzati negli ultimi anni e che han-
Grande soddisfazione
espressa
dall’amministrazione
comunale marscianese
no riguardato le scuole dell’infanzia di Ammeto, Castello delle
Forme, e “Rodari” di Marsciano e
le scuole elementari di Ammeto,
Cerqueto, Schiavo e Papiano.
Va inoltre aggiunto un ulteriore
milione di euro per interventi già
progettati e finanziati che sono in
corso o che partiranno entro il
2014. Si tratta dell’adeguamento
sismico
e
ristrutturazione
dell’asilo nido di Spina, della
scuola dell’infanzia di Compignano, degli interventi per il miglioramento sismico della scuola
elementare IV Novembre e della
scuola dell’infanzia ed elementare di Schiavo nel capoluogo.
«La notevole mole di interventi
straordinari effettuati sulle strutture scolastiche in tutto il territorio comunale - conclude la nota
dell’amministrazione - testimonia l’assoluta priorità che il Comune ha riservato alla sicurezza
dei plessi e quindi dei giovani che
li frequentano insieme agli insegnati e a tutto il personale scolastico».
Madonna del Bagno, da oltre 3 secoli
si ripete il rito tra sacro e profano
DERUTA - Un rituale che si ripete da più di 350 anni, quello che porta i
derutesi a visitare il santuario di Madonna del Bagno, a conclusione delle
cerimonie religiose, il martedì dopo la Pasqua. Anche quest'anno la devozione si è rinnovata e una folla di persone, anche dai paesi vicini, ha
raggiunto il santuario che sorge nei pressi di Casalina, lungo il tracciato
dell'antica Via Tiberina. Il luogo è molto frequentato durante tutto l’anno
ma, in particolar modo, durante il periodo pasquale dai paesi circostanti si
muovono schiere di fedeli che raggiungono la chiesa. In questa occasione
la tradizione profana ed il sacro si mescolano, così che alla visita al santuario si unisce lo svago per intere famiglie che approfittano dei boschi
circostanti per un pic-nic. Tutto ciò è come un ricordo della prima festa
avvenuta nel 1657, dopo l’approvazione del culto. Pure allora le persone
accorse si ristoravano nei prati, consumando cibarie e bevande.
MAURO BRANDA
TODI
Gli alluvionati
di Pian San Martino
ricevuti in Provincia
TODI - Alluvionati di Pian di
San Martino in Provincia: buone notizie per la messa in sicurezza della frazione. Il comitato
per la salvaguardia del territorio di Pian di San Martino nato
in seguito all’esondazione del
fiume Tevere che colpì duramente la frazione tuderte nel
novembre del 2012, esprime infatti, in una nota, soddisfazione
per la partecipazione alla seduta della prima commissione
consigliare della Provincia di
Perugia svolta nei giorni scorsi
con oggetto “Interventi post alluvione a Pian di San Martino”.
«La riunione - si legge in una
nota del comitato - é stata più
volte sollecitata dal comitato
stesso ed é stata caldeggiata in
modo particolare dal consigliere provinciale Michele Martorelli. In particolare il comitato
si ritiene soddisfatto della volontà, da parte di tutti gli organi
preposti, di realizzazione di un
progetto strutturale e organico
che sia il più utile possibile considerando i 2 milioni di euro disponibili: a dimostrazione di
ciò vi è la partecipazione attiva
al progetto da parte del Cnr,
Consiglio Nazionale delle Ricerche. Altrettanta soddisfazione - continua l’associazione dei
cittadini - riguarda l’intenzione
di continuare l'azione di cooperazione che si concretizzerà in
due riunioni, la prima a fine
giugno in cui sarà presentato e
discusso il progetto preventivo
per la messa in sicurezza di Pian
di San Martino, e la seconda a
fine agosto durante la quale
verrà discusso il progetto esecutivo che poche settimane dopo verrà presentato in Regione
per l’approvazione definitiva».
L’alluvione danneggiò in modo
pesante la frazione danneggiando automobili e attrezzi agricoli, uccidendo molti animali e arrivando fin dentro alle case e
mettendo fuori uso elettrodomestici e impianti: un evento simile pare si sia verificato alla fine degli anni ’30.
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20 terni
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Ast, la Cisl bacchetta gli ambientalisti
Tasso replica a Italia Nostra e Wwf: modello Piombino?
Non sapete di cosa parlate. Attesa per la Cassazione
Lo stabilimento dell’Ast
TERNI - Il sindacato “bianco” scende in campo a difesa dell’Ast e, verrebbe da dire, del suo management
attuale.
Lo fa, con una nota tutt’altro che
bizantina, il coordinatore della Cisl
di Terni, Celestino Tasso, in risposta ad una puntuta presa di posizione
di Italia Nostra e del Wwf ternani
che, nelle ore scorse, avevano nuovamente e pesantemente criticato le
politiche ambientali dell’acciaieria,
individuando come modello anti-inquinamento da seguire lo stabilimento siderurgico di Piombino.
«Italia nostra e Wwf - scrive Tasso - propongono al Governo, alla
Regione Umbria e agli enti locali di
risolvere la questione ambientale legata alle produzioni di Tk-Ast, adottando le stesse soluzioni scelte per
Piombino. Che il Signore ci aiuti.
L’impianto di Piombino verrà spento quasi sicuramente la notte di mercoledì 23 aprile 2014 (cioè in queste
ore, ndr), dato che anche le riserve di
materie prime sono terminate. La fase successiva sarà quello di passare
alla produzione in bianco, una procedura neutra che porterà l’altoforno verso la chiusura mediante una
fase di stand by di 25 giorni, limite
massimo entro il quale riattivare
l’impianto, pena il suo spegnimento. I sindacati hanno avviato una
vertenza che riguarda circa 1.400 lavoratori: quelli dell’alto forno e
quelli dell’indotto. Per i primi è prevista l’attivazione dei contratti di
solidarietà per un anno, mentre per i
secondi si prevede la cassa integrazione in deroga. Ammortizzatori
che saranno compresi nell’accordo
di programma per la riconversione
del polo da firmare nel giro di 2 settimane. Anche questa è una ulteriore
scadenza che dovrà essere monitorata e verificata, tra le mobilitazioni
per mantenere il forno e i lavoratori
dell’indotto che non vedono di buon
occhio l’idea di restar fuori dai contratti di solidarietà. La situazione di
Piombino è complicatissima, se non
disperata. Appare lontanissima o
già tramontata l’offerta araba della
Smc. Speranze tenui rimangono le-
SUMMIT
Elezioni, ore decisive per la lista Bolletta
Pd alle prese con il ricorso Castellani
TERNI - Ore in qualche modo decisive, quelle da qui a sabato prossimo, per liste civiche e di partito in
lizza alle elezioni amministrative
del 25 maggio.
Chi deve finire di raccogliere le
firme necessarie alla presentazione
della propria lista, chi deve limarle
con nomi e opzioni dell’ultimo momento, chi deve affrontare pesanti
beghe procedurali e chi sta consumando le meningi per capire se presentarsi o meno. Vedremo, tra 72
ore, se tutte le oltre 20 liste annunciate e in gran parte presentate pubblicamente, arriveranno effettivamente alle griglie di partenza. Tra
quelli che stanno per prendere decisioni esiziali c’è sicuramente Stefano Bolletta, attuale presidente della
circoscrizione Est, del Pd, che, da
qualche tempo in fase iper-critica
con il suo partito, sta lavorando ad
una lista civica con se stesso candi-
Stefano Bolletta
dato a sindaco. Un cognome storico
nella sinistra ternana, quello di Bolletta e, nonostante le molte alzate di
spalla, una sua eventuale discesa in
campo, non sarebbe del tutto irrilevante.
«Confesso - dice Bolletta - che a
quest’ora di martedì ancora non so
se faremo o meno la lista. Stiamo
raccogliendo le firme e, in tal senso,
non abbiamo problemi. Stiamo cercando piuttosto di comporre una
squadra di qualità ed espressione
della società civile. Se lista ci sarà, io
ne sarò il candidato sindaco. So bene
che abbiamo pochi giorni. Decideremo tra giovedì e venerdì».
Ancora alzate diffuse di spalle, ma
bega più grande: il ricorso che la dirigente locale del Pd, Rita Castellani, ha inoltrato ai garanti del partito
ternano per presunte irregolarità
nell’applicazione dello Statuto del
Pd, in occasione della famigerata assemblea che ha votato per le deroghe
agli “incandidabili” del Pd per raggiunto limite di mandati. Le risposte
locali dovrebbe essere rapidissime,
ma in caso contrario la Castellani
avrebbe inoltrato il ricorso anche ai
garanti nazionali. Se la Castellani
avesse ragione, in teoria si dovrebbe
riconvocare l’assemblea e dunque
rivedere le stesse liste del Pd. A 4
giorni dalla loro consegna, un cataclisma che pare improbabile.
ANDREA GIULI
Stroncone, Malvetani non “corre”
STRONCONE - Tra voci, accordi e
disaccordi, quella di Stroncone sembra prefigurarsi come una sfida elettorale a tre, salvo sorprese dell'ultimo minuto. I primi manifesti apparsi
sono quelli di Alberto Falcini, consigliere d'opposizione con lunghi trascorsi politici alle spalle, che torna
alle urne, come cinque anni fa, con la
lista Insieme per cambiare, già pronta e definita. Se il centrosinistra, come annunciato, punterà su Elisabetta Corbucci, nel centrodestra la questione appare abbastanza delicata:
sicuramente tornerà a presentarsi il
sindaco uscente, Nicola Beranzoli,
che però nelle ultime settimane ha
avuto non poche questioni da affrontare. In primis la possibilità di lasciare il posto a Giuseppe Malvetani che
Stroncone
aveva dato la sua disponibilità «dietro specifica richiesta di alcuni sostenitori della lista e non - afferma in
una nota Malvetani - di mia personale iniziativa, alla luce delle difficoltà
che si stavano incontrando all'interno dell'attuale maggioranza, con
consiglieri che cambieranno lista o
che non si ripresenteranno. Disponi-
bilità di massima data anche sulla
scorta di quanto pubblicamente affermato più volte dallo stesso Beranzoli che si sarebbe reso disponibile a
fare un passo indietro». E invece il
passo indietro è stato di Malvetani,
di fronte a problemi sulla composizione della lista e alla rinnovata volontà di Beranzoli di presentarsi in
prima persona. «A Beranzoli - continua Malvetani - faccio gli auguri
per la sua difficile avventura. Avventura che non mi sento di condividere né dall’interno, né da sostenitore esterno».
L’appoggio dei Malvetani, quindi, andrà presumibilmente a spostarsi altrove, per esempio sulla candidata del centrosinistra.
ELEONORA BONOLI
gate al progetto della indiana Jsw,
pronta a realizzare un forno elettrico
in caso di acquisizione dell’impianto. Quando Italia Nostra e Wwf parlano per Terni di adottare il modello
Piombino sanno di che cosa stanno
parlando? Sanno quale sia la differenza strutturale e produttiva dei siti
di Terni, Piombino e Taranto?».
Mentre si incarognisce la polemica sulle “colpe” ambientali di viale
Brin, si avvicina a grandi passi una
scadenza che può essere dirimente
per i destini di Ast: domani, infatti, è
fissata a Torino l’udienza della cassazione che si dovrà definitivamente pronunciare sulle pesanti condanne inferte in Appello ai manager tedeschi e italiani dell’acciaieria,
compreso l’attuale ad Pucci, per il
tragico rogo dell’Ast sabauda, dove
morirrono 7 operai. Lo stesso Pucci
si è già espresso nei giorni scorsi, ribadendo la sua innocenza, ma pure
la sua fiducia nella magistratura.
Una drammatica sortita, foriera di
diversi presagi e riflessioni.
AN. GIU.
SCUOLA E DEGRADO
Acciaieria, verso
Crescimbeni:
la riorganizzazione ritardi intollerabili
dei turni di lavoro alla de Amicis
TERNI - Ieri mattina si è svolto un
incontro tra sindacati e direzione
di Ast per discutere le questioni riguardanti l’ambiente, la sicurezza,
la situazione di mercato e di riduzione costi.
«Nello specifico - si legge in una
nota di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e
Ugl - è stato illustrato lo stato di
avanzamento dei progetti in corso
per migliorare la situazione economica e finanziaria del sito ed è stato
effettuato un focus sui progetti inerenti la riduzione costi. L’azienda
ha confermato che nel 2013 è stato
raggiunto l’obiettivo prefissato e
per il 2014 sono in corso ulteriori
accorgimenti. Rispetto a questo, è
stata esplicitata la situazione della
mobilità, riconoscendo che sta
contribuendo al raggiungimento
degli obiettivi fissati. L’azienda,
rispetto agli attuali volumi produttivi, ha riproposto e aggiornato un
piano che riguarda una nuova e diversa organizzazione del lavoro,
non escludendo l’adeguamento
dei turni all’attuale livello di saturazione impiantistica. Pur riconoscendo lo stato di difficoltà
dell’azienda, come sindacati abbiamo ribadito le questioni che dovranno caratterizzare la strategicità del sito e la centralità della conoscenza del progetto industriale.
Abbiamo sottolineato che i lavoratori hanno già contribuito al raggiungimento parziale degli obiettivi. Ulteriori sacrifici devono essere accompagnati dalla certezza di
un progetto complessivo di interesse generale in difesa del sito,
della sua integrità e strategicità. A
fronte di ciò bisognerebbe evitare
discussioni parziali e contingenti.
Ribadiamo di non aver pregiudizi
nell’affrontare le questioni, ma
crediamo che ciò debba essere fatto con chiarezza, trasparenza e
maggiore coinvolgimento del sindacato verso obiettivi condivisi».
Paolo Crescimbeni
TERNI - Il candidato sindaco per il
Centrodestra, Crescimbeni, incalza l’amministrazione uscente sul
degrado della scuola De Amicis:
«Una vicenda surreale. La scuola,
già sede di una scuola materna, elementare e media, è stata abbandonata a se stessa da oltre 3 anni, da
quando ha iniziato a pioverci dentro, nonostante lavori di manutenzione svolti nel 2004. Bastava intervenire subito e limitare i danni.
Invece no. L’amministrazione comunale ha sottovalutato la questione e oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti: le infiltrazioni di acqua
dal tetto hanno invaso un intero
piano e compromesso un’intera ala
dell’edificio, con buona parte del
solaio ricoperto di muffe, come le
pareti. A niente sono serviti gli appelli della direttrice scolastica e le
richieste di intervento dei genitori
dei bambini. Intanto apprendiamo
di lavori che dovevano partire a
gennaio 2014, poi rimandati ad
aprile. Ora si parla di giugno. Perché non si è intervenuto subito?
Perché nulla è stato fatto in questi 3
anni? Quando si deciderà ad intervenire per riportare la scuola alla
piena agibilità?».
Mercoledì 23 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria
Fatturazione elettronica, cosa cambia
PERUGIA - Ministeri, Agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza dal 6 giugno non potranno più
accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea e dal 6 giugno
2015 questo obbligo riguarderà tutta la P.A., compresi gli enti locali.
Gli Enti non potranno procedere al
pagamento, neppure parziale, fino
all’invio del documento in forma
elettronica. Sulle novità Confcommercio ha organizzato per il 7 maggio a Perugia un workshop presso
la propria sede di via Settevalli.
27
L’Istat dà l’allarme su 25mila 400
giovani umbri
Hanno tra 15 e 29 anni, non studiano né lavorano,
né fanno formazione. Sono il 19% del totale
26% e nel Centro il 21,9%).
di GIUSEPPE CASTELLINI
PERUGIA - Ogni 100 giovani tra i
15 e i 29 anni, in Umbria 19 non studiano, non lavorano e non fanno
formazione. Giovani letteralmente
“a spasso”, insomma. Sono i cosiddetti “Neet”, che rappresentano una
vera e propria emergenza sociale,
in quanto si tratta di uno spreco di
intelligenze e di potenziale capacità
lavorativa, oltre a garantire loro una
bassa qualità della vita e bassissime
prospettive di benessere socio-economico.
Lo evidenzia il rapporto Istat, che
ha censito la situazione formativa e
occupazionale dei giovani tra 15 e
34 anni in tutte le regioni italiane,
fornendo poi i risultati secondo le
classi di età 15-29, 15-24 e 15-34 e
18-29.
15-29 ANNI
Dal 2008 al 2013 i giovani tra 15 e
29 anni (è la fascia di età più significativa) che non studiano, non lavorano e non fanno formazione in
Umbria sono aumentati di 6,1 punti
percentuali, crescendo dal 12,9% al
19% (dal 9,6% al 18,3% gli uomini
e dal 16,3% al 19,8% le donne). In
valori assoluti, sono passati da
17mila a 25mila 400 (+49,4%), ben
8mila 400 in più. L’incremento, in
particolare, è stato molto forte nel
2012, quando sono diventati 25mila rispetto ai 21mila del 2011.
I dati umbri, comunque, restano
più bassi sia della media nazionale
(rispetto al 19% in Umbria, i
“Neet” in Italia rappresentano il
L’AUMENTO
8.400
L’incremento
dei “Neet” 15-29
anni in Umbria
tra il 2008
e il 2013
15-24 ANNI
13.330
I giovani umbri
15-24 che non
studiano, né lavorano, né fanno
formazione
18-29 ANNI
21,3%
La percentuale
di “Neet” in Umbria nella fascia
di età che va da
18 a 29 anni
15-24 ANNI
Circoscrivendo maggiormante
l’età, i giovani da 15 a 24 anni qualificati come “Neet” in Umbria sono passati, tra il 2008 e il 2013, dal
10,7% al 16% (anche in questo caso, il valore è inferiore sia alla media italiana che a quella del Centro,
pari rispettivamente a 22,2% 19%).
In valori assoluti i “Neet” 15-24 anni nella regione sono cresciuti da
9mila a 13mila 330 (+48,1%), con
un incremento di 4mila 330. Ragazzini, ragazzi e giovani che stanno
letteralmente “a spasso”, non venendo più intercettati né dalla scuola e dal mondo della formazione, né
da quello del lavoro. Sul versante
dei “Neet” 15-24 c’è ad registrare
tuttavia un miglioramento tra il
2012, quando erano il 16,8% dei
componenti della loro classe di età,
e il 2013, quando appunto risultano
il 16%.
LE ALTRI CLASSI DI ETÀ
Per completare il quadro, i “Neet”
umbri tra 18 e 29 anni nel 2013 sono
il 21,3% del totale di questa classe
di età, mentre nel 2008 erano il
14,9%. Per quanto concerne invece
la classe di età più ampia, quella che
va da 15 a 34 anni, la percentuale
dei “Neet” umbri è aumentata da
12,6% a 19,9%. Anche per queste
fasce di età i dati umbri sono meno
gravi sia rispetto alla media nazionale, sia a quella del Centro. Ma anche da noi questo fenomeno si configura come una vera piaga sociale.
Internet e marketing sul web, seminario
PERUGIA - Internet e marketing sul web
come occasioni di business e come elementi
da sfruttare nella crescita di una realtà aziendale, dalle Pmi (Piccole e medie imprese) alle grandi società. Su questi aspetti si fonda,
anche nel 2014, il tour della formazione dedicata al web marketing promosso da GT
Idea.
Perugia è una delle dodici città italiane in
cui si svolgerà la giornata formativa gratuita
in programma martedì 29 aprile, a partire
dalle 15 nella sede di Confindustria Umbria
in via Palermo 80/A a Perugia. Per il secondo anno consecutivo, infatti, Perugia, grazie
alla collaborazione fra GT Idea e Confindustria Umbria, torna ad ospitare un GT study
day, dopo il successo dell’edizione 2013.
Gli interventi della giornata saranno curati
da Cosmano Lombardo, direttore di GT
Idea e da Giorgio Taverniti, fondatore della
Community GT e dell’omonimo Forum GT,
che oggi conta oltre 100mila utenti attivi. Al
centro dell’attenzione i diversi aspetti
del search marketing, - il marketing che riguarda i motori di ricerca -, con l’obiettivo
di fornire spunti, tecniche e strategie utili
all’attività economica delle piccole e medie
imprese umbre.
“A spasso” Un giovane “Neet”, nella realtà si tratta in pratica di “fantasmi sociali”
L’INDAGINE
Outlook di Censis-Confcommercio:
famiglie più fiduciose per la prima
volta dal 2011, ma restano in guardia
Adesso
i nuclei
ottimisti
superano
i pessimisti
PERUGIA - Nei primi mesi del
2014 migliora, per la prima volta dal
2011, il clima di fiducia delle famiglie, con una quota di ottimisti
(37,3%) che supera quella di chi
guarda con sfiducia all’immediato
futuro (24,6%), ma a prevalere è il
senso di incertezza, con una quota
pari al 38,2%; oltre la metà delle famiglie ha visto peggiorare le proprie
capacità di spesa negli ultimi 12 mesi e sono molto diffusi la difficoltà a
risparmiare o il timore di non riuscire a mantenere il tenore di vita; anche per questo, i comportamenti di
spesa sono improntati alla rinuncia
(il 62,3% ha ridotto pranzi e cene
fuori casa, il 58% cinema e svaghi, il 51% ha
risparmiato sui consumi alimentari) o al rinvio (spese per ristrutturazione dell’abitazione, acquisto di elettrodomestici, acquisto di
auto); mancanza di lavoro (40,8%), classe
politica
inadeguata
(37,2%), tasse troppo
«
Il 17% ha difficoltà a rispettare le scadenze
»
Giuseppe De Rita, Fondatore Censis
alt (23,3%) sono i principali elementi di criticità che frenano l’economia del Paese; per gran parte delle famiglie, comunque, il Governo
Renzi ha la possibilità di far uscire il
Paese dalla crisi ed indica, come
priorità, interventi per creare nuova
occupazione e per ridurre la pressione fiscale su famiglie e imprese.
Nonostante il miglioramento del
clima di fiducia, dunque, il protrarsi
della crisi, le difficoltà occupazionali e il peso delle tasse alimentano
quel mix di incertezza, disorientamento e attesa che continuano a tenere “congelati” i consumi in attesa
di provvedimenti – in particolare su
tasse e lavoro – che possano favorire la ripartenza dell’economia.
Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono, nel primo semestre del 2014, dall’Outlook Confcommercio-Censis.
«Più di 10 milioni di famiglie - afferma l’Outlook - sentono di avere
difficoltà a risparmiare e 8 milioni
temono di non riuscire a mantenere
il proprio tenore di vita. Occorre dire che, rispetto alle precedenti rilevazioni, queste situazioni di timore
e di difficoltà appaiono oggi meno
diffuse, ma la situazione resta comunque molto complicata. In effetti, il 73,5% degli intervistati ha dichiarato che avrebbe difficoltà ad
affrontare spese improvvise, il
27,5% ha difficoltà a pagare le tasse, il 17% ha difficoltà a rispettare le
scadenze di pagamento».
Mercoledì 23 aprile 2014 il Giornale dell’Umbria
28 economiaUMBRIA
Largo ai giovani, così
la Regione sfida la crisi
che dei soggetti richiedenti. Quote
di fondi sono state infatti destinate a
progetti a prevalente conduzione
femminile (38 quelli finanziati) e
progetti elaborati da lavoratori in
cassa integrazione e mobilità (1 finanziato). Gli ultimi dati inseriti nella relazione sono relativi alle domande presentate entro il 31 gennaio
2014: i fascicoli da analizzare sono
66 per un monte complessivo di agevolazioni richieste di circa 2,4 milioni.
Microcredito. Gli strumenti di
sostegno all’autoimpiego possono
contare anche su questa forma di finanziamento (istituito con una legge
regionale del 2011) pensato «con
l’intento di agevolare “micro progetti” di creazione di impresa realizzati da giovani, donne, disoccupati e
soggetti svantaggiati, senza limitazioni di età, con l’unico intento di sostenere il finanziamento di soggetti
cosiddetti “non bancabili” che incontrano difficoltà nel reperire risorse finanziarie per avviare progetti di impresa». Il finanziamento è
erogato da Sviluppumbria per importi da 3mila a 12mila euro. Ad oggi sono state presentate in totale 210
domande, 93 delle quali sono state
ammesse a finanziamento per circa
850mila euro.
La situazione oggi. Attualmente,
il numero delle imprese attive sfiora
il 95% di quelle che negli anni sono
state ammesse a finanziamento e che
danno lavoro a poco meno di 500 dipendenti. Sono 25 quelle che nel
tempo sono state sottoposte a procedure concorsuali, una ventina quelle
cancellate.
Finanziamenti e contributi,
i risultati della legge 12 del 1995:
avviate circa 1.600 imprese che hanno
creato almeno 500 posti di lavoro
OCCUPAZIONE I PROGETTI DI RILANCIO
di CHRISTIAN CINTI
PERUGIA - Circa 1.600 nuove attività imprenditoriali e poco meno di
500 posti di lavoro. Sono in sintesi i
risultati prodotti dagli interventi che
la Regione ha messo in campo in tema di imprenditoria giovanile e microcredito.
«Questa normativa può divenire
un valido strumento per sostenere la
ripresa economica da tutti auspicata» è illustrato nella relazione che la
giunta regionale ha inviato alla terza
commissione consiliare in rispetto
della clausola valutativa contenuta
nella legge numero 12 del marzo
1995 in tema di “Agevolazioni per
favorire l’occupazione giovanile
con il sostegno di nuove iniziative
imprenditoriali”. Si tratta di «strumenti agevolativi consolidati» spiega il documento, tanto che «la domanda di finanziamenti è in continuo aumento e le sole risorse regionali non riescono a rispondere alla
domanda». Anche per questo e dunque «per poter accrescere le disponibilità di risorse» si sta lavorando per
inserire questo strumento di sostegno all’interno della programmazione comunitaria 2013-2020.
La legge. Nasce nel 1995 per
«contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile che, anche
in quel periodo, costituiva una criticità rilevante in Umbria, introducendo il finanziamento delle attività di
assistenza e accompagnamento alla
creazione di impresa». Il finanziamento era riservato a giovani fra 18 e
32 anni e prevedeva una serie di contributi a fondo perduto (per spese di
costituzione, consulenze, oneri finanziari e spese di affitto, oltre ad
una anticipazione fino a circa
124mila euro a tasso zero e da rimborsare in rate semestrali costanti fino ad un massimo di 10 anni.
I numeri. Complessivamente, la
Gambe in spalla
Sono circa
1.600 le attività
imprenditoriali
giovanili create
col sostegno
della Regione
I fondi
Richieste
in continuo
aumento,
i soldi non
bastano più
I settori
Artigianato
e commercio su tutti,
spazio anche
ai servizi
«
CONTENZIOSO
legge regionale ha garantito l’erogazione di oltre 47 milioni di euro: circa 41 milioni in anticipazioni e 5,6
milioni in contributi. Dal 1996 al 31
marzo 2011 sono state presentate
2.540 domande, mentre quelle finanziate sono state 1.506 (1.163 nel
Perugino, 342 nel Ternano). Analizzando nel dettaglio i dati della “fase
uno” del progetto, i settori di attività
in cui si dividono le imprese sono
l’artigianato (32%), il commercio
(27%) e i servizi (31%). «Dai dati
presentati - illustra la relazione - risulta che il livello medio dell’investimento realizzato è pari a 70mila
euro per la provincia di Perugia e
53mila euro per quella di Terni». La
“fase due” del progetto (dal 1 aprile
2011 al 31 marzo 2013) ha fatto registrare un afflusso di 173 domande,
88 delle quali sono state ammesse a
finanziamento (69 nel Perugino, 19
nel Ternano). La seconda tranche ha
anche aperto la strada ad una serie di
modifiche relative alle caratteristi-
Questa normativa può divenire
un valido strumento per sostenere
la ripresa economica da tutti auspicata
Dalla relazione della giunta regionale inviata alla terza commissione consiliare
»
Ternano “timido”, domande a singhiozzo
In provincia solo
un quinto delle risorse
Palazzo Donini:
minore dinamicità
PERUGIA - Se è vero che tre indizi fanno una prova, allora la tesi
è tanto semplice quanto preoccupante. La Regione finisce ai confini del Perugino. Illustrando i dati
relativi alle politiche di sostegno
in materia di prima casa, Palazzo
Donini aveva evidenziato come
dal Ternano fossero arrivate pochissime domande sia per quanto
riguarda i bonus a fondo perduto
per l’acquisto dell’abitazione, sia
in relazione ai mutui garantiti grazie alla convenzione Regione-Gepafin, per i quali è addirittura pervenuta soltanto una richiesta. Bene, la conferma di quella che sembra una tendenza drammaticamente consolidata arriva dall’analisi
delle richieste relative ai contributi per l’imprenditoria giovanile.
«Sebbene l’articolo 15 (della legge, ndr) prevedeva la ripartizione
delle risorse tra le province di Perugia e di Terni, rispettivamente
del 60% e 40%, nella provincia di
Terni c’è stato un utilizzo ridotto
delle risorse assegnate, con economie formatesi nelle varie scadenze: di fatto, il flusso delle domande, sia per le presentate che per
ammesse, nella provincia di Terni
23%
Domande
dal
Ternano
è pari al 23% del totale. Tale situazione - dice la relazione della giunta regionale - si ripercuote anche
nell’entità delle risorse assegnate,
che è pari al 21,8% delle risorse
complessivamente trasferite. Il
territorio della provincia di Terni,
è evidente, registra una minore dinamicità e risposta positiva allo
strumento finanziario». Il riscontro diretto arriva dal numero delle
domande presentate e poi ammesse a finanziamento: su 2.540 richieste arrivate dal 1996 al 31
marzo 2001, quelle provenienti
dal Ternano erano 574. Quelle ammesse a finanziamento - nello
stesso periodo - sono state 342 su
un numero complessivo pari a
1.506.
Rate, che fatica
Uno su 5 non
riesce a pagare
PERUGIA - La relazione della
giunta regionale le definisce come «situazioni patologiche». Si
tratta di quelle imprese che non
riescono ad assolvere all’«obbligo di restituzione del finanziamento». Parte dei fondi di sostegno all’imprenditoria giovanile viene infatti concessa a titolo di finanziamento con obbligo
di restituzione in rate semestrali
prive di interessi. «Prendendo
in esame le situazioni per cui è
in atto il recupero forzoso del
credito al 31 dicembre 2011 spiega il dossier - l’importo di
contensioso è superiore a 5,1
milioni di euro, corrispondente
a circa l’11,8% del valore dei
benefici complessivamente erogati per un importo di oltre 43,3
milioni di euro». «Una ulteriore
analisi, prendendo in esame le
situazioni del credito al 31 dicembre 2013, l’importo del
contenzioso è pari a 8,850 milioni, corrispondente a circa il
18,82% del valore dei benefici
erogati. Il tasso che raffigura le
posizioni debitorie in contenzioso, sebbene registri un incremento dovuto sicuramente
all’inasprirsi della crisi economica e finanziaria - è illustrato
nel documento di Palazzo Donini - è di fatto un valore percentuale accettabile, specialmente
se confrontato con le sofferenze
dei bilanci delle banche».
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UMBRIA
Mercoledì 23 aprile 2014
Anno XXXII n. 111 - euro 1,20
FOLIGNO
Luce, acqua, gas e banche
angosciano i consumatori
A
TODI
Tagli agli aerei F35
S’invoca chiarezza
A
a pagina 7
ASSISI
Caporalato e sfruttamento
nelle raccolte nei campi
A
a pagina 30
“Trasferta” a Montevarchi
per rubare in una scuola
A
a pagina 11
La vittima era un tenente colonnello dell’esercito in servizio a Perugia. Si trovava in Puglia in vacanza
Muore precipitando col deltaplano
ITALIA & MONDO
Ncd: “Sì alla Camera, ma al Senato sarà guerra”
Sul decreto lavoro
il governo costretto
al voto di fiducia
A
a pagina 3
A PERUGIA
Quando alla Scuola di Lingue Estere dell’Esercito è arrivata la notizia attraverso i
comuni canali di informazione, si è innescato un tam tam
fatto di accenti increduli. Il
tenente colonnello Mario
Luppa, originario di Fabriano ma residente ad Ancona,
era morto in primo pomeriggio. A tradirlo, la sua grande
passione, quella per il volo.
Si è lanciato col deltaplano
ma qualcosa lo ha fatto precipitare contro una parete.
Forse correnti d’aria impreviste e impossibili da controllare anche per un grande
esperto come il militare, che
aveva alle spalle numerose
missioni all’estero e lanci col
paracadute. L’incidente si è
verificato sul Gargano, dove
si trovava in ferie. Lascia tre
figlie. “Una persona veramente in gamba”, dice chi lo
ha conosciuto.
A
a pagina 23
IN FONDO
AL POZZO
La paura
dell’intelligenza
artificiale
di Guido Barlozzetti
Tutto pronto per la mostra di scena a palazzo Collicola
I trent’anni del Corriere a Spoleto
La mostra sui trent’anni del Corriere Fa tappa a Spoleto
A
a pagina 9
A
D
ocile, servizievole, comodo, il
computer fa paura. Il cinema è un sensore
di massa e vorrà pur dire
qualcosa se alcuni film in
circolazione in queste settimane raccontano in modi
diversi di un mostro che
minaccia di espropriarci
della libertà e di irretirci in
un nuovo dominio.
In Trascendence si parla di
uno scienziato all'avanguardia dell'intelligenza artificiale, quando muore la
moglie per tenerselo vicino ha la bella idea di caricare il suo cervello in un
computer. Il problema è
che il computer comincia
a prescindere dalle intenzioni di lei e si espande in
tutta la rete, innescando
un'evoluzione che gli...
[continua a pagina 3]
a pagina 19
Abbinamento opzionale con: “Quello che devi sapere sul denaro” Euro 3,80;
+ il prezzo del quotidiano
Declassificati tutti gli atti
Le stragi d’Italia
non sono più coperte
dal segreto di Stato
A
a pagina 3
Da ieri è partito lo “spesometro”
Se spendi più di 3.600 euro
può scattare il controllo
dell’Agenzia delle entrate
A
Otricoli Drammatico incidente per una donna di 63 anni che stava lavorando nei campi col marito
Perde la vita in campagna mentre brucia sterpaglie
GIOVENALE
Ascolta, Ippocrate piange
di Anton Carlo Ponti
A
S
i sa, una delle ossessioni, anzi l’ossessione suprema dell’italiano è:
tasse imposte balzelli tributi dazi gravami gravezze. Se vuoi il suo voto di centrodestra...
a pagina 5
Sport
[continua a pagina 8 ]
A OTRICOLI
E’ morta asfissiata. O per un
malore. La tragedia si è verificata ieri ad Otricoli. Una donna di 63 anni stava lavorando
nei campi con il marito. Era
intenta a bruciare sterpaglie
quando si sarebbe trovata accerchiata dalle fiamme. Improvvisamente si è accasciata
e non c’è stato nulla da fare. Si
ipotizza che sia morta asfissiata dal fumo.
A a pagina 41
PERUGIA
Pallavolo Domani si gioca ad Osimo contro la Lube Macerata
E’ scoppiata la Sir mania
Tifosi già caldi per gara 1
della finale scudetto
A
Ecco il Mercato coperto che vorrebbero
i commercianti e che suggeriscono i turisti
a pagina 47
SERIE B
La cooperativa del gol funziona bene a Terni
Comanda Antenucci con 16 centri A a pagina 43
LEGA PRO
Febbre alta per il Grifo, lunghe file al botteghino
per il Frosinone ed esodo a Salerno A a pagina 44
A
a pagina 17
TERNI
La lega al collo
per non farsi lasciare
A
a pagina 38
DELL’UMBRIA
CORRIERE
t
Mercoledì 23
Aprile 2014
UMBRIA
Via Pievaiola, 166 F-6
Tel. 075 91191
Fax 075 4659140
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La storia La prima apertura a Perugia, poi a seguire nelle altre principali città dell’Umbria
Tares e dintorni Tra i problemi più diffusi
ci sono anche quelli relativi
alle tasse locali come la Tares
Dal ’93 a oggi sempre più uffici a disposizione
A PERUGIA
Istituito con la finalità di promuovere
l’educazione al consumo e far crescere il livello di conoscenza e consapevolezza dei cittadini-consumatori sui
propri diritti lo sportello del consumatore è attivo dal 1993 e nasce come
progetto delle associazioni dei consumatori (Codacons, Lega consumatori, Movimento consumatori, Adicon-
STORIE
Cittadini&burocrazia
sum, Federconsumatori, Adoc,
Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento difesa del cittadino, Acu, Unione nazionale consumatori). Negli anni sono stati aperti un numero importante di sportelli: nel 1993 a Perugia, nel ‘96 a
Terni, nel ‘98 a Foligno, Spoleto e
Orvieto, nel ‘99 a Città di Castello,
nel 2003 a Castiglione del Lago,
Marsciano, nel 2004 a Umbertide,
nel 2007 a Gubbio e nel 2009 a
Trevi. Lo Sportello del consumatore ha lo scopo di fornire informazioni, documentazioni e consulenza gratuita su problematiche generali intervenendo sui soggetti interessati, aumentare il livello di conoscenza dei cittadini sul funzionamento delle strutture pubbliche e
7
private che erogano servizi, raccogliere segnalazioni, avanzare proposte e suggerimenti per migliorare la qualita dell’offerta, far cresce-
re il livello di consapevolezza, stimolando e promuovendo l’autotutela senza deleghe. L’azione dello
sportello del consumatore è volta
a fornire risposte sulle problematiche sollevate adottando comportamenti propositivi, non conflittuali
e perseguendo, ove possibile, procedure di conciliazione.
B
La statistica Gli ultimi dati dello sportello del consumatore dove arrivano in tanti: dagli anziani ai giovani ben istruiti
Telefonia, energia, acqua, gas e banche
La guerra delle bollette e delle utenze
di Marina Rosati
A PERUGIA - Telefonia, energia, gas, luce ma anche credito
eimposte. La vita deiconsumatori umbri è sempre più dura
perché c’è da districarsi tra bollette, utenze e contratti capestro che costano in termini di
soldi e di tempo. Il cambio di
utenza, piuttosto che letture di
switch errate, doppie fatturazioni che non si riesce a risolvere ma anche servizi addebitati
e non richiesti, nel mondo dello sportello dei consumatore
dell’Umbria, che raccoglie i casi riepilogati dalle principali associazioni di categoria, c’è questo e molto altro. Il prospetto
statistico relativo all’ultimo
quadrimestre del 2013 riporta i
dati raccolti nelle varie sedi in
base alle segnalazioni che arrivano da anziani, adulti ma anche giovani ben istruiti.
L’attività d’orientamento ed informazione effettuata dagli
operatori dello sportello del
consumatore offre un quadro
puntuale della situazione e le
informazioni necessarie anche
se in alcuni casi può rivelarsi
insufficiente; gli utenti, anche
se dotati di titolo di studio, hanno difficoltà ad operare in maniera autonoma. In tali casi gli
operatori devono intervenire,
seguendo gli utenti, mediante
la diretta redazione ed invio degli atti redatti. La rilevazione
dei dati riguardante il titolo di
studio e la condizione professionalesono spesso difficilmente rilevabili, in quanto gli utenti mostrano una certa reticen-
za a fornire dati personali.
Venendo ai dati nel corso del
3˚ quadrimestre dl 2013 si registra una diminuzione dei casi
affrontati rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente
che sono passati da 797 a 750.
Rispetto ai casi trattati il settore che continua a creare maggiori contenziosi è quello delle
utenze, pari al 69% del totale:
con la telefonia al 24%, l’energia al 22%, il gas al 19% e l’ac-
qua al 4%. Come detto, così
come nel corso dei precedenti
quadrimestri, si registra un
consistente numero di casi relativi alla telefonia ovvero 183.
Altro settore dove si registrano
i maggiori disagi è quello dell’energia con 164 contenziosi.
Molti i disagi dovuti al passaggio da un operatore all’altro
tramite gli agenti porta a porta
di varie società che riescono a
concludere, spesso con l’ingan-
no, contratti con clienti per la
maggior parte inconsapevoli
di passare ad altro gestore.
Rendendosi conto dell’accaduto, nella maggior parte dei casi
vogliono rientrare con il vecchio gestore, dando il via a problemi di doppia fatturazione,
letture di switch errate ecc. Si
registra infine un notevole aumento anche dei casi relativi al
gas (19% del totale) con 143 casi.
Seguono il comparto dell’acqua con 31 casi (4%), quello di
imposte e tributi con 28 casi
(4%), delle banche con 28 casi,
dei contratti con 27 segnalazioni (4%) e il settore del commercio con 23 casi (3%).Alcuni di
questi casi hanno richiesto un
intervento diretto degli operatori dello sportello, mentre in
altri si è proceduto ad instradare l’utente sulla strada daseguiB
re.
L’indagine Gli stranieri sono stati di più solo a Foligno anche se su scala regionale sono in aumento Il particolare
Adulto, istruito di nazionalità italiana:
ecco l’identikit di chi si rivolge alle associazioni
A PERUGIA
La maggior parte preferisce
non qualificarsi ma una grande fetta degli utenti dello sportello del consumatore sono
pensionati. Ma nell’indefinito
mondo delle problematiche
che arrivano sui tavoli delle associazioni di categoria c’è di
tutto. Ci sono per esempio gli
impiegati, che superano di
non molto i disoccupati, le casalinghe e gli operai. Se si va a
vedere poi il titolo di studio si
scopre che a parte un numero
elevato che preferisce non far
sapere il proprio livello d’istruzione la stragrande maggioranza ha un diploma. Seguono con un po’ di distacco i laureati che spesso si rivolgono
allo sportello del consumato-
re perché, pur avendo i titoli,
non riescono a sbrogliare il
bandolo della matassa. Per
quanto riguarda infine la nazionalità sono soprattutto gli
italiani a fare capolino agli uffici competenti. Nel 2013 su
750 casi rilevati ben 596 sono
riferiti a persone di nazionalità italiana e solo 154 a stranieri. Solo a Foligno la situazione è nettamente ribaltata con
62 situazioni di stranieri in difficoltà affrontate dallo sportello e 18 riferite ad italiani anche se il dato regionale degli
estracomunitari sostenuti è in
aumento. Sull’età vince la fascia tra i 50 e i 65 anni, seguita
daquella tra i 30 e i 50. Vengono poi gli over 65.
B
Mar.Ros.
Sono soprattutto gli uomini
a chiedere il sostegno
del personale addetto
A PERUGIA
Sono soprattutto gli uomini a rivolgersi ai vari uffici dello
sportello del consumatore. I casi arrivano a 407 e superano
di gran lunga i contenziosi attivati da donne (343). Il dato è
però in controtendenza nel Perugino e a Città di Castello
dove sono soprattutto le donne (119 casi contro 107 degli
uomini nelcapoluogoe 49 contro 24 nel Tifernate) a chiedere l’aiuto delle associazioni dei consumatori.
B
Mercoledì 23
Aprile 2014
DELL’UMBRIA
8
CORRIERE
u
Umbria
Viaggio nei dipartimenti Nell’ateneo a colloquio
Medicina e Odontoiatria
con il direttore Ambrogio Santambrogio
Università,
quasi in 700
superano i test
Scienze politche
guarda all’Umbria
e pensa al mondo
un contenitore pieno di contenuti per creare professionalità
spendibili sul territorio, ma anche in una dimensione più europea e internazionale.
Direttore Santambrogio, su che
si basa la nuova proposta agli
di Sabrina Busiri Vici
studenti?
“Su una formazione legata all’iA PERUGIA - La sfida è alta, dea di multidisciplinarietà: le
unire nella formazione e nella diverse aree culturali presenti
nel dipartiricerca la dimento domensione in“Abbiamo rivisto
vranno essere
ternazionale
tutte necessacon quella locompletamente
rie al fine delcale. Guardal’offerta formativa
lo studio delre al mondo
verso una maggiore
l ’ o g g e t t o.
non significa
interdisciplinarietà”
Questa sfida
abbandonare
interdisciplile proprie radici e, viceversa, il localismo ne- nare è la nostra vera grande ricessita di una marcia lungimi- sorsa che non va persa, anzi va
rante. In prima linea a combat- valorizzata”.
tere la sfida c’è il dipartimento Quali corsi di laurea offrirà dal
di
Scienze
Politiche prossimo anno il vostro dipartidell’Università di Perugia, per- mento?
ché è così che lo proietta nel “Il lavoro che abbiamo fatto è
futuro il suo nuovo direttore iniziato tempo fa insieme al
Ambrogio Santambrogio. Mi- preside Montanari, che nomilanese, sociologo della scuola nò due commissioni proprio a
di Franco Crespi, arrivato in questo scopo. Da qui l’offerta
Umbria a metà degli anni Set- didattica che partirà nell’anno
tanta per una scelta che lui stes- accademico 2014/15 e si baseso definisce “romantica”: “mi rà su tre corsi di laurea triennapiaceva questo territorio”, San- li: in Scienze politiche e Relatambrogio da allora ha investi- zioni internazionali; in Servito in un percorso culturale in zio sociale e in Scienze della cocui crede fermamente. Obietti- municazione. E quattro magivo dichiarato, dare un contri- strali: in Scienze della politica e
buto al cambiamento del mon- dell’amministrazione; in Relado contemporaneo. Il passag- zioni internazionali, il terzo in
gio da facoltà a dipartimento Sociologia e politiche sociali e
per Scienze Politiche è avvenu- l’ultimo in Comunicazione
to mantenendo la stessa identi- pubblica, digitale e d’impresa.
tà,ma dal prossimo anno acca- Ogni corso ha poi dei curricula
demico sarà modificata com- specifici”.
pletamente l’offerta didattica Un percorso molto articolato...
che deve essere necessariamen- “Intendiamo dare una formate - sostiene Santambrogio - zione triennale di base standarDopo undici tappe già compiute
nei
dipartimenti
dell’Università degli studi, il
Corriere dell’Umbria arriva alla dodicesima fermata: il dipartimento di Scienze politiche.
z
y
GIOVENALE
dizzata, ovvero che punti a costruire le basi; poi invece, nelle
magistrali, si devono costruire
percorsi specializzati solidi,
fondati su una sommatoria di
competenze”.
Scienze politiche ha da sempre
un rapporto molto forte con il
territorio. Quali professionalità Ateneo Ambrogio Santambrogio, direttore del dipartimento di Scienze Politiche
servono in Umbria?
“Adeguate al mondo del terzo
settore, ma in questo senso c’è di interdisciplinarietà superan- peo. Infine, e soprattutto,in tutmolto da fare perché devono do vecchie divisioni che ormai te le discipline possiamo contacambiare anche le istituzioni e appartengono alconcetto difa- re su tanti giovani brillanti e
la classe politica e occorre com- coltà e a una identità più com- preparati”.
prendere che il rapporto con il posita. Poi è necessario che cia- La città di Perugia è cambiata,
territorio non è più quello di scuno di noi si abitui a una tra- da sociologo, come andrebbe ritrent’anni fa. Paradossalmen- smissione del sapere più artico- pensata?
te siamo in un periodo in cui lata, perché ogni corso dovrà “Si deve partire da una idea di
c’è molto da fare, e c'è spazio avere i suoi scopi. Altra grande città. Perugia è cambiata molto, ma i perugini sono rimasti
sfida riguarderà la ricerca”.
per chi ha voglia di farlo”.
Come vanno le immatricolazio- Scienze politiche è sempre stato anestetizzati dall’immagine del
un fiore all’occhiello nella ricer- buon salotto e su questo valuni?
tano lo scarto tra l’immagina“La tendenza di questi anni è ca per l’ateneo perugino...
in perdita, probabilmente i fat- “Sono molto orgoglioso della rio e il reale, ma adesso non esitori sono fisiologici ed esterni a posizione che ci ha assegnato ste più quel tipo di città: le perinoi. Confidiamo comunque l’Agenzia nazionale per la valu- ferie non sono più tali, non somolto nella nuova offerta di- tazione della ricerca in una re- no appendici di qualcosa che è
cente simulazione, il diparti- il centro, camminano con gamdattica”.
mento
di be loro, perciò anche il centro
Da dove proScienze politi- non può svolgere più la stessa
vengono gli
“Il sindaco dovrà
che risulta es- funzione. Finora c’è stato uno
studenti
di
sere il terzo sviluppo non gestito proprio
Scienze politifare sempre
tra quelli del- perché non è partito da una
che?
più attenzione
l’ateneo per idea di città. Perciò la classe di“La gran paralla società civile
qualità della rigente, che non coincide con
te sono ume alle sue proposte”
ricerca e il pri- quella politica, deve adesso inibri, ma pemo tra quelli ziare a pensare proprio a queschiamo anche nelle regioni limitrofe e dal umanistici. Siamo al top in sto”.
Sud. I milanesi, come me, sono molti settori quali Scienze del- E al sindaco che verrà quale sugun’eccezione. In prospettiva, la comunicazione con la scuo- gerimento darebbe?
comunque, l’ateneo deve diven- la di Paolo Mancini; nel setto- “Di fare massima attenzione
tare sempre più un riferimento re degli amministrativisti, co- alla società civile nel senso più
me nelle discipline storiche con ampio possibile, dare a tutti il
per il proprio territorio”.
Come direttore su quali l’importante tradizione che ri- senso di essere protagonisti,
criticità intende lavorare nei sale a Mastellone. Nella socio- provare a condividere un prologia continuiamo la scuola di getto comune: non si può penprossimi anni?
“Bisogna premere fin da subi- Franco Crespi,uno dei sociolo- sare a trasformare la città senB
to l’acceleratore su questa idea gi più importanti a livello euro- za consenso”.
z
y
A PERUGIA
Tra gliaspirantimedici e dentisti, due umbri si pozionanano
tra i primi cento in
graduatoria nazionale. Lo studente più
bravo è risultato un
ragazzo di Torino
che ha totalizzato
80,50 punti su 90. I
migliori risultano gli
studenti di Padova:
ne compaiono ben
15 tra i primi 100. Segue Bologna, con 11
e Milano statale con
10.Ierisonostati pubblicati online i risultati del test di Medicina
eChirurgiaeOdontoiatria dello scorso 8
aprile. A livello locale
i dati sono stati elaborati dall’associazione
studentesca Sinistra
universitaria che oggi
alle 17 scenderà in
piazza IV per una
mobilitazione contro
il numero chiuso.
In Umbria, tra più di
mille partecipanti su
63mila totali, sono risultati idonei 658 ragazzi con un esito generale discreto: pari a
23,69 rispetto a una
media nazionale del
23,07. C’è da ricordare che per risultare
idoneo
bisognava
conseguire un punteggio pari almeno a
20.
Per la pubblicazione
della graduatoria nazionale nominale bisognerà attendere il
12 maggio. Mentre il
20 maggio saranno
definite le assegnazioni dei posti nelle Università e saranno
aperte le immatricolazioni. Sempre che
non ci siano ulteriori
novità sulla questioni
dei plichi manomessi
a Bari.
B
dalla prima pagina
... devi tuonare contro le contribuzioni in genere (che il cittadino probo e non pazzo riconosce come sacre). L'ideale sarebbe pagare un 5
percento del reddito, ma pretendere l'asfalto liscio come un bigliardo, le scuole pulite e illuminate bene, gli insegnanti preparati e solerti anche a 1.300 euro al mese tutto
compreso, coste marine ben sorvegliate e respingenti, treni in orario
e comodi (Moretti è stato giubilato a Finmeccanica!), medicine e
medici e infermieri gratis in toto.
Aspirazioni scellerate, perché se
non si pagano gli odiosi balzelli
viaggeremmo con le nostre immense automobili su un oceano di
voragini, moriremmo per un'unghia incarnita, e via elencando.
Ma è anche vero che siamo un popolo di furbi, di ladruncoli, di egoisti, di marpioni; finito il territorio
personale, il recinto del nostro
"io", arrivi pure il diluvio, chissene-
Ascolta, Ippocrate piange
frega! Senza capire che un Noè paterno non ci sarà lì pronto con l'arca a salvarci le chiappe. Questi e
altri molti consimili pensierini mi
aggredivano ieri l'altro, a leggere in
quei bollettini che registrano malaffare imbrogli truffe corruzione
tutte le mattine che il buon Dio ci
manda in terra; in quei fogli tremendi cui son ridotti i quotidiani
di carta o di pixel, divenuti narrazioni dove il più pulito ci ha la rogna. "Sanità, truffe per un miliardo", il titolo. "Il rapporto della
Guardia di Finanza sul danno allo Stato. Interventi estetici rimborsati come tumori", l'occhiello. "Dagli appalti ai falsi ricoveri e alle
esenzioni dai ticket", il catenaccio.
Questo dopo lo scandalo dei 700
funzionari e compagnia brutta, impelagati a metterla nel didietro alla
Comunità degli onesti sotto l'ombrello della riscossione delle entrate. Insomma, è tutto una frode.
Qualcuno ha scritto che il comandamento andrebbe corretto in:
"settimo, ruba meno". Confesso
che una delle notizie che più mi
hanno amareggiato in questi ultimi giorni di mia personalissima angoscia civile, molto più del rogo di
Valparaiso e delle case di Pablo Neruda, dell'affaire Crimea, della
donna che partorisce due gemelli
"non suoi", degli esodi di dannati
della terra dal sud del mondo verso approdi civilizzati sordi e ciechi,
del patrimonio paesaggistico e artistico nazionale che degrada dentro il silenzio del potere e i timidi
appelli di alcuni utopisti disarmati; dicevo, una bomba deflagrante
è stata per me l'ergastolo a quel
chirurgo che, leggo esterrefatto e
basito, si confidava al telefono con
qualcosa come: "Oggi mi faccio
quattro polmoni così mi compro
la barca", e i poveretti sotto i ferri
erano terminali. Come siamo distanti da Ippocrate che sentenziava: "Che io possa, se avrò con ogni
scrupolo osservato questo giuramento senza mai trasgredirlo, vivere a lungo e felicemente nella piena stima di tutti e raccogliere copiosi frutti della mia arte". Vediamoli i doveri del medico sanciti
2.500 anni fa: dieta opportuna e
medicamenti non letali: per quanto permesso dalle cognizioni cliniche, onestà assoluta, arcigno segreto professionale, scrupolo maniacale, rispetto amorevole per il malato. Addirittura lasciava agli
esperti l'operazione per rimuovere
i calcoli. Socrate, in procinto di morire, non pronunciò le parole che
gli mette in bocca E. M. Cioran:
"Mentre veniva preparata la cicuta, Socrate stava imparando un'
aria al flauto. 'A cosa ti servirà?',
gli fu domandato. 'A sapere quest'
aria prima di morire'." (La leggo
nel libro di Italo Calvino "Perché
leggere i classici"). Storicamente,
l'ultima frase pronunciata dal filosofo, testimonia Platone nel "Fedone", ed egli era già freddo dall'addome in giù, fu: "O Critone, dobbiamo un gallo ad Asclepio, dateglielo, non ve ne dimenticate". Parole tremende e ridicole per Friedrich Nietzsche. Poiché a me e a Giovenale piacciono gli enigmi del
pensiero, le consigliamo a tutti i
medici, perché non scordino che
chi cura deve curare prima di tutto
se stesso (Luca, 4, 23).
B
Anton Carlo Ponti
[email protected]
DELL’UMBRIA
CORRIERE
ECONOMIA
P
t
Mercoledì 23
Aprile 2014
11
Redazione: via Pievaiola, 166 F-6
PERUGIA
Tel. 075 91191
Fax 075 4659140
[email protected]
SINDACATO Cittadini del Bangladesh e del Nord Africa
costretti a lunghe giornate di lavoro per misere paghe e altri soprusi
FORMEDICAPORALATO
STRANIERI “SFRUTTATI”
INAGRICOLTURA
di Marina Rosati
A PERUGIA - Casi di caporalato e
sfruttamento di lavoratori stranieri
anche in Umbria. La denuncia, forte, quasi inverosimile per una regione dagli stili di vita abbastanza virtuosi come l’Umbria è della Cgil dove sono arrivate le storie di diversi
cittadini del Bangladesh e del Nord
Africa che come in altre zone d’Italia, sono vittime di questi soprusi.
Soprusi che si perpetuerebbero soprattutto nel settore dell’agricoltura
e in particolare nella raccolta del tabacco, dei meloni e delle olive nelle
zone tra Todi e Marsciano. “In pratica - spiega il segretario della Cgil dell’Umbria Mario Bravi - abbiamo
raccolto la denuncia di alcuni extracomunitari che ci hanno raccontato
come sono costretti a lavorare e cioè
con una paga di 25-30 euro al giorno a fronte di 13-14 ore di lavoro”.
Bravi: “Prendono
dai 25 ai 30 euro
al giorno al lordo
della quota per il trasporto,
per il panino e per l’acqua
che viene loro sottratta”
z
Agricoltura nel mirino
Lo sfruttamento sarebbe diffuso
soprattutto nei lavori dei campi
e se nel Sud il caporalato
è presente nella raccolta
dei pomodori qui se ne parla
per il tabacco
Ma al di là della paga sono le condizioni e i modi che vengono usati da
imprenditori locali e da alcuni “caporali” stranieri al loro soldo nei
confronti di questi operai agricoli.
y
“Anche se formalmente hanno buste paga regolari - spiega ancora Bravi - il quantum poi è diverso; a ciò si
aggiunge il fatto che i caporali, sia
italiani che stranieri - prelevano a
SIDERURGIA Faccia a faccia tra Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e la direzione aziendale
NUOVE TURNAZIONI ALLA TK-AST
A TERNI
Nuovo faccia a facciatra sindacati e direzione aziondale e produttiva della Tk-Ast. Al centro
dell’incontro alcune problematiche con particolare riferimento ad ambiente, sicurezza, situazione di mercato e di riduzione costi. “Nello specifico - si
legge in una nota di Fim,
Fiom, Uilm, Fismic e Ugl - è
stato illustrato lo stato di avanzamento riguardo ai progetti
in corso finalizzati a migliorare
la situazione economica e finanziaria del sito rispetto alle
attuali produzioni, agli investimenti in materia di migliorie
impiantistiche e di ambiente.
Inoltre è stato effettuato un focus rispetto allo stato di avanzamento sui progetti relativi alla riduzione costi. L’azienda
ha confermato che nel primo
anno (2013) è stato raggiunto
l'obiettivo prefissato. Per il
2014 sono in corso ulteriori accorgimenti che vanno nella direzione sopra esposta. Rispetto a questo, è stata esplicitata
la situazione relativa allo strumento della mobilità, riconoscendo che sta contribuendo al
raggiungimento degli obiettivi
prefissati. L’azienda, rispetto
allo stato attuale dei volumi
produttivi, ha riproposto e aggiornato un piano di riorganiz-
zazione che riguarda una nuova e diversa organizzazione del
lavoro, non escludendo la modifica di turnistiche per allinearle all'attuale livello di saturazione impiantistica”. Pur riconoscendo lo stato di difficoltà
nel quale versa l’azienda in un
contesto di mercato difficile, come organizzazioni sindacali
“abbiamo ribadito quanto sostenuto fino ad oggi relativamente alle questioni che dovranno caratterizzare la
strategicità del sito. Abbiamo
altresì ribadito che per noi è
fondamentale la conoscenza
del progetto industriale che deve fare chiarezza rispetto all'assetto complessivo e futuro dello stabilimento”. I sindacati
dei metalmeccanici hanno infine sottolineato “che i lavorato-
ciascun lavoratori 5 euro per il tra- struzioni. Nel settore agricolo - consporto, 3 euro per il panino e 1,5 eu- tinua Bravi - è facile la diffusione di
ro per una bottiglietta d’acqua. Que- simili situazioni anche per la
sti lavoratori - continua - sono poi stagionalità e flessibilità del lavoro”.
costretti a vivere in abitazioni di for- Per la Cgil che, anche a livello naziotuna, case diroccate e abbandonate nale, ha lanciato una campagna conin condizioni igieniche precarie”. Il tro il caporalato, il fenomeno sta asfenomeno non sarebbe poi neanche sumendo proporzioni preoccupanti. “Secondo l’Oscosì isolato, seconservatorio Placidodo Bravi che stima
La Cgil: “Fenomeno
Rizzotto - sottolicifre davvero preocneaBravi - ilcaporacupanti. “In Umdiffuso nella zona
lato corrisponde al
bria - secondo le nodi Todi-Marsciano;
17 per cento del Pil
stre indagini - siaallertate
contro una media
mo sulle 1.500 unile forze dell’ordine
europea del 4. Ecco
tà a fronte delle
perché anchein que400mila che si stimano a livello nazionale. Il fenome- sti casi che stiamo seguendo in Umno è davvero dilagante soprattutto bria abbiamo avviato un percorso di
in una fase di recessione e di man- coinvolgimento delle forze dell’ordicanza di lavoro come quella attuale, ne e dell’ispettorato del lavoro per
che alimenta l’illegalità ed anche contrastare e smantellare il fenomequeste forme di sfruttamento, diffu- no, tutelando in tutte le maniere le
B
se in agricoltura ma anche nelle co- vittime”.
ri, con senso di responsabilità e
sacrificio, hanno già contribuito al raggiungimento parziale
dei suddetti obiettivi. Ulteriori
sacrifici, a nostro avviso, devono essere accompagnati dalla
certezza di un progetto complessivo al fine di cogliere obiettivi nell'interesse generale in difesa del sito, della sua integrità
e strategicità nel panorama internazionale. A fronte di ciò bisognerebbe evitare di procedere a discussioni parziali e contingenti, senza aver chiaro lo
scenario complessivo. Ribadiamo - scrivono Fim, Fiom,
Uilm, Fismic e Ugl - di non
aver pregiudizi nell'affrontare
le questioni in essere, crediamo
che ciò debba essere fatto nella
chiarezza di un obiettivo condiviso e con la trasparenza e la
certezza di un'interlocuzione
chesia garante di quanto, eventualmente, si metterà in campo”. A questo proposito è stato richiesto da parte delle organizzazioni sindacali “maggiore coinvolgimento e approfondimento sulle tematiche in questione perché questa fase va affrontata con la consapevolezza
e la condivisione di tutti. A
fronte di ciò come organizzazioni sindacali riteniamo utile
programmare un percorso assembleare con i lavoratori”. B
Mercoledì 23
Aprile 2014
DELL’UMBRIA
12
CORRIERE
u
Economia
P
EDILIZIA La Filca lancia l’allarme: “Serve subito un confronto
con l’azienda per avere un quadro più preciso economico e produttivo”
IL CEMENTO NON TIRA PIU’
PREOCCUPANTE SITUAZIONE
ALLA CEMENTIR DI SPOLETO
A FOLIGNO
La crisi del mattone e la stagnazione del comparto dell’edilizia stanno mettendo in ginocchio un altro
settore collegato direttamente come quello del cemento.
A questo proposito la Filca Cisl
Umbria riunita nel coordinamento del settore del cemento, ha
espresso “forte preoccupazione
per il forte calo sia di fatturato,
che di volumi produttivi i quali
hanno investito pesantemente il
settore a livello nazionale, e di conseguenza nella nostra Regione dove ci sono aziende e gruppi storici
che oltre ad occupare molti lavoratori circa 2.000 diretti più l'indotto, sono eccellenze a livello nazionale. Stando ai numeri - continua
ancora la nota della categoria - nel
2008 si producevano a livello nazionale circa 48 milioni di tonnellate, ad oggi 2014 si registra un calo del 48 per cento circa, con produzione che si attestano intorno
ai 23 milioni di tonnellate, con dati che a livello nazionali ci dicono
che si prevede purtroppo un ulteriore calo nel corso dell'anno che
potrebbe significare una produzione di 20 milioni di tonnellate, quindi un 10,12 per cento in meno ulteriore.
Tale crisi del settore che parte dal-
In stallo La situazione del comparto del cemento e della Cementir di Spoleto preoccupa la Filca-Cisl
le costruzioni in generale, ha visto
negli ultimi anni una forte contrazione del mercato con perdita di
migliaia di occupati in edilizia e a
ricaduta in tutti i settori collegati.
Nei giorni scorsi - sottolineano
dalla segreteria della Filca - abbiamo avuto un incontro a livello nazionale con il gruppo Cementir
spa che per l’Umbria, specificatamente per Spoleto significa 93 lavoratori occupati, che momenta-
neamente ha attivato la cassa integrazione il quale ogni settimana
coinvolge 32 lavoratori. Nell’incontro in cui ha preso parte anche
il nuovo direttore generale, non abbiamo avuto risposte esaustive le-
gate sia alla situazione attuale produttiva di stabilimento, ne tanto
meno a prospettive future, cosa
che a nostro avviso ci preoccupa
in modo particolare.
L’azienda - sottolineano dalla Cisl - sta attraversando un momento
particolare difficile legato a molti
fattori tra i quali credito, riscossioni, liquidità; e tali questioni di forte difficoltà crediamo che debbano essere affrontate con massima
trasparenza, rispetto e responsabilità delle parti, e che non siano
sempre i lavoratori a pagare le conseguenze di una crisi o di una riorganizzazione.
Facciamo presente che per quanto riguarda in sito di Spoleto i lavoratori hanno da sempre dimostrato senso di appartenenza e responsabilità nei confronti dell'Azienda, anche in momenti come oggi
che si sta facendo un periodo di
cassa integrazione quindi con sacrifici anche economici, ed è per
questo che con i prossimi incontri
previsti sia a livello nazionale, che
nei vari siti territoriali, il nostro impegno sarà quello di confrontarci
con l’azienda al fine di avere un
quadro più preciso economico e
produttivo con l'obbiettivo di salvaguardare la piena occupazione
attuale e futura”.
B
ALIMENTARE Torna l'appuntamento con il primo evento italiano dedicato al senza glutine: dal 30 maggio al 2 giugno a Perugia
TRASPORTO Il consiglio provinciale in campo
AL GLUTEN FREE FEST DI TUTTO, DI PIU’
“UN TAVOLO PER TUTELARE IL TPL,
SERVE UN INTERVENTO NAZIONALE”
A PERUGIA
Per il terzo anno consecutivo,
Perugia ospita “Gluten Free
Fest”. L'appuntamento con il
primo evento italiano dedicato
al senza glutine si rinnova dal
30 maggio al 2 giugno 2014 nell’area verde di Pian di Massiano. “È tutta farina del vostro
sacco!” è il simpatico claim di
questa edizione, ideata e realizzata ancora una volta dall'
Agenzia Sedicieventi, con il patrocinio di Aic - Associazione
italiana celiachia, della Regione Umbria, della Provincia e
del Comune di Perugia, della
Camera di commercio di Perugia, delle associazioni di categoria locali e dell'Università
dei Sapori. L'evento, unico di
livello nazionale sul tema, rappresenta un importante momento di riflessione e confronto costruttivo sulla celiachia,
intolleranza permanente al glutine che in Italia colpisce una
persona su 100 e che è fra le più
frequenti patologie a livello
mondiale. Main Sponsor di
Gluten FreeFest 2014 sarà Barilla Senza Glutine, la nuova linea di pasta dello storico
brand, buona come la pasta
Barilla di sempre. Preparata
con un’esclusiva miscela di tre
cereali naturalmente senza glutine: mais bianco, mais giallo e
riso, Barilla Senza Glutine sarà protagonista dell’evento regalando a tutti il piacere di un
buon piatto di pasta. Ad oggi,
infatti, la dieta senza glutine risulta essere l'unica terapia che
garantisce al celiaco una vita
in perfetta salute. Gluten Free
Fest vuole appunto essere di stimolo a una riflessione generale, istituzionale e scientifica sul
tema offrendo contemporaneamente tanti momenti di divertimento e socialità, alternati a
incontri divulgativi di sensibilizzazione e approfondimento
sulle problematiche che il celiaco e la sua famiglia devono affrontare quotidianamente. Immancabile, come ogni anno,
l’area di Aic Umbria, che attende il pubblico presso il proprio
stand informativo per sensibilizzare, informare ed educare i
cittadini rispetto ai temi della
celiachia. Divertenti Laboratori per adulti e bambini, Degustazioni guidate e special even-
tssialterneranno a corsi formativi, incontri, esposizioni, presentazioni di libri a tema, ricettari e seminari scientifico-economici condotti da importanti
esperti del settore, in un format
di successo e di grande appeal
che ha fatto incontrare a Perugia, negli scorsi anni, moltissime realtà e migliaia di persone
di ogni età, sesso e provenienza. Tutti i visitatori potranno
godere degli appuntamenti in
calendario in piena tranquillità poiché l'evento, che comprende anche una ricca area
commerciale, ha tra gli obiettivi anche quello di soddisfare
appieno le necessità alimentari
dei celiaci. Nell'immancabile
Emporio del Senza Glutine, il
grande bazar internazionale
dei migliori prodotti privi di
glutine, sarà possibile acquistare prelibatezze dolci e salate in
totale sicurezza. Ed ecco, fra
conferme e novità, qualche anticipazione del programma di
Gluten Free Fest 2014. Per essere sempre informati sulle novità di Gluten Free Fest, è inoltre possibile visitare il sito
www.glutenfreefest.it e la pagina Fan di Facebook I Ragazzi
della Via Glut, con aggiornamenti, curiosità ed anticipazioni sul festival e sulla celiachia.
B
A PERUGIA
“Avviare contatti con i parlamentari nazionali e con il
governo per chiedere, di concerto con altre Province e
altre Regioni, l’attivazione di un tavolo specifico legato
alla situazione del Tpl, con l'appoggio dei parlamentari
eletti nel territorio, chiedendo contestualmente il reintegro, almeno parziale, delle risorse tagliate dal fondo del
Trasporto pubblico locale ed evitando ulteriori tagli a
venire”. E’ questa la richiesta che proviene dal gruppo
del Prc-Se, contenuta in una interrogazione urgente. Se
ne è discusso in una delle ultime sedute del consiglio
provinciale di Perugia a cui ha dato risposta l’assessorato alla Mobilità affermando che “occorre incoraggiare
la strada intrapresa su questo tema. Continuiamo a lavorare con la Regione affinché questa competenza vada
avanti”. Il consigliere promotore in sede di replica si è
detto “molto soddisfatto auspicando che il tavolo Stato
Regione sia efficace. Mi auguro - ha concluso - che diventi una vertenza nazionale”.
B
DELL’UMBRIA
CORRIERE
PERUGIA
t
Mercoledì 23
Aprile 2014
17
Redazione: Via Pievaiola, 166 F-6
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La città
e il suo futuro
La riqualificazione dell’area passa per un’adeguata ristrutturazione
ma anche per la creazione di un vero centro d’interesse
Mercato coperto
Ecco cosa vogliono
i commercianti
di Stefania Piccotti
A PERUGIA - “Oggi sono
venuta per loro” sussurra Antonietta, accarezzando con gli
occhi il bianco delle calle che
stride nel grigio degrado del
Mercato coperto. Ci lavora
dagli anni Cinquanta, è lei
l'esperta, come tutti gli altri
commercianti eredi dell'attività quasi centenaria del Mercato, che dovrebbe essere interpellata dal Comune di Perugia, per il progetto di riqualificazione. Coi suoi fiori, che
adornano il banco ortaggi, incarna il tipico senso umbro
per il decoro e per gli affari,
che ispirò negli anni Trenta la
costruzione del mercato. “Mi
vergogno di accogliere qui i turisti” ribatte Gianni che coltiva ortaggi a San Fortunato ed
ha il banco all’ingresso del
Mercato. “Lo rivorrei com’era” è la risposta di Antonietta
ai piani che recuperano il Mercato coperto, ma soltanto nei
programmi elettorali, spericolandosi talvolta in sbancamenti e sdemanializzazioni.
“Chi viene per fare la spesa,
nei giorni di freddo o di ferie
dovrebbe poter prendere un
caffè, un giornale, una pizza”
è il suggerimento di Gianni,
interpretando l'originario spirito imprenditoriale, che edificò un polo commerciale di attrazione per l'intera Regione.
Loro sono due dei cinque affittuari giornalieri, del secondo
piano, tra tanti esercizi serrati,
perché “se non si subentra,
ma si restituisce la concessione al Comune, è quasi impossibile riaprire” spiega un esercente che “stando in una proprietà comunale” preferisce rimanere anonimo. Hanno invece ripetutamente segnalato
al responsabile comunale dello stabile la finestre rotte, che
o non si possono aprire, pericolo crollo, o non si chiudono
più, tappate con stracci, i titolari della Grifo Frutta, parole
gridate al vento ed alla neve
Tra degrado e grandi potenzialità Il Mercato coperto rappresenta una location unica ma ora con grossi problemi
gnerebbe tutto il centro". Con sconnesse o con l’ascensore
gli altri commercianti del cen- imbrattato, nei box sulla tertro storico, il pensiero è solida- razza, i loro colleghi, chi da
generazioni, che
le, hanno una vida giovane come
sione d’insieme
investimento per
che forse manca
Mancano
il proprio futuro,
agli amministraeventi
combattono l’isotori pubblici, si vee iniziative
lamento e l’abdono come una
bandono, la piogcordata, e tirano
che penetrano d'inverno. fezionati clienti, indicando l'inper tenere
gia ed il sole, lo
tutti nella stessa
“Dobbiamo ringraziare tutti i tonaco che si stacca dal soffitviva la realtà
spaccio e la delindirezione, verso il
cittadini umbri che vengono a to. Ma i fratelli Pinchi, come
quenza, rivolgenrilancio della vita
fare la spesa e che ci danno gli altri produttori e rivenditosociale e delle vocazione com- dosi incessantemente agli amfiducia” riconosce Domenico ri del Mercato, suppliscono
merciale dell'Acropoli. Salen- ministratori pubblici ed ai caPinchi, che si preoccupa an- mancanza di cura e di manudo di un piano, sulle scale nali d'informazione, costituenche dell’incolumità dei suoi af- tenzione del pubblico, con la
do comitati e rimboccandosi
le maniche.
“Abbiamo ottenuto un'ordinanza del sindaco per poter
Il particolare Turisti affacciati al Belvedere ma neanche i cartelli di orari e bagni sono ok
restare aperti la domenica ed i
festivi nel periodo pasquale e
nei ponti del 25 aprile e primo
maggio” racconta Costantino Messina della Ticket for
You, che si è preso durante la
A PERUGIA
festività l’impegno di aprire e
tà è un gioiello, bisogna che si svegli, qui
chiudere i cancelli, garanten“Nessuna insegna pubblica che indic'è un surplus che non viene valorizzado inoltre l’accesso pubblico
chi in maniera corretta orari del merto” commentano Maria Rita e Chiara
“ad uno dei luoghi più affascicato, negozi presenti nella terrazza e
da Milano. “E' tutto chiuso, dà un'aria
nanti della città, uno dei poservizi, non sono neppure indicati neld'abbandono, solo tre negozi aperti, cochi da poter visitare gratuitale cartine distribuiti dai centri d'informe a presidiare il territorio” osserva Anmente”. Sono nove gli operamazione turistica” sottolinea Costanna da Bologna, accompagnata al secontori economici della Terrazza,
tino Messina del Ticket for you, uno
do piano da Sergio di Amelia. “Sono
tra questi Miriam che vende e
dei box sulla Terrazza del Mercato
tutti chiusi perché è vacanza? E quando
confeziona bigiotteria ed imCoperto. “Siamo capitati qui per cariaprono? Dai cartelli gli orari ed i giorni
magina “una nuova prospettiso” confermano Sonia e Santo, con
di apertura non si capiscono...” si dova, che il mercato diventi parle piccole Alice e Virginia da Catania.
mandano tra i corridoi deserti Ilaria e
te di un centro di aggregazioAlfredo e Rosaria da Pisa, coi figli
Roberto con Virginia sulle spalle da Rone sociale” oppure Hesi della
Mattia ed Alessia aprendo la cartina
ma. “Che bella struttura, ci torniamo la
pelletteria secondo cui “i merpresa allo Iat di Pian di Massiano sugsera, deve essere uno spettacolo” sostiecati rionali sono il punto di
geriscono “qualche informazione in
ne la comitiva di Napoli, prima di apforza di una città, qui non
più almeno nella leggenda turistica
prendere che chiude alle venti. “Ma almanca niente, ma non orgache indichi il mercatino ed il belvedemeno il paesaggio è rimasto lo stesso”
nizzano nulla”. Ma gli eventi
re”. Di informazioni invece ne danno mano per spiegare ai turisti dove fosse il sospira affacciato al belvedere Paolo, nae gli investimenti continuano
tante Valentina e Hesi, due degli ope- bagno” aggiunge Costantino. Ed il con- tivo di Perugia con la figlia Martina da
a rimanere fuori da quei canratori commerciali della terrazza “sia- fronto di quello che è stato un vanto per Milano, “tranne le gru de Monteluce”
B
celli, che aperti o chiusi che siamo stati costretti ad imparare la lin- Perugia, con le strutture mercatali negli rimbotta un perugino.
no, il governodella città si ostigua inglese e creare insegne fatte a altri centri cittadini, è perdente. “La citS.P.
na a non varcare.
B
loro personale competenza e
gentilezza,
con
la
competitività di “roba colta la
sera e venduta la mattina, cosa impossibile nella grande distribuzione”.La macelleria
Gerbi e la pescheria La Perla
Nera, completano il trittico di
commercianti che pagano un
affitto annuale, sicuri che
“non accorerebbero milioni
di euro per dare una pulita ed
una ristrutturata agli ambienti e che facendo lavorare meglio la struttura, riempiendo
tutti i negozi vuoti, ci guada-
z
Tutti incantati dalla bellezza del luogo e dal panorama
ma a livello di servizi il piatto “piange”
y
CORRIERE
DELL’UMBRIA
Foligno
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Mercoledì 23
Aprile 2014
31
Nonostante il maltempo annunciato per Pasqua, restano buone prospettive sul fronte arrivi Sarà un evento nell’evento del 16 e 17 maggio
Il Giro d’Italia porta con sé
Spiragli positivi per il turismo
la biblioteca della bicicletta
aspettando il ponte del primo maggio Storie di corse e corridori
di Maria Tripepi
A FOLIGNO - Sono state le
previsioni meteorologiche complici addetti ai lavori forse un po' troppo allarmisti - a
rovinare la festa agli albergatori folignati in questo inizio
di primavera. L'annuncio di
maltempo, soprattutto per il
weekend di Pasqua, ha scoraggiato molti turisti. E così,
rispetto alle tante richieste arrivate alle strutture ricettive
nelle settimane passate, all'atto pratico i numeri registrati
sono stati inferiori. Nonostante tutto, però, un po' di
movimento nel comprensorio folignate c'è stato e continuerà ad esserci anche nei
ponti del 25 aprile e del primo maggio. Le previsioni della sezione territoriale della
Federalberghi sono infatti
migliori - seppur leggermente - rispetto allo scorso anno.
"In percentuale - ha commentato la presidente, Elisa Cesarini - c'è stata una sensibile
ripresa, nonostante il tempo
non sia stato dalla nostra parte. Ora, ci aspettiamo dei last
minute per l'ultimo ponte in
calendario, ossia quello del
primo maggio". Il target di riferimento è, in primis, quello
degli stranieri. "Si tratta per
lo più di gruppi organizzati,
in viaggio nel centro Italia e
che fanno tappa anche in
Umbria. L'età media è tra i
40 e i 60 anni e arrivano soprattutto dal nord Europa e
Palazzo Trinci Una delle mete turistiche più gettonate da chi arriva a Foligno
da Malta". Un elemento che
va sicuramente sottolineato
è poi la predilezione che questi turisti hanno per la cucina
tipica umbra. "Rispetto al
passato, quest'anno abbiamo registrato un maggior numero di prenotazioni per la
mezza pensione, comprensiva cioè di cena. Tutti voglio-
Semaforo e coda per la frana
Gli automobilisti protestano
A FOLIGNO
Paolo Lorusso, che vive a Gualdo Tadino, è uno delle migliaia di
automobilisti che in questi giorni di festa hanno percorso la Flaminia per vari motivi. “Al ritorno dalla tradizionale gita pasquale, come di consueto facendo la strada per tornare a casa - spiega
Lorusso - sono passato sul tratto della Flaminia dove da quasi
un anno persiste un tratto di circa 100 metri da percorrersi a
senso unico alternato regolamentato da un semaforo e dove ho
aspettato circa 20 minuti per poter ‘oltrepassare l'ostacolo’. Mi
chiedo perché quel tratto di strada versa ancora nello stato di
circa un anno fa, com’è possibile? Quando si è manifestato l'evento franoso - aggiunge Lorusso - prontamente il tratto è stato
chiuso per essere riaperto, con il semaforo, dopo circa un mese,
nelle medesime condizioni in cui versava e versa attualmente.
Ora non dico che dovevano essere fatti i lavori ma che almeno si
ripristinasse il tratto, quello sì. I cittadini meritano delle spiegazioni visto il continuo fardello di tasse al quale sono pesantemente
esposti”.
B
no mangiare umbro". A questi si affiancano poi i giovani,
che si concedono un
weekend all'insegna della cultura. E proprio in questo senso va letto il ruolo chiave che
- per la presidente Cesarini viene svolto dai tanti eventi
che vedono protagonista la
città di Foligno e che quindi
contribuiscono alla sua promozione. "Abbiamo avuto
ottimi risultati, in termini di
presenze dalla recente Festa
di scienza e filosofia. Certo,
dobbiamo comunque lavorare ancora tanto nel pubblicizzare il territorio e su questo
abbiamo intenzione di confrontarci con la futura amministrazione. Bisogna far sì
che Foligno non venga vista
come punto d'appoggio - data la sua posizione baricentrica - per visitare l'Umbria, ma
che sia essa stessa meta turistica. Le basi in termini turistici e culturali ci sono, bisogna però fare sistema tra tutti i soggetti in gioco, coinvolgendo anche il settore del
commercio". Chiara dunque
la strategia che Federalberghi intende sviluppare nei
mesi a venire per dare al turismo quello slancio necessario per poi far ripartire l'economia tutta. Intanto, a pochi
mesi dall'inizio del nuovo anno, sono stati resi noti i flussi
turistici registrati nella Valle
Umbra Sud nel 2013. I numeri - rispetto al 2012 - parlano
di un decremento del 4,51%
per gli arrivi e di un meno
4,65% per le presenze. Un
trend nel complesso negativo, ma con qualche spiraglio
di luce. A Foligno, infatti, la
flessione - in termini di arrivi
- è stata solo dello 0,99%,
mentre per le presenze si è registrato un lieve incremento
B
dell'1,02%.
A FOLIGNO
La biblioteca della bicicletta “Lucos Cozza” farà tappa
anche a Foligno il 16 maggio in occasione della tappa del
Giro d'Italia. "Corse e corridori, viaggi e saggi, manuali a
pedali, elogi e odi, poesie e prose, en-ciclo-pedie. Da leggere in fuga, in tandem e a squadre, anche in surplace": la
biblioteca della bicicletta “Lucos Cozza”, che ha sede nel
Parco regionale dell'Appia antica a Roma, è una biblioteca sulle due ruote. E' itinerante e possiede due biciclette
attrezzate per portare libri e materiale digitale. Per promuovere la cultura della bicicletta, la biblioteca itinerante seguirà il Giro d'Italia con il progetto "Libri nel Giro", pedalando con i libri, con i corridori e con gli scrittori, raccontando storie e promuovendo la lettura nelle biblioteche dei
Comuni di tappa che aderiranno all'iniziativa. Il progetto
porterà nel Giro 21 storie inedite scritte da giornalisti e
scrittori con le seguenti modalità:
la biblioteca della bicicletta porta
i libri e le storie nelle biblioteche
comunali delle città di partenza e
arrivo del Giro per i laboratori di
promozione della lettura diretti
ai ragazzi; un diario del giro di
biblioteche e degli incontri con i
ragazzi verràraccontato su repubblica.it; un corridore del giro porterà ogni giorno, lungo il percorso delle tappe, una delle 21 storie
su carta velina; collegamenti radiofonici durante i quali i
giornalisti racconteranno una storia; collegamenti televisivi durante i quali, ogni giorno su RaiSport, si potranno
seguire gli spostamenti della biblioteca itinerante a Foligno, nelle giornate del 16 e 17 maggio, sarà sede di arrivo e
partenza di una delle tappe del Giro d'Italia. Venerdì 16
maggio, dalle 9,30 alle 11 e dalle 11 alle 12,30, nelle sale di
palazzo Deli, sede della biblioteca dei ragazzi, due classi
delle scuole elementari sono invitate a partecipare ai laboratori di promozione della lettura e della cultura della bicicletta organizzati dall'Associazione "Ti con zero: didattica
per gioco". Per tutti gli appassionati la possibilità di visionare lo scaffale dedicato al progetto con il calendario ufficiale dell'iniziativa e l'esposizione di 15 libri dedicati alla
bicicletta editi dalla piccola e media editoria che entreranno a far parte del patrimonio della biblioteca.
B
Grande festa per il traguardo raggiunto da Palmira Frasconi: “Mangio solo i frutti della terra”
Ida, cent’anni di vita sana tra le montagne di Seggio
A FOLIGNO
Grande festa il giornodi Pasquetta, a Seggio, per i 100
anni di Palmira Frasconi,
detta Ida.Ida è nataa Pisenti l'11 aprile del 1914 e appena sposata si è trasferita nella vicina Seggio, dove è vissuta lavorando nei campi e
accudendo la famiglia e i nipoti. Non avendo avuto figli, ancora oggi vive a Seggio con il nipote Dante Anzuini: è lucidissima, si occupa della casa, rammenda
senza occhiali e cucina piatti tipici della montagna folignate: patate, lenticchie, far-
Grande traguardo Palmira Frasconi con il sindaco Nando Mismetti
Torna l’iniziativa proposta da Il Muro di Bottom: quest’anno il tema ruota intorno ad Elettra
Auditorium San Domenico
E’ una delle due sedi
in cui si tiene l’iniziativa
Insegnanti a teatro tra il Trinci e l’Auditorium
A FOLIGNO
Due mesi da trascorrere tra palazzo Trinci e l'Auditorium San Domenico per l'edizione numero 23
di "Insegnanti e teatro", la fortunata (e seguitissima) iniziativa de "Il
Muro di Bottom" che ogni anno
indaga attraverso una serie di appuntamenti, sui diversi aspetti del
teatro. Iniziativa culturale pensata
per gli insegnanti, ma che di fatto
si apre a tutta la città visto che
ogni evento è ad ingresso gratuito
e, anche per questo motivo, molto
seguita. "Elettra. Variazioni sul tema" è il filo conduttore di questa
edizione 2014 che si apre lunedì 28
aprile, alle ore 17.30, nell'aula didattica di palazzo Trinci con l'intervento del professor Donato Loscalzo, docente di letteratura greca
all'università di Perugia, sul tema
"Elettra: la rivolta femminile contro la deriva del potere". La notturna grandezza di Elettra, la "senza
notte" del mito arcano della casa
degli Atridi, periodicamente raffiora nel teatro, nel cinema e nella mu-
sica. Ed è dunque ad Elettra che il
"Muro" ha voluto quest'anno rivolgere la propria attenzione per
coglierne le modifiche nel tempo.
Sulla scena prende vita nel 458
avanti Cristo con le "Coefore" di
Eschilo. E' una giovane che va,
con un seguito di donne, a portare
ambigue libagioni sulla tomba del
padre, per ordine della madre, la
moglie assassina. Le donne la invitano ad invocare l'arrivo di chi dovrà ricambiare "morte con morte"
e lei, smarrita, entra nella logica di
ro e mele cotte in particolare,
"niente cose strane - come dice lei - solo frutti della nostra
terra, che non fanno male e
fanno campare cent'anni". A
festeggiarla, con una mega
torta con 100 candeline, c'erano rappresentanti di tutte le
frazioni della montagna: Capodacqua, Colfiorito, Annifo, Collelungo, Pisenti, Franca, Afrile, Verchiano, Scopoli, Casenove, Ponte Santa Lucia. Ida ha ricevuto la visita e
gli auguri del sindaco, Nando
Mismetti, di fronte al quale si
è commossa non pensando di
essere "così importante". B
sangue che Apollo esige. Ma è solo l'inizio… Nei successivi appuntamenti in programma a parlarne
saranno la professoressa Marika
Piva dell'università di Padova (5
maggio, alle ore 17.30), il professor Alessandro Tinterri dell'università di Perugia (8 maggio, ore
17.30) ed il professor Stefano Ragni dell'università per stranieri di
Perugia (12 maggio, ore 17.30).
Gran finale, poi, il 15 maggio all'
Auditorium san Domenico, alle
ore 21, con "Sei autori in cerca di
personaggio", lettura scenica di un
montaggio di testi curato da "Il
Muro di Bottom" con Claudio
Trionfi e Andrea Rellini al violoncello.
B
-MSGR - 06 UMBRIA - 33 - 23/04/14-N:RIBATTERE
Umbria
Professione Lavoro è sul Messaggero
METEO
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
PERUGIA
Terni
www.ilmessaggero.it
OGNI GIOVEDÌ LA VOSTRA CARRIERA
PRENDE UN’ALTRA DIREZIONE
Mercoledì 23
Aprile 2014
Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Terni
La canonizzazione
dei Papi fa felici
gli albergatori
che fanno il pieno
Terni
Case popolari:
consiglio comunale
convocato d’urgenza
dalla Regione
Superiori & università
Servizio a pag. 45
Capotosti a pag. 45
Servizio a pag. 36
Test di Medicina, solo due
“secchioni” a Perugia
I risultati della prova per l’accesso alla facoltà. E oggi pomeriggio
in centro c’è il flash mob dell’Udu contro il numero chiuso
«Siamo la polizia» ma è un trucco
Poco fumo, sport
e tanti farmaci:
così gli umbri
invecchiano bene
`Truffa su internet: ogni settimana cento umbri vengono colpiti. Computer bloccati e paura
Federico Fabrizi
`Musica illegale e pedopornografia: accuse false con l’obiettivo di farsi dare subito 100 euro
PERUGIA L’aria buona? Il cibo
Michele Milletti
PERUGIA «Polizia di stato unità di
analisi sul crimine informatico:
attenzione! Il Suo computer è
bloccato a causa di uno o più motivi di cui sotto». E via con una
sfilza di reati, dall’utilizzo e il
download di musica pirata, video
e software fino alla visione di materiale pedopornografico. Al povero internauta non resta che
sbiancare in volto e iniziare a sudare freddo. Perché tutti i reati di
cui viene accusato li sta leggendo
direttamente dallo schermo del
proprio computer.
Un minuto prima sta navigando beatamente su internet, un
minuto dopo quella scritta con
sopra il logo della polizia di stato
gli “impalla” scatenando l’agitazione massima. «Che sarà successo al mio pc? Come hanno fatto a
scoprirmi? E ora che faccio?» si
domanda il povero internauta.
Anche perché, fra tanti che finiscono con il computer bloccato
dalla polizia nel corso di normali
navigazioni alla ricerca di alberghi o preventivi, ce ne sono altrettanti che effettivamente sono alla
ricerca di emozioni sul web. Beh,
quella pagina è una truffa e solo
in Umbria colpisce un centinaio
di persone al mese.
Continua a pag. 37
«Ho sparato io»
ma dirlo non basta
Assalti via web
Scuola svaligiata usando “street view”
ASSISI Hanno scelto l'obiettivo
dopo accurate "navigazioni"
su internet: quella scuola di
Montevarchi era decisamente
la meglio fornita in tema di
computer e attrezzature informatiche. Avevano visto giusto, ma i due bastioli e il bettonese considerati gli autori
dell'assalto hanno lasciato
troppe tracce. Hanno raccon-
tato ai poliziotti di aver pianificato il furto attraverso «street view», funzione di Google
che permette di «essere» virtualmente in un luogo e vederlo nei dettagli. Questo il piano
messo in atto dai due giovani,
un 20enne di Bastia Umbra ed
un 21enne albanese, residente
a Bettona.
Continua a pag. 37
Anna Lisa Lillini, Polposta
Perugia. Impressionante buca si apre in via Fonti Coperte
`Procopio
nega però di essere mafioso
e il giudice lo lascia in carcere
Egle Priolo
PERUGIA «Sono stato io a sparare. E chiedo scusa. È stata una
follia alla fine di due mesi per
me molto difficili». Ha deciso di
parlare e di confessare Antonio
Procopio, accusato di essere a
capo della banda arrestata all’inizio di aprile perché considerata colpevole degli spari e dei
danneggiamenti ai fini estorsivi ai danni di due attività commerciali a Ponte Felcino e Ponte Valleceppi. Confessa e resta
in carcere, come il nipote Salvatore Lerose, l’abanese Basha Bilbil e il bulgaro Kasimir Krumor. Il Riesame ha detto no alla
scarcerazione, mentre si attende la decisione per Benedetta
Lucaroni.
Continua a pag. 36
Punti nascita, ciak si
chiude. L’ospedale di
Assisi chiude il punto nascita e
in cambio avrà Chirurgia
pediatrica da Perugia con
sedute due volte alla
settimana. Castiglion del lago
deve chiudere se no multano
l’Umbria. Nel ternano e a
Pantalla nulla da dichiarare.
Si fa entro il 30 o mai più.
*****
L’onorevole Laffranco lascia
Fi e se ne va con Fratelli
d’Italia? Le voci si rincorrono.
Smentirà? Non smentirà?
buono? Può essere. Ma non solo. I ricercatori dell’Osservatorio nazionale sulla salute fotografano l’Umbria che invecchia. I fumatori diminuiscono,
in tanti fanno sport, si consumano farmaci oltre la media
nazionale: tanti antidepressivi, ad esempio, un dato correlato con “l’incidenza” delle persone anziane.
Il primo dato del rapporto
Osservasalute è proprio la presenza della popolazione anziana. Un dato che a voler essere
cinici incide anche sulla spesa
sanitaria regionale. L’indice di
invecchiamento - cioè il rapporto tra ultrasessantacinquenni e under 14 - in Umbria
è di 182,3 per cento, la media
nazionale si ferma a 142,7. La
proporzione viene confermata
anche da un altro indice ”di dipendenza”. Vale a dire il rapporto tra persone teoricamente dipendenti da un punto di vista economico (giovani e anziani) e persone in età lavorativa. Anche in questo caso l’Umbria batte l’Italia: 58,1 a 53,5.
La speranza di vita arriva a
quasi 80 anni per gli uomini e
supera gli 85 per le donne.
IL PROF
ELMO
MANNARINO:
«MA FATE
ATTENZIONE
ALLE
PRESCRIZIONI»
LO STILE DI VITA
Voragine, strada chiusa quattro giorni
Una impressionante buca si è aperta nel tratto in cui via Fonti coperte incrocia via Martiri dei Lager, in zona
stazione centrale. Municipale e Umbra Acque al lavoro, il tratto resterà chiuso 4 giorni. Servizio a pag. 35
Visti questi dati viene da
chiedersi come vivono gli umbri. A spulciare tra le cifre
spuntano alcune curiosità. I
fumatori sono di meno rispetto alla media del Paese (circa
20 su 100 rispetto al dato nazionale di 22), di più anche le
persone in sovrappeso (37,4
contro 35,6). Invece la presenza di sportivi è in linea con il
dato nazionale: 21,9 per cento.
I FARMACI
L’angolo del meteo
Instabilità
Gilberto Scalabrini
Sole e nuvole. Il dinamismo della
stagione ci regala ancora alcuni
giorni caldi e instabili, a causa
dell'afflusso di correnti meridionali. Anche oggi il tempo è discreto, ma occhio al pomeriggio, perché sui rilievi continueranno a
svilupparsi nubi torreggianti che
potrebbero dare la stura a locali
ed isolati rovesci, anche temporaleschi, più probabili sull'Umbria
centro settentrionale. In serata,
cessazione delle precipitazioni.
Domani, cielo inizialmente sereno o poco nuvoloso. Nel pomeriggio, possibili isolati rovesci.
Schianto in deltaplano, muore il tenente colonnello Luppa
PERUGIA Uno schianto tremendo, la
passione di una vita e la licenza
per le vacanze di Pasqua che si trasformano improvvisamente in tragedia per colpa di una folata di
vento: è morto così il tenente colonnello Mario Luppa, 57 anni, fabrianese di nascita, ma perugino
d’adozione, attualmente capo sezione reparto corsi alla Scuola di
lingue estere dell’esercito al Santa
Giuliana.
Il militare è morto dopo essere
precipitato con il suo deltaplano
in località "La Croce", nel territorio di Rignano Garganico. Secondo una prima ipotesi, sembra che
l'uomo, dopo essersi lanciato dalla
rampa, sia stato tradito da una forte folata di vento contrario che lo
ha scaraventato contro una parete
rocciosa. L'impatto è stato molto
violento e il tenente colonnello
Luppa è morto sul colpo. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti
i carabinieri del comando provinciale di Foggia e i sanitari del 118.
Alla scena hanno assistito anche la compagna della vittima, il
cognato e alcuni amici, tutti esperti di parapendio e in vacanza nel
IN SERVIZIO ALLA SCUOLA
LINGUE ESTERE
DELL’ESERCITO, TANTE
MISSIONI IN AFGHANISTAN
ERA UN ISTRUTTORE
DA CINQUEMILA LANCI
Il tenente colonnello Mario
Luppa (foto profilo facebook)
Gargano per dare seguito alla loro
passione per il deltaplano.
In servizio, prima della Sle, al
distretto militare e al Comando
operativo territoriale, il tenente
colonnello Luppa era un istruttore di deltaplano e all’attivo, raccontano i colleghi dalla Scuola di
lingue, aveva oltre cinquemila lanci e da tutti era definito preciso e
prudente nell’attuare le tecniche
di volo. Al suo attivo anche tante
missioni all’estero, soprattutto in
Afghanistan. La notizia della sua
morte ha sconvolto tutti i militari,
e anche le tante persone che lo conoscevano per le sue doti umane e
professionale. Era padre di tre figlie.
Luigi Foglietti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In Umbria si assumono anche un bel po’ di medicine. La
statistica si diverte a costruire
una proporzione: dosi di farmaci consumate ogni giorno
ogni mille persone 1005 in Umbria, 985 la media nazionale. I
farmaci, però, li paga quasi tutti il sistema pubblico: i cittadini “partecipano” alla spesa solo per il 9,7 per cento. Il dato
nazionale è del 12,2. «Il sistema dei ticket può influire su
un accesso equo all’assistenza
farmaceutica - ricordano i ricercatori dell’Osservatorio sulla salute -potenzialmente penalizzando i soggetti a più basso reddito e quelli che soffrono
di patologie croniche».
«Ma attenzione a prescrivere i farmaci», è la riflessione
del professor Elmo Mannarino.
Continua a pag. 37
www.lanazione.it/umbria
e-mail: [email protected] - [email protected]
MERCOLEDÌ 23 aprile 2014
Bidello violenta in auto l’ex fidanzata
Lei lo avevalasciato.Lo stupratoreè ai domiciliari.Tra le accuseil sequestrodi persona
Traffico nel caos
Sprofonda
la strada
in via Fonti
Coperte
Scontro tra il candidato di FI e l’ex sfidante di Boccali
BELVEDERE · A pagina 8
BERETTA
· A pagina 3
Spari contro i negozi
Il Riesame
conferma
gli arresti
Romizi: «Deluso
dal tuo voltafaccia»
Sbrenna: «Non avete
un progetto,
non potete vincere»
· A pagina 3
Raid in «trasferta»
Trafugano
i computer
della scuola
Romizi
e Sbrenna
(neltondo)
· A pagina 5
NUCCI · A pagina 4
Ponte Felcino: l’idea
Scuola tessile
all’interno
del Lanificio
· A pagina 7
SBANDATA
SBANDATA
A DESTRA
DESTRA
La storia
Furti in casa
Ora dorme
in macchina
VAGNETTI · In Nazionale
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di Tata-Nazione
Ufficiale precipita con il deltaplano
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Muore al Gargano Mario Luppa, 57 anni. Era nell’Esercito a Perugia
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· A pagina 5
Il fatto Anche a Perugia la protesta degli universitari contro i test d’ingresso
Studenti in corteo: «No al numero chiuso»
ANCHE A PERUGIA gli studenti universitari oggi scenderanno in piazza per protestare contro i test d’ingresso alle facoltà
a numero chiuso. La manifestazione, che
coinvolgerà diverse città italiane, è organizzata dalla Rete degli studenti medi e
dall’Unione degli universitari. «Si tratta
di una protesta necessaria — sottolineano i rappresentanti delle due associazioni studentesche dopo i risultati dei primi
test pubblicati ieri mattina — Abbiamo
rilevato che i punteggi sono i più bassi
mai visti. Il punteggio dell’ultimo candidato rientrato in graduatoria è, infatti, di
quasi dieci punti più basso dell’ultimo
classificato lo scorso anno. Questi dati —
proseguono — sono lo specchio della totale inconsistenza del test come mezzo di
valutazione delle conoscenze di uno studente per accedere all’università, vista la
grande sproporzione tra i punteggi dello
scorso anno e quelli attuali. Soprattutto
per la data anticipata ad aprile, di cui la
preparazione ha risentito».
Trova quattro mici
nei rifiuti e li salva
Stop alle «lucciole»
Prima maxi-multa
CRONACA PERUGIA
MERCOLEDÌ 23 APRILE 2014
7
••
LANIFICIO E’ STATO IL ‘MOTORE’ DEL PAESE
VIVERE LA CITTA’
PER DECENNI, la maggior parte degli abitanti di Ponte
Felcino ha lavorato al ‘Lanificio’. Era l’unica, vera fabbrica del
paese sotto la guida della famiglia Guelpa. Un pezzo di storia
che ora potrebbe scrivere una nuova avventura
«Il Lanificio diventi la scuola del tessile»
Si punta a recuperare la storica fabbrica di Ponte Felcino. Ma i soldi chi li mette?
le e ad uno laboratoriale che coinvolga scuole e imprese. Nell’ex lanificio ci potrebbe anche essere un
incubatore di impresa, per sostenere e aiutare le nuove aziende del
territorio che spesso faticano a iniziare la propria attività. E infine
non mancherebbero le funzioni
produttive, artigianali e quelle
commerciali (spacci aziendali).
Certo, per un progetto di questa
portata servono gambe solide, dunque risorse certe da investire che
— PERUGIA —
IN BREVE
CGIL «No ai negozi
aperti nei festivi»
INVITA le commesse e,
più in generale, i
dipendenti degli esercizi
commerciali a incrociare le
braccia nelle giornate del
25 aprile e del Primo
maggio.
Stamattina la Cgil
annuncia la sua nuova
battaglia «contro le
aperture indiscriminate dei
negozi nei giorni festivi,
che ledono il diritto al
riposo dei lavoratori del
settore del commercio». Le
modalità saranno illustrate
alla sala «Proietti» del
sindacato, al Bellocchio.
SERVIZI Le farmacie
che sono di turno
ECCO le farmacie che
sono di turno oggi a
Perugia, ovviamente oltre
il normale orario di
apertura.
Orario continuato 13-16;
20-24: Tarpani, corso
Vannucci; Bolli 1833,
Ponte Felcino; Galeno,
Ponte San Giovanni;
Comparozzi, Ellera;
Comunale 5, Madonna
Alta.
Il servizio notturno con
orario 20-9 è svolto
dal Sodalizio San
Martino, in
piazza Matteotti.
LE IDEE, soprattutto in campagna elettorale, non mancano e
quelle sul recupero dei contenitori
vuoti (o semi-vuoti) sembrano andare per la maggiore. Una di queste riguarda il progetto di rilancio
dell’ex lanificio di Ponte Felcino
(oggi parzialmente in funzione)
che, una volta tanto, non sarà un
nuovo centro commerciale Se andasse in porto, potrebbe significare nuova linfa e una sorta di riscatto di una zona strategica della città. Non è un caso che l’ex filatura
sia la location scelta dal centrosinistra per la presentazione che ci sarà domani dei quasi duecento candidati che sostengono Wladimiro
Boccali.
CONTENITORE Il Lanificio di Ponte Felcino e, nel riquadro,
il sindaco Boccali con l’assessore Monia Ferranti
IN COMUNE, infatti, lavorano
da alcuni mesi in gran segreto con
la proprietà dell’ex lanificio (Gruppo Bandiera) per cercare di concretizzare un progetto che appare ambizioso. Dall’inizio dell’anno ci sono stati riunioni, incontri e sopralluoghi portati avanti dal sindaco,
dall’assessore Monia Ferranti, dai
vertici dirigenziali di Palazzo dei
Priori con alcuni dei responsabili
del gruppo Bandiera con l’idea di
fare di quello storico contenitore
(che ha più di 150 anni) un Polo
innovativo del tessile che contempli formazione, creatività, produzione e scambio di beni e conoscenze.
Tutto parte da un assunto: in Umbria ci sono quasi 2mila imprese
del tessile, con circa diecimila addetti. E Ponte Felcino dovrebbe diventare un grande laboratorio che
parte dalla storia di questa struttura in grado di contemplare una serie di funzioni. A cominciare da
quella formativa che potrebbe riguardare le scuole superiori fino ai
master post laurea. All’interno si
pensa anche ad uno spazio cultura-
IL PIANO
Il Comune sta trattando
con gli attuali proprietari
del «Gruppo Bandiera»
di questi tempi gli enti pubblici
fanno fatica a mettere insieme. E
nelle intenzioni di chi ci sta lavorando non c’è neanche la volontà
di creare un qualcosa assistito dal
pubblico, quanto piuttosto la necessità di stimolare le varie forze
in campo, dai privati al no-profit,
con l’aiuto delle fondazioni
M.N.
L’EVENTO SI APRONO LE ISCRIZIONI ALLA MANIFESTAZIONE IN PROGRAMMA DOMENICA 11 MAGGIO
Acropoli invasa dai podisti, il gran ritorno della «Grifonissima»
- PERUGIA E SONO 34. Parliamo delle edizioni della Grifonissima, la manifestazione podistica (organizzata dall’area commerciale Umbria di UniCredit in collaborazione con l’UniCredit Circolo Perugia), in calendario per domenica 11
maggio. Grifonissima è la stracittadina del capoluogo regionale e si può pregiare di essere
l’unica manifestazione che si svolge interamente all’interno del centro storico di Perugia
con partenza ed arrivo nelle location più coinvolgenti ed uniche della città, a partire da Corso Vannucci fino allo Stadio di Santa Giuliana.
PER L’EDIZIONE 2014, sono confermati
tutti gli appuntamenti che caratterizzano la
manifestazione (Criterium Universitario, Criterium Dipendenti UniCredit «Luca Rosi»,
Campionato Italiano Ussi – Giornalisti sportivi, Grifonissima a 4 zampe) ed è ancora più
qualificato il livello dei partner esterni che
con la loro collaborazione arricchiscono lo
standing della manifestazione: alla Fondazione Cassa di Risparmio, a Conad a Minimetrò
si è aggiunto il partner tecnico Space 23 che
fornirà il montepremi della sezione competitiva. Per il 2014, in coerenza con la vocazione
studentesca dell’evento, il logo di Grifonissima (che sarà riprodotto nella t-shirt ufficiale
ed in tutto il materiale pubblicitario della manifestazione) è stata realizzato dagli studenti
del Liceo artistico «Bernardino di Betto».