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DAMP AREA “DANÀ LAKES”
Consorzio Carpisti
Informazioni
Polesani
Comune di Ceneselli
Le Cave Danà si trovano a Ceneselli (Ro); possono essere raggiunte uscendo dal casello autostradale Rovigo Sud
– Villamarzana dell’autostrada A13 Bologna-Padova, proseguendo poi lungo la S.S. 434 “Transpolesana” in direzione Verona uscita Badia Polesine/Castelmassa in direzione Giacciano con Baruchella. Raggiunto il centro della
frazione di Zelo risalire l’argine destro del fiume Tartaro
per circa 1,5 km, l’entrata delle cave è segnalata da
apposita cartellonistica e da una sbarra, adiacente al
palazzo del ’700.
L’Averla maggiore
It consists in a group of artificial stretches of water
born at the beginning of the ’70s after having quarried
clay to make bricks and tiles. These little lakes
developed thanks to the activity of subterranean
aquifer coming from the close river, and during these
years a new rich flora and fauna grew all around the
lakes creating a very unique area.
Rovigo
AREA UMIDA CAVE DANÀ
A
The little lakes Danà
cover a damp area of
83,000 square metres
and belong to the
Town Council of Ceneselli (Rovigo), few
hundreds metres far
of the right bank of the
Tartaro River.
Progetto di valorizzazione di ex cave di argilla e relativo
ecosistema acquatico attraverso l’attività educativa
e la fruizione turistica.
“Iniziativa realizzata con il contributo finanziario
della Regione del Veneto Assessorato alla Pesca e Acquacoltura”.
Z
Contatti per visitare l’area
A.S.D. Consorzio Carpisti Polesani
Piazza G. Marconi, 1 - Ceneselli (Ro)
At the moment these little lakes are managed by the
“Consorzio Carpisti Polesani”, an amateurish sports
fishing association, in collaboration with WWF
Rovigo. The association practises successfully sports
fishing and each member must follow the “catch and
release” technique.
Z
Tel.: 349 5003007 - 331 6126431
E-mail: [email protected]
Le Cave Danà sono inserite tra i Beni Paesaggistici e
Ambientali, inquadrate come Bellezza d’insieme
THE GREAT NATURALISTIC VALUE AND THE
SPECIAL MORPHOLOGY OF THE LITTLE LAKES
DANÀ MAKE DIFFERENT SORTS OF BIRDS STOP
AND NEST.
SOMETIMES IT DEALS WITH VERY RARE BIRDS,
WHICH ARE VERY IMPORTANT IN EUROPE, SO
THAT THIS AREA HAS BECOME THE IDEAL PLACE
TO PRACTICE BIRDWATCHING.
O
D.Lgs. 490/99, art. 139 lett. d)
s.n.c.
Tipografia Badiese
The little lakes Danà are a small oasis in the middle
of a rural landscape, a strip of land which recreates
the previous marshy environment characterizing the
Polesine before the reclaimed lands in the XVIIth
century.
Photo ASD Consorzio Carpisti Polesani
B
Per visitare l’area o partecipare alle attività didattiche e
gestionali svolte dal Consorzio Carpisti Polesani è
consigliabile contattare preventivamente l’Associazione
Nel mezzo della
campagna altopolesana
un’oasi di biodiversità
da scoprire...
LE CAVE
FLORA E FAUNA
ATTIVITÀ
Le Cave Danà costituiscono
un’area umida di 83.000 m2
ricadente nella punta nord
del territorio comunale di
Ceneselli (Rovigo), in prossimità dell’argine destro
del fiume Tartaro.
Le ESSENZE VEGETALI
sono per la quasi totalità autoctone, specie rare e difficili
da rintracciare comunemente a causa della riduzione
degli ambienti originari.
Ritroviamo qui abbondante
l’Olmo, il Salice bianco, il Salice cenerino, la Farnia, l’Acero campestre, il Mirabolano,
il Prugnolo, il Ciliegio selvatico e la Frangola.
L’attività sportiva svolta
dall’Associazione prevede
l’impiego di diverse tecniche di PESCA, basate
totalmente sul “catch and
release”, ovvero il rilascio
del pescato. Si pratica con
successo la pesca alla Carpa (carpfishing), tecnica di
Pesca sportiva e didattica
fondale con esche a base di
sfarinati, nonchè la pesca
a spinning con esche artificiali ai pesci predatori come
il Black-Bass o Persico trota e il Luccio. Tra le specie ittiche più diffuse ritroviamo in prevalenza ciprinidi, tra
questi: la Carpa comune e la varietà a specchi, l’Amur o
Carpa erbivora, la Tinca, la Scardola, il Carassio. Tra i pesci predatori il Persico trota, il Persico reale, il Luccio e il
Lucioperca.
UN AMBIENTE UNICO E
RICCO DI BIODIVERSITÀ,
ADATTO SIA PER LO SVOLGIMENTO DI SVARIATE
DISCIPLINE DELLA PESCA
SPORTIVA, SIA PER
L’OSSERVAZIONE DEGLI
UCCELLI SELVATICI
(birdwatching).
A
Z
L’AVIFAUNA si caratterizza per un
gran numero di specie legate all’acqua,
rintracciabili principalmente nei periodi del passo e in quello riproduttivo.
Differenti specie di anatre tra cui: il Germano reale, l’Alzavola, la Marzaiola e il
Mestolone. Nella famiglia degli ardeidi
ritroviamo: l’Airone cenerino, l’Airone
rosso (per il quale questo è l’unico sito
di nidificazione documentato nell’Altopolesine), il Tarabusino, la Garzetta, l’Airone bianco maggiore e il raro Tarabuso
come svernante. Tra i passeriformi di
palude: la Cannaiola, il Cannareccione,
l’Usignolo di fiume, il Migliarino di palude, il Pendolino.
Il Martin pescatore
Buona è la presenza di rapaci come il Gufo comune, lo Sparviere, la Poiana, il Falco di palude; tra gli avvistamenti documentati più importanti il Falco pescatore. Altri uccelli di
particolare interesse rintracciabili nell’oasi sono: il Martin
pescatore, il Tuffetto e la Folaga. Più legati al bosco e alle
siepi: il Picchio verde, il Picchio rosso maggiore, l’Upupa, il
Rigogolo e l’Averla maggiore.
O
Si tratta di un sito di origine artificiale creatosi agli
inizi degli anni ’70 dall’attività estrattiva di argilla per
la produzione di laterizi. L’escavazione nel terreno ha
generato avvallamenti che, attraverso l’acqua di falda
proveniente dal vicino fiume Tartaro, hanno formato
invasi d’acqua. Questi ultimi, nel tempo, seguendo un
percorso evolutivo, si sono rinaturalizzati, creando
Scorcio di un’area rigogliosa
all’interno delle Cave Danà
Z
Foto aerea delle Cave
Di proprietà della Crivellari
e Zebini Spa, attualmente è gestita dall’associazione
sportivo dilettantistica di pesca Consorzio Carpisti
Polesani in collaborazione con il WWF di Rovigo e patrocinata dal Comune di Ceneselli.
Nido di Airone cenerino
B
Il bacino è strutturato in tre grandi corpi idrici di forma
regolare, separati e delimitati da stretti arginelli ricoperti di vegetazione e parzialmente percorribili. La denominazione del luogo si ricollega alla campagna circostante e al palazzo Danà,
elegante costruzione settecentesca
voluta dai Bentivoglio, uno dei primi
edifici a sorgere in prossimità del fiume Tartaro dopo la grande bonifica di
Zelo; il termine Danà deriva dal termine dialettale “na danà” ovvero una
faticaccia, a sottolineare le impervie
condizioni del luogo in antichità.
Il Gufo comune
Gli ANFIBI sono in gran parte rappresentati dalla Rana
toro, specie alloctona di origine nordamericana, mentre
risultano meno abbondanti le popolazioni di Rana verde e
di Raganella.
Per quanto riguarda i RETTILI, oltre alla Natrice dal collare o biscia d’acqua, all’interno è presente la rara Testuggine
palustre europea (Emys orbicularis), specie protetta e inclusa nella convenzione di Berna.
Anche tra i MAMMIFERI poche specie ma di pregio,
rappresentate dall’Arvicola, il Toporagno, la Donnola, il
pipistrello Albolimbato, il Serotino comune; tra i più rari
ed elusivi il Topolino delle risaie, micromammifero che
costruisce un nido a palla tra le canne palustri.
La collaborazione tra il Consorzio Carpisti Polesani e il
WWF di Rovigo ha permesso una gestione mirata alla
salvaguardia del fragile ECOSISTEMA delle Cave Danà,
già vincolate ai sensi del D.Lgs. 42/2004 “Codice dei Beni
Culturali e del Paesaggio” in quanto le stesse sono inserite
in un importante progetto di recupero e riforestazione di
alcune zone umide dell’Altopolesine. Lo scopo primario
è quello di contrastare la desertificazione del paesaggio
agrario attraverso la PIANTUMAZIONE DI ESSENZE
VEGETALI AUTOCTONE.
Tra le altre attività che
coinvolgono le cave vi è
la POSA DI CASSETTE
NIDO PER UCCELLI,
sempre più minacciati dalla
scomparsa degli habitat naturali e la LIBERAZIONE
PERIODICA DI ANIMALI
provenienti
dal
CRAS
(Centro Recupero Animali
Selvatici) di Polesella (Ro).
Un sito di rara bellezza,
che per le numerose nicchie ecologiche presenti al
suo interno (bosco igrofilo, bosco planiziale, siepe,
canneto, cariceto) si può
annoverare tra le AREE A
MAGGIOR BIODIVERSITÀ
presenti in Altopolesine.
Liberazione di uno Sparviere
recuperato dal CRAS