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Accordi di libertà 
Il 29 ottobre a Palazzo Giustiniani è in programma la presentazione di “Accordi di libertà”, libro
fotografico della Fondazione Allori che ripercorre le fasi della firma del Concordato con la Santa Sede nel 1984 e dell’avvio delle
intese con le altre confessioni religiose. Nel volume, i testi di protagonisti dell’epoca e di esponenti delle massime istituzioni
nazionali, del mondo religioso e della Massoneria. Intervengono alla presentazione Gennaro Acquaviva, Giorgio Benvenuto, Stefano
Bisi, Valerio De Luca, Riccardo Di Segni, Lorenzo Leuzzi, Lucio Malan, Yahya Pallavicini, Luigi Zanda. Modera Ignazio Ingrao. Nel
trentennale della firma del Concordato, l’incontro del 29 ottobre si propone come momento di riflessione tra diverse visioni del
mondo per condividere spazi di dialogo e di confronto all’insegna di nuovi percorsi di convivenza civile, di libertà e di pace.
Gennaro Acquaviva, romano, classe 1935, è presidente della Fondazione Socialismo. Inizia la
propria attività sociale e politica nelle organizzazioni cattoliche e negli anni sessanta è nelle Acli
di Livio Labor, dove ricopre incarichi rilevanti, per poi confluire, nel decennio successivo, con un
gruppo di cattolici, nel Partito Socialista Italiano di cui fu dirigente per oltre vent’anni. Senatore
per due legislature, è stato interprete della vicenda politico-sociale contemporanea. Viene
considerato il responsabile del rilancio del Salento negli anni ‘80 e ‘90 con importanti riforme
e battaglie a sostegno del Mezzogiorno, tanto che ancora oggi è un punto di riferimento per la
comunità politica e istituzionale del luogo. Insieme al presidente del Consiglio Bettino Craxi, fu
tra i protagonisti della stipula del concordato fra Stato italiano e Chiesa cattolica del 1984.
Conclusa l'attività parlamentare all'inizio degli anni novanta si è occupato di formazione
politica per i giovani con una corretta ricostruzione del tessuto sociale proprio in questo
ambito. Dal 2000 è impegnato nelle attività culturali della Fondazione Socialismo che ha la finalità di mantenere vivo il
patrimonio teorico e intellettuale socialista fin dalle sue origine ottocentesche.
Giorgio Benvenuto è nato l'8 dicembre 1937 a Gaeta. Presiede la Fondazione Bruno
Buozzi. Entrato giovanissimo nella Uil, si è laureato in Giurisprudenza nel 1960 con la tesi
in diritto del lavoro "Storia e Funzione della Commissione Interna”. Dopo l'esperienza di
Segretario generale della Uilm e della Flm, è diventato Segretario Generale della Uil nel
1976, carica che ha ricoperto sino al 1992 quando ha assunto l'incarico di Segretario
Generale del Ministero delle Finanze. In seguito è stato Segretario del Partito Socialista
Italiano, membro della segreteria di Alleanza Democratica e poi dell'Unione dei
Democratici. Entrato nei Ds è stato presidente della Direzione e del Comitato Politico dal 2004 al 2007. Eletto alla
Camera nel collegio di Mirafiori a Torino nel 1996, è stato Presidente della Commissione finanze per l'intera legislatura. É
stato rieletto nel 2001 sempre alla Camera e nel 2006 al Senato, dove è stato Presidente della Commissione Finanze e
tesoro fino al termine della XV Legislatura. É membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione San
Patrignano, del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Brodolini. Fa parte del Comitato scientifico dell'Istituto
per la ricerca sul negoziato di Gorizia ed è docente del Corso Superiore di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza.
Stefano Bisi è Gran Maestro Grande Oriente d’Italia. Giornalista senese, classe 1957, è
vicedirettore del Gruppo Corriere, che comprende le edizioni di Perugia, Terni, Siena, Arezzo,
Grosseto, Rieti e Viterbo. Ideatore del blog www.stefanobisi.it con il canale "Bisiradio", dirige il
quotidiano on line www.sienanews.it. Ha lavorato nei periodici "Siena Nord" e "La Gazzetta di
Siena", e, con qualifica di direttore, nelle emittenti "Antenna Radio Esse" e "Televideosiena".
Ha pubblicato vari libri, fra cui Mitra e Compasso, dedicato al rapporto tra Chiesa cattolica e
Massoneria, lo Stradario massonico di Siena ed è coautore di Sindaci in rosso, pubblicazione
curata da Vittorio Feltri e Renato Brunetta e di Massoneria FAQ. Da tre anni pubblica La
Carica dei 101, una sorta di almanacco sui personaggi più in vista. È segretario del premio “Paolo Frajese” che da tredici
anni porta a Siena le migliori firme del giornalismo italiano. Ha ricevuto i premi "Paolo Maccherini", "Giornalista
sportivo dell'anno", "Porsenna", "Medioevo presente". É Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica.
Valerio De Luca nasce a Roma nel 1971 ed è presidente e fondatore dell’Accademia Internazionale
per lo Sviluppo Economico e Sociale (Aises) di cui Carlo Azeglio Ciampi ha la presidenza onoraria.
Dirige il Global Rules Ethics and Economics Network (Green) - che coinvolge centri di ricerca alla
London School of Economics, Sciences Po di Parigi e Luiss Guido Carli - e insegna Diritto dei mercati
finanziari presso l’Università Niccolò Cusano di Roma. Si è specializzato in Italia e all’estero (Europa e
Stati Uniti) e ha ricoperto incarichi di ricercatore e di docente nelle materie del diritto civile, antitrust,
internazionale dell’economia e dei mercati finanziari, fallimentare, della law & economics, di etica e
finanza presso università italiane ed estere, anche pontificie. Economista e giurista, è stato consulente legale di imprese e
società quotate, tra cui RCS Media Group, e funzionario della Consob. Partecipa e organizza convegni, seminari e gruppi di
studio anche all’estero. È co-direttore del Sustainable Finance and Market Regulation Project, Dipartimento di Economia e
Diritto della Sapienza di Roma, e del Profit-No Profit Partnership for Sustainable Development Project, all’Università di
Roma Tor Vergata. È segretario generale dell’organizzazione Diplomatia, presidente dell’advisory board dell’Associazione
Maria Diomira Onlus; membro del comitè d’orientation - Institut Droit & Croissance di Parigi, e membro del comitato
scientifico della Fondazione Bruno Visentini. Ha curato volumi e pubblicato monografie, saggi, voci e articoli su
numerose riviste scientifiche. Vedi anche www.academy-aises.eu/
Riccardo Di Segni, nato a Roma nel 1949, è dal 2001 successore di Elio Toaff
nel ruolo di rabbino capo per la Comunità ebraica a Roma (la più antica della
Diaspora). Dal dicembre 2006 membro del Comitato nazionale per la bioetica,
ora è uno dei quattro vicepresidenti. Proseguendo un’antica tradizione associa
l’esercizio della professione di medico (come radiologo, direttore di un reparto di
un grande ospedale pubblico romano) all’attività rabbinica. Ha conseguito il
titolo rabbinico nel 1973 presso il Collegio Rabbino Italiano dove ha continuato a
insegnare e che dirige dal 1999. Oltre nell’insegnamento è stato attivo nell’ambito
delle ricerche, pubblicando numerosi studi filologici e tre libri (l’ultimo in
ebraico, Noten ta’am leshevach sul significato delle regole alimentari) e nelle attività di divulgazione della cultura ebraica
tradizionale (tra l’altro con tre edizioni di una Guida alle regole alimentari ebraiche). Ha ricevuto il Premio europeo
“Stefano Borgia” per il dialogo interreligioso, la pace e il dialogo tra i popoli.
Ignazio Ingrao (Roma, 29 novembre 1969) da più di vent’anni tiene gli occhi puntati Oltretevere.
Caposervizio e vaticanista del settimanale Panorama, ha firmato numerose inchieste sull’archivio
del ‘cacciatore di spie’ padre Robert Graham, su Pio XII e le foibe, sui cattolici dopo la fine della Dc,
e sugli intrecci tra Chiesa e finanza. Già caporedattore dell’agenzia stampa Sir è stato conduttore e
autore di trasmissioni televisive su RaiUno e RaiTre. Ha collaborato con Mediaset, Cnn e
Televisione della Svizzera Italiana. Ha vinto l’International Media Award dell’Unione cattolica
internazionale della stampa. Sul sito di Panorama cura il blog “Urbi et Orbi”. Ha scritto “Il Concilio
Segreto” (Piemme, 2013). Nel libro, che si occupa del Concilio Vaticano II, c'è un capitolo dedicato ai "massoni al
concilio". Vedi anche www.ignazioingrao.it
Lorenzo Leuzzi, nato a Trani nel 1955, dal 2010 è Rettore della Chiesa di San Gregorio
Nazianzeno a Montecitorio e Cappellano della Camera dei Deputati. Il 31 gennaio 2012
Benedetto XVI lo ha nominato vescovo ausiliare della Diocesi di Roma, assegnandogli la sede
titolare vescovile di Cittanova. É stato ordinato Sacerdote per la Diocesi di Roma il 2 giugno
1984 dall’allora Cardinal Vicario Ugo Poletti. Laureato in medicina a Bari, ha completato la
formazione al Sacerdozio presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, e a Roma è diventato
prima Assistente Ecclesiastico dell'Università Cattolica per la Facoltà di Medicina, quindi nel
1991 è stato nominato Incaricato della Pastorale Universitaria fino a essere, dal 1998, Direttore
dell’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma. Da vescovo, titolare della sede di Cittanova, Aemona,
“conserva la responsabilità della Pastorale Universitaria - ha spiegato il Cardinal Vicario Agostino Vallini - e succede a
monsignor Armando Brambilla come Delegato per la Pastorale Sanitaria, affiancato nel ruolo di Direttore dell’Ufficio per
la Pastorale Sanitaria del Vicariato da don Andrea Manto”. È membro del Consiglio di Sovrintendenza della Libreria
Editrice Vaticana per la quale ha pubblicato numerosi volumi, tra i quali, Dall'evangelii nuntiandi all'evangelii gaudium.
Il coraggio della modernità (2014), Il coraggio della fede. Lettere agli studenti universitari (2014), Amare e servire. Il
realismo storico di Papa Francesco (2013),
Lucio Malan, 54 anni, nasce a Luserna San Giovanni, Val Pellice, in provincia di Torino. É
Questore del Senato della Repubblica e fa parte della Giunta delle Elezioni e delle immunità
parlamentari, del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e della Commissione
Bilancio. Di confessione valdese, è stato deputato nel Sinodo. Nel 1992 assume il suo primo
incarico politico dopo aver insegnato in Italia e all’estero ed essere stato cambista valutario
nella dealing room dell'Istituto Bancario Sanpaolo di Torino. Nel corso degli anni ha
maturato grande esperienza in politica nazionale ed estera. Parlamentare per la prima volta
nella XII legislatura della Camera dei deputati, è dal 2001 senatore della Repubblica ricoprendo numerosi incarichi in
varie commissioni. È stato relatore di molti disegni di legge, sempre impegnato sui temi della sicurezza,
dell'immigrazione, dei diritti umani e della libertà religiosa. Dal 2001 al 2008 ha fatto parte dell’Assemblea parlamentare
Nato, anche come capo della delegazione italiana. È stato inoltre membro della delegazione parlamentare italiana presso
le Assemblee del Consiglio d'Europa e dell'Unione dell'Europa occidentale. Dal 2013 è presidente del Gruppo
interparlamentare Italia-Taiwan.. Scrive di politica su vari quotidiani nazionali ed è autore del romanzo politico “Una via
d’uscita” (Agorà, 1987). Vedi anche www.luciomalan.it/
Yahya (Sergio Yahe) Pallavicini, cittadino italiano nato musulmano nel 1965, da madre
giapponese e padre italiano, è uno dei personaggi più rappresentativi dell’Islam in Italia e nel
mondo. È vicepresidente e Imam della Comunità Religiosa Islamica italiana e consigliere del
Ministro dell’Interno nel Comitato per l’Islam Italiano. Presiede inoltre il Consiglio Isesco per
l’Educazione e la Cultura in Occidente e l'Institut des Hautes Etudes Islamiques ed è global expert
delle Nazioni Unite, Alliance of Civilisations. È consigliere per i Rapporti con il Vaticano e l'Italia,
del Forum Cattolico-Musulmano e della delegazione dei 138 sapienti musulmani internazionali
che hanno firmato il documento Una Parola comune. È membro dell’European Council of
Religious Leaders, membro fondatore del Comitato Internazionale di Imam, Rabbini e Cristiani
per la Pace e membro fondatore del Cedar. Ha pubblicato L'Islam in Europa (2004), Dentro la
Moschea (2007), Il Misericordioso. Allah e i suoi profeti (2009) e La Sura di Maria (2010).
Luigi Zanda, nato a Cagliari nel 1942, è capogruppo del Partito Democratico al Senato e fa parte della
Giunta per il regolamento e della commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama. Avvocato, ha
cominciato la sua attività pubblica nell'ufficio legale dell'Iri, poi è stato consigliere d'amministrazione
dell'editoriale L'Espresso e vicepresidente dell'editoriale periodici culturali del gruppo Espresso. È
anche stato presidente dell'Agenzia per il Giubileo in occasione dell'Anno Santo 2000.
Palazzo Giustiniani, sede del convegno
Sala Zuccari  La grande Galleria di palazzo Giustiniani, attualmente nota come sala Zuccari dal nome dell'artista
Federico Zuccari (1539-1609) che ne ha affrescato la volta, è l'unico ambiente rimasto inalterato durante le numerose
ristrutturazioni di palazzo Giustiniani. É interamente decorata ad affresco: nella volta sono raffigurati cinque episodi
delle storie di Salomone (Salomone unto re, la costruzione del Tempio, il giudizio di Salomone, i figli costretti a trafiggere
il cadavere del padre e, al centro, l'incontro di Salomone con la regina di Saba) e le quattro virtù (Religione, Industria,
Vigilanza, Eloquenza) a lui attribuite. Vicino agli angoli della volta sono raffigurati piccoli paesaggi, in cornici circolari.
Sulle pareti erano raffigurate immagini femminili di virtù, ma attualmente ne rimane solamente una, a figura intera, "La
Temperanza", mentre delle altre restano solo alcuni frammenti. Tutte le decorazioni sono ordinate entro una superficie
decorata a grottesche e l'insieme ha un aspetto sontuoso, arricchito anche dagli arazzi seicenteschi. I problemi di
attribuzione delle opere restano parzialmente aperti. Per l'importante ciclo decorativo che risale al 1586-87, quando il
palazzo non apparteneva ancora ai Giustiniani, sono confermati, anche da studi recenti, i nomi di Antonio Tempesta
(1555-1630) e Pietro Paolo Bonzi (1576-1636).
Palazzo Giustiniani  Il nucleo originale di palazzo Giustiniani fu
realizzato alla fine del Cinquecento da monsignor Francesco Vento.
L'immobile fu ceduto il 4 luglio 1590 a Giuseppe Giustiniani, esponente
di una delle più ricche e potenti famiglie genovesi. Originari dell'isola di
Chio, sulla quale governavano per conto della Repubblica di Genova, i
Giustiniani nel 1566 furono costretti ad abbandonare l'isola a causa
delle vessazioni turche e si trasferirono a Roma, in via della Dogana,
centro finanziario e burocratico della Roma papale. Nel 1590, dunque, i
Giustiniani entrarono in possesso del palazzo, che prese poi il loro
nome, e negli anni seguenti acquistarono altri edifici ad esso contigui;
più che della costruzione di un palazzo vero e proprio, infatti, si deve
parlare di un accorpamento di edifici, il quale con il trascorrere degli
anni determinò la costituzione di un'insula giustinianea fra le strade a
ridosso del Pantheon. La famiglia ospitò nel palazzo la propria
collezione di opere d'arte, affittandolo anche, in tutto o in parte, a
prelati e personaggi importanti in cerca di una sistemazione di
prestigio. Successivamente, alcuni lavori di ampliamento, videro, oltre a
modifiche all'interno dell'edificio, anche il completamento della facciata
principale su via della Dogana. La famiglia Giustiniani si estinse alla
fine dell'800 e tale evento portò alla dispersione della grande collezione
di opere d'arte. Intorno ai primi anni del '900 il Ministero della
Pubblica Istruzione prese provvedimenti per arginare tale dispersione e
cedere allo Stato i pezzi più preziosi. In quegli anni, una parte della
proprietà passò alla Cassa di Risparmio di Roma ed un parte venne
affittata al Grande Oriente d'Italia. All'inizio del 1926, Mussolini aderì
alla richiesta dell'allora Presidente del Senato del Regno, Tommaso Tittoni e concesse l'utilizzo di palazzo Giustiniani al
Senato, ma soltanto nel 1988 il Senato acquisì la quasi totale disponibilità dell'immobile. Proprio in questo palazzo, e
precisamente nella biblioteca, fu firmata da Enrico De Nicola la Costituzione repubblicana. Nel palazzo hanno sede, oltre
all'appartamento di rappresentanza del Presidente del Senato, la sala Zuccari, gli uffici dei senatori di diritto e a vita,
degli ex Presidenti del Senato, nonché alcuni servizi e uffici dell'Amministrazione. (fonte senato.it)