I programmi del CONPAVIPER al SAIE

I programmi del CONPAVIPER al SAIE
- 8 CONGRESSO CONPAVIPER
mercoledì 22 ottobre, ore 14
- Presentazione LINEE GUIDA settore RESINE
giovedì 23 ottobre, ore 10
- RETROFIT di un pavimento residenziale
giovedì 23 ottobre, ore 14
- Progettazione di PAVIMENTI INDUSTRIALI
venerdì 24 ottobre, ore 10
- REALIZZAZIONE di PAVIMENTI INDUSTRIALI
venerdì 24 ottobre, ore 14
- PRESENTAZIONI AZIENDE SAIEPAV
Sabato 25 ottobre
à SEGUONO PROGRAMMI
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Sede legale: Via Tiberina 31/b 00065 FIANO ROMANO (Roma)
8 CONGRESSO NAZIONALE CONPAVIPER PATTI CHIARI CONPAVIPER PUNTARE su QUALITA’, COMPETENZA e TRASPARENZA per costruire il nuovo MERCATO dei PAVIMENTI Ore 14.00, 22 ottobre 2014 Arena SAIEPAV – Pad. 25 SAIE Bologna La valorizzazione di un mercato non può che passare attraverso una valorizzazione delle conoscenze e delle competenze. E questo è possibile farlo solo se vi saranno norme – di legge, non solo volontarie – che tutelino la trasparenza, la scelta di personale qualificato, l’uso di tecnologie e prodotti corretti, il rispetto delle norme sulla sicurezza del lavoro e di tutela dell’ambiente, e il pagamento del lavoro eseguito. Per arrivare a questo risultato vi sono alcuni passaggi chiave, come il riconoscimento di questo settore come categoria specializzata, la creazione di un patentino degli applicatori, la tutela del Made in Italy non solo per i prodotti ma anche per la manodopera. Questi sono i temi su cui si basa l’ottavo congresso Conpaviper. Un Congresso con cui l’Associazione vuol ribadire i valori costituenti che ne guidano l’azione e costruire un rapporto sinergico con le altre rappresentanze del settore dei pavimenti in Italia. Programma Ore. 14.00 -­‐ Apertura PATTI CHIARI Dario Bellometti – Presidente CONPAVIPER Tavola Rotonda Partecipano i rappresentanti di: ·∙ CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE ·∙ CONFINDUSTRIA CERAMICHE ·∙ ASSIMP ·∙ CONPAVIPER Pagina 2 di 6
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Giovedì 23 ottobre, ore 10.00 Seminario le nuove LINEE GUIDA CONPAVIPER per la PRESCRIZIONE, POSA, CONTROLLI, VERIFICA FINALE e MANUTENZIONE dei RIVESTIMENTI RESINOSI Presentazione delle Linee Guida CONPAVIPER sui Rivestimenti Resinosi ARENA SAIEPAV -­‐ PADIGLIONE 25 A SAIE un CONVEGNO per presentare in anteprima assoluta le e prime Linee Guida CONPAVIPER, un valido strumento operativo per progettisti, applicatori e tecnici che svolgono la loro attività professionale e imprenditoriale nel settore dei rivestimenti in resina per pavimentazioni. I sistemi resinosi per pavimentazioni impiegati negli edifici industriali e civili hanno, per varietà e qualità, acquisito un’importanza preminente essendo in grado di soddisfare tutte le necessità tecniche, economiche e le varie richieste prestazionali che possono presentarsi ai progettisti. La scelta del rivestimento resinoso deve essere però fatta in moo corretto e con grande attenzione, utilizzando le raccomandazioni tecniche, frutto di esperienza e studi di tutti gli operatori del settore, nel rispetto delle normative vigenti, e valutando e individuando tutte le caratteristiche prestazionali che rendano la pavimentazione un elemento costruttivo importante per l’operatività aziendale in termini di funzionalità, rispondenza a specifiche esigenze tecniche e caratteristiche chimico – fisiche, e tali da garantire sicurezza e igiene per i fruitori. Tali prestazioni, di alto standard qualitativo, sono di possibile realizzazione con i sistemi resinosi, ma richiedono oltre a precise prescrizioni di capitolato e adeguate scelte di materiali e cicli applicativi, anche manodopera specializzata e qualificata in grado di eseguire le varie fasi applicative con professionalità e competenza. E con questo scopo principale che sono state predisposte le prime Linee Guida CONPAVIPER, ossia fornire, nel rispetto della vigente normativa, un valido strumento operativo per progettisti, applicatori e tecnici che svolgono la loro attività professionale e imprenditoriale nel settore dei rivestimenti in resina per pavimentazioni. Le Linee Guida CONPAVIPER vogliono essere un valido strumento, formativo e di orientamento tecnico, teso a fornire raccomandazioni operative e valutative che consentano di: • non escludere alcuna variabile di sistema che possa inficiare una corretta procedura progettuale e applicativa; • individuare gli strumenti tecnici per una costante valutazione dell’opera in corso di esecuzione; • collaudare l’opera eseguita; • verificare il rivestimento individuando difetti o imperfezioni esecutive subito dopo l’esecuzione del rivestimento ancora prima dell’uso o quando esso è già in uso. Le Linee Guida CONPAVIPER definiscono, quindi, sia i criteri di valutazione sia le metodologie da adottare per la qualificazione della posa in opera e del risultato finale. Esse forniscono gli elementi di valutazione per la qualificazione del personale che ha eseguito la posa e definiscono in modo succinto ma chiaro quali capacità operative deve possedere l’applicatore per garantire un risultato qualitativamente valido e corrispondente alle esigenze del committente. Pagina 3 di 6
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Giovedì 23 ottobre, ore 14.30 Retrofit di un pavimento Come intervenire per rendere la propria casa più efficiente, più sana e confortevole, liberare spazio, utilizzando gli incentivi Organizzato da CONPAVIPER, con la collaborazione di Confindustria Ceramica ARENA SAIEPAV -­‐ PADIGLIONE 25 Ristrutturare un pavimento per rendere la propria casa più efficiente, più sana e confortevole, liberare spazio, utilizzando gli incentivi Oggi è infatti possibile utilizzare gli incentivi del governo per poter rinnovare non solo il rivestimento, ma l'intero pacchetto del pavimento, ottenendo una serie di vantaggi molto interessanti sia per gli edifici residenziali che per quelli di servizio, come il miglioramento dell’efficienza energetica e dell’isolamento acustico, l’aumento degli spazi liberi, e soprattutto di avere ambienti più salubri e confortevoli. E si può fare praticamente in ogni situazione, grazie alle nuove soluzioni di sistemi radianti, sempre più efficienti e sottili, così come grazie alle nuove tecnologie di materiali isolanti, di massetti più performanti e rivestimenti sottili ad alte prestazioni. Oggi si può intervenire su pavimenti esistenti e con spessori molto limitati riuscire ad sostituire l’intero “pacchetto” e quindi non solo avere una nuova superficie ma anche eliminare i voluminoso e non sempre efficienti termosifoni o convettori d'aria calda. Due appuntamenti in due aree diverse del SAIE -­‐ Arena SAIEPAV e Piazza della Ceramica -­‐ per poter dare due occasioni al vasto pubblico che può essere interessato da questi argomenti e per conoscere due diverse finiture, entrambe oggi in crado di dare soluzioni molto innovative: le resine e la ceramica. Ecco i programmi: Giovedì 23 ottobre, ore 14.30 ARENA SAIEPAV -­‐ PADIGLIONE 25 14.30 -­‐ INCENTIVI: un’occasione per migliorare efficienza, confort termico e acustico 14.50 -­‐ Intervenire su un pavimento esistente: si può fare, ma bene 15.10 -­‐ I massetti radianti a basso spessore 15.30 -­‐ I massetti per il basso spessore 15.50 -­‐ Sistemi per il basso spessore 16.10 -­‐ Il miglioramento acustico: ridurre il calpestio 16.30 -­‐ Rinnovare la finitura: I rivestimenti in resina 16.50 – Dibattito —— Sabato 24 ottobre, ore 10.00 PIAZZA del LATERIZIO e della CERAMICA, Padiglione 25 10.00 -­‐ INCENTIVI: un’occasione per migliorare efficienza, confort termico e acustico 10.20 -­‐ Intervenire su un pavimento esistente: si può fare, ma bene 10.40 -­‐ I massetti radianti a basso spessore 11.00 -­‐ I massetti per il basso spessore 11.20 -­‐ Sistemi per il basso spessore 11.40 -­‐ Il miglioramento acustico: ridurre il calpestio 12.00 -­‐ Rinnovare la finitura: I rivestimenti in resina 12.20 – Dibattito Pagina 4 di 6
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24 ottobre 2014, ore 10 Incontro con i progettisti di approfondimento: Progettazione, esecuzione e controllo delle pavimentazioni di calcestruzzo: Evoluzione tecnica e normativa. Organizzato da CONPAVIPER con la collaborazione di SAIE ARENA SAIEPAV, PAD. 25 – SAIE di Bologna Questo incontro è utile perchè la progettazione delle pavimentazioni in calcestruzzo è di grande importanza ed attualità, malgrado tale settore sia sempre stato considerato non di competenza ingegneristica. Questo è palesemente in contrasto con i numerosi aspetti tecnici coinvolti, a partire dalle caratteristiche del supporto, per continuare con la tecnologia del calcestruzzo, per finire con lo strato di finitura superficiale. D'altronde le Pavimentazioni in calcestruzzo -­‐ spesso definite pavimentazioni industriali -­‐ sono molto utilizzate in aree industriali, sia interne (ad esempio magazzini o aree di lavorazione industriale in genere) che esterne (aree di stoccaggio o di movimentazione merci), ma anche per la realizzazione di vie di transito quali nel caso di piste aeroportuali che, soprattutto all’estero, di vie stradali per il traffico su ruota. Da un punto di vista ingegneristico le pavimentazioni sono strutture su appoggio continuo sottoposte anche a sollecitazioni flessionali e di taglio che nascono nel trasferire i carichi superficiali al sottofondo. Il supporto reagisce a tali sollecitazioni subendo dei cedimenti i quali devono essere di modesta entità in modo da non compromettere la funzionalità della stessa pavimentazione. Si deve considerare che le normative nazionali ed internazionali prevedono la verifica delle strutture allo Stato Limite di Esercizio (SLE) e allo Stato Limite Ultimo (SLU). In condizioni di esercizio riveste particolare importanza lo stato limite di formazione delle fessure e lo stato limite di deformazione in quanto un’eccessiva deformazione potrebbe creare problemi, ad esempio alle scaffalature ed al transito dei mezzi. Allo Stato Limite Ultimo le pavimentazioni devono garantire una adeguata capacità portante, soprattutto in presenza di carichi concentrati quali ad esempio, nel caso di magazzini, quelli trasferiti dai montanti delle scaffalature. Una pavimentazione può essere realizzata adottando differenti tecnologie costruttive, quali ad esempio: • pavimentazione priva di armatura, la cui capacità portante è affidata esclusivamente alla resistenza a trazione del calcestruzzo; • pavimentazione con armatura convenzionale che ha il compito di resistere alle sollecitazioni di trazione presenti all’intradosso; • pavimentazione in calcestruzzo fibrorinforzato (FRC) con armatura convenzionale la cui resistenza a trazione è affidata alla rete e alle fibre; • pavimentazione in FRC senza armatura convenzionale dove la resistenza a trazione è affidata alle sole fibre. Le pavimentazioni di calcestruzzo all’interno di edifici industriali, ad esempio, sono spesso commissionate e realizzate a ditte, anche specializzate, che spesso non conoscono le condizioni future di utilizzo di tali manufatti e neppure le condizioni al contorno che influenzeranno profondamente la realizzazione, a partire dalla consistenza e dalla rigidezza del terreno sottostante. Le pavimentazioni di calcestruzzo sono spesso realizzate unicamente sulla base di voci di capitolato, senza alcuna progettazione preliminare Il risultato della scarsa attenzione progettuale ed esecutiva rende le pavimentazioni strutture spesso caratterizzate da numerosi difetti di esecuzione e da ampie fessurazioni che possono causare contenziosi che coinvolgono il Committente ed l’Impresa Appaltatrice. Queste brevi considerazioni fanno capire quanto sia necessario cominciare a capire che la pavimentazione in calacestruzzo si quindiuna struttura, dove ha grande importanza lo stato limite di esercizio -­‐ e che il progettista sia sempre chiamato a occuparsene. Pagina 5 di 6
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24 ottobre 2014, ore 14 Incontro con i tecnici e le imprese di realizzazione pavimenti: Progettazione, esecuzione e controllo delle pavimentazioni di calcestruzzo Evoluzione tecnica e normativa. Organizzato da CONPAVIPER con la collaborazione di SAIE ARENA SAIEPAV, PAD. 25 – SAIE di Bologna A SAIE un'incontro con i tecnici e le imprese di realizzazione pavimenti dal titolo: Progettazione, esecuzione e controllo delle pavimentazioni di calcestruzzo: Evoluzione tecnica e normativa. L'esecuzione delle pavimentazioni in calcestruzzo, o più comunemente dette pavimentazioni industriali, è da sempre un'attività ad alto rischio. Non a rischio come altri cantieri, dove con questa parola si intendono le problematiche di sicurezza del lavoro, qui meno presenti visto che non si lavora quasi mai in quota o con carichi sospesi, se non il braccio della pompa. A rischio perchè i pavimenti industriali, pur essendo considerati da molti come "strutture su appoggio continuo sottoposte anche a sollecitazioni flessionali e di taglio che nascono nel trasferire i carichi superficiali al sottofondo" poi non sono considerate oggi dalle norme tecniche, e quindi non è prevista la figura del progettista, del direttore lavori, del collaudatore in corso d'opera e del collaudatore. Purtroppo possiamo affermare che fino a quando qualcuno si accorgerà che se si spacca una pavimentazione di 10.000 mq forse non muore nessuno ma si ferma una fabbrica, il pavimento industriale è praticamente un figlio di nessuno. E quando mancano le regole chi ci rimette in genere sono gli operatori coinvolti. In una perizia, in cui ero CTP, dopo aver dimostrato al CTU che il pavimento era poco armato, mancavano i barrotti, lo spessore era di soli 13 cm, era stato previsto un calcestruzzo di soli 25 N/mm2, il sottofondo non era stato testato, il pavimento era caricato con scaffalature da 6 metri ... e quindi se si era fessurato la colpa era di un committente scemo che aveva investito un sacco di soldi senza chiamare un professionista per un progetto ... bene alla fine il CTU faceva dividere i costi di rifacimento tra fornitore di calcestruzzo (le carote avevano dato 24 N/mm2, attenzione, di resistenza effettiva e non resistenza corretta con i fattori di disturbo) e pavimentista. Ecco perchè è fondamentale arrivare a delle regole certe che attestino le specifiche responsabilità e prevedano la presenza, per esempio, di un Direttore Lavori perchè "È compito della Direzione Lavori verificare il progetto esecutivo e la rispondenza dell’esecuzione con quanto stabilito nel progetto, con particolare riferimento alla qualità dei materiali e alla esecuzione dei lavori." L'appuntamento che CONPAVIPER ha organizzato a SAIE serve proprio per questo, per dare informazione ai tecnici, ai periti, e alle imprese di pavimentazione sui più recenti svilupi della normativa e su come comportarsi quindi per essere il più possibile "coperti". Pagina 6 di 6
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