TRATTAMENTO DEGLI SCARTI LEGNOSI SECCHI CON TECNICA HAZEMAG Premessa Il trattamento degli scarti di legno ha assunto una maggiore importanza come risultato del cambiamento di atteggiamento verso l’ambiente. Questo ha relazione non solo con il materiale in sé, ma anche con il suo uso come fonte combustibile. I mulini ad urto ed i mulini a martelli HAZEMAG hanno dimostrato di essere particolarmente adatti per questo compito. A parte i singoli macchinari, HAZEMAG & EPR può vantare un’ampia esperienza nella progettazione e nella costruzione d’impianti completi. Introduzione Quando il legno (scartato dalla produzione, dal rinnovamento di edifici, dalla demolizione, dalla rimozione delle traversine ferroviarie, così come pedane o materiale d’imballaggio) è riciclato correttamente, si produce materiale grezzo del valore che è ideale per essere riutilizzato o per produrre combustibile di qualità. I livelli di impianto e di investimento per il riciclaggio dei rifiuti di legno sono determinati dall’uso finale prefissato. Per prima cosa essi implicano la triturazione del materiale e la rimozione di materiale estranea. In passato sono sorti problemi dovuti alla mancanza di direttive chiare riguardanti la qualità, la misura e la raffinazione del prodotto riciclato. Spesso si sono avute variazioni considerevoli nelle specifiche fatte da utenti diversi per scopi identici. Molti anni fa HAZEMAG ha dato il via allo sviluppo e al perfezionamento di sistemi economici di trattamento rifiuti. I mulini ad urto con rotori speciali e i mulini a martelli che sono stati impiegati per il processo per grandi produzioni, si sono dimostrati particolarmente efficienti, per via della loro caratteristica frantumazione “selettiva”. Triturazione Trituratori ad urto I mulini ad urto sono stati usati con grande successo come trituratori primari. La macchina, tipo AP-M 1220 con rotore di 1.200 mm di diametro e largo 2.000 mm., può trattare fino a 40 t/h, producendo schegge aventi dimensioni per il 90% inferiori a 70 mm. La macchina più piccola di questa gamma è larga 1.300 mm. Ed è ideale per trattare 8 – 10 t/h. La composizione tipica di tale macchina, comprende essenzialmente la cassa con il rotore e la griglia appropriata. La cassa è costruita in lamiere saldate e imbullonate, il rotore è del tipo a tamburo al quale sono saldati i denti laceratori. Per facilitare il lavoro di triturazione, un pettine dentato è saldato nella camera di triturazione. Al di sotto del rotore c’è una griglia costituita dalla struttura di sostegno e da barrotti sostituibili. Sistemata sopra la cassa del trituratore c’è la cuffia di alimentazione, dotata del canale di scarico balistico per l’espulsione di corpi estranei (pietre, metalli, ecc.). L’ingresso della cuffia è dotato di una robusta cortina di catene per prevenire l’espulsione indesiderata di materiale. Solitamente la trasmissione, con pulegge e cinghie trapezoidali, viene azionata da un motore elettrico. Essa può anche essere dotata di giunto idraulico. Per trattare materiali particolarmente pesanti, come le traversine ferroviarie, i pali del telegrafo, ecc. si usa il trituratore UNIVERSA. Grazie al particolare disegno del rotore, questa gamma di macchine può trattare fino a 40 t/h di materiale senza problemi. Per produrre schegge di legno più piccole di 100 mm, è necessario che il rotore giri particolarmente veloce, a circa 50 m/s. Mulini a Martelli I mulini a martelli vengono usati per la triturazione secondaria e possono essere a singolo o doppio rotore secondo l’impiego richiesto. Per esempio il mulini a martelli UNIROTOR di tipo 1000/2000 viene usato per quantità fino a 15 t/h per produrre trucioli di legno più piccoli di 15 mm. La cassa è una struttura d’acciaio saldato, la cui parte superiore è divisa in 2 sezioni a cerniera ed entrambe possono essere aperte e chiuse idraulicamente. Qui si trovano la bocca di alimentazione e le piste di macinazione. Nella sezione inferiore della cassa c’è la griglia. Le lamiere forate della griglia sono inserite in un canale anulare e bloccate in posizione dalla chiusura della cassa. Il rotore è del tipo a dischi ed è fornito di martelli oscillanti. Il senso di rotazione del rotore è reversibile. Il mulino a martelli NOVOROTOR, estremamente versatile, ha invece due rotori e quando viene usato in modo simile a quanto descritto sopra, può trattare fino a 20 t/h per produrre trucioli di legno non più grandi di 10 mm. Concetti di impianto Questi macchinari sono impiegati come base attorno alla quale viene sviluppato il progetto dell’impianto specifico. Lo scopo è quello di offrire la soluzione ottimale a qualsiasi problema inerente il trattamento dei rifiuti di legno. Lo scarto di legno viene alimentato da una pala gommata in una tramoggia, dalla quale viene estratto da un canale vibrante e viene poi trasportato tramite un nastro trasportatore inclinato direttamente alla camera di triturazione del mulino ad urto. La sezione d’ingresso è larga abbastanza per trattare pezzi di legno fino a 2 metri di lunghezza. Il mulino è provvisto di una griglia per controllare la misura del prodotto. Qualsiasi pezzo di metallo o corpo estraneo non triturabile che entra nel mulino con il materiale di alimentazione, viene separato dal legno ed espulso tramite il canale di scarico balistico. Il legno pretriturato a 0 – 80 mm viene trasportato dal nastro trasportatore ad uno stoccaggio intermedio e nel contempo deferrizato. Questo processo fa uso di uno stoccaggio intermedio, che agisce da polmone e fornisce anche un’estrazione di materiale controllata, per garantire l’alimentazione uniforme al mulino a martelli nel processo di triturazione secondaria. Se si fa a meno di questo polmone all’ora bisogna utilizzare un sistema di dosaggio appropriato. Mediante un fondo di estrazione mobile e delle coclee, i trucioli vengono prelevati e trasportati dal nastro attraverso un tamburo magnetico e poi alla vagliatura. Prima di entrare nel trituratore secondario i corpi estranei non ferrosi e simili vengono rimossi del flusso del materiale tramite un separatore speciale. Il trituratore secondario è un mulino a martelli ad alta velocità. A seconda del prodotto richiesto si impiegano griglie a lamiere forate diverse, veloci e facili da sostituire. A seconda della misura del prodotto triturato, il flusso di materiale può essere estratto usando un ciclone con una rotocella oppure tramite una cabaletta vibrante e di qui al nastro trasportatore. Un ulteriore separatore e/o classificatore possono essere installati a valle. Un nuovo ed interessante aspetto di questo sistema è che i rifiuti di legno, nonostante la presenza di pezzi d’acciaio e di metallo non ferroso, possono essere trattati totalmente dal sistema senza nessuna ulteriore prefrantumazione. L’impianto può essere progettato come unità stazionaria, trasferibile o mobile. A parte l’alimentazione del materiale, la gestione di questi impianti per il legno è completamente automatica. La robustezza e l’affidabilità delle macchine assicurano l’economicità del trattamento. I costi di usura e gestionali sono bassi. Varie opzioni sono disponibili per migliorare la qualità del prodotto, come per esempio segnalatori di metalli con scarico automatico. E’ previsto un impianto di depolverazione per avere un ambiente pulito. Dispositivi di sicurezza, come la protezione anti-esplosioni, l’individuazione di scintille e l’equipaggiamento per l’estinzione di incendi vengono forniti a seconda delle richieste. APPLICAZIONI TIPICHE Interessanti esempi di triturazione sono: Traversine ferroviarie e pali del telegrafo. Dal punto di vista tecnico questa è forse l’applicazione più interessante. Infatti il loro uso come combustibile può essere una buona soluzione allo smaltimento. La premessa per una buona combustione è una triturazione spinta. Allo scopo sono stati fatti dei test esaustivi per verificare se il processo di triturazione era non solo praticabile, ma permetteva anche variazioni sul prodotto finale a seconda delle richieste. Per il trattamento di materiali voluminosi s’impiega il mulino UNIVERSA per produrre schegge o trucioli di legno non più grandi di 120 mm. ca.. Questo prodotto è ideale come combustibile. Per altri usi il prodotto che esce dal mulino UNIVERSA può essere ulteriormente trattato per avere trucioli inferiori a 20 mm. Questa triturazione secondaria avviene mediante un mulino birotore NOVOROTOR o anche con un mulino monorotore. Il vantaggio di tale sistema sta nella possibilità di scarico e nel trasporto del legno triturato ad una caldaia o ad un silo in modo pneumatico. Palletts, scarti ingombranti, scarti di truciolare. I pallets di cui non è possibile il recupero, possono essere trattati in questo modo cosi’ come le assi scartate o danneggiate. Qui si usano i mulini ad urto laceratori per ridurre il materiale a meno di 80 mm; segue il trattamento in un mulino NOVOROTOR per liberare completamente i trucioli di legno compressi. Rimuovendo le particelle fini come la polvere di legno, il materiale viene pulito e può ritornare al ciclo di produzione. Il materiale triturato è scaricato pneumaticamente dal mulino NOVOROTOR e le particelle fini vengono eliminate usando uno speciale separatore. Vagliatura e Classificazione Il problema nella classificazione sta nella forma ancora indefinita del prodotto. Ne consegue che le curve granulometriche di vagliatura non sono sempre comparabili. Per risolvere tale problema in modo soddisfacente, è essenziale una stretta consultazione tra tutte le parti implicate, per scegliere e definire il sistema più specifico e adatto, sfruttando al meglio le soluzioni che la tecnica odierna offre. Energia Assorbita L’entità dell’energia assorbita dipende dai seguenti fattori: - composizione del materiale; - dimensione del materiale di alimentazione; - produzione richiesta; - prodotto finito richiesto. Non c’è una precisa base teorica secondo cui si può determinare il lavoro di triturazione. Ciò nonostante, una vasta quantità di dati sperimentali disponibili alla HAZEMAG & EPR permette un accurato dimensionamento delle macchine. Se richiesta, il laboratorio HAZEMAG può essere utilizzato per i test pratici specifici. L’impianto del laboratorio, controllato mediante PLC, permette una vasta gamma di operazioni simulate con visione dai dati su un sinottico. I dati principali, come la velocità del rotore, il consumo di energia dei motori ecc. vengono opportunatamente indicati. Quando il test è stato concluso, vengone registrati tutti i dati richiesti per l’ottimizzazione del trattamento, come: - curva granulometrica caratteristica; - usura (g/t) - consuma d’energia specifico (kwh/t). Usura E’ risaputo che l’usura è determinata dalle caratteristiche del sistema. Tenendo presente le condizioni effettive è estremamente difficile fare stime precise sull’usura delle parti specifiche dei trituratori. Sono disponibili solo dati sperimentali basati su applicazioni esistenti. La pratica mostra comunque che l’usura nel trattamento del legno con queste macchine è minima. Solo i denti laceratori del trituratore primario hanno bisogno di essere ricaricati di tanto in tanto con saldature di riporto.
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