Ministero della Pubblica Istruzione ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Giancarlo Siani” di Scuola dell’Infanzia - Primaria – Secondaria 1° grado con sezioni Associate Comune di Calvi, San Nazzaro, San Martino Sannita e San Nicola Manfredi (BN) SANT’ANGELO A CUPOLO Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e.mail [email protected] PEC: [email protected] Codice Fiscale: 80005270626 – Codice Meccanografico: BNIC81000L Anno Scolastico 2013-2014 Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 1 “Il Piano dell’Offerta Formativa è la carta d’identità della Scuola” Approvato dal Collegio dei Docenti Plenario con delibera n.63/2013-14 del 29/10/2013 Adottato dal Consiglio d’Istituto con delibera n.51/2013-14 del 04/12/2013 Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 2 1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 1.1 DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUTO Dati Anagrafici della Scuola Codice Scuola B Intitolazione Via: Città, CAP e (Prov): Telefono: Fax: E-mail: Codice Fiscale N I C 8 1 0 0 0 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G.Siani” Sant’Angelo a Cupolo CAPOFERRI, 15 SANT’ANGELO A CUPOLO 82010 BN 0824 41087 0824 41087 [email protected] 80005270626 L Dati Bancari Banca cassiera / Ufficio postale Agenzia Indirizzo: Città, CAP e (Prov): Telefono: N° Conto corrente C.A.B. A.B.I. Codice IBAN BANCA POPOLARE DI ANCONA BENEVENTO 2 PIAZZA RISORGIMENTO BENEVENTO 82100 0824 52101 304010200001 15001 05308 IT 24 N 05308 15001 000000099008 Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 3 1.2 STORIA DELL’ISTITUTO Dopo l’unità d’Italia furono estese, in tutto il Regno, le norme dell’istruzione elementare vigenti nel Piemonte sin dalla legge Casati (1859). Nei territori dell’Istituto furono istituite scuole elementari, ma erano frequentate da pochi alunni e buona parte di essi si fermavano alla 3° classe elementare. Negli anni trenta in Sant’Angelo a Cupolo vi erano (solo nel capoluogo) unicamente le classi 1°, 2° e 3° (scuola elementare di grado inferiore). I pochi alunni che proseguivano negli studi, dovevano recarsi a piedi a San Nicola Manfredi (dove funzionavano anche la 4° e la 5°) per conseguire il diploma di Scuola Elementare del “Grado Superiore”. Negli anni quaranta, incominciarono a funzionare a Sant'Angelo a Cupolo le classi 4° e 5°; le aule erano case private e la Direzione Didattica si trovava in Cervinara (AV). Negli anni cinquanta, grazie alla lotta contro l’analfabetismo, e all’espansione dell’edilizia scolastica anche nelle frazioni, le scuole elementari di Sant’Angelo a Cupolo e San Nicola Manfredi funzionavano anche nelle maggiori frazioni e dipendevano dalla Direzione didattica di San Giorgio del Sannio. Successivamente, alla fine degli anni cinquanta, le scuole del comune di Sant'Angelo a Cupolo furono aggregate al 3° Circolo Didattico di Benevento (Rione Libertà), mentre quelle di San Nicola Manfredi restarono con la Direzione didattica di San Giorgio del Sannio. Intanto iniziarono a funzionare anche gli Asili Infantili, che erano gestiti dalle Amministrazioni Comunali, dal C.I.F. e da qualche provato. In quasi tutte le frazioni funzionavano scuole popolari o centri di lettura. Nell’anno scolastico 1963/64, fu istituita a Sant'Angelo a Cupolo la Direzione Didattica e vi furono aggregate anche le scuole di San Nicola Manfredi. Nell’anno scolastico 1960/61 fu istituita, a Sant'Angelo a Cupolo, la prima scuola media,con relativa Presidenza a cui,nell’anno scolastico 1964/65 fu annessa la neo sede di Scuola Media di Nicola Manfredi. In seguito, nel 1970/71, la nuova scuola media di San Nicola Manfredi fu resa autonoma con l’istituzione di propria presidenza e a Bagnara fu istituita una sezione staccata di Sant'Angelo a Cupolo. Inoltre negli anni settanta, furono istituite le scuole materne statali (quelle private, man mano furono trasformate in statali ed altre statali furono istituite ex-novo). Si ebbero così, in ogni plesso, scuole elementari e materne, mentre le scuole medie funzionavano solo nei capoluoghi di Sant'Angelo a Cupolo, di San Nicola Manfredi e nella frazione di Bagnara. Vi fu, così, una grande espansione scolastica in quasi tutte le località dei due comuni, che territorialmente sono abbastanza estesi e molto frazionati tanto che il loro territorio, comprendente molte frazioni amministrative, si estende dalla riva destra del fiume Sabato (nei pressi di Bagnara Valle) alla riva sinistra del Calore (nei pressi della contrada Palati di San Nicola Manfredi). Da considerare, inoltre, che la morfologia del territorio, costituito da colline e collinette, ha determinato numerosi insediamenti umani, che, col tempo, si sono resi autonomi ed hanno avuto una propria chiesa, cimitero, ufficio postale, scuola, bar, qualche negozio, usi e costumi diversi. Inoltre, per alcune frazioni, la vicinanza a Benevento ha influito sulla vita dei cittadini, i quali si sentono assorbiti da una certa urbanizzazione. Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 4 Negli anni ottanta, con il lento e costante calo demografico, si sono avute, gradualmente, soppressione di classi e di scuole e si sono succeduti, per disposizioni di legge, accorpamenti di plessi scolastici. Gli alunni della scuola elementare che nel 1976 erano circa 650, nel 1994 si erano ridotti a poco più di 300, per effetto del calo delle nascite. Anche la scuola media, di conseguenza, subì variazioni: nel 1991 San Nicola Manfredi perse la presidenza e la scuola fu accorpata a Sant'Angelo a Cupolo, mentre alla scuola di Sant'Angelo a Cupolo fu soppressa la sezione staccata di Bagnara. Nel 1997 fu soppressa anche la Presidenza della scuola media di Sant'Angelo a Cupolo e fu costituito l’Istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media, comprendente tutte le scuole dei due comuni. Con la Riforma Moratti (2002) gli ordini di scuola assumono la definizione di Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo grado. Nell’anno scolastico 2002/03 fu istituito, nella Scuola Secondaria di I grado di Sant’Angelo a Cupolo, il Corso ad Indirizzo Musicale, con gli strumenti di Chitarra, Flauto, Pianoforte e Violino.Da subito i maestri hanno avvertito l’esigenza di realizzare l’Orchestra in quanto occasione per coinvolgere i giovani in un percorso di apprendimento innovativo, capace di rafforzare le competenze teoriche e pratiche acquisite durante il ciclo di studi tradizionale, ed applicare e sperimentare tali conoscenze in progetti concreti. Negli ultimi anni si è avuta la chiusura del plesso di Pagliara (a.s.2003/04) e di Bagnara (a.s.2004/05) Nell’a.s. 2005 – 06 si è invece avuto un incremento di 1 classe di scuola secondaria di 1° grado nella sede centrale di S.Angelo. Nell’a.s. 2006 – 2007 si è avuta la chiusura del plesso di Monterocchetta. Nell’a.s. 2007 – 2008 si è avuta l’apertura della sezione della frazione Pastene del Comune di Sant’Angelo a Cupolo. Nell’a.s. 2008 – 2009 si è avuta la chiusura della sezione della frazione Pastene del Comune di Sant’Angelo a Cupolo. Nello stesso anno la scuola primaria e dell’infanzia di Iannassi sono state trasferite in altro plesso della stessa contrada. Nell’a.s. 2009 – 2010 è stato ristrutturato il plesso della scuola primaria e dell’infanzia di S. Angelo a Cupolo. Gli alunni della scuola primaria di Motta sono stati trasferiti nelle scuole primarie di Sant’Angelo e Perrillo a causa della contrazione dell’ organico della scuola primaria. Nell’anno scolastico 2012/13 l’Istituto Comprensivo “G. Siani”, in base ai nuovi parametri numerici (600/1000) è stato dichiarato sottodimensionato in quanto presenta una popolazione scolastica di poco superiore ai 500 alunni. Con la riorganizzazione della rete scolastica ed il piano dell'offerta formativa per l’a.s. 2013/2014, di cui alla delibera della Regione Campania n.32 dell’08 febbraio 2013, l’Istituto Comprensivo “G.Siani” di Sant’Angelo a Cupolo, così come da decreto del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania n. A00DRCAUffDir.N.1669/U del 22 febbraio 2013, è stato fuso con l’Istituto Comprensivo di Calvi. L’Istituto Comprensivo di Calvi nacque nel settembre dell’anno 2000, dall’accorpamento della sezione staccata della Scuola Media “Nisco Senior” di S. Giorgio del Sannio alla Direzione Didattica di Calvi, costituita dalle scuole primarie e dell’infanzia dei Comuni Calvi, S. Nazzaro e San Martino Sannita e dalla scuola dell’infanzia e primaria del plesso di Cesine, appartenente al Comune di San Giorgio del Sannio. Al termine dell’anno scolastico 2005/06 il plesso della scuola dell’infanzia e primaria di Cesine venne assorbito dalla Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 5 Direzione Didattica di San Giorgio del Sannio pertanto attualmente l’Istituto comprende le Scuole dell’infanzia e primaria dei Comuni di Calvi, San Nazzaro e San Martino Sannita e la Scuola Secondaria di I° grado di Calvi. 1.3 CONTESTO 1.3.1 Cenni storici San’Angelo a Cupolo Il Comune, composto da 9 frazioni oltre il Capoluogo (Perrillo, Panelli, Sciarra, Motta, Pastene, Maccoli, Montorsi, San Marco ai Monti e Bagnara), si trova alla sommità di una collina sulla riva destra del fiume Sabato. Da lontano è visibile il grande convento dei Liquorini, fatto erigere da Sant’Alfonso Maria de Liguori. Le prime notizie su Sant'Angelo a Cupolo si incontrano per la prima volta in un documento del 1065 in cui si fa cenno di una donazione a favore del monastero di San Vittorino, di Benevento, di alcuni beni nelle pertinenza di "Cupoli". Il nome del paese deriva da una chiesa dedicata all'Arcangelo Michele, già esistente in età longobarda, detta poi "a cupolo" perché situata nella zona più alta. Il culto verso l'Arcangelo San Michele fu alimentato proprio dai Longobardi che consideravano l'Arcangelo il proprio protettore. La località è poi menzionata in una bolla di Alessandro III, del 1168, diretta al convento di San Vittorino in cui si nominano le "terras de loco Cupuli". Successivamente, nel necrologio di Santo Spirito di Benevento, è indicata la parrocchia di "Sant’Angelo a Cupolo". Sul paese non si ha alcuna notizia per tutto il periodo normanno e svevo, anche se risulta che all'epoca dei primi angioini era posseduto da tal Guglielmo di Sant'Angelo che possedeva beni feudali anche nel territorio di Montefusco. Alla fine del XIII secolo ne era signore Andrea de Molisio. Nel 1362 sembra sia stato venduto da Leone dell'Aquila a Cerulo Gambatesa. Nel 1467 la terra di Sant'Angelo risulta essere unita a quella di Santa Maria a Toro. In quell'anno Ferdinando d'Aragona accordava l'investitura della terra di S. Maria a Toro e del casale di Sant’Angelo a Cupolo a Leonardo Moccia di Napoli, figlio del defunto Troilo. La famiglia che possedeva S. Angelo a Cupolo, infatti, patteggiò per Ferdinando d'Aragona durante la "congiura dei baroni" e questi, per riconoscenza, tolse il casale ai vecchi feudatari e, come detto, concesse il feudo a Leonardo Moccia. Una notizia confermata dal Borgia quando sostiene che il feudo nel 1408 era posseduto da Nardo Moccia e che dalla famiglia Moccia passò all'arcivescovo di Benevento. Alla morte di Leonardo Moccia divenne erede Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 6 della terra il primogenito Mariano (o Marino) che fu riconosciuto conte di Sant'Angelo il 20 gennaio 1508 da Ferdinando il Cattolico. Un'annotazione di quest'anno, inoltre, indica come proprietario di una piccola parte del feudo di Sant'Angelo a Cupolo l'arciprete di Benevento. Il Moccia trasmise per vendita, col patto del riscatto, il casale di Sant'Angelo a Luigi Della Vipera, nobile di Benevento. Sempre il Moccia, nel 1559, vendette la facoltà del riscatto a Scipione Gambacorta di Napoli che però non esercitò tale diritto, per cui l'antico proprietario potè alienare una seconda volta il casale a un suo parente. Bernardino Moccia, con l'obbligo di riscattarlo dal Della Vipera. Su questa ultima vendita veniva concesso il regio assenso il 30 novembre 1564. nello stesso periodo si susseguono varie contese fra il vicerè di Napoli e l'autorità ecclesiastica di Benevento circa quelle parti del territorio possedute dall'arcivescovo e dal Monastero di San Pietro di Benevento, la cui porzione di territorio venne in seguito denominata "Quarto della Badessa". Dopo la morte di Bernardino Moccia i casali di Santa Maria a Toro e Sant'Angelo a Cupolo passarono al figlio Mario, che pochi anni dopo alienò a Maddalena Gentile, moglie di Marcangelo De Sotiis. Nel 1602 i casali furono venduti sub asta a Mario Latino, di Benevento che però non venne mai in possesso di tali terre perché la città di Benevento e l'arcivescovo le occuparono e le ritennero facendosi fare una forzata cessione dalla famiglia Latino. Nel 1630 la Regia Camera della Sommaria ratificò il possesso dell'arcivescovo della terra di Sant'Angelo a Cupolo che entrava così a far parte dei possedimenti della Chiesa. Alla fine del 1700 il Papa Pio VI istituì una cosiddetta nobiltà rurale che legava il proprio uomo e il titolo a un proprio possedimento situato nei limiti del ducato. In questo periodo, nel 1775, fu costruito da Sant'Alfonso Maria dei Liguori, il Convento dei Liguorini. Questo Istituto influenzò notevolmente la cultura con la sua opera evangelica. Nel settembre del 1860 Benevento passò al regno d'Italia e Sant'Angelo, con tutti i suoi casali, ne seguì la sorte entrando, nel 1861, a far parte della Provincia di Benevento appena costituita. Monumenti e siti di interesse Convento dei Liguorini, Il maggior monumento di Sant’Angelo a Cupolo è il Convento dei Liguorini, edificato nel 1775 su iniziativa di Sant’Alfonso Maria de Liguori. Inizialmente sede di noviziato e studentato è stato negli ultimi anni destinato a casa di riposo per anziani. All’interno è degna di nota la bellissima cappella di Sant’Alfonso. Ha subito un ampliamento nel 1925 Cappella di San Michele Si trova nei pressi del cimitero ed ha origini antichissime ed è meta di un pellegrinaggio che si svolge l’8 maggio, giorno dedicato ai festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo. Belvedere del Sannio E’ posto a San Marco ai Monti, sull’altura più elevata, da dove è possibile ammirare il suggestivo panorama di tutta la provincia di Benevento e di zone delle province limitrofe e le notevoli bellezze paesaggistiche di cui è dotato il territorio comunale. Edifici Sacri – Degni di nota anche gli edifici sacri di Sant’Angelo a Cupolo, San Marco ai Monti, Bagnara, Montorsi, Motta, Perrillo e Pastene in cui si custodiscono statue ed affreschi antichi e pregevoli, tra cui la statua di San Michele del XVI secolo e la tela raffigurante la Madonna del latte a Sant’Angelo a Cupolo; la statua dell’Assunta a Bagnara, la statua dell’Immacolata e della Madonna del Carmine a Perrillo, la statua della Madonna del Rosario a Pastene, la statua della Madonna del Carmine a Montorsi, la statua di Sant’Anna a San Marco ai Monti e la statua della Madonna della Neve a Motta. Personaggi illustri – Sant’Angelo a Cupolo ha dato i natali al maresciallo Francesco Pepicelli, medaglia d’oro al valor militare, trucidato dai nazisti alle Fosse Ardeatine nel 1944, a cui è dedicata la Scuola Allievi Carabinieri di Benevento. Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 7 Prodotti – Sant’Angelo a Cupolo si caratterizza per un’economia prevalentemente agricola: i prodotti principali sono il vino, l’olio e le castagne. Interessante anche l’attività artigianale della ceramica, in particolare nella frazione Montorsi Valle. Piatti tipici Tagliatelle, cecatielli, fusilli, peperoni ripieni, trippa. Feste Religiose San Michele Arcangelo – 8 maggio (Sant’Angelo a Cupolo) San Biagio – 3 febbraio (Bagnara e Pastene) San Donato – 7 agosto (Montorsi) San Marco – 25 aprile (San Marco ai Monti) San Matteo – 21 settembre (Perrillo) San Giuseppe – 19 marzo (Pastene) Madonna della Neve – 5 agosto (Motta) Madonna del Carmine – 16 luglio (Perrillo) Sant’Anna – 26 luglio (San Marco ai Monti) Manifestazioni 14 agosto Sagra del Cecatiello a San Marco ai Monti, nel mese agosto Sagra del Cecatiello a tre dita a Montorsi, a Settembre Sagra del fungo porcino a Bagnara Il comune conta una popolazione di 4.328 abitanti Calvi Il territorio di Calvi appartiene al Sannio e precisamente alla Regione Irpinia. Si è concordi nel ritenere che abbia fatto parte dell’agro taurino, dato al popolo romano per conquista bellica fin dal 460 ab urbe condita. Fu abitato dai Liguri Corneliani e Bebiani che nel 527 furono condotti da Roma in queste terre tolte ai Sanniti dai consoli P. Cornelio e C. Bebo. Nel medioevo una parte del territorio(Cubante) appartenne all’Abbazia di S. Sofia di Benevento; l’altra parte (Calvi) divenne feudo e lo fu fino al 1794, anno in cui Ferdinando IV di Borbone lo riscattò dal servizio feudale e lo dichiarò terra demaniale. Il Cubante, da Leo Cubans( Leone che giace) era considerato “il giardino degli Irpo Sanniti “ per la fertilità del terreno. Si trova menzionato a proposito delle guerre sannitiche, come territorio attraversato dalla Via Appia Antica. In questa terra fu edificata la città di Corneliano,città posta “ a la sinistra sponda del Calore, vicina alla via Appia e al rinomato Ponterotto, nel luogo da’ villanacci appellato S. Donato”. A testimoniare la presenza, in questo luogo, di una città ricca e potente sono i ritrovamenti di antichi monumenti, avanzi di un acquedotto di piombo, di Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 8 un cripto a portico, alcune mezze colonne ed incisi. Il territorio era un “ager pubblicus” e solo nel periodo longobardo fu donato dai principi alla Badia di S. Sofia di Benevento. In seguito il Cubante divenne proprietà di casa Ruffo. Nel 1808, dopo che per disposizione reale il territorio fu dato in enfiteusi a diversi coloni, Calvi si unì a San Nazzaro formando un solo comune con il nome di San Nazzaro Calvi, e fu stabilito che la sede fosse un anno a San Nazzaro e un anno a Calvi. Tale condizione non fu mantenuta, nonostante i reclami. Più volte fu chiesto il trasferimento della sede, cosa che avvenne il 18 marzo 1958. Il Cubante con Li Mai furono annessi a seguito di referendum. Attualmente il territorio di Calvi confina con i comuni di San Giorgio del Sannio, Apice, Venticano, Pietradefusi, Sn Nazzaro. Il Comune è formato dalla frazione del Cubante e dalle contrade di: Soricelli, Zuzoli, Federico II, Piano Casiello, Li Mai, La Frazia, Campofreddo , Mirra, Pianocolonna. Il comune conta una popolazione di 2.619 abitanti (in sensibile aumento rispetto ai dati rilevati nel precedente anno scolastico). San Martino Sannita Il Comune di San Martino Sannita si estende nella regione Irpino – Sannita, nelle estreme propaggini dell’altopiano irpino che sovrasta il lago preistorico della conca di Benevento. San Martino Sannita appartiene alla provincia di Benevento e dista dal capoluogo dell’omonima provincia 14 chilometri. Questo luogo, lussureggiante di vegetazione e ricco di animali di ogni specie, nella preistoria, costituì un’oasi; gli insediamenti sono documentati dalle tombe venute alla luce con il loro corredo funerario. Alcune frazioni del comune hanno origini molto remote, una di queste è Cucciano; ciò si evince da un’iscrizione impressa sul fondo di un’ara votiva in onore del Dio Silvano “Ara di Silvanus Curtianus” oggi conservata nel Museo del Sannio. Al termine delle guerre sannitiche, i Sanniti, sconfitti, si ritirarono nelle zone interne accrescendo gli insediamenti esistenti di Cucciano, Lentace e Mancusi. Il Festias ara dei Greci divenne Festum Larium. L’altare dedicato dai Sanniti a Mamerte divenne Ara Mamertina o Martina e intorno ad essa si sviluppò il Vicus Martinus. Il Cristianesimo vi fece sorgere l’Ecclesia Sancti Martini de Loco Vico. In periodo feudale San Martino, Festulari, Terranova, Lentace, Mancusi e Cucciano vennero dati in feudo: si formarono così due feudi laici e due ecclesiastici. San Martino, passato a far parte del feudo di Montevergine, prese il nome di San Martino Ave Gratia Plena. Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 9 Nel 1806 fu istituito il circondario di San Giorgio la Montagna di cui fecero parte anche San Martino , Lentace, Mancusi, Terranova, San Giacomo (Festulari), Cucciano che divennero comuni autonomi. Con l’unità d’Italia anche le sei frazioni raggiungono l’unità amministrativa. Nel 1865, così come affermato da alcuni studiosi, i sei paesi costituirono il Comune che assunse, nel 1862, con decreto regio di Vittorio Emanuele II, la denominazione di S. Martino Sannita. Oggi il Comune è costituito da sei frazioni: San Martino capoluogo, Cucciano, Terranova, San Giacomo, Lentace, Mancusi e, nonostante quel che si dica, condividono tutto nel bene e nel male. Il Comune conta una popolazione di 1.291 abitanti (in sensibile aumento rispetto ai dati rilevati nel precedente anno scolastico) e sorge a 450 metri sopra il livello del mare. San Martino Sannita, con San Nazzaro e San Giorgio del Sannio, fa parte dell’Unione dei Comuni dei Santi Sanniti, un’associazione sorta con lo scopo di valorizzare le risorse del territorio e potenziarne i servizi. San Nicola Manfredi San Nicola Manfredi sorge sulle pendici di un colle prossimo al territorio beneventano. La costruzione che padroneggia nell’ agglomerato urbano è l’ imponente e storico edificio che fu già castello intorno all’ anno 1000 ed ora è palazzo baronale, dimora della famiglia Sozi Carafa, già padrona del luogo negli ultimi tempi feudali. Le notizie storiche a riguardo si perdono nel tempo, ma è certo che il castello (poi divenuto palazzo baronale) fu già dimora del re Manfredi nel 1251. In quei tempi dimoravano su queste terre circa un centinaio di famiglie, alcune occupavano la zona nei pressi del palazzo, altre abitavano i villaggi vicini, dove oggi si presume sorgano le frazioni del comune di san Nicola Manfredi. Su Vecchi documenti si riportato che nel 1420 il castello e le terre circostanti erano di proprietà di Antonio Castelloni di Montefuscoli, e nel 1430 erano passate a Guglielmo Grifo e Catarina Castiglione, proprietari delle terre di Montefuscoli, allora confinanti con quelle di San Nicola. Nel 1531 le suddette terre passarono alla famiglia De Magris e precisamente a Giaso De Magris e a sua moglie Emilia Grifa allora signori delle terre di Santa Maria Ingrisone. L’11 agosto del 1536 Emilia Grifa vendette le terre a Bernardino Carbone di Napoli, riservandosi però il beneficio della ricompera. Il 5 giugno 1537 lo stesso Bernardino Carbone rivendette le terre a D. Giulia Carafa allora marchesa di quarata, riservando però il vecchio beneficio della ricompera ad Emilia Grifa e Giaso de Magris. Nello stesso giorno infine Emilia Grifa estinse il patto della menzionata ricompera con un documento che prendeva il nome di assenso di pergamena. La signora Giulia Carafa, sciolto il vincolo che incombeva sulle sue terre, fu libera di poterle rivendere a chiunque. Il 25 ottobre, infatti, le rivendette a D. Laudomia Di Aquino di Napoli per la somma di 9200 doc*. Infine il 16 gennaio del 1575 la stessa Laudomia di Aquino, insieme con Eligio della Marra , rivendette le sue terre per 9600 doc a Maddalena Gentile, vedova di Marco Angelo Sozij. madre di Leonardo Aniello e Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 10 Federico, quest’ultimo signore delle terre di Santa Maria a Toro, Pastene e Sellitti. Da quella data le terre che costituivano San Nicola rimasero per molti anni di proprietà della casa Sozij. Ai piedi del colle sorge un altro agglomerato di case, detto San Nicola Vecchio, il quale è sicuramente più antico, in quanto in passato dava il nome all’ intero luogo. I diurnali di Matteo Spinelli riportano che nel castello di San Nicola dimorò Manfredi dal Gennaio del 1251 fino al 13 Febbraio dello stesso anno. Non è da escludere che per tale accadimento, al paese, che era dipendenza del vecchio san Nicola, si sia aggiunto l’ epiteto Manfredi in onore del Re di Svevia. Questa però, è una supposizione, infatti nel cedolario del 1320 non vi è parola di questo San Nicola; vengono soltanto tassate le terre di Sancti Nicolai de Gaccisiis. In un documento del 1352, inoltre, su queste terre, viene tassato Francisci Monfredi Militis, ovvero il nobile Francesco Monfredi. Questa circostanza del Monfredi, congiunta alla situazione che nel Regno di Napoli il territorio è chiamato castrum san nicolai monfredi, lascia insoluto il gravissimo dubbio se il nome sia Manfredi o Monfredi. Non c’è dubbio che il re Manfredi abbia dimorato nel castello nell’ epoca che dirigeva le operazioni militari contro i ribelli di Montefuscoli, da lui scacciati, e contro l’ esercito papale; ma è altrettanto vero che le terre sono state possedute da un tale nobile di nome Monfredi. La convinzione dell’illustre Meomartini è che il san Nicola debba dirsi Monfredi, essendo che prese il nome dal nobile Francesco Monfredi e non dal re Manfredi e che l’ accidentalità della dimora fatta da quest’ ultimo, abbia suggerito il lieve cambiamento di lettera, che ha dato un nome più storico e più simpatico al paese. Il comune conta una popolazione di 3.688 abitanti San Nazzaro San Nazzaro è posto sulle pendici del limitrofo comune di Montefusco ed è sempre stato annoverato tra i casali di questo comune. Sulle sue origini si sono fatte molte ipotesi ma i reperti di fossili di conchiglie risalenti fino a diverse decine di milioni di anni fa, un’anfora di epoca sannitica o romana, il Castello di epoca medioevale, la Croce in pietra sempre di epoca medioevale, le Chiese e le antiche costruzioni consentono di poter affermare che a S.Nazzaro si sia sviluppata una civiltà coincidente con gli insediamenti caratteristici dell’Irpinia e del Sannio, dall’antichità ai nostri giorni. La prima notizia, storicamente documentata, riguardante il comune, consiste nel riferimento del cronista Falcone Beneventano; sicuramente il nome dato al comune risale all’epoca longobarda, cioè nel VII secolo d.c. Nel 1079, poco dopo la cessazione della dominazione longobarda, il gran Conte Gerardo s’impadronì di queste terre e le aggregò alla grande Contea da lui fondata nella valle beneventana, con centro Ariano. Montefusco con i suoi casali rimase feudo regio fino al 1154, quando Guglielmo, figlio di Ruggieri, ne fece dono al Papa Adriano IV. In un atto notarile del 1277 compare nominato, come casale di Montefusco, San Nazzaro e la sua chiesa. Fu possedimento degli Angioini, degli Aragona, e nel 1794 Ferdinando IV riscattò il tutto dichiarando la contea terra demaniale. Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 11 Agli inizi del 1800, precisamente il 30 ottobre 1808, S. Nazzaro e Calvi decidono di formare un solo comune con la denominazione S. Nazzaro Calvi, con sede a S.Nazzaro, entrando a far parte del circondario di San Giorgio la Montagna. Il 6 settembre 1948 il consiglio comunale delibera il trasferimento della sede municipale da S.Nazzaro a Calvi. Il 14 maggio 1949 il Presidente della Repubblica emette il decreto dell’effettivo trasferimento dalla sede municipale già precedentemente deliberata dal consiglio comunale. Il 13 maggio 1958 viene promulgata la legge che sancisce l’autonomia politico- amministrativa del Comune di S. Nazzaro. Il territorio di S.Nazzaro oggi confina con: S. Giorgio del Sannio, S. Martino Sannita, Calvi, Pietradefusi, Montefusco. Al comune appartengono le frazioni di: Audisoli, Casalfesto, Montefalcone. Il Comune conta 911 abitanti. 1.3.2 Contesto ambientale e socio- culturale Gli insediamenti abitativi dei cinque comuni si trovano prevalentemente nelle aree urbane; nelle aree rurali vi sono masserie, casolari, ma anche abitazioni di cittadini che preferiscono vivere a diretto contatto con la natura. Il territorio è vario e differenziato: presentano simili connotazioni socio – economico – culturali per cui le esigenze, le richieste e le aspettative rivolte alla scuola dagli utenti diretti, risultano più o meno uniformi. La popolazione è costituita da professionisti, impiegati, artigiani, contadini, commercianti, imprenditori, operai. Sul territorio trovano spazio molteplici attività produttive a carattere agricolo, artigianale, commerciale e imprenditoriale. Ultimamente sono sorti alcuni insediamenti industriali e commerciali che non risolvono del tutto le richieste lavorative degli abitanti della zona. Nel campo della comunicazione, i cinque comuni sono ben collegati con Benevento, capoluogo di provincia, da cui distano pochi chilometri, e con Napoli tramite l’autostrada Napoli - Bari. Gli Enti Locali collaborano con la scuola mettendo a disposizione idonei scuolabus per il trasporto degli alunni e il servizio mensa. Le comunità parrocchiali e le Associazioni presenti sul territorio dei cinque Comuni, operano in sinergia con la scuola nella formazione degli alunni. Sul territorio del comune di Calvi sono presenti i seguenti servizi: Ufficio postale, Banca di Credito Cooperativo, Farmacia, Casa di riposo, Casa- famiglia. Sul territorio dei comuni di S. Martino Sannita, S. Nicola Manfredi, Sant’Angelo a Cupolo e San Nazzaro sono presenti i seguenti servizi: Ufficio postale, Farmacia e Casa- famiglia (presente solo nella frazione di Perrillo di Sant’Angelo a Cupolo). Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 12 1.4 ARTICOLAZIONE CARATTERISTICHE DELLE UNITÀ’ SCOLASTICHE E RELATIVE 1.4.1 SCUOLE DELL’INFANZIA Sant’Angelo “capoluogo” Alunni Docenti Ata Risorse strutturali Risorse materiali (sussidi) Spazi interni: 42 Motta Alunni Benedetti Catalano Leso Pancione Vinciguerra Oliviero Panella Docenti Ata - 2 Aule didattiche - 1 atrio polivalente - 1 ripostiglio 1 registratore 1 stereo 1videoregistratore 1 televisore Spazi esterni: cortile Risorse strutturali Risorse materiali (sussidi) Spazi interni: 15 Catalano Mercurio Pagnozzi Parente - 1 Aule didattiche - 1 atrio polivalente - 1 ripostiglio 1 registratore 1 stereo 1 televisore Spazi esterni: cortile con giardino Perrillo Alunni Docenti Ata Risorse strutturali Risorse materiali (sussidi) Spazi interni: 38 Piano dell’Offerta Formativa Fusco Maiale Mervoglino Miele Tarno Vinciguerra I.C. Sant’Angelo a Cupolo - 2 Aule didattiche - 1 atrio polivalente - 1 ripostiglio Spazi esterni: cortile con giardino 1 registratore 1 stereo 1videoregistratore 1 televisore Pagina 13 San Nicola Manfredi Alunni Docenti Ata Risorse strutturali Risorse materiali (sussidi) Spazi interni: 25 De Nicola Prezioso Catalano Pica Soreca - 2 Aule didattiche - 1 atrio polivalente - 1 ripostiglio 1 registratore 1 stereo 1videoregistratore 1 televisore Spazi esterni: cortile Iannassi Alunni Docenti Ata Risorse strutturali Risorse materiali (sussidi) Spazi interni: 40 Calvi Alunni 67 San Martino Sannita Alunni 20 Piano dell’Offerta Formativa Dalla Pozza Leo Miele Toro Zarro Docenti De Napoli Donnarumma Izzo Mercurio Nisco Oliviero Parrella Pascarella Viscovo Docenti Cubelli Errico Mercurio Nisco Viscovo Ciccarelli D’Orta S. - 2 Aule didattiche - 1 atrio polivalente - 1 ripostiglio 1 registratore 1 stereo 1videoregistratore 1 televisore Spazi esterni: cortile Ata Ballante Risorse strutturali Spazi interni: -3 Aule didattiche -1 atrio polivalente -1 ripostiglio -1 sala mensa Spazi esterni: -giardino con giostre A.T.A. Oliva I.C. Sant’Angelo a Cupolo Risorse strutturali Spazi interni: - sala mensa -1 aula didat. -1 aula lab. Risorse materiali (sussidi) -1 registratore -1 stereo -1videoregistratore -1 televisore Risorse materiali ( sussidi) -1 televisore -1 stereo Spazi esterni: -giardino Pagina 14 San Nazzaro Alunni 19 Docenti Calabrese Fiengo Mercurio A.T.A. De Vizio Risorse strutturali Spazi interni: -3 aule didat. -1 atrio, -1 sala mensa, -1 aula multimediale, -1 ripostiglio Spazi esterni: - cortile Risorse materiali ( sussidi) -1 registratore, -1 stereo, -1 videoregistrato -1 televisore 1 .4. 2. SCUOLE PRIMARIE Sant’Angelo “capoluogo” Alunni 74 Perrillo Alunni 58 Piano dell’Offerta Formativa Docenti Bancale De Cristofaro Galieri Ievolella Manganiello Melillo Rabuano Salerno Docenti Baldini Bancale Collarile De Cicco De Cristofaro De Rosa Marino Rabuano Repola Veltre Ata Risorse strutturali Spazi interni: Oliviero Panella - 5 Aule didattiche - 1 atrio polivalente - 1 ripostiglio Spazi esterni: cortile Ata Risorse strutturali Risorse materiali (sussidi) 1 registratore, 1 stereo, 1 LIM a cavalletto con videoproiettore e computer 1 LIM a muro con videoproiettore e computer -1 computer -1 stampante, -1 televisore, -1 video proiettore -1 videocamera -1 macchina fot. digitale Risorse materiali (sussidi) Spazi interni: Vinciguerra I.C. Sant’Angelo a Cupolo - 5 Aule didattiche - 1 atrio polivalente - 1 ripostiglio Spazi esterni: cortile con giardino 1 registratore 1 stereo 1 LIM a muro con videoproiettore e computer 1 Pagina 15 San Nicola Manfredi Alunni 45 Iannassi Alunni 56 Calvi Alunni 162 Piano dell’Offerta Formativa Docenti Ata Baldini Bancale Borino Ciullo Evangelista Iannace Maioli Miele Tavino Pica Soreca Docenti Ata Amoriello L. Biele A. Cardone R. Del Grosso Donatiello Fumiento Nardone Paszak Santillo Docenti Biele Bifaro Colaprice Cozzi Delli Carri Di Dio Ferrara Ievolella A. Ievolella M. Mauriello Meola Meoli Montano Panella A. Panella M. Piccirillo Verdino Zampelli Risorse strutturali Risorse materiali (sussidi) Spazi interni: - 5 Aule didattiche - 1 atrio polivalente - 1 ripostiglio Spazi esterni: cortile con giardino Risorse strutturali 1 registratore 1 stereo 1videoregistratore 1 televisore Risorse materiali (sussidi) Spazi interni: Ciccarelli D’Orta S. - 5 Aule didattiche - 1 atrio polivalente - 1 ripostiglio Spazi esterni: cortile con giardino A.T.A. Risorse strutturali Spazi interni: Bruno I.C. Sant’Angelo a Cupolo -9 aule didattiche -1 atrio accoglienza -1 sala polivalente -1 lab. Ling./infor -1 lab. scientifico -1 lab. musicale -1biblioteca -1 palestra Spazi esterni: -giardino 1 registratore 1 stereo 1videoregistratore 1 televisore Risorse materiali ( sussidi) -1 registratore, -1 stereo, -1videoregistrato -4 LIM integrate con videoproiettore e computer -1 computer -1 stampante, -1 televisore, -1 video proiettore -1 videocamera -1 macchina fot. digitale Pagina 16 San Giacomo Alunni 84 San Nazzaro Alunni 19 Docenti Calicchio Cardillo Colaprice Lo Gatto Mercurio Rinaldi Rosa Vallarelli Docenti Delli Carri Panella A. Vario A.T.A. Lepore A.T.A. Risorse strutturali Spazi interni: -6 aule didattiche -1 Aula multimediale -1 atrio, -1 sala mensa, -1 aula polivalente -1 ripostiglio Spazi esterni: - cortile Risorse strutturali Spazi interni: -4 aule didattiche De Vizio Spazi esterni: giardino Risorse materiali ( sussidi) -1 televisore -1 forno per ceramica, -1 stereo HI-FI, -1 videoregistrat -Strumentario ORFF -batteria -1 pianola -2 LIM integrate con videoproiettore e computer Risorse materiali ( sussidi) 1 videoregistrato 4 computer, 3 stampanti, 1 scanner, 1 televisore, 1 stereo, 1 lavagna luminosa 1 videoregistrato 1.4. 3. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Sant’Angelo “capoluogo” Alunni 74 Piano dell’Offerta Formativa Docenti Argenio Cerulo E. Ciullo V. Cusano V. Di Geronimo Ferdinandi Giraldi La Torella Mastrocola Oliviero Ranauro Repola Riccio Romano Rosato Soreca Sorgente Varricchio Verga Ata Risorse strutturali Spazi interni: Calicchio D’Orta A. I.C. Sant’Angelo a Cupolo - 5 Aule didattiche - 1 atrio polivalente - 1 ripostiglio Spazi esterni: cortile Risorse materiali (sussidi) 1 registratore, 1 stereo, 1 LIM a cavalletto con videoproiettore e computer 1 LIM a muro con videoproiettore e computer -1 computer -1 stampante, -1 televisore, -1 video proiettore -1 videocamera -1 macchina fot. digitale Pagina 17 San Nicola Manfredi Alunni 25 Calvi Alunni 115 Docenti Di Geronimo Giraldi Fasulo Federici Lombardi I. Mastrocola Palazzo Ranaldo Repola Riccio Romano F. Santini Tremigliozzi Docenti Bove Buonaguro Cerulo Coviello Cusano D’Agostino De Ianni De Luca V. De Lucia E. Donatiello Franzese Giardiello Giraldi Imbriani Rizzo Tagliafierro Viglione Zeppa Ata Risorse strutturali Risorse materiali (sussidi) Spazi interni: Pica Soreca - 5 Aule didattiche - 1 atrio polivalente - 1 ripostiglio Spazi esterni: cortile con giardino A.T.A. Avallone Botticella P. Risorse strutturali Spazi interni: -6 aule didattiche -1 atrio accoglienza -1 sala polivalente -1 lab. Ling./infor -1 lab. scientifico -1 lab. musicale -1biblioteca 1 palestra Spazi esterni: - giardino 1 registratore 1 stereo 1videoregistratore 1 televisore Risorse materiali ( sussidi) -1 registratore, -1 stereo, -1videoregistrato -3 LIM integrate con videoproiettore e computer -1 computer -1 stampante, -1 televisore, -1 videocamera -1 macchina fot. digitale 1.4.3.1. Corso ad Indirizzo Musicale Presso la Scuola Secondaria di I grado di Sant’Angelo a Cupolo l’insegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della secondaria di I grado e del progetto complessivo di formazione della persona. Esso concorre alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce all'alunno una piena conoscenza, integrando i suoi aspetti tecnico-pratici con quelli teorici, lessicali, storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva valenza dell'educazione musicale; orienta quindi le finalità di quest'ultima anche in funzione di un più adeguato apporto alle specifiche finalità dell'insegnamento strumentale stesso. Sviluppare l'insegnamento musicale significa fornire agli alunni, destinati a crescere in un mondo fortemente segnato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione, spesso soltanto subita, una maggiore capacità di lettura Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 18 attiva e critica del reale, una ulteriore possibilità di conoscenza, espressione e coscienza, razionale ed emotiva, di sé. La volontà di frequentare i corsi di ordinamento ad indirizzo musicale è espressa all’atto dell’iscrizione alla classe prima con indicazione dell’ordine di preferenza degli strumenti insegnati nel Corso ad Indirizzo Musicale. Le indicazioni fornite hanno valore informativo e orientativo, ma non vincolante in quanto l’assegnazione dello strumento, è determinata dalla Commissione sulla base della prova orientativo – attitudinale. 2. SCELTE EDUCATIVE 2.1 FINALITA’ EDUCATIVE ISTITUZIONALI Scuola dell’Infanzia • Promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. La Scuola del Primo ciclo • Promozione del pieno sviluppo della persona attraverso l’acquisizione delle conoscenze e abilità fondamentali allo sviluppo delle competenze culturali. 2.2 BISOGNI EDUCATIVI EMERGENTI NELLA SOCIETA’ ATTUALE Le finalità educative dell’Istituto vanno armonizzate con le esigenze della società attuale in continua e rapida trasformazione, pertanto la Scuola tende al perseguimento dei seguenti obiettivi educativi: 1. Saper affrontare i cambiamenti 2. Saper ascoltare e parlare 3. Saper collaborare 4. Saper pensare ad un livello più elevato. 2.3 BISOGNI FORMATIVI DEL CONTESTO SOCIALE IN CUI OPERA LA SCUOLA I genitori, sempre più attenti ai bisogni formativi dei loro figli, chiedono alla Scuola un’impegnativa funzione di promozione dello sviluppo personale del bambino e del ragazzo a supporto della costruzione della loro identità soggettiva. Anche il mondo del lavoro e il tessuto sociale territoriale attendono dalla Scuola risposte sempre più complesse ed immediate. Si rende indispensabile fornire agli alunni la possibilità di: • sviluppare in modo adeguato le abilità di comunicazione e quelle logico- riflessive • avere un’impostazione cognitiva e culturale adeguata alle proprie capacità • apprendere la lingua straniera a partire dalla scuola dell’infanzia • conoscere le connotazioni culturali degli altri popoli • integrare il curricolo con attività che consentano loro di sentirsi veri cittadini europei • usare correttamente i mezzi di comunicazione di massa • muoversi con facilità nel mondo dell’informatica • essere consapevoli della propria identità personale e culturale in un rapporto di dialogo con l’altro 2.4 VISION DELLA SCUOLA L’Istituto Comprensivo di Sant’Angelo a Cupolo, nel rispetto delle indicazioni ministeriali sull’autonomia scolastica, si propone di orientare l’allievo a perseguire con consapevolezza la costruzione del proprio personale progetto di vita, di formare un futuro cittadino capace di progettare con gli altri il suo futuro, di capire e Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 19 padroneggiare i cambiamenti della società in cui si troverà a vivere. Non intende trasmettere conoscenze definite e definitive, ma si prefigge di insegnare a studiare e a riflettere per ricostruire la mappa delle strutture culturali e concettuali di base. Nella prospettiva di una sempre maggiore interazione con il territorio, con le sue occasioni culturali, con le sue valenze educative e con le sue vocazioni socio – economiche si pone come luogo privilegiato di incontro e di scambi culturali ed esperienziali per le famiglie del territorio e guida, per tutti gli allievi, alla convivenza democratica “integrata”, nel rispetto delle differenze di genere, provenienza, cultura di riferimento 2.5 INDIRIZZI GENERALI Favorire il successo formativo degli alunni sia con strategie atte a stimolare la curiosità cognitiva e l’autostima, sia con attività di recupero, consolidamento e potenziamento; Assicurare sostegno qualificato agli allievi diversamente abili, DSA e BES ed aiutarli ad integrarsi nella comunità scolastica, a sviluppare motivazioni ed interessi, a sfruttare al massimo le proprie possibilità, ad acquisire strumenti culturali, linguaggi, metodi e tecniche per esercitare un ruolo attivo e consapevole nella società Favorire scambi culturali con Paesi stranieri Analisi del territorio con rivalutazione e recupero delle tradizioni culturali Indurre atteggiamenti responsabili e civili negli alunni con esempio e dialogo educativo e adeguata azione formativa sul Regolamento di disciplina Ampliare e diversificare l’offerta formativa potenziando: a. La conoscenza della matematica, lingua italiana ed inglese b. L’utilizzo dell’informatica c. La pratica sportiva d. Le arti espressive Creare le condizioni per sviluppare un clima di solidarietà e tolleranza Messa in campo di azioni per la salvaguardia dell’ambiente Impegno valutazione /autovalutazione Creare una cultura di appartenenza e una cultura di servizio Nei rapporti con l’esterno: a. Potenziare la continuità didattica b. Valorizzare il contesto (EE.LL., Associazioni Culturali, Organizzazioni Sociali, ecc.) facendolo partecipe delle proprie attività e inserirsi in una rete di collaborazione con altre Scuole del territorio c. Essere aperta ai fermenti, alle iniziative, alle esperienze di valore educativo e culturale che si esprimono sul territorio d. Mettere a disposizione le proprie strutture ed attrezzature per corsi, dibattiti, mostre e manifestazioni di interesse culturale Nei confronti del personale a. b. Promuovere e potenziare le varie professionalità attraverso attività di formazione e aggiornamento Creare una cultura di appartenenza e una cultura di servizio Nei confronti delle famiglie a. Stipulare il patto di corresponsabilità educativa con i genitori della Scuola Primaria e Secondaria di I° grado b. Stabilire una comunicazione continua tra insegnanti e famiglie moltiplicando momenti di incontro, confronto, collaborazione tra docenti e utenti Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 20 c. Programmare incontri con la famiglia e il coordinatore di classe per l’acquisizione di informazioni sulla storia pregressa dell’alunno, la progettazione del piano di studio personalizzato, la scelta delle attività opzionali / facoltative. d. Informare puntualmente le famiglie del percorso formativo dei propri figli e delle modalità e criteri adottati per la relativa valutazione e. Garantire la scelta individuale della famiglia, circa l’eventuale anticipo della frequenza della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria, nel rispetto delle reali possibilità del bambino Nei confronti degli alunni a. Star bene a scuola b. Garantire il servizio di accoglienza volto a favorire l’integrazione, l’inserimento e l’ambientamento dei nuovi iscritti al momento del loro ingresso a scuola c. Rendere gli alunni protagonisti del proprio processo di apprendimento d. Garantire il rispetto dei diversi stili di apprendimento, intesi come diverse modalità di interiorizzare e costruire la propria conoscenza e. Fornire ad ogni alunno un’impostazione cognitiva e culturale adeguate alle sue capacità f. Garantire all’alunno un passaggio graduale e senza soluzione di continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria e Scuola Secondaria di I grado g. Impegno a mobilitare risorse, energie e competenze per assicurare sostegno qualificato agli allievi in difficoltà ed aiutarli a recuperare i ritardi di preparazione, apprendimento e maturazione accumulati h. Assicurare sostegno qualificato agli allievi in situazione di handicap ed aiutarli ad integrarsi nella comunità scolastica, a sviluppare motivazioni ed interessi, a sfruttare al massimo le proprie possibilità, ad acquisire strumenti culturali, linguaggi, metodi e tecniche per esercitare un ruolo attivo e consapevole nella società i. Garantire l’imparzialità nella formazione delle classi j. Privilegiare l’aspetto laboratoriale del saper fare nella progettazione delle attività facoltative e opzionali k. Garantire il raccordo tra i tempi dell’insegnamento e i ritmi di apprendimento degli alunni in relazione all’organizzazione globale 2.6 PIANO DI MIGLIORAMENTO OBIETTIVI Costruire e realizzare il curriculo verticale Potenziare la continuità orizzontale / verticale Innalzare gli esiti formativi con attività di ampliamento, consolidamento e recupero Promuovere il successo formativo attraverso il miglioramento dell’organizzazione e introduzione di innovazioni Migliorare il comportamento degli alunni Piano dell’Offerta Formativa INDICATORI DI RISULTATI Confronto tra i docenti dei vari ordini scolastici sugli esiti conseguiti dagli alunni nei campi di esperienza / discipline Comunicazione continua tra insegnanti, famiglie, Enti Locali e ASL, moltiplicando momenti di incontro, confronto. Utilizzo dei laboratori e dotazioni tecnologiche in ambito scolastico. Diversificare le strategie metodologiche. Diminuzione degli alunni con difficoltà. Potenziamento delle eccellenze Ottimizzazione delle risorse umane e materiali. Diminuzione delle sanzioni comminate. I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 21 2.7 OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO 2.7.1 Scuola dell’Infanzia Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 22 2.7.2 Scuola Primaria Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 23 2.7.3 Scuola Secondaria di primo grado Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 24 3 INTEGRAZIONE SCOLASTICA 3.1 Accoglienza Saper accogliere l’alunno equivale a riconoscerlo come persona che nutre speranza, attesa e fiducia di essere ascoltata, compresa e aiutata. Considerata in questa dimensione, l’accoglienza rappresenta la condizione preliminare del successo formativo dell’alunno. L’accoglienza si articola nelle seguenti fasi: • Pre – accoglienza alunni: vengono realizzati incontri con insegnanti dei vari ordini di scuola • Pre – accoglienza genitori: nel primo mese di lezione vengono effettuati due incontri per la presentazione del P.O.F. da parte del Capo di Istituto e raccordo educativo tra genitori ed operatori scolastici. • Accoglienza: Nei diversi plessi della scuola dell’infanzia vengono accolti i bambini già iscritti nel precedente anno scolastico e i rispettivi genitori, a cui è consentita la permanenza nelle aule solo nel primo giorno di attività didattica; i genitori dei nuovi iscritti usufruiscono di un orario più flessibile per cooperare con le docenti nella fase d’inserimento; particolare attenzione viene data agli alunni di due anni il cui inserimento sarà determinato dalla risposta personale di ogni singolo alunno; • le scuole Primarie e la Secondaria accolgono gli alunni delle classi prime alla presenza dei docenti del precedente anno scolastico e la loro permanenza è garantita sin al completo inserimento di tutti gli allievi 3.2 Continuità La Scuola garantisce il raccordo con i vari ordini di scuola mediante: a. continuità di obiettivi didattici ed educativi b. continuità di metodologia d’insegnamento/apprendimento c. continuità della riflessione metacognitiva dell’alunno d. promozione dell’agio e prevenzione del disagio 3.3 Alunni Diversamente Abili - DSA- BES La personalizzazione degli apprendimenti, la valorizzazione delle diversità, nella prospettiva dello sviluppo delle potenzialità di ciascuno sono principi costituzionali del nostro ordinamento scolastico recepiti nel DPR 275/99, laddove è detto che «Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche … possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l'altro: l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo…» pertanto, in seguito all’emanazione della Direttiva del 27.12.2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione” e la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, dal corrente anno scolastico la Scuola intende sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative, con l’obiettivo di diventare CTI per migliorare sempre più la qualità dell’inclusione in termini di accoglienza, solidarietà, equità, valorizzazione delle diversità e delle potenzialità di ciascuno. Da un punto di vista organizzativo, l’Istituto ha individuato una figura di riferimento per tutto l’Istituto, che svolge il ruolo di coordinamento generale delle attività e delle procedure relative all’integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali. Per realizzare quanto sopra, i docenti di sostegno insieme ai docenti curricolari della nostra scuola: Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 25 Curano un continuo e proficuo rapporto con la famiglia e con le Istituzioni ( ASL, Centri di Riabilitazione, ecc) Operano in stretta collaborazione con i docenti di classe ( nel caso di alunni certificati ai sensi della L.104/92) Condividono la documentazione proposta dalla docente referente: PEI, PDP Per gli alunni diversamente abili la Scuola, con gli operatori dell’unità multidisciplinare distrettuale e la famiglia provvede alla stesura del profilo dinamico funzionale e del piano educativo individualizzato ( PEI) ed individua tutte le risorse necessarie per l’integrazione, nonché il numero delle ore di sostegno da assegnare al minore. Impegno prioritario della scuola è quello di garantire un clima affettivo – emotivo positivo in grado di consentire all’alunno disabile di sentirsi parte integrante del gruppo classe. Tutte le attività programmate sono finalizzate al raggiungimento di obiettivi di carattere funzionale, in particolare la Scuola pone particolare cura: • nella conoscenza e padronanza del proprio corpo in rapporto ad atti conoscitivi e relazionali; • nello sviluppo della socializzazione e dell’integrazione nel contesto della sezione/classe e nella più ampia comunità scolastica: • nella capacità di comunicare con diverse modalità (verbali, grafiche – pittoriche). Nei casi in cui sarà possibile, ci si avvicinerà alla programmazione della classe, con proposte di attività concrete, legate alla realtà e all’ambiente circostante. I disturbi specifici di apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (difficoltà nella lettura), discalculia (difficoltà negli automatismi del calcolo), disgrafia/disortografia (prestazioni grafiche scadenti e particolarmente scorrette). Per alunni con tali disturbi la scuola, oltre ad incrementare la comunicazione e la collaborazione con la famiglia, si adopera per favorire l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, attraverso l’attuazione di buone prassi, con l’utilizzo di strumenti tecnologici, strumenti compensativi, adozione di misure dispensative e forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità del singolo. Nel caso di difficoltà non meglio specificate, il Consiglio di classe (nelle scuole secondarie) o il team docenti (nelle scuole primarie) andrà a concordare la valutazione dell’efficacia di strumenti specifici (compensativi e/o misure dispensative), con adozione e compilazione di un Piano Didattico Personalizzato. Non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche. In presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno dato diritto alla certificazione di disabilità o di DSA, il Consiglio di classe decide se formulare o meno un Piano Didattico Personalizzato, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione. E’ quindi peculiare facoltà dei Consigli di classe o dei team docenti individuare gli alunni per i quali sia utile attivare percorsi di studio individualizzati e personalizzati, formalizzati nel Piano Didattico Personalizzato, la cui validità rimane comunque circoscritta all’anno scolastico di riferimento. Il Piano annuale per l’inclusività prevede, oltre al GLHI, il Gruppo di lavoro per l’inclusività, costituito dal Dirigente Scolastico, dal referente per l’handicap e BES e i docenti interessati al caso che, attraverso incontri da tenersi all’inizio e nel corso dell’anno scolastico tende a far emergere criticità e punti di forza, rilevando le tipologie dei diversi bisogni educativi speciali e le risorse impiegabili, l’insieme delle difficoltà e dei disturbi riscontrati. 3.4 Alunni Stranieri Per l’ accoglienza e integrazione degli alunni stranieri la Scuola si serve del Servizio Regionale di Mediazione Culturale, operante sul territorio della Regione Campania, formato da un nucleo di mediatori culturali specializzati di diversa appartenenza etnica, di diverse lingue e nazionalità, domiciliati o residenti in Campania e operativi su tutto il territorio regionale, in grado di aiutare i docenti nel rapporto con gli alunni stranieri che non conoscono la lingua italiana Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 26 La scuola pone particolare attenzione all’integrazione degli alunni stranieri, potenziando la conoscenza del sostrato culturale e familiare di provenienza attraverso colloqui con i genitori degli stessi, particolarmente frequenti nel momento dell’inserimento, ed attività di routine scolastica volte a favorire il potenziamento delle capacità comunicative e linguistiche e lo sviluppo delle competenze relazionali e sociali degli alunni,con interventi didattici relativi all’apprendimento della lingua e solo in via eccezionale della formalizzazione tramite un Piano Didattico Personalizzato, così come previsto dalla C.M. n. 8/2013. 4. CURRICULO VERTICALE 4.1 SCUOLA DELL’INFANZIA (vedi allegato n.1) 4.2 SCUOLA PRIMARIA (vedi allegato n.2) 4.3 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO(vedi allegato n.3) 5. SCELTE METODOLOGICHE - DIDATTICHE 5.1 ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA La programmazione didattica costituisce il nodo fondamentale del lavoro scolastico e rappresenta il tramite per favorire negli alunni la formazione e la strutturazione della personalità, gli apprendimenti disciplinari e lo sviluppo delle potenzialità. Essa progetta specifiche situazioni d’insegnamento/apprendimento in grado di attivare quel processo cognitivo, emotivo, motivazionale e socio-relazionale che permette agli alunni di progredire nei vari livelli conoscitivi ed operativi. La programmazione parte dall’analisi delle reali condizioni, interne ed esterne alla scuola, in cui gli insegnanti operano, tiene conto delle caratteristiche della classe e dagli interessi dei singoli allievi, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare per i campi di esperienze e le discipline del curricolo e si concretizza nella pianificazione del lavoro didattico. La programmazione si fonda sulla collegialità e sulla verticalità che le conferiscono legittimità ed efficacia ed è strettamente legata alla valutazione, pertanto i principi e le procedure sono coerenti con i criteri valutativi adottati e con i percorsi didattici elaborati. Ogni singolo grado scolastico prevede, in base alle proprie esigenze specifiche, le seguenti riunioni: • con le famiglie: - per la presentazione del Piano dell’Offerta Formativa e la stipula del patto di corresponsabilità educativa; - per il coinvolgimento attivo delle famiglie alla vita scolastica; - per i colloqui individuali e la consegna delle schede informative degli alunni; • con i docenti dei tre ordini di scuola - per programmare esperienze di continuità e condividere i traguardi per lo sviluppo delle competenze; • con l'équipe socio-sanitaria: - per affrontare situazioni problematiche della classe, dei bambini segnalati o di bambini diversamente abili; • con esperti esterni: - per condividere le programmazioni di eventuali progetti gestiti da personale esterno alla scuola ai quali partecipano le sezioni o i gruppi; • con gli Enti Locali: - di eventi e di iniziative legate alla continuità con il territorio. Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 27 5.1.1 Scuola dell’Infanzia La Scuola dell'Infanzia “sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell'età e della numerosità dei bambini e delle risorse umane ed ambientali delle quali può disporre. Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l'organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. Nelle attività di programmazione si tiene conto dell'unitarietà delle esperienze scolastiche, si formulano percorsi didattici integrati nel rispetto dei tempi, ritmi interessi e stili cognitivi di ciascun alunno. Le insegnanti si incontrano periodicamente per discutere e approfondire tematiche o problematiche relative al proprio ordine di scuola ,per programmare attività didattiche da svolgere all'interno delle sezioni, in particolar modo per quelle relative alla lingua inglese, e definire gli obiettivi di apprendimento e valutare il percorso in atto. 5.1.2 Scuola Primaria Nella scuola primaria la programmazione avviene a tre livelli: 1. di modulo,con il fine di favorire l’unitarietà d’insegnamento, cui partecipano gli insegnanti che operano nella stessa classe, compresi quelli di sostegno e di religione, per: • definire comportamenti comuni in merito al rispetto delle norme comportamentali, ai rapporti interpersonali, ai compiti a casa, alla scelta dei criteri di valutazione, alle capacità da potenziare; • stabilire le abilità operative, cognitive e linguistiche trasversali comuni a tutte discipline; • dichiarare l’utilizzo delle compresenze; • adattare le programmazioni di ambito al fine di evitare una separazione troppo netta degli ambiti disciplinari; 2. di plesso o di intermodulo per: • discutere problematiche di plesso; • progettare e realizzare progetti su tutte le classi; • collaborare con gli enti presenti sul territorio Comunale 3. di ambito disciplinare orizzontale e/o verticale cui partecipano gli insegnanti dell’Istituzione che si occupano della stessa materia o area disciplinare, per: • definire le programmazioni annuali; • produrre unità di apprendimento o percorsi educativi e eventuali prove di verifica. 5.1.3 Scuola Secondaria di I grado In tale scuola la programmazione avviene a due livelli: 1. all’interno del Consiglio di classe cui partecipano tutti gli insegnanti, che operano nella stessa classe, per: • elaborare il piano annuale delle attività; • fissare i traguardi formativi in termini di apprendimenti disciplinari e socio-relazionali; 2. all’interno dei gruppi disciplinari, per: • programmare attività, percorsi, prove di verifica in parallelo ed in linea con il profilo in uscita degli alunni; • fissare i criteri e le tipologie delle prove d’esame. 5.2 STRATEGIE DIDATTICHE Per favorire il conseguimento degli obiettivi di apprendimento attesi, la Scuola mette in campo le seguenti “strategia didattiche” (più precisamente: strategie di insegnamento e di apprendimento): Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 28 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • - Per la creazione di un valido ambiente di apprendimento: Formazione di gruppi di apprendimento eterogenei e per piccoli gruppi Assegnazione di compiti di responsabilità Adozione di ausili di tipo informatico Valorizzazione delle attività espressive ed operative Modalità cooperative di lavoro Uso di materiale strutturato, seguito da verbalizzazione e rappresentazione iconica – simbolica Utilizzo della strategia didattica del group working e del tutoring dei pari per la facilitazione dell’inserimento nel gruppo classe e per la responsabilizzazione dei compagni rispetto alle esigenze degli alunni diversamente abili. Uso sistematico di modelli per la soluzione di problemi, di opportunità di azione con pochi rischi di errore Coinvolgimento attivo degli studenti nelle decisioni da assumere - Per la garanzia di insegnamenti efficaci: accuratezza nella preparazione delle lezioni; selezione appropriata dei materiali e strumenti; chiara definizione degli obiettivi agli alunni; mantenimento della disciplina in classe; stimolazione delle capacità comunicative, di ascolto, di comprensione, di produzione verbale e scritta attraverso argomentazioni legate al vissuto degli alunni; attenta valutazione delle conoscenze pregresse e competenze possedute dall’alunno all’inizio di ogni anno scolastico; apprendimento attivo basato sulla soluzione di problemi di vita pratica; utilizzo di strategie di apprendimento multisensoriali, metacognitive e di orientamento; costante verifica del lavoro degli alunni; riorganizzazione della lezione in caso di difficoltà; buon uso del tempo; fiducia nelle capacità di apprendimento degli alunni; convinzione circa la propria responsabilità nell’apprendimento degli alunni; adattamento dell’organizzazione dell’insegnamento ai bisogni degli alunni; condivisione degli obiettivi formativi con i colleghi; strette relazioni collegiali nella risoluzione dei problemi della scuola; uso di una buona varietà di strategie di insegnamento e di stili di interazione chiarezza espositiva e argomentativa; ascolto e utilizzazione delle idee degli alunni. - Per la garanzia dell’unitarietà del sapere attraverso la multidisciplinarietà: • Insegnare le discipline: - dedicando uguale attenzione a cosa si insegna - come si utilizzano le conoscenze e le procedure apprese alle caratteristiche di chi apprende. • Operare una mediazione tra i prodotti del pensiero e i processi personali di conoscenze, tra la dimensione esistenziale evolutiva del ragazzo e la logica di una scienza. • Organizzazione dell’orario flessibile. Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 29 6. VALUTAZIONE APPRENDIMENTI 6.1 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni pertanto, ai sensi della Legge 7/8/1990 n. 241, il procedimento di valutazione,come un vero e proprio procedimento amministrativo, è caratterizzato dalla massima trasparenza al fine di dare all’alunno stesso la possibilità di essere informato su tutto quanto ha contribuito ai risultati ottenuti . La valutazione degli apprendimenti nelle varie discipline di studio, in base alle disposizioni apportate dalla legge 169/2008, viene espressa con voto in decimi anziché con giudizio sintetico. Per quanto riguarda invece il comportamento, in base alla legge 169/2008, è prevista la valutazione con voto in decimi per gli studenti della secondaria di I grado e con giudizio per gli alunni della scuola primaria. La valutazione nelle classi intermedie avviene per scrutinio, mentre il terzo anno di scuola secondaria di I grado, avviene per esame di Stato. Per gli alunni della scuola secondaria di I grado l'anno scolastico non è considerato valido, indipendentemente dalla valutazione degli apprendimenti, se l'alunno ha frequentato meno di tre quarti delle ore di lezione previste, con deroga nei seguenti casi, adeguatamente documentati, purchè non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione: 1. Gravi motivi di salute fisica e/o psicologica 2. Ricoveri ospedalieri 3. Terapie e/o cure programmate 4. Gravi motivi di famiglia 6.1.1 Valutazione nella scuola dell’Infanzia Nella Scuola dell’infanzia si valuta l’alunno per ricavare elementi di riflessione sul contesto e sull’azione educativa messa in campo, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica, tenendo presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini. Nella predisposizione di adeguati percorsi educativi e didattici per lo sviluppo emotivo, sociale, cognitivo e relazionale di ogni singolo alunno, la valutazione assume un’importanza strategica per la conoscenza e comprensione dei livelli raggiunti da ciascuno e per l’identificazione dei processi da promuovere, sostenere e rafforzare. (Vedi griglie di valutazione allegate al curriculo Scuola Infanzia allegato n.1) 6.1.2 Valutazione nella scuola primaria La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno, nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva, vengono adottate dai docenti della classe. In presenza di carenze da recuperare si allega al documento individuale di valutazione specifica nota riportante le discipline ove sono presenti carenze e relativi obiettivi di apprendimento da conseguire. Per quanto riguarda la decisione circa la promozione alla classe successiva (art. 3 legge 169/2008), l'eventuale non ammissione ha carattere eccezionale, va motivata ed assunta all'unanimità dai docenti di classe. Nella scuola primaria non è previsto un esame finale di licenza. (Vedi griglie di valutazione apprendimento Scuola Primaria allegato n.4) 6.1.3 Valutazione nella scuola secondaria di I grado La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno, nonché le decisioni relative alla Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 30 promozione alla classe successiva vengono adottate per scrutinio dai docenti della classe e registrate sulla scheda individuale dell'alunno. Sono ammessi alla classe successiva o all’esame gli alunni che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza del consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e un voto sul comportamento ,attribuito collegialmente, non inferiore a sei decimi. Possono essere ammessi alla seconda e terza anche alunni che hanno fatto registrare carenze in non più di tre discipline e per un massimo di due carenze gravi ed una lieve, con specifica nota riportante le discipline ove sono presenti carenze e relativi obiettivi di apprendimento, da inserire nel documento individuale di valutazione. Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell' orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Sono previste deroghe a suddetto limite solo in caso di assenze per malattia , debitamente documentate Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo indispensabile per l'iscrizione agli istituti del 2° ciclo. L'ammissione all'esame comporta un giudizio di idoneità, accompagnato da un voto in decimi, riferito agli esiti dell'intero percorso compiuto dall'alunno nella scuola secondaria. Tra le prove d’esame è prevista una prova scritta nazionale predisposta dall’Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema scolastico. Tale prova, introdotta dalla legge del 25 ottobre 2007 n.176, concorre alla determinazione dell’esito finale dell’esame di Stato La valutazione finale dell'esame è espressa con un voto in decimi. (Vedi griglie di valutazione apprendimento Scuola Secondaria di I grado allegato n.5) 6.1.4 Valutazione alunni diversamente abili La valutazione degli apprendimenti per i soggetti con disabilità va riferita sempre alle potenzialità della persona e alla situazione di partenza definiti nella individualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento. Per loro vanno utilizzate scale valutative riferite a quanto predisposto nel Piano Educativo Individualizzato. Se il PEI comprende obiettivi previsti per la classe o obiettivi minimi, il superamento dell’esame comporta il rilascio di un regolare diploma (con nessuna menzione del sostegno ricevuto).L’OM sulla valutazione degli alunni del 2001 introduce la possibilità per gli alunni con ritardo mentale grave che non riescono a conseguire il diploma di licenza media, di essere ammessi alla frequenza della prima classe di scuola superiore, al solo fine di poter completare l’adempimento dell’obbligo scolastico e di conseguire un attestato con il riconoscimento dei crediti formativi maturati. (Vedi griglia di valutazione apprendimento alunni diversamente abili allegato n.6) 6.1.5 Valutazione alunni con DSA (disturbi specifici di apprendimento ) La scuola, in base agli interventi pedagogico - didattici individualizzati e personalizzati messi in campo, adotta modalità valutative che consentono all’alunno con DSA di dimostrare il livello di apprendimento raggiunto. In sede di Esami di Stato, la commissione tiene in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. Sulla base del disturbo specifico, adotta idonei strumenti compensativi e criteri valutativi attenti ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte, comprese le prove nazionali INVALSI, sia in fase di colloquio. Gli alunni con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, sosterranno prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’art.13 del D.P.R. n.323/1998. Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 31 6.1.6 Valutazione alunni stranieri Per la valutazione degli alunni stranieri i docenti di classe/consigli di classe tengono in debito conto il percorso effettuato, gli obiettivi raggiunti, la motivazione e l’impegno profuso e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. 6.2 FASI DELLA VALUTAZIONE Valutazione iniziale Acquisizione dati e informazioni( precedenti esperienze scolastiche, esperienze extrascolastiche, caratteristiche cognitive di ingresso, competenze, modalità di apprendimento, inclinazioni, tempi, ritmi, caratteristiche socio – emotive affettive) per poter individuare strategie da adottare sul piano educativo e didattico, orientare le scelte di percorsi personalizzati e definire obiettivi di apprendimento realistici. Valutazione in itinere o formativa Fornisce informazioni circa l’apprendimento degli allievi: ha funzione regolativa dell’azione didattica e formativa al fine di promuovere il successo formativo. Viene formulata alla fine dell’anno scolastico, su articolazione intermedia, al Valutazione finale o conclusiva termine di un biennio/ciclo di studi. In essa confluiscono gli esiti di prove finali appositamente svolte e i risultati. 6.3 ELEMENTI VERIFICABILI ED OSSERVABILI I docenti dispongono, per la verifica degli apprendimenti, di una gamma vasta e diversificata di strumenti, da utilizzare in modo idoneo a seconda del tipo di apprendimento( conoscenze, abilità, competenze) o di processo(cognitivo, socio – affettivo) CONOSCENZE Insieme di elementi cognitivi necessari per lo svolgimento di determinate esecuzioni. ABILITÀ’ esecuzioni corrette e finalizzate a determinati compiti, osservabili e misurabili, che danno certezza delle conoscenze acquisite. COMPETENZE insieme di abilità concorrenti alla soluzione di una situazione problematica. ATTEGGIAMENTI area emotivo – affettiva e socio – collaborativa. Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 32 6.4 STRUMENTI PER LA VERIFICA PROVE ORALI PROVE SCRITTE PROVE PRATICHE OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO interrogazioni colloqui dibattiti strutturate semi - strutturate non strutturate realizzazione di prodotti pittorici e plastici realizzazione di lavori tecnici e artistici esecuzione di canti, brani musicali e saggi ginnici rapporti interpersonali rispetto delle regole senso di responsabilità motivazione, impegno e collaborazione autonomia operativa 6.5 TEMPI E MODALITA’ DI VERIFICA – VALUTAZIONE In ottemperanza a quanto sancito dalla Legge n. 53 del 28.03.2003 vengono effettuate valutazioni periodiche ed annuali dell’apprendimento e comportamento degli alunni. A livello di istituto vengono definiti strumenti comuni di verifica e scale di misurazione condivise per la valutazione degli apprendimenti, mentre con attività di debriefing (cosa, come e quando hanno imparato) i docenti ottengono dagli alunni informazioni relative al proprio stile di apprendimento, necessarie per poter costruire percorsi personalizzati. Le classi dell’Istituto, partecipano alle prove INVALSI, secondo i tempi e le modalità stabilite dal MIUR. I genitori vengono informati sul percorso formativo degli alunni attraverso la SCHEDA QUADRIMESTRALE riguardante i livelli di apprendimento e di maturazione globale degli alunni e dagli stessi docenti durante i tre incontri annuali programmati per i colloqui e nel corso di incontri individuali effettuati su richiesta dei docenti / genitori. 6.6 INVALSI Le prove INVALSI sono prove oggettive standardizzate che hanno lo scopo principale di misurare i livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti italiani relativamente ad alcuni aspetti di base di due ambiti fondamentali, la comprensione della lettura e la matematica, e di collocarli lungo una scala in grado di rappresentare tutti i risultati degli studenti, da quelli più bassi a quelli più alti. Una prova del genere contiene dunque sia domande complesse, alle quali è in grado di rispondere solo una piccola, o anche piccolissima, minoranza degli studenti, sia domande molto semplici, accessibili alla quasi totalità della popolazione studentesca. Per la verifica della comprensione del testo, di cui si sottolinea la forte valenza interdisciplinare, l’INVALSI utilizza quesiti di due tipi: a risposta chiusa, nei quali lo studente dove scegliere la risposta corretta tra più alternative date, e a risposta aperta, nei quali lo studente dove formulare lui stesso la risposta. I quesiti a risposta chiusa possono essere semplici, cioè composti da una sola domanda con quattro alternative di risposta, o complessi, cioè composti da più domande o item con due o più alternative di risposta. I quesiti aperti possono essere a risposta univoca (nel caso di una sola possibile risposta corretta breve) o articolata (nel caso di una risposta più lunga e con più possibilità di risposta corretta). Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 33 Le domande a risposta aperta articolata sono corredate,nella restituzione degli esiti, da precise indicazioni per la correzione, che includono esempi di risposte accettabili, eventuali esempi di risposte parzialmente accettabili ed esempi di risposte non accettabili. Nelle prove di Italiano i ragazzi mostrano maggiore facilità nel rispondere alle domande dei testi narrativi rispetto a quelle dei testi espositivi e argomentativi. Nelle prove di matematica gli studenti incontrano difficoltà maggiori nei quesiti che fanno riferimento a contenuti di geometria o dell’ambito denominato “relazioni e funzioni” e si registra ancora una tendenza a saltare le domande a risposta aperta, contraddicendo quindi l’ipotesi di quanti ritengono che siano le domande a risposta chiusa a sfavorire gli studenti perché meno usate nella scuola. L’obiettivo dell’INVALSI è di contribuire al progressivo miglioramento e all’armonizzazione della qualità del sistema italiano di istruzione e di formazione, mettendo a disposizione dei decisori politico-istituzionali i risultati completi e attendibili delle verifiche periodiche e sistematiche sugli apprendimenti e, contemporaneamente, di offrire - in forma personalizzata alle singole istituzioni scolastiche - specifici elementi di conoscenza sui loro risultati, in modo da stimolare la riflessione e sostenere i processi di valutazione e autovalutazione, al fine di individuare gli aspetti positivi da mantenere e gli elementi di criticità rispetto ai quali attivare interventi migliorativi. L’INVALSI ha messo a punto un sistema di comunicazione grazie al quale ciascuna scuola riceve i risultati dei propri alunni, contribuendo, in tal modo, alla valutazione interna di ogni sistema scolastico che, attraverso la valutazione degli apprendimenti in termini di conoscenze e abilità e attraverso la valutazione delle competenze sviluppate, progetta lo sviluppo della persona, la valorizzazione dello studente, la personalizzazione dell’insegnamento - apprendimento nell’ottica di un miglioramento dell’offerta formativa e del successo formativo di tutti e di ciascuno. I risultati delle rilevazioni del 2013, con la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti dai nostri studenti relativamente a due ambiti fondamentali – l’italiano e la matematica – consentono di focalizzare i punti di forza e di debolezza della nostra scuola, il che favorisce anche la crescita professionale di tutti i docenti e finisce col migliorare l’intero sistema scolastico. Tali dati hanno fornito un quadro dei livelli di apprendimento soddisfacente rispetto ai livelli di risultati definiti sul campione regionale e nazionale. Una buona pratica educativa applicata nell’istituto è stata quella di sottoporre periodicamente i discenti a prove simulate su modelli INVALSI, per abituarli a cogliere l’insieme di informazioni che ogni testo veicola e al modo in cui queste informazioni sono veicolate (Organizzazione logico – concettuale). 6.7 CRITERI DI VALUTAZIONE Criteri adottati dalla Scuola per valutare gli esiti finali delle prestazioni degli allievi: FATTORI OGGETTIVI: FATTORI SOGGETTIVI: l’esito delle misurazioni effettuate e delle osservazioni condotte; i livelli di partenza; gli interventi compensativi adottati dalla scuola. componente fisico-senso-motoria; componente emotivo-affettiva; componente cognitiva; componente socio-collaborativa; previsioni e orientamento. 6.8 VERIFICHE In osservanza del comma 4 art.1 del DPR n.122 del 22 giugno 2009, le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico sono coerenti con gli Obiettivi di Apprendimento previsti dal POF; in particolare la Scuola dell’Infanzia prevede una valutazione descrittiva delle competenze in quattro livelli : non Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 34 raggiunta, parzialmente raggiunta, raggiunta, pienamente raggiunta ( vedi allegato n.1), mentre la Scuola Primaria e Secondaria di primo grado adottano una rubrica di valutazione delle discipline, sia per le prove scritte che orali , con chiara correlazione voto/prestazione, ove il voto è la risultante della media delle valutazioni conseguite nei vari indicatori ( vedi allegati n.4 e 5) 6.9 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il Decreto Legislativo n.137 del 1° settembre 2008 dispone, dall’anno scolastico 2008/09 l’illustrazione, con giudizio analitico, del livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno della Scuola Primaria, mentre nella Scuola Secondaria la valutazione del comportamento verrà effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Pertanto in coerenza con quanto previsto da “Regolamento di disciplina”, i docenti dell’Istituto valuteranno il comportamento degli alunni in relazione agli atteggiamenti da questi assunti nei confronti delle persone e del materiale didattico, nel rispetto delle regole e democrazia – autoritarismo, come da nota illustrativa voto numerico di cui alla Lettera b) comma 8 art.2 D.P.R.n.122 del 22 giugno 2009. (Vedi griglie di valutazione comportamento allegato 7) 6.10 DOCUMENTO DI VERIFICA - VALUTAZIONE • Scuola dell’Infanzia Documento ufficiale è la scheda di valutazione concordata dai docenti dell’Istituto • Scuola Primaria / Secondaria di I grado Scheda di valutazione ministeriale 7 ORIENTAMENTO Fa parte della finalità della scuola di ogni ordine e grado l’essere orientativa. In questo senso lato l’Istituto offre, all’interno dei curricoli, attività di: • Scoperta di stili, attitudini, interessi personali; • Autovalutazione; • Conoscenza dei meccanismi che regolano i diversi contesti sociali, da quelli familiari a quelli del mondo del lavoro. La Scuola Secondaria di I grado cerca di far emergere le capacità di ogni singolo alunno e fornisce loro dati concreti su cui ragionare per non andar incontro a spiacevoli insuccessi scolastici e delusioni. Vengono fornite dettagliate informazioni sulle scuole superiori proposte attraverso visite a scuole ed incontri con insegnanti ed alunni delle superiori. Durante il periodo delle iscrizioni la Scuola consente alle Istituzioni scolastiche di secondo grado di illustrare ai genitori ed agli alunni la loro offerta formativa. L’efficacia della iniziativa è data dalla possibilità di un confronto immediato tra le varie offerte, operato da genitori e figli in contemporanea. In particolare gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di I° grado sono destinatari del Progetto “Orientamento al Mercato del lavoro”, a cura degli esperti del settore Politiche del Lavoro, Assessorato al lavoro, della Provincia di Benevento, che si pone come obiettivi: • Potenziare negli studenti la consapevolezza di essere soggetti attivi nella scelta del proprio percorso formativo. • Comprendere il significato del lavoro nella società odierna. • Saper elaborare un curriculum vitae, quale strumento base per promuoversi sul mercato del lavoro Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 35 8 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 8.1 ANTICIPO FREQUENZA Scuola dell’infanzia I docenti della scuola dell’infanzia dell’Istituto attuano un percorso organizzativo generale che è costruito sull’idea di un bambino che vuole tempo per sé, che chiede risposte ai suoi bisogni, che ricerca un ambiente di relazioni sociali in cui sentirsi protagonista; l’alunno anticipatario, dunque, usufruisce di tempi d’inserimento e permanenza scolastica specifici e personalizzati, della presenza dei genitori durante tutto il primo periodo di frequenza, di attività che prediligano inizialmente le esperienze di autonomia individuali e di conoscenza dell’ambiente scolastico, attraverso l’organizzazione nelle sezioni e negli spazi scolastici di angoli strutturati e differenziati ( angolo della casa, delle costruzioni, della manipolazione …), attività che poi si aprano alle esperienze di relazioni sociali e cognitive generalmente perseguite nella scuola dell’infanzia, strutturate anche con l’affidamento di ruoli da tutor agli alunni più grandi e già frequentanti 8.2 VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE La scuola considera parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione i viaggi di istruzione , le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali,di interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche. Si ritiene importante e formativa questa attività integrativa, non solo per rendere più concreti e visibili alcuni percorsi modulari dei curricoli, ma anche per educare gli alunni ad un turismo finalizzato che li abitui ad un approccio con ambienti diversi; tale approccio sarà il più completo possibile sotto tutti i punti di vista ed in particolare sotto quello paesaggistico, culturale, storico ed artistico. I viaggi d’istruzione sono finalizzati a momenti ricreativi e di socializzazione per un’armonica crescita culturale. Gli itinerari saranno definiti dai singoli consigli di classe Il Consiglio di Classe, di Interclasse o di Intersezione, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina, verificandone la coerenza con le attività previste dalla programmazione collegiale e l’effettiva possibilità di svolgimento L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola, quindi vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe, Interclasse o Intersezione e dal Collegio Docenti rientrano nel Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della Scuola. 8.3 PROGETTI 8.3.1 Progetti curriculari TITOLO Crescere Felix Docente referente DESTINATARI Mercurio Scuola Primaria: classi III Calvi - S. Giacomo S.Nazzaro S.Nicola Iannassi Piano dell’Offerta Formativa TEMPI e MODI di ATTUAZIONE FINALITA' UTILIZZO RISORSE INTERNE/E STERNE Intero anno scolastico Prevenzione dell'obesità infantile attraverso l'educazione alimentare e motoria Interne/ esterne I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 36 Musicoterapia Mercurio (Sostegno) Scuola Primaria Scuola Secondaria Sicurezza Responsabili di Plesso Scuole di ogni ordine e grado dell’Istituto English corner Docenti Infanzia Shuttle Time (Badminton) Franzese Orientamento alla scelta del percorso scolastico Educazione alla salute Giochi della Gioventù Amare l'ambiente che ci circonda Intero anno scolastico Intero anno scolastico Scuole dell'Infanzia dell’Istituto Intero anno scolastico Sc. Secondaria Calvi Intero anno scolastico Utilizzo della musica come mezzo per contribuire allo sviluppo della personalità, permettendo allo studente di scaricare le tensioni emotive. Gestione della Sicurezza nel plesso: piani di sicurezza relativi all’evacuazione, primo soccorso, emergenze, programmazione ed effettuazione di una prova mensile di evacuazione Sviluppare una vita relazionale aperta alla conoscenza dell'altro "diverso da sè", stimolando curiosità verso la lingua inglese. Esterne Interne Interne Disciplina del Badmington. Interne Esterne Mercurio Sc. Secondaria Incontri informativi finalizzati alla conoscenza delle caratteristiche del 2° quadrimestre mercato del lavoro e delle figure professionali maggiormente richieste. Mercurio Sc. Primaria Sc. Secondaria 2° quadrimestre Incontri informativi finalizzati ad una corretta alimentazione. Esterne Franzese Scuola Secondaria Calvi classi I e II Intero anno scolastico Lo sport per tutti, nessuno escluso. Interne Mercurio Scuola Primaria S. Angelo e Perrillo classi III, IV e V Marzo - Aprile Educazione ambientale (3 gg uscite didattiche) Interne/ Esterne Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 37 Ciullo Comenius Incontri informativi con l'Arma dei Carabinieri di Bn Mercurio Incontri informativi con Guardia di Finanza Mercurio I valori scendono in campo Mercurio Scuole Infanzia Primarie e Secondarie dell’Istituto Anno scolastico Sviluppo della cittadinanza Europea Interne Scuola Primaria Calvi e S. Nazzaro: 2° quadrimestre classi V Scuola Secondaria Promuovere il rispetto della persona e della convivenza civile, per prevenire fenomeni di bullismo, omertà e intolleranze. Esterne Educazione alla legalità economica per Scuola Primaria: sensibilizzare gli alunni Classi IV e V 2° quadrimestre sull'importanza della lotta Scuola all'evasione fiscale per un Secondaria rientro economico in beni e servizi sociali. Scuola Primaria: S. Angelo, Perrillo, Iannassi, Percorso formativo della S. Nicola, Calvi, 2° quadrimestre FGCI sui valori dello sport. S. Giacomo, S. Nazzaro classi V Esterne Esterne 8.3.2 Progetti extracurriculari TITOLO Accoglienza Accoglienza FINALITA' UTILIZZO RISORSE INTERNE – ESTERNE Docente referente DESTINATARI TEMPI e MODI di ATTUAZIONE Mauriello Scuola Calvi --Scuola Primaria Scuola Secondaria Tutti i giorni, dalle 7,30 fino all'inizio delle attività didattiche Accogliere gli alunni che per motivi familiari arrivano a scuola prima dell'inizio delle attività didattiche. Interne Tutti i giorni, Scuola Primaria dalle 7,45 fino S. Angelo a all'inizio delle Cupolo attività didattiche Accogliere gli alunni che per motivi familiari arrivano a scuola prima dell'inizio delle attività didattiche. Interne Melillo Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 38 Rinaldi Accoglienza Io cittadino del mondo Mercurio Tutti i giorni, dalle 7,45 fino Scuola Primaria all'inizio delle S. Giacomo attività didattiche Scuola dell'Infanzia Accogliere gli alunni che per motivi familiari arrivano a scuola prima dell'inizio delle attività didattiche. Interne gennaio giugno Educazione alla legalità rispetto delle regole e diversità Interne Interne Interne/ esterne Giochi Sportivi Studenteschi Franzese Scuola Secondaria intero anno scolastico Educare ad una competizione sana nel rispetto del compagno/avversario. Ceramica Rinaldi Scuola PrimariaS. Giacomo 2° quadrimestre Sviluppo abilità manipolative e creative. Recupero Telethon Unicef Mercurio Per gli alunni bisognosi la scuola offre la possibilità di Scuole Primarie e effettuare corsi di Secondarie 2° quadrimestre recupero / dell’Istituto approfondimento delle conoscenze disciplinari Amoriello Scuola Primaria Iannassi Mercurio Scuola Primaria Iannassi S. Giacomo Interne Novembre Dicembre Sensibilizzare gli alunni alla tematica della ricerca finalizzata alla raccolta fondi per beneficenza. Interne/ esterne Novembre Dicembre Sensibilizzare gli alunni alla tematica dei diritti dei bambini finalizzata alla raccolta fondi in beneficenza. Interne/ esterne 8.3.3 Progetti finanziati con Fondi Europei Obiettivo C Azione C1- Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave in lingua inglese Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 39 Asse FSE Asse 1 Capitale umano Obiettivo Specifico C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Azione C1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave Codice C-1-FSE-2013-2663 MODULI DA ATTIVARE Titolo Destinatari English for all Alunni della classe IV A Scuola Primaria di Calvi Bla bla bla...with English Alunni della classe IV B Scuola Primaria di Calvi Circle around the English Alunni della classe V A Scuola Primaria di Calvi Loving the English language Alunni della classe V B Scuola Primaria di Calvi Play with English Go, go go...with English language Alunni della classe IV A Scuola Primaria di Sant’Angelo a Cupolo Alunni della classe V A Scuola Primaria di Sant’Angelo a Cupolo Magic English Alunni della classe IV A Scuola Primaria di San Giacomo English everyday Alunni della classe IV A Scuola Primaria di Perrillo Piano dell’Offerta Formativa Ore Curriculari / extracurriculari Tipologia di Proposta Percorso formativo per 30 di cui n.10 in l’innalzamento delle orario curriculare competenze chiave e n.20 in orario nella comunicazione extracurriculare della lingua inglese Percorso formativo per 30 di cui n.10 in l’innalzamento delle orario curriculare competenze chiave e n.20 in orario nella comunicazione extracurriculare della lingua inglese Percorso formativo per 30 di cui n.10 in l’innalzamento delle orario curriculare competenze chiave e n.20 in orario nella comunicazione extracurriculare della lingua inglese Percorso formativo per 30 di cui n.10 in l’innalzamento delle orario curriculare competenze chiave e n.20 in orario nella comunicazione extracurriculare della lingua inglese Percorso formativo per 30 di cui n.10 in l’innalzamento delle orario curriculare competenze chiave e n.20 in orario nella comunicazione extracurriculare della lingua inglese Percorso formativo per 30 di cui n.10 in l’innalzamento delle orario curriculare competenze chiave e n.20 in orario nella comunicazione extracurriculare della lingua inglese Percorso formativo per 30 di cui n.10 in l’innalzamento delle orario curriculare competenze chiave e n.20 in orario nella comunicazione extracurriculare della lingua inglese 30 di cui n.10 in Percorso formativo per orario curriculare l’innalzamento delle e n.20 in orario competenze chiave extracurriculare nella comunicazione I.C. Sant’Angelo a Cupolo Sede Periodo di realizzazio ne Scuola Primaria di Calvi Febbraio / giugno 2014 Scuola Primaria di Calvi Febbraio / giugno 2014 Scuola Primaria di Calvi Febbraio / giugno 2014 Scuola Primaria di Calvi Febbraio / giugno 2014 Scuola Primaria di Sant’Angel o a Cupolo Febbraio / giugno 2014 Scuola Primaria di Sant’Angel o a Cupolo Febbraio / giugno 2014 Scuola Primaria di San Giacomo Febbraio / giugno 2014 Scuola Primaria di Perrillo Febbraio / giugno 2014 Pagina 40 One, two, three...go!, Alunni della classe IV A Scuola Primaria di Iannassi English in the word Alunni delle classi I^ A Scuola Secondaria di I grado di Calvi Knowing English Alunni delle classi I^ B Scuola Secondaria di I grado di Calvi The way of English Alunni delle classi I^ e II^ Scuola Secondaria di I grado di Sant’Angelo a Cupolo e San Nicola Manfredi della lingua inglese Percorso formativo per 30 di cui n.10 in l’innalzamento delle orario curriculare competenze chiave e n.20 in orario nella comunicazione extracurriculare della lingua inglese Percorso formativo per potenziare la 50 in orario conoscenza della extracurriculare lingua inglese con certificazione esterna finale Percorso formativo per potenziare la 50 in orario conoscenza della extracurriculare lingua inglese con certificazione esterna finale 50 in orario extracurriculare Percorso formativo per potenziare la conoscenza della lingua inglese con certificazione esterna finale Scuola Primaria di Iannassi Scuola Secondaria di Calvi Scuola Secondaria di Calvi Scuola Secondaria di Sant’Angel o a Cupolo Febbraio / giugno 2014 Febbraio / giugno 2014 Febbraio / giugno 2014 Febbraio / giugno 2014 9. ORGANIZZAZIONE TEMPO SCUOLA Nella organizzazione del tempo scuola si procede: • Ad adattare il calendario scolastico senza riduzioni né delle prestazioni didattiche, né degli obblighi lavorativi del personale; • A quantificare, per la Scuola Secondaria di I grado, il monte ore annuale obbligatorio delle discipline nel rispetto delle quote minime / massime di cui all’allegato C delle Indicazioni Nazionali • All’articolazione modulare del monte ore annuale della quota obbligatoria ed opzionale / facoltativa • A garantire pari dignità formativa a tutte le discipline / attività attraverso una adeguata collocazione e distribuzione nell’orario scolastico settimanale, tenendo presenti i carichi di lavoro che esse comportano per gli alunni • A destinare la quota oraria del curricolo locale alla partecipazione alle iniziative promosse a livello territoriale e provinciale e alla conoscenza, a livello storico, geografico, artistico del territorio di appartenenza • A dare priorità, nella scelta della quota facoltativa /opzionale, alle attività di recupero, consolidamento e potenziamento delle discipline di italiano, prima lingua straniera , matematica 9.1 Calendario Scolastico 9.1.1 Inizio e termine attività didattica • 16 settembre 2013 inizio delle lezioni Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 41 • • 07 giugno 2014 termine attività didattica Scuola Primaria e Secondaria di I° grado 30 giugno 2014 termine attività didattica Scuola dell’Infanzia 9.1.2 Sospensione attività didattica 31 ottobre (Delibera Consiglio di Istituto dell’11 settembre 2013) Tutte le scuole, ad eccezione delle Scuole Secondarie di San Nicola Manfredi e S. Angelo a Cupolo; 01 novembre 2013, festa di tutti i Santi 02 novembre 2013 commemorazione dei defunti 11 novembre 2013 Santo Patrono dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014, vacanze natalizie 3 marzo 2014 tutti gli ordini di scuola dell’Istituto (Delibera Consiglio di Istituto dell’11 settembre 2013) 4 marzo 2014 Carnevale dal 17 al 22 aprile 2014, vacanze pasquali 25 aprile 2014, anniversario della Liberazione 1° maggio 2014 festa del Lavoro 2 maggio tutti gli ordini di scuola dell’Istituto (Delibera Consiglio di Istituto dell’11 settembre 2013) 3 maggio 2014 Scuole Secondarie di San Nicola Manfredi e S. Angelo a Cupolo(Delibera Consiglio di Istituto dell’11 settembre 2013) 2 giugno 2014 festa nazionale della Repubblica 9.2 QUOTA ORARIA DEL CURRICOLO CURRICOLO 80 % del monte ore riservato alle discipline obbligatorie 20% del monte ore Monte ore annuale facoltativo Scuola Primaria = 66 ore riservato alle attività obbligatorie scaturite dai bisogni del territorio con particolare attenzione alla convivenza civile La quota di flessibilità entro il 20% sarà utilizzata così come di seguito indicato: • Educazione alla cittadinanza / Costituzione: docenti di storia • Educazione ambientale / alimentare : docenti di Matematica e Tecnologia • Educazione affettività: tutti i docenti Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 42 L’articolazione annuale dell’orario obbligatorio/facoltativo prevede settimanalmente, sin dall’inizio dell’anno scolastico, 27 ore obbligatorie per le scuole primarie dell’Istituto. Le scuole primarie di Calvi e San Giacomo effettuano ulteriore n.2 ore di quota facoltativa per il potenziamento della lingua italiana e una quota al potenziamento della matematica). 30 ore obbligatorie per la Scuola Secondaria di I grado. 9.3 MONTE ORE ANNUALE DELLE DISCIPLINE 9.3.1 Scuola Primaria Scuole Primarie di Calvi / San Giacomo: Ore settimanali per classi I 8 2 2 Ore settimanali per classi II 8 2 2 Ore settimanali per classi III 7 2 2 Ore settimanali per classi IV 7 2 2 Ore settimanali per classi V 7 2 2 mat./sc. inform. 9 1 8 1 8 1 8 1 8 1 inglese 1 2 3 3 3 Ed. artistica 2 2 2 2 2 Ed. musicale 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 religione 2 2 2 2 2 Quota obbligatoria 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore 2 ore di cui n.1 di italiano e n.1 di matematica 2 ore di cui n.1 di italiano e n.1 di matematica 2 ore di cui n.1 di italiano e n.1 di matematica 2 ore di cui n.1 di italiano e n.1 di matematica 2 ore di cui n.1 di italiano e n.1 di matematica discipline Italiano Geografia Storia Cittadinanza e Costituzione Ed. motoria Quota opzionale Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 43 Scuola Primaria San Nazzaro discipline Italiano Geografia Storia Cittadinanza e Costituzione mat./sc. inform. Ore Ore settimanali settimanali per classi per classi III V 6 6 2 2 2 2 6 1 6 1 inglese 3 3 Ed. artistica 2 2 Ed. musicale 2 2 Ed. motoria 1 1 religione 2 2 Quota obbligatoria 27 ore 27 ore Ore settimanali per classi I 9(8 S.Angelo) 1 (2 S. Angelo) 2 Ore settimanali per classi II Ore settimanali per classi III Ore settimanali per classi IV Ore settimanali per classi V 8 1 2 8 1 1 8 1 1 8 1 1 mat./sc. inform. 8 1 8 1 8 1 8 1 8 1 Inglese 1 2 3 3 3 Ed. artistica 1 1 1 1 1 Ed. Musicale 1 1 1 1 1 Perrillo – Sant’Angelo a Cupolo discipline Italiano Geografia Storia Cittadinanza e Costituzione Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 44 Ed. motoria 1 1 1 1 1 religione 2 2 2 2 2 Quota obbligatoria 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore Ore settimanali per classi I 7 2 2 Ore settimanali per classi II 7 2 2 Ore settimanali per classi III 6 2 2 Ore settimanali per classi IV 6 2 2 Ore settimanali per classi V 6 2 2 9 1 8 1 8 1 8 1 8 1 inglese 1 2 3 3 3 Ed. artistica 1 1 1 1 1 Ed. musicale 1 1 1 1 1 Ed. motoria 1 1 1 1 1 religione 2 2 2 2 2 Quota obbligatoria 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore Ore settimanali per classi I 7 1 2 Ore settimanali per classi II 6 1 2 Ore settimanali per classi III 6 1 1 Ore settimanali per classi IV 6 1 1 Ore settimanali per classi V 6 1 1 7 1 7 1 7 1 7 1 7 1 inglese 1 2 3 3 3 Ed. artistica 2 2 2 2 2 Ed. musicale 2 2 2 2 2 Ed. motoria 2 2 2 2 2 Primaria Iannassi discipline Italiano Geografia Storia Cittadinanza e Costituzione mat./sc. inform. Plesso San Nicola Manfredi discipline Italiano Geografia Storia Cittadinanza e Costituzione mat./sc. inform. Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 45 religione 2 2 2 2 2 Quota obbligatoria 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore 9.3.2 Scuola Secondaria di I grado Scuole Secondarie di Calvi – Sant’Angelo a Cupolo - San Nicola Manfredi Discipline Ore settimanali Totale periodo 198 66 66 italiano storia/Cittadinanza e costituzione geografia Mat ./ Sc. tecn. Inglese 2°lingua com. 6 2 3 2 198 66 99 66 Arte Musica 2 2 66 66 Scienze motorie 2 66 Religione 1 33 Quota obbligatoria 30 ore 990 ore 6 2 2 9.4 TEMPO SCUOLA CON E SENZA SERVIZIO MENSA 9.4.1 Tempo scuola con servizio mensa Plessi Scuola dell’Infanzia di Calvi - San Nazzaro- Calvi Scuola dell’infanzia di Sant’Angelo a Cupolo – Perrillo – Motta- San Nicola Manfredi- Iannassi GIORNI Orario d’ingresso Orario d’uscita Dal Lunedì al Venerdì 8,00 16,30 Dal Lunedì al Venerdì 8,00 16,00 8,30 13,30 8,30 16,00 Scuola primaria di Sant’Angelo a Cupolo Lunedì- Martedì - giovedì - venerdì Mercoledì Scuola primaria di Perrillo Dal Lunedì al Venerdì 8,05 13,29 Scuola primaria di San Nicola Manfredi Dal Lunedì al Venerdì 8,00 13,24 Scuola primaria di Iannassi Dal Lunedì al Giovedì 8,10 13,40 Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 46 8,10 8,20 13,10 16,00 8,20 13,20 8,10 15,50 Martedì- giovedì-venerdì 8,10 13,10 Scuola S. di 1° grado di San Nicola Manfredi Dal Lunedì al Sabato 8,10 13,10 Scuola S. di 1° grado di Sant’Angelo a Cupolo Dal Lunedì al Sabato 8,00 13,00 Strumento Musicale (Gruppi di alunni) Scuola secondaria di primo grado di Sant’Angelo a Cupolo Lunedì e Venerdì Martedì- mercoledìgiovedì Lunedì - mercoledì Martedì- giovedì venerdì 13,30 16,30 13,30 17,30 8,15 8,15 8,15 13,45 15,55 13,15 Scuola primaria di Calvi Scuola primaria di San Giacomo Scuola S. di 1° grado di Calvi Venerdì Lunedì – Mercoledì Martedì - giovedì venerdì Lunedì - mercoledì 9.4.2 Tempo scuola senza servizio mensa Plessi Scuola dell’Infanzia di Calvi - San NazzaroCalvi Scuola dell’infanzia di Sant’Angelo a Cupolo – Perrillo – Motta- San Nicola ManfrediIannassi GIORNI Orario d’ingresso Orario d’uscita dal Lunedì al Sabato 8,00 13,30 dal Lunedì al Sabato 8,00 13,00 10. Gestione Funzionamento didattico - amministrativo 10.1 PROGRAMMA ANNUALE Il Programma annuale, introdotto con il regolamento di contabilità D.I.1.2.2001 n.44 , è la traduzione finanziaria dei progetti e delle attività che la scuola ha elaborato in base ai bisogni degli alunni e alle caratteristiche del territorio dei Comuni dell’Istituto. ll Consiglio di Istituto definisce gli obiettivi e i programmi da attuare e verifica la rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite. Nel documento contabile programmatico, predisposto dal dirigente scolastico con la collaborazione del Direttore dei servizi generali e amministrativi, le attività didattiche programmate nel Piano dell’Offerta Formativa vengono tradotte in valori finanziari. Nella relazione sono individuati gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle Risorse in coerenza con il POF. Le spese vengono imputate tenendo conto dei costi sia del funzionamento generale sia dei progetti nei limiti dell’effettiva disponibilità finanziaria. Per ogni singolo progetto è tenuta aggiornata una scheda illustrativa e finanziaria per le funzioni di controllo a cura del responsabile del Progetto e dal Direttore con riferimento allo stato di attuazione, all’andamento e allo stato delle spesa del Progetto stesso. Il dirigente scolastico provvede alla gestione finanziaria ed amministrativa con autonomia di spesa,di organizzazione delle risorse umane e di controllo. Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 47 Il programma annuale sull’attività finanziaria coincide con l’anno solare ed è deliberato dal Consiglio d’Istituto entro il 20 dicembre dell’anno precedente su proposta presentata dal Dirigente scolastico entro il 31 ottobre con apposita relazione. Il Programma finanziario annuale, una volta deliberato dal Consiglio di Istituto, è immediatamente esecutivo ed è sempre possibile, in relazione allo svolgimento delle attività didattiche e alla verifica degli standard di qualità, operare interventi di correzione e riequilibrio del documento contabile. 10.2 PIANO ECONOMICO FINANZIARIO L’Istituzione scolastica autonoma è dotata di un finanziamento formato da un contributo ordinario perequativo e di altre entrate provenienti dalle Regioni o da altri Enti pubblici e privati che costituiscono la dotazione finanziaria d’Istituto. Esse si distinguono in : 1. Risorse ordinarie che provengono da: contributi dello Stato: ordinari perequativi e di natura specifica in quanto diretti a finanziare determinate attività; interessi attivi su depositi e conti correnti; economie di reimpiego; possibilità di storni dal Fondo di Riserva. 2. Risorse aggiuntive che provengono da: contributi volontari delle famiglie e di privati in genere, contributi discrezionali di Enti; finanziamenti per partecipazione a programmi locali di sviluppo; Co-finanziamenti dal Fondo Sociale Europeo e/o da Fondo Europeo di sviluppo Regionale nell’ambito del Programma Operativo Nazionale 10.3 SCELTE GENERALI DI GESTIONE ED AMMINISTRAZIONE Per l’ottimale funzionamento l’Istituto si impegna al rispetto delle seguenti scelte di gestione e di amministrazione: • Utilizzare con la massima tempestività fondi che il MIUR, tramite l’ufficio scolastico Provinciale, assegna all’istituzione scolastica per: a. Realizzare i Progetti specifici ai quali sono destinati; b. Garantire il regolare funzionamento amministrativo generale; c. Garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le Scuole dell’Istituto; • Reperire ulteriori risorse e collaborazioni mediante appositi accordi e/o convenzioni, relativi ai progetti inseriti nel POF , con Enti Locali, ASL.,Provincia, Regione, Enti ed Associazioni, soggetti privati che, sotto forma di sponsorizzazione, si dichiarino disponibili ed interessati a collaborare con la Scuola per la promozione di attività culturali • Richiedere contributi alle famiglie per copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del POF, per visite guidate e viaggi di istruzione, acquisto di materiale di facile consumo, Assicurazione ed altre specifiche attività di arricchimento del curricolo. • Promuovere ogni forma di raccordo e collaborazione con le Associazioni culturali e sportive del territorio, allo scopo di mettere a disposizione degli alunni le competenze professionali di quanti operano all’interno delle associazioni, valorizzando così l’opera del volontariato e dell’Associazionismo • Stipulare Accordi / Intese con Istituzioni Scolastiche per realizzazione di progetti didattici comuni • Promuovere scambi ed incontri fra le scolaresche • Promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione • Utilizzare il Fondo e/o altro stanziamento destinato alla retribuzione di prestazioni straordinarie del personale per: Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 48 a. Valorizzare e sviluppare le molteplici risorse umane esistente nella Scuola e migliorare l’organizzazione complessiva dell’Istituto b. Riconoscere i maggiori impegni individuali di docenti referenti e/o responsabili e personale ATA di specifiche attività e iniziative di interesse generale. In particolare l’istituto si impegna per il raggiungimento di una Scuola: • Autonoma Promuovendo la cultura della collegialità, dell’organizzazione e dell’assunzione di responsabilità di tutto il personale definendo una chiara ed efficace struttura organizzativa dell’istituto in cui siano ben definiti i compiti e le responsabilità di ciascuno Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali • Di Qualità Dando trasparenza ed efficacia all’agire della scuola avviando un sistema di gestione della qualità basato sulle procedure. Adeguando la gestione del sistema alle esigenze che man mano emergono, investendo in un’ottica razionale di miglioramento delle strutture e delle attrezzature, senza sprecare risorse dell’erario in beni e / o servizi che non portano ricadute considerevoli sulla didattica e sull’organizzazione interna. • Cura della formazione Per potenziare e migliorare la professionalità del personale docente ed ATA la Scuola organizza iniziative di formazione, in collaborazione con le istituzioni e le agenzie del territorio. 10.4 POTENZIAMENTO LABORATORI La scuola ha operato una diversificazione degli ambienti di apprendimento caratterizzandoli in funzione dei saperi e delle esperienze concrete che in essi è possibile realizzare. In particolare, in ogni plesso delle scuole primarie, è stato allestito il laboratorio multimediale e nel plesso della Scuola secondaria di I° grado è funzionante il laboratorio scientifico fruito da tutti gli alunni delle Scuole Primarie e Secondaria di Calvi. Sono stati attivati, nel complesso scolastico di Calvi e Sant’Angelo a Cupolo, il laboratorio linguistico e quello musicale allestito con i fondi FESR; nelle scuole Secondarie di I grado e in quelle delle primarie vengono utilizzate quotidianamente le LIM da tutte le classi. La biblioteca scolastica è stata potenziata con l’acquisto di nuovi volumi, ed è fruibile da tutti gli alunni dell’Istituto. Per l’ampliamento della dotazione informatica e multimediale della scuola, l’Istituto sta realizzando, con i fondi FESR (laboratori ed agenda digitale), il progetto “Laboratoriando”, destinato agli alunni della scuola primaria di Calvi e di San Giacomo, avente come obiettivo la riorganizzazione della didattica e l’adeguamento del sistema di istruzione e formazione a una società più digitalizzata ove, con l’aiuto della tecnologia, sarà possibile realizzare con facilità percorsi formativi personalizzati 11. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE Per la crescita professionale del personale scolastico la Scuola, oltre a garantire la formazione obbligatoria dovuta ai dipendenti in ottemperanza alla Legge 626/94 e al D.Lgs 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, si impegna a formare i docenti sull’utilizzo del registro on-line previsto dal piano della dematerializzazione, di cui al Decreto Legge n.95/2012 e fornire agli stessi elementi di conoscenza sulla metodologia della musicoterapia, attraverso il progetto proposto e realizzato, in ambito scolastico, dalla Dott.ssa Lucia Ionta. La Scuola ha aderito al progetto di Formazione e Ricerca, nell’ambito delle azioni previste dalla C.M. n. 22 del 26 agosto 2013 “Avvio delle misure di accompagnamento delle Indicazioni nazionali 2012” con l’accordo in rete con gli Istituti Comprensivi di Benevento (F.Torre – G. Moscati – B.Lucarelli). Con tale progetto verranno attivati moduli finalizzati al raggiungimento di una o più competenze ritenute fondamentali all’interno delle competenze chiave di lingua italiana e matematica, articolate sia orizzontalmente, rispetto agli indirizzi delle istituzioni scolastiche, sia verticalmente, il tutto per la promozione della progettazione e sperimentazione di percorsi formativi per competenze e sostegno alla continuità tra le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 49 Inoltre la Scuola,nell’ottica di un ottimale rapporto tra costi /benefici, si avvale delle offerte di formazione promosse dall’Amministrazione centrale o periferica e/o da soggetti pubblici e privati qualificati o accreditati. 12. AUTOVALUTAZIONE DELL’ISTITUTO Per il miglioramento continuo del servizio e dei risultati di apprendimento la Scuola è impegnata nella valutazione di sistema dell’istituto scolastico e, mediante la raccolta di informazioni sui processi chiave della scuola, vengono rilevati gli aspetti più significativi del processo di erogazione del servizio scolastico. Attraverso l’analisi dei processi relativi al contesto, alle risorse e ai processi, verranno definiti i punti di forza e di debolezza della scuola, individuati gli ambiti da migliorare e gli obiettivi da perseguire. La raccolta, l'elaborazione e l’analisi dei dati saranno esposti in una presentazione Power Point (con grafici, percentuali e tabelle). I risultati saranno resi noti a tutte le componenti della scuola in sede Collegiale e costituiranno il punto di partenza per avviare iniziative tendenti a migliorare la qualità dell'Offerta Formativa dell'Istituto. 13. COMUNICAZIONE 13.1 RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA La Scuola, in qualità di agenzia educativa preposta a formare coscienze e ad espletare sul territorio un ruolo fondamentale per la crescita morale e civile della comunità ove opera, ritiene importante intessere una rete informativa per rendere più agevole all’utente il servizio scolastico. A tale scopo viene garantita la circolazione delle informazioni attraverso: COMUNICAZIONE SCUOLA - FAMIGLIE Affissione all’albo della scuola Colloqui Prospetti orario di servizio del personale Organigramma incarichi Rappresentanti di classe / sezioni Regolamento di disciplina Patto di corresponsabilità educativa Schede di rilevazione gradimento servizio erogato Disposizioni e informazioni Contratto formativo Circolari Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Assemblea dei genitori Comunicazioni scritte, verbali, telefoniche Pagina 50 13.2 COMUNICAZIONI INTERNE COMUNICAZIONI INTERNE Affissione all’Albo della Scuola Organigramma incarichi Disposizioni e informazioni Incontri individuali, di gruppo, informali Prospetto orario di servizio del personale Regolamento di disciplina Formalizzazione assegnazione incarichi Piano annuale delle attività Circolari interne Piano dell’Offerta Formativa Incontri collegiali I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 51 13.3 COMUNICAZIONI ENTI TERRITORIALI INFORMALI FORMALI COMUNICAZIONI ENTI TERRITORIALI INTERNET INCONTRI PROGRAMMATI E NON 14 PRIVACY In ottemperanza al decreto legislativo n. 196/2003 la scuola, dotata del Documento Programmatico sulla Sicurezza dei Sistemi, ha adottato un piano per la riduzione e misura dei rischi derivanti dal trattamento dei dati personali dopo averne effettuato un’attenta valutazione. L’utente leso nei propri diritti può rivolgersi al D.S.G.A. responsabile del trattamento dei dati. Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 52 INDICE 1.Presentazione dell’Istituto Pag. 3 1.1 DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUTO Pag. 3 1.2 STORIA DELL’ISTITUTO Pag. 4 1.3 CONTESTO Pag. 6 1.4 ARTICOLAZIONE DELLE UNITÀ’ SCOLASTICHE E RELATIVE CARATTERISTICHE Pag. 13 Pag. 19 Pag. 19 2.2 BISOGNI EDUCATIVI EMERGENTI NELLA SOCIETA’ ATTUALE Pag. 19 2.3 BISOGNI FORMATIVI DEL CONTESTO SOCIALE IN CUI OPERA LA SCUOLA Pag. 19 2.SCELTE EDUCATIVE 2.1 FINALITA’ EDUCATIVE ISTITUZIONALI 2.4 VISION DELLA SCUOLA Pag. 19 2.5 INDIRIZZI GENERALI Pag. 20 2.6 PIANO DI MIGLIORAMENTO Pag. 21 2.7 OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO Pag. 22 Pag. 25 3.1 ACCOGLIENZA Pag. 25 3.2 CONTINUITA’ Pag. 25 3.3 ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI- DSA-BES Pag. 25 3.4 ALUNNI STRANIERI Pag. 26 Pag. 27 1.1 SCUOLA DELL’INFANZIA Pag. 27 1.2 SCUOLA PRIMARIA Pag. 27 1.3 SCUOLA SECONDARIA Pag. 27 Pag. 27 5.1 ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Pag. 27 5.2 STRATEGIE DIDATTICHE Pag. 28 Pag. 30 Pag. 30 3 INTEGRAZIONE SCOLASTICA 4. CURRICULO VERTICALE 5. SCELTE METODOLOGICHE - DIDATTICHE 6.VALUTAZIONE APPRENDIMENTI 6.1 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI 6.1.1. VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA 6.1.2. VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 53 6.1.3. VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 6.1.4. VALUTAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 6.1.5. VALUTAZIONE ALUNNI CON DSA 6.1.6. VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI 6.2 FASI DELLA VALUTAZIONE Pag. 32 6.3 ELEMENTI VERIFICABILI ED OSSERVABILI Pag. 32 6.4 STRUMENTI PER LA VERIFICA Pag. 33 6.5 TEMPI E MODALITA’ DI VERIFICA – VALUTAZIONE Pag. 33 6.6 INVALSI Pag. Pag. 33 34 6.8 VERIFICHE Pag. 34 6.9 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Pag. 35 6.10 DOCUMENTO DI VERIFICA - VALUTAZIONE Pag. 35 Pag. 35 Pag. 36 8.1 ANTICIPO FREQUENZA Scuola dell’infanzia Pag. 36 8.2 VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Pag. 36 8.3 PROGETTI Pag. 36 Pag. 41 9.1 CALENDARIO SCOLASTICO Pag. 41 9.2 QUOTA ORARIA DEL CURRICOLO Pag. 42 9.3 MONTE ORE ANNUALE DELLE DISCIPLINE Pag. 43 9.4 TEMPO SCUOLA CON / SENZA SERVIZIO MENSA Pag. 46 6.7 CRITERI DI VALUTAZIONE 7. ORIENTAMENTO 8. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 8.3.1 PROGETTI CURRICULARI 8.3.2 PROGETTI EXTRACURRICULARI 8.3.3 PROGETTI FINANZIATI CON FONDI EUROPEI 9. ORGANIZZAZIONE TEMPO SCUOLA 10. GESTIONE FUNZIONAMENTO DIDATTICO AMMINISTRATIVO Pag. 47 10.1 PROGRAMMA ANNUALE Pag. 47 10.2 PIANO ECONOMICO FINANZIARIIO Pag. 48 10.3 SCELTE GENERALI DI GESTIONE ED AMMINISTRAZIONE Pag. 48 10.4 POTENZIAMENTO LABORATORI Pag. 49 Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 54 11. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE Pag. 49 12 AUTOVALUTAZIONE DELL’ISTITUTO Pag. 50 13 COMUNICAZIONE Pag. 50 13.1 RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA Pag. 50 13.2 COMUNICAZIONI INTERNE Pag. 51 13.3 COMUNICAZIONI ENTI TERRITORIALI Pag. 52 Pag. 52 14 PRIVACY ALLEGATI n.1 Curriculo Scuola dell’Infanzia n.2 Curriculo Scuola Primaria n.3 Curriculo Scuola Secondaria di I grado n.4 Rubriche di valutazione apprendimenti Scuola Primaria n.5 Rubriche di valutazione apprendimenti Scuola Secondaria di I grado n.6 Rubriche di valutazione apprendimenti alunni diversamente abili n.7 Rubriche di valutazione comportamento Scuola Primaria / Secondaria n.8 Regolamento di disciplina n.9 Patto di corresponsabilità Scuola dell’Infanzia n.10 Patto di corresponsabilità Scuola Primaria n.11 Patto di corresponsabilità Scuola Secondaria di I grado Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 55
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