le deformità degli arti inferiori dismetria con deviazioni angolari

S82
2014;40(suppl.3):S82-S87
LE DEFORMITÀ DEGLI ARTI INFERIORI
DISMETRIA CON DEVIAZIONI
ANGOLARI: CORREZIONE
SEQUENZIALE CON FISSATORE
ESTERNO CIRCOLARE
Deformities of the lower limbs.
Leg length discrepancy with angular
deviations: sequential correction
by means of circular external fixation
Riassunto
I sistemi di fissazione esterna circolare “classica”, introdotta in
Unione Sovietica negli anni ‘50, hanno rappresentato un enorme progresso nel trattamento delle deformità complesse degli
arti inferiori, consentendo di ottenere in mani esperte eccellenti
risultati.Essi tuttavia presentano alcuni inconvenienti, costituiti
dall’obbligo di seguire un preciso ordine di precedenza, con
correzione sequenziale delle deformità, e dalla tollerabilità da
parte del paziente, con frequente necessità di ricorrere a montaggi speciali. A partire dagli anni ‘90 la fissazione esterna
circolare è però entrata in una nuova fase di sviluppo, con l’ introduzione di sistemi di “seconda generazione”. I nuovi sistemi
circolari esapodalici o a 6 assi, a controllo computerizzato, infatti, consentono nel bambino e nel soggetto adulto l’esecuzione
di montaggi più rapidi grazie alla semplificazione del montaggio e alla elevata stabilità, e permettono la più ampia possibilità
di azione sui segmenti scheletrici, con correzione simultanea
delle deformità grazie alla elaborazione delle informazioni,
fornite dagli esami strumentali, da parte di un software dedicato. Tali caratteristiche consentono di migliorare sensibilmente la
versatilità dei montaggi, la tollerabilità da parte dei pazienti, il
“nursing” e in definitiva la qualità del risultato finale.
Parole chiave: deformità degli arti inferiori, fissazione esterna
circolare, piattaforma di Stewart, sistemi esapodalici
Summary
“Classic” circular external fixation systems, introduced in
the Soviet Union in the 1950s, represented an enormous
R. MORA, B. BERTANI, G. TUVO, S. LUCANTO,
F. DE ROSA, L. PEDROTTI
Dipartimento di Scienze Clinico Chirurgiche, Diagnostiche
e Pediatriche dell’Università di Pavia, Clinica Ortopedica e
Traumatologica dell’Università di Pavia, Polo Universitario
“Città di Pavia”
Indirizzo per la corrispondenza:
Redento Mora
Clinica ortopedica e Traumatologica dell’Università di Pavia
Polo Universitario “Città di Pavia”
via Parco Vecchio 27, 27100 Pavia
E-mail: [email protected]
improvement in the management of simple and complex
deformities of the lower limbs, and allow to obtain excellent
results in experienced hands. These techniques, however,
have some disadvantages, represented by the need to follow an exact order of priority with a sequential deformity
correction, and by the tolerability of the patient, with frequent need to employ devices with special configurations.
From the 1980s a second generation of circular external
fixators (hexapod systems or six-axis external fixation devices) has been developed, linked to computer planning
software: these devices combine a quick assembly and
a high stability, and ensure a remarkable accuracy in the
simultaneous correction of all kinds of deformities of the
long bones, in adults and children. Since these features
allow to improve versatility of devices, tolerability of the
patient and nursing, six axis external fixation has become
one of the most useful tools in deformity correction.
Key words: lower limb deformities, circular external fixation, stewart platform, hexapod systems
INTRODUZIONE
L’impiego dei sistemi di fissazione esterna circolare trova
ampia applicazione nel trattamento delle deformità complesse degli arti inferiori, grazie anche alla loro versatilità. L’osteosintesi interna classica presenta molte limitazioni nel trattamento di questi tipi di patologia, poiché
permette di risolvere solo alcuni dei problemi posti dalle
deformità degli arti. La fissazione esterna offre innanzitutto la possibilità di agire in ogni fase del trattamento sulla
correzione ottenuta. La fissazione assiale in particolare
presenta minore ingombro con conseguente maggiore
tollerabilità, in particolare nelle applicazioni vicine alla
radice dell’arto; essa consente tuttavia di eseguire piuttosto agevolmente solo la correzione di deviazioni assiali
e dismetrie. Le deformità di ogni tipo (multidirezionali,
multiplanari, a più livelli) possono invece essere corrette
con gli apparecchi e le tecniche di fissazione circolare.
Le indicazioni all’impiego di tali sistemi devono essere valutate in base a diversi parametri: stabilità di montaggio,
maneggevolezza e versatilità, semplicità di applicazione
e di gestione, tipo di patologia da affrontare (e conseguenti maggiori o minori possibilità di correzione delle
deformità), frequenza delle modifiche da apportare al
montaggio durante il trattamento 1-5.
I vantaggi della fissazione circolare si possono riassumere in concessione precoce del carico funzionale, possibilità di correggere gli spostamenti dei frammenti ossei su
ogni punto della circonferenza dell’osso e in ogni fase
del trattamento, facilità di rimozione al termine del trattamento. Sono tuttavia necessarie alcune precisazioni, che
riguardano il segmento scheletrico interessato, il tipo di
montaggio, le possibilità di riduzione e di immobilizzazione efficaci, la stabilità del montaggio, la tollerabilità