pimus-aquila-via-fratelli-roselli-47-sesto-fno

AQUILA S.A.S.
PI.M.U.S.
Piano di Montaggio, Uso,Smontaggio e
Manutenzione di ponteggio
D.Lgs. 235/2003 (PiMUS)
D.Lgs. 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza)
TIPOLOGIA PONTEGGIO:………Ponteggio Amadio
INDIRIZZO CANTIERE: Via Fratelli Roselli 47 Sesto Fiorentino
1
DATI DELL’IMPRESA PROPRIETARIA DEL PONTEGGIO (FORNITRICE DEL PONTEGGIO)
Aquila sas
Impresa fornitrice:
Indirizzo:
Telefono / fax:
Via Verdi 82 Sesto Fiorentino (FI)
Titolare e/o Rappresentante Hamiti Kreshnik
legale
Partita IVA e C.F.
06342520480
Posizione INAIL
19225292
Posizione INPS
3025604257
Isc. CC.II.AA. REA
Assicurazione RCT - RCO
Sara ass
ELEMENTI DI QUALIFICAZIONE DELL’IMPRESA INSTALLATRICE
Aquila sas
Impresa installatrice:
Indirizzo:
Telefono / fax:
Via Verdi 82 Sesto Fiorentino (Fi)
Titolare e/o
Rappresentante legale
Hamiti Kreshnik
Partita IVA e C.F.
06342520480
Posizione INAIL - INPS
19225292
Isc. CC.II.AA. REA
n.
3025604257
del
Assicurazione RCT - RCO
Giannico Giorgio
Medico Competente (se
nominato)
Responsabile del Servizio Hamiti Kreshnik
di Prevenzione e
Protezione dell’Impresa
(RSPP)
Hamiti Kreshnik
Addetto/i Primo Soccorso Fejzaj Kreshnik
Rappresentante dei
lavoratori per la
Sicurezza (RLS)
Numero max di addetti
previsto durante le
lavorazioni dell’Impresa
Domenico Pisillo
n. 3
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DATI RELATIVI AL CANTIERE
Lavori da eseguire
montaggio-smontaggio ponteggi metallici fissi Amadio
Indirizzo del cantiere:
Via Fratelli Roselli 47
Provincia
Località Sesto Fiorentino
FI
Concessione Edilizia
Permesso di Costruire
Data inizio lavori
INIZIO MONTAGGIO 25/09/2014
SOGGETTI DI RIFERIMENTO
Committente
INDIRIZZO-SEDE LEGALE
Coordinatore per la sicurezza in fase
di esecuzione lavori (CSE)
Direttore dei Lavori
Direttore tecnico del cantiere
dell’impresa principale
Responsabile della sicurezza in
cantiere dell’Impresa principale
ELENCO DEI LAVORATORI ADDETTI AL MONTAGGIO – MANUTENZIONE – TRASFORMAZIONE SMONTAGGIO DEL PONTEGGIO
Si riporta il nominativo dei lavoratori incaricati ed autorizzati al montaggio, manutenzione, trasformazione,
smontaggio del ponteggio. Tutti i lavori saranno comunque effettuati dietro la diretta sorveglianza del
preposto responsabile incaricato.
NOMINATIVO DEL PREPOSTO
-
eventuale preposto Hamiti Kreshnik sostituto per sua assenza sig.Fejzaj Kreshnik
I compiti del preposto sono quelli previsti per legge (DPR164/56 e D.Lgs 626/94- 81/08 ex 494/96)
e in particolare:
•
•
•
•
Verificare che prima del montaggio del ponteggio siano disponibili tutte le attrezzature e i dispositivi
necessari allo svolgimento delle operazioni sul ponteggio.
Sorvegliare che i lavoratori addetti alle operazioni sul ponteggio utilizzino i DPI necessari.
Verificare che il ponteggio sia montato secondo le indicazioni riportate sul PIMUS ed in particolare
che sia seguito quanto previsto dal disegno esecutivo e dal libretto di autorizzazione ministeriale.
Interrompere le operazioni in caso di pericolo grave ed imminente per i lavoratori e in caso di
maltempo improvviso
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NOMINATIVO DEI LAVORATORI
MANSIONE
Hamiti Kreshnik
preposto
Begaj Bashkim
addetto
Gashi Elbarim
addetto
Nota: Per ogni lavoratore si allega al presente PIMUS l’attestato di frequenza al corso di abilitazione e ai corsi di
aggiornamento periodici previsti dall’art36 quarter comma 7 del D.Lgs.626/94.
Nel periodo transitorio, cioè fino al 19/07/2007, pei i lavoratori che non hanno ancora la formazione obbligatoria,
si allega la dichiarazione del datore di lavoro relativa all’esperienza professionale ai sensi dell’art.36 quater commi
9 e 10 del D.Lgs 626/94
IDENTIFICAZIONE DEL PONTEGGIO METALLICO FISSO DA UTILIZZARE IN CANTIERE
FABBRICANTE (MARCA)
MODELLO PONTEGGIO
(autorizzaz. Ministeriale)
Tipo ponteggio
Telai prefabbricati
Amadio
Tubo e giunti
Telaio prefabbricati
Montanti e traversi prefabb.
Telai prefabbricati
Dalmine
Sistema giunto tubo
Tubo e giunti
Montanti e traversi prefabb.
Telai prefabbricati
Tubo e giunti
Montanti e traversi prefabb.
NOTA: Il presente ponteggio viene fornito direttamente dalla ditta AQUILA SAS
La copia del libretto di autorizzazione ministeriale, di ogni ponteggio utilizzato in cantiere è:
a disposizione in cantiere
IDENTIFICAZIONE DELLA CONFIGURAZIONE E DEGLI SCHEMI DI MONTAGGIO DEL PONTEGGIO
METALLICO FISSO DA UTILIZZARE IN CANTIERE
Conformemente alla relazione di calcolo e agli schemi tipo riportati nel libretto di autorizzazione
ministeriale (art.30 del DPR 164/1956).
La conformità viene espressa all’interno del disegno esecutivo del ponteggio (art.33 DPR 164/56),
redatto a firma del datore di lavoro/direttore tecnico dell’impresa responsabile del montaggio del
ponteggio.
Nel disegno esecutivo è riportato lo sviluppo del ponteggio sulle piante, prospetti, sezioni. (se
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necessario)
Nel disegno esecutivo sono evidenziati:
• Tipo di ponteggio (marca e modello)
• Il riferimento agli schemi tipo, dedotti dal libretto di autorizzazione ministeriale, adottati per la
realizzazione di ogni parte del ponteggio
• Tipi di appoggio e di ancoraggi da realizzare e loro posizionamento
• Sovraccarichi massimi per metro quadrato di impalcato
Il disegno esecutivo del ponteggio è riportato in allegato al PiMUS.
in difformità dai parametri alla base della relazione di calcolo del libretto di autorizzazione ministeriale,
per la presenza delle seguenti situazioni:
altezza totale oltre 20 m. (misurati dal piano d’appoggio delle basette all’estradosso del piano di
lavoro più alto). L’altezza massima del ponteggio è ……… m.
montaggio in difformità agli schemi tipo riportati nel libretto di autorizzazione ministeriale
numero complessivo di impalcati superiore a quello riportato negli schemi tipo
ancoraggi del ponteggio non distribuiti e/o realizzati conformemente alle indicazioni riportate
negli schemi tipo o con soluzioni di pari efficacia a quelle riportate nel libretto di autorizzazione
ministeriale
sovraccarico complessivo in proiezione verticale superiore a quello preso in considerazione
nella verifica di stabilità del ponteggio riportata nel libretto di istruzioni allegato al libretto di
istruzioni allegato al libretto di autorizzazione ministeriale
superficie esposte all’azione del vento superiore a quella presa in considerazione nella verifica
di stabilità del libretto di autorizzazione ministeriale per la presenza sulla facciata di :
Teli
Graticci
Tabellone
Cartellone
………………….….
uso promiscuo di elementi di ponteggio non appartenenti ad una unica autorizzazione
ministeriale (circolare ministeriale n°20 del 2003)
Le difformità evidenziate hanno reso necessaria l’elaborazione del progetto del ponteggio. Il progetto
costituito da una relazione di calcolo di stabilità e dal disegno esecutivo è stato redatto da:
Il progetto è stato redatto in conformità alla normativa vigente in materia
.
INDICAZIONI SUL PONTEGGIO CONTENUTE ALL’INTERNO DEL PIANO DI SICUREZZA E
COORDINAMENTO
In merito alle operazioni di montaggio/trasformazione e smontaggio del ponteggio il Piano di Sicurezza e
Coordinamento:
Non riporta indicazioni e/o prescrizioni particolari che si discostano da quanto normalmente attuato
dall’impresa esecutrice.
Riporta le indicazioni / prescrizioni seguenti:
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
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ALLESTIMENTO DELL’AREA DI MONTAGGIO / TRASFORMAZIONE / SMONTAGGIO DEL
PONTEGGIO
Per il montaggio / trasformazione / smontaggio del ponteggio è necessario allestire delle aree specifiche e
prevedere l’adozione delle seguenti misure volte a prevenire e/o eliminare la conseguenza della caduta di
materiali dall’alto ed in particolare sono stati valutati e risolti i seguenti punti:
X
Delimitazione dell’area di lavoro
L’area in cui si eseguono le operazioni di montaggio / trasformazione / smontaggio del ponteggio viene
delimitata nel seguente modo:
Durante le lavorazioni la zona oggetto di lavori ed il relativo cantiere non dovranno mai venire in contatto.
Verrà montata una recizione provvisoria ove necessario intorno alla zona interessata al montaggio in modo
che nessun personale non qualificato possa entrare in cantiere senza dovuta autorizzazione e/o mezzi di
protezione individualio interferire con le operazioni di montaggio-smontaggio sollevamento materiali.
X
Protezioni collettive contro la caduta di materiali dall’alto
Nella zona in cui si eseguono le operazioni di montaggio / trasformazione / smontaggio del ponteggio
sono presenti dei luoghi di transito in cui è possibile la caduta di materiali dall’alto. Per proteggere tali
zone prima dell’inizio dei lavori si provvede alla realizzazione delle seguenti protezioni collettive:
___________________________________________________________________________________
X
Aree di stoccaggio dei materiali necessari al montaggio del ponteggio
Per il montaggio del ponteggio occorre approntare delle aree di stoccaggio. Queste aree sono così
organizzate:
Durante le varie fasi lavorative le imprese o i lavoratori autonomi che si succederanno in cantiere dovranno
sgombrare dai materiali di risulta e di rifiuto.
In particolare dovranno essere tenuti sgombri i seguenti spazi o locali durante le diverse fasi lavorative:
• spazio di carico e/o scarico merci nei pressi dell'ingresso carrabile;
• accesso definitivo al fabbricato e vano scala;
• impalcati del ponteggio metallico fisso.
Altro
E' severamente proibito bruciare i rifiuti visto il contesto ambientale limitrofo caratterizzato dalla presenza di
costruzioni civili, e aree a verde.
Tutti i terreni di resulta degli scavi ed i materiali aridi di resulta dalle lavorazioni (calcinacci) verranno
recapitati alle pubbliche discariche tramite ditte autorizzate e specializzate. La discarica di arrivo dei materiali
sarà definita di volta in volta dalla ditta incaricata dello smaltimento.
FASI DI LAVORAZIONE
La fase di montaggio del ponteggio viene eseguita da una squadra composta da minimo tre operatori: il
caposquadra, il "Secondo" e il "Terzo".
Il Caposquadra sovrintende i lavori, segue i progetti ed i disegni, ed è responsabile dell'impiego di tutti i
sistemi di prevenzione.
Il "Secondo" opera in quota insieme al caposquadra e lo aiuta in tutte le attività della lavorazione.
Il "Terzo" opera a terra e si occupa dell'approvvigionamento al piano di tutti i materiali necessari al
montaggio.
Verrà tracciato il perimetro lungo il quale si dovrà sviluppare il ponteggio, tenendo in considerazione degli
eventuali aggetti della costruzione che si verrà a realizzare, valutando la necessità di parapettare anche
verso l'interno dell'edificio.
Impostazione della base (prima stilata), verifica della linearità, verticalità, livello e distanza tra
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ponteggio e opera da realizzare (Fase 1)
Il piano di calpestio del primo impalcato avrà altezza, rispetto al piano campagna, inferiore a 2 metri,
pertanto l'addetto al piano non utilizzerà dispositivi di sicurezza.
Si procederà a posizionare a terra i montanti di partenza predisposti già delle relative basette
successivamente si andranno a mettere in bolla gli elementi , correggendo gli eventuali dislivelli tramite le
basette regolabili. Poi verranno innestati tra di loro i montanti fissandoli con gli elementi di collegamento
(giunti, correnti, traversi, diagonali).
Verranno posati gli impalcati metallici/tavoloni e bloccati ai traversi tramite le apposite spine completando,
con l'operatore su scala a libro, il piano di camminamento con gli elementi fermapiede e parapetto.
Montaggio della seconda stilata, verifica della linearità, verticalità, livello e distanza tra ponteggio e
opera da realizzare (Fase 2)
Gli operatori posizionati sull'impalcato (ad altezza inferiore ai 2 metri) innestano la seconda fila di montanti.
La squadra si dispone in maniera che un addetto a terra approvvigioni il materiale al personale sopra
l'impalcato.
Montaggio degli impalcati metallici della seconda stilata. (Fase 3)
Gli operatori posizionati sull'impalcato (ad altezza inferiore ai 2 metri) infilano gli impalcati metallici sul
traverso precedentemente posato e li bloccano tramite le spine.
Ancoraggio degli elementi del ponteggio all'opera oggetto dell'intervento (Fase 4)
Gli operatori posizionati sull'impalcato (ad altezza inferiore ai 2 metri) fisseranno gli ancoraggi, che saranno
eseguiti seguendo le indicazione dell'autorizzazione ministeriale/progetto, (almeno ogni 22 mq circa e
comunque ogni 3 campate e 2 stilate) . Gli ancoraggi verranno effettuati sulla struttura in c.a. dell'edificio
all'altezza dei solai. Viene posizionata anche la scaletta interna per consentire l'accesso al piano superiore
del ponteggio con i relativi rinforzi previsti dall'autorizzazione ministeriale.
Posa dei sistemi anticaduta da utilizzare per il montaggio ad altezza superiori ai 2 metri. (Fase 5)
Operando dal primo impalcato viene fissato, alla struttura in elevazione (pilastro/solaio) vicino alla scaletta di
accesso al secondo impalcato, un dispositivo retrattile con fune di lunghezza tale da permettere la
lavorazione per la lunghezza del ponteggio.
Il dispositivo viene fissato seguendo le indicazione del relativo manuale di uso e manutenzione.
Montaggio delle stilate del ponteggio (dalla terza a quella finale) (Fase 6)
Le attività verranno svolte ad altezze superiori ai 2 metri pertanto sarà obbligatorio l'utilizzo di sistemi
anticaduta.
L'operatore addetto al montaggio, indossata l'imbracatura di sicurezza, accede tramite la scaletta interna
all'impalcato superiore.
Prima di salire, posizionato sulla scaletta, collegherà la propria imbracatura con il cordino al montante del
ponteggio poi, salito in sicurezza sull'impalcato si collegherà al dispositivo retrattile precedentemente fissato
al pilastro/solaio avendo l'accortezza di far passare la fune all'esterno del ponteggio sul lato del pilastro e si
libererà del collegamento con il montante in maniera da operare in sicurezza per tutta la lunghezza
dell'impalcato.
Con l'addetto così assicurato si inizieranno le operazioni di completamento del ponteggio che prevedono:
- la posa dei parapetti laterali e di testata
- delle diagonali
- delle tavole fermapiede.
L'operatore in fase di montaggio dovrà avere l'accortezza di far passare la fune che lo collega al dispositivo
retrattile al di fuori del ponteggio in maniera che, con l'aumentare della distanza rispetto al dispositivo, non si
verifichi l'effetto pendolo in caso di caduta.
Smontaggio del ponteggio (Fase 7)
Lo smontaggio del ponteggio avviene eseguendo in maniera inversa le operazioni di montaggio tenendo
presente che i materiali smontati verranno portati a terra con attrezzature di sollevamento (carrucola) al fine
di evitare eventuali danni ai materiali che (talora non visibili ad occhio nudo) possono costituire pericolo ai
fini della stabilità del ponteggio montato.
L'addetto sull'impalcato da smontare predispone il dispositivo retrattile che collegherà all'imbracatura di
sicurezza. Così assicurato, inizia la rimozione degli impalcati rimuovendo anche i correnti dei parapetti.
Le parti rimosse verranno accatastate in cantiere nelle apposite rastrelliere.
Uso del ponteggio
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI:
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Non si deve modificare alcuna parte del ponteggio senza l'autorizzazione del capocantiere; in ogni modo si
deve informare il preposto ogni qualvolta si verifichi la necessità di una modifica della struttura; non utilizzare
elementi di ponteggio di tipi e/o marche diverse senza prima avere interpellato il preposto.
Non si deve per nessun motivo salire o scendere lungo i montanti o farsi portare al piano da argani o simili.
Non sostare con più persone in uno stesso punto del ponteggio; evitare di correre o saltare sul ponteggio;
non si deve gettare alcun oggetto o materiale dal ponteggio.
Non sovraccaricare il ponteggio depositandovi materiale e attrezzature in quantità eccessive; su quest'ultimo
può rimanere solo il materiale strettamente necessario per la lavorazione in corso mantenuto in ordine per
assicurare un transito sicuro; ripartire il peso del materiale.
LUOGO DI LAVORO
Sistemare sempre il sottoponte di sicurezza, cioè un impalcato con regolare parapetto sottostante a non più
di 2,5 m il piano di lavoro (il sottoponte può essere omesso solo per lavori di manutenzione di durata
inferiore a 5 gg.).
Utilizzare le apposite scale interne per salire e scendere dal ponteggio. Le scale devono essere sfalsate da
un piano all'altro (evita di posizionarle una in prosecuzione dell'altra).
Verificare la presenza di regolare parapetto (alto almeno 1 metro, con tavola fermapiede, corrente superiore
e corrente intermedio) su tutti i piani del ponteggio e sui sottoponti di sicurezza, compreso le testate;
presenza del parapetto anche verso la costruzione, quando il ponteggio fisso dista più di 20 cm dall'edificio;
Parapetto sporgente di almeno 120 cm oltre il piano di gronda o oltre l'ultimo impalcato del ponteggio.
VALUTAZIONE DEI RISCHI E MISURE DI PREVENZIONE
Nei lavori temporanei in quota relativi all’attività di montaggio, smontaggio ed utilizzo dei ponteggi nei
cantieri edili si evidenzia la presenza costante di gravi rischi che possono portare a conseguenze letali,
tali rischi devono essere eliminati o comunque ridotti a livelli minimi, adottando le misure
tecniche più appropriate ed i sistemi di protezione più opportuni.
La valutazione dei rischi ha tenuto conto dei seguenti elementi:
• durata nel tempo del montaggio/smontaggio del ponteggio
• situazioni di minor rischio complessivo rispetto ad altre soluzioni operative
• utilizzo di misure di protezione collettiva al fine di ridurre i rischi.
RISCHI GENERALI
Durante il montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi sono stati evidenziati i seguenti rischi
generali:
Caduta dall’alto
Rischio grave per la salute, capace cioè di procurare morte o lesioni di
carattere permanente, che il lavoratore non è in grado di percepire
tempestivamente prima del verificarsi dell’evento, l’esposizione al rischio di
caduta dall’alto deve essere protetta da adeguate misure di prevenzione e
di protezione in ogni istante dell’attività lavorativa. Il tempo di esposizione a
tale rischio senza protezioni deve essere uguale a zero.
Sospensione inerte
Rischio per il lavoratore di restare sospeso in condizioni di incoscienza, in
seguito all’arresto del moto di caduta, per effetto di sollecitazioni
trasmesse dall’imbracatura sul corpo e del possibile urto contro
ostacoli, dovuto all’oscillazione del corpo in fase di caduta: “effetto pendolo”.
A seguito di perdita di conoscenza, la sospensione inerte può infatti indurre
la cosiddetta “patologia causata dall’imbracatuta”, che consiste in un
rapido peggioramento delle funzioni vitali in particolari condizioni fisiche e
patologiche.
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Movimentazione manuale dei carichi
Gli
elementi
prefabbricati
da
montare
saranno
movimentati
meccanicamente, quando possibile, è non è stato sottovalutato il rischio di
movimentazione dei carichi, soprattutto in relazione all’effettuazione del
montaggio di elementi particolarmente pesanti con l’impiego di più di un
lavoratore.
Caduta di materiale dall’alto
Nel caso di sollevamento o discesa manuale degli elementi metallici
prefabbricati potrebbe verificarsi la caduta di materiale dall’alto e quindi un rischio
per il lavoratore che si trova ai piani inferiori, in particolare al piano terra ed il rischio
di caduta dall’alto per il lavoratore che riceve o porge gli elementi prefabbricati al
livello superiore.
Nel caso dell’utilizzo di apparecchi di sollevamento per il sollevamento o la discesa
degli elementi prefabbricati da montare saranno presi in considerazione:
• l’idoneità dell’apparecchio di sollevamento
• i sistemi per l’imbracatura dei materiali
• la idoneità degli elementi della struttura del ponteggio in costruzione per sostenere
l’argano ed i relativi carichi
• la posizione reciproca fra il lavoratore che riceve il carico e l’apparecchio di
sollevamento
• l’eventuale interferenza dell’attività di sollevamento con quella specifica di montaggio.
MISURE DI PREVENZIONE
Per prevenire infortuni e rischi per la salute saranno osservati tutti quei provvedimenti d’ordine tecnicoorganizzativo atti ad eliminare o ridurre sufficientemente i pericoli alla fonte ed a proteggere i lavoratori.
In particolare saranno scelte le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di
lavoro sicure, secondo i seguenti criteri:
• priorità alle misure di protezione collettiva rispetto a quelle di protezione individuale
• dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori da eseguire, alle
sollecitazioni e ad una circolazione priva di rischi
• un sistema di accesso idoneo e sicuro ai posti di lavoro temporanei in quota in rapporto alla
frequenza di circolazione, al dislivello e alla durata dell'impiego consentendo l'evacuazione in
caso di pericolo imminente
• il passaggio a sistemi di piattaforme, impalcati, passerelle e viceversa non dovrà comportare
rischi di caduta (D. Lgs. 235/2003, art. 5, comma 1).
Si è provveduto, inoltre, a:
• individuare le misure atte a minimizzare i rischi per i lavoratori prevedendo, ove necessario,
l'installazione di dispositivi di protezione contro le cadute
• detti dispositivi presenteranno una configurazione ed una resistenza tali da evitare o da arrestare
le cadute da luoghi di lavoro in quota e da prevenire, per quanto possibile, eventuali lesioni dei
lavoratori.
• I dispositivi di protezione collettiva contro le cadute possono presentare interruzioni soltanto nei
punti in cui sono presenti scale a pioli o a gradini (D. Lgs. 235/2003, art. 5, comma 5).
I lavoratori addetti, idonei dal punto di vista psico-fisico, sono in grado di gestire i rischi con competenza e
professionalità, in quanto si è data particolare importanza a:
9
•
•
informazione e la formazione
addestramento qualificato e ripetuto su tecniche operative e procedure di emergenza.
Nell’attività di montaggio, smontaggio ed utilizzo dei ponteggi, i principali provvedimenti di ordine tecnico
ed organizzativo da adottare sono:
• il montaggio di idonee misure di protezione collettive
• la presenza di un piano di lavoro completo di tutti gli elementi di impalcato, a tutti i piani del
ponteggio sia in fase di montaggio che di smontaggio ed uso
• la presenza di idonei sistemi di accesso a tutti i piani, realizzati ad esempio mediante scale
portatili ed impalcati metallici prefabbricati dotati di botola sia in fase di montaggio che di
smontaggio e trasformazione del ponteggio
• il montaggio dal piano inferiore, durante la fase di montaggio o smontaggio e trasformazione della
linea di ancoraggio flessibile, nel caso di utilizzo dei DPI di arresto caduta
• il montaggio dal piano inferiore degli ancoraggi normali del ponteggio e/o degli ancoraggi
supplementari del ponteggio in caso di utilizzo dei DPI di arresto caduta
• lo spostamento del lavoratore lungo il piano di lavoro deve avvenire senza interferenze fra gli
elementi del ponteggio ed il cordino e la linea di ancoraggio flessibile, nel caso di utilizzo di tale
tipo di ancoraggio per il DPI arresto caduta
• l’adozione di idonee misure per il superamento delle interferenze come un doppio cordino
• la presa e movimentazione da parte del lavoratore dei componenti del ponteggio da montare,
smontare (telai, montanti, correnti, diagonali, impalcati) senza la necessità di sporgersi dal bordo
del ponteggio;
• la protezione del lavoratore contro la caduta tramite un sistema di arresto della caduta, costituito
da una imbracatura per il corpo, un cordino ed un dispositivo assorbitore di energia, collegato ad
una linea di ancoraggio flessibile.
• E’ fondamentale che il lavoratore sia staccato dalla posizione sospesa al più presto possibile
•
•
•
•
•
•
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•
•
In ogni lavoro di montaggio, smontaggio e trasformazione di ponteggi deve essere sempre
previsto un sistema di recupero del lavoratore in difficoltà in seguito all’intervento di un dispositivo
di arresto della caduta.
Quando il recupero del lavoratore non può essere realizzato direttamente dal ponteggio già
allestito, tale sistema deve essere predisposto già installato in posizione o installabile
rapidamente all’occorrenza.
i piani di posa degli elementi di appoggio devono avere una capacità portante sufficiente
il ponteggio deve essere stabile in qualsiasi condizione
le dimensioni, la forma e la disposizione degli impalcati di un ponteggio devono essere idonee
alla natura del lavoro da eseguire, adeguate ai carichi da sopportare e tali da consentire
un'esecuzione dei lavori e una circolazione sicure
il montaggio degli impalcati dei ponteggi deve essere tale da impedire lo spostamento degli
elementi componenti durante l'uso, nonché la presenza di spazi vuoti pericolosi fra gli elementi
che costituiscono gli impalcati e i dispositivi verticali di protezione collettiva contro le cadute (D.
Lgs. 235/2003 art. 36-quater, comma 4).
I lavoratori, nel caso in cui non siano state preventivamente montati mezzi di protezione collettiva
o nel caso in cui permanga comunque un rischio residuo di caduta dall’alto, devono essere
collegati ad un sistema di arresto caduta costituito da una imbracatura per il corpo, sempre
collegata, per mezzo di un cordino ed un dissipatore di energia, ad un punto di ancoraggio sicuro
Il cordino deve essere in grado di seguire sempre, assecondandoli, gli spostamenti del
lavoratore.
Durante lo svolgimento del lavoro in quota per il montaggio, lo smontaggio e la trasformazione
dei ponteggi, un preposto deve sempre sorvegliare le operazioni da una posizione che gli
permetta di intervenire per prestare aiuto ad uno dei lavoratori che si dovesse trovare in difficoltà.
Il sistema degli elementi di ponteggio in allestimento e dai mezzi e dispositivi di protezione contro
le cadute dall’alto, deve essere strutturato nel modo più semplice possibile.
Gli attrezzi necessari al montaggio, smontaggio e trasformazione degli elementi devono essere
agganciati alla cintura o ad indumenti idonei.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
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I DPI utilizzati per i lavori di montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi saranno conformi al D.
Lgs. 475/92 e successive modifiche e integrazioni e saranno identificati, scelti e utilizzati tenendo conto
delle prescrizioni richieste dalla legislazione vigente, in particolare dal D. Lgs. 626/94 e s.m.i.
Per tutti i lavori in quota è sempre necessario adottare un sistema di arresto della caduta, costituito da:
•
•
•
•
•
una imbracatura per il corpo
un cordino
un elemento assorbitore di energia
un punto o sistema di ancoraggio
i relativi elementi di connessione.
Nell’uso di particolari tecniche di lavoro, l’imbracatura per il corpo conterrà anche una cintura di
posizionamento con il relativo cordino di posizionamento.
Anche l’elmetto è di fondamentale importanza nel lavoro montaggio, smontaggio
e trasformazione dei ponteggi. Svolge la duplice funzione di protezione del capo
del lavoratore sia dalla caduta di oggetti dall’alto che dall’impatto contro ostacoli.
L’elmetto in dotazione avrà:
•
•
•
una calotta
una bardatura comoda e stabile sulla testa
un sottogola di adeguata resistenza.
I DPI saranno mantenuti in efficienza e sarà assicurata la manutenzione, le riparazioni e le
sostituzioni necessarie. E’ stato fatto presente ai lavoratori di segnalare immediatamente al datore
di lavoro o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente rilevato nei DPI messi a loro disposizione.
PROCEDURA DI MONTAGGIO, SMONTAGGIO, ED USO DEL PONTEGGIO
MONTAGGIO
I criteri di esecuzione adottati e le misure di sicurezza sono tali da garantire i principi di autonomia,
evacuazione degli operatori e possibilità di intervento in caso di emergenza.
PROCEDURA GENERALE DI MONTAGGIO
Controlli preliminari
Prima di procedere al montaggio si provvederà al controllo di tutti gli elementi del ponteggio che dovranno
essere in buono stato di efficienza. Gli elementi metallici non dovranno presentarsi deformati o arrugginiti.
Per il corretto montaggio:
• I montanti di una stessa fila devono essere disposti a distanza non superiore ad 1.8 m e devono
2
poggiare su una basetta metallica di superficie non inferiore a 150 cm
• I correnti dei piani devono essere posti ad una distanza verticale non superiore a 2 m
2
• Verranno scelti ancoraggi adatti allo scopo cui vincolare il ponteggio almeno ogni 22 m di superficie
dello stesso.
Le tavole che costituiscono l’impalcato:
• saranno fissate in modo che non possano scivolare sui traversi metallici
• si utilizzeranno tavole di spessore minimo di 4 cm per larghezze di 30 cm e di 5 cm per larghezze di
40 cm
• le tavole non dovranno presentare nodi passanti o fessurazioni che ne diminuiscano la resistenza
• non dovranno presentarsi a sbalzo e dovranno avere le sommità sovrapposte di almeno 40 cm in
corrispondenza di un traverso.
Gli impalcati devono essere protetti su tutti i lati verso il vuoto con:
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•
•
•
•
•
•
•
•
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•
•
•
un parapetto costituito da 2 correnti, il superiore dei quali deve essere collocato ad 1 m dal piano di
calpestio
1 tavola fermapiede alta non meno di 15 cm
sia i correnti che la tavola fermapiede dovranno essere applicati dall’interno
I ponteggi saranno controventati sia in senso longitudinale che trasversale (salvo la deroga prevista
dall’art. 3 del DM 2.09.68)
Nel caso di lavori sulla facciata di un edificio il ponteggio dovrà essere montato con il bordo interno dei
piani di calpestio a non meno di 30 cm di distanza dalla facciata
Il montante finale dovrà sporgere di non meno di 1.20 m dall’estradosso
In corrispondenza dei luoghi di transito o stazionamento, sia su facciate esterne che interne, allestire,
all’altezza del solaio di copertura del piano terra e ogni 12 m di sviluppo verticale del
ponteggio, impalcati di sicurezza (mantovane) a protezione contro la caduta di materiali dall’alto o
in alternativa
provvedere alla chiusura continua della facciata o la segregazione dell’area sottostante
Realizzare un sottoponte di sicurezza per ogni ponte di servizio (salvo deroga art. 2 DM 431/88)
Il ponteggio dovrà essere idoneo e autorizzato a portare un argano a bandiera per il sollevamento del
materiale. Il montaggio di apparecchi di sollevamento sui ponteggi è consentito per gli
apparecchi aventi portata < 200 Kg e sbraccio non superiore a 1.20 m a condizione che sia
raddoppiato il
montante interessato (realizzato con giunzioni sfalsate e resistenti a trazione) e realizzazione di un
adeguato sistema di ancoraggi.
I bracci portanti delle carrucole, ed eventualmente gli argani degli elevatori, devono essere assicurati
ai montanti con staffe e bulloni a vite muniti di dado e controdado
Nel caso di ponteggio sistemato sulla facciata principale di un edificio al fine di ottenere
una movimentazione dei carichi per il minor tragitto possibile, è necessario prevedere l’uso di
castelli di carico, sistemati in punti baricentrici rispetto alle estremità del ponteggio
Il ponteggio dovrà essere dotato di idonee scale accesso ai piani del ponte con scale fisse ed
attraverso botole ribaltine chiuse in condizioni di riposo
I ponteggi devono essere controventati opportunamente sia in senso trasversale sia longitudinale; ogni
sistema di controvento deve resistere a compressione e a trazione.
La controventatura trasversale può essere omessa quando i collegamenti tra i tubi sono realizzati con
giunti ortogonali di notevole rigidezza angolare accertata con certificato ufficiale di prova
Procedure di sicurezza durante il montaggio
Durante il montaggio gli operatori utilizzeranno un’idonea cintura di sicurezza completa di bretelle e
cosciali, collegata ad un idoneo dispositivo di trattenuta che può essere realizzato con:
• una fune di acciaio tesa fra due montanti su cui far scorrere il moschettone con dissipatore di
energia a strappo
• un dispositivo a recupero (frizione-centrifugo).
Per evitare che sia effettuato un eccessivo deposito di materiale sul ponteggio è necessario prevedere un
approvvigionamento anche in piccole quantità
La chiave per il serraggio dei bulloni deve essere assicurata alla cintola con un moschettone di sicurezza
anziché con gli usuali ganci metallici
Gli ancoraggi di tipo misto devono essere del tipo consentito
L’utilizzo di una gru a torre consente una maggiore funzionalità nelle fasi di montaggio e smontaggio del
ponteggio.
Procedure successive al montaggio
Gli ancoraggi devono essere verificati periodicamente, soprattutto quelli dei ponti a sbalzo, dopo forti venti o
lunghe interruzioni dei lavori.
Vanno verificate le condizioni dei montanti, accertando che questi ultimi siano protetti dal rischio di urti con
autocarri, materiali vari, carichi oscillanti movimentati con l’utilizzo di gru.
Deve inoltre essere effettuata una periodica revisione da parte del personale che ha provveduto al
montaggio del serraggio dei bulloni eventualmente allentati.
Procedure di corretto smontaggio
12
Anche la fase di smontaggio deve essere effettuata sotto il controllo di preposti, tenendo conto che le
operazioni presentano grossi rischi di caduta dall’alto.
Durante lo smontaggio deve essere previsto l’uso di idonea cintura di sicurezza completa di bretelle
e cosciali collegata ad un idoneo dispositivo di trattenuta che può essere realizzato con una fune di
acciaio tesa fra due montanti su cui far scorrere il moschettone con dissipatore di energia a strappo
o con un dispositivo a recupero (frizione-centrifugo)
Durante la fase di smontaggio i preposti incaricati del controllo devono impedire di gettare dall’alto gli
elementi metallici che devono essere calati a terra utilizzando gli apparecchi di sollevamento.
Gli elementi tubolari vanno imbracati con doppia legatura mentre i pezzi speciali (giunti, spinotti) vanno calati
a terra con una benna o cassone metallico.
UTILIZZO DI MISURE DI PROTEZIONE INDIVIDUALE – SISTEMI DI ARRESTO DELLA CADUTA
Il Ponteggio verrà montato mediante l’utilizzo di Dispositivi anticaduta, come illustrato nel seguito.
Si procederà nel questo modo:
• montaggio dei telai della prima e seconda stilata
• realizzazione di un campo per il ricevimento degli elementi da assemblare, completo di tutte le
misure di protezione collettiva,
• successivo montaggio progressivo dei telai/montanti partendo da quello della stilata più vicina,
• montaggio immediato dei correnti di parapetto e della tavola fermapiede dei campi successivi,
con un uso continuo del sistema individuale anticaduta.
Come evidenziato nella figura 3, la linea di ancoraggio sarà montata dal piano inferiore a quello in
allestimento, prima che il lavoratore sbarchi al livello superiore per mezzo della scala d’accesso, in modo
da permettere l’aggancio immediato del lavoratore che esce dalla botola.
Nella scelta e nell’uso della linea di ancoraggio orizzontale si è tenuto conto della
necessità del montaggio e del tensionamento della stessa dal piano inferiore a quello in
allestimento nonchè della facilità di montaggio della linea di ancoraggio orizzontale e dell’interferenza
della stessa con gli elementi del ponteggio.
Ad una estremità della linea di ancoraggio verrà montato un dispositivo assorbitore di energia
UNI EN 355 con la funzione di limitare la sollecitazione sugli ancoraggi ad una forza di 600 N.
Se l’impalcato del piano di lavoro occupa l’intero spazio tra i montanti, in questo caso bisognerà
sempre montare la linea di ancoraggio prima del completamento del montaggio degli impalcati. Nel
caso di interruzione della linea di ancoraggio dovuta o ad ancoraggi intermedi che ne riducano la luce
libera o ad ostacoli costituiti da elementi di ponteggio, sarà sempre utilizzato un cordino ad Y, costituito
da due tratti uniti all’estremità, o due singoli cordini, collegati ad una estremità con il dispositivo
dissipatore di energia e alle altre due estremità con un connettore ad aggancio rapido, in modo che il
lavoratore sia in grado di superare i frazionamenti della linea di sicurezza su cavo senza mai
sganciarsi dalla linea di ancoraggio orizzontale.
13
Fig. 3
MONTAGGIO DEI PRIMI PIANI DEL PONTEGGIO
Particolare attenzione sarà posta durante le fasi di montaggio dei primi due piani del ponteggio,
posti a quote di poco superiori ai due e quattro metri dal suolo.
Poiché vengono utilizzate linee di ancoraggio flessibili al livello degli impalcati del piano di
lavoro, ancorate alla struttura stessa del ponteggio, l’insufficienza del “tirante d’aria”, rende inefficace
l’utilizzo di un dispositivo di arresto della caduta, con conseguente urto del lavoratore con il suolo in caso di
caduta.
Per tale motivo, come illustrato nella figura 3, il sistema di arresto caduta verrà realizzato mediante
una linea di ancoraggio posta ad un’altezza, rispetto al piano di camminamento, tale da realizzare,
abbinata ad un DPI anticaduta, un arresto dell’eventuale caduta che impedisca l’impatto con il suolo del
corpo del lavoratore.
Si dovranno quindi istruire i lavoratori con procedure idonee per ridurre tale rischio.
Per il montaggio/smontaggio dei primi due livelli del ponteggio verrà utilizzato un cordino del DPI di
arresto caduta di lunghezza ridotta con assorbitore di energia, collegato alla linea di ancoraggio flessibile
orizzontale posta ad un livello più elevato rispetto al livello del piano di lavoro.
SOLLEVAMENTO E/O DISCESA DEGLI ELEMENTI DA MONTARE
Si prevede l’utilizzo di un argano di sollevamento che verrà posizionato prima al livello del piano
inferiore, poi in corrispondenza di una piazzola di carico realizzata al livello del piano da assemblare.
Le operazioni di sollevamento avverranno posizionando l’argano al livello del piano inferiore già
allestito e protetto, con successivo passamano verticale al livello superiore degli elementi
necessari per l’allestimento di un campo completamente protetto a tale piano.
Solo dopo il montaggio al livello del piano in allestimento di un campo del ponteggio avente
tutte le protezioni collettive ed opportunamente ancorato in modo da poter sostenere l’argano di
sollevamento, lo stesso potrà essere spostato all’ultimo livello in modo che il lavoratore possa
ricevere il materiale da montare senza essere messo in condizione di sporgersi dal bordo della facciata
del ponteggio.
14
Se al momento di ricevimento degli elementi da montare, effettuato sia dal lavoratore posizionato
al piano inferiore già allestito, sia dal lavoratore posizionato all’ultimo livello in fase di
allestimento, risulti necessario rimuovere una delle protezioni collettive, ciò dovrà avvenire nel più
breve tempo possibile e solo dopo che il lavoratore abbia provveduto a collegare il DPI di arresto
della caduta ad un punto di ancoraggio sicuro.
Al termine delle operazioni, le misure di protezione collettive rimosse dovranno essere
immediatamente ripristinate.
ANCORAGGI
GENERALITA’
Il ponteggio sarà ancorato ai solai dell’edificio esistente. Gli ancoraggi costituiscono un elemento
essenziale della resistenza e stabilità del ponteggio e della sicurezza degli operatori, sia nella fase di
allestimento che nell’utilizzo dello stesso.
Gli ancoraggi inoltre sono essenziali per i dispositivi di protezione individuale anticaduta e di arresto
della caduta, per cui hanno una funzione autonoma rispetto all’ancoraggio del ponteggio. Gli ancoraggi di
tali DPI possono essere realizzati direttamente sulla parete/solai dell’edificio o su elementi del ponteggio
stesso (montanti, traversi).
Tutti i dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto ed i sistemi di arresto della
caduta devono essere collegati a punti di ancoraggio sicuri, conformi alla norma UNI EN 795.
I punti di ancoraggio sicuri possono essere costituiti da sistemi di ancoraggio più
complessi, comprendenti uno o più ancoraggi e DPI di protezione delle cadute, collegati opportunamente tra
loro.
Gli ancoraggi, destinati alla protezione individuale, devono essere riconoscibili.
Un ancoraggio installato a servizio di un sistema anticaduta, non deve essere mai sottoposto ad
una prova dinamica di resistenza.
Gli ancoraggi, secondo la norma tecnica UNI EN 795 sono classificati nel seguente:
• Classe A1: Strutturale per superfici verticali, orizzontali e inclinate
• Classe A2: Strutturale per tetti inclinati
• Classe B: Provvisorio trasportabile barra di contrasto
• Classe C: Linea di assicurazione flessibile orizzontale
• Classe D: Rotaia di assicurazione rigida orizzontale
• Classe E: Corpo morto per superfici orizzontali.
TECNICHE DI ANCORAGGIO
Gli ancoraggi sono realizzati durante il montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi.
Per gli ancoraggi fissi verrà eseguita una installazione a regola d’arte. Quando necessario si
provvederà a verificare la resistenza della struttura di supporto utilizzata.
REALIZZAZIONE LINEA DI ANCORAGGIO DEL DPI ANTICADUTA COLLEGATA AL PONTEGGIO
Si prevede l’utilizzo del ponteggio come struttura di supporto per la linea di ancoraggio che
sarà dimensionata, unitamente agli ancoraggi del ponteggio, in relazione alle sollecitazioni verticali
ed orizzontali derivanti dalla caduta di uno o più operatori collegati alla linea di ancoraggio.
Il ponteggio, con tutti i suoi elementi utilizzati per il collegamento con il dispositivo anticaduta,
costituisce “il punto di ancoraggio sicuro” formato da un sottosistema costituito dall’intera struttura del
ponteggio e dai suoi elementi di ancoraggio alla facciata del fabbricato esistente o in costruzione.
Per i sistemi di Arresto Caduta è indispensabile realizzare ancoraggi del ponteggio alla
facciata dell’edificio. In relazione alle possibili sollecitazioni indotte dal dispositivo di arresto della caduta,
saranno incrementate anche le prestazioni ed il numero degli ancoraggi strutturali.
15
REALIZZAZIONE
DELL’EDIFICIO
DI
ANCORAGGIO
DEL
PONTEGGIO
ALLA
FACCIATA
E/O
STRUTTURA
L’ancoraggio del ponteggio alla facciata e/o struttura dell’edificio (in ristrutturazione e/o costruzione) è una
fase molto delicata, poichè alcuni gravi infortuni sono stati determinati dalla non corretta realizzazione
dell’ancoraggio o, in fase di montaggio, dal prematuro smontaggio degli ancoraggi ai piani inferiori rispetto
a quello in fase di smontaggio.
Il numero di ancoraggi da disporre parte dal minimo indicato e deve essere opportunamente
incrementato in situazioni di impiego particolari (supporto per linee di ancoraggio, impiego di teli e cartelloni
pubblicitari, apparecchi di sollevamento e piazzole di carico, parasassi, in relazione alla spinta di vento
prevista per la zona d’installazione, ecc.) ed in condizioni ambientali avverse, quali un’azione del vento
particolarmente forte.
Il dispositivo di ancoraggio detto a “cravatta” è costituito da tubi e giunti, disposti in modo da
conformare una “staffatura” attorno a strutture rigide dell’edificio servito dal ponteggio.
Il dispositivo d’ancoraggio detto ad “anello” è realizzato con un tondino in acciaio sagomato in
modo che le estremità siano agganciate all’armatura della struttura in cemento armato servita; viene
utilizzato normalmente in caso di nuove costruzioni dove sono disponibili i “ferri” d’armatura.
Il dispositivo d’ancoraggio detto a “tassello” è di tipo meccanico o chimico. Nel caso in cui la
resistenza dell’accoppiamento tassello parete non sia nota, dovrà essere preventivamente verificata,
effettuando prove di tenuta.
COLLEGAMENTO DELLA LINEA DI ANCORAGGIO DEL DPI ANTICADUTA AL PONTEGGIO
Per il collegamento della linea di ancoraggio del DPI anticaduta al ponteggio si osserveranno le seguenti
procedure:
• la linea di ancoraggio dovrà essere sempre già montata nel momento in cui il lavoratore sbarca al
livello superiore: il montaggio della linea di ancoraggio dovrà avvenire dal basso
preventivamente all’allestimento del livello superiore;
• se gli elementi di impalcato occupano l’intero spazio tra i montanti, la linea di ancoraggio dovrà essere
montata prima dell’allestimento del piano di lavoro del livello superiore;
• la linea di ancoraggio dei primi livelli deve essere posizionata ad una quota tale da rendere efficace
l’intervento dei DPI anticaduta utilizzati;
• la linea di ancoraggio flessibile orizzontale per il collegamento del DPI di arresto della caduta, sarà
costituita da una “fune tesa”, che dovrà essere messa in tensione;
• l’utilizzo di un elemento dissipatore di energia, posto ad una delle estremità della linea di ancoraggio,
in modo da avere valori definiti per il calcolo delle azioni sugli stessi, indipendentemente dal
valore di tensione della fune.
POSIZIONAMENTO DEL LAVORATORE
Il lavoratore potrà posizionarsi e transitare liberamente sul piano di ponteggio su cui deve
eseguire il lavoro.
Al momento dello sbarco dalla scala di accesso, il lavoratore si collegherà, tramite il cordino ed
il relativo connettore, all’ancoraggio od alla linea di ancoraggio orizzontale preventivamente realizzata
e messa in tensione dal piano inferiore.
16
Per le operazioni di montaggio di alcuni elementi speciali di ponteggio, come i parasassi, le
mensole di ampliamento del piano di lavoro, i passi carrai, ecc. il lavoratore dovrà ancorarsi,
utilizzando una imbracatura per il corpo, sempre collegata al sistema di arresto della caduta,
comprensiva di una cintura di posizionamento con un cordino di posizionamento regolabile, in
modo da essere correttamente posizionato per l’effettuazione del lavoro.
Per l’uso di un cordino di posizionamento verranno utilizzate imbracature adatte sia ad essere
utilizzate per il posizionamento sul lavoro sia come componente di un dispositivo di arresto della
caduta. In questo caso, il lavoratore dovrà essere sempre collegato al dispositivo anticaduta.
L’imbracatura sarà sempre dotata anche di attacco sternale per il collegamento del cordino del
DPI di arresto della caduta.
METODO DI ACCESSO AI PIANI DI LAVORO
Per eliminare e ridurre il rischio di caduta dall’alto nell’attività di montaggio, il lavoratore sarà in grado di
accedere liberamente e in sicurezza ai piani di lavoro del ponteggio.
Come indicato al comma 2 dell’art. 36-bis del D. Lgs. 235/2003 art. 36-bis, è stato scelto il tipo più
idoneo di sistema di accesso ai posti di lavoro temporanei in quota in rapporto alla frequenza di
circolazione, al dislivello e alla durata dell'impiego. Il sistema di accesso adottato consente
l'evacuazione in caso di pericolo imminente ed il passaggio da un sistema di accesso a piattaforme,
impalcati, passerelle e viceversa non comporta rischi ulteriori di caduta.
L’accesso avverrà sempre attraverso scale di accesso fisse o portatili interne alla
proiezione del ponteggio stesso. La posizione ed il numero di accessi sono stati valutati anche in relazione
al numero di operatori presenti contemporaneamente sul ponteggio.
USO DEL PONTEGGIO
Il Ponteggio dovrà essere utilizzato solo per gli scopi consentiti ed è vietata qualsiasi azione
difforme a quanto strettamente necessario e contemplato nel Piano Operativo di Sicurezza. E’ altresì
vietata qualsiasi trasformazione del ponteggio, se non autorizzata e realizzata dal personale.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
sopra i ponti di servizio sarà vietato qualsiasi deposito, salvo quello temporaneo dei materiali e
degli attrezzi in uso, la cui presenza non intralcerà i movimenti e le manovre necessarie per
l’andamento del lavoro ed il cui peso sarà sempre inferiore a quello previsto dal grado di resistenza del
ponteggio
è fatto divieto di lavoro sugli impalcati ed i ponti di servizio se non dotati un sottoponte di
sicurezza, costruito come il ponte, a distanza non superiore a m 2,50. Esso tratterrà persone o
materiali che possono cadere dal ponte soprastante in caso di rottura di una tavola
l’impalcato del ponteggio sarà corredato di una chiara indicazione in merito alle condizioni di carico
massimo ammissibile, per cui ci si atterrà ai limiti di carico previsti
si accederà ai vari piani del ponteggio in modo comodo e sicuro. Se avviene, come d’uso, tramite
scale portatili, queste saranno intrinsecamente sicure e, inoltre, essere: vincolate, non in
prosecuzione una dell’altra, sporgeranno di almeno un metro dal piano di arrivo, saranno protette se
poste verso la parte esterna del ponteggio
è vietato salire e scendere lungo gli elementi del ponteggio
è vietato correre o saltare sugli intavolati del ponteggio
si eviterà di gettare dall’alto materiali di qualsiasi genere o elementi metallici del ponteggio
la caduta dall’alto di utensili o attrezzi sarà evitata vincolandoli con apposito cordino e riponendoli in
apposita borsa porta attrezzi
in presenza di forte vento il ponteggio dovrà essere abbandonato.
17
FORMAZIONE DEI LAVORATORI
La formazione dei lavoratori (ritenuta fondamentale per la riduzione dei rischi, come da artt. 21, 22, 37, 38
e 43 del D. Lgs. 626/94 e del D. Lgs. 8 luglio 2003, n. 235), di tipo teorico-pratico, ha riguardato:
• la comprensione del piano di montaggio, smontaggio ed utilizzo del ponteggio;
• la sicurezza durante le operazioni di montaggio, smontaggio o trasformazione del ponteggio con
riferimento alla legislazione vigente;
• le misure di prevenzione dei rischi di caduta di persone o di oggetti;
• le misure di sicurezza in caso di cambiamento delle condizioni meteorologiche pregiudizievoli alla
sicurezza del ponteggio;
• le condizioni di carico ammissibile;
• qualsiasi altro rischio che le suddette operazioni di montaggio, smontaggio o trasformazione possono
comportare.
data ……………luogo…Firenze………..
L’Impresa fornitrice del ponteggio
___________________________
L’Impresa installatrice
____________________________
12- DOCUMENTI ALLEGATI AL PIMUS
-copia autorizzazione ministeriale.
-disegno esecutivo del ponteggio.
-progetto del ponteggio (con relazione di calcolo) ove previsto.
-documento di verifica degli elementi del ponteggio (allegato XIX D.Lgs. 81/2008).
ALLEGATO A
LINEE GUIDA PER LA STESURA DEL PIMUS
(circolare n. 25/2006 del 13/09/2006)
18
19
20
21
ALLEGATO B
VERIFICHE DA EFFETTUARE SUL PONTEGGIO PRIMA DEL MONTAGGIO
E DURANTE L’USO
(allegato XIX D.Lgs. 81/2008)
VERIFICHE PRIMA DEL MONTAGGIO - PONTEGGI METALLICI A TELAI
PREFABBRICATI
Elementi
GENERALE
TELAIO
Tipo di verifica
Modalità di
verifica
Controllo esistenza Visivo
del libretto di cui
all’autorizzazione
ministeriale,
rilasciata dal
Ministero del
Lavoro e della
Previdenza Sociale
Controllo che gli Visivo
elementi in tubi e
giunti,
eventualmente
utilizzati, siano di
tipo autorizzato
appartenenti ad
unico fabbricante
Controllo marchio Visivo
come da libretto
Controllo stato di Visivo
conservazione della
protezione contro
la corrosione
Controllo
Visivo, ad
verticalità montanti esempio con
telaio
utilizzo filo a
piombo
Controllo spinotto Visivo e/o
di collegamento fra funzionale
montanti
Misura adottata
Se non esiste il libretto, il ponteggio non
può essere utilizzato. Occorre richiedere
il libretto, che deve contenere tutti gli
elementi del ponteggio, al fabbricante
del ponteggio
Se il controllo è negativo, è necessario
utilizzare elementi autorizzati
appartenenti ad un unico fabbricante,
richiedendone il relativo libretto
Se il marchio non è rilevabile, o è
difforme rispetto a quello indicato nel
libretto, occorre scartare l’elemento
Se il controllo è negativo, procedere al
controllo degli spessori:
Se il controllo degli spessori è negativo
(tenuto conto delle tolleranze previste
dal fabbricante del ponteggio), scartare
l’elemento
Se il controllo degli spessori è positivo,
procedere al ripristino della protezione,
in conformità alle modalità previste dal
fabbricante del ponteggio
Se la verticalità dei montanti non è
soddisfatta occorre scartare l’elemento
Se il controllo è negativo occorre
scartare l’elemento
22
Controllo attacchi Visivo e/o
controventature: funzionale
perni e/o boccole
CORRENTI E
DIAGONALI
Controllo
Visivo
orizzontalità
traverso
Controllo marchio Visivo
come da libretto
Controllo stato di Visivo
conservazione della
protezione contro
la corrosione
Controllo linearità
dell’elemento
Controllo stato di
conservazione
collegamenti al
telaio
IMPALCATI
Controllo marchio
PREFABBRICATI come da libretto
Visivo
Visivo e/o
funzionale
Visivo
Controllo stato di Visivo
conservazione della
protezione contro
la corrosione
Controllo
Visivo
orizzontalità piani
di calpestio
Controllo assenza Visivo e/o
di deformazioni
funzionale
negli appoggi al
traverso
Se il controllo è negativo, occorre:
Scartare l’elemento, o
Ripristinare la funzionalità
dell’elemento in conformità alle
modalità previste dal fabbricante del
ponteggio
Se il controllo è negativo occorre
scartare l’elemento
Se il marchio non è rilevabile, o è
difforme rispetto a quello indicato nel
libretto, occorre scartare l’elemento
Se il controllo è negativo, procedere al
controllo degli spessori:
Se il controllo degli spessori è negativo
(tenuto conto delle tolleranze previste
dal fabbricante del ponteggio), scartare
l’elemento
Se il controllo degli spessori è positivo,
procedere al ripristino della protezione,
in conformità alle modalità previste dal
fabbricante del ponteggio
Se il controllo è negativo occorre
scartare l’elemento
Se il controllo è negativo occorre
scartare l’elemento
Se il marchio non è rilevabile, o è
difforme rispetto a quello indicato nel
libretto, occorre scartare l’elemento
Se il controllo è negativo, procedere al
controllo degli spessori:
Se il controllo degli spessori è negativo
(tenuto conto delle tolleranze previste
dal fabbricante del ponteggio), scartare
l’elemento
Se il controllo degli spessori è positivo,
procedere al ripristino della protezione,
in conformità alle modalità previste dal
fabbricante del
Se il controllo è negativo occorre
scartare l’elemento
Se il controllo è negativo occorre
scartare l’elemento
23
Controllo
efficienza dei
sistemi di
collegamento tra:
piani di calpestio,
testata con ganci di
collegamento al
traverso ed
irrigidimenti
(saldatura,
rivettatura,
bullonatura e
cianfrinatura)
BASETTE FISSE
Visivo:
Integrità del
sistema di
collegamento per
rivettatura,
bullonatura e
cianfrinatura
Assenza, nel
sistema di
collegamento, di
cricche, distacchi
ed ossidazioni
penetranti per
saldatura
Controllo marchio Visivo
come da libretto
Controllo
orizzontalità piatto
di base
Controllo marchio
come da libretto
Se il controllo è negativo:
Scartare l’elemento, o
Procedere, a cura del fabbricante del
ponteggio, al ripristino dell’efficienza
dei sistemi di collegamento
Se il marchio non è rilevabile, o è
difforme rispetto a quello indicato nel
libretto, occorre scartare l’elemento
Se il controllo è negativo occorre
scartare l’elemento
Visivo, ad
esempio con un
piano di riscontro
BASETTE
Visivo
Se il marchio non è rilevabile, o è
REGOLABILI
difforme rispetto a quello indicato nel
libretto, occorre scartare l’elemento
Controllo
Visivo, ad
Se il controllo è negativo occorre
orizzontalità piatto esempio con un scartare l’elemento
di base
piano di riscontro
Controllo
Visivo
Se il controllo è negativo occorre
verticalità stelo
scartare l’elemento
Controllo stato di Visivo e
Se i controlli, visivo e funzionale, sono
conservazione della funzionale
negativi occorre scartare l’elemento
filettatura dello
Visivo: stato di Se è negativo il solo controllo
stelo e della ghiera conservazione
funzionale occorre ripristinare la
filettata
della filettatura funzionalità (pulizia e ingrassaggio). Se
Funzionale:
ciò non è possibile, scartare l’elemento
regolare
avvitamento della
ghiera
N.B.: Per le verifiche relative ad altri elementi di ponteggio (quali ad esempio: fermapiede, trave
per passo carraio, mensola, montante per parapetto di sommità, scala, parasassi), riportati nel
libretto di cui all'autorizzazione ministeriale, occorre utilizzare: tipo, modalità di verifica e misure,
analoghi a quelli descritti per gli elementi sopraelencati.
VERIFICHE DURANTE L’USO
-Controllare che il disegno esecutivo:
sia conforme allo schema tipo fornito dal fabbricante del ponteggio;
sia firmato dal responsabile del cantiere per conformità agli schemi tipo forniti dal fabbricante del
ponteggio;
sia tenuto in cantiere, a disposizione degli organi di vigilanza, unitamente alla copia del libretto di
cui
all'autorizzazione ministeriale.
24
-Controllare che per i ponteggi di altezza superiore a 20m e per i ponteggi non conformi agli schemi
tipo:
sia stato redatto un progetto, firmato da un ingegnere o architetto abilitato a norma di legge
all'esercizio
della professione;
che tale progetto sia tenuto in cantiere a disposizione dell'autorità di vigilanza, unitamente alla
copia
del libretto di cui all'autorizzazione ministeriale.
-Controllare che vi sia la documentazione dell’esecuzione, da parte del responsabile di cantiere,
dell’ultima verifica del ponteggio di cui trattasi, al fine di assicurarne l'installazione corretta ed il
buon
funzionamento.
-Controllare che qualora siano montati sul ponteggio tabelloni pubblicitari, graticci, teli o altre
schermature sia stato redatto apposito calcolo, eseguito da Ingegnere o da Architetto abilitato a
norma
di legge all'esercizio della professione, in relazione all'azione del vento presumibile per la zona
ove il
ponteggio è montato. In tale calcolo deve essere tenuto conto del grado di permeabilità delle
strutture
servite.
-Controllare che sia mantenuto un distacco non superiore a 20 cm tra il bordo interno dell'impalcato
del
ponteggio e l’opera servita.
-Controllare che sia mantenuta l'efficienza dell'elemento parasassi, capace di intercettare la caduta
del
materiale dall'alto.
-Controllare il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei giunti, secondo le modalità previste
dal
fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale.
-Controllare il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei collegamenti fra gli elementi del
ponteggio, secondo le modalità previste dal fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui
all'autorizzazione ministeriale.
-Controllare il mantenimento dell'efficienza degli ancoraggi, secondo le modalità previste dal
fabbricante del ponteggio riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale.
-Controllare il mantenimento della verticalità dei montanti, ad esempio con l'utilizzo del filo a
piombo.
-Controllare il mantenimento dell'efficienza delle controventature di pianta e di facciata mediante:
controllo visivo della linearità delle aste delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta;
controllo visivo dello stato di conservazione dei collegamenti ai montanti delle diagonali di
facciata e
delle diagonali in pianta;
-Controllo visivo dello stato di conservazione degli elementi di impalcato aventi funzione di
controventatura in pianta.
-Controllare il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco degli elementi di impalcato.
-Controllare il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco o dei sistemi antisfilamento dei
fermapiedi.
25