Schede per la progettazione di dettaglio dei

Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI SOCIO – EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA
PAC INFANZIA – ASILO NIDO CISTERNINO
Annualità:
2014 ⌧
2013
AMBITO DI
2015 ⌧
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale:
⌧ ambito
Obiettivo di servizio:
⌧ SI
Numero progressivo:
1.1
NO
Denominazione servizio/intervento:
Art. del r.r. 4/2007:
⌧ comunale
Asilo nido – Comune di Cisternino
53
Importo totale programmato: € 94.000,00
di cui € 23.000,00 quale quota di cofinanziamento da parte del Comune di Cisternino
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: concessione)
È prevista una gara unica di Ambito per l’affidamento in concessione del servizio, distinta per lotti, come da
programma PAC.
Tipologia di utenti:
minori di età dai 3 ai 36 mesi
N° medio annuo previsto di utenti:
30
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Trattasi di una scheda intervento del programma PAC Infanzia, che ne utilizza le risorse nella
quota parte destinata ad ampliare l’offerta dei servizi per l’infanzia del Comune di Cisternino.
L'obiettivo mira ad ampliare i posti nido autorizzati nel Comune di Cisternino ed a sostenere
l'avvio della gestione dell'asilo nido comunale per n. 30 posti, previa istituzione dello stesso ed
espletamento di formale gara per l'affidamento in concessione a terzi, ai sensi dell'art. 30 comma 2 del
Codice degli Appalti, rivolta a cooperative sociali, ovvero a soggetti come individuati al comma 2
dell'art. 21 R.R. n. 4/2007 “soggetti privati che operino nell'ambito dei servizi alla persona o alla
comunità”, che abbiano un'esperienza almeno triennale nei servizi per l'infanzia. Si intende assicurare
agli utenti tariffe inferiori a quelle che risulterebbero dalla somma del costo del servizio e
dell'ordinario utile d'impresa. Il costo del servizio è determinato, tenendo conto del numero dei posti,
sulla base dell'analisi dei costi standard per la determinazione delle tariffe regionali di riferimento per
posto/bambino al giorno, in relazione alla diverse fasce di età, per il servizio asilo nido, di cui
all'allegato B della deliberazione G.R. n. 901 del 09.05.2012.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
L'asilo nido, dovendo essere autorizzato al funzionamento, deve possedere tutti i requisiti previsti dal
R.R. n. 4/2007, compreso quello del personale destinato al loro funzionamento: coordinatore
pedagogico, educatore professionale, personale servizi generali, responsabile amministrativo, cuoco.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI SOCIO – EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA
PAC INFANZIA – ASILO NIDO FASANO - AMPLIAMENTO
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015 ⌧
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale:
⌧ ambito
Obiettivo di servizio:
⌧ SI
Numero progressivo:
1.2
NO
Denominazione servizio/intervento:
Art. del r.r. 4/2007:
⌧comunale
Asilo nido – Comune di Fasano
53
Importo totale programmato: € 229.624,00
di cui € 57.000,00 quale quota di cofinanziamento da parte del Comune di Fasano
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: concessione)
È prevista una gara unica di Ambito per l’affidamento in concessione del servizio, distinta per lotti, come da
programma PAC.
Tipologia di utenti:
minori di età dai 3 ai 36 mesi
N° medio annuo previsto di utenti: 50
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Trattasi di una scheda intervento del programma PAC Infanzia, che ne utilizza le risorse nella quota parte
destinata ad ampliare l’offerta dei servizi per l’infanzia del Comune di Fasano.
L'obiettivo mira all'ampliamento e miglioramento dell'asilo nido comunale di Fasano ed a sostenere la
gestione dell'asilo nido comunale per n. 50 posti, previo espletamento di gara d'appalto per l'affidamento in
concessione, riservata a cooperative sociali ovvero a soggetti privati come previsto al comma 2 dell'art. 21 R.R.
n. 4/2007 che abbiano un'esperienza almeno triennale di gestione di servizi all'infanzia. L'intervento è mirato al
mantenimento dell'attuale livello di servizio attuando un incremento del livello tariffario a carico dell'utenza per
riportarlo ai valori di riferimento praticati sul territorio dell'Ambito. Sarà inoltre incrementata l'offerta
complessiva mediante l'ampliamento della fascia oraria per 20 utenti che sarà estesa fino alle ore serali (dalle ore
16,00 alle ore 20,00), con particolare riferimento alla fascia lattanti, in quanto rispondente ad una espressa e
specifica domanda dell’utenza. Per il calcolo delle diverse voci di spesa del servizio sono stati assunti quali
parametri quelli rivenienti dall'analisi dei costi standard per la determinazione delle tariffe regionali di
riferimento per posto/bambino al giorno, in relazione alla diverse fasce di età, per il servizio asilo nido, di cui
all'allegato B della deliberazione G.R. n. 901 del 09.05.2012.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
L'asilo nido, dovendo essere autorizzato al funzionamento, deve possedere tutti i requisiti previsti dal R.R. n.
4/2007, compreso quello del personale destinato al loro funzionamento: coordinatore pedagogico, educatore
professionale, personale servizi generali, responsabile amministrativo, cuoco.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI SOCIO – EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA
PAC INFANZIA – ASILO NIDO OSTUNI - AMPLIAMENTO
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015 ⌧
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale:
⌧ ambito
Obiettivo di servizio:
⌧ SI
Numero progressivo:
1.3
NO
Denominazione servizio/intervento:
Art. del r.r. 4/2007:
⌧ comunale
ASILO NIDO – Comune di Ostuni
53
Importo totale programmato: € 247.250,00
di cui € 162.250,00 quale quota di cofinanziamento da parte del Comune di Ostuni
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: concessione)
È prevista una gara unica di Ambito per l’affidamento in concessione del servizio, distinta per lotti, come da
programma PAC.
Tipologia di utenti:
minori di età dai 3 ai 36 mesi
N° medio annuo previsto di utenti:
60
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Trattasi di una scheda intervento del programma PAC Infanzia, che ne utilizza le risorse nella quota parte
destinata ad ampliare l’offerta dei servizi per l’infanzia del Comune di Ostuni.
L'intervento è mirato all'estensione dell'orario di apertura dell'asilo nido comunale di Ostuni con un
incremento di 4 ore giornaliere, attuando il prolungamento dell'orario dalle 14,30 alle 18,30 ed il funzionamento
del servizio anche nel mese di agosto, previo espletamento di gara d'appalto per l'affidamento in concessione,
riservata a cooperative sociali ovvero a soggetti privati come previsto al comma 2 dell'art. 21 R.R. n. 4/2007
che abbiano un'esperienza almeno triennale di gestione di servizi all'infanzia. La concessione prevederà la
corresponsione di un prezzo a sostegno della gestione complessiva, in considerazione della necessità di
assicurare agli utenti tariffe inferiori a quelle rivenienti dalla somma del costo del servizio e dell'ordinario utile
d'impresa. La spesa imputabile alle risorse PAC comprende i costi di gestione e del personale educativo ed
ausiliario calcolati per il funzionamento di tre sezioni (relativamente all'ampliamento orario) sulla base
dell'analisi dei costi standard per la determinazione delle tariffe regionali di riferimento per posto/bambino al
giorno per il servizio asilo nido, in relazione alla diverse fasce di età, per il servizio asilo nido, di cui all'allegato
B della deliberazione G.R. n. 901 del 09.05.2012.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
L'asilo nido, dovendo essere autorizzato al funzionamento, deve possedere tutti i requisiti previsti dal R.R. n.
4/2007, compreso quello del personale destinato al loro funzionamento: coordinatore pedagogico, educatore
professionale, personale servizi generali, responsabile amministrativo, cuoco.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI SOCIO – EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA
PAC INFANZIA – CENTRO LUDICO OSTUNI
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015 ⌧
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
⌧ comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 1.4
Denominazione servizio/intervento: Centro ludico prima infanzia - Ostuni
Art. del r.r. 4/2007:
90
Importo totale programmato: € 95.160,00
di cui € 13.760,00 quale quota di cofinanziamento da parte del Comune di Ostuni
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: concessione)
Tipologia di utenti:
minori di età dai 3 ai 36 mesi
N° medio annuo previsto di utenti:
50
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Trattasi di una scheda intervento del programma PAC Infanzia, che ne utilizza le risorse nella
quota parte destinata ad ampliare l’offerta dei servizi per l’infanzia del Comune di Ostuni.
L’intervento consiste nell’incrementare l'offerta complessiva dei servizi per la prima infanzia
mediante l'ampliamento della fascia oraria di apertura del centro ludico per la prima infanzia in favore
di 30 utenti da 12 a 36 ore settimanali, nonché un incremento dell'utenza pari ad ulteriori 20 bambini
per 36 ore settimanali, previo espletamento di gara d'appalto per l'affidamento in concessione,
riservata a cooperative sociali ovvero a soggetti privati come previsto al comma 2 dell'art. 21 R.R. n.
4/2007 che abbiano un'esperienza almeno triennale di gestione di servizi all'infanzia. E’ prevista la
corresponsione di un prezzo, quale contributo alla gestione in concessione, in considerazione della
necessità di assicurare agli utenti tariffe inferiori a quelle derivanti dalla somma del costo del servizio
e dell'ordinario utile d'impresa. Il prezzo/contributo per la gestione è stato calcolato tenendo conto, a
stima, dell’incremento delle ore settimanali di prestazione di servizio, pari a 24 ore, per il costo di 3,5
educatori, il cui costo orario è pari ad € 20,50 con riferimento al CCNL dipendenti di cooperative.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Il centro ludico per la prima infanzia deve possedere tutti i requisiti previsti dal R.R. n. 4/2007,
compreso quello del personale destinato al loro funzionamento: coordinatore pedagogico, educatori
professionale, personale servizi generali.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI SOCIO – EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA
PAC INFANZIA – MIGLIORAMENTO QUALITA’ ASILI NIDO
FASANO - OSTUNI
Annualità:
AMBITO DI
2013
2014 ⌧
2015 ⌧
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
⌧ comunale
NO
Numero progressivo: 1.5
Denominazione servizio/intervento: asilo nido – Fasano - Ostuni
Art. del r.r. 4/2007:
53
Importo totale programmato: € 124.254,00
di cui: € 69.754,00 per il Comune di Fasano
€ 54.500,00 per il Comune di Ostuni
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: appalto di lavori e forniture)
Tipologia di utenti:
minori di età dai 3 ai 36 mesi
N° medio annuo previsto di utenti:
110
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Trattasi di una scheda intervento del programma PAC Infanzia.
L'obiettivo è il miglioramento della qualità del servizio con l’adeguamento funzionale degli asili
nido comunali già funzionanti di Ostuni e Fasano, per migliorarne le condizioni ambientali ed il
comfort complessivo delle relative strutture, al fine di sfruttarne gli spazi per un arco giornaliero più
esteso e fornire le condizioni per un ulteriore incremento dell’utenza. L’intervento consisterà per la
struttura del Comune di Fasano nella sostituzione degli infissi e l’adeguamento dell’impianto termico,
con sostituzione del generatore di calore e del bruciatore, mentre per la struttura del Comune di Ostuni
nella sostituzione degli infissi, nonché l’acquisto di arredi per migliorare la fruibilità degli spazi
esterni ed interni. L’affidamento dei lavori e forniture sarà oggetto di asta pubblica con il sistema
dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizi
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
SERVIZI CONCILIAZIONE VITA – LAVORO – PIANO DEI TEMPI
Annualità:
AMBITO DI
2013
2014 ⌧
2015
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 2
Denominazione servizio/intervento: Piano dei tempi e degli spazi – STUDIO DI FATTIBILITA’
Art. del r.r. 4/2007:
altro
Importo totale programmato: € 24.844,00
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
Minori e famiglie
________________________________________________________
N° medio annuo previsto di utenti:
____
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Trattasi della prosecuzione delle attività previste, nel precedente ciclo di programmazione, dal
Piano dei tempi e degli spazi e finanziate nell’ambito dell’azione sperimentale. Le attività sono state
avviate nelle scuole di Cisternino e di Fasano (progetto Piedibus) e saranno concluse nel corso del
corrente anno scolastico.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
RETE DI PRONTO INTERVENTO SOCIALE
Annualità:
AMBITO DI
2013
2014 ⌧
2015
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 3
Denominazione servizio/intervento: Pronto intervento sociale
Art. del r.r. 4/2007:
85
Importo totale programmato: € 3.000,00
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
Minori, vittime di violenza, adulti in difficoltà in situazione di
emergenza
N° medio annuo previsto di utenti:
5
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Il servizio di Pronto Intervento Sociale è stato istituito dall’Ambito con delibera del
Coordinamento Istituzionale n. 9/2012, che ne ha approvato il disciplinare. E’ stato avviato nel luglio
2012.
È basato sulla reperibilità di un assistente sociale anche nelle ore di chiusura dei servizi
comunali, quindi prevalentemente nelle ore pomeridiane e notturne e su una convenzione con
associazioni di volontariato, per interventi di supporto all’assistente sociale, alle quali è riconosciuto
un rimborso spese.
Coerentemente con le indicazioni del Piano regionale, è prevista entro l’anno 2014 la redazione
di un regolamento unico di Ambito per la concessione di contributi economici straordinari, soprattutto
quelli collegati con le situazioni di emergenza.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistente sociale.
Operatori volontari.
Vigile urbano
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
RETE PRONTO INTERVENTO SOCIALE – EMERGENZA ABITATIVA
Annualità:
AMBITO DI
2013
2014 ⌧
2015 ⌧
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 4
Denominazione servizio/intervento: Pronto intervento sociale – Emergenza abitativa
Art. del r.r. 4/2007:
77 – 81 ter
Importo totale programmato: € 15.000,00
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare:convenzione con strutture)
Tipologia di utenti:
Adulti in difficoltà, immigrati
N° medio annuo previsto di utenti:
10
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
L’Ambito ha in corso una convenzione, che intende rinnovare, con una struttura autorizzata ai
sensi dell’art. 76 del R.R. 4/2007 (Alloggio sociale per adulti in difficoltà), l’unica nell’Ambito avente
come tipologia di intervento e di utenza l’accoglienza di adulti in situazione di emergenza o di
difficoltà temporanea.
In sede di rinnovo la convenzione sarà rivista nella parte riguardante le modalità di
riconoscimento del contributo finanziario.
In prospettiva, a decorrere dall’anno 2015, si prevede l’attivazione in Fasano di un centro di
pronta accoglienza di adulti a valenza di Ambito, in corso di realizzazione in virtù del finanziamento
concesso sui fondi FESR nell’ambito del Piano degli Investimenti 2010-2013 (Piano integrativo 2011
- azione 3.4.1).
Nel comune di Cisternino è prevista dal 2015 la disponibilità di tre mini-alloggio sociali per i
quali saranno valutate la condizioni per un loro utilizzo con destinazione di pronto intervento sotto il
profilo dell’emergenza abitativa.
L’integrazione al piano degli investimenti di Ambito in seguito alla riapertura dei termini del
bando per la misura FESR 3.2.1 ha previsto la realizzazione in Cisternino di un centro notturno per
persone senza fissa dimora.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Educatore.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA
Annualità:
AMBITO DI
2013
2014 ⌧
2015
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 5
Denominazione servizio/intervento: Inclusione socio-lavorativa
Art. del r.r. 4/2007:
102
Importo totale programmato: € ==
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
Adulti con problematiche sociali
N° medio annuo previsto di utenti:
60
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Coerentemente con quanto previsto dal Piano regionale (par. 2.3.2 Contrastare le povertà con
percorsi di inclusione attiva), l’Ambito intende privilegiare il ricorso ai fondi dedicati all’inclusione
sociale sia statali che della UE, attesi già per l’anno 2014.
L’Ambito ha già sperimentato nel precedente ciclo di programmazione il ricorso all’utilizzo
delle borse lavoro sociali, con la destinazione di risorse anche cospicue, attraverso interventi che sono
stati realizzati anche sulla base di un protocollo d’intesa con la Provincia di Brindisi – Settore
Politiche attive del lavoro e con il Centro Territoriale per l’Impiego. L’Ambito è anche diventato
“soggetto attuatore” per i percorsi di tirocinii formativi, per cui il bagaglio dell’esperienza precedente
sarà utile per attivare con immediatezza i percorsi di inclusione socio-lavorativa, con progetti
personalizzati di intervento, appena saranno attribuite le risorse che recenti iniziative governative
centrali hanno preannunciato.
Nell’anno 2013 sono stati realizzati dall’Ambito 67 percorsi di inclusione socio-lavorativa. Si
prevede di realizzarne nell’anno 2014 almeno 60.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DI AMBITO
Annualità:
AMBITO DI
2013
2014 ⌧
2015
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
⌧ comunale
NO
Numero progressivo: 6
Denominazione servizio/intervento: Servizio Sociale Professionale di Ambito
Art. del r.r. 4/2007:
86
Importo totale programmato: € 533.516,00
Di cui: € 198.000,00 da risorse del Fondo Unico di Ambito;
€ 336.216,00 da risorse a gestione autonoma dei bilanci comunali
All’importo corrispondente a quanto programmato nella scheda finanziaria sono da aggiungere le risorse
previste per l’intero welfare di accesso: segretariato sociale, PUA, sportello immigrati, in quanto gli assistenti
sociali che vi operano sono parte integrante del Servizio Sociale Professionale di Ambito.
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare _____________________________________________)
Tipologia di utenti:
La popolazione dell’Ambito
N° medio annuo previsto di utenti:
circa 4.000
Il numero medio di utenti è stato calcolato tenendo conto dell’intera platea di utenti del welfare di accesso. Il
Servizio Sociale Professionale ha in carico mediamente circa un migliaio di utenti (dati monitoraggio 2013).
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Nel precedente ciclo di programmazione si era posto l’obiettivo di costruire un servizio
operativo in una logica di Ambito, avendo come riferimento 18 figure professionali in totale (tra
assistenti sociali comunali e dell’Ambito operanti nel welfare di accesso). Il Servizio Sociale
Professionale di Ambito (SSPA) è stato effettivamente istituito con l’approvazione di un apposito
regolamento, approvato con delibera C.I. n. 28 del 29.12.2010.
Obiettivo del P.d.Z. per l’anno 2014 è quello di rafforzare la “visione” di Ambito del Servizio,
in direzione sia della maggiore integrazione sul piano territoriale, in una logica che superi la
dimensione dei confini comunali, sia della maggiore integrazione fra le figure professionali, che, a
prescindere dalla diversa tipologia contrattuale, superi la dimensione dell’”appartenenza” (al comune,
all’Ambito, ad uno specifico servizio, ecc.), al fine di potenziare l’efficacia dei servizi utilizzando al
meglio le risorse professionali ed umane disponibili. Non è da escludere, da questo punto di vista, una
rivisitazione del regolamento del servizio, sulla scorta dell’esperienza acquisita nel corso degli anni.
Il SSPA per l’anno 2014 potrà contare su 15 assistenti sociali, così distinti:
•
n. 6 dipendenti comunali (1 Cisternino, 3 Fasano, 2 Ostuni)
•
n. 9 reclutati dall’Ambito, con contratto di collaborazione.
Rispetto all’obiettivo di servizio regionale (1 ass. soc. ogni 5.000 abitanti), in base al quale il
livello ottimale sarebbe rappresentato da 16,5 assistenti sociali, l’Ambito per l’anno 2014 si situa ad
un livello leggermente inferiore, che non esclude un miglioramento da conseguire nel corso del
triennio di attuazione 2014-16, in quanto il valore target assegnato all’obiettivo di servizio regionale è
riferito all’anno 2016.
Il risultato atteso già dall’anno 2014 è il potenziamento complessivo del sistema di accesso ai
servizi, attraverso un utilizzo più razionale del complesso delle risorse disponibili nell’ambito del
consolidamento della rete che è stata creata già a partire dal primo triennio di attuazione del Piano di
Zona.
Sul piano organizzativo, ed in linea con le indicazioni contenute nel Piano regionale nonché nel
quadro degli obiettivi di servizio, la convenzione costitutiva dell’Ambito, approvata dal
Coordinamento Istituzionale con la delibera n. 1 del 3 febbraio 2014, ha previsto che la funzione di
programmazione e progettazione propria dell’Ufficio di Piano, promuovendo ogni utile coordinamento
e raccordo operativo con il Servizio Sociale Professionale di Ambito, assicura il presidio delle
seguenti tre aree tematiche: Area socio-sanitaria, Area socio-assistenziale, Area socio-educativa, per
ciascuna delle quali è prevista la individuazione di un referente. Il predetto raccordo operativo tra
l’Ufficio di Piano ed il Servizio Sociale Professionale di Ambito è esercitato anche a mezzo di una
specifica figura di coordinatore, come prevista dal Regolamento del Servizio Sociale Professionale di
Ambito, alla cui individuazione provvede il Coordinamento Istituzionale.
L’esperienza degli ultimi anni ha fatto rilevare la necessità di rafforzare il processo di
integrazione tra servizi sociali e servizi sanitari. Da questo punto di vista potrebbe essere utile la
formalizzazione di uno strumento tecnico che agevoli il processo di integrazione e costituisca luogo
del confronto e della elaborazione condivisa.
Si propone pertanto la costituzione di un tavolo tecnico dei servizi socio-sanitari, nel quale
siano presenti gli assistenti sociali dei servizi sociali e socio-sanitari, i responsabili dei servizi sociosanitari e l’Ufficio di Piano.
Per quanto riguarda gli strumenti professionali, nell’anno 2014 deve essere portato a regime
l’utilizzo della cartella sociale informatizzata da parte di tutti gli operatori.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
La figura professionale dell’assistente sociale è fornita dagli organici dei comuni dell’Ambito, nonché
dai contratti di collaborazione sottoscritti dall’Ambito.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
RETE DI ACCESSO – SEGRETARIATO SOCIALE
Annualità:
2013 2014 ⌧
2015 2016
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 7
Denominazione servizio/intervento: Segretariato sociale
Art. del r.r. 4/2007:
83
Importo totale programmato: € 107.000,00
La somma qui programmata integra quella indicata nella scheda n. 6 del Servizio sociale
professionale di Ambito, per le ragioni ivi esposte.
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare _____________________________________________)
Tipologia di utenti:
Cittadini che chiedono l’accesso ai servizi.
N° medio annuo previsto di utenti:
circa 2.500.
(dati monitoraggio 2013).
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Il servizio è costituito nei tre comuni dell’Ambito sin dal primo triennio del Piano di Zona.
L’obiettivo, per l’anno 2014 in particolare ma anche per l’intero triennio di attuazione, è il suo
consolidamento e, possibilmente, il suo potenziamento con la creazione di un secondo sportello nel
comune di Fasano, a servizio delle frazioni.
Nell’anno 2014 si pone l’obiettivo di chiarire meglio la funzionalità del servizio nel contesto del
Servizio Sociale Professionale di Ambito (vedere in proposito le argomentazioni inserite nella scheda
n. 6, anche con riferimento alla revisione regolamentare), nonché la sua organizzazione complessiva,
in termini di orari di funzionamento, modalità operative, raccordo con gli altri servizi, ecc.
Il valore target dell’obiettivo regionale (un punto di accesso per comune) risulta già conseguito.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Un assistente sociale per ognuna delle tre postazioni del servizio.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
RETE DI ACCESSO – SPORTELLO IMMIGRATI
Annualità:
2013
2014 ⌧ 2015
2016
AMBITO DI FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 8
Denominazione servizio/intervento: Sportello integrazione socio-culturale immigrati
Art. del r.r. 4/2007:
108
Importo totale programmato: € 18.000,00
La somma qui programmata integra quella indicata nella scheda n. 6 del Servizio sociale
professionale di Ambito, per le ragioni ivi esposte.
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare _____________________________________________)
Tipologia di utenti:
Immigrati
N° medio annuo previsto di utenti:
120
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Lo sportello di Ambito opera all’interno del più generale servizio di segretariato sociale e PUA
sin dalla sua costituzione nel corso del primo triennio di programmazione. L’obiettivo immediato è
quello del suo consolidamento, sia con una maggiore integrazione con i punti della rete di segretariato
sociale, sia potenziando la presenza nei comuni anche a mezzo di convenzioni con soggetti del Terzo
settore.
Da sviluppare l’informazione ed una maggiore integrazione operativa con i servizi di accesso
della ASL.
Nel comune di Cisternino è prevista tra la fine del 2014 ed il 2015 l’attivazione di un Centro
polifunzionale finanziato con i fondi del PON Sicurezza destinato ad attività in favore degli immigrati.
Lo Sportello Immigrati di Ambito integrerà la propria attività con quella dell’anzidetto Centro
Polifunzionale per realizzare una sinergia di risorse.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistente sociale
Mediatore linguistico e interculturale (da utilizzare in caso di necessità).
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
RETE DI ACCESSO – PORTA UNICA DI ACCESSO
Annualità:
AMBITO DI
2013
2014 ⌧
2015
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 9
Denominazione servizio/intervento: Porta unica di accesso
Art. del r.r. 4/2007:
3
Importo totale programmato: € 46.040,00
L’importo è riferito alle risorse del PAC Anziani. Nell’ambito delle risorse riportate nella scheda n. 6 – Servizio Sociale
Professionale è inclusa una quota parte di spesa per l’assistente sociale di Ambito destinato alla PUA-UVM.
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare _____________________________________________)
Tipologia di utenti:
la generalità dei cittadini
N° medio annuo previsto di utenti:
500
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
La Porta Unica di Accesso opera nel nostro Ambito sin dal 2010, ma è stata oggetto di
disciplina con l’approvazione di apposito protocollo operativo (PUA ed UVM) solo nel 2011.
L’Ambito vi ha destinato stabilmente un assistente sociale (30 ore settimanali) ed una unità
amministrativa.
Con la programmazione delle risorse del PAC Anziani sono state previste spese per il
potenziamento della PUA, con due schede progettuali riguardanti “Funzionamento e potenziamento
della funzionalità delle sedi PUA” e “Investimento in allestimenti e soluzioni innovative per la
gestione”, le cui ricadute in termini di maggiore efficienza e produttività ricadono direttamente sulla
funzionalità della UVM (è prevista, per esempio, la introduzione della cartella socio-sanitaria
informatizzata, utile per la gestione dei Piani Assistenziali Individualizzati, nonché la
implementazione dei dati del SINA). È per questa ragione che la spesa totale prevista dal programma
PAC anno 2014, pari ad € 92.080,00=, è stata suddivisa a metà tra PUA ed UVM nella
programmazione finanziaria.
Tra gli obiettivi dell’intervento, nell’anno 2014, va collocato quello di verificare insieme alla
direzione del Distretto le condizioni per migliorare la funzionalità del protocollo operativo, nonché
migliorare lo scambio di informazioni fra servizi sociali e servizi sanitari, con la finalità di potenziare
l’integrazione fra i servizi.
Sostanzialmente ci si pone l’obiettivo di:
- Migliorare il sistema di accoglienza della domanda, che sia in grado di offrire informazioni
più esaustive riguardanti la filiera dei servizi sanitari e socio sanitari territoriali.
-
-
Completare la mappatura dei servizi socio-sanitari (residenziali, semi residenziali e
domiciliari) presenti sul territorio;
Promuovere la presenza della PUA attraverso strumenti di pubblicizzazione cartaceo e
informatizzato (così come previsto in PAC anziani);
Migliorare la comunicazione e la collaborazione tra Ambito e Asl attraverso formazione,
incontri periodici e metodologia condivisa.
Migliorare l’organizzazione e la distribuzione delle competenze specifiche tra area sociale e
area sanitaria attraverso la ridefinizione dei ruoli delle risorse umane inserite in PUA, per una
maggiore efficienza ed efficacia delle attività svolte dagli operatori;
Utilizzare a pieno regime tutta la modulistica prevista dalle Linee guida regionali.
Predisporre un protocollo operativo per disciplinare le Dimissioni Ospedaliere Protette che
possano concretamente assicurare una presa in carico efficace del paziente sul territorio e nel
proprio contesto di vita.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
L’accordo di programma sottoscritto tra l’Ambito ed il Distretto in data 3 dicembre 2013 per la
programmazione e realizzazione del servizio di Cure Domiciliari Integrate (CDI) ai fini dell’accesso
alle risorse del PAC ha previsto per la PUA la seguente composizione:
PERSONALE DI COMPETENZA DELL’AMBITO TERRITORIALE
Inquadramento
In organico
Da
individuarsi
(o
Ente di
N. ore
Profilo professionale
individuato)
mediante
provenienza
settimanali
procedure selettive
da individuarsi mediante
affidamento del servizio
N. 1 assist. sociale
30
individuato mediante procedure selettive
Ambito
N. 1 amministrativo
Profilo professionale
N. 1 assist. sociale
N. 1 amministrativo
Comune Ostuni
6
In organico
PERSONALE DI COMPETENZA DELLA ASL
Inquadramento
In organico
Da
individuarsi
(o
Ente di
N. ore
individuato)
mediante
provenienza
settimanali
procedure selettive
da individuarsi mediante
affidamento del servizio
ASL/BR
20
In organico
ASL/BR
6
In organico
Modalità
di
assegnazione
del personale
alla funzione
(es. ordine di
servizio, se in
organico)
ordine di servizio
ordine di servizio
Modalità
di
assegnazione
del personale
alla funzione
(es. ordine di
servizio, se in
organico)
Det. 13/67/112 del
11/8/2011
Det. 13/67/112 del
11/8/2011 ed ordine
di servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
CENTRO DI ASCOLTO PER LE FAMIGLIE
Annualità:
AMBITO DI
2013
2014 ⌧
2015 ⌧
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 10
Denominazione servizio/intervento: Centri di ascolto per le famiglie
Art. del r.r. 4/2007:
93
Importo totale programmato: € 20.000,00
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
Famiglie, minori
N° medio annuo previsto di utenti:
850
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Il Centro di ascolto per le Famiglie, attivo già dal primo triennio di programmazione, ha
integrato la sua mission orientandola, tra l’altro, alle esigenze del territorio.
La novità introdotta nel 2012 è stata quella che il Centro di ascolto per le famiglie diviene
componente fissa o minima dell’Equipe Multidisciplinare Integrata per la prevenzione, contrasto al
maltrattamento e alla violenza di genere, attraverso la presenza dell’assistente sociale.
Pertanto, il Centro di ascolto per le Famiglie quale punto di elaborazione, informazione, mutuoaiuto per le famiglie si interconnette con il Servizio Sociale Professionale comunale e con il servizio
consultoriale. L’integrazione tra il Centro e i suddetti servizi nasce dall’esigenza di offrire un concreto
aiuto ai problemi della vita familiare, alla difficoltà di conciliare impegni e di lavoro e di cura, a
sostenere le giovani coppie e le famiglie monogenitoriali nella gestione della loro quotidianità e nel
contempo educativa, i genitori temporaneamente in difficoltà, ecc….
Il riorientamento dei servizi rivolti alla famiglia riguarda le azioni tese a promuovere il
benessere e non solo prevenire e/o guarire gli stati di malessere.
Nell’ambito di una riflessione in cantiere, che potrebbe apportare delle modifiche in seno
all’esperienza maturata sino ad oggi, con riferimento alla presenza del Centro all’interno dell’Equipe
Multidisciplinare Integrata, è bene dare continuità agli obiettivi previsti nel triennio di
programmazione 2010/2012, ovvero:
1.
2.
3.
affiancare le coppie nella costruzione di un nuovo progetto di vita;
Valorizzare e sostenere le responsabilità familiari, rafforzando il ruolo genitoriale;
salvaguardare i diritti relazionali dei figli che crescono nella famiglia separata;
4.
far acquisire comportamenti che mirano ad affrontare una separazione in maniera
consapevole e responsabile;
5.
promuovere la cittadinanza attiva;
6.
Sviluppare la collaborazione tra servizi pubblici, privati e terzo settore che operano nel
campo delle responsabilità familiari;
7.
promuovere costantemente iniziative volte al coinvolgimento delle famiglie.
Nel corso dell’anno 2013, per effetto della riprogrammazione del PdZ del ciclo 2010-2013,
il Centro di ascolto per le Famiglie è stato alimentato per le figure professionali di educatore e di
psicologo, dalla esternalizzazione del servizio “Servizi di supporto alla famiglia”, mentre la
componente assistente sociale è stata assicurata da una risorsa interna al Servizio Sociale
Professionale di Ambito.
A decorrere dall’anno 2014 si ritiene di esternalizzare il servizio nella sua interezza,
ripensandone la organizzazione e le modalità di relazione con gli altri servizi, con l’obiettivo,
come risultato atteso, di mantenere i precedenti livelli di erogazione del servizio e di incrementarli
con la previsione dello “spazio neutro” e la mediazione familiare.
Da verificare la possibilità di accordi con le scuole, soprattutto in Cisternino, al fine di
prevedere una presenza programmata o a chiamata di operatori del Centro per la famiglia per
attività di supporto per situazioni di disagio degli alunni.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Equipe multiprofessionale: assistente sociale, psicologa/psicoterapeuta ed educatore professionale.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
EDUCATIVA DOMICILIARE PER MINORI
Annualità:
AMBITO DI
2014 ⌧
2013
2015
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 11
Denominazione servizio/intervento:
Art. del r.r. 4/2007:
Servizio di assistenza domiciliare – Educativa minori
87
Importo totale programmato: € 320.5000,00
di cui: € 275.500,00 da risorse del Fondo Unico di Ambito
€ 45.000,00 cofinanziamento del Comune di Ostuni
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare )
Tipologia di utenti:
Minori, minori disabili e famiglie
N° medio annuo previsto di utenti:
140 minori – 90 famiglie
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Il servizio di Educativa domiciliare per minori, servizio innovativo avviato con il P.d.Z. del
primo triennio e avviato già nel 2009, svolge una funzione essenziale ed insostituibile come
alternativa, là dove ve ne siano le condizioni, all’inserimento in strutture residenziali o
semiresidenziali, consentendo il mantenimento del minore a domicilio ed il contemporaneo intervento
di sostegno educativo in favore dei genitori (Cfr. relazione sociale 2012 pag. 11).
Il servizio di educativa domiciliare effettua interventi di natura sociale ed educativa che
vengono assicurati presso il domicilio dei nuclei familiari con minori in grave svantaggio socioeducativo, relazionale e culturale, in cui i genitori necessitano di aiuto e di supporto nello svolgimento
e nello sviluppo delle competenze educative.
Tali prestazioni si caratterizzano sia in senso preventivo a favore del minore, sia in termini di
sostegno diretto allo stesso ed alla famiglia al fine di salvaguardare e migliorare la qualità del rapporto
tra genitori e figli.
In coerenza con le finalità proprie del servizio, si intendono perseguire i seguenti obiettivi:
1. migliorare la relazione all’interno del nucleo familiare;
2. promuovere un processo di cambiamento reale della famiglia;
3. concorrere a rendere autonomo il nucleo familiare;
4. favorire l’integrazione e la socializzazione dei minori nel proprio ambiente di vita, attraverso
l’accesso alle strutture educative presenti sul territorio;
5. raggiungere un positivo inserimento nell’ambiente scolastico anche mediante un aiuto nello
svolgimento dei compiti.
Il progetto soddisfa in maniera integrata i bisogni di carattere domiciliare sia di tipo sociale che educativo e di
integrazione scolastica, anche in favore di disabili. Le principali attività previste sono quelle contenute
nell’art. 87 del R.R. n. 4/2007, oltre che quelle miranti a conseguire i seguenti risultati:
1. favorire l’integrazione scolastica ed i processi di apprendimento;
2. favorire e potenziare le capacità individuali, le abilità operative personali, le predisposizioni
naturali verso particolari discipline;valorizzare e rafforzare le competenze genitoriali all’interno
della famiglia;
3. ridurre lo stato di disagio del contesto familiare;
4. ridurre l’isolamento e favorire l’integrazione sociale.
Per il nuovo appalto del servizio si pone l’obiettivo di migliorarne gli aspetti organizzativi,
soprattutto nella relazione con gli altri servizi, compresi quelli scolastici.
Risultati attesi: potenziamento del servizio in termini di incremento delle ore di intervento sui
nuclei familiari e/o del numero dei beneficiari (+7% rispetto al 2013). Va comunque considerato che
anche il mantenimento dei livelli 2013 di erogazione del servizio (136 minori e 92 famiglie prese in
carico) rispetto al valore target dell’obiettivo di servizio (1 nucleo ogni 1000 nuclei familiari)
rappresenta un ottimo risultato, in quanto il valore target di riferimento dovrebbe essere pari ad 83
nuclei familiari.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Il servizio richiede principalmente la presenza di educatori professionali, eventualmente psicologi,
oltre che di operatori sociali ove necessari, tutti previsti dal capitolato d’appalto del servizio. È
coordinato dal Servizio Sociale Professionale.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
BUONI DI SERVIZIO DI CONCILIAZIONE INFANZIA E ADOLESCENZA
Annualità:
AMBITO DI
2014 ⌧
2013
2015
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 12
Denominazione servizio/intervento:
Art. del r.r. 4/2007:
Buoni di servizio di conciliazione infanzia e adolescenza
altro
Importo totale programmato: € 442.802,00
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare )
Tipologia di utenti:
Minori
N° medio annuo previsto di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
e famiglie
80
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
La misura denominata BUONI DI SERVIZIO DI CONCILIAZIONE INFANZIA E
ADOLESCENZA ha l’obiettivo generale di favorire il potenziamento di una rete estesa, qualificata e
differenziata su tutto il territorio regionale di servizi socio-educativi per l’infanzia e l’adolescenza, al
fine di promuovere e garantire il benessere e lo sviluppo dei bambini, il sostegno al ruolo educativo
dei genitori e la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura, nonché di sostenere l’iniziativa privata
nell’erogazione di servizi di cura. A tal fine, l’erogazione di buoni servizio di conciliazione in favore
dei nuclei familiari di minori 0-17 anni per l’accesso ai servizi per la prima infanzia, l’infanzia e
l’adolescenza, di cui al Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i., (asilo nido, sezione primavera, centro diurno
socioeducativo per minori, centro ludico prima infanzia, ludoteca, centro polivalente per minori servizi
di educativa domiciliare per minori e per la prima infanzia, servizi innovativi e sperimentali per la
prima infanzia e servizi socioeducativi per il tempo libero) che abbiano conseguito autorizzazione
definitiva al funzionamento, è strumento per conseguire la sostenibilità gestionale delle strutture e dei
servizi attivi mediante il sostegno economico alla domanda da parte dei nuclei familiari destinatari
finali.
Per i criteri di ammissione si rimanda all'Avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Puglia - n. 187 del 27-12-2012.
Obiettivo specifico dell’Ambito è quello di migliorare ed incrementare l’informazione
riguardante l’intervento in direzione dei potenziali destinatari e di incrementare l’utilizzo dei servizi
per l’infanzia, fra quelli eleggibili.
In particolare, soprattutto nel comune di Cisternino per il quale in sede di concertazione sono
state evidenziate esigenze specifiche di iniziative in favore dei minori e per la conciliazione dei tempi
dei genitori, devono essere valutate tutte le possibilità per incentivare il ricorso a servizi innovativi che
favoriscano le attività di tipo socializzanti e ludico-ricreative dei minori, comprese quelle sportive.
I risultati attesi riguardano:
l'accesso di un numero maggiore di minori ai servizi e alle strutture socio-educative con il
perseguimento del duplice obiettivo del benessere della persona e del nucleo familiare
il sostegno alla genitorialità e la prevenzione del disagio
la conciliazione vita-lavoro, con incremento dell'occupazione femminile
il miglioramento della qualità della rete dei servizi offerti sul territorio
l'utilizzo di un ventaglio più ampio di offerta dei servizi a carattere innovativo e caratterizzati da
maggiore flessibilità.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Personale amministrativo dell’UdP.
Il Segretariato sociale cura l'informativa.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
AFFIDO FAMILIARE - EQUIPE
Annualità:
AMBITO DI
2014 ⌧ 2015
2013
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale:
⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio:
⌧ SI
NO
Numero progressivo:
13
Denominazione servizio/intervento:
Affido famigliare
Art. del r.r. 4/2007:
96
Importo totale programmato:
€ 6.286,00
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
Minori - famiglie
N° medio annuo previsto di utenti:
28
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
L'affidamento familiare si configura come un intervento di aiuto e sostegno al minore ed alla sua famiglia
di origine e rappresenta un segno concreto della possibilità di garantire i diritti fondamentali ai minori in
difficoltà e di sperimentare una cultura solidale sul territorio.
Il servizio attualmente è configurato come articolazione dell’attività dell’équipe multidisciplinare
integrata (protocollo operativo Ambito-ASL delibera C.I. n.10/2012).
Per l’anno 2014 l’Ambito si impegna nello specifico a realizzare il progetto presentato in seguito
all’avviso regionale di cui all’A.D. 650 del 4 luglio 2013, già finanziato dalla Regione, e che prevede il sostegno
alla costituzione di una Equipe dedicata per l’affido, per la quale la risorsa indicata nella presente scheda è la
fonte di finanziamento. Pertanto si pone l’obiettivo di pervenire in breve tempo al protocollo d’intesa con il
Distretto socio-sanitario per l’individuazione delle rispettive figure professionali da destinare all’équipe affido.
Più in generale, l’Equipe affido, nelle sue funzioni specifiche ed in conformità con i risultati attesi, deve:
1. integrare e potenziare le attività di promozione, sensibilizzazione e formazione diretta in particolar
modo alle famiglie costituenti la “banca dati” delle famiglie disponibili che, inevitabilmente dovrà
essere potenziata, aggiornata e comunicata ai servizi sociali periodicamente.
2. Creare gruppi di auto mutuo aiuto fra le famiglie componenti la banca dati e le famiglie affidatarie.
3. In coerenza con le precedenti programmazioni ma soprattutto con l’esperienza maturata in questi ultimi
anni si pone l’obiettivo di attivare almeno 3 affidamenti etero familiari full time poiché nella
precedente esperienza si sono attivati prevalentemente affidamenti part time a causa dell’assenza di
famiglie disponibili ad altre forme di affido più impegnative.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Equipe multiprofessionale: Assistente sociale, educatrice professionale, psicologo - psicoterapeuta
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
AFFIDO FAMILIARE – SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE
Annualità:
AMBITO DI
2014 ⌧
2013
2015
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 14
Denominazione servizio/intervento: AFFIDO FAMILIARE
Art. del r.r. 4/2007:
96
Importo totale programmato: € 53.627,98
Cofinanziato come di seguito:
€ 35.627,98 Risorse del Fondo Unico di Ambito (Finanz. Regionale)
€ 10.000,00 Comune di Fasano
€ 7.000,00 Comune di Ostuni
€ 1.000,00 Comune di Cisternino
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
Famiglie affidatarie
N° medio annuo previsto di utenti:
25
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Il presente progetto destina le suindicate risorse al sostegno economico delle famiglie affidatarie
nella misura e nei casi previsti dal regolamento unico di ambito per l’accesso alle prestazioni sociali.
Sul piano operativo si tiene conto delle seguenti linee di indirizzo:
1. Preliminarmente alla definizione del PAI, e del relativo “patto di collaborazione” o “contratto”,
nei quali sono riportati l’entità del contributo e la periodicità della sua erogazione, occorre
informare ed interpellare l’Ufficio di Piano al fine di verificare la disponibilità delle risorse per
l’intero periodo dell’affido.
2. La misura del contributo, da stabilire entro i limiti massimi previsti dal regolamento per l’accesso
ai servizi, nei casi di affidamento parziale, è rapportata all’entità dell’impegno assunto dalla
famiglia affidataria e alla valutazione complessiva del singolo caso.
3. La periodicità di erogazione va definita di volta in volta sulla base della valutazione del singolo
caso e, soprattutto, in considerazione della durata dell’affido.
4. La liquidazione periodica del contributo da parte dell’UdP potrà avvenire solo in presenza di una
relazione dell’assistente sociale componente l’équipe che ha preso in carico l’affido, nella quale si
attesti che l’intervento, per il periodo considerato, è stato eseguito così come previsto nel PAI e
sono state rispettate le condizioni previste nel “patto”.
5. Eventuali esigenze del minore che comportino spese straordinarie devono essere preventivamente
concordate tra la famiglia affidataria e l’assistente sociale dell’équipe che ha in carico l’affido, la
quale potrà dare il proprio assenso solo dopo aver acquisito in proposito l’autorizzazione alla spesa
da parte dell’Ufficio di Piano.
L’onere del contributo da erogare alle famiglie affidatarie è ripartito a metà tra l’Ambito ed il
comune di residenza del minore.
Il finanziamento del progetto della presente scheda è dato dal contributo regionale concesso a
seguito dell’avviso regionale di cui all’A.D. 650 del 4 luglio 2013, oltre che dalle risorse a carico dei
bilanci comunali.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistente sociale case manager, equipe affido, Ufficio di Piano
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
ADOZIONE FAMILIARE
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 15
Denominazione servizio/intervento: Adozione familiare
Art. del r.r. 4/2007:
Importo totale programmato: € _______________
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
Minori – Famiglie adottive – famiglie d’origine
N° medio annuo previsto di utenti:
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Si pone l’obiettivo di realizzare a breve, comunque entro l’anno 2014, la costituzione dell’Equipe
adozioni, in seguito alla sottoscrizione di apposita intesa con la ASL, come previsto dalle linee guida
regionali in materia di adozione, e come richiesta dall’Ambito sin dal maggio 2013, per la definizione
di composizione, ruolo e funzioni nelle diverse fasi dell’iter adottivo.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
CENTRI DIURNI PER MINORI (art. 52)
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale:
ambito
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
⌧ comunale
NO
Numero progressivo: 16.1
Denominazione servizio/intervento: Centri diurni per minori (art. 52)
Art. del r.r. 4/2007:
52
Importo totale programmato: € 381.654,00
Di cui:
€ 6.126 a carico del bilancio autonomo Cisternino
€ 233.398 a carico del bilancio autonomo Fasano
€ 142.130 a carico del bilancio autonomo Ostuni
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
Minori
N° medio annuo previsto di utenti:
115
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
La spesa della presente scheda è destinata per i comuni di Cisternino e Fasano al pagamento
delle rette per l’inserimento dei minori nei centri diurni socio-educativi, mentre per il comune di
Ostuni è destinata alla spesa per l’affidamento della gestione di un centro socio educativo di proprietà
comunale.
In sede di riprogrammazione per l’anno 2015 sarà valutata la fattibilità e sostenibilità, sul piano
economico, di una gestione associata, con valenza di Ambito, del centro diurno di Ostuni e di un
centro diurno del quale è prevista l’attivazione nel comune di Fasano (loc. Pezze di Greco).
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
CENTRO APERTO POLIVALENTE PER MINORI
Annualità:
AMBITO DI
2013
2014 ⌧ 2015 ⌧ 2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale:
⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio:
⌧ SI
NO
Numero progressivo:
16.2
Denominazione servizio/intervento:
Centro Aperto Polivalente per Minori
Art. del r.r. 4/2007:
104
Importo totale programmato:
€ 20.000,00
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: convenzione)
Tipologia di utenti:
Minori
N° medio annuo previsto di utenti:
10
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
La spesa del progetto è riferita alla convenzione in atto con un servizio autorizzato nel comune di
Cisternino, e alla sua continuazione anche per l’anno 2014-15.
Il centro aperto polivalente è una struttura aperta alla partecipazione anche non continuativa di minori e di
giovani del territorio ed opera in raccordo con i servizi sociali d'Ambito e con le istituzioni scolastiche,
attraverso la progettazione e realizzazione di interventi di socializzazione ed educativo-ricreativi, miranti a
promuovere il benessere della comunità e contrastare fenomeni di marginalità e disagio minorile
Il centro realizza attività ludico-ricreative, di animazione extrascolastiche, rivolte a promuovere le
relazioni tra ragazzi, valorizzare le propensioni e gli interessi dei ragazzi.
Il Centro può organizzare, a titolo esemplificativo, attività quali:
• attività sportive;
• attività ricreative;
• attività culturali;
• momenti di informazione;
• laboratori ludico-espressivi e artistici; • vacanze invernali ed estive.
È possibile, altresì, l’accesso ai suddetti centri attraverso l’erogazione di”buoni servizio di conciliazione
per l’accesso ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza” al fine di favorire tariffe agevolate alla rete dei servizi.
Il risultato che si intende raggiungere è il graduale potenziamento numerico della presenza o delle
convenzioni con i centri aperti polivalenti di almeno n.1 per Comune dell’Ambito.
Per il 2015 da valutare la possibilità di sostenere o incentivare un servizio finalizzato di trasporto degli
utenti.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Coordinatore della struttura tra le figure professionali dell'area socio-psico-pedagogica, educatori, educatori
professionali, assistenti sociali, animatori, altre figure qualificate, personale ausiliario.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
UNITÀ DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE
Annualità:
AMBITO DI
2013
2014 ⌧
2015
2016
FASANO
PROVINCIA DI
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 17
Denominazione servizio/intervento: Unità di Valutazione Multidimensionale
Art. del r.r. 4/2007:
3
Importo totale programmato: € 46.040,00
L’importo è riferito alle risorse del PAC Anziani. Nell’ambito delle risorse riportate nella scheda n. 6 – Servizio Sociale
Professionale è inclusa una quota parte di spesa per l’assistente sociale di Ambito destinato alla PUA-UVM
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare _____________________________________________)
Tipologia di utenti:
I cittadini che chiedono l’accesso alle prestazioni socio-sanitarie
N° medio annuo previsto di utenti:
500
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
La UVM, insieme ala Porta Unica di Accesso, opera nel nostro Ambito sin dal 2010, ma è stata
oggetto di disciplina con l’approvazione di apposito protocollo operativo (PUA ed UVM) solo nel
2011. L’Ambito vi ha destinato stabilmente un assistente sociale (30 ore settimanali) ed una unità
amministrativa.
Con la programmazione delle risorse del PAC Anziani sono state previste spese per il
potenziamento della PUA, con due schede progettuali riguardanti “Funzionamento e potenziamento
della funzionalità delle sedi PUA” e “Investimento in allestimenti e soluzioni innovative per la
gestione”, le cui ricadute in termini di maggiore efficienza e produttività ricadono direttamente sulla
funzionalità della UVM (è prevista, per esempio, la introduzione della cartella socio-sanitaria
informatizzata, utile per la gestione dei Piani Assistenziali Individualizzati, nonché la
implementazione dei dati del SINA). È per questa ragione che la spesa totale prevista dal programma
PAC anno 2014, pari ad € 92.080,00=, è stata suddivisa a metà tra PUA ed UVM nella
programmazione finanziaria.
Tra gli obiettivi dell’intervento, nell’anno 2014, va collocato quello di verificare insieme alla
direzione del Distretto le condizioni per migliorare la funzionalità del protocollo operativo, nonché
migliorare lo scambio di informazioni fra servizi sociali e servizi sanitari, con la finalità di potenziare
l’integrazione fra i servizi. Si propone pertanto una revisione del protocollo operativo alla luce
dell’esperienza delle annualità precedenti.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
L’accordo di programma sottoscritto tra l’Ambito ed il Distretto in data 3 dicembre 2013 per la
programmazione e realizzazione del servizio di Cure Domiciliari Integrate (CDI) ai fini dell’accesso
alle risorse del PAC ha previsto per la UVM la seguente composizione:
Art. 15 – Il personale di riferimento per il funzionamento della UVM
Le parti contrattuali s’impegnano a mettere a regime l’Unità di valutazione multidimensionale
(UVM), peraltro già funzionante, assicurando le seguenti figure di riferimento, e fermo restando il
coinvolgimento ad hoc di specialisti richiesti dal profilo di salute dell’utente in valutazione:
COMPOSIZIONE UVM
Profilo professionale
N. 1 assist. sociale
N. 1 amministrativo
PERSONALE DI COMPETENZA DELL’AMBITO TERRITORIALE
Inquadramento
In organico
Da individuarsi (o individuato)
N. ore
Ente di provenienza
mediante procedure selettive
settimanali
da individuarsi mediante affidamento
del servizio
Ambito
30
Comune Ostuni
6
individuato mediante procedure selettive
In organico
Modalità
di
assegnazione
del
personale
alla
funzione
(es.
ordine
di
servizio,
se
in
organico)
ordine di servizio
ordine di servizio
PERSONALE DI COMPETENZA DELLA ASL
Profilo professionale
Ente di provenienza
N. ore
settimanali
Inquadramento
In organico
Da individuarsi (o individuato)
mediante procedure selettive
da individuarsi mediante affidamento
del servizio
Modalità
di
assegnazione
del
personale
alla
funzione
(es.
ordine
di
servizio,
se
in
organico)
Det.
13/67/112
11/8/2011
Direttore Distretto
ASL/BR
5
In organico
Coord. Socio-Sanitario
Geriatra
FKT
Infermiere
ASL/BR
ASL/BR
ASL/BR
ASL/BR
16
10
10
10
In organico
In organico
In organico
In organico
“
“
“
“
del
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
PAC ANZIANI - ASSISTENZA DOMICILIARE NON AUTOSUFFICIENTI - ADI
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 18
Denominazione servizio/intervento: Assistenza domiciliare non autosufficienti - ADI
Art. del r.r. 4/2007:
88
Importo totale programmato: € 1.584.919,00
di cui
€ 192.000,00 da risorse PAC per l’anno 2014
€ 460.000,00 da risorse di Ambito per 8 mesi anno 2014
€ 230.000,00 da risorse di Ambito per 4 mesi anno 2015
€ 702.919,00 da risorse ASL, gestite autonomamente, anno 2014
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
Anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti limitatamente alle
risorse PAC – Disabili e anziani non autosufficienti limitatamente alle risorse di Ambito
N° medio annuo previsto di utenti:
170
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
La scheda progettuale è conforme alla corrispondente scheda del PAC Anziani per l’anno 2014.
Gli obiettivi sono indirizzati ad incrementare, ed in parte mantenere, i servizi di assistenza domiciliare
agli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti attraverso l’utilizzo delle risorse PAC, nonché i
servizi per i disabili e anziani non autosufficienti con l’utilizzo delle risorse di Ambito, con l’aumento
sia del numero di utenti sia di ore di prestazione, assicurando adeguati livelli delle prestazioni di
assistenza domiciliare socio – assistenziale integrate all’assistenza socio – sanitaria.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Operatori socio – sanitari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
ASSISTENZA DOMICILIARE NON AUTOSUFFICIENTI - SAD
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 19.1
Denominazione servizio/intervento: Assistenza domiciliare non autosufficienti - SAD
Art. del r.r. 4/2007:
87
Importo totale programmato: € 983.100,00 di cui
€ 441.600,00 da risorse PAC per l’anno 2014
€ 541.500,00 da risorse di Ambito per l’anno 2014
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
anziani ultra65enni non autosufficienti non in ADI
N° medio annuo previsto di utenti:
240
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Trattasi di una scheda intervento del programma PAC Anziani, del quale utilizza le risorse nella
quota parte destinata ad ampliare l’offerta dei servizi domiciliari a carattere sociale.
Gli obiettivi sono indirizzati ad incrementare, ed in parte mantenere, i servizi di assistenza
domiciliare agli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti non in ADI, calcolando gli
interventi da realizzare nel 2014 per otto mesi con risorse PAC, destinando agli utenti (stimati pari a
69) una media di 10 ore settimanali di servizio (prestazioni OSS), al fine di migliorare la sua qualità
complessiva in favore degli utenti ultrasessantacinquenni con una maggiore incidenza della gravità
della non autosufficienza (SAD non in ADI), a fronte della parte restante del servizio destinato agli
utenti “ordinari” per i quali la media settimanale delle ore di prestazioni resta pari a quattro ore.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Operatori socio – sanitari.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE – SAD SOCIALE
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015 ⌧
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 19.2
Denominazione servizio/intervento: Servizio di Assistenza Domiciliare
Art. del r.r. 4/2007:
87
Importo totale programmato: € 200.000,00
di cui:
€ 12.040,00 cofinanziato dal comune di Cisternino
€ 99.730,00 cofinanziato dal comune di Fasano
€ 88.230,00 cofinanziato dal comune di Ostuni
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
Anziani e disabili, in condizione di parziale non autosufficienza
N° medio annuo previsto di utenti:
50
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Trattasi del SAD sociale destinato agli utenti che non saranno interessati dagli interventi
finanziati dal PAC Anziani.
Il servizio è interamente finanziato da risorse proprie comunali, rispetto alle quali ciascuno
riceverà una quota parte proporzionale del servizio di Ambito.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Operatore socio assistenziale.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE – PERSONE CON DISAGIO PSICHICO
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015 ⌧
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 20
Denominazione servizio/intervento: Servizio di Assistenza Domiciliare
Art. del r.r. 4/2007:
87
Importo totale programmato: € 60.700,00
di cui:
€ 3.660,00 cofinanziato dal comune di Cisternino
€ 30.270,00 cofinanziato dal comune di Fasano
€ 26.770,00 cofinanziato dal comune di Ostuni
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
con disabilità psichica o psichiatrici stabilizzati
N° medio annuo previsto di utenti:
20
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Fermo restando che una quota parte delle risorse previste per i servizi di ADI e di SAD non
ADI, alimentate dalle risorse del PAC e di Ambito, sarà destinata agli utenti con disabilità psichica o
psichiatrici stabilizzati, la cui individuazione è demandata alla UVM, si ritiene di destinare agli stessi
utenti anche risorse del SAD sociale, in quanto vi è una domanda di utenza caratterizzata da non
autosufficienza di tipo non gravissima che non è soggetta alla valutazione della UVM e che, per
questo, può trovare una risposta in termini di intervento solo attraverso gli ordinari canali dei servizi
comunali.
La scheda progettuale è coerente con un apposito obiettivo tematico contenuto nel Piano
regionale.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Operatore socio assistenziale.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 21
Denominazione servizio/intervento: Abbattimento barriere architettoniche
Art. del r.r. 4/2007:
altro
Importo totale programmato: € 66.000,00
cofinanziato come di seguito:
€ 23.000,00 del Fondo Unico di Ambito
€ 6.000,00 Comune di Cisternino
€ 17.000,00 Comune di Ostuni
€ 20.000,00 Comune di Fasano
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
DIVERSAMENTE ABILI
N° medio annuo previsto di utenti:
17
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
L’intervento, pur finanziato in parte con risorse comunali, ha valenza di Ambito, che
annualmente provvede a bandire un avviso pubblico.
I contributi per interventi finalizzati l'abbattimento delle barriere architettoniche sono concessi a
disabili con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti di carattere motorio, i non vedenti,
coloro i quali abbiano a carico persona con disabilità permanente, nonché i condomini ove risiedono le
suddette categorie di beneficiari. I contributi sono concedibili per interventi su immobili privati già
esistenti ove risiedono disabili e su immobili adibiti a centri o istituti residenziali per l’assistenza ai
disabili. Le opere di modifica devono riguardare immobili i cui progetti di costruzione o di
ristrutturazione siano antecedenti all’11.08.1989 (art.1 L.13/89 e D.M. LL.PP. 236/1989).
Se non è possibile, materialmente o giuridicamente, realizzare opere di modifica dell’immobile,
i contributi possono essere concessi anche per l’acquisto di attrezzature che, per le loro caratteristiche,
risultino strettamente idonee al raggiungimento degli stessi fini che si sarebbero ottenuti se l’opera
fosse stata realizzabile (l’esempio classico è quello del servoscala o della carrozzina montascale).
L'intervento consente alle persone con deficit funzionali permanenti, di adeguare la propria
abitazione alle loro esigenze specifiche, per permettere di muoversi in completa autonomia e sicurezza
negli ambienti di vita, intendendo per:
Autonomia - La possibilità, per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di
utilizzare, anche con l’ausilio di appositi apprestamenti ambientali e strumentali, le residue capacità
funzionali, fisiche e sensoriali per la fruizione degli spazi, degli apparecchi e degli accessori ivi
contenuti.
Accessibilità - La possibilità,anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o
sensoriale, di raggiungere l'edificio, di entrarvi, di fruire di tutti gli spazi e attrezzature e di accedere
alle singole unità immobiliari e ambientali, in condizioni di sicurezza e autonomia.
I risultati attesi riguardano:
la domiciliarità degli interventi socio-assistenziali
l'autonomia personale
il benessere della persona e del nucleo familiare
l'integrazione sociale
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
BUONI SERVIZIO DI CONCILIAZIONE DISABILI E ANZIANI
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 22
Denominazione servizio/intervento: Buoni servizio di conciliazione disabili e anziani
Art. del r.r. 4/2007:
altro
Importo totale programmato: € 404.688,81
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
disabili e anziani
N° medio annuo previsto di utenti:
80
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
La misura denominata BUONI SERVIZIO DI CONCILIAZIONE DISABILI E ANZIANI,
ha l’obiettivo generale di favorire il potenziamento di una rete estesa, qualificata e differenziata su
tutto il territorio regionale di strutture e servizi socio-assistenziali, socio-educativi e socio-riabilitativi
per persone con diverse abilità e persone ultra65enni in condizione di non autosufficienza, al fine di
promuovere e garantire l’inclusione sociale e le prestazioni socio-educative e riabilitative per le
persone non autosufficienti, anziani e disabili, nonché il sostegno per il carico di cura del nucleo
familiare in ottica di conciliazione. A tal fine, l’erogazione di buoni servizio di conciliazione in favore
dei nuclei familiari in cui vivano stabilmente persone anziane non autosufficienti e persone con
diverse abilità, per l’accesso ai servizi di presa in carico e di conciliazione per persone non
autosufficienti, anziani e disabili, (centri diurni, centri sociali, assistenza specialistica per integrazione
scolastica, assistenza domiciliare integrata) di cui al Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i., che abbiano conseguito
autorizzazione definitiva al funzionamento, è strumento per conseguire la sostenibilità gestionale delle
strutture e dei servizi attivi mediante il sostegno economico alla domanda da parte dei nuclei familiari
destinatari finali.
Per i criteri di ammissione si rimanda all'Avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Puglia - n. 40 del 14-03-2013.
Obiettivo specifico dell’Ambito è quello di migliorare ed incrementare l’informazione
riguardante l’intervento in direzione dei potenziali destinatari.
I risultati attesi riguardano:
la domiciliarità degli interventi ad integrazione sociosanitaria
l'accesso di un numero maggiore di anziani e diversamente abili presso le strutture a
ciclo diurno con il perseguimento del duplice obiettivo del benessere della persona e del nucleo
familiare, con relativo sollievo del carico di cura da parte del care giver
la conciliazione vita-lavoro
maggiori interventi specialistici nelle scuole finalizzati all'integrazione sociale e
scolastica dei diversamente abili
miglioramento della qualità della rete dei servizi offerti sul territorio.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Personale amministrativo dell’UdP, che cura il procedimento istruttorio.
Il Segretariato sociale cura l'informativa.
Il SSP insieme alla PUA Distrettuale effettua, per i servizi ad integrazione socio sanitaria, la
valutazione multidimensionale e partecipa alla stesura del progetto individualizzato.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 23
Denominazione servizio/intervento: Progetti di vita indipendente
Art. del r.r. 4/2007:
altro
Importo totale programmato: € 179.074,29
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
persone con grave disabilità
N° medio annuo previsto di utenti:
9
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Il Progetto Qualify-Care Puglia, finanziato dal Ministero del Lavoro e le Politiche Sociali con
risorse del Fondo Nazionale Non Autosufficienza (FNA) e dalla Regione Puglia con risorse del Fondo
Regionale per la Non Autosufficienza (FRA), mira a sperimentare modalità integrate di intervento per
la presa in carico di persone in condizione di grave non autosufficienza e precarie condizioni familiari,
economiche, abitative, con l’obiettivo generale di sostenere progetti individualizzati di persone in
condizioni di grave non autosufficienza capaci di integrare sostegno economico, servizi di cura
domiciliari e a ciclo diurno, assistenza alla persona e interventi di promozione attiva per l’inclusione
sociale.
La finalità complessiva dei PRO.V.I. è quella di sostenere la “Vita Indipendente", cioè la
possibilità, per una persona adulta con disabilità grave, di autodeterminarsi e di poter vivere come
chiunque avendo la capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e di svolgere attività di
propria scelta. Ciò che differenzia l’intervento di Vita Indipendente da altre azioni è il ruolo svolto
dalla persona con disabilità che abbandona la posizione di “oggetto di cura” per diventare “soggetto
attivo” che si autodetermina. Questo obiettivo presuppone l’esistenza di un progetto globale di vita,
con il quale, alla persona con disabilità, viene assicurata la possibilità di determinare, anche in
collaborazione con il sistema dei servizi e sulla base della valutazione dell’U.V.M. (Unità di
Valutazione Multidisciplinare) il livello di prestazioni assistenziali di cui necessita, i tempi, le
modalità attuative, la scelta degli assistenti personali e la gestione del relativo rapporto contrattuale.
Per i criteri di ammissione si rimanda al bando regionale.
I risultati attesi riguardano:
la domiciliarità degli interventi socioassistenziali
l'autonomia personale
il benessere della persona e del nucleo familiare
l'integrazione sociale.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
CENTRI DIURNI ANZIANI (art. 106)
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
⌧ comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 24
Denominazione servizio/intervento: Centro Sociale Polivalente Anziani
Art. del r.r. 4/2007:
106
Importo totale programmato: € 30.000,00
cofinanziato come di seguito:
€ 15.000,00 Fondo Unico di Ambito
€ 15.000,00 Comune di Ostuni
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
anziani
N° medio annuo previsto di utenti:
30
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Il Centro Aperto Polivalente per anziani è struttura aperta alla partecipazione anche non
continuativa di anziani autosufficienti residenti nei comuni dell'Ambito Territoriale. I Centri Sociali
Polivalenti svolgono attività ludico-ricreative e di socializzazione e animazione, in cui sono garantite
le prestazioni minime connesse alla organizzazione delle suddette attività, ai presidi di garanzia per la
salute e l’incolumità degli utenti. Sono organizzati nell’arco della giornata con turni di presenza tali da
assicurare la fruizione del servizio, anche a rotazione, da parte di un numero di utenti fino a quello
massimo consentito dal provvedimento di autorizzazione della struttura.
Sulla base di un atto di indirizzo del Coordinamento Istituzionale già dal precedente Piano di
Zona è stato previsto un contributo alla gestione di € 15.000 per ogni centro polivalente, al fine di
incentivarne la presenza in ragione del valore target dell’obiettivo di servizio che, con il vigente Piano
regionale, è stato individuato in 50 posti utenti ogni 50.000 abitanti (il valore target al 2016 per il
nostro Ambito è dunque pari ad 82).
Nel Comune di Ostuni è presente una struttura sociale, autorizzata al funzionamento. L’attuale
PdZ si propone di attivare a decorrere dalla riprogrammazione per l’anno 2015 un centro sociale
polivalente nel comune di Cisternino, ove già opera un centro ricreativo per anziani, ed un altro centro
nel comune di Fasano.
Il Piano di zona si propone comunque di sostenere i Comuni e gli altri soggetti del terzo settore,
anche attraverso convenzioni, nell’avviare e sviluppare Centri sociali polivalenti per anziani.
In questo caso sarà necessario stabilire un rapporto di collaborazione con i soggetti interessati,
attraverso apposite convenzioni o protocolli d’intesa.
Va anche considerato che, per l’anno 2016, è prevista nel comune di Cisternino l’attivazione di
un centro diurno per anziani, a conclusione di un progetto ammesso a finanziamento per interventi
sociali a carattere innovativo e sperimentale.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Operatori sociali ed animatori/educatori.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
CENTRI DIURNI DISABILI (art. 105)
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 25
Denominazione servizio/intervento: Centro sociale polivalente disabili
Art. del r.r. 4/2007:
105
Importo totale programmato: € 184.000,00
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
Persone disabili
N° medio annuo previsto di utenti:
60
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
I Centri Sociali polivalenti di Ambito sono aperti alla frequenza, anche non continuativa, di
persone diversamente abili con bassa compromissione delle autonomie funzionali residenti
nell’Ambito Territoriale Sociale 2 BR, nel quale sono presenti due centri autorizzati, nei Comuni di
Ostuni e Cisternino.
I Centri Sociali polivalenti di Ambito si collocano nella rete dei servizi sociali territoriali, si
caratterizzano per l’offerta di una pluralità di attività ed interventi, diversificati in base alle esigenze
dei diversamente abili e delle loro famiglie, ed è organizzato nell’arco della giornata con turni di
presenza tali da assicurare la fruizione del servizio, anche a rotazione, da parte di un numero di utenti
fino a quello massimo consentito dal provvedimento di autorizzazione della struttura.
I Centri Sociali polivalenti svolgono attività educative indirizzate all’autonomia, attività di
socializzazione e animazione, attività espressive psicomotorie e ludiche, attività culturali e di
formazione, ed altre ancora. È previsto il servizio trasporto per favorire l'accesso alle strutture.
Tenuto conto che il valore target dell’obiettivo di servizio previsto dal vigente Piano regionale è
stato individuato in 50 posti utenti ogni 50.000 abitanti, il valore target al 2016 per il nostro Ambito è
pari ad 82 posti utente. I due centri di Cisternino e Ostuni, a valenza di Ambito che ne è titolare, hanno
una ricettività autorizzata pari in totale a 60 posti, attualmente occupati solo parzialmente. Obiettivo di
questo Piano è quello di incrementare fino alla totale copertura i posti utenti già esistenti, nonché di
prevederne l’attivazione anche a Fasano dal 2015, valutando la fattibilità dell’utilizzo di strutture già
esistenti ed immediatamente utilizzabili, ovvero altre soluzioni.
Da evidenziare che, ai fini dell’obiettivo di incrementare l’utenza dei centri tuttora attivi, è stata
avviata una forma di collaborazione con l'Istituto Salesiano di Cisternino per garantire il servizio
mensa agli utenti del centro sociale “Il Grillo Parlante” di quella città.
I risultati attesi riguardano il raggiungimento del valore target dell’obiettivo di servizio, da
conseguire anche attraverso un utilizzo mirato dei buoni di servizio di conciliazione per gli
anziani/disabili, da promuovere adeguatamente.
È prevista una revisione del capitolato d’appalto della precedente gestione.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
I centri sociali polivalenti devono in ogni caso possedere i requisiti previsti dal R.R. 4/2007, compreso
quello del personale destinato al loro funzionamento.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
CENTRI DIURNI DISABILI (art. 60)
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015 ⌧
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
⌧ comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 26
Denominazione servizio/intervento: Centri diurni disabili
Art. del r.r. 4/2007:
60
Importo totale programmato: € 105.000
di cui:
€ 27.000,00 a carico del fondo unico di Ambito
€ 1.500,00 cofinanziato dal comune di Cisternino
€ 13.000,00 cofinanziato dal comune di Fasano
€ 18.500,00 cofinanziato dal comune di Ostuni
€ 45.000,00 a carico del bilancio autonomo dei comuni
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: convenzione – pagamento rette)
Tipologia di utenti:
disabili
N° medio annuo previsto di utenti:
26
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
L’intervento riguarda l’inserimento nelle strutture ex art. 60 degli utenti disabili valutati
dall’UVM, per i quali vi è la spesa per la compartecipazione al pagamento della retta.
Già dal precedente ciclo di programmazione il costo della compartecipazione è stato ripartito a
metà tra Ambito e comune di residenza della persona disabile. Con la programmazione 2014 si pone
l’obiettivo di governare l’intero processo, soprattutto per adeguarsi alla programmazione dell’analogo
intervento da parte della ASL, che per il Distretto socio-sanitario BR 2 prevede l’inserimento e la
corrispondente spesa per 26 utenti (comprensivo degli inserimenti nei centri ex 60 ter), quanto anche
alla luce delle conseguenze derivanti dalla introduzione dei nuovi calcoli per l’ISEE.
La programmazione 2014, pertanto, prevede che fino a giugno si continuerà con la prassi della
suddivisione dell’onere della compartecipazione a metà tra Ambito e comuni di residenza del disabile,
e che a decorrere da luglio, per un anno, la spesa per la compartecipazione sarà a totale carico
dell’Ambito, il tutto nei limiti di € 60.000,00. Eventuali esigenze che eccedano le risorse di Ambito
sono poste a totale carico dei comuni, da fronteggiarsi con i bilanci autonomi.
A partire dal mese di luglio, previa opportuna sensibilizzazione nei confronti delle strutture e
delle famiglie interessate degli utenti, l’Ambito provvederà ad assumere le iniziative opportune per
trasferire l’onere della spesa sulle risorse dei buoni di servizio di conciliazione anziani/disabili in tutti i
casi in cui gli utenti ricadano nelle condizioni previste dalla specifica tipologia di intervento.
È prevista la predisposizione di una intesa con la Asl sull’integrazione socio sanitaria, con
specifico riferimento alla programmazione del riparto degli oneri di spesa per gli inserimenti nelle
strutture socio sanitarie, fra le quali i centri diurni (art. 60 e 60 ter).
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
DOPO DI NOI (art. 55-57)
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
⌧ comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 27
Denominazione servizio/intervento: “Dopo di noi”: Comunità alloggio e Comunità Socio
Riabilitativa
Art. del r.r. 4/2007:
55 - 57
Importo totale programmato: € 5.000,00
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: convenzione – pagamento rette)
Tipologia di utenti:
N° medio annuo previsto di utenti:
2
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
La Comunità alloggio (art. 55 Reg. Reg 4/2007) è struttura residenziale a bassa intensità
assistenziale destinata a soggetti maggiorenni privi di validi riferimenti familiari in situazione di
handicap fisico, intellettivo o sensoriale che mantengano una buona autonomia tale da non richiedere
la presenza di operatori in maniera continuativa.
La Comunità Socio Riabilitativa (art. 57 Reg. Reg. 4/2007) è struttura residenziale socio
assistenziale a carattere comunitario destinata a soggetti maggiorenni in situazioni di handicap fisico,
intellettivo e sensoriale privi del sostegno familiare o per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia
valutata temporaneamente o definitivamente impossibile o contrastante con il progetto individuale.
Questa struttura si configura come idonea a garantire il “Dopo di Noi” per disabili gravi. L’accesso al
servizio avviene previa autorizzazione dell’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM).
Nel corso del 2014 è prevista la convenzione con le strutture presenti sul territorio, a cominciare
da quella di Fasano (art. 57).
Così come per i centri diurni socio-riabilitativi, ai quali la programmazione è necessariamente
collegata in quanto connessa a quella corrispondente della ASL, l’intervento della scheda presente
riguarda l’inserimento nelle strutture degli utenti disabili valutati dall’UVM, per i quali è prevista la
spesa per la compartecipazione al pagamento della retta.
L’intesa con la ASL in materia di programmazione degli interventi socio-sanitari, parte
integrante del Piano di Zona, dovrà definire meglio gli obiettivi da porre a carico di ciascuno.
Il meccanismo della suddivisione degli oneri e della regia di Ambito per questo intervento è lo
stesso di quello descritto nella scheda di intervento n. 26 (centri diurni) alla quale si rimanda.
Per gli eventuali inserimenti nel corso dell’anno 2014 nelle comunità alloggio, tuttora non
presenti nell’Ambito, previa sottoscrizione di convenzione con strutture al di fuori dell’Ambito, la
compartecipazione farà carico ai bilanci autonomi dei comuni.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
CENTRI DIURNI ALZHEIMER (art. 60ter)
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
⌧ comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 28
Denominazione servizio/intervento: Centro diurno per la demenza
Art. del r.r. 4/2007:
60 ter
Importo totale programmato: € 20.300,00 (onere a carico del bilancio autonomo dei comuni)
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: concessione a terzi)
Tipologia di utenti:
soggetti affetti da demenze
N° medio annuo previsto di utenti:
10
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Nel comune di Ostuni è presente un Centro diurno per le demenze, a valenza di Ambito, frutto
del primo Piano degli investimenti di Ambito (2005), affidato in concessione dal comune di Ostuni ad
una cooperativa sociale, il cui contratto prevede una riserva di posti a fronte del pagamento annuo di
un contributo per la gestione.
Obiettivo per l’anno 2014 è quello di pervenire ad un accordo con la ASL per la
contrattualizzazione della struttura nell’ambito della destinazione di risorse per i centri diurni (vedi
scheda 26).
Nel corso del nuovo triennio di programmazione, presumibilmente nel 2015, è prevista
l’attivazione di un “centro Alzheimer” nel comune di Cisternino, incluso nel piano degli investimenti
dell’Ambito e finanziato con fondi FESR.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISABILITÀ – EQUIPE2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 29
Denominazione servizio/intervento: Integrazione alunni con disabilità
Art. del r.r. 4/2007:
92
Importo totale programmato: € _______________
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
gestione diretta con affidamento a terzi
Tipologia di utenti:
N° medio annuo previsto di utenti:
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
È stato approvato e sottoscritto un Accordo di Programma tra Ambiti, Comuni, ASL, Provincia
di Brindisi e istituzioni scolastiche, per la disciplina operativa del servizio di integrazione scolastica,
all’interno del quale è prevista la composizione dell’Equipe degli operatori.
In realtà l’Equipe, costituita dall’assistente sociale comunale, dal neuropsichiatra, dall’assistente
sociale e dallo psicologo del NIAT, oltre che dagli educatori ed operatori specialistici del servizio di
integrazione scolastica, opera come tale da molti anni, pur non essendo mai stata formalizzata con uno
specifico atto costitutivo, alla cui adozione sono impegnati l’Ambito e il NIAT della ASL come
obiettivo per l’anno 2014 di questo PdZ.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistente sociale, psicologo, educatore, operatore socio sanitario, medico specialista.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015 ⌧
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
⌧ comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 30
Denominazione servizio/intervento: Servizio
extrascolastica dei diversamente abili.
Art. del r.r. 4/2007:
per
l’integrazione
scolastica
e
sociale
92
Importo totale programmato: € 407.170,00
Di cui:
€ 100.000,00 del Fondo unico di Ambito
€ 69.170,00 cofinanziamento della Provincia
€ 238.000,00 del bilancio autonomo del comune di Fasano
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
Alunni disabili
N° medio annuo previsto di utenti:
70
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Il servizio di integrazione scolastica è in continuità rispetto a quello che l’Ambito ha erogato sin
dal precedente ciclo di programmazione, compreso quello che, limitatamente all’anno scolastico 201415, sarà erogato nelle scuole di istruzione secondaria di secondo grado in base ad un accordo con la
Provincia, che finanzia l’intervento.
Il servizio con valenza di Ambito sarà erogato nei comuni di Cisternino ed Ostuni per tutti gli
ordini di scuola (dalla scuola di infanzia alle scuole superiori), mentre nel comune di Fasano sarà
limitato alle scuole superiori in quanto servizio finanziato con le risorse della Provincia. Nello stesso
comune di Fasano il servizio per le scuole di istruzione primaria e secondaria di primo grado sarà
erogato direttamente dal comune con risorse del proprio bilancio autonomo.
Fra gli obiettivi per l’anno 2014 del PdZ vi è quello di incrementare le attività di integrazione
sociale extra scolastica al fine di assicurare la continuità e l’efficacia del Progetto Educativo
Individualizzato (PEI), attraverso la promozione dell’utilizzo dei buoni servizio di conciliazione per
disabili, ai fini della erogazione di ore aggiuntive ed integrative al volume di prestazioni erogate dalla
rete pubblica.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Per la realizzazione dell’intervento è prevista la figura dell’Assistente sociale del Comune, l’educatore
professionale o operatore socio sanitario fornito dall’ente gestore, il personale appartenente al servizio
specialistico NIAT della ASL (medico, psicologo, assistente sociale).
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
TRASPORTO SOCIALE PER PERSONE DISABILI
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
⌧ comunale
NO
Numero progressivo: 31
Denominazione servizio/intervento: Trasporto sociale persone disabili
Art. del r.r. 4/2007:
altro
Importo totale programmato: € 143.000,00
Di cui:
€ 3.000,00 del Fondo unico di Ambito
€ 140.000,00 del bilancio autonomo dei comuni
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
persone disabili
N° medio annuo previsto di utenti:
110
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Il servizio di trasporto sociale delle persone disabili è gestito con le risorse autonome dei
comuni, che assicurano prevalentemente il servizio per la frequenza dei centri diurni socio-riabilitativi
e per quelli riabilitativi (a carattere sanitario), presenti sia a Ostuni che a Fasano. Sulla base di un
apposito protocollo d’intesa con la ASL, quest’ultima provvede a rimborsare periodicamente ai
comuni la quota parte di spesa per il trasporto posta a suo carico.
Le risorse dell’Ambito sono destinate alle spese di gestione di un automezzo del quale è titolare,
concesso in comodato al soggetto gestore dei centri sociali polivalenti per disabili, per assicurarne il
trasporto degli utenti.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Operatori dell’assistenza.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
INSERIMENTI IN STRUTTURE PER DISAGIO PSICHICO
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 32
Denominazione servizio/intervento: Inserimenti in strutture a ciclo diurno di persone con disagio psichico
Art. del r.r. 4/2007:
60 – 60 bis - 105
Importo totale programmato: € 67.500,00
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
disabili psichici stabilizzati
N° medio annuo previsto di utenti:
16
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
In Ostuni è presente un servizio socio assistenziale a ciclo diurno previsto sin dal primo ciclo di
programmazione, la cui gestione è finanziata con risorse di Ambito, destinata ad ospitare utenti
psichiatrici stabilizzati inseriti su segnalazione del Centro di Salute Mentale.
Si prevede la continuità dell’intervento, con l’intento di definire le modalità operative gestionali
in maniera più appropriata, sulla scorta dell’esperienza acquisita nel frattempo.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Educatori professionali, animatori, operatori dell’assistenza, sulla scorta di quanto previsto nell’art.
105 del R.R.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
RESIDENZE PER PERSONE CON DISAGIO PSICHICO
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
⌧ comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 33
Denominazione servizio/intervento: Residenze per persone con disagio psichico
Art. del r.r. 4/2007:
60 bis - 70
Importo totale programmato: € 155.000,00
Di cui:
€ 60.000,00 del fondo unico di Ambito
€ 95.000,00 del bilancio autonomo dei comuni
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: compartecipazione pagamento rette)
Tipologia di utenti:
disabili psichiatrici stabilizzati
N° medio annuo previsto di utenti:
15
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
L’intervento riguarda la spesa per la compartecipazione al pagamento della retta per
l’inserimento in strutture ex art. 60 bis “casa famiglia”, nonché ex art.70 “casa per la vita” di soggetti
con disabilità intellettiva o psichica o con patologia psichiatrica stabilizzata, con sufficienti condizioni
di autonomia primaria nel primo caso, ovvero che necessitano di sostegno nel mantenimento del
livello di autonomia e nel percorso di inserimento sociale e/o lavorativo, nel secondo caso, previa
valutazione da parte della UVM.
Già dal precedente ciclo di programmazione il costo della compartecipazione è stato ripartito a
metà tra Ambito e comune di residenza della persona disabile. Con la programmazione 2014 si pone
l’obiettivo di governare l’intero processo, soprattutto per adeguarsi alla programmazione dell’analogo
intervento da parte della ASL, che per il Distretto socio-sanitario BR 2 prevede l’inserimento e la
corrispondente spesa per 15 utenti, quanto anche alla luce delle conseguenze derivanti dalla
introduzione dei nuovi calcoli per l’ISEE.
La programmazione 2014, pertanto, prevede che, come per i centri diurni ex art. 60, fino a
giugno si continuerà con la prassi della suddivisione dell’onere della compartecipazione a metà tra
Ambito e comuni di residenza del disabile, e che a decorrere da luglio la spesa per la
compartecipazione sarà a totale carico dell’Ambito, il tutto nei limiti di € 60.000,00. Eventuali
esigenze che eccedano le risorse di Ambito sono poste a totale carico dei comuni, da fronteggiarsi con
i bilanci autonomi.
È prevista la predisposizione di una intesa con la Asl sull’integrazione socio sanitaria, con
specifico riferimento al riparto degli oneri di spesa per gli inserimenti nelle strutture socio sanitarie, fra
le quali i centri diurni (art. 60, 60 bis e 60 ter, art. 70).
Nell’ambito della più generale intesa con la Asl sull’integrazione socio sanitaria si pone
l’obiettivo di concordare, con apposito protocollo operativo, la presa in carico integrata delle persone
con disabilità psichica e/o utenti psichiatrici stabilizzati, oltre che la programmazione, sulla base delle
risorse disponibili da parte di entrambi gli enti, dei trasferimenti degli utenti dalle strutture sanitarie a
quelle socio-sanitarie.
Si pone inoltre l’obiettivo di estendere e consolidare i regimi di convenzionamento con la rete di
strutture 70 e 60 bis.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
INTERVENTI PER PERSONE CON DIPENDENZE PATOLOGICHE
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 34
Denominazione servizio/intervento: Interventi per persone con dipendenze patologiche
Art. del r.r. 4/2007:
altro
Importo totale programmato: € 20.000,00
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
Soggetti in carico al Ser.t, adolescenti e giovani dell’Ambito
N° medio annuo previsto di utenti:
5
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Le attività programmate sono in una logica di continuità con gli interventi già avviati nei
precedenti piani di Zona con i progetti relativi agli inserimenti lavorativi, la cui esperienza sarà
ripetuta ed ulteriormente valorizzata.
Con la progettazione di dettaglio di questo PdZ si pongono i seguenti obiettivi di integrazione
socio-sanitaria:
-
-
Adozione di apposito Protocollo Operativo tra Ambito e Asl al fine di fissare gli obblighi e gli
impegni reciproci in materia di presa in carico, integrazione e coordinamento professionale,
nell’ottica di pervenire ad una reale presa in carico integrata;
Incremento del numero delle prese in carico integrate nell’ambito di programmi terapeutici
riabilitativi di natura socio assistenziale e socio sanitaria.
L’Ambito, per parte sua, si pone l’obiettivo di:
-
Rafforzare i servizi di accoglienza, sostegno ed orientamento alla cura;
Realizzare interventi di inclusione lavorativa con il coinvolgimento dei soggetti pubblici e
privati che hanno l’obiettivo dell’inclusione sociale;
Adottare strumenti di verifica e di valutazione dei progetti.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
MALTRATTAMENTO E VIOLENZA - CAV
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 35
Denominazione servizio/intervento: Centro antiviolenza
Art. del r.r. 4/2007:
107
Importo totale programmato: € 2.000,00
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: convenzione con soggetti terzi)
Tipologia di utenti:
Donne e minori vittime di violenza
N° medio annuo previsto di utenti:
1
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
L’Ambito si propone di concludere entro il primo semestre dell’anno almeno una convenzione
con un CAV tra quelli operanti sul territorio della provincia, poiché non ve n’è nessuno operativo sul
territorio di propria competenza.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
La convenzione con il CAV dovrà prevedere la disponibilità di tutte le figure professionali previste
dall’art. 107 del R.R.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
MALTRATTAMENTO E VIOLENZA - RESIDENZIALE
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 36
Denominazione servizio/intervento: Casa rifugio vittime di violenza / tratta
Art. del r.r. 4/2007:
80 - 81
Importo totale programmato: € 3.000,00
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: convenzione con strutture)
Tipologia di utenti:
Donne vittime di violenza ovvero di tratta
N° medio annuo previsto di utenti:
1
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
L’Ambito si propone di concludere entro il primo semestre dell’anno almeno il procedimento
già avviato per pervenire ad almeno una convenzione con una casa rifugio tra quelle operanti sul
territorio della provincia, poiché non ve n’è nessuna operativa sul territorio di propria competenza.
Le risorse programmate, limitate all’anno 2014, sono compatibili con quelle che sono le
esigenze reali finora riscontrate. Infatti fino a tutto il 2013 nel territorio dell’Ambito è stato riscontrato
un solo caso di presa in carico di una vittima di violenza che, peraltro, terminata la fase
dell’emergenza (un paio di giorni), ha chiesto di lasciare la struttura che la ospitava. Considerata la
inutilità di immobilizzare risorse, è fuor di dubbio che nel caso se ne presentasse la necessità, esaurite
le risorse programmate, il pagamento delle rette di ospitalità sarebbero fronteggiate con risorse proprie
dei comuni ovvero a seguito di riprogrammazione delle risorse di Ambito.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
La convenzione con la casa rifugio dovrà prevedere la disponibilità di tutte le figure professionali
previste dall’art. 80 e 81 del R.R.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
MALTRATTAMENTO E VIOLENZA - EQUIPE
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 37
Denominazione servizio/intervento: Equipe maltrattamento e violenza
Art. del r.r. 4/2007:
Altro
Importo totale programmato: € 17.777,00
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
Minori e donne
N° medio annuo previsto di utenti:
110
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
L’equipe multidisciplinare integrata è stata costituita formalmente con l’approvazione da parte
del Coordinamento Istituzionale di un protocollo operativo avvenuta con delibera n.10 del 4 ottobre
2012. Si tratta della naturale evoluzione di un’EMI per il contrasto alla violenza su donne e minori
nonché per l’affido e l’adozione, frutto di un protocollo d’intesa stipulato in data 8 marzo 2007
dall’Ambito Territoriale Sociale 2 BR e ASL di Brindisi. Occorreva infatti adeguare l’Equipe
multidisciplinare integrata dell’Ambito territoriale 2 BR alle linee guida regionali nonché a quanto
previsto dal Piano Provinciale di Interventi per il contrasto alla violenza di genere.
L’Équipe Multidisciplinare Integrata è unica a livello di Ambito/Distretto e sul piano funzionale
si articola su due livelli: una Équipe di Ambito ed una Équipe comunale costituita in ciascun comune
del Distretto con personale comunale e del consultorio famigliare.
L’Équipe Multidisciplinare è un’équipe multiprofessionale di tipo funzionale che assolve
essenzialmente alle seguenti funzioni:
a.
effettua la valutazione multidimensionale e multiprofessionale, utilizzando gli strumenti di
valutazione e le procedure previste a livello regionale ed altre ritenute necessarie in relazione
alla specificità del caso trattato e alla necessità della presa in carico e del trattamento
integrati fra servizi sociali e socio-sanitari delle situazioni di maltrattamento/abuso sospetto o
conclamato nei confronti di donne e minori;
b. elabora e gestisce il progetto personalizzato di aiuto e di sostegno alle vittime di
maltrattamento/violenza, con la individuazione di tutti i soggetti/servizi coinvolti;
c.
individua il case manager di ogni caso in trattamento;
d. individua ove possibile il care giver (genitori, familiari, affidatari, etc);
e.
definisce i tempi e le modalità per la verifica e l’aggiornamento del PAI.
L’Équipe Multidisciplinare è preposta alla gestione di tutte le fasi del processo di presa in carico
(rilevazione, protezione, valutazione, trattamento) in ogni caso di maltrattamento, abuso, violenza di
genere nei confronti di donne e minori.
Il Piano di Intervento Locale (PIL) provinciale ha finanziato il potenziamento, anche sul piano
professionale, dell’Equipe, alla cui attuazione si provvederà entro l’anno 2014.
Si pone l’obiettivo specifico di provvedere entro l’anno ad una riflessione comune, tra servizi
dell’Ambito e servizi Distrettuali, per la valutazione di impatto del protocollo operativo dell’Equipe, al
fine di eventuali miglioramenti sul piano organizzativo ed operativo, sulla scorta dell’esperienza, con
la finalità di rafforzare i principi cardine della sua impostazione, rappresentati dalla condivisione della
definizione di maltrattamento e abuso, come delineate dal CISMAI, nonché dalla gestione integrata e
multi professionale di tutte le fasi della presa in carico (rilevazione, protezione, valutazione,
trattamento).
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
L’Équipe di Ambito è costituita da:
a. il Direttore del Distretto o suo delegato
b. il Responsabile dell’Ufficio di Piano o suo delegato
c. uno psicologo scelto tra gli operatori dei Consultori del Distretto
d. un Assistente Sociale scelto tra gli operatori dei Consultori,
e. un Assistente Sociale del Servizio Sociale Professionale di Ambito.
L’Équipe comunale è costituita da una componente fissa ed una variabile.
La componente fissa dell’Équipe comunale, che rappresenta la composizione minima per il
regolare svolgimento delle attività di competenza, è data da:
a. uno psicologo del Consultorio Famigliare
b. un assistente sociale del Consultorio Famigliare
c. un assistente sociale del Servizio Sociale Professionale di Ambito operante nel comune
d. un assistente sociale del Centro Ascolto per la Famiglia dell’Ambito.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
INTERVENTI DI PREVENZIONE IN MATERIA DI DIPENDENZE PATOLOGICHE
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 38
Denominazione servizio/intervento:
Art. del r.r. 4/2007:
Interventi di prevenzione in materia di dipendenze patologiche
altro
Importo totale programmato: € 7.280,00
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
Alunni delle scuole medie, adolescenti e giovani dell’ambito
N° medio annuo previsto di utenti:
300
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Le attività programmate sono in una logica di continuità con gli interventi già avviati nei
precedenti Piani di Zona con i progetti rivolti alla sensibilizzazione e alla prevenzione.
I risultati attesi sono i seguenti:
Promozione di azioni informative e divulgative finalizzate a favorire la diffusione di un
corretto inquadramento delle problematiche da dipendenza nei confronti delle categorie a
rischio attraverso la stesura di brochures informative;
- Creazione di reti locali di mutuo aiuto;
- Campagne di sensibilizzazione nelle scuole in sinergia con il Ser.t.
-
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistente sociale, educatore professionale
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
INTERVENTI INDIFFERIBILI PER MINORI FUORI FAMIGLIA
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 39
Denominazione servizio/intervento: Interventi indifferibili per minori fuori famiglia
Art. del r.r. 4/2007:
Importo totale programmato: € 1.350.688,94
Di cui:
€ 205.688,94 del Fondo Unico di Ambito
€ 1.145.000 con gestione del bilancio autonomo dei
comuni
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: Pagamento rette)
Tipologia di utenti:
Minori
N° medio annuo previsto di utenti:
50
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Le tipologie di strutture a cui fa riferimento l’ambito sono prevalentemente la comunità
familiare, la comunità educativa, ma anche la comunità di pronta accoglienza e la comunità alloggio.
È opportuno operare la distinzione, per i riflessi sulla spesa, fra “semiconvitto” e “convitto pieno” in
quanto, pur trattandosi di strutture a carattere residenziale e che peraltro presuppongono un
provvedimento di allontanamento dei minori dalla famiglia, in alcuni casi è prescelta dai servizi
territoriali la forma dell’utilizzo parziale dei servizi forniti dalle strutture residenziali quando lo
richiedono particolari ragioni del progetto educativo assistenziale.
L’intervento di protezione è definito dall’Equipe Multidisciplinare Integrata che prende in
carico il minore, nell’ambito di un progetto assistenziale individualizzato e che ne cura tutte le fasi
prevedendo, altresì, il necessario supporto alle competenze genitoriali in previsione del rientro dello
stesso minore in famiglia. Infatti questa tipologia di intervento, seppur “necessaria”, è spesso
temporanea. Nei casi di “urgenza” (PIS), per i quali sia previsto l’allontanamento immediato (ex art.
403 c.c.) del minore, è necessario che entro le 24 ore il caso sia portato all’attenzione dell’equipe
multidisciplinare integrata al fine di stabilire gli opportuni interventi attivabili.
L’Ambito ha deciso di svolgere un ruolo di regia rispetto alla governance complessiva
dell’intervento, al fine di renderne omogenee le modalità gestionali in parallelo con quello che è il
ruolo assolto dal protocollo operativo dell’Equipe Multidisciplinare Integrata, nonché di governare in
una logica unitaria con valenza di Ambito l’intero processo presa in carico del minore /
allontanamento dalla famiglia / rientro in famiglia o forme alternative al collocamento in struttura.
È per questo che a decorrere da luglio 2014 è prevista la gestione associata di tutti i nuovi
inserimenti in struttura, con il pagamento delle rette a metà tra Ambito e comune di residenza, sulla
base di una apposita procedura condivisa con i servizi comunali. Per quanto riguarda gli inserimenti
pregressi, l’Ambito si riserva di impostare un monitoraggio continuo coordinato con quello di
competenza delle équipes comunali.
L’intento è anche quello di ridurre almeno del 10% il numero dei minori collocati in struttura
rispetto all’anno 2013, potenziando i servizi a valenza preventiva.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Gli operatori sono quelli previsti per la composizione dell’Equipe.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
UFFICIO DI PIANO
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale:
⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio:
⌧ SI
NO
Numero progressivo:
40
Denominazione servizio/intervento:
Art. del r.r. 4/2007:
Ufficio di Piano
altro
Importo totale programmato: € 40.000,00
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
N° medio annuo previsto di utenti:
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
L’art. 10 della convenzione costitutiva dell’Ambito ha previsto la costituzione di un ufficio comune
denominato Ufficio di Piano, quale tecnostruttura con funzioni programmatorie, amministrative e contabili dei
Comuni associati.
All’Ufficio di Piano sono assegnate da parte del comune delegato, che le individua all’interno del proprio
organico, risorse umane in numero adeguato a rispondere al fabbisogno di competenze tecniche e di capacità
professionali necessarie per svolgere efficacemente ed efficientemente le funzioni e i compiti assegnati
all’ufficio stesso.
Al vertice dell’Ufficio di Piano vi è un organismo di direzione, alla cui costituzione contribuiscono tutti i
comuni dell’Ambito con personale esperto nelle funzioni amministrative avente almeno qualifica direttiva,
all’interno del quale le unità di personale, impegnate ciascuna per almeno 18 ore settimanali, presidiano le
seguenti funzioni:
- N. 1 unità con responsabilità della funzione di programmazione e progettazione;
- N. 1 unità con responsabilità della funzione di gestione tecnica e amministrativa
N. 1 unità con responsabilità della funzione finanziaria, contabile e di gestione dei contratti.
Le risorse previste dalla scheda intervento sono destinate sia per le spese generali di funzionamento che
non siano direttamente assunte in carico dal comune delegato (vedi spese di cancelleria, di attrezzature, ecc.), sia
per finanziare progetti finalizzati ed incentivanti per il personale dei comuni destinato a supportare l’Ufficio di
Piano.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Personale amministrativo.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
FORMAZIONE DEGLI OPERATORI – SISTEMA INFORMATIVO
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
Obiettivo di servizio:
comunale
⌧ NO
SI
Numero progressivo: 41
Denominazione servizio/intervento: Formazione degli operatori – sistema informativo
Art. del r.r. 4/2007:
altro
Importo totale programmato: € 5.000,00
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
assistenti sociali, ufficio di piano
N° medio annuo previsto di utenti:
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
L’Ambito intende proseguire nelle attività di formazione già avviate nel precedente ciclo di
formazione, nonché nel consolidare la dotazione di sistemi informativi, utili per migliorare l’efficienza
e l’efficacia delle attività dell’Ufficio di Piano e del complesso dei servizi, a partire dal Servizio
Sociale Professionale.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
INSERIMENTI IN RSSA-RSA – COMPARTECIPAZIONE RETTE
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
⌧ comunale
Obiettivo di servizio:
⌧ NO
SI
Numero progressivo: 42
Denominazione servizio/intervento: Inserimenti in RSSA-RSA – compartecipazione rette
Art. del r.r. 4/2007:
6
Importo totale programmato: € 50.000,00
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
⌧ altra modalità di gestione (specificare: Compartecipazione rette )
Tipologia di utenti:
Disabili, anziani non autosufficienti
N° medio annuo previsto di utenti:
15
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
L’intervento riguarda la spesa per la compartecipazione al pagamento della retta per
l’inserimento in strutture ex art. 58 e 66 del R.R. (RSSA per disabili ed anziani) nonché per le RSA,
per le quali, pur trattandosi di strutture sanitarie, la normativa pone a carico dei comuni l’onere della
compartecipazione nel pagamento della quota sociale della retta.
Già dal precedente ciclo di programmazione il costo della compartecipazione è stato ripartito a
metà tra Ambito e comune di residenza della persona disabile/anziana, a condizione che l’inserimento
sia stato preceduto dalla valutazione in UVM. Con la programmazione 2014 si pone l’obiettivo di
governare meglio l’intero processo, soprattutto attraverso una maggiore intesa tra servizi sociali
comunali e la PUA distrettuale, nonché attraverso il monitoraggio della appropriatezza degli
inserimenti in RSA, risultati nel passato abnormi.
Si pongono i seguenti obiettivi:
• Promuovere una maggiore collaborazione con le strutture per una presa in carico condivisa
durante il periodo di inserimento autorizzato dalla UVM;
• Effettuare verifiche in itinere di monitoraggio e controllo in relazione agli obiettivi previsti dal
PAI;
• consolidare il sistema dell’offerta e domanda della rete dei servizi socio sanitari residenziali
attraverso la predisposizione di una modulistica omogenea per tutte le strutture residenziali
territoriali che devono fornire i dati utili alla PUA
• Creare una lista di attesa unica di ambito gestita dalla PUA distrettuale.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
LUDOTECA A CISTERNINO
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
Obiettivo di servizio:
comunale
⌧ NO
SI
Numero progressivo: 43
Denominazione servizio/intervento: Ludoteca
Art. del r.r. 4/2007:
89
Importo totale programmato: € 27.000,00
Di cui:
€ 20.000,00 del Fondo Unico di Ambito
€ 7.000,00 cofinanziamento del Comune di Cisternino
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
⌧ gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
MINORI 3-5 e 6-10 anni
N° medio annuo previsto di utenti:
40
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
In continuità con la prima programmazione, il servizio intende favorire lo sviluppo personale, la
socializzazione, l'educazione all'autonomia e alla libertà di scelta al fine di valorizzare le capacità
creative ed espressive dei minori.
Le prestazioni del servizio di ludoteca si caratterizzano come segue: giochi guidati e liberi, i
laboratori manuali ed espressivi, gli interventi di animazione, il servizio di prestito giocattoli. Il
servizio di ludoteca dispone di spazi suddivisi per tipologia di giochi
L’ambito intende garantire la continuità del servizio offerto cercando di mantenere ed,
eventualmente, potenziare il numero dei beneficiari fino ad arrivare a n. 50 minori.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Il servizio di ludoteca è garantito da animatori socioculturali e da educatori, con il coordinamento da
parte del servizio sociale professionale di ambito.
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
AZIONI DI CONTRASTO ALLA POVERTA', INCLUSIONE SOCIALE, INTERVENTI
ASSISTENZIALI
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
comunale
Obiettivo di servizio: ⌧ SI
NO
Numero progressivo: 44
Denominazione servizio/intervento: Azioni di contrasto alla povertà, inclusione sociale, interventi
assistenziali
Art. del r.r. 4/2007:
102
Importo totale programmato: € 60.000,00 cofinanziato come di seguito:
€ 25.000,00 del Fondo Unico di Ambito
€ 5.000,00 cofinanziamento del Comune di Cisternino
€ 15.000,00 cofinanziamento del Comune di Fasano
€ 15.000,00 cofinanziamento del Comune di Ostuni
Modalità di gestione del servizio
⌧ gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
nuclei familiari, persone in situazione di svantaggio o marginalità sociale
N° medio annuo previsto di utenti:
110
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Coerentemente con quanto previsto dal Piano regionale (par. 2.3.2 Contrastare le povertà con percorsi di
inclusione attiva), l’Ambito intende privilegiare il ricorso ai fondi dedicati all’inclusione sociale sia statali che
della UE, attesi già per l’anno 2014.
Tuttavia, ad integrazione di quanto previsto nella scheda n. 5 “Inclusione socio-lavorativa”, si ritiene
utile, anche in attesa della erogazione delle suddette risorse, avere la disponibilità di ulteriori fondi per esigenze
connesse a situazioni di emergenza, ovvero di iniziative specifiche di sostegno ed integrazione al reddito sia
mediante contributi diretti che indiretti per i nuclei familiari residenti nei Comuni dell'Ambito Territoriale e che
rientrino nelle condizioni di cui al Regolamento di Ambito per l'accesso alle prestazioni e servizi.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
IL VALORE DEL TEMPO – MARKET SOLIDALI
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2014
2015 ⌧
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
Obiettivo di servizio:
comunale
⌧ NO
SI
Numero progressivo: 45
Denominazione servizio/intervento: Il Valore del Tempo – Market Solidali
Art. del r.r. 4/2007:
Importo totale programmato: senza oneri finanziari a carico dell’Ambito
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
NUCLEI FAMILIARI con disagio economico
N° medio annuo previsto di utenti:
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Creazione di luoghi in cui si produca solidarietà: empori “speciali” nei quali si mette a disposizione
degli altri il proprio tempo, ricambiando quanto ricevuto/acquistato (beni, prodotti ecc.) con attività di
volontariato (tempo = moneta di acquisto). Il progetto si rivolge in particolare a nuclei familiari e
persone in difficoltà economica, oltre che a quella classe di lavoratori che, pur in possesso di una
occupazione, vivono al di sotto della soglia di povertà. L’obiettivo consiste, oltre che nella fornitura di
beni di prima necessità, nella creazione di spazi e tempi dedicati al raccordo/orientamento con i servizi
socio-assistenziali pubblici e privati e nella costruzione di relazioni interpersonali, rafforzando
l’azione di rete del volontariato.
Tra i risultati attesi:
- creazione di una rete di soggetti, già operanti in ambito territoriale (associazioni di volontariato,
uffici sociali e comunali, imprese profit e no profit), che agiscano in maniera concordata e
condivisa a sostegno delle famiglie in difficoltà
- maggior coinvolgimento delle famiglie nelle azioni di sostegno reciproco
- attuazione di pratiche innovative di volontariato, in sinergia con i vari attori della rete
L’Ambito funzionerà da facilitatore per l’attuazione del progetto
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
L’HALVEARE – PROPOSTE CON E PER LE FAMIGLIE
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2014
2015 ⌧
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
⌧ comunale
Obiettivo di servizio:
⌧ NO
SI
Numero progressivo: 46
Denominazione servizio/intervento: L’Halveare – Proposte con e per le famiglie
Art. del r.r. 4/2007:
Importo totale programmato: € 15.000,00 (onere a carico del bilancio autonomo del Comune di
Fasano)
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
DISABILI – ANZIANI – FAMIGLIE con disagio socioeconomico
N° medio annuo previsto di utenti:
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Il progetto l’Halveare, con 31 partner in rete, vincitore del bando Puglia Capitale Sociale, prevede la
realizzazione di tre iniziative con e per le famiglie:
- “Giochi senza Barriere: stessi Giochi, stessi Sorrisi”, per la realizzazione di parchi giochi
accessibili e fruibili anche da adulti e bambini disabili, al fine di sviluppare occasioni di incontro,
di scambio e di condivisione.
- “Famiglie Solidali: anche un piccolo aiuto puo’ dare grande sostegno”, per la realizzazione di
molteplici iniziative (lab. di cucina, rassegne cinematografiche, doposcuola, baby sitting ecc.)
attraverso un percorso organizzato sul territorio, valorizzando al meglio le risorse economiche,
strumentali e umane messe a disposizione dalla “rete”. I destinatari delle iniziative dovranno
restituire in attività di volontariato le ore di cui avranno beneficiato (banca del tempo)
- “Citta’vecchia Citta’nuova”, ovvero la creazione di un percorso di progettazione partecipata,
finalizzata alla riorganizzazione del centro storico, con ambienti a misura di tutti per migliorarne
la vivibilità, con particolare riferimento alla popolazione anziana e disabile.
Interventi previsti:
ampliamento delle ztl
pedonalizzazione delle aree
riduzione del traffico veicolare previa revisione del sistema viario
sviluppo dei rapporti di vicinato
Tra i risultati attesi:
creazione di una rete di partner articolata ed eterogenea
consolidamento del rapporto tra le organizzazioni del terzo settore
facilitazione dello sviluppo di processi di partecipazione
-
sperimentazione di nuove forme di finanziamento
facilitazione del rapporto pubblico/privato
sviluppo di occasioni di incontro e scambio
riscoperta dei rapporti di vicinato
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
INSIEME SI PUO’
2014 ⌧
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2015 ⌧
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
⌧ comunale
Obiettivo di servizio:
⌧ NO
SI
Numero progressivo: 47
Denominazione servizio/intervento: INSIEME SI PUO’
Art. del r.r. 4/2007:
Importo totale programmato: € 12.000,00 (onere a carico del bilancio autonomo del Comune di
Fasano)
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
FAMIGLIE E MINORI
N° medio annuo previsto di utenti:
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Progetto estivo di attività (motorie, espressive, comunicative e laboratoriali) e forme di volontariato
per il coinvolgimento di giovani, bambini anche con disabilità, anziani e famiglie, a contrasto del
disagio sociale. Il progetto, in continuità con l’esperienza del Comune di Fasano, che già sostiene
l’iniziativa, nasce pensando ai bambini e ai ragazzi che durante il periodo estivo, fuori dalla frequenza
e dagli impegni scolastici, rischiano di “sprecare” il proprio tempo in attività non formative né
educative. Le attività previste rispondono a bisogni diffusi (gioco, benessere fisico, divertimento,
interazione, socializzazione ecc.), oltre che rappresentare una possibilità di miglioramento e di
supporto alle politiche sociali di contrasto al disagio minorile e giovanile; da qui, la necessità della
collaborazione con i servizi sociali comunali e il NIAT per l’individuazione, tra i destinatari, di
particolari situazioni di disagio
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi
RETE DEI SERVIZI SOCIALI E DELL’ASSOCIAZIONISMO
Annualità:
2013
AMBITO DI
FASANO
PROVINCIA DI
2014
2015 ⌧
2016
BR
Informazioni generali
Valenza territoriale: ⌧ ambito
Obiettivo di servizio:
comunale
⌧ NO
SI
Numero progressivo: 48
Denominazione servizio/intervento: Rete dei Servizi Sociali e dell’Associazionismo
Art. del r.r. 4/2007:
Importo totale programmato: senza oneri finanziari a carico dell’Ambito
Modalità di gestione del servizio
gestione in economia
altra modalità di gestione (specificare: )
Tipologia di utenti:
gestione diretta con affidamento a terzi
Tutti i cittadini dell’ambito
N° medio annuo previsto di utenti:
Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi
Implementazione e attivazione di una rete tra tutti gli operatori del terzo settore e i soggetti pubblici
deputati al sociale e creazione di una banca dati che individui l’offerta di servizi e la disponibilità di
risorse (umane, finanziarie, strumentali, logistiche) e le sappia incrociare con il bisogno espresso in
maniera coordinata attraverso una cabina di regia istituzionale (l’Ambito Territoriale).
Risultati attesi:
facilitare l’accessibilità e la fruizione dei servizi (pubblici e privati offerti sul territorio) attraverso
un’informazione organica, immediata e capillare
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio