Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI SOCIO – EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA PAC INFANZIA – ASILO NIDO CISTERNINO Annualità: 2014 ⌧ 2013 AMBITO DI 2015 ⌧ 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito Obiettivo di servizio: ⌧ SI Numero progressivo: 1.1 NO Denominazione servizio/intervento: Art. del r.r. 4/2007: ⌧ comunale Asilo nido – Comune di Cisternino 53 Importo totale programmato: € 94.000,00 di cui € 23.000,00 quale quota di cofinanziamento da parte del Comune di Cisternino Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: concessione) È prevista una gara unica di Ambito per l’affidamento in concessione del servizio, distinta per lotti, come da programma PAC. Tipologia di utenti: minori di età dai 3 ai 36 mesi N° medio annuo previsto di utenti: 30 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Trattasi di una scheda intervento del programma PAC Infanzia, che ne utilizza le risorse nella quota parte destinata ad ampliare l’offerta dei servizi per l’infanzia del Comune di Cisternino. L'obiettivo mira ad ampliare i posti nido autorizzati nel Comune di Cisternino ed a sostenere l'avvio della gestione dell'asilo nido comunale per n. 30 posti, previa istituzione dello stesso ed espletamento di formale gara per l'affidamento in concessione a terzi, ai sensi dell'art. 30 comma 2 del Codice degli Appalti, rivolta a cooperative sociali, ovvero a soggetti come individuati al comma 2 dell'art. 21 R.R. n. 4/2007 “soggetti privati che operino nell'ambito dei servizi alla persona o alla comunità”, che abbiano un'esperienza almeno triennale nei servizi per l'infanzia. Si intende assicurare agli utenti tariffe inferiori a quelle che risulterebbero dalla somma del costo del servizio e dell'ordinario utile d'impresa. Il costo del servizio è determinato, tenendo conto del numero dei posti, sulla base dell'analisi dei costi standard per la determinazione delle tariffe regionali di riferimento per posto/bambino al giorno, in relazione alla diverse fasce di età, per il servizio asilo nido, di cui all'allegato B della deliberazione G.R. n. 901 del 09.05.2012. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio L'asilo nido, dovendo essere autorizzato al funzionamento, deve possedere tutti i requisiti previsti dal R.R. n. 4/2007, compreso quello del personale destinato al loro funzionamento: coordinatore pedagogico, educatore professionale, personale servizi generali, responsabile amministrativo, cuoco. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI SOCIO – EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA PAC INFANZIA – ASILO NIDO FASANO - AMPLIAMENTO 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 ⌧ 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito Obiettivo di servizio: ⌧ SI Numero progressivo: 1.2 NO Denominazione servizio/intervento: Art. del r.r. 4/2007: ⌧comunale Asilo nido – Comune di Fasano 53 Importo totale programmato: € 229.624,00 di cui € 57.000,00 quale quota di cofinanziamento da parte del Comune di Fasano Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: concessione) È prevista una gara unica di Ambito per l’affidamento in concessione del servizio, distinta per lotti, come da programma PAC. Tipologia di utenti: minori di età dai 3 ai 36 mesi N° medio annuo previsto di utenti: 50 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Trattasi di una scheda intervento del programma PAC Infanzia, che ne utilizza le risorse nella quota parte destinata ad ampliare l’offerta dei servizi per l’infanzia del Comune di Fasano. L'obiettivo mira all'ampliamento e miglioramento dell'asilo nido comunale di Fasano ed a sostenere la gestione dell'asilo nido comunale per n. 50 posti, previo espletamento di gara d'appalto per l'affidamento in concessione, riservata a cooperative sociali ovvero a soggetti privati come previsto al comma 2 dell'art. 21 R.R. n. 4/2007 che abbiano un'esperienza almeno triennale di gestione di servizi all'infanzia. L'intervento è mirato al mantenimento dell'attuale livello di servizio attuando un incremento del livello tariffario a carico dell'utenza per riportarlo ai valori di riferimento praticati sul territorio dell'Ambito. Sarà inoltre incrementata l'offerta complessiva mediante l'ampliamento della fascia oraria per 20 utenti che sarà estesa fino alle ore serali (dalle ore 16,00 alle ore 20,00), con particolare riferimento alla fascia lattanti, in quanto rispondente ad una espressa e specifica domanda dell’utenza. Per il calcolo delle diverse voci di spesa del servizio sono stati assunti quali parametri quelli rivenienti dall'analisi dei costi standard per la determinazione delle tariffe regionali di riferimento per posto/bambino al giorno, in relazione alla diverse fasce di età, per il servizio asilo nido, di cui all'allegato B della deliberazione G.R. n. 901 del 09.05.2012. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio L'asilo nido, dovendo essere autorizzato al funzionamento, deve possedere tutti i requisiti previsti dal R.R. n. 4/2007, compreso quello del personale destinato al loro funzionamento: coordinatore pedagogico, educatore professionale, personale servizi generali, responsabile amministrativo, cuoco. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI SOCIO – EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA PAC INFANZIA – ASILO NIDO OSTUNI - AMPLIAMENTO 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 ⌧ 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito Obiettivo di servizio: ⌧ SI Numero progressivo: 1.3 NO Denominazione servizio/intervento: Art. del r.r. 4/2007: ⌧ comunale ASILO NIDO – Comune di Ostuni 53 Importo totale programmato: € 247.250,00 di cui € 162.250,00 quale quota di cofinanziamento da parte del Comune di Ostuni Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: concessione) È prevista una gara unica di Ambito per l’affidamento in concessione del servizio, distinta per lotti, come da programma PAC. Tipologia di utenti: minori di età dai 3 ai 36 mesi N° medio annuo previsto di utenti: 60 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Trattasi di una scheda intervento del programma PAC Infanzia, che ne utilizza le risorse nella quota parte destinata ad ampliare l’offerta dei servizi per l’infanzia del Comune di Ostuni. L'intervento è mirato all'estensione dell'orario di apertura dell'asilo nido comunale di Ostuni con un incremento di 4 ore giornaliere, attuando il prolungamento dell'orario dalle 14,30 alle 18,30 ed il funzionamento del servizio anche nel mese di agosto, previo espletamento di gara d'appalto per l'affidamento in concessione, riservata a cooperative sociali ovvero a soggetti privati come previsto al comma 2 dell'art. 21 R.R. n. 4/2007 che abbiano un'esperienza almeno triennale di gestione di servizi all'infanzia. La concessione prevederà la corresponsione di un prezzo a sostegno della gestione complessiva, in considerazione della necessità di assicurare agli utenti tariffe inferiori a quelle rivenienti dalla somma del costo del servizio e dell'ordinario utile d'impresa. La spesa imputabile alle risorse PAC comprende i costi di gestione e del personale educativo ed ausiliario calcolati per il funzionamento di tre sezioni (relativamente all'ampliamento orario) sulla base dell'analisi dei costi standard per la determinazione delle tariffe regionali di riferimento per posto/bambino al giorno per il servizio asilo nido, in relazione alla diverse fasce di età, per il servizio asilo nido, di cui all'allegato B della deliberazione G.R. n. 901 del 09.05.2012. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio L'asilo nido, dovendo essere autorizzato al funzionamento, deve possedere tutti i requisiti previsti dal R.R. n. 4/2007, compreso quello del personale destinato al loro funzionamento: coordinatore pedagogico, educatore professionale, personale servizi generali, responsabile amministrativo, cuoco. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI SOCIO – EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA PAC INFANZIA – CENTRO LUDICO OSTUNI 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 ⌧ 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito ⌧ comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 1.4 Denominazione servizio/intervento: Centro ludico prima infanzia - Ostuni Art. del r.r. 4/2007: 90 Importo totale programmato: € 95.160,00 di cui € 13.760,00 quale quota di cofinanziamento da parte del Comune di Ostuni Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: concessione) Tipologia di utenti: minori di età dai 3 ai 36 mesi N° medio annuo previsto di utenti: 50 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Trattasi di una scheda intervento del programma PAC Infanzia, che ne utilizza le risorse nella quota parte destinata ad ampliare l’offerta dei servizi per l’infanzia del Comune di Ostuni. L’intervento consiste nell’incrementare l'offerta complessiva dei servizi per la prima infanzia mediante l'ampliamento della fascia oraria di apertura del centro ludico per la prima infanzia in favore di 30 utenti da 12 a 36 ore settimanali, nonché un incremento dell'utenza pari ad ulteriori 20 bambini per 36 ore settimanali, previo espletamento di gara d'appalto per l'affidamento in concessione, riservata a cooperative sociali ovvero a soggetti privati come previsto al comma 2 dell'art. 21 R.R. n. 4/2007 che abbiano un'esperienza almeno triennale di gestione di servizi all'infanzia. E’ prevista la corresponsione di un prezzo, quale contributo alla gestione in concessione, in considerazione della necessità di assicurare agli utenti tariffe inferiori a quelle derivanti dalla somma del costo del servizio e dell'ordinario utile d'impresa. Il prezzo/contributo per la gestione è stato calcolato tenendo conto, a stima, dell’incremento delle ore settimanali di prestazione di servizio, pari a 24 ore, per il costo di 3,5 educatori, il cui costo orario è pari ad € 20,50 con riferimento al CCNL dipendenti di cooperative. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Il centro ludico per la prima infanzia deve possedere tutti i requisiti previsti dal R.R. n. 4/2007, compreso quello del personale destinato al loro funzionamento: coordinatore pedagogico, educatori professionale, personale servizi generali. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI SOCIO – EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA PAC INFANZIA – MIGLIORAMENTO QUALITA’ ASILI NIDO FASANO - OSTUNI Annualità: AMBITO DI 2013 2014 ⌧ 2015 ⌧ 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito Obiettivo di servizio: ⌧ SI ⌧ comunale NO Numero progressivo: 1.5 Denominazione servizio/intervento: asilo nido – Fasano - Ostuni Art. del r.r. 4/2007: 53 Importo totale programmato: € 124.254,00 di cui: € 69.754,00 per il Comune di Fasano € 54.500,00 per il Comune di Ostuni Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: appalto di lavori e forniture) Tipologia di utenti: minori di età dai 3 ai 36 mesi N° medio annuo previsto di utenti: 110 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Trattasi di una scheda intervento del programma PAC Infanzia. L'obiettivo è il miglioramento della qualità del servizio con l’adeguamento funzionale degli asili nido comunali già funzionanti di Ostuni e Fasano, per migliorarne le condizioni ambientali ed il comfort complessivo delle relative strutture, al fine di sfruttarne gli spazi per un arco giornaliero più esteso e fornire le condizioni per un ulteriore incremento dell’utenza. L’intervento consisterà per la struttura del Comune di Fasano nella sostituzione degli infissi e l’adeguamento dell’impianto termico, con sostituzione del generatore di calore e del bruciatore, mentre per la struttura del Comune di Ostuni nella sostituzione degli infissi, nonché l’acquisto di arredi per migliorare la fruibilità degli spazi esterni ed interni. L’affidamento dei lavori e forniture sarà oggetto di asta pubblica con il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizi Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi SERVIZI CONCILIAZIONE VITA – LAVORO – PIANO DEI TEMPI Annualità: AMBITO DI 2013 2014 ⌧ 2015 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 2 Denominazione servizio/intervento: Piano dei tempi e degli spazi – STUDIO DI FATTIBILITA’ Art. del r.r. 4/2007: altro Importo totale programmato: € 24.844,00 Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi Minori e famiglie ________________________________________________________ N° medio annuo previsto di utenti: ____ Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Trattasi della prosecuzione delle attività previste, nel precedente ciclo di programmazione, dal Piano dei tempi e degli spazi e finanziate nell’ambito dell’azione sperimentale. Le attività sono state avviate nelle scuole di Cisternino e di Fasano (progetto Piedibus) e saranno concluse nel corso del corrente anno scolastico. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi RETE DI PRONTO INTERVENTO SOCIALE Annualità: AMBITO DI 2013 2014 ⌧ 2015 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 3 Denominazione servizio/intervento: Pronto intervento sociale Art. del r.r. 4/2007: 85 Importo totale programmato: € 3.000,00 Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi Minori, vittime di violenza, adulti in difficoltà in situazione di emergenza N° medio annuo previsto di utenti: 5 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Il servizio di Pronto Intervento Sociale è stato istituito dall’Ambito con delibera del Coordinamento Istituzionale n. 9/2012, che ne ha approvato il disciplinare. E’ stato avviato nel luglio 2012. È basato sulla reperibilità di un assistente sociale anche nelle ore di chiusura dei servizi comunali, quindi prevalentemente nelle ore pomeridiane e notturne e su una convenzione con associazioni di volontariato, per interventi di supporto all’assistente sociale, alle quali è riconosciuto un rimborso spese. Coerentemente con le indicazioni del Piano regionale, è prevista entro l’anno 2014 la redazione di un regolamento unico di Ambito per la concessione di contributi economici straordinari, soprattutto quelli collegati con le situazioni di emergenza. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistente sociale. Operatori volontari. Vigile urbano Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi RETE PRONTO INTERVENTO SOCIALE – EMERGENZA ABITATIVA Annualità: AMBITO DI 2013 2014 ⌧ 2015 ⌧ 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 4 Denominazione servizio/intervento: Pronto intervento sociale – Emergenza abitativa Art. del r.r. 4/2007: 77 – 81 ter Importo totale programmato: € 15.000,00 Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare:convenzione con strutture) Tipologia di utenti: Adulti in difficoltà, immigrati N° medio annuo previsto di utenti: 10 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi L’Ambito ha in corso una convenzione, che intende rinnovare, con una struttura autorizzata ai sensi dell’art. 76 del R.R. 4/2007 (Alloggio sociale per adulti in difficoltà), l’unica nell’Ambito avente come tipologia di intervento e di utenza l’accoglienza di adulti in situazione di emergenza o di difficoltà temporanea. In sede di rinnovo la convenzione sarà rivista nella parte riguardante le modalità di riconoscimento del contributo finanziario. In prospettiva, a decorrere dall’anno 2015, si prevede l’attivazione in Fasano di un centro di pronta accoglienza di adulti a valenza di Ambito, in corso di realizzazione in virtù del finanziamento concesso sui fondi FESR nell’ambito del Piano degli Investimenti 2010-2013 (Piano integrativo 2011 - azione 3.4.1). Nel comune di Cisternino è prevista dal 2015 la disponibilità di tre mini-alloggio sociali per i quali saranno valutate la condizioni per un loro utilizzo con destinazione di pronto intervento sotto il profilo dell’emergenza abitativa. L’integrazione al piano degli investimenti di Ambito in seguito alla riapertura dei termini del bando per la misura FESR 3.2.1 ha previsto la realizzazione in Cisternino di un centro notturno per persone senza fissa dimora. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Educatore. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA Annualità: AMBITO DI 2013 2014 ⌧ 2015 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 5 Denominazione servizio/intervento: Inclusione socio-lavorativa Art. del r.r. 4/2007: 102 Importo totale programmato: € == Modalità di gestione del servizio gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi Adulti con problematiche sociali N° medio annuo previsto di utenti: 60 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Coerentemente con quanto previsto dal Piano regionale (par. 2.3.2 Contrastare le povertà con percorsi di inclusione attiva), l’Ambito intende privilegiare il ricorso ai fondi dedicati all’inclusione sociale sia statali che della UE, attesi già per l’anno 2014. L’Ambito ha già sperimentato nel precedente ciclo di programmazione il ricorso all’utilizzo delle borse lavoro sociali, con la destinazione di risorse anche cospicue, attraverso interventi che sono stati realizzati anche sulla base di un protocollo d’intesa con la Provincia di Brindisi – Settore Politiche attive del lavoro e con il Centro Territoriale per l’Impiego. L’Ambito è anche diventato “soggetto attuatore” per i percorsi di tirocinii formativi, per cui il bagaglio dell’esperienza precedente sarà utile per attivare con immediatezza i percorsi di inclusione socio-lavorativa, con progetti personalizzati di intervento, appena saranno attribuite le risorse che recenti iniziative governative centrali hanno preannunciato. Nell’anno 2013 sono stati realizzati dall’Ambito 67 percorsi di inclusione socio-lavorativa. Si prevede di realizzarne nell’anno 2014 almeno 60. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DI AMBITO Annualità: AMBITO DI 2013 2014 ⌧ 2015 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito Obiettivo di servizio: ⌧ SI ⌧ comunale NO Numero progressivo: 6 Denominazione servizio/intervento: Servizio Sociale Professionale di Ambito Art. del r.r. 4/2007: 86 Importo totale programmato: € 533.516,00 Di cui: € 198.000,00 da risorse del Fondo Unico di Ambito; € 336.216,00 da risorse a gestione autonoma dei bilanci comunali All’importo corrispondente a quanto programmato nella scheda finanziaria sono da aggiungere le risorse previste per l’intero welfare di accesso: segretariato sociale, PUA, sportello immigrati, in quanto gli assistenti sociali che vi operano sono parte integrante del Servizio Sociale Professionale di Ambito. Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare _____________________________________________) Tipologia di utenti: La popolazione dell’Ambito N° medio annuo previsto di utenti: circa 4.000 Il numero medio di utenti è stato calcolato tenendo conto dell’intera platea di utenti del welfare di accesso. Il Servizio Sociale Professionale ha in carico mediamente circa un migliaio di utenti (dati monitoraggio 2013). Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Nel precedente ciclo di programmazione si era posto l’obiettivo di costruire un servizio operativo in una logica di Ambito, avendo come riferimento 18 figure professionali in totale (tra assistenti sociali comunali e dell’Ambito operanti nel welfare di accesso). Il Servizio Sociale Professionale di Ambito (SSPA) è stato effettivamente istituito con l’approvazione di un apposito regolamento, approvato con delibera C.I. n. 28 del 29.12.2010. Obiettivo del P.d.Z. per l’anno 2014 è quello di rafforzare la “visione” di Ambito del Servizio, in direzione sia della maggiore integrazione sul piano territoriale, in una logica che superi la dimensione dei confini comunali, sia della maggiore integrazione fra le figure professionali, che, a prescindere dalla diversa tipologia contrattuale, superi la dimensione dell’”appartenenza” (al comune, all’Ambito, ad uno specifico servizio, ecc.), al fine di potenziare l’efficacia dei servizi utilizzando al meglio le risorse professionali ed umane disponibili. Non è da escludere, da questo punto di vista, una rivisitazione del regolamento del servizio, sulla scorta dell’esperienza acquisita nel corso degli anni. Il SSPA per l’anno 2014 potrà contare su 15 assistenti sociali, così distinti: • n. 6 dipendenti comunali (1 Cisternino, 3 Fasano, 2 Ostuni) • n. 9 reclutati dall’Ambito, con contratto di collaborazione. Rispetto all’obiettivo di servizio regionale (1 ass. soc. ogni 5.000 abitanti), in base al quale il livello ottimale sarebbe rappresentato da 16,5 assistenti sociali, l’Ambito per l’anno 2014 si situa ad un livello leggermente inferiore, che non esclude un miglioramento da conseguire nel corso del triennio di attuazione 2014-16, in quanto il valore target assegnato all’obiettivo di servizio regionale è riferito all’anno 2016. Il risultato atteso già dall’anno 2014 è il potenziamento complessivo del sistema di accesso ai servizi, attraverso un utilizzo più razionale del complesso delle risorse disponibili nell’ambito del consolidamento della rete che è stata creata già a partire dal primo triennio di attuazione del Piano di Zona. Sul piano organizzativo, ed in linea con le indicazioni contenute nel Piano regionale nonché nel quadro degli obiettivi di servizio, la convenzione costitutiva dell’Ambito, approvata dal Coordinamento Istituzionale con la delibera n. 1 del 3 febbraio 2014, ha previsto che la funzione di programmazione e progettazione propria dell’Ufficio di Piano, promuovendo ogni utile coordinamento e raccordo operativo con il Servizio Sociale Professionale di Ambito, assicura il presidio delle seguenti tre aree tematiche: Area socio-sanitaria, Area socio-assistenziale, Area socio-educativa, per ciascuna delle quali è prevista la individuazione di un referente. Il predetto raccordo operativo tra l’Ufficio di Piano ed il Servizio Sociale Professionale di Ambito è esercitato anche a mezzo di una specifica figura di coordinatore, come prevista dal Regolamento del Servizio Sociale Professionale di Ambito, alla cui individuazione provvede il Coordinamento Istituzionale. L’esperienza degli ultimi anni ha fatto rilevare la necessità di rafforzare il processo di integrazione tra servizi sociali e servizi sanitari. Da questo punto di vista potrebbe essere utile la formalizzazione di uno strumento tecnico che agevoli il processo di integrazione e costituisca luogo del confronto e della elaborazione condivisa. Si propone pertanto la costituzione di un tavolo tecnico dei servizi socio-sanitari, nel quale siano presenti gli assistenti sociali dei servizi sociali e socio-sanitari, i responsabili dei servizi sociosanitari e l’Ufficio di Piano. Per quanto riguarda gli strumenti professionali, nell’anno 2014 deve essere portato a regime l’utilizzo della cartella sociale informatizzata da parte di tutti gli operatori. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio La figura professionale dell’assistente sociale è fornita dagli organici dei comuni dell’Ambito, nonché dai contratti di collaborazione sottoscritti dall’Ambito. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi RETE DI ACCESSO – SEGRETARIATO SOCIALE Annualità: 2013 2014 ⌧ 2015 2016 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 7 Denominazione servizio/intervento: Segretariato sociale Art. del r.r. 4/2007: 83 Importo totale programmato: € 107.000,00 La somma qui programmata integra quella indicata nella scheda n. 6 del Servizio sociale professionale di Ambito, per le ragioni ivi esposte. Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare _____________________________________________) Tipologia di utenti: Cittadini che chiedono l’accesso ai servizi. N° medio annuo previsto di utenti: circa 2.500. (dati monitoraggio 2013). Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Il servizio è costituito nei tre comuni dell’Ambito sin dal primo triennio del Piano di Zona. L’obiettivo, per l’anno 2014 in particolare ma anche per l’intero triennio di attuazione, è il suo consolidamento e, possibilmente, il suo potenziamento con la creazione di un secondo sportello nel comune di Fasano, a servizio delle frazioni. Nell’anno 2014 si pone l’obiettivo di chiarire meglio la funzionalità del servizio nel contesto del Servizio Sociale Professionale di Ambito (vedere in proposito le argomentazioni inserite nella scheda n. 6, anche con riferimento alla revisione regolamentare), nonché la sua organizzazione complessiva, in termini di orari di funzionamento, modalità operative, raccordo con gli altri servizi, ecc. Il valore target dell’obiettivo regionale (un punto di accesso per comune) risulta già conseguito. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Un assistente sociale per ognuna delle tre postazioni del servizio. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi RETE DI ACCESSO – SPORTELLO IMMIGRATI Annualità: 2013 2014 ⌧ 2015 2016 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 8 Denominazione servizio/intervento: Sportello integrazione socio-culturale immigrati Art. del r.r. 4/2007: 108 Importo totale programmato: € 18.000,00 La somma qui programmata integra quella indicata nella scheda n. 6 del Servizio sociale professionale di Ambito, per le ragioni ivi esposte. Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare _____________________________________________) Tipologia di utenti: Immigrati N° medio annuo previsto di utenti: 120 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Lo sportello di Ambito opera all’interno del più generale servizio di segretariato sociale e PUA sin dalla sua costituzione nel corso del primo triennio di programmazione. L’obiettivo immediato è quello del suo consolidamento, sia con una maggiore integrazione con i punti della rete di segretariato sociale, sia potenziando la presenza nei comuni anche a mezzo di convenzioni con soggetti del Terzo settore. Da sviluppare l’informazione ed una maggiore integrazione operativa con i servizi di accesso della ASL. Nel comune di Cisternino è prevista tra la fine del 2014 ed il 2015 l’attivazione di un Centro polifunzionale finanziato con i fondi del PON Sicurezza destinato ad attività in favore degli immigrati. Lo Sportello Immigrati di Ambito integrerà la propria attività con quella dell’anzidetto Centro Polifunzionale per realizzare una sinergia di risorse. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistente sociale Mediatore linguistico e interculturale (da utilizzare in caso di necessità). Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi RETE DI ACCESSO – PORTA UNICA DI ACCESSO Annualità: AMBITO DI 2013 2014 ⌧ 2015 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 9 Denominazione servizio/intervento: Porta unica di accesso Art. del r.r. 4/2007: 3 Importo totale programmato: € 46.040,00 L’importo è riferito alle risorse del PAC Anziani. Nell’ambito delle risorse riportate nella scheda n. 6 – Servizio Sociale Professionale è inclusa una quota parte di spesa per l’assistente sociale di Ambito destinato alla PUA-UVM. Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare _____________________________________________) Tipologia di utenti: la generalità dei cittadini N° medio annuo previsto di utenti: 500 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi La Porta Unica di Accesso opera nel nostro Ambito sin dal 2010, ma è stata oggetto di disciplina con l’approvazione di apposito protocollo operativo (PUA ed UVM) solo nel 2011. L’Ambito vi ha destinato stabilmente un assistente sociale (30 ore settimanali) ed una unità amministrativa. Con la programmazione delle risorse del PAC Anziani sono state previste spese per il potenziamento della PUA, con due schede progettuali riguardanti “Funzionamento e potenziamento della funzionalità delle sedi PUA” e “Investimento in allestimenti e soluzioni innovative per la gestione”, le cui ricadute in termini di maggiore efficienza e produttività ricadono direttamente sulla funzionalità della UVM (è prevista, per esempio, la introduzione della cartella socio-sanitaria informatizzata, utile per la gestione dei Piani Assistenziali Individualizzati, nonché la implementazione dei dati del SINA). È per questa ragione che la spesa totale prevista dal programma PAC anno 2014, pari ad € 92.080,00=, è stata suddivisa a metà tra PUA ed UVM nella programmazione finanziaria. Tra gli obiettivi dell’intervento, nell’anno 2014, va collocato quello di verificare insieme alla direzione del Distretto le condizioni per migliorare la funzionalità del protocollo operativo, nonché migliorare lo scambio di informazioni fra servizi sociali e servizi sanitari, con la finalità di potenziare l’integrazione fra i servizi. Sostanzialmente ci si pone l’obiettivo di: - Migliorare il sistema di accoglienza della domanda, che sia in grado di offrire informazioni più esaustive riguardanti la filiera dei servizi sanitari e socio sanitari territoriali. - - Completare la mappatura dei servizi socio-sanitari (residenziali, semi residenziali e domiciliari) presenti sul territorio; Promuovere la presenza della PUA attraverso strumenti di pubblicizzazione cartaceo e informatizzato (così come previsto in PAC anziani); Migliorare la comunicazione e la collaborazione tra Ambito e Asl attraverso formazione, incontri periodici e metodologia condivisa. Migliorare l’organizzazione e la distribuzione delle competenze specifiche tra area sociale e area sanitaria attraverso la ridefinizione dei ruoli delle risorse umane inserite in PUA, per una maggiore efficienza ed efficacia delle attività svolte dagli operatori; Utilizzare a pieno regime tutta la modulistica prevista dalle Linee guida regionali. Predisporre un protocollo operativo per disciplinare le Dimissioni Ospedaliere Protette che possano concretamente assicurare una presa in carico efficace del paziente sul territorio e nel proprio contesto di vita. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio L’accordo di programma sottoscritto tra l’Ambito ed il Distretto in data 3 dicembre 2013 per la programmazione e realizzazione del servizio di Cure Domiciliari Integrate (CDI) ai fini dell’accesso alle risorse del PAC ha previsto per la PUA la seguente composizione: PERSONALE DI COMPETENZA DELL’AMBITO TERRITORIALE Inquadramento In organico Da individuarsi (o Ente di N. ore Profilo professionale individuato) mediante provenienza settimanali procedure selettive da individuarsi mediante affidamento del servizio N. 1 assist. sociale 30 individuato mediante procedure selettive Ambito N. 1 amministrativo Profilo professionale N. 1 assist. sociale N. 1 amministrativo Comune Ostuni 6 In organico PERSONALE DI COMPETENZA DELLA ASL Inquadramento In organico Da individuarsi (o Ente di N. ore individuato) mediante provenienza settimanali procedure selettive da individuarsi mediante affidamento del servizio ASL/BR 20 In organico ASL/BR 6 In organico Modalità di assegnazione del personale alla funzione (es. ordine di servizio, se in organico) ordine di servizio ordine di servizio Modalità di assegnazione del personale alla funzione (es. ordine di servizio, se in organico) Det. 13/67/112 del 11/8/2011 Det. 13/67/112 del 11/8/2011 ed ordine di servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi CENTRO DI ASCOLTO PER LE FAMIGLIE Annualità: AMBITO DI 2013 2014 ⌧ 2015 ⌧ 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 10 Denominazione servizio/intervento: Centri di ascolto per le famiglie Art. del r.r. 4/2007: 93 Importo totale programmato: € 20.000,00 Modalità di gestione del servizio gestione in economia ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: Famiglie, minori N° medio annuo previsto di utenti: 850 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Il Centro di ascolto per le Famiglie, attivo già dal primo triennio di programmazione, ha integrato la sua mission orientandola, tra l’altro, alle esigenze del territorio. La novità introdotta nel 2012 è stata quella che il Centro di ascolto per le famiglie diviene componente fissa o minima dell’Equipe Multidisciplinare Integrata per la prevenzione, contrasto al maltrattamento e alla violenza di genere, attraverso la presenza dell’assistente sociale. Pertanto, il Centro di ascolto per le Famiglie quale punto di elaborazione, informazione, mutuoaiuto per le famiglie si interconnette con il Servizio Sociale Professionale comunale e con il servizio consultoriale. L’integrazione tra il Centro e i suddetti servizi nasce dall’esigenza di offrire un concreto aiuto ai problemi della vita familiare, alla difficoltà di conciliare impegni e di lavoro e di cura, a sostenere le giovani coppie e le famiglie monogenitoriali nella gestione della loro quotidianità e nel contempo educativa, i genitori temporaneamente in difficoltà, ecc…. Il riorientamento dei servizi rivolti alla famiglia riguarda le azioni tese a promuovere il benessere e non solo prevenire e/o guarire gli stati di malessere. Nell’ambito di una riflessione in cantiere, che potrebbe apportare delle modifiche in seno all’esperienza maturata sino ad oggi, con riferimento alla presenza del Centro all’interno dell’Equipe Multidisciplinare Integrata, è bene dare continuità agli obiettivi previsti nel triennio di programmazione 2010/2012, ovvero: 1. 2. 3. affiancare le coppie nella costruzione di un nuovo progetto di vita; Valorizzare e sostenere le responsabilità familiari, rafforzando il ruolo genitoriale; salvaguardare i diritti relazionali dei figli che crescono nella famiglia separata; 4. far acquisire comportamenti che mirano ad affrontare una separazione in maniera consapevole e responsabile; 5. promuovere la cittadinanza attiva; 6. Sviluppare la collaborazione tra servizi pubblici, privati e terzo settore che operano nel campo delle responsabilità familiari; 7. promuovere costantemente iniziative volte al coinvolgimento delle famiglie. Nel corso dell’anno 2013, per effetto della riprogrammazione del PdZ del ciclo 2010-2013, il Centro di ascolto per le Famiglie è stato alimentato per le figure professionali di educatore e di psicologo, dalla esternalizzazione del servizio “Servizi di supporto alla famiglia”, mentre la componente assistente sociale è stata assicurata da una risorsa interna al Servizio Sociale Professionale di Ambito. A decorrere dall’anno 2014 si ritiene di esternalizzare il servizio nella sua interezza, ripensandone la organizzazione e le modalità di relazione con gli altri servizi, con l’obiettivo, come risultato atteso, di mantenere i precedenti livelli di erogazione del servizio e di incrementarli con la previsione dello “spazio neutro” e la mediazione familiare. Da verificare la possibilità di accordi con le scuole, soprattutto in Cisternino, al fine di prevedere una presenza programmata o a chiamata di operatori del Centro per la famiglia per attività di supporto per situazioni di disagio degli alunni. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Equipe multiprofessionale: assistente sociale, psicologa/psicoterapeuta ed educatore professionale. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi EDUCATIVA DOMICILIARE PER MINORI Annualità: AMBITO DI 2014 ⌧ 2013 2015 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 11 Denominazione servizio/intervento: Art. del r.r. 4/2007: Servizio di assistenza domiciliare – Educativa minori 87 Importo totale programmato: € 320.5000,00 di cui: € 275.500,00 da risorse del Fondo Unico di Ambito € 45.000,00 cofinanziamento del Comune di Ostuni Modalità di gestione del servizio gestione in economia ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare ) Tipologia di utenti: Minori, minori disabili e famiglie N° medio annuo previsto di utenti: 140 minori – 90 famiglie Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Il servizio di Educativa domiciliare per minori, servizio innovativo avviato con il P.d.Z. del primo triennio e avviato già nel 2009, svolge una funzione essenziale ed insostituibile come alternativa, là dove ve ne siano le condizioni, all’inserimento in strutture residenziali o semiresidenziali, consentendo il mantenimento del minore a domicilio ed il contemporaneo intervento di sostegno educativo in favore dei genitori (Cfr. relazione sociale 2012 pag. 11). Il servizio di educativa domiciliare effettua interventi di natura sociale ed educativa che vengono assicurati presso il domicilio dei nuclei familiari con minori in grave svantaggio socioeducativo, relazionale e culturale, in cui i genitori necessitano di aiuto e di supporto nello svolgimento e nello sviluppo delle competenze educative. Tali prestazioni si caratterizzano sia in senso preventivo a favore del minore, sia in termini di sostegno diretto allo stesso ed alla famiglia al fine di salvaguardare e migliorare la qualità del rapporto tra genitori e figli. In coerenza con le finalità proprie del servizio, si intendono perseguire i seguenti obiettivi: 1. migliorare la relazione all’interno del nucleo familiare; 2. promuovere un processo di cambiamento reale della famiglia; 3. concorrere a rendere autonomo il nucleo familiare; 4. favorire l’integrazione e la socializzazione dei minori nel proprio ambiente di vita, attraverso l’accesso alle strutture educative presenti sul territorio; 5. raggiungere un positivo inserimento nell’ambiente scolastico anche mediante un aiuto nello svolgimento dei compiti. Il progetto soddisfa in maniera integrata i bisogni di carattere domiciliare sia di tipo sociale che educativo e di integrazione scolastica, anche in favore di disabili. Le principali attività previste sono quelle contenute nell’art. 87 del R.R. n. 4/2007, oltre che quelle miranti a conseguire i seguenti risultati: 1. favorire l’integrazione scolastica ed i processi di apprendimento; 2. favorire e potenziare le capacità individuali, le abilità operative personali, le predisposizioni naturali verso particolari discipline;valorizzare e rafforzare le competenze genitoriali all’interno della famiglia; 3. ridurre lo stato di disagio del contesto familiare; 4. ridurre l’isolamento e favorire l’integrazione sociale. Per il nuovo appalto del servizio si pone l’obiettivo di migliorarne gli aspetti organizzativi, soprattutto nella relazione con gli altri servizi, compresi quelli scolastici. Risultati attesi: potenziamento del servizio in termini di incremento delle ore di intervento sui nuclei familiari e/o del numero dei beneficiari (+7% rispetto al 2013). Va comunque considerato che anche il mantenimento dei livelli 2013 di erogazione del servizio (136 minori e 92 famiglie prese in carico) rispetto al valore target dell’obiettivo di servizio (1 nucleo ogni 1000 nuclei familiari) rappresenta un ottimo risultato, in quanto il valore target di riferimento dovrebbe essere pari ad 83 nuclei familiari. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Il servizio richiede principalmente la presenza di educatori professionali, eventualmente psicologi, oltre che di operatori sociali ove necessari, tutti previsti dal capitolato d’appalto del servizio. È coordinato dal Servizio Sociale Professionale. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi BUONI DI SERVIZIO DI CONCILIAZIONE INFANZIA E ADOLESCENZA Annualità: AMBITO DI 2014 ⌧ 2013 2015 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 12 Denominazione servizio/intervento: Art. del r.r. 4/2007: Buoni di servizio di conciliazione infanzia e adolescenza altro Importo totale programmato: € 442.802,00 Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia altra modalità di gestione (specificare ) Tipologia di utenti: Minori N° medio annuo previsto di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi e famiglie 80 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi La misura denominata BUONI DI SERVIZIO DI CONCILIAZIONE INFANZIA E ADOLESCENZA ha l’obiettivo generale di favorire il potenziamento di una rete estesa, qualificata e differenziata su tutto il territorio regionale di servizi socio-educativi per l’infanzia e l’adolescenza, al fine di promuovere e garantire il benessere e lo sviluppo dei bambini, il sostegno al ruolo educativo dei genitori e la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura, nonché di sostenere l’iniziativa privata nell’erogazione di servizi di cura. A tal fine, l’erogazione di buoni servizio di conciliazione in favore dei nuclei familiari di minori 0-17 anni per l’accesso ai servizi per la prima infanzia, l’infanzia e l’adolescenza, di cui al Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i., (asilo nido, sezione primavera, centro diurno socioeducativo per minori, centro ludico prima infanzia, ludoteca, centro polivalente per minori servizi di educativa domiciliare per minori e per la prima infanzia, servizi innovativi e sperimentali per la prima infanzia e servizi socioeducativi per il tempo libero) che abbiano conseguito autorizzazione definitiva al funzionamento, è strumento per conseguire la sostenibilità gestionale delle strutture e dei servizi attivi mediante il sostegno economico alla domanda da parte dei nuclei familiari destinatari finali. Per i criteri di ammissione si rimanda all'Avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 187 del 27-12-2012. Obiettivo specifico dell’Ambito è quello di migliorare ed incrementare l’informazione riguardante l’intervento in direzione dei potenziali destinatari e di incrementare l’utilizzo dei servizi per l’infanzia, fra quelli eleggibili. In particolare, soprattutto nel comune di Cisternino per il quale in sede di concertazione sono state evidenziate esigenze specifiche di iniziative in favore dei minori e per la conciliazione dei tempi dei genitori, devono essere valutate tutte le possibilità per incentivare il ricorso a servizi innovativi che favoriscano le attività di tipo socializzanti e ludico-ricreative dei minori, comprese quelle sportive. I risultati attesi riguardano: l'accesso di un numero maggiore di minori ai servizi e alle strutture socio-educative con il perseguimento del duplice obiettivo del benessere della persona e del nucleo familiare il sostegno alla genitorialità e la prevenzione del disagio la conciliazione vita-lavoro, con incremento dell'occupazione femminile il miglioramento della qualità della rete dei servizi offerti sul territorio l'utilizzo di un ventaglio più ampio di offerta dei servizi a carattere innovativo e caratterizzati da maggiore flessibilità. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Personale amministrativo dell’UdP. Il Segretariato sociale cura l'informativa. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi AFFIDO FAMILIARE - EQUIPE Annualità: AMBITO DI 2014 ⌧ 2015 2013 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 13 Denominazione servizio/intervento: Affido famigliare Art. del r.r. 4/2007: 96 Importo totale programmato: € 6.286,00 Modalità di gestione del servizio gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi Minori - famiglie N° medio annuo previsto di utenti: 28 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi L'affidamento familiare si configura come un intervento di aiuto e sostegno al minore ed alla sua famiglia di origine e rappresenta un segno concreto della possibilità di garantire i diritti fondamentali ai minori in difficoltà e di sperimentare una cultura solidale sul territorio. Il servizio attualmente è configurato come articolazione dell’attività dell’équipe multidisciplinare integrata (protocollo operativo Ambito-ASL delibera C.I. n.10/2012). Per l’anno 2014 l’Ambito si impegna nello specifico a realizzare il progetto presentato in seguito all’avviso regionale di cui all’A.D. 650 del 4 luglio 2013, già finanziato dalla Regione, e che prevede il sostegno alla costituzione di una Equipe dedicata per l’affido, per la quale la risorsa indicata nella presente scheda è la fonte di finanziamento. Pertanto si pone l’obiettivo di pervenire in breve tempo al protocollo d’intesa con il Distretto socio-sanitario per l’individuazione delle rispettive figure professionali da destinare all’équipe affido. Più in generale, l’Equipe affido, nelle sue funzioni specifiche ed in conformità con i risultati attesi, deve: 1. integrare e potenziare le attività di promozione, sensibilizzazione e formazione diretta in particolar modo alle famiglie costituenti la “banca dati” delle famiglie disponibili che, inevitabilmente dovrà essere potenziata, aggiornata e comunicata ai servizi sociali periodicamente. 2. Creare gruppi di auto mutuo aiuto fra le famiglie componenti la banca dati e le famiglie affidatarie. 3. In coerenza con le precedenti programmazioni ma soprattutto con l’esperienza maturata in questi ultimi anni si pone l’obiettivo di attivare almeno 3 affidamenti etero familiari full time poiché nella precedente esperienza si sono attivati prevalentemente affidamenti part time a causa dell’assenza di famiglie disponibili ad altre forme di affido più impegnative. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Equipe multiprofessionale: Assistente sociale, educatrice professionale, psicologo - psicoterapeuta Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi AFFIDO FAMILIARE – SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE Annualità: AMBITO DI 2014 ⌧ 2013 2015 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 14 Denominazione servizio/intervento: AFFIDO FAMILIARE Art. del r.r. 4/2007: 96 Importo totale programmato: € 53.627,98 Cofinanziato come di seguito: € 35.627,98 Risorse del Fondo Unico di Ambito (Finanz. Regionale) € 10.000,00 Comune di Fasano € 7.000,00 Comune di Ostuni € 1.000,00 Comune di Cisternino Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi Famiglie affidatarie N° medio annuo previsto di utenti: 25 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Il presente progetto destina le suindicate risorse al sostegno economico delle famiglie affidatarie nella misura e nei casi previsti dal regolamento unico di ambito per l’accesso alle prestazioni sociali. Sul piano operativo si tiene conto delle seguenti linee di indirizzo: 1. Preliminarmente alla definizione del PAI, e del relativo “patto di collaborazione” o “contratto”, nei quali sono riportati l’entità del contributo e la periodicità della sua erogazione, occorre informare ed interpellare l’Ufficio di Piano al fine di verificare la disponibilità delle risorse per l’intero periodo dell’affido. 2. La misura del contributo, da stabilire entro i limiti massimi previsti dal regolamento per l’accesso ai servizi, nei casi di affidamento parziale, è rapportata all’entità dell’impegno assunto dalla famiglia affidataria e alla valutazione complessiva del singolo caso. 3. La periodicità di erogazione va definita di volta in volta sulla base della valutazione del singolo caso e, soprattutto, in considerazione della durata dell’affido. 4. La liquidazione periodica del contributo da parte dell’UdP potrà avvenire solo in presenza di una relazione dell’assistente sociale componente l’équipe che ha preso in carico l’affido, nella quale si attesti che l’intervento, per il periodo considerato, è stato eseguito così come previsto nel PAI e sono state rispettate le condizioni previste nel “patto”. 5. Eventuali esigenze del minore che comportino spese straordinarie devono essere preventivamente concordate tra la famiglia affidataria e l’assistente sociale dell’équipe che ha in carico l’affido, la quale potrà dare il proprio assenso solo dopo aver acquisito in proposito l’autorizzazione alla spesa da parte dell’Ufficio di Piano. L’onere del contributo da erogare alle famiglie affidatarie è ripartito a metà tra l’Ambito ed il comune di residenza del minore. Il finanziamento del progetto della presente scheda è dato dal contributo regionale concesso a seguito dell’avviso regionale di cui all’A.D. 650 del 4 luglio 2013, oltre che dalle risorse a carico dei bilanci comunali. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistente sociale case manager, equipe affido, Ufficio di Piano Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi ADOZIONE FAMILIARE 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 15 Denominazione servizio/intervento: Adozione familiare Art. del r.r. 4/2007: Importo totale programmato: € _______________ Modalità di gestione del servizio gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi Minori – Famiglie adottive – famiglie d’origine N° medio annuo previsto di utenti: Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Si pone l’obiettivo di realizzare a breve, comunque entro l’anno 2014, la costituzione dell’Equipe adozioni, in seguito alla sottoscrizione di apposita intesa con la ASL, come previsto dalle linee guida regionali in materia di adozione, e come richiesta dall’Ambito sin dal maggio 2013, per la definizione di composizione, ruolo e funzioni nelle diverse fasi dell’iter adottivo. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi CENTRI DIURNI PER MINORI (art. 52) 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ambito Obiettivo di servizio: ⌧ SI ⌧ comunale NO Numero progressivo: 16.1 Denominazione servizio/intervento: Centri diurni per minori (art. 52) Art. del r.r. 4/2007: 52 Importo totale programmato: € 381.654,00 Di cui: € 6.126 a carico del bilancio autonomo Cisternino € 233.398 a carico del bilancio autonomo Fasano € 142.130 a carico del bilancio autonomo Ostuni Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: Minori N° medio annuo previsto di utenti: 115 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi La spesa della presente scheda è destinata per i comuni di Cisternino e Fasano al pagamento delle rette per l’inserimento dei minori nei centri diurni socio-educativi, mentre per il comune di Ostuni è destinata alla spesa per l’affidamento della gestione di un centro socio educativo di proprietà comunale. In sede di riprogrammazione per l’anno 2015 sarà valutata la fattibilità e sostenibilità, sul piano economico, di una gestione associata, con valenza di Ambito, del centro diurno di Ostuni e di un centro diurno del quale è prevista l’attivazione nel comune di Fasano (loc. Pezze di Greco). Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi CENTRO APERTO POLIVALENTE PER MINORI Annualità: AMBITO DI 2013 2014 ⌧ 2015 ⌧ 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 16.2 Denominazione servizio/intervento: Centro Aperto Polivalente per Minori Art. del r.r. 4/2007: 104 Importo totale programmato: € 20.000,00 Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: convenzione) Tipologia di utenti: Minori N° medio annuo previsto di utenti: 10 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi La spesa del progetto è riferita alla convenzione in atto con un servizio autorizzato nel comune di Cisternino, e alla sua continuazione anche per l’anno 2014-15. Il centro aperto polivalente è una struttura aperta alla partecipazione anche non continuativa di minori e di giovani del territorio ed opera in raccordo con i servizi sociali d'Ambito e con le istituzioni scolastiche, attraverso la progettazione e realizzazione di interventi di socializzazione ed educativo-ricreativi, miranti a promuovere il benessere della comunità e contrastare fenomeni di marginalità e disagio minorile Il centro realizza attività ludico-ricreative, di animazione extrascolastiche, rivolte a promuovere le relazioni tra ragazzi, valorizzare le propensioni e gli interessi dei ragazzi. Il Centro può organizzare, a titolo esemplificativo, attività quali: • attività sportive; • attività ricreative; • attività culturali; • momenti di informazione; • laboratori ludico-espressivi e artistici; • vacanze invernali ed estive. È possibile, altresì, l’accesso ai suddetti centri attraverso l’erogazione di”buoni servizio di conciliazione per l’accesso ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza” al fine di favorire tariffe agevolate alla rete dei servizi. Il risultato che si intende raggiungere è il graduale potenziamento numerico della presenza o delle convenzioni con i centri aperti polivalenti di almeno n.1 per Comune dell’Ambito. Per il 2015 da valutare la possibilità di sostenere o incentivare un servizio finalizzato di trasporto degli utenti. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Coordinatore della struttura tra le figure professionali dell'area socio-psico-pedagogica, educatori, educatori professionali, assistenti sociali, animatori, altre figure qualificate, personale ausiliario. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi UNITÀ DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE Annualità: AMBITO DI 2013 2014 ⌧ 2015 2016 FASANO PROVINCIA DI BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 17 Denominazione servizio/intervento: Unità di Valutazione Multidimensionale Art. del r.r. 4/2007: 3 Importo totale programmato: € 46.040,00 L’importo è riferito alle risorse del PAC Anziani. Nell’ambito delle risorse riportate nella scheda n. 6 – Servizio Sociale Professionale è inclusa una quota parte di spesa per l’assistente sociale di Ambito destinato alla PUA-UVM Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare _____________________________________________) Tipologia di utenti: I cittadini che chiedono l’accesso alle prestazioni socio-sanitarie N° medio annuo previsto di utenti: 500 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi La UVM, insieme ala Porta Unica di Accesso, opera nel nostro Ambito sin dal 2010, ma è stata oggetto di disciplina con l’approvazione di apposito protocollo operativo (PUA ed UVM) solo nel 2011. L’Ambito vi ha destinato stabilmente un assistente sociale (30 ore settimanali) ed una unità amministrativa. Con la programmazione delle risorse del PAC Anziani sono state previste spese per il potenziamento della PUA, con due schede progettuali riguardanti “Funzionamento e potenziamento della funzionalità delle sedi PUA” e “Investimento in allestimenti e soluzioni innovative per la gestione”, le cui ricadute in termini di maggiore efficienza e produttività ricadono direttamente sulla funzionalità della UVM (è prevista, per esempio, la introduzione della cartella socio-sanitaria informatizzata, utile per la gestione dei Piani Assistenziali Individualizzati, nonché la implementazione dei dati del SINA). È per questa ragione che la spesa totale prevista dal programma PAC anno 2014, pari ad € 92.080,00=, è stata suddivisa a metà tra PUA ed UVM nella programmazione finanziaria. Tra gli obiettivi dell’intervento, nell’anno 2014, va collocato quello di verificare insieme alla direzione del Distretto le condizioni per migliorare la funzionalità del protocollo operativo, nonché migliorare lo scambio di informazioni fra servizi sociali e servizi sanitari, con la finalità di potenziare l’integrazione fra i servizi. Si propone pertanto una revisione del protocollo operativo alla luce dell’esperienza delle annualità precedenti. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio L’accordo di programma sottoscritto tra l’Ambito ed il Distretto in data 3 dicembre 2013 per la programmazione e realizzazione del servizio di Cure Domiciliari Integrate (CDI) ai fini dell’accesso alle risorse del PAC ha previsto per la UVM la seguente composizione: Art. 15 – Il personale di riferimento per il funzionamento della UVM Le parti contrattuali s’impegnano a mettere a regime l’Unità di valutazione multidimensionale (UVM), peraltro già funzionante, assicurando le seguenti figure di riferimento, e fermo restando il coinvolgimento ad hoc di specialisti richiesti dal profilo di salute dell’utente in valutazione: COMPOSIZIONE UVM Profilo professionale N. 1 assist. sociale N. 1 amministrativo PERSONALE DI COMPETENZA DELL’AMBITO TERRITORIALE Inquadramento In organico Da individuarsi (o individuato) N. ore Ente di provenienza mediante procedure selettive settimanali da individuarsi mediante affidamento del servizio Ambito 30 Comune Ostuni 6 individuato mediante procedure selettive In organico Modalità di assegnazione del personale alla funzione (es. ordine di servizio, se in organico) ordine di servizio ordine di servizio PERSONALE DI COMPETENZA DELLA ASL Profilo professionale Ente di provenienza N. ore settimanali Inquadramento In organico Da individuarsi (o individuato) mediante procedure selettive da individuarsi mediante affidamento del servizio Modalità di assegnazione del personale alla funzione (es. ordine di servizio, se in organico) Det. 13/67/112 11/8/2011 Direttore Distretto ASL/BR 5 In organico Coord. Socio-Sanitario Geriatra FKT Infermiere ASL/BR ASL/BR ASL/BR ASL/BR 16 10 10 10 In organico In organico In organico In organico “ “ “ “ del Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi PAC ANZIANI - ASSISTENZA DOMICILIARE NON AUTOSUFFICIENTI - ADI 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 18 Denominazione servizio/intervento: Assistenza domiciliare non autosufficienti - ADI Art. del r.r. 4/2007: 88 Importo totale programmato: € 1.584.919,00 di cui € 192.000,00 da risorse PAC per l’anno 2014 € 460.000,00 da risorse di Ambito per 8 mesi anno 2014 € 230.000,00 da risorse di Ambito per 4 mesi anno 2015 € 702.919,00 da risorse ASL, gestite autonomamente, anno 2014 Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: Anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti limitatamente alle risorse PAC – Disabili e anziani non autosufficienti limitatamente alle risorse di Ambito N° medio annuo previsto di utenti: 170 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi La scheda progettuale è conforme alla corrispondente scheda del PAC Anziani per l’anno 2014. Gli obiettivi sono indirizzati ad incrementare, ed in parte mantenere, i servizi di assistenza domiciliare agli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti attraverso l’utilizzo delle risorse PAC, nonché i servizi per i disabili e anziani non autosufficienti con l’utilizzo delle risorse di Ambito, con l’aumento sia del numero di utenti sia di ore di prestazione, assicurando adeguati livelli delle prestazioni di assistenza domiciliare socio – assistenziale integrate all’assistenza socio – sanitaria. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Operatori socio – sanitari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi ASSISTENZA DOMICILIARE NON AUTOSUFFICIENTI - SAD 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 19.1 Denominazione servizio/intervento: Assistenza domiciliare non autosufficienti - SAD Art. del r.r. 4/2007: 87 Importo totale programmato: € 983.100,00 di cui € 441.600,00 da risorse PAC per l’anno 2014 € 541.500,00 da risorse di Ambito per l’anno 2014 Modalità di gestione del servizio gestione in economia ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: anziani ultra65enni non autosufficienti non in ADI N° medio annuo previsto di utenti: 240 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Trattasi di una scheda intervento del programma PAC Anziani, del quale utilizza le risorse nella quota parte destinata ad ampliare l’offerta dei servizi domiciliari a carattere sociale. Gli obiettivi sono indirizzati ad incrementare, ed in parte mantenere, i servizi di assistenza domiciliare agli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti non in ADI, calcolando gli interventi da realizzare nel 2014 per otto mesi con risorse PAC, destinando agli utenti (stimati pari a 69) una media di 10 ore settimanali di servizio (prestazioni OSS), al fine di migliorare la sua qualità complessiva in favore degli utenti ultrasessantacinquenni con una maggiore incidenza della gravità della non autosufficienza (SAD non in ADI), a fronte della parte restante del servizio destinato agli utenti “ordinari” per i quali la media settimanale delle ore di prestazioni resta pari a quattro ore. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Operatori socio – sanitari. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE – SAD SOCIALE 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 ⌧ 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 19.2 Denominazione servizio/intervento: Servizio di Assistenza Domiciliare Art. del r.r. 4/2007: 87 Importo totale programmato: € 200.000,00 di cui: € 12.040,00 cofinanziato dal comune di Cisternino € 99.730,00 cofinanziato dal comune di Fasano € 88.230,00 cofinanziato dal comune di Ostuni Modalità di gestione del servizio gestione in economia ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: Anziani e disabili, in condizione di parziale non autosufficienza N° medio annuo previsto di utenti: 50 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Trattasi del SAD sociale destinato agli utenti che non saranno interessati dagli interventi finanziati dal PAC Anziani. Il servizio è interamente finanziato da risorse proprie comunali, rispetto alle quali ciascuno riceverà una quota parte proporzionale del servizio di Ambito. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Operatore socio assistenziale. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE – PERSONE CON DISAGIO PSICHICO 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 ⌧ 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 20 Denominazione servizio/intervento: Servizio di Assistenza Domiciliare Art. del r.r. 4/2007: 87 Importo totale programmato: € 60.700,00 di cui: € 3.660,00 cofinanziato dal comune di Cisternino € 30.270,00 cofinanziato dal comune di Fasano € 26.770,00 cofinanziato dal comune di Ostuni Modalità di gestione del servizio gestione in economia ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: con disabilità psichica o psichiatrici stabilizzati N° medio annuo previsto di utenti: 20 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Fermo restando che una quota parte delle risorse previste per i servizi di ADI e di SAD non ADI, alimentate dalle risorse del PAC e di Ambito, sarà destinata agli utenti con disabilità psichica o psichiatrici stabilizzati, la cui individuazione è demandata alla UVM, si ritiene di destinare agli stessi utenti anche risorse del SAD sociale, in quanto vi è una domanda di utenza caratterizzata da non autosufficienza di tipo non gravissima che non è soggetta alla valutazione della UVM e che, per questo, può trovare una risposta in termini di intervento solo attraverso gli ordinari canali dei servizi comunali. La scheda progettuale è coerente con un apposito obiettivo tematico contenuto nel Piano regionale. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Operatore socio assistenziale. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 21 Denominazione servizio/intervento: Abbattimento barriere architettoniche Art. del r.r. 4/2007: altro Importo totale programmato: € 66.000,00 cofinanziato come di seguito: € 23.000,00 del Fondo Unico di Ambito € 6.000,00 Comune di Cisternino € 17.000,00 Comune di Ostuni € 20.000,00 Comune di Fasano Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi DIVERSAMENTE ABILI N° medio annuo previsto di utenti: 17 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi L’intervento, pur finanziato in parte con risorse comunali, ha valenza di Ambito, che annualmente provvede a bandire un avviso pubblico. I contributi per interventi finalizzati l'abbattimento delle barriere architettoniche sono concessi a disabili con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti di carattere motorio, i non vedenti, coloro i quali abbiano a carico persona con disabilità permanente, nonché i condomini ove risiedono le suddette categorie di beneficiari. I contributi sono concedibili per interventi su immobili privati già esistenti ove risiedono disabili e su immobili adibiti a centri o istituti residenziali per l’assistenza ai disabili. Le opere di modifica devono riguardare immobili i cui progetti di costruzione o di ristrutturazione siano antecedenti all’11.08.1989 (art.1 L.13/89 e D.M. LL.PP. 236/1989). Se non è possibile, materialmente o giuridicamente, realizzare opere di modifica dell’immobile, i contributi possono essere concessi anche per l’acquisto di attrezzature che, per le loro caratteristiche, risultino strettamente idonee al raggiungimento degli stessi fini che si sarebbero ottenuti se l’opera fosse stata realizzabile (l’esempio classico è quello del servoscala o della carrozzina montascale). L'intervento consente alle persone con deficit funzionali permanenti, di adeguare la propria abitazione alle loro esigenze specifiche, per permettere di muoversi in completa autonomia e sicurezza negli ambienti di vita, intendendo per: Autonomia - La possibilità, per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di utilizzare, anche con l’ausilio di appositi apprestamenti ambientali e strumentali, le residue capacità funzionali, fisiche e sensoriali per la fruizione degli spazi, degli apparecchi e degli accessori ivi contenuti. Accessibilità - La possibilità,anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l'edificio, di entrarvi, di fruire di tutti gli spazi e attrezzature e di accedere alle singole unità immobiliari e ambientali, in condizioni di sicurezza e autonomia. I risultati attesi riguardano: la domiciliarità degli interventi socio-assistenziali l'autonomia personale il benessere della persona e del nucleo familiare l'integrazione sociale Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi BUONI SERVIZIO DI CONCILIAZIONE DISABILI E ANZIANI 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 22 Denominazione servizio/intervento: Buoni servizio di conciliazione disabili e anziani Art. del r.r. 4/2007: altro Importo totale programmato: € 404.688,81 Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi disabili e anziani N° medio annuo previsto di utenti: 80 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi La misura denominata BUONI SERVIZIO DI CONCILIAZIONE DISABILI E ANZIANI, ha l’obiettivo generale di favorire il potenziamento di una rete estesa, qualificata e differenziata su tutto il territorio regionale di strutture e servizi socio-assistenziali, socio-educativi e socio-riabilitativi per persone con diverse abilità e persone ultra65enni in condizione di non autosufficienza, al fine di promuovere e garantire l’inclusione sociale e le prestazioni socio-educative e riabilitative per le persone non autosufficienti, anziani e disabili, nonché il sostegno per il carico di cura del nucleo familiare in ottica di conciliazione. A tal fine, l’erogazione di buoni servizio di conciliazione in favore dei nuclei familiari in cui vivano stabilmente persone anziane non autosufficienti e persone con diverse abilità, per l’accesso ai servizi di presa in carico e di conciliazione per persone non autosufficienti, anziani e disabili, (centri diurni, centri sociali, assistenza specialistica per integrazione scolastica, assistenza domiciliare integrata) di cui al Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i., che abbiano conseguito autorizzazione definitiva al funzionamento, è strumento per conseguire la sostenibilità gestionale delle strutture e dei servizi attivi mediante il sostegno economico alla domanda da parte dei nuclei familiari destinatari finali. Per i criteri di ammissione si rimanda all'Avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 40 del 14-03-2013. Obiettivo specifico dell’Ambito è quello di migliorare ed incrementare l’informazione riguardante l’intervento in direzione dei potenziali destinatari. I risultati attesi riguardano: la domiciliarità degli interventi ad integrazione sociosanitaria l'accesso di un numero maggiore di anziani e diversamente abili presso le strutture a ciclo diurno con il perseguimento del duplice obiettivo del benessere della persona e del nucleo familiare, con relativo sollievo del carico di cura da parte del care giver la conciliazione vita-lavoro maggiori interventi specialistici nelle scuole finalizzati all'integrazione sociale e scolastica dei diversamente abili miglioramento della qualità della rete dei servizi offerti sul territorio. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Personale amministrativo dell’UdP, che cura il procedimento istruttorio. Il Segretariato sociale cura l'informativa. Il SSP insieme alla PUA Distrettuale effettua, per i servizi ad integrazione socio sanitaria, la valutazione multidimensionale e partecipa alla stesura del progetto individualizzato. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 23 Denominazione servizio/intervento: Progetti di vita indipendente Art. del r.r. 4/2007: altro Importo totale programmato: € 179.074,29 Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi persone con grave disabilità N° medio annuo previsto di utenti: 9 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Il Progetto Qualify-Care Puglia, finanziato dal Ministero del Lavoro e le Politiche Sociali con risorse del Fondo Nazionale Non Autosufficienza (FNA) e dalla Regione Puglia con risorse del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRA), mira a sperimentare modalità integrate di intervento per la presa in carico di persone in condizione di grave non autosufficienza e precarie condizioni familiari, economiche, abitative, con l’obiettivo generale di sostenere progetti individualizzati di persone in condizioni di grave non autosufficienza capaci di integrare sostegno economico, servizi di cura domiciliari e a ciclo diurno, assistenza alla persona e interventi di promozione attiva per l’inclusione sociale. La finalità complessiva dei PRO.V.I. è quella di sostenere la “Vita Indipendente", cioè la possibilità, per una persona adulta con disabilità grave, di autodeterminarsi e di poter vivere come chiunque avendo la capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e di svolgere attività di propria scelta. Ciò che differenzia l’intervento di Vita Indipendente da altre azioni è il ruolo svolto dalla persona con disabilità che abbandona la posizione di “oggetto di cura” per diventare “soggetto attivo” che si autodetermina. Questo obiettivo presuppone l’esistenza di un progetto globale di vita, con il quale, alla persona con disabilità, viene assicurata la possibilità di determinare, anche in collaborazione con il sistema dei servizi e sulla base della valutazione dell’U.V.M. (Unità di Valutazione Multidisciplinare) il livello di prestazioni assistenziali di cui necessita, i tempi, le modalità attuative, la scelta degli assistenti personali e la gestione del relativo rapporto contrattuale. Per i criteri di ammissione si rimanda al bando regionale. I risultati attesi riguardano: la domiciliarità degli interventi socioassistenziali l'autonomia personale il benessere della persona e del nucleo familiare l'integrazione sociale. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi CENTRI DIURNI ANZIANI (art. 106) 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito ⌧ comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 24 Denominazione servizio/intervento: Centro Sociale Polivalente Anziani Art. del r.r. 4/2007: 106 Importo totale programmato: € 30.000,00 cofinanziato come di seguito: € 15.000,00 Fondo Unico di Ambito € 15.000,00 Comune di Ostuni Modalità di gestione del servizio gestione in economia ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: anziani N° medio annuo previsto di utenti: 30 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Il Centro Aperto Polivalente per anziani è struttura aperta alla partecipazione anche non continuativa di anziani autosufficienti residenti nei comuni dell'Ambito Territoriale. I Centri Sociali Polivalenti svolgono attività ludico-ricreative e di socializzazione e animazione, in cui sono garantite le prestazioni minime connesse alla organizzazione delle suddette attività, ai presidi di garanzia per la salute e l’incolumità degli utenti. Sono organizzati nell’arco della giornata con turni di presenza tali da assicurare la fruizione del servizio, anche a rotazione, da parte di un numero di utenti fino a quello massimo consentito dal provvedimento di autorizzazione della struttura. Sulla base di un atto di indirizzo del Coordinamento Istituzionale già dal precedente Piano di Zona è stato previsto un contributo alla gestione di € 15.000 per ogni centro polivalente, al fine di incentivarne la presenza in ragione del valore target dell’obiettivo di servizio che, con il vigente Piano regionale, è stato individuato in 50 posti utenti ogni 50.000 abitanti (il valore target al 2016 per il nostro Ambito è dunque pari ad 82). Nel Comune di Ostuni è presente una struttura sociale, autorizzata al funzionamento. L’attuale PdZ si propone di attivare a decorrere dalla riprogrammazione per l’anno 2015 un centro sociale polivalente nel comune di Cisternino, ove già opera un centro ricreativo per anziani, ed un altro centro nel comune di Fasano. Il Piano di zona si propone comunque di sostenere i Comuni e gli altri soggetti del terzo settore, anche attraverso convenzioni, nell’avviare e sviluppare Centri sociali polivalenti per anziani. In questo caso sarà necessario stabilire un rapporto di collaborazione con i soggetti interessati, attraverso apposite convenzioni o protocolli d’intesa. Va anche considerato che, per l’anno 2016, è prevista nel comune di Cisternino l’attivazione di un centro diurno per anziani, a conclusione di un progetto ammesso a finanziamento per interventi sociali a carattere innovativo e sperimentale. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Operatori sociali ed animatori/educatori. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi CENTRI DIURNI DISABILI (art. 105) 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 25 Denominazione servizio/intervento: Centro sociale polivalente disabili Art. del r.r. 4/2007: 105 Importo totale programmato: € 184.000,00 Modalità di gestione del servizio gestione in economia ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: Persone disabili N° medio annuo previsto di utenti: 60 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi I Centri Sociali polivalenti di Ambito sono aperti alla frequenza, anche non continuativa, di persone diversamente abili con bassa compromissione delle autonomie funzionali residenti nell’Ambito Territoriale Sociale 2 BR, nel quale sono presenti due centri autorizzati, nei Comuni di Ostuni e Cisternino. I Centri Sociali polivalenti di Ambito si collocano nella rete dei servizi sociali territoriali, si caratterizzano per l’offerta di una pluralità di attività ed interventi, diversificati in base alle esigenze dei diversamente abili e delle loro famiglie, ed è organizzato nell’arco della giornata con turni di presenza tali da assicurare la fruizione del servizio, anche a rotazione, da parte di un numero di utenti fino a quello massimo consentito dal provvedimento di autorizzazione della struttura. I Centri Sociali polivalenti svolgono attività educative indirizzate all’autonomia, attività di socializzazione e animazione, attività espressive psicomotorie e ludiche, attività culturali e di formazione, ed altre ancora. È previsto il servizio trasporto per favorire l'accesso alle strutture. Tenuto conto che il valore target dell’obiettivo di servizio previsto dal vigente Piano regionale è stato individuato in 50 posti utenti ogni 50.000 abitanti, il valore target al 2016 per il nostro Ambito è pari ad 82 posti utente. I due centri di Cisternino e Ostuni, a valenza di Ambito che ne è titolare, hanno una ricettività autorizzata pari in totale a 60 posti, attualmente occupati solo parzialmente. Obiettivo di questo Piano è quello di incrementare fino alla totale copertura i posti utenti già esistenti, nonché di prevederne l’attivazione anche a Fasano dal 2015, valutando la fattibilità dell’utilizzo di strutture già esistenti ed immediatamente utilizzabili, ovvero altre soluzioni. Da evidenziare che, ai fini dell’obiettivo di incrementare l’utenza dei centri tuttora attivi, è stata avviata una forma di collaborazione con l'Istituto Salesiano di Cisternino per garantire il servizio mensa agli utenti del centro sociale “Il Grillo Parlante” di quella città. I risultati attesi riguardano il raggiungimento del valore target dell’obiettivo di servizio, da conseguire anche attraverso un utilizzo mirato dei buoni di servizio di conciliazione per gli anziani/disabili, da promuovere adeguatamente. È prevista una revisione del capitolato d’appalto della precedente gestione. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio I centri sociali polivalenti devono in ogni caso possedere i requisiti previsti dal R.R. 4/2007, compreso quello del personale destinato al loro funzionamento. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi CENTRI DIURNI DISABILI (art. 60) 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 ⌧ 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito ⌧ comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 26 Denominazione servizio/intervento: Centri diurni disabili Art. del r.r. 4/2007: 60 Importo totale programmato: € 105.000 di cui: € 27.000,00 a carico del fondo unico di Ambito € 1.500,00 cofinanziato dal comune di Cisternino € 13.000,00 cofinanziato dal comune di Fasano € 18.500,00 cofinanziato dal comune di Ostuni € 45.000,00 a carico del bilancio autonomo dei comuni Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: convenzione – pagamento rette) Tipologia di utenti: disabili N° medio annuo previsto di utenti: 26 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi L’intervento riguarda l’inserimento nelle strutture ex art. 60 degli utenti disabili valutati dall’UVM, per i quali vi è la spesa per la compartecipazione al pagamento della retta. Già dal precedente ciclo di programmazione il costo della compartecipazione è stato ripartito a metà tra Ambito e comune di residenza della persona disabile. Con la programmazione 2014 si pone l’obiettivo di governare l’intero processo, soprattutto per adeguarsi alla programmazione dell’analogo intervento da parte della ASL, che per il Distretto socio-sanitario BR 2 prevede l’inserimento e la corrispondente spesa per 26 utenti (comprensivo degli inserimenti nei centri ex 60 ter), quanto anche alla luce delle conseguenze derivanti dalla introduzione dei nuovi calcoli per l’ISEE. La programmazione 2014, pertanto, prevede che fino a giugno si continuerà con la prassi della suddivisione dell’onere della compartecipazione a metà tra Ambito e comuni di residenza del disabile, e che a decorrere da luglio, per un anno, la spesa per la compartecipazione sarà a totale carico dell’Ambito, il tutto nei limiti di € 60.000,00. Eventuali esigenze che eccedano le risorse di Ambito sono poste a totale carico dei comuni, da fronteggiarsi con i bilanci autonomi. A partire dal mese di luglio, previa opportuna sensibilizzazione nei confronti delle strutture e delle famiglie interessate degli utenti, l’Ambito provvederà ad assumere le iniziative opportune per trasferire l’onere della spesa sulle risorse dei buoni di servizio di conciliazione anziani/disabili in tutti i casi in cui gli utenti ricadano nelle condizioni previste dalla specifica tipologia di intervento. È prevista la predisposizione di una intesa con la Asl sull’integrazione socio sanitaria, con specifico riferimento alla programmazione del riparto degli oneri di spesa per gli inserimenti nelle strutture socio sanitarie, fra le quali i centri diurni (art. 60 e 60 ter). Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi DOPO DI NOI (art. 55-57) 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito ⌧ comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 27 Denominazione servizio/intervento: “Dopo di noi”: Comunità alloggio e Comunità Socio Riabilitativa Art. del r.r. 4/2007: 55 - 57 Importo totale programmato: € 5.000,00 Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: convenzione – pagamento rette) Tipologia di utenti: N° medio annuo previsto di utenti: 2 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi La Comunità alloggio (art. 55 Reg. Reg 4/2007) è struttura residenziale a bassa intensità assistenziale destinata a soggetti maggiorenni privi di validi riferimenti familiari in situazione di handicap fisico, intellettivo o sensoriale che mantengano una buona autonomia tale da non richiedere la presenza di operatori in maniera continuativa. La Comunità Socio Riabilitativa (art. 57 Reg. Reg. 4/2007) è struttura residenziale socio assistenziale a carattere comunitario destinata a soggetti maggiorenni in situazioni di handicap fisico, intellettivo e sensoriale privi del sostegno familiare o per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata temporaneamente o definitivamente impossibile o contrastante con il progetto individuale. Questa struttura si configura come idonea a garantire il “Dopo di Noi” per disabili gravi. L’accesso al servizio avviene previa autorizzazione dell’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM). Nel corso del 2014 è prevista la convenzione con le strutture presenti sul territorio, a cominciare da quella di Fasano (art. 57). Così come per i centri diurni socio-riabilitativi, ai quali la programmazione è necessariamente collegata in quanto connessa a quella corrispondente della ASL, l’intervento della scheda presente riguarda l’inserimento nelle strutture degli utenti disabili valutati dall’UVM, per i quali è prevista la spesa per la compartecipazione al pagamento della retta. L’intesa con la ASL in materia di programmazione degli interventi socio-sanitari, parte integrante del Piano di Zona, dovrà definire meglio gli obiettivi da porre a carico di ciascuno. Il meccanismo della suddivisione degli oneri e della regia di Ambito per questo intervento è lo stesso di quello descritto nella scheda di intervento n. 26 (centri diurni) alla quale si rimanda. Per gli eventuali inserimenti nel corso dell’anno 2014 nelle comunità alloggio, tuttora non presenti nell’Ambito, previa sottoscrizione di convenzione con strutture al di fuori dell’Ambito, la compartecipazione farà carico ai bilanci autonomi dei comuni. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi CENTRI DIURNI ALZHEIMER (art. 60ter) 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito ⌧ comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 28 Denominazione servizio/intervento: Centro diurno per la demenza Art. del r.r. 4/2007: 60 ter Importo totale programmato: € 20.300,00 (onere a carico del bilancio autonomo dei comuni) Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: concessione a terzi) Tipologia di utenti: soggetti affetti da demenze N° medio annuo previsto di utenti: 10 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Nel comune di Ostuni è presente un Centro diurno per le demenze, a valenza di Ambito, frutto del primo Piano degli investimenti di Ambito (2005), affidato in concessione dal comune di Ostuni ad una cooperativa sociale, il cui contratto prevede una riserva di posti a fronte del pagamento annuo di un contributo per la gestione. Obiettivo per l’anno 2014 è quello di pervenire ad un accordo con la ASL per la contrattualizzazione della struttura nell’ambito della destinazione di risorse per i centri diurni (vedi scheda 26). Nel corso del nuovo triennio di programmazione, presumibilmente nel 2015, è prevista l’attivazione di un “centro Alzheimer” nel comune di Cisternino, incluso nel piano degli investimenti dell’Ambito e finanziato con fondi FESR. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISABILITÀ – EQUIPE2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 29 Denominazione servizio/intervento: Integrazione alunni con disabilità Art. del r.r. 4/2007: 92 Importo totale programmato: € _______________ Modalità di gestione del servizio gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) gestione diretta con affidamento a terzi Tipologia di utenti: N° medio annuo previsto di utenti: Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi È stato approvato e sottoscritto un Accordo di Programma tra Ambiti, Comuni, ASL, Provincia di Brindisi e istituzioni scolastiche, per la disciplina operativa del servizio di integrazione scolastica, all’interno del quale è prevista la composizione dell’Equipe degli operatori. In realtà l’Equipe, costituita dall’assistente sociale comunale, dal neuropsichiatra, dall’assistente sociale e dallo psicologo del NIAT, oltre che dagli educatori ed operatori specialistici del servizio di integrazione scolastica, opera come tale da molti anni, pur non essendo mai stata formalizzata con uno specifico atto costitutivo, alla cui adozione sono impegnati l’Ambito e il NIAT della ASL come obiettivo per l’anno 2014 di questo PdZ. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistente sociale, psicologo, educatore, operatore socio sanitario, medico specialista. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 ⌧ 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito ⌧ comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 30 Denominazione servizio/intervento: Servizio extrascolastica dei diversamente abili. Art. del r.r. 4/2007: per l’integrazione scolastica e sociale 92 Importo totale programmato: € 407.170,00 Di cui: € 100.000,00 del Fondo unico di Ambito € 69.170,00 cofinanziamento della Provincia € 238.000,00 del bilancio autonomo del comune di Fasano Modalità di gestione del servizio gestione in economia ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: Alunni disabili N° medio annuo previsto di utenti: 70 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Il servizio di integrazione scolastica è in continuità rispetto a quello che l’Ambito ha erogato sin dal precedente ciclo di programmazione, compreso quello che, limitatamente all’anno scolastico 201415, sarà erogato nelle scuole di istruzione secondaria di secondo grado in base ad un accordo con la Provincia, che finanzia l’intervento. Il servizio con valenza di Ambito sarà erogato nei comuni di Cisternino ed Ostuni per tutti gli ordini di scuola (dalla scuola di infanzia alle scuole superiori), mentre nel comune di Fasano sarà limitato alle scuole superiori in quanto servizio finanziato con le risorse della Provincia. Nello stesso comune di Fasano il servizio per le scuole di istruzione primaria e secondaria di primo grado sarà erogato direttamente dal comune con risorse del proprio bilancio autonomo. Fra gli obiettivi per l’anno 2014 del PdZ vi è quello di incrementare le attività di integrazione sociale extra scolastica al fine di assicurare la continuità e l’efficacia del Progetto Educativo Individualizzato (PEI), attraverso la promozione dell’utilizzo dei buoni servizio di conciliazione per disabili, ai fini della erogazione di ore aggiuntive ed integrative al volume di prestazioni erogate dalla rete pubblica. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Per la realizzazione dell’intervento è prevista la figura dell’Assistente sociale del Comune, l’educatore professionale o operatore socio sanitario fornito dall’ente gestore, il personale appartenente al servizio specialistico NIAT della ASL (medico, psicologo, assistente sociale). Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi TRASPORTO SOCIALE PER PERSONE DISABILI 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito Obiettivo di servizio: ⌧ SI ⌧ comunale NO Numero progressivo: 31 Denominazione servizio/intervento: Trasporto sociale persone disabili Art. del r.r. 4/2007: altro Importo totale programmato: € 143.000,00 Di cui: € 3.000,00 del Fondo unico di Ambito € 140.000,00 del bilancio autonomo dei comuni Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi persone disabili N° medio annuo previsto di utenti: 110 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Il servizio di trasporto sociale delle persone disabili è gestito con le risorse autonome dei comuni, che assicurano prevalentemente il servizio per la frequenza dei centri diurni socio-riabilitativi e per quelli riabilitativi (a carattere sanitario), presenti sia a Ostuni che a Fasano. Sulla base di un apposito protocollo d’intesa con la ASL, quest’ultima provvede a rimborsare periodicamente ai comuni la quota parte di spesa per il trasporto posta a suo carico. Le risorse dell’Ambito sono destinate alle spese di gestione di un automezzo del quale è titolare, concesso in comodato al soggetto gestore dei centri sociali polivalenti per disabili, per assicurarne il trasporto degli utenti. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Operatori dell’assistenza. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi INSERIMENTI IN STRUTTURE PER DISAGIO PSICHICO 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 32 Denominazione servizio/intervento: Inserimenti in strutture a ciclo diurno di persone con disagio psichico Art. del r.r. 4/2007: 60 – 60 bis - 105 Importo totale programmato: € 67.500,00 Modalità di gestione del servizio gestione in economia ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: disabili psichici stabilizzati N° medio annuo previsto di utenti: 16 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi In Ostuni è presente un servizio socio assistenziale a ciclo diurno previsto sin dal primo ciclo di programmazione, la cui gestione è finanziata con risorse di Ambito, destinata ad ospitare utenti psichiatrici stabilizzati inseriti su segnalazione del Centro di Salute Mentale. Si prevede la continuità dell’intervento, con l’intento di definire le modalità operative gestionali in maniera più appropriata, sulla scorta dell’esperienza acquisita nel frattempo. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Educatori professionali, animatori, operatori dell’assistenza, sulla scorta di quanto previsto nell’art. 105 del R.R. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi RESIDENZE PER PERSONE CON DISAGIO PSICHICO 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito ⌧ comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 33 Denominazione servizio/intervento: Residenze per persone con disagio psichico Art. del r.r. 4/2007: 60 bis - 70 Importo totale programmato: € 155.000,00 Di cui: € 60.000,00 del fondo unico di Ambito € 95.000,00 del bilancio autonomo dei comuni Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: compartecipazione pagamento rette) Tipologia di utenti: disabili psichiatrici stabilizzati N° medio annuo previsto di utenti: 15 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi L’intervento riguarda la spesa per la compartecipazione al pagamento della retta per l’inserimento in strutture ex art. 60 bis “casa famiglia”, nonché ex art.70 “casa per la vita” di soggetti con disabilità intellettiva o psichica o con patologia psichiatrica stabilizzata, con sufficienti condizioni di autonomia primaria nel primo caso, ovvero che necessitano di sostegno nel mantenimento del livello di autonomia e nel percorso di inserimento sociale e/o lavorativo, nel secondo caso, previa valutazione da parte della UVM. Già dal precedente ciclo di programmazione il costo della compartecipazione è stato ripartito a metà tra Ambito e comune di residenza della persona disabile. Con la programmazione 2014 si pone l’obiettivo di governare l’intero processo, soprattutto per adeguarsi alla programmazione dell’analogo intervento da parte della ASL, che per il Distretto socio-sanitario BR 2 prevede l’inserimento e la corrispondente spesa per 15 utenti, quanto anche alla luce delle conseguenze derivanti dalla introduzione dei nuovi calcoli per l’ISEE. La programmazione 2014, pertanto, prevede che, come per i centri diurni ex art. 60, fino a giugno si continuerà con la prassi della suddivisione dell’onere della compartecipazione a metà tra Ambito e comuni di residenza del disabile, e che a decorrere da luglio la spesa per la compartecipazione sarà a totale carico dell’Ambito, il tutto nei limiti di € 60.000,00. Eventuali esigenze che eccedano le risorse di Ambito sono poste a totale carico dei comuni, da fronteggiarsi con i bilanci autonomi. È prevista la predisposizione di una intesa con la Asl sull’integrazione socio sanitaria, con specifico riferimento al riparto degli oneri di spesa per gli inserimenti nelle strutture socio sanitarie, fra le quali i centri diurni (art. 60, 60 bis e 60 ter, art. 70). Nell’ambito della più generale intesa con la Asl sull’integrazione socio sanitaria si pone l’obiettivo di concordare, con apposito protocollo operativo, la presa in carico integrata delle persone con disabilità psichica e/o utenti psichiatrici stabilizzati, oltre che la programmazione, sulla base delle risorse disponibili da parte di entrambi gli enti, dei trasferimenti degli utenti dalle strutture sanitarie a quelle socio-sanitarie. Si pone inoltre l’obiettivo di estendere e consolidare i regimi di convenzionamento con la rete di strutture 70 e 60 bis. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi INTERVENTI PER PERSONE CON DIPENDENZE PATOLOGICHE 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 34 Denominazione servizio/intervento: Interventi per persone con dipendenze patologiche Art. del r.r. 4/2007: altro Importo totale programmato: € 20.000,00 Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi Soggetti in carico al Ser.t, adolescenti e giovani dell’Ambito N° medio annuo previsto di utenti: 5 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Le attività programmate sono in una logica di continuità con gli interventi già avviati nei precedenti piani di Zona con i progetti relativi agli inserimenti lavorativi, la cui esperienza sarà ripetuta ed ulteriormente valorizzata. Con la progettazione di dettaglio di questo PdZ si pongono i seguenti obiettivi di integrazione socio-sanitaria: - - Adozione di apposito Protocollo Operativo tra Ambito e Asl al fine di fissare gli obblighi e gli impegni reciproci in materia di presa in carico, integrazione e coordinamento professionale, nell’ottica di pervenire ad una reale presa in carico integrata; Incremento del numero delle prese in carico integrate nell’ambito di programmi terapeutici riabilitativi di natura socio assistenziale e socio sanitaria. L’Ambito, per parte sua, si pone l’obiettivo di: - Rafforzare i servizi di accoglienza, sostegno ed orientamento alla cura; Realizzare interventi di inclusione lavorativa con il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati che hanno l’obiettivo dell’inclusione sociale; Adottare strumenti di verifica e di valutazione dei progetti. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi MALTRATTAMENTO E VIOLENZA - CAV 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 35 Denominazione servizio/intervento: Centro antiviolenza Art. del r.r. 4/2007: 107 Importo totale programmato: € 2.000,00 Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: convenzione con soggetti terzi) Tipologia di utenti: Donne e minori vittime di violenza N° medio annuo previsto di utenti: 1 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi L’Ambito si propone di concludere entro il primo semestre dell’anno almeno una convenzione con un CAV tra quelli operanti sul territorio della provincia, poiché non ve n’è nessuno operativo sul territorio di propria competenza. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio La convenzione con il CAV dovrà prevedere la disponibilità di tutte le figure professionali previste dall’art. 107 del R.R. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi MALTRATTAMENTO E VIOLENZA - RESIDENZIALE 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 36 Denominazione servizio/intervento: Casa rifugio vittime di violenza / tratta Art. del r.r. 4/2007: 80 - 81 Importo totale programmato: € 3.000,00 Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: convenzione con strutture) Tipologia di utenti: Donne vittime di violenza ovvero di tratta N° medio annuo previsto di utenti: 1 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi L’Ambito si propone di concludere entro il primo semestre dell’anno almeno il procedimento già avviato per pervenire ad almeno una convenzione con una casa rifugio tra quelle operanti sul territorio della provincia, poiché non ve n’è nessuna operativa sul territorio di propria competenza. Le risorse programmate, limitate all’anno 2014, sono compatibili con quelle che sono le esigenze reali finora riscontrate. Infatti fino a tutto il 2013 nel territorio dell’Ambito è stato riscontrato un solo caso di presa in carico di una vittima di violenza che, peraltro, terminata la fase dell’emergenza (un paio di giorni), ha chiesto di lasciare la struttura che la ospitava. Considerata la inutilità di immobilizzare risorse, è fuor di dubbio che nel caso se ne presentasse la necessità, esaurite le risorse programmate, il pagamento delle rette di ospitalità sarebbero fronteggiate con risorse proprie dei comuni ovvero a seguito di riprogrammazione delle risorse di Ambito. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio La convenzione con la casa rifugio dovrà prevedere la disponibilità di tutte le figure professionali previste dall’art. 80 e 81 del R.R. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi MALTRATTAMENTO E VIOLENZA - EQUIPE 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 37 Denominazione servizio/intervento: Equipe maltrattamento e violenza Art. del r.r. 4/2007: Altro Importo totale programmato: € 17.777,00 Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi Minori e donne N° medio annuo previsto di utenti: 110 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi L’equipe multidisciplinare integrata è stata costituita formalmente con l’approvazione da parte del Coordinamento Istituzionale di un protocollo operativo avvenuta con delibera n.10 del 4 ottobre 2012. Si tratta della naturale evoluzione di un’EMI per il contrasto alla violenza su donne e minori nonché per l’affido e l’adozione, frutto di un protocollo d’intesa stipulato in data 8 marzo 2007 dall’Ambito Territoriale Sociale 2 BR e ASL di Brindisi. Occorreva infatti adeguare l’Equipe multidisciplinare integrata dell’Ambito territoriale 2 BR alle linee guida regionali nonché a quanto previsto dal Piano Provinciale di Interventi per il contrasto alla violenza di genere. L’Équipe Multidisciplinare Integrata è unica a livello di Ambito/Distretto e sul piano funzionale si articola su due livelli: una Équipe di Ambito ed una Équipe comunale costituita in ciascun comune del Distretto con personale comunale e del consultorio famigliare. L’Équipe Multidisciplinare è un’équipe multiprofessionale di tipo funzionale che assolve essenzialmente alle seguenti funzioni: a. effettua la valutazione multidimensionale e multiprofessionale, utilizzando gli strumenti di valutazione e le procedure previste a livello regionale ed altre ritenute necessarie in relazione alla specificità del caso trattato e alla necessità della presa in carico e del trattamento integrati fra servizi sociali e socio-sanitari delle situazioni di maltrattamento/abuso sospetto o conclamato nei confronti di donne e minori; b. elabora e gestisce il progetto personalizzato di aiuto e di sostegno alle vittime di maltrattamento/violenza, con la individuazione di tutti i soggetti/servizi coinvolti; c. individua il case manager di ogni caso in trattamento; d. individua ove possibile il care giver (genitori, familiari, affidatari, etc); e. definisce i tempi e le modalità per la verifica e l’aggiornamento del PAI. L’Équipe Multidisciplinare è preposta alla gestione di tutte le fasi del processo di presa in carico (rilevazione, protezione, valutazione, trattamento) in ogni caso di maltrattamento, abuso, violenza di genere nei confronti di donne e minori. Il Piano di Intervento Locale (PIL) provinciale ha finanziato il potenziamento, anche sul piano professionale, dell’Equipe, alla cui attuazione si provvederà entro l’anno 2014. Si pone l’obiettivo specifico di provvedere entro l’anno ad una riflessione comune, tra servizi dell’Ambito e servizi Distrettuali, per la valutazione di impatto del protocollo operativo dell’Equipe, al fine di eventuali miglioramenti sul piano organizzativo ed operativo, sulla scorta dell’esperienza, con la finalità di rafforzare i principi cardine della sua impostazione, rappresentati dalla condivisione della definizione di maltrattamento e abuso, come delineate dal CISMAI, nonché dalla gestione integrata e multi professionale di tutte le fasi della presa in carico (rilevazione, protezione, valutazione, trattamento). Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio L’Équipe di Ambito è costituita da: a. il Direttore del Distretto o suo delegato b. il Responsabile dell’Ufficio di Piano o suo delegato c. uno psicologo scelto tra gli operatori dei Consultori del Distretto d. un Assistente Sociale scelto tra gli operatori dei Consultori, e. un Assistente Sociale del Servizio Sociale Professionale di Ambito. L’Équipe comunale è costituita da una componente fissa ed una variabile. La componente fissa dell’Équipe comunale, che rappresenta la composizione minima per il regolare svolgimento delle attività di competenza, è data da: a. uno psicologo del Consultorio Famigliare b. un assistente sociale del Consultorio Famigliare c. un assistente sociale del Servizio Sociale Professionale di Ambito operante nel comune d. un assistente sociale del Centro Ascolto per la Famiglia dell’Ambito. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi INTERVENTI DI PREVENZIONE IN MATERIA DI DIPENDENZE PATOLOGICHE 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 38 Denominazione servizio/intervento: Art. del r.r. 4/2007: Interventi di prevenzione in materia di dipendenze patologiche altro Importo totale programmato: € 7.280,00 Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi Alunni delle scuole medie, adolescenti e giovani dell’ambito N° medio annuo previsto di utenti: 300 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Le attività programmate sono in una logica di continuità con gli interventi già avviati nei precedenti Piani di Zona con i progetti rivolti alla sensibilizzazione e alla prevenzione. I risultati attesi sono i seguenti: Promozione di azioni informative e divulgative finalizzate a favorire la diffusione di un corretto inquadramento delle problematiche da dipendenza nei confronti delle categorie a rischio attraverso la stesura di brochures informative; - Creazione di reti locali di mutuo aiuto; - Campagne di sensibilizzazione nelle scuole in sinergia con il Ser.t. - Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistente sociale, educatore professionale Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi INTERVENTI INDIFFERIBILI PER MINORI FUORI FAMIGLIA 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 39 Denominazione servizio/intervento: Interventi indifferibili per minori fuori famiglia Art. del r.r. 4/2007: Importo totale programmato: € 1.350.688,94 Di cui: € 205.688,94 del Fondo Unico di Ambito € 1.145.000 con gestione del bilancio autonomo dei comuni Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: Pagamento rette) Tipologia di utenti: Minori N° medio annuo previsto di utenti: 50 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Le tipologie di strutture a cui fa riferimento l’ambito sono prevalentemente la comunità familiare, la comunità educativa, ma anche la comunità di pronta accoglienza e la comunità alloggio. È opportuno operare la distinzione, per i riflessi sulla spesa, fra “semiconvitto” e “convitto pieno” in quanto, pur trattandosi di strutture a carattere residenziale e che peraltro presuppongono un provvedimento di allontanamento dei minori dalla famiglia, in alcuni casi è prescelta dai servizi territoriali la forma dell’utilizzo parziale dei servizi forniti dalle strutture residenziali quando lo richiedono particolari ragioni del progetto educativo assistenziale. L’intervento di protezione è definito dall’Equipe Multidisciplinare Integrata che prende in carico il minore, nell’ambito di un progetto assistenziale individualizzato e che ne cura tutte le fasi prevedendo, altresì, il necessario supporto alle competenze genitoriali in previsione del rientro dello stesso minore in famiglia. Infatti questa tipologia di intervento, seppur “necessaria”, è spesso temporanea. Nei casi di “urgenza” (PIS), per i quali sia previsto l’allontanamento immediato (ex art. 403 c.c.) del minore, è necessario che entro le 24 ore il caso sia portato all’attenzione dell’equipe multidisciplinare integrata al fine di stabilire gli opportuni interventi attivabili. L’Ambito ha deciso di svolgere un ruolo di regia rispetto alla governance complessiva dell’intervento, al fine di renderne omogenee le modalità gestionali in parallelo con quello che è il ruolo assolto dal protocollo operativo dell’Equipe Multidisciplinare Integrata, nonché di governare in una logica unitaria con valenza di Ambito l’intero processo presa in carico del minore / allontanamento dalla famiglia / rientro in famiglia o forme alternative al collocamento in struttura. È per questo che a decorrere da luglio 2014 è prevista la gestione associata di tutti i nuovi inserimenti in struttura, con il pagamento delle rette a metà tra Ambito e comune di residenza, sulla base di una apposita procedura condivisa con i servizi comunali. Per quanto riguarda gli inserimenti pregressi, l’Ambito si riserva di impostare un monitoraggio continuo coordinato con quello di competenza delle équipes comunali. L’intento è anche quello di ridurre almeno del 10% il numero dei minori collocati in struttura rispetto all’anno 2013, potenziando i servizi a valenza preventiva. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Gli operatori sono quelli previsti per la composizione dell’Equipe. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi UFFICIO DI PIANO 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 40 Denominazione servizio/intervento: Art. del r.r. 4/2007: Ufficio di Piano altro Importo totale programmato: € 40.000,00 Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: N° medio annuo previsto di utenti: Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi L’art. 10 della convenzione costitutiva dell’Ambito ha previsto la costituzione di un ufficio comune denominato Ufficio di Piano, quale tecnostruttura con funzioni programmatorie, amministrative e contabili dei Comuni associati. All’Ufficio di Piano sono assegnate da parte del comune delegato, che le individua all’interno del proprio organico, risorse umane in numero adeguato a rispondere al fabbisogno di competenze tecniche e di capacità professionali necessarie per svolgere efficacemente ed efficientemente le funzioni e i compiti assegnati all’ufficio stesso. Al vertice dell’Ufficio di Piano vi è un organismo di direzione, alla cui costituzione contribuiscono tutti i comuni dell’Ambito con personale esperto nelle funzioni amministrative avente almeno qualifica direttiva, all’interno del quale le unità di personale, impegnate ciascuna per almeno 18 ore settimanali, presidiano le seguenti funzioni: - N. 1 unità con responsabilità della funzione di programmazione e progettazione; - N. 1 unità con responsabilità della funzione di gestione tecnica e amministrativa N. 1 unità con responsabilità della funzione finanziaria, contabile e di gestione dei contratti. Le risorse previste dalla scheda intervento sono destinate sia per le spese generali di funzionamento che non siano direttamente assunte in carico dal comune delegato (vedi spese di cancelleria, di attrezzature, ecc.), sia per finanziare progetti finalizzati ed incentivanti per il personale dei comuni destinato a supportare l’Ufficio di Piano. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Personale amministrativo. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi FORMAZIONE DEGLI OPERATORI – SISTEMA INFORMATIVO 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito Obiettivo di servizio: comunale ⌧ NO SI Numero progressivo: 41 Denominazione servizio/intervento: Formazione degli operatori – sistema informativo Art. del r.r. 4/2007: altro Importo totale programmato: € 5.000,00 Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi assistenti sociali, ufficio di piano N° medio annuo previsto di utenti: Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi L’Ambito intende proseguire nelle attività di formazione già avviate nel precedente ciclo di formazione, nonché nel consolidare la dotazione di sistemi informativi, utili per migliorare l’efficienza e l’efficacia delle attività dell’Ufficio di Piano e del complesso dei servizi, a partire dal Servizio Sociale Professionale. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi INSERIMENTI IN RSSA-RSA – COMPARTECIPAZIONE RETTE 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito ⌧ comunale Obiettivo di servizio: ⌧ NO SI Numero progressivo: 42 Denominazione servizio/intervento: Inserimenti in RSSA-RSA – compartecipazione rette Art. del r.r. 4/2007: 6 Importo totale programmato: € 50.000,00 Modalità di gestione del servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi ⌧ altra modalità di gestione (specificare: Compartecipazione rette ) Tipologia di utenti: Disabili, anziani non autosufficienti N° medio annuo previsto di utenti: 15 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi L’intervento riguarda la spesa per la compartecipazione al pagamento della retta per l’inserimento in strutture ex art. 58 e 66 del R.R. (RSSA per disabili ed anziani) nonché per le RSA, per le quali, pur trattandosi di strutture sanitarie, la normativa pone a carico dei comuni l’onere della compartecipazione nel pagamento della quota sociale della retta. Già dal precedente ciclo di programmazione il costo della compartecipazione è stato ripartito a metà tra Ambito e comune di residenza della persona disabile/anziana, a condizione che l’inserimento sia stato preceduto dalla valutazione in UVM. Con la programmazione 2014 si pone l’obiettivo di governare meglio l’intero processo, soprattutto attraverso una maggiore intesa tra servizi sociali comunali e la PUA distrettuale, nonché attraverso il monitoraggio della appropriatezza degli inserimenti in RSA, risultati nel passato abnormi. Si pongono i seguenti obiettivi: • Promuovere una maggiore collaborazione con le strutture per una presa in carico condivisa durante il periodo di inserimento autorizzato dalla UVM; • Effettuare verifiche in itinere di monitoraggio e controllo in relazione agli obiettivi previsti dal PAI; • consolidare il sistema dell’offerta e domanda della rete dei servizi socio sanitari residenziali attraverso la predisposizione di una modulistica omogenea per tutte le strutture residenziali territoriali che devono fornire i dati utili alla PUA • Creare una lista di attesa unica di ambito gestita dalla PUA distrettuale. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi LUDOTECA A CISTERNINO 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito Obiettivo di servizio: comunale ⌧ NO SI Numero progressivo: 43 Denominazione servizio/intervento: Ludoteca Art. del r.r. 4/2007: 89 Importo totale programmato: € 27.000,00 Di cui: € 20.000,00 del Fondo Unico di Ambito € 7.000,00 cofinanziamento del Comune di Cisternino Modalità di gestione del servizio gestione in economia ⌧ gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: MINORI 3-5 e 6-10 anni N° medio annuo previsto di utenti: 40 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi In continuità con la prima programmazione, il servizio intende favorire lo sviluppo personale, la socializzazione, l'educazione all'autonomia e alla libertà di scelta al fine di valorizzare le capacità creative ed espressive dei minori. Le prestazioni del servizio di ludoteca si caratterizzano come segue: giochi guidati e liberi, i laboratori manuali ed espressivi, gli interventi di animazione, il servizio di prestito giocattoli. Il servizio di ludoteca dispone di spazi suddivisi per tipologia di giochi L’ambito intende garantire la continuità del servizio offerto cercando di mantenere ed, eventualmente, potenziare il numero dei beneficiari fino ad arrivare a n. 50 minori. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Il servizio di ludoteca è garantito da animatori socioculturali e da educatori, con il coordinamento da parte del servizio sociale professionale di ambito. Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi AZIONI DI CONTRASTO ALLA POVERTA', INCLUSIONE SOCIALE, INTERVENTI ASSISTENZIALI 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito comunale Obiettivo di servizio: ⌧ SI NO Numero progressivo: 44 Denominazione servizio/intervento: Azioni di contrasto alla povertà, inclusione sociale, interventi assistenziali Art. del r.r. 4/2007: 102 Importo totale programmato: € 60.000,00 cofinanziato come di seguito: € 25.000,00 del Fondo Unico di Ambito € 5.000,00 cofinanziamento del Comune di Cisternino € 15.000,00 cofinanziamento del Comune di Fasano € 15.000,00 cofinanziamento del Comune di Ostuni Modalità di gestione del servizio ⌧ gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi nuclei familiari, persone in situazione di svantaggio o marginalità sociale N° medio annuo previsto di utenti: 110 Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Coerentemente con quanto previsto dal Piano regionale (par. 2.3.2 Contrastare le povertà con percorsi di inclusione attiva), l’Ambito intende privilegiare il ricorso ai fondi dedicati all’inclusione sociale sia statali che della UE, attesi già per l’anno 2014. Tuttavia, ad integrazione di quanto previsto nella scheda n. 5 “Inclusione socio-lavorativa”, si ritiene utile, anche in attesa della erogazione delle suddette risorse, avere la disponibilità di ulteriori fondi per esigenze connesse a situazioni di emergenza, ovvero di iniziative specifiche di sostegno ed integrazione al reddito sia mediante contributi diretti che indiretti per i nuclei familiari residenti nei Comuni dell'Ambito Territoriale e che rientrino nelle condizioni di cui al Regolamento di Ambito per l'accesso alle prestazioni e servizi. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi IL VALORE DEL TEMPO – MARKET SOLIDALI Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2014 2015 ⌧ 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito Obiettivo di servizio: comunale ⌧ NO SI Numero progressivo: 45 Denominazione servizio/intervento: Il Valore del Tempo – Market Solidali Art. del r.r. 4/2007: Importo totale programmato: senza oneri finanziari a carico dell’Ambito Modalità di gestione del servizio gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi NUCLEI FAMILIARI con disagio economico N° medio annuo previsto di utenti: Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Creazione di luoghi in cui si produca solidarietà: empori “speciali” nei quali si mette a disposizione degli altri il proprio tempo, ricambiando quanto ricevuto/acquistato (beni, prodotti ecc.) con attività di volontariato (tempo = moneta di acquisto). Il progetto si rivolge in particolare a nuclei familiari e persone in difficoltà economica, oltre che a quella classe di lavoratori che, pur in possesso di una occupazione, vivono al di sotto della soglia di povertà. L’obiettivo consiste, oltre che nella fornitura di beni di prima necessità, nella creazione di spazi e tempi dedicati al raccordo/orientamento con i servizi socio-assistenziali pubblici e privati e nella costruzione di relazioni interpersonali, rafforzando l’azione di rete del volontariato. Tra i risultati attesi: - creazione di una rete di soggetti, già operanti in ambito territoriale (associazioni di volontariato, uffici sociali e comunali, imprese profit e no profit), che agiscano in maniera concordata e condivisa a sostegno delle famiglie in difficoltà - maggior coinvolgimento delle famiglie nelle azioni di sostegno reciproco - attuazione di pratiche innovative di volontariato, in sinergia con i vari attori della rete L’Ambito funzionerà da facilitatore per l’attuazione del progetto Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi L’HALVEARE – PROPOSTE CON E PER LE FAMIGLIE Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2014 2015 ⌧ 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito ⌧ comunale Obiettivo di servizio: ⌧ NO SI Numero progressivo: 46 Denominazione servizio/intervento: L’Halveare – Proposte con e per le famiglie Art. del r.r. 4/2007: Importo totale programmato: € 15.000,00 (onere a carico del bilancio autonomo del Comune di Fasano) Modalità di gestione del servizio gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi DISABILI – ANZIANI – FAMIGLIE con disagio socioeconomico N° medio annuo previsto di utenti: Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Il progetto l’Halveare, con 31 partner in rete, vincitore del bando Puglia Capitale Sociale, prevede la realizzazione di tre iniziative con e per le famiglie: - “Giochi senza Barriere: stessi Giochi, stessi Sorrisi”, per la realizzazione di parchi giochi accessibili e fruibili anche da adulti e bambini disabili, al fine di sviluppare occasioni di incontro, di scambio e di condivisione. - “Famiglie Solidali: anche un piccolo aiuto puo’ dare grande sostegno”, per la realizzazione di molteplici iniziative (lab. di cucina, rassegne cinematografiche, doposcuola, baby sitting ecc.) attraverso un percorso organizzato sul territorio, valorizzando al meglio le risorse economiche, strumentali e umane messe a disposizione dalla “rete”. I destinatari delle iniziative dovranno restituire in attività di volontariato le ore di cui avranno beneficiato (banca del tempo) - “Citta’vecchia Citta’nuova”, ovvero la creazione di un percorso di progettazione partecipata, finalizzata alla riorganizzazione del centro storico, con ambienti a misura di tutti per migliorarne la vivibilità, con particolare riferimento alla popolazione anziana e disabile. Interventi previsti: ampliamento delle ztl pedonalizzazione delle aree riduzione del traffico veicolare previa revisione del sistema viario sviluppo dei rapporti di vicinato Tra i risultati attesi: creazione di una rete di partner articolata ed eterogenea consolidamento del rapporto tra le organizzazioni del terzo settore facilitazione dello sviluppo di processi di partecipazione - sperimentazione di nuove forme di finanziamento facilitazione del rapporto pubblico/privato sviluppo di occasioni di incontro e scambio riscoperta dei rapporti di vicinato Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi INSIEME SI PUO’ 2014 ⌧ Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2015 ⌧ 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito ⌧ comunale Obiettivo di servizio: ⌧ NO SI Numero progressivo: 47 Denominazione servizio/intervento: INSIEME SI PUO’ Art. del r.r. 4/2007: Importo totale programmato: € 12.000,00 (onere a carico del bilancio autonomo del Comune di Fasano) Modalità di gestione del servizio gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi FAMIGLIE E MINORI N° medio annuo previsto di utenti: Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Progetto estivo di attività (motorie, espressive, comunicative e laboratoriali) e forme di volontariato per il coinvolgimento di giovani, bambini anche con disabilità, anziani e famiglie, a contrasto del disagio sociale. Il progetto, in continuità con l’esperienza del Comune di Fasano, che già sostiene l’iniziativa, nasce pensando ai bambini e ai ragazzi che durante il periodo estivo, fuori dalla frequenza e dagli impegni scolastici, rischiano di “sprecare” il proprio tempo in attività non formative né educative. Le attività previste rispondono a bisogni diffusi (gioco, benessere fisico, divertimento, interazione, socializzazione ecc.), oltre che rappresentare una possibilità di miglioramento e di supporto alle politiche sociali di contrasto al disagio minorile e giovanile; da qui, la necessità della collaborazione con i servizi sociali comunali e il NIAT per l’individuazione, tra i destinatari, di particolari situazioni di disagio Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi RETE DEI SERVIZI SOCIALI E DELL’ASSOCIAZIONISMO Annualità: 2013 AMBITO DI FASANO PROVINCIA DI 2014 2015 ⌧ 2016 BR Informazioni generali Valenza territoriale: ⌧ ambito Obiettivo di servizio: comunale ⌧ NO SI Numero progressivo: 48 Denominazione servizio/intervento: Rete dei Servizi Sociali e dell’Associazionismo Art. del r.r. 4/2007: Importo totale programmato: senza oneri finanziari a carico dell’Ambito Modalità di gestione del servizio gestione in economia altra modalità di gestione (specificare: ) Tipologia di utenti: gestione diretta con affidamento a terzi Tutti i cittadini dell’ambito N° medio annuo previsto di utenti: Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi Implementazione e attivazione di una rete tra tutti gli operatori del terzo settore e i soggetti pubblici deputati al sociale e creazione di una banca dati che individui l’offerta di servizi e la disponibilità di risorse (umane, finanziarie, strumentali, logistiche) e le sappia incrociare con il bisogno espresso in maniera coordinata attraverso una cabina di regia istituzionale (l’Ambito Territoriale). Risultati attesi: facilitare l’accessibilità e la fruizione dei servizi (pubblici e privati offerti sul territorio) attraverso un’informazione organica, immediata e capillare Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
© Copyright 2024 ExpyDoc