N U M E R O L ’ I N F O T R E N T A S E I R M A Z I O - N E G E N N A I O F A C E 2 0 1 2 N T R O REBUS DI NATALE Il Fli passa all’opposizione, acquistando un uomo in più: Pennata. Il Vicesindaco Garzia critica il Piano Regolatore e viene allontanato dalla Giunta dal Sindaco Bruschini. De Angelis (bontà sua) si rende disponibile per una nuova candidatura a Sindaco di Anzio (il Senato non lo soddisfa?). Questo è il rebus che i nostri amministratori hanno composto per il Natale di Anzio. La soluzione aiuterebbe l’inconcludente alleanza di centro destra a salvare capre e cavoli, dopo quattordici anni di amministrazione svolti nel completo disinteresse per la città e per i cittadini. Rotonde a parte. Il PDL a livello nazionale perde consenso e decoro; pertanto i cuginetti di Anzio hanno bisogno di illudere i cittadini della nascita di alternative valide ad un’amministrazione che comincia ad avere numeri molto bassi, avendo seminato poco e male e raccolto solo insoddisfazione da parte dei residenti. In questo modo, con la nascita di una Alleanza di Centro (il possibile terzo polo), pensano loro (e solo loro ovviamente) che le persone possano dimenticare magicamente che la condizione attuale della città sia stata voluta dai personaggi citati, protagonisti del vecchio che crolla e che vorrebbero riverniciare a nuovo con stratagemmi da camaleonti. La soluzione del rebus visto all’inizio non può che essere la seguente: Faranno Palla Domani alle Amministrative Garantendosi Sostegno al Ballottaggio. Dato che il centro sinistra in questi anni sta seminando bene e raccogliendo sempre maggiori simpatie, e si prevede che il suo candidato potrà andare al ballottaggio. Tuttavia non possiamo escludere un’altra remota soluzione: Fli e Partito Democratico Amici si Garantiscono Sostegno al Ballottaggio. Tanto si starebbe sempre tra cugini! Ma poi come la metteremmo con il Piano Regolatore voluto dal duo De Angelis-Bruschini e con il progetto del grande-porto ammazza-città, partorito sempre dallo stesso duo? Andrea Mingiacchi INTERVISTA A GARZIA: “Il piano regolatore deve essere come un’orchestra armoniosa” INTERVISTA A GARZIA: IL PUNTO SUL PRG “Il piano regolatore deve essere come un’orchestra armoniosa” LA PACE SBARCA AL MUSEO DELLA GUERRA Parla Colantuono: la mostra a Roma sullo sbarco e il punto sul museo MARATONA DI NEW YORK: IL SOGNO DI OGNI ATLETA Anche Anzio e Nettuno alla corsa della Grande Mela dicembre 2011_n.35 2 [email protected] Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Anzio Space Riviera Zanardelli 45 – Anzio Tel 06 98340765 - fax 06 98342058 POLIZZE AUTO – INFORTUNI – MALATTIA – COMMERCIO – RC DELL’IMPRESA – RC DEL PROFESSIONISTA – VITA – FONDI PENSIONE CONVENZIONI CON POSSIBILITA’ DI TRATTENUTA IN BUSTA PAGA PER I DIPENDENTI DEL COMUNE DI ANZIO – REGIONE LAZIO - COLGATE PALMOLIVE – ALPLA- ASL RM H – ABBOT – RECORDATI – WHYETH PFIZER – SELEX – SIGMA TAU – ICA FOODS - FIORUCCI – O/I – PROCTER & GAMBLE - IBI LORENZINI TARIFFE SCONTATE PER GLI ISCRITTI CGIL – UIL – CISL – CNA – CONFESERCENTI – SOCI COOP- INARCASSA Anzio Space Space - Città n.35_dicembre 2011 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno 3 La crisi ridimensiona le abitudini nel periodo delle feste. Aspettative nere per i negozianti NATALE: SOTTO L’ALBERO SOLO CARBONE? In queste ultime settimane, leggere le statistiche delle varie indagini di settore è sempre uno shock. L’ultimo della serie è quello diramato dalla Confesercenti-Swg, dal titolo ‘Il lavoro sotto l’albero’, dove si evince che il 64% degli italiani, quest’anno spenderanno meno per le feste natalizie. La paura della crisi, le possibili ripercussioni della manovra finanziaria del Governo, spingono ad una prudenza ancora maggiore di quella mostrata negli ultimi anni. Più di un italiano su cinque pensa addirittura di tagliare le spese del 50%. Se il Natale 2010 è stato all’insegna dell’attesa di tempi migliori, quello 2011 sembra confermare la difficile situazione economica delle famiglie italiane. Secondo questi dati, delle tanto sospirate tredicesime (circa 41 miliardi di euro), dovrebbero essere destinati ai regali solo 5 miliardi. Chi percepisce una tredicesima mensilità la userà principalmente (36%) per le spese per casa e famiglia: ma quasi un quarto verrà destinata al risparmio. Una quota significativa servirà invece a coprire quelle spese già sostenute e non ancora saldate (27%), tra cui i mutui. A questo punto viene da domandarci, come sarà il Natale 2011, e soprattutto nel nostro piccolo, come sarà ad Anzio? Quando questo numero di Anzio-Space andrà in stampa, non potremmo avere la situazione definitiva sull’effettiva ‘corsa ai regali’ o ‘sull’abbuffata dei cenoni di Natale o di Capodanno’, ma fin da ora possiamo fare ugualmente delle previsioni anche in base alle aspettative dei negozianti. In poche parole, nell’attesa della tredicesima, saranno così fiduciosi da riempire i propri negozi di prodotti o si terranno sul chi va là, sperando di non ritrovarsi a gennaio con le botteghe ancora piene di mercanzia da riciclare con i saldi? È fuori di dubbio che poi nel periodo natalizio la fanno da padroni i centri commerciali che possono giocare sulla possibilità di offrire merce (soprattutto quella tecnologica) ad un miglior prezzo, portando ancora più crisi al settore del piccolo commercio, ma la parola d’ordine per tutti è ormai una sola: risparmiare! Abbiamo parlato di tutto ciò con alcuni negozianti di Anzio, tutti concordi nel dire che la crisi non solo c’è, ma la si vede chiaramente col fatto che i loro negozi risultano praticamente vuoti. Piero Stefani, titolare di ‘Centolire’ ci accoglie nel suo negozio, pressoché deserto. “Come vede, il negozio parla da solo. Non c’è un’anima…” Ci dice, poi, che spera ancora nel miracolo del Natale, delle spese dell’ultimo momento, ma è pur vero che “Sperare, però, con la situazione di oggi, non è facile. Le previsioni sono brutte, siamo così stanchi e avviliti che da una parte non sappiamo neanche più in cosa sperare. Purtroppo non c’è la mentalità del turismo. Se tutti i negozi fossero sempre aperti, la gente sarebbe più attirata ad uscire, a spendere. Per esempio, qui dietro l’angolo (piazza Garibaldi) hanno aperto la pista di pattinaggio sul ghiaccio per le festività. Mentre i figli vanno sui pattini, i genitori potrebbero farsi una passeggiata, fare shopping. Invece in certe giornate sono l’unico negozio ad avere le saracinesche tirate su. Con questa mentalità non si va da nessuna parte”. Altro negozio ‘storico’ di Anzio centro è ‘Il Bazar’, aperto da quasi cent’anni su Piazza Pia; Ennio Colantuono ci dice apertamente che per i piccoli negozianti di giocattoli come lui, è un Natale come gli altri. Ormai la gente è abituata a comprare i giocattoli ‘pubblicizzati’, quelli che vanno per la maggiore, nei grandi centri commerciali. “Io ormai sono anni che mi dedico a vendere giocattoli più a buon mercato, che non costano una barca di soldi, perché meno di ‘moda’. Se non li vendo a Natale, lo faccio durante l’anno. Il commercio ad Anzio, purtroppo non è più come prima. Adesso devi centellinare ogni ordine che fai, perché rischi di vendere un determinato genere di articolo a discapito di un altro. Così facendo, rischi che tutto quello che guadagni da una parte, lo perdi con il mancato guadagno di quello invenduto. Dopotutto ad Anzio centro siamo rimasti pochi, sì e no 1.800 persone. Il nostro lavoro sta diventando come quello della stazione Termini, ‘di passaggio’. Aspetti la persona che viene da fuori, che fa la passeggiata sul lungomare, che va a farsi la mangiata nei ristoranti sul porto e che poi si fa il giretto in piazza. E tu stai lì, ad aspettare che entri nel negozio e compri qualcosa…”. Cambiamo settore e proviamo a vedere se almeno, in tempo di vacanze, il business legato ai viaggi riesce ancora a tirare; in questo campo il sondaggio della Confesercenti, è molto chiaro. Il settore a livello nazionale sembra tenere, cambiano però le abitudini, infatti coloro che decideranno di passare le feste in viaggio, lo faranno in modo massiccio all’estero (+9% rispetto al 2010), sicuramente alla ricerca di prezzi più convenuti rispetto alle località e agli alberghi italiani. Siamo andati all’agenzia di viaggio ‘Le rotte di Cousteau’ di Lavinio, per vedere se la tendenza nazionale si rispecchia con quella locale. “La crisi nel settore c’è” –ci dice il titolare- “ed è tanta. Nonostante il periodo delle feste e le moltissime offerte che proponiamo, soprattutto per quanto riguarda i pacchetti esteri, siamo pressoché fermi. Già l’anno scorso c’era stato un sensibile calo negli affari, ma quest’anno stiamo viaggiando ad una media che sfiora il 20% in meno di richieste. Il che per un settore come il nostro è tantissimo”. Niente! Qui siamo decisamente in controtendenza. La crisi, ad Anzio, sembra colpire un po’ tutti e a questo punto non resta che sperare che a Natale avvenga, oltre al miracolo della nascita del Salvatore, anche quello della ‘rinascita’ dell’e conomia. Maurizio D’Eramo Space - Città dicembre 2011_n.35 4 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Anzio Space PRG: “COME UN’ORCHESTRA ARMONIOSA” Parla l’Assessore Garzia che sull’edilizia risponde: “Anzio non è terra di conquista, serve qualità” Assessore quali sono i correttivi da apportare al piano regolatore e dove c’è più urgenza? “In questi giorni ho presentato una delibera di salvaguardia e indirizzo che prevede alcuni punti fondamentali:un censimento dello stato di attuazione dell’edificazione, cioè a quanto siamo arrivati come sviluppo del piano regolatore, per poi da qui partire con uno stato di rilevazione, vedere i servizi primari e secondari che dovevano essere fatti e non lo sono stati, l’approvazione di un regolamento edilizio che non è stato ancora portato in consiglio comunale per una serie di motivi burocratici e la richiesta di portare la Bucalossi (tassa pagata dal cittadino per ottenere un permesso a costruire) all’impiego totale del 100 %, mentre oggi il Comune ha destinato, per le opere di urbanizzazione, la tassa al 50% e l’altra metà in altri capitoli di spesa. Queste sono una serie di situazioni che prevedo come correttivi propedeutici per reimpostare il piano che è partito troppo veloce e serviva per dare sviluppo alla città. Nella delibera c’è lo studio approfondito dei piani quadro: il nostro territorio è diviso in 13 piani con i sottopiani dove ci sono, nel dettaglio, le aree di servizio e sottoservizio. Ogni tecnico sa come quella zona dovrà essere progettata e sviluppata, il piano nel 2004 è stato approvato, ma con l’auspicio e la raccomandazione che i piani quadro si sarebbero dovuti fare in modo dettagliato e analitico. Questi sono elementi di correzione fondamentale: come per un pilota di formula uno lo è impostare una strategia della corsa prima della gara. Io sono un assessore della città di Anzio e quindi sono in dovere di denunciare le carenze e non fare faziosità politiche; in questo senso la mia posizione non è vista di buon grado ma vado avanti”. Esordisce così l’assessore, che prosegue illustrandoci le carenze presentate dal Prg: “È stata fatta una grande polverizzazione in fase progettuale dove andava più esteso il discorso dei comparti, cioè fare dei maxi comparti e non polverizzare a macchia di leopardo tutte le aree. I correttivi principali erano quelli propedeutici per l’attuazione del piano:oggi siamo ancora in tempo per fare alcuni correttivi ma bisogna serrare le file e correre ai ripari”. Problemi anche sull’organico degli uffici:“Ho fatto una richiesta al sindaco per intensificare l’organico; mi ha risposto che non si può fare perché c’è mancanza di fondi; io mi attengo a quello che lui dispone: se ritiene giusto mandare avanti così l’ufficio io alzo le mani, perchè diventa veramente difficile farlo. Le risorse tecnico-umane sono scarse e perciò diventa difficile anche fare controlli che è la cosa più importante. Bisognava prevederne un impiego maggiore per svolgere un lavoro di verifica a priori di quello che doveva essere realizzato. Questo è stato un aspetto trascurato, è stata una grossa lacuna attuare un piano così senza strumenti di sicurezza e di controllo. Si tratta di una mancanza di responsabilità”. Poi continua sul regolamento edilizio “la sua funzione è quella di regolamentare quello che oggi viene interpretato in modo favorevole o dubbioso secondo le esigenze. Io credo che in una civiltà evoluta e democratica ci debbano essere regole chiare per tutti che vanno rispettate e applicate, non regole vincolate da rapporti di simpatia. Ci deve essere uno strumento di lettura che regoli in modo preciso come debba essere progettato e costruito un immobile. Un piano regolatore deve iniziare la costruzione come un’orchestra, in maniera armoniosa, oggi è carente in tanti quartieri la persona che vive la realtà quotidiana subisce delle mancanze che vanno a deficitare la vita ordinaria. È fondamentale ridare un’armonia di sviluppo al Prg così che nel giro di qualche anno vengano risolte queste problematiche: bisogna iniziare a costruire i servizi, ciò che non è stato fatto in questi anni.” Agganciandosi poi al discorso su come tutelare chi costruisce: “Si tratta di una legge di mercato che stiamo vivendo anche con la borsa: quando c’è differenza tra domanda e offerta si creano degli squilibri di prezzo. Bisogna stabilire quale delle due sia più importante; noi abbiamo prodotto un’eccessiva offerta a quella che era la necessità e quindi si sono venute a creare condizioni in cui il prezzo al mq dell’immobile viene ridotto in modo drastico. In altri comuni limitrofi il prezzo è quasi il doppio. Occorre are un’edilizia di qualità altrimenti si va a discapito della popolazione”. Infine conclude facendo due battute sulla vicenda, riguardante proprio il piano regolatore, che ha visto coinvolti i consiglieri Monti e Godente: “Con il regolamento edilizio approvato l’incomprensione non si sarebbe verificata: loro non hanno fatto tre villini in più, c’è stata solo una discordanza sulla distanza tra un edificio e l’altro che, applicando una teoria si poteva fare, interpretandola in un altro modo no. In mezzo c’era l’interpretazione corretta di un dispositivo che diceva cosa si doveva fare. Ecco perchè mi batto affinché ci sia al più presto un regolamento chiaro”. E proprio in conclusione ci tiene a chiarire che, sotto l’aspetto edilizio, Anzio non è terra di conquista: “ La mancanza di un regolamento non significa che ognuno che viene costruisce in modo banditesco. Esistono leggi del codice civile, poi ogni Comune applica i loro aspetti. Il regolamento edilizio ha la funzione di mettere i puntini sulle i”. Alcune voci parlano di critiche che le sono arrivate proprio dalla maggioranza. “Io faccio politica perché credo nel principio della nostra città: viene prima di tutto il rispetto del bene comune. Mi sono sentito in dovere di denunciare un problema che esiste realmente, ho messo in luce in modo responsabile il fatto con lettere al sindaco e al direttore generale, ma non ho avuto un riscontro che sia stato positivo o negativo; quindi ho deciso di rapportarmi con tutti i cittadini parlando ai giornali. La delibera rimane agli atti poi qualcuno si assumerà le responsabilità di tutto questo”. Leonardo Tardioli Anzio Space Space - Città n.35_dicembre 2011 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno 5 Un consiglio comunale sempre più diviso e la nomina del nuovo assessore all’urbanistica PIANO CASA: LA MAGGIORANZA SI SPACCA Tempo di feste: a Natale diventano tutti più buoni e a Capodanno si fanno i botti. Ad Anzio quest’anno i botti si sparano un mese prima del solito: il Fli esce dalla maggioranza e il sindaco Luciano Bruschini toglie le deleghe all’assessore all’urbanistica Ruggero Garzia. Procediamo con ordine: è il 25 novembre scorso e siamo in pieno svolgimento del consiglio comunale, tema all’ordine del giorno la discussione del piano casa. Mario Pennata, consigliere recentemente passato al Fli, dopo essere stato eletto nelle file del Pdl chiede la verifica del numero legale al presidente del consiglio comunale, abbandonandolo successivamente seguito dagli altri rappresentanti di futuro e libertà. Il motivo? Sembra che non gli sia stata concessa la parola per ben due volte dato che voleva spiegare il motivo del suo cambio di partito. Lo stesso Pennata, oltre che dai suoi, viene seguito anche dai consiglieri del Pd e del Prc, i quali lasciando la seduta non permettono al consiglio di continuare visto che la maggioranza non ha il numero legale. Dopo pochi giorni si svolge un altro consiglio comunale, con vari temi all’ordine del giorno, ma ci sono altri cambiamenti: Garzia non è più l’assessore all’urbanistica, il sindaco Bruschini gli ha ritirato le deleghe, inoltre lo stesso sindaco annuncia che la maggioranza è a 17 consiglieri e la coalizione è composta da: Pdl, Lista Bruschini, Udc e La Destra. Infine afferma che non ha nessuna intenzione di dimettersi e che si ricandiderà alle prossime elezioni. Dunque sembra esserci una vera e propria spaccatura, cosa che viene confermata dal consigliere (sempre di Fli) Giulio Godente, il quale dice che il partito non si sente più rappresentato dalla maggioranza e dalla quale ha annunciato ufficialmente l’uscita. Intanto il 3 dicembre il Pd ha tenuto un incontro presso l’hotel Lido Garda per parlare proprio del piano casa. All’e vento hanno partecipato i vari consiglieri del Pd di Anzio, oltre al vice sindaco di Nettuno Alberto Andolfi. Secondo il partito anziate ci sono alcuni punti da modificare prima di riportare questo argomento in consiglio, su tutti l’articolo 3 ter, che prevede la demolizione di fabbriche e la ricostruzione di residenze sulle stesse aree con un aumento di cubatura del 30%. Presente anche il neo assessore all’urbanistica del comune di Anzio Sebastiano Attoni, il quale si è detto d’accordo con il Pd e ha dichiarato di avere in programma una riunione sull’argomento con tutte le forze politiche in consiglio comunale concludendo il suo intervento con una riflessione: “L’aumento di cubatura previsto dal piano casa porta anche ad un incremento abitativo, ma siamo in grado di sostenerlo non avendo i servizi?”. La priorità ai servizi d’altro canto era stato anche un cavallo di battaglia di Garzia: allora viene spontaneo chiedere se esista una differenza di vedute tra il vecchio ed il nuovo assessore e se sì quale sia. Buon Natale. Leonardo Tardioli Il punto sulla richiesta di alcuni parlamentari Pd di una commissione d’accesso antimafia IL SINDACO BRUSCHINI INCONTRA IL PREFETTO PECORARO Si è svolto martedì 22 novembre il tanto atteso incontro tra il sindaco di Anzio Luciano Bruschini e il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. Il tema principale dell’incontro è stato la richiesta, di cinque parlamentari del Pd, di inviare ad Anzio una commissione d’accesso antimafia, per verificare eventuali condizionamenti, dell’amministrazione e del consiglio comunale, da parte della criminalità organizzata. Il sindaco, dopo aver ringraziato il prefetto per la sua disponibilità, si è detto molto preoccupato e perplesso da tale richiesta, aggiungendo che sulla base delle sue conoscenze, politiche e personali, nessuno è condizionato. A conforto della tesi del primo cittadino c’è anche il prefetto che alla commissione antimafia ha dichiarato che non si evidenziano coinvolgimenti dell’amministrazione pubblica. In prefettura non è ancora arrivata una vera e propria richiesta dal Viminale (anche per l’avvicendamento tra Roberto Maroni e il neo Ministro Anna Maria Cancellieri). Da considerare ci sono anche i tempi burocratici: il prefetto dovrà inviare una relazione, sulla base della quale il ministro dell’interno risponderà in Parlamento a coloro che hanno posto l’interrogazione. Successivamente i due si incontreranno personalmente e sulla base di tale incontro il prefetto deciderà se inviare o meno la commissione d’accesso. Ma che cos’è la commissione d’accesso e come procede? La commissione viene nominata per accertare “elementi su collegamenti diretti o indiretti degli amministratori con la criminalità organizzata o forme di condizionamento tali da compromettere la libera determinazione degli organi elettivi, oltre che il buon andamento delle amministrazioni e dei servizi ad esse affidati”. Viene istituita come misura di prevenzione; se nominata viene guidata dal prefetto e da rappresentanti delle forze dell’ordine o del ministero che presentano una relazione dopo tre o sei mesi. Sulla base di tale relazione il prefetto propone lo scioglimento del consiglio comunale oppure indica, sanzionandoli, coloro che sono condizionati. La proposta di scioglimento è votata dal consiglio dei ministri. Chiudiamo con una precisazione: con la legge numero 136 del 23 agosto 2010 i finanziamenti sono monitorati per legge; cioè il protocollo d’intesa sui flussi finanziari, che riguardano la costruzione del nuovo porto di Anzio, dovrà essere sottoscritto per legge, al fine di garantire la tracciabilità dei soldi e prevenire le possibili infiltrazioni di associazioni mafiose allo scopo di riciclare denaro sporco. L.T. Space - Città dicembre 2011_n.35 6 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Anzio Space Le vie fatte dagli antichi romani sono ancora resistenti. Le nostre, invece, sono piene di buche STRADE PERICOLOSE ANCHE PER CHI VA IN MOTO. LA PRUDENZA NON BASTA Nelle vie del Quartiere Europa, nel corso degli anni si sono formate delle buche, che mettono a rischio chi percorre le strade ogni giorno, motociclisti compresi. Per questo mi domando: perché i motociclisti pur andando piano devono farsi male? Quando si rinnovano le strade, le ditte preposte e incaricate non potrebbero adoperare materiali più resistenti oppure mettere qualche centimetro in più di bitume? Magari così facendo saremmo tutti più contenti: non ci sarebbero più le lamentele degli utenti della strada, i motociclisti vivrebbero senza il rischio di cadere anche nel fango e gli automobilisti di rompere qualche componente della vettura. Le strade fatte dai romani, messe in opera due mila anni fa, oggi sono ancora resistenti a testimonianza di come gli antichi, pur non avendo nulla, usassero l’ingegno e la volontà per far bene le cose. Invece oggi, anche avendo il conforto di tutte le possibilità tecnologiche, si fanno strade che dopo un mese cadono a pezzi con le conseguenze facilmente intuibili. Eppure se venissero realizzate in maniera consona i vantaggi sarebbero doppi: l’amministrazione comunale otterrebbe un risparmio notevole nel caso d’incidenti di un certo livello, mentre gli automobilisti e tutti gli altri utenti della strada guiderebbero e viaggerebbero con più tranquillità. I cittadini dovrebbero aver diritto ad avere strade non magari lisce come un biliardo ma neanche avere “trappole” più o meno a vista, come tombini a volte troppo alti o affossati che costringono chi guida a fare quasi un rodeo. Perciò chiediamo agli uffici preposti che quando si fa la gara d’appalto si dovrebbe includere nel capitolato tutto quello che occorre per avere un lavoro ben fatto e più duraturo. Perché di strade dissestate, ad Anzio, ce ne sono in quantità: via della Fornace, via Ardreatina vicino Tor Caldara, via Nerone, Viale Roma e tante altre. Marzio Flavio Baldoni MARE E AMBIENTE COSTANTEMENTE MONITORATI AD ANZIO UNA NUOVA STAZIONE METEO MARINA Nei primi giorni di dicembre sul molo Pamphili della città neroniana è stato installato un rilevatore meteo a finalità pubblica e di notevole interesse scientifico. Il ministero dell’ambiente tramite l’Ispra, (Istituto Superiore Protezione Ricerca Ambientale), ha sviluppato il progetto della Rete Mareografica Nazionale (RMN). Il servizio del tutto autonomo delle stazioni invia i dati in tempo reale via umts fornendosi dell’energia necessaria tramite un pannello solare. L’impianto è formato da un palo installato sul molo, denominato unità meteo, che rileva la direzione e la velocità del vento tramite un anemometro installato a 10 metri dal suolo, la temperatura e l’umidità dell’aria tramite sensori; mentre l’unità mareografica è composta dall’asta idrometrica, un tubo alto tre metri e dal diametro di 40 centimetri semisommerso nel mare che rileva con appositi sensori l’altezza delle onde, la temperatura del mare e la pressione atmosferica. Tutti i dati sono trasmessi via internet sul sito www.mareografico.it dove si trovano i dati di oltre 30 stazioni meteomarine in tutto il Paese, coordinate dalla RMN che, a brevissimi intervalli, quasi in tempo reale, forniscono tutte le caratteristiche citate. Il sito, inoltre, ha una tabella della previsione delle maree e una mappa delle zone a rischio di onde anomale dovute a minitsunami per l’effetto di fenomeni sismici locali sottomarini, per questa ragione vi sono nove stazioni in Italia con rilevatori più specifici a questo tipo di fenomeno. L’analisi dei dati è a fini progettuali e scientifici e sarà confrontata con quella relativa ai dati storici. Il mare e l’ambiente di Anzio verranno dunque monitorati costantemente e in futuro potranno essere collegati altri sensori, a controllare la qualità delle acque. Alessandro Tinarelli Anzio Space Space - Città n.35_dicembre 2011 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno 7 Barriere, pennelli, incomprensioni Dopo mesi di ruspe e eventi finalmente una luce. ma qualcuno, ritardatario, si sveglia L’ultimo mese ci eravamo lasciati con un po’ di amarezza, visto il prosieguo dei lavori, ma anche con un barlume di speranza, essendo stati, un mese fa, in attesa di un ennesimo incontro chiarificatore con Amministrazione (nella persona del sindaco Bruschini), Sib (sindacato balneari), associazioni e tecnici dell’ARDIS (l’agenzia regionale redattrice del progetto). Le associazioni legate al mare ed in particolare alla pratica degli sport acquatici, ma anche i sostenitori dell’istanza ambientale, da febbraio, mese di inizio dei lavori, hanno osteggiato in particolar modo la barriera soffolta che avrebbe creato, di fatto, un’interdizione del mare aperto a tutti e tutto senza soluzione di continuità per quattro chilometri e mezzo. L’incontro c’è stato e qualcosa nel panorama di questi lavori, almeno da questo punto di vista è cambiato. La barriera, inutile e dannosa, verrà, nel primo stralcio dei lavori (quello, per capirci, in corso d’opera dal Tortuga a Tor Caldara) abbassata ad almeno un metro e mezzo sotto il livello del mare con aperture di non meno di 20-30 metri al centro. Per quanto riguarda i lavori che riguarderanno la parete a sud, quindi dal Tortuga a Capo d’Anzio, l’ARDIS ha assicurato che verranno progettati i soli pennelli longitudinali, soluzione adottata in gran parte del mondo. Rimane comunque un intervento che seriamente cambierà i connotati di una costa e che lascia feriti e sconfitti gli amanti dell’ambiente e i sostenitori del rispetto per il mare, ma qualcosa, come più volte affermato, bisognava fare per proteggere la costa dall’erosione, e queste modifiche possono essere un compromesso accettabile. Rimane il senso di impotenza di fronte ad una macchina messa in moto senza il controllo ed il parere di tutti gli interessati da simili opere. Come sia stato possibile che nessuno prima dell’inizio dei lavori si sia fatto venire un dubbio? Da anni si parlava di questi lavori, nessuno ne sapeva nulla? E soprattutto, come è possibile che, a parte sparuti sostenitori di cause perse, nessuno si sia dato da fare per capire quello che stava succedendo e solo ora dopo mesi pare svegliarsi un minimo di interesse? Ancora oggi dopo articoli sui giornali, interviste su radio e tv, manifestazioni, c’è ancora un gran pasticcio di notizie, per lo più false su questi famigerati lavori a mare…. Sembra incredibile! Eppure qualcuno, piano piano, qualcosa, seppur poco, ha ottenuto e questo è comunque una buona notizia. Occorre ora rimane in vedetta e controllare ogni singolo passo, ogni singolo masso posto in mare, perché, forse non si è capito, ma la questione è troppo importante! Bruno Pepe PROTEGGERSI DAI LADRI D’IDENTITÀ Il convegno della 00042 ha analizzato le frodi nel settore dei finanziamenti Chi conosce qualcuno a cui è stato clonato un bancomat, una carta di credito o a cui è stato intestato inconsapevolmente un contratto telefonico o di altro tipo? In Italia una persona su quattro è vittima del furto d’identità, una frode in forte aumento anche a causa della scarsa informazione e disattenzione. Eppure imparare a conoscere il fenomeno e difendersi dai “ladri d’identità” è semplice, come è emerso nel convegno “Il credito al clonatore. Il rischio del furto d’identità nel settore del credito al consumo”, organizzato dall’Associazione Culturale 00042 e tenutosi sabato 26 novembre ad Anzio. Il furto d’identità consiste nell’ottenere indebitamente le informazioni personali di un soggetto (persona o azienda) al fine di sostituirsi in tutto o in parte al soggetto stesso compiendo azioni illecite in suo nome o ottenere credito tramite false credenziali. Molto spesso spuntano improvvisamente somme addebitate in conto corrente o bollettini con rate da pagare per acquisti non fatti; il consumatore è così costretto a dimostrare la propria estraneità e spesso rischia di essere bollato come “cattivo pagatore” nelle liste nere del credito, con enormi problemi nelle future richieste di finanziamento. Riportare alla normalità la propria situazione può richiedere anche mesi. L’amministrazione centrale sta costruendo un valido strumento, il cosiddetto “sistema informatico” (illustrato nel corso del convegno), che consentirà finalmente agli operatori finanziari di accertare l’identità di chi hanno di fronte, il tutto a proprio vantaggio e a quello del cittadino che richiede un finanziamento o un servizio. Ma tutto ciò sarà sufficiente? Possiamo difenderci ulteriormente? Di sicuro sì: questo grande sistema informatico (che speriamo sia operativo al più preso) deve essere affiancato da una condotta responsabile da parte del consumatore per esporsi il meno possibile alle azioni criminali dei “ladri di identità”. Le regole da seguire sono semplici: proteggere al meglio i propri dati personali come le credenziali di accesso al sito della propria banca e ai diversi siti dove si è registrati; conservare in luoghi sicuri i documenti quali buste paga, dichiarazioni dei redditi ecc. Ad esempio, se si deve cestinare qualche documento o delle fotocopie di esso, conviene distruggerlo. Tra le altre regole da seguire: fornire i propri dati solo ad aziende conosciute e di buona “reputazione”; utilizzare sui propri pc e smartphone antivirus e firewall costantemente aggiornati; controllare frequentemente le operazioni sul conto bancario o postale in modo da intercettare in breve tempo i movimenti anomali; infine in caso di smarrimento o furto di documenti, provvedere alla denuncia il prima possibile. Dopotutto prevenire è meglio che curare! Fabio Monosi dicembre 2011_n.35 8 Space - Città Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Anzio Space TUTTI PAZZI PER IL PARKOUR La disciplina nata in Francia è sempre più diffusa in Italia e dalle nostre parti Sappiamo dai ricordi di scuola che la via più breve tra due punti è una linea retta. Da A a B si prende la riga e via. Sappiamo però che nella vita di tutti i giorni arrivare dal punto A al punto B è un compromesso con sensi unici, strade chiuse, muri, pareti. E ci sembra ovvio che sia così. Ebbene, non tutti la pensano allo stesso modo, in particolare coloro che praticano il Parkour, una disciplina che nasce in Francia negli anni ottanta e che da pochi anni si è spostata anche in Italia dove si va lentamente diffondendo, finanche dalle nostre parti. Eros, un TRACEUR (così si dicono i praticanti della disciplina) e istruttore in una palestra di Aprilia, definisce il Parkour come “L’andare da un punto iniziale A ad un punto finale B nella maniera più fluida e col minore dispendio di energie possibile, in una corsa lineare, cercando di bruciare il percorso col minor numero di pause possibile”. Sembrerebbe semplice, ma questo vuol dire che quello che comunemente è un ostacolo, per chi fa Parkour è invece un appiglio per andare da un’altra parte, in maniera più o meno acrobatica a seconda della necessità. Peculiare di questa disciplina è che non nasce in una palestra, ma ci arriva solo successivamente. L’origine e destinazione del Parkour è l’ambiente circostante nella più vasta accezione possibile: la città, la spiaggia, ovunque. Difatti dice Eros: “questo sport è nato per strada e l’allenamento in palestra aiuta, permette di capire quello che puoi fare e non fare, ma se in palestra riesci a fare cose particolari e poi fuori no, vuol dire che ti stai allenando male”. Ecco, continua Eros, questo è l’essenziale del Parkour: “In un certo senso il Parkour è simile alle arti marziali, la competizione non è prevista se non solo con noi stessi perché, con ogni ostacolo che non riusciamo a superare, vediamo i nostri limiti e gradualmente tentiamo di superarli, crescendo sia mentalmente che fisicamente, in modo che quell’ostacolo diventi poi una cosa facile, allargando pian piano il nostro orizzonte”. Uno sport da solitari quindi? No di certo, anzi: “soprattutto è condivisione, non sto mai in competizione con gli altri. Certo, la sfida riguarda te stesso, però la condivisione ti aiuta a progredire perché ci si aiuta a vicenda”. Alla fine Eros ci spiega che “dire” cos’è il Parkour ad un’altra persona si può soltanto in termini molto generali, ma per quanto riguarda cos’è veramente bisognerebbe viverlo. Date un’occhiata al canale Youtube dell’Associazione 00042 (http://www.youtube.com/user/ Associazione00042) per scoprire in cosa consiste questa peculiare disciplina! Gino Querini Due podisti di Anzio e uno di Nettuno alla corsa della Grande Mela MARATONA DI NEW YORK: IL SOGNO DI OGNI ATLETA Il fascino di New York, la bellezza del ponte di Verrazzano uniti all’energia della corsa. È la maratona di New York, la gara podistica più amata e attesa al mondo, che anche quest’anno nel primo week-end di novembre ha accolto circa 47mila runners provenienti da tutto il mondo. La nazione che ha avuto più partecipanti è stata l’Italia con 3500 corridori, di cui due atleti di Anzio e uno di Nettuno. Per l’atletica Anzio sono scesi in campo Simona Croce e Gianluigi Guido, che per il loro decimo anniversario di matrimonio hanno deciso di regalarsi una “romantica maratona”. Invece per l’Olimpia Nova Athletica Nettuno ha gareggiato Fabio Serafinelli. Amici di corsa e nella vita, compagni di viaggio in un’avventura che è il sogno di ogni atleta. Una corsa emozionate ma difficile: 42 km da percorrere lungo i cinque quartieri della città, Staten Island, Brooklyn, Queens, Manhattan e Bronx. I due coniugi hanno già partecipato ad altre gare di questo tipo, sanno cosa vuol dire correre per tutti quei kilometri, mantenere la calma, gestire il tempo e non mollare, anche quando si va in crisi con le gambe che diventano pesanti e il cervello che ti dice di fermarti. Gianluigi ha alle spalle tre maratone di Roma e una di Berlino. Sua moglie, invece, ha esordito in quella di Berlino. “ La gara nella capitale tedesca è stata veramente difficile – racconta Simona l’ho finita con una tale sofferenza da ripromettermi di non fare più i 40 km. Invece mai dire mai”. I due coniugi, infatti, hanno preso il volo per New York, destinazione la maratona della Grande Mela. Per entrambi è stata la prima 42 km sul terreno newyorkese; mentre per Fabio è stato il debutto assoluto su questa distanza. Simona e GianLuigi hanno chiuso rispettivamente in 4h19’11’’e 3h21’19’’, Fabio in 3h11’07’’. “New York è una città unica - continua la podista dell’Atletica Anzio - quando sei lì ti sembra di essere al centro del mondo. Quando corri riesci a cogliere le sfaccettature della metropoli e la cosa che ti rimane nel cuore, oltre ai panorami mozzafiato, è il calore della gente che ti trascina come un’onda dall’inizio alla fine. Così nonostante il percorso difficile, le manine e i sorrisi dei bimbi, le urla di incitamento, le persone che, nonostante gravi handicap, come protesi o cecità, sono lì felici di non mollare, ti danno un’energia incredibile. Mi sono emozionata, commossa, non lo dimenticherò mai. E un ringraziamento speciale va al nostro compagno di viaggio, Fabio Serafinelli”. Anche l’atleta della società nettunese è soddisfatto: “Ho deciso di fare la mia prima maratona a New York per il fascino della città, per il numero di partecipanti, non so se tornerò ancora e se migliorerò il tempo, l’importante è aver dato tutto me stesso”. La prossima sfida per i podisti di Anzio e Nettuno sarà la mezza maratona Roma-Ostia, in programma a febbraio. La corsa continua, pronta per regolare nuove emozioni e tanta energia. L.C. pubblicità50_Layout 1 14/12/11 15.03 Pagina 15 Anzio Space [email protected] Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno n.35_dicembre 2011 9 dicembre 2011_n.35 10 Space - Città Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Anzio Space Anzio Space Lavinio - Space n.35_dicembre 2011 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno 11 Arch. Giuseppe NICOLO’: “NON FACCIAMO COME GLI STRUZZI” Grande successo di partecipazione all’assemblea dei dissidenti del Consorzio Domenica 6 novembre, presso la Multisala Lido, si è tenuta l’assemblea dei socisostenitori del Comitato dei Dissenzienti del Consorzio di Lavinio per illustrare le ultime novità sulla querelle che va avanti da molti mesi. Tra le oltre duecento persone che hanno risposto all’invito degli organizzatori, era presente anche il consigliere comunale Pennata che alcuni mesi fa, quando ricopriva la carica di capogruppo del PDL al Comune, aveva fatto un’interrogazione al sindaco Bruschini per avere ragguagli sulle modalità della convenzione stipulata tra Comune e Consorzio. La prima novità illustrata da Riccardo Brio, addetto stampa del Comitato e presidente dell’assemblea, è stata l’apertura da parte del Capo Procuratore della Repubblica di Velletri, dottor Silverio Piro, di un fascicolo sul Consorzio, atto a verificare la possibilità di reati amministrativi e penali. Subito dopo vi è stato l’intervento del Presidente del Comitato arch. Nicolò, che ha ripercorso la storia del Consorzio privato e volontario di Lavinio, diventato negli anni pubblico e obbligatorio, senza però la minima traccia di documenti a riguardo, attraverso la proiezione sullo schermo cinematografico di tutta la documentazione comprovante le ragioni dei dissidenti. La relazione si è soffermata, poi, sulla validità o meno dell’azione della Gerit Equitalia. Nicolò ha spiegato, mostrando leggi e sentenze di Cassazione, che questo ente non può compiere azioni repressive (fermo amministrativo, ipoteca degli immobili) per i reati consortili (per legge si intendono volontari) che non sono equiparabili ai tributi (tasse obbligatorie) per i quali queste azioni sono invece previste. Proprio per questi motivi ha invitato i presenti e i cittadini associati a non avere alcun timore per le cartelle che eventualmente dovessero pervenire soprattutto se si riferiscono ad addebiti relativi ad un periodo superiore ai cinque anni. Dopo la relazione si è aperto il dibattito nel quale hanno preso la parola molte delle persone presenti in sala. La maggior parte si è lamentata delle modalità con cui vengono spedite le cartelle esattoriali; “perché –hanno chiesto in tanti- “a me arriva e al mio vicino di casa no?” Come più volte è stato detto in passato, la mancata trascrizione pregiudizievole sui rogiti notarili che informa gli acquirenti che sull’immobile grava un tributo consortile (oltre ad essere indicatore del fatto che forse il tributo non spetta), ha portato col tempo a non avere una precisa mappatura di chi e di quanti siano i ‘soci’ del Consorzio; proprio questa mancanza e il tentativo di ‘ricostruirla’, aveva portato il Presidente del Consorzio Antinori (come lui stesso ci ha spiegato nell’intervista rilasciataci e pubblicata sul numero di giugno) a chiedere una ‘prorogatio’ al suo mandato, che sarebbe dovuto scadere alla fine del 2010, anche se tale opportunità amministrativa sembrerebbe non essere contemplata nello Statuto del Consorzio. Quasi tutti gli intervenuti (proprietari di seconde case) hanno chiesto chiarezza e trasparenza sulle spese e sull’operato del Consorzio, mentre qualcuno se l’è presa direttamente col Comune, reo di aver abdicato al Consorzio una serie di attività e lavori per i quali i cittadini pagano già. A corollario dell’assemblea, c’è stata anche la presentazione dei membri del Comitato; il Presidente dell’Assemblea ha chiesto la votazione per ratificare la validità e la rappresentatività degli stessi in relazione alla finalità dello Statuto e al conseguimento dello scopo sociale che è la chiusura del Consorzio. Il Comitato votato ed eletto all’unanimità è composto: Arch. Giuseppe Nicolò, (presidente), signor Lanci (vicepresidente), avv. Rinaldi (consulente legale), Signor Valeri (tesoriere), Riccardo Brio (addetto stampa), e dai signori Bugnatelli, Piacente, Cericola e Boscardini in qualità di consiglieri. “Sul manifesto che ha invitato i cittadini all’Assemblea - ha spiegato Nicolò - c’è la figura di uno struzzo che mette la testa nella sabbia. È arrivato il momento di tirarla fuori perché solo così possiamo difendere i nostri diritti”. Maurizio D’Eramo UMBERTO SPALLOTTA NUOVO SEGRETARIO CITTADINO DEL P.R.C. A novembre si è svolto l’ottavo Congresso del Circolo ‘Ernesto Che Guevara’ del Partito di Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra di Anzio, convocato per rinnovare le cariche. Le votazioni che hanno sancito la vittoria con il 75% delle preferenze del primo documento, e la creazione del nuovo Comitato Direttivo nelle persone di Battistini, Busiello, Capomaggi, Carbone, Cofini, Macrì, Pesci, Spallotta, Teramani, Ubertini e Zecchinelli. A succedere a Roberto Busiello, chiamato quale nuovo Segretario del Circolo, è stato indicato all’unanimità Umberto Spallotta. Quarant’anni, professore, iscritto al partito dal 2006, il nuovo eletto ha subito voluto indicare la linea del suo mandato che sarà: “consequenziale a quella condotta negli anni passati con il Compagno Busiello, con il quale abbiamo condiviso ogni azione o iniziativa. Continuare nelle lotte fin qui intraprese per portare avanti i diritti dei lavoratori e le battaglie sociali che ci hanno caratterizzato in questi anni, come quelle dell’acqua pubblica. Insomma, essere un valore aggiunto alla vita politica di Anzio”. M.D’E. dicembre 2011_n.35 12 Lavinio - Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Anzio Space La replica del direttore didattico del III circolo ai genitori che rinunciano al servizio di refezione “I BIMBI CHE NON VANNO ALLA MENSA, DEVOno PRANZARE A CASA” La pubblicazione sul numero di dicembre di una lettera di un genitore della scuola Collodi, che parlando a nome di 45 famiglie, chiedeva di non voler usufruire della mensa scolastica, ma di avere a disposizione, da parte della scuola, di un’aula per i propri figli, ha provocato la reazione del dirigente scolastico, dott.ssa Maria Teresa D’Orso, che ha chiesto la possibilità di un contraddittorio sulla questione. Dottoressa, quali sono le motivazione della lettera che non la trovano concorde? “In quella lettera si fanno una serie di affermazioni alquanto discutibili. Prima di tutto va detto che gli alunni di cui si parla sono iscritti al cosiddetto Modulo (27 o 30 ore settimanali di lezione), che prevede anche la possibilità, qualora ci siano i locali e una ditta di ristorazione esterna, della fruizione di una mensa, arrivando così a 31 ore didattiche. Nel momento in cui il genitore decide di non far mangiare il bambino a scuola, al bambino spettano solo le 30 ore, quindi per giusta regola, i bambini dovrebbero andarsene a casa e poi rientrare a scuola. Ora alcuni genitori che non hanno optato per la fruizione del pasto hanno chiesto di usufruire di uno spazio per far mangiare i propri bambini con i cibi portati da casa, vigilati dai docenti. Ma gli spazi che noi abbiamo sono spazi destinati ad aule. Nel momento in cui il docente accompagna la propria classe in mensa, contestualmente non può vigilare su nessun altro. Anche perché non essendo tempo scolastico, avendo i genitori scelto una opzione diversa, non c’è alcuna responsabilità da parte della scuola nella vigilanza. E io non posso mettere a disposizione, in orario non scolastico, dell’altro personale per vigilare sui bambini che non sono in mensa”. I genitori sembra abbiano richiesto di poter far mangiare i propri figli in mensa, insieme agli altri, in tavoli separati. Non è possibile questa ipotesi? “Non è possibile perché c’è una precisa nota da parte dell’Ente Locale, nella quale si chiariva, già dallo scorso anno, che i bambini che non fruiscono del pasto non possono avere un tavolo a parte. L’anno scorso eravamo riusciti ad avere una deroga, con un tavolo posto più lontano dagli altri, ma quest’anno ciò non è più possibile. Non lo è sia per motivi di spazio, che per il numero elevato degli alunni, ma soprattutto per il fatto che la ditta che eroga il servizio è tenuta al rispetto di alcune norme. Tutto quello che si consuma nello spazio mensa deve essere il pasto cucinato da loro, anche per evitare qualsiasi eventuale ingerenza tra il pasto di un alunno e quello di un altro. Tenga presente che c’è un’alta percentuale di alunni che hanno pasti differenziati per via delle intolleranze alimentari. Chi si assumerebbe la responsabilità del malore di un bambino qualora uno degli intolleranti assaggiando un cibo portato da fuori si sentisse male? Il Comune è diventato più drastico sul rispetto di queste norme, così anche la ditta ‘Serenissima’ perché verrebbero meno quelle che sono delle precise norme di tipo igienico e di tutela della salute dei minori. Non è possibile che ci siano pasti forniti da una ditta, contestualmente a quelli portati dai genitori, che non hanno il controllo e la certificazione HCCP. Quei bambini non possono stare in quello spazio per una precisa disposizione dell’Ente Locale e della ditta che è depositaria di quello spazio, avendo lì una cucina e del proprio personale. Noi non abbiamo neanche le chiavi della mensa, così come non siamo i padroni dello stabile che è di proprietà comunale; anche noi siamo degli ospiti e come tali, dobbiamo attenerci a delle regole. Le decisioni spettano al proprietario dell’immobile. L’alternativa presentata dai genitori è quella di avere uno spazio a disposizione, ma io lo spazio non ce l’ho, non ho neanche un buco. E poi la richiesta dovrebbero farla, ad ogni modo, non a me, ma al Comune. Per esempio quando noi concediamo la palestra in uso esterno, la richiesta arriva a noi e al Comune. A noi, come Consiglio di Circolo, spetta dare solo un parere all’Ente Locale; dobbiamo solo controllare se la cosa è fattibile, e può esserlo solo se l’utilizzo avviene al di fuori dell’orario scolastico. La decisione finale spetta al Comune”. Quindi, per concludere? “Devo solo dire che non è possibile mettere a disposizione, come richiesto dai genitori, le stesse aule, perché mentre i bambini sono in mensa, esse vengono ripristinate con lo svuotamento dei cestiti ed areate. Così come non può esserci alcun tipo di commistione tra l’attività didattica e la presenza di estranei in tale orario, anche se in questo caso parliamo dei genitori che effettuano attività di vigilanza. Presenza di estranei che richiederebbe una copertura assicurativa; ci stanno una marea di problemi piccoli, ma che di fatto rispondono a delle norme e a delle regole”. Maurizio D’Eramo IL PARERE DI TULLI, PRESIDENTE COMMISSIONE MENSA “Non posso che dar ragione alla dottoressa D’Orso. Purtroppo il genitore che rinuncia alla mensa deve andare a scuola, prendersi il bambino e poi riportarlo un’ora dopo. Purtroppo funziona così. Però devo pur dire a questi genitori che invece di fare delle iniziative, per così dire estemporanee, si rivolgessero direttamente alla commissione mensa, che sta cercando di fare il proprio lavoro con molta fatica, osteggiata dall’amministrazione comunale, o rivolgendosi direttamente con un esposto ai NAS o alle ASL”, spiega Paride Tulli, presidente della commissione mensa. “In questo caso renderebbero un servizio sicuramente maggiore ai propri figli. Il problema non si risolve con una mini-mensa, il problema coinvolge i 3.500 bambini che usufruiscono del servizio mensa che, spesso, mangiano male. Questi genitori devono trovare il coraggio di denunciare delle situazione circostanziate: ‘quel giorno è successo questo… quel giorno i bambini non hanno mangiato perché la frutta era marcia, o perché la pasta era scotta…’ Purtroppo fermarsi alla richiesta di uno spazio per una minimensa non porta a niente, anche perché la dirigente scolastica, giustamente dal suo punto di vista, non può autorizzarla. La commissione mensa sta cercando di fare qualcosa ed è l’unico dei tre organi previsti dal capitolato d’appalto che agisce, anche se troviamo una serie di ostacoli da parte della dirigenza comunale, che ci vieta anche di assaggiare i cibi. Non mi era mai capitato, in tanti anni di commissione. Sembra quasi che si facciano più gli interessi della ‘Serenissima’ che del comune. Ai bambini non rimane che la difesa nostra e dei genitori. Se i genitori si organizzassero meglio e si collegassero con la Commissione, avrebbero delle indicazioni più precise su come muoversi e fare qualcosa di utile, invece di intraprendere iniziative che purtroppo non arrivano da nessuna parte”. ”. M.D’E. Anzio Space Space - Politica n.35_dicembre 2011 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno 13 LA POLITICA CAMBIA ANNO CAMBIA PASSO ALLA VIGILIA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE, LA DESTRA PREPARA I SUOI CANDIDATI. LA SINISTRA PUNTA SUL PROGRAMMA E IL CONFRONTO CON I CITTADINI La politica ad Anzio è in fermento. Ormai alla vigilia di una nuova campagna elettorale le incognite e le sorprese saranno uno dei pensieri dominanti dei prossimi candidati. La rottura del FLI dovuta alle dimissioni dalla maggioranza di cinque consiglieri, l’allontanamento dell’assessore Ruggero Garzia - perchè il rapporto fiduciario è venuto meno si giustifica il sindaco Luciano Bruschini, dopo che l’assessore aveva rimesso le sue deleghe dell’edilizia - non aprono un quadro chiaro e certo su chi sarà il vincitore nelle prossime elezioni. Si rompe una consuetudine, grazie al quadro politico nazionale molto simile a quello locale, all’aumento esponenziale dei residenti che rendono più disomogenea la vecchia maggioranza e al palese fallimento dei grandi progetti come il nuovo porto che invecchia precocemente e la coriandolata di villette senza strutture, negozi, servizi, senza una strada decentemente asfaltata che rende la periferia tra le peggiori della provincia. A scanso di equivoci il sindaco Bruschini e il senatore Candido De Angelis si offrono disponibili a ricandidarsi uno contro l’altro e ci mettono la faccia. Dall’altra parte il partito democratico non ha personaggi condivisi da mettere sul piedistallo, ma una grande e perlomeno interessante idea sviluppatasi al suo interno e che verrà spiegata il 15 gennaio, al Lido Garda, alle ore 09,30 durante un incontro pubblico programmatico dal titolo: “Il Partito democratico incontra la città, idee e progetti a confronto per il futuro di Anzio”. L’obiettivo è quello di trovare gli spunti oggettivi giusti del nuovo programma da presentare agli anziati. All’incontro parteciperanno attivamente alcuni relatori che daranno le indicazioni a grandi linee per poi ascoltare le idee e le proposte dei rappresentanti di tutti i comitati di quartiere della città, delle forze di centrosinistra e di molte associazioni che contribuiranno a pianificare su quale futuro Anzio dovrà essere protagonista. Dunque se a destra ci mettono la faccia, a sinistra si cerca di comprendere quali siano gli interessi e le proposte dei cittadini. Il segretario del Pd Ivano Bernardone e la vicesegretaria Maria Cupelli, tra i tanti, portano avanti con entusiasmo questo progetto e sostengono che dopo aver partorito il programma della e per la città, ci si confronterà con tutte le altre forze politiche che ne condivideranno i punti salienti per formare eventuali alleanze senza pregiudizi ideologici. Inoltre ribadiscono che: “questo sarà il primo di una serie di incontri attraverso i quali il PD intende costruire il proprio programma elettorale”. Tra gli invitati all’incontro del Lido Garda vi è l’Associazione 00042, rappresentata dal presidente Andrea Mingiacchi, che suggerirà delle proposte che hanno al centro la cultura, intesa come incentivo al cambiamento profondo di un modo di pensare, muoversi, respirare, parlare della cittadina. Le proposte culturali della 00042 coinvolgono direttamente i cittadini affinché tutti siano consapevoli del proprio valore e pensiero, interagiscano con le proprie virtù al bene della città promuovendo la priorità nel sentirsi partecipi, responsabili e realizzati della bellezza emotiva e panoramica di Anzio in modo che il turismo non sia più una chimera ma una meritata realtà. Una proposta impegnativa a cui l’Associazione crede fermamente perchè causa della sua stessa esistenza. Infatti il primo punto delle proposte insiste su un sogno: lo sviluppo del progetto del centro polivalente per i giovani. Una struttura che possa accogliere e stimolare i giovani nell’apprendimento e nello sviluppo, attraverso attività espressive, creative, educative, orientative e di sostegno psicologico. Tra le altre proposte c’è l’integrazione degli attuali musei di archeologia e dello sbarco con gli altri riguardanti la storia, le tradizioni del territorio, il lavoro e gli artisti locali. L’Associazione 00042 proporrà come punti del programma, inoltre, la creazione di un centro sperimentale di Biologia Marina, la promozione di un teatro comunale, la creazione di una sala delle esposizioni della città. L’apertura di UNO SPECIFICO ufficio comunale della cultura che faccia riferimento a tutte le associazioni e realtà culturali del territorio. La realizzazione di tale programma sarà possibile attraverso il recupero di complessi architettonici già esistenti e attraverso la costruzione di nuove strutture. Alessandro Tinarelli Qui Radio Nerone Lucianus et Pavo La coerenza è una caratteristica importante Sindacus! Quando questa viene meno, qualcosa bolle in pentola! Caro Lucianus, i tuoi cari compagni di banchetti festosi e rigogliosi, stanno tutti scivolando sotto il tavolo strisciando via lontano da te! Hanno visto qualcosa di più appetitoso dei tuoi banchetti! Hanno puntato un Candido pavone che cammina fuori l’aia di Villa Sarsina. Caro Lucianus, il pavone in tempi antichi era simbolo di rinascita, e qui tanti sono ormai abbagliati dalla purezza della sua ruota del posteriore. Ma non scoraggiarti Sindacus, sai bene che i rettili sono golosi di uccelli, magari questa è la volta buona che rimani Imperatore a vita. Grande il mio Lucianus! Nerone è con te! Space - Giovani dicembre 2011_n.35 12 14 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Space-Politica Anzio Space Il confronto con i colleghi dei grandi Paesi dell’Unione Europea LAUREATI ITALIANI: STIPENDI TRA I PIÙ BASSI D’EUROPA I salari sono bassi, soprattutto quelli dei giovani laureati italiani. Il primo a parlarne è stato il nuovo presidente di Bankitalia, Ignazio Visco: una situazione tragicomica, se si considera che siamo anche uno dei paesi con meno laureati ma con maggiore richiesta di laureati nelle aziende. La crisi economica si rispecchia nella condizione sempre più difficile delle nuove generazioni. Non tutti sono brillanti, temerari, o più semplicemente fortunati da poter tentare una carriera all’estero; ma questa resterebbe una soluzione individuale che non può eliminare un problema collettivo. Lo stipendio medio iniziale di un neolaureato in Italia si attesta intorno ai 14 mila euro, l’83% in meno di un omologo tedesco. Se si potesse stilare una classifica, infatti, l’Italia si troverebbbe al 23° posto, superando solo Portogallo, Repubblica Ceca, Turchia, Polonia, Slovacchia, Ungheria e Messico. Tra i primi posti si classificano invece Corea del Sud, Regno Unito, Svizzera, Lussemburgo, Giappone, Norvegia, Australia, Irlanda, Paesi Bassi e Usa. A seguire: Germania, Francia e Spagna. Volendo fare un paragone con gli altri cittadini europei, il lavoratore italiano percepisce un compenso salariale che è inferiore del 44% rispetto al dipendente inglese, guadagna il 32% in meno di quello irlandese, il 28% in meno di un tedesco, il 19% in meno di un greco, il 18% in meno del cittadino francese e il 14% in meno di quello spagnolo. Le brutte notizie non finiscono qui: il divario iniziale non diminuisce neppure dopo 5 anni. Quindi fare carriera non basta per colmare il gap, sempre che questo non peggiori ulteriormente dato che il potere d’acquisto di un laureato italiano è sempre e comunque il più basso. Molte tra le debolezze italiane, seguendo l’opinione espressa dal governatore della banca centrale, dipendono da un’inadeguata gestione delle risorse umane. Come riprendersi? Ecco la ricetta: maggiore rigore nei conti, lotta agli sprechi, una più elevata efficienza del fiscale (principi cui sono ispirate le ultime manovre finanziarie e che guidano il nuovo governo). Secondo quanto affermato da Visco, l’Italia “ha investito nell’istruzione il 2.4 % del Pil, mentre la media degli altri paesi si attesta al 4.9 %. Senza incentivare lo sviluppo e l’aggiornamento del patrimonio di conoscenza, il nostro Paese non sarà in grado di innovare e di tenersi al passo con quanto avviene attorno”. Melania Maranesi Molti danno la colpa ai social network, ma è veramente così? I GIOVANI LEGGONO POCO, MA PIÙ DEI GENITORI I ragazzi italiani leggono poco, questo è un dato di fatto. Ci viene ripetuto in continuazione da giornali, tv, professori, ma nessuno sembra ancora aver ben capito di chi sia la colpa. Da quando spopolano su internet i social network, molti hanno trovato il loro capro espiatorio su cui gettare tutte le colpe: Facebook (come se prima i giovani italiani fossero ai primi posti nelle classifiche mondiali sulla lettura)! Secondo i dati Istat, nel 2010 il 46,8% della popolazione ha letto almeno un libro nel corso dell’anno e la quota di lettori più alta (oltre del 59%) si riscontra tra i giovani di età compresa tra gli 11 e i 17 anni. Nonostante ciò, il Belpaese si colloca agli ultimi posti a livello europeo: i ragazzi italiani che leggono sono circa il 53,8% contro il 60% della Francia e il 73% della Spagna. Va aggiunto che in Gran Bretagna ben il 90% delle madri legge ai propri figli fiabe e racconti avvicinandoli fin da piccoli alla lettura, contro una percentuale assai più bassa in Italia (solo il 41%). In Europa siamo inoltre agli ultimi posti non solo nella lettura ma anche nella produzione di libri per bambini e ragazzi. Senza fare i moralisti e senza dare tutte le colpe ai media e a Facebook, cerchiamo di analizzare il problema a monte. Le statistiche dicono che i giovani soprattutto in Italia non sono accaniti lettori, ma affermano anche che i ragazzi leggono più dei genitori. Sarebbe quindi più appropriato che fossero questi ultimi a dare il buon esempio ai figli avvicinandoli alla lettura fin da bambini, per non farli ritrovare da adolescenti senza aver mai aperto un libro, evitando così che diventino dipendenti di tv, computer o videogiochi. Altro tasto dolente sono i costi. Se un giovane amante della lettura volesse comprare almeno 5/6 libri l’anno, si troverebbe in difficoltà dati i prezzi di listino delle nuove uscite in libreria, a meno che non disponga di grandi possibilità economiche. Ciò rende la lettura, ormai, quasi un lusso! E dulcis in fundo, dal 1° settembre 2011 è entrata in vigore la legge Levi, per la gioia degli editori (un po’ meno dei consumatori), che regolamenta gli sconti sui libri. Le librerie non potranno più apportare sconti liberamente, ma dovranno rispettare il tetto massimo del 15% (20% in casi eccezionali). I giovani italiani leggono poco, questo è un dato di fatto. Il vero responsabile pare sia ancora sconosciuto, nel frattempo, però, diamo la colpa a Facebook! Jessica Quaranta Anzio Space Space - Cultura n.35_dicembre 2011 Space /Associazioni Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Space-Politica 15 13 Dal 13 gennaio a Nettuno le mostre personali delle artiste Elisabetta Di Sopra e Wei Lenyuan SHINGLE22J “SBARCA” AL FORTE SANGALLO Sessantotto anni fa, il 22 gennaio 1944, gli alleati americani sbarcavano ad Anzio e Nettuno. Nome in codice dell’operazione militare: Shingle. In occasione di questa ricorrenza, venerdì 13 gennaio 2012 Shingle22j, la Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e di Nettuno, “sbarca” nuovamente al Forte Sangallo di Nettuno. La manifestazione artistica rinnova il suo impegno culturale e sociale con l’inaugurazione delle mostre personali di Elisabetta Di Sopra e Linyuan Wei, le due artiste terze classificate alla sezione concorso Internazionale “Eco-Arte” della Biennale 2011. Per l’occasione saranno esposte le loro opere, premiate lo scorso maggio, insieme ad altri lavori da loro scelti. Il concorso Shingle22j 2011 ha visto in gara trenta opere provenienti da tutto il mondo: grandi lavori che hanno raccontato, ognuno in modo diverso, nuove e interessanti prospettive sull’ecosistema e il difficile rapporto che esiste oggi tra l’uomo e la natura. Le due artiste vincitrici, terze classificate a pari merito, sono: la veneta Elisabetta di Sopra e la cinese Linyuan Wei. Elisabetta Di Sopra, con il video “Sugar Dead”, opera finalista nella sezione scultura al PremioArteLaguna 2009 Venezia, propone una metafora sulla necessità della morte intesa come proseguimento della vita. Lo spettatore assiste al deterioramento del corpo di zucchero esposto agli agenti atmosferici e che, alla fine di questo processo, è riassorbito dalla madre terra. Non c’è dramma in questo processo perché il candore dello zucchero attenua l’idea del disfacimento facendo riconsiderare il concetto stesso di una natura che sta morendo e creando così le premesse per una rinascita. Invece la cinese Linyuan Wei, con il video “Rhythm No. 7”, ricorda quei primi film dove era sperimentata l’immagine cinetica. Il concetto spazio-tempo è annullato da un’interferenza dello sguardo: le rotaie riprese nel filmato, simbolo di viaggio ma anche parte della vita quotidiana di tutti noi, si avvicinano, si separano, s’incrociano creando uno straordinario blu di una bellezza diversa rispetto al solito. Il messaggio che l’artista vuole comunicare è che la bellezza è presente intorno a noi nella vita di tutti i giorni, sta a noi scoprirla e riuscire a vederla con i nostri occhi. Elisabetta Civitan Alle funzionarie del ministero dei beni culturali piace il polo museale della città neroniana AL MUSEO ARCHEOLOGICO LA VISITA UFFICIALE DEL MIBAC Il Museo Civico Archeologico (MCA) di Anzio il 9 dicembre ha ricevuto, per la prima volta nella sua storia, la visita ufficiale di due funzionarie del ministero dei Beni Culturali (Mibac) Annamaria Dolciotti e Claudia Scardazza, accompagnate dalla sopraintendente per i beni archeologici del Lazio Marina Sapelli Ragni. Gli ospiti illustri sono stati accolti dalla responsabile del MCA Giusi Canzoneri e dal direttore generale del comune di Anzio Franco Pusceddu. L’incontro è iniziato con un breve tour guidato delle sale espositive, durante il quale le funzionarie hanno potuto visionare i reperti archeologici qui conservati. La Canzoneri ha illustrato l’organizzazione interna e le attività del MCA. Le funzionarie sono state colpite dall’aspetto elegante del luogo, ma soprattutto dal modo di concepirlo. Un museo che non aspetta i suoi visitatori, ma li “va a cercare” coinvolgendoli nelle sue numerose attività, spesso anche spostandosi dalla sua sede istituzionale come nel caso dei “Presidi di cultura museale”. I PCM, definiti dalla Canzoneri “luoghi nomadi”, sono organizzati in strutture elementari e mobili, che s’inseriscono all’interno degli spazi simbolo della modernità, legati alla circolazione veloce delle persone (centri commerciali, stazioni, stabilimenti balneari ecc) per promuovere la collezione archeologica permanente e per instaurare un feedback diretto con le persone. Il progetto anche quest’anno è tra le iniziative dell’anno culturale 2012, inaugurato il 16 dicembre a Villa Sarsina, ideato e realizzato dalla Canzoneri e dai suoi collaboratori per il MCA di Anzio. L’anno culturale 2012, promosso dall’assessore alle politiche culturali Umberto Succi, è dedicato al tema della “Donna” e s’ispira alle parole del medico G. F. Brunelli secondo cui “ una buona cultura è una dimensione fondamentale dell’essere: è l’apprendimento dei comportamenti che aiutano a mantenere quell’equilibrio stazionario che è la salute e con ciò il ben-essere”. Le due funzionarie del Mibac e la Sovraintendente BALazio sono sembrate molto interessate e hanno deciso d’inserire il programma dei corsi (info Segreteria Museo 0698499484) all’interno del sito web del Mibac. L’ultima parte dell’incontro è stata dedicata alla definizione di un progetto a cui il MCA di Anzio sta collaborando insieme al SSA-Roma e al SBA-Lazio, per i direttori e i responsabili dei musei civici della Regione. Si tratta di quattro giornate dedicate all’approfondimento dei problemi legati all’organizzazione di esposizioni temporanee in ambito archeologico. Manuela Vela Space - Cultura dicembre 2011_n.35 12 16 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Space-Politica Anzio Space Fino al 7 gennaio alcuni spazi espositivi sono aperti dalle ore 20 fino all’1di notte I MUSEI DI ROMA APRONO ANCHE IL SABATO SERA Dopo il successo dell’edizione estiva, tornano le aperture serali straordinarie del sabato di alcuni spazi espositivi civici della Capitale. Fino al 7 gennaio cittadini e turisti potranno così trascorrere il sabato sera visitando diversi spazi museali ammirando le grandi mostre previste in questo periodo. I musei civici che aderiscono all’iniziativa sono la Centrale Montemartini, il Macro di via Nizza, il Macro Testaccio, i mercati di Traiano, i musei Capitolini, il museo dell’Ara Pacis, il museo di Roma Palazzo Braschi, e il museo di Roma in Trastevere. Tutti sono aperti al pubblico ogni sabato sera (escluso sabato 24 e sabato 31 dicembre) dalle 20 all’una (ultimo ingresso alle 24), con la consueta bigliettazione. Il Macro Testaccio invece è aperto invece fino alle 24 (ultimo ingresso alle 23.30). Oltre alle mostre temporanee e permanenti, l’iniziativa si sposa con “Roma in Scena”, che offre eventi musicali, performance teatrali, spettacoli di danza allestiti nei musei, sia il sabato sia gli altri giorni della settimana. Alcune delle attività culturali in programma sono quelle risultate vincitrici di un apposito bando pubblico promosso dalla commissione cultura di Roma Capitale, altre invece sono promosse dalle associazioni partecipanti. Le aperture straordinarie riguardano anche i Musei di villa Torlonia (Casino Nobile, Casina delle Civette), il museo delle Mura, il Planetario e il museo Astronomico. Il sabato sera si paga il normale ingresso al museo e, se è in programma uno spettacolo, il relativo biglietto comprende anche la visita al museo. Informazioni e prenotazioni al Contact Center 060608 (tutti i giorni dalle 9 alle 21), www.060608.it, www. museincomuneroma.it Silvia Arena Natale insieme Anche Anzio si veste a festa Segnaliamo gli eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale in occasione del Natale: Dal 5 dicembre al 10 gennaio: Piazza Garibaldi, pista natalizia in ghiaccio con animazione; 22-23-27-28-29-30 dicembre: Piazza Pia dalle ore 16 alle 19, animazione per bambini, a cura dell’Ass. Lilliput; 5 gennaio: Piazza Pia dalle ore 16 alle ore 19, “Spettacoli di Natale per bambini”, a cura dell’Ass. Lilliput; Dal 25 dicembre al 9 gennaio: Basilica di Santa Teresa “Presepe Artistico”, a cura della Pro Loco Città di Anzio; 26 dicembre e 6 gennaio: Piazza Pia dalle 14 alle 21 “Presepe vivente”, a cura della Pro Loco Città di Anzio 6 gennaio: Piazza Pia, Chiesa SS Pio e Antonio, ore 18.30 “Concerto d’Epifania”. Dal 13 gennaio al cinema l’horror tratto da un telefilm degli anni ‘70 “NON AVERE PAURA DEL BUIO” Film prodotto da Guillermo del Toro, come altre sue opere anche questa racconta il mondo reale e irreale dal punto di vista di una bambina. Un mondo irreale che appare subito oscuro e crudele. La piccola Sally, solitaria e introversa, si trasferisce in una vecchia villa di Rhode Island per vivere con suo padre e con la sua compagna. Il padre è architetto e sta restaurando l’antica costruzione. Un giorno, facendo un giro nel giardino della casa, scopre una cantina sigillata. Aperta involontariamente la porta (proibita) ne fuoriescono creature sinistre che attaccano Sally. Da quel momento, uno dopo l’altro si susseguono fenomeni misteriosi e grotteschi, ma né il padre, né la sua compagna, credono ai racconti della bambina. Fino verso la metà del film ci sono due tipi di persone. Chi non può vedere le creature e chi può vederli. Gli adulti distinguono il mondo reale da quello fantasioso e non possono vedere i mostriciattoli. Sally invece vive ancora nell’infanzia, al confine tra il mondo reale e quello irreale. Questo le dà la possibilità di vederle. La storia va avanti con tale struttura. Ma man mano questa dicotomia si trasforma. Nei film dell’orrore le creature o i fantasmi appaiono come una sostanza estranea. A volte rappresentano convenzione e tradizione rifiutate dagli uomini che vivono nel mondo moderno. Tutto quello che la gente ha perso con lo sviluppo industriale diventa creatura o fantasma, a rappresentare una sfida tra tempo pre-moderno e tempo moderno. Per risolvere la situazione c’è bisogno di comprensione. Se vi si arriva, le creature o i fantasmi mettono fine all’attacco. In caso contrario rimarranno per sempre sotto forma di una maledizione proveniente dal passato. In questo film le creature sono mostrate assolutamente come una sostanza estranea. Non si possono comprendere e neppure c’è bisogno di avvicinarsi per provare a farlo. Non sono più metafora di qualcosa ed esistono soltanto come rappresentazione dell’oscurità del mondo reale. Yoshiro Izumi Anzio Space Space - Donna Space /Associazioni Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno n.35_dicembre 2011 17 13 RITRATTI DI DONNA PATRIZIA Immobile e cupa sulla porta una donna compagna del suo sguardo, del suo passato del suo nome. Fuma. Sulle labbra rosse un riso fermo, fisso. Sulle spalle una mantellina usaegetta. In testa un colore. Il suo. Parla una lingua che non capisco, di persone che non conosco. Dolenze sottrazioni disgregazioni. Silenzi vuoti nullità. La guardo negli occhi con aria interrogativa. Lei si ricorda di me. Io non mi ricordo di lei. Né di lei, né dei suoi pensieri resistenti, né delle sue angosce incipienti. Stare in piedi sulla porta a vetri di fronte a pensieri testardi mi rende inquieta. Stare in piedi sulla porta a vetri di fronte a pensieri sciacalli mi rende irrequieta. Io non aspettavo nessuno sulla porta oggi. Guardo la donna un istante in più e trovo il coraggio di entrare. ‘Ho freddo. Sono senza sciarpagiaccascarpe. Ho freddo. Sono senza allegria. Ho freddo. Sono senza pelle. Ho freddo. Ho freddo. Sono triste. Ho freddo. Ho freddo. Sono sola. Solasolasolasolasolasolasolasolasolaaaaaa. Ho freddofreddofreddo. Ho freddooooooooooooooooooo’. Dentro gran parlotti. Tutte donne e un giovane uomo. Giuseppe. E’ sabatodiciottonove-mbreduemilaeundici. Entro con fatica nel fantastico mondo de ‘il salotto delle vanità’ di Cristina e Marina. Tre grandi stanze e tantissime donne. Piccolegrandimedie e piccolissime. L’universo mondo femminile. Saluto. Bacio. Abbraccio. Cerco subito Cristina, la persona che si prende cura di me e dei miei capelli indomiti. ‘Il salotto delle vanità’ è un luogo speciale. Luogo di vacanza. Vacanza da tutto e da tutti. Fughe responsabili. Quando trovo tempo, energie sufficienti e avverto il bisogno di fermare la testa, le preoccupazioni, le angosce telefono e chiedo: - C’è posto per me? - Mi rispondono sempre si. Mi accolgono. Mi coccolano e viziano senza eccezione. Da Cristina e Marina è sempre festa anche quando Natale è scorso e Pasqua non sai ancora se sarà ‘alta’ o ‘bassa’. Gran movimento. Capelli tirati. Capelli arricciati. Capelli corti. Capelli lunghi. Capelli medi. Odori. Rumori. Calori e colori. Mi Siedo. Racconto. Nessuno parla di nessuno. Non si fanno pettegolezzi. Si parla punto. Di libri, psicoanalisi, film e figli. Appena nati o che stanno per nascere. Prendo il tè uno, due e tre. Patrizia si siede. Occhi neri, grandi, profondi. Vestita di tutto punto. Lei si ricorda di me. Io non mi ricordo di lei. Comincia il suo racconto. ‘Una questione di vita o di morte’. La sua questione. La sua vita. D’improvviso lacrime salse scivolano silenziose sul volto scosso da ricordi improvvisi che la seguono ed inseguono. Un volto bello nonostante la morte, quella che ti aspetta sulla porta di casa. - Non sono pronta - le aveva risposto la prima volta e viaaaaaaaaaaaaaa verso l’amore. - Non sono pronta - le risponde ogni giorno anche se l’amore l’ha tradita e viaaaaaaaaaaaaaaaa verso la solitudine. Ho freddo. Sono senza allegria. Patrizia è una donna forte. Discende da quella genia di donne che hanno costruito Anzio, sostenuto padri, fratelli, mariti e figli. Donne che hanno saputo prendersi cura degli uomini arsi dal sole giaguaro, piegati alla fatica e al mare. Quel mare che sa essere generoso anche quando non regala e non nasconde nulla. Era il seilugliomillenocentosessantadue il mattino aveva da poco fatto luce sulle case di via Matteotti. Il sonno stranamente teneva ancora prigioniera la famiglia nella grande casa. - Mia sorella era stata la prima ad alzarsi, vestirsi e scendere giù fino al bar del cinema Astoria a comprare i cornetti per tutti. Un comportamento insolito, fuori da ogni consuetudine, lei non si alzava mai presto. Avevo 14 anni quando arrivò la mobile di Roma a prendere mio padre colpevole di contrabbando di sigarette. Gli agenti furono brutali. Gli misero le manette e lo portarono via trattenuto invano dallo strazio di mia madre e dalla mia disperazione . Fu un dolore insopportabile incommensurabile. Le immagini di quei momenti sono ancora stampigliate davanti ai miei occhi e non sbiadiscono né si trasformate in ricordi. Ogni giorno quando l’orologio segna le sei trattengo il fiato e mi irrigidisco mentre si diffonde e confonde nella stanza l’odore della paura quella che mi aspetta ogni giorno sulla porta di casa. Dopo che mio padre fu portato via rimasi, giorni e giorni, con il suo orologio in mano e la sua radiolina accesa. Papà cantava sempre ‘Scalinatella’ di Sergio Bruni. Era bello, alto, moro e aveva occhi grandi e neri. Come i miei. Si comprava il profumo Atkinson e quando scendeva le scale di casa lasciava una scia inconfondibile. Giocava a carte soprattutto a poker. Gli piacevano le donne e con il baccalà e patate beveva sempre champagne, ‘una virtù senza altari’. Viaggiava molto e al ritorno da ogni viaggio mi portava sempre un regalo, un gallo di piume o un paio di pantaloni elasticizzati. Fu condotto subito a Regina Coeli e poi a Rebibbia. Lo multarono di 48.000.000 milioni di lire. La grazia arrivò troppo tardi oramai non potevo più impedire che mi accadesse quello che mi era accaduto. Il dolore si era impadronito di me e io non ero riuscita ad impedirlo. La mia adolescenza spensierata era stata violata. E’ vero, avevo tanti amici e ricordo la festa dei miei diciotto anni a casa di nonna e il carnevale organizzato da Giorgio Pasetto, Santino Criserà, Luciano Mingiacchi e tanti altri ragazzi. Vivevo in un paese comprensivo. Anzio a quei tempi era una città ospitale. Ci conoscevamo tutti. Ma io ero ormai cambiata e pian piano cambiarono anche le cose intorno a me. A volte non le riconoscevo e non mi riconoscevo più. Oggi riconosco soltanto la mia solitudine. I miei dolori quando la mente vaga e si svaga. Ho lavorato poco solo qualche anno nel ristorante di mia madre. Poi mi sono sposata con uomo che ho amato. Ho due figlie e quattro nipoti. Ogni giorno è uguale all’atro. La mattina faccio la spesa, poi vado al bar. Alcuni pomeriggi incontri i miei nipotini. Spesso gioco a carte, preferisco giocare a stoppa e a burraco. Detesto il poker. Sopporto momenti tristi e dentro ho tantatantatanta voglia di vivere e di ritrovare la forza di ricominciare. Quella forza e quella speranza che ho perduto all’età di quattordici anni -. Un racconto tutto d’un fiato. Un racconto non richiesto che non mi lascia il tempo di legare gli spazi ai luoghi e i luoghi alle persone. Una storia fatta di storie. Una voce narrante. Una voce fuori campo, la stessa della protagonista che racconta e si racconta in una reiterazione di vissuti mai trasformati in esperienze. Patrizia, la protagonista del racconto, suo malgrado, prigioniera di una malìa della vita e in balìa degli eventi, sottratta per scelte non sue ad una adolescenza agiata e ricca di affetti. ‘Ho freddo. Sono senza speranza. Ho freddo. Sono senza energia. Ho freddo. Sono senza appetito. Ho freddo. Ho freddo. Sono distratta. Ho freddo. Ho freddo. Sono sola. Solasolasolasolasolasolasolasolasolaaaaaa. Ho freddofreddofreddo. Ho freddooooooooooooooooooo’. Giusi Canzoneri dicembre 2011_n.35 12 18 Space - Donna Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Space-Politica Anzio Space Menù per la Vigilia di Natale Antipasto: Coni di salmone affumicato Secondo: Tagliata di Tonno al Pistacchio Ingredienti per 6 persone: - 6 fette di salmone affumicato - 250 gr di formaggio spalmabile - 2 cucchiai di panna - sale q.b. - pepe q.b. - erba cipollina Ingredienti: - tonno (filetti alti almeno 4 cm) - pistacchi - pepe nero - sale - olio extravergine di oliva PrOCEDIMENTO: mescolate in una ciotola il formaggio con 2 cucchiai di panna. Aggiungete poi l’erba cipollina tritata finemente, il sale, il pepe e amalgamate bene. Prendete le fette di salmone affumicato, dividetele a metà per il lato corto e formate dei piccoli coni che riempirete con la crema di formaggio aiutandovi con la tasca da pasticciere. Conservate in frigorifero fino al momento di servire. PrOCEDIMENTO: tritate i pistacchi (non troppo, l’impanatura dovrà risultare grossolana), naturalmente la quantità necessaria, calcolate bene che il filetto deve essere ricoperto interamente con uno strato importante. Aggiungete ai pistacchi un pizzico di sale e un pizzico di pepe nero e mescolate bene. Accendete il forno a 200°, quindi prendete i vostri filetti di tonno (potete anche tagliare i filetti a pezzi più piccoli in modo da farne dei bocconcini), oliateli con le mani in modo omogeneo e su tutta la carne, quindi rotolateli nell’impanatura di pistacchi e fate attecchire bene da tutti i lati e su tutta la superficie del pesce, perché non devono rimanere parti scoperte. Prendete una teglia e posate all’interno i filetti di tonno pronti, quindi infornate a 200° e fate cuocere 3 minuti e non oltre: il tonno dentro deve rimanere crudo naturalmente. A questo punto tirate fuori dal forno e servite caldi. Primo: Gnocchi mare e monti Ingredienti per 8 persone: - 1 kg gnocchi - 400 gr di moscardini - 1 kg di vongole - 3 pomodori maturi - 400 gr di gamberetti - 400 gr di funghi champignon (o altri a vostra scelta) - prezzemolo - 1 bicchiere di vino bianco secco - olio di oliva - sale - pepe PrOCEDIMENTO: lavate e pulite i moscardini, i champignon, e i gamberetti; fate aprire le vongole. Una volta che avete tutti gli ingredienti pronti all’uso, tagliate a fettine sottili (non troppo) i funghi champignon, scaldate l’olio d’oliva e metteteli in cottura, dopo circa 2 minuti aggiungete i gamberetti, i moscardini, e fate cuocere per circa 10 minuti a fuoco alto mescolando spesso, sfumate il tutto con il vino bianco, salate e pepate abbondantemente; aggiungete i pomodori tagliati a pezzetti. Cuocete gli gnocchi. Appena tornano a galla nell’acqua di cottura, toglieteli e fateli amalgamare nel ‘sugo’ preparato per 2-3 minuti, aggiungendo il prezzemolo tritato. Servite. Dolce: I Ricciarelli Ingredienti: - 400 gr mandorle sgusciate - 250 gr zucchero - 200 gr zucchero a velo - vanillina 1 bustina - ostie - 2 albumi PrOCEDIMENTO: prendete le mandorle e 150 gr di zucchero e frullate il tutto fino ad ottenere un composto il più sottile possibile. Aggiungete il resto dello zucchero (100 gr), la vanillina, e 100 gr di zucchero a velo; aggiungete gli albumi montati a neve, e mescolate energicamente fino ad ottenere un composto omogeneo. Non rimane adesso che dare forma ai biscotti, quindi con la ‘pasta’ formate dei rombi di una lunghezza di circa 6-7 cm e appoggiateli sopra le ostie. Metteteli sulla placca del forno dove resteranno per 24 ore. Passate 24 ore tagliate le parti di ostie che sporgono dai biscotti, accendete il forno a 60° e infornate per 15 minuti circa, giusto il tempo per asciugarli. A questo punto spolverate con zucchero a velo. Buon Appetito! Elisabetta Civitan Anzio Space Space - Donna n.35_dicembre 2011 Space /Associazioni Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno 19 13 Menù per la Vigilia di capodanno Antipasto: Rösti di zucca, patate e zenzero Ingredienti: - 250 gr di patate - 250 gr di zucca - 60 gr di zenzero - 1 cucchiaio di amido di mais - sale e pepe - olio PrOCEDIMENTO: pelate la zucca con il pelapatate, eliminate i semi e i filamenti e grattugiatela con la grattugia a fori larghi. Pelate le patate e grattugiate anch’esse. Pelate lo zenzero e grattugiatelo finemente. Mischiate il tutto, aggiungete l’amido di mais, salate e pepate. Scaldate dell’olio in una padella antiaderente e friggete i rösti finché non saranno belli croccanti. Primo: Tagliatelle di castagne ai funghi porcini Ingredienti per 3-4 persone: - 100 gr di farina di castagne - 100 gr di farina 00 - 2 uova - 1 presa di sale - poca acqua tiepida se necessario - 2-3 porcini mediograndi -un rametto di rosmarino - olio d’oliva - 50 gr di burro - sale e pepe - parmigiano per condire (a piacere) PrOCEDIMENTO: mescolate gli ingredienti della pasta fino ad ottenere un impasto elastico. Lasciate riposare per mezz’ora, poi stendete con il matterello oppure con la macchina sfogliatrice e ricavatene delle tagliatelle. Per il condimento scaldate in un tegame un po’ d’olio e il burro con il rametto di rosmarino. Rosolatevi i porcini puliti e tagliati a fettine sottili. Salate e pepate. Cuocete la pasta, scolatela e conditela con i porcini. Servite a piacere con del parmigiano. . Secondo: Pollo all’arancia Ingredienti per 6 persone: - 1 pollo - succo di 3 arance - qualche rametto di rosmarino - 100 g di olive nere - olio di oliva - sale - pepe PrOCEDIMENTO: tagliate il pollo a pezzi, lavatelo bene e fatelo riposare per 4 ore in una marinata preparata emulsionando il succo filtrato di 2 arance, mezzo bicchiere di olio di oliva, una presa di sale e un pizzico di pepe. Trascorso questo tempo, scolate il pollo e ponetelo in una teglia leggermente unta di olio senza sovrapporre i pezzi. Condite con una presa di sale e bagnate con la marinata, cui avrete aggiunto anche il succo dell’ultima arancia. Distribuite sui pezzi di pollo qualche rametto di rosmarino e le olive nere. Passateli in forno a 180° per 40 minuti circa, voltandoli spesso. Sfornate il pollo e fatelo riposare per qualche minuto prima di portarlo in tavola. Dolce: Coppe di panettone e fragoline Ingredienti: - 250 g di mascarpone - 50 g di zucchero - 2 uova + 1 tuorlo - 30 ml di crema di limoncello - fette di panettone - fragoline sciroppate PrOCEDIMENTO: in una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero fino a rendere il composto spumoso, montate le chiare a neve e a parte lavorate il mascarpone con un cucchiaio di legno aggiungendo il liquore e mescolando bene. Aggiungete il composto dei tuorli e infine le chiare a neve ferma amalgamando delicatamente. Tagliate due fette di panettone non molto alte e adagiate metà fetta sul fondo di una coppa; bagnate il panettone con la crema di limoncello e versate la crema di mascarpone sul panettone bagnato. Adagiate sopra l’altra metà di fetta di panettone, bagnate leggermente di crema al limoncello e andate a coprire con le fragoline sciroppate. Mettete la coppa in frigo fino al momento di servire. Buon Appetito! EC Space - Ambiente dicembre 2011_n.35 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Space-Politica 12 20 Anzio Space Alberi tipici dell’area mediterranea, fanno parte del ricco patrimonio vegetale della riserva LO SPLENDORE DEI GRANDI LECCI DI TOR CALDARA Albero simbolo dell’area mediterranea, il leccio è un’essenza autoctona del nostro territorio. Ad Anzio abbiamo la fortuna di ammirare un’estesa lecceta all’interno della riserva naturale regionale di Tor Caldara, dove il Quercus ilex, nome scientifico del leccio, si mostra in tutto il suo splendore. Nella riserva, in un habitat a conservazione integrale, il bosco di lecci regala al visitatore un suggestivo spaccato della selva tipica dei litorali tirrenici, così come appariva prima della cementificazione selvaggia degli ultimi decenni. Il leccio è un sempreverde con un fusto di rado dritto, a volte singolo o diviso alla base, e può arrivare a un’altezza di 20-25 metri. A Tor Caldara ne esistono numerosi esemplari notevoli, ma anche in residuali aree verdi del territorio anziate, se ne possono ammirare di isolati e imponenti. La corteccia dei giovani lecci è liscia e grigia, poi col tempo diventa dura e scura, screpolata in piccole placche di forma quasi quadrata. Anche i rami nuovi sono grigi, per poi assumere col crescere della pianta una colorazione grigio-verdastra. Le foglie sono semplici, a lamina coriacea con margine intero o dentato, da lanceolate a ellittiche, a base cuneata o arrotondata. La pagina superiore della foglia è verde scuro e lucida, mentre quella inferiore è grigiastra. Le foglie, lunghe fino a otto centimetri, sono larghe da un centimetro a tre e mezzo con una nervatura centrale dritta e da sette a undici paia di nervature laterali. Il picciolo della foglia è breve, peloso, provvisto di stipole marroni, lineari e caduche. La fioritura del leccio avviene in tarda primavera, tra aprile e giugno. I suoi frutti sono ghiande attaccate singolarmente, o a gruppi fino a cinque unità, ad un peduncolo lungo in media un centimetro e mezzo. Le ghiande maturano in autunno assumendo un colore castano scuro con striature evidenti e sono coperte, per un terzo o metà della loro lunghezza, da una cupola provvista di squame ben distinte, con punte libere non divergenti. Il leccio ha radici forti che si sviluppano rapidamente già dai primi anni di vita dell’albero, fino a penetrare per diversi metri nel terreno. In forza di queste radici, che cercano l’acqua in profondità, il leccio ha una notevole resistenza alla siccità, ma anche problemi di trapianto, cui questa specie, infatti, si presta poco. Queste caratteristiche ne fanno un albero che ben si adatta ai terreni litoranei come quello di Anzio, sui quali può capitare che non piova per lunghi periodi, e dove ancora cresce spontaneo se non è minacciato dall’invasiva presenza dell’uomo. Il mese prossimo osserveremo un altro stupendo albero, caratteristico della macchia Filippo Valenti mediterranea: la sughera. Noi della redazione di Anzio-Space con L’Associazione Culturale 00042 vogliamo inviare i nostri più Sinceri Auguri a tutte attività commerciali che durante questo anno 2011 ci hanno accordato la loro fiducia permettendoci di dare voce ai piccoli e gradi temi che riguardano il nostro territorio. In un anno abbiamo incontrato tante, tantissime persone, con le loro storie, la loro vita e il loro impegno nel lavoro e in tutti loro abbiamo visto la convinzione delle proprie scelte, dei loro sacrifici per portare avanti il progetto cui si sono dedicati. A tutti loro vogliamo dire Grazie. Grazie per essere così positivi, caparbi, pieni di iniziativa in un periodo questo che certo non spingerebbe ad esserlo naturalmente. Con la speranza di avervi ancora con noi, di aiutarci reciprocamente nel crescere auguriamo a Voi e ai Vostri cari un Sereno Natale e un Prospero Anno Nuovo. B u o n N ata l e e F e l i c e 2012!!! • • • • • • • • • • • • • • • AGRIZETA ANGELS CAMICERIA ARTE E VETRO GALLERY B&B DI FINIZIO BAR DEI GRAZIOSI BETTER LIFE BUFFETTI CENTOLIRE COCCOLE ENOTECA DEL GATTO FEDERICO FASHION FERRAMENTA FLAVIA FOTOSTUDIO EFFE GIUSIN SPOSA I SAPORI DELL’ARCO MUTO • • • • • • • • • • • • • • • IL BOCCALE PUB IL DIAVOLETTO PIZZERIA IL GIOCATTOLO IL GUSTO DEL DOLCE IL PAPIRO CARTOLERIA IL PORTONCINO IL TEMPIO DEGLI ANIMALI IMMOBILIARE MINGIACCHI IPEROTTICA LE DELIZIE DEL MARE LE GROTTE CAFE’ LIBRERIA FAHRENEIT MAMHUT KEBAB MARCONI GOMME MODACAPELLI • • • • • • • • • • • • • • • MONDO CASA IMMOBILIARE PALM BEACH PIZZERIA PESCHERIA TRENTACINQUE PESCHERIA TUILLIO PIZZERIA BOCCIONE POLIGRAF SRL POLLASTRINI ARREDAMENTI POLVERINI CENTRO CASA PROFUMERIA PUCCI RADIO ENEA REMIDA GIOIELLERIA SALSA CREW ACADEMY SERVIZIO FACILE SOLIDO ABBIGLIAMENTO UNIPOL ASSICURAZIONI Grazie a tut ti Amici! e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e b e Anzio Space Rubriche n.35_dicembre 2011 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno 21 Spor t e ambiente TOLFA UN PAESE DALLE MILLE SORPRESE A Nord di Roma un gioiello naturalistico, archeologico e mineralogico DETTI PORTODANZESI “Finchè dura fa verdura” detto in rima senza apparente significato vuol dire che quando qualcosa resiste, tipo un rapporto interpersonale o un’automobile, tiriamo a sfruttarla. “Vope, vope , pijane tante e magnane poche”, un detto molto comune tra i pescatori. Le Vope sono un pesce di terza categoria vendibile ma non eccellente a tavola. “Cor tempo e co’ la paija se matureno le nespole e la canaija”, significa che scoprire gli inganni di truffatori e furbetti è solo una questione di tempo, basta aspettare come si attende che maturino le nespole e un tempo questo frutto era molto diffuso nel centro di Anzio. “Vorrei esse’ come te e ceco a ‘n’occhio”, frase da invidiosi. Si vede una persona talmente benestante che si farebbe a meno di un occhio pur di essere nella sua condizione. “Me sembri er fio der cane de nsignore...” detto ad una persona ben vestita e tirata a lucido, per derisione. “Stamo in ventre de vacca” questo detto è molto comune ad Anzio che grazie alla sua posizione geografica ha condizioni climatiche favorevoli. Si usa anche come metafora per una situazione personale o di gruppo vantaggiosa e solida. “Chi magna da solo se strozza” si dice quando una persona mangia senza offrire nulla a chi gli è vicino. “Ha fatto sciacqua Rosa evviva Agnese” di qualcuno che ha sperperato tutto il denaro che aveva in breve tempo. “Fai prima a sartacci sopra che a giracci ‘ntorno” per descrivere una persona più larga che alta. Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”. amministrato da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli SMS - Space Anzio-Space dà spazio ai lettori Scriveteci un sms al: 3337350189 “Bravi i ragazzi dell’Anzio-Surf che hanno organizzato qui ad Anzio la finale del campionato junior di surf! Se ne parla poco, ma Anzio è un luogo amato da molti ragazzi proprio per le sue onde” Be Cari lettori, oggi vi parleremo di Tolfa, un piccolo paese a soli 70 km da Roma, circondato da una natura incontaminata, boschi e pascoli; ma anche da interessanti siti archeologici dei periodi etrusco, romano, medioevale. Senza dimenticare l’artigianato artistico di legnami, pellami, ceramica, lavori in ferro battuto. Lo sviluppo urbano del paese di Tolfa ci permette di seguire chiaramente le fasi storiche ed economiche che hanno determinato questa espansione urbanistica, anche se sono scarse le notizie su chi fece costruire i palazzi più belli ed esattamente quando vennero edificati. Poco si sa del periodo medioevale e degli edifici più importanti di quell’epoca: il Castello, il Palazzo Baronale e la Chiesa di Sant’Egidio. Del periodo Rinascimentale abbiamo una descrizione di Tolfa tutt’altro che lusinghiera del poeta Annibalcaro, che si dice abbia abitato nel Palazzo Baronale e sappiamo che Agostino Chigi, appaltatore delle cave di allume dal 1501 al 1520 fece costruire la chiesa della Sughera, ma non sappiamo dove abitasse nei suoi soggiorni a Tolfa né tantomeno se uno dei palazzi rinascimentali sia stato fatto costruire da lui. Vivendo in un territorio che ha visto il susseguirsi di tutte le civilizzazioni dalla preistoria ai giorni nostri, i tolfetani hanno sempre avuto un’innata passione per l’archeologia. Nel 1866 fu fondata la prima associazione archeologica tolfetana denominata: “Onorevole società dei cittadini della Tolfa” ne facevano parte: Alessandro Bartoli storico locale, Benedetto Pergi segretario comunale, il Dott. Valeriani medico condotto del paese e Giovanni Antomarchi un corso ufficiale dell’esercito francese di stanza a Tolfa. Alessandro Bartoli ottenne dalle autorità pontificie un permesso di scavo e i soci rinvennero alcuni reperti etruschi di notevole importanza che in parte furono portati al Museo Gregoriano (oggi Musei Vaticani) ed in parte furono venduti a vari musei europei quali: il Louvre, l’Hermitage e il British Museum. Con loro prese contatto l’archeologo tedesco Otto Bendorf e il suo collega Wolfgang Helbig. La moglie di quest’ultimo, Nadeja Schakowskoy ricchissima nobildonna russa, mediò l’acquisto di alcuni reperti, in particolar modo quelli denominati del ‘Maestro della Tolfa’, per l’Università di Mosca e per il Museo di Karlsruhe. Negli anni ‘50 il Prof. Angelo Stefanini, ispettore onorario delle Belle Arti, istituì all’interno del Palazzo Comunale il primo nucleo del museo. Il territorio del comune di Tolfa, situato tra il mare e l’alta collina, fa parte di una più ampia area geografica dell’antiappennino laziale situata in provincia di Roma e denominata “Monti della Tolfa”. L’area riveste un’enorme importanza naturalistica e ciò è dovuto sia alla particolare posizione geografica, al centro della penisola dove il clima continentale si incontra con quello mediterraneo, sia alla gestione collettiva a proprietà indivisa secondo le leggi sugli usi civici, di buona parte del territorio. Mi raccomando, non soffermatevi solo nel paese di Tolfa, ma visitate anche i Monti della Tolfa ricchi di splendidi boschi, cave di allume e miniere abbandonate; ci sono poi molti sentieri percorribili anche semplicemente per un bel Picnic. Per informazioni consultare: www.comuneditolfa.it Per domande e curiosità potete scrivere alla mail: [email protected] http://blogasan.blogspot.com dicembre 2011_n.35 12 22 [email protected] Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Space-Politica Anzio Space Anzio Space Space - Sport n.35_dicembre 2011 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno 23 Le new-entry: il terzino Colantoni, il laterale offensivo Agate, i centrocampisti Peri e Fanelli CALCIOMERCATO: NUOVI ACQUISTI PER L’ANZIOLAVINIO Gennaio si sa, è il mese del calciomercato ed è proprio con le notizie riguardanti il mercato che apriamo questo numero di AnzioSpace. A fare le valigie in questo mercato di riparazione sono stati in 4, il difensore ciociaro Fabio Pessia, i laterali Cinelli e Di Stefano ma soprattutto il forte centrocampista anziate Rocco Giannone che, di comune accordo con la società e l’allenatore, ha deciso di rescindere il contratto che lo legava al team del patron Franco Rizzaro. Una decisione strana e sofferta visto che parliamo di uno dei più forti giocatori che abbiano mai calcato il Massimo Bruschini. Ma non c’è stato solo mercato in uscita, ad Anzio sono sbarcati in 4 e si sta cercando un difensore centrale in età di lega da affiancare al duo FioravantiPannozzo. I 4 volti nuovi sono: Francesco Colantoni, terzino sinistro classe ‘85 che è già stato alle dipendenze di mister Lanza quando allenava il Pomezia, il laterale offensivo Vincenzo Agate, classe ‘92 che arriva dal Messina ma con all’attivo diverse presenze in lega pro con la maglia del Celano, il centrocampista Roberto Peri, classe ‘85 ex Cecchina e il centrocampista centrale Fabio Fanelli, calciatore siciliano classe 1985 proveniente dal Terracina con alle spalle numerose presenze in lega pro con le maglie di Foggia, Sambenedettese, Juve Stabia, Celano e Avellino. Come detto precedentemente il mercato in entrata non dovrebbe essere chiuso, la società ha intenzione di rafforzare il reparto arretrato con l’innesto di un giovane difensore centrale. Passando al campo, andiamo ad analizzare i 4 turni di campionato in cui la compagine biancazzurra è riuscita a racimolare solamente 4 punti grazie al pari interno contro il Monterotondo, con l’undici anziate bravo a recuperare lo svantaggio iniziale con la solita rete del bomber Antonelli (salito a quota 303) al 46 s.t. e con la vittoria di Pomigliano, un 3-0 in terra campana che annichilisce i padroni di casa e lancia i biancazzurri. Le reti portano la firma di Amassoka e di Gallaccio autore di una doppietta. Pomigliano è stata la prima delle 3 partite disputate in una settimana. Difatti il giovedì successivo c’è stata un’altra trasferta contro la forte Salernitana, match disputato all’Arechi davanti a 4500 spettatori, con un buon numero di Ultras Anziati che hanno raggiunto Salerno in pullman e hanno tifato per tutti e 90 i minuti ricevendo i complimenti degli ultras avversari. Purtroppo è arrivata una sconfitta (3-2) in cui i ragazzi hanno dato tutto e tenuto testa alla squadra che vincerà il campionato. Nell’ultimo turno, come sta accadendo spesso in casa in questa stagione, prova maiuscola dei biancazzurri culminata con una sconfitta (0-2) contro il Marino. L’augurio è che il nuovo anno possa portare qualche punto in più. Fabrizio Tirocchi IL NETTUNO ARRANCA, IL FALASCHE VIVE IL SUO MOMENTO D’ORO Campionato di promozione, il punto sulle 2 squadre. Nel prossimo turno il derby tra le due C’è stata una brusca frenata nel campionato del Nettuno, i ragazzi di mister Cesarini mancano la vittoria da quasi un mese e negli ultimi 3 turni di campionato hanno raccolto un solo punto. Aggiungiamo anche la pesante sconfitta (30) rimediata nell’andata degli ottavi di Coppa Italia che vedeva i verdeblu impegnati nella difficile trasferta contro il Cerreto Laziale. Concentriamoci sul campionato, dopo 15 giornate il Nettuno è scivolato al 5° posto con 28 punti (scavalcato anche dal Falasche). Come detto prima, negli ultimi tre match di campionato registriamo 2 sconfitte e un pari. Le sconfitte sono arrivate in trasferta. Contro il Palocco (1-0) un arbitraggio discutibile ha condizionato l’andamento del match con 4 espulsioni (2 per parte) e 10 ammonizioni. È un momento sfortunato in casa nettunese visti i tanti infortuni che ogni domenica fanno stravolgere la formazione al mister. E in piena emergenza si è giocato il match casalingo contro il Morandi, in cui è arrivato un buon punto che lascia le distanze invariate (3 punti) dalla terza piazza, posto ultimo per accedere ai playoff. L’ultimo turno almeno sulla carta doveva essere abbordabile e invece fuori casa contro il Genazzano, penultima in classifica, è arrivata una pesante sconfitta (42). Nel prossimo turno ci sarà il derby contro il Falasche, scontro diretto che dirà chi delle due ha più birra in corpo per restare aggrappato al treno di testa. Non saranno della partita perché espulsi nell’ultimo turno Montella e Bastianelli. In casa Falasche si sta vivendo un momento magico. La squadra ha scavalcato il Nettuno e dopo 15 giornate è quarta con 29 punti, uno in più dei cugini. Sarà un derby bellissimo, appassionante e speriamo ricco di emozioni e goal. Il nostro augurio è che sia una bella giornata di sport. I bianco verdi sono in un ottimo momento di forma supportato dai risultati. Negli ultimi 3 match 2 vittorie contro il fanalino di coda Rocca di Papa (6-1) in casa e in trasferta contro la Pescatori Ostia (1-2) squadra ostica che i ragazzi di mr. Bindi hanno tenuto a bada portando a casa i 3 punti grazie alla doppietta di Fortunato Rito e un pari (0-0) rimediato nell’ultimo turno contro il Morandi. Con il morale alto e la rosa al completo il Falasche si appresta a vivere intensamente la settimana decisiva che li porterà al derby che si disputerà domenica 18 dicembre al Comunale di Villa Claudia alle ore 11:00. F.T. dicembre 2011_n.35 Space-Lettere a [email protected] Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space 24 Anzio lì 30/11/2011 Egr. Sig. Luciano Bruschini Sindaco di Anzio Sede Oggetto: revoca del mandato assessorile Ill.mo Sig. Sindaco di Anzio, finalmente oggi si compie in modo ignobile, dopo quattro anni di vani tentativi, il progetto di eliminarmi dalla scena politica. Si è partiti dagli attacchi nei miei confronti dalla stessa mia parte politica, poi con artifizi si è tentato di sminuire il mio operato di assessore arrivando, da ultimo, addirittura all’attacco personale, attraverso l’invio di una lettera anonima, colpendomi negli affetti più cari. Infine l’ultimo proditorio atto, senza che vi sia stato neppure il coraggio di chiamarmi e guardarmi negli occhi, facendomi notificare ieri sera a casa, in mia assenza, la lettera con la quale mi veniva revocato il mandato da tutte le cariche ricoperte in seno alla Giunta Comunale. Oggi Sig. Sindaco Lei è venuto meno ad un principio democratico tutelato dalla carta costi-tuzionale, ovvero la libertà di pensiero e di parola, specialmente se a professarla è una persona legit-timata dall’investitura popolare. Infatti con tale atto, che sancisce la mia esclusione dall’ambito am-ministrativo, Lei ha tradito la fiducia degli oltre 630 cittadini che esprimendomi la loro preferenza mi hanno deputato a svolgere legittimamente un ruolo di indirizzo e controllo di questa città. Cittadini che mi hanno accordato la loro fiducia nonostante ritenessero, in larga parte, non rappresentativa per la città la sua figura di Sindaco, ma che, obtorto collo, hanno digerito tale scelta imposta in ragione del fatto che si ritenevano tutelati dalla mia presenza. Ciò tengo a precisare in considerazione che nella premessa all’atto di revoca del mandato si cerca di far passare il messaggio che sia stato Lei ad investirmi della carica, tralasciando la circo-stanza del successo elettorale personale ottenuto, non dovendo Lei dimenticare che mentre gli elet-tori hanno trovato stampato il suo cognome sulla scheda elettorale, il mio cognome lo hanno dovuto scrivere di proprio pugno. Senza volerlo con la revoca del mandato, esautorandomi dalle funzioni, Lei mi ha tolto dal serio imbarazzo di essere ritenuto connivente rispetto ad una politica di sfruttamento del territorio alla quale non ho contribuito ma Unisciti al nostro gruppo “Anzio-Space” su: Anzio-space cerca collaboratori commerciali. Per informazioni scrivere a: [email protected] oppure contattare il 333.73.50.189 Anzio Space che, anzi, ho tentato di morigerare apportando il mio contributo di idee tese alla salvaguardia di quello che ritengo essere un’ulteriore scempio in via di attuazione. Mi stupisce come nella Sua lettera venga menzionata che la revoca dell’incarico scaturisce da una diversa visione del programma con conseguenziale perdita di fiducia nei miei confronti. Debbo ritenere quindi che mettere in evidenza fatti reali e andare incontro alle necessità dei cittadi-ni, suggerire dei correttivi, svolgere correttamente il proprio lavoro all’interno dell’assessorato di appartenenza e chiedere il rispetto del ruolo, per Lei significhi venir meno alla fiducia accordata, mentre, ai più, può appare come un atto d’imperio, rientrante nelle Sue facoltà, teso a far tacere la voce fuori dal coro. Con la revoca notificata nottetempo assistiamo al calpestamento dei principi democratici, attuando attraverso la mia cacciata l’eliminazione di un personaggio scomodo, colpevole solo di chiedere il rispetto delle regole e, che, ha già dato ampia prova di rettitudine morale quando, colpito da una vicenda famigliare artatamente orchestrata, ha subito fatto un passo indietro rimettendo nelle Sue mani il mandato assessorile. Nessuno pertanto può fare la morale nei miei confronti, dovendo con rammarico verificare come i valori e gli ideali politici debbano considerarsi morti, servendo tra l’altro la mia esclusione per acquietare coloro che, adusi al ricatto politico, la tengono sotto scacco. Ora potrà fare ampio ricorso al manuale Cencelli per tamponare la crisi, neppure latente, acquisendo qualche yes men che alzi la mano senza attivare mai il proprio cervello. Ora troverà sicuramente personaggi che in ragione dell’occupazione della poltrona, dopo a-verLa denigrata e criticata in ogni sede, diventeranno i Suoi più fedeli collaboratori ed ammiratori personali. Non abbiamo bisogno di tali personaggi tipici del sottobosco politico, pronti all’inciucio come da ben note rimembranze da prima Repubblica, ma piuttosto che focalizzare l’interesse sul mio tentativo di apportare qualcosa di costruttivo che però non aggrada al Suo volere, dovrebbe rendersi conto dell’immobilismo totale in cui Anzio versa da tempo. Abbiamo riempito il territorio di inutili case invendute e disabitate, restando miopi rispetto a quello che doveva essere l’unico indirizzo da dare alla nostra città, ovvero favorire lo sviluppo turi-stico. In ogni caso da comune cittadino Le rivolgo la preghiera, per quel poco tempo rimasto fino allo spirare della legislatura, di fare qualcosa per Anzio, non ci faccia sentire cittadini di un luogo tornato venti anni indietro nel tempo. Ruggero Garzia LA FERRAMENTA DI LUCIO Via Flavia, 17 è l’indirizzo dove si trova la ferramenta di Lucio che con la sua famiglia gestisce il fornitissimo negozio dal 2006. Cominciano prestissimo la mattina, l’orario d’apertura è 7,30! E l’offerta dei prodotti è veramente vasta per l’idraulica, l’elettricità, il giardinaggio, la duplicazioni delle chiavi e il “servizio tintometrico”. Che cos’è? Semplice, ogni colore o tonalità, da qualsiasi tipo di materiale provenga, viene analizzato da un macchinario che indica l’esatta composizione dei toni per riprodurlo. Privati ma anche ditte edili si rivolgono con fiducia a Lucio per consulenze ed assistenza. Qui trovano tutte le soluzioni e la cortesia di persone che amano quello che fanno. Sui volantini che periodicamente vengono distribuiti troverete le migliori offerte delle più importanti marchi, Maurer, Bosch, Yamato, Eurovernici, Calce del Brenta. Il negozio è aperto dal lunedì al sabato con orario 7,30-13,00 e 15,30-19,30, senza giorno di chiusura settimanale. Se poi la domenica avete voglia di dedicarvi ai piccoli lavori in casa o sistemare quel rubinetto che perde Lucio e i suoi vi aspettano anche la domenica dalle 9,30, solo la mattina però… Anzio Space Space-Lettere a [email protected] n.35_dicembre 2011 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno 25 Nuovo Regime dei Contribuenti Minimi da 01/01/2012 a cura di Marco Minoccheri Dal 1° gennaio 2012 entrerà in vigore il nuovo regime dei contribuenti minimi, come previsto dall’art.27 del D.L. 198/2011. Ecco i requisiti per l’accesso al nuovo regime dei minimi - essere in possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi di cui alla Legge 244/2007, art.1, commi 96 e 99; - non aver esercitato attività artistica, professionale ovvero di impresa (anche in forma associata o familiare) nel triennio precedente l’inizio attività; - che l’attività da esercitare non costituisca mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo (ad esclusione dei casi in cui l’attività precedente sia riconducibile al periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni); - che l’ammontare di eventuali ricavi, derivanti dalla prosecuzione di un’attività svolta in precedenza da altro soggetto e prodotti nel periodo d’imposta precedente a quello di adesione al regime, siano inferiori ad euro 30.000,00. - il regime potrà essere usufruito per il periodo d’imposta in cui è iniziata l’attività e per i 4 anni successivi, ma non oltre il compimento del 35simo anno di età del contribuente stesso. Potranno pertanto usufruire del regime agevolato le persone fisiche che iniziano l’attività nel 2012 ovvero coloro che ne proseguono una iniziata dal 1.1.2008. Dal 1° gennaio 2012, quindi, solamente le persone fisiche che rispettano tali requisiti, potranno avvalersi del Nuovo Regime dei Minimi, godendo della nuova imposta sostitutiva ridotta del 5%, della non applicazione dei redditi all’IVA, IRAP ed agli Studi di Settore e dell’esonero dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili Invece per coloro che non avendo tali requisiti fuoriescono dal vecchio regime dei minimi, viene istituito un nuovo regime semplificato, che in realtà riguarda solo alcune semplificazioni e molti nuovi adempimenti, di cui riassumiamo gli aspetti fondamentali: • esonero dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili; • non assoggettamento dei redditi all’IRAP; • il reddito di impresa o di lavoro autonomo verrà tassato secondo le aliquote IRPEF ordinarie e non verrà assoggettato ad imposta sostitutiva; • non c’è più l’esenzione all’IVA, tuttavia, tali contribuenti saranno esonerati dalle liquidazioni e dai versamenti periodici previsti dal D.P.R. 100/1998 (versamento dell’IVA in sede di dichiarazione annuale); • i contribuenti saranno soggetti agli Studi di Settore. Vogliamo contribuire a rendere Anzio una città che sia: • vivibile e interessante per i giovani • viva culturalmente • all’avanguardia nell’ecologia e la preservazione del territorio • arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue Non siamo convinti di avere la risposta a tutte le domande o di essere i migliori, siamo semplicemente un gruppo di persone giovani (chi di corpo, chi di spirito) che vogliono darsi da fare per migliorare il territorio in cui vivono. Al momento abbiamo tre iniziative: • Anzio Space, che puoi scaricare su www.anziospace.com • Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e di Nettuno, info su www.shingle22j.com • Il Centro Polivalente per i Giovani e la Cultura, che vorremmo costruire. UNISCITI A NOI! Anzio-Space - Mensile di cultura e politica Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009 Direttore responsabile: Maria Chiara Mingiacchi Caporedattore: Luisa Calderaro ([email protected]) Coordinatore di redazione: Silvia Arena Coordinatore Space Donna: Roberta Treglia ([email protected]) Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli ([email protected]) Direttore IT: Stefano Murgia Progetto e grafica: Domenico Condello Composing e grafica: Bruno Pepe Foto: Pietro Frisina Redazione: Andrea Mingiacchi, Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo, Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Publio Razza, Alessandro Tinarelli, Cristiano Di Rosa, Quirino Pollastrini, Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini, Umberto Spallotta, Erjon Brachini, Valerio Bruni, Manuela Vela, Giusi Canzoneri, Serena Giardino, Leonardo Tardioli. Stampa: Tipografia Capriotti, via Pordenone 19, Pomezia (RM) -Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e NettunoEditore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM) Presidente: Andrea Mingiacchi Tieniti aggiornato sulle nostre iniziative: www.00042.it www.shingle22j.com www.anziospace.com http://centropolifunzionaledeigiovani.blogspot.com/ Iscriviti al gruppo di FACEBOOK “Anzio-Space” Contatti PUBBLICITÀ: 3337350189 - [email protected] Le collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright. Chiuso in redazione domenica 27 novembre 2011 dicembre 2011_n.35 Space-Lettere a [email protected] 12 26 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Space-Politica Anzio Space È nato su youtube il canale TV dell’Associazione Culturale 00042! Ogni mese andremo in cerca di eventi, persone, iniziative da filmare... Anche su richiesta! Seguiteci!!!! Unisciti al nostro gruppo “Anzio-Space” su: Anzio-Space lo trovi da… Bar Beach, Via di Valle Schioia 152, Lavinio, tel 069866038 Bar dei Graziosi, Corso del Popolo 3, Anzio, tel 069846389 Bar Gemma, Viale Adriatico 23, Falasche, tel 069874637 Bar Nolfi, Viale Marconi 18, Anzio, tel 069830716 Caffè Grand’Italia, Piazza Pia 2, Anzio Caffè dei Platani, Via delle viole 27, Lavinio, tel 069821021 Cartolibreria Parolalibera, Via di Valle Schioia 146, Lavinio, tel 069862459 Chiosco del Parco, Via Ienne, Falasche Minibar, Via Ambrosini 5, Anzio, tel 069830291 Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel. 0698981006 Supermercato Arpesca (Pam), Via Goldoni 62, Lavinio Stazione, tel 069874751 Edicola “Non solo giornali”, Via di Valle Schioia 8. Lavinio, Tel. 0688922908 Tabaccheria Mingiacchi, Via Porto Innocenziano 24, Anzio, tel 069848495 Titti caffè, Via dei Fabbri 11, Anzio, tel 069831192 Uragan Caffè, Piazza Palomba, Anzio, tel 069845553 Vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio Mare NEWS DAL CENTRO “””” Riapre al traffico il centro “””” Così ci saranno le macchine a farci compagnia GIPI2011 Anzio Space [email protected] n.35_dicembre 2011 Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno ESSERE IMPEGNATI NON VUOL DIRE ESSERE CONTRO. DIDATTICA E AMBIENTALISMO PER UN MONDO MIGLIORE www.greenoceansurfing.com - gosblogsurf.blogspot.com Informazioni: [email protected] Associazione: [email protected] Facebook: GreenOcean Surfing - Canale YouTube: greenoceansurfing QUESTO SPAZIO PUò ESSERE TUO!!!! Per informazioni: 333.73.50.189 [email protected] 27 dicembre 2011_n.35 12 28 [email protected] Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Space-Politica Anzio Space
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