. ESARO Sono passate più di tre settimane dalla scomparsa dell’operaio Patrik Tocci TREBISACCE Genitori disperati: chi sa qualcosa parli perché si sta distruggendo una famiglia L’emergenza sanitaria garantita dai “soliti” volontari Il computer del giovane sarebbe stato rotto dall’ex fidanzata romena Alessandro Amodio ROTA GRECA Da quell’abitazione, al numero 31 di via Babilonia in pieno centro storico, Patrik Tocci è uscito la sera di sabato 26 maggio. Da allora – e sono più di tre settimane – di lui nessuna traccia. Due scoperte da quella data: il ritrovamento della sua auto, una Bmw nero Contact, mercoledì 30 maggio in una zona boscosa ed impervia tra Acquappesa, Guardia Piemontese e Fagnano Castello; ed il suo computer rotto, trovato domenica 10 giugno, che qualcuno credeva avesse portato con sé. A trovare quel Pc è stata la mamma di Patrik: «Era nascosto in soffitta» ha rivelato. E sarebbe stata l’ex fidanzata, o presunta tale, di Patrik, che in collegamento telefonico con “Chi l’ha visto?” ha ammesso di averlo rotto perché guardava dei film vietati. Una versione che, però, sarebbe stata subito ritrattata. Resta l’interrogativo più grande: dov’è finito Patrik Tocci? Lo stanno cercando in tanti, dai militari della Compagnia di Rende, vista la scomparsa denunciata alla stazione dei carabinieri di Lattarico; a quelli della Compagnia di Paola, visto il ritrovamento dell’auto in quel territorio; dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Cetraro e Fuscaldo, fino ai Vigili del fuoco, gruppo speleo-alpino fluviale, temendo che Patrik possa aver deciso di farla Rocco Gentile TREBISACCE Il Palazzo di giustizia di Rossano è a rischio soppressione CORIGLIANO Promossa dall’Aiga In difesa della legalità la petizione popolare di Sel, Fli e Idv in piazza Emilia Pisani CORIGLIANO La casa di Rota Greca nella quale vivono il giovane operaio scomparso e la sua famiglia posso dire che mio figlio per abitudine non faceva così: avvertiva sempre. Dal mese di gennaio era tornato a casa ma non ci ha dato mai nessun pensiero. Il suo numero telefonico risulta sempre con la segreteria e non c’era motivo che lo cambiasse. Non sappiamo a che punto sono le indagini ma ci auguriamo che lo trovino». Sul motivo perché Patrik sarebbe andato verso il Tirreno, papà Francesco aggiunge: «Era solito girare, andava al mare quando poteva, usciva con qualche amico, era un ragazzo nor- lo rotto». È una famiglia addolorata quella dei Tocci: mammà, papà, il fratello Alessio e i nonni non si spiegano il motivo della scomparsa di Patrik. «Se è sparito – aggiungono – non l’ha fatto di sua volontà: qualcosa non ci torna. Ci appelliamo agli amici, ai parenti, ai conoscenti o chi può averlo visto anche per caso. Chi sa parli perché si sta distruggendo una famiglia intera. Ci facessero sapere se gli hanno fatto qualcosa: se non vuole dirlo a noi, andasse dai carabinieri». Pa- «La difesa degli interessi del territorio è il filo che annoda una serie di iniziative messe in atto da diverse associazioni professionali, partiti e movimenti, che cercano di far uscire dal torpore la comunità della Sibaritide su un tema importante quale la difesa del Tribunale di Rossano»: è cosi che commentano gli esponenti di Sel, Fli e Idv Circolo “Falcone e Borsellino” che, insieme, hanno aderito «alla raccolta firme per la salvaguardia del Tribunale rossanese, promossa dall’Aiga (Associazione italiana Giovani avvo- con gli esponenti dei tre partiti a raccogliere le firme di quanti erano presenti nella piazzetta. «Mettere in rete le numerose vertenze sul territorio come quello della sanità che nella Sibaritide vive altri scippi ha dichiarato il rappresentante regionale di Sel Angelo Broccolo - così come il Tribunale, la ferrovia: sono tutti elementi che ci portano a far nascere la “vertenza Sibaritide” con i cittadini che riprendono la parola alla fine di ricostruire il territorio. Il rafforzamento dell'idea di giustizia deve passare anche dal rafforzamento della presenza dello Stato su un territorio. A Cori- Senza le ambulanze dell'Asp, il servizio di supporto al 118 viene assicurato grazie all'impegno dell'Associazione di Misericordia guidata dal governatore Vincenzo Liguori che però, dal novembre scorso, non riceve un solo 'euro dalla Regione per il rimborso-spese. Da una settimana i mezzi di soccorso in dotazione alla Casa della salute sono in “convalescenza”, verosimilmente per guasti di tipo meccanico. Stiamo parlando di ambulanze vecchie di dieci anni e passa, non certo all'avanguardia. E da quello che si è appreso hanno iniziato a dare forfait. Con tutti i rischi per pazienti e soccorritori. Una vergogna. Almeno le ambulanze in dotazione alla Misericordia sono di classe A, nuove e funzionali, e assicurano un servizio degno di questo nome. Dopo la chiusura dell'ospedale “Chidichimo”, dall'Asp avevano promesso ambulanze “super” per il trasporto dei pazienti, una pista d'atterraggio illuminata per l'elisoccorso: ancora non si è visto nulla.
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