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Magnesio Carbonato e cloruro Proprietà
•  Il magnesio è un elemento dotato di importanti
funzioni biologiche, di cui sono particolarmente ricchi
i muscoli e le ossa.
•  È assunto in grandi quantità con l'alimentazione ma,
essendo coinvolto, durante il transito nel tubo
digerente, nella formazione degli idrossidi (che
attraversano con difficoltà le pareti dell'intestino), è
assorbito con difficoltà.
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Ipo-Mg++
•  Le proprietà fisiologiche del magnesio sono ancora per
lo più misteriose, ma la sua diminuzione nel sangue
provoca eccitabilità muscolare e nervosa.
•  In casi estremi si ha la tetania normocalcemica,
curabile con somministrazione di magnesio per via
iniettiva.
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Iper-Mg++ narcosi
•  astenia
•  sonnolenza
•  depressione del sistema nervoso centrale, fino
alla paralisi, per blocco della trasmissione
neuromuscolare, dovuto a competizione con l'
acetilcolina, con IPOREFLESSIA.
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2-4 mEq/L nel siero
• 
• 
• 
• 
• 
Nausea, vomito,
sensazione di sete,
senso di calore, eritema cutaneo,
debolezza,
stordimento.
5
3,5-5 mEq/L nel siero
•  Ipotensione,
•  Vasodilatazione.
6
8-10 mEq/L nel siero
•  aritmia, compresa la fibrillazione striale,
•  ritardo nella conduzione ventricolare
(prolungamento PR e QRS all’ECG).
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Oltre 10 mEq/L nel siero
•  asistolia,
•  arresto cardiaco,
•  deficit ventilatorio,
•  stupor o coma,
•  morte.
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Altri effetti iper-Mg++ nel siero
•  ritardo nella formazione di trombina,
•  ammasso di piastrine
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Esposizione ai vapori di Mg++
•  ipotensione,
•  bradicardia,
•  blocco AV di I grado, prolungamento del QRS,
inversione onda T,
•  arresto cardiaco nei casi più gravi.
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Primi sintomi di iper-Mg++
•  perdita dell’appetito, nausea, vomito, eritema,
cefalea, vertigini, tendenza all’amaurosi.
•  Livelli elevati di magnesio determinano
inibizione della giunzione neuro-muscolare e
del rilascio di acetilcolina, che coinvolgono i
muscoli respiratori.
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Progressione
•  A livelli ancora più elevati si evidenzia ipoareflessia tendinea, debolezza muscolare, fino
alla paralisi flaccida degli arti e all’arresto
respiratorio.
•  Oltre i 6 mM/L il magnesio inibisce le funzioni
centrali, con insorgenza di letargia, stupor e
coma.
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Cardio-vascolare
•  Sul cuore le conseguenze sono caratterizzate da
bradicardia sinusale, blocco della conduzione
atrio-ventricolare e diverse forme di aritmia.
•  Sui vasi, l’ipermagnesiemia inibisce il rilascio di
acetilcolina nelle fibre simpatiche pre-gangliari,
con vasodilatazione, vampate di calore e
ipotensione.
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Digestivo e respiratorio
•  Nel sistema digestivo si evidenzia inibizione
della peristalsi intestinale e conseguente
distensione, costipazione, nausea e vomito.
•  Nel sistema respiratorio si ha ridotta eccitabilità
dei centri respiratori e paralisi dei muscoli
respiratori, fino all’arresto della respirazione.
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Magnesio Il cloruro Tossicità del Mg++
•  È stato riportato, in letteratura, un caso fatale di
ipermagnesiemia, in una donna di 75 anni, dovuto alla
ingestione di latte contenente cloruro di magnesio.
•  All’autopsia tutte le analisi tossicologiche risultarono
negative, mentre il livello di magnesio nel siero era di
10,2 mg/dl.
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Ratti e Mg++
•  Per verificare la tossicità del cloruro di magnesio sono
stati utilizzati 4 gruppi di 10 maschi e 10 femmine di
r a t t o F 3 4 4 , i qu a l i h a n n o r i c e v u t o u n a
supplementazione di 2,5/0,5/0,1/0% di magnesio per
90 giorni.
•  Solo il gruppo con 2,5%, sia maschi, sia femmine, ha
mostrato feci non formate, sostenuto aumento del
consumo di acqua e lieve riduzione del peso corporeo.
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Mg++ e topi
•  In un altro analogo studio sono stati somministrati
0/0,3/0,6/1,25/2,5/5% di magnesio cloruro a gruppi
di 10 maschi e 10 femmine di topi B6C3F1 per 13
settimane.
•  In entrambi i sessi, i gruppi con Mg++ al 5% hanno
mostrato diminuzione del peso corporeo, senza
alterazione dei parametri ematici e vacuolizzazione
delle cellule tubulari renali, evidente anche nei gruppi
al 2,5%.
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Letteratura
•  Esiste una relazione tra la contrazione del
muscolo detrusore della vescica e l’aumento di
concentrazione intracellulare degli ioni calcio.
•  Il magnesio inibisce la traslocazione di Ca++
attraverso la membrana della cellula muscolare
liscia.
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Non solo in vitro
•  Tale effetto è stato studiato in vitro, utilizzando il
muscolo detrusore di ratto, la cui contrattilità è
stimolata dalla innervazione intramurale e attenuata
da una soluzione molto concentrata di cloruro di
magnesio (5 mM).
•  La minore attività contrattile del muscolo diminuisce
ulteriormente addizionando altro MgCl2, fino ad
eliminarla del tutto a 30 mM.
•  Il magnesio cloruro, pertanto, determina la
soppressione della contrattilità nel muscolo detrusore
della vescica, per inibizione dei canali Ca++ delle
cellule muscolari lisce
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Studi sperimentali
•  È stato osservato che la risposta contrattile, indotta da
un’alta concentrazione di KCl è soppressa, allo stesso
modo, dal cloruro di magnesio, il quale agisce da
agonista nei confronti della procaina.
•  In questo modo, il magnesio cloruro è in grado di
modulare il trasporto di calcio transmembrana e,
quindi, modificare la funzione della vescica, come è
stato dimostrato anche sui conigli, in vivo
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Minzione
•  Il ciclo della minzione consiste in una prolungata fase
di riempimento, seguita da una breve fase di
svuotamento.
•  Durante la fase di riempimento il muscolo della
vescica (detrusore) si distende, accogliendo un volume
crescente di urina senza aumenti apprezzabili della
pressione.
•  Questo fenomeno è conosciuto come compliance, ed è
essenziale per il normale funzionamento della vescica
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Riempimento vescicale
•  Quando la vescica contiene circa 200 ml di
urina, i messaggi inviati dai recettori di
pressione nelle pareti del detrusore raggiungono
il cervello e si avverte la prima sensazione (la
capacità massima della vescica è di 400-600 ml)
•  Il tempo che intercorre tra la prima sensazione e
il bisogno urgente di urinare è, in genere,
piuttosto lungo.
•  L’urina fuoriesce quando la pressione
intravescicale è superiore a quella uretrale.
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Svuotamento
•  Lo sfintere interno della vescica, lo sfintere esterno
e il pavimento pelvico si rilassano e l'emissione di
urina comincia.
•  Il detrusore si contrae e si verifica il fenomeno
della "formazione dell'imbuto“ (cambio di forma),
spingendo contro il pavimento pelvico.
•  La pressione addominale aumenta: molte persone
(sp. donne anziane), contraggono volontariamente
i muscoli della parete addominale, per aumentare
la pressione intra-addominale e quindi vescicale.
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Minzione
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Sinergia
•  La contrazione del detrusore e il rilassamento degli
sfinteri sono coordinati neurologicamente.
•  Se si verifica una mancanza di coordinazione, o se gli
sfinteri non si rilassano, lo svuotamento risulterà
incompleto o nullo (ritenzione urinaria parziale o
totale).
•  Alla fine dello svuotamento, il pavimento pelvico e lo
sfintere si contraggono nuovamente, la base della
vescica ritorna piatta e il detrusore si rilassa.
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Sinergia
•  L'urina residua nella metà superiore dell'uretra
è riportata indietro nella vescica per azione
della ms. liscia dell'uretra, mentre quella residua
nella metà inferiore è espulsa.
•  La fase di riempimento ricomincia da capo.
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Flusso urinario
•  In condizioni normali, la pressione vescicale è
maggiore di quella uretrale solo quando l'individuo
decide di urinare
•  Sotto controllo nervoso, la pressione uretrale
diminuisce (lo sfintere si rilassa) e la pressione vescicale
aumenta (il detrusore si contrae), permettendo così la
fuoriuscita dell'urina.
•  Per aumentare la velocità del flusso si può utilizzare la
muscolatura addominale che aumenta la pressione
intra-addominale e conseguentemente quella vescicale.
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Essenzialmente l’atto della minzione è un arco riflesso
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Arco riflesso sacrale
•  La vescica del neonato è controllata dall'arco
riflesso sacrale: quando la vescica si riempie di
urina, i recettori di distensione inviano messaggi
(impulsi sensitivi) ad un'area specializzata nella
parte inferiore del midollo spinale (centro vescicale
sacrale).
•  Il midollo spinale risponde con il rilassamento
dello sfintere interno e la contrazione del
detrusore. La vescica allora si svuota e ricomincia il
ciclo di riempimento.
•  Quando il bambino cresce impara ad avvertire la
sensazione che la vescica si sta riempiendo e ad
inibire volontariamente l'arco riflesso sacrale, così
da poter controllare il momento e il luogo della
minzione.
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Adulto
Gli adulti possono normalmente inibire l'arco riflesso
sacrale finchè non raggiungono il luogo appropriato
per la minzione. In questo modo:
•  la vescica invia dei messaggi sensitivi ad una specifica
area del cervello (centro di controllo della minzione)
attraverso il midollo spinale
•  il cervello invia, in risposta, un impulso inibitorio al
midollo spinale, che blocca l'arco riflesso.
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Attività nervosa
•  La neuromodulazione sacrale interviene su questo
equilibrio, con stimoli elettrici a bassa intensità.
•  Quando la vescica arriva a contenere circa 200 ml,
c'è la consapevolezza intermittente del bisogno di
urinare; è soltanto nel momento in cui gli impulsi
della vescica piena si fanno particolarmente intensi
che si verifica una consapevolezza forte e continua
della necessità di urinare.
•  Quando si decide di urinare, il cervello cessa di
inviare impulsi inibitori al midollo spinale e ciò
permette l'attivazione dell'arco riflesso: lo sfintere
interno si rilassa, il detrusore si contrae e la vescica
si svuota.
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Controllo nervoso
•  Controllo automatico mediato dal sistema
nervoso autonomo, che regola automaticamente
l'alternanza delle fasi di riempimento e
svuotamento (centri nervosi situati nel midollo
spinale e di cui il più importante è il centro
midollare sacrale)
•  Controllo volontario che coinvolge vari centri
sia midollari che cerebrali.
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Afferenze
•  Le afferenze nervose trasportano lo stimolo a
livello del tronco encefalico dove esiste il
cosiddetto “centro pontino della minzione”.
•  A questo livello la corteccia cerebrale può
esercitare il suo controllo (prevalentemente
inibitorio) e decidere, in funzione del contesto,
se dare il via o arrestare l’atto minzionale
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Efferenze
•  La via efferente del processo minzionale utilizza il
sistema nervoso parasimpatico, con contrazione della
cupola vescicale e contemporanea inibizione del
simpatico, che mantiene chiuso il collo vescicale.
•  La diminuzione delle resistenze uretrali, insieme al
rilasciamento volontario dello sfintere striato, permette
il passaggio di urina nel canale uretrale determinato
dal progressivo incremento pressorio all’interno del
lume vescicale.
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•  Al centro midollare sacrale
giungono, con i nervi pelvici che
innervano la vescica, gli impulsi
provenienti dalla parete vescicale.
•  Qui tali impulsi sono modulati e
in parte raggiungono i centri
nervosi superiori situati nella
corteccia cerebrale.
•  Dalla corteccia cerebrale partono
gli impulsi ner vosi che
raggiungono il centro midollare
sacrale dove a loro volta vengono
rimodulati e inviati alla vescica
facendo scattare il meccanismo
della minzione.
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Vescica neurologica
Si verifica per un danno neurologico secondario (SM,
traumi spinali, ictus, parkinsonismo, neuropatia
diabetica, tumori cerebrali etc.), con sintomi diversi a
seconda della lesione:
•  urgenza minzionale
•  pollachiuria
•  incontinenza urinaria
•  disuria
•  ritenzione urinaria.
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Ritenzione vescicale
•  Consiste nell’impossibilità di emettere
tutta o parte dell’urina contenuta in
vescica.
•  Da questa definizione scaturisce la
suddivisione della ritenzione completa
o incompleta di urina
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Ritenzione completa acuta
•  Il malato è molto agitato e sofferente , non
trova tregua alla sua angoscia in nessuna
posizione.
•  L’elevata pressione esistente all’interno della
vescica può dare origine a reflusso vescicoureterale mono o bilaterale con la comparsa
di un dolore acuto e lancinante lombare
(colica reno-ureterale) accompagnato da tutti
quei sintomi neuro-vegetativi caratteristici
dei dolori intensi
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Ritenzione completa cronica
•  In questo caso è la terminazione di uno stato di
ritenzione incompleta.
•  Questi pazienti sono definiti “distesi” cioè portatori
di vesciche dilatate, più o meno atoniche, che
contengono residui urinari costanti ad ogni
minzione.
•  La ritenzione cronica non si presenta mai
c l i n i c a m e n te i n m o d o d r a m m a t i c o , m a
generalmente con incontinenza (“iscuria
paradossa”).
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Ritenzione incompleta
•  Non riesce a svuotare completamente la vescica
(residuo >100cc)
•  Ritenzione senza distensione (residuo urinario non
particolarmente abbondante e ritenzione con
distensione (residuo che occupa buona parte del
volume vescicale).
•  La vescica è notevolmente dilatata e costringe il
paziente a frequenti minzioni (pollachiuria da
insufficiente svuotamento), poiché la vescica si
riempie rapidamente (soprattutto di notte quando
maggiore è la produzione di urina)
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Cenni patologia
Lesione del I° motoneurone
•  determina una “liberazione” vescicale con comparsa
di una vescica iperattiva
Lesione del II° motoneurone (neuropatia periferica)
•  lesione periferica determinata spesso dalle
amputazioni rettali e comunque da tutta la grande
chirurgia pelvica.
•  Il quadro minzionale patologico generalmente è la
ipo-aref lessia con vescica iposensibile e
ipocontrattile (ritenzione).
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Sintomi da ritenzione
•  Impossibilità di emettere tutta o parte dell’urina
(contrazione ms. addominali)
•  Il malato è molto agitato e sofferente , non trova
tregua alla sua angoscia in nessuna posizione.
•  Reflusso vescico-ureterale mono o bilaterale con la
comparsa di un dolore acuto e lancinante lombare
(colica reno-ureterale) accompagnato da sintomi neurovegetativi caratteristici dei dolori intensi
•  Iscuria paradossa
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Ritenzione di MgCl2
•  384 La minzione avviene solo sforzando i muscoli
addominali.
•  385 Stimolo ad urinare, con fuoriuscita scarsa
accompagnata da bruciore nell’uretra (dopo 2
giorni).
•  386 Frequente stimolo ad urinare, con fuoriuscita
di una scarsa quantità di urina.
•  388 Minzione frequente, di giorno, spesso in
quantità esigua (Htb.).
•  390 Lei dovette alzarsi di notte 5 volte per urinare,
e rilasciò solo una scarsa quantità di urina (Ng.).
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Irrequietezza
•  692 Non appena lei chiude gli occhi, la sera nel letto,
avverte un’irrequietezza in tutto il corpo (dopo 11 gg)
•  699 Sonno irrequieto, causato da una sensazione di
pesantezza nell’addome.
•  701 Notte irrequieta e insonne, a causa di forti dolori
lombari, che lo costringono a muoversi continuamente
•  702 Un dolore nella schiena e nella regione lombare,
disturbava il sonno mattutino, e ritornava quando lui
si riaddormentava.
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Coliche reno-ureterali
•  6 Malumore con irrequietezza interna.
•  284 Dolore lancinante nell’addome, di notte e di
giorno; a ogni movimento, seppure piccolo, aveva
l’impressione che qualcosa si fosse allentato in quel
punto (dopo 2 giorni).
•  289 Crampi nel basso ventre, con intensa
pressione sull’intestino retto e sugli organi genitali,
con abbattimento corrucciato (dopo 9 giorni).
•  290 Crampi e senso di lacerazione nell’addome,
per più sere consecutive, finché non si addormenta
(Sr.).
•  292 Crampi nell’addome, di sera, per 2 giorni (Sr.).
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Lombalgia da ritenzione
•  492 Dolori lombari.
•  496 Dolore come se fosse spezzata, nella regione
lombare, piegandosi ed estendendosi (il 5° giorno).
•  501 Dolore mordente nella regione lombare e in tutta
la schiena, di sera, dopo essersi coricati, che sembra
localizzato nel midollo, risale fino alla gola, tanto che
lei non riesce a prendere sonno a causa del dolore ed è
costretta a rigirarsi continuamente (dopo 5 giorni).
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Iscuria paradossa
•  395 L’urina fuoriesce solo a gocce e ne rimane sempre
un po’ indietro
•  392 Sensazione, come se non riuscisse a ritenere
l’urina.
•  393 Minzione involontaria mentre cammina e quando
lui volle far fuoriuscire l’urina rimanendo fermo,
questa non uscì.
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Intestino
•  L’azione farmacologica indotta dai lassativi osmotici,
quali magnesio solfato, non è il semplice risultato di
cambiamenti osmotici, ma è soprattutto associato alla
maggiore espressione di AQP3 e alla maggiore
concentrazione intracellulare di Mg++.
•  Il magnesio, infatti, nelle sue varie formulazioni, tra cui
l’ossido, l’acetato e il solfato, è molto utilizzato per il
tratto gastro-intestinale (ad esempio come anti-acido). In
particolare, il magnesio acetato agisce stimolando in
modo significativo l’espressione di AQP3.
50
Danno cerebrale
•  Nel danno cerebrale, invece, il magnesio ristabilisce
fino a una condizione di equilibrio la iper-espressione
di AQP4 negli astrociti, riducendo l’edema cerebrale.
•  I ratti maschi Sprague-Dawley, cui si somministra
magnesio solfato dopo 30 minuti dal danno indotto,
mostrano una corretta espressione di AQP4, a
differenza di quanto avviene, se il danno non è
corretto con magnesio.
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Tossicologia
•  L’avvelenamento da cloruro di magnesio non si
manifesta, di solito, con una sintomatologia
pronunciata, a meno che non si usino dosi massicce.
•  La scarsa tossicità deriva dalla facilità con la quale il
sale, assunto in eccesso, è escreto con la via urinaria,
evitando in tal modo l’accumulo.
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Sintomi da avvelenamento
•  Tra i sintomi più comuni occorre considerare la
diarrea e fenomeni irritativi, che culminano in nausea
e, soprattutto, ostruzione intestinale.
•  Anche la caduta della pressione arteriosa e la
sensazione di andatura barcollante sono sintomi
importanti, i quali conseguono alla soppressione della
trasmissione neuromuscolare, con debolezza, areflessia
temporanea, bradicardia, letargia e confusione
mentale.
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Progressione
•  Se la ipermagnesiemia progredisce, ne risulta anche un
deterioramento della funzione renale (l’insufficienza
renale è un fattore di rischio alto nell’eccesso di Mg+
+).
•  Insorgono anche debolezza muscolare, dispnea e poi
paralisi respiratoria, fino al coma e alla morte per
arresto cardiaco.
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Sul cuore
•  Un iperdosaggio può essere fatale
•  Per comprendere il fenomeno è stato infuso MgCl2
nei conigli, monitorando il tracciato
elettrocardiografico
•  È stato osservato un prolungamento dell’intervallo PR, un aumento della durata del QRS e dell’intervallo
QT
•  Questi effetti sono dose-dipendenti
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Sulla tiroide
•  147 Lacerazione in entrambi i lati della mandibola e
delle radici dei denti, che attraversava il viso e giungeva
davanti all’orecchio, nel quale si aveva un sussulto.
•  197 Mal di gola, come se la parte iniziale del faringe
fosse arrossata e ferita, con fitte che risalgono fin nelle
orecchie quando tossisce e deglutisce la saliva; di sera i
disturbi sono più intensi (Jhr.).
•  201 Fitte nel lato sinistro del collo, più intense durante
la deglutizione (Ng.).
Altri sintomi tiroidei
• 
515 Lacerare nella nuca ed alla spalla destra che
scende fino al alto esterno del braccio (Ng.).
•  Dolore tensivo e tirante nei tendini (muscoli) del lato
destro del collo (Ng.).
•  Piccole tumefazioni delle ghiandole al lato sinistro del
collo, che tendono durante il movimento e sono
doloranti quando vi si preme sopra (Ng.).
57
Caso clinico
• 
• 
• 
• 
• 
Maschio di 65 anni
Dolore al collo da circa 15 giorni
Astenia e malessere generale
VES 107
Tiroide lievemente aumentata di volume e
dolente alla palpazione, disomogenea alla eco,
con pattern aumentato
•  Terapia: magnesia muriatica
Dalla storia
•  L’azione purgativa del cloruro di magnesio è ben
conosciuta da molto tempo
•  Nel XIX secolo, ossia nella farmacopea dei tempi di
Hahnemann, si conoscevano bene gli effetti irritativi
sul tratto intestinale, a forti dosi.
•  L’uso prolungato di dosi abituali, per l’azione
purgativa, porta a disturbi della digestione, catarro
intestinale cronico e stipsi ostinata alla sua
sospensione
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Dice Hahnemann
Ciò che posso esporre in base alla mia attuale esperienza
è ben poca cosa, ma il mondo delle malattie croniche
può avere delle grandi aspettative nei suoi confronti, se
si pensa alla grande utilità che i bagni marini hanno
avuto già nel caso di diverse malattie croniche (di
natura psorica), mediante un’azione diretta sui nervi
cutanei; perché almeno nel mare del Nord un’oncia di
questo sale è contenuta in mezzo chilo di acqua di
mare
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Molto utile in questi casi
Dolori quotidiani alla testa; pulsazioni nelle orecchie; pressione
tensiva nella testa; eruzione cutanea al viso; dolore premente al
fegato, anche camminando e alla palpazione, che è peggiore
giacendo sul fianco destro; enfiagione continua ed in alto grado
dell’addome, associata ad ostruzione intestinale; fitte
formicolanti nei muscoli addominali; pregressa durezza dolorosa
del lato destro dell’addome; disturbi dovuti a tenia; feci nodose,
dure, che fuoriescono con difficoltà, insufficienti, incerte;
diarrea cronica; crampi di natura isterica all’utero e all’addome
che si estendono fin nelle cosce e hanno come conseguenza la
secrezione di leucorrea; secchezza fastidiosa al naso; intorpidirsi
delle braccia la mattina al risveglio; tirare paralizzante nelle
braccia e nelle gambe; dolore premente nelle ginocchia;
sudorazione dei piedi; facilità a raffreddarsi; debolezza fisica,
che sembra provenire dallo stomaco
61
Occhi
•  103 Bruciore negli occhi e forte sensibilità,
tanto che lei non riesce ad aprirli o è costretta a
chiuderli subito di nuovo (Ng.).
•  104 Bruciore di entrambi gli occhi, tanto che
lei non riesce a guardare verso il sole (Ng.).
•  105 Intenso bruciore negli occhi, soprattutto
a guardare il chiarore (Ng.).
•  106 Bruciore e secchezza degli occhi, la sera,
quando guarda il fuoco
62
Occhi
•  107 Vasi sanguigni rossi nella cornea degli
occhi (Ng.).
•  108
Infiammazione degli occhi, con
pressione, prurito, bruciore, soprattutto
guardando verso la luce, e di sera lacrimavano,
di giorno erano pieni di muco purulento; le
palpebre erano tumefatte e arrossate con
suppurazione notturna (Jhr.).
•  109 Gli occhi sono incollati, la mattina e
bruciano quando vengono aperti
•  113 Visione offuscata, con bruciore negli occhi
(Ng.).
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Gengive
•  178 Gli incisivi superiori sono come troppo
lunghi e molto sensibili (il 4° giorno) (Ng.).
•  179 La gengiva superiore è tumefatta e
dolorante, soprattutto durante i pasti, e
all’interno si avverte un pulsare (Ng.).
•  180 Tumefazione dolorosa della gengiva
inferiore e della guancia (Ng.).
•  181La gengiva sanguina (il 6° giorno) (Ng.).
•  182 La gengiva sanguina (dopo 6 ore) (Jhr.).
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Bocca
•  188 Lingua ricoperta da una patina bianca, di mattina.
•  189 Secchezza in bocca ed in gola, senza sete, di
mattina (Ng.).
•  190 Forte secchezza in bocca, con sensazione che
bocca e lingua siano piene di muco (Jhr.).
•  191 Molto muco in bocca e sui denti, con sapore
mucoso (dopo 19 giorni) (Jhr.).
•  192 Muco in bocca e sulla lingua, quasi ogni mattina
(Ng.).
65
Gola
•  196 Secchezza in gola: non riesce a mangiare il pane.
•  197 Secchezza e ruvidezza in gola, con voce roca,
tanto che lei quasi non riusciva a parlare (ben presto)
(Ng.).
•  198 Mal di gola, come se la parte iniziale della faringe
fosse arrossata e ferita, con fitte fin nelle orecchie
quando tossisce e deglutisce la saliva; di sera i disturbi
sono più intensi
•  199 Mal di gola pungente, nella parte alta del faringe,
quando respira e parla, di sera e notte.
66
Tiroide
•  201 Fitte nel lato sinistro del collo, più intense durante
la deglutizione
•  158 Sensazione premente al di sotto della mascella
sinistra, che sembra causata dalla tumefazione delle
ghiandole (Ng.).
•  159 Tumefazione infiammata della ghiandola
mascellare sinistra
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Nausea
•  245 Nausea, la mattina, dopo essersi alzati.
•  246 Nausea simile a perdita dei sensi, che dura per
breve tempo ma si presenta frequentemente, in
posizione seduta, sdraiata, quando si sta in piedi e si
cammina, di giorno e di notte (dopo 3 giorni).
•  247 Nausea simile a perdita dei sensi, seguita da freddo
e debolezza nello stomaco, con eruttazione di liquido,
la mattina (Ng.).
68
Nausea
•  248 Nausee frequenti, con afflusso di acqua in
bocca.
•  249 Nausee, con risalita di liquido dallo stomaco
(Ng.).
•  250 Ribrezzo nello stomaco, con afflusso di acqua
in bocca, dalla mattina fino a mezzogiorno (Ng.).
•  251 Nausea con stimolo a vomitare, per tutta la
mattina (il 1° giorno) (Ng.).
•  252 Nausea con stimolo a vomitare ed eruttazione
di liquido acidulo, la mattina, dopo essersi alzati
(Ng.).
69
Coliche
•  284 Dolore lancinante in addome, di notte e
di giorno; a ogni movimento, seppure piccolo,
aveva l’impressione che qualcosa si fosse
allentato in quel punto (dopo 2 giorni).
70
Crampi addominali
•  289 Crampi nel basso ventre, con intensa
pressione sull’intestino retto e sugli organi genitali,
con abbattimento corrucciato (dopo 9 giorni).
•  290 Crampi e senso di lacerazione nell’addome,
per più sere consecutive, finché non si addormenta
(Sr.).
•  291 Tirare spasmodico e lacerare nell’addome, dalla
parte inferiore verso quella superiore, fin nel lato
destro del petto, dove si ha una sensazione di
legamento, che afferra in maniera spasmodica e un
restringimento della respirazione per 5 ore; diviene
più intenso mangiando delle ciliegie, viene
mitigato premendovi sopra con le mani, di sera
(Sr.).
71
Meteorismo
•  323 Gorgogliare nell’addome, con stimolo verso la
regione lombare (Ng.).
•  324 Le flatulenze si muovono sempre nella parte
inferiore dell’addome (dopo 10 giorni).
•  325 Fermentare nell’addome.
•  326 Gorgogliare ed afferrare in tutto l’addome, cui
segue un’evacuazione molle (Ng.).
•  327 Brontolio nell’addome, prima del pasto (il 1°
giorno) (Sr.).
72
Stipsi
•  330 L’evacuazione non si presenta per 24, 48 ore
•  331 L’evacuazione non si presenta 64 ore, poi
avviene con facilità ma con fitte di spilli nel retto
(Ng.).
•  332 L’evacuazione non si presenta per più giorni,
(in diverse persone su cui è stato sperimentato il
farmaco) (Ng.).
•  333 Evacuazione dura, che avviene con difficoltà (il
1° giorno) (Ng.).
•  334 Evacuazione dura, accompagnata da
screpolature nell’ano (il 2° giorno) (Ng.).
73
Stipsi
•  335 Feci dure, nodose, che causano un dolore
nell’intestino retto quando fuoriescono (Ng.).
•  336 Feci molto dure, nodose, cui seguono feci più
molli, ricoperte da un muco giallo (il 4° giorno) (Ng.).
•  337 Feci scarse e nodose, simili a quelle di pecora (il 5°
giorno)
•  338 Feci dure, come se fossero composte da noduli.
74
Stipsi
•  339 Feci che fuoriescono con difficoltà, con
piccoli pezzi simili a feci di pecora (dopo 6
giorni) (Jhr.).
•  341 Feci dure, nodose, ricoperte di muco
denso (Ng.).
•  345 Le feci per 2 volte si presentano più dure
rispetto al solito, e la prima volta lui fu costretto
a premere di più (Sr.).
•  280 Intensi dolori addominali, di mattina, con
stimolo ad evacuare; le feci erano molto dure e
frammentate, e si avvertiva un bruciore all’ano
(l’11° giorno) (Ng.).
75
Importante
•  384 La minzione avviene solo sforzando i muscoli
addominali.
•  385 Stimolo ad urinare, con fuoriuscita scarsa
accompagnata da bruciore nell’uretra (dopo 2 giorni)
(Ng.).
•  386 Frequente stimolo ad urinare, con fuoriuscita di
una scarsa quantità di urina.
•  388 Minzione frequente, di giorno, spesso in quantità
esigua
76
Iscuria
•  389 Di notte viene svegliato dallo stimolo ad urinare,
che lui però sopprime (Sr.).
•  390 Lei dovette alzarsi di notte 5 volte per urinare, e
rilasciò solo una scarsa quantità di urina (Ng.).
•  394 Minzione rara ed in quantità scarsa (il 3° giorno)
(Ng.).
•  395 L’urina fuoriesce solo a gocce e ne rimane sempre
un po’ indietro.
77
Anosmia e ageusia
•  443 Intenso raffreddore, ora corizza, ora gravedo,
associato a stordimento della testa e perdita
completa dell’olfatto e del gusto, per due giorni
(dopo 40 giorni).
•  445 Raffreddore con riduzione dell’olfatto e del
gusto e secrezione di muco nasale di colore giallo
(Ng.).
•  670 Forte sensibilità; la testa le fa già male solo
quando sente parlare, quando parla un poco, per
ogni passo; contemporaneamente ha scarso
appetito e una riduzione del senso del gusto e
dell’olfatto, la mattina (dopo 28 giorni) (Ng.).
•  142 Olfatto meno sensibile (dopo 10-18 giorni)
(Jhr.).
78
Torace
•  480 Fitte che penetrano internamente nel lato
sinistro del petto; premendo sopra si avverte un
dolore da escoriazione (Sr.).
•  482 Fitte al cuore che le rendono difficoltosa
la respirazione (dopo 12 giorni).
79
IperMg
•  676 Sonnolenza diurna.
•  677 È molto sonnolento, impigrito e non ha voglia di
lavorare (dopo 25 giorni) (Ng.).
•  678 Di mattina, forte sonnolenza (Ng.).
•  679 Di sera diviene ben presto sonnolento ed
inizialmente dorme bene; dopo mezzanotte però ha
sudore con sete (Ng.).
80
Astenia
•  680 Il sonno non lo rinforza; di mattina è stanco
(dopo 17 giorni).
•  685 Lei di sera si addormenta molto tardi (dopo 5
giorni) (Ng.).
81
Irrequietezza
•  687 Di sera lui riesce ad addormentarsi solo con
difficoltà e si rigira irrequieto nel letto di qua e di
là; la mattina si risveglia tardi ed apre gli occhi a
fatica (i primi giorni) (Sr.).
•  690 Lui si risvegliò alle 2 di notte, e per 1 ora non
riuscì a dormire, l’irrequietezza lo portò fuori dal
letto e lo fece andare in giro continuamente nella
stanza; contemporaneamente, avvertiva un sapore
acidulo in bocca (Sr.).
•  692 Non appena lei chiude gli occhi, la sera nel
letto, avverte un’irrequietezza in tutto il corpo
(dopo 11 giorni).
82
Insonnia motivata
•  698 Notte insonne a causa di intensi dolori ai
denti.
•  699 Sonno irrequieto, causato da una sensazione
di pesantezza nell’addome.
•  700 Di notte, alle 2, risvegliarsi a causa di un
tagliare nell’ipogastrio, in seguito fitte, dapprima
nella cavità cardiaca, poi nella regione cardiaca, che
sono più intense durante l’inspirazione (Ng.).
•  701 Notte irrequieta e insonne, a causa di forti
dolori lombari, che lo costringono a muoversi
continuamente.
•  702 Un dolore nella schiena e nella regione
lombare, disturbava il sonno mattutino, e ritornava
quando lui si riaddormentava.
83
Sulla sinusite
•  21 Stordimento, come se tutto in testa fosse troppo
pieno, di mattina (il 1° giorno) (Ng.).
•  25 Stordito e pesante in testa, per tutta la mattina
(Ng.).
•  30 Capogiri, già camminando nella stanza e quando
lei abbassa leggermente la testa.
•  33 Dolore, simile a pesantezza, nella parte anteriore
della fronte, di pomeriggio (Ng.).
•  37 Sensazione di pesantezza nella testa, la mattina
(Ng.).
84
Sinusite
•  38 Dolore, come se il cervello premesse sulla
fronte.
•  39 Pressione nella fronte, quando si piega, come
se il cervello volesse cadere in fuori, di sera (Ng.).
•  40 Pressione nella fronte (dopo 6 giorni).
•  41 Pressione nella fronte e nella parte anteriore
della testa, con stordimento e annebbiamento della
testa, per tutto il pomeriggio, i disturbi sono più
intensi al risveglio (il 3° giorno) (Sr.).
•  42 Pressione nelle bozze frontali, fin nella parte
anteriore della testa, dove diviene scavante; con un
movimento intenso sopraggiunse sudorazione, in
seguito alla quale il dolore scomparve (il 2° giorno).
85
Sinusite
•  50 Lacerare e sensazione di pesantezza nella
fronte, di sera (il 6° giorno) (Ng.).
•  51 Lacerare nella parte sinistra della fronte e, più
indietro, fitte (Ng.).
•  52 Lacerare e fitte nella fronte, durante il
movimento, di sera (Ng.).
•  53 Intenso lacerare e fitte nella fronte e nelle
tempie, che costringe a sdraiarsi, con sensibilità
aumentata della regione parietale, come se i capelli
venissero tirati verso l’alto; contemporaneamente
sensazione di calura nella fronte, che è più fredda
che calda al tatto (il 28° giorno) (Ng.).
86
Sinusite
•  54 Ora una lacerazione, ora una fitta e una
lacerazione, nella fronte, quando si piega in
posizione seduta, ed anche al di fuori di questo
caso, fitte frequenti nella testa (Ng.).
•  59 Fitte, di frequente, al centro della fronte, di
sera (Ng.).
•  60 Fitte nella parte posteriore della bozza frontale
destra, e che fuoriescono davanti all’orecchio (Ng.).
•  80 Sensazione di calore e bruciore su un piccolo
punto posteriore alla bozza frontale destra (Ng.).
87
Cefalea
•  82 Sensazione di calore nella fronte, al di sopra
dell’occhio sinistro, con pulsare in tutta la testa e
vista offuscata (il 1° giorno) (Ng.).
•  Fitte nel lato sinistro della testa e nell’occipite
(Ng.).
•  91 Intensa dolorabilità esterna della testa, quando
la sfiora e quando si piega (dopo 15 giorni).
•  92 Tirare esterno qua e là alla testa, anche nelle
orecchie, nei denti e nella metà del viso, per cui la
testa diviene totalmente stordita; i dolori si
alleviano dopo aver starnutito
88
Prolasso
(Nella parte inferiore dell’addome, una spinta verso le
parti genitali* una pressione verso il basso, come se volesse
verificarsi un prolasso; quando la sensazione è passata, la
sente in tutte le articolazioni, le quali si addormentano; deve
allungarsi e stirarsi.)
•  315 Sensazione di allentamento e scavare nell’addome,
come se gli intestini non avessero tenuta (Ng.).
•  382 Prolasso del retto durante l’evacuazione diarroica
(Ng.).
89
Candida
•  398 Urina quasi opaca, come se fosse frammista a
lieviti, che rilascia un sedimento (Ng.).
•  399 Prurito incredibile attorno agli organi genitali
ed al sacco scrotale, fino all’ano; di sera e di notte,
intensa sudorazione del sacco scrotale ed una
polluzione (il 1° giorno).
•  403 Prurito al glande, la sera quando si va a letto
(Sr.).
•  404 Prurito al sacco scrotale ed alla parte inferiore
del pene; lui fu costretto a grattare molto, cosa che
mitigò la sensazione (Sr.).
90
Leucorrea
•  423 Leucorrea, la mattina, dopo la minzione (Ng.).
•  424 Intensa leucorrea, quasi ininterrotta per 8
giorni
•  425 Leucorrea, che fuoriesce subito dopo
l’evacuazione (dopo 23 giorni).
•  426 Secrezione di leucorrea, in seguito a crampi
addominali.
•  429 Leucorrea densa, e subito dopo fuoriuscita di
una scarsa quantità di sangue, 14 giorni prima
della data delle mestruazioni, e 3 giorni prima della
luna piena (dopo 9 giorni) (Ng.).
91
Spalla
•  518 L’articolazione della spalla è dolorante in
maniera così intensa che lei a causa del dolore non
riesce a portare il braccio verso il viso (dopo 16
giorni).
•  519 Dolore nell’articolazione della spalla, come se
fosse spezzata.
•  520 Intenso dolore nell’articolazione della spalla
sinistra, quasi simile a pesantezza; lei non aveva il
coraggio di muovere il braccio anche se
muovendolo il dolore scompariva; ne seguì una
sensibilità della parte che durò a lungo anche
quando non veniva toccata (il 1° giorno) (Ng.).
92
Spalla
•  521 Pressione sulla spalla sinistra (dopo 7 giorni).
•  522 Sensazione, come se vi fosse un cuneo
conficcato nella spalla sinistra, tanto che lei è
convinta di non riuscire a muovere il braccio;
eppure non avvertiva nulla quando lo muoveva
(Ng.).
•  523Dolore che tira in maniera indistinta nella
spalla sx.
•  524 Tirare e lacerare nell’articolazione della spalla
sinistra, più sensibile durante il movimento (Sr.).
•  525 Dolori che tirano e pungono nell’articolazione
della spalla sx e alternativamente in quella dx, con
maggiore intensità durante il movimento (Sr.).
93
Spalla
•  526 Lacerare nella spalla destra (dopo 19 giorni) (Ng.).
•  527 Lacerare nella spalla sinistra (dopo 6 giorni) (Ng.).
•  528 Lacerare nell’articolazione della spalla destra, fino
alla scapola, premendo il braccio verso il basso (Ng.).
•  529 Lacerare che a partire dalla spalla destra si muove
fino alla punta delle dita, così intenso che lei non
riesce a sollevare il braccio; mitigato se lo lascia
ciondolare in basso (Ng.).
94
Spalla
•  530 Fitte e bruciore sulla spalla sinistra, fino al
fianco
•  531 Dolore pulsante nella spalla destra (dopo 33
giorni)
•  532 Saltare o sussultare nel muscolo bicipite di
entrambe le braccia, come se all’interno vi fosse
qualcosa di vivo (Ng.).
•  533 Lacerare sulla superficie esterna del braccio
destro, con sensazione di intorpidimento che
scende fino alle dita, la mattina, giacendo sul lato
sinistro, scompare frizionando (dopo 5 giorni)
•  534 Lacerare che scende lungo il braccio, a partire
dalla spalla destra fin nel palmo della mano (Ng.).
95
Brachialgia (neuropatia)
•  536 Intorpidirsi delle braccia, la mattina nel letto,
giacendo sul lato sinistro (il 13° giorno) (Ng.).
•  537 Intorpidirsi del braccio destro, giacendo sul
lato sinistro, soprattutto verso il mattino (dopo 14
giorni)
•  538 Intorpidirsi del braccio destro, per lo più delle
dita, di sera quando ci si corica (Ng.).
•  547 Intorpidirsi di entrambi gli avambracci, la
mattina, dopo essersi alzati (il 2° giorno) (Ng.).
•  543 Nell’avambraccio sinistro serpeggiano qua e là
delle fitte fugaci estremamente dolorose tra la cute
e i muscoli (Ng.).
96
Brachialgia (lacerazione)
•  539 Dolore frantumante nel braccio sinistro ed una
fitta nell’articolazione del gomito accompagnato dalla
sensazione che il braccio sia uscito dall’articolazione,
di sera, dopo essersi coricati (il 5° giorno) (Ng.).
•  540 Lacerare nelle braccia, come se fosse nel midollo
(Ng.).
•  541 Lacerare alla parte esterna del braccio destro, nei
muscoli (Ng.).
•  542 Nell’articolazione del gomito destro, intenso
lacerare (Ng.).
97
Lombalgia particolare
•  493 Quando gira il corpo improvvisamente, si
origina un dolore improvviso ed indistinto nella
regione lombare, che si manifesta durante il giorno
più in posizione seduta e sdraiata (il 1° giorno).
•  496 Dolore come se fosse spezzata, nella regione
lombare, piegandosi ed estendendosi (il 5° giorno)
•  501 Dolore mordente nella regione lombare e in
tutta la schiena, di sera, dopo essersi coricati, che
sembra localizzato nel midollo, risale fino alla gola,
tanto che lei non riesce a prendere sonno a causa
del dolore ed è costretta a rigirarsi continuamente
(dopo 5 giorni)
•  5 0 3 Ne l l a s ch i e n a , i n t e n s o d o l o re d a
frantumazione (durante la mestruazione) (Ng.).
98
In generale
•  634 La maggior parte dei disturbi hanno origine in
posizione seduta e di norma vengono mitigati con il
movimento (Ng.).
•  661 Pesantezza in singole parti, nelle cosce, nelle
ginocchia, nei polpacci, nei fianchi, ecc.
99
Magnesia carbonica
Cuore, intestini e sistema nervoso
periferico
Comparazione
•  astenia (783-­‐801, 802), •  Sonnolenza (811-­‐814), •  depressione del sistema nervoso centrale, fino alla paralisi (883. Una sorta di paralisi della gamba sinistra, con dolore nell’arFcolazione dell’anca e del ginocchio; il giorno seguente si spostò nella gamba destra e nel braccio; camminando aveva conFnuamente dei dolori, ed era costreJo a poggiare il piede esternamente •  Iporeflessia (748. Intorpidimento, come di formiche sul dorso del piede destro ed alla superficie inferiore delle dita dei piedi ) 101
Livelli di 2-4 mEq/L di magnesio nel siero sono
associati a
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
Nausea (327-331),
Vomito (332-334),
Sensazione di sete (300-307),
Senso di calore (90-94),
Eritema cutaneo (93-94, 176-177, 184-185),
Debolezza (783-801, 802),
Stordimento (20 Confusione e stordimento
della testa, dovuto a lavori mentali. 21
Barcollante in testa, di frequente è come privo
di sensi (il 28°, 29° giorno).
102
Livelli sierici di 3,5-5 mEq/L si associano a
•  Ipotensione (783-800)
•  vasodilatazione (90-94, 831: La sera, a causa della
grande irrequietezza nel sangue, non riesce a
riaddormentarsi per lungo tempo, poi dorme in
maniera molto irrequieta ed è costretta a girarsi da una
parte all’altra senza provare riposo)
103
Livelli sierici di 8-10 mEq/L comportano i
seguenti sintomi
•  aritmia, compresa la fibrillazione striale (845 Di noJe, mentre si addormenta, avverte un pulsare sul lato sinistro del peJo; 626: palpitazioni; 627: Improvviso e intenso dolore da escoriazione nel cuore, con uno scoppio udibile chiaramente (dopo il pasto), e contemporaneamente con nausea tormentosa) •  r i t a r d o n e l l a c o n d u z i o n e v e n t r i c o l a r e (prolungamento PR e QRS all ECG) 104
Livelli sierici superiori a 10 mEq/L determinano
•  asistolia •  arresto cardiaco •  deficit venFlatorio (606 Fiato corto, quando cammina (il 16° giorno); 607 Fortemente ristreJo sul peJo, di pomeriggio, come se fosse avvitato, con fiato corto (il 15° giorno) •  stupor o coma •  morte 105
Dose letale
•  È stato calcolato che la probabile dose letale, per bocca, è di 0,5-­‐5 gr/kg, nell uomo •  L’esposizione acuta ai vapori di magnesio induce, inoltre: •  ipotensione, •  bradicardia, •  blocco AV di I grado, prolungamento del QRS, inversione onda T, •  arresto cardiaco nei casi più gravi 106
Riepilogo disturbi cardiaci
• 
• 
• 
• 
aritmia, compresa la fibrillazione striale
ipotensione,
bradicardia,
blocco AV di I grado, prolungamento del PR e
QRS, inversione onda T,
•  arresto cardiaco nei casi più gravi, per asistolia
107
Hahnemann
•  Si ottiene mediante abbattimento di una soluzione di
sale di magnesio (Sale di Sedlitz, sale di Epsom),
disciolta in abbondante acqua, facendovi gocciolare
all’interno del sale di salamoia, ripetendo il
procedimento per più volte, con abbondante acqua
distillata, dissalando poi per mezzo di un filtro ed in
ultimo facendo seccare il preparato su un foglio di
carta
108
Indicazioni nelle malattie croniche
•  Macchie scure davanti agli occhi; mal di denti nelle
donne gravide; mal di denti pulsante con singole fitte;
mal di denti notturno, quando questi vengono sfiorati
e fanno male come se fossero ulcerati; il parlare si
blocca di frequente e improvvisamente; dolore
contrattivo nel ventre; ernia inguinale; costipazione;
mancanza di desiderio sessuale; mancanza di erezioni;
mestruazione esitante; leucorrea
109
Indicazioni nelle malattie croniche
•  ostruzione del naso; gravedo; rigidità nella nuca;
attacchi di lacerazione nella spalla, anche di notte,
con formicolio che si estende fin nelle dita ed
impossibilità a muovere il braccio a causa del
dolore; dolore da slogatura nell’articolazione della
spalla; fissurazione nella cute delle mani; foruncoli
alle gambe; prurito; frequente ed improvviso cadere
a terra, conservando lo stato di coscienza, mentre si
cammina o si sta in posizione eretta; attacchi
epilettici; sonnolenza diurna; insonnia causata da
un senso di oppressione notturna nella parte bassa
dell’addome; sogni, anche paurosi, tutte le notti
110
Angst
•  1 Timore tremante e paura, come se dovesse sopraggiungere un male, che scompare la sera nel leJo. •  2 Impaurito e caldo in tu3o il corpo, sopra3u3o nella testa, mentre mangia dei cibi caldi (Htb. e Tr.). •  3 Fortemente inFmorito, con sudorazione, per tuJo il giorno, sopraJuJo durante il movimento (Htb. e Tr.). •  4 InFmorito ed abbaJuto, con fiJe in tuJo il corpo, quando si è alzato dal leJo (Htb. e Tr.). •  5 Timore e mancanza di voglia, di pomeriggio, con mal di testa avvitante; la sera è di buon umore (Htb. e Tr.). •  6 Timore interno, con tremore nelle mani, e tale confusione, che quando scrive una leJera, deve alzarsi di frequente e la riscrive per 3 volte (dopo 3 secmane) 111
Cefalea
•  65 Mal di testa lancinante, la macna, dopo essersi alzaF, con pressione al di sopra dell occhio (dopo 8 giorni). •  66 Dolore lancinante, verso l esterno, nel lato destro della fronte, più verso l esterno, dopo un precedente solleFco nella parte (Htb. e Tr.). •  67 Dolore lancinante aJorno alla fronte, che si ripetono di frequente, di sera (Htb. e Tr.). •  80 Dolore lancinante in tuJa la testa, che la rende di malumore, dalle 8 di sera finché non si addormenta (Htb. e Tr.). 112
Pressione
•  87 Sensazione, come di pulsazione, nella regione
frontale (Htb. e Tr.).
•  88 Pressione del sangue verso la testa, soprattutto
mentre si fuma il tabacco a cui si è abituati (dopo 5
giorni).
•  89 Intensa pressione del sangue verso la testa, di
mattina.
113
Alopecia
•  102 I capelli cadono più copiosamente.
•  103 Intensa caduta dei capelli.
114
Occhi
•  127 Pus negli occhi, la mattina, al risveglio, con
bruciore e vista offuscata degli stessi (Htb. e Tr.).
•  128 Occhi incollati la mattina, con bruciore alla
luce del giorno, per più giorni (Htb. e Tr.).
•  129 Gli occhi sono incollati a causa del pus, la
mattina, al risveglio (Htb. e Tr.).
•  130 Occhi tumefatti e chiusi con suppurazione e
pressione all interno.
•  131 Gli occhi la mattina, dopo il risveglio, erano
come tumefatti, con stordimento nella testa; lei
non riuscì ad aprirli per lungo tempo (Htb. e Tr.).
115
Epistassi
•  165 Sanguinamento del naso, la ma9na (dopo 2, 3 giorni). •  166 Forte epistassi (dopo 24 ore) (Htb.). •  167 Frequente e forte epistassi (dopo 17 giorni). •  168 Sanguinare dal naso e dalla bocca. •  169 Intensa epistassi, la macna, alle 3 e alle 5, al risveglio, con frequenF starnuF e solleFco nella narice destra (Htb. e Tr.). •  170 Il sangue fuoriesce durante l espirazione (il 15° giorno) (Htb. e Tr.). 116
98PS
•  224 FiJe e lacerare nelle radici dei denF dell’arcata superiore sinistra, con senso di allungamento e solleFco dei denF all aria aperta (Htb. e Tr.). •  225 Bruciore, pulsare e lacerare, con sensazione di allungamento, ora in questo dente, ora in quello, dell arcata superiore o inferiore, miFgato con il movimento corporeo, è peggiore di noJe nel leJo, e anche di giorno si rinnova mangiando e masFcando (dopo 16 giorni). •  227 Sensazione di allungamento e forte sensibilità dei denF (dopo 29 giorni) (Htb. e Tr.). •  228 Sensazione di allungamento di un dente molare, con dolore, la macna, quando vi giunge sopra dell acqua fredda, come se venisse esFrpato, così anche durante la masFcazione. 117
Saliva e sangue
•  269 Lei sputa muco e grumi di sangue dal sapore
dolciastro (Htb. e Tr.).
•  270 Saliva sanguinolenta.
•  271 Saliva sanguinolenta (il 94° e 95° giorno) (Htb. e
Tr.).
118
Gusto
•  283 Sapore acido che giunge improvvisamente
nella gola, con ruvidezza seguente (Htb. e Tr.).
•  284 Sapore acido in bocca.
•  285 Sapore acidulo in bocca.
119
Stomaco
•  346 Dolore contrattivo nello stomaco.
•  347 Dolore contrattivo nello stomaco, dopo il
pranzo (Htb. e Tr.).
•  348 Dolore contrattivo nello stomaco, che di
notte la fece dormire solo per poco tempo (il
15° giorno) (Htb. e Tr.).
120
Crampi addominali
•  388 Afferrare e scavare attorno all’ombelico, di mattina.
•  391 Afferrare in tutto l’addome, di mattina (il 7°
giorno).
•  393 Intenso afferrare al centro dell’addome, mitigato
con l’emissione di flatulenze; in seguito, feci, che
dapprima sono scarse, dure e fuoriescono solo dopo
pressione, infine sono molli e fuoriescono facilmente, in
seguito si ha un bruciore nell’ano (il 5° giorno).
•  394 Afferrare nell’addome, per 3 giorni consecutivi
(dopo 18 giorni).
121
Feci
•  424 Evacuazione solo ogni 2 giorni.
•  428 È più tendente alla costipazione (Htb. e Tr.).
•  429 Sembra trattenere l evacuazione nell’effetto
iniziale (Htb. e Tr.).
122
Diarrea
•  444 Evacuazione diarroica, per più giorni (dopo 11 giorni).
•  445 Evacuazione con intenso tagliare al ventre e premere, anche 7, 8 volte
al giorno, per 8 giorni (dopo 10 giorni).
•  446 Evacuazione di feci molto morbide, per 3 volte durante il giorno.
•  449 Feci semiliquide, senza malessere, la mattina (il 2° giorno).
•  451 Diarrea di un liquido color bruno simile a fegato, con stimolo e
bruciore seguente (Htb. e Tr.).
•  452 Diarrea, per 5 volte, dalla mattina fino a sera (il 25° giorno).
•  453 Diarrea con intensa spossatezza seguente (Htb. e Tr.).
123
Diarrea
•  454 Diarrea per 3 volte di feci verdi, senza malessere (il
6° giorno).
•  455 Diarrea schiumosa di colore verde (il 9°, 10°, 26°
giorno).
•  456 Diarrea mucosa di colore verde, la mattina (il 4°
giorno).
•  457 Evacuazione diarroica verde, per 3 volte in un
giorno.
•  458 Stimolo dovuto a diarrea, di notte e di mattina, che
risveglia dal sonno, il pomeriggio seguente, diarrea
mucosa di colore verde (l’8° giorno) (Htb. e Tr.).
•  459 Diarrea, per più volte, di un liquido verde,
preceduto da afferrare, soprattutto nel lato destro
dell addome (il 2° giorno).
124
Sintomi da campylobacter jejuni (Epidemiology Bulletin State Of Alaska No. 23
September 16, 1983 Campylobacter: An Enteric Organism Worth considering
•  Insorgenza rapida di febbre, malessere, cefalea e mialgia •  Comparsa di sintomi intesFnali: nausea, vomito, crampi addiminali e perdita di appeFto •  Entro le 24 ore compare la diarrea: feci acquose, spesso con presenza di muco, sangue e verdi (per la presenza di bile). •  I sintomi possono durare da 2 giorni ad alcune secmane (raramente oltre le 3) •  Il 25% dei casi mostra una recidiva. •  L e c o m p l i c a z i o n i p i ù i m p o r t a n F s o n o rappresentate da: artrite reacva, spondiloartrite e GBS. 125
Parassiti
•  462 Molti vermi fuoriescono con l’evacuazione (il 18°,
19° giorno) (Htb. e Tr.).
•  463 Ascaridi fuoriescono con le feci (dopo 30 giorni)
(Htb. e Tr.).
•  464 Fuoriuscita di ascaridi dall’ano, all’infuori
dell’evacuazione.
126
•  Nel 99% dei casi l infezione è sporadica, ma possono
verificarsi delle epidemie associate ad assunzione di
acqua e latte contaminati, l incidenza di tali
epidemie presenta un andamento stagionale, con un
picco in estate (giugno-settembre).
Aumento
temperatura ambientale
Viaggi all estero
§  L infezione dovuta all assunzione di cibo
contaminato si verifica durante tutto l anno a
livelli più bassi.
127
I casi di Campilobacteriosi documentaF, per la maggior parte sono sporadici. TuJavia in leJeratura sono staF riportaF diversi episodi epidemici con riferimento al periodo compreso tra il 1983 e il 1995 ANNO
PAESE
N. DEI CASI
ALIMENTO
CONTAMINATO O
VEICOLO
1983
GREENVILLE
865
ACQUA NON
CLORURATA
1987
BEAUCE
13
ACQUA NON
CLORURATA
1990-91
TROMSO
680
ACQUA
1995
OXFORD
110
(41 con conferma
microbiologica)
LATTE NON
PASTORIZZATO
128
Trasmissività
Assunzione
alimenti
contaminati
Contatto
animali
infetti
Trasmissione
Materno-fetale
Trasmissione
interumana
129
Patogenesi
La malattia da C. jejuni consegue a:
•  Invasione e f logosi della mucosa
dell intestino tenue e del grosso
intestino
•  Produzione di un enterotossina
130
Fattori di virulenza
•  Ipervariabilità delle sequenze nucleoFdiche che codificano per gli anFgeni di superficie •  S t r u J u r e d i s u p e r fi c i e d i i n t e r a z i o n e intercellulare (proteina legante la fibronecFna) -­‐  Plasmide contenente informazioni per l adesione del baJerio -­‐  StruJura capsulare resistente a opsonizzazione e lisi complementare •  Tossina baJerica Cdt (cytolethal distending toxin) coinvolta nella degradazione del DNA cellulare e nel blocco del ciclo cellulare in G1. (C.jejuni e C. coli) 131
Anatomia patologica
•  Sedi colpite: digiuno, ileo e colon
•  Reazione infiammatoria acuta non specifica,
con danno epiteliale, consistente nella perdita
di muco, degenerazione ghiandolare , ascessi
nelle cripte e con intenso infiltrato di monociti,
neutrofili ed eosinofili nella lamina propria.
(DD con Crohn e RCU)
132
CAMPYLOBACTER JEJUNI
Aspetti
clinici
133
Quadro clinico
•  Periodo d’incubazione: 1-7 giorni
•  Periodo prodromico: 12-48 h prima della malattia
conclamata, con uno o più dei seguenti sintomi
1.  Febbre;
2. Cefalea;
3. Mialgia;
4. Malessere.
134
Quadro conclamato
•  Sintomi della fase intestinale conclamata:
1.  Diarrea acquosa verde, maleodorante, con presenza di
sangue;
2. Dolore crampoide, periombelicale;
3. Febbre;
4. Nausea e vomito.
135
Diagnosi
•  Coprocoltura •  Striscio su vetrino delle feci, se il caso è sospeJo, ed esame dopo colorazione di Gram o Wright; l’esame microscopico, anche in campo oscuro, potrebbe consenFre di idenFficare la moFlità a rapidi scac Fpica del baJerio •  Ricerca di leucociF o sangue nelle feci •  Conta leucocitaria (indicazioni sulla gravità del processo flogisFco), e indici aspecifici di flogosi 136
Complicanze precoci
•  complicanze suppurative locali: colecistite, pancreatite,
cistite
•  complicanze suppurative a distanza: meningite,
endocardite, peritonite, aborto settico, epatite, nefrite
interstiziale e Sr. uremico-emolitica.
•  Recidive frequenti, osteomielite ed esantema simile
all’erisipela (cellulitis) in pazienti affetti da AIDS o da
ipoγglobulinemia.
137
Complicanze tardive
• 
• 
• 
• 
• 
• 
Eritema nodoso
Artrite reattiva
Spondiloartrite
Miocardite
GBS (sierotipo 19)
Linfoma MALT
138
CASO CLINICO
Sesso: Maschile. Età: 25 anni. •  MoFvo della visita: “al macno, alzandomi, non riesco a camminare, in quanto i piedi non rispondono e formicolano” •  Quadro clinico aJuale: paralisi motoria e areflessia, con alterazioni sensiFve in meno di 5 ore di evoluzione APP •  Diarrea con febbre a 40 gradi, 3 giorni prima della insorgenza della paralisi 139
Esame fisico
*PA: 130/80.
*FC: 90/min.
*FR: 15/min.
*T°: 36.5°C
*ESTREMITÀ : Perdita dei riflessi tendinei
profondi, con disestesia e deficit della
sensibilità; debolezza muscolare, associata a
perdita della forza
140
Evoluzione
•  Ricovero in terapia intensiva
•  Due ore dopo il ricovero areflessia degli arti
superiori
•  Paralisi completa degli arti inferiori e
compromissione dei muscoli respiratori
•  Puntura lombare dopo 48 ore per lo studio del
liquor
141
Diagnosi differenziale
•  Botulismo.
•  Polio.
•  Sindrome di Guillain – Barré.
142
Sindrome di G-B
Poliradiculoneuropatia
demielinizzante acuta
periferica, grave, a
evoluzione rapida
143
SUBTIPO
CARATTERISCHE
CLINICHE
EMG
ANATOMIA
PATOLOGICA
Polineuropatia
demielinizzante
infiammatoria acuta.
Soprattutto adulti; recupero
rapido, anticorpi anti-GM1
Demielinizzante.
Attacco iniziale nelle
cellule di Schwann;
lesione diffusa della
mielina, attivazione dei
macrofagi e infiltrazione di
linfociti
Neuropatia assonale
motoria acuta
Bambini e adulti giovani;
recupero rapido; anti-GD1a
Assonale
Attacco iniziale nei noduli
motori di Ranvier,
abbondanti macrofagi
periassonali
Neuropatia assonale
sensitivo-motoria acuta.
Principalmente adulti,
recupero lento e incompleto
Assonale
Simile a NAMA, con
interessamento maggiore
dei nervi e delle radici
sensitive; lesione
assonale intensa
Sindrome di M. Fisher.
(SMF)
Adulti e bambini; rara;
oftalmoplejia, atassia e
areflessia; anti- GQ1b.
Demielinizzante
Attacco iniziale nelle
cellule di Schwann;
lesione diffusa della
mielina, attivazione dei
macrofagi e infiltrazione
di
144
linfociti
Inneschi immunizzanti di GBS
Campylobacter jejuni Citomegalovirus Virus di Epstein–Barr Mycoplasma pneumoniae E.coli Malaria toxoplasmosi Vaccinazioni Influenza, Coxsackie, Herpes, HepaFFs, HIV, WNV 75% dei casi ha un precedente (1-­‐3 seJ.) infecvo acuto respiratorio o gastro intesFnale • 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
145
Quadro clinico
• 
• 
• 
• 
• 
• 
Parestesie a progressione ascendente, simmetrica Areflessia Dolore: paravertebrale, artromialgie, assiale. Síntomi sensiFvi poco evidenF: parestesie distali Paralisi facciale bilaterale Possibile coinvolgimento della degluFzione, respirazione, etc. 146
Variante clinica di Miller-Fisher
•  Oftalmoplegia
•  Areflessia
•  Atassia
147
Sintomi neuropatici
•  235 Una piccola parte priva di sensibilità, di colore
rosso-bluastro, internamente alla guancia destra,
che sanguina quando viene frizionata (Htb. e Tr.).
•  237 Insensibilità di tutta la parte interna della
bocca, del palato e della metà anteriore della
lingua, la mattina, al risveglio, fino a mezzogiorno
(Htb. e Tr.).
•  674 Nell’avambraccio destro, tirare, fin nella mano,
anche a riposo; il braccio è troppo pesante quando
lo si solleva (dopo 20 giorni).
•  682 La mattina, intorpidirsi della mano (sinistra),
sulla quale era stata sdraiata di notte (Htb. e Tr.).
•  718 Irrequietezza formicolante nelle gambe, la sera,
tanto che lei dovette sempre muovere il piede.
148
Sintomi neuropatici
•  741 I piedi fanno male in maniera intensa, come se
fossero troppo pesanti e abbattuti, soprattutto
quando si salgono le scale di sera (Htb. e Tr.).
•  748 Intorpidimento, come di formiche sul dorso
del piede destro ed alla superficie inferiore delle
dita dei piedi (Htb. e Tr.).
•  767 Una fitta bruciante di spilli, qua e là sul corpo.
•  778 Grande sensibilità della cute della testa e del
corpo, soprattutto nei confronti dell’aria fredda; lei
sente il freddo che le attraversa la cute per ogni
piccola corrente d’aria e sente il freddo che la
penetra.
149
Prodromi
•  465 Prima dell’evacuazione, intenso movimento
nell’addome, e avverte un senso di caldo e calore,
prima che sopraggiunga l’evacuazione.
•  466 Prima dell’evacuazione, tagliare e afferrare
nell’addome.
150
Prurito
•  761 Prurito e formicolio, come di pulci, in diverse parF del corpo, sopraJuJo sulle ascelle, dopo aver graJato si formano delle piccole vesciche chiare, che si seccano in 24 – 48 ore; di pomeriggio, di sera, e di macna (Htb. e Tr.). •  762 Prurito in diverse parF, anche alla fronte, nel viso, sulla testa, ed in quasi tuJe le parF, che scompare per lo più graJando. •  763 Prurito qua e là, a volte associato a bruciore, dopo aver graJato (Htb. e Tr.). •  764 Intenso prurito su tuJo il corpo, anche in singole parF, che dopo aver graJato si presenta in un altra parte. •  765 Prurito qua e là, che ricompare dopo aver graJato. •  766 Intenso prurito su tu3o il corpo. 151
Astenia e paralisi
•  801 Spossato e tremante, la mattina, nel letto, cosa
che scomparve dopo che si fu alzato (il 9° giorno)
(Htb. e Tr.).
•  802 Di mattina, nonostante lui abbia dormito
bene, è ancora più stanco che la sera quando
andò a letto.
•  803 Una sorta di paralisi della gamba sinistra, con
dolore nell’articolazione del fianco e del ginocchio;
il giorno seguente si spostò nella gamba destra e
nel braccio; camminando aveva continuamente dei
dolori, ed era costretto a poggiare il piede
esternamente.
152
Insonnia
•  828 Si risveglia la macna alle 3 e non riesce più a riaddormentarsi (il 59° giorno) (Htb. e Tr.). •  829 Lei si risvegliò dopo l’una, e fino alle 5 non riuscì ad addormentarsi di nuovo, le facevano male tuc gli arF e si rigirava da una parte e dall’altra (Htb. e Tr.). •  830 Lei si risveglia già alle 2, 3, e poi non riesce a riaddormentarsi. 153
Insonnia
•  832 Di noJe, sonnolenza, causata da Fmore e pesantezza in tuJo il corpo (Htb. e Tr.). •  833 Per molte no9 lei è inDmorita, e le sembra di giacere su qualcosa di duro, come su pietre, tanto che lei deve rigirasi sempre (Htb. e Tr.). •  834 Per molte noc lei non riesce a dormire a c a u s a d e l F m o r e e d e v e s c o p r i r s i frequentemente, cosa che però non sopporta a lungo a causa del senso di freddo (dopo 4 e 23 giorni) (Htb. e Tr.). •  835 Per molte noc è inFmorita e sente caldo in maniera eccessiva nel leJo; lei non riesce ad addormentarsi per lungo tempo (dopo 29 giorni). 154
Irrequietezza
•  836 Di notte, dall’1 alle 4, sonno irrequieto, con calore
e sudorazione, tanto che lei non riesce a sopportare
nessuna coperta; dopo 4 ore si ha un sonno senza
sudorazione (Htb. e Tr.).
•  837 Di notte, intenso calore interno, a causa del
quale non riusciva quasi a stare sotto le coperte,
contemporaneamente però aveva una paura intensa
di scoprirsi anche di poco (dopo 4 giorni).
155
Spossatezza
•  786 Sensazione di debolezza, la mattina, nel
letto (dopo 17 giorni).
•  787 Intensa spossatezza nelle gambe.
•  788 Pesantezza ed abbattimento in tutti gli arti,
per tutto il giorno (ben presto) (Htb. e Tr.).
•  789 Stanco ed abbattuto nelle cosce, in
posizione seduta, che peggiora camminando
(Htb. e Tr.).
•  790 Intensa spossatezza negli arti inferiori, in
posizione seduta ed alzandosi da una posizione
seduta; scompare con il movimento (Htb. e Tr.).
156
Spossatezza
•  791 Rilassato, spossato e sonnolente, a pranzo, dopo
aver mangiato (un cibo alquanto pesante da digerire),
così che mentre è in posizione eretta e parla si
addormenta improvvisamente, con stordimento della
testa che rende incapace di pensare (Htb.).
•  792 Spossato e sonnolente, dopo cena, con mollezza
nel ventre (Htb.).
•  793 Spossato e stanco in tutto il corpo, soprattutto nei
piedi (dopo 7 giorni) (Htb. e Tr.).
157
Spossatezza
•  795 Molto debole e caduco, dopo aver vomitato
(il 42° giorno) (Htb. e Tr.).
•  796 Intensa debolezza in tutto il corpo, con
aspetto malato e stimolo a vomitare (Htb. e Tr.).
•  797 Molto spossato, di pomeriggio, mentre è
seduto e cammina, meno in posizione eretta
(Htb. e Tr.).
•  798 Debolezza serale, tanto che lei dovette
sdraiarsi (il 42° giorno) (Htb. e Tr.).
•  799 È spossato, non ha voglia e avverte un
malessere, di mattina (Htb. e Tr.).
158
Sogni
•  857 Di notte, sogni paurosi.
•  858 Sogni paurosi, come se lui non riuscisse a
ritrovarsi a casa sua.
•  859 Sogno pauroso di litigio con ladri.
159
Sudorazione
•  885 Sudorazione no3urna, copiosa in maniera inconsueta (dopo 48 ore). •  886 Sudorazione maJuFna (dopo 12 giorni). •  887 Sudorazione di macna, per 5 giorni (dopo 48 ore) (Htb. e Tr.). •  888 Il bambino suda la sera, quando si addormenta. •  889 Sudorazione noJurna maleodorante. 160
Spondilo-artrite
•  Abituale in giovane adulto preferibilmente di sesso
maschile
•  Tendenza all aggregazione familiare
•  P r e s e n z a d i e n t e s o p a t i e i n f i a m m a t o r i e
(infiammazione dell inserzione ossea dei tendini e
fascie) agli arti e colonna con tendenza alla fibrosi,
ossificazione, e crescita di nuovo osso.
•  Presenza di focolai flogistici extra-articolari.
161
Entesopatia
1. 
2. 
3. 
4. 
5. 
Tendinite achillea
Fascite plantare
Formazione di sindesmofiti a livello vertebrale
Sacroileite (entesite e sinovite )
Reazione periosteale (tuberosità glutea e altre
parti della pelvi e altri siti )
6.  Dattilite: tenosinovite con tumefazione dei tessuti
molli associata a periostite
162
Sintomi da spondilite
•  608 StreJo nel peJo, e piedi stanchi e doloranF, quando sale (l’11° giorno) (Htb. e Tr.). •  609 Contrazione aJorno al peJo, frantumazione della spalla e dolore da slogatura del dito medio destro, tuJe queste cose scompaiono con l eruJazione, di sera (Htb. e Tr.). •  610 Legare al centro del peJo, con respiro breve, di sera (Htb. e Tr.). •  611 Contrazione e rigidità sul peJo, con respirazione breve e pesante, sedendo e camminando (Htb. e Tr.). 163
Articolazioni sacro-iliache
•  631 Dolore nella regione lombare e nella schiena,
di notte, così intenso, che lei non riusciva a
rimanere sdraiata (il 2° giorno) (Htb. e Tr.).
•  633 Dolore da frantumazione nella regione
lombare, dalla mattina fino al pomeriggio (il 27°
giorno) (Htb. e Tr.).
•  634 Due intense lacerazioni che scuotono nella
parte inferiore della colonna vertebrale, tanto che
lei venne tirat a indietro per questo,
contemporaneamente fitte nello stesso punto; di
sera (Htb. e Tr.).
•  638 Nella schiena, al di sopra dei fianchi, come se
fosse ristretta.
164
Sintomi da artrite
•  645 Nel collo, lacerare e Frare nei muscoli del lato destro, di sera (Htb. e Tr.). •  652 Rigidità, a parFre dalla spalla fino all angolo della mandibola, tanto che lui a causa del dolore non riusciva a piegarsi e non riusciva ad unire le mascelle. •  686 Nelle arFcolazioni delle dita, sensazione di rigidità. •  691 Lacerare in tuJe le punte delle dita, verso il dorso della mano, la macna, dopo essersi alzaF (Htb. e Tr.). •  696 Tumefazione, arrossamento e calore del dito medio destro, con gibbosità pruriginose sopra, nel giorno in cui non ha evacuazione. 165
Artrite
753 In tuJe le parF del corpo, dolori, ora qua, ora là. 754 TuJo nel corpo le fa male. 755 Rigidità di tuJo il corpo, la macna, quando si alza. 759 Camminando i disturbi, che si erano formaF in posizione seduta, vengono miFgaF (Htb. e Tr.). •  781 Facilità a farsi male sollevando un peso e a slogarsi; piegando indietro il braccio, l ascella era dolorante, come slogata, ed alla palpazione faceva male come se fosse frantumata; lei non riusciva a girare la testa verso sinistra senza provare un intenso dolore. • 
• 
• 
• 
166
Interessamento articolare
•  OligoartriF che interessano le grandi arFcolazioni specie quelle degli arF inferiori come ginocchia , anche. •  Interessamento asimmetrico e migrante. •  Occasionalmente coinvolte le metatarsali e le arFcolazioni delle mani e piedi. •  Nel 50% dei casi coinvolgimento arFcolazioni degli arF superiori. •  tendiniF , tenosinoviF , fasciF. •  Possono essere colpite le arFcolazioni sternoclavicolari, le sincondrosi tra manubrio e corpo sternale. •  In circa il 50% coinvolte tardivamente le arFcolazioni sacroiliache . 167
Sintomi attinenti
•  629 Dolore frantumante nei muscoli del peJo, durante il movimento e alla palpazione (dopo 8 giorni). •  660 Lacerare nella spalla sinistra, fino al centro del braccio e fino al gomito (il 6°, 7° giorno) (Htb. e Tr.). •  661 Nel braccio, intenso lacerare che parte dalla spalla sinistra fino all’arFcolazione della mano, sollevando il braccio e a riposo (il 27°, 28° giorno) (Htb. e Tr.). •  662 Lacerare doloroso dalla spalla destra fin nell’arFcolazione della mano, e quando si gira la mano, anche fino all arFcolazione delle dita (Htb. e Tr.). 168
Articolazioni dolenti
•  668 Lacerare nel braccio, sopra il gomito sinistro fin nel centro.
•  669 L’articolazione del gomito è dolorante quando si piega
all interno il braccio.
•  670 Intenso tirare attorno al gomito destro, come nell osso, la
sera nel letto.
•  671 Intenso lacerare nell’articolazione del gomito, come se
dovesse venire estirpato, mentre si lavora a maglia (il 5° giorno).
•  675 Lacerare dal gomito fin nel centro dell avambraccio,
come nel periostio (Htb. e Tr.).
•  676 Fitte intense nei muscoli dell’avambraccio destro, sulla
superficie anteriore, in prossimità dell’articolazione della mano.
169
Dolori arti inferiori
•  710 Le gambe le fanno molto male, sopraJuJo nelle ginocchia (Htb. e Tr.). •  713 Le cosce sono doloranF, fino a sera. •  715 Lacerare nella parte anteriore della coscia sinistra, dal centro fino al ginocchio (Htb. e Tr.). •  716 Lacerare perdurante e pungente dal centro della coscia fino alla metà della gamba, scompare dopo essersi alzaF da una posizione seduta (Htb. e Tr.). 170
Dolore ai talloni
•  743 Rigidità nel tallone, la mattina nel letto.
•  744 Dolore lancinante nelle piante dei piedi.
•  745 Fitte penetranti nel tallone destro, la sera nel letto
(Htb. e Tr.).
•  746 Lacerare sussultante e doloroso nel tallone
sinistro, la sera nel letto (Htb. e Tr.).
171