Report di sostenibilità 2013 Linea Group Holding Un grande gruppo pieno di energia Report di sostenibilità dati anno 2013 Linea Group Holding Un grande gruppo pieno di energia Sommario ■ Lettera del Presidente e dell’Amministratore Delegato di Linea Group Holding 6 ■ 1. Premessa metodologica 1.1 Introduzione 1.2 I criteri ed i riferimenti principali seguiti per la redazione del rapporto 1.3 I contenuti del rapporto 9 9 9 11 ■ 2. Profi lo dell’organizzazione 2.1 Le società patrimoniali e le attività conferite 2.2 Il Gruppo e la sua storia 2.3 Il territorio di LGH 2.4 Assetto societario 2.5 Servizi gestiti 2.6 Principali indicatori di attività 2.7 Gli indicatori di sostenibilità 2.8 Governance e sistemi di gestione 13 13 13 15 17 18 18 19 19 ■ 3. Prestazione Economica 3.1 Commenti ai principali dati ed indicatori economici 3.2 Produzione e distribuzione del valore aggiunto 33 33 36 ■ 4. 4.1 Gli stakeholder di LGH Mappatura 41 41 ■ 5. 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 5.7 5.8 5.9 Le risorse umane Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento Premessa La Comunicazione interna Le relazioni sindacali Presentazione e commento dei dati più significativi Gli stage La formazione Tempo libero e circoli aziendali La Salute e la Sicurezza dei lavoratori 43 44 45 46 47 48 53 56 58 58 3 Report di sostenibilità ■ Clienti Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento I clienti di LGH La composizione L’indagine sulla soddisfazione dei clienti di Linea Group Holding Dati di ritorno dai clienti Strumenti di comunicazione con i clienti Qualità commerciale del servizio di vendita del gas e dell’energia elettrica 6.8 Assicurazione Clienti Finali 6.9 La regolamentazione a tutela del cliente consumatore 6.10 Bollette e Tariffe INDICE ■ 6. I 6.1 6.2 6.3 6.4 6.5 6.6 6.7 4 61 62 64 65 65 67 67 69 72 72 75 ■ 7. Gli azionisti 7.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento 7.2 Le sfide del mercato 7.3 I risultati 7.4 Situazione attuale e linee strategiche per il futuro 7.5 Le iniziative di dialogo 79 80 80 80 80 81 ■ 8. I 8.1 8.2 8.3 finanziatori Premessa La qualità del debito Il costo del debito 83 84 84 85 ■ 9. I 9.1 9.2 9.3 9.4 Fornitori Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento La politica degli approvvigionamenti Selezione dei fornitori Condizioni Negoziali 87 88 89 90 93 ■ 10. Le istituzioni 10.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento 10.2 Il rapporto con gli Enti locali 10.3 Progetti e iniziative 95 96 96 96 ■ 11. 11.1 11.2 11.3 11.4 11.5 11.6 La comunità locale Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento La società e il territorio L’immagine di Gruppo Iniziative a sostegno del territorio La didattica Relazione con i media 99 100 101 101 104 105 106 ■ 12. L’ambiente 12.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento 12.2 Processi produttivi e impatti ambientali 12.3 Il Servizio Integrato dei rifiuti 12.4 Il Servizio Energetico 12.5 Il Servizio Information and Communication Technology (ICT) Allegato 109 110 111 111 160 197 200 ■ 13. Glossario 208 ■ Questionario di valutazione del rapporto di sostenibilità Report di sostenibilità 5 LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL’A.D. 6 Lettera del Presidente e dell’Amministratore Delegato di Linea Group Holding Il settimo Report di Sostenibilità di LGH, pubblicato con cadenza annuale, descrive in sintesi il legame tra le strategie aziendali e la gestione delle relazioni con gli stakeholder con le principali attività svolte dal Gruppo nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013. La nuova edizione del Report di Sostenibilità rappresenta un’evoluzione dell’impegno di LGH nel rendicontare in modo sempre più chiaro e completo le proprie attività, ma soprattutto le opportunità di uno sviluppo sostenibile inteso come impegno quotidiano, poiché parte integrante nei diversi settori di business del Gruppo. Si è ritenuto opportuno modificare il documento rispetto alle edizioni precedenti, rendendolo più accattivante e moderno. Infatti, il Report è per la prima volta disponibile anche in versione interattiva. Sarà possibile visionare la nuova versione del Report di Sostenibilità, accedendo al sito di LGH nella sezione Responsabilità Sociale. Il nuovo Report, interamente online, sarà caratterizzato da una grafica accattivante e da nuove funzionalità. Grafici interattivi illustreranno i dati statistici relativi ai vari servizi erogati, una schermata principale permetterà di accedere a tutti i contenuti in pochi passaggi. Il Report sarà fruibile da qualsiasi dispositivo mobile. Il 2013 è stato anche l’anno, che ha portato LGH ad essere la prima multiutility italiana non quotata a finanziarsi sul mercato dei capitali. L’operazione è stata accolta con grande interesse da parte di più di 150 investitori istituzionali italiani ed esteri, raccogliendo adesioni per quasi un miliardo di euro, pari a oltre 3 volte l’ammontare offerto. È per noi una grande soddisfazione l’aver raccolto un così ampio consenso sia presso investitori italiani che stranieri. I risultati presentati in questo bilancio di sostenibilità sono di grande soddisfazione e diversi progetti illustrati nella pubblicazione sono stati intrapresi all’insegna dell’innovazione tecnologica. Ci aspettiamo anche per l’anno in corso uno scenario ricco di sfide, come quello che abbiamo dovuto affrontare nel 2013, convinti della bontà delle scelte adottate e della forza del nostro Gruppo. Essendo una solida multiutility al servizio del territorio, riteniamo di essere adeguatamente attrezzati per crescere in modo sostenibile e continuare a generare valore a beneficio per i nostri stakeholder. giorno, di continuare a costruire una grande Azienda. Con solidità e competenza vogliamo far crescere anche l’intero territorio: questo resta un impegno, che si rinnova costantemente. Il Presidente Alessandro Conter L'Amministratore Delegato Franco Mazzini Cremona, luglio 2014 Con il sostegno di tutte le Società che costituiscono il Gruppo LGH siamo in grado di affrontare a testa alta il mercato. La professionalità dei nostri dipendenti e la fiducia di clienti e fornitori ci permette, giorno dopo Report di sostenibilità 7 PREMESSA METODOLOGICA 8 Pavia - Ponte coperto 1. Premessa metodologica Il Bilancio di Sostenibilità espone le performance economiche, sociali e ambientali del Gruppo, con l’obiettivo di fornire ai portatori di interesse informazioni per quanto possibile chiare, complete ed integrate. Con il presente Rapporto, il Gruppo dispone di un ulteriore strumento di dialogo e di informazione con i propri stakeholder, di trasferimento alle Parti Interessate di dati veritieri e trasparenti sulle prestazioni del Gruppo, di promozione della cultura della sostenibilità. Ma la finalità del rapporto è anche quella di rappresentare uno strumento di supporto alle decisioni e di monitoraggio e rendicontazione del miglioramento continuo. I contenuti del rapporto sono relativi ai dati di prestazione ed alle azioni di governance e di gestione aziendale dell’anno 2013 e ad alcune novità relative al primo semestre 2014; gli argomenti trattati sono stati ulteriormente arricchiti rispetto agli scorsi anni, al fine di fornire dati e informazioni mirate, dedicate e considerate rilevanti dai vari stakeholder aziendali. 1.2 I Criteri ed i riferimenti principali seguiti per la redazione del Rapporto Le novità organizzative intervenute nel 2013 e nei primi mesi del 2014 e la necessità di rendicontare con chiarezza e trasparenza le attività operative di Aziende conferite in tempi diversi in Linea Group Holding con le loro prestazioni (dati sociali, ambientali ed economici), hanno comportato l’esigenza di effettuare delle scelte e delle semplificazioni che sono esplicitate nella presente Premessa Metodologica. Il Rapporto si riferisce ai dati operativi quantitativi del 2013, tuttavia descrive anche le novità organizzative intervenute nel primo semestre 2014. In particolare, per quanto riguarda i dati economici e la quantificazione e ripartizione del valore aggiunto, si è fatto riferimento al bilancio consolidato al 31.12.13 del Gruppo LGH (pubblicato e certificato da Terza Parte) e al bilancio di esercizio della sua capogruppo. Le prestazioni economiche relative alle Società Azioniste di LGH sono disponibili nei loro rispettivi bilanci e non sono oggetto del presente documento. 9 Report di sostenibilità 1.1 Introduzione PREMESSA METODOLOGICA Si precisa che anche nel 2013 il consolidato di Gruppo è stato redatto applicando i principi contabili internazionali (IAS/IFRS). La distribuzione del Valore Aggiunto è stata condotta secondo le linee guida del GBS (Gruppo di Studio sul Bilancio Sociale) e secondo la loro formalizzazione come norme di rendicontazione sociale per le amministrazioni pubbliche. Relativamente ai dati ambientali, sono presentate le prestazioni riferite all’anno 2013 degli impianti della Holding, nonchè i dati relativi alle attività svolte dalle società del Gruppo in campo ambientale. Tutti i dati raccolti sono stati pubblicati col criterio della suddivisione per servizio (Gestione ambientale dei Rifiuti, produzione, distribuzione e vendita di energia). Nella presente edizione è stato è stata eliminata la sezione dedicata al ciclo idrico integrato in quanto i rami di azienda 10 Cremona - LGH, Reception delle SOT di Crema e Cremona, afferenti il servizio idrico, sono stati conferiti ad una società terza nel dicembre 2012. Si distinguono i dati legati all’effettiva produzione/smaltimento, dalle quote vendute/fatturate. Pertanto potranno esserci alcune discrepanze fra i dati quantitativi riportati in bilancio, legati esclusivamente ad una logica di tipo economico, rispetto a quanto riportato all’interno del presente rapporto, il cui fine è quello di presentare le potenzialità degli impianti gestiti ed i conseguenti impatti ambientali derivanti dalla loro gestione. Anche relativamente ai dati Sociali, per il 2013 si descrivono le iniziative promosse dalla Holding e dalle sue controllate. I contenuti del bilancio sono stati predisposti in conformità alle linee guida definite dal GRI e dal GBS e tenendo conto delle informazioni considerate rilevanti per gli stakeholder aziendali. In particolare le Linee Guida GRI (Global Reporting Iniziative), nella loro edizione GR3, sono state utilizzate come modello concettuale e contenutistico di riferimento per la redazione del presente Rapporto di Sostenibilità; in particolare, ne sono stati rispettati i principi di trasparenza, completezza, comparabilità, verificabilità, inclusività, accuratezza, chiarezza, tempestività, rilevanza, neutralità e contesto di sostenibilità. I contenuti del report, il cui obiettivo è rispondere alle attese informative dei diversi portatori di interesse in modo trasparente ed equilibrato, vengono definiti seguendo le indicazioni delle Linee guida GRI-G3 opportunamente ricondotte alla realtà operativa e di contesto dell’azienda. Si è tenuto conto della natura giuridica dell’impresa (la capogruppo LGH), dei rapporti che intercorrono tra la Holding e le altre società del Gruppo, della mission aziendale (LGH è una Utility), dei settori di operatività del Gruppo (energetico e ambientale), del Paese - l’Italia - in cui si svolgono prevalentemente le attività e delle tipologie di stakeholder con i quali LGH interagisce. Nell’edizione corrente del Report è stata presa in considerazione anche la linea guida prodotta dalla Commissione Bilancio Sociale dell’Ordine dei Commercialisti di Milano specifica per il settore multiutility; in particolare le diverse sezioni dedicate agli stakeholder sono state arricchite di nuovi dati suggeriti dal suddetto documento. stakeholder aziendali e delle loro specifiche esigenze, contengono le informazioni quali - quantitative suddivise per stakeholder volte a fornire un quadro omogeneo, completo e trasparente sulla integrazione tra fattori economici, aspetti sociali e fattori ambientali derivanti dalle scelte dell’organizzazione. Come apertura di ciascun capitolo dedicato ai diversi stakeholder individuati, vengono riportati gli obiettivi di miglioramento raggiunti e quelli futuri. Il documento viene chiuso dalla scheda di valutazione, strumento di fondamentale importanza per consentire il miglioramento del report, per la quale chiediamo la compilazione e la trasmissione, e dal glossario che spiega i termini più tecnici usati all'interno di questo documento. All’interno del documento sono state inserite pagine tematiche e box con lo scopo di approfondire aspetti rilevanti per i diversi stakeholder. finanziatori 1.3 I contenuti del Rapporto azionisti ambiente risorse umane comunità locale istituzioni clienti fornitori Stakeholder - Soggetti "portatori di interessi" con i quali l'impresa si relaziona e che possono influenzare (o essere influenzati) dal suo operato 11 Report di sostenibilità In accordo ai riferimenti metodologici sopra citati, le prime sezioni del Rapporto sono dedicate alla descrizione dell’Identità Aziendale, delle politiche e della mission, del suo assetto organizzativo, della sua governance, all’identificazione dei servizi erogati, dei Clienti e dei Territori serviti e all’inquadramento del disegno strategico per il futuro dell’Azienda. Le informazioni contenute in questa sezione fanno riferimento all’intero Gruppo LGH, con specifici approfondimenti, laddove necessari, relativamente alle singole Società del Gruppo, per assicurare la completezza delle informazioni. Le sezioni successive, precedute dall’identificazione dei vari PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE 12 Rovato (BS) - Piazza Cavour 2.Profilo dell’organizzazione Ai fini della creazione di LGH le società patrimoniali, AEM S.p.A. (Cremona), ASM S.p.A. (Pavia), ASTEM S.p.A. (Lodi), Cogeme S.p.A. (Rovato) Gruppo SCS - SCRP (Crema), hanno conferito diverse attività operative alle società di gestione SOB (Società Operative di Business) e SOT (Società Operative Territoriali), come rappresentato in Figura 1. LGH pertanto presidia tutti i servizi core di una multiutility. 2.2 Il Gruppo e la sua storia La società Linea Group Holding S.p.A. è stata costituita nel luglio 2006 ed è operativa dal 31 ottobre 2006. LGH è una Holding multiservizi la cui struttura è articolata su tre livelli principali: • la proprietà appartiene alle società patrimoniali di Crema, Cremona, Lodi, Pavia e Rovato, di cui sono azionisti gli enti locali; • la Holding, che svolge attività di pianificazione, controllo e coordinamento ed eroga servizi di staff nei confronti delle società controllate e di alcune patrimoniali. Inoltre, a seguito delle operazioni di conferimento avvenute nel 2010 e nel 2011, la Holding è dal secondo semestre 2011 proprietaria della quasi totalità degli asset utilizzati dalle società operative e di scopo per la gestione dei servizi di Gruppo; • le società controllate che gestiscono i servizi nei business presidiati e sui diversi territori. Il bacino potenziale di servizio conta più di un milione di abitanti in 250 Comuni nelle Province di Brescia, Bergamo, Cremona, Lodi e Pavia: il Gruppo può contare quindi su una scala dimensionale ritenuta ad oggi sufficiente per posizionarsi con profitto nelle filiere di business presidiate. Le società del Gruppo operano prioritariamente nelle seguenti filiere di business: • Produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica; • Distribuzione e vendita gas naturale; • Ciclo ambientale (raccolta, trattamento e valorizzazione rifiuti); • T eleriscaldamento. Nell’ambito di tutti i servizi gestiti, il Gruppo si occupa sia delle fasi di progettazione, costruzione, collaudo, che di esercizio e manutenzione degli impianti. 13 Report di sostenibilità 2.1 Le società patrimoniali e le attività conferite PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE Aem Asm Pavia Vendita gas Vendita energia elettrica Distribuzione gas Distribuzione energia elettrica Produzione energia elettrica Ambiente Teleriscaldamento 14 Altri Servizi Figura 1: dettaglio delle attività conferite in LGH Astem Cogeme Scrp A poco più di sette anni dalla sua nascita le dimensioni raggiunte rendono il Gruppo confrontabile con i principali operatori nazionali ed in grado di giocare un ruolo di rilievo nei mercati dei servizi pubblici locali e di pubblica utilità. LGH sfrutta le positive integrazioni derivanti dall’aggregazione ma, al contempo, salvaguarda il radicamento territoriale di ciascuna azienda. Gli strumenti che LGH mette a disposizione per far crescere il business di potenziali partners sono: economie di scala, sinergie organizzative, economie di acquisto e incremento della capacità di offerta ed intervento. 2.3 Il territorio di LGH LGH è espressione del territorio e delle città che hanno dato luogo a questa grande realtà del sud della Lombardia. Le aree di Cremona (comprendente anche Crema), Pavia, Lodi e Rovato raccolgono un ampio patrimonio storico, artistico e soprattutto culturale e sociale. Anche grazie a LGH queste ricchezze sono ora più vicine ed interconnesse. LGH nasce innanzitutto per valorizzare le caratteristiche delle imprese locali e massimizzare le sinergie operative, economiche ed industriali. LGH prende le mosse da questo bacino territoriale mirando contemporaneamente ad una crescita adeguata sia sul mercato locale (Lombardia e regioni limitrofe) sia su quello nazionale. ROVATO LODI CREMA PAVIA Figura 2: il territorio servito da LGH CREMONA Report di sostenibilità 15 PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE 16 COMUNE DI CREMONA COMUNI BS / BG COMUNE DI PAVIA COMUNE DI LODI COMUNI DEL CREMASCO AEM CREMONA COGEME SPA ASM PAVIA SPA ASTEM SPA SCS SPA 30,915% 30,915% 15,902% 13,221% 9,047% SOCIETÀ TERRITORIALI VENDITA GAS E EE ASTEM GESTIONI 100% LINEA PIÙ 100% AEM GESTIONI 100% ALTRI MINORI DISTRIBUZIONE GAS LINEA DISTRIBUZIONE 92,28% PRODUZIONE EE AMBIENTE ALTRI BUSINESS LINEA ENERGIA 100% LINEA GESTIONI 100% LINEA COM 96,173% LGH RINNOVABILI 100% LINEA AMBIENTE 100% AMICO GAS 100% ALTRE PARTECIPAZ. ECOLEVANTE 85% MF WASTE 51% LOMELLINA ENERGIA 80% Figura 3: struttura della Holding al 31/01/2014 SOT SOB GREENAMBIENTE 80% 2.4 Assetto societario A dicembre 2013 l’architettura societaria del Gruppo prevede la Holding, che esercita il ruolo di società operativa erogatrice di servizi di staff nel Gruppo e verso le patrimoniali, accanto alle SOB (Società Operative di Business) e alle restanti SOT (Società Operative Territoriali). Nel corso del 2013 sono state attuate alcune operazioni di semplificazione della struttura societaria del Gruppo, nell’ottica della concentrazione per area di business: • dal 1 novembre 2013 è divenuta operativa la fusione di Cogeme Gestioni in SCS Gestioni, entrambe operanti nel settore igiene urbana. La nuova società ha cambiato denominazione in Linea Gestioni. • dal 31 dicembre 2013 è divenuta operativa la fusione di Linea Com, operante nell’area sistemi informativi e telecomunicazioni (TLC) rispettivamente di Rovato e Pavia, in AEM COM Cremona, operante nell’area TLC. Ne è nata quindi la newco ICT del gruppo denominata LINEA COM. La struttura societaria del Gruppo è riportata nell’organigramma societario di figura 3. Report di sostenibilità 17 Cremona - Impianto biomasse legnose, dettaglio PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE 2.5 Servizi gestiti I servizi gestiti da LGH sono sintetizzati in Tabella 1. 2.6 Principali indicatori di attività Il Gruppo LGH è caratterizzato da un accentramento delle funzioni corporate nella capogruppo Linea Group Holding, che si occupa quindi di tutte le attività strategiche, di indirizzo, sviluppo, coordinamento e controllo del Gruppo. Le società del Gruppo operano prioritariamente nelle seguenti filiere di business: • energia elettrica - produzione: 447,2 GWh - distribuzione: 445,7 GWh - vendita: 693,6 GWh • gas naturale - distribuzione: 690,3 mln mc - vendita: 447,4 mln mc • ciclo ambientale (raccolta, trattamento e valorizzazione) - rifi uti gestiti: 1.028,2 mila tonnellate • teleriscaldamento - calore venduto: 217,2 GWh I principali asset del Gruppo sono: • Termovalorizzatori di Parona (PV) e di Cremona, con una potenzialità di circa 440.000 t/ anno; • Due Impianti di trattamento, selezione e cernita dei rifiuti di Coccaglio (BS) e Fombio (LO); • Due discariche controllate ubicate nei comuni di Augusta (SR) e Grottaglie (TA); • un impianto di trattamento chimico-fisico per rifiuti liquidi ubicato nel Comune di Crema; • reti gas nelle Provincie di Cremona, Brescia, Lodi e Pavia; • centrali idroelettriche in Valle Camonica (BS), oltre 37 MW di potenza installata; • impianti di produzione di EE da Biogas (BS, CR, SR, RG), circa 9,5 MW di potenza installata; • due centrali di cogenerazione e due reti di teleriscaldamento nelle province di Cremona e Lodi; • un impianto di produzione di EE alimentato a biomasse legnose ubicato nel Comune di Cremona; • rete di distribuzione di energia elettrica del Comune di Cremona; • una flotta di circa 440 automezzi per la gestione del servizio di igiene urbana e trasporto rifiuti. Per quanto riguarda il capitale umano, il Gruppo impiega 1.261dipendenti al 31/12/2013. Nel corso del 2013 sono stati realizzati investimenti per un totale di 48.365 mila € in aumento di 1.370 rispetto al 2012. Il totale degli investimenti del 2013 è composto per circa 32,7 mln € da spese destinate al mantenimento degli asset e per circa 15,7 mln € da iniziative di sviluppo, concentrate soprattutto nel business della distribuzione gas e della produzione di energia. 18 Settore Attività Ambiente Gestione ciclo integrato dei rifiuti: dalla raccolta e trasporto allo smaltimento e al recupero e alla valorizzazione dei materiali riciclabili, utilizzando impianti di proprietà e di terzi. Energia Produzione di Energia Elettrica da fonti rinnovabili, assimilate, tradizionali ed innovative; produzione di calore da termovalorizzazione rifiuti, cogenerazione e gestione rete teleriscaldamento; distribuzione e commercializzazione di gas naturale; distribuzione e commercializzazione di Energia Elettrica; progettazione, vendita e installazione di impianti fotovoltaici. Information tecnology e TLC Settore IT e telecomunicazioni Tabella 1: dettaglio servizi gestiti da LGH 2.7 Gli indicatori di sostenibilità I principali indicatori di sostenibilità del Gruppo, nel triennio di riferimento, sono riportati in tabella 2. Responsabilità economica 2011 2012 2013 105.822 109.317 108.862 84,2 47,0 48,4 ROI 7,5% 6,4% 5,9% MOL 108,2 99,8 95,3 Valore aggiunto (mln Euro) Investimenti totali (mln Euro) Responsabilità sociale 2011 2012 2013 Media dipendenti in forza 1.307 1.315 1.253 8,09 7,21 14,28 Indice di frequenza (n° infortuni/n° ore lavorate * 1.000.000) 34,58 36,29 30,53 Pronto intervento gas: % chiamate con intervento entro i 60 minuti 98,83 98,13 99,17 16.481 18.500 14.000 2011 2012 2013 444,32 418,96 447,23 % Raccolta differenziata 57,3 58,7 59,8 N° mezzi alimentati con carburante a minore impatto (metano-elettrico) 115 131 137 Ore di formazione pro-capite N° studenti partecipanti a programmi di educazione ambientale Responsabilità ambientale Energia prodotta da fonti rinnovabili e assimilate (inclusa termovalorizzazione) immessa in rete (GWh) Tabella 2: gli indicatori di sostenibilità del Gruppo LGH nel triennio di riferimento 2.8.1 Corporate governance Linea Group Holding S.p.A. è società di diritto italiano, non quotata, a totale capitale pubblico locale, indiretto. Gli organi sociali che formano il sistema di governance di LGH sono il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, l’Assemblea dei Soci. Il Consiglio di Amministrazione ha istituito un Organismo di Vigilanza ai sensi del d.lgs. 231/2001. Su base volontaria, il Consiglio di Amministrazione ha adottato il “Codice degli Amministratori”, nel quale sono richiamati diritti e doveri etici e normativi dei componenti dell’organo amministrativo. Alla definizione del sistema di governance di LGH, in quanto società non quotata a totale capitale pubblico locale - seppure indiretto ha contribuito significativamente un corpus di norme speciali emanate nel tempo, innestatesi nello e sullo schema statutario. L’emissione, nel corso dell’esercizio 2013, da parte di LGH di obbligazioni non convertibili quotate sulla Borsa del Lussemburgo, in conseguenza della quale ora la società rientra nella definizione di società emittente strumenti finanziari quotati su mercato regolamentato, ha parzialmente modificato riducendone la portata - il corpus 19 Report di sostenibilità 2.8 Governance e sistemi di gestione PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE 20 della normativa speciale ad essa applicabile. Il Consiglio di Amministrazione può essere composto da un numero massimo di 5 componenti, nominati secondo quanto previsto dagli artt. 11 e 15 dello Statuto. È prevista la nomina di un Vicepresidente e il Consiglio di Amministrazione può nominare tra i suoi membri uno o più consiglieri delegati. La complessità delle attività, della articolazione societaria, dell’organizzazione hanno determinato la nomina costante di un Presidente e di un Amministratore Delegato con competenze e poteri disgiunti. Lo statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione sia convocato ogniqualvolta sia ritenuto opportuno dal Presidente, dal Vicepresidente, dal Consigliere Delegato di loro iniziativa, ovvero su richiesta di almeno 2 Consiglieri nel caso di Consiglio a 5 membri o di un Consigliere nel caso di Consiglio a 3 membri. Al Consiglio di Amministrazione è riservata ogni decisione di ordinaria e straordinaria amministrazione della Società che non sia riservata all’Assemblea dei Soci. Lo statuto prevede materie indelegabili dal Consiglio di Amministrazione, oltre a quelle previste dalla legge. Il Consiglio di Amministrazione si è riunito 21 volte nel 2013, con cadenza usualmente ogni due/tre settimane. Il CDA è stato nominato il 07.02.2013 e resterà in carica fino all’approvazione del Bilancio al 31.12.2014 Il regime dei compensi dell’organo amministrativo è determinato secondo quanto previsto dal codice civile, dallo statuto e dalla normativa speciale, ove applicabile. Il Collegio Sindacale, composto di 3 membri effettivi e 2 supplenti, è l’organo che vigila sulla corretta amministrazione, in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dagli amministratori e sul suo concreto funzionamento. L’Assemblea dei Soci viene convocata dall’organo amministrativo almeno una volta all’anno. Nel 2013 l’assemblea si è riunita 7 volte. L’Assemblea dei Soci decide sulle materie riservate alla sua competenza dalla legge, dallo Statuto, nonché sugli argomenti che uno o più amministratori o tanti soci che rappresentino almeno un terzo del capitale sociale sottopongono alla sua approvazione. Di seguito viene riportata la composizione del CDA e del Collegio Sindacale. 2.8.2 Assetto organizzativo Oggi operano nella Holding circa 140 risorse, organizzate secondo lo schema riportato di seguito, che sono in grado di presidiare le aree: Relazioni Istituzionali, General Counsel e Affari Legali e Societari, Corporate Development, Qualità, Sicurezza e Ambiente, Amministrazione Finanza Controllo e Risk Management, Approvvigionamenti e Logistica, Sistemi Informativi, Personale e Organizzazione e Internal Audit. L’attuale organigramma di Linea Group Holding S.p.A. è rappresentato in figura 4. Composizione CDA Presidente Alessandro Giuseppe Conter Vicepresidente Claudio Tedesi Amministratore Delegato Franco Mazzini Consigliere Giuseppe Demuro Consigliere Giovanni Soffiantini Composizione Collegio Sindacale Presidente Mario Minoja Sindaco effettivo Umberta Bianchessi Sindaco effettivo Vittorino Orione Sindaco Supplente Claudio Romeo Bodini Sindaco Supplente Carlo Murano Consiglio di Amministrazione Amministratore Delegato Presidente Relazioni Istituzionali, Relazioni Esterne e Comunicazione REC Internal Audit INT Vice Presidente Corporate Development SVI Qualità, Sicurezza, Ambiente QSA Amministrazione, Finanza Controllo e Risk Management AFC Approvvigionamenti e Logistica APP Personale e Organizzazione PER General Counsel e Affari Legali e Societari LEG Gestione Flotte FLO SOB Commerciale e Approvvigionamento Energetico SOB Ambiente SOB Energia SOB Distribuzione Gas SOB Igiene Urbana SOT Lodi SOT Cremona 21 Figura 4: organigramma di LGH aprile 2014 2.8.3 Sistemi di gestione, controllo e certificazioni Il Sistema di Controllo Interno (“SCI”) L’attuazione di un idoneo sistema di controllo interno costituisce un elemento fondamentale per la governance del Gruppo e la conduzione degli affari in coerenza con gli obiettivi prefissati, in condizioni di correttezza, trasparenza e conformità alle norme vigenti. Il sistema di Gruppo, a presidio dei rischi aziendali, coinvolge diversi attori e si articola sui seguenti livelli: a. cosiddetti “controlli di linea” insiti nei processi operativi e svolti direttamente dalle funzioni aziendali nella gestione delle proprie responsabilità operative (management); b. presidio alla gestione dei rischi, in coerenza agli obiettivi aziendali e nel rispetto di criteri di segregazione, svolto tipicamente da funzioni interne deputate al controllo (es. Risk Management, Pianificazione e controllo, Qualità Ambiente e Sicurezza). c. valutazioni indipendenti e autonome sul disegno e sul funzionamento del complessivo Report di sostenibilità SOB ICT PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE 22 sistema di controllo interno da parte di funzioni “imparziali” (Internal Audit). A questi si aggiungono Collegio Sindacale, Società di Revisione dei conti e l’Organismo di Vigilanza ex d.lgs.231/01. Le attività di controllo di cui ai precedenti punti b. e c. rientrano tra le attività erogate dalle funzioni centralizzate della capogruppo a favore delle società sottoposte a direzione e coordinamento di LGH. Internal Audit LGH è dotata di una funzione Internal Audit, che risponde al Presidente della Società, per garantirne un’adeguata indipendenza nello svolgimento delle proprie attività. La funzione, che non ha deleghe operative, opera a livello di gruppo secondo un Piano di audit annuale, relazionando dei risultati della propria attività l’Alta Direzione di LGH (Presidente e Amministratore Delegato) e/o delle Società controllate per quanto di loro competenza. Responsabilità Amministrativa delle Società (D.Lgs. n.231/01 e s.m.i.) Il Decreto Legislativo n. 231/2001, recante la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, ha introdotto nell’ordinamento italiano la responsabilità in sede penale degli enti per alcuni reati commessi nell’interesse o a vantaggio degli stessi. La disciplina del Decreto, oggetto di successive modifiche e integrazioni, si applica a molteplici fattispecie di reato, tra cui in particolare reati nei confronti della Pubblica Amministrazione, reati societari, in violazione di norme in materia di sicurezza sul lavoro, in materia ambientale e informatica. Il Decreto prevede tuttavia alcune condizioni di esimente della responsabilità e, a tal fine, è stato adottato dal Consiglio di Amministrazione di LGH e dalle diverse Società controllate un Modello di organizzazione gestione e controllo ex d.lgs. 231/01 (“Modello”), sottoposto a periodico aggiornamento coerentemente all’evoluzione societaria e normativa (ultima revisione di LGH a dicembre 2013); oltre a ridurre il rischio di illeciti ed evitare l'applicazione delle sanzioni a danno della Società, l’adozione del Modello contribuisce anche al rafforzamento della Corporate Governance, a una maggiore sensibilizzazione delle risorse aziendali in materia di controllo e all’affermazione dell’impegno verso la prevenzione attiva dei reati. Inoltre, la capogruppo e le società del Gruppo hanno istituito e nominato un proprio Organismo di Vigilanza (“OdV”), organo collegiale in staff al Consiglio di Amministrazione, con compiti principalmente di vigilanza sul funzionamento del proprio Modello, sulla sua adeguatezza ed eventuale opportunità di aggiornamento; nella maggior parte dei casi i membri dell’OdV nominato dalle controllate coincidono con quelli della capogruppo (due componenti esterni e il Responsabile della funzione Internal Audit di Linea Group Holding spa), secondo un Modello centralizzato. Gli Organismi di Vigilanza si sono dotati di un proprio Regolamento di funzionamento nominando al loro interno un Presidente. Nell’ambito delle proprie attività, l’Organismo di Vigilanza nel corso dell’anno in particolare: ha raccolto flussi informativi inerenti i principali processi e attività aziendali sensibili, svolgendo anche verifiche a campione su dati e documenti aziendali; ha incontrato i principali soggetti Responsabili di aree sensibili; ha monitorato i sistemi di gestione della sicurezza e ambientale; ha verificato le attività di formazione e informazione al personale; ha agevolato e verificato il processo di aggiornamento della documentazione di sistema (es. self assessment matrici rischi/ reato, Modelli, Codici Etici). Quale supporto operativo per le rispettive attività di competenza in ambito “231”, le Direzioni aziendali e gli Organismi di Vigilanza hanno utilizzato principalmente la funzione Internal Audit di LGH. Codice Etico e Codice di condotta Amministratori LGH e, conseguentemente, le società controllate hanno adottato un Codice Etico, in cui sono esplicitati i principi etici generali, i valori di riferimento ovvero le regole di comportamento verso i La gestione dei rischi aziendali Il Gruppo è esposto ai rischi e incertezze che vengono dettagliati nelle pagine successive. La gestione dei rischi è governata da una Politica dei rischi di Gruppo, che ne definisce le linee guida e demanda ad apposite procedure la definizione delle modalità specifiche di gestione di ciascuna area di rischio. • Rischio di mercato Il Gruppo opera sia in mercati regolamentati, sia in mercati non regolamentati. Nei mercati regolamentati le società sono esposte al rischio di riduzione di prezzi di vendita non legati a riduzione dei costi, ma a disposizioni legislative o delle Autorità Competenti. Nei mercati non regolamentati l’andamento dei prezzi è determinato, invece, dal mercato. In diversi settori di attività, le Autorità competenti stanno definendo norme relative alla durata delle concessioni e alle procedure competitive di affidamento delle stesse, che avranno un impatto non trascurabile sul Gruppo. Complessivamente il Gruppo è esposto anche ai rischi di perdita di clienti, alla stagionalità dei consumi, alla loro riduzione causata dalla crisi economica, all’andamento climatico che influenza sia i consumi, sia le produzioni di energia da fonti rinnovabili. Infine la produzione di energia da fonti rinnovabili è sostenuta da varie forme di incentivazione, che possono essere soggette a modifiche o diverse interpretazioni legislative, che potrebbero ridurre l’impatto economico. Per mitigare i rischi di mercato la società adotta, ove possibile, strategie di vendita mirate alla riduzione del rischio. Mentre le nuove procedure competitive potrebbero comportare sia la cessazione di alcuni servizi, come pure l’acquisizione di nuove aree di attività con un beneficio in termini di economie di scala. • Rischio di informativa Il Gruppo è esposto ai rischi legati alle stime dei consumi di fine anno, delle tariffe applicabili e alle stime relative all’applicazione di disposizioni normative incerte. Inoltre il Gruppo è esposto al rischio legato alle stime di copertura finale e gestione post-chiusura degli impianti di messa a dimora definitiva dei rifiuti, pertanto le società interessate provvedono ad acquisire perizia asseverata da esperti indipendenti, verificata ad ogni consuntivazione. • Rischio operativo La gestione di alcuni impianti è soggetta ad autorizzazione degli Enti competenti, che le società ottengono e conservano in virtù della corretta gestione degli stessi. Le società controllate sono soggette al rischio di interruzione dell’esercizio degli impianti a causa di guasti ed eventi esterni, l’eventuale interruzione della produzione può comportare la compressione dei margini dell’esercizio o disagi all’utenza. Questo rischio è mitigato da misure di prevenzione e protezione, quali per esempio le politiche di manutenzione o un adeguato livello di parti di ricambio e tramite coperture assicurative. I margini possono essere influenzati anche dai fermi degli impianti per manutenzioni, dal costo dello smaltimento dei rifiuti prodotti, dall’andamento del costo del lavoro e dal generalizzato incremento dei costi. Tale rischio è mitigato da un metodico controllo dei costi. Il Gruppo è esposto al rischio di indisponibilità o errato funzionamento dei sistemi informativi, tale rischio è in parte mitigato da misure di prevenzione e protezione. Il Gruppo è esposto a rischi di eventi esterni, rischi ambientali e a rischi di riduzione di margini di 23 Report di sostenibilità principali stakeholder; il documento è stato elaborato per assicurare che i valori etici fondamentali del Gruppo siano chiaramente definiti e costituiscano l’elemento base della cultura aziendale, nonché lo standard di comportamento di tutti i suoi Collaboratori nella conduzione degli affari e delle loro attività. Il documento è sottoposto a periodico aggiornamento in funzione dell’evoluzione organizzativa ovvero normativa (ultima revisione di LGH a dicembre 2013). Inoltre, gli Amministratori di LGH e delle Società controllate sottoscrivono il Codice di condotta Amministratori, dove sono riportati i diritti/doveri dei componenti del Consiglio di Amministrazione, nonché le regole di condotta per la corretta gestione anche di particolari situazioni complesse (es. conflitti di interesse, rapporti infra-gruppo), anche più stringenti rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente. PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE Esine (BS) - Impianto idroelettrico del Resio 24 guadagno per effetto della pressione concorrenziale. L’esposizione al rischio di eventi esterni e di rischi ambientali viene mitigata mediante la stipula di coperture assicurative e con l’adozione di procedure di prevenzione, protezione e monitoraggio dei rischi. I rischi di riduzione dei margini di guadagno sono mitigati mediante un metodico controllo dei costi. Il Gruppo è esposto al rischio regolamentare e normativo, con la coesistenza di norme nazionali, regionali e provinciali. • Rischio ambientale Il Gruppo LGH, attraverso le sue società controllate, si occupa della gestione del ciclo integrato dei rifiuti (dalla raccolta allo smaltimento/ recupero) e della produzione, distribuzione e vendita di energia. Conseguentemente, il Gruppo è esposto al rischio ambientale che viene gestito da un team tecnico di lavoro che segue l’applicazione dettagliata della complessa ed articolata legislazione ambientale e attraverso l’adozione delle norme internazionali UNI EN ISO 14001:2004 ed in alcuni casi il Regolamento CE 1221:2009 (EMAS). In conclusione, nel 2013 non ci sono state criticità ambientali perché i principali aspetti di rischio sono sotto controllo. • Rischio infortunistico Il Rischio presente nelle attività delle Società del Gruppo viene gestito con l’adozione di un Sistema di Gestione per la sicurezza conforme alla norma OHSAS 18001:2007. Tale sistema prevede la predisposizione di specifiche procedure e prassi atte a gestire il rischio e finalizzate alla prevenzione ed al miglioramento continuo della sicurezza dei lavoratori. Inoltre il sistema garantisce la verifica costante della conformità legislativa. L’attuazione delle misure preventive viene verificata internamente da un team di auditor e esternamente da un ente terzo indipendente almeno una volta l’anno. • Rischi di cambio Il rischio sui cambi rappresenta l’esposizione della società a potenziali perdite derivanti da regolazioni di transazioni, incassi e pagamenti, effettuati in valuta estera. • Rischio di credito Attualmente il gruppo non ha in essere polizze assicurative tese a garantire il rischio di insolvenza sui propri crediti, in quanto si è finora ritenuto che la loro tipologia e le procedure adottate per la loro gestione e il recupero delle morosità rendano l’eventuale costo assicurativo troppo elevato, rispetto ai benefici economici che ne deriverebbero. L’esposizione viene gestita esclusivamente mediante il miglioramento delle politiche commerciali, la concessione del credito alla clientela ed il recupero dello scaduto, azioni che negli ultimi tre esercizi hanno portato ad una sensibile riduzione dei crediti commerciali, nonostante l’incremento costante del fatturato. Inoltre, il Gruppo ha iscritto a bilancio appositi fondi, la cui capienza viene ritenuta congrua alle potenziali perdite rilevabili in futuro. Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono le disponibilità liquide, i mezzi equivalenti e le attività finanziarie disponibili per la vendita, è pari, al massimo, al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte. Queste ultime sono costituite da primarie aziende bancarie nazionali e internazionali. • Rischio finanziario I principali strumenti finanziari del Gruppo, diversi dai derivati, sono rappresentati da finanziamenti bancari a breve e a medio/lungo termine, leasing finanziari e depositi bancari a vista e a breve termine. L’obiettivo principale di tali strumenti è di finanziare le attività operative del Gruppo. Il Gruppo, che ha contratto parte dei finanziamenti a breve e a medio/lungo termine in euro, a tasso variabile, ritiene di essere esposto al rischio che un eventuale rialzo dei tassi possa aumentare gli oneri finanziari futuri, anche se, dopo l’emissione del prestito obbligazionario a tasso fisso I Sistemi di Gestione I sistemi di gestione per la qualità, l’ambiente e la sicurezza che le società di LGH hanno, già da diversi anni, provveduto ad implementare gradualmente nei differenti settori di attività, sono importanti strumenti per tenere sotto controllo, sia in termini di efficacia che in termini di efficienza, i processi ed i servizi erogati. La Qualità dei servizi forniti da una multiutility, infatti, è il risultato di un percorso indirizzato alla soddisfazione dei clienti, al rispetto dell’ambiente, alla qualità del lavoro all’interno delle singole società del Gruppo, alla sicurezza delle attività svolte, alla risposta alle aspettative degli stakeholder operanti sul territorio. Nel 2013 per le società di Linea Group Holding è proseguita l’implementazione progressiva di sistemi di gestione integrati, con investimenti specifici in termini di competenze. Lo Staff QSA ha garantito il presidio normativo, la consulenza a tutte le società in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le principali attività riguardanti le certificazioni suddivise per area territoriale sono indicate di seguito. Alle certificazioni riportate vanno aggiunte le verifiche effettuate dall’Organismo di certificazione ai sensi della Direttiva 2003/87/CE in materia di Emission Trading per le centrali di cogenerazione di Cremona e Lodi. • Area Cremona Per l’area di Cremona è stato garantito il mantenimento dei sistemi di gestione già certificati riportati in tabella 3. Nel corso del 2013 anche la capogruppo LGH ha ottenuto la certificazione del sistema di gestione per la salute e la sicurezza dei lavoratori. L’obiettivo prossimo è quello di certificare il sistema di gestione qualità anche per la capogruppo LGH (previsto entro il primo trimestre 2015). • Area Lodi Per l’area di Lodi è stato garantito il mantenimento dei sistemi di gestione già certificati riportati in tabella 4. • Area Pavia Nel 2013 Amico Gas ha mantenuto la certificazione del sistema di gestione integrato Qualità, Ambiente e Sicurezza, secondo le norme di riferimento. 25 Report di sostenibilità e il conseguente rimborso di alcuni finanziamenti a tasso variabile, detto rischio si è sensibilmente ridotto. Pertanto, per proteggersi dal rischio di variazione dei tassi di interesse il Gruppo ha in corso 4 contratti di Interest Rate Swap (IRS), che coprono oltre il 90% del debito a tasso variabile e che prevedono lo scambio di un differenziale tra un tasso variabile e uno o più tassi fissi prestabiliti, applicati ad un nozionale di riferimento. Per quanto attiene alla valorizzazione al fair value di questi strumenti, essa viene calcolata basandosi sistematicamente su quotazioni di mercato fornite da primari operatori specializzati e verificate tramite un apposito software. • Rischio di liquidità Il rischio di liquidità deriva dalla prevalenza dei finanziamenti a breve soggetti a revoca, per cui, dopo l’emissione del prestito obbligazionario di 300 milioni di euro, è stato praticamente azzerato, in quanto al 31 dicembre 2013 gli scoperti di conto corrente ammontavano a poco più di due milioni di euro. L’obiettivo del Gruppo è di conservare un equilibrio tra il mantenimento della provvista e un’adeguata flessibilità attraverso la liquidità, gli eventuali scoperti di conto corrente, i finanziamenti, le obbligazioni, i leasing finanziari e contratti di noleggio con opzione di acquisto e il factoring. • Rischio commodity e utilizzo strumenti finanziari Il Gruppo è esposto al rischio della variazione dei prezzi di acquisto di energia elettrica dovuti alle operazioni effettuate nel mercato borsistico. Per far fronte a tale rischio la società stipula coperture sui rischi derivanti dall’oscillazione dei prezzi della materia prima necessaria alle forniture per i contratti di trading. PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE 26 Denominazione Società Sistema di riferimento Norma di riferimento LGH Spa Sistema di gestione per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro OHSAS 18001:2007 Aem Gestioni Srl Sistema di gestione per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro OHSAS 18001:2007 Aem Gestioni - servizio di igiene urbana Aem Gestioni - impianto di termovalorizzazione Sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001:2004 Aem Gestioni - Discarica di Malagnino Sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001:2004 Regolamento CE 1221/2009 (EMAS) Aem Gestioni Srl Sistema di gestione per la qualità UNI EN ISO 9001:2008 Linea Com Srl Sistema di gestione per la qualità Sistema di gestione per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro UNI EN ISO 9001:2008 OHSAS 18001:2007 Tabella 3: sintesi dello stato delle certificazioni delle società di LGH - Area Cremona al 30/06/2014 Denominazione Società Sistema di riferimento Norma di riferimento Astem Gestioni Sistema di gestione integrato per la qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 OHSAS 18001:2007 Linea Distribuzione Sistema di gestione integrato per la qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 OHSAS 18001:2007 Tabella 4: sintesi dello stato delle certificazioni delle società di LGH - Area Lodi al 30/06/2014 Denominazione Società Sistema di riferimento Norma di riferimento Amico Gas Sistema di gestione integrato per la qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 OHSAS 18001:2007 Linea Più Sistema di gestione per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro Sistema di gestione per la qualità OHSAS 18001:2007 UNI EN ISO 9001:2008 Lomellina Energia Sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001:2004 Tabella 5: sintesi dello stato delle certificazioni delle società di LGH - Area Pavia al 30/06/2014 Linea Più ha mantenuto la certificazione del sistema di gestione qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 e ottenuto, come pianificato, la certificazione del sistema di gestione per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro secondo la norma OHSAS 18001:2007. Nel 2013 la società Lomellina Energia ha mantenuto la certificazione del sistema di gestione ambientale secondo la norma ISO 14001:2004. La sintesi delle certificazioni in essere presso le Società operanti sull'area Pavia è presentata in tabella 5. • Area Crema Nel 2013 Linea Gestioni ha ottenuto la certificazione del sistema di gestione qualità, ambiente e sicurezza secondo le norme internazionali di riferimento. Inoltre, limitatamente al sito di Rovato, ha ottenuto la registrazione Emas. L'obiettivo prossimo è quello di estendere la registrazione EMAS all'intera organizzazione di Linea Gestioni (completamento previsto entro primo trimestre 2015). • Area Rovato Per l’area di Rovato è stato garantito il mantenimento dei sistemi di gestione certificati riportati in tabella 7. Nel corso 2014 Linea Energia estenderà il proprio sistema di gestione integrato anche all’impianto di recupero energetico da biogas localizzato nella discarica di Ragusa. La Politica Integrata La Holding ha predisposto una Politica integrata che, oltre ad essere la Politica Qualità, Ambiente, Sicurezza e Responsabilità Sociale di LGH, costituisce la linea guida per le Società del Gruppo per gli aspetti di sistema. Tale documento, aggiornato nel corso del 2013, è gestito in modo controllato e viene messo a disposizione di tutti i dipendenti. La politica viene di seguito riportata. Denominazione Società Sistema di riferimento Norma di riferimento Linea Gestioni Sistema di gestione integrato per la qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 OHSAS 18001:2007 Linea Gestioni area Rovato Sistema di gestione ambientale Regolamento CE 1221/2009 (EMAS) Tabella 6: sintesi dello stato delle certificazioni delle società di LGH - Area Crema al 30/06/2014 Sistema di riferimento Norma di riferimento Linea Energia Sistema di gestione integrato per la qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 OHSAS 18001:2007 Linea Ambiente Sistema di gestione integrato per la qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 OHSAS 18001:2007 Greenambiente Sistema di gestione integrato per l’ambiente, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro UNI EN ISO 14001:2004 OHSAS 18001:2007 Ecolevante Sistema di gestione integrato per la qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 Regolamento CE 1221/2009 (EMAS) OHSAS 18001:2007 Tabella 7: sintesi dello stato delle certificazioni delle società di LGH - Area Rovato al 30/06/2014 27 Report di sostenibilità Denominazione Società PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE 28 Politica integrata Qualità, Ambiente, Sicurezza e Responsabilità Sociale Il Gruppo LGH fornisce servizi di pubblica utilità e nasce come risposta delle Utilities di Rovato (Cogeme), Cremona (AEM), Crema (SCS), Pavia (ASM) e Lodi (ASTEM) alle sfide del mercato dei servizi pubblici locali. Il gruppo LGH è una Multiutility industriale che vuole mantenere e sviluppare attività e servizi di interesse economico generale: • offrendo ai clienti servizi di qualità e soddisfacendo al meglio le loro aspettative; • mirando a ottimizzare nel tempo gli investimenti degli azionisti, anche attraverso aggregazioni o partnership; • favorendo il coinvolgimento, la responsabilizzazione e la valorizzazione dei lavoratori; • adattando l’organizzazione alle nuove sfide tecnologiche e di mercato; • operando nel rispetto dell’ambiente, del proprio territorio, della sicurezza dei lavoratori e dei valori etici, secondo un modello di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla produzione e all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. In particolare LGH adotta un Sistema Integrato Qualità, Ambiente e Sicurezza e di Responsabilità Sociale, che si basa sui seguenti elementi fondamentali: • Ricerca del miglioramento continuo attraverso la definizione e l’attuazione di specifici obiettivi e programmi; • Diffusione, all’interno di tutte le Società del Gruppo, di comportamenti etici condivisi; • Sviluppo di progetti ambientali sostenibili; • Costante monitoraggio della conformità normativa; • Uso razionale di risorse ambientali ed impegno alla prevenzione dell’inquinamento; Cremona - LGH, foto notturna della sede personale; • Valorizzare le risorse umane tramite un’accurata pianificazione della formazione, finalizzata all’aumento delle competenze e alla crescita professionale; • Garantire salute e sicurezza con un costante impegno alla • • • • • • prevenzione di infortuni e malattie professionali; Promozione delle pari opportunità; Rafforzare il legame con il territorio di riferimento valorizzando l’indotto e la diffusione di valori etici; Perseguire la qualità, la continuità e la sicurezza dei servizi offerti; Ascoltare le esigenze dei clienti per garantirne la soddisfazione e la fidelizzazione; Comunicare la politica, gli obiettivi, i programmi e le prestazioni in materia di Qualità, Ambiente, Sicurezza, mantenendo uno stretto dialogo con gli stakeholder; Destinare risorse adeguate per il reporting nell’ambito del sistema di gestione ed adozione di strumenti statistici e gestionali, quali: monitoraggio d’indicatori prestazionali, conduzione di verifiche ispettive, azioni correttive/preventive e riesami da parte della Direzione, finalizzati alla gestione efficace del sistema. Cremona, 01/06/2013 Il Presidente Alessandro Conter L’Amministratore Delegato Franco Mazzini 29 Report di sostenibilità • Promozione e radicamento dell’immagine di LGH nei territori di riferimento accrescendone lo sviluppo sostenibile; • Ascolto e risposta alle esigenze del territorio, producendo e distribuendo valore aggiunto; • Coinvolgere e sensibilizzare il PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE 30 2.8.4 Le Strategie di Sostenibilità La sostenibilità dei processi e dei servizi è perseguita, valutata ed attuata da tempo dalle società di Linea Group Holding. Testimonianze in tal senso sono descritte nel presente rapporto e in quelli pubblicati e divulgati negli anni scorsi. In questo documento sono offerte informazioni e dettagli su tutto quello che le società della Holding hanno già attuato: indagini di Customer Satisfaction, certificazioni di sistemi di gestione ambiente, qualità e sicurezza, Registrazioni EMAS, progetti di recupero di efficienza, sistemi di incentivazione del personale, investimenti in tecnologie e impianti più efficienti e compatibili con l’ambiente, sistemi e strumenti di Corporate Governance, modelli di gestione della Responsabilità Amministrativa ex D.lgs. 231/01, Codice Etico, ecc. Tali azioni sono tutte riconducibili alla strategia di CSR (responsabilità sociale di impresa). Il presente Rapporto si prefigge anche lo scopo di rendicontare alle parti interessate lo stato attuale di conformità a tali Valori delle prestazioni ambientali, sociali ed economiche ottenute dalle aziende della Holding nel 2013, così come dei connessi obiettivi di miglioramento. 2.8.5 La Carta dei Fondamenti Nel 2013, di concerto con la Direzione dell’Ufficio Personale e con il management delle società del Gruppo, LGH deciso di intraprendere un percorso che mettesse insieme il DNA di ogni realtà aziendale della Holding per ridefinire e armonizzare la Visione, Missione e i Valori del Gruppo LGH. Missione, Visione e Valori aziendali, costituiscono i Fondamenti Strategici di ogni azienda, le linee guida che orientano la strategia e i comportamenti necessari a realizzarla: la chiarezza con la quale vengono rappresentati, comunicati e testimoniati è elemento di grande importanza per poter fondare l’identità del Gruppo e per poter convogliare le energie positive da parte di tutti. Ciò nella convinzione che possedere Fondamenti Strategici condivisi possa consentire al Gruppo di ispirare la giusta cultura di impresa volta al successo aziendale, alla soddisfazione di clienti e stakeholder, e può orientare contenuti e strumenti volti allo sviluppo di un vero e proprio coinvolgimento dei propri dipendenti. Nel 2014 è stato completato il percorso intrapreso nel corso del 2013 ed è stata redatta la Carta dei Fondamenti che include Missione, Visione e Valori: La Missione “È ciò che dichiara perché esiste una impresa e quale ruolo vuole ricoprire nel suo business. È la sintesi della strategia e indica quali sono gli obiettivi del Gruppo nel complesso e delle singole parti.” Il Gruppo LGH è una Multiutility industriale che vuole mantenere e sviluppare attività e servizi di interesse economico generale: • offrendo ai clienti servizi di qualità e soddisfacendo al meglio le loro aspettative; • mirando a ottimizzare nel tempo gli investimenti degli azionisti, anche attraverso aggregazioni o partnership; • favorendo il coinvolgimento, la responsabilizzazione e la valorizzazione dei lavoratori; • adattando l’organizzazione alle nuove sfide tecnologiche e di mercato; • operando nel rispetto dell’ambiente, del proprio territorio, della sicurezza dei lavoratori e dei valori etici, secondo un modello di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla produzione e all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. La Visione “È una descrizione chiara ed efficace della immagine del futuro: ciò che si vuole diventare e quello che potrà essere l’azienda, se raggiungerà gli obiettivi che si è data per il suo futuro a medio-lungo temine. È quindi anche un impegno che ci si prende per il domani: il ritratto del volto che il Gruppo vorrà avere”. Crescere, creando valore e rimanendo punto di riferimento per i propri stakeholder, cioè tutti coloro che direttamente e indirettamente sono coinvolti e interessati dall’attività del Gruppo. I fondamenti LGH: I nostri valori Sono i principi che guidano le persone del Gruppo nel loro lavoro LGH è un Gruppo nel quale tutti devono sentirsi responsabilizzati e responsabili del mantenimento e sviluppo delle proprie competenze, della buona esecuzione dei compiti assegnati e della realizzazione degli obiettivi aziendali, con la consapevolezza che “ciò che fai” e “come lo fai” contribuisce in modo determinante al successo personale e del Gruppo. I FONDAMENTI LGH: I NOSTRI VALORI quotidiano e nel mettere in pratica la strategia aziendale. Rappresentano le linee guida per i comportamenti che ognuno deve seguire e fare propri ogni giorno e, di conseguenza, aiutano a descrivere il “carattere” della nostra realtà. • Uno. Siamo sempre responsabili LGH è un Gruppo nel quale tutti devono sentirsi responsabilizzati e responsabili del mantenimento e sviluppo delle proprie competenze, della buona esecuzione dei compiti assegnati e della realizzazione degli obiettivi aziendali, con la consapevolezza che “ciò che fai” e “come lo fai” contribuisce in modo determinante al successo personale e del Gruppo. • Due. Facciamo squadra per essere vincenti Nel Gruppo tutti devono sentirsi impegnati a lavorare insieme per conseguire gli obiettivi condivisi: unire gli sforzi favorendo un clima coeso e costruttivo di confronto è la chiave per una reale crescita professionale. FACCIAMO SQUADRA PER ESSERE VINCENTI Nel Gruppo tutti devono sentirsi impegnati a lavorare insieme per conseguire gli obiettivi condivisi: unire gli sforzi favorendo un clima coeso e costruttivo di confronto è la chiave per una reale crescita professionale. I FONDAMENTI LGH: I NOSTRI VALORI • Tre. Agiamo oggi pensando anche al domani. Il contesto nel quale operiamo oggi richiede dinamicità e capacità di “vedere oltre”, di progettare con una visione di quello che sarà il nostro futuro. Le scelte che facciamo oggi sono indirizzate a soddisfare anche le nostre esigenze di crescita e i bisogni dei clienti di domani. • Quattro. Dimostriamo integrità. Ogni dipendente del Gruppo LGH deve caratterizzarsi per l’integrità, cioè impegnarsi a lavorare: - correttamente, rispettando gli altri e gli impegni presi; - onestamente, rispettando norme e regole aziendali; - in modo equo e trasparente, trattando in modo imparziale ogni cliente interno ed esterno. Un impegno diffuso Il management LGH - fortemente convinto dell’importanza di coinvolgere tutti i dipendenti in questo processo - si è impegnato in prima linea affinché i principi della carta dei fondamenti siano condivisi da tutti i dipendenti e siano poi adeguatamente sostenuti nel tempo con un vero piano di engagement, fatto di interventi formativi, di iniziative di rinforzo, monitoraggio e conoscenza, di azioni di sviluppo e anche di interventi di comunicazione interna. Il piano prevede un intenso calendario di incontri formativi, tesi a rendere protagonisti e partecipi tutti i dipendenti, costruendo momenti di scambio di valutazioni e perseguendo obbiettivi di continuità e coerenza del progetto. AGIAMO OGGI PENSANDO ANCHE AL DOMANI DIMOSTRIAMO INTEGRITÀ Il contesto nel quale operiamo oggi richiede dinamicità e capacità di “vedere oltre”, di progettare con una visione di quello che sarà il nostro futuro. Le scelte che facciamo oggi sono indirizzate a soddisfare anche le nostre esigenze di crescita e i bisogni dei clienti di domani. Ogni dipendente del Gruppo LGH deve caratterizzarsi per l’integrità, cioè impegnarsi a lavorare: - correttamente, rispettando gli altri e gli impegni presi; - onestamente, rispettando norme e regole aziendali; - in modo equo e trasparente, trattando in modo imparziale ogni cliente interno ed esterno I FONDAMENTI LGH: I NOSTRI VALORI I FONDAMENTI LGH: I NOSTRI VALORI 31 Report di sostenibilità SIAMO SEMPRE RESPONSABILI PRESTAZIONE ECONOMICA 32 Crema (CR) - Il Duomo 3. Prestazione Economica 3.1.1 Premessa Di seguito si riportano alcuni sintetici commenti ai principali dati ed indicatori di prestazione economica del Gruppo LGH. Ulteriori dettagli e informazioni sono presenti nel Bilancio Consolidato e nel Bilancio di Esercizio chiusi al 31 dicembre 2013. Il 2013 ha rappresentato per il gruppo LGH un anno di leggera flessione nei risultati economici della gestione caratteristica: dal 2012 al 2013 l’EBITDA consolidato è infatti passato da 99.783 a 95.329 k€, con una diminuzione del 4,5%, e l’EBIT è sceso da 39.071 a 35.842 k€ (-8,3%). Ciò è dovuto, per lo più, all’aumento dei costi di acquisto delle commodities (gas metano ed energia elettrica) e alla conseguente contrazione dei margini nei business della vendita delle stesse. Migliora, invece, del 25,8% l’utile dell’esercizio, passando da 2.852 a 3.588 k€, anche se la quota di pertinenza del gruppo è scesa leggermente (da 6.740 k€ del 2012 a 6.263 k€ del 2013). La tabella 8 sintetizza la prestazione economica del Gruppo nel triennio 2011-2013. La tabella 9 evidenzia i principali indici di bilancio riferiti al biennio 2012-2013. L’incidenza dell’Ebitda sui ricavi (ROS) passa dal 15,22% al 13,77%, la redditività del capitale investito (ROI) passa dal 6,36% al 5,94% e la redditività dei mezzi propri (ROE) passa dal 3,24% al 3,00%. Il rapporto PFN/Equity diminuisce dall’1,56 all’1,47. 3.1.2 Ricavi per business Nella tabella 10 vengono riportati i ricavi delle varie linee di business realizzati dal Gruppo LGH nel 2013, confrontati con quelli del 2012. 33 Report di sostenibilità 3.1 Commenti ai principali dati ed indicatori economici PRESTAZIONE ECONOMICA Descrizione 34 2011 2012 2013 Ricavi netti 568.308 655.760 692.241 Costi -460.065 -555.977 -596.912 EBITDA 108.243 99.783 95.329 Ammortamenti e svalutazioni -59.203 -60.712 -59.487 EBIT 49.040 39.071 35.842 Proventi-oneri da partecipazioni -12.920 -3.821 -56 Proventi-oneri finanziari -15.496 -21.125 -21.096 Imposte sul reddito -19.630 -11.273 -11.102 Utile (perdita) dell’esercizio 1.138 2.852 3.588 Di cui del gruppo 3.021 6.740 6.263 Di cui di terzi -1.883 -3.888 -2.675 2012 2013 ROE 3,24% 3,00% ROI 6,36% 5,94% ROS Tabella 8: consolidato LGH 2011-2013 (dati in migliaia di euro) Descrizione 15,22% 13,77% PFN/Equity 1,56 1,47 PFN/EBITDA 3,74 3,76 Tabella 9: indici di bilancio biennio 2012-2013 (K€) 50.978 2013 43.138 Differenza Gas vendita 2012 2013 Differenza Energia elettrica produzione 2012 2013 Differenza Energia elettrica distribuzione 2012 2013 Differenza Energia elettrica vendita 2012 2013 Differenza Ciclo idrico 2012 2013 Differenza Ambiente 2012 2013 Differenza Teleriscaldamento 2012 2013 Differenza Altri servizi 2012 2013 Differenza Struttura 2012 2013 Differenza Tabella 10: ricavi per business biennio 2012-2013 (dati in migliaia di Euro) - 15,4% (K€) 273.225 295.335 + 8,1% (K€) 31.957 34.671 + 8,5% (K€) 19.500 14.011 - 28,1% (K€) 138.863 159.521 + 14,9% (K€) 17.687 0 - 100,0% (K€) 172.101 172.111 - 0,0% (K€) 20.306 21.236 + 4,6% (K€) 25.582 25.299 - 1,1% (K€) 10.686 13.806 + 29,2% 35 Report di sostenibilità Gas distribuzione 2012 PRESTAZIONE ECONOMICA 36 Le attività del Gruppo che generano i maggiori ricavi sono quelle della vendita del gas (37,9% del totale), del settore ambiente (22,1% del totale) e della vendita di energia elettrica (20,5% del totale), come mostra il grafico 1. 3.1.3 Situazione patrimoniale La situazione patrimoniale del Gruppo LGH al 31/12/2013, confrontata con quella al 31/12/2012, è riepilogata nella tabella 11. La situazione patrimoniale del Gruppo LGH, redatta secondo lo schema delle fonti e degli impieghi, evidenzia un capitale investito netto di 604 milioni di euro. Tra le fonti, il patrimonio netto presenta alla fine dell’esercizio 2013 un saldo di 245 milioni di euro ed accoglie le variazioni connesse alla distribuzione dei dividendi ai soci e al risultato di esercizio. 3.2 Produzione e distribuzione del Valore Aggiunto Il calcolo e l’analisi della ripartizione del Valore Aggiunto sono un passo importante all’interno del bilancio di sostenibilità. Il Valore Aggiunto è la sommatoria delle remunerazioni (ossia dei benefici economico-finanziari) percepite dal complesso delle parti interessate. In altri termini, è una misura della “ricchezza” prodotta e distribuita dal Gruppo sul territorio, agli azionisti, alla società civile, ai dipendenti, alle pubbliche amministrazioni, ecc. Pertanto la sua ripartizione evidenzia in termini oggettivi e quantitativi la coerenza aziendale ai principi etici e di responsabilità sociale che la Holding si è data nelle sue missioni e politiche. Come raccomandato dalle linee guida GBS, viene in questa sede applicata la configurazione del Valore Aggiunto Globale (o V.A.G.), che rappresenta il livello di aggregazione più dettagliato dei componenti reddituali. Il V.A.G., che si ottiene confrontando i ricavi dell’esercizio con i costi dell’esercizio e che può essere considerato sia al netto che al lordo degli ammortamenti, è considerato un ottimo indicatore ai fini del presente bilancio di sostenibilità. Il V.A.G. del Gruppo LGH viene di Teleriscaldamento 2,7% Altri servizi 3,2% Struttura 1,8% Distribuzione gas Ambiente 5,5% 22,1% Ciclo idrico 0,0% Vendita gas 37,9% Vendita energia elettrica 20,5% Distribuzione energia elettrica 1,8% Grafico 1: ripartizione % ricavi 2013 Produzione energia elettrica 4,4% seguito rappresentato mediante due diversi prospetti riportati nelle tabelle 12 e 13: • il prospetto di determinazione del valore aggiunto, che presenta la contrapposizione tra ricavi e costi intermedi; • il prospetto di ripartizione del valore aggiunto, ricomposto quale sommatoria delle remunerazioni percepite dagli interlocutori interni al Gruppo e delle liberalità esterne. Per quel che riguarda la sua distribuzione, le linee guida sopra 2012 % 2013 % Capitale investito netto (CIN) 613.919 100,00% 603.565 100,00% Capitale immobilizzato netto 571.696 93,12% 563.660 93,39% Capitale circolante netto 79.082 12,88% 75.161 12,45% Altre attività/passività nette -36.859 -6,00% -35.255 -5,84% Fonti di finanziamento 613.919 100,0% 603.565 100,0% Patrimonio netto 240.234 39,13% 244.662 40,54% Posizione finanziaria netta 373.686 60,87% 358.903 59,46% Tabella 11: situazione patrimoniale biennio 2012-2013 (dati in migliaia di euro) 2011 2012 2013 Valore Produzione 581.380 674.800 702.080 Costi della produzione 409.606 505.019 540.413 Per acquisti di beni 280.811 367.052 409.768 Per servizi 102.301 110.615 104.848 19.567 19.941 20.316 1.962 3.243 2.748 -46 485 -457 5.011 3.683 3.190 171.774 169.781 161.667 -9.569 947 4.995 3.697 3.179 5.069 -13.266 -2.232 -74 Per godimento beni di terzi Accantonamenti per rischi e oneri Variazione rimanenze Oneri diversi di gestione (esclusi imposte e tasse indirette e contributi alle comunità locali) Valore Aggiunto Caratteristico Lordo Saldo gestione accessoria Proventi finanziari, da partecipazioni ed altri proventi Rettifiche valore attività finanziarie Saldo gestione straordinaria Valore Aggiunto Globale Lordo Ammortamenti e svalutazioni della Gestione Valore Aggiunto Globale Netto Tabella 12: determinazione del Valore Aggiunto Globale triennio 2011-2013 2.547 -742 1.686 164.752 169.986 168.348 58.930 60.669 59.486 105.822 109.317 108.862 37 Report di sostenibilità Determinazione valore aggiunto (in K€) PRESTAZIONE ECONOMICA 38 citate definiscono le ripartizioni del V.A.G. secondo il quadro seguente: • Valore aggiunto distribuito al personale: remunerazioni del personale dipendente (incluso TFR) e non dipendente, e degli amministratori, di natura diretta e indiretta. • Valore aggiunto distribuito alla Pubblica Amministrazione (P.A.): imposte dirette e indirette erogate sia a livello locale che nazionale. • Valore aggiunto distribuito ai Creditori (ossia i fornitori di capitale ad interesse esplicito): oneri finanziari a breve/lungo termine. • Valore Aggiunto distribuito agli Azionisti: trattasi dei dividendi distribuiti agli Azionisti. • Remunerazione dell’Azienda: la Holding LGH è considerata in questa sede come interlocutore autonomo, in quanto portatore di interessi comuni a tutti i suoi stakeholder; si considerano quindi gli ammortamenti, gli accantonamenti vari, le svalutazioni, la gestione accessoria e le riserve. • Valore aggiunto distribuito alla Comunità Locale: in questa categoria sono rappresentate le distribuzioni del Valore Aggiunto agli interlocutori sociali esterni, le liberalità elargite alla comunità, le sponsorizzazioni, ecc. Ripartizione valore aggiunto (K€) (K€) (K€) Stakeholder 2011 2012 2013 Al personale 64.327 66.738 64.990 Alla PA, per imposte dirette e indirette 21.103 12.758 14.007 Ai finanziatori 19.122 28.784 26.147 Agli azionisti 10.000 10.000 8.000 Al gruppo, per autofinanziamento 57.090 51.375 48.393 Ammortamenti e svalutazioni attività non finanziarie 58.930 60.669 59.486 Accantonamenti 1.962 3.243 2.748 Riserve del patrimonio netto consolidato di Gruppo -3.802 -12.537 -13.841 132 126 130 171.774 169.781 161.667 -7.022 205 6.681 Valore Aggiunto Globale Lordo 164.752 169.986 168.348 Ammortamenti e Svalutazioni 58.930 60.669 59.486 105.822 109.317 108.862 Alle comunità locali Valore Aggiunto Caratteristico Lordo Saldo gestione accessoria e straordinaria Valore Aggiunto Globale Netto Tabella 13: ripartizione del Valore Aggiunto Globale triennio 2011-2013 Crema (CR) - Raccolta differenziata Alle comunità locali 0,08% Al gruppo, per autofinanziamento 29,93% Al personale 40,20% Agli azionisti 4,95% Ai finanziatori 16,17% Grafico 2: ripartizione del valore aggiunto fra gli stakeholder anno 2013 Alla PA, per imposte dirette e indirette 8,66% Report di sostenibilità 39 GLI STAKEHOLDER DI LGH 40 Cremona - La Cattedrale con il Torrazzo 4. Gli stakeholder di LGH Per perseguire correttamente la Sostenibilità dei propri processi e servizi, LGH ha analizzato le proprie Parti Interessate - o stakeholder - e ne ha studiato esigenze ed aspettative. La mappatura degli stakeholder, ovvero l’individuazione delle principali categorie di portatori di interesse che gravitano attorno ad un’azienda, ha rappresentato una fase fondamentale nell’elaborazione del settimo rapporto di sostenibilità, in quanto ha permesso di individuare nuovi fabbisogni informativi interni ed esterni. Di seguito, vengono riportate le principali categorie di stakeholder individuate con l’indicazione delle loro aspettative/richieste fondamentali. Risorse Umane • certezza del posto di lavoro; • stabilità, clima interno; • conciliazione vita/lavoro; • standard di sicurezza, comunicazione interna efficace; • livello di salario adeguato, incentivi, remunerazione; • osservanza del Codice Etico; • pari opportunità; • crescita professionale, formazione e valorizzazione delle risorse. Clienti • qualità del servizio; • ascolto e soddisfazione delle esigenze; • trasparenza, comunicazione e informazione; • equità delle tariffe; • affi dabilità e continuità del servizio. Fornitori • opportunità di lavoro; • procedure di qualifica chiare e prive di ambiguità; • continuità del rapporto; • tempi di pagamento. Istituzioni • comunicazione trasparente; • partnership; • correttezza e rispetto delle leggi nello svolgimento dell’attività; • dialogo. Azionisti • dividendi; • trasparenza e fiducia; • controllo del rischio (economico, ambientale e sociale); • sostenibilità dell’investimento; • corretta gestione aziendale; • corretta applicazione degli strumenti di governance; • trasparenza nella comunicazione. Comunità locale • comunicazione efficace e trasparente; • ascolto delle esigenze del territorio; • miglioramento delle prestazioni ambientali e sociali; • opportunità di lavoro; • sostegno alle iniziative promosse; • investimenti sul territorio. Finanziatori • continuità del rapporto; • solidità patrimoniale nel lungo termine; • remunerazione del capitale investito; • prospettive a lungo termine. Ambiente • uso sostenibile delle risorse naturali; • adozione delle migliori tecnologie disponibili; • miglioramento continuo delle prestazioni ambientali. 41 Report di sostenibilità 4.1 Mappatura LE RISORSE UMANE 42 Lodi - Piazza della Vittoria 5. Le risorse umane In LGH le persone rivestono un ruolo importante e sono un valore aggiunto che può fare la differenza nella crescita del Gruppo. Per questo motivo il personale di Linea Group Holding è patrimonio fondamentale in termini di conoscenze, di esperienze e di motivazioni. Report di sostenibilità 43 5.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento LE RISORSE UMANE Obiettivi piano strategico 44 Valorizzare le risorse umane del Gruppo tramite un'accurata pianificazione della formazione, aumento delle competenze e crescita professionale. Garantire salute e sicurezza (anche tramite l'adozione di sistemi di gestione) e promuovere il principio delle pari opportunità. Garantire un adeguato piano di comunicazione interna. Avevamo detto Abbiamo fatto Faremo Aumentare il ricorso a formazione finanziata trasversale per promuovere la crescita delle competenze per le risorse del gruppo. Attivare la scuola di formazione manageriale LGH school per vertici aziendali affidata a SDA Bocconi. Definire nuova mission e vision del Gruppo e stabilire nuovo sistema di valori e comportamenti che possano fungere da guida per le risorse umane e stakeholder e ben accompagnare il necessario cambiamento ed evoluzione del gruppo. Nel 2013 abbiamo utilizzato la formazione finanziata per un totale richiesto di ca €190.000. La scuola di formazione manageriale affidata a SDA Bocconi è stata attivata con successo. In tale contesto sono stati definiti dai Direttori e dai Responsabili delle funzioni di Corporate le nuove Mission, Vision e i Valori di Gruppo. Promuoveremo la diffusione della nuova mission, vision e valori (Carta dei Fondamenti) tramite incontri dedicati e la consegna della Carta dei Fondamenti a ciascun dipendente. Nell’ambito di un più ampio piano di engagement atto a rafforzare la carta dei Fondamenti e attraverso un percorso mirato a rafforzare la leadership, forniremo ai responsabili e coordinatori gli strumenti per farsi, non solo il tramite, ma anche l’esempio per la diffusione dei nuovi valori aziendali. Mantenimento della periodicità di trasmissione della Newsletter e arricchimento dei contenuti. Mantenuta la trasmissione trimestrale della newsletter. Start-up del progetto “Mondo LGH” entro fine 2012. Lo start-up del progetto “Mondo LGH” è stato rinviato. Diffondere, con ricorso a vari canali di comunicazione, mission, vision e nuovi valori e quindi sensibilizzare le risorse umane. Il nostro Gruppo riconosce l’importanza che le persone rivestono nelle aziende che erogano servizi di pubblica utilità, il cui apporto è considerato un valore aggiunto che può fare la differenza e costituire un plus di grande valore. Per questo motivo, Linea Group Holding si pone l’obiettivo di considerare tutto ciò che attiene al proprio personale come patrimonio fondamentale in termini di conoscenze, di esperienze e di motivazioni. Tutti i processi che hanno impatto sul capitale umano, reclutamento e selezione, formazione, gestione del rapporto di lavoro, valutazione del personale, politiche premianti e sviluppo, budget del personale, sono già da inizio 2008 coordinati dalla funzione Personale e Organizzazione di Holding, in conformità alle regole di direzione e coordinamento stabilite a livello di Gruppo. In coerenza con la politica integrata Qualità, Sicurezza e Ambiente di Gruppo e con i principi del sistema QAS, sono state definite procedure e moduli per ogni processo, in modo da renderne omogenea la gestione in tutto il Gruppo. I processi di reclutamento e selezione sono gestiti in armonia con le nuove disposizioni di legge che dal 2008 hanno introdotto per le società del gruppo obblighi di pubblicità, trasparenza al reclutamento e di approccio strutturato e rigoroso alle graduatorie di selezione del personale; già nel corso del 2009 sono poi stati introdotti ulteriori momenti di attenzione sui processi per rispondere al meglio ai requisiti di oggettività a fronte di un mercato del lavoro esterno caratterizzato da notevole precarietà. L’amministrazione del personale è garantita dalla funzione Personale e Organizzazione di Holding. Lo scenario di partenza presentava l’utilizzo di 3 software di gestione pay-roll differenti; si è reso perciò necessario un processo di omogeneizzazione che ha portato alla scelta di un unico software condiviso dalle diverse sedi con caratteristiche di software gestionale (quindi in grado di gestire informazioni non solo per presenze e paghe, ma anche sui moduli di sviluppo e budget): la scelta è ricaduta su INAZ software già in uso presso Area Cremona. Nel 2013, tutti i sistemi di presenze e pay-roll della Holding, di tutte le SOT e SOB sono stati gestiti all’interno dal software unico. Nel corso del 2013 si è consolidato il cruscotto del personale, implementato nel 2011, il quale alimenta per i direttori report con i dati del software del personale, in modo automatico: in particolare vengono gestite mensilmente informazioni e grafici relativi ad organico in forza, straordinarie lavorate e indicatori sull’assenteismo, in tutte le sue forme. In particolare è stata inserita la nuova sezione sul Costo del lavoro che offre confronti del consuntivo con il budget ed il dato dell’anno precedente; tale sezione viene presentata ai Direttori con cadenza trimestrale. In tema di valutazione del personale, accanto ai sistemi premianti per la forza di vendita nel settore vendita gas-energia e nel settore tlc, è stato gestito lo schema MBO di Gruppo, che riguarda circa 90 responsabili, e che prevede l’applicazione di uno schema omogeneo con assegnazione di obiettivi sfidanti. Esso presenta tre sezioni: obiettivi economici di Gruppo, obiettivi di natura individuale sia economici che progettuali/ di miglioramento di processo, e valutazione delle competenze di successo per il Gruppo, declinate in fattori comportamentali agiti. Sono poi promossi e attuati percorsi di carriera strutturati per giovani di potenziale che hanno assunto ruoli di nuova responsabilità nel Gruppo. Si è continuato a riporre particolare attenzione alla mobilità infragruppo, che viene incentivata, al fine di dare risposte interne alle esigenze di miglioramento organizzativo: a tal fine, anche nel 2013, è stato proficuamente utilizzato un sistema di job posting interno collegato alla sezione portale del dipendente sul software del personale, che consente a tutti i colleghi di esaminare ricerche interne in corso e di candidarsi. La formazione riveste nel nostro Gruppo un ruolo chiave in quanto strumento di crescita e potenziamento del capitale umano che garantisce l’aggiornamento e la crescita professionale dei dipendenti. L’intero processo formativo, in capo a LGH sin dai primi mesi del 2008, è coordinato dalla Funzione Personale 45 Report di sostenibilità 5.2 Premessa Le attività di formazione sono gestite secondo un processo che si articola nelle seguenti fasi: • Analisi e raccolta dei fabbisogni; • Defi nizione del budget per ogni società e stesura del piano formativo di Gruppo; • Erogazione delle attività; LE RISORSE UMANE & Organizzazione che, attraverso la definizione di linee guida, supporto nella pianificazione dei fabbisogni formativi e monitoraggio dei costi, ne cura costantemente la regia con particolare attenzione al miglioramento e alle esigenze del Gruppo. 46 Rovato - Linea Com, operatore in Sala Server • Monitoraggio e valutazione delle attività realizzate. 5.3 La Comunicazione interna La comunicazione verso i dipendenti è un altro tema a cui LGH pone attenzione, credendo fermamente che la conoscenza e lo scambio delle informazioni siano fondamentali per un maggior coinvolgimento delle risorse umane. Cospicui i progetti e le iniziative proseguiti nel 2013 per aumentare la diffusione e la condivisione delle informazioni aziendali e per coinvolgere i dipendenti. È continuata l’attività di creazione dei contenuti dell’house organ, “In Linea”, per favorirne un maggiore utilizzo. La Newsletter viene inviata per posta elettronica con cadenza trimestrale - e con alcuni numeri speciali come Natale, Eventi aziendali, ecc. - a tutti i dipendenti e collaboratori del Gruppo. In ogni numero della Newsletter vengono presentate tutte le novità aziendali e le iniziative culturali e sportive per il tempo libero rivolte ai dipendenti. Numerosi gli speciali, gli articoli di approfondimento, pensati per dare visibilità al lavoro quotidiano e ai progetti delle varie strutture aziendali. Il formato telematico ha consentito un incremento potenziale delle notizie, così come ha fornito la possibilità d’invii straordinari in “tempo reale” in occasione di particolari avvenimenti riguardanti il Gruppo. Con un semplice click sulla propria tastiera, quindi, si possono conoscere eventi, leggere storie, visionare informazioni utili. i colleghi e spiegare compiti e mansioni della propria occupazione. L’appuntamento era presso le nostre Sedi dove ogni collega ha potuto ricevere presso la propria postazione di lavoro i propri figli. Per i più piccoli, a disposizione fogli e matite colorate per disegnare il posto di lavoro del proprio genitore. A chiusura dell’Evento una piccola merenda in compagnia. Diversi eventi aggregativi sono stati organizzati per i dipendenti: a settembre, in collaborazione con i CRAL aziendali, si è svolto l’ormai tradizionale “LGH Family Day”, occasione d’incontro tra i dipendenti e le loro famiglie. Meta del 2013 è stata la città di Alfianello (BS). Contemporaneamente si è tenuto il 7° trofeo di calcio LGH, che ha visto i dipendenti dei vari territori sfidarsi in un torneo di calcio aziendale. Le squadre dei 5 territori del Gruppo si sono sfidate in un avvincente “tutti contro tutti” con terne arbitrali messe a disposizione del CSI. I dipendenti si sono poi riuniti festosamente per una grande grigliata per concludere tutti insieme un pomeriggio all’insegna del gioco e del divertimento. Novità del 2013, Masterchef Dessert, un appuntamento divertente per chi si diletta di cucina, ma anche per chi - in squadra con colleghi di tutti i territori - ha voluto provare le proprie abilità da mastro pasticcere. Sotto la guida di uno chef professionista, le squadre si sono sfidate a colpi di vaniglia, crema pasticcera, zucchero a velo per cucinare il miglior Dessert dell’LGH Family Day. Per i più piccoli è stato un pomeriggio all’insegna del divertimento grazie alla presenza di animatori professionisti che hanno proposto giochi, magie, baby dance, trucchi e tattoo all’acqua. A Natale invece si sono svolti diversi eventi natalizi territoriali con la distribuzione ai dipendenti dei relativi omaggi, acquistati tramite la Cooperativa Sociale Il Libro, con sede a Pizzighettone (CR). La Cooperativa Sociale impiega 7 persone disabili che sono costantemente sostenute da 20 volontari. L’obiettivo è dare una opportunità lavorativa a chi è diversamente abile per favorirne l’inclusione sociale e l’autonomia di vita. L’omaggio ai dipendenti aveva triplice valenza: la solidarietà sociale appunto, la territorialità selezionando prodotti alimentari dei nostri territori e l’ecosostenibilità realizzando una confezione ecologica ricavata dai sacchetti per la raccolta differenziata della carta e dell’organico domestico rielaborati ed interpretati in maniera creativa dai ragazzi diversamente abili. 5.4 Le relazioni sindacali Al personale del Gruppo Lgh sono applicati 10 CCNL come riportato in tabella 14. Le relazioni sindacali sono gestite centralmente dalla funzione Personale e Organizzazione di Holding in armonia con il Protocollo di relazioni industriali di Gruppo del 18 aprile 2007. Tale accordo, tra i primi in Italia nel settore utilities, si pone lo scopo essenziale di definire i diversi livelli relazionali per il Gruppo, le Società operative di Business 47 Report di sostenibilità Per la festa della Donna LGH ha, anche per il 2013, finanziato un progetto attivo nel campo della solidarietà femminile. LGH ha quindi deciso di sostenere - tramite il CESVI (Organizzazione laica e indipendente che opera per la solidarietà mondiale) - il progetto “Mozambico” che propone un utile segnalibro, con agganciati semi di basilico da coltivare, per finanziare la propria attività di solidarietà nella Provincia di Sofala e Maputo in Mozambico. L’intervento del CESVI, avviato nel 1999, mira al miglioramento delle condizioni di sicurezza alimentare di 1.350 famiglie attraverso la partecipazione attiva delle donne. Le donne svolgono la maggior parte del lavoro di semina, ripulitura dalle erbacce, concimazione e raccolta delle coltivazioni principali (riso, frumento e mais). Sono inoltre responsabili della gestione familiare e della corretta nutrizione dei bambini. CESVI punta a migliorare le condizioni di lavoro delle donne e a incrementare la loro produzione attraverso il supporto tecnico e formativo, la meccanizzazione delle attività, la distribuzione di sementi e utensili. Le società del Gruppo LGH hanno aderito per il 2013 all’iniziativa “Bimbi in ufficio con mamma e papà” promossa dal Corriere della Sera per ogni fine maggio. Si tratta di un’iniziativa, che riscuote sempre maggiore successo, coinvolgendo moltissime aziende, finalizzata a portare i propri figli in ufficio, per far conoscere ai più piccoli il luogo di lavoro dei genitori, presentare e le Società Territoriali, creando chiare regole nella individuazione dei soggetti titolati alla gestione delle relazioni sindacali nel Gruppo e nelle diverse competenze. È prevista l’applicazione dei CCNL Gas-Acqua nella Holding e dei CCNL di riferimento di settore per i nuovi assunti nelle Società di Business. Anche nel corso del 2013 sono proseguite fluide relazioni sindacali in tutto il Gruppo. Lo schema di premio di risultato, valido per un triennio sino a tutto il 2013 ed CCNL Dipendenti al 31.12.2013 LE RISORSE UMANE Dirigenti Industria 48 5 Dirigenti Confservizi 18 Unico Gas-Acqua 450 Federambiente 411 FISE Igiene Urbana 137 Elettrico 171 Autoferrotranvieri 19 Autotrasporti 3 Metalmeccanici 2 45 Telecomunicazioni Totale 1.261 Tabella 14: dipendenti del Gruppo in forza al 31.12.2013 per CCNL applicato n. 2011 2012 2013 28 23 23 Quadri/Impiegati 586 546 571 Operai 717 660 667 Dirigenti Lavoratori dipendenti 1.331 1.229 1.261 Contratti di somministrazione lavoro 79 49 41 Lavoratori a progetto 18 15 16 1.429 1.293 1.318 2011 2012 2013 23 18 10 Dipendenti a tempo indeterminato 1308 1.211 1.251 Lavoratori dipendenti 1.331 1.229 1.261 Totale Tabella 15: lavoratori presenti a fine anno nel Gruppo LGH n. Dipendenti a tempo determinato esteso ormai a quasi tutte le Società del Gruppo, accanto agli obiettivi economici di redditività di Gruppo rispetto al budget, prevede obiettivi di qualità, produttività ed efficienza dei settori organizzativi delle singole società e obiettivi legati alla dinamica individuale di assenteismo; lo schema è stato dapprima negoziato in Holding e quindi riprodotto con stesso schema nelle SOB e SOT. Tabella 16: dipendenti in forza nel triennio di riferimento 5.5 Presentazione e commento dei dati più significativi I dati di seguito riportati si riferiscono a tutte le società del perimetro LGH. Vengono presentati i dati delle società appartenenti alle cinque aree interessate dall’aggregazione: Rovato, Cremona, Lodi, Pavia e Crema, aggiornati al 31/12/2013. I dati vengono presentati aggregati per tutto il Gruppo senza distinzione tra Linea Group Holding Spa e le altre Società del Gruppo. In tabella 15 sono riportati i dati dei lavoratori presenti a fine anno nel Gruppo LGH. In tabella 16 si riporta il numero di dipendenti assunti con contratto a tempo determinato e indeterminato nel triennio di riferimento. Nella tabella 17 sono riportati i dati relativi al numero dei dipendenti, nonché il riferimento al turnover del personale non legato a pensionamenti o passaggi infragruppo (n. assunti + n. dimessi/ personale medio in forza): il tutto riferito alle società che sono oggi controllate, direttamente o indirettamente, da LGH. Sedi Territoriali LGH S.p.A. Cremona Rovato (BS) Lodi Pavia Cremona LINEA AMBIENTE Rovato (BS) Fombio (LO) Coccaglio (BS) LINEA DISTRIBUZIONE Lodi Pavia Rovato (BS) Cremona Mortara (PV) Torre d'Isola (PV) LINEA ENERGIA Numero Dipendenti Operai Impiegati Dirigenti Turnover Anno 2013 142 - 131 11 5,67% 46 19 24 3 1,7% 118 64 54 - 12,37% Rovato (BS) Darfo (BS) Malagnino (CR) 36 20 15 1 5,58% LINEA PIÙ Cremona Crema Pavia Rovato (BS) Torre d'Isola (PV) 93 - 90 3 9,84% AEM GESTIONI Cremona 250 190 58 2 2,40% ASTEM GESTIONI Lodi 96 73 23 - 7,38% LINEA GESTIONI Crema Rovato (BS) Madone (BG) Fombio (LO) 270 224 46 - 3,48% LINEA COM Rovato (BS) Pavia 22 - 22 - 19,12% AMICO GAS Pavia 11 9 2 - 0% GREENAMBIENTE Augusta 14 10 4 - 7,14% AEMCOM (dal 04.01.2014 new LINEA COM) Cremona 45 - 45 - 2,23% STEAM Rho (MI) LOMELLINA ENERGIA Parona (PV) ECOLEVANTE Grottaglie (TA) Totale Tabella 17: dettaglio del numero dei dipendenti e turnover al 31/12/2013 2 1 1 - 0% 94 47 44 3 1,10% 22 12 10 - 0% 1.261 667 571 23 5,03% 49 Report di sostenibilità Società Nella tabella 18 si riporta la media dei dipendenti del Gruppo nel triennio di riferimento. Nella tabella 19 si riportano le principali motivazioni legate alle uscite di personale del Gruppo nel corso del 2013. Media dipendenti in forza 2011 2012 2013 1.306,92 1.314,92 1.253,17 Tabella 18: media dipendenti in forza nel Gruppo n. LE RISORSE UMANE Dimissioni 2011 2012 2013 7 13 5 Decessi 0 1 2 Scadenza Contratto 1 1 3 Licenziamenti (solo giusta causa/ giustificato motivo oggettivo) 4 4 3 20 15 6 3 128 1 35 162 20 Pensionamento Trasferimento ad altra società (fuori Gruppo) Totale Tabella 19: uscite nell’anno di lavoratori dipendenti per motivo 50 I grafici 3-8 forniscono un dettaglio sull’età media dei dipendenti delle società del Gruppo, sulla presenza di personale femminile e sulla distribuzione del personale per sede di lavoro. Età Come emerge dal grafico 3 il 53,93% del personale del Gruppo ha un’età compresa tra i 36 e i 50 anni. L’età media dei dipendenti al 31/12/2013 è riportata nella tabella 20. Pari Opportunità La Società si impegna a promuovere le pari opportunità. Tale impegno è esplicitato all’interno del Codice Etico adottato dal Gruppo, con l’impegno al rispetto dei diritti di tutti i soggetti coinvolti nell’attività lavorativa e professionale ed all’eliminazione di qualsiasi discriminazione. Anche le politiche di selezione e assunzione sono subordinate alla piena rispondenza dei candidati ai profili professionali richiesti, nel rispetto delle pari opportunità: ogni forma di discriminazione è vietata nell’assunzione, nella retribuzione, nelle promozioni e nel licenziamento. Pur nell’ambito di società impegnate in servizi sovente molto operativi, Classi di età Età media 18-35 30,80 36-50 43,26 + 50 55,11 Totale 44,22 Tabella 20: età media dipendenti al 31/12/2013 Parona (PV) - Termovalorizzatore, operatore e dettaglio carroponte Impiegati Gruppo Lgh Femminile 41,51% 18-35 anni 18,56% 36-50 anni 53,93% Maschile 58,49% +50 anni 27,52% Grafico 3: dipendenti gruppo LGH divisi per età al 31/12/2013 Grafico 6: impiegati Gruppo LGH al 31/12/2013 Rapporto uomo-donna Operai Gruppo Lgh Femminile Femminile 20,22% Maschile 2,25% Maschile 79,78% 97,75% Grafico 4: rapporto uomo-donna nel Gruppo LGH al 31/12/2013 Grafico 7: operai Gruppo LGH al 31/12/2013 Dirigenti Gruppo Lgh Dipendenti per sedi di lavoro con forza lavoro tipicamente maschile, è significativa la presenza del personale femminile nelle società del Gruppo. Escludendo Amico Gas, dove il personale femminile è assente, la presenza di donne all’interno dell’azienda oscilla da un minimo del 4,26 % di Lomellina al 60,56 % di Linea Group Holding Spa. Complessivamente la presenza di donne nel Gruppo è del 20,22% (vedi grafico 4). Il totale delle donne del gruppo è 255 e sono collocate principalmente nelle posizioni impiegatizie. Fra gli operai è presente un 2,25 % di donne con le mansioni di autista ed operatore ecologico. Sedi di Lavoro principali Nel grafico 8 vengono mostrate le principali sedi di lavoro del Gruppo. Dal grafico emerge come la maggior parte del personale di Gruppo lavori nelle sedi di Cremona, Rovato e Crema. Altre 1,90% Torre d'Isola (PV) 1,19% Crema 12,53% Femminile 13,04% Maschile 86,96% Grafico 5: dirigenti Gruppo LGH al 31/12/2013 Rovato (BS) 20,14% Augusta (SR) 1,11% Pavia 5,55% Cremona 32,36% Parona (PV) 7,45% Madone (BG) 1,19% Darfo (BS) 1,43% Lodi 11,18% Grottaglie (TA) 1,67% Fombio (LO) 2,30% Grafico 8: dipendenti Gruppo Lgh al 31 dicembre 2013 per sede di lavoro * altre: Malagnino, Rho, Mortara, Casalpusterlengo, Coccaglio,Bari 51 Report di sostenibilità Dipendenti per età 2011 2012 2013 Ore Totali di assenza % ore di assenza vs ore ordinarie lavorate Ore Totali di assenza % ore di assenza vs ore ordinarie lavorate Ore Totali di assenza % ore di assenza vs ore ordinarie lavorate Malattia 90.076 4,40% 77.358 3,80% 80.532 4,13% Infortunio 10.752 0.5% 14.125 0,70% 10.897 0,56% Tipologia assenza LE RISORSE UMANE Tabella 21: assenteismo per Malattia e Infortunio nel triennio di riferimento 52 Personale appartenente alle categorie previste dalla legge 68/1999 Il Gruppo LGH rispetta in tutti i territori in cui opera gli obblighi derivanti dalla legge 68/1999, eventualmente anche attraverso la stipula di Convenzione di inserimento lavorativo che permette, in collaborazione con la Provincia, di determinare un piano occupazionale che preveda la copertura di tutte le posizioni previste con inserimenti scadenziati ogni anno, partendo dall’anno di stipula della convenzione. Nel corso del 2013 sono state inserite 2 risorse appartenente alla categorie previste dalla legge 68/1999. Al 31/12/2013 le Società del Gruppo hanno in forza 43 categorie protette. Assenteismo Il Gruppo promuove il monitoraggio costante e mensile dei dati riguardanti l’assenteismo del personale dipendente per malattia ed infortuni, quale indicatore anche del livello attenzione alla salute e sicurezza dei lavoratori. Anche nel 2013 tale fenomeno è stato inoltre monitorato nell’ambito del processo di valutazione dello stress da lavoro correlato. In tabella 21 viene riportato l’indice totale di assenza per malattia (escluso ricovero ospedaliero) e per infortunio del triennio, calcolato come rapporto tra le ore di assenza e le ore ordinarie lavorate dal personale. Ore di Sciopero In Tabella 22 è riportato il dato relativo alle ore di sciopero dei lavoratori di tutte le Società del Gruppo nel triennio. Ore di Sciopero Totali Lavoro straordinario Il Lavoro straordinario è ammesso nelle società del Gruppo, qualora le esigenze aziendali lo richiedano e comunque nel rispetto della normativa. È obiettivo comune per tutti i responsabili la riduzione degli straordinari lavorati dai propri collaboratori, in particolare in LGH sono imposti tetti mensili e annui di ore straordinarie, oltre le quali la prestazione lavorativa non è ammessa. Come si evince dalla tabella 23 il 2013 ha visto una diminuzione significativa del dato pro-capite. 2011 2012 2013 3.329 2.096 1.290 2,55 1,59 1,03 0,20% 0,10% 0,07% 2011 2012 2013 95,13 87,13 78,49 Ore di sciopero pro-capite % ore di Sciopero vs ore ordinarie lavorate Tabella 22: ore di sciopero nel triennio di riferimento Ore straordinarie medie annue pro-capite Tabella 23: ore straordinarie (non in reperibilità) annue medie pro-capite del triennio di riferimento n° 5.6 Gli stage Nel corso del 2013 il Gruppo LGH ha offerto 22 opportunità di stage a giovani che si affacciavano al mondo del lavoro. Di questi un 43% sono studenti di scuola superiore, 26% disoccupati o inoccupati, 22% studenti universitari e 9% neo laureati in cerca di una prima occupazione. Come si evince dal grafico 10, i partner privilegiati con i quali vengono siglate le convenzioni sono in un 43% dei casi le scuole superiori, nel 22% le università, e per il restante 30% i centri per l’impiego e i centri accreditati alla Provincia o Regione. Le opportunità di stage interessano gli studenti provenienti da istituti tecnici, professionali, e liceo scientifico, e i laureati e studenti universitari di Ingegneria informatica ed Economia. La durata degli stage varia a seconda della tipologia di soggetti: da una media di dodici giorni per gli studenti 2011 2012 2013 Dirigenti e Quadri 52 56 53 Impiegati (compresi FdV) 46 55 55 Totale 98 111 108 Tabella 24: risorse interessate da politiche incentivanti annuali (MBO e Premi Forza Vendita) n° Dirigenti e Quadri 2011 2012 2013 17 9 15 111 98 124 Operai 47 43 57 Totale 175 150 196 Impiegati (compresi FdV) Tabella 25: Risorse interessate da altri interventi di politica retributiva nell’anno per qualifica (aumenti/una tantum/ passaggi di livello) Crema (CR) - Operatore raccolta differenziata 53 Report di sostenibilità Politiche Retributive e Incentivanti Viene gestita a livello di Gruppo l’applicazione di uno schema MBO omogeneo per i responsabili del Gruppo: esso prevede nel 2013 condizione di accesso uguale e obiettivi economici per tutti legati alla performance di Gruppo in termini di Valore dell’ EBITDA rispetto al budget e della Posizione Finanziari Netta “a breve” di Gruppo, e poi per i singoli, obiettivi economici di business, obiettivi progettuali e valutazione delle competenze critiche di successo per il Gruppo declinate in fattori comportamentali. Per i Funzionari di Vendita (FdV) sono previsti premi legati ad obiettivi di vendita annui. In riferimento agli altri interventi di politica retributiva, la funzione Personale e organizzazione gestisce centralmente le richieste, in modo da garantire un approccio omogeneo su tutto il Gruppo. Tipologia stagisti Universitari e laureati Studenti universitari 21,74% Neo laureati Economia 14,29% Disoccupati e inoccupati 26,09% Neo laureati LE RISORSE UMANE 8,70% 54 Studenti scuola superiore 43,48% Studenti Ingegneria energetica 28,57% Neo laureati Architettura 14,29% Studenti Formazione e sviluppo risorse umane 14,29% Studenti Economia 28,57% Grafico 9: tipologia stagisti Gruppo LGH, anno 2013 Grafico 11: tipologia laurea stagisti Gruppo LGH Enti promotori di stage Scuola superiore Università 21,74% Liceo Scientifico 18,18% Centro per l'impiego o Provincia Istituto professionale aziendale 30,43% 18,18% Ente formativo 4,35% Istituto scolastico superiore 43,48% Istituto tecnico Ragioneria 18,18% Grafico 10: enti promotori di stage Istituto tecnico Perito Aziendale 9,09% Grafico 12: tipologia scuole superiori della scuola secondaria, ai sei mesi dei neo laureati ai tre mesi e mezzo dei disoccupati e degli studenti universitari. Le unità operative principalmente coinvolte sono state l’assistenza ai comuni e l’amministrazione, seguiti dagli impianti, laboratorio, commerciale, acquisti e comunicazione. Fra le società, è AEM Gestioni ad ospitare il maggior numero di stagisti, in particolare studenti di scuola superiore, seguita da Linea Com e Amico Gas. Istituto professionale idraulico/meccanico 27,27% Istituto tecnico per Geometri 9,09% Società coinvolte Linea Gestioni 8,70% Linea Più 4,35% Linea Energia AEM Gestioni 30,43% 4,35% Linea Com 17,39% AemCom Linea Ambiente 4,35% LGH 8,70% 8,70% Amico Gas 13,04% Grafico 13: società che hanno ospitato stagisti Reparti interessati Acquisti Altro 26,09% 8,70% Amministrazione 13,04% 8,70% Assistenza Comuni 17,39% Impianti 8,70% Comunicazione 8,70% Grafico 14: reparti aziendali coinvolti Commerciale 8,70% 55 Report di sostenibilità Laboratorio Lodi - Operatore nella Centrale di Cogenerazione LE RISORSE UMANE 5.7 La formazione 56 Nel corso del 2013 sono stati proposti ed effettuati interventi formativi di vario tipo che hanno coinvolto l’intera popolazione aziendale: direttori, responsabili e dipendenti appartenenti alle diverse società del Gruppo. Le tematiche affrontate hanno spaziato dall’approfondimento di competenze manageriali fino ad arrivare a interventi di impronta più tecnico/operativa. La tabella 26 mostra una sintesi dei percorsi formativi erogati nell’anno 2013 mentre la tabella 27 riporta un dettaglio relativo alle ore pro capite suddivise per dirigenti, impiegati ed operai. Nel corso del 2013, oltre alla formazione specifica per funzione, sono stati previsti interventi Società Aem Gestioni Astem Gestioni formativi di tipo trasversale, legati a tematiche dell’area sicurezza (corsi antincendio, primo soccorso, aggiornamento RLS, formazione specifica per dirigenti e per preposti) e all’area tecnica. É stato organizzato anche il corso Ecodrive, destinato a tutti gli utilizzatori di auto in fringe benefit e a tutto il personale che tipicamente utilizza mezzi aziendali, con lo scopo di formare alla guida sicura, favorire il risparmio di carburante e sensibilizzare il personale verso l’importanza della salute e sicurezza dei veicoli ed in relazione al quale sono state registrate 312 partecipazioni. La formazione trasversale è stata erogata anche tramite la piattaforma di e-learning Moodle, in particolare il personale del Gruppo è stato coinvolto nei corsi di “Formazione Ore F. Interna Ore F. Interna e-learning generale D.Lgs 81/2008”, “Formazione OHSAS 18001” ed il personale neo inserito ha partecipato al corso “La Responsabilità Amministrativa delle Società (D.lgs.231/01)”. Per quanto riguarda invece l’area informatica si sono svolti i corsi di aggiornamento per l’utilizzo del software gestionale SAP, in particolare per i moduli MM e CO. In tema di competenze manageriali è continuato il percorso LGH School of management, affidato a SDA Bocconi: si tratta di incontri periodici annuali arricchiti da testimonianze qualificate di manager provenienti da altre realtà di successo, utile a creare un costante supporto a disposizione del top management del Gruppo, per guidare il necessario cambiamento e miglioramento Ore F. Esterna Totale ore 2013 N. Partecipazioni 2013 1.709,30 146,00 181,50 2.036,80 721 236,00 112,00 0 348,00 90 10,00 0 27,00 17 Greenambiente 17,00 Linea Ambiente 390,00 95,50 56,00 541,50 97 Linea Com 577,00 100,50 193,00 870,50 142 Linea Distribuzione 533,00 262,50 152,00 948,00 146 Linea Energia 1.162,25 57,50 40,00 1.259,75 207 Linea Gestioni 1.328,50 247,50 364,00 1.940,00 454 Linea Group Holding 1.725,00 838,50 360,50 2.924,00 521 Linea Più 1.580,00 378,00 416,00 2.374,00 417 Lomellina Energia Totale Gruppo 377,50 8,00 69,30 454,80 171 9.636,05 2.256,00 1.832,30 13.724,35 2.983 Tabella 26: ore di formazione effettuate anno 2013 * comprende le formazione svolta nel 2013 da AEM COM e Linea Com dell’azienda e sono state complessivamente 8.211,15. Tra le tematiche affrontate vi sono: • Primo soccorso e antincendio • Formazione specifica D.Lgs 81/08 e accordo Stato Regioni • Corso per addetti all'utilizzo delle attrezzature • Formazione sulle recenti novità sulla sicurezza nei cantieri • Formazione teorico pratica per addetti alla conduzione di carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo. Formazione ambito informatico Formazione ambito normativo 1,12% 4,78% Formazione tecnica 21,36% Formazione qualità e sicurezza Formazione manageriale Formazione sulla sicurezza Le ore di formazione dedicata a questo tema vengono svolte principalmente all’interno 59,83% 12,90% Grafico 15: ore di formazione per area di intervento 2012 Società Linea Group Holding Tot. ore 2.100,50 2013 Tot dipend. Ore medie medi pro capite 137,33 15,30 Tot. ore 2.924,00 Tot dipend. Ore medie medi pro capite 141,00 20,74 Aem Com 174,50 44,5 3,92 - - - Aem Gestioni 648,00 299,08 2,17 2.036,80 250,33 8,14 Astem Gestioni 381,50 89,75 4,25 348,00 94,83 3,67 Cogeme Gestioni 123,50 145,75 0,85 - - - Greenambiente 86,00 12,50 6,88 27,00 14,00 1,93 Linea Com 222,00 19,75 11,24 870,50 32,92 26,44 Linea Ambiente 504,50 67,17 7,51 541,50 58,58 9,24 Linea Energia 313,00 32,08 9,76 1.259,75 35,83 35,16 Linea Più 991,00 72,50 13,67 2.374,00 91,42 25,97 Linea Distribuzione 864,50 97,92 8,06 948,00 113,17 8,38 Linea Gestioni 446,00 153,42 2,91 1.940,00 129,16 15,02 - - - 454,80 94,67 4,80 6.855 1.277,75 7,21 13.724,40 961,24 14,28 Lomellina Energia Totale Gruppo Tabella 27: dettaglio relativo alle ore medie pro capite, suddiviso per dirigenti, impiegati e operai nel biennio di riferimento 57 Report di sostenibilità organizzativo. Nell’ambito di tale percorso, nel corso del 2013, sono state riscritte mission, vision e valori del Gruppo LGH, che dovranno essere poi adeguatamente diffusi e sostenuti per accompagnare il cambiamento. Per tutti questi corsi è stato possibile ricorrere alla formazione finanziata usufruendo di risorse accantonate in virtù dell’adesione al fondo Interprofessionale Formazienda. Nel grafico 15 viene presentata la suddivisione per aree di intervento delle ore di formazione erogate. LE RISORSE UMANE 5.8 Tempo libero e circoli aziendali 58 Le diverse associazioni aziendali (CRAL e ATEL) che operano per i dipendenti sono radicate nei territori delle varie sedi del Gruppo e sono nate con l’obiettivo di offrire opportunità ludiche, di svago ma anche culturali ai dipendenti ed alle loro famiglie, come ad esempio gite in città d’arte, mostre didattiche e partecipazione a spettacoli teatrali e tornei. Parallelamente all’aggregazione delle aziende, anche i vari circoli ricreativi si sono riorganizzati, dando il via ad una collaborazione tra di loro che permettesse di organizzare attività che coinvolgessero trasversalmente tutti i dipendenti della Holding. Tipico esempio è l’ormai consolidato appuntamento con il torneo di calcio LGH, che si svolge nel mese di settembre. 5.9 La Salute e la Sicurezza dei lavoratori Linea Group Holding presta grande sensibilità e attenzione alla tutela della salute e della sicurezza di tutti i lavoratori, dai dipendenti ai precari, dagli interinali agli stagisti, non trascurando i visitatori degli impianti, delle varie sedi operative ed il personale appartenente alle ditte esterne. Con la costituzione della Holding nel corso del 2007, la gestione delle tematiche di salute e sicurezza è stata affidata all’Area Qualità Sicurezza Ambiente di LGH (QSA), una scelta organizzativa che consente di proseguire verso un approccio omogeneo nei confronti dell’applicazione dei processi e della definizione di regole comportamentali che vengono condivise da tutte le società. I Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione collaborano attivamente con i datori di lavoro al processo di valutazione dei rischi aziendali e si occupano della formazione e dell’informazione ai lavoratori inerente sia i rischi propri dell’ambiente di lavoro sia quelli specifici della mansione e collaborano all’addestramento di tutto il personale. Ogni lavoratore, indipendentemente dalla tipologia di contratto e dalla durata, viene sottoposto al momento dell’assunzione ad incontri di formazione ed informazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, secondo quanto previsto dal D.Lgs 81/08 e dall’Accordo Stato Regioni del dicembre 2011. Inoltre viene sottoposto a sorveglianza sanitaria sulla base dei protocolli stabiliti dal medico competente, il quale si occupa di effettuare gli accertamenti sanitari e le visite mediche con la periodicità stabilita. Inoltre, in collaborazione con QSA, effettua sopralluoghi negli ambienti di lavoro, partecipa alla valutazione dei rischi secondo quanto previsto dalla normativa vigente e promuove incontri di formazione riguardanti tematiche che possono avere risvolti a livello medico. Il lavoro del servizio QSA inoltre si articola tra i vari settori aziendali e fornisce supporto per tutto ciò che riguarda la gestione della salute e della sicurezza; le attività di coordinamento con i fornitori di prestazioni e servizi, l’approfondimento dei rischi specifici legati a macchinari, attrezzature, strutture e la successiva gestione delle eventuali misure di prevenzione e protezione, la gestione della dotazione personale di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), la discussione di eventuali modifiche a procedure e istruzioni di lavoro etc. Allo scopo di rendere attivi anche i lavoratori nel miglioramento degli aspetti legati alla salute e alla sicurezza è attivo un sistema di segnalazione che consente ad ogni lavoratore di trasmettere al servizio l’individuazione di anomalie o di situazioni di pericolo potenziale. Oltre alle risorse fornite per i Servizi di Prevenzione e Protezione (SPP), Linea Group ha attivato un programma di implementazione progressiva di sistemi di gestione dirigenti e preposti aziendali in merito alle responsabilità in materia di sicurezza, corsi di formazione per RLS e corsi inerenti l’uso di attrezzature di movimentazione. Nella tabella 28 sono riportati gli indici infortunistici relativi al gruppo LGH per il triennio 2011-2013. L’indice di frequenza esprime il rapporto tra il numero di infortuni e la durata dell’esposizione al rischio (per 1.000.000 di ore lavorate). Fornisce un’idea sul numero di infortuni ogni milione di ore lavorate. L’indice di gravità è il rapporto tra una misura delle conseguenze invalidanti dell’infortunio (espressa in giorni di assenza) e la durata dell’esposizione al rischio (per 1.000 ore lavorate). Fornisce un’idea sul numero di giorni di assenza ogni mille ore lavorate. L’incidenza infortunistica esprime il rapporto tra il numero di infortuni e il numero di esposti al rischio. Fornisce un’idea del numero di infortuni ogni 1.000 addetti. L’indicatore della durata media dell’infortunio fornisce un’informazione sul numero di giorni di assenza medi per ogni infortunio. I dati 2013 dimostrano un andamento del fenomeno infortunistico del Gruppo in leggero miglioramento rispetto all’anno precedente: è stata registrata una riduzione dell’indice di frequenza del 16%, dell’indice di gravità del 13% e dell’incidenza infortuni del 20%, mentre la durata media è rimasta sostanzialmente invariata. L’analisi infortunistica però evidenzia sempre più la criticità legata alla raccolta manuale porta a porta, dove le probabilità di infortunio crescono in proporzione al numero di movimentazioni effettuate. I SPP perseguono nella ricerca di soluzioni migliorative finalizzate al miglioramento degli indici infortunistici. Indice 2011 2012 2013 Indice di frequenza (n° infortuni/n° ore lavorate * 1.000.000) 34,58 36,29 30,06 0,78 0,77 0,66 Incidenza infortuni (n° infortuni/forza media * 1000) 57,39 60,84 47,91 Durata media (n° giorni tot. assenza/n° tot infortuni) 22,45 21,30 21,90 Indice di gravità (n° giorni tot. assenza/n° ore tot. lavorate * 1000) Tabella 28: indici infortunistici del Gruppo LGH nel triennio 2011-2013 59 Report di sostenibilità della sicurezza secondo la norma OHSAS 18001:2007 in tutte le società del Gruppo. Lo scopo di tale certificazione è quello di promuovere la prevenzione dei rischi e la sicurezza dei lavoratori, consentendo alle aziende di ottenere risultati positivi nel controllo dei propri rischi e la formulazione di obiettivi e politiche a favore della Sicurezza e della Salute dei Lavoratori. In particolare nel corso del 2013 è stato completato il progetto di implementazione e certificazione del sistema di gestione della sicurezza nelle società Linea Più e LGH. In materia di formazione, l’Area QSA promuove d’intesa con l’Area Personale l’organizzazione di corsi trasversali su tematiche inerenti la sicurezza sul lavoro. Oltre ai corsi di primo soccorso sono stati organizzati incontri di formazione in materia di alcool e tossicodipendenze, corsi antincendio per addetti alle squadre di emergenza, corsi per I CLIENTI 60 Fiume Adda 6.I Clienti Il Gruppo punta a soddisfare sempre le esigenze e le aspettative della clientela offrendo servizi di qualità. Nel raggiungere questo traguardo LGH dedica molta attenzione alla sicurezza dei propri dipendenti e di terzi. Report di sostenibilità 61 I CLIENTI 6.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento 62 Obiettivi piano strategico Avevamo detto Abbiamo fatto Faremo Abbiamo ideato e sviluppato il nuovo processo di BRAND IMAGE comune ed identificativa per la società che ci rappresenta presso gli Sportelli di Assistenza alla Clientela sul territorio. Abbiamo trasformato il primo sportello territoriale di Rovato con il nuovo Concept, utilizzando materiali ecocompatibili in logica Homing e Free Standing. Svilupperemo anche sullo sportello di Pavia il nuovo Concept e progressivamente su tutti i nostri punti di contatto. Perseguire la qualità, continuità e sicurezza dei servizi offerti, ascolto e soddisfazione delle esigenze, fidelizzazione. Migliorare ed incrementare continuamente la fidelizzazione dei clienti in ogni stadio della catena del valore. Abbiamo partecipato a 2 indagini di Customer Satisfaction effettuate dall'AEEGSI (Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico) che stipulano la classifica dei migliori Call Center in Italia. Abbiamo svolto 1 Customer Survey commissionata da LGH ad una società esterna specializzata in sondaggi allo scopo di verificare le attese dei clienti nei confronti dei maggiori players del settore energetico. Garantite performance di rilievo da parte del Call Center a tutta la clientela. Migliorati i tempi di risposta ai reclami, garantendo il rispetto del target dell’AEEGSI, e portandoli tutti al di sopra del 95% dei casi per tutti gli indicatori, nel rispetto degli standard specifici di qualità commerciale dei servizi gas ed energia elettrica. Realizzeremo il sito web della società, inserendo ulteriori informazioni utili per la scelta delle offerte energia elettrica e gas nella nuova combinazione di proposte riservate alla clientela Retail e Corporate. Potenziare i nostri canali di contatto con i clienti, migliorando ed incrementando i servizi di sportello localizzati. Mantenere il call center ai primi posti nella graduatoria AEEGSI come servizio al cliente, continuando nel potenziarlo e migliorandolo per offrire un supporto sempre in linea con le molteplici richieste. Migliorare in parte i tempi di risposta dei reclami. Obiettivi piano strategico Perseguire la qualità, continuità e sicurezza dei servizi offerti, ascolto e soddisfazione delle esigenze, fidelizzazione. Avevamo detto Abbiamo fatto Faremo Aumentare il numero dei clienti con la fatturazione gas a consumo costante. Garantire lo sviluppo dell’offerta energia elettrica verde con tutti i canali (web, sportelli, call center, rete indiretta). Promosse offerte per il mercato libero dell'Energia Elettrica e Gas verso il segmento Retail nei territori storici anche mediante il supporto di azioni di outBound telefonico. Svilupperemo altre offerte multi-servizio come semplificazione della gestione per i clienti in una logica di unico fornitore. Attiveremo tutte le azioni necessarie per aumentare il numero dei clienti del settore Retail Gas, nel mercato libero. Incrementare l'interattività dei canali quali WebCall Center con nuove funzionalità e servizi per la clientela. Migliorata in parte l’organizzazione del sito web, integrandone i contenuti con informazioni chiare e trasparenti. Abbiamo proposto nuove modalità interattive di comunicazioni (ad esempio Autolettura Gas via SMS). Nuovo Portale ONLINE per i servizi self service della società. Report di sostenibilità 63 Rovato (BS) - Linea Più, sportello di assistenza alla clientela I CLIENTI 6.2 I clienti di LGH Soddisfare le aspettative dei clienti e di tutte le parti interessate, erogando servizi in modo affidabile, con la massima attenzione alla sicurezza dei propri dipendenti e di terzi, con garanzia di continuità e prezzi competitivi, è uno degli obiettivi che LGH si impegna a perseguire nella definizione dei piani delle proprie azioni. Il Target di clientela di Linea Group Holding è composto da tre segmenti principali: gli Enti, i clienti corporate/ PMI e i clienti retail (famiglie/P.IVA). Il segmento degli Enti, rappresentato in particolare dai Comuni che in larga parte sono a loro volta azionisti delle società patrimoniali, rappresenta il mercato cosiddetto 64 Cremona - Spazzamento strade captive di Linea Group Holding. Il rapporto prende corpo attraverso contratti di servizio, principalmente per quello che riguarda l’ambito dei servizi in monopolio legale, quali la distribuzione del gas e la raccolta dei rifiuti. La strategia del Gruppo verso tale importante segmento consiste nell’erogare all’Ente, anche considerato come cliente a se stante, nuove e complementari tipologie di servizi, attraverso un percorso di integrazione, mediante un’analisi sempre più puntuale dei bisogni. L’analisi della catena del valore degli Enti evidenzia una sempre maggiore necessità di focalizzazione degli stessi sulle attività core, ad alta intensità di conoscenza. Il ruolo di LGH sarà sempre più quello di mettere a disposizione degli Enti, per tutte le attività non core, la propria maggiore flessibilità e imprenditorialità consentendo risparmi alla collettività. Il segmento dei servizi ai soggetti imprenditoriali (corporate/PMI), così come quello alle famiglie/P. IVA (retail), ha per oggetto sia i servizi in monopolio legale, in contratto di servizio con i Comuni, quali ciclo idrico e raccolta rifiuti, sia i servizi liberalizzati quali principalmente vendita di gas ed energia elettrica. L’azione di LGH è volta prioritariamente ad identificare e servire le due tipologie di clientela in maniera sempre più specifica e puntuale, ottica di cross selling, con nuovi servizi complementari e mirati da sviluppare. Nuova direttrice sarà senz’altro quella relativa allo sviluppo di progetti, anche mediante partnership, nel settore delle energie alternative, ed in particolare nel settore fotovoltaico, nel quale LGH ha già sviluppato un proprio progetto pilota, che porterà a rendere fruibile il know-how maturato verso diversi segmenti di clientela. 6.3 La composizione Nelle tabelle 29 e 30 si riporta il dettaglio relativo alla composizione dei clienti di LGH nel triennio di riferimento. Il dato sui clienti del servizio idrico non viene più riportato in quanto nel corso del 2012 il ramo aziendale è stato ceduto alla Newco provinciale di Cremona. Servizi energetici Clienti gas (Linea Più) di cui 2011 2012 2013 215.660 212.757 205.657 8.956 13.806 19.390 206.704 198.951 186.267 - mercato libero - mercato tutelato Clienti energia elettrica di cui 59.535 52.876 58.698 6.753 19.339 29.155 46.029 33.537 29.543 2011 2012 2013 Abitanti serviti 651.373 649.685 619.953 Comuni serviti 139 133 124 - mercato libero (Linea Più) - mercato tutelato (Aem Gestioni) Tabella 29: composizione clienti servizio energetico Servizio igiene urbana Tabella 30: composizione clienti servizio igiene urbana 6.4 Indagine sulla soddisfazione dei clienti di Linea Group Holding Linea Group Holding (LGH) prosegue il monitoraggio del livello di soddisfazione della propria clientela sui servizi gestiti - igiene urbana, vendita e distribuzione energia e gas - nei territori serviti dalle diverse entità che compongono il Gruppo. Obiettivo primario dell’indagine è verificare il cambiamento intervenuto nella percezione della qualità dei servizi erogati attraverso l’analisi di indicatori sintetici e analitici di customer satisfaction relativi al complesso di LGH e ad ogni singola realtà territoriale. Nel 2013 LGH ha condotto l’ormai consueta analisi di Customer Satisfaction relativa ai principali servizi erogati nei territori di riferimento. In particolare, per il servizio di igiene urbana, sono state realizzate complessivamente 1.600 interviste nel periodo fine maggio - metà giugno 2013, equamente distribuite nelle 4 aree territoriali. Per il servizio energetico è stato intervistato un campione di 2.000 utenti, nel periodo ottobre-prima settimana di novembre 2013, distribuite nelle 5 aree territoriali. Come si può vedere il gruppo LGH presenta performance di Customer Satisfaction superiori agli standard nazionali di riferimento o almeno in linea con quelli che si registrano in Lombardia. Nelle tabelle 31-32 si riportano i risultati di soddisfazione del cliente, il CSI (Customer Satisfaction Index). 65 Report di sostenibilità attraverso l’utilizzo, in maniera sempre più articolata, di canali e strumenti informatici. Considerando l’accresciuto livello della pressione competitiva e del servizio medio cui è abituato il cliente, diventa sempre più importante saper offrire risposte in tempi brevi e saper gestire in maniera personalizzata la problematica del cliente. Gli investimenti in ottica di customer care e i rilevamenti di soddisfazione della clientela, sembrano dar ragione a questa direttrice intrapresa dal Gruppo già alcuni anni fa, anche attraverso la costituzione di società di scopo in ambito informatico e di telecomunicazioni. La sfida dei prossimi anni è sicuramente quella di riuscire ad offrire sempre maggiore flessibilità e varietà nell’offerta dei servizi, anche attraverso l’integrazione, in I CLIENTI Franciacorta (BS) - Intervento operatore Linea Distribuzione 66 STD MERCATO LGH Italia Lombardia 2011 2012 2013 2011 2012 2013 2011 2012 2013 90,8 92,2 88,4 74,0 76,7 78,7 84,2 84,9 88,5 Prodotto 90,5 91,7 87,8 71,8 75,1 77,4 82,9 83,2 87,8 Relazione 94,7 96,4 96,3 80,3 82,8 83,6 87,8 91,4 91,0 CSI Complessivo CSI Parziali: Tabella 31: CSI (Customer Satisfaction Index) servizio Igiene urbana Servizi energetici 2011 2012 2013 GAS 90,2 92,1 89,3 ENERGIA ELETTRICA 92,6 92,6 92,4 DISTRIBUZIONE GAS 98,0 99,4 98,9 DISTRIBUZIONE ENERGIA 98,8 98,4 99,4 VENDITA GAS 86,5 88,6 85,5 VENDITA ENERGIA 87,9 87,3 86,9 CSI Complessivi: CSI Parziali: Tabella 32: CSI (Customer Satisfaction Index) Servizi Energetici In sintonia con la Politica di Linea Group Holding, le società controllate si impegnano a migliorare in modo continuativo le proprie prestazioni per: • tutelare la soddisfazione del Cliente e favorirne la fidelizzazione nel rispetto dell’equilibrio economico della società; • monitorare la soddisfazione del Cliente affinché il miglioramento corrisponda alle sue aspettative; • diffondere e condividere le politiche e gli obiettivi con il personale dipendente. A tal fine la Politica ed i suoi obiettivi vengono periodicamente riesaminati per mantenerli coerenti con la mission aziendale. Attraverso l’implementazione di sistemi di gestione per la qualità le società controllate, con l’ausilio di procedure interne, monitorano e successivamente analizzano in modo sistematico tutti i dati di ritorno dai clienti, quali i reclami per disservizi, le richieste di informazione, ecc. In particolare, si evidenzia che il maggior numero di reclami ricevuti riguarda le segnalazioni da parte dei clienti in merito a richieste di chiarimenti sulle voci che compongono le fatture di gas e energia elettrica; più raramente riguardano la tariffazione rifiuti. Altre segnalazioni sono state registrate per le informazioni sulle modalità di gestione della raccolta dei rifiuti, sugli orari di raccolta o di apertura delle isole ecologiche, sul non completamento del servizio, ecc. Alcune società hanno inoltre implementato, anche in attuazione della normativa vigente, un sistema di monitoraggio della soddisfazione dei clienti che hanno inoltrato un reclamo: successivamente alla chiusura della pratica e quindi alla risoluzione del problema evidenziato dal cliente, quest’ultimo viene contattato telefonicamente al fine di valutare il grado di soddisfazione della qualità della risposta ricevuta, nonché del rispetto dei tempi di risposta. 6.6 Strumenti di comunicazione con i clienti Per garantire al Cliente la costante informazione sulle procedure e le iniziative che possono interessarlo, vengono utilizzati i seguenti strumenti: • gli sportelli territoriale e gli uffici aperti al pubblico; • il canale telefonico mediante numero verde gratuito; • il pronto intervento attivo 24 ore su 24 per guasti ed emergenze dei servizi a rete; • le comunicazioni periodiche; • l’eventuale periodico di informazione; • gli organi di informazione quali quotidiani, settimanali, periodici e emittenti radiofoniche locali; • la bolletta; • il sito internet; • le comunicazioni con i Consigli Circoscrizionali; • le campagne informative ed educative nelle scuole; • le campagne di sensibilizzazione mirate; • le fiere locali. Continua anche per il 2013 il lavoro del Marketing per preservare, da una parte, lo sviluppo del business proprio della società e dall'altra, vista la presenza dei competitors nei propri territori ormai costante, verso il presidio e la difesa del proprio parco clienti, esprimendo gli elementi territoriali e distintivi propri del Gruppo. In un’economia globalizzata e non certo florida, il prezzo di prodotti e servizi rappresenta ormai di rado un fattore competitivo sostenibile nel lungo termine, è piuttosto sempre più spesso la qualità del servizio a determinare non solamente il livello di soddisfazione dei clienti, ma anche la notorietà e la percezione del brand. Gli obiettivi strategici, quali: • Mantenimento dei clienti già serviti • Espansione del fatturato tramite l’acquisizione di nuovi clienti anche in altri segmenti della filiera energetica • Sviluppo di alleanze strategiche per consolidare il posizionamento sul territorio restano indiscutibilmente attività che compongono il pannel dell’attività giornaliera nel breve e nel medio termine. Aumentano le logiche di relazione nei confronti dei clienti, ed anche per questo è stato necessario il posizionamento della società nel mondo SOCIAL NETWORK attraverso lo studio e il posizionamento sui Canali FACEBOOK, LINKEDIN, TWITTER e YOUTUBE. L’offerta di energia elettrica dedicata 67 Report di sostenibilità 6.5 Dati di ritorno dai clienti I CLIENTI al segmento civile ha portato l’azienda ad essere, verso i propri clienti di riferimento e al bacino potenziale, una valida opportunità competitiva per il mercato libero dell’energia. 68 6.6.1 Call center e qualità dei servizi telefonici Il Call Center gestisce i seguenti canali di contatto con il mercato : 1. Inbound: per la gestione delle chiamate di Customer Service sul numero verde gratuito 800 189 600 attivo h24 7 giorni su 7 con IVR (risponditore automatico) e dal lunedì al sabato dalle 8 alle 22 con operatore; 2. Outbound: per campagne di Telemarketing a supporto dei Venditori Corporate e del mercato Retail (domestici e piccole partite Iva); 3. Back Office: per la gestione dei contratti di switch in gas ed energia elettrica della clientela Retail procacciati dal Call Center e dagli agenti/Agenzie/promotori della Rete Indiretta. Prosegue inoltre l’impegno in termini di marketing alla campagna di sviluppo del call center verso utilities terze, supportata da livelli di servizio di eccellenza, che ha determinato la sottoscrizione di numerosi nuovi ed importanti contratti. Il Call Center di LineaPiù nasce per fornire ai propri Clienti in ogni momento della giornata numerose informazioni sui servizi di vendita gas ed energia elettrica, tra cui per esempio gli orari di apertura e gli indirizzi degli sportelli, informazioni commerciali e procedure da seguire per effettuare un’operazione contrattuale, la possibilità di verificare lo stato dei pagamenti o controllare una bolletta e comunicare la lettura del contatore (sia su operatore sia su IVR). Il Call Center fornisce informazioni anche per i servizi di altre società di Linea Group Holding (ASM Pavia, Astem Gestioni Lodi, AEM Cremona, Amico Gas, Gestione Crediti LGH, ecc.). Il Call Center continua a perseguire l’obiettivo di massima efficienza e soddisfazione dei clienti, mantenendo la compliance verso quanto stabilito dall’Autorità per l'energia elettrica ed il gas (AEEGSI) per i servizi telefonici delle aziende venditrici di gas ed energia elettrica (Delibera n. 139/07 e s.m.i), offrendo gli stessi livelli di servizio anche agli utenti delle altre società del gruppo LGH per cui risponde. Ogni venditore è tenuto al rispetto degli standard come indicato in tabella 34. Lo standard generale si intende rispettato nel semestre considerato se i valori mensili rilevati risultano uguali o migliori dello standard generale. Gli indicatori sono così definiti dall’AEEGSI: Per “accessibilità al servizio” (AS) si intende il rapporto, nel mese considerato, tra il numero di unità di tempo in cui almeno una delle linee è libera e il numero complessivo di unità di tempo di apertura del call center con presenza di operatori, moltiplicato per 100, dove l’unità di tempo è scelta liberamente dal venditore; l’indicatore AS è calcolato con arrotondamento alla prima cifra decimale. Il tempo di attesa telefonica è, con riferimento ad una chiamata telefonica da parte di un cliente finale che richiede di parlare con un operatore il tempo, espresso in minuti, intercorrente tra l’inizio della risposta, anche se effettuata Call Center: dati chiamate 2011 2012 2013 Chiamate offerte ad operatore 163.539 228.832 251.481 Chiamate risposte da operatore 159.463 223.622 245.768 4.076 5.210 5.713 Chiamate abbandonate in coda su operatore Tabella 33: dati reportistica Call Center triennio 2011-2013 Standard generali di qualità dei Call Center Indicatore Standard generale Accessibilità al servizio (AS) ≥ 90% Tempo medio di attesa (TMA) ≤ 240 secondi Livello di servizio (LS) ≥ 80% Tabella 34: standard generali di qualità dei Call Center della regolazione dei servizi telefonici dei venditori di energia confluita nel Testo integrato della qualità della vendita di energia - TIQV (delibera ARG/com 164/08 e s.m.i). La graduatoria è stata stilata sia in base alla disponibilità delle linee telefoniche, sia in funzione dei tempi di attesa in linea del cliente; ma sono stati altresì presi in considerazione parametri come la possibilità per il cliente di essere richiamato, la sua soddisfazione a conclusione della telefonata, la competenza e cortesia degli operatori, il grado di risoluzione della problematica (one call solution), il sistema di emoticons (in linea con l'iniziativa "Mettiamoci la faccia" promossa dal Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione). 6.7 Qualità commerciale del servizio di vendita del gas e dell’energia elettrica Gli indicatori di qualità commerciale del servizio di vendita sono definiti dal Testo Integrato della regolazione della qualità dei servizi di vendita di energia elettrica e di gas naturale (Delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas ARG/com 164/08 e s.m.i.). La regolazione della qualità commerciale avviene attraverso due diversi strumenti: • “standard specifico di qualità” è il livello di qualità riferito alla singola prestazione da garantire al cliente; • “standard generale di qualità” è il livello di qualità riferito al complesso delle prestazioni. Tra gli Standard specifici di qualità commerciale del servizio di vendita distinguiamo: • Tempo di risposta motivata ai reclami scritti: è il tempo, misurato in giorni solari, intercorrente tra la data di ricevimento da parte del 6.6.2 Gli Sportelli Linea Più nel 2013 ha offerto ai propri clienti una copertura territoriale con 29 sportelli. Il totale dei clienti transitati presso gli sportelli storici di Crema, Cremona, Lodi, Pavia, Torre D’Isola e Rovato sono stati 127.173. Standard generali di qualità dei Call Center 2011 2012 2013 100% 100% 100% 118 116 121 97,50% 98,20% 98,31% 2011 2012 2013 1° semestre 5° posto 4° posto 5° posto 2° semestre 4° posto 3° posto n.d. Accessibilità al servizio (AS) Tempo medio di attesa (TMA) Livello di servizio (LS) Tabella 35: standard generali di qualità dei Call Center Linea Più Posizionamento Call Center Linea Più nella graduatoria AEEGSI Tabella 36: posizionamento Call Center Linea Più nella graduatoria AEEGSI periodo 2011-2013 69 Report di sostenibilità attraverso l’ausilio di un risponditore automatico, e l’inizio della conversazione con l’operatore o di conclusione della chiamata in caso di rinuncia prima dell’inizio della conversazione con l’operatore. Il tempo medio di attesa telefonica è la media aritmetica annuale dei tempi di attesa telefonica delle chiamate dei clienti finali che hanno iniziato la conversazione con l’operatore pervenute al venditore. Il livello di servizio (LS) è pari al rapporto, nel mese considerato, tra il numero di chiamate telefoniche dei clienti finali che hanno effettivamente parlato con un operatore e il numero di chiamate dei clienti finali che hanno richiesto di parlare con operatore. L’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico (AEEGSI), allo scopo di incentivare il miglioramento continuo del servizio ai consumatori, inoltre effettua ogni semestre una graduatoria sulla qualità dei call center italiani del settore. La graduatoria rappresenta il risultato della verifica semestrale I CLIENTI Venditore del reclamo scritto e la data d’invio al Cliente finale della risposta motivata scritta. Sono inclusi i tempi per l’eventuale acquisizione da parte del venditore di dati tecnici. • Tempo di rettifica di fatturazione: è il tempo, misurato in giorni solari, intercorrente tra la data di ricevimento da parte del Venditore della richiesta scritta di rettifica di fatturazione relativa ad una fattura già pagata, o per la quale è prevista la possibilità di rateizzazione ai sensi del contratto di fornitura, e la data di accredito della somma non dovuta, anche in misura diversa da quella richiesta. Sono inclusi i tempi per l’eventuale acquisizione da parte del venditore di dati tecnici in esclusivo possesso del distributore. • Tempo di rettifica di doppia fatturazione: è il tempo misurato in giorni solari, intercorrente tra la data di ricevimento da parte del Venditore della richiesta scritta di rettifica di fatturazione per consumi relativi ad un punto di prelievo o di riconsegna (il cui contratto di dispacciamento e/o di trasporto non sono nella disponibilità del venditore medesimo) e la data di accredito al cliente finale delle somme non dovute. Sono inclusi i tempi per l’eventuale acquisizione da parte del Venditore di dati tecnici in esclusivo possesso del distributore. Nella tabella 37 vengono riportati gli Standard specifici di qualità commerciale del servizio di vendita. 70 Cremona - Sportello clienti di fatturazione: è il tempo, misurato in giorni solari, intercorrente tra la data di ricevimento da parte del Venditore della richiesta scritta di rettifica di fatturazione e la data di invio al Cliente finale della risposta motivata contenente l’esito delle azioni e degli accertamenti effettuati. Sono inclusi i tempi per l’eventuale acquisizione da parte del Venditore di dati tecnici. Nella tabella 38 vengono riportati gli Standard Generali di qualità commerciale del servizio di vendita. Il dato relativo alla prestazione di Linea Più rappresenta la percentuale delle attività indicate, evase entro il parametro standard stabilito per ogni Indicatore. È inoltre previsto che, in caso di mancato rispetto degli standard specifici fissati dall’Autorità, venga corrisposto al cliente un indennizzo Indicatore che è crescente in relazione al ritardo nell’esecuzione della prestazione. Linea Più è esonerata dal corrispondere l’indennizzo automatico nel caso in cui il mancato rispetto dei livelli specifici sia riconducibile a: • cause di forza maggiore: atti di autorità pubblica, eventi naturali eccezionali per i quali sia stato richiesto lo stato di calamità dall’autorità competente, scioperi, mancato ottenimento di atti autorizzativi. • cause imputabili al cliente o a terzi: mancata presenza del cliente ad un appuntamento concordato con l’esercente per l’effettuazione di sopralluoghi necessari all’esecuzione della prestazione richiesta o per l’esecuzione della prestazione stessa, ovvero danni o impedimenti provocati da terzi. Standard 2011 2012 2013 Risposta motivata a reclami scritti 40 giorni solari 95,15% 96,79% 99,11% Rettifiche di fatturazione 90 giorni solari 98,57% 83,33% 100% Rettifiche di doppia fatturazione 20 giorni solari 73,33% 100% 100% Tabella 37: standard specifici di qualità commerciale del servizio di vendita di Linea Più Indicatore Standard 2011 2012 2012 Risposta motivata a richieste scritte di informazione 95% entro 30 giorni solari 96,98% 55,50% 98,65% Risposta motivata a richieste scritte di rettifiche di fatturazione 95% entro 40 giorni solari 94,56% 88,93% 98,35% Tabella 38: standard Generali di qualità commerciale del servizio di vendita di Linea Più 71 Report di sostenibilità Il dato relativo alla prestazione di Linea Più rappresenta la percentuale delle attività indicate, evase entro il parametro standard stabilito per ogni Indicatore. Per esempio, nel primo caso del 2013 si riporta che il 99,11% delle risposte motivate a reclami scritti è stato evaso entro 40 giorni solari. Tra gli Standard Generali di qualità commerciale del servizio di vendita distinguiamo: • Tempo di risposta a richieste scritte di informazioni: è il tempo, misurato in giorni solari, intercorrente tra la data di ricevimento da parte del Venditore della richiesta scritta di informazioni e la data di invio al richiedente della risposta. Sono inclusi i tempi per l’eventuale acquisizione da parte del Venditore di dati tecnici • Tempo di risposta motivata a richieste scritte di rettifica Nella tabella 39 vengono riportati gli indennizzi automatici in caso di mancato rispetto degli indicatori. Nella tabella 40 viene riportato il consuntivo Linea Più riferito all’anno 2013 degli indennizzi corrisposti. assicurativa contro gli incidenti da gas. Le garanzie prestate riguardano: la responsabilità civile nei confronti di terzi, gli incendi e gli infortuni, che abbiano origine negli impianti e negli apparecchi a valle del punto di consegna del gas (a valle del contatore). L’assicurazione è stipulata dal CIG (Comitato Italiano Gas) per conto dei clienti finali. I CLIENTI 6.8 Assicurazione Clienti Finali 72 In ottica di offerta globale di prodotti/ servizi, Linea Più aderisce alle normative stabilite dall’Autorità per ciò che riguarda l’assicurazione verso i clienti finali. In particolare, ai sensi della delibera 191/2013/R/gas dell’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico (AEEGSI), chiunque usi, anche occasionalmente, gas metano o altro tipo di gas fornito tramite reti di distribuzione urbana o reti di trasporto, beneficia in via automatica di una copertura 6.9 La regolamentazione a tutela del cliente consumatore Al fine di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la concorrenza, l’efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l'attività di regolazione e di controllo nei settori del gas e dell’energia elettrica, con legge 14 novembre 1995 n. 481 è Indicatore stata istituita l’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico (AEEGSI). In particolare, l‘Autorità deve ”garantire la promozione della concorrenza e dell‘efficienza” nei settori dell‘energia elettrica e del gas, nonché assicurare “la fruibilità e la diffusione in modo omogeneo sull‘intero territorio nazionale, definendo un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri predefiniti, promuovendo la tutela degli interessi di utenti e consumatori, ...”. Proprio in esecuzione di dette incombenze si inserisce la delibera ARG/com 151/11 che si colloca nell‘ambito delle nuove competenze che il Terzo Pacchetto energia e il decreto legislativo 93/11 affidano al Regolatore in tema di monitoraggio e indagine sul funzionamento dei mercati dell‘energia e costituisce Indennizzi automatici Risposta motivata a reclami scritti Rettifiche di fatturazione Rettifiche di doppia fatturazione Se l’esecuzione della prestazione avviene oltre lo standard ma entro un tempo doppio dello standard euro 20 Se l’esecuzione della prestazione avviene oltre un tempo doppio dello standard ma entro un tempo triplo dello standard euro 40 Se l’esecuzione della prestazione avviene oltre un tempo triplo dello standard euro 60 Tabella 39: indennizzi automatici Tipologia mercato Gas naturale (BP) Tipologia Numero Tempo medio Importo corrisposto segnalazione segnalazioni risposta (gg) (€) Reclamo 5 67,2 120 Tabella 40: indennizzi corrisposti anno 2013 Rovato (BS) - Linea Com, servizio cartografia con il Testo Integrato Monitoraggio Retail (TIMR). L‘Autorità ha inoltre approvato un insieme di misure volte a favorire lo sviluppo della vendita al dettaglio del gas, anche attraverso una disciplina organica della morosità, il completamento dell'assetto dei servizi di tutela e della regolazione sulla responsabilità dei prelievi. È quanto prevede la delibera ARG/gas 99/11 in tema di Disposizioni per il mercato della vendita al dettaglio del gas naturale che approva uno specifico Testo Integrato Morosità Gas (TIMG), introduce il servizio di default e aggiorna la regolazione preesistente. Il TIMG raccoglie l‘intera disciplina in materia di morosità, con particolare riferimento alla regolazione dei servizi di distribuzione e di vendita ed ai diversi strumenti per promuovere la vendita al dettaglio, contrastando il fenomeno della morosità (dalla messa in mora, agli interventi di sospensione della fornitura) con opportune distinzioni a seconda che il cliente finale rientri o meno nella categoria disalimentabile. Sulla base del decreto legislativo 93/11, che affida al distributore territorialmente competente il bilanciamento della propria rete in relazione ai punti di prelievo di un cliente finale rimasto senza fornitore 73 Report di sostenibilità un primo tassello nell‘attività di razionalizzazione e semplificazione avviata dall‘Autorità per assicurare la raccolta delle informazioni necessarie per un'efficace azione regolatoria, contenendo gli oneri per i soggetti interessati. Monitorare con regolarità ed in modo sistematico il funzionamento della vendita di energia elettrica e di gas alle famiglie ed ai clienti di piccole dimensioni, il grado di apertura, la concorrenzialità e la trasparenza del mercato, nonché il livello di partecipazione e di soddisfazione dei clienti finali. Queste le finalità del nuovo sistema di raccolta dei dati introdotto dall'Autorità per l'energia cauzionali richiesti ai clienti finali a titolo di garanzia. Ma non solo: vi sono infatti altri provvedimenti, che riguardano singoli aspetti, quali: • la delibera ARG/gas 77/11 ove l’Autorità con lo stesso provvedimento ha stabilito, con l‘obiettivo di mantenere particolari forme di tutela per quei clienti che le normative europee sull'apertura alla concorrenza nel settore dell‘energia definiscono come più vulnerabili, che potranno continuare ad usufruire del servizio di tutela le piccole e medie imprese con consumi non I CLIENTI di gas, viene poi introdotto il servizio di default, un nuovo servizio di ultima istanza che va ad aggiungersi al FUI (il fornitore di ultima istanza). Il servizio, erogato secondo modalità e condizioni definite dall'Autorità, con meccanismi tali da incentivare i clienti a cercare un nuovo venditore, è definito in un nuova sezione nel Testo Integrato Vendita Gas (TIVG). Ulteriori interventi della delibera ARG/gas 99/11 riguardano la possibilità per il venditore di comunicare all‘impresa distributrice la cessazione amministrativa, che corrisponde alla risoluzione del contratto di vendita con il cliente finale, e la revisione dei depositi 74 Crema (CR) - Spazzamento strade nel centro storico superiori a 50.000 Smc/anno e le strutture pubbliche e private che svolgono attività di interesse generale e sociale; • la delibera ARG/com 82/11 che ha differito i termini previsti per l’entrata in vigore dello standard specifico di tempestività di trasmissione da parte dei venditori di energia elettrica e gas ai distributori delle richieste di prestazioni di qualità commerciale dei clienti finali di cui alla delibera ARG/com 147/10; • la delibera ARG/com 146/11 che ha dettato le disposizioni per l’allineamento delle anagrafiche dei punti di prelievo e di Legislativo n. 21/2014, che ha recepito le direttive comunitarie in materia di tutela dei diritti del consumatore. 6.10 Bollette e Tariffe 6.10.1 Il prezzo del gas Come stabilito dalle Delibere emanate dall'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico (AEEGSI), il prezzo del gas applicato ai clienti finali in regime di tutela è articolato in una tariffa di distribuzione e misura (Delibera ARG/gas 159/08 e s.m.i.) e una tariffa di vendita (Delibera ARG/gas 64/09 e s.m.i.). La tariffa di distribuzione e misura è composta da una quota fissa e da una quota variabile. Queste componenti sono definite sulla base dell'ambito tariffario, coincidente con una specifica area geografica, dove trovano applicazione le medesime tariffe di distribuzione e misura. Sul territorio nazionale sono identificati sei ambiti tariffari. La quota variabile è suddivisa in otto scaglioni, misurati in metri cubi standard, che si raggiungono sommando il consumo rilevato nell'arco di un anno termico (a partire dal 2009 coincide con l'anno solare). La tariffa di vendita è composta da una parte fissa e da una parte variabile, proporzionata al consumo ma non suddivisa in scaglioni. La quota fissa, definita sulla base di un valore annuale, viene addebitata in fattura con un importo giornaliero, secondo i giorni di consumo del periodo. La quota di vendita comprende il costo per l'acquisto del gas all'ingrosso, per il trasporto, per lo stoccaggio e per tutte le altre attività legate al servizio di vendita. Il prezzo finale per il consumatore comprende inoltre: • l'imposta di consumo, differenziata per area geografica e per tipologia di uso; • l'addizionale regionale, variabile da una regione all'altra e sempre inferiore alla metà dell'imposta di consumo; • l'I.V.A. applicata all'importo complessivo (comprensivo di imposta regionale e di consumo) e differenziata (10% o dal 1/10/2013 pari al 22%) a seconda della fascia di consumo, calcolata nell'anno solare (dal 1 gennaio al 31 dicembre). Per ulteriori informazioni è possibile visitare la pagina del sito web dell'Autorità dell'energia elettrica ed il gas dedicata alle imposte sul gas al link http://www.autorita.energia.it/it/ dati/gp30.htm. 6.10.2 Il prezzo dell’Energia Elettrica Il costo del servizio di fornitura di energia elettrica nel mercato libero è formato da due principali componenti: • una parte che riguarda i costi di trasporto e distribuzione dell’energia dall’impianto di produzione al contatore del cliente finale e gli oneri di sistema; • un’altra parte, più rilevante, che riguarda i costi di acquisto e vendita dell’energia al cliente finale (prezzo dell’energia). Per il servizio elettrico il cliente non paga più una tariffa stabilita 75 Report di sostenibilità riconsegna nella disponibilità dei diversi operatori; • la delibera ARG/gas 200/11 che ha portato la chiusura del procedimento avviato per l’aggiornamento della componente QVD relativa alla commercializzazione della vendita al dettaglio di gas naturale e della componente UG2 relativa alla compensazione dei costi di commercializzazione della vendita al dettaglio; • la delibera AEEGSI n. 153/2012/R/ com che ha l’obiettivo di tutelare la volontà contrattuale del cliente, attraverso l’introduzione di misure volte a prevenire il fenomeno dei contratti e delle attivazioni non richieste. Qualora l’azienda di vendita entri in contatto con i clienti fuori dei locali commerciali o attraverso il canale telefonico, dovrà acquisire la conferma della volontà del cliente ad aderire alla proposta contrattuale, in presenza di un rifiuto manifestato per iscritto attraverso un reclamo, o telefonicamente con una risposta negativa da parte del cliente a specifica domanda dell’operatore telefonico, il contratto non dovrà aver luogo. La delibera propone, previa adesione, un modus operandi ai venditori non richiesti per ripristinare le condizioni contrattuali precedenti del cliente; • la delibera 266/2014/R/com, con la quale l’Autorità ha integrato il Codice di Condotta Commerciale ed altri provvedimenti correlati, con gli adempimenti a tutela del consumatore (inteso come cliente domestico) previsti dal Decreto I CLIENTI 76 dall’Autorità, ma un prezzo libero, stabilito nel contratto di vendita e comprendente le due componenti sopra ricordate. Infatti il prezzo libero comprenderà comunque anche i costi per l’uso delle infrastrutture di rete e dei servizi che garantiscono la consegna dell’energia e l’equilibrio del sistema elettrico (dispacciamento): questi costi sono coperti da tariffe stabilite dall’Autorità, che le imprese di vendita pagano a loro volta al distributore locale. I clienti del mercato libero continueranno inoltre a pagare le medesime imposte. Per i clienti domestici ed i clienti con consumi ridotti alimentati in bassa tensione (imprese con meno di 50 dipendenti e fatturato annuo fino a 10 milioni di euro), che non cambiano fornitore rimanendo nel mercato di maggior tutela invece, l’Autorità definisce condizioni economiche e prezzi di riferimento, basati sui costi effettivi del servizio e che comprendono tutte le componenti sopra ricordate. Il prezzo finale per il consumatore comprende inoltre: • l'imposta di consumo, differenziata per area geografica e per tipologia di uso; • l'addizionale regionale, variabile da una regione all'altra; • l'I.V.A. applicata all'importo complessivo (comprensivo di imposta regionale e di consumo) e differenziata (10% o dal 1/10/2013 pari al 22%) a seconda della tipologia di cliente, calcolata nell'anno solare (dal 1 gennaio al 31 dicembre). Per ulteriori informazioni è possibile visitare la pagina del sito web dell'Autorità dell'energia elettrica ed il gas dedicata alle imposte sull'energia al link http://www. autorita.energia.it/it/dati/eep38.htm 6.10.3 Le Tariffe sociali Nei settori di mercato in cui opera LGH, tramite la sua società di business Linea Più, in particolare per quanto riguarda la vendita di gas ed energia elettrica, la definizione delle tariffe è stabilita dalle autorità di regolazione che, in specifici casi, prevedono particolari agevolazioni per determinate categorie di clienti. Linea Più aderisce e fa proprie queste tipologie di agevolazioni, sia nel settore gas sia nel settore energia elettrica. 6.10.3.1 Bonus sociale sulla spesa del gas Il bonus gas è una riduzione sulle bollette del gas riservata alle famiglie a basso reddito e numerose. Il bonus è stato introdotto dal Governo e reso operativo dall'Autorità per l'energia, con la collaborazione dei Comuni. Il bonus vale esclusivamente per il gas metano distribuito a rete (e non per il gas in bombola o per il GPL), per i consumi nell'abitazione di residenza. Il bonus può essere richiesto da tutti i clienti domestici che utilizzano gas naturale con un contratto di fornitura diretto o con un impianto condominiale, se in presenza di un indicatore ISEE: • non superiore a 7.500 euro, • non superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose (con più di 3 figli a carico). Il bonus è determinato ogni anno dall'Autorità per consentire un risparmio del 15% circa sulla spesa media annua presunta per la fornitura di gas naturale (al netto delle imposte). Il valore del bonus sarà differenziato: • per tipologia di utilizzo del gas (solo cottura cibi e acqua calda; solo riscaldamento; oppure cottura cibi, acqua calda e riscaldamento insieme); • per numero di persone residenti nella stessa abitazione; • per zona climatica di residenza (in modo da tenere conto delle specifiche esigenze di riscaldamento delle diverse località). La compensazione è valida dodici mesi rinnovabili con apposita richiesta. Per fare domanda occorre compilare gli appositi moduli e consegnarli al proprio Comune di residenza o presso altro istituto eventualmente designato dallo stesso Comune (ad esempio i Centri di Assistenza Fiscale CAF). I moduli sono reperibili sia presso i Comuni, sia sui siti internet dell'Autorità per l'energia o del Ministero dello Sviluppo Economico (www.sviluppoeconomico.gov.it), sia sul sito Anci (www.bonusenergia.anci.it ). Il bonus gas, inoltre, è cumulabile con il bonus elettrico, la riduzione sulle bollette dell'energia elettrica già introdotta in precedenza a sostegno delle famiglie in particolari condizioni di disagio economico e fisico. Pavia - Linea Più, Call Center base al numero di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita utilizzate e al tempo giornaliero del loro utilizzo. Dal 1 gennaio 2013 sono previste tre tipologie di bonus per disagio fisico, da assegnarsi in base ai consumi ed al numero di macchinari utilizzati, così come indicati nella certificazione ASL, in modo da tenere conto delle specifiche necessità ed esigenze dei malati. L'assegnazione ad una delle 3 fasce viene calcolata dal sistema informatico che gestisce le agevolazioni. La richiesta del bonus elettrico va quindi presentata al Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica, anche se diverso dal Comune in cui è localizzata l'abitazione nella quale è collocata l'apparecchiatura "salva vita". I due bonus, per disagio economico e fisico, sono cumulabili. Per accedere al bonus elettrico la persona interessata (o un suo delegato) deve presentare la domanda al proprio Comune di residenza o ad altro Istituto eventualmente designato dallo stesso Comune (ad esempio i CAF, Centri Assistenza Fiscale, con i quali i Comuni possono attivare apposite convenzioni). I moduli si possono "scaricare" anche sul sito dell'Autorità per l'energia (www. autorita.energia.it) oppure sul sito dell'ANCI (www.bonusenergia.anci.it). 77 Report di sostenibilità 6.10.3.2 Bonus sociale sulla spesa di energia elettrica Hanno diritto al bonus tutti i clienti domestici intestatari di una fornitura elettrica: • appartenenti ad un nucleo famigliare con indicatore ISEE non superiore a 7.500 euro, per una sola fornitura per nucleo, nella abitazione di residenza, con potenza impegnata fino a 3 kW (per un numero di familiari, con la stessa residenza, fino a 4) o fino a 4,5 (per un numero di familiari, con la stessa residenza, superiore a 4); • i clienti finali, presso i quali vive un malato grave che ha necessità di usare macchine elettromedicali per il mantenimento in vita, senza limitazioni di residenza o potenza impegnata; • le famiglie numerose con 4 o più figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 euro, per una sola fornitura per nucleo, nella casa di residenza, con potenza impegnata fino a 4,5 kW. Per il disagio economico, il bonus è differenziato a seconda del numero di persone residenti e viene aggiornato entro il mese di dicembre di ogni anno per garantire un risparmio, pari a circa il 20%, sulla spesa presunta (al netto delle imposte) di una famiglia tipo, per l'anno successivo. Per i soggetti in gravi condizioni di salute il valore del bonus dal 2013 è stato modificato e differenziato in GLI AZIONISTI 78 Fiume Oglio 7. Gli azionisti Oggi le multiutility operano in un settore molto competitivo e in costante aggiornamento. Per questo motivo LGH affronta le sfide del mercato con lo sguardo sempre rivolto ai propri azionisti e ai clienti. Report di sostenibilità 79 7.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento Obiettivi piano strategico GLI AZIONISTI Valorizzare i rapporti informativi e di relazione con gli oltre 200 Comuni soci di LGH. 80 Avevamo detto Abbiamo fatto Strutturare ed attuare un efficiente piano di relazioni istituzionali. Potenziata la Newsletter informatica “Info@Comuni”, rivolta ai Sindaci dei Comuni soci delle società Proseguimento delle patrimoniali di LGH. iniziative promosse nel corso del 2013. Diffuso il Report di Sostenibilità, strumento di Nuova versione digitale del comunicazione e confronto Report di Sostenibilità. strategico, tra l’Azienda e gli azionisti, a tutti i Comuni Soci e in versione ridotta a tutti i cittadini. 7.2 Le sfide del mercato 7.3 I risultati Oggi nel settore delle utilities la competizione si gioca principalmente su due livelli: • livello continentale, con players importanti, ma poco radicati sul territorio; • livello locale, dove le realtà ex monopoliste hanno saputo creare un legame di fiducia con i propri clienti e azionisti. A questo secondo livello fa sempre più riferimento LGH, un grande Gruppo in continua crescita. Lo dimostrano, infatti, i fatturati delle varie società che lo compongono, che vanno da 1 a 450 milioni di euro. Nel 2013 il Gruppo LGH ha effettuato 48 milioni di investimenti e distribuito 8 milioni i dividendi per i soci. Di seguito si ricapitolano i principali indicatori economici del 2013. Ricavi: 692,2 milioni di euro Costi operativi netti: 596,9 milioni di euro Margine operativo lordo: 95,3 milioni di euro Risultato operativo: 35,8 milioni di euro Utile consolidato: 3,6 milioni di euro Ebitda Margin: 13,8% Faremo Investimenti: 48,0 milioni di euro Dal 2007 (anno di costituzione del Gruppo LGH) al 2013 i ricavi sono passati da 448,8 a 692,28 milioni, con un incremento complessivo di oltre il 54%. 7.4 Situazione attuale e linee strategiche per il futuro Nel 2013 si è registrato un miglioramento dei risultati in diversi business e nella gestione di Gruppo. Tutto questo in sintonia con lo sviluppo strategico programmato e il contesto normativo energetico (nazionale e internazionale). Si confermano inoltre i trend di crescita e le performance del Gruppo, come è avvenuto ogni anno a partire dal 2007. Gli indicatori testimoniano che LGH si colloca tra le migliori 7.5 Le iniziative di dialogo Il significativo impegno di LGH per lo sviluppo di iniziative di coinvolgimento degli stakeholder rappresenta ormai un elemento fondamentale delle politiche della Holding che è consapevole dell'importanza che rivestono le relazioni esterne: esse costituiscono occasioni di confronto reciproco, di crescita e arricchimento che danno vita ad un dialogo continuo e ad un coinvolgimento partecipativo, che favorisce la costruzione del consenso e della fiducia, migliora i processi decisionali e aiuta a ridurre i conflitti fra i diversi portatori di interesse. LGH adotta un sistema di gestione delle relazioni che punta alla costruzione di relazioni stabili, solide e durature, volte alla condivisione di obiettivi di business e al coinvolgimento dei Comuni azionisti. Da questa analisi, ha preso le mosse, l’innovativa Newsletter informatica “Info@Comuni”, dedicata al rapporto con gli Enti locali. Un servizio d’informazione dedicato agli Amministratori locali, che LGH ha messo a disposizione grazie ad un accordo in esclusiva con “Strategie amministrative”, la rivista di settore di ANCI Lombardia, e con Nuova Energia, rivista leader nel settore energetico e ambientale. Grazie all’accordo con Strategie Amministrative, gli oltre 200 Sindaci del territorio LGH ricevono via mail e in anteprima, le notizie che poi saranno pubblicate la settimana successiva sulla rivista ufficiale dell’ANCI. Si tratta di notizie utili per il loro Ente, e per le molteplici attività che lo riguardano. I contenuti sono, infatti, relativi a leggi, normative, giurisprudenza, best practices e fatti che gravitano attorno al governo dell’Ente locale, al mondo dei servizi pubblici e alle multiutilities. Altro strumento di comunicazione e confronto strategico tra l’Azienda e gli azionisti è il Report di Sostenibilità che viene distribuito a tutti i Comuni soci; un’occasione di relazione utile a far conoscere in maniera approfondita, attraverso la presentazione d’informazioni e dati attentamente verificati, l’Azienda. In questo Rapporto, sono riportati tutti i principali dati e indicatori economici, sociali e ambientali dei servizi e degli asset ed è spiegato in termini accessibili a un pubblico ampio, il frutto di un anno di lavoro, sia in termini di gestione industriale, sia in termini di “Responsabilità sociale d’impresa”. La novità - che riguarda il presente Report - è il quasi totale abbandono del formato cartaceo, a favore di un formato multimediale meglio fruibile e che garantisce ancor minori impatti ambientali. 81 Report di sostenibilità multiutility italiane, e punta a superare i 100 milioni di euro di margine operativo lordo, senza aumentare le tariffe e con una netta diminuzione dei costi. La pluralità di business gestiti consente di compensare l’eventuale diminuzione di alcuni settori con la crescita di altri. È utile precisare che il Gruppo si è rafforzato, raddoppiando negli ultimi esercizi il proprio patrimonio grazie anche al conferimento di alcuni assets da parte dei soci. L’efficienza raggiunta permette di portare avanti il piano di investimenti e alimentare il circolo virtuoso del valore societario. La strategia di crescita industriale che LGH conferma in ogni bilancio testimonia il successo delle scelte intraprese. La direzione indicata dai fondatori si conferma anche quest’anno: efficienza, qualità nei servizi e sviluppo economico. I FINANZIATORI 82 Lomellina (PV) - Risaie 8.I finanziatori LGH ha l’obiettivo di mantenere un adeguato equilibrio tra investimenti e fonti di finanziamento. Nei confronti dei finanziatori il Gruppo segue una politica di comunicazione chiara e trasparente. Report di sostenibilità 83 I FINANZIATORI 8.1 Premessa Il Gruppo persegue nei confronti dei finanziatori una politica orientata alla massima trasparenza e correttezza nelle comunicazioni, con una equilibrata distribuzione del debito. Obiettivo della gestione finanziaria del Gruppo è mantenere un adeguato bilanciamento attuale e prospettico tra investimenti e impieghi di capitale da un lato e fonti di finanziamento dall’altro, sia in termini di piano di rimborso che di tipologie di tasso. Nella tabella 41 viene riportato il valore, in migliaia di euro, della Posizione Finanziaria Netta, e la relativa composizione al 31/12/2012 e al 31/12/2013. La posizione finanziaria netta totale passa da 373,7 milioni di fine 2012 a 358,9 milioni di fine 2013, in deciso miglioramento, quindi, nonostante la congiuntura economica non certo favorevole. Complessivamente la gestione operativa ha generato, prima della distribuzione dei dividendi ai soci, un flusso di cassa positivo di 52 milioni di euro, nonostante il gruppo abbia effettuato, nel corso del 2013, 48 milioni di euro di investimenti e abbia rimborsato 145 milioni di mutui. Ciò è stato possibile grazie all’emissione di 300 milioni di euro bond quotati presso il mercato di Lussemburgo, che hanno trovato positiva accoglienza da parte di investitori istituzionali, sia italiani che esteri. Al 31 dicembre 2013 il Gruppo disponeva di 66 milioni di liquidità, oltre a linee di credito “uncommitted”, ampiamente sufficienti a coprire gli impegni finanziari a breve e medio termine, nonché una linea di credito BEI a 7 anni, per il finanziamento di alcuni importanti investimenti sulle reti e Posizione finanziaria netta Prestiti e finanziamenti 84 Altre passività finanziarie correnti Disponibilità liquide e depositi a breve Attività per derivati gli impianti utilizzati per le attività aziendali. Di seguito sono riportate le politiche e i principi per la gestione e il controllo della Finanza di Gruppo. 8.2 La qualità del debito Il Gruppo mira ad assicurare un livello di liquidità sufficiente per far fronte ai propri impegni contrattuali, sia in condizioni di normale corso degli affari, sia in condizioni di crisi, attraverso il mantenimento di liquidità e linee di credito disponibili, e il tempestivo avvio delle negoziazioni sui finanziamenti in corso di maturazione, ottimizzando il costo del funding in relazione alle condizioni di mercato in corso e prospettiche. Si evidenzia l’equilibrata struttura patrimoniale del Gruppo, che contrappone all’elevato valore delle immobilizzazioni una posizione 2012 2013 187.439 54.659 0 0 -19.531 -66.464 0 -233 Altre attività finanziarie correnti -26.523 -6.892 Posizione finanziaria netta a breve termine 141.385 -6.892 Prestiti e finanziamenti 214.364 399.327 Passività per derivati 11.877 5.778 Altre passività finanziarie non correnti 7.095 6.735 Altre attività finanziarie non correnti -1.035 -34.006 Posizione finanziaria netta m/l termine 232.301 377.834 Posizione finanziaria netta totale 373.686 358.903 Tabella 41: posizione Finanziaria Netta biennio 2012-2013 Cremona - Linea Com, antenna telecomunicazioni finanziaria costituita per oltre il 100% da debiti a medio lungo termine. Le linee di credito e la relativa attività finanziaria non sono concentrate su un unico finanziatore, ma distribuite omogeneamente fra i principali istituti bancari italiani, con un utilizzo largamente inferiore al totale disponibile. 8.3 Il costo del debito 85 Report di sostenibilità Il Gruppo è esposto alle fluttuazioni di tasso d’interesse (Euribor), per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all’indebitamento. La quota del debito esposta al rischio di variazione tassi, al 31 dicembre 2013, è però solo del 10% sul totale (con un costo medio del 4,30% circa), mentre il restante 90% del debito risulta a tasso fisso, ovvero coperto dal rischio tassi mediante strumenti finanziari non speculativi (con un costo medio del 3,66% circa), in quanto la politica del Gruppo non prevede l’utilizzo di derivati aventi finalità speculative e ha come obiettivo l’individuazione del giusto mix tra tasso fisso e variabile, nell’ambito di una strategia prudenziale verso il rischio di oscillazione dei tassi. La gestione del rischio tasso d’interesse mira essenzialmente a stabilizzare i flussi finanziari in modo da garantire i margini e la certezza dei flussi di cassa derivanti dalla gestione caratteristica. Nel 2013 la quota di valore aggiunto distribuito ai finanziatori è stata pari a 26,1 milioni di euro. I FORNITORI 86 Rovato (BS) - Convento S.S. Annunciata 9. I fornitori Rafforzare il legame con il territorio è uno degli obiettivi che LGH si pone. In particolare il Gruppo intende valorizzare il rapporto con i fornitori effettuando visite, controlli e stabilendo clausole generali nei processi di acquisto Report di sostenibilità 87 9.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento Avevamo detto Rafforzare il legame con il territorio di riferimento valorizzando l’indotto e diffondendo comportamenti etici. Pianificare ed effettuare 10 visite presso fornitori individuati fra quelli critici con verbale di audit per verifica della conformità del servizio/prodotti/ciclo produttivo. I FORNITORI Obiettivi piano strategico 88 Cremona - Parco mezzi Abbiamo fatto Faremo Effettuate 10 visite a fornitori critici. Pianificare ed effettuare 10 visite ispettive presso fornitori individuati tra quelli critici con verbale di audit per verifica della conformità del servizio / prodotti/ciclo produttivo. Il Gruppo LGH, per il perseguimento dei propri fini istituzionali, provvede agli appalti dei lavori, delle forniture di beni e di servizi, agli acquisti, alle permute, alle locazioni e ai servizi in genere mediante contratti preceduti da apposite gare. Le gare possono assumere la forma dell’evidenza pubblica, salvo il ricorso alla procedura negoziale e al sistema in economia. L’attività negoziale del Gruppo si ispira ai seguenti principi: • rispetto, in ogni caso, delle norme vigenti; • perseguimento dei fini istituzionali della società, garantendo l’adeguata gestione dei processi in materia di sicurezza del lavoro; • rispetto del sistema di deleghe e procure della società; • osservanza della massima obiettività nella scelta dei sistemi negoziali; • rispetto dei principi di concorrenza e pariteticità delle offerte; • armonizzazione del principio della economicità con quello della obiettività e imparzialità delle scelte relative a competitività, qualità, utilità e prezzi; • assenza di conflitto di interessi; • massima trasparenza degli atti e delle procedure negoziali. Gli acquisti o affidamenti vengono effettuati nel rispetto della normativa comunitaria, per quanto recepita nel nostro paese, delle deleghe e procure attribuite dalla società, delle procedure aziendali in materia (Sistemi di Gestione Aziendali) nonché dei principi fissati dal Codice Etico aziendale. a. Affi damento di lavori, forniture e servizi sopra soglia comunitaria L ’affidamento di appalti di lavori, forniture e servizi, di importo pari o superiore alla soglia comunitaria, viene effettuato con le procedure ad evidenza pubblica in ambito comunitario previste dal D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. o dalle specifiche normative di settore in vigore, se ed in quanto applicabili alla Società. b. Affi damento di lavori, forniture e servizi sotto soglia comunitaria L ’affidamento di lavori, forniture e servizi di importo inferiore alle soglie comunitarie viene effettuato a mezzo procedure ad evidenza pubblica in ambito nazionale, fatto salvo il ricorso, nei casi di seguito previsti, alla procedura negoziale e al sistema in economia. Lo sviluppo di procedure di gara sottosoglia o l'affidamento mediante procedure in economia è stabilita dal Regolamento adottato da tutte le società del Gruppo. Il Regolamento ha lo scopo di disciplinare l’acquisto di beni, servizi e lavori, in relazione agli obblighi di legge e alle regole di opportunità e convenienza stabilite dalla Società. La gestione centralizzata in capo alla funzione Approvvigionamenti e Logistica di una serie di attività fra le quali: • l'individuazione delle migliori opportunità tecnico/economiche offerte dal mercato per la fornitura di beni, servizi e lavori; • la gestione dei rapporti con i fornitori potenziali e la loro qualificazione; • la gestione delle gare d'appalto per tutte le società del Gruppo (incluse le gare pubbliche); • le negoziazioni delle condizioni d'acquisto; • la stesura dei contratti/ordini d'acquisto; • il monitoraggio delle performance e la valutazione dei fornitori critici; • la verifica della corretta e diffusa applicazione delle procedure e dei regolamenti aziendali relative agli approvvigionamenti ed alla logistica: • il controllo del corretto funzionamento dei magazzini aziendali ha consentito di: • sviluppare e rendere operative delle linee guida uniformando, nel rispetto delle singole specificità, il modo di operare in precedenza adottato da ciascuna società appartenente al Gruppo; • allineare le condizioni generali di fornitura; • sviluppare l’utilizzo di accordi quadro riducendo il numero di ordini emessi e aumentando il loro valore medio efficientando in questo modo la gestione dei processi di acquisto; • utilizzare fornitori che rispettino le normative in materia contributiva, ambientale e di sicurezza dei lavoratori; • sviluppare un sistema di valutazione dei fornitori critici maggiormente significativo; • contenere i costi ed ottenere saving; • effi cientare la gestione complessiva dei magazzini del Gruppo. 89 Report di sostenibilità 9.2 La Politica degli approvvigionamenti I FORNITORI 9.3 Selezione dei fornitori 90 Le società di LGH, disponendo di un sistema di gestione qualità certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008, nello svolgimento delle proprie attività, si avvalgono di fornitori che vengono valutati e selezionati in base alla capacità di fornire prodotti e servizi conformi ai requisiti richiesti. La funzione Approvvigionamenti e Logistica (APP) gestisce la banca dati (Albo fornitori di Holding) dei fornitori qualificati ed elabora la reportistica per la valutazione degli stessi basata sulla verifica di requisiti di qualità tecnica, economica, organizzativa, del rispetto delle norme ambientali e di sicurezza, nonché sull'accettazione del Codice Etico del Gruppo. L’iter della qualifica prevede anche che ciascun fornitore di beni e servizi possa proporre la propria iscrizione all'albo fornitori compilando il “modulo per la registrazione” disponibile nella sezione fornitori del portale di LGH. I fornitori vengono selezionati, qualificati e valutati in base: a. alle loro capacità tecnico, organizzative, economiche e Territori Riferimento finanziarie, che devono essere tali da garantire la fornitura di prodotti, prestazioni (servizi e lavori) conformi ai requisiti richiesti. La selezione e valutazione dei fornitori viene effettuata in base a criteri comuni e condivisi fra le varie società. La valutazione annuale effettuata da APP sui fornitori inseriti nella “Lista fornitori Qualità Ambiente Sicurezza” si basa sulle seguenti informazioni: • esito del monitoraggio delle non conformità/reclami imputabili a fornitori a cura della funzione QSA di Holding; • esito dei monitoraggi effettuato dalle funzioni richiedenti il servizio/prestazione/fornitura; • esito di eventuali verifiche ispettive sui fornitori a cura di APP o di QSA. L’elaborazione di tali informazioni, secondo le modalità riportate nell’Istruzione Operativa IAP01 “Attribuzione punteggi a fornitori”, determina un nuovo punteggio e quindi un nuovo livello di qualifica del fornitore stesso. Vengono Inoltre effettuate periodicamente delle verifiche ispettive presso fornitori ritenuti critici. Servizi Forniture Lavori Cremona / Crema - 1 2 Brescia / Rovato 2 - - Lodi 1 2 1 Pavia 1 - - Tabella 42: dettaglio visite ispettive a fornitori critici anno 2013 Rimini-Ecomondo, stand informativo di LGH alla soglia comunitaria. Attraverso l’applicazione di tale metodo di aggiudicazione ci si propone, adottando criteri/parametri che possono differire di volta in volta in base alla tipologia e complessità della gara, di valutare oltre agli aspetti economici anche gli aspetti qualitativi della fornitura nonché quelli sociali, ambientali, etici e di sicurezza. Per quanto riguarda la fase successiva all’acquisto, LGH verifica le performance dei fornitori e dei prestatori di servizi attraverso un’azione di monitoraggio e di valutazione finalizzata ad accertare la corrispondenza tra i livelli di servizio e/o di fornitura erogati e quanto convenuto contrattualmente. Eventuali valutazioni comportano richiami scritti, colloqui, definizioni di azioni da intraprendere fino anche a determinare la risoluzione del contratto. Nella tabella 43 si riporta la suddivisione dei fornitori per area geografica nel triennio 2011-2013. La selezione dei fornitori, laddove necessario e possibile, privilegia la scelta di fornitori radicati sul territorio di riferimento delle società del Gruppo, fermo restando il soddisfacimento degli standard qualitativi e degli aspetti più prettamente economici. Ai fornitori locali vengono principalmente affidati lavori e forniture relative alla gestione ordinaria (manutenzioni, lavori di piccola entità, servizi di pulizie, vigilanza, etc..), attività per le quali la territorialità diventa fattore rilevante per la tempestività e la continuità 91 Report di sostenibilità Nel corso del 2013 in linea con gli obiettivi aziendali sono state effettuate le visite ispettive dettagliate in tabella 42. b. alla capacità di soddisfare i requisiti richiesti dalla norma SA 8000 (tutela del diritto e della sicurezza del lavoro, pari opportunità, discriminazione, rappresentanza sindacale, retribuzione ecc.): in particolare, per ciò che concerne i requisiti legati alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, sono state aggiornate le attività di verifica e di coordinamento con le Aziende interessate con l'elaborazione di Documenti Unici di Valutazione rischi riportanti le indicazioni adottate per eliminare o ridurre i rischi da interferenza lavorativa, al fine di garantire un elevato grado di sicurezza delle attività svolte. A tale proposito, è stata definita un'apposita procedura aziendale, applicata a tutte le Società di Linea Group Holding ed in particolare a tutti i contratti d'appalto, d'opera o somministrazione per attività svolte nei luoghi di lavoro ed all'interno dei processi lavorativi che ricadono sotto la responsabilità giuridica del Datore di Lavoro Committente. Al fine di rafforzare i sistemi di selezione e qualificazione e garantire che i fornitori prescelti possiedano le capacità di cui sopra, il criterio di aggiudicazione delle gare che si tende ad utilizzare è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa che viene applicata anche per gare di importo inferiore Provincia 2011 % 2012 % 2013 % Brescia / Rovato 513 19 565 18,28 480 18,69 Cremona / Crema 552 21 549 17,76 518 20,17 Lodi 155 6 198 6,41 142 5,53 Pavia 158 6 173 5,60 139 5,41 1.378 52 1.485 48,04 1.279 49,81 Altre Provincie Lombarde 593 22 741 23,97 613 23,87 Altri nazionali 657 25 826 26,72 653 25,43 23 1 39 1,26 23 0,90 2.651 100 3.091 100 2.568 100 Totale Territorio di riferimento Altri esteri Totale Generale Tabella 43: suddivisione fornitori per area geografica nel triennio 2011-2013 I FORNITORI Pavia 92 5,41% Lodi 5,53% Altre Province Lombarde 23,87% Cremona/Crema Altri esteri 20,17% 0,90% Altri nazionali 25,43% Brescia/Rovato 18,69% Grafico 16: suddivisione fornitori per area geografica anno 2013 Parametro 2011 2012 2013 N° Totale fornitori 2.651 3.091 2.568 30 35 40 N° Totale fornitori no-profit Tabella 44: andamento del numero di fornitori che hanno collaborato con il Gruppo nel triennio 2011-2013 del rapporto e permette maggiore possibilità di controllo. Rispetto allo scorso anno, cresce il numero dei fornitori locali, mentre diminuisce la loro incidenza sul totale in quanto aumenta nel complesso il numero dei fornitori. L’incremento dei fornitori si deve principalmente alla presa in carico della gestione della discarica pugliese di Ecolevante. LGH ha inoltre sottoscritto nel corso del 2013 diversi contratti con le Cooperative Sociali operanti sul territorio affidando loro le seguenti attività: manutenzione e sfalcio aree verdi; spazzamento strade e raccolta rifiuti; gestione delle isole ecologiche; lettura contatori gas; pulizie dei locali lavorativi. Nella tabella 44 si riporta l'andamento del numero di fornitori che hanno collaborato con il Gruppo nell'ultimo triennio. 9.4 Condizioni Negoziali Tutte le società del Gruppo hanno adottato condizioni negoziali comuni per uniformare i contratti, in particolare sono state inserite clausole contrattuali al fine di garantire: • il rispetto della disciplina del codice civile e in generale della normativa vigente in materia di contratti; • l’attuazione delle prescrizioni contenute nel D.Lgs.81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; • la prevenzione antimafia e antiriciclaggio; • la verifica della regolarità dei trattamenti retributivi e contributivi del personale alle dipendenze del fornitore; • la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali; • la riduzione dell’esposizione del Gruppo LGH a rischi relativi al D. Lgs. 231, la sicurezza ed il rispetto dei principi etici. In coerenza con gli obiettivi di equilibrio finanziario del Gruppo LGH, i tempi di pagamento contrattuali, in ottemperanza a quanto indicato dalle linee di indirizzo del Gruppo, sono normalmente fissati in almeno 90 giorni, data fattura fine mese. Alcuni tipi di forniture e/o servizi possono derogare al suddetto limite. Report di sostenibilità 93 Crema (CR) - Posa fibra ottica LE ISTITUZIONI 94 Cremona - Museo del Violino 10. Le Istituzioni LGH è una realtà sempre più radicata nelle Province in cui opera. L’obiettivo è essere accanto ai Comuni Soci e alla Comunità, portando valore a tutto il territorio. Progetti, eventi e incontri sono soltanto alcune delle iniziative organizzate dal Gruppo per comprendere le necessità e le esigenze degli Enti Locali. Report di sostenibilità 95 10.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento Obiettivi piano strategico Mantenere un dialogo costante con il territorio e i Sindaci. Proseguire sulla strada della trasparenza e della lealtà nei rapporti con le istituzioni. Avevamo detto Abbiamo fatto Faremo Strutturare ed attuare un efficiente piano di relazioni istituzionali. Garantita una comunicazione puntuale, aggiornata e trasparente di tutte le iniziative promosse nei confronti degli Enti Locali ( es. Report Sostenibilità e campagne informative). Proseguimento e arricchimento del Piano di relazioni istituzionali. LE ISTITUZIONI 10.2 Il rapporto con gli Enti locali 96 Territorio, comunità e servizi pubblici locali sono elementi inscindibili. È solo nel rispetto di questi fattori che si realizza la mission di LGH, coniugando dimensione industriale e radicamento locale. Gli amministratori dei Comuni soci rappresentano per LGH uno dei principali portatori d'interesse, in quanto costituiscono il fulcro dell'azionariato e fungono da anello di congiunzione con il territorio. LGH, occupandosi di beni e risorse per la collettività, gestisce i servizi pubblici rispettando le esigenze dei dipendenti e delle persone presenti sul territorio, impegnandosi in modo concreto a garantire un servizio puntuale, efficiente e sempre più di alta qualità. Da qui parte la volontà di mantenere un dialogo sempre costante e avanzato con gli Enti locali. L’obiettivo è essere sempre più vicini ai Comuni soci e alla comunità, portando valore a tutto il territorio. 10.3 Progetti e iniziative Sono numerose le attività di comunicazione rivolte al territorio e ai clienti: informazioni utili sui servizi erogati, messaggi di sensibilizzazione sulla salvaguardia ambientale, promozione sostenibile del territorio, eventi culturali di vario genere. L’impegno di LGH è quello di dare una comunicazione puntuale, aggiornata e trasparente di tutte le iniziative che coinvolgono il rapporto diretto con gli Enti Locali. Report di sostenibilità 97 Cremona - LGH, sala CdA 98 Fiume Serio LA COMUNITÀ LOCALE 11. La comunità locale Il Gruppo ha realizzato nel corso del 2013 numerose attività di comunicazione per i clienti e il territorio. Report di sostenibilità 99 11.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento LA COMUNITÀ LOCALE Obiettivi piano strategico 100 Promuovere e radicare ulteriormente l'immagine di Linea Group Holding nei territori di riferimento, accrescendone lo sviluppo sostenibile. Ascoltare e rispondere alle esigenze del territorio. Produrre e distribuire Valore Aggiunto. Avevamo detto Riaccendere l’attenzione sui vantaggi ambientali ed economici del teleriscaldamento a Lodi. Consolidare una raccolta differenziata pari a oltre il 70%, proseguire le campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti nel territorio Cremasco. Abbiamo fatto Faremo Lodi, in vista dell’avvio del progetto di estensione della rete del teleriscaldamento (in programma nel biennio 2014-2016), ha promosso una campagna di sensibilizzazione sulle opportunità di questo servizio e sui suoi vantaggi economici e soprattutto ambientale. Sensibilizzazione continua dei cittadini del territorio lodigiano sui temi della raccolta differenziata e contestuale estensione del servizio porta a porta a tutta la città di Lodi. Crema ha coinvolto 10.000 persone nell’iniziativa ecologica “Rifiutando” in 47 Comuni del Cremasco. Proseguire nel Cremasco con l’edizione 2014 di “Rifiutando” contro l’abbandono dei rifiuti. Anche il Comune di Cremona nel 2013, in accordo con AEM Gestioni, ha deciso di estendere dal mese di novembre il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. Questo progetto coinvolge 10.835 famiglie per un totale di 23.051 residenti e circa 200 utenze non domestiche, così che nell’anno 2013 la percentuale di popolazione coinvolta da questo sistema è stata superiore al 50%. Queste zone vanno ad aggiungersi a quelle dove il servizio, iniziato in via sperimentale nel 2010, è ormai a regime. Sviluppo APP rifiuti (per smartphone e tablet) per tutte le società che si occupano di igiene ambientale con informazioni utili sulla raccolta differenziata, sui centri di raccolta e sulle modalità di conferimento dei rifiuti per ciascun Comune. Entro i primi mesi del 2014 il sistema di raccolta differenziata porta a porta sarà esteso anche al centro storico di Cremona. Visto i riscontri positivi della nostra partecipazione, LGH ha deciso di partecipare in modo potenzieremo marcato e significativo, ulteriormente la nostra sviluppando una fitta rete presenza alla Fiera della di contatti commerciali ed Green Economy per l’anno istituzionali, ad “Ecomondo” che annualmente si svolge 2014. a Rimini. 11.3 L’immagine di Gruppo Nel corso del 2013, sono state realizzate numerose attività di comunicazione rivolte al territorio e ai clienti: alcune direttamente organizzate da LGH, altre soltanto sostenute; alcune legate in modo più specifico all’ambiente, altre semplicemente iniziative meritevoli del territorio. Mantenere un filo diretto con i cittadini e le scuole è un obiettivo di primaria importanza per LGH. La comunicazione informativa alle famiglie è realizzata attraverso: • le campagne informative, a supporto dei servizi attivati; • la diffusione dell’Estratto del Report di Sostenibilità, tramite i quotidiani dei territori serviti dal Gruppo; • i siti internet, che sono in continua espansione sia per numero di accessi che per informazioni fornite (notizie relative ai servizi erogati, l’inoltro reclami, le carte servizi, i numeri di telefono utili e le news). 11.3.1 Le campagne di pubblicità Diverse le iniziative avviate per promuovere allo stesso tempo il nostro brand e il nostro impegno a favore del territorio e dell’ambiente. Nel 2013 è continuata la campagna istituzionale “Energia a Responsabilità illimitata” che veicola la forza, la passione, le eccellenze, le tradizioni e le esperienze delle cinque società del Gruppo proiettate verso un futuro di alti livelli di responsabilità e qualità nei settori, gas, energia elettrica, ambiente e telecomunicazioni. Mentre LGH per Aemcom e Linea Com ha proposto la campagna “Connettiamo il nostro Territorio al Futuro” che - utilizzando l’immagine di un atomo - lancia il messaggio della “rivoluzione digitale” in atto, fatta di computer connessi in rete, una rivoluzione che muta il nostro modo di vivere e di lavorare. Trasforma le nostre abitudini. Promette uno sviluppo economico più rispettoso dell’ambiente. Innovazione quindi diviene sinonimo di crescita, di opportunità, di efficienza a beneficio dell’intera collettività. Numero di visitatori Numero di visualizzazioni di pagina Pagine più viste Tabella 45: accessi al sito internet www.lgh.it nel 2013 26.124 195.254 Lavora con noi Il Gruppo LGH Dati economici Contatti Organigramma Numerose anche le campagne pubblicitarie ed informative proposte da Linea Più, tra queste: • Campagna Fotovoltaico: campagna pubblicitaria mirata ad acquisire nuova clientela, pianificata sui media locali per pubblicizzare il servizio "chiavi in mano" di progettazione e realizzazione impianti fotovoltaici; • Campagna Risparmio Luce e Gas: campagna pubblicitaria realizzata con tre scopi: fidelizzare la Clientela, commercializzare agli attuali clienti gas anche la vendita dell'energia elettrica e acquisire nuova clientela, consentire alle famiglie un risparmio sui loro consumi energetici e quindi un risparmio sulla bolletta; • Campagna Bolletta online: è proseguita la campagna pubblicitaria “one to one” mirata a indirizzare la clientela all'utilizzo dei nuovi canali informatici/ interattivi messi in campo dalla società, inserita come flayer nelle bollette cartacee; • Campagna Bolletta a consumo costante: è proseguita la campagna pubblicitaria “one to one” mirata alla fidelizzazione della clientela offrendo la possibilità di programmare in base alle singole esigenze del cliente la distribuzione della spesa nell'arco dell'anno termico; • Campagna CaldOK: è proseguita la campagna pubblicitaria “one to one”, realizzata in collaborazione con L'unione Artigiani di Lodi e Provincia, mirata ad acquisire nuova clientela in merito al servizio di sostituzione della caldaia vecchia con una nuova, 101 Report di sostenibilità 11.2 La società e il territorio LA COMUNITÀ LOCALE contribuendo così alla riduzione delle emissioni di CO2 nell'aria causata da caldaie obsolete. 102 Sul territorio cremasco sono state ideate e realizzate campagne informative specifiche tra le quali si ricordano quella per un corretto utilizzo dei cestini stradali, quella contro le deiezioni canine (che si è tradotta in affissioni e stampa di materiale informativo) e quella relativa al servizio analisi offerto dal laboratorio aziendale. È stata realizzata da ottobre 2013 la campagna mirata all’estensione della raccolta differenziata porta porta (o domiciliare) nel Comune di Cremona per conto di AEM Gestioni in sinergia con l’amministrazione Comunale. Sono stati utilizzati strumenti cartacei (leaflet, calendario, lettera informativa a tutti i cittadini coinvolti); mediatici (conferenza stampa, comunicati stampa a più riprese, ecc) e informatici (aggiornamento sito internet con creazioni di pagine dedicate). Infine, con lo scopo di promuovere l’attenzione dei Lodigiani sul teleriscaldamento anche e soprattutto in vista dell’avvio del nuovo progetto di ampliamento della rete, Astem Gestioni ha lanciato una campagna teaser che ha avuto come protagonista una coccinella (nuova mascotte del servizio) e che si è tradotta nella realizzazione di manifesti e adesivi consegnati in tutte le scuole di Lodi. A questo primo step nel mese di novembre è seguito un secondo step della campagna di comunicazione con la presentazione del nuovo progetto di estendimento rete e con la realizzazione di una brochure illustrativa del servizio e dei suoi vantaggi. Per il servizio di igiene ambientale sono state realizzate numerose campagne informative di comunicazione ambientale finalizzate alla promozione della raccolta differenziata attraverso la realizzazione di opuscoli informativi, locandine e manifesti. Tra queste si segnalano: la campagna di sensibilizzazione “Basta!” contro l’abbandono dei rifiuti a Lodi e la campagna informativa “Impara l’arte e mettili da parte” realizzata per il Comune di Sant’Angelo Lodigiano e finalizzata a informare i cittadini sulle variazioni delle raccolte porta a porta. 11.3.2 I siti Internet Nell’ambito delle attività di web comunication, nel 2013 si è proceduto al totale rinnovo dei siti del Gruppo attraverso una complessiva rivisitazione non solo dell’impostazione grafica ma anche e soprattutto dei contenuti. Il primo step è stato quello della realizzazione del nuovo sito della Holding (www.lgh.it) che presenta ora un nuovo lay out, una nuova impostazione strutturale e soprattutto una navigazione e una fruibilità semplici ed immediate, atte a soddisfare le esigenze di tutti gli stakeholders (soci, clienti, utenti, fornitori, autorità). Conseguentemente sono stati riprogettati e realizzati i siti web delle quattro Società di Business del Gruppo: Linea Distribuzione, Linea Ambiente, Linea Energia e Linea Gestioni (nata dall’integrazione, avvenuta il 1° novembre 2013 tra SCS Gestioni area Crema e Cogeme Gestioni area Rovato), realizzati con la stessa impostazione grafica del sito della Holding, ciascuno con una cromia diversa e specifica, riconducibile alle colorazioni dei singoli marchi. 11.3.3 Fiere, Convegni e Manifestazioni La fiera è uno strumento chiave per sviluppare una efficace ed efficiente strategia di comunicazione, in quanto consente di lanciare un messaggio diretto al segmento di clientela cui intende rivolgersi. LGH ha deciso di partecipare in modo marcato e significativo, sviluppando una fitta rete di contatti commerciali ed istituzionali, ad “Ecomondo” che annualmente si svolge a Rimini. Ecomondo è la più accreditata piattaforma per il bacino del Sud Europa e del Mediterraneo per la valorizzazione e il riuso dei materiali e per la grande industria del futuro denominata anche Green Economy. La fiera - vetrina di tecnologie, strumentazioni scientifiche, progetti dimostrativi e realtà industriali affermate nel segmento del recupero e riciclo di tutti i materiali - nell’edizione del 2013 ha visto la partecipazione di ben 93.125 visitatori professionali con oltre 400 giornalisti accreditati. Visto i riscontri molto positivi della nostra partecipazione, potenzieremo ulteriormente la nostra presenza alla Fiera della Green Economy per l’anno 2014. 11.3.4 Immagine coordinata Per quanto concerne la promozione dell’immagine coordinata, il 2013 ha visto l’aggiornamento e l’integrazione del manuale d’immagine coordinata del Gruppo, strumento base per la regolamentazione dell’uso dei marchi aziendali e la realizzazione delle rispettive modulistiche. Linea Più Il marchio Energia Pulita Linea Più Per collocarsi come attore sensibile ai problemi ambientali e assumere una connotazione positiva nella percezione dei propri clienti e dell’opinione pubblica, Linea Più ha creato un marchio specifico, con l’obiettivo di: • testimoniare e ribadire l’impegno di Linea Più a difesa dell’ambiente e, più in generale, di uno sviluppo sostenibile; • ribadire l’adesione a un modello di Governance e la scelta di un percorso orientato alla salvaguardia dell’equilibrio ambientale; • coinvolgere i propri clienti nella vision di uno sviluppo sostenibile Un simbolo semplice e naturale: una foglia che racchiude i colori della natura, insieme a quelli del Brand Corporate ed una lampadina a basso consumo che identificano il business Energia Elettrica. I vantaggi dell’utilizzo di Energia Pulita verde • Rispettare le direttive stabilite dal Protocollo di Kyoto che riguardano l’emissione di CO2 in aria; • Migliorare il livello qualitativo dell'aria che respiriamo; • Diminuire la dipendenza energetica del nostro Paese nei confronti dell’estero e svincolarsi gradatamente dai continui aumenti del prezzo del petrolio. Il certificato verde Il Certificato Verde è un titolo che viene rilasciato a tutti coloro che consumano energia da fonti rinnovabili. Questo titolo certifica che la produzione di energia deriva da impianti che sono riconosciuti a priori dal GSE come centrali a fonti rinnovabili. La società che vende Energia (Verde) deve avere alle proprie spalle un’opportuna produzione di energia da fonti rinnovabili al fine di poter provvedere in autonomia all’annullamento dei certificati. Con la volontà di garantire la fornitura di energia verde e nel contempo adottare strumenti di certificazione conformi ai recenti disposti normativi, Linea Più intende perciò proseguire nel certificare l’origine rinnovabile della propria energia con i nuovi strumenti adottati e riconosciuti a livello comunitario, come previsto dalla deliberazione sopra citata. IL GSE - (Gestore dei Servizi Elettrici), dopo aver effettuato il controllo di corrispondenza tra l'energia pulita prodotta e quella erogata sul mercato, riconosce a consuntivo, alla società in possesso dei requisiti di cui sopra, l’opportunità di consegnare il certificato di Garanzia, come attestato di origine, ai clienti che scelgono l’offerta ENERGIA VERDE. 103 Report di sostenibilità Per promuovere l’uso sostenibile di tutte le risorse naturali e per testimoniare l’impegno concreto di Linea Più e dei suoi clienti a favore dell’ambiente, nel recente passato è stato realizzato il progetto che prevedeva la fornitura di energia pulita, cioè generata da fonti rinnovabili, garantita attualmente dai nuovi certificati CO-FER. Con la volontà di garantire la fornitura di energia verde e nel contempo adottare strumenti di certificazione conformi ai recenti disposti normativi, Linea Più intende perciò proseguire nel certificare l’origine rinnovabile della propria energia con i nuovi strumenti adottati e riconosciuti a livello comunitario. LA COMUNITÀ LOCALE 11.4 Iniziative a sostegno del territorio 104 Uno dei principi fondamentali del Gruppo LGH è quello della territorialità. LGH e le società del Gruppo, infatti, ogni anno promuovono numerose manifestazioni messe in campo da Comuni, Enti e Associazioni nonprofit. Si tratta di erogazioni liberali a sostegno d’iniziative territoriali meritevoli o sponsorizzazioni per eventi di tipo culturale, mostre, festival musicali, eventi sportivi e d’intrattenimento di vario genere. Il rapporto con il territorio, la vicinanza ai suoi cittadini e il rispetto dell’ambiente guidano le scelte di sponsorizzazione del Gruppo. Sul territorio cremonese sono stati sponsorizzati eventi come la celebre “Festa del Torrone” svoltasi dal 16 al 24 novembre a Cremona e caratterizzata da un vasto numero di eventi collaterali, sfilate e cortei storici, degustazioni, rappresentazioni storiche e la rassegna “I Giovedì d’Estate” che ogni anno anima le strade del centro storico con musica, laboratori ed esibizioni. Sempre per il 2013 sono stati sponsorizzati gli eventi “Il Salone dello Studente 2013” e “Le Corde dell’Anima”, interessante incontro tra letteratura e musica, che conquista migliaia di spettatori all’inizio del periodo estivo. Sempre dal punto di vista culturale, si ricorda il contributo per la realizzazione e gestione del servizio di “Media Library On Line”, in collaborazione con il Comune di Cremona e la stagione teatrale presso il Teatro comunale “Bellini” di Casalbuttano ricca di show, concerti e commedie. Sempre nel cremonese si segnalano alcuni contributi prestati in ambito sociale e il sostegno ad associazioni senza scopo di lucro, come “Il Cireneo”, impegnata nella gestione di bambini e ragazzi affetti da handicap gravi oppure il sostegno al “Registro Specializzato di Patologia sul tumore allo stomaco”, a cura di MedeA Onlus in collaborazione con il reparto di Oncologia dell’ospedale, per un’analisi importante e approfondita sull’incidenza delle patologie tumorali sul territorio. Degno di nota anche il contributo alle A.C.L.I. provinciali, per lo svolgimento delle attività associative. Nell’ambito sportivo sono stati erogati contributi a varie manifestazioni, in grado di suscitare grande interesse e partecipazione della cittadinanza, come le attività di “Triathlon” o la tradizionale “Maratonina di Cremona”, che si snoda lungo le vie della città nel mese di ottobre. Sempre nel settore sportivo, si segnala la sponsorizzazione della ormai nota stagione di pallacanestro “Sansebasket” e all’Associazione Motonautica. Territorialmente - e quindi grazie alle varie società del gruppo - sono stati sostenuti: a Crema il Centro Natatorio, la Rassegna Estiva “I Manifesti”, il festival teatrale itinerante della Valle dell’Oglio “Odissea”, la quindicesima edizione della rassegna teatrale nazionale con sede a Crema “Franco Agostino Teatro Festival”, “Mediaexpo 2013” (esposizione di prodotti didattici multimediali promossa presso il polo Didattico e di Ricerca di Crema), la “Festa dell’Albero” (iniziativa ambientale promossa dall’Istituto Scolastico Superiore Agrario di Crema) e il progetto “Intraprendere”, finalizzato a promuovere l’”intraprendenza” e la voglia di “fare impresa” all’interno delle scuole superiori. A Lodi, tra le sponsorizzazioni sostenute, da segnalare quelle a supporto delle attività dell’associazione sportiva ASD Fanfulla Calcio nonché quella per la pista su ghiaccio di Lodi. A Pavia sponsorizzate iniziative a sostegno di varie realtà associative, la Rassegna musicale presso il Comune di Bornasco, alcuni Tornei di Calcio dell’FBC di Casteggio. Sponsorizzate le gare di boxe dell’Associazione Boxe Pavia, il 28° trofeo nazionale di nuoto Città di Voghera, la Fiera Birrart di Casteggio, la Rassegna Internazionale di Musica “Pavia Barocca” e la 6^ edizione del Torneo di Calcio della Polisportiva dilettantistica S. Alessandro di Pavia. L’area di Rovato ha rivolto la propria attenzione alle manifestazioni “Franciacorta in Fiore” e altri appuntamenti minori che attirano sul territorio di riferimento cittadini lombardi e non solo. Molteplici poi le microsponsorizzazioni a favore d’iniziative di particolare rilevanza per i singoli Comuni soci o clienti, con particolare - ma non esclusiva - attenzione a tutti quegli appuntamenti in qualche modo legati a una positiva concezione dell’ambiente, della sostenibilità della crescita, di corrette pratiche di riuso e recupero dei materiali. Tra le iniziative rivolte alle famiglie inoltre, si segnala la XV Edizione Festival di Teatro Ragazzi e giovani “Il canto delle cicale” con lo spettacolo teatrale svoltosi durante l’estate nella discarica di Provaglio d’Iseo in Provincia di Brescia (recuperata completamente dal punto di vista ambientale e studiata come caso di eccellenza) che ha visto la partecipazione di centinaia di famiglie con bambini. Infine, contributi anche per l’8^ edizione del Festival Filosofi Lungo l’Oglio e all’Associazione Pontoglio Events. 11.5 La didattica Consapevole e forte della propria responsabilità sociale e di impresa Linea Group Holding, attraverso le proprie società territoriali e di business, da sempre dedica particolare attenzione alle nuove generazioni attraverso la promozione di progetti didattici di educazione ambientale - che coinvolgono ogni anno oltre 14.000 alunni sui diversi territori - finalizzati a sensibilizzare gli studenti, cittadini di domani, circa i temi dello sviluppo sostenibile, dell’energia, della raccolta differenziata e delle telecomunicazioni. Il progetto didattico promosso da LGH in tutte le scuole elementari e medie dei Comuni serviti (nelle provincie di Brescia, Cremona, Lodi e Pavia) è denominato “Le avventure del Professor Terra Terra”, dal nome del protagonista della pubblicazione realizzata dal Gruppo e consegnata a tutti gli alunni delle scuole aderenti. La pubblicazione, molto ricca e avvincente, si sviluppa attraverso il racconto delle avventure del professor Terra Terra (un ragazzino che grazie a “poteri magici” aiuta l’umanità a risolvere i problemi legati all’inquinamento e all’eccessivo sfruttamento del Pianeta) ed è arricchita da schede e approfondimenti scientifici relativi ai temi dei rifiuti, dell’acqua, dell’energia e delle telecomunicazioni. Si tratta, in sintesi, di una sorta di “sussidiario” sullo sviluppo sostenibile e sulle telecomunicazioni realizzato adottando un mix di registri linguistici (dal narrativo all’illustrativo all’informativo) capaci di creare coinvolgimento nei ragazzi. Con l’anno scolastico 2013-2014 la pubblicazione è stata arricchita da due nuovi fascicoli: “Odissea nello spazio web” (un divertente racconto Report di sostenibilità 105 Crema - Un momento della festa finale del progetto didattico "Prof. Terra Terra" LA COMUNITÀ LOCALE 106 che vede protagonisti Giovannino Terra Terra e un simpatico personaggio chiamato Pixie che accompagnano gli alunni in un percorso finalizzato a conoscere opportunità e insidie della Rete con messaggi e consigli per aiutare i giovani navigatori a non perdere la rotta mentre sono online e “Alla ricerca dell’energia perduta” (un avvincente racconto che vede protagonista ancora una volta Giovannino Terra Terra ed il Re Amo, impegnati a promuovere l’utilizzo delle energie alternative, arricchito da schede dettagliate sulle fonti rinnovabili). Il progetto didattico promosso da LGH, oltre alla consegna di pubblicazioni tematiche, per le classi iscritte si è tradotto in numerose attività tra cui interventi in classe da parte di esperti sui temi dell'ambiente, dell'energia e delle telecomunicazioni nonché visite guidate agli impianti di riciclo e agli impianti LGH. L’area di Rovato celebra quest’anno 20 anni di attività del proprio “Sportello Scuola” gestito da Fondazione Cogeme Onlus; nell’anno scolastico 2013-2014 l’attività ha coinvolto circa 5.000 alunni di 240 classi provenienti da 30 Comuni, attraverso 125 interventi didattici su temi ambientali (in particolare acqua, rifiuti ed energia), di cui 69 lezioni in classe e 56 visite guidate agli impianti (15 ad impianti idrici, 7 isole ecologiche, 15 a discariche, 19 ad impianti di produzione di energia). Come l’anno scorso sono state accolte presso i nostri impianti scuole provenienti dai Comuni del territorio Cogeme della Provincia di Brescia e di Bergamo, ma anche del bacino LGH delle Provincie di Lodi e Cremona. Le scuole interessate dagli interventi vanno dalle scuole dell’infanzia alle Università. Agli studenti ed ai docenti coinvolti dagli interventi didattici sono stati distribuiti i materiali didattici del Prof Terraterra compresi i compendi su Web e Energie rinnovabili, oltre al volumetto 100% Acqua di AOB2 a seconda dell’argomento trattato. Sono stati sperimentati percorsi nuovi per illustrare argomenti quali l’acqua e l’energia con l’utilizzo del linguaggio teatrale: sono stati patrocinati e/o coprodotti degli spettacoli teatrali da proporre alle scuole del territorio: uno “Gocce” con il Teatro Telaio sul tema dell’acqua ed un secondo “Energia che Magia” sull’energia che è stato anche offerto ai Comuni partecipanti al Patto dei Sindaci. Particolarmente intensa è stata l’attività di collaborazione e consulenza con le istituzioni scolastiche, sia nella progettazione di percorsi insieme ai collegi docenti, sia nella prosecuzione della stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale nell’organizzazione del Convegno Provinciale di Educazione Ambientale. Spesso i percorsi vengono condivisi con le Amministrazioni Comunali coinvolte. La Fondazione Cogeme Onlus, nel quadro dei propri programmi educativi, sta infine concludendo il percorso triennale, dal 2012 al 2014, del progetto “Di casa nel mondo”, mettendo in rete numerosi Istituti Comprensivi, che hanno lavorato sulla formazione di oltre 1.000 docenti e sulla produzione di strumenti curricolari sulle competenze per la sostenibilità. Grazie alla collaborazione con LGH e le società del Gruppo con sede a Rovato, si è tenuta la terza edizione del premio “Si può fare di più”, un’iniziativa che intende premiare le tesi di giovani universitari italiani che si sono distinti con lavori sui temi dell’acqua, dell’energia, dell’ambiente, delle nuove tecnologie e sulla Carta della Terra. L’edizione del premio ha visto circa 30 candidature, provenienti da numerosi atenei italiani. 11.6 Relazione con i media LGH è molto attenta anche alla comunicazione attraverso i media locali e nazionali. Una buona comunicazione è il primo passo verso un’azienda vincente. Fin dalla sua nascita LGH ha voluto aggiornare i cittadini in merito alle iniziative, i bilanci e i traguardi raggiunti. L’area Relazioni Esterne e Comunicazione è a disposizione dei giornalisti per organizzare interviste, fornire informazioni, documentazioni, aggiornamenti e chiarimenti sulle attività del Gruppo e su argomenti di carattere economico-finanziario. Nell’arco del 2013, 415 articoli sono stati generati dalle attività di media relations del Gruppo, della società Linea Più, da comunicazioni inerenti alle iniziative di LGH, Aem Com e Linea Com a livello locale e nazionale. Sono stati inoltre preparati Redazionali giornalistici per oltre 120.000 battute scritte (40 cartelle). Report di sostenibilità 107 LGH, progetto scolastico di educazione ambientale L'AMBIENTE 108 Franciacorta (BS) - Vigneti 12. L’Ambiente Attraverso le società controllate, LGH si occupa della gestione del Servizio Integrato dei rifiuti e del Servizio energetico. L’obiettivo del Gruppo è quello di offrire servizi efficienti alla comunità nel rispetto dei principi di sostenibilità. Report di sostenibilità 109 12.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento Obiettivi piano strategico Avevamo detto Abbiamo fatto Faremo Il nuovo impianto, qualificato Realizzazione dell’impianto IAFR (Impianto Alimentato a L’impianto verrà certificato per la produzione energetica Fonti Rinnovabili), è entrato secondo la norma ISO da biomasse legnose nel 14001 entro il 2014. in esercizio il 6 dicembre Comune di Cremona. 2012. L’AMBIENTE Realizzazione dell’impianto di produzione energetica da biogas presso la discarica subcomprensoriale di Ragusa. 110 Sviluppare progetti di sostenibilità ambientale, controllare e monitorare costantemente la conformità normativa anche tramite sistemi di gestione. Perseguire nell'uso razionale delle risorse ambientali, anche tramite campagne informative presso comunità locali. Particolare attenzione dovrà essere riservata ai temi del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili. L’impianto verrà certificato L’impianto è entrato in secondo la norma ISO esercizio il 7 dicembre 2012. 14001 entro il 2014. Massimizzare la produzione di energia elettrica da recupero biogas - 87% cioè 317 gg/anno di disponibilità complessiva degli impianti. Raggiunto il 96% pari a 350 gg/anno di disponibilità complessiva degli impianti. Massimizzare la produzione di energia elettrica da recupero biogas – mantenimento livello di prestazione anno precedente (96% pari a 350 gg/anno). Realizzazione nuovo impianto di produzione energetica da idroelettrico nel Comune di Darfo. Avviato l’impianto nel mese di dicembre 2012. L’impianto verrà certificato secondo la norma ISO 14001 entro il 2014. Recupero ambientale della Discarica di Rovato fasi 3 e 4. Avviati i lavori di ripristino ambientale della calotta sommitale (impermeabilizzazione e movimento terra). Completamento delle opere di ripristino ambientale (completamento capping definitivo) escluse le opere a verde e irrigazione entro dicembre 2014. Presentazione della documentazione agli Enti Competenti per la realizzazione del nuovo impianto di valorizzazione della frazione differenziata di rifiuti presso il Comune di Coccaglio (BS). Redazione bandi ed esecuzione gare di appalto Predisposta la per affidamento lavori di documentazione necessaria. realizzazione del nuovo Ottenuto il provvedimento impianto come da nuove autorizzativo. disposizioni della Holding entro il 31/12/2014. Nella tabella 46 vengono indicati, per i diversi processi, i principali impatti ambientali derivanti dallo svolgimento delle attività del Gruppo. A seguito di cessione del ramo aziendale inerente il servizio idrico integrato la tabella è stata rivista rispetto a quanto presentato nel precedente report di sostenibilità. Al fine di prevenire e, quando non possibile, minimizzare gli impatti ambientali generati, sono stati implementati i sistemi di gestione ambientale nella quasi totalità delle società che gestiscono i diversi servizi. controllate, si occupa della gestione del ciclo integrato dei rifiuti: dal servizio di raccolta e trasporto rifiuti presso Comuni e presso clienti privati, a quello di spazzamento delle strade, alla gestione di impianti di smaltimento, trattamento e termovalorizzazione, alla gestione delle piattaforme ecologiche e dei centri di raccolta comunali. Linea Ambiente è la società di business dei rifiuti di LGH che, a regime, provvederà alla gestione di tutti gli impianti del Gruppo, con una dotazione impiantistica complessiva che permetterà di triplicare l’attuale capacità di smaltimento di residui da lavorazione, trattando anche combustibile derivato dai rifiuti (CDR), frazione secca, fanghi e percolato. 12.3 Il Servizio Integrato dei rifiuti LGH, attraverso le sue società 12.3.1 Il servizio di igiene urbana Il servizio di igiene urbana provvede alla raccolta, al trasporto e all’avvio a trattamento e/o smaltimento dei rifiuti presso impianti autorizzati. Per lo svolgimento di tali attività vengono impiegati automezzi, di proprietà o di terzi, dotati di attrezzature diverse a seconda del tipo di servizio svolto. La raccolta viene effettuata sia in modo meccanizzato, utilizzando ad esempio autocompattatori a presa laterale e/o a carico posteriore, sia manualmente, con il cosiddetto metodo “porta a porta”. Su tutto il territorio servito viene effettuata la raccolta differenziata dei rifiuti, privilegiando il recupero di materiali ed energia rispetto allo smaltimento in discarica, riducendo così gli sprechi di risorse e diminuendo l’impatto sull’ambiente. La raccolta differenziata dei rifiuti si traduce nel recupero delle frazioni che possono essere destinate a riciclo, cioè la frazione organica (il Processo Risorse utilizzate Impatto ambientale Il Servizio Integrato dei Rifiuti Energia Risorse naturali Acqua Sostanze chimiche Emissioni in atmosfera Produzione di rifiuti Scarico di acque reflue Emissioni di rumore Impatto visivo (da impianti e strutture) Emissioni odorose Energia Risorse naturali Materie prime Sostanze chimiche Acqua Emissioni in atmosfera Produzione di rifiuti Scarico di acque reflue Emissioni di rumore Campi elettromagnetici Impatto visivo (da impianti e strutture) Emissioni odorose in caso di emergenza Il Servizio Energetico Tabella 46: processi produttivi e principali impatti ambientali collegati 111 Report di sostenibilità 12.2 Processi produttivi e impatti ambientali L’AMBIENTE 112 cosiddetto "umido"), la carta e il cartone, le lattine, il vetro, la plastica, gli scarti vegetali, pile, batterie, accumulatori, pneumatici, oli esausti, RAEE, legno. Per quei rifiuti che non consentono la raccolta “porta a porta”, a causa delle loro dimensioni e/o tipologia, solitamente è previsto che il conferimento da parte dell'utente avvenga presso i contenitori stradali, le piattaforme ed i centri di raccolta comunali. In alcuni comuni è attivo il servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti “ingombranti”. Il Servizio provvede anche alla raccolta e al trasporto dei rifiuti speciali – pericolosi e non pericolosi – garantendone il trattamento/ smaltimento presso impianti autorizzati. Infine nella maggior parte dei Comuni serviti viene svolto il servizio di spazzamento manuale e/o meccanizzato di strade, di aree verdi e di spazi sia pubblici che privati, con idonee attrezzature. A seguito della raccolta rifiuti il servizio provvede al conferimento degli stessi in impianti autorizzati, al fine del loro trattamento/recupero o del loro smaltimento. La tabella 47 indica i dati principali riguardanti il numero di Comuni ed il numero di abitanti serviti al 31/12/2013. Nella tabella 48 sono riportati i dati relativi al totale dei rifiuti raccolti nel triennio 2011-2013 nelle varie aree servite. LGH garantisce il servizio di raccolta differenziata presso tutti i Comuni serviti. L’attenzione della Holding ad un miglioramento continuo della Garantire servizi efficienti a cittadini e imprese, con migliori economie di scala, mantenendo ed incrementando il valore delle società. Per perseguire questi obiettivi prosegue il percorso di semplificazione per linee di business all’interno del gruppo LGH. Tra le società coinvolte ci sono le realtà della Holding impegnate nei diversi territori nei servizi di Igiene Urbana (le cosiddette S.O.T., Società Operative Territoriali). Linea Gestioni è la società del Gruppo LGH nata il 1 novembre 2013 a seguito della fusione societaria tra SCS Gestioni e Cogeme Gestioni, entrambe aziende del Gruppo LGH operative nei servizi di igiene ambientale (raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti). Linea Gestioni nasce infatti dalla volontà dei Soci LGH di mettere a fattor comune le aree di business del Gruppo quale risposta strategica e sinergica alle esigenze dei territori serviti e alle nuove sfide del mercato. Linea Gestioni è partecipata al 100% da Linea Group Holding Spa. In Linea Gestioni - in prospettiva - si uniranno poi anche le altre aziende simili della Holding. Linea Gestioni gestisce i servizi di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti nei territori del Cremasco, Bresciano, Bergamasco e Lodigiano per un totale di oltre 100 Comuni e circa 400.000 abitanti serviti. Il servizio raccolta rifiuti di Linea Gestioni avviene prevalentemente attraverso il sistema del “porta a porta” per la frazione secca e organica, il vetro, la plastica, la carta e le lattine, che vengono quindi raccolti davanti a casa dagli operatori di Linea Gestioni. Nella maggior parte dei Comuni della Franciacorta è attiva la cosiddetta “Raccolta differenziata Globale”, che prevede per i rifiuti non recuperabili (indifferenziati) un contenitore dotato di un sistema elettronico per la misurazione della produzione di rifiuti. percentuale di raccolta differenziata nei Comuni serviti emerge anche dalle svariate iniziative di sensibilizzazione condotte. La raccolta differenziata può avvenire secondo tre diverse modalità: • raccolta dei rifiuti conferiti presso i centri comunali di raccolta e le piattaforme ecologiche; • raccolta mediante svuotamento delle campane e dei contenitori delle varie frazioni posti sul territorio; • raccolta eseguita con il metodo “porta a porta”. Nella tabella 49 si riporta il valore medio di raccolta differenziata raggiunto nel triennio 2011-2013. Società che effettua il Area territoriale Servizio Comuni serviti Abitanti serviti servizio Aem Gestioni Cremona e Ci.Cre Astem Gestioni Lodi Rovato** Linea Gestioni Fombio* Igiene urbana (raccolta, trasporto, spazzamento e gestione piattaforme di raccolta, centri di raccolta, aree ecologiche) Crema e Cremasco Totale 9 84.000 18 133.387 37 217.044 10 20.000 50 165.522 124 619.953 Tabella 47: numero di Comuni e di abitanti serviti anno 2013 *: per Fombio si intendono tutti i Comuni serviti da Linea Gestioni-area di Fombio **: per Rovato gli abitanti si riferiscono ai servizi svolti nel corso del 2013 nell’area Rovato e per conto di Ecoisola, non più serviti dal 01.01.2014 Area territoriale U.d.M. 2011 2012 2013 Cremona e Ci.Cre t 45.264 43.432 43.610 Lodi t 55.283 55.427 68.910 t 123.500 103.192 95.728 t 18.149 17.291 10.437 Crema e Cremasco t 71.513 69.204 70.700 Totale t 313.709 288.546 289.385 Rovato* Fombio Parametro Totale rifiuti raccolti per area Tabella 48: totale rifiuti raccolti nel triennio 2011-2013 *: si intende la somma dei rifuti raccolti nell’area di Rovato e per conto di Ecoisola % Media di raccolta % Media di raccolta differenziata 2011 differenziata 2012 differenziata 2013 Cremona 49 48 49 Ci.Cre 56 57 58 60 61 Lodi 54 Rovato 50 Fombio 62 Crema 73 Tabella 49: valore medio di raccolta differenziata raggiunto nel triennio 2011-2013 53 54 61 63 73 73 113 Report di sostenibilità % Media di raccolta Area territoriale Progetto porta a porta globale “Pap” area Franciacorta L’obiettivo posto dal progetto “porta a porta globale” di raggiungere il 60% di raccolta differenziata nel 2013 è stato ampiamente raggiunto da tutti i comuni aderenti all’iniziativa. La percentuale di raccolta differenziata registrata nel 2013 nei comuni PAP è mostrata di seguito (si precisa che nel Comune di Torbole Casaglia il servizio è stato attivato il 15/10/2013). L’AMBIENTE Comune 114 Anno 2013 complessivo Berlingo 66,7% Castegnato 64,9% Castrezzato 74,3% Cazzago S.M 74,4% Erbusco 69,9% Longhena 66,3% Maclodio 65,5% Orzinuovi 74,9% Paderno FC 73,5% Passirano 77,6% Rovato 65,9% Rudiano 63,6% Villachiara 72,6% Torbole 36,7% Mezzi, persone, ambiente: Il percorso “green” delle flotte LGH L’importanza della sostenibilità ambientale e dei valori “green” per il settore delle multiutility, con uno sguardo alla situazione delle flotte aziendali in Italia e alle best practice del settore: questi i temi principali di “Mezzi, persone, ambiente”, il primo convegno organizzato nel nostro Paese in questo specifico ambito, promosso da Linea Group Holding, con la partecipazione di Federambiente, Federazione Italiana Servizi Pubblici Igiene Ambientale, AMA (Azienda Municipale Ambiente di Roma), e Man.Tra (Associazione Manutenzione Trasporti). Di seguito si riportano i principali dati inerenti il processo di evoluzione del parco mezzi del Gruppo LGH in ottica di sostenibilità ambientale. Evoluzione mezzi: standard EU emissioni 2014 2013 248 167 118 230 248 2012 67 183 2011 55 199 2010 46 238 248 88 168 289 140 61 E4 100 121 200 298 E5 76 48 70 139 226 E3 130 164 160 E2 172 E1 E0 Evoluzione mezzi: tipo di alimentazione 147 2014 495 2013 520 2012 529 Gasolio 148 177 238 2011 621 2010 627 Benzina 119 Metano 113 296 315 99 82 Benzina-Gpl Elettrico Gpl 8 21 20 10 19 7 20 11 5 19 20 12 1 19 20 13 9 18 20 14 Report di sostenibilità 115 Evoluzione mezzi: emissioni CO2 (g/km) 12.3.2 Gli impianti di smaltimento, termovalorizzazione e trattamento rifiuti Gli impianti di smaltimento, trattamento e termovalorizzazione rifiuti del Gruppo sono gestiti dalle diverse società facenti capo alla Holding come indicato nella tabella 50. 12.3.3 I principali numeri degli impianti di smaltimento rifiuti Nella tabella 51 si riportano i principali numeri riferiti alla dotazione impiantistica della linea di business “Ambiente” di LGH per quanto riguarda il triennio 2011-2013. Per i dati inerenti l'impianto a biomasse legnose di Cremona si rimanda alla tabella 142. IDROELETTRICO Lombardia Impianto idroelettrico - Darfo (BS) Impianto idroelettrico - Resio (BS) Impianto idroelettrico - Mazzunno (BS) Impianto idroelettrico - Lozio (BS) Impianto idroelettrico - Corna (BS) L’AMBIENTE FOTOVOLTAICO Parco fotovoltaico - Cremona BIOMASSE Impianto biomasse legnose - Cremona Impianto biomasse legnose - Rodengo Saiano (BS) BIOGAS Impianto biogas - Castrezzato/Trenzano (BS) Impianto biogas - Rovato (BS) Impianto biogas - Provaglio d’Iseo (BS) Impianto biogas - Malagnino (CR) Impianto biogas - Augusta (SR) Impianto biogas - Ragusa 116 SMALTIMENTO, TRATTAMENTO, RECUPERO E VALORIZZAZIONE ENERGETICA RIFIUTI Puglia Sicilia Termovalorizzatore - Cremona Termovalorizzatore - Parona (PV) Impianto trattamento - Fombio (LO) Impianto trattamento - Coccaglio (BS) Impianto smaltimento - Augusta (SR) Impianto smaltimento - Grottaglie (TA) Impianto smaltimento - Malagnino (CR) Impianto smaltimento - Rovato (BS) COGENERAZIONE E TELERISCALDAMENTO Figura 5: la localizzazione degli impianti del Gruppo LGH Cogenerazione e Teleriscaldamento - Cremona Cogenerazione e Teleriscaldamento - Lodi Cogenerazione e Teleriscaldamento - Rho (MI) Società di riferimento Linea Ambiente Tipologia di impianto Ubicazione Discarica controllata in fase di recupero ambientale Rovato (BS) Discarica controllata in fase di gestione post operativa Provaglio d’Iseo (BS) Castrezzato - Trenzano(BS) Fombio (LO) Impianto di trattamento e recupero rifiuti Greenambiente Coccaglio (BS) Discarica controllata in fase di coltivazione Augusta (SR) Discarica controllata in fase di cessati conferimenti Malagnino (CR) Termovalorizzatore Cremona (CR) Lomellina Energia Termovalorizzatore Parona (PV) Ecolevante Discarica controllata in fase di coltivazione Grottaglie (TA) Linea Gestioni Impianto di trattamento rifiuti di tipo chimico-fisico Crema (CR) LGH Rinnovabili Impianto di produzione energetica alimentato a biomasse legnose Cremona (CR) Aem Gestioni Tabella 50: impianti di smaltimento, trattamento e termovalorizzazione rifiuti del Gruppo al 31/12/2013 Ambiente 2011 2012 2013 Rifiuti smaltiti disc. Rovato (t) 59.628 - - Rifiuti smaltiti disc. Augusta (t) 186.203 178.856 165.149 Rifiuti smaltiti disc. Malagnino (t) 19.160 - - Rifiuti smaltiti disc. Grottaglie (t) 108.317* 172.507 245.296 Rifiuti smaltiti in discariche di proprietà (t) 373.308 351.363 410.445 Rifiuti smaltiti TU Lomellina (t) 288.264 269.111 268.780 Rifiuti smaltiti TU Cremona (t) 66.791 67.735 65.426 Rifiuti smaltiti in TU di proprietà (t) 355.055 336.846 334.206 Totale rifiuti smaltiti in impianti di proprietà (t) 728.363 688.209 744.651 Rifiuti smaltiti in impianti di terzi (t) 348.031 302.455 283.505 1.076.394 990.664 1.028.156 Rifiuti in ingresso impianto trattamento Fombio (t) 38.641 32.635 31.568 Rifiuti in ingresso impianto trattamento Coccaglio (t) 34.489 30.259 27.312 Totale rifiuti in ingresso impianti di trattamento (t) 73.130 62.894 58.880 Totale rifiuti recuperati impianti di trattamento (t) 36.678 33.830 33.598 50,15 53,79 57,06 Totale rifiuti smaltiti (impianti propri e di terzi) (t) % rifiuti recuperati in impianti di proprietà Tabella 51: principali numeri del Servizio Integrato dei Rifiuti *: da luglio 2011, data di acquisizione società nel perimetro LGH 117 Report di sostenibilità Linea di business Indicatore chiave di prestazione Rovato (BS) - Motori biogas La discarica controllata È un luogo dove vengono depositati/ stoccati in modo permanente i rifiuti solidi urbani e tutti gli altri rifiuti derivanti dalle attività umane (detriti di costruzioni, scarti industriali, ecc...) che, in seguito alla loro raccolta, non è stato possibile riciclare. L’AMBIENTE a. La discarica di Rovato (BS) 118 • Inquadramento generale L'impianto, collocato su una ex cava nel territorio di Rovato, è stato destinato allo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, in particolare tipologie di rifiuti comparabili a materiali inerti e provenienti dagli scarti di lavorazione non più recuperabili e/o riciclabili. Il 27 giugno 2011, la discarica è stata chiusa ai conferimenti di rifiuto, per il raggiungimento delle quote di progetto autorizzate, come verificato da ARPA in data 19/09/11. A seguito di tale verifica ARPA ha comunicato il nulla osta alle operazioni di chiusura definitiva (Prot. 132616 del 05/10/11). Durante l’attività della discarica, il conferimento dei rifiuti è proceduto secondo 4 fasi temporali ben distinte: la fasi 1 e 2 (localizzate rispettivamente nella porzione sud-ovest e nord-ovest del corpo discarica) erano già state ultimate nel 2009, per il raggiungimento delle quote autorizzate. Nell’agosto 2009, a seguito del nulla-osta rilasciato da ARPA Lombardia, sono iniziate le operazioni di chiusura e recupero ambientale delle suddette due fasi, consistenti nella stesura dello strato di regolarizzazione, del telo in HDPE (collaudato da ARPA nel novembre 2009) e proseguite con la stesura dell’argilla, del materiale drenante e del terreno vegetale. Nel 2010, si sono concluse le operazioni di recupero con l’inerbimento provvisorio di tutta la superficie interessata dalle suddette fasi 1 e 2, in attesa della posa delle piantumazioni definitive. Nel primo semestre del 2011, i conferimenti di rifiuto sono proceduti in corrispondenza delle fasi 3 e 4 fino al 27 giugno. A seguito del nulla osta, di cui sopra, comunicato da ARPA, sono iniziati i lavori di recupero, con la stesura dello strato di regolarizzazione e la formazione delle linee sommitali per la captazione del biogas. I principali dati tecnici dell’impianto sono riassunti in tabella 52. Nella discarica sono stati smaltiti solo rifiuti speciali non pericolosi e non sono stati assolutamente ammessi rifiuti tossico-nocivi e/o pericolosi. Anche i rifiuti polverosi e organici putrescibili non sono stati Discarica controllata di Rovato - principali dati tecnici Data inizio conferimento Precedente Utilizzo Superficie discarica a piano campagna marzo 1996 e ripresi nel 2006 cava di ghiaia e sabbia 76.000 m2 circa Volumetria totale autorizzata 2.339.200 m³ Profondità media sotto il piano campagna circa 35 m dal piano campagna Quota massima fuori terra da progetto circa 14 m dal piano campagna Quantità media annuale di rifiuti conferiti circa 200.000 t Tabella 52: principali dati tecnici dell’impianto di smaltimento di Rovato • Rifiuti smaltiti Il rifiuto è stato accettato in discarica solo dopo una precisa procedura di verifica e di omologazione, che consiste nella caratterizzazione di base del rifiuto, quindi nel controllo sistematico delle analisi chimicofisiche, emesse da un laboratorio chimico certificato, e della descrizione del processo produttivo del rifiuto, dichiarata dal produttore del rifiuto stesso. Successivamente, il rifiuto viene inserito nei programmi di conferimento (mensili e settimanali). All'arrivo in discarica, l'automezzo trasportante il rifiuto viene pesato e viene verificata la documentazione (formulario) di identificazione del rifiuto. Gli operatori sul fronte di scarico, con speciali mezzi, compattano e spianano il rifiuto e, a fine giornata, effettuano la copertura dei rifiuti con uno strato di terra, integrato da speciali teli mobili in carboni attivi che neutralizzano le Tipologie di rifiuti smaltiti eventuali esalazioni maleodoranti ed impediscono che la frazione più leggera dei rifiuti venga dispersa. Il riempimento del volume disponibile al conferimento è avvenuto per fasi successive, partendo dal lato Ovest dell'impianto e procedendo in senso orario, in modo da completare per prime le zone più vicine alla circonvallazione e alle abitazioni, creando così una barriera a protezione dei ricettori più vicini. Essendo esaurita la capacità volumetrica nel luglio 2011, si è iniziato il recupero ambientale che prevede la realizzazione di un'area verde con prato, arbusti e piante autoctone. Dopo l’ultimazione dei lavori di posa dello strato di drenaggio del biogas e rottura capillare, con le relative reti di captazione biogas sommitale e della posa del telo in HDPE, avvenuti nel 2012, nel corso del 2013 è stata completata la stesura dello strato di argilla e dello strato di materiale drenante: sono, inoltre, iniziati i lavori di stesura dello strato di terreno vegetale, che si prevede saranno ultimati nel corso del 2014. U.d.M. 2011 2012 2013 Rifiuti prodotti da processi termici t 3.717 - - Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (compreso il terreno proveniente dai siti contaminati) t 32.458 - - Rifiuti prodotti da impianti di trattamento rifiuti, acque reflue fuori sito, nonchè dalla potabilizzazione dell’acqua e della sua preparazione per uso industriale t 23.454 - - Totale rifiuti smaltiti t 59.628 - - Tabella 53: tipologia e quantità di rifiuti smaltiti nell’impianto di Rovato nel triennio 2011-2013 119 Report di sostenibilità ammessi, al fine di minimizzare i disagi per gli operatori che lavorano in impianto e per la popolazione residente nelle vicinanze. L’AMBIENTE 120 Dalla data della riapertura al 27 giugno 2011 sono state smaltite poco più di 892.000 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi, in particolare rifiuti comparabili a materiali inerti e provenienti dagli scarti di lavorazione: a partire dal mese di settembre 2009 non sono stati più smaltiti rifiuti assimilabili agli urbani, quindi negli ultimi anni di coltivazione la sola tipologia di rifiuto conferito è stata costituita da materiale terroso (vedere tabella 53). Presso l’impianto di smaltimento di Rovato sono state effettuate operazioni di controllo visive su ogni carico ed analisi chimico-fisiche di controllo estemporanee, effettuate da laboratori esterni accreditati. • Consumi di risorse e produzione di rifiuti In tabella 54 si riportano i principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013. La produzione totale di Energia Elettrica da biogas prodotta dall’impianto di cogenerazione di proprietà di Linea Energia, nel 2013, è risultata pari a oltre 6.500.000 kWh. • Rete raccolta percolato Il percolato prodotto nella discarica viene convogliato in 2 pozzi di raccolta separati ubicati rispettivamente sui lati Ovest ed Est della discarica e di qui rilanciato in tre serbatoi di stoccaggio temporaneo della capacità di circa 70 m3 cadauno. Il percolato stoccato viene quindi inviato, con l’ausilio di autobotti, in impianti di smaltimento autorizzati. Il percolato smaltito nel 2013 dalla discarica di Rovato è risultato di oltre 2.000 t inferiore a quello smaltito nel 2012, confermando quindi che il conferimento a fasi successive, con la progressiva impermeabilizzazione delle aree in cui si sono raggiunte le quote di fine conferimento, è risultato essere funzionale. • Captazione e recupero biogas Il sistema di captazione, convogliamento e combustione del biogas realizzato nel corso degli anni 2002-2003, conformemente al progetto autorizzato dalla Regione Lombardia, è di tipo misto, ovvero costituito da una rete di tubazioni fessurate, posate orizzontalmente tra gli strati dei rifiuti e sulla calotta Parametro Acqua consumata (pozzo e acquedotto) Percolato discarica e liquidi infratelo prodotti Biogas captato Carburante consumato Energia elettrica consumata Indice EE prodotta/EE consumata U.d.M. superficiale e da una serie di pozzi verticali appositamente terebrati. La centrale di aspirazione è costituita da tre soffianti in grado di creare una depressione in prossimità delle teste pozzo, mentre il sistema di combustione è costituito da due torce ad alta temperatura. Le tre soffianti inviano il biogas aspirato dalla discarica a tre motori di cogenerazione adibiti alla produzione di energia elettrica, mentre il gas eccedente viene inviato alle due torce ad alta temperatura. • I monitoraggi ed i controlli ambientali Linea Ambiente provvede a monitorare costantemente, secondo metodologie e frequenze stabilite dalla normativa vigente e in accordo con gli Enti di controllo, i seguenti componenti: • Acque sotterranee e superficiali • Percolato e liquido infratelo • Biogas • Emissioni torce • Aria ambiente • Rumore • Parametri meteoclimatici • T opografia e suolo 2011 2012 2013 3 27.750 19.081 7.181 t m 11.558 8.505 6.384 3 8.755.120 8.424.956 6.019.675 l 15.600 2.000 (solo riscaldamento) 4.001 (solo riscaldamento) kWh 650.554 629.294 339.886 - 13,19 12,27 19,23 Nm Tabella 54: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto triennio 2011-2013 Gli Enti di controllo effettuano inoltre autonomamente ulteriori prove sulle matrici ambientali, in modo tale da assicurare la gestione nel rispetto delle norme sia per la salute dei cittadini, sia per la protezione dell'ambiente. • Scarichi idrici L’AIA della discarica di Rovato contiene l’autorizzazione a 2 scarichi in pubblica fognatura denominati S1 e S2 e definiti come segue: • Scarico S1: scarico industriale delle acque di spurgo dei pozzi di monitoraggio falda in occasione dei campionamenti. • Scarico S2: scarico acque reflue domestiche (relative agli uffici di impianto e all’abitazione del custode) e acque di prima pioggia trattate. Il piano di monitoraggio prevede un’analisi annuale per ciascuno degli scarichi sopra citati, comprensiva dei parametri principali contenuti in Tabella 5 dell’allegato III al D.Lgs 152/06. Gli esiti delle analisi condotte fino al 2013 hanno verificato il rispetto dei limiti imposti dalla normativa e, quindi, hanno confermato l’ammissibilità di entrambi i reflui allo scarico in pubblica fognatura. • Rifiuti in uscita Nell’ambito delle attività svolte presso la discarica di Rovato, nel corso del triennio 2011-2013, sono state prodotte 2 tipologie di rifiuto: a) CER 190703 percolato di discarica diverso da quello di cui alla voce 190702; derivante dal drenaggio e raccolta dal fondo della discarica delle acque meteoriche percolanti attraverso il corpo discarica. b) CER 130205 scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati; derivante dalle operazioni di manutenzione dei mezzi d’opera a servizio dell’impianto. Tutti i rifiuti di cui sopra sono ritirati da ditte terze e inviate a smaltimento o recupero in impianti autorizzati. Nella tabella 55 sono riportati i quantitativi in uscita nel triennio in esame. b. La discarica di Augusta • Inquadramento generale La discarica di Augusta è un impianto di smaltimento per rifiuti non pericolosi (autorizzato per rifiuti urbani e speciali) approntato in una cava in disuso posta nel territorio comunale di Augusta Contrada Coste di Gigia. La discarica è Operazione recupero/ smaltimento U.d.M. 2011 2012 2013 CER 190703 D8; D9; D15 t 11.558 8.505 6.384 CER 130205 R13 kg 380 140 0 Rifiuto in uscita Tabella 55: quantitativo di rifiuti in uscita dall'impianto nel triennio 2011-2013 121 Report di sostenibilità In aggiunta a quanto prescritto dalla Normativa, Linea Ambiente esegue il monitoraggio in continuo delle acque sottostanti la discarica, al fine di conoscere in tempo reale i valori dei parametri e quindi riscontrare eventuali anomalie che potrebbero richiedere ulteriori accertamenti analitici. Tutte le analisi e monitoraggi ambientali sopra descritti vengono effettuati così come previsto dall’Autorizzazione Integrata Ambientale. Nel complesso i monitoraggi effettuati, dal 1996 sino ad ora, hanno consentito di valutare, in termini senza dubbio precisi, la mancanza di fenomeni di alterazione significativi delle condizioni ambientali connessi alla presenza della discarica. È significativo inoltre sottolineare che la riapertura dell’impianto al conferimento dei rifiuti (anno 2006) non ha provocato peggioramenti ai parametri di controllo delle matrici ambientali. I riscontri dei monitoraggi ambientali effettuati all’interno e nei pressi della discarica vengono trasmessi mensilmente all'ARPA, alla Provincia ed al Comune di Rovato, mentre semestralmente ed annualmente vengono inoltrate le relazioni tecniche riassuntive di tutti i dati gestionali ed analitici dell'impianto. lotto 1 della discarica dell’impianto ha avuto inizio il 18 agosto 2007, a seguito dell’ottenimento del Nulla Osta rilasciato dalla Provincia di Siracusa il 17/08/2007. Il conferimento di rifiuti nel lotto 2 è iniziato invece nel primo semestre del 2008 non appena terminati i L’AMBIENTE localizzata in un’area appartenente all’agglomerato ASI (Area per lo Sviluppo Industriale) di Siracusa Augusta, gestito dal consorzio per l’area di Sviluppo Industriale per la zona sud della Sicilia Orientale Siracusa. L’attività di smaltimento rifiuti nel 122 Augusta (SR) - Discarica controllata, motori biogas lavori di costruzione del lotto stesso (strati minerali ed artificiali), eseguiti i relativi collaudi ed ottenuto il relativo nulla-osta ai conferimenti. Il progetto prevede una capacità di smaltimento totale pari a 965.626 m3 di rifiuti, con un conferimento annuo complessivo stimato per circa eolica in assenza di specifici sistemi di contenimento e/o di modalità di conduzione della discarica atti ad impedire tale dispersione. La coltivazione procederà per strati sovrapposti e compattati, di limitata Discarica controllata di Augusta - principali dati tecnici Superficie discarica piano campagna 27.500 m2 Profondità media sotto piano campagna Circa 35 m Altezza media fuori terra colonna rifiuti Circa 25 m Volumetria totale Circa 965.000 m3 Capacità conferimento rifiuti teorica Circa 780.000 t Esercizio discarica Data inizio conferimento rifiuti 7 anni 18 Agosto 2007 Data ipotetica fine conferimento rifiuti Giugno 2014 Tabella 56: principali dati tecnici dell’impianto determinati dal progetto Tipologie di rifiuti smaltiti ampiezza, in modo da favorire il recupero immediato e progressivo dell'area della discarica. • Rifiuti smaltiti Nel corso del 2013, sono state smaltite 165.149 tonnellate di rifiuti, per la maggior parte urbani (oltre il 99% del totale), mentre la parte rimanente era composta da rifiuti speciali non pericolosi. Nella tabella 57 sono indicate le quantità e le tipologie di rifiuti smaltiti nel periodo di riferimento. Il volume della discarica occupato dai rifiuti al 31 dicembre 2013, riscontrato dai rilievi topografici eseguiti presso l’impianto, risulta pari a circa 933.000 m3, ovvero circa il 95% della capacità complessiva della discarica. U.d.M. 2011 2012 2013 Pneumatici fuori uso (per uso ingegneristico) t 441 100 - Fanghi dal trattamento acque reflue urbane t - - 820 Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni t - 8 - Rifiuti biodegradabili t 448 246 235 Plastica, gomma, tessuti t 10 44 5 Abbigliamento t - - 1 Legno diverso da quello di cui alla voce 20.01.37 t - - 3 Metallo t - - 1 Rifiuti urbani non differenziati t 183.916 177.055 163.888 Residui della pulizia stradale t 1.084 1.091 64 Rifiuti della pulizia delle fognature t 6 54 33 Rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti diversi da quelli di cui alla voce 191211 t 147 160 40 Rifiuti ingombranti t 151 98 59 Totale rifiuti smaltiti t 186.203 178.856 165.149 Tabella 57: tipologia e quantità di rifiuti smaltiti nell’impianto nel triennio 2011-2013 123 Report di sostenibilità 135.000 tonnellate. In tabella 56 si riportano i principali dati tecnici dell’impianto. Nell’impianto è vietato lo scarico di materiali polverulenti o finemente suddivisi soggetti a dispersione L’AMBIENTE • Consumi di risorse e produzione di rifiuti In tabella 58 si riportano i principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013. 124 • Rete raccolta percolato Il percolato raccolto dalle reti drenanti di fondo bacino, viene convogliato all’interno un pozzo di raccolta ubicato sul lato Nord della discarica. Successivamente viene rilanciato tramite pompe dotate di automatismi ai due serbatoi di stoccaggio posti lungo il lato Nord, collocati all’interno di una vasca in cemento armato, parzialmente interrata, internamente trattata con resine epossidiche e con capacità utile di contenimento non inferiore al volume di almeno un serbatoio. Le pompe sommerse installate all’interno dei pozzi sono regolate per mantenere automaticamente un battente minimo di percolato all’interno del pozzo. I serbatoi sono di tipo cilindrico verticale, in vetroresina chimico-resistente e hanno una capacità utile di circa 70 m3 cadauno. I suddetti serbatoi sono idraulicamente collegati ad un’elettropompa sommergibile Parametro necessaria per il carico delle autobotti adibite al trasporto del percolato agli impianti di smaltimento autorizzati, che avviene con frequenza pressoché giornaliera. • Captazione e recupero biogas Nel primo anno di attività sono state depositate, interposte tra i vari strati di rifiuto, le reti orizzontali in HDPE fessurato che convogliano il biogas, che si forma dalla degradazione anaerobica del rifiuto di matrice organica, alla stazione di aspirazione e combustione, il cui funzionamento è previsto sia in fase di gestione operativa che in gestione postoperativa. Nel mese di maggio 2010 è stato ultimato, da parte di Linea Energia, l’impianto di recupero energetico da biogas. • I monitoraggi ed i controlli ambientali Il piano di sorveglianza e controllo della discarica di Augusta è stato redatto ed attuato in base a quanto previsto dal D.Lgs. 36/03, attuale normativa in tema di gestione di impianti di smaltimento rifiuti. Nella discarica di Augusta sono quindi costantemente monitorate le seguenti componenti: • acque sotterranee; • percolato; • aria ambiente; • biogas; • emissioni in atmosfera; • parametri meteoclimatici; • topografi a. Tutte le analisi e i monitoraggi ambientali sopra descritti vengono effettuati così come previsto dal Piano di Sorveglianza e Controllo approvato con l’autorizzazione stessa dell’impianto. Nel complesso i monitoraggi finora effettuati hanno consentito di valutare, in termini senza dubbio precisi, la mancanza di fenomeni di alterazione significativi delle condizioni ambientali connessi alla presenza della discarica. • Scarichi idrici La discarica di Augusta è autorizzata ad 1 punto di immissione nel ricettore idrico denominato Vallone San Cusumano e definito come scarico acque meteoriche, costituito dal rilancio in corpo idrico dello sfioro della vasca di prima pioggia che raccoglie l’acqua piovana caduta sulle aree impermeabilizzate della discarica, quali le aree servizi e quelle di accesso. Il piano di monitoraggio prevede un’analisi annuale per lo scarico U.d.M. 2011 2012 2013 Carburante consumato l 319.421 347.000 316.744 Percolato discarica prodotto t 26.790 30.791 20.379 kg 4.764 3.235 4.554 3.595.325 3.771.514 1.782.183 Olio consumato Biogas captato Nm 3 Tabella 58: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013 sopra citato, comprensiva dei parametri principali contenuti in Tabella 5 dell’allegato III al D.Lgs 152/06. Gli esiti della analisi condotte fino al 2013 hanno verificato il rispetto dei limiti imposti dalla normativa e, quindi, hanno confermato l’ammissibilità del refluo allo scarico in corpo idrico superficiale. c. La discarica di Malagnino • Inquadramento generale La discarica controllata di Malagnino (CR) per rifiuti solidi urbani e speciali assimilabili ad urbani, gestita da AEM Gestioni, è entrata in servizio nel mese di luglio 1995, come impianto di riferimento per lo smaltimento dei rifiuti del bacino provinciale di Cremona. Dal 1997 questa funzione viene svolta dal termovalorizzatore di rifiuti, che ha progressivamente aumentato i quantitativi avviati a incenerimento con recupero energetico, a discapito dello smaltimento mediante deposito controllato in discarica. Dal 31/08/2011 la discarica di Malagnino è chiusa ai conferimenti per raggiungimento della massima volumetria disponibile. Dalla capacità originariamente autorizzata di 600.000 m3, si è giunti ad ottenere l’innalzamento fino ad una capacità globale di 850.000 m3. Report di sostenibilità 125 Malagnino (CR) - Impianto di recupero energetico del biogas L’AMBIENTE 126 Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 36/03, la discarica di Malagnino è classificata come ‘discarica per rifiuti non pericolosi’. Da gennaio 2006 la capacità è ulteriormente potenziata a 1.020.000 m3 di rifiuti. La superficie totale dell’area dell’impianto è di circa 140.000 m2 e la vasca di deposito dei rifiuti occupa 84.600 m2. La restante superficie è occupata dalle arginature perimetrali e da impianti e infrastrutture collaterali. La base della discarica è sopraelevata rispetto al piano campagna mediamente di 0,6 m e la quota massima di conferimento dei rifiuti sarà pari a 20,5 metri. La discarica è dotata di un complesso sistema di impermeabilizzazione, di raccolta del biogas, di controllo delle eventuali perdite di percolato, di raccolta ed accumulo temporaneo dello stesso, che poi viene trattato principalmente presso l’impianto di trattamento chimico-fisico ubicato nell’area del depuratore di Cremona, dove viene trasportato tramite autobotti. Dall’anno 2000 sono attivi dei gruppi elettrogeni che producono energia elettrica dallo sfruttamento del biogas. L’energia prodotta, attualmente pari a circa 300.000 kWh/mese, viene ceduta a TERNA. L’impianto è stato costruito in fasi successive ed è suddiviso in due bacini principali (detti ‘lotti’), uno a Nord ed uno a Sud, separati da una arginatura centrale e longitudinale a tutta l’area interessata. Nella tabella 59 si riportano i principali dati tecnici della discarica di Malagnino. • Rifiuti smaltiti La discarica ha registrato negli anni alcune variazioni nei conferimenti di rifiuti, sia in termini assoluti sia in termini relativi. In particolare si è registrato un andamento di riduzione in termini assoluti dei conferimenti dei rifiuti per lo smaltimento in discarica, dovuto all’aumento delle raccolte differenziate, soprattutto dell’organico, e alla messa a regime del termovalorizzatore di Cremona quale impianto di riferimento per il bacino provinciale. Infatti con la Discarica controllata di Malagnino - principali dati tecnici Superficie discarica al piano di posa rifiuti 84.600 m2 Altezza media dal piano campagna 0,6 m Quota massima fuori terra da progetto 20,5 metri dal piano campagna Volumetria totale autorizzata 1.020.000 m3 da gennaio 2006 Data inizio conferimento rifiuti Luglio 1995 Data fine conferimento rifiuti Agosto 2011 Quantità media annuale di rifiuti conferiti Quantitativo totale smaltito (dal 1995 al 2011) Tabella 59: principali dati tecnici dell’impianto di smaltimento di Malagnino 73.000 t 1.127.405 t messa a regime della seconda linea dell’impianto, il rifiuto urbano è stato destinato all’incenerimento, mentre la discarica è rimasta disponibile dal 2008 solo per rifiuti speciali e da trattamento di rifiuti urbani. Dal 2008 la normativa ha vietato lo smaltimento in discarica di rifiuti solidi urbani non trattati. In termini relativi si nota invece un cambiamento nella tipologia di rifiuti smaltiti: fino al 2004 la maggior parte di rifiuti conferita all’impianto era costituita da rifiuti solidi urbani, mentre negli ultimi cinque anni di attività la percentuale di rifiuti assimilabili è diventata predominante, attestandosi a circa il 60-70% del totale, arrivando alla quasi totalità per il triennio 20092011. La discarica ha chiuso ai conferimenti per esaurimento delle volumetrie autorizzate a fine agosto 2011 ed è iniziata la fase progettuale per la copertura definitiva ed il recupero ambientale. • Consumi di risorse, produzione di rifiuti e di energia Nella tabella 60 si riportano i principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013. • Rete raccolta percolato e rete di controllo Il sistema di drenaggio del percolato è costituito da una rete di tubazioni posate sul secondo manto impermeabile che confluiscono all’esterno della vasca in una tubazione posta in un cunicolo in cemento armato ispezionabile. • Captazione e recupero biogas I processi di decomposizione della materia organica contenuta nei rifiuti ad opera dei batteri anaerobici producono biogas, composto principalmente da metano e da biossido di carbonio. A causa delle pressioni dovute al carico sovrastante che si instaurano nel cumulo dei rifiuti il biogas, avendo la capacità di migrare attraverso i rifiuti stessi, tende a disperdersi nell’aria o nel terreno e, se la discarica è Parametro Acqua consumata Percolato discarica prodotto completamente isolata mediante impermeabilizzazione, tende ad accumularsi. È necessario perciò intervenire per la captazione del biogas su tutto il corpo della discarica fin dalla sua attivazione, attraverso appositi pozzi di aspirazione posti verticalmente nella massa dei rifiuti. I gruppi di aspirazione originariamente usati fino al 2000 erano costituiti da 2 turbine connesse alle 2 torce di combustione ad alta temperatura (800 - 1000°C). A partire dal 2000 i gruppi di aspirazione sono sostituiti da quelli a servizio di 3 motori (nel 2008 ridotti a 2) di recupero energetico del biogas. Il biogas aspirato viene deumidificato ed inviato a motori adattati all’uso di biogas ed equipaggiati da linee di depurazione e monitoraggio dei fumi di scarico. Tutto l’impianto è attrezzato con idonea strumentazione per consentire il controllo e la regolazione; inoltre la centrale di aspirazione è dotata di strumenti di misurazione e registrazione dei volumi aspirati. • Monitoraggi e controlli ambientali Nella discarica di Malagnino sono costantemente monitorate le seguenti componenti: • acque sotterranee e superficiali; • percolato; • biogas originatosi dalla decomposizione dei rifiuti; • emissioni derivanti dalle torce di combustione biogas non recuperato energeticamente (quando in funzione) ed emissioni derivanti dai motori di recupero biogas; • qualità dell’aria ambiente; • verifi ca di presenza di biogas nel suolo o sottosuolo; • rumore; • parametri meteo climatici (monitoraggio in continuo); • stato del corpo discarica. Vengono periodicamente effettuate manutenzioni e verifiche impiantistiche, monitoraggio delle reti di percolato e biogas e verifiche dei dati di funzionamento di impianto. Il monitoraggio della falda è garantito da un programma di campionamenti ed analisi mensili. Viene usata la concentrazione di ammoniaca nell’acqua di falda come indicatore di eventuali anomalie di qualità dovute a contaminazioni. U.d.M. 2011 2012 2013 m3 1.977 1.148 312 t 26.491 15.084 44.906 Biogas captato Nm 3 3.621.014 3.467.473 2.587.422 Produzione energia elettrica da biogas kWh 4.119.407 4.303.884 3.607.119 Tabella 60: i principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013 127 Report di sostenibilità Sotto il secondo manto impermeabile, inserito in uno strato di ghiaia e sabbia, è appoggiato, sul primo manto impermeabile, un sistema di drenaggio costituito da tubi disposti sempre secondo le linee di compluvio delle vallette. Tali tubazioni fessurate confluiscono all’esterno della vasca in una tubazione posta nello stesso cunicolo in cemento armato ispezionabile, come per la rete di raccolta. E’ in questo modo possibile controllare l’integrità del secondo manto impermeabile (quello superiore) e di drenare l’eventuale percolato che dovesse ristagnare sul primo manto (quello inferiore). d. Le discariche di Grottaglie (I-II e III Lotto) L’AMBIENTE • Inquadramento generale Le discariche della società Ecolevante S.p.A (detenuta per l’85% dalla SOB Linea Ambiente con data di acquisizione 1 luglio 2011) sono impianti per lo smaltimento controllato di rifiuti non pericolosi. Le aree di discarica, site in Grottaglie (TA) alla località La Torre Caprarica, sono state ricavate all’interno di bacini esauriti di cava di materiale inerte. Le aree di discarica risultano suddivise in tre lotti: • I-II lotto coltivato dal 09/09/1999 al 03/11/2008; attualmente i due lotti risultano essere in fase di copertura provvisoria. Nella Determina AIA n. 250 del 30/04/2008 è dato atto che la capacità complessiva del I e II lotto di discarica risulta essere pari a 1.575.000 m3 lordi. 128 Grottaglie (TA) - Discarica controllata, vista complessiva • III lotto è entrato in esercizio il 18/08/2008. Il 3° lotto di discarica è costituito da 6 comparti funzionalmente autonomi; dal 2008 al 2011 per i conferimenti dei rifiuti sono stati utilizzati in successione il 1°, 2° e il 3° comparto. Con la Determina AIA n. 426 del 03/07/2008 al III lotto di discarica è stata autorizzata una capacità complessiva pari a 2.334.000 m3 lordi. Nella tabella 61 si riportano i principali dati tecnici del I-II e III lotto di discarica. I lotti di discarica sono stati autorizzati allo smaltimento dei rifiuti non pericolosi in conformità alle: • normative vigenti applicabili; • tipologie di rifiuti conferibili autorizzati. Gli impianti sono realizzati e gestiti in modo tale da garantire il minore impatto possibile sull’ambiente oltreché sul piano visivo e percettivo. • Rifiuti smaltiti al III lotto di discarica L’ammissibilità dei rifiuti smaltiti, al III lotto attivo di discarica, è garantita dall’applicazione di rigorose procedure eseguite in fase di: • redazione dei contratti con i clienti (caratterizzazione di base ed omologa del rifiuto); • accettazione dei conferimenti omologati mediante periodiche verifiche di conformità. La periodicità dei prestoccaggi e dei campionamenti e le modalità delle successive verifiche analitiche di conformità sono disciplinate dai requisiti autorizzativi, nonché dalla vigente normativa applicabile. Solo al ricevimento dei risultati analitici, e solo se questi sanciscono la conformità con quanto omologato, il rifiuto viene accettato. I rifiuti accettati allo scarico vengono avviati alla pesatura con relativa registrazione. Lo scarico viene effettuato, solo dopo aver superato anche le fasi di controllo visivo-organolettico, facendo avanzare i mezzi lungo la via d’accesso al comparto in uso. La compattazione avviene a strati, per celle confinate, ricoperte quotidianamente con materiale inerte di idoneo spessore. Nella tabella 62 sono indicate le quantità e le tipologie di rifiuti smaltiti al III lotto di discarica nel triennio 2011-2013. Il volume dei rifiuti abbancati al III lotto di discarica al 31 dicembre 2013, riscontrato dai rilievi topografici eseguiti in loco, risulta pari a 1.172.835,89 m3, ovvero il 50% della capacità complessiva del III lotto. Discarica controllata di Grottaglie - principali dati tecnici III Lotto di discarica Data inizio conferimento 09/09/1999 Data inizio conferimento Data fine conferimento 03/11/2008 Volumetria totale autorizzata Superficie discarica a piano campagna Data presunta di fine conferimento rifiuti 1.575.000 m3 Volumetria totale autorizzata 17.000 m2 (I lotto) Superficie discarica 51.000 m2 (II lotto) a piano campagna Quantità rifiuti smaltiti al 2008 1.770.936,98 t Quantità rifiuti smaltiti al 2013 Quantità media rifiuti/anno circa 216.000 t Quantità media rifiuti/anno Profondità media cava Quota massima fuori terra (il piano campagna non ha un andamento regolare, la quota massima fuori terra è stata calcolata rispetto alla quota più alta del piano campagna) 25 m Profondità media cava 18/08/2008 prevista per il 2020 2.334.000 m3 193.910 m2 (6 comparti) 1.147.439 t circa 216.000 t 9m Quota massima fuori terra (il piano campagna non ha un andamento regolare, la quota 7,42 m massima fuori terra è stata calcolata rispetto alla quota più alta del piano campagna) 5,51 m Percentuale di utilizzo III lotto attivo a dicembre 2013 (volume occupato) 50% Tabella 61: discariche controllate di Grottaglie - principali dati tecnici 129 Report di sostenibilità I-II Lotto di discarica • Consumi di risorse e produzione di rifiuti Nella tabella 63 si riportano i principali impatti ambientali derivanti dalla gestione del I-II lotto (chiuso e in fase di copertura provvisoria) e dal III lotto attivo con conferimento dei rifiuti. La produzione totale di energia elettrica da biogas, prodotta L’AMBIENTE Tipologie rifiuti smaltiti III lotto 130 dall’impianto di cogenerazione realizzato al I-II lotto dalla MarcoPolo Engineering S.p.a è risultata, nel triennio 2011-2013, pari a 8.965.832 kWh. Nella tabella 64 U.d.M. 2011 2012 2013 Fanghi (prodotti dal trattamento di acque reflue urbane, degli effluenti, da operazioni di lavaggio, di dragaggio, ecc) t 73.112 49.419 82.930 Miscugli di rifiuti composti esclusivamente da rifiuti non pericolosi t 13.886 12.075 14.270 Rifiuti di matrice inerte (da attività di costruzione e demolizione, cemento, terra e rocce, terreni da bonifica) t 5.362 1.176 8.746 Altri rifiuti non pericolosi (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti t 110.607 89.358 80.022 Rifiuti dell'eliminazione della sabbia t 7.157 8.983 3.531 Vaglio e rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari t 7.741 8.598 3.139 Rifiuti stabilizzati e solidificati t 930 1.016 548 Parte di rifiuti urbani e simili non compostata t 2.059 1.795 51.999 Altri non pericolosi vari t 192 86 111 Totale rifiuti smaltiti t 221.045 172.507 245.296 Tabella 62: tipologia e quantità rifiuti smaltiti nel III lotto di discarica nel triennio 2011-2013 Parametro U.d.M. 2011 2012 2013 Acqua consumata (pozzo) I-II lotto m3 4.453 2.014 3.440 Acqua consumata (pozzo) III lotto m3 1.841 2.279 2.779 Acqua potabile consumata m 266 254 325 3 Energia elettrica consumata I-II lotto kWh 67.877 57.804 75.500 Energia elettrica consumata III lotto kWh 113.114 118.153 127.821 l 398.738 222.568 270.945 kg 1.280 1.400 1.370 t 2.470 1.121 4.267 Carburante consumato (gasolio) Olio consumato Percolato di discarica I-II lotto prodotto Percolato di discarica III lotto prodotto t 28.292 33.921 32.419 Biogas captato I-II lotto Nm3 1.978.510 1.814.458 1.721.656 Biogas recuperato I-II lotto Nm3 1.909.930 1.745.035 1.703.296 t 6,59 25,95 511,08 Rifiuti prodotti da attività ordinarie I-II e III lotto Tabella 63: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione del I-II e III lotto nel triennio 2011-2013 • Rete raccolta percolato Il percolato intercettato dai pozzi di raccolta ubicati nei lotti di discarica viene convogliato e stoccato temporaneamente nei serbatoi di stoccaggio, alloggiati in vasche di sicurezza opportunamente impermeabilizzate, dai quali il percolato di discarica è prelevato tramite autocisterna da ditta di trasporto autorizzato per lo smaltimento presso idonei impianti di depurazione. Il I ed il II lotto di discarica sono dotati di quattro serbatoi di stoccaggio temporaneo, da 50 m3 ciascuno, per una capacità pari a 200 m3. Il III lotto di discarica è dotato di otto serbatoi di stoccaggio temporaneo, da 50 m3 ciascuno, per una capacità pari a 400 m3. I serbatoi, dotati di un sistema filtrante a carboni attivi, sono coadiuvati da un doppio allarme sonoro e da un sistema di controllo di troppo pieno che allerta l’operatore a bloccare il riempimento prima che la quantità di percolato stoccata superi la capacità di contenimento della vasca. Il percolato di discarica è periodicamente sottoposto ad analisi qualitative per la determinazione delle caratteristiche chimico-fisiche dello stesso. Le caratterizzazioni analitiche del percolato prodotto ai lotti di discarica, effettuate ai sensi del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i, hanno confermato la classificazione del percolato come rifiuto speciale non pericoloso. • Captazione e recupero biogas La gestione del sistema di captazione e recupero energetico del biogas è stata affidata da Ecolevante ad una società terza che gestisce l’attività come di seguito indicato: • il I-II lotto di discarica è dotato di un impianto per l’estrazione ed il convogliamento del biogas in cogenerazione, con successivo recupero energetico per la produzione di energia elettrica. Il sistema di captazione è realizzato nel corpo della discarica attraverso una serie di pozzi di captazione verticali, dotati di testa di pozzo alla quale viene collegato il tubo in HDPE per il convogliamento del biogas alla stazione di estrazione. L’estrazione del biogas è garantita da una soffiante multistadio, kWh che lo invia successivamente al generatore di energia elettrica. L’impianto è dotato di una torcia d’emergenza che ha la funzione di bruciare il biogas in caso di fermata del gruppo di generazione. • nel III lotto di discarica la captazione del biogas prodotto dalla degradazione dei rifiuti avviene per mezzo di una torcia di captazione e combustione munita di soffiante cui sono collegati tutti i pozzi presenti sui comparti. Tale torcia rende possibile una adeguata gestione del biogas in attesa della realizzazione di un impianto di captazione definitivo che alimenterà il generatore di energia elettrica. • I monitoraggi ed i controlli ambientali La sorveglianza ambientale dei lotti di discarica è principalmente condotta attraverso l’esecuzione dei monitoraggi prescritti nelle Autorizzazioni Integrate Ambientali n. 250/08 (I-II lotto) e n. 426/08 e successivi atti integrativi (III lotto). Nelle discariche di Grottaglie sono periodicamente monitorate le seguenti componenti ambientali: • acque sotterranee di falda; • percolato; 2011 2012 2013 consumati 180.991 175.957 203.321 recuperati 3.276.509 2.879.697 2.809.626 Tabella 64: kWh consumati e recuperati nel triennio 2011-2013 131 Report di sostenibilità si riporta il raffronto tra i kWh consumati in totale al I-II-III lotto e i kWh recuperati nel triennio di riferimento. L’AMBIENTE • qualità dell’aria (polveri ed emissioni diffuse); • biogas; 132 • acque superficiali di drenaggio e meteoriche; • rumore esterno; • parametri meteoclimatici; • volumetria della discarica (topografia). Nella tabella 65 sono riportate le specifiche dei monitoraggi prescritti: Matrice analizzata Tipo di analisi Punto di campionamento Frequenza Riferimenti Autorizzativi Limiti in AIA ACQUA DI FALDA Composizione Livello di falda 4 pozzi per I-II Lotto e III lotto, rispettivamente a monte e a valle Mensile Det. 426/08 D.Lgs. 152/06-Parte IV-Tab. 2-All.5 PERCOLATO Volume Composizione 3 pozzi di percolato per I lotto e II lotto catino A e B 1 pozzo per comparto III lotto Mensile Trimestrale I, II e III lotto Det. 426/08 Det. 250/08 Det. 381/10 PERCOLATO: SISTEMA SECONDARIO Composizione 3 pozzi per I lotto e II lotto A e B Trimestrale Det. 250/08 3 campionatori per I-II lotto e III lotto Mensile Polveri totali 5 mg/m3 campionatori passivi nel I-II-III lotto e aree limitrofe (Arpa/ TA) Prelievo Arpa mensile Immissioni gassose potenziali e pressione atmosferica QUALITÀ ARIA Deposizione 6 deposimetri I-II lotto (di cui 4 analizzati da Arpa Puglia - Dip. di Taranto) 8 deposimetri III lotto (di cui 5 analizzati da Arpa Puglia - Dip. di Taranto) / Mensile Prelievo Arpa bimestrale Det. 426/08 Det. 250/08 III lotto 2 10,5 g/m2/30g Segue BIOGAS DI DISCARICA Tipo di analisi Composizione ACQUE METEORICHE Composizione TRATTATE ACQUE SUPERFICIALI DRENAGGIO DISCARICA MONITORAGGI EMISSIONI DIFFUSE E ODORI III LOTTO ATTIVO RUMORE ESTERNO TOPOGRAFIA DELL’AREA DATI METEOCLIMATICI Composizione Misure VOC Fiale di assorbimento/ composizione Emissioni gassose Composizione Misurazioni Struttura e Composizione della discarica Comportamento d’assestamento del corpo discarica Precipitazioni Temperatura Direzione e velocità del vento Evaporazione Umidità Tabella 65: monitoraggio Ambientale I-II e III lotto Punto di campionamento Ai pozzi interni, al gruppo elettrogeno e ai pozzi perimetrali esterni (I-II lotto) Ai pozzi interni, al corpo della discarica e ai pozzi perimetrali esterni (III lotto) 1 campione per I-II lotto e 1 campione per III lotto 1 campione per I-II lotto e 1 campione per III lotto Frequenza Mensile Trimestrale Trimestrale 2 postazioni Giorni alterni 6 postazioni Mensile n° di punti di monitoraggio in Mensile funzione delle superfici attive 10 postazioni (I-II lotto) Annuale 18 postazioni (III lotto) Riferimenti Autorizzativi Limiti in AIA Marcopolo Paragrafo 6 AIA n. 250/08 I e II lotto Det. 426/08 Det. 426/08 Det. 250/08 D.lgs.152/06 Parte III-Tab. 4-all.5 Det. 481/09 Det. 393/09 Det. 381/10 DPCM 01/03/91 133 Annuale rilievo topografico Volumi autorizzati Semestrale stazione meteoclimatica Giornaliera Det. 426/08 Det. 250/08 Report di sostenibilità Matrice analizzata L’AMBIENTE Grottaglie (TA) - Discarica controllata 134 Ecolevante integra il monitoraggio descritto con il controllo giornaliero delle polveri aerodisperse mediante 3 apparecchiature di misura per impianto. Ad integrazione dei monitoraggi descritti, la società, dall’inizio dell’attività, ha inoltre effettuato il monitoraggio di alcune matrici ambientali al fine di valutare l’impatto dell’attività sul territorio in cui la discarica si trova. (Vedere tabella 66). Matrice Analisi e/o Misura Latte Ricerca di metalli e solventi organici clorurati su 1 campione prelevato da allevamenti vicini alla discarica confrontato con 1 campione prelevato da allevamenti lontani Terreno Olive/foglie di olivo (a seconda della stagione) Miele Ricerca di idrocarburi e metalli su 1 campione adiacente alla discarica confrontato con 1 campione prelevato in aree lontane della discarica Ricerca di metalli e solventi organici clorurati su 1 campione di miele prodotto in discarica e confrontato con miele commerciale Tabella 66: monitoraggi accessori I-II e III lotto Frequenza Semestrale • Emissioni Tra le attività svolte da Ecolevante non sono previsti processi di combustione che possano generare delle emissioni significative soggette ad autorizzazione. Vista la tipologia di rifiuti conferiti, a basso contenuto di sostanza organica, non è attesa una rilevante produzione di emissioni diffuse tuttavia, al fine di mantenere le eventuali emissioni ai livelli più bassi possibili, Ecolevante mette in atto specifiche procedure operative, avvalendosi delle migliori tecnologie disponibili, tra le quali la principale è la rete di captazione del biogas, coadiuvate da un periodico monitoraggio ambientale della qualità dell’aria. Le emissioni prodotte dall’attività di discarica, possono pertanto essere riepilogate come segue: a) emissioni derivanti dall’utilizzo dei mezzi d’opera; b) emissioni di polveri e potenziali emissioni gassose; c) emissioni convogliate prodotte dalle attività di gestione del biogas. a) Emissioni da mezzi d’opera Le emissioni derivanti dai mezzi d’opera utilizzati per la coltivazione della discarica e per la gestione abituale degli impianti, possono essere valutate sulla base dei consumi di carburante seguendo le tabelle di conversione riportate nella Deliberazione n. 14/2009 del Ministero dell’Ambiente. La quantità di energia prodotta da Parametro Gasolio consumato combustibile è stata calcolata sulla base del potere calorifico dei combustibili secondo quanto riportato nella circolare 2 marzo 1992 n. 219 utilizzando come fattore di conversione 1t gasolio = 1,08 TEP, prendendo come valore medio per la densità del gasolio il valore di 0,825 kg/l. In tabella 67 si riportano le tonnellate di CO2 emesse dai litri di gasolio consumati nel triennio 2011-2013. b) Polveri aerodisperse ed emissioni diffuse Ecolevante dall’inizio dell’attività effettua un monitoraggio costante delle emissioni diffuse provenienti dall’attività di smaltimento in discarica, considerando le polveri e le potenziali emissioni gassose prodotte. La qualità dell’aria viene monitorata, sia al I e II lotto che al III lotto, con frequenza mensile da parte di un laboratorio terzo qualificato. Nella tabella 68 sono riportati U.d.M. 2011 2012 2013 l 398.738 222.568 270.945 TEP - 355,3 198,3 241,4 CO2 t 1.033,3 576,8 702,2 Tabella 67: t di CO2 emesse da gasolio consumato triennio 2011-2013 Valori Max mg/m 3 Valore limite mg/m 3 2011 2012 2013 0,60 3,00 0,45 5,00 5,00 5,00 Tabella 68: valori massimi di polveri aerodisperse riscontrati al I e II lotto triennio 2011-2013 135 Report di sostenibilità I monitoraggi sono eseguiti secondo le metodiche ufficiali da laboratori terzi, qualificati rispetto al tipo di analisi e/o misurazione da eseguire. Annualmente, per ciascun impianto di discarica, la Società, in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 13 comma 5 del D.Lgs. n. 36/03 e dalle autorizzazioni in essere, invia alle autorità competenti la relazione annuale contenente le informazioni sui risultati della gestione operativa e dei programmi di controllo e sorveglianza. c) Emissioni convogliate Per il monitoraggio delle emissioni convogliate derivanti dall’impianto per il recupero energetico del biogas captato, sono previste, a carico del cogestore Marcopolo SpA, specifiche analisi trimestrali. Sulla base dei dati forniti dal cogestore è possibile calcolare le emissioni: - delle tonnellate di CO2 equivalente; - delle tonnellate di SO2, NOX, e PM. L’AMBIENTE i valori massimi riscontrati, negli ultimi 3 anni al I e II lotto, comparati con il valore limite pari a 5 mg/m3 per le polveri in atmosfera, come prescritto dalla Det. AIA n. 250 del 30/04/2008. Stesso valore limite è stato prescritto per il III lotto, con Det. AIA n. 426 del 03/07/2008. In tabella 69 si riportano i dati relativi ai valori massimi riscontrati comparati al valore limite prescritto. 136 Valori Max mg/m 3 Valore limite mg/m 3 Nella tabella 70 si riportano i dati delle emissioni riferite al triennio 2011-2013. • Polveri sedimentabili Periodicamente vengono monitorate le polveri sedimentabili raccolte in continuo su tre deposimetri posizionati in aree adiacenti (D1 a Est, D2 a Sud, D3 a Ovest) a ciascun impianto (vedere tabella 71). 2011 2012 2013 0,47 0,28 0,84 5,00 5,00 5,00 Tabella 69: valori massimi di polveri aerodisperse riscontrati al III lotto Parametro CH4 (t CO2 eq.) CO2 (t) N2O (t CO2 eq.) 2011 2012 2013 146,79 133,90 123,70 3.369,50 3.147,60 2.836,40 13,6 16,20 17,30 Totale 3.529,89 3.297,73 2.977,40 SO2 (t) 0,24 0,29 0,21 NOx (t) 4,39 5,23 5,57 PM (t) 0,06 0,06 0,06 Totale 4,69 5,58 5,84 Tabella 70: emissioni convogliate al I e II lotto 2011 Deposimetri 2012 2013 D1 D2 D3 D1 D2 D3 D1 D2 D3 Valore Max g/m /30g 9,8 9,5 9,3 10,0 10,0 9,8 9,5 9,7 9,6 Valore limite g/m /30g 10,5 10,5 10,5 10,5 10,5 10,5 10,5 10,5 10,5 2 2 Tabella 71: polveri sedimentabili al III lotto Provaglio d'Iseo (BS) - Impianto di recupero energetico del biogas Nel Comune di Provaglio d’Iseo, in località Fantecolo, sono ubicate due discariche controllate adiacenti di proprietà di Cogeme S.p.A e gestite da Linea Ambiente. I due impianti si configurano come recupero ambientale di un'ex cava. La prima discarica, di 1ª categoria per rifiuti solidi assimilabili agli urbani (R.S.A.U.), è stata aperta al conferimento dei rifiuti da giugno 1998 ad agosto 2000 e risulta già recuperata dal punto di vista ambientale. Tutta la superficie della discarica è stata piantumata, in modo da rendere il sito più gradevole dal punto di vista paesaggistico. In accordo con l'Amministrazione Comunale di Provaglio d'Iseo, su una porzione di area di circa 10.000 m² si è convenuto di realizzare il “Parco della Vite”, il cui progetto è stato elaborato con la collaborazione di un apposito gruppo di lavoro. Alla data odierna per il recupero ambientale della discarica sono già state piantate circa 500 piante e arbusti tipici del nostro territorio ed un vigneto composto da oltre 1.200 barbatelle dei vitigni Merlot e Cabernet Sauvignon. La seconda, di 2ª categoria tipo B per rifiuti solidi non pericolosi (R.S.N.P.), è stata aperta al conferimento rifiuti dal luglio 2002 al maggio 2005; nel 2011, sono stati ultimati i lavori di recupero ambientale dell'impianto, con il completamento delle opere a verde, di tipologia analoga a quelle adottate per il recupero della discarica di I categoria, sopra descritte. 137 Report di sostenibilità e. La discarica di Provaglio d’Iseo (BS) L’AMBIENTE Entrambi gli impianti, pur essendo di categoria diversa, sono destinati allo stoccaggio definitivo della stessa tipologia di rifiuti (R.S.N.P., ex R.S.A.U.) in accordo a quanto stabilito con l’Amministrazione Comunale di Provaglio d’Iseo. Il quantitativo totale di rifiuti smaltiti nell’arco di vita dei due impianti è risultato pari a circa 980.000 tonnellate. Linea Ambiente provvede a monitorare costantemente, secondo metodologie e frequenze stabilite dalla normativa vigente e in accordo con gli Enti di controllo, le emissioni dalle torce per la combustione del biogas, la qualità dell'aria, dell'acqua di falda, del suolo, il rumore, il percolato prodotto, il biogas formato dalla decomposizione dei rifiuti. f. La discarica di CastrezzatoTrenzano (BS) La discarica di Castrezzato - Trenzano è un impianto di smaltimento controllato di rifiuti solidi urbani (R.S.U.) e rifiuti solidi assimilabili agli urbani (R.S.A.U.). La discarica occupa una superficie di circa 160.000 m², di cui circa 152.000 m² disponibili per lo scarico dei rifiuti, i rimanenti sono riservati agli impianti di servizio. Il conferimento dei rifiuti è iniziato nel settembre 1991 e terminato nel dicembre 2003. Il quantitativo totale di rifiuti smaltiti nell’arco di vita dell’impianto è risultato pari a circa 3.071.146 tonnellate. A seguito dell’ultimazione, nei passati anni, dei lavori di impermeabilizzazione e deposito al di sopra dello stesso degli strati di argilla, di materiale drenante e di terreno vegetale nel corso del 2008, il recupero ambientale dell’intera discarica è stato completato, tramite 138 Castrezzato (BS) - Impianto di recupero energetico del biogas l’insediamento di aree boschive lungo le sponde, in modo da ridurre l’impatto visivo della discarica e consolidarne i versanti, interrotte da scorci a prato in corrispondenza di aree per lo più pianeggianti. Per la piantumazione delle prime aree recuperate a verde sono stati utilizzati oltre 5.000 tra alberi ed arbusti. Sono state realizzate alcune aree a bosco fitto e tutta la superficie recuperata è stata inerbita. Alle piantumazioni già esistenti si aggiungono altri 5.100 alberi e 8.500 arbusti. Linea Ambiente provvede a monitorare costantemente, secondo metodologie e frequenze stabilite dalla normativa vigente e in accordo con gli Enti di controllo, le emissioni dalle torce per la combustione del biogas, la qualità dell'aria, dell'acqua di falda e di quelle superficiali, del suolo, il rumore, il percolato prodotto, il biogas formato dalla decomposizione dei rifiuti. Parona (PV) - Termovalorizzatore, vista dell'impianto a. Il termovalorizzatore di Parona Il termovalorizzatore è un impianto che produce energia elettrica e/o termica utilizzando come combustibile i rifiuti solidi urbani e/o i rifiuti speciali. Offre il duplice vantaggio di eliminare i rifiuti e, contemporaneamente, di generare energia con il calore prodotto dalla loro combustione. • Inquadramento generale L’impianto di Parona è un termovalorizzatore basato sulla tecnologia del letto fluido circolante, alimentato con combustibile ottenuto dalla lavorazione di rifiuti solidi urbani (RSU) e rifiuti speciali non pericolosi (RSNP). La prima linea di trattamento è entrata in esercizio nel 1999 e la prima linea di termovalorizzazione è entrata in esercizio nel 2000. Nel 2004 è stata ottenuta l’autorizzazione alla costruzione ed esercizio di una seconda linea di trattamento, recupero e valorizzazione energetica mediante termoutilizzazione di rifiuti speciali non pericolosi, entrata a regime nel 2008. L’impianto, situato nel Comune di Parona e gestito da Lomellina Energia, costituisce il principale polo di smaltimento del bacino B della Provincia di Pavia. L’impianto attualmente funziona a ciclo continuo e ha una capacità complessiva autorizzata pari a 380.000 t/anno di RSU e RSNP. I principali dati tecnici sono riassunti in tabella 72. 139 Report di sostenibilità Il termovalorizzatore Termovalorizzatore di Parona - principali dati tecnici N° linee di selezione 4 N° linee di incenerimento 2 P.c.i. medio nominale del rifiuto 3.500 Kcal/Kg Potenzialità nominale (termovalorizzazione) 19 t/h (Linea 1) + 22 t/h (Linea 2) Potenzialità autorizzata per rifiuti urbani e speciali (complessiva incluso pretrattamento) 380.000 t/anno Potenzialità autorizzata per rifiuti sanitari 0 Produzione potenziale di energia elettrica (da intendersi come potenza istantanea erogabile dai generatori di Linea 1 e Linea 2) 19 MW + 25 MW L’AMBIENTE Tabella 72: principali dati tecnici dell’impianto di Parona (PV) 140 Abbattimento fumi R.S.U./F.S. Stoccaggio Generatori CFB Recupero Riciclabili e Produzione RDF RDF Turbine a Vapore Biostabilizzazione F.O.S. Fe e Al Figura 6: schema di funzionamento dell’impianto di Parona Inerti Energia elettrica Il ciclo completo di trattamento dei rifiuti solidi urbani e di quelli speciali non pericolosi si articola nelle seguenti fasi: • preselezione e pretrattamento dei rifiuti in ingresso con recupero di metalli e separazione della frazione organica (che al momento non viene stabilizzata all’interno dello stabilimento ma bensì inviata a impianti esterni); • combustione della frazione combustibile pretrattata dei rifiuti e del materiale conferito già pronto per la combustione con recupero energetico mediante produzione di energia elettrica; • trattamento chimico di inertizzazione delle ceneri leggere in uscita dal trattamento fumi del termovalorizzatore (impianto autorizzato ma al momento non utilizzato). Lo schema di principio dell’intero impianto è rappresentato in figura 6. L’impianto è dotato di un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni in atmosfera che provvede al controllo di diversi parametri ambientali (ad esempio polveri totali, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, monossido di carbonio, acido cloridrico, ammoniaca, temperatura, portata, ecc.). Il sistema di elaborazione dati è collegato alla rete SME regionale gestita da ARPA. Le principali performance dell’impianto sono riassunte in tabella 73. • Rifiuti trattati e produzione energetica Come accennato in precedenza, l’impianto provvede alla termovalorizzazione di rifiuti solidi urbani e di combustibile derivato da rifiuto (CDR). In tabella 74 si riportano i principali dati quantitativi relativi alla gestione del periodo 2011-2013. Attraverso la termovalorizzazione di rifiuti, nel corso del 2013, l’impianto di Parona ha esportato 58.430,643 MWh (grazie alla Linea 1) e 123.134,118 MWh (grazie alla Linea 2) di energia elettrica. I grafici 17 e 18 mostrano il dettaglio dell’energia esportata nell’anno 2013. Parametro U.d.M. Valore Conferimento rifiuti (potenzialità massima autorizzata) t/anno 380.000 Energia lorda prodotta (dato di progetto) MWe 44,0 Energia netta esportata (dato di progetto) MWe 38,0 Tabella 73: principali performance dell’impianto U.d.M. 2011 2012 2013 MWh 207.780 185.969 181.565 Totale RSU+RSNP da sottoporre a pretrattamento in ingresso t 201.380 174.812 155.919 Totale RSNP già idonei alla combustione in ingresso t 86.886 94.299 112.862 Totale Rifiuti in Ingresso t 288.266 269.111 268.781 Energia Netta Esportata Tabella 74: principali dati quantitativi periodo 2011-2013 (arrotondati all'intero) 141 Report di sostenibilità Parametro Grafico 18: dettaglio energia esportata nel 2013 da Linea 2 e br em ic D e br re ov em N e br em ob tt O tt Se o st go A io gl o gn iu Lu G io ag g M ile pr A o ar z M ra io Fe bb io na en 0 5. 06 4, 03 MWh 142 G 0 ,4 87 .0 13 0 ,3 57 .7 11 2 ,1 03 .3 10 86 7, 63 9. 1 ,8 46 .7 12 4 9 ,2 87 .9 13 ,7 17 .1 13 1 ,5 28 .5 12 4 ,2 33 .0 11 57 0, 87 9. L’AMBIENTE Grafico 17: dettaglio energia esportata nel 2013 da Linea 1 ar zo em ic D br e em br e ov N re tt ob O tt em br e Se io st o go A gl Lu o o o gn iu G gi M ag pr ile A M ra i bb Fe io na en G 0, 59 6, 06 06 1. 30 4, 26 8, 88 09 3. 43 5, 32 09 3. 3. MWh 2, 21 9, 32 6. 71 3, 14 9, 61 7. 77 4, 46 7. 19 6. 52 8, 98 6. 22 5. 77 6. 92 7, 32 • Consumi di risorse e produzione di rifiuti Nella tabella 75 si riportano i principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013. I principali indicatori di prestazione per l’impianto sono riportati in tabella 76. Nell’ambito dell’attività vengono impiegati reagenti chimici necessari per l’abbattimento degli inquinanti nei fumi derivanti dalla combustione dei rifiuti. Nella tabella 77 si riportano i principali reagenti utilizzati nell’impianto nel triennio 2011-2013. Dall’attività dell’impianto si generano alcuni rifiuti che, in base alle caratteristiche chimiche, posso essere classificati pericolosi o non pericolosi. Le principali tipologie prodotte dal processo di termovalorizzazione dei rifiuti sono costituite da scorie (costituite dalla Parametro parte non incenerita in forno), ceneri (costituite dalle polveri contenute nei fumi di incenerimento), acque chimiche e ferro da scorie. Nella gestione dell’impianto possono anche essere prodotti rifiuti da manutenzione degli impianti (inerti, rottami metallici, olii esausti, ecc.). Nella tabella 78 si riportano i rifiuti prodotti nel triennio 2011-2013. U.d.M. 2011 2012 2013 Energia elettrica consumata kWh 60.216.808 58.487.576 57.410.124 Metano consumato Sm 3 2.538.497 3.628.856 2.481.888 Acqua consumata m 3 247.323 248.683 240.344 Rifiuti prodotti kg 87.843.392 87.512.560 87.752.775 Tabella 75: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013 U.d.M. 2011 2012 2013 Rapporto Energia Elettrica prodotta/Rifiuti inceneriti* TEP/TEP 0,69 0,67 0,64 Rapporto energia Elettrica prodotta/Energia Elettrica consumata* kWh/kWh 4,23 3,96 3,94 Tabella 76: principali indicatori di prestazione nel triennio 2011-2013 * Per questo calcolo si sono sommate: tutte le importazioni di energia elettrica dall’esterno (prelievi dalla rete a 132 KV quando le caldaie sono entrambe ferme, prelievi dalla rete a 15 KV per il pretrattamento dei rifiuti) e gli autoconsumi delle due caldaie. Si tenga conto che la Linea 1 ha funzionato per circa 40 giorni senza produzione di energia elettrica a causa di un problema al gruppo di generazione. Reagente U.d.M. 2011 2012 2013 Calce t 5.103 4.274 3.394 Carbone attivo t 241 331 347 Bicarbonato di sodio t 4.557 5.836 1.699 Urea t 395 562 651 Tabella 77: principali reagenti chimici utilizzati nel triennio 2011-2013 143 Report di sostenibilità Parametro • Monitoraggi e controlli ambientali Nella tabella 79 sono riportati i dati medi annuali dei principali inquinanti emessi da Linea 1 e Linea 2 nel triennio 2011-2013. Per Linea 1 e Linea 2 si segnala anche per il 2013 una riduzione dei picchi orari di CO grazie al miglioramento della combustione. Su entrambe le linee continua con successo l’impiego della calce idrata ad alta superficie specifica per l’abbattimento delle componenti L’AMBIENTE Rifiuti prodotti 144 acide in fase di trattamento fumi. Per ciò che riguarda l’emissione di diossine (espresse come somma di policlorodibenzodiossine e policlorodibenzofurani equivalente), a fronte di un limite normativo di concentrazione pari a 0,1 ng/Nm3, nel corso del 2013 la concentrazione media rilevata è stata pari a 0,011 ng/Nm3 per Linea 1 e pari a 0,018 ng/Nm3 per Linea 2. Per ciò che concerne gli scarichi idrici, l’impianto recapita le proprie acque reflue, dopo opportuni trattamenti di depurazione, in un corpo idrico superficiale denominato “Cavo Dossi” che scorre lungo il confine OVEST dello stabilimento. Nel 2013 sono stati scaricati complessivamente 172.816 m3 di acque reflue (acque meteoriche + acque sanitarie e di processo provenienti dagli impianti di trattamento biologico e chimicofisico). U.d.M. Classificazione 2011 2012 2013 Acque reflue kg Non pericolosi - 231.710 1.356.830 Ceneri leggere kg Pericolosi 28.092.390 27.066.740 26.528.390 Ceneri pesanti ghiaie kg Non pericolosi 12.255.330 11.219.350 12.964.280 Fanghi kg Pericolosi 14.120 526.780 446.160 Sabbie kg Non pericolosi 13.718.640 12.603.200 11.107.090 Rifiuti da trattamento RSU e RSNP kg Non pericolosi 23.769.880 28.312.210 25.832.160 Altri rifiuti prodotti kg Pericolosi/Non pericolosi 9.993.032 7.552.570 7.517.865 Totale rifiuti prodotti kg 87.843.392 87.512.560 85.752.775 58.728.300 59.816.400 58.764.340 DESTINO DEI RIFIUTI PRODOTTI Totale rifiuti speciali non pericolosi (RSNP) U.d.M. Non pericolosi di cui a recupero kg Non pericolosi 40.228.060 39.529.430 42.905.420 di cui a smaltimento kg Non pericolosi 18.500.240 20.286.970 15.858.920 Totale rifiuti pericolosi (RSP) kg Pericolosi 29.115.092 27.696.160 26.988.435 di cui in Italia a recupero kg Pericolosi 9.730 10.370 2.555 di cui in Italia a smaltimento kg Pericolosi 9.322.362 13.356.750 11.870.350 di cui in Germania a recupero kg Pericolosi 19.783.000 14.329.040 15.115.530 Tabella 78: rifiuti prodotti nel triennio 2011-2013 Parona (PV) - Termovalorizzatore CO NOx SO2 COT PLV NH3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 Media Anno LE1 3,77 10,47 135,00 0,12 1,31 0,46 0,88 Media Anno LE2 3,48 8,74 132,10 0,04 1,04 0,44 0,38 10,00 50,00 200,00 50,00 10,00 10,00 10,00 HCI CO NOx SO2 COT PLV NH3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 Limiti* 2012 Media Anno LE1 5,71 9,79 135,50 0,16 0,96 0,40 0,57 Media Anno LE2 4,49 12,18 128,30 0,05 1,25 0,28 0,55 10,00 50,00 200,00 50,00 10,00 10,00 10,00 Limiti* HCI CO NOx SO2 COT PLV NH3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 Media Anno LE1 6,37 12,09 124,50 0,38 0,78 1,39 0,38 Media Anno LE2 5,79 13,08 128,80 0,05 0,97 0,36 0,59 10,00 50,00 200,00 50,00 10,00 10,00 10,00 2011 Limiti* Tabella 79: dati medi annuali dei principali inquinanti emessi da Linea 1 e Linea 2 nel triennio 2011-2013 * Limite valore media giornaliera secondo All. 1 D.Lgs 133/05 145 Report di sostenibilità HCI mg/Nm3 2013 L’AMBIENTE b. Il termovalorizzatore di Cremona 146 • Inquadramento generale L’impianto di termovalorizzazione di rifiuti solidi urbani e rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi di Cremona, dotato di recupero di energia termica ed elettrica, è stato dimensionato per il trattamento dei rifiuti dell’intera Provincia di Cremona. Attualmente costituisce il principale impianto di riferimento per lo smaltimento dei rifiuti urbani della Provincia. L’impianto ha una potenza nominale di circa 6 MW elettrici (pari a circa il 7% del fabbisogno della città di Cremona) e circa 9 MW termici (copre circa il 30% del fabbisogno della città di Cremona). La messa a regime di entrambe le linee ha permesso di raggiungere i livelli di produzione energetica sopra citati ed è soggetta, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, ai controlli delle emissioni. L’impianto è dotato inoltre di una linea di selezione che attualmente non è utilizzata, ma può essere attivata preliminarmente alla combustione del rifiuto nei forni. Attualmente questo pre-trattamento non è necessario poiché il potere calorifico del rifiuto tal quale che giunge in impianto è già ampiamente sufficiente a mantenere le condizioni di combustione nel forno, senza bisogno di raffinare il rifiuto, tramite, appunto, il procedimento di selezione, prima della sua combustione. Nel 2011 è stata realizzato il revamping della Linea 2, con installazione di sistema catalizzatore per l’abbattimento di NOx. Intervento analogo sulla Linea 1 è previsto con messa a regime nel 2015. I principali dati tecnici dell’impianto sono riassunti nella tabella 80. L’impianto è costituito dalle seguenti sezioni fondamentali: • ricevimento rifiuti; • selezione e trattamento; • combustione e recupero energetico; • trattamento fumi. Lo schema di principio dell’intero impianto è rappresentato in Figura 7. • Rifiuti trattati e produzione energetica I rifiuti in ingresso vengono pesati e successivamente alimentati nella fossa di accumulo dell’impianto, fase operativa nella quale possono essere effettuati i controlli visivi sui rifiuti stessi. Successivamente vengono inviati alla fase di incenerimento, una volta superati tutti i controlli previsti. Nella camera di combustione, attraverso un proprio sistema di carico, giungono per via separata i rifiuti sanitari. A valle del forno è prevista la camera di post-combustione come richiesto dalle normative italiane. Dopo la post-combustione i fumi prodotti giungono alla caldaia che ha il doppio scopo di ottenere un recupero energetico e di raffreddare i fumi per predisporli alla successiva depurazione sia di Termovalorizzatore di Cremona - principali dati tecnici N° abitanti serviti N° linee di selezione N° linee di incenerimento Potere calorifico medio nominale del rifiuto Potere calorifico medio 320.000 1 (non attiva) 2 1.910 - 3.340 KCal/Kg 2.600-3.000 KCal/Kg Potenzialità nominale per linea 110-190 t/d Potenzialità autorizzata per rifiuti urbani e speciali per linea 110-190 t/d Potenzialità autorizzata per rifiuti sanitari Produzione potenziale di energia elettrica Produzione potenziale di energia termica per teleriscaldamento Tabella 80: i principali dati tecnici dell’impianto di termovalorizzazione di Cremona 10 t/d (5 t/d per linea) 28.000 MWh/anno 50.000 GCal/anno Fumi depurati Ragno meccanico Caldaia Trattamento fumi Rifiuti Camera scorie Combustione Energia Figura 7: schema di principio del termovalorizzatore di Cremona compito di ridurre le emissioni in atmosfera di inquinanti generati dalla combustione dei rifiuti. Rifiuti smaltiti Nella tabella 81 si riportano i dati relativi ai rifiuti conferiti all’impianto nel triennio 2011-2013. U.d.M. 2011 2012 2013 RSU t 49.710 49.034 46.316 RSA t 14.519 16.411 18.139 Medicinali t 11 80 55 Rifiuti ospedalieri/cimiteriali t 1.007 1.073 917 Totale rifiuti smaltiti t 65.247 66.598 65.427 U.d.M. 2011 2012 2013 Produzione lorda di energia elettrica kWh 19.951.722 22.671.558 20.128.783 Calore ceduto alla rete di teleriscaldamento GCal 53.584 51.092 51.075 Tabella 81: rifiuti smaltiti nel triennio 2011-2013 Parametro Tabella 82: produzione energetica nel triennio 2011-2013 147 Report di sostenibilità tipo fisico che chimico. Il sistema di depurazione fumi, posto a valle del processo di combustione, ha il L’AMBIENTE Cremona - Termovalorizzatore 148 I quantitativi di energia elettrica e calore prodotti dall’impianto nel triennio 2011-2013 sono riassunti nella tabella 82. Parametro • Consumi di risorse e produzione di rifiuti Nella tabella 83 si riportano i principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013. I principali indicatori di prestazione per l’impianto sono riportati in tabella 84. Nell’ambito dell’attività vengono impiegati reagenti chimici necessari per l’abbattimento degli inquinanti nei fumi derivanti dalla combustione dei rifiuti. Nella tabella 85 si riportano i principali reagenti utilizzati nell’impianto nel triennio 2011-2013. Dall’attività dell’impianto si U.d.M. 2011 2012 2013 kWh 8.480.820 8.262.000 8.090.900 Metano consumato m3 261.959 244.171 297.297 Acqua consumata m 3 82.893 72.226 72.243 t 16.972 16.584 15.879 Energia elettrica consumata Rifiuti prodotti Tabella 83: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013 generano alcuni rifiuti che, in base alle caratteristiche chimiche posso essere classificati pericolosi o non pericolosi. Le principali tipologie prodotte dal processo di termovalorizzazione dei rifiuti sono costituite da scorie (costituite dalla parte non incenerita in forno), ceneri (costituite dalle polveri contenute nei fumi di incenerimento), acque chimiche e ferro da scorie. Nella gestione dell’impianto possono anche essere prodotti rifiuti da manutenzione degli impianti (inerti, rottami metallici, olii esausti, ecc.). Nella tabella 86 si riportano i principali rifiuti prodotti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013. • Monitoraggi e controlli ambientali Per quanto riguarda l’inserimento ambientale dell’impianto, oltre alla moderna e sofisticata linea di trattamento fumi, sono stati inseriti analizzatori in continuo sul camino di emissione per monitorare le concentrazioni di Polveri, Carbonio Organico Totale, HCl, CO, SOx, NOx, NH3. Nel 2009 Parametro U.d.M. 2011 2012 2013 Rapporto Energia Totale prodotta/Rifiuti inceneriti TEP/kg 107 103 106 Rapporto energia Elettrica consumata/Rifiuti inceneriti TEP/kg 32,8 30,7 32,9 kWh/kWh 2,35 2,74 2,49 U.d.M. 2011 2012 2013 Urea t 171,38 109,58 74,40 Carbone attivo t 56,18 55,92 46,38 Soda al 20% t 616,96 379,36 258,86 Soda al 30% t 11,94 13,48 17,47 Acido cloridrico t 17,00 19,64 22,93 Bicarbonato di Sodio t 772,12 1.389,00 1.195,80 Rapporto energia Elettrica prodotta/Energia Elettrica consumata Tabella 84: principali indicatori di prestazione nel triennio 2011-2013 Tabella 85: principali reagenti chimici utilizzati nel triennio 2011-2013 Rifiuti prodotti U.d.M. classificazione 2011 2012 2013 destinazione Scorie da incenerimento t non pericolosi 13.631 13.229 12.363 recupero Ceneri da depurazione fumi t pericolosi 2.930 2.966 2.741 smaltimento Ferro da scorie t non pericolosi 51 62 74 recupero Acque e fanghi chimici t pericolosi 134 188 574 smaltimento Altri rifiuti prodotti t pericolosi/non pericolosi 226 139 145 recupero/ smaltimento Totale rifiuti prodotti t 16.972 16.584 15.879 - Tabella 86: rifiuti prodotti nel triennio 2011-2013 149 Report di sostenibilità Reagente L’AMBIENTE si è aggiunto il monitoraggio in continuo delle diossine, come prescritto nell’Autorizzazione Integrata Ambientale. A tale stazione di rilevamento è naturalmente collegato il sistema di regolazione e controllo dell’impianto, che nel caso di particolari anomalie può segnalare la necessità di arresto dell’impianto. Si riportano nelle tabelle 87 e 88 i principali dati sulle concentrazioni medie di inquinanti nei fumi provenienti dalle due linee, confrontando le medie annuali dal 2011 al 2013 con i limiti di concentrazione imposti dalla normativa a riguardo. Per ciò che concerne gli scarichi idrici, l’impianto produce le seguenti tipologie di effluenti: - scarico in pubblica fognatura: costituito dalla rete di raccolta delle acque meteoriche, dalle acque industriali del locale ciclo termico e dalle acque nere civili. Prima dell’immissione in fognatura le acque subiscono il trattamento di sedimentazione e disoleatura per mezzo di apposite vasche di raccolta; - scarico in acque superficiali: costituito dalle acque meteoriche di seconda pioggia dopo il passaggio nella vasca di prima pioggia. Inquinante Medie 2011 Medie 2012 Medie 2013 Limiti di concentrazione Polveri - [mg/Nm3] 0,80 1,30 1,30 30 SO2 - [mg/Nm ] 7,60 6,00 8,40 100 3 NOx - [mg/Nm ] 152,80 148,90 136,00 400 CO - [mg/Nm ] 4,40 5,80 5,30 100 HCl - [mg/Nm ] 1,00 1,20 1,90 40 NH3 - [mg/Nm3] 1,80 1,60 1,50 30 Sostanze Organiche Volatili - [mg/Nm ] 1,10 1,10 1,20 20 Diossine - (PCDD+PCDF eq.) [ng/Nm ] 0,02 0,01 0,0005 0,1 3 3 3 3 3 150 Le acque meteoriche potenzialmente contaminate derivanti dall’area linea fumi e dalle aree di stoccaggio rifiuti sono convogliate in apposita vasca di raccolta e trattate per essere riutilizzate insieme alle altre acque chimiche di processo. Le eventuali eccedenze vengono periodicamente smaltite come rifiuti. Si riportano nelle tabelle 89 e 90 le concentrazioni dei principali inquinanti nelle acque di scarico in fognatura ed in acque superficiali, confrontando le medie annuali dal 2011 al 2013 con i limiti di concentrazione imposti dalla normativa a riguardo. Tabella 87: concentrazione di inquinanti nei fumi provenienti dalla linea 1 riferita al triennio 2011-2013 Inquinante Medie 2011 Polveri - [mg/Nm3] Medie 2012 Medie 2013 Limiti di concentrazione 2,1 2,5 0,9 30 SO2 - [mg/Nm ] 12,4 6,1 3,6 100 NOx - [mg/Nm ] 143,0 76,8 82,4 200 dal 2012 3 3 CO - [mg/Nm ] 5,3 6,1 4,6 100 HCl - [mg/Nm3] 3,5 3,0 2,3 40 2,0 3,2 3,1 30 Sostanze Organiche Volatili - [mg/Nm ] 1,7 1,5 1,5 20 Diossine - (PCDD+PCDF eq.) [ng/Nm ] 0,0026 0,011 0,0005 0,1 3 NH3 - [mg/Nm ] 3 3 3 Tabella 88: concentrazione di inquinanti nei fumi provenienti dalla linea 2 riferita al triennio 2011-2013 Inquinante pH Unità di misura 2011 2012 2013 Limiti di concentrazione unità di pH 7,8 7,8 8,1 5,5-9,5 Solidi sospesi totali mg/l 22 56 29 200 Arsenico mg/l <0,001 0,006 0,012 0,5 0,003 0,002 <0,001 0,02 <0,01 <0,01 0,02 Cadmio mg/l Cromo VI mg/l <0,01 Cromo totale mg/l <0,005 0,01 0,037 4 Ferro mg/l 0,118 0,026 0,503 4 Manganese mg/l 0,038 0,01 0,067 4 <0,0002 0,0005 <0,0002 0,005 Nichel mg/l <0,01 <0,01 <0,01 4 Piombo mg/l 0,006 0,013 0,018 0,3 Rame mg/l 0,008 0,026 0,029 0,4 <0,001 <0,001 <0,001 0,03 0,182 0,089 0,088 1 <0,0005 0,016 0,005 - Mercurio mg/l Selenio mg/l Zinco mg/l Diossine (PCDD+PCDF eq.) ng/l Tabella 89: concentrazione di inquinanti nello scarico in fognatura riferiti al triennio 2011-2013 pH Unità di misura 2011 2012 2013 Limiti di concentrazione unità di pH 7,9 7,8 8,3 5,5-9,5 Solidi sospesi totali mg/l <10 26 5 80 Arsenico mg/l <0,001 <0,001 0,001 0,5 <0,001 0,001 <0,001 0,02 Cadmio mg/l Cromo VI mg/l <0,01 <0,01 <0,01 0,2 Cromo totale mg/l 0,011 <0,005 0,006 2 Ferro mg/l 1,9 0,064 0,105 2 0,502 0,014 <0,01 2 0,0004 <0,0002 <0,0002 0,005 Nichel mg/l <0,01 <0,01 <0,01 2 Piombo mg/l 0,013 <0,005 <0,005 0,2 Rame mg/l 0,009 0,009 0,016 0,1 <0,001 <0,001 0,001 0,03 0,434 0,042 0,032 0,5 0,0003 0,016 0,005 - Manganese mg/l Mercurio mg/l Selenio mg/l Zinco mg/l Diossine (PCDD+PCDF eq.) ng/l Tabella 90: concentrazione di inquinanti nello scarico in acque superficiali riferiti al triennio 2011-2013 151 Report di sostenibilità Inquinante Fombio (LO) - Impianto di selezione e cernita Impianti di selezione e cernita rifiuti Si tratta di impianti nei quali si provvede alla selezione e cernita manuale dei rifiuti con lo scopo di aumentare la frazione valorizzabile. Inoltre i rifiuti vengono sottoposti a trattamenti di riduzione volumetrica al fine di ottimizzarne il trasporto. L’AMBIENTE a. L’impianto di selezione e cernita di Fombio (LO) 152 • Inquadramento generale L’impianto, ubicato nel Comune di Fombio (LO), provvede all’esercizio delle operazioni di recupero e/o smaltimento di rifiuti urbani e rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi. Ha una potenzialità massima di smaltimento e trattamento rifiuti pari a 59.000 tonnellate/anno e circa 200 tonnellate/giorno. I rifiuti in ingresso vengono sottoposti a selezione e cernita finalizzata all’ottenimento di materiali avviabili a recupero. Tali attività vengono eseguite su platea impermeabilizzata; i materiali in uscita, laddove possibile, vengono sottoposti a riduzione volumetrica grazie all’ausilio di una pressa imballatrice. Nel capannone principale, che occupa una superficie complessiva di circa 1.200 m2, si svolgono le attività di selezione manuale/ meccanica dei rifiuti mediante nastri trasportatori e aree di cernita; all’interno del capannone è presente un’area attrezzata ad officina per gli automezzi ed alcuni locali di servizio in cui sono localizzati i bagni e gli spogliatoi destinati agli operai, un ufficio, un archivio ed un locale a disposizione. Il capannone secondario (semplice porticato e quindi privo di tamponatura perimetrale) è realizzato con struttura portante e copertura in cemento armato prefabbricato ed ospita la nuova pressa ed il relativo nastro di carico. La parte centrale del piazzale è suddivisa in due settori: il primo più prossimo alla nuova pressa è dedicato allo scarico del materiale misto in entrata ed alla successiva cernita e suddivisione per tipologia eseguite meccanicamente e/o manualmente; nel secondo viene effettuato lo stoccaggio dei materiali suddivisi per tipologia. La destinazione finale del materiale gestito è la seguente: • consorzi di filiera; • recuperatori finali (es. cartiere); • discariche; • termovalorizzatori. Il processo si articola nelle seguenti fasi: • arrivo dei mezzi di raccolta e verifica dell’ammissibilità all’impianto da parte del personale del sito; • pesatura dei mezzi in ingresso; • controllo di conformità della • invio del materiale selezionato all’impianto di destinazione finale; • pesatura dei mezzi in uscita. • selezione e deposito in cassoni/ aree separate dei materiali recuperati; • riduzione volumetrica mediante pressa idraulica; • deposito temporaneo dei rifiuti selezionati; Indicatore U.d.M. 2011 2012 2013 Rifiuti in ingresso per trattamento t 38.641 32.635 31.568 Rifiuti recuperati dopo trattamento t 17.348 14.948 15.421 Rifiuti recuperati su rifiuti in ingresso - 45% 46% 49% Tabella 91: dettaglio operazioni effettuate nel triennio 2011-2013 153 Report di sostenibilità documentazione relativa al carico; • scarico e ammasso temporaneo dei rifiuti all’interno dell’impianto in aree definite secondo la tipologia degli stessi; • controllo di conformità dei rifiuti rispetto al formulario; • I rifiuti trattati I rifiuti in ingresso al sito, distinti tra materiale da avviare a recupero presso enti terzi e da inviare a smaltimento in discarica/ termovalorizzatore, provengono essenzialmente dalla raccolta effettuata nelle piattaforme ecologiche e nei centri di raccolta comunali, nelle campane stradali e all’interno di attività industriali, nonché dalla raccolta “porta a porta”. La tipologia di materiale in ingresso all’impianto è costituita prevalentemente da: • rifi uti destinati a recupero: rifiuti ingombranti, imballaggi in materiali misti, imballaggi in plastica, imballaggi in carta e cartone, scarti di prodotti tessili, legname e ferro; • rifi uti destinati a smaltimento: rifiuti ingombranti, materiali derivanti dal trattamento meccanico, imballaggi in materiali misti, rifiuti da demolizione, rifiuti urbani non compostati, rifiuti tessili, materiali plastici. Nella tabella 91 si riporta il dettaglio dei rifiuti gestiti nell’impianto nel corso del triennio 2011-2013. Coccaglio (BS) - Impianto di selezione e cernita L’AMBIENTE • Consumi di risorse e produzione di rifiuti I principali impatti generati dallo svolgimento delle attività presso l’impianto sono quantificati in tabella 92. 154 • Scarichi idrici L’impianto di Fombio è autorizzato a 2 scarichi in pubblica fognatura denominati S1 e S2 e definiti come segue: • Scarico S1: scarico reflui industriali (provenienti dall’impianto di depurazione a servizio del sistema di lavaggio mezzi) e civili (provenienti dagli uffici e spogliatoi); • Scarico S2: scarico acque di prima pioggia trattate. L’autorizzazione prevede analisi trimestrali per lo scarico S1 e semestrali per lo scarico S2, comprensive dei parametri principali contenuti in Tabella 5 dell’allegato III al D.Lgs 152/06. Gli esiti della analisi condotte fino al 2013 hanno verificato il rispetto dei limiti imposti dalla normativa e, quindi, hanno confermato l’ammissibilità di entrambi i reflui allo scarico in pubblica fognatura. Indicatore b. L’impianto di selezione e cernita di Coccaglio (BS) • Inquadramento generale Presso l’impianto di Coccaglio vengono svolte le operazioni di messa in riserva, deposito preliminare, cernita manuale ed eventuale adeguamento volumetrico meccanico e ricondizionamento ai fini del conferimento in impianti di smaltimento e/o recupero finali di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da insediamenti produttivi, attività artigianali e commerciali e di rifiuti urbani non pericolosi derivanti dalla raccolta differenziata. Il quantitativo di rifiuti autorizzati al trattamento è di 60.000 t/anno e 20 t/giorno per le operazioni di trattamento tramite cernita manuale. Il processo si articola nelle seguenti fasi: • arrivo dei mezzi di raccolta e verifica dell’ammissibilità all’impianto da parte del personale del sito; • pesatura dei mezzi in ingresso: • controllo di conformità della documentazione relativa al carico; • scarico e ammasso temporaneo dei rifiuti all’interno del capannone; U.d.M. 2011 2012 2013 l 315.135 326.142 315.428 kWh 123.376 243.774 248.763 Carburante consumato Energia elettrica consumata Acqua consumata Rifiuti inviati a smaltimento 3 1.421 3.975 1.201 t 23.429 19.648 19.312 m Tabella 92: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013 Indicatore • I rifiuti trattati Il materiale in ingresso al sito, distinto tra materiale da avviare a recupero presso enti terzi e da inviare a smaltimento in discarica, proviene essenzialmente dalla raccolta effettuata nei centri di raccolta comunali, nelle campane stradali e all’interno di attività industriali, nonché dalla raccolta differenziata “porta a porta”. La tipologia di materiale in ingresso all’impianto è costituita prevalentemente da: • Rifi uti destinati a recupero: rifiuti ingombranti, imballaggi in materiali misti, imballaggi in plastica, imballaggi in carta e cartone, scarti di prodotti tessili, legname e ferro; • Rifi uti destinati a smaltimento: rifiuti ingombranti, materiali derivanti dal trattamento meccanico, imballaggi in materiali misti, rifiuti da demolizione, rifiuti urbani non compostati, rifiuti tessili, materiali plastici. Nella tabella 93 si riporta il dettaglio dei rifiuti gestiti nell’impianto nel corso del triennio 2011-2013. U.d.M. 2011 2012 2013 Rifiuti in ingresso per trattamento t 34.489 30.259 27.312 Rifiuti recuperati dopo trattamento t 19.315 18.882 18.177 Rifiuti recuperati dopo trattamento su rifiuti in ingresso - 56% 62% 67% Tabella 93: dettaglio operazioni effettuate nel triennio 2011-2013 155 Report di sostenibilità • selezione e cernita degli stessi per le diverse tipologie; • deposito dei materiali recuperati in cassoni/aree separate sempre all’interno del capannone; • riduzione volumetrica mediante pressa idraulica; • deposito temporaneo dei rifiuti selezionati; • invio del materiale selezionato all’impianto di destinazione finale; • pesatura dei mezzi in uscita. La destinazione finale del materiale gestito è la seguente: • consorzi di filiera; • recuperatori finali (es. cartiere); • discariche; • termovalorizzatori. All’interno del capannone viene effettuato l’ammasso temporaneo del materiale in ingresso, la cernita e la selezione manuale del materiale recuperabile e/o parziale riduzione volumetrica di imballaggi in plastica e rifiuti ingombranti. Lo scarico dei rifiuti avviene in aree coperte dove, a seguito di una prima selezione, operata in fase di ricezione, tra carichi di rifiuti provenienti da raccolta differenziata e carichi di rifiuti indifferenziati, questi vengono ulteriormente controllati visivamente. L’AMBIENTE • Consumi di risorse e produzione di rifiuti I principali impatti generati dallo svolgimento delle attività presso l’impianto sono quantificati in tabella 94. 156 • Scarichi idrici L’impianto di Coccaglio è autorizzato per 5 scarichi negli strati superficiali del sottosuolo delle acque di prima pioggia, provenienti dall’area di transito dei mezzi, per le quali non possono derivare pericoli di contaminazione, nonché delle acque pluviali. L’autorizzazione prevede un’analisi annuale per ciascuno degli scarichi sopra citati, comprensiva dei parametri principali contenuti in Tabella 4 dell’allegato III al D.Lgs 152/06. Gli esiti della analisi condotte fino al 2013 hanno verificato il rispetto dei limiti imposti dalla normativa e, quindi, hanno confermato l’ammissibilità dei reflui allo scarico negli strati superficiali del sottosuolo. Impianti di smaltimento chimicofisico L’impianto chimico-fisico per il pre-trattamento dei rifiuti liquidi si configura come una sorta di Indicatore Carburante consumato Energia elettrica consumata Rifiuti inviati a smaltimento “appendice” degli impianti di depurazione delle acque reflue. La realizzazione di tali impianti fa riferimento essenzialmente a disposizioni normative che impongono per determinate categorie di rifiuti liquidi (in particolare quelli che contengono metalli come lo zinco e il ferro), a monte del trattamento biologico (quello che viene eseguito nei classici impianti di depurazione), il pre-trattamento chimico-fisico, un trattamento “speciale” finalizzato appunto ad abbattere questi elementi. a. L’impianto di trattamento chimicofisico di Crema • Inquadramento generale All’interno della piattaforma di raccolta rifiuti del comune di Crema è attiva dal Giugno 2012 anche una stazione di pretrattamento chimicofisico di rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi. L’effluente del chimico-fisico viene immesso direttamente nella fognatura a monte dell’adiacente impianto di depurazione Serio1. L’impianto è autorizzato al ritiro di 310 m3/giorno di rifiuti liquidi ( di cui 110 pericolosi ) suddivisi su 5,5 giorni a settimana. • Descrizione impianto L’impianto è costituito da 3 linee di trattamento: • Linea trattamento chimico - fisico per rifiuti speciali pericolosi e non, allo stato liquido; • Linea trattamento chimico ossidativo di tipo Fenton per rifiuti speciali pericolosi e non allo stato liquido; • Linea trattamento fanghi per rifiuti speciali pericolosi. Il deposito preliminare dei rifiuti in ingresso viene effettuato in serbatoi aventi volumetria pari a 33,70 m3 ciascuno, per una volumetria totale pari a 404 m3. Nel complesso il parco serbatoi risulta composto da 12 serbatoi posti all’interno di una vasca di contenimento in calcestruzzo armato della capacità di 270 m3. I rifiuti inviati allo stesso serbatoio presentano caratteristiche chimiche compatibili tra loro e provengono dallo stesso processo produttivo (ad es. grafiche, percolati, acque madri dell’industria chimica, farmaceutica, ecc.). La compatibilità viene valutata in base alla composizione chimica ed in laboratorio attraverso test specifici di miscelazione. Tutti gli stoccaggi sono dotati di idonei sistemi di captazione e di abbattimento degli sfiati al fine di ridurne l’impatto U.d.M. 2011 2012 2013 l 48.021 42.352 43.331 kWh 281.472 287.324 294.441 t 15.428 10.999 9.317 Tabella 94: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013 Crema (CR) - Impianto chimico fisico per il pre-trattamento di rifiuti liquidi convogliati in serbatoi adibiti alla miscelazione con i relativi reagenti ed alla flocculazione. Infine nei sedimentatori si ha la chiarificazione del refluo, che viene avviato nei serbatoi di controllo in attesa dell’autorizzazione da parte del laboratorio per lo scarico alla vasca di omogeneizzazione finale di capacità utile intorno ai 700 m3. Da qui il refluo viene scaricato in fognatura con frequenza lenta e continua in modo da non sovraccaricare l’adiacente impianto di depurazione Impianto chimico fisico di Crema - principali dati tecnici Serio1 a cui è demandato il trattamento della restante frazione biologica. I fanghi di risulta dal trattamento chimico-fisico vengono convogliati ad un sistema di disidratazione meccanica. Il fango solido viene stoccato in deposito temporaneo all’interno di cassoni pronti per essere trasportati ai relativi impianti di smaltimento. I rifiuti omologati come fanghi vengono immessi direttamente nella linea di trattamento dei fanghi Capacità di progetto max Rifiuti speciali pericolosi 110 m3/giorno Rifiuti speciali non pericolosi 200 m3/giorno Rifiuti speciali non pericolosi decadenti dall’attività di trattamento 50 m3/giorno Rifiuti speciali pericolosi decadenti dall'attività di trattamento 25 m3/giorno Tabella 95: principali dati tecnici dell’impianto chimico-fisico di Crema 157 Report di sostenibilità rispetto alla componente aria e sono dotati di strumenti di controllo e verifica. Dopo essere stati stoccati i rifiuti vengono inviati alle linee di trattamento in base alle caratteristiche analitiche che presentano in omologa. La linea di trattamento denominata chimico fisico è adibita al percolato di discarica e ai rifiuti meno concentrati (quasi sempre non pericolosi) mentre gli altri vengono convogliati verso la linea Fenton. I liquami vengono prodotti dall’impianto stesso e caricati all’altezza degli ispessitori. In tabella 95 si riportano i principali dati tecnici dell’impianto. • Rifiuti trattati I conferimenti di rifiuti sono rappresentati in massima parte dai percolati di discariche gestite sia dal gruppo LGH sia da terzi. Inoltre, come da autorizzazione AIA, vengono ritirate e smaltite diverse tipologie di rifiuti industriali caratterizzate per lo più da acque di lavaggio. Nella tabella 96 sono sintetizzati i dati relativi ai rifiuti trattati dall’impianto nell’anno 2013. • Consumi di risorse e produzione di rifiuti Nell’ambito dell’attività vengono impiegati reagenti chimici necessari per l’abbattimento degli inquinanti nei liquami conferiti. Le principali tipologie prodotte dal processo di trattamento chimicofisico sono costituite da fanghi e rifiuti da stacciatura. • Monitoraggi e controlli ambientali L’impatto principale dell’impianto chimico-fisico è lo scarico in pubblica fognatura dei liquami trattati e di seguito vengono riportate le concentrazioni dei principali L’AMBIENTE Rifiuti trattati 158 U.d.M. 2013 Percolato discarica (CER 190703) t 34.295,16 Acque di lavaggio non pericolose (CER 161002) t 2.229,02 Altri rifiuti Pericolosi e non Pericolosi t 8.266,92 Totale rifiuti trattati t 44.791,10 U.d.M. 2013 Cloruro Ferrico t 35 Cloruro Ferroso t 35 Soda caustica t 110 Tabella 96: rifiuti trattati nel 2013 dall'impianto chimico-fisico di Crema Reagente Acido Solforico t 35 Perossido d'idrogeno t 35 Polielettrolita t 0,3 Calce idrata t 35 2013 destinazione Tabella 97: principali reagenti chimici utilizzati nel 2013 dall'impianto chimico-fisico di Crema Rifiuti prodotti U.d.M. classificazione Fanghi chimico-fisico t non pericolosi 90 smaltimento Rifiuti da stacciatura t non pericolosi 7,9 smaltimento Totale rifiuti prodotti t - 97,9 - Tabella 98: rifiuti prodotti nel 2013 dall'impianto chimico-fisico di Crema BOD5 COD Solidi sospesi totali Azoto ammoniacale Fosforo totale Cadmio Cromo totale Mercurio Nichel Piombo Alluminio Arsenico Bario Boro Cromo esavalente Ferro Manganese Rame Selenio Stagno Zinco Cianuri Solfuri Solfiti Solfati Cloruri Fluoruri Azoto nitrico Azoto nitroso Grassi e oli Idrocarburi tot Tensioattivi tot Fenoli Aldeidi Solventi organici azotati Solventi clorurati Pesticidi totali U.d.M. 2013 Limiti di concentrazione mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l 1.545 4.126 1.351 752 20,13 <0,01 0,49 <0,0002 0,5 <0,008 1,83 0,09 0,9 7,9 0,07 12,8 0,79 0,2 <0,01 1,3 2,52 0,06 0,56 12,9 431 1.935 3,4 10,8 0,5 7,6 4,7 15,9 0,6 0,49 <0,1 0,02 <0,0036 3.000 12.000 1.000 1.000 50 0.02 4 0,3 54 0,3 5 0,5 65 0,2 25 4 0,4 0,03 8 1 2 35 6.000 6.000 45 30 0,6 40 10 170 120 2 0,2 2 0,05 Tabella 99: concentrazione dei principali inquinanti nelle acque di scarico in fognatura anno 2013 159 Report di sostenibilità Inquinante L’AMBIENTE inquinanti nelle acque di scarico in fognatura, confrontando le medie annuali con i limiti di concentrazione imposti dalla normativa e dall’autorizzazione in essere. 12.4 Il Servizio Energetico e. produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e alternative; f. commercializzazione di gas naturale ed energia elettrica verde; g. progettazione, installazione e vendita di impianti fotovoltaici. Le attività svolte da LGH nel settore energetico sono riconducibili alle seguenti grandi aree: a. distribuzione di gas naturale; b. distribuzione di energia elettrica; c. servizio di gestione calore; d. cogenerazione e teleriscaldamento; 12.4.1 I principali numeri del Servizio energetico Nella tabella 100 si riportano i principali indicatori della linea di business “Energia” di LGH, suddivisa nelle diverse voci che la compongono, per quanto riguarda il triennio 2011-2013. Linea di business Indicatore chiave di prestazione 2011 2012 2013 Servizio energetico-TLR Calore venduto - volumi totali (GWh termici) 201,30 214,78 217,21 Servizio energeticodistribuzione EE Energia elettrica vettoriata (GWh) 467,67 448,80 445,70 Energia elettrica totale venduta (GWh) 539,94 593,68 693,60 N° contatori totale 48.612 52.806 58.726 Gas totale transitato in rete (Mln m3) 654,97 674,63 690,28 Gas venduto (Mln m3) - clienti civili 377,85 385,62 329,66 Gas venduto (Mln m ) - clienti industriali 100,50 108,06 117,72 Gas venduto (Mln m ) - totale 478,36 493,68 447,38 215.676 211.118 204.811 527 661 846 216.203 211.779 205.657 120,13 107,94 128,91 EE da cogenerazione immessa in rete (GWh) 74,33 80,65 97,21 EE da biogas immessa in rete (GWh) 30,05 29,40 23,15 0,58 0,55 0,49 219,23 200,41 193,17 - - 4,30 444,32 418,96 447,23 Servizio energetico-vendita EE Servizio energetico-gas distribuzione 3 160 12.4.2 La distribuzione di gas naturale All’interno del gruppo LGH, Linea Distribuzione svolge l’attività di “distribuzione e misura del gas naturale”: attività di pubblico servizio, separata societariamente dall’attività di vendita, in conformità al decreto legislativo n.164/2000. La regolazione del servizio è esercitata dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, istituita con la legge 14.11.95, n. 481. Servizio energetico-gas vendita 3 N° contatori - clienti civili N° contatori - clienti industriali N° totale contatori EE da idroelettrico immessa in rete (GWh) Servizio energeticoproduzione EE EE da fotovoltaico immessa in rete (GWh) EE da termovalorizzazione immessa in rete (GWh) EE da biomasse immessa in rete (GWh) EE totale immessa in rete (GWh) Tabella 100: principali numeri del servizio energetico di LGH • 72 cabine di riduzione di I salto; • 1.244 cabine di riduzione di II salto. La società distribuisce oltre 664 milioni di Sm3 di gas naturale, a oltre 281.000 utenze (punti di riconsegna). Linea Distribuzione ha aderito al Codice di rete tipo emanato dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, che regolamenta e garantisce parità di condizioni d’accesso alla propria rete di distribuzione per tutte le società di vendita del gas naturale. L’attività di distribuzione gas consiste nella gestione degli impianti (cabine di 1° e 2° salto, gruppi di riduzione finale e stazioni di protezione catodica), delle condotte e delle derivazioni d’utenza della rete di distribuzione del gas metano per uso civile ed industriale. Le principali fasi del processo di distribuzione del gas sono: • fi ltrazione del gas; • riscaldamento del gas in arrivo alla cabina di primo salto dal Energia Gas metano alta pressione metanodotto mediante uno scambiatore di calore. Tale operazione risulta necessaria perché nella successiva fase di decompressione il gas cede calore; è quindi fondamentale preriscaldare il gas sia per evitare il congelamento delle apparecchiature sia per consentire una corretta misurazione del quantitativo di gas; • prima riduzione della pressione; • misurazione; • immissione di odorizzante per consentire la percezione di eventuali dispersioni; • immissione nella rete a media pressione; • arrivo alla cabina di 2° salto; • ulteriore riduzione della pressione per renderla così compatibile con gli impianti domestici; • immissione nella rete a bassa pressione; • misurazione presso il cliente finale. Odorizzante GAS DISTRIBUZION E Emissioni Figura 8: fasi del processo di distribuzione gas Perdite 161 Gas Metano Bassa Pressione Report di sostenibilità Linea Distribuzione è stata inizialmente costituita su iniziativa delle seguenti aziende multiservizi: • AEM Gestioni S.r.l. con sede in Cremona; • ASM Castelleone Servizi S.p.A. con sede in Castelleone (CR); • Astem Gestioni S.r.l. con sede in Lodi; • Società Cremasca Servizi S.p.A. con sede in Crema (CR); le quali hanno conferito il proprio “ramo distribuzione gas” con efficacia dal 01 agosto 2007. Successivamente sono state effettuate ulteriori operazioni societarie: • fusione per incorporazione della società Metano Pavese S.p.A. in Linea Distribuzione, con efficacia dal 01 gennaio 2008; • acquisto del ramo distribuzione gas della società Padania Acque S.p.A., con efficacia dal 01 ottobre 2008; • conferimento del ramo distribuzione gas di Cogeme Gestioni S.r.l., con efficacia dal 01 novembre 2008; • conferimento del ramo distribuzione gas di AEM Cremona S.r.l., con efficacia dal 01 novembre 2010. Al 31 dicembre 2013 Linea Distribuzione svolge pertanto il servizio di distribuzione e misura del gas in 99 Comuni delle Province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Padova, Parma, Pavia e Vicenza. La consistenza di impianti e reti di distribuzione in gestione a Linea Distribuzione ammonta complessivamente a: • 3.231 km di rete e allacciamenti; Il personale operativo provvede, inoltre, ad effettuare controlli, manutenzione ordinaria (prevista dalla normativa) e straordinaria sugli impianti gestiti e sulla rete di distribuzione e alla ricerca delle perdite di gas. Qualora fosse necessaria l’interruzione Utenti Comuni L’AMBIENTE Anno distribuzione di gas naturale, nonché all’assistenza post contatore. I principali dati per la distribuzione di gas naturale sono riassunti in tabella 101. I principali dati relativi all’anno 2013 inerenti la qualità commerciale sono indicati in tabella 102. dell’erogazione essa viene comunicata con almeno un giorno di anticipo in modo da garantire la corretta informazione dei clienti interessati. Infine Linea Distribuzione provvede alla progettazione, sviluppo e realizzazione della rete di Volume Lunghezza totale di gas rete di vettoriato distribuzione (m3) (Km) Cabine di Perdite 2° salto e Rete 1°salto gruppi di ispezionata (n°) riduzione (%) rete Cabine di rilevate, riparate civili serviti serviti (n°) (n°) 2011 253.513 76 654.973.686 2.887 104 64 1.118 61% 2012 254.183 76 674.630.000 2.911 159 66 1.176 63% 2013 264.796 99 690.280.000 3.231 134 72 1.244 71% Tabella 101: principali dati relativi alla SOB operante nel servizio distribuzione di gas naturale 162 Linea Distribuzione, Intervento rete gas finale (n°) (n°) Tempi medi suddivisi per Provincia (dati espressi in giorni) Tipologia di prestazione Bergamo Brescia Cremona Lodi Padova Parma Pavia Vicenza Preventivazione lavori semplici 3,6 5,97 4,47 4,76 5,59 - 3,77 5,1 Preventivazione lavori complessi 9 6,74 7,79 5 - - 4,63 - Esecuzione lavori semplici 3,3 4,35 3,60 2,51 3,10 - 4,10 6,36 Esecuzione lavori complessi - 17,86 11,44 15,5 - - 15,9 - Attivazione fornitura 3,2 4,51 3,06 2,25 2,35 2 2,68 2,78 Disattivazione fornitura 2,76 2,06 3,28 3,66 2,19 2 3,23 2,47 Riattivazione fornitura a seguito di sospensione per morosità 1,28 1,37 1,22 0,85 0,96 2 1,36 1,6 3 2,88 3 3,63 5 0 1,9 2,67 Tempo di risposta ai reclami Rispetto fascia di puntualità appuntamenti 138 6.592 10.037 2.619 151 22 7.416 342 Appuntamenti rispettati 138 6.506 9.965 2.604 147 22 7.299 336 Appuntamenti non rispettati causa cliente - 15 13 5 - - 10 - Appuntamenti non rispettati causa esercente - 71 59 10 4 - 107 6 Tabella 102: principali dati anno 2013 inerenti la qualità commerciale 12.4.3 Distribuzione di energia elettrica • Inquadramento generale AEM Gestioni distribuisce e in parte produce l’energia elettrica che serve a Cremona per lavorare e per "crescere". L’Azienda - che riceve energia elettrica integrativa da Terna attraverso la cabina primaria Ovest e da Enel attraverso la ricevitrice Est - prosegue tuttora alla ricerca di soluzioni che portino ad una maggiore potenzialità ed affidabilità degli impianti, allo scopo di razionalizzare al massimo il rischio di disservizi nella più completa sicurezza. L’Azienda Energetica Municipale nel 2002 ha acquistato anche la 163 Report di sostenibilità Totale appuntamenti L’AMBIENTE rete elettrica cittadina dell’ENEL. In questo modo AEM Gestioni è riuscita a raggiungere l’aggregazione dell’intera struttura distributiva sul territorio del Comune di Cremona. Sono passati così sotto la gestione Aem circa 2200 nuovi clienti nelle zone di Cavatigozzi, Gerre Borghi, Battaglione e Migliaro. Con questa operazione AEM ha inteso consolidare il suo ruolo di gestore territoriale dei servizi energetici. AEM Gestioni produce energia elettrica attraverso due impianti: la Centrale di Cogenerazione di Via Postumia ed il Termovalorizzatore Rifiuti. Le cabine di trasformazione da 164 15.000 a 380/220 volts sono circa 370 e sono presenti 1.300 linee di bassa tensione a 380/280 volts che servono oltre 45 mila clienti. La rete è costituita da 30 linee a media tensione che hanno una lunghezza di circa 270 chilometri (di cui 35 km di linee aeree). Per ciò che concerne la distribuzione e vendita ai clienti di maggior tutela AEM gestisce la rete elettrica in media e bassa tensione che consente di distribuire energia elettrica a tutti i clienti del territorio comunale. • Principali dati quantitativi Nella tabelle 103-104 si riportano i principali dati relativi all’energia elettrica distribuita, alla lunghezza e alla composizione della rete di distribuzione, al numero di stazioni di trasformazione e alle cabine di distribuzione. • Sicurezza, continuità e qualità del servizio erogato secondo gli indicatori definiti dall’Autorità per l’Energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI) L'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico è un organismo indipendente, istituito con la legge 14 novembre 1995, n. 481 con il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e Energia elettrica distribuita (GWh) BT + MT 2011 2012 2013 329 322 347 AT + illuminazione pubblica 139 127 99 Totale EE distribuita 468 449 446 20,72 20,72 Lunghezza totale delle reti (km) Alta tensione 20,72 Media tensione 268,16 271,85 273,14 Bassa tensione 677,24 682,87 690,84 Totale 966,12 975,44 984,70 Tabella 103: energia elettrica distribuita e lunghezza delle reti disitribuzione nel triennio 2011-2013 Cabine primarie ALTA TENSIONE (n°) 2011 2012 2013 Cabine primarie AT/MT 1 1 1 Cabine primarie AT/AT 2 2 2 371 369 369 46 47 47 Cabine secondarie MEDIA TENSIONE (n°) Cabine trasf. MT/BT Cabine sezion. MT/MT Tabella 104: dettaglio cabine servizio elettrico di promuovere la concorrenza, l'efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l'attività di regolazione e di controllo. L'Autorità opera in piena autonomia e con indipendenza di giudizio nel quadro degli indirizzi di politica generale formulati dal Governo e dal Parlamento e delle normative dell'Unione europea. L'Autorità adotta le proprie decisioni sulla base della legge istitutiva e definisce le procedure ed i regolamenti per l'organizzazione interna, il funzionamento e la contabilità. Le risorse per il funzionamento dell'Autorità non provengono dal bilancio dello Stato ma da un contributo sui ricavi degli operatori regolati. L'Autorità regola i settori di competenza, attraverso provvedimenti (deliberazioni) e, in particolare, definisce i livelli minimi di qualità dei servizi per gli aspetti tecnici, contrattuali e per gli standard di servizio. Nella tabella 105 si riportano i principali indicatori imposti da AEEGSI per la continuita’ del servizio elettrico (con incentivi o penalità per scostamenti positivi o negativi rispetto ai livelli standard fissati da AEEGSI). Report di sostenibilità 165 Pavia - Amico Gas, intervento Durata delle interruzioni per cliente in bassa tensione, distinguendo fra interruzioni di responsabilità del distributore o di terzi Durata delle interruzioni per cliente in bassa tensione senza preavviso lunghe Bassa Concentrazione (minuti) Anno Responsabilità distributore 1 Responsabilità terzi2 Alta Concentrazione 2011 2012 2013 28,29 4,35 13,33 4,28 9,15 2,60 Durata delle interruzioni per cliente in bassa tensione senza preavviso lunghe (minuti) Anno 2011 2012 2013 Responsabilità distributore 12,87 3,93 18,07 5,07 11,54 1,30 Responsabilità terzi Numero di interruzioni lunghe o brevi senza preavviso per cliente in bassa tensione L’AMBIENTE Bassa Concentrazione 166 Numero medio di interruzioni per cliente in bassa tensione senza preavviso lunghe o brevi (n°) Anno 2011 2012 2013 Responsabilità distributore 0,54 0,14 0,29 Responsabilità terzi 0,55 0,40 0,05 Alta Concentrazione Numero medio di interruzioni per cliente in bassa tensione senza preavviso lunghe o brevi (n°) Anno 2011 2012 2013 Responsabilità distributore 0,36 0,17 0,41 Responsabilità terzi 0,12 0,31 0,03 Durata delle interruzioni lunghe con preavviso per cliente in bassa tensione Bassa Concentrazione Durata delle interruzioni per cliente in bassa tensione con preavviso lunghe (minuti) Anno 2011 2012 2013 Responsabilità distributore 21,84 18,71 20,10 1,34 0,00 0,00 Responsabilità terzi Alta Concentrazione Durata delle interruzioni per cliente in bassa tensione con preavviso lunghe (minuti) Anno 2011 2012 2013 Responsabilità distributore 32,37 9,71 8,68 0,00 0,00 0,00 Responsabilità terzi segue Numero medio delle interruzioni lunghe con preavviso per cliente in bassa tensione Bassa Concentrazione Numero medio di interruzioni per cliente in bassa tensione con preavviso lunghe (n°) Anno 2011 2012 2013 Responsabilità distributore 0,31 0,42 0,47 Responsabilità terzi 0,01 0,00 0,00 Alta Concentrazione Numero medio di interruzioni per cliente in bassa tensione con preavviso lunghe (n°) Anno 2011 2012 2013 Responsabilità distributore 0,45 0,35 0,21 Responsabilità terzi 0,00 0,00 0,00 Numero delle interruzioni brevi o transitorie senza preavviso per cliente in media tensione Numero medio di interruzioni per cliente in media tensione senza preavviso brevi o transitorie (n°) Anno 2011 2012 2013 Responsabilità distributore 0,07 0,00 0,01 Responsabilità terzi 0,27 0,12 0,12 Alta Concentrazione Numero medio di interruzioni per cliente in media tensione senza preavviso brevi o transitorie (n°) Anno 2011 2012 2013 Responsabilità distributore 0,00 0,00 0,00 Responsabilità terzi 0,00 0,00 0,00 Percentuale dei “clienti peggio serviti” sul totale dei clienti in media tensione (con indennizzo a favore del cliente che ha subito interruzioni in misura superiore agli standard fissati da AEEGSI) Bassa Concentrazione Anno Alta Concentrazione Anno Numero di utenti MT con numero di interruzioni oltre lo standard (n°) 2011 2012 2013 0 0 0 Numero di utenti MT con numero di interruzioni oltre lo standard (n°) 2011 2012 2013 0 0 0 Tabella 105: principali indicatori imposti da AEEGSI per la continuita’ del servizio elettrico triennio 2011-2013 1 - con Responsabilità del distributore s’intendono le interruzioni per “altre cause”; 2 - con Responsabilità di terzi s’intendono le interruzioni per “cause esterne” e “cause di forza maggiore”. 167 Report di sostenibilità Bassa Concentrazione Cremona - Operatore nella Centrale di Cogenerazione • Qualità commerciale dei servizi di distribuzione secondo gli indicatori definiti dall’Autorità per l’Energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI) con indennizzo automatico per i clienti in BT per scostamenti rispetto ai livelli standard fissati da AEEGSI In allegato 1 si riportano gli indicatori definiti dall’AEEGSI inerenti la qualità commerciale del servizio di distribuzione di energia elettrica. L’AMBIENTE 12.4.4 Servizio di gestione calore Le società di LGH gestiscono impianti calore per l’esercizio del riscaldamento dell’acqua calda e, dove presente, dell’impianto di condizionamento, per conto di Enti e/o Amministrazioni Comunali e/o privati. In particolare AEM Gestioni provvede alla gestione, manutenzione (compreso l’adeguamento degli impianti) e assistenza, sia in proprio che per conto terzi o nell’ambito dell’attività di Terzo responsabile1. Nel caso di Lodi le attività svolte consistono nella progettazione, installazione, manutenzione e gestione in esercizio degli impianti termici tradizionali. Infine, le attività svolte da Amico Gas complessivamente possono 168 L'esercizio e la manutenzione degli impianti termici sono generalmente affidati al proprietario, o per esso, a un terzo avente determinati requisiti. Nasce così la figura del terzo responsabile, nel momento in cui un privato, un amministratore, un'azienda o comunque il proprietario dell'impianto termico non se la sente di prendersi le responsabilità relativamente al proprio impianto. Al terzo responsabile sono affidate la manutenzione e la conduzione della centrale termica e, nel caso di cattiva conduzione, la normativa prevede sia sanzioni civili sia penali, in base alla tipologia del "problema". Il terzo responsabile è un soggetto che deve essere in possesso di determinate capacità tecniche, economiche e organizzative; è unico, per quel che riguarda l'esercizio, la manutenzione ordinaria e quella straordinaria di un impianto. Non è possibile cioè attribuire queste tre differenti funzioni a soggetti diversi. 1 12.4.5 Cogenerazione e teleriscaldamento Il teleriscaldamento è una forma di riscaldamento (di abitazioni, scuole, ospedali ecc.) che consiste essenzialmente nella distribuzione, attraverso una rete di tubazioni Società AEM GESTIONI ASTEM GESTIONI isolate e interrate, di acqua calda, acqua surriscaldata o vapore (detti fluido termovettore) proveniente da una centrale di produzione, alle abitazioni e ritorno alla stessa centrale. La distribuzione effettuata con acqua calda riduce tutta una serie di problematiche relative alla posa delle tubazioni e alle dilatazioni termiche delle stesse, non trascurabili con l'utilizzo di acqua surriscaldata o del vapore. Le centrali di produzione possono sfruttare diversi combustibili per produrre il calore necessario: es. gas naturale, biomassa o rifiuti. La produzione di calore può essere anche associata a quella di energia elettrica: si parla in questo caso di cogenerazione. A destinazione il fluido termovettore riscalda, attraverso uno scambiatore di calore, l'acqua dell'impianto di riscaldamento dell’abitazione. Lo scambiatore, che in pratica sostituisce la caldaia o le caldaie, può produrre anche acqua di uso sanitario. Il teleriscaldamento è adatto sia per le nuove costruzioni, sia per quelle esistenti. In questo secondo caso è sufficiente sostituire la vecchia caldaia con uno scambiatore Totale impianti gestiti (n°) di calore allacciato alla rete di distribuzione dello stesso. Il sistema di teleriscaldamento comporta importanti vantaggi per la comunità sotto forma di: • risparmio di energia e quindi minore dipendenza energetica dall’esterno; • minore inquinamento dell’aria perché si riducono i consumi e si utilizza meglio il combustibile: un solo camino di emissione, gestito e controllato alla centrale e da personale qualificato, sostituisce migliaia di camini dei singoli edifici collegati a caldaie spesso energeticamente poco efficienti (ed impattanti nell’ambiente) per carenza di manutenzione. Le centrali cogenerative di LGH sono: • la centrale di Cremona; • la centrale di Lodi. Nella tabella 107 si riportano i principali dati relativi al servizio di teleriscaldamento suddivisi per aree. I dati di produzione e vendita di energia termica della rete di teleriscaldamento di Cremona comprendono il contributo del termovalorizzatore rifiuti. Di cui con Impianti potenza termica telecontrollati (%) ≥35 kW (n°) Potenza termica complessiva gestita (MW) 223 223 3 85 99 62 31 30,5 Tabella 106: principali dati relativi alle società di LGH per la gestione calore 169 Report di sostenibilità essere così sintetizzate: • pulizia, manutenzione ordinaria, misurazioni e controlli, tenuta del libretto di impianto, manutenzione straordinaria di impianti termici destinati al riscaldamento ambiente con o senza produzione di acqua calda sanitaria, ad uso individuale di potenza non eccedente i 35 kW; • pulizia, manutenzione riparazione e sostituzione apparecchi a gas non eccedente i 35 kW; • vendita ed installazione di impianti termici destinati al riscaldamento ambiente con o senza produzione di acqua calda sanitaria, ad uso individuale di potenza non eccedente i 35 kW. Tutte le attività vengono svolte nel rispetto delle normative relative alla Sicurezza e Salute sul Lavoro. I principali dati relativi alle società di LGH per la gestione calore sono riassunti in Tabella 106. Rete di Cremona* Abitanti equivalenti serviti (Nr.): 35.000 Utenze allacciate (Nr) 590 Lunghezza delle reti (km) 57 Volumetria allacciata (m ) 5.394.000 Potenza termica (MWt) massima fornita 85 MWht (somma delle utenze 160 MWht) Energia termica prodotta (MWh) 175.287 (Anno 2013) Energia termica venduta (MWh) 146.786 (Anno 2013) 3 Rete di Lodi L’AMBIENTE Abitanti residenti serviti (Nr.) 10.000 Utenze allacciate (Nr) 99 Lunghezza delle reti (km) 15 Volumetria allacciata (m3) 1.335.417 Potenza termica (MWt) 41,11 Energia termica venduta (MWh) 32.712 (Anno 2013) Energia elettrica venduta (MWh) 15.797 (Anno 2013) Tabella 107: principali dati relativi al servizio di teleriscaldamento * I dati della rete di Cremona comprendono l’energia termica prodotta da tutte le fonti: centrale di cogenerazione AEM più altre centrali AEM a metano in aggiunta al termovalorizzatore rifiuti AEM e all’impianto a biomasse di LGH Rinnovabili 170 Cremona - Centrale di cogenerazione Le Centrali del teleriscaldamento di Cremona AEM si è dotata, a partire dal 1992, di una serie di centrali di produzione energetica che sono nate al servizio del teleriscaldamento della città, quindi per la produzione di acqua calda da inviare alla rete del teleriscaldamento. Le caratteristiche principali delle centrali di produzione energetica di Cremona sono riassunte nella tabella 108. La Centrale di Cogenerazione CTEC di Via Postumia è stata realizzata per produrre energia elettrica e calore in modo combinato. L’impianto comprende una turbina per la produzione combinata di calore/ energia elettrica, 4 caldaie a metano di integrazione per la produzione di calore, cui si vanno ad aggiungere ulteriori 5 centrali a metano sul territorio comunale per la produzione di calore. Al servizio della rete di teleriscaldamento è posto anche l’impianto di termovalorizzazione rifiuti, a cui si somma, dal 2013, l’impianto a biomasse di LGH Rinnovabili. I dati tecnici principali dell’impianto di Via Postumia sono sintetizzati nella tabella 109. La centrale è costituita da due sistemi, combinati fra loro, di produzione di energia elettrica e di calore. Fondamentalmente l’impianto è basato sul funzionamento di una turbina alimentata a gas metano, che produce elettricità. I fumi sviluppati nella turbina vengono convogliati per alimentare una turbina a vapore. Il complesso delle due turbine ha una potenza di 13 MW elettrici circa (pari a circa il 20% del fabbisogno massimo della città di Cremona). L’impianto è stato realizzato in modo da poter recuperare tutto il calore possibile dalla condensazione del vapore generato per la produzione elettrica. La centrale fornisce alla Centrali di produzione energetica di Cremona - caratteristiche principali 13 MWe + 14 MWt n° 4 caldaie di riserva presso CTEC 28 MWt totali n° 4 centrali termiche (Frazzi, Monviso, TMZ, Arata) 28+16+13+7 MWt totali n° 1 centrale di integrazione (Molinetto) 1 MWt Combustibile Gas metano Fluido vettore acqua surriscaldata Temperature nominali (andata/ritorno) [°C] 115/70 (teleriscaldamento) Serbatoi di accumulo calore 3 da 130 m3 Tabella 108: caratteristiche principali delle centrali di produzione energetica di Cremona Centrale Cogenerazione CTEC di Cremona - principali dati tecnici N° turbine a gas 1 N° turbine a vapore 1 N° caldaie di riserva 4 da 7 MWt Potenze installate 13 MWe (da turbina a gas e da turbina a vapore) 14 MWt per rete teleriscaldamento Produzioni energetiche annue 70.000 MWht + 56.000 MWhe (funzionamento stagionale) Tabella 109: principali dati tecnici dell’impianto di cogenerazione di Via Postumia 171 Report di sostenibilità n° 1 Centrale di Cogenerazione CTEC L’AMBIENTE Lodi - Centrale di cogenerazione 172 città oltre il 30% del calore che risulta necessario, con particolare riferimento al periodo invernale, con l’attivazione dei sistemi di riscaldamento di condomini, uffici, edifici pubblici. Il sistema di teleriscaldamento è servito anche da altre centrali distribuite sul territorio comunale e utilizzate esclusivamente per la produzione di acqua calda per riscaldamento, senza produzione contemporanea di energia elettrica. Si tratta quindi semplicemente di caldaie dal funzionamento analogo a quelle di tipo domestico, ma di dimensioni considerevoli. Il combustibile utilizzato è il metano, per tutte le centrali di produzione AEM. Non viene utilizzato gasolio né olio combustibile, che hanno fattori di emissione di inquinanti più alti del metano. Nella tabella 110 sono riportati i dati riguardanti la produzione di energia e calore dalla centrale di cogenerazione di Via Postumia nel triennio 2011-2013. Nel 2008 è stata sostituita la turbina a gas, per la riduzione delle emissioni di Energia prodotta U.d.M. 2011 2012 2013 Calore prodotto dalla centrale di cogenerazione di Via Postumia (comprese caldaie integrazione) MWht 56.892 73.129 67.368 Calore prodotto dalle altre centrali cittadine a servizio del teleriscaldamento (escluso il termovalorizzatore) MWht 44.665 43.068 40.565 Totale calore prodotto da tutta la rete teleriscaldamento (escluso il termovalorizzatore ed escluso l'impianto a biomasse LGH Rinnovabili) MWht 101.557 116.197 107.933 Energia elettrica prodotta dalla centrale di cogenerazione MWhe 36.833 42.498 56.070 Tabella 110: energia e calore prodotti dalla centrale di Cremona nel triennio 2011-2013 (I dati sopra riportati non comprendono il contributo del termovalorizzatore rifiuti AEM e dell'impianto a biomasse di LGH Rinnovabili). La centrale di cogenerazione di Lodi L’impianto di Lodi è situato nei pressi del nuovo polo universitario di Medicina Veterinaria e Scienze della Produzione Animale localizzato vicino alla Tangenziale Sud. L’impianto è costituito da una centrale di cogenerazione (produzione combinata di calore ed energia elettrica) e teleriscaldamento (trasporto del calore a distanza). La centrale è costituita sostanzialmente da: • un motore endotermico a ciclo otto della potenza elettrica 3,889 MW e della potenza termica pari a 3,861 MW funzionante a gas metano; • due caldaie di integrazione e riserva di potenza termica pari a 11 MW cadauna funzionanti a gas metano; • una caldaia di integrazione e riserva di potenza termica pari a 7 MW funzionante a gas metano; • un sistema di accumulo termico da 10 MWh • una sottostazione di scambio termico da 3,5 MW per il recupero del cascame termico della centrale a biomassa legnosa • un sistema di pompaggio acqua surriscaldata nella rete di teleriscaldamento; • sistemi di sicurezza; • un sistema di automazione e controllo (anche a distanza). Il funzionamento della centrale si basa su 2 principi fondamentali: • La soddisfazione della richiesta termica dei clienti allacciati 365 giorni all’anno. Ciò avviene in automatico mediante l’inserzione dei 3 generatori a seconda della Cogeneratore di Lodi - principali dati tecnici N° caldaie di riserva 3 Dimensione reti di teleriscaldamento 30 km (15 andata – 15 ritorno) Potenze installate 36 MW termici; 4 MW elettrici Produzioni energetiche annue nominali 36 milioni kWh termici; 20 milioni kWh elettrici Temperature nominali (andata/ritorno) °C 118°C - 68°C Tabella 111: principali dati tecnici del cogeneratore di Lodi 173 Report di sostenibilità ossidi di azoto. Dal 2010, primo anno di funzionamento a regime della turbogas, le emissioni di ossidi di azoto sono state ridotte dell’80% rispetto alle emissioni storiche precedenti. Nel 2011 sono state effettuate modifiche sul sistema di recupero fumi portando la potenza termica cogenerata a 14 MW. Si riportano inoltre i dati di produzione totali delle centrali cittadine a servizio del teleriscaldamento e il dato relativo al totale calore prodotto e ceduto alla rete di teleriscaldamento. L’AMBIENTE 174 richiesta termica dei clienti, dando priorità di funzionamento al cogeneratore. • La massimizzazione della produzione elettrica secondo il programma di funzionamento stabilito. I principali dati tecnici dell’impianto sono riassunti in tabella 111. La centrale di cogenerazione e teleriscaldamento, oltre ad erogare energia elettrica nella rete di media tensione (MT) della Città di Lodi, eroga calore sotto forma di acqua surriscaldata per il soddisfacimento della richiesta termica dei clienti allacciati, come condomini ed altri edifici (scuole, terziario etc.). La fornitura di calore, mediante rete di distribuzione, è effettuata sia per usi di riscaldamento degli ambienti, sia per l’erogazione di acqua calda ad usi igienico sanitari. I dati di produzione relativi al triennio 2011-2013 sono riassunti in tabella 112. É presente un Sistema di Monitoraggio dedicato al rispetto degli indici energetici previsti dalla normativa vigente in materia di Cogenerazione. L’impianto è dotato inoltre di un sistema per l’abbattimento degli Inquinanti in linea con la restrittiva normativa regionale, in grado di garantire il rispetto degli ancor più severi limiti di emissione previsti per le “zone critiche della Regione Lombardia”, fra le quali sono compresi anche i capoluoghi di Provincia. Le emissioni dei camini della centrale vengono sistematicamente monitorate, oltre che dal personale interno, anche dall’ARPA quale Ente responsabile dei controlli in materia. È previsto inoltre, a completamento dei controlli effettuati sui camini, un piano di campionamento con delle prese per verificare il livello di emissioni prodotte dall’impianto e cadute al suolo. Parametro Le sottocentrali di teleriscaldamento da settembre 2009 sono telecontrollate da un sistema in meterbus che collega tutte le centraline di comando ed i contatori di calore. Nel corso del 2013 sono stati eseguiti 6 nuovi allacci di strutture esistenti. È stato effettuato un ampliamento di Centrale nel 2013 (inserendo una sottostazione di scambio termico da 3,5 MWt che permette di recuperare il cascame termico proveniente da una centrale a biomassa legnosa cogenerativa di proprietà di una società del territorio). È previsto un significativo ampliamento relativamente alla rete del Teleriscaldamento. Il primo lotto di lavori è stato avviato nel 2014 e interessa la parte nord della città, mentre il secondo sarà avviato nel 2016 e riguarderà prevalentemente la parte sud est di Lodi. U.d.M. 2011 2012 2013 Calore prodotto dalla centrale di cogenerazione MWht 35.241 36.769 38.795 Energia elettrica prodotta dalla centrale di cogenerazione MWhe 21.885 21.974 15.797 Tabella 112: i dati di produzione dell’impianto di Lodi triennio 2011-2013 Tipologia Recupero energetico da biogas Idroelettrico Fotovoltaico Biomasse legnose sviluppo e nella completa gestione delle attività connesse all'energia. La società ha compiuto la scelta strategica ed altamente impegnativa della produzione di energia quasi esclusivamente da fonti rinnovabili in linea con le politiche internazionali dello sviluppo sostenibile e in conformità con le normative più rigorose: il 98% dell'energia prodotta è energia “verde”. Linea Energia oggi assolve alla capacità di generazione di energia tramite l’utilizzo di proprie centrali di Ubicazione Proprietà U.d.M Potenza installata Discarica di Castrezzato (BS) Linea Energia kWe 998 Discarica di Rovato (BS) Linea Energia kWe 2.508 Discarica di Provaglio d’Iseo (BS) Linea Energia kWe 1.672 Discarica di Malagnino (CR) Linea Energia kWe 1.672 Discarica di Augusta (SR) Linea Energia kWe 1.672 Discarica sub-comprensoriale di Ragusa Linea Energia kWe 998 Lozio (BS) Linea Energia kWe 851 Mazzunno (BS) Linea Energia in comproprietà con Enel Green Power kWe 11.683 Darfo (BS) Linea Energia kWe 11.438 Resio (BS) Linea Energia kWe 12.800 Isola nel Comune di Bienno (BS) Eusebio Energia kWe 15.840 Mantelera nel Comune di Prestine Eusebio Energia kWe 10.960 Terzo Salto nel Comune di Esine Terzo Salto Srl kWe 10.274 Darfo (BS) - Corna LGH Rinnovabili kWe 718 Centro Servizi AEM Cremona Linea Energia kWe 474 Rodengo Saiano (BS) Franciacorta Rinnovabili kWe 999 kWe 999 kWe 86.556 Cremona LGH Totale potenza installata Tabella 113: le principali caratteristiche degli impianti di produzione energetica di LGH Rinnovabili 175 Report di sostenibilità 12.4.6 Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e innovative Linea Energia SpA, nell'assetto della Holding, costituisce la Business Unit Energia, la società di ingegneria specializzata nello produzione e la gestione di impianti di terzi per una potenza complessiva installata superiore agli 80 MW (di cui circa 50 MW di proprietà). La gestione delle centrali è di competenza di Linea Energia stessa, che provvede a garantire la funzionalità e la regolarità di esercizio delle diverse tipologie di impianto, direttamente tramite il proprio personale. Gli impianti che sfruttano fonti rinnovabili sono: le centrali idroelettriche; gli impianti di recupero energetico del biogas da discarica; il parco fotovoltaico di Cremona; le centrali a biomasse legnose di L’AMBIENTE Impianto 176 Cremona e di Rodengo Saiano. In tabella 113 si riportano le principali caratteristiche degli impianti di produzione energetica di LGH gestiti da Linea Energia. L’energia elettrica prodotta da tali attività nel triennio 2011-2013 viene riportata in tabella 114. U.d.M. 2011 2012 2013 Energia elettrica netta prodotta dalle centrali idroelettriche gestite kWh 248.935.381 229.955.504 253.772.039 Energia elettrica lorda prodotta dalle centrali idroelettriche gestite kWh 254.759.395 235.262.046 259.527.729 Energia elettrica netta prodotta da impianto di recupero energetico del biogas presso le discariche kWh 30.048.710 29.408.907 23.144.551 Energia elettrica lorda prodotta da impianto di recupero energetico del biogas presso le discariche kWh 32.029.816 30.799.708 24.886.878 Energia elettrica lorda prodotta da impianto fotovoltaico kWh 582.986 561.312 497.360 Energia elettrica lorda prodotta da centrali biomasse legnose kWh - 156.013(*) 9.861.833 Energia elettrica netta prodotta da fonti rinnovabili kWh 278.984.091 259.364.411 276.916.590 Energia elettrica lorda prodotta da fonti rinnovabili kWh 287.372.197 266.779.079 294.773.800 Tabella 114: produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili degli impianti di LGH nel periodo 2011-2013 (*) produzione del mese di dicembre 2012 LGH Rinnovabili è una Società 100% partecipata da Linea Energia ed è proprietaria della Centrale idroelettrica denominata Corna e dell’impianto a biomasse legnose ubicato nel Comune di Cremona. La società non ha dipendenti ed ha affidato in totale outsourcing la gestione di entrambi gli impianti a Linea Energia. Report di sostenibilità 177 Cremona - Impianto biomasse legnose Le centrali idroelettriche L’AMBIENTE La centrale idroelettrica trasforma l'energia idraulica di un corso d'acqua, naturale o artificiale, in energia elettrica. Il classico impianto idroelettrico è essenzialmente composto da un’opera di presa, da una vasca di carico, da condotte forzate e dalla centrale vera e propria. Sostanzialmente l’acqua viene derivata tramite l’opera di presa, convogliata alla vasca di carico e tramite le condotte forzate viene immessa nelle turbine poste nel fabbricato di centrale. I parametri fondamentali per determinare la potenzialità di un impianto idroelettrico sono la portata disponibile ed il salto geodetico fra la vasca di carico e le turbine; più elevati sono tali valori, maggiore sarà la produzione della centrale. In particolare il valore del salto geodetico è quello che più di tutti definisce la tipologia di turbina da utilizzare. Dal punto di vista dei passaggi di energia, l’energia potenziale che ha la massa d’acqua alla vasca di carico si trasforma in energia cinetica e poi meccanica all’interno della turbina ed infine in energia elettrica per mezzo del generatore accoppiato alla tubina. Questa energia elettrica fornita dal generatore viene, infine, inviata ad un trasformatore per adeguare il suo valore di tensione a quello della rete nazionale in cui l’energia viene immessa. Il funzionamento è ben rappresentato nello schema in figura 9. TRASFORMATORE 178 ALTERNATORE FIUME o BACINO DI ACCUMULO TURBINA Figura 9: funzionamento centrale idroelettrica RESTITUZIONE IN ALVEO a. L’Impianto di Darfo • Inquadramento generale L’impianto idroelettrico di Darfo è stato realizzato ai primi del 1900 ed è stato oggetto di una consistente modifica negli anni 1996-1998. È essenzialmente composto da un’opera di presa sita in comune di Angolo Terme che deriva l’acqua dal torrente Dezzo, da un canale derivatore in galleria, da un pozzetto di carico da cui partono le 2 condotte forzate ed infine dall’edificio di centrale sito in Comune di Darfo Boario Terme. Nella sala macchine dell’edificio di centrale sono presenti 2 gruppi turbina-alternatore ad asse verticale con turbina Francis. L’energia prodotta dai due generatori alla tensione di 10kV, viene inviata alla attigua sottostazione per essere elevata a 132kV e poi immessa nella rete nazionale. I principali dati tecnici sono riassunti in tabella 115. • Produzione di energia elettrica Nella tabella 116 si riportano le produzioni lorde e nette dell’impianto di Darfo nel triennio di riferimento. L’andamento della produzione nel corso degli anni segue quello delle precipitazioni; la lieve riduzione relativa alla produzione dell’anno 2012 è stata causata dalla riduzione di carico per la realizzazione del nuovo impianto di Corna, proprietà di LGH Rinnovabili. • Consumi di energia e di acqua Nella tabella 117 si riportano i principali impatti ambientali derivanti dalla gestione della centrale nel triennio di riferimento. Impianto di Darfo Boario Terme - principali dati tecnici Anno di costruzione 1923 Anno di entrata in servizio per Linea Energia (ex Sageter) 2000 Potenza installata 11.438 kW Tipologia Acqua fluente Producibilità annua attesa 52.0 GWh Tensione di consegna 132 kV Rete di consegna Nazionale Tabella 115: principali dati tecnici dell’impianto di Darfo BT U.d.M. 2011 2012 2013 Produzione lorda kWh 53.389.800 40.292.700 54.438.900 Produzione netta kWh 52.477.949 39.595.702 53.521.600 U.d.M. 2011 2012 2013 kWh 291.416 236.989 265.615 182 157 150 Tabella 116: produzioni lorde e nette dell’impianto di Darfo nel triennio 2011-2013 Consumo di energia Consumo di acqua m 3 Tabella 117: consumi energetici e idrici dell’impianto di Darfo nel triennio 2011-2013 Report di sostenibilità 179 L’AMBIENTE 180 • Monitoraggi ambientali Presso la centrale idroelettrica di Darfo è presente la sala di telecontrollo per la gestione, 24 ore su 24, dei vari impianti idroelettrici. Relativamente all’impianto di Darfo l’addetto al telecontrollo verifica la portata derivata, la portata di rilascio del Deflusso Minimo Vitale (DMV), l’intasamento delle griglie, il corretto funzionamento dei 2 gruppi turbinaalternatore (controllo delle grandezze elettriche e termiche) e della sottostazione di consegna. Inoltre, per le centrali idroelettriche, i monitoraggi ambientali consistono essenzialmente nel garantire la continuità del Deflusso Minimo Vitale (DMV) prescritto e nel controllo strutturale delle opere di convogliamento delle acque quali canali, vasche di carico e condotte forzate. Relativamente alla centrale di Darfo, il controllo del rilascio del DMV è eseguito in forma continuativa dall’addetto al telecontrollo e con sopralluoghi periodici da parte del personale di manutenzione. Quest’ultimo effettua, periodicamente, anche il controllo del canale di derivazione, della vasca dissabbiatrice, del pozzetto di carico e delle 2 condotte forzate. b. Impianto di Mazzunno • Inquadramento generale L’impianto idroelettrico di Mazzunno, è stato realizzato verso il 1920 ed è stato potenziato negli anni 1998-1999. È essenzialmente composto da un’opera di presa che deriva l’acqua dal torrente Dezzo, da un canale derivatore in galleria, da una vasca di carico da cui partono le 2 condotte forzate ed infine dall’edificio di centrale; tutto l’impianto si sviluppa in Comune di Angolo Terme. Nella sala macchine dell’edificio di centrale sono presenti 2 gruppi turbina-alternatore ad asse orizzontale con turbina Francis. L’energia prodotta dai generatori alla tensione di 10kV, viene inviata alla attigua sottostazione per essere elevata a 66kV e poi immessa nella rete nazionale. Le opere idrauliche e i fabbricati sono in comproprietà con ENEL Green Power. I principali dati tecnici sono riassunti in tabella 118. • Produzione di energia elettrica Nella tabella 119 si riportano le produzioni lorde e nette dell’impianto di Mazzunno nel triennio di riferimento. L’andamento della produzione nel corso degli anni segue quello delle precipitazioni. • Consumi di energia e di acqua Nella tabella 120 si riportano i principali impatti ambientali derivanti dalla gestione della centrale nel triennio di riferimento. Impianto di Mazzunno - principali dati tecnici Potenza installata 11.683 kW Tipologia Acqua fluente Producibilità annua attesa 54.0 GWh (di cui 35.5 di Linea Energia) Tensione di consegna 66 kV Rete di consegna Nazionale Tabella 118: principali dati tecnici dell’impianto di Mazzunno U.d.M. 2011 2012 2013 Produzione lorda kWh 56.045.000 54.349.000 57.818.000 Produzione netta kWh 55.336.026 53.595.600 57.018.438 Tabella 119: produzioni lorde e nette dell’impianto di Mazzunno nel triennio 2011-2013 • Monitoraggi ambientali L’impianto idroelettrico di Mazzunno è gestito dalla sala di telecontrollo di Darfo. L’addetto al telecontrollo verifica la portata derivata, la portata di rilascio del Deflusso Minimo Vitale (DMV), l’intasamento delle griglie, il corretto funzionamento dei 2 gruppi turbina-alternatore (controllo delle grandezze elettriche e termiche) e della sottostazione di consegna. Per le centrali idroelettriche i monitoraggi ambientali consistono essenzialmente nel garantire la continuità del Deflusso Minimo Vitale prescritto e nel controllo strutturale delle opere di convogliamento delle acque quali canali, vasca di carico e condotte forzate. Relativamente alla centrale di Mazzunno, il controllo del rilascio del DMV è eseguito in forma continuativa dall’addetto al telecontrollo e con sopralluoghi periodici da parte del personale di manutenzione. Quest’ultimo effettua, periodicamente, anche il controllo del canale di derivazione, della vasca sghiaiatrice con relativa griglia, della vasca dissabbiatrice, della vasca di carico, dei 2 pozzetti di carico e delle 2 condotte forzate. derivatore in galleria, da una vasca di carico da cui parte una condotta forzata ed infine dall’edificio di centrale. L’impianto è posto in parte sul Comune di Esine ed in parte sul Comune di Darfo Boario Terme. Nella sala macchine dell’edificio di centrale sono presenti 2 gruppi turbina-alternatore ad asse orizzontale con turbina Pelton. L’energia prodotta dai generatori alla tensione di 10kV, viene inviata alla attigua sottostazione per essere elevata a 132kV e poi immessa nella rete nazionale. I principali dati tecnici sono riassunti in tabella 121. c. Impianto del Resio • Inquadramento generale L’impianto idroelettrico del Resio è stato realizzato negli anni 19571959 ed è stato oggetto di un potenziamento nel 2008-2009. È essenzialmente composto da un’opera di presa principale ed una ausiliaria che derivano l’acqua rispettivamente dal torrente Resio e dal torrente Cül, da un canale Consumo di energia Consumo di acqua • Produzione di energia elettrica Nella tabella 122 si riportano le produzioni lorde e nette dell’impianto di Resio nel triennio di riferimento. U.d.M. 2011 2012 2013 kWh 204.008 206.034 195.766 m3 11 10 20 Tabella 120: consumi energetici e idrici dell’impianto di Mazzunno nel triennio 2011-2013 Potenza installata 12.800 kW Tipologia Bacino Producibilità annua attesa 28.6 GWh Tensione di consegna 132 kV Rete di consegna Nazionale Tabella 121: principali dati tecnici dell’impianto di Resio U.d.M. 2011 2012 2013 Produzione lorda kWh 28.737.500 30.195.000 31.218.500 Produzione netta kWh 27.964.563 29.367.030 30.380.031 Tabella 122: produzioni lorde e nette dell’impianto di Resio nel triennio 2011-2013 Report di sostenibilità 181 Impianto del Resio - principali dati tecnici L’AMBIENTE L’andamento della produzione nel corso degli anni segue quello delle precipitazioni. 182 • Consumi di energia e di acqua Nella tabella 123 si riportano i principali impatti ambientali derivanti dalla gestione della centrale nel triennio di riferimento. Il consumo di energia elettrica è essenzialmente legato al funzionamento dei motori elettrici delle centraline di lubrificazione, di regolazione e di raffreddamento oltre che dal carrello per l’accesso al bacino ed alla presa principale. Ne segue che il consumo è indicativamente funzione della produzione della centrale. • Monitoraggi ambientali L’impianto idroelettrico del Resio è gestito dalla sala di telecontrollo di Darfo. L’addetto al telecontrollo effettua la modulazione della portata in funzione al programma di previsione della produzione, controlla la portata derivata, l’intasamento delle griglie, il corretto funzionamento dei 2 gruppi turbinaalternatore (controllo delle grandezze elettriche e termiche) e della sottostazione di consegna. Per le centrali idroelettriche i monitoraggi ambientali consistono essenzialmente nel garantire la continuità del Deflusso Minimo Vitale (DMV) prescritto e nel controllo strutturale delle opere di convogliamento delle acque quali canali, vasca di carico e condotte forzate. Relativamente alla centrale del Resio, il controllo del rilascio del DMV dall’opera di presa principale e da quello della presa secondaria è effettuato dal personale di manutenzione con sopralluoghi periodici. Sono soggetti a sopralluoghi periodici anche la galleria di derivazione, il bacino e le 2 condotte forzate. Consumo di energia Consumo di acqua d. Impianto di Lozio • Inquadramento generale L’impianto idroelettrico di Lozio è stato realizzato nel 1996. È essenzialmente composto da 2 opere di presa che derivano l’acqua dal torrente Lanico, da 2 condotte forzate e dall’edificio della centrale. L’impianto è posto in Comune di Lozio. Nella sala macchine dell’edificio di centrale sono presenti 2 gruppi turbina-alternatore ad asse verticale con turbina Pelton. L’energia prodotta dai generatori alla tensione di 400V, viene elevata a 15kV e poi immessa nella rete di media tensione di Enel. I principali dati tecnici sono riassunti in tabella 124. • Produzione di energia elettrica Nella tabella 125 si riportano le produzioni lorde e nette dell’impianto di Lozio nel triennio di U.d.M. 2011 2012 2013 kWh 117.875 132.760 133.707 13 10 9 m 3 Tabella 123: consumi energetici e idrici dell’impianto di Resio nel triennio 2011-2013 Impianto di Lozio - principali dati tecnici Anno entrata in servizio 1996 Potenza installata 851 kW Portata massima derivabile 0,35 m3/s Portata media di concessione 0,154 m3/s Salto motore di concessione 266 m GR1, 140 m GR2 Tabella 124: principali dati tecnici dell’impianto di Lozio • Consumi di energia e di acqua I consumi idrici sono assenti mentre quelli energetici non sono misurabili. • Monitoraggi ambientali L’impianto idroelettrico di Lozio è gestito dalla sala di telecontrollo di Darfo. L’addetto al telecontrollo effettua verifiche periodiche sull’andamento dei gruppi. Per le centrali idroelettriche i monitoraggi ambientali consistono essenzialmente nel garantire la continuità del Deflusso Minimo Vitale prescritto e nel controllo strutturale delle opere di convogliamento delle acque quali canali, vasca di carico e condotte forzate. Relativamente alla centrale di Lozio, il controllo del DMV dalle 2 prese è effettuato dal personale di manutenzione con sopralluoghi periodici che comprendono anche le verifiche delle griglie e dei pozzetti di carico. ad acqua fluente; l’acqua che alimenta la nuova centrale viene derivata dallo scarico dell’esistente centrale di Darfo, proprietà di Linea Energia S.p.A, mediante una dedicata condotta forzata. La nuova centrale, completamente interrata, è stata realizzata in sponda destra del fiume Oglio. Sono state installate 2 turbine Kaplan ad asse verticale previste con doppia regolazione della ruota e del distributore. I lavori di realizzazione sono iniziati nel mese di gennaio 2012 e sono terminati nel mese di dicembre 2012. Il 22 dicembre 2012 è stato effettuato il primo parallelo elettrico con la rete di distribuzione Enel e la centrale è entrata in esercizio. L’energia prodotta - certificata rinnovabile - viene ceduta in rete. I principali dati tecnici sono riassunti in tabella 126. e. Impianto di Corna • Inquadramento generale Il nuovo impianto di produzione energia elettrica denominato “Corna”, sito nel comune di Darfo Boario Terme, è proprietà della Società LGH Rinnovabili, ma gestito in totale outsourcing dal personale di Linea Energia che già opera sulle altre centrali idroelettriche ubicate in Valle Camonica. L’impianto di cui sopra è un impianto U.d.M. 2011 2012 2013 Produzione lorda kWh 1.480.435 2.507.386 3.020.245 Produzione netta kWh 1.509.312 2.557.055 2.966.201 Tabella 125: produzioni lorde e nette dell’impianto di Lozio nel triennio 2011-2013 Impianto di Corna - principali dati tecnici Anno di costruzione 2012 Anno di entrata in servizio 2012 Potenza installata 718 kW Tipologia Ad acqua fluente - turbine Kaplan biregolanti Producibilità annua attesa 3.000.000 kWh Tensione di consegna 15 KV Rete di consegna MT Enel Distribuzione Tabella 126: principali dati tecnici dell’impianto di Corna 183 Report di sostenibilità riferimento. L’andamento della produzione nel corso degli anni segue indicativamente quello delle precipitazioni. L’AMBIENTE Corna, Darfo Boario (BS) - Impianto idroelettrico 184 • Produzione di energia elettrica Nella tabella 127 si riportano le produzioni lorde e nette dell’impianto di Corna. • Consumi di energia e di acqua Nella tabella 128 si riportano i principali impatti ambientali derivanti dalla gestione della centrale nel corso del 2013. • Monitoraggi ambientali L’impianto idroelettrico di Corna è gestito dalla sala di telecontrollo di Darfo dove l’addetto controlla la portata derivata, la portata di rilascio del Deflusso Minimo Vitale (DMV), l’intasamento delle griglie ed il corretto funzionamento dei due gruppi turbina-alternatore (controllo delle grandezze elettriche e termiche). Per questo impianto non è previsto il rilascio del DMV in quanto non effettua alcuna derivazione dal torrente ma utilizza direttamente le acque di scarico della centrale di Darfo. U.d.M. 2013 Produzione lorda kWh 2.204.224 Produzione netta kWh 2.143.916 U.d.M. 2013 kWh 29.857 Tabella 127: produzioni lorde e nette dell’impianto di Corna relativi all'anno 2013 Consumo di energia Consumo di acqua Tabella 128: consumi energetici e idrici dell’impianto di Corna relativi all'anno 2013 m 3 - Si tratta di impianti che sfruttano energeticamente il biogas (miscela di vari tipi di gas, in prevalenza metano) ottenuto dalla fermentazione dei batteri presenti nei rifiuti organici della discarica. Il biogas è considerato un’energia verde perché proviene da fonti rinnovabili (è paragonabile all'eolico o al solare), si forma spontaneamente e, per evitarne la diffusione nell’ambiente, viene captato e utilizzato per la produzione di energia elettrica. L’impianto è dotato di pozzi di estrazione dai quali il biogas viene raccolto tramite la rete di captazione, costituita da una serie di tubazioni fessurate, inserite nel corpo della discarica e convogliato alla centrale di aspirazione, sottoposto a un sistema di depurazione e di essicazione, quindi, inviato ai motori che producono energia elettrica. Il funzionamento è ben rappresentato dallo schema di figura 10. Gli impianti sono dotati dei più moderni sistemi di abbattimento delle emissioni e sono rispettosi dei restrittivi limiti imposti dalla normativa. Gli impianti sono costantemente monitorati al fine di garantire la piena ottemperanza alle prescrizioni normative nazionali e regionali. RETE TORCIA COLLETTORI GAS ASPIRAZIONE E TRATTAMENTO GAS Figura 10: funzionamento impianti biogas • Inquadramento generale L’impianto di recupero energetico del biogas, asservito alla discarica di Rovato, è costituito da tre motori. I motori utilizzati sono a combustione interna sovralimentati, adattati per il funzionamento a biogas, rigidamente collegati con alternatore sincrono con tensione d’uscita di 380 V. La potenzialità complessiva dell’impianto è di 2.500 kWe circa. Ciascun motore è installato in una cabina containerizzata dedicata realizzata in acciaio al carbonio. Il quadro di media tensione, il trasformatore ausiliari, il quadro MOTORE COGENERAZIONE DISCARICA CONTROLLATA POZZI ASPIRAZIONE BIOGAS a. Impianto a biogas di Rovato (BS) TRASFORMATORE 185 Report di sostenibilità Gli impianti di sfruttamento energetico del biogas di discarica L’AMBIENTE 186 servizi ausiliari QGBT ed il quadro di supervisione sono anch’essi alloggiati all’interno di una cabina containerizzata dedicata, realizzata in acciaio al carbonio. La disposizione in container dei motori e delle apparecchiature elettriche è stata prescelta con l’obiettivo di limitare quanto più possibile l’impatto visivo della centrale, garantendo, altresì, un’estrema flessibilità di gestione dell’impianto. I gas di scarico dei motori sono inviati in postcombustori termici in grado di ridurre il monossido di carbonio in uscita dai motori, a valori ben al di sotto dei limiti imposti dalla normativa vigente. Ogni singolo motore è equipaggiato con un camino di altezza geometrica pari a 10 metri. A valle di tutti i gruppi sono installati la stazione di trasformazione 380V/15.000 V e l’interruttore di interfaccia e parallelo rete sul quale agiscono i relè di protezione verso la rete. I principali dati tecnici sono riassunti in tabella 129. • Produzione di energia elettrica Nella tabella 130 si riportano le produzioni lorde e nette dell’impianto di Rovato nel triennio di riferimento. Il trend produttivo è in calo a causa del naturale degrado della produzione di biogas. • Monitoraggi ambientali Relativamente alle problematiche correlate alle emissioni in atmosfera dei motori, i fumi che fuoriescono dagli stessi sono inviati a postcombustori, appositamente installati, che diminuiscono il monossido di carbonio in uscita a valori ben al di sotto dei limiti imposti dalla normativa vigente. Semestralmente vengono effettuati controlli relativi agli inquinanti presenti nei fumi che fuoriescono dai camini dei motori e specificatamente sono ricercati monossido di carbonio, ossidi di azoto, poveri e carbonio organico volatile. La società Linea Ambiente, che gestisce la discarica ove ubicato l’impianto, mensilmente effettua controlli relativi all’analisi qualitativa del biogas, del percolato, dell’acqua di falda e dell’aria ambiente prospicente la discarica stessa. b. Impianto a biogas di Provaglio d’Iseo (BS) • Inquadramento generale L’impianto di recupero energetico del biogas asservito alla discarica di Provaglio d’Iseo è costituito da due motori. I motori utilizzati sono a combustione interna sovralimentati, adattati per il funzionamento a biogas, rigidamente collegati con alternatore sincrono con tensione d’uscita di 380 V. I principali dati tecnici sono riassunti in tabella 131. Impianto biogas di Rovato - principali dati tecnici Tipologia impianto Motori a combustione interna Anno installazione 2003 Ore di funzionamento 8.000 / anno Potenza elettrica installata 2.508 kW Rendimento elettrico impianto 38% Tabella 129: principali dati tecnici dell’impianto di Rovato U.d.M. 2011 2012 2013 Produzione lorda kWh 9.076.278 8.190.998 7.146.150 Produzione netta kWh 8.925.000 8.061.600 6.559.200 Tabella 130: produzioni lorde e nette dell’impianto di Rovato nel triennio 2011-2013 Provaglio d'Iseo (BS) - Impianto a biogas Impianto biogas di Provaglio d'Iseo - principali dati tecnici Tipologia di impianto Motori a combustione interna Anno di installazione 2003 Ore funzionamento 8.000/anno Potenza elettrica installata 1.672 kW Rendimento elettrico impianto 38% Tabella 131: principali dati tecnici dell’impianto di Provaglio d’Iseo 2011 2012 2013 Produzione lorda kWh 4.345.558 4.012.914 3.574.233 Produzione netta kWh 4.301.550 3.853.800 3.459.600 Tabella 132: produzioni lorde e nette dell’impianto di Provaglio d’Iseo nel triennio 2011-2013 • Produzione di energia elettrica Nella tabella 132 si riportano le produzioni lorde e nette dell’impianto di Provaglio d’Iseo nel triennio di riferimento. Il trend produttivo è in calo a causa del naturale degrado della produzione di biogas. • Monitoraggi ambientali Relativamente alle problematiche correlate alle emissioni in atmosfera dei motori, i fumi che fuoriescono dagli stessi sono inviati a postcombustori, appositamente installati, che diminuiscono il monossido di carbonio in uscita a valori ben al di sotto dei limiti imposti dalla normativa vigente. Semestralmente vengono effettuati controlli relativi agli inquinanti presenti nei fumi che fuoriescono dai camini dei motori e specificatamente sono ricercati monossido di carbonio, ossidi di 187 Report di sostenibilità U.d.M. L’AMBIENTE Castrezzato (BS) - Impianto a biogas 188 azoto, poveri e carbonio organico volatile. La società Linea Ambiente, che gestisce la discarica ove ubicato l’impianto, mensilmente effettua controlli relativi all’analisi qualitativa del biogas, del percolato, dell’acqua di falda e dell’aria ambiente prospicente la discarica stessa. • Produzione di energia elettrica Nella tabella 134 si riportano le produzioni lorde e nette dell’impianto di Castrezzato-Trenzano nel triennio di riferimento. Il trend produttivo è in calo a causa del naturale degrado della produzione di biogas. c. Impianto a biogas di CastrezzatoTrenzano (BS) • Monitoraggi ambientali Relativamente alle problematiche correlate alle emissioni in atmosfera dei motori, i fumi che fuoriescono dagli stessi sono inviati a postcombustori, appositamente installati, che diminuiscono il monossido di carbonio in uscita a valori ben al di sotto dei limiti imposti dalla normativa vigente. Semestralmente vengono effettuati controlli relativi agli inquinanti presenti nei fumi che fuoriescono dai camini dei motori e specificatamente sono ricercati monossido di carbonio, ossidi di • Inquadramento generale L’impianto di recupero energetico del biogas asservito alla discarica di Castrezzato-Trenzano è costituito da due motori a combustione interna sovralimentati, adattati per il funzionamento a biogas, rigidamente collegati con alternatore sincrono con tensione d’uscita di 380 V. I principali dati tecnici sono riassunti in tabella 133. Impianto biogas di Castrezzato-Trenzano - principali dati tecnici Tipologia di impianto Motori a combustione interna Anno di installazione 2010 Ore funzionamento 8.000 / anno Potenza elettrica installata 998 kW Rendimento elettrico impianto 38% Tabella 133: principali dati tecnici dell’impianto di Castrezzato-Trenzano U.d.M. 2011 2012 2013 Produzione lorda kWh 7.834.352 7.836.857 6.771.420 Produzione netta kWh 7.592.042 7.603.415 6.580.515 Tabella 134: produzioni lorde e nette dell’impianto di Castrezzato-Trenzano nel triennio 2011-2013 d. impianto a biogas di Malagnino (CR) • Inquadramento generale L’impianto di recupero energetico del biogas asservito alla discarica di Malagnino è costituito da due motori a combustione interna sovralimentati, adattati per il funzionamento a biogas, rigidamente collegati con alternatore sincrono con tensione d’uscita di 380 V. I principali dati tecnici sono riassunti in tabella 135. • Produzione di energia elettrica Nella tabella 136 si riportano le produzioni lorde e nette dell’impianto di Malagnino nel triennio di riferimento. Il trend produttivo è in calo a causa del naturale degrado della produzione di biogas. • Monitoraggi ambientali Relativamente alle problematiche correlate alle emissioni in atmosfera dei motori, i fumi che fuoriescono dagli stessi sono inviati a postcombustori, appositamente installati, che diminuiscono il monossido di carbonio in uscita a valori ben al di sotto dei limiti imposti dalla normativa vigente. Vengono effettuati controlli relativi agli inquinanti presenti nei fumi che fuoriescono dai camini dei motori e specificatamente sono ricercati monossido di carbonio, ossidi di azoto, poveri e carbonio organico volatile. Impianto biogas di Malagnino - principali dati tecnici Tipologia di impianto Motori a combustione interna Anno di installazione 2007 Ore funzionamento 8.000 / anno Potenza elettrica installata 1.672 kW Rendimento elettrico impianto 38% 189 Tabella 135: principali dati tecnici dell’impianto di Malagnino U.d.M. 2011 2012 2013 Produzione lorda kWh 4.119.407 4.341.266 3.607.119 Produzione netta kWh 3.812.250 4.070.250 3.394.500 Tabella 136: produzioni lorde e nette dell’impianto di Malagnino nel triennio 2011-2013 Report di sostenibilità azoto, poveri e carbonio organico volatile. La società Linea Ambiente, che gestisce la discarica ove ubicato l’impianto, mensilmente effettua controlli relativi all’analisi qualitativa del biogas, del percolato, dell’acqua di falda e dell’aria ambiente prospicente la discarica stessa. e. impianto a biogas di Augusta (SR) L’AMBIENTE • Inquadramento generale L’impianto di recupero energetico del biogas asservito alla discarica di Augusta è costituito da due motori. I motori utilizzati sono a combustione interna sovralimentati, adattati per il funzionamento a biogas, rigidamente collegati con alternatore sincrono con tensione d’uscita di 380 V. I principali dati tecnici sono riassunti in tabella 137. 190 • Produzione di energia elettrica Nella tabella 138 si riportano le produzioni lorde e nette dell’impianto di Augusta nel triennio di riferimento. Il progressivo calo è stato causato dalla probabile rottura/intasamento della rete orizzontale di captazione. Nel 2014 saranno realizzati i pozzi verticali previsti nel progetto. • Monitoraggi ambientali Relativamente alle problematiche correlate alle emissioni in atmosfera dei motori, i fumi che fuoriescono dagli stessi sono inviati a postcombustori, appositamente installati, che diminuiscono il monossido di carbonio in uscita a valori ben al di sotto dei limiti imposti dalla normativa vigente. Vengono effettuati controlli relativi agli inquinanti presenti nei fumi che fuoriescono dai camini dei motori e specificatamente sono ricercati monossido di carbonio, ossidi di azoto, poveri e carbonio organico volatile. La società Greenambiente, che gestisce la discarica ove ubicato l’impianto, mensilmente effettua controlli relativi all’analisi qualitativa del biogas, del percolato, dell’acqua di falda e dell’aria ambiente prospicente la discarica stessa. h. impianto a biogas di Ragusa (RG) • Inquadramento generale L’impianto di recupero energetico è realizzato nell’area prossima alla discarica situata nel Comune di Ragusa, in località Contrada Cava dei Modicani. La sezione di recupero energetico, dimensionata in base alla stima di produzione del biogas dalla discarica, è costituito da due motori a combustione interna in grado di utilizzare la totalità del biogas prodotto. Dal mese di novembre 2013 l’impianto intercetta anche il biogas prodotto dalla discarica, in coltivazione, di ATO Ragusa Ambiente. I principali dati tecnici sono riassunti in tabella 139. • Produzione di energia elettrica Nella tabella 140 si riportano le produzioni lorde e nette dell’impianto di Ragusa relative al biennio 2012-2013. Impianto biogas di Augusta - principali dati tecnici Tipologia di impianto Motori a combustione interna Anno di installazione 2010 Ore funzionamento 8.000 / anno Potenza elettrica installata 1.672 kW Rendimento elettrico impianto 38% Tabella 137: principali dati tecnici dell’impianto di Augusta U.d.M. 2011 2012 2013 Produzione lorda kWh 5.907.280 6.410.985 3.394.356 Produzione netta kWh 5.417.868 5.813.724 2.804.464 Tabella 138: produzioni lorde e nette dell’impianto di Augusta nel triennio 2011-2013 Impianto biogas di Ragusa - principali dati tecnici Tipologia di impianto Motori a combustione interna Anno di installazione 2012 Ore funzionamento 8.000 / anno Potenza elettrica installata 998 kW Rendimento elettrico impianto 38% Tabella 139: principali dati tecnici dell’impianto di Ragusa U.d.M. 2012 2013 Produzione lorda kWh 6.688* 373.600 Produzione netta kWh 6.118* 346.272 Tabella 140: produzioni lorde e nette dell’impianto di Ragusa nel 2012-2013 * Produzione alla data in esercizio 07/12/2012 • Monitoraggi ambientali Relativamente alle problematiche correlate alle emissioni in atmosfera dei motori, i fumi che fuoriescono dagli stessi vengono inviati ad un postcombustore, appositamente installato, che diminuisce il monossido di carbonio in uscita a valori ben al di sotto dei limiti imposti dalla normativa vigente. L’autorizzazione, emessa dalla Provincia Regionale di Ragusa nell’anno 2012, non prevede controlli relativi alle emissioni in atmosfera derivanti dai camini. Linea Energia prevede comunque di effettuare le analisi di tali emissioni in ottica di miglioramento e controllo dell’efficienza del proprio impianto. Gli impianti a biomasse Gli impianti a biomasse legnose convertono l’energia termica generata dalla combustione in caldaia del materiale legnoso in energia elettrica mediante un ciclo Rankine a fluido organico. Gli impianti sono localizzati nei Comuni di: - Cremona; - Rodengo Saiano (BS). Il legno, fonte rinnovabile, ha un bilancio positivo in termini di emissioni. La presenza degli impianti a biomassa evita le emissioni inquinanti prodotte da impianti fossili attualmente in esercizio (alimentati a carbone, petrolio, …). Gli impianti sono dotati dei più moderni sistemi di abbattimento delle polveri e sono rispettosi dei restrittivi limiti imposti dalla normativa. Gli impianti sono costantemente monitorati al fine di garantire la piena ottemperanza alle prescrizioni normative nazionali e regionali. a. impianto a biomasse di Cremona A Cremona, nell’area adiacente il Termovalorizzatore, è stato realizzato il nuovo impianto di conversione di energia elettrica e termica alimentato da legno proveniente dalla raccolta differenziata del Gruppo LGH (ad esempio pallet, residui dell’industria del legno, bancali, cassette, ecc) l’impianto ha una potenza elettrica pari a 1 MW ed una potenza termica pari a circa 5,6 MWt, completamente ceduta alla rete di teleriscaldamento della città. L’impianto, a ciclo Rankine, a fluido organico, ha un rendimento elettrico pari al 20% ed una efficienza complessiva fino all’80%, funzione del recupero termico. La struttura architettonica dell’impianto riserva ampi spazi attrezzati con le più moderne tecnologie dedicati 191 Report di sostenibilità Un commento maggiormente significativo sull’andamento della produzione potrà essere fatto con i dati rilevati anche nei prossimi anni, per i quali si attende un incremento della produzione. al percorso visitatori con finalità didattiche. Il nuovo impianto, qualificato IAFR (Impianto Alimentato a Fonti Rinnovabili), è entrato in esercizio il 6 dicembre 2012. I principali dati caratteristici dell’impianto sono riassunti in tabella 141. L’AMBIENTE • Produzione di energia elettrica In tabella 142 si riporta il dato inerente la produzione energetica dell’impianto riferita all’anno 2013. 192 • Monitoraggi ambientali L’impianto a biomasse di Cremona è equipaggiato con le Migliori Tecnologie Disponibili per il trattamento dei fumi prodotti dalla combustione, in grado di raggiungere concentrazioni delle sostanze inquinanti ben al di sotto dei limiti imposti dalla normativa vigente. La linea di trattamento comprende: cicloni separatori di polveri, colonna di reazione con iniezione di carboni attivi e bicarbonato di sodio, filtro a maniche, reattore catalitico DeNOx, economizzatore e ventilatore di coda. Un sistema di monitoraggio in continuo, equipaggiato dei più moderni sistemi FTIR è in grado di misurare in tempo reale la concentrazione deli inquinanti presenti nei fumi e i principali parametri di processo. b. impianto a biomasse di Rodengo Saiano (BS) Linea Energia, Paradello Ambiente e Cauto Cooperativa Onlus, sono le realtà di Franciacorta Rinnovabili S.r.l, la società promotrice e titolare del nuovo impianto a biomasse legnose realizzato a Rodengo Saiano (BS). Una risposta, moderna, sicura, efficiente per le esigenze ambientali ed energetiche del territorio, realizzata da realtà pienamente e strategicamente orientate alle energie rinnovabili, allo sviluppo sostenibile, alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività umane. Impianto biomasse di Cremona - principali dati tecnici Tipologia di impianto Cogeneratore a ciclo ORC Anno di installazione 2012 Ore funzionamento 7.800 / anno Potenza elettrica installata 999 kWe Potenza termica cogenerata 5.650 kWt Rifiuti in ingresso autorizzati 22.000 t/anno Tabella 141: principali dati tecnici dell’impianto a biomasse di Cremona U.d.M. 2013 t 14.730 Produzione lorda kWh 4.309.793 Produzione netta kWh 4.309.793 Rifiuti in ingresso* Tabella 142: produzione energetica dell'impianto anno 2013 * il quantitativo è funzione del PCI (Potere Calorifico Inferiore) L’impianto a biomasse di Rodengo Saiano è composto da due sezioni: la sezione di compostaggio, che riceve il verde proveniente dalle attività di manutenzione dei parchi/giardini (erba, fogliame, sfalci di potatura, tronchi, ecc) e dalla raccolta del verde di isole ecologiche del territorio servito dai Soci, per la produzione di legno e compost, e la sezione di cogenerazione per la produzione, mediante il legno prodotto dalla prima, di energia elettrica. Il ciclo di lavorazione svolto nella sezione di compostaggio prevede esclusivamente trattamenti meccanici e biologici del materiale in ingresso per l’ottenimento rispettivamente di legno da destinare alla produzione di energia rinnovabile e compost per l’utilizzo in agricoltura come fertilizzante. L’impianto di cogenerazione ha una potenzialità di produzione di energia di 1 MW elettrico ed è predisposto per la produzione di energia termica in cogenerazione per una potenza disponibile pari a 1 MW. L’energia elettrica prodotta - certificata rinnovabile - è ceduta in rete. Il nuovo impianto, qualificato IAFR (Impianto Alimentato a Fonti Rinnovabili), è entrato in esercizio il 28 novembre 2012. I principali dati caratteristici dell’impianto sono riassunti in tabella 143. • Produzione di energia elettrica In tabella 144 si riporta il dato inerente la produzione energetica dell'impianto riferito all'anno 2013. • Monitoraggi ambientali L’impianto a biomasse di Rodengo Saiano è equipaggiato con le Migliori Tecnologie Disponibili per il trattamento dei fumi prodotti dalla combustione, in grado di raggiungere concentrazioni delle sostanze inquinanti ben al di sotto dei limiti imposti dalla normativa vigente. La linea di trattamento comprende: multicicloni separatori di polveri, precipitatore elettrostatico, ventilatore di coda e sistema di ricircolo fumi. Un sistema di monitoraggio in continuo, equipaggiato dei più moderni sistemi FTIR è in grado di misurare in tempo reale la concentrazione degli inquinanti presenti nei fumi e i principali parametri di processo. Impianto biomasse di Rodengo Saiano - principali dati tecnici Cogeneratore a ciclo ORC Anno di installazione 2012 Ore funzionamento 8.000 / anno Potenza elettrica installata 999 kWe Potenza termica disponibile* 1.000 kWt 193 Tabella 143: principali dati tecnici dell’impianto a biomasse di Rodengo Saiano * impianto predisposto per la cogenerazione U.d.M. 2013 Produzione lorda kWh 5.552.040 Produzione netta kWh 5.552.040 Tabella 144: produzione energetica dell'impianto di Rodengo Saiano anno 2013 Report di sostenibilità Tipologia di impianto Gli impianti fotovoltaici L’AMBIENTE Un impianto fotovoltaico trasforma direttamente l’energia solare in energia elettrica. E’ composto essenzialmente da: • pannelli o moduli fotovoltaici; • gli inverter, che trasformano la corrente continua generata dai pannelli fotovoltaici in corrente alternata; • I quadri elettrici e i cavi di collegamento. I pannelli fotovoltaici sono costituiti da celle in materiale semiconduttore. Il materiale più utilizzato è il silicio cristallino. Gli impianti fotovoltaici vengono generalmente connessi alla rete elettrica di distribuzione, oppure possono costituire utenze isolate, una soluzione adottata per assicurare l’energia elettrica in zone lontane dalla rete. 194 a. impianto fotovoltaico di Cremona Il parco fotovoltaico di Cremona realizzato sui tetti del Centro Servizi di AEM è entrato in funzione il 15 dicembre 2008 e conta circa 3 mila pannelli ad alto rendimento, con moduli in silicio policristallino, disposti su un’area di 10 mila metri quadrati in modalità parzialmente integrata. L’impianto è costituito anche da tre inverter ed un sistema di tele gestione che consente la rilevazione, in tempo reale, della produzione di energia. La capacità dell’impianto varia di mese in mese in funzione delle condizioni ambientali come l’irraggiamento, la temperatura esterna, il rapporto tra luce diffusa e luce globale. L’impianto è connesso con la rete di distribuzione elettrica presso il Centro Servizi. La produzione è stimata in oltre 550.000 kWh/anno, il che renderà possibile evitare le emissioni in atmosfera di 400 tonnellate di CO2 l’anno e comporterà un risparmio in energia primaria per il paese pari a circa 130 TEP l’anno. L’impianto non consuma risorse e non genera rifiuti. I principali dati tecnici sono riassunti in tabella 145. Figura 11: principio di funzionamento impianto fotovoltaico Parco fotovoltaico di Cremona - principali dati tecnici Tipologia di impianto FTV con pannelli policristallini Anno di installazione 2008 Ore funzionamento 1.200 / anno Potenza elettrica installata 473,7 kWp Tensione di consegna 15 kV Rete di consegna MT Città di Cremona Tabella 145: principali dati tecnici del parco fotovoltaico di Cremona U.d.M. 2011 2012 2013 Produzione lorda kWh 582.986 561.312 497.360 Produzione netta kWh 578.257 552.351 492.991 Tabella 146: produzioni lorde e nette dell’impianto FTV di Cremona nel 2011-2013 12.4.7 Commercializzazione di Gas Naturale ed Energia Elettrica verde Linea Group Holding, attraverso la sua controllata Linea Più, si occupa della vendita di energia elettrica, gas naturale e impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Linea Più mantiene un forte radicamento sul territorio e allo stesso tempo possiede dimensioni tali da assicurare alla clientela il miglior rapporto prezzo/qualità e una reale capacità di competere nei mercati liberalizzati. Il sistema di Corporate Governance adottato da Linea Più è volto ad assicurare la massima e più equilibrata collaborazione tra le sue componenti attraverso un contemperamento armonico dei diversi ruoli di gestione, di indirizzo e di controllo. Il sistema é orientato a garantire una conduzione dell’Impresa responsabile e trasparente nei confronti del mercato, nella prospettiva di creazione del valore per i soci e del perseguimento delle finalità sociali e ambientali. La missione di Linea Più è sintetizzata nel mantenimento dei clienti già serviti da un lato e nella necessità di espansione del fatturato con l’acquisizione di nuovi clienti dall’altro, attraverso lo sviluppo di alleanze strategiche per consolidare il posizionamento sul territorio. Questo significa: • difendere “a tutti i costi” la qualità del servizio mantenendo il rapporto con i clienti in essere attraverso lo sportello fisico e con la modulazione molto attenta della fatturazione; • adeguare la struttura organizzativa; • migliorare il prezzo di fornitura della materia prima; • preservare il rapporto diretto con i clienti; • rafforzare il rapporto con i territori gestiti. Il rapporto “personalizzato” tra azienda e cliente rappresenta la volontà e la risposta concreta per poter sopravvivere - equilibrio dei bilanci - e proteggersi dalle minacce di invasione da parte dei competitor. Per il numero di clienti serviti - oltre 230.000 - Linea Più si colloca tra i primi operatori nazionali, e considera la qualità del servizio uno dei requisiti essenziali per aumentare la soddisfazione del cliente. Linea Più è accreditata come ESCO (Energy Service Company): società che hanno come oggetto sociale, anche se non esclusivo, l’offerta di servizi energetici integrati. Ciò si traduce nella capacità di offrire ai propri clienti servizi di: • analisi dei consumi energetici; • valutazione delle possibilità di intervento per l’incremento dell’efficienza energetica, che permette un uso razionale delle risorse per evitare gli sprechi a favore di un futuro sostenibile; • fi nanziamento (anche parziale) e realizzazione degli interventi stessi; • eventuale gestione e manutenzione degli impianti; • gestione del rischio. La riduzione dei fattori di pressione ambientale e il risparmio in bolletta per i propri Clienti sono le motivazioni che spingono Linea Più alla partecipazione a iniziative del risparmio energetico sancite dai decreti ministeriali 20 luglio 2004 e dalle Linee Guida dell’AEEGSI. Nella tabella 147 si riportano i dati principali relativi alle attività di vendita della società Linea Più riferiti al periodo 2011-2013. 12.4.8 Fotovoltaico Linea Group Holding, attraverso la sua controllata Linea Più, dal 195 Report di sostenibilità • Produzione di energia elettrica Nella tabella 146 si riportano i principali dati di produzione dell’impianto di Cremona relative al periodo di riferimento. Il calo di produzione è riconducibile a periodi di grande piovosità che hanno interessato in particolare i mesi di maggior producibilità dell’impianto. L’AMBIENTE 196 2010 è presente sul mercato delle energie rinnovabili attraverso la progettazione, vendita, installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici. Anche questo settore ha visto Linea Più rafforzare la propria presenza radicata sul territorio, tramite la creazione di una struttura dedicata, per fornire alla clientela un pacchetto “chiavi in mano” a condizioni particolarmente vantaggiose. Confermando il proprio impegno verso le fonti di energia rinnovabili, Linea Più si rivolge sia ai clienti residenziali, che alle imprese e alle Pubbliche Amministrazioni, con l’obiettivo di offrire un prodotto/ servizio di qualità, rispondente alle diverse esigenze dei clienti, ed assicurando il miglior rapporto qualità/prezzo grazie a partnership commerciali con i più quotati fornitori di componentistica presenti nel settore di riferimento. L’energia prodotta da fonti rinnovabili come il fotovoltaico non è più incentivata attraverso il C.E. dal 7 luglio 2013, data di cessazione ufficiale dei contributi in conto energia; per tutto l’anno 2013 e fino al 31 dicembre 2014 ci sarà ancora la possibilità di operare la detrazione IRPEF del 50% della Totale energia elettrica venduta spesa dell’impianto installato (quindi opportunità utilizzabile solo dalle persone fisiche, mentre è sempre attivabile la possibilità dello Scambio sul Posto (SSP) sempre attraverso il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) L’installazione di un impianto fotovoltaico viene pertanto presentata come un’opportunità di investimento redditizio se si attua un intelligente autoconsumo, almeno il 40 % dell’energia prodotta, potendo così garantire ancora un discreto tempo di rientro dell’investimento, e sia come impegno verso una crescita sostenibile attraverso l’incentivazione alla produzione ed uso di energia da fonti rinnovabili Il 2013, come già avvenuto nel 2012, ha segnato ancora un’ulteriore e più forte diminuzione della richiesta di impianti (a differenza dell’anno 2010), a seguito della fine degli incentivi del Conto Energia, eliminando di fatto il recupero di parte dell’investimento attraverso le tariffe applicate e riconosciute per ogni kilowatt prodotto Il mercato italiano quindi è stato limitato ulteriormente anche per tutto l’anno 2013 in riferimento allo promozione e sviluppo di nuovi impianti. In un’ottica di offerta ai propri clienti di un prodotto U.d.M. 2011 2012 2013 GWh 431 499 613 Totale clienti energia elettrica Totale gas venduto Totale clienti gas “completo”, Linea Più integra la propria proposta commerciale con la gestione amministrativa delle pratiche di accesso allo scambio sul posto con il Gestore Servizi Elettrici e con una convenzione assicurativa dell’impianto installato a favore dei propri clienti oltre ad una offerta di attività di monitoraggio e assistenza manutentiva. Si evidenzia infine che l’AEEGSI ha dato attuazione ad un regime di particolare favore, in termini di esenzione dal pagamento di oneri generali di sistema e di tariffe di distribuzione e trasmissione, per un particolare regime di autoconsumo denominato Sistema Efficiente di Utenza (“SEU”) che può aprire a nuovi modelli di business per i venditori/produttori di energia. Più in generale il mercato si sta orientando verso l’offerta di una soluzione integrata concernente l’efficienza energetica e quindi il risparmio energetico a 360°: led, pompe di calore, coibentazione termica, accumulo di energia elettrica per incrementare l’autoconsumo. Proprio per queste soluzioni di riqualificazione energetica (Decreto Ministeriale del 28 dicembre 2012 Milioni di m - 6.753 19.339 29.155 3 409 494 447 - 215.660 212.757 205.657 Tabella 147: commercializzazione di gas naturale ed energia elettrica Linea Più nel periodo 2011-2013 12.5 Il Servizio Information and Communication Technology (ICT) 12.5.1 Premessa Il Gruppo LGH opera nel settore della Information and Communication Technology con l’obiettivo di mettere a disposizione di enti, aziende e cittadini avanzate soluzioni di servizio attraverso le nuove tecnologie, rappresentando per il sud della Lombardia il nucleo propulsore di un polo di eccellenza nell’ICT. Attraverso un costante impegno nello sviluppo di servizi innovativi LGH oggi è un punto di riferimento autorevole per le provincie di Brescia e Bergamo, Cremona, Pavia e Lodi. Tra i principali target i Comuni del territorio, per i quali LGH rappresenta un interlocutore credibile per la realizzazione di importanti progetti tecnologici (anche in partnership con la Regione Lombardia) in molti settori (governo del territorio, videosorveglianza, ecc..) Il Gruppo è attivo nel settore dell’ICT con il brand Linea Com, sorto dall’unione tra la preesistenti LineaCom e Aemcom: la prima con una spiccata specializzazione nel settore IT; la seconda in quello delle telecomunicazioni. Nel tempo le due realtà hanno allargato il loro campo d’azione - i territori di origine di Linea Com erano la Franciacorta e Pavia mentre per Aemcom la Provincia di Cremona - diventando asset strategici dell’offerta di servizi ICT. Oggi Linea Com gestisce per Linea Group Holding, e per tutte le società del Gruppo le attività informatiche e sistemistiche e i servizi di telecomunicazioni, amministrando le reti veloci in fibra ottica di Cremona e Pavia, fornendo servizi broadband ad aziende e cittadini negli ambiti TLC, basandosi su avanzati Data Center. Proprio in accordo allo sviluppo strategico che il Gruppo ha definito per il settore ICT, dal 1 gennaio 2014 le due realtà sono confluite in un unico soggetto operativo unitamente alla struttura IT di LGH, completando così il processo di integrazione della capacità di servizio e dell’offerta del Gruppo per soggetti privati e pubblici. Linea Com è al servizio di oltre 300 comuni della Lombardia sudorientale. Un risultato raggiunto con passione e impegno, mettendo sempre al centro le esigenze dei clienti e dei stakeholder. 12.5.2 Le principali attività di Linea Com Attraverso un costante impegno nello sviluppo di servizi innovativi, Linea Com è oggi un punto di riferimento autorevole per la pubblica amministrazione, il mondo delle imprese e dei cittadini. La sua missione è quella di rappresentare un partner tecnologico sicuro ed affidabile in grado di supportare i clienti nell'approccio con le nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione. Linea Com ha realizzato la rete Ring: un anello di fibra ottica che consentirà, con un’estensione geografica di circa 400 km, il collegamento ad elevatissima velocità tra le principali sedi del nostro Gruppo con il principale hub internet italiano di Milano e il punto di interscambio di Brescia. Le intense sinergie col gruppo LGH rappresentano una formidabile occasione per ottimizzare risorse, crescere e innovare. Linea Com opera con spiccata specializzazione nei settori IT, nella gestione delle reti veloci e delle telecomunicazioni, mettendo a disposizione di enti, aziende e cittadini soluzioni avanzate, professionalità ed innovazione costante. Con oltre 8 milioni di euro di investimenti, Linea Com ha realizzato una tra le più estese rete wireless d’Italia collegando 211 comuni delle province di Cremona, Lodi, Bergamo, Brescia, Piacenza, Mantova e Parma per la fruizione di servizi evoluti e integrati legati a Voce, Dati e Internet. Linea Com ha in dotazione importanti infrastrutture ICT (data center) in grado di garantire la disponibilità di piattaforme e di servizi avanzati (storage, back up, disaster recovery, collocation). Svolge attività di service verso gli Enti nei settori dell’autonomia impositiva e dei contributi e lavora 197 Report di sostenibilità “Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni”) sono previsti incentivi quali la detrazioni Irpef ed Ires, e da parte del GSE promulgando il “conto termico. L’AMBIENTE per il territorio nell’ambito tributario. Raggiunge vere e proprie punte di eccellenza nelle applicazioni GIS, il sistema informativo computerizzato che permette l’acquisizione, la registrazione, l’analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti). Linea Com gestisce 1000 km di fibra ottica nel sud della Lombardia ed in particolare le reti metropolitane (NGN) di Cremona e Pavia. La sua missione comprende inoltre la progettazione ed erogazione di soluzioni innovative nel settore della Information and Comunication Technology (ICT) a cittadini, imprese e pubblica amministrazione. 198 Linea Com, Server Farm Report di sostenibilità 199 Linea Com, Intervento operatore Indicatori per la qualità AEEGSI servizi di distribuzione elettrica TIQE Livelli specifici ALLEGATO 2011 200 Numero Tmedio Fuori standard Totale indennizzi (€) % rispetto 20 gg lav. 120 4,73 0 0 100,00% Altri usi 20 gg lav. 404 3,79 1 60 99,75% Tempo di preventivazione per l'esecuzione BT totale Tutti i clienti 20 gg lav. 524 4,01 1 60 99,81% Tempo di preventivazione per l'esecuzione MT Media tensione 40 gg lav. Tempo di esecuzione lavori semplici Domestici 15 gg lav. 60 4,33 0 0 100,00% Tempo di esecuzione lavori semplici Altri usi 15 gg lav. 318 3,25 0 0 100,00% Tempo di esecuzione lavori semplici Media tensione 30 gg lav. 3 2,67 0 0 100,00% Tutti i 15-30 gg lav. clienti 381 3,42 0 0 100,00% Cliente Standard Tempo di preventivazione per l'esecuzione BT Domestici Tempo di preventivazione per l'esecuzione BT Tempo di esecuzione lavori semplici totale Livello generale Tempo di attivazione della fornitura Domestici 5 gg lav. 2.747 0,42 1 90 99,96% Tempo di attivazione della fornitura Altri usi 5 gg lav. 454 0,87 0 0 100,00% Tempo di attivazione della fornitura Media tensione 7 gg lav. 8 1,38 0 0 100,00% Tempo di attivazione della fornitura totale Tutti i clienti 5 o 7 gg lav. 3.209 0,49 1 90 99,97% Tempo di disattivazione della fornitura su richiesta del cliente finale Domestici 5 gg lav. 1.755 0,56 3 210 99,83% Tempo di disattivazione della fornitura su richiesta del cliente finale Altri usi 5 gg lav. 575 0,74 1 60 99,83% Tempo di disattivazione della fornitura su richiesta del cliente finale Media tensione 5 gg lav. 11 0,73 0 0 100,00% Tempo di disattivazione della fornitura su richiesta del cliente finale totale Tutti i clienti 5 gg lav. 2.341 0,61 4 270 99,83% Domestici 1 gg feriale 527 0,05 0 0 100,00% Tempo riattivazione della fornitura in seguito a sospensione per morosità 2013 Numero Tmedio Fuori standard Totale indennizzi (€) % rispetto Numero Tmedio Fuori standard Totale indennizzi (€) % rispetto 93 5,99 0 0 100,00% 105 5,70 0 0 100,00% 350 6,14 3 650 99,14% 159 5,95 1 70 99,37% 443 6,11 3 650 99,32% 264 5,85 1 70 99,62% 7 10,43 0 0 100,00% 7 10,14 0 0 100,00% 52 2,98 0 0 100,00% 71 3,15 0 0 100,00% 259 3,32 0 0 100,00% 80 3,71 0 0 100,00% 2 5,00 0 0 100,00% 0 0 0 0 100,00% 313 3,27 0 0 100,00% 151 3,45 0 0 100,00% 3.030 0,40 1 35 99,97% 3.006 0,37 0 0 100,00% 918 1,03 0 0 100,00% 805 0,75 0 0 100,00% 8 1,00 0 0 100,00% 1 3 0 0 100,00% 3.956 0,55 1 35 99,97% 3.812 0,45 0 0 100,00% 2123 0,59 3 140 99,86% 1.900 0,51 2 70 99,89% 674 0,88 0 0 100,00% 674 0,55 0 0 100,00% 4 0,75 0 0 100,00% 3 3 0 0 100,00% 2.801 0,66 3 140 99,89% 2.577 0,52 2 70 99,92% 1.144 0,08 2 70 99,83% 1.040 0,13 6 315 99,42% 201 Report di sostenibilità 2012 ALLEGATO 2011 202 Numero Tmedio Fuori standard Totale indennizzi (€) % rispetto 1 gg feriale 98 0,02 0 0 100,00% Media tensione 1 gg feriale 0 0,00 0 0 - Tutti i clienti 1 gg feriale 625 0,05 0 0 100,00% Tempo medio di verifica gruppo di misura Domestici 15 gg lav. 0 0,00 0 0 - Tempo medio di verifica gruppo di misura Altri usi 15 gg lav. 0 0,00 0 0 Tempo medio di verifica gruppo di misura Media tensione 15 gg lav. 0 0,00 0 0 - Tutti i clienti 15 gg lav. 0 0,00 0 0 - Tempo medio di verifica tensione Domestici 30 gg lav. 0 0,00 0 0 - Tempo medio di verifica tensione Altri usi 30 gg lav. 1 11,00 0 0 100,00% Tempo medio di verifica tensione Media tensione 30 gg lav. 0 0,00 0 0 - Tutti i clienti 30 gg lav. 1 11,00 0 0 100,00% Fascia puntualità per appuntamenti Domestici 2 ore 479 NA 0 0 100,00% Fascia puntualità per appuntamenti Altri usi 2 ore 353 NA 3 0 99,15% Fascia puntualità per appuntamenti Media tensione 2 ore 0 NA 0 0 - Tutti i clienti 2 ore 832 - 3 0 99,64% Tempo di riattivazione della fornitura in seguito a guasti del gruppo di misura per le richieste pervenute nei giorni lavorativi Domestici 3 ore 4 1,06 0 0 100,00% Tempo di riattivazione della fornitura in seguito a guasti del gruppo di misura per le richieste pervenute nei giorni lavorativi Altri usi 3 ore 5 1,02 0 0 100,00% Cliente Standard Tempo riattivazione della fornitura in seguito a sospensione per morosità Altri usi Tempo riattivazione della fornitura in seguito a sospensione per morosità Tempo riattivazione della fornitura in seguito a sospensione per morosità totale Tempo medio di verifica gruppo di misura totale Tempo medio di verifica tensione totale Fascia puntualità per appuntamenti totale 2013 Numero Tmedio Fuori standard Totale indennizzi (€) % rispetto Numero Tmedio Fuori standard Totale indennizzi (€) % rispetto 271 0,1 0 0 100,00% 289 0,1 2 140 99,31% 1 0, 0 0 100,00% 0 0,00 0 0 - 1.416 0,08 2 70 99,86% 1.329 0,12 8 455 99,40% 0 0,00 0 0 - 1 11,00 0 0 100,00% 1 10,00 0 0 100,00% 1 5,00 0 0 100,00% 1 6,00 0 0 100,00% 0 0,00 0 0 - 2 8,00 0 0 100,00% 2 8,00 0 0 100,00% 0 0,00 0 0 - 0 0,00 0 0 - 0 0,00 0 0 - 0 0,00 0 0 - 0 0,00 0 0 - 0 0,00 0 0 - - - - - - - - - - - 325 NA 0 0 100,00% 276 NA 0 0 100,00% 327 NA 0 0 100,00% 268 NA 0 0 100,00% 1 NA 0 0 100,00% 5 NA 0 0 100,00% 0 0 100,00% 549 0 0 100,00% 653 5 1,07 0 0 100,00% 8 1,14 0 0 100,00% 5 1,17 0 0 100,00% 10 1,13 0 0 100,00% 203 Report di sostenibilità 2012 ALLEGATO 2011 204 Numero Tmedio Fuori standard Totale indennizzi (€) % rispetto 3 ore 9 1,04 0 0 100,00% Domestici 4 ore 3 1,33 0 0 100,00% Tempo di riattivazione della fornitura in seguito a guasti del gruppo di misura per le richieste pervenute nei giorni non lavorativi Altri usi 4 ore 2 0,70 0 0 100,00% Tempo di riattivazione della fornitura in seguito a guasti del gruppo di misura per le richieste pervenute nei giorni non lavorativi totale Tutti i clienti 4 ore 5 1,08 0 0 100,00% Rettifiche di fatturazione Domestici 90 gg solari 0 0,00 0 0 Rettifiche di fatturazione Altri usi 90 gg solari 0 0,00 0 0 Rettifiche di fatturazione Media tensione 60 gg solari 0 0,00 0 0 Tutti i clienti - 0 0,00 0 0 - Fascia di puntualità per appuntamenti posticipati Domestici 2 ore 33 NA 0 0 100,00% Fascia di puntualità per appuntamenti posticipati Altri usi 2 ore 21 NA 1 - 95,24% Fascia di puntualità per appuntamenti posticipati Media tensione 2 ore 1 NA 0 0 100,00% Fascia di puntualità per appuntamenti posticipati totale Tutti i clienti 2 ore 55 - 1 0 98,18% Media tensione 40 gg lav. 90% 5 11,00 0 NA - Domestici 60 gg lav. 85% 4 9,75 0 NA 100,00% Cliente Standard Tempo di riattivazione della fornitura in seguito a guasti del gruppo di misura per le richieste pervenute nei giorni lavorativi totale Tutti i clienti Tempo di riattivazione della fornitura in seguito a guasti del gruppo di misura per le richieste pervenute nei giorni non lavorativi Rettifiche di fatturazione totale - Livelli generali Preventivi per l'esecuzione di lavori sulla rete MT Esecuzione lavori complessi 2013 Numero Tmedio Fuori standard Totale indennizzi (€) % rispetto Numero Tmedio Fuori standard Totale indennizzi (€) % rispetto 10 1,12 0 0 100,00% 18 1,13 0 0 100,00% 7 1,01 0 0 100,00% 6 1,58 0 0 100,00% 3 1,31 0 0 100,00% 4 0,90 0 0 100,00% 10 1,10 0 0 100,00% 10 1,31 0 0 100,00% 0 0,00 0 0 0 0,00 0 0 0 0,00 0 0 0 0,00 0 0 0 0,00 0 0 0 0,00 0 0 0 - 0 0 - 0 - 0 0 - 14 NA 0 0 100,00% 33 NA 0 0 100,00% 37 NA 0 0 100,00% 24 NA 0 0 100,00% 0 NA 0 0 - 1 NA 0 0 - 51 - 0 0 100,00% 58 - 0 0 100,00% NA 100% 7 15,57 0 NA 100% - - Livello specifico 6 8,50 0 205 Report di sostenibilità 2012 2011 Numero Tmedio Fuori standard Totale indennizzi (€) % rispetto 60 gg lav. 85% 29 5,86 0 NA 100% Media tensione 60 gg lav. 85% 2 45,00 0 NA - Tutti i clienti 60 gg lav. 85% 35 8,54 - NA - Risposta a reclami o richieste scritte per l'attività di distribuzione Domestici 20 gg lav. 90% 0 0,00 0 NA - Risposta a reclami o richieste scritte per l'attività di distribuzione Altri usi 20 gg lav. 90% 0 0,00 0 NA - Risposta a reclami o richieste scritte per l'attività di distribuzione Media tensione 20 gg lav. 90% 0 0,00 0 NA - Risposta a reclami o richieste scritte per l'attività di distribuzione totale Tutti i clienti 20 gg lav. 90% 0 0,00 Risposta a reclami o richieste scritte per l'attività di misura Domestici 20 gg lav. 90% 3 8,67 0 NA 100% Risposta a reclami o richieste scritte per l'attività di misura Altri usi 20 gg lav. 90% 3 10,00 0 NA 100% Risposta a reclami o richieste scritte per l'attività di misura Media tensione 20 gg lav. 90% 2 22,00 1 NA 50% Risposta a reclami o richieste scritte per l'attività di misura totale Tutti i clienti 20 gg lav. 90% 8 12,50 - NA - Risposta a reclami o richieste scritte per l'attività di vendita Domestici 20 gg lav. 90% 0 0,00 0 NA Risposta a reclami o richieste scritte per l'attività di vendita Altri usi 20 gg lav. 90% 0 0,00 0 NA Risposta a reclami o richieste scritte per l'attività di vendita Media tensione 20 gg lav. 90% 0 0,00 0 NA Risposta a reclami o richieste scritte per l'attività di vendita totale Tutti i clienti 20 gg lav. 90% 0 0,00 0 NA Cliente Standard Esecuzione lavori complessi Altri usi Esecuzione lavori complessi ALLEGATO Esecuzione lavori complessi totale 206 NA 2013 Numero Tmedio Fuori standard Totale indennizzi (€) % rispetto Numero Tmedio Fuori standard Totale indennizzi (€) % rispetto 16 12,38 0 NA 100% 16 9,81 0 NA 100% 2 32,50 0 NA 100% 3 4,00 0 NA 100% 24 13,09 0 NA 100% 26 10,69 0 NA 100% 6 14,17 0 NA 100% 14 13,86 0 NA 100% 1 17,00 0 NA 100% 3 14,67 0 NA 100% 1 18,00 0 NA 100% 0 0,00 0 NA 100% 8 15,00 0 NA 100% 17 14,00 0 NA 100% 4 9,00 0 NA 100% 4 19,50 0 NA 100% 0 0,00 0 NA 100% 3 8,67 0 NA 100% 0 0,00 0 NA 100% 1 6,00 0 NA 100% 4 9,00 0 NA 100% 8 13,75 0 NA 100% Normato da TIQV Normato da TIQV 207 Report di sostenibilità 2012 13. Glossario GLOSSARIO A 208 Abitante equivalente Unità di misura che esprime il carico organico inquinante in arrivo ad un impianto di depurazione. Corrisponde al carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno a cinque giorni pari a 60 grammi di ossigeno al giorno. Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il sistema idrico (AEEGSI) Autorità indipendente, istituita con legge n. 481 del 14 novembre 1995, con il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la concorrenza, l'efficienza e la diffusione di servizi con elevati livelli di qualità, attraverso l'attività di regolazione e controllo. B Ambiente Contesto nel quale un’organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni. Anidride carbonica (CO2) Gas incolore e inodore prodotto dai processi di combustione e da processi naturali. È un gas serra. Aspetto ambientale Elemento delle attività o dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione che può interagire con l’ambiente. Biogas Il biogas è il prodotto finale delle trasformazioni biologiche anaerobiche della sostanza organica presente nei rifiuti ad opera di microrganismi. C Certificazione ISO 14001:2004 Certificazione di sistemi di gestione ambientale. Certificazione ISO 9001:2008 Certificazione di sistemi di gestione per la qualità. Certificazione OHSAS 18001:2007 (Occupational Health and Safety Management Systems) Certificazione di sistemi di gestione per la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro Certificazione UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 Certificazione di sistemi di gestione qualità dei laboratori di analisi. Composti Organici Volatili (COV) Sostanze sotto forma di vapore in miscele complesse, con un punto di ebollizione che va da un limite inferiore di 50-100 °C a un limite superiore di 240-260 °C. I composti che rientrano in questa categoria sono più di 300. Tra i più noti ci sono gli idrocarburi alifatici, i terpeni, gli idrocarburi aromatici, gli alcoli, gli esteri, i chetoni e le aldeidi. Cogenerazione L’insieme delle operazioni volte alla produzione combinata di energia meccanica/elettrica e calore, entrambi considerati effetti utili, partendo da una qualsivoglia fonte di energia (Norma UNI 8887). Corporate Governance L’insieme delle procedure connesse al processo di formulazione delle decisioni, alla valutazione della performance e al controllo delle aziende, nonché alla messa a punto di sistemi in grado di indirizzare complessivamente l’azienda e soddisfare le ragionevoli aspettative di rendicontazione dei soggetti CSR (Corporate Social Responsibility) Integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate (Libro Verde della Commissione Europea del 2001). dalla Coalition for Environmentally Responsible Economies (CERES) in collaborazione con l’United Nations Environment Programme (UNEP), con lo scopo di sviluppare linee guida comuni a uso volontario, applicabili a livello internazionale. Emissione Qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell'atmosfera che possa causare inquinamento atmosferico (D. lgs 152/06). Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS) Associazione non profit che si occupa di sviluppo e promozione della ricerca scientifica sul Bilancio Sociale e sulle tematiche inerenti ai processi di gestione responsabile di imprese al fine di favorire la diffusione della responsabilità sociale aziendale e la sua applicazione nel contesto nazionale ed internazionale. F H Fonte rinnovabile Fonti energetiche rinnovabili sono il sole, il vento, le risorse idriche, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione in energia elettrica dei prodotti vegetali o dei rifiuti organici e inorganici. HCL Acido cloridrico. E G Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN) Società per Azioni istituita con il D.lgs. n. 79 del 16 marzo 1999 ed operativa dal 1° aprile del 2000 che ha in concessione la gestione unificata della rete dell'energia elettrica italiana. Global Reporting Initiative (GRI) Istituzione promossa nel 1997 I Impatto ambientale Qualunque modificazione dell’ambiente, negativa o benefica, causata totalmente o parzialmente dagli aspetti ambientali di un’organizzazione. Materiale Particolato (PM) Miscela di particelle solide e liquide sospese in atmosfera. Hanno dimensioni comprese tra 0,005 µm e 50-150µm e una composizione costituita da una miscela di elementi quali: carbonio, piombo, nichel, nitrati, solfati, composti organici, frammenti di suolo, ecc. Monossido di carbonio (CO) Gas incolore, inodore, infiammabile e molto tossico. Si forma durante le combustioni incomplete delle sostanze organiche per mancanza di ossigeno. N Norma SA 8000 (Social Accountability) La norma volontaria SA 8000, standard emesso dal SAI (Social Accountability International), rappresenta il primo standard ufficiale in materia di responsabilità sociale, i cui requisiti consentono alle imprese di costruire un sistema di gestione della responsabilità sociale auditabile e certificabile. NOX Parametro indicante la famiglia degli ossidi di azoto. M P Margine operativo lordo (MOL) Voce del conto economico riclassificato a cui si perviene sommando gli ammortamenti al risultato operativo. Si può ottenere anche sottraendo dai ricavi i costi della gestione caratteristica, ad esclusione degli ammortamenti. Percolato Liquido che si origina prevalentemente dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi (D.lgs. 36/2003). 209 Report di sostenibilità esterni che in essa detengono interessi (Hodges-Wright-Keasy, 1996). PGT Piano di Governo del Territorio Strumento di Pianificazione Urbanistica Comunale introdotto dalla l.r. 12/05. R GLOSSARIO Rapporto di sostenibilità Strumento di rendicontazione e comunicazione alle parti interessate delle prestazioni aziendali rispetto alle tre dimensioni, economica, ambientale e sociale. 210 Registrazione EMAS Regolamento CE n. 761 del 19 marzo 2001 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit, oggi sostituito dal Regolamento CE 1221/09. S SO2 Ossido di zolfo. Sostenibilità Capacità dell'umanità di rispondere alle esigenze del presente senza pregiudicare la capacità delle future generazioni di rispondere alle loro necessità. Stakeholder Qualsiasi individuo, comunità o organizzazione che possa essere, direttamente o indirettamente, interessato dalle scelte aziendali per le relazioni di scambio che intrattiene con essa o perché significativamente influenzato da tali scelte. T Termovalorizzatore Impianto di smaltimento di rifiuti in grado di sfruttare il contenuto calorico dei rifiuti stessi per generare calore, riscaldare acqua ed infine produrre energia elettrica. V Valore aggiunto Misura la ricchezza prodotta dall'azienda nell'esercizio, con riferimento agli interlocutori (stakeholder) che partecipano alla sua distribuzione. VAS (Valutazione Ambientale Strategica) Strumento di valutazione ambientale di piani, programmi e progetti con lo scopo di assicurare che l'attività antropica sia compatibile con lo sviluppo sostenibile, introdotto dal d.lgs. 152/06 e s.m.i. Questionario di valutazione del Report di sostenibilità Completezza delle informazioni Le informazioni contenute nel Rapporto di Sostenibilità sono complete? (1 = poco; 5 = molto) La premessa metodologica Linea Group Holding Prestazione Economica Prestazione Ambientale Prestazione Sociale 12345 12345 12345 12345 12345 Chiarezza della comunicazione Le informazioni sono esposte in un linguaggio chiaro e facilmente comprensibile? (1 = poco; 5 = molto) La premessa metodologica Linea Group Holding Prestazione Economica Prestazione Ambientale Prestazione Sociale 12345 12345 12345 12345 12345 Trasparenza dei dati Ritiene attendibili le informazioni e i dati presentati? (1 = poco; 5 = molto) La premessa metodologica Linea Group Holding Prestazione Economica Prestazione Ambientale Prestazione Sociale 12345 12345 12345 12345 12345 Valutazione degli obiettivi Come valuta gli obiettivi per il futuro contenuti nel documento? (1 = giudizio molto negativo; 5 = giudizio molto positivo) La premessa metodologica Linea Group Holding Prestazione Economica Prestazione Ambientale Prestazione Sociale 12345 12345 12345 12345 12345 Stakeholder A quale categoria di stakeholder appartiene? Azionista { Finanziatore { Dipendente { Pubblica Amministrazione { Creditori { Comunità Locale { Altre osservazioni e suggerimenti Credits Linea Group Holding S.p.A. Via dei Comizi Agrari 26100 Cremona Tel. 0375 8021 Fax 0372 802102 www.lgh.it - [email protected] Raccolta dati e elaborazione Area Qualità, Sicurezza e Ambiente LGH con il supporto di tutte le funzioni aziendali Coordinamento Editoriale Area Comunicazione e Relazioni Esterne LGH Impaginazione grafica studio pitre - Cremona Stampato su carta ecologica Symbol Freelife Satin Fedrigoni Finito di stampare nel mese di agosto 2014 da Fantigrafica - Cremona Per ottenere copia del Report di sostenibilità scrivete a: [email protected]
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