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Report di sostenibilità 2013
Linea Group Holding
Un grande gruppo pieno di energia
Report di sostenibilità
dati anno 2013
Linea Group Holding
Un grande gruppo pieno di energia
Sommario
■ Lettera del Presidente e dell’Amministratore Delegato di Linea Group Holding
6
■ 1. Premessa
metodologica
1.1
Introduzione
1.2 I criteri ed i riferimenti principali seguiti per la redazione del rapporto
1.3 I contenuti del rapporto
9
9
9
11
■ 2. Profi lo dell’organizzazione
2.1 Le società patrimoniali e le attività conferite
2.2 Il Gruppo e la sua storia
2.3 Il territorio di LGH
2.4
Assetto societario
2.5
Servizi gestiti
2.6 Principali indicatori di attività
2.7 Gli indicatori di sostenibilità
2.8 Governance e sistemi di gestione
13
13
13
15
17
18
18
19
19
■ 3. Prestazione
Economica
3.1 Commenti ai principali dati ed indicatori economici
3.2 Produzione e distribuzione del valore aggiunto
33
33
36
■ 4.
4.1
Gli stakeholder di LGH
Mappatura
41
41
■ 5.
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
5.6
5.7
5.8
5.9
Le risorse umane
Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
Premessa
La Comunicazione interna
Le relazioni sindacali
Presentazione e commento dei dati più significativi
Gli stage
La formazione
Tempo libero e circoli aziendali
La Salute e la Sicurezza dei lavoratori
43
44
45
46
47
48
53
56
58
58
3
Report di sostenibilità
■
Clienti
Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
I clienti di LGH
La composizione
L’indagine sulla soddisfazione dei clienti di Linea Group Holding
Dati di ritorno dai clienti
Strumenti di comunicazione con i clienti
Qualità commerciale del servizio di vendita del gas
e dell’energia elettrica
6.8 Assicurazione Clienti Finali
6.9 La regolamentazione a tutela del cliente consumatore
6.10 Bollette e Tariffe
INDICE
■ 6. I
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
6.7
4
61
62
64
65
65
67
67
69
72
72
75
■ 7. Gli
azionisti
7.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
7.2
Le sfide del mercato
7.3
I risultati
7.4 Situazione attuale e linee strategiche per il futuro
7.5 Le iniziative di dialogo
79
80
80
80
80
81
■ 8. I
8.1
8.2
8.3
finanziatori
Premessa
La qualità del debito
Il costo del debito
83
84
84
85
■ 9. I
9.1
9.2
9.3
9.4
Fornitori
Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
La politica degli approvvigionamenti
Selezione dei fornitori
Condizioni Negoziali
87
88
89
90
93
■ 10. Le istituzioni
10.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
10.2 Il rapporto con gli Enti locali
10.3 Progetti e iniziative
95
96
96
96
■ 11.
11.1
11.2
11.3
11.4
11.5
11.6
La comunità locale
Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
La società e il territorio
L’immagine di Gruppo
Iniziative a sostegno del territorio
La didattica
Relazione con i media
99
100
101
101
104
105
106
■ 12. L’ambiente
12.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
12.2 Processi produttivi e impatti ambientali
12.3 Il Servizio Integrato dei rifiuti
12.4 Il Servizio Energetico
12.5 Il Servizio Information and Communication Technology (ICT)
Allegato
109
110
111
111
160
197
200
■ 13. Glossario
208
■ Questionario di valutazione del rapporto di sostenibilità
Report di sostenibilità
5
LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL’A.D.
6
Lettera del Presidente e
dell’Amministratore Delegato
di Linea Group Holding
Il settimo Report di Sostenibilità
di LGH, pubblicato con cadenza
annuale, descrive in sintesi il legame
tra le strategie aziendali e la gestione
delle relazioni con gli stakeholder
con le principali attività svolte dal
Gruppo nel corso dell’esercizio
chiuso al 31 dicembre 2013.
La nuova edizione del Report
di Sostenibilità rappresenta
un’evoluzione dell’impegno di LGH
nel rendicontare in modo sempre più
chiaro e completo le proprie attività,
ma soprattutto le opportunità di uno
sviluppo sostenibile inteso come
impegno quotidiano, poiché parte
integrante nei diversi settori di
business del Gruppo.
Si è ritenuto opportuno modificare
il documento rispetto alle edizioni
precedenti, rendendolo più
accattivante e moderno. Infatti,
il Report è per la prima volta
disponibile anche in versione
interattiva.
Sarà possibile visionare la nuova
versione del Report di Sostenibilità,
accedendo al sito di LGH nella
sezione Responsabilità Sociale. Il
nuovo Report, interamente online,
sarà caratterizzato da una grafica
accattivante e da nuove funzionalità.
Grafici interattivi illustreranno i dati
statistici relativi ai vari servizi erogati,
una schermata principale permetterà
di accedere a tutti i contenuti in
pochi passaggi. Il Report sarà fruibile
da qualsiasi dispositivo mobile.
Il 2013 è stato anche l’anno, che
ha portato LGH ad essere la prima
multiutility italiana non quotata a
finanziarsi sul mercato dei capitali.
L’operazione è stata accolta con
grande interesse da parte di più di
150 investitori istituzionali italiani
ed esteri, raccogliendo adesioni per
quasi un miliardo di euro, pari a oltre
3 volte l’ammontare offerto.
È per noi una grande soddisfazione
l’aver raccolto un così ampio
consenso sia presso investitori
italiani che stranieri.
I risultati presentati in questo
bilancio di sostenibilità sono di
grande soddisfazione e diversi
progetti illustrati nella pubblicazione
sono stati intrapresi all’insegna
dell’innovazione tecnologica. Ci
aspettiamo anche per l’anno in
corso uno scenario ricco di sfide,
come quello che abbiamo dovuto
affrontare nel 2013, convinti
della bontà delle scelte adottate
e della forza del nostro Gruppo.
Essendo una solida multiutility al
servizio del territorio, riteniamo di
essere adeguatamente attrezzati
per crescere in modo sostenibile
e continuare a generare valore a
beneficio per i nostri stakeholder.
giorno, di continuare a costruire
una grande Azienda. Con solidità e
competenza vogliamo far crescere
anche l’intero territorio: questo
resta un impegno, che si rinnova
costantemente.
Il Presidente
Alessandro Conter
L'Amministratore Delegato
Franco Mazzini
Cremona, luglio 2014
Con il sostegno di tutte le Società
che costituiscono il Gruppo LGH
siamo in grado di affrontare a testa
alta il mercato. La professionalità dei
nostri dipendenti e la fiducia di clienti
e fornitori ci permette, giorno dopo
Report di sostenibilità
7
PREMESSA METODOLOGICA
8
Pavia - Ponte coperto
1. Premessa
metodologica
Il Bilancio di Sostenibilità espone le
performance economiche, sociali
e ambientali del Gruppo, con
l’obiettivo di fornire ai portatori di
interesse informazioni per quanto
possibile chiare, complete ed
integrate.
Con il presente Rapporto, il Gruppo
dispone di un ulteriore strumento
di dialogo e di informazione con i
propri stakeholder, di trasferimento
alle Parti Interessate di dati veritieri
e trasparenti sulle prestazioni
del Gruppo, di promozione della
cultura della sostenibilità. Ma la
finalità del rapporto è anche quella
di rappresentare uno strumento
di supporto alle decisioni e di
monitoraggio e rendicontazione del
miglioramento continuo.
I contenuti del rapporto sono relativi
ai dati di prestazione ed alle azioni di
governance e di gestione aziendale
dell’anno 2013 e ad alcune novità
relative al primo semestre 2014;
gli argomenti trattati sono stati
ulteriormente arricchiti rispetto agli
scorsi anni, al fine di fornire dati
e informazioni mirate, dedicate
e considerate rilevanti dai vari
stakeholder aziendali.
1.2 I Criteri ed i riferimenti
principali seguiti per la redazione
del Rapporto
Le novità organizzative intervenute
nel 2013 e nei primi mesi del 2014
e la necessità di rendicontare con
chiarezza e trasparenza le attività
operative di Aziende conferite in
tempi diversi in Linea Group Holding
con le loro prestazioni (dati sociali,
ambientali ed economici), hanno
comportato l’esigenza di effettuare
delle scelte e delle semplificazioni
che sono esplicitate nella presente
Premessa Metodologica.
Il Rapporto si riferisce ai dati
operativi quantitativi del 2013,
tuttavia descrive anche le novità
organizzative intervenute nel primo
semestre 2014.
In particolare, per quanto riguarda
i dati economici e la quantificazione
e ripartizione del valore aggiunto,
si è fatto riferimento al bilancio
consolidato al 31.12.13 del Gruppo
LGH (pubblicato e certificato da
Terza Parte) e al bilancio di esercizio
della sua capogruppo. Le prestazioni
economiche relative alle Società
Azioniste di LGH sono disponibili
nei loro rispettivi bilanci e non sono
oggetto del presente documento.
9
Report di sostenibilità
1.1 Introduzione
PREMESSA METODOLOGICA
Si precisa che anche nel 2013
il consolidato di Gruppo è stato
redatto applicando i principi contabili
internazionali (IAS/IFRS).
La distribuzione del Valore Aggiunto
è stata condotta secondo le linee
guida del GBS (Gruppo di Studio
sul Bilancio Sociale) e secondo la
loro formalizzazione come norme
di rendicontazione sociale per le
amministrazioni pubbliche.
Relativamente ai dati ambientali,
sono presentate le prestazioni
riferite all’anno 2013 degli impianti
della Holding, nonchè i dati relativi
alle attività svolte dalle società del
Gruppo in campo ambientale. Tutti
i dati raccolti sono stati pubblicati
col criterio della suddivisione per
servizio (Gestione ambientale dei
Rifiuti, produzione, distribuzione e
vendita di energia). Nella presente
edizione è stato è stata eliminata
la sezione dedicata al ciclo idrico
integrato in quanto i rami di azienda
10
Cremona - LGH, Reception
delle SOT di Crema e Cremona,
afferenti il servizio idrico, sono stati
conferiti ad una società terza nel
dicembre 2012.
Si distinguono i dati legati
all’effettiva produzione/smaltimento,
dalle quote vendute/fatturate.
Pertanto potranno esserci alcune
discrepanze fra i dati quantitativi
riportati in bilancio, legati
esclusivamente ad una logica di
tipo economico, rispetto a quanto
riportato all’interno del presente
rapporto, il cui fine è quello di
presentare le potenzialità degli
impianti gestiti ed i conseguenti
impatti ambientali derivanti dalla loro
gestione.
Anche relativamente ai dati
Sociali, per il 2013 si descrivono le
iniziative promosse dalla Holding e
dalle sue controllate.
I contenuti del bilancio sono stati
predisposti in conformità alle linee
guida definite dal GRI e dal GBS e
tenendo conto delle informazioni
considerate rilevanti per gli
stakeholder aziendali. In particolare
le Linee Guida GRI (Global Reporting
Iniziative), nella loro edizione GR3,
sono state utilizzate come modello
concettuale e contenutistico di
riferimento per la redazione del
presente Rapporto di Sostenibilità; in
particolare, ne sono stati rispettati i
principi di trasparenza, completezza,
comparabilità, verificabilità,
inclusività, accuratezza, chiarezza,
tempestività, rilevanza, neutralità e
contesto di sostenibilità.
I contenuti del report, il cui obiettivo
è rispondere alle attese informative
dei diversi portatori di interesse in
modo trasparente ed equilibrato,
vengono definiti seguendo le
indicazioni delle Linee guida GRI-G3
opportunamente ricondotte alla
realtà operativa e di contesto
dell’azienda. Si è tenuto conto della
natura giuridica dell’impresa (la
capogruppo LGH), dei rapporti che
intercorrono tra la Holding e le altre
società del Gruppo, della mission
aziendale (LGH è una Utility), dei
settori di operatività del Gruppo
(energetico e ambientale), del
Paese - l’Italia - in cui si svolgono
prevalentemente le attività e delle
tipologie di stakeholder con i quali
LGH interagisce.
Nell’edizione corrente del Report
è stata presa in considerazione
anche la linea guida prodotta dalla
Commissione Bilancio Sociale
dell’Ordine dei Commercialisti
di Milano specifica per il settore
multiutility; in particolare le
diverse sezioni dedicate agli
stakeholder sono state arricchite
di nuovi dati suggeriti dal suddetto
documento.
stakeholder aziendali e delle loro
specifiche esigenze, contengono
le informazioni quali - quantitative
suddivise per stakeholder volte
a fornire un quadro omogeneo,
completo e trasparente
sulla integrazione tra fattori
economici, aspetti sociali e fattori
ambientali derivanti dalle scelte
dell’organizzazione. Come apertura
di ciascun capitolo dedicato ai diversi
stakeholder individuati, vengono
riportati gli obiettivi di miglioramento
raggiunti e quelli futuri.
Il documento viene chiuso dalla
scheda di valutazione, strumento
di fondamentale importanza per
consentire il miglioramento del
report, per la quale chiediamo la
compilazione e la trasmissione, e
dal glossario che spiega i termini
più tecnici usati all'interno di questo
documento.
All’interno del documento sono state
inserite pagine tematiche e box con
lo scopo di approfondire aspetti
rilevanti per i diversi stakeholder.
finanziatori
1.3 I contenuti del Rapporto
azionisti
ambiente
risorse umane
comunità locale
istituzioni
clienti
fornitori
Stakeholder - Soggetti "portatori di interessi" con i quali l'impresa si
relaziona e che possono influenzare (o essere influenzati) dal suo operato
11
Report di sostenibilità
In accordo ai riferimenti metodologici
sopra citati, le prime sezioni
del Rapporto sono dedicate alla
descrizione dell’Identità Aziendale,
delle politiche e della mission, del
suo assetto organizzativo, della
sua governance, all’identificazione
dei servizi erogati, dei Clienti e dei
Territori serviti e all’inquadramento
del disegno strategico per il futuro
dell’Azienda. Le informazioni
contenute in questa sezione fanno
riferimento all’intero Gruppo LGH,
con specifici approfondimenti,
laddove necessari, relativamente
alle singole Società del Gruppo,
per assicurare la completezza delle
informazioni.
Le sezioni successive, precedute
dall’identificazione dei vari
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE
12
Rovato (BS) - Piazza Cavour
2.Profilo
dell’organizzazione
Ai fini della creazione di LGH le
società patrimoniali, AEM S.p.A.
(Cremona), ASM S.p.A. (Pavia),
ASTEM S.p.A. (Lodi), Cogeme
S.p.A. (Rovato) Gruppo SCS - SCRP
(Crema), hanno conferito diverse
attività operative alle società di
gestione SOB (Società Operative di
Business) e SOT (Società Operative
Territoriali), come rappresentato in
Figura 1. LGH pertanto presidia tutti
i servizi core di una multiutility.
2.2 Il Gruppo e la sua storia
La società Linea Group Holding
S.p.A. è stata costituita nel luglio
2006 ed è operativa dal 31 ottobre
2006.
LGH è una Holding multiservizi la
cui struttura è articolata su tre livelli
principali:
• la proprietà appartiene alle società
patrimoniali di Crema, Cremona,
Lodi, Pavia e Rovato, di cui sono
azionisti gli enti locali;
• la Holding, che svolge attività
di pianificazione, controllo e
coordinamento ed eroga servizi
di staff nei confronti delle
società controllate e di alcune
patrimoniali. Inoltre, a seguito
delle operazioni di conferimento
avvenute nel 2010 e nel 2011, la
Holding è dal secondo semestre
2011 proprietaria della quasi
totalità degli asset utilizzati dalle
società operative e di scopo per la
gestione dei servizi di Gruppo;
• le società controllate che
gestiscono i servizi nei business
presidiati e sui diversi territori.
Il bacino potenziale di servizio conta
più di un milione di abitanti in 250
Comuni nelle Province di Brescia,
Bergamo, Cremona, Lodi e Pavia:
il Gruppo può contare quindi su
una scala dimensionale ritenuta ad
oggi sufficiente per posizionarsi
con profitto nelle filiere di business
presidiate.
Le società del Gruppo operano
prioritariamente nelle seguenti filiere
di business:
• Produzione, distribuzione e
vendita di energia elettrica;
• Distribuzione e vendita gas
naturale;
• Ciclo ambientale (raccolta,
trattamento e valorizzazione
rifiuti);
• T eleriscaldamento.
Nell’ambito di tutti i servizi gestiti,
il Gruppo si occupa sia delle fasi di
progettazione, costruzione, collaudo,
che di esercizio e manutenzione
degli impianti.
13
Report di sostenibilità
2.1 Le società patrimoniali e le
attività conferite
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE
Aem
Asm Pavia
Vendita
gas
Vendita
energia elettrica
Distribuzione
gas
Distribuzione
energia elettrica
Produzione
energia elettrica
Ambiente
Teleriscaldamento
14
Altri Servizi
Figura 1: dettaglio delle attività conferite in LGH
Astem
Cogeme
Scrp
A poco più di sette anni dalla sua
nascita le dimensioni raggiunte
rendono il Gruppo confrontabile con
i principali operatori nazionali ed in
grado di giocare un ruolo di rilievo
nei mercati dei servizi pubblici locali
e di pubblica utilità.
LGH sfrutta le positive integrazioni
derivanti dall’aggregazione ma,
al contempo, salvaguarda il
radicamento territoriale di ciascuna
azienda. Gli strumenti che LGH
mette a disposizione per far
crescere il business di potenziali
partners sono: economie di scala,
sinergie organizzative, economie di
acquisto e incremento della capacità
di offerta ed intervento.
2.3 Il territorio di LGH
LGH è espressione del territorio e
delle città che hanno dato luogo a
questa grande realtà del sud della
Lombardia. Le aree di Cremona
(comprendente anche Crema),
Pavia, Lodi e Rovato raccolgono un
ampio patrimonio storico, artistico e
soprattutto culturale e sociale.
Anche grazie a LGH queste
ricchezze sono ora più vicine
ed interconnesse. LGH nasce
innanzitutto per valorizzare le
caratteristiche delle imprese locali e
massimizzare le sinergie operative,
economiche ed industriali.
LGH prende le mosse da questo
bacino territoriale mirando
contemporaneamente ad una
crescita adeguata sia sul mercato
locale (Lombardia e regioni limitrofe)
sia su quello nazionale.
ROVATO
LODI
CREMA
PAVIA
Figura 2: il territorio servito da LGH
CREMONA
Report di sostenibilità
15
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE
16
COMUNE
DI
CREMONA
COMUNI
BS / BG
COMUNE
DI
PAVIA
COMUNE
DI
LODI
COMUNI
DEL
CREMASCO
AEM
CREMONA
COGEME
SPA
ASM PAVIA
SPA
ASTEM
SPA
SCS SPA
30,915%
30,915%
15,902%
13,221%
9,047%
SOCIETÀ TERRITORIALI
VENDITA GAS E EE
ASTEM
GESTIONI
100%
LINEA PIÙ
100%
AEM
GESTIONI
100%
ALTRI
MINORI
DISTRIBUZIONE GAS
LINEA
DISTRIBUZIONE
92,28%
PRODUZIONE EE
AMBIENTE
ALTRI BUSINESS
LINEA
ENERGIA
100%
LINEA
GESTIONI
100%
LINEA COM
96,173%
LGH
RINNOVABILI
100%
LINEA
AMBIENTE
100%
AMICO GAS
100%
ALTRE
PARTECIPAZ.
ECOLEVANTE
85%
MF WASTE
51%
LOMELLINA
ENERGIA
80%
Figura 3: struttura della Holding al 31/01/2014
SOT
SOB
GREENAMBIENTE
80%
2.4 Assetto societario
A dicembre 2013 l’architettura
societaria del Gruppo prevede la
Holding, che esercita il ruolo di
società operativa erogatrice di
servizi di staff nel Gruppo e verso
le patrimoniali, accanto alle SOB
(Società Operative di Business) e
alle restanti SOT (Società Operative
Territoriali).
Nel corso del 2013 sono state attuate
alcune operazioni di semplificazione
della struttura societaria del Gruppo,
nell’ottica della concentrazione per
area di business:
• dal 1 novembre 2013 è divenuta
operativa la fusione di Cogeme
Gestioni in SCS Gestioni,
entrambe operanti nel settore
igiene urbana. La nuova società ha
cambiato denominazione in Linea
Gestioni.
• dal 31 dicembre 2013 è divenuta
operativa la fusione di Linea
Com, operante nell’area sistemi
informativi e telecomunicazioni
(TLC) rispettivamente di Rovato
e Pavia, in AEM COM Cremona,
operante nell’area TLC. Ne è nata
quindi la newco ICT del gruppo
denominata LINEA COM.
La struttura societaria del Gruppo è
riportata nell’organigramma societario
di figura 3.
Report di sostenibilità
17
Cremona - Impianto biomasse legnose, dettaglio
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE
2.5 Servizi gestiti
I servizi gestiti da LGH sono
sintetizzati in Tabella 1.
2.6 Principali indicatori di attività
Il Gruppo LGH è caratterizzato da
un accentramento delle funzioni
corporate nella capogruppo Linea
Group Holding, che si occupa quindi
di tutte le attività strategiche, di
indirizzo, sviluppo, coordinamento e
controllo del Gruppo.
Le società del Gruppo operano
prioritariamente nelle seguenti filiere
di business:
• energia elettrica
- produzione: 447,2 GWh
- distribuzione: 445,7 GWh
- vendita: 693,6 GWh
• gas naturale
- distribuzione: 690,3 mln mc
- vendita: 447,4 mln mc
• ciclo ambientale (raccolta,
trattamento e valorizzazione)
- rifi uti gestiti: 1.028,2 mila
tonnellate
• teleriscaldamento
- calore venduto: 217,2 GWh
I principali asset del Gruppo sono:
• Termovalorizzatori di Parona
(PV) e di Cremona, con una
potenzialità di circa 440.000 t/
anno;
• Due Impianti di trattamento,
selezione e cernita dei rifiuti di
Coccaglio (BS) e Fombio (LO);
• Due discariche controllate ubicate
nei comuni di Augusta (SR) e
Grottaglie (TA);
• un impianto di trattamento
chimico-fisico per rifiuti liquidi
ubicato nel Comune di Crema;
• reti gas nelle Provincie di
Cremona, Brescia, Lodi e Pavia;
• centrali idroelettriche in Valle
Camonica (BS), oltre 37 MW di
potenza installata;
• impianti di produzione di EE da
Biogas (BS, CR, SR, RG), circa 9,5
MW di potenza installata;
• due centrali di cogenerazione e
due reti di teleriscaldamento nelle
province di Cremona e Lodi;
• un impianto di produzione di EE
alimentato a biomasse legnose
ubicato nel Comune di Cremona;
• rete di distribuzione di energia
elettrica del Comune di Cremona;
• una flotta di circa 440 automezzi
per la gestione del servizio di
igiene urbana e trasporto rifiuti.
Per quanto riguarda il capitale
umano, il Gruppo impiega
1.261dipendenti al 31/12/2013.
Nel corso del 2013 sono stati
realizzati investimenti per un totale
di 48.365 mila € in aumento di
1.370 rispetto al 2012. Il totale degli
investimenti del 2013 è composto
per circa 32,7 mln € da spese
destinate al mantenimento degli
asset e per circa 15,7 mln € da
iniziative di sviluppo, concentrate
soprattutto nel business della
distribuzione gas e della produzione
di energia.
18
Settore
Attività
Ambiente
Gestione ciclo integrato dei rifiuti: dalla raccolta e trasporto allo smaltimento
e al recupero e alla valorizzazione dei materiali riciclabili, utilizzando impianti di
proprietà e di terzi.
Energia
Produzione di Energia Elettrica da fonti rinnovabili, assimilate, tradizionali ed
innovative; produzione di calore da termovalorizzazione rifiuti, cogenerazione
e gestione rete teleriscaldamento; distribuzione e commercializzazione
di gas naturale; distribuzione e commercializzazione di Energia Elettrica;
progettazione, vendita e installazione di impianti fotovoltaici.
Information tecnology e TLC
Settore IT e telecomunicazioni
Tabella 1: dettaglio servizi gestiti da LGH
2.7 Gli indicatori di sostenibilità
I principali indicatori di sostenibilità del Gruppo, nel triennio di riferimento, sono riportati in tabella 2.
Responsabilità economica
2011
2012
2013
105.822
109.317
108.862
84,2
47,0
48,4
ROI
7,5%
6,4%
5,9%
MOL
108,2
99,8
95,3
Valore aggiunto (mln Euro)
Investimenti totali (mln Euro)
Responsabilità sociale
2011
2012
2013
Media dipendenti in forza
1.307
1.315
1.253
8,09
7,21
14,28
Indice di frequenza (n° infortuni/n° ore lavorate * 1.000.000)
34,58
36,29
30,53
Pronto intervento gas: % chiamate con intervento entro i 60 minuti
98,83
98,13
99,17
16.481
18.500
14.000
2011
2012
2013
444,32
418,96
447,23
% Raccolta differenziata
57,3
58,7
59,8
N° mezzi alimentati con carburante a minore impatto (metano-elettrico)
115
131
137
Ore di formazione pro-capite
N° studenti partecipanti a programmi di educazione ambientale
Responsabilità ambientale
Energia prodotta da fonti rinnovabili e assimilate (inclusa
termovalorizzazione) immessa in rete (GWh)
Tabella 2: gli indicatori di sostenibilità del Gruppo LGH nel triennio di riferimento
2.8.1 Corporate governance
Linea Group Holding S.p.A. è
società di diritto italiano, non
quotata, a totale capitale pubblico
locale, indiretto. Gli organi
sociali che formano il sistema di
governance di LGH sono il Consiglio
di Amministrazione, il Collegio
Sindacale, l’Assemblea dei Soci.
Il Consiglio di Amministrazione ha
istituito un Organismo di Vigilanza ai
sensi del d.lgs. 231/2001.
Su base volontaria, il Consiglio
di Amministrazione ha adottato il
“Codice degli Amministratori”, nel
quale sono richiamati diritti e doveri
etici e normativi dei componenti
dell’organo amministrativo.
Alla definizione del sistema di
governance di LGH, in quanto
società non quotata a totale capitale
pubblico locale - seppure indiretto ha contribuito significativamente un
corpus di norme speciali emanate
nel tempo, innestatesi nello e sullo
schema statutario. L’emissione,
nel corso dell’esercizio 2013, da
parte di LGH di obbligazioni non
convertibili quotate sulla Borsa del
Lussemburgo, in conseguenza
della quale ora la società rientra
nella definizione di società
emittente strumenti finanziari
quotati su mercato regolamentato,
ha parzialmente modificato riducendone la portata - il corpus
19
Report di sostenibilità
2.8 Governance e sistemi di
gestione
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE
20
della normativa speciale ad essa
applicabile.
Il Consiglio di Amministrazione può
essere composto da un numero
massimo di 5 componenti, nominati
secondo quanto previsto dagli artt.
11 e 15 dello Statuto.
È prevista la nomina di un
Vicepresidente e il Consiglio di
Amministrazione può nominare
tra i suoi membri uno o più
consiglieri delegati. La complessità
delle attività, della articolazione
societaria, dell’organizzazione
hanno determinato la nomina
costante di un Presidente e di
un Amministratore Delegato con
competenze e poteri disgiunti.
Lo statuto prevede che il Consiglio
di Amministrazione sia convocato
ogniqualvolta sia ritenuto opportuno
dal Presidente, dal Vicepresidente,
dal Consigliere Delegato di loro
iniziativa, ovvero su richiesta di
almeno 2 Consiglieri nel caso
di Consiglio a 5 membri o di un
Consigliere nel caso di Consiglio a 3
membri.
Al Consiglio di Amministrazione è
riservata ogni decisione di ordinaria
e straordinaria amministrazione
della Società che non sia riservata
all’Assemblea dei Soci. Lo statuto
prevede materie indelegabili dal
Consiglio di Amministrazione, oltre a
quelle previste dalla legge.
Il Consiglio di Amministrazione si
è riunito 21 volte nel 2013, con
cadenza usualmente ogni due/tre
settimane. Il CDA è stato nominato
il 07.02.2013 e resterà in carica
fino all’approvazione del Bilancio al
31.12.2014
Il regime dei compensi dell’organo
amministrativo è determinato
secondo quanto previsto dal codice
civile, dallo statuto e dalla normativa
speciale, ove applicabile.
Il Collegio Sindacale, composto di
3 membri effettivi e 2 supplenti,
è l’organo che vigila sulla corretta
amministrazione, in particolare
sull’adeguatezza dell’assetto
organizzativo, amministrativo
e contabile adottato dagli
amministratori e sul suo concreto
funzionamento.
L’Assemblea dei Soci viene
convocata dall’organo amministrativo
almeno una volta all’anno. Nel 2013
l’assemblea si è riunita 7 volte.
L’Assemblea dei Soci decide
sulle materie riservate alla sua
competenza dalla legge, dallo
Statuto, nonché sugli argomenti che
uno o più amministratori o tanti soci
che rappresentino almeno un terzo
del capitale sociale sottopongono
alla sua approvazione.
Di seguito viene riportata la
composizione del CDA e del Collegio
Sindacale.
2.8.2 Assetto organizzativo
Oggi operano nella Holding circa
140 risorse, organizzate secondo
lo schema riportato di seguito,
che sono in grado di presidiare
le aree: Relazioni Istituzionali,
General Counsel e Affari Legali e
Societari, Corporate Development,
Qualità, Sicurezza e Ambiente,
Amministrazione Finanza
Controllo e Risk Management,
Approvvigionamenti e Logistica,
Sistemi Informativi, Personale e
Organizzazione e Internal Audit.
L’attuale organigramma di
Linea Group Holding S.p.A. è
rappresentato in figura 4.
Composizione CDA
Presidente
Alessandro Giuseppe Conter
Vicepresidente
Claudio Tedesi
Amministratore Delegato
Franco Mazzini
Consigliere
Giuseppe Demuro
Consigliere Giovanni
Soffiantini
Composizione Collegio Sindacale
Presidente Mario
Minoja
Sindaco effettivo
Umberta Bianchessi
Sindaco effettivo
Vittorino Orione
Sindaco Supplente
Claudio Romeo Bodini
Sindaco Supplente
Carlo Murano
Consiglio
di Amministrazione
Amministratore
Delegato
Presidente
Relazioni Istituzionali, Relazioni
Esterne e Comunicazione
REC
Internal Audit
INT
Vice Presidente
Corporate Development
SVI
Qualità, Sicurezza, Ambiente
QSA
Amministrazione, Finanza
Controllo e Risk Management
AFC
Approvvigionamenti e
Logistica
APP
Personale e Organizzazione
PER
General Counsel e Affari
Legali e Societari
LEG
Gestione Flotte
FLO
SOB Commerciale e
Approvvigionamento
Energetico
SOB Ambiente
SOB Energia
SOB
Distribuzione Gas
SOB
Igiene Urbana
SOT Lodi
SOT Cremona
21
Figura 4: organigramma di LGH aprile 2014
2.8.3 Sistemi di gestione, controllo e
certificazioni
Il Sistema di Controllo Interno
(“SCI”)
L’attuazione di un idoneo sistema
di controllo interno costituisce
un elemento fondamentale per
la governance del Gruppo e la
conduzione degli affari in coerenza
con gli obiettivi prefissati, in
condizioni di correttezza, trasparenza
e conformità alle norme vigenti.
Il sistema di Gruppo, a presidio dei
rischi aziendali, coinvolge diversi
attori e si articola sui seguenti livelli:
a. cosiddetti “controlli di linea”
insiti nei processi operativi e
svolti direttamente dalle funzioni
aziendali nella gestione delle
proprie responsabilità operative
(management);
b. presidio alla gestione dei
rischi, in coerenza agli obiettivi
aziendali e nel rispetto di criteri di
segregazione, svolto tipicamente
da funzioni interne deputate al
controllo (es. Risk Management,
Pianificazione e controllo, Qualità
Ambiente e Sicurezza).
c. valutazioni indipendenti e
autonome sul disegno e sul
funzionamento del complessivo
Report di sostenibilità
SOB ICT
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE
22
sistema di controllo interno da
parte di funzioni “imparziali”
(Internal Audit).
A questi si aggiungono Collegio
Sindacale, Società di Revisione dei
conti e l’Organismo di Vigilanza ex
d.lgs.231/01.
Le attività di controllo di cui ai
precedenti punti b. e c. rientrano
tra le attività erogate dalle funzioni
centralizzate della capogruppo a
favore delle società sottoposte a
direzione e coordinamento di LGH.
Internal Audit
LGH è dotata di una funzione Internal
Audit, che risponde al Presidente
della Società, per garantirne
un’adeguata indipendenza nello
svolgimento delle proprie attività.
La funzione, che non ha deleghe
operative, opera a livello di gruppo
secondo un Piano di audit annuale,
relazionando dei risultati della
propria attività l’Alta Direzione di
LGH (Presidente e Amministratore
Delegato) e/o delle Società
controllate per quanto di loro
competenza.
Responsabilità Amministrativa
delle Società (D.Lgs. n.231/01 e
s.m.i.)
Il Decreto Legislativo n. 231/2001,
recante la “Disciplina della
responsabilità amministrativa
delle persone giuridiche, delle
società e delle associazioni anche
prive di personalità giuridica”, ha
introdotto nell’ordinamento italiano
la responsabilità in sede penale
degli enti per alcuni reati commessi
nell’interesse o a vantaggio degli
stessi.
La disciplina del Decreto, oggetto di
successive modifiche e integrazioni,
si applica a molteplici fattispecie
di reato, tra cui in particolare
reati nei confronti della Pubblica
Amministrazione, reati societari,
in violazione di norme in materia
di sicurezza sul lavoro, in materia
ambientale e informatica.
Il Decreto prevede tuttavia
alcune condizioni di esimente
della responsabilità e, a tal fine,
è stato adottato dal Consiglio di
Amministrazione di LGH e dalle
diverse Società controllate un
Modello di organizzazione gestione
e controllo ex d.lgs. 231/01
(“Modello”), sottoposto a periodico
aggiornamento coerentemente
all’evoluzione societaria e normativa
(ultima revisione di LGH a dicembre
2013); oltre a ridurre il rischio di
illeciti ed evitare l'applicazione
delle sanzioni a danno della
Società, l’adozione del Modello
contribuisce anche al rafforzamento
della Corporate Governance, a
una maggiore sensibilizzazione
delle risorse aziendali in materia
di controllo e all’affermazione
dell’impegno verso la prevenzione
attiva dei reati.
Inoltre, la capogruppo e le società
del Gruppo hanno istituito e
nominato un proprio Organismo
di Vigilanza (“OdV”), organo
collegiale in staff al Consiglio di
Amministrazione, con compiti
principalmente di vigilanza sul
funzionamento del proprio Modello,
sulla sua adeguatezza ed eventuale
opportunità di aggiornamento; nella
maggior parte dei casi i membri
dell’OdV nominato dalle controllate
coincidono con quelli della
capogruppo (due componenti esterni
e il Responsabile della funzione
Internal Audit di Linea Group
Holding spa), secondo un Modello
centralizzato.
Gli Organismi di Vigilanza si sono
dotati di un proprio Regolamento di
funzionamento nominando al loro
interno un Presidente.
Nell’ambito delle proprie attività,
l’Organismo di Vigilanza nel
corso dell’anno in particolare: ha
raccolto flussi informativi inerenti
i principali processi e attività
aziendali sensibili, svolgendo
anche verifiche a campione su
dati e documenti aziendali; ha
incontrato i principali soggetti
Responsabili di aree sensibili; ha
monitorato i sistemi di gestione
della sicurezza e ambientale; ha
verificato le attività di formazione
e informazione al personale;
ha agevolato e verificato il
processo di aggiornamento della
documentazione di sistema (es.
self assessment matrici rischi/
reato, Modelli, Codici Etici).
Quale supporto operativo per le
rispettive attività di competenza in
ambito “231”, le Direzioni aziendali
e gli Organismi di Vigilanza hanno
utilizzato principalmente la funzione
Internal Audit di LGH.
Codice Etico e Codice di condotta
Amministratori
LGH e, conseguentemente, le
società controllate hanno adottato
un Codice Etico, in cui sono
esplicitati i principi etici generali,
i valori di riferimento ovvero le
regole di comportamento verso i
La gestione dei rischi aziendali
Il Gruppo è esposto ai rischi e
incertezze che vengono dettagliati
nelle pagine successive. La gestione
dei rischi è governata da una
Politica dei rischi di Gruppo, che ne
definisce le linee guida e demanda
ad apposite procedure la definizione
delle modalità specifiche di gestione
di ciascuna area di rischio.
• Rischio di mercato
Il Gruppo opera sia in mercati
regolamentati, sia in mercati
non regolamentati. Nei mercati
regolamentati le società sono
esposte al rischio di riduzione
di prezzi di vendita non legati a
riduzione dei costi, ma a disposizioni
legislative o delle Autorità
Competenti. Nei mercati non
regolamentati l’andamento dei prezzi
è determinato, invece, dal mercato.
In diversi settori di attività, le
Autorità competenti stanno
definendo norme relative alla durata
delle concessioni e alle procedure
competitive di affidamento delle
stesse, che avranno un impatto non
trascurabile sul Gruppo.
Complessivamente il Gruppo è
esposto anche ai rischi di perdita di
clienti, alla stagionalità dei consumi,
alla loro riduzione causata dalla crisi
economica, all’andamento climatico
che influenza sia i consumi, sia
le produzioni di energia da fonti
rinnovabili. Infine la produzione
di energia da fonti rinnovabili
è sostenuta da varie forme di
incentivazione, che possono
essere soggette a modifiche o
diverse interpretazioni legislative,
che potrebbero ridurre l’impatto
economico.
Per mitigare i rischi di mercato
la società adotta, ove possibile,
strategie di vendita mirate alla
riduzione del rischio. Mentre le
nuove procedure competitive
potrebbero comportare sia la
cessazione di alcuni servizi, come
pure l’acquisizione di nuove aree di
attività con un beneficio in termini di
economie di scala.
• Rischio di informativa
Il Gruppo è esposto ai rischi legati
alle stime dei consumi di fine
anno, delle tariffe applicabili e alle
stime relative all’applicazione di
disposizioni normative incerte.
Inoltre il Gruppo è esposto al rischio
legato alle stime di copertura finale e
gestione post-chiusura degli impianti
di messa a dimora definitiva dei
rifiuti, pertanto le società interessate
provvedono ad acquisire perizia
asseverata da esperti indipendenti,
verificata ad ogni consuntivazione.
• Rischio operativo
La gestione di alcuni impianti è
soggetta ad autorizzazione degli
Enti competenti, che le società
ottengono e conservano in virtù della
corretta gestione degli stessi.
Le società controllate sono soggette
al rischio di interruzione dell’esercizio
degli impianti a causa di guasti
ed eventi esterni, l’eventuale
interruzione della produzione può
comportare la compressione dei
margini dell’esercizio o disagi
all’utenza. Questo rischio è
mitigato da misure di prevenzione
e protezione, quali per esempio
le politiche di manutenzione o un
adeguato livello di parti di ricambio e
tramite coperture assicurative.
I margini possono essere influenzati
anche dai fermi degli impianti
per manutenzioni, dal costo dello
smaltimento dei rifiuti prodotti,
dall’andamento del costo del lavoro
e dal generalizzato incremento dei
costi. Tale rischio è mitigato da un
metodico controllo dei costi.
Il Gruppo è esposto al rischio
di indisponibilità o errato
funzionamento dei sistemi
informativi, tale rischio è in parte
mitigato da misure di prevenzione e
protezione.
Il Gruppo è esposto a rischi di
eventi esterni, rischi ambientali e
a rischi di riduzione di margini di
23
Report di sostenibilità
principali stakeholder; il documento
è stato elaborato per assicurare
che i valori etici fondamentali del
Gruppo siano chiaramente definiti
e costituiscano l’elemento base
della cultura aziendale, nonché
lo standard di comportamento
di tutti i suoi Collaboratori nella
conduzione degli affari e delle loro
attività. Il documento è sottoposto a
periodico aggiornamento in funzione
dell’evoluzione organizzativa ovvero
normativa (ultima revisione di LGH a
dicembre 2013).
Inoltre, gli Amministratori di
LGH e delle Società controllate
sottoscrivono il Codice di condotta
Amministratori, dove sono riportati
i diritti/doveri dei componenti del
Consiglio di Amministrazione,
nonché le regole di condotta per la
corretta gestione anche di particolari
situazioni complesse (es. conflitti
di interesse, rapporti infra-gruppo),
anche più stringenti rispetto a
quanto previsto dalla normativa
vigente.
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE
Esine (BS) - Impianto idroelettrico del Resio
24
guadagno per effetto della pressione
concorrenziale. L’esposizione al
rischio di eventi esterni e di rischi
ambientali viene mitigata mediante
la stipula di coperture assicurative
e con l’adozione di procedure
di prevenzione, protezione e
monitoraggio dei rischi. I rischi di
riduzione dei margini di guadagno
sono mitigati mediante un metodico
controllo dei costi.
Il Gruppo è esposto al rischio
regolamentare e normativo, con
la coesistenza di norme nazionali,
regionali e provinciali.
• Rischio ambientale
Il Gruppo LGH, attraverso le sue
società controllate, si occupa della
gestione del ciclo integrato dei rifiuti
(dalla raccolta allo smaltimento/
recupero) e della produzione,
distribuzione e vendita di energia.
Conseguentemente, il Gruppo è
esposto al rischio ambientale che
viene gestito da un team tecnico
di lavoro che segue l’applicazione
dettagliata della complessa ed
articolata legislazione ambientale
e attraverso l’adozione delle
norme internazionali UNI EN ISO
14001:2004 ed in alcuni casi il
Regolamento CE 1221:2009 (EMAS).
In conclusione, nel 2013 non ci sono
state criticità ambientali perché i
principali aspetti di rischio sono sotto
controllo.
• Rischio infortunistico
Il Rischio presente nelle attività delle
Società del Gruppo viene gestito con
l’adozione di un Sistema di Gestione
per la sicurezza conforme alla norma
OHSAS 18001:2007.
Tale sistema prevede la
predisposizione di specifiche
procedure e prassi atte a gestire il
rischio e finalizzate alla prevenzione
ed al miglioramento continuo della
sicurezza dei lavoratori. Inoltre
il sistema garantisce la verifica
costante della conformità legislativa.
L’attuazione delle misure preventive
viene verificata internamente da un
team di auditor e esternamente da
un ente terzo indipendente almeno
una volta l’anno.
• Rischi di cambio
Il rischio sui cambi rappresenta
l’esposizione della società a
potenziali perdite derivanti da
regolazioni di transazioni, incassi e
pagamenti, effettuati in valuta estera.
• Rischio di credito
Attualmente il gruppo non ha in
essere polizze assicurative tese
a garantire il rischio di insolvenza
sui propri crediti, in quanto si è
finora ritenuto che la loro tipologia
e le procedure adottate per la
loro gestione e il recupero delle
morosità rendano l’eventuale
costo assicurativo troppo elevato,
rispetto ai benefici economici che ne
deriverebbero.
L’esposizione viene gestita
esclusivamente mediante il
miglioramento delle politiche
commerciali, la concessione del
credito alla clientela ed il recupero
dello scaduto, azioni che negli
ultimi tre esercizi hanno portato
ad una sensibile riduzione dei
crediti commerciali, nonostante
l’incremento costante del fatturato.
Inoltre, il Gruppo ha iscritto a bilancio
appositi fondi, la cui capienza viene
ritenuta congrua alle potenziali
perdite rilevabili in futuro.
Il rischio di credito riguardante le
altre attività finanziarie del Gruppo,
che comprendono le disponibilità
liquide, i mezzi equivalenti e le
attività finanziarie disponibili per la
vendita, è pari, al massimo, al valore
contabile di queste attività in caso
di insolvenza della controparte.
Queste ultime sono costituite da
primarie aziende bancarie nazionali e
internazionali.
• Rischio finanziario
I principali strumenti finanziari del
Gruppo, diversi dai derivati, sono
rappresentati da finanziamenti
bancari a breve e a medio/lungo
termine, leasing finanziari e depositi
bancari a vista e a breve termine.
L’obiettivo principale di tali strumenti
è di finanziare le attività operative
del Gruppo.
Il Gruppo, che ha contratto parte dei
finanziamenti a breve e a medio/lungo
termine in euro, a tasso variabile,
ritiene di essere esposto al rischio
che un eventuale rialzo dei tassi
possa aumentare gli oneri finanziari
futuri, anche se, dopo l’emissione del
prestito obbligazionario a tasso fisso
I Sistemi di Gestione
I sistemi di gestione per la qualità,
l’ambiente e la sicurezza che le
società di LGH hanno, già da diversi
anni, provveduto ad implementare
gradualmente nei differenti settori di
attività, sono importanti strumenti per
tenere sotto controllo, sia in termini di
efficacia che in termini di efficienza, i
processi ed i servizi erogati.
La Qualità dei servizi forniti da una
multiutility, infatti, è il risultato di un
percorso indirizzato alla soddisfazione
dei clienti, al rispetto dell’ambiente,
alla qualità del lavoro all’interno
delle singole società del Gruppo,
alla sicurezza delle attività svolte,
alla risposta alle aspettative degli
stakeholder operanti sul territorio.
Nel 2013 per le società di Linea
Group Holding è proseguita
l’implementazione progressiva di
sistemi di gestione integrati, con
investimenti specifici in termini di
competenze.
Lo Staff QSA ha garantito il presidio
normativo, la consulenza a tutte
le società in materia di salute e
sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le principali attività riguardanti le
certificazioni suddivise per area
territoriale sono indicate di seguito.
Alle certificazioni riportate vanno
aggiunte le verifiche effettuate
dall’Organismo di certificazione ai
sensi della Direttiva 2003/87/CE in
materia di Emission Trading per le
centrali di cogenerazione di Cremona
e Lodi.
• Area Cremona
Per l’area di Cremona è stato
garantito il mantenimento dei
sistemi di gestione già certificati
riportati in tabella 3.
Nel corso del 2013 anche la
capogruppo LGH ha ottenuto la
certificazione del sistema di gestione
per la salute e la sicurezza dei
lavoratori.
L’obiettivo prossimo è quello di
certificare il sistema di gestione qualità
anche per la capogruppo LGH (previsto
entro il primo trimestre 2015).
• Area Lodi
Per l’area di Lodi è stato garantito
il mantenimento dei sistemi di
gestione già certificati riportati in
tabella 4.
• Area Pavia
Nel 2013 Amico Gas ha mantenuto
la certificazione del sistema di
gestione integrato Qualità, Ambiente
e Sicurezza, secondo le norme di
riferimento.
25
Report di sostenibilità
e il conseguente rimborso di alcuni
finanziamenti a tasso variabile, detto
rischio si è sensibilmente ridotto.
Pertanto, per proteggersi dal rischio
di variazione dei tassi di interesse
il Gruppo ha in corso 4 contratti di
Interest Rate Swap (IRS), che coprono
oltre il 90% del debito a tasso variabile
e che prevedono lo scambio di un
differenziale tra un tasso variabile
e uno o più tassi fissi prestabiliti,
applicati ad un nozionale di riferimento.
Per quanto attiene alla valorizzazione
al fair value di questi strumenti,
essa viene calcolata basandosi
sistematicamente su quotazioni di
mercato fornite da primari operatori
specializzati e verificate tramite un
apposito software.
• Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità deriva dalla
prevalenza dei finanziamenti a
breve soggetti a revoca, per cui,
dopo l’emissione del prestito
obbligazionario di 300 milioni
di euro, è stato praticamente
azzerato, in quanto al 31 dicembre
2013 gli scoperti di conto corrente
ammontavano a poco più di due
milioni di euro.
L’obiettivo del Gruppo è di
conservare un equilibrio tra il
mantenimento della provvista e
un’adeguata flessibilità attraverso
la liquidità, gli eventuali scoperti di
conto corrente, i finanziamenti, le
obbligazioni, i leasing finanziari e
contratti di noleggio con opzione di
acquisto e il factoring.
• Rischio commodity e utilizzo
strumenti finanziari
Il Gruppo è esposto al rischio della
variazione dei prezzi di acquisto
di energia elettrica dovuti alle
operazioni effettuate nel mercato
borsistico. Per far fronte a tale
rischio la società stipula coperture
sui rischi derivanti dall’oscillazione
dei prezzi della materia prima
necessaria alle forniture per i
contratti di trading.
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE
26
Denominazione Società
Sistema di riferimento
Norma di riferimento
LGH Spa
Sistema di gestione per la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro
OHSAS 18001:2007
Aem Gestioni Srl
Sistema di gestione per la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro
OHSAS 18001:2007
Aem Gestioni - servizio di igiene
urbana
Aem Gestioni - impianto di
termovalorizzazione
Sistema di gestione ambientale
UNI EN ISO 14001:2004
Aem Gestioni - Discarica di
Malagnino
Sistema di gestione ambientale
UNI EN ISO 14001:2004
Regolamento CE 1221/2009 (EMAS)
Aem Gestioni Srl
Sistema di gestione per la qualità
UNI EN ISO 9001:2008
Linea Com Srl
Sistema di gestione per la qualità
Sistema di gestione per la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
OHSAS 18001:2007
Tabella 3: sintesi dello stato delle certificazioni delle società di LGH - Area Cremona al 30/06/2014
Denominazione Società
Sistema di riferimento
Norma di riferimento
Astem Gestioni
Sistema di gestione integrato per
la qualità, l’ambiente, la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
OHSAS 18001:2007
Linea Distribuzione
Sistema di gestione integrato per
la qualità, l’ambiente, la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
OHSAS 18001:2007
Tabella 4: sintesi dello stato delle certificazioni delle società di LGH - Area Lodi al 30/06/2014
Denominazione Società
Sistema di riferimento
Norma di riferimento
Amico Gas
Sistema di gestione integrato per
la qualità, l’ambiente, la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
OHSAS 18001:2007
Linea Più
Sistema di gestione per la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro
Sistema di gestione per la qualità
OHSAS 18001:2007
UNI EN ISO 9001:2008
Lomellina Energia
Sistema di gestione ambientale
UNI EN ISO 14001:2004
Tabella 5: sintesi dello stato delle certificazioni delle società di LGH - Area Pavia al 30/06/2014
Linea Più ha mantenuto la
certificazione del sistema di
gestione qualità secondo la norma
UNI EN ISO 9001:2008 e ottenuto,
come pianificato, la certificazione
del sistema di gestione per la
salute e la sicurezza nei luoghi di
lavoro secondo la norma OHSAS
18001:2007.
Nel 2013 la società Lomellina
Energia ha mantenuto la
certificazione del sistema di gestione
ambientale secondo la norma ISO
14001:2004.
La sintesi delle certificazioni in essere
presso le Società operanti sull'area
Pavia è presentata in tabella 5.
• Area Crema
Nel 2013 Linea Gestioni ha ottenuto
la certificazione del sistema
di gestione qualità, ambiente
e sicurezza secondo le norme
internazionali di riferimento.
Inoltre, limitatamente al sito di Rovato,
ha ottenuto la registrazione Emas.
L'obiettivo prossimo è quello di
estendere la registrazione EMAS
all'intera organizzazione di Linea
Gestioni (completamento previsto
entro primo trimestre 2015).
• Area Rovato
Per l’area di Rovato è stato garantito il
mantenimento dei sistemi di gestione
certificati riportati in tabella 7.
Nel corso 2014 Linea Energia
estenderà il proprio sistema di
gestione integrato anche all’impianto
di recupero energetico da biogas
localizzato nella discarica di Ragusa.
La Politica Integrata
La Holding ha predisposto una Politica
integrata che, oltre ad essere la
Politica Qualità, Ambiente, Sicurezza
e Responsabilità Sociale di LGH,
costituisce la linea guida per le Società
del Gruppo per gli aspetti di sistema.
Tale documento, aggiornato nel corso
del 2013, è gestito in modo controllato
e viene messo a disposizione di tutti i
dipendenti. La politica viene di seguito
riportata.
Denominazione Società
Sistema di riferimento
Norma di riferimento
Linea Gestioni
Sistema di gestione integrato per
la qualità, l’ambiente, la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
OHSAS 18001:2007
Linea Gestioni area Rovato
Sistema di gestione ambientale
Regolamento CE 1221/2009 (EMAS)
Tabella 6: sintesi dello stato delle certificazioni delle società di LGH - Area Crema al 30/06/2014
Sistema di riferimento
Norma di riferimento
Linea Energia
Sistema di gestione integrato per
la qualità, l’ambiente, la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
OHSAS 18001:2007
Linea Ambiente
Sistema di gestione integrato per
la qualità, l’ambiente, la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
OHSAS 18001:2007
Greenambiente
Sistema di gestione integrato per
l’ambiente, la salute e la sicurezza nei
luoghi di lavoro
UNI EN ISO 14001:2004
OHSAS 18001:2007
Ecolevante
Sistema di gestione integrato per
la qualità, l’ambiente, la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
Regolamento CE 1221/2009 (EMAS)
OHSAS 18001:2007
Tabella 7: sintesi dello stato delle certificazioni delle società di LGH - Area Rovato al 30/06/2014
27
Report di sostenibilità
Denominazione Società
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE
28
Politica integrata Qualità,
Ambiente, Sicurezza
e Responsabilità Sociale
Il Gruppo LGH fornisce servizi
di pubblica utilità e nasce come
risposta delle Utilities di Rovato
(Cogeme), Cremona (AEM), Crema
(SCS), Pavia (ASM) e Lodi (ASTEM)
alle sfide del mercato dei servizi
pubblici locali.
Il gruppo LGH è una Multiutility
industriale che vuole mantenere
e sviluppare attività e servizi di
interesse economico generale:
• offrendo ai clienti servizi di qualità
e soddisfacendo al meglio le loro
aspettative;
• mirando a ottimizzare nel tempo
gli investimenti degli azionisti,
anche attraverso aggregazioni o
partnership;
• favorendo il coinvolgimento,
la responsabilizzazione e la
valorizzazione dei lavoratori;
• adattando l’organizzazione alle
nuove sfide tecnologiche e di
mercato;
• operando nel rispetto
dell’ambiente, del proprio
territorio, della sicurezza dei
lavoratori e dei valori etici,
secondo un modello di sviluppo
sostenibile, con particolare
attenzione alla produzione e
all’utilizzo di energia da fonti
rinnovabili.
In particolare LGH adotta un
Sistema Integrato Qualità, Ambiente
e Sicurezza e di Responsabilità
Sociale, che si basa sui seguenti
elementi fondamentali:
• Ricerca del miglioramento
continuo attraverso la definizione
e l’attuazione di specifici obiettivi
e programmi;
• Diffusione, all’interno di tutte
le Società del Gruppo, di
comportamenti etici condivisi;
• Sviluppo di progetti ambientali
sostenibili;
• Costante monitoraggio della
conformità normativa;
• Uso razionale di risorse ambientali
ed impegno alla prevenzione
dell’inquinamento;
Cremona - LGH, foto notturna della sede
personale;
• Valorizzare le risorse umane
tramite un’accurata pianificazione
della formazione, finalizzata
all’aumento delle competenze e
alla crescita professionale;
• Garantire salute e sicurezza
con un costante impegno alla
•
•
•
•
•
•
prevenzione di infortuni e malattie
professionali;
Promozione delle pari opportunità;
Rafforzare il legame con
il territorio di riferimento
valorizzando l’indotto e la
diffusione di valori etici;
Perseguire la qualità, la continuità
e la sicurezza dei servizi offerti;
Ascoltare le esigenze dei clienti
per garantirne la soddisfazione e
la fidelizzazione;
Comunicare la politica, gli
obiettivi, i programmi e le
prestazioni in materia di
Qualità, Ambiente, Sicurezza,
mantenendo uno stretto dialogo
con gli stakeholder;
Destinare risorse adeguate
per il reporting nell’ambito del
sistema di gestione ed adozione
di strumenti statistici e gestionali,
quali: monitoraggio d’indicatori
prestazionali, conduzione
di verifiche ispettive, azioni
correttive/preventive e riesami da
parte della Direzione, finalizzati
alla gestione efficace del sistema.
Cremona, 01/06/2013
Il Presidente
Alessandro Conter
L’Amministratore Delegato
Franco Mazzini
29
Report di sostenibilità
• Promozione e radicamento
dell’immagine di LGH nei territori
di riferimento accrescendone lo
sviluppo sostenibile;
• Ascolto e risposta alle esigenze
del territorio, producendo e
distribuendo valore aggiunto;
• Coinvolgere e sensibilizzare il
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE
30
2.8.4 Le Strategie di Sostenibilità
La sostenibilità dei processi e dei
servizi è perseguita, valutata ed
attuata da tempo dalle società di
Linea Group Holding. Testimonianze
in tal senso sono descritte nel
presente rapporto e in quelli
pubblicati e divulgati negli anni
scorsi.
In questo documento sono
offerte informazioni e dettagli
su tutto quello che le società
della Holding hanno già attuato:
indagini di Customer Satisfaction,
certificazioni di sistemi di gestione
ambiente, qualità e sicurezza,
Registrazioni EMAS, progetti di
recupero di efficienza, sistemi
di incentivazione del personale,
investimenti in tecnologie e
impianti più efficienti e compatibili
con l’ambiente, sistemi e strumenti
di Corporate Governance, modelli
di gestione della Responsabilità
Amministrativa ex D.lgs. 231/01,
Codice Etico, ecc. Tali azioni sono
tutte riconducibili alla strategia
di CSR (responsabilità sociale di
impresa).
Il presente Rapporto si prefigge
anche lo scopo di rendicontare alle
parti interessate lo stato attuale
di conformità a tali Valori delle
prestazioni ambientali, sociali
ed economiche ottenute dalle
aziende della Holding nel 2013,
così come dei connessi obiettivi di
miglioramento.
2.8.5 La Carta dei Fondamenti
Nel 2013, di concerto con la
Direzione dell’Ufficio Personale e
con il management delle società del
Gruppo, LGH deciso di intraprendere
un percorso che mettesse insieme
il DNA di ogni realtà aziendale della
Holding per ridefinire e armonizzare
la Visione, Missione e i Valori del
Gruppo LGH.
Missione, Visione e Valori aziendali,
costituiscono i Fondamenti
Strategici di ogni azienda, le linee
guida che orientano la strategia
e i comportamenti necessari a
realizzarla: la chiarezza con la quale
vengono rappresentati, comunicati
e testimoniati è elemento di grande
importanza per poter fondare
l’identità del Gruppo e per poter
convogliare le energie positive da
parte di tutti.
Ciò nella convinzione che
possedere Fondamenti Strategici
condivisi possa consentire al
Gruppo di ispirare la giusta cultura
di impresa volta al successo
aziendale, alla soddisfazione
di clienti e stakeholder, e può
orientare contenuti e strumenti
volti allo sviluppo di un vero e
proprio coinvolgimento dei propri
dipendenti.
Nel 2014 è stato completato il
percorso intrapreso nel corso del
2013 ed è stata redatta la Carta dei
Fondamenti che include Missione,
Visione e Valori:
La Missione
“È ciò che dichiara perché esiste
una impresa e quale ruolo vuole
ricoprire nel suo business. È la
sintesi della strategia e indica quali
sono gli obiettivi del Gruppo nel
complesso e delle singole parti.”
Il Gruppo LGH è una Multiutility
industriale che vuole mantenere
e sviluppare attività e servizi di
interesse economico generale:
• offrendo ai clienti servizi di qualità
e soddisfacendo al meglio le loro
aspettative;
• mirando a ottimizzare nel tempo
gli investimenti degli azionisti,
anche attraverso aggregazioni o
partnership;
• favorendo il coinvolgimento,
la responsabilizzazione e la
valorizzazione dei lavoratori;
• adattando l’organizzazione alle
nuove sfide tecnologiche e di
mercato;
• operando nel rispetto
dell’ambiente, del proprio
territorio, della sicurezza dei
lavoratori e dei valori etici,
secondo un modello di sviluppo
sostenibile, con particolare
attenzione alla produzione e
all’utilizzo di energia da fonti
rinnovabili.
La Visione
“È una descrizione chiara ed efficace
della immagine del futuro: ciò che si
vuole diventare e quello che potrà
essere l’azienda, se raggiungerà
gli obiettivi che si è data per il suo
futuro a medio-lungo temine. È
quindi anche un impegno che ci si
prende per il domani: il ritratto del
volto che il Gruppo vorrà avere”.
Crescere, creando valore e
rimanendo punto di riferimento per
i propri stakeholder, cioè tutti coloro
che direttamente e indirettamente
sono coinvolti e interessati
dall’attività del Gruppo.
I fondamenti LGH: I nostri valori
Sono i principi che guidano le
persone del Gruppo nel loro lavoro
LGH è un Gruppo nel quale tutti devono sentirsi responsabilizzati
e responsabili del mantenimento e sviluppo delle proprie
competenze, della buona esecuzione dei compiti assegnati
e della realizzazione degli obiettivi aziendali, con la
consapevolezza che “ciò che fai” e “come lo fai” contribuisce
in modo determinante al successo personale e del Gruppo.
I FONDAMENTI LGH: I NOSTRI VALORI
quotidiano e nel mettere in pratica la
strategia aziendale. Rappresentano
le linee guida per i comportamenti
che ognuno deve seguire e fare
propri ogni giorno e, di conseguenza,
aiutano a descrivere il “carattere”
della nostra realtà.
• Uno. Siamo sempre responsabili
LGH è un Gruppo nel quale tutti
devono sentirsi responsabilizzati e
responsabili del mantenimento e
sviluppo delle proprie competenze,
della buona esecuzione dei compiti
assegnati e della realizzazione
degli obiettivi aziendali, con la
consapevolezza che “ciò che fai” e
“come lo fai” contribuisce in modo
determinante al successo personale
e del Gruppo.
• Due. Facciamo squadra per essere
vincenti
Nel Gruppo tutti devono sentirsi
impegnati a lavorare insieme per
conseguire gli obiettivi condivisi:
unire gli sforzi favorendo un clima
coeso e costruttivo di confronto
è la chiave per una reale crescita
professionale.
FACCIAMO SQUADRA
PER ESSERE VINCENTI
Nel Gruppo tutti devono sentirsi impegnati a lavorare insieme
per conseguire gli obiettivi condivisi: unire gli sforzi favorendo
un clima coeso e costruttivo di confronto è la chiave per una reale
crescita professionale.
I FONDAMENTI LGH: I NOSTRI VALORI
• Tre. Agiamo oggi pensando anche
al domani.
Il contesto nel quale operiamo
oggi richiede dinamicità e capacità
di “vedere oltre”, di progettare
con una visione di quello che sarà
il nostro futuro. Le scelte che
facciamo oggi sono indirizzate a
soddisfare anche le nostre esigenze
di crescita e i bisogni dei clienti di
domani.
• Quattro. Dimostriamo integrità.
Ogni dipendente del Gruppo LGH
deve caratterizzarsi per l’integrità,
cioè impegnarsi a lavorare:
- correttamente, rispettando gli altri
e gli impegni presi;
- onestamente, rispettando norme
e regole aziendali;
- in modo equo e trasparente,
trattando in modo imparziale ogni
cliente interno ed esterno.
Un impegno diffuso
Il management LGH - fortemente
convinto dell’importanza di
coinvolgere tutti i dipendenti in
questo processo - si è impegnato in
prima linea affinché i principi della
carta dei fondamenti siano condivisi
da tutti i dipendenti e siano poi
adeguatamente sostenuti nel tempo
con un vero piano di engagement,
fatto di interventi formativi, di
iniziative di rinforzo, monitoraggio e
conoscenza, di azioni di sviluppo e
anche di interventi di comunicazione
interna. Il piano prevede un intenso
calendario di incontri formativi, tesi
a rendere protagonisti e partecipi
tutti i dipendenti, costruendo
momenti di scambio di valutazioni e
perseguendo obbiettivi di continuità
e coerenza del progetto.
AGIAMO OGGI PENSANDO
ANCHE AL DOMANI
DIMOSTRIAMO INTEGRITÀ
Il contesto nel quale operiamo oggi richiede dinamicità e capacità
di “vedere oltre”, di progettare con una visione di quello che sarà
il nostro futuro. Le scelte che facciamo oggi sono indirizzate
a soddisfare anche le nostre esigenze di crescita
e i bisogni dei clienti di domani.
Ogni dipendente del Gruppo LGH deve caratterizzarsi
per l’integrità, cioè impegnarsi a lavorare:
- correttamente, rispettando gli altri e gli impegni presi;
- onestamente, rispettando norme e regole aziendali;
- in modo equo e trasparente, trattando in modo imparziale
ogni cliente interno ed esterno
I FONDAMENTI LGH: I NOSTRI VALORI
I FONDAMENTI LGH: I NOSTRI VALORI
31
Report di sostenibilità
SIAMO SEMPRE RESPONSABILI
PRESTAZIONE ECONOMICA
32
Crema (CR) - Il Duomo
3. Prestazione
Economica
3.1.1 Premessa
Di seguito si riportano alcuni sintetici
commenti ai principali dati ed
indicatori di prestazione economica
del Gruppo LGH. Ulteriori dettagli
e informazioni sono presenti nel
Bilancio Consolidato e nel Bilancio di
Esercizio chiusi al 31 dicembre 2013.
Il 2013 ha rappresentato per il
gruppo LGH un anno di leggera
flessione nei risultati economici della
gestione caratteristica: dal 2012 al
2013 l’EBITDA consolidato è infatti
passato da 99.783 a 95.329 k€,
con una diminuzione del 4,5%, e
l’EBIT è sceso da 39.071 a 35.842
k€ (-8,3%). Ciò è dovuto, per lo più,
all’aumento dei costi di acquisto
delle commodities (gas metano ed
energia elettrica) e alla conseguente
contrazione dei margini nei business
della vendita delle stesse.
Migliora, invece, del 25,8% l’utile
dell’esercizio, passando da 2.852
a 3.588 k€, anche se la quota di
pertinenza del gruppo è scesa
leggermente (da 6.740 k€ del 2012
a 6.263 k€ del 2013).
La tabella 8 sintetizza la prestazione
economica del Gruppo nel triennio
2011-2013.
La tabella 9 evidenzia i principali
indici di bilancio riferiti al biennio
2012-2013.
L’incidenza dell’Ebitda sui ricavi
(ROS) passa dal 15,22% al 13,77%,
la redditività del capitale investito
(ROI) passa dal 6,36% al 5,94%
e la redditività dei mezzi propri
(ROE) passa dal 3,24% al 3,00%.
Il rapporto PFN/Equity diminuisce
dall’1,56 all’1,47.
3.1.2 Ricavi per business
Nella tabella 10 vengono riportati i
ricavi delle varie linee di business
realizzati dal Gruppo LGH nel 2013,
confrontati con quelli del 2012.
33
Report di sostenibilità
3.1 Commenti ai principali dati ed
indicatori economici
PRESTAZIONE ECONOMICA
Descrizione
34
2011
2012
2013
Ricavi netti
568.308
655.760
692.241
Costi
-460.065
-555.977
-596.912
EBITDA
108.243
99.783
95.329
Ammortamenti e svalutazioni
-59.203
-60.712
-59.487
EBIT
49.040
39.071
35.842
Proventi-oneri da partecipazioni
-12.920
-3.821
-56
Proventi-oneri finanziari
-15.496
-21.125
-21.096
Imposte sul reddito
-19.630
-11.273
-11.102
Utile (perdita) dell’esercizio
1.138
2.852
3.588
Di cui del gruppo
3.021
6.740
6.263
Di cui di terzi
-1.883
-3.888
-2.675
2012
2013
ROE
3,24%
3,00%
ROI
6,36%
5,94%
ROS
Tabella 8: consolidato LGH 2011-2013 (dati in migliaia di euro)
Descrizione
15,22%
13,77%
PFN/Equity
1,56
1,47
PFN/EBITDA
3,74
3,76
Tabella 9: indici di bilancio biennio 2012-2013
(K€)
50.978
2013
43.138
Differenza
Gas vendita
2012
2013
Differenza
Energia elettrica produzione
2012
2013
Differenza
Energia elettrica distribuzione
2012
2013
Differenza
Energia elettrica vendita
2012
2013
Differenza
Ciclo idrico
2012
2013
Differenza
Ambiente
2012
2013
Differenza
Teleriscaldamento
2012
2013
Differenza
Altri servizi
2012
2013
Differenza
Struttura
2012
2013
Differenza
Tabella 10: ricavi per business biennio 2012-2013 (dati in migliaia di Euro)
- 15,4%
(K€)
273.225
295.335
+ 8,1%
(K€)
31.957
34.671
+ 8,5%
(K€)
19.500
14.011
- 28,1%
(K€)
138.863
159.521
+ 14,9%
(K€)
17.687
0
- 100,0%
(K€)
172.101
172.111
- 0,0%
(K€)
20.306
21.236
+ 4,6%
(K€)
25.582
25.299
- 1,1%
(K€)
10.686
13.806
+ 29,2%
35
Report di sostenibilità
Gas distribuzione
2012
PRESTAZIONE ECONOMICA
36
Le attività del Gruppo che generano
i maggiori ricavi sono quelle della
vendita del gas (37,9% del totale),
del settore ambiente (22,1% del
totale) e della vendita di energia
elettrica (20,5% del totale), come
mostra il grafico 1.
3.1.3 Situazione patrimoniale
La situazione patrimoniale del
Gruppo LGH al 31/12/2013,
confrontata con quella al 31/12/2012,
è riepilogata nella tabella 11.
La situazione patrimoniale del
Gruppo LGH, redatta secondo lo
schema delle fonti e degli impieghi,
evidenzia un capitale investito netto
di 604 milioni di euro.
Tra le fonti, il patrimonio netto
presenta alla fine dell’esercizio 2013
un saldo di 245 milioni di euro ed
accoglie le variazioni connesse alla
distribuzione dei dividendi ai soci e al
risultato di esercizio.
3.2 Produzione e distribuzione del
Valore Aggiunto
Il calcolo e l’analisi della ripartizione
del Valore Aggiunto sono un passo
importante all’interno del bilancio di
sostenibilità.
Il Valore Aggiunto è la sommatoria
delle remunerazioni (ossia dei
benefici economico-finanziari)
percepite dal complesso delle
parti interessate. In altri termini,
è una misura della “ricchezza”
prodotta e distribuita dal Gruppo sul
territorio, agli azionisti, alla società
civile, ai dipendenti, alle pubbliche
amministrazioni, ecc.
Pertanto la sua ripartizione evidenzia
in termini oggettivi e quantitativi la
coerenza aziendale ai principi etici
e di responsabilità sociale che la
Holding si è data nelle sue missioni
e politiche.
Come raccomandato dalle linee
guida GBS, viene in questa sede
applicata la configurazione del Valore
Aggiunto Globale (o V.A.G.), che
rappresenta il livello di aggregazione
più dettagliato dei componenti
reddituali. Il V.A.G., che si ottiene
confrontando i ricavi dell’esercizio
con i costi dell’esercizio e che può
essere considerato sia al netto
che al lordo degli ammortamenti,
è considerato un ottimo indicatore
ai fini del presente bilancio di
sostenibilità.
Il V.A.G. del Gruppo LGH viene di
Teleriscaldamento
2,7%
Altri servizi
3,2%
Struttura
1,8%
Distribuzione gas
Ambiente
5,5%
22,1%
Ciclo idrico
0,0%
Vendita gas
37,9%
Vendita energia elettrica
20,5%
Distribuzione energia elettrica
1,8%
Grafico 1: ripartizione % ricavi 2013
Produzione energia elettrica
4,4%
seguito rappresentato mediante due
diversi prospetti riportati nelle tabelle
12 e 13:
• il prospetto di determinazione del
valore aggiunto, che presenta la
contrapposizione tra ricavi e costi
intermedi;
• il prospetto di ripartizione del
valore aggiunto, ricomposto quale
sommatoria delle remunerazioni
percepite dagli interlocutori
interni al Gruppo e delle liberalità
esterne.
Per quel che riguarda la sua
distribuzione, le linee guida sopra
2012
%
2013
%
Capitale investito netto (CIN)
613.919
100,00%
603.565
100,00%
Capitale immobilizzato netto
571.696
93,12%
563.660
93,39%
Capitale circolante netto
79.082
12,88%
75.161
12,45%
Altre attività/passività nette
-36.859
-6,00%
-35.255
-5,84%
Fonti di finanziamento
613.919
100,0%
603.565
100,0%
Patrimonio netto
240.234
39,13%
244.662
40,54%
Posizione finanziaria netta
373.686
60,87%
358.903
59,46%
Tabella 11: situazione patrimoniale biennio 2012-2013 (dati in migliaia di euro)
2011
2012
2013
Valore Produzione
581.380
674.800
702.080
Costi della produzione
409.606
505.019
540.413
Per acquisti di beni
280.811
367.052
409.768
Per servizi
102.301
110.615
104.848
19.567
19.941
20.316
1.962
3.243
2.748
-46
485
-457
5.011
3.683
3.190
171.774
169.781
161.667
-9.569
947
4.995
3.697
3.179
5.069
-13.266
-2.232
-74
Per godimento beni di terzi
Accantonamenti per rischi e oneri
Variazione rimanenze
Oneri diversi di gestione (esclusi imposte e tasse indirette e
contributi alle comunità locali)
Valore Aggiunto Caratteristico Lordo
Saldo gestione accessoria
Proventi finanziari, da partecipazioni ed altri proventi
Rettifiche valore attività finanziarie
Saldo gestione straordinaria
Valore Aggiunto Globale Lordo
Ammortamenti e svalutazioni della Gestione
Valore Aggiunto Globale Netto
Tabella 12: determinazione del Valore Aggiunto Globale triennio 2011-2013
2.547
-742
1.686
164.752
169.986
168.348
58.930
60.669
59.486
105.822
109.317
108.862
37
Report di sostenibilità
Determinazione valore aggiunto (in K€)
PRESTAZIONE ECONOMICA
38
citate definiscono le ripartizioni del
V.A.G. secondo il quadro seguente:
• Valore aggiunto distribuito al
personale: remunerazioni del
personale dipendente (incluso
TFR) e non dipendente, e degli
amministratori, di natura diretta e
indiretta.
• Valore aggiunto distribuito
alla Pubblica Amministrazione
(P.A.): imposte dirette e indirette
erogate sia a livello locale che
nazionale.
• Valore aggiunto distribuito
ai Creditori (ossia i fornitori di
capitale ad interesse esplicito):
oneri finanziari a breve/lungo
termine.
• Valore Aggiunto distribuito agli
Azionisti: trattasi dei dividendi
distribuiti agli Azionisti.
• Remunerazione dell’Azienda:
la Holding LGH è considerata in
questa sede come interlocutore
autonomo, in quanto portatore
di interessi comuni a tutti i suoi
stakeholder; si considerano
quindi gli ammortamenti,
gli accantonamenti vari, le
svalutazioni, la gestione
accessoria e le riserve.
• Valore aggiunto distribuito
alla Comunità Locale: in questa
categoria sono rappresentate le
distribuzioni del Valore Aggiunto
agli interlocutori sociali esterni, le
liberalità elargite alla comunità, le
sponsorizzazioni, ecc.
Ripartizione valore aggiunto
(K€)
(K€)
(K€)
Stakeholder
2011
2012
2013
Al personale
64.327
66.738
64.990
Alla PA, per imposte dirette e indirette
21.103
12.758
14.007
Ai finanziatori
19.122
28.784
26.147
Agli azionisti
10.000
10.000
8.000
Al gruppo, per autofinanziamento
57.090
51.375
48.393
Ammortamenti e svalutazioni attività non finanziarie
58.930
60.669
59.486
Accantonamenti
1.962
3.243
2.748
Riserve del patrimonio netto consolidato di Gruppo
-3.802
-12.537
-13.841
132
126
130
171.774
169.781
161.667
-7.022
205
6.681
Valore Aggiunto Globale Lordo
164.752
169.986
168.348
Ammortamenti e Svalutazioni
58.930
60.669
59.486
105.822
109.317
108.862
Alle comunità locali
Valore Aggiunto Caratteristico Lordo
Saldo gestione accessoria e straordinaria
Valore Aggiunto Globale Netto
Tabella 13: ripartizione del Valore Aggiunto Globale triennio 2011-2013
Crema (CR) - Raccolta differenziata
Alle comunità locali
0,08%
Al gruppo, per autofinanziamento
29,93%
Al personale
40,20%
Agli azionisti
4,95%
Ai finanziatori
16,17%
Grafico 2: ripartizione del valore aggiunto fra gli stakeholder anno 2013
Alla PA, per imposte dirette e indirette
8,66%
Report di sostenibilità
39
GLI STAKEHOLDER DI LGH
40
Cremona - La Cattedrale con il Torrazzo
4. Gli stakeholder di LGH
Per perseguire correttamente la
Sostenibilità dei propri processi e
servizi, LGH ha analizzato le proprie
Parti Interessate - o stakeholder
- e ne ha studiato esigenze ed
aspettative.
La mappatura degli stakeholder,
ovvero l’individuazione delle
principali categorie di portatori di
interesse che gravitano attorno ad
un’azienda, ha rappresentato una
fase fondamentale nell’elaborazione
del settimo rapporto di sostenibilità,
in quanto ha permesso di individuare
nuovi fabbisogni informativi interni
ed esterni.
Di seguito, vengono riportate le
principali categorie di stakeholder
individuate con l’indicazione
delle loro aspettative/richieste
fondamentali.
Risorse Umane
• certezza del posto di lavoro;
• stabilità, clima interno;
• conciliazione vita/lavoro;
• standard di sicurezza,
comunicazione interna efficace;
• livello di salario adeguato,
incentivi, remunerazione;
• osservanza del Codice Etico;
• pari opportunità;
• crescita professionale, formazione
e valorizzazione delle risorse.
Clienti
• qualità del servizio;
• ascolto e soddisfazione delle
esigenze;
• trasparenza, comunicazione e
informazione;
• equità delle tariffe;
• affi dabilità e continuità del
servizio.
Fornitori
• opportunità di lavoro;
• procedure di qualifica chiare e
prive di ambiguità;
• continuità del rapporto;
• tempi di pagamento.
Istituzioni
• comunicazione trasparente;
• partnership;
• correttezza e rispetto delle leggi
nello svolgimento dell’attività;
• dialogo.
Azionisti
• dividendi;
• trasparenza e fiducia;
• controllo del rischio (economico,
ambientale e sociale);
• sostenibilità dell’investimento;
• corretta gestione aziendale;
• corretta applicazione degli
strumenti di governance;
• trasparenza nella comunicazione.
Comunità locale
• comunicazione efficace e
trasparente;
• ascolto delle esigenze del
territorio;
• miglioramento delle prestazioni
ambientali e sociali;
• opportunità di lavoro;
• sostegno alle iniziative promosse;
• investimenti sul territorio.
Finanziatori
• continuità del rapporto;
• solidità patrimoniale nel lungo
termine;
• remunerazione del capitale
investito;
• prospettive a lungo termine.
Ambiente
• uso sostenibile delle risorse
naturali;
• adozione delle migliori tecnologie
disponibili;
• miglioramento continuo delle
prestazioni ambientali.
41
Report di sostenibilità
4.1 Mappatura
LE RISORSE UMANE
42
Lodi - Piazza della Vittoria
5. Le risorse umane
In LGH le persone rivestono un ruolo
importante e sono un valore aggiunto
che può fare la differenza nella crescita
del Gruppo.
Per questo motivo il personale
di Linea Group Holding è patrimonio
fondamentale in termini di conoscenze,
di esperienze e di motivazioni.
Report di sostenibilità
43
5.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
LE RISORSE UMANE
Obiettivi piano strategico
44
Valorizzare le risorse
umane del Gruppo tramite
un'accurata pianificazione
della formazione, aumento
delle competenze e
crescita professionale.
Garantire salute e sicurezza
(anche tramite l'adozione
di sistemi di gestione) e
promuovere il principio delle
pari opportunità. Garantire
un adeguato piano di
comunicazione interna.
Avevamo detto
Abbiamo fatto
Faremo
Aumentare il ricorso a
formazione finanziata
trasversale per promuovere
la crescita delle competenze
per le risorse del gruppo.
Attivare la scuola di
formazione manageriale
LGH school per vertici
aziendali affidata a SDA
Bocconi.
Definire nuova mission e
vision del Gruppo e stabilire
nuovo sistema di valori e
comportamenti che possano
fungere da guida per le
risorse umane e stakeholder
e ben accompagnare il
necessario cambiamento ed
evoluzione del gruppo.
Nel 2013 abbiamo utilizzato
la formazione finanziata
per un totale richiesto di ca
€190.000.
La scuola di formazione
manageriale affidata a SDA
Bocconi è stata attivata con
successo.
In tale contesto sono stati
definiti dai Direttori e dai
Responsabili delle funzioni
di Corporate le nuove
Mission, Vision e i Valori di
Gruppo.
Promuoveremo la
diffusione della nuova
mission, vision e valori
(Carta dei Fondamenti)
tramite incontri dedicati
e la consegna della Carta
dei Fondamenti a ciascun
dipendente.
Nell’ambito di un
più ampio piano di
engagement atto a
rafforzare la carta dei
Fondamenti e attraverso
un percorso mirato a
rafforzare la leadership,
forniremo ai responsabili
e coordinatori gli
strumenti per farsi, non
solo il tramite, ma anche
l’esempio per la diffusione
dei nuovi valori aziendali.
Mantenimento della
periodicità di trasmissione
della Newsletter e
arricchimento dei contenuti.
Mantenuta la trasmissione
trimestrale della newsletter.
Start-up del progetto
“Mondo LGH” entro fine
2012.
Lo start-up del progetto
“Mondo LGH” è stato
rinviato.
Diffondere, con
ricorso a vari canali di
comunicazione, mission,
vision e nuovi valori e
quindi sensibilizzare le
risorse umane.
Il nostro Gruppo riconosce
l’importanza che le persone
rivestono nelle aziende che erogano
servizi di pubblica utilità, il cui
apporto è considerato un valore
aggiunto che può fare la differenza
e costituire un plus di grande
valore. Per questo motivo, Linea
Group Holding si pone l’obiettivo
di considerare tutto ciò che
attiene al proprio personale come
patrimonio fondamentale in termini
di conoscenze, di esperienze e di
motivazioni.
Tutti i processi che hanno impatto
sul capitale umano, reclutamento
e selezione, formazione, gestione
del rapporto di lavoro, valutazione
del personale, politiche premianti e
sviluppo, budget del personale, sono
già da inizio 2008 coordinati dalla
funzione Personale e Organizzazione
di Holding, in conformità alle regole
di direzione e coordinamento
stabilite a livello di Gruppo.
In coerenza con la politica integrata
Qualità, Sicurezza e Ambiente di
Gruppo e con i principi del sistema
QAS, sono state definite procedure
e moduli per ogni processo, in modo
da renderne omogenea la gestione
in tutto il Gruppo. I processi di
reclutamento e selezione sono
gestiti in armonia con le nuove
disposizioni di legge che dal 2008
hanno introdotto per le società
del gruppo obblighi di pubblicità,
trasparenza al reclutamento e di
approccio strutturato e rigoroso
alle graduatorie di selezione del
personale; già nel corso del 2009
sono poi stati introdotti ulteriori
momenti di attenzione sui processi
per rispondere al meglio ai requisiti
di oggettività a fronte di un mercato
del lavoro esterno caratterizzato da
notevole precarietà.
L’amministrazione del personale è
garantita dalla funzione Personale e
Organizzazione di Holding.
Lo scenario di partenza presentava
l’utilizzo di 3 software di gestione
pay-roll differenti; si è reso
perciò necessario un processo di
omogeneizzazione che ha portato
alla scelta di un unico software
condiviso dalle diverse sedi
con caratteristiche di software
gestionale (quindi in grado di gestire
informazioni non solo per presenze
e paghe, ma anche sui moduli
di sviluppo e budget): la scelta è
ricaduta su INAZ software già in uso
presso Area Cremona.
Nel 2013, tutti i sistemi di presenze
e pay-roll della Holding, di tutte
le SOT e SOB sono stati gestiti
all’interno dal software unico.
Nel corso del 2013 si è consolidato
il cruscotto del personale,
implementato nel 2011, il quale
alimenta per i direttori report
con i dati del software del
personale, in modo automatico:
in particolare vengono gestite
mensilmente informazioni e
grafici relativi ad organico in forza,
straordinarie lavorate e indicatori
sull’assenteismo, in tutte le sue
forme. In particolare è stata inserita
la nuova sezione sul Costo del lavoro
che offre confronti del consuntivo
con il budget ed il dato dell’anno
precedente; tale sezione viene
presentata ai Direttori con cadenza
trimestrale.
In tema di valutazione del
personale, accanto ai sistemi
premianti per la forza di vendita nel
settore vendita gas-energia e nel
settore tlc, è stato gestito lo schema
MBO di Gruppo, che riguarda circa
90 responsabili, e che prevede
l’applicazione di uno schema
omogeneo con assegnazione di
obiettivi sfidanti. Esso presenta
tre sezioni: obiettivi economici di
Gruppo, obiettivi di natura individuale
sia economici che progettuali/
di miglioramento di processo, e
valutazione delle competenze di
successo per il Gruppo, declinate in
fattori comportamentali agiti.
Sono poi promossi e attuati percorsi
di carriera strutturati per giovani di
potenziale che hanno assunto ruoli
di nuova responsabilità nel Gruppo.
Si è continuato a riporre particolare
attenzione alla mobilità infragruppo,
che viene incentivata, al fine di
dare risposte interne alle esigenze
di miglioramento organizzativo: a
tal fine, anche nel 2013, è stato
proficuamente utilizzato un sistema
di job posting interno collegato alla
sezione portale del dipendente
sul software del personale, che
consente a tutti i colleghi di
esaminare ricerche interne in corso
e di candidarsi.
La formazione riveste nel
nostro Gruppo un ruolo chiave in
quanto strumento di crescita e
potenziamento del capitale umano
che garantisce l’aggiornamento
e la crescita professionale dei
dipendenti.
L’intero processo formativo, in capo
a LGH sin dai primi mesi del 2008, è
coordinato dalla Funzione Personale
45
Report di sostenibilità
5.2 Premessa
Le attività di formazione sono gestite
secondo un processo che si articola
nelle seguenti fasi:
• Analisi e raccolta dei fabbisogni;
• Defi nizione del budget per ogni
società e stesura del piano
formativo di Gruppo;
• Erogazione delle attività;
LE RISORSE UMANE
& Organizzazione che, attraverso la
definizione di linee guida, supporto
nella pianificazione dei fabbisogni
formativi e monitoraggio dei
costi, ne cura costantemente la
regia con particolare attenzione al
miglioramento e alle esigenze del
Gruppo.
46
Rovato - Linea Com, operatore in Sala Server
• Monitoraggio e valutazione delle
attività realizzate.
5.3 La Comunicazione interna
La comunicazione verso i dipendenti
è un altro tema a cui LGH pone
attenzione, credendo fermamente
che la conoscenza e lo scambio delle
informazioni siano fondamentali per
un maggior coinvolgimento delle
risorse umane.
Cospicui i progetti e le iniziative
proseguiti nel 2013 per aumentare
la diffusione e la condivisione
delle informazioni aziendali e
per coinvolgere i dipendenti. È
continuata l’attività di creazione
dei contenuti dell’house organ, “In
Linea”, per favorirne un maggiore
utilizzo. La Newsletter viene inviata
per posta elettronica con cadenza
trimestrale - e con alcuni numeri
speciali come Natale, Eventi
aziendali, ecc. - a tutti i dipendenti
e collaboratori del Gruppo. In ogni
numero della Newsletter vengono
presentate tutte le novità aziendali
e le iniziative culturali e sportive per
il tempo libero rivolte ai dipendenti.
Numerosi gli speciali, gli articoli
di approfondimento, pensati per
dare visibilità al lavoro quotidiano
e ai progetti delle varie strutture
aziendali. Il formato telematico ha
consentito un incremento potenziale
delle notizie, così come ha fornito
la possibilità d’invii straordinari
in “tempo reale” in occasione di
particolari avvenimenti riguardanti il
Gruppo. Con un semplice click sulla
propria tastiera, quindi, si possono
conoscere eventi, leggere storie,
visionare informazioni utili.
i colleghi e spiegare compiti e
mansioni della propria occupazione.
L’appuntamento era presso le nostre
Sedi dove ogni collega ha potuto
ricevere presso la propria postazione
di lavoro i propri figli. Per i più piccoli,
a disposizione fogli e matite colorate
per disegnare il posto di lavoro
del proprio genitore. A chiusura
dell’Evento una piccola merenda in
compagnia.
Diversi eventi aggregativi sono
stati organizzati per i dipendenti:
a settembre, in collaborazione
con i CRAL aziendali, si è svolto
l’ormai tradizionale “LGH Family
Day”, occasione d’incontro tra i
dipendenti e le loro famiglie. Meta
del 2013 è stata la città di Alfianello
(BS). Contemporaneamente si è
tenuto il 7° trofeo di calcio LGH,
che ha visto i dipendenti dei vari
territori sfidarsi in un torneo di calcio
aziendale. Le squadre dei 5 territori
del Gruppo si sono sfidate in un
avvincente “tutti contro tutti” con
terne arbitrali messe a disposizione
del CSI. I dipendenti si sono poi
riuniti festosamente per una grande
grigliata per concludere tutti insieme
un pomeriggio all’insegna del
gioco e del divertimento. Novità
del 2013, Masterchef Dessert, un
appuntamento divertente per chi
si diletta di cucina, ma anche per
chi - in squadra con colleghi di tutti i
territori - ha voluto provare le proprie
abilità da mastro pasticcere. Sotto
la guida di uno chef professionista,
le squadre si sono sfidate a colpi di
vaniglia, crema pasticcera, zucchero
a velo per cucinare il miglior Dessert
dell’LGH Family Day. Per i più piccoli
è stato un pomeriggio all’insegna del
divertimento grazie alla presenza di
animatori professionisti che hanno
proposto giochi, magie, baby dance,
trucchi e tattoo all’acqua.
A Natale invece si sono svolti
diversi eventi natalizi territoriali
con la distribuzione ai dipendenti
dei relativi omaggi, acquistati
tramite la Cooperativa Sociale Il
Libro, con sede a Pizzighettone
(CR). La Cooperativa Sociale
impiega 7 persone disabili che
sono costantemente sostenute
da 20 volontari. L’obiettivo è dare
una opportunità lavorativa a chi è
diversamente abile per favorirne
l’inclusione sociale e l’autonomia di
vita. L’omaggio ai dipendenti aveva
triplice valenza: la solidarietà sociale
appunto, la territorialità selezionando
prodotti alimentari dei nostri territori
e l’ecosostenibilità realizzando una
confezione ecologica ricavata dai
sacchetti per la raccolta differenziata
della carta e dell’organico domestico
rielaborati ed interpretati in maniera
creativa dai ragazzi diversamente
abili.
5.4 Le relazioni sindacali
Al personale del Gruppo Lgh sono
applicati 10 CCNL come riportato in
tabella 14.
Le relazioni sindacali sono gestite
centralmente dalla funzione
Personale e Organizzazione di
Holding in armonia con il Protocollo
di relazioni industriali di Gruppo del
18 aprile 2007. Tale accordo, tra i
primi in Italia nel settore utilities, si
pone lo scopo essenziale di definire i
diversi livelli relazionali per il Gruppo,
le Società operative di Business
47
Report di sostenibilità
Per la festa della Donna LGH ha,
anche per il 2013, finanziato un
progetto attivo nel campo della
solidarietà femminile. LGH ha
quindi deciso di sostenere - tramite
il CESVI (Organizzazione laica e
indipendente che opera per la
solidarietà mondiale) - il progetto
“Mozambico” che propone un utile
segnalibro, con agganciati semi di
basilico da coltivare, per finanziare
la propria attività di solidarietà
nella Provincia di Sofala e Maputo
in Mozambico. L’intervento del
CESVI, avviato nel 1999, mira al
miglioramento delle condizioni
di sicurezza alimentare di 1.350
famiglie attraverso la partecipazione
attiva delle donne. Le donne
svolgono la maggior parte del
lavoro di semina, ripulitura dalle
erbacce, concimazione e raccolta
delle coltivazioni principali (riso,
frumento e mais). Sono inoltre
responsabili della gestione familiare
e della corretta nutrizione dei
bambini. CESVI punta a migliorare
le condizioni di lavoro delle donne
e a incrementare la loro produzione
attraverso il supporto tecnico e
formativo, la meccanizzazione delle
attività, la distribuzione di sementi e
utensili.
Le società del Gruppo LGH hanno
aderito per il 2013 all’iniziativa
“Bimbi in ufficio con mamma e
papà” promossa dal Corriere della
Sera per ogni fine maggio. Si tratta
di un’iniziativa, che riscuote sempre
maggiore successo, coinvolgendo
moltissime aziende, finalizzata a
portare i propri figli in ufficio, per
far conoscere ai più piccoli il luogo
di lavoro dei genitori, presentare
e le Società Territoriali, creando
chiare regole nella individuazione
dei soggetti titolati alla gestione
delle relazioni sindacali nel Gruppo
e nelle diverse competenze. È
prevista l’applicazione dei CCNL
Gas-Acqua nella Holding e dei CCNL
di riferimento di settore per i nuovi
assunti nelle Società di Business.
Anche nel corso del 2013 sono
proseguite fluide relazioni sindacali
in tutto il Gruppo. Lo schema di
premio di risultato, valido per un
triennio sino a tutto il 2013 ed
CCNL
Dipendenti al 31.12.2013
LE RISORSE UMANE
Dirigenti Industria
48
5
Dirigenti Confservizi
18
Unico Gas-Acqua
450
Federambiente
411
FISE Igiene Urbana
137
Elettrico
171
Autoferrotranvieri
19
Autotrasporti
3
Metalmeccanici
2
45
Telecomunicazioni
Totale
1.261
Tabella 14: dipendenti del Gruppo in forza al 31.12.2013 per CCNL applicato
n.
2011
2012
2013
28
23
23
Quadri/Impiegati
586
546
571
Operai
717
660
667
Dirigenti
Lavoratori dipendenti
1.331
1.229
1.261
Contratti di somministrazione lavoro
79
49
41
Lavoratori a progetto
18
15
16
1.429
1.293
1.318
2011
2012
2013
23
18
10
Dipendenti a tempo indeterminato
1308
1.211
1.251
Lavoratori dipendenti
1.331
1.229
1.261
Totale
Tabella 15: lavoratori presenti a fine anno nel Gruppo LGH
n.
Dipendenti a tempo determinato
esteso ormai a quasi tutte le Società
del Gruppo, accanto agli obiettivi
economici di redditività di Gruppo
rispetto al budget, prevede obiettivi
di qualità, produttività ed efficienza
dei settori organizzativi delle singole
società e obiettivi legati alla dinamica
individuale di assenteismo; lo
schema è stato dapprima negoziato
in Holding e quindi riprodotto con
stesso schema nelle SOB e SOT.
Tabella 16: dipendenti in forza nel triennio di riferimento
5.5 Presentazione e commento dei
dati più significativi
I dati di seguito riportati si riferiscono
a tutte le società del perimetro
LGH. Vengono presentati i dati delle
società appartenenti alle cinque
aree interessate dall’aggregazione:
Rovato, Cremona, Lodi, Pavia e
Crema, aggiornati al 31/12/2013. I
dati vengono presentati aggregati
per tutto il Gruppo senza distinzione
tra Linea Group Holding Spa e le
altre Società del Gruppo.
In tabella 15 sono riportati i dati dei
lavoratori presenti a fine anno nel
Gruppo LGH.
In tabella 16 si riporta il numero di
dipendenti assunti con contratto a
tempo determinato e indeterminato
nel triennio di riferimento.
Nella tabella 17 sono riportati
i dati relativi al numero dei
dipendenti, nonché il riferimento
al turnover del personale non
legato a pensionamenti o passaggi
infragruppo (n. assunti + n. dimessi/
personale medio in forza): il tutto
riferito alle società che sono
oggi controllate, direttamente o
indirettamente, da LGH.
Sedi Territoriali
LGH S.p.A.
Cremona
Rovato (BS)
Lodi
Pavia
Cremona
LINEA AMBIENTE
Rovato (BS)
Fombio (LO)
Coccaglio (BS)
LINEA DISTRIBUZIONE
Lodi
Pavia
Rovato (BS)
Cremona
Mortara (PV)
Torre d'Isola (PV)
LINEA ENERGIA
Numero
Dipendenti
Operai
Impiegati Dirigenti
Turnover
Anno 2013
142
-
131
11
5,67%
46
19
24
3
1,7%
118
64
54
-
12,37%
Rovato (BS)
Darfo (BS)
Malagnino (CR)
36
20
15
1
5,58%
LINEA PIÙ
Cremona
Crema
Pavia
Rovato (BS)
Torre d'Isola (PV)
93
-
90
3
9,84%
AEM GESTIONI
Cremona
250
190
58
2
2,40%
ASTEM GESTIONI
Lodi
96
73
23
-
7,38%
LINEA GESTIONI
Crema
Rovato (BS)
Madone (BG)
Fombio (LO)
270
224
46
-
3,48%
LINEA COM
Rovato (BS)
Pavia
22
-
22
-
19,12%
AMICO GAS
Pavia
11
9
2
-
0%
GREENAMBIENTE
Augusta
14
10
4
-
7,14%
AEMCOM
(dal 04.01.2014 new LINEA COM)
Cremona
45
-
45
-
2,23%
STEAM
Rho (MI)
LOMELLINA ENERGIA
Parona (PV)
ECOLEVANTE
Grottaglie (TA)
Totale
Tabella 17: dettaglio del numero dei dipendenti e turnover al 31/12/2013
2
1
1
-
0%
94
47
44
3
1,10%
22
12
10
-
0%
1.261
667
571
23
5,03%
49
Report di sostenibilità
Società
Nella tabella 18 si riporta la media
dei dipendenti del Gruppo nel
triennio di riferimento.
Nella tabella 19 si riportano le
principali motivazioni legate alle
uscite di personale del Gruppo nel
corso del 2013.
Media dipendenti in forza
2011
2012
2013
1.306,92
1.314,92
1.253,17
Tabella 18: media dipendenti in forza nel Gruppo
n.
LE RISORSE UMANE
Dimissioni
2011
2012
2013
7
13
5
Decessi
0
1
2
Scadenza Contratto
1
1
3
Licenziamenti (solo giusta causa/
giustificato motivo oggettivo)
4
4
3
20
15
6
3
128
1
35
162
20
Pensionamento
Trasferimento ad altra società
(fuori Gruppo)
Totale
Tabella 19: uscite nell’anno di lavoratori dipendenti per motivo
50
I grafici 3-8 forniscono un dettaglio
sull’età media dei dipendenti delle
società del Gruppo, sulla presenza
di personale femminile e sulla
distribuzione del personale per sede
di lavoro.
Età
Come emerge dal grafico 3 il 53,93%
del personale del Gruppo ha un’età
compresa tra i 36 e i 50 anni.
L’età media dei dipendenti al
31/12/2013 è riportata nella tabella
20.
Pari Opportunità
La Società si impegna a
promuovere le pari opportunità.
Tale impegno è esplicitato
all’interno del Codice Etico adottato
dal Gruppo, con l’impegno al
rispetto dei diritti di tutti i soggetti
coinvolti nell’attività lavorativa e
professionale ed all’eliminazione
di qualsiasi discriminazione.
Anche le politiche di selezione e
assunzione sono subordinate alla
piena rispondenza dei candidati ai
profili professionali richiesti, nel
rispetto delle pari opportunità: ogni
forma di discriminazione è vietata
nell’assunzione, nella retribuzione,
nelle promozioni e nel licenziamento.
Pur nell’ambito di società impegnate
in servizi sovente molto operativi,
Classi di età
Età media
18-35
30,80
36-50
43,26
+ 50
55,11
Totale
44,22
Tabella 20: età media dipendenti al
31/12/2013
Parona (PV) - Termovalorizzatore, operatore e dettaglio carroponte
Impiegati Gruppo Lgh
Femminile
41,51%
18-35 anni
18,56%
36-50 anni
53,93%
Maschile
58,49%
+50 anni
27,52%
Grafico 3: dipendenti gruppo LGH divisi
per età al 31/12/2013
Grafico 6: impiegati Gruppo LGH al
31/12/2013
Rapporto uomo-donna
Operai Gruppo Lgh
Femminile
Femminile
20,22%
Maschile
2,25%
Maschile
79,78%
97,75%
Grafico 4: rapporto uomo-donna nel
Gruppo LGH al 31/12/2013
Grafico 7: operai Gruppo LGH al
31/12/2013
Dirigenti Gruppo Lgh
Dipendenti per sedi di lavoro
con forza lavoro tipicamente
maschile, è significativa la presenza
del personale femminile nelle
società del Gruppo.
Escludendo Amico Gas, dove il
personale femminile è assente,
la presenza di donne all’interno
dell’azienda oscilla da un minimo
del 4,26 % di Lomellina al 60,56
% di Linea Group Holding Spa.
Complessivamente la presenza di
donne nel Gruppo è del 20,22%
(vedi grafico 4).
Il totale delle donne del gruppo è
255 e sono collocate principalmente
nelle posizioni impiegatizie. Fra gli
operai è presente un 2,25 % di
donne con le mansioni di autista ed
operatore ecologico.
Sedi di Lavoro principali
Nel grafico 8 vengono mostrate le
principali sedi di lavoro del Gruppo.
Dal grafico emerge come la maggior
parte del personale di Gruppo lavori
nelle sedi di Cremona, Rovato e
Crema.
Altre 1,90%
Torre d'Isola (PV) 1,19%
Crema 12,53%
Femminile
13,04%
Maschile
86,96%
Grafico 5: dirigenti Gruppo LGH al
31/12/2013
Rovato (BS) 20,14%
Augusta (SR)
1,11%
Pavia 5,55%
Cremona 32,36%
Parona (PV) 7,45%
Madone (BG) 1,19%
Darfo (BS) 1,43%
Lodi 11,18%
Grottaglie (TA) 1,67%
Fombio (LO) 2,30%
Grafico 8: dipendenti Gruppo Lgh al 31 dicembre 2013 per sede di lavoro
* altre: Malagnino, Rho, Mortara, Casalpusterlengo, Coccaglio,Bari
51
Report di sostenibilità
Dipendenti per età
2011
2012
2013
Ore Totali
di assenza
% ore di
assenza vs
ore ordinarie
lavorate
Ore Totali
di assenza
% ore di
assenza vs
ore ordinarie
lavorate
Ore Totali
di assenza
% ore di
assenza vs
ore ordinarie
lavorate
Malattia
90.076
4,40%
77.358
3,80%
80.532
4,13%
Infortunio
10.752
0.5%
14.125
0,70%
10.897
0,56%
Tipologia
assenza
LE RISORSE UMANE
Tabella 21: assenteismo per Malattia e Infortunio nel triennio di riferimento
52
Personale appartenente alle
categorie previste dalla legge
68/1999
Il Gruppo LGH rispetta in tutti i
territori in cui opera gli obblighi
derivanti dalla legge 68/1999,
eventualmente anche attraverso
la stipula di Convenzione di
inserimento lavorativo che permette,
in collaborazione con la Provincia, di
determinare un piano occupazionale
che preveda la copertura di
tutte le posizioni previste con
inserimenti scadenziati ogni anno,
partendo dall’anno di stipula della
convenzione.
Nel corso del 2013 sono state
inserite 2 risorse appartenente
alla categorie previste dalla legge
68/1999.
Al 31/12/2013 le Società del Gruppo
hanno in forza 43 categorie protette.
Assenteismo
Il Gruppo promuove il monitoraggio
costante e mensile dei dati
riguardanti l’assenteismo del
personale dipendente per malattia
ed infortuni, quale indicatore anche
del livello attenzione alla salute e
sicurezza dei lavoratori.
Anche nel 2013 tale fenomeno è
stato inoltre monitorato nell’ambito
del processo di valutazione dello
stress da lavoro correlato.
In tabella 21 viene riportato l’indice
totale di assenza per malattia
(escluso ricovero ospedaliero) e
per infortunio del triennio, calcolato
come rapporto tra le ore di assenza
e le ore ordinarie lavorate dal
personale.
Ore di Sciopero
In Tabella 22 è riportato il dato
relativo alle ore di sciopero dei
lavoratori di tutte le Società del
Gruppo nel triennio.
Ore di Sciopero Totali
Lavoro straordinario
Il Lavoro straordinario è ammesso
nelle società del Gruppo, qualora
le esigenze aziendali lo richiedano
e comunque nel rispetto della
normativa.
È obiettivo comune per tutti i
responsabili la riduzione degli
straordinari lavorati dai propri
collaboratori, in particolare in LGH
sono imposti tetti mensili e annui
di ore straordinarie, oltre le quali
la prestazione lavorativa non è
ammessa.
Come si evince dalla tabella 23
il 2013 ha visto una diminuzione
significativa del dato pro-capite.
2011
2012
2013
3.329
2.096
1.290
2,55
1,59
1,03
0,20%
0,10%
0,07%
2011
2012
2013
95,13
87,13
78,49
Ore di sciopero pro-capite
% ore di Sciopero vs ore ordinarie
lavorate
Tabella 22: ore di sciopero nel triennio di riferimento
Ore straordinarie medie annue
pro-capite
Tabella 23: ore straordinarie (non in reperibilità) annue medie pro-capite del triennio di
riferimento
n°
5.6 Gli stage
Nel corso del 2013 il Gruppo LGH
ha offerto 22 opportunità di stage
a giovani che si affacciavano al
mondo del lavoro. Di questi un 43%
sono studenti di scuola superiore,
26% disoccupati o inoccupati,
22% studenti universitari e 9%
neo laureati in cerca di una prima
occupazione. Come si evince dal
grafico 10, i partner privilegiati con i
quali vengono siglate le convenzioni
sono in un 43% dei casi le scuole
superiori, nel 22% le università,
e per il restante 30% i centri per
l’impiego e i centri accreditati alla
Provincia o Regione.
Le opportunità di stage interessano
gli studenti provenienti da istituti
tecnici, professionali, e liceo
scientifico, e i laureati e studenti
universitari di Ingegneria informatica
ed Economia.
La durata degli stage varia a seconda
della tipologia di soggetti: da una
media di dodici giorni per gli studenti
2011
2012
2013
Dirigenti e Quadri
52
56
53
Impiegati (compresi FdV)
46
55
55
Totale
98
111
108
Tabella 24: risorse interessate da politiche incentivanti annuali (MBO e Premi Forza Vendita)
n°
Dirigenti e Quadri
2011
2012
2013
17
9
15
111
98
124
Operai
47
43
57
Totale
175
150
196
Impiegati (compresi FdV)
Tabella 25: Risorse interessate da altri interventi di politica retributiva nell’anno per
qualifica (aumenti/una tantum/ passaggi di livello)
Crema (CR) - Operatore raccolta differenziata
53
Report di sostenibilità
Politiche Retributive e Incentivanti
Viene gestita a livello di Gruppo
l’applicazione di uno schema MBO
omogeneo per i responsabili del
Gruppo: esso prevede nel 2013
condizione di accesso uguale e
obiettivi economici per tutti legati
alla performance di Gruppo in
termini di Valore dell’ EBITDA
rispetto al budget e della Posizione
Finanziari Netta “a breve” di Gruppo,
e poi per i singoli, obiettivi economici
di business, obiettivi progettuali
e valutazione delle competenze
critiche di successo per il Gruppo
declinate in fattori comportamentali.
Per i Funzionari di Vendita (FdV) sono
previsti premi legati ad obiettivi di
vendita annui.
In riferimento agli altri interventi
di politica retributiva, la funzione
Personale e organizzazione gestisce
centralmente le richieste, in modo
da garantire un approccio omogeneo
su tutto il Gruppo.
Tipologia stagisti
Universitari e laureati
Studenti universitari
21,74%
Neo laureati Economia
14,29%
Disoccupati
e inoccupati
26,09%
Neo laureati
LE RISORSE UMANE
8,70%
54
Studenti scuola superiore
43,48%
Studenti Ingegneria
energetica
28,57%
Neo laureati
Architettura
14,29%
Studenti Formazione e
sviluppo risorse umane
14,29%
Studenti Economia
28,57%
Grafico 9: tipologia stagisti Gruppo LGH,
anno 2013
Grafico 11: tipologia laurea stagisti Gruppo LGH
Enti promotori di stage
Scuola superiore
Università
21,74%
Liceo Scientifico
18,18%
Centro per l'impiego
o Provincia
Istituto professionale
aziendale
30,43%
18,18%
Ente formativo
4,35%
Istituto scolastico superiore
43,48%
Istituto tecnico
Ragioneria
18,18%
Grafico 10: enti promotori di stage
Istituto tecnico
Perito Aziendale
9,09%
Grafico 12: tipologia scuole superiori
della scuola secondaria, ai sei mesi
dei neo laureati ai tre mesi e mezzo
dei disoccupati e degli studenti
universitari.
Le unità operative principalmente
coinvolte sono state l’assistenza
ai comuni e l’amministrazione,
seguiti dagli impianti, laboratorio,
commerciale, acquisti e
comunicazione. Fra le società, è
AEM Gestioni ad ospitare il maggior
numero di stagisti, in particolare
studenti di scuola superiore, seguita
da Linea Com e Amico Gas.
Istituto professionale
idraulico/meccanico
27,27%
Istituto tecnico per Geometri
9,09%
Società coinvolte
Linea Gestioni 8,70%
Linea Più 4,35%
Linea Energia
AEM Gestioni
30,43%
4,35%
Linea Com
17,39%
AemCom
Linea Ambiente
4,35%
LGH
8,70%
8,70%
Amico Gas
13,04%
Grafico 13: società che hanno ospitato stagisti
Reparti interessati
Acquisti
Altro
26,09%
8,70%
Amministrazione
13,04%
8,70%
Assistenza Comuni
17,39%
Impianti
8,70%
Comunicazione
8,70%
Grafico 14: reparti aziendali coinvolti
Commerciale
8,70%
55
Report di sostenibilità
Laboratorio
Lodi - Operatore nella Centrale di Cogenerazione
LE RISORSE UMANE
5.7 La formazione
56
Nel corso del 2013 sono stati proposti
ed effettuati interventi formativi
di vario tipo che hanno coinvolto
l’intera popolazione aziendale:
direttori, responsabili e dipendenti
appartenenti alle diverse società del
Gruppo. Le tematiche affrontate
hanno spaziato dall’approfondimento
di competenze manageriali fino ad
arrivare a interventi di impronta più
tecnico/operativa.
La tabella 26 mostra una sintesi dei
percorsi formativi erogati nell’anno
2013 mentre la tabella 27 riporta un
dettaglio relativo alle ore pro capite
suddivise per dirigenti, impiegati ed
operai.
Nel corso del 2013, oltre alla
formazione specifica per funzione,
sono stati previsti interventi
Società
Aem Gestioni
Astem Gestioni
formativi di tipo trasversale, legati
a tematiche dell’area sicurezza
(corsi antincendio, primo soccorso,
aggiornamento RLS, formazione
specifica per dirigenti e per preposti)
e all’area tecnica. É stato organizzato
anche il corso Ecodrive, destinato
a tutti gli utilizzatori di auto in
fringe benefit e a tutto il personale
che tipicamente utilizza mezzi
aziendali, con lo scopo di formare
alla guida sicura, favorire il risparmio
di carburante e sensibilizzare il
personale verso l’importanza della
salute e sicurezza dei veicoli ed
in relazione al quale sono state
registrate 312 partecipazioni.
La formazione trasversale è stata
erogata anche tramite la piattaforma
di e-learning Moodle, in particolare
il personale del Gruppo è stato
coinvolto nei corsi di “Formazione
Ore F. Interna
Ore F. Interna
e-learning
generale D.Lgs 81/2008”,
“Formazione OHSAS 18001” ed il
personale neo inserito ha partecipato
al corso “La Responsabilità
Amministrativa delle Società
(D.lgs.231/01)”.
Per quanto riguarda invece l’area
informatica si sono svolti i corsi
di aggiornamento per l’utilizzo
del software gestionale SAP, in
particolare per i moduli MM e CO.
In tema di competenze manageriali
è continuato il percorso LGH School
of management, affidato a SDA
Bocconi: si tratta di incontri periodici
annuali arricchiti da testimonianze
qualificate di manager provenienti
da altre realtà di successo, utile
a creare un costante supporto a
disposizione del top management
del Gruppo, per guidare il necessario
cambiamento e miglioramento
Ore F. Esterna
Totale ore
2013
N.
Partecipazioni
2013
1.709,30
146,00
181,50
2.036,80
721
236,00
112,00
0
348,00
90
10,00
0
27,00
17
Greenambiente 17,00
Linea Ambiente
390,00
95,50
56,00
541,50
97
Linea Com
577,00
100,50
193,00
870,50
142
Linea Distribuzione
533,00
262,50
152,00
948,00
146
Linea Energia
1.162,25
57,50
40,00
1.259,75
207
Linea Gestioni
1.328,50
247,50
364,00
1.940,00
454
Linea Group Holding
1.725,00
838,50
360,50
2.924,00
521
Linea Più
1.580,00
378,00
416,00
2.374,00
417
Lomellina Energia
Totale Gruppo
377,50
8,00
69,30
454,80
171
9.636,05
2.256,00
1.832,30
13.724,35
2.983
Tabella 26: ore di formazione effettuate anno 2013
* comprende le formazione svolta nel 2013 da AEM COM e Linea Com
dell’azienda e sono state
complessivamente 8.211,15. Tra le
tematiche affrontate vi sono:
• Primo soccorso e antincendio
• Formazione specifica D.Lgs 81/08
e accordo Stato Regioni
• Corso per addetti all'utilizzo delle
attrezzature
• Formazione sulle recenti novità
sulla sicurezza nei cantieri
• Formazione teorico pratica
per addetti alla conduzione di
carrelli elevatori semoventi con
conducente a bordo.
Formazione ambito
informatico
Formazione ambito
normativo
1,12%
4,78%
Formazione tecnica
21,36%
Formazione qualità
e sicurezza
Formazione manageriale
Formazione sulla sicurezza
Le ore di formazione dedicata
a questo tema vengono svolte
principalmente all’interno
59,83%
12,90%
Grafico 15: ore di formazione per area di intervento
2012
Società
Linea Group Holding
Tot. ore
2.100,50
2013
Tot dipend.
Ore medie
medi
pro capite
137,33
15,30
Tot. ore
2.924,00
Tot dipend.
Ore medie
medi
pro capite
141,00
20,74
Aem Com
174,50
44,5
3,92
-
-
-
Aem Gestioni
648,00
299,08
2,17
2.036,80
250,33
8,14
Astem Gestioni
381,50
89,75
4,25
348,00
94,83
3,67
Cogeme Gestioni
123,50
145,75
0,85
-
-
-
Greenambiente 86,00
12,50
6,88
27,00
14,00
1,93
Linea Com
222,00
19,75
11,24
870,50
32,92
26,44
Linea Ambiente
504,50
67,17
7,51
541,50
58,58
9,24
Linea Energia
313,00
32,08
9,76
1.259,75
35,83
35,16
Linea Più
991,00
72,50
13,67
2.374,00
91,42
25,97
Linea Distribuzione
864,50
97,92
8,06
948,00
113,17
8,38
Linea Gestioni
446,00
153,42
2,91
1.940,00
129,16
15,02
-
-
-
454,80
94,67
4,80
6.855
1.277,75
7,21
13.724,40
961,24
14,28
Lomellina Energia
Totale Gruppo
Tabella 27: dettaglio relativo alle ore medie pro capite, suddiviso per dirigenti, impiegati e operai nel biennio di riferimento
57
Report di sostenibilità
organizzativo. Nell’ambito di tale
percorso, nel corso del 2013, sono
state riscritte mission, vision e valori
del Gruppo LGH, che dovranno
essere poi adeguatamente diffusi
e sostenuti per accompagnare il
cambiamento.
Per tutti questi corsi è stato
possibile ricorrere alla formazione
finanziata usufruendo di risorse
accantonate in virtù dell’adesione
al fondo Interprofessionale
Formazienda.
Nel grafico 15 viene presentata la
suddivisione per aree di intervento
delle ore di formazione erogate.
LE RISORSE UMANE
5.8 Tempo libero e circoli aziendali
58
Le diverse associazioni aziendali
(CRAL e ATEL) che operano per
i dipendenti sono radicate nei
territori delle varie sedi del Gruppo
e sono nate con l’obiettivo di offrire
opportunità ludiche, di svago ma
anche culturali ai dipendenti ed alle
loro famiglie, come ad esempio gite
in città d’arte, mostre didattiche
e partecipazione a spettacoli
teatrali e tornei. Parallelamente
all’aggregazione delle aziende,
anche i vari circoli ricreativi si
sono riorganizzati, dando il via ad
una collaborazione tra di loro che
permettesse di organizzare attività
che coinvolgessero trasversalmente
tutti i dipendenti della Holding.
Tipico esempio è l’ormai consolidato
appuntamento con il torneo di calcio
LGH, che si svolge nel mese di
settembre.
5.9 La Salute e la Sicurezza dei
lavoratori
Linea Group Holding presta grande
sensibilità e attenzione alla tutela
della salute e della sicurezza di
tutti i lavoratori, dai dipendenti ai
precari, dagli interinali agli stagisti,
non trascurando i visitatori degli
impianti, delle varie sedi operative
ed il personale appartenente alle
ditte esterne.
Con la costituzione della Holding
nel corso del 2007, la gestione delle
tematiche di salute e sicurezza
è stata affidata all’Area Qualità
Sicurezza Ambiente di LGH
(QSA), una scelta organizzativa
che consente di proseguire
verso un approccio omogeneo
nei confronti dell’applicazione
dei processi e della definizione
di regole comportamentali che
vengono condivise da tutte le
società. I Responsabili del Servizio
di Prevenzione e Protezione
collaborano attivamente con i datori
di lavoro al processo di valutazione
dei rischi aziendali e si occupano
della formazione e dell’informazione
ai lavoratori inerente sia i rischi
propri dell’ambiente di lavoro sia
quelli specifici della mansione e
collaborano all’addestramento di
tutto il personale.
Ogni lavoratore, indipendentemente
dalla tipologia di contratto e
dalla durata, viene sottoposto al
momento dell’assunzione ad incontri
di formazione ed informazione in
materia di salute e sicurezza sul
lavoro, secondo quanto previsto dal
D.Lgs 81/08 e dall’Accordo Stato
Regioni del dicembre 2011. Inoltre
viene sottoposto a sorveglianza
sanitaria sulla base dei protocolli
stabiliti dal medico competente,
il quale si occupa di effettuare gli
accertamenti sanitari e le visite
mediche con la periodicità stabilita.
Inoltre, in collaborazione con QSA,
effettua sopralluoghi negli ambienti
di lavoro, partecipa alla valutazione
dei rischi secondo quanto previsto
dalla normativa vigente e promuove
incontri di formazione riguardanti
tematiche che possono avere risvolti
a livello medico.
Il lavoro del servizio QSA inoltre si
articola tra i vari settori aziendali
e fornisce supporto per tutto
ciò che riguarda la gestione
della salute e della sicurezza; le
attività di coordinamento con i
fornitori di prestazioni e servizi,
l’approfondimento dei rischi specifici
legati a macchinari, attrezzature,
strutture e la successiva
gestione delle eventuali misure
di prevenzione e protezione, la
gestione della dotazione personale di
Dispositivi di Protezione Individuale
(DPI), la discussione di eventuali
modifiche a procedure e istruzioni di
lavoro etc.
Allo scopo di rendere attivi anche
i lavoratori nel miglioramento degli
aspetti legati alla salute e alla
sicurezza è attivo un sistema di
segnalazione che consente ad ogni
lavoratore di trasmettere al servizio
l’individuazione di anomalie o di
situazioni di pericolo potenziale.
Oltre alle risorse fornite per i
Servizi di Prevenzione e Protezione
(SPP), Linea Group ha attivato un
programma di implementazione
progressiva di sistemi di gestione
dirigenti e preposti aziendali in
merito alle responsabilità in materia
di sicurezza, corsi di formazione
per RLS e corsi inerenti l’uso di
attrezzature di movimentazione.
Nella tabella 28 sono riportati gli
indici infortunistici relativi al gruppo
LGH per il triennio 2011-2013.
L’indice di frequenza esprime il
rapporto tra il numero di infortuni e
la durata dell’esposizione al rischio
(per 1.000.000 di ore lavorate).
Fornisce un’idea sul numero di
infortuni ogni milione di ore lavorate.
L’indice di gravità è il rapporto tra
una misura delle conseguenze
invalidanti dell’infortunio (espressa
in giorni di assenza) e la durata
dell’esposizione al rischio (per 1.000
ore lavorate). Fornisce un’idea sul
numero di giorni di assenza ogni
mille ore lavorate.
L’incidenza infortunistica esprime
il rapporto tra il numero di infortuni
e il numero di esposti al rischio.
Fornisce un’idea del numero di
infortuni ogni 1.000 addetti.
L’indicatore della durata
media dell’infortunio fornisce
un’informazione sul numero di giorni
di assenza medi per ogni infortunio.
I dati 2013 dimostrano un
andamento del fenomeno
infortunistico del Gruppo in leggero
miglioramento rispetto all’anno
precedente: è stata registrata una
riduzione dell’indice di frequenza del
16%, dell’indice di gravità del 13%
e dell’incidenza infortuni del 20%,
mentre la durata media è rimasta
sostanzialmente invariata.
L’analisi infortunistica però evidenzia
sempre più la criticità legata alla
raccolta manuale porta a porta,
dove le probabilità di infortunio
crescono in proporzione al numero
di movimentazioni effettuate. I
SPP perseguono nella ricerca di
soluzioni migliorative finalizzate
al miglioramento degli indici
infortunistici.
Indice
2011
2012
2013
Indice di frequenza (n° infortuni/n° ore lavorate * 1.000.000)
34,58
36,29
30,06
0,78
0,77
0,66
Incidenza infortuni (n° infortuni/forza media * 1000)
57,39
60,84
47,91
Durata media (n° giorni tot. assenza/n° tot infortuni)
22,45
21,30
21,90
Indice di gravità (n° giorni tot. assenza/n° ore tot. lavorate * 1000)
Tabella 28: indici infortunistici del Gruppo LGH nel triennio 2011-2013
59
Report di sostenibilità
della sicurezza secondo la norma
OHSAS 18001:2007 in tutte le
società del Gruppo. Lo scopo di tale
certificazione è quello di promuovere
la prevenzione dei rischi e la
sicurezza dei lavoratori, consentendo
alle aziende di ottenere risultati
positivi nel controllo dei propri
rischi e la formulazione di obiettivi e
politiche a favore della Sicurezza e
della Salute dei Lavoratori.
In particolare nel corso del 2013
è stato completato il progetto di
implementazione e certificazione del
sistema di gestione della sicurezza
nelle società Linea Più e LGH.
In materia di formazione, l’Area
QSA promuove d’intesa con l’Area
Personale l’organizzazione di corsi
trasversali su tematiche inerenti la
sicurezza sul lavoro. Oltre ai corsi di
primo soccorso sono stati organizzati
incontri di formazione in materia
di alcool e tossicodipendenze,
corsi antincendio per addetti alle
squadre di emergenza, corsi per
I CLIENTI
60
Fiume Adda
6.I Clienti
Il Gruppo punta a soddisfare
sempre le esigenze e le aspettative
della clientela offrendo servizi di qualità.
Nel raggiungere questo traguardo LGH
dedica molta attenzione alla sicurezza
dei propri dipendenti e di terzi.
Report di sostenibilità
61
I CLIENTI
6.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
62
Obiettivi piano strategico
Avevamo detto
Abbiamo fatto
Faremo
Abbiamo ideato e sviluppato
il nuovo processo di
BRAND IMAGE comune ed
identificativa per la società
che ci rappresenta presso
gli Sportelli di Assistenza
alla Clientela sul territorio.
Abbiamo trasformato il
primo sportello territoriale
di Rovato con il nuovo
Concept, utilizzando
materiali ecocompatibili
in logica Homing e Free
Standing.
Svilupperemo anche
sullo sportello di Pavia
il nuovo Concept e
progressivamente su tutti i
nostri punti di contatto.
Perseguire la qualità,
continuità e sicurezza
dei servizi offerti, ascolto
e soddisfazione delle
esigenze, fidelizzazione.
Migliorare ed incrementare
continuamente la
fidelizzazione dei clienti in
ogni stadio della catena del
valore.
Abbiamo partecipato a
2 indagini di Customer
Satisfaction effettuate
dall'AEEGSI (Autorità per
l'energia elettrica il gas e il
sistema idrico) che stipulano
la classifica dei migliori Call
Center in Italia.
Abbiamo svolto 1 Customer
Survey commissionata da
LGH ad una società esterna
specializzata in sondaggi allo
scopo di verificare le attese
dei clienti nei confronti dei
maggiori players del settore
energetico.
Garantite performance di
rilievo da parte del Call
Center a tutta la clientela.
Migliorati i tempi di risposta
ai reclami, garantendo
il rispetto del target
dell’AEEGSI, e portandoli
tutti al di sopra del 95%
dei casi per tutti gli
indicatori, nel rispetto degli
standard specifici di qualità
commerciale dei servizi gas
ed energia elettrica.
Realizzeremo il sito web
della società, inserendo
ulteriori informazioni utili
per la scelta delle offerte
energia elettrica e gas
nella nuova combinazione
di proposte riservate
alla clientela Retail e
Corporate.
Potenziare i nostri
canali di contatto con i
clienti, migliorando ed
incrementando i servizi di
sportello localizzati.
Mantenere il call center ai
primi posti nella graduatoria
AEEGSI come servizio al
cliente, continuando nel
potenziarlo e migliorandolo
per offrire un supporto
sempre in linea con le
molteplici richieste.
Migliorare in parte i tempi di
risposta dei reclami.
Obiettivi piano strategico
Perseguire la qualità,
continuità e sicurezza
dei servizi offerti, ascolto
e soddisfazione delle
esigenze, fidelizzazione.
Avevamo detto
Abbiamo fatto
Faremo
Aumentare il numero dei
clienti con la fatturazione
gas a consumo costante.
Garantire lo sviluppo
dell’offerta energia elettrica
verde con tutti i canali (web,
sportelli, call center, rete
indiretta).
Promosse offerte per il
mercato libero dell'Energia
Elettrica e Gas verso il
segmento Retail nei territori
storici anche mediante
il supporto di azioni di
outBound telefonico.
Svilupperemo altre offerte
multi-servizio come
semplificazione della
gestione per i clienti in una
logica di unico fornitore.
Attiveremo tutte le azioni
necessarie per aumentare
il numero dei clienti del
settore Retail Gas, nel
mercato libero.
Incrementare l'interattività
dei canali quali WebCall Center con nuove
funzionalità e servizi per la
clientela.
Migliorata in parte
l’organizzazione del sito
web, integrandone i
contenuti con informazioni
chiare e trasparenti.
Abbiamo proposto nuove
modalità interattive di
comunicazioni (ad esempio
Autolettura Gas via SMS).
Nuovo Portale ONLINE per
i servizi self service della
società.
Report di sostenibilità
63
Rovato (BS) - Linea Più, sportello di assistenza alla clientela
I CLIENTI
6.2 I clienti di LGH
Soddisfare le aspettative dei clienti e
di tutte le parti interessate, erogando
servizi in modo affidabile, con la
massima attenzione alla sicurezza
dei propri dipendenti e di terzi,
con garanzia di continuità e prezzi
competitivi, è uno degli obiettivi che
LGH si impegna a perseguire nella
definizione dei piani delle proprie
azioni.
Il Target di clientela di Linea Group
Holding è composto da tre segmenti
principali: gli Enti, i clienti corporate/
PMI e i clienti retail (famiglie/P.IVA).
Il segmento degli Enti, rappresentato
in particolare dai Comuni che
in larga parte sono a loro volta
azionisti delle società patrimoniali,
rappresenta il mercato cosiddetto
64
Cremona - Spazzamento strade
captive di Linea Group Holding. Il
rapporto prende corpo attraverso
contratti di servizio, principalmente
per quello che riguarda l’ambito dei
servizi in monopolio legale, quali la
distribuzione del gas e la raccolta
dei rifiuti. La strategia del Gruppo
verso tale importante segmento
consiste nell’erogare all’Ente,
anche considerato come cliente a
se stante, nuove e complementari
tipologie di servizi, attraverso un
percorso di integrazione, mediante
un’analisi sempre più puntuale dei
bisogni.
L’analisi della catena del valore
degli Enti evidenzia una sempre
maggiore necessità di focalizzazione
degli stessi sulle attività core,
ad alta intensità di conoscenza.
Il ruolo di LGH sarà sempre più
quello di mettere a disposizione
degli Enti, per tutte le attività non
core, la propria maggiore flessibilità
e imprenditorialità consentendo
risparmi alla collettività.
Il segmento dei servizi ai soggetti
imprenditoriali (corporate/PMI),
così come quello alle famiglie/P.
IVA (retail), ha per oggetto sia
i servizi in monopolio legale, in
contratto di servizio con i Comuni,
quali ciclo idrico e raccolta rifiuti,
sia i servizi liberalizzati quali
principalmente vendita di gas
ed energia elettrica. L’azione
di LGH è volta prioritariamente
ad identificare e servire le due
tipologie di clientela in maniera
sempre più specifica e puntuale,
ottica di cross selling, con nuovi
servizi complementari e mirati
da sviluppare. Nuova direttrice
sarà senz’altro quella relativa allo
sviluppo di progetti, anche mediante
partnership, nel settore delle energie
alternative, ed in particolare nel
settore fotovoltaico, nel quale LGH
ha già sviluppato un proprio progetto
pilota, che porterà a rendere fruibile
il know-how maturato verso diversi
segmenti di clientela.
6.3 La composizione
Nelle tabelle 29 e 30 si riporta il
dettaglio relativo alla composizione
dei clienti di LGH nel triennio di
riferimento. Il dato sui clienti del
servizio idrico non viene più riportato
in quanto nel corso del 2012 il ramo
aziendale è stato ceduto alla Newco
provinciale di Cremona.
Servizi energetici
Clienti gas (Linea Più) di cui
2011
2012
2013
215.660
212.757
205.657
8.956
13.806
19.390
206.704
198.951
186.267
- mercato libero
- mercato tutelato
Clienti energia elettrica di cui
59.535
52.876
58.698
6.753
19.339
29.155
46.029
33.537
29.543
2011
2012
2013
Abitanti serviti
651.373
649.685
619.953
Comuni serviti
139
133
124
- mercato libero (Linea Più)
- mercato tutelato (Aem Gestioni)
Tabella 29: composizione clienti servizio energetico
Servizio igiene urbana
Tabella 30: composizione clienti servizio igiene urbana
6.4 Indagine sulla soddisfazione
dei clienti di Linea Group Holding
Linea Group Holding (LGH) prosegue
il monitoraggio del livello di
soddisfazione della propria clientela
sui servizi gestiti - igiene urbana,
vendita e distribuzione energia e
gas - nei territori serviti dalle diverse
entità che compongono il Gruppo.
Obiettivo primario dell’indagine
è verificare il cambiamento
intervenuto nella percezione della
qualità dei servizi erogati attraverso
l’analisi di indicatori sintetici e
analitici di customer satisfaction
relativi al complesso di LGH e ad
ogni singola realtà territoriale.
Nel 2013 LGH ha condotto l’ormai
consueta analisi di Customer
Satisfaction relativa ai principali
servizi erogati nei territori di
riferimento. In particolare, per il
servizio di igiene urbana, sono state
realizzate complessivamente 1.600
interviste nel periodo fine maggio
- metà giugno 2013, equamente
distribuite nelle 4 aree territoriali.
Per il servizio energetico è stato
intervistato un campione di 2.000
utenti, nel periodo ottobre-prima
settimana di novembre 2013,
distribuite nelle 5 aree territoriali.
Come si può vedere il gruppo LGH
presenta performance di Customer
Satisfaction superiori agli standard
nazionali di riferimento o almeno in
linea con quelli che si registrano in
Lombardia. Nelle tabelle 31-32 si
riportano i risultati di soddisfazione
del cliente, il CSI (Customer
Satisfaction Index).
65
Report di sostenibilità
attraverso l’utilizzo, in maniera
sempre più articolata, di canali e
strumenti informatici. Considerando
l’accresciuto livello della pressione
competitiva e del servizio medio
cui è abituato il cliente, diventa
sempre più importante saper offrire
risposte in tempi brevi e saper
gestire in maniera personalizzata la
problematica del cliente.
Gli investimenti in ottica di customer
care e i rilevamenti di soddisfazione
della clientela, sembrano dar ragione
a questa direttrice intrapresa dal
Gruppo già alcuni anni fa, anche
attraverso la costituzione di società
di scopo in ambito informatico e di
telecomunicazioni.
La sfida dei prossimi anni è
sicuramente quella di riuscire ad
offrire sempre maggiore flessibilità
e varietà nell’offerta dei servizi,
anche attraverso l’integrazione, in
I CLIENTI
Franciacorta (BS) - Intervento operatore Linea Distribuzione
66
STD MERCATO
LGH
Italia
Lombardia
2011
2012
2013
2011
2012
2013
2011
2012
2013
90,8
92,2
88,4
74,0
76,7
78,7
84,2
84,9
88,5
Prodotto
90,5
91,7
87,8
71,8
75,1
77,4
82,9
83,2
87,8
Relazione
94,7
96,4
96,3
80,3
82,8
83,6
87,8
91,4
91,0
CSI Complessivo
CSI Parziali:
Tabella 31: CSI (Customer Satisfaction Index) servizio Igiene urbana
Servizi energetici
2011
2012
2013
GAS
90,2
92,1
89,3
ENERGIA ELETTRICA
92,6
92,6
92,4
DISTRIBUZIONE GAS
98,0
99,4
98,9
DISTRIBUZIONE ENERGIA
98,8
98,4
99,4
VENDITA GAS
86,5
88,6
85,5
VENDITA ENERGIA
87,9
87,3
86,9
CSI Complessivi:
CSI Parziali:
Tabella 32: CSI (Customer Satisfaction Index) Servizi Energetici
In sintonia con la Politica di Linea
Group Holding, le società controllate
si impegnano a migliorare in modo
continuativo le proprie prestazioni per:
• tutelare la soddisfazione
del Cliente e favorirne la
fidelizzazione nel rispetto
dell’equilibrio economico della
società;
• monitorare la soddisfazione del
Cliente affinché il miglioramento
corrisponda alle sue aspettative;
• diffondere e condividere le
politiche e gli obiettivi con il
personale dipendente.
A tal fine la Politica ed i suoi obiettivi
vengono periodicamente riesaminati
per mantenerli coerenti con la
mission aziendale.
Attraverso l’implementazione di
sistemi di gestione per la qualità le
società controllate, con l’ausilio di
procedure interne, monitorano e
successivamente analizzano in modo
sistematico tutti i dati di ritorno dai
clienti, quali i reclami per disservizi,
le richieste di informazione, ecc.
In particolare, si evidenzia che
il maggior numero di reclami
ricevuti riguarda le segnalazioni
da parte dei clienti in merito a
richieste di chiarimenti sulle voci
che compongono le fatture di gas
e energia elettrica; più raramente
riguardano la tariffazione rifiuti.
Altre segnalazioni sono state
registrate per le informazioni sulle
modalità di gestione della raccolta
dei rifiuti, sugli orari di raccolta o di
apertura delle isole ecologiche, sul
non completamento del servizio,
ecc.
Alcune società hanno inoltre
implementato, anche in attuazione
della normativa vigente, un sistema
di monitoraggio della soddisfazione
dei clienti che hanno inoltrato un
reclamo: successivamente alla
chiusura della pratica e quindi alla
risoluzione del problema evidenziato
dal cliente, quest’ultimo viene
contattato telefonicamente al fine
di valutare il grado di soddisfazione
della qualità della risposta ricevuta,
nonché del rispetto dei tempi di
risposta.
6.6 Strumenti di comunicazione
con i clienti
Per garantire al Cliente la costante
informazione sulle procedure e le
iniziative che possono interessarlo,
vengono utilizzati i seguenti strumenti:
• gli sportelli territoriale e gli uffici
aperti al pubblico;
• il canale telefonico mediante
numero verde gratuito;
• il pronto intervento attivo 24 ore
su 24 per guasti ed emergenze
dei servizi a rete;
• le comunicazioni periodiche;
• l’eventuale periodico di
informazione;
• gli organi di informazione quali
quotidiani, settimanali, periodici e
emittenti radiofoniche locali;
• la bolletta;
• il sito internet;
• le comunicazioni con i Consigli
Circoscrizionali;
• le campagne informative ed
educative nelle scuole;
• le campagne di sensibilizzazione
mirate;
• le fiere locali.
Continua anche per il 2013 il lavoro
del Marketing per preservare, da
una parte, lo sviluppo del business
proprio della società e dall'altra,
vista la presenza dei competitors
nei propri territori ormai costante,
verso il presidio e la difesa del
proprio parco clienti, esprimendo gli
elementi territoriali e distintivi propri
del Gruppo.
In un’economia globalizzata e non
certo florida, il prezzo di prodotti e
servizi rappresenta ormai di rado un
fattore competitivo sostenibile nel
lungo termine, è piuttosto sempre
più spesso la qualità del servizio a
determinare non solamente il livello
di soddisfazione dei clienti, ma
anche la notorietà e la percezione
del brand.
Gli obiettivi strategici, quali:
• Mantenimento dei clienti già
serviti
• Espansione del fatturato tramite
l’acquisizione di nuovi clienti
anche in altri segmenti della filiera
energetica
• Sviluppo di alleanze strategiche
per consolidare il posizionamento
sul territorio
restano indiscutibilmente attività che
compongono il pannel dell’attività
giornaliera nel breve e nel medio
termine.
Aumentano le logiche di
relazione nei confronti dei clienti,
ed anche per questo è stato
necessario il posizionamento
della società nel mondo SOCIAL
NETWORK attraverso lo studio
e il posizionamento sui Canali
FACEBOOK, LINKEDIN, TWITTER e
YOUTUBE.
L’offerta di energia elettrica dedicata
67
Report di sostenibilità
6.5 Dati di ritorno dai clienti
I CLIENTI
al segmento civile ha portato
l’azienda ad essere, verso i propri
clienti di riferimento e al bacino
potenziale, una valida opportunità
competitiva per il mercato libero
dell’energia.
68
6.6.1 Call center e qualità dei servizi
telefonici
Il Call Center gestisce i seguenti
canali di contatto con il mercato :
1. Inbound: per la gestione delle
chiamate di Customer Service sul
numero verde gratuito 800 189
600 attivo h24 7 giorni su 7 con
IVR (risponditore automatico) e
dal lunedì al sabato dalle 8 alle 22
con operatore;
2. Outbound: per campagne di
Telemarketing a supporto dei
Venditori Corporate e del mercato
Retail (domestici e piccole partite
Iva);
3. Back Office: per la gestione
dei contratti di switch in gas ed
energia elettrica della clientela
Retail procacciati dal Call Center
e dagli agenti/Agenzie/promotori
della Rete Indiretta.
Prosegue inoltre l’impegno in termini
di marketing alla campagna di
sviluppo del call center verso utilities
terze, supportata da livelli di servizio
di eccellenza, che ha determinato la
sottoscrizione di numerosi nuovi ed
importanti contratti.
Il Call Center di LineaPiù nasce
per fornire ai propri Clienti in ogni
momento della giornata numerose
informazioni sui servizi di vendita
gas ed energia elettrica, tra cui per
esempio gli orari di apertura e gli
indirizzi degli sportelli, informazioni
commerciali e procedure da seguire
per effettuare un’operazione
contrattuale, la possibilità di
verificare lo stato dei pagamenti o
controllare una bolletta e comunicare
la lettura del contatore (sia su
operatore sia su IVR).
Il Call Center fornisce informazioni
anche per i servizi di altre società
di Linea Group Holding (ASM
Pavia, Astem Gestioni Lodi, AEM
Cremona, Amico Gas, Gestione
Crediti LGH, ecc.).
Il Call Center continua a perseguire
l’obiettivo di massima efficienza
e soddisfazione dei clienti,
mantenendo la compliance verso
quanto stabilito dall’Autorità per
l'energia elettrica ed il gas (AEEGSI)
per i servizi telefonici delle aziende
venditrici di gas ed energia elettrica
(Delibera n. 139/07 e s.m.i), offrendo
gli stessi livelli di servizio anche agli
utenti delle altre società del gruppo
LGH per cui risponde.
Ogni venditore è tenuto al rispetto
degli standard come indicato in
tabella 34. Lo standard generale
si intende rispettato nel semestre
considerato se i valori mensili rilevati
risultano uguali o migliori dello
standard generale.
Gli indicatori sono così definiti
dall’AEEGSI:
Per “accessibilità al servizio” (AS)
si intende il rapporto, nel mese
considerato, tra il numero di unità di
tempo in cui almeno una delle linee
è libera e il numero complessivo di
unità di tempo di apertura del call
center con presenza di operatori,
moltiplicato per 100, dove l’unità
di tempo è scelta liberamente dal
venditore; l’indicatore AS è calcolato
con arrotondamento alla prima cifra
decimale.
Il tempo di attesa telefonica è,
con riferimento ad una chiamata
telefonica da parte di un cliente
finale che richiede di parlare con
un operatore il tempo, espresso
in minuti, intercorrente tra l’inizio
della risposta, anche se effettuata
Call Center: dati chiamate
2011
2012
2013
Chiamate offerte ad operatore
163.539
228.832
251.481
Chiamate risposte da operatore
159.463
223.622
245.768
4.076
5.210
5.713
Chiamate abbandonate in coda su
operatore
Tabella 33: dati reportistica Call Center triennio 2011-2013
Standard generali di qualità dei Call Center
Indicatore
Standard generale
Accessibilità al servizio (AS)
≥ 90%
Tempo medio di attesa (TMA)
≤ 240 secondi
Livello di servizio (LS)
≥ 80%
Tabella 34: standard generali di qualità dei Call Center
della regolazione dei servizi telefonici
dei venditori di energia confluita nel
Testo integrato della qualità della
vendita di energia - TIQV (delibera
ARG/com 164/08 e s.m.i).
La graduatoria è stata stilata sia in
base alla disponibilità delle linee
telefoniche, sia in funzione dei tempi
di attesa in linea del cliente; ma sono
stati altresì presi in considerazione
parametri come la possibilità per il
cliente di essere richiamato, la sua
soddisfazione a conclusione della
telefonata, la competenza e cortesia
degli operatori, il grado di risoluzione
della problematica (one call solution),
il sistema di emoticons (in linea con
l'iniziativa "Mettiamoci la faccia"
promossa dal Ministro per la pubblica
amministrazione e l'innovazione).
6.7 Qualità commerciale del
servizio di vendita del gas e
dell’energia elettrica
Gli indicatori di qualità commerciale
del servizio di vendita sono definiti
dal Testo Integrato della regolazione
della qualità dei servizi di vendita di
energia elettrica e di gas naturale
(Delibera dell’Autorità per l’energia
elettrica e il gas ARG/com 164/08 e
s.m.i.).
La regolazione della qualità
commerciale avviene attraverso due
diversi strumenti:
• “standard specifico di qualità” è il
livello di qualità riferito alla singola
prestazione da garantire al cliente;
• “standard generale di qualità”
è il livello di qualità riferito al
complesso delle prestazioni.
Tra gli Standard specifici di qualità
commerciale del servizio di vendita
distinguiamo:
• Tempo di risposta motivata
ai reclami scritti: è il tempo,
misurato in giorni solari,
intercorrente tra la data di
ricevimento da parte del
6.6.2 Gli Sportelli
Linea Più nel 2013 ha offerto
ai propri clienti una copertura
territoriale con 29 sportelli. Il totale
dei clienti transitati presso gli
sportelli storici di Crema, Cremona,
Lodi, Pavia, Torre D’Isola e Rovato
sono stati 127.173.
Standard generali di qualità dei Call Center
2011
2012
2013
100%
100%
100%
118
116
121
97,50%
98,20%
98,31%
2011
2012
2013
1° semestre
5° posto
4° posto
5° posto
2° semestre
4° posto
3° posto
n.d.
Accessibilità al servizio (AS)
Tempo medio di attesa (TMA)
Livello di servizio (LS)
Tabella 35: standard generali di qualità dei Call Center Linea Più
Posizionamento Call Center Linea Più nella graduatoria AEEGSI
Tabella 36: posizionamento Call Center Linea Più nella graduatoria AEEGSI periodo 2011-2013
69
Report di sostenibilità
attraverso l’ausilio di un risponditore
automatico, e l’inizio della
conversazione con l’operatore o di
conclusione della chiamata in caso
di rinuncia prima dell’inizio della
conversazione con l’operatore. Il
tempo medio di attesa telefonica
è la media aritmetica annuale dei
tempi di attesa telefonica delle
chiamate dei clienti finali che
hanno iniziato la conversazione con
l’operatore pervenute al venditore.
Il livello di servizio (LS) è pari al
rapporto, nel mese considerato, tra
il numero di chiamate telefoniche
dei clienti finali che hanno
effettivamente parlato con un
operatore e il numero di chiamate
dei clienti finali che hanno richiesto
di parlare con operatore.
L’Autorità per l’energia elettrica
il gas ed il sistema idrico
(AEEGSI), allo scopo di incentivare il
miglioramento continuo del servizio
ai consumatori, inoltre effettua ogni
semestre una graduatoria sulla
qualità dei call center italiani del
settore. La graduatoria rappresenta
il risultato della verifica semestrale
I CLIENTI
Venditore del reclamo scritto e la
data d’invio al Cliente finale della
risposta motivata scritta. Sono
inclusi i tempi per l’eventuale
acquisizione da parte del
venditore di dati tecnici.
• Tempo di rettifica di fatturazione:
è il tempo, misurato in giorni
solari, intercorrente tra la data
di ricevimento da parte del
Venditore della richiesta scritta
di rettifica di fatturazione relativa
ad una fattura già pagata, o per
la quale è prevista la possibilità
di rateizzazione ai sensi del
contratto di fornitura, e la data
di accredito della somma non
dovuta, anche in misura diversa
da quella richiesta. Sono inclusi i
tempi per l’eventuale acquisizione
da parte del venditore di dati
tecnici in esclusivo possesso del
distributore.
• Tempo di rettifica di doppia
fatturazione: è il tempo misurato
in giorni solari, intercorrente tra
la data di ricevimento da parte
del Venditore della richiesta
scritta di rettifica di fatturazione
per consumi relativi ad un punto
di prelievo o di riconsegna (il
cui contratto di dispacciamento
e/o di trasporto non sono nella
disponibilità del venditore
medesimo) e la data di accredito
al cliente finale delle somme
non dovute. Sono inclusi i tempi
per l’eventuale acquisizione
da parte del Venditore di dati
tecnici in esclusivo possesso del
distributore.
Nella tabella 37 vengono riportati
gli Standard specifici di qualità
commerciale del servizio di vendita.
70
Cremona - Sportello clienti
di fatturazione: è il tempo,
misurato in giorni solari,
intercorrente tra la data di
ricevimento da parte del
Venditore della richiesta scritta
di rettifica di fatturazione
e la data di invio al Cliente
finale della risposta motivata
contenente l’esito delle azioni
e degli accertamenti effettuati.
Sono inclusi i tempi per
l’eventuale acquisizione da parte
del Venditore di dati tecnici.
Nella tabella 38 vengono riportati
gli Standard Generali di qualità
commerciale del servizio di vendita.
Il dato relativo alla prestazione di
Linea Più rappresenta la percentuale
delle attività indicate, evase entro il
parametro standard stabilito per ogni
Indicatore.
È inoltre previsto che, in caso di
mancato rispetto degli standard
specifici fissati dall’Autorità, venga
corrisposto al cliente un indennizzo
Indicatore
che è crescente in relazione
al ritardo nell’esecuzione della
prestazione.
Linea Più è esonerata dal
corrispondere l’indennizzo
automatico nel caso in cui il mancato
rispetto dei livelli specifici sia
riconducibile a:
• cause di forza maggiore: atti di
autorità pubblica, eventi naturali
eccezionali per i quali sia stato
richiesto lo stato di calamità
dall’autorità competente, scioperi,
mancato ottenimento di atti
autorizzativi.
• cause imputabili al cliente o
a terzi: mancata presenza del
cliente ad un appuntamento
concordato con l’esercente per
l’effettuazione di sopralluoghi
necessari all’esecuzione della
prestazione richiesta o per
l’esecuzione della prestazione
stessa, ovvero danni o
impedimenti provocati da terzi.
Standard
2011
2012
2013
Risposta motivata a reclami scritti
40 giorni solari
95,15%
96,79%
99,11%
Rettifiche di fatturazione
90 giorni solari
98,57%
83,33%
100%
Rettifiche di doppia fatturazione
20 giorni solari
73,33%
100%
100%
Tabella 37: standard specifici di qualità commerciale del servizio di vendita di Linea Più
Indicatore
Standard
2011
2012
2012
Risposta motivata a richieste scritte di
informazione
95% entro 30
giorni solari
96,98%
55,50%
98,65%
Risposta motivata a richieste scritte di rettifiche
di fatturazione
95% entro 40
giorni solari
94,56%
88,93%
98,35%
Tabella 38: standard Generali di qualità commerciale del servizio di vendita di Linea Più
71
Report di sostenibilità
Il dato relativo alla prestazione di
Linea Più rappresenta la percentuale
delle attività indicate, evase entro
il parametro standard stabilito per
ogni Indicatore. Per esempio, nel
primo caso del 2013 si riporta che
il 99,11% delle risposte motivate a
reclami scritti è stato evaso entro 40
giorni solari.
Tra gli Standard Generali di qualità
commerciale del servizio di vendita
distinguiamo:
• Tempo di risposta a richieste
scritte di informazioni: è il
tempo, misurato in giorni
solari, intercorrente tra la data
di ricevimento da parte del
Venditore della richiesta scritta di
informazioni e la data di invio al
richiedente della risposta. Sono
inclusi i tempi per l’eventuale
acquisizione da parte del
Venditore di dati tecnici
• Tempo di risposta motivata
a richieste scritte di rettifica
Nella tabella 39 vengono riportati
gli indennizzi automatici in caso di
mancato rispetto degli indicatori.
Nella tabella 40 viene riportato
il consuntivo Linea Più riferito
all’anno 2013 degli indennizzi
corrisposti.
assicurativa contro gli incidenti da
gas.
Le garanzie prestate riguardano: la
responsabilità civile nei confronti
di terzi, gli incendi e gli infortuni,
che abbiano origine negli impianti
e negli apparecchi a valle del punto
di consegna del gas (a valle del
contatore).
L’assicurazione è stipulata dal CIG
(Comitato Italiano Gas) per conto dei
clienti finali.
I CLIENTI
6.8 Assicurazione Clienti Finali
72
In ottica di offerta globale di prodotti/
servizi, Linea Più aderisce alle
normative stabilite dall’Autorità per
ciò che riguarda l’assicurazione
verso i clienti finali.
In particolare, ai sensi della delibera
191/2013/R/gas dell’Autorità
per l’energia elettrica il gas ed il
sistema idrico (AEEGSI), chiunque
usi, anche occasionalmente, gas
metano o altro tipo di gas fornito
tramite reti di distribuzione urbana
o reti di trasporto, beneficia in
via automatica di una copertura
6.9 La regolamentazione a tutela
del cliente consumatore
Al fine di tutelare gli interessi dei
consumatori e di promuovere
la concorrenza, l’efficienza e la
diffusione di servizi con adeguati
livelli di qualità, attraverso l'attività di
regolazione e di controllo nei settori
del gas e dell’energia elettrica, con
legge 14 novembre 1995 n. 481 è
Indicatore
stata istituita l’Autorità per l’energia
elettrica il gas ed il sistema idrico
(AEEGSI).
In particolare, l‘Autorità deve
”garantire la promozione della
concorrenza e dell‘efficienza” nei
settori dell‘energia elettrica e del
gas, nonché assicurare “la fruibilità
e la diffusione in modo omogeneo
sull‘intero territorio nazionale,
definendo un sistema tariffario
certo, trasparente e basato su
criteri predefiniti, promuovendo
la tutela degli interessi di utenti e
consumatori, ...”.
Proprio in esecuzione di dette
incombenze si inserisce la delibera
ARG/com 151/11 che si colloca
nell‘ambito delle nuove competenze
che il Terzo Pacchetto energia e il
decreto legislativo 93/11 affidano al
Regolatore in tema di monitoraggio
e indagine sul funzionamento dei
mercati dell‘energia e costituisce
Indennizzi automatici
Risposta motivata a reclami scritti
Rettifiche di fatturazione
Rettifiche di doppia fatturazione
Se l’esecuzione della prestazione avviene oltre lo standard
ma entro un tempo doppio dello standard
euro 20
Se l’esecuzione della prestazione avviene oltre un tempo
doppio dello standard ma entro un tempo triplo dello
standard
euro 40
Se l’esecuzione della prestazione avviene oltre un tempo
triplo dello standard
euro 60
Tabella 39: indennizzi automatici
Tipologia mercato
Gas naturale (BP)
Tipologia
Numero
Tempo medio
Importo corrisposto
segnalazione
segnalazioni
risposta (gg)
(€)
Reclamo
5
67,2
120
Tabella 40: indennizzi corrisposti anno 2013
Rovato (BS) - Linea Com, servizio cartografia
con il Testo Integrato Monitoraggio
Retail (TIMR).
L‘Autorità ha inoltre approvato un
insieme di misure volte a favorire
lo sviluppo della vendita al dettaglio
del gas, anche attraverso una
disciplina organica della morosità,
il completamento dell'assetto dei
servizi di tutela e della regolazione
sulla responsabilità dei prelievi. È
quanto prevede la delibera ARG/gas
99/11 in tema di Disposizioni per il
mercato della vendita al dettaglio
del gas naturale che approva uno
specifico Testo Integrato Morosità
Gas (TIMG), introduce il servizio di
default e aggiorna la regolazione
preesistente. Il TIMG raccoglie
l‘intera disciplina in materia di
morosità, con particolare riferimento
alla regolazione dei servizi di
distribuzione e di vendita ed ai
diversi strumenti per promuovere
la vendita al dettaglio, contrastando
il fenomeno della morosità (dalla
messa in mora, agli interventi di
sospensione della fornitura) con
opportune distinzioni a seconda che
il cliente finale rientri o meno nella
categoria disalimentabile.
Sulla base del decreto legislativo
93/11, che affida al distributore
territorialmente competente il
bilanciamento della propria rete in
relazione ai punti di prelievo di un
cliente finale rimasto senza fornitore
73
Report di sostenibilità
un primo tassello nell‘attività di
razionalizzazione e semplificazione
avviata dall‘Autorità per assicurare
la raccolta delle informazioni
necessarie per un'efficace azione
regolatoria, contenendo gli oneri per
i soggetti interessati.
Monitorare con regolarità ed in modo
sistematico il funzionamento della
vendita di energia elettrica e di gas
alle famiglie ed ai clienti di piccole
dimensioni, il grado di apertura, la
concorrenzialità e la trasparenza
del mercato, nonché il livello di
partecipazione e di soddisfazione
dei clienti finali. Queste le finalità del
nuovo sistema di raccolta dei dati
introdotto dall'Autorità per l'energia
cauzionali richiesti ai clienti finali a
titolo di garanzia.
Ma non solo: vi sono infatti altri
provvedimenti, che riguardano
singoli aspetti, quali:
• la delibera ARG/gas 77/11
ove l’Autorità con lo stesso
provvedimento ha stabilito,
con l‘obiettivo di mantenere
particolari forme di tutela per
quei clienti che le normative
europee sull'apertura alla
concorrenza nel settore
dell‘energia definiscono come
più vulnerabili, che potranno
continuare ad usufruire del
servizio di tutela le piccole e
medie imprese con consumi non
I CLIENTI
di gas, viene poi introdotto il servizio
di default, un nuovo servizio di
ultima istanza che va ad aggiungersi
al FUI (il fornitore di ultima istanza).
Il servizio, erogato secondo modalità
e condizioni definite dall'Autorità,
con meccanismi tali da incentivare i
clienti a cercare un nuovo venditore,
è definito in un nuova sezione nel
Testo Integrato Vendita Gas (TIVG).
Ulteriori interventi della delibera
ARG/gas 99/11 riguardano la
possibilità per il venditore di
comunicare all‘impresa distributrice
la cessazione amministrativa, che
corrisponde alla risoluzione del
contratto di vendita con il cliente
finale, e la revisione dei depositi
74
Crema (CR) - Spazzamento strade nel centro storico
superiori a 50.000 Smc/anno e
le strutture pubbliche e private
che svolgono attività di interesse
generale e sociale;
• la delibera ARG/com 82/11 che
ha differito i termini previsti
per l’entrata in vigore dello
standard specifico di tempestività
di trasmissione da parte dei
venditori di energia elettrica e gas
ai distributori delle richieste di
prestazioni di qualità commerciale
dei clienti finali di cui alla delibera
ARG/com 147/10;
• la delibera ARG/com 146/11 che
ha dettato le disposizioni per
l’allineamento delle anagrafiche
dei punti di prelievo e di
Legislativo n. 21/2014, che ha
recepito le direttive comunitarie
in materia di tutela dei diritti del
consumatore.
6.10 Bollette e Tariffe
6.10.1 Il prezzo del gas
Come stabilito dalle Delibere
emanate dall'Autorità per l'energia
elettrica il gas ed il sistema
idrico (AEEGSI), il prezzo del gas
applicato ai clienti finali in regime
di tutela è articolato in una tariffa
di distribuzione e misura (Delibera
ARG/gas 159/08 e s.m.i.) e una
tariffa di vendita (Delibera ARG/gas
64/09 e s.m.i.).
La tariffa di distribuzione e misura
è composta da una quota fissa
e da una quota variabile. Queste
componenti sono definite sulla base
dell'ambito tariffario, coincidente con
una specifica area geografica, dove
trovano applicazione le medesime
tariffe di distribuzione e misura. Sul
territorio nazionale sono identificati
sei ambiti tariffari. La quota variabile
è suddivisa in otto scaglioni, misurati
in metri cubi standard, che si
raggiungono sommando il consumo
rilevato nell'arco di un anno termico
(a partire dal 2009 coincide con
l'anno solare).
La tariffa di vendita è composta
da una parte fissa e da una parte
variabile, proporzionata al consumo
ma non suddivisa in scaglioni. La
quota fissa, definita sulla base di un
valore annuale, viene addebitata in
fattura con un importo giornaliero,
secondo i giorni di consumo
del periodo. La quota di vendita
comprende il costo per l'acquisto
del gas all'ingrosso, per il trasporto,
per lo stoccaggio e per tutte le altre
attività legate al servizio di vendita.
Il prezzo finale per il consumatore
comprende inoltre:
• l'imposta di consumo,
differenziata per area geografica e
per tipologia di uso;
• l'addizionale regionale, variabile
da una regione all'altra e sempre
inferiore alla metà dell'imposta di
consumo;
• l'I.V.A. applicata all'importo
complessivo (comprensivo di
imposta regionale e di consumo)
e differenziata (10% o dal
1/10/2013 pari al 22%) a seconda
della fascia di consumo, calcolata
nell'anno solare (dal 1 gennaio al
31 dicembre).
Per ulteriori informazioni è possibile
visitare la pagina del sito web
dell'Autorità dell'energia elettrica ed
il gas dedicata alle imposte sul gas al
link http://www.autorita.energia.it/it/
dati/gp30.htm.
6.10.2 Il prezzo dell’Energia Elettrica
Il costo del servizio di fornitura
di energia elettrica nel mercato
libero è formato da due principali
componenti:
• una parte che riguarda i costi
di trasporto e distribuzione
dell’energia dall’impianto di
produzione al contatore del
cliente finale e gli oneri di
sistema;
• un’altra parte, più rilevante, che
riguarda i costi di acquisto e
vendita dell’energia al cliente
finale (prezzo dell’energia).
Per il servizio elettrico il cliente
non paga più una tariffa stabilita
75
Report di sostenibilità
riconsegna nella disponibilità dei
diversi operatori;
• la delibera ARG/gas 200/11
che ha portato la chiusura
del procedimento avviato
per l’aggiornamento della
componente QVD relativa alla
commercializzazione della vendita
al dettaglio di gas naturale e
della componente UG2 relativa
alla compensazione dei costi di
commercializzazione della vendita
al dettaglio;
• la delibera AEEGSI n. 153/2012/R/
com che ha l’obiettivo di tutelare
la volontà contrattuale del cliente,
attraverso l’introduzione di misure
volte a prevenire il fenomeno
dei contratti e delle attivazioni
non richieste. Qualora l’azienda
di vendita entri in contatto con i
clienti fuori dei locali commerciali
o attraverso il canale telefonico,
dovrà acquisire la conferma della
volontà del cliente ad aderire alla
proposta contrattuale, in presenza
di un rifiuto manifestato per
iscritto attraverso un reclamo, o
telefonicamente con una risposta
negativa da parte del cliente a
specifica domanda dell’operatore
telefonico, il contratto non dovrà
aver luogo. La delibera propone,
previa adesione, un modus
operandi ai venditori non richiesti
per ripristinare le condizioni
contrattuali precedenti del cliente;
• la delibera 266/2014/R/com, con
la quale l’Autorità ha integrato il
Codice di Condotta Commerciale
ed altri provvedimenti correlati,
con gli adempimenti a tutela del
consumatore (inteso come cliente
domestico) previsti dal Decreto
I CLIENTI
76
dall’Autorità, ma un prezzo libero,
stabilito nel contratto di vendita e
comprendente le due componenti
sopra ricordate.
Infatti il prezzo libero comprenderà
comunque anche i costi per l’uso
delle infrastrutture di rete e dei
servizi che garantiscono la consegna
dell’energia e l’equilibrio del sistema
elettrico (dispacciamento): questi
costi sono coperti da tariffe stabilite
dall’Autorità, che le imprese di
vendita pagano a loro volta al
distributore locale.
I clienti del mercato libero
continueranno inoltre a pagare le
medesime imposte.
Per i clienti domestici ed i clienti
con consumi ridotti alimentati in
bassa tensione (imprese con meno
di 50 dipendenti e fatturato annuo
fino a 10 milioni di euro), che non
cambiano fornitore rimanendo nel
mercato di maggior tutela invece,
l’Autorità definisce condizioni
economiche e prezzi di riferimento,
basati sui costi effettivi del servizio
e che comprendono tutte le
componenti sopra ricordate.
Il prezzo finale per il consumatore
comprende inoltre:
• l'imposta di consumo,
differenziata per area geografica e
per tipologia di uso;
• l'addizionale regionale, variabile
da una regione all'altra;
• l'I.V.A. applicata all'importo
complessivo (comprensivo di
imposta regionale e di consumo)
e differenziata (10% o dal
1/10/2013 pari al 22%) a seconda
della tipologia di cliente, calcolata
nell'anno solare (dal 1 gennaio al
31 dicembre).
Per ulteriori informazioni è possibile
visitare la pagina del sito web
dell'Autorità dell'energia elettrica
ed il gas dedicata alle imposte
sull'energia al link http://www.
autorita.energia.it/it/dati/eep38.htm
6.10.3 Le Tariffe sociali
Nei settori di mercato in cui opera
LGH, tramite la sua società di
business Linea Più, in particolare
per quanto riguarda la vendita di gas
ed energia elettrica, la definizione
delle tariffe è stabilita dalle autorità
di regolazione che, in specifici casi,
prevedono particolari agevolazioni
per determinate categorie di clienti.
Linea Più aderisce e fa proprie
queste tipologie di agevolazioni,
sia nel settore gas sia nel settore
energia elettrica.
6.10.3.1 Bonus sociale sulla spesa
del gas
Il bonus gas è una riduzione sulle
bollette del gas riservata alle famiglie
a basso reddito e numerose. Il
bonus è stato introdotto dal Governo
e reso operativo dall'Autorità per
l'energia, con la collaborazione
dei Comuni. Il bonus vale
esclusivamente per il gas metano
distribuito a rete (e non per il gas in
bombola o per il GPL), per i consumi
nell'abitazione di residenza.
Il bonus può essere richiesto da
tutti i clienti domestici che utilizzano
gas naturale con un contratto di
fornitura diretto o con un impianto
condominiale, se in presenza di un
indicatore ISEE:
• non superiore a 7.500 euro,
• non superiore a 20.000 euro per
le famiglie numerose (con più di 3
figli a carico).
Il bonus è determinato ogni anno
dall'Autorità per consentire un
risparmio del 15% circa sulla
spesa media annua presunta per
la fornitura di gas naturale (al netto
delle imposte). Il valore del bonus
sarà differenziato:
• per tipologia di utilizzo del gas
(solo cottura cibi e acqua calda;
solo riscaldamento; oppure
cottura cibi, acqua calda e
riscaldamento insieme);
• per numero di persone residenti
nella stessa abitazione;
• per zona climatica di residenza
(in modo da tenere conto
delle specifiche esigenze di
riscaldamento delle diverse località).
La compensazione è valida dodici
mesi rinnovabili con apposita
richiesta.
Per fare domanda occorre compilare
gli appositi moduli e consegnarli
al proprio Comune di residenza o
presso altro istituto eventualmente
designato dallo stesso Comune
(ad esempio i Centri di Assistenza
Fiscale CAF). I moduli sono reperibili
sia presso i Comuni, sia sui siti
internet dell'Autorità per l'energia
o del Ministero dello Sviluppo
Economico
(www.sviluppoeconomico.gov.it),
sia sul sito Anci
(www.bonusenergia.anci.it ).
Il bonus gas, inoltre, è cumulabile
con il bonus elettrico, la riduzione
sulle bollette dell'energia elettrica
già introdotta in precedenza a
sostegno delle famiglie in particolari
condizioni di disagio economico e
fisico.
Pavia - Linea Più, Call Center
base al numero di apparecchiature
medico-terapeutiche salvavita
utilizzate e al tempo giornaliero del
loro utilizzo.
Dal 1 gennaio 2013 sono previste tre
tipologie di bonus per disagio fisico,
da assegnarsi in base ai consumi ed
al numero di macchinari utilizzati,
così come indicati nella certificazione
ASL, in modo da tenere conto delle
specifiche necessità ed esigenze dei
malati.
L'assegnazione ad una delle 3
fasce viene calcolata dal sistema
informatico che gestisce le
agevolazioni.
La richiesta del bonus elettrico
va quindi presentata al Comune
di residenza del titolare della
fornitura elettrica, anche se diverso
dal Comune in cui è localizzata
l'abitazione nella quale è collocata
l'apparecchiatura "salva vita".
I due bonus, per disagio economico
e fisico, sono cumulabili.
Per accedere al bonus elettrico
la persona interessata (o un
suo delegato) deve presentare
la domanda al proprio Comune
di residenza o ad altro Istituto
eventualmente designato dallo
stesso Comune (ad esempio i CAF,
Centri Assistenza Fiscale, con i
quali i Comuni possono attivare
apposite convenzioni). I moduli si
possono "scaricare" anche sul sito
dell'Autorità per l'energia (www.
autorita.energia.it) oppure sul sito
dell'ANCI (www.bonusenergia.anci.it).
77
Report di sostenibilità
6.10.3.2 Bonus sociale sulla spesa di
energia elettrica
Hanno diritto al bonus tutti i clienti
domestici intestatari di una fornitura
elettrica:
• appartenenti ad un nucleo
famigliare con indicatore ISEE
non superiore a 7.500 euro, per
una sola fornitura per nucleo,
nella abitazione di residenza, con
potenza impegnata fino a 3 kW
(per un numero di familiari, con la
stessa residenza, fino a 4) o fino
a 4,5 (per un numero di familiari,
con la stessa residenza, superiore
a 4);
• i clienti finali, presso i quali vive
un malato grave che ha necessità
di usare macchine elettromedicali
per il mantenimento in vita, senza
limitazioni di residenza o potenza
impegnata;
• le famiglie numerose con 4 o più
figli a carico e ISEE non superiore
a 20.000 euro, per una sola
fornitura per nucleo, nella casa di
residenza, con potenza impegnata
fino a 4,5 kW.
Per il disagio economico, il bonus
è differenziato a seconda del
numero di persone residenti e
viene aggiornato entro il mese di
dicembre di ogni anno per garantire
un risparmio, pari a circa il 20%,
sulla spesa presunta (al netto delle
imposte) di una famiglia tipo, per
l'anno successivo.
Per i soggetti in gravi condizioni di
salute il valore del bonus dal 2013
è stato modificato e differenziato in
GLI AZIONISTI
78
Fiume Oglio
7. Gli azionisti
Oggi le multiutility operano in un
settore molto competitivo e in costante
aggiornamento.
Per questo motivo LGH affronta le
sfide del mercato con lo sguardo
sempre rivolto ai propri azionisti e ai
clienti.
Report di sostenibilità
79
7.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
Obiettivi piano strategico
GLI AZIONISTI
Valorizzare i rapporti
informativi e di relazione
con gli oltre 200 Comuni
soci di LGH.
80
Avevamo detto
Abbiamo fatto
Strutturare ed attuare un
efficiente piano di relazioni
istituzionali.
Potenziata la Newsletter
informatica “Info@Comuni”,
rivolta ai Sindaci dei
Comuni soci delle società
Proseguimento delle
patrimoniali di LGH.
iniziative promosse nel
corso del 2013.
Diffuso il Report di
Sostenibilità, strumento di
Nuova versione digitale del
comunicazione e confronto
Report di Sostenibilità.
strategico, tra l’Azienda e
gli azionisti, a tutti i Comuni
Soci e in versione ridotta a
tutti i cittadini.
7.2 Le sfide del mercato
7.3 I risultati
Oggi nel settore delle utilities la
competizione si gioca principalmente
su due livelli:
• livello continentale, con players
importanti, ma poco radicati sul
territorio;
• livello locale, dove le realtà ex
monopoliste hanno saputo creare
un legame di fiducia con i propri
clienti e azionisti.
A questo secondo livello fa sempre
più riferimento LGH, un grande
Gruppo in continua crescita. Lo
dimostrano, infatti, i fatturati delle
varie società che lo compongono,
che vanno da 1 a 450 milioni di euro.
Nel 2013 il Gruppo LGH ha effettuato
48 milioni di investimenti e distribuito
8 milioni i dividendi per i soci. Di
seguito si ricapitolano i principali
indicatori economici del 2013.
Ricavi:
692,2 milioni di euro
Costi operativi netti:
596,9 milioni di euro
Margine operativo lordo:
95,3 milioni di euro
Risultato operativo:
35,8 milioni di euro
Utile consolidato:
3,6 milioni di euro
Ebitda Margin:
13,8%
Faremo
Investimenti:
48,0 milioni di euro
Dal 2007 (anno di costituzione del
Gruppo LGH) al 2013 i ricavi sono
passati da 448,8 a 692,28 milioni,
con un incremento complessivo di
oltre il 54%.
7.4 Situazione attuale e linee
strategiche per il futuro
Nel 2013 si è registrato un
miglioramento dei risultati in diversi
business e nella gestione di Gruppo.
Tutto questo in sintonia con lo
sviluppo strategico programmato
e il contesto normativo energetico
(nazionale e internazionale). Si
confermano inoltre i trend di crescita
e le performance del Gruppo, come
è avvenuto ogni anno a partire dal
2007. Gli indicatori testimoniano
che LGH si colloca tra le migliori
7.5 Le iniziative di dialogo
Il significativo impegno di LGH
per lo sviluppo di iniziative di
coinvolgimento degli stakeholder
rappresenta ormai un elemento
fondamentale delle politiche
della Holding che è consapevole
dell'importanza che rivestono le
relazioni esterne: esse costituiscono
occasioni di confronto reciproco, di
crescita e arricchimento che danno
vita ad un dialogo continuo e ad
un coinvolgimento partecipativo,
che favorisce la costruzione del
consenso e della fiducia, migliora i
processi decisionali e aiuta a ridurre
i conflitti fra i diversi portatori di
interesse. LGH adotta un sistema
di gestione delle relazioni che
punta alla costruzione di relazioni
stabili, solide e durature, volte alla
condivisione di obiettivi di business
e al coinvolgimento dei Comuni
azionisti.
Da questa analisi, ha preso le
mosse, l’innovativa Newsletter
informatica “Info@Comuni”,
dedicata al rapporto con gli Enti
locali. Un servizio d’informazione
dedicato agli Amministratori locali,
che LGH ha messo a disposizione
grazie ad un accordo in esclusiva
con “Strategie amministrative”, la
rivista di settore di ANCI Lombardia,
e con Nuova Energia, rivista leader
nel settore energetico e ambientale.
Grazie all’accordo con Strategie
Amministrative, gli oltre 200 Sindaci
del territorio LGH ricevono via mail
e in anteprima, le notizie che poi
saranno pubblicate la settimana
successiva sulla rivista ufficiale
dell’ANCI. Si tratta di notizie utili per
il loro Ente, e per le molteplici attività
che lo riguardano. I contenuti sono,
infatti, relativi a leggi, normative,
giurisprudenza, best practices e fatti
che gravitano attorno al governo
dell’Ente locale, al mondo dei servizi
pubblici e alle multiutilities.
Altro strumento di comunicazione
e confronto strategico tra l’Azienda
e gli azionisti è il Report di
Sostenibilità che viene distribuito
a tutti i Comuni soci; un’occasione
di relazione utile a far conoscere in
maniera approfondita, attraverso la
presentazione d’informazioni e dati
attentamente verificati, l’Azienda. In
questo Rapporto, sono riportati tutti i
principali dati e indicatori economici,
sociali e ambientali dei servizi e
degli asset ed è spiegato in termini
accessibili a un pubblico ampio, il
frutto di un anno di lavoro, sia in
termini di gestione industriale, sia
in termini di “Responsabilità sociale
d’impresa”. La novità - che riguarda
il presente Report - è il quasi totale
abbandono del formato cartaceo, a
favore di un formato multimediale
meglio fruibile e che garantisce
ancor minori impatti ambientali.
81
Report di sostenibilità
multiutility italiane, e punta a
superare i 100 milioni di euro di
margine operativo lordo, senza
aumentare le tariffe e con una netta
diminuzione dei costi.
La pluralità di business gestiti
consente di compensare l’eventuale
diminuzione di alcuni settori con
la crescita di altri. È utile precisare
che il Gruppo si è rafforzato,
raddoppiando negli ultimi esercizi
il proprio patrimonio grazie anche
al conferimento di alcuni assets da
parte dei soci. L’efficienza raggiunta
permette di portare avanti il piano di
investimenti e alimentare il circolo
virtuoso del valore societario. La
strategia di crescita industriale
che LGH conferma in ogni bilancio
testimonia il successo delle scelte
intraprese. La direzione indicata
dai fondatori si conferma anche
quest’anno: efficienza, qualità nei
servizi e sviluppo economico.
I FINANZIATORI
82
Lomellina (PV) - Risaie
8.I finanziatori
LGH ha l’obiettivo di mantenere un
adeguato equilibrio tra investimenti e
fonti di finanziamento.
Nei confronti dei finanziatori il Gruppo
segue una politica di comunicazione
chiara e trasparente.
Report di sostenibilità
83
I FINANZIATORI
8.1 Premessa
Il Gruppo persegue nei confronti dei
finanziatori una politica orientata alla
massima trasparenza e correttezza
nelle comunicazioni, con una
equilibrata distribuzione del debito.
Obiettivo della gestione finanziaria
del Gruppo è mantenere un
adeguato bilanciamento attuale
e prospettico tra investimenti e
impieghi di capitale da un lato e fonti
di finanziamento dall’altro, sia in
termini di piano di rimborso che di
tipologie di tasso.
Nella tabella 41 viene riportato il
valore, in migliaia di euro, della
Posizione Finanziaria Netta, e la
relativa composizione al 31/12/2012
e al 31/12/2013.
La posizione finanziaria netta totale
passa da 373,7 milioni di fine 2012 a
358,9 milioni di fine 2013, in deciso
miglioramento, quindi, nonostante
la congiuntura economica non certo
favorevole.
Complessivamente la gestione
operativa ha generato, prima della
distribuzione dei dividendi ai soci,
un flusso di cassa positivo di 52
milioni di euro, nonostante il gruppo
abbia effettuato, nel corso del 2013,
48 milioni di euro di investimenti
e abbia rimborsato 145 milioni di
mutui. Ciò è stato possibile grazie
all’emissione di 300 milioni di euro
bond quotati presso il mercato di
Lussemburgo, che hanno trovato
positiva accoglienza da parte di
investitori istituzionali, sia italiani che
esteri.
Al 31 dicembre 2013 il Gruppo
disponeva di 66 milioni di
liquidità, oltre a linee di credito
“uncommitted”, ampiamente
sufficienti a coprire gli impegni
finanziari a breve e medio termine,
nonché una linea di credito BEI a 7
anni, per il finanziamento di alcuni
importanti investimenti sulle reti e
Posizione finanziaria netta
Prestiti e finanziamenti
84
Altre passività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e depositi a breve
Attività per derivati
gli impianti utilizzati per le attività
aziendali.
Di seguito sono riportate le politiche
e i principi per la gestione e il
controllo della Finanza di Gruppo.
8.2 La qualità del debito
Il Gruppo mira ad assicurare un
livello di liquidità sufficiente per far
fronte ai propri impegni contrattuali,
sia in condizioni di normale corso
degli affari, sia in condizioni di
crisi, attraverso il mantenimento di
liquidità e linee di credito disponibili,
e il tempestivo avvio delle
negoziazioni sui finanziamenti in
corso di maturazione, ottimizzando
il costo del funding in relazione alle
condizioni di mercato in corso e
prospettiche.
Si evidenzia l’equilibrata struttura
patrimoniale del Gruppo, che
contrappone all’elevato valore delle
immobilizzazioni una posizione
2012
2013
187.439
54.659
0
0
-19.531
-66.464
0
-233
Altre attività finanziarie correnti
-26.523
-6.892
Posizione finanziaria netta a breve termine
141.385
-6.892
Prestiti e finanziamenti
214.364
399.327
Passività per derivati
11.877
5.778
Altre passività finanziarie non correnti
7.095
6.735
Altre attività finanziarie non correnti
-1.035
-34.006
Posizione finanziaria netta m/l termine
232.301
377.834
Posizione finanziaria netta totale
373.686
358.903
Tabella 41: posizione Finanziaria Netta biennio 2012-2013
Cremona - Linea Com, antenna telecomunicazioni
finanziaria costituita per oltre il 100%
da debiti a medio lungo termine.
Le linee di credito e la relativa attività
finanziaria non sono concentrate su
un unico finanziatore, ma distribuite
omogeneamente fra i principali
istituti bancari italiani, con un
utilizzo largamente inferiore al totale
disponibile.
8.3 Il costo del debito
85
Report di sostenibilità
Il Gruppo è esposto alle fluttuazioni
di tasso d’interesse (Euribor),
per quanto concerne la misura
degli oneri finanziari relativi
all’indebitamento. La quota
del debito esposta al rischio di
variazione tassi, al 31 dicembre
2013, è però solo del 10% sul totale
(con un costo medio del 4,30%
circa), mentre il restante 90% del
debito risulta a tasso fisso, ovvero
coperto dal rischio tassi mediante
strumenti finanziari non speculativi
(con un costo medio del 3,66%
circa), in quanto la politica del
Gruppo non prevede l’utilizzo di
derivati aventi finalità speculative e
ha come obiettivo l’individuazione
del giusto mix tra tasso fisso e
variabile, nell’ambito di una strategia
prudenziale verso il rischio di
oscillazione dei tassi. La gestione
del rischio tasso d’interesse mira
essenzialmente a stabilizzare i
flussi finanziari in modo da garantire
i margini e la certezza dei flussi
di cassa derivanti dalla gestione
caratteristica.
Nel 2013 la quota di valore aggiunto
distribuito ai finanziatori è stata pari
a 26,1 milioni di euro.
I FORNITORI
86
Rovato (BS) - Convento S.S. Annunciata
9. I fornitori
Rafforzare il legame con il territorio
è uno degli obiettivi che LGH si pone.
In particolare il Gruppo intende
valorizzare il rapporto con i fornitori
effettuando visite, controlli
e stabilendo clausole generali
nei processi di acquisto
Report di sostenibilità
87
9.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
Avevamo detto
Rafforzare il legame con
il territorio di riferimento
valorizzando l’indotto e
diffondendo comportamenti
etici.
Pianificare ed effettuare
10 visite presso fornitori
individuati fra quelli critici
con verbale di audit per
verifica della conformità
del servizio/prodotti/ciclo
produttivo.
I FORNITORI
Obiettivi piano strategico
88
Cremona - Parco mezzi
Abbiamo fatto
Faremo
Effettuate 10 visite a
fornitori critici.
Pianificare ed effettuare
10 visite ispettive presso
fornitori individuati tra
quelli critici con verbale
di audit per verifica della
conformità del servizio /
prodotti/ciclo produttivo.
Il Gruppo LGH, per il perseguimento
dei propri fini istituzionali, provvede
agli appalti dei lavori, delle forniture
di beni e di servizi, agli acquisti, alle
permute, alle locazioni e ai servizi in
genere mediante contratti preceduti
da apposite gare. Le gare possono
assumere la forma dell’evidenza
pubblica, salvo il ricorso alla procedura
negoziale e al sistema in economia.
L’attività negoziale del Gruppo si
ispira ai seguenti principi:
• rispetto, in ogni caso, delle norme
vigenti;
• perseguimento dei fini
istituzionali della società,
garantendo l’adeguata gestione
dei processi in materia di
sicurezza del lavoro;
• rispetto del sistema di deleghe e
procure della società;
• osservanza della massima
obiettività nella scelta dei sistemi
negoziali;
• rispetto dei principi di concorrenza
e pariteticità delle offerte;
• armonizzazione del principio della
economicità con quello della
obiettività e imparzialità delle
scelte relative a competitività,
qualità, utilità e prezzi;
• assenza di conflitto di interessi;
• massima trasparenza degli atti e
delle procedure negoziali.
Gli acquisti o affidamenti vengono
effettuati nel rispetto della normativa
comunitaria, per quanto recepita
nel nostro paese, delle deleghe
e procure attribuite dalla società,
delle procedure aziendali in materia
(Sistemi di Gestione Aziendali)
nonché dei principi fissati dal Codice
Etico aziendale.
a. Affi damento di lavori, forniture e
servizi sopra soglia comunitaria
L ’affidamento di appalti di lavori,
forniture e servizi, di importo pari
o superiore alla soglia comunitaria,
viene effettuato con le procedure
ad evidenza pubblica in ambito
comunitario previste dal D.Lgs.
163/2006 e s.m.i. o dalle specifiche
normative di settore in vigore, se
ed in quanto applicabili alla Società.
b. Affi damento di lavori, forniture e
servizi sotto soglia comunitaria
L ’affidamento di lavori, forniture
e servizi di importo inferiore alle
soglie comunitarie viene effettuato
a mezzo procedure ad evidenza
pubblica in ambito nazionale, fatto
salvo il ricorso, nei casi di seguito
previsti, alla procedura negoziale e
al sistema in economia.
Lo sviluppo di procedure di
gara sottosoglia o l'affidamento
mediante procedure in economia
è stabilita dal Regolamento
adottato da tutte le società del
Gruppo.
Il Regolamento ha lo scopo di
disciplinare l’acquisto di beni,
servizi e lavori, in relazione agli
obblighi di legge e alle regole
di opportunità e convenienza
stabilite dalla Società.
La gestione centralizzata in capo
alla funzione Approvvigionamenti e
Logistica di una serie di attività fra
le quali:
• l'individuazione delle migliori
opportunità tecnico/economiche
offerte dal mercato per la
fornitura di beni, servizi e lavori;
• la gestione dei rapporti con
i fornitori potenziali e la loro
qualificazione;
• la gestione delle gare d'appalto
per tutte le società del Gruppo
(incluse le gare pubbliche);
• le negoziazioni delle condizioni
d'acquisto;
• la stesura dei contratti/ordini
d'acquisto;
• il monitoraggio delle performance
e la valutazione dei fornitori critici;
• la verifica della corretta e diffusa
applicazione delle procedure e dei
regolamenti aziendali relative agli
approvvigionamenti ed alla logistica:
• il controllo del corretto
funzionamento dei magazzini
aziendali
ha consentito di:
• sviluppare e rendere operative
delle linee guida uniformando, nel
rispetto delle singole specificità,
il modo di operare in precedenza
adottato da ciascuna società
appartenente al Gruppo;
• allineare le condizioni generali di
fornitura;
• sviluppare l’utilizzo di accordi
quadro riducendo il numero di
ordini emessi e aumentando il
loro valore medio efficientando
in questo modo la gestione dei
processi di acquisto;
• utilizzare fornitori che rispettino le
normative in materia contributiva,
ambientale e di sicurezza dei
lavoratori;
• sviluppare un sistema di
valutazione dei fornitori critici
maggiormente significativo;
• contenere i costi ed ottenere
saving;
• effi cientare la gestione complessiva
dei magazzini del Gruppo.
89
Report di sostenibilità
9.2 La Politica degli
approvvigionamenti
I FORNITORI
9.3 Selezione dei fornitori
90
Le società di LGH, disponendo
di un sistema di gestione qualità
certificato secondo la norma UNI EN
ISO 9001:2008, nello svolgimento
delle proprie attività, si avvalgono
di fornitori che vengono valutati e
selezionati in base alla capacità di
fornire prodotti e servizi conformi ai
requisiti richiesti.
La funzione Approvvigionamenti e
Logistica (APP) gestisce la banca
dati (Albo fornitori di Holding) dei
fornitori qualificati ed elabora la
reportistica per la valutazione degli
stessi basata sulla verifica di requisiti
di qualità tecnica, economica,
organizzativa, del rispetto delle
norme ambientali e di sicurezza,
nonché sull'accettazione del Codice
Etico del Gruppo.
L’iter della qualifica prevede anche
che ciascun fornitore di beni e servizi
possa proporre la propria iscrizione
all'albo fornitori compilando il
“modulo per la registrazione”
disponibile nella sezione fornitori del
portale di LGH.
I fornitori vengono selezionati,
qualificati e valutati in base:
a. alle loro capacità tecnico,
organizzative, economiche e
Territori Riferimento
finanziarie, che devono essere
tali da garantire la fornitura di
prodotti, prestazioni (servizi
e lavori) conformi ai requisiti
richiesti. La selezione e
valutazione dei fornitori viene
effettuata in base a criteri comuni
e condivisi fra le varie società.
La valutazione annuale effettuata
da APP sui fornitori inseriti nella
“Lista fornitori Qualità Ambiente
Sicurezza” si basa sulle seguenti
informazioni:
• esito del monitoraggio delle non
conformità/reclami imputabili a
fornitori a cura della funzione QSA
di Holding;
• esito dei monitoraggi effettuato
dalle funzioni richiedenti il
servizio/prestazione/fornitura;
• esito di eventuali verifiche
ispettive sui fornitori a cura di
APP o di QSA.
L’elaborazione di tali informazioni,
secondo le modalità riportate
nell’Istruzione Operativa IAP01
“Attribuzione punteggi a fornitori”,
determina un nuovo punteggio e
quindi un nuovo livello di qualifica
del fornitore stesso.
Vengono Inoltre effettuate
periodicamente delle verifiche
ispettive presso fornitori ritenuti critici.
Servizi
Forniture
Lavori
Cremona / Crema
-
1
2
Brescia / Rovato
2
-
-
Lodi 1
2
1
Pavia 1
-
-
Tabella 42: dettaglio visite ispettive a fornitori critici anno 2013
Rimini-Ecomondo, stand informativo di LGH
alla soglia comunitaria.
Attraverso l’applicazione di tale
metodo di aggiudicazione ci si
propone, adottando criteri/parametri
che possono differire di volta in volta
in base alla tipologia e complessità
della gara, di valutare oltre agli
aspetti economici anche gli aspetti
qualitativi della fornitura nonché
quelli sociali, ambientali, etici e di
sicurezza.
Per quanto riguarda la fase
successiva all’acquisto, LGH verifica
le performance dei fornitori e dei
prestatori di servizi attraverso
un’azione di monitoraggio e di
valutazione finalizzata ad accertare la
corrispondenza tra i livelli di servizio
e/o di fornitura erogati e quanto
convenuto contrattualmente.
Eventuali valutazioni comportano
richiami scritti, colloqui, definizioni
di azioni da intraprendere fino anche
a determinare la risoluzione del
contratto.
Nella tabella 43 si riporta la
suddivisione dei fornitori per area
geografica nel triennio 2011-2013.
La selezione dei fornitori, laddove
necessario e possibile, privilegia
la scelta di fornitori radicati sul
territorio di riferimento delle società
del Gruppo, fermo restando il
soddisfacimento degli standard
qualitativi e degli aspetti più
prettamente economici.
Ai fornitori locali vengono
principalmente affidati lavori e
forniture relative alla gestione
ordinaria (manutenzioni, lavori di
piccola entità, servizi di pulizie,
vigilanza, etc..), attività per le quali la
territorialità diventa fattore rilevante
per la tempestività e la continuità
91
Report di sostenibilità
Nel corso del 2013 in linea con
gli obiettivi aziendali sono state
effettuate le visite ispettive
dettagliate in tabella 42.
b. alla capacità di soddisfare i
requisiti richiesti dalla norma
SA 8000 (tutela del diritto e
della sicurezza del lavoro, pari
opportunità, discriminazione,
rappresentanza sindacale,
retribuzione ecc.): in particolare,
per ciò che concerne i requisiti
legati alla tutela della salute e
della sicurezza dei lavoratori,
sono state aggiornate le attività
di verifica e di coordinamento
con le Aziende interessate con
l'elaborazione di Documenti Unici
di Valutazione rischi riportanti le
indicazioni adottate per eliminare
o ridurre i rischi da interferenza
lavorativa, al fine di garantire un
elevato grado di sicurezza delle
attività svolte. A tale proposito,
è stata definita un'apposita
procedura aziendale, applicata a
tutte le Società di Linea Group
Holding ed in particolare a tutti
i contratti d'appalto, d'opera o
somministrazione per attività
svolte nei luoghi di lavoro
ed all'interno dei processi
lavorativi che ricadono sotto la
responsabilità giuridica del Datore
di Lavoro Committente.
Al fine di rafforzare i sistemi di
selezione e qualificazione e garantire
che i fornitori prescelti possiedano
le capacità di cui sopra, il criterio
di aggiudicazione delle gare che
si tende ad utilizzare è quello
dell’offerta economicamente più
vantaggiosa che viene applicata
anche per gare di importo inferiore
Provincia
2011
%
2012
%
2013
%
Brescia / Rovato
513
19
565
18,28
480
18,69
Cremona / Crema
552
21
549
17,76
518
20,17
Lodi
155
6
198
6,41
142
5,53
Pavia
158
6
173
5,60
139
5,41
1.378
52
1.485
48,04
1.279
49,81
Altre Provincie Lombarde
593
22
741
23,97
613
23,87
Altri nazionali
657
25
826
26,72
653
25,43
23
1
39
1,26
23
0,90
2.651
100
3.091
100
2.568
100
Totale Territorio di riferimento
Altri esteri
Totale Generale
Tabella 43: suddivisione fornitori per area geografica nel triennio 2011-2013
I FORNITORI
Pavia
92
5,41%
Lodi
5,53%
Altre Province Lombarde
23,87%
Cremona/Crema
Altri esteri
20,17%
0,90%
Altri nazionali
25,43%
Brescia/Rovato 18,69%
Grafico 16: suddivisione fornitori per area geografica anno 2013
Parametro
2011
2012
2013
N° Totale fornitori
2.651
3.091
2.568
30
35
40
N° Totale fornitori no-profit
Tabella 44: andamento del numero di fornitori che hanno collaborato con il Gruppo nel
triennio 2011-2013
del rapporto e permette maggiore
possibilità di controllo.
Rispetto allo scorso anno, cresce il
numero dei fornitori locali, mentre
diminuisce la loro incidenza sul
totale in quanto aumenta nel
complesso il numero dei fornitori.
L’incremento dei fornitori si deve
principalmente alla presa in carico
della gestione della discarica
pugliese di Ecolevante.
LGH ha inoltre sottoscritto nel
corso del 2013 diversi contratti con
le Cooperative Sociali operanti sul
territorio affidando loro le seguenti
attività: manutenzione e sfalcio
aree verdi; spazzamento strade e
raccolta rifiuti; gestione delle isole
ecologiche; lettura contatori gas;
pulizie dei locali lavorativi.
Nella tabella 44 si riporta
l'andamento del numero di fornitori
che hanno collaborato con il Gruppo
nell'ultimo triennio.
9.4 Condizioni Negoziali
Tutte le società del Gruppo hanno
adottato condizioni negoziali
comuni per uniformare i contratti,
in particolare sono state inserite
clausole contrattuali al fine di
garantire:
• il rispetto della disciplina del
codice civile e in generale della
normativa vigente in materia di
contratti;
• l’attuazione delle prescrizioni
contenute nel D.Lgs.81/2008
in materia di tutela della salute
e della sicurezza nei luoghi di
lavoro;
• la prevenzione antimafia e
antiriciclaggio;
• la verifica della regolarità
dei trattamenti retributivi e
contributivi del personale alle
dipendenze del fornitore;
• la tutela delle persone e di altri
soggetti rispetto al trattamento
dei dati personali;
• la riduzione dell’esposizione del
Gruppo LGH a rischi relativi al
D. Lgs. 231, la sicurezza ed il
rispetto dei principi etici.
In coerenza con gli obiettivi di
equilibrio finanziario del Gruppo
LGH, i tempi di pagamento
contrattuali, in ottemperanza a
quanto indicato dalle linee di indirizzo
del Gruppo, sono normalmente
fissati in almeno 90 giorni, data
fattura fine mese.
Alcuni tipi di forniture e/o servizi
possono derogare al suddetto limite.
Report di sostenibilità
93
Crema (CR) - Posa fibra ottica
LE ISTITUZIONI
94
Cremona - Museo del Violino
10. Le
Istituzioni
LGH è una realtà sempre più radicata
nelle Province in cui opera.
L’obiettivo è essere accanto ai Comuni
Soci e alla Comunità, portando valore a
tutto il territorio.
Progetti, eventi e incontri sono soltanto
alcune delle iniziative organizzate dal
Gruppo per comprendere le necessità
e le esigenze degli Enti Locali.
Report di sostenibilità
95
10.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
Obiettivi piano strategico
Mantenere un dialogo
costante con il territorio e i
Sindaci.
Proseguire sulla strada della
trasparenza e della lealtà nei
rapporti con le istituzioni.
Avevamo detto
Abbiamo fatto
Faremo
Strutturare ed attuare un
efficiente piano di relazioni
istituzionali.
Garantita una
comunicazione puntuale,
aggiornata e trasparente
di tutte le iniziative
promosse nei confronti
degli Enti Locali ( es. Report
Sostenibilità e campagne
informative).
Proseguimento e
arricchimento del Piano di
relazioni istituzionali.
LE ISTITUZIONI
10.2 Il rapporto con gli Enti locali
96
Territorio, comunità e servizi pubblici
locali sono elementi inscindibili.
È solo nel rispetto di questi
fattori che si realizza la mission
di LGH, coniugando dimensione
industriale e radicamento locale.
Gli amministratori dei Comuni
soci rappresentano per LGH uno
dei principali portatori d'interesse,
in quanto costituiscono il fulcro
dell'azionariato e fungono da anello
di congiunzione con il territorio.
LGH, occupandosi di beni e risorse
per la collettività, gestisce i servizi
pubblici rispettando le esigenze dei
dipendenti e delle persone presenti
sul territorio, impegnandosi in modo
concreto a garantire un servizio
puntuale, efficiente e sempre più di
alta qualità. Da qui parte la volontà
di mantenere un dialogo sempre
costante e avanzato con gli Enti
locali. L’obiettivo è essere sempre
più vicini ai Comuni soci e alla
comunità, portando valore a tutto il
territorio.
10.3 Progetti e iniziative
Sono numerose le attività di
comunicazione rivolte al territorio
e ai clienti: informazioni utili
sui servizi erogati, messaggi di
sensibilizzazione sulla salvaguardia
ambientale, promozione sostenibile
del territorio, eventi culturali di vario
genere. L’impegno di LGH è quello
di dare una comunicazione puntuale,
aggiornata e trasparente di tutte le
iniziative che coinvolgono il rapporto
diretto con gli Enti Locali.
Report di sostenibilità
97
Cremona - LGH, sala CdA
98
Fiume Serio
LA COMUNITÀ LOCALE
11. La
comunità locale
Il Gruppo ha realizzato nel corso
del 2013 numerose attività
di comunicazione per i clienti
e il territorio.
Report di sostenibilità
99
11.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
LA COMUNITÀ LOCALE
Obiettivi piano strategico
100
Promuovere e radicare
ulteriormente l'immagine
di Linea Group Holding
nei territori di riferimento,
accrescendone lo sviluppo
sostenibile. Ascoltare e
rispondere alle esigenze
del territorio. Produrre e
distribuire Valore Aggiunto.
Avevamo detto
Riaccendere l’attenzione
sui vantaggi ambientali
ed economici del
teleriscaldamento a Lodi.
Consolidare una raccolta
differenziata pari a oltre
il 70%, proseguire
le campagne di
sensibilizzazione contro
l’abbandono dei rifiuti nel
territorio Cremasco.
Abbiamo fatto
Faremo
Lodi, in vista dell’avvio del
progetto di estensione della
rete del teleriscaldamento
(in programma nel
biennio 2014-2016), ha
promosso una campagna
di sensibilizzazione sulle
opportunità di questo servizio
e sui suoi vantaggi economici
e soprattutto ambientale.
Sensibilizzazione continua
dei cittadini del territorio
lodigiano sui temi della
raccolta differenziata e
contestuale estensione
del servizio porta a porta a
tutta la città di Lodi.
Crema ha coinvolto 10.000
persone nell’iniziativa
ecologica “Rifiutando” in 47
Comuni del Cremasco.
Proseguire nel Cremasco
con l’edizione 2014 di
“Rifiutando” contro
l’abbandono dei rifiuti.
Anche il Comune di
Cremona nel 2013, in
accordo con AEM Gestioni,
ha deciso di estendere
dal mese di novembre
il sistema di raccolta
differenziata dei rifiuti porta
a porta.
Questo progetto coinvolge
10.835 famiglie per un
totale di 23.051 residenti
e circa 200 utenze
non domestiche, così
che nell’anno 2013 la
percentuale di popolazione
coinvolta da questo sistema
è stata superiore al 50%.
Queste zone vanno ad
aggiungersi a quelle dove
il servizio, iniziato in via
sperimentale nel 2010, è
ormai a regime.
Sviluppo APP rifiuti (per
smartphone e tablet)
per tutte le società
che si occupano di
igiene ambientale con
informazioni utili sulla
raccolta differenziata, sui
centri di raccolta e sulle
modalità di conferimento
dei rifiuti per ciascun
Comune.
Entro i primi mesi del
2014 il sistema di raccolta
differenziata porta a porta
sarà esteso anche al
centro storico di Cremona.
Visto i riscontri positivi
della nostra partecipazione,
LGH ha deciso di
partecipare in modo
potenzieremo
marcato e significativo,
ulteriormente la nostra
sviluppando una fitta rete
presenza alla Fiera della
di contatti commerciali ed
Green Economy per l’anno
istituzionali, ad “Ecomondo”
che annualmente si svolge 2014.
a Rimini.
11.3 L’immagine di Gruppo
Nel corso del 2013, sono state
realizzate numerose attività di
comunicazione rivolte al territorio
e ai clienti: alcune direttamente
organizzate da LGH, altre soltanto
sostenute; alcune legate in modo
più specifico all’ambiente, altre
semplicemente iniziative meritevoli
del territorio. Mantenere un filo
diretto con i cittadini e le scuole è
un obiettivo di primaria importanza
per LGH.
La comunicazione informativa alle
famiglie è realizzata attraverso:
• le campagne informative, a
supporto dei servizi attivati;
• la diffusione dell’Estratto del
Report di Sostenibilità, tramite i
quotidiani dei territori serviti dal
Gruppo;
• i siti internet, che sono in
continua espansione sia per
numero di accessi che per
informazioni fornite (notizie
relative ai servizi erogati, l’inoltro
reclami, le carte servizi, i numeri
di telefono utili e le news).
11.3.1 Le campagne di pubblicità
Diverse le iniziative avviate
per promuovere allo stesso
tempo il nostro brand e il nostro
impegno a favore del territorio e
dell’ambiente. Nel 2013 è continuata
la campagna istituzionale “Energia
a Responsabilità illimitata”
che veicola la forza, la passione,
le eccellenze, le tradizioni e le
esperienze delle cinque società del
Gruppo proiettate verso un futuro di
alti livelli di responsabilità e qualità
nei settori, gas, energia elettrica,
ambiente e telecomunicazioni.
Mentre LGH per Aemcom e Linea
Com ha proposto la campagna
“Connettiamo il nostro Territorio
al Futuro” che - utilizzando
l’immagine di un atomo - lancia
il messaggio della “rivoluzione
digitale” in atto, fatta di computer
connessi in rete, una rivoluzione
che muta il nostro modo di
vivere e di lavorare. Trasforma le
nostre abitudini. Promette uno
sviluppo economico più rispettoso
dell’ambiente. Innovazione quindi
diviene sinonimo di crescita, di
opportunità, di efficienza a beneficio
dell’intera collettività.
Numero di visitatori
Numero di visualizzazioni di pagina
Pagine più viste
Tabella 45: accessi al sito internet www.lgh.it nel 2013
26.124
195.254
Lavora con noi
Il Gruppo LGH
Dati economici
Contatti
Organigramma
Numerose anche le campagne
pubblicitarie ed informative proposte
da Linea Più, tra queste:
• Campagna Fotovoltaico:
campagna pubblicitaria mirata
ad acquisire nuova clientela,
pianificata sui media locali per
pubblicizzare il servizio "chiavi
in mano" di progettazione e
realizzazione impianti fotovoltaici;
• Campagna Risparmio Luce
e Gas: campagna pubblicitaria
realizzata con tre scopi: fidelizzare
la Clientela, commercializzare agli
attuali clienti gas anche la vendita
dell'energia elettrica e acquisire
nuova clientela, consentire alle
famiglie un risparmio sui loro
consumi energetici e quindi un
risparmio sulla bolletta;
• Campagna Bolletta online:
è proseguita la campagna
pubblicitaria “one to one” mirata
a indirizzare la clientela all'utilizzo
dei nuovi canali informatici/
interattivi messi in campo dalla
società, inserita come flayer nelle
bollette cartacee;
• Campagna Bolletta a consumo
costante: è proseguita la
campagna pubblicitaria “one to
one” mirata alla fidelizzazione
della clientela offrendo la
possibilità di programmare in
base alle singole esigenze del
cliente la distribuzione della spesa
nell'arco dell'anno termico;
• Campagna CaldOK: è proseguita
la campagna pubblicitaria “one to
one”, realizzata in collaborazione
con L'unione Artigiani di Lodi
e Provincia, mirata ad acquisire
nuova clientela in merito al
servizio di sostituzione della
caldaia vecchia con una nuova,
101
Report di sostenibilità
11.2 La società e il territorio
LA COMUNITÀ LOCALE
contribuendo così alla riduzione
delle emissioni di CO2 nell'aria
causata da caldaie obsolete.
102
Sul territorio cremasco sono state
ideate e realizzate campagne
informative specifiche tra le quali
si ricordano quella per un corretto
utilizzo dei cestini stradali, quella
contro le deiezioni canine (che si
è tradotta in affissioni e stampa
di materiale informativo) e quella
relativa al servizio analisi offerto dal
laboratorio aziendale.
È stata realizzata da ottobre 2013 la
campagna mirata all’estensione della
raccolta differenziata porta porta (o
domiciliare) nel Comune di Cremona
per conto di AEM Gestioni in sinergia
con l’amministrazione Comunale.
Sono stati utilizzati strumenti cartacei
(leaflet, calendario, lettera informativa
a tutti i cittadini coinvolti); mediatici
(conferenza stampa, comunicati
stampa a più riprese, ecc) e informatici
(aggiornamento sito internet con
creazioni di pagine dedicate).
Infine, con lo scopo di promuovere
l’attenzione dei Lodigiani sul
teleriscaldamento anche e
soprattutto in vista dell’avvio del
nuovo progetto di ampliamento della
rete, Astem Gestioni ha lanciato
una campagna teaser che ha avuto
come protagonista una coccinella
(nuova mascotte del servizio) e che
si è tradotta nella realizzazione di
manifesti e adesivi consegnati in
tutte le scuole di Lodi. A questo
primo step nel mese di novembre
è seguito un secondo step della
campagna di comunicazione
con la presentazione del nuovo
progetto di estendimento rete e
con la realizzazione di una brochure
illustrativa del servizio e dei suoi
vantaggi. Per il servizio di igiene
ambientale sono state realizzate
numerose campagne informative
di comunicazione ambientale
finalizzate alla promozione della
raccolta differenziata attraverso la
realizzazione di opuscoli informativi,
locandine e manifesti. Tra queste
si segnalano: la campagna di
sensibilizzazione “Basta!” contro
l’abbandono dei rifiuti a Lodi e la
campagna informativa “Impara l’arte
e mettili da parte” realizzata per il
Comune di Sant’Angelo Lodigiano e
finalizzata a informare i cittadini sulle
variazioni delle raccolte porta a porta.
11.3.2 I siti Internet
Nell’ambito delle attività di web
comunication, nel 2013 si è
proceduto al totale rinnovo dei siti del
Gruppo attraverso una complessiva
rivisitazione non solo dell’impostazione
grafica ma anche e soprattutto
dei contenuti. Il primo step è stato
quello della realizzazione del nuovo
sito della Holding (www.lgh.it) che
presenta ora un nuovo lay out, una
nuova impostazione strutturale e
soprattutto una navigazione e una
fruibilità semplici ed immediate,
atte a soddisfare le esigenze di tutti
gli stakeholders (soci, clienti, utenti,
fornitori, autorità). Conseguentemente
sono stati riprogettati e realizzati i siti
web delle quattro Società di Business
del Gruppo: Linea Distribuzione,
Linea Ambiente, Linea Energia e
Linea Gestioni (nata dall’integrazione,
avvenuta il 1° novembre 2013 tra
SCS Gestioni area Crema e Cogeme
Gestioni area Rovato), realizzati con la
stessa impostazione grafica del sito
della Holding, ciascuno con una cromia
diversa e specifica, riconducibile alle
colorazioni dei singoli marchi.
11.3.3 Fiere, Convegni e Manifestazioni
La fiera è uno strumento chiave per
sviluppare una efficace ed efficiente
strategia di comunicazione, in quanto
consente di lanciare un messaggio
diretto al segmento di clientela cui
intende rivolgersi.
LGH ha deciso di partecipare in modo
marcato e significativo, sviluppando
una fitta rete di contatti commerciali
ed istituzionali, ad “Ecomondo” che
annualmente si svolge a Rimini.
Ecomondo è la più accreditata
piattaforma per il bacino del Sud
Europa e del Mediterraneo per la
valorizzazione e il riuso dei materiali
e per la grande industria del futuro
denominata anche Green Economy.
La fiera - vetrina di tecnologie,
strumentazioni scientifiche, progetti
dimostrativi e realtà industriali
affermate nel segmento del
recupero e riciclo di tutti i materiali
- nell’edizione del 2013 ha visto la
partecipazione di ben 93.125 visitatori
professionali con oltre 400 giornalisti
accreditati. Visto i riscontri molto
positivi della nostra partecipazione,
potenzieremo ulteriormente la nostra
presenza alla Fiera della Green
Economy per l’anno 2014.
11.3.4 Immagine coordinata
Per quanto concerne la promozione
dell’immagine coordinata, il
2013 ha visto l’aggiornamento
e l’integrazione del manuale
d’immagine coordinata del
Gruppo, strumento base per la
regolamentazione dell’uso dei
marchi aziendali e la realizzazione
delle rispettive modulistiche.
Linea Più
Il marchio Energia Pulita Linea Più
Per collocarsi come attore sensibile
ai problemi ambientali e assumere
una connotazione positiva nella
percezione dei propri clienti e
dell’opinione pubblica, Linea Più ha
creato un marchio specifico, con
l’obiettivo di:
• testimoniare e ribadire l’impegno
di Linea Più a difesa dell’ambiente
e, più in generale, di uno sviluppo
sostenibile;
• ribadire l’adesione a un modello
di Governance e la scelta di
un percorso orientato alla
salvaguardia dell’equilibrio
ambientale;
• coinvolgere i propri clienti nella
vision di uno sviluppo sostenibile
Un simbolo semplice e naturale: una
foglia che racchiude i colori della
natura, insieme a quelli del Brand
Corporate ed una lampadina a basso
consumo che identificano il business
Energia Elettrica.
I vantaggi dell’utilizzo di Energia
Pulita verde
• Rispettare le direttive stabilite
dal Protocollo di Kyoto che
riguardano l’emissione di CO2 in
aria;
• Migliorare il livello qualitativo
dell'aria che respiriamo;
• Diminuire la dipendenza
energetica del nostro Paese nei
confronti dell’estero e svincolarsi
gradatamente dai continui
aumenti del prezzo del petrolio.
Il certificato verde
Il Certificato Verde è un titolo
che viene rilasciato a tutti coloro
che consumano energia da fonti
rinnovabili. Questo titolo certifica
che la produzione di energia deriva
da impianti che sono riconosciuti
a priori dal GSE come centrali a
fonti rinnovabili. La società che
vende Energia (Verde) deve avere
alle proprie spalle un’opportuna
produzione di energia da fonti
rinnovabili al fine di poter provvedere
in autonomia all’annullamento
dei certificati. Con la volontà di
garantire la fornitura di energia
verde e nel contempo adottare
strumenti di certificazione conformi
ai recenti disposti normativi, Linea
Più intende perciò proseguire nel
certificare l’origine rinnovabile
della propria energia con i nuovi
strumenti adottati e riconosciuti a
livello comunitario, come previsto
dalla deliberazione sopra citata. IL
GSE - (Gestore dei Servizi Elettrici),
dopo aver effettuato il controllo
di corrispondenza tra l'energia
pulita prodotta e quella erogata sul
mercato, riconosce a consuntivo,
alla società in possesso dei requisiti
di cui sopra, l’opportunità di
consegnare il certificato di Garanzia,
come attestato di origine, ai clienti
che scelgono l’offerta ENERGIA
VERDE.
103
Report di sostenibilità
Per promuovere l’uso sostenibile
di tutte le risorse naturali e per
testimoniare l’impegno concreto di
Linea Più e dei suoi clienti a favore
dell’ambiente, nel recente passato
è stato realizzato il progetto che
prevedeva la fornitura di energia
pulita, cioè generata da fonti
rinnovabili, garantita attualmente dai
nuovi certificati CO-FER.
Con la volontà di garantire la
fornitura di energia verde e nel
contempo adottare strumenti di
certificazione conformi ai recenti
disposti normativi, Linea Più intende
perciò proseguire nel certificare
l’origine rinnovabile della propria
energia con i nuovi strumenti
adottati e riconosciuti a livello
comunitario.
LA COMUNITÀ LOCALE
11.4 Iniziative a sostegno del
territorio
104
Uno dei principi fondamentali
del Gruppo LGH è quello
della territorialità. LGH e le
società del Gruppo, infatti, ogni
anno promuovono numerose
manifestazioni messe in campo da
Comuni, Enti e Associazioni nonprofit. Si tratta di erogazioni liberali
a sostegno d’iniziative territoriali
meritevoli o sponsorizzazioni per
eventi di tipo culturale, mostre,
festival musicali, eventi sportivi e
d’intrattenimento di vario genere.
Il rapporto con il territorio, la
vicinanza ai suoi cittadini e il rispetto
dell’ambiente guidano le scelte di
sponsorizzazione del Gruppo.
Sul territorio cremonese sono
stati sponsorizzati eventi come
la celebre “Festa del Torrone”
svoltasi dal 16 al 24 novembre a
Cremona e caratterizzata da un
vasto numero di eventi collaterali,
sfilate e cortei storici, degustazioni,
rappresentazioni storiche e la
rassegna “I Giovedì d’Estate”
che ogni anno anima le strade
del centro storico con musica,
laboratori ed esibizioni. Sempre per
il 2013 sono stati sponsorizzati gli
eventi “Il Salone dello Studente
2013” e “Le Corde dell’Anima”,
interessante incontro tra letteratura
e musica, che conquista migliaia
di spettatori all’inizio del periodo
estivo. Sempre dal punto di vista
culturale, si ricorda il contributo
per la realizzazione e gestione del
servizio di “Media Library On Line”,
in collaborazione con il Comune
di Cremona e la stagione teatrale
presso il Teatro comunale “Bellini”
di Casalbuttano ricca di show,
concerti e commedie. Sempre nel
cremonese si segnalano alcuni
contributi prestati in ambito sociale
e il sostegno ad associazioni senza
scopo di lucro, come “Il Cireneo”,
impegnata nella gestione di bambini
e ragazzi affetti da handicap gravi
oppure il sostegno al “Registro
Specializzato di Patologia sul tumore
allo stomaco”, a cura di MedeA
Onlus in collaborazione con il reparto
di Oncologia dell’ospedale, per
un’analisi importante e approfondita
sull’incidenza delle patologie
tumorali sul territorio. Degno di
nota anche il contributo alle A.C.L.I.
provinciali, per lo svolgimento delle
attività associative. Nell’ambito
sportivo sono stati erogati contributi
a varie manifestazioni, in grado
di suscitare grande interesse e
partecipazione della cittadinanza,
come le attività di “Triathlon”
o la tradizionale “Maratonina di
Cremona”, che si snoda lungo le
vie della città nel mese di ottobre.
Sempre nel settore sportivo, si
segnala la sponsorizzazione della
ormai nota stagione di pallacanestro
“Sansebasket” e all’Associazione
Motonautica.
Territorialmente - e quindi grazie alle
varie società del gruppo - sono stati
sostenuti:
a Crema il Centro Natatorio, la
Rassegna Estiva “I Manifesti”,
il festival teatrale itinerante della
Valle dell’Oglio “Odissea”, la
quindicesima edizione della rassegna
teatrale nazionale con sede a Crema
“Franco Agostino Teatro Festival”,
“Mediaexpo 2013” (esposizione
di prodotti didattici multimediali
promossa presso il polo Didattico
e di Ricerca di Crema), la “Festa
dell’Albero” (iniziativa ambientale
promossa dall’Istituto Scolastico
Superiore Agrario di Crema) e il
progetto “Intraprendere”, finalizzato
a promuovere l’”intraprendenza” e
la voglia di “fare impresa” all’interno
delle scuole superiori.
A Lodi, tra le sponsorizzazioni
sostenute, da segnalare
quelle a supporto delle attività
dell’associazione sportiva ASD
Fanfulla Calcio nonché quella per la
pista su ghiaccio di Lodi.
A Pavia sponsorizzate iniziative a
sostegno di varie realtà associative,
la Rassegna musicale presso il
Comune di Bornasco, alcuni Tornei
di Calcio dell’FBC di Casteggio.
Sponsorizzate le gare di boxe
dell’Associazione Boxe Pavia, il 28°
trofeo nazionale di nuoto Città di
Voghera, la Fiera Birrart di Casteggio,
la Rassegna Internazionale di Musica
“Pavia Barocca” e la 6^ edizione del
Torneo di Calcio della Polisportiva
dilettantistica S. Alessandro di Pavia.
L’area di Rovato ha rivolto la propria
attenzione alle manifestazioni
“Franciacorta in Fiore” e altri
appuntamenti minori che attirano
sul territorio di riferimento cittadini
lombardi e non solo. Molteplici
poi le microsponsorizzazioni a
favore d’iniziative di particolare
rilevanza per i singoli Comuni soci
o clienti, con particolare - ma non
esclusiva - attenzione a tutti quegli
appuntamenti in qualche modo
legati a una positiva concezione
dell’ambiente, della sostenibilità
della crescita, di corrette pratiche
di riuso e recupero dei materiali.
Tra le iniziative rivolte alle famiglie
inoltre, si segnala la XV Edizione
Festival di Teatro Ragazzi e giovani
“Il canto delle cicale” con lo
spettacolo teatrale svoltosi durante
l’estate nella discarica di Provaglio
d’Iseo in Provincia di Brescia
(recuperata completamente dal
punto di vista ambientale e studiata
come caso di eccellenza) che ha
visto la partecipazione di centinaia
di famiglie con bambini. Infine,
contributi anche per l’8^ edizione
del Festival Filosofi Lungo l’Oglio e
all’Associazione Pontoglio Events.
11.5 La didattica
Consapevole e forte della propria
responsabilità sociale e di impresa
Linea Group Holding, attraverso
le proprie società territoriali e
di business, da sempre dedica
particolare attenzione alle nuove
generazioni attraverso la promozione
di progetti didattici di educazione
ambientale - che coinvolgono
ogni anno oltre 14.000 alunni
sui diversi territori - finalizzati a
sensibilizzare gli studenti, cittadini
di domani, circa i temi dello
sviluppo sostenibile, dell’energia,
della raccolta differenziata e delle
telecomunicazioni.
Il progetto didattico promosso da
LGH in tutte le scuole elementari
e medie dei Comuni serviti (nelle
provincie di Brescia, Cremona,
Lodi e Pavia) è denominato “Le
avventure del Professor Terra Terra”,
dal nome del protagonista della
pubblicazione realizzata dal Gruppo
e consegnata a tutti gli alunni delle
scuole aderenti.
La pubblicazione, molto ricca e
avvincente, si sviluppa attraverso
il racconto delle avventure del
professor Terra Terra (un ragazzino
che grazie a “poteri magici”
aiuta l’umanità a risolvere i
problemi legati all’inquinamento
e all’eccessivo sfruttamento
del Pianeta) ed è arricchita
da schede e approfondimenti
scientifici relativi ai temi dei rifiuti,
dell’acqua, dell’energia e delle
telecomunicazioni. Si tratta, in
sintesi, di una sorta di “sussidiario”
sullo sviluppo sostenibile e sulle
telecomunicazioni realizzato
adottando un mix di registri
linguistici (dal narrativo all’illustrativo
all’informativo) capaci di creare
coinvolgimento nei ragazzi.
Con l’anno scolastico 2013-2014 la
pubblicazione è stata arricchita da
due nuovi fascicoli: “Odissea nello
spazio web” (un divertente racconto
Report di sostenibilità
105
Crema - Un momento della festa finale del progetto didattico "Prof. Terra Terra"
LA COMUNITÀ LOCALE
106
che vede protagonisti Giovannino
Terra Terra e un simpatico personaggio
chiamato Pixie che accompagnano
gli alunni in un percorso finalizzato
a conoscere opportunità e insidie
della Rete con messaggi e consigli
per aiutare i giovani navigatori a
non perdere la rotta mentre sono
online e “Alla ricerca dell’energia
perduta” (un avvincente racconto che
vede protagonista ancora una volta
Giovannino Terra Terra ed il Re Amo,
impegnati a promuovere l’utilizzo
delle energie alternative, arricchito
da schede dettagliate sulle fonti
rinnovabili).
Il progetto didattico promosso
da LGH, oltre alla consegna di
pubblicazioni tematiche, per
le classi iscritte si è tradotto in
numerose attività tra cui interventi
in classe da parte di esperti sui temi
dell'ambiente, dell'energia e delle
telecomunicazioni nonché visite
guidate agli impianti di riciclo e agli
impianti LGH.
L’area di Rovato celebra quest’anno
20 anni di attività del proprio
“Sportello Scuola” gestito da
Fondazione Cogeme Onlus;
nell’anno scolastico 2013-2014
l’attività ha coinvolto circa 5.000
alunni di 240 classi provenienti da
30 Comuni, attraverso 125 interventi
didattici su temi ambientali (in
particolare acqua, rifiuti ed energia),
di cui 69 lezioni in classe e 56
visite guidate agli impianti (15 ad
impianti idrici, 7 isole ecologiche,
15 a discariche, 19 ad impianti di
produzione di energia). Come l’anno
scorso sono state accolte presso i
nostri impianti scuole provenienti dai
Comuni del territorio Cogeme della
Provincia di Brescia e di Bergamo,
ma anche del bacino LGH delle
Provincie di Lodi e Cremona. Le
scuole interessate dagli interventi
vanno dalle scuole dell’infanzia
alle Università. Agli studenti ed ai
docenti coinvolti dagli interventi
didattici sono stati distribuiti i
materiali didattici del Prof Terraterra
compresi i compendi su Web e
Energie rinnovabili, oltre al volumetto
100% Acqua di AOB2 a seconda
dell’argomento trattato. Sono stati
sperimentati percorsi nuovi per
illustrare argomenti quali l’acqua e
l’energia con l’utilizzo del linguaggio
teatrale: sono stati patrocinati e/o
coprodotti degli spettacoli teatrali
da proporre alle scuole del territorio:
uno “Gocce” con il Teatro Telaio
sul tema dell’acqua ed un secondo
“Energia che Magia” sull’energia
che è stato anche offerto ai
Comuni partecipanti al Patto dei
Sindaci. Particolarmente intensa
è stata l’attività di collaborazione
e consulenza con le istituzioni
scolastiche, sia nella progettazione
di percorsi insieme ai collegi
docenti, sia nella prosecuzione
della stretta collaborazione con
l’Ufficio Scolastico Provinciale
nell’organizzazione del Convegno
Provinciale di Educazione
Ambientale. Spesso i percorsi
vengono condivisi con le
Amministrazioni Comunali coinvolte.
La Fondazione Cogeme Onlus,
nel quadro dei propri programmi
educativi, sta infine concludendo
il percorso triennale, dal 2012 al
2014, del progetto “Di casa nel
mondo”, mettendo in rete numerosi
Istituti Comprensivi, che hanno
lavorato sulla formazione di oltre
1.000 docenti e sulla produzione
di strumenti curricolari sulle
competenze per la sostenibilità.
Grazie alla collaborazione con
LGH e le società del Gruppo
con sede a Rovato, si è tenuta
la terza edizione del premio “Si
può fare di più”, un’iniziativa che
intende premiare le tesi di giovani
universitari italiani che si sono
distinti con lavori sui temi dell’acqua,
dell’energia, dell’ambiente, delle
nuove tecnologie e sulla Carta della
Terra. L’edizione del premio ha visto
circa 30 candidature, provenienti da
numerosi atenei italiani.
11.6 Relazione con i media
LGH è molto attenta anche alla
comunicazione attraverso i media
locali e nazionali. Una buona
comunicazione è il primo passo
verso un’azienda vincente. Fin
dalla sua nascita LGH ha voluto
aggiornare i cittadini in merito
alle iniziative, i bilanci e i traguardi
raggiunti. L’area Relazioni Esterne e
Comunicazione è a disposizione dei
giornalisti per organizzare interviste,
fornire informazioni, documentazioni,
aggiornamenti e chiarimenti sulle
attività del Gruppo e su argomenti di
carattere economico-finanziario.
Nell’arco del 2013, 415 articoli
sono stati generati dalle attività di
media relations del Gruppo, della
società Linea Più, da comunicazioni
inerenti alle iniziative di LGH, Aem
Com e Linea Com a livello locale e
nazionale. Sono stati inoltre preparati
Redazionali giornalistici per oltre
120.000 battute scritte (40 cartelle).
Report di sostenibilità
107
LGH, progetto scolastico di educazione ambientale
L'AMBIENTE
108
Franciacorta (BS) - Vigneti
12. L’Ambiente
Attraverso le società controllate,
LGH si occupa della gestione
del Servizio Integrato dei rifiuti e
del Servizio energetico.
L’obiettivo del Gruppo è quello
di offrire servizi efficienti alla comunità
nel rispetto dei principi di sostenibilità.
Report di sostenibilità
109
12.1 Traguardi raggiunti e obiettivi di miglioramento
Obiettivi piano strategico
Avevamo detto
Abbiamo fatto
Faremo
Il nuovo impianto, qualificato
Realizzazione dell’impianto
IAFR (Impianto Alimentato a L’impianto verrà certificato
per la produzione energetica
Fonti Rinnovabili), è entrato secondo la norma ISO
da biomasse legnose nel
14001 entro il 2014.
in esercizio il 6 dicembre
Comune di Cremona.
2012.
L’AMBIENTE
Realizzazione dell’impianto
di produzione energetica da
biogas presso la discarica
subcomprensoriale di
Ragusa.
110
Sviluppare progetti di
sostenibilità ambientale,
controllare e monitorare
costantemente la
conformità normativa anche
tramite sistemi di gestione.
Perseguire nell'uso
razionale delle risorse
ambientali, anche tramite
campagne informative
presso comunità locali.
Particolare attenzione dovrà
essere riservata ai temi del
risparmio energetico e delle
fonti rinnovabili.
L’impianto verrà certificato
L’impianto è entrato in
secondo la norma ISO
esercizio il 7 dicembre 2012.
14001 entro il 2014.
Massimizzare la produzione
di energia elettrica da
recupero biogas - 87% cioè
317 gg/anno di disponibilità
complessiva degli impianti.
Raggiunto il 96% pari a
350 gg/anno di disponibilità
complessiva degli impianti.
Massimizzare la
produzione di energia
elettrica da recupero
biogas – mantenimento
livello di prestazione anno
precedente (96% pari a
350 gg/anno).
Realizzazione nuovo
impianto di produzione
energetica da idroelettrico
nel Comune di Darfo.
Avviato l’impianto nel mese
di dicembre 2012.
L’impianto verrà certificato
secondo la norma ISO
14001 entro il 2014.
Recupero ambientale della
Discarica di Rovato fasi 3
e 4.
Avviati i lavori di
ripristino ambientale
della calotta sommitale
(impermeabilizzazione e
movimento terra).
Completamento
delle opere di
ripristino ambientale
(completamento capping
definitivo) escluse le opere
a verde e irrigazione entro
dicembre 2014.
Presentazione della
documentazione agli
Enti Competenti per la
realizzazione del nuovo
impianto di valorizzazione
della frazione differenziata
di rifiuti presso il Comune di
Coccaglio (BS).
Redazione bandi ed
esecuzione gare di appalto
Predisposta la
per affidamento lavori di
documentazione necessaria.
realizzazione del nuovo
Ottenuto il provvedimento
impianto come da nuove
autorizzativo.
disposizioni della Holding
entro il 31/12/2014.
Nella tabella 46 vengono indicati,
per i diversi processi, i principali
impatti ambientali derivanti dallo
svolgimento delle attività del
Gruppo. A seguito di cessione
del ramo aziendale inerente il
servizio idrico integrato la tabella
è stata rivista rispetto a quanto
presentato nel precedente report di
sostenibilità.
Al fine di prevenire e, quando non
possibile, minimizzare gli impatti
ambientali generati, sono stati
implementati i sistemi di gestione
ambientale nella quasi totalità delle
società che gestiscono i diversi
servizi.
controllate, si occupa della gestione
del ciclo integrato dei rifiuti: dal
servizio di raccolta e trasporto rifiuti
presso Comuni e presso clienti
privati, a quello di spazzamento
delle strade, alla gestione di impianti
di smaltimento, trattamento e
termovalorizzazione, alla gestione
delle piattaforme ecologiche e dei
centri di raccolta comunali.
Linea Ambiente è la società di
business dei rifiuti di LGH che, a
regime, provvederà alla gestione di
tutti gli impianti del Gruppo, con una
dotazione impiantistica complessiva
che permetterà di triplicare l’attuale
capacità di smaltimento di residui
da lavorazione, trattando anche
combustibile derivato dai rifiuti
(CDR), frazione secca, fanghi e
percolato.
12.3 Il Servizio Integrato dei rifiuti
LGH, attraverso le sue società
12.3.1 Il servizio di igiene urbana
Il servizio di igiene urbana provvede
alla raccolta, al trasporto e all’avvio
a trattamento e/o smaltimento dei
rifiuti presso impianti autorizzati. Per
lo svolgimento di tali attività vengono
impiegati automezzi, di proprietà o
di terzi, dotati di attrezzature diverse
a seconda del tipo di servizio svolto.
La raccolta viene effettuata sia in
modo meccanizzato, utilizzando ad
esempio autocompattatori a presa
laterale e/o a carico posteriore, sia
manualmente, con il cosiddetto
metodo “porta a porta”.
Su tutto il territorio servito viene
effettuata la raccolta differenziata
dei rifiuti, privilegiando il recupero
di materiali ed energia rispetto allo
smaltimento in discarica, riducendo
così gli sprechi di risorse e
diminuendo l’impatto sull’ambiente.
La raccolta differenziata dei rifiuti si
traduce nel recupero delle frazioni
che possono essere destinate a
riciclo, cioè la frazione organica (il
Processo
Risorse utilizzate
Impatto ambientale
Il Servizio Integrato dei Rifiuti
Energia
Risorse naturali
Acqua
Sostanze chimiche
Emissioni in atmosfera
Produzione di rifiuti
Scarico di acque reflue
Emissioni di rumore
Impatto visivo (da impianti e strutture)
Emissioni odorose
Energia
Risorse naturali
Materie prime
Sostanze chimiche
Acqua
Emissioni in atmosfera
Produzione di rifiuti
Scarico di acque reflue
Emissioni di rumore
Campi elettromagnetici
Impatto visivo (da impianti e strutture)
Emissioni odorose in caso di
emergenza
Il Servizio Energetico
Tabella 46: processi produttivi e principali impatti ambientali collegati
111
Report di sostenibilità
12.2 Processi produttivi e impatti
ambientali
L’AMBIENTE
112
cosiddetto "umido"), la carta e il
cartone, le lattine, il vetro, la plastica,
gli scarti vegetali, pile, batterie,
accumulatori, pneumatici, oli esausti,
RAEE, legno. Per quei rifiuti che
non consentono la raccolta “porta a
porta”, a causa delle loro dimensioni
e/o tipologia, solitamente è
previsto che il conferimento da
parte dell'utente avvenga presso i
contenitori stradali, le piattaforme
ed i centri di raccolta comunali. In
alcuni comuni è attivo il servizio
di raccolta domiciliare dei rifiuti
“ingombranti”.
Il Servizio provvede anche alla
raccolta e al trasporto dei rifiuti
speciali – pericolosi e non pericolosi
– garantendone il trattamento/
smaltimento presso impianti
autorizzati.
Infine nella maggior parte dei
Comuni serviti viene svolto il
servizio di spazzamento manuale e/o
meccanizzato di strade, di aree verdi
e di spazi sia pubblici che privati, con
idonee attrezzature.
A seguito della raccolta rifiuti il
servizio provvede al conferimento
degli stessi in impianti autorizzati, al
fine del loro trattamento/recupero o
del loro smaltimento.
La tabella 47 indica i dati principali
riguardanti il numero di Comuni
ed il numero di abitanti serviti al
31/12/2013.
Nella tabella 48 sono riportati i dati
relativi al totale dei rifiuti raccolti nel
triennio 2011-2013 nelle varie aree
servite.
LGH garantisce il servizio di raccolta
differenziata presso tutti i Comuni
serviti. L’attenzione della Holding
ad un miglioramento continuo della
Garantire servizi efficienti a cittadini e imprese, con migliori economie
di scala, mantenendo ed incrementando il valore delle società. Per
perseguire questi obiettivi prosegue il percorso di semplificazione per
linee di business all’interno del gruppo LGH. Tra le società coinvolte ci
sono le realtà della Holding impegnate nei diversi territori nei servizi di
Igiene Urbana (le cosiddette S.O.T., Società Operative Territoriali).
Linea Gestioni è la società del Gruppo LGH nata il 1 novembre 2013 a
seguito della fusione societaria tra SCS Gestioni e Cogeme Gestioni,
entrambe aziende del Gruppo LGH operative nei servizi di igiene
ambientale (raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti). Linea Gestioni
nasce infatti dalla volontà dei Soci LGH di mettere a fattor comune
le aree di business del Gruppo quale risposta strategica e sinergica
alle esigenze dei territori serviti e alle nuove sfide del mercato. Linea
Gestioni è partecipata al 100% da Linea Group Holding Spa.
In Linea Gestioni - in prospettiva - si uniranno poi anche le altre
aziende simili della Holding.
Linea Gestioni gestisce i servizi di raccolta, trasporto e smaltimento
rifiuti nei territori del Cremasco, Bresciano, Bergamasco e Lodigiano
per un totale di oltre 100 Comuni e circa 400.000 abitanti serviti.
Il servizio raccolta rifiuti di Linea Gestioni avviene prevalentemente
attraverso il sistema del “porta a porta” per la frazione secca e
organica, il vetro, la plastica, la carta e le lattine, che vengono quindi
raccolti davanti a casa dagli operatori di Linea Gestioni.
Nella maggior parte dei Comuni della Franciacorta è attiva la
cosiddetta “Raccolta differenziata Globale”, che prevede per i rifiuti
non recuperabili (indifferenziati) un contenitore dotato di un sistema
elettronico per la misurazione della produzione di rifiuti.
percentuale di raccolta differenziata
nei Comuni serviti emerge
anche dalle svariate iniziative di
sensibilizzazione condotte. La
raccolta differenziata può avvenire
secondo tre diverse modalità:
• raccolta dei rifiuti conferiti presso
i centri comunali di raccolta e le
piattaforme ecologiche;
• raccolta mediante svuotamento
delle campane e dei contenitori
delle varie frazioni posti sul
territorio;
• raccolta eseguita con il metodo
“porta a porta”.
Nella tabella 49 si riporta il valore
medio di raccolta differenziata
raggiunto nel triennio 2011-2013.
Società che
effettua il
Area territoriale
Servizio
Comuni serviti
Abitanti serviti
servizio
Aem Gestioni
Cremona e Ci.Cre
Astem Gestioni Lodi
Rovato**
Linea Gestioni
Fombio*
Igiene urbana (raccolta, trasporto,
spazzamento e gestione
piattaforme di raccolta, centri di
raccolta, aree ecologiche)
Crema e Cremasco
Totale
9
84.000
18
133.387
37
217.044
10
20.000
50
165.522
124
619.953
Tabella 47: numero di Comuni e di abitanti serviti anno 2013
*: per Fombio si intendono tutti i Comuni serviti da Linea Gestioni-area di Fombio
**: per Rovato gli abitanti si riferiscono ai servizi svolti nel corso del 2013 nell’area Rovato e per conto di Ecoisola, non più serviti dal
01.01.2014
Area territoriale
U.d.M.
2011
2012
2013
Cremona e Ci.Cre
t
45.264
43.432
43.610
Lodi
t
55.283
55.427
68.910
t
123.500
103.192
95.728
t
18.149
17.291
10.437
Crema e Cremasco
t
71.513
69.204
70.700
Totale
t
313.709
288.546
289.385
Rovato*
Fombio
Parametro
Totale rifiuti
raccolti per area
Tabella 48: totale rifiuti raccolti nel triennio 2011-2013
*: si intende la somma dei rifuti raccolti nell’area di Rovato e per conto di Ecoisola
% Media di raccolta
% Media di raccolta
differenziata 2011
differenziata 2012
differenziata 2013
Cremona
49
48
49
Ci.Cre
56
57
58
60
61
Lodi 54
Rovato
50
Fombio 62
Crema
73
Tabella 49: valore medio di raccolta differenziata raggiunto nel triennio 2011-2013
53
54
61
63
73
73
113
Report di sostenibilità
% Media di raccolta
Area territoriale
Progetto porta a porta globale
“Pap” area Franciacorta
L’obiettivo posto dal progetto “porta a porta globale” di raggiungere il
60% di raccolta differenziata nel 2013 è stato ampiamente raggiunto
da tutti i comuni aderenti all’iniziativa. La percentuale di raccolta
differenziata registrata nel 2013 nei comuni PAP è mostrata di seguito
(si precisa che nel Comune di Torbole Casaglia il servizio è stato
attivato il 15/10/2013).
L’AMBIENTE
Comune
114
Anno 2013 complessivo
Berlingo
66,7%
Castegnato
64,9%
Castrezzato
74,3%
Cazzago S.M
74,4%
Erbusco
69,9%
Longhena
66,3%
Maclodio
65,5%
Orzinuovi
74,9%
Paderno FC
73,5%
Passirano
77,6%
Rovato
65,9%
Rudiano
63,6%
Villachiara
72,6%
Torbole
36,7%
Mezzi, persone,
ambiente:
Il percorso “green”
delle flotte LGH
L’importanza della sostenibilità ambientale
e dei valori “green” per il settore delle
multiutility, con uno sguardo alla situazione
delle flotte aziendali in Italia e alle best
practice del settore: questi i temi principali
di “Mezzi, persone, ambiente”, il primo
convegno organizzato nel nostro Paese
in questo specifico ambito, promosso da
Linea Group Holding, con la partecipazione
di Federambiente, Federazione Italiana
Servizi Pubblici Igiene Ambientale, AMA
(Azienda Municipale Ambiente di Roma),
e Man.Tra (Associazione Manutenzione
Trasporti).
Di seguito si riportano i principali dati
inerenti il processo di evoluzione del
parco mezzi del Gruppo LGH in ottica di
sostenibilità ambientale.
Evoluzione mezzi: standard EU emissioni
2014
2013
248
167
118
230
248
2012
67
183
2011
55
199
2010
46
238
248
88
168
289
140
61
E4
100
121
200
298
E5
76 48 70
139
226
E3
130
164
160
E2
172
E1
E0
Evoluzione mezzi: tipo di alimentazione
147
2014
495
2013
520
2012
529
Gasolio
148
177
238
2011
621
2010
627
Benzina
119
Metano
113
296
315
99
82
Benzina-Gpl
Elettrico
Gpl
8
21
20
10
19
7
20
11
5
19
20
12
1
19
20
13
9
18
20
14
Report di sostenibilità
115
Evoluzione mezzi: emissioni CO2 (g/km)
12.3.2 Gli impianti di smaltimento,
termovalorizzazione e trattamento
rifiuti
Gli impianti di smaltimento,
trattamento e termovalorizzazione
rifiuti del Gruppo sono gestiti dalle
diverse società facenti capo alla
Holding come indicato nella tabella
50.
12.3.3 I principali numeri degli
impianti di smaltimento rifiuti
Nella tabella 51 si riportano i
principali numeri riferiti alla dotazione
impiantistica della linea di business
“Ambiente” di LGH per quanto
riguarda il triennio 2011-2013.
Per i dati inerenti l'impianto a
biomasse legnose di Cremona si
rimanda alla tabella 142.
IDROELETTRICO
Lombardia
Impianto idroelettrico - Darfo (BS)
Impianto idroelettrico - Resio (BS)
Impianto idroelettrico - Mazzunno (BS)
Impianto idroelettrico - Lozio (BS)
Impianto idroelettrico - Corna (BS)
L’AMBIENTE
FOTOVOLTAICO
Parco fotovoltaico - Cremona
BIOMASSE
Impianto biomasse legnose - Cremona
Impianto biomasse legnose - Rodengo Saiano (BS)
BIOGAS
Impianto biogas - Castrezzato/Trenzano (BS)
Impianto biogas - Rovato (BS)
Impianto biogas - Provaglio d’Iseo (BS)
Impianto biogas - Malagnino (CR)
Impianto biogas - Augusta (SR)
Impianto biogas - Ragusa
116
SMALTIMENTO, TRATTAMENTO,
RECUPERO E VALORIZZAZIONE
ENERGETICA RIFIUTI
Puglia
Sicilia
Termovalorizzatore - Cremona
Termovalorizzatore - Parona (PV)
Impianto trattamento - Fombio (LO)
Impianto trattamento - Coccaglio (BS)
Impianto smaltimento - Augusta (SR)
Impianto smaltimento - Grottaglie (TA)
Impianto smaltimento - Malagnino (CR)
Impianto smaltimento - Rovato (BS)
COGENERAZIONE
E TELERISCALDAMENTO
Figura 5: la localizzazione degli impianti del Gruppo LGH
Cogenerazione e Teleriscaldamento - Cremona
Cogenerazione e Teleriscaldamento - Lodi
Cogenerazione e Teleriscaldamento - Rho (MI)
Società di riferimento
Linea Ambiente
Tipologia di impianto
Ubicazione
Discarica controllata in fase di recupero ambientale
Rovato (BS)
Discarica controllata in fase di gestione post
operativa
Provaglio d’Iseo (BS)
Castrezzato - Trenzano(BS)
Fombio (LO)
Impianto di trattamento e recupero rifiuti
Greenambiente
Coccaglio (BS)
Discarica controllata in fase di coltivazione
Augusta (SR)
Discarica controllata in fase di cessati conferimenti
Malagnino (CR)
Termovalorizzatore
Cremona (CR)
Lomellina Energia
Termovalorizzatore
Parona (PV)
Ecolevante
Discarica controllata in fase di coltivazione
Grottaglie (TA)
Linea Gestioni
Impianto di trattamento rifiuti di tipo chimico-fisico
Crema (CR)
LGH Rinnovabili
Impianto di produzione energetica alimentato a
biomasse legnose
Cremona (CR)
Aem Gestioni
Tabella 50: impianti di smaltimento, trattamento e termovalorizzazione rifiuti del Gruppo al 31/12/2013
Ambiente
2011
2012
2013
Rifiuti smaltiti disc. Rovato (t)
59.628
-
-
Rifiuti smaltiti disc. Augusta (t)
186.203
178.856
165.149
Rifiuti smaltiti disc. Malagnino (t)
19.160
-
-
Rifiuti smaltiti disc. Grottaglie (t)
108.317*
172.507
245.296
Rifiuti smaltiti in discariche di proprietà (t)
373.308
351.363
410.445
Rifiuti smaltiti TU Lomellina (t)
288.264
269.111
268.780
Rifiuti smaltiti TU Cremona (t)
66.791
67.735
65.426
Rifiuti smaltiti in TU di proprietà (t)
355.055
336.846
334.206
Totale rifiuti smaltiti in impianti di proprietà (t)
728.363
688.209
744.651
Rifiuti smaltiti in impianti di terzi (t)
348.031
302.455
283.505
1.076.394
990.664
1.028.156
Rifiuti in ingresso impianto trattamento Fombio (t)
38.641
32.635
31.568
Rifiuti in ingresso impianto trattamento Coccaglio (t)
34.489
30.259
27.312
Totale rifiuti in ingresso impianti di trattamento (t)
73.130
62.894
58.880
Totale rifiuti recuperati impianti di trattamento (t)
36.678
33.830
33.598
50,15
53,79
57,06
Totale rifiuti smaltiti (impianti propri e di terzi) (t)
% rifiuti recuperati in impianti di proprietà
Tabella 51: principali numeri del Servizio Integrato dei Rifiuti
*: da luglio 2011, data di acquisizione società nel perimetro LGH
117
Report di sostenibilità
Linea di business Indicatore chiave di prestazione
Rovato (BS) - Motori biogas
La discarica controllata
È un luogo dove vengono depositati/
stoccati in modo permanente i rifiuti
solidi urbani e tutti gli altri rifiuti
derivanti dalle attività umane (detriti
di costruzioni, scarti industriali,
ecc...) che, in seguito alla loro
raccolta, non è stato possibile
riciclare.
L’AMBIENTE
a. La discarica di Rovato (BS)
118
• Inquadramento generale
L'impianto, collocato su una ex
cava nel territorio di Rovato, è
stato destinato allo smaltimento
di rifiuti speciali non pericolosi,
in particolare tipologie di rifiuti
comparabili a materiali inerti e
provenienti dagli scarti di lavorazione
non più recuperabili e/o riciclabili. Il
27 giugno 2011, la discarica è stata
chiusa ai conferimenti di rifiuto, per
il raggiungimento delle quote di
progetto autorizzate, come verificato
da ARPA in data 19/09/11. A seguito
di tale verifica ARPA ha comunicato
il nulla osta alle operazioni di
chiusura definitiva (Prot. 132616 del
05/10/11).
Durante l’attività della discarica, il
conferimento dei rifiuti è proceduto
secondo 4 fasi temporali ben
distinte: la fasi 1 e 2 (localizzate
rispettivamente nella porzione
sud-ovest e nord-ovest del corpo
discarica) erano già state ultimate
nel 2009, per il raggiungimento delle
quote autorizzate.
Nell’agosto 2009, a seguito del
nulla-osta rilasciato da ARPA
Lombardia, sono iniziate le
operazioni di chiusura e recupero
ambientale delle suddette due
fasi, consistenti nella stesura dello
strato di regolarizzazione, del telo
in HDPE (collaudato da ARPA nel
novembre 2009) e proseguite
con la stesura dell’argilla, del
materiale drenante e del terreno
vegetale. Nel 2010, si sono
concluse le operazioni di recupero
con l’inerbimento provvisorio
di tutta la superficie interessata
dalle suddette fasi 1 e 2, in attesa
della posa delle piantumazioni
definitive. Nel primo semestre
del 2011, i conferimenti di rifiuto
sono proceduti in corrispondenza
delle fasi 3 e 4 fino al 27 giugno. A
seguito del nulla osta, di cui sopra,
comunicato da ARPA, sono iniziati
i lavori di recupero, con la stesura
dello strato di regolarizzazione e la
formazione delle linee sommitali per
la captazione del biogas.
I principali dati tecnici dell’impianto
sono riassunti in tabella 52.
Nella discarica sono stati smaltiti
solo rifiuti speciali non pericolosi
e non sono stati assolutamente
ammessi rifiuti tossico-nocivi e/o
pericolosi. Anche i rifiuti polverosi e
organici putrescibili non sono stati
Discarica controllata di Rovato - principali dati tecnici
Data inizio conferimento
Precedente Utilizzo
Superficie discarica a piano campagna
marzo 1996 e ripresi nel 2006
cava di ghiaia e sabbia
76.000 m2 circa
Volumetria totale autorizzata
2.339.200 m³
Profondità media sotto il piano campagna
circa 35 m dal piano campagna
Quota massima fuori terra da progetto
circa 14 m dal piano campagna
Quantità media annuale di rifiuti conferiti
circa 200.000 t
Tabella 52: principali dati tecnici dell’impianto di smaltimento di Rovato
• Rifiuti smaltiti
Il rifiuto è stato accettato in discarica
solo dopo una precisa procedura
di verifica e di omologazione, che
consiste nella caratterizzazione di
base del rifiuto, quindi nel controllo
sistematico delle analisi chimicofisiche, emesse da un laboratorio
chimico certificato, e della
descrizione del processo produttivo
del rifiuto, dichiarata dal produttore
del rifiuto stesso. Successivamente,
il rifiuto viene inserito nei programmi
di conferimento (mensili e
settimanali). All'arrivo in discarica,
l'automezzo trasportante il rifiuto
viene pesato e viene verificata la
documentazione (formulario) di
identificazione del rifiuto.
Gli operatori sul fronte di scarico,
con speciali mezzi, compattano
e spianano il rifiuto e, a fine
giornata, effettuano la copertura
dei rifiuti con uno strato di terra,
integrato da speciali teli mobili in
carboni attivi che neutralizzano le
Tipologie di rifiuti smaltiti
eventuali esalazioni maleodoranti
ed impediscono che la frazione più
leggera dei rifiuti venga dispersa.
Il riempimento del volume
disponibile al conferimento è
avvenuto per fasi successive,
partendo dal lato Ovest dell'impianto
e procedendo in senso orario, in
modo da completare per prime le
zone più vicine alla circonvallazione
e alle abitazioni, creando così una
barriera a protezione dei ricettori più
vicini.
Essendo esaurita la capacità
volumetrica nel luglio 2011, si è
iniziato il recupero ambientale che
prevede la realizzazione di un'area
verde con prato, arbusti e piante
autoctone. Dopo l’ultimazione
dei lavori di posa dello strato di
drenaggio del biogas e rottura
capillare, con le relative reti di
captazione biogas sommitale e della
posa del telo in HDPE, avvenuti nel
2012, nel corso del 2013 è stata
completata la stesura dello strato
di argilla e dello strato di materiale
drenante: sono, inoltre, iniziati i lavori
di stesura dello strato di terreno
vegetale, che si prevede saranno
ultimati nel corso del 2014.
U.d.M.
2011
2012
2013
Rifiuti prodotti da processi termici
t
3.717
-
-
Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione
(compreso il terreno proveniente dai siti contaminati)
t
32.458
-
-
Rifiuti prodotti da impianti di trattamento rifiuti, acque reflue
fuori sito, nonchè dalla potabilizzazione dell’acqua e della sua
preparazione per uso industriale
t
23.454
-
-
Totale rifiuti smaltiti
t
59.628
-
-
Tabella 53: tipologia e quantità di rifiuti smaltiti nell’impianto di Rovato nel triennio 2011-2013
119
Report di sostenibilità
ammessi, al fine di minimizzare i
disagi per gli operatori che lavorano
in impianto e per la popolazione
residente nelle vicinanze.
L’AMBIENTE
120
Dalla data della riapertura al 27
giugno 2011 sono state smaltite
poco più di 892.000 tonnellate
di rifiuti speciali non pericolosi,
in particolare rifiuti comparabili a
materiali inerti e provenienti dagli
scarti di lavorazione: a partire dal
mese di settembre 2009 non sono
stati più smaltiti rifiuti assimilabili
agli urbani, quindi negli ultimi anni
di coltivazione la sola tipologia di
rifiuto conferito è stata costituita da
materiale terroso (vedere tabella 53).
Presso l’impianto di smaltimento
di Rovato sono state effettuate
operazioni di controllo visive su ogni
carico ed analisi chimico-fisiche di
controllo estemporanee, effettuate
da laboratori esterni accreditati.
• Consumi di risorse e produzione
di rifiuti
In tabella 54 si riportano i principali
impatti ambientali derivanti dalla
gestione dell’impianto nel triennio
2011-2013.
La produzione totale di Energia
Elettrica da biogas prodotta
dall’impianto di cogenerazione di
proprietà di Linea Energia, nel 2013,
è risultata pari a oltre 6.500.000 kWh.
• Rete raccolta percolato
Il percolato prodotto nella
discarica viene convogliato in 2
pozzi di raccolta separati ubicati
rispettivamente sui lati Ovest ed Est
della discarica e di qui rilanciato in tre
serbatoi di stoccaggio temporaneo
della capacità di circa 70 m3 cadauno.
Il percolato stoccato viene quindi
inviato, con l’ausilio di autobotti, in
impianti di smaltimento autorizzati.
Il percolato smaltito nel 2013 dalla
discarica di Rovato è risultato di oltre
2.000 t inferiore a quello smaltito
nel 2012, confermando quindi che il
conferimento a fasi successive, con
la progressiva impermeabilizzazione
delle aree in cui si sono raggiunte
le quote di fine conferimento, è
risultato essere funzionale.
• Captazione e recupero biogas
Il sistema di captazione,
convogliamento e combustione del
biogas realizzato nel corso degli
anni 2002-2003, conformemente al
progetto autorizzato dalla Regione
Lombardia, è di tipo misto, ovvero
costituito da una rete di tubazioni
fessurate, posate orizzontalmente
tra gli strati dei rifiuti e sulla calotta
Parametro
Acqua consumata (pozzo e acquedotto)
Percolato discarica e liquidi infratelo prodotti
Biogas captato
Carburante consumato
Energia elettrica consumata
Indice EE prodotta/EE consumata
U.d.M.
superficiale e da una serie di pozzi
verticali appositamente terebrati.
La centrale di aspirazione è costituita
da tre soffianti in grado di creare
una depressione in prossimità delle
teste pozzo, mentre il sistema di
combustione è costituito da due
torce ad alta temperatura.
Le tre soffianti inviano il biogas
aspirato dalla discarica a tre motori di
cogenerazione adibiti alla produzione
di energia elettrica, mentre il gas
eccedente viene inviato alle due
torce ad alta temperatura.
• I monitoraggi ed i controlli
ambientali
Linea Ambiente provvede a
monitorare costantemente, secondo
metodologie e frequenze stabilite
dalla normativa vigente e in accordo
con gli Enti di controllo, i seguenti
componenti:
• Acque sotterranee e superficiali
• Percolato e liquido infratelo
• Biogas
• Emissioni torce
• Aria ambiente
• Rumore
• Parametri meteoclimatici
• T opografia e suolo
2011
2012
2013
3
27.750
19.081
7.181
t
m
11.558
8.505
6.384
3
8.755.120
8.424.956
6.019.675
l
15.600
2.000 (solo
riscaldamento)
4.001 (solo
riscaldamento)
kWh
650.554
629.294
339.886
-
13,19
12,27
19,23
Nm
Tabella 54: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto triennio 2011-2013
Gli Enti di controllo effettuano inoltre
autonomamente ulteriori prove
sulle matrici ambientali, in modo
tale da assicurare la gestione nel
rispetto delle norme sia per la salute
dei cittadini, sia per la protezione
dell'ambiente.
• Scarichi idrici
L’AIA della discarica di Rovato
contiene l’autorizzazione a 2 scarichi
in pubblica fognatura denominati S1
e S2 e definiti come segue:
• Scarico S1: scarico industriale
delle acque di spurgo dei pozzi di
monitoraggio falda in occasione
dei campionamenti.
• Scarico S2: scarico acque reflue
domestiche (relative agli uffici
di impianto e all’abitazione del
custode) e acque di prima pioggia
trattate.
Il piano di monitoraggio prevede
un’analisi annuale per ciascuno degli
scarichi sopra citati, comprensiva
dei parametri principali contenuti
in Tabella 5 dell’allegato III al
D.Lgs 152/06. Gli esiti delle analisi
condotte fino al 2013 hanno
verificato il rispetto dei limiti
imposti dalla normativa e, quindi,
hanno confermato l’ammissibilità
di entrambi i reflui allo scarico in
pubblica fognatura.
• Rifiuti in uscita
Nell’ambito delle attività svolte
presso la discarica di Rovato, nel
corso del triennio 2011-2013, sono
state prodotte 2 tipologie di rifiuto:
a) CER 190703 percolato di discarica
diverso da quello di cui alla voce
190702; derivante dal drenaggio e
raccolta dal fondo della discarica
delle acque meteoriche percolanti
attraverso il corpo discarica.
b) CER 130205 scarti di olio
minerale per motori, ingranaggi
e lubrificazione, non clorurati;
derivante dalle operazioni di
manutenzione dei mezzi d’opera a
servizio dell’impianto.
Tutti i rifiuti di cui sopra sono
ritirati da ditte terze e inviate a
smaltimento o recupero in impianti
autorizzati. Nella tabella 55 sono
riportati i quantitativi in uscita nel
triennio in esame.
b. La discarica di Augusta
• Inquadramento generale
La discarica di Augusta è un
impianto di smaltimento per rifiuti
non pericolosi (autorizzato per rifiuti
urbani e speciali) approntato in una
cava in disuso posta nel territorio
comunale di Augusta Contrada
Coste di Gigia. La discarica è
Operazione
recupero/
smaltimento
U.d.M.
2011
2012
2013
CER 190703
D8; D9; D15
t
11.558
8.505
6.384
CER 130205
R13
kg
380
140
0
Rifiuto in uscita
Tabella 55: quantitativo di rifiuti in uscita dall'impianto nel triennio 2011-2013
121
Report di sostenibilità
In aggiunta a quanto prescritto dalla
Normativa, Linea Ambiente esegue il
monitoraggio in continuo delle acque
sottostanti la discarica, al fine di
conoscere in tempo reale i valori dei
parametri e quindi riscontrare eventuali
anomalie che potrebbero richiedere
ulteriori accertamenti analitici.
Tutte le analisi e monitoraggi
ambientali sopra descritti vengono
effettuati così come previsto
dall’Autorizzazione Integrata
Ambientale. Nel complesso i
monitoraggi effettuati, dal 1996 sino
ad ora, hanno consentito di valutare,
in termini senza dubbio precisi, la
mancanza di fenomeni di alterazione
significativi delle condizioni
ambientali connessi alla presenza
della discarica.
È significativo inoltre sottolineare
che la riapertura dell’impianto al
conferimento dei rifiuti (anno 2006)
non ha provocato peggioramenti ai
parametri di controllo delle matrici
ambientali.
I riscontri dei monitoraggi ambientali
effettuati all’interno e nei pressi
della discarica vengono trasmessi
mensilmente all'ARPA, alla Provincia
ed al Comune di Rovato, mentre
semestralmente ed annualmente
vengono inoltrate le relazioni
tecniche riassuntive di tutti i dati
gestionali ed analitici dell'impianto.
lotto 1 della discarica dell’impianto
ha avuto inizio il 18 agosto 2007, a
seguito dell’ottenimento del Nulla
Osta rilasciato dalla Provincia di
Siracusa il 17/08/2007.
Il conferimento di rifiuti nel lotto 2 è
iniziato invece nel primo semestre
del 2008 non appena terminati i
L’AMBIENTE
localizzata in un’area appartenente
all’agglomerato ASI (Area per lo
Sviluppo Industriale) di Siracusa Augusta, gestito dal consorzio per
l’area di Sviluppo Industriale per
la zona sud della Sicilia Orientale Siracusa.
L’attività di smaltimento rifiuti nel
122
Augusta (SR) - Discarica controllata, motori biogas
lavori di costruzione del lotto stesso
(strati minerali ed artificiali), eseguiti i
relativi collaudi ed ottenuto il relativo
nulla-osta ai conferimenti.
Il progetto prevede una capacità di
smaltimento totale pari a 965.626
m3 di rifiuti, con un conferimento
annuo complessivo stimato per circa
eolica in assenza di specifici sistemi
di contenimento e/o di modalità
di conduzione della discarica atti
ad impedire tale dispersione. La
coltivazione procederà per strati
sovrapposti e compattati, di limitata
Discarica controllata di Augusta - principali dati tecnici
Superficie discarica piano campagna
27.500 m2
Profondità media sotto piano campagna
Circa 35 m
Altezza media fuori terra colonna rifiuti
Circa 25 m
Volumetria totale
Circa 965.000 m3
Capacità conferimento rifiuti teorica
Circa 780.000 t
Esercizio discarica
Data inizio conferimento rifiuti
7 anni
18 Agosto 2007
Data ipotetica fine conferimento rifiuti
Giugno 2014
Tabella 56: principali dati tecnici dell’impianto determinati dal progetto
Tipologie di rifiuti smaltiti
ampiezza, in modo da favorire il
recupero immediato e progressivo
dell'area della discarica.
• Rifiuti smaltiti
Nel corso del 2013, sono state
smaltite 165.149 tonnellate di rifiuti,
per la maggior parte urbani (oltre
il 99% del totale), mentre la parte
rimanente era composta da rifiuti
speciali non pericolosi.
Nella tabella 57 sono indicate le
quantità e le tipologie di rifiuti
smaltiti nel periodo di riferimento.
Il volume della discarica occupato
dai rifiuti al 31 dicembre 2013,
riscontrato dai rilievi topografici
eseguiti presso l’impianto, risulta
pari a circa 933.000 m3, ovvero circa
il 95% della capacità complessiva
della discarica.
U.d.M.
2011
2012
2013
Pneumatici fuori uso (per uso ingegneristico)
t
441
100
-
Fanghi dal trattamento acque reflue urbane
t
-
-
820
Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni
t
-
8
-
Rifiuti biodegradabili
t
448
246
235
Plastica, gomma, tessuti
t
10
44
5
Abbigliamento
t
-
-
1
Legno diverso da quello di cui alla voce 20.01.37
t
-
-
3
Metallo
t
-
-
1
Rifiuti urbani non differenziati
t
183.916
177.055
163.888
Residui della pulizia stradale
t
1.084
1.091
64
Rifiuti della pulizia delle fognature
t
6
54
33
Rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti diversi da
quelli di cui alla voce 191211
t
147
160
40
Rifiuti ingombranti
t
151
98
59
Totale rifiuti smaltiti
t
186.203
178.856
165.149
Tabella 57: tipologia e quantità di rifiuti smaltiti nell’impianto nel triennio 2011-2013
123
Report di sostenibilità
135.000 tonnellate. In tabella 56
si riportano i principali dati tecnici
dell’impianto.
Nell’impianto è vietato lo scarico di
materiali polverulenti o finemente
suddivisi soggetti a dispersione
L’AMBIENTE
• Consumi di risorse e produzione
di rifiuti
In tabella 58 si riportano i principali
impatti ambientali derivanti dalla
gestione dell’impianto nel triennio
2011-2013.
124
• Rete raccolta percolato
Il percolato raccolto dalle reti
drenanti di fondo bacino, viene
convogliato all’interno un pozzo di
raccolta ubicato sul lato Nord della
discarica. Successivamente viene
rilanciato tramite pompe dotate
di automatismi ai due serbatoi di
stoccaggio posti lungo il lato Nord,
collocati all’interno di una vasca
in cemento armato, parzialmente
interrata, internamente trattata con
resine epossidiche e con capacità
utile di contenimento non inferiore
al volume di almeno un serbatoio.
Le pompe sommerse installate
all’interno dei pozzi sono regolate
per mantenere automaticamente
un battente minimo di percolato
all’interno del pozzo. I serbatoi
sono di tipo cilindrico verticale, in
vetroresina chimico-resistente e
hanno una capacità utile di circa 70
m3 cadauno.
I suddetti serbatoi sono
idraulicamente collegati ad
un’elettropompa sommergibile
Parametro
necessaria per il carico delle
autobotti adibite al trasporto
del percolato agli impianti di
smaltimento autorizzati, che avviene
con frequenza pressoché giornaliera.
• Captazione e recupero biogas
Nel primo anno di attività sono state
depositate, interposte tra i vari strati
di rifiuto, le reti orizzontali in HDPE
fessurato che convogliano il biogas,
che si forma dalla degradazione
anaerobica del rifiuto di matrice
organica, alla stazione di aspirazione
e combustione, il cui funzionamento
è previsto sia in fase di gestione
operativa che in gestione postoperativa. Nel mese di maggio 2010
è stato ultimato, da parte di Linea
Energia, l’impianto di recupero
energetico da biogas.
• I monitoraggi ed i controlli
ambientali
Il piano di sorveglianza e controllo
della discarica di Augusta è stato
redatto ed attuato in base a quanto
previsto dal D.Lgs. 36/03, attuale
normativa in tema di gestione di
impianti di smaltimento rifiuti.
Nella discarica di Augusta sono
quindi costantemente monitorate le
seguenti componenti:
• acque sotterranee;
• percolato;
• aria ambiente;
• biogas;
• emissioni in atmosfera;
• parametri meteoclimatici;
• topografi a.
Tutte le analisi e i monitoraggi
ambientali sopra descritti vengono
effettuati così come previsto dal
Piano di Sorveglianza e Controllo
approvato con l’autorizzazione
stessa dell’impianto.
Nel complesso i monitoraggi finora
effettuati hanno consentito di
valutare, in termini senza dubbio
precisi, la mancanza di fenomeni
di alterazione significativi delle
condizioni ambientali connessi alla
presenza della discarica.
• Scarichi idrici
La discarica di Augusta è autorizzata
ad 1 punto di immissione nel
ricettore idrico denominato Vallone
San Cusumano e definito come
scarico acque meteoriche, costituito
dal rilancio in corpo idrico dello
sfioro della vasca di prima pioggia
che raccoglie l’acqua piovana caduta
sulle aree impermeabilizzate della
discarica, quali le aree servizi e
quelle di accesso.
Il piano di monitoraggio prevede
un’analisi annuale per lo scarico
U.d.M.
2011
2012
2013
Carburante consumato
l
319.421
347.000
316.744
Percolato discarica prodotto
t
26.790
30.791
20.379
kg
4.764
3.235
4.554
3.595.325
3.771.514
1.782.183
Olio consumato
Biogas captato
Nm
3
Tabella 58: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013
sopra citato, comprensiva dei
parametri principali contenuti in
Tabella 5 dell’allegato III al D.Lgs
152/06. Gli esiti della analisi
condotte fino al 2013 hanno
verificato il rispetto dei limiti imposti
dalla normativa e, quindi, hanno
confermato l’ammissibilità del
refluo allo scarico in corpo idrico
superficiale.
c. La discarica di Malagnino
• Inquadramento generale
La discarica controllata di Malagnino
(CR) per rifiuti solidi urbani e speciali
assimilabili ad urbani, gestita da
AEM Gestioni, è entrata in servizio
nel mese di luglio 1995, come
impianto di riferimento per lo
smaltimento dei rifiuti del bacino
provinciale di Cremona. Dal 1997
questa funzione viene svolta dal
termovalorizzatore di rifiuti, che
ha progressivamente aumentato i
quantitativi avviati a incenerimento
con recupero energetico, a discapito
dello smaltimento mediante
deposito controllato in discarica.
Dal 31/08/2011 la discarica di
Malagnino è chiusa ai conferimenti
per raggiungimento della massima
volumetria disponibile.
Dalla capacità originariamente
autorizzata di 600.000 m3, si è giunti
ad ottenere l’innalzamento fino ad
una capacità globale di 850.000 m3.
Report di sostenibilità
125
Malagnino (CR) - Impianto di recupero energetico del biogas
L’AMBIENTE
126
Con l’entrata in vigore del D.Lgs.
36/03, la discarica di Malagnino è
classificata come ‘discarica per rifiuti
non pericolosi’. Da gennaio 2006 la
capacità è ulteriormente potenziata a
1.020.000 m3 di rifiuti.
La superficie totale dell’area
dell’impianto è di circa 140.000 m2 e
la vasca di deposito dei rifiuti occupa
84.600 m2. La restante superficie è
occupata dalle arginature perimetrali
e da impianti e infrastrutture
collaterali. La base della discarica
è sopraelevata rispetto al piano
campagna mediamente di 0,6 m e la
quota massima di conferimento dei
rifiuti sarà pari a 20,5 metri.
La discarica è dotata di
un complesso sistema di
impermeabilizzazione, di raccolta del
biogas, di controllo delle eventuali
perdite di percolato, di raccolta ed
accumulo temporaneo dello stesso,
che poi viene trattato principalmente
presso l’impianto di trattamento
chimico-fisico ubicato nell’area del
depuratore di Cremona, dove viene
trasportato tramite autobotti.
Dall’anno 2000 sono attivi dei
gruppi elettrogeni che producono
energia elettrica dallo sfruttamento
del biogas. L’energia prodotta,
attualmente pari a circa 300.000
kWh/mese, viene ceduta a TERNA.
L’impianto è stato costruito in fasi
successive ed è suddiviso in due
bacini principali (detti ‘lotti’), uno a
Nord ed uno a Sud, separati da una
arginatura centrale e longitudinale a
tutta l’area interessata.
Nella tabella 59 si riportano i
principali dati tecnici della discarica
di Malagnino.
• Rifiuti smaltiti
La discarica ha registrato negli anni
alcune variazioni nei conferimenti
di rifiuti, sia in termini assoluti sia
in termini relativi. In particolare si è
registrato un andamento di riduzione
in termini assoluti dei conferimenti
dei rifiuti per lo smaltimento in
discarica, dovuto all’aumento delle
raccolte differenziate, soprattutto
dell’organico, e alla messa a regime
del termovalorizzatore di Cremona
quale impianto di riferimento per
il bacino provinciale. Infatti con la
Discarica controllata di Malagnino - principali dati tecnici
Superficie discarica al piano di posa rifiuti
84.600 m2
Altezza media dal piano campagna
0,6 m
Quota massima fuori terra da progetto
20,5 metri dal piano campagna
Volumetria totale autorizzata
1.020.000 m3 da gennaio 2006
Data inizio conferimento rifiuti
Luglio 1995
Data fine conferimento rifiuti
Agosto 2011
Quantità media annuale di rifiuti conferiti
Quantitativo totale smaltito (dal 1995 al 2011)
Tabella 59: principali dati tecnici dell’impianto di smaltimento di Malagnino
73.000 t
1.127.405 t
messa a regime della seconda linea
dell’impianto, il rifiuto urbano è stato
destinato all’incenerimento, mentre
la discarica è rimasta disponibile
dal 2008 solo per rifiuti speciali e
da trattamento di rifiuti urbani. Dal
2008 la normativa ha vietato lo
smaltimento in discarica di rifiuti
solidi urbani non trattati.
In termini relativi si nota invece
un cambiamento nella tipologia
di rifiuti smaltiti: fino al 2004 la
maggior parte di rifiuti conferita
all’impianto era costituita da rifiuti
solidi urbani, mentre negli ultimi
cinque anni di attività la percentuale
di rifiuti assimilabili è diventata
predominante, attestandosi a circa
il 60-70% del totale, arrivando alla
quasi totalità per il triennio 20092011.
La discarica ha chiuso ai
conferimenti per esaurimento delle
volumetrie autorizzate a fine agosto
2011 ed è iniziata la fase progettuale
per la copertura definitiva ed il
recupero ambientale.
• Consumi di risorse, produzione di
rifiuti e di energia
Nella tabella 60 si riportano i
principali impatti ambientali derivanti
dalla gestione dell’impianto nel
triennio 2011-2013.
• Rete raccolta percolato e rete di
controllo
Il sistema di drenaggio del percolato
è costituito da una rete di tubazioni
posate sul secondo manto
impermeabile che confluiscono
all’esterno della vasca in una
tubazione posta in un cunicolo in
cemento armato ispezionabile.
• Captazione e recupero biogas
I processi di decomposizione della
materia organica contenuta nei
rifiuti ad opera dei batteri anaerobici
producono biogas, composto
principalmente da metano e da
biossido di carbonio.
A causa delle pressioni dovute
al carico sovrastante che si
instaurano nel cumulo dei rifiuti
il biogas, avendo la capacità di
migrare attraverso i rifiuti stessi,
tende a disperdersi nell’aria o
nel terreno e, se la discarica è
Parametro
Acqua consumata
Percolato discarica prodotto
completamente isolata mediante
impermeabilizzazione, tende ad
accumularsi.
È necessario perciò intervenire per
la captazione del biogas su tutto il
corpo della discarica fin dalla sua
attivazione, attraverso appositi pozzi
di aspirazione posti verticalmente
nella massa dei rifiuti. I gruppi di
aspirazione originariamente usati
fino al 2000 erano costituiti da 2
turbine connesse alle 2 torce di
combustione ad alta temperatura
(800 - 1000°C). A partire dal 2000 i
gruppi di aspirazione sono sostituiti
da quelli a servizio di 3 motori
(nel 2008 ridotti a 2) di recupero
energetico del biogas. Il biogas
aspirato viene deumidificato ed
inviato a motori adattati all’uso di
biogas ed equipaggiati da linee di
depurazione e monitoraggio dei fumi
di scarico.
Tutto l’impianto è attrezzato
con idonea strumentazione
per consentire il controllo e la
regolazione; inoltre la centrale di
aspirazione è dotata di strumenti
di misurazione e registrazione dei
volumi aspirati.
• Monitoraggi e controlli ambientali
Nella discarica di Malagnino sono
costantemente monitorate le
seguenti componenti:
• acque sotterranee e superficiali;
• percolato;
• biogas originatosi dalla
decomposizione dei rifiuti;
• emissioni derivanti dalle torce
di combustione biogas non
recuperato energeticamente
(quando in funzione) ed emissioni
derivanti dai motori di recupero
biogas;
• qualità dell’aria ambiente;
• verifi ca di presenza di biogas nel
suolo o sottosuolo;
• rumore;
• parametri meteo climatici
(monitoraggio in continuo);
• stato del corpo discarica.
Vengono periodicamente
effettuate manutenzioni e verifiche
impiantistiche, monitoraggio delle
reti di percolato e biogas e verifiche
dei dati di funzionamento di
impianto.
Il monitoraggio della falda è garantito
da un programma di campionamenti
ed analisi mensili. Viene usata
la concentrazione di ammoniaca
nell’acqua di falda come indicatore di
eventuali anomalie di qualità dovute
a contaminazioni.
U.d.M.
2011
2012
2013
m3
1.977
1.148
312
t
26.491
15.084
44.906
Biogas captato
Nm
3
3.621.014
3.467.473
2.587.422
Produzione energia elettrica da biogas
kWh
4.119.407
4.303.884
3.607.119
Tabella 60: i principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013
127
Report di sostenibilità
Sotto il secondo manto
impermeabile, inserito in uno strato
di ghiaia e sabbia, è appoggiato,
sul primo manto impermeabile, un
sistema di drenaggio costituito da
tubi disposti sempre secondo le
linee di compluvio delle vallette.
Tali tubazioni fessurate confluiscono
all’esterno della vasca in una
tubazione posta nello stesso
cunicolo in cemento armato
ispezionabile, come per la rete di
raccolta. E’ in questo modo possibile
controllare l’integrità del secondo
manto impermeabile (quello
superiore) e di drenare l’eventuale
percolato che dovesse ristagnare sul
primo manto (quello inferiore).
d. Le discariche di Grottaglie (I-II e
III Lotto)
L’AMBIENTE
• Inquadramento generale
Le discariche della società
Ecolevante S.p.A (detenuta per
l’85% dalla SOB Linea Ambiente con
data di acquisizione 1 luglio 2011)
sono impianti per lo smaltimento
controllato di rifiuti non pericolosi.
Le aree di discarica, site in Grottaglie
(TA) alla località La Torre Caprarica,
sono state ricavate all’interno di
bacini esauriti di cava di materiale
inerte.
Le aree di discarica risultano
suddivise in tre lotti:
• I-II lotto coltivato dal 09/09/1999
al 03/11/2008; attualmente i
due lotti risultano essere in
fase di copertura provvisoria.
Nella Determina AIA n. 250 del
30/04/2008 è dato atto che la
capacità complessiva del I e II
lotto di discarica risulta essere
pari a 1.575.000 m3 lordi.
128
Grottaglie (TA) - Discarica controllata, vista complessiva
• III lotto è entrato in esercizio il
18/08/2008. Il 3° lotto di discarica
è costituito da 6 comparti
funzionalmente autonomi; dal
2008 al 2011 per i conferimenti
dei rifiuti sono stati utilizzati
in successione il 1°, 2° e il 3°
comparto. Con la Determina AIA
n. 426 del 03/07/2008 al III lotto
di discarica è stata autorizzata
una capacità complessiva pari a
2.334.000 m3 lordi.
Nella tabella 61 si riportano i
principali dati tecnici del I-II e III lotto
di discarica.
I lotti di discarica sono stati
autorizzati allo smaltimento dei rifiuti
non pericolosi in conformità alle:
• normative vigenti applicabili;
• tipologie di rifiuti conferibili
autorizzati.
Gli impianti sono realizzati e gestiti
in modo tale da garantire il minore
impatto possibile sull’ambiente
oltreché sul piano visivo e
percettivo.
• Rifiuti smaltiti al III lotto di discarica
L’ammissibilità dei rifiuti smaltiti,
al III lotto attivo di discarica, è
garantita dall’applicazione di rigorose
procedure eseguite in fase di:
• redazione dei contratti con i clienti
(caratterizzazione di base ed
omologa del rifiuto);
• accettazione dei conferimenti
omologati mediante periodiche
verifiche di conformità.
La periodicità dei prestoccaggi e
dei campionamenti e le modalità
delle successive verifiche analitiche
di conformità sono disciplinate dai
requisiti autorizzativi, nonché dalla
vigente normativa applicabile.
Solo al ricevimento dei risultati
analitici, e solo se questi sanciscono
la conformità con quanto omologato,
il rifiuto viene accettato. I rifiuti
accettati allo scarico vengono
avviati alla pesatura con relativa
registrazione.
Lo scarico viene effettuato, solo
dopo aver superato anche le fasi
di controllo visivo-organolettico,
facendo avanzare i mezzi lungo
la via d’accesso al comparto in
uso. La compattazione avviene a
strati, per celle confinate, ricoperte
quotidianamente con materiale
inerte di idoneo spessore.
Nella tabella 62 sono indicate le
quantità e le tipologie di rifiuti
smaltiti al III lotto di discarica nel
triennio 2011-2013.
Il volume dei rifiuti abbancati al III
lotto di discarica al 31 dicembre
2013, riscontrato dai rilievi topografici
eseguiti in loco, risulta pari a
1.172.835,89 m3, ovvero il 50% della
capacità complessiva del III lotto.
Discarica controllata di Grottaglie - principali dati tecnici
III Lotto di discarica
Data inizio conferimento
09/09/1999 Data inizio conferimento
Data fine conferimento
03/11/2008
Volumetria totale autorizzata
Superficie discarica
a piano campagna
Data presunta di fine conferimento
rifiuti
1.575.000 m3 Volumetria totale autorizzata
17.000 m2 (I lotto) Superficie discarica
51.000 m2 (II lotto) a piano campagna
Quantità rifiuti smaltiti al 2008
1.770.936,98 t Quantità rifiuti smaltiti al 2013
Quantità media rifiuti/anno
circa 216.000 t Quantità media rifiuti/anno
Profondità media cava
Quota massima fuori terra
(il piano campagna non ha un
andamento regolare, la quota
massima fuori terra è stata calcolata
rispetto alla quota più alta del piano
campagna)
25 m Profondità media cava
18/08/2008
prevista per il 2020
2.334.000 m3
193.910 m2
(6 comparti)
1.147.439 t
circa 216.000 t
9m
Quota massima fuori terra
(il piano campagna non ha un
andamento regolare, la quota
7,42 m
massima fuori terra è stata calcolata
rispetto alla quota più alta del piano
campagna)
5,51 m
Percentuale di utilizzo III lotto attivo
a dicembre 2013 (volume occupato)
50%
Tabella 61: discariche controllate di Grottaglie - principali dati tecnici
129
Report di sostenibilità
I-II Lotto di discarica
• Consumi di risorse e produzione
di rifiuti
Nella tabella 63 si riportano i
principali impatti ambientali derivanti
dalla gestione del I-II lotto (chiuso e
in fase di copertura provvisoria) e dal
III lotto attivo con conferimento dei
rifiuti.
La produzione totale di energia
elettrica da biogas, prodotta
L’AMBIENTE
Tipologie rifiuti smaltiti III lotto
130
dall’impianto di cogenerazione
realizzato al I-II lotto dalla MarcoPolo
Engineering S.p.a è risultata,
nel triennio 2011-2013, pari a
8.965.832 kWh. Nella tabella 64
U.d.M.
2011
2012
2013
Fanghi (prodotti dal trattamento di acque reflue urbane, degli
effluenti, da operazioni di lavaggio, di dragaggio, ecc)
t
73.112
49.419
82.930
Miscugli di rifiuti composti esclusivamente da rifiuti non pericolosi
t
13.886
12.075
14.270
Rifiuti di matrice inerte (da attività di costruzione e demolizione,
cemento, terra e rocce, terreni da bonifica)
t
5.362
1.176
8.746
Altri rifiuti non pericolosi (compresi materiali misti) prodotti dal
trattamento meccanico dei rifiuti
t
110.607
89.358
80.022
Rifiuti dell'eliminazione della sabbia
t
7.157
8.983
3.531
Vaglio e rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari
t
7.741
8.598
3.139
Rifiuti stabilizzati e solidificati
t
930
1.016
548
Parte di rifiuti urbani e simili non compostata
t
2.059
1.795
51.999
Altri non pericolosi vari
t
192
86
111
Totale rifiuti smaltiti
t
221.045
172.507
245.296
Tabella 62: tipologia e quantità rifiuti smaltiti nel III lotto di discarica nel triennio 2011-2013
Parametro
U.d.M.
2011
2012
2013
Acqua consumata (pozzo) I-II lotto
m3
4.453
2.014
3.440
Acqua consumata (pozzo) III lotto
m3
1.841
2.279
2.779
Acqua potabile consumata
m
266
254
325
3
Energia elettrica consumata I-II lotto
kWh
67.877
57.804
75.500
Energia elettrica consumata III lotto
kWh
113.114
118.153
127.821
l
398.738
222.568
270.945
kg
1.280
1.400
1.370
t
2.470
1.121
4.267
Carburante consumato (gasolio)
Olio consumato
Percolato di discarica I-II lotto prodotto
Percolato di discarica III lotto prodotto
t
28.292
33.921
32.419
Biogas captato I-II lotto
Nm3
1.978.510
1.814.458
1.721.656
Biogas recuperato I-II lotto
Nm3
1.909.930
1.745.035
1.703.296
t
6,59
25,95
511,08
Rifiuti prodotti da attività ordinarie I-II e III lotto
Tabella 63: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione del I-II e III lotto nel triennio 2011-2013
• Rete raccolta percolato
Il percolato intercettato dai pozzi di
raccolta ubicati nei lotti di discarica
viene convogliato e stoccato
temporaneamente nei serbatoi
di stoccaggio, alloggiati in vasche
di sicurezza opportunamente
impermeabilizzate, dai quali il
percolato di discarica è prelevato
tramite autocisterna da ditta
di trasporto autorizzato per lo
smaltimento presso idonei impianti
di depurazione. Il I ed il II lotto di
discarica sono dotati di quattro
serbatoi di stoccaggio temporaneo,
da 50 m3 ciascuno, per una capacità
pari a 200 m3.
Il III lotto di discarica è dotato di otto
serbatoi di stoccaggio temporaneo,
da 50 m3 ciascuno, per una capacità
pari a 400 m3.
I serbatoi, dotati di un sistema
filtrante a carboni attivi, sono
coadiuvati da un doppio allarme
sonoro e da un sistema di controllo
di troppo pieno che allerta
l’operatore a bloccare il riempimento
prima che la quantità di percolato
stoccata superi la capacità di
contenimento della vasca.
Il percolato di discarica è
periodicamente sottoposto
ad analisi qualitative per la
determinazione delle caratteristiche
chimico-fisiche dello stesso.
Le caratterizzazioni analitiche
del percolato prodotto ai lotti di
discarica, effettuate ai sensi del
D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i, hanno
confermato la classificazione del
percolato come rifiuto speciale non
pericoloso.
• Captazione e recupero biogas
La gestione del sistema di
captazione e recupero energetico del
biogas è stata affidata da Ecolevante
ad una società terza che gestisce
l’attività come di seguito indicato:
• il I-II lotto di discarica è dotato di
un impianto per l’estrazione ed
il convogliamento del biogas in
cogenerazione, con successivo
recupero energetico per la
produzione di energia elettrica.
Il sistema di captazione è
realizzato nel corpo della discarica
attraverso una serie di pozzi di
captazione verticali, dotati di
testa di pozzo alla quale viene
collegato il tubo in HDPE per
il convogliamento del biogas
alla stazione di estrazione.
L’estrazione del biogas è garantita
da una soffiante multistadio,
kWh
che lo invia successivamente al
generatore di energia elettrica.
L’impianto è dotato di una
torcia d’emergenza che ha la
funzione di bruciare il biogas in
caso di fermata del gruppo di
generazione.
• nel III lotto di discarica la
captazione del biogas prodotto
dalla degradazione dei rifiuti
avviene per mezzo di una torcia di
captazione e combustione munita
di soffiante cui sono collegati
tutti i pozzi presenti sui comparti.
Tale torcia rende possibile una
adeguata gestione del biogas in
attesa della realizzazione di un
impianto di captazione definitivo
che alimenterà il generatore di
energia elettrica.
• I monitoraggi ed i controlli
ambientali
La sorveglianza ambientale dei
lotti di discarica è principalmente
condotta attraverso l’esecuzione
dei monitoraggi prescritti nelle
Autorizzazioni Integrate Ambientali
n. 250/08 (I-II lotto) e n. 426/08 e
successivi atti integrativi (III lotto).
Nelle discariche di Grottaglie sono
periodicamente monitorate le
seguenti componenti ambientali:
• acque sotterranee di falda;
• percolato;
2011
2012
2013
consumati
180.991
175.957
203.321
recuperati
3.276.509
2.879.697
2.809.626
Tabella 64: kWh consumati e recuperati nel triennio 2011-2013
131
Report di sostenibilità
si riporta il raffronto tra i kWh
consumati in totale al I-II-III lotto
e i kWh recuperati nel triennio di
riferimento.
L’AMBIENTE
• qualità dell’aria (polveri ed
emissioni diffuse);
• biogas;
132
• acque superficiali di drenaggio e
meteoriche;
• rumore esterno;
• parametri meteoclimatici;
• volumetria della discarica
(topografia).
Nella tabella 65 sono riportate le
specifiche dei monitoraggi prescritti:
Matrice analizzata
Tipo di analisi
Punto di
campionamento
Frequenza
Riferimenti
Autorizzativi Limiti
in AIA
ACQUA DI FALDA
Composizione
Livello di falda
4 pozzi per I-II
Lotto e III lotto,
rispettivamente a
monte e a valle
Mensile
Det. 426/08
D.Lgs. 152/06-Parte
IV-Tab. 2-All.5
PERCOLATO
Volume
Composizione
3 pozzi di percolato
per I lotto e II lotto
catino A e B
1 pozzo per comparto
III lotto
Mensile
Trimestrale
I, II e III lotto
Det. 426/08
Det. 250/08
Det. 381/10
PERCOLATO:
SISTEMA
SECONDARIO
Composizione
3 pozzi per I lotto e II
lotto A e B
Trimestrale
Det. 250/08
3 campionatori
per I-II lotto e III lotto
Mensile
Polveri totali
5 mg/m3
campionatori passivi
nel I-II-III lotto
e aree limitrofe (Arpa/
TA)
Prelievo Arpa
mensile
Immissioni gassose
potenziali e pressione
atmosferica
QUALITÀ ARIA
Deposizione
6 deposimetri I-II lotto
(di cui 4 analizzati da
Arpa Puglia - Dip. di
Taranto)
8 deposimetri III lotto
(di cui 5 analizzati da
Arpa Puglia - Dip. di
Taranto)
/
Mensile
Prelievo Arpa
bimestrale
Det. 426/08
Det. 250/08
III lotto
2
10,5 g/m2/30g
Segue
BIOGAS DI
DISCARICA
Tipo di analisi
Composizione
ACQUE METEORICHE
Composizione
TRATTATE
ACQUE
SUPERFICIALI
DRENAGGIO
DISCARICA
MONITORAGGI
EMISSIONI DIFFUSE
E ODORI
III LOTTO ATTIVO
RUMORE ESTERNO
TOPOGRAFIA
DELL’AREA
DATI
METEOCLIMATICI
Composizione
Misure VOC Fiale di
assorbimento/
composizione
Emissioni gassose
Composizione
Misurazioni
Struttura e
Composizione della
discarica
Comportamento
d’assestamento del
corpo discarica
Precipitazioni
Temperatura
Direzione e velocità
del vento
Evaporazione
Umidità
Tabella 65: monitoraggio Ambientale I-II e III lotto
Punto di
campionamento
Ai pozzi interni, al
gruppo elettrogeno
e ai pozzi perimetrali
esterni (I-II lotto)
Ai pozzi interni, al
corpo della discarica
e ai pozzi perimetrali
esterni (III lotto)
1 campione per I-II
lotto e
1 campione per III
lotto
1 campione per I-II
lotto e
1 campione per III
lotto
Frequenza
Mensile
Trimestrale
Trimestrale
2 postazioni
Giorni alterni
6 postazioni
Mensile
n° di punti di
monitoraggio in
Mensile
funzione delle
superfici attive
10 postazioni (I-II lotto)
Annuale
18 postazioni (III lotto)
Riferimenti
Autorizzativi Limiti
in AIA
Marcopolo
Paragrafo 6
AIA n. 250/08
I e II lotto
Det. 426/08
Det. 426/08
Det. 250/08
D.lgs.152/06
Parte III-Tab. 4-all.5
Det. 481/09
Det. 393/09
Det. 381/10
DPCM 01/03/91
133
Annuale
rilievo topografico
Volumi autorizzati
Semestrale
stazione
meteoclimatica
Giornaliera
Det. 426/08
Det. 250/08
Report di sostenibilità
Matrice analizzata
L’AMBIENTE
Grottaglie (TA) - Discarica controllata
134
Ecolevante integra il monitoraggio
descritto con il controllo giornaliero
delle polveri aerodisperse mediante
3 apparecchiature di misura per
impianto. Ad integrazione dei
monitoraggi descritti, la società,
dall’inizio dell’attività, ha inoltre
effettuato il monitoraggio di alcune
matrici ambientali al fine di valutare
l’impatto dell’attività sul territorio
in cui la discarica si trova. (Vedere
tabella 66).
Matrice
Analisi e/o Misura
Latte
Ricerca di metalli e solventi organici clorurati su 1 campione
prelevato da allevamenti vicini alla discarica confrontato con 1
campione prelevato da allevamenti lontani
Terreno
Olive/foglie di olivo
(a seconda della stagione)
Miele
Ricerca di idrocarburi e metalli su 1 campione adiacente alla discarica
confrontato con 1 campione prelevato in aree lontane della discarica
Ricerca di metalli e solventi organici clorurati su 1 campione di miele
prodotto in discarica e confrontato con miele commerciale
Tabella 66: monitoraggi accessori I-II e III lotto
Frequenza
Semestrale
• Emissioni
Tra le attività svolte da Ecolevante
non sono previsti processi di
combustione che possano generare
delle emissioni significative
soggette ad autorizzazione. Vista la
tipologia di rifiuti conferiti, a basso
contenuto di sostanza organica, non
è attesa una rilevante produzione di
emissioni diffuse tuttavia, al fine di
mantenere le eventuali emissioni ai
livelli più bassi possibili, Ecolevante
mette in atto specifiche procedure
operative, avvalendosi delle migliori
tecnologie disponibili, tra le quali la
principale è la rete di captazione del
biogas, coadiuvate da un periodico
monitoraggio ambientale della
qualità dell’aria.
Le emissioni prodotte dall’attività di
discarica, possono pertanto essere
riepilogate come segue:
a) emissioni derivanti dall’utilizzo
dei mezzi d’opera;
b) emissioni di polveri e potenziali
emissioni gassose;
c) emissioni convogliate prodotte
dalle attività di gestione del
biogas.
a) Emissioni da mezzi d’opera
Le emissioni derivanti dai
mezzi d’opera utilizzati per la
coltivazione della discarica e
per la gestione abituale degli
impianti, possono essere
valutate sulla base dei consumi
di carburante seguendo le
tabelle di conversione riportate
nella Deliberazione n. 14/2009
del Ministero dell’Ambiente. La
quantità di energia prodotta da
Parametro
Gasolio consumato
combustibile è stata calcolata
sulla base del potere calorifico
dei combustibili secondo quanto
riportato nella circolare 2 marzo
1992 n. 219 utilizzando come
fattore di conversione 1t gasolio
= 1,08 TEP, prendendo come
valore medio per la densità del
gasolio il valore di 0,825 kg/l.
In tabella 67 si riportano le
tonnellate di CO2 emesse dai litri
di gasolio consumati nel triennio
2011-2013.
b) Polveri aerodisperse ed emissioni
diffuse
Ecolevante dall’inizio dell’attività
effettua un monitoraggio costante
delle emissioni diffuse provenienti
dall’attività di smaltimento in
discarica, considerando le polveri
e le potenziali emissioni gassose
prodotte.
La qualità dell’aria viene
monitorata, sia al I e II lotto che
al III lotto, con frequenza mensile
da parte di un laboratorio terzo
qualificato.
Nella tabella 68 sono riportati
U.d.M.
2011
2012
2013
l
398.738
222.568
270.945
TEP
-
355,3
198,3
241,4
CO2
t
1.033,3
576,8
702,2
Tabella 67: t di CO2 emesse da gasolio consumato triennio 2011-2013
Valori Max mg/m
3
Valore limite mg/m
3
2011
2012
2013
0,60
3,00
0,45
5,00
5,00
5,00
Tabella 68: valori massimi di polveri aerodisperse riscontrati al I e II lotto triennio 2011-2013
135
Report di sostenibilità
I monitoraggi sono eseguiti secondo
le metodiche ufficiali da laboratori
terzi, qualificati rispetto al tipo di
analisi e/o misurazione da eseguire.
Annualmente, per ciascun
impianto di discarica, la Società, in
ottemperanza a quanto disposto
dall’art. 13 comma 5 del D.Lgs.
n. 36/03 e dalle autorizzazioni in
essere, invia alle autorità competenti
la relazione annuale contenente
le informazioni sui risultati della
gestione operativa e dei programmi
di controllo e sorveglianza.
c) Emissioni convogliate
Per il monitoraggio delle
emissioni convogliate derivanti
dall’impianto per il recupero
energetico del biogas captato,
sono previste, a carico del
cogestore Marcopolo SpA,
specifiche analisi trimestrali. Sulla
base dei dati forniti dal cogestore
è possibile calcolare le emissioni:
- delle tonnellate di CO2
equivalente;
- delle tonnellate di SO2, NOX, e
PM.
L’AMBIENTE
i valori massimi riscontrati,
negli ultimi 3 anni al I e II lotto,
comparati con il valore limite
pari a 5 mg/m3 per le polveri in
atmosfera, come prescritto dalla
Det. AIA n. 250 del 30/04/2008.
Stesso valore limite è stato
prescritto per il III lotto, con Det.
AIA n. 426 del 03/07/2008. In
tabella 69 si riportano i dati relativi
ai valori massimi riscontrati
comparati al valore limite
prescritto.
136
Valori Max mg/m
3
Valore limite mg/m
3
Nella tabella 70 si riportano i dati
delle emissioni riferite al triennio
2011-2013.
• Polveri sedimentabili
Periodicamente vengono monitorate
le polveri sedimentabili raccolte
in continuo su tre deposimetri
posizionati in aree adiacenti (D1 a
Est, D2 a Sud, D3 a Ovest) a ciascun
impianto (vedere tabella 71).
2011
2012
2013
0,47
0,28
0,84
5,00
5,00
5,00
Tabella 69: valori massimi di polveri aerodisperse riscontrati al III lotto
Parametro
CH4 (t CO2 eq.)
CO2 (t)
N2O (t CO2 eq.)
2011
2012
2013
146,79
133,90
123,70
3.369,50
3.147,60
2.836,40
13,6
16,20
17,30
Totale
3.529,89
3.297,73
2.977,40
SO2 (t)
0,24
0,29
0,21
NOx (t)
4,39
5,23
5,57
PM (t)
0,06
0,06
0,06
Totale
4,69
5,58
5,84
Tabella 70: emissioni convogliate al I e II lotto
2011
Deposimetri
2012
2013
D1
D2
D3
D1
D2
D3
D1
D2
D3
Valore Max g/m /30g
9,8
9,5
9,3
10,0
10,0
9,8
9,5
9,7
9,6
Valore limite g/m /30g
10,5
10,5
10,5
10,5
10,5
10,5
10,5
10,5
10,5
2
2
Tabella 71: polveri sedimentabili al III lotto
Provaglio d'Iseo (BS) - Impianto di recupero energetico del biogas
Nel Comune di Provaglio d’Iseo, in
località Fantecolo, sono ubicate due
discariche controllate adiacenti di
proprietà di Cogeme S.p.A e gestite
da Linea Ambiente. I due impianti
si configurano come recupero
ambientale di un'ex cava.
La prima discarica, di 1ª categoria
per rifiuti solidi assimilabili agli
urbani (R.S.A.U.), è stata aperta al
conferimento dei rifiuti da giugno
1998 ad agosto 2000 e risulta
già recuperata dal punto di vista
ambientale. Tutta la superficie della
discarica è stata piantumata, in
modo da rendere il sito più gradevole
dal punto di vista paesaggistico.
In accordo con l'Amministrazione
Comunale di Provaglio d'Iseo, su
una porzione di area di circa 10.000
m² si è convenuto di realizzare il
“Parco della Vite”, il cui progetto è
stato elaborato con la collaborazione
di un apposito gruppo di lavoro.
Alla data odierna per il recupero
ambientale della discarica sono
già state piantate circa 500 piante
e arbusti tipici del nostro territorio
ed un vigneto composto da oltre
1.200 barbatelle dei vitigni Merlot e
Cabernet Sauvignon.
La seconda, di 2ª categoria tipo
B per rifiuti solidi non pericolosi
(R.S.N.P.), è stata aperta al
conferimento rifiuti dal luglio 2002
al maggio 2005; nel 2011, sono
stati ultimati i lavori di recupero
ambientale dell'impianto, con il
completamento delle opere a verde,
di tipologia analoga a quelle adottate
per il recupero della discarica
di I categoria, sopra descritte.
137
Report di sostenibilità
e. La discarica di Provaglio d’Iseo
(BS)
L’AMBIENTE
Entrambi gli impianti, pur essendo
di categoria diversa, sono destinati
allo stoccaggio definitivo della
stessa tipologia di rifiuti (R.S.N.P.,
ex R.S.A.U.) in accordo a quanto
stabilito con l’Amministrazione
Comunale di Provaglio d’Iseo.
Il quantitativo totale di rifiuti smaltiti
nell’arco di vita dei due impianti
è risultato pari a circa 980.000
tonnellate.
Linea Ambiente provvede a
monitorare costantemente, secondo
metodologie e frequenze stabilite
dalla normativa vigente e in accordo
con gli Enti di controllo, le emissioni
dalle torce per la combustione del
biogas, la qualità dell'aria, dell'acqua
di falda, del suolo, il rumore, il
percolato prodotto, il biogas formato
dalla decomposizione dei rifiuti.
f. La discarica di CastrezzatoTrenzano (BS)
La discarica di Castrezzato
- Trenzano è un impianto di
smaltimento controllato di rifiuti
solidi urbani (R.S.U.) e rifiuti solidi
assimilabili agli urbani (R.S.A.U.).
La discarica occupa una superficie
di circa 160.000 m², di cui circa
152.000 m² disponibili per lo
scarico dei rifiuti, i rimanenti sono
riservati agli impianti di servizio. Il
conferimento dei rifiuti è iniziato
nel settembre 1991 e terminato nel
dicembre 2003. Il quantitativo totale
di rifiuti smaltiti nell’arco di vita
dell’impianto è risultato pari a circa
3.071.146 tonnellate.
A seguito dell’ultimazione,
nei passati anni, dei lavori di
impermeabilizzazione e deposito al
di sopra dello stesso degli strati di
argilla, di materiale drenante e di
terreno vegetale nel corso del 2008,
il recupero ambientale dell’intera
discarica è stato completato, tramite
138
Castrezzato (BS) - Impianto di recupero energetico del biogas
l’insediamento di aree boschive
lungo le sponde, in modo da ridurre
l’impatto visivo della discarica e
consolidarne i versanti, interrotte da
scorci a prato in corrispondenza di
aree per lo più pianeggianti.
Per la piantumazione delle prime
aree recuperate a verde sono
stati utilizzati oltre 5.000 tra alberi
ed arbusti. Sono state realizzate
alcune aree a bosco fitto e tutta
la superficie recuperata è stata
inerbita. Alle piantumazioni già
esistenti si aggiungono altri 5.100
alberi e 8.500 arbusti.
Linea Ambiente provvede a
monitorare costantemente, secondo
metodologie e frequenze stabilite
dalla normativa vigente e in accordo
con gli Enti di controllo, le emissioni
dalle torce per la combustione del
biogas, la qualità dell'aria, dell'acqua
di falda e di quelle superficiali,
del suolo, il rumore, il percolato
prodotto, il biogas formato dalla
decomposizione dei rifiuti.
Parona (PV) - Termovalorizzatore, vista dell'impianto
a. Il termovalorizzatore di Parona
Il termovalorizzatore è un impianto
che produce energia elettrica
e/o termica utilizzando come
combustibile i rifiuti solidi urbani
e/o i rifiuti speciali. Offre il duplice
vantaggio di eliminare i rifiuti e,
contemporaneamente, di generare
energia con il calore prodotto dalla
loro combustione.
• Inquadramento generale
L’impianto di Parona è un
termovalorizzatore basato sulla
tecnologia del letto fluido circolante,
alimentato con combustibile
ottenuto dalla lavorazione di rifiuti
solidi urbani (RSU) e rifiuti speciali
non pericolosi (RSNP).
La prima linea di trattamento è
entrata in esercizio nel 1999 e la
prima linea di termovalorizzazione
è entrata in esercizio nel 2000.
Nel 2004 è stata ottenuta
l’autorizzazione alla costruzione
ed esercizio di una seconda
linea di trattamento, recupero e
valorizzazione energetica mediante
termoutilizzazione di rifiuti speciali
non pericolosi, entrata a regime nel
2008.
L’impianto, situato nel Comune
di Parona e gestito da Lomellina
Energia, costituisce il principale polo
di smaltimento del bacino B della
Provincia di Pavia.
L’impianto attualmente funziona
a ciclo continuo e ha una capacità
complessiva autorizzata pari a
380.000 t/anno di RSU e RSNP.
I principali dati tecnici sono riassunti
in tabella 72.
139
Report di sostenibilità
Il termovalorizzatore
Termovalorizzatore di Parona - principali dati tecnici
N° linee di selezione
4
N° linee di incenerimento
2
P.c.i. medio nominale del rifiuto
3.500 Kcal/Kg
Potenzialità nominale (termovalorizzazione)
19 t/h (Linea 1) + 22 t/h (Linea 2)
Potenzialità autorizzata per rifiuti urbani e speciali (complessiva incluso
pretrattamento)
380.000 t/anno
Potenzialità autorizzata per rifiuti sanitari
0
Produzione potenziale di energia elettrica (da intendersi come potenza
istantanea erogabile dai generatori di Linea 1 e Linea 2)
19 MW + 25 MW
L’AMBIENTE
Tabella 72: principali dati tecnici dell’impianto di Parona (PV)
140
Abbattimento fumi
R.S.U./F.S.
Stoccaggio
Generatori CFB
Recupero Riciclabili
e Produzione RDF
RDF
Turbine a Vapore
Biostabilizzazione
F.O.S.
Fe e Al
Figura 6: schema di funzionamento dell’impianto di Parona
Inerti
Energia elettrica
Il ciclo completo di trattamento dei
rifiuti solidi urbani e di quelli speciali
non pericolosi si articola nelle
seguenti fasi:
• preselezione e pretrattamento
dei rifiuti in ingresso con
recupero di metalli e separazione
della frazione organica (che al
momento non viene stabilizzata
all’interno dello stabilimento ma
bensì inviata a impianti esterni);
• combustione della frazione
combustibile pretrattata dei rifiuti
e del materiale conferito già
pronto per la combustione con
recupero energetico mediante
produzione di energia elettrica;
• trattamento chimico di
inertizzazione delle ceneri leggere
in uscita dal trattamento fumi
del termovalorizzatore (impianto
autorizzato ma al momento non
utilizzato).
Lo schema di principio dell’intero
impianto è rappresentato in figura 6.
L’impianto è dotato di un sistema
di monitoraggio in continuo delle
emissioni in atmosfera che provvede
al controllo di diversi parametri
ambientali (ad esempio polveri
totali, ossidi di azoto, ossidi di
zolfo, monossido di carbonio, acido
cloridrico, ammoniaca, temperatura,
portata, ecc.).
Il sistema di elaborazione dati è
collegato alla rete SME regionale
gestita da ARPA.
Le principali performance
dell’impianto sono riassunte in
tabella 73.
• Rifiuti trattati e produzione
energetica
Come accennato in precedenza,
l’impianto provvede alla
termovalorizzazione di rifiuti solidi
urbani e di combustibile derivato da
rifiuto (CDR).
In tabella 74 si riportano i principali
dati quantitativi relativi alla gestione
del periodo 2011-2013.
Attraverso la termovalorizzazione di
rifiuti, nel corso del 2013, l’impianto
di Parona ha esportato 58.430,643
MWh (grazie alla Linea 1) e
123.134,118 MWh (grazie alla Linea
2) di energia elettrica.
I grafici 17 e 18 mostrano il dettaglio
dell’energia esportata nell’anno
2013.
Parametro
U.d.M.
Valore
Conferimento rifiuti (potenzialità massima autorizzata)
t/anno
380.000
Energia lorda prodotta (dato di progetto)
MWe
44,0
Energia netta esportata (dato di progetto)
MWe
38,0
Tabella 73: principali performance dell’impianto
U.d.M.
2011
2012
2013
MWh
207.780
185.969
181.565
Totale RSU+RSNP da sottoporre a pretrattamento in ingresso
t
201.380
174.812
155.919
Totale RSNP già idonei alla combustione in ingresso
t
86.886
94.299
112.862
Totale Rifiuti in Ingresso
t
288.266
269.111
268.781
Energia Netta Esportata
Tabella 74: principali dati quantitativi periodo 2011-2013 (arrotondati all'intero)
141
Report di sostenibilità
Parametro
Grafico 18: dettaglio energia esportata nel 2013 da Linea 2
e
br
em
ic
D
e
br
re
ov
em
N
e
br
em
ob
tt
O
tt
Se
o
st
go
A
io
gl
o
gn
iu
Lu
G
io
ag
g
M
ile
pr
A
o
ar
z
M
ra
io
Fe
bb
io
na
en
0
5.
06
4,
03
MWh
142
G
0
,4
87
.0
13
0
,3
57
.7
11
2
,1
03
.3
10
86
7,
63
9.
1
,8
46
.7
12
4
9
,2
87
.9
13
,7
17
.1
13
1
,5
28
.5
12
4
,2
33
.0
11
57
0,
87
9.
L’AMBIENTE
Grafico 17: dettaglio energia esportata nel 2013 da Linea 1
ar
zo
em
ic
D
br
e
em
br
e
ov
N
re
tt
ob
O
tt
em
br
e
Se
io
st
o
go
A
gl
Lu
o
o
o
gn
iu
G
gi
M
ag
pr
ile
A
M
ra
i
bb
Fe
io
na
en
G
0,
59
6,
06
06
1.
30
4,
26
8,
88
09
3.
43
5,
32
09
3.
3.
MWh
2,
21
9,
32
6.
71
3,
14
9,
61
7.
77
4,
46
7.
19
6.
52
8,
98
6.
22
5.
77
6.
92
7,
32
• Consumi di risorse e produzione
di rifiuti
Nella tabella 75 si riportano i
principali impatti ambientali derivanti
dalla gestione dell’impianto nel
triennio 2011-2013.
I principali indicatori di prestazione
per l’impianto sono riportati in tabella
76.
Nell’ambito dell’attività vengono
impiegati reagenti chimici necessari
per l’abbattimento degli inquinanti
nei fumi derivanti dalla combustione
dei rifiuti. Nella tabella 77 si
riportano i principali reagenti utilizzati
nell’impianto nel triennio 2011-2013.
Dall’attività dell’impianto si
generano alcuni rifiuti che, in
base alle caratteristiche chimiche,
posso essere classificati pericolosi
o non pericolosi. Le principali
tipologie prodotte dal processo di
termovalorizzazione dei rifiuti sono
costituite da scorie (costituite dalla
Parametro
parte non incenerita in forno), ceneri
(costituite dalle polveri contenute
nei fumi di incenerimento), acque
chimiche e ferro da scorie. Nella
gestione dell’impianto possono
anche essere prodotti rifiuti da
manutenzione degli impianti (inerti,
rottami metallici, olii esausti, ecc.).
Nella tabella 78 si riportano i rifiuti
prodotti nel triennio 2011-2013.
U.d.M.
2011
2012
2013
Energia elettrica consumata
kWh
60.216.808
58.487.576
57.410.124
Metano consumato
Sm
3
2.538.497
3.628.856
2.481.888
Acqua consumata
m
3
247.323
248.683
240.344
Rifiuti prodotti
kg
87.843.392
87.512.560
87.752.775
Tabella 75: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013
U.d.M.
2011
2012
2013
Rapporto Energia Elettrica prodotta/Rifiuti inceneriti*
TEP/TEP
0,69
0,67
0,64
Rapporto energia Elettrica prodotta/Energia Elettrica
consumata*
kWh/kWh
4,23
3,96
3,94
Tabella 76: principali indicatori di prestazione nel triennio 2011-2013
* Per questo calcolo si sono sommate: tutte le importazioni di energia elettrica dall’esterno (prelievi dalla rete a 132 KV quando le
caldaie sono entrambe ferme, prelievi dalla rete a 15 KV per il pretrattamento dei rifiuti) e gli autoconsumi delle due caldaie.
Si tenga conto che la Linea 1 ha funzionato per circa 40 giorni senza produzione di energia elettrica a causa di un problema al gruppo di
generazione.
Reagente
U.d.M.
2011
2012
2013
Calce
t
5.103
4.274
3.394
Carbone attivo
t
241
331
347
Bicarbonato di sodio
t
4.557
5.836
1.699
Urea
t
395
562
651
Tabella 77: principali reagenti chimici utilizzati nel triennio 2011-2013
143
Report di sostenibilità
Parametro
• Monitoraggi e controlli ambientali
Nella tabella 79 sono riportati i dati
medi annuali dei principali inquinanti
emessi da Linea 1 e Linea 2 nel
triennio 2011-2013.
Per Linea 1 e Linea 2 si segnala
anche per il 2013 una riduzione
dei picchi orari di CO grazie al
miglioramento della combustione.
Su entrambe le linee continua con
successo l’impiego della calce
idrata ad alta superficie specifica
per l’abbattimento delle componenti
L’AMBIENTE
Rifiuti prodotti
144
acide in fase di trattamento fumi.
Per ciò che riguarda l’emissione di
diossine (espresse come somma
di policlorodibenzodiossine e
policlorodibenzofurani equivalente),
a fronte di un limite normativo di
concentrazione pari a 0,1 ng/Nm3,
nel corso del 2013 la concentrazione
media rilevata è stata pari a 0,011
ng/Nm3 per Linea 1 e pari a 0,018
ng/Nm3 per Linea 2.
Per ciò che concerne gli scarichi
idrici, l’impianto recapita le proprie
acque reflue, dopo opportuni
trattamenti di depurazione, in un
corpo idrico superficiale denominato
“Cavo Dossi” che scorre lungo il
confine OVEST dello stabilimento.
Nel 2013 sono stati scaricati
complessivamente 172.816 m3 di
acque reflue (acque meteoriche
+ acque sanitarie e di processo
provenienti dagli impianti di
trattamento biologico e chimicofisico).
U.d.M.
Classificazione
2011
2012
2013
Acque reflue
kg
Non pericolosi
-
231.710
1.356.830
Ceneri leggere
kg
Pericolosi
28.092.390
27.066.740
26.528.390
Ceneri pesanti ghiaie
kg
Non pericolosi
12.255.330
11.219.350
12.964.280
Fanghi
kg
Pericolosi
14.120
526.780
446.160
Sabbie
kg
Non pericolosi
13.718.640
12.603.200
11.107.090
Rifiuti da trattamento RSU e RSNP
kg
Non pericolosi
23.769.880
28.312.210
25.832.160
Altri rifiuti prodotti
kg
Pericolosi/Non
pericolosi
9.993.032
7.552.570
7.517.865
Totale rifiuti prodotti
kg
87.843.392
87.512.560
85.752.775
58.728.300
59.816.400
58.764.340
DESTINO DEI RIFIUTI PRODOTTI
Totale rifiuti speciali non
pericolosi (RSNP)
U.d.M. Non pericolosi
di cui a recupero
kg
Non pericolosi
40.228.060
39.529.430
42.905.420
di cui a smaltimento
kg
Non pericolosi
18.500.240
20.286.970
15.858.920
Totale rifiuti pericolosi (RSP)
kg
Pericolosi
29.115.092
27.696.160
26.988.435
di cui in Italia a recupero
kg
Pericolosi
9.730
10.370
2.555
di cui in Italia a smaltimento
kg
Pericolosi
9.322.362
13.356.750
11.870.350
di cui in Germania a recupero
kg
Pericolosi
19.783.000
14.329.040
15.115.530
Tabella 78: rifiuti prodotti nel triennio 2011-2013
Parona (PV) - Termovalorizzatore
CO
NOx
SO2
COT
PLV
NH3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
Media Anno LE1
3,77
10,47
135,00
0,12
1,31
0,46
0,88
Media Anno LE2
3,48
8,74
132,10
0,04
1,04
0,44
0,38
10,00
50,00
200,00
50,00
10,00
10,00
10,00
HCI
CO
NOx
SO2
COT
PLV
NH3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
Limiti*
2012
Media Anno LE1
5,71
9,79
135,50
0,16
0,96
0,40
0,57
Media Anno LE2
4,49
12,18
128,30
0,05
1,25
0,28
0,55
10,00
50,00
200,00
50,00
10,00
10,00
10,00
Limiti*
HCI
CO
NOx
SO2
COT
PLV
NH3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
mg/Nm3
Media Anno LE1
6,37
12,09
124,50
0,38
0,78
1,39
0,38
Media Anno LE2
5,79
13,08
128,80
0,05
0,97
0,36
0,59
10,00
50,00
200,00
50,00
10,00
10,00
10,00
2011
Limiti*
Tabella 79: dati medi annuali dei principali inquinanti emessi da Linea 1 e Linea 2 nel triennio 2011-2013
* Limite valore media giornaliera secondo All. 1 D.Lgs 133/05
145
Report di sostenibilità
HCI
mg/Nm3
2013
L’AMBIENTE
b. Il termovalorizzatore di Cremona
146
• Inquadramento generale
L’impianto di termovalorizzazione di
rifiuti solidi urbani e rifiuti speciali
pericolosi e non pericolosi di
Cremona, dotato di recupero di
energia termica ed elettrica, è stato
dimensionato per il trattamento
dei rifiuti dell’intera Provincia di
Cremona. Attualmente costituisce il
principale impianto di riferimento per
lo smaltimento dei rifiuti urbani della
Provincia.
L’impianto ha una potenza nominale
di circa 6 MW elettrici (pari a circa
il 7% del fabbisogno della città di
Cremona) e circa 9 MW termici
(copre circa il 30% del fabbisogno
della città di Cremona). La messa
a regime di entrambe le linee ha
permesso di raggiungere i livelli di
produzione energetica sopra citati ed
è soggetta, secondo quanto previsto
dalla normativa vigente, ai controlli
delle emissioni. L’impianto è dotato
inoltre di una linea di selezione che
attualmente non è utilizzata, ma può
essere attivata preliminarmente alla
combustione del rifiuto nei forni.
Attualmente questo pre-trattamento
non è necessario poiché il potere
calorifico del rifiuto tal quale che
giunge in impianto è già ampiamente
sufficiente a mantenere le condizioni
di combustione nel forno, senza
bisogno di raffinare il rifiuto,
tramite, appunto, il procedimento
di selezione, prima della sua
combustione.
Nel 2011 è stata realizzato il
revamping della Linea 2, con
installazione di sistema catalizzatore
per l’abbattimento di NOx.
Intervento analogo sulla Linea 1 è
previsto con messa a regime nel
2015.
I principali dati tecnici dell’impianto
sono riassunti nella tabella 80.
L’impianto è costituito dalle seguenti
sezioni fondamentali:
• ricevimento rifiuti;
• selezione e trattamento;
• combustione e recupero
energetico;
• trattamento fumi.
Lo schema di principio dell’intero
impianto è rappresentato in Figura 7.
• Rifiuti trattati e produzione
energetica
I rifiuti in ingresso vengono pesati
e successivamente alimentati nella
fossa di accumulo dell’impianto,
fase operativa nella quale possono
essere effettuati i controlli visivi
sui rifiuti stessi. Successivamente
vengono inviati alla fase di
incenerimento, una volta superati
tutti i controlli previsti. Nella camera
di combustione, attraverso un
proprio sistema di carico, giungono
per via separata i rifiuti sanitari.
A valle del forno è prevista la
camera di post-combustione come
richiesto dalle normative italiane.
Dopo la post-combustione i fumi
prodotti giungono alla caldaia che
ha il doppio scopo di ottenere
un recupero energetico e di
raffreddare i fumi per predisporli
alla successiva depurazione sia di
Termovalorizzatore di Cremona - principali dati tecnici
N° abitanti serviti
N° linee di selezione
N° linee di incenerimento
Potere calorifico medio nominale del rifiuto
Potere calorifico medio
320.000
1 (non attiva)
2
1.910 - 3.340 KCal/Kg
2.600-3.000 KCal/Kg
Potenzialità nominale per linea
110-190 t/d
Potenzialità autorizzata per rifiuti urbani e speciali per linea
110-190 t/d
Potenzialità autorizzata per rifiuti sanitari
Produzione potenziale di energia elettrica
Produzione potenziale di energia termica per teleriscaldamento
Tabella 80: i principali dati tecnici dell’impianto di termovalorizzazione di Cremona
10 t/d (5 t/d per linea)
28.000 MWh/anno
50.000 GCal/anno
Fumi depurati
Ragno meccanico
Caldaia
Trattamento fumi
Rifiuti
Camera scorie
Combustione
Energia
Figura 7: schema di principio del termovalorizzatore di Cremona
compito di ridurre le emissioni in
atmosfera di inquinanti generati dalla
combustione dei rifiuti.
Rifiuti smaltiti
Nella tabella 81 si riportano i dati
relativi ai rifiuti conferiti all’impianto
nel triennio 2011-2013.
U.d.M.
2011
2012
2013
RSU
t
49.710
49.034
46.316
RSA
t
14.519
16.411
18.139
Medicinali
t
11
80
55
Rifiuti ospedalieri/cimiteriali
t
1.007
1.073
917
Totale rifiuti smaltiti
t
65.247
66.598
65.427
U.d.M.
2011
2012
2013
Produzione lorda di energia elettrica
kWh
19.951.722
22.671.558
20.128.783
Calore ceduto alla rete di teleriscaldamento
GCal
53.584
51.092
51.075
Tabella 81: rifiuti smaltiti nel triennio 2011-2013
Parametro
Tabella 82: produzione energetica nel triennio 2011-2013
147
Report di sostenibilità
tipo fisico che chimico. Il sistema
di depurazione fumi, posto a valle
del processo di combustione, ha il
L’AMBIENTE
Cremona - Termovalorizzatore
148
I quantitativi di energia elettrica e
calore prodotti dall’impianto nel
triennio 2011-2013 sono riassunti
nella tabella 82.
Parametro
• Consumi di risorse e produzione
di rifiuti
Nella tabella 83 si riportano i
principali impatti ambientali derivanti
dalla gestione dell’impianto nel
triennio 2011-2013.
I principali indicatori di prestazione per
l’impianto sono riportati in tabella 84.
Nell’ambito dell’attività vengono
impiegati reagenti chimici necessari
per l’abbattimento degli inquinanti
nei fumi derivanti dalla combustione
dei rifiuti. Nella tabella 85 si
riportano i principali reagenti utilizzati
nell’impianto nel triennio 2011-2013.
Dall’attività dell’impianto si
U.d.M.
2011
2012
2013
kWh
8.480.820
8.262.000
8.090.900
Metano consumato
m3
261.959
244.171
297.297
Acqua consumata
m
3
82.893
72.226
72.243
t
16.972
16.584
15.879
Energia elettrica consumata
Rifiuti prodotti
Tabella 83: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013
generano alcuni rifiuti che, in
base alle caratteristiche chimiche
posso essere classificati pericolosi
o non pericolosi. Le principali
tipologie prodotte dal processo di
termovalorizzazione dei rifiuti sono
costituite da scorie (costituite dalla
parte non incenerita in forno), ceneri
(costituite dalle polveri contenute
nei fumi di incenerimento), acque
chimiche e ferro da scorie. Nella
gestione dell’impianto possono
anche essere prodotti rifiuti da
manutenzione degli impianti (inerti,
rottami metallici, olii esausti, ecc.).
Nella tabella 86 si riportano i
principali rifiuti prodotti dalla
gestione dell’impianto nel triennio
2011-2013.
• Monitoraggi e controlli ambientali
Per quanto riguarda l’inserimento
ambientale dell’impianto, oltre
alla moderna e sofisticata linea
di trattamento fumi, sono stati
inseriti analizzatori in continuo
sul camino di emissione per
monitorare le concentrazioni di
Polveri, Carbonio Organico Totale,
HCl, CO, SOx, NOx, NH3. Nel 2009
Parametro
U.d.M.
2011
2012
2013
Rapporto Energia Totale prodotta/Rifiuti inceneriti
TEP/kg
107
103
106
Rapporto energia Elettrica consumata/Rifiuti inceneriti
TEP/kg
32,8
30,7
32,9
kWh/kWh
2,35
2,74
2,49
U.d.M.
2011
2012
2013
Urea
t
171,38
109,58
74,40
Carbone attivo
t
56,18
55,92
46,38
Soda al 20%
t
616,96
379,36
258,86
Soda al 30%
t
11,94
13,48
17,47
Acido cloridrico
t
17,00
19,64
22,93
Bicarbonato di Sodio
t
772,12
1.389,00
1.195,80
Rapporto energia Elettrica prodotta/Energia Elettrica
consumata
Tabella 84: principali indicatori di prestazione nel triennio 2011-2013
Tabella 85: principali reagenti chimici utilizzati nel triennio 2011-2013
Rifiuti prodotti
U.d.M.
classificazione
2011
2012
2013
destinazione
Scorie da incenerimento
t
non pericolosi
13.631
13.229
12.363
recupero
Ceneri da depurazione fumi
t
pericolosi
2.930
2.966
2.741
smaltimento
Ferro da scorie
t
non pericolosi
51
62
74
recupero
Acque e fanghi chimici
t
pericolosi
134
188
574
smaltimento
Altri rifiuti prodotti
t
pericolosi/non
pericolosi
226
139
145
recupero/
smaltimento
Totale rifiuti prodotti
t
16.972
16.584
15.879
-
Tabella 86: rifiuti prodotti nel triennio 2011-2013
149
Report di sostenibilità
Reagente
L’AMBIENTE
si è aggiunto il monitoraggio in
continuo delle diossine, come
prescritto nell’Autorizzazione
Integrata Ambientale. A tale stazione
di rilevamento è naturalmente
collegato il sistema di regolazione e
controllo dell’impianto, che nel caso
di particolari anomalie può segnalare
la necessità di arresto dell’impianto.
Si riportano nelle tabelle 87 e 88 i
principali dati sulle concentrazioni
medie di inquinanti nei fumi
provenienti dalle due linee,
confrontando le medie annuali
dal 2011 al 2013 con i limiti di
concentrazione imposti dalla
normativa a riguardo.
Per ciò che concerne gli scarichi
idrici, l’impianto produce le seguenti
tipologie di effluenti:
- scarico in pubblica fognatura:
costituito dalla rete di raccolta
delle acque meteoriche, dalle
acque industriali del locale ciclo
termico e dalle acque nere
civili. Prima dell’immissione in
fognatura le acque subiscono il
trattamento di sedimentazione e
disoleatura per mezzo di apposite
vasche di raccolta;
- scarico in acque superficiali:
costituito dalle acque meteoriche di
seconda pioggia dopo il passaggio
nella vasca di prima pioggia.
Inquinante
Medie 2011
Medie 2012
Medie 2013
Limiti di concentrazione
Polveri - [mg/Nm3]
0,80
1,30
1,30
30
SO2 - [mg/Nm ]
7,60
6,00
8,40
100
3
NOx - [mg/Nm ]
152,80
148,90
136,00
400
CO - [mg/Nm ]
4,40
5,80
5,30
100
HCl - [mg/Nm ]
1,00
1,20
1,90
40
NH3 - [mg/Nm3]
1,80
1,60
1,50
30
Sostanze Organiche Volatili - [mg/Nm ]
1,10
1,10
1,20
20
Diossine - (PCDD+PCDF eq.) [ng/Nm ]
0,02
0,01
0,0005
0,1
3
3
3
3
3
150
Le acque meteoriche potenzialmente
contaminate derivanti dall’area linea
fumi e dalle aree di stoccaggio rifiuti
sono convogliate in apposita vasca
di raccolta e trattate per essere
riutilizzate insieme alle altre acque
chimiche di processo. Le eventuali
eccedenze vengono periodicamente
smaltite come rifiuti.
Si riportano nelle tabelle 89 e 90
le concentrazioni dei principali
inquinanti nelle acque di scarico in
fognatura ed in acque superficiali,
confrontando le medie annuali
dal 2011 al 2013 con i limiti di
concentrazione imposti dalla
normativa a riguardo.
Tabella 87: concentrazione di inquinanti nei fumi provenienti dalla linea 1 riferita al triennio 2011-2013
Inquinante
Medie 2011
Polveri - [mg/Nm3]
Medie 2012
Medie 2013
Limiti di concentrazione
2,1
2,5
0,9
30
SO2 - [mg/Nm ]
12,4
6,1
3,6
100
NOx - [mg/Nm ]
143,0
76,8
82,4
200 dal 2012
3
3
CO - [mg/Nm ]
5,3
6,1
4,6
100
HCl - [mg/Nm3]
3,5
3,0
2,3
40
2,0
3,2
3,1
30
Sostanze Organiche Volatili - [mg/Nm ]
1,7
1,5
1,5
20
Diossine - (PCDD+PCDF eq.) [ng/Nm ]
0,0026
0,011
0,0005
0,1
3
NH3 - [mg/Nm ]
3
3
3
Tabella 88: concentrazione di inquinanti nei fumi provenienti dalla linea 2 riferita al triennio 2011-2013
Inquinante
pH
Unità di misura
2011
2012
2013
Limiti di concentrazione
unità di pH
7,8
7,8
8,1
5,5-9,5
Solidi sospesi totali
mg/l
22
56
29
200
Arsenico
mg/l
<0,001
0,006
0,012
0,5
0,003
0,002
<0,001
0,02
<0,01
<0,01
0,02
Cadmio mg/l
Cromo VI
mg/l
<0,01
Cromo totale
mg/l
<0,005
0,01
0,037
4
Ferro mg/l
0,118
0,026
0,503
4
Manganese mg/l
0,038
0,01
0,067
4
<0,0002
0,0005
<0,0002
0,005
Nichel mg/l
<0,01
<0,01
<0,01
4
Piombo mg/l
0,006
0,013
0,018
0,3
Rame mg/l
0,008
0,026
0,029
0,4
<0,001
<0,001
<0,001
0,03
0,182
0,089
0,088
1
<0,0005
0,016
0,005
-
Mercurio mg/l
Selenio mg/l
Zinco mg/l
Diossine (PCDD+PCDF eq.)
ng/l
Tabella 89: concentrazione di inquinanti nello scarico in fognatura riferiti al triennio 2011-2013
pH
Unità di misura
2011
2012
2013
Limiti di concentrazione
unità di pH
7,9
7,8
8,3
5,5-9,5
Solidi sospesi totali
mg/l
<10
26
5
80
Arsenico
mg/l
<0,001
<0,001
0,001
0,5
<0,001
0,001
<0,001
0,02
Cadmio mg/l
Cromo VI
mg/l
<0,01
<0,01
<0,01
0,2
Cromo totale
mg/l
0,011
<0,005
0,006
2
Ferro mg/l
1,9
0,064
0,105
2
0,502
0,014
<0,01
2
0,0004
<0,0002
<0,0002
0,005
Nichel mg/l
<0,01
<0,01
<0,01
2
Piombo mg/l
0,013
<0,005
<0,005
0,2
Rame mg/l
0,009
0,009
0,016
0,1
<0,001
<0,001
0,001
0,03
0,434
0,042
0,032
0,5
0,0003
0,016
0,005
-
Manganese mg/l
Mercurio mg/l
Selenio mg/l
Zinco mg/l
Diossine (PCDD+PCDF eq.)
ng/l
Tabella 90: concentrazione di inquinanti nello scarico in acque superficiali riferiti al triennio 2011-2013
151
Report di sostenibilità
Inquinante
Fombio (LO) - Impianto di selezione e cernita
Impianti di selezione e cernita
rifiuti
Si tratta di impianti nei quali si
provvede alla selezione e cernita
manuale dei rifiuti con lo scopo di
aumentare la frazione valorizzabile.
Inoltre i rifiuti vengono sottoposti a
trattamenti di riduzione volumetrica
al fine di ottimizzarne il trasporto.
L’AMBIENTE
a. L’impianto di selezione e cernita di
Fombio (LO)
152
• Inquadramento generale
L’impianto, ubicato nel Comune di
Fombio (LO), provvede all’esercizio
delle operazioni di recupero e/o
smaltimento di rifiuti urbani e rifiuti
speciali, pericolosi e non pericolosi.
Ha una potenzialità massima di
smaltimento e trattamento rifiuti pari
a 59.000 tonnellate/anno e circa 200
tonnellate/giorno.
I rifiuti in ingresso vengono
sottoposti a selezione e cernita
finalizzata all’ottenimento di
materiali avviabili a recupero. Tali
attività vengono eseguite su platea
impermeabilizzata; i materiali in
uscita, laddove possibile, vengono
sottoposti a riduzione volumetrica
grazie all’ausilio di una pressa
imballatrice.
Nel capannone principale, che
occupa una superficie complessiva
di circa 1.200 m2, si svolgono
le attività di selezione manuale/
meccanica dei rifiuti mediante
nastri trasportatori e aree di cernita;
all’interno del capannone è presente
un’area attrezzata ad officina per gli
automezzi ed alcuni locali di servizio
in cui sono localizzati i bagni e gli
spogliatoi destinati agli operai, un
ufficio, un archivio ed un locale a
disposizione.
Il capannone secondario
(semplice porticato e quindi privo
di tamponatura perimetrale) è
realizzato con struttura portante
e copertura in cemento armato
prefabbricato ed ospita la nuova
pressa ed il relativo nastro di carico.
La parte centrale del piazzale è
suddivisa in due settori: il primo
più prossimo alla nuova pressa è
dedicato allo scarico del materiale
misto in entrata ed alla successiva
cernita e suddivisione per tipologia
eseguite meccanicamente e/o
manualmente; nel secondo viene
effettuato lo stoccaggio dei materiali
suddivisi per tipologia.
La destinazione finale del materiale
gestito è la seguente:
• consorzi di filiera;
• recuperatori finali (es. cartiere);
• discariche;
• termovalorizzatori.
Il processo si articola nelle seguenti
fasi:
• arrivo dei mezzi di raccolta
e verifica dell’ammissibilità
all’impianto da parte del
personale del sito;
• pesatura dei mezzi in ingresso;
• controllo di conformità della
• invio del materiale selezionato
all’impianto di destinazione finale;
• pesatura dei mezzi in uscita.
• selezione e deposito in cassoni/
aree separate dei materiali
recuperati;
• riduzione volumetrica mediante
pressa idraulica;
• deposito temporaneo dei rifiuti
selezionati;
Indicatore
U.d.M.
2011
2012
2013
Rifiuti in ingresso per trattamento
t
38.641
32.635
31.568
Rifiuti recuperati dopo trattamento
t
17.348
14.948
15.421
Rifiuti recuperati su rifiuti in ingresso
-
45%
46%
49%
Tabella 91: dettaglio operazioni effettuate nel triennio 2011-2013
153
Report di sostenibilità
documentazione relativa al carico;
• scarico e ammasso temporaneo
dei rifiuti all’interno dell’impianto
in aree definite secondo la
tipologia degli stessi;
• controllo di conformità dei rifiuti
rispetto al formulario;
• I rifiuti trattati
I rifiuti in ingresso al sito, distinti
tra materiale da avviare a recupero
presso enti terzi e da inviare
a smaltimento in discarica/
termovalorizzatore, provengono
essenzialmente dalla raccolta
effettuata nelle piattaforme
ecologiche e nei centri di raccolta
comunali, nelle campane stradali
e all’interno di attività industriali,
nonché dalla raccolta “porta a
porta”. La tipologia di materiale in
ingresso all’impianto è costituita
prevalentemente da:
• rifi uti destinati a recupero:
rifiuti ingombranti, imballaggi
in materiali misti, imballaggi in
plastica, imballaggi in carta e
cartone, scarti di prodotti tessili,
legname e ferro;
• rifi uti destinati a smaltimento:
rifiuti ingombranti, materiali
derivanti dal trattamento
meccanico, imballaggi in materiali
misti, rifiuti da demolizione, rifiuti
urbani non compostati, rifiuti
tessili, materiali plastici.
Nella tabella 91 si riporta il dettaglio
dei rifiuti gestiti nell’impianto nel
corso del triennio 2011-2013.
Coccaglio (BS) - Impianto di selezione e cernita
L’AMBIENTE
• Consumi di risorse e produzione
di rifiuti
I principali impatti generati dallo
svolgimento delle attività presso
l’impianto sono quantificati in tabella
92.
154
• Scarichi idrici
L’impianto di Fombio è autorizzato
a 2 scarichi in pubblica fognatura
denominati S1 e S2 e definiti come
segue:
• Scarico S1: scarico reflui
industriali (provenienti
dall’impianto di depurazione a
servizio del sistema di lavaggio
mezzi) e civili (provenienti dagli
uffici e spogliatoi);
• Scarico S2: scarico acque di prima
pioggia trattate.
L’autorizzazione prevede analisi
trimestrali per lo scarico S1 e
semestrali per lo scarico S2,
comprensive dei parametri principali
contenuti in Tabella 5 dell’allegato
III al D.Lgs 152/06. Gli esiti della
analisi condotte fino al 2013 hanno
verificato il rispetto dei limiti
imposti dalla normativa e, quindi,
hanno confermato l’ammissibilità
di entrambi i reflui allo scarico in
pubblica fognatura.
Indicatore
b. L’impianto di selezione e cernita di
Coccaglio (BS)
• Inquadramento generale
Presso l’impianto di Coccaglio
vengono svolte le operazioni
di messa in riserva, deposito
preliminare, cernita manuale ed
eventuale adeguamento volumetrico
meccanico e ricondizionamento
ai fini del conferimento in impianti
di smaltimento e/o recupero finali
di rifiuti speciali non pericolosi
provenienti da insediamenti
produttivi, attività artigianali e
commerciali e di rifiuti urbani non
pericolosi derivanti dalla raccolta
differenziata.
Il quantitativo di rifiuti autorizzati
al trattamento è di 60.000 t/anno
e 20 t/giorno per le operazioni di
trattamento tramite cernita manuale.
Il processo si articola nelle seguenti
fasi:
• arrivo dei mezzi di raccolta
e verifica dell’ammissibilità
all’impianto da parte del
personale del sito;
• pesatura dei mezzi in ingresso:
• controllo di conformità della
documentazione relativa al carico;
• scarico e ammasso temporaneo
dei rifiuti all’interno del capannone;
U.d.M.
2011
2012
2013
l
315.135
326.142
315.428
kWh
123.376
243.774
248.763
Carburante consumato
Energia elettrica consumata
Acqua consumata
Rifiuti inviati a smaltimento
3
1.421
3.975
1.201
t
23.429
19.648
19.312
m
Tabella 92: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013
Indicatore
• I rifiuti trattati
Il materiale in ingresso al sito,
distinto tra materiale da avviare
a recupero presso enti terzi e da
inviare a smaltimento in discarica,
proviene essenzialmente dalla
raccolta effettuata nei centri di
raccolta comunali, nelle campane
stradali e all’interno di attività
industriali, nonché dalla raccolta
differenziata “porta a porta”.
La tipologia di materiale in
ingresso all’impianto è costituita
prevalentemente da:
• Rifi uti destinati a recupero:
rifiuti ingombranti, imballaggi
in materiali misti, imballaggi in
plastica, imballaggi in carta e
cartone, scarti di prodotti tessili,
legname e ferro;
• Rifi uti destinati a smaltimento:
rifiuti ingombranti, materiali
derivanti dal trattamento
meccanico, imballaggi in materiali
misti, rifiuti da demolizione, rifiuti
urbani non compostati, rifiuti
tessili, materiali plastici.
Nella tabella 93 si riporta il dettaglio
dei rifiuti gestiti nell’impianto nel
corso del triennio 2011-2013.
U.d.M.
2011
2012
2013
Rifiuti in ingresso per trattamento
t
34.489
30.259
27.312
Rifiuti recuperati dopo trattamento
t
19.315
18.882
18.177
Rifiuti recuperati dopo trattamento su rifiuti in ingresso
-
56%
62%
67%
Tabella 93: dettaglio operazioni effettuate nel triennio 2011-2013
155
Report di sostenibilità
• selezione e cernita degli stessi
per le diverse tipologie;
• deposito dei materiali recuperati
in cassoni/aree separate sempre
all’interno del capannone;
• riduzione volumetrica mediante
pressa idraulica;
• deposito temporaneo dei rifiuti
selezionati;
• invio del materiale selezionato
all’impianto di destinazione finale;
• pesatura dei mezzi in uscita.
La destinazione finale del materiale
gestito è la seguente:
• consorzi di filiera;
• recuperatori finali (es. cartiere);
• discariche;
• termovalorizzatori.
All’interno del capannone viene
effettuato l’ammasso temporaneo
del materiale in ingresso, la cernita
e la selezione manuale del materiale
recuperabile e/o parziale riduzione
volumetrica di imballaggi in plastica
e rifiuti ingombranti.
Lo scarico dei rifiuti avviene in
aree coperte dove, a seguito di
una prima selezione, operata in
fase di ricezione, tra carichi di rifiuti
provenienti da raccolta differenziata
e carichi di rifiuti indifferenziati,
questi vengono ulteriormente
controllati visivamente.
L’AMBIENTE
• Consumi di risorse e produzione
di rifiuti
I principali impatti generati dallo
svolgimento delle attività presso
l’impianto sono quantificati in tabella
94.
156
• Scarichi idrici
L’impianto di Coccaglio è autorizzato
per 5 scarichi negli strati superficiali
del sottosuolo delle acque di prima
pioggia, provenienti dall’area di
transito dei mezzi, per le quali
non possono derivare pericoli di
contaminazione, nonché delle acque
pluviali.
L’autorizzazione prevede un’analisi
annuale per ciascuno degli scarichi
sopra citati, comprensiva dei
parametri principali contenuti in
Tabella 4 dell’allegato III al D.Lgs
152/06. Gli esiti della analisi
condotte fino al 2013 hanno
verificato il rispetto dei limiti imposti
dalla normativa e, quindi, hanno
confermato l’ammissibilità dei reflui
allo scarico negli strati superficiali del
sottosuolo.
Impianti di smaltimento chimicofisico
L’impianto chimico-fisico per il
pre-trattamento dei rifiuti liquidi
si configura come una sorta di
Indicatore
Carburante consumato
Energia elettrica consumata
Rifiuti inviati a smaltimento
“appendice” degli impianti di
depurazione delle acque reflue.
La realizzazione di tali impianti
fa riferimento essenzialmente
a disposizioni normative che
impongono per determinate
categorie di rifiuti liquidi (in
particolare quelli che contengono
metalli come lo zinco e il ferro), a
monte del trattamento biologico
(quello che viene eseguito nei
classici impianti di depurazione), il
pre-trattamento chimico-fisico, un
trattamento “speciale” finalizzato
appunto ad abbattere questi
elementi.
a. L’impianto di trattamento chimicofisico di Crema
• Inquadramento generale
All’interno della piattaforma di
raccolta rifiuti del comune di Crema
è attiva dal Giugno 2012 anche una
stazione di pretrattamento chimicofisico di rifiuti liquidi pericolosi
e non pericolosi. L’effluente del
chimico-fisico viene immesso
direttamente nella fognatura a
monte dell’adiacente impianto di
depurazione Serio1.
L’impianto è autorizzato al ritiro di
310 m3/giorno di rifiuti liquidi ( di
cui 110 pericolosi ) suddivisi su 5,5
giorni a settimana.
• Descrizione impianto
L’impianto è costituito da 3 linee di
trattamento:
• Linea trattamento chimico - fisico
per rifiuti speciali pericolosi e non,
allo stato liquido;
• Linea trattamento chimico ossidativo di tipo Fenton per rifiuti
speciali pericolosi e non allo stato
liquido;
• Linea trattamento fanghi per rifiuti
speciali pericolosi.
Il deposito preliminare dei rifiuti in
ingresso viene effettuato in serbatoi
aventi volumetria pari a 33,70 m3
ciascuno, per una volumetria totale
pari a 404 m3. Nel complesso il
parco serbatoi risulta composto
da 12 serbatoi posti all’interno
di una vasca di contenimento
in calcestruzzo armato della
capacità di 270 m3. I rifiuti inviati
allo stesso serbatoio presentano
caratteristiche chimiche compatibili
tra loro e provengono dallo stesso
processo produttivo (ad es. grafiche,
percolati, acque madri dell’industria
chimica, farmaceutica, ecc.). La
compatibilità viene valutata in base
alla composizione chimica ed in
laboratorio attraverso test specifici
di miscelazione. Tutti gli stoccaggi
sono dotati di idonei sistemi di
captazione e di abbattimento degli
sfiati al fine di ridurne l’impatto
U.d.M.
2011
2012
2013
l
48.021
42.352
43.331
kWh
281.472
287.324
294.441
t
15.428
10.999
9.317
Tabella 94: principali impatti ambientali derivanti dalla gestione dell’impianto nel triennio 2011-2013
Crema (CR) - Impianto chimico fisico per il pre-trattamento di rifiuti liquidi
convogliati in serbatoi adibiti alla
miscelazione con i relativi reagenti
ed alla flocculazione. Infine nei
sedimentatori si ha la chiarificazione
del refluo, che viene avviato nei
serbatoi di controllo in attesa
dell’autorizzazione da parte del
laboratorio per lo scarico alla vasca di
omogeneizzazione finale di capacità
utile intorno ai 700 m3. Da qui il
refluo viene scaricato in fognatura
con frequenza lenta e continua
in modo da non sovraccaricare
l’adiacente impianto di depurazione
Impianto chimico fisico di Crema - principali dati tecnici
Serio1 a cui è demandato il
trattamento della restante frazione
biologica.
I fanghi di risulta dal trattamento
chimico-fisico vengono convogliati
ad un sistema di disidratazione
meccanica. Il fango solido viene
stoccato in deposito temporaneo
all’interno di cassoni pronti per
essere trasportati ai relativi impianti
di smaltimento.
I rifiuti omologati come fanghi
vengono immessi direttamente
nella linea di trattamento dei fanghi
Capacità di progetto max
Rifiuti speciali pericolosi
110 m3/giorno
Rifiuti speciali non pericolosi
200 m3/giorno
Rifiuti speciali non pericolosi decadenti dall’attività di trattamento
50 m3/giorno
Rifiuti speciali pericolosi decadenti dall'attività di trattamento
25 m3/giorno
Tabella 95: principali dati tecnici dell’impianto chimico-fisico di Crema
157
Report di sostenibilità
rispetto alla componente aria e
sono dotati di strumenti di controllo
e verifica. Dopo essere stati
stoccati i rifiuti vengono inviati
alle linee di trattamento in base
alle caratteristiche analitiche che
presentano in omologa.
La linea di trattamento denominata
chimico fisico è adibita al
percolato di discarica e ai rifiuti
meno concentrati (quasi sempre
non pericolosi) mentre gli altri
vengono convogliati verso la
linea Fenton. I liquami vengono
prodotti dall’impianto stesso e
caricati all’altezza degli ispessitori.
In tabella 95 si riportano i principali
dati tecnici dell’impianto.
• Rifiuti trattati
I conferimenti di rifiuti sono
rappresentati in massima parte
dai percolati di discariche gestite
sia dal gruppo LGH sia da terzi.
Inoltre, come da autorizzazione
AIA, vengono ritirate e smaltite
diverse tipologie di rifiuti industriali
caratterizzate per lo più da acque di
lavaggio.
Nella tabella 96 sono sintetizzati
i dati relativi ai rifiuti trattati
dall’impianto nell’anno 2013.
• Consumi di risorse e produzione
di rifiuti
Nell’ambito dell’attività vengono
impiegati reagenti chimici necessari
per l’abbattimento degli inquinanti
nei liquami conferiti.
Le principali tipologie prodotte dal
processo di trattamento chimicofisico sono costituite da fanghi e
rifiuti da stacciatura.
• Monitoraggi e controlli ambientali
L’impatto principale dell’impianto
chimico-fisico è lo scarico in pubblica
fognatura dei liquami trattati e
di seguito vengono riportate
le concentrazioni dei principali
L’AMBIENTE
Rifiuti trattati
158
U.d.M.
2013
Percolato discarica (CER 190703)
t
34.295,16
Acque di lavaggio non pericolose (CER 161002)
t
2.229,02
Altri rifiuti Pericolosi e non Pericolosi
t
8.266,92
Totale rifiuti trattati
t
44.791,10
U.d.M.
2013
Cloruro Ferrico
t
35
Cloruro Ferroso
t
35
Soda caustica
t
110
Tabella 96: rifiuti trattati nel 2013 dall'impianto chimico-fisico di Crema
Reagente
Acido Solforico
t
35
Perossido d'idrogeno
t
35
Polielettrolita
t
0,3
Calce idrata
t
35
2013
destinazione
Tabella 97: principali reagenti chimici utilizzati nel 2013 dall'impianto chimico-fisico di Crema
Rifiuti prodotti
U.d.M.
classificazione
Fanghi chimico-fisico
t
non pericolosi
90
smaltimento
Rifiuti da stacciatura
t
non pericolosi
7,9
smaltimento
Totale rifiuti prodotti
t
-
97,9
-
Tabella 98: rifiuti prodotti nel 2013 dall'impianto chimico-fisico di Crema
BOD5
COD
Solidi sospesi totali
Azoto ammoniacale
Fosforo totale
Cadmio
Cromo totale
Mercurio
Nichel
Piombo
Alluminio
Arsenico
Bario
Boro
Cromo esavalente
Ferro
Manganese
Rame
Selenio
Stagno
Zinco
Cianuri
Solfuri
Solfiti
Solfati
Cloruri
Fluoruri
Azoto nitrico
Azoto nitroso
Grassi e oli
Idrocarburi tot
Tensioattivi tot
Fenoli
Aldeidi
Solventi organici azotati
Solventi clorurati
Pesticidi totali
U.d.M.
2013
Limiti di concentrazione
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
1.545
4.126
1.351
752
20,13
<0,01
0,49
<0,0002
0,5
<0,008
1,83
0,09
0,9
7,9
0,07
12,8
0,79
0,2
<0,01
1,3
2,52
0,06
0,56
12,9
431
1.935
3,4
10,8
0,5
7,6
4,7
15,9
0,6
0,49
<0,1
0,02
<0,0036
3.000
12.000
1.000
1.000
50
0.02
4
0,3
54
0,3
5
0,5
65
0,2
25
4
0,4
0,03
8
1
2
35
6.000
6.000
45
30
0,6
40
10
170
120
2
0,2
2
0,05
Tabella 99: concentrazione dei principali inquinanti nelle acque di scarico in fognatura anno 2013
159
Report di sostenibilità
Inquinante
L’AMBIENTE
inquinanti nelle acque di scarico in
fognatura, confrontando le medie
annuali con i limiti di concentrazione
imposti dalla normativa e
dall’autorizzazione in essere.
12.4 Il Servizio Energetico
e. produzione di energia elettrica da
fonti rinnovabili e alternative;
f. commercializzazione di gas
naturale ed energia elettrica
verde;
g. progettazione, installazione e
vendita di impianti fotovoltaici.
Le attività svolte da LGH nel settore
energetico sono riconducibili alle
seguenti grandi aree:
a. distribuzione di gas naturale;
b. distribuzione di energia elettrica;
c. servizio di gestione calore;
d. cogenerazione e
teleriscaldamento;
12.4.1 I principali numeri del Servizio
energetico
Nella tabella 100 si riportano i
principali indicatori della linea
di business “Energia” di LGH,
suddivisa nelle diverse voci che la
compongono, per quanto riguarda il
triennio 2011-2013.
Linea di business
Indicatore chiave di prestazione
2011
2012
2013
Servizio energetico-TLR
Calore venduto - volumi totali (GWh termici)
201,30
214,78
217,21
Servizio energeticodistribuzione EE
Energia elettrica vettoriata (GWh)
467,67
448,80
445,70
Energia elettrica totale venduta (GWh)
539,94
593,68
693,60
N° contatori totale
48.612
52.806
58.726
Gas totale transitato in rete (Mln m3)
654,97
674,63
690,28
Gas venduto (Mln m3) - clienti civili
377,85
385,62
329,66
Gas venduto (Mln m ) - clienti industriali
100,50
108,06
117,72
Gas venduto (Mln m ) - totale
478,36
493,68
447,38
215.676
211.118
204.811
527
661
846
216.203
211.779
205.657
120,13
107,94
128,91
EE da cogenerazione immessa in rete (GWh)
74,33
80,65
97,21
EE da biogas immessa in rete (GWh)
30,05
29,40
23,15
0,58
0,55
0,49
219,23
200,41
193,17
-
-
4,30
444,32
418,96
447,23
Servizio energetico-vendita
EE
Servizio energetico-gas
distribuzione
3
160
12.4.2 La distribuzione di gas
naturale
All’interno del gruppo LGH, Linea
Distribuzione svolge l’attività di
“distribuzione e misura del gas
naturale”: attività di pubblico
servizio, separata societariamente
dall’attività di vendita, in conformità
al decreto legislativo n.164/2000. La
regolazione del servizio è esercitata
dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed
il Gas, istituita con la legge 14.11.95,
n. 481.
Servizio energetico-gas
vendita
3
N° contatori - clienti civili
N° contatori - clienti industriali
N° totale contatori
EE da idroelettrico immessa in rete (GWh)
Servizio energeticoproduzione EE
EE da fotovoltaico immessa in rete (GWh)
EE da termovalorizzazione immessa in rete (GWh)
EE da biomasse immessa in rete (GWh)
EE totale immessa in rete (GWh)
Tabella 100: principali numeri del servizio energetico di LGH
• 72 cabine di riduzione di I salto;
• 1.244 cabine di riduzione di II
salto.
La società distribuisce oltre 664
milioni di Sm3 di gas naturale, a oltre
281.000 utenze (punti di riconsegna).
Linea Distribuzione ha aderito
al Codice di rete tipo emanato
dall’Autorità per l’energia elettrica ed
il gas, che regolamenta e garantisce
parità di condizioni d’accesso alla
propria rete di distribuzione per tutte
le società di vendita del gas naturale.
L’attività di distribuzione gas
consiste nella gestione degli impianti
(cabine di 1° e 2° salto, gruppi
di riduzione finale e stazioni di
protezione catodica), delle condotte
e delle derivazioni d’utenza della rete
di distribuzione del gas metano per
uso civile ed industriale. Le principali
fasi del processo di distribuzione del
gas sono:
• fi ltrazione del gas;
• riscaldamento del gas in arrivo
alla cabina di primo salto dal
Energia
Gas metano
alta pressione
metanodotto mediante uno
scambiatore di calore. Tale
operazione risulta necessaria
perché nella successiva fase
di decompressione il gas cede
calore; è quindi fondamentale
preriscaldare il gas sia per
evitare il congelamento delle
apparecchiature sia per consentire
una corretta misurazione del
quantitativo di gas;
• prima riduzione della pressione;
• misurazione;
• immissione di odorizzante per
consentire la percezione di
eventuali dispersioni;
• immissione nella rete a media
pressione;
• arrivo alla cabina di 2° salto;
• ulteriore riduzione della pressione
per renderla così compatibile con
gli impianti domestici;
• immissione nella rete a bassa
pressione;
• misurazione presso il cliente
finale.
Odorizzante
GAS DISTRIBUZION E
Emissioni
Figura 8: fasi del processo di distribuzione gas
Perdite
161
Gas Metano
Bassa Pressione
Report di sostenibilità
Linea Distribuzione è stata
inizialmente costituita su iniziativa
delle seguenti aziende multiservizi:
• AEM Gestioni S.r.l. con sede in
Cremona;
• ASM Castelleone Servizi S.p.A.
con sede in Castelleone (CR);
• Astem Gestioni S.r.l. con sede in
Lodi;
• Società Cremasca Servizi S.p.A.
con sede in Crema (CR);
le quali hanno conferito il proprio
“ramo distribuzione gas” con
efficacia dal 01 agosto 2007.
Successivamente sono state
effettuate ulteriori operazioni
societarie:
• fusione per incorporazione della
società Metano Pavese S.p.A. in
Linea Distribuzione, con efficacia
dal 01 gennaio 2008;
• acquisto del ramo distribuzione
gas della società Padania Acque
S.p.A., con efficacia dal 01
ottobre 2008;
• conferimento del ramo
distribuzione gas di Cogeme
Gestioni S.r.l., con efficacia dal 01
novembre 2008;
• conferimento del ramo
distribuzione gas di AEM
Cremona S.r.l., con efficacia dal
01 novembre 2010.
Al 31 dicembre 2013 Linea
Distribuzione svolge pertanto il
servizio di distribuzione e misura del
gas in 99 Comuni delle Province di
Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi,
Padova, Parma, Pavia e Vicenza.
La consistenza di impianti e reti
di distribuzione in gestione a
Linea Distribuzione ammonta
complessivamente a:
• 3.231 km di rete e allacciamenti;
Il personale operativo provvede,
inoltre, ad effettuare controlli,
manutenzione ordinaria (prevista
dalla normativa) e straordinaria
sugli impianti gestiti e sulla rete
di distribuzione e alla ricerca
delle perdite di gas. Qualora
fosse necessaria l’interruzione
Utenti Comuni
L’AMBIENTE
Anno
distribuzione di gas naturale, nonché
all’assistenza post contatore.
I principali dati per la distribuzione di
gas naturale sono riassunti in tabella
101.
I principali dati relativi all’anno 2013
inerenti la qualità commerciale sono
indicati in tabella 102.
dell’erogazione essa viene
comunicata con almeno un giorno
di anticipo in modo da garantire la
corretta informazione dei clienti
interessati.
Infine Linea Distribuzione provvede
alla progettazione, sviluppo
e realizzazione della rete di
Volume
Lunghezza
totale di gas
rete di
vettoriato
distribuzione
(m3)
(Km)
Cabine di
Perdite
2° salto e
Rete
1°salto
gruppi di
ispezionata
(n°)
riduzione
(%)
rete
Cabine di
rilevate,
riparate
civili
serviti
serviti (n°)
(n°)
2011
253.513
76
654.973.686
2.887
104
64
1.118
61%
2012
254.183
76
674.630.000
2.911
159
66
1.176
63%
2013
264.796
99
690.280.000
3.231
134
72
1.244
71%
Tabella 101: principali dati relativi alla SOB operante nel servizio distribuzione di gas naturale
162
Linea Distribuzione, Intervento rete gas
finale (n°)
(n°)
Tempi medi suddivisi per Provincia (dati espressi in giorni)
Tipologia di
prestazione
Bergamo
Brescia Cremona
Lodi
Padova
Parma
Pavia
Vicenza
Preventivazione lavori
semplici
3,6
5,97
4,47
4,76
5,59
-
3,77
5,1
Preventivazione lavori
complessi
9
6,74
7,79
5
-
-
4,63
-
Esecuzione lavori
semplici
3,3
4,35
3,60
2,51
3,10
-
4,10
6,36
Esecuzione lavori
complessi
-
17,86
11,44
15,5
-
-
15,9
-
Attivazione fornitura
3,2
4,51
3,06
2,25
2,35
2
2,68
2,78
Disattivazione
fornitura
2,76
2,06
3,28
3,66
2,19
2
3,23
2,47
Riattivazione
fornitura a seguito
di sospensione per
morosità
1,28
1,37
1,22
0,85
0,96
2
1,36
1,6
3
2,88
3
3,63
5
0
1,9
2,67
Tempo di risposta ai
reclami
Rispetto fascia di puntualità appuntamenti
138
6.592
10.037
2.619
151
22
7.416
342
Appuntamenti
rispettati
138
6.506
9.965
2.604
147
22
7.299
336
Appuntamenti non
rispettati causa
cliente
-
15
13
5
-
-
10
-
Appuntamenti non
rispettati causa
esercente
-
71
59
10
4
-
107
6
Tabella 102: principali dati anno 2013 inerenti la qualità commerciale
12.4.3 Distribuzione di energia
elettrica
• Inquadramento generale
AEM Gestioni distribuisce e in parte
produce l’energia elettrica che
serve a Cremona per lavorare e per
"crescere".
L’Azienda - che riceve energia
elettrica integrativa da Terna
attraverso la cabina primaria Ovest
e da Enel attraverso la ricevitrice
Est - prosegue tuttora alla ricerca
di soluzioni che portino ad una
maggiore potenzialità ed affidabilità
degli impianti, allo scopo di
razionalizzare al massimo il rischio
di disservizi nella più completa
sicurezza.
L’Azienda Energetica Municipale
nel 2002 ha acquistato anche la
163
Report di sostenibilità
Totale appuntamenti
L’AMBIENTE
rete elettrica cittadina dell’ENEL.
In questo modo AEM Gestioni è
riuscita a raggiungere l’aggregazione
dell’intera struttura distributiva sul
territorio del Comune di Cremona.
Sono passati così sotto la gestione
Aem circa 2200 nuovi clienti
nelle zone di Cavatigozzi, Gerre
Borghi, Battaglione e Migliaro. Con
questa operazione AEM ha inteso
consolidare il suo ruolo di gestore
territoriale dei servizi energetici.
AEM Gestioni produce energia
elettrica attraverso due impianti: la
Centrale di Cogenerazione di Via
Postumia ed il Termovalorizzatore
Rifiuti.
Le cabine di trasformazione da
164
15.000 a 380/220 volts sono circa
370 e sono presenti 1.300 linee di
bassa tensione a 380/280 volts che
servono oltre 45 mila clienti.
La rete è costituita da 30 linee a
media tensione che hanno una
lunghezza di circa 270 chilometri (di
cui 35 km di linee aeree).
Per ciò che concerne la distribuzione
e vendita ai clienti di maggior tutela
AEM gestisce la rete elettrica
in media e bassa tensione che
consente di distribuire energia
elettrica a tutti i clienti del territorio
comunale.
• Principali dati quantitativi
Nella tabelle 103-104 si riportano
i principali dati relativi all’energia
elettrica distribuita, alla lunghezza
e alla composizione della rete di
distribuzione, al numero di stazioni
di trasformazione e alle cabine di
distribuzione.
• Sicurezza, continuità e qualità
del servizio erogato secondo gli
indicatori definiti dall’Autorità per
l’Energia elettrica, il gas e il sistema
idrico (AEEGSI)
L'Autorità per l'energia elettrica,
il gas e il sistema idrico è un
organismo indipendente, istituito
con la legge 14 novembre 1995,
n. 481 con il compito di tutelare
gli interessi dei consumatori e
Energia elettrica distribuita (GWh)
BT + MT
2011
2012
2013
329
322
347
AT + illuminazione pubblica
139
127
99
Totale EE distribuita
468
449
446
20,72
20,72
Lunghezza totale delle reti (km)
Alta tensione
20,72
Media tensione
268,16
271,85
273,14
Bassa tensione
677,24
682,87
690,84
Totale
966,12
975,44
984,70
Tabella 103: energia elettrica distribuita e lunghezza delle reti disitribuzione nel triennio 2011-2013
Cabine primarie ALTA TENSIONE (n°)
2011
2012
2013
Cabine primarie AT/MT
1
1
1
Cabine primarie AT/AT
2
2
2
371
369
369
46
47
47
Cabine secondarie MEDIA TENSIONE (n°)
Cabine trasf. MT/BT
Cabine sezion. MT/MT
Tabella 104: dettaglio cabine servizio elettrico
di promuovere la concorrenza,
l'efficienza e la diffusione di servizi
con adeguati livelli di qualità,
attraverso l'attività di regolazione e
di controllo.
L'Autorità opera in piena autonomia
e con indipendenza di giudizio nel
quadro degli indirizzi di politica
generale formulati dal Governo e
dal Parlamento e delle normative
dell'Unione europea.
L'Autorità adotta le proprie decisioni
sulla base della legge istitutiva
e definisce le procedure ed i
regolamenti per l'organizzazione
interna, il funzionamento e la
contabilità.
Le risorse per il funzionamento
dell'Autorità non provengono
dal bilancio dello Stato ma da un
contributo sui ricavi degli operatori
regolati.
L'Autorità regola i settori
di competenza, attraverso
provvedimenti (deliberazioni) e, in
particolare, definisce i livelli minimi
di qualità dei servizi per gli aspetti
tecnici, contrattuali e per gli standard
di servizio.
Nella tabella 105 si riportano i
principali indicatori imposti da
AEEGSI per la continuita’ del servizio
elettrico (con incentivi o penalità
per scostamenti positivi o negativi
rispetto ai livelli standard fissati da
AEEGSI).
Report di sostenibilità
165
Pavia - Amico Gas, intervento
Durata delle interruzioni per cliente in bassa tensione, distinguendo fra interruzioni di responsabilità del
distributore o di terzi
Durata delle interruzioni per cliente in bassa tensione senza preavviso lunghe
Bassa Concentrazione
(minuti)
Anno
Responsabilità distributore
1
Responsabilità terzi2
Alta Concentrazione
2011
2012
2013
28,29
4,35
13,33
4,28
9,15
2,60
Durata delle interruzioni per cliente in bassa tensione senza preavviso lunghe
(minuti)
Anno
2011
2012
2013
Responsabilità distributore
12,87
3,93
18,07
5,07
11,54
1,30
Responsabilità terzi
Numero di interruzioni lunghe o brevi senza preavviso per cliente in bassa tensione
L’AMBIENTE
Bassa Concentrazione
166
Numero medio di interruzioni per cliente in bassa tensione senza preavviso
lunghe o brevi (n°)
Anno
2011
2012
2013
Responsabilità distributore
0,54
0,14
0,29
Responsabilità terzi
0,55
0,40
0,05
Alta Concentrazione
Numero medio di interruzioni per cliente in bassa tensione senza preavviso
lunghe o brevi (n°)
Anno
2011
2012
2013
Responsabilità distributore
0,36
0,17
0,41
Responsabilità terzi
0,12
0,31
0,03
Durata delle interruzioni lunghe con preavviso per cliente in bassa tensione
Bassa Concentrazione
Durata delle interruzioni per cliente in bassa tensione
con preavviso lunghe (minuti)
Anno
2011
2012
2013
Responsabilità distributore
21,84
18,71
20,10
1,34
0,00
0,00
Responsabilità terzi
Alta Concentrazione
Durata delle interruzioni per cliente in bassa tensione
con preavviso lunghe (minuti)
Anno
2011
2012
2013
Responsabilità distributore
32,37
9,71
8,68
0,00
0,00
0,00
Responsabilità terzi
segue
Numero medio delle interruzioni lunghe con preavviso per cliente in bassa tensione
Bassa Concentrazione
Numero medio di interruzioni per cliente in bassa tensione con preavviso lunghe
(n°)
Anno
2011
2012
2013
Responsabilità distributore
0,31
0,42
0,47
Responsabilità terzi
0,01
0,00
0,00
Alta Concentrazione
Numero medio di interruzioni per cliente in bassa tensione con preavviso lunghe
(n°)
Anno
2011
2012
2013
Responsabilità distributore
0,45
0,35
0,21
Responsabilità terzi
0,00
0,00
0,00
Numero delle interruzioni brevi o transitorie senza preavviso per cliente in media tensione
Numero medio di interruzioni per cliente in media tensione senza preavviso brevi
o transitorie (n°)
Anno
2011
2012
2013
Responsabilità distributore
0,07
0,00
0,01
Responsabilità terzi
0,27
0,12
0,12
Alta Concentrazione
Numero medio di interruzioni per cliente in media tensione senza preavviso brevi
o transitorie (n°)
Anno
2011
2012
2013
Responsabilità distributore
0,00
0,00
0,00
Responsabilità terzi
0,00
0,00
0,00
Percentuale dei “clienti peggio serviti” sul totale dei clienti in media tensione (con indennizzo a favore del
cliente che ha subito interruzioni in misura superiore agli standard fissati da AEEGSI)
Bassa Concentrazione
Anno
Alta Concentrazione
Anno
Numero di utenti MT con numero di interruzioni oltre lo standard (n°)
2011
2012
2013
0
0
0
Numero di utenti MT con numero di interruzioni oltre lo standard (n°)
2011
2012
2013
0
0
0
Tabella 105: principali indicatori imposti da AEEGSI per la continuita’ del servizio elettrico triennio 2011-2013
1 - con Responsabilità del distributore s’intendono le interruzioni per “altre cause”;
2 - con Responsabilità di terzi s’intendono le interruzioni per “cause esterne” e “cause di forza maggiore”.
167
Report di sostenibilità
Bassa Concentrazione
Cremona - Operatore nella Centrale di Cogenerazione
• Qualità commerciale dei servizi di
distribuzione secondo gli indicatori
definiti dall’Autorità per l’Energia
elettrica, il gas e il sistema idrico
(AEEGSI) con indennizzo automatico
per i clienti in BT per scostamenti
rispetto ai livelli standard fissati da
AEEGSI
In allegato 1 si riportano gli indicatori
definiti dall’AEEGSI inerenti la
qualità commerciale del servizio di
distribuzione di energia elettrica.
L’AMBIENTE
12.4.4 Servizio di gestione calore
Le società di LGH gestiscono
impianti calore per l’esercizio del
riscaldamento dell’acqua calda e,
dove presente, dell’impianto di
condizionamento, per conto di Enti
e/o Amministrazioni Comunali e/o
privati.
In particolare AEM Gestioni
provvede alla gestione,
manutenzione (compreso
l’adeguamento degli impianti) e
assistenza, sia in proprio che per
conto terzi o nell’ambito dell’attività
di Terzo responsabile1.
Nel caso di Lodi le attività svolte
consistono nella progettazione,
installazione, manutenzione e
gestione in esercizio degli impianti
termici tradizionali.
Infine, le attività svolte da Amico
Gas complessivamente possono
168
L'esercizio e la manutenzione degli impianti termici sono generalmente affidati al proprietario, o per esso, a un terzo avente
determinati requisiti. Nasce così la figura del terzo responsabile, nel momento in cui un privato, un amministratore, un'azienda o
comunque il proprietario dell'impianto termico non se la sente di prendersi le responsabilità relativamente al proprio impianto. Al terzo
responsabile sono affidate la manutenzione e la conduzione della centrale termica e, nel caso di cattiva conduzione, la normativa
prevede sia sanzioni civili sia penali, in base alla tipologia del "problema". Il terzo responsabile è un soggetto che deve essere in
possesso di determinate capacità tecniche, economiche e organizzative; è unico, per quel che riguarda l'esercizio, la manutenzione
ordinaria e quella straordinaria di un impianto. Non è possibile cioè attribuire queste tre differenti funzioni a soggetti diversi.
1
12.4.5 Cogenerazione e
teleriscaldamento
Il teleriscaldamento è una forma
di riscaldamento (di abitazioni,
scuole, ospedali ecc.) che consiste
essenzialmente nella distribuzione,
attraverso una rete di tubazioni
Società
AEM GESTIONI
ASTEM GESTIONI
isolate e interrate, di acqua calda,
acqua surriscaldata o vapore (detti
fluido termovettore) proveniente
da una centrale di produzione,
alle abitazioni e ritorno alla stessa
centrale. La distribuzione effettuata
con acqua calda riduce tutta una
serie di problematiche relative
alla posa delle tubazioni e alle
dilatazioni termiche delle stesse,
non trascurabili con l'utilizzo di
acqua surriscaldata o del vapore.
Le centrali di produzione possono
sfruttare diversi combustibili per
produrre il calore necessario: es.
gas naturale, biomassa o rifiuti. La
produzione di calore può essere
anche associata a quella di energia
elettrica: si parla in questo caso di
cogenerazione.
A destinazione il fluido termovettore
riscalda, attraverso uno scambiatore
di calore, l'acqua dell'impianto
di riscaldamento dell’abitazione.
Lo scambiatore, che in pratica
sostituisce la caldaia o le caldaie,
può produrre anche acqua di uso
sanitario.
Il teleriscaldamento è adatto sia
per le nuove costruzioni, sia per
quelle esistenti. In questo secondo
caso è sufficiente sostituire la
vecchia caldaia con uno scambiatore
Totale impianti
gestiti (n°)
di calore allacciato alla rete di
distribuzione dello stesso.
Il sistema di teleriscaldamento
comporta importanti vantaggi per la
comunità sotto forma di:
• risparmio di energia e quindi
minore dipendenza energetica
dall’esterno;
• minore inquinamento dell’aria
perché si riducono i consumi e si
utilizza meglio il combustibile: un
solo camino di emissione, gestito
e controllato alla centrale e da
personale qualificato, sostituisce
migliaia di camini dei singoli
edifici collegati a caldaie spesso
energeticamente poco efficienti
(ed impattanti nell’ambiente) per
carenza di manutenzione.
Le centrali cogenerative di LGH
sono:
• la centrale di Cremona;
• la centrale di Lodi.
Nella tabella 107 si riportano i
principali dati relativi al servizio di
teleriscaldamento suddivisi per
aree. I dati di produzione e vendita
di energia termica della rete di
teleriscaldamento di Cremona
comprendono il contributo del
termovalorizzatore rifiuti.
Di cui con
Impianti
potenza termica
telecontrollati (%)
≥35 kW (n°)
Potenza termica
complessiva
gestita (MW)
223
223
3
85
99
62
31
30,5
Tabella 106: principali dati relativi alle società di LGH per la gestione calore
169
Report di sostenibilità
essere così sintetizzate:
• pulizia, manutenzione ordinaria,
misurazioni e controlli, tenuta del
libretto di impianto, manutenzione
straordinaria di impianti termici
destinati al riscaldamento
ambiente con o senza produzione
di acqua calda sanitaria, ad
uso individuale di potenza non
eccedente i 35 kW;
• pulizia, manutenzione riparazione
e sostituzione apparecchi a gas
non eccedente i 35 kW;
• vendita ed installazione di impianti
termici destinati al riscaldamento
ambiente con o senza produzione
di acqua calda sanitaria, ad
uso individuale di potenza non
eccedente i 35 kW.
Tutte le attività vengono svolte nel
rispetto delle normative relative alla
Sicurezza e Salute sul Lavoro.
I principali dati relativi alle società
di LGH per la gestione calore sono
riassunti in Tabella 106.
Rete di Cremona*
Abitanti equivalenti serviti (Nr.):
35.000
Utenze allacciate (Nr)
590
Lunghezza delle reti (km)
57
Volumetria allacciata (m )
5.394.000
Potenza termica (MWt)
massima fornita 85 MWht (somma delle utenze 160 MWht)
Energia termica prodotta (MWh)
175.287 (Anno 2013)
Energia termica venduta (MWh)
146.786 (Anno 2013)
3
Rete di Lodi
L’AMBIENTE
Abitanti residenti serviti (Nr.)
10.000
Utenze allacciate (Nr)
99
Lunghezza delle reti (km)
15
Volumetria allacciata (m3)
1.335.417
Potenza termica (MWt)
41,11
Energia termica venduta (MWh)
32.712 (Anno 2013)
Energia elettrica venduta (MWh)
15.797 (Anno 2013)
Tabella 107: principali dati relativi al servizio di teleriscaldamento
* I dati della rete di Cremona comprendono l’energia termica prodotta da tutte le fonti: centrale di cogenerazione AEM più altre centrali
AEM a metano in aggiunta al termovalorizzatore rifiuti AEM e all’impianto a biomasse di LGH Rinnovabili
170
Cremona - Centrale di cogenerazione
Le Centrali del teleriscaldamento di
Cremona
AEM si è dotata, a partire dal 1992,
di una serie di centrali di produzione
energetica che sono nate al
servizio del teleriscaldamento della
città, quindi per la produzione di
acqua calda da inviare alla rete del
teleriscaldamento. Le caratteristiche
principali delle centrali di produzione
energetica di Cremona sono
riassunte nella tabella 108.
La Centrale di Cogenerazione CTEC
di Via Postumia è stata realizzata per
produrre energia elettrica e calore
in modo combinato. L’impianto
comprende una turbina per la
produzione combinata di calore/
energia elettrica, 4 caldaie a metano
di integrazione per la produzione di
calore, cui si vanno ad aggiungere
ulteriori 5 centrali a metano sul
territorio comunale per la produzione
di calore. Al servizio della rete di
teleriscaldamento è posto anche
l’impianto di termovalorizzazione
rifiuti, a cui si somma, dal 2013,
l’impianto a biomasse di LGH
Rinnovabili.
I dati tecnici principali dell’impianto
di Via Postumia sono sintetizzati
nella tabella 109.
La centrale è costituita da due
sistemi, combinati fra loro, di
produzione di energia elettrica
e di calore. Fondamentalmente
l’impianto è basato sul
funzionamento di una turbina
alimentata a gas metano, che
produce elettricità. I fumi sviluppati
nella turbina vengono convogliati
per alimentare una turbina a vapore.
Il complesso delle due turbine ha
una potenza di 13 MW elettrici circa
(pari a circa il 20% del fabbisogno
massimo della città di Cremona).
L’impianto è stato realizzato in modo
da poter recuperare tutto il calore
possibile dalla condensazione del
vapore generato per la produzione
elettrica. La centrale fornisce alla
Centrali di produzione energetica di Cremona - caratteristiche principali
13 MWe + 14 MWt
n° 4 caldaie di riserva presso CTEC
28 MWt totali
n° 4 centrali termiche (Frazzi, Monviso, TMZ, Arata)
28+16+13+7 MWt totali
n° 1 centrale di integrazione (Molinetto)
1 MWt
Combustibile
Gas metano
Fluido vettore
acqua surriscaldata
Temperature nominali (andata/ritorno) [°C]
115/70 (teleriscaldamento)
Serbatoi di accumulo calore
3 da 130 m3
Tabella 108: caratteristiche principali delle centrali di produzione energetica di Cremona
Centrale Cogenerazione CTEC di Cremona - principali dati tecnici
N° turbine a gas
1
N° turbine a vapore
1
N° caldaie di riserva
4 da 7 MWt
Potenze installate
13 MWe (da turbina a gas e da turbina a vapore)
14 MWt per rete teleriscaldamento
Produzioni energetiche annue
70.000 MWht + 56.000 MWhe (funzionamento stagionale)
Tabella 109: principali dati tecnici dell’impianto di cogenerazione di Via Postumia
171
Report di sostenibilità
n° 1 Centrale di Cogenerazione CTEC
L’AMBIENTE
Lodi - Centrale di cogenerazione
172
città oltre il 30% del calore che
risulta necessario, con particolare
riferimento al periodo invernale,
con l’attivazione dei sistemi di
riscaldamento di condomini, uffici,
edifici pubblici.
Il sistema di teleriscaldamento
è servito anche da altre centrali
distribuite sul territorio comunale
e utilizzate esclusivamente per
la produzione di acqua calda per
riscaldamento, senza produzione
contemporanea di energia elettrica.
Si tratta quindi semplicemente di
caldaie dal funzionamento analogo
a quelle di tipo domestico, ma di
dimensioni considerevoli.
Il combustibile utilizzato è il metano,
per tutte le centrali di produzione
AEM. Non viene utilizzato gasolio né
olio combustibile, che hanno fattori
di emissione di inquinanti più alti del
metano.
Nella tabella 110 sono riportati i
dati riguardanti la produzione di
energia e calore dalla centrale di
cogenerazione di Via Postumia
nel triennio 2011-2013. Nel 2008
è stata sostituita la turbina a gas,
per la riduzione delle emissioni di
Energia prodotta
U.d.M.
2011
2012
2013
Calore prodotto dalla centrale di cogenerazione di Via
Postumia (comprese caldaie integrazione)
MWht
56.892
73.129
67.368
Calore prodotto dalle altre centrali cittadine a servizio del
teleriscaldamento (escluso il termovalorizzatore)
MWht
44.665
43.068
40.565
Totale calore prodotto da tutta la rete teleriscaldamento
(escluso il termovalorizzatore ed escluso l'impianto a
biomasse LGH Rinnovabili)
MWht
101.557
116.197
107.933
Energia elettrica prodotta dalla centrale di cogenerazione
MWhe
36.833
42.498
56.070
Tabella 110: energia e calore prodotti dalla centrale di Cremona nel triennio 2011-2013 (I dati sopra riportati non comprendono il
contributo del termovalorizzatore rifiuti AEM e dell'impianto a biomasse di LGH Rinnovabili).
La centrale di cogenerazione di Lodi
L’impianto di Lodi è situato nei
pressi del nuovo polo universitario
di Medicina Veterinaria e Scienze
della Produzione Animale localizzato
vicino alla Tangenziale Sud.
L’impianto è costituito da una
centrale di cogenerazione
(produzione combinata di calore ed
energia elettrica) e teleriscaldamento
(trasporto del calore a distanza). La
centrale è costituita sostanzialmente
da:
• un motore endotermico a ciclo
otto della potenza elettrica 3,889
MW e della potenza termica pari
a 3,861 MW funzionante a gas
metano;
• due caldaie di integrazione e
riserva di potenza termica pari a
11 MW cadauna funzionanti a gas
metano;
• una caldaia di integrazione e
riserva di potenza termica pari a 7
MW funzionante a gas metano;
• un sistema di accumulo termico
da 10 MWh
• una sottostazione di scambio
termico da 3,5 MW per il
recupero del cascame termico
della centrale a biomassa legnosa
• un sistema di pompaggio
acqua surriscaldata nella rete di
teleriscaldamento;
• sistemi di sicurezza;
• un sistema di automazione e
controllo (anche a distanza).
Il funzionamento della centrale si
basa su 2 principi fondamentali:
• La soddisfazione della richiesta
termica dei clienti allacciati 365
giorni all’anno. Ciò avviene in
automatico mediante l’inserzione
dei 3 generatori a seconda della
Cogeneratore di Lodi - principali dati tecnici
N° caldaie di riserva
3
Dimensione reti di teleriscaldamento
30 km (15 andata – 15 ritorno)
Potenze installate
36 MW termici; 4 MW elettrici
Produzioni energetiche annue nominali
36 milioni kWh termici; 20 milioni kWh elettrici
Temperature nominali (andata/ritorno) °C
118°C - 68°C
Tabella 111: principali dati tecnici del cogeneratore di Lodi
173
Report di sostenibilità
ossidi di azoto. Dal 2010, primo anno
di funzionamento a regime della
turbogas, le emissioni di ossidi di
azoto sono state ridotte dell’80%
rispetto alle emissioni storiche
precedenti. Nel 2011 sono state
effettuate modifiche sul sistema di
recupero fumi portando la potenza
termica cogenerata a 14 MW.
Si riportano inoltre i dati
di produzione totali delle
centrali cittadine a servizio del
teleriscaldamento e il dato relativo al
totale calore prodotto e ceduto alla
rete di teleriscaldamento.
L’AMBIENTE
174
richiesta termica dei clienti,
dando priorità di funzionamento al
cogeneratore.
• La massimizzazione della
produzione elettrica secondo il
programma di funzionamento
stabilito.
I principali dati tecnici dell’impianto
sono riassunti in tabella 111.
La centrale di cogenerazione e
teleriscaldamento, oltre ad erogare
energia elettrica nella rete di media
tensione (MT) della Città di Lodi,
eroga calore sotto forma di acqua
surriscaldata per il soddisfacimento
della richiesta termica dei clienti
allacciati, come condomini ed altri
edifici (scuole, terziario etc.).
La fornitura di calore, mediante rete
di distribuzione, è effettuata sia per
usi di riscaldamento degli ambienti,
sia per l’erogazione di acqua calda
ad usi igienico sanitari.
I dati di produzione relativi al triennio
2011-2013 sono riassunti in tabella
112.
É presente un Sistema di
Monitoraggio dedicato al rispetto
degli indici energetici previsti dalla
normativa vigente in materia di
Cogenerazione.
L’impianto è dotato inoltre di un
sistema per l’abbattimento degli
Inquinanti in linea con la restrittiva
normativa regionale, in grado di
garantire il rispetto degli ancor più
severi limiti di emissione previsti
per le “zone critiche della Regione
Lombardia”, fra le quali sono
compresi anche i capoluoghi di
Provincia.
Le emissioni dei camini della
centrale vengono sistematicamente
monitorate, oltre che dal personale
interno, anche dall’ARPA quale Ente
responsabile dei controlli in materia.
È previsto inoltre, a completamento
dei controlli effettuati sui camini,
un piano di campionamento con
delle prese per verificare il livello di
emissioni prodotte dall’impianto e
cadute al suolo.
Parametro
Le sottocentrali di teleriscaldamento
da settembre 2009 sono
telecontrollate da un sistema in
meterbus che collega tutte le
centraline di comando ed i contatori
di calore.
Nel corso del 2013 sono stati
eseguiti 6 nuovi allacci di strutture
esistenti.
È stato effettuato un ampliamento
di Centrale nel 2013 (inserendo
una sottostazione di scambio
termico da 3,5 MWt che permette
di recuperare il cascame termico
proveniente da una centrale a
biomassa legnosa cogenerativa
di proprietà di una società del
territorio). È previsto un significativo
ampliamento relativamente alla rete
del Teleriscaldamento. Il primo lotto
di lavori è stato avviato nel 2014 e
interessa la parte nord della città,
mentre il secondo sarà avviato nel
2016 e riguarderà prevalentemente
la parte sud est di Lodi.
U.d.M.
2011
2012
2013
Calore prodotto dalla centrale di cogenerazione
MWht
35.241
36.769
38.795
Energia elettrica prodotta dalla centrale di cogenerazione
MWhe
21.885
21.974
15.797
Tabella 112: i dati di produzione dell’impianto di Lodi triennio 2011-2013
Tipologia
Recupero energetico da
biogas
Idroelettrico
Fotovoltaico
Biomasse legnose
sviluppo e nella completa gestione
delle attività connesse all'energia.
La società ha compiuto la scelta
strategica ed altamente impegnativa
della produzione di energia quasi
esclusivamente da fonti rinnovabili
in linea con le politiche internazionali
dello sviluppo sostenibile e in
conformità con le normative più
rigorose: il 98% dell'energia prodotta
è energia “verde”.
Linea Energia oggi assolve alla
capacità di generazione di energia
tramite l’utilizzo di proprie centrali di
Ubicazione
Proprietà
U.d.M Potenza installata
Discarica di Castrezzato (BS)
Linea Energia
kWe
998
Discarica di Rovato (BS)
Linea Energia
kWe
2.508
Discarica di Provaglio d’Iseo (BS)
Linea Energia
kWe
1.672
Discarica di Malagnino (CR)
Linea Energia
kWe
1.672
Discarica di Augusta (SR)
Linea Energia
kWe
1.672
Discarica sub-comprensoriale di Ragusa
Linea Energia
kWe
998
Lozio (BS)
Linea Energia
kWe
851
Mazzunno (BS)
Linea Energia
in comproprietà
con Enel Green
Power
kWe
11.683
Darfo (BS)
Linea Energia
kWe
11.438
Resio (BS)
Linea Energia
kWe
12.800
Isola nel Comune di Bienno (BS)
Eusebio Energia
kWe
15.840
Mantelera nel Comune di Prestine
Eusebio Energia
kWe
10.960
Terzo Salto nel Comune di Esine
Terzo Salto Srl
kWe
10.274
Darfo (BS) - Corna
LGH Rinnovabili
kWe
718
Centro Servizi AEM Cremona
Linea Energia
kWe
474
Rodengo Saiano (BS)
Franciacorta
Rinnovabili
kWe
999
kWe
999
kWe
86.556
Cremona LGH
Totale potenza installata
Tabella 113: le principali caratteristiche degli impianti di produzione energetica di LGH
Rinnovabili
175
Report di sostenibilità
12.4.6 Produzione di energia
elettrica da fonti rinnovabili e
innovative
Linea Energia SpA, nell'assetto
della Holding, costituisce la
Business Unit Energia, la società
di ingegneria specializzata nello
produzione e la gestione di impianti
di terzi per una potenza complessiva
installata superiore agli 80 MW (di
cui circa 50 MW di proprietà).
La gestione delle centrali è di
competenza di Linea Energia
stessa, che provvede a garantire
la funzionalità e la regolarità di
esercizio delle diverse tipologie di
impianto, direttamente tramite il
proprio personale.
Gli impianti che sfruttano fonti
rinnovabili sono:
le centrali idroelettriche;
gli impianti di recupero energetico
del biogas da discarica;
il parco fotovoltaico di Cremona;
le centrali a biomasse legnose di
L’AMBIENTE
Impianto
176
Cremona e di Rodengo Saiano.
In tabella 113 si riportano le principali
caratteristiche degli impianti di
produzione energetica di LGH gestiti
da Linea Energia.
L’energia elettrica prodotta da tali
attività nel triennio 2011-2013 viene
riportata in tabella 114.
U.d.M.
2011
2012
2013
Energia elettrica netta prodotta dalle centrali
idroelettriche gestite
kWh
248.935.381
229.955.504
253.772.039
Energia elettrica lorda prodotta dalle centrali
idroelettriche gestite
kWh
254.759.395
235.262.046
259.527.729
Energia elettrica netta prodotta da impianto
di recupero energetico del biogas presso le
discariche
kWh
30.048.710
29.408.907
23.144.551
Energia elettrica lorda prodotta da impianto
di recupero energetico del biogas presso le
discariche
kWh
32.029.816
30.799.708
24.886.878
Energia elettrica lorda prodotta da impianto
fotovoltaico
kWh
582.986
561.312
497.360
Energia elettrica lorda prodotta da centrali
biomasse legnose
kWh
-
156.013(*)
9.861.833
Energia elettrica netta prodotta da fonti rinnovabili
kWh
278.984.091
259.364.411
276.916.590
Energia elettrica lorda prodotta da fonti rinnovabili
kWh
287.372.197
266.779.079
294.773.800
Tabella 114: produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili degli impianti di LGH nel periodo 2011-2013
(*) produzione del mese di dicembre 2012
LGH Rinnovabili è una Società
100% partecipata da Linea Energia
ed è proprietaria della Centrale
idroelettrica denominata Corna e
dell’impianto a biomasse legnose
ubicato nel Comune di Cremona.
La società non ha dipendenti ed
ha affidato in totale outsourcing la
gestione di entrambi gli impianti a
Linea Energia.
Report di sostenibilità
177
Cremona - Impianto biomasse legnose
Le centrali idroelettriche
L’AMBIENTE
La centrale idroelettrica trasforma
l'energia idraulica di un corso
d'acqua, naturale o artificiale, in
energia elettrica. Il classico impianto
idroelettrico è essenzialmente
composto da un’opera di presa, da
una vasca di carico, da condotte
forzate e dalla centrale vera e
propria. Sostanzialmente l’acqua
viene derivata tramite l’opera
di presa, convogliata alla vasca
di carico e tramite le condotte
forzate viene immessa nelle
turbine poste nel fabbricato di
centrale. I parametri fondamentali
per determinare la potenzialità
di un impianto idroelettrico sono
la portata disponibile ed il salto
geodetico fra la vasca di carico e le
turbine; più elevati sono tali valori,
maggiore sarà la produzione della
centrale. In particolare il valore del
salto geodetico è quello che più di
tutti definisce la tipologia di turbina
da utilizzare. Dal punto di vista
dei passaggi di energia, l’energia
potenziale che ha la massa d’acqua
alla vasca di carico si trasforma in
energia cinetica e poi meccanica
all’interno della turbina ed infine
in energia elettrica per mezzo del
generatore accoppiato alla tubina.
Questa energia elettrica fornita dal
generatore viene, infine, inviata ad
un trasformatore per adeguare il
suo valore di tensione a quello della
rete nazionale in cui l’energia viene
immessa.
Il funzionamento è ben rappresentato
nello schema in figura 9.
TRASFORMATORE
178
ALTERNATORE
FIUME o BACINO
DI ACCUMULO
TURBINA
Figura 9: funzionamento centrale idroelettrica
RESTITUZIONE IN ALVEO
a. L’Impianto di Darfo
• Inquadramento generale
L’impianto idroelettrico di Darfo
è stato realizzato ai primi del
1900 ed è stato oggetto di una
consistente modifica negli anni
1996-1998.
È essenzialmente composto da
un’opera di presa sita in comune
di Angolo Terme che deriva
l’acqua dal torrente Dezzo, da un
canale derivatore in galleria, da un
pozzetto di carico da cui partono
le 2 condotte forzate ed infine
dall’edificio di centrale sito in
Comune di Darfo Boario Terme.
Nella sala macchine dell’edificio
di centrale sono presenti 2 gruppi
turbina-alternatore ad asse verticale
con turbina Francis. L’energia
prodotta dai due generatori alla
tensione di 10kV, viene inviata alla
attigua sottostazione per essere
elevata a 132kV e poi immessa nella
rete nazionale.
I principali dati tecnici sono
riassunti in tabella 115.
• Produzione di energia elettrica
Nella tabella 116 si riportano
le produzioni lorde e nette
dell’impianto di Darfo nel triennio di
riferimento.
L’andamento della produzione nel
corso degli anni segue quello delle
precipitazioni; la lieve riduzione
relativa alla produzione dell’anno
2012 è stata causata dalla riduzione
di carico per la realizzazione del
nuovo impianto di Corna, proprietà di
LGH Rinnovabili.
• Consumi di energia e di acqua
Nella tabella 117 si riportano i
principali impatti ambientali derivanti
dalla gestione della centrale nel
triennio di riferimento.
Impianto di Darfo Boario Terme - principali dati tecnici
Anno di costruzione
1923
Anno di entrata in servizio per Linea Energia (ex Sageter)
2000
Potenza installata
11.438 kW
Tipologia
Acqua fluente
Producibilità annua attesa
52.0 GWh
Tensione di consegna
132 kV
Rete di consegna
Nazionale
Tabella 115: principali dati tecnici dell’impianto di Darfo BT
U.d.M.
2011
2012
2013
Produzione lorda
kWh
53.389.800
40.292.700
54.438.900
Produzione netta
kWh
52.477.949
39.595.702
53.521.600
U.d.M.
2011
2012
2013
kWh
291.416
236.989
265.615
182
157
150
Tabella 116: produzioni lorde e nette dell’impianto di Darfo nel triennio 2011-2013
Consumo di energia
Consumo di acqua
m
3
Tabella 117: consumi energetici e idrici dell’impianto di Darfo nel triennio 2011-2013
Report di sostenibilità
179
L’AMBIENTE
180
• Monitoraggi ambientali
Presso la centrale idroelettrica
di Darfo è presente la sala di
telecontrollo per la gestione, 24 ore
su 24, dei vari impianti idroelettrici.
Relativamente all’impianto di Darfo
l’addetto al telecontrollo verifica la
portata derivata, la portata di rilascio
del Deflusso Minimo Vitale (DMV),
l’intasamento delle griglie, il corretto
funzionamento dei 2 gruppi turbinaalternatore (controllo delle grandezze
elettriche e termiche) e della
sottostazione di consegna.
Inoltre, per le centrali idroelettriche,
i monitoraggi ambientali consistono
essenzialmente nel garantire la
continuità del Deflusso Minimo
Vitale (DMV) prescritto e nel
controllo strutturale delle opere di
convogliamento delle acque quali
canali, vasche di carico e condotte
forzate.
Relativamente alla centrale di Darfo,
il controllo del rilascio del DMV
è eseguito in forma continuativa
dall’addetto al telecontrollo e con
sopralluoghi periodici da parte
del personale di manutenzione.
Quest’ultimo effettua,
periodicamente, anche il controllo
del canale di derivazione, della vasca
dissabbiatrice, del pozzetto di carico
e delle 2 condotte forzate.
b. Impianto di Mazzunno
• Inquadramento generale
L’impianto idroelettrico di Mazzunno,
è stato realizzato verso il 1920 ed è
stato potenziato negli anni 1998-1999.
È essenzialmente composto da
un’opera di presa che deriva l’acqua
dal torrente Dezzo, da un canale
derivatore in galleria, da una vasca di
carico da cui partono le 2 condotte
forzate ed infine dall’edificio di
centrale; tutto l’impianto si sviluppa
in Comune di Angolo Terme.
Nella sala macchine dell’edificio
di centrale sono presenti 2
gruppi turbina-alternatore ad asse
orizzontale con turbina Francis.
L’energia prodotta dai generatori
alla tensione di 10kV, viene inviata
alla attigua sottostazione per essere
elevata a 66kV e poi immessa nella
rete nazionale.
Le opere idrauliche e i fabbricati
sono in comproprietà con ENEL
Green Power.
I principali dati tecnici sono riassunti
in tabella 118.
• Produzione di energia elettrica
Nella tabella 119 si riportano
le produzioni lorde e nette
dell’impianto di Mazzunno nel
triennio di riferimento.
L’andamento della produzione nel
corso degli anni segue quello delle
precipitazioni.
• Consumi di energia e di acqua
Nella tabella 120 si riportano i
principali impatti ambientali derivanti
dalla gestione della centrale nel
triennio di riferimento.
Impianto di Mazzunno - principali dati tecnici
Potenza installata
11.683 kW
Tipologia
Acqua fluente
Producibilità annua attesa
54.0 GWh (di cui 35.5 di Linea Energia)
Tensione di consegna
66 kV
Rete di consegna
Nazionale
Tabella 118: principali dati tecnici dell’impianto di Mazzunno
U.d.M.
2011
2012
2013
Produzione lorda
kWh
56.045.000
54.349.000
57.818.000
Produzione netta
kWh
55.336.026
53.595.600
57.018.438
Tabella 119: produzioni lorde e nette dell’impianto di Mazzunno nel triennio 2011-2013
• Monitoraggi ambientali
L’impianto idroelettrico di Mazzunno
è gestito dalla sala di telecontrollo
di Darfo. L’addetto al telecontrollo
verifica la portata derivata, la portata
di rilascio del Deflusso Minimo Vitale
(DMV), l’intasamento delle griglie, il
corretto funzionamento dei 2 gruppi
turbina-alternatore (controllo delle
grandezze elettriche e termiche) e
della sottostazione di consegna.
Per le centrali idroelettriche i
monitoraggi ambientali consistono
essenzialmente nel garantire la
continuità del Deflusso Minimo
Vitale prescritto e nel controllo
strutturale delle opere di
convogliamento delle acque quali
canali, vasca di carico e condotte
forzate.
Relativamente alla centrale di
Mazzunno, il controllo del rilascio
del DMV è eseguito in forma
continuativa dall’addetto al
telecontrollo e con sopralluoghi
periodici da parte del personale
di manutenzione. Quest’ultimo
effettua, periodicamente, anche il
controllo del canale di derivazione,
della vasca sghiaiatrice con relativa
griglia, della vasca dissabbiatrice,
della vasca di carico, dei 2 pozzetti di
carico e delle 2 condotte forzate.
derivatore in galleria, da una vasca
di carico da cui parte una condotta
forzata ed infine dall’edificio di
centrale. L’impianto è posto in parte
sul Comune di Esine ed in parte sul
Comune di Darfo Boario Terme.
Nella sala macchine dell’edificio
di centrale sono presenti 2
gruppi turbina-alternatore ad asse
orizzontale con turbina Pelton.
L’energia prodotta dai generatori
alla tensione di 10kV, viene inviata
alla attigua sottostazione per essere
elevata a 132kV e poi immessa nella
rete nazionale.
I principali dati tecnici sono riassunti
in tabella 121.
c. Impianto del Resio
• Inquadramento generale
L’impianto idroelettrico del Resio
è stato realizzato negli anni 19571959 ed è stato oggetto di un
potenziamento nel 2008-2009.
È essenzialmente composto da
un’opera di presa principale ed
una ausiliaria che derivano l’acqua
rispettivamente dal torrente Resio
e dal torrente Cül, da un canale
Consumo di energia
Consumo di acqua
• Produzione di energia elettrica
Nella tabella 122 si riportano
le produzioni lorde e nette
dell’impianto di Resio nel triennio di
riferimento.
U.d.M.
2011
2012
2013
kWh
204.008
206.034
195.766
m3
11
10
20
Tabella 120: consumi energetici e idrici dell’impianto di Mazzunno nel triennio 2011-2013
Potenza installata
12.800 kW
Tipologia
Bacino
Producibilità annua attesa
28.6 GWh
Tensione di consegna
132 kV
Rete di consegna
Nazionale
Tabella 121: principali dati tecnici dell’impianto di Resio
U.d.M.
2011
2012
2013
Produzione lorda
kWh
28.737.500
30.195.000
31.218.500
Produzione netta
kWh
27.964.563
29.367.030
30.380.031
Tabella 122: produzioni lorde e nette dell’impianto di Resio nel triennio 2011-2013
Report di sostenibilità
181
Impianto del Resio - principali dati tecnici
L’AMBIENTE
L’andamento della produzione nel
corso degli anni segue quello delle
precipitazioni.
182
• Consumi di energia e di acqua
Nella tabella 123 si riportano i
principali impatti ambientali derivanti
dalla gestione della centrale nel
triennio di riferimento.
Il consumo di energia elettrica
è essenzialmente legato al
funzionamento dei motori elettrici
delle centraline di lubrificazione, di
regolazione e di raffreddamento
oltre che dal carrello per l’accesso
al bacino ed alla presa principale.
Ne segue che il consumo è
indicativamente funzione della
produzione della centrale.
• Monitoraggi ambientali
L’impianto idroelettrico del Resio
è gestito dalla sala di telecontrollo
di Darfo. L’addetto al telecontrollo
effettua la modulazione della
portata in funzione al programma
di previsione della produzione,
controlla la portata derivata,
l’intasamento delle griglie, il corretto
funzionamento dei 2 gruppi turbinaalternatore (controllo delle grandezze
elettriche e termiche) e della
sottostazione di consegna.
Per le centrali idroelettriche i
monitoraggi ambientali consistono
essenzialmente nel garantire la
continuità del Deflusso Minimo
Vitale (DMV) prescritto e nel
controllo strutturale delle opere di
convogliamento delle acque quali
canali, vasca di carico e condotte
forzate.
Relativamente alla centrale del
Resio, il controllo del rilascio del
DMV dall’opera di presa principale
e da quello della presa secondaria
è effettuato dal personale di
manutenzione con sopralluoghi
periodici. Sono soggetti a
sopralluoghi periodici anche la
galleria di derivazione, il bacino e le 2
condotte forzate.
Consumo di energia
Consumo di acqua
d. Impianto di Lozio
• Inquadramento generale
L’impianto idroelettrico di Lozio
è stato realizzato nel 1996. È
essenzialmente composto da 2
opere di presa che derivano l’acqua
dal torrente Lanico, da 2 condotte
forzate e dall’edificio della centrale.
L’impianto è posto in Comune di
Lozio.
Nella sala macchine dell’edificio
di centrale sono presenti 2 gruppi
turbina-alternatore ad asse verticale
con turbina Pelton. L’energia
prodotta dai generatori alla tensione
di 400V, viene elevata a 15kV e
poi immessa nella rete di media
tensione di Enel.
I principali dati tecnici sono riassunti
in tabella 124.
• Produzione di energia elettrica
Nella tabella 125 si riportano
le produzioni lorde e nette
dell’impianto di Lozio nel triennio di
U.d.M.
2011
2012
2013
kWh
117.875
132.760
133.707
13
10
9
m
3
Tabella 123: consumi energetici e idrici dell’impianto di Resio nel triennio 2011-2013
Impianto di Lozio - principali dati tecnici
Anno entrata in servizio
1996
Potenza installata
851 kW
Portata massima derivabile
0,35 m3/s
Portata media di concessione
0,154 m3/s
Salto motore di concessione
266 m GR1, 140 m GR2
Tabella 124: principali dati tecnici dell’impianto di Lozio
• Consumi di energia e di acqua
I consumi idrici sono assenti mentre
quelli energetici non sono misurabili.
• Monitoraggi ambientali
L’impianto idroelettrico di Lozio è
gestito dalla sala di telecontrollo
di Darfo. L’addetto al telecontrollo
effettua verifiche periodiche
sull’andamento dei gruppi.
Per le centrali idroelettriche i
monitoraggi ambientali consistono
essenzialmente nel garantire la
continuità del Deflusso Minimo
Vitale prescritto e nel controllo
strutturale delle opere di
convogliamento delle acque quali
canali, vasca di carico e condotte
forzate.
Relativamente alla centrale di
Lozio, il controllo del DMV dalle 2
prese è effettuato dal personale
di manutenzione con sopralluoghi
periodici che comprendono anche le
verifiche delle griglie e dei pozzetti
di carico.
ad acqua fluente; l’acqua che
alimenta la nuova centrale viene
derivata dallo scarico dell’esistente
centrale di Darfo, proprietà di
Linea Energia S.p.A, mediante una
dedicata condotta forzata.
La nuova centrale, completamente
interrata, è stata realizzata in sponda
destra del fiume Oglio. Sono
state installate 2 turbine Kaplan
ad asse verticale previste con
doppia regolazione della ruota e del
distributore. I lavori di realizzazione
sono iniziati nel mese di gennaio 2012
e sono terminati nel mese di dicembre
2012. Il 22 dicembre 2012 è stato
effettuato il primo parallelo elettrico
con la rete di distribuzione Enel e
la centrale è entrata in esercizio.
L’energia prodotta - certificata
rinnovabile - viene ceduta in rete.
I principali dati tecnici sono riassunti
in tabella 126.
e. Impianto di Corna
• Inquadramento generale
Il nuovo impianto di produzione
energia elettrica denominato
“Corna”, sito nel comune di Darfo
Boario Terme, è proprietà della
Società LGH Rinnovabili, ma gestito
in totale outsourcing dal personale
di Linea Energia che già opera sulle
altre centrali idroelettriche ubicate in
Valle Camonica.
L’impianto di cui sopra è un impianto
U.d.M.
2011
2012
2013
Produzione lorda
kWh
1.480.435
2.507.386
3.020.245
Produzione netta
kWh
1.509.312
2.557.055
2.966.201
Tabella 125: produzioni lorde e nette dell’impianto di Lozio nel triennio 2011-2013
Impianto di Corna - principali dati tecnici
Anno di costruzione
2012
Anno di entrata in servizio
2012
Potenza installata
718 kW
Tipologia
Ad acqua fluente - turbine Kaplan biregolanti
Producibilità annua attesa
3.000.000 kWh
Tensione di consegna
15 KV
Rete di consegna
MT Enel Distribuzione
Tabella 126: principali dati tecnici dell’impianto di Corna
183
Report di sostenibilità
riferimento.
L’andamento della produzione
nel corso degli anni segue
indicativamente quello delle
precipitazioni.
L’AMBIENTE
Corna, Darfo Boario (BS) - Impianto idroelettrico
184
• Produzione di energia elettrica
Nella tabella 127 si riportano
le produzioni lorde e nette
dell’impianto di Corna.
• Consumi di energia e di acqua
Nella tabella 128 si riportano i
principali impatti ambientali derivanti
dalla gestione della centrale nel
corso del 2013.
• Monitoraggi ambientali
L’impianto idroelettrico di Corna è
gestito dalla sala di telecontrollo
di Darfo dove l’addetto controlla
la portata derivata, la portata di
rilascio del Deflusso Minimo Vitale
(DMV), l’intasamento delle griglie
ed il corretto funzionamento dei
due gruppi turbina-alternatore
(controllo delle grandezze elettriche
e termiche). Per questo impianto
non è previsto il rilascio del DMV
in quanto non effettua alcuna
derivazione dal torrente ma utilizza
direttamente le acque di scarico
della centrale di Darfo.
U.d.M.
2013
Produzione lorda
kWh
2.204.224
Produzione netta
kWh
2.143.916
U.d.M.
2013
kWh
29.857
Tabella 127: produzioni lorde e nette dell’impianto di Corna relativi all'anno 2013
Consumo di energia
Consumo di acqua
Tabella 128: consumi energetici e idrici dell’impianto di Corna relativi all'anno 2013
m
3
-
Si tratta di impianti che sfruttano
energeticamente il biogas
(miscela di vari tipi di gas, in
prevalenza metano) ottenuto dalla
fermentazione dei batteri presenti
nei rifiuti organici della discarica.
Il biogas è considerato un’energia
verde perché proviene da fonti
rinnovabili (è paragonabile all'eolico o
al solare), si forma spontaneamente
e, per evitarne la diffusione
nell’ambiente, viene captato e
utilizzato per la produzione di energia
elettrica.
L’impianto è dotato di pozzi di
estrazione dai quali il biogas viene
raccolto tramite la rete di captazione,
costituita da una serie di tubazioni
fessurate, inserite nel corpo
della discarica e convogliato alla
centrale di aspirazione, sottoposto
a un sistema di depurazione e di
essicazione, quindi, inviato ai motori
che producono energia elettrica.
Il funzionamento è ben rappresentato
dallo schema di figura 10.
Gli impianti sono dotati dei più
moderni sistemi di abbattimento
delle emissioni e sono rispettosi
dei restrittivi limiti imposti dalla
normativa. Gli impianti sono
costantemente monitorati al fine di
garantire la piena ottemperanza alle
prescrizioni normative nazionali e
regionali.
RETE
TORCIA
COLLETTORI
GAS
ASPIRAZIONE E
TRATTAMENTO
GAS
Figura 10: funzionamento impianti biogas
• Inquadramento generale
L’impianto di recupero energetico
del biogas, asservito alla discarica di
Rovato, è costituito da tre motori.
I motori utilizzati sono a
combustione interna sovralimentati,
adattati per il funzionamento a
biogas, rigidamente collegati con
alternatore sincrono con tensione
d’uscita di 380 V.
La potenzialità complessiva
dell’impianto è di 2.500 kWe circa.
Ciascun motore è installato in una
cabina containerizzata dedicata
realizzata in acciaio al carbonio.
Il quadro di media tensione, il
trasformatore ausiliari, il quadro
MOTORE
COGENERAZIONE
DISCARICA
CONTROLLATA
POZZI
ASPIRAZIONE
BIOGAS
a. Impianto a biogas di Rovato (BS)
TRASFORMATORE
185
Report di sostenibilità
Gli impianti di sfruttamento
energetico del biogas di discarica
L’AMBIENTE
186
servizi ausiliari QGBT ed il quadro
di supervisione sono anch’essi
alloggiati all’interno di una cabina
containerizzata dedicata, realizzata in
acciaio al carbonio. La disposizione
in container dei motori e delle
apparecchiature elettriche è stata
prescelta con l’obiettivo di limitare
quanto più possibile l’impatto visivo
della centrale, garantendo, altresì,
un’estrema flessibilità di gestione
dell’impianto.
I gas di scarico dei motori sono
inviati in postcombustori termici
in grado di ridurre il monossido di
carbonio in uscita dai motori, a valori
ben al di sotto dei limiti imposti
dalla normativa vigente. Ogni
singolo motore è equipaggiato con
un camino di altezza geometrica
pari a 10 metri. A valle di tutti i
gruppi sono installati la stazione di
trasformazione 380V/15.000 V e
l’interruttore di interfaccia e parallelo
rete sul quale agiscono i relè di
protezione verso la rete.
I principali dati tecnici sono riassunti
in tabella 129.
• Produzione di energia elettrica
Nella tabella 130 si riportano
le produzioni lorde e nette
dell’impianto di Rovato nel triennio
di riferimento.
Il trend produttivo è in calo a
causa del naturale degrado della
produzione di biogas.
• Monitoraggi ambientali
Relativamente alle problematiche
correlate alle emissioni in
atmosfera dei motori, i fumi che
fuoriescono dagli stessi sono inviati
a postcombustori, appositamente
installati, che diminuiscono il
monossido di carbonio in uscita
a valori ben al di sotto dei limiti
imposti dalla normativa vigente.
Semestralmente vengono
effettuati controlli relativi agli
inquinanti presenti nei fumi che
fuoriescono dai camini dei motori
e specificatamente sono ricercati
monossido di carbonio, ossidi di
azoto, poveri e carbonio organico
volatile. La società Linea Ambiente,
che gestisce la discarica ove ubicato
l’impianto, mensilmente effettua
controlli relativi all’analisi qualitativa
del biogas, del percolato, dell’acqua
di falda e dell’aria ambiente
prospicente la discarica stessa.
b. Impianto a biogas di Provaglio
d’Iseo (BS)
• Inquadramento generale
L’impianto di recupero energetico
del biogas asservito alla discarica di
Provaglio d’Iseo è costituito da due
motori.
I motori utilizzati sono a
combustione interna sovralimentati,
adattati per il funzionamento a
biogas, rigidamente collegati con
alternatore sincrono con tensione
d’uscita di 380 V.
I principali dati tecnici sono riassunti
in tabella 131.
Impianto biogas di Rovato - principali dati tecnici
Tipologia impianto
Motori a combustione interna
Anno installazione
2003
Ore di funzionamento
8.000 / anno
Potenza elettrica installata
2.508 kW
Rendimento elettrico impianto
38%
Tabella 129: principali dati tecnici dell’impianto di Rovato
U.d.M.
2011
2012
2013
Produzione lorda
kWh
9.076.278
8.190.998
7.146.150
Produzione netta
kWh
8.925.000
8.061.600
6.559.200
Tabella 130: produzioni lorde e nette dell’impianto di Rovato nel triennio 2011-2013
Provaglio d'Iseo (BS) - Impianto a biogas
Impianto biogas di Provaglio d'Iseo - principali dati tecnici
Tipologia di impianto
Motori a combustione interna
Anno di installazione
2003
Ore funzionamento
8.000/anno
Potenza elettrica installata
1.672 kW
Rendimento elettrico impianto
38%
Tabella 131: principali dati tecnici dell’impianto di Provaglio d’Iseo
2011
2012
2013
Produzione lorda
kWh
4.345.558
4.012.914
3.574.233
Produzione netta
kWh
4.301.550
3.853.800
3.459.600
Tabella 132: produzioni lorde e nette dell’impianto di Provaglio d’Iseo nel triennio 2011-2013
• Produzione di energia elettrica
Nella tabella 132 si riportano
le produzioni lorde e nette
dell’impianto di Provaglio d’Iseo nel
triennio di riferimento.
Il trend produttivo è in calo a
causa del naturale degrado della
produzione di biogas.
• Monitoraggi ambientali
Relativamente alle problematiche
correlate alle emissioni in
atmosfera dei motori, i fumi che
fuoriescono dagli stessi sono inviati
a postcombustori, appositamente
installati, che diminuiscono il
monossido di carbonio in uscita
a valori ben al di sotto dei limiti
imposti dalla normativa vigente.
Semestralmente vengono
effettuati controlli relativi agli
inquinanti presenti nei fumi che
fuoriescono dai camini dei motori
e specificatamente sono ricercati
monossido di carbonio, ossidi di
187
Report di sostenibilità
U.d.M.
L’AMBIENTE
Castrezzato (BS) - Impianto a biogas
188
azoto, poveri e carbonio organico
volatile. La società Linea Ambiente,
che gestisce la discarica ove ubicato
l’impianto, mensilmente effettua
controlli relativi all’analisi qualitativa
del biogas, del percolato, dell’acqua
di falda e dell’aria ambiente
prospicente la discarica stessa.
• Produzione di energia elettrica
Nella tabella 134 si riportano
le produzioni lorde e nette
dell’impianto di Castrezzato-Trenzano
nel triennio di riferimento.
Il trend produttivo è in calo a
causa del naturale degrado della
produzione di biogas.
c. Impianto a biogas di CastrezzatoTrenzano (BS)
• Monitoraggi ambientali
Relativamente alle problematiche
correlate alle emissioni in
atmosfera dei motori, i fumi che
fuoriescono dagli stessi sono inviati
a postcombustori, appositamente
installati, che diminuiscono il
monossido di carbonio in uscita
a valori ben al di sotto dei limiti
imposti dalla normativa vigente.
Semestralmente vengono
effettuati controlli relativi agli
inquinanti presenti nei fumi che
fuoriescono dai camini dei motori
e specificatamente sono ricercati
monossido di carbonio, ossidi di
• Inquadramento generale
L’impianto di recupero energetico
del biogas asservito alla discarica di
Castrezzato-Trenzano è costituito
da due motori a combustione
interna sovralimentati, adattati per il
funzionamento a biogas, rigidamente
collegati con alternatore sincrono
con tensione d’uscita di 380 V.
I principali dati tecnici sono riassunti
in tabella 133.
Impianto biogas di Castrezzato-Trenzano - principali dati tecnici
Tipologia di impianto
Motori a combustione interna
Anno di installazione
2010
Ore funzionamento
8.000 / anno
Potenza elettrica installata
998 kW
Rendimento elettrico impianto
38%
Tabella 133: principali dati tecnici dell’impianto di Castrezzato-Trenzano
U.d.M.
2011
2012
2013
Produzione lorda
kWh
7.834.352
7.836.857
6.771.420
Produzione netta
kWh
7.592.042
7.603.415
6.580.515
Tabella 134: produzioni lorde e nette dell’impianto di Castrezzato-Trenzano nel triennio 2011-2013
d. impianto a biogas di Malagnino (CR)
• Inquadramento generale
L’impianto di recupero energetico
del biogas asservito alla discarica
di Malagnino è costituito da due
motori a combustione interna
sovralimentati, adattati per il
funzionamento a biogas, rigidamente
collegati con alternatore sincrono
con tensione d’uscita di 380 V.
I principali dati tecnici sono riassunti
in tabella 135.
• Produzione di energia elettrica
Nella tabella 136 si riportano
le produzioni lorde e nette
dell’impianto di Malagnino nel
triennio di riferimento.
Il trend produttivo è in calo a
causa del naturale degrado della
produzione di biogas.
• Monitoraggi ambientali
Relativamente alle problematiche
correlate alle emissioni in
atmosfera dei motori, i fumi che
fuoriescono dagli stessi sono inviati
a postcombustori, appositamente
installati, che diminuiscono il
monossido di carbonio in uscita
a valori ben al di sotto dei limiti
imposti dalla normativa vigente.
Vengono effettuati controlli relativi
agli inquinanti presenti nei fumi che
fuoriescono dai camini dei motori
e specificatamente sono ricercati
monossido di carbonio, ossidi di
azoto, poveri e carbonio organico
volatile.
Impianto biogas di Malagnino - principali dati tecnici
Tipologia di impianto
Motori a combustione interna
Anno di installazione
2007
Ore funzionamento
8.000 / anno
Potenza elettrica installata
1.672 kW
Rendimento elettrico impianto
38%
189
Tabella 135: principali dati tecnici dell’impianto di Malagnino
U.d.M.
2011
2012
2013
Produzione lorda
kWh
4.119.407
4.341.266
3.607.119
Produzione netta
kWh
3.812.250
4.070.250
3.394.500
Tabella 136: produzioni lorde e nette dell’impianto di Malagnino nel triennio 2011-2013
Report di sostenibilità
azoto, poveri e carbonio organico
volatile. La società Linea Ambiente,
che gestisce la discarica ove ubicato
l’impianto, mensilmente effettua
controlli relativi all’analisi qualitativa
del biogas, del percolato, dell’acqua
di falda e dell’aria ambiente
prospicente la discarica stessa.
e. impianto a biogas di Augusta (SR)
L’AMBIENTE
• Inquadramento generale
L’impianto di recupero energetico
del biogas asservito alla discarica di
Augusta è costituito da due motori.
I motori utilizzati sono a
combustione interna sovralimentati,
adattati per il funzionamento a
biogas, rigidamente collegati con
alternatore sincrono con tensione
d’uscita di 380 V.
I principali dati tecnici sono riassunti
in tabella 137.
190
• Produzione di energia elettrica
Nella tabella 138 si riportano
le produzioni lorde e nette
dell’impianto di Augusta nel triennio
di riferimento.
Il progressivo calo è stato causato
dalla probabile rottura/intasamento
della rete orizzontale di captazione.
Nel 2014 saranno realizzati i pozzi
verticali previsti nel progetto.
• Monitoraggi ambientali
Relativamente alle problematiche
correlate alle emissioni in
atmosfera dei motori, i fumi che
fuoriescono dagli stessi sono inviati
a postcombustori, appositamente
installati, che diminuiscono il
monossido di carbonio in uscita
a valori ben al di sotto dei limiti
imposti dalla normativa vigente.
Vengono effettuati controlli relativi
agli inquinanti presenti nei fumi che
fuoriescono dai camini dei motori
e specificatamente sono ricercati
monossido di carbonio, ossidi di
azoto, poveri e carbonio organico
volatile. La società Greenambiente,
che gestisce la discarica ove ubicato
l’impianto, mensilmente effettua
controlli relativi all’analisi qualitativa
del biogas, del percolato, dell’acqua
di falda e dell’aria ambiente
prospicente la discarica stessa.
h. impianto a biogas di Ragusa (RG)
• Inquadramento generale
L’impianto di recupero energetico
è realizzato nell’area prossima alla
discarica situata nel Comune di
Ragusa, in località Contrada Cava
dei Modicani. La sezione di recupero
energetico, dimensionata in base
alla stima di produzione del biogas
dalla discarica, è costituito da due
motori a combustione interna in
grado di utilizzare la totalità del biogas
prodotto. Dal mese di novembre 2013
l’impianto intercetta anche il biogas
prodotto dalla discarica, in coltivazione,
di ATO Ragusa Ambiente.
I principali dati tecnici sono riassunti in
tabella 139.
• Produzione di energia elettrica
Nella tabella 140 si riportano
le produzioni lorde e nette
dell’impianto di Ragusa relative al
biennio 2012-2013.
Impianto biogas di Augusta - principali dati tecnici
Tipologia di impianto
Motori a combustione interna
Anno di installazione
2010
Ore funzionamento
8.000 / anno
Potenza elettrica installata
1.672 kW
Rendimento elettrico impianto
38%
Tabella 137: principali dati tecnici dell’impianto di Augusta
U.d.M.
2011
2012
2013
Produzione lorda
kWh
5.907.280
6.410.985
3.394.356
Produzione netta
kWh
5.417.868
5.813.724
2.804.464
Tabella 138: produzioni lorde e nette dell’impianto di Augusta nel triennio 2011-2013
Impianto biogas di Ragusa - principali dati tecnici
Tipologia di impianto
Motori a combustione interna
Anno di installazione
2012
Ore funzionamento
8.000 / anno
Potenza elettrica installata
998 kW
Rendimento elettrico impianto
38%
Tabella 139: principali dati tecnici dell’impianto di Ragusa
U.d.M.
2012
2013
Produzione lorda
kWh
6.688*
373.600
Produzione netta
kWh
6.118*
346.272
Tabella 140: produzioni lorde e nette dell’impianto di Ragusa nel 2012-2013
* Produzione alla data in esercizio 07/12/2012
• Monitoraggi ambientali
Relativamente alle problematiche
correlate alle emissioni in atmosfera
dei motori, i fumi che fuoriescono
dagli stessi vengono inviati ad un
postcombustore, appositamente
installato, che diminuisce il
monossido di carbonio in uscita
a valori ben al di sotto dei limiti
imposti dalla normativa vigente.
L’autorizzazione, emessa dalla
Provincia Regionale di Ragusa
nell’anno 2012, non prevede controlli
relativi alle emissioni in atmosfera
derivanti dai camini.
Linea Energia prevede comunque di
effettuare le analisi di tali emissioni
in ottica di miglioramento e controllo
dell’efficienza del proprio impianto.
Gli impianti a biomasse
Gli impianti a biomasse legnose
convertono l’energia termica
generata dalla combustione in
caldaia del materiale legnoso in
energia elettrica mediante un
ciclo Rankine a fluido organico. Gli
impianti sono localizzati nei Comuni
di:
- Cremona;
- Rodengo Saiano (BS).
Il legno, fonte rinnovabile, ha
un bilancio positivo in termini di
emissioni.
La presenza degli impianti a
biomassa evita le emissioni
inquinanti prodotte da impianti fossili
attualmente in esercizio (alimentati a
carbone, petrolio, …).
Gli impianti sono dotati dei più
moderni sistemi di abbattimento
delle polveri e sono rispettosi
dei restrittivi limiti imposti dalla
normativa. Gli impianti sono
costantemente monitorati al fine di
garantire la piena ottemperanza alle
prescrizioni normative nazionali e
regionali.
a. impianto a biomasse di Cremona
A Cremona, nell’area adiacente il
Termovalorizzatore, è stato realizzato
il nuovo impianto di conversione di
energia elettrica e termica alimentato
da legno proveniente dalla raccolta
differenziata del Gruppo LGH (ad
esempio pallet, residui dell’industria
del legno, bancali, cassette, ecc)
l’impianto ha una potenza elettrica
pari a 1 MW ed una potenza termica
pari a circa 5,6 MWt, completamente
ceduta alla rete di teleriscaldamento
della città. L’impianto, a ciclo Rankine,
a fluido organico, ha un rendimento
elettrico pari al 20% ed una
efficienza complessiva fino all’80%,
funzione del recupero termico. La
struttura architettonica dell’impianto
riserva ampi spazi attrezzati con le
più moderne tecnologie dedicati
191
Report di sostenibilità
Un commento maggiormente
significativo sull’andamento della
produzione potrà essere fatto con i
dati rilevati anche nei prossimi anni,
per i quali si attende un incremento
della produzione.
al percorso visitatori con finalità
didattiche. Il nuovo impianto,
qualificato IAFR (Impianto Alimentato
a Fonti Rinnovabili), è entrato in
esercizio il 6 dicembre 2012.
I principali dati caratteristici
dell’impianto sono riassunti in tabella
141.
L’AMBIENTE
• Produzione di energia elettrica
In tabella 142 si riporta il dato
inerente la produzione energetica
dell’impianto riferita all’anno 2013.
192
• Monitoraggi ambientali
L’impianto a biomasse di Cremona
è equipaggiato con le Migliori
Tecnologie Disponibili per il
trattamento dei fumi prodotti
dalla combustione, in grado di
raggiungere concentrazioni delle
sostanze inquinanti ben al di sotto
dei limiti imposti dalla normativa
vigente.
La linea di trattamento comprende:
cicloni separatori di polveri, colonna
di reazione con iniezione di carboni
attivi e bicarbonato di sodio, filtro a
maniche, reattore catalitico DeNOx,
economizzatore e ventilatore di
coda. Un sistema di monitoraggio
in continuo, equipaggiato dei
più moderni sistemi FTIR è in
grado di misurare in tempo reale
la concentrazione deli inquinanti
presenti nei fumi e i principali
parametri di processo.
b. impianto a biomasse di Rodengo
Saiano (BS)
Linea Energia, Paradello Ambiente
e Cauto Cooperativa Onlus, sono le
realtà di Franciacorta Rinnovabili S.r.l,
la società promotrice e titolare del
nuovo impianto a biomasse legnose
realizzato a Rodengo Saiano (BS). Una
risposta, moderna, sicura, efficiente
per le esigenze ambientali ed
energetiche del territorio, realizzata da
realtà pienamente e strategicamente
orientate alle energie rinnovabili, allo
sviluppo sostenibile, alla riduzione
dell’impatto ambientale delle attività
umane.
Impianto biomasse di Cremona - principali dati tecnici
Tipologia di impianto
Cogeneratore a ciclo ORC
Anno di installazione
2012
Ore funzionamento
7.800 / anno
Potenza elettrica installata
999 kWe
Potenza termica cogenerata
5.650 kWt
Rifiuti in ingresso autorizzati
22.000 t/anno
Tabella 141: principali dati tecnici dell’impianto a biomasse di Cremona
U.d.M.
2013
t
14.730
Produzione lorda
kWh
4.309.793
Produzione netta
kWh
4.309.793
Rifiuti in ingresso*
Tabella 142: produzione energetica dell'impianto anno 2013
* il quantitativo è funzione del PCI (Potere Calorifico Inferiore)
L’impianto a biomasse di Rodengo
Saiano è composto da due sezioni: la
sezione di compostaggio, che riceve
il verde proveniente dalle attività di
manutenzione dei parchi/giardini
(erba, fogliame, sfalci di potatura,
tronchi, ecc) e dalla raccolta del
verde di isole ecologiche del territorio
servito dai Soci, per la produzione
di legno e compost, e la sezione di
cogenerazione per la produzione,
mediante il legno prodotto dalla prima,
di energia elettrica.
Il ciclo di lavorazione svolto nella
sezione di compostaggio prevede
esclusivamente trattamenti meccanici
e biologici del materiale in ingresso
per l’ottenimento rispettivamente di
legno da destinare alla produzione
di energia rinnovabile e compost
per l’utilizzo in agricoltura come
fertilizzante.
L’impianto di cogenerazione ha una
potenzialità di produzione di energia
di 1 MW elettrico ed è predisposto
per la produzione di energia termica
in cogenerazione per una potenza
disponibile pari a 1 MW. L’energia
elettrica prodotta - certificata
rinnovabile - è ceduta in rete.
Il nuovo impianto, qualificato
IAFR (Impianto Alimentato a Fonti
Rinnovabili), è entrato in esercizio il 28
novembre 2012.
I principali dati caratteristici
dell’impianto sono riassunti in tabella
143.
• Produzione di energia elettrica
In tabella 144 si riporta il dato
inerente la produzione energetica
dell'impianto riferito all'anno 2013.
• Monitoraggi ambientali
L’impianto a biomasse di Rodengo
Saiano è equipaggiato con le
Migliori Tecnologie Disponibili per
il trattamento dei fumi prodotti
dalla combustione, in grado di
raggiungere concentrazioni delle
sostanze inquinanti ben al di sotto
dei limiti imposti dalla normativa
vigente.
La linea di trattamento comprende:
multicicloni separatori di polveri,
precipitatore elettrostatico,
ventilatore di coda e sistema
di ricircolo fumi. Un sistema
di monitoraggio in continuo,
equipaggiato dei più moderni
sistemi FTIR è in grado di misurare
in tempo reale la concentrazione
degli inquinanti presenti nei fumi e i
principali parametri di processo.
Impianto biomasse di Rodengo Saiano - principali dati tecnici
Cogeneratore a ciclo ORC
Anno di installazione
2012
Ore funzionamento
8.000 / anno
Potenza elettrica installata
999 kWe
Potenza termica disponibile*
1.000 kWt
193
Tabella 143: principali dati tecnici dell’impianto a biomasse di Rodengo Saiano
* impianto predisposto per la cogenerazione
U.d.M.
2013
Produzione lorda
kWh
5.552.040
Produzione netta
kWh
5.552.040
Tabella 144: produzione energetica dell'impianto di Rodengo Saiano anno 2013
Report di sostenibilità
Tipologia di impianto
Gli impianti fotovoltaici
L’AMBIENTE
Un impianto fotovoltaico trasforma
direttamente l’energia solare in
energia elettrica. E’ composto
essenzialmente da:
• pannelli o moduli fotovoltaici;
• gli inverter, che trasformano la
corrente continua generata dai
pannelli fotovoltaici in corrente
alternata;
• I quadri elettrici e i cavi di
collegamento.
I pannelli fotovoltaici sono costituiti
da celle in materiale semiconduttore.
Il materiale più utilizzato è il silicio
cristallino. Gli impianti fotovoltaici
vengono generalmente connessi
alla rete elettrica di distribuzione,
oppure possono costituire utenze
isolate, una soluzione adottata per
assicurare l’energia elettrica in zone
lontane dalla rete.
194
a. impianto fotovoltaico di Cremona
Il parco fotovoltaico di Cremona
realizzato sui tetti del Centro Servizi
di AEM è entrato in funzione il 15
dicembre 2008 e conta circa 3 mila
pannelli ad alto rendimento, con
moduli in silicio policristallino, disposti
su un’area di 10 mila metri quadrati
in modalità parzialmente integrata.
L’impianto è costituito anche da tre
inverter ed un sistema di tele gestione
che consente la rilevazione, in tempo
reale, della produzione di energia. La
capacità dell’impianto varia di mese
in mese in funzione delle condizioni
ambientali come l’irraggiamento, la
temperatura esterna, il rapporto tra
luce diffusa e luce globale. L’impianto
è connesso con la rete di distribuzione
elettrica presso il Centro Servizi. La
produzione è stimata in oltre 550.000
kWh/anno, il che renderà possibile
evitare le emissioni in atmosfera
di 400 tonnellate di CO2 l’anno e
comporterà un risparmio in energia
primaria per il paese pari a circa 130
TEP l’anno. L’impianto non consuma
risorse e non genera rifiuti.
I principali dati tecnici sono riassunti in
tabella 145.
Figura 11: principio di funzionamento impianto fotovoltaico
Parco fotovoltaico di Cremona - principali dati tecnici
Tipologia di impianto
FTV con pannelli policristallini
Anno di installazione
2008
Ore funzionamento
1.200 / anno
Potenza elettrica installata
473,7 kWp
Tensione di consegna
15 kV
Rete di consegna
MT Città di Cremona
Tabella 145: principali dati tecnici del parco fotovoltaico di Cremona
U.d.M.
2011
2012
2013
Produzione lorda
kWh
582.986
561.312
497.360
Produzione netta
kWh
578.257
552.351
492.991
Tabella 146: produzioni lorde e nette dell’impianto FTV di Cremona nel 2011-2013
12.4.7 Commercializzazione di Gas
Naturale ed Energia Elettrica verde
Linea Group Holding, attraverso la
sua controllata Linea Più, si occupa
della vendita di energia elettrica,
gas naturale e impianti per la
produzione di energia elettrica da
fonti rinnovabili.
Linea Più mantiene un forte
radicamento sul territorio e allo
stesso tempo possiede dimensioni
tali da assicurare alla clientela il
miglior rapporto prezzo/qualità e
una reale capacità di competere nei
mercati liberalizzati.
Il sistema di Corporate Governance
adottato da Linea Più è volto
ad assicurare la massima e più
equilibrata collaborazione tra le
sue componenti attraverso un
contemperamento armonico dei
diversi ruoli di gestione, di indirizzo e
di controllo.
Il sistema é orientato a garantire
una conduzione dell’Impresa
responsabile e trasparente nei
confronti del mercato, nella
prospettiva di creazione del valore
per i soci e del perseguimento delle
finalità sociali e ambientali.
La missione di Linea Più è
sintetizzata nel mantenimento dei
clienti già serviti da un lato e nella
necessità di espansione del fatturato
con l’acquisizione di nuovi clienti
dall’altro, attraverso lo sviluppo di
alleanze strategiche per consolidare
il posizionamento sul territorio.
Questo significa:
• difendere “a tutti i costi” la
qualità del servizio mantenendo
il rapporto con i clienti in essere
attraverso lo sportello fisico e
con la modulazione molto attenta
della fatturazione;
• adeguare la struttura
organizzativa;
• migliorare il prezzo di fornitura
della materia prima;
• preservare il rapporto diretto con i
clienti;
• rafforzare il rapporto con i territori
gestiti.
Il rapporto “personalizzato” tra
azienda e cliente rappresenta la
volontà e la risposta concreta per
poter sopravvivere - equilibrio dei
bilanci - e proteggersi dalle minacce
di invasione da parte dei competitor.
Per il numero di clienti serviti - oltre
230.000 - Linea Più si colloca tra i
primi operatori nazionali, e considera
la qualità del servizio uno dei
requisiti essenziali per aumentare la
soddisfazione del cliente.
Linea Più è accreditata come ESCO
(Energy Service Company): società
che hanno come oggetto sociale,
anche se non esclusivo, l’offerta
di servizi energetici integrati. Ciò si
traduce nella capacità di offrire ai
propri clienti servizi di:
• analisi dei consumi energetici;
• valutazione delle possibilità di
intervento per l’incremento
dell’efficienza energetica, che
permette un uso razionale delle
risorse per evitare gli sprechi a
favore di un futuro sostenibile;
• fi nanziamento (anche parziale) e
realizzazione degli interventi stessi;
• eventuale gestione e
manutenzione degli impianti;
• gestione del rischio.
La riduzione dei fattori di pressione
ambientale e il risparmio in
bolletta per i propri Clienti sono le
motivazioni che spingono Linea Più
alla partecipazione a iniziative del
risparmio energetico sancite dai
decreti ministeriali 20 luglio 2004 e
dalle Linee Guida dell’AEEGSI.
Nella tabella 147 si riportano i dati
principali relativi alle attività di
vendita della società Linea Più riferiti
al periodo 2011-2013.
12.4.8 Fotovoltaico
Linea Group Holding, attraverso
la sua controllata Linea Più, dal
195
Report di sostenibilità
• Produzione di energia elettrica
Nella tabella 146 si riportano
i principali dati di produzione
dell’impianto di Cremona relative al
periodo di riferimento.
Il calo di produzione è riconducibile
a periodi di grande piovosità che
hanno interessato in particolare
i mesi di maggior producibilità
dell’impianto.
L’AMBIENTE
196
2010 è presente sul mercato delle
energie rinnovabili attraverso la
progettazione, vendita, installazione
e manutenzione di impianti
fotovoltaici. Anche questo settore
ha visto Linea Più rafforzare la
propria presenza radicata sul
territorio, tramite la creazione di
una struttura dedicata, per fornire
alla clientela un pacchetto “chiavi in
mano” a condizioni particolarmente
vantaggiose.
Confermando il proprio impegno
verso le fonti di energia rinnovabili,
Linea Più si rivolge sia ai clienti
residenziali, che alle imprese e alle
Pubbliche Amministrazioni, con
l’obiettivo di offrire un prodotto/
servizio di qualità, rispondente
alle diverse esigenze dei clienti,
ed assicurando il miglior rapporto
qualità/prezzo grazie a partnership
commerciali con i più quotati
fornitori di componentistica presenti
nel settore di riferimento.
L’energia prodotta da fonti rinnovabili
come il fotovoltaico non è più
incentivata attraverso il C.E. dal
7 luglio 2013, data di cessazione
ufficiale dei contributi in conto
energia; per tutto l’anno 2013 e
fino al 31 dicembre 2014 ci sarà
ancora la possibilità di operare la
detrazione IRPEF del 50% della
Totale energia elettrica venduta
spesa dell’impianto installato (quindi
opportunità utilizzabile solo dalle
persone fisiche, mentre è sempre
attivabile la possibilità dello Scambio
sul Posto (SSP) sempre attraverso il
Gestore dei Servizi Energetici (GSE)
L’installazione di un impianto
fotovoltaico viene pertanto
presentata come un’opportunità di
investimento redditizio se si attua un
intelligente autoconsumo, almeno il
40 % dell’energia prodotta, potendo
così garantire ancora un discreto
tempo di rientro dell’investimento,
e sia come impegno verso una
crescita sostenibile attraverso
l’incentivazione alla produzione ed
uso di energia da fonti rinnovabili
Il 2013, come già avvenuto nel
2012, ha segnato ancora un’ulteriore
e più forte diminuzione della
richiesta di impianti (a differenza
dell’anno 2010), a seguito della fine
degli incentivi del Conto Energia,
eliminando di fatto il recupero di
parte dell’investimento attraverso le
tariffe applicate e riconosciute per
ogni kilowatt prodotto
Il mercato italiano quindi è stato
limitato ulteriormente anche per
tutto l’anno 2013 in riferimento
allo promozione e sviluppo di nuovi
impianti. In un’ottica di offerta
ai propri clienti di un prodotto
U.d.M.
2011
2012
2013
GWh
431
499
613
Totale clienti energia elettrica
Totale gas venduto
Totale clienti gas
“completo”, Linea Più integra la
propria proposta commerciale con
la gestione amministrativa delle
pratiche di accesso allo scambio sul
posto con il Gestore Servizi Elettrici
e con una convenzione assicurativa
dell’impianto installato a favore dei
propri clienti oltre ad una offerta di
attività di monitoraggio e assistenza
manutentiva.
Si evidenzia infine che l’AEEGSI
ha dato attuazione ad un regime
di particolare favore, in termini di
esenzione dal pagamento di oneri
generali di sistema e di tariffe
di distribuzione e trasmissione,
per un particolare regime di
autoconsumo denominato Sistema
Efficiente di Utenza (“SEU”)
che può aprire a nuovi modelli di
business per i venditori/produttori
di energia.
Più in generale il mercato si sta
orientando verso l’offerta di una
soluzione integrata concernente
l’efficienza energetica e quindi il
risparmio energetico a 360°: led,
pompe di calore, coibentazione
termica, accumulo di energia
elettrica per incrementare
l’autoconsumo.
Proprio per queste soluzioni di
riqualificazione energetica (Decreto
Ministeriale del 28 dicembre 2012
Milioni di m
-
6.753
19.339
29.155
3
409
494
447
-
215.660
212.757
205.657
Tabella 147: commercializzazione di gas naturale ed energia elettrica Linea Più nel periodo 2011-2013
12.5 Il Servizio Information and
Communication Technology (ICT)
12.5.1 Premessa
Il Gruppo LGH opera nel
settore della Information and
Communication Technology con
l’obiettivo di mettere a disposizione
di enti, aziende e cittadini
avanzate soluzioni di servizio
attraverso le nuove tecnologie,
rappresentando per il sud della
Lombardia il nucleo propulsore
di un polo di eccellenza nell’ICT.
Attraverso un costante impegno
nello sviluppo di servizi innovativi
LGH oggi è un punto di riferimento
autorevole per le provincie di
Brescia e Bergamo, Cremona,
Pavia e Lodi. Tra i principali target
i Comuni del territorio, per i quali
LGH rappresenta un interlocutore
credibile per la realizzazione di
importanti progetti tecnologici
(anche in partnership con la Regione
Lombardia) in molti settori (governo
del territorio, videosorveglianza,
ecc..)
Il Gruppo è attivo nel settore
dell’ICT con il brand Linea Com,
sorto dall’unione tra la preesistenti
LineaCom e Aemcom: la prima con
una spiccata specializzazione nel
settore IT; la seconda in quello delle
telecomunicazioni. Nel tempo le due
realtà hanno allargato il loro campo
d’azione - i territori di origine di Linea
Com erano la Franciacorta e Pavia
mentre per Aemcom la Provincia
di Cremona - diventando asset
strategici dell’offerta di servizi ICT.
Oggi Linea Com gestisce per Linea
Group Holding, e per tutte le società
del Gruppo le attività informatiche
e sistemistiche e i servizi di
telecomunicazioni, amministrando le
reti veloci in fibra ottica di Cremona
e Pavia, fornendo servizi broadband
ad aziende e cittadini negli ambiti
TLC, basandosi su avanzati Data
Center.
Proprio in accordo allo sviluppo
strategico che il Gruppo ha definito
per il settore ICT, dal 1 gennaio
2014 le due realtà sono confluite
in un unico soggetto operativo
unitamente alla struttura IT di
LGH, completando così il processo
di integrazione della capacità di
servizio e dell’offerta del Gruppo
per soggetti privati e pubblici.
Linea Com è al servizio di oltre
300 comuni della Lombardia
sudorientale. Un risultato raggiunto
con passione e impegno, mettendo
sempre al centro le esigenze dei
clienti e dei stakeholder.
12.5.2 Le principali attività di Linea
Com
Attraverso un costante impegno
nello sviluppo di servizi innovativi,
Linea Com è oggi un punto di
riferimento autorevole per la
pubblica amministrazione, il mondo
delle imprese e dei cittadini. La sua
missione è quella di rappresentare
un partner tecnologico sicuro ed
affidabile in grado di supportare i
clienti nell'approccio con le nuove
tecnologie della comunicazione e
dell'informazione.
Linea Com ha realizzato la rete
Ring: un anello di fibra ottica che
consentirà, con un’estensione
geografica di circa 400 km, il
collegamento ad elevatissima
velocità tra le principali sedi del
nostro Gruppo con il principale hub
internet italiano di Milano e il punto
di interscambio di Brescia.
Le intense sinergie col gruppo LGH
rappresentano una formidabile
occasione per ottimizzare risorse,
crescere e innovare. Linea Com
opera con spiccata specializzazione
nei settori IT, nella gestione delle
reti veloci e delle telecomunicazioni,
mettendo a disposizione di enti,
aziende e cittadini soluzioni
avanzate, professionalità ed
innovazione costante.
Con oltre 8 milioni di euro di
investimenti, Linea Com ha
realizzato una tra le più estese rete
wireless d’Italia collegando 211
comuni delle province di Cremona,
Lodi, Bergamo, Brescia, Piacenza,
Mantova e Parma per la fruizione
di servizi evoluti e integrati legati a
Voce, Dati e Internet.
Linea Com ha in dotazione
importanti infrastrutture ICT (data
center) in grado di garantire la
disponibilità di piattaforme e di
servizi avanzati (storage, back up,
disaster recovery, collocation).
Svolge attività di service verso
gli Enti nei settori dell’autonomia
impositiva e dei contributi e lavora
197
Report di sostenibilità
“Incentivazione della produzione
di energia termica da fonti
rinnovabili ed interventi di efficienza
energetica di piccole dimensioni”)
sono previsti incentivi quali la
detrazioni Irpef ed Ires, e da parte
del GSE promulgando il “conto
termico.
L’AMBIENTE
per il territorio nell’ambito tributario.
Raggiunge vere e proprie punte di
eccellenza nelle applicazioni GIS, il
sistema informativo computerizzato
che permette l’acquisizione,
la registrazione, l’analisi, la
visualizzazione e la restituzione
di informazioni derivanti da dati
geografici (geo-riferiti).
Linea Com gestisce 1000 km di fibra
ottica nel sud della Lombardia ed
in particolare le reti metropolitane
(NGN) di Cremona e Pavia. La
sua missione comprende inoltre
la progettazione ed erogazione di
soluzioni innovative nel settore
della Information and Comunication
Technology (ICT) a cittadini, imprese
e pubblica amministrazione.
198
Linea Com, Server Farm
Report di sostenibilità
199
Linea Com, Intervento operatore
Indicatori per la qualità AEEGSI servizi di distribuzione elettrica TIQE
Livelli specifici
ALLEGATO
2011
200
Numero
Tmedio
Fuori
standard
Totale
indennizzi
(€)
%
rispetto
20 gg lav.
120
4,73
0
0
100,00%
Altri usi
20 gg lav.
404
3,79
1
60
99,75%
Tempo di preventivazione per l'esecuzione BT
totale
Tutti i
clienti
20 gg lav.
524
4,01
1
60
99,81%
Tempo di preventivazione per l'esecuzione MT
Media
tensione
40 gg lav.
Tempo di esecuzione lavori semplici
Domestici
15 gg lav.
60
4,33
0
0
100,00%
Tempo di esecuzione lavori semplici
Altri usi
15 gg lav.
318
3,25
0
0
100,00%
Tempo di esecuzione lavori semplici
Media
tensione
30 gg lav.
3
2,67
0
0
100,00%
Tutti i
15-30 gg lav.
clienti
381
3,42
0
0
100,00%
Cliente
Standard
Tempo di preventivazione per l'esecuzione BT
Domestici
Tempo di preventivazione per l'esecuzione BT
Tempo di esecuzione lavori semplici totale
Livello generale
Tempo di attivazione della fornitura
Domestici
5 gg lav.
2.747
0,42
1
90
99,96%
Tempo di attivazione della fornitura
Altri usi
5 gg lav.
454
0,87
0
0
100,00%
Tempo di attivazione della fornitura
Media
tensione
7 gg lav.
8
1,38
0
0
100,00%
Tempo di attivazione della fornitura totale
Tutti i
clienti
5 o 7 gg lav.
3.209
0,49
1
90
99,97%
Tempo di disattivazione della fornitura su
richiesta del cliente finale
Domestici
5 gg lav.
1.755
0,56
3
210
99,83%
Tempo di disattivazione della fornitura su
richiesta del cliente finale
Altri usi
5 gg lav.
575
0,74
1
60
99,83%
Tempo di disattivazione della fornitura su
richiesta del cliente finale
Media
tensione
5 gg lav.
11
0,73
0
0
100,00%
Tempo di disattivazione della fornitura su
richiesta del cliente finale totale
Tutti i
clienti
5 gg lav.
2.341
0,61
4
270
99,83%
Domestici
1 gg feriale
527
0,05
0
0
100,00%
Tempo riattivazione della fornitura in seguito a
sospensione per morosità
2013
Numero
Tmedio
Fuori
standard
Totale
indennizzi
(€)
%
rispetto
Numero
Tmedio
Fuori
standard
Totale
indennizzi
(€)
%
rispetto
93
5,99
0
0
100,00%
105
5,70
0
0
100,00%
350
6,14
3
650
99,14%
159
5,95
1
70
99,37%
443
6,11
3
650
99,32%
264
5,85
1
70
99,62%
7
10,43
0
0
100,00%
7
10,14
0
0
100,00%
52
2,98
0
0
100,00%
71
3,15
0
0
100,00%
259
3,32
0
0
100,00%
80
3,71
0
0
100,00%
2
5,00
0
0
100,00%
0
0
0
0
100,00%
313
3,27
0
0
100,00%
151
3,45
0
0
100,00%
3.030
0,40
1
35
99,97%
3.006
0,37
0
0
100,00%
918
1,03
0
0
100,00%
805
0,75
0
0
100,00%
8
1,00
0
0
100,00%
1
3
0
0
100,00%
3.956
0,55
1
35
99,97%
3.812
0,45
0
0
100,00%
2123
0,59
3
140
99,86%
1.900
0,51
2
70
99,89%
674
0,88
0
0
100,00%
674
0,55
0
0
100,00%
4
0,75
0
0
100,00%
3
3
0
0
100,00%
2.801
0,66
3
140
99,89%
2.577
0,52
2
70
99,92%
1.144
0,08
2
70
99,83%
1.040
0,13
6
315
99,42%
201
Report di sostenibilità
2012
ALLEGATO
2011
202
Numero
Tmedio
Fuori
standard
Totale
indennizzi
(€)
%
rispetto
1 gg feriale
98
0,02
0
0
100,00%
Media
tensione
1 gg feriale
0
0,00
0
0
-
Tutti i
clienti
1 gg feriale
625
0,05
0
0
100,00%
Tempo medio di verifica gruppo di misura
Domestici
15 gg lav.
0
0,00
0
0
-
Tempo medio di verifica gruppo di misura
Altri usi
15 gg lav.
0
0,00
0
0
Tempo medio di verifica gruppo di misura
Media
tensione
15 gg lav.
0
0,00
0
0
-
Tutti i
clienti
15 gg lav.
0
0,00
0
0
-
Tempo medio di verifica tensione
Domestici
30 gg lav.
0
0,00
0
0
-
Tempo medio di verifica tensione
Altri usi
30 gg lav.
1
11,00
0
0
100,00%
Tempo medio di verifica tensione
Media
tensione
30 gg lav.
0
0,00
0
0
-
Tutti i
clienti
30 gg lav.
1
11,00
0
0
100,00%
Fascia puntualità per appuntamenti
Domestici
2 ore
479
NA
0
0
100,00%
Fascia puntualità per appuntamenti
Altri usi
2 ore
353
NA
3
0
99,15%
Fascia puntualità per appuntamenti
Media
tensione
2 ore
0
NA
0
0
-
Tutti i
clienti
2 ore
832
-
3
0
99,64%
Tempo di riattivazione della fornitura in seguito
a guasti del gruppo di misura per le richieste
pervenute nei giorni lavorativi
Domestici
3 ore
4
1,06
0
0
100,00%
Tempo di riattivazione della fornitura in seguito
a guasti del gruppo di misura per le richieste
pervenute nei giorni lavorativi
Altri usi
3 ore
5
1,02
0
0
100,00%
Cliente
Standard
Tempo riattivazione della fornitura in seguito a
sospensione per morosità
Altri usi
Tempo riattivazione della fornitura in seguito a
sospensione per morosità
Tempo riattivazione della fornitura in seguito a
sospensione per morosità totale
Tempo medio di verifica gruppo di misura totale
Tempo medio di verifica tensione totale
Fascia puntualità per appuntamenti totale
2013
Numero
Tmedio
Fuori
standard
Totale
indennizzi
(€)
%
rispetto
Numero
Tmedio
Fuori
standard
Totale
indennizzi
(€)
%
rispetto
271
0,1
0
0
100,00%
289
0,1
2
140
99,31%
1
0,
0
0
100,00%
0
0,00
0
0
-
1.416
0,08
2
70
99,86%
1.329
0,12
8
455
99,40%
0
0,00
0
0
-
1
11,00
0
0
100,00%
1
10,00
0
0
100,00%
1
5,00
0
0
100,00%
1
6,00
0
0
100,00%
0
0,00
0
0
-
2
8,00
0
0
100,00%
2
8,00
0
0
100,00%
0
0,00
0
0
-
0
0,00
0
0
-
0
0,00
0
0
-
0
0,00
0
0
-
0
0,00
0
0
-
0
0,00
0
0
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
325
NA
0
0
100,00%
276
NA
0
0
100,00%
327
NA
0
0
100,00%
268
NA
0
0
100,00%
1
NA
0
0
100,00%
5
NA
0
0
100,00%
0
0
100,00%
549
0
0
100,00%
653
5
1,07
0
0
100,00%
8
1,14
0
0
100,00%
5
1,17
0
0
100,00%
10
1,13
0
0
100,00%
203
Report di sostenibilità
2012
ALLEGATO
2011
204
Numero
Tmedio
Fuori
standard
Totale
indennizzi
(€)
%
rispetto
3 ore
9
1,04
0
0
100,00%
Domestici
4 ore
3
1,33
0
0
100,00%
Tempo di riattivazione della fornitura in seguito
a guasti del gruppo di misura per le richieste
pervenute nei giorni non lavorativi
Altri usi
4 ore
2
0,70
0
0
100,00%
Tempo di riattivazione della fornitura in seguito
a guasti del gruppo di misura per le richieste
pervenute nei giorni non lavorativi totale
Tutti i
clienti
4 ore
5
1,08
0
0
100,00%
Rettifiche di fatturazione
Domestici
90 gg solari
0
0,00
0
0
Rettifiche di fatturazione
Altri usi
90 gg solari
0
0,00
0
0
Rettifiche di fatturazione
Media
tensione
60 gg solari
0
0,00
0
0
Tutti i
clienti
-
0
0,00
0
0
-
Fascia di puntualità per appuntamenti
posticipati
Domestici
2 ore
33
NA
0
0
100,00%
Fascia di puntualità per appuntamenti
posticipati
Altri usi
2 ore
21
NA
1
-
95,24%
Fascia di puntualità per appuntamenti
posticipati
Media
tensione
2 ore
1
NA
0
0
100,00%
Fascia di puntualità per appuntamenti
posticipati totale
Tutti i
clienti
2 ore
55
-
1
0
98,18%
Media
tensione
40 gg lav.
90%
5
11,00
0
NA
-
Domestici
60 gg lav.
85%
4
9,75
0
NA
100,00%
Cliente
Standard
Tempo di riattivazione della fornitura in seguito
a guasti del gruppo di misura per le richieste
pervenute nei giorni lavorativi totale
Tutti i
clienti
Tempo di riattivazione della fornitura in seguito
a guasti del gruppo di misura per le richieste
pervenute nei giorni non lavorativi
Rettifiche di fatturazione totale
-
Livelli generali
Preventivi per l'esecuzione di lavori sulla rete
MT
Esecuzione lavori complessi
2013
Numero
Tmedio
Fuori
standard
Totale
indennizzi
(€)
%
rispetto
Numero
Tmedio
Fuori
standard
Totale
indennizzi
(€)
%
rispetto
10
1,12
0
0
100,00%
18
1,13
0
0
100,00%
7
1,01
0
0
100,00%
6
1,58
0
0
100,00%
3
1,31
0
0
100,00%
4
0,90
0
0
100,00%
10
1,10
0
0
100,00%
10
1,31
0
0
100,00%
0
0,00
0
0
0
0,00
0
0
0
0,00
0
0
0
0,00
0
0
0
0,00
0
0
0
0,00
0
0
0
-
0
0
-
0
-
0
0
-
14
NA
0
0
100,00%
33
NA
0
0
100,00%
37
NA
0
0
100,00%
24
NA
0
0
100,00%
0
NA
0
0
-
1
NA
0
0
-
51
-
0
0
100,00%
58
-
0
0
100,00%
NA
100%
7
15,57
0
NA
100%
-
-
Livello specifico
6
8,50
0
205
Report di sostenibilità
2012
2011
Numero
Tmedio
Fuori
standard
Totale
indennizzi
(€)
%
rispetto
60 gg lav.
85%
29
5,86
0
NA
100%
Media
tensione
60 gg lav.
85%
2
45,00
0
NA
-
Tutti i
clienti
60 gg lav.
85%
35
8,54
-
NA
-
Risposta a reclami o richieste scritte per
l'attività di distribuzione
Domestici
20 gg lav.
90%
0
0,00
0
NA
-
Risposta a reclami o richieste scritte per
l'attività di distribuzione
Altri usi
20 gg lav.
90%
0
0,00
0
NA
-
Risposta a reclami o richieste scritte per
l'attività di distribuzione
Media
tensione
20 gg lav.
90%
0
0,00
0
NA
-
Risposta a reclami o richieste scritte per
l'attività di distribuzione totale
Tutti i
clienti
20 gg lav.
90%
0
0,00
Risposta a reclami o richieste scritte per
l'attività di misura
Domestici
20 gg lav.
90%
3
8,67
0
NA
100%
Risposta a reclami o richieste scritte per
l'attività di misura
Altri usi
20 gg lav.
90%
3
10,00
0
NA
100%
Risposta a reclami o richieste scritte per
l'attività di misura
Media
tensione
20 gg lav.
90%
2
22,00
1
NA
50%
Risposta a reclami o richieste scritte per
l'attività di misura totale
Tutti i
clienti
20 gg lav.
90%
8
12,50
-
NA
-
Risposta a reclami o richieste scritte per
l'attività di vendita
Domestici
20 gg lav.
90%
0
0,00
0
NA
Risposta a reclami o richieste scritte per
l'attività di vendita
Altri usi
20 gg lav.
90%
0
0,00
0
NA
Risposta a reclami o richieste scritte per
l'attività di vendita
Media
tensione
20 gg lav.
90%
0
0,00
0
NA
Risposta a reclami o richieste scritte per
l'attività di vendita totale
Tutti i
clienti
20 gg lav.
90%
0
0,00
0
NA
Cliente
Standard
Esecuzione lavori complessi
Altri usi
Esecuzione lavori complessi
ALLEGATO
Esecuzione lavori complessi totale
206
NA
2013
Numero
Tmedio
Fuori
standard
Totale
indennizzi
(€)
%
rispetto
Numero
Tmedio
Fuori
standard
Totale
indennizzi
(€)
%
rispetto
16
12,38
0
NA
100%
16
9,81
0
NA
100%
2
32,50
0
NA
100%
3
4,00
0
NA
100%
24
13,09
0
NA
100%
26
10,69
0
NA
100%
6
14,17
0
NA
100%
14
13,86
0
NA
100%
1
17,00
0
NA
100%
3
14,67
0
NA
100%
1
18,00
0
NA
100%
0
0,00
0
NA
100%
8
15,00
0
NA
100%
17
14,00
0
NA
100%
4
9,00
0
NA
100%
4
19,50
0
NA
100%
0
0,00
0
NA
100%
3
8,67
0
NA
100%
0
0,00
0
NA
100%
1
6,00
0
NA
100%
4
9,00
0
NA
100%
8
13,75
0
NA
100%
Normato da TIQV
Normato da TIQV
207
Report di sostenibilità
2012
13. Glossario
GLOSSARIO
A
208
Abitante equivalente
Unità di misura che esprime il
carico organico inquinante in arrivo
ad un impianto di depurazione.
Corrisponde al carico organico
biodegradabile avente una richiesta
biochimica di ossigeno a cinque
giorni pari a 60 grammi di ossigeno
al giorno.
Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas
e il sistema idrico (AEEGSI)
Autorità indipendente, istituita con
legge n. 481 del 14 novembre 1995,
con il compito di tutelare gli interessi
dei consumatori e di promuovere
la concorrenza, l'efficienza e la
diffusione di servizi con elevati livelli
di qualità, attraverso l'attività di
regolazione e controllo.
B
Ambiente
Contesto nel quale un’organizzazione
opera, comprendente l’aria, l’acqua,
il terreno, le risorse naturali, la flora,
la fauna, gli esseri umani e le loro
interrelazioni.
Anidride carbonica (CO2)
Gas incolore e inodore prodotto
dai processi di combustione e da
processi naturali. È un gas serra.
Aspetto ambientale
Elemento delle attività o dei prodotti
o dei servizi di un’organizzazione che
può interagire con l’ambiente.
Biogas
Il biogas è il prodotto finale
delle trasformazioni biologiche
anaerobiche della sostanza organica
presente nei rifiuti ad opera di
microrganismi.
C
Certificazione ISO 14001:2004
Certificazione di sistemi di gestione
ambientale.
Certificazione ISO 9001:2008
Certificazione di sistemi di gestione
per la qualità.
Certificazione OHSAS 18001:2007
(Occupational Health and Safety
Management Systems)
Certificazione di sistemi di gestione
per la salute e la sicurezza dei luoghi
di lavoro
Certificazione UNI CEI EN ISO/IEC
17025:2005
Certificazione di sistemi di gestione
qualità dei laboratori di analisi.
Composti Organici Volatili (COV)
Sostanze sotto forma di vapore in
miscele complesse, con un punto
di ebollizione che va da un limite
inferiore di 50-100 °C a un limite
superiore di 240-260 °C. I composti
che rientrano in questa categoria
sono più di 300. Tra i più noti ci sono
gli idrocarburi alifatici, i terpeni, gli
idrocarburi aromatici, gli alcoli, gli
esteri, i chetoni e le aldeidi.
Cogenerazione
L’insieme delle operazioni volte alla
produzione combinata di energia
meccanica/elettrica e calore,
entrambi considerati effetti utili,
partendo da una qualsivoglia fonte di
energia (Norma UNI 8887).
Corporate Governance
L’insieme delle procedure connesse
al processo di formulazione delle
decisioni, alla valutazione della
performance e al controllo delle
aziende, nonché alla messa a punto
di sistemi in grado di indirizzare
complessivamente l’azienda e
soddisfare le ragionevoli aspettative
di rendicontazione dei soggetti
CSR (Corporate Social
Responsibility)
Integrazione volontaria delle
preoccupazioni sociali ed ecologiche
delle imprese nelle loro operazioni
commerciali e nei loro rapporti con
le parti interessate (Libro Verde della
Commissione Europea del 2001).
dalla Coalition for Environmentally
Responsible Economies (CERES) in
collaborazione con l’United Nations
Environment Programme (UNEP),
con lo scopo di sviluppare linee
guida comuni a uso volontario,
applicabili a livello internazionale.
Emissione
Qualsiasi sostanza solida, liquida o
gassosa introdotta nell'atmosfera
che possa causare inquinamento
atmosferico (D. lgs 152/06).
Gruppo di Studio per il Bilancio
Sociale (GBS)
Associazione non profit che si
occupa di sviluppo e promozione
della ricerca scientifica sul Bilancio
Sociale e sulle tematiche inerenti ai
processi di gestione responsabile
di imprese al fine di favorire la
diffusione della responsabilità
sociale aziendale e la sua
applicazione nel contesto nazionale
ed internazionale.
F
H
Fonte rinnovabile
Fonti energetiche rinnovabili sono
il sole, il vento, le risorse idriche,
le risorse geotermiche, le maree, il
moto ondoso e la trasformazione in
energia elettrica dei prodotti vegetali
o dei rifiuti organici e inorganici.
HCL
Acido cloridrico.
E
G
Gestore della Rete di Trasmissione
Nazionale (GRTN)
Società per Azioni istituita con il
D.lgs. n. 79 del 16 marzo 1999 ed
operativa dal 1° aprile del 2000
che ha in concessione la gestione
unificata della rete dell'energia
elettrica italiana.
Global Reporting Initiative (GRI)
Istituzione promossa nel 1997
I
Impatto ambientale
Qualunque modificazione
dell’ambiente, negativa o benefica,
causata totalmente o parzialmente
dagli aspetti ambientali di
un’organizzazione.
Materiale Particolato (PM)
Miscela di particelle solide e liquide
sospese in atmosfera. Hanno
dimensioni comprese tra 0,005 µm
e 50-150µm e una composizione
costituita da una miscela di elementi
quali: carbonio, piombo, nichel,
nitrati, solfati, composti organici,
frammenti di suolo, ecc.
Monossido di carbonio (CO)
Gas incolore, inodore, infiammabile
e molto tossico. Si forma durante
le combustioni incomplete delle
sostanze organiche per mancanza di
ossigeno.
N
Norma SA 8000 (Social
Accountability)
La norma volontaria SA 8000,
standard emesso dal SAI (Social
Accountability International),
rappresenta il primo standard
ufficiale in materia di responsabilità
sociale, i cui requisiti consentono
alle imprese di costruire un sistema
di gestione della responsabilità
sociale auditabile e certificabile.
NOX
Parametro indicante la famiglia degli
ossidi di azoto.
M
P
Margine operativo lordo (MOL)
Voce del conto economico
riclassificato a cui si perviene
sommando gli ammortamenti al
risultato operativo. Si può ottenere
anche sottraendo dai ricavi i costi
della gestione caratteristica, ad
esclusione degli ammortamenti.
Percolato
Liquido che si origina
prevalentemente dall’infiltrazione di
acqua nella massa dei rifiuti o dalla
decomposizione degli stessi (D.lgs.
36/2003).
209
Report di sostenibilità
esterni che in essa detengono
interessi (Hodges-Wright-Keasy,
1996).
PGT Piano di Governo del Territorio
Strumento di Pianificazione
Urbanistica Comunale introdotto
dalla l.r. 12/05.
R
GLOSSARIO
Rapporto di sostenibilità
Strumento di rendicontazione e
comunicazione alle parti interessate
delle prestazioni aziendali rispetto
alle tre dimensioni, economica,
ambientale e sociale.
210
Registrazione EMAS
Regolamento CE n. 761 del 19
marzo 2001 sull’adesione volontaria
delle organizzazioni a un sistema
comunitario di ecogestione e audit,
oggi sostituito dal Regolamento CE
1221/09.
S
SO2
Ossido di zolfo.
Sostenibilità
Capacità dell'umanità di rispondere
alle esigenze del presente senza
pregiudicare la capacità delle future
generazioni di rispondere alle loro
necessità.
Stakeholder
Qualsiasi individuo, comunità o
organizzazione che possa essere,
direttamente o indirettamente,
interessato dalle scelte aziendali
per le relazioni di scambio che
intrattiene con essa o perché
significativamente influenzato da tali
scelte.
T
Termovalorizzatore
Impianto di smaltimento di rifiuti
in grado di sfruttare il contenuto
calorico dei rifiuti stessi per generare
calore, riscaldare acqua ed infine
produrre energia elettrica.
V
Valore aggiunto
Misura la ricchezza prodotta
dall'azienda nell'esercizio, con
riferimento agli interlocutori
(stakeholder) che partecipano alla
sua distribuzione.
VAS (Valutazione Ambientale
Strategica)
Strumento di valutazione ambientale
di piani, programmi e progetti con
lo scopo di assicurare che l'attività
antropica sia compatibile con lo
sviluppo sostenibile, introdotto dal
d.lgs. 152/06 e s.m.i.
Questionario di valutazione
del Report di sostenibilità
Completezza delle informazioni
Le informazioni contenute nel Rapporto di Sostenibilità sono complete?
(1 = poco; 5 = molto)
La premessa metodologica
Linea Group Holding
Prestazione Economica
Prestazione Ambientale
Prestazione Sociale
12345
12345
12345
12345
12345
Chiarezza della comunicazione
Le informazioni sono esposte in un linguaggio chiaro e facilmente comprensibile?
(1 = poco; 5 = molto)
La premessa metodologica
Linea Group Holding
Prestazione Economica
Prestazione Ambientale
Prestazione Sociale
12345
12345
12345
12345
12345
Trasparenza dei dati
Ritiene attendibili le informazioni e i dati presentati?
(1 = poco; 5 = molto)
La premessa metodologica
Linea Group Holding
Prestazione Economica
Prestazione Ambientale
Prestazione Sociale
12345
12345
12345
12345
12345
Valutazione degli obiettivi
Come valuta gli obiettivi per il futuro contenuti nel documento?
(1 = giudizio molto negativo; 5 = giudizio molto positivo)
La premessa metodologica
Linea Group Holding
Prestazione Economica
Prestazione Ambientale
Prestazione Sociale
12345
12345
12345
12345
12345
Stakeholder
A quale categoria di stakeholder appartiene?
Azionista
{
Finanziatore
{
Dipendente
{
Pubblica Amministrazione
{
Creditori
{
Comunità Locale
{
Altre osservazioni e suggerimenti
Credits
Linea Group Holding S.p.A.
Via dei Comizi Agrari
26100 Cremona
Tel. 0375 8021
Fax 0372 802102
www.lgh.it - [email protected]
Raccolta dati e elaborazione
Area Qualità, Sicurezza e Ambiente LGH
con il supporto di tutte le funzioni aziendali
Coordinamento Editoriale
Area Comunicazione e Relazioni Esterne LGH
Impaginazione grafica
studio pitre - Cremona
Stampato su
carta ecologica Symbol Freelife Satin Fedrigoni
Finito di stampare nel mese di agosto 2014
da Fantigrafica - Cremona
Per ottenere copia del Report di sostenibilità scrivete a:
[email protected]