ESPERIENZE DAL MONDO DELLA SCUOLA Oltre la valutazione degli apprendimenti scolastici. Un’esperienza pilota per lo sviluppo della «scuola efficace» Valeria Cavioni – Department of Brain and Behavioral Sciences, Università degli Studi di Pavia Christopher Clouder – Research Director Fundación «Botín» and Pedagogical Director «Il Liceo dei Colli» La corrispondenza va inviata a: Valeria Cavioni – Department of Brain and Behavioral Sciences, Università degli Studi di Pavia, piazza Botta 6, 27100 Pavia; email: [email protected]. Sommario Il contributo descrive un’esperienza di valutazione di istituto che si propone di rilevare aspetti inerenti alle caratteristiche globali del servizio scolastico, includendo tematiche connesse alla soddisfazione da parte di tutti gli utenti, la partecipazione delle famiglie, la relazione docente-studente, le motivazioni e le strategie di insegnamento dei docenti, l’autostima degli studenti e l’atmosfera morale del gruppo classe. In questa prospettiva, il processo di autovalutazione d’istituto si delinea come un’azione di miglioramento della scuola derivante dal lavoro sinergico di tutti gli stakeholders per individuare i punti di forza e di debolezza del servizio offerto e per comprendere la scuola in modo analitico da una molteplicità di punti di vista. Parole chiave Valutazione, qualità, scuola efficace ■ Introduzione I rapidi e recenti cambiamenti socio-economici degli ultimi anni hanno contribuito ad accendere il dibattito circa il ruolo della scuola, la sua mission e, più in generale, sul sistema educativo e il suo bisogno di rinnovamento. © 2014 Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. Psicologia dell’educazione Vol. 8, n. 1, marzo 2014 (pp. 127-136) Psicologia dell’educazione – Vol. 8, n. 1, marzo 2014 L’attuale generazione di bambini e giovani merita una formazione che tenga conto del mondo in cui oggi viviamo e del suo probabile futuro, avendo cura di incrementare, in aggiunta ai saperi tradizionali, nuove competenze che coinvolgono abilità di resilienza, la creatività, la motivazione e il saper cooperare, competenze che, nel passato, non sono state considerate elemento centrale dell’offerta educativa. Le Indicazioni nazionali per il curricolo (MIUR, 2012) sottolineano come gli obiettivi della scuola vengano definiti rispetto allo studente all’interno del suo percorso educativo e formativo individuale, considerando anche il contesto socio-relazionale di provenienza, al fine di costruire un ambiente scolastico come il luogo in cui vengono accolti e supportati i bisogni cognitivi, emotivi e sociali degli studenti. La capacità dell’istituzione scolastica di adattarsi alle necessità degli utenti, siano essi studenti, docenti e insegnanti, ne determina, dunque, i livelli di qualità ed efficacia. Definire una scuola «efficace», significa, in particolare, considerare molteplici aspetti, che includono sia gli apprendimenti e le esperienze educativo-formative degli alunni, sia lo sviluppo e la formazione dei docenti, il coinvolgimento delle famiglie e, più in generale, della comunità di riferimento in cui la scuola opera. Una scuola efficace è una scuola in cui si sono creati un clima e un contesto culturale produttivo, in cui si adotta una politica di sviluppo delle competenze e delle motivazioni dei docenti, si fornisce un adeguato monitoraggio dei processi di apprendimento e di crescita degli studenti, prestando attenzione al coinvolgimento delle famiglie e accogliendo le aspettative di tutti gli utenti, ossia insegnanti, studenti e famiglie (Scheerens, 2004; Allulli, Farinelli e Petrolino, 2013). Quando si parla di qualità ed efficacia dell’istituto, appare evidente quindi che, pur considerando i risultati degli studenti in termini di apprendimenti e prestazioni, è necessario allargare l’analisi anche all’intero contesto di apprendimento, cioè alle caratteristiche dell’ambiente educativo, alla qualità dei processi di insegnamento e alle dinamiche stesse dell’apprendimento. ■ La cultura della valutazione Secondo le Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla collaborazione europea per la valutazione della qualità dell’insegnamento scolastico (2001), il fornire un’istruzione di qualità costituisce uno dei principali obiettivi dell’insegnamento in tutti gli ordini di scuola. A tal proposito, il documento riporta come la valutazione della qualità degli istituti scolastici si configuri come uno strumento di analisi dei processi scolastici finalizzato a prevenire l’abbandono scolastico e l’esclusione sociale. Il Parlamento Europeo sottolinea, inoltre, che la valutazione della qualità dell’istruzione deve sostenere e promuovere «la partecipazione di tutti gli operatori scolastici, compresi docenti, alunni, direzione, genitori ed esperti, […] per favorire la condivisione della responsabilità del miglioramento della scuola» (p. 3). La scuola deve essere dunque in grado di gestire in maniera efficace la propria azione educativo-formativa e di valutarne i risultati raggiunti attraverso strumenti di autova- 128 Oltre la valutazione degli apprendimenti scolastici. Un’esperienza pilota per lo sviluppo della «scuola efficace» lutazione, al fine di rilevare e migliorare la relazione esistente tra la gestione del servizio effettuato e la significatività dei percorsi compiuti e dei risultati conseguiti (Capuano e Vairetti, 2013). In Italia, in particolare nell’ultimo ventennio, i processi di valutazione si sono prevalentemente focalizzati sulle performance degli studenti mediante l’utilizzo di prove standardizzate. La necessità di fondare e valorizzare una cultura della valutazione degli istituti scolastici è a tutt’oggi un’esigenza fondamentale per fornire una risposta chiara e concreta al bisogno sia degli utenti (genitori e studenti) che del personale scolastico di comprendere a pieno gli aspetti didattici e educativi perseguiti dalla scuola stessa. I maggiori benefici derivanti dall’attuazione di un processo di valutazione implicano: l’identificazione dei punti di forza e delle aree da migliorare di un’organizzazione; l’individuazione di azioni di miglioramento; l’aumento del livello di consapevolezza e di comunicazione in tutta l’organizzazione e l’incremento della consapevolezza e dell’interesse del personale rispetto ai temi della qualità e dell’efficacia della scuola. ■ Il progetto di valutazione La sperimentazione qui descritta si propone di spostare l’attenzione dalla valutazione delle performance scolastiche alla valutazione degli aspetti relazionali e motivazionali, e di monitorare lo sviluppo globale dell’Istituto inteso come sistema co-costruito dall’interazione tra i docenti, gli studenti e le famiglie degli studenti. Tale esperienza costituisce la fase iniziale di uno studio pilota, che è iniziato nel mese di dicembre 2013 e che si concluderà nel luglio 2014, relativo alla valutazione dell’Istituto «Liceo dei Colli», afferente alla rete di scuole Steiner sviluppate in tutto il mondo a partire dal 1919, con sede a Pozzolatico, Impruneta (FI). Alcuni studi (Dahlin, 2010) hanno mostrato come la pedagogia Steiner,1 enfatizzando l’approccio delle arti a scuola, come la musica, l’arte, il teatro, la danza, abbia un positivo impatto sulla salute mentale degli studenti, promuovendo, in particolare, la coesione all’interno del gruppo classe, una maggiore identificazione con la comunità scolastica, con un aumento del comportamento prosociale, della motivazione, della frequenza e del rendimento a scuola (Dahlin, 2010; Payne, River-Bento e Skillings, 2002; Woods, Ashley e Woods, 2005). In accordo con l’orientamento pedagogico della scuola, è stato definito un protocollo di strumenti per l’autovalutazione dell’istituto che potesse valorizzare la particolarità delle 1 La pedagogia Steiner prevede, in particolare, laboratori per la lavorazione del metallo, del legno, permacultura (ossia la disciplina che insegna a progettare insediamenti umani che imitano gli ecosistemi naturali sostenibili, equilibrati e stabili in grado di automantenersi e rinnovarsi con un basso input di energia), arte e incisione, scultura, legatoria e creazione di gioielli, in aggiunta alle materie scolastiche curricolari. 129 Psicologia dell’educazione – Vol. 8, n. 1, marzo 2014 competenze acquisite degli studenti, le motivazioni dei docenti e del clima relazionale dell’istituto instauratosi tra gli studenti, i docenti e i genitori. Tale approccio nella valutazione ha l’obiettivo di individuare i punti di forza e debolezza del sistema scolastico al fine di incrementare sia la qualità dell’insegnamento a livello di scuola e di classe, sia gli aspetti legati ai contesti relazionali di apprendimento all’interno della comunità scuola, affinché tale autovalutazione possa diventare uno strumento per rafforzare la capacità delle scuole di monitorarsi e perfezionarsi in risposta alle caratteristiche e alle richieste dell’utenza. Il progetto, iniziato nel mese di settembre 2013 con la definizione del protocollo di valutazione, si articola nel corso del 2014 in due fasi di raccolta dati. La fase iniziale di pre-test è prevista nel mese di febbraio 2014, la fase finale di post-test è stata ipotizzata per il mese di maggio 2014. Il disegno di ricerca prevede la raccolta dati per l’intero quinquennio dell’istituto. La tabella 1 riassume le fasi del progetto per l’anno scolastico 2013-2014. TABELLA 1 Fasi del progetto Fasi Tempi Definizione del protocollo di valutazione (scelta degli strumenti e degli indicatori) Settembre/Dicembre 2013 Presentazione del progetto agli stakeholders Gennaio 2014 Raccolta di dati pre-test Febbraio 2014 Analisi dei dati pre-test e stesura report Marzo 2014 Raccolta di dati post-test Maggio 2014 Analisi dei dati post-test e stesura report Giugno 2014 Pubblicazione e divulgazione dei risultati della valutazione Luglio 2014 ■ Strumenti di valutazione Il progetto di valutazione ha incluso le seguenti aree di analisi: soddisfazione dell’utenza (studenti, insegnanti e famiglie), partecipazione delle famiglie, relazione docente-studente, motivazioni e strategie di insegnamento dei docenti, autostima degli studenti e atmosfera morale del gruppo classe. La raccolta delle informazioni è avvenuta mediante la compilazione di questionari anonimi online in un arco temporale di due settimane. Alla compilazione dei questionari descritta qui di seguito è stata, inoltre, aggiunta una scheda anagrafica. La tabella 2 mostra tutti gli strumenti utilizzati suddivisi per tipologia di utente. 130 Oltre la valutazione degli apprendimenti scolastici. Un’esperienza pilota per lo sviluppo della «scuola efficace» Soddisfazione dell’utenza L’analisi della soddisfazione dell’utenza e degli operatori è avvenuta tramite la compilazione del Questionario sul concetto di qualità della scuola (Allulli, Farinelli e Petrolino, 2013). Lo strumento, compilato da genitori, studenti e insegnanti, indaga rispettivamente i livelli di soddisfazione dei genitori e i livelli di soddisfazione degli studenti (rispetto alla scuola in generale, ai docenti, alla didattica) e dei docenti relativamente ai differenti aspetti che costituiscono l’esperienza scolastica (qualità dell’insegnamento, disponibilità di servizi e strutture), al fine di conoscere l’idea di qualità nella scuola e le priorità da affrontare. Partecipazione delle famiglie Il coinvolgimento delle famiglie, positivamente associato a un migliore successo scolastico (Jeynes, 2005), è stato valutato mediante l’utilizzo del Questionario per le Famiglie (Allulli, Farinelli e Petrolino, 2013), il quale valuta la partecipazione e la motivazione delle famiglie rispetto alle attività scolastiche e il rapporto con i docenti. Relazione docente-studente Gli insegnanti rivestono un ruolo centrale nell’esperienza relazionale degli alunni; i docenti non solo si occupano della trasmissione del sapere, ma possono anche facilitare gli studenti nella creazione e nel mantenimento di relazioni sociali tra pari e tra docenti e studenti (Pianta, 1997). Gli studenti che riescono a sviluppare una relazione sociale positiva con il docente sono significativamente più abili nel costruire e mantenere le amicizie anche con i pari (Birch e Ladd 1998; Ladd e Burgess, 1999). Una relazione con l’insegnante che si fonda su calore affettivo e vicinanza rappresenta per gli studenti una rete di sostegno sociale e di sicurezza emotiva, la quale è positivamente associata all’adattamento scolastico. Tale relazione che si instaura è da considerarsi un vero e proprio contesto di sviluppo, in quanto essa costituisce un sistema di regolazione dei comportamenti sociali fin dai primi anni di scolarizzazione (Kesner, 2000; Baker, 2006; Molinari, 2010). Il progetto di valutazione ha, quindi, previsto una misura relativa alla relazione alunno-insegnante, la quale può facilitare la motivazione a imparare e il coinvolgimento nelle attività proposte a scuola (Ricchiardi, 2005). Per il presente studio è stata utilizzata la scala Student Teacher Relationship Scale (STRS, Pianta, 2001), la quale misura la qualità della relazione fra insegnante e alunni. Lo strumento, composto da 28 item, deve essere compilato dal docente rispetto a ogni singolo alunno della sua classe. La scala STRS è formata da sottoscale che descrivono tre dimensioni relazionali: il conflitto, ovverosia il grado in cui l’insegnante percepisce il suo rapporto con un alunno come negativo; la vicinanza, che descrive la percezione di una relazione basata su affetto e calore; la dipendenza, che misura quanto l’alunno necessiti del costante aiuto del docente e mostri insicurezza. 131 Psicologia dell’educazione – Vol. 8, n. 1, marzo 2014 Motivazioni dei docenti Molteplici studi hanno rilevato come insegnanti motivati, vitali nell’insegnamento e appassionati, alimentino la motivazione ad apprendere da parte degli studenti (Ryan e Frederick-Recascino, 1997; Vallerand et al., 2007). Al fine di misurare la motivazione e la soddisfazione lavorativa nei docenti, è stata utilizzata la batteria MESI – Motivazioni, Emozioni e Strategie di Insegnamento dei docenti (Moè, Pazzaglia e Frisio, 2010). Lo strumento permette di indagare attraverso un set di questionari molteplici aree relative alle motivazioni, alle emozioni e alle strategie di insegnamento dei docenti. Il presente studio ha utilizzato quattro questionari: 1. il questionario sulla soddisfazione lavorativa (5 item); 2. il questionario sulle prassi di insegnamento (25 item); 3. il questionario sulle strategie di insegnamento (30 item); 4. il questionario di autoefficacia dell’insegnamento (24 item). Autostima degli studenti Molteplici studi hanno mostrato come il livello di autostima influisca sul successo scolastico (Muller, 1977; Stupnisky, 2007; Zorana, 2010). Per il presente studio è stato utilizzato il test TMA – Test Multidimensionale dell’Autostima (Bracken, 2003), il quale permette una misurazione dell’autostima in bambini e adolescenti dai 9 ai 19 anni. Lo strumento presenta sei dimensioni in cui viene suddivisa l’autostima generale. Per il presente studio sono state considerate quattro dimensioni: area interpersonale (come il soggetto valuta i suoi rapporti sociali, con i pari e con gli adulti), area scolastica (i successi o i fallimenti sperimentati nella classe), area emozionale (la vita emotiva, la capacità di controllare le emozioni negative) e area della padronanza sull’ambiente (la sensazione di essere in grado di dominare gli eventi della propria vita, ecc.). Atmosfera morale della classe La classe si configura come un contesto di crescita in cui lo studente apprende e sperimenta le proprie competenze sociali ed emotive nell’interazione con i pari e i docenti. Il clima emotivo e relazionale della classe scaturisce dalla «rete di relazioni affettive, dalle molteplici motivazioni a stare insieme, dalla collaborazione in vista di obiettivi comuni, dall’apprezzamento reciproco, dalle norme e modalità di funzionamento del gruppo» (Polito, 2000, p. 50). Molteplici studi hanno evidenziato che un clima classe positivo costituisce un forte fattore protettivo sia per il successo scolastico sia per il benessere generale dello studente (Wentzel, 1997; Samdal et al., 1998). Nel presente studio è stata considerata la dimensione morale connessa al clima classe, ossia la percezione degli studenti relativamente all’ambiente scolastico in quanto comunità 132 Oltre la valutazione degli apprendimenti scolastici. Un’esperienza pilota per lo sviluppo della «scuola efficace» all’interno della quale vi sono valori e norme prosociali condivisi e si può ricevere sostegno da parte dei pari e dei docenti (Power e Higgins-D’Alessandro, 2008). La valutazione di questi aspetti è stata indagata mediante il questionario SMAQ – School Moral Atmosphere Questionnaire (Høst et al., 1998), che misura il senso di appartenenza alla classe e all’istituto. Lo strumento permette l’individuazione di 6 sottoscale rispetto al clima percepito: 1. senso di comunità (6 item, ad es. «La maggior parte degli studenti percepisce questa scuola come una comunità dove studenti e insegnanti sono attenti gli uni agli altri»); 2. negazione di comunità (6 item, ad es. «La maggior parte degli studenti di questa scuola inganna i professori quando gli conviene»); 3. rifiuto della scuola (4 item, ad es. «La maggior parte degli studenti di questo istituto pensa che andare a scuola sia uno spreco di tempo»); 4. valutazione estrinseca (3 item, ad es. «La maggior parte degli studenti di questo istituto va a scuola per avere una buona istruzione»); 5. identificazione entusiastica (4 item, ad es. «Se alcuni studenti di questa scuola partecipassero a un gioco televisivo, la maggior parte degli studenti dell’istituto si sentirebbe fiera»); 6. relazioni sociali positive (4 item, ad es. «In questa scuola c’è un’atmosfera veramente amichevole»). TABELLA 2 Tabella riassuntiva degli strumenti utilizzati Studenti Scheda anagrafica Questionario sul concetto di qualità della scuola (Allulli, Farinelli e Petrolino, 2013) SMAQ – School Moral Atmosphere Questionnaire (Høst et al., 1998) Questionario per gli Studenti degli Istituti superiori (Allulli, Farinelli e Petrolino, 2013) TMA – Test di Valutazione Multidimensionale dell’Autostima (Bracken, 2003) Insegnanti Scheda anagrafica Questionario sul concetto di qualità della scuola (Allulli, Farinelli e Petrolino, 2013) Student Teacher Relationship Scale (Pianta, 2001) MESI – Motivazioni, Emozioni, Strategie e Insegnamento – questionari metacognitivi per insegnanti (Moè, Pazzaglia e Friso, 2010) Genitori ■ Scheda anagrafica Questionario sul concetto di qualità della scuola (Allulli, Farinelli e Petrolino, 2013) Questionario per le Famiglie (Allulli, Farinelli e Petrolino, 2013) Conclusioni Il presente progetto di valutazione costituisce uno studio pilota relativo alla valutazione di istituto. Lo studio in atto è da considerarsi un contributo alla riflessione sul tema della valutazione della scuola e, in particolare, sulla necessità di considerare anche aspetti relazionali e motivazionali nel processo di autovalutazione di istituto. 133 Psicologia dell’educazione – Vol. 8, n. 1, marzo 2014 La scuola efficace, se si propone come obiettivo la creazione di un clima di rapporti interpersonali positivi e costruttivi, sollecitando la partecipazione di studenti, genitori e insegnanti alla definizione del progetto educativo, deve quindi identificarsi come una comunità di apprendimento per promuovere una visione condivisa globale tra tutti coloro che ne fanno parte. Mediante il coinvolgimento di tutti gli utenti della scuola, il fine ultimo della valutazione diviene quindi la creazione di una cultura positiva nella scuola che costituisce l’obiettivo centrale per le iniziative di miglioramento, le quali richiedono la partecipazione e la fiducia del corpo insegnante, degli studenti e dei genitori. Si auspica che, al termine del progetto, quest’esperienza contribuisca ad arricchire il dibattito circa la necessità di divulgare esperienze positive e nuove modalità di autovalutazione. È in questo modo che la scuola, considerata nella completezza del suo ruolo formativo e educativo, può diventare luogo significativo per i giovani; non solo un percorso per l’occupabilità, ma un sostegno per lo sviluppo di abilità e capacità personali per gli apprendimenti presenti e per le esperienze di vita future. ■ Bibliografia Allulli G., Farinelli F. e Petrolino A. (2013), L’autovalutazione di istituto: Modelli e strumenti operativi, Milano, Guerini e associati. 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From this perspective, 135 Psicologia dell’educazione – Vol. 8, n. 1, marzo 2014 the school evaluation process is outlined as a measure to improve the school from the joint efforts of all stakeholders in order to identify the strengths and weaknesses of the services offered, and to understand the school from several of points of view. ■ Keywords Assessment, quality, school efficacy Ricevuto: 15 dicembre 2013 Accettato: 28 gennaio 2014 136
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