66 Spettacoli OROSCOPO DELGIORNO IL GIORNALE DI VICENZA Domenica 23 Novembre 2014 Ariete Toro 21marzo/20aprile Avetebisogno dicalmaper deciderecosa viconviene fare.In amorec'è aria di cambiamenti. 21aprile/20maggio Nellavorodovretegiocare conperiziale vostrecarte. Incontrosentimentale imprevistoefolgorante. Gemelli 21maggio/21giugno Pergliaffarioil lavorola prossimasettimana promettegrandicose.In amoresiete incostanti. L'INTERVISTA Cancro 22giugno/22luglio Usateladiplomaziain un momentodelicatodelvostro lavoro.Inamorevi manca costanza. di ALESSANDRFA AGOSTI CARLOPRESOTTOoggialteatroAstra Sonoil Gigante Soffiasogni metàattoreemetà bambino S ulla scena, in camiciona bianca e nasone posticcio, è un Grande Gigante Gentile - dall'omonimo racconto di Roald Dahl vegetariano e amico dei piccoli, ai quali regala sogni meravigliosi. Una parte che Carlo Presotto porta con sé fin dagli anni Novanta, dalla prima delle tre edizioni di questa storia (all'epoca scritta con Titino Carrara) che non smette di incantare i bambini: forse perché tutti loro, se per molti aspetti sono cambiati, nel profondo conservano comunque qualcosa di immutabile. Ed è proprio partendo da questo nucleo che Presotto ha costruito questa e tutte le altre storie con le quali da anni, attraverso il teatro, suscita emozioni, instilla curiosità, spalanca universi, offre punti di vista. "Il gigante soffiasogni", dopo alcune anteprime per le scuole, debutterà all'Astra di Vicenza domenica 23 novembre alle 15 e alle 17 nella rassegna "Famiglie a Teatro", progetto de La Piccionaia per il Comune. Abbiamo incontrato Presotto al termine di una di queste anteprime, insieme ai compagni di palcoscenico Giorgia Antonelli e Matteo Balbo. Nella creazione di uno spettacolo per ragazzi, quanto dipende dal bambino che ci portiamo dentro e quanto è Leone Vergine 23luglio/23agosto Cercatediesserepiù comprensiviconi collaboratori.Inamore feelingsemprepiù intenso. Negliaffaric'è qualcunoche statentandodi sbarrarvila strada.Novità sul fronte sentimentale. Raccogliamo isognideipiccoli, studiamoitempi d’attenzionee cerchiamodi giocareconlavoce mestiere? Direi metà e metà. Il 50% sta nella capacità di attingere alla propria memoria emozionale e sensoriale dell'infanzia, ma naturalmente mediando il tutto con l'esperienza e la tecnica teatrali; l'altro 50%, però, viene dallo stare insieme con i bambini di oggi - attraverso laboratori e attività, come abbiamo fatto quest'estate in collaborazione con Pierangelo Bordignon, Valentina Rocco e Giulia Berto -, dall'osservarli, dal giocare con loro, perché se io semplicemente fossi il bambino che sono stato, non so se riuscirei a parlare con loro, perché il mondo è cambiato: i bambini no, ma il mondo sì. In che senso? Credo ci siano delle costanti nella "giovane persona": in una prima fase, il distacco dalla figura materna e dalla famiglia e il dialogare con gli altri; in una seconda fase, il costruire una propria identità personale. Queste costanti sono rimaste sostanzialmente quelle: possiamo pensare a strade comuni lungo le quali tutta l'umanità è passata ma che ognuno deve percorrere a suo modo. Che cosa è cambiato radicalmente? Prima di tutto i tempi d'attenzione: basti dire che trent'anni fa questo stesso spettacolo durava dieci minuti di più (allora una scena poteva durare 6-7 minuti, adesso non va oltre i 4-5). Questo non significa non chiedere attenzione al pubblico, ma gestire la disponibilità degli spettatori tenendo conto di questi cambiamenti. E cos'altro è cambiato? Rifacendomi al tema di questo spettacolo direi i sogni. Abbiamo iniziato da poco a girare con questa nuova edizione, ma raccogliendo i sogni che i bambini ci raccontano stanno già emergendo alcune cose. In primo luogo che ci sono molti sogni di paura e che questa paura coinvolge anche le figure adulte della loro vita, che non sono più viste come invincibili e delle cui paure i bambini tendono a farsi carico: per esempio, la mamma non scaccia il ladro entrato in casa, ma si nasconde con il bambino ed è spaventata. Secondo, che molto più spesso di quanto non avvenisse una ventina d'anni fa, quando si chiede ai bambini quali siano i loro sogni, oggi la prima risposta è un oggetto anziché qualcosa di legato all'affettività (ascolto, attenzione, presenza...) In effetti questa domanda sulle "voci" ci viene posta spesso. Giocare con la voce evidentemente non è così automatico come si crede, forse perché il "gioco drammatico" si sta perdendo e perché in questi anni sono venuti sempre più avanti giochi che parlano, che agiscono da soli, con i quali il bambino è passivo. Ci è capitato di mettere dei burattini davanti a dei bambini e capire che non sapevano cosa farne. Per questo lavorare con i bambini, dai laboratori fino al teatro, è fondamentale. Ma poi si va anche oltre: sia io che Pierangelo teniamo corsi all'Università e così dal gioco si arriva allo studio e alla comprensione di quello che recepiamo. • © RIPRODUZIONERISERVATA LARASSEGNA. Cinque appuntamenti alteatroAristondi Bolzanoper iniziativadel Gruppo gestionee diStivalaccio Gatarissoleformato famiglia,che risate Solleticamentialvia conBuongiorno vecchiasignora BOLZANO VICENTINO Cinque appuntamenti "formato famiglia" al Teatro Ariston di Bolzano Vicentino dove, per iniziativa del Gruppo Gestione Teatro e della compagnia StivalaccioTeatro, da domenica 23 novembre prenderà il via "Gatarissole - Solleticamenti teatrali", una nuova rassegna di spettacoli pensata per bambini e ragazzi. Il cartellone proseguirà fino a febbraio, con quattro appuntamenti in abbonamento (firmati da compagnie professionali) e un quinto fuori rassegna (allestito da una formazione amatoriale vicentina). Ad aprire la stagione con "Buongiorno vecchia signora" sarà, oggi, proprio Stivalaccio Teatro, formazione composta da tre attori molto interessanti: Michele Mori, Marco Zoppello (con Mori in un trascinante "Don Chisciotte", ma attivo anche con altre formazio- ni, da La Piccionaia a Teatro Bresci) e Anna De Franceschi (lei pure attiva con diverse compagnie, dalla Pantakin a Teatro Bresci allo Stabile del Veneto). Protagonista della vicenda, tratta dall'omonimo racconto di Pascal Teulade e Jean-Charles Sarrazin, in una fusione di musica, pantomima e grammelot, è una vecchietta di 99 anni, che vive annoiata nella sua piccola fattoria. Ma ecco la Morte bussare alla sua porta: la nostra arzilla vegliarda, però, la scambia per un'amica di gioventù. Nasce così, tra loro, una simpatia inattesa, che porterà la Morte ad affezionarsi a quella buffa vecchia signora e quest'ultima a prepararsi con dolcezza e serenità... alla vita che verrà. Lo spettacolo ha recentemente conquistato una menzione speciale all'International Festival of Theatre for Children di Banja Luka, in Bosnia. Domenica 21 dicembre toccherà invece a "Il soldatino di stagno", coproduzione StivalaccioTeatro e NataTeatro ispirata alla celebre fiaba di Hans Christian Andersen ma arricchita da un mix di canto e musica classica e swing. La trama ruota attorno ad un emigrante russo che, ricercando la sua amata ballerina, si ritrova a raccontare la storia del soldatino di stagno, tra mille oggetti che si animano come nel sogno natalizio de "Lo Schiacchianoci" di Cajkovskij. Domenica 18 gennaio, l'unico evento fuori rassegna, in compagnia della formazione amatoriale vicentina La Favola, composta da giovani e giovanissimi. Il gruppo, guidato da Maria Maddalena Galvan e Francesca Pozza, porterà sul palcoscenico "I rintocchi del tempo rubato", la sua produzione più recente. La storia ha per protagoniste due bambine impegnate a contrastare lo strapotere delle "signore in blu", simbolo della vita frenetica di oggi che arriva persino a Unascena di Buongiornovecchiasignora, oggi all’Aristondi Bolzano privare i più piccoli del tempo per giocare. La rassegna riprenderà domenica 11 febbraio con "La guerra dei bottoni", spettacolo firmato dalla neonata compagnia scaligera Bam! Bam! Teatro. Realizzato in collaborazione con il Festival Internazionale dei Giochi di Strada "Tocatì" di Verona, l'allestimento è tratto dall'omonimo romanzo di Louis Pergaud del 23settembre/22ottobre Nellavorosietenel mezzodi un'emergenza,trovate vie d’uscita.Troppe paurein amore. FITAINSIEME. Oggi Dopo lo spettacolo avete dato spazio alle domande e una cosa ci ha colpito: i bambini sanno che cos'è un selfie ma non come si fa a "giocare" con i diversi toni della voce... CarloPresotto èun Grande GiganteGentile nel lavoro deLa Piccionaia oggi all’Astra. FOTOGRAFI CONTARIN Bilancia 24agosto/22settembre 1912, e pone al centro della riflessione il gioco in sé, il suo valore e il suo ruolo. A chiudere la rassegna, domenica 22 febbraio, sarà TeatroTelaio di Brescia con "Storia di un bambino e di un pinguino", lavoro presentato al Festival I Teatri del Mondo di Porto S. Elpidio. Sipario alle 16.30 e biglietteria aperta un'ora prima. • A.A. © RIPRODUZIONERISERVATA Siorie poareti daEduardo alSanMarco conFar Filò VICENZA Si sposta dal teatro ragazzi a quello per tutti la rassegna "Fitainsieme – Buona la prima!", la cui 31a edizione si sta svolgendo al Teatro San Marco per iniziativa del Comitato provinciale della Fita. Oggi alle 16 l'appuntamento è infatti con i Far Filò di Arcugnano, alle prese con una riedizione tutta vicentina di quel capolavoro di comicità che è "Miseria e nobiltà", napoletanissima farsa di Eduardo Scarpetta. Tradotta e adattata dal regista e attore Francesco Baruffato, la commedia del celebre capocomico partenopeo (padre dei tre De Filippo, Eduardo, Peppino e Titina) si trasforma così in "Siori e poareti", ma pur con un radicale cambio di ambientazione mantiene intatta trama e vis comica. Eccoci allora alle prese con due amici squattrinati e le loro rispettive famiglie, costrette ad una burrascosa convivenza in una stamberga, tra crepe alle pareti, sedie sfondate e, soprattutto, nulla con cui riempire lo stomaco. Un giovane nobile, però, potrebbe garantire loro una bella sommetta, a patto che fingano per qualche ora di essere i suoi altolocati parenti, così da strappare al padre della sua innamorata – una ballerina classica, figlia di un cuoco arricchito – il consenso alle nozze. Tutto dovrebbe filare liscio: ma naturalmente non sarà così, salvo poi approdare al più lieto dei finali. Biglietti: interi 7 euro, ridotti 5. Il botteghino apre alle 15 (tel. 0444 921560). Prima dello spettacolo, spazio al progetto della Caritas Diocesana "Scarp de' tenis". • Scorpione 23ottobre/22novembre Meglionon precipitare decisionisenonsietesicuri. Inamoreprendetele cose seriamente. teatroragazzi BRENDOLA ILSOLDATINODIPIOMBO RILETTODA THEAMA TRABENE EMALE Un soldatino di piombo con una gamba sola, una ballerina di carta, un pagliaccio in una scatola a sorpresa. Sono i protagonisti di una celeberrima, struggente fiaba di Hans Christian Andersen, che oggi alle 16 nella Sala della comunità di Vo' di Brendola, la compagnia Theama Teatro di Vicenza porterà in scena per la rassegna "Porta il papà a teatro". Aristide Genovese, anche regista, e Piergiorgio Piccoli hanno adattato il testo che sarà interpretato da Anna Farinello, Max Fazenda, Alessandra Niero e Matteo Zandonà. Le peripezie del soldatino faranno restare con il fiato sospeso fino al finale a sorpresa. Oltre allafiaba classica dai buoni sentimenti, la storia parla anche di un percorso di scelta fra bene e male. I.B. NOVENTA TRACIELOE TERRA LUPOESETTE CAPRETTI CONL’ERBAMATTA Dopo l’ avvio domenica scorsa della 29a stagione di prosa al Teatro Modernissimo tocca ai più piccoli immergersi nella magica atmosfera del teatro con la rassegna ‘Un sipario tra cielo e terra’ organizzata da Comune e Arteven. Un’occasione per trascorrere un pomeriggio diverso all’insegna del divertimento che proporrà quale primo appuntamento oggi alle 16 lo spettacolo di attori e pupazzi ‘Il lupo e i sette capretti’ col Teatrino dell’Erbamatta. La fantasiosa storia dei fratelli Grimm riadattata alla realtà dei nostri giorni affronta delicatamente il tema dell'incontro con “l'altro” in chiave comica e poetica Il biglietto unico a 5 euro è in vendita al botteghino del teatro aperto alle 15.30. F.B. SANVITODILEGUZZANO PERTEATRO INCIRCOLO ILCOLORE DELMONDO COINVOLGE TUTTI Prende il via oggi con "Il colore del mondo", presentato dalla compagnia bergamasca "Teatrodaccapo", la rassegna per ragazzi e famiglie "Teatro in circolo" proposta dall'Assessorato a cultura e istruzione; appuntamento alle 17 al Circolo Arci di via Pecori Giraldi. Ad inaugurare questa quinta edizione è una fiaba di Giampiero Pizzol sulla natura, il colore ed il suo uso creativo, interpretata da Cristina Colonnetti; lo spettacolo è diretto da Massimiliano Fenaroli e Marcello Nicoli, musiche originali di Michele Gentilini. L'appassionante vicenda si snoda in un susseguirsi di immagini dove ambienti, luoghi e personaggi sono caratterizzati e generati ogni volta dal mutare dei colori. L'attrice dà voce, canto e azione ad una narrazione in cui la musica culla l'intero racconto. L'ingresso è libero. B.C.
© Copyright 2024 ExpyDoc