la persistenza del sacro dalla preistoria al medioevo

COMUNICATO STAMPA - INVITO
Mostra
GLI SPIRITI DELLA NATURA
LA PERSISTENZA DEL SACRO DALLA
PREISTORIA AL MEDIOEVO
Inaugurazione: Sabato 21 Giugno 2014
Ore 16,30
Chiesa di S. Agostino
via Principi d'Acaja, Pinerolo
Ore 18,00
Biblioteca Civica Centrale "Alliaudi"
via Cesare Battisti 11, Pinerolo
Cocktail presso la Biblioteca Civica Centrale "Alliaudi"
La S.V., unitamente a Familiari ed Amici, è cordialmente invitata
L'Assessora alla Cultura
Roberta Falzoni
Il Sindaco
Eugenio Buttiero
Il Presidente del CeSMAP
Piero Ricchiardi
Il Direttore del Museo
Dario Seglie
Pinerolo: 21 Giugno 2014 - 31 Maggio 2015
MOSTRA - Sedi espositive:
Chiesa di S. Agostino
Via Principi d'Acaja, Pinerolo
Orari: sabato e domenica: 15,30 - 18,30
Biblioteca Civica "Alliaudi"
Via Cesare Battisti 11, Pinerolo
Orari: dal lunedì al venerdì: 9,00 - 19,00
Visite guidate per scuole e gruppi: tutti i giorni, prenotazione obbligatoria
Tel. 0121 794382 - Web: www.cesmap.it - E-mail: [email protected]
a cura del:
CeSMAP – Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica, Museo Civico di Archeologia e
Antropologia di Pinerolo;
Città di Pinerolo - Assessorato alla Cultura
ideazione:
Henry de Lumley (IPH, Paris) – Dario Seglie (CeSMAP, Pinerolo)
promossa da:
CeSMAP – Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica, Museo Civico di Archeologia e
Antropologia, Pinerolo,
IPH - Institut de Paléontologie Humaine de Paris, Conseil Général des Alpes-Maritimes Musée Départemental des Merveilles, Tende, Francia
Università di Torino, Dipartimento di scienze antropologiche, archeologiche e storicoterritoriali
Patrocini e Ringraziamenti:
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Roma,
Soprintendenza Archeologica, Soprintendenza Beni Architettonici, Soprintendenza Beni
Storici Artistici ed Etnoantropologici - Piemonte, Regione Piemonte - Assessorato alla
Cultura, Ufficio Scolastico Regionale Piemonte, Provincia di Torino, Città di Pinerolo,
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Italia Nostra del Pinerolese, Pinerolo, GAT –
Gruppo Archeologico Torinese, Lions Club di Luserna e Torre Pellice, Lions Club “Acaja” –
Pinerolo, Vita Diocesana Pinerolese, Circolo Sociale 1806 - Pinerolo, Centro Studi “Silvio
Pellico”, IFRAO - International Federation Rock Art Organizations, ICOM - International
Council on Museums, Conseil Général des Alpes-Maritimes, Musée Départemental des
Merveilles, Tende, Francia.
Collezioni arte rupestre:
CeSMAP – Pinerolo
Collaborazioni:
Biblioteca Civica “Alliaudi” Pinerolo
Circolo Sociale 1806, Pinerolo
Collaboratori:
Ricchiardi Piero, Presidente CeSMAP; Dario Seglie, Direttore e coordinatore della Mostra;
Roberto Seglie, Segretario Generale; Daniele Ormezzano, Vice Presidente; Enrico
Comba, Vice Direttore; Giuseppe Brunod, Tere Grindatto, Luca Midulla, Pierantonio
Oppezzo, Diego Priolo, Richard Wolff, Michele Tosco (ideatore della Sezione “Dalla parte
dei Draghi”).
Collaboratori esterni:
Filippo M. Gambari – Soprintendente Archeologico della Lombardia; Raffaella Poggiani
Keller – già Soprintendente Archeologico della Lombardia; Maria Giuseppina Ruggiero –
Soprintendenza Archeologica della Lombardia; Fratello Giorgio Allegri - Monastero di
San Valeriano; Enrico Calzolari - Associazione Ligure Studi Archeoastronomici; Henry
De Santis - Archeoastronomia Ligustica; Marisa Grande, Ezio Sarcinella - Società
Italiana di Archeoastronomia; Anna Maria Capozza Gambino, Stefano Manfredi Associazione Storico-Culturale Roch Üss di Cumiana; Silvia Sandrone, Chales Turcat,
Musée Départemental des Merveilles, Tende, Francia.
Progettazione espositiva e degli allestimenti: Tere Grindatto;
Maquette e restauri: Franco Carminati;
Allestimenti e Laboratorio: Remo Cardon, Adalberto Fiorillo, Giuseppe Irrera;
Grafica e comunicazione, mediaplanning: Mario Fina, Graphic Designer; Norman
Storello;
Layout dei pannelli e informatica: Fabrizio Turina (Light of Stars Studio);
Internet: Giuseppe Brunod;
Video: Pierantonio Oppezzo, Jean-Pierre Baux;
Sezione Didattica: Angela Falcone, Emanuela Genre e Collaboratori;
Ufficio Stampa e Segreteria CeSMAP: Cristina Menghini;
Servizi giornalistici: Maurizio Menicucci, RAI-TV, Torino, Patrizio Righero, Vita Diocesana
Pinerolese;
Servizi giornalistici esteri: Andrew Howley, National Geographic - Washington DC, USA;
Servizi museali: I.RI.S. – Istituto Ricerche Socioterritoriali, Pinerolo;
Conferenze sul tema: Circolo Sociale 1806, Pinerolo.
La Mostra
GLI SPIRITI DELLA NATURA
LA PERSISTENZA DEL SACRO DALLA PREISTORIA AL
MEDIOEVO
QUANDO GLI UOMINI PARLAVANO ALLA NATURA
LE TRACCE DEL SACRO
Esistono, nelle Alpi Occidentali ed anche nel Pinerolese, siti che testimoniano in
modo evidente la persistenza del sacro lungo le epoche storiche. Tra questi
alcuni riportano testimonianze che giungono addirittura dalla preistoria.
Sono siti che, per la loro stessa conformazione e posizione (in luogo elevato, in
luogo nascosto, accanto a elementi naturali che richiamano il fluire della vita o
forze non facilmente riconducibili all'esperienza empirica) si sono prestati da
sempre a localizzare l'espressione religiosa dell'uomo.
Si tratta per lo più di luoghi elevati, vette, caverne, anfratti, “balme”, roccioni
in posizione dominante il paesaggio circostante, spesso rivolte ad Est o a scorci
maestosi, aree dove sgorgavano sorgenti o nelle quali sorgevano alberi sacri,
luoghi spesso riconnotati con edifici di culti successivi o con simboli cristiani.
Questi ultimi sono quelli oggi più facilmente rintracciabili e costituiscono
l’ultimo strato di una lenta e graduale sovrapposizione o integrazione di
evidenti “tracce” del sacro.
In numerosi siti è possibile evidenziare le diverse fasi storiche della
permanenza del sacro e anche della convivenza sincretica di culti diversi,
spesso addirittura in contrapposizione tra loro. Basti pensare ai luoghi di culto
del paganesimo agreste dapprima osteggiati e poi, in qualche modo, tollerati e
“inculturati” in riti e devozioni propriamente cristiane.
I Romani avevano la politica di incorporare nel loro pantheon le divinità locali
dei paesi che conquistavano. Questa scelta evitava loro tutte le opposizioni di
ordine religioso nei paesi sottomessi. In una coesistenza culturale globale, il
sincretismo si concretizza in un mix culturale, ovvero una vera creazione di
insiemi culturali originali che trovano un certo equilibrio e coerenza partendo
da più culture differenti.
Si tratta di un sistema dinamico di simboli, d'archetipi e di schemi che tendono
a costituirsi in racconto. Sempre, per ciò che concerne l'aspetto temporale si
nota che gli argomenti riferiti dal mito sono lontani nel tempo, situati in un
periodo prima della storia, prima della creazione del mondo o durante le prime
ere.
Il mito racconta una storia sacra e questa storia ha costituito l'oggetto di una
credenza religiosa; i personaggi e gli oggetti del mito posseggono una sorta di
aura sacra e sono l'oggetto di un culto. Le processioni, i sacrifici o le feste,
questo insieme di riti, ridanno vigore al mito riattivandolo nel tempo storico ed
erigendolo a modello di comportamenti da seguire ed azioni da compiere.
Il mito fissa i modelli esemplari di tutte le azioni umane significative per mezzo
dei quali costituisce il luogo teatrale – i siti megalitici e d'arte rupestre - dove si
rappresentano i conflitti interiori ed esteriori espressi dall'uomo.
Il mito pietrificato è forgiato dall'immaginazione e trasmette un messaggio ad
un destinatario. Propone una spiegazione dei fenomeni conosciuti, risponde
anche alla domanda cruciale che riguarda le origini: la creazione del mondo, la
nascita dell'umanità, la fondazione di un sito, lo stabilirsi di un potere,
interrogandosi in sostanza sul posto dell'uomo sul piano sociale, politico,
religioso. Il mito inscritto nella pietra dà anche una rappresentazione dell'
“altrove”.
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Proseguendo una felice sperimentazione, nella Biblioteca Civica “Alliaudi” è
installata una esposizione sul tema “Dalla parte dei Draghi” documentata da
fumetti e vignette, libri ed oggettistica varia.
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CeSMAP, Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica,
Museo Civico di Archeologia e Antropologia di Pinerolo
Il CeSMAP di Pinerolo, Centro Studi e Museo d'Arte Preistorica, è stato
fondato nel 1964 (quest'anno celebra il cinquantesimo anniversario) per
proseguire gli studi archeologici nel territorio delle Alpi Occidentali e nel
Pinerolese che erano iniziati fin dal secolo precedente ad opera di studiosi
dell'Accademia Reale delle Scienze di Torino.
Le direttive generali e di studio del CeSMAP furono impresse dall’insigne
archeologo Piero Barocelli, Direttore del Museo Nazionale Preistorico di Roma,
da Carlo Carducci, Soprintendente Archeologico del Piemonte e da Diego De
Castro, decano dell’Università di Torino e Direttore dell’Istituto Statistico
Nazionale di Roma.
L'esigenza di aprirsi ad una dimensione di studio continentale si era
subito manifestata a Pinerolo, per meglio contestualizzare e capire un
fenomeno caratteristico ed arcaico dell'arco alpino: l'Arte Rupestre, oggetto
specifico e settore di specializzazione e di ricerca archeologica del CeSMAP. Da
allora ad oggi, la competenza ed il campo d’azione del Centro pinerolese sono
stati in continua espansione, sia sul territorio delle Alpi Occidentali sia nei
quattro angoli del mondo; nel 1988 a Darwin in Australia ha partecipato alla
fondazione della Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Arte
Rupestre, l’IFRAO, che è ora il più alto ed autorevole forum mondiale per l’ Arte
Rupestre e l’Archeologia Cognitiva, di cui è Italian Representative.
Nel 1995 il CeSMAP ha organizzato, sotto l’alto patronato della Presidenza
della Repubblica Italiana e con gli auspici della Federazione, il primo Congresso
Mondiale di Arte Rupestre IFRAO in Europa, a Torino, al Castello Reale del
Valentino. Il CeSMAP, a riconoscimento del suo grande impegno internazionale,
è stato insignito dall’ UE del Premio Europa della Cultura e designato quale
Ufficio di Rappresentanza IFRAO-UNESCO, presso la Direzione Generale di
Parigi.
Il Museo di Arte Preistorica di Pinerolo possiede la più vasta collezione
internazionale di Arte Rupestre, oggi visibile solo in piccola parte in attesa della
sua definitiva sistemazione nel Palazzo Vittone, secondo il progetto di restauro,
riuso e riallestimento – già alla fase esecutiva- che la Civica Amministrazione
intende realizzare compiutamente entro alcuni anni. Questo importante e
definitivo passaggio in una grandiosa e prestigiosa sede, collocata al piano
nobile e al secondo piano del settecentesco palazzo nel centro di Pinerolo,
consentirà finalmente di allestire il Museo dell’Arte Rupestre Mondiale sotto
l’egida dell’IFRAO e dell’UNESCO, la Sezione Sahariana sotto l’egida del
Ministero per gli Affari Esteri e realizzare il Museo Archeologico e Antropologico
del territorio Pinerolese, sotto l’egida della Soprintendenza Archeologica del
Piemonte. Questo complesso museale sarà inserito nel sistema dei Beni
Culturali della Regione Piemonte e opererà in collaborazione con gli Atenei di
Torino e con altri Istituti nazionali ed internazionali con i quali il CeSMAP è da
sempre in stretta relazione.
Il CeSMAP inoltre allestisce mostre temporanee e realizza eventi culturali nella
seicentesca Chiesa di S. Agostino e nel medievale Palazzo del Senato. All’Arte
Rupestre si aggiungono le collezioni archeologiche del territorio, una sezione
paleoantropologica che presenta l’evoluzione fisica e culturale dell’Uomo, dagli
Australopitechi fino ai Sapiens Sapiens. Inoltre, un Laboratorio Didattico
consente alle scuole di ogni ordine e grado di svolgere attività guidate da
educatori museali.
L’impegno del CeSMAP, Museo Civico di Archeologia e Antropologia di Pinerolo,
oltre che nel campo dell’Arte Rupestre, si concretizza nella sistematica ricerca
territoriale e nello scavo, in sintonia con la Soprintendenza Archeologica del
Piemonte, dei siti più significativi o in situazioni di emergenza.
Le principali campagne archeologiche attuate negli ultimi cinquanta anni
hanno consentito di inquadrare le linee della dinamica del popolamento del
Pinerolese fin dalla Preistoria, sebbene un immenso lavoro di scavo resti ancora
da compiere in questo territorio che è caratterizzato da forte potenzialità e alta
densità archeologica, cosa che era già stata prevista dagli studiosi dell’
Ottocento e Novecento, anche in considerazione della notevole presenza di Arte
Rupestre dell’area in questione.
Dal 2002 al 2012, il CeSMAP –sotto l’egida del Ministero degli Esteri italiano e
del Ministero per la Cultura del Marocco- ha attuato missioni in Africa per la
costituzione del Parco Nazionale di Jbel Sarhro in Marocco.
DARIO SEGLIE
Direttore del Museo d’Arte Preistorica
Museo Civico di Archeologia e Antropologia
della Città di Pinerolo
IFRAO-UNESCO-ICOM Liaison Officer
Comunicato Stampa – Invito
Grazie per l'ulteriore diffusione