PIANO DI SICUREZZA INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ATTUAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA DEL 4° E 5° PROGRAMMA DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE – P.N.S.S. PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO RELAZIONE 1 di 74 PIANO DI SICUREZZA PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Redatto ai sensi del D.Lgs. 9 Aprile 2008 n° 81 OGGETTO: PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA ATTUAZIONE 4° E 5° PROGRAMMA INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ANNO 2013 COMMITTENTE: CITTÀ DI NOVA MILANESE Via Giussani 9 20834 Nova Milanese (MB) Telefono 0362 374302 - Fax 0362 374325 DATA: Settembre 2014 ENTITA' DEI LAVORI: €. 587.500,00 ONERI PER LA SICUREZZA: €. 22.425,48 ENTITA' PERSONALE DI CANTIERE (UOMINI/GG). 409 INCIDENZA DELLA MANO D'OPERA. Sottoparte 01 02 03 04 05 06 07 08 09 Valore DEMOLIZIONI SCAVI SOTTOFONDI SOVRASTRUTTURA CANALIZZAZIONI FOGNATURA SISTEMAZIONE A VERDE SEGNALETICA ECONOMIE € € € € € € € € € 96.925,91 8.000,94 5.122,42 368.965,54 17.097,07 8.497,18 18.582,62 62.491,28 1.817,04 Importo a base d'appalto € 587.500,00 Costo giornaliero mano d'opera TOTALE UOMINI/GIORNO % 10,00% 12,00% 10,00% 10,00% 35,00% 38,00% 36,00% 36,00% 100,00% Importo mano d'opera € € € € € € € € € 9.692,59 960,11 512,24 36.896,55 5.983,97 3.228,93 6.689,74 22.496,86 1.817,04 € 88.278,05 € 216,00 409 2 di 74 PIANO DI SICUREZZA PREMESSA Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) è redatto per ottemperare al D.Lgs n° 81 del 09/04/20081 ed è conforme alla normativa in materia di sicurezza e protezione della salute dei lavoratori. I contenuti del PSC sono conformi alle richieste del D.Lgs. 81/2008, allegato XV, punto 2. Il presente PSC costituisce parte integrale del contratto d’appalto che sarà stipulato fra il committente e l’impresa affidataria. E' da considerarsi quindi vincolante fra le parti, i cui rapporti, durante l’esecuzione dei lavori, rispetteranno quanto previsto dalle norme. Il PSC è composto dalla seguente documentazione: - Relazione tecnica (D.Lgs. 81/2008, art.100, comma 1) - Tavole esplicative delle fasi lavorative (D.Lgs. 81/2008, art.100, comma 1) - Il cronoprogramma dei lavori(D.Lgs. 81/2008, allegato XV, punto 2) - La stima dei costi per la sicurezza (D.Lgs. 81/2008, allegato XV, punti 2, 4) Oltre al PSC è stato redatto anche: - Il fascicolo dell'opera (D.Lgs. 81/2008, allegato XVI, punti 2, 4) I Datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno mettere disposizione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza copia del Piano di Sicurezza e Coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza almeno dieci giorni prima dell'inizio dei lavori2. L'impresa può presentare al Coordinatore per l'esecuzione dei lavori proposta di integrazione al PSC ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere in base alla propria esperienza ed organizzazione. L'impresa esecutrice deve presentare al Coordinatore per l'esecuzione un POS così come previsto dalla normativa vigente (D.Lgs. 81/2008, art.17, comma 1, lettera a)) redatto secondo i contenuti minimi riportati nel D.Lgs. 81/2008, allegato XV, punto 3. Prima dell'inizio dei rispettivi lavori ciascuna impresa trasmette i propri POS all'impresa affidataria, che previa verifica di congruenza con il proprio3 li trasmette al CSE, che, entro 15 giorni dalla ricezione verifica la congruenza dei POS con il PSC. N.B. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti. Il presente piano risulta assolutamente prescrittivo per tutti gli adempimenti necessari ai fini di garantire la sicurezza durante le varie fasi lavorative. Nel caso di contraddittorietà tra i contenuti del PSC ed altri documenti d'appalto in ambito di sicurezza, devono essere considerate prevalenti le prescrizioni del PSC. La sottoscrizione del piano costituisce precondizione all'ingresso in cantiere. Senza la sottoscrizione del presente piano è fatto divieto alle imprese e/o lavoratori autonomi di entrare in cantiere. DEFINIZIONI ED ACRONIMI COMMITTENTE: ai sensi del D.Lgs. 81/2008, art. 89, comma 1, lettera b): il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Nel caso di appalto di opera pubblica, il committente e' il soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell'appalto. 1 2 3 In seguito D.Lgs. 81/2008. D.Lgs. 81/2008, art. 17, comma 1, lettera o) e lettera s) D.Lgs. 81/2008, art. 97, comma 3, lettera b) 3 di 74 PIANO DI SICUREZZA CSP: Coordinatore in materia di Sicurezza e salute durante la Progettazione dell’opera. Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, art. 89, comma 1, lettera e): soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'articolo 91. CSE: Coordinatore in materia di Sicurezza e salute durante l’Esecuzione dell’opera. Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, art. 89, comma 1, lettera e): soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'articolo 92 del D.Lgs. 81/2008, che non può essere il datore di lavoro delle imprese esecutrici o un suo dipendente o il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) da lui designato. DDL: Datore di Lavoro. Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, art. 2, comma 1, lettera b): il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest'ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuato dall'organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell'ubicazione e dell'ambito funzionale degli uffici nei quali viene svolta l'attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l'organo di vertice medesimo. DL: Direttore dei Lavori. Figura designata dal Committente per svolgere la funzione di verifica dell’esecuzione dei lavori in corso d’opera ai fini dell’applicazione da parte degli appaltatori delle clausole contrattuali e delle regole d’arte. DPI: Dispositivi di Protezione Individuale. Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, art. 74, comma 1: qualsiasi attrezzatura4 destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché' ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. DT: Direttore Tecnico. Soggetto individuato dall'impresa appaltatrice con responsabilità dirigenziali per i lavori svolti. DTC: Direttore di Cantiere. Tecnico dell’impresa appaltatrice che nell’ambito delle proprie competenze vigila sull’osservanza dei piani di sicurezza (art. 131, comma 3, D.Lgs. 163/2006).Esecutrice: impresa, avente titolo nell’ambito del contratto di appalto, che esegue un’opera o parte di essa impegnando proprie risorse umane e materiali. POS: Piano Operativo di Sicurezza. Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, art. 89, comma 1, lettera h): il documento che il datore di lavoro dell'impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato, ai sensi del D.Lgs 81/2008, art. 17 comma 1, lettera a), i cui contenuti sono riportati in D.Lgs 81/2008 allegato XV. PSC: Piano di Sicurezza e Coordinamento. Documento redatto dal CSP ai sensi del D.Lgs. 81/2008, art. 100, comma 1: Il piano e' costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessità dell'opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione, atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi i rischi particolari di cui all'allegato XI, nonché la stima dei costi di cui al D.Lgs,81/2008, allegato XV, punto 4. Il piano di sicurezza e coordinamento e' corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria sull'organizzazione del 4 ad esclusione di quanto indicato in D.Lgs 81/2008, art. 74, comma 2 4 di 74 PIANO DI SICUREZZA cantiere e, ove la particolarità dell'opera lo richieda, una tavola tecnica sugli scavi. I contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento e l'indicazione della stima dei costi della sicurezza sono definiti in D.Lgs. 81/2008, allegato XV. RL: Responsabile dei Lavori. Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, art. 89, lettera c): soggetto incaricato, dal committente, della progettazione o del controllo dell'esecuzione dell'opera; tale soggetto coincide con il progettista per la fase di progettazione dell'opera e con il direttore dei lavori per la fase di esecuzione dell'opera. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, il responsabile dei lavori e' il responsabile unico del procedimento (RUP). RLS: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, art. 2, comma 1, lettera i): persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. RUP: Responsabile Unico del Procedimento. Tecnico, nominato dalle amministrazioni aggiudicatrici nell’ambito del proprio organico, sotto la cui diretta responsabilità e vigilanza sono eseguite le fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione di ogni singolo lavoro appaltato (art.7 comma 1, DPR 554/99). SAL: Stato di Avanzamento Lavori. Documento contabile redatto dal Direttore dei Lavori nel quale sono riassunte tutte le lavorazioni eseguite dall’appaltatore dall’inizio dei lavori. Il SAL riporta, quindi, il corrispettivo complessivo maturato, gli acconti già corrisposti e, di conseguenza, l’ammontare dell’acconto da corrispondere, costituito dalla differenza tra quanto maturato e quanto corrisposto (art.168 DPR 554/99). SPP: Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi. Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, art. 2, comma 1, lettera l): «servizio di prevenzione e protezione dai rischi»: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori; Stazione Appaltante o Committente: Soggetto che commissiona ad altri il compimento di un’opera o di un servizio, assumendo l’obbligo del pagamento di un corrispettivo in danaro. DECRETO 10 luglio 2002: Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo - MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 5 di 74 PIANO DI SICUREZZA SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA (punto 2.1.2, lettera b), allegato XV, D.Lgs. 81/2008) COMMITTENTE: CITTÀ DI NOVA MILANESE Via Giussani 9 20834 Nova Milanese (MB) Telefono 0362 374302 - Fax 0362 374325 Settore Lavori Pubblici Coordinatore settore :ARCHTETTO SALVATORE DI SARNO GIUSTO RESPONSABILE DEI LAVORI: CITTÀ DI NOVA MILANESE Via Giussani 9 20834 Nova Milanese (MB) Telefono 0362 374302 - Fax 0362 374325 Settore Lavori Pubblici Coordinatore settore :ARCHTETTO SALVATORE DI SARNO GIUSTO PROGETTISTA: CITTÀ DI NOVA MILANESE Via Giussani 9 20834 Nova Milanese (MB) Telefono 0362 374302 - Fax 0362 374325 Settore Lavori Pubblici Geometra PALMA PATRIZIA DIRETTORE DEI LAVORI CITTÀ DI NOVA MILANESE Via Giussani 9 20834 Nova Milanese (MB) Telefono 0362 374302 - Fax 0362 374325 Settore Lavori Pubblici Geometra PALMA PATRIZIA COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE: CITTÀ DI NOVA MILANESE Via Giussani 9 20834 Nova Milanese (MB) Telefono 0362 374302 - Fax 0362 374325 Settore Lavori Pubblici Architetto ALBERTO DONGHI 6 di 74 PIANO DI SICUREZZA COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE: CITTÀ DI NOVA MILANESE ……………………………….. ……………………………….. ……………………………….. ……………………………….. ASL COMPETENTE: AREA TERRITORIALE DI DESIO DESIO via Ugo Foscolo, 24 TEL. 0362483202 FAX 0362483239 DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO COMPETENTE: Direzione Territoriale del Lavoro MILANO Via Mauro Macchi, 9 - 20124 Tel 02 67921 Fax 02 66712973-6792217 ELENCO DELLE IMPRESE (punto 2.1.2, lettera b), allegato XV, D.Lgs. 81/2008) Impresa affidataria Ragione sociale. .................................................................................................................. ........ Codice fiscale .................................................................................................................. ......... Partita IVA .................................................................................................................. ......... Comune .................................................................................................................. ......... Indirizzo .................................................................................................................. ......... Tel. .................................................................................................................. ......... Fax. .................................................................................................................. ......... e-mail .................................................................................................................. ......... 7 di 74 PIANO DI SICUREZZA Numero Registro delle Imprese .................................................................................................................. Codice INAIL attività .................................................................................................................. Datore di lavoro .................................................................................................................. Direttore tecnico di cantiere. .................................................................................................................. Capo cantiere. .................................................................................................................. Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza .................................................................................................................. R. Servizio di Prevenzione e Protezione .................................................................................................................. Addetti alla gestione delle emergenze .................................................................................................................. A.S.L. Competente ................................................................................................................. Medico competente .................................................................................................................. Impresa subappaltatrice n° 1 Autorizzazione al subappalto n°................................................. Ragione sociale. .................................................................................................................. Codice fiscale .................................................................................................................. Partita IVA .............................................................................................................. Comune ............................................................................................................... Indirizzo ................................................................................................................ Tel. ................................................................................................................ Fax. ................................................................................................................ e-mail .................................................................................................................. Numero Registro delle Imprese ................................................................................................................ Codice INAIL attività ............................................................................................................... 8 di 74 PIANO DI SICUREZZA Datore di lavoro ............................................................................................................... Responsabile di cantiere. ............................................................................................................... Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza ................................................................................................................. Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Addetti alla gestione delle emergenze ................................................................................................................. ................................................................................................................. ............................................................................................................... A.S.L. Competente ................................................................................................................. Medico competente ................................................................................................................ Impresa subappaltatrice n° 2 Autorizzazione al subappalto n°................................................. Ragione sociale. ................................................................................................................ Codice fiscale ............................................................................................................... Partita IVA ............................................................................................................... Comune ................................................................................................................ Indirizzo ................................................................................................................ Tel. ................................................................................................................. Fax. ................................................................................................................. e-mail .............................................................................................................. Numero Registro delle Imprese .................................................................................................................. Codice INAIL attività ............................................................................................................... Datore di lavoro .................................................................................................................. Responsabile di cantiere. ............................................................................................................... 9 di 74 PIANO DI SICUREZZA Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza ................................................................................................................ Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Addetti alla gestione delle emergenze ................................................................................................................ ................................................................................................................. ................................................................................................................ A.S.L. Competente ................................................................................................................. Medico competente .................................................................................................................. Impresa subappaltatrice n° 3 ACCETTAZIONE DEL PSC, OBBLIGHI DI TRASMISSIONE, CONSULTAZIONE RLS e PROPOSTE DI INTEGRAZIONE Il DDL dell'impresa affidataria accetta, ai sensi dell'art.96, comma 2 del D.Lgs 81/2008, i contenuti del PSC: tale accettazione sarà formalizzata mediante l'invio al CSE di apposita dichiarazione redatta conformemente al modello 001. I DDL delle imprese subappaltatrici accettano, ai sensi dell'art.96, comma 2 del D.Lgs 81/2008, i contenuti del PSC (trasmesso loro dall'impresa affidataria prima dell'inizio dei lavori ai sensi dell'art. 101, comma 2 del D.Lgs. 81/2008): tale accettazione sarà formalizzata mediante l'invio al CSE di apposita dichiarazione redatta conformemente al modello 002. Prima di tali accettazioni, ai sensi dell'art. 102, comma 1 del D.Lgs. 81/2008, i DDL delle imprese devono consultare il RLS in merito ai contenuti del PSC, tale consultazione sarà formalizzata mediante l'invio al CSE di apposita dichiarazione redatta conformemente al modello 003. 10 di 74 PIANO DI SICUREZZA IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL'OPERA 2. INTERVENTI PREVISTI In relazione all’indagine effettuata sono stati individuati i seguenti ambiti di intervento: - Ambito n. 1 - VIA MORO (TRATTO TRA VIA SARAGAT E VIA GRANDI) E INTERSEZIONE CON LA VIA ASSUNTA. - Ambito n. 2 - VIA ITALIA - Ambito n. 3 - INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA COMO - Ambito n. 4 - INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA FAVARON E ATTRAVERSAMENTO PEDONALE SFALSATO. - Ambito n. 5 - INTERSEZIONE CON ROTATORIA TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) - VIA SARAJEVO E VIA MARX. - Ambito n. 6 ATTRAVERSAMENTO PEDONALE SFALSATO IN CORRISPONDENZA DELLA INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA PADOVA E MATTEOTTI - Ambito n. 7 - TRATTO ANTISTANTE I COMPLESSI SCOLASTICO-SPORTIVO E RELIGIOSO DI VIA VENEZIA. Gli intervento possono essere cosi illustrati: Ambito n. 1. VIA MORO (TRATTO TRA VIA SARAGAT E VIA GRANDI) INTERSEZIONE CON LA VIA ASSUNTA. Il progetto prevede gli intervento di seguito descritti. La modifica della configurazione geometrica dei bracci di accesso alla rotatoria esistente all’intersezione con la Via Assunta in quanto attualmente ed in particolare per la corsia di marcia sud-nord di Via Moro non obbliga ad una corretta deflessione e induce gli automobilisti a non rallentare. Viene inoltre modificato l’accesso alla rotatoria da est (Via Assunta) che attualmente risulta troppo arretrato e con poca visibilità a causa della presenza di ostacoli (recinzioni private). La realizzazione di una rotatoria compatta (diametro esterno mt. 27 circa) alla intersezione tra le vie Moro, Saragat e Assunta (fig. 2), con il duplice obiettivo di: 11 di 74 PIANO DI SICUREZZA - mettere in sicurezza l’incrocio in cui è avvenuto nel 2013 un incidente con feriti; - rallentare la velocità dei veicoli che percorrono la Via Moro, causa principale di incidentalità nella zona. Nel tratto di via Moro tra le rotatorie di Via Assunta e di Via Grandi (fig. 1) si interverrà sulla intera carreggiata prevedendo: - l’istituzione del divieto di sorpasso; - la creazione di una aiuola spartitraffico a protezione dell’attraversamento pedonale rialzato sul ponte di Via Villoresi completo di doppio portale luminoso per l'illuminazione dei pedoni con contrasto positivo ed elevato illuminamento verticale a LED, cassonetto su palo a sbraccio con fig. II 303 retroilluminato a LED - la creazione sui marciapiedi esistenti di una pista ciclabile (con percorrenza nello stesso senso delle auto) che sarà promiscua ai pedoni e che permetterà di collegare in sicurezza la nuova zona residenziale, posta a sud del canale Villoresi, con la ciclopedonale sull’alzaia del canale che costituisce il collegamento ciclabile principale dell’intero territorio. La pista permetterà i collegamenti anche con la restante rete ciclabile esistente. Su tutto il tratto interessato si provvederà al rifacimento del manto di usura di strade con asfalto modificato tipo splittmastix asphalt che permetterà di migliorare le condizioni di sicurezza grazie alla accentuazione delle prestazioni di aderenza del piano viabile in virtù della scelta dei materiali e delle sue formulazioni che aumentano la rugosità superficiale e migliorano l’aderenza tra pneumatici e superficie stradale, anche con superficie bagnata. L’asfalto modificato presenta inoltre i seguenti vantaggi: - minore rumorosità su strade urbane di alto scorrimento; - notevole resistenza alle deformazioni e all’ormaiamento tipico delle rotatorie; - minore invecchiamento del legante grazie al bassissimo tenore di vuoti delle miscele. E’ previsto inoltre il rifacimento del tappetino di usura nei marciapiedi interessati dalla realizzazione della ciclabile e il rifacimento e riordino della segnaletica esistente per intervenire efficacemente sulla circolazione e sicurezza stradale. La segnaletica orizzontale degli attraversamenti sarà eseguita in colato plastico per aumentarne la resistenza all’usura e la loro visibilità. 12 di 74 PIANO DI SICUREZZA Ambito n. 2 VIA ITALIA Il progetto prevede di intervenire sulla intera carreggiata mediante: - la creazione di una aiuola spartitraffico centrale sormontabile in luogo degli attuali cordoli in gomma (fig. 3) Le svolte a sinistra e le manovre di attraversamento verranno così concentrate in corrispondenza delle intersezioni dove verranno create delle corsie riservate di svolta ed immissione. L’aiuola permetterà di ridurre la larghezza delle corsie di marcia e di migliorare l’aspetto della strada come spazio più gradevole, consentirà inoltre di creare una protezione centrale agli attraversamenti pedonali. - la realizzazione di tre attraversamenti pedonali protetti in prossimità delle intersezioni di Via Scuratti e di Via Vanzati e della pista ciclopedonale esitente a nord, in prossimità della rotatoria con la strada provinciale ex 527 Bustese. Gli attraversamenti saranno completi di portale luminoso. del tipo già descritto nell’ambito n. 1 (fig. 4). La segnaletica orizzontale degli attraversamenti e dei rallentatori ottici sarà eseguita in colato plastico per aumentare la sua resistenza all’usura e la visibilità. - la creazione sui marciapiedi esistenti di una pista ciclabile (con percorrenza nello stesso senso delle auto) che sarà promiscua ai pedoni e che permetterà di collegare in sicurezza i percorsi ciclabili esistenti nel quartiere con quelli del “parco del grugnotorto” e con la ciclopedonale sull’alzaia del canale che costituisce il collegamento ciclabile principale dell’intero territorio e con i territori limitrofi. La stessa infatti si estende senza interruzione dal territorio di Senago a quello di Monza. La pista permetterà i collegamenti anche con la restante rete ciclabile esistente come meglio chiarito nella tavola 2.2 Su tutto il tratto interessato si provvederà al rifacimento del manto di usura di strade con asfalto modificato tipo splittmastix asphalt già descritto per l’ambito n. 1. E’ previsto inoltre il rifacimento del tappetino di usura nei marciapiedi interessati dalla realizzazione della ciclabile limitatamente alle zone danneggiate dalle radici delle piante e il rifacimento e riordino della segnaletica esistente per intervenire efficacemente sulla circolazione e sicurezza stradale. La segnaletica orizzontale degli attraversamenti sarà eseguita in colato plastico per aumentarne la resistenza all’usura e la loro visibilità. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 190.500 euro. 13 di 74 PIANO DI SICUREZZA 14 di 74 PIANO DI SICUREZZA Ambito n. 3 INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA COMO Gli interventi degli ambiti da 3, 4, 5 e 6 riguardano l’asse viario denominato Via Locatelli. L’intervento previsto prevede la modifica dell’isola spartitraffico di via Como e l’istituzione dell’obbligo di svolta a destra in uscita dalla stessa. Verrà inoltre creata con l’allargamento in banchina della corsia nord in direzione Saronno, una corsia centrale di svolta per la Via Como lungo la direttrice Saronno Monza. In detto ambito è inoltre prevista la creazione del collegamento ciclopedonale tra il quartiere residenziale di Via Grandi e quello di Via Favaron, lungo l’attuale banchina a verde. Per la creazione della nuova pista si provvederà allargamento in banchina dell’attuale marciapiede che verrà così ripavimentato in asfalto e sistemato laddove le radici delle essenze arboree lo hanno danneggiato rendendo pericoloso il passaggio dei pedoni. L’attraversamento ciclabile della ex S.S. 527 potrà avvenire in corrispondenza dell’attraversamento protetto già esistente e oggetto di modifica nel prossimo ambito. Il progetto viene illustrato nella tavola 2.3. Su tutto il tratto di ex S.S. 527 compreso tra il confine comunale e Piazzale Libertà e interessato dagli ambiti di intervento n. 3, 4, 5 e 6 si provvederà al rifacimento e riordino della segnaletica esistente per uniformarla ed intervenire efficacemente sulla circolazione e sicurezza stradale. La segnaletica orizzontale degli attraversamenti sarà eseguita in colato plastico per aumentarne la resistenza all’usura e la loro visibilità. 15 di 74 PIANO DI SICUREZZA Ambito n. 4 INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA FAVARON E ATTRAVERSAMENTO PEDONALE SFALSATO. Gli interventi degli ambiti da 3, 4, 5 e 6 riguardano l’asse viario denominato Via Locatelli. L’intervento previsto prevede: il prolungamento della aiuola spartitraffico esistente lungo la corsia di immissione da Via Favaron al fine di impedire la manovra non consentita di svolta a sinistra e rallentare la velocità di immissione; il miglioramento della visibilità dell’attraversamento esistente mediante il rifacimento totale della segnaletica , la sostituzione dei dissuasori con cordoli di delimitazione e la installazione di cartelli di presegnalazione lampeggianti alimentati da pannelli fotovoltaici. Gli importi complessivi degli interventi 3 e 4 ammontano a 56.680 euro 16 di 74 PIANO DI SICUREZZA Ambito n. 5 INTERSEZIONE CON ROTATORIA TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) - VIA SARAJEVO E VIA MARX. Gli interventi degli ambiti da 3, 4, 5 e 6 riguardano l’asse viario denominato Via Locatelli. Il progetto prevede gli intervento di seguito descritti. E’ previsto il prolungamento delle isole di canalizzazione spartitraffico lungo i tronchi su Via Locatelli per ridurre la larghezza della corsia e indurre gli automobilisti a rallentare. La corona interna verrà ripavimentata nella parte sormontabile; la parte invalicabile dell’isola centrale verrà invece sopraelevata con riporti di terra e piantumata con arbusti al fine di migliorarne la percezione, pur non pregiudicando una corretta visibilità. Verranno inoltre modificate le attuali fermate dei mezzi del trasporto locale secondo le indicazioni impartite dalle autorità delegate. Il progetto viene illustrato nella tavola 2.4. Ambito n. 6 17 di 74 PIANO DI SICUREZZA ATTRAVERSAMENTO PEDONALE SFALSATO IN CORRISPONDENZA DELLA INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA PADOVA E MATTEOTTI Gli interventi degli ambiti da 3, 4, 5 e 6 riguardano l’asse viario denominato Via Locatelli. L’intervento previsto prevede: la sostituzione dei dissuasori con cordoli di delimitazione e la installazione di cartelli di presegnalazione lampeggianti alimentati da pannelli fotovoltaici. ll progetto viene illustrato nella tavola 2.4. fig. 8 18 di 74 PIANO DI SICUREZZA Ambito n. 7 TRATTO ANTISTANTE I COMPLESSI SCOLASTICO-SPORTIVO E RELIGIOSO DI VIA VENEZIA Il progetto prevede gli intervento di seguito descritti. - la demolizione della piattaforma rialzata esistente, in quanto per la sua eccessiva lunghezza permette ai veicoli in transito la accelerazione sul piano in cui avviene l’attraversamento dei bambini alla scuola. La piattaforma in porfido si presenta inoltre completamente sconnessa e ci comporta rischi di caduta per cicli e motocicli. - la realizzazione in sostituzione della piattaforma di due attraversamenti pedonali sopraelevati per sancire anche fisicamente la precedenza del pedone sui veicoli in transito e per indurre i veicoli a ridurre la velocità eccessiva, causa principale di incidentalità nella zona. Gli attraversamenti saranno completi di portale luminoso del tipo già descritto per l’ambito n. 1 . - per aumentare la visibilità degli attraversamenti verrà valutata utilizzato l’asfalto stampato del tipo già previsto in altre zone del paese. - il potenziamento dell’impianto di illuminazione esistente nella zona antistante i complessi pubblici in oggetto. - per razionalizzare e mettere a norma gli altri attraversamenti esistenti nella via si provvederà a: - spostare l’attraversamento a raso esistente tra la Via Vercelli e la Via Pisa e a realizzarlo a est dell’intersezione con la Via Padova; - la demolizione dell’attraversamento pedonale sopraelevato in prossimità della Via Adige, in quanto presenta rampe troppo accentuate e la creazione di un nuovo attraversamento su piattaforma rialzata con caratteristiche analoghe a quelli già descritti. 19 di 74 PIANO DI SICUREZZA INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI AGGIUNTIVI DOVUTI ALLA SPECIFICITA' DEL CANTIERE (punto 2.1.2, lettera c), allegato XV, D.Lgs. 81/2008) ATTIVITA' RISCHI SPECIFICI PROPRI Scalvatura alberi ed Lacerazioni, Contusioni, Caduta estirpazione dall'alto, Caduta di materiale dell'apparato radicale dall'alto, Inalazione polveri e fibre, Schiacciamento, Movimentazione manuale dei carichi, Rumore, Vibrazioni. Rimozione dei pali della pubblica illuminazione RISCHI AGGIUNTIVI DOVUTI ALLA SPECIFICITA' DEL CANTIERE Investimento Caduta nel vuoto, Scivolamento lungo le scarpate. Caduta dall'alto, Caduta di A carico di ENEL SOLE. materiale dall'alto, Schiacciamento, Movimentazione manuale dei carichi, Elettrocuzione, Investimento, Ribaltamento del mezzo, Rumore, Vibrazione. Demolizione di muretti Caduta di materiale dall'alto, esistenti Schiacciamento, Investimento, Ribaltamento del mezzo, Proiezione di pietre o di terra, Rumore, Vibrazione, Inalazione polveri e fibre. Investimento Rischio frequente in quanto la viabilità soprattutto sulla ex SS 527 BUSTESE è considerevole.. Sbancamento con Schiacciamento, Investimento, macchine operatrici in Ribaltamento del mezzo, terra Proiezione di pietre o di terra, Rumore, Vibrazione, Inalazione polveri e fibre, Franamento. Investimento Rischio frequente in quanto la viabilità soprattutto sulla ex SS 527 BUSTESE è considerevole. Rinterri Investimento, Ribaltamento del mezzo, Cadute di persone dall’alto, Caduta di materiale dall'alto, Schiacciamento, Movimentazione manuale dei carichi, Inalazione polveri Fresatura della sede stradale Investimento, Ribaltamento del mezzo, Cadute di persone dall’alto, Schiacciamento, Contatti con oli minerali e derivati, Rumore, Vibrazioni, Proiezione di materiali, Inalazione polveri e fibre. Investimento Rischio frequente in quanto la viabilità soprattutto sulla ex SS 527 BUSTESE è considerevole. Scavi, posa e reinterri Investimento, Ribaltamento del per fognature stradali mezzo, Franamento, Caduta di e sottoservizi persone dall'alto, Rumore, Vibrazioni, Inalazioni di polveri, Schiacciamento Investimento Rischio frequente in quanto la viabilità soprattutto sulla ex SS 527 BUSTESE è considerevole.. 20 di 74 PIANO DI SICUREZZA Posa di strati bituminosi (Tout venant, binder, tappeto d'usura) Investimento, Ribaltamento del mezzo, Cadute di persone dall’alto, Schiacciamento, Rumore, Vibrazioni, Proiezione di materiale, inalazione polvere e fibre. Investimento Rischio frequente in quanto la viabilità soprattutto sulla ex SS 527 BUSTESE è considerevole. Formazione di sottofondo, mista Investimento, Ribaltamento del mezzo, Schiacciamento, Rumore, Vibrazioni, Proiezione di materiali, Inalazione polveri e fibre, Posture scorrette. Investimento Rischio frequente in quanto la viabilità soprattutto sulla ex SS 527 BUSTESE è considerevole. Rilievo di dettaglio Investimento. Investimento Rischio frequente in quanto la viabilità soprattutto sulla ex SS 527 BUSTESE è considerevole. 21 di 74 PIANO DI SICUREZZA INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI IN RIFERIMENTO ALL'AREA DI CANTIERE In aggiunta ai rischi propri delle fasi lavorative, cui sono esposti gli addetti ai lavori durante la realizzazione delle opere, lo svolgimento dei lavori induce i seguenti rischi nei raffronti dell’ambiente esterno: Rischi che l’ambiente esterno trasmette nei confronti del cantiere. Rischi che il cantiere trasmette verso l’ambiente esterno. In questo capitolo, sulla scorta della documentazione progettuale e dei sopralluoghi effettuati, vengono fornite le informazioni e le considerazioni in merito. RISCHI PROVENIENTI DALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE In considerazione dell'ubicazione del luogo dei lavori, i rischi che dall’ambiente vengono trasmessi al cantiere sono rappresentati da: 1. Investimento. 2. Contatto con cavi elettrici in tensione 3. Agenti atmosferici. Condizioni meteo-climatiche 4. Schiacciamento, 5. Contatti con oli minerali e derivati, 6. Rumore, 7. Vibrazioni, 8. Inalazione polveri e fibre L’area dei lavori è soggetta ad andamenti stagionali ed alle condizioni meteo-climatiche desumibili dai bollettini ufficiali. Tali condizioni non risultano essere di particolare rilevanza e potranno essere affrontate con le normali precauzioni previste dalle vigenti norme: tuttavia in caso di sbalzi di temperatura eccessivi sarà necessario valutare idonee misure. Per scongiurare rischi da fulminazione dovuti a scariche atmosferiche, potrà essere predisposto un adeguato impianto di protezione. All’Appaltatore è fatta salva tale prescrizione solo in seguito a valutazione negativa, effettuata da un professionista abilitato, sulla necessità di protezione delle strutture presenti. In presenza di nubifragi o temporali, devono essere sospese le operazioni o a contatto con masse metalliche (armature, ecc.), o di manipolazione di materiali facilmente infiammabili od esplosivi. In presenza di vento devono essere sospesi i lavori di movimentazione di materiali o attrezzature mediante gru in corso di svolgimento nei pressi di linee elettriche aeree. Gli apparecchi di sollevamento, in ogni caso, non possono essere utilizzati in presenza di venti superiori ai 60 km/h. Valutazione rispetto agli elementi dell'elenco allegato XV.2 Presenti Elementi presi in Individuazione dei possibili considerazione SI NO rischi e relativa valutazione Falde, fossati, alvei, fluviali, banchine portuali canali reflui interrati. Alberi Manufatti interferenti Presenza di sottoservizi Misure di prevenzione, protezione, organizzative, tecniche e procedurali. Canale Villoresi X X Sono presenti alberi. X X Sono presenti varie linee di sottoservizi. 22 di 74 I Manufatti interferenti verranno demoliti. Lo spostamento di tali linee verrà effettuato dall'ente gestore e sarà PIANO DI SICUREZZA energetici. Strade X oggetto di un cantiere dedicato poiché dovrà essere effettuato prima dell'apertura del cantiere per la realizzazione della rotatoria. Oltre ai suddetti sottoservizi l’Impresa Appaltatrice dovrà effettuare preventivamente all’avvio dei lavori, gli accertamenti del caso richiedendo agli enti gestori l’esatta ubicazione delle altre reti di sottoservizi, e concordando eventualmente gli interventi congiunti necessari. Nel caso in cui si verifichi la presenza di tubature in amianto da rimuovere, bisognerà operare rivolgendosi a ditte specializzate nella rimozione/trasporto e smaltimento secondo la normativa vigente in materia. Interferenza reciproca Durante tutte le fasi di lavoro le nell’esecuzione delle attività. aree destinate alla viabilità urbana devono essere rigorosamente mantenute in esercizio alla circolazione veicolare a parte gli interventi previsti con la viabilità interrotta. Si renderà necessaria una restrizione di carreggiata che sarà gestita a cura dell’impresa introducendo il senso unico alternato regolato da semaforo. Interruzioni totali della circolazione dovranno essere concordate preventivamente con l'amministrazione. Occorrerà fare molta attenzione al passaggio dei mezzi d’opera che transiteranno sulla viabilità ordinaria. Un preposto gestirà l’ingresso e l’uscita dei mezzi dal cantiere. Per ridurre al minimo i rischi di interferenza con la circolazione ordinaria sarà comunque necessario posizionare, all’ingresso dei cantieri e nelle immediate vicinanze degli stessi, cartelli segnalatori di avvertimento e di divieto di accesso. Inoltre tutte le viabilità interessate al raggiungimento dell’area, comprese quelle limitrofe, verranno segnalate con appositi cartelli 23 di 74 PIANO DI SICUREZZA Opifici. Interferenza delle attività di cantiere con le attività dell'esercizio pubblico. X Presenza di cabine elettriche. Presenza linee elettriche aeree. stradali posti su paletti. La segnaletica stradale da porre in opera dovrà essere concordata con gli Uffici preposti dei comuni e della Provincia e dovrà essere conforme a quanto previsto dal Codice della Strada. Coordinamento delle attività in fase di esecuzione. X Rischio di interferenza con le Lo spostamento o la protezione di lavorazioni e la tali linee verrà effettuato dall'ente movimentazione dei carichi. gestore e sarà oggetto di un cantiere dedicato poiché dovrà essere effettuato prima dell'apertura del cantiere per la realizzazione della rotatoria. X Presenza di altri cantieri o insediamenti produttivi Presenza di rumori viabilità, polveri, fibre, fumi, X vapori, gas, odori, inquinamenti aerodisperse X Connaturata all’attività di Nel presente documento sono cantiere e da essa derivante contenute specifiche disposizione ed alla presenza della strada di cui attenersi. ad alto traffico. PARTICOLARI CONDIZIONI ESTERNE CHE INFLUISCONO SUL CANTIERE I lavori stradali determinano dei rischi nei riguardi della salute dei lavoratori derivanti dal traffico circostante: - investimento degli operatori a terra durante l'esecuzione delle lavorazioni; - incidenti stradali tra mezzi d'opera e veicoli; - errori dovuti a distrazione (il passaggio continuo di persone e mezzi all'esterno dell'area di cantiere è fonte di grande distrazione per gli operai) - esposizione dei lavoratori a gas di scarico; - esposizione dei lavoratori al rumore del traffico (oltre al rumore dei macchinari). RISCHI TRASMESSI ALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE In considerazione dell'ubicazione del luogo dei lavori, i rischi che dal cantiere sono trasmessi all'ambiente circostante sono rappresentati da: Presenza del cantiere La presenza del cantiere rappresenta un rischio cui sarebbero esposti tutti i non addetti che, non adeguatamente protetti, formati ed informati sui rischi presenti dovessero trovarsi in prossimità dei lavori. Le aree di intervento infatti sono collocate in prossimità di opifici e su strade a forte traffico, anche pesante. Tutte le aree di cantiere dovranno quindi essere sempre delimitate con recinzione continua alta almeno 2,00 m , che impedisca l’accesso ai non addetti. 24 di 74 PIANO DI SICUREZZA La recinzione delle aree di lavorazione dovrà essere cieca (costituita da tavole di abete, lamiera grecata o simile) sia per ridurre al minimo il pericolo di proiezione di materiale da e verso il cantiere, sia per ridurre la fonte di distrazione reciproca. Recinzioni, sbarramenti, scritte, segnali e protezioni dovranno essere di natura tale da risultare costantemente ben visibili. Ove non risulti sufficiente l’illuminazione naturale si dovrà ricorrere a quell’artificiale, che deve comunque essere prevista per le ore notturne. Le recinzioni, le delimitazioni e le segnalazioni dovranno essere tenute in efficienza per tutta la durata dei lavori e poiché si affacciano su strada, le segnalazioni del cantiere dovranno essere conformi al Nuovo Codice della Strada5 ed al suo regolamento di attuazione6. Qualora, per esigenze lavorative, si renda necessario rimuovere in tutto od in parte tali protezioni, dovrà essere previsto un sistema alternativo di protezione consistente, ad esempio, nella sorveglianza continua delle aperture al fine di non consentire l’accesso di estranei ai luoghi di lavoro. I sistemi di protezione dovranno essere ripristinati non appena vengano a cessare i motivi della loro rimozione e comunque sempre prima di sospendere la sorveglianza alternativa, anche se conseguenza delle pause di lavoro. Produzione d’inquinamento acustico – vibrazioni Data la tipologia delle opere, le attività rumorose sono da individuarsi con le opere di scarificazione dello strato di usura, di demolizione, di scavo . Un accorgimento operativo sarà comunque quello di limitare le lavorazioni a maggior impatto acustico nelle fasce orarie fra le ore 7.00 e le 14.00 e tra le 16.00 e le 19.00 per evitare interferenze con le ore di riposo delle residenze ubicate in adiacenza (anche se la zona non è fortemente urbanizzata). Infine, si prescrive un’adeguata schermatura dei macchinari e l’uso di apparecchiature di tipo silenziato, provviste delle necessarie certificazioni sul livello di rumore prodotto. Produzione di polveri Nell’ambito dei lavori oggetto d’appalto le attività che rappresentano una prevedibile produzione di polveri sono quelle relative agli scavi, ai rinterri e alle demolizioni. Dovranno adottarsi idonee misure per ridurre il particolato in sospensione, consistenti in genere nella bagnatura periodica e programmata dei materiali trattati. Le attività lavorative dovranno essere sviluppate con particolare attenzione circa la diffusione di eventuali inquinanti nell’aria. Inoltre dispersioni accidentali di sostanze utilizzate nelle lavorazioni o di liquidi provenienti dai mezzi d’opera dovranno essere evitati con apposite barriere e trattati con sostanze neutralizzanti onde limitarne la diffusione nell’ambiente. Nei casi in cui si debbano adottare sistemi di contenimento, quali teli antipolvere, essi dovranno essere posizionati il più possibile vicino alla fonte. Inoltre si dovranno utilizzare teli antipolvere anche nelle operazioni di movimentazione della terra attraverso i mezzi in uscita dal cantiere. Produzione di rifiuti e materiali di risulta Lo smaltimento dei materiali di risulta prodotti dalle operazioni di scavo e demolizione deve avvenire nel rispetto di quanto previsto dal D.L. 3 Aprile 2006 n°152 – Norme in materia di ambiente - integrato dal D. Lgs. 04/2008. Tuttavia, una corretta gestione dei rifiuti presuppone la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso il reimpiego ed il riciclaggio; si deve quindi recuperare quante più componenti possibili in grado di essere riutilizzate. A tale scopo, parte del materiale scavato per realizzare l'allargamento della sede stradale ad Est verrà riutilizzato7 per realizzare il riempimento sopra l'arco e per i rilevati in progetto. Interferenza dei mezzi di cantiere con la viabilità 5 Decreto Legislativo n. 285 del 30 aprile 1992 e s.m.i. 6 Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 - Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada - e s.m.i. 7 Il riutilizzo dovrà essere fatto in accordo a quanto disposto dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale", art. 186. 25 di 74 PIANO DI SICUREZZA Le interferenze con la viabilità ordinaria sono riscontrabili (oltre a quelle dovute alla chiusura di parte della sede stradale) nelle seguenti fasi lavorative: - Posa della segnaletica di cantiere ed allestimento delle aree di cantiere; - Ingresso ed uscita dei mezzi dall'area di cantiere. - Scavi - Realizzazione massicciate - Posa di cordoli. - Getto di massetti - Posa id autobloccanti - Fasi relative alla fresatura/scarifica del manto stradale esistente. - Fasi di realizzazione del nuovo manto stradale esistente. Le manovre dei mezzi di cantiere in ingresso e uscita dal cantiere dovranno avvenire con tutte le cautele atte ad evitare incidenti e se necessario dovranno essere gestite da un moviere, soprattutto nelle ore di maggior traffico. Lungo le viabilità d’accesso al cantiere dovrà essere apposta idonea segnaletica riportante la presenza dei cantiere e dei mezzi in entrato e/o in uscita. PIANO DI COORDINAMENTO Lo scambio di informazioni sulle attività di ogni impresa partecipante ai lavori (programma lavori, natura dei lavori, vincoli particolari, rischi esportati, etc.) costituisce un fattore essenziale della gestione della prevenzione in cantiere legato alla coattività tra imprese diverse. Lo scambio di informazioni si può articolare secondo le direttive descritte nei paragrafi seguenti e in generale: L’Impresa Appaltatrice dovrà coordinare le differenti attività dei subappaltatori. Dovrà inoltre normare le diverse imprese che intervengono circa le misure per la prevenzione dei rischi che possono essere condivisi tra le stesse. L’Impresa Appaltatrice deve informare i DL ed il CSE delle diverse fasi di lavoro, di ogni vincolo o costrizione tecnica che potrebbe avere impatto sull’andamento dei lavori. Il CSE aggiornerà il contenuto del PSC dopo la consultazione con i referenti ed il cronoprogramma. Gli aggiornamenti del PSC saranno effettuati dal CSE in stretta concertazione con il Committente e con i DL. Misure generali di organizzazione del cantiere L’organizzazione generale dei cantiere prevede l'interessamento delle seguenti aree8, anche in tempi diversi: Area “LOGISTICA”; area che sarà assegnata all’Impresa e destinata ad ospitare il cantiere durante tutta la durata dell’intervento; tale area sarà esterna alle aree di lavorazione. A tale scopo è stata individuata un'area indicata sulla planimetria di cantiere posta nelle immediate vicinanze del cantiere. GUARDIANIA Le aree di cantiere saranno sottoposte a guardiania durante l’orario di lavoro. Le aree di cantiere devono essere chiuse e nessuna persona non preventivamente autorizzata potrà accedervi; nel caso in cui si rendesse necessario il lavoro all'esterno delle aree recintate dovranno essere predisposte tutte le misure più idonee a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei passanti (movieri, semafori mobili, percorsi obbligati, etc.). Le persone autorizzate che giungono in cantiere sono tenute a segnalare la loro presenza e indicare dove sono dirette; il loro accesso al cantiere deve essere autorizzato. All'interno dell'organigramma di cantiere l'impresa individuerà una persona con il compito e la responsabilità di controllare al termine di ogni turno di lavoro le protezioni di sicurezza, i dispositivi di protezione collettiva ed eventualmente di sistemare di quanto non in regola. 8 Vedere le tavole relative al layout di cantiere 26 di 74 PIANO DI SICUREZZA COMUNICAZIONI All’interno del cantiere e in luogo ben visibile dovrà essere posizionata una bacheca per: - esposizione della Notifica Preliminare ai sensi dell'art. 99 D.Lgs. 81/2008 - informazioni utili per le emergenze - comunicazioni al personale - orario di lavoro. - All'esterno del cantiere deve essere apposto il cartello di cantiere realizzato ai sensi della Circolare Ministeriale LL.PP 1729/UL del 1990 e secondo eventuali indicazioni dell'ente appaltante ACCESSI E PERTINENZE Una segnaletica provvisoria indicherà gli accessi in cantiere. I mezzi operanti dovranno essere caricati in modo adeguato senza disperdere i materiali caricati. Gli ingressi dovranno essere mantenuti in stato di pulizia durante tutta la durata del cantiere e chiusi per evitare accessi non autorizzati. Analogamente bisognerà provvedere alla rimozione ed alla contestuale pulizia di detriti e terriccio, eventualmente, presenti sulle sedi stradali in corrispondenza dell’accesso e nelle immediate vicinanze del cantiere. FORNITORI L'Impresa esecutrice dovrà predisporre un'idonea procedura di accesso al cantiere dei Fornitori. Tale procedura farà parte integrante del POS. Le Imprese che faranno ricorso a Fornitori dovranno presentare loro copia della procedura di accesso al cantiere e dovranno informarli in merito alle misure di coordinamento del presente PSC. Le Imprese dovranno inviare al CSE una ricevuta a firma del Fornitore della consegna e della spiegazione di tale procedura e delle misure di coordinamento. ORGANIZZAZIONE DI COORDINAMENTO, VISITE DI ISPEZIONE, RIUNIONI DI COORDINAMENTO GENERALE E PERIODICA. Si terranno delle riunioni di coordinamento in materia di sicurezza e protezione della salute alle quali i convocati devono essere presenti. La prima riunione sarà convocata per iscritto le altre saranno calendarizzate nel corso delle riunioni con scadenze compatibili con l’avanzamento dei lavori. L’Impresa Appaltatrice ha l’obbligo di convocare i subappaltatori interessati. Durante le riunioni di coordinamento si provvederà a: - visita di ispezione - analisi dello stato di avanzamento lavori e delle attività svolte dopo l’ultima riunione - analisi dei risultati delle azioni di coordinamento con osservazioni - analisi dei documenti depositati in cantiere - analisi delle attività da svolgere successivamente - organizzazione del coordinamento e della cooperazione fra le varie imprese per quanto riguarda le attività in programma - rapporti di visita - varie ed eventuali. In generale l’organizzazione delle azioni di coordinamento si espleterà attraverso il passaggio dei punti seguenti: Nomina del Referente Prima dell’inizio dei lavori l’Impresa affidataria fornirà il nominativo di un referente per le attività di coordinamento definendo la qualifica e i poteri che dovranno essere coerenti con il ruolo da svolgere. Ciascuna Impresa comunicherà, inoltre al CSE il nominativo del soggetto con potere decisionale al quale dovranno essere inoltrate le comunicazioni relative alle riunioni di coordinamento ed alle visite di ispezione che sarà il responsabile dei tempi e del contenuto delle risposte ai quesiti discendenti dalle riunioni. 27 di 74 PIANO DI SICUREZZA Visite di ispezione Prima dell’inizio dei lavori, sarà effettuata una visita preliminare, detta ispezione, con lo scopo di identificare le possibili interferenze non evidenziate nel presente PSC. Dopo questa visita le imprese coinvolte in eventuali cambiamenti redigeranno eventuale adeguamento dei documenti previsti (POS o proposte integrative al PSC) per meglio garantire le condizioni di sicurezza, e le trasmetteranno ai CSE secondo le modalità previste per l’adeguamento delle corrispondenti parti. In caso di piccole variazioni, influenti ai fini della progettazione della sicurezza, la redazione dei verbale di visita sarà sufficiente a rettificare gli accordi presi. Al momento dell’inizio lavori e’ fatto carico a ciascuna impresa di assicurarsi che la situazione sul cantiere corrisponda a quella constatata durante l‘ispezione comune. Nel caso in cui la situazione sia stata modificata si renderà necessario verificare quali modifiche siano da apportare alle disposizioni pattuite. Riunione di coordinamento preliminare generale Tale riunione è praticamente la prima indetta. Dopo l’ispezione comune le imprese saranno convocate per una riunione di coordinamento preliminare generale. Alla prima riunione i DDL dovranno consegnare le dichiarazioni di avvenuta consultazione da parte dei RLS9, se nominati, secondo quanto previsto dal D.Lgs 81/2008 art. 18. Riunione di coordinamento periodica Dopo la prima riunione, le imprese saranno convocate per una riunione di coordinamento periodica a cadenza da stabilire alla quale dovranno tassativamente partecipare. Durante questa riunione saranno esaminate le fasi di lavoro successive e le condizioni di applicazione delle prescrizioni contenute nei piani e le relative procedure. In caso di motivata urgenza potrà essere indetta, con minimo preavviso mediante fax, telefonata o telegramma, una riunione di coordinamento urgente sottoposta agli obblighi di partecipazione delle altre riunioni. Piani operativi di sicurezza e proposte integrative o di modifica dell’impresa Entro trenta giorni dall‘aggiudicazione e comunque prima della consegna dei lavori, in osservanza a quanto previsto dalla normativa vigente, le imprese che si aggiudicano i lavori redigeranno e consegneranno ai soggetti previsti dalle relative leggi, ed al CSE in particolare: - eventuali proposte integrative del PSC, di seguito denominate PI o accettazione del PSC10 - un POS redatto ai sensi del D.lgs. 81/2008. Prima dell’inizio dei lavori le imprese possono presentare proposte di modificazioni o integrazioni. Come precedentemente indicato i documenti suddetti saranno consegnati nei tempi previsti per essere verificati in base alle indicazioni del presente PSC ed illustrati e discussi durante la riunione di coordinamento. Documentazione specifica ad integrazione dei P.O.S. L’elaborazione di documentazione specifica, ad integrazione dei POS da parte dell’appaltatore, (quale ad esempio quella sotto indicata): piano di emergenza - piano di circolazione - procedura di accesso dei fornitori alle aree del cantiere dovrà essere prodotta, integrata e firmata in concomitanza alla consegna del cantiere e comunque nei tempi previsti dalle relative leggi per ottenere eventuali autorizzazioni a svolgere i lavori. Coordinamento e misure disciplinari Tutto il personale operante o presente11 in cantiere avrà l'obbligo dell'uso dei mezzi di protezione adeguati. 9 10 Modello 003 Modello 001 o modello 002 28 di 74 PIANO DI SICUREZZA Le imprese subappaltatrici ed i lavoratori autonomi – al fine di non creare interferenze pericolose – dovranno conoscere ed agire nel rispetto del presente PSC e dei vari POS redatti. Tale conoscenza sarà certificata oltre che dalla presentazione di un POS specifico per il cantiere e le lavorazioni oggetto del subappalto, anche dalla consegna dei Modelli 002 e 003. Il CSE adotterà i provvedimenti che riterrà più opportuni per la mancata osservanza delle norme e dei disposti del PSC; in particolare attraverso Ordini di Servizio egli comunicherà all'impresa principale (che sarà tenuta a rispettare e a far rispettare ai Subappaltatori) le seguenti sanzioni: - Diffida al rispetto delle norme; - Allontanamento dell'impresa o del lavoratore recidivo; - Sospensione delle Lavorazioni fino al ripristino delle condizioni ottimali di sicurezza. Disciplina e coordinamento dei subappaltatori. Per la gestione generale delle problematiche inerenti la gestione del subappalto si rimanda al capitolato d’appalto ed ai relativi allegati. Con riferimento al coordinamento per la sicurezza: L’Impresa Appaltatrice è garante dell’attività di sicurezza, compreso il rispetto degli obblighi documentali e di presenza alle riunioni di coordinamento, delle imprese alle quali ha affidato lavori in subappalto e subirà le conseguenze del mancato rispetto delle suddette disposizioni. L’Impresa Appaltatrice deve trasmettere in fase di offerta il PSC, compresi gli allegati, alle imprese subappaltatrici con evidenza oggettiva di tale trasmissione12. La DL ed il CSE potranno chiedere, all’Impresa Appaltatrice, la sostituzione dell’impresa subappaltatrice inadempiente. Disciplina e coordinamento dei noleggi Si ricorda che con “ Determinazione 27 febbraio 2003 - Sub-affidamenti non qualificabili come subappalti, ai sensi dell'art. 18, comma 12, della legge 19 marzo 1990, n. 55 - Facolta' di controllo esercitabili dalla stazione appaltante. (Determinazione n. 6/2003)” l'Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici ha affermato che: “per tutti i sub-affidamenti che non sono qualificabili subappalti ai sensi dell'articolo 18, comma 12, della legge 19/03/1990, n. 55, e successive modificazioni (cioe' per i contratti similari, aventi ad oggetto prestazioni di fornitura con posa in opera e noli a caldo, qualora non superino le soglie del 2% del contratto o a 100.000 euro o, qualora superiore a tali soglie, il costo delle mano d'opera espletata in cantiere sia inferiore al 50% dell'importo del subcontratto), pur in assenza di un obbligo di autorizzazione, deve comunque essere assicurato il rispetto dei principi generali che regolamentano la materia. Pertanto, va riconosciuto ai soggetti preposti alla conduzione dell'appalto (responsabile unico del procedimento, direttore dei lavori, coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione) il diritto-dovere di esercitare appieno il ruolo attribuito in forza di legge, con ciò potendo configurare, indirettamente, delle limitazioni nel ricorso agli anzidetti sub-affidamenti. In quest'ottica in caso di nolo a caldo, il noleggiatore dovrà presentare come qualunque altro subappaltatore il POS e la documentazione richiesta per i subappalti, oltre alle attestazioni di cui al D.Lgs. 81/2008, art. 72, comma 1 e 2 di cui deve essere prodotte in copia al CSE; in caso di nolo a freddo, dovrà essere prodotta al CSE copia della ricevuta di consegna della dichiarazione che il datore di lavoro deve consegnare al noleggiatore attestante la formazione del lavoratore addetto all'uso dell'oggetto del noleggio ai sensi del D.Lgs. 81/2008,art 72, comma 2. Conclusioni Al termine delle riunioni e delle visite sarà redatto, dal CSE, un verbale nel quale saranno anche indicate le modalità di risposta per eventuali quesiti o questioni sorte durante l’incontro. I soggetti chiamati a rispondere sono tenuti alla stretta osservanza dei tempi. 11 Compresi: Direttore dei Lavori e suoi assistenti, Rappresentanti della Committenza, Fornitori, Noleggiatori, e chiunque a qualsiasi titolo, dietro autorizzazione, acceda al cantiere. 12 Modello 002 29 di 74 PIANO DI SICUREZZA Nei caso in cui, per determinate lavorazioni siano previste eventuali significative modifiche da apportare ai PSC, i datori di lavoro provvederanno a consultare tempestivamente il proprio RLS in modo che il CSE, ricevuta evidenza oggettiva di tale consultazione, provveda successivamente ad apportare modifiche ai documenti e li trasmetta con le modalità previste in PI. A seguito di quanto descritto sopra i DDL adegueranno, in funzione all’evoluzione del cantiere, la durata effettiva da attribuire ai vari tipi di lavoro o fasi di lavoro e ne daranno comunicazione alla direzione dei lavori. Alle riunioni ed alle visite d’ispezione non sarà in alcun modo ammessa l’assenza anche giustificata delle imprese. Queste provvederanno a nominare un sostituto idoneo del referente indicato. L’impresa che non si presenta alla visita di ispezione e/o alla riunione di coordinamento, che potrà essere indetta con carattere di motivata urgenza anche nelle 24 h, subirà, con attribuzione a suo totale carico, le conseguenze derivanti dalla mancata partecipazione (imputazione di ritardato inizio lavori anche di terzi, slittamenti, fermo lavori). Parimenti saranno attribuite le medesime responsabilità anche all’impresa che non fornisse risposta adeguata ai quesiti di cui ai medesimo paragrafo nei tempi necessari. Le comunicazioni di variazioni per decisioni discendenti da una riunione di coordinamento per la sicurezza o da un’ispezione comune, hanno carattere cogente e saranno comunque trasmesse anche alle imprese assenti. Tutti i verbali delle riunioni di coordinamento verranno considerati integrativi al presente PSC e costituiranno variante del PSC originario (o precedente) e dei POS delle imprese interessate. I verbali sopra descritti, allegati al presente PSC, costituiranno esonero della nuova e totale ristampa del documento aggiornato. Misure generali riguardanti il personale di cantiere In relazione alla condotta dei personale del cantiere si fa riferimento a quanto contenuto nelle norme generali di appalto. Il personale dovrà essere idoneo relativamente alla mansione assegnatagli dal punto di vista sanitario e il DDL dovrà essere presentata unitamente al POS copia dei certificati di idoneità alla mansione redatti dal medico competente. Informazione e formazione del personale Il personale delle imprese, i lavoratori autonomi, i subappaltatori riceveranno l’informazione e la formazione sulla sicurezza prima dell’inizio dei lavori, come previsto dalla vigente normativa. A questo proposito, per quanto riguarda le imprese, sia per il personale che verrà assunto in loco, che per quello proveniente in trasferta dalla sede dell’impresa, sarà significativo che i datori di lavoro attivino precedentemente la collaborazione dei Comitati Paritetici Territoriali Provinciali (di seguito nominati CPT) onde verificare la congruità del contratto applicato ai propri lavoratori relativamente alla durata minima dei corsi per la sicurezza prevista in quei comparto e provvedano a compiere per i neo assunti, o ad integrare per i propri lavoratori i propri obblighi prima dell’inizio dei lavori. Si fa inoltre espresso richiamo all’accordo tra le parti espresso in C.N.L. 05 luglio 1995 per le imprese edili ed affini art. 88, ottavo e nono capoverso, per quanto riguarda l’informazione sui rischi derivante dai contenuti dei piano di sicurezza delle imprese dovuta al preposto e dal preposto al personale dell’impresa. Uso dei dispositivi di protezione individuale Il datore di lavoro dovrà dotare il proprio personale dei dispositivi di protezione individuale, DPI, secondo e con le modalità previste dalla normativa vigente in materia. La dotazione dei DPI deve essere personale e documentata per mezzo di scheda indicante i DPI forniti e la firma del lavoratore a cui sono stati affidati. Copia di tali schede dovrà essere consegnata al CSE. Tutti i DPI dovranno essere conformi alla normativa vigente ed idonei per il lavoro per il quale sono destinati. 30 di 74 PIANO DI SICUREZZA I DPI contro la caduta dall’alto non potranno essere usati in sostituzione di misure collettive di protezione realizzabili. Le calzature di sicurezza, idonee per il lavoro da svolgere, sono obbligatorie per tutti coloro che, con qualunque ruolo o mansione, accedono al cantiere. Durante i lavori di allestimento della recinzione e quando si opera vicino a veicoli in movimento è obbligatorio l’uso di indumenti ad alta visibilità. Anche le persone che abitualmente, non lavorano in cantiere, ma vi hanno accesso autorizzato, per qualunque motivo, dovranno uniformarsi alle suddette prescrizioni. Trattamento del personale Per quanto riguarda il trattamento del personale si richiama quanto previsto dalle norme generali di appalto. Per quanto riguarda la documentazione da richiedere e conservare circa le condizioni di trattamento dei personale, fatti salvi gli obblighi derivanti da altre leggi vigenti applicabili all’appalto in oggetto, il Committente anche tramite il CSE, farà richiesta alle imprese esecutrici della documentazione attestante l'idoneità tecnico professionale dell'impresa come previsto nell'allegato XVII del D.Lgs. 81/2008. Visitatori in cantiere Il Responsabile del cantiere dell'impresa affidataria dovrà verificare che chiunque entri in cantiere, sia fornito, almeno, di scarpe antinfortunistiche (o almeno robuste) e di casco (si consiglia all'impresa affidataria di tenere in cantiere alcuni caschi in più per eventuali visitatori sprovvisti). Nel caso ne fossero sprovvisti, dovrà essere negato loro l’accesso. I visitatori potranno accedere al cantiere di lavoro solo dopo aver concordato la visita con il Direttore Tecnico di cantiere o Capo Cantiere che impartirà le necessarie istruzioni in merito ai pericoli cui potrebbero andare incontro e quindi le zone a cui non potranno accedere. I visitatori saranno accompagnati dallo stesso Direttore Tecnico o dal Capo Cantiere previo verifica dei DPI necessari. Nel locale spogliatoio/ufficio, il Datore di Lavoro dell’impresa affidataria, affiggerà il seguente cartello sottoscritto dal Committente/Responsabile dei Lavori e indirizzato ai visitatori di cantiere: Spettabili IMPRESE esecutrici presenti in cantiere È volontà della Committenza rendere maggiormente agibili e sicure alcune aree del cantiere, al fine di consentire l’ingresso in sicurezza anche a visitatori occasionali, opportunamente accompagnati da personale appositamente incaricato. A tale scopo, il Committente/Responsabile dei Lavori, comunica ai Datori di lavoro delle imprese e lavoratori autonomi affidatari dei lavori e ai loro rispettivi responsabili in cantiere, le seguenti disposizioni, che assumono carattere di prescrizioni operative nel presente PSC ai sensi dell’all. XV° punto 2.1.2 lett. e) del D.Lgs. 81/2008. DISPOSIZIONI OPERATIVE E’ obbligo ai singoli datori di lavoro (o lavoratori autonomi) delle imprese affidatarie ed esecutrici presenti in cantiere di: - verificare che le proprie lavorazioni in appalto non comportino un rischio di interferenza con l’eventuale presenza di visitatori in cantiere (es. rischio di caduta oggetti dall’alto durante il transito dei visitatori, rischio di proiezione schegge durante il taglio di laterizi… ecc) - sospendere momentaneamente le lavorazioni che possano comportare un rischio per la presenza di visitatori. Salvo che non venga identificato un “pericolo grave ed imminente direttamente riscontrato” dove dovrà essere applicata la sospensione immediata della lavorazione o delle lavorazioni interessate (art. 92 comma 1 lett. f) D.Lgs. 81/2008), l’eventuale rimozione di opere provvisionali e/o comunque di misure di sicurezza realizzate al fine di garantire l’incolumità di tutti gli addetti 31 di 74 PIANO DI SICUREZZA presenti in cantiere (es. delimitazioni aree, parapetti, segnaletica di sicurezza, ecc) comporterà, da parte del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione, la segnalazione al committente, previa contestazione scritta, in adempimento all’art. 92 comma 1. lettera e) del D.Lgs. 81/2008. L’area del cantiere interdetta ai non addetti ai lavori, sarà modificata in base allo stato avanzamento degli stessi e alle necessità logistiche del cantiere, previa decisione concordata in un’apposita riunione di coordinamento. Si segnala inoltre che l’ingresso in cantiere da parte di visitatori occasionali potrà avvenire solo sotto la responsabilità dell’addetto appositamente incaricato (Direttore Tecnico di cantiere o Capo Cantiere), il quale dovrà informare il visitatore in merito alle norme comportamentali di sicurezza da seguire in cantiere, fornire i Dispositivi di Protezione Individuale necessari, limitare l’accesso dei visitatori alle aree che non presentino rischi specifici per lo stato dei luoghi o per le lavorazioni in essere. Luogo e data …………………………………………….. Il Committente/Responsabile dei Lavori …………………………………………….. A carico dei soggetti sopraspecificati, dovrà essere consegnato ad ogni visitatore la seguente informativa: Gentile visitatore la presente per informarLa sulle misure di sicurezza poste in essere dalla committenza, con lo scopo di tutelare l’ingresso in cantiere da parte di persone non addette ai lavori, e salvaguardare l’incolumità delle stesse. A tal fine si riportano le seguenti disposizioni. E’ VIETATO Accedere in cantiere senza il permesso della persona appositamente incaricata di accompagnare i visitatori occasionali (Direttore Tecnico di cantiere o Capocantiere) Accedere in cantiere con scarpe del tipo “aperto” o simili (scarpe antinfortunistiche o, almeno di tipo pesante) Accedere in cantiere con persone minorenni, anche se accompagnate dai rispettivi genitori Muoversi per il cantiere senza la presenza obbligatoria della persona appositamente incaricata di accompagnare i visitatori (Direttore Tecnico di cantiere o Capocantiere) Parcheggiare nella zona dedicata agli addetti ai lavori se non autorizzati dal Direttore Tecnico di cantiere o dal Capocantiere Sostare nel raggio di azione degli apparecchi di sollevamento Salire o avvicinarsi alle opere provvisionali presenti in cantiere (parapetti, ponteggi, ecc.) Visionare zone del cantiere, al di fuori di quelle appositamente predisposte per l’accoglienza dei visitatori Accedere in cantiere senza aver preventivamente indossato i Dispositivi di Protezione Individuale. 32 di 74 PIANO DI SICUREZZA Il mancato rispetto di una qualsiasi delle disposizioni sin qui riportate comportante un infortunio al visitatore interessato, già sin d’ora, esonera e solleva da qualsiasi responsabilità il Committente/Responsabile dei Lavori, la Direzione dei Lavori (DL), il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE) e le altre figure attinenti alla gestione del cantiere. Luogo e data Per accettazione del visitatore il Committente/Responsabile dei Lavori Data Cognome e Nome …..............................…......………………… …...........................…………………………. Firma …............................................................... MISURE GENERALI PER L’ORGANIZZAZIONE DELLE EMERGENZE Generalità circa l’organizzazione dei servizi di pronto soccorso, evacuazione ed antincendio Relativamente all’organizzazione di appositi servizi di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori è disposto che le imprese debbano organizzarsi e gestirli predisponendo personale addestrato e mezzi necessari a seguito di loro idonea valutazione dei rischi. I servizi, di cui sopra, saranno organizzati In maniera coerente e unitaria tenendo conto delle condizioni ambientali e a quelle che si possono verificare dall’avvicendamento delle Imprese. Sarà redatto un protocollo di accordo fra l’impresa generale ed i subappaltatori. Questo protocollo terrà conto oltre altre che delle modalità di svolgimento delle attività anche delle modalità organizzative e della funzionalità del servizio per garantirne la continuità per la durata dei lavori, e la diffusione su tutto il tracciato dei cantiere. Il coordinatore in fase di esecuzione sarà portato a conoscenza dell’intero protocollo di emergenza. Nella redazione dei protocolli di emergenza le imprese si adegueranno a quanto previsto nella normativa vigente e da eventuali accordi con le autorità interessate. Nessuna lavorazione potrà avere inizio prima della definizione e presentazione di detto protocollo dei contenuti e della applicazione del quale sono responsabili le Imprese coinvolte. Dovrà essere garantita una comunicazione via filo e/o via cellulare per le emergenze. Dovranno essere definiti con le autorità competenti le modalità per rendere rintracciabile il cantiere o per stabilire un contatto con persona le addetto in punti concordati dalla viabilità ordinaria. Dalla viabilità ordinaria ai cantiere dovrà essere individuato un punto di incontro esempio un incrocio esattamente denominato, dove personale addetto dei cantiere potrà andare incontro ai mezzi di soccorso. A garanzia degli itinerari d’intervento il percorso per i mezzi, in cantiere sarà tenuto sgombro da materiale e mezzi. Le Imprese dovranno redigere un piano di emergenza che dovrà essere redatto contestualmente agli altri documenti e conterrà almeno i seguenti punti: - Nome delle imprese per le quali è stato redatto - Numero di persone presumibilmente presenti - Tipo di lavorazioni svolte e conseguenti rischi - Modalità di identificazione del luogo dove si svolgono i lavori - Persona dell’impresa responsabile della trasmissione di Informazioni - Modalità di trasmissione obbligatoria di dati relativi a cambiamenti significativi riguardanti il numero delle persone presenti in cantiere - Esecuzione di lavori comportanti rischi particolari - Numero di persone addestrate ai primo soccorso presenti in cantiere - Modalità per effettuare la chiamata di pronto soccorso - Cartello di chiamata dei soccorsi 33 di 74 PIANO DI SICUREZZA - Consegne da osservare per assicurare il primo soccorso Modalità di primo soccorso per infortunati in zone di difficile accesso Misure da prendere per l’evacuazione di un ferito grave Materiale per la medicazione da tenere in cantiere Attrezzature e mezzi per il soccorso e l’antincendio da tenere in cantiere Modalità di prevenzione e lotta contro gli incendi. Valutazione rischio incendio Per la stesura dei protocolli, di cui sopra, le imprese dovranno effettuare per tempo la valutazione dei rischi da incendio relativamente alle lavorazioni da svolgere e i materiali in uso e dimensionare conseguentemente le misure di prevenzione e protezione. In ogni caso saranno obbligatoriamente installati degli estintori appropriati per i differenti rischi: - nei locali dove ci sono delle persone (baraccamenti) - nelle aree di stoccaggio - vicino al posti di lavoro che producono rischi di incendio per via di fiamme o scintille (cannelli, levigatrice, etc.). Questi saranno individuati mediante esposizione della segnaletica riportante il pittogramma dell’estintore. In questa sezione, a scopo informativo, riportiamo alcune informazioni di carattere generale: Tipo di incendio ed estinguenti Tipo Descrizione Estinguente Effetto Classe B Classe C Incendi di liquidi infiammabili per i quali è necessario un effetto di copertura e soffocamento, Come alcoli, solventi, oli minerali, grassi, esteri, benzine, ecc. Incendi di gas infiammabili quali metano, idrogeno, acetilene, ecc Schiuma Buono Anidride Carbonica Scarso Polvere Mediocre Acqua Mediocre Schiuma Buono Anidride Carbonica Mediocre Polvere Buono Acqua Mediocre Schiuma Inadatto Anidride Carbonica Mediocre Polvere Buono 34 di 74 PIANO DI SICUREZZA Classe E Incendi di apparecchiature Acqua elettriche, trasformatori, interruttori, quadri, motori ed apparecchiature elettriche in genere per il cui spegnimento sono necessari agenti non conduttivi. Inadatto Schiuma Inadatto Anidride Carbonica Buono Polvere Buono Nessuno potrà utilizzare gli estintori se non per motivi gravi e indispensabili. In questi eccezionali casi, gli unici possibili utilizzatori, potranno essere solamente coloro che avranno ricevuto una preventiva, precisa e specifica formazione da parte del Datore di Lavoro dell’impresa affidataria o esecutrice tenuto conto della presenza contemporanea dei lavoratori legati alle fasi di lavoro in atto nel contesto del cantiere. MISURE DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO PER LA CONTEMPORANEITÀ O LA SUCCESSONE DELLE LAVORAZIONI Disposizioni generali Poiché i lavori si svolgeranno sulla strada si ricorda che tutte le lavorazioni dovranno svolgersi nel rispetto del Nuovo Codice della Strada13; in particolare tutte le segnalazioni dovranno essere fatte in accordo con le indicazioni contenute nel “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo.”14 E’ prevedibile la contemporaneità di lavori in fase di esecuzione. Pertanto l’impresa affidataria, nella stesura dei programmi di lavoro previsti dovrà tenere conto delle condizioni di presenza simultanea o successiva di altre imprese (subappaltatori) e lavoratori autonomi. In linea generale tutte le interferenze sul sito saranno gestite nell‘ambito della cooperazione e collaborazione a seguito delle prescrizioni discendenti dal presente piano e dalle decisioni prese di concerto tra gli intervenenti durante le coordinamento. Di tali definizioni verrà redatto un verbale sottoscritto anche dalle imprese interessate. Nel caso in cui in tale sede non risultasse possibile giungere ad un accordo, il verbale indicherà le diverse posizioni e si procederà così come indicato dal CSE. Nel caso in cui non sia possibile evitare sovrapposizioni di fasi di lavoro per uno slittamento di alcuni interventi precedenti, l’impresa che è all’origine di questo slittamento, indipendentemente dalla la ragione, si farà carico di tutte quelle disposizioni necessarie per attuare misure di eliminazione dei rischio risultante. Nei caso in cui quanto precedentemente indicato risultasse inapplicabile, l’impresa si farà carico di segnalarlo al CSE, che convocherà una riunione Urgente. Concessione in uso di attrezzature tra imprese Ciascuna impresa è responsabile della sicurezza e della prevenzione dai rischi per l’uso di attrezzature dei persona le dipendente durante tutta l’esecuzione dei lavori; è inoltre responsabile dell’utilizzo di macchine ed attrezzature conformi ai regolamenti vigenti e della formazione del personale che le utilizza (in particolare dovrà essere dimostrata la formazione sull'uso dei sistemi anticaduta). 13 14 Decreto Legislativo N. 285 del 30/04/1992 e S.M.I. Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti del 10 luglio 2002 35 di 74 PIANO DI SICUREZZA Nei caso di concessione in uso ad altre imprese spetta alle stesse la verifica circa la sussistenza e la permanenza dei requisiti di conformità previsti nonché all’impresa cedente la verifica dell’idoneità dell’utilizzo, La messa a disposizione di attrezzature sarà oggetto di un accordo preliminare nei quale saranno considerati gli elementi necessari per la gestione in sicurezza tra cui l’adeguatezza, la conformità e le modalità di utilizzo. Copia dei preventivi accordi dovrà essere tenuta a disposizione ed esibita a richiesta del CSE. L’impresa che utilizzi attrezzature messe a disposizione da altre imprese dovrà indicare nei documenti le misure di prevenzione e protezione che sono da adottare per la tutela del la salute e del la sicurezza dei suoi lavoratori. Protezioni collettive Ciascuna Impresa è responsabile della sicurezza dei propri dipendenti. Le protezioni collettive dovranno essere realizzate conformemente alla normativa vigente. La movimentazione dei materiale deve essere effettuata utilizzando, se possibile, mezzi ausiliari atti a ridurre gli sforzi fisici delle persone. Pertanto le imprese si organizzeranno per limitare al massimo il ricorso alle movimentazioni manuali. Questa disposizione, che spetta all’impresa, può anche interessare il Coordinamento della sicurezza nel quadro di una ricerca di organizzazione della condivisione regolamentata dei mezzi di sollevamento presenti sui sito e di una ottimizzazione dell’organizzazione degli approvvigionamenti ed evacuazione dei materiali. Ogni appaltatore, per la parte di propria competenza dovrà porre in opera seguendo lo svolgimento dei lavori, protezioni collettive di sufficiente resistenza per assicurare la loro funzione contro la caduta delle persone e delle cose. L’installazione delle protezioni collettive spetta all’Impresa Affidataria. Dovrà essere posta in essere ogni cautela per evitare la proiezione di inerti e materiali durante le lavorazioni e la diffusione di rumore, polveri e quanta altro di pregiudizievole per l’incolumità di terzi, tenendo conto degli interventi degli altri e di mantenere le protezioni fino all’eliminazione, per quanto possibile, delle condizioni di rischio. Nella riunione preliminare generale sarà stabilita l’adozione di una delle procedura per la gestione del mantenimento delle condizioni di sicurezza di tutte le protezioni collettive. Infrastrutture Durante lo svolgimento dei lavori saranno utilizzate in comune tra le diverse imprese che interverranno alcune infrastrutture quali, viabilità di cantiere accessi, aree di stoccaggio, aree di manutenzione, ecc.. Nella riunione preliminare generale saranno valutate le modalità di coordinamento nell'uso di tali infrastrutture. Impianti Durante lo svolgimento dei lavori saranno probabilmente utilizzati in comune tra le diverse imprese alcuni impianti quali l’impianto elettrico. Nella riunione preliminare generale e in quelle d’ingresso saranno valutati i limiti e le modalità di utilizzo in sicurezza di tali impianti e le precedenze secondo le necessità che dovranno chiaramente e definitivamente risultare dai programmi lavori delle imprese e dai documenti predisposti dall’impresa, che dovranno contenere le prescrizioni di sicurezza e le operazioni di controllo e manutenzione che devono essere adottate per la tutela dei personale delle imprese e le eventuali misure di coordinamento da esse discendenti. Attrezzature Durante lo svolgimento dei lavori saranno probabilmente utilizzate in comune tra le diverse imprese alcune attrezzature tipo apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto materiali etc. 36 di 74 PIANO DI SICUREZZA Nella riunione preliminare generale e in quelle d’ingresso saranno valutati i limiti e le modalità di utilizzo in sicurezza di tali attrezzature e le precedenze, secondo le necessità che dovranno chiaramente e definitivamente risultare dai programmi lavori delle imprese e dai documenti inseriti nel dettato normativo richiamando i requisiti indispensabili per le macchine ed attrezzature presenti in cantiere e la loro condizione di esercizio e manutenzione. Il personale che utilizza le attrezzature deve: essere formato, addestrato e idoneo dai punto di vista sanitario, alla mansione aver ricevuto delle istruzioni da parte del datore di lavoro per quanto riguarda la procedura da rispettare in caso di normale funzionamento essere un possesso di permesso di guida regolamentare con riferimento al codice della strada e alle raccomandazioni eventuali emesse dagli organismi Paritetici dei settore delle costruzioni. Operazione di sollevamento correnti Nella redazione di un programma lavori che preveda operazioni di sollevamento con gru mobili il datore di lavoro dovrà tenere conto della necessità di ridurre, per quanto possibile, le interferenze che possono venire a crearsi sui cantiere per la sua attività. Nei caso in cui sia impossibile eliminare le suddette, queste dovranno essere gestite con modalità da concordare nella riunione di coordinamento d’ingresso. Eventualmente potrà essere prevista una zona interdetta ad altre imprese. Tali disposizioni dovranno essere contenute nei documenti redatti dall’impresa, che dovrà provvedere agli adempimenti di legge per autorizzazioni ed omologazioni e a provvedere alla manutenzione anche con verifica periodica delle attrezzature e delle sue parti (es. funi). Inoltre, in caso di particolari condizioni meteo climatiche, in considerazione della tipologia dei tiri e del loro raggio, l’impresa modificherà la velocità del vento ai di sopra della quale dovrà interrompere i lavori e mettere in sicurezza le attrezzature. Procedure di sollevamento Poiché sono previste operazioni di sollevamento, carico, scarico da effettuarsi con autogrù o muletti dovrà essere redatta dall'Impresa una procedura di movimentazione dei carichi e di controlli e prescrizioni relative all'utilizzo di tale mezzo d'opera (stabilità del terreno, carichi, ingombri particolari, viabilità veicolare e pedonale, etc.). A seguito della presentazione dei piano saranno stabilite le disposizioni di coordinamento. Sistemazione delle aree di stoccaggio e; deposito dei differenti materiali. Devono essere individuate differenti aree di stoccaggio preparate in modo da evitare conseguenze da ribaltamento, incendio o diffusione di materiale accatastato o depositato. Le aree di stoccaggio devono essere collocate all’interno dei limiti dei cantiere o in depositi predisposti nello spazio recintato dato in dotazione alle imprese per l’accantieramento. Le aree di stoccaggio devono essere indicate da apposita segnaletica e non possono essere utilizzate per il parcheggio, la sosta e la manovra dei mezzi. L’area consegnata all‘impresa resterà sotto la sua responsabilità fino alla restituzione. Stoccaggio degli elementi pesanti e/o ingombranti Qualsiasi materiale verrà stoccato in corrispondenza dell’area di cantiere mentre le strutture di dimensione ingombrante quali i pali della luce, gli archi in acciaio e le lastre prefabbricate verranno posate direttamente, senza nessuno stoccaggio in cantiere. Misure generali di coordinamento per lavorazioni che generano rischi per la salute nei confronti di terzi Le imprese che eseguono lavorazioni che possano arrecare danno alla salute di terzi per emissione di fumi, polveri, fibre, emulsioni, rumore, comunicheranno al CSE, in occasione della riunione preliminare d’ingresso, quali dispositivi o disposizioni di protezione saranno da attuarsi durante l’esecuzione dei loro lavori. Questo anche al fine di stabilire eventuali priorità o vincoli nell’esecuzione di altre lavorazioni ed attuare correttamente i contenuti delle procedure di sicurezza. I titolari di altre attività adegueranno, se necessario il loro programma lavori a seguito delle disposizioni conclusive. 37 di 74 PIANO DI SICUREZZA RUMORE. Misure generali di protezione contro il rumore Conformemente alla normativa vigente l’imprenditore è tenuto, a suo obbligo esclusivo, a ridurre il rumore alla fonte. E’ a carico dell’Impresa Affidataria del lotto edile l'eventuale richiesta di deroga. Inoltre nel caso in cui si effettuino lavorazioni rumorose: diurne in concomitanza con altre lavorazioni l’impresa che esegue dette lavorazioni dovrà, nella riunione preliminare d’ingresso per l’integrazione segnalarle al CSE e concordare con altri relativamente a: - l’applicazione di eventuali misure di protezione collettiva - gli orari in cui sono consentite dette lavorazioni - le modalità di informazione della popolazione frontista - le modalità di informazione dei lavoratori non addetti. Si debbono adottare misure tecniche di prevenzione per tutte quelle attività che comportano per il lavoratore un’esposizione personale superiore ad 80 dB(A). Misure di prevenzione ed istruzioni per gli addetti I rischi derivanti dall’esposizione al rumore dovranno essere valutati secondo i criteri stabiliti dai decreti: D.Lgs 81/2008; D. Lgs 528/99, D.P.R. 222/2003. Il D.lgs. 195 del 10 Aprile 2006 ha introdotto il nuovo Titolo V-bis nel D.l.gs. 626/94, (superando il D.Lgs. 277/91) – dando completa attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore). Con tale recepimento il limite d’esposizione è ora di soli 87 db(A). Il D.l.gs. 626/94 è stato abrogato dal Decreto Legislativo 9/04/2008, n°81. I rischi derivanti dall’esposizione a rumore devono essere ridotti al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, mediante misure tecniche, organizzative e procedurali concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte. Durante l'attività sarà necessario provvedere alle seguenti misure di prevenzione: nella scelta delle lavorazioni devono essere privilegiati i processi lavorativi meno rumorosi e le attrezzature silenziate le attrezzature da impiegare devono essere idonee alle lavorazioni da effettuare, correttamente installate, mantenute ed utilizzate le sorgenti rumorose devono essere il più possibile separate e distanti dai luoghi di lavoro le zone caratterizzate da elevati livelli di rumorosità devono essere segnalate tutto il personale deve essere informato sui rischi derivanti dall’esposizione al rumore e sulle misure di prevenzione adottate a cui conformarsi (es. funzioni e modalità di impiego degli otoprotettori) il personale che risulta esposto ad un livello personale superiore agli 80 dB(A) deve essere anche formato sull’uso corretto dei DPI, degli utensili e delle attrezzature tutto il personale interessato deve essere fornito di idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) la riduzione ulteriore del rischio può essere ottenuta ricorrendo a misure organizzative quali la riduzione della durata delle lavorazioni rumorose e l’introduzione di turni di lavoro. Dispositivi I dispositivi da adottare obbligatoriamente sono gli otoprotettori (cuffie, archetti, tamponi). Sorveglianza sanitaria La sorveglianza sanitaria è obbligatoria per tutti gli addetti il cui livello di esposizione personale è superiore ad 85 dB(A); nei casi in cui il livello di esposizione personale è superiore ad 80 dB(A) (compreso tra 80 e 85), la sorveglianza sanitaria può essere richiesta dallo stesso lavoratore o qualora il medico competente lo ritenga necessario. 38 di 74 PIANO DI SICUREZZA Valutazione dell’esposizione professionale al rumore Nel seguito sono riportati i criteri ed i metodi di valutazione dei rischi derivanti dall’esposizione a rumore proposti dal D.lgs n° 195 del 10 aprile 2006, “Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore)”, che introduce il Titolo Vbis (Protezione da agenti fisici) all’interno del Decreto Legislativo n° 626 del 19 settembre 1994. Definizioni e parametri I parametri di riferimento nella valutazione dei rischi sono pressione acustica di picco (ppeak): valore massimo della pressione acustica istantanea ponderata in frequenza «C»; livello di esposizione giornaliera al rumore (LEX,8h) [dB(A) riferito a 20 µPa]: valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione al rumore per una giornata lavorativa nominale di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999:1990 punto 3.6. Si riferisce a tutti i rumori sul lavoro, incluso il rumore impulsivo. Tale grandezza si può esprimere con la formula: L EX , 8h = L Aeq , Te + 10 log Te T0 in cui: 2 T 1 0 pA (t) LAeq,Te = 10 log dt ∫ Te 0 p0 Te = durata quotidiana dell’esposizione personale di un lavoratore al rumore, ivi compresa la quota giornaliera di lavoro straordinario; To = 8h = 28.800 s; p0 = 20 µPa; pA = pressione acustica istantanea ponderata A, in Pascal. livello di esposizione settimanale al rumore (LEX,8h,w): valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione giornaliera al rumore per una settimana nominale di cinque giornate lavorative di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999:1990 punto 3.6, nota 2. Tale parametro può essere calcolato a partire dai singoli valori dell’esposizione giornaliera secondo la formula: LEX,8h,w 1 = 10 log 5 m ∑ 10 k=1 0,1 (LEX,8h)k in cui (LEX,8h)k rappresentano i valori LEX,8h per ognuno degli m giorni di lavoro della settimana considerata. Limiti di riferimento Il D.Lgs. 195/06 definisce tre livelli di riferimento in termini di esposizione giornaliera, riportati schematicamente in Tabella. Tabella – Limiti di riferimento VALORE DI LIVELLO DI ESPOSIZIONE PRESSIONE ACUSTICA DI PICCO RIFERIMENTO GIORNALIERA ppeak LEX,8H Valori limite di esposizione 200 Pa (140 dB(C) riferito a 20 µPa) 87 dB(A) 39 di 74 PIANO DI SICUREZZA Valori superiori d’azione Valori inferiori d’azione 140 Pa (137 dB(C) riferito a 20 µPa) 112 Pa (135 dB(C) riferito a 20 µPa) 85 dB(A) 80 dB(A) Il livello di esposizione giornaliera al rumore viene utilizzato come parametro di riferimento quando l’orario di lavoro è articolato su 5 giorni settimanali e le condizioni lavorative espongono gli addetti a livelli di rumorosità che non subiscono variazioni di rilievo tra le diverse giornate lavorative. Se invece, a causa delle caratteristiche intrinseche della attività lavorativa l'esposizione giornaliera al rumore varia significativamente da una giornata di lavoro all'altra, si può prendere come riferimento il livello di esposizione settimanale a condizione che: il livello di esposizione settimanale al rumore, come dimostrato da un controllo idoneo, non ecceda il valore limite di esposizione di 87 dB(A); siano adottate le adeguate misure per ridurre al minimo i rischi associati a tali attività. Il Decreto 195/06 introduce una particolare novità rispetto ai metodi di valutazione dell’esposizione professionale a rumore proposti dal vecchio D.Lgs. 277/91: infatti, anche se solo ai fini di valutare il rispetto dei limiti di esposizione, bisogna tener conto dell’attenuazione prodotta dai dispositivi di protezione individuale dell’udito indossati dai lavoratori. Valutazione del rischio e misure di prevenzione e protezione Se il Datore di Lavoro, dopo aver valutato il livello, il tipo e la durata dell’esposizione a rumore dei lavoratori, le informazioni fornite dai costruttori sull’emissione sonora delle attrezzature di lavoro, l’interazione tra rumore e segnali di avvertimento, ecc., ritiene che possano essere superati i valori inferiori d’azione (LEX,8h = 80 dB(A) e ppeak = 135 dB(C)), procede alla misurazione dei livelli di rumore cui i lavoratori sono esposti. Sulla base degli esiti di tali attività di misurazione possono discendere diversi obblighi, a seconda del livello di esposizione giornaliera calcolato (LEX,8h) o del valore della pressione di picco misurata (ppeak). Tali obblighi sono riassunti schematicamente nella seguente Tabella. A prescindere dai valori dell’esposizione personale, nei luoghi di lavoro in cui i lavoratori possono essere esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione (cioè quelli con Leq > 85 dB(A)) deve essere installata apposita segnaletica (segnalazione di zona rumorosa ed obbligo di DPI). Tali aree devono essere inoltre delimitate e, se tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione l'accesso alle stesse, l’accesso ad esse deve essere limitato. Tabella - Adempimenti previsti dal D.Lg. 195/06 SUPERAMENTO DEL SUPERAMENTO DEI VALORI VALORE INFERIORE SUPERIORI D’AZIONE ADEMPIMENTI D’AZIONE LEX,8h>85dB(A) o ppeak>137 LEX,8h>80dB(A) o ppeak>135 dB(C) dB(C) Informazione e Obbligatoria Obbligatoria formazione Dispositivi di Mettere a disposizione dei Mettere a disposizione dei protezione lavoratori. lavoratori i dispositivi e individuale dell’udito assicurarsi che essi vengano indossati. Sorveglianza Su richiesta del lavoratore o Obbligatoria sanitaria qualora il medico Competente ne confermi l’opportunità. Programma di Non necessario Elaborare ed applicare un adeguamento programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore. 40 di 74 PIANO DI SICUREZZA Inoltre se, pur avendo tenuto conto dell’attenuazione prodotta dai DPI indossati dal lavoratore, l’esposizione personale supera i limiti di esposizione (LEX,8h>87dB(A) o ppeak>135 dB(C)) il datore di lavoro deve: adottare misure immediate per riportare l'esposizione al di sotto dei valori limite di esposizione; individuare le cause dell’esposizione; modificare le misure di prevenzione e protezione per evitare che la situazione si ripeta. Tuttavia nel caso in cui, per quei gruppi omogenei che presentano un esposizione superiore ai valori superiori di azione, la verifica del rispetto dei limiti di esposizione tenendo conto dell’attenuazione dei DPI vada a buon fine, sussiste comunque l’obbligo di mettere in atto gli interventi di tipo tecnico o organizzativo previsti per la riduzione dell’esposizione del rumore. Valutazione dell’attenuazione prodotta dai dispositivi di protezione dell’udito Per valutare l’entità dell’attenuazione prodotta dai DPI uditivi si può ricorrere ad alcuni metodi suggeriti da standard tecnici nazionali ed internazionali, che si basano sui dati acquisiti in sede di misura e sulle caratteristiche di attenuazione del DPI dichiarati dal produttore. I metodi considerati (ed i relativi standard normativi di riferimento) sono: il metodo OBM (Octave Band Method) o per bande di ottava (Norma UNI EN 458:2005); il metodo HML (Norma UNI EN 458:2005); il metodo SNR (Norma UNI EN 458:2005); il metodo “SNR corretto” (Raccomandazione OSHA n. 1910.95 App. B) I dati misurati necessari per l’applicazione dei vari metodi possono essere: i livelli di rumore per banda di ottava; il livello equivalente di rumore ponderato secondo la curva A; il livello equivalente di rumore ponderato secondo la curva C; Le informazioni circa le caratteristiche di attenuazione del DPI, obbligatorie per la messa sul mercato di ogni DPI, derivano a loro volta dall’applicazione di prove standard (ISO 4689-1:1990) e sono espresse in 3 modi: APVf: si esprime con una serie di valori, in dB, l’attenuazione sonora del DPI per lo spettro di frequenza in banda d’ottava che va da 125 Hz a 8 kHz (a volte viene inclusa anche la frequenza di 63 Hz); nel caso in cui vengano forniti sia i valori medi dell’attenuazione sia quelli presunti (espressi come differenza tra l’attenuazione media e la deviazione standard) occorre usare per i calcoli i valori di protezione presunti. H, M, L: si esprime con 3 valori, in dB, l’attenuazione sonora del DPI per le frequenze alte (H), medie (M) e basse (L); il fabbricante ricava H, M, L dai valori APVf. SNR: si esprime con un solo valore, in dB, l’attenuazione sonora semplificata (Simplified Noise Reduction) del DPI; anche SNR è ricavato dai valori in banda d’ottava. Indipendentemente dal metodo adottato, per ognuna delle situazioni o postazioni di misura per le quali calcolare l’attenuazione prodotta dai DPI, a partire dal dato misurato relativo al livello equivalente ponderato secondo la curva A LAeq, viene calcolato il livello effettivo all’orecchio L’Aeq. Nel seguito si riporta una descrizione dei diversi metodi applicabili per la valutazione dell’attenuazione prodotta dai Dispositivi di Protezione dell’udito. Il metodo OBM Per applicare questo metodo occorre conoscere i livelli di rumore per banda d’ottava misurati sul luogo di lavoro ed i dati di attenuazione per banda d’ottava APVf del protettore auricolare considerato. Il valore di L’Aeq si ottiene dalla formula seguente: L' Aeq = [ 10 log ∑f 10 0,1 (L f + A f − APVf ) ] 41 di 74 PIANO DI SICUREZZA In cui: f è la frequenza centrale di banda d’ottava dello spettro compreso tra 125 e 8000 Hz; Lf è il livello di rumore in dB nella banda d’ottava f; Af è la ponderazione in frequenza della curva A in dB nella banda d’ottava f; APVf è il valore di protezione presunto del protettore auricolare in dB nella banda d’ottava f. Il metodo HML Per applicare il metodo HML occorre conoscere i valori di livello equivalente di rumore sul luogo di lavoro ponderati secondo le curve A e C, LAeq e LCeq ed i tre valori di attenuazione H, M e L del protettore auricolare considerato. Il valore di L’Aeq si ottiene dalla formula seguente: L Aeq ' = L Aeq - PNR in cui PNR (riduzione prevista del livello di rumore) si calcola con una delle seguenti formule, a seconda della differenza tra LCeq ed LAeq, arrotondando poi al numero intero più prossimo: ( ) [dB] per L Ceq - L Aeq ≤ 2dB ( ) [dB] per L Ceq - L Aeq > 2dB PNR = M - H-M L Ceq - L Aeq - 2 4 PNR = M - M-L L Ceq - L Aeq - 2 8 Il metodo SNR Per l’applicazione di questo metodo è necessario conoscere il livello equivalente ponderato C (LCeq) misurato sul luogo di lavoro ed il valore SNR dichiarato dal produttore del DPI. Il valore di L’Aeq si ottiene quindi dalla seguente semplice relazione: L' Aeq = L Ceq - SNR Il metodo “SNR corretto” Per l’applicazione di questo metodo, desunto da uno standard OSHA, è sufficiente conoscere il livello equivalente ponderato A (LAeq) misurato sul luogo di lavoro ed il valore SNR dichiarato dal produttore del DPI. Il valore di L’Aeq si ottiene quindi dalla seguente formula: L' Aeq = L Aeq - (SNR - 7 ) Valutazione dell’attenuazione reale prodotta dai Dispositivi di Protezione dell’Udito Tuttavia, tutti i metodi di cui al par. 0 (OBM, HML, SNR, SNR corretto) si basano tutti sui dati di attenuazione forniti dai produttori dei dispositivi stessi. Tali dati di attenuazione sono stimati dai produttori rilevando la soglia uditiva di un gruppo di soggetti esposti a segnali standard emessi da altoparlanti, a DPI indossati e non indossati. Le condizioni di prova secondo le quali vengono eseguiti tali test, definite dettagliatamente dalla Norma ISO 4869-1:1990, si riferiscono alla situazione ideale di utilizzo dei DPI e spesso sono diverse dalle reali condizioni di utilizzo sul luogo di lavoro. Di seguito sono elencati i principali fattori che possono influire negativamente in maniera determinante sull’attenuazione prodotta dai DPI: Scarsa conoscenza dei lavoratori delle modalità di vestitura dei DPI. Inadeguatezza della taglia del DPI. Tipologia del rumore sul luogo di lavoro, che può essere diverso da quello simulato nelle prove standard. Spostamento dei DPI dalla sede ottimale dovuto a movimenti del capo e temporo-mandibolari connessi alle attività di comunicazione verbale, di masticazione, di deglutizione, ecc.. Presenza di barba, capelli, occhiali, orecchini, berretti, elmetti ecc che possono ridurre, in particolare, le prestazioni delle cuffie. 42 di 74 PIANO DI SICUREZZA Discomfort prodotto dal DPI che inducono il lavoratore a muovere il dispositivo stesso. Cantieri di costruzione stradali Valutazione del livello di rumore delle principali lavorazioni: LAVORAZIONI ESPOSIZIONE ADDETTI SCAVI CON MEZZI MECCANICI (Pala cingolata, Escavatore cingolato, Autocarro) Eventuali presenti (esterni) Addetto pala (cabina) Addetto escavatore (cabina) Autista autocarro (trasporto) Autista autocarro (carico) Leq (dBA) 89.5 88.6 88.2 76.4 86.2 MARTELLO DEMOLITORE Addetti percussioni su calcestruzzo 103.0 A distanza superiore a 10 mt all'esterno 80.0 FONDO Lpeak (dB) 120.0 Preparazione materiali, Spostamenti, 68.0 Fisiologico Individuazione dei gruppi omogenei, delle attività svolte, dei livelli di esposizione per singole attività, delle percentuali di tempo per attività in base alla durata del cantiere: MANSIONI ATTIVITA' Leq % (gruppo omogeneo) dBA) espos. CARPENTIERI ESCAVATORISTA AUTISTI AUTOCARRI Casserature Getti Disarmo Fisiologico (Preparaz.mater.,Spostamenti, ecc.) Mezzo cingolato Mezzo gommato Fisiologico (Manutenzione, Trasporto, Attesa) Allo scavo (cabina) Alla casseratura (fuori) Fisiologico (Manutenzione, Attesa,ecc.) Calcolo, per ciascun gruppo omogeneo, durata del cantiere: CARPENTIERI FERRAIOLI ADDETTI CENTRALE CALCESTRUZZO ADDETTI AUTOBETONIERA ADDETTI POMPA CALCESTRUZZO PALISTI ESCAVATORISTI AUTISTI AUTOCARRI 78.7 86.8 88.0 68.0 50 30 10 10 88.2 82.6 68.0 86.2 78.7 68.8 40 40 20 30 10 20 del livello di esposizione personale relativo all'intera Lep = 83.88 dBA Lep = 76.83 dBA Lep = 77.67 dBA Lep = 86.35 dBA Lep = 85.96 dBA Lep = 85.29 dBA Lep = 86.12 dBA Lep = 81.80 dBA In forma riassuntiva l'esposizione dei lavoratori di cantiere, suddivisi in gruppi omogenei, è la seguente: Lep inferiore a 80 dBA Ferraioli, Muratori, Addetti centrale di calcestruzzo Lep compreso tra 80 e 85 dBA Carpentieri, Autisti di autocarro Lep comreso fra 85 e 90 dBA Addetti autobetoniera, Addetti pompa di calcestruzzo, Palisti, Escavatoristi 43 di 74 PIANO DI SICUREZZA Lep superiore a 90 dBA Operai in genere che utilizzano il martello demolitore (o attrezzi equiparabili come livello di emissione) per una esposizione superiore al 2% del tempo di durata del cantiere. Il livello di esposizione settimanale al rumore non dovrà comunque superare il limite di 87dB (A). Si riporta una tabella per le lavorazioni rumorose tratta dalle pubblicazioni dell'INSAI (Istituto Nazionale Svizzero Assicurazioni Infortuni) nella quale sono riportati gli esiti di rilevazione in Cantieri di costruzione. I valori riportati potranno essere assunti come ulteriori elementi per effettuare valutazioni. TABELLA DEL RUMORE INDUSTRIE EDILE E DEL GENIO CIVILE LUOGO-REPARTO-MACCHINE COSTRUZIONE DI STRADE, DI FONDAZIONE E DI STERRO Macchine per lo sterro con potenza motore inferiore a 150 CV Escavatori idraulici Escavatori con scalpello Caricatrici compatti EDILIZIA Lavori di casseratura Seghe circolari Pompe di calcestruzzo Vibratori ad immersione Vibratori esterni Lavori di muratore senza macchine Fresatrici portatili Montaggio di elementi APPARECCHI SPECIALI Martelli demolitori pneumatici Martelli demolitori pneumatici insonorizzati elettrici Frese per asfalto Perforatrici a diamante Apparecchi per la fusione del calcestruzzo Risanamento di costruzione per mezzo di getto d'acqua ad altissima pressione Martelli perforatori su guide Macchine puliscitavole Frese per muri Motoseghe a catena a benzina motoseghe elettriche martelli di saldatura pneumatici Trapani a percussione elettrici Battipali a caduta libera Battipali con motore diesel Battipali con martello pneumatico Battipali con vibratori elettrici Trivellatrici per pali Trivellatrici per sondaggi TRASPORTO Battelli draga (locali comando) Chiatte Gru, Apparecchi di sollevamento Gru pneumatiche Japaner a motore Camioncini, autocarri 44 di 74 Leq (dBA) <80 80-85 100-105 85-90 85-90 90-95 90-95 80-85 95-100 95-100 80-85 100-105 <80 95-100 95-100 90-95 85-90 90-95 100-105 105-110 80-85 95-100 100-105 85-90 100-105 90-95 85-90 95-100 105-110 85-90 85-90 85-90 <80 80-85 80 80-85 85-90 80 PIANO DI SICUREZZA Carrelli elevatori elettrici Carrelli elevatori a benzina Carrelli elevatori diesel Trattori Veicoli su binari (scartamento normale) Veicoli su binari (scartamento ridotto) ALIMENTAZIONE D'ENERGIA, TRASFORMAZIONE Gruppi corrente d'emergenza (motori diesel) Locali compressori Ventilatori <80 80-85 85-90 85-90 80-85 85-90 100-105 90-95 90-95 In conclusione si può affermare che: per quanto riguarda le lavorazioni previste si stima un valore del rumore ben al di sotto della prima fascia di valori (tra 80 ed 85 dbA) per la quale la legge prevede che vengano applicate precise disposizioni. L’impresa avrà l’obbligo di effettuare comunque le misurazioni fonometriche a cantiere avviato per valutare il livello di esposizione dei lavoratori che risentirà sia del rumore ambientale che di quello prodotto dalle lavorazioni di cantiere. Uno dei metodi che potrà essere utilizzato per la determinazione del livello di intensità sonora, da utilizzare per la valutazione dei rischi è il seguente: verranno effettuate, nell’ambito di una stessa zona, varie rilevazioni in punti diversi e si procederà osservando la seguente regola di base: I risultati delle misurazioni del livello sonoro relativi ai vari punti di rilevazione potranno dare luogo a due casi distinti: a) la differenza (delta) tra l’intensità sonora minima e massima è pari o superiore a 18 dbA; in tale caso il valore di riferimento è quello massimo misurato, in quanto c’è netta prevalenza del valore più grande su quello più piccolo b) la differenza (delta) è inferiore a 18 dbA, in tale caso il valore di riferimento sarà pari al valore massimo misurato incrementato di 3 dbA in quanto si verifica un effetto di sovrapposizione. Cantieri di costruzione edile Valutazione del livello di rumore delle principali lavorazioni LAVORAZIONI ESPOSIZIONE ADDETTI SCAVI CARPENTERIA GETTI LAVORAZIONI DEL FERRO MURATURE INTONACI PREPARAZIONE MALTE TRASPORTO A MANO DI MATERIALI SCARICO MACERIE DEMOLIZIONE CON Leq (dBA) Lpeak (dB) Operai comuni con utensili manuali Escavatrice (addetto) Escavatrice (presenti) Casseratura (percussione, taglio, ecc.) Disarmo (caduta tavole, percussioni, ecc.) In generale (con centrale betonaggio,gru,vibratore ad ago) Gruista Ferraioli 72.0 83.8 81.7 77.2 89.7 128.0 Muratori Muratori Operai comuni 72.0 69.0 78.7 Operai comuni 70.0 Operai comuni Operai comuni 81.4 105.0 45 di 74 83.5 68.4 68.0 130.0 PIANO DI SICUREZZA MARTELLO PNEUMATICO FONDO Preparazione materiali, spostamenti, fisiologico 64.0 Individuazione dei gruppi omogenei, delle attività svolte, dei livelli di esposizione per singole attività, delle percentuali di tempo per attività in base alla durata del cantiere: MANSIONI ATTIVITA' CARPENTIERI FERRAIOLI OPERAI COMUNI ESCAVATORISTA MURATORI ADDETTO CENTRALE BETONAGGIO GRUISTA Casserature (percussione, ecc.) Getti Disarmo (cadute tavole, percussioni, ecc.) Fisiologico (pause, ecc.) Preparazione ferri Fisiologico (pause, ecc.) Scavo (utensili manuali) In presenza di escavatore Lavoro alla betoniera Scarico macerie Trasporto manuale materiali Fisiologico (pause, ecc.) Manovra escavatrice Fisiologico (pause, ecc.) Costruzioni pareti Intonacature Fisiologico (pause, ecc.) Preparazione calcestruzzo Fisiologico (pause, ecc.) Leq dBA) 77.2 83.5 89.7 64.0 68.0 64.0 72.0 81.7 78.7 81.4 70.0 64.0 83.8 64.0 72.0 69.0 64.0 83.5 64.0 % espos. 50 20 20 5 95 5 10 10 25 25 25 5 90 10 40 55 5 90 10 Manovra gru (parte in cabina e parte in solaio, media energia) Fisiologico (pause, ecc.) 68.4 64.0 90 10 Calcolo, per ciascun gruppo omogeneo, del livello di esposizione personale relativo all'intera durata del cantiere: CARPENTIERI Lep= 84.12 dBA FERRAIOLI Lep= 67.97 dBA OPERAI COMUNI Lep= 78.56 dBA ESCAVATORISTA Lep= 83.35 dBA MURATORI Lep= 63.17dBA ADDETTO CENTRALE BETONAGGIO Lep= 83.05 dBA GRUISTA Lep= 68.11 dBA Valutazione specifica dei livelli di esposizione per lavoratori addetti a macchine particolarmente rumorose. Per manovali che fanno uso del martello demolitore di tipo silenziato con percussione su pietra o materiale analogo (rumore di picco inferiore a 130 dB): - per esposizioni inferiori all'1% del tempo di durata del cantiere, il livello di esposizione personale è compreso fra 80 e 85 dBA; - per esposizioni comprese tra l' 1% e il 2% del tempo di durata di cantiere, il livello di esposizione personale è compreso tra 85 e 90 dBA; - per esposizioni superiori al 2% del tempo di durata del cantiere, il livello di esposizione personale è superiore a 90 dBA. 46 di 74 PIANO DI SICUREZZA In forma riassuntiva l'esposizione dei lavoratori del cantiere, suddivisi in gruppi omogenei, è la seguente: Lep inferiore a 80 dBA Ferraioli, Muratori, Operai comuni (senza l'utilizzo del martello pneumatico), Gruista Lep compreso tra 80 e 85 dBA Carpentieri, Addetti alla centrale di betonaggio, Escavatorista, Dumperista TABELLA DEL RUMORE INDUSTRIE EDILE E DEL GENIO CIVILE LUOGO-REPARTO-MACCHINE COSTRUZIONE DI STRADE, DI FONDAZIONE E DI STERRO Macchine per lo sterro con potenza motore inferiore a 150 CV Escavatori idraulici Escavatori con scalpello Caricatrici compatti EDILIZIA Lavori di casseratura Seghe circolari Pompe di calcestruzzo Vibratori ad immersione Vibratori esterni Lavori di muratore senza macchine Fresatrici portatili Montaggio di elementi APPARECCHI SPECIALI Martelli demolitori pneumatici Martelli demolitori pneumatici insonorizzati elettrici Frese per asfalto Perforatrici a diamante Apparecchi per la fusione del calcestruzzo Risanamento di costruzione per mezzo di getto d'acqua ad altissima pressione Martelli perforatori su guide Macchine puliscitavole Frese per muri Motoseghe a catena a benzina motoseghe elettriche martelli di saldatura pneumatici Trapani a percussione elettrici Battipali a caduta libera Battipali con motore diesel Battipali con martello pneumatico Battipali con vibratori elettrici Trivellatrici per pali Trivellatrici per sondaggi TRASPORTO Battelli draga (locali comando) Chiatte Gru, Apparecchi di sollevamento Gru pneumatiche Japaner a motore Camioncini, autocarri Carrelli elevatori elettrici Carrelli elevatori a benzina Carrelli elevatori diesel 47 di 74 Leq (dBA) <80 80-85 100-105 85-90 85-90 90-95 90-95 80-85 95-100 95-100 80-85 100-105 <80 95-100 95-100 90-95 85-90 90-95 100-105 105-110 80-85 95-100 100-105 85-90 100-105 90-95 85-90 95-100 105-110 85-90 85-90 85-90 <80 80-85 80 80-85 85-90 80 <80 80-85 85-90 PIANO DI SICUREZZA Trattori Veicoli su binari (scartamento normale) Veicoli su binari (scartamento ridotto) ALIMENTAZIONE D'ENERGIA, TRASFORMAZIONE Gruppi corrente d'emergenza (motori diesel) Locali compressori Ventilatori 85-90 80-85 85-90 100-105 90-95 90-95 In conclusione si può affermare che: per quanto riguarda le lavorazioni previste si stima un valore del rumore ben al di sotto della prima fascia di valori (tra 80 ed 85 dbA) per la quale la legge prevede che vengano applicate precise disposizioni. L’impresa avrà l’obbligo di effettuare comunque le misurazioni fonometriche a cantiere avviato per valutare il livello di esposizione dei lavoratori che risentirà sia del rumore ambientale che di quello prodotto dalle lavorazioni di cantiere. Uno dei metodi che potrà essere utilizzato per la determinazione del livello di intensità sonora, da utilizzare per la valutazione dei rischi è il seguente: verranno effettuate, nell’ambito di una stessa zona, varie rilevazioni in punti diversi e si procederà osservando la seguente regola di base: I risultati delle misurazioni del livello sonoro relativi ai vari punti di rilevazione potranno dare luogo a due casi distinti: a) la differenza (delta) tra l’intensità sonora minima e massima è pari o superiore a 18 dbA; in tale caso il valore di riferimento è quello massimo misurato, in quanto c’è netta prevalenza del valore più grande su quello più piccolo b) la differenza (delta) è inferiore a 18 dbA, in tale caso il valore di riferimento sarà pari al valore massimo misurato incrementato di 3 dbA in quanto si verifica un effetto di sovrapposizione. ASSISTENZA SANITARIA Accertamenti sanitari periodici L'impresa affidataria e tutte le imprese esecutrici (anche sub-appaltatrici), nel proprio POS dovranno espressamente dichiarare: che tutti i lavoratori sono regolarmente protetti dal prescritto programma sanitario (a firma del medico competente); che quelli operanti in cantiere hanno la prescritta idoneità alle mansioni richieste per realizzare l’opera; che se fra i lavoratori vi fossero uno o più soggetti idonei ma con prescrizioni, il Datore di Lavoro, ne assicurerà il rispetto. 48 di 74 PIANO DI SICUREZZA SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE Prestare particolare attenzione alla cartellonistica indicata sul layout di cantiere; qualora alcuni cartelli, previo accordo con il CSE, non venissero posizionati nel cantiere, sarà cura del CSE segnalare tale variazione sul PSC barrando il pittogramma di quelli non installati; analogamente, qualora dovessero installarsi pannelli differenti da quelli indicati, dovrà essere aggiornato l'elenco. Cartelli antincendio Attrezzature antincendio Direzione da seguire Estintore Estintore carrellato Interruttore elettrico Cartelli di pericolo Caduta con dislivello Pericolo caduta Carichi sospesi Caduta materiali Proiezione schegge Carrelli di movimentazione 49 di 74 PIANO DI SICUREZZA Pericolo generico Materiale infiammabile Pericolo inciampo Rumore oltre 90 dbA Tensione elettrica Segnali di divieto Divieto generico Divieto accesso alle persone non autorizzate Divieto di accesso Vietato ai pedoni Vietato passare carichi sospesi Vietato passare presenza escavatore Vietato passare presenza autogrù Vietato spegnere con acqua Vietato usare fiamme libere Vietato usare getti di acqua 50 di 74 PIANO DI SICUREZZA Vietato sostare o transitare nel raggio d'azione della gru E' severamente proibito avvicinarsi agli scavi Vietato l'accesso ai non addetti ai lavori Vietato depositare sostanze infiammabili Segnali di obbligo Calzature di sicurezza Obbligo generico Casco obbligatorio 51 di 74 PIANO DI SICUREZZA Obbligo guanti protezione Pedoni a destra Pedoni a sinistra Protezione corpo Protezione occhi Protezione udito Protezione vie respiratorie Obbligo uso mezzi di protezione personale in dotazione a ciascuno Obbligo uso mezzi di protezione personale in dotazione a ciascuno Segnali composti Impianti elettrici sotto tensione 52 di 74 PIANO DI SICUREZZA Zona con livello sonoro superiore a 90 db (A) Cartello composto Cartelli di salvataggio Percorso da seguire Punto di raccolta 53 di 74 PIANO DI SICUREZZA Pronto soccorso Uscita emergenza 54 di 74 PIANO DI SICUREZZA FASI DI LAVORO Sono stati individuati i seguenti ambiti di intervento che sostanzialmente saranno cantieri sigoli.: - Ambito n. 1 - VIA MORO (TRATTO TRA VIA SARAGAT E VIA GRANDI) E INTERSEZIONE CON LA VIA ASSUNTA. - Ambito n. 2 - VIA ITALIA - Ambito n. 3 - INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA COMO - Ambito n. 4 - INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA FAVARON E ATTRAVERSAMENTO PEDONALE SFALSATO. - Ambito n. 5 - INTERSEZIONE CON ROTATORIA TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) - VIA SARAJEVO E VIA MARX. - Ambito n. 6 - ATTRAVERSAMENTO PEDONALE SFALSATO IN CORRISPONDENZA DELLA INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA PADOVA E MATTEOTTI - Ambito n. 7 - TRATTO ANTISTANTE I COMPLESSI SCOLASTICO-SPORTIVO E RELIGIOSO DI VIA VENEZIA. Le fasi di lavoro, distinte nei singoli cantieri, sono le seguenti: AMBITO 1 - VIA MORO - INTERSEZIONE VIA ASSUNTA 1 ; APPRESTAMENTI CANTIERE; 2 ; POSA SEGNALETICA DI CANTIERE 3 ; DEMOLIZIONI; 4 ; SCAVI; 5 ; SOTTOFONDI; 6 ; SOVRASTRUTTURA ( POSA DO TOUT VENANT BINDER E TAPPETI DI USURA) ; 7 ; CANALIZZAZIONI ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN PVC, REINTERRI) 8 ; FOGNATURA; ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN CLS POSA DI POZZETTI E CHIUSINI, REINTERRI) 9 ; SISTEMAZIONE A VERDE ( MESSA A DIMORA DI ALBERI E ARBUSTI , FORMAZIONE DI PRATO) 10 ; SEGNALETICA ( POSA DI SEGNALETICA VERTICALE E ORIZZONTALE), ;; ; AMBITO 1- VIA MORO DA VIA ASSUNTA A VIA GRANDI 1 ; APPRESTAMENTI CANTIERE; 2 ; POSA SEGNALETICA DI CANTIERE 3 ; DEMOLIZIONI; 4 ; CANALIZZAZIONI ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN PVC, REINTERRI) 5 ; FOGNATURA; ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN CLS POSA DI POZZETTI E CHIUSINI, REINTERRI) 6 ; SISTEMAZIONE A VERDE ( MESSA A DIMORA DI ALBERI E ARBUSTI , FORMAZIONE DI PRATO) 7 ; SEGNALETICA ( POSA DI SEGNALETICA VERTICALE E ORIZZONTALE), ;; ; AMBITO 1 - VIA MORO - INTERSEZIONE VIA SARAGAT 1 ; APPRESTAMENTI CANTIERE; 2 ; POSA SEGNALETICA DI CANTIERE 3 ; DEMOLIZIONI; 4 ; SCAVI; 5 ; CANALIZZAZIONI ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN PVC, REINTERRI) 6 ; FOGNATURA; ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN CLS POSA DI POZZETTI E CHIUSINI, REINTERRI) 7 ; SISTEMAZIONE A VERDE ( MESSA A DIMORA DI ALBERI E ARBUSTI , FORMAZIONE DI PRATO) 8 ; SEGNALETICA ( POSA DI SEGNALETICA VERTICALE E ORIZZONTALE), ;; ; AMBITO 2 - VIA ITALIA 1 ; APPRESTAMENTI CANTIERE; 2 ; POSA SEGNALETICA DI CANTIERE 3 ; DEMOLIZIONI; 4 ; SCAVI; 5 ; SOTTOFONDI; 55 di 74 6 7 8 9 10 PIANO DI SICUREZZA ; SOVRASTRUTTURA ( POSA DO TOUT VENANT BINDER E TAPPETI DI USURA) ; ; CANALIZZAZIONI ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN PVC, REINTERRI) ; FOGNATURA; ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN CLS POSA DI POZZETTI E CHIUSINI, REINTERRI) ; SISTEMAZIONE A VERDE ( MESSA A DIMORA DI ALBERI E ARBUSTI , FORMAZIONE DI PRATO) ; SEGNALETICA ( POSA DI SEGNALETICA VERTICALE E ORIZZONTALE), AMBITI 3 E 4 - INTERSEZIONE VIA LOCATELLI - COMO – FAVARON 1 ; APPRESTAMENTI CANTIERE; 2 ; POSA SEGNALETICA DI CANTIERE 3 ; DEMOLIZIONI; 4 ; CANALIZZAZIONI ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN PVC, REINTERRI) 5 ; FOGNATURA; ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN CLS POSA DI POZZETTI E CHIUSINI, REINTERRI) 6 ; SISTEMAZIONE A VERDE ( MESSA A DIMORA DI ALBERI E ARBUSTI , FORMAZIONE DI PRATO) 7 ; SEGNALETICA ( POSA DI SEGNALETICA VERTICALE E ORIZZONTALE), ;; ; AMBITI 5 E 6 - ROTATORIA VIA LOCATELLI- SARAJEVO - MARX - ATTRAV. PADOVA 1 ; APPRESTAMENTI CANTIERE; 2 ; POSA SEGNALETICA DI CANTIERE 3 ; DEMOLIZIONI; 4 ; CANALIZZAZIONI ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN PVC, REINTERRI) 5 ; FOGNATURA; ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN CLS POSA DI POZZETTI E CHIUSINI, REINTERRI) 6 ; SISTEMAZIONE A VERDE ( MESSA A DIMORA DI ALBERI E ARBUSTI , FORMAZIONE DI PRATO) 7 ; SEGNALETICA ( POSA DI SEGNALETICA VERTICALE E ORIZZONTALE), ;; ; AMBITO 7 - VIA VENEZIA 1 ; APPRESTAMENTI CANTIERE; 2 ; POSA SEGNALETICA DI CANTIERE 3 ; DEMOLIZIONI; 4 ; SCAVI; 5 ; SOTTOFONDI; 6 ; SOVRASTRUTTURA ( POSA DO TOUT VENANT BINDER E TAPPETI DI USURA) ; 7 ; CANALIZZAZIONI ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN PVC, REINTERRI) 8 ; FOGNATURA; ( SCAVI, POSA TUBAZIONI IN CLS POSA DI POZZETTI E CHIUSINI, REINTERRI) 9 ; SEGNALETICA ( POSA DI SEGNALETICA VERTICALE E ORIZZONTALE), APPRESTAMENTI CANTIERE Il primo intervento da realizzarsi prevede l’allestimento del cantiere. Sarà organizzata un’area di cantiere con le funzioni sia di area logistica sia di area stoccaggio.. Le attività consisteranno nella recinzione delle aree d’intervento, nell’ubicazione degli accessi (pedonale e carrabile) e nella predisposizione di un locale da destinare ad ufficio – spogliatoio ed un bagno chimico, nella realizzazione degli impianti di cantiere (acqua, elettricità, messa a terra…). All’interno dell’area logistica dovranno essere localizzati anche i servizi antincendio. PRESCRIZIONI E MISURE DI SICUREZZA Tutte le aree di cantiere dovranno essere opportunamente perimetrale e delimitate da recinzione, onde impedire l’accesso ai non addetti ai lavori. Le lavorazioni dovranno avvenire all’interno di aree opportunamente recintate, che dovranno essere interdette ai non addetti ai lavori mediante avvisi e sbarramenti. Le aree di lavoro dovranno essere adeguatamente confinate e segnalate, sia per proteggere le maestranze durante le fasi lavorative, sia per indicare ai mezzi privati che percorrono le sedi stradali le soggezioni alla circolazione. Dovranno essere allestite barriere in new jersey per proteggere le aree di intervento da possibili urti di autoveicoli. All’esterno di ciascuna area di lavoro dovrà essere disposta segnaletica conforme a quanto prevede il Codice della Strada ed indicante la presenza del cantiere, il transito dei mezzi di lavoro ed il divieto d’accesso ai non addetti. 56 di 74 PIANO DI SICUREZZA La segnaletica e/o le soggezioni alla circolazione stradale da adottare dovranno in ogni caso essere eseguite in accordo con i responsabili degli uffici competenti del comune di NOVA MILANESE. Sarà cura dell’Appaltatore predisporre nelle aree di lavorazione personale, mezzi e segnaletica per la gestione delle situazioni di emergenza. Sarà cura dell’Appaltatore verificare presso gli Enti gestori, preventivamente all’installazione del cantiere ed all’avvio delle attività lavorative, l’esatto posizionamento e/o la presenza di reti interrate od aeree costituenti interferenza con la realizzazione in oggetto. In presenza di scavi di profondità superiore a 2.00m, dovranno essere posizionati idonei parapetti nelle aree prospicienti gli stessi; nelle zone non immediatamente prospicienti l’area di lavoro dovrà invece essere posta, a debita distanza, una bandella colorata a strisce bianche e rosse e cartelli segnaletici che indichino il pericolo e il divieto di oltrepassare la bandella. Le macchine operatrici (camion con gruetta, autocarro con cestello, autogru ecc) dovranno stazionare su aree opportunamente regolarizzate e compattate, e tali da assicurare stabilità e piena operatività. Tutte le lavorazioni inerenti allacciamenti agli impianti elettrici dovranno avvenire in regime di tolta tensione. Le lavorazioni di posa di apparecchi illuminanti, ecc. o tutte le lavorazioni da svolgersi in posizione sopraelevata potranno avvenire mediante autocarro con cestello; è consentito l’uso della scala doppia o semplice per operazioni di carattere temporaneo che dovrà essere preventivamente disposta in posizione stabile e vincolata. Per le lavorazioni con pericolo di caduta dall’alto, ad esempio quelle da svolgere da autocarro munito di cestello, gli operai dovranno essere dotati di fune di sicurezza fissata saldamente al cestello. I lavori di movimentazione di terre, andranno preceduti dalla bagnatura delle superfici, per limitare il sollevamento di polveri; inoltre si dovranno adottare sistemi di contenimento quali teli antipolvere, che dovranno essere posizionati il più possibile vicino alla fonte. Si dovrà prevedere la bagnatura anche dei detriti in modo che non si abbia formazione di polveri. Inoltre tutto il materiale di risulta delle demolizioni deve essere prontamente allontanato, tenendo presente che anche nelle operazioni di carico dei materiali da portare a discarica è assolutamente da evitare la formazione di polveri. Nessun tipo di materiale o attrezzo dovrà essere abbandonato in prossimità della sede stradale. I materiali raccolti a terra saranno nelle fasi di interruzione delle attività dell’escavatore raccolti frantumati e, se non riutilizzati, caricati su autocarri e portati a discarica, selezionando di volta in volta i rifiuti speciali dai restanti materiali. Sono da evitare lunghi periodi di esposizione ai rumori predisponendo un programma di turnazioni degli addetti nelle fasi di lavoro. In ogni caso gli addetti dovranno sempre utilizzare i DPI appropriati al tipo di lavorazione (otoprotettori). Le manovre dei mezzi di cantiere in ingresso/uscita dalle aree di lavoro e che s’immettono sulla viabilità pubblica dovranno seguire scrupolosamente quanto previsto dal codice della strada. Le lavorazioni che avvengono sulla viabilità in esercizio si devono svolgere in aree opportunamente delimitate e segnalate. Qualora risulti necessario si deve prevedere alla presenza di un preposto che regoli il flusso stradale. All’esterno del cantiere dovrà essere disposta segnaletica conforme a quanto prevede il Codice della Strada ed indicante la presenza del cantiere, il transito dei mezzi di lavoro ed il divieto di accesso ai non addetti. Vanno sottolineate le interferenze delle lavorazioni con la viabilità stradale e con i percorsi pedonali; dovranno pertanto essere prese misure di sicurezza, atte a proteggere sia le maestranze impegnate nelle aree di lavoro che i veicoli ed i pedoni che transitano in prossimità delle stesse. Le opere di scavo dovranno essere condotte con particolare cautela per evitare l’interferenza con le altre reti impiantistiche presenti lungo le sedi stradali. Le opere di rimozione e successiva realizzazione degli impianti elettrici dovranno essere condotte facendo particolare attenzione al rischio di elettrocuzione. Riguardo la possibilità di interferire con linee elettriche aeree esistenti, si dovrà fare particolare attenzione alle attività di movimentazione degli apparecchi di sollevamento; tali attività dovranno 57 di 74 PIANO DI SICUREZZA essere svolte rispettando la distanza di 5.00m dai conduttori pensionabili non rivestiti. Attenzione dovrà comunque essere posta per non tranciare in fase di movimentazione linee protette anch’esse alimentate. Particolare attenzione dovrà inoltre essere posta alla produzione di rumore. Durante l’uso di attrezzature o durante l’esecuzione di attività particolarmente rumorose quali gli scavi, l’Appaltatore dovrà verificare, tramite idonei rilevatori, che non si verifichino esposizioni superiori a 87dB. In caso di superamento di tali limiti dovranno essere informate le competenti autorità, per l’adozione delle conseguenti misure di prevenzione. Gli interventi di mitigazione consisteranno nella riduzione del livello di esposizione (da realizzarsi ad esempio allontanando i recettori mediante delimitazione delle aree prospicienti i lavori) o nella riduzione del tempo di esposizione (organizzando idonei turni di lavoro). Tutte le viabilità interessate al raggiungimento delle aree di cantiere, nonché quelle limitrofe, dovranno essere segnalate con appositi cartelli stradali (come previsto dal Codice della Strada) posti su paletti. La segnaletica stradale prevista dovrà essere concordata con gli Uffici preposti dei comuni interessati. Dovranno essere particolarmente segnalati i cantieri già esistenti nella zona, mettendo in sicurezza l’uscita dei mezzi gommati all’ingresso/uscita dei cantieri. In prossimità degli accessi verrà dislocata la segnaletica informativa da rispettare per accedere alle aree di cantiere. In caso di scarsa visibilità (es. nebbia) ed in relazione alla presenza di traffico sulla viabilità ordinaria, gli accessi verranno inoltre presidiati, durante le manovre dei mezzi pesanti, da personale di cantiere provvisto di indumenti ad alta visibilità. CANTIERAMENTO L’area di cantiere sarà allestita all’incrocio di via Saragat angolo via Moro, identificata nel layout di cantiere. L’accesso carrabile e pedonale all’area avverrà direttamente dalla strada. L’area avrà una estensione di circa 1500,00 mq all’interno della quale si disporranno le aree di stoccaggio e le aree per il deposito dei materiali di risulta. Troveranno posto un wc chimico per le maestranze e una baracca di cantiere per posizionare l’ufficio della Direzione Lavori. Non è previsto l’utilizzo di una mensa per cui si utilizzeranno gli esercenti presenti nei dintorni. Nelle aree di cantiere verranno posizionati anche degli estintori per fronteggiare eventuali inneschi d’incendio. 58 di 74 PIANO DI SICUREZZA E’ inoltre prevista la dotazione di un pacchetto di medicazione di primo intervento; data la distanza dall'area di lavoro, un altro pacchetto di medicazione sarà tenuto nell'area delle lavorazioni ed analogamente verrà posizionato un WC chimico. L’Appaltatore dovrà prevedere un luogo di raccolta del personale in caso di emergenza. Prima dell’inizio dei lavori l’Appaltatore dovrà designare i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di protezione incendi, lotta antincendio e gestione dell’emergenza ed assicurare agli stessi adeguata formazione. Come già accennato le lavorazioni saranno suddivise, per ogni singoli intervento, in fasi di lavoro distinte sia temporalmente che spazialmente. Ogni singola area di intervento dovrà quindi essere delimitata per non consentire l’accesso agli estranei alle attività. L’Appaltatore dovrà prevedere che la movimentazione dei materiali più voluminosi sia realizzata fuori dagli orari di maggior traffico sulla strada, in modo da non creare intralcio alla circolazione. In ogni caso si dovrà nominare un preposto, che coordini i transiti dei mezzi di cantiere. Per le aree di lavorazione si utilizzeranno le recinzioni: DELIMITAZIONE DELL’AREA DI CANTIERE Nell’allestimento dei cantieri stradali devono essere predisposti particolari accorgimenti a difesa dell’incolumità dei pedoni che transitano in prossimità dei cantieri stessi. I mezzi di delimitazione del cantiere sono: - le barriere, - i delineatori speciali, - i coni, - i delineatori flessibili, - i segnali orizzontali temporanei, - i dispositivi retroriflettenti integrativi. RECINZIONE DEL CANTIERE L’Impresa è tenuta a dotare il cantiere di idonea recinzione: - Lungo tutto il perimetro della zona interessata ai lavori, in modo da impedire l’accesso alle aree di lavoro a personale non autorizzato. - La recinzione del cantiere deve essere sempre stabile e ben fissata a terra, nonché opportunamente segnalata con rete arancione per renderla altamente visibile dall’utenza stradale; - ogni macchina operatrice o attrezzatura, nonché il loro raggio di azione, deve essere costantemente delimitata con recinzione, barriera o parapetti, soprattutto nelle zone in cui sia possibile il transito di pedoni e di veicoli; - I tombini ed ogni tipo di apertura presente sulla sede stradale, anche se aperti per un brevissimo periodo, devono sempre essere completamente recintati. - Tutte le recinzioni e le delimitazioni dell’area e dei mezzi operativi di cantiere devono essere segnalate lungo tutto il perimetro da luci rosse fisse e dispositivi rifrangenti adeguatamente intervallati. - In prossimità d’incroci o in strade a scorrimento veloce saranno vietati tombini aperti o segnalati solamente con il segnale “lavori in corso” senza alcun mezzo operativo di copertura. CORRIDOIO DI TRANSITO PER I PEDONI Se sulla strada oggetto d’intervento non è presente un marciapiede o se questo è totalmente occupato dal cantiere, l’Impresa Appaltatrice è tenuta a delimitare o proteggere un corridoio di transito per i pedoni, lungo i lati prospicienti il traffico veicolare, di larghezza minima 1,00 m. Il corridoio di transito per i pedoni può essere rappresentato da un marciapiede temporaneo allestito sulla carreggiata. In alternativa si può prevedere una zona di passaggio ottenuta 59 di 74 PIANO DI SICUREZZA utilizzando una porzione della carreggiata stessa che dovrà essere protetta, lungo il lato con presenza di traffico veicolare, tramite barriere o parapetti segnalati. SEGNALAZIONE DEL CANTIERE STRADALE Il cantiere stradale rappresenta un elemento di discontinuità e di disturbo non prevedibile dagli automobilisti e dagli utenti della strada. Per salvaguardare la loro sicurezza, e quella di chi opera sulla strada o nelle immediate vicinanze, mantenendo comunque un’adeguata fluidità della circolazione, il segnalamento deve: informare gli utenti, guidarli e convincerli a tenere un comportamento adeguato ad una situazione non abituale. RESPONSABILI DELLA SEGNALETICA TEMPORANEA La ditta appaltatrice dovrà nominare un responsabile della messa in opera e del mantenimento in efficienza della segnaletica temporanea. Tale responsabile dovrà redigere i seguenti elaborati: LA DITTA APPALTATRICE HA L’OBBLIGO DI REDIGERE - PER OGNI AMBITO E SECONDO LA TEMPISTICA PREVISTA NEL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI - ELABORATI GRAFICI CHE INDIVIDUANO LA SEGNALETICA DI CANTIERE SECONDO LE CONDIZIONI INDICATE. TALI ELABORATI GRAFICI DEVONO ESSERE SOTTOPOSTI AL COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE PRIMA DELL’INIZIO DI OGNI FASE DI LAVORI. REQUISITI DELLA SEGNALETICA STRADALE Il D.M. 10 luglio 2002 indica i criteri e le modalità per il segnalamento di cantieri temporanei e definisce i principi fondamentali della messa in opera della Segnaletica Temporanea. Si fa riferimento ai principi di: 1. ADATTAMENTO alla situazione contingente, tenendo conto di elementi quali: a. tipo di strada e sue caratteristiche geometriche, b. natura e durata della situazione, c. importanza del cantiere, d. visibilità legata alla conformazione della strada (es. presenza di curve o di e. dislivelli, ecc.); f. particolari condizioni ambientali, g. velocità e tipologia del traffico. 2. COERENZA con la situazione per cui ne è disposto l'impiego. Il D.M. stabilisce che "ad uguale situazione devono corrispondere medesimi segnali e stessi criteri di posa". Occorre quindi evitare contraddizioni fra la segnaletica temporanea e quella permanente, che va provvisoriamente oscurata o rimossa. 60 di 74 PIANO DI SICUREZZA 3. CREDIBILITÀ nell'informare l'utente della situazione di cantiere, della sua localizzazione, della sua importanza e delle condizioni di circolazione in prossimità e lungo lo stesso. E' necessario in particolare che: a. le prescrizioni imposte siano effettivamente giustificate; b. la segnaletica segua, nel tempo e nello spazio, l'evoluzione del cantiere; c. la segnaletica temporanea sia rimossa appena il cantiere e' terminato e la segnaletica permanente messa o riposizionata in opera. 4. VISIBILITÀ E LEGGIBILITÀ in termini di: a. forma, dimensioni, colori, simboli e caratteri regolamentari dei segnali; b. numero limitato (segnaletica chiara ed essenziale); c. corretto posizionamento (giusto spazio di avvistamento, orientamento e verticalità); d. buono stato: non devono essere impiegati segnali deteriorati o danneggiati; e. ripetizione a sinistra per garantire la visibilità quando necessario (art. 2.1.4). DEFINIZIONE DELLA SEGNALETICA Per la segnalazione dei cantieri che occupano la sede stradale, al fine di rendere l’ostacolo ben visibile agli utenti della strada, si deve fare riferimento a quanto riportato negli schemi segnaletici del “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo” (Disciplinare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, 26 settembre 2002, n. 226). Le modalità di dislocazione della segnaletica devono essere definite prima dell’apertura del cantiere. La Ditta Appaltatrice predisporrà, in relazione a tipologia d’intervento, contesto ambientale, periodo di lavoro, lo schema per il posizionamento della segnaletica più idoneo, facendo riferimento ai contenuti del Disciplinare Tecnico 222/02.definite per l’occupazione della sede stradale, Gli elementi costituenti la segnaletica stradale devono essere conformi a quanto previsto dalla normativa vigente. POSIZIONAMENTO DELLA SEGNALETICA Come definito dall’articolo 6 del “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo” (D.M. 10 luglio 2002), in prossimità della testata di ogni cantiere di durata superiore ai sette giorni lavorativi deve essere apposto apposito pannello recante le seguenti indicazioni: ente proprietario o concessionario della strada; estremi dell'ordinanza; denominazione dell'impresa esecutrice dei lavori; inizio e termine previsto dei lavori; recapito e numero telefonico del responsabile del cantiere. Ulteriore segnaletica deve essere dislocata lungo tutto lo sviluppo del cantiere, secondo quanto definito dal Decreto stesso. ZAVORRAMENTO DELLA SEGNALETICA TEMPORANEA Per i segnali temporanei possono essere utilizzati supporti e sostegni o basi mobili di tipo trasportabile e ripiegabile che devono assicurare la stabilità del segnale in qualsiasi 61 di 74 PIANO DI SICUREZZA condizione della strada ed atmosferica. Per gli eventuali zavorramenti dei sostegni è vietato l'uso di materiali rigidi che possono costituire pericolo o intralcio per la circolazione. ESEMPI DI CARTELLONISTICA VEDI L’ALLEGATO DECRETO 10 luglio 2002 Come definito dal DPR 495/92, art. 79, per ciascun elemento costituente la segnaletica stradale deve essere garantito uno spazio di avvistamento tra il conducente ed il segnale stesso libero da ostacoli per una corretta visibilità, in modo che il conducente sia allertato della presenza del cantiere ed attui comportamenti adeguati. Tutti i segnali devono essere percepibili e leggibili di notte come di giorno. INTERFERENZA SEGNALETICA FISSA – SEGNALETICA DI CANTIERE Prima del posizionamento della segnaletica temporanea, l’impresa appaltatrice è tenuta a oscurare tutti i cartelli stradali fissi in contrasto con quelli temporanei presenti sul tratto di strada interessato all’intervento e, se necessario, nelle immediate vicinanze. Al termine delle lavorazioni, l’impresa è tenuta a ripristinare correttamente la segnaletica stradale sia verticale che orizzontale, ovvero a rendere nuovamente visibile la segnaletica fissa. PRESENZA DELLA SEGNALETICA DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLE LAVORAZIONI L’impresa appaltatrice è tenuta a garantire, per tutta la durata del cantiere, che la segnaletica stradale temporanea: 1. sia essere sempre presente e non sia stata è rimossa sia durante i lavori che nelle pause lavorative; 2. sia chiara e comprensibile dagli utenti della strada al fine di escludere rallentamenti e/o direzioni sbagliate; 3. risponda ai requisiti di adattamento, coerenza, credibilità, leggibilità Nel caso di cantiere in centro abitato si dovrà avere cura che i segnali installati su marciapiedi o su percorsi pedonali non costituiscano pericolo od intralcio per i pedoni. I cavalletti, ed i sostegni più in generale, devono avere una configurazione tale da consentire una installazione dei segnali in posizione verticale o pressoché verticale ed il collocamento dei dispositivi luminosi quando gli stessi sono prescritti. Questi ultimi, se non sono incorporati, devono essere posizionati al di sopra del segnale in modo da non coprire la faccia utile dello stesso. Inoltre, per cantieri allestiti su strade all’interno di centri abitati o in presenza di mezzi di grandi dimensioni (autobus, mezzi pesanti, ecc), l’Impresa Appaltatrice è tenuta a preferire cartelli segnaletici posizionati su supporti alti (1,50 m), al fine di ottenere adeguata visibilità per gli utenti della strada. FASE DI POSA E DI RIMOZIONE DELLA SEGNALETICA TEMPORANEA La fase operativa di posa e rimozione della segnaletica stradale, in particolare di coni e dei delineatori flessibili, costituisce una fase particolarmente delicata per la sicurezza degli 62 di 74 PIANO DI SICUREZZA operatori, che risultano esposti ad elevato rischio di investimento da parte dei veicoli che transitano sulla strada stessa. Le metodologie da adottare durante lo svolgimento di questa attività devono essere oggetto di una riflessione preliminare, che porti alla definizione di specifiche procedure, che rispondano anche ai seguenti requisiti: - la segnaletica deve restare coerente in ogni momento, di modo che svolga il suo ruolo sia nei confronti degli utenti che del personale impegnato nella sua posa in opera; - l'esposizione del personale al lavoro nella zona di circolazione deve essere ridotta al minimo. È necessario, inoltre, che gli operatori chiamati ad effettuare questi compiti ricevano una formazione specifica e che le modalità operative siano analizzate da tutte le parti interessate (committenza, CSE, Direttore lavori, operatori) e rimesse in discussione periodicamente. Come regola generale, è bene che si mettono in opera i segnali nell'ordine in cui gli utenti della strada li incontrano, quindi, prima si posizionerà la segnaletica di avvicinamento, poi quella di posizione, assicurandosi, durante la posa, che ogni pannello sia perfettamente visibile. Per quanto riguarda, invece, la rimozione della cartellonistica temporanea, operazione da effettuarsi al termine dell’esecuzione dei lavori, è opportuno che i segnali siano rimossi od oscurati nell'ordine inverso della posa normale. SEGNALAZIONE DI CANTIERI FISSI Il segnalamento di un cantiere stradale fisso, ovvero che non subisce alcuno spostamento durante almeno una mezza giornata, comporta il posizionamento di: 1. segnaletica in avvicinamento, che comprende, installati sul lato destro della corsia, i seguenti cartelli: a. segnale "lavori" o "altri pericoli" con eventuale pannello integrativo; b. segnali di "riduzione corsie" con pannello integrativo di distanza; c. segnali di "divieto di sorpasso" e "limite massimo di velocità"; d. altri segnali di pericolo o di prescrizione ritenuti necessari; e. eventuali segnali di preavviso e direzione in caso di deviazione. 2. segnaletica di posizione, che comprende: a. uno o più raccordi obliqui realizzati con barriere, coni, delinea tori flessibili o paletti di delimitazione integrati da segnali di obbligo o delineatori di curva provvisoria; b. una delimitazione longitudinale costituita normalmente da coni o delineatori flessibili opportunamente spaziati tra loro; c. eventuali ulteriori segnali di pericolo e prescrizione ripetuti nel caso di cantieri molto estesi (ogni volta che il tratto di strada interessato è più lungo di 1,0 Km). Qualora la presenza dei lavori, dei depositi o dei cantieri stradali determini un restringimento della carreggiata è necessario apporre il segnale di pericolo temporaneo "strettoia". 3. segnaletica di fine prescrizione, che comprende uno o più segnali di "fine prescrizione". Oltre a quanto indicato nell’elenco precedente, la segnaletica deve essere completata con segnali luminosi, segnali orizzontali temporanei ed eventuali ulteriori mezzi di delimitazione o segnali complementari adeguati alle singole circostanze. 63 di 74 PIANO DI SICUREZZA STRETTOIE E SENSI UNICI ALTERNATI In caso di carreggiata a doppio senso di marcia, se la larghezza della strettoia è inferiore a 5,60 m occorre istituire il transito a senso unico alternato regolato in tre possibili modi: a) TRANSITO ALTERNATO A VISTA Il metodo di definizione del transito alternato a vista è da impiegarsi nel caso in cui gli estremi del cantiere sono distanti non più di 50 m e si sia su una strada caratterizzata da traffico modesto. In tal caso deve essere posizionato il segnale negativo "dare precedenza nel senso unico alternato" dalla parte in cui il traffico incontra l'ostacolo e deve deviare. Reciprocamente l'altro segnale "diritto di precedenza nel senso unico alternato" dà la priorità a quel senso di circolazione che è meno intralciato dai lavori. b) TRANSITO ALTERNATO DA MOVIERI Questo sistema richiede due movieri muniti di apposita paletta, posti a ciascuna estremità della strettoia, i quali presentano al traffico uno la faccia verde, l'altro la faccia rossa della paletta. Il funzionamento di questo sistema è legato al buon coordinamento dei movieri, che può essere stabilito a vista o con apparecchi radio ricetrasmittenti o tramite un terzo moviere intermedio munito anch'esso di paletta. I movieri possono anche fare uso di bandiere di colore arancione fluorescente, di dimensioni minime pari a 80x60 cm, finalizzate ad indurre gli utenti della strada al rallentamento e ad avere comportamenti di maggior prudenza. c) TRANSITO ALTERNATO A MEZZO SEMAFORI Quando non sia possibile ricorrere ai due sistemi precedenti per la lunghezza della strettoia o a causa della non visibilità reciproca tra le due estremità della strettoia stessa, il senso alternato deve essere regolato da due semafori comandati a mano o con funzionamento automatico, preceduto dal segnale di pericolo temporaneo "semaforo". Il semaforo va posto sul lato destro della carreggiata. Nel caso in cui il traffico si possa disporre su più file, deve essere posizionato un ulteriore semaforo sul lato sinistro della carreggiata. SEGNALETICA ORIZZONTALE TEMPORANEA I segnali orizzontali a carattere temporaneo devono essere applicati in corrispondenza di cantieri, lavori o deviazioni di durata superiore a sette giorni lavorativi salvo i casi in cui condizioni atmosferiche o del fondo stradale ne impediscano la corretta apposizione. La segnaletica orizzontale temporanea è un dispositivo di guida degli utenti della strada affidabile, efficace, che non necessita di particolare sorveglianza e manutenzione. Particolare cautela dovrà essere adottata sia la sua posa in opera che per la rimozione totale della segnaletica temporanea, in quanto tale operazione si esegue in genere in presenza di traffico veicolare, esponendo quindi i lavoratori ad elevato rischio di investimento. LIMITAZIONE DI VELOCITÀ Per evitare comportamenti differenti tra i vari utenti della strada relativamente alla riduzione della velocità di percorrenza del tratto stradale interessato da cantiere è opportuno definire i limiti di velocità da imporre e renderli noti tramite idonea segnalazione. La limitazione di velocità deve essere attuata a decrescere ad intervalli di 20 km/h, segnalati con un numero massimo di cartelli pari a tre. 64 di 74 PIANO DI SICUREZZA In linea con quanto previsto dal criterio di credibilità della segnaletica, è consigliabile evitare l'impiego di segnali di limitazione di velocità eccessivamente ridotta (5, 10 o 20 Km/h) che non siano effettivamente giustificati da condizioni della superficie stradale o di circolazione particolarmente penalizzanti. IL SEGNALAMENTO La limitazione di velocità è imposta agli utenti attraverso il segnale di "limite massimo di velocità", che non deve mai essere il primo segnale incontrato dall'utente, ma deve essere collocato dopo un segnale di pericolo. Nell'ambito dell'area di cantiere, il segnale di "limite massimo di velocità" deve essere ripetuto ogni volta che il tratto di strada interessato è più lungo di 1,0 Km. La segnaletica di fine prescrizione è obbligatoria. Si attua con un segnale di "Fine limitazione di velocità " o di "Via libera". Indica il divieto di superare la velocità indicata in km/h, salvo limiti imposti a particolari categorie di veicoli. È posto di seguito al segnale “Lavori in corso”, oppure posto sullo stesso supporto. VISIBILITA’ NOTTURNA La visibilità nelle ore notturne deve essere assicurata secondo quanto previsto dal “Regolamento di Esecuzione e di Attuazione del Nuovo Codice della Strada” (D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495, art . 36). In caso di nebbia o di forti precipitazioni che limitano la visibilità del cantiere o l’aderenza alla pavimentazione, il Datore di Lavoro dell’Impresa Appaltatrice deve disporre l’interruzione delle lavorazioni in atto. I segnali orizzontali temporanei ed i dispositivi integrativi dei segnali orizzontali devono essere realizzati con materiali tali da renderli visibili sia di giorno che di notte anche in presenza di pioggia o con fondo stradale bagnato. Ad integrazione della visibilità dei mezzi segnaletici rifrangenti, o in loro sostituzione, possono essere impiegati dispositivi luminosi a luce gialla. Durante le ore notturne ed in tutti i casi di scarsa visibilità, le barriere di testata delle zone di lavoro devono essere munite di idonei apparati luminosi di colore rosso a luce fissa. Il segnale "Lavori" deve essere munito di analogo apparato luminoso di colore rosso a luce fissa. Lo sbarramento obliquo che precede eventualmente la zona di lavoro deve essere integrato da dispositivi a luce gialla lampeggiante, in sincrono o in progressione (luci scorrevoli). I margini longitudinali lungo la zona di lavoro possono essere integrati con analoghi dispositivi a luce gialla fissa. Sono vietate le lanterne, od altre sorgenti luminose, a fiamma libera. DEPOSITO E STOCCAGGIO DEI MATERIALI L’area di occupazione della sede stradale adibita a deposito e stoccaggio dei materiali è definita nelle fasi di progettazione dell’area di lavoro ed è riportata negli elaborati grafici (layout) del cantiere ed inserita nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), come previsto dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 relativamente ai “Contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili”. Le zone di deposito non devono essere posizionate in prossimità delle zone di transito dei pedoni o di circolazione di veicoli. 65 di 74 PIANO DI SICUREZZA L’area per il deposito dei materiali deve essere adeguatamente segnalata e recintata, secondo quanto previsto dal Nuovo Codice della Strada. I depositi di materiale devono essere realizzati e gestiti nel tempo conformemente a quanto previsto dalla normativa in termini di polverosità (ad esempio provvedere alla costante bagnatura). ATTREZZATURE E MACCHINE DA LAVORO L’Impresa Appaltatrice è tenuto a garantire che le attrezzature e le macchine presenti in cantiere sono utilizzate solamente da personale esperto ed a dimostrare che gli addetti alle macchine siano stati adeguatamente formati ed addestrati per lo svolgimento delle mansioni assegnate. Per mantenere in efficienza le macchine operatrici, l’Impresa Appaltatrice garantisce che: - l’utilizzatore delle macchine da lavoro si impegna a pulire il mezzo al termine delle pause lavorative e a parcheggiarlo nell’area stabilita in fase di progettazione e programmazione, in modo da non creare ostacolo o pericolo per gli utenti della strada; - la manutenzione ordinaria sia eseguita da un tecnico specializzato e registrata su un apposito registro; - la manutenzione straordinaria avvenga almeno una volta all’anno e registrata su apposito registro. I veicoli operativi, i macchinari e i mezzi d'opera impiegati per i lavori o per la manutenzione stradale, fermi od in movimento se interferiscono con il traffico veicolare, devono essere dotati di segnali luminosi ed acustici, della freccia direzionale per la segnaletica posteriore (necessaria per i mezzi in avanzamento lento su strada). E’ compito del Datore di Lavoro dell’Impresa garantire e verificare la presenza dei dispositivi di segnalamento. I veicoli operativi, anche se fermi per compiere lavori di manutenzione di brevissima durata devono essere presegnalati con opportuno anticipo, come disposto dal DPR 495/92, art. 38, c. 2. L’Impresa Appaltatrice è tenuta a garantire, per ognuna delle macchine presenti in cantiere: - la presenza di segnali luminosi ed acustici; - la dotazione dei libretti d’uso e manutenzione, delle specifiche certificazioni ed il registro di manutenzione. I documenti relativi ad ognuna delle macchine presenti in cantiere (libretto d’uso e manutenzione, certificazione e registro di manutenzione delle macchine) deve essere conservata in cantiere a cura dell’Impresa Appaltatrice oppure reperibile presso gli uffici dell’impresa stessa. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE I Datori di Lavoro delle Imprese coinvolte nella realizzazione degli interventi sulla sede stradale individuano le fasi di lavoro in cui è previsto l’utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale ed informano e formano (ed eventualmente addestrano) i lavoratori al loro corretto utilizzo, come previsto dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Il Lavoratore è tenuto ad osservare le indicazioni impartite dal Datore di Lavoro e riportate nel Piano Operativo di Sicurezza dell’impresa. 66 di 74 PIANO DI SICUREZZA Le Imprese che intervengono nell’esecuzione delle lavorazioni sulla sede stradale sono tenute a: informare, formare ed addestrare i propri lavoratori sul corretto uso dei DPI consegnati; far sottoscrivere ai propri lavoratori l’avvenuto ricevimento dei DPI necessari per lo svolgimento delle mansioni lavorative; disporre ed esigere che i singoli lavoratori osservino le norme di sicurezza ed usino i mezzi di protezione individuale messi a loro disposizione; provvedere alla sostituzione dei dispositivi di protezione individuale usurati, rotti o non rispondenti alle normative vigenti. Ogni Impresa deve fornire ai propri lavoratori abbigliamento ad alta visibilità ed adeguati dispositivi di protezione individuale per la specifica mansione da eseguire. L’impresa stessa è tenuta a garantirne l’uso ed a provvedere alla sostituzione dei DPI non adeguati o usurati. Durante lo svolgimento delle lavorazioni in prossimità delle delimitazioni del cantiere o comunque in zone in cui sono esposti al traffico veicolare, i Lavoratori sono tenuti ad indossare indumenti di lavoro ad alta visibilità di classe 2 o 3 conforme alle disposizioni di cui al D.M. 9 giugno 1995 ed alla norma UNI EN 475 . 67 di 74 PIANO DI SICUREZZA ELENCO DPI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Descrizione Note Casco o elmetto di sicurezza dotato di sottogola Guanti adatti alle varie lavorazioni (dielettrici, di protezione da rischi chimici, meccanici, ....) Cuffie e tappi auricolari Maschere antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti Occhiali di sicurezza e visiere Occhiali per saldatura Abbigliamento di sicurezza ad alta visibilità Scarpe di sicurezza con suola imperforabile, puntale rinforzato, e antisdrucciolevole. Scarpe da asfaltista. Stivali di sicurezza. Scarpe da arrampicata 68 di 74 PIANO DI SICUREZZA DOCUMENTAZIONE DA CONSERVARE IN CANTIERE L'impresa deve tenere in cantiere Descrizione Note Copia della dichiarazione di conformità dell'impianto di terra. Copia della dichiarazione di conformità dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (se dalla verifica da effettuare a cura dell'Impresa affidataria risulti necessario). Copia della dichiarazione di conformità dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (se dalla verifica da effettuare a cura dell'Impresa affidataria risulti necessario). Piano di Sicurezza e Coordinamento (con la relativa documentazione di accettazione/proposta di integrazione da parte dell'impresa affidataria e di accettazione da parte delle subappaltatrici. Fascicolo dell'opera Piano operativi di sicurezza delle imprese (affidatarie ed esecutrici (anche in subappalto) validati dal CSE. Eventuali integrazioni richieste dal CSE in fase di validazione dei POS. Copia della Notifica preliminare e di sue eventuali integrazioni Eventuale autorizzazione del sindaco, su parere ASL, per operare con le lavorazioni edili rumorose in delega ai limiti massimi di rumore previsti dal DPCM 1 marzo 1991, della legge 447/95 e dai relativi DPCM attuativi (tutela di terzi dall'inquinamento acustico). Dichiarazione del medico competente relativa al programma di sorveglianza sanitaria e idoneità dei lavoratori alla mansione e verifica del cantiere per ogni impresa Copie libro matricola e posizione INPS INAIL CASSA EDILE dei lavoratori dipendenti per ogni impresa Copia del registro infortuni di ogni impresa Documentazione relativa alla formazione/informazione degli addetti ai lavori Libretto di uso e manutenzione delle macchine ed attrezzature (di tutte le imprese) I lavoratori autonomi dovranno presentare idonea documentazione attestante la conformità alle disposizioni del D.Lgs 81/2008 di macchine, attrezzature ed opere provvisionali in loro possesso. Documentazione relativa al ponteggio/trabattello richiesta dalle vigenti normative: Libretto di autorizzazione ed eventuale progetto a firma di tecnico abilitato (art. 133 D.Lgs 81/2008) 69 di 74 PIANO DI SICUREZZA Descrizione Note Pi.M.U.S. Disegno esecutivo di montaggio firmato dal Responsabile del cantiere Esito delle verifiche condotte secondo la check-list adottata .15 Registro Carico e Scarico rifiuti e copia MUD (modello unico di dichiarazione ambientale) Schede dei prodotti e sostanze chimiche pericolose e nocive (se non allegate al POS) usate da ogni impresa Verifica coordinamenti sottoservizi. Prima dell'inizio degli scavi l'impresa esecutrice accerta l'esatta posizione e profondità di tutti i sottoservizi. MODELLI ALLEGATI MODELLO 001: ACCETTAZIONE DEL PSC DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO DELL'AFFIDATARIA o PROPOSTA DI INTEGRAZIONI MODELLO 002: ACCETTAZIONE DEL PSC DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO DELLA SUBAPPALTATRICE e DICHIARAZIONE DI RICEVIMENTO DEL PIANO MODELLO 003: DICHIARAZIONE DI CONSULTAZIONE E PRESA VISIONE DEL PSC DE PARTE DEL RLS PRIMA DELL'INIZIO DEI LAVORI ALLEGATI DECRETO 10 luglio 2002 del MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo.- ( Stralcio ) 70 di 74 PIANO DI SICUREZZA MODELLO 001 Spett.le C.S.E. ………………… ……………….. ……………………….. OGGETTO: PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA ATTUAZIONE 4° E 5° PROGRAMMA INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ANNO 2013 Il Sottoscritto ______________________, Datore di Lavoro, dell'Impresa ________________________ con sede in_______________________, via _______________________, affidataria dei lavori di cui all'oggetto, con la presente DICHIARA di aver letto e compreso in ogni sua parte e di accettare integralmente il PSC relativo al cantiere di cui all'oggetto. (Oppure dichiarare l'accettazione parziale e presentare proposte di integrazione al PSC, ove ritenuto di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere. In questo caso, deve essere aggiunta la dichiarazione: di essere consapevole che le eventuali integrazioni non possono in alcun caso giustificare modifiche o adeguamenti dei prezzi pattuiti) In fede (timbro e firma) 71 di 74 PIANO DI SICUREZZA Luogo e data MODELLO 002 Spett.le C.S.E. ………………… ……………….. ……………………….. OGGETTO: PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA ATTUAZIONE 4° E 5° PROGRAMMA INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ANNO 2013 Il Sottoscritto ______________________, Datore di Lavoro, dell'Impresa ________________________ con sede in_______________________, via _______________________, subappaltatrice (subappalto n°____) dei lavori di cui all'oggetto limitatamente alle seguenti lavorazioni: ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ________________ con la presente DICHIARA di aver ricevuto (ai sensi del D.Lgs. 81/2008, art. 101, comma 2) copia del PSC relativo al cantiere di cui all'oggetto dall'impresa affidataria, in data ____________ di aver letto e compreso in ogni sua parte e di accettare il PSC relativo al cantiere di cui all'oggetto. In fede (timbro e firma) 72 di 74 PIANO DI SICUREZZA Luogo e data Modello 003 Spett.le C.S.E. ………………… ……………….. ……………………….. OGGETTO: PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA ATTUAZIONE 4° E 5° PROGRAMMA INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ANNO 2013 Il Sottoscritto ______________________, in qualità di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, dell'Impresa ________________________ con sede in_______________________, via _______________________, affidataria/subappaltatrice (subappalto n°____) dei lavori di cui all'oggetto con la presente DICHIARA di essere stato consultato (ai sensi del D.Lgs. 81/2008, art. 103, comma 1) e di aver preso visione del PSC relativo al cantiere di cui all'oggetto dall'impresa affidataria, in data ____________ In fede (firma) Luogo e data 73 di 74 PIANO DI SICUREZZA Indice PREMESSA ....................................................................................................................................................... 3 DEFINIZIONI ED ACRONIMI ............................................................................................................................ 3 SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA ..................................................................................................... 6 ACCETTAZIONE DEL PSC, OBBLIGHI DI TRASMISSIONE, CONSULTAZIONE RLS e PROPOSTE DI INTEGRAZIONE.............................................................................................................................................. 10 2. INTERVENTI PREVISTI ......................................................................................................................... 11 INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI AGGIUNTIVI DOVUTI ALLA SPECIFICITA' DEL CANTIERE....................................................................................................................................................... 20 INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI IN RIFERIMENTO ALL'AREA DI CANTIERE . 22 PARTICOLARI CONDIZIONI ESTERNE CHE INFLUISCONO SUL CANTIERE........................................... 24 RISCHI TRASMESSI ALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE ................................................................................. 24 PIANO DI COORDINAMENTO ....................................................................................................................... 26 DISPOSIZIONI OPERATIVE ........................................................................................................................... 31 MISURE GENERALI PER L’ORGANIZZAZIONE DELLE EMERGENZE....................................................... 33 MISURE DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO PER LA CONTEMPORANEITÀ O LA SUCCESSONE DELLE LAVORAZIONI .................................................................................................................................... 35 RUMORE. ........................................................................................................................................................ 38 ASSISTENZA SANITARIA .............................................................................................................................. 48 SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE............................................................................. 49 FASI DI LAVORO ............................................................................................................................................ 55 APPRESTAMENTI CANTIERE ....................................................................................................................... 56 PRESCRIZIONI E MISURE DI SICUREZZA................................................................................................... 56 CANTIERAMENTO.......................................................................................................................................... 58 DELIMITAZIONE DELL’AREA DI CANTIERE................................................................................................. 59 RECINZIONE DEL CANTIERE ....................................................................................................................... 59 CORRIDOIO DI TRANSITO PER I PEDONI................................................................................................... 59 SEGNALAZIONE DEL CANTIERE STRADALE ............................................................................................. 60 REQUISITI DELLA SEGNALETICA STRADALE ............................................................................................ 60 DEFINIZIONE DELLA SEGNALETICA ........................................................................................................... 61 POSIZIONAMENTO DELLA SEGNALETICA ................................................................................................. 61 ZAVORRAMENTO DELLA SEGNALETICA TEMPORANEA ......................................................................... 61 ESEMPI DI CARTELLONISTICA .................................................................................................................... 62 INTERFERENZA SEGNALETICA FISSA – SEGNALETICA DI CANTIERE .................................................. 62 PRESENZA DELLA SEGNALETICA DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLE LAVORAZIONI..................... 62 FASE DI POSA E DI RIMOZIONE DELLA SEGNALETICA TEMPORANEA ................................................. 62 SEGNALAZIONE DI CANTIERI FISSI ............................................................................................................ 63 STRETTOIE E SENSI UNICI ALTERNATI...................................................................................................... 64 a) TRANSITO ALTERNATO A VISTA .................................................................................................... 64 b) TRANSITO ALTERNATO DA MOVIERI............................................................................................. 64 c) TRANSITO ALTERNATO A MEZZO SEMAFORI .............................................................................. 64 SEGNALETICA ORIZZONTALE TEMPORANEA ........................................................................................... 64 LIMITAZIONE DI VELOCITÀ........................................................................................................................... 64 IL SEGNALAMENTO....................................................................................................................................... 65 VISIBILITA’ NOTTURNA ................................................................................................................................. 65 DEPOSITO E STOCCAGGIO DEI MATERIALI .............................................................................................. 65 ATTREZZATURE E MACCHINE DA LAVORO .............................................................................................. 66 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE............................................................................................... 66 ELENCO DPI ................................................................................................................................................... 68 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE............................................................................................... 68 DOCUMENTAZIONE DA CONSERVARE IN CANTIERE .............................................................................. 69 MODELLI ALLEGATI....................................................................................................................................... 70 ALLEGATI........................................................................................................................................................ 70 74 di 74 RISCHI INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ATTUAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA DEL 4° E 5° PROGRAMMA DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE – P.N.S.S. PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI Pagina 1 di 15 RISCHI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI I Elenco dei rischi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Elettrocuzione; Getti o schizzi; Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Incendi o esplosioni; Investimento e ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Rumore: dBA < 80; Rumore: dBA > 90; Rumore: dBA 80 / 85; Rumore: dBA 85 / 90; Seppellimenti e sprofondamenti; Ustioni RISCHIO: "Caduta dall'alto" Descrizione del Rischio Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogru, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata e non protetta. Misure preventive e protettive: Prescrizioni Esecutive: Nelle operazioni di ricezione del carico su ponteggi o castelli, utilizzare bastoni muniti di uncini, evitando accuratamente di sporgersi oltre le protezioni. I parapetti devono essere allestiti a regola d'arte, utilizzando buon materiale, risultare idonei allo scopo ed essere conservati in efficienza per l'intera durata del lavoro. Possono essere realizzati nei seguenti modi: - mediante un corrente posto ad un'altezza minima di 1 m dal piano di calpestio, e da una tavola fermapiede, aderente al piano di camminamento, di altezza variabile ma tale da non lasciare uno spazio vuoto tra se ed il corrente suddetto, maggiore di 60 cm; - mediante un corrente superiore con le caratteristiche anzidette, una tavola fermapiede, aderente al piano di camminamento, alta non meno di 20 cm ed un corrente intermedio che non lasci tra se e gli elementi citati, spazi vuoti di altezza maggiore di 60 cm. I correnti e le tavole fermapiede devono essere poste nella parte interna dei montanti. I ponteggi devono avere il parapetto completo anche sulle loro testate. Il ciglio del fronte di scavo dovrà essere reso inaccessibile mediante barriere mobili, posizionate ad opportuna distanza di sicurezza e spostabili con l'avanzare del fronte dello scavo stesso. Dovrà provvedersi, inoltre, a segnalare la presenza dello scavo con opportuni cartelli. A scavo ultimato, tali barriere mobili provvisorie dovranno essere sostituite da regolari parapetti. Prescrizioni Organizzative: I parapetti sono opere che devono realizzarsi per impedire cadute nel vuoto ogni qualvolta si manifesti tale rischio: sui ponteggi, sui bordi delle rampe di scale o dei pianerottoli o dei balconi non ancora corredati delle apposite ringhiere, sui bordi di fori praticati nei solai (ad es. vano Pagina 2 di 15 RISCHI ascensore), di impalcati disposti ad altezze superiori ai 2 m, di scavi o pozzi o fosse per lo spegnimento della calce, sui muri in cui sono state praticate aperture (ad es. vani finestra), ecc. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 81/2008 RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello" Descrizione del Rischio: Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure preventive e protettive: Prescrizioni Esecutive: Addetti all'imbracatura: verifica imbraco. Gli addetti, prima di consentire l'inizio della manovra di sollevamento devono verificare che il carico sia stato imbracato correttamente. Addetti all'imbracatura: manovre di sollevamento del carico. Durante il sollevamento del carico, gli addetti devono accompagnarlo fuori dalla zona di interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti, solo per lo stretto necessario. Addetti all'imbracatura: allontanamento. Gli addetti all'imbracatura ed aggancio del carico, devono allontanarsi al più presto dalla sua traiettoria durante la fase di sollevamento. Addetti all'imbracatura: attesa del carico. E' vietato sostare in attesa sotto la traiettoria del carico. Addetti all'imbracatura: conduzione del carico in arrivo. E' consentito avvicinarsi al carico in arrivo, per pilotarlo fuori dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti, solo quando questo è giunto quasi al suo piano di destinazione. Addetti all'imbracatura: sgancio del carico. Prima di sganciare il carico dall'apparecchio di sollevamento, bisognerà accertarsi preventivamente della stabilità del carico stesso. Addetti all'imbracatura: rilascio del gancio. Dopo aver comandato la manovra di richiamo del gancio da parte dell'apparecchio di sollevamento, esso non va semplicemente rilasciato, ma accompagnato fuori dalla zona impegnata da attrezzature o materiali, per evitare agganci accidentali. RISCHIO: "Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni" Descrizione del Rischio: Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure preventive e protettive: Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Uso della vibrofinitrice: L'addetto a terra della finitrice dovrà tenersi a distanza di sicurezza dai fianchi di contenimento della finitrice durante il suo funzionamento. In nessun caso possono introdursi attrezzi nel vano coclea durante il funzionamento della finitrice. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 81/2008 Pagina 3 di 15 RISCHI RISCHIO: "Elettrocuzione" Descrizione del Rischio: Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative: Lavori in prossimità di linee elettriche. Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanze inferiori a quelle riportate nel D.Lgs 81/2008 allegato IX a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee elettriche, non si provveda ad una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse; attenendosi comunque al D.Lgs 81/2008 art. 117. Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere: - costruite con doppio isolamento; - alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante trasformatore di sicurezza) ovvero mediante separazione elettrica singola (220 V forniti mediante trasformatore di isolamento); - provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante non igroscopico; - devono essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione; - provviste di cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mmq. - Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e cedimento dell'isolamento per il calore prodotto. Prescrizioni Esecutive: Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti dell'impianto elettrico di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli interruttori, delle prese di corrente, delle custodie di tutti gli elementi in tensione), data la sua pericolosità e la rapida usura cui sono soggette tutte le attrezzature presenti sul cantiere. Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore è tenuto a segnalare immediatamente al proprio superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto elettrico, come ad esempio: - apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori, scatole, ecc.); - materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che presentino segni di bruciature; - cavi elettrici nudi o con isolamento rotto. Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti con le mani bagnate o stando sul bagnato, anche se il grado di protezione delle apparecchiature lo consente. I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua, getti di estintori idrici o a schiuma: ove questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al circuito. Non spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione. E' tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee elettriche. Lavori in prossimità di linee elettriche. Assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree, rimangano sempre ad una distanza non inferiore a quanto prescritto in D.Lgs. 81/2008 allegato IX. Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che operano in cantiere devono conoscere l'esatta posizione e le corrette modalità d'uso degli interruttori di emergenza posizionati sui quadri elettrici presenti nel cantiere. Lampade portatili. L'eventuale sostituzione della lampadina di una lampada portatile, dovrà essere seguita solo dopo aver disinserito la spina dalla presa. Usare solo lampade portatili a norma e mai di fattura artigianale. Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata Pagina 4 di 15 RISCHI in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi. Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: - l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); - l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante Pagina 5 di 15 RISCHI l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: - il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); - la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. - Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 81/2008 RISCHIO: "Getti o schizzi" Descrizione del Rischio: Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con materiali, sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute. Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite direttamente o in postazioni di lavoro limitrofe. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Qualora fosse necessario intervenire su parti dell'impianto oleodinamico della macchina, bisognerà accertarsi preventivamente che la pressione sia nulla. La ricerca di un eventuale foro su un flessibile della macchina, dovrà eseguirsi sempre con molta cautela, e preventivamente muniti di occhiali di protezione. RISCHIO: "Inalazione polveri, fibre, gas, vapori" Descrizione del Rischio: Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Quando non sono attuabili le misure tecniche di prevenzione e la natura del materiale polveroso lo consenta, si deve provvedere all'inumidimento del materiale stesso. Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di idonee maschere antipolvere, Inalazioni di sostanze nocive: visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di sostanze o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono utilizzare i mezzi di protezione personale (maschere respiratorie, ecc.) messi a loro disposizione dal datore di lavoro, e farsi sottoporre a visita medica periodica secondo le disposizioni legislative. Prescrizioni organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto al personale. Schede tossicologiche. E' necessario il preventivo esame della scheda tossicologica delle sostanze utilizzate per l'adozione delle specifiche misure di sicurezza. Pagina 6 di 15 RISCHI Sostanze tossiche o nocive: recipienti. Le materie prime non in corso di lavorazione, i prodotti ed i rifiuti, che abbiano proprietà tossiche o caustiche, specialmente se sono allo stato liquido o se sono facilmente solubili o volatili, devono essere custoditi in recipienti a tenuta e muniti di buona chiusura. Tali recipienti devono portare una scritta che ne indichi il contenuto ed avere le indicazioni e i contrassegni di cui all'art. 355 del decreto del Presidente della Repubblica 27 Aprile 1955, n. 547. Le materie in corso di lavorazione che siano fermentescibili o possano essere nocive alla salute o svolgere emanazioni sgradevoli, non devono essere accumulate nei locali di lavoro in quantità superiore a quella strettamente necessaria per la lavorazione. Gli apparecchi e i recipienti che servono alla lavorazione oppure al trasporto dei materiali putrescibili o suscettibili di dare emanazioni sgradevoli, devono essere lavati frequentemente e, ove occorra, disinfettati. Inalazioni di sostanze nocive:visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di sostanze o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono avere a disposizione idonei mezzi di protezione personale (maschere respiratorie, ecc.), ed essere sottoposti a visita medica periodica secondo le tabelle ministeriali del DPR 19/03/1956 n. 303 art. 33-allegato. Quando si eseguono lavori entro pozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse in genere, devono essere adottate idonee misure contro i pericoli derivanti dalla presenza di gas o vapori tossici, asfissianti, infiammabili o esplosivi, specie in rapporto alla natura geologica del terreno o alla vicinanza di fabbriche, depositi, raffinerie, stazioni di compressione e di decompressione, metanodotti e condutture di gas, che possono dar luogo ad infiltrazione di sostanze pericolose. Quando sia accertata o sia da temere la presenza di gas tossici, asfissianti o la irrespirabilità dell'aria ambiente e non sia possibile assicurare una efficiente aerazione ed una completa bonifica, i lavoratori devono essere provvisti di apparecchi respiratori, ed essere muniti di cintura di sicurezza con bretelle passanti sotto le ascelle collegate a funi di salvataggio, le quali devono essere tenute all'esterno dal personale addetto alla sorveglianza. Questo deve mantenersi in continuo collegamento con gli operai all'interno ed essere in grado di sollevare prontamente all'esterno il lavoratore colpito dai gas. Possono essere adoperate le maschere respiratorie, in luogo di autorespiratori, solo quando, accertate la natura e la concentrazione dei gas o vapori nocivi o asfissianti, esse offrano garanzia di sicurezza e sempre che sia assicurata una efficace e continua aerazione. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 81/2008 RISCHIO: "Incendi o esplosioni" Descrizione del Rischio: Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo stritolamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Assicurarsi che nella zona di lavoro non vi siano cavi, tubazioni, ecc. interrate interessate dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua, ecc. Prescrizioni organizzative: Quando si sia accertata la presenza di gas infiammabili o esplosivi, deve provvedersi alla bonifica dell'ambiente mediante idonea ventilazione; deve inoltre vietarsi, anche dopo la bonifica, se siano da temere emanazioni di gas pericolosi, l'uso di apparecchi a fiamma, di corpi incandescenti e di apparecchi comunque suscettibili di provocare fiamme o surriscaldamenti atti ad incendiare il gas. RISCHIO: "Investimento e ribaltamento" Descrizione del Rischio: Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Pagina 7 di 15 RISCHI L'addetto, dovrà opportunamente segnalare l'area di lavoro della macchina e provvedere adeguatamente a deviare il traffico stradale. Nei lavori di formazione del sottofondo stradale con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza degli operai nel campo di azione delle stesse. Prescrizioni organizzative: Coloro che operano in prossimità della delimitazione di un cantiere stradale o che comunque sono esposti al traffico dei veicoli nello svolgimento della loro attività lavorativa, devono essere visibili sia di giorno che di notte mediante indumenti di lavoro fluorescenti e rifrangenti. Tutti gli indumenti devono essere realizzati con tessuto di base fluorescente di colore arancio o giallo o rosso con applicazione di fasce rifrangenti di colore bianco argento. In caso di interventi di breve durata può essere utilizzata una bretella realizzata con materiale sia fluorescente che rifrangente di colore arancio. RISCHIO: "Movimentazione manuale dei carichi" Descrizione del Rischio: Lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei carichi, per il loro eccessivo peso o ingombro o per la scorretta posizione assunta dal lavoratore durante la movimentazione. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative: Informazione. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori informazioni, in particolare per quanto riguarda: - il peso di un carico; - il centro di gravità o il lato più pesante nel caso in cui il contenuto di un imballaggio abbia una collocazione eccentrica; - la movimentazione corretta dei carichi e i rischi che i lavoratori corrono se queste attività non vengono eseguite in maniera corretta. obblighi del datore di lavoro. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie o ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori. organizzazione del lavoro. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati o fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi. Nel caso in cui la necessità di una movimentazione manuale di un carico ad opera del lavoratore non può essere evitata, il datore di lavoro organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione sia quanto più possibile sana e sicura. rischi dorso-lombari. La movimentazione manuale di un carico può costituire un rischio tra l'altro dorso-lombare nei casi seguenti: - il carico è troppo pesante (kg 30); - è ingombrante o difficile da afferrare; - è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi; - è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco; - può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso di urto. Lo sforzo fisico può presentare un rischio tra l'altro dorso-lombare nei seguenti casi: - è eccessivo; - può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco; - può comportare un movimento brusco del carico; - è compiuto con il corpo in posizione instabile. sorveglianza sanitaria. Il datore di lavoro sottopone a sorveglianza sanitaria gli addetti alla movimentazione manuale dei carichi. Pagina 8 di 15 RISCHI RISCHIO: "Rumore: dBA < 80” Descrizione del Rischio: Il lavoratore è addetto ad attività comportanti valore di esposizione quotidiana personale non superiore a 80 dBA: per tali lavoratori, il decreto 277/91 non impone alcun obbligo. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative: Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore. Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte. RISCHIO: "Rumore: dBA > 90" Descrizione del Rischio: Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizione superiore a 90 dBA. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative: Controllo sanitario: esposizioni >85 dBA. I lavoratori la cui esposizione quotidiana personale al rumore supera 85 dBA, indipendentemente dall'uso di mezzi individuali di protezione, devono essere sottoposti a controllo sanitario. Detto controllo comprende: - una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri riportati nell'allegato VII del DPR 277/91, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione dell'idoneità dei lavoratori; - visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva. - La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente. - Gli intervalli non possono essere comunque superiori a due anni per lavoratori la cui esposizione quotidiana personale non supera 90 dBA e ad un anno nei casi di esposizione quotidiana personale superiore a 90 dBA. Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative. Informazione e formazione: esposizione >85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 85 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ovvero i loro rappresentanti vengano informati su: - i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore; - le misure adottate; - le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi; - la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le corrette modalità di uso; - il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente; - i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro. - l'uso corretto, ai fini della riduzione al minimo dei rischi per l'udito, degli utensili, macchine, apparecchiature che, utilizzati in modo continuativo, producono un'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore pari o superiore a 85 dBA. Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore Pagina 9 di 15 RISCHI mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte. Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore. Registrazione dell'esposizione al rumore dei lavoratori. I lavoratori che svolgono le attività che comportino un'esposizione quotidiana personale superiore a 90 dBA oppure un valore della pressione acustica istantanea non ponderata superiore a 140 dB (200 Pa), sono iscritti in appositi registri. Il registro di cui sopra è istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta. Il datore di lavoro: - consegna copia del registro di cui al comma 1 all'ISPESL e alla USL competente per territorio, cui comunica, ogni tre anni e comunque ogni qualvolta l'ISPESL medesimo ne faccia richiesta, le variazioni intervenute; - consegna, a richiesta, all'organo di vigilanza ed all'Istituto superiore di Sanità copia del predetto registro; - comunica all'ISPESL e alla USL competente per territorio la cessazione del rapporto di lavoro, con le variazioni sopravvenute dall'ultima comunicazione; - consegna all'ISPESL e alla USL competente per territorio, in caso di cessazione di attività dell'impresa, il registro di cui al comma 1; - richiede all'ISPESL e alla USL competente per territorio copia delle annotazioni individuali in caso di assunzione di lavoratori che abbiano in precedenza esercitato attività che comportano le condizioni di esposizione di cui all'art. 41; - comunica ai lavoratori interessati tramite il medico competente le relative annotazioni individuali contenute nel registro e nella cartella sanitaria e di rischio di cui all'art. 4, comma 1, lettera q). I dati relativi a ciascun singolo lavoratore sono riservati. Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosità. Nei luoghi di lavoro che possono comportare, per un lavoratore che vi svolga la propria mansione per l'intera giornata lavorativa, un'esposizione quotidiana personale superiore a 90 dBA oppure un valore della pressione acustica istantanea non ponderata superiore a 140 dB (200 Pa) è esposta una segnaletica appropriata. Tali luoghi sono inoltre perimetrati e soggetti ad una limitazione di accesso qualora il rischio di esposizione lo giustifichi e tali provvedimenti siano possibili. Superamento dei valori limite di esposizione. Se nonostante l'applicazione di misure tecniche ed organizzative, l'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore risulta superiore a 90 dBA od il valore della pressione acustica istantanea non ponderata risulta superiore a 140 dB (200 Pa), il datore di lavoro comunica all'organo di vigilanza, entro trenta giorni dall'accertamento del superamento, le misure tecniche ed organizzative applicate, informando i lavoratori ovvero i loro rappresentanti. Prescrizioni esecutive: Esposizione >90 dBA: adempimenti. I lavoratori la cui esposizione quotidiana personale supera 90 dBA devono utilizzare i mezzi individuali di protezione dell'udito fornitigli dal datore di lavoro. Se l'applicazione delle misure di cui al comma 4 comporta rischio di incidente, a questo deve ovviarsi con mezzi appropriati. I lavoratori ovvero i loro rappresentanti sono consultati per la scelta dei modelli dei mezzi di protezione individuale dell'udito. Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA. RISCHIO: "Rumore: dBA 80 / 85" Descrizione del Rischio: Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizione compresa tra 80 e 85 dBA. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative: Pagina 10 di 15 RISCHI Controllo sanitario: esposizioni tra 80 e 85 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai lavoratori la cui esposizione quotidiana personale sia compresa tra 80 dBA e 85 dBA qualora i lavoratori interessati ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l'opportunità, anche al fine di individuare eventuali effetti extrauditivi. Detto controllo comprende: - una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri riportati nell'allegato VII, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione dell'idoneità dei lavoratori; - visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva. La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente. Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative. Informazione e formazione: esposizione tra 80 e 85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 80 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ovvero i loro rappresentanti vengano informati su: - i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore; - le misure adottate; - le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi; - la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le modalità di uso; - il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente; - i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro. Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte. Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore. Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA. RISCHIO: "Rumore: dBA 85 / 90" Descrizione del Rischio: Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizione compresa tra 85 e 90 dBA. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative: Controllo sanitario: esposizioni >85 dBA. I lavoratori la cui esposizione quotidiana personale al rumore supera 85 dBA, indipendentemente dall'uso di mezzi individuali di protezione, devono essere sottoposti a controllo sanitario. Detto controllo comprende: - una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri riportati nell'allegato VII del DPR 277/91, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione dell'idoneità dei lavoratori; - visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che Pagina 11 di 15 RISCHI dell'esposizione, anche della sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva. La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente. Gli intervalli non possono essere comunque superiori a due anni per lavoratori la cui esposizione quotidiana personale non supera 90 dBA e ad un anno nei casi di esposizione quotidiana personale superiore a 90 dBA. Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative. Esposizione tra 85 e 90 dBA: adempimenti. Il datore di lavoro fornisce i mezzi individuali di protezione dell'udito a tutti i lavoratori la cui esposizione quotidiana personale può verosimilmente superare 85 dBA. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono adattati al singolo lavoratore ed alle sue condizioni di lavoro, tenendo conto della sicurezza e della salute.I lavoratori ovvero i loro rappresentanti sono consultati per la scelta dei modelli dei mezzi di protezione individuale dell'udito. Informazione e formazione: esposizione >85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 85 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ovvero i loro rappresentanti vengano informati su: - i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore; - le misure adottate; - le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi; - la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le corrette modalità di uso; - il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente; - i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro. - l'uso corretto, ai fini della riduzione al minimo dei rischi per l'udito, degli utensili, macchine, apparecchiature che, utilizzati in modo continuativo, producono un'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore pari o superiore a 85 dBA. Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte. Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore. Prescrizioni esecutive: Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA. RISCHIO: "Seppellimenti e sprofondamenti" Descrizione del Rischio: Seppellimenti e sprofondamenti in scavi all'aperto od in sotterraneo o durante opere di demolizione o durante le operazioni di manutenzione all'interno di silos, serbatoi, depositi, o durante il disarmo di puntellie/o casseforme, ecc. Seppellimenti causati da frana di materiali stoccati senza le opportune precauzioni o da crollo di manufatti edili prossimi alle postazioni di lavoro. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative: Quando per la particolare natura del terreno o per causa di piogge, di infiltrazione, di gelo o disgelo, o per altri motivi, siano da temere frane o scoscendimenti, deve essere provveduto all'armatura o al consolidamento del terreno. Pagina 12 di 15 RISCHI Scavi in trincea: sbadacchiature vietate. Le pareti inclinate non dovranno essere armate con sbadacchi orizzontali in quanto i puntelli ed i traversi potrebbero slittare verso l'alto per effetto della spinta del terreno. Si dovrà verificare che le pareti inclinate abbiano pendenza di sicurezza. Scavi in trincea, pozzi, cunicoli: armature di sostegno. Nello scavo di pozzi e di trincee profondi più di m 1,50, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle pareti, si deve provvedere, man mano che procede lo scavo, all'applicazione delle necessarie armature di sostegno. Qualora la lavorazione richieda che il lavoratore operi in posizione curva, anche per periodi di tempo limitati, la suddetta armatura di sostegno dovrà essere posta in opera già da profondità maggiori od uguali a 1,20 m. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere dai bordi degli scavi di almeno cm 30. Nello scavo dei cunicoli, a meno che si tratti di roccia che non presenti pericolo di distacchi, devono predisporsi idonee armature per evitare franamenti della volta e delle pareti. Dette armature devono essere applicate man mano che procede il lavoro di avanzamento; la loro rimozione può essere effettuata in relazione al progredire del rivestimento in muratura. Idonee precauzioni e armature devono essere adottate nelle sottomurazioni e quando in vicinanza dei relativi scavi vi siano fabbriche o manufatti, le cui fondazioni possano essere scoperte o indebolite dagli scavi. Nei lavori in pozzi di fondazione profondi oltre m 3 deve essere disposto, a protezione degli operai addetti allo scavo ed all'esportazione del materiale scavato, un robusto impalcato con apertura per il passaggio della benna. Prescrizioni esecutive: Prosciugamento scavi: canali superficiali. Devono essere eseguiti canali artificiali per il convogliamento e l'allontanamento delle acque sollevate e di quelle meteoriche. Prosciugamento scavi: verifiche di stabilità del terreno. Durante la fase di prosciugamento deve essere verificata la stabilità del terreno e dei manufatti presenti. Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza degli operai nel campo di azione dell'escavatore e sul ciglio o alla base del fronte di attacco. Il ciglio superiore dello scavo dovrà risultare pulito e spianato così come le pareti, che devono essere sgombre da irregolarità o blocchi. E' tassativamente vietato costituire depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Qualora tali depositi siano necessari per le condizioni del lavoro, si deve provvedere alle necessarie puntellature. Scavi manuali: pendenza del fronte. Negli scavi eseguiti manualmente, le pareti del fronte devono avere una inclinazione o un tracciato tali, in relazione alla natura del terreno, da impedire franamenti. Scavi manuali: tecnica di scavo per h > 1,50 m. Quando la parete del fronte di attacco dello scavo supera l'altezza di m 1,50, è vietato il sistema di scavo manuale per scalzamento alla base e conseguente franamento della parete. In tali casi si potrà procedere dall'alto verso il basso realizzando una gradonatura con pareti di pendenza adeguata. RISCHIO: "Ustioni" Descrizione del Rischio: Pagina 13 di 15 RISCHI Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, o sostanze chimiche aggressive. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: L'addetto a terra della finitrice dovrà tenersi a distanza di sicurezza dai bruciatori. Pagina 14 di 15 RISCHI Indice. INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI I ....................................................................................................2 RISCHIO: "Caduta dall'alto" ......................................................................................................2 RISCHIO: "Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni".....................................................3 RISCHIO: "Elettrocuzione" .........................................................................................................4 RISCHIO: "Getti o schizzi"..........................................................................................................6 RISCHIO: "Incendi o esplosioni" ................................................................................................7 RISCHIO: "Investimento e ribaltamento"....................................................................................7 RISCHIO: "Movimentazione manuale dei carichi" .....................................................................8 RISCHIO: "Rumore: dBA < 80” .................................................................................................9 RISCHIO: "Rumore: dBA > 90"..................................................................................................9 RISCHIO: "Rumore: dBA 80 / 85" ............................................................................................10 RISCHIO: "Rumore: dBA 85 / 90" ............................................................................................11 RISCHIO: "Seppellimenti e sprofondamenti"............................................................................12 RISCHIO: "Ustioni"...................................................................................................................13 Pagina 15 di 15 ATTREZZATURE INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ATTUAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA DEL 4° E 5° PROGRAMMA DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE – P.N.S.S. PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO ATTREZZATURE UTILIZZATE NELLE LAVORAZIONI Pagina 1 di 15 ATTREZZATURE ATTREZZATURE UTILIZZATE NELLE LAVORAZIONI ATTREZZATURE UTILIZZATE NELLE LAVORAZIONI Attrezzi manuali; Avvitatore elettrico; Betoniera a bicchiere; Cannello per saldatura ossiacetilenica; Carriola; Compattatore a piatto vibrante; Compressore con motore endotermico; Martello demolitore pneumatico; Ponteggio mobile o trabattello; Saldatrice elettrica; Scala doppia; Scala semplice; Sega circolare; Smerigliatrice angolare (flessibile); Tagliasfalto a disco; Trancia-piegaferri; Trapano elettrico; Vibratore elettrico per calcestruzzo. Attrezzi manuali Gli attrezzi manuali (picconi, badili, martelli, tenaglie, cazzuole, frattazzi, chiavi, scalpelli, ecc.), presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura, in legno o in acciaio, ed un'altra, variamente conformata, alla specifica funzione svolta. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Caduta di materiale dall'alto o a livello Colpi, tagli, punture, abrasioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: accertarsi del buono stato della parte lavorativa dell'utensile; assicurarsi del buono stato del manico e del suo efficace fissaggio. Durante l'uso: utilizzare idonei paracolpi quando utilizzi punte e/o scalpelli; quando si utilizzano attrezzi ad impatto, provvedere ad allontanare adeguatamente terzi presenti; assumere una posizione stabile e corretta; evitare di abbandonare gli attrezzi nei passaggi (in particolare se sopraelevati), provvedendo a riporli negli appositi contenitori. Dopo l'uso: riporre correttamente l'utensile, verificandone lo stato di usura. Avvitatore elettrico L'avvitatore elettrico è un utensile elettrico di uso comune nel cantiere edile, commercializzato in tipi alimentati sia in bassa che in bassissima tensione. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni Elettrocuzione. Misure preventive e protettive: Pagina 2 di 15 ATTREZZATURE Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: assicurati del buono stato dei pressacavi; accertati che il cavo di alimentazione e la spina non presentino danneggiamenti evitando assolutamente di utilizzare nastri isolanti adesivi per eseguire eventuali riparazioni; assicurati che l'utensile sia del tipo a doppio isolamento (220V) o alimentato a bassissima tensione di sicurezza (50V), e non collegato elettricamente a terra; accertati del corretto funzionamento dell'interruttore. Durante l'uso: accertati che il cavo di alimentazione non intralci i passaggi e sia posizionato in modo da evitare che sia soggetto a danneggiamenti; accertati che i collegamenti volanti a presa e spina, quando indispensabili, siano realizzati con elementi aventi almeno protezione IP 67 e posizionati fuori dai tratti interrati; utilizza prolunghe realizzate secondo le norme di sicurezza (cavo per posa mobile) per portare l'alimentazione in luoghi ove non sono presenti quadri elettrici, evitando assolutamente di approntare prolunghe artigianalmente; utilizza l'impugnatura della spina per disconnetterla da una presa, evitando accuratamente di farlo tendendo il cavo; evita di connettere la spina su prese in tensione, accertandoti preventivamente che risultino "aperti" sia l'interruttore dell'apparecchiatura elettrica che quello posto a monte della spina; non richiudere mai un circuito elettrico disconnesso automaticamente dai dispositivi di protezione, senza prima aver individuato e riparato il guasto; assicurati di aver interrotto l'alimentazione elettrica durante le pause di lavoro; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: assicurati di aver interrotto l'alimentazione elettrica e riponi l'utensile nell'apposito contenitore; ripulisci con cura i cavi di alimentazione prima di provvedere a riporli. Betoniera a bicchiere La betoniera a bicchiere è una macchina destinata al confezionamento di malta, di dimensioni contenute, costituita da una vasca di capacità solitamente di 300-500 litri, montata su di un asse a due ruote per facilitarne il trasporto. Il motore, frequentemente elettrico, è contenuto in un armadio metallico laterale con gli organi di trasmissione che, attraverso il contatto del pignone con la corona dentata, determinano il movimento rotatorio del tamburo di impasto. Il tamburo (o bicchiere), al cui interno sono collocati gli organi lavoratori, è dotato di una apertura per consentire il carico e lo scarico del materiale. Quest'ultima operazione avviene manualmente attraverso un volante laterale che comanda l'inclinazione del bicchiere e il rovesciamento dello stesso per la fuoriuscita dell'impasto. Durante il normale funzionamento il volante è bloccato, per eseguire la manovra di rovesciamento occorre sbloccare il volante tramite l'apposito pedale. Solitamente questo tipo di macchina viene utilizzato per il confezionamento di malta per murature ed intonaci e per la produzione di calcestruzzi se occorrenti in piccole quantità. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni Caduta di materiale dall'alto o a livello Elettrocuzione Inalazione polveri, fibre, gas, vapori Investimento e ribaltamento Movimentazione manuale dei carichi. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: accertati della presenza e dell'efficienza delle protezioni (carter) da contatto accidentale degli ingranaggi, delle pulegge, delle cinghie e degli altri organi di trasmissione del moto (lo sportello del vano motore della betoniera non costituisce protezione); prendi visione della posizione del comando per l'arresto d'emergenza e verificane l'efficienza; controlla la presenza ed il buono stato della protezione sovrastante il posto di manovra (tettoia); accertati che il volante di comando azionante il ribaltamento del bicchiere, abbia i raggi accecati nei punti in cui esiste il pericolo di tranciamento; assicurati che il pedale di sgancio del volante azionante il ribaltamento del bicchiere sia dotato di protezione al di sopra ed ai lati; nel caso che la pulsantiera di comando sia esterna al vano motore, assicurati della presenza di un lucchetto sullo sportello della Pagina 3 di 15 ATTREZZATURE pulsantiera stessa; accertati che in prossimità della macchina siano presenti cartelli con l'indicazione delle principali norme d'uso e di sicurezza; verifica che i comandi siano dotati di dispositivi efficienti per impedire l'avviamento accidentale del motore; assicurati della stabilità del terreno dove è stata installata la macchina (assenza di cedimenti) e dell'efficacia del drenaggio (assenza di ristagni d'acqua); accertati della stabilità della macchina; in particolare se la betoniera è dotata di pneumatici per il traino, assicurati che non siano stati asportati, verifica il loro stato manutentivo e la pressione di gonfiaggio, l'azionamento del freno di stazionamento e/o l'inserimento di cunei in legno; inoltre, se sono presenti gli appositi regolatori di altezza, verificane il corretto utilizzo o, in loro assenza, accertati che vengano utilizzati assi di legno e mai pietre o mattoni; assicurati, nel caso in cui l'impasto viene scaricato all'interno di fosse accessibili dalla benna della gru, che i parapetti posti a protezione di tali fosse siano efficienti ed in grado di resistere ad eventuali urti con le benne stesse; accertati del buono stato dei collegamenti elettrici e di messa a terra e verifica l'efficienza degli interruttori e dispositivi elettrici di alimentazione e manovra; assicurati che gli indumenti che indossi non presentino possibili appigli (lacci, tasche larghe, maniche ampie, ecc.) che potrebbero agganciarsi negli organi in moto.. Durante l'uso: evita assolutamente di asportare o modificare le protezioni degli organi in moto; evita assolutamente di eseguire qualsiasi operazione di manutenzione (pulizia, lubrificazione, riparazione, ecc.) su organi in movimento; evita assolutamente di introdurre attrezzi o parti del corpo all'interno della tazza in rotazione, prestando particolare cura a che tutte le operazioni di carico si concludano prima dell'avviamento del motore; evita di movimentare carichi eccessivamente pesanti o di effettuarlo in condizioni disagiate, e utilizza appropriate attrezzature (pale, secchioni, ecc.); informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: verifica di aver aperto tutti i circuiti elettrici (interrotto ogni operatività) e l'interruttore generale di alimentazione del quadro; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto e sempre dopo esserti accertato che il motore sia spento e non riavviabile da terzi accidentalmente. Cannello per saldatura ossiacetilenica Usato essenzialmente per operazioni di saldatura o taglio ossiacetilenico di parti metalliche. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Inalazione polveri, fibre, gas, vapori Incendi o esplosioni Ustioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: assicurarsi del buono stato delle tubazioni di adduzione al cannello, evitando di realizzare qualsiasi riparazione di fortuna ma sostituendo le tubazioni se ammalorate; accertati che le tubazioni siano disposte in curve ampie, lontano dai punti di passaggio e/o proteggendole da calpestio, scintille, fonti di calore e dal contatto con attrezzature o rottami taglienti; accertati del buono stato delle connessioni (bombole-tubazioni; tubazioni-cannello, ecc.); assicurati della funzionalità dei riduttori di pressione e dei manometri; accertati del buon funzionamento dei dispositivi di sicurezza contro il ritorno di fiamma, in prossimità dell'impugnatura, dopo i riduttori di pressione e sulle tubazioni, se di lunghezza superiore a m 5; ricordati di movimentare gli apparecchi mobili di saldatura ossiacetilenica, soltanto mediante gli appositi carrelli portabombole, assicurandoti che siano muniti di efficienti vincoli per le bombole (catenelle fermabombole, ecc.); accertati che i carrelli portabombole siano collocati in modo da garantirne la stabilità; assicurati dell'assenza di gas o materiali infiammabili nell'ambiente nel quale si effettuano gli interventi; evita di effettuare lavori di saldatura o taglio acetilenico su recipienti chiusi o che contengano o abbiano contenuto vernici, solventi o altre sostanze infiammabili; assicurati della presenza di un efficace sistema di aspirazione dei fumi e/o di ventilazione in caso di lavorazioni svolte in ambienti confinati. Durante l'uso: accertati della presenza, in prossimità del luogo di lavoro, di un estintore; evita assolutamente di lasciare fiamme libere incustodite; proteggi le bombole dall'esposizione solare e/o da fonti di calore; durante le pause di lavoro, provvedi a spegnere la fiamma e ad interrompere Pagina 4 di 15 ATTREZZATURE il flusso del gas, chiudendo le apposite valvole; evita assolutamente di utilizzare la fiamma libera in prossimità delle bombole e/o tubazioni; evita assolutamente di piegare le tubazioni per interrompere l'afflusso di gas; evita di sottoporre a trazione le tubazioni di alimentazione; provvedi ad accendere il cannello utilizzando gli appositi accenditori, senza mai usare modalità di fortuna, come fiammiferi, torce di carta, ecc.; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: provvedi a spegnere la fiamma, chiudendo le valvole d'afflusso del gas; provvedi a svuotare le tubazioni, agendo su una tubazione per volta; provvedi a riporre le apparecchiature in luoghi aerati, lontani dagli agenti atmosferici e da sorgenti di calore; assicurati che le bombole siano stoccate in posizione verticale, e ricordati che è assolutamente vietato realizzare depositi di combustibili in locali sotterranei. Carriola Attrezzatura di cantiere per la movimentazione manuale di materiali. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Colpi, tagli, punture, abrasioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Modalità d'utilizzo: utilizza la carriola spingendola, evitando di trascinarla; accertati del buono stato delle manopole e della ruota. Compattatore a piatto vibrante Il compattatore a piatto vibrante è una macchina destinata al costipamento di rinterri di non eccessiva entità, come quelli eseguiti successivamente a scavi per posa di sottoservizi, ecc. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni Inalazione polveri, fibre, gas, vapori Incendi o esplosioni Movimentazione manuale dei carichi Scivolamenti e cadute Vibrazioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: accertati della consistenza dell'area da compattare; accertati dell'efficienza dei comandi; assicurati del buono stato degli sportelli del vano motore e della loro corretta chiusura; accertati del buono stato e del corretto posizionamento del carter della cinghia di trasmissione. Durante l'uso: delimita l'area di lavoro esposta a livello di rumorosità elevato; prendi visione della pendenza del terreno da compattare, di eventuali dislivelli e/o discontinuità; evita di utilizzare la macchina in ambienti chiusi e poco ventilati; durante le pause di lavoro evita di lasciare la macchina in moto senza sorveglianza; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza della macchina; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: assicurati di aver chiuso il rubinetto del carburante; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto e sempre dopo esserti accertato che il motore sia spento e non riavviabile da terzi accidentalmente. Compressore con motore endotermico I compressori sono macchine destinate alla produzione di aria compressa, che viene impiegata per alimentare macchine apposite, come i martelli pneumatici, vibratori, avvitatori, intonacatrici, pistole a spruzzo, ecc.. Sono costituite essenzialmente da due parti: un gruppo motore, endotermico o elettrico, ed un gruppo compressore che aspira l'aria dall'ambiente e la comprime. I compressori possono essere distinti in mini o maxi compressori: i primi sono destinati ad utenze singole (basse potenzialità) sono montati su telai leggeri dotati di ruote e possono essere Pagina 5 di 15 ATTREZZATURE facilmente trasportati, mentre i secondi, molto più ingombranti e pesanti, sono finalizzati anche all'alimentazione contemporanea di più utenze. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni Inalazione polveri, fibre, gas, vapori Incendi o esplosioni Investimento e ribaltamento Scoppio Vibrazioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: accertati dell'efficienza della strumentazione (valvola di sicurezza tarata alla massima pressione, efficiente dispositivo di arresto automatico del gruppo di compressione al raggiungimento della pressione massima di esercizio, manometri, termometri, ecc.); prendi visione della posizione del comando per l'arresto d'emergenza e verificane l'efficienza; assicurati dell'integrità dell'isolamento acustico; accertati che la macchina sia posizionata in maniera da offrire garanzie di stabilità; assicurati che la macchina sia posizionata in luoghi sufficientemente aerati; assicurati che nell'ambiente ove è posizionato il compressore non vi sia presenza di gas, vapori infiammabili o ossido di carbonio, anche se in minima quantità; accertati della corretta connessione dei tubi; accertati che i tubi per l'aria compressa non presentino tagli, lacerazioni, ecc., evitando qualsiasi riparazione di fortuna; accertati della presenza e dell'efficienza delle protezioni da contatto accidentale relative agli organi di manovra e agli altri organi di trasmissione del moto o parti del compressore ad alta temperatura; accertati dell'efficienza del filtro di trattenuta per acqua e particelle d'olio; accertati della pulizia e dell'efficienza del filtro dell'aria aspirata; controlla la presenza ed il buono stato della protezione sovrastante il posto di manovra (tettoia). Durante l'uso: delimita l'area di lavoro esposta a livello di rumorosità elevato; assicurati di aver aperto il rubinetto dell'aria compressa prima dell'accensione del motore e ricordati di mantenerlo aperto sino al raggiungimento dello stato di regime del motore; evita di rimuovere gli sportelli del vano motore; accertati di aver chiuso la valvola di intercettazione dell'aria compressa ad ogni sosta o interruzione del lavoro; assicurati del corretto livello della pressione, controllando frequentemente i valori sui manometri in dotazione; evita assolutamente di toccare gli organi lavoratori degli utensili o i materiali in lavorazione, in quanto ; certamente surriscaldati; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza della macchina; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: assicurati di aver spento il motore e ricordati di scaricare il serbatoio dell'aria; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto e sempre dopo esserti accertato che il motore sia spento e non riavviabile da terzi accidentalmente. Decespugliatore a motore Attrezzatura a motore per operazioni di pulizia di aree incolte (insediamento di cantiere, pulizia di declivi, pulizia di cunette o scarpa di rilevati stradali, ecc.). Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni Ustioni Vibrazioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: accertati dell'integrità delle protezioni dagli organi lavoratori; assicurati che siano stati correttamente ed efficacemente fissati gli organi lavoratori; accertati che i dispositivi di accensione ed arresto funzionino correttamente. Durante l'uso: provvedi a delimitare la zona di lavoro, impedendo a chiunque il transito o la sosta; assumi una posizione stabile e ben equilibrata prima di procedere nel lavoro; evita assolutamente Pagina 6 di 15 ATTREZZATURE di manomettere le protezioni; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza della macchina; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: pulisci l'attrezzo ed accertati dell'integrità della lama o del rocchetto portafilo. Martello demolitore pneumatico Il martello demolitore è un utensile la cui utilizzazione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti l'esigenza di un elevato numero di colpi ed una battuta potente. Vengono prodotti tre tipi di martello, in funzione della potenza richiesta: un primo, detto anche scalpellatore o piccolo scrostatore, la cui funzione è la scrostatura di intonaci o la demolizione di pavimenti e rivestimenti, un secondo, detto martello picconatore, il cui utilizzo può essere sostanzialmente ricondotto a quello del primo tipo ma con una potenza e frequenza maggiori che ne permettono l'utilizzazione anche su materiali sensibilmente più duri, ed infine i martelli demolitori veri e propri, che vengono utilizzati per l'abbattimento delle strutture murarie, opere in calcestruzzo, frantumazione di manti stradali, ecc.. Una ulteriore distinzione deve essere fatta in funzione del differente tipo di alimentazione: elettrico o pneumatico. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni Colpi, tagli, punture, abrasioni Inalazione polveri, fibre, gas, vapori Incendi o esplosioni Scivolamenti e cadute Scoppio Vibrazioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: assicurati dell'integrità dei tubi e delle connessioni con l'utensile; accertati del corretto funzionamento dei comandi; assicurati della presenza e dell'efficienza della cuffia antirumore; provvedi a segnalare la zona esposta a livello di rumorosità elevato; assicurati del corretto fissaggio della punta e degli accessori; accertati che le tubazioni non intralcino i passaggi e siano posizionati in modo da evitare che possano subire danneggiamenti; assicurati che i tubi non siano piegati con raggio di curvatura eccessivamente piccolo. Durante l'uso: procedi impugnando saldamente l'attrezzo con due mani; provvedi ad interdire al passaggio l'area di lavoro; provvedi ad usare l'attrezzo senza forzature; ricordati di interrompere l'afflusso d'aria nelle pause di lavoro e di scaricare la tubazione; assicurati di essere in posizione stabile prima di iniziare le lavorazioni; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: provvedi a spegnere il compressore, scaricare il serbatoio dell'aria e a scollegare i tubi di alimentazione dell'aria; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto e sempre dopo esserti accertato che il motore sia spento e non riavviabile da terzi accidentalmente. Ponteggio mobile o trabattello Il ponte su ruote o trabattello è una piccola impalcatura che può essere facilmente spostata durante il lavoro consentendo rapidità di intervento. È costituita da una struttura metallica detta castello che può raggiungere anche i 15 metri di altezza. All'interno del castello possono trovare alloggio a quote differenti diversi impalcati. L'accesso al piano di lavoro avviene all'interno del castello tramite scale a mano che collegano i diversi impalcati. Trova impiego principalmente per lavori di finitura e di manutenzione, ma che non comportino grande impegno temporale. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Caduta dall'alto Pagina 7 di 15 ATTREZZATURE Caduta di materiale dall'alto o a livello. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Modalità d'utilizzo: assicurati del buono stato di tutti gli elementi del ponteggio (aste, incastri, collegamenti); accertati che il ponte sia stato montato in tutte le sue parti, con tutte le componenti previste dal produttore; assicurati della perfetta planarità e verticalità della struttura e, quando necessario, provvedi a ripartire il carico del ponte sul terreno con tavoloni; accertati dell'efficacia del blocco ruote; evita assolutamente di utilizzare impalcati di fortuna, ma utilizza solo quelli in dotazione o indicati dal produttore; evita assolutamente di installare sul ponte apparecchi di sollevamento; prima di effettuare spostamenti del ponteggio, accertati che non vi siano persone sopra di esso; assicurati che non vi siano linee elettriche aeree a distanza inferiore a m 5; assicurati, nel caso di utilizzo all'esterno e di considerevole sviluppo verticale, che il ponte risulti ancorato alla costruzione almeno ogni due piani. Principali modalità di posa in opera: il trabattello dovrà essere realizzato dell'altezza indicata dal produttore, senza aggiunte di sovrastrutture; la massima altezza consentita è di m 15, dal piano di appoggio all'ultimo piano di lavoro; la base dovrà essere di dimensioni tali da resistere ai carichi e da offrire garanzie al ribaltamento conseguenti alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti o per colpi di vento; i ponti la cui altezza superi m 6, andranno dotati di piedi stabilizzatori; il piano di scorrimento delle ruote deve risultare compatto e livellato; il ponte dovrà essere dotato alla base di dispositivi del controllo dell'orizzontalità; le ruote del ponte devono essere metalliche, con diametro e larghezza non inferiore rispettivamente a 20 cm e 5 cm, e dotate di meccanismo per il bloccaggio: col ponte in opera, devono risultare sempre bloccate dalle due parti con idonei cunei o con stabilizzatori; sull'elemento di base deve sempre essere presente una targa riportante i dati e le caratteristiche salienti del ponte, nonché le indicazioni di sicurezza e d'uso di cui tenere conto; il ponte deve essere progettato per carichi non inferiori a quelli di norma indicati per i ponteggi metallici destinati ai lavori di costruzione; per impedire lo sfilo delle aste, esse devono essere di un sistema di bloccaggio (elementi verticali, correnti, diagonali); l'impalcato deve essere completo e ben fissato sugli appoggi; il parapetto di protezione che perimetra il piano di lavoro deve essere regolamentare e corredato sui quattro lati di tavola fermapiede alta almeno cm 20; il piano di lavoro dovrà essere corredato di un regolare sottoponte a non più di m 2,50; l'accesso ai vari piani di lavoro deve avvenire attraverso scale a mano regolamentari: qualora esse presentino un'inclinazione superiore a 75° vanno protette con paraschiena, salvo adottare un dispositivo anticaduta da collegare alla cintura di sicurezza; per l'accesso ai vari piani di lavoro sono consentite botole di passaggio, purché richiudibili con coperchio praticabile. Saldatrice elettrica La saldatrice elettrica è un utensile di uso comune alimentato a bassa tensione con isolamento di classe II. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Disturbi alla vista Elettrocuzione Inalazione polveri, fibre, gas, vapori Incendi o esplosioni Ustioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: accertati che il cavo di alimentazione e la spina non presentino danneggiamenti, evitando assolutamente di utilizzare nastri isolanti adesivi per eseguire eventuali riparazioni; evita assolutamente di operare saldature in presenza di gas o vapori infiammabili esplodenti (ad esempio su recipienti o su tubi che abbiano contenuto materiali pericolosi); accertati dell'integrità della pinza porta elettrodo; provvedi a delimitare la zona di lavoro, impedendo a chiunque il transito o la sosta. Durante l'uso: verifica la disposizione dei cavi di alimentazione affinché non intralcino i posti di lavoro e i passaggi, e non siano soggetti a danneggiamenti meccanici da parte del materiale da Pagina 8 di 15 ATTREZZATURE lavorare e lavorato; provvedi ad allontanare il personale non addetto alle operazioni di saldatura; durante le pause di lavoro, ricordati di interrompere l'alimentazione elettrica; qualora debbano essere effettuate saldature in ambienti chiusi o confinati, assicurati della presenza e dell'efficienza di un adeguato sistema di aspirazione fumi e/o ventilazione; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: assicurati di aver interrotto il collegamento elettrico; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione dell'attrezzo secondo quanto indicato nel libretto dopo esserti accertato di aver sconnesso l'alimentazione elettrica. Scala doppia La scala doppia deriva dall'unione di due scale semplici incernierate tra loro alla sommità e dotate di un limitatore di apertura. Viene adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili: discesa in scavi o pozzi, opere di finitura ed impiantistiche, ecc. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Caduta dall'alto Caduta di materiali dall'alto. Misure preventive e protettive: Modalità d'utilizzo: evita assolutamente di utilizzare scale metalliche per effettuare interventi su elementi in tensione; evita assolutamente di utilizzare la scala doppia come supporto per ponti su cavalletto; evita assolutamente di operare "a cavalcioni" sulla scala o di utilizzarla su qualsiasi opera provvisionale; puoi accedere sulla eventuale piattaforma, e/o sul gradino sottostante, solo qualora i montanti siano stati prolungati di almeno 60 cm al di sopra di essa; non effettuare spostamenti laterali della scala se su di essa è presente un lavoratore; evita di salire sull'ultimo gradino o piolo della scala; sia nella salita che nella discesa, utilizza la scala sempre rivolgendoti verso di essa; ricordati che non è consentita la contemporanea presenza di più lavoratori sulla scala. Principali modalità di posa in opera: le scale devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, devono essere sufficientemente resistenti nell'insieme e nei singoli elementi e devono avere dimensioni appropriate al loro uso; le scale doppie non devono superare l'altezza di m 5 e devono essere provviste di catena di adeguata resistenza o di altro dispositivo che impedisca la apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza; le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su un'unica tavola di ripartizione; i pioli devono essere privi di nodi ed ben incastrati nei montanti; le scale devono possedere dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei montanti così come, analogamente, anche i pioli devono essere del tipo antisdrucciolevole; è vietato l'uso di scale che presentino listelli di legno chiodati sui montanti al posto dei pioli rotti. Scala semplice La scala semplice è un'attrezzatura di lavoro costituita da due montanti paralleli, collegati tra loro da una serie di pioli trasversali incastrati e distanziati in egual misura. Viene adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili: discesa in scavi o pozzi, salita su opere provvisionali, opere di finitura ed impiantistiche. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Caduta dall'alto Caduta di materiali dall'alto. Misure preventive e protettive: Modalità d'utilizzo: se utilizzi una scala non vincolata, essa deve essere trattenuta al piede da altro lavoratore; nel caso in cui sia possibile agganciare adeguatamente la scala, provvedi ad agganciare la cintura di sicurezza ad un piolo della scala stessa; non effettuare spostamenti laterali della scala se su di essa è presente un lavoratore; evita l'uso di scale eccessivamente sporgenti oltre il piano di arrivo; sia nella salita che nella discesa, utilizza la scala sempre rivolgendoti verso di essa; ricordati che non è consentita la contemporanea presenza di più lavoratori sulla scala; se Pagina 9 di 15 ATTREZZATURE utilizzi scale ad elementi innestabili per effettuare lavori in quota, assicurati che sia presente una persona a terra che effettui una vigilanza continua sulla scala stessa. Principali modalità di posa in opera: la lunghezza della scala in opera non deve superare i 15 mt.; per lunghezze superiori agli 8 mt. devono essere munite di rompitratta; la scala deve superare di almeno 1 mt. il piano di accesso (è possibile far proseguire un solo montante efficacemente fissato); deve essere curata, inoltre, la corrispondenza del piolo con lo stesso ; le scale usate per l'accesso a piani successivi non devono essere poste una in prosecuzione dell'altra; le scale poste sul filo esterno di una costruzione od opere provvisionali (ponteggi) devono essere dotate di corrimano e parapetto; la scala deve distare dalla verticale di appoggio di una misura pari ad 1/4 della propria lunghezza; è vietata la riparazione dei pioli rotti con listelli di legno chiodati sui montanti; le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su un'unica tavola di ripartizione; il sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da eventuali materiali e lontano dai passaggi. Sega circolare La sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri, viene utilizzata per il taglio del legname da carpenteria e/o per quello usato nelle diverse lavorazioni. Dal punto di vista tipologico, le seghe circolari si differenziano, anzitutto, per essere fisse o mobili; altri parametri di diversificazione possono essere il tipo di motore elettrico (mono o trifase), la profondità del taglio della lama, la possibilità di regolare o meno la sua inclinazione, la trasmissione a cinghia o diretta. Le seghe circolari con postazione fissa sono costituite da un banco di lavoro al di sotto del quale viene ubicato un motore elettrico cui è vincolata la sega vera e propria con disco a sega o dentato. Al di sopra della sega è disposta una cuffia di protezione, posteriormente un coltello divisorio in acciaio ed inferiormente un carter a protezione delle cinghie di trasmissione e della lama. La versione portatile presenta un'impugnatura, affiancata al corpo motore dell'utensile, grazie alla quale è possibile dirigere il taglio, mentre il coltello divisore è posizionato nella parte inferiore. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni colpi, tagli, punture, abrasioni elettrocuzione ustioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: accertati della presenza e del buon funzionamento della cuffia di protezione registrabile o a caduta libera sul banco di lavoro, che deve lasciare scoperta la parte del disco strettamente necessaria ad effettuare il taglio; assicurati della presenza del coltello divisore collocato posteriormente al disco e della sua corretta posizione (a non più di 3 mm dalle lame), il cui scopo e tenete aperto il taglio operato sul pezzo in lavorazione; assicurati della presenza degli schermi collocati ai due lati del disco (nella parte sottostante il banco di lavoro), di protezione da contatti accidentali; assicurati della stabilità della macchina; controlla la presenza ed il buono stato della protezione sovrastante il posto di manovra (tettoia); accertati dell'integrità dei collegamenti e dei conduttori elettrici e di messa a terra visibili; assicurati dell'integrità delle protezioni e dei ripari alle morsettiere e del buon funzionamento degli interruttori elettrici di azionamento e di manovra; prendi visione della posizione del comando per l'arresto d'emergenza e verificane l'efficienza. Durante l'uso: verifica la disposizione dei cavi di alimentazione affinché non intralcino i posti di lavoro e i passaggi, e non siano soggetti a danneggiamenti meccanici da parte del materiale da lavorare e lavorato; provvedi a registrare la cuffia di protezione in modo che l'imbocco sfiori il pezzo in lavorazione o, per quelle basculanti, accertati che sia libera di alzarsi al passaggio del pezzo in lavorazione e di abbassarsi sul banco di lavoro; qualora debbano essere eseguite lavorazioni o tagli su piccoli pezzi, utilizza le apposite attrezzature speciali (spingitoi in legno, ecc.) per trattenere e movimentare il pezzo in prossimità degli organi lavoratori; mantieni sgombro da materiali il banco di lavoro e l'area circostante la macchina; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Pagina 10 di 15 ATTREZZATURE Dopo l'uso: verifica di aver aperto tutti i circuiti elettrici della macchina (interrotto ogni operatività) e l'interruttore generale di alimentazione al quadro; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto e sempre dopo esserti accertato che la macchina sia spenta e non riavviabile da terzi accidentalmente; pulisci la macchina da eventuali residui di materiale e, in particolare, verifica che il materiale lavorato o da lavorare non sia accidentalmente venuto ad interferire sui conduttori di alimentazione e/o messa a terra. Smerigliatrice angolare (flessibile) La smerigliatrice angolare a disco o a squadra, più conosciuta come mola a disco o flessibile o flex, è un utensile portatile che reca un disco ruotante la cui funzione è, a seconda del tipo di disco (abrasivo o diamantato), quella di tagliare, smussare, lisciare superfici anche estese. Dal punto di vista tipologico le smerigliatrici si differenziano per alimentazione (elettrica o pneumatica), e funzionamento (le mini smerigliatrici hanno potenza limitata, alto numero di giri e dischi di diametro che va da i 115 mm ai 125 mm mentre le smerigliatrici hanno potenza maggiore, velocità minore ma montano dischi di diametro da 180 mm a 230 mm). Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione inalazione polveri, fibre, gas, vapori ustioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: assicurati che l'utensile sia a doppio isolamento (220V) non collegato a terra; assicurati del corretto funzionamento dei dispositivi di comando (pulsanti e dispositivi di arresto) accertandoti, in special modo, dell'efficienza del dispositivo "a uomo presente" (automatico ritorno alla posizione di arresto, quando si rilascia l'impugnatura); accertati che il cavo di alimentazione e la spina non presentino danneggiamenti, evitando assolutamente di utilizzare nastri isolanti adesivi per eseguire eventuali riparazioni; accertati dell'assenza di materiale infiammabile in prossimità del posto di lavoro; assicurati che l'elemento su cui operare non sia in tensione o attraversato da impianti tecnologici attivi; evita assolutamente di operare tagli e/o smerigliature su contenitori o bombole che contengano o abbiano contenuto gas infiammabili o esplosivi o altre sostanze in grado di produrre vapori esplosivi; accertati che le feritoie di raffreddamento, collocate sull'involucro esterno dell'utensile siano libere da qualsiasi ostruzione; assicurati del corretto fissaggio del disco, e della sua idoneità al lavoro da eseguire; accertati dell'integrità ed efficienza del disco; accertati dell'integrità e del corretto posizionamento delle protezioni del disco e paraschegge; provvedi a delimitare la zona di lavoro, impedendo a chiunque il transito o la sosta; segnala l'area di lavoro esposta a livello di rumorosità elevato. Durante l'uso: utilizza entrambe le mani per tenere saldamente l'attrezzo; provvedi a bloccare pezzi in lavorazione, mediante l'uso di morsetti ecc., evitando assolutamente qualsiasi soluzione di fortuna (utilizzo dei piedi, ecc.); durante le pause di lavoro, ricordati di interrompere l'alimentazione elettrica; assicurati che terzi non possano inavvertitamente riavviare impianti tecnologici (elettricità, gas, acqua, ecc) che interessano la zona di lavoro; posizionati in modo stabile prima di dare inizio alle lavorazioni; evita assolutamente di manomettere le protezioni del disco; evita assolutamente di compiere operazioni di registrazione, manutenzione o riparazione su organi in movimento; evita di toccare il disco al termine del lavoro (taglio e/o smerigliatura), poiché certamente surriscaldato; durante la levigatura evita di esercitare forza sull'attrezzo appoggiandoti al materiale; al termine delle operazioni di taglio, presta particolare attenzione ai contraccolpi dovuti al cedimento del materiale ; durante le operazioni di taglio praticate su muri, pavimenti o altre strutture che possano nascondere cavi elettrici, evita assolutamente di toccare le parti metalliche dell'utensile; evita di velocizzare l'arresto del disco utilizzando il pezzo in lavorazione ; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Pagina 11 di 15 ATTREZZATURE Dopo l'uso: assicurati di aver interrotto il collegamento elettrico; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione dell'attrezzo secondo quanto indicato nel libretto dopo esserti accertato di aver disconnesso l'alimentazione elettrica. Tagliasfalto a disco Attrezzatura di cantiere destinata al taglio degli asfalti nel caso di lavorazioni che non richiedano l'asportazione dell'intero manto stradale (posa cavi telefonici, tubazioni fognarie, ecc.). Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni Inalazione polveri, fibre, gas, vapori Incendi o esplosioni Ustioni Vibrazioni Elettrocuzione Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: provvedi a delimitare la zona di lavoro, impedendo a chiunque il transito o la sosta; provvedi a segnalare la zona esposta a livello di rumorosità elevato; assicurati del corretto fissaggio del disco e della tubazione dell'acqua; accertati dell'efficienza delle protezioni dagli organi di trasmissione e del carter relativo al disco; assicurati del corretto funzionamento degli organi di comando. Durante l'uso: assumi una posizione stabile e ben equilibrata prima di procedere nel lavoro; evita di utilizzare la macchina in ambienti chiusi o scarsamente ventilati; assicurati che l'erogazione dell'acqua per il raffreddamento della lama sia costante; durante le pause di lavoro accertati di aver spento la macchina; evita assolutamente di forzare le operazioni di taglio; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza della macchina; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: evita di toccare gli organi lavoratori e/o i materiali lavorati, in quanto surriscaldati; assicurati di aver spento il motore e ricordati di chiudere il rubinetto del carburante; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto e sempre dopo esserti accertato che la macchina sia spenta e non riavviabile da terzi accidentalmente. Trancia piegaferri La trancia-piegaferri viene utilizzata per sagomare i ferri di armatura, e le relative staffe, dei getti di conglomerato cementizio armato. E' costituita da una piastra circolare al cui centro è fissato un perno che serve d'appoggio al ferro tondino da piegare; in posizione leggermente decentrata, è fissato il perno sagomatore mentre lungo la circonferenza della piastra rotante abbiamo una serie di fori, nei quali vengono infissi appositi perni, che consentono di determinare l'angolo di piegatura del ferro tondino. Nella parte frontale, rispetto all'operatore, è collocata la trancia ferri costituita da un coltello mobile, azionato con pedaliera o con pulsante posizionato sulla piastra. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni caduta di materiale dall'alto o a livello elettrocuzione colpi, tagli, punture, abrasioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: accertati dell'integrità dei collegamenti e dei conduttori elettrici e di messa a terra visibili; assicurati dell'integrità delle protezioni e dei ripari alle morsettiere e del buon funzionamento degli interruttori elettrici di azionamento e di manovra; controlla la presenza ed il buono stato della protezione sovrastante il posto di manovra (tettoia); accertati della stabilità della Pagina 12 di 15 ATTREZZATURE macchina; accertati dell'adeguatezza dell'area di lavoro circostante il banco di lavorazione; assicurati dell'efficienza del pedale di comando e dell'interruttore; prendi visione della posizione del comando per l'arresto d'emergenza e verificane l'efficienza; accertati della presenza e dell'efficienza delle protezioni da contatto accidentale relative agli organi di manovra e agli altri organi di trasmissione del moto (pulegge, cinghie, ingranaggi, ecc.) e del buon funzionamento dei pulsanti e dei dispositivi di arresto. Durante l'uso: verifica la disposizione dei cavi di alimentazione affinché non intralcino i posti di lavoro e i passaggi, e non siano soggetti a danneggiamenti meccanici da parte del materiale da lavorare e lavorato; presta particolare attenzione nel mantenere ad adeguata distanza le mani dagli organi lavoratori; qualora debbano essere eseguite lavorazioni o tagli su piccoli pezzi, utilizza le apposite attrezzature speciali per trattenere e movimentare il pezzo in prossimità degli organi lavoratori; evita di tagliare più tondini o barre contemporaneamente; mantieni sgombro da materiali il banco di lavoro; evita assolutamente di rimuovere i dispositivi di protezione; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: verifica di aver aperto tutti i circuiti elettrici della macchina (interrotto ogni operatività) e l'interruttore generale di alimentazione al quadro; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto e sempre dopo esserti accertato che la macchina sia spenta e non riavviabile da terzi accidentalmente; pulisci la macchina da eventuali residui di materiale e, in particolare, verifica che il materiale lavorato o da lavorare non sia accidentalmente venuto ad interferire sui conduttori di alimentazione e/o messa a terra. Trapano elettrico Il trapano è un utensile di uso comune, adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale (legno, metallo, calcestruzzo, ecc.), ad alimentazione prevalentemente elettrica. Esso è costituito essenzialmente da un motore elettrico, da un giunto meccanico (mandrino) che, accoppiato ad un variatore, produce un moto di rotazione e percussione, e dalla punta vera e propria. Il moto di percussione può mancare nelle versioni più semplici dell'utensile, così come quelle più sofisticate possono essere corredate da un dispositivo che permette di invertire il moto della punta. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni Elettrocuzione Inalazione polveri, fibre, gas, vapori Ustioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: assicurati che l'utensile sia a doppio isolamento (220V), o alimentato a bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato a terra; accertati che il cavo di alimentazione e la spina non presentino danneggiamenti, evitando assolutamente di utilizzare nastri isolanti adesivi per eseguire eventuali riparazioni; assicurati del corretto funzionamento dell'interruttore; accertati del buon funzionamento dell'utensile; assicurati del corretto fissaggio della punta; accertati che le feritoie di raffreddamento, collocate sull'involucro esterno dell'utensile siano libere da qualsiasi ostruzione; assicurati che l'elemento su cui operare non sia in tensione o attraversato da impianti tecnologici attivi. Durante l'uso: durante le pause di lavoro, ricordati di interrompere l'alimentazione elettrica; posizionati in modo stabile prima di dare inizio alle lavorazioni; evita assolutamente di compiere operazioni di registrazione, manutenzione o riparazione su organi in movimento; verifica la disposizione dei cavi di alimentazione affinché non intralcino i posti di lavoro e i passaggi, e non siano soggetti a danneggiamenti meccanici; assicurati che terzi non possano inavvertitamente riavviare impianti tecnologici (elettricità, gas, acqua, ecc) che interessano la zona di lavoro. Durante le operazioni di taglio praticate su muri, pavimenti o altre strutture che possano nascondere cavi elettrici, evita assolutamente di toccare le parti metalliche dell'utensile; informa Pagina 13 di 15 ATTREZZATURE tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: assicurati di aver interrotto il collegamento elettrico; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione dell'attrezzo secondo quanto indicato nel libretto dopo esserti accertato di aver sconnesso l'alimentazione elettrica. Vibratore elettrico per calcestruzzo Il vibratore elettrico per calcestruzzo è un attrezzo da cantiere per il costipamento del conglomerato cementizio a getto avvenuto. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: Vibrazioni Elettrocuzione Misure preventive e protettive: Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: accertati che i cavi di alimentazione e la spina non presentino danneggiamenti, evitando assolutamente di utilizzare nastri isolanti adesivi per eseguire eventuali riparazioni; accertati che i cavi di alimentazione non intralcino i passaggi e siano posizionati in modo da essere preservati da danneggiamenti; assicurati di aver posizionato il trasformatore in un luogo asciutto. Durante l'uso: durante le pause di lavoro ricorda di scollegare l'alimentazione elettrica; assicurati di essere in posizione stabile prima di iniziare le lavorazioni; evita di mantenere l'organo lavoratore (cosiddetto "ago") a lungo fuori dal getto; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: ricordati di scollegare l'alimentazione elettrica dell'utensile; accertati di aver pulito con cura l'attrezzo; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione dell'attrezzo secondo quanto indicato nel libretto dopo esserti accertato di aver sconnesso l'alimentazione elettrica. Pagina 14 di 15 ATTREZZATURE Indice. ATTREZZATURE UTILIZZATE NELLE LAVORAZIONI ............................................................2 Attrezzi manuali ...........................................................................................................................2 Avvitatore elettrico.......................................................................................................................2 Betoniera a bicchiere ...................................................................................................................3 Cannello per saldatura ossiacetilenica........................................................................................4 Carriola........................................................................................................................................5 Compattatore a piatto vibrante....................................................................................................5 Compressore con motore endotermico ........................................................................................5 Decespugliatore a motore............................................................................................................6 Ponteggio mobile o trabattello ....................................................................................................7 Saldatrice elettrica.......................................................................................................................8 Scala semplice..............................................................................................................................9 Sega circolare ............................................................................................................................10 Smerigliatrice angolare (flessibile) ...........................................................................................11 Tagliasfalto a disco....................................................................................................................12 Trancia piegaferri ......................................................................................................................12 Trapano elettrico........................................................................................................................13 Vibratore elettrico per calcestruzzo...........................................................................................14 Pagina 15 di 15 MACCHINE INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ATTUAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA DEL 4° E 5° PROGRAMMA DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE – P.N.S.S. PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO MACCHINE Pagina 1 di 15 MACCHINE MACCHINE UTILIZZATE NELLE LAVORAZIONI MACCHINE UTILIZZATE NELLE LAVORAZIONI Autobetoniera Autocarro Autogru Autopompa per cls Carrello elevatore Escavatore Finitrice Grader Motozappa Pala meccanica Rullo compressore Scarificatrice Trattore. Autobetoniera L'autobetoniera è un mezzo d'opera su gomma destinato al trasporto di calcestruzzi dalla centrale di betonaggio fino al luogo della posa in opera. Essa è costituita essenzialmente da una cabina, destinata ad accogliere il conducente ed una tramoggia rotante destinata al trasporto dei calcestruzzi. Rischi generati dall'uso della macchina: caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto o a livello cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione getti o schizzi inalazione polveri, fibre, gas, vapori incendi o esplosioni investimento e ribaltamento rumore: dBA 80 / 85 scivolamenti e cadute. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); occhiali (se presente il rischio di schizzi); otoprotettori. Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; controlla tutti i comandi (con particolare riguardo per i comandi del tamburo e i dispositivi di blocco in posizione di riposo) e i dispositivi frenanti ; disponi affinché la visibilità del posto di guida sia ottimale; verifica che siano correttamente disposte tutte le protezioni da organi in movimento (catena di trasmissione, ruote dentate, ecc.); controlla, proteggendoti adeguatamente, l'integrità delle tubazioni dell'impianto oleodinamico; controlla la stabilità della scaletta; controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; nel cantiere procedi a velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; in prossimità dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; controlla che lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche, ecc.); se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in Pagina 2 di 15 MACCHINE condizioni di limitata visibilità, richiedi l'intervento di personale a terra; evita, se non esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimità del bordo degli scavi; accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio pedonale e, comunque, provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; verifica che non vi siano linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo. Durante l'uso: accertati, prima di effettuare spostamenti, che il canale di scarico sia ben ancorato al mezzo; annuncia l'inizio delle operazioni mediante l'apposito segnalatore acustico; durante le operazioni di scarico, sorveglia costantemente il canale per impedirne oscillazioni e contraccolpi; se presente la benna di caricamento, mantieniti a distanza di sicurezza durante le manovre di caricamento, impedendo a chiunque di avvicinarsi; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina (ponendo particolare attenzione ai freni ed ai pneumatici) secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente; in particolare accertati che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente prima di procedere alla pulizia del tamburo, della tramoggia e del canale. Autocarro L'autocarro è una macchina utilizzata per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione e/o di risulta da demolizioni o scavi, ecc., costituita essenzialmente da una cabina, destinata ad accogliere il conducente, ed un cassone generalmente ribaltabile, a mezzo di un sistema oleodinamico. Rischi generati dall'uso della macchina: caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto o a livello cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione getti o schizzi inalazione polveri, fibre, gas, vapori incendi o esplosioni investimento e ribaltamento rumore: dBA 80 / 85 scivolamenti e cadute. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); occhiali (se presente il rischio di schizzi); otoprotettori. Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; disponi affinché la visibilità del posto di guida sia ottimale; controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; nel cantiere procedi a velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; in prossimità dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; controlla che lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche, ecc.); se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilità, richiedi l'intervento di personale a terra; evita, se non esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimità del bordo degli scavi; accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio pedonale e, comunque, provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; verifica che non vi siano linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo. Pagina 3 di 15 MACCHINE Durante l'uso: annuncia l'inizio dell'azionamento del ribaltabile mediante l'apposito segnalatore acustico; impedisci a chiunque di farsi trasportare all'interno del cassone; evita assolutamente di azionare il ribaltabile se il mezzo è in posizione inclinata; nel caricare il cassone poni attenzione a: disporre i carichi in maniera da non squilibrare il mezzo, vincolarli in modo da impedire spostamenti accidentali durante il trasporto, non superare l'ingombro ed il carico massimo; evita sempre di caricare il mezzo oltre le sponde, qualora vengano movimentati materiali sfusi; accertati sempre, prima del trasporto, che le sponde siano correttamente agganciate; durante le operazioni di carico e scarico scendi dal mezzo se la cabina di guida non è dotata di roll-bar antischiacciamento; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina (ponendo particolare attenzione ai freni ed ai pneumatici) secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente. Autogru L'autogru è un mezzo d'opera su gomma, costituito essenzialmente da una cabina, destinata ad accogliere il conducente, ed un apparecchio di sollevamento azionato direttamente dalla suddetta cabina o da apposita postazione. Il suo impiego in cantiere può essere il più disparato, data la versatilità del mezzo e le differenti potenzialità dei tipi in commercio, e può andare dal sollevamento (e posizionamento) dei componenti della gru, a quello di macchine o dei semplici materiali da costruzione, ecc. Rischi generati dall'uso della macchina: caduta di materiale dall'alto o a livello cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione getti o schizzi inalazione polveri, fibre, gas, vapori incendi o esplosioni investimento e ribaltamento rumore: dBA < 80 scivolamenti e cadute Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); otoprotettori. Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; disponi affinché la visibilità del posto di guida sia ottimale; verifica che siano correttamente disposte tutte le protezioni da organi in movimento ; controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; nel cantiere procedi a velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; in prossimità dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; controlla che lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche, ecc.); se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilità, richiedi l'intervento di personale a terra; durante gli spostamenti del mezzo e durante le manovre di sollevamento, aziona il girofaro; evita, se non esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimità del bordo degli scavi; accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio pedonale e, comunque, provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; stabilizza il mezzo utilizzando gli appositi stabilizzatori e, ove necessario, provvedi ad ampliarne l'appoggio con basi dotate adeguata resistenza; verifica che non vi siano linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo. Pagina 4 di 15 MACCHINE Durante l'uso: annuncia l'inizio delle manovre di sollevamento mediante l'apposito segnalatore acustico; durante il lavoro notturno utilizza gli appositi dispositivi di illuminazione; il sollevamento e/o lo scarico deve essere sempre effettuato con le funi in posizione verticale; attieniti alle indicazioni del personale a terra durante le operazioni di sollevamento e spostamento del carico; evita di far transitare il carico al di sopra di postazioni di lavoro e/o passaggio; cura la strumentazione ed i comandi, mantenendoli sempre puliti e privi di grasso, ecc.; evita assolutamente di effettuare manutenzioni su organi in movimento; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: evita di lasciare carichi sospesi; ritira il braccio telescopico e accertati di aver azionato il freno di stazionamento; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente. Autopompa per cls L'autopompa per getti di cls è un automezzo su gomma attrezzato con una pompa per il sollevamento del calcestruzzo, allo stato fluido, per getti in quota. Rischi generati dall'uso della Macchina: caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto o a livello cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione getti o schizzi inalazione polveri, fibre, gas, vapori incendi o esplosioni investimento e ribaltamento rumore: dBA 80 / 85 scivolamenti e cadute. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); otoprotettori. Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; controlla la funzionalità della pulsantiera; disponi affinché la visibilità del posto di guida sia ottimale; controlla che tutti gli organi di trasmissione siano protetti da contatti accidentali; controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; nel cantiere procedi a velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; in prossimità dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; controlla che lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche, ecc.); se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilità, richiedi l'intervento di personale a terra; evita, se non esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimità del bordo degli scavi; accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio pedonale e, comunque, provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo e della zona attraversata dalle tubazioni; stabilizza il mezzo utilizzando gli appositi stabilizzatori e, ove necessario, provvedi ad ampliarne l'appoggio con basi dotate adeguata resistenza; verifica che non vi siano linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo. Durante l'uso: coadiuva il conducente dell'autobetoniera durante le manovre di avvicinamento all'autopompa; annuncia l'inizio delle manovre di pompaggio mediante l'apposito segnalatore acustico; evita assolutamente di asportare la griglia di protezione della vasca; durante le operazioni di pompaggio, sorveglia costantemente l'estremità flessibile del terminale della pompa Pagina 5 di 15 MACCHINE per impedirne oscillazioni e contraccolpi; evita assolutamente di utilizzare il braccio d'uso della pompa per il sollevamento e/o la movimentazione di carichi; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente. Carrello elevatore Il carrello elevatore è una macchina su gomma utilizzata per il trasporto di materiali e costituita da una cabina, destinata ad accogliere il conducente, ed un attrezzo (forche) per il sollevamento e trasporto materiali. Rischi generati dall'uso della Macchina: caduta di materiale dall'alto o a livello cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione incendi o esplosioni investimento e ribaltamento rumore: dBA 80 / 85 scivolamenti e cadute seppellimenti e sprofondamenti. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); otoprotettori. Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; disponi affinché la visibilità del posto di guida sia ottimale; verifica che siano correttamente disposte tutte le protezioni da organi in movimento ; controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; nel cantiere procedi a velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; in prossimità dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; controlla che lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche, ecc.); se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilità, richiedi l'intervento di personale a terra; durante gli spostamenti del mezzo e durante le manovre di sollevamento, aziona il girofaro; evita, se non esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimità del bordo degli scavi; accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio pedonale e, comunque, provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; verifica che non vi siano linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo. Durante l'uso: annuncia l'inizio delle manovre di sollevamento e trasporto mediante l'apposito segnalatore acustico; durante il lavoro notturno utilizza gli appositi dispositivi di illuminazione; mantieni in basso la posizione della forche, sia negli spostamenti a vuoto che con il carico; disponi il carico sulle forche (quantità e assetto) in funzione delle condizioni del percorso (presenza di accidentalità, inclinazione longitudinale e trasversale, ecc.), senza mai superare il carico massimo consentito; cura particolare attenzione allo stoccaggio dei materiali movimentati, disponendoli in maniera stabile ed ordinata; impedisci a chiunque l'accesso a bordo del mezzo, ed evita assolutamente di utilizzare le forche per sollevare persone; evita di traslare il carico, durante la sua movimentazione, al di sopra di postazioni di lavoro e/o passaggio; cura la strumentazione ed i comandi, mantenendoli sempre puliti e privi di grasso, ecc.; evita assolutamente di effettuare manutenzioni su organi in movimento; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il Pagina 6 di 15 MACCHINE preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: evita di lasciare carichi sospesi in posizione elevata; riporta in basso la posizione della forche e accertati di aver azionato il freno di stazionamento; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente. Dumper Il dumper è una macchina utilizzata esclusivamente per il trasporto e lo scarico del materiale, costituita da un corpo semovente su ruote, munito di un cassone. Lo scarico del materiale può avvenire posteriormente o lateralmente mediante appositi dispositivi oppure semplicemente a gravità. Il telaio della macchina può essere rigido o articolato intorno ad un asse verticale. In alcuni tipi di dumper, al fine di facilitare la manovra di scarico o distribuzione del materiale, il posto di guida ed i relativi comandi possono essere reversibili. Rischi generati dall'uso della Macchina: caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto o a livello cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione getti o schizzi inalazione polveri, fibre, gas, vapori incendi o esplosioni investimento e ribaltamento rumore: dBA 80 / 85 scivolamenti e cadute vibrazioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); occhiali (se presente il rischio di schizzi); otoprotettori Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; nel cantiere procedi a velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; in prossimità dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; controlla che lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche, ecc.); se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilità, richiedi l'intervento di personale a terra. Durante l'uso: impedisci a chiunque di farsi trasportare all'interno del cassone; evita di percorrere in retromarcia lunghi percorsi; effettua gli spostamenti con il cassone in posizione di riposo; evita assolutamente di azionare il ribaltabile se il mezzo è in posizione inclinata o in condizioni di stabilità precaria; provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; cura la strumentazione ed i comandi, mantenendoli sempre puliti e privi di grasso, ecc.; evita assolutamente di effettuare manutenzioni su organi in movimento; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: accertati di aver azionato il freno di stazionamento quando riponi il mezzo; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina (ponendo particolare attenzione ai freni ed ai pneumatici) secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente. Pagina 7 di 15 MACCHINE Escavatore L'escavatore è una macchina particolarmente versatile che può essere indifferentemente utilizzata per gli scavi di sbancamento o a sezione obbligata, per opere di demolizioni, per lo scavo in galleria, semplicemente modificando l'utensile disposto alla fine del braccio meccanico. Nel caso di utilizzo per scavi, l'utensile impiegato è una benna che può essere azionata mediante funi o un sistema oleodinamico. L'escavatore è costituito da: a) un corpo base che, durante la lavorazione resta normalmente fermo rispetto al terreno e nel quale sono posizionati gli organi per il movimento della macchina sul piano di lavoro; b) un corpo rotabile (torretta) che, durante le lavorazioni, può ruotare di 360 gradi rispetto il corpo base e nel quale sono posizionati sia la postazione di comando che il motore e l'utensile funzionale. Rischi generati dall'uso della Macchina: caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto o a livello cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione getti o schizzi inalazione polveri, fibre, gas, vapori incendi o esplosioni investimento e ribaltamento rumore: dBA 85 / 90 scivolamenti e cadute vibrazioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); occhiali (se presente il rischio di schizzi); otoprotettori Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; disponi affinché la visibilità del posto di guida sia ottimale; controlla, proteggendoti adeguatamente, l'integrità dei componenti dell'impianto oleodinamico, prestando particolare riguardo alle tubazioni flessibili; controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; nel cantiere procedi a velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; in prossimità dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; controlla che lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche, ecc.); se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilità, richiedi l'intervento di personale a terra; evita, se non esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimità del bordo degli scavi; accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio pedonale e, comunque, provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; verifica che non vi siano linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo. Durante l'uso: annuncia l'inizio delle manovre di scavo mediante l'apposito segnalatore acustico; se il mezzo ne è dotato, ricorda di utilizzare sempre gli stabilizzatori prima di iniziare le operazioni di scavo durante il lavoro notturno utilizza gli appositi dispositivi di illuminazione; impedisci a chiunque l'accesso a bordo del mezzo; impedisci a chiunque di farsi trasportare o sollevare all'interno della benna; evita di traslare il carico, durante la sua movimentazione, al di sopra di postazioni di lavoro e/o passaggio; cura la strumentazione ed i comandi, mantenendoli sempre puliti e privi di grasso, ecc.; durante gli spostamenti tenere l'attrezzatura di lavoro ad una altezza dal terreno tale da assicurare una buona visibilità e stabilità; durante le interruzioni momentanee del lavoro, abbassa a terra la benna ed aziona il dispositivo di blocco dei comandi; durante le operazioni di sostituzione dei denti della benna, utilizza sempre occhiali di protezione ed Pagina 8 di 15 MACCHINE otoprotettori; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: accertati di aver abbassato a terra la benna e di aver azionato il freno di stazionamento ed inserito il blocco dei comandi; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente. Finitrice La finitrice è una macchina utilizzata nella realizzazione del manto stradale in conglomerato bituminoso e nella posa in opera del tappetino di usura. Rischi generati dall'uso della Macchina: cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione inalazione polveri, fibre, gas, vapori incendi o esplosioni investimento e ribaltamento rumore: dBA 85 / 90 scivolamenti e cadute scoppio. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); occhiali (se presente il rischio di schizzi); otoprotettori Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; controlla i dispositivi frenanti e tutti i comandi disposti al posto di guida e sulla pedana posteriore; controlla, proteggendoti adeguatamente, l'integrità dei componenti dell'impianto oleodinamico, prestando particolare riguardo alle tubazioni flessibili; controlla il corretto funzionamento del riduttore di pressione, del manometro, delle connessioni tra tubazioni, bruciatori e bombole; accertati che l'area di lavoro sia stata adeguatamente segnalata e che il traffico veicolare sia stato deviato a distanza di sicurezza; durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilità, richiedi l'intervento di personale a terra; evita, se non esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimità del bordo degli scavi. Durante l'uso: annuncia l'inizio delle manovre mediante l'apposito segnalatore acustico; durante il lavoro notturno utilizza gli appositi dispositivi di illuminazione; impedisci a chiunque l'accesso a bordo del mezzo; cura la strumentazione ed i comandi, mantenendoli sempre puliti e privi di grasso, ecc.; impedisci a chiunque di introdurre qualsiasi attrezzo all'interno del vano coclea (anche per eventuali rimozioni) durante il funzionamento del mezzo; sorveglia che il personale si mantenga a distanza di sicurezza dal bruciatore e dai fianchi di contenimento; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: accertati di aver spento i bruciatori, chiuso il rubinetto della bombola, azionato il freno di stazionamento; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente. Grader Il grader è una macchina utilizzata per eseguire livellamenti del terreno, per sagomare il profilo di tracciati stradali, per eseguire cunette, per distribuire e muovere materiale vario per pavimentazioni stradali. Pagina 9 di 15 MACCHINE La macchina è costituita da un corpo semovente su ruote (le anteriori inclinabili), munita di una lama, orientabile, posizionata tra l'asse anteriore e l'asse, o gli assi, posteriore. La lama può compiere una serie di movimenti, comandati mediante appositi dispositivi, che le consentono lo spostamento laterale, il sollevamento e l'abbassamento, la rotazione sul piano verticale e orizzontale. Rischi generati dall'uso della Macchina: cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione getti o schizzi inalazione polveri, fibre, gas, vapori incendi o esplosioni investimento e ribaltamento rumore: dBA 85 / 90 scivolamenti e cadute vibrazioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); occhiali (se presente il rischio di schizzi); otoprotettori Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; disponi affinché la visibilità del posto di guida sia ottimale; controlla, proteggendoti adeguatamente, l'integrità dei componenti dell'impianto oleodinamico, prestando particolare riguardo alle tubazioni flessibili; controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; nel cantiere procedi a velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; in prossimità dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; controlla che lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche, ecc.); se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilità, richiedi l'intervento di personale a terra; evita, se non esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimità del bordo degli scavi; provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo. Durante l'uso: annuncia l'inizio delle manovre mediante l'apposito segnalatore acustico; durante il lavoro notturno utilizza gli appositi dispositivi di illuminazione; impedisci a chiunque l'accesso a bordo del mezzo; cura la strumentazione ed i comandi, mantenendoli sempre puliti e privi di grasso, ecc.; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: accertati di aver abbassato a terra la lama e di aver azionato il freno di stazionamento; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente. Motozappa Macchina per fresare e/o smuovere lo strato superficiale del terreno. Rischi generati dall'uso della Macchina: cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione inalazione polveri, fibre, gas, vapori incendi o esplosioni rumore: dBA 85 / 90 vibrazioni. Pagina 10 di 15 MACCHINE Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); occhiali (se presente il rischio di schizzi); otoprotettori Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: verifica che siano correttamente disposte tutte le protezioni da organi in movimento; accertati che gli elementi di fissaggio siano correttamente serrati; accertati del buon funzionamento del comando "a uomo presente" per l'avanzamento e la rotazione della fresa. Durante l'uso: evita di utilizzare la macchina su terreni in pendenza tale da pregiudicarne la stabilità; durante le soste o gli spostamenti, ricordati sempre di spegnere il motore; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: al termine del turno di lavoro assicurati di aver scollegato l'alimentazione del carburante; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente. Pala meccanica La pala meccanica è una macchina utilizzata per lo scavo, carico, sollevamento, trasporto e scarico del materiale. La macchina è costituita da un corpo semovente, su cingoli o su ruote, munita di una benna, nella quale, mediante la spinta della macchina, avviene il caricamento del terreno. Lo scarico può avvenire mediante il rovesciamento della benna, frontalmente, lateralmente o posteriormente. I caricatori su ruote possono essere a telaio rigido o articolato intorno ad un asse verticale. Per particolari lavorazioni la macchina può essere equipaggiata anteriormente con benne speciali e, posteriormente, con attrezzi trainati o portati quali scarificatori, verricelli, ecc. Rischi generati dall'uso della Macchina: caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto o a livello cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione getti o schizzi inalazione polveri, fibre, gas, vapori incendi o esplosioni investimento e ribaltamento rumore: dBA 85 / 90 scivolamenti e cadute vibrazioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); occhiali (se presente il rischio di schizzi); otoprotettori Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; disponi affinché la visibilità del posto di guida sia ottimale; controlla, proteggendoti adeguatamente, l'integrità dei componenti dell'impianto oleodinamico, prestando particolare riguardo alle tubazioni flessibili; controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; nel cantiere procedi a velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; in prossimità dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; controlla che lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, Pagina 11 di 15 MACCHINE acqua, fognature, linee telefoniche, ecc.); se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilità, richiedi l'intervento di personale a terra; evita, se non esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimità del bordo degli scavi; accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio pedonale e, comunque, provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; verifica che non vi siano linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo. Durante l'uso: annuncia l'inizio delle manovre di scavo mediante l'apposito segnalatore acustico; se il mezzo ne è dotato, ricorda di utilizzare sempre gli stabilizzatori prima di iniziare le operazioni di scavo durante il lavoro notturno utilizza gli appositi dispositivi di illuminazione; impedisci a chiunque l'accesso a bordo del mezzo; impedisci a chiunque di farsi trasportare o sollevare all'interno della benna; evita di traslare il carico, durante la sua movimentazione, al di sopra di postazioni di lavoro e/o passaggio; cura la strumentazione ed i comandi, mantenendoli sempre puliti e privi di grasso, ecc.; evita di caricare la benna, con materiale sfuso, oltre il suo bordo; durante gli spostamenti tenere l'attrezzatura di lavoro ad una altezza dal terreno tale da assicurare una buona visibilità e stabilità; durante le interruzioni momentanee del lavoro, abbassa a terra la benna ed aziona il dispositivo di blocco dei comandi; durante le operazioni di sostituzione dei denti della benna, utilizza sempre occhiali di protezione ed otoprotettori; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: accertati di aver abbassato a terra la benna e di aver azionato il freno di stazionamento ed inserito il blocco dei comandi; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente. Rullo compressore Il rullo compressore è una macchina, utilizzata prevalentemente nei lavori stradali, costituita da un corpo semovente, la cui traslazione e contemporanea compattazione del terreno o del manto bituminoso, avviene mediante due o tre grandi cilindri metallici (la cui rotazione permette l'avanzamento della macchina) adeguatamente pesanti, lisci o, eventualmente (solo per compattazione di terreno), dotati di punte per un'azione a maggior profondità. Rischi generati dall'uso della Macchina: cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione inalazione polveri, fibre, gas, vapori incendi o esplosioni investimento e ribaltamento rumore: dBA 80 / 85 scivolamenti e cadute. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); occhiali (se presente il rischio di schizzi); otoprotettori Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; controlla, proteggendoti adeguatamente, l'integrità dei componenti dell'impianto oleodinamico, prestando particolare riguardo alle tubazioni flessibili; controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; nel cantiere procedi a velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; in prossimità dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; controlla che lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche, ecc.); se devi effettuare Pagina 12 di 15 MACCHINE manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilità, richiedi l'intervento di personale a terra; evita, se non esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimità del bordo degli scavi. Durante l'uso: annuncia l'inizio delle manovre mediante l'apposito segnalatore acustico; impedisci a chiunque l'accesso a bordo del mezzo; accertati che i serbatoi dell'acqua per il raffreddamento dei tamburi siano sempre adeguatamente riforniti; evita di surriscaldare eccessivamente i tamburi; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: posiziona il mezzo nelle aree di sosta appositamente predisposte, assicurandoti di aver inserito il blocco dei comandi ed il freno di stazionamento; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente. Scarificatrice La scarificatrice è una macchina utilizzata per la rimozione di manti stradali esistenti, i cui principali organi lavoratori sono una fresa rotante ed un nastro trasportatore. Rischi generati dall'uso della Macchina: cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione inalazione polveri, fibre, gas, vapori incendi o esplosioni investimento e ribaltamento rumore: dBA > 90 scivolamenti e cadute vibrazioni.cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); occhiali (se presente il rischio di schizzi); otoprotettori Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti ; verifica che siano correttamente disposte tutte le protezioni da organi in movimento (rotore fresante, nastro trasportatore, ecc); accertati che l'area di lavoro sia stata adeguatamente segnalata e che il traffico veicolare sia stato deviato a distanza di sicurezza; durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro. Durante l'uso: evitare assolutamente di allontanarsi dai comandi durante le lavorazioni; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente. Trattore Il trattore è una macchina adibita al traino (di altri automezzi, di carrelli, ecc.) e/o al funzionamento di altre macchine fornendo, a questo scopo, anche una presa di forza. Rischi generati dall'uso della Macchina: cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni elettrocuzione inalazione polveri, fibre, gas, vapori incendi o esplosioni investimento e ribaltamento rumore: dBA 80 / 85 Pagina 13 di 15 MACCHINE scivolamenti e cadute vibrazioni. Misure preventive e protettive: Prescrizioni organizzative Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; casco; calzature di sicurezza; indumenti protettivi (tute); maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); occhiali (se presente il rischio di schizzi); otoprotettori Prescrizioni esecutive: Prima dell'uso: controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; nel cantiere procedi a velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; in prossimità dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; evita di collegare eventuali macchinari alla presa di forza, con il motore il funzione. Durante l'uso: evita assolutamente di scendere dal mezzo con macchine semoventi collegate alla presa di forza, con il motore in funzione; evita di utilizzare il mezzo all'interno di locali chiusi o poco ventilati; durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro. Dopo l'uso: azionare il freno di stazionamento; posiziona il mezzo nelle aree di sosta appositamente predisposte, assicurandoti di aver azionato il freno di stazionamento; effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente. Pagina 14 di 15 MACCHINE Indice. MACCHINE UTILIZZATE NELLE LAVORAZIONI ......................................................................2 Autobetoniera...............................................................................................................................2 Autocarro .....................................................................................................................................3 Autogru.........................................................................................................................................4 Autopompa per cls .......................................................................................................................5 Carrello elevatore ........................................................................................................................6 Dumper.........................................................................................................................................7 Escavatore....................................................................................................................................8 Finitrice........................................................................................................................................9 Grader..........................................................................................................................................9 Motozappa..................................................................................................................................10 Pala meccanica ..........................................................................................................................11 Rullo compressore......................................................................................................................12 Scarificatrice..............................................................................................................................13 Trattore ......................................................................................................................................13 Pagina 15 di 15 LAVORAZIONI E INTERFERENZE INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ATTUAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA DEL 4° E 5° PROGRAMMA DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE – P.N.S.S. PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO LAVORAZIONI E LORO INTERFERENZE Pagina 1 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE LAVORAZIONI E LORO INTERFERENZE COORDINAMENTO La successione delle fasi, come descritta ai precedenti capitoli, può essere realizzata con lo sviluppo temporale delle attività riportato nel cronoprogramma dei lavori. Come detto, la massima presenza contemporanea di operai è stimata pari a 8 unità. Le lavorazioni si svolgeranno in fasi distinte per ogni ambito saranno le seguenti: APPRESTAMENTI CANTIERE FISSO (LOGISTICA) a. Installazione di cantiere temporaneo e mobile sulla strada; b. Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiere c. Installazione nell'area di cantiere di presidi igienico-sanitari (nel caso siano previsti accordi/convenzioni con esercizi commerciali nelle zone adiacenti al cantiere sarà cura dell'impresa esecutrice fornire la documentazione attestante tali accordi/convenzioni al CSE e conservarne una copia in cantiere per un'eventuale visita ispettiva degli Enti preposti. d. Realizzazione dell'eventuale impianto di messa a terra del cantiere e. Realizzazione dell'eventuale impianto elettrico di cantiere f. Realizzazione dell'eventuale impianto idrico/sanitario del cantiere OPERE STRADALI REALIZZAZIONE IMPIANTI FOGNARI E PREDISPOSIZIONE EDILI IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE. g. Posa segnaletica orizzontale e verticale seguendo scrupolosamente il DECRETO 10 luglio 2002 Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo h. Posa in opera di new jersey in plastica i. Taglio dell'asfalto di carreggiata stradale j. Asportazione strato d'usura e/o collegamento k. Scavo in sezione l. Posa canalizzazioni, pozzeti plinti per pali di illuminazione m. Formazione di sottofondo stradale (mista) n. Riempimento con stabilizzato, misto, pietrisco o. Posa di strato bituminoso e d’usura / ripristino manto stradale p. Posa cordoli retti e trapezioidali q. Getto massetto marciapiede r. Posa di autobloccanti s. Formazione di sottofondo stradale (mista) t. Riempimento con tout-venant (stabilizzato, misto, pietrisco) u. Posa di strato bituminoso e d’usura / ripristino manto stradale v. Posa di segnaletica stradale verticale e orizzontale. APPRESTAMENTI CANTIERE FISSO SMOBILIZZO w. Smobilizzo cantiere temporaneo e mobile sulla strada; x. Rimozione della recinzione e degli accessi del cantiere Pagina 2 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE y. Rimozione di presidi igienico-sanitari. z. Rimozione dell'eventuale impianto di messa a terra del cantiere aa. Rimozione dell'eventuale impianto elettrico di cantiere bb. Rimozione dell'eventuale impianto idrico/sanitario del cantiere Nell’opera progettata si prevede che la realizzazione di alcune lavorazioni potrebbe essere affidata a lavoratori autonomi o a diverse imprese esecutrici (subappaltatori). Il CSE prima dell’avvio delle lavorazioni che saranno realizzate contemporaneamente da diverse imprese o da lavoratori autonomi convocherà una specifica riunione. In tale riunione si programmeranno le azioni finalizzate alla cooperazione e il coordinamento delle attività contemporanee, la reciproca informazione tra i responsabili di cantiere, nonché gli interventi di prevenzione e protezione in relazione alle specifiche attività e ai rischi connessi alla presenza simultanea o successiva delle diverse imprese e/o lavoratori autonomi, ciò anche al fine di prevedere l’eventuale utilizzazione di impianti comuni quali infrastrutture, mezzi logistici e di protezione collettiva. In fase di realizzazione il CSE sarà responsabile di quest’attività di coordinamento. Le imprese esecutrici delle opere indicate - in relazione a quanto previsto dall’art. 26 c.1 del DLgs 9/04/2008, n°81 - riceveranno dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinate a operare. Durante la realizzazione dell’opera si provvederà ad indire le opportune riunioni periodiche di prevenzione e protezione dai rischi. Data la specificità dei lavori, tali riunioni è opportuno che avvengano nei seguenti periodi: all'avvio dei lavori in cantiere; all'inizio di ogni nuova fase dei lavori che comporti lavorazioni ancora non eseguite o l’impiego di nuovo personale; in tali riunioni s’illustrerà la specifica organizzazione dei lavori e la loro localizzazione in rapporto all’eventuale presenza di transito veicolare o pedonale, delle reti presenti ecc. Tutte le attività di coordinamento e reciproca informazione dovranno essere opportunamente documentate. INTERFERENZE CON ALTRI APPALTI Allo stato attuale non risultano previste attività contemporanee con le lavorazioni del presente appalto. Sarà cura del CSE aggiornare il presente documento a seguito di eventuali nuove situazioni successivamente intervenute. In ogni caso, in presenza di altri appalti dovranno essere effettuate delle riunioni di coordinamento fra i responsabili dei vari appalti al fine di coordinare le operazioni e le modalità di lavorazione relativamente ai lavori effettivamente interferenti. Pagina 3 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE LAVORAZIONI E LORO INTERFERENZE INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI - SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE N.B. - Per tutte le lavorazioni che prevedono presenza di persone sul ciglio di carreggiate in esercizio è stato individuato un elevato rischio di investimento. Per ridurre tale rischio il personale dovrà SEMPRE fare uso dei DPI ad alta visibilità. APPRESTAMENTI CANTIERE FISSO (LOGISTICA - - Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiere Installazione nell'area di cantiere di presidi igienico-sanitari (nel caso siano previsti accordi/convenzioni con esercizi commerciali nelle zone adiacenti al cantiere sarà cura dell'impresa esecutrice fornire la documentazione attestante tali accordi/convenzioni al CSE e conservarne una copia in cantiere per un'eventuale visita ispettiva degli Enti preposti. Realizzazione dell'eventuale impianto di messa a terra del cantiere Realizzazione dell'eventuale impianto elettrico di cantiere Realizzazione dell'eventuale impianto idrico/sanitario del cantiere Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiere L'area interessata dai lavori dovrà essere delimitata con una recinzione, di altezza non minore a quella richiesta dal vigente regolamento edilizio, realizzata con lamiere grecate, reti o altro efficace sistema di confinamento, adeguatamente sostenute da pali. La presenza della recinzione qualora dovesse interessare parte della carreggiata stradale dovrà essere adeguatamente segnalata. Macchine utilizzate: Autocarro. Lavoratori impegnati: Autista dell'autocarro Operai addetti alla posa della recinzione Movieri Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco, guanti; indumenti ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile; otoprotettori, palette per movieri. Rischi a cui sono esposti i lavoratori: investimento da parte dell'autocarro o da parte di veicoli in transito sulla strada stritolamento per ribaltamento dell'autocarro incidenti stradali con veicoli in transito sulla strada esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri movimentazione manuale dei carichi rumore 85/90 dBA Attrezzi utilizzati dal lavoratore: attrezzi manuali paletta da moviere Pagina 4 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari I servizi igienico-sanitari sono costituiti da strutture prefabbricate appositamente approntate, nei quali le maestranze possono usufruire di refettori, dormitori, servizi igienici, locali per riposare, per lavarsi, per il ricambio dei vestiti. I servizi igienico-sanitari devono fornire ai lavoratori ciò che serve ad una normale vita sociale al di là della giornata lavorativa, ed in particolare un refettorio nel quale essi possano trovare anche un angolo cottura se il cibo non viene fornito dall'esterno. I lavoratori trovano poi i servizi igienici e le docce, locali per il riposo durante le pause di lavoro e, se necessari, locali destinati a dormitorio. I servizi sanitari sono definiti dalle attrezzature e dai locali necessari all'attività di pronto soccorso in cantiere: cassetta di pronto soccorso, pacchetto di medicazione, camera di medicazione. La presenza di attrezzature, di locali e di personale sanitario nel cantiere sono indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso. Macchine utilizzate: Autocarro Autogru Generatore Lavoratori impegnati: Autista dell'autocarro Autista dell'autogru Operai addetti all'imbracatura, all'avviamento ed alla ricezione del carico, e alle segnalazioni con l'operatore dell'apparecchio di sollevamento Addetto all'installazione dei box prefabbricati Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco con sottogola, guanti; indumenti ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile, imbracatura o cintura di sicurezza, cordino, assorbitore di energia, occhiali protettivi, otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori nella fase di scarico dal mezzo: investimento da parte dell'autocarro o da parte di veicoli in transito sulla strada stritolamento per ribaltamento dell'autocarro caduta di materiale dall'alto o a livello caduta dall'alto incidenti stradali con veicoli in transito sulla strada esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri rumore 85/90 dBA nella fase di installazione, montaggio e messa in esercizio di box prefabbricati: esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri rumore < 80dBA elettrocuzione Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali avvitatore elettrico saldatrice elettrica trapano elettrico smerigliatrice angolare (flessibile) scala doppia Pagina 5 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere L'impianto di messa a terra è composto, essenzialmente, dai dispersori (puntazze), dai conduttori di terra e dai conduttori di protezione. A questi si aggiungono i conduttori equipotenziali destinati alla messa a terra delle masse e delle eventuali masse estranee. Lavoratori impegnati: Elettricisti Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco, guanti dielettrici; indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile, occhiali protettivi, mascherina per la polvere,otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori elettrocuzione rumore < 80dBA esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri stritolamento nella fase di infissione delle puntazze movimentazione manuale dei carichi Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali scala doppia Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere Posa in opera dell'impianto elettrico del cantiere per l'alimentazione di tutte le apparecchiature elettriche, compreso quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine, ecc. Lavoratori impegnati: Elettricisti Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco, guanti dielettrici; indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile, occhiali protettivi, mascherina per la polvere, otoprotettori, imbracatura o cintura di sicurezza, cordino, assorbitore di energia. Rischi a cui sono esposti i lavoratori elettrocuzione rumore < 80dBA esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri caduta dall'alto movimentazione manuale dei carichi Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali scala doppia Realizzazione dell'impianto idrico/sanitario del cantiere Realizzazione dell'impianto idrico/sanitario del cantiere, consistente nella posa in opera di tubazioni (in ferro o PVC o polietilene o rame) con giunti saldati o raccordati meccanicamente e dei relativi accessori, delle rubinetterie, ecc. Lavoratori impegnati: Idraulico Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Pagina 6 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco, guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile, occhiali protettivi, mascherina per la polvere,otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori elettrocuzione rumore < 80dBA esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri esposizione dei lavoratori ai fumi della saldatura ustioni radiazioni UV/IR (bagliori della saldatura) movimentazione manuale dei carichi Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali smerigliatrice angolare (flessibile) cannello per saldatura ossiacetilenica OPERE STRADALI SBANCAMENTO DEGLI ALLARGAMENTI STRADALI E REALIZZAZIONE DI PAVIMENTAZIONI. - - Posa in opera di new jersey in plastica Posa segnaletica orizzontale e verticale seguendo scrupolosamente il DECRETO 10 luglio 2002 Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo Taglio dell'asfalto di carreggiata stradale Asportazione strato d'usura e/o collegamento Scavo in sezione Posa canalizzazioni, pozzeti plinti per pali di illuminazione Formazione di sottofondo stradale (mista) Riempimento con stabilizzato, misto, pietrisco Posa cordoli retti e trapezioidali Getto massetto marciapiede Posa di autobloccanti Posa di strato bituminoso e d’usura / ripristino manto stradale Posa di segnaletica stradale verticale e orizzontale. Posa in opera di new jersey in plastica Posa in opera di guardrail, da posizionarsi sia tra i due sensi di marcia, sia lungo il ciglio stradale. Macchine utilizzate: Autocarro Lavoratori impegnati: Lavoratori impegnati: Autista dell'autocarro Addetti alla posa dei new jersey Assistenti a terra Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco, guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile punta rinforzata slaccio rapido antisdrucciolevoli, occhiali protettivi, mascherina per la polvere, otoprotettori. Pagina 7 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE Rischi a cui sono esposti i lavoratori investimento da parte dei mezzi stritolamento per ribaltamento dei mezzi incidenti stradali con veicoli in transito sulla strada esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni Posa della segnaletica orizzontale e verticale Posa segnaletica orizzontale e verticale seguendo scrupolosamente il DECRETO 10 luglio 2002 Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo Realizzazione di segnaletica orizzontale Macchine utilizzate: macchina traccialinee Lavoratori impegnati: addetto alla macchina traccialinee Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco, guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile punta rinforzata slaccio rapido antisdrucciolevoli, occhiali protettivi, mascherina per la polvere, assorbitore di energia, occhiali protettivi, otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori investimento da parte dei mezzi stritolamento per ribaltamento dei mezzi incidenti stradali con veicoli in transito sulla strada esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni getti o schizzi esposizione dei lavoratori alle alte temperature ustioni rumore 80/85 dBA vibrazioni Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali Taglio dell'asfalto di carreggiata stradale. Taglio dell'asfalto della carreggiata stradale eseguito con l'ausilio di mezzi a motore allo scopo di limitare la zona interessata ai lavori ed evitare l'interruzione del servizio della strada stessa. Macchine utilizzate: Macchina tagliasfalto e cemento Lavoratori impegnati:Addetto al taglio dell'asfalto di carreggiate; Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile punta rinforzata slaccio rapido antisdrucciolevoli, occhiali protettivi, mascherina per la polvere,otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori rumore >90 dBA esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri cesoiamenti Pagina 8 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE lacerazioni investimento Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali Asportazione strato d'usura e/o collegamento Asportazione dello strato d'usura e/o collegamento mediante mezzi meccanici ed allontanamento dei materiali di risulta. Macchine utilizzate: Autocarro Scarificatrice Lavoratori impegnati: Autista dell'autocarro Manovratore della scarificatrice Coadiutore a terra alla scarificatrice Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile punta rinforzata slaccio rapido antisdrucciolevoli, occhiali protettivi, mascherina per la polvere,otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori rumore >90 dBA esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri cesoiamenti stritolamenti impatti lacerazioni investimento ribaltamento dei mezzi Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali Scavi Lavoratori impegnati: operai adetti allo scavo Macchine utilizzate: escavatore Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile punta rinforzata slaccio rapido antisdrucciolevoli, occhiali protettivi, mascherina per la polvere, otoprotettori. Macchine utilizzate: Autocarro Escavatore Rischi a cui sono esposti i lavoratori: stritolamento arti tagli esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri rumore <80 dBA Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali Pagina 9 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE Posa di canalizzazioni pozzetti cordoli,i Lavoratori impegnati: Operai addetti alla posa Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile punta rinforzata slaccio rapido antisdrucciolevoli, occhiali protettivi, mascherina per la polvere, otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori: investimento da parte dell'autocarro o da parte di veicoli in transito sulla strada stritolamento arti tagli esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri rumore <80 dBA Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali smerigliatrice angolare (flessibile) Formazione di sottofondo stradale – mista. Realizzazione di fondazione stradale con pietrame calcareo informe e massicciata di pietrisco. Macchine utilizzate: Autocarro Grader Pala meccanica Rullo compressore. Lavoratori impegnati: Autista autocarro Autista grader Autista pala meccanica Autista rullo compressore Operai a terra Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile punta rinforzata slaccio rapido antisdrucciolevoli, occhiali protettivi, mascherina per la polvere,otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori rumore 80/85 dBA esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri cesoiamenti lacerazioni investimento vibrazioni Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali carriola Riempimento con tout-venant binder e tappeti di usura.. Realizzazione di manto stradale, mediante esecuzione di strato/i di collegamento, strato di usura, ecc. Pagina 10 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE Macchine utilizzate: Autocarro Vibrofinitrice Rullo compressore Lavoratori impegnati: Autista dell'autocarro Autista della vibrofinitrice Assistenti a terra alla vibrofinitrice Addetti alla stesa e rifinitura a mano Autista del rullo compressore Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco, guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile punta rinforzata slaccio rapido antisdrucciolevoli, occhiali protettivi, mascherina per la polvere, assorbitore di energia, occhiali protettivi, otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori investimento da parte dei mezzi stritolamento per ribaltamento dei mezzi incidenti stradali con veicoli in transito sulla strada esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri esposizione dei lavoratori alle alte temperature rumore vibrazioni 80/85 dBA getti o schizzi Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali carriola compattatore a piatto vibrante Getto di cls per massetti Lavoratori impegnati: Operai addetti alla posa Macchine utilizzate: autobetonera Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile punta rinforzata slaccio rapido antisdrucciolevoli, occhiali protettivi, mascherina per la polvere, otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori: investimento da parte dell'autocarro o da parte di veicoli in transito sulla strada stritolamento arti tagli esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri rumore <80 dBA Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali smerigliatrice angolare (flessibile) Posa di autobloccanti. Lavoratori impegnati: Operai addetti alla posa Pagina 11 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile punta rinforzata slaccio rapido antisdrucciolevoli, occhiali protettivi, mascherina per la polvere, otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori: investimento da parte dell'autocarro o da parte di veicoli in transito sulla strada stritolamento arti tagli esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri rumore <80 dBA Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali smerigliatrice angolare (flessibile) Posa dello strato bituminoso e d'usura / ripristino manto stradale Realizzazione di manto stradale, mediante esecuzione di strato/i di collegamento, stesa dell'emeulsione bituminosa acida e dello strato di usura, ecc. Macchine utilizzate: Autocarro Caldaia Vibrofinitrice Rullo compressore Lavoratori impegnati: Autista dell'autocarro Autista della vibrofinitrice Assistenti a terra alla vibrofinitrice Addetti alla stesa e rifinitura a mano Autista del rullo compressore Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco, guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile punta rinforzata slaccio rapido antisdrucciolevoli, occhiali protettivi, mascherina per la polvere, assorbitore di energia, occhiali protettivi, otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori investimento da parte dei mezzi stritolamento per ribaltamento dei mezzi incidenti stradali con veicoli in transito sulla strada esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni getti o schizzi esposizione dei lavoratori alle alte temperature ustioni rumore 80/85 dBA vibrazioni Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali carriola compattatore a piatto vibrante Pagina 12 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE Posa della segnaletica orizzontale e verticale. Realizzazione di segnaletica orizzontale Macchine utilizzate: macchina traccialinee Lavoratori impegnati: addetto alla macchina traccialinee Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco, guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile punta rinforzata slaccio rapido antisdrucciolevoli, occhiali protettivi, mascherina per la polvere, assorbitore di energia, occhiali protettivi, otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori investimento da parte dei mezzi stritolamento per ribaltamento dei mezzi incidenti stradali con veicoli in transito sulla strada esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni getti o schizzi esposizione dei lavoratori alle alte temperature ustioni rumore 80/85 dBA vibrazioni Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali APPRESTAMENTI CANTIERE FISSO SMOBILIZZO. La lavorazione è suddivisa nelle seguenti fasi e sottofasi: - Smobilizzo cantiere temporaneo e mobile sulla strada; - Rimozione della recinzione e degli accessi del cantiere - Rimozione di presidi igienico-sanitari. - Rimozione dell'eventuale impianto di messa a terra del cantiere - Rimozione dell'eventuale impianto elettrico di cantiere - Rimozione dell'eventuale impianto idrico/sanitario del cantiere Smobilizzo di cantiere temporaneo e mobile su strada Installazione di un cantiere temporaneo lungo una strada carrabile senza interruzione del servizio attraverso la posa di segnaletica verticale temporanea. Macchine utilizzate: Autocarro Lavoratori impegnati: Autista dell'autocarro Operai addetti alla posa della segnaletica temporanea Movieri Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: guanti; indumenti ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile; otoprotettori, palette per movieri1. Rischi a cui sono esposti i lavoratori: 1 Le palette dei movieri dovranno essere conformi a quanto indicato in Figura II 403 art. 42 del Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo. Pagina 13 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE investimento da parte dell'autocarro o da parte di veicoli in transito sulla strada schiacciamento per ribaltamento dell'autocarro incidenti stradali con veicoli in transito sulla strada esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri movimentazione manuale dei carichi rumore 85/90 dBA Attrezzi utilizzati dal lavoratore: attrezzi manuali paletta da moviere Smobilizzo della recinzione e degli accessi del cantiere L'area interessata dai lavori dovrà essere delimitata con una recinzione, di altezza non minore a quella richiesta dal vigente regolamento edilizio, realizzata con lamiere grecate, reti o altro efficace sistema di confinamento, adeguatamente sostenute da pali. La presenza della recinzione qualora dovesse interessare parte della carreggiata stradale dovrà essere adeguatamente segnalata. Macchine utilizzate: Autocarro. Lavoratori impegnati: Autista dell'autocarro Operai addetti alla posa della recinzione Movieri Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco, guanti; indumenti ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile; otoprotettori, palette per movieri. Rischi a cui sono esposti i lavoratori: investimento da parte dell'autocarro o da parte di veicoli in transito sulla strada stritolamento per ribaltamento dell'autocarro incidenti stradali con veicoli in transito sulla strada esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri movimentazione manuale dei carichi rumore 85/90 dBA Attrezzi utilizzati dal lavoratore: attrezzi manuali paletta da moviere Rimozione nel cantiere di presidi igienico-sanitari I servizi igienico-sanitari sono costituiti da strutture prefabbricate appositamente approntate, nei quali le maestranze possono usufruire di refettori, dormitori, servizi igienici, locali per riposare, per lavarsi, per il ricambio dei vestiti. I servizi igienico-sanitari devono fornire ai lavoratori ciò che serve ad una normale vita sociale al di là della giornata lavorativa, ed in particolare un refettorio nel quale essi possano trovare anche un angolo cottura se il cibo non viene fornito dall'esterno. I lavoratori trovano poi i servizi igienici e le docce, locali per il riposo durante le pause di lavoro e, se necessari, locali destinati a dormitorio. I servizi sanitari sono definiti dalle attrezzature e dai locali necessari all'attività di pronto soccorso in cantiere: cassetta di pronto soccorso, pacchetto di medicazione, camera di medicazione. La presenza di attrezzature, di locali e di personale sanitario nel cantiere sono indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso. Macchine utilizzate: Autocarro Autogru Pagina 14 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE Generatore Lavoratori impegnati: Autista dell'autocarro Autista dell'autogru Operai addetti all'imbracatura, all'avviamento ed alla ricezione del carico, e alle segnalazioni con l'operatore dell'apparecchio di sollevamento Addetto all'installazione dei box prefabbricati Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco con sottogola, guanti; indumenti ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile, imbracatura o cintura di sicurezza, cordino, assorbitore di energia, occhiali protettivi, otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori nella fase di scarico dal mezzo: investimento da parte dell'autocarro o da parte di veicoli in transito sulla strada stritolamento per ribaltamento dell'autocarro caduta di materiale dall'alto o a livello caduta dall'alto incidenti stradali con veicoli in transito sulla strada esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri rumore 85/90 dBA nella fase di installazione, montaggio e messa in esercizio di box prefabbricati: esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri rumore < 80dBA elettrocuzione Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali avvitatore elettrico saldatrice elettrica trapano elettrico smerigliatrice angolare (flessibile) scala doppia Rimozione dell'impianto di messa a terra del cantiere L'impianto di messa a terra è composto, essenzialmente, dai dispersori (puntazze), dai conduttori di terra e dai conduttori di protezione. A questi si aggiungono i conduttori equipotenziali destinati alla messa a terra delle masse e delle eventuali masse estranee. Lavoratori impegnati: Elettricisti Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco, guanti dielettrici; indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile, occhiali protettivi, mascherina per la polvere,otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori elettrocuzione rumore < 80dBA esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri stritolamento nella fase di infissione delle puntazze movimentazione manuale dei carichi Pagina 15 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali scala doppia Rimozione dell'impianto elettrico del cantiere Posa in opera dell'impianto elettrico del cantiere per l'alimentazione di tutte le apparecchiature elettriche, compreso quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine, ecc. Lavoratori impegnati: Elettricisti Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco, guanti dielettrici; indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile, occhiali protettivi, mascherina per la polvere, otoprotettori, imbracatura o cintura di sicurezza, cordino, assorbitore di energia. Rischi a cui sono esposti i lavoratori elettrocuzione rumore < 80dBA esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri caduta dall'alto movimentazione manuale dei carichi Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali scala doppia Rimozione dell'impianto idrico/sanitario del cantiere Realizzazione dell'impianto idrico/sanitario del cantiere, consistente nella posa in opera di tubazioni (in ferro o PVC o polietilene o rame) con giunti saldati o raccordati meccanicamente e dei relativi accessori, delle rubinetterie, ecc. Lavoratori impegnati: Idraulico Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: casco, guanti, indumenti da lavoro ad alta visibilità; calzature di sicurezza con suola imperforabile, occhiali protettivi, mascherina per la polvere,otoprotettori. Rischi a cui sono esposti i lavoratori elettrocuzione rumore < 80dBA esposizione dei lavoratori a gas nocivi e polveri esposizione dei lavoratori ai fumi della saldatura ustioni radiazioni UV/IR (bagliori della saldatura) movimentazione manuale dei carichi Attrezzi utilizzati dai lavoratori: attrezzi manuali smerigliatrice angolare (flessibile) cannello per saldatura ossiacetilenica Pagina 16 di 17 LAVORAZIONI E INTERFERENZE Indice. LAVORAZIONI E LORO INTERFERENZE..........................................................................2 COORDINAMENTO .........................................................................................................2 APPRESTAMENTI CANTIERE FISSO (LOGISTICA)......................................................2 OPERE STRADALI REALIZZAZIONE IMPIANTI FOGNARI E PREDISPOSIZIONE EDILI IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE. ............................................................................2 APPRESTAMENTI CANTIERE FISSO SMOBILIZZO......................................................2 LAVORAZIONI E LORO INTERFERENZE..........................................................................4 INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI - SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE.....................4 APPRESTAMENTI CANTIERE FISSO (LOGISTICA ..........................................................4 Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiere..........................................4 Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari .....................................................5 Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere ............................................6 Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere..........................................................6 Realizzazione dell'impianto idrico/sanitario del cantiere ...............................................6 OPERE STRADALI SBANCAMENTO DEGLI ALLARGAMENTI STRADALI E REALIZZAZIONE DI PAVIMENTAZIONI. ............................................................................7 Posa in opera di new jersey in plastica.........................................................................7 Posa della segnaletica orizzontale e verticale ..............................................................8 Taglio dell'asfalto di carreggiata stradale......................................................................8 Asportazione strato d'usura e/o collegamento ..............................................................9 Scavi.............................................................................................................................9 Posa di canalizzazioni pozzetti cordoli,i......................................................................10 Formazione di sottofondo stradale – mista. ................................................................10 Riempimento con tout-venant binder e tappeti di usura..............................................10 Getto di cls per massetti .............................................................................................11 Posa di autobloccanti..................................................................................................11 Posa dello strato bituminoso e d'usura / ripristino manto stradale ..............................12 Posa della segnaletica orizzontale e verticale. ...........................................................13 APPRESTAMENTI CANTIERE FISSO SMOBILIZZO. ......................................................13 Smobilizzo di cantiere temporaneo e mobile su strada...............................................13 Smobilizzo della recinzione e degli accessi del cantiere.............................................14 Rimozione nel cantiere di presidi igienico-sanitari ......................................................14 Rimozione dell'impianto di messa a terra del cantiere................................................15 Rimozione dell'impianto elettrico del cantiere .............................................................16 Rimozione dell'impianto idrico/sanitario del cantiere ..................................................16 Pagina 17 di 17 INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ATTUAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA DEL 4° E 5° PROGRAMMA DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE – P.N.S.S. PROGETTO ESECUTIVO FASCICOLO DELL’OPERA 1 di 54 PREMESSA............................................................................................................................................... 3 INTRODUZIONE....................................................................................................................................... 3 INTERVENTI PREVISTI......................................................................................................................................... 4 DESCRIZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI .............................................................................................. 14 DURATA DEI LAVORI ............................................................................................................................. 15 INDIRIZZO DEL CANTIERE...................................................................................................................... 15 PARTE A – RISCHI E MISURE PREVENTIVE NELLE ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE ..................................... 16 1. LAVORI DI MANUTENZIONE DEL MANTO BITUMINOSO .................................................................. 17 2. LAVORI DI MANUTENZIONE SEGNALETICA ORIZZONTALE............................................................... 23 3. MANUTENZIONE POZZETTI FOGNATURA......................................................................................... 36 4. MANUTENZIONE DELLE AREE A VERDE ............................................................................................ 43 PARTE B – LA DOCUMENTAZIONE TECNICA DI SUPPORTO...................................................................... 49 PARTE C – AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO – da compilarsi a cura del Committente ................... 52 2 di 54 PREMESSA Il presente documento è stato redatto ai sensi dell'art.91 del D.Lgs 81/08 e dell'allegato XVI del D.Lgs dal Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione; il fascicolo dovrà quindi essere aggiornato sia in fase di esecuzione dei lavori sia al termine degli stessi. I lavori presi in considerazione nel presente documento sono esclusivamente quelli di carattere edile rientranti nell'ambito di applicazione del D.Lgs 81/08. INTRODUZIONE Il presente fascicolo dell'opera, realizzato conformemente ai requisiti del D.Lgs 81/08, ha il compito di informare sui possibili rischi a cui potrebbero trovarsi esposti gli addetti alle successive attività di manutenzione dell'opera in oggetto, definendo altresì le specifiche misure preventive a tutela dei lavoratori che eseguiranno tali attività. E' importante chiarire che il fascicolo, in molteplici casi di lavori manutentivi, non sarà l'unico strumento di pianificazione e gestione della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro; infatti, stante l'attuale situazione normativa, si possono presentare diversi casi: a. i lavori di manutenzione saranno tali da comportare la presenza anche non contemporanea di più imprese a realizzare i lavori, in tal caso sarà cura del committente nominare un coordinatore per la progettazione, il quale tenuto conto delle indicazioni del fascicolo, redigerà il piano di sicurezza per l'opera di manutenzione. Le imprese esecutrici prima dell'inizio dei lavori dovranno realizzare il loro Piano Operativo di Sicurezza ai sensi del D.Lgs 81/08 b. i lavori di manutenzione che non rientrano nel caso precedente e sono svolti da imprese o lavoratori autonomi esterni, in tal caso gli esecutori dovranno redigere il loro Piano Operativo di Sicurezza per lo specifico cantiere tenendo in debito conto le considerazioni del fascicolo. In questo caso il fascicolo potrà essere utilizzato dal committente per fornire la doverosa informazione ai sensi della vigente normativa. Per questi motivi, le misure inserite nel fascicolo non scendono nel dettaglio delle procedure esecutive che dovranno adottare gli addetti alla manutenzione in quanto a questo dovranno provvedere i Documenti per la sicurezza precedentemente citati. Il Fascicolo per le attività di manutentive previste: definisce rischi e individua le misure preventive e protettive. In particolare le misure individuate sono distinte in due casi: 1. che possono essere messe in esercizio, cioè incorporate alla struttura e che diventeranno di proprietà della committenza (definite nel documento U.E. come "attrezzature di sicurezza in esercizio") 2. che il committente non intende installare o acquistare, ma che saranno richieste come requisiti minimi indispensabili alle imprese che verranno ad eseguire i lavori manutentivi (definite nel documento U.E. come "dispositivi ausiliari in locazione"). In sostanza il Fascicolo costituisce un'utile guida da consultare ogni qualvolta si devono effettuare interventi di ispezione e manutenzione dell'opera. Seguendo l'impostazione consigliata dall'Unione Europea il fascicolo è stato impostato in tre parti 3 di 54 fondamentali: - parte A, che con l'ausilio di una specifica schedatura analizza i rischi e le misure preventive nelle singole attività di manutenzione - parte B, che con l'ausilio di una seconda schedatura, prevede i necessari riferimenti alla documentazione di supporto, che dovrà essere allegata al fascicolo e costituirà un indispensabile riferimento documentale quando si dovranno eseguire lavori successivi all'opera. - parte C, che deve essere compilata e aggiornata da parte della Committenza. DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO INTERVENTI PREVISTI In relazione all’indagine effettuata sono stati individuati i seguenti ambiti di intervento: - Ambito n. 1 - VIA MORO (TRATTO TRA VIA SARAGAT E VIA GRANDI) E INTERSEZIONE CON LA VIA ASSUNTA. Ambito n. 2 - VIA ITALIA Ambito n. 3 - INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA COMO Ambito n. 4 - INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA FAVARON E ATTRAVERSAMENTO PEDONALE SFALSATO. Ambito n. 5 - INTERSEZIONE CON ROTATORIA TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) - VIA SARAJEVO E VIA MARX. Ambito n. 6 - ATTRAVERSAMENTO PEDONALE SFALSATO IN CORRISPONDENZA DELLA INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA PADOVA E MATTEOTTI Ambito n. 7 - TRATTO ANTISTANTE I COMPLESSI SCOLASTICO-SPORTIVO E RELIGIOSO DI VIA VENEZIA. Gli intervento possono essere cosi illustrati: Ambito n. 1. VIA MORO (TRATTO TRA VIA SARAGAT E VIA GRANDI) INTERSEZIONE CON LA VIA ASSUNTA. Il progetto prevede gli intervento di seguito descritti. La modifica della configurazione geometrica dei bracci di accesso alla rotatoria esistente all’intersezione con la Via Assunta in quanto attualmente ed in particolare per la corsia di marcia sud-nord di Via Moro non obbliga ad una corretta deflessione e induce gli automobilisti a non rallentare. Viene inoltre modificato l’accesso alla rotatoria da est (Via Assunta) che attualmente risulta troppo arretrato e con poca visibilità a causa della presenza di ostacoli (recinzioni private). 4 di 54 La realizzazione di una rotatoria compatta (diametro esterno mt. 27 circa) alla intersezione tra le vie Moro, Saragat e Assunta (fig. 2), con il duplice obiettivo di: - mettere in sicurezza l’incrocio in cui è avvenuto nel 2013 un incidente con feriti; - rallentare la velocità dei veicoli che percorrono la Via Moro, causa principale di incidentalità nella zona. Nel tratto di via Moro tra le rotatorie di Via Assunta e di Via Grandi (fig. 1) si interverrà sulla intera carreggiata prevedendo: - l’istituzione del divieto di sorpasso; - la creazione di una aiuola spartitraffico a protezione dell’attraversamento pedonale rialzato sul ponte di 5 di 54 Via Villoresi completo di doppio portale luminoso per l'illuminazione dei pedoni con contrasto positivo ed elevato illuminamento verticale a LED, cassonetto su palo a sbraccio con fig. II 303 retroilluminato a LED - la creazione sui marciapiedi esistenti di una pista ciclabile (con percorrenza nello stesso senso delle auto) che sarà promiscua ai pedoni e che permetterà di collegare in sicurezza la nuova zona residenziale, posta a sud del canale Villoresi, con la ciclopedonale sull’alzaia del canale che costituisce il collegamento ciclabile principale dell’intero territorio. La pista permetterà i collegamenti anche con la restante rete ciclabile esistente. Su tutto il tratto interessato si provvederà al rifacimento del manto di usura di strade con asfalto modificato tipo splittmastix asphalt che permetterà di migliorare le condizioni di sicurezza grazie alla accentuazione delle prestazioni di aderenza del piano viabile in virtù della scelta dei materiali e delle sue formulazioni che aumentano la rugosità superficiale e migliorano l’aderenza tra pneumatici e superficie stradale, anche con superficie bagnata. L’asfalto modificato presenta inoltre i seguenti vantaggi: - minore rumorosità su strade urbane di alto scorrimento; - notevole resistenza alle deformazioni e all’ormaiamento tipico delle rotatorie; - minore invecchiamento del legante grazie al bassissimo tenore di vuoti delle miscele. E’ previsto inoltre il rifacimento del tappetino di usura nei marciapiedi interessati dalla realizzazione della ciclabile e il rifacimento e riordino della segnaletica esistente per intervenire efficacemente sulla circolazione e sicurezza stradale. La segnaletica orizzontale degli attraversamenti sarà eseguita in colato plastico per aumentarne la resistenza all’usura e la loro visibilità. 6 di 54 Ambito n. 2 VIA ITALIA Il progetto prevede di intervenire sulla intera carreggiata mediante: - la creazione di una aiuola spartitraffico centrale sormontabile in luogo degli attuali cordoli in gomma (fig. 3) Le svolte a sinistra e le manovre di attraversamento verranno così concentrate in corrispondenza delle intersezioni dove verranno create delle corsie riservate di svolta ed immissione. L’aiuola permetterà di ridurre la larghezza delle corsie di marcia e di migliorare l’aspetto della strada come spazio più gradevole, consentirà inoltre di creare una protezione centrale agli attraversamenti pedonali. - la realizzazione di tre attraversamenti pedonali protetti in prossimità delle intersezioni di Via Scuratti e di Via Vanzati e della pista ciclopedonale esitente a nord, in prossimità della rotatoria con la strada provinciale ex 527 Bustese. Gli attraversamenti saranno completi di portale luminoso. del tipo già descritto nell’ambito n. 1 (fig. 4). La segnaletica orizzontale degli attraversamenti e dei rallentatori ottici sarà eseguita in colato plastico per aumentare la sua resistenza all’usura e la visibilità. - la creazione sui marciapiedi esistenti di una pista ciclabile (con percorrenza nello stesso senso delle auto) che sarà promiscua ai pedoni e che permetterà di collegare in sicurezza i percorsi ciclabili esistenti nel quartiere con quelli del “parco del grugnotorto” e con la ciclopedonale sull’alzaia del canale che costituisce il collegamento ciclabile principale dell’intero territorio e con i territori limitrofi. La stessa infatti si estende senza interruzione dal territorio di Senago a quello di Monza. La pista permetterà i collegamenti anche con la restante rete ciclabile esistente come meglio chiarito nella tavola 2.2 Su tutto il tratto interessato si provvederà al rifacimento del manto di usura di strade con asfalto modificato tipo splittmastix asphalt già descritto per l’ambito n. 1. E’ previsto inoltre il rifacimento del tappetino di usura nei marciapiedi interessati dalla realizzazione della ciclabile limitatamente alle zone danneggiate dalle radici delle piante e il rifacimento e riordino della segnaletica esistente per intervenire efficacemente sulla circolazione e sicurezza stradale. La segnaletica orizzontale degli attraversamenti sarà eseguita in colato plastico per aumentarne la resistenza all’usura e la loro visibilità. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 190.500 euro. 7 di 54 8 di 54 Ambito n. 3 INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA COMO Gli interventi degli ambiti da 3, 4, 5 e 6 riguardano l’asse viario denominato Via Locatelli. L’intervento previsto prevede la modifica dell’isola spartitraffico di via Como e l’istituzione dell’obbligo di svolta a destra in uscita dalla stessa. Verrà inoltre creata con l’allargamento in banchina della corsia nord in direzione Saronno, una corsia centrale di svolta per la Via Como lungo la direttrice Saronno Monza. In detto ambito è inoltre prevista la creazione del collegamento ciclopedonale tra il quartiere residenziale di Via Grandi e quello di Via Favaron, lungo l’attuale banchina a verde. Per la creazione della nuova pista si provvederà allargamento in banchina dell’attuale marciapiede che verrà così ripavimentato in asfalto e sistemato laddove le radici delle essenze arboree lo hanno danneggiato rendendo pericoloso il passaggio dei pedoni. L’attraversamento ciclabile della ex S.S. 527 potrà avvenire in corrispondenza dell’attraversamento protetto già esistente e oggetto di modifica nel prossimo ambito. Il progetto viene illustrato nella tavola 2.3. Su tutto il tratto di ex S.S. 527 compreso tra il confine comunale e Piazzale Libertà e interessato dagli ambiti di intervento n. 3, 4, 5 e 6 si provvederà al rifacimento e riordino della segnaletica esistente per uniformarla ed intervenire efficacemente sulla circolazione e sicurezza stradale. La segnaletica orizzontale degli attraversamenti sarà eseguita in colato plastico per aumentarne la resistenza all’usura e la loro visibilità. 9 di 54 Ambito n. 4 INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA FAVARON E ATTRAVERSAMENTO PEDONALE SFALSATO. Gli interventi degli ambiti da 3, 4, 5 e 6 riguardano l’asse viario denominato Via Locatelli. L’intervento previsto prevede: il prolungamento della aiuola spartitraffico esistente lungo la corsia di immissione da Via Favaron al fine di impedire la manovra non consentita di svolta a sinistra e rallentare la velocità di immissione; il miglioramento della visibilità dell’attraversamento esistente mediante il rifacimento totale della segnaletica , la sostituzione dei dissuasori con cordoli di delimitazione e la installazione di cartelli di presegnalazione lampeggianti alimentati da pannelli fotovoltaici. Gli importi complessivi degli interventi 3 e 4 - ammontano a 56.680 euro 10 di 54 Ambito n. 5 INTERSEZIONE CON ROTATORIA TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) - VIA SARAJEVO E VIA MARX. Gli interventi degli ambiti da 3, 4, 5 e 6 riguardano l’asse viario denominato Via Locatelli. Il progetto prevede gli intervento di seguito descritti. E’ previsto il prolungamento delle isole di canalizzazione spartitraffico lungo i tronchi su Via Locatelli per ridurre la larghezza della corsia e indurre gli automobilisti a rallentare. La corona interna verrà ripavimentata nella parte sormontabile; la parte invalicabile dell’isola centrale verrà invece sopraelevata con riporti di terra e piantumata con arbusti al fine di migliorarne la percezione, pur non pregiudicando una corretta visibilità. Verranno inoltre modificate le attuali fermate dei mezzi del trasporto locale secondo le indicazioni impartite dalle autorità delegate. Il progetto viene illustrato nella tavola 2.4. 11 di 54 Ambito n. 6 ATTRAVERSAMENTO PEDONALE SFALSATO IN CORRISPONDENZA DELLA INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA PADOVA E MATTEOTTI Gli interventi degli ambiti da 3, 4, 5 e 6 riguardano l’asse viario denominato Via Locatelli. L’intervento previsto prevede: la sostituzione dei dissuasori con cordoli di delimitazione e la installazione di cartelli di presegnalazione lampeggianti alimentati da pannelli fotovoltaici. ll progetto viene illustrato nella tavola 2.4. - fig. 8 Ambito n. 7 TRATTO ANTISTANTE I COMPLESSI SCOLASTICO-SPORTIVO E RELIGIOSO DI VIA VENEZIA Il progetto prevede gli intervento di seguito descritti. - la demolizione della piattaforma rialzata esistente, in quanto per la sua eccessiva lunghezza permette ai veicoli in transito la accelerazione sul piano in cui avviene l’attraversamento dei bambini alla scuola. La piattaforma in porfido si presenta inoltre completamente sconnessa e ci comporta rischi di caduta per cicli e motocicli. - la realizzazione in sostituzione della piattaforma di due attraversamenti pedonali sopraelevati per sancire anche fisicamente la precedenza del pedone sui veicoli in transito e per indurre i veicoli a ridurre la velocità eccessiva, causa principale di incidentalità nella zona. Gli attraversamenti saranno completi di portale luminoso del tipo già descritto per l’ambito n. 1 . - per aumentare la visibilità degli attraversamenti verrà valutata utilizzato l’asfalto stampato del tipo già previsto in altre zone del paese. - il potenziamento dell’impianto di illuminazione esistente nella zona antistante i complessi pubblici in oggetto. - per razionalizzare e mettere a norma gli altri attraversamenti esistenti nella via si provvederà a: 12 di 54 - spostare l’attraversamento a raso esistente tra la Via Vercelli e la Via Pisa e a realizzarlo a est dell’intersezione con la Via Padova; la demolizione dell’attraversamento pedonale sopraelevato in prossimità della Via Adige, in quanto presenta rampe troppo accentuate e la creazione di un nuovo attraversamento su piattaforma rialzata con caratteristiche analoghe a quelli già descritti. 13 di 54 Le lavorazioni elencate costituiscono un riassunto non esaustivo di quelle che sono previste e ,per maggiori approfondimenti sull'opera, si rimanda agli elaborati progettuali (disegni e relazione tecnica), mentre per quanto riguarda una analisi più dettagliata dei rischi collegati alle varie fasi lavorative e le conseguenti misure di prevenzione ipotizzate, si rimanda alle schede presenti nel presenti piano di sicurezza e coordinamento Dall'analisi del tipo di interventi previsti si possono quindi prefigurare i seguenti interventi manutentivi: a. Manutenzione manto bituminoso attività manutentiva (1) b. Pulizia e manutenzione pozzetti e griglie attività manutentiva (2) c. Lavori di manutenzione delle aree a verde attività manutentiva (3) d. Manutenzione dell'impianto di illuminazione pubblica attività manutentiva (4) DESCRIZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI Committente Responsabile del procedimento Progettista Direttore dei lavori (*) Responsabile dei lavori Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (*) Impresa affidataria (*) Direttore tecnico di cantiere (*) Capo cantiere (*) Responsabile della sicurezza sul cantiere (*) Impresa sub-affidataria per lavori di esecuzione fognatura e opere in c.c.a Impresa sub-affidataria per lavori di Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome 14 di 54 .............................. (*) Indirizzo Telefono Le figure con l'asterisco (*), assieme ai nominativi dell'impresa affidataria e di quelle eventualmente sub¬affidatarie, sono da definire successivamente, a lavori appaltati. Sarà cura del coordinatore per l'esecuzione completare la soprastante tabella a lavori appaltati. DURATA DEI LAVORI Inizio lavori Fine lavori INDIRIZZO DEL CANTIERE 15 di 54 PARTE A – RISCHI E MISURE PREVENTIVE NELLE ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE In questa parte del fascicolo vengono predisposte specifiche schede per le varie attività di manutenzione dell'opera; ogni scheda riporta i rischi e le misure preventive che debbono essere adottate nell'attività manutentiva. 16 di 54 1. LAVORI DI MANUTENZIONE DEL MANTO BITUMINOSO Descrizione degli interventi Tra i lavori di manutenzione previsti in tale opera, sono stati presi in considerazione i seguenti interventi: Tipo di intervento manutentivo 1.1 Manutenzione del manto bituminoso riferito alle vie oggetto del seguente progetto Cadenza Caratteristica Operatori Al bisogno Manodopera specializzata Rischi Le attività manutentive previste, seppure differenziate, presentano rischi che principalmente possono essere così individuati: - Vibrazioni - Cesoiamento, stritolamento - Urti, colpi, impatti, compressioni - investimento ( da parte di mezzi meccanici e - Scivolamenti, cadute a livello - Elettrici - Polveri, fibre - Rumore - Infezioni da microrganismi - Movimentazione manuale dei carichi - Olii minerali e derivati traffico veicolare) Misure preventive Le misure preventive sono differenziate in base ai singoli interventi manutentivi presi in considerazione. Le schede successive riportano tali misure nel dettaglio. Allegati Alle schede dei singoli interventi di manutenzione sono da integrare gli elaborati di progetto, sui quali è possibile localizzare le aree e tutte le indispensabili informazioni riguardanti il contesto in cui è stata concepita l'opera. LAVORI DI MANUTENZIONE DEL MANTO BITUMINOSO - MMB 1.1 Tipo di intervento manutentivo 1 Cadenza Caratteristica Operatori Al bisogno Manodopera specializzata 1.1 Manutenzione del manto bituminoso riferito alle vie oggetto del seguente progetto (comprensiva della pista ciclopedonale) Rischi principali Le attività manutentive previste, seppure differenziate, presentano rischi che principalmente possono essere così individuati: - Vibrazioni - Urti, colpi, impatti, compressioni - Scivolamenti, cadute a livello - Elettrici 17 di 54 - Rumore - Movimentazione manuale dei carichi - Cesoiamento, stritolamento - investimento ( da parte di mezzi meccanici e traffico veicolare) - Polveri, fibre - Infezioni da microrganismi - Olii minerali e derivati Informazioni per la ditta esecutrice - operatore sulle caratteristiche del luogo di lavoro Le presenti operazioni di manutenzione del manto bituminoso devono essere fatte qualora la superficie asfaltata del tratto di strada ,ricadente nel progetto, presenti dei fenomeni di evidente deterioramento. La loro cadenza non risulta quindi definibile a priori sebbene, si è comunque pensato di valutare un'incidenza annuale per le prevedibili manutenzioni che riguarderanno il manto stradale. L'attività manutentiva deve essere registrata sulle apposite schede del presente fascicolo (alla voce aggiornamenti a cura della Committenza) e al termine della stessa deve essere ripristinato lo stato dei luoghi. Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Prima di iniziare l'intervento l'esecutore prenderà visione dei luoghi in cui svolgerà Esecuzione le proprie attività in modo tale da verificare la presenza di eventuali ulteriori rischi. Dell'attività L'esecutore, dovrà realizzare gli interventi di manutenzione previsti dalla presente scheda, solo dopo aver valutato attentamente i rischi a cui saranno sottoposti i lavoratori; le attività saranno svolte seguendo le prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori coinvolti e dei terzi eventualmente presenti e le norme di buona tecnica. Qualora nei pressi delle zone di intervento fosse presente del materiale accatastato, sistemato in condizioni di precario equilibrio o comunque recante disturbo alle attività da compiere, l'esecutore dovrà avvertire il Committente che si attiverà prontamente per verificare la situazione e prendere le misure opportune. L'impresa durante l'esecuzione delle operazioni dovrà preoccuparsi affinché non venga arrecato danno alle persone, in particolar modo l'esecutore dovrà attivarsi affinché materiale a rischio biologico non possa venire a contatto con le persone o rimanere nelle zone di intervento. Almeno due giorni prima dell'inizio dei lavori, l'esecutore provvederà a posizionare all'interno delle zone d'intervento dei cartelli di avviso relativi ai lavori da compiersi e riportanti la necessità di lasciare libera l'area. Prima dell'inizio dei lavori l'esecutore provvederà a sistemare adeguata segnaletica per indirizzare correttamente il traffico veicolare e gli utenti. Tenendo conto dell'area in cui si andrà ad operare (tratto della strada aperta al traffico veicolare) risulta fondamentale prevedere una accurata organizzazione degli interventi manutentivi, cercando di creare il minor disagio possibile alla popolazione. Inoltre 18 di 54 bisognerà curare particolarmente la delimitazione del cantiere, al fine di evitare eventuali presenze di estranei nell'area dei lavori. Durante le operazioni di asfaltatura, l'esecutore dovrà prestare particolare attenzione a chiudere pozzetti e caditoie. Accesso al Posto di L'accesso ai posti di lavoro avverrà dalla circolazione ordinaria. All'interno dell'area lavoro di lavoro l'esecutore dovrà procedere a velocità ridotta segnalando tutte le manovre che possano risultare pericolose, in modo da non arrecare danno alle persone presenti. L'esecutore dovrà vigilare affinché persone esterne all'attività di cantiere non entrino all'interno delle zone pericolose. Protezione dei Posti Le zone dove si eseguiranno i lavori saranno adeguatamente segnalate attraverso di lavoro l'utilizzo di segnaletica stradale, transenne metalliche e nastro a strisce bianche e rosse. Il tutto in funzione del luogo in cui si eseguiranno i lavori. Ancoraggi delle Nessuno Protezioni collettive Ancoraggi delle Nessuno Protezioni individuali Alimentazione Non necessaria Energia Illuminazione Approvvigionamento Le macchine e i materiali saranno portati sul posto di lavoro attraverso le strade di Materiali / macchine normale accesso. Attrezzature di Le attrezzature di lavoro ,di dimensioni idonee agli spazi in cui dovranno intervenire Lavoro presenti sul ( larghezza del marciapiede) e quant'altro fosse necessario al momento in cui si posto svolgeranno le attività per l'esecuzione delle stesse in sicurezza, saranno fornite o noleggiate dall'esecutore dell'attività lavorativa. L'esecutore dovrà portare sul luogo di lavoro macchine a bassa emissione rumorosa. Protezioni Collettive L'esecutore dovrà tenere sul luogo di lavoro dei presidi antincendio, quali estintori, per poter fronteggiare eventuali emergenze incendio. Protezioni L'esecutore dovrà dotare il personale addetto alle manutenzioni di tutti i DPI Individuali necessari per l'espletamento in sicurezza delle attività previste dalla presente scheda, in particolare: Casco o copricapo, Guanti, Protezione auricolare, Calzature di sicurezza (anche con suola termica), Maschere per la protezione delle vie respiratorie, Indumenti ad alta visibilità Segnaletica di Nastro colorato bianco e rosso. sicurezza Cartello di divieto di accesso Segnaletica stradale Tavole allegate Planimetria , sezioni e particolari costruttivi ( riferimento agli elaborati progettuali ) 19 di 54 LAVORI DI MANUTENZIONE DEL MANTO BITUMINOSO - MMB 1.1 2 Tipo di intervento manutentivo 1.1 Manutenzione del manto bituminoso riferito alle vie oggetto del seguente progetto (comprensiva della pista ciclopenale) Aggiornamento fascicolo a cura del CSE Data: Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Esecuzione Dell'attività Accesso al Posto di lavoro Protezione dei Posti di lavoro Ancoraggi delle Protezioni collettive Ancoraggi delle Protezioni individuali Alimentazione Energia Illuminazione Approvvigionamento Materiali / macchine Attrezzature di Lavoro presenti sul posto Protezioni Collettive Protezioni Individuali Segnaletica di sicurezza Tavole allegate 20 di 54 Aggiornamento fascicolo a cura della Committenza nei successivi lavori di manutenzione Tipo di intervento specifico: Periodo di realizzazione (dal –al) Ditta Intestazione esecutrice/Operatore Via tel Note: 21 di 54 LAVORI DI MANUTENZIONE DEL MANTO BITUMINOSO - MMB 1.1 3 Tipo di intervento manutentivo 1.1 Manutenzione del manto bituminoso riferito alle vie oggetto del seguente progetto (comprensiva della pista ciclopenale) Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse Misure preventive e Non previste protettive in dotazione dell'opera previste Informazioni necessarie per pianificarne la L'area d'intervento si colloca lungo una strada comunale a traffico veicolare interessato da mezzi pesanti e nei pressi di insediamenti industriali e residenziali. realizzazione in sicurezza Modalità di utilizzo in condizioni di sicurezza Si prevede l'ingresso all'area del cantiere per la manutenzione solamente ai mezzi e alle persone autorizzate, che indossino abbigliamento ad elevata visibilità e che, adeguatamente informati e formati sui rischi specifici delle lavorazioni, nel rispetto della normativa in materia di sicurezza. I tratti di marciapiede interessati dall'attività di manutenzione dovranno essere preclusi all'accesso di persone e strane; per tale motivo sarà obbligatorio prevedere una chiusura della porzione di marciapiede in cui si svolgono i lavori di manutenzione ( attraverso il posiziona mento di barriere e segnaletica idonea) Verifiche e controlli da Dopo l'esecuzione Periodicità Non definibile a priori Periodicità Quando serve Ipotesi di durata del effettuare Interventi di manutenzione da effettuare Limitati alla dell'intervento durata di manutenzione stesso e consistenti nel ripristino dei tratti ammalorati e/o danneggiati. 22 di 54 tappetino d'usura prima del suo rifacimento: 10 anni 2. LAVORI DI MANUTENZIONE SEGNALETICA ORIZZONTALE Descrizione degli interventi Tra i lavori di manutenzione previsti in tale opera, sono stati presi in considerazione i seguenti interventi: Tipo di intervento manutentivo 2.1 Manutenzione segnaletica orizzontale: strisce di demarcazione carreggiata 2.2 Manutenzione attraversamenti segnaletica pedonali, zebrature Cadenza Caratteristica Operatori Al bisogno Manodopera specializzata Al bisogno Manodopera specializzata orizzontale: e frecce direzionali Rischi Le attività manutentive previste, seppure differenziate, presentano rischi che principalmente possono essere così individuati: - Vibrazioni - Cesoiamento, stritolamento - Urti, colpi, impatti, compressioni - investimento ( da parte di mezzi meccanici e - Scivolamenti, cadute a livello - Elettrici - Polveri, fibre - Rumore - Infezioni da microrganismi - Movimentazione manuale dei carichi - Olii minerali e derivati traffico veicolare) Misure preventive Le misure preventive sono differenziate in base ai singoli interventi manutentivi presi in considerazione. Le schede successive riportano tali misure nel dettaglio. Allegati Alle schede dei singoli interventi di manutenzione sono da integrare gli elaborati di progetto, sui quali è possibile localizzare le aree e tutte le indispensabili informazioni riguardanti il contesto in cui è stata concepita l'opera. 23 di 54 LAVORI DI MANUTENZIONE SEGNALETICA ORIZZONTALE - MSO 2.1 Tipo di intervento manutentivo 2.1 Manutenzione segnaletica orizzontale: strisce di demarcazione carreggiata 1 Cadenza Caratteristica Operatori Al bisogno Manodopera specializzata Rischi principali Le attività manutentive previste, seppure differenziate, presentano rischi che principalmente possono essere così individuati: - Vibrazioni - Cesoiamento, stritolamento - Urti, colpi, impatti, compressioni - investimento ( da parte di mezzi meccanici e - Scivolamenti, cadute a livello - Elettrici - Polveri, fibre - Rumore - Infezioni da microrganismi - Movimentazione manuale dei carichi - Olii minerali e derivati traffico veicolare) Informazioni per la ditta esecutrice - operatore sulle caratteristiche del luogo di lavoro La presente scheda si applica alle operazioni di manutenzione, verifica, ripristino e riverniciatura della segnaletica orizzontale nel tratto di strada,ricadente nel progetto, presenti dei fenomeni di evidente deterioramento. La loro cadenza non risulta quindi definibile a priori sebbene, si è comunque pensato di valutare un'incidenza annuale per le prevedibili manutenzioni che riguarderanno tale tipologia di opere ( rifacimento strisce larghezza 15 cm ). L'attività manutentiva deve essere registrata sulle apposite schede del presente fascicolo ( alla voce aggiornamenti a cura della Committenza) e al termine della stessa deve essere ripristinato lo stato dei luoghi. Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Prima di iniziare l'intervento l'esecutore prenderà visione dei luoghi in cui svolgerà Esecuzione le proprie attività in modo tale da verificare la presenza di eventuali ulteriori rischi. Dell'attività L'esecutore, dovrà realizzare gli interventi di manutenzione previsti dalla presente scheda, solo dopo aver valutato attentamente i rischi a cui saranno sottoposti i lavoratori; le attività saranno svolte seguendo le prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori coinvolti e dei terzi eventualmente presenti e le norme di buona tecnica. Qualora nei pressi delle zone di intervento fosse presente del materiale accatastato, sistemato in condizioni di precario equilibrio o comunque recante disturbo alle attività da compiere, l'esecutore dovrà avvertire il Committente che si attiverà prontamente per verificare la situazione e prendere le misure opportune. L'impresa durante l'esecuzione delle operazioni dovrà preoccuparsi affinché non venga arrecato danno alle persone, in particolar modo l'esecutore dovrà attivarsi 24 di 54 affinché materiale a rischio biologico non possa venire a contatto con le persone o rimanere nelle zone di intervento. Almeno due giorni prima dell'inizio dei lavori, l'esecutore provvederà a posizionare all'interno delle zone d'intervento dei cartelli di avviso relativi ai lavori da compiersi e riportanti la necessità di lasciare libera l'area. Prima dell'inizio dei lavori l'esecutore provvederà a sistemare adeguata segnaletica per indirizzare correttamente il traffico veicolare e gli utenti. Tenendo conto dell'area in cui si andrà ad operare ( tratto della strada aperta al traffico veicolare ) risulta fondamentale prevedere una accurata organizzazione degli interventi manutentivi, cercando di creare il minor disagio possibile alla popolazione. Inoltre bisognerà curare particolarmente la delimitazione del cantiere, al fine di evitare eventuali presenze di estranei nell'area dei lavori. Accesso al Posto di L'accesso ai posti di lavoro avverrà dalla circolazione ordinaria. All'interno dell'area lavoro di lavoro l'esecutore dovrà procedere a velocità ridotta segnalando tutte le manovre che possano risultare pericolose, in modo da non arrecare danno alle persone presenti. L'esecutore dovrà vigilare affinché persone esterne all'attività di cantiere non entrino all'interno delle zone pericolose. Protezione dei Posti Le zone dove si eseguiranno i lavori saranno adeguatamente segnalate attraverso di lavoro l'utilizzo di segnaletica stradale, transenne metalliche e nastro a strisce bianche e rosse. Il tutto in funzione del luogo in cui si eseguiranno i lavori. Ancoraggi delle Nessuno Protezioni collettive Ancoraggi delle Nessuno Protezioni individuali Alimentazione Non necessaria Energia Illuminazione Approvvigionamento Le macchine e i materiali saranno portati sul posto di lavoro attraverso le strade di Materiali / macchine normale accesso. Attrezzature di Le attrezzature di lavoro ,di dimensioni idonee agli spazi in cui dovranno intervenire Lavoro presenti sul ( larghezza del marciapiede) e quant'altro fosse necessario al momento in cui si posto svolgeranno le attività per l'esecuzione delle stesse in sicurezza, saranno fornite o noleggiate dall'esecutore dell'attività lavorativa. L'esecutore dovrà portare sul luogo di lavoro macchine a bassa emissione rumorosa. Protezioni Collettive L'esecutore dovrà tenere sul luogo di lavoro dei presidi antincendio, quali estintori, per poter fronteggiare eventuali emergenze incendio. Protezioni L'esecutore dovrà dotare il personale addetto alle manutenzioni di tutti i DPI Individuali necessari per l'espletamento in sicurezza delle attività previste dalla presente scheda, in particolare: Casco o copricapo, Guanti, Protezione auricolare, Calzature di sicurezza (anche con suola termica), Maschere per la protezione delle vie respiratorie, Indumenti ad alta visibilità 25 di 54 Segnaletica di Nastro colorato bianco e rosso. sicurezza Cartello di divieto di accesso Segnaletica stradale Tavole allegate Planimetria , sezioni e particolari costruttivi ( riferimento agli elaborati progettuali ) 26 di 54 LAVORI DI MANUTENZIONE SEGNALETICA ORIZZONTALE - MSO 2.1 Tipo di intervento manutentivo 2.1 Manutenzione segnaletica orizzontale: strisce di demarcazione carreggiata Aggiornamento fascicolo a cura del CSE Data: Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Esecuzione Dell'attività Accesso al Posto di lavoro Protezione dei Posti di lavoro Ancoraggi delle Protezioni collettive Ancoraggi delle Protezioni individuali Alimentazione Energia Illuminazione Approvvigionamento Materiali / macchine Attrezzature di Lavoro presenti sul posto Protezioni Collettive Protezioni Individuali Segnaletica di sicurezza Tavole allegate 27 di 54 2 Aggiornamento fascicolo a cura della Committenza nei successivi lavori di manutenzione Tipo di intervento specifico: Periodo di realizzazione (dal –al) Ditta Intestazione esecutrice/Operatore Via tel Note: 28 di 54 LAVORI DI MANUTENZIONE SEGNALETICA ORIZZONTALE - MSO 2.1 3 Tipo di intervento manutentivo 2.1 Manutenzione segnaletica orizzontale: strisce di demarcazione carreggiata Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse Misure preventive e Non previste protettive in dotazione dell'opera previste Informazioni necessarie per pianificarne la L'area d'intervento si colloca lungo una strada comunale a traffico veicolare interessato da mezzi pesanti e nei pressi di insediamenti industriali e residenziali. realizzazione in sicurezza Modalità di utilizzo in condizioni di sicurezza Si prevede l'ingresso all'area del cantiere per la manutenzione solamente ai mezzi e alle persone autorizzate, che indossino abbigliamento ad elevata visibilità e che, adeguatamente informati e formati sui rischi specifici delle lavorazioni, nel rispetto della normativa in materia di sicurezza. I tratti di marciapiede interessati dall'attività di manutenzione dovranno essere preclusi all'accesso di persone e strane; per tale motivo sarà obbligatorio prevedere una chiusura della porzione di marciapiede in cui si svolgono i lavori di manutenzione ( attraverso il posiziona mento di barriere e segnaletica idonea) Verifiche e controlli da Dopo l'esecuzione Periodicità Non definibile a priori Periodicità Quando serve Ipotesi di durata effettuare Interventi di manutenzione da effettuare Limitati alla dell'intervento durata di manutenzione stesso e consistenti nel ripristino della segnaletica orizzontale 29 di 54 segnaletica 2 anni LAVORI DI MANUTENZIONE SEGNALETICA ORIZZONTALE - MSO 2.2 Tipo di intervento manutentivo 2.2 Manutenzione attraversamenti segnaletica pedonali, zebrature 1 Cadenza Caratteristica Operatori Al bisogno Manodopera specializzata orizzontale: e frecce direzionali Rischi principali Le attività manutentive previste, seppure differenziate, presentano rischi che principalmente possono essere così individuati: - Vibrazioni - Cesoiamento, stritolamento - Urti, colpi, impatti, compressioni - investimento ( da parte di mezzi meccanici e - Scivolamenti, cadute a livello - Elettrici - Polveri, fibre - Rumore - Infezioni da microrganismi - Movimentazione manuale dei carichi - Olii minerali e derivati traffico veicolare) Informazioni per la ditta esecutrice - operatore sulle caratteristiche del luogo di lavoro La presente scheda si applica alle operazioni di manutenzione, verifica, ripristino e riverniciatura della segnaletica orizzontale nel tratto di strada,ricadente nel progetto, presenti dei fenomeni di evidente deterioramento. La loro cadenza non risulta quindi definibile a priori sebbene, si è comunque pensato di valutare un'incidenza annuale per le prevedibili manutenzioni che riguarderanno tale tipologia di opere (rifacimento attraversamenti pedonali, segnaletica di dare precedenza e zebrature). L'attività manutentiva deve essere registrata sulle apposite schede del presente fascicolo ( alla voce aggiornamenti a cura della Committenza) e al termine della stessa deve essere ripristinato lo stato dei luoghi. Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Prima di iniziare l'intervento l'esecutore prenderà visione dei luoghi in cui svolgerà Esecuzione le proprie attività in modo tale da verificare la presenza di eventuali ulteriori rischi. Dell'attività L'esecutore, dovrà realizzare gli interventi di manutenzione previsti dalla presente scheda, solo dopo aver valutato attentamente i rischi a cui saranno sottoposti i lavoratori; le attività saranno svolte seguendo le prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori coinvolti e dei terzi eventualmente presenti e le norme di buona tecnica. Qualora nei pressi delle zone di intervento fosse presente del materiale accatastato, sistemato in condizioni di precario equilibrio o comunque recante disturbo alle attività da compiere, l'esecutore dovrà avvertire il Committente che si attiverà prontamente per verificare la situazione e prendere le misure opportune. L'impresa durante l'esecuzione delle operazioni dovrà preoccuparsi affinché non 30 di 54 venga arrecato danno alle persone, in particolar modo l'esecutore dovrà attivarsi affinché materiale a rischio biologico non possa venire a contatto con le persone o rimanere nelle zone di intervento. Almeno due giorni prima dell'inizio dei lavori, l'esecutore provvederà a posizionare all'interno delle zone d'intervento dei cartelli di avviso relativi ai lavori da compiersi e riportanti la necessità di lasciare libera l'area. Prima dell'inizio dei lavori l'esecutore provvederà a sistemare adeguata segnaletica per indirizzare correttamente il traffico veicolare e gli utenti. Tenendo conto dell'area in cui si andrà ad operare ( tratto della strada aperta al traffico veicolare ) risulta fondamentale prevedere una accurata organizzazione degli interventi manutentivi, cercando di creare il minor disagio possibile alla popolazione. Inoltre bisognerà curare particolarmente la delimitazione del cantiere, al fine di evitare eventuali presenze di estranei nell'area dei lavori. Accesso al Posto di L'accesso ai posti di lavoro avverrà dalla circolazione ordinaria. All'interno dell'area lavoro di lavoro l'esecutore dovrà procedere a velocità ridotta segnalando tutte le manovre che possano risultare pericolose, in modo da non arrecare danno alle persone presenti. L'esecutore dovrà vigilare affinché persone esterne all'attività di cantiere non entrino all'interno delle zone pericolose. Protezione dei Posti Le zone dove si eseguiranno i lavori saranno adeguatamente segnalate attraverso di lavoro l'utilizzo di segnaletica stradale, transenne metalliche e nastro a strisce bianche e rosse. Il tutto in funzione del luogo in cui si eseguiranno i lavori. Ancoraggi delle Nessuno Protezioni collettive Ancoraggi delle Nessuno Protezioni individuali Alimentazione Non necessaria Energia Illuminazione Approvvigionamento Le macchine e i materiali saranno portati sul posto di lavoro attraverso le strade di Materiali / macchine normale accesso. Attrezzature di Le attrezzature di lavoro ,di dimensioni idonee agli spazi in cui dovranno intervenire Lavoro presenti sul ( larghezza del marciapiede) e quant'altro fosse necessario al momento in cui si posto svolgeranno le attività per l'esecuzione delle stesse in sicurezza, saranno fornite o noleggiate dall'esecutore dell'attività lavorativa. L'esecutore dovrà portare sul luogo di lavoro macchine a bassa emissione rumorosa. Protezioni Collettive L'esecutore dovrà tenere sul luogo di lavoro dei presidi antincendio, quali estintori, per poter fronteggiare eventuali emergenze incendio. Protezioni L'esecutore dovrà dotare il personale addetto alle manutenzioni di tutti i DPI Individuali necessari per l'espletamento in sicurezza delle attività previste dalla presente scheda, in particolare: Casco o copricapo, Guanti, Protezione auricolare, Calzature di sicurezza (anche con suola termica), Maschere per la protezione delle vie 31 di 54 respiratorie, Indumenti ad alta visibilità Segnaletica di Nastro colorato bianco e rosso. sicurezza Cartello di divieto di accesso Segnaletica stradale Tavole allegate Planimetria , sezioni e particolari costruttivi ( riferimento agli elaborati progettuali ) 32 di 54 LAVORI DI MANUTENZIONE SEGNALETICA ORIZZONTALE - MSO 2.2 Tipo di intervento manutentivo 2.2 Manutenzione segnaletica orizzontale: attraversamenti pedonali, zebrature e frecce direzionali Aggiornamento fascicolo a cura del CSE Data: Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Esecuzione Dell'attività Accesso al Posto di lavoro Protezione dei Posti di lavoro Ancoraggi delle Protezioni collettive Ancoraggi delle Protezioni individuali Alimentazione Energia Illuminazione Approvvigionamento Materiali / macchine Attrezzature di Lavoro presenti sul posto Protezioni Collettive Protezioni Individuali Segnaletica di sicurezza Tavole allegate 33 di 54 2 Aggiornamento fascicolo a cura della Committenza nei successivi lavori di manutenzione Tipo di intervento specifico: Periodo di realizzazione (dal –al) Ditta Intestazione esecutrice/Operatore Via tel Note: 34 di 54 LAVORI DI MANUTENZIONE SEGNALETICA ORIZZONTALE - MSO 2.2 3 Tipo di intervento manutentivo 2.2 Manutenzione segnaletica orizzontale: attraversamenti pedonali, zebrature e frecce direzionali Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse Misure preventive e Non previste protettive in dotazione dell'opera previste Informazioni necessarie per pianificarne la L'area d'intervento si colloca lungo una strada comunale a traffico veicolare interessato da mezzi pesanti e nei pressi di insediamenti industriali e residenziali. realizzazione in sicurezza Modalità di utilizzo in condizioni di sicurezza Si prevede l'ingresso all'area del cantiere per la manutenzione solamente ai mezzi e alle persone autorizzate, che indossino abbigliamento ad elevata visibilità e che, adeguatamente informati e formati sui rischi specifici delle lavorazioni, nel rispetto della normativa in materia di sicurezza. I tratti di marciapiede interessati dall'attività di manutenzione dovranno essere preclusi all'accesso di persone e strane; per tale motivo sarà obbligatorio prevedere una chiusura della porzione di marciapiede in cui si svolgono i lavori di manutenzione ( attraverso il posiziona mento di barriere e segnaletica idonea) Verifiche e controlli da Dopo l'esecuzione Periodicità Non definibile a priori Periodicità Quando serve Ipotesi di durata effettuare Interventi di manutenzione da effettuare Limitati alla dell'intervento durata di manutenzione stesso e consistenti nel ripristino della segnaletica orizzontale 35 di 54 segnaletica 2 anni 3. MANUTENZIONE POZZETTI FOGNATURA Descrizione degli interventi Tra i lavori di manutenzione previsti in tale opera, sono stati presi in considerazione i seguenti interventi: Tipo di intervento manutentivo 3.1 Manutenzione pozzetti fognatura e griglie: limitatamente ai tratti individuati dal progetto Cadenza Caratteristica Operatori Al bisogno Manodopera specializzata Rischi Le attività manutentive previste, seppure differenziate, presentano rischi che principalmente possono essere così individuati: - Rischi dorso lombari - Scivolamenti, cadute a livello - Urti, colpi, impatti, compressioni - Rumore - Scivolamenti, cadute a livello - Movimentazione manuale dei carichi - Infezioni da microrganismi - Cesoiamento, stritolamento - Inalazione polveri - investimento (da parte di mezzi meccanici e - Schiaccia mento e taglio delle dita - Cadute dall'alto traffico veicolare) - Olii minerali e derivati Misure preventive Le misure preventive sono differenziate in base ai singoli interventi manutentivi presi in considerazione. Le schede successive riportano tali misure nel dettaglio. Allegati Alle schede dei singoli interventi di manutenzione sono da integrare gli elaborati di progetto, sui quali è possibile localizzare le aree e tutte le indispensabili informazioni riguardanti il contesto in cui è stata concepita l'opera. 36 di 54 MANUTENZIONE POZZETTI FOGNATURA - MPF 3.1 Tipo di intervento manutentivo 3.1 Manutenzione pozzetti fognatura e griglie: limitatamente ai tratti individuati dal progetto 1 Cadenza Caratteristica Operatori Al bisogno Manodopera specializzata Rischi principali Le attività manutentive previste, seppure differenziate, presentano rischi che principalmente possono essere così individuati: - Rischi dorso lombari - Scivolamenti, cadute a livello - Urti, colpi, impatti, compressioni - Rumore - Scivolamenti, cadute a livello - Movimentazione manuale dei carichi - Infezioni da microrganismi - Cesoiamento, stritolamento - Inalazione polveri - investimento (da parte di mezzi meccanici e - Schiaccia mento e taglio delle dita - Cadute dall'alto traffico veicolare) - Olii minerali e derivati Informazioni per la ditta esecutrice - operatore sulle caratteristiche del luogo di lavoro Le presenti operazioni di manutenzione si riferiscono ai tratti riguardanti il progetto, secondo le indicazioni che emergono dagli elaborati di progetto. La loro cadenza non risulta quindi definibile a priori. L'attività manutentiva deve essere registrata sulle apposite schede del presente fascicolo ( alla voce aggiornamenti a cura della Committenza) e al termine della stessa deve essere ripristinato lo stato dei luoghi. Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Prima di iniziare l'intervento l'esecutore prenderà visione dei luoghi in cui svolgerà Esecuzione le proprie attività in modo tale da verificare la presenza di eventuali ulteriori rischi. Dell'attività L'esecutore, dovrà realizzare gli interventi di manutenzione previsti dalla presente scheda, solo dopo aver valutato attentamente i rischi a cui saranno sottoposti i lavoratori; le attività saranno svolte seguendo le prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori coinvolti e dei terzi eventualmente presenti e le norme di buona tecnica. In ogni modo ogni qualvolta che l'esecutore dovesse intervenire all'interno dei pozzetti, la squadra minima di intervento sarà composta da almeno due persone in rispetto a guanto previsto dal D.Lgs. 81/2008. Qualora nei pressi delle zone di intervento fosse presente del materiale accatastato, sistemato in condizioni di precario equilibrio o comunque recante disturbo alle attività da compiere, l'esecutore dovrà avvertire il Committente che si attiverà prontamente per verificare la situazione e prendere le misure opportune. L'impresa durante l'esecuzione delle operazioni dovrà preoccuparsi affinché non 37 di 54 venga arrecato danno alle persone, in particolar modo l'esecutore dovrà attivarsi affinché materiale a rischio biologico non possa venire a contatto con le persone o rimanere nelle zone di intervento. Accesso al Posto di Le zone di intervento possono essere diverse, in quanto è possibile intervenire sui lavoro / zona di diversi pozzetti e tratti di fognatura presenti nell'area oggetto dei lavori. intervento Durante le operazioni di accesso e di piazzamento degli eventuali mezzi, l'esecutore dovrà procedere a velocità ridotta segnalando tutte le manovre che possano risultare pericolose, in modo da non arrecare danno alle persone eventualmente presenti. Accesso al pozzetto Tutti i coperchi dei pozzetti sono corredati di occhielli per permettere il sollevamento mediante il sistema di imbraco che l'impresa riterrà più opportuno. Alcuni pozzetti di ispezione della fognatura hanno profondità prossima ai due metri. L'esecutore qualora dovesse intervenire all'interno di un pozzetto, deve dotarsi di scale a mano di adeguata lunghezza e resistenza. Prima di accedere al pozzetto l'impresa deve verificare l'assenza di atmosfere pericolose e adeguare la propria attività al contesto in cui è chiamata a operare. Protezione dei Posti L'esecutore dovrà provvedere a segnalare i pozzetti eventualmente lasciati aperti di lavoro attraverso l'apposizione di barriere e segnaletica di sicurezza. La funzione delle transenne, oltre a quella di impedire la caduta di persone estranee all'attività lavorativa è anche quello di evitare la caduta di materiale all'interno del pozzetto quando siano presenti persone all'interno dello stesso. L'esecutore prima di lasciare, anche per breve tempo, la postazione di lavoro deve procedere a chiudere tutti i pozzetti aperti. Nel caso sia necessario il lavaggio della condotta o la pulizia con autoespurgo, il mezzo dovrà essere piazzato in area di portata adeguata e nei limiti del possibile, non dovrà parcheggiarsi accanto a finestre di appartamenti che aprono al piano rialzato. Il tubo dovrà essere posizionato in modo tale da non causare problemi di inciampo alle persone presenti. La zona attorno all'automezzo dovrà essere resa inaccessibile al passaggio delle persone. Ancoraggi delle Nessuno Protezioni collettive Ancoraggi delle Nessuno Protezioni individuali Alimentazione Nei casi in cui fosse necessario, l'Impresa dovrà provvedere autonomamente Energia all'alimentazione elettrica tramite generatore di corrente portatile. In casi Illuminazione eccezionali, dietro richiesta formale dell'esecutore, il committente potrà fornire tensione dal quadro elettrico comunale presente nell'area. In questo caso l'esecutore dovrà collegarsi alla presa con un suo sottoquadro a cui attaccherà i propri utensili elettrici; è fatto divieto all'appaltatore di collegare direttamente i 38 di 54 propri utensili al quadro del committente. Approvvigionamento Le macchine e i materiali saranno portati sul posto di lavoro attraverso le strade di Materiali / macchine normale accesso. Attrezzature di Le attrezzature di lavoro: imbracature per il sollevamento dei chiusini, apparecchi Lavoro presenti sul per il sollevamento degli stessi, scale a mano, apparecchi rilevatori di atmosfere posto pericolose, auto spurgo, segnaletica di sicurezza e quant'altro fosse necessario, al momento in cui si svolgeranno le attività, per l'esecuzione delle stesse in sicurezza, saranno fornite o noleggiate dall'esecutore dell'attività lavorativa. L'esecutore dovrà portare sul luogo di lavoro macchine a bassa emissione rumorosa. Protezioni Collettive L'esecutore dovrà tenere sul luogo di lavoro dei presidi antincendio, quali estintori, per poter fronteggiare eventuali emergenze incendio. Protezioni L'esecutore dovrà dotare il personale addetto alle manutenzioni di tutti i DPI Individuali necessari per l'espletamento in sicurezza delle attività previste dalla presente scheda. Segnaletica di Nastro colorato bianco e rosso. sicurezza Cartello di divieto di accesso Segnaletica stradale Tavole allegate Planimetria , sezioni e particolari costruttivi ( riferimento agli elaborati progettuali ) 39 di 54 MANUTENZIONE POZZETTI FOGNATURA - MPF 3.1 Tipo di intervento manutentivo 3.1 Manutenzione pozzetti fognatura e griglie: limitatamente ai tratti individuati dal progetto Aggiornamento fascicolo a cura del CSE Data: Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Esecuzione Dell'attività Accesso al Posto di lavoro Protezione dei Posti di lavoro Ancoraggi delle Protezioni collettive Ancoraggi delle Protezioni individuali Alimentazione Energia Illuminazione Approvvigionamento Materiali / macchine Attrezzature di Lavoro presenti sul posto Protezioni Collettive Protezioni Individuali Segnaletica di sicurezza Tavole allegate 40 di 54 2 Aggiornamento fascicolo a cura della Committenza nei successivi lavori di manutenzione Tipo di intervento specifico: Periodo di realizzazione (dal –al) Ditta Intestazione esecutrice/Operatore Via tel Note: 41 di 54 MANUTENZIONE POZZETTI FOGNATURA - MPF 3.1 3 Tipo di intervento manutentivo 3.1 Manutenzione pozzetti fognatura e griglie: limitatamente ai tratti individuati dal progetto Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse Misure preventive e Non previste protettive in dotazione dell'opera previste Informazioni necessarie per pianificarne la L'area d'intervento si colloca lungo una strada comunale a traffico veicolare interessato da mezzi pesanti e nei pressi di insediamenti industriali e residenziali. realizzazione in sicurezza Modalità di utilizzo in condizioni di sicurezza Si prevede l'ingresso all'area del cantiere per la manutenzione solamente ai mezzi e alle persone autorizzate, che indossino abbigliamento ad elevata visibilità e che, adeguatamente informati e formati sui rischi specifici delle lavorazioni, nel rispetto della normativa in materia di sicurezza. I tratti di marciapiede interessati dall'attività di manutenzione dovranno essere preclusi all'accesso di persone e strane; per tale motivo sarà obbligatorio prevedere una chiusura della porzione di marciapiede in cui si svolgono i lavori di manutenzione ( attraverso il posiziona mento di barriere e segnaletica idonea) Verifiche e controlli da Dopo l'esecuzione Periodicità Non definibile a priori Periodicità Quando serve effettuare Interventi di manutenzione da effettuare Limitati alla dell'intervento durata di manutenzione stesso e consistenti nel ripristino della segnaletica orizzontale 42 di 54 Ipotesi di pulizia di pozzetti e griglie una volta all'anno. 4. MANUTENZIONE DELLE AREE A VERDE Descrizione degli interventi Tra i lavori di manutenzione previsti in tale opera, sono stati presi in considerazione i seguenti interventi: Tipo di intervento manutentivo Cadenza Caratteristica Operatori Bimestrale nel periodo 4.1 Manutenzione delle aree a verde primavera estate Manodopera specializzata (n° 4 interventi all'anno) Rischi Le attività manutentive previste, seppure differenziate, presentano rischi che principalmente possono essere così individuati: - Urti, colpi, impatti, compressioni - Protezione schegge - Scivolamenti, cadute a livello - Investimento ( da parte di mezzi meccanici) - Elettrici - Polveri, fibre - Rumore - Rischi dorso lombari Misure preventive Le misure preventive sono differenziate in base ai singoli interventi manutentivi presi in considerazione. Le schede successive riportano tali misure nel dettaglio. Allegati Alle schede dei singoli interventi di manutenzione sono da integrare gli elaborati di progetto, sui quali è possibile localizzare le aree e tutte le indispensabili informazioni riguardanti il contesto in cui è stata concepita l'opera. 43 di 54 LAVORI DI MANUTENZIONE DELLE AREE A VERDE - MAV 4.1 Tipo di intervento manutentivo Cadenza 1 Caratteristica Operatori Bimestrale nel periodo 4.1 Manutenzione delle aree a verde primavera estate Manodopera specializzata (n° 4 interventi all'anno) Rischi principali Le attività manutentive previste, seppure differenziate, presentano rischi che principalmente possono essere così individuati: - Urti, colpi, impatti, compressioni - Protezione schegge - Scivolamenti, cadute a livello - Investimento ( da parte di mezzi meccanici) - Elettrici - Polveri, fibre - Rumore - Rischi dorso lombari Informazioni per la ditta esecutrice - operatore sulle caratteristiche del luogo di lavoro Le presenti operazioni di manutenzione delle aree a verde si limiteranno alle zone realizzate con il progetto in oggetto ( rilevati inerbiti, aree a verde previste dal progetto). La loro cadenza pur non risultando definibile con precisione a priori, risulta periodica e limitata al periodo di vegetazione del manto erboso (primavera autunno). L'attività manutentiva deve essere registrata sulle apposite schede del presente fascicolo (alla voce aggiornamenti a cura della Committenza) e al termine della stessa deve essere ripristinato lo stato dei luoghi Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Prima di iniziare l'intervento l'esecutore prenderà visione dei luoghi in cui svolgerà Esecuzione le proprie attività in modo tale da verificare la presenza di eventuali ulteriori rischi. Dell'attività L'esecutore, dovrà realizzare gli interventi di manutenzione previsti dalla presente scheda, solo dopo aver valutato attentamente i rischi a cui saranno sottoposti i lavoratori; le attività saranno svolte seguendo le prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori coinvolti e dei terzi eventualmente presenti e le norme di buona tecnica. Qualora nei pressi delle zone di intervento fosse presente del materiale accatastato, sistemato in condizioni di precario equilibrio o comunque recante disturbo alle attività da compiere, l'esecutore dovrà avvertire il Committente che si attiverà prontamente per verificare la situazione e prendere le misure opportune. L'impresa durante l'esecuzione delle operazioni dovrà preoccuparsi affinché non venga arrecato danno alle persone, e, nei tratti confinanti con la strada, rendere sempre visibili gli eventuali intralci e rispettare oltre alle regole imposte dal codice della strada le misure prescritte dal D.Lgs. 81/2008 ( misure di sicurezza). Accesso al Posto di Le zone di intervento sono localizzate nelle tavole di progetto ossia nelle aree 44 di 54 lavoro interessate dagli interventi. L'accesso potrà quindi avvenire lungo le strade comunali e provinciali che conducono alla zona lavori. Nei diversi interventi, l'esecutore durante le operazioni di accesso e di piazzamento degli eventuali mezzi meccanici, dovrà procedere a velocità ridotta segnalando tutte le manovre che possano risultare pericolose, in modo da non arrecare danno alle persone presenti. Fare attenzione alla natura del terreno e predisporre gli opportuni accorgimenti per facilitare l'accesso di mezzi e personale nella zona di intervento. Protezione dei Posti Le zone dove si eseguiranno i lavori saranno adeguatamente segnalate attraverso di lavoro l'utilizzo di segnaletica stradale, transenne metalliche e/o nastro a strisce bianche e rosse. Il tutto in funzione del luogo in cui si eseguiranno i lavori. Particolare attenzione nei tratti confinanti con la viabilità pubblica e alle zone potenzialmente interferenti con estranei. Ancoraggi delle Nessuno Protezioni collettive Ancoraggi delle Nessuno Protezioni individuali Alimentazione Non necessaria Energia Illuminazione Approvvigionamento Le macchine e i materiali saranno portati sul posto di lavoro attraverso le strade di Materiali / macchine normale accesso. Attrezzature di Le attrezzature di lavoro: decespugliatore, tosaerba, attrezzi manuali, motosega, Lavoro presenti sul soffiatori, trattore e quant'altro fosse necessario, al momento in cui si svolgeranno posto le attività, per l'esecuzione delle stesse in sicurezza, saranno fornite o noleggiate dall'esecutore dell'attività lavorativa. L'esecutore dovrà portare sul luogo di lavoro macchine a bassa emissione rumorosa. Protezioni Collettive Nessuna Protezioni L'esecutore dovrà dotare il personale addetto alle manutenzioni di tutti i DPI Individuali necessari per l'espletamento in sicurezza delle attività previste dalla presente scheda, in particolare: Casco, Guanti, Protezione, Calzature di sicurezza, Maschere per la protezione delle vie respiratorie, Indumenti ad alta visibilità Segnaletica di Nastro colorato bianco e rosso. sicurezza Cartello di divieto di accesso Segnaletica stradale Tavole allegate Planimetria , sezioni e particolari costruttivi ( riferimento agli elaborati progettuali ) LAVORI DI MANUTENZIONE DELLE AREE A VERDE - MAV 4.1 45 di 54 2 Tipo di intervento manutentivo 4.1 Manutenzione delle aree a verde Aggiornamento fascicolo a cura del CSE Data: Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Esecuzione Dell'attività Accesso al Posto di lavoro Protezione dei Posti di lavoro Ancoraggi delle Protezioni collettive Ancoraggi delle Protezioni individuali Alimentazione Energia Illuminazione Approvvigionamento Materiali / macchine Attrezzature di Lavoro presenti sul posto Protezioni Collettive Protezioni Individuali Segnaletica di sicurezza Tavole allegate 46 di 54 Aggiornamento fascicolo a cura della Committenza nei successivi lavori di manutenzione Tipo di intervento specifico: Periodo di realizzazione (dal –al) Ditta Intestazione esecutrice/Operatore Via tel Note: 47 di 54 LAVORI DI MANUTENZIONE DELLE AREE A VERDE - MAV 4.1 3 Tipo di intervento manutentivo 4.1 Manutenzione delle aree a verde Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse Misure preventive e Non previste protettive in dotazione dell'opera previste Informazioni necessarie per pianificarne la L'area d'intervento si colloca lungo una strada comunale a traffico veicolare interessato da mezzi pesanti e nei pressi di insediamenti industriali e residenziali. realizzazione in sicurezza Modalità di utilizzo in condizioni di sicurezza Si prevede l'ingresso all'area del cantiere per la manutenzione solamente ai mezzi e alle persone autorizzate, che indossino abbigliamento ad elevata visibilità e che, adeguatamente informati e formati sui rischi specifici delle lavorazioni, nel rispetto della normativa in materia di sicurezza. I tratti di marciapiede interessati dall'attività di manutenzione dovranno essere preclusi all'accesso di persone e strane; per tale motivo sarà obbligatorio prevedere una chiusura della porzione di marciapiede in cui si svolgono i lavori di manutenzione ( attraverso il posiziona mento di barriere e segnaletica idonea) Verifiche e controlli da Dopo l'esecuzione Periodicità effettuare Interventi di estate Taglio erba Periodicità manutenzione da effettuare Bimestrale nel periodo primavera Bimestrale nel periodo primavera estate Potatura di siepi ed Periodicità alberature Al bisogno, sentito anche il parere di un agronomo. 48 di 54 PARTE B – LA DOCUMENTAZIONE TECNICA DI SUPPORTO Come evidenziato dal D.Lgs. 81/2008 che riprende il documento dell'Unione Europea sui contenuti del fascicolo tecnico, si evince che la parte B dello stesso fascicolo deve avere come contenuto" il riepilogo della documentazione tecnica a cui si aggiungono istruzioni per interventi di emergenza" dell'opera sulla quale si interviene. Risulta quindi necessario, interpretando le intenzioni del legislatore dell'Unione Europea, conoscere tutti gli interventi effettuati sull'opera e/o quelli che si prevedono di realizzare con lo specifico progetto in itinere. Per fare ciò risulta necessario raccogliere tutte le informazioni, riguardanti il progetto e raccoglierle in forma sintetica (tabella/scheda). Nelle pagine seguenti è stato quindi elaborato uno schema in cui risultano raggruppate tutte le informazioni e la documentazione riferibile all'opera. Si precisa altresì che, vista la natura dell'opera i documenti che costituiscono tale parte B , si riducono quasi totalmente agli elaborati di progetto e agli allegati riguardanti la sicurezza. E' stato aggiunto un successivo schema, analogo a quello compilato ma lasciato in bianco, da compilare all'atto di successivi lavori manutentivi. 49 di 54 ELABORATI TECNICI Elenco degli elaborati Riferimenti normativi e di recapito degli tecnici elaborati tecnici disponibili Data elaborato 1/a - Opera in generale 50 di 54 ETG 01 Recapito elaborato tecnico Note della committenza ELABORATI TECNICI Elenco degli elaborati Riferimenti normativi e di recapito degli tecnici elaborati tecnici disponibili Data elaborato 2/a - Elaborati riguardanti l'applicazione del D.Lgs. 81/2008 e successive integrazioni 51 di 54 ETS 01 Recapito elaborato tecnico Note della committenza PARTE C – AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO – da compilarsi a cura del Committente LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELL'OPERA L'affidamento degli incarichi di manutenzione dell'opera spetta all'amministrazione comunale. Il documento dell'U.E. prevede che all'interno del fascicolo siano riportate anche le indicazioni delle ditte che saranno incaricate per l'effettuazione dei diversi interventi. Risulta quindi opportuno per il gestore dell'opera predisporre un documento per la registrazione delle imprese che effettueranno gli interventi di manutenzione. Di seguito si riporta una pagina bianca del registro delle imprese esecutrici. Il registro riporta in ordine cronologico le imprese che interverranno nell'area per l'effettuazione di particolari lavori di manutenzione. Il registro ha anche la funzione di verificare che le informazioni proprie del fascicolo siano state fornite agli esecutori stessi. Spetterà al gestore dell'opera realizzarli, aggiornarli e tenerli allegati al presente documento. AGGIORNAMENTO DEL FASCICOLO DELL'OPERA In caso di modifiche sostanziali alle attività di manutenzione, il Committente provvederà all'aggiornamento dello stesso ed alla comunicazione delle variazioni alle imprese interessate dalle attività di manutenzione. 52 di 54 ELABORATI TECNICI ETG 01 Aggiornamento documentazione - informazioni utili per la successiva manutenzione Elenco degli elaborati Riferimenti normativi e di recapito degli tecnici elaborati tecnici disponibili Data elaborato ELABORATI TECNICI Aggiornamento documentazione - informazioni utili per la successiva manutenzione 53 di 54 Recapito elaborato tecnico Note della committenza ETG 01 Ditta esecutrice e/o lavoratori autonomi Indirizzo/recapito imprese esecutrici 54 di 54 Elenco interventi affidati Data inizio Data fine incarico incarico ONERI DI SICUREZZA INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ATTUAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA DEL 4° E 5° PROGRAMMA DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE – P.N.S.S. PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO ONERI DI SICUREZZA PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Oneri di sicurezza Riepilogo PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA ATTUAZIONE 4° E 5° PROGRAMMA INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ANNO 2013 Riepilogo generale oneri della sicurezza Descrizione 1 2 3 4 5 6 Impianto cantiere Ambito 1 Ambito 2 Ambito 3 - 4 Ambito 5 - 6 Ambito 7 € € € € € € € Importo 3.611,65 4.010,54 3.525,67 3.007,57 3.541,06 4.728,99 22.425,48 Il Coordinatore in fase di Progettazione Arch. Alberto Donghi PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Oneri di sicurezza Impianto di cantiere Oneri della sicurezza. IMPIANTO CANTIERE Cod. 1 2 3 Dispositivi e/o misure di prevenzione e protezione particolari. Predisposizione di baraccamenti di cantiere (almeno una baracca con funzione di ufficio), compresi direcinzione ed accessi per tutta la durata dei lavori da posizionare in area indicata dall'amministrazione comunale, compresi eventuali spostamenti della stessa in altre zone. Tutto compreso Indumenti di sicurezza segnaletici ad alta visibilità caratterizzati dall'apposizione di pellicole microprismatiche riflettenti e infrangibili, conformi mensile: gilet e bretelle: gilet in maglia di poliestere alla normativa EN 340 e EN 471; costo di utilizzo 120 g 5 gilet da conservare in cantiere a disposizione di eventuali visitatori aggiuntivi per sovrapposizione di cantieri Unità di misura Quantità a corpo Costo unitario € 1.500,00 Totale Costo a corpo € 1.500,00 € cad. cad. 5 20 € € 20,00 20,00 € € 100,00 400,00 Estintore a polvere, omologato secondo la normativa vigente, con valvola a pulsante, valvola di sicurezza a molla e manometro di indicazione di carica, dotato di sistema di controllo della pressione tramite valvola di non ritorno a monte del manometro: da kg 6, classe 34A-233BC, costo del noleggio per mese (o frazione di mese cad. 5,00 € 6,97 € 34,85 Preposto o persona delegata dal Datore di lavoro per sovrintendere alle operazioni di rilievo di eventuali sottoservizi. ore 1 € 32,80 € 32,80 Assistenza alle manovre dei mezzi in entrata ed uscita dal cantiere ed in fase di manovra, (anche all'interno del cantiere), per ora di effettivo servizio. Sono compresi anche il noleggio di indumenti ad alta visibilità e la paletta di segnalazione. ore 10 € 29,40 € 294,00 Partecipazione di un responsabile preposto alla sicurezza alle riunioni di coordinamento organizzate dal CSE per ogni impresa (una tantum) impresa affidataria subappaltatore cad. 5 € 250,00 € 1.250,00 € Sommano € 3.611,65 Il Coordinatore in fase di Progettazione Arch. Alberto Donghi PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Oneri di sicurezza Ambito 1 Oneri della sicurezza AMBITO 1 Cod. Dispositivi e/o misure di prevenzione e protezione particolari. Unità di misura Quantità Costo unitario Totale Barriera stradale di sicurezza, tipo new jersey in polietilene 100%, colore bianco/rosso, compreso trasporti e posa in opera ed eventuale riempimento con sabbia o acqua. Costo d'uso mensile lavorativo. ml. 200 €. 6,40 € 1.280,00 Cavalletto in profilato di acciaio zincato per sostegni mobili della segnaletica stradale (cartelli singoli o composti, tabelle, pannelli); costo di utilizzo per un mese: pesante verniciato a fuoco, con asta richiudibile, per cartelli (dischi diametro 60 cm/ triangolo lato 60 cm) più pannello integrativo cad. 50 € 1,21 € 60,50 Coppia semaforica per senso unico alternato (minimo 10 gg): a) fino al 10° giorgno gg. 10 € 16,41 € 164,10 Segnalazione di lavoro effettuata da movieri con bandierine o palette segnaletiche, incluse nel prezzo, compresi indumenti ad alta visibilità, per tutta la durata dei lavori. ore 40 € 29,40 € 1.176,00 Cono o Delineatore flessibile in gomma bifacciale, con 6 a inserti di rifrangenza di classe 2 (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada,fig. II 392), usato per segnalare ed evidenziare zone di lavoro di lunga durata, deviazioni, incanalamenti e separazioni dei sensi di marcia: costo di utilizzo di ogni delineatore per tutta la durata della segnalazione, compreso eventuali perdite e/o danneggiamenti utilizzo di idoneo collante, compresi eventuali riposizionamenti a seguito di spostamenti provocati da mezzi in marcia cad. 100 € 2,11 € 211,00 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: cartello triangolare, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 383 ÷ 390, 404), in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm, base di appoggi e sacco in pvc per ancoraggio; costo di utilizzo del segnale per un mese: lato 60 cm, rifrangenza classe 2 cad. 40 € 1,82 € 72,80 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: cartello circolare, segnalante divieti o obblighi (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 46 ÷ 75 e fig. II 80 ÷ 96), in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm; costo di utilizzo del segnale per un mese: lato 60 cm, rifrangenza classe 2 cad. 20 € 3,51 € 70,20 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: presegnale di cantiere mobile, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 399/a), formato dalla composizione di tre cartelli, in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm con rifrangenza classe 1 (segnale lavori, segnale corsie disponibili o strettoia e un pannello integrativo indicante la distanza del cantiere), tra cui uno con luci gialle lampeggianti di diametro 230 mm; costo di utilizzo della segnalazione: dimensioni 90 x 250 cm cad. 8 € 20,00 € 160,00 Impianto di segnalazione luminosa, funzionamento di tipo sequenziale o a semplice lampeggio, costituito da centrale elettronica funzionante a 12 V, cavi, fari di diametro 230 mm posti su pannelli di delimitazione rifrangenti in classe I (completi di basidi sostegno), fotosensore (disattivabile) per il solo funzionamento notturno, funzionamento a batteria: valutazione riferita ad impianto secondo il numero dei fari ed il tipo di lampada: fari con lampada alogena, costo di utilizzo mensile: impianto con 6 fari. cad. 16 € 65,74 € 1.051,84 Il Coordinatore in fase di Progettazione Arch. Alberto Donghi PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Oneri di sicurezza Ambito 1 Cod. Dispositivi e/o misure di prevenzione e protezione particolari. Unità di misura Quantità Costo unitario Totale Paletto zincato con sistema antirotazione per il sostegno della segnaletica stradale (cartelli singoli o composti, tabelle, pannelli, delimitatori modulari); costo di utilizzo del palo per un mese: diametro del palo pari a 48 mm: altezza 2 m cad. 40 € 0,46 € 18,40 Base mobile circolare per pali di diametro 48 mm, non inclusi nel prezzo: costo di utilizzo del materiale per un mese cad. 40 € 0,56 € 22,40 Segnalazione della presenza di sede stradale fresata con chiusini rialzati da posizionare all'inizio dei tratti interessati. La segnalazione deve essere realizzata con la posa di idonea segnaletica verticale temporanea di cantiere comprendente un cartello di pericolo generico su fondo giallo ed un cartello integrativo riportante la scritta "ATTENZIONE CHIUSINI RIALZATI". Si ritengono compensati nel prezzo per tutta la durata dei lavori sulla strada: il nolo dei cartelli delle dimensioni idonee (Classe II di rifrangenza della misura minima di 60 cm), il nolo dei supporti per i cartelli, il nolo di eventuali zavorre per rendere stabile il posizionamento, il trasporto, il montaggio ed il posizionamento, lo smontaggio, l'eventuale sostituzione/integrazione del sistema di segnalazione se non ritenuta idonea dalla polizia locale, dalla committenza, dal CSE, dal DL o dagli organi preposti alla vigilanza o se sottratto, ed ogni altro onere per dare il lavoro a perfetta regola d'arte. cad. 12 € 15,00 € 180,00 Segnaletica orizzontale temporanea, di colore giallo, per la delimitazione di cantieri e zone di lavoro, a norma dell'art. 35 del Regolamento di attuazione del Codice della strada: verniciatura su superfici stradali bitumate o selciate o in calcestruzzo per formazione di strisce della larghezza di 12 cm, in colore giallo, con impiego di almeno 100 g/m di vernice rifrangente con perline di vetro premiscelate alla vernice per tutti gli interventi che richiedano una durata del cantiere superiore ai sette giorni, compresi gli oneri di copertura della segnaletica normale ed ogni altro onere. a corpo 1 600,00 € 600,00 € - Dispositivo luminoso, ad integrazione delle segnalazioni ordinarie dei cantieri stradali, nelle ore notturne o in caso di scarsa visibilità, di colore giallo, lampeggiante, o rosso, a luce fissa, con lente in polistirolo antiurto, diametro 200 mm, ruotabile a 360° rispetto alla base, funzionamento a batteria (comprese nella valutazione), fotosensore (disattivabile) per il solo funzionamento notturno: dispositivo con lampada alogena, costo di utilizzo per un mese. cad. 30 € 7,07 € 212,10 Passerella per attraversamenti di scavi: carrabile metallica di dimensioni pari a 4 m (lunghezza) x 3 m larghezza): posizionamento del materiale con l'ausilio di mezzi meccanici, da valutarsi ogni qualvolta l'operazione si ripeta cad. 2 € 35,85 € 71,70 € 4.010,54 Il Coordinatore in fase di Progettazione Arch. Alberto Donghi PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Oneri di sicurezza Ambito 2 Oneri della sicurezza AMBITO 2 Cod. Dispositivi e/o misure di prevenzione e protezione particolari. Unità di misura Quantità Costo unitario Totale Barriera stradale di sicurezza, tipo new jersey in polietilene 100%, colore bianco/rosso, compreso trasporti e posa in opera ed eventuale riempimento con sabbia o acqua. Costo d'uso mensile lavorativo. ml. 400 €. 6,40 € 2.560,00 Cavalletto in profilato di acciaio zincato per sostegni mobili della segnaletica stradale (cartelli singoli o composti, tabelle, pannelli); costo di utilizzo per un mese: pesante verniciato a fuoco, con asta richiudibile, per cartelli (dischi diametro 60 cm/ triangolo lato 60 cm) più pannello integrativo cad. 250 € 1,21 € 302,50 Coppia semaforica per senso unico alternato (minimo 10 gg): a) fino al 10° giorgno gg. 3 € 16,41 € 49,23 Segnalazione di lavoro effettuata da movieri con bandierine o palette segnaletiche, incluse nel prezzo, compresi indumenti ad alta visibilità, per tutta la durata dei lavori. ore 80 € 29,40 € 2.352,00 Cono o Delineatore flessibile in gomma bifacciale, con 6 a inserti di rifrangenza di classe 2 (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada,fig. II 392), usato per segnalare ed evidenziare zone di lavoro di lunga durata, deviazioni, incanalamenti e separazioni dei sensi di marcia: costo di utilizzo di ogni delineatore per tutta la durata della segnalazione, compreso eventuali perdite e/o danneggiamenti utilizzo di idoneo collante, compresi eventuali riposizionamenti a seguito di spostamenti provocati da mezzi in marcia cad. 100 € 2,11 € 211,00 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: cartello triangolare, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 383 ÷ 390, 404), in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm, base di appoggi e sacco in pvc per ancoraggio; costo di utilizzo del segnale per un mese: lato 60 cm, rifrangenza classe 2 cad. 10 € 1,82 € 18,20 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: cartello circolare, segnalante divieti o obblighi (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 46 ÷ 75 e fig. II 80 ÷ 96), in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm; costo di utilizzo del segnale per un mese: lato 60 cm, rifrangenza classe 2 cad. 10 € 3,51 € 35,10 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: presegnale di cantiere mobile, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 399/a), formato dalla composizione di tre cartelli, in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm con rifrangenza classe 1 (segnale lavori, segnale corsie disponibili o strettoia e un pannello integrativo indicante la distanza del cantiere), tra cui uno con luci gialle lampeggianti di diametro 230 mm; posa in opera e successiva rimozione: dimensioni 90 x 250 cm cad. 10 € 20,00 € 200,00 Impianto di segnalazione luminosa, funzionamento di tipo sequenziale o a semplice lampeggio, costituito da centrale elettronica funzionante a 12 V, cavi, fari di diametro 230 mm posti su pannelli di delimitazione rifrangenti in classe I (completi di basidi sostegno), fotosensore (disattivabile) per il solo funzionamento notturno, funzionamento a batteria: valutazione riferita ad impianto secondo il numero dei fari ed il tipo di lampada: fari con lampada alogena, costo di utilizzo mensile: impianto con 6 fari. cad. 2 € 65,74 € 131,48 Il Coordinatore in fase di Progettazione Arch. Alberto Donghi PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Oneri di sicurezza Ambito 2 Cod. Dispositivi e/o misure di prevenzione e protezione particolari. Unità di misura Quantità Costo unitario Totale Paletto zincato con sistema antirotazione per il sostegno della segnaletica stradale (cartelli singoli o composti, tabelle, pannelli, delimitatori modulari); costo di utilizzo del palo per un mese: diametro del palo pari a 48 mm: altezza 2 m cad. 20 € 0,46 € 9,20 Base mobile circolare per pali di diametro 48 mm, non inclusi nel prezzo: costo di utilizzo del materiale per un mese cad. 20 € 0,56 € 11,20 Segnalazione della presenza di sede stradale fresata con chiusini rialzati da posizionare all'inizio dei tratti interessati. La segnalazione deve essere realizzata con la posa di idonea segnaletica verticale temporanea di cantiere comprendente un cartello di pericolo generico su fondo giallo ed un cartello integrativo riportante la scritta "ATTENZIONE CHIUSINI RIALZATI". Si ritengono compensati nel prezzo per tutta la durata dei lavori sulla strada: il nolo dei cartelli delle dimensioni idonee (Classe II di rifrangenza della misura minima di 60 cm), il nolo dei supporti per i cartelli, il nolo di eventuali zavorre per rendere stabile il posizionamento, il trasporto, il montaggio ed il posizionamento, lo smontaggio, l'eventuale sostituzione/integrazione del sistema di segnalazione se non ritenuta idonea dalla polizia locale, dalla committenza, dal CSE, dal DL o dagli organi preposti alla vigilanza o se sottratto, ed ogni altro onere per dare il lavoro a perfetta regola d'arte. cad. 12 € 15,00 € 180,00 Segnaletica orizzontale temporanea, di colore giallo, per la delimitazione di cantieri e zone di lavoro, a norma dell'art. 35 del Regolamento di attuazione del Codice della strada: verniciatura su superfici stradali bitumate o selciate o in calcestruzzo per formazione di strisce della larghezza di 12 cm, in colore giallo, con impiego di almeno 100 g/m di vernice rifrangente con perline di vetro premiscelate alla vernice per tutti gli interventi che richiedano una durata del cantiere superiore ai sette giorni, compresi gli oneri di copertura della segnaletica normale ed ogni altro onere. a corpo 1 200,00 € 200,00 € - Dispositivo luminoso, ad integrazione delle segnalazioni ordinarie dei cantieri stradali, nelle ore notturne o in caso di scarsa visibilità, di colore giallo, lampeggiante, o rosso, a luce fissa, con lente in polistirolo antiurto, diametro 200 mm, ruotabile a 360° rispetto alla base, funzionamento a batteria (comprese nella valutazione), fotosensore (disattivabile) per il solo funzionamento notturno: dispositivo con lampada alogena, costo di utilizzo per un mese. cad. 8 € 7,07 € 56,56 Passerella per attraversamenti di scavi: carrabile metallica di dimensioni pari a 4 m (lunghezza) x 3 m larghezza): posizionamento del materiale con l'ausilio di mezzi meccanici, da valutarsi ogni qualvolta l'operazione si ripeta cad. 2 € 35,85 € 71,70 € 3.525,67 Il Coordinatore in fase di Progettazione Arch. Alberto Donghi PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Oneri di sicurezza Ambito 3-4 Oneri della sicurezza AMBITO 3 e 4 Cod. Dispositivi e/o misure di prevenzione e protezione particolari. Unità di misura Quantità Costo unitario Totale Barriera stradale di sicurezza, tipo new jersey in polietilene 100%, colore bianco/rosso, compreso trasporti e posa in opera ed eventuale riempimento con sabbia o acqua. Costo d'uso mensile lavorativo. ml. 150 €. 6,40 € 960,00 Cavalletto in profilato di acciaio zincato per sostegni mobili della segnaletica stradale (cartelli singoli o composti, tabelle, pannelli); costo di utilizzo per un mese: pesante verniciato a fuoco, con asta richiudibile, per cartelli (dischi diametro 60 cm/ triangolo lato 60 cm) più pannello integrativo cad. 200 € 1,21 € 242,00 Coppia semaforica per senso unico alternato (minimo 10 gg): a) fino al 10° giorgno gg. 0 € 16,41 € - Segnalazione di lavoro effettuata da movieri con bandierine o palette segnaletiche, incluse nel prezzo, compresi indumenti ad alta visibilità, per tutta la durata dei lavori. ore 50 € 29,40 € 1.470,00 Cono o Delineatore flessibile in gomma bifacciale, con 6 a inserti di rifrangenza di classe 2 (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada,fig. II 392), usato per segnalare ed evidenziare zone di lavoro di lunga durata, deviazioni, incanalamenti e separazioni dei sensi di marcia: costo di utilizzo di ogni delineatore per tutta la durata della segnalazione, compreso eventuali perdite e/o danneggiamenti utilizzo di idoneo collante, compresi eventuali riposizionamenti a seguito di spostamenti provocati da mezzi in marcia cad. 300 € 2,11 € 633,00 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: cartello triangolare, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 383 ÷ 390, 404), in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm, base di appoggi e sacco in pvc per ancoraggio; costo di utilizzo del segnale per un mese: lato 60 cm, rifrangenza classe 2 cad. 10 € 1,82 € 18,20 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: cartello circolare, segnalante divieti o obblighi (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 46 ÷ 75 e fig. II 80 ÷ 96), in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm; costo di utilizzo del segnale per un mese: lato 60 cm, rifrangenza classe 2 cad. 10 € 3,51 € 35,10 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: presegnale di cantiere mobile, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 399/a), formato dalla composizione di tre cartelli, in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm con rifrangenza classe 1 (segnale lavori, segnale corsie disponibili o strettoia e un pannello integrativo indicante la distanza del cantiere), tra cui uno con luci gialle lampeggianti di diametro 230 mm; posa in opera e successiva rimozione: dimensioni 90 x 250 cm cad. 5 € 20,00 € 100,00 Impianto di segnalazione luminosa, funzionamento di tipo sequenziale o a semplice lampeggio, costituito da centrale elettronica funzionante a 12 V, cavi, fari di diametro 230 mm posti su pannelli di delimitazione rifrangenti in classe I (completi di basidi sostegno), fotosensore (disattivabile) per il solo funzionamento notturno, funzionamento a batteria: valutazione riferita ad impianto secondo il numero dei fari ed il tipo di lampada: fari con lampada alogena, costo di utilizzo mensile: impianto con 6 fari. cad. 4 € 65,74 € 262,96 Il Coordinatore in fase di Progettazione Arch. Alberto Donghi PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Oneri di sicurezza Ambito 3-4 Cod. Dispositivi e/o misure di prevenzione e protezione particolari. Unità di misura Quantità Costo unitario Totale Paletto zincato con sistema antirotazione per il sostegno della segnaletica stradale (cartelli singoli o composti, tabelle, pannelli, delimitatori modulari); costo di utilizzo del palo per un mese: diametro del palo pari a 48 mm: altezza 2 m cad. 20 € 0,46 € 9,20 Base mobile circolare per pali di diametro 48 mm, non inclusi nel prezzo: costo di utilizzo del materiale per un mese cad. 20 € 0,56 € 11,20 Segnalazione della presenza di sede stradale fresata con chiusini rialzati da posizionare all'inizio dei tratti interessati. La segnalazione deve essere realizzata con la posa di idonea segnaletica verticale temporanea di cantiere comprendente un cartello di pericolo generico su fondo giallo ed un cartello integrativo riportante la scritta "ATTENZIONE CHIUSINI RIALZATI". Si ritengono compensati nel prezzo per tutta la durata dei lavori sulla strada: il nolo dei cartelli delle dimensioni idonee (Classe II di rifrangenza della misura minima di 60 cm), il nolo dei supporti per i cartelli, il nolo di eventuali zavorre per rendere stabile il posizionamento, il trasporto, il montaggio ed il posizionamento, lo smontaggio, l'eventuale sostituzione/integrazione del sistema di segnalazione se non ritenuta idonea dalla polizia locale, dalla committenza, dal CSE, dal DL o dagli organi preposti alla vigilanza o se sottratto, ed ogni altro onere per dare il lavoro a perfetta regola d'arte. cad. 5 € 15,00 € 75,00 Segnaletica orizzontale temporanea, di colore giallo, per la delimitazione di cantieri e zone di lavoro, a norma dell'art. 35 del Regolamento di attuazione del Codice della strada: verniciatura su superfici stradali bitumate o selciate o in calcestruzzo per formazione di strisce della larghezza di 12 cm, in colore giallo, con impiego di almeno 100 g/m di vernice rifrangente con perline di vetro premiscelate alla vernice per tutti gli interventi che richiedano una durata del cantiere superiore ai sette giorni, compresi gli oneri di copertura della segnaletica normale ed ogni altro onere. a corpo 1 300,00 € 300,00 € - Dispositivo luminoso, ad integrazione delle segnalazioni ordinarie dei cantieri stradali, nelle ore notturne o in caso di scarsa visibilità, di colore giallo, lampeggiante, o rosso, a luce fissa, con lente in polistirolo antiurto, diametro 200 mm, ruotabile a 360° rispetto alla base, funzionamento a batteria (comprese nella valutazione), fotosensore (disattivabile) per il solo funzionamento notturno: dispositivo con lampada alogena, costo di utilizzo per un mese. cad. 3 € 7,07 € 21,21 Passerella per attraversamenti di scavi: carrabile metallica di dimensioni pari a 4 m (lunghezza) x 3 m larghezza): posizionamento del materiale con l'ausilio di mezzi meccanici, da valutarsi ogni qualvolta l'operazione si ripeta cad. 2 € 35,85 € 71,70 € 3.007,57 Il Coordinatore in fase di Progettazione Arch. Alberto Donghi PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Oneri di sicurezza Ambito 5-6 Oneri della sicurezza AMBITO 5 e 6 Cod. Dispositivi e/o misure di prevenzione e protezione particolari. Unità di misura Quantità Costo unitario Totale Barriera stradale di sicurezza, tipo new jersey in polietilene 100%, colore bianco/rosso, compreso trasporti e posa in opera ed eventuale riempimento con sabbia o acqua. Costo d'uso mensile lavorativo. ml. 300 €. 6,40 € 1.920,00 Cavalletto in profilato di acciaio zincato per sostegni mobili della segnaletica stradale (cartelli singoli o composti, tabelle, pannelli); costo di utilizzo per un mese: pesante verniciato a fuoco, con asta richiudibile, per cartelli (dischi diametro 60 cm/ triangolo lato 60 cm) più pannello integrativo cad. 10 € 1,21 € 12,10 Coppia semaforica per senso unico alternato (minimo 10 gg): a) fino al 10° giorgno gg. 0 € 16,41 € - Segnalazione di lavoro effettuata da movieri con bandierine o palette segnaletiche, incluse nel prezzo, compresi indumenti ad alta visibilità, per tutta la durata dei lavori. ore 60 € 29,40 € 1.764,00 Cono o Delineatore flessibile in gomma bifacciale, con 6 a inserti di rifrangenza di classe 2 (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada,fig. II 392), usato per segnalare ed evidenziare zone di lavoro di lunga durata, deviazioni, incanalamenti e separazioni dei sensi di marcia: costo di utilizzo di ogni delineatore per tutta la durata della segnalazione, compreso eventuali perdite e/o danneggiamenti utilizzo di idoneo collante, compresi eventuali riposizionamenti a seguito di spostamenti provocati da mezzi in marcia cad. 150 € 2,11 € 316,50 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: cartello triangolare, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 383 ÷ 390, 404), in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm, base di appoggi e sacco in pvc per ancoraggio; costo di utilizzo del segnale per un mese: lato 60 cm, rifrangenza classe 2 cad. 20 € 1,82 € 36,40 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: cartello circolare, segnalante divieti o obblighi (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 46 ÷ 75 e fig. II 80 ÷ 96), in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm; costo di utilizzo del segnale per un mese: lato 60 cm, rifrangenza classe 2 cad. 20 € 3,51 € 70,20 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: presegnale di cantiere mobile, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 399/a), formato dalla composizione di tre cartelli, in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm con rifrangenza classe 1 (segnale lavori, segnale corsie disponibili o strettoia e un pannello integrativo indicante la distanza del cantiere), tra cui uno con luci gialle lampeggianti di diametro 230 mm; posa in opera e successiva rimozione: dimensioni 90 x 250 cm cad. 5 € 20,00 € 100,00 Impianto di segnalazione luminosa, funzionamento di tipo sequenziale o a semplice lampeggio, costituito da centrale elettronica funzionante a 12 V, cavi, fari di diametro 230 mm posti su pannelli di delimitazione rifrangenti in classe I (completi di basidi sostegno), fotosensore (disattivabile) per il solo funzionamento notturno, funzionamento a batteria: valutazione riferita ad impianto secondo il numero dei fari ed il tipo di lampada: fari con lampada alogena, costo di utilizzo mensile: impianto con 6 fari. cad. 4 € 65,74 € 262,96 Il Coordinatore in fase di Progettazione Arch. Alberto Donghi PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Oneri di sicurezza Ambito 5-6 Cod. Dispositivi e/o misure di prevenzione e protezione particolari. Unità di misura Quantità Costo unitario Totale Paletto zincato con sistema antirotazione per il sostegno della segnaletica stradale (cartelli singoli o composti, tabelle, pannelli, delimitatori modulari); costo di utilizzo del palo per un mese: diametro del palo pari a 48 mm: altezza 2 m cad. 40 € 0,46 € 18,40 Base mobile circolare per pali di diametro 48 mm, non inclusi nel prezzo: costo di utilizzo del materiale per un mese cad. 40 € 0,56 € 22,40 Segnalazione della presenza di sede stradale fresata con chiusini rialzati da posizionare all'inizio dei tratti interessati. La segnalazione deve essere realizzata con la posa di idonea segnaletica verticale temporanea di cantiere comprendente un cartello di pericolo generico su fondo giallo ed un cartello integrativo riportante la scritta "ATTENZIONE CHIUSINI RIALZATI". Si ritengono compensati nel prezzo per tutta la durata dei lavori sulla strada: il nolo dei cartelli delle dimensioni idonee (Classe II di rifrangenza della misura minima di 60 cm), il nolo dei supporti per i cartelli, il nolo di eventuali zavorre per rendere stabile il posizionamento, il trasporto, il montaggio ed il posizionamento, lo smontaggio, l'eventuale sostituzione/integrazione del sistema di segnalazione se non ritenuta idonea dalla polizia locale, dalla committenza, dal CSE, dal DL o dagli organi preposti alla vigilanza o se sottratto, ed ogni altro onere per dare il lavoro a perfetta regola d'arte. cad. 5 € 15,00 € 75,00 Segnaletica orizzontale temporanea, di colore giallo, per la delimitazione di cantieri e zone di lavoro, a norma dell'art. 35 del Regolamento di attuazione del Codice della strada: verniciatura su superfici stradali bitumate o selciate o in calcestruzzo per formazione di strisce della larghezza di 12 cm, in colore giallo, con impiego di almeno 100 g/m di vernice rifrangente con perline di vetro premiscelate alla vernice per tutti gli interventi che richiedano una durata del cantiere superiore ai sette giorni, compresi gli oneri di copertura della segnaletica normale ed ogni altro onere. a corpo 1 450,00 € 450,00 € - Dispositivo luminoso, ad integrazione delle segnalazioni ordinarie dei cantieri stradali, nelle ore notturne o in caso di scarsa visibilità, di colore giallo, lampeggiante, o rosso, a luce fissa, con lente in polistirolo antiurto, diametro 200 mm, ruotabile a 360° rispetto alla base, funzionamento a batteria (comprese nella valutazione), fotosensore (disattivabile) per il solo funzionamento notturno: dispositivo con lampada alogena, costo di utilizzo per un mese. cad. 50 € 7,07 € 353,50 Passerella per attraversamenti di scavi: carrabile metallica di dimensioni pari a 4 m (lunghezza) x 3 m larghezza): posizionamento del materiale con l'ausilio di mezzi meccanici, da valutarsi ogni qualvolta l'operazione si ripeta cad. 2 € 35,85 € 71,70 € 3.541,06 Il Coordinatore in fase di Progettazione Arch. Alberto Donghi PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Oneri di sicurezza Ambito 7 Oneri della sicurezza AMBITO 7 Cod. Dispositivi e/o misure di prevenzione e protezione particolari. Unità di misura Quantità Costo unitario Totale Barriera stradale di sicurezza, tipo new jersey in polietilene 100%, colore bianco/rosso, compreso trasporti e posa in opera ed eventuale riempimento con sabbia o acqua. Costo d'uso mensile lavorativo. ml. 100 €. 6,40 € 640,00 Cavalletto in profilato di acciaio zincato per sostegni mobili della segnaletica stradale (cartelli singoli o composti, tabelle, pannelli); costo di utilizzo per un mese: pesante verniciato a fuoco, con asta richiudibile, per cartelli (dischi diametro 60 cm/ triangolo lato 60 cm) più pannello integrativo cad. 100 € 1,21 € 121,00 Coppia semaforica per senso unico alternato (minimo 10 gg): a) fino al 10° giorgno gg. 9 € 16,41 € 147,69 Segnalazione di lavoro effettuata da movieri con bandierine o palette segnaletiche, incluse nel prezzo, compresi indumenti ad alta visibilità, per tutta la durata dei lavori. ore 100 € 29,40 € 2.940,00 Cono o Delineatore flessibile in gomma bifacciale, con 6 a inserti di rifrangenza di classe 2 (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada,fig. II 392), usato per segnalare ed evidenziare zone di lavoro di lunga durata, deviazioni, incanalamenti e separazioni dei sensi di marcia: costo di utilizzo di ogni delineatore per tutta la durata della segnalazione, compreso eventuali perdite e/o danneggiamenti utilizzo di idoneo collante, compresi eventuali riposizionamenti a seguito di spostamenti provocati da mezzi in marcia cad. 200 € 2,11 € 422,00 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: cartello triangolare, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 383 ÷ 390, 404), in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm, base di appoggi e sacco in pvc per ancoraggio; costo di utilizzo del segnale per un mese: lato 60 cm, rifrangenza classe 2 cad. 20 € 1,82 € 36,40 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: cartello circolare, segnalante divieti o obblighi (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 46 ÷ 75 e fig. II 80 ÷ 96), in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm; costo di utilizzo del segnale per un mese: lato 60 cm, rifrangenza classe 2 cad. 20 € 3,51 € 70,20 Segnalamento di cantieri temporanei costituito da cartelli conformi alle norme stabilite dal Codice della Strada e dal Regolamento di attuazione, con scatolatura perimetrale di rinforzo e attacchi universali saldati sul retro: presegnale di cantiere mobile, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 399/a), formato dalla composizione di tre cartelli, in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm con rifrangenza classe 1 (segnale lavori, segnale corsie disponibili o strettoia e un pannello integrativo indicante la distanza del cantiere), tra cui uno con luci gialle lampeggianti di diametro 230 mm; posa in opera e successiva rimozione: dimensioni 90 x 250 cm cad. 5 € 20,00 € 100,00 Impianto di segnalazione luminosa, funzionamento di tipo sequenziale o a semplice lampeggio, costituito da centrale elettronica funzionante a 12 V, cavi, fari di diametro 230 mm posti su pannelli di delimitazione rifrangenti in classe I (completi di basidi sostegno), fotosensore (disattivabile) per il solo funzionamento notturno, funzionamento a batteria: valutazione riferita ad impianto secondo il numero dei fari ed il tipo di lampada: fari con lampada alogena, costo di utilizzo mensile: impianto con 6 fari. cad. 0 € 65,74 € - Il Coordinatore in fase di Progettazione Arch. Alberto Donghi PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Oneri di sicurezza Ambito 7 Cod. Dispositivi e/o misure di prevenzione e protezione particolari. Unità di misura Quantità Costo unitario Totale Paletto zincato con sistema antirotazione per il sostegno della segnaletica stradale (cartelli singoli o composti, tabelle, pannelli, delimitatori modulari); costo di utilizzo del palo per un mese: diametro del palo pari a 48 mm: altezza 2 m cad. 40 € 0,46 € 18,40 Base mobile circolare per pali di diametro 48 mm, non inclusi nel prezzo: costo di utilizzo del materiale per un mese cad. 40 € 0,56 € 22,40 Segnalazione della presenza di sede stradale fresata con chiusini rialzati da posizionare all'inizio dei tratti interessati. La segnalazione deve essere realizzata con la posa di idonea segnaletica verticale temporanea di cantiere comprendente un cartello di pericolo generico su fondo giallo ed un cartello integrativo riportante la scritta "ATTENZIONE CHIUSINI RIALZATI". Si ritengono compensati nel prezzo per tutta la durata dei lavori sulla strada: il nolo dei cartelli delle dimensioni idonee (Classe II di rifrangenza della misura minima di 60 cm), il nolo dei supporti per i cartelli, il nolo di eventuali zavorre per rendere stabile il posizionamento, il trasporto, il montaggio ed il posizionamento, lo smontaggio, l'eventuale sostituzione/integrazione del sistema di segnalazione se non ritenuta idonea dalla polizia locale, dalla committenza, dal CSE, dal DL o dagli organi preposti alla vigilanza o se sottratto, ed ogni altro onere per dare il lavoro a perfetta regola d'arte. cad. 5 € 15,00 € 75,00 Segnaletica orizzontale temporanea, di colore giallo, per la delimitazione di cantieri e zone di lavoro, a norma dell'art. 35 del Regolamento di attuazione del Codice della strada: verniciatura su superfici stradali bitumate o selciate o in calcestruzzo per formazione di strisce della larghezza di 12 cm, in colore giallo, con impiego di almeno 100 g/m di vernice rifrangente con perline di vetro premiscelate alla vernice per tutti gli interventi che richiedano una durata del cantiere superiore ai sette giorni, compresi gli oneri di copertura della segnaletica normale ed ogni altro onere. a corpo 1 400,00 € 400,00 € - Dispositivo luminoso, ad integrazione delle segnalazioni ordinarie dei cantieri stradali, nelle ore notturne o in caso di scarsa visibilità, di colore giallo, lampeggiante, o rosso, a luce fissa, con lente in polistirolo antiurto, diametro 200 mm, ruotabile a 360° rispetto alla base, funzionamento a batteria (comprese nella valutazione), fotosensore (disattivabile) per il solo funzionamento notturno: dispositivo con lampada alogena, costo di utilizzo per un mese. cad. 50 € 7,07 € 353,50 Passerella per attraversamenti di scavi: carrabile metallica di dimensioni pari a 4 m (lunghezza) x 3 m larghezza): posizionamento del materiale con l'ausilio di mezzi meccanici, da valutarsi ogni qualvolta l'operazione si ripeta cad. 4 € 35,85 € 143,40 € 4.728,99 Il Coordinatore in fase di Progettazione Arch. Alberto Donghi CRONOPROGRAMMA INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ATTUAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA DEL 4° E 5° PROGRAMMA DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE – P.N.S.S. PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO CRONOPROGRAMMA PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Cronoprogramma AMBITO 1 - VIA MORO INTERSEZIONE VIA SARAGAT DEMOLIZIONI SOVRASTRUTTURA FOGNATURA SISTEMAZIONE A VERDE SEGNALETICA € € € € € 8.197,65 27.014,03 1.192,36 1.302,15 5.293,81 AMBITO 1 - VIA MORO INTERSEZIONE VIA ASSUNTA 1 2 3 4 5 6 7 8 DEMOLIZIONI SCAVI SOTTOFONDI SOVRASTRUTTURA CANALIZZAZIONI FOGNATURA SISTEMAZIONE A VERDE SEGNALETICA € € € € € € € € 11.232,55 485,43 1.482,77 43.818,22 1.260,00 779,56 927,83 6.113,64 AMBITO 1- VIA MORO DA VIA ASSUNTA A VIA GRANDI 1 2 3 4 5 DEMOLIZIONI SOVRASTRUTTURA SISTEMAZIONE A VERDE CANALIZZAZIONI SEGNALETICA € € € € € 2.349,90 73.578,82 1.364,42 1.363,95 15.882,91 AMBITO 2 - VIA ITALIA 1 2 3 4 5 DEMOLIZIONI SOVRASTRUTTURA CANALIZZAZIONI SISTEMAZIONE A VERDE SEGNALETICA € € € € € 27.130,09 119.121,43 2.401,20 4.905,40 36.941,88 AMBITI 3 E 4 INTERSEZIONE VIA LOCATELLI - COMO FAVARON 1 2 3 4 5 6 DEMOLIZIONI SCAVI SOTTOFONDI SOVRASTRUTTURA SISTEMAZIONE A VERDE SEGNALETICA € € € € € € 5.615,09 1.973,98 4.174,00 35.949,86 2.668,87 6.298,20 AMBITI 5 E 6 - ROTATORIA VIA LOCATELLI- SARAJEVO - MARX ATTRAV. PADOVA 1 2 3 4 DEMOLIZIONI SOVRASTRUTTURA SISTEMAZIONE A VERDE SEGNALETICA € € € € 1.329,46 24.226,25 4.683,47 8.120,82 AMBITO 7 - VIA VENEZIA 1 2 3 4 DEMOLIZIONI CANALIZZAZIONI SOVRASTRUTTURA SEGNALETICA € € € € 21.090,92 2.140,45 45.369,72 28.218,91 23° settim 1 Il Progettista Arch. Alberto Donghi 24° setti 13/07/15 06/07/15 22° settim 29/06/15 21° settim 22/06/15 20° settim 15/06/15 19° settim 08/06/15 18° settim 01/06/15 17° settim 25/05/15 16° settim 18/05/15 15° settim 11/05/15 14° settim 04/05/15 13° settim 27/04/15 12° settim 20/04/15 11° settim 13/04/15 10° settim 06/04/15 9° settim 30/03/15 8° settim 23/03/15 7° settim 16/03/15 6° settim 09/03/15 5° settim 02/03/15 4° settim 23/02/15 IMPORTI 3° settim 16/02/15 LAVORAZIONI 1 2 3 4 5 2° settim 09/02/15 AMBITI 02/02/15 1° settim PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE REGIONE LOMBARDIA INTERVENTI SULLA VIABILITA' COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA' - 4° E 5° PROGRAMMA ANNO 2013 Cronoprogramma AMBITO 1 - VIA MORO INTERSEZIONE VIA SARAGAT DEMOLIZIONI SOVRASTRUTTURA FOGNATURA SISTEMAZIONE A VERDE SEGNALETICA € € € € € 8.197,65 27.014,03 1.192,36 1.302,15 5.293,81 AMBITO 1 - VIA MORO INTERSEZIONE VIA ASSUNTA 1 2 3 4 5 6 7 8 DEMOLIZIONI SCAVI SOTTOFONDI SOVRASTRUTTURA CANALIZZAZIONI FOGNATURA SISTEMAZIONE A VERDE SEGNALETICA € € € € € € € € 11.232,55 485,43 1.482,77 43.818,22 1.260,00 779,56 927,83 6.113,64 AMBITO 1- VIA MORO DA VIA ASSUNTA A VIA GRANDI 1 2 3 4 5 DEMOLIZIONI SOVRASTRUTTURA SISTEMAZIONE A VERDE CANALIZZAZIONI SEGNALETICA € € € € € 2.349,90 73.578,82 1.364,42 1.363,95 15.882,91 AMBITO 2 - VIA ITALIA 1 2 3 4 5 DEMOLIZIONI SOVRASTRUTTURA CANALIZZAZIONI SISTEMAZIONE A VERDE SEGNALETICA € € € € € 27.130,09 119.121,43 2.401,20 4.905,40 36.941,88 AMBITI 3 E 4 INTERSEZIONE VIA LOCATELLI - COMO FAVARON 1 2 3 4 5 6 DEMOLIZIONI SCAVI SOTTOFONDI SOVRASTRUTTURA SISTEMAZIONE A VERDE SEGNALETICA € € € € € € 5.615,09 1.973,98 4.174,00 35.949,86 2.668,87 6.298,20 AMBITI 5 E 6 - ROTATORIA VIA LOCATELLI- SARAJEVO - MARX ATTRAV. PADOVA 1 2 3 4 DEMOLIZIONI SOVRASTRUTTURA SISTEMAZIONE A VERDE SEGNALETICA € € € € 1.329,46 24.226,25 4.683,47 8.120,82 AMBITO 7 - VIA VENEZIA 1 2 3 4 DEMOLIZIONI CANALIZZAZIONI SOVRASTRUTTURA SEGNALETICA € € € € 21.090,92 2.140,45 45.369,72 28.218,91 39° settim 26/10/15 27/10/15 28/10/15 29/10/15 30/10/15 38° settim 19/10/15 37° settim 12/10/15 36° settim 05/10/15 35° settim 28/09/15 34° settim 21/09/15 33° settim 14/09/15 32° settim 07/09/15 31° settim 31/08/15 30° settim 24/08/15 29° settim 17/08/15 28° settim 10/08/15 IMPORTI 27° settim 03/08/15 LAVORAZIONI 1 2 3 4 5 26° settim 27/07/15 AMBITI 25° settim 20/07/15 24° settim Il Progettista Arch. Alberto Donghi INTERVENTI SULLA VIABILITA’ COMUNALE FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTALITA’ ATTUAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA DEL 4° E 5° PROGRAMMA DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE – P.N.S.S. PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI MANUTENZIONE PREMESSA ............................................................................................................................ 3 INTRODUZIONE ..................................................................................................................... 3 INTERVENTI PREVISTI......................................................................................................................... 4 DESCRIZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI ................................................................................... 9 DURATA DEI LAVORI .............................................................................................................. 9 INDIRIZZO DEL CANTIERE ........................................................................................................ 9 PARTE A – RISCHI E MISURE PREVENTIVE NELLE ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE ............................... 10 1. LAVORI DI MANUTENZIONE DEL MANTO BITUMINOSO ........................................................ 10 2. LAVORI DI MANUTENZIONE SEGNALETICA ORIZZONTALE ..................................................... 15 3. MANUTENZIONE POZZETTI FOGNATURA ............................................................................ 20 4. MANUTENZIONE DELLE AREE A VERDE ............................................................................... 25 PARTE B – LA DOCUMENTAZIONE TECNICA DI SUPPORTO............................................................ 29 PARTE C – AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO – da compilarsi a cura del Committente ............... 32 PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 2 di 33 PREMESSA Il presente documento è stato redatto ai sensi dell'art.91 del D.Lgs 81/08 e dell'allegato XVI del D.Lgs dal Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione; il fascicolo dovrà quindi essere aggiornato sia in fase di esecuzione dei lavori sia al termine degli stessi. I lavori presi in considerazione nel presente documento sono esclusivamente quelli di carattere edile rientranti nell'ambito di applicazione del D.Lgs 81/08. INTRODUZIONE Il presente fascicolo dell'opera, realizzato conformemente ai requisiti del D.Lgs 81/08, ha il compito di informare sui possibili rischi a cui potrebbero trovarsi esposti gli addetti alle successive attività di manutenzione dell'opera in oggetto, definendo altresì le specifiche misure preventive a tutela dei lavoratori che eseguiranno tali attività. E' importante chiarire che il fascicolo, in molteplici casi di lavori manutentivi, non sarà l'unico strumento di pianificazione e gestione della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro; infatti, stante l'attuale situazione normativa, si possono presentare diversi casi: a. i lavori di manutenzione saranno tali da comportare la presenza anche non contemporanea di più imprese a realizzare i lavori, in tal caso sarà cura del committente nominare un coordinatore per la progettazione, il quale tenuto conto delle indicazioni del fascicolo, redigerà il piano di sicurezza per l'opera di manutenzione. Le imprese esecutrici prima dell'inizio dei lavori dovranno realizzare il loro Piano Operativo di Sicurezza ai sensi del D.Lgs 81/08 b. i lavori di manutenzione che non rientrano nel caso precedente e sono svolti da imprese o lavoratori autonomi esterni, in tal caso gli esecutori dovranno redigere il loro Piano Operativo di Sicurezza per lo specifico cantiere tenendo in debito conto le considerazioni del fascicolo. In questo caso il fascicolo potrà essere utilizzato dal committente per fornire la doverosa informazione ai sensi della vigente normativa. Per questi motivi, le misure inserite nel fascicolo non scendono nel dettaglio delle procedure esecutive che dovranno adottare gli addetti alla manutenzione in quanto a questo dovranno provvedere i Documenti per la sicurezza precedentemente citati. Il Fascicolo per le attività di manutentive previste: definisce rischi e individua le misure preventive e protettive. In particolare le misure individuate sono distinte in due casi: 1. che possono essere messe in esercizio, cioè incorporate alla struttura e che diventeranno di proprietà della committenza (definite nel documento U.E. come "attrezzature di sicurezza in esercizio") 2. che il committente non intende installare o acquistare, ma che saranno richieste come requisiti minimi indispensabili alle imprese che verranno ad eseguire i lavori manutentivi (definite nel documento U.E. come "dispositivi ausiliari in locazione"). In sostanza il Fascicolo costituisce un'utile guida da consultare ogni qualvolta si devono effettuare interventi di ispezione e manutenzione dell'opera. Seguendo l'impostazione consigliata dall'Unione Europea il fascicolo è stato impostato in tre parti fondamentali: - parte A, che con l'ausilio di una specifica schedatura analizza i rischi e le misure preventive nelle singole attività di manutenzione PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 3 di 33 - parte B, che con l'ausilio di una seconda schedatura, prevede i necessari riferimenti alla documentazione di supporto, che dovrà essere allegata al fascicolo e costituirà un indispensabile riferimento documentale quando si dovranno eseguire lavori successivi all'opera. - parte C, che deve essere compilata e aggiornata da parte della Committenza. DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO INTERVENTI PREVISTI Ambito n. 1 VIA MORO (TRATTO TRA VIA SARAGAT E VIA GRANDI) Gli interventi proposti per l’asse viario hanno principalmente l’obiettivo di: - ridurre la velocità di percorrenza; - incrementare la sicurezza dei pedoni; - migliorare la visibilità nell’area di intersezione con la Via Assunta per chi proviene dal centro abitato. Il progetto prevede gli intervento di seguito descritti. La realizzazione di una rotatoria compatta (diametro esterno mt. 27 circa) alla intersezione tra le vie Moro, Saragat e Assunta con il duplice obiettivo di: - mettere in sicurezza l’incrocio; - rallentare la velocità dei veicoli che percorrono la Via Moro, causa principale di incidentalità nella zona. La modifica della configurazione geometrica dei bracci di accesso alla rotatoria esistente all’intersezione con la Via Assunta in quanto attualmente ed in particolare per la corsia di marcia sud-nord di Via Moro non obbliga ad una corretta deflessione e induce gli automobilisti a non rallentare. Viene inoltre modificato l’accesso alla rotatoria da est (Via Assunta) che attualmente risulta troppo arretrato e con poca visibilità a causa della presenza di ostacoli (recinzioni private). Nel tratto di via Moro tra le rotatorie di Via Assunta e di Via Grandi (fig. 1) si interverrà sulla intera carreggiata prevedendo: - l’istituzione del divieto di sorpasso; - la creazione di una aiuola spartitraffico a protezione dell’attraversamento pedonale rialzato sul ponte di Via Villoresi. Nel tratto di via Moro tra la rotatoria di Via Assunta e la pista ciclabile lungo l’alzaia del Canale Villoresi si interverrà sulla intera carreggiata prevedendo: - la creazione sui marciapiedi esistenti di una pista ciclabile (con percorrenza nello stesso senso delle auto) che sarà promiscua ai pedoni e che permetterà di collegare in sicurezza la nuova zona residenziale, posta a sud del canale Villoresi, con la ciclopedonale sull’alzaia del canale che costituisce il collegamento ciclabile principale dell’intero territorio. PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 4 di 33 La pista permetterà i collegamenti anche con la restante rete ciclabile esistente Su parte del tratto interessato si provvederà al rifacimento del manto di usura di strade con asfalto modificato tipo splittmastix asphalt che permetterà di migliorare le condizioni di sicurezza grazie alla accentuazione delle prestazioni di aderenza del piano viabile in virtù della scelta dei materiali e delle sue formulazioni che aumentano la rugosità superficiale e migliorano l’aderenza tra pneumatici e superficie stradale, anche con superficie bagnata. E’ previsto inoltre il rifacimento del tappetino di usura nei marciapiedi interessati dalla realizzazione della ciclabile e il rifacimento e riordino della segnaletica esistente per intervenire efficacemente sulla circolazione e sicurezza stradale. La segnaletica orizzontale degli attraversamenti e dei rallentatori ottici sarà eseguita in colato plastico per aumentarne la resistenza all’usura e la loro visibilità. Ambito n. 2 VIA ITALIA L’asse viario di Via Italia è in continuità alla Via Moro, oggetto dell’ambito precedente. Gli interventi previsti hanno prioritariamente l’obiettivo di: - ridurre la velocità di percorrenza; - incrementare la sicurezza dell’utenza vulnerabile, sia pedonale che ciclabile; - migliorare la sicurezza nelle intersezioni con la vie Scuratti e Vanzati. Tutto l’intervento mira anche ridurre il volume di traffico scoraggiando il transito dei mezzi in attraversamento in considerazione anche della classificazione della strada come urbana. Il progetto prevede di intervenire sulla intera carreggiata mediante: - la creazione di una aiuola spartitraffico centrale sormontabile in luogo degli attuali cordoli in gomma (fig. 3) Le svolte a sinistra e le manovre di attraversamento verranno così concentrate in corrispondenza delle intersezioni dove verranno create delle corsie riservate di svolta ed immissione. L’aiuola permetterà di ridurre la larghezza delle corsie di marcia e di migliorare l’aspetto della strada come spazio più gradevole, consentirà inoltre di creare una protezione centrale agli attraversamenti pedonali. - la realizzazione di tre attraversamenti pedonali protetti in prossimità delle intersezioni di Via Scuratti e di Via Vanzati e della pista ciclopedonale esitente a nord, in prossimità della rotatoria con la strada provinciale ex 527 Bustese. - la creazione sui marciapiedi esistenti con semplice segnaletica di una pista ciclabile (con percorrenza nello stesso senso delle auto) che sarà promiscua ai pedoni e che permetterà di collegare in sicurezza i percorsi ciclabili esistenti nel quartiere con quelli del “parco del grugnotorto” e con la ciclopedonale sull’alzaia del canale che costituisce il collegamento ciclabile principale dell’intero territorio e con i territori limitrofi. Su tutto il tratto stradale interessato ad eccezione che per le rotatorie all’incrocio con la Via Grandi e con la Via Locatelli si provvederà al rifacimento del manto di usura con asfalto modificato tipo splittmastix asphalt già descritto per l’ambito n. 1. PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 5 di 33 E’ previsto inoltre il rifacimento del tappetino di usura nei marciapiedi interessati dalla realizzazione della ciclabile limitatamente alle zone maggiormente danneggiate dalle radici delle piante e il rifacimento e riordino della segnaletica esistente per intervenire efficacemente sulla circolazione e sicurezza stradale. La segnaletica orizzontale degli attraversamenti sarà eseguita in colato plastico per aumentarne la resistenza all’usura e la loro visibilità. Ambito n. 3 INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA COMO Gli interventi degli ambiti da 3, 4, 5 e 6 riguardano l’asse viario denominato Via Locatelli. La strada (ex SS 527 Bustese) pur rientrante nel centro abitato non è ancora stata trasferita all’Amministrazione Comunale dalla Provincia di Monza e Brianza. Gli interventi proposti si riferiscono a tratti di strada in cui l’Amministrazione Comunale ha già realizzato infrastrutture e per le quali deve provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria. L’intervento previsto prevede la modifica dell’isola spartitraffico di via Como e l’istituzione dell’obbligo di svolta a destra in uscita dalla stessa. Il traffico diretto a Monza potrà agevolmente invertire il proprio senso di marcia alla rotatoria che si trova sulla Via Locatelli a circa 200 mt. dall’innesto. Verrà inoltre creata con l’allargamento in banchina della corsia nord in direzione Saronno, una corsia centrale di svolta per la Via Como lungo la direttrice Saronno Monza. In detto ambito è inoltre prevista la creazione del collegamento ciclopedonale tra il quartiere residenziale di Via Grandi e quello di Via Favaron, lungo l’attuale banchina a verde. Per la creazione della nuova pista si provvederà allargamento in banchina dell’attuale marciapiede che verrà così ripavimentato in asfalto e sistemato laddove le radici delle essenze arboree lo hanno danneggiato rendendo pericoloso il passaggio di pedoni. L’attraversamento ciclabile della ex S.S. 527 potrà avvenire in corrispondenza dell’attraversamento protetto già esistente. Si provvederà al riordino della segnaletica orizzontale e verticale esistente per tutto il tratto interessato dai lavori. La segnaletica orizzontale degli attraversamenti e i dissuasori ottici sarà eseguiti in colato plastico per aumentarne la resistenza all’usura e la loro visibilità. Ambito n. 4 INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA FAVARON E ATTRAVERSAMENTO PEDONALE SFALSATO. L’intervento proposto intende ridurre l’incidentalità derivante principalmente: - dal comportamento scorretto in uscita da Via Favaron; - dalla mancata percezione dell’innesto di Via Favaron da chi percorre la via Locatelli; - dalla ridotta visibilità dell’attraversamento ciclopedonale protetto sfalsato di via Locatelli; PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 6 di 33 L’intervento previsto prevede: - il prolungamento della aiuola spartitraffico esistente lungo la corsia di immissione da Via Favaron al fine di impedire la manovra non consentita di svolta a sinistra e rallentare la velocità di immissione, mediante delimitatore di corsia in gomma, larghezza cm. 30; - il miglioramento della visibilità dell’attraversamento esistente mediante il rifacimento totale della segnaletica , la sostituzione dei dissuasori delimitatore di corsia in gomma; Ambito n. 5 INTERSEZIONE CON ROTATORIA TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) - VIA SARAJEVO E VIA MARX. Gli interventi proposti per l’asse viario hanno principalmente l’obiettivo di: - ridurre la velocità di percorrenza; - migliorare la protezione dell’utenza vulnerabile; - migliorare la visibilità nell’area di intersezione da chi proviene da Via Marx; Il progetto prevede gli intervento di seguito descritti. E’ previsto il prolungamento delle isole di canalizzazione spartitraffico lungo i tronchi su Via Locatelli per ridurre la larghezza della corsia e indurre gli automobilisti a rallentare. La corona interna verrà ripavimentata nella parte sormontabile; la parte invalicabile dell’isola centrale verrà invece sopraelevata con riporti di terra al fine di migliorarne la percezione, pur non pregiudicando una corretta visibilità. Verranno inoltre modificate le attuali fermate dei mezzi del trasporto locale secondo le indicazioni impartite dalle autorità delegate. Si provvederà al riordino della segnaletica orizzontale e verticale esistente per tutto il tratto interessato dai lavori. La segnaletica orizzontale degli attraversamenti e i dissuasori ottici sarà eseguiti in colato plastico per aumentarne la resistenza all’usura e la loro visibilità. Ambito n. 6 ATTRAVERSAMENTO PEDONALE SFALSATO IN CORRISPONDENZA DELLA INTERSEZIONE TRA VIA LOCATELLI (EX SS 527 BUSTESE) E VIA PADOVA E MATTEOTTI L’intervento previsto è del tipo già previsto per l’ambito n. 4 Ambito n. 7 TRATTO ANTISTANTE I COMPLESSI SCOLASTICO-SPORTIVO E RELIGIOSO DI VIA VENEZIA L’intervento proposto in Via Venezia nel tratto di strada antistante il complesso scolastico – sportivo e il nuovo centro religioso ha l’obiettivo - ridurre la velocità di percorrenza; - incrementare la sicurezza dei pedoni; - migliorare la illuminazione della piattaforma stradale; - eliminare il pericolo derivante dal notevole deterioramento della pavimentazione in porfido esistente. Il progetto prevede gli intervento di seguito descritti. - la demolizione della piattaforma rialzata esistente, in quanto per la sua eccessiva lunghezza PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 7 di 33 permette ai veicoli in transito la accelerazione sul piano in cui avviene l’attraversamento dei bambini alla scuola. La piattaforma in porfido si presenta inoltre completamente sconnessa e ci comporta rischi di caduta per cicli e motocicli. - la realizzazione in sostituzione della piattaforma di due attraversamenti pedonali sopraelevati per sancire anche fisicamente la precedenza del pedone sui veicoli in transito e per indurre i veicoli a ridurre la velocità eccessiva, causa principale di incidentalità nella zona. - per razionalizzare e mettere a norma gli altri attraversamenti esistenti nella via si provvederà : - a spostare l’attraversamento a raso esistente tra la Via Vercelli e la Via Pisa e a realizzarlo a est dell’intersezione con la Via Padova; - alla demolizione dell’attraversamento pedonale sopraelevato in prossimità della Via Adige, in quanto presenta rampe troppo accentuate e alla creazione di un nuovo attraversamento su piattaforma rialzata con caratteristiche analoghe a quelli già descritti. Su parte del tratto interessato dai lavori si provvederà al rifacimento del manto di usura di strade e marciapiedi Si provvederà al riordino della segnaletica orizzontale e verticale esistente per tutto il tratto interessato dai lavori. La segnaletica orizzontale degli attraversamenti e i dissuasori ottici sarà eseguiti in colato plastico per aumentarne la resistenza all’usura e la loro visibilità. Le lavorazioni elencate costituiscono un riassunto non esaustivo di quelle che sono previste e ,per maggiori approfondimenti sull'opera, si rimanda agli elaborati progettuali (disegni e relazione tecnica), mentre per quanto riguarda una analisi più dettagliata dei rischi collegati alle varie fasi lavorative e le conseguenti misure di prevenzione ipotizzate, si rimanda alle schede presenti nel presenti piano di sicurezza e coordinamento PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 8 di 33 Dall'analisi del tipo di interventi previsti si possono quindi prefigurare i seguenti interventi manutentivi: a. Manutenzione manto bituminoso attività manutentiva (1) b. Pulizia e manutenzione pozzetti e griglie attività manutentiva (2) c. Lavori di manutenzione delle aree a verde attività manutentiva (3) DESCRIZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI Committente Responsabile del procedimento Progettista Direttore dei lavori (*) Responsabile dei lavori Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (*) Impresa affidataria (*) Direttore tecnico di cantiere (*) Capo cantiere (*) Responsabile della sicurezza sul cantiere (*) Impresa sub-affidataria per lavori di esecuzione fognatura e opere in c.c.a Impresa sub-affidataria per lavori di .............................. (*) Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Nome Indirizzo Telefono Le figure con l'asterisco (*), assieme ai nominativi dell'impresa affidataria e di quelle eventualmente sub ¬affidatarie, sono da definire successivamente, a lavori appaltati. Sarà cura del coordinatore per l'esecuzione completare la soprastante tabella a lavori appaltati. DURATA DEI LAVORI Inizio lavori Fine lavori INDIRIZZO DEL CANTIERE PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 9 di 33 PARTE A – RISCHI E MISURE PREVENTIVE NELLE ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE In questa parte del fascicolo vengono predisposte specifiche schede per le varie attività di manutenzione dell'opera; ogni scheda riporta i rischi e le misure preventive che debbono essere adottate nell'attività manutentiva. 1. LAVORI DI MANUTENZIONE DEL MANTO BITUMINOSO Descrizione degli interventi Tra i lavori di manutenzione previsti in tale opera, sono stati presi in considerazione i seguenti interventi: LAVORI DI MANUTENZIONE DEL MANTO BITUMINOSO Tipo di intervento manutentivo 1.1 Manutenzione del manto bituminoso riferito alle vie oggetto del seguente progetto (comprensiva della pista ciclopedonale) 1 Cadenza Caratteristica Operatori Al bisogno Manodopera specializzata Rischi Le attività manutentive previste, seppure differenziate, presentano rischi che principalmente possono essere così individuati: - Vibrazioni - Cesoiamento, stritolamento - Urti, colpi, impatti, compressioni - Scivolamenti, cadute a livello - Elettrici - Polveri, fibre - Rumore - Infezioni da microrganismi - Movimentazione manuale dei carichi - Olii minerali e derivati - investimento ( da parte di mezzi meccanici e traffico veicolare) Misure preventive Le misure preventive sono differenziate in base ai singoli interventi manutentivi presi in considerazione. Le schede successive riportano tali misure nel dettaglio. Allegati Alle schede dei singoli interventi di manutenzione sono da integrare gli elaborati di progetto, sui quali è possibile localizzare le aree e tutte le indispensabili informazioni riguardanti il contesto in cui è stata concepita l'opera. Informazioni per la ditta esecutrice - operatore sulle caratteristiche del luogo di lavoro Le presenti operazioni di manutenzione del manto bituminoso devono essere fatte qualora la superficie asfaltata del tratto di strada ,ricadente nel progetto, presenti dei fenomeni di evidente deterioramento. La loro cadenza non risulta quindi definibile a priori sebbene, si è comunque pensato di valutare un'incidenza annuale per le prevedibili manutenzioni che riguarderanno il manto stradale. L'attività manutentiva deve essere registrata sulle apposite schede del presente fascicolo (alla voce aggiornamenti a cura della Committenza) e al termine della stessa deve essere ripristinato lo stato dei luoghi. PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 10 di 33 Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Prima di iniziare l'intervento l'esecutore prenderà visione dei luoghi in cui Esecuzione svolgerà le proprie attività in modo tale da verificare la presenza di Dell'attività eventuali ulteriori rischi. L'esecutore, dovrà realizzare gli interventi di manutenzione previsti dalla presente scheda, solo dopo aver valutato attentamente i rischi a cui saranno sottoposti i lavoratori; le attività saranno svolte seguendo le prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori coinvolti e dei terzi eventualmente presenti e le norme di buona tecnica. Qualora nei pressi delle zone di intervento fosse presente del materiale accatastato, sistemato in condizioni di precario equilibrio o comunque recante disturbo alle attività da compiere, l'esecutore dovrà avvertire il Committente che si attiverà prontamente per verificare la situazione e prendere le misure opportune. L'impresa durante l'esecuzione delle operazioni dovrà preoccuparsi affinché non venga arrecato danno alle persone, in particolar modo l'esecutore dovrà attivarsi affinché materiale a rischio biologico non possa venire a contatto con le persone o rimanere nelle zone di intervento. Almeno due giorni prima dell'inizio dei lavori, l'esecutore provvederà a posizionare all'interno delle zone d'intervento dei cartelli di avviso relativi ai lavori da compiersi e riportanti la necessità di lasciare libera l'area. Prima dell'inizio dei lavori l'esecutore provvederà a sistemare adeguata segnaletica per indirizzare correttamente il traffico veicolare e gli utenti. Tenendo conto dell'area in cui si andrà ad operare (tratto della strada aperta al traffico veicolare) risulta fondamentale prevedere una accurata organizzazione degli interventi manutentivi, cercando di creare il minor disagio possibile alla popolazione. Inoltre bisognerà curare particolarmente la delimitazione del cantiere, al fine di evitare eventuali presenze di estranei nell'area dei lavori. Durante le operazioni di asfaltatura, l'esecutore dovrà prestare particolare attenzione a chiudere pozzetti e caditoie. Accesso al Posto di L'accesso ai posti di lavoro avverrà dalla circolazione ordinaria. All'interno lavoro dell'area di lavoro l'esecutore dovrà procedere a velocità ridotta segnalando tutte le manovre che possano risultare pericolose, in modo da non arrecare danno alle persone presenti. L'esecutore dovrà vigilare affinché persone esterne all'attività di cantiere non entrino all'interno delle zone pericolose. Protezione dei Posti Le zone dove si eseguiranno i lavori saranno adeguatamente segnalate di lavoro attraverso l'utilizzo di segnaletica stradale, transenne metalliche e nastro a strisce bianche e rosse. Il tutto in funzione del luogo in cui si eseguiranno i lavori. Ancoraggi delle Nessuno Protezioni collettive Ancoraggi delle Nessuno Protezioni individuali PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 11 di 33 Alimentazione Energia Illuminazione Approvvigionament o Materiali / macchine Attrezzature di Lavoro presenti sul posto Protezioni Collettive Protezioni Individuali Segnaletica di sicurezza Tavole allegate Non necessaria Le macchine e i materiali saranno portati sul posto di lavoro attraverso le strade di normale accesso. Le attrezzature di lavoro ,di dimensioni idonee agli spazi in cui dovranno intervenire ( larghezza del marciapiede) e quant'altro fosse necessario al momento in cui si svolgeranno le attività per l'esecuzione delle stesse in sicurezza, saranno fornite o noleggiate dall'esecutore dell'attività lavorativa. L'esecutore dovrà portare sul luogo di lavoro macchine a bassa emissione rumorosa. L'esecutore dovrà tenere sul luogo di lavoro dei presidi antincendio, quali estintori, per poter fronteggiare eventuali emergenze incendio. L'esecutore dovrà dotare il personale addetto alle manutenzioni di tutti i DPI necessari per l'espletamento in sicurezza delle attività previste dalla presente scheda, in particolare: Casco o copricapo, Guanti, Protezione auricolare, Calzature di sicurezza (anche con suola termica), Maschere per la protezione delle vie respiratorie, Indumenti ad alta visibilità Nastro colorato bianco e rosso. Cartello di divieto di accesso Segnaletica stradale Planimetria , sezioni e particolari costruttivi ( riferimento agli elaborati progettuali ) PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 12 di 33 LAVORI DI MANUTENZIONE DEL MANTO BITUMINOSO - 2 Tipo di intervento manutentivo 1.1 Manutenzione del manto bituminoso riferito alle vie oggetto del seguente progetto (comprensiva della pista ciclopenale) Aggiornamento fascicolo a cura del CSE Data: Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Esecuzione Dell'attività Accesso al Posto di lavoro Protezione dei Posti di lavoro Ancoraggi delle Protezioni collettive Ancoraggi delle Protezioni individuali Alimentazione Energia Illuminazione Approvvigionament o Materiali / macchine Attrezzature di Lavoro presenti sul posto Protezioni Collettive Protezioni Individuali Segnaletica di sicurezza Tavole allegate Aggiornamento fascicolo a cura della Committenza nei successivi lavori di manutenzione Tipo di intervento specifico: Periodo di realizzazione (dal –al) Ditta esecutrice/Operatore Intestazione Via tel Note: PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 13 di 33 LAVORI DI MANUTENZIONE DEL MANTO BITUMINOSO - 3 Tipo di intervento manutentivo 1.1 Manutenzione del manto bituminoso riferito alle vie oggetto del seguente progetto (comprensiva della pista ciclopenale) Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse Misure preventive e Non previste protettive in dotazione dell'opera previste Informazioni necessarie L'area d'intervento si colloca lungo una strada comunale a traffico veicolare interessato per pianificarne la da mezzi pesanti e nei pressi di insediamenti industriali e residenziali. realizzazione in sicurezza Modalità di utilizzo in Si prevede l'ingresso all'area del cantiere per la manutenzione solamente ai mezzi e alle condizioni di sicurezza persone autorizzate, che indossino abbigliamento ad elevata visibilità e che, adeguatamente informati e formati sui rischi specifici delle lavorazioni, nel rispetto della normativa in materia di sicurezza. I tratti di marciapiede interessati dall'attività di manutenzione dovranno essere preclusi all'accesso di persone e strane; per tale motivo sarà obbligatorio prevedere una chiusura della porzione di marciapiede in cui si svolgono i lavori di manutenzione ( attraverso il posiziona mento di barriere e segnaletica idonea) Verifiche e controlli da Dopo l'esecuzione Periodicità Non definibile a priori effettuare Interventi di Limitati alla durata Periodicità Quando serve Ipotesi di durata del manutenzione da dell'intervento di tappetino d'usura prima del suo effettuare manutenzione stesso e rifacimento: 10 anni consistenti nel ripristino dei tratti ammalorati e/o danneggiati. PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 14 di 33 2. LAVORI DI MANUTENZIONE SEGNALETICA ORIZZONTALE Descrizione degli interventi Tra i lavori di manutenzione previsti in tale opera, sono stati presi in considerazione i seguenti interventi: Tipo di intervento manutentivo 2.1 Manutenzione segnaletica orizzontale: strisce di demarcazione carreggiata 2.2 Manutenzione segnaletica orizzontale: attraversamenti pedonali, zebrature e frecce direzionali Cadenza Caratteristica Operatori Al bisogno Manodopera specializzata Al bisogno Manodopera specializzata Rischi Le attività manutentive previste, seppure differenziate, presentano rischi che principalmente possono essere così individuati: - Vibrazioni - Cesoiamento, stritolamento - Urti, colpi, impatti, compressioni - Scivolamenti, cadute a livello - Elettrici - Polveri, fibre - Rumore - Infezioni da microrganismi - Movimentazione manuale dei carichi - Olii minerali e derivati - investimento ( da parte di mezzi meccanici e traffico veicolare) Misure preventive Le misure preventive sono differenziate in base ai singoli interventi manutentivi presi in considerazione. Le schede successive riportano tali misure nel dettaglio. Allegati Alle schede dei singoli interventi di manutenzione sono da integrare gli elaborati di progetto, sui quali è possibile localizzare le aree e tutte le indispensabili informazioni riguardanti il contesto in cui è stata concepita l'opera. Informazioni per la ditta esecutrice - operatore sulle caratteristiche del luogo di lavoro La presente scheda si applica alle operazioni di manutenzione, verifica, ripristino e riverniciatura della segnaletica orizzontale nel tratto di strada,ricadente nel progetto, presenti dei fenomeni di evidente deterioramento. La loro cadenza non risulta quindi definibile a priori sebbene, si è comunque pensato di valutare un'incidenza annuale per le prevedibili manutenzioni che riguarderanno tale tipologia di opere ( rifacimento strisce larghezza 15 cm ). L'attività manutentiva deve essere registrata sulle apposite schede del presente fascicolo ( alla voce aggiornamenti a cura della Committenza) e al termine della stessa deve essere ripristinato lo stato dei luoghi. PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 15 di 33 Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Prima di iniziare l'intervento l'esecutore prenderà visione dei luoghi in Esecuzione cui svolgerà le proprie attività in modo tale da verificare la presenza di Dell'attività eventuali ulteriori rischi. L'esecutore, dovrà realizzare gli interventi di manutenzione previsti dalla presente scheda, solo dopo aver valutato attentamente i rischi a cui saranno sottoposti i lavoratori; le attività saranno svolte seguendo le prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori coinvolti e dei terzi eventualmente presenti e le norme di buona tecnica. Qualora nei pressi delle zone di intervento fosse presente del materiale accatastato, sistemato in condizioni di precario equilibrio o comunque recante disturbo alle attività da compiere, l'esecutore dovrà avvertire il Committente che si attiverà prontamente per verificare la situazione e prendere le misure opportune. L'impresa durante l'esecuzione delle operazioni dovrà preoccuparsi affinché non venga arrecato danno alle persone, in particolar modo l'esecutore dovrà attivarsi affinché materiale a rischio biologico non possa venire a contatto con le persone o rimanere nelle zone di intervento. Almeno due giorni prima dell'inizio dei lavori, l'esecutore provvederà a posizionare all'interno delle zone d'intervento dei cartelli di avviso relativi ai lavori da compiersi e riportanti la necessità di lasciare libera l'area. Prima dell'inizio dei lavori l'esecutore provvederà a sistemare adeguata segnaletica per indirizzare correttamente il traffico veicolare e gli utenti. Tenendo conto dell'area in cui si andrà ad operare ( tratto della strada aperta al traffico veicolare ) risulta fondamentale prevedere una accurata organizzazione degli interventi manutentivi, cercando di creare il minor disagio possibile alla popolazione. Inoltre bisognerà curare particolarmente la delimitazione del cantiere, al fine di evitare eventuali presenze di estranei nell'area dei lavori. Accesso al Posto di L'accesso ai posti di lavoro avverrà dalla circolazione ordinaria. lavoro All'interno dell'area di lavoro l'esecutore dovrà procedere a velocità ridotta segnalando tutte le manovre che possano risultare pericolose, in modo da non arrecare danno alle persone presenti. L'esecutore dovrà vigilare affinché persone esterne all'attività di cantiere non entrino all'interno delle zone pericolose. Protezione dei Posti di Le zone dove si eseguiranno i lavori saranno adeguatamente segnalate lavoro attraverso l'utilizzo di segnaletica stradale, transenne metalliche e nastro a strisce bianche e rosse. Il tutto in funzione del luogo in cui si eseguiranno i lavori. Ancoraggi delle Nessuno Protezioni collettive Ancoraggi delle Nessuno Protezioni ind. Alimentazione Energia Non necessaria Illuminazione PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 16 di 33 Approvvigionamento Materiali/macchine Attrezzature di Lavoro presenti sul posto Protezioni Collettive Protezioni Individuali Segnaletica di sicurezza Tavole allegate Le macchine e i materiali saranno portati sul posto di lavoro attraverso le strade di normale accesso. Le attrezzature di lavoro ,di dimensioni idonee agli spazi in cui dovranno intervenire ( larghezza del marciapiede) e quant'altro fosse necessario al momento in cui si svolgeranno le attività per l'esecuzione delle stesse in sicurezza, saranno fornite o noleggiate dall'esecutore dell'attività lavorativa. L'esecutore dovrà portare sul luogo di lavoro macchine a bassa emissione rumorosa. L'esecutore dovrà tenere sul luogo di lavoro dei presidi antincendio, quali estintori, per poter fronteggiare eventuali emergenze incendio. L'esecutore dovrà dotare il personale addetto alle manutenzioni di tutti i DPI necessari per l'espletamento in sicurezza delle attività previste dalla presente scheda, in particolare: Casco o copricapo, Guanti, Protezione auricolare, Calzature di sicurezza (anche con suola termica), Maschere per la protezione delle vie respiratorie, Indumenti ad alta visibilità Nastro colorato bianco e rosso. Cartello di divieto di accesso Segnaletica stradale Planimetria , sezioni e particolari costruttivi ( riferimento agli elaborati progettuali ) PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 17 di 33 LAVORI DI MANUTENZIONE SEGNALETICA ORIZZONTALE - 2 Tipo di intervento manutentivo 2.1 Manutenzione segnaletica orizzontale: strisce di demarcazione carreggiata Aggiornamento fascicolo a cura del CSE Data: Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Esecuzione Dell'attività Accesso al Posto di lavoro Protezione dei Posti di lavoro Ancoraggi delle Protezioni collettive Ancoraggi delle Protezioni individuali Alimentazione Energia Illuminazione Approvvigionament o Materiali / macchine Attrezzature di Lavoro presenti sul posto Protezioni Collettive Protezioni Individuali Segnaletica di sicurezza Tavole allegate Aggiornamento fascicolo a cura della Committenza nei successivi lavori di manutenzione Tipo di intervento specifico: Periodo di realizzazione (dal –al) Ditta esecutrice/Operatore Intestazione Via tel Note: PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 18 di 33 LAVORI DI MANUTENZIONE SEGNALETICA ORIZZONTALE 3 Tipo di intervento manutentivo 2.1 Manutenzione segnaletica orizzontale: strisce di demarcazione carreggiata Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse Misure preventive e Non previste protettive in dotazione dell'opera previste Informazioni necessarie L'area d'intervento si colloca lungo una strada comunale a traffico veicolare interessato per pianificarne la da mezzi pesanti e nei pressi di insediamenti industriali e residenziali. realizzazione in sicurezza Modalità di utilizzo in Si prevede l'ingresso all'area del cantiere per la manutenzione solamente ai mezzi e alle condizioni di sicurezza persone autorizzate, che indossino abbigliamento ad elevata visibilità e che, adeguatamente informati e formati sui rischi specifici delle lavorazioni, nel rispetto della normativa in materia di sicurezza. I tratti di marciapiede interessati dall'attività di manutenzione dovranno essere preclusi all'accesso di persone e strane; per tale motivo sarà obbligatorio prevedere una chiusura della porzione di marciapiede in cui si svolgono i lavori di manutenzione ( attraverso il posiziona mento di barriere e segnaletica idonea) Verifiche e controlli da Dopo l'esecuzione Periodicità Non definibile a priori effettuare Interventi di Limitati alla durata Periodicità Quando serve Ipotesi di durata manutenzione da dell'intervento di segnaletica 2 anni effettuare manutenzione stesso e consistenti nel ripristino della segnaletica orizzontale PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 19 di 33 3. MANUTENZIONE POZZETTI FOGNATURA Descrizione degli interventi Tra i lavori di manutenzione previsti in tale opera, sono stati presi in considerazione i seguenti interventi: Tipo di intervento manutentivo Cadenza Caratteristica Operatori 3.1 Manutenzione pozzetti fognatura e griglie: Al bisogno Manodopera specializzata limitatamente ai tratti individuati dal progetto Rischi Le attività manutentive previste, seppure differenziate, presentano rischi che principalmente possono essere così individuati: - Rischi dorso lombari - Scivolamenti, cadute a livello - Urti, colpi, impatti, compressioni - Rumore - Scivolamenti, cadute a livello - Movimentazione manuale dei carichi - Infezioni da microrganismi - Cesoiamento, stritolamento - Inalazione polveri - investimento - Schiaccia mento e taglio delle dita - Cadute dall'alto (da parte di mezzi meccanici e traffico veicolare) - Olii minerali e derivati Misure preventive Le misure preventive sono differenziate in base ai singoli interventi manutentivi presi in considerazione. Le schede successive riportano tali misure nel dettaglio. Allegati Alle schede dei singoli interventi di manutenzione sono da integrare gli elaborati di progetto, sui quali è possibile localizzare le aree e tutte le indispensabili informazioni riguardanti il contesto in cui è stata concepita l'opera. Informazioni per la ditta esecutrice - operatore sulle caratteristiche del luogo di lavoro Le presenti operazioni di manutenzione si riferiscono ai tratti riguardanti il progetto, secondo le indicazioni che emergono dagli elaborati di progetto. La loro cadenza non risulta quindi definibile a priori. L'attività manutentiva deve essere registrata sulle apposite schede del presente fascicolo ( alla voce aggiornamenti a cura della Committenza) e al termine della stessa deve essere ripristinato lo stato dei luoghi. Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Prima di iniziare l'intervento l'esecutore prenderà visione dei luoghi in cui Esecuzione svolgerà le proprie attività in modo tale da verificare la presenza di Dell'attività eventuali ulteriori rischi. L'esecutore, dovrà realizzare gli interventi di manutenzione previsti dalla presente scheda, solo dopo aver valutato attentamente i rischi a cui saranno sottoposti i lavoratori; le attività saranno svolte seguendo le prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori coinvolti e dei terzi eventualmente presenti e le norme di buona tecnica. In ogni modo ogni qualvolta che l'esecutore dovesse intervenire all'interno dei pozzetti, la squadra minima di intervento sarà composta da almeno due persone in rispetto a guanto previsto dal D.Lgs. 81/2008. PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 20 di 33 Accesso al Posto di lavoro / zona di intervento Protezione dei Posti di lavoro Ancoraggi delle Protezioni collettive Ancoraggi delle Protezioni individuali Alimentazione Qualora nei pressi delle zone di intervento fosse presente del materiale accatastato, sistemato in condizioni di precario equilibrio o comunque recante disturbo alle attività da compiere, l'esecutore dovrà avvertire il Committente che si attiverà prontamente per verificare la situazione e prendere le misure opportune. L'impresa durante l'esecuzione delle operazioni dovrà preoccuparsi affinché non venga arrecato danno alle persone, in particolar modo l'esecutore dovrà attivarsi affinché materiale a rischio biologico non possa venire a contatto con le persone o rimanere nelle zone di intervento. Le zone di intervento possono essere diverse, in quanto è possibile intervenire sui diversi pozzetti e tratti di fognatura presenti nell'area oggetto dei lavori. Durante le operazioni di accesso e di piazzamento degli eventuali mezzi, l'esecutore dovrà procedere a velocità ridotta segnalando tutte le manovre che possano risultare pericolose, in modo da non arrecare danno alle persone eventualmente presenti. Accesso al pozzetto Tutti i coperchi dei pozzetti sono corredati di occhielli per permettere il sollevamento mediante il sistema di imbraco che l'impresa riterrà più opportuno. Alcuni pozzetti di ispezione della fognatura hanno profondità prossima ai due metri. L'esecutore qualora dovesse intervenire all'interno di un pozzetto, deve dotarsi di scale a mano di adeguata lunghezza e resistenza. Prima di accedere al pozzetto l'impresa deve verificare l'assenza di atmosfere pericolose e adeguare la propria attività al contesto in cui è chiamata a operare. L'esecutore dovrà provvedere a segnalare i pozzetti eventualmente lasciati aperti attraverso l'apposizione di barriere e segnaletica di sicurezza. La funzione delle transenne, oltre a quella di impedire la caduta di persone estranee all'attività lavorativa è anche quello di evitare la caduta di materiale all'interno del pozzetto quando siano presenti persone all'interno dello stesso. L'esecutore prima di lasciare, anche per breve tempo, la postazione di lavoro deve procedere a chiudere tutti i pozzetti aperti. Nel caso sia necessario il lavaggio della condotta o la pulizia con autoespurgo, il mezzo dovrà essere piazzato in area di portata adeguata e nei limiti del possibile, non dovrà parcheggiarsi accanto a finestre di appartamenti che aprono al piano rialzato. Il tubo dovrà essere posizionato in modo tale da non causare problemi di inciampo alle persone presenti. La zona attorno all'automezzo dovrà essere resa inaccessibile al passaggio delle persone. Nessuno Nessuno Nei casi in cui fosse necessario, l'Impresa dovrà provvedere PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 21 di 33 Energia Illuminazione Approvvigionament o Materiali / macchine Attrezzature di Lavoro presenti sul posto Protezioni Collettive Protezioni Individuali Segnaletica di sicurezza Tavole allegate autonomamente all'alimentazione elettrica tramite generatore di corrente portatile. In casi eccezionali, dietro richiesta formale dell'esecutore, il committente potrà fornire tensione dal quadro elettrico comunale presente nell'area. In questo caso l'esecutore dovrà collegarsi alla presa con un suo sottoquadro a cui attaccherà i propri utensili elettrici; è fatto divieto all'appaltatore di collegare direttamente i propri utensili al quadro del committente. Le macchine e i materiali saranno portati sul posto di lavoro attraverso le strade di normale accesso. Le attrezzature di lavoro: imbracature per il sollevamento dei chiusini, apparecchi per il sollevamento degli stessi, scale a mano, apparecchi rilevatori di atmosfere pericolose, auto spurgo, segnaletica di sicurezza e quant'altro fosse necessario, al momento in cui si svolgeranno le attività, per l'esecuzione delle stesse in sicurezza, saranno fornite o noleggiate dall'esecutore dell'attività lavorativa. L'esecutore dovrà portare sul luogo di lavoro macchine a bassa emissione rumorosa. L'esecutore dovrà tenere sul luogo di lavoro dei presidi antincendio, quali estintori, per poter fronteggiare eventuali emergenze incendio. L'esecutore dovrà dotare il personale addetto alle manutenzioni di tutti i DPI necessari per l'espletamento in sicurezza delle attività previste dalla presente scheda. Nastro colorato bianco e rosso. Cartello di divieto di accesso Segnaletica stradale Planimetria , sezioni e particolari costruttivi ( riferimento agli elaborati progettuali ) PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 22 di 33 MANUTENZIONE POZZETTI FOGNATURA - 2 Tipo di intervento manutentivo 3.1 Manutenzione pozzetti fognatura e griglie: limitatamente ai tratti individuati dal progetto Aggiornamento fascicolo a cura del CSE Data: Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Esecuzione Dell'attività Accesso al Posto di lavoro Protezione dei Posti di lavoro Ancoraggi delle Protezioni collettive Ancoraggi delle Protezioni individuali Alimentazione Energia Illuminazione Approvvigionament o Materiali / macchine Attrezzature di Lavoro presenti sul posto Protezioni Collettive Protezioni Individuali Segnaletica di sicurezza Tavole allegate Aggiornamento fascicolo a cura della Committenza nei successivi lavori di manutenzione Tipo di intervento specifico: Periodo di realizzazione (dal –al) Ditta esecutrice/Operatore Intestazione Via tel Note: PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 23 di 33 MANUTENZIONE POZZETTI FOGNATURA - MPF 3.1 3 Tipo di intervento manutentivo 3.1 Manutenzione pozzetti fognatura e griglie: limitatamente ai tratti individuati dal progetto Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse Misure preventive e Non previste protettive in dotazione dell'opera previste Informazioni necessarie L'area d'intervento si colloca lungo una strada comunale a traffico veicolare interessato per pianificarne la da mezzi pesanti e nei pressi di insediamenti industriali e residenziali. realizzazione in sicurezza Modalità di utilizzo in Si prevede l'ingresso all'area del cantiere per la manutenzione solamente ai mezzi e alle condizioni di sicurezza persone autorizzate, che indossino abbigliamento ad elevata visibilità e che, adeguatamente informati e formati sui rischi specifici delle lavorazioni, nel rispetto della normativa in materia di sicurezza. I tratti di marciapiede interessati dall'attività di manutenzione dovranno essere preclusi all'accesso di persone e strane; per tale motivo sarà obbligatorio prevedere una chiusura della porzione di marciapiede in cui si svolgono i lavori di manutenzione ( attraverso il posiziona mento di barriere e segnaletica idonea) Verifiche e controlli da Dopo l'esecuzione Periodicità Non definibile a priori effettuare Interventi di Limitati alla durata Periodicità Quando serve manutenzione da dell'intervento di Ipotesi di pulizia di pozzetti e griglie effettuare manutenzione stesso e una volta all'anno. consistenti nel ripristino della segnaletica orizzontale PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 24 di 33 4. MANUTENZIONE DELLE AREE A VERDE Descrizione degli interventi Tra i lavori di manutenzione previsti in tale opera, sono stati presi in considerazione i seguenti interventi: Tipo di intervento manutentivo 4.1 Manutenzione delle aree a verde Cadenza Caratteristica Operatori Mensile nel periodo primavera estate (n° 8 interventi all'anno) Manodopera specializzata Rischi Le attività manutentive previste, seppure differenziate, presentano rischi che principalmente possono essere così individuati: - Urti, colpi, impatti, compressioni - Investimento ( da parte di mezzi - Scivolamenti, cadute a livello meccanici) - Elettrici - Polveri, fibre - Rumore - Rischi dorso lombari - Protezione schegge Misure preventive Le misure preventive sono differenziate in base ai singoli interventi manutentivi presi in considerazione. Le schede successive riportano tali misure nel dettaglio. Allegati Alle schede dei singoli interventi di manutenzione sono da integrare gli elaborati di progetto, sui quali è possibile localizzare le aree e tutte le indispensabili informazioni riguardanti il contesto in cui è stata concepita l'opera. Informazioni per la ditta esecutrice - operatore sulle caratteristiche del luogo di lavoro Le presenti operazioni di manutenzione delle aree a verde si limiteranno alle zone realizzate con il progetto in oggetto ( rilevati inerbiti, aree a verde previste dal progetto). La loro cadenza pur non risultando definibile con precisione a priori, risulta periodica e limitata al periodo di vegetazione del manto erboso (primavera autunno). L'attività manutentiva deve essere registrata sulle apposite schede del presente fascicolo (alla voce aggiornamenti a cura della Committenza) e al termine della stessa deve essere ripristinato lo stato dei luoghi PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 25 di 33 Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Prima di iniziare l'intervento l'esecutore prenderà visione dei luoghi in cui Esecuzione svolgerà le proprie attività in modo tale da verificare la presenza di Dell'attività eventuali ulteriori rischi. L'esecutore, dovrà realizzare gli interventi di manutenzione previsti dalla presente scheda, solo dopo aver valutato attentamente i rischi a cui saranno sottoposti i lavoratori; le attività saranno svolte seguendo le prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori coinvolti e dei terzi eventualmente presenti e le norme di buona tecnica. Qualora nei pressi delle zone di intervento fosse presente del materiale accatastato, sistemato in condizioni di precario equilibrio o comunque recante disturbo alle attività da compiere, l'esecutore dovrà avvertire il Committente che si attiverà prontamente per verificare la situazione e prendere le misure opportune. L'impresa durante l'esecuzione delle operazioni dovrà preoccuparsi affinché non venga arrecato danno alle persone, e, nei tratti confinanti con la strada, rendere sempre visibili gli eventuali intralci e rispettare oltre alle regole imposte dal codice della strada le misure prescritte dal D.Lgs. 81/2008 ( misure di sicurezza). Accesso al Posto di Le zone di intervento sono localizzate nelle tavole di progetto ossia nelle lavoro aree interessate dagli interventi. L'accesso potrà quindi avvenire lungo le strade comunali e provinciali che conducono alla zona lavori. Nei diversi interventi, l'esecutore durante le operazioni di accesso e di piazzamento degli eventuali mezzi meccanici, dovrà procedere a velocità ridotta segnalando tutte le manovre che possano risultare pericolose, in modo da non arrecare danno alle persone presenti. Fare attenzione alla natura del terreno e predisporre gli opportuni accorgimenti per facilitare l'accesso di mezzi e personale nella zona di intervento. Protezione dei Posti Le zone dove si eseguiranno i lavori saranno adeguatamente segnalate di lavoro attraverso l'utilizzo di segnaletica stradale, transenne metalliche e/o nastro a strisce bianche e rosse. Il tutto in funzione del luogo in cui si eseguiranno i lavori. Particolare attenzione nei tratti confinanti con la viabilità pubblica e alle zone potenzialmente interferenti con estranei. Ancoraggi delle Nessuno Protezioni collettive Ancoraggi delle Nessuno Protezioni individuali Alimentazione Non necessaria Energia Illuminazione Approvvigionament o Materiali / macchine Le macchine e i materiali saranno portati sul posto di lavoro attraverso le strade di normale accesso. PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 26 di 33 Attrezzature di Lavoro presenti sul posto Protezioni Collettive Protezioni Individuali Segnaletica di sicurezza Tavole allegate Le attrezzature di lavoro: decespugliatore, tosaerba, attrezzi manuali, motosega, soffiatori, trattore e quant'altro fosse necessario, al momento in cui si svolgeranno le attività, per l'esecuzione delle stesse in sicurezza, saranno fornite o noleggiate dall'esecutore dell'attività lavorativa. L'esecutore dovrà portare sul luogo di lavoro macchine a bassa emissione rumorosa. Nessuna L'esecutore dovrà dotare il personale addetto alle manutenzioni di tutti i DPI necessari per l'espletamento in sicurezza delle attività previste dalla presente scheda, in particolare: Casco, Guanti, Protezione, Calzature di sicurezza, Maschere per la protezione delle vie respiratorie, Indumenti ad alta visibilità Nastro colorato bianco e rosso. Cartello di divieto di accesso Segnaletica stradale Planimetria , sezioni e particolari costruttivi ( riferimento agli elaborati progettuali ) PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 27 di 33 LAVORI DI MANUTENZIONE DELLE AREE A VERDE - MAV 4.1 2 Tipo di intervento manutentivo 4.1 Manutenzione delle aree a verde Aggiornamento fascicolo a cura del CSE Data: Misure di prevenzione, dispositivi in esercizio e in locazione Modalità di Esecuzione Dell'attività Accesso al Posto di lavoro Protezione dei Posti di lavoro Ancoraggi delle Protezioni collettive Ancoraggi delle Protezioni individuali Alimentazione Energia Illuminazione Approvvigionament o Materiali / macchine Attrezzature di Lavoro presenti sul posto Protezioni Collettive Protezioni Individuali Segnaletica di sicurezza Tavole allegate Aggiornamento fascicolo a cura della Committenza nei successivi lavori di manutenzione Tipo di intervento specifico: Periodo di realizzazione (dal –al) Ditta esecutrice/Operatore Intestazione Via tel Note: PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 28 di 33 LAVORI DI MANUTENZIONE DELLE AREE A VERDE - 3 Tipo di intervento manutentivo 4.1 Manutenzione delle aree a verde Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse Misure preventive e Non previste protettive in dotazione dell'opera previste Informazioni necessarie L'area d'intervento si colloca lungo una strada comunale a traffico veicolare interessato per pianificarne la da mezzi pesanti e nei pressi di insediamenti industriali e residenziali. realizzazione in sicurezza Modalità di utilizzo in Si prevede l'ingresso all'area del cantiere per la manutenzione solamente ai mezzi e alle condizioni di sicurezza persone autorizzate, che indossino abbigliamento ad elevata visibilità e che, adeguatamente informati e formati sui rischi specifici delle lavorazioni, nel rispetto della normativa in materia di sicurezza. I tratti di marciapiede interessati dall'attività di manutenzione dovranno essere preclusi all'accesso di persone e strane; per tale motivo sarà obbligatorio prevedere una chiusura della porzione di marciapiede in cui si svolgono i lavori di manutenzione ( attraverso il posiziona mento di barriere e segnaletica idonea) Verifiche e controlli da Dopo l'esecuzione Periodicità Bimestrale nel periodo primavera effettuare estate Interventi di Taglio erba Periodicità Bimestrale nel periodo primavera manutenzione da estate effettuare Potatura di siepi ed Periodicità Al bisogno, sentito anche il parere di alberature un agronomo. PARTE B – LA DOCUMENTAZIONE TECNICA DI SUPPORTO Come evidenziato dal D.Lgs. 81/2008 che riprende il documento dell'Unione Europea sui contenuti del fascicolo tecnico, si evince che la parte B dello stesso fascicolo deve avere come contenuto" il riepilogo della documentazione tecnica a cui si aggiungono istruzioni per interventi di emergenza" dell'opera sulla quale si interviene. Risulta quindi necessario, interpretando le intenzioni del legislatore dell'Unione Europea, conoscere tutti gli interventi effettuati sull'opera e/o quelli che si prevedono di realizzare con lo specifico progetto in itinere. Per fare ciò risulta necessario raccogliere tutte le informazioni, riguardanti il progetto e raccoglierle in forma sintetica (tabella/scheda). Nelle pagine seguenti è stato quindi elaborato uno schema in cui risultano raggruppate tutte le informazioni e la documentazione riferibile all'opera. Si precisa altresì che, vista la natura dell'opera i documenti che costituiscono tale parte B , si riducono quasi totalmente agli elaborati di progetto e agli allegati riguardanti la sicurezza. E' stato aggiunto un successivo schema, analogo a quello compilato ma lasciato in bianco, da compilare all'atto di successivi lavori manutentivi. PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 29 di 33 ELABORATI TECNICI Elenco degli elaborati Riferimenti normativi e di recapito degli Data elaborato tecnici elaborati tecnici disponibili 1/a - Opera in generale ETG 01 Recapito elaborato tecnico PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 30 di 33 Note della committenza ELABORATI TECNICI Elenco degli elaborati Riferimenti normativi e di recapito degli Data elaborato tecnici elaborati tecnici disponibili 2/a - Elaborati riguardanti l'applicazione del D.Lgs. 81/2008 e successive integrazioni ETS 01 Recapito elaborato tecnico PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 31 di 33 Note della committenza PARTE C – AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO – da compilarsi a cura del Committente LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELL'OPERA L'affidamento degli incarichi di manutenzione dell'opera spetta all'amministrazione comunale. Il documento dell'U.E. prevede che all'interno del fascicolo siano riportate anche le indicazioni delle ditte che saranno incaricate per l'effettuazione dei diversi interventi. Risulta quindi opportuno per il gestore dell'opera predisporre un documento per la registrazione delle imprese che effettueranno gli interventi di manutenzione. Di seguito si riporta una pagina bianca del registro delle imprese esecutrici. Il registro riporta in ordine cronologico le imprese che interverranno nell'area per l'effettuazione di particolari lavori di manutenzione. Il registro ha anche la funzione di verificare che le informazioni proprie del fascicolo siano state fornite agli esecutori stessi. Spetterà al gestore dell'opera realizzarli, aggiornarli e tenerli allegati al presente documento. AGGIORNAMENTO DEL FASCICOLO DELL'OPERA In caso di modifiche sostanziali alle attività di manutenzione, il Committente provvederà all'aggiornamento dello stesso ed alla comunicazione delle variazioni alle imprese interessate dalle attività di manutenzione. PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 32 di 33 ELABORATI TECNICI ETG 01 Aggiornamento documentazione - informazioni utili per la successiva manutenzione Riferimenti normativi e Elenco degli di recapito degli Data Recapito elaborato Note della elaborati elaborati tecnici elaborato tecnico committenza tecnici disponibili ELABORATI TECNICI Aggiornamento documentazione - informazioni utili per la successiva manutenzione Data Ditta esecutrice e/o Indirizzo/recapito Elenco interventi inizio lavoratori autonomi imprese esecutrici affidati incarico Nova Milanese, luglio 2014 ETG 01 Data fine incarico IL COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE Arch. alberto Donghi PIANO DI MANUTENZIONE Pagina 1 di 33
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