City Mobil 2 - Comune di Oristano

City Mobil 2 - Dimostrativo di Oristano, domande e risposte
Risponde l’ing. Luca Guala di MLab srl, coordinatore del dimostrativo di Oristano
In che cosa consiste questo dimostrativo?
Consiste nella sperimentazione di due minibus a guida automatica, senza conducente, a trazione
elettrica, che viaggeranno su un percorso predefinito ma non separati dagli altri utenti della strada.
Si tratta di una novità a livello mondiale. Il progetto City Mobil 2 prevede diversi dimostrativi in varie
città d’Europa: quello di Oristano è il primo della serie.
Da chi è realizzato questo esperimento?
Il progetto City Mobil 2 fa parte del settimo programma quadro (FP7)per la Ricerca e l’Innovazione
della Commissione Europea; è organizzato da un consorzio di oltre 50 partner in tutta Europa ed è
coordinato e guidato dal CTL (Centro Trasporti e Logistica) dell’Università “La Sapienza” di Roma. I
partner che stanno realizzando il dimostrativo di Oristano sono: il Comune di Oristano, che si occupa
delle infrastrutture, l’ARST che si occupa dell’esercizio, la società di consulenza MLab srl che si
occupa della progettazione e del coordinamento locale e la società francese Robosoft che ha
realizzato e messo a disposizione i veicoli.
La Commissione Europea, il Comune di Oristano e l’ARST li conosciamo, ci può descrivere gli altri
partner?
Il CTL è un istituto dell’Università di Roma La Sapienza che si occupa di studio e ricerca su problemi
relativi a mobilità e logistica. È diretto dal prof. Adriano Alessandrini, particolarmente impegnato nel
campo delle nuove tecnologie. MLab è una società di consulenza con sede a Cagliari ma che lavora
in tutto il mondo. È l’unica in Sardegna che si occupa esclusivamente di pianificazione della mobilità.
MLab ha già progettato due sistemi di trasporto automatico senza guidatore: uno a Masdar City,
negli Emirati Arabi Uniti, e uno in Arabia Saudita. Il sistema di Masdar City è operativo dal 2009 ma a
differenza di quello che sarà sperimentato ad Oristano, utilizza corsie riservate e protette. Robosoft
è una società francese che automatizza veicoli terrestri per usi civili e militari. Ha realizzato numerosi
veicoli automatici per l’esercito francese.
Che obiettivi si pone questo esperimento?
Il principale obiettivo è quello di verificare le prestazioni tecniche di questi sistemi di trasporto
automatici senza guidatore in un ambiente reale. Altrettanto importante è verificare l’impatto di
questi sistemi sull’ambiente circostante, in questo caso un’area pedonale molto frequentata e
l’apprezzamento da parte dell’utenza. Infine, stiamo portando avanti l’esperimento sotto la
supervisionedel Ministero dei Trasporti per permettere la stesura di una legislazione apposita che
permetterà, un giorno, di far viaggiare questi veicoli nel traffico stradale.
Che caratteristiche avranno questi veicoli?Quanto durerà il dimostrativo?Che servizio
svolgeranno?
I veicoli sono dei “minibus” a trazione elettrica da 12 posti, lunghi 5m e larghi 1,50. Viaggeranno sul
lungomare di Torregrande, ad Oristano, su in percorso lungo circa 1 km e mezzo che comprende
sette fermate.La velocità massima sarà limitata a 15 km/h per rispettare il carattere pedonale del
lungomare e migliorare la sicurezza. Il percorso sarà coperto in circa 10 minuti. Due veicoli
viaggeranno in direzioni opposte e si incroceranno in piazza della torre. Il dimostrativo inizierà a
metà luglio e finirà alla fine di agosto. I veicoli faranno servizio dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e
dalle 16 alle 20.
Ci potrà salire chiunque? Si pagherà un biglietto?
Non si pagherà alcun biglietto, ma chi vorrà salire a bordo dovrà compilare un modulo che potrà
reperire presso il chiosco messo a disposizione dalla Pro Loco di Oristano in piazza della Torre a
Torregrande, oppure scaricarlo dal sito web e poi presentarlo al chiosco a Torregrande, dove gli
verrà dato un tesserino che gli permetterà di viaggiare gratis per l’intera durata del dimostrativo.Per
i minorenni, il modulo dovrà essere firmato da un tutore maggiorenne. I minorenni al di sotto dei 14
anni non potranno salire a bordo se non accompagnati da un tutore.
Cosa dovrà fare chi compilerà questo modulo?
Compilando il modulo si accetta di diventare “verificatori” del sistema, ovvero di partecipare
personalmente all’esperimento provando il sistema e fornendo le proprie indicazioni. Verranno
distribuiti dei questionari che saranno compilati in modo anonimo e restituiti al chiosco della Pro
Loco. Chi avrà compilato e restituito il questionario, a fine dimostrativo riceverà un omaggio.
Chi paga per questo progetto?
Il progetto è finanziato al 50% dal settimo programma quadro della Commissione Europea, il
restante 50% dei costi è a carico dei partners.
Quindi anche il Comune di Oristano spende dei soldi per questo progetto?
Si, il Comune di Oristano ha già speso dei soldi per questo progetto e ha messo a disposizione del
personale. Ma il budget è stato concepito in modo che le opere pagate dal Comune rimangano in
gran parte a beneficio della comunità. Chi è statodi recente a Torregrandeavrà notato che è stato
sistemato l’asfalto del lungomare dove questo era danneggiato dalle radici dei pini, ed è stata
realizzata una piattaforma in mattonelle autobloccanti ad una estremità: questa piattaforma servirà
per consentire la manovra dei veicoli ma, come la riparazione dell’asfalto, rimarrà come opera
migliorativa dopo la fine del dimostrativo.
Questo progetto porterà dei benefici a Oristano e a Torregrande?
Il principale beneficio sarà quello di portare Oristano in un circuito di sperimentazione di nuove
tecnologie per la mobilità sostenibile. Oristano e la sua popolazione quest’estate saranno
protagonisti della mobilità del futuro. Oltre a questo, Oristano otterrà una notevole visibilità sui
media internazionali. Il 16 luglio, per esempio, Torregrande sarà collegata in diretta con il più grande
convegno sulla mobilità innovativa, a San Francisco, California. Non bisogna inoltre trascurare il fatto
che questo esperimento offrirà anche un servizio ai frequentatori di Torregrande, che speriamo sia
apprezzato.
Ma a chi serve un minibus che percorre il lungomare?
Il minibus potrà servire a chi ha limiti di deambulazione, come gli anziani, a chi si sposta con bambini
piccoli, a chi porta con se borse da mare e ombrelloni, a chi vuole raggiungere i chioschi alle
estremità del lungomare ma non vuole andare a piedi così lontano, ma anche a chi non trova
parcheggio vicino alla sua destinazione. Ci aspettiamo, infatti, che questi minibus contribuiscano a
distribuire meglio la sosta, evitando l’affollamento di auto che cercano parcheggio al centro della
borgata e trasportando chi parcheggia vicino alle estremità del lungomare.
Ma questi contributidella Commissione Europea non potevano essere spesi per qualcosa di più
urgente? Oristano ha bisogno di tante cose prima che di un servizio di bus automatici
In realtà no, non si poteva spenderli ad Oristano per altre cose. I contributi del settimo programma
quadro della CE sono destinati a finanziare innovazione e ricerca e non sono disponibili per altro,
anche se più urgente per la comunità locale. Se Oristano avesse partecipato a questo progetto, i
fondi europei sarebbero semplicemente andati ad un’altra città.
Il tragitto dei veicoli sarà vietato ai pedoni? Il lungomare verrà occupato per tutta l’estate da
questi veicoli? saranno messe delle barriere?
No, uno degli scopi dell’esperimento è di verificare come questi sistemi automatici possono
convivere con i pedoni e con altri utilizzatori delle strade, quindi non ci sarà alcun divieto né barriere.
I veicoli passeranno ogni 10 minuti, perciò, salvo nell’istante in cui il veicolo sta attraversando, o
quando sosta alle fermate, il lungomare sarà libero. Inoltre, la velocità dei mezzi sarà limitata a 15
km/h: praticamente quella di un ciclista che pedala tranquillamente. Per fare un esempio, a Cagliari,
in via Garibaldi e in via Manno, passano gli autobus della linea 10 e i numerosi pedoni che
percorrono queste due vie non si sentono disturbati né in pericolo.
Ma i veicoli senza guidatore non rappresentano un pericolo per i pedoni che frequentano il
lungomare? Sarà ancora possibile lasciare i bambini liberi?
I veicoli hanno dei sistemi automatici di rilevamento degli ostacoli e sono assolutamente sicuri. Se un
bambino, o anche un piccolo animale, attraversa il percorso del veicolo, questo si fermerà più o
meno bruscamente a seconda della distanza a cui rileva l’ostacolo e non si muoverà finché l’ostacolo
non si è allontanato. Inoltre, dato che si tratta del primo esperimento di questo genere, pur essendo
automatico, il veicolo avrà a bordo un “supervisore” messo a disposizione da ARST, il quale pur non
guidando il veicolo, ne terrà sotto controllo il funzionamento e avrà a disposizione un bottone di
arresto di emergenza. Anche con questi veicoli in circolazione, sarà possibile comportarsi come
sempre, e lasciare liberi i bambini.
Perché avete scelto di fare questo esperimento proprio sul lungomare di Torregrande?
Inizialmente volevamo farlo nel centro storico di Oristano, ma ci siamo resi conto che le difficoltà
erano molto grandi. Inoltre, il Ministero dei Trasporti, che segue questo esperimento con attenzione,
ci ha chiesto di non farlo dove transitano veicoli a motore, quindi abbiamo dovuto scegliere una zona
pedonale. Altri dimostrativi che seguiranno quello di Oristano sperimenteranno lo stesso sistema in
condizioni diverse.
Non pensate che qualcuno avrà da ridire sul fatto che il lungomare sarà occupato da questi veicoli?
Il lungomare di Torregrande è un luogo molto affollato: ci sono chioschi, bancarelle, pedoni,
biciclette, bambini che giocano… quindi certamente qualcuno avrà da ridire che a tutti questi usi se
ne aggiungerà ancora un altro. Per questo motivo abbiamo scelto di interrompere le corse dei
minibus automatici alle otto di sera, quando l’affollamento di pedoni e bancarelle aumenta molto.
Noi crediamo che gli usi del lungomare saranno poco disturbati da questo esperimento, e che tutti
ne apprezzeranno l’utilità e l’interesse scientifico.
Negli USA si stanno sperimentando automobili automatiche: perché voi invece sperimentate il
trasporto pubblico automatico?
L’approccio americano e quello europeo alla sostenibilità dei trasporti è diverso: noi non crediamo
che l’automobile automatica sia la via giusta verso la sostenibilità. Nelle nostre città, con le loro vie
strette, viaggiare in auto, automatica o meno, porterà sempre a traffico e congestione. Riteniamo
che una via più promettente sia quella di un trasporto collettivo flessibile, frequente ed economico e
questo stiamo sperimentando. Parlando di economia poi, considerate che l’intero contributo della
Commissione Europea per il dimostrativo di Oristano non basterebbe neppure a comprare uno degli
scanner laser (LIDAR) che si trovano sul tetto di una Google Car.
Non pensate che promuovere l’uso di veicoli di trasporto pubblico senza conducente possa portare
a perdere posti di lavoro?
L’introduzione di una nuova tecnologia comporta sempre la perdita di posti di lavoro ma anche la
creazione di nuovi. È difficile dire a priori quale sarà il bilancio. Certamente si può affermare che le
nuove tecnologie portano sempre ad una maggiore produzione di servizi. Basti pensare all’avvento
dei trattori in campagna: hanno tolto tanti posti di lavoro, è vero, ma hanno permesso a ciascun
contadino di produrre molto più raccolto di prima. Allo stesso modo, i veicoli automatici potrebbero
permettere ad un’azienda di trasporto pubblico di fornire più servizi a parità di budget,
concentrando i mezzi con guidatore sulle linee dove non è possibile, o non conviene, utilizzare mezzi
automatici.