LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2014 CASE REPORT F. Amadori RIASSUNTO In Medicina Generale la terapia integrata consente di dare risposte a numerosi casi di successo parziale o fallimento della sola terapia convenzionale in alcune malattie di frequente riscontro, quali – soprattutto – le malattie croniche con riacutizzazione periodica, le malattie autoimmuni e la profilassi e gestione delle riacutizzazioni delle patologie allergiche e infettive. – In pochi anni è stata raccolta una numerosa casistica che comprende ogni branca specialistica, con risultati di qualità e con un netto miglioramento della qualità di vita del paziente. ESPERIENZE OMOTOSSICOLOGICHE IN MEDICINA GENERALE – 3 CASE REPORT HOMOTOXICOLOGIAL EXPERIENCES IN GENERAL PRACTICE. – THREE CASE REPORTS PAROLE CHIAVE SCOMPENSO CARDIACO, TONSILLITE, SINDROME DI MÉNIÈRE, MEDICINA GENERALE, OMOTOSSICOLOGIA SUMMARY: Integrated therapy in General Medicine supplies many answers to numerous cases of partial success or failure of the sole conventional therapy in some pathologies frequently encountered in general practice such as chronic pathologies with acute periodic exacerbations, autoimmune diseases, as well as in the prevention and in the management of the exacerbations in allergic and infectious diseases. – In few years numerous medical records involving each specialist branch, with quality results and an improvement in the quality of life of the patient have been gathered. KEY WORDS: HEART FAILURE, TONSILLITIS, MÉNIÈRE’S SYNDROME, GENERAL MEDICINE, HOMOTOXICOLOGY N ella pratica di Medicina Generale, è frequente il riscontro di pazienti “difficili” con pluripatologia, che trova riverbero anche sulla sfera psichica e sociale. In questi casi, una buona possibilità di controllo della plurisintomatologia è data dall’inquadramento olistico del paziente, delle sue malattie e della terapia low dose, con la possibilità di ridurre i dosaggi farmacologici convenzionali usualmente prescritti dai vari specialisti. – Con questo lavoro propongo tre case report particolarmente interessanti. N.B., anni 83 Il paziente è affetto da numerose patologie: ipertensione arteriosa, ano cecale per carcinoma del colon-sigma dopo intervento chirurgico eseguito dieci anni fa, pregressa embolia polmonare in trattamento con cumarina, diabete mellito tipo II, broncopneumopatia cronica ostruttiva, cardiopatia ischemica cronica dilatativa (FIG. 1), episodi di scompenso cardiaco-congestizio con frequenti ricoveri ospedalieri. Nel 2011 il paziente è stato ricoverato in ambiente ospedaliero per 45 giorni nell’arco di due mesi. Nei sei mesi precedenti il paziente aveva eseguito 12 ECG e visite cardiologiche, 2 ecodoppler cardiaci, 2 visite pneumologiche e 3 Rx torace. – Subito dopo l’ultimo ricovero il paziente è giunto alla mia attenzione lamentando profonda astenia, dispnea anche a riposo ed estremità cianotiche. È inoltre psicologicamente provato, in quanto nelle due settimane precedenti non riusciva a riposare adeguatamente (quantità e qualità delle ore di sonno molto ridotte). All’esame obiettivo evidenzia una ipoe- 45 LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2014 riodo invernale (gli episodi acuti invernali hanno una cadenza ritmica quindicinale nei periodi di endemia influenzale) gli è stata prescritta antibioticoterapia profilattica di 10 giorni/mese. FIG. 1 Case Report N.B. di 83 anni. – Rx antero-posteriore del torace. Accertamenti di laboratorio, negli anni precedenti, rilevavano un costante aumento del TAS (400 U.I.) e delle mucoproteine (130 mg/100ml), mai scesi sotto questi livelli. Nel gennaio 2012 la mamma manifesta la volontà di cercare per il bambino una soluzione alternativa alla terapia penicillinica e – soprattutto – una possibilità per far fronte alla precarietà delle difese immunitarie. spansibilità del torace, rantoli, sibili, fischi e ronchi su tutto l’ambito polmonare, ipotensione, giugulari turgide, edemi declivi; al pulsossimetro risulta un valore del 79% della saturazione. In un ECG recente, lo specialista aveva dato una valutazione della Classe NYHA (N.d.R.: New York Heart Association) di IV stadio. – Terapia in atto dall’ultima ospedalizzazione: metformina 500 mg x3, cumarina 4 mg, cardioaspirina 100 mg, ramipril 10 mg, bisoprololo 1,5 mg/die. – Il supporto terapeutico omotossicologico è consistito in Galium-Heel®, 20 gtt x 2/die per 6 mesi (medicinale detossificante la matrice extra cellulare), Cralonin®, 45 gtt/die per 6 mesi (contenente Crataegus D2 per l’insufficienza coronarica ed integratore dei glicosidi cardiaci e Kalium carbonicum D3, antiedemigeno). In ambulatorio sono stati inoltre,somministrati Strophanthin compositum, 1fl/die per 1 mese con la tecnica dell’auto-emo-mesoterapia, unitamente ad Ubichinon compositum, 1 fl/die per 15 giorni, poi a giorni alterni per 2 mesi. Fin dall’inizio della terapia, il paziente 46 ha riacquistato il riposo notturno ristoratore. – Al primo controllo cardiologico, eseguito dopo circa un mese dall’inizio del supporto terapeutico omotossicologico, la Classe NYHA passa da IV a II-III. I controlli ambulatoriali settimanali al pulsossimetro danno valori sempre migliori sino al 95-98%. – A due anni (giugno 2013) dall’inizio della terapia omotossicologica, il paziente è molto migliorato, cammina, guida l’automobile nonostante l’età, non ha necessitato di alcun ricovero ospedaliero ed ha eseguito solo 2 visite cardiologiche con ECG ed un ecocardiogramma. E.B., anni 9 All’età di 4 anni il piccolo paziente soffre di endocardite da Streptococco beta-emolitico. Da allora il paziente è sotto il controllo di una Struttura ospedaliera pediatrica ed in trattamento, prima quindicinale poi mensile, con Benzilpenicillina 1.200.000/UI. – Dal momento che la sua salute è molto precaria, con frequenti episodi di faringo-tonsillite, specialmente durante il pe- In associazione alla Benzilpenicillina mensile è stato inserito il supporto omeopatico-omotossicologico: Silicea-Heel®, 1 cpr/die per 6 mesi, Streptococcinum 9CH gran., 1 tubo monodose/sett. x 6 sett., Engystol® N fl per os, 1/sett. x 6 mesi, Echinacea compositum forte s fl per os, 1/sett. x 6 mesi, Vis-Heel® fl x os, 1/sett. x 6 mesi. A distanza di 13 mesi dall’inizio della terapia low dose, i valori TAS sono scesi a 239 U.I. e le mucoproteine a 104 mg/100ml. – Ad oggi il piccolo paziente non ha più lamentato episodi faringitici o tonsillitici e non ha assunto terapia antibiotica, neppure in profilassi. E. A., anni 24 Nell’anamnesi patologica della paziente sono segnalati sindrome premestruale, episodi saltuari di amenorrea con riscontro di cisti ovariche funzionali, episodi di ansia con attacchi di panico, cefalee ricorrenti, numerosi episodi di colica renale destra, alcuni con espulsione di microcalcoli. È riferita una gravidanza nel 2011, all’età di 22 anni, con aborto spontaneo al terzo mese. Dopo due mesi dall’aborto, insorge Sindrome di Ménière, confermata da esami LA MEDICINA BIOLOGICA strumentali, caratterizzata da violente vertigini, ipoacusia all’orecchio destro e acufeni. I vari specialisti consultati prescrivono le terapie più disparate: farmaci antivertiginosi, antistaminici, fenotiazinici, diuretici, mannitolo, cortisonici endovestibolari, iniezione di gentamicina nel nervo acustico. La paziente segue alcune terapie non invasive, senza miglioramento della sintomatologia. E.A. è stata trattata esclusivamente con terapia omotossicologica: GaliumHeel® 1 fl + Lymphomyosot® 1 fl + Engystol® N 1 fl/settimana; Arnica compositum 1 fl/die per lavaggio auricolare, K2F 30 gtt/die, Cocculus-Heel® 45 gtt/die, Guna-Basic ½ bustina/die per 15 gg al mese, Eubioflor 1 (poi Eubioflor 2), 20 gtt x 2/die. ziale per via orale per altri due mesi, poi ha sospeso ogni trattamento. Negli ultimi due anni non si sono registrati né episodi vertiginosi né di ipoacusia; permangono, solo saltuariamente, alcuni acufeni, che la paziente “gestisce” con Galium-Heel® 20 gtt + Lymphomyosot® 20 gtt + CocculusHeel® 20 gtt, assunti per 2 o 3 giorni. Non ha più riferito coliche renali. APRILE - GIUGNO 2014 – riduzione dei costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale (guarigione, diminuzione dei ricoveri ospedalieri e del ricorso a numerosi, quanto a volte inutili, accertamenti strumentali e di laboratorio, diminuzione globale della spesa farmaceutica). Il mantenimento dello stato di salute è davvero... un grande salvadanaio sociale (vedi Roberti di Sarsina R., Iseppato I. – Perché la medicina integrativa è indispensabile. La Med. 쐽 Biol., 2011/3; 49-52). CONSIDERAZIONI La terapia omotossicologica, scelta individualmente ed inserita nella storia complessiva del paziente, è diversa dai protocolli standardizzati. Il concetto di salute va ben oltre la semplice assenza di malattia, includendo altresì, il benessere psico-fisico e sociale. La Redazione ringrazia gli editor dei siti web da cui sono tratte le immagini di p. 45: http://www.gun-slips.com/images/products/leather-gladstone-doctor-bag-carry-case440.jpg p. 47: http://www.thirdage.com/files/originals/womandoctor-patient.jpg Dopo una settimana dall’inizio della terapia la paziente non accusa più vertigini. Dopo circa 45 giorni, la sintomatologia della Sindrome di Ménière è completamente regredita. Gli esami strumentali sono rientrati nella norma; il quadro clinico ginecologico si è negativizzato. La paziente ha proseguito la terapia ini- In Medicina Generale, la terapia omotossicologica, anche integrata, presenta indubbi vantaggi: – compliance ottimale da parte dei pazienti, anche in termini di tollerabilità farmacologica e sicurezza; – coinvolgimento della persona nel suo complesso per il raggiungimento di uno stile di vita personalizzato che favorisca la salute; Riferimento bibliografico AMADORI F. – Esperienze omotossicologiche in Medicina Generale. – 3 case report. La Med. Biol., 2014/2; 45-47. autore Dott. Fulvio Amadori – Medico Chirurgo – Diploma in Omeopatia, Omotossicologia e Discipline integrate Accademia di Medicina Biologica, AIOT Via Casilina, 482 I – 00177 Roma 47
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