[ ATTUALITÀ ] n. 3334/2014 30 agosto 2014 Terra e Vita 17 [ CAMPAGNA SACCARIFERA ] Seminati 51mila ettari. Preoccupa il prezzo dello zucchero, ai minimi storici Boom di quintali per la bietola [ DI GIANNI GNUDI ] I buoni pesi compensano i bassi livelli polarimetrici: rese in saccarosio comprese fra le 9 e le 10 t/ha S olo altre piogge deva stanti potranno far cam biare il colore della cam pagna bieticolosaccarifera 2014. Che oggi tende al rosa. Lo evi denzia la Cgbi (Confederazione generale dei bieticoltori italiani). Lo conferma Marco Marani, di rettore agricolo di Coprob. «La campagna saccarifera – sottolinea Cgbi – è iniziata il 25 luglio, con l’avvio dei conferi menti a Minerbio (Coprob), cui è seguita, il giorno successivo, l’apertura dello zuccherificio di Termoli in Molise. La fabbrica Eridania Sadam di San Quirico (Pr) e lo stabilimento Coprob di Pontelongo (Pd) sono partiti il 5 agosto. Coprob ipotizza una du rata della campagna saccarifera di oltre 80 giorni di lavorazione, Eridania Sadam stima circa 68 giorni di attività, mentre per lo zuccherificio di Termoli si ipo tizzano circa 42 giorni di conferi menti». Prima di parlare di risultati produttivi Cgbi rimarca le forti preoccupazioni del settore per la drammatica flessione del prezzo zucchero, che si mantiene su li velli particolarmente bassi, vici no ai minimi storici. Consolano, almeno in parte, i numeri della campagna 2014, nel complesso positiva. «Al Sud – prosegue la Confe derazione – si registrano buone performance, sia sotto l’aspetto quantitativo, che polarimetrico. I dati forniti dallo zuccherificio del Molise, riferiti alla terza de cade di agosto, si attestano, me diamente, su 53 t/ha di radici al 17,2% di polarizzazione, cui cor rispondono 9,1 tonnellate per et taro di saccarosio. Al Nord, le particolari condizioni climati che, caratterizzate dalle abbon danti piogge, fanno registrare dati produttivi record sotto il profilo quantitativo, con punte di 100 tonnellate di radici per ettaro. L’elevata disponibilità idrica, tuttavia, non favorisce i livelli polarimetrici, che risulta no decisamente più bassi rispet to ai dati storici di riferimento». «Analizzando il comprenso rio dello stabilimento Eridania Sadam di San Quirico (Pr), la si tuazione attuale registra una produzione media di radici pari a 66 t/ha, con polarizzazione media del 14,23%. La produzio ne di saccarosio risulta, pertan to, pari a 9,4 t/ha: un risultato decisamente apprezzabile. Le migliori performance si rilevano [ SUPERFICI NAZIONALI PER SOCIETÀ E STABILIMENTO (CAMPAGNE 20132014) SUPERFICIE STIMA 2014 HA DIFFERENZA % 2014/2013 SUPERFICIE 2013 HA Co.Pro.B Pontelongo 14.800 +50 9.864,65 Co.Pro.B Minerbio 18.100 +15 15.677,99 Eridania S. Quirico 13.300 +43 9.287,18 Z. Molise Termoli 5.400 8 5.882,46 Totale 51.600 +27 40.712,28 Stabilimenti Nord 46.200 +33 34.829,82 ZUCCHERIFICIO in Romagna, con una produzio ne media di saccarosio pari a 10,8 t/ha. Ottimi risultati anche nel comprensorio “ex Casei Ge rola”, che registra circa 10 t/ha di saccarosio». Sulla stessa lunghezza d’on da l’analisi di Marani di Coprob: «La produzione di barbabietole è caratterizzata da una buona re sa produttiva per ettaro, soprat tutto dal punto di vista delle quantità della coltura che si as sesta mediamente intorno alle 67 t/ha. Questo compensa le po larizzazioni, inferiori alla media storica, garantendo un’apprez zabile produzione di saccarosio che raggiunge mediamente le 9,8 t/ha, stimata in aumento. La produzione di zucchero e dei co prodotti (melasso e polpe) sta ri spettando le previsioni per cui si attendono risultati record che si avvicinano a quelli del Nord Eu ropa». «Nonostante le continue piogge – conclude Marani – la consegna delle barbabietole agli stabilimenti, ora assestata alla media giornaliera di 30.000 ton nellate, sta pienamente rispettan do la programmazione di inizio campagna e fino a ora sono state lavorate 700.000 tonnellate. I buo ni risultati di produzione pongo no in evidenza la competitività della coltura della barbabietola nei confronti delle altre colture estensive dei bacini di riferimen to, confermandola come una col tura fondamentale per la rotazio ne agraria, aspetto rilevante per mantenere la competitività a 360° delle aziende agricole». n
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