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Araberara - 28 Febbraio 2014
L’allora sindaco
Lanfranchi:
“Rispetto la
sentenza, questa
storia mi ha
fatto soffrire
abbastanza”
Nelle foto di GIULIANO FRONZI il posizionamento delle reti protettive il 2 agosto 2002 a tragedia avvenuta e la
commemorazione ufficiale della tragedia con il sindaco Valentina Lanfranchi il 5 agosto 2002.
» gazzaniga
Avis Gazzaniga: in crescita le adesioni
Nel corso dell’assemblea che si è tenuta lo scorso 16 febbraio alla presenza
dell’assessore comunale Luisa Dal Bosco e del consigliere provinciale Avis Andrea Guerini, il presidente Enzo Conti ha ampiamente relazionato i presenti
sull’attività svolta nel 2013 che ha visto
una sostanziale conferma nel numero
di donazioni effettuate (502), ma riscontrando una crescente sensibilità, soprattutto nei giovani, al “dono del sangue”
avendo raccolto 24 nuove adesioni. Numerose le iniziative di sensibilizzazione
e promozione avviate dalla sezione, che
hanno visto coinvolti i vari consiglieri.
L’assemblea è stata anche l’occasione per
consegnare i riconoscimenti ai soci benemeriti. Sono stati complessivamente premiati 96 donatori, ma vogliamo segnalare
in particolare Armando Folci, Marina
Peracchi e Fabiola Pezzotta che hanno superato le 75 donazioni; Alessandro
Baitelli, Flavio Maffeis, Gian Carlo
Nosari e Jean Marc Salvi con oltre 100
donazioni (o 40 anni di attività e almeno
80 donazioni), mentre Roberto Chiodi,
Stefano Pelizzari e Efrem Sala hanno
ampiamente superato le 125 donazioni.
sabilità civile, dal punto
di vista penale è stata una
fatalità. Il sindaco di Colzate allora era Valentina
Lanfranchi (che è stata
anche onorevole per il centro sinistra), Lanfranchi
che era finita nel registro
degli indagati, poi nei suoi
confronti era stato deciso
il non luogo a procedere,
in seguito a una perizia
del Tribunale che giudicava imprevedibile l’evento
franoso. Un’altra inchiesta aveva coinvolto anche
i due esperti che avevano
redatto il piano di rischio
idrogeologico per il Comune, piano dove si stabiliva
un grado di rischio anche
se basso e nell’inchiesta
era finito anche il responsabile dell’ufficio tecnico.
Ma anche le loro posizioni
erano state archiviate. E
arriviamo al 2006 quando ha preso il via la causa
civile che poi si è arenata
molte volte anche per avvicendamenti tra giudici
e arriviamo all’autunno
scorso, quando il giudice
Angelo Tibaldi prende in
mano la questione. Ora la
sentenza. Loredana Ghilardi non ha mai mollato,
nel cuore Roberto, Fabio
e Andrea e intanto ha
trovato la forza di rifarsi
una vita, si è risposata e
ha avuto un altro figlio,
Luca, che ora ha 9 anni
e ha aperto una gelateria
con la sorella. A seguire
la causa civile per lei gli
avvocati Rocco Lombardo
e Alessandra Calegari, il
legale del Comune invece era Michele Bazzana.
L’allora sindaco Valentina
Lanfranchi non vuole dire
nulla: “Rispetto quello che
la giustizia ha deciso, questa storia mi ha già fatto
soffrire abbastanza e preferisco non fare commenti”. Dopo 12 anni la parola
fine. Per quel che riguarda
la vicenda giudiziaria. Per
il resto ci penserà il cielo.
Seriana
11 maggio. Anno 2002.
Un pomeriggio di primavera a Colzate. Come dalle
altri parti. Poi l’inverno, di
quelli che ti tolgono il fiato
e la vita. Ma non l’anima.
Bondo di Colzate, una Y 10
sta salendo lungo la strada dei Piani di Rezzo per
andare nella casa di campagna, a bordo Roberto
Bonfanti, 39 anni e i suoi
due figli, Fabio di 10 e Andrea di 6. Pochi secondi e
non ci sono più. Un macigno si stacca dal versante
montuoso appena sotto il
Santuario di San Patrizio
e centra in pieno l’auto. I
tre muoiono sul colpo. La
moglie di Roberto, Loredana Ghilardi, è a bordo
di un’altra auto che segue
la Y 10, si salva per puro
caso come per puro caso
è morto il resto di quella
che era la sua famiglia,
sarebbe bastato passare
qualche secondo prima o
qualche secondo dopo e
non sarebbe successo nulla. Loredana assiste quasi
in diretta alla tragedia.
Un masso di 15 tonnellate cancella tre vite ma le
mantiene in vita nel cuore
di Loredana. Sono passati
quasi 12 anni e intanto si
è aperta una causa civile
per le responsabilità di
quella tragedia, una causa
civile che ha attraversato intoppi e lungaggini e
adesso la sentenza: il giudice del Tribunale civile di
Bergamo Angelo Tibaldi
che ha preso in mano il
fascicolo da pochi mesi ha
deciso di condannare il Comune di Colzate a pagare
alla vedova Loredana Ghilardi a titolo risarcitorio
902.500 euro più 40.000
euro di spese legali. Sempre su disposizione del
giudice l’onere del risarcimento spetterà alla compagnia di assicurazione
del Comune di Colzate che
è la Milano Assicurazioni.
Insomma, il giudice ha
ritenuto il Comune colpevole civilmente. Respon-
MediaValle
Quel pomeriggio dell’11 maggio del 2002
il caso Roberto e i suoi due figli travolti da un masso.
12 anni dopo 900.000 euro di risarcimento
» colzate
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