Lettera unitaria per Relazioni Sindacali

Veneto/Verona
Verona, 23 maggio 2014
RFI – Direzione Produzione
Ing. Umberto LEBRUTO
ROMA
RFI – Responsabile Direzione Personale e Organizzazione
Dott. Stefano SAVINO
ROMA
RFI – Responsabile Relazioni Industriali R.F.I.
Dott. Gino COLELLA
ROMA
RFI – Direzione Territoriale Produzione Verona
Ing. Pierpaolo OLLA
VERONA
RFI – Responsabile Personale e Organizzazione VR/VE/TS
Dott. Marco BISAGNO
MESTRE
p.c.
Commissione di Garanzia
dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali
ROMA
Osservatorio sui conflitti nei trasporti c/o Ministero delle Infrastrutture
ROMA
Segreterie OO.SS Nazionali
ROMA
Oggetto: RELAZIONI INDUSTRIALI - CONFRONTO SINDACALE di cui alla:
Proclamazione prima azione di SCIOPERO di 8 ore dalle ore 9.01 alle ore 17:00 del 26 giugno 2014 di
tutto il personale di Manutenzione Infrastruttura di RFI della D.T.P. di Verona, operante
esclusivamente nei Reparti esercizio, Zone e Tronchi di GOT e UT-VR e ING-VR comunque con sede
nell’ambito locale della giurisdizione geografica della sola Unità Territoriale di Verona. (il personale
con sede oltre l’ambito locale della giurisdizione dell’UT di Verona è escluso)
La presente nota, seppur lunga e inusuale, si pone come obiettivo quello di chiarire l’evoluzione del confronto tra
le organizzazioni sindacali Regionali/T.li del Veneto di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl-AF, Fast-Ferrovie e Orsa
Verona e RFI/Direzione Territoriale Produzione Verona e RFI/Direzione Personale e Organizzazione
Nord/Est che ha condotto alla rottura delle trattative con proclamazione dello sciopero di cui all’oggetto.
Occorre precisare che, la riunione del 13/05/2014 è stata l’ultima di un confronto sindacale iniziato lo scorso
marzo per giungere, sulla base di richieste Aziendali e di INTESE RAGGIUNTE, ad un accordo sul nuovo
orario di lavoro del personale manutenzione del settore (IS) IMPIANTI SICUREZZA e un nuovo accordo sulle
modalità di gestione delle variazioni mensili al normale orario di lavoro del personale di Manutenzione operante
nei Reparti esercizio, Zone e Tronchi di GOT, UT-VR e ING-VR comunque ricadenti nell’ambito di
giurisdizione geografica dell’Unità Territoriale di Verona, nonché per attivare un confronto finalizzato alla
soluzione di varie problematiche che si trascinavano dallo scorso giugno 2013 e che quantitativamente toccavano
una decina di argomenti.
Per tali argomenti, abbiamo chiesto alla Società di dare delle risposte durante gli incontri ma,
incomprensibilmente, la Società forniva risposte disarticolate, decisamente non risolutorie di problemi che
generano, oltre che il malcontento dei lavoratori, una gestione confusionale delle risorse.
Diversamente, per quanto riguarda l’argomento sulla revisione dell’accordo quadro per “cantieri notturni” e la
modifica dell’orario di lavoro delle zone IS di Verona e Vicenza, la Società curava ogni minimo dettaglio.
La necessità di rivedere l’accordo quadro del 22/05/2013 sui cantieri notturni, ancor prima della scadenza
relativa alla compressione del riposo giornaliero da 11 e fino a 8 ore, scaturiva dalle diverse interpretazioni
sull’Accordo stesso. Da parte sindacale, comunque nella piena salvaguardia del Piano di Attività 2014, si riteneva
necessario un richiamo alla normativa prevista dal CCNL e accordi nazionali.
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La Società strumentalmente ha proposto la rivisitazione completa dell’accordo in questione e di conseguenza
metteva in discussione i positivi meccanismi in termini di efficacia ed efficientamento in esso contenuti; da una
parte dichiarandone le decadenza e dall’altra continuando ad utilizzarli perché validi supporti flessibili a
migliorare la produttività e rispondere tempestivamente alle contingenti esigenze di produzione.
Nel corso del 2013, il numero di variazioni all’orario di lavoro richieste dalla Società, è comunque rappresentato
in una percentuale marginale tale da non giustificare elementi di flessibilità al CCNL.
Parallelamente, da parte della Società, è maturata una valutazione sull’opportunità di ridefinire gli orari di lavoro
delle zone IS di Verona e Vicenza per perseguire con maggiore efficacia due obiettivi descritti dalla stessa
come di seguito:
1. aumentare il grado di ricoprimento dell’orario di presenziamento IS alle fasce pendolari (dalle 6 e sino
alle 21) sulla Milano – Venezia, “collo di bottiglia” dell’infrastruttura per l’alta valenza commerciale della
linea, per l’obsolescenza tecnologica e per le alte aspettative dei diversi target di clienti fruitori del
servizio, con lo scopo dichiarato di ridurre sensibilmente i tempi di intervento su guasto, (OO.SS. che oggi
si attestano in circa 40 minuti su guasto, ciò vuol dire che in circa 20 minuti il personale è presente in Impianto);
2. sfruttare appieno le ore a minor valenza commerciale, caratterizzate da una minor intensità di traffico (in
genere le notti e la domenica per gli impianti merci), per svolgere le attività di manutenzione ciclica a
data vincolata; a fronte di un 49% medio di ore consuntivate nell’ambito della DTP di Verona nel corso
del IV trimestre 2013 in Manutenzione Ordinaria, la zona IS di Verona ha consuntivato in MO il 71%;
di cui 55% di ciclica a data vincolata e del 13% in ciclica standard.
Tale criticità è emersa anche in sede di audit ANSF ed è stato, ovviamente, preso l’impegno di riallineare
i risultati agli standard attesi in tempi certi.
Nel corso del I trimestre del 2014 le consuntivazioni di ciclica a data vincolata si attestano a valori sopra il 90% e
in linea con la media degli altri impianti.
Con questi presupposti la Società ha avviato l’iter del confronto sindacale eliminando all’ordine del giorno gli
ulteriori argomenti in sospeso, sui quali aspettiamo risposte “non evasive” da mesi..
RELAZIONI INDUSTRIALI
Con lo scopo di ripercorre la dinamica del confronto, di seguito riportiamo una sintesi delle tematiche discusse e
dell’evoluzione delle posizioni che si sono succedute durante la fase negoziale.
Incontro del 6 marzo
Il 6 marzo 2014 dalle ore 10:00 alle ore 18:00 la Società presenta il progetto “Idee e proposte per innovare la
Manutenzione della Linea Milano-Venezia”, nel progetto sono evidenziate le esigenze di capacità reattiva su
anormalità e di rapidità di intervento degli agenti IS durante le fasce pendolari che oggi si attestano in circa 40
minuti su guasto e solo 20 minuti per presenza in Impianto, contemporaneamente la necessità di aumento della
produttività sulle attività manutentive cicliche a data vincolata attraverso lo svolgimento di prestazioni notturne
nella località di Verona Porta Nuova e diurne domenicali nei periodi di sospensione dell’attività di circolazione
negli scali di Verona Porta Nuova Scalo e Verona Quadrante Europa. A supporto viene presentata l’analisi degli
“slot”(intervalli di stazione liberi da circolazione). Nel corso della riunione, da intese tra le parti, tale proposta
sarebbe stata adeguatamente supportata dalle figure professionali previste e la Società ne dichiarava l’attivazione a
seguito di accordo sindacale.
Le OO.SS./RSU condividendo tali analisi e salvaguardando l’impegno Aziendale di riallineare gli standard attesi
evidenziavano che nel corso del I trimestre del 2014, le consuntivazioni di ciclica a data vincolata si sono si
attestate a valori sopra il 90%, in linea con la media degli altri impianti. Ciò è stato possibile senza ricorrere a
cambiamenti organizzativi quali i turni P/M/N ma sfruttando le potenzialità dell’attuale organizzazione con
prestazioni giornaliere effettuate in determinati periodi diurni.
Nel corso della riunione le OO.SS./RSU chiedevano di conoscere:
 la situazione complessiva delle posizioni organizzative delle SO GOT Verona e UT Verona;
 le consistenze di personale relative a Capi tecnici, Tecnici della manutenzione e Operatori Specializzati
manutenzione negli impianti delle SO GOT e UT Verona;
 la situazione numerica delle istanze di trasferimento pervenute nel mese di gennaio 2014 dal personale
del settore manutenzione;
 le verifiche sulle performance operative della Zona IS di Verona, in relazione al progetto di
riconfigurazione dell’organizzazione del lavoro negli impianti IS di Verona e Vicenza, presentato nella
riunione precedente;
 il Piano di attività 2014 della DTP di Verona;
 Analisi dei tempi medi di intervento dell’impianto IS di Verona.
L’incontro terminava con l’appuntamento a proseguire il confronto il 19 marzo.
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Incontro del 19 marzo
Nell’incontro iniziato alle ore 10:00 e terminava alle ore 20:00, la Società fornisce le informazioni richieste e
presenta il Piano di Attività senza però attivare opportuna discussione. In relazione ai risultati attesi per l’anno
2014 in termini di Manutenzione Ordinaria e Aumento di Produttività, verificate le performance operative del
mese di febbraio 2014, la Società confermava la necessità di articolare l’orario di lavoro comprendendo le fasce a
minor valenza commerciale con almeno 4 prestazione notturne a settimana.
Le OO.SS. ribadendo la condivisione delle analisi e salvaguardando l’impegno Aziendale di riallineare gli standard
attesi, evidenziavano che i risultati del mese di febbraio 2014, si sono si raggiunti senza ricorrere a cambiamenti
organizzativi quali i turni P/M/N ma sfruttando le potenzialità dell’attuale organizzazione con prestazioni
giornaliere effettuate in determinati periodi diurni.
Nonostante ciò la parte sindacale proponeva alla Società di superare la posizione delle 4 prestazioni notturne a
settimana richiedendo una valutazione sulla sequenza del turno ma soprattutto sull’attivazione di un turno in
terza dedicato, articolato nelle 24h con prestazioni effettuate da personale individuato come turnista.
La Società sottovalutando tale proposta proseguiva nell’illustrazione del progetto variandone solamente la
sequenza intercalando le settimane di prestazioni giornaliere alle settimane in turno P/M/N;
Le Parti convengono quindi sulla necessità di aggiornare il confronto in data 3 aprile.
Incontro del 3 aprile
Temi del confronto del 3 aprile, che si è svolgeva dalle 10:00 alle 16:00 circa, sono stati l’articolazione dell’orario
di lavoro della zone IS di Verona e Vicenza, le possibili articolazioni e composizioni delle squadre e degli orari di
inizio e fine delle prestazioni. Le OO.SS./RSU comunicavano alla Società che la consultazione con i lavoratori
aveva prodotto una positiva riflessione sull’opportunità di sfruttare le potenzialità diurne e di individuare in tale
periodo le prestazioni giornaliere che assicurassero sia la realizzazione del Piano di Attività annuale che gli
standard manutentivi.
La Società, valutando positivamente le osservazioni delle OO.SS./RSU, modifica la propria proposta ed
eliminava dalla stessa le notti.
Durante la discussione sono articolate varie tipologie di turno per gli impianti IS di Verona e Vicenza, trovando
punti di convergenza su orari e tipologie, venivano valutate positivamente dalla Società le osservazioni della RSU
nell’effettuare turni unici di mattina/pomeriggio per l’impianto di Vicenza, mentre per quanto riguarda le
osservazioni prodotte delle OO.SS. in merito alla composizione dei nuclei/squadre, all’operatività delle stesse e
alle condizioni organizzative da realizzare (come ad esempio la scissione e/o fusione delle stesse) per rendere i
nuclei/squadre più efficienti ed efficaci in termini di produzione, operatività e produttività, la Società
inspiegabilmente cominciava a negare quanto inteso nel corso della riunione del 06 marzo 2014.
Alla fine dell’incontro nel verbale di accordo predisposto dall’Azienda sono sparite definitivamente tutte le intese
finora faticosamente raggiunte ai tavoli e non vi era traccia delle problematiche segnalate dalle OO.SS. che la
Società dopo mesi di colpevole silenzio, si era impegnata ad affrontare seriamente. Dopo questa inspiegabile (e
reiterata nei mesi scorsi) marcia indietro, preoccupate dallo strano atteggiamento assunto dalla Società, le
OO.SS./RSU maturavano la convinzione di verificare le posizioni Aziendali per quanto riguarda l’Accordo
Quadro per le “variazioni giornaliere all’orario di lavoro” e, certe che la rottura delle trattative fosse evitabile,
proponevano alla Società di aggiornare la riunione, salvaguardando in tal modo il prosieguo della trattativa.
Incontro del 9 aprile
Il 9 aprile le OO.SS./RSU sono convocate con il seguente ordine del giorno:
 Organizzazione del lavoro degli impianti IS a presidio della linea MI-VE
 Accordo quadro per le variazioni all’orario di lavoro, conseguenti alle attività di manutenzione
dell’infrastruttura
 Programma lavorazioni di manutenzione infrastruttura del mese di maggio 2014
Le OO.SS. in apertura, hanno chiesto chiarimenti in merito alle diverse interpretazioni Aziendali rispetto ai
contenuti dell’Accordo Quadro del 22/05/2013 e che hanno portato all’incontro stesso.
La SOCIETA’ nel corso dell’incontro proponeva un testo di accordo sui cantieri notturni che regola, in coerenza
con l’accordo siglato il 05/03/2014 con le OO.SS./RSU di Trento e Bolzano, modalità e tempi di contrattazione
delle variazioni all’orario di lavoro derivanti da lavorazioni all’infrastruttura ed effettuazioni di prestazioni
notturne con inizio alle ore 22:00 e alle ore 23:00, come previsto dall’accordo nazionale in termini di
compensazione tra prestazioni e di riconoscimento del diritto al pasto.
In tale accordo è contemplata la possibilità, di programmare prestazioni notturne con inizio alle ore 22:00 e alle
ore 23:00 per una migliore produttività del personale impegnato in lavorazioni che interessano IPO, soprattutto
sulla Milano — Venezia, che iniziano dopo l’una del mattino.
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In particolare, l’articolazione dell’orario proposta dall’Azienda in occasione dei cantieri notturni prevede:
 per i cantieri che iniziano alle ore 22:00, il termine della prestazione mattutina alle ore 14:00 con pausa
pranzo dalle ore 13:00 alle ore 14:00;
 per i cantieri con inizio alle ore 23:00, il termine della prestazione mattutina alle ore 15:00, con pausa
pranzo dalle ore 14:00 alle ore 15:00;
Come OO.SS. abbiamo osservato alla Società che gli accordi si dovrebbero siglare nel rispetto del CCNL e
Accordi Nazionali e non nel rispetto di quanto convenuto in altri territori.
Successivamente abbiamo chiesto chiarimenti rispetto proprio agli orari di lavoro concordati da RFI in data
05/03/2014 UT-TN/BZ perché contrastanti con quanto invece dichiarato da RFI alle scriventi OO.SS. per la
sottoscrizione dell’accordo del 22/05/2013 UT-VR e con il quale si è concordata;
1. L’eliminazione dei periodi di lavoro giornalieri che prevedevano un impegno superiore a 8 ore e 36
minuti complessivi.
2. L’eliminazione di molteplici orari il cui inizio andava dalle ore 07:30 alle ore 08:30, riconducendoli tutti
ad un unico orario con inizio prestazione alle ore 07:30 guadagnando così 1 (una) ora di lavoro in caso di
prestazioni Mattino/Notte per cantieri notturni
3. L’eliminazione di molteplici PAUSE PRANZO con orari che andavano tra le ore 12:00 e le ore 14:30,
riconducendole tutte ad un unico orario dalle ore 13:06 alle ore 14:06 guadagnando così altre ore diurne
di lavoro in caso di prestazioni Mattino/Notte per cantieri notturni.
Nonostante ciò, le OO.SS./RSU hanno responsabilmente valutato la situazione, ed alla luce di quanto possiamo
osservare quotidianamente al di fuori del Gruppo-FS, come OO.SS./RSU abbiamo dapprima proposto alla
Società l’opportunità di proseguire la gestione delle variazioni orarie e la compressione del riposo giornaliero da
11 a 8 ore con gli strumenti contenuti nell’Accordo Quadro del 22/05/2013 operando un rinnovo dello stesso
per la realizzazione del PdA 2014/2015. Su tale proposta abbiamo registrato una netta contrarietà da parte
Aziendale. Successivamente, come OO.SS./RSU siamo giunti alla decisione di condividere l’impostazione
Aziendale per la gestione delle variazioni orarie, proponendo la compressione del riposo giornaliero da 11 fino a
8 ore rispettando i termini previsti dall’accordo nazionale.
La Società non firma l’accordo proposto, e nonostante la compressione del riposo giornaliero rispettava i termini
previsti dall’accordo nazionale, la Società dichiarava che la compressione del riposo giornaliero a nove ore
anziché otto non rientrava nelle regole di compensazione tra prestazioni.
Le Parti convengono quindi sulla necessità di aggiornare ulteriormente il confronto in altra data.
Incontro del 15 aprile
Il 15 Aprile dopo ulteriori approfondimenti la Società proponeva alla firma delle OO.SS. un verbale che avrebbe
previsto la gestione delle variazioni con il superamento del dettame contrattuale, quindi non più utilizzando la
contrattazione di cui all’art.28 del CCNL ma tramite una informativa alle OO.SS. inviata 10 giorni prima
dell’esposizione del turno e qualora le OO.SS. entro due giorni non rispondessero, l’informativa si sarebbe
trasformata in variazioni all’orario di lavoro concordate.
Per quanto riguarda gli orari di inizio prestazione notturna l’Aziendale conferma quanto detto nella precedente
riunione.
L’incontro si conclude senza un accordo ed ancora una volta registriamo l’ennesimo cambiamento Aziendale
rispetto a intese tra le parti e dichiarazioni della stessa nelle more dell’intero confronto sindacale perché
contestualmente, la Società attraverso una nota già preimpostata comunica alle OO.SS. la partenza unilaterale
della nuova articolazione dell’orario di lavoro delle Zone IS di Verona e Vicenza, nonché di effettuare tutte le
variazioni orarie giornaliere secondo il dettato contrattuale… (?)
23 aprile 2014 proclamazione stato di mobilitazione
Il 23 Aprile le OO.SS. proclamano lo stato di mobilitazione di tutto il personale Manutenzione Infrastruttura di
RFI della D.T.P. di Verona, (operante nei Reparti esercizio, Zone e Tronchi di GOT e UT-VR e ING-VR
comunque ricadenti nell’ambito di giurisdizione geografica dell’Unità Territoriale di Verona).
08 maggio 2014 convocazione Aziendale per l’espletamento delle procedure di raffreddamento
L’08 maggio 2014 le OO.SS./RSU presentano alla Società una proposta scritta che riprende tutti i punti scritti
dalla Società nel verbale dalla stessa proposto nella riunione del 15/04. La riunione viene aggiornata e viene
verbalizzato che le OO.SS. hanno presentato una proposta scritta.
13 maggio 2014 proseguo delle procedure di raffreddamento
In data 13 maggio, la Società stravolge nuovamente le proprie posizioni e propone un’altra formulazione del
testo, perché valuta insufficiente lo scambio che sarebbe avvenuto e in tale contesto da una parte dichiara di
recepire quanto previsto dall’accordo nazionale riguardo alla compressione del riposo giornaliero da 11 fino a 8
ore, però senza scriverlo, dall’altra propone la gestione delle variazioni con il superamento dei dettami
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contrattuali, questa volta non più utilizzando la contrattazione di cui all’art.28 del CCNL, ma tramite una
informativa inviata alle OO.SS. intendendo che la stessa equivale a variazioni concordate all’orario di lavoro.
È chiaro che le rappresentanze sindacali, si trovano di fronte ad una situazione in cui sono costrette a rincorrere
continui cambi di posizione Aziendali.
Nonostante ciò, forti della presentazione scritta della posizione sindacale che contempla tutti i punti richiesti
dall’Azienda ne chiedono l’applicazione nel rispetto del CCNL e degli accordi nazionali.
Proposta scritta unitaria e rispetto assoluto del CCNL ancora non bastano: a fine riunione viene verbalizzato
l’esito negativo delle procedure di raffreddamento.
Conclusioni,
Appare evidente che le posizioni Aziendali sono inspiegabili e strumentali e si collocano in una situazione di
relativamente bassa richiesta di impegno notturno, comunque tale da non richiedere il superamento del CCNL e
Accordi Nazionali tramite le Relazioni Industriali territoriali.
A ciò va aggiunto che la struttura P.O. tende sistematicamente ed incomprensibilmente, ad inserire negli accordi
territoriali meccanismi o addirittura modifiche della punteggiatura, che alterano il senso del CCNL e Accordi
Nazionali.
Molte volte, per non inasprire il confronto, abbiamo condiviso “qualche virgola in più”, intendendola come utile
flessibilità al fine di consolidare il LAVORO nel nostro territorio.
Siamo però arrivati alla conclusione che alla Società, poco interessa raggiungere un accordo unitario che migliori
flessibilità e faciliti la Produzione; ogni incontro sindacale diventa uno scontro improduttivo, nel quale diventa
più importante il Dirigente leguleio, cavilloso e conseguentemente fuori dalla realtà lavorativa quotidiana, anziché
il raggiungimento di un accordo che efficienta il lavoro nel rispetto del CCNL e del conto economico
dell’Azienda.
Per quanto sopra:
 siccome siamo convinti che l’aprirsi di un periodo di conflittualità non giova a nessuno, né all’Azienda né
ai lavoratori;
 Visto che siamo riusciti unitariamente a trovare una proposta scritta che mette insieme gli interessi
comuni;
 Considerato che abbiamo tentato in tutti i modi (senza riuscirci) di capire al tavolo (e fuori) : cosa vuole
l’Azienda?;
 Preso atto che il livello di deterioramento delle Relazioni Industriali nel nostro Territorio, assume ormai i
connotati di una commedia alla quale non possiamo e non vogliamo più partecipare.
Per cercare di evitare l’acuirsi della vertenza, quale ulteriore tentativo, certi di aver condotto la trattativa con
impegno e per realizzare un’efficientamento del lavoro nel rispetto del CCNL, chiediamo alle strutture Nazionali
Aziendali in indirizzo di fissare un confronto nel merito.
Certi della Vostra attenzione e convinti che quello di ridurre la conflittualità in corso sia obiettivo comune,
restiamo in attesa di sollecito riscontro.
Distinti saluti.
Filt-Cgil
Fit-Cisl
Uilt-Uil
Fast
Ugl
Orsa
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