ANNO SCOLASTICO 2013/2014 - S.Di Giacomo

Istituto Comprensivo
di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado
Via Case Lauritano n°1 - Tel 081/8791173
AGEROLA
C.M. NAIC8EE005
Delibera Collegio Docenti del 15 Maggio 2014
Adozione del Consiglio d’Istituto delibera n. 44 del 21 Maggio 2014
ANNO SCOLASTICO
2013/2014
UNA SCUOLA GRANDE COME IL MONDO di Gianni Rodari
C’è una scuola grande come il mondo.
Ci insegnano maestri e professori,
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali, le stelle.
Ci sono lezioni facili
e lezioni difficili,
brutte, belle e così così…
Si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino
ad arrabbiarsi.
Ci sono esami tutti i momenti,
ma non ci sono ripetenti:
nessuno può fermarsi a dieci anni,
a quindici, a venti,
e riposare un pochino.
Di imparare non si finisce mai,
e quel che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già.
Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso!
MINISTERO dell’ISTRUZIONE dell’UNIVERSITA’ e della RICERCA
USR CAMPANIA – Ambito Territoriale XI NAPOLI - 38° Distretto Scolastico
ISTITUTO COMPRENSIVO “S. DI GIACOMO-E. DE NICOLA”
Via Case Lauritano, 1 /fax 081.879.11.73  081.874.07.17 - C.F. 82009300631
C.M. NAIC8EE005
Sito www.icdigiacomo-denicola.gov.it e-mail: [email protected] P.E.C.
[email protected] (80051) AGEROLA (NA)
Organizzazione e dislocazione dell’Istituto sul territorio
L’Istituto Comprensivo “Di Giacomo – De Nicola” di Agerola comprende cinque plessi, dei quali
quattro ospitano le classi della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e uno le classi della
scuola secondaria di primo grado.
I plessi sono:
Plesso Pianillo
Plesso Campora
Plesso San Lazzaro
Plesso Bomerano
Plesso Santa Maria
Scuola “S. Di Giacomo”
Via Case Lauritano n° 1

081/8791173
Scuola “M.B. Alberti”
Via M.R. Florio n°

081/8791822
Scuola “D. Alighieri”
Via A. Coppola n° 34

081/8025306
Scuola “M. L. King”
Via Casalone n° 50

081/8731034
Scuola “E. De Nicola”
Via Sariani n° 2
 081/8791198
I locali della Direzione e della Segreteria sono allocati presso il Plesso Pianillo
Breve storia dell’Istituto Comprensivo “Di Giacomo – De Nicola” di
Agerola
Il Circolo Didattico Salvatore Di Giacomo e l’istituto Comprensivo Enrico De Nicola si sono fusi il 1^
Settembre 2013 a causa del dimensionamento della Pubblica Amministrazione. Il Circolo Didattico
comprendeva la scuola dell’infanzia e primaria delle frazioni di Pianillo, Bomerano e San Lazzaro;
l’Istituto Comprensivo comprendeva la scuola dell’infanzia e la scuola primaria di Campora (ceduta
dal circolo nel 2000 a seguito del dimensionamento della rete scolastica) e la scuola secondaria di
primo grado di Santa Maria.
Agerola, alla fine della Seconda guerra mondiale, versava in uno stato di completo abbandono,
mancavano le strade rotabili, l’illuminazione elettrica e soprattutto gli edifici scolastici. Nel 1944 il
sindaco Cristoforo Buonocore avanzò una richiesta di danaro per la costruzione di edifici scolastici,
ma fu respinta perché dovevano essere ricostruite le maggiori città italiane.
Nel frattempo, visto che l’istruzione della scuola elementare era obbligatoria, gli alunni agerolesi
erano costretti a seguire le lezioni in locali presi in affitto di anno in anno per l’occorrenza.
Nell’anno scolastico 1951-52 fu istituita una succursale della Scuola di Avviamento Professionale di
Boscoreale, ad indirizzo agrario maschile e di taglio e cucito femminile, tale istituzione venne
allogata in un edificio in via Case Lauritano.
Nel 1954 furono approvati i progetti esecutivi dei quattro edifici scolastici elementari dell’ing.
Raffaele Riccio e nel 1956 si passò alla fase di appalto dei lavori. La prima pietra fu posta nella
primavera del 1957. L’ultimo edificio portato a termine fu quello di Bomerano.
Successivamente si avvertì l’esigenza di costruire un edificio idoneo alla Scuola di Avviamento
Professionale, quando nel 1958-59 l’amministrazione comunale ottenne l’autonomia per tale
istituzione.
Il progetto dell’arch. Cleto Barbato fu approvato il 14 luglio 1959 e fu finanziato dalla Cassa
Depositi e Prestiti nel 1961.
In data 24 ottobre 1959, il sindaco Camillo Villani avanzò la richiesta di istituzione di una scuola
media statale. Il nuovo indirizzo scolastico fu concesso a partire dall’anno scolastico 1960-61. La
scuola media fu ospitata nei locali annessi alla chiesa S. Matteo Apostolo di Bomerano.
Nel frattempo, diventato sindaco Nicola Mascolo, intitolò la scuola ad Enrico De Nicola, il primo
Presidente della Repubblica Italiana.
Nel 1963 furono soppresse le scuole di avviamento professionale, la scuola media tradizionale e le
scuole postelementari e fu istituita la scuola media unica (legge n°1859 del 31-12-1962).
La nuova scuola media venne ubicata nel frattempo in Viale della Vittoria, in locali presi in fitto nel
palazzo dell’attuale Caserma dei Carabinieri, poiché la costruzione del nuovo edificio scolastico fu
sospesa a causa della morte improvvisa del titolare della ditta appaltatrice.
Nei locali in Viale della Vittoria trovarono posto la presidenza e la segreteria della scuola e due
classi, mentre le restanti furono allogate nell’edificio di via Case Lauritano.
I lavori dell’edificio della scuola media terminarono nel 1967 dopo una lunga lite giudiziaria.
Direttori del Circolo Didattico “Salvatore di Giacomo”.
La prima Direttrice Didattica della scuola elementare di Agerola fu la sig.ra Maria Ceccherini ved.
Forzoni. La sede della Direzione era assegnata al 1° Circolo didattico di Gragnano.
Nell’anno scolastico 1958/59 si costituì la Direzione Didattica di Agerola, con giurisdizione anche
sulle scuole elementari e poi materne del Comune di Pimonte, fino al 31 agosto 1992.
Da quella data ad oggi si sono succeduti i seguenti Direttori Didattici, successivamente Dirigenti
scolastici:
1. dall’anno scolastico 1958/1959 all’anno scolastico 1959/1960 Direttore Angelo SANTAGATA;
2. dall’anno scolastico 1960/1961 all’anno scolastico 1961/1962 Direttrice Concetta TALIA;
3. nell’anno scolastico 1962/1963 Direttore Ernesto GUIDA;
4. nell’anno scolastico 1963/1964 Direttrice Ida GENOVESE n. MONACO;
5. nell’anno scolastico 1964/1965 Direttore Gaetano VIGIANI;
6. dall’anno scolastico 1965/1966 all’anno scolastico 1966/1967 Direttore Sabatino SASSO;
7. dall’anno scolastico 1967/1968 all’anno scolastico 1969/1970 Direttore Vincenzo ESPOSITO;
8. dall’anno scolastico 1970/1971 all’anno scolastico 1985/1986 Direttrice Pia FIORE;
9. dall’anno scolastico 1986/1987 all’anno scolastico 1993/1994 Direttrice Amalia MAZZELLA;
10. dall’anno scolastico 1994/1995 all’anno 2009/2010 Dirigente Scolastico Giuseppe MANNINI;
11. dall’anno scolastico 2010/2011 all’anno 2011/2012 Dirigente Scolastico Raffaele RUSSO;
12. nell’anno scolastico 2012/2013 Dirigente Scolastico Giancarlo GUARINO.
Presidi della Scuola Media Tradizionale “Enrico De Nicola”
1. nell’ anno scolastico 1960/1961 Preside Giuseppe ALPARONE;
2. dall’anno scolastico 1961/1962 all’anno scolastico 1962/63 Preside Giuseppe DONADIO.
Presidi della Scuola Media Unica “Enrico De Nicola”
1. dall’anno scolastico 1963/1964 all’anno scolastico 1964/1965 Preside Giuseppe CUOMO;
2. dall’anno scolastico 1965/1966 all’anno scolastico 1966/1967 Preside Vittorio MASELLA;
3. dall’anno scolastico 1967/1968 all’anno scolastico 1968/1969 Preside Mario Di CROSTA;
4. dall’anno scolastico 1969/1970 all’anno scolastico 1970/1971 Preside Domenico BASTANO;
5. dall’anno scolastico 1971/1972 all’anno scolastico 1994/1995 Preside Filippo CUOMO;
6. nell’anno scolastico 1995/1996 Preside Arcangelo Di ROSA;
7. dall’anno scolastico 1996/1997 all’anno scolastico 2000/2001 Preside Michele NUNZIATA;
8. dall’anno scolastico 2001/2002 all’anno scolastico 2009/2010 Dirigente Ciro LANGELLA;
9. dall’anno scolastico 2010/2011 all’anno scolastico 2011/2012 Dirigente Giancarlo GUARINO;
10. nell’anno scolastico 2012/2013 Dirigente Rosaria PICOZZI.
Il POF (Piano dell’Offerta Formativa)
Il Piano dell’Offerta Formativa costituisce il documento che descrive e rende esplicite le
caratteristiche culturali e progettuali dell’Istituto Comprensivo “Salvatore Di Giacomo - Enrico De
Nicola”, ne precisa in modo dettagliato le scelte, offrendo un panorama completo delle attività
previste per l’anno scolastico in corso, mettendo in primo piano gli obiettivi generali ed educativi e
le azioni che contribuiscono allo “star bene a scuola”.
In sostanza il POF costituisce la carta d’identità dell’Istituto e comprende un piano di attività
organizzato, intenzionale, possibile e verificabile, perché sottoposto a continuo giudizio degli
utenti. Si sigla così un contratto fra le parti, in cui gli alunni devono “sapere, saper fare, saper
essere e saper vivere” con gli altri; i docenti devono saper fare e saper comunicare sul piano
didattico e saper educare sul piano formativo; i genitori devono collaborare e confrontarsi con i
figli e la scuola; il personale non docente deve garantire specifici servizi e prestazioni funzionali. Il
tutto nella logica di un servizio pubblico caratterizzato da negoziazione sociale e trasparenza,
rivolta all’efficienza, all’efficacia ed alla produttività.
POF si articola nel seguente modo:
- lettura del territorio;
- istituzione scolastica;
- principi e finalità della scuola;
- offerta formativa;
- ampliamento dell’offerta formativa;
- organizzazione dell’offerta formativa;
- gestione dell’unità scolastica autonoma;
- servizi amministrativi.
-
La Vision d’Istituto
La vision "è un momento positivo dell'attività conoscitiva perché solleva dal rumore quotidiano,
può essere definita il contesto della proiezione nel futuro: l'intelligenza visionaria cerca di vedere
in anticipo la realtà che ancora non c'è e che è prossima a venire" (John P.Kotter).
Ha lo scopo di:
 chiarire la direzione verso cui deve muovere il cambiamento a medio termine dell'Istituto;
 dare alle persone la motivazione per muoversi nella direzione giusta anche se i passi iniziali
possono essere difficoltosi;
 contribuire a coordinare rapidamente ed efficacemente le azioni di molte persone.
Deve essere:
 condivisibile;
 fattibile;
 accompagnata da una strategia e da azioni coerenti;
 facilmente comprensibile.
L’Istituto intende offrire ai propri studenti un percorso di crescita comune, che si basa sui principi
fondamentali dei tre ordini di scuola.
 unitarietà del sistema formativo di base;
 equilibrio tra la necessità di coordinare i percorsi educativi e quella di riconoscerne la
specificità;
 valorizzazione dell’azione educativa della scuola quale risorsa per lo sviluppo culturale e
formativo dell’alunno, capace di interagire e cooperare in un contesto multiculturale;
La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e
condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
La Mission d’Istituto
La Mission, ossia le scelte educative che caratterizzano il nostro Istituto, si concretizzano nelle
seguenti finalità:
 rilevare, analizzare, definire i bisogni formativi dell’utenza e del territorio;
 elaborare il Piano come risposta della scuola ai bisogni emersi;
 promuovere un efficace rapporto di comunicazione e collaborazione scuola - famiglia territorio, valorizzando ogni sinergia;
 individuare le linee guida delle attività curricolari, extracurricolari, integrative, utilizzando
opportunamente tutte le risorse e gli strumenti della scuola dell’Autonomia;
 favorire tutte le iniziative atte a promuovere il conseguimento del successo formativo e
l’integrazione;
 prevenire e recuperare fenomeni di disagio e di dispersione;
 favorire l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri,
 predisporre adeguati strumenti di monitoraggio, verifica e valutazione del P.O.F.
Il raggiungimento della Mission avviene attraverso importanti processi di progettualità, sviluppo e
scambio tra tutte le aree (educativo-didattica, amministrativa, ausiliaria, tecnica, familiare,
territoriale), che, a vario titolo, operano nella scuola.
Il POF è lo strumento tecnico attraverso il quale la scuola illustra le proprie linee distintive.
Il tutto può essere schematizzato nel seguente modo:
Vision
Fare dell’Istituto un luogo di Innovazione e un Centro di Aggregazione
Culturale e Relazionale per le famiglie e i giovani del Territorio.
Diventare nel territorio un
polo di formazione e di
innovazione creando
occasioni ed opportunità
di crescita personale e
professionale continua a
vari livelli: Docenti, ATA,
Genitori, Alunni, Enti
/Associazioni.
Obiettivi
Primari
Attuare/ Realizzare un
Percorso Formativo ed
Innovativo Metodologico –
Didattico in cui gli Alunni
siano soggetti di Diritti alla
Cura, all’Educazione, alla
Vita di Relazione
Partecipazione
Orientarsi al principio secondo cui …
“… è leggero il compito quando molti si dividono
la fatica”
Omero
Mission
Accogliere, Formare, Orientare tra Esperienza ed
Innovazione
Attivare azione per
valorizzare le
eccellenze e
supportare gli alunni
in difficoltà di
apprendimento
favorendo
l’inserimento.
Predisporre / realizzare
azioni che favoriscono la
continuità educativa fin
dalla scuola dell’infanzia.
Predisporre azioni
per favorire
l’accoglienza di
studenti , famiglie e
personale in
un’ottica di
collaborazione e di
appartenenza.
Realizzare azioni per
incentivare la ricerca di
una didattica che migliori
le proposte operative
dell’istituto.
AGEROLA
Comune di montagna situato a circa 600 metri nel
cuore dei monti Lattari, all'interno di una verde
conca racchiusa su tre lati da una meravigliosa
cornice naturale di montagne. Sul lato meridionale
i ripidi versanti che scendono verso la costa, sono
tagliati da spettacolari gole che rendono il
paesaggio vivace e suggestivo, facendo di Agerola
un luogo stupendamente affacciato sulla Costa
d'Amalfi e sull'intero golfo di Salerno. In questo
paesaggio incontaminato, si susseguono rigogliosi
campi, casali di montagna e, salendo, boschi
di castagno
che sulle cime cedono il posto alla faggeta.
L'aria salubre e la vicinanza al mare sono gli
elementi essenziali di questo luogo di
villeggiatura: Agerola, infatti, ricca di verde,
d'aria pulita, è il luogo perfetto per
trascorrere una vacanza distensiva, salutare
e rilassante, a contatto autentico con la
natura. Agerola è inoltre il punto ideale per
ammirare dalle sue balconate naturali, le
bellezze della costiera amalfitana. Da San
Lazzaro, in particolare, si aprono due
belvedere sul mare, il primo al termine di un
sentiero tra castagni e alberi d'alto fusto,
davanti al Castello Lauritano,
l'altro a Punta San Lazzaro, da dove lo sguardo abbraccia un' ampia parte della costa, fino a
vedere il profilo dell'isola di Capri.
Agerola inoltre è un' eccellente base di partenza per interessanti escursioni nei dintorni (Napoli,
Pompei, Vesuvio, Sorrento, Capri, Positano, Amalfi, Ravello).
Proprio per questa sua caratteristica di oasi immersa nel verde, ad Agerola venivano a riposarsi
Francesco Crispi, Benedetto Croce, il musicista Francesco Cilea e Salvatore Di Giacomo, che
compose la famosa canzone "Luna d'Agerola", mentre Roberto Bracco scrisse in questi luoghi, il
suo capolavoro "Il piccolo Santo", ispirato a personaggi e ambienti locali.
Paese tipicamente montano, Agerola con le sue cinque frazioni disposte a ferro di cavallo, vanta
un passato assai ricco, essendo stata legata in maniera diretta alle vicende della Repubblica
Amalfitana che si estendeva da Ravello fino a Positano.
Con i suoi vasti boschi, Agerola riforniva di legname gli arsenali della Repubblica, per la
costruzione delle navi di Amalfi, con la quale condivise splendore e decadenza finché, all'arrivo
dei Normanni, entrò a far parte del Regno di Napoli.
Nel Settecento visse un periodo assai prospero. Le idee della Rivoluzione Francese furono
accolte dagli agerolesi; Agerola fu così il primo paese della provincia ad aderire alla costituzione
democratica della Repubblica Partenopea. Dopo la restaurazione del 1815 si svilupparono
anche ad Agerola, società segrete. La figura dominante nell'ultimo periodo borbonico fu il
generale Avitabile, che nel 1844 ottenne la scissione di Agerola dalla provincia di Salerno, per
aggregarla a quella di Napoli: la città venne così separata dal territorio di Amalfi, con il quale
aveva condiviso secoli di storia, rimanendovi legata unicamente per la giurisdizione religiosa
comune. Nel 1880 con la costruzione della strada di collegamento con la vicina Castellammare
di Stabia, Agerola si è resa uno dei comuni più attrattivi della provincia napoletana, sia sotto il
profilo turistico, che economico, per le sue diverse attività presenti sul territorio.
Il paese, insieme alle bellezze naturali e paesaggistiche, offre al visitatore un patrimonio
artistico ed architettonico di notevole interesse per la ricchezza di opere d'arte custodite nelle
tante chiese del territorio.
Assolutamente da non perdere nella visita ad Agerola, sono il Castello Lauritano e la Chiesa di
San Matteo a Bomerano.
L'estate agerolese è particolarmente significativa per le sue "Sagre" in occasione di alcune
festività particolarmente sentite.
Agerola era nota in Campania sin dai tempi di Galeno, per la produzione del "latte molto
salutare", che in questa località si produceva. Ancora oggi è conosciuta ed apprezzata per la
produzione dei formaggi a pasta filata, la cui industria contribuisce a sorreggere, con il turismo
e le attività primarie, l'economia della zona.
STRUTTURE SUL TERRITORIO
Conformazione del territorio e strutture presenti.
Agerola è servita da una debole rete di strutture pubbliche e private che assicurano i servizi
essenziali alla persona, esistono infatti: un presidio sanitario, vari ambulatori medici, uno studio di
radiologia, un centro di fisiokinesiterapia, due farmacie e due parafarmacie. È attivo sul territorio il
servizio telefonico della Misericordia per il pronto intervento del 118 locale tramite
autoambulanza con personale medico a bordo e la stessa associazione di volontariato si interessa
del trasporto dei disabili e dei dializzati presso i centri di riabilitazione.
Si evidenziano difficoltà nei collegamenti con i comuni vicini che determinano un relativo
isolamento del paese, accentuato anche dalla sua conformazione orografica.
La mobilità all’interno è difficoltosa perché il paese si estende su ben 6 Km di strada provinciale e i
centri storici cittadini (Bomerano, Pianillo, Santa Maria, Campora, San Lazzaro, Ponte) sono
abbastanza distanti l’uno dall’altro e non collegati da linee pubbliche interne.
Di recente è stato istituito un museo etno-antropologico presso la Casa della Corte ed è stata
ultimata la costruzione di una struttura per la realizzazione di convegni.
Nelle piazze delle quattro frazioni principali è’ stata installata una rete locale WI-FI a disposizione
dei cittadini.
Sul territorio è allocata una sezione della Protezione Civile e ai privati del terzo settore è
interamante demandato l’ambito delle attività culturali, sportive e del tempo libero, fondamentali
per il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini, che si svolgono in parte in strutture pubbliche e in
parte in strutture private, in vero non del tutto funzionali allo scopo e carenti sotto il profilo del
confort ambientale.
La conformazione dei vecchi nuclei abitativi che in effetti dividono Agerola in quattro aggregati a
cui fanno capo le frazioni di: Bomerano, Pianillo, Campora e San Lazzaro, sono state in origine il
motivo che ha ispirato la costruzione dei quattro complessi strutturali di “scuola Materna e
Elementare”. Storicamente i quattro plessi, ognuno per la propria frazione, sono stati e
continuano ad esserlo, il punto di riferimento dei residenti per l’iscrizione dei figli e per la
frequenza della scuola dell’infanzia e di quella primaria, consolidando sul territorio un’integrazione
del plesso scolastico e delle attività che in esso si svolgono, con il contesto sociale di riferimento,
essendo individuato come uno dei servizi essenziali decentrati, offerto in modo funzionalmente
vicino all’utilizzatore. Questo per sottolineare il legame simbiotico che esiste tra utente e plesso di
riferimento che con esso si identifica, anche perché gli operatori che al suo interno svolgono le
loro mansioni, vengono considerati presidi del territorio, avendo nella maggior parte dei casi
conoscenza diretta delle problematiche socio-ambientali del contesto. Noi intendiamo mantenere
questa insostituibile identità potenziandone la funzione, rafforzando anche alcuni aspetti
concorrenziali, da usare come stimolo all’incremento qualitativo dell’offerta formativa, in una gara
emulativa al rialzo. Quindi i plessi, pur nella imprescindibile unitarietà del curricolo, sfruttando al
meglio gli ambienti che hanno a disposizione, sono visti come luoghi autonomi di sperimentazione
di buone pratiche da assimilare e diffondere su tutto il territorio.
Diversamente dai plessi di scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado è ospitata in una
struttura centralizzata a cui fanno riferimento tutti gli studenti provenienti dalla primaria e per
questo ha il compito fondamentale di assemblare le varie identità creando in primis la
consapevolezza dell’appartenenza ad un unico territorio. Per questo uno dei criteri principali nella
formazione delle classi prime della scuola secondaria è quello della composizione eterogenea per
provenienza geografica, avendo cura che in ogni classe vi siano alunni provenienti da tutte e
quattro le frazioni.
CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE
Contesto socio-ambientale
Agerola è un paese di origini contadine, dove è particolarmente sviluppato il settore artigianale
(caseifici, panifici, maglifici, falegnamerie …), che tuttora risulta avere una certa rilevanza, ma con
caratteristiche sostanzialmente differenti. Il fiore all’occhiello dell’artigianato agerolese era e resta
l’attività dei caseifici, distribuiti a macchia di leopardo sul territorio, ma mentre per il passato essi
costituivano un importante riferimento economico per le tante attività complementari quali
l’allevamento dei bovini da latte, che per ricaduta avevano significativi riflessi sull’agricoltura, oggi
questo settore è praticamente poco rilevante nell’economia del paese essendo mutate le
condizioni economiche e normative con riferimento ai parametri europei. Per cui oggi ad Agerola
le attività legate all’indotto della trasformazione del latte vivono una irreversibile crisi di sistema
che ha prodotto effetti anche nella drastica diminuzione degli addetti all’agricoltura. La crisi
economica, innescata da questo cambiamento strategico, è stata in parte mitigata con
l’emigrazione nella regioni del nord Italia e in parte con l’integrazione prima nell’economia
dell’artigianato manifatturiero del comprensorio di Positano e poi nei servizi al turismo delle
strutture alberghiere e non solo della Costiera Amalfitana. Tuttavia nel presente si stanno
consolidando sul territorio le attività legate alla ricettività turistica, soprattutto in funzione
paesaggistica con un settore di nicchia legato alla sentieristica. Inoltre negli anni, parallelamente al
crescere del livello culturale e di scolarizzazione delle nuove generazioni, man mano si è
incrementato il settore impiegatizio che oggi insieme al nucleo dei professionisti costituisce la
categoria numericamente più rilevante del paese. Questo ha portato indubbi vantaggi
nell’innalzamento dei livelli culturali, ma le mutate condizioni che sempre più spesso portano
entrambi i genitori a lavorare fuori dal territorio agerolese, hanno determinato negli ultimi tempi
più che l’esigenza, l’urgenza di ripristinare, soprattutto nella scuola primaria, un’offerta di tempo
pieno che questa istituzione si appresta a recepire con immediatezza, trasformandola in opzione a
disposizione delle famiglie che dovranno iscrivere i figli alla classe prima del segmento primario
per l’anno scolastico 2014/2015.
Nell’ultimo decennio è stato riscontrato un flusso migratorio da parte di ucraini, bulgari, rumeni,
russi ed indiani, che si sono ben integrati con il tessuto sociale agerolese, nonostante il territorio
sia mal collegato, dispersivo e carente di centri di aggregazione.
Analisi socio-economica- culturale dell’utenza
Il livello dell’istruzione è generalmente medio. Il rapporto genitori/figli è soddisfacente e, in
particolare le mamme, sono presenti e sollecite nel seguire la vita scolastica dei figli. I genitori
riconoscono la funzione educativa e formativa della scuola e in essa il ruolo dell’insegnante come
guida e trasmettono questo convincimento ai figli, che per la quasi totalità hanno un approccio
positivo verso l’apprendimento, per realizzare il quale cercano di usare, non sempre con profitto
ma con curiosità, i mezzi di comunicazione di massa e gli strumenti tecnologici di ultima
generazione. Sia i bambini che i pre-adolescenti sono senz’altro annoverabili tra i nativi digitali per
i quali le TIC costituiscono un affascinante e potente mezzo di apprendimento che impone alla
scuola di accettare la sfida della modernità. È in quest’ottica che per il recente passato, attingendo
ai finanziamenti relativi ai Fondi Europei, si è provveduto a dotare sia i plessi di scuola primaria,
che quello di scuola secondaria di lavagne multimediali, personal computer e quant’altro possa
supportare la didattica.
Notevole è il ruolo delle altre figure parentali presenti in famiglia, alle quali spesso si delega il
compito genitoriale e che sono coinvolte, di solito, in mansioni collaborative.
Da alcuni anni si sta verificando una riduzione del numero degli alunni, dovuto, in alcuni casi,
all’emigrazione di intere famiglie che si trasferiscono altrove per motivi di lavoro e soprattutto per
il calo demografico che sta investendo la società odierna.
Ma allo stesso tempo va consolidandosi la presenza di alunni stranieri nella nostra popolazione
scolastica, alcuni dei quali nati e residenti nel paese e che quindi non presentano i problemi
linguistici di integrazione dei migranti, perché hanno frequentato la scuola fin dal segmento
dell’infanzia.
Collaborazione, condivisione, comunicazione sociale.
L’Istituto nell’ambito dei compiti istituzionali e per le prerogative che gli derivano dall’autonomia:
- progetta e realizza le sue attività nella prospettiva della condivisione e della collaborazione in
primis con le famiglie, sia attraverso i loro rappresentanti che in forma assembleare, in quanto
utenti e principali interlocutori e, nel rispetto delle specifiche competenze di ciascuno, con le altre
Istituzioni scolastiche, Enti locali, Azienda sanitaria e tutti i soggetti pubblici e privati che
interagiscono sul territorio. Per cui in questa fase di partenza di una istituzione nata all’inizio del
corrente anno scolastico, dovendosi definire un Piano dell’Offerta Formativa ex-novo, si ritiene
indispensabile il contributo soprattutto dell’Ente Comunale, al quale il D. Leg. 112/98 assegna tra
l’altro la redazione dei Piani di Organizzazione delle Istituzioni Scolastiche e con il quale è
opportuno stabilire una sinergia nell’analisi e nella definizione sia dei bisogni che delle prospettive
del territorio;
- in particolare, nell’ottica della “comunicazione sociale” favorisce la conoscenza e la pubblica
condivisione dei risultati conseguiti dalla scuola o da una sua parte, sia nelle attività di indagine a
livello nazionale, per un confronto comparativo nell’ambito di realtà socio-economiche-ambientali
simili alle nostre, sia nelle rilevazioni periodiche a carattere interno utili a verificare l’efficienza e
l’efficacia dei processi formativi in atto, sia nelle attività di partecipazione ai concorsi, alle gare
scolastiche, alle manifestazioni, o comunque nelle situazioni di confronto dalle quali sia
desumibile, secondo parametri oggettivi, lo stato presente raggiunto dall’Istituzione;
- monitora costantemente, anche attraverso l’impiego della tecnologia informatica, l’andamento e
il gradimento dei progetti, delle attività e dei servizi erogati, dando conto nel sito web dell’Istituto,
dei risultati e delle valutazioni raccolte presso l’utenza e presso il personale docente e non
docente;
- promuove iniziative di incontro e confronto tra rappresentanti dei genitori nei diversi Organi
Collegiali (Consigli di Classe, Interclasse, Istituto), favorendo assemblee o scambi di informazioni
anche mediante i canali informatici scolastici, aggiornando il sito istituzionale, integrando le
informazioni generali relative ai plessi della scuola Primaria e secondaria di primo grado, con la
descrizione specifica dei progetti e delle attività che in essi si svolgono, secondo quanto stabilito
nel POF.
LE PROPOSTE DELLA SCUOLA AL TERRITORIO
Unitarietà, inclusione ed eccellenza
Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo viene progettato e realizzato nella
prospettiva dell’unitarietà, nella salvaguardia delle differenze specifiche di ciascun ordine di
scuola, nel rispetto della libertà di insegnamento e delle prerogative di autonomia degli Organi
Collegiali e dei soggetti istituzionali riconosciuti dalle norme.
I progetti o le attività, così come deliberate dagli Organi Collegiali e affidate alle figure di sistema,
vengono attuate ovunque secondo le medesime modalità operative, assicurando dunque con
l’uniformità progettuale e gestionale in tutti i plessi e le classi della scuola, la sostanziale unitarietà
e omogeneità dell’offerta formativa erogata. La scuola si impegna ad adottare strumenti di
monitoraggio e verifica attraverso i quali assumere elementi di riscontro della validità dei percorsi
in atto, anche mediante una “commissione interna di valutazione”, nominata dal Collegio dei
Docenti, che si incarica tra l’altro di preparare le indagini, di acquisirne i risultati e di pubblicarli nel
rispetto della privacy sul sito della scuola. Il medesimo criterio sarà applicato ai servizi e alle loro
condizioni di esercizio, alle infrastrutture, alle attrezzature e agli orari.
Garantita, questa base condivisa e ovunque applicata, dalla didattica ai servizi ad ogni ulteriore
progettualità, educativa, formativa, orientativa, collocata sia in ambito integrativo che
extracurricolare, i percorsi dove necessario possono liberamente differenziarsi per aggiunta e
differenza.
L’inclusione è il punto d’inizio della nostra azione formativa; nel riconoscimento dell’originalità e
dell’unicità di ciascun alunno, i percorsi di formazione, devono offrire occasioni ed attendere
risposte secondo ciò che i diversi stili di apprendimento e le “diverse intelligenze” richiedono. Il
fine è quello di riuscire ad avere cura di tutti all’interno dell’Istituzione, tenendo sempre in debito
conto l’unicità, l’originalità e la peculiarità dei molteplici bisogni educativi di ciascun alunno: “a
scuola c’è posto per ognuno e per ognuno tutto intero”.
Le fenomenologie rilevate a livello nazionale trovano specifico riscontro nella nostra realtà
scolastica. Le differenze di genere e di condizione socio-economica e culturale di provenienza degli
alunni risultano essere percentualmente determinanti per il successo o l’insuccesso formativo,
come si desume anche dall’analisi dei risultati INVALSI. Questa istituzione scolastica pertanto si
impegna, attraverso una progettazione mirata, attenta alla didattica del fare, a rimuovere, nel
rispetto del dettato costituzionale, tutti gli ostacoli, soprattutto di carattere metodologicodidattico, che impediscono a ciascuno la piena realizzazione della persona, secondo le proprie
aspirazione e indipendentemente dal ceto di provenienza. La nostra è una realtà pluriculturale,
dove convivono e hanno diritto di cittadinanza elementi con un bagaglio di radici familiari molto
eterogeneo, (dal contadino, al manovale, all’artigiano, al professionista, ecc.) verso i quali
singolarmente o per piccoli aggregati omogenei la scuola si impegna a dare risposte, in modo tale
che tutte le culture possano concorrere in modo unitario alla crescita del paese e abbiano nel
nostro contesto la medesima rilevanza.
L’azione formativa agirà nello spirito dell’eccellenza, cercando di migliorarsi sempre in ciò che si è
scelto di fare, tanto nella cura dei diritti e dei bisogni degli alunni meno abili o non ancora
pienamente integrati nella cultura del territorio, quanto nell’ascolto e nella risposta didattica alla
particolare curiosità ed al desiderio di apprendere.
IL Dirigente Scolastico, sulla base delle prerogative e dei doveri che le norme gli assegnano in
ordine all’efficacia e all’efficienza del sistema formativo, sarà il responsabile e il garante
dell’applicazione di questi principi irrinunciabili.
L E RISORSE PROFESSIONALI
Il Dirigente
Dirigente Scolastico, in coerenza con il profilo delineato nell'art. 25 del D, Lgs. 165/2001 e nel
rispetto delle competenze degli organi collegiali, assicura il funzionamento generale dell'unità
scolastica, nella sua autonomia funzionale entro il sistema di istruzione e formazione, promuove e
sviluppa l'autonomia sul piano gestionale e didattico, promuove l'esercizio dei diritti
costituzionalmente tutelati, quali il diritto all'apprendimento degli alunni, la libertà
d'insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie.
Il Docente Vicario
Al Docente Vicario spetta il compito di sostituzione del Dirigente Scolastico in tutte le sue funzioni.
Il Collaboratore del D.S.
Il Collaboratore del D.S. collabora nella gestione unitaria dell’Istituto.
I Responsabili di Plesso
Ai Responsabili di Plesso spetta il compito di organizzazione, coordinamento e gestione del plesso
loro assegnato.
I Preposti
La figura del preposto è di notevole importanza per la sicurezza e la salute sul lavoro poiché è la
più vicina ai lavoratori e ne conosce tutte le criticità nell’attività lavorativa, inoltre vigila e controlla
il rispetto delle norme da parte del lavoratore nell’attività quotidiana.
Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Anche la figura del direttore dei Servizi Generali e Amministrativi è notevolmente cambiata a
seguito della nuova gestione finanziaria introdotta dal D.I. n. 44/2001, che detta nuove istruzioni
sulla gestione delle istituzioni scolastiche cui è stata attribuita la personalità giuridica a norma
dell'art. 21 della Legge15/3/97, n. 59 e del DPR 18/6/98, n. 233. In stretta collaborazione con il
dirigente scolastico vengono affidate a questa figura di riferimento la cura dei servizi
amministrativi e contabili e la gestione dei beni mobili e immobili della scuola.
Il Personale ATA
E' il personale non docente della scuola, costituito, oltre che dal direttore dei servizi generali e
amministrativi, dagli Assistenti Amministrativi ( in numero variabile a seconda dell'organico) e dai
Collaboratori Scolastici (anch'essi di numero variabile a seconda dell'organico).
Gli Assistenti Amministrativi
E' il vero e proprio personale di segreteria, che cura tutti gli adempimenti che si riferiscono al
disbrigo delle pratiche interne alla scuola e in relazione con l'esterno. Uno degli Assistenti ha
anche la funzione di sostituire il direttore dei servizi generali e amministrativi in caso di assenza o
di legittimo impedimento.
I Collaboratori Scolastici
I collaboratori scolastici hanno il compito principale di sorveglianza e custodia dei locali, prestano
la loro opera al fine di garantire le condizioni igieniche dei locali, collaborano con il restante
personale nella sorveglianza degli alunni e degli arredi.
Altre figure di riferimento
Nella scuola ci sono anche altre figure di riferimento, in parte istituzionali, in parte identificate
annualmente, all'atto della progettazione della vita didattico-educativa operata dal Collegio dei
Docenti all'inizio dell'anno scolastico.
Tra le altre spiccano le seguenti:
- Comunicatori per non udenti per la lingua italiana dei segni (LIS) o per i non udenti moralisti è un
operatore che si pone come ponte comunicativo tra l’alunno non udente, la classe e i docenti con
l’obiettivo di abbattere le barriere comunicative, offrire pari opportunità e consentire allo studente
non udente di esprimere pienamente le proprie potenzialità scolastiche.
- i docenti Funzione Strumentale, nominati dal dirigente su segnalazione del Collegio, con il
compito di espletare specifiche funzioni riferite alle proposte del P.O.F. e per la valorizzazione del
patrimonio professionale della scuola;
- Commissione Autoanalisi di Istituto, nominata dal Collegio dei Docenti, ha il compito di
monitorare la “sostanziale unitarietà e omogeneità dell’offerta formativa erogata”.
- il Docente Rappresentante della Sicurezza, cui è affidato il compito di collaborare con il dirigente
per porre in atto tutti gli accorgimenti necessari ai fini dell'attuazione della Legge 81/08 e
successive modificazioni e integrazioni;
- il Rappresentante Sindacale Unitario, eletto da tutto il personale, con il compito di vigilare e di
salvaguardare i diritti dei lavoratori all'interno dell'istituzione;
ORGANI COLLEGIALI
Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello
territoriale e di singolo istituto e sono composti da rappresentanti delle varie componenti
interessate.
Sono organi collegiali il Collegio dei Docenti, la Giunta Esecutiva, il Consiglio di Istituto, il
Consiglio di intersezione, il Consiglio di interclasse e il Consiglio di classe
Collegio dei docenti, composto da tutti gli insegnanti in servizio nell' Istituto Scolastico ed è
presieduto dal Dirigente Scolastico. Quest'ultimo si incarica anche di dare esecuzione alle delibere
del Collegio. Si riunisce in orari non coincidenti con le lezioni, su convocazione del Dirigente
scolastico o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti, ogni volta che vi siano decisioni
importanti da prendere.
Giunta esecutiva, composta dal Dirigente Scolastico, dal Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi, da due rappresentanti dei genitori, da un rappresentante dei docenti e da un
rappresentante del personale ATA, prepara i lavori del Consiglio e cura l’esecuzione delle delibere
Consigli di Istituto, composto da tutte le componenti della scuola: docenti, genitori, studenti e
personale amministrativo, di variabile da 14 a 19 componenti secondo gli alunni iscritti.
Tutti i genitori (padre e madre) hanno diritto di voto per eleggere loro rappresentanti in questi
organismi ed è diritto di ogni genitore proporsi per essere eletto. Le elezioni per i consigli di
circolo/istituto si svolgono ogni triennio
Il Consiglio di intersezione, il Consiglio di interclasse e il Consiglio di classe sono composti dai
rappresentanti di genitori (componente elettiva) e dai docenti (componente ordinaria). Hanno il
compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e
quello di agevolare i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Si differenziano, in relazione
all’ordine di scuola, come indicato nel seguente elenco:
- Scuola dell’infanzia - Consiglio di intersezione, composto da tutti i docenti e da un
rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o
un docente, da lui delegato.
- Scuola primaria - Consiglio di interclasse, composto da tutti i docenti e un rappresentante dei
genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui
delegato.
- Scuola secondaria di I grado - Consiglio di classe, composto da tutti i docenti della classe e da
quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui delegato. Il
Consiglio di Classe ha fra le sue funzioni l’analisi delle condizioni di partenza della classe, la
programmazione didattica ed educativa, la valutazione degli apprendimenti e del comportamento.
Inoltre esprime parere, non vincolante, sull’adozione di libri di testo e strumenti didattici.
DIRIGENTE
Dirigen
Prof. Giancarlo
Guarino
Collaboratore Vicario
Collaboratore del D.S.
Prof.ssa Raffeala Del Sorbo
Ins. Raffaela Imperati in
Acampora
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
COLLEGIO DEI DOCENTI
CONSIGLIO DI ISTITUTO
DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLABORATORI DEL PRESIDE
CONSIGLIO DI
INTERCLASSE
CONSIGLIO DI CLASSE
FUNZIONI STRUMENTALI
Nominate in base alle necessità
individuate dal Collegio dei
Docenti
DIRETTORE
AMMINISTRATIVO
Personale amministrativo e
scolastico
GRUPPI
MONODISCIPLINARI
PERSONALE ATA
GRUPPO DI SOSTEGNO PER
L’AREA DISABILITA’
DISAGIO
RAPPRESENTANTI
DEI GENITORI
COMMISSIONE AUTOANALISI DI ISTITUTO
COLLEGIO DEI
DOCENTI
-
CONSIGLI DI CLASSE
SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
CONSIGLI DI
INTERCLASSE
SCUOLA PRIMARIA
Analisi dei bisogni della scuola
Individuazione delle finalità educative
Elezione delle figure strumentali
Proposte didattiche
Progettazione delle attività delle
commissioni
Scelta del modello orario
Individuazione del piano di formazione
dei docenti
Organizzazione incontri Scuola-Famiglia
Stesura ed approvazione POF
- Individuazione degli obiettivi comuni
- Ricerca di strategie d’intervento
didattico-educativo
- Programmazione di percorsi
diversificati per la personalizzazione
degli interventi (recupero,
consolidamento, potenziamento)
- Progettazione di attività
interdisciplinari
- Definizione di parametri di valutazione
- Formulare al Collegio dei docenti
proposte in ordine all'azione educativa e
didattica
- Agevolare le relazioni tra docenti,
genitori, alunni
- Esprimere pareri sulla scelta dei libri di
testo e dei sussidi didattici
- Pronunciarsi su ogni altro argomento
attribuitogli dalle leggi e dai regolamenti
CONSIGLI DI
INTERSEZIONE
SCUOLA
DELL’INFANZIA
GRUPPI
MONODISCIPLINARI
FUNZIONI
STRUMENTALI
DIRETTORE
AMMINISTRATIVO
- Formulare al Collegio dei docenti proposte
in ordine all'azione educativa
- Agevolare i rapporti tra docenti, alunni,
genitori
- Proporre iniziative di sperimentazione
- Affrontare problemi dell'ambiente
scolastico e/o sociale
Programmazione comune di:
- Obiettivi disciplinari
- Strategie di intervento
- Attività disciplinari e interdisciplinari
- Visite d’istruzione
- Gite scolastiche
- Attività di laboratorio
-
Collaborare con la dirigenza
Analizzare i bisogni della Scuola
Progettare soluzioni
Coordinare attività
Mantenere relazioni con l’esterno
- Sovrintende ai servizi Amministrativocontabili e ne cura l’organizzazione
- Ha autonomia operativa e responsabilità
diretta nella definizione ed esecuzione degli
atti amministrativi e contabili di ragioneria e
di economato
- Coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni
amministrative ed organizzative
CONSIGLIO DI ISTITUTO
COMMISSIONE DI
AUTOANALISI DI
ISTITUTO
- Elabora e adotta gli indirizzi generali e
determina le forme di autofinanziamento
della scuola; delibera il bilancio preventivo e il
conto consuntivo e stabilisce come impiegare
i mezzi finanziari per funzionamento
amministrativo e didattico
- Adotta il regolamento interno dell’Istituto,
l’acquisto il rinnovo e la conservazione di tutti
i beni necessari alla vita della scuola, decide in
merito alla partecipazione dell’Istituto alle
attività cultuali, sportive, ricreative, nonché
allo svolgimento delle attività assistenziali
- Delibera sull’organizzazione e
programmazione della vita e dell’attività della
scuola
- Adotta il Piano dell’Offerta Formativa
elaborato dal Collegio dei Docenti
- Indica i criteri generali alla formazione delle
classi, all’assegnazione dei docenti alle classi
- Esprime parere sull’andamento generale,
didattico ed amministrativo dell’istituto,
stabilisce i criteri per l’espletamento dei
servizi amministrativi ed esercita le
competenze in materia di uso delle
attrezzature e degli edifici scolastici
- Realizzare strumenti di monitoraggio per la
rilevazione della qualità degli apprendimenti,
verificando attraverso prove di livello l’efficacia e
la validità dei processi in atto e
conseguentemente la qualità del servizio
scolastico erogato;
- Utilizzare strumenti di rilevazione già in uso, o
da determinare, basati su campi di indagine e
indicatori di qualità misurabili;
- Tabulare i dati rilevati riguardanti i processi
organizzativo-gestionali e didattici per operare
confronti e cogliere i punti di forza e di
debolezza dell’azione scolastica;
- Produrre con tutti i dati a disposizione lo
strumento “Autoanalisi d’Istituto”, da sottoporre
all’esame del Collegio dei Docenti che,
attraverso i dipartimenti si incarica di
determinare le azioni più opportune volte
all’effettiva implementazione di miglioramenti
qualitativi.
RAPPRESENTANTI DEI
GENITORI ELETTI
RAPPRESENTANTI
ALUNNI
- Fa da tramite tra i genitori che rappresenta e
l’istituzione scolastica
- Presenzia alle riunioni del Consiglio di classe e
del Comitato genitori
- Informa i genitori sulle iniziative che li
riguardano e sulla vita della scuola
- Si fa portavoce delle istanze presentate dai
genitori
- Promuove iniziative volte a coinvolgere nella
vita scolastica le famiglie che rappresenta
I rappresentanti di classe degli studenti sono due
e vengono eletti nell'ambito di un'assemblea di
classe dagli studenti:
-formulano proposte relative all'azione
educativa e didattica;
-agevolano e favoriscono i rapporti fra studenti,
insegnanti e genitori.
La gestione democratica dell’istituto e la partecipazione dei genitori alla vita della
scuola sono attuate attraverso i seguenti organismi
Il Consiglio d'Istituto, cui spetta il
compito di gestire la vita amministrativa
dell'istituto in stretta relazione con la
progettazione didattica.
Il Collegio Docenti, cui spetta il compito
di progettare, organizzare, verificare,
controllare e valutare la vita didattica
dell’istituto in tutte le sue componenti.
Il Consiglio di Interclasse della scuola
primaria, cui spetta il compito di progettare,
organizzare, verificare, controllare e
valutare la vita didattica dei moduli di
competenza.
Il Consiglio di Classe della scuola secondaria di primo grado,
cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare,
controllare e valutare la vita didattica delle classi di
competenza.
Il Consiglio di Intersezione della scuola dell’infanzia, cui spetta il compito
di formulare proposte al collegio dei docenti in ordine all’azione
educativa e didattica, alla sperimentazione e all’agevolazione dei rapporti
tra i docenti stessi, i genitori e gli alunni.
CONSIGLIO DI ISTITUTO:
COMPONENTE
Dirigente Scolastico
Genitori
Docenti
Personale ATA
NOMINATIVO
Guarino Giancarlo
Fusco Beniamino
Acampora Pietro
Acunto Lidia
Buonocore Lucia
Coda Silvia
Ferrara Giulia
Milo Catello
Naclerio Mafalda
Criscolo Carmela
Crisculo Clementina
De Stefano Nicoletta
Florio Gennaro
Landolfi Giuseppina
Naclerio Carmela
Staiano Marilena
Vacatello Donatella
Milo Irene
Gentile Giovanna
Responsabili di Plesso
DSGA
Scuola Secondaria di primo grado
Scuola Primaria plesso di Pianillo
Scuola Primaria plesso di Campora
Dott.ssa Criscuolo Mariassunta
Prof.ssa Carlino Paola
Ins.te Criscuolo Clementina
Ins.te Criscuolo Maria
Scuola Primaria plesso di S. Lazzaro
Scuola Primaria plesso di Bomerano
Ins.te Mascolo Fiorina
Ins.te Imperati Raffaela in Fusco
Scuola dell’Infanzia plesso di Pianillo
Scuola dell’Infanzia plesso di Campora
Scuola dell’Infanzia plesso di S. Lazzaro
Scuola dell’Infanzia plesso di Bomerano
ASPP (secondaria di 1^grado)
ASPP (Primaria)
Ins.te Fusco Nicolina
Ins.te Naclerio Giuseppina
Ins.te De Stefano Maria
Ins.te Acampora Fiorina
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA
Area 1
COMPITI
Gestione POF
DOCENTI
Ins.te Landolfi Giuseppina
Ins.te Acampora Maria
Incoronata
Prof.ssa Staiano Marilena
Area 2
Sostegno Docenti
Area 3
Sostegno Alunni
Rapporti enti esterni e visite
guidate
RSL
Prof.ssa Amato Lucia
Prof.ssa Vacatello Donatella
Prof. Mascolo Giuseppe
Prof.ssa Limauro Paolina
Ing. Attianese
COMMISSIONI
COMMISSIONE
P.O.F
COMPONENTI
FF. SS. e Responsabili di Plesso
REFERENTE
FF.SS Area 1
Autoanalisi di Istituto
FF. SS.;
Referenti Scuola Primaria e
Secondaria.
FF. SS.;
Referenti Scuola dell’Infanzia,
Primaria e Secondaria;
Assistente Amministrativo.
FF. SS.;
Referenti Scuola Primaria e
Secondaria.
FF.SS Area 1
Qualità
Invalsi
FF.SS Area 1
FF.SS Area 1
Tecnico Scientifica
(Curricolo)
Continuità
FF.SS Area 1
Orientamento
Sicurezza
Visite e Viaggi di Istruzione
per tutti e tre gli ordini di
scuola
GLH
FF.SS Area 3
Acquisti e Collaudo
Orario
Comitato di Valutazione
Avviamento Attività
Sportive
FF.SS Area 3
Tutti i Preposti
FF. SS.;
Referenti Scuola dell’infanzia,
Primaria e Secondaria.
Tutti i docenti di Sostegno
Psicologa-Enti locali
Ds, DSGA, un docente
FF.SS Area 3
Ins.te Gentile Laura
Prof.ssa Donatella Vacatello
Prof. Sorrentino Aniello
Prof. Fontanella Giuseppe
Prof.ssa Scelzo Annamaria
Prof. Florio Matteo
REFERENTI PER DIPARTIMENTO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Ambiti
Docenti
Letterario - Religioso
Matematico – Scientifico - Tecnologico
Linguistico
Carlino Paola
Brancati Emma
Amato Lucia
REFERENTI PROGETTI VARI
Frutta a Scuola
Ins.te Criscuolo Clementina
RESPONSABILI PRIMO SOCCORSO ED ANTINCENDIO
Primo Soccorso
Antincendio
Docente
Carlino P.
Florio G.
Florio M.
Ruocco R.
Fontanella G.
Mascolo G.
Ruocco R.
Collaboratore
Abbagnale A.
Prisco E.
Somma L.
RESPONSABILI SITO WEB
Struttura sito web
Aggiornamento sito web
Mascolo G.
COORDINATORI DI CLASSE DELLA SCUOLA SECONDARIA
1^ A Limauro Paolina
1^ B Del Gaudio Enrico
1^ C Staiano Marilena
1^ D Brancati Emma
1^ E Ingenito Filimena
2^ A Scelzo Annamaria
2^ B Finamore Michele
2^ C Amato Lucia
2^ D Carlino Paola
2^ E Fontanella Giuseppe
3^ A Foglia Giuseppina
3^ B Del Sorbo Raffaela
3^ C Vuolo Regina
3^ D De Stefano Nicoletta
G.L.H GRUPPO DI LAVORO SULL’ALUNNO DIVERSAMENTE ABILE
Cosa intendiamo per GLH:

Il GHL è il Gruppo di lavoro sull’ alunno diversamente abile a livello d’Istituto.

E’ costituito dalle persone preposte a gestire tutte le problematiche generali correlate
agli alunni portatori di handicap.
Riferimenti normativi:
 C.M. 258/83;
 C.M.262/88;
 art.15 comma 2 legge 104/92;
 D.M. 26 giugno 1992;
 art.317 del D.Lvo 297/94.
Costituzione del GLH:
Il GLH è costituito da:
 Dirigente scolastico, che ne è il presidente (al suo posto può esserci un delegato
referente);
 docenti coordinatori delle classi in cui sono inseriti gli alunni diversamente abili;
 insegnanti di sostegno della scuola;
 un rappresentante dei genitori;
 rappresentanti di operatori sanitari, che collaborano alla formazione degli alunni
diversamente abili frequentanti la scuola;
 rappresentanti degli Enti Locali che operano per rimuovere le situazioni di bisogno e di
difficoltà della persona.
Funzionamento del GLH:
 Il GLH si riunisce almeno due volte all’anno, preferibilmente ad inizio e fine anno
scolastico o, comunque, entro la scadenza dei due periodi quadrimestrali;
 le riunioni del GLH sono convocate dal Dirigente Scolastico oppure dal referente (su
delega del Dirigente);
 il GLH d’Istituto può riunirsi in seduta plenaria, o in caso di necessità, ristretta,
semplicemente con il presidente e gli insegnanti;
 possono essere invitati a partecipare esperti esterni o persone al di fuori della scuola che
si occupano del bambino diversamente abile;
 per ogni riunione deve essere redatto un verbale e ogni delibera, per essere valida, deve
essere approvata dalla maggioranza dei presenti;
 presiede il Dirigente Scolastico che può nominare un referente in sua vece.
Competenze del GLH d’Istituto:
 Sono a carattere generale e di tipo organizzativo, progettuale e valutativo, consultivo.
Organizzative:
 gestisce e coordina l’attività relativa agli alunni diversamente abili;
 analizza la situazione complessiva nell’ambito dei plessi di competenza (numero alunni,
tipologia di handicap, classi interessate);
 predispone il calendario delle sue attività, il calendario concernente le attività specifiche
e gli interventi degli insegnanti di sostegno sulle classi dove sono presenti gli alunni
diversamente abili.
Tali proposte devono essere approvate dal Capo d’Istituto;
 segue le attività dei consigli di classe e degli insegnanti di sostegno;
 definisce le modalità di passaggio e di accoglienza dei minori in situazione di handicap;
 analizza le risorse umane e necessarie disponibili;
 definisce le proposte per il reperimento e la gestione delle risorse materiali, didattiche e
tecnologiche per gli alunni diversamente abili;
 individua e definisce il rapporto numerico e orario tra insegnanti e alunni diversamente
abili.
Progettuali e valutative:
 Definisce i criteri generali per la redazione del Pei e del Pdf e approva la documentazione
relativa ai singoli alunni approntata dai consigli di classe;
 formula progetti di continuità fra ordini di scuola;
 elabora progetti specifici in ordine alla tipologia dell’handicap;
Consultive:
 Offre supporto al lavoro dei docenti di sostegno e ai consigli di classe;
 assume iniziative di tutoring e di collaborazione fra docenti, di confronto
interistituzionale e di documentazione.
RISORSE STRUTTURALI E PROFESSIONALI
RISORSE
STRUTTURALI
RISORSE
PROFESSIONALI
L’Istituto comprende cinque plessi scolastici dislocati nelle
frazioni di Pianillo, Santa Maria, Bomerano, Campora e San
Lazzaro.
In tutti gli edifici i locali sono destinati alle attività didattiche. I
plessi di Campora, S. Lazzaro e Bomerano ospitano la scuola
dell’infanzia e la scuola primaria; fa eccezione il plesso di
Pianillo che oltre ad ospitare una sezione di scuola materna e
le cinque classi di scuola primaria, possiede quattro locali ad
uso amministrativo e direttivo, uno adibito ad archivio e uno
adibito a Biblioteca, e il plesso di Bomerano in cui anche
quest’anno scolastico, sarà operante una sezione “Primavera”
che ospiterà 25 bambini dai 24 ai 36 mesi. Per quanto
riguarda il plesso di Santa Maria ospita 14 classi della scuola
secondaria di primo grado, un laboratorio scientifico, un
laboratorio musicale, una biblioteca e un archivio. I laboratori
multimediali sono presenti nel plesso della scuola secondaria
di Santa Maria e nei plessi di scuola primaria e dell’infanzia di
Campora, S. Lazzaro e Bomerano.
Gli edifici sono provvisti dei certificati di agibilità rilasciati
dagli organi competenti. Tutti gli edifici, ad eccezione della
scuola secondaria, sono sprovvisti di palestre; gli spazi,
antistanti agli edifici, sono pavimentati e, nel plesso di
Bomerano, c’è un ampio giardino messo a verde, mentre a S.
Maria, Pianillo e San Lazzaro c’è un cortile cementato.
L’Istituto Comprensivo è composto:
Per la scuola dell’infanzia da 18 docenti di cui
 16 insegnanti su posto comune;
 1 insegnante di religione in possesso del grado
accademico in Scienze religiose;
 1 insegnanti di sostegno.
Per la scuola primaria da 35 docenti di cui
 5 insegnanti di sostegno;
 2 insegnanti di religione in possesso del grado
accademico in Scienze religiose;
 2 specializzata in L2;
 2 specialisti in L2.
Per la scuola secondaria da 40 docenti di cui:
 8 insegnanti di sostegno;
 4 insegnanti di strumento.
Organigramma delle risorse
Plesso Pianillo
“S. Di Giacomo”
Bambini 30
Sezioni 1
Docenti 2
Docenti
sostegno
SCUOLA
Plesso Campora
“M.B. Alberti”
Bambini 25
Sezioni 1
Docenti 2
Docenti
sostegno
SCUOLA INFANZIA
DELL’INFANZIA
Plesso S. Lazzaro
“D. Alighieri”
Bambini 62
Sezioni 3
Docenti 6
Docenti
sostegno
SEZIONE PRIMAVERA
Plesso Bomerano
“M.L. King”
Bambini 78
Sezioni 3
Docenti 6
Docenti
sostegno 1
Bambini 25
Sezioni
1
Docenti 2
Bambini 86
Sezioni 5
Docenti 12
Docenti
sostegno 1
Bambini 55
Sezioni 4
Docenti 6
Docenti
sostegno
SCUOLA PRIMARIA
Bambini 85
Sezioni 5
Docenti 10
Docenti
sostegno 4
Bambini 124
Sezioni
8
Docenti 14
Docenti
sostegno 2
SCUOLA SECONDARIA DI 1°
Plesso Santa Maria “E. De Nicola”
Ragazzi
268
Sezioni
14
Docenti
38
Docenti strumento 4
Docenti sostegno
8
Docente religione
1
Le insegnanti di religione e di sostegno della scuola dell’infanzia e della primaria lavorano su più
plessi, lo stesso vale anche per alcune docenti della primaria.
AS. 2013/2014
GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO
DI GIACOMO-DE NICOLA
SAN LAZZARO
147
CAMPORA
80
PIANILLO
116
BOMERANO
202
SANTA MARIA
268
NUMERO COMPLESSIVO
813
SEZIONE PRIMAVERA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
25
195
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA
350
268
ORGANIZZAZIONE TEMPO SCUOLA
Scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia osserva un orario settimanale di 40 ore, distribuite in 5 giorni settimanali
(escluso il sabato), dalle 08.30 alle 16.00, compreso il periodo mensa.
La sezione “Primavera” osserva invece un orario settimanale di 20 ore, distribuite sempre in 5
giorni settimanali (escluso il sabato), dalle 8.30 alle 16.00.
Orario di accoglienza (Bambini di 3 anni)
L’INSERIMENTO (per i nuovi iscritti) alla scuola dell’infanzia è un momento importante da vivere
con serenità e da rispettare.
Per questo le insegnanti predispongono un calendario che faciliti tale percorso, favorendo un
ingresso graduale di ciascun bambino nella nuova realtà scolastica, nel rispetto dei tempi e dei
ritmi. Le insegnanti per tanto ritengono opportuno che solo primi 10 giorni (fino al 21
Settembre 2013) i genitori possono rimanere in sezione per breve tempo ( 30 minuti) con i
propri figli.
I bambini iscritti per la prima volta alla scuola dell’infanzia effettuano un inserimento che tiene
conto delle loro esigenze individuali e familiari per tanto l’orario delle prime sette settimane è il
seguente :
Senza refezione
1^ settimana 8.30- 10,30 dal 16 al 20 settembre
2^ settimana 8.30- 10.30 dal 23 al 27 settembre
3^ settimana 8.30- 11.30 dal 30 al 4 ottobre
4 ^ settimana 8.30- 12.30 dal 7 all’ 11 ottobre
Con refezione
5^ settimana 8.30- 13.30 dal 14 al 18 ottobre
6 ^ settimana 8.30 -13.30 dal 21 al 25 ottobre
7^ settimana 8.30- 13.30 dal 29 all’1 novembre
8^ settimana 8.30- 16.00 dal 4 novembre in poi…
Scuola primaria
Nella scuola primaria sono costituite 5 classi che osservano il seguente orario settimanale:
 1^, 2^, 3^, 4^ e 5 classe di 28 ore curricolari;
L’orario delle attività didattiche è distribuito su 6 giorni settimanali dalle 08.30 alle 13.30 nei
giorni di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì e dalle 8.30 alle 12.30 nei giorni lunedì e sabato.
Disciplina
Italiano
Arte e immagine
Matematica
Scienze
Tecnologia
Musica
Religione
Classe
1^
8
1
7
1
1
1
2
2^
7
1
6
2
1
1
2
3^
7
1
5
2
1
1
2
4^
7
1
5
2
1
1
2
5^
7
1
5
2
1
1
2
Lingua straniera
Corpo movimento sport.
Storia, Geografia e Cittadinanza
1
1
5
2
1
5
3
1
5
3
1
5
3
1
5
Scuola secondaria di I grado
Nella scuola secondaria sono costituite 14 classi di cui 13 di strumento musicale.
Secondo quanto recitano dalle normative vigenti e dall’Atto d’indirizzo emanato dal MIUR, per
gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado è previsto un tempo scuola obbligatorio, che si
articola su 30 ore settimanali; oppure un tempo scuola facoltativo che si articola su 36-40 ore
settimanali.
Le nostre classi osservano l’orario previsto dalla legge 53/2003 e dal D.L. 23/01/04, aggiornati
dalle Circolari Ministeriali n. 100 dell’11/12/2008 e n. 4 del 15/01/2009 di 30 ore distribuito su
sei giorni settimanali dalle ore 08.00 alle ore 13.00.
Insegnamenti per Tutte le Classi
Italiano
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Tecnologia
Inglese
2^ Lingua Comunitaria
Arte e Immagine
Musica
Scienze Motorie e Sportive
Religione
Approfondimento Disciplinare
Totale
Ore Settimanali
6
2
1
4
2
2
3
2
2
2
2
1
1
30
CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE
Strumenti: Chitarra, clarinetto, flauto traverso, pianoforte.
Organizzazione: Le lezioni sono pomeridiane e si articolano nel seguente modo:
 In coppia per lo studio dello strumento;
 Per classe per la teoria musicale (solfeggio) e la musica di insieme.
Attività: Saggi per classe di strumento e di interclasse (più strumenti).
“Il bisogno di conoscenza degli studenti non si soddisfa con il
semplice accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo
con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e,
contemporaneamente, con l’elaborazione delle loro molteplici
connessioni.”
( E. MORIN)
IL CURRICOLO D’ISTITUTO
Con l'autonomia, entrata in vigore nel 1999 e con i successivi interventi legislativi sugli
ordinamenti scolastici, ciascuna scuola è chiamata a definire il proprio curricolo.
Tenendo conto degli obiettivi generali del sistema di istruzione, delle Indicazioni Nazionali
fornite dal Ministero della Pubblica Istruzione con il Dlgs n°59/2004, poi aggiornate con le
Nuove Indicazioni emanate con D.M. n°254/2012, la scuola è impegnata ad elaborare percorsi
formativi finalizzati al diritto di apprendere di ogni ragazzo ovvero al diritto di acquisire
competenze adeguate al suo inserimento consapevole nella società e al proseguimento degli
studi nella Scuola Secondaria di Secondo grado.
L'adozione delle nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo rappresenta l'occasione per una
riflessione sui compiti formativi della scuola di base (infanzia e primo ciclo), il cui scopo è quello
di attuare opportune metodologie didattiche, di adeguare e arricchire gli ambienti di
apprendimento e di rendere coerenti le pratiche valutative e certificative.
Il Curricolo quindi delinea, dalla scuola dell’infanzia, passando per la scuola primaria e
giungendo infine alla scuola secondaria di I grado, senza ripetizioni e ridondanze, un processo
unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale ed orizzontale, delle tappe e
delle scansioni d’apprendimento dell’allievo, in riferimento alle competenze da acquisire e ai
traguardi in termini di risultati attesi.
La costruzione del curricolo si basa su un ampio spettro di strategie e competenze in cui sono
intrecciati e interrelati il sapere, il saper fare, il saper essere.
Il percorso curricolare muove dai soggetti dell’apprendimento, con particolare attenzione ed
ascolto ai loro bisogni e motivazioni, atteggiamenti, problemi, affettività, fasi di sviluppo,
abilità, conoscenza dell’esperienze formative precedenti.
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo
studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di
iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della
propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità.
Dimostra una padronanza della lingua italiana…. comprende enunciati e testi di una certa
complessità, esprime le proprie idee….
Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi in due lingue europee.
Allo stesso modo riesce ad utilizzare una lingua europea nell'uso delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione: posta elettronica, navigazione web, social network,
blog, ecc..
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e
fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da
altri. Il possesso di un pensiero razionale sviluppato gli consente di affrontare problemi e
situazioni sulla base di elementi certi.
Utilizza in modo sicuro le tecnologie della comunicazione con le quali riesce a ricercare e
analizzare dati ed informazioni e ad interagire con soggetti diversi.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di
ricercare e di procurarsi nuove informazioni con autonomia.
Ha assimilato il senso e la necessità del rispetto delle regole nella convivenza civile.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto
quando si trova in difficoltà. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna
in campi espressivi ed artistici che gli sono congeniali.
PER UNA VISIONE DINAMICA DI CURRICOLO VERTICALE
Scuola
dell’Infanzia:
Campi di
Esperienza
I discorsi e le La conoscenza Il sé e l’altro
parole
del mondo
Il corpo e il Immagini
movimento
suoni, colori
Ambito
linguistico
Scuola
Primaria:
Ambito
disciplinare
Scuola
Secondaria di
primo grado: Italiano
Discipline,
materie
Ambito
scientificologicomatematico
Ambito
socioantropologico
Ambito
motorio
Ambito
espressivo
Matematica
Storia
Geografia
Cittadinanza
e Costituzione
Religione
Scienze
motorie
Arte
Inglese
Scienze
Francese
Tecnologia
“The object of education is to
prepare the young ,to educate
themselves throughout their lives”
( Il fine dell’istruzione è preparare i
giovani a imparare da soli nel corso
della loro vita )
Maynard Hutchins
Musica
CURRICOLO
-Obiettivi generali e
specifici
-Discipline e attività
-Orario obbligatorio e
limiti di flessibilità
-Standard qualità del
servizio
- Indirizzi generali
valutazione alunni
-Criteri generali
formazione adulti
SVILUPPO
TRASVERSALE
PROGRAMMAZIONE -INDIVIDUALIZZAZIONE
- Definizione di conoscenze, abilità e
competenze
-Essenzialità dei
saperi
-Saperi trasversali
-Gradualità,
organicità e coerenza
ARRICCHIMENTO
AMPLIAMENTO
Progetti specifici
Laboratori
Attività interdisciplinari
Recupero e Potenziamento
-Dai campi di
esperienza agli ambiti
disciplinari, alle
discipline
-Programmazione e
realizzazione di
progetti comuni fra
infanzia, primaria e
secondaria di primo
grado
L’importanza della Didattica Laboratoriale nella stesura del Curricolo d’istituto
Analizzando le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di
istruzione (2012) si è sentita l'esigenza di organizzare dei percorsi di studio sempre più vicini alle
modalità e ai ritmi di apprendimento degli allievi. Nella Didattica Laboratoriale la scuola viene
intesa come LABORATORIO, cioè il luogo in cui non solo si elaborano i saperi, ma anche un insieme
di opportunità formative per produrre nuove conoscenze e sviluppare nuove competenze. In
questa prospettiva l'azione educativa si sposta dall'insegnamento all'apprendimento, cioè ai
processi del "far apprendere" e del riflettere sul fare, allo scopo di rendere gli allievi consapevoli
dei processi che vivono. Nella prospettiva del disegno di riforma della scuola, la presenza dei
laboratori è particolarmente sottolineata sia nel ciclo primario, sia nella scuola secondaria proprio
per la funzionalità di tali attività formative nello sviluppo e nel consolidamento di conoscenze e
competenze previste dagli ordinamenti e utili al cittadino e al professionista di oggi.
La didattica laboratoriale ha il vantaggio di essere facilmente inseribile in tutti gli ambiti
disciplinari, dai campi di esperienza della scuola dell'infanzia alle materie delle scuole secondarie.
Nel laboratorio, infatti, i saperi disciplinari diventano strumenti per verificare le conoscenze e le
competenze che ciascun allievo acquisisce per l'effetto dell'esperienza di apprendimento nel
laboratorio.
La didattica laboratoriale richiede che:
- Si operi in piccolo gruppo
- Si verifichi una forte interattività fra insegnante e allievi e fra gli allievi stessi
- L'apprendimento sia cooperativo e condiviso
- La mediazione didattica si intrecci con l'operatività degli allievi
Pertanto l'ambiente:
- Può essere semplicemente l'aula, se l'attività non richiede particolari attrezzature
- Può essere uno spazio attrezzato se le attività richiedono l'uso di attrezzature e materiali
particolari (multimediali strumentazione scientifica ecc.).
Il Laboratorio così inteso diventa un elemento di organizzazione del curricolo formale di ciascun
allievo: esso può essere collocato all'inizio di un percorso o al suo interno o alla sua conclusione a
seconda della funzione.
Scuola dell’Infanzia




Individuazione obiettivi formativi per identità e autonomia.
Differenziazione dei piani per campi di esperienze e fasce di età.
Attuazione delle unità di apprendimento per fasce di età.
Curricolazione per campi di esperienze e fasce di età.
Scuola Primaria
1. Curricolazione per aree disciplinari e per classi parallele;
2. Definizione degli obiettivi formativi disciplinari cui appartengono abilità e conoscenze;
3. Definizione di competenze disciplinari in relazione ad uno o più obiettivi formativi
disciplinari scelti;
4. Definizione di uno o più standard di apprendimento in relazione ad uno o più obiettivi
disciplinari scelti;
5. Protocollo condiviso di verifica e valutazione in ingresso e in uscita delle competenze
disciplinari.
Alunni diversamente abili
1. Elaborazione del piano educativo individualizzato;
2. Protocollo condiviso di verifica e valutazione in ingresso e uscita;
3. Verifiche periodiche da parte del Gruppo per l’integrazione (G.L.H.O.).
Scuola Secondaria di primo grado
1.
2.
3.
4.
5.
Curricolazione per discipline e per classi parallele;
Definizione degli obiettivi disciplinari;
Definizione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze;
Definizione degli standard di apprendimento per gli obiettivi disciplinari scelti;
Protocollo condiviso di verifica e valutazione per le classi prime in ingresso, intermedie ed in
uscita, mentre, per le classi seconde e terze, intermedie ed in uscita.
ACCERTAMENTO PROTOCOLLO DI OSSERVAZIONE
Alunni diversamente abili
1. Elaborazione del piano educativo individualizzato;
2. Protocollo condiviso di verifica e valutazione.
ACCERTAMENTO PROTOCOLLO DI OSSERVAZIONE SEZIONE PRIMAVERA
Sarà fatto attraverso:




Indicatori di osservazione d’ingresso
Anamnesi personale e dati relativi al contesto familiare;
Scheda di passaggio per la continuità nella scuola dell’Infanzia;
Verifica delle abilità
per arre di apprendimento.
ACCERTAMENTO
DELLE COMPETENZE
SCUOLA DELL’INFANZIA
Sarà fatto attraverso:

una griglia di osservazione relativa ai traguardi di sviluppo degli obiettivi formativi
nella programmazione mensile, per le tre fasce di età.
Per i bambini di 5 anni che passano alla scuola primaria:
 Scheda di valutazione finale sul comportamento personale e sociale;
 Scheda di sintesi che evidenzia le carenze presenti nei bambini in difficoltà;
 Somministrazione di prove di uscita;
 Rilevazione delle competenze raggiunte.
ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Sarà fatto attraverso:

l’elaborazione collegiale, per classi parallele, di un protocollo di accertamento delle
competenze presenti nell’alunno, in ingresso e in uscita, definendo in particolare
per competenze disciplinari lo standard minimo, le modalità di accertamento, gli
strumenti e le procedure utili a tale scopo.

la rilevazione degli standard di apprendimento conseguiti dagli alunni e misurati
con voti numerici secondo il protocollo di valutazione disciplinare condiviso;
l’analisi quantitativa e qualitativa degli esiti apprenditivi degli alunni sarà realizzata
attraverso l’individuazione dei risultati insufficienti rispetto agli standard per
analizzare le cause e i fattori di maggiore o minore incidenza su tali risultati;
la programmazione di interventi di recupero, consolidamento e sviluppo;
la programmazione di interventi di personalizzazione dei percorsi.



Scelte didattiche





Scuola
dell’Infanzia







Scuola
Primaria







attuazione delle unità di apprendimento;
realizzazione di forme di continuità curricolare,
didattica e organizzativa con la scuola primaria e
con la sezione “Primavera”;
realizzazione della programmazione didattica e
laboratoriale mensile;
flessibilità oraria delle docenti;
organizzazione del lavoro didattico e progettuale
delle docenti per laboratori;
organizzazione delle sezioni con forme di
raggruppamento dei bambini;
osservazione dei bambini e compilazione di
schede di osservazione;
individualizzazione degli interventi;
prima applicazione dell’informatica alla didattica;
costruzione del curricolo verticale per campi e
per età.
attuazione del curricolo verticale per discipline e
per classi;
continuità con la scuola dell’infanzia e con la
scuola secondaria di 1° grado;
arricchimento formativo;
individualizzazione degli interventi;
applicazione dell’informatica alla didattica;
organizzazione del lavoro didattico per laboratori;
flessibilità dell’organizzazione didattica: modalità
di raggruppamento degli alunni, spazi e materiali;
protocollo condiviso di verifica e valutazione;
compilazione del documento di valutazione.


Scuola
Secondaria di 1°







attuazione del curricolo verticale per discipline e
per classi parallele;
continuità con la scuola primaria e con la scuola
secondaria di 2° grado;
arricchimento formativo;
individualizzazione degli interventi sia di recupero
sia di potenziamento;
applicazione di una didattica laboratoriale;
organizzazione di un lavoro pluridisciplinare;
organizzazione di un lavoro di valorizzazione del
Territorio;
protocollo condiviso di verifica e valutazione;
compilazione del documento di valutazione.
Strategie Didattiche
Nell’ambito della didattica intendiamo per “strategie” l’insieme delle scelte e delle decisioni che il
Collegio adotta in riferimento alle carenze formative e apprenditive individuate o per ampliare
l’offerta formativa.
Scuola
dell’Infanzia
La scuola dell’infanzia seguirà le seguenti strategie:





osservazione degli alunni, finalizzata alla comprensione e interpretazione dei loro
comportamenti;
socializzazione in un ambiente sereno ed accogliente;.
occasioni di scambio e di arricchimento;
esperienze di crescita, collaborazione e partecipazione con diversi linguaggi;
innalzamento della qualità delle esperienze e delle iniziative inerenti l’ambiente
locale.
I docenti saranno impegnati a :







conoscere la storia personale del bambino;
stabilire una stretta collaborazione con la famiglia e le realtà extrascolastiche;
favorire incontri e attività di partecipazione;
organizzare uscite extrascolastiche;
lavorare in sezioni aperte;
valorizzare la conoscenza dell’immediato contesto e svilupparne il senso di
appartenenza;
curare la documentazione relativa al processo educativo, con la collaborazione
delle famiglie.
Scuola
Primaria
Per la scuola primaria si stabilisce che nella programmazione settimanale si definirà
quanto segue:
 organizzazione di gruppi flessibili che si pianificheranno di volta i volta in base alle
necessità del momento tenendo conto dei risultati delle verifiche;
 scelta dei criteri di organizzazione dei gruppi, in base al principio della spontaneità, al
principio dell’interesse, al principio strutturale;
 organizzazione di interventi educativi e didattici a classi aperte, verticali e
orizzontali per alunni in difficoltà con progetti individualizzati da definire a seconda
delle esigenze di ogni singolo bambino. Analogamente si farà per gli alunni
diversamente abili sulla base del P.d.f. e del P.e.i.;
 realizzazione delle attività laboratoriali.
Ci si avvarrà altresì di:
a) visite guidate nell’ambito del Comune autorizzate dai genitori all’inizio dell’anno
scolastico, anche con l’utilizzo di scuolabus comunali;
b) incontri con alunni di altri plessi nell’ambito del Comune o di altri Comuni,
possibilmente con l’utilizzo di scuolabus comunali;
c) visite guidate fuori Comune: durante l’anno scolastico, escluso l’ultimo mese di
lezione, si possono effettuare fino a due visite guidate;
d) attività di laboratorio;
e) corrispondenza con altre classi del Circolo e/o altri Circoli didattici;
f) partecipazione e collaborazione a manifestazione promosse da gruppi operanti nel
territorio;
g) partecipazione ad eventuali esperienze educative, didattiche, ricreative, religiose,
nell’ambito del Comune;
h)
h) interventi di esperti esterni alla scuola: i genitori, persone competenti sulle attività
scolastiche, specialisti ed esperti presenti sul territorio e nelle strutture in esso
operanti.
Scuola
Secondaria di 1°
La scuola secondaria di primo grado seguirà le seguenti strategie:





osservazione degli alunni, finalizzata alla comprensione e interpretazione dei loro
comportamenti;
socializzazione in un ambiente sereno ed accogliente;.
occasioni di scambio e di arricchimento;
esperienze di crescita, collaborazione e partecipazione con diversi linguaggi;
innalzamento della qualità delle esperienze e delle iniziative inerenti l’ambiente
locale.
I docenti saranno impegnati a :







conoscere la storia personale del bambino;
stabilire una stretta collaborazione con la famiglia e le realtà extrascolastiche;
favorire incontri e attività di partecipazione;
organizzare uscite extrascolastiche;
lavorare in sezioni aperte;
valorizzare la conoscenza dell’immediato contesto e svilupparne il senso di
appartenenza;
curare la documentazione relativa al processo educativo, con la collaborazione
delle famiglie.
ESPERIENZE DI SPERIMENTAZIONE E INNOVAZIONE IN ATTO
Autonomia organizzativa e Didattica
Sviluppo Tecnologie Didattiche: laboratorio multimediale, LIM.
Arricchimento dell’Offerta Formativa per innalzare il successo scolastico:
Per la scuola primaria
PON – FSE (C1 - F1)
Studio del nostro territorio.
Progetto di recupero per gli alunni in difficoltà.
Per la scuola secondaria di I grado:
PON – FSE (C.1)
Insegnamento opzionale e facoltativo del latino;
Laboratori di Musica e Canto.
Alla scoperta delle radici storiche: toponomastica
Aspetti geomorfologici ed economici del nostro territorio.
Attività in orario curricolare di recupero/sostegno attraverso:
Recupero delle abilità di base;
Lettura, attenzione, memorizzazione;
Educazione alla salute;
Educazione ambientale;
Sicurezza nella scuola.
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
L’organizzazione scolastica in relazione agli spazi, ai tempi, ai gruppi, ai materiali è strettamente
connessa alle procedure didattiche che la scuola intende attivare.
L’organizzazione del fare scuola prevede un assetto flessibile basato su:
1.utilizzazione degli spazi esistenti: aule, aule/speciali, aule/laboratorio, palestra, spazi
disponibili all’aperto
2.organizzazione del lavoro di programmazione in Team per:
_ programmazione di percorsi didattici individualizzati;
_ preparazione di materiali didattici e delle prove per la verifica e la valutazione.
FINALITA’ ISTITUZIONALI
Compito fondamentale della Scuola è assicurare ai suoi alunni:
- un ambiente educativo capace di offrire possibili risposte al bisogno di cure e
apprendimento;
- lo sviluppo delle diverse dimensioni della formazione: sensoriale, corporea, artisticoespressiva, intellettuale, psicologica, etica e sociale.
- lo sviluppo di tutte le potenzialità e la capacità di orientarsi nell’ambiente di più diretto
riferimento e nello spazio più esteso della comunicazione e dell’interscambio acquisendo
una dimensione consapevolmente attiva e dinamica della propria identità;
- lo sviluppo e il consolidamento delle capacità di comprendere, costruire, criticare
argomentazioni e discorsi per dare significato alle proprie esperienze;
- la capacità di gestione dei rapporti interpersonali e di modalità comunicative organizzate e
consapevoli;
- la partecipazione attiva della famiglia nella vita scolastica.
Per quanto riguarda l’apprendimento esso è programmato come acquisizione del KNOW-THAT
(conoscere cosa) e del KNOW-HOW (conoscere come) cioè delle conoscenze (saperi
dichiarativi) e delle competenze (saperi procedurali) costruite sulla dimensione essenziale e
operativa dell’apprendimento stesso.
La formazione e l’apprendimento sono legati:
a) alle finalità pedagogiche della continuità e dell’alfabetizzazione;
b) alla dimensione valoriale delle pari opportunità;
c) alla verifica periodica e sistematica di ciascun alunno.
LA CONTINUITA’
Nella stesura del nostro curricolo la continuità educativa ha assunto un ruolo fondamentale
affinché il bambino-alunno (al momento del passaggio dalla sezione “Primavera” alla scuola
dell’infanzia e a quella primaria) e il ragazzo-alunno (al momento del passaggio alla scuola
secondaria di 1° grado ) abbiano un’accoglienza adeguata e non vadano incontro a difficoltà che
possono ostacolare il loro percorso scolastico. Essi hanno il diritto ad un iter formativo
coordinato, il più possibile omogeneo.
Infatti, la scuola dell’infanzia e la scuola primaria concordano una continuità condividendo
prove di uscita dei bambini di anni 5 e prove di ingresso per gli alunni della 1° classe della scuola
Primaria. Inoltre, in tutte le classi del nostro istituto, verranno somministrate delle prove di
livello preparate dalla Commissione Autovalutazione di Istituto due volte all’anno, alla fine del
primo e del secondo quadrimestre
Gli insegnanti delle sezioni di anni 5 della scuola dell’infanzia e gli insegnanti delle classi prime
della scuola primaria programmeranno (nei mesi di dicembre, marzo, aprile) attività comuni per
il progetto d’istituto “Lettura aperta alla creatività”.
L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE
(Dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012)
Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso
l’acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un
orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo e all’uso consapevole dei nuovi media.
Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale, da sempre
sintetizzata nel “leggere, scrivere e far di conto”, e la potenzia attraverso i linguaggi e i saperi
delle varie discipline.
All’alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l’educazione plurilingue e
interculturale. La lingua materna, la lingua di scolarizzazione e le lingue europee, in quanto
lingue dell’educazione, contribuiscono infatti a promuovere i diritti del soggetto al pieno
sviluppo della propria identità nel contatto con l’alterità linguistica e culturale. L’educazione
plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delle diversità
e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed è presupposto per l’inclusione sociale e per la
partecipazione democratica.
La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei
diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di
sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di
acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti
caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così
le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini
consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo.
La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono
in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria,
maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema
dell’istruzione.
Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista
sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo.
La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano
culturale,
quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell’impostazione
trasmissiva. Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini
rigidi, ma come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. I problemi
complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e
che si presti attenzione alle zone di confine
e di cerniera fra discipline. Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più
approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella
prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla
promozione
di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la
piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori
della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza
attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento,
utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.
LA PREALFABETIZZAZIONE
E’ programmata nei piani delle attività personalizzate della scuola dell’infanzia e nei piani di
studio personalizzati per le classi prime del Circolo. Essa mira a far acquisire apprendimenti ed
abilità agli alunni che non hanno l’età dell’obbligo scolastico.
L’ALFABETIZZAZIONE
a) Alfabetizzazione strumentale
L’imparare a leggere, scrivere, a far di conto costituiscono le basi del sapere in quanto sono gli
“strumenti” indispensabili per l’acquisizione di ogni tipo e grado di apprendimento.
b) Alfabetizzazione culturale
Non basta imparare bene “l’arte” della scrittura, della lettura e del calcolo: la società moderna
richiede menti e personalità flessibili, abili e pronte nell’adeguarsi ai cambiamenti e alle
innovazioni che essa determina e propone. Noi perciò intendiamo educare individui capaci di
“imparare a imparare”, di rinnovare e arricchire le proprie conoscenze e le abilità, di educare
ai principi fondamentali della convivenza civile.
c) Alfabetizzazione informatica
Tendiamo a far acquisire agli alunni le conoscenze fondamentali dei sistemi computeriali perché
imprescindibili per l’autonomia degli alunni.
LE PARI OPPORTUNITA’
L’Istituto Comprensivo di Agerola si attrezza per raccogliere e assicurare formazione ed
apprendimento a tutti gli alunni, qualsiasi siano le condizioni individuali di sesso, di razza,
nazionalità, religione, condizioni socio-economiche, capacità di apprendimento e stato di
salute. In tal modo l’alunno sarà guidato a prendere coscienza della diversità, ma sarà anche
stimolato ad operare e ricercare per trasformarla in una risorsa educativa e didattica per tutti.
Il principio delle pari opportunità, sarà perseguito sia attraverso una didattica personalizzata
con l’utilizzo della metodologia laboratoriale, sia con l’organizzazione di gruppi flessibili.
Integrazione alunni stranieri
La scuola favorisce l’accoglienza degli alunni stranieri realizzando interventi che siano in grado
di creare un clima aperto al confronto tra culture diverse. Per questo si propone di:
- sostenere gli alunni nella fase di adattamento
- favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale che prevenga e rimuova eventuali ostacoli
alla piena integrazione
- proporre adeguate modalità di intervento per l'apprendimento della lingua italiana
- costruire un contesto favorevole all'incontro e al dialogo con le altre culture
Integrazione alunni diversamente abili
L’inserimento di alunni diversamente abili ha come obiettivo fondamentale lo sviluppo degli
apprendimenti mediante la comunicazione, la socializzazione e la relazione interpersonale. E’
finalizzato al raggiungimento dell’autonomia e all’acquisizione delle abilità necessarie per un
inserimento sociale soddisfacente. Pertanto l’intervento educativo si propone di :
- programmare obiettivi a medio e lungo termine fortemente individualizzati e adeguati al
soggetto
- evitare qualunque atteggiamento di discriminazione, esclusione e/o distinzione
- coinvolgere la famiglia nel processo formativo
- instaurare nella classe un clima di collaborazione e accettazione.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Verifiche
La verifica dell'apprendimento, indispensabile per procedere alla valutazione, è continua e
sistematica, e ha carattere formativo.
Verifica continua
La verifica deve essere un fatto quotidiano, evento abituale dell'attività didattica, perché
favorisce l'abitudine a studiare ogni giorno e permette di osservare il processo di
apprendimento e di aggiustare in itinere l'intervento didattico. Tale verifica avviene attraverso:
educazione all'autovalutazione, interventi spontanei o sollecitati, controllo dei compiti e degli
elaborati da svolgere a casa, controllo degli appunti e della schedatura dei testi, eventuali lavori
di gruppo.
Verifiche periodiche
Al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi, per i quali è stato progettato e realizzato
un intervento didattico, si procede alle verifiche formative e sommative che determinano la
capacità di organizzare le abilità acquisite nel corso delle singole lezioni. Gli strumenti delle
verifiche sono le prove scritte, pratiche e orali.
Le prove scritte e pratiche, di norma una al mese con l’attenzione di evitare che vi sia
concomitanza di più prove di materie differenti nella stessa giornata, comunque non meno di
tre per quadrimestre per ogni singola disciplina tra quelle che prevedono la valutazione scritta.
Nel caso di assenze alle prove di verifica, il docente potrà far eseguire una prova di recupero a
sua discrezione.
Le prove orali dovranno essere almeno tre al quadrimestre e, se necessario, potrà essere
utilizzata anche la formula del test oggettivo.
Il processo di valutazione (continua, formativa, orientativa, trasparente) si configura come
momento formativo inteso a potenziare le capacità personali di autovalutazione in modo che i
singoli allievi abbiano consapevolezza delle proprie capacità, in modo da incentivare la
motivazione e favorire lo sviluppo delle potenzialità di ogni allievo promuovendone il successo
personale, evitando di ridurre la valutazione finale ad una semplice misurazione, cioè ad una
semplice media matematica dei voti conseguiti nelle prove di verifica.
S’intende pervenire ad un giudizio complessivo che tenga conto del progresso in tutto il
processo di apprendimento e del raggiungimento degli obiettivi fissati.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO
Conoscere se stessi è il fine ultimo dell’educazione
Nel momento in cui cominciate a conoscere voi stessi, anche se poco,
si è già messo in moto uno straordinario processo di creatività.
A partire da questo potete andare sempre più in profondità, all’infinito,
poiché non c’è fine all’autoconoscenza
J. Krishnamurti
La valutazione è un elemento fondamentale del curricolo, senza la quale non si potrebbero seguire
i progressi dell'alunno rispetto agli obiettivi ed ai traguardi da raggiungere durante la sua
permanenza a scuola. Oltre agli obiettivi cognitivi devono essere valutati anche agli obiettivi
comportamentali, riferiti al comportamento sociale, affettivo e relazionale. La valutazione è un
processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la
promozione umana e sociale dell'alunno, la stima verso di sé, la capacità di autovalutarsi, di
scoprire i suoi punti di forza e di debolezza e di compiere scelte per il futuro. Quindi può essere
definita come il confronto fra gli obiettivi prefissati in rapporto alle capacità e alla situazione di
partenza rilevata (ciò che si vuole ottenere dall'alunno) ed i risultati conseguiti (ciò che si è
ottenuto dallo stesso alunno).
Il processo di valutazione consta di tre momenti:
1 ) la valutazione diagnostica o iniziale. Serve a individuare, attraverso la somministrazione di
prove di ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a
predisporre le attività.
2) la valutazione formativa o in itinere. E' finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue
sui processi di apprendimento. Favorisce l'autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai
docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all'azione didattica e/o predisporre interventi
di rinforzo/recupero.
3) la valutazione sommativa o finale. Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo
studente in un determinato periodo di tempo e al termine dell'anno scolastico (Certificazione delle
competenze).
La valutazione numerica è la somma di misurazioni e osservazioni sistematiche da parte dei
docenti. La valutazione però è qualcosa di più complesso della semplice misurazione, specialmente
quando si parla di persone e di apprendimenti di soggetti tutti diversi e dipende da processi che
sono la sintesi di diverse variabili: atteggiamenti, motivazioni, capacità individuali, impegno
personale, qualità della didattica, efficacia degli strumenti usati. Non bisogna focalizzare
l'attenzione solo sui saperi disciplinari ma tenere conto della centralità della persona che
apprende. Questo avviene attraverso l'osservazione, la descrizione, la documentazione degli
eventi formativi. La valutazione però, per essere efficace, deve avere la collaborazione di studenti,
insegnanti e genitori e quindi essere il più possibile chiara a tutti:
 Lo studente diventa attivo e responsabile rispetto al suo apprendimento e, partendo dagli
obiettivi che ha già raggiunto, deve superare le difficoltà attraverso un percorso di crescita:
ciò favorisce la motivazione e recupera l'autostima.
 L'insegnante riveste un ruolo fondamentale: progetta obiettivi significativi in ambienti di
apprendimento stimolanti e il più possibile simili a quelli reali, assiste e guida lo studente
nel cammino per conseguire i risultati previsti, certifica le competenze acquisite.
 I genitori contribuiscono e partecipano a questo progetto di apprendimento fornendo agli
insegnanti informazioni che possano aiutare il progresso generale dello studente,
collaborano e intervengono attivamente al fine di facilitare l'acquisizione di comportamenti
educativi efficaci, aiutano i propri figli a superare le difficoltà.
Alla valutazione interna si aggiungono altre azioni di misurazione legate ad agenzie esterne come
l'INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione), che effettua verifiche
periodiche sulle conoscenze e abilità degli studenti, confrontandoli in ambito sia nazionale, che di
macroarea, che regionale. Questi risultati, estrapolati sia a livello di istituto che di singola classe, ci
offrono l’opportunità di avere consapevolezza dei livelli raggiunti dai nostri alunni e
conseguentemente possono indurci a ricalibrare l’azione formativa sia sotto l’aspetto
contenutistico che metodologico.
Oggetti della valutazione: comportamento, apprendimento, conoscenze, abilità, competenze
Tipologie di valutazione: interna ed esterna ( INVALSI)
Tempi della valutazione: periodica, annuale
Responsabilità della valutazione: docenti ed agenzie esterne.
VALUTAZIONE ALUNNI CON DIVERSITA’ DI APPRENDIMENTO
Nel caso di alunni Diversamente Abili la valutazione in decimi va rapportata nel P.E.I., che
costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno. La valutazione in
questione dovrà essere quasi sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come
valutazione della performance.
Nel caso di alunni con DSA la valutazione deve essere personalizzata tenuto conto delle disabilità
specifiche (DPR 122 del 22 giugno 2009)- Schema di regolamento concernente “Coordinamento
delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai
sensi degli articoli 2 e 3 del D.L. n°137 del 1/09/2008, convertito con modificazioni dalla L. n° 169
del 30/10/2008” art. 10).
La valutazione si dovrà basare su:
- Contenuti e non forma
- Grado dell’impegno
- “Fatica” nella preparazione, determinata dalle difficoltà
- La valutazione esclude gli errori dovuti alla disabilità (spelling, procedure, calcolo, prove a tempo,
ecc.)
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La valutazione del comportamento degli studenti, espressa in decimi, a partire dalla scuola
primaria, risponde alle seguenti prioritarie finalità:
- accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla
cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;
- verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di
ciascuna istituzione scolastica;
- diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità
scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al
tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei
diritti e delle libertà degli altri.
CRITERI DI VALUTAZIONE PER GLI SCRUTINI QUADRIMESTRALI E DI FINE ANNO
In base alla normativa relativa alla valutazione nel Primo Ciclo d’Istruzione (art. 4 del
D.P.R.275/’99, art. 8 ed 11 del D.lgs.vo 59/2004, art. 2 e 3 del DL.137/2008, L. n.169/’08, D.P.R.
n.122 del 22/6/’09, Atto d’Indirizzo del Ministro dell’8/9/09) e alle circolari n.49 del 20/5/2010 e
n.46 del 26/5/2011 sulla valutazione vengono stabiliti i seguenti criteri per gli scrutini di fine
quadrimestre e di fine anno per ciascun ordine di scuola. Quindi la valutazione intermedia e
finale deve tener conto del:
- risultato delle verifiche realizzate che si sommano pur differenti per tipologia e misurazione in
riferimento alle discipline/ambiti;
- risultato dell’andamento dell’intero quadrimestre/a.s, da analizzare nei suoi aspetti evolutivi;
- raggiungimento o meno dei traguardi (secondo il livello della sufficienza);
- interesse e partecipazione alle attività scolastiche;
- impegno nello studio;
- risultati conseguiti attraverso corsi di recupero e rispetto al percorso formativo documentato
dalle verifiche;
- valutazione della condotta.
In caso di valutazione di fine anno per le classi intermedie, viene inoltre deliberato che:
1)
l’alunno è ammesso alla classe successiva in caso di:
- sufficienza in tutte le discipline
- acquisizione delle competenze formative prefissate
- validazione anno scolastico e/o eventuale deroga, secondo quanto sarà deliberato più avanti.
2)
L’alunno non è ammesso alla classe successiva per insufficienze che si definiscono in:
- lievi (valutazione numerica 5);
- gravi (valutazione numerica 4);
- gravissime (Valutazione numerica 3 e 2).
Il C. di C. delibererà, previa votazione, la promozione nei confronti degli alunni che presentano una
o più insufficienze lievi, tali da non determinare una carenza della preparazione complessiva,
valutando:
- il miglioramento del rendimento scolastico complessivo rispetto al punto di partenza
- la possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi e/o esiti formativi e di contenuto propri delle
discipline interessate, mediante lo studio individuale;
- la possibilità di colmare le lacune registrate in modo autonomo o attraverso corsi di recupero;
- eventuali fattori socio-ambientali che possono aver condizionato il processo di apprendimento
ed integrazione.
Sarà data comunicazione scritta alla famiglia delle lacune che l’alunno dovrà recuperare o delle
competenze che dovrà consolidare.
Il C. di C. valuterà, nei confronti degli alunni che presentano una o più insufficienze gravi o
gravissime, se le stesse precludono o meno la possibilità all’alunno di seguire proficuamente il
programma degli anni successivi: pertanto, il C. d C. delibererà, previa votazione, l’ammissione alla
classe successiva quando all’alunno vengono riconosciute le possibilità di raggiungere gli obiettivi
formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, mediante la frequenza di corsi di
recupero e lo studio autonomo; in questo caso sarà data comunicazione alla famiglia e sarà ciò
indicato come nota nella scheda
1)
L’alunno non è ammesso alla classe successiva nel caso in cui:
- ha sostenuto un percorso di sostegno/recupero con esito decisamente negativo nelle discipline
con insufficienze gravi o gravissime;
- ha accumulato lacune tali, per numero e gravità, da pregiudicare la possibilità di recupero e di
inserimento nella classe successiva;
- non ha evidenziato la possibilità di raggiungere nemmeno gli obiettivi minimi;
- non ha evidenziato progressione né miglioramento nell’apprendimento rispetto alla situazione di
partenza;
- ha mostrato totale mancanza di impegno ed interesse;
- non è possibile procedere alla validazione anno scolastico.
Sarà quindi il Consiglio di Classe a valutare, caso per caso, l’ammissione o meno alla classe
successiva, ovvero agli esami conclusivi del I ciclo.
Relativamente al segmento della Scuola Primaria i docenti si riuniranno per Consigli di Classe,
attenendosi a quanto previsto dall’art.3, comma 1, della L.169/’08 (“la valutazione degli
apprendimenti degli alunni è espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello
globale di maturazione raggiunto dall’alunno”) e concorderanno all’unanimità di riferirsi alla
valutazione dei singoli insegnanti nella formulazione dei giudizi analitici. Circa la verifica della
validità dell’a.s., il Collegio dei Docenti, ai sensi dell’art.2, c.10 e art.14 c.7 del DPR 122/’99
relativamente alla frequenza di ciascun alunno, dispone che ogni Consiglio effettuerà al momento
dello scrutinio, il controllo delle assenze effettuate nel rispetto della norma che prevede la
frequenza di almeno 3/4 dell’orario annuale delle lezioni/orario complessivo di tutte le discipline.
Le ore massime di assenza dalle lezioni da prendere in considerazione saranno per il vigente
tempo- scuola di 30 h a settimana per la Scuola Secondaria di I grado le seguenti:
monte ore annuale 990x3/4 = 743 ore di frequenza per cui le ore massime di assenza saranno non
superiori a 248, pari a 50 giorni.
Il Collegio dei Docenti all’unanimità delibera in deroga a tale indicazione, di demandare a ciascun
Consiglio di Classe la valutazione, caso per caso, di quelle eventuali, rarissime situazioni in cui, pur
essendo il numero delle assenze, dovute a giustificabili e giustificate causa di forza maggiore,
superiori alle indicazioni della legge e quindi tali da poter determinare la non ammissione alla
classe successiva, siano stati, invece, dall’alunno comunque raggiunti gli obiettivi della
programmazione secondo livelli essenziali tali da consentire una proficua prosecuzione degli studi
nell’a.s. successivo.
Si delibera che le motivate e straordinarie deroghe al limite di frequenza del monte ore annuale
sono:
- motivi di salute adeguatamente documentate con certificazione medica,
- gravi ragioni di famiglia debitamente motivate ( trasferimento di famiglia et similia)
- partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal
C.O.N.I.
- adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato
come giorno di riposo,
- ingressi posticipati ed uscite anticipate per motivo di trasporto autorizzati dall’Istituto.
Al fine di procedere ad una valutazione omogenea, all’interno della nostra Istituzione Scolastica i
docenti si avvarranno di griglie di valutazione, opportunamente predisposte, in base alle quali
operare la classificazione in decimi per la valutazione delle competenze acquisite dagli alunni sia
nella sfera trasversale non cognitiva, che nelle prove scritte e nelle verifiche orali.
Nuclei tematici
Griglia di valutazione di Italiano
Valutazione
Ascoltato e parlato
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Comprende i messaggi orali
individuando parole chiave, scopo, tipologie ed informazioni implicite.
Esprime contenuti, esperienze e idee in forma chiara, personale e coerente,
rispettando la struttura morfosintattica. Sa argomentare.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Comprende i messaggi orali
individuando parole chiave .Esprime contenuti in forma chiara, personale e
coerente, rispettando la struttura morfosintattica. Sa argomentare.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Comprende messaggi orali,
individuando informazioni principali e scopo. Esprime contenuti in forma
chiara e complessivamente corretta. Espone alcune argomentazioni.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Comprende messaggi orali,
individuando informazioni principali. Esprime contenuti, esperienze e idee in
forma chiara e complessivamente corretta. Espone alcune argomentazioni.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Comprende il significato
globale di un messaggio e riconosce le informazioni utili. Comunica con
mezzi espressivi semplici, usando la lingua in modo complessivamente
corretto.
LIVELLO
di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Comprende parzialmente il significato
globale di un messaggio orale e non riconosce le informazioni utili. Comunica
con difficoltà semplici contenuti ed esperienze.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Non comprende il
significato globale di un messaggio orale. Non riesce a riferire in modo chiaro
e corretto semplici contenuti ed esperienze.
Lettura
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Legge con ritmo, intonazione
e pronuncia esatta e comprende ciò che legge individuando contenuti,
informazioni principali e secondarie e il significato delle parole nel contesto.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Legge con intonazione e
pronuncia esatta e comprende ciò che legge.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Legge e comprende testi scritti in
modo scorrevole ed espressivo individuando i contenuti e le informazioni
principali e secondarie.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Legge e comprende testi scritti in
modo scorrevole.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Legge senza errori ma in modo
meccanico, ricavando informazioni essenziali.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Legge in modo stentato,
ricavando le informazioni in modo superficiale.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: . Legge in modo
incerto e faticoso, ricavando le informazioni in modo difficoltoso.
Scrittura
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Esprime per iscritto idee,
opinioni, contenuti in forma chiara, coerente, coesa mediante registri
adeguati, con lessico ricco e appropriato. Sa argomentare in modo funzionale.
Non commette alcun errore grammaticale. Sa individuare gli elementi della
struttura del periodo e categorizzarli.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Esprime per iscritto idee
contenuti in forma chiara, coerente con lessico ricco e appropriato. Non
commette alcun errore grammaticale.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Esprime per iscritto idee, opinioni,
contenuti in forma chiara e coerente, mediante registri adeguati, con lessico
appropriato. Sa argomentare. Non commette errori grammaticali. Sa
individuare i principali elementi della struttura del periodo e categorizzarli.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Esprime per iscritto idee, contenuti
in forma chiara, mediante registri adeguati con lessico appropriato. Non
commette errori grammaticali.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Esprime per iscritto idee,
opinioni, contenuti in forma chiara e complessivamente corretta: usa un
lessico semplice e un registro per lo più adeguato. Commette qualche errore
grammaticale. Sa individuare i principali elementi della struttura del periodo,
ma non sempre riesce a categorizzarli.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Esprime esperienze e
contenuti in forma poco chiara a causa di errori morfosintattici e improprietà
lessicali. Commette molti errori grammaticali e sa riconoscere solo qualche
elemento del periodo.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Esprime per
iscritto semplici contenuti in forma non chiara per la presenza di diffusi errori
morfosintattici e nell’uso del lessico. Commette gravi errori grammaticali e
non ha il concetto di frase semplice e complessa.
Acquisizione
ed
espansione
del
lessico ricettivo e
produttivo
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Ha acquisito un linguaggio
lessicale ricettivo e produttivo ricco e appropriato.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Ha acquisito un linguaggio
lessicale ricettivo e produttivo appropriato.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Ha acquisito un lessico ricettivo e
produttivo valido.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Ha acquisito un lessico ricettivo e
produttivo appropriato discreto.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Ha acquisito un lessico
ricettivo e produttivo essenziale.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Ha acquisito un lessico
ricettivo e produttivo abbastanza semplice.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Ha acquisito un
lessico ricettivo e produttivo molto povero.
Elementi
grammatica
di LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Conosce in modo
approfondito gli elementi di grammatica esplicita e riflette sugli usi della
esplicita
e lingua in modo corretto e sicuro.
riflessione sugli usi LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Conosce gli elementi di
grammatica esplicita e riflette sugli usi della lingua in modo corretto.
della lingua
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Comprende in modo corretto gli
elementi di grammatica esplicita e riflette sugli usi della lingua in modo
completo.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Comprende gli elementi di
grammatica esplicita e riflette sugli usi della lingua.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Conosce in modo parzialmente
corretto gli elementi di grammatica esplicita e riflette sugli usi della lingua in
modo accettabile.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Conosce in modo scorretto
gli elementi di grammatica esplicita e riflette in modo superficiale sugli usi
della lingua.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Conosce in modo
gravemente scorretto gli elementi di grammatica esplicita e riflette in modo
impreciso sugli usi della lingua.
Griglie di valutazione elaborati scritti di Italiano
1 FORMA - 2 LESSICO – 3 STRUTTURE MORFO-SINTATTICHE – 4 CONTENUTO
10
FORMA
PERFETTA
9
BEN ARTICOLATA
8
ARMONICA
7
LESSICO
10
ACCURATO e RICCO
9
APPROPRIATO
CHIARA
8
PRECISO o VARIO
6
COMPRENSIBILE
7
ADEGUATO
5
IMPRECISA
6
SEMPLICE
4
STENTATA
5
NON SEMPRE
ADEGUATO
4
INCERTO
10
SRUTTUTE
MORFO-SINTATTICHE
10
PERFETTA
9
9
BEN ARTICOLATA
8
8
CORRETTA
7
7
LIEVI INCERTEZZE
6
5
4
ESSENZIALMENTE
CORRETTA
INCERTA
GRAVI ERRORI
Nuclei tematici
Uso delle fonti
Organizzazione delle
informazioni
6
5
4
CONTENUTO
BRILLANTE E
PERSONALE
COERENTE E
ORIGINALE
PERTINENTE E
ORGANICO
GENERICO E IN
PARTE PERSONALE
GENERICO E
LIMITATO
SUPERFICIALE
DISORGANICO E
LIMITATO
Griglia di valutazione di Storia
Valutazione
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Ha acquisito pienamente
il concetto di fonte storica ed è consapevole dell’importanza delle fonti nel
processo di ricostruzione del passato. Conosce con precisione le diverse
tipologie delle fonti storiche ed è in grado di ricavare
informazioni da casi concreti.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Ha acquisito il concetto di
fonte storica. Conosce le diverse tipologie delle fonti storiche.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Ha acquisito il concetto di
fonte storica. Conosce le diverse tipologie delle fonti ed è in grado di
ricavare alcune informazioni da casi concreti.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Conosce le diverse tipologie
delle fonti ed è in grado di ricavare alcune informazioni da casi concreti.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Sa definire il concetto di
fonte storica e conosce le diverse tipologie. E’ in grado di definire la
tipologia di fonti date.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Definisce in modo non
sempre preciso il concetto di fonte e mostra incertezze nella definizione
delle diverse tipologie
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 0-4/10: Non ha
acquisito il concetto di fonte e mostra incertezza nella definizione delle
diverse tipologie.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: E’ in grado di effettuare
autonomamente la selezione delle informazioni essenziali da un testo e di
rappresentarle efficacemente, lavorando individualmente o in gruppo. Ha
pienamente acquisito il concetto di contemporaneità e lo applica con
efficacia e autonomia. Sa stabilire collegamenti tra la realtà storica locale,
nazionale, europea, e mondiale. Riconosce la matrice storica di eventi
contemporanei.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: E’ in grado di effettuare la
selezione delle informazioni essenziali. Ha acquisito il concetto di
contemporaneità. Sa stabilire collegamenti tra la realtà storica locale,
nazionale, europea, e mondiale.
Strumenti concettuali
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Sa ricavare da un testo un
buon numero di informazioni essenziali, creando delle valide
rappresentazioni. Lavora individualmente o in gruppo con un
buon/discreto grado di autonomia. Ha acquisito il concetto di
contemporaneità e sa applicarlo. E’ in grado di stabilire collegamenti tra
la realtà storica locale, nazionale, europea e mondiale. Riconosce la
matrice storica di alcuni eventi contemporanei.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Sa ricavare da un testo un
buon numero di informazioni essenziali. Lavora individualmente o in
gruppo con un buon/discreto grado di autonomia. E’ in grado di stabilire
collegamenti tra la realtà storica locale, nazionale, europea e mondiale.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Sa ricavare da un testo
alcune informazioni essenziali ed è in grado di rappresentarle in modo
sufficientemente chiaro. Lavora autonomamente o in gruppo, anche se
talvolta ha necessità di essere guidato. Ha acquisito il concetto di
contemporaneità. Se stimolato, è in grado di stabilire collegamenti tra la
realtà storica locale, nazionale, europea e mondiale, riconoscendo anche la
matrice storica di alcuni eventi contemporanei.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Fatica a distinguere le
informazioni essenziali dalle secondarie. Ha difficoltà nella
rappresentazione logica delle informazioni. Nell’organizzazione del il suo
lavoro, individualmente o in gruppo, ha bisogno di essere guidato. Fatica
a riconoscere la contemporaneità di eventi di portata locale, nazionale,
europea e mondiale. Riconosce con difficoltà il collegamento tra eventi
del passato e del presente.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Coglie a fatica
alcune delle informazioni presenti in un testo e non è in grado di
rappresentarle schematicamente. Nell’organizzazione del lavoro ha
costantemente bisogno di essere guidato. Non è in grado di operare
collegamenti tra diverse realtà presenti nel medesimo periodo storico e tra
queste e il mondo contemporaneo.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: E’ in grado di effettuare
autonomamente la selezione delle informazioni essenziali da un testo e di
rappresentarle efficacemente, lavorando individualmente o in gruppo. Ha
pienamente acquisito il concetto di contemporaneità e lo applica con
efficacia e autonomia. Sa stabilire collegamenti tra la realtà storica locale,
nazionale, europea e mondiale. Riconosce la matrice storica di eventi e
situazioni contemporanee.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: E’ in grado di effettuare
la selezione delle informazioni essenziali. Ha acquisito il concetto di
contemporaneità. Sa stabilire collegamenti tra la realtà storica locale,
nazionale, europea e mondiale.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Sa ricavare da un testo un
buon numero di informazioni essenziali, creando delle valide
rappresentazioni. Lavora individualmente o in gruppo con un buon grado
di autonomia. Ha acquisito il concetto di contemporaneità e sa applicarlo.
E’ in grado di stabilire collegamenti tra la realtà storica locale, nazionale,
europea e mondiale. Riconosce la matrice storica di alcuni eventi
contemporanei.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Sa ricavare da un testo
informazioni essenziali. Lavora individualmente o in gruppo con discreto
grado di autonomia.
Produzione scritta ed
orale
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Sa ricavare da un testo le
informazioni essenziali ed è in grado di rappresentarle in modo
sufficientemente chiaro. Lavora autonomamente o in gruppo, anche se
talvolta ha necessità di essere guidato. Ha acquisito il concetto di
contemporaneità. Se stimolato, è in grado di stabilire collegamenti tra la
realtà storica locale, nazionale, europea e mondiale, riconoscendo anche la
matrice storica di alcuni eventi contemporanei.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10:Fatica a distinguere le
informazioni essenziali dalle secondarie. Ha difficoltà nella
rappresentazione logica delle informazioni. Nell’organizzazione del il suo
lavoro, individualmente o in gruppo, ha bisogno di essere guidato. Fatica
a riconoscere la contemporaneità di eventi di portata locale, nazionale,
europea e mondiale. Riconosce con difficoltà il collegamento tra eventi del
passato e del presente.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Coglie a fatica
alcune delle informazioni presenti in un testo e non è in grado di
rappresentarle schematicamente. Nell’organizzazione del lavoro ha
costantemente bisogno di essere guidato. Non è in grado di operare
collegamenti tra diverse realtà presenti nel medesimo periodo storico e tra
queste e il mondo contemporaneo.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: E’ in grado di produrre
autonomamente relazioni, sintesi, ricerche e testi verosimili di fantasia,
anche ricercando i materiali adatti.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: E’ in grado di produrre
relazioni, sintesi, ricerche e testi verosimili di fantasia.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: E’ in grado di produrre con
un buon grado di autonomia relazioni, sintesi, ricerche. Sa ricercare i
materiali adatti, ricorrendo talvolta alla guida dell’insegnante.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: E’ in grado di produrre con
un discreto grado di autonomia relazioni, sintesi, ricerche.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: E’ in grado di produrre
relazioni, sintesi, ricerche, talvolta ricorrendo alla guida dell’insegnante.
Se opportunamente indirizzato, sa ricercare alcuni materiali.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Necessita di una guida
costante per produrre testi relativi alle attività svolte. Evidenzia difficoltà
nel relazionare sul lavoro svolto e nell’attività di sintesi e ricerca.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Evidenzia gravi
difficoltà nell’operare sintesi e nel relazionare sul lavoro svolto. Non è in
grado di effettuare ricerche di materiali.
Nuclei tematici
Orientamento
Paesaggio
Regione e
sistema
territoriale
Griglia di valutazione di Geografia
Valutazione
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Legge con sicurezza e
precisione gli elementi caratteristici di un contesto geografico attraverso
l’attenta e consapevole lettura e interpretazione dei diversi tipi di carte
geografiche.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Legge con precisione gli
elementi caratteristici di un contesto geografico.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Legge con discreta precisione gli
elementi caratteristici di un contesto geografico attraverso la lettura e l’
interpretazione dei diversi tipi di carte geografiche.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Legge con precisione gli elementi
caratteristici di un contesto geografico attraverso la lettura e l’ interpretazione
dei diversi tipi di carte geografiche.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Dimostra di saper identificare
gli elementi caratteristici di un contesto geografico attraverso la lettura e
l‟interpretazione dei diversi tipi di carte geografiche anche se in modo poco
autonomo e preciso.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Fatica a identificare gli
elementi caratteristici di un contesto geografico attraverso la lettura e l’
interpretazione dei diversi tipi di carte geografiche.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Evidenzia gravi
difficoltà a identificare gli elementi caratteristici di un contesto geografico
attraverso la lettura e l’interpretazione dei diversi tipi di carte geografiche.
Evidenzia gravi difficoltà a descrivere paesaggi e sistemi territoriali diversi.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: È in grado di descrivere
autonomamente paesaggi e sistemi territoriali diversi in modo corretto e
preciso.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: È in grado di descrivere
paesaggi e sistemi territoriali diversi in modo corretto e preciso.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: È in grado di descrivere
autonomamente paesaggi e sistemi territoriali diversi con discreta correttezza.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: È in grado di descrivere paesaggi e
sistemi territoriali diversi con discreta correttezza.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: È in grado di descrivere
paesaggi e sistemi territoriali diversi con qualche imprecisione e in modo non
del tutto autonomo.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Fatica a descrivere paesaggi
e sistemi territoriali diversi.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Evidenzia gravi
difficoltà a descrivere paesaggi e sistemi territoriali diversi.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: È in grado di osservare con
sicurezza e coerenza le più evidenti relazione tra fatti e fenomeni, nonché
rapporti di causa/effetto nell’ambito di contesti territoriali differenti.
Relativamente ai più significativi temi antropici, economici, ecologici e storici
degli stati europei, è in grado di individuare i concetti portanti, di analizzarli
e di esporli in modo critico e personale.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: È in grado di osservare con
sicurezza le più evidenti relazione tra fatti e fenomeni e di individuare i
concetti portanti.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: È in grado di osservare con
discreta sicurezza le più evidenti relazione tra fatti e fenomeni nonché rapporti
di causa/effetto. Nell’ambito di contesti territoriali differenti. Relativamente ai
più significativi temi antropici, economici, ecologici e storici degli stati europei,
è in grado di individuare i concetti portanti, di analizzarli e di esporli con
discrete riflessioni personali.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: È in grado di osservare con
sicurezza le più evidenti relazione tra fatti e fenomeni nonché rapporti di
causa/effetto. Nell’ambito di contesti territoriali differenti. Relativamente ai
più significativi temi antropici, economici, ecologici e storici degli stati europei,
è in grado di individuare i concetti portanti.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Dimostra di cogliere, anche se
con qualche incertezza e non sempre in modo autonomo, le più evidenti
relazione tra fatti e fenomeni nonché rapporti di causa/effetto nell’ambito di
contesti territoriali differenti. Relativamente ai più significativi temi antropici,
economici, ecologici e storici degli stati europei, è in grado di individuare i
concetti portanti e di analizzarli negli aspetti essenziali anche se in modo non
sempre autonomo.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Dimostra di saper osservare
gli elementi caratteristici di un contesto geografico attraverso la lettura e
l’interpretazione dei diversi tipi di carte geografiche anche se in modo poco
autonomo e preciso. È in grado di descrivere paesaggi e sistemi territoriali
diversi con qualche imprecisione e in modo non del tutto autonomo.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Anche se guidato,
fatica a cogliere le più evidenti relazione tra fatti e fenomeni nonché rapporti di
causa/effetto nell’ambito di contesti territoriali differenti. Relativamente ai più
significativi temi antropici, economici, ecologici e storici degli stati europei,
non è in grado di individuare i concetti portanti.
GRIGLIA VALUTAZIONE LINGUE COMUNITARIE
ABILITA’
Ascolto e lettura
VALUTAZIONE
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Comprende agevolmente
messaggi orali e scritti di diversa natura, cogliendo le informazioni specifiche
e le relazioni interne al testo. È capace di inferire dal contesto il significato di
parole non familiari.
LIVELLO DI ECCELLENZA VOTO 9/10: Comprende senza difficoltà
messaggi orali e scritti di diversa natura in maniera globale ed analitica,
cogliendo generalmente le relazioni interne al testo.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Comprende espressioni e lessico
ad alta frequenza d’uso, cogliendo globalmente il messaggio e selezionando
un buon numero di dettagli specifici.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Comprende espressioni e lessico
su argomenti familiari, cogliendo globalmente il messaggio e selezionando un
discreto numero di dettagli, pur mostrando alcune incertezze.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Comprende espressioni e
lessico relativo ad aree di immediata priorità e coglie solo globalmente il
messaggio nelle informazioni principali prevedibili.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Comprende in modo
discontinuo pochi elementi di un messaggio orale o scritto non noto, ma non
il suo contenuto globale.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 0-4/10: Rivela gravi
difficoltà nel comprendere anche gli elementi più evidenti di un messaggio
orale o scritto, non cogliendone il significato globale.
Parlato
Interazione
Scrittura e
Riflessione sulla
lingua.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Organizza il messaggio in
modo coerente e formalmente corretto, utilizzando un’ampia gamma di
espressioni semplici ed un vario repertorio lessicale. Interagisce con
ragionevole disinvoltura in situazioni strutturate e brevi conversazioni, se
l’interlocutore collabora,
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Organizza il messaggio in
modo coerente e in genere chiaro, utilizza un buon repertorio linguistico in
modo abbastanza accurato sul piano lessicale e formale. Interagisce con
chiarezza in situazioni strutturate e brevi conversazioni, se l’interlocutore
collabora,
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Si esprime con complessiva buona
correttezza sul piano formale, utilizzando un discreto repertorio lessicale, con
riformulazioni ed alcune incertezze nella pronuncia. Interagisce in brevi
conversazioni con un interlocutore che collabori, utilizzando un registro
linguistico generalmente adeguato.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Si esprime con complessiva
discreta correttezza sul piano grammaticale e lessicale, ma con riformulazioni
e qualche incertezza nella pronuncia. Interagisce pur esitando, in brevi
conversazioni con un interlocutore che collabori, utilizzando espressioni quasi
sempre adeguate al contesto.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Produce frasi brevi e
stereotipate, ma nel complesso sufficientemente comprensibili nonostante
esitazioni e imprecisioni fonologiche, lessicali e grammaticali. Interagisce in
brevi scambi con frequenti ripetizioni e riformulazioni. L’esposizione lenta ed
incerta pur presentando
errori di pronuncia,
non compromette la
comunicazione.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Si esprime, con frequenti
improprietà lessicali e di registro, che rendono l’esposizione poco chiara.
Interagisce con difficoltà e con pronuncia poco corretta. Possiede una gamma
di espressioni troppo limitata perché il suo messaggio risulti facilmente
comprensibile.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 0-4/10: Si esprime con
molta difficoltà, commettendo numerosi errori sia dal punto di vista fonetico
che grammaticale, il suo vocabolario è limitato e ripetitivo.
Non possiede una
gamma di espressioni utili a partecipare a brevi scambi dialogici, neppure in
ambiti molto semplici e familiari.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Presenta o descrive in modo
semplice ma coerente, argomenti che rientrano nel suo campo d’interesse,
strutturandoli in una sequenza lineare e fornendo semplici motivazioni.
Utilizza un’ampia gamma di espressioni semplici, un lessico vario, un
registro linguistico adeguato al contesto, esprimendosi con accuratezza
grammaticale. Conosce in modo approfondito gli argomenti affrontati
sapendo operare confronti personali e pertinenti con la propria cultura.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Presenta o descrive in modo
semplice ma coerente ed organico, argomenti che rientrano nel suo campo
d’interesse, fornendo semplici motivazioni. Utilizza lessico vario ed
espressioni adeguate al contesto linguistico. Pur se generalmente accurato,
commette alcuni errori grammaticali o imprecisioni linguistiche. Conosce in
modo organico gli argomenti affrontati e propone confronti personali con la
propria
cultura.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Formula messaggi e testi semplici,
ma pertinenti e chiari. Sviluppa i punti principali con una certa coerenza,
utilizzando un lessico abbastanza appropriato. Commette solo pochi errori
ortografici e grammaticali. Utilizza un buon repertorio linguistico,
generalmente adeguato, in relazione a situazioni familiari, pur con alcuni
errori nell’uso di strutture. Conosce gli argomenti trattati e coglie evidenti
differenze e affinità, operando semplici confronti tra le due culture.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Formula messaggi e testi in modo
semplice, ma generalmente chiari nelle intenzioni comunicative. Sviluppa i
punti principali con una certa coerenza, utilizzando un lessico semplice, ma
quasi sempre appropriato. Commette alcuni/ pochi errori ortografici e morfosintattici. Possiede un discreto repertorio linguistico in relazione a situazioni
conosciute. Conosce gli argomenti trattati e coglie evidenti differenze e
affinità, operando semplici confronti tra le due culture.
LIVELLO SUFFICIENZA VOTO 6/10: Pianifica ed espone un messaggio
in modo complessivamente comprensibile, utilizzando lessico molto semplice
e commettendo frequenti errori ortografici e morfosintattici, ma nel
complesso il suo messaggio è sufficientemente comprensibile. Conosce gli
aspetti essenziali degli argomenti proposti e, se guidato, opera confronti con
la propria cultura.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Produce testi scritti poco
comprensibili e poco pertinenti a causa dei numerosi errori nell’uso di lessico,
ortografia e strutture. Conosce solo alcune delle strutture e funzioni presentate
e le utilizza in modo confuso e scorretto. Conosce in modo frammentario
solo pochi elementi di cultura e civiltà che non gli consentono di stabilire
confronti significativi tra le due culture.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 0-4/10: Non riesce a
organizzare il contenuto di un testo seppur semplice. Commette gravi errori
morfosintattici, che rendono il messaggio confuso o poco comprensibile.
Possiede un limitato patrimonio lessicale, una gamma troppo limitata di
funzioni e strutture che non è in grado di utilizzarle correttamente.
Non è in
grado di stabilire elementari confronti, non conoscendo semplici elementi di
cultura e civiltà.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE PROVE SCRITTE DI LINGUE STRANIERE
VOTO
10
DESCRITTORI DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO
Comprende in modo completo il significato di un testo e ne ricava tutte le
informazioni specifiche, implicite ed esplicite. Produce testi fluidi, completi,
pertinenti, coerenti e coerenti ed efficaci. Possiede un ampio ed appropriato
repertorio lessicale e dimostra padronanza delle strutture, controllo ortografico e
9
8
7
6
5
4
capacità di rielaborazione personale.
Ricava tutte le informazioni globali e analitiche di un testo. Organizza i contenuti
elaborandoli con fluidità, pertinenza, coerenza e ampiezza di lessico. Dimostra
padronanza delle strutture nonostante qualche imperfezione ortografica e/o
grammaticale che non compromette l’efficacia della comunicazione.
Comprende le informazioni principali del testo. Sa scrivere testi pertinenti e sviluppa
le idee principali in modo chiaro, anche se non dettagliato. Il lessico è generalmente
appropriato. La comprensione presenta alcune imprecisioni ortografiche e/o
grammaticali che comunque non compromettono il messaggio. La comunicazione è
efficace.
Ricava il significato globale del messaggio e buona parte delle informazioni
specifiche. Imposta il testo con adeguata pertinenza e congruenza, anche se la
composizione è semplice e il lessico a volte ripetitivo. Il testo risulta comprensibile
ed efficace, nonostante alcuni errori ortografici e grammaticali.
Coglie solo il significato globale di un testo ricavandone le informazioni specifiche più
esplicite. La produzione è semplice; la comunicazione è quasi sempre efficace
nonostante siano presenti diversi errori ortografici e grammaticali.
Comprende in modo parziale e discontinuo il significato di un testo. La produzione,
con alcune incongruenze, evidenzia numerose imperfezioni ortografiche e strutturali
e un lessico limitato. La comunicazione non risulta efficace.
Comprende in modo parziale e discontinuo il significato di un testo, presenta
difficoltà nell’organizzazione del contenuto, che appare confuso e non pertinente. Il
lessico è inappropriato e numerosi risultano gli errori nell’ortografia e nell’uso delle
strutture. La comunicazione risulta compromessa.
Nuclei tematici
Numeri
Spazio e figure
Griglia di valutazione di Matematica
Valutazione
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Opera con i numeri conosciuti
in modo sicuro e completo.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Opera con i numeri conosciuti
in modo completo.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Opera con i numeri conosciuti
modo ricco ed esauriente.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Opera con i numeri conosciuti
modo esauriente.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Opera con i numeri conosciuti in
modo pertinente.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Opera con i numeri
conosciuti con difficoltà.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Opera con i numeri
conosciuti in modo frammentario e confuso.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Conosce proprietà di figure
piane e solide e classifica tali figure sulla base di diversi criteri in modo sicuro
e corretto. Risolvere correttamente problemi usando proprietà geometriche
delle figure ricorrendo a modelli materiali, deduzioni e strumenti di
rappresentazione opportuni.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Conosce proprietà di figure
piane e solide e classifica tali figure sulla base di diversi criteri in modo
corretto. Risolvere correttamente problemi usando proprietà geometriche delle
figure ricorrendo a strumenti di rappresentazione opportuni.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Conosce in modo corretto le
proprietà di figure piane e solide e classifica tali figure sulla base di diversi
criteri. Risolvere in modo adeguato problemi usando proprietà geometriche
delle figure ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad
opportuni strumenti di rappresentazione.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Conosce le proprietà di figure
piane e solide ed è in grado di classificare tali figure. Risolvere problemi
geometrici ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad
opportuni strumenti di rappresentazione.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Conosce in modo non sempre
corretto proprietà di figure piane e solide e classifica non sempre
correttamente tali figure sulla base di diversi criteri. Risolvere in parte
problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli
materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Conosce con difficoltà
proprietà di figure piane e solide e difficilmente classifica tali figure sulla base
di diversi criteri in modo sicuro e corretto. Risolvere problemi geometrici in
modo frammentario e confuso.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Conosce in modo
frammentario e lacunoso proprietà di figure piane e solide e non riesce a
classificarle. Risolvere problemi geometrici in modo gravemente incompleto.
Relazioni
e LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Comprende e collega in modo
funzioni
eccellente relazioni e proprietà.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Comprende e collega in modo
esauriente relazioni e proprietà.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 8/10: Riconosce ed applica relazioni e
proprietà.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 7/10: Riconosce ed applica relazioni e
proprietà in modo discreto.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 6/10: Riconosce e applica parzialmente
relazioni e proprietà.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Riconosce ed applica con
difficoltà relazioni e proprietà.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Non sa applicare
relazioni e proprietà.
Dati e previsioni
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Possiede piena e sicura
padronanza nel raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati.
Applica conoscenze approfondite nel leggere ed interpretare tabelle e grafici.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Dimostra padronanza nel
raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati. Legge ed interpreta
correttamente tabelle e grafici.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Raccogliere, organizzare e
rappresentare un insieme di dati in modo approfondito. Leggere ed interpretare
tabelle e grafici in modo esauriente.
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Raccogliere, organizzare e
rappresentare un insieme di dati in modo discreto. Leggere ed interpretare
tabelle e grafici.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Raccogliere, organizzare e
rappresentare un insieme di dati in modo essenziale. Leggere ed interpretare
tabelle e grafici in modo pertinente e coerente ma elementare.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Raccogliere, organizzare e
rappresentare un insieme di dati in modo frammentario e superficiale.
Leggere ed interpretare tabelle e grafici in modo semplice e non del tutto
adeguato.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Raccogliere,
organizzare e rappresentare un insieme di dati in modo frammentario e
lacunoso. Leggere ed interpretare tabelle e grafici in modo confuso e poco
adeguato.
Indicatori
Conoscenze dei contenuti
(definizioni, regole,
principi)
Valutazione Prove scritte di matematica
voti
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10:
Ottime capacità di analisi e di sintesi effettuate in piena autonomia.
Capacità di operare approfondimenti personali offrendo spunti
innovativi.
Utilizzo organizzato di conoscenze e abilità.
Utilizzo del linguaggio specifico preciso e corretto.
LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10:
Conoscenze e capacità di composizione complete approfondite.
Applicazioni delle conoscenze in ambiti interdisciplinari senza errori
o imprecisioni di calcolo.
Esposizione chiara, logica e rigorosa.
Abilità di calcolo
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10:
Conoscenza ampia, sicura e puntuale.
Esposizione chiara ed appropriata con uso corretto della simbologia e
della terminologia.
Capacità di analisi e di sintesi corrette.
Capacità logiche ed
argomentative
Proprietà di linguaggio
LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10:
Conoscenza completa e padronanza degli strumenti, ma ancora con
qualche imprecisione.
Capacità di fare semplici collegamenti.
Procedimenti logici più semplici.
LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10:
Conoscenza e comprensione dei contenuti minimi.
Applicazione delle conoscenze in compiti semplici.
Procedimenti logici guidati.
Linguaggio corretto anche se non sempre specifico.
LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10:
Conoscenze frammentarie applicate con imprecisione nel calcolo.
Forma e uso della simbologia e del linguaggio specifico poco corretti.
Qualche difficoltà nei procedimenti logici.
LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10:
Conoscenza molto lacunosa o nulla.
Gravi errori nell’applicazione e nel calcolo.
Difficoltà nei procedimenti logici.
Uso dei termini scorretto ed improprio.
GRIGLIA VALUTAZIONE SCIENZE
Descrittori
Conoscenza degli argomenti e comprensione ed
uso del linguaggio specifico.
Studio di fatti e fenomeni attraverso
l’osservazione e la descrizione degli elementi
della realtà circostante e la registrazione e
l’organizzazione di dati.
Formulare, confrontare e verificare ipotesi
attraverso la realizzazione di esperimenti.
valutazione
Livello di eccellenza voto 10/10: Legge e
comprende un testo scientifico in modo
esauriente e critico. Dimostra una conoscenza
approfondita degli argomenti e padronanza dei
linguaggi specifici. Osserva e descrive in modo
accurato ed autonomo, ordina i dati raccolti e li
correla. Confronta ipotesi e trae conclusioni in
modo autonomo. Arriva ad una risposta
soddisfacente in modo autonomo attraverso
ragionamenti. Progetta e realizza da solo
semplici esperimenti.
Livello di eccellenza voto 9/10: Legge e
comprende un testo scientifico in modo
approfondito. Dimostra un’ottima conoscenza
degli argomenti e una buona padronanza dei
linguaggi specifici. Osserva, descrive e ordina i
dati raccolti e li correla. Confronta ipotesi e
arriva ad una risposta soddisfacente in modo
autonomo attraverso ragionamenti. Realizza
semplici esperimenti.
Livello intermedio voto 8/10: Legge un testo
scientifico in modo chiaro e corretto. Sa esporre
e correlare gli argomenti. Coglie gli aspetti
principali di un fenomeno e raccoglie dati e li
rappresenta in modo completo e corretto. Pone
domande opportune ed inerenti. Individua
ipotesi interpretative di alcuni fenomeni.
Realizza piccoli esperimenti.
Livello intermedio voto 7/10: Legge un testo
scientifico motivandone le principali
informazioni. Sa esporre gli argomenti in modo
abbastanza corretto. Coglie gli aspetti principali
di un fenomeno , raccoglie dati e li rappresenta.
Pone domande opportune ed inerenti. Individua
semplici ipotesi interpretative di fenomeni
elementari. Realizza piccoli esperimenti
proposti dal docente.
Livello di sufficienza voto 6/10: Espone
guidato gli argomenti ed utilizza i linguaggi in
modo accettabile. Coglie gli aspetti più evidenti
di un fenomeno. Mostra interesse per ciò che
non conosce. Trae conclusioni se guidato.
Realizza in collaborazione semplici esperimenti.
Livello di insufficienza voto 5/10: Espone in
modo frammentario gli argomenti e utilizza
linguaggi in modo parziali. Descrive in modo
frammentario e con incertezze gli elementi
fondamentali di un fenomeno. Incontra
difficoltà nel seguire le procedure di esecuzione
di semplici esperimenti.
Livello di grave insufficienza voto 4/10:
Espone gli argomenti in modo confuso anche se
guidato ed incontra difficoltà nell’osservazione
di fatti e fenomeni. Anche se stimolato
dall’insegnante non partecipa alle attività di
laboratorio e ai lavori di gruppo.
Griglia di valutazione di Musica
Descrittori
Valutazione
Livello di eccellenza voto 10/10: Riproduce brani con notevole sicurezza,
seguendo una sequenza ordinata.
Livello di eccellenza voto 9/10: Riproduce brani correttamente,
seguendo una sequenza ordinata.
Livello intermedio voto 8/10: Riproduce brani discretamente, seguendo
una sequenza ordinata.
Livello intermedio voto 7/10: Riproduce brani adeguatamente, seguendo
una sequenza ordinata.
Livello di sufficienza voto 6/10: Riproduce semplici brani, se guidato.
Livello di insufficienza voto 5/10: Esegue, se guidato, semplici melodie.
Livello di grave insufficienza voto 4/10: Esegue con molta difficoltà
semplici melodie, anche se guidato.
Comprensione ed uso Livello di eccellenza voto 10/10: Riconosce ed usa con notevole
dei linguaggi
sicurezza il linguaggio e gli strumenti specifici.
Livello di eccellenza voto 9/10: Riconosce ed usa correttamente il
linguaggio e gli strumenti specifici.
Livello intermedio voto 8/10: Riconosce ed usa discretamente il
linguaggio e gli strumenti specifici.
Livello intermedio voto 7/10: Riconosce ed usa adeguatamente il
linguaggio e gli strumenti specifici.
Livello di sufficienza voto 6/10: Se guidato usa il linguaggio e gli
strumenti specifici.
Livello di insufficienza voto 5/10: Usa con difficoltà il linguaggio e gli
strumenti specifici, anche se guidato.
Livello di grave insufficienza voto 4/10: Usa con notevole difficoltà il
linguaggio e gli strumenti specifici, anche se guidato.
Capacità di ascolto e Livello di eccellenza voto 10/10: Ascolta e comprende con notevole
comprensione dei
sicurezza i fenomeni sonori e i messaggi musicali.
fenomeni sonori e
Livello di eccellenza voto 9/10: Ascolta e comprende con sicurezza i
dei messaggi musicali fenomeni sonori e i messaggi musicali.
Livello intermedio voto 8/10: Ascolta e comprende discretamente i
fenomeni sonori e i messaggi musicali.
Livello intermedio voto 7/10: Ascolta e comprende adeguatamente i
fenomeni sonori e i messaggi musicali.
Livello di sufficienza voto 6/10: Se guidato, ascolta e comprende semplici
fenomeni sonori e messaggi musicali.
Livello di insufficienza voto 5/10: Anche se guidato, incontra qualche
difficoltà ad ascoltare e comprendere i fenomeni sonori e i messaggi
musicali.
Livello di grave insufficienza voto 4/10: Anche se guidato, incontra
notevoli difficoltà ad ascoltare e comprendere i fenomeni sonori e i
messaggi musicali.
Rielaborazione
Livello di eccellenza voto 10/10: Rielabora con notevole sicurezza le
personale
conoscenze apprese.
Livello di eccellenza voto 9/10: Rielabora correttamente le conoscenze
apprese.
Livello intermedio voto 8/10: Rielabora discretamente le conoscenze
apprese.
Livello intermedio voto 7/10: Rielabora adeguatamente le conoscenze
apprese.
Livello di sufficienza voto 6/10: Se guidato, rielabora semplici
conoscenze apprese.
Livello di insufficienza voto 5/10: Anche se guidato, incontra qualche
difficoltà a rielaborare le conoscenze apprese.
Livello di grave insufficienza voto 4/10: Anche se guidato, incontra
notevoli difficoltà e rielaborare le conoscenze apprese.
Griglia di valutazione di Strumento Musicale
Descrittori
Uso dello strumento
Lettura della
partitura
Esecuzione di un
brano
Valutazione
Livello di eccellenza voto 10/10: Eccellente padronanza tecnica dello
strumento, interesse e conoscenza del repertorio, capacità propositive ed
interpretative.
Livello di eccellenza voto 9/10: Approfondito studio individuale e ben
sviluppate capacità esecutive (controllo del suono, della dinamica,
dell’intonazione, …).
Livello intermedio voto 8/10: Buone capacità di lettura e di padronanza
dello strumento, che consentono una buona interazione nella musica
d’insieme.
Livello intermedio voto 7/10: Sufficienti capacità di lettura della
partitura e discreta padronanza dello strumento.
Livello di sufficienza voto 6/10: Conoscenza e padronanza dello
strumento a livello elementare.
Griglia di valutazione di Arte E Immagine
INDICATORI
 Esprimersi e comunicare
 Osservare e leggere immagine
 Comprendere e apprezzare le opere d’arte
Esprimersi e comunicare
Osservare e leggere
immagini
Comprendere e apprezzare
le opere d’arte
Produce in modo personale e
creativo, ha attitudini per la
materia, sa esprimere un
giudizio critico sul proprio
operato.
Sa esprimere con un
linguaggio visivo una
visione personale delle
cose dalla quale si possa
risalire
alle
capacità
acquisite.
Usando la terminologia in
modo sicuro, riconosce stili,
movimenti e artisti.
Conosce e
commenta con giudizio
critico
motivato le principali opere
d’arte che sa collegare alle
altre discipline.
Evidenzia abilità creativa,
capacità ed originalità
espressiva, elaborazione
complessa della
raffigurazione,
appropriato uso delle
tecniche
Evidenzia un acuto spirito
di
osservazione, coglie
affinità e
differenze tra i vari
elementi
di un insieme; evidenzia
nelle
immagini la funzione dei
codici visivi.
Sa collocare l’opera d’arte o
il
bene culturale nel tempo e
nello spazio attraverso il
riconoscimento dello stile,
della tecnica.
E’ autonomo nella
produzione e
presenta capacità di
raffigurazione personale e
articolata.
Conosce e utilizza gli
elementi del linguaggio
visivo e i meccanismi
della
percezione.
Descrive l’opera d’arte e
l’artista collocandoli nel
contesto storico e usando la
terminologia appropriata.
Si esprime in modo semplice
ma corretto nell’uso di
tecniche nella
rappresentazione
Conosce e usa a grandi
linee
la grammatica del
linguaggio
visivo; discreta è la
capacità
di osservazione ed
espressione degli aspetti
più
complessi della realtà.
Descrive l’opera in modo
preciso e con linguaggio
appropriato.
Si esprime in modo semplice
ma corretto nell’uso di
tecniche e nella
rappresentazione.
Conosce e usa gli
elementi
del linguaggio visivo, gli
effetti percettivi ed
espressivi
in modo guidato.
Descrive l’opera d’arte in
modo semplice
Voto in
decimi
10
9
8
7
6
Si esprime in modo incerto
nell’uso di tecniche e nella
rappresentazione.
Evidenzia una capacità di
osservazione superficiale
e poco articolata; conosce
e usa in modo parziale i
linguaggi visivi specifici.
Incontra difficoltà nella
lettura e nella comprensione
dei contenuti delle opere e
dei mass-media. Si esprime
in modo frammentario.
Si esprime con una
produzione
decisamente carente nell’uso
della tecnica e della
rappresentazione.
Mostra scarso interesse
nel
cogliere anche l’aspetto
più
elementare degli
argomenti
proposti; non conosce i
linguaggi visivi specifici.
Mostra scarso interesse per
il
mondo dell’arte. Non
conosce
l’argomento e non è in
grado
di descrivere l’opera
neanche
in modo essenziale.
5
4
Griglie per la valutazione di Tecnologia
Indicatori

Osservazione ed analisi della realtà tecnologica in relazione
con l’uomo e l’ambiente
 Progettazione, realizzazione e verifica di esperienze operative.
 Conoscenze tecniche e tecnologiche.

Comprensione ed uso di linguaggi specifici.
LIVELLO DI ECCELLENZA VOTO10/10
L’allievo mostra:Piena e completa padronanza, comprensione, rielaborazione ed uso di linguaggi e
termini tecnici specifici. Piena e completa conoscenza, con applicazioni critiche personali, circa la
realtà tecnologica in relazione con l’uomo e l’ambiente. Piena e completa autonomia nella
progettazione, realizzazione e verifica funzionale di oggetti o semplici modelli esplicativi.
Voto 9/10
L’allievo mostra: Completa padronanza, comprensione, rielaborazione ed uso di linguaggi e termini
tecnici specifici. Completa conoscenza, con applicazioni critiche personali, circa la realtà
tecnologica in relazione con l’uomo e l’ambiente. Completa autonomia nella progettazione,
realizzazione e verifica funzionale di oggetti o semplici modelli esplicativi.
LIVELLO INTERMEDIO Voto 8/10
L’allievo mostra:Complessiva conoscenza della realtà tecnologica e delle relative problematiche
ambientali. Piena padronanza ed uso di linguaggi e strumenti tecnici specifici. Piena autonomia
nella rielaborazione di concetti e fatti tecnologici anche ai fini della realizzazione di un elaborato
finale.
Voto7/10
L’allievo mostra: Sostanziale conoscenza della realtà tecnologica e delle relative problematiche
ambientali. Sostanziale padronanza nell’uso di linguaggi e strumenti tecnici specifici che sfrutta
appropriatamente anche per la realizzazione di oggetti, seguendo un predefinito iter progettuale.
LIVELLO DI SUFFICIENZA Voto 6/10
L’allievo mostra: Essenziale conoscenza della realtà tecnologica e delle relazioni uomo- tecnologiaambiente. Uso e comprensione essenziale del linguaggio tecnico e degli strumenti specifici per
supportare il proprio lavoro( computer o comuni attrezzi manuali e per il disegno tecnico).
LIVELLO DI INSUFFICIENZA Voto 5/10
L’allievo mostra: Parziale conoscenza della realtà tecnologica e delle relazioni uomo-tecnologiaambiente. Disorganizzazione e limitato uso delle informazioni, dei mezzi e degli strumenti
disponibili per supportare il proprio lavoro. Parziale consapevolezza nell’uso di termini del
linguaggio specifico e inadeguatezza nel seguire un iter ordinato di informazioni a fini teoricipratici.
LIVELLO DI GRAVE INSUFFICIENZA Voto 0-4/10
L’allievo mostra: Scarsa conoscenza della realtà tecnologica e delle relazioni uomo-tecnologiaambiente. Scarsa conoscenza di tecniche e tecnologie. Scorretto uso degli strumenti di lavoro.
Inadeguatezza nell’effettuare scelte consapevoli circa i materiali da utilizzare e ll rispetto di norme e
regole per la realizzazione di un elaborato.
Griglie per la valutazione dell’insegnamento di Educazione Fisica
Indicatori:
 Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo.
 Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva.
 Il gioco,lo sport,le regole e il fair play.
 Salute e benessere,prevenzione e sicurezza.
Descrittori per la verifica delle
capacità condizionali
4- Si rifiuta di svolgere l’attività proposta o non è fornito
dell’abbigliamento idoneo a svolgere le attività pratiche
5- Inizia l’attività, ma non la porta a termine
6- Esegue l’attività richiesta con qualche interruzione
7- Esegue l’attività richiesta senza interruzioni
8- Svolge l’attività proposta distribuendo la fatica nel tempo
richiesto
9-10- Svolge l’attività proposta raggiungendo una valida
prestazione
Descrittori per la verifica delle
capacità coordinative
4- Si rifiuta di svolgere l’esercizio o non è fornito
dell’abbigliamento idoneo a svolgere le attività pratiche
5- Dimostra difficoltà durante lo svolgimento dell’esercizio
6- Esegue anche se in modo impreciso e difficoltoso l’esercizio
7- Riesce a svolgere tutto l’esercizio con qualche imprecisione
8- Esegue tutto l’esercizio in modo corretto
9- Esegue tutto l’esercizio in modo corretto, sicuro e fluido
10- Esegue tutto l’esercizio utilizzando al massimo anche le
capacità condizionali
Descrittori per la verifica dei
giochi di squadra ,le regole e il
fair play
4- Si rifiuta di giocare o di svolgere l’esercizio o non è fornito
dell’abbigliamento idoneo a svolgere le attività pratiche
5- Non sa eseguire i fondamentali
6- Esegue i fondamentali anche se in modo impreciso e
difficoltoso
7- Esegue i fondamentali con qualche imprecisione
8- Esegue correttamente i fondamentali
9- Esegue correttamente i fondamentali, a volte li sa applicare
nelle dinamiche di gioco
10- Utilizza sempre correttamente i fondamentali nelle
dinamiche di gioco mettendo in atto collaborazione e
autocontrollo
Descrittori per le verifiche
Per le prove strutturate e semistrutturate la soglia della
della teoria rispetto alle nozioni sufficienza è rappresentata dal raggiungimento del 60% del
di: Salute e
punteggio finale.
benessere,prevenzione e
sicurezza.
Indicatori di valutazione per l’Insegnamento della Religione
a.s. 2013/2014
Obiettivi didattici generali
 Conoscere e interpretare le principali fonti storiche del cristianesimo;
 riconoscere il progressivo rivelarsi di Dio nella Bibbia;
 maturare atteggiamenti di apertura, accettazione e rispetto nei confronti delle altre religioni.
 ricostruire, attraverso le fonti, il rapporto uomo-Dio nel dispiegarsi della storia;
 comprendere il messaggio del cristianesimo attualizzandolo nella visione contemporanea della
vita;
 conoscere e interpretare gli insegnamenti della Chiesa contemporanea;
 essere capaci di individuare e analizzare la dimensione etico-morale della realtà circostante;
 individuare i valori e gli ideali che ispirano l’uomo nelle diverse culture e religioni;
 maturare interrogativi sul senso della vita, sulla concezione del mondo e sull’agire dell’uomo
nella sua storia.
Voto
Descrittori del livello di apprendimento
NON SUFFICIENTE
(Valutazione equivalente in decimi: 4/10, 5/10) Conosce in modo
superficiale o generico le espressioni, i documenti e i contenuti essenziali
della religione cattolica; fraintende alcuni argomenti importanti; fatica ad
applicare le sue conoscenze nel rispetto e nell'apprezzamento dei valori
etici. Non partecipa all'attività didattica e non si applica nel lavoro
richiesto. Il dialogo educativo è assente.
SUFFICIENTE
(Valutazione equivalente in decimi: 6/10) Sa esprimere con sufficiente
precisione le espressioni, i documenti e i contenuti essenziali della
disciplina, di cui comprende ed usa il linguaggio in modo semplice. E'
abbastanza responsabile e corretto ma non partecipa attivamente all'attività
didattica in classe. E' disponibile al dialogo educativo solo se stimolato.
BUONO
(Valutazione equivalente in decimi: 7/10) Possiede conoscenze adeguate
sugli argomenti svolti; sa effettuare collegamenti all'interno della
disciplina. Dà il proprio contributo durante le attività; partecipa ed
interviene spontaneamente con pertinenza ed agisce positivamente nel
gruppo. Sa organizzare le sue conoscenze in maniera quasi autonoma. E'
disponibile al lavoro, al confronto ed al dialogo educativo.
DISTINTO
(Valutazione equivalente in decimi: 8/10) Conosce gli argomenti sviluppati
durante l'attività didattica. Si applica con serietà, motivazione e disinvoltura
nel lavoro. Usa un linguaggio preciso e consapevole e rielabora i contenuti
in modo critico e personale. E' disponibile al confronto e al dialogo.
OTTIMO
(Valutazione equivalente in decimi: 9/10, 10/10) Ha un'ottima conoscenza
della disciplina. Partecipa in modo attivo e vivace a tutte le attività
proposte, dimostrando interesse ed impegno lodevoli. E' ben organizzato
nel lavoro, che realizza in modo efficace ed autonomo. E' in grado di
operare collegamenti all'interno della disciplina. E' propositivo nel
dialogo educativo
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
Indicatori:
a
b
c
d
e
Rispetto del Regolamento Scolastico
Comportamento durante le lezioni
Frequenza
Svolgimento delle consegne
Ruolo all’interno della classe
Griglia di corrispondenza:
a. Rispettoso scrupoloso del Regolamento Scolastico.
10
b. Comportamento equilibrato e maturo per responsabilità e
collaborazione.
c. Frequenza assidua alle lezioni.
d. Regolare e serio svolgimento delle consegne.
e. Ruolo propositivo all’interno della classe.
a. Rispetto scrupoloso del Regolamento Scolastico.
9
b. Comportamento equilibrato e maturo per responsabilità e
collaborazione.
c. frequenza regolare alle lezioni.
d. Regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche.
e. Ruolo positivo all’interno della classe.
a. Rispetto del Regolamento Scolastico.
8
b. Comportamento buono per responsabilità e collaborazione.
c. Frequenza regolare alle lezioni.
d. Svolgimento abbastanza proficuo delle consegne scolastiche.
e. Ruolo accettabile all’interno della classe.
a. Qualche infrazione al Regolamento Scolastico notificata alla famiglia.
7
b. Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione.
c. Ritardi all’inizio delle lezioni pur con frequenza abbastanza regolare.
d. Svolgimento discontinuo delle consegne scolastiche.
e. Ruolo non del tutto positivo all’interno della classe con disturbo del
regolare svolgimento delle lezioni.
a. Inosservanza del Regolamento Scolastico tali da comportare sanzioni
6
disciplinari.
b. Comportamento scorretto, mancanza di riguardo verso docenti,
compagni e personale scolastici, comportamento poco responsabile
durante visite e viaggi di istruzione.
c. Ripetute assenze e ritardi non giustificati, falsificazioni di firme sulle
giustificazioni.
d. Svolgimento delle consegne spesso disatteso.
e. Ruolo negativo all’interno della classe notificato alla famiglia.
Gravi inosservanze tali da essere sanzionabili con l’irrogazione di
5
sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento dalle lezioni per
un periodo superiore ai 15 giorni.
AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
La scuola è luogo dove essenzialmente vengono prodotte azioni didattico - educative che devono
essere continuamente regolate verso i fini della formazione. L'attività regolativa delle azioni è
possibile solamente attraverso una loro valutazione attenta e sistematica. Per migliorare
l'istituzione scolastica e il servizio che esso eroga, aspetti da osservare e valutare sono soprattutto
i seguenti:
- progetti didattici di approfondimento presenti nel P.O.F.
- aspetti organizzativi e gestionali dei progetti presenti nel P.O.F.
- progetti P.O.N.
- aspetti organizzativi e gestionali dei P.O.N.
- servizi erogati dalla scuola e dal territorio
- aspetti organizzativi e relativi al funzionamento degli Organi Collegiali
ESAMI DI LICENZA MEDIA (Nota n.5695 del 31/05/2007)
Per l’ammissione agli esami il Consiglio di classe deve valutare i livelli di apprendimento conseguiti,
tenendo conto delle potenzialità formative e della complessiva maturazione raggiunta.
ESAMI DI LICENZA
Il Collegio Docenti delibera i criteri per la conduzione degli esami di licenza nella nostra scuola, che
si inquadrano nella normativa emanata ogni anno dal MIUR:
CRITERI GENERALI
L’esame di licenza media è la conclusione di un percorso di 3 anni attraverso il quale la scuola ha
guidato l’alunno verso il successo formativo con molteplici attività e proposte.
L’esame non può ridursi solo ad una prova di pura verifica che accerti meccanicamente le abilità e
le competenze acquisite.
Il voto finale pertanto oltre a registrare i risultati oggettivi conseguiti nelle prove d’esame terrà
conto del percorso generale dell’alunno.
Al voto finale concorrono con equivalente peso, come indicato nella C.M. n° 49 del 20/05/2010:
- IL PERCORSO SCOLASTICO (espresso dal voto di ammissione all’esame)
- LE PROVE SCRITTE (compresa la PROVA INVALSI)
- IL COLLOQUIO MULTIDISCIPLINARE
Per calcolare il voto finale si utilizzerà la media aritmetica tra il voto di ammissione all’esame e i
voti ottenuti dall’alunno nelle prove scritte e nel colloquio multidisciplinare. La votazione finale
sarà espressa in decimi, per valori che vanno dal 6 al 10. In casi eccezionali e per alunni/e
particolarmente meritevoli, che abbiano conseguito il 10 in tutte le valutazioni, dimostrando
maturità e competenze eccellenti, può essere proposto in aggiunta alla votazione massima, la
lode.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
“Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado,
dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27
dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché al termine del secondo ciclo
dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di
sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di
consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l'inserimento nel mondo
del lavoro.” (Art. 6 del D.P.R.n.122/09)
Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al
termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado,
accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell'art. 8 del DPR 122/2009).
Il documento per la certificazione delle competenze viene predisposto in autonomia dalle
istituzioni scolastiche, sulla base delle disposizioni vigenti.
VALUTAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Nel D.P.R. del 22 giugno 2009, n.122 art. 9, comma 1, si specifica che “La valutazione degli alunni
con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita
al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo
individualizzato, ed è espressa con voto in decimi.”
Per gli alunni con certificazione il documento di valutazione deve essere utilizzato in modo
funzionale al progetto educativo - didattico predisposto per ognuno di essi. La valutazione, di
conseguenza, viene rapportata agli obiettivi individualizzati, esplicitati nel Progetto Educativo
Individualizzato (PEI) come previsto dalla normativa, che viene predisposto e condiviso da tutto il
gruppo docente e non va evidenziato riferimento al PEI nel documento di valutazione.
Nel PEI si fa riferimento anche alla scelta degli strumenti di verifica degli apprendimenti: essa si
riferisce, coerentemente con i livelli di partenza e le problematiche di ciascun alunno,
prioritariamente all'osservazione sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle
esperienze; in determinate situazioni, esplicitate nel PEI, potrà essere previsto anche un utilizzo
flessibile delle prove di verifica comuni alla classe di inserimento.
La flessibilità concerne gli eventuali adattamenti e utilizzo di strumenti compensativi o dispensativi
individualizzati nella somministrazione delle prove di verifica e nella loro valutazione, tale per cui
l'alunno possa sperimentare il successo e il riconoscimento dei propri progressi.
VALUTAZIONE ESTERNA DEGLI APPRENDIMENTI
Sono state avviate le procedure per l’organizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli
studenti per l’anno scolastico 2012/13 predisposta dal Servizio Nazionale di Valutazione.
In continuità con quanto previsto dalla direttiva triennale n. 74 del 15.09.2008, il MIUR, direttiva n.
76 del 16.08.2009, ha chiesto all’INVALSI di provvedere alla valutazione degli apprendimenti degli
alunni. La rilevazione riguarderà anche quest’anno gli studenti della seconda e quinta classe della
scuola primaria e terza classe della scuola secondaria di primo grado.
I risultati dei test cui verranno sottoposti gli alunni, oltre a contribuire a livello statistico al
monitoraggio nazionale, permetteranno ai docenti dell’Istituto di acquisire informazioni sul livello
d’ apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo standardizzato.
Le prove si svolgeranno secondo il calendario che verrà stabilito a seguito delle direttive nazionali.
LE VISITE DI ISTRUZIONE
I viaggi d’istruzione, le visite didattiche, gli spettacoli teatrali e ogni altro interscambio con
l’esterno sono attività didattiche svolte con altri mezzi ed in contesti diversi da quelli quotidiani
dell’edificio scolastico.
Per realizzarli vengono utilizzate tutte le risorse della comunità scolastica e più di tutto l’impegno
personale e culturale dei docenti.
Un viaggio è un’unità didattica che nasce dalla volontà di ampliare le conoscenze dei nostri alunni,
ed è sempre in coerenza con le finalità educative e con la programmazione didattica, è un
progetto, un percorso non solo fisico, che concorre a pieno titolo alla crescita integrale della
persona dal punto di vista culturale, didattico e sociale, le uscite devono rispondere ai bisogni
formativi degli alunni, per fornire stimoli diversi ed ampliare le opportunità di vivere esperienze
significative.
Gli obiettivi dei Viaggi d’Istruzione possono essere così riassunti:
DIDATTICO
CULTURALI
FORMATIVI
PROFESSIONALI
DI SOCIALIZZAZIONE
COMPITI ISTITUZIONALI
I docenti hanno il compito e la responsabilità della progettazione e dell’attuazione del processo di
insegnamento e di apprendimento.
Il personale della scuola, i genitori e gli studenti partecipano al processo di attuazione e sviluppo
dell’autonomia assumendo le rispettive responsabilità.
Questa scuola adotta ogni modalità organizzativa che sia espressione di autonomia progettuale e
sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio, curando la
promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell’offerta formativa.
Nel rispetto della libertà di insegnamento, i competenti organi di questa scuola regolano lo
svolgimento delle attività didattiche nel modo più adeguato al tipo di studi e al ritmo di
apprendimento degli alunni.
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali all’orario di servizio stabilito dal piano
di attività e sono finalizzati allo svolgimento delle attività di insegnamento e di tutte le ulteriori
attività di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e documentazione necessarie
all’efficace svolgimento dei processi formativi.
A tal fine gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed
in attività funzionali alle prestazioni di insegnamento.
Prima dell’inizio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte
degli organi collegiali, il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale
docente che può prevedere attività aggiuntive.
Il piano è deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’attività
educativa e con la stessa procedura è modificato, nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a
nuove esigenze.
Il piano annuale delle attività scolastiche di questa scuola, viene accluso a questo POF nella sua
stesura integrale.
OBIETTIVI FORMATIVI
Nell’ambito dei processi di riforma e di innovazione nella scuola, la formazione costituisce una leva
strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno
agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane attraverso
qualificate iniziative di prima formazione ed in servizio di riqualificazione professionale, nonché di
interventi formativi finalizzati a specifiche esigenze.
Gli obiettivi formativi prioritari del personale scolastico riguardano l’acquisizione di competenze e
padronanze al fine di partecipare responsabilmente e costruttivamente:
1) ai processi di autonomia e innovazione in atto;
2) al potenziamento e al miglioramento della qualità professionale;
3) al potenziamento dell’offerta formativa nel territorio con particolare riguardo alla prevenzione
dell’insuccesso scolastico ed al recupero degli abbandoni e all’esigenza di formazione continua
degli adulti;
4) ai processi di informatizzazione, con particolare riguardo alla valorizzazione della
professionalità ATA in connessione con l’attuazione dell’autonomia organizzativa e
amministrativo-contabile.
La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il
personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie
professionalità.
La formazione continua, iniziale ed in servizio, costituisce una risorsa che l’amministrazione
scolastica è tenuta a fornire al personale scolastico per migliorarne la qualità professionale e
l’attitudine a realizzare le esigenze connesse al regime di autonomia della scuola prefigurato dalla
normativa vigente.
Spetta al datore di lavoro garantire l’equa fruizione delle opportunità formative da parte del
personale docente ed ATA.
L’amministrazione scolastica di questa scuola, con le risorse finanziarie annualmente disponibili,
ha l’obbligo di costruire progressivamente un sistema di opportunità formative, articolato e di
qualità.
La formazione è una risorsa strategica per il miglioramento della scuola e, come tale, è un diritto
degli insegnanti, del personale educativo, ATA e dei capi di istituto.
Le iniziative di formazione hanno per obiettivi il miglioramento e la crescita professionale del
personale, in relazione anche alle trasformazioni e innovazioni in atto, nonché in relazione
all’ampliamento delle opportunità professionali offerte al personale.
Nel quadro dei processi di innovazione, la formazione e la riqualificazione professionale sono
orientate, in particolare, all’attuazione dell’autonomia scolastica, all’innovazione metodologicodidattica, all’espansione dell’istruzione (obbligo scolastico e formativo), allo sviluppo del sistema
integrato di formazione, all’educazione degli adulti ed alla formazione continua.
Al personale scolastico, inoltre, viene data la possibilità di definire percorsi di crescita
professionale, anche con opportunità di carattere individuale.
I docenti sono, allo stesso tempo, soggetti attivi e passivi del processo di formazione e possono
quindi assumere incarichi in qualità di formatore.
PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA
UGUAGLIANZA
Saranno garantite pari opportunità di base per tutti gli alunni senza discriminazione di sesso, razza,
etnia, lingua, religione, condizioni psicofisiche e socio-economiche, al fine di educare alla
convivenza democratica.
IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’ DEL SERVIZIO
La scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto
dei principi sanciti dalla legge e dalle disposizioni contrattuali.
ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE
Opportune ed adeguate strategie saranno messe in atto per favorire l’accoglienza degli alunni,
l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase d’ingresso alle
classi iniziali e alle situazioni di necessità di portatori di handicap e stranieri.
DIRITTO ALLA SCELTA, OBBLIGO E FREQUENZA
La famiglia ha diritto alla scelta della scuola per il proprio figlio senza essere vincolata agli ambiti
territoriali. La scuola, per assicurare il diritto allo studio e combattere l’evasione e la dispersione
scolastica, predispone percorsi educativo - didattici adeguati alle caratteristiche emotive e
cognitive degli alunni
CRITERI PER LA FORMAZIONI DELLE CLASSI PRIME DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA,
DELLA SCUOLA PRIMARIA E DELLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO













SCUOLA DELL’INFANZIA
In considerazione del numero di alunni disponibili, secondo le norme vigenti:
Precedenza ai residenti ed agli alunni non anticipatari;
Equa ripartizione nelle classi delle diverse età;
Equa ripartizione per sesso;
Discrezionalità del D.S. nel rispetto della privacy.
SCUOLA PRIMARIA
Valutazione delle competenze in ingresso degli alunni per equa distribuzione nelle classi in regime
di continuità e nell’ottica dell’omogeneità delle sezioni pure eterogenee nei livelli: già dal mese di
giugno a partire dal prossimo a.s. la valutazione delle competenze in ingresso avverrà attraverso
contatti con le maestre dell’Infanzia o con loro schede concordate in regime di continuità, ed i
genitori;
Equa proporzione nel numero di maschi/femmine e nella distribuzione di alunni H;
Sorteggio per abbinamento classe/sezione;
Discrezionalità del D.S. per il rispetto della privacy.
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Valutazione delle competenze in ingresso degli alunni per equa distribuzione nelle classi in regime
di continuità e nell’ottica dell’omogeneità delle sezioni per territorio e pure eterogenee nei livelli;
Equa proporzione nel numero di maschi/femmine e nella distribuzione di alunni H;
Su richiesta dei genitori cambi di sezione per alunni ripetenti;
Sorteggio per abbinamento classe/sezione.
Discrezionalità del D.S. per il rispetto della privacy.
L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI
L’assegnazione dei docenti alle classi viene fatta tenendo conto dei seguenti criteri:
a) la continuità didattica
b) compatibilità nell'equipe pedagogica;
c) riorganizzazione dell'equipe pedagogica a conclusione del ciclo per garantire stabilità
alle classi;
d) anzianità di sevizio (a parità di condizioni);
I criteri a), b), c) sono da ritenersi di pari valore.
LO STUDIO DELLE LINGUE COMUNITARIE
La conoscenza delle lingue straniere è una componente indispensabile nella vita dell’uomo; infatti,
comunicare oggi significa conoscere almeno due lingue.
L’UE incoraggia l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue comunitarie nella scuola primaria e
secondaria sia di primo che di secondo grado, perché tutti i cittadini europei devono potersi
esprimere con scioltezza in due lingue oltre alla propria lingua madre.
L’Istituto comprensivo “S. Di Giacomo - E. De Nicola”, vuole valorizzare lo studio delle lingue
straniere, sia intese come strumento di comunicazione della più profonda essenza culturale di
ogni paese, sia in riferimento alle realtà turistiche e alle relazioni sociali che si stanno sviluppando
sul nostro territorio. Nell’istituto si effettua lo studio dell’inglese come prima lingua straniera in
tutti i corsi e di un’altra lingua a scelta tra Francese, Tedesco e Spagnolo.
Il Collegio dei Docenti del 23 gennaio 2014 , ha deliberato i seguenti criteri:
- Precedenza al mantenimento della lingua francese (cattedra di titolarità);
- Permanenza di una delle altre lingue già presenti nell’istituto o di entrambe, solo se il numero di
alunni è congruo al numero necessario alla formazione delle classi che avverrà in relazione alla
normativa vigente, anche di sicurezza; se si determinassero le condizioni per cui si forma una sola
classe di seconda lingua, in aggiunta alle tre di francese, prevarrà nella scelta la lingua con il
maggior numero di richieste.
LO STRUMENTO MUSICALE
L’indirizzo musicale prevede lo studio dei seguenti strumenti:
- Strumento a corde: Pianoforte e Chitarra;
- Strumento a Fiato: Clarinetto e Flauto Traverso.
Gli alunni, previo test attitudinale, verranno selezionati per un determinato strumento. Il test
consentirà la stesura di una graduatoria da cui attingere per la formazione delle varie classi di
strumento, ai sensi della normativa vigente.
RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
Gli incontri tra docenti e genitori avranno luogo, oltre che per le comunicazioni dei risultati degli
scrutini quadrimestrali e finali, anche per favorire ulteriormente la comunicazione scuola-famiglia.
Per tale motivo si prevede un incontro genitori-insegnanti ogni due mesi.
I docenti della scuola media comunicheranno in ufficio il giorno e l’ora del ricevimento
settimanale.
I docenti della scuola elementare potranno ricevere i genitori nelle ore pomeridiane fissate per la
programmazione. I genitori, in casi urgentissimi, potranno essere ricevuti in qualsiasi momento,
previa richiesta al capo d’istituto. I docenti potranno a loro volta invitare i genitori per
comunicazioni.
ORIENTAMENTO
L’I.C. “S. Di Giacomo - E. De Nicola” considera l’orientamento sotto il profilo:
1. dell’esigenza di conoscere meglio se stessi e le proprie capacità e potenzialità, in rapporto alle
reali possibilità esistenti sul mercato del lavoro;
2. dell’esigenza di andare aldilà del titolo di studio, non sufficientemente predittivo oggi di reali
competenze e indirizzi occupazionali;
3. di una più generale tendenza ad una maggiore qualità della vita, ivi inclusa la vita lavorativa,
fatto questo che implica l’aspirazione ad una attività più in grado di rispondere in maniera
adeguata ai propri desideri, alle proprie ambizioni, alle proprie esigenze;
4. della tendenza verso una diminuzione del lavoro dipendente a favore delle attività autonome,
fenomeno che, implicando maggiori “tassi di rischio” personale, propone la necessità di una
maggiore consapevolezza circa le proprie risorse e i propri limiti.
Per far fronte a questi bisogni, l’Istituto colloca innanzitutto l’orientamento in una prospettiva di
autorientamento, inteso come processo finalizzato allo sviluppo della personalità dell’individuo
attraverso la creazione di un percorso sistemico adatto allo sviluppo personale del ragazzo, alla
sua integrazione ed alla crescita della consapevolezza di sé e degli altri.
A tale forma di orientamento contribuiscono gli insegnamenti di tutti gli ambiti disciplinari e delle
discipline, già fin dalla scuola dell’Infanzia.
In modo particolare, tuttavia, tale percorso viene intensificato negli ultimi due anni della Scuola
secondaria e specificamente nelle classi terze ove gli alunni sono sottoposti a test della conoscenza
del sé, delle loro aspirazioni e delle loro attitudini proposti da personale dell’USR e da
rappresentanti degli Uffici del Lavoro, partecipano ad incontri con docenti delle scuole superiori
del territorio, ne visitano le strutture e ne analizzano i POF.
Il docente referente all’Orientamento organizza nella sede dell’Istituto incontri tra insegnanti
referenti di istituti superiori secondari incaricati ad illustrare i percorsi all’uopo con le famiglie
degli alunni, a cui nel mese di Gennaio sarà dato un consiglio orientativo prima dell’iscrizione alla
scuola Secondaria di II grado.
Le informazioni agli alunni e alle famiglie verranno fornite da parte dei vari reverenti dei diversi
istituti superiori attraverso incontri pomeridiani che si terranno nella sede della nostra scuola.
LA FORMAZIONE
L’Istituto Comprensivo “Di Giacomo - De Nicola” è consapevole del fatto che la formazione
costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il
necessario sostegno agli obiettivi del cambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle
risorse umane.
Pertanto, cura la formazione dei Docenti in ingresso nella scuola attraverso tutors, se essi sono
nella condizione di anno di prova.
L’Istituto facilita il perseguimento del diritto allo studio del personale e la sua partecipazione,
secondo i criteri stabiliti dalla contrattazione d’Istituto, a corsi di formazione/aggiornamento non
solo on-line ma anche indetti da Associazioni professionali o Enti preposti, dal MIUR, dall’U.S.R.
Campania, dall’U.S.P. di Napoli.
OFFERTA FORMATIVA
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Per l’integrazione degli alunni diversamente abili, è istituito a livello d’istituto un gruppo di lavoro
costituito da: Preside, Referente, Figura Obiettivo area alunni, Insegnanti di sostegno, un
rappresentante dei docenti di base, Genitori degli alunni, Operatori socio-sanitari.
Al passaggio da un ordine di scuola al successivo, gli operatori socio - sanitari in collaborazione con
il gruppo di lavoro H, elaborano il nuovo profilo dinamico funzionale che rappresenta la guida per
la programmazione educativa individualizzata o PEI, redatto dall’intero consiglio di classe.
PROGETTO “SCUOLA-FORMAZIONE”
Le esigenze formative di ogni studente motivano scelte didattico – educative tese a favorire la
valorizzazione di conoscenze e abilità personali, attraverso la scelta di progetti mirati che
consentano l’attuazione di modalità di apprendimento attivo e la realizzazione di una pratica
educativa improntata sulla ricerca e il confronto, per favorire negli alunni lo sviluppo di capacità
critiche.
CORSI DI RECUPERO
La scuola, per l’anno scolastico 2013/2014, si è imposto come priorità assoluta quella di garantire
agli alunni una migliore qualità dell’offerta formativa puntando al recupero di alcuni
apprendimenti, quali italiano, matematica e inglese.
E’ dovere e compito del Consiglio di Classe procedere all’individuazione delle cause dell’insuccesso
scolastico e alla conseguente attivazione di interventi di recupero e alla verifica degli esiti di tali
interventi. La responsabilità didattica del Consiglio di Classe si attua con i seguenti adempimenti:
- Per gli studenti che a seguito delle verifiche periodiche previste dal Piano dell’Offerta Formativa,
presentano insufficienze in una o più di queste discipline, il Consiglio di Classe procede ad una
analisi della natura delle difficoltà e predispone indicazioni per interventi di recupero.
- L’organizzazione delle iniziative di recupero programmate dal Consiglio di Classe è portata a
conoscenza delle famiglie degli studenti interessati. Ove le medesime non intendano avvalersi di
tali iniziative devono darne alla scuola comunicazione formale. In ogni caso gli studenti hanno
l’obbligo di sottoporsi alle verifiche programmate dal Consiglio di classe che ne comunica l’esito
alle famiglie.
- Al termine di ciascun intervento di recupero nel corso dell’anno scolastico, i docenti delle
discipline interessate svolgono verifiche documentabili, volte ad accertare l’avvenuto
superamento delle carenze riscontrate. Le modalità di realizzazione delle succitate verifiche sono
deliberate dai consigli di classe che, in relazione alla natura della o delle discipline oggetto degli
interventi di recupero, possono prevedere verifiche scritte e/o orali.
L’organizzazione delle attività di recupero avviene compatibilmente con l’ammontare dei fondi
assegnati alla Scuola per cui viene attribuito annualmente un monte ore da gestire per le attività
pomeridiane di recupero articolate per classi parallele.
PROGETTI MUSICALI
l progetti musicali rappresentano un efficace strumento formativo e di diffusione del linguaggio e
della cultura musicale tra gli allievi, le famiglie, il territorio, in un’ottica di continuità e
rinnovamento dei percorsi didattici intrapresi. La pratica musicale rappresenta una vera e propria
strategia per un apprendimento “a tutto tondo”, ove vengono chiamate in causa la sfera emotiva,
espressiva, comunicativa, sociale di ogni singolo individuo, e tutte insieme riconducono ad una
crescita armoniosa dell’individuo stesso, che ne potrà trarre inconsapevole ed indiscutibile
beneficio.
“L’orchestra” del nostro istituto è una realtà oramai consolidata, apprezzata e longeva che ha
favorito e continua a favorire preziose esperienze di scambio, arricchimento e stimolo delle
potenzialità di ciascun alunno, riconoscendone e sviluppandone le eccellenze, attraverso un canale
comunicativo universale come quello musicale.
Quest’anno il tutto vuole essere potenziato con la formazione di un “coro” la cui attività vuole
promuovere il canto come espressione di bellezza artistica, di gioia di esprimersi e di
collaborazione tra i partecipanti.
PROGETTO TEATRO
Il teatro rappresenta un’importante attività durante l’età evolutiva sia per la formazione del
carattere che della personalità dell’individuo. Offre, infatti, la possibilità di creare un clima
culturale e formativo che consente di sviluppare l’autostima e un concetto di sé al fine di acquisire
maggiore fiducia nelle proprie capacità, ma anche, fiducia nella realizzazione di quella degli altri,
attraverso uno spirito attivo di collaborazione e responsabilizzazione comuni. Si mostra un ottimo
strumento per aiutare quei bambini che, per eccessiva timidezza, non riescono a partecipare
socialmente alla vita di classe, perché attraverso il teatro tutti arrivano a conoscere e a mettere in
gioco le loro potenzialità latenti e quindi a gestire meglio la loro vita sociale. Aiuta anche a
raggiungere un accettabile autocontrollo.
PROGETTO “LETTURA APERTA ALLA CREATIVITA’”
Il Progetto “Lettura aperta alla creatività” nasce dall’esigenza di creare nell’alunno l’interesse per
la lettura, intesa come attività libera, piacevole, capace di porre il soggetto in relazione con sé, con
gli altri, con l’ambiente. La lettura è anche uno strumento straordinario per sviluppare fantasia ed
immaginazione, elementi portanti nel processo formativo e creativo della persona, in quanto
stimolo alla riflessione individuale, al confronto, al dialogo e allo sviluppo del pensiero critico.
Leggere è, quindi, un insieme di abilità; è soprattutto un problema di curiosità e di motivazione ed,
in quanto tale, supera la concezione della lettura come dovere scolastico, divenendo attività
libera, capace di creare un’emozione immediata o, ancora, un piacere inesauribile. E’
un’esperienza che può sembrare irripetibile e che può, invece, durare all’infinito.
L’intero progetto è strettamente legato al “progetto teatro” perché prepara l’alunno a leggere con
intonazione ed espressione un testo teatrale.
Inoltre, se l'obiettivo finale dell'attività didattico - educativa è la formazione dell'Uomo che
conosce se stesso, i suoi interessi, i limiti e le potenzialità, che sa autovalutarsi e decidere, e del
Cittadino capace di partecipare alla vita della comunità in modo positivo ed attivo, intervenendo
nelle vicende della società, l'area didattica del P.O.F. dovrà svilupparsi attorno ai seguenti punti:
CONTINUITA’ ED ACCOGLIENZA
Al fine di prevenire le difficoltà di inserimento/ adattamento degli alunni al passaggio da un grado
all’altro di scolarità, saranno garantite forme di raccordo pedagogico, curriculare ed organizzativo
tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado.
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Tale progetto è finalizzato a far acquisire agli alunni la consapevolezza del diritto/dovere alla
salute, intesa come benessere fisico-psichico-sociale, sviluppando comportamenti individuali
coerenti, consapevoli della necessità di evitare di causare danni all’ambiente circostante.
EDUCAZIONE STRADALE
L’Educazione Stradale, quale insegnamento obbligatorio prescritto dall’art. 230 del Nuovo Codice
della Strada, non costituisce materia autonoma, ma rientra nel campo di raccordo culturale,
interdisciplinare degli Studi Sociali per le Primarie e della Educazione alla Convivenza Civile per la
Scuola Secondaria di I grado. Tutti i docenti agiranno sinergicamente per far conseguire agli alunni
gli obiettivi formativi quali la conoscenza e il rispetto del Codice della Strada per prevenire
comportamenti che possano provocare incidenti.
LEGALITA’ E SOLIDARIETA’
Ai fini della formazione umana e sociale degli alunni, gli insegnanti daranno molta importanza
all’educazione alla legalità e alla solidarietà, per infondere fiducia nelle istituzioni, nella
democrazia, nel prossimo e nella legge.
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI STUDIO
Nel corso dell’anno si potranno programmare ed effettuare visite guidate in orario scolastico e
viaggi d’istruzione della durata di uno o più giorni, al fine di ampliare le conoscenze culturali e
favorire la socializzazione. La spesa per i viaggi d’istruzione sarà a totale carico delle famiglie degli
alunni.
SICUREZZA NELLA SCUOLA
In base alle indicazioni contenute nella Legge 626/94 e nel D. M. 26/08/92, è stato elaborato un
piano di evacuazione ed effettuata una valutazione dei rischi. Tale compito è stato affidato al
servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi. Tutti i docenti ed alunni dovranno conoscere le
procedure di sicurezza e i piani di evacuazione. Saranno effettuate due simulazioni di evacuazione
per verificare le procedure e nel contempo educare gli alunni a prendere in seria considerazione
tali aspetti, visto che sono comuni a tutti gli ambienti di lavoro. Ad alunni e docenti saranno
distribuiti documenti sintetici facilmente memorizzabili delle procedure di evacuazione.
MANIFESTAZIONE DI FINE ANNO SCOLASTICO
ATTIVITA’ MUSICALI E TEATRALI - DIBATTITI A TEMA
MANIFESTAZIONE SOLIDARIETA’ E AIUTI UMANITARI
GIORNATE COMMEMORATIVE CIVILI E RELIGIOSE
ORIENTAMENTO
Uno degli obiettivi della Scuola sarà quello di sostenere l’alunno nel suo processo di autocoscienza
consentendogli gradualmente di acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità, aiutandolo a
svilupparle in funzione delle scelte future.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
La Scuola con l’apporto delle competenze professionali del personale docente e con la
collaborazione delle famiglie e delle pubbliche istituzioni, promuove l’ampliamento dell’offerta
formativa per mezzo di progetti che si propongono di raggiungere il seguente obiettivo finale:
“ l’elevazione del livello di educazione personale, il potenziamento delle capacità di partecipare
ai valori della cultura, della civiltà e della convivenza sociale, nella prospettiva dell’integrazione
europea quale momento essenziale di una più vasta apertura alla mondialità”.
-
Per i bambini della scuola della scuola dell’Infanzia avvicinarsi al mare con un primo approccio
scientifico può essere molto coinvolgente. Essi infatti sono attratti e incuriositi dalle varie specie
esistenti nel mare ed inoltre dalla grande varietà di forme e colori che si possono sperimentare in
attività che abbraccino la pluralità dei linguaggi finalizzandoli al raggiungimento delle diverse
competenze.
La conoscenza consapevole degli aspetti che compongono la realtà non può essere tale, se non
viene rielaborata personalmente dai bambini. Privilegeremo attività in cui i bambini possano
attraverso un coinvolgimento attivo, esplorare e manipolare la realtà di studio.
Traguardi di sviluppo:
Sviluppare nel bambino prime idee ecologiche sul mare, il rispetto del mondo marino e la
conoscenza del lavoro dell’uomo vicino al mare e il senso estetico.
Obiettivi di apprendimento:
Osservare, descrivere e analizzare l’ambiente marino
Acquisire informazioni e conoscenze relative al mare
Classificare e seriare reperti marini
Costruire insiemi in base alla forma
Rievocare e comunicare esperienze relative al mare
Attribuire la corretta denominazione agli oggetti utilizzati e ai dati della realtà
-
Esprimere graficamente le proprie conoscenze ed esperienze
Imitare i giochi che si fanno sulla spiaggia e in acqua
Interpretare adeguatamente un motivo musicale
Intuire l’importanza del rispetto dell’ambiente marino
Coordinare i movimenti a livello globale e segmentario in sincronia con la musica
Metodologia:
Il Progetto “ Tutti al mare!” prevede percorsi per categorie che indurranno i bambini a pensare
quale sia la funzione del mare assicurando percorsi di:
-associazione mare-colori per considerazioni di tipo estetico,
- associazione mare-animali e mare-forze per concetti scientifici e naturali,
- associazione mare-lavori e mare-luoghi per considerazioni di tipo socio- ambientale,
- associazione mare-cose per attività logiche di discriminazione, classificazione e possibilità di
raccolte.
Inoltre sono previste visite guidate in posti di mare.
Tempi di effettuazione:
Tale progetto verrà effettuato in orario extra curriculare da Aprile a Maggio
Orario di laboratorio: 10,00-11,00
Verifica:
La verifica sarà attuata attraverso i vari elaborati dei bambini che saranno esposti in una mostra.
Il progetto si concluderà con la visita all’Acquario di Napoli e con una performance musicale.
Il presente progetto di plesso, che vede coinvolte tutte le classi della scuola primaria del plesso di
San Lazzaro, si snoda in riferimento al Progetto d’Istituto “Lettura aperta alla creatività”.
Finalità:
Educare a stare in comunità, imparando a essere cittadini responsabili e rispettosi;
Educare alla riflessione sulle esperienze della vita pratica quotidiana e alla discussione in classe su
tematiche attuali;
Educare a sostenere le proprie idee rispettando quelle degli altri.
Obiettivi generali:
Potenziare la capacità di esprimere concetti attraverso vari linguaggi: grafico-pittorico-musicalemotorio;
Accrescere la capacità di lavorare in gruppo nel rispetto dei ruoli, dei compiti assegnati, dei tempi
richiesti;
Saper comprendere, riprodurre e decodificare testi di vario genere;
Utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative;
Sviluppare competenze comunicative, interpretative e relazionali.
Obiettivi di apprendimento:
Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti, mostrando di saperne cogliere il senso globale;
Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici che fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria
dalla realtà;
Raccogliere le idee, organizzare per punti, pianificare la traccia di un racconto o di una esperienza;
Eseguire collettivamente ed individualmente brani vocali, curando l’intonazione, l’espressività e
l’interpretazione;
Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche e pittoriche, plastiche tridimensionali,
attraverso processi di manipolazione e, rielaborazione e associazione di codici, di tecniche e
materiali diversi tra loro;
Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive corporee anche attraverso forme di
drammatizzazione, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali.
Tempi:
da gennaio a maggio 2014
Risorse:
Umane: docenti del plesso impegnati in orario curricolare ed extracurricolare più un esperto
musicale esterno per un impegno di 40 ore.
Strutturali: spazi del plesso.
Il presente progetto di plesso, che vede coinvolti tutti gli alunni della scuola primaria del plesso di
Campora, permette di mettere in gioco competenze normalmente non valorizzate durante i
consueti percorsi scolastici, aumentando così la motivazione e la consapevolezza delle proprie
capacità.
Finalità:
Educare alla convivenza civile, intesa come rispetto di sé e degli altri;
Ascoltare, drammatizzare, inventare, fantasticare per sviluppare competenze espressive, cognitive
e comunicative;
Favorire lo sviluppo delle capacità di utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni
comunicative reali e fantastiche.
Obiettivi generali:
Potenziare la capacità di esprimere concetti attraverso vari linguaggi: grafico-pittorico-musicalemotorio;
Accrescere la capacità di lavorare in gruppo nel rispetto dei ruoli, dei compiti assegnati, dei tempi;
Sviluppare le competenze comunicative, interpretative e relazionali.
Saper comprendere, riprodurre e decodificare testi di vario genere;
Utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative.
Obiettivi di apprendimento:
Potenziare la motivazione ad apprendere -Interpretare criticamente un testo narrativo;
Trasformare un testo narrativo in un testo rappresentativo;
Usare in modo appropriato vari tipi linguaggio: gestuale, vocale e verbale per comunicare
situazioni ed esprimere sentimenti ed emozioni.
Metodologia:
La metodologia privilegiata sarà quella incentrata sulla cooperazione e sull’organizzazione di
gruppi flessibili eterogenei per livello, in modo che quelli più capaci possano svolgere ruoli da tutor
nei confronti dei compagni in difficoltà. Saranno attivati i seguenti laboratori: artisticomanipolativo, musicale ed espressivo.
Tempi: da marzo a maggio.
Risorse:
le docenti del plesso.
Il presente progetto che i docenti del plesso di Pianillo intendono attuare nel corso di quest’anno
scolastico, sarà concentrato sulla lettura “come percorso” e sull’importanza del saper leggere. Il
progetto mira fondamentalmente allo sviluppo della creatività, passando attraverso la lettura di
testi di vario genere, la ricerca, il movimento, la musicalità, la tecnologia,…
Finalità:
Promuovere la curiosità ed il piacere alla lettura;
Educare alla convivenza civile, intesa come rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente di vita.
Ascoltare, drammatizzare, inventare, fantasticare per sviluppare competenze espressive, cognitive
e comunicative.
Favorire lo sviluppo delle capacità di utilizzare il corpo ed il movimento per rappresentare
situazioni comunicative reali e fantastiche;
Promuovere la fruizione e la gestione dei mezzi informatici, tecnologici e audiovisivi.
Obiettivi generali:
Saper leggere, comprendere, decodificare e manipolare testi narrativi;
Sviluppare le competenze comunicative, interpretative e relazionali;
Potenziare le proprie capacità espressive e verbali;
Potenziare la capacità di esprimere concetti attraverso il linguaggio grafico-pittorico, musicale e
motorio;
Accrescere la capacità di lavorare in gruppo nel rispetto dei ruoli, dei compiti assegnati e dei
tempi;
Usare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative;
Utilizzare mezzi informatici e tecnologici.
Obiettivi di apprendimento:
Aumentare la motivazione ed il piacere nei confronti della lettura;
Potenziare la velocità di lettura;
Apprezzare il valore e il significato dei testi scritti;
Migliorare la tecnica di studio;
Diventare buoni lettori;
Saper ascoltare la lettura ad alta voce da parte dell’insegnante o di un compagno;
Comprendere il significato dei testi;
Saper leggere, dando prova, anche attraverso un uso appropriato delle pause e delle intonazioni,
di aver compreso il contenuto;
Sapersi concentrare nella lettura silenziosa;
Esprimere giudizi personali in relazione al gradimento del libro.
Metodologia:
la metodologia sarà sempre connessa al lavoro di gruppo. Ogni alunno diventerà così registra del
proprio apprendimento e potrà esserlo solo se avrà un ruolo attivo. Particolare attenzione verrà
dedicata all’assegnazione dei vari compiti agli alunni, affinchè siano funzionali e gradevoli per
ognuno.
Saranno attivati diversi laboratori:
Laboratorio artistico-manipolativo;
Laboratorio musicale;
Laboratorio espressivo.
Tempi:
da febbraio a maggio.
Risorse:
Umane: docenti del plesso impegnati in orario curricolare ed extracurricolare più un esperto
musicale esterno per un impegno di 40 ore.
Strutturali: spazi del plesso.
il presente progetto di plesso che vede coinvolte tutte le classi della scuola primaria del plesso di
Bomerano,
Finalità:
Educare alla convivenza civile, intesa come rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente di vita;
Promuovere la curiosità ed il piacere alla lettura;
Ascoltare, drammatizzare, inventare, fantasticare con le fiabe per sviluppare competenze
espressive, cognitive e comunicative;
Favorire lo sviluppo della capacità di utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni
comunicative reali e fantastiche.
Obiettivi generali:
Potenziare la capacità di esprimere concetti attraverso vari linguaggi: grafico-pittorico, musicale e
motorio;
Accrescere la capacità di lavorare in gruppo nel rispetto dei ruoli, dei compiti assegnati, dei tempi;
Sviluppare le competenze comunicative interpretative e relazionali;
Saper comprendere, riprodurre e decodificare testi di vario genere;
Utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicanti;
Obiettivi di apprendimento:
Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti, mostrando di saperne cogliere il senso globale;
Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria
dalla realtà;
Raccogliere le idee, organizzare per punti, pianificare la traccia di un racconto o di una esperienza;
Eseguire collettivamente ed individualmente brani vocali, curando l’intonazione, l’espressività e
l’interpretazione;
Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche-pittoriche, plastiche tridimensionali,
attraverso processi di manipolazione, rielaborazione e associazione di codici, di tecniche e
materiali diversi tra loro;
Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive corporee anche attraverso forme di
drammatizzazione, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali.
Metodologia:
Cooperazione ed organizzazione di gruppi flessibili eterogenei.
Tempi:
da febbraio a maggio.
Risorse:
Umane: docenti del plesso impegnati in orario curricolare ed extracurricolare più un esperto
musicale esterno per un impegno di 40 ore.
Strutturali: spazi del plesso.
PROGETTI PON 2013-14
Il Programma Operativo Nazionale, P.O.N. , nell'ambito scolastico si avvale di due Fondi:
Il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
ed ha nell'ambito di riferimento territoriale, le scuole di 4 Regioni del Mezzogiorno, ossia:
Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Si tratta di un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del sistema di istruzione e
formazione delle regioni del mezzogiorno che ha come obiettivi di grande rilievo:
- la riduzione del fenomeno della dispersione scolastica;
- lo sviluppo della società della conoscenza e dell'informazione;
- l'ampliamento delle competenze di base;
- il sostegno alla mobilità dei giovani e lo sviluppo degli strumenti per garantirla;
- l'integrazione con il mondo del lavoro;
- lo sviluppo dell'istruzione permanente;
- la formazione dei docenti e del personale scolastico;
- il rafforzamento delle pari opportunità di genere;
- lo sviluppo di una cultura ambientale;
- il miglioramento degli ambienti di apprendimento.
Nella scuola primaria verranno effettuati due moduli di scienze, un modulo di musica, tre moduli
di psicomotricità e un modulo di psicologia rivolto ai genitori; mentre, nella scuola secondaria di
primo grado verranno effettuati un modulo di recupero delle abilità di base della matematica, un
modulo di giornalismo e un modulo di metodologie didattiche.
VERIFICA E VALUTAZIONE
P.O.F.
La nostra scuola, attraverso strumenti interni di autovalutazione, controlla i risultati delle proprie
azioni, in funzione di un trattamento sempre continuo delle scelte progettuali, organizzative e
didattiche, al fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa.
OGGETTI DELLA VALUTAZIONE
La valutazione del P.O.F. ha ad oggetto tre aree di indagine:
 Attività progettuale
 Servizio formativo
 Organizzazione
Ogni area di indagine è sviluppata attraverso l’analisi dei tre
macroindicatori che emergono dal testo del Regolamento
dell’autonomia:
 Flessibilità
 Integrazione
 Responsabilità
CRITERI DI VALUTAZIONE
 Congruenza tra il progettato e il realizzato
 Corrispondenza tra il dichiarato e il percepito
 Rispondenza dei percorsi didattici e delle
modalità di lavoro alla domanda formativa.
CRITERI PER L’AUTOANALISI D’ISTITUTO
L’ex Circolo Didattico “Di Giacomo" ha aderito nell’anno scolastico 2000/2001 al
“PROGETTO QUALITA’”. Si tratta di un percorso che ha mirato alla progettazione, alla
realizzazione e al controllo degli interventi per una qualificazione sempre più alta del
servizio.
A tal fine fu costituito il CPPI (comitato, programmazione, progettazione, indirizzo): un
gruppo di lavoro con il compito di realizzare uno strumento di monitoraggio per la
rilevazione della qualità del servizio scolastico.
Nell’anno scolastico 2001/2002 il CPPI elaborò uno strumento di autoanalisi d’Istituto come
era previsto dalla “Fase 2” del Progetto qualità”.
Gli INDICATORI DI QUALITA’ e gli strumenti di rilevazione hanno consentito negli anni scolastici
2002/2003, 2003/2004 e 2004/2005 di effettuare un “Check up” della scuola attraverso
l’individuazione dei punti di forza e di debolezza e di conseguenti progetti di miglioramento.
Contemporaneamente l’ex Circolo avviò un lavoro di formazione con consulenza esterna ai fini
della redazione del Manuale della qualità e della relativa successiva certificazione di qualità.
Dopo la redazione del Manuale della qualità, è stato sospeso l’iter per la certificazione;
pertanto il gruppo CPPI, in quanto gruppo d’autoanalisi, si è attivato per lo svolgimento delle
attività funzionali all’autoanalisi d’Istituto compatibilmente con le risorse economiche
disponibili.
Il nuovo Istituto Comprensivo “Di Giacomo-De Nicola” ha deciso che il gruppo di autoanalisi sia
funzionale anche nella nuova istituzione scolastica.
Bisogni
DIRIGENTE
SCOLASTICO
Portatori d’interesse
-Comunicazione efficace ed efficiente
-Ricerca, raccolta e archiviazione di
materiali.
-Coordinazione orientata ai risultati.
-Comunicazione orientata al confronto
esterno.
-Elaborazione dati.
-Ricognizione dei fondi disponibili.
-Analisi dei bisogni formativi degli
alunni e delle famiglie.
-Docenti
-Personale ATA
-Genitori
CPPI
Comunicazio
ne
Documentazion
e
-Capacità
-Capacità di
sintesi
chiarezza.
-Capacità di
relazionarsi
all’interno e
all’esterno.
di
e
ricerca,
interpretazione e
archiviazione
documenti.
-Competenze
informatiche.
Coordinamento e
controllo qualità
-Capacità di
orientamento ala
risultato.
-Capacità
gestionale.
Rilevazione
e tabulazione
dati
- Competenze
statistiche.
Gestione
finanziaria
-Competenze
amministrative
contabili.
Analisi dei
bisogni
Competenze
relazionali
-Capacità di
osservazione
e rilevazione
dati.
PROMUOVERE E COORDINARE IL MONITORAGGIO E
L’AUTOANALISI D’ISTITUTO
Documentare
Comunicare
-Garantire
la
circolarità delle
informazioni nei
tre plessi del
Circolo.
-Raccogliere
proposte e
richieste relative
ai processi di
autoanalisi da
parte dei colleghi.
-Seguire
la storia
del
progetto
attraverso
la
raccolta
del
materiale.
-Raccogliere
materiale di
implementazione
del progetto.
-Stilare i verbali e
raccogliere le
circolari.
-Raccogliere il
lavoro prodotto
dal gruppo per
informatizzarlo
sul floppy.
-Tabulare i dati in
grafici e tabelle.
-Costruire per il
Collegio lucidi
esplicativi del
lavoro svolto.
Coordinare
-Partecipare alla
progettazione in
tutte le sue fasi.
-Delegare compiti
e sollecitare le
responsabilità.
-Promuovere il
lavoro dei vari
ruoli e coordinare
l’azione.
-Controllare e
verificare i
processi avviati e
i risultati
conseguiti.
- Mantenere i
rapporti con le
altre scuole della
rete e con il Polo
regionale.
-Relazionare al
Collegio sul
lavoro svolto.
Rilevare e
tabulare dati
Gestire
-Raccogliere e
tabulare dati.
il budget.
-Controllare la
tenuta e la
rendicontazione
del budget.
-Tenere
d’occhio
Analizzare
-Rilevare le
esigenze
formative
dell’utenza
(alunnifamiglia).
MISURAZIONE
-Contatti attivati
-Archivio storico.
con i docenti.
-Atti pubblicizzati
-Materiali
informatizzati.
-Unitarietà del
processo.
-Dati statistici
-Dati
informatizzati.
-Dati
raccolti.