Istituto Comprensivo di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado Via Case Lauritano n°1 - Tel 081/8791173 AGEROLA C.M. NAIC8EE005 Delibera Collegio Docenti del 15 Maggio 2014 Adozione del Consiglio d’Istituto delibera n. 44 del 21 Maggio 2014 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 UNA SCUOLA GRANDE COME IL MONDO di Gianni Rodari C’è una scuola grande come il mondo. Ci insegnano maestri e professori, avvocati, muratori, televisori, giornali, cartelli stradali, il sole, i temporali, le stelle. Ci sono lezioni facili e lezioni difficili, brutte, belle e così così… Si impara a parlare, a giocare, a dormire, a svegliarsi, a voler bene e perfino ad arrabbiarsi. Ci sono esami tutti i momenti, ma non ci sono ripetenti: nessuno può fermarsi a dieci anni, a quindici, a venti, e riposare un pochino. Di imparare non si finisce mai, e quel che non si sa è sempre più importante di quel che si sa già. Questa scuola è il mondo intero quanto è grosso: apri gli occhi e anche tu sarai promosso! MINISTERO dell’ISTRUZIONE dell’UNIVERSITA’ e della RICERCA USR CAMPANIA – Ambito Territoriale XI NAPOLI - 38° Distretto Scolastico ISTITUTO COMPRENSIVO “S. DI GIACOMO-E. DE NICOLA” Via Case Lauritano, 1 /fax 081.879.11.73 081.874.07.17 - C.F. 82009300631 C.M. NAIC8EE005 Sito www.icdigiacomo-denicola.gov.it e-mail: [email protected] P.E.C. [email protected] (80051) AGEROLA (NA) Organizzazione e dislocazione dell’Istituto sul territorio L’Istituto Comprensivo “Di Giacomo – De Nicola” di Agerola comprende cinque plessi, dei quali quattro ospitano le classi della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e uno le classi della scuola secondaria di primo grado. I plessi sono: Plesso Pianillo Plesso Campora Plesso San Lazzaro Plesso Bomerano Plesso Santa Maria Scuola “S. Di Giacomo” Via Case Lauritano n° 1 081/8791173 Scuola “M.B. Alberti” Via M.R. Florio n° 081/8791822 Scuola “D. Alighieri” Via A. Coppola n° 34 081/8025306 Scuola “M. L. King” Via Casalone n° 50 081/8731034 Scuola “E. De Nicola” Via Sariani n° 2 081/8791198 I locali della Direzione e della Segreteria sono allocati presso il Plesso Pianillo Breve storia dell’Istituto Comprensivo “Di Giacomo – De Nicola” di Agerola Il Circolo Didattico Salvatore Di Giacomo e l’istituto Comprensivo Enrico De Nicola si sono fusi il 1^ Settembre 2013 a causa del dimensionamento della Pubblica Amministrazione. Il Circolo Didattico comprendeva la scuola dell’infanzia e primaria delle frazioni di Pianillo, Bomerano e San Lazzaro; l’Istituto Comprensivo comprendeva la scuola dell’infanzia e la scuola primaria di Campora (ceduta dal circolo nel 2000 a seguito del dimensionamento della rete scolastica) e la scuola secondaria di primo grado di Santa Maria. Agerola, alla fine della Seconda guerra mondiale, versava in uno stato di completo abbandono, mancavano le strade rotabili, l’illuminazione elettrica e soprattutto gli edifici scolastici. Nel 1944 il sindaco Cristoforo Buonocore avanzò una richiesta di danaro per la costruzione di edifici scolastici, ma fu respinta perché dovevano essere ricostruite le maggiori città italiane. Nel frattempo, visto che l’istruzione della scuola elementare era obbligatoria, gli alunni agerolesi erano costretti a seguire le lezioni in locali presi in affitto di anno in anno per l’occorrenza. Nell’anno scolastico 1951-52 fu istituita una succursale della Scuola di Avviamento Professionale di Boscoreale, ad indirizzo agrario maschile e di taglio e cucito femminile, tale istituzione venne allogata in un edificio in via Case Lauritano. Nel 1954 furono approvati i progetti esecutivi dei quattro edifici scolastici elementari dell’ing. Raffaele Riccio e nel 1956 si passò alla fase di appalto dei lavori. La prima pietra fu posta nella primavera del 1957. L’ultimo edificio portato a termine fu quello di Bomerano. Successivamente si avvertì l’esigenza di costruire un edificio idoneo alla Scuola di Avviamento Professionale, quando nel 1958-59 l’amministrazione comunale ottenne l’autonomia per tale istituzione. Il progetto dell’arch. Cleto Barbato fu approvato il 14 luglio 1959 e fu finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti nel 1961. In data 24 ottobre 1959, il sindaco Camillo Villani avanzò la richiesta di istituzione di una scuola media statale. Il nuovo indirizzo scolastico fu concesso a partire dall’anno scolastico 1960-61. La scuola media fu ospitata nei locali annessi alla chiesa S. Matteo Apostolo di Bomerano. Nel frattempo, diventato sindaco Nicola Mascolo, intitolò la scuola ad Enrico De Nicola, il primo Presidente della Repubblica Italiana. Nel 1963 furono soppresse le scuole di avviamento professionale, la scuola media tradizionale e le scuole postelementari e fu istituita la scuola media unica (legge n°1859 del 31-12-1962). La nuova scuola media venne ubicata nel frattempo in Viale della Vittoria, in locali presi in fitto nel palazzo dell’attuale Caserma dei Carabinieri, poiché la costruzione del nuovo edificio scolastico fu sospesa a causa della morte improvvisa del titolare della ditta appaltatrice. Nei locali in Viale della Vittoria trovarono posto la presidenza e la segreteria della scuola e due classi, mentre le restanti furono allogate nell’edificio di via Case Lauritano. I lavori dell’edificio della scuola media terminarono nel 1967 dopo una lunga lite giudiziaria. Direttori del Circolo Didattico “Salvatore di Giacomo”. La prima Direttrice Didattica della scuola elementare di Agerola fu la sig.ra Maria Ceccherini ved. Forzoni. La sede della Direzione era assegnata al 1° Circolo didattico di Gragnano. Nell’anno scolastico 1958/59 si costituì la Direzione Didattica di Agerola, con giurisdizione anche sulle scuole elementari e poi materne del Comune di Pimonte, fino al 31 agosto 1992. Da quella data ad oggi si sono succeduti i seguenti Direttori Didattici, successivamente Dirigenti scolastici: 1. dall’anno scolastico 1958/1959 all’anno scolastico 1959/1960 Direttore Angelo SANTAGATA; 2. dall’anno scolastico 1960/1961 all’anno scolastico 1961/1962 Direttrice Concetta TALIA; 3. nell’anno scolastico 1962/1963 Direttore Ernesto GUIDA; 4. nell’anno scolastico 1963/1964 Direttrice Ida GENOVESE n. MONACO; 5. nell’anno scolastico 1964/1965 Direttore Gaetano VIGIANI; 6. dall’anno scolastico 1965/1966 all’anno scolastico 1966/1967 Direttore Sabatino SASSO; 7. dall’anno scolastico 1967/1968 all’anno scolastico 1969/1970 Direttore Vincenzo ESPOSITO; 8. dall’anno scolastico 1970/1971 all’anno scolastico 1985/1986 Direttrice Pia FIORE; 9. dall’anno scolastico 1986/1987 all’anno scolastico 1993/1994 Direttrice Amalia MAZZELLA; 10. dall’anno scolastico 1994/1995 all’anno 2009/2010 Dirigente Scolastico Giuseppe MANNINI; 11. dall’anno scolastico 2010/2011 all’anno 2011/2012 Dirigente Scolastico Raffaele RUSSO; 12. nell’anno scolastico 2012/2013 Dirigente Scolastico Giancarlo GUARINO. Presidi della Scuola Media Tradizionale “Enrico De Nicola” 1. nell’ anno scolastico 1960/1961 Preside Giuseppe ALPARONE; 2. dall’anno scolastico 1961/1962 all’anno scolastico 1962/63 Preside Giuseppe DONADIO. Presidi della Scuola Media Unica “Enrico De Nicola” 1. dall’anno scolastico 1963/1964 all’anno scolastico 1964/1965 Preside Giuseppe CUOMO; 2. dall’anno scolastico 1965/1966 all’anno scolastico 1966/1967 Preside Vittorio MASELLA; 3. dall’anno scolastico 1967/1968 all’anno scolastico 1968/1969 Preside Mario Di CROSTA; 4. dall’anno scolastico 1969/1970 all’anno scolastico 1970/1971 Preside Domenico BASTANO; 5. dall’anno scolastico 1971/1972 all’anno scolastico 1994/1995 Preside Filippo CUOMO; 6. nell’anno scolastico 1995/1996 Preside Arcangelo Di ROSA; 7. dall’anno scolastico 1996/1997 all’anno scolastico 2000/2001 Preside Michele NUNZIATA; 8. dall’anno scolastico 2001/2002 all’anno scolastico 2009/2010 Dirigente Ciro LANGELLA; 9. dall’anno scolastico 2010/2011 all’anno scolastico 2011/2012 Dirigente Giancarlo GUARINO; 10. nell’anno scolastico 2012/2013 Dirigente Rosaria PICOZZI. Il POF (Piano dell’Offerta Formativa) Il Piano dell’Offerta Formativa costituisce il documento che descrive e rende esplicite le caratteristiche culturali e progettuali dell’Istituto Comprensivo “Salvatore Di Giacomo - Enrico De Nicola”, ne precisa in modo dettagliato le scelte, offrendo un panorama completo delle attività previste per l’anno scolastico in corso, mettendo in primo piano gli obiettivi generali ed educativi e le azioni che contribuiscono allo “star bene a scuola”. In sostanza il POF costituisce la carta d’identità dell’Istituto e comprende un piano di attività organizzato, intenzionale, possibile e verificabile, perché sottoposto a continuo giudizio degli utenti. Si sigla così un contratto fra le parti, in cui gli alunni devono “sapere, saper fare, saper essere e saper vivere” con gli altri; i docenti devono saper fare e saper comunicare sul piano didattico e saper educare sul piano formativo; i genitori devono collaborare e confrontarsi con i figli e la scuola; il personale non docente deve garantire specifici servizi e prestazioni funzionali. Il tutto nella logica di un servizio pubblico caratterizzato da negoziazione sociale e trasparenza, rivolta all’efficienza, all’efficacia ed alla produttività. POF si articola nel seguente modo: - lettura del territorio; - istituzione scolastica; - principi e finalità della scuola; - offerta formativa; - ampliamento dell’offerta formativa; - organizzazione dell’offerta formativa; - gestione dell’unità scolastica autonoma; - servizi amministrativi. - La Vision d’Istituto La vision "è un momento positivo dell'attività conoscitiva perché solleva dal rumore quotidiano, può essere definita il contesto della proiezione nel futuro: l'intelligenza visionaria cerca di vedere in anticipo la realtà che ancora non c'è e che è prossima a venire" (John P.Kotter). Ha lo scopo di: chiarire la direzione verso cui deve muovere il cambiamento a medio termine dell'Istituto; dare alle persone la motivazione per muoversi nella direzione giusta anche se i passi iniziali possono essere difficoltosi; contribuire a coordinare rapidamente ed efficacemente le azioni di molte persone. Deve essere: condivisibile; fattibile; accompagnata da una strategia e da azioni coerenti; facilmente comprensibile. L’Istituto intende offrire ai propri studenti un percorso di crescita comune, che si basa sui principi fondamentali dei tre ordini di scuola. unitarietà del sistema formativo di base; equilibrio tra la necessità di coordinare i percorsi educativi e quella di riconoscerne la specificità; valorizzazione dell’azione educativa della scuola quale risorsa per lo sviluppo culturale e formativo dell’alunno, capace di interagire e cooperare in un contesto multiculturale; La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. La Mission d’Istituto La Mission, ossia le scelte educative che caratterizzano il nostro Istituto, si concretizzano nelle seguenti finalità: rilevare, analizzare, definire i bisogni formativi dell’utenza e del territorio; elaborare il Piano come risposta della scuola ai bisogni emersi; promuovere un efficace rapporto di comunicazione e collaborazione scuola - famiglia territorio, valorizzando ogni sinergia; individuare le linee guida delle attività curricolari, extracurricolari, integrative, utilizzando opportunamente tutte le risorse e gli strumenti della scuola dell’Autonomia; favorire tutte le iniziative atte a promuovere il conseguimento del successo formativo e l’integrazione; prevenire e recuperare fenomeni di disagio e di dispersione; favorire l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri, predisporre adeguati strumenti di monitoraggio, verifica e valutazione del P.O.F. Il raggiungimento della Mission avviene attraverso importanti processi di progettualità, sviluppo e scambio tra tutte le aree (educativo-didattica, amministrativa, ausiliaria, tecnica, familiare, territoriale), che, a vario titolo, operano nella scuola. Il POF è lo strumento tecnico attraverso il quale la scuola illustra le proprie linee distintive. Il tutto può essere schematizzato nel seguente modo: Vision Fare dell’Istituto un luogo di Innovazione e un Centro di Aggregazione Culturale e Relazionale per le famiglie e i giovani del Territorio. Diventare nel territorio un polo di formazione e di innovazione creando occasioni ed opportunità di crescita personale e professionale continua a vari livelli: Docenti, ATA, Genitori, Alunni, Enti /Associazioni. Obiettivi Primari Attuare/ Realizzare un Percorso Formativo ed Innovativo Metodologico – Didattico in cui gli Alunni siano soggetti di Diritti alla Cura, all’Educazione, alla Vita di Relazione Partecipazione Orientarsi al principio secondo cui … “… è leggero il compito quando molti si dividono la fatica” Omero Mission Accogliere, Formare, Orientare tra Esperienza ed Innovazione Attivare azione per valorizzare le eccellenze e supportare gli alunni in difficoltà di apprendimento favorendo l’inserimento. Predisporre / realizzare azioni che favoriscono la continuità educativa fin dalla scuola dell’infanzia. Predisporre azioni per favorire l’accoglienza di studenti , famiglie e personale in un’ottica di collaborazione e di appartenenza. Realizzare azioni per incentivare la ricerca di una didattica che migliori le proposte operative dell’istituto. AGEROLA Comune di montagna situato a circa 600 metri nel cuore dei monti Lattari, all'interno di una verde conca racchiusa su tre lati da una meravigliosa cornice naturale di montagne. Sul lato meridionale i ripidi versanti che scendono verso la costa, sono tagliati da spettacolari gole che rendono il paesaggio vivace e suggestivo, facendo di Agerola un luogo stupendamente affacciato sulla Costa d'Amalfi e sull'intero golfo di Salerno. In questo paesaggio incontaminato, si susseguono rigogliosi campi, casali di montagna e, salendo, boschi di castagno che sulle cime cedono il posto alla faggeta. L'aria salubre e la vicinanza al mare sono gli elementi essenziali di questo luogo di villeggiatura: Agerola, infatti, ricca di verde, d'aria pulita, è il luogo perfetto per trascorrere una vacanza distensiva, salutare e rilassante, a contatto autentico con la natura. Agerola è inoltre il punto ideale per ammirare dalle sue balconate naturali, le bellezze della costiera amalfitana. Da San Lazzaro, in particolare, si aprono due belvedere sul mare, il primo al termine di un sentiero tra castagni e alberi d'alto fusto, davanti al Castello Lauritano, l'altro a Punta San Lazzaro, da dove lo sguardo abbraccia un' ampia parte della costa, fino a vedere il profilo dell'isola di Capri. Agerola inoltre è un' eccellente base di partenza per interessanti escursioni nei dintorni (Napoli, Pompei, Vesuvio, Sorrento, Capri, Positano, Amalfi, Ravello). Proprio per questa sua caratteristica di oasi immersa nel verde, ad Agerola venivano a riposarsi Francesco Crispi, Benedetto Croce, il musicista Francesco Cilea e Salvatore Di Giacomo, che compose la famosa canzone "Luna d'Agerola", mentre Roberto Bracco scrisse in questi luoghi, il suo capolavoro "Il piccolo Santo", ispirato a personaggi e ambienti locali. Paese tipicamente montano, Agerola con le sue cinque frazioni disposte a ferro di cavallo, vanta un passato assai ricco, essendo stata legata in maniera diretta alle vicende della Repubblica Amalfitana che si estendeva da Ravello fino a Positano. Con i suoi vasti boschi, Agerola riforniva di legname gli arsenali della Repubblica, per la costruzione delle navi di Amalfi, con la quale condivise splendore e decadenza finché, all'arrivo dei Normanni, entrò a far parte del Regno di Napoli. Nel Settecento visse un periodo assai prospero. Le idee della Rivoluzione Francese furono accolte dagli agerolesi; Agerola fu così il primo paese della provincia ad aderire alla costituzione democratica della Repubblica Partenopea. Dopo la restaurazione del 1815 si svilupparono anche ad Agerola, società segrete. La figura dominante nell'ultimo periodo borbonico fu il generale Avitabile, che nel 1844 ottenne la scissione di Agerola dalla provincia di Salerno, per aggregarla a quella di Napoli: la città venne così separata dal territorio di Amalfi, con il quale aveva condiviso secoli di storia, rimanendovi legata unicamente per la giurisdizione religiosa comune. Nel 1880 con la costruzione della strada di collegamento con la vicina Castellammare di Stabia, Agerola si è resa uno dei comuni più attrattivi della provincia napoletana, sia sotto il profilo turistico, che economico, per le sue diverse attività presenti sul territorio. Il paese, insieme alle bellezze naturali e paesaggistiche, offre al visitatore un patrimonio artistico ed architettonico di notevole interesse per la ricchezza di opere d'arte custodite nelle tante chiese del territorio. Assolutamente da non perdere nella visita ad Agerola, sono il Castello Lauritano e la Chiesa di San Matteo a Bomerano. L'estate agerolese è particolarmente significativa per le sue "Sagre" in occasione di alcune festività particolarmente sentite. Agerola era nota in Campania sin dai tempi di Galeno, per la produzione del "latte molto salutare", che in questa località si produceva. Ancora oggi è conosciuta ed apprezzata per la produzione dei formaggi a pasta filata, la cui industria contribuisce a sorreggere, con il turismo e le attività primarie, l'economia della zona. STRUTTURE SUL TERRITORIO Conformazione del territorio e strutture presenti. Agerola è servita da una debole rete di strutture pubbliche e private che assicurano i servizi essenziali alla persona, esistono infatti: un presidio sanitario, vari ambulatori medici, uno studio di radiologia, un centro di fisiokinesiterapia, due farmacie e due parafarmacie. È attivo sul territorio il servizio telefonico della Misericordia per il pronto intervento del 118 locale tramite autoambulanza con personale medico a bordo e la stessa associazione di volontariato si interessa del trasporto dei disabili e dei dializzati presso i centri di riabilitazione. Si evidenziano difficoltà nei collegamenti con i comuni vicini che determinano un relativo isolamento del paese, accentuato anche dalla sua conformazione orografica. La mobilità all’interno è difficoltosa perché il paese si estende su ben 6 Km di strada provinciale e i centri storici cittadini (Bomerano, Pianillo, Santa Maria, Campora, San Lazzaro, Ponte) sono abbastanza distanti l’uno dall’altro e non collegati da linee pubbliche interne. Di recente è stato istituito un museo etno-antropologico presso la Casa della Corte ed è stata ultimata la costruzione di una struttura per la realizzazione di convegni. Nelle piazze delle quattro frazioni principali è’ stata installata una rete locale WI-FI a disposizione dei cittadini. Sul territorio è allocata una sezione della Protezione Civile e ai privati del terzo settore è interamante demandato l’ambito delle attività culturali, sportive e del tempo libero, fondamentali per il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini, che si svolgono in parte in strutture pubbliche e in parte in strutture private, in vero non del tutto funzionali allo scopo e carenti sotto il profilo del confort ambientale. La conformazione dei vecchi nuclei abitativi che in effetti dividono Agerola in quattro aggregati a cui fanno capo le frazioni di: Bomerano, Pianillo, Campora e San Lazzaro, sono state in origine il motivo che ha ispirato la costruzione dei quattro complessi strutturali di “scuola Materna e Elementare”. Storicamente i quattro plessi, ognuno per la propria frazione, sono stati e continuano ad esserlo, il punto di riferimento dei residenti per l’iscrizione dei figli e per la frequenza della scuola dell’infanzia e di quella primaria, consolidando sul territorio un’integrazione del plesso scolastico e delle attività che in esso si svolgono, con il contesto sociale di riferimento, essendo individuato come uno dei servizi essenziali decentrati, offerto in modo funzionalmente vicino all’utilizzatore. Questo per sottolineare il legame simbiotico che esiste tra utente e plesso di riferimento che con esso si identifica, anche perché gli operatori che al suo interno svolgono le loro mansioni, vengono considerati presidi del territorio, avendo nella maggior parte dei casi conoscenza diretta delle problematiche socio-ambientali del contesto. Noi intendiamo mantenere questa insostituibile identità potenziandone la funzione, rafforzando anche alcuni aspetti concorrenziali, da usare come stimolo all’incremento qualitativo dell’offerta formativa, in una gara emulativa al rialzo. Quindi i plessi, pur nella imprescindibile unitarietà del curricolo, sfruttando al meglio gli ambienti che hanno a disposizione, sono visti come luoghi autonomi di sperimentazione di buone pratiche da assimilare e diffondere su tutto il territorio. Diversamente dai plessi di scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado è ospitata in una struttura centralizzata a cui fanno riferimento tutti gli studenti provenienti dalla primaria e per questo ha il compito fondamentale di assemblare le varie identità creando in primis la consapevolezza dell’appartenenza ad un unico territorio. Per questo uno dei criteri principali nella formazione delle classi prime della scuola secondaria è quello della composizione eterogenea per provenienza geografica, avendo cura che in ogni classe vi siano alunni provenienti da tutte e quattro le frazioni. CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE Contesto socio-ambientale Agerola è un paese di origini contadine, dove è particolarmente sviluppato il settore artigianale (caseifici, panifici, maglifici, falegnamerie …), che tuttora risulta avere una certa rilevanza, ma con caratteristiche sostanzialmente differenti. Il fiore all’occhiello dell’artigianato agerolese era e resta l’attività dei caseifici, distribuiti a macchia di leopardo sul territorio, ma mentre per il passato essi costituivano un importante riferimento economico per le tante attività complementari quali l’allevamento dei bovini da latte, che per ricaduta avevano significativi riflessi sull’agricoltura, oggi questo settore è praticamente poco rilevante nell’economia del paese essendo mutate le condizioni economiche e normative con riferimento ai parametri europei. Per cui oggi ad Agerola le attività legate all’indotto della trasformazione del latte vivono una irreversibile crisi di sistema che ha prodotto effetti anche nella drastica diminuzione degli addetti all’agricoltura. La crisi economica, innescata da questo cambiamento strategico, è stata in parte mitigata con l’emigrazione nella regioni del nord Italia e in parte con l’integrazione prima nell’economia dell’artigianato manifatturiero del comprensorio di Positano e poi nei servizi al turismo delle strutture alberghiere e non solo della Costiera Amalfitana. Tuttavia nel presente si stanno consolidando sul territorio le attività legate alla ricettività turistica, soprattutto in funzione paesaggistica con un settore di nicchia legato alla sentieristica. Inoltre negli anni, parallelamente al crescere del livello culturale e di scolarizzazione delle nuove generazioni, man mano si è incrementato il settore impiegatizio che oggi insieme al nucleo dei professionisti costituisce la categoria numericamente più rilevante del paese. Questo ha portato indubbi vantaggi nell’innalzamento dei livelli culturali, ma le mutate condizioni che sempre più spesso portano entrambi i genitori a lavorare fuori dal territorio agerolese, hanno determinato negli ultimi tempi più che l’esigenza, l’urgenza di ripristinare, soprattutto nella scuola primaria, un’offerta di tempo pieno che questa istituzione si appresta a recepire con immediatezza, trasformandola in opzione a disposizione delle famiglie che dovranno iscrivere i figli alla classe prima del segmento primario per l’anno scolastico 2014/2015. Nell’ultimo decennio è stato riscontrato un flusso migratorio da parte di ucraini, bulgari, rumeni, russi ed indiani, che si sono ben integrati con il tessuto sociale agerolese, nonostante il territorio sia mal collegato, dispersivo e carente di centri di aggregazione. Analisi socio-economica- culturale dell’utenza Il livello dell’istruzione è generalmente medio. Il rapporto genitori/figli è soddisfacente e, in particolare le mamme, sono presenti e sollecite nel seguire la vita scolastica dei figli. I genitori riconoscono la funzione educativa e formativa della scuola e in essa il ruolo dell’insegnante come guida e trasmettono questo convincimento ai figli, che per la quasi totalità hanno un approccio positivo verso l’apprendimento, per realizzare il quale cercano di usare, non sempre con profitto ma con curiosità, i mezzi di comunicazione di massa e gli strumenti tecnologici di ultima generazione. Sia i bambini che i pre-adolescenti sono senz’altro annoverabili tra i nativi digitali per i quali le TIC costituiscono un affascinante e potente mezzo di apprendimento che impone alla scuola di accettare la sfida della modernità. È in quest’ottica che per il recente passato, attingendo ai finanziamenti relativi ai Fondi Europei, si è provveduto a dotare sia i plessi di scuola primaria, che quello di scuola secondaria di lavagne multimediali, personal computer e quant’altro possa supportare la didattica. Notevole è il ruolo delle altre figure parentali presenti in famiglia, alle quali spesso si delega il compito genitoriale e che sono coinvolte, di solito, in mansioni collaborative. Da alcuni anni si sta verificando una riduzione del numero degli alunni, dovuto, in alcuni casi, all’emigrazione di intere famiglie che si trasferiscono altrove per motivi di lavoro e soprattutto per il calo demografico che sta investendo la società odierna. Ma allo stesso tempo va consolidandosi la presenza di alunni stranieri nella nostra popolazione scolastica, alcuni dei quali nati e residenti nel paese e che quindi non presentano i problemi linguistici di integrazione dei migranti, perché hanno frequentato la scuola fin dal segmento dell’infanzia. Collaborazione, condivisione, comunicazione sociale. L’Istituto nell’ambito dei compiti istituzionali e per le prerogative che gli derivano dall’autonomia: - progetta e realizza le sue attività nella prospettiva della condivisione e della collaborazione in primis con le famiglie, sia attraverso i loro rappresentanti che in forma assembleare, in quanto utenti e principali interlocutori e, nel rispetto delle specifiche competenze di ciascuno, con le altre Istituzioni scolastiche, Enti locali, Azienda sanitaria e tutti i soggetti pubblici e privati che interagiscono sul territorio. Per cui in questa fase di partenza di una istituzione nata all’inizio del corrente anno scolastico, dovendosi definire un Piano dell’Offerta Formativa ex-novo, si ritiene indispensabile il contributo soprattutto dell’Ente Comunale, al quale il D. Leg. 112/98 assegna tra l’altro la redazione dei Piani di Organizzazione delle Istituzioni Scolastiche e con il quale è opportuno stabilire una sinergia nell’analisi e nella definizione sia dei bisogni che delle prospettive del territorio; - in particolare, nell’ottica della “comunicazione sociale” favorisce la conoscenza e la pubblica condivisione dei risultati conseguiti dalla scuola o da una sua parte, sia nelle attività di indagine a livello nazionale, per un confronto comparativo nell’ambito di realtà socio-economiche-ambientali simili alle nostre, sia nelle rilevazioni periodiche a carattere interno utili a verificare l’efficienza e l’efficacia dei processi formativi in atto, sia nelle attività di partecipazione ai concorsi, alle gare scolastiche, alle manifestazioni, o comunque nelle situazioni di confronto dalle quali sia desumibile, secondo parametri oggettivi, lo stato presente raggiunto dall’Istituzione; - monitora costantemente, anche attraverso l’impiego della tecnologia informatica, l’andamento e il gradimento dei progetti, delle attività e dei servizi erogati, dando conto nel sito web dell’Istituto, dei risultati e delle valutazioni raccolte presso l’utenza e presso il personale docente e non docente; - promuove iniziative di incontro e confronto tra rappresentanti dei genitori nei diversi Organi Collegiali (Consigli di Classe, Interclasse, Istituto), favorendo assemblee o scambi di informazioni anche mediante i canali informatici scolastici, aggiornando il sito istituzionale, integrando le informazioni generali relative ai plessi della scuola Primaria e secondaria di primo grado, con la descrizione specifica dei progetti e delle attività che in essi si svolgono, secondo quanto stabilito nel POF. LE PROPOSTE DELLA SCUOLA AL TERRITORIO Unitarietà, inclusione ed eccellenza Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo viene progettato e realizzato nella prospettiva dell’unitarietà, nella salvaguardia delle differenze specifiche di ciascun ordine di scuola, nel rispetto della libertà di insegnamento e delle prerogative di autonomia degli Organi Collegiali e dei soggetti istituzionali riconosciuti dalle norme. I progetti o le attività, così come deliberate dagli Organi Collegiali e affidate alle figure di sistema, vengono attuate ovunque secondo le medesime modalità operative, assicurando dunque con l’uniformità progettuale e gestionale in tutti i plessi e le classi della scuola, la sostanziale unitarietà e omogeneità dell’offerta formativa erogata. La scuola si impegna ad adottare strumenti di monitoraggio e verifica attraverso i quali assumere elementi di riscontro della validità dei percorsi in atto, anche mediante una “commissione interna di valutazione”, nominata dal Collegio dei Docenti, che si incarica tra l’altro di preparare le indagini, di acquisirne i risultati e di pubblicarli nel rispetto della privacy sul sito della scuola. Il medesimo criterio sarà applicato ai servizi e alle loro condizioni di esercizio, alle infrastrutture, alle attrezzature e agli orari. Garantita, questa base condivisa e ovunque applicata, dalla didattica ai servizi ad ogni ulteriore progettualità, educativa, formativa, orientativa, collocata sia in ambito integrativo che extracurricolare, i percorsi dove necessario possono liberamente differenziarsi per aggiunta e differenza. L’inclusione è il punto d’inizio della nostra azione formativa; nel riconoscimento dell’originalità e dell’unicità di ciascun alunno, i percorsi di formazione, devono offrire occasioni ed attendere risposte secondo ciò che i diversi stili di apprendimento e le “diverse intelligenze” richiedono. Il fine è quello di riuscire ad avere cura di tutti all’interno dell’Istituzione, tenendo sempre in debito conto l’unicità, l’originalità e la peculiarità dei molteplici bisogni educativi di ciascun alunno: “a scuola c’è posto per ognuno e per ognuno tutto intero”. Le fenomenologie rilevate a livello nazionale trovano specifico riscontro nella nostra realtà scolastica. Le differenze di genere e di condizione socio-economica e culturale di provenienza degli alunni risultano essere percentualmente determinanti per il successo o l’insuccesso formativo, come si desume anche dall’analisi dei risultati INVALSI. Questa istituzione scolastica pertanto si impegna, attraverso una progettazione mirata, attenta alla didattica del fare, a rimuovere, nel rispetto del dettato costituzionale, tutti gli ostacoli, soprattutto di carattere metodologicodidattico, che impediscono a ciascuno la piena realizzazione della persona, secondo le proprie aspirazione e indipendentemente dal ceto di provenienza. La nostra è una realtà pluriculturale, dove convivono e hanno diritto di cittadinanza elementi con un bagaglio di radici familiari molto eterogeneo, (dal contadino, al manovale, all’artigiano, al professionista, ecc.) verso i quali singolarmente o per piccoli aggregati omogenei la scuola si impegna a dare risposte, in modo tale che tutte le culture possano concorrere in modo unitario alla crescita del paese e abbiano nel nostro contesto la medesima rilevanza. L’azione formativa agirà nello spirito dell’eccellenza, cercando di migliorarsi sempre in ciò che si è scelto di fare, tanto nella cura dei diritti e dei bisogni degli alunni meno abili o non ancora pienamente integrati nella cultura del territorio, quanto nell’ascolto e nella risposta didattica alla particolare curiosità ed al desiderio di apprendere. IL Dirigente Scolastico, sulla base delle prerogative e dei doveri che le norme gli assegnano in ordine all’efficacia e all’efficienza del sistema formativo, sarà il responsabile e il garante dell’applicazione di questi principi irrinunciabili. L E RISORSE PROFESSIONALI Il Dirigente Dirigente Scolastico, in coerenza con il profilo delineato nell'art. 25 del D, Lgs. 165/2001 e nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, assicura il funzionamento generale dell'unità scolastica, nella sua autonomia funzionale entro il sistema di istruzione e formazione, promuove e sviluppa l'autonomia sul piano gestionale e didattico, promuove l'esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati, quali il diritto all'apprendimento degli alunni, la libertà d'insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie. Il Docente Vicario Al Docente Vicario spetta il compito di sostituzione del Dirigente Scolastico in tutte le sue funzioni. Il Collaboratore del D.S. Il Collaboratore del D.S. collabora nella gestione unitaria dell’Istituto. I Responsabili di Plesso Ai Responsabili di Plesso spetta il compito di organizzazione, coordinamento e gestione del plesso loro assegnato. I Preposti La figura del preposto è di notevole importanza per la sicurezza e la salute sul lavoro poiché è la più vicina ai lavoratori e ne conosce tutte le criticità nell’attività lavorativa, inoltre vigila e controlla il rispetto delle norme da parte del lavoratore nell’attività quotidiana. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Anche la figura del direttore dei Servizi Generali e Amministrativi è notevolmente cambiata a seguito della nuova gestione finanziaria introdotta dal D.I. n. 44/2001, che detta nuove istruzioni sulla gestione delle istituzioni scolastiche cui è stata attribuita la personalità giuridica a norma dell'art. 21 della Legge15/3/97, n. 59 e del DPR 18/6/98, n. 233. In stretta collaborazione con il dirigente scolastico vengono affidate a questa figura di riferimento la cura dei servizi amministrativi e contabili e la gestione dei beni mobili e immobili della scuola. Il Personale ATA E' il personale non docente della scuola, costituito, oltre che dal direttore dei servizi generali e amministrativi, dagli Assistenti Amministrativi ( in numero variabile a seconda dell'organico) e dai Collaboratori Scolastici (anch'essi di numero variabile a seconda dell'organico). Gli Assistenti Amministrativi E' il vero e proprio personale di segreteria, che cura tutti gli adempimenti che si riferiscono al disbrigo delle pratiche interne alla scuola e in relazione con l'esterno. Uno degli Assistenti ha anche la funzione di sostituire il direttore dei servizi generali e amministrativi in caso di assenza o di legittimo impedimento. I Collaboratori Scolastici I collaboratori scolastici hanno il compito principale di sorveglianza e custodia dei locali, prestano la loro opera al fine di garantire le condizioni igieniche dei locali, collaborano con il restante personale nella sorveglianza degli alunni e degli arredi. Altre figure di riferimento Nella scuola ci sono anche altre figure di riferimento, in parte istituzionali, in parte identificate annualmente, all'atto della progettazione della vita didattico-educativa operata dal Collegio dei Docenti all'inizio dell'anno scolastico. Tra le altre spiccano le seguenti: - Comunicatori per non udenti per la lingua italiana dei segni (LIS) o per i non udenti moralisti è un operatore che si pone come ponte comunicativo tra l’alunno non udente, la classe e i docenti con l’obiettivo di abbattere le barriere comunicative, offrire pari opportunità e consentire allo studente non udente di esprimere pienamente le proprie potenzialità scolastiche. - i docenti Funzione Strumentale, nominati dal dirigente su segnalazione del Collegio, con il compito di espletare specifiche funzioni riferite alle proposte del P.O.F. e per la valorizzazione del patrimonio professionale della scuola; - Commissione Autoanalisi di Istituto, nominata dal Collegio dei Docenti, ha il compito di monitorare la “sostanziale unitarietà e omogeneità dell’offerta formativa erogata”. - il Docente Rappresentante della Sicurezza, cui è affidato il compito di collaborare con il dirigente per porre in atto tutti gli accorgimenti necessari ai fini dell'attuazione della Legge 81/08 e successive modificazioni e integrazioni; - il Rappresentante Sindacale Unitario, eletto da tutto il personale, con il compito di vigilare e di salvaguardare i diritti dei lavoratori all'interno dell'istituzione; ORGANI COLLEGIALI Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto e sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate. Sono organi collegiali il Collegio dei Docenti, la Giunta Esecutiva, il Consiglio di Istituto, il Consiglio di intersezione, il Consiglio di interclasse e il Consiglio di classe Collegio dei docenti, composto da tutti gli insegnanti in servizio nell' Istituto Scolastico ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Quest'ultimo si incarica anche di dare esecuzione alle delibere del Collegio. Si riunisce in orari non coincidenti con le lezioni, su convocazione del Dirigente scolastico o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti, ogni volta che vi siano decisioni importanti da prendere. Giunta esecutiva, composta dal Dirigente Scolastico, dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, da due rappresentanti dei genitori, da un rappresentante dei docenti e da un rappresentante del personale ATA, prepara i lavori del Consiglio e cura l’esecuzione delle delibere Consigli di Istituto, composto da tutte le componenti della scuola: docenti, genitori, studenti e personale amministrativo, di variabile da 14 a 19 componenti secondo gli alunni iscritti. Tutti i genitori (padre e madre) hanno diritto di voto per eleggere loro rappresentanti in questi organismi ed è diritto di ogni genitore proporsi per essere eletto. Le elezioni per i consigli di circolo/istituto si svolgono ogni triennio Il Consiglio di intersezione, il Consiglio di interclasse e il Consiglio di classe sono composti dai rappresentanti di genitori (componente elettiva) e dai docenti (componente ordinaria). Hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e quello di agevolare i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Si differenziano, in relazione all’ordine di scuola, come indicato nel seguente elenco: - Scuola dell’infanzia - Consiglio di intersezione, composto da tutti i docenti e da un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui delegato. - Scuola primaria - Consiglio di interclasse, composto da tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui delegato. - Scuola secondaria di I grado - Consiglio di classe, composto da tutti i docenti della classe e da quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui delegato. Il Consiglio di Classe ha fra le sue funzioni l’analisi delle condizioni di partenza della classe, la programmazione didattica ed educativa, la valutazione degli apprendimenti e del comportamento. Inoltre esprime parere, non vincolante, sull’adozione di libri di testo e strumenti didattici. DIRIGENTE Dirigen Prof. Giancarlo Guarino Collaboratore Vicario Collaboratore del D.S. Prof.ssa Raffeala Del Sorbo Ins. Raffaela Imperati in Acampora ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA COLLEGIO DEI DOCENTI CONSIGLIO DI ISTITUTO DIRIGENTE SCOLASTICO COLLABORATORI DEL PRESIDE CONSIGLIO DI INTERCLASSE CONSIGLIO DI CLASSE FUNZIONI STRUMENTALI Nominate in base alle necessità individuate dal Collegio dei Docenti DIRETTORE AMMINISTRATIVO Personale amministrativo e scolastico GRUPPI MONODISCIPLINARI PERSONALE ATA GRUPPO DI SOSTEGNO PER L’AREA DISABILITA’ DISAGIO RAPPRESENTANTI DEI GENITORI COMMISSIONE AUTOANALISI DI ISTITUTO COLLEGIO DEI DOCENTI - CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CONSIGLI DI INTERCLASSE SCUOLA PRIMARIA Analisi dei bisogni della scuola Individuazione delle finalità educative Elezione delle figure strumentali Proposte didattiche Progettazione delle attività delle commissioni Scelta del modello orario Individuazione del piano di formazione dei docenti Organizzazione incontri Scuola-Famiglia Stesura ed approvazione POF - Individuazione degli obiettivi comuni - Ricerca di strategie d’intervento didattico-educativo - Programmazione di percorsi diversificati per la personalizzazione degli interventi (recupero, consolidamento, potenziamento) - Progettazione di attività interdisciplinari - Definizione di parametri di valutazione - Formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica - Agevolare le relazioni tra docenti, genitori, alunni - Esprimere pareri sulla scelta dei libri di testo e dei sussidi didattici - Pronunciarsi su ogni altro argomento attribuitogli dalle leggi e dai regolamenti CONSIGLI DI INTERSEZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA GRUPPI MONODISCIPLINARI FUNZIONI STRUMENTALI DIRETTORE AMMINISTRATIVO - Formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa - Agevolare i rapporti tra docenti, alunni, genitori - Proporre iniziative di sperimentazione - Affrontare problemi dell'ambiente scolastico e/o sociale Programmazione comune di: - Obiettivi disciplinari - Strategie di intervento - Attività disciplinari e interdisciplinari - Visite d’istruzione - Gite scolastiche - Attività di laboratorio - Collaborare con la dirigenza Analizzare i bisogni della Scuola Progettare soluzioni Coordinare attività Mantenere relazioni con l’esterno - Sovrintende ai servizi Amministrativocontabili e ne cura l’organizzazione - Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativi e contabili di ragioneria e di economato - Coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni amministrative ed organizzative CONSIGLIO DI ISTITUTO COMMISSIONE DI AUTOANALISI DI ISTITUTO - Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per funzionamento amministrativo e didattico - Adotta il regolamento interno dell’Istituto, l’acquisto il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, decide in merito alla partecipazione dell’Istituto alle attività cultuali, sportive, ricreative, nonché allo svolgimento delle attività assistenziali - Delibera sull’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola - Adotta il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti - Indica i criteri generali alla formazione delle classi, all’assegnazione dei docenti alle classi - Esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’istituto, stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici - Realizzare strumenti di monitoraggio per la rilevazione della qualità degli apprendimenti, verificando attraverso prove di livello l’efficacia e la validità dei processi in atto e conseguentemente la qualità del servizio scolastico erogato; - Utilizzare strumenti di rilevazione già in uso, o da determinare, basati su campi di indagine e indicatori di qualità misurabili; - Tabulare i dati rilevati riguardanti i processi organizzativo-gestionali e didattici per operare confronti e cogliere i punti di forza e di debolezza dell’azione scolastica; - Produrre con tutti i dati a disposizione lo strumento “Autoanalisi d’Istituto”, da sottoporre all’esame del Collegio dei Docenti che, attraverso i dipartimenti si incarica di determinare le azioni più opportune volte all’effettiva implementazione di miglioramenti qualitativi. RAPPRESENTANTI DEI GENITORI ELETTI RAPPRESENTANTI ALUNNI - Fa da tramite tra i genitori che rappresenta e l’istituzione scolastica - Presenzia alle riunioni del Consiglio di classe e del Comitato genitori - Informa i genitori sulle iniziative che li riguardano e sulla vita della scuola - Si fa portavoce delle istanze presentate dai genitori - Promuove iniziative volte a coinvolgere nella vita scolastica le famiglie che rappresenta I rappresentanti di classe degli studenti sono due e vengono eletti nell'ambito di un'assemblea di classe dagli studenti: -formulano proposte relative all'azione educativa e didattica; -agevolano e favoriscono i rapporti fra studenti, insegnanti e genitori. La gestione democratica dell’istituto e la partecipazione dei genitori alla vita della scuola sono attuate attraverso i seguenti organismi Il Consiglio d'Istituto, cui spetta il compito di gestire la vita amministrativa dell'istituto in stretta relazione con la progettazione didattica. Il Collegio Docenti, cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica dell’istituto in tutte le sue componenti. Il Consiglio di Interclasse della scuola primaria, cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica dei moduli di competenza. Il Consiglio di Classe della scuola secondaria di primo grado, cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica delle classi di competenza. Il Consiglio di Intersezione della scuola dell’infanzia, cui spetta il compito di formulare proposte al collegio dei docenti in ordine all’azione educativa e didattica, alla sperimentazione e all’agevolazione dei rapporti tra i docenti stessi, i genitori e gli alunni. CONSIGLIO DI ISTITUTO: COMPONENTE Dirigente Scolastico Genitori Docenti Personale ATA NOMINATIVO Guarino Giancarlo Fusco Beniamino Acampora Pietro Acunto Lidia Buonocore Lucia Coda Silvia Ferrara Giulia Milo Catello Naclerio Mafalda Criscolo Carmela Crisculo Clementina De Stefano Nicoletta Florio Gennaro Landolfi Giuseppina Naclerio Carmela Staiano Marilena Vacatello Donatella Milo Irene Gentile Giovanna Responsabili di Plesso DSGA Scuola Secondaria di primo grado Scuola Primaria plesso di Pianillo Scuola Primaria plesso di Campora Dott.ssa Criscuolo Mariassunta Prof.ssa Carlino Paola Ins.te Criscuolo Clementina Ins.te Criscuolo Maria Scuola Primaria plesso di S. Lazzaro Scuola Primaria plesso di Bomerano Ins.te Mascolo Fiorina Ins.te Imperati Raffaela in Fusco Scuola dell’Infanzia plesso di Pianillo Scuola dell’Infanzia plesso di Campora Scuola dell’Infanzia plesso di S. Lazzaro Scuola dell’Infanzia plesso di Bomerano ASPP (secondaria di 1^grado) ASPP (Primaria) Ins.te Fusco Nicolina Ins.te Naclerio Giuseppina Ins.te De Stefano Maria Ins.te Acampora Fiorina FUNZIONI STRUMENTALI AREA Area 1 COMPITI Gestione POF DOCENTI Ins.te Landolfi Giuseppina Ins.te Acampora Maria Incoronata Prof.ssa Staiano Marilena Area 2 Sostegno Docenti Area 3 Sostegno Alunni Rapporti enti esterni e visite guidate RSL Prof.ssa Amato Lucia Prof.ssa Vacatello Donatella Prof. Mascolo Giuseppe Prof.ssa Limauro Paolina Ing. Attianese COMMISSIONI COMMISSIONE P.O.F COMPONENTI FF. SS. e Responsabili di Plesso REFERENTE FF.SS Area 1 Autoanalisi di Istituto FF. SS.; Referenti Scuola Primaria e Secondaria. FF. SS.; Referenti Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria; Assistente Amministrativo. FF. SS.; Referenti Scuola Primaria e Secondaria. FF.SS Area 1 Qualità Invalsi FF.SS Area 1 FF.SS Area 1 Tecnico Scientifica (Curricolo) Continuità FF.SS Area 1 Orientamento Sicurezza Visite e Viaggi di Istruzione per tutti e tre gli ordini di scuola GLH FF.SS Area 3 Acquisti e Collaudo Orario Comitato di Valutazione Avviamento Attività Sportive FF.SS Area 3 Tutti i Preposti FF. SS.; Referenti Scuola dell’infanzia, Primaria e Secondaria. Tutti i docenti di Sostegno Psicologa-Enti locali Ds, DSGA, un docente FF.SS Area 3 Ins.te Gentile Laura Prof.ssa Donatella Vacatello Prof. Sorrentino Aniello Prof. Fontanella Giuseppe Prof.ssa Scelzo Annamaria Prof. Florio Matteo REFERENTI PER DIPARTIMENTO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Ambiti Docenti Letterario - Religioso Matematico – Scientifico - Tecnologico Linguistico Carlino Paola Brancati Emma Amato Lucia REFERENTI PROGETTI VARI Frutta a Scuola Ins.te Criscuolo Clementina RESPONSABILI PRIMO SOCCORSO ED ANTINCENDIO Primo Soccorso Antincendio Docente Carlino P. Florio G. Florio M. Ruocco R. Fontanella G. Mascolo G. Ruocco R. Collaboratore Abbagnale A. Prisco E. Somma L. RESPONSABILI SITO WEB Struttura sito web Aggiornamento sito web Mascolo G. COORDINATORI DI CLASSE DELLA SCUOLA SECONDARIA 1^ A Limauro Paolina 1^ B Del Gaudio Enrico 1^ C Staiano Marilena 1^ D Brancati Emma 1^ E Ingenito Filimena 2^ A Scelzo Annamaria 2^ B Finamore Michele 2^ C Amato Lucia 2^ D Carlino Paola 2^ E Fontanella Giuseppe 3^ A Foglia Giuseppina 3^ B Del Sorbo Raffaela 3^ C Vuolo Regina 3^ D De Stefano Nicoletta G.L.H GRUPPO DI LAVORO SULL’ALUNNO DIVERSAMENTE ABILE Cosa intendiamo per GLH: Il GHL è il Gruppo di lavoro sull’ alunno diversamente abile a livello d’Istituto. E’ costituito dalle persone preposte a gestire tutte le problematiche generali correlate agli alunni portatori di handicap. Riferimenti normativi: C.M. 258/83; C.M.262/88; art.15 comma 2 legge 104/92; D.M. 26 giugno 1992; art.317 del D.Lvo 297/94. Costituzione del GLH: Il GLH è costituito da: Dirigente scolastico, che ne è il presidente (al suo posto può esserci un delegato referente); docenti coordinatori delle classi in cui sono inseriti gli alunni diversamente abili; insegnanti di sostegno della scuola; un rappresentante dei genitori; rappresentanti di operatori sanitari, che collaborano alla formazione degli alunni diversamente abili frequentanti la scuola; rappresentanti degli Enti Locali che operano per rimuovere le situazioni di bisogno e di difficoltà della persona. Funzionamento del GLH: Il GLH si riunisce almeno due volte all’anno, preferibilmente ad inizio e fine anno scolastico o, comunque, entro la scadenza dei due periodi quadrimestrali; le riunioni del GLH sono convocate dal Dirigente Scolastico oppure dal referente (su delega del Dirigente); il GLH d’Istituto può riunirsi in seduta plenaria, o in caso di necessità, ristretta, semplicemente con il presidente e gli insegnanti; possono essere invitati a partecipare esperti esterni o persone al di fuori della scuola che si occupano del bambino diversamente abile; per ogni riunione deve essere redatto un verbale e ogni delibera, per essere valida, deve essere approvata dalla maggioranza dei presenti; presiede il Dirigente Scolastico che può nominare un referente in sua vece. Competenze del GLH d’Istituto: Sono a carattere generale e di tipo organizzativo, progettuale e valutativo, consultivo. Organizzative: gestisce e coordina l’attività relativa agli alunni diversamente abili; analizza la situazione complessiva nell’ambito dei plessi di competenza (numero alunni, tipologia di handicap, classi interessate); predispone il calendario delle sue attività, il calendario concernente le attività specifiche e gli interventi degli insegnanti di sostegno sulle classi dove sono presenti gli alunni diversamente abili. Tali proposte devono essere approvate dal Capo d’Istituto; segue le attività dei consigli di classe e degli insegnanti di sostegno; definisce le modalità di passaggio e di accoglienza dei minori in situazione di handicap; analizza le risorse umane e necessarie disponibili; definisce le proposte per il reperimento e la gestione delle risorse materiali, didattiche e tecnologiche per gli alunni diversamente abili; individua e definisce il rapporto numerico e orario tra insegnanti e alunni diversamente abili. Progettuali e valutative: Definisce i criteri generali per la redazione del Pei e del Pdf e approva la documentazione relativa ai singoli alunni approntata dai consigli di classe; formula progetti di continuità fra ordini di scuola; elabora progetti specifici in ordine alla tipologia dell’handicap; Consultive: Offre supporto al lavoro dei docenti di sostegno e ai consigli di classe; assume iniziative di tutoring e di collaborazione fra docenti, di confronto interistituzionale e di documentazione. RISORSE STRUTTURALI E PROFESSIONALI RISORSE STRUTTURALI RISORSE PROFESSIONALI L’Istituto comprende cinque plessi scolastici dislocati nelle frazioni di Pianillo, Santa Maria, Bomerano, Campora e San Lazzaro. In tutti gli edifici i locali sono destinati alle attività didattiche. I plessi di Campora, S. Lazzaro e Bomerano ospitano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria; fa eccezione il plesso di Pianillo che oltre ad ospitare una sezione di scuola materna e le cinque classi di scuola primaria, possiede quattro locali ad uso amministrativo e direttivo, uno adibito ad archivio e uno adibito a Biblioteca, e il plesso di Bomerano in cui anche quest’anno scolastico, sarà operante una sezione “Primavera” che ospiterà 25 bambini dai 24 ai 36 mesi. Per quanto riguarda il plesso di Santa Maria ospita 14 classi della scuola secondaria di primo grado, un laboratorio scientifico, un laboratorio musicale, una biblioteca e un archivio. I laboratori multimediali sono presenti nel plesso della scuola secondaria di Santa Maria e nei plessi di scuola primaria e dell’infanzia di Campora, S. Lazzaro e Bomerano. Gli edifici sono provvisti dei certificati di agibilità rilasciati dagli organi competenti. Tutti gli edifici, ad eccezione della scuola secondaria, sono sprovvisti di palestre; gli spazi, antistanti agli edifici, sono pavimentati e, nel plesso di Bomerano, c’è un ampio giardino messo a verde, mentre a S. Maria, Pianillo e San Lazzaro c’è un cortile cementato. L’Istituto Comprensivo è composto: Per la scuola dell’infanzia da 18 docenti di cui 16 insegnanti su posto comune; 1 insegnante di religione in possesso del grado accademico in Scienze religiose; 1 insegnanti di sostegno. Per la scuola primaria da 35 docenti di cui 5 insegnanti di sostegno; 2 insegnanti di religione in possesso del grado accademico in Scienze religiose; 2 specializzata in L2; 2 specialisti in L2. Per la scuola secondaria da 40 docenti di cui: 8 insegnanti di sostegno; 4 insegnanti di strumento. Organigramma delle risorse Plesso Pianillo “S. Di Giacomo” Bambini 30 Sezioni 1 Docenti 2 Docenti sostegno SCUOLA Plesso Campora “M.B. Alberti” Bambini 25 Sezioni 1 Docenti 2 Docenti sostegno SCUOLA INFANZIA DELL’INFANZIA Plesso S. Lazzaro “D. Alighieri” Bambini 62 Sezioni 3 Docenti 6 Docenti sostegno SEZIONE PRIMAVERA Plesso Bomerano “M.L. King” Bambini 78 Sezioni 3 Docenti 6 Docenti sostegno 1 Bambini 25 Sezioni 1 Docenti 2 Bambini 86 Sezioni 5 Docenti 12 Docenti sostegno 1 Bambini 55 Sezioni 4 Docenti 6 Docenti sostegno SCUOLA PRIMARIA Bambini 85 Sezioni 5 Docenti 10 Docenti sostegno 4 Bambini 124 Sezioni 8 Docenti 14 Docenti sostegno 2 SCUOLA SECONDARIA DI 1° Plesso Santa Maria “E. De Nicola” Ragazzi 268 Sezioni 14 Docenti 38 Docenti strumento 4 Docenti sostegno 8 Docente religione 1 Le insegnanti di religione e di sostegno della scuola dell’infanzia e della primaria lavorano su più plessi, lo stesso vale anche per alcune docenti della primaria. AS. 2013/2014 GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO DI GIACOMO-DE NICOLA SAN LAZZARO 147 CAMPORA 80 PIANILLO 116 BOMERANO 202 SANTA MARIA 268 NUMERO COMPLESSIVO 813 SEZIONE PRIMAVERA SCUOLA DELL’INFANZIA 25 195 SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA 350 268 ORGANIZZAZIONE TEMPO SCUOLA Scuola dell’infanzia La scuola dell’infanzia osserva un orario settimanale di 40 ore, distribuite in 5 giorni settimanali (escluso il sabato), dalle 08.30 alle 16.00, compreso il periodo mensa. La sezione “Primavera” osserva invece un orario settimanale di 20 ore, distribuite sempre in 5 giorni settimanali (escluso il sabato), dalle 8.30 alle 16.00. Orario di accoglienza (Bambini di 3 anni) L’INSERIMENTO (per i nuovi iscritti) alla scuola dell’infanzia è un momento importante da vivere con serenità e da rispettare. Per questo le insegnanti predispongono un calendario che faciliti tale percorso, favorendo un ingresso graduale di ciascun bambino nella nuova realtà scolastica, nel rispetto dei tempi e dei ritmi. Le insegnanti per tanto ritengono opportuno che solo primi 10 giorni (fino al 21 Settembre 2013) i genitori possono rimanere in sezione per breve tempo ( 30 minuti) con i propri figli. I bambini iscritti per la prima volta alla scuola dell’infanzia effettuano un inserimento che tiene conto delle loro esigenze individuali e familiari per tanto l’orario delle prime sette settimane è il seguente : Senza refezione 1^ settimana 8.30- 10,30 dal 16 al 20 settembre 2^ settimana 8.30- 10.30 dal 23 al 27 settembre 3^ settimana 8.30- 11.30 dal 30 al 4 ottobre 4 ^ settimana 8.30- 12.30 dal 7 all’ 11 ottobre Con refezione 5^ settimana 8.30- 13.30 dal 14 al 18 ottobre 6 ^ settimana 8.30 -13.30 dal 21 al 25 ottobre 7^ settimana 8.30- 13.30 dal 29 all’1 novembre 8^ settimana 8.30- 16.00 dal 4 novembre in poi… Scuola primaria Nella scuola primaria sono costituite 5 classi che osservano il seguente orario settimanale: 1^, 2^, 3^, 4^ e 5 classe di 28 ore curricolari; L’orario delle attività didattiche è distribuito su 6 giorni settimanali dalle 08.30 alle 13.30 nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì e dalle 8.30 alle 12.30 nei giorni lunedì e sabato. Disciplina Italiano Arte e immagine Matematica Scienze Tecnologia Musica Religione Classe 1^ 8 1 7 1 1 1 2 2^ 7 1 6 2 1 1 2 3^ 7 1 5 2 1 1 2 4^ 7 1 5 2 1 1 2 5^ 7 1 5 2 1 1 2 Lingua straniera Corpo movimento sport. Storia, Geografia e Cittadinanza 1 1 5 2 1 5 3 1 5 3 1 5 3 1 5 Scuola secondaria di I grado Nella scuola secondaria sono costituite 14 classi di cui 13 di strumento musicale. Secondo quanto recitano dalle normative vigenti e dall’Atto d’indirizzo emanato dal MIUR, per gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado è previsto un tempo scuola obbligatorio, che si articola su 30 ore settimanali; oppure un tempo scuola facoltativo che si articola su 36-40 ore settimanali. Le nostre classi osservano l’orario previsto dalla legge 53/2003 e dal D.L. 23/01/04, aggiornati dalle Circolari Ministeriali n. 100 dell’11/12/2008 e n. 4 del 15/01/2009 di 30 ore distribuito su sei giorni settimanali dalle ore 08.00 alle ore 13.00. Insegnamenti per Tutte le Classi Italiano Storia Geografia Matematica Scienze Tecnologia Inglese 2^ Lingua Comunitaria Arte e Immagine Musica Scienze Motorie e Sportive Religione Approfondimento Disciplinare Totale Ore Settimanali 6 2 1 4 2 2 3 2 2 2 2 1 1 30 CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE Strumenti: Chitarra, clarinetto, flauto traverso, pianoforte. Organizzazione: Le lezioni sono pomeridiane e si articolano nel seguente modo: In coppia per lo studio dello strumento; Per classe per la teoria musicale (solfeggio) e la musica di insieme. Attività: Saggi per classe di strumento e di interclasse (più strumenti). “Il bisogno di conoscenza degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e, contemporaneamente, con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni.” ( E. MORIN) IL CURRICOLO D’ISTITUTO Con l'autonomia, entrata in vigore nel 1999 e con i successivi interventi legislativi sugli ordinamenti scolastici, ciascuna scuola è chiamata a definire il proprio curricolo. Tenendo conto degli obiettivi generali del sistema di istruzione, delle Indicazioni Nazionali fornite dal Ministero della Pubblica Istruzione con il Dlgs n°59/2004, poi aggiornate con le Nuove Indicazioni emanate con D.M. n°254/2012, la scuola è impegnata ad elaborare percorsi formativi finalizzati al diritto di apprendere di ogni ragazzo ovvero al diritto di acquisire competenze adeguate al suo inserimento consapevole nella società e al proseguimento degli studi nella Scuola Secondaria di Secondo grado. L'adozione delle nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo rappresenta l'occasione per una riflessione sui compiti formativi della scuola di base (infanzia e primo ciclo), il cui scopo è quello di attuare opportune metodologie didattiche, di adeguare e arricchire gli ambienti di apprendimento e di rendere coerenti le pratiche valutative e certificative. Il Curricolo quindi delinea, dalla scuola dell’infanzia, passando per la scuola primaria e giungendo infine alla scuola secondaria di I grado, senza ripetizioni e ridondanze, un processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale ed orizzontale, delle tappe e delle scansioni d’apprendimento dell’allievo, in riferimento alle competenze da acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi. La costruzione del curricolo si basa su un ampio spettro di strategie e competenze in cui sono intrecciati e interrelati il sapere, il saper fare, il saper essere. Il percorso curricolare muove dai soggetti dell’apprendimento, con particolare attenzione ed ascolto ai loro bisogni e motivazioni, atteggiamenti, problemi, affettività, fasi di sviluppo, abilità, conoscenza dell’esperienze formative precedenti. Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità. Dimostra una padronanza della lingua italiana…. comprende enunciati e testi di una certa complessità, esprime le proprie idee…. Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi in due lingue europee. Allo stesso modo riesce ad utilizzare una lingua europea nell'uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: posta elettronica, navigazione web, social network, blog, ecc.. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale sviluppato gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Utilizza in modo sicuro le tecnologie della comunicazione con le quali riesce a ricercare e analizzare dati ed informazioni e ad interagire con soggetti diversi. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi nuove informazioni con autonomia. Ha assimilato il senso e la necessità del rispetto delle regole nella convivenza civile. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi ed artistici che gli sono congeniali. PER UNA VISIONE DINAMICA DI CURRICOLO VERTICALE Scuola dell’Infanzia: Campi di Esperienza I discorsi e le La conoscenza Il sé e l’altro parole del mondo Il corpo e il Immagini movimento suoni, colori Ambito linguistico Scuola Primaria: Ambito disciplinare Scuola Secondaria di primo grado: Italiano Discipline, materie Ambito scientificologicomatematico Ambito socioantropologico Ambito motorio Ambito espressivo Matematica Storia Geografia Cittadinanza e Costituzione Religione Scienze motorie Arte Inglese Scienze Francese Tecnologia “The object of education is to prepare the young ,to educate themselves throughout their lives” ( Il fine dell’istruzione è preparare i giovani a imparare da soli nel corso della loro vita ) Maynard Hutchins Musica CURRICOLO -Obiettivi generali e specifici -Discipline e attività -Orario obbligatorio e limiti di flessibilità -Standard qualità del servizio - Indirizzi generali valutazione alunni -Criteri generali formazione adulti SVILUPPO TRASVERSALE PROGRAMMAZIONE -INDIVIDUALIZZAZIONE - Definizione di conoscenze, abilità e competenze -Essenzialità dei saperi -Saperi trasversali -Gradualità, organicità e coerenza ARRICCHIMENTO AMPLIAMENTO Progetti specifici Laboratori Attività interdisciplinari Recupero e Potenziamento -Dai campi di esperienza agli ambiti disciplinari, alle discipline -Programmazione e realizzazione di progetti comuni fra infanzia, primaria e secondaria di primo grado L’importanza della Didattica Laboratoriale nella stesura del Curricolo d’istituto Analizzando le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (2012) si è sentita l'esigenza di organizzare dei percorsi di studio sempre più vicini alle modalità e ai ritmi di apprendimento degli allievi. Nella Didattica Laboratoriale la scuola viene intesa come LABORATORIO, cioè il luogo in cui non solo si elaborano i saperi, ma anche un insieme di opportunità formative per produrre nuove conoscenze e sviluppare nuove competenze. In questa prospettiva l'azione educativa si sposta dall'insegnamento all'apprendimento, cioè ai processi del "far apprendere" e del riflettere sul fare, allo scopo di rendere gli allievi consapevoli dei processi che vivono. Nella prospettiva del disegno di riforma della scuola, la presenza dei laboratori è particolarmente sottolineata sia nel ciclo primario, sia nella scuola secondaria proprio per la funzionalità di tali attività formative nello sviluppo e nel consolidamento di conoscenze e competenze previste dagli ordinamenti e utili al cittadino e al professionista di oggi. La didattica laboratoriale ha il vantaggio di essere facilmente inseribile in tutti gli ambiti disciplinari, dai campi di esperienza della scuola dell'infanzia alle materie delle scuole secondarie. Nel laboratorio, infatti, i saperi disciplinari diventano strumenti per verificare le conoscenze e le competenze che ciascun allievo acquisisce per l'effetto dell'esperienza di apprendimento nel laboratorio. La didattica laboratoriale richiede che: - Si operi in piccolo gruppo - Si verifichi una forte interattività fra insegnante e allievi e fra gli allievi stessi - L'apprendimento sia cooperativo e condiviso - La mediazione didattica si intrecci con l'operatività degli allievi Pertanto l'ambiente: - Può essere semplicemente l'aula, se l'attività non richiede particolari attrezzature - Può essere uno spazio attrezzato se le attività richiedono l'uso di attrezzature e materiali particolari (multimediali strumentazione scientifica ecc.). Il Laboratorio così inteso diventa un elemento di organizzazione del curricolo formale di ciascun allievo: esso può essere collocato all'inizio di un percorso o al suo interno o alla sua conclusione a seconda della funzione. Scuola dell’Infanzia Individuazione obiettivi formativi per identità e autonomia. Differenziazione dei piani per campi di esperienze e fasce di età. Attuazione delle unità di apprendimento per fasce di età. Curricolazione per campi di esperienze e fasce di età. Scuola Primaria 1. Curricolazione per aree disciplinari e per classi parallele; 2. Definizione degli obiettivi formativi disciplinari cui appartengono abilità e conoscenze; 3. Definizione di competenze disciplinari in relazione ad uno o più obiettivi formativi disciplinari scelti; 4. Definizione di uno o più standard di apprendimento in relazione ad uno o più obiettivi disciplinari scelti; 5. Protocollo condiviso di verifica e valutazione in ingresso e in uscita delle competenze disciplinari. Alunni diversamente abili 1. Elaborazione del piano educativo individualizzato; 2. Protocollo condiviso di verifica e valutazione in ingresso e uscita; 3. Verifiche periodiche da parte del Gruppo per l’integrazione (G.L.H.O.). Scuola Secondaria di primo grado 1. 2. 3. 4. 5. Curricolazione per discipline e per classi parallele; Definizione degli obiettivi disciplinari; Definizione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze; Definizione degli standard di apprendimento per gli obiettivi disciplinari scelti; Protocollo condiviso di verifica e valutazione per le classi prime in ingresso, intermedie ed in uscita, mentre, per le classi seconde e terze, intermedie ed in uscita. ACCERTAMENTO PROTOCOLLO DI OSSERVAZIONE Alunni diversamente abili 1. Elaborazione del piano educativo individualizzato; 2. Protocollo condiviso di verifica e valutazione. ACCERTAMENTO PROTOCOLLO DI OSSERVAZIONE SEZIONE PRIMAVERA Sarà fatto attraverso: Indicatori di osservazione d’ingresso Anamnesi personale e dati relativi al contesto familiare; Scheda di passaggio per la continuità nella scuola dell’Infanzia; Verifica delle abilità per arre di apprendimento. ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL’INFANZIA Sarà fatto attraverso: una griglia di osservazione relativa ai traguardi di sviluppo degli obiettivi formativi nella programmazione mensile, per le tre fasce di età. Per i bambini di 5 anni che passano alla scuola primaria: Scheda di valutazione finale sul comportamento personale e sociale; Scheda di sintesi che evidenzia le carenze presenti nei bambini in difficoltà; Somministrazione di prove di uscita; Rilevazione delle competenze raggiunte. ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO Sarà fatto attraverso: l’elaborazione collegiale, per classi parallele, di un protocollo di accertamento delle competenze presenti nell’alunno, in ingresso e in uscita, definendo in particolare per competenze disciplinari lo standard minimo, le modalità di accertamento, gli strumenti e le procedure utili a tale scopo. la rilevazione degli standard di apprendimento conseguiti dagli alunni e misurati con voti numerici secondo il protocollo di valutazione disciplinare condiviso; l’analisi quantitativa e qualitativa degli esiti apprenditivi degli alunni sarà realizzata attraverso l’individuazione dei risultati insufficienti rispetto agli standard per analizzare le cause e i fattori di maggiore o minore incidenza su tali risultati; la programmazione di interventi di recupero, consolidamento e sviluppo; la programmazione di interventi di personalizzazione dei percorsi. Scelte didattiche Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria attuazione delle unità di apprendimento; realizzazione di forme di continuità curricolare, didattica e organizzativa con la scuola primaria e con la sezione “Primavera”; realizzazione della programmazione didattica e laboratoriale mensile; flessibilità oraria delle docenti; organizzazione del lavoro didattico e progettuale delle docenti per laboratori; organizzazione delle sezioni con forme di raggruppamento dei bambini; osservazione dei bambini e compilazione di schede di osservazione; individualizzazione degli interventi; prima applicazione dell’informatica alla didattica; costruzione del curricolo verticale per campi e per età. attuazione del curricolo verticale per discipline e per classi; continuità con la scuola dell’infanzia e con la scuola secondaria di 1° grado; arricchimento formativo; individualizzazione degli interventi; applicazione dell’informatica alla didattica; organizzazione del lavoro didattico per laboratori; flessibilità dell’organizzazione didattica: modalità di raggruppamento degli alunni, spazi e materiali; protocollo condiviso di verifica e valutazione; compilazione del documento di valutazione. Scuola Secondaria di 1° attuazione del curricolo verticale per discipline e per classi parallele; continuità con la scuola primaria e con la scuola secondaria di 2° grado; arricchimento formativo; individualizzazione degli interventi sia di recupero sia di potenziamento; applicazione di una didattica laboratoriale; organizzazione di un lavoro pluridisciplinare; organizzazione di un lavoro di valorizzazione del Territorio; protocollo condiviso di verifica e valutazione; compilazione del documento di valutazione. Strategie Didattiche Nell’ambito della didattica intendiamo per “strategie” l’insieme delle scelte e delle decisioni che il Collegio adotta in riferimento alle carenze formative e apprenditive individuate o per ampliare l’offerta formativa. Scuola dell’Infanzia La scuola dell’infanzia seguirà le seguenti strategie: osservazione degli alunni, finalizzata alla comprensione e interpretazione dei loro comportamenti; socializzazione in un ambiente sereno ed accogliente;. occasioni di scambio e di arricchimento; esperienze di crescita, collaborazione e partecipazione con diversi linguaggi; innalzamento della qualità delle esperienze e delle iniziative inerenti l’ambiente locale. I docenti saranno impegnati a : conoscere la storia personale del bambino; stabilire una stretta collaborazione con la famiglia e le realtà extrascolastiche; favorire incontri e attività di partecipazione; organizzare uscite extrascolastiche; lavorare in sezioni aperte; valorizzare la conoscenza dell’immediato contesto e svilupparne il senso di appartenenza; curare la documentazione relativa al processo educativo, con la collaborazione delle famiglie. Scuola Primaria Per la scuola primaria si stabilisce che nella programmazione settimanale si definirà quanto segue: organizzazione di gruppi flessibili che si pianificheranno di volta i volta in base alle necessità del momento tenendo conto dei risultati delle verifiche; scelta dei criteri di organizzazione dei gruppi, in base al principio della spontaneità, al principio dell’interesse, al principio strutturale; organizzazione di interventi educativi e didattici a classi aperte, verticali e orizzontali per alunni in difficoltà con progetti individualizzati da definire a seconda delle esigenze di ogni singolo bambino. Analogamente si farà per gli alunni diversamente abili sulla base del P.d.f. e del P.e.i.; realizzazione delle attività laboratoriali. Ci si avvarrà altresì di: a) visite guidate nell’ambito del Comune autorizzate dai genitori all’inizio dell’anno scolastico, anche con l’utilizzo di scuolabus comunali; b) incontri con alunni di altri plessi nell’ambito del Comune o di altri Comuni, possibilmente con l’utilizzo di scuolabus comunali; c) visite guidate fuori Comune: durante l’anno scolastico, escluso l’ultimo mese di lezione, si possono effettuare fino a due visite guidate; d) attività di laboratorio; e) corrispondenza con altre classi del Circolo e/o altri Circoli didattici; f) partecipazione e collaborazione a manifestazione promosse da gruppi operanti nel territorio; g) partecipazione ad eventuali esperienze educative, didattiche, ricreative, religiose, nell’ambito del Comune; h) h) interventi di esperti esterni alla scuola: i genitori, persone competenti sulle attività scolastiche, specialisti ed esperti presenti sul territorio e nelle strutture in esso operanti. Scuola Secondaria di 1° La scuola secondaria di primo grado seguirà le seguenti strategie: osservazione degli alunni, finalizzata alla comprensione e interpretazione dei loro comportamenti; socializzazione in un ambiente sereno ed accogliente;. occasioni di scambio e di arricchimento; esperienze di crescita, collaborazione e partecipazione con diversi linguaggi; innalzamento della qualità delle esperienze e delle iniziative inerenti l’ambiente locale. I docenti saranno impegnati a : conoscere la storia personale del bambino; stabilire una stretta collaborazione con la famiglia e le realtà extrascolastiche; favorire incontri e attività di partecipazione; organizzare uscite extrascolastiche; lavorare in sezioni aperte; valorizzare la conoscenza dell’immediato contesto e svilupparne il senso di appartenenza; curare la documentazione relativa al processo educativo, con la collaborazione delle famiglie. ESPERIENZE DI SPERIMENTAZIONE E INNOVAZIONE IN ATTO Autonomia organizzativa e Didattica Sviluppo Tecnologie Didattiche: laboratorio multimediale, LIM. Arricchimento dell’Offerta Formativa per innalzare il successo scolastico: Per la scuola primaria PON – FSE (C1 - F1) Studio del nostro territorio. Progetto di recupero per gli alunni in difficoltà. Per la scuola secondaria di I grado: PON – FSE (C.1) Insegnamento opzionale e facoltativo del latino; Laboratori di Musica e Canto. Alla scoperta delle radici storiche: toponomastica Aspetti geomorfologici ed economici del nostro territorio. Attività in orario curricolare di recupero/sostegno attraverso: Recupero delle abilità di base; Lettura, attenzione, memorizzazione; Educazione alla salute; Educazione ambientale; Sicurezza nella scuola. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA L’organizzazione scolastica in relazione agli spazi, ai tempi, ai gruppi, ai materiali è strettamente connessa alle procedure didattiche che la scuola intende attivare. L’organizzazione del fare scuola prevede un assetto flessibile basato su: 1.utilizzazione degli spazi esistenti: aule, aule/speciali, aule/laboratorio, palestra, spazi disponibili all’aperto 2.organizzazione del lavoro di programmazione in Team per: _ programmazione di percorsi didattici individualizzati; _ preparazione di materiali didattici e delle prove per la verifica e la valutazione. FINALITA’ ISTITUZIONALI Compito fondamentale della Scuola è assicurare ai suoi alunni: - un ambiente educativo capace di offrire possibili risposte al bisogno di cure e apprendimento; - lo sviluppo delle diverse dimensioni della formazione: sensoriale, corporea, artisticoespressiva, intellettuale, psicologica, etica e sociale. - lo sviluppo di tutte le potenzialità e la capacità di orientarsi nell’ambiente di più diretto riferimento e nello spazio più esteso della comunicazione e dell’interscambio acquisendo una dimensione consapevolmente attiva e dinamica della propria identità; - lo sviluppo e il consolidamento delle capacità di comprendere, costruire, criticare argomentazioni e discorsi per dare significato alle proprie esperienze; - la capacità di gestione dei rapporti interpersonali e di modalità comunicative organizzate e consapevoli; - la partecipazione attiva della famiglia nella vita scolastica. Per quanto riguarda l’apprendimento esso è programmato come acquisizione del KNOW-THAT (conoscere cosa) e del KNOW-HOW (conoscere come) cioè delle conoscenze (saperi dichiarativi) e delle competenze (saperi procedurali) costruite sulla dimensione essenziale e operativa dell’apprendimento stesso. La formazione e l’apprendimento sono legati: a) alle finalità pedagogiche della continuità e dell’alfabetizzazione; b) alla dimensione valoriale delle pari opportunità; c) alla verifica periodica e sistematica di ciascun alunno. LA CONTINUITA’ Nella stesura del nostro curricolo la continuità educativa ha assunto un ruolo fondamentale affinché il bambino-alunno (al momento del passaggio dalla sezione “Primavera” alla scuola dell’infanzia e a quella primaria) e il ragazzo-alunno (al momento del passaggio alla scuola secondaria di 1° grado ) abbiano un’accoglienza adeguata e non vadano incontro a difficoltà che possono ostacolare il loro percorso scolastico. Essi hanno il diritto ad un iter formativo coordinato, il più possibile omogeneo. Infatti, la scuola dell’infanzia e la scuola primaria concordano una continuità condividendo prove di uscita dei bambini di anni 5 e prove di ingresso per gli alunni della 1° classe della scuola Primaria. Inoltre, in tutte le classi del nostro istituto, verranno somministrate delle prove di livello preparate dalla Commissione Autovalutazione di Istituto due volte all’anno, alla fine del primo e del secondo quadrimestre Gli insegnanti delle sezioni di anni 5 della scuola dell’infanzia e gli insegnanti delle classi prime della scuola primaria programmeranno (nei mesi di dicembre, marzo, aprile) attività comuni per il progetto d’istituto “Lettura aperta alla creatività”. L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE (Dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012) Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo e all’uso consapevole dei nuovi media. Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale, da sempre sintetizzata nel “leggere, scrivere e far di conto”, e la potenzia attraverso i linguaggi e i saperi delle varie discipline. All’alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l’educazione plurilingue e interculturale. La lingua materna, la lingua di scolarizzazione e le lingue europee, in quanto lingue dell’educazione, contribuiscono infatti a promuovere i diritti del soggetto al pieno sviluppo della propria identità nel contatto con l’alterità linguistica e culturale. L’educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delle diversità e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed è presupposto per l’inclusione sociale e per la partecipazione democratica. La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione. Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva. Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera fra discipline. Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. LA PREALFABETIZZAZIONE E’ programmata nei piani delle attività personalizzate della scuola dell’infanzia e nei piani di studio personalizzati per le classi prime del Circolo. Essa mira a far acquisire apprendimenti ed abilità agli alunni che non hanno l’età dell’obbligo scolastico. L’ALFABETIZZAZIONE a) Alfabetizzazione strumentale L’imparare a leggere, scrivere, a far di conto costituiscono le basi del sapere in quanto sono gli “strumenti” indispensabili per l’acquisizione di ogni tipo e grado di apprendimento. b) Alfabetizzazione culturale Non basta imparare bene “l’arte” della scrittura, della lettura e del calcolo: la società moderna richiede menti e personalità flessibili, abili e pronte nell’adeguarsi ai cambiamenti e alle innovazioni che essa determina e propone. Noi perciò intendiamo educare individui capaci di “imparare a imparare”, di rinnovare e arricchire le proprie conoscenze e le abilità, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile. c) Alfabetizzazione informatica Tendiamo a far acquisire agli alunni le conoscenze fondamentali dei sistemi computeriali perché imprescindibili per l’autonomia degli alunni. LE PARI OPPORTUNITA’ L’Istituto Comprensivo di Agerola si attrezza per raccogliere e assicurare formazione ed apprendimento a tutti gli alunni, qualsiasi siano le condizioni individuali di sesso, di razza, nazionalità, religione, condizioni socio-economiche, capacità di apprendimento e stato di salute. In tal modo l’alunno sarà guidato a prendere coscienza della diversità, ma sarà anche stimolato ad operare e ricercare per trasformarla in una risorsa educativa e didattica per tutti. Il principio delle pari opportunità, sarà perseguito sia attraverso una didattica personalizzata con l’utilizzo della metodologia laboratoriale, sia con l’organizzazione di gruppi flessibili. Integrazione alunni stranieri La scuola favorisce l’accoglienza degli alunni stranieri realizzando interventi che siano in grado di creare un clima aperto al confronto tra culture diverse. Per questo si propone di: - sostenere gli alunni nella fase di adattamento - favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione - proporre adeguate modalità di intervento per l'apprendimento della lingua italiana - costruire un contesto favorevole all'incontro e al dialogo con le altre culture Integrazione alunni diversamente abili L’inserimento di alunni diversamente abili ha come obiettivo fondamentale lo sviluppo degli apprendimenti mediante la comunicazione, la socializzazione e la relazione interpersonale. E’ finalizzato al raggiungimento dell’autonomia e all’acquisizione delle abilità necessarie per un inserimento sociale soddisfacente. Pertanto l’intervento educativo si propone di : - programmare obiettivi a medio e lungo termine fortemente individualizzati e adeguati al soggetto - evitare qualunque atteggiamento di discriminazione, esclusione e/o distinzione - coinvolgere la famiglia nel processo formativo - instaurare nella classe un clima di collaborazione e accettazione. VERIFICHE E VALUTAZIONE Verifiche La verifica dell'apprendimento, indispensabile per procedere alla valutazione, è continua e sistematica, e ha carattere formativo. Verifica continua La verifica deve essere un fatto quotidiano, evento abituale dell'attività didattica, perché favorisce l'abitudine a studiare ogni giorno e permette di osservare il processo di apprendimento e di aggiustare in itinere l'intervento didattico. Tale verifica avviene attraverso: educazione all'autovalutazione, interventi spontanei o sollecitati, controllo dei compiti e degli elaborati da svolgere a casa, controllo degli appunti e della schedatura dei testi, eventuali lavori di gruppo. Verifiche periodiche Al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi, per i quali è stato progettato e realizzato un intervento didattico, si procede alle verifiche formative e sommative che determinano la capacità di organizzare le abilità acquisite nel corso delle singole lezioni. Gli strumenti delle verifiche sono le prove scritte, pratiche e orali. Le prove scritte e pratiche, di norma una al mese con l’attenzione di evitare che vi sia concomitanza di più prove di materie differenti nella stessa giornata, comunque non meno di tre per quadrimestre per ogni singola disciplina tra quelle che prevedono la valutazione scritta. Nel caso di assenze alle prove di verifica, il docente potrà far eseguire una prova di recupero a sua discrezione. Le prove orali dovranno essere almeno tre al quadrimestre e, se necessario, potrà essere utilizzata anche la formula del test oggettivo. Il processo di valutazione (continua, formativa, orientativa, trasparente) si configura come momento formativo inteso a potenziare le capacità personali di autovalutazione in modo che i singoli allievi abbiano consapevolezza delle proprie capacità, in modo da incentivare la motivazione e favorire lo sviluppo delle potenzialità di ogni allievo promuovendone il successo personale, evitando di ridurre la valutazione finale ad una semplice misurazione, cioè ad una semplice media matematica dei voti conseguiti nelle prove di verifica. S’intende pervenire ad un giudizio complessivo che tenga conto del progresso in tutto il processo di apprendimento e del raggiungimento degli obiettivi fissati. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO Conoscere se stessi è il fine ultimo dell’educazione Nel momento in cui cominciate a conoscere voi stessi, anche se poco, si è già messo in moto uno straordinario processo di creatività. A partire da questo potete andare sempre più in profondità, all’infinito, poiché non c’è fine all’autoconoscenza J. Krishnamurti La valutazione è un elemento fondamentale del curricolo, senza la quale non si potrebbero seguire i progressi dell'alunno rispetto agli obiettivi ed ai traguardi da raggiungere durante la sua permanenza a scuola. Oltre agli obiettivi cognitivi devono essere valutati anche agli obiettivi comportamentali, riferiti al comportamento sociale, affettivo e relazionale. La valutazione è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell'alunno, la stima verso di sé, la capacità di autovalutarsi, di scoprire i suoi punti di forza e di debolezza e di compiere scelte per il futuro. Quindi può essere definita come il confronto fra gli obiettivi prefissati in rapporto alle capacità e alla situazione di partenza rilevata (ciò che si vuole ottenere dall'alunno) ed i risultati conseguiti (ciò che si è ottenuto dallo stesso alunno). Il processo di valutazione consta di tre momenti: 1 ) la valutazione diagnostica o iniziale. Serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove di ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre le attività. 2) la valutazione formativa o in itinere. E' finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sui processi di apprendimento. Favorisce l'autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all'azione didattica e/o predisporre interventi di rinforzo/recupero. 3) la valutazione sommativa o finale. Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente in un determinato periodo di tempo e al termine dell'anno scolastico (Certificazione delle competenze). La valutazione numerica è la somma di misurazioni e osservazioni sistematiche da parte dei docenti. La valutazione però è qualcosa di più complesso della semplice misurazione, specialmente quando si parla di persone e di apprendimenti di soggetti tutti diversi e dipende da processi che sono la sintesi di diverse variabili: atteggiamenti, motivazioni, capacità individuali, impegno personale, qualità della didattica, efficacia degli strumenti usati. Non bisogna focalizzare l'attenzione solo sui saperi disciplinari ma tenere conto della centralità della persona che apprende. Questo avviene attraverso l'osservazione, la descrizione, la documentazione degli eventi formativi. La valutazione però, per essere efficace, deve avere la collaborazione di studenti, insegnanti e genitori e quindi essere il più possibile chiara a tutti: Lo studente diventa attivo e responsabile rispetto al suo apprendimento e, partendo dagli obiettivi che ha già raggiunto, deve superare le difficoltà attraverso un percorso di crescita: ciò favorisce la motivazione e recupera l'autostima. L'insegnante riveste un ruolo fondamentale: progetta obiettivi significativi in ambienti di apprendimento stimolanti e il più possibile simili a quelli reali, assiste e guida lo studente nel cammino per conseguire i risultati previsti, certifica le competenze acquisite. I genitori contribuiscono e partecipano a questo progetto di apprendimento fornendo agli insegnanti informazioni che possano aiutare il progresso generale dello studente, collaborano e intervengono attivamente al fine di facilitare l'acquisizione di comportamenti educativi efficaci, aiutano i propri figli a superare le difficoltà. Alla valutazione interna si aggiungono altre azioni di misurazione legate ad agenzie esterne come l'INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione), che effettua verifiche periodiche sulle conoscenze e abilità degli studenti, confrontandoli in ambito sia nazionale, che di macroarea, che regionale. Questi risultati, estrapolati sia a livello di istituto che di singola classe, ci offrono l’opportunità di avere consapevolezza dei livelli raggiunti dai nostri alunni e conseguentemente possono indurci a ricalibrare l’azione formativa sia sotto l’aspetto contenutistico che metodologico. Oggetti della valutazione: comportamento, apprendimento, conoscenze, abilità, competenze Tipologie di valutazione: interna ed esterna ( INVALSI) Tempi della valutazione: periodica, annuale Responsabilità della valutazione: docenti ed agenzie esterne. VALUTAZIONE ALUNNI CON DIVERSITA’ DI APPRENDIMENTO Nel caso di alunni Diversamente Abili la valutazione in decimi va rapportata nel P.E.I., che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno. La valutazione in questione dovrà essere quasi sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance. Nel caso di alunni con DSA la valutazione deve essere personalizzata tenuto conto delle disabilità specifiche (DPR 122 del 22 giugno 2009)- Schema di regolamento concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del D.L. n°137 del 1/09/2008, convertito con modificazioni dalla L. n° 169 del 30/10/2008” art. 10). La valutazione si dovrà basare su: - Contenuti e non forma - Grado dell’impegno - “Fatica” nella preparazione, determinata dalle difficoltà - La valutazione esclude gli errori dovuti alla disabilità (spelling, procedure, calcolo, prove a tempo, ecc.) VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento degli studenti, espressa in decimi, a partire dalla scuola primaria, risponde alle seguenti prioritarie finalità: - accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; - verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; - diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri. CRITERI DI VALUTAZIONE PER GLI SCRUTINI QUADRIMESTRALI E DI FINE ANNO In base alla normativa relativa alla valutazione nel Primo Ciclo d’Istruzione (art. 4 del D.P.R.275/’99, art. 8 ed 11 del D.lgs.vo 59/2004, art. 2 e 3 del DL.137/2008, L. n.169/’08, D.P.R. n.122 del 22/6/’09, Atto d’Indirizzo del Ministro dell’8/9/09) e alle circolari n.49 del 20/5/2010 e n.46 del 26/5/2011 sulla valutazione vengono stabiliti i seguenti criteri per gli scrutini di fine quadrimestre e di fine anno per ciascun ordine di scuola. Quindi la valutazione intermedia e finale deve tener conto del: - risultato delle verifiche realizzate che si sommano pur differenti per tipologia e misurazione in riferimento alle discipline/ambiti; - risultato dell’andamento dell’intero quadrimestre/a.s, da analizzare nei suoi aspetti evolutivi; - raggiungimento o meno dei traguardi (secondo il livello della sufficienza); - interesse e partecipazione alle attività scolastiche; - impegno nello studio; - risultati conseguiti attraverso corsi di recupero e rispetto al percorso formativo documentato dalle verifiche; - valutazione della condotta. In caso di valutazione di fine anno per le classi intermedie, viene inoltre deliberato che: 1) l’alunno è ammesso alla classe successiva in caso di: - sufficienza in tutte le discipline - acquisizione delle competenze formative prefissate - validazione anno scolastico e/o eventuale deroga, secondo quanto sarà deliberato più avanti. 2) L’alunno non è ammesso alla classe successiva per insufficienze che si definiscono in: - lievi (valutazione numerica 5); - gravi (valutazione numerica 4); - gravissime (Valutazione numerica 3 e 2). Il C. di C. delibererà, previa votazione, la promozione nei confronti degli alunni che presentano una o più insufficienze lievi, tali da non determinare una carenza della preparazione complessiva, valutando: - il miglioramento del rendimento scolastico complessivo rispetto al punto di partenza - la possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi e/o esiti formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, mediante lo studio individuale; - la possibilità di colmare le lacune registrate in modo autonomo o attraverso corsi di recupero; - eventuali fattori socio-ambientali che possono aver condizionato il processo di apprendimento ed integrazione. Sarà data comunicazione scritta alla famiglia delle lacune che l’alunno dovrà recuperare o delle competenze che dovrà consolidare. Il C. di C. valuterà, nei confronti degli alunni che presentano una o più insufficienze gravi o gravissime, se le stesse precludono o meno la possibilità all’alunno di seguire proficuamente il programma degli anni successivi: pertanto, il C. d C. delibererà, previa votazione, l’ammissione alla classe successiva quando all’alunno vengono riconosciute le possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, mediante la frequenza di corsi di recupero e lo studio autonomo; in questo caso sarà data comunicazione alla famiglia e sarà ciò indicato come nota nella scheda 1) L’alunno non è ammesso alla classe successiva nel caso in cui: - ha sostenuto un percorso di sostegno/recupero con esito decisamente negativo nelle discipline con insufficienze gravi o gravissime; - ha accumulato lacune tali, per numero e gravità, da pregiudicare la possibilità di recupero e di inserimento nella classe successiva; - non ha evidenziato la possibilità di raggiungere nemmeno gli obiettivi minimi; - non ha evidenziato progressione né miglioramento nell’apprendimento rispetto alla situazione di partenza; - ha mostrato totale mancanza di impegno ed interesse; - non è possibile procedere alla validazione anno scolastico. Sarà quindi il Consiglio di Classe a valutare, caso per caso, l’ammissione o meno alla classe successiva, ovvero agli esami conclusivi del I ciclo. Relativamente al segmento della Scuola Primaria i docenti si riuniranno per Consigli di Classe, attenendosi a quanto previsto dall’art.3, comma 1, della L.169/’08 (“la valutazione degli apprendimenti degli alunni è espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno”) e concorderanno all’unanimità di riferirsi alla valutazione dei singoli insegnanti nella formulazione dei giudizi analitici. Circa la verifica della validità dell’a.s., il Collegio dei Docenti, ai sensi dell’art.2, c.10 e art.14 c.7 del DPR 122/’99 relativamente alla frequenza di ciascun alunno, dispone che ogni Consiglio effettuerà al momento dello scrutinio, il controllo delle assenze effettuate nel rispetto della norma che prevede la frequenza di almeno 3/4 dell’orario annuale delle lezioni/orario complessivo di tutte le discipline. Le ore massime di assenza dalle lezioni da prendere in considerazione saranno per il vigente tempo- scuola di 30 h a settimana per la Scuola Secondaria di I grado le seguenti: monte ore annuale 990x3/4 = 743 ore di frequenza per cui le ore massime di assenza saranno non superiori a 248, pari a 50 giorni. Il Collegio dei Docenti all’unanimità delibera in deroga a tale indicazione, di demandare a ciascun Consiglio di Classe la valutazione, caso per caso, di quelle eventuali, rarissime situazioni in cui, pur essendo il numero delle assenze, dovute a giustificabili e giustificate causa di forza maggiore, superiori alle indicazioni della legge e quindi tali da poter determinare la non ammissione alla classe successiva, siano stati, invece, dall’alunno comunque raggiunti gli obiettivi della programmazione secondo livelli essenziali tali da consentire una proficua prosecuzione degli studi nell’a.s. successivo. Si delibera che le motivate e straordinarie deroghe al limite di frequenza del monte ore annuale sono: - motivi di salute adeguatamente documentate con certificazione medica, - gravi ragioni di famiglia debitamente motivate ( trasferimento di famiglia et similia) - partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I. - adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo, - ingressi posticipati ed uscite anticipate per motivo di trasporto autorizzati dall’Istituto. Al fine di procedere ad una valutazione omogenea, all’interno della nostra Istituzione Scolastica i docenti si avvarranno di griglie di valutazione, opportunamente predisposte, in base alle quali operare la classificazione in decimi per la valutazione delle competenze acquisite dagli alunni sia nella sfera trasversale non cognitiva, che nelle prove scritte e nelle verifiche orali. Nuclei tematici Griglia di valutazione di Italiano Valutazione Ascoltato e parlato LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Comprende i messaggi orali individuando parole chiave, scopo, tipologie ed informazioni implicite. Esprime contenuti, esperienze e idee in forma chiara, personale e coerente, rispettando la struttura morfosintattica. Sa argomentare. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Comprende i messaggi orali individuando parole chiave .Esprime contenuti in forma chiara, personale e coerente, rispettando la struttura morfosintattica. Sa argomentare. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Comprende messaggi orali, individuando informazioni principali e scopo. Esprime contenuti in forma chiara e complessivamente corretta. Espone alcune argomentazioni. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Comprende messaggi orali, individuando informazioni principali. Esprime contenuti, esperienze e idee in forma chiara e complessivamente corretta. Espone alcune argomentazioni. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Comprende il significato globale di un messaggio e riconosce le informazioni utili. Comunica con mezzi espressivi semplici, usando la lingua in modo complessivamente corretto. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Comprende parzialmente il significato globale di un messaggio orale e non riconosce le informazioni utili. Comunica con difficoltà semplici contenuti ed esperienze. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Non comprende il significato globale di un messaggio orale. Non riesce a riferire in modo chiaro e corretto semplici contenuti ed esperienze. Lettura LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Legge con ritmo, intonazione e pronuncia esatta e comprende ciò che legge individuando contenuti, informazioni principali e secondarie e il significato delle parole nel contesto. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Legge con intonazione e pronuncia esatta e comprende ciò che legge. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Legge e comprende testi scritti in modo scorrevole ed espressivo individuando i contenuti e le informazioni principali e secondarie. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Legge e comprende testi scritti in modo scorrevole. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Legge senza errori ma in modo meccanico, ricavando informazioni essenziali. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Legge in modo stentato, ricavando le informazioni in modo superficiale. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: . Legge in modo incerto e faticoso, ricavando le informazioni in modo difficoltoso. Scrittura LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Esprime per iscritto idee, opinioni, contenuti in forma chiara, coerente, coesa mediante registri adeguati, con lessico ricco e appropriato. Sa argomentare in modo funzionale. Non commette alcun errore grammaticale. Sa individuare gli elementi della struttura del periodo e categorizzarli. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Esprime per iscritto idee contenuti in forma chiara, coerente con lessico ricco e appropriato. Non commette alcun errore grammaticale. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Esprime per iscritto idee, opinioni, contenuti in forma chiara e coerente, mediante registri adeguati, con lessico appropriato. Sa argomentare. Non commette errori grammaticali. Sa individuare i principali elementi della struttura del periodo e categorizzarli. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Esprime per iscritto idee, contenuti in forma chiara, mediante registri adeguati con lessico appropriato. Non commette errori grammaticali. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Esprime per iscritto idee, opinioni, contenuti in forma chiara e complessivamente corretta: usa un lessico semplice e un registro per lo più adeguato. Commette qualche errore grammaticale. Sa individuare i principali elementi della struttura del periodo, ma non sempre riesce a categorizzarli. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Esprime esperienze e contenuti in forma poco chiara a causa di errori morfosintattici e improprietà lessicali. Commette molti errori grammaticali e sa riconoscere solo qualche elemento del periodo. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Esprime per iscritto semplici contenuti in forma non chiara per la presenza di diffusi errori morfosintattici e nell’uso del lessico. Commette gravi errori grammaticali e non ha il concetto di frase semplice e complessa. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Ha acquisito un linguaggio lessicale ricettivo e produttivo ricco e appropriato. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Ha acquisito un linguaggio lessicale ricettivo e produttivo appropriato. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Ha acquisito un lessico ricettivo e produttivo valido. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Ha acquisito un lessico ricettivo e produttivo appropriato discreto. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Ha acquisito un lessico ricettivo e produttivo essenziale. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Ha acquisito un lessico ricettivo e produttivo abbastanza semplice. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Ha acquisito un lessico ricettivo e produttivo molto povero. Elementi grammatica di LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Conosce in modo approfondito gli elementi di grammatica esplicita e riflette sugli usi della esplicita e lingua in modo corretto e sicuro. riflessione sugli usi LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Conosce gli elementi di grammatica esplicita e riflette sugli usi della lingua in modo corretto. della lingua LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Comprende in modo corretto gli elementi di grammatica esplicita e riflette sugli usi della lingua in modo completo. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Comprende gli elementi di grammatica esplicita e riflette sugli usi della lingua. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Conosce in modo parzialmente corretto gli elementi di grammatica esplicita e riflette sugli usi della lingua in modo accettabile. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Conosce in modo scorretto gli elementi di grammatica esplicita e riflette in modo superficiale sugli usi della lingua. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Conosce in modo gravemente scorretto gli elementi di grammatica esplicita e riflette in modo impreciso sugli usi della lingua. Griglie di valutazione elaborati scritti di Italiano 1 FORMA - 2 LESSICO – 3 STRUTTURE MORFO-SINTATTICHE – 4 CONTENUTO 10 FORMA PERFETTA 9 BEN ARTICOLATA 8 ARMONICA 7 LESSICO 10 ACCURATO e RICCO 9 APPROPRIATO CHIARA 8 PRECISO o VARIO 6 COMPRENSIBILE 7 ADEGUATO 5 IMPRECISA 6 SEMPLICE 4 STENTATA 5 NON SEMPRE ADEGUATO 4 INCERTO 10 SRUTTUTE MORFO-SINTATTICHE 10 PERFETTA 9 9 BEN ARTICOLATA 8 8 CORRETTA 7 7 LIEVI INCERTEZZE 6 5 4 ESSENZIALMENTE CORRETTA INCERTA GRAVI ERRORI Nuclei tematici Uso delle fonti Organizzazione delle informazioni 6 5 4 CONTENUTO BRILLANTE E PERSONALE COERENTE E ORIGINALE PERTINENTE E ORGANICO GENERICO E IN PARTE PERSONALE GENERICO E LIMITATO SUPERFICIALE DISORGANICO E LIMITATO Griglia di valutazione di Storia Valutazione LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Ha acquisito pienamente il concetto di fonte storica ed è consapevole dell’importanza delle fonti nel processo di ricostruzione del passato. Conosce con precisione le diverse tipologie delle fonti storiche ed è in grado di ricavare informazioni da casi concreti. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Ha acquisito il concetto di fonte storica. Conosce le diverse tipologie delle fonti storiche. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Ha acquisito il concetto di fonte storica. Conosce le diverse tipologie delle fonti ed è in grado di ricavare alcune informazioni da casi concreti. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Conosce le diverse tipologie delle fonti ed è in grado di ricavare alcune informazioni da casi concreti. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Sa definire il concetto di fonte storica e conosce le diverse tipologie. E’ in grado di definire la tipologia di fonti date. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Definisce in modo non sempre preciso il concetto di fonte e mostra incertezze nella definizione delle diverse tipologie LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 0-4/10: Non ha acquisito il concetto di fonte e mostra incertezza nella definizione delle diverse tipologie. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: E’ in grado di effettuare autonomamente la selezione delle informazioni essenziali da un testo e di rappresentarle efficacemente, lavorando individualmente o in gruppo. Ha pienamente acquisito il concetto di contemporaneità e lo applica con efficacia e autonomia. Sa stabilire collegamenti tra la realtà storica locale, nazionale, europea, e mondiale. Riconosce la matrice storica di eventi contemporanei. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: E’ in grado di effettuare la selezione delle informazioni essenziali. Ha acquisito il concetto di contemporaneità. Sa stabilire collegamenti tra la realtà storica locale, nazionale, europea, e mondiale. Strumenti concettuali LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Sa ricavare da un testo un buon numero di informazioni essenziali, creando delle valide rappresentazioni. Lavora individualmente o in gruppo con un buon/discreto grado di autonomia. Ha acquisito il concetto di contemporaneità e sa applicarlo. E’ in grado di stabilire collegamenti tra la realtà storica locale, nazionale, europea e mondiale. Riconosce la matrice storica di alcuni eventi contemporanei. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Sa ricavare da un testo un buon numero di informazioni essenziali. Lavora individualmente o in gruppo con un buon/discreto grado di autonomia. E’ in grado di stabilire collegamenti tra la realtà storica locale, nazionale, europea e mondiale. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Sa ricavare da un testo alcune informazioni essenziali ed è in grado di rappresentarle in modo sufficientemente chiaro. Lavora autonomamente o in gruppo, anche se talvolta ha necessità di essere guidato. Ha acquisito il concetto di contemporaneità. Se stimolato, è in grado di stabilire collegamenti tra la realtà storica locale, nazionale, europea e mondiale, riconoscendo anche la matrice storica di alcuni eventi contemporanei. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Fatica a distinguere le informazioni essenziali dalle secondarie. Ha difficoltà nella rappresentazione logica delle informazioni. Nell’organizzazione del il suo lavoro, individualmente o in gruppo, ha bisogno di essere guidato. Fatica a riconoscere la contemporaneità di eventi di portata locale, nazionale, europea e mondiale. Riconosce con difficoltà il collegamento tra eventi del passato e del presente. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Coglie a fatica alcune delle informazioni presenti in un testo e non è in grado di rappresentarle schematicamente. Nell’organizzazione del lavoro ha costantemente bisogno di essere guidato. Non è in grado di operare collegamenti tra diverse realtà presenti nel medesimo periodo storico e tra queste e il mondo contemporaneo. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: E’ in grado di effettuare autonomamente la selezione delle informazioni essenziali da un testo e di rappresentarle efficacemente, lavorando individualmente o in gruppo. Ha pienamente acquisito il concetto di contemporaneità e lo applica con efficacia e autonomia. Sa stabilire collegamenti tra la realtà storica locale, nazionale, europea e mondiale. Riconosce la matrice storica di eventi e situazioni contemporanee. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: E’ in grado di effettuare la selezione delle informazioni essenziali. Ha acquisito il concetto di contemporaneità. Sa stabilire collegamenti tra la realtà storica locale, nazionale, europea e mondiale. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Sa ricavare da un testo un buon numero di informazioni essenziali, creando delle valide rappresentazioni. Lavora individualmente o in gruppo con un buon grado di autonomia. Ha acquisito il concetto di contemporaneità e sa applicarlo. E’ in grado di stabilire collegamenti tra la realtà storica locale, nazionale, europea e mondiale. Riconosce la matrice storica di alcuni eventi contemporanei. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Sa ricavare da un testo informazioni essenziali. Lavora individualmente o in gruppo con discreto grado di autonomia. Produzione scritta ed orale LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Sa ricavare da un testo le informazioni essenziali ed è in grado di rappresentarle in modo sufficientemente chiaro. Lavora autonomamente o in gruppo, anche se talvolta ha necessità di essere guidato. Ha acquisito il concetto di contemporaneità. Se stimolato, è in grado di stabilire collegamenti tra la realtà storica locale, nazionale, europea e mondiale, riconoscendo anche la matrice storica di alcuni eventi contemporanei. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10:Fatica a distinguere le informazioni essenziali dalle secondarie. Ha difficoltà nella rappresentazione logica delle informazioni. Nell’organizzazione del il suo lavoro, individualmente o in gruppo, ha bisogno di essere guidato. Fatica a riconoscere la contemporaneità di eventi di portata locale, nazionale, europea e mondiale. Riconosce con difficoltà il collegamento tra eventi del passato e del presente. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Coglie a fatica alcune delle informazioni presenti in un testo e non è in grado di rappresentarle schematicamente. Nell’organizzazione del lavoro ha costantemente bisogno di essere guidato. Non è in grado di operare collegamenti tra diverse realtà presenti nel medesimo periodo storico e tra queste e il mondo contemporaneo. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: E’ in grado di produrre autonomamente relazioni, sintesi, ricerche e testi verosimili di fantasia, anche ricercando i materiali adatti. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: E’ in grado di produrre relazioni, sintesi, ricerche e testi verosimili di fantasia. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: E’ in grado di produrre con un buon grado di autonomia relazioni, sintesi, ricerche. Sa ricercare i materiali adatti, ricorrendo talvolta alla guida dell’insegnante. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: E’ in grado di produrre con un discreto grado di autonomia relazioni, sintesi, ricerche. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: E’ in grado di produrre relazioni, sintesi, ricerche, talvolta ricorrendo alla guida dell’insegnante. Se opportunamente indirizzato, sa ricercare alcuni materiali. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Necessita di una guida costante per produrre testi relativi alle attività svolte. Evidenzia difficoltà nel relazionare sul lavoro svolto e nell’attività di sintesi e ricerca. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Evidenzia gravi difficoltà nell’operare sintesi e nel relazionare sul lavoro svolto. Non è in grado di effettuare ricerche di materiali. Nuclei tematici Orientamento Paesaggio Regione e sistema territoriale Griglia di valutazione di Geografia Valutazione LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Legge con sicurezza e precisione gli elementi caratteristici di un contesto geografico attraverso l’attenta e consapevole lettura e interpretazione dei diversi tipi di carte geografiche. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Legge con precisione gli elementi caratteristici di un contesto geografico. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Legge con discreta precisione gli elementi caratteristici di un contesto geografico attraverso la lettura e l’ interpretazione dei diversi tipi di carte geografiche. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Legge con precisione gli elementi caratteristici di un contesto geografico attraverso la lettura e l’ interpretazione dei diversi tipi di carte geografiche. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Dimostra di saper identificare gli elementi caratteristici di un contesto geografico attraverso la lettura e l‟interpretazione dei diversi tipi di carte geografiche anche se in modo poco autonomo e preciso. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Fatica a identificare gli elementi caratteristici di un contesto geografico attraverso la lettura e l’ interpretazione dei diversi tipi di carte geografiche. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Evidenzia gravi difficoltà a identificare gli elementi caratteristici di un contesto geografico attraverso la lettura e l’interpretazione dei diversi tipi di carte geografiche. Evidenzia gravi difficoltà a descrivere paesaggi e sistemi territoriali diversi. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: È in grado di descrivere autonomamente paesaggi e sistemi territoriali diversi in modo corretto e preciso. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: È in grado di descrivere paesaggi e sistemi territoriali diversi in modo corretto e preciso. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: È in grado di descrivere autonomamente paesaggi e sistemi territoriali diversi con discreta correttezza. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: È in grado di descrivere paesaggi e sistemi territoriali diversi con discreta correttezza. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: È in grado di descrivere paesaggi e sistemi territoriali diversi con qualche imprecisione e in modo non del tutto autonomo. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Fatica a descrivere paesaggi e sistemi territoriali diversi. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Evidenzia gravi difficoltà a descrivere paesaggi e sistemi territoriali diversi. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: È in grado di osservare con sicurezza e coerenza le più evidenti relazione tra fatti e fenomeni, nonché rapporti di causa/effetto nell’ambito di contesti territoriali differenti. Relativamente ai più significativi temi antropici, economici, ecologici e storici degli stati europei, è in grado di individuare i concetti portanti, di analizzarli e di esporli in modo critico e personale. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: È in grado di osservare con sicurezza le più evidenti relazione tra fatti e fenomeni e di individuare i concetti portanti. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: È in grado di osservare con discreta sicurezza le più evidenti relazione tra fatti e fenomeni nonché rapporti di causa/effetto. Nell’ambito di contesti territoriali differenti. Relativamente ai più significativi temi antropici, economici, ecologici e storici degli stati europei, è in grado di individuare i concetti portanti, di analizzarli e di esporli con discrete riflessioni personali. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: È in grado di osservare con sicurezza le più evidenti relazione tra fatti e fenomeni nonché rapporti di causa/effetto. Nell’ambito di contesti territoriali differenti. Relativamente ai più significativi temi antropici, economici, ecologici e storici degli stati europei, è in grado di individuare i concetti portanti. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Dimostra di cogliere, anche se con qualche incertezza e non sempre in modo autonomo, le più evidenti relazione tra fatti e fenomeni nonché rapporti di causa/effetto nell’ambito di contesti territoriali differenti. Relativamente ai più significativi temi antropici, economici, ecologici e storici degli stati europei, è in grado di individuare i concetti portanti e di analizzarli negli aspetti essenziali anche se in modo non sempre autonomo. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Dimostra di saper osservare gli elementi caratteristici di un contesto geografico attraverso la lettura e l’interpretazione dei diversi tipi di carte geografiche anche se in modo poco autonomo e preciso. È in grado di descrivere paesaggi e sistemi territoriali diversi con qualche imprecisione e in modo non del tutto autonomo. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Anche se guidato, fatica a cogliere le più evidenti relazione tra fatti e fenomeni nonché rapporti di causa/effetto nell’ambito di contesti territoriali differenti. Relativamente ai più significativi temi antropici, economici, ecologici e storici degli stati europei, non è in grado di individuare i concetti portanti. GRIGLIA VALUTAZIONE LINGUE COMUNITARIE ABILITA’ Ascolto e lettura VALUTAZIONE LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Comprende agevolmente messaggi orali e scritti di diversa natura, cogliendo le informazioni specifiche e le relazioni interne al testo. È capace di inferire dal contesto il significato di parole non familiari. LIVELLO DI ECCELLENZA VOTO 9/10: Comprende senza difficoltà messaggi orali e scritti di diversa natura in maniera globale ed analitica, cogliendo generalmente le relazioni interne al testo. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Comprende espressioni e lessico ad alta frequenza d’uso, cogliendo globalmente il messaggio e selezionando un buon numero di dettagli specifici. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Comprende espressioni e lessico su argomenti familiari, cogliendo globalmente il messaggio e selezionando un discreto numero di dettagli, pur mostrando alcune incertezze. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Comprende espressioni e lessico relativo ad aree di immediata priorità e coglie solo globalmente il messaggio nelle informazioni principali prevedibili. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Comprende in modo discontinuo pochi elementi di un messaggio orale o scritto non noto, ma non il suo contenuto globale. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 0-4/10: Rivela gravi difficoltà nel comprendere anche gli elementi più evidenti di un messaggio orale o scritto, non cogliendone il significato globale. Parlato Interazione Scrittura e Riflessione sulla lingua. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Organizza il messaggio in modo coerente e formalmente corretto, utilizzando un’ampia gamma di espressioni semplici ed un vario repertorio lessicale. Interagisce con ragionevole disinvoltura in situazioni strutturate e brevi conversazioni, se l’interlocutore collabora, LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Organizza il messaggio in modo coerente e in genere chiaro, utilizza un buon repertorio linguistico in modo abbastanza accurato sul piano lessicale e formale. Interagisce con chiarezza in situazioni strutturate e brevi conversazioni, se l’interlocutore collabora, LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Si esprime con complessiva buona correttezza sul piano formale, utilizzando un discreto repertorio lessicale, con riformulazioni ed alcune incertezze nella pronuncia. Interagisce in brevi conversazioni con un interlocutore che collabori, utilizzando un registro linguistico generalmente adeguato. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Si esprime con complessiva discreta correttezza sul piano grammaticale e lessicale, ma con riformulazioni e qualche incertezza nella pronuncia. Interagisce pur esitando, in brevi conversazioni con un interlocutore che collabori, utilizzando espressioni quasi sempre adeguate al contesto. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Produce frasi brevi e stereotipate, ma nel complesso sufficientemente comprensibili nonostante esitazioni e imprecisioni fonologiche, lessicali e grammaticali. Interagisce in brevi scambi con frequenti ripetizioni e riformulazioni. L’esposizione lenta ed incerta pur presentando errori di pronuncia, non compromette la comunicazione. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Si esprime, con frequenti improprietà lessicali e di registro, che rendono l’esposizione poco chiara. Interagisce con difficoltà e con pronuncia poco corretta. Possiede una gamma di espressioni troppo limitata perché il suo messaggio risulti facilmente comprensibile. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 0-4/10: Si esprime con molta difficoltà, commettendo numerosi errori sia dal punto di vista fonetico che grammaticale, il suo vocabolario è limitato e ripetitivo. Non possiede una gamma di espressioni utili a partecipare a brevi scambi dialogici, neppure in ambiti molto semplici e familiari. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Presenta o descrive in modo semplice ma coerente, argomenti che rientrano nel suo campo d’interesse, strutturandoli in una sequenza lineare e fornendo semplici motivazioni. Utilizza un’ampia gamma di espressioni semplici, un lessico vario, un registro linguistico adeguato al contesto, esprimendosi con accuratezza grammaticale. Conosce in modo approfondito gli argomenti affrontati sapendo operare confronti personali e pertinenti con la propria cultura. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Presenta o descrive in modo semplice ma coerente ed organico, argomenti che rientrano nel suo campo d’interesse, fornendo semplici motivazioni. Utilizza lessico vario ed espressioni adeguate al contesto linguistico. Pur se generalmente accurato, commette alcuni errori grammaticali o imprecisioni linguistiche. Conosce in modo organico gli argomenti affrontati e propone confronti personali con la propria cultura. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Formula messaggi e testi semplici, ma pertinenti e chiari. Sviluppa i punti principali con una certa coerenza, utilizzando un lessico abbastanza appropriato. Commette solo pochi errori ortografici e grammaticali. Utilizza un buon repertorio linguistico, generalmente adeguato, in relazione a situazioni familiari, pur con alcuni errori nell’uso di strutture. Conosce gli argomenti trattati e coglie evidenti differenze e affinità, operando semplici confronti tra le due culture. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Formula messaggi e testi in modo semplice, ma generalmente chiari nelle intenzioni comunicative. Sviluppa i punti principali con una certa coerenza, utilizzando un lessico semplice, ma quasi sempre appropriato. Commette alcuni/ pochi errori ortografici e morfosintattici. Possiede un discreto repertorio linguistico in relazione a situazioni conosciute. Conosce gli argomenti trattati e coglie evidenti differenze e affinità, operando semplici confronti tra le due culture. LIVELLO SUFFICIENZA VOTO 6/10: Pianifica ed espone un messaggio in modo complessivamente comprensibile, utilizzando lessico molto semplice e commettendo frequenti errori ortografici e morfosintattici, ma nel complesso il suo messaggio è sufficientemente comprensibile. Conosce gli aspetti essenziali degli argomenti proposti e, se guidato, opera confronti con la propria cultura. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Produce testi scritti poco comprensibili e poco pertinenti a causa dei numerosi errori nell’uso di lessico, ortografia e strutture. Conosce solo alcune delle strutture e funzioni presentate e le utilizza in modo confuso e scorretto. Conosce in modo frammentario solo pochi elementi di cultura e civiltà che non gli consentono di stabilire confronti significativi tra le due culture. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 0-4/10: Non riesce a organizzare il contenuto di un testo seppur semplice. Commette gravi errori morfosintattici, che rendono il messaggio confuso o poco comprensibile. Possiede un limitato patrimonio lessicale, una gamma troppo limitata di funzioni e strutture che non è in grado di utilizzarle correttamente. Non è in grado di stabilire elementari confronti, non conoscendo semplici elementi di cultura e civiltà. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE PROVE SCRITTE DI LINGUE STRANIERE VOTO 10 DESCRITTORI DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO Comprende in modo completo il significato di un testo e ne ricava tutte le informazioni specifiche, implicite ed esplicite. Produce testi fluidi, completi, pertinenti, coerenti e coerenti ed efficaci. Possiede un ampio ed appropriato repertorio lessicale e dimostra padronanza delle strutture, controllo ortografico e 9 8 7 6 5 4 capacità di rielaborazione personale. Ricava tutte le informazioni globali e analitiche di un testo. Organizza i contenuti elaborandoli con fluidità, pertinenza, coerenza e ampiezza di lessico. Dimostra padronanza delle strutture nonostante qualche imperfezione ortografica e/o grammaticale che non compromette l’efficacia della comunicazione. Comprende le informazioni principali del testo. Sa scrivere testi pertinenti e sviluppa le idee principali in modo chiaro, anche se non dettagliato. Il lessico è generalmente appropriato. La comprensione presenta alcune imprecisioni ortografiche e/o grammaticali che comunque non compromettono il messaggio. La comunicazione è efficace. Ricava il significato globale del messaggio e buona parte delle informazioni specifiche. Imposta il testo con adeguata pertinenza e congruenza, anche se la composizione è semplice e il lessico a volte ripetitivo. Il testo risulta comprensibile ed efficace, nonostante alcuni errori ortografici e grammaticali. Coglie solo il significato globale di un testo ricavandone le informazioni specifiche più esplicite. La produzione è semplice; la comunicazione è quasi sempre efficace nonostante siano presenti diversi errori ortografici e grammaticali. Comprende in modo parziale e discontinuo il significato di un testo. La produzione, con alcune incongruenze, evidenzia numerose imperfezioni ortografiche e strutturali e un lessico limitato. La comunicazione non risulta efficace. Comprende in modo parziale e discontinuo il significato di un testo, presenta difficoltà nell’organizzazione del contenuto, che appare confuso e non pertinente. Il lessico è inappropriato e numerosi risultano gli errori nell’ortografia e nell’uso delle strutture. La comunicazione risulta compromessa. Nuclei tematici Numeri Spazio e figure Griglia di valutazione di Matematica Valutazione LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Opera con i numeri conosciuti in modo sicuro e completo. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Opera con i numeri conosciuti in modo completo. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Opera con i numeri conosciuti modo ricco ed esauriente. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Opera con i numeri conosciuti modo esauriente. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Opera con i numeri conosciuti in modo pertinente. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Opera con i numeri conosciuti con difficoltà. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Opera con i numeri conosciuti in modo frammentario e confuso. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Conosce proprietà di figure piane e solide e classifica tali figure sulla base di diversi criteri in modo sicuro e corretto. Risolvere correttamente problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali, deduzioni e strumenti di rappresentazione opportuni. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Conosce proprietà di figure piane e solide e classifica tali figure sulla base di diversi criteri in modo corretto. Risolvere correttamente problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a strumenti di rappresentazione opportuni. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Conosce in modo corretto le proprietà di figure piane e solide e classifica tali figure sulla base di diversi criteri. Risolvere in modo adeguato problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Conosce le proprietà di figure piane e solide ed è in grado di classificare tali figure. Risolvere problemi geometrici ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Conosce in modo non sempre corretto proprietà di figure piane e solide e classifica non sempre correttamente tali figure sulla base di diversi criteri. Risolvere in parte problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Conosce con difficoltà proprietà di figure piane e solide e difficilmente classifica tali figure sulla base di diversi criteri in modo sicuro e corretto. Risolvere problemi geometrici in modo frammentario e confuso. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Conosce in modo frammentario e lacunoso proprietà di figure piane e solide e non riesce a classificarle. Risolvere problemi geometrici in modo gravemente incompleto. Relazioni e LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Comprende e collega in modo funzioni eccellente relazioni e proprietà. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Comprende e collega in modo esauriente relazioni e proprietà. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 8/10: Riconosce ed applica relazioni e proprietà. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 7/10: Riconosce ed applica relazioni e proprietà in modo discreto. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 6/10: Riconosce e applica parzialmente relazioni e proprietà. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Riconosce ed applica con difficoltà relazioni e proprietà. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Non sa applicare relazioni e proprietà. Dati e previsioni LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Possiede piena e sicura padronanza nel raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati. Applica conoscenze approfondite nel leggere ed interpretare tabelle e grafici. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Dimostra padronanza nel raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati. Legge ed interpreta correttamente tabelle e grafici. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati in modo approfondito. Leggere ed interpretare tabelle e grafici in modo esauriente. LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati in modo discreto. Leggere ed interpretare tabelle e grafici. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati in modo essenziale. Leggere ed interpretare tabelle e grafici in modo pertinente e coerente ma elementare. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati in modo frammentario e superficiale. Leggere ed interpretare tabelle e grafici in modo semplice e non del tutto adeguato. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati in modo frammentario e lacunoso. Leggere ed interpretare tabelle e grafici in modo confuso e poco adeguato. Indicatori Conoscenze dei contenuti (definizioni, regole, principi) Valutazione Prove scritte di matematica voti LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 10/10: Ottime capacità di analisi e di sintesi effettuate in piena autonomia. Capacità di operare approfondimenti personali offrendo spunti innovativi. Utilizzo organizzato di conoscenze e abilità. Utilizzo del linguaggio specifico preciso e corretto. LIVELLO di ECCELLENZA VOTO 9/10: Conoscenze e capacità di composizione complete approfondite. Applicazioni delle conoscenze in ambiti interdisciplinari senza errori o imprecisioni di calcolo. Esposizione chiara, logica e rigorosa. Abilità di calcolo LIVELLO INTERMEDIO VOTO 8/10: Conoscenza ampia, sicura e puntuale. Esposizione chiara ed appropriata con uso corretto della simbologia e della terminologia. Capacità di analisi e di sintesi corrette. Capacità logiche ed argomentative Proprietà di linguaggio LIVELLO INTERMEDIO VOTO 7/10: Conoscenza completa e padronanza degli strumenti, ma ancora con qualche imprecisione. Capacità di fare semplici collegamenti. Procedimenti logici più semplici. LIVELLO di SUFFICIENZA VOTO 6/10: Conoscenza e comprensione dei contenuti minimi. Applicazione delle conoscenze in compiti semplici. Procedimenti logici guidati. Linguaggio corretto anche se non sempre specifico. LIVELLO di INSUFFICIENZA VOTO 5/10: Conoscenze frammentarie applicate con imprecisione nel calcolo. Forma e uso della simbologia e del linguaggio specifico poco corretti. Qualche difficoltà nei procedimenti logici. LIVELLO di GRAVE INSUFFICIENZA VOTO 4/10: Conoscenza molto lacunosa o nulla. Gravi errori nell’applicazione e nel calcolo. Difficoltà nei procedimenti logici. Uso dei termini scorretto ed improprio. GRIGLIA VALUTAZIONE SCIENZE Descrittori Conoscenza degli argomenti e comprensione ed uso del linguaggio specifico. Studio di fatti e fenomeni attraverso l’osservazione e la descrizione degli elementi della realtà circostante e la registrazione e l’organizzazione di dati. Formulare, confrontare e verificare ipotesi attraverso la realizzazione di esperimenti. valutazione Livello di eccellenza voto 10/10: Legge e comprende un testo scientifico in modo esauriente e critico. Dimostra una conoscenza approfondita degli argomenti e padronanza dei linguaggi specifici. Osserva e descrive in modo accurato ed autonomo, ordina i dati raccolti e li correla. Confronta ipotesi e trae conclusioni in modo autonomo. Arriva ad una risposta soddisfacente in modo autonomo attraverso ragionamenti. Progetta e realizza da solo semplici esperimenti. Livello di eccellenza voto 9/10: Legge e comprende un testo scientifico in modo approfondito. Dimostra un’ottima conoscenza degli argomenti e una buona padronanza dei linguaggi specifici. Osserva, descrive e ordina i dati raccolti e li correla. Confronta ipotesi e arriva ad una risposta soddisfacente in modo autonomo attraverso ragionamenti. Realizza semplici esperimenti. Livello intermedio voto 8/10: Legge un testo scientifico in modo chiaro e corretto. Sa esporre e correlare gli argomenti. Coglie gli aspetti principali di un fenomeno e raccoglie dati e li rappresenta in modo completo e corretto. Pone domande opportune ed inerenti. Individua ipotesi interpretative di alcuni fenomeni. Realizza piccoli esperimenti. Livello intermedio voto 7/10: Legge un testo scientifico motivandone le principali informazioni. Sa esporre gli argomenti in modo abbastanza corretto. Coglie gli aspetti principali di un fenomeno , raccoglie dati e li rappresenta. Pone domande opportune ed inerenti. Individua semplici ipotesi interpretative di fenomeni elementari. Realizza piccoli esperimenti proposti dal docente. Livello di sufficienza voto 6/10: Espone guidato gli argomenti ed utilizza i linguaggi in modo accettabile. Coglie gli aspetti più evidenti di un fenomeno. Mostra interesse per ciò che non conosce. Trae conclusioni se guidato. Realizza in collaborazione semplici esperimenti. Livello di insufficienza voto 5/10: Espone in modo frammentario gli argomenti e utilizza linguaggi in modo parziali. Descrive in modo frammentario e con incertezze gli elementi fondamentali di un fenomeno. Incontra difficoltà nel seguire le procedure di esecuzione di semplici esperimenti. Livello di grave insufficienza voto 4/10: Espone gli argomenti in modo confuso anche se guidato ed incontra difficoltà nell’osservazione di fatti e fenomeni. Anche se stimolato dall’insegnante non partecipa alle attività di laboratorio e ai lavori di gruppo. Griglia di valutazione di Musica Descrittori Valutazione Livello di eccellenza voto 10/10: Riproduce brani con notevole sicurezza, seguendo una sequenza ordinata. Livello di eccellenza voto 9/10: Riproduce brani correttamente, seguendo una sequenza ordinata. Livello intermedio voto 8/10: Riproduce brani discretamente, seguendo una sequenza ordinata. Livello intermedio voto 7/10: Riproduce brani adeguatamente, seguendo una sequenza ordinata. Livello di sufficienza voto 6/10: Riproduce semplici brani, se guidato. Livello di insufficienza voto 5/10: Esegue, se guidato, semplici melodie. Livello di grave insufficienza voto 4/10: Esegue con molta difficoltà semplici melodie, anche se guidato. Comprensione ed uso Livello di eccellenza voto 10/10: Riconosce ed usa con notevole dei linguaggi sicurezza il linguaggio e gli strumenti specifici. Livello di eccellenza voto 9/10: Riconosce ed usa correttamente il linguaggio e gli strumenti specifici. Livello intermedio voto 8/10: Riconosce ed usa discretamente il linguaggio e gli strumenti specifici. Livello intermedio voto 7/10: Riconosce ed usa adeguatamente il linguaggio e gli strumenti specifici. Livello di sufficienza voto 6/10: Se guidato usa il linguaggio e gli strumenti specifici. Livello di insufficienza voto 5/10: Usa con difficoltà il linguaggio e gli strumenti specifici, anche se guidato. Livello di grave insufficienza voto 4/10: Usa con notevole difficoltà il linguaggio e gli strumenti specifici, anche se guidato. Capacità di ascolto e Livello di eccellenza voto 10/10: Ascolta e comprende con notevole comprensione dei sicurezza i fenomeni sonori e i messaggi musicali. fenomeni sonori e Livello di eccellenza voto 9/10: Ascolta e comprende con sicurezza i dei messaggi musicali fenomeni sonori e i messaggi musicali. Livello intermedio voto 8/10: Ascolta e comprende discretamente i fenomeni sonori e i messaggi musicali. Livello intermedio voto 7/10: Ascolta e comprende adeguatamente i fenomeni sonori e i messaggi musicali. Livello di sufficienza voto 6/10: Se guidato, ascolta e comprende semplici fenomeni sonori e messaggi musicali. Livello di insufficienza voto 5/10: Anche se guidato, incontra qualche difficoltà ad ascoltare e comprendere i fenomeni sonori e i messaggi musicali. Livello di grave insufficienza voto 4/10: Anche se guidato, incontra notevoli difficoltà ad ascoltare e comprendere i fenomeni sonori e i messaggi musicali. Rielaborazione Livello di eccellenza voto 10/10: Rielabora con notevole sicurezza le personale conoscenze apprese. Livello di eccellenza voto 9/10: Rielabora correttamente le conoscenze apprese. Livello intermedio voto 8/10: Rielabora discretamente le conoscenze apprese. Livello intermedio voto 7/10: Rielabora adeguatamente le conoscenze apprese. Livello di sufficienza voto 6/10: Se guidato, rielabora semplici conoscenze apprese. Livello di insufficienza voto 5/10: Anche se guidato, incontra qualche difficoltà a rielaborare le conoscenze apprese. Livello di grave insufficienza voto 4/10: Anche se guidato, incontra notevoli difficoltà e rielaborare le conoscenze apprese. Griglia di valutazione di Strumento Musicale Descrittori Uso dello strumento Lettura della partitura Esecuzione di un brano Valutazione Livello di eccellenza voto 10/10: Eccellente padronanza tecnica dello strumento, interesse e conoscenza del repertorio, capacità propositive ed interpretative. Livello di eccellenza voto 9/10: Approfondito studio individuale e ben sviluppate capacità esecutive (controllo del suono, della dinamica, dell’intonazione, …). Livello intermedio voto 8/10: Buone capacità di lettura e di padronanza dello strumento, che consentono una buona interazione nella musica d’insieme. Livello intermedio voto 7/10: Sufficienti capacità di lettura della partitura e discreta padronanza dello strumento. Livello di sufficienza voto 6/10: Conoscenza e padronanza dello strumento a livello elementare. Griglia di valutazione di Arte E Immagine INDICATORI Esprimersi e comunicare Osservare e leggere immagine Comprendere e apprezzare le opere d’arte Esprimersi e comunicare Osservare e leggere immagini Comprendere e apprezzare le opere d’arte Produce in modo personale e creativo, ha attitudini per la materia, sa esprimere un giudizio critico sul proprio operato. Sa esprimere con un linguaggio visivo una visione personale delle cose dalla quale si possa risalire alle capacità acquisite. Usando la terminologia in modo sicuro, riconosce stili, movimenti e artisti. Conosce e commenta con giudizio critico motivato le principali opere d’arte che sa collegare alle altre discipline. Evidenzia abilità creativa, capacità ed originalità espressiva, elaborazione complessa della raffigurazione, appropriato uso delle tecniche Evidenzia un acuto spirito di osservazione, coglie affinità e differenze tra i vari elementi di un insieme; evidenzia nelle immagini la funzione dei codici visivi. Sa collocare l’opera d’arte o il bene culturale nel tempo e nello spazio attraverso il riconoscimento dello stile, della tecnica. E’ autonomo nella produzione e presenta capacità di raffigurazione personale e articolata. Conosce e utilizza gli elementi del linguaggio visivo e i meccanismi della percezione. Descrive l’opera d’arte e l’artista collocandoli nel contesto storico e usando la terminologia appropriata. Si esprime in modo semplice ma corretto nell’uso di tecniche nella rappresentazione Conosce e usa a grandi linee la grammatica del linguaggio visivo; discreta è la capacità di osservazione ed espressione degli aspetti più complessi della realtà. Descrive l’opera in modo preciso e con linguaggio appropriato. Si esprime in modo semplice ma corretto nell’uso di tecniche e nella rappresentazione. Conosce e usa gli elementi del linguaggio visivo, gli effetti percettivi ed espressivi in modo guidato. Descrive l’opera d’arte in modo semplice Voto in decimi 10 9 8 7 6 Si esprime in modo incerto nell’uso di tecniche e nella rappresentazione. Evidenzia una capacità di osservazione superficiale e poco articolata; conosce e usa in modo parziale i linguaggi visivi specifici. Incontra difficoltà nella lettura e nella comprensione dei contenuti delle opere e dei mass-media. Si esprime in modo frammentario. Si esprime con una produzione decisamente carente nell’uso della tecnica e della rappresentazione. Mostra scarso interesse nel cogliere anche l’aspetto più elementare degli argomenti proposti; non conosce i linguaggi visivi specifici. Mostra scarso interesse per il mondo dell’arte. Non conosce l’argomento e non è in grado di descrivere l’opera neanche in modo essenziale. 5 4 Griglie per la valutazione di Tecnologia Indicatori Osservazione ed analisi della realtà tecnologica in relazione con l’uomo e l’ambiente Progettazione, realizzazione e verifica di esperienze operative. Conoscenze tecniche e tecnologiche. Comprensione ed uso di linguaggi specifici. LIVELLO DI ECCELLENZA VOTO10/10 L’allievo mostra:Piena e completa padronanza, comprensione, rielaborazione ed uso di linguaggi e termini tecnici specifici. Piena e completa conoscenza, con applicazioni critiche personali, circa la realtà tecnologica in relazione con l’uomo e l’ambiente. Piena e completa autonomia nella progettazione, realizzazione e verifica funzionale di oggetti o semplici modelli esplicativi. Voto 9/10 L’allievo mostra: Completa padronanza, comprensione, rielaborazione ed uso di linguaggi e termini tecnici specifici. Completa conoscenza, con applicazioni critiche personali, circa la realtà tecnologica in relazione con l’uomo e l’ambiente. Completa autonomia nella progettazione, realizzazione e verifica funzionale di oggetti o semplici modelli esplicativi. LIVELLO INTERMEDIO Voto 8/10 L’allievo mostra:Complessiva conoscenza della realtà tecnologica e delle relative problematiche ambientali. Piena padronanza ed uso di linguaggi e strumenti tecnici specifici. Piena autonomia nella rielaborazione di concetti e fatti tecnologici anche ai fini della realizzazione di un elaborato finale. Voto7/10 L’allievo mostra: Sostanziale conoscenza della realtà tecnologica e delle relative problematiche ambientali. Sostanziale padronanza nell’uso di linguaggi e strumenti tecnici specifici che sfrutta appropriatamente anche per la realizzazione di oggetti, seguendo un predefinito iter progettuale. LIVELLO DI SUFFICIENZA Voto 6/10 L’allievo mostra: Essenziale conoscenza della realtà tecnologica e delle relazioni uomo- tecnologiaambiente. Uso e comprensione essenziale del linguaggio tecnico e degli strumenti specifici per supportare il proprio lavoro( computer o comuni attrezzi manuali e per il disegno tecnico). LIVELLO DI INSUFFICIENZA Voto 5/10 L’allievo mostra: Parziale conoscenza della realtà tecnologica e delle relazioni uomo-tecnologiaambiente. Disorganizzazione e limitato uso delle informazioni, dei mezzi e degli strumenti disponibili per supportare il proprio lavoro. Parziale consapevolezza nell’uso di termini del linguaggio specifico e inadeguatezza nel seguire un iter ordinato di informazioni a fini teoricipratici. LIVELLO DI GRAVE INSUFFICIENZA Voto 0-4/10 L’allievo mostra: Scarsa conoscenza della realtà tecnologica e delle relazioni uomo-tecnologiaambiente. Scarsa conoscenza di tecniche e tecnologie. Scorretto uso degli strumenti di lavoro. Inadeguatezza nell’effettuare scelte consapevoli circa i materiali da utilizzare e ll rispetto di norme e regole per la realizzazione di un elaborato. Griglie per la valutazione dell’insegnamento di Educazione Fisica Indicatori: Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva. Il gioco,lo sport,le regole e il fair play. Salute e benessere,prevenzione e sicurezza. Descrittori per la verifica delle capacità condizionali 4- Si rifiuta di svolgere l’attività proposta o non è fornito dell’abbigliamento idoneo a svolgere le attività pratiche 5- Inizia l’attività, ma non la porta a termine 6- Esegue l’attività richiesta con qualche interruzione 7- Esegue l’attività richiesta senza interruzioni 8- Svolge l’attività proposta distribuendo la fatica nel tempo richiesto 9-10- Svolge l’attività proposta raggiungendo una valida prestazione Descrittori per la verifica delle capacità coordinative 4- Si rifiuta di svolgere l’esercizio o non è fornito dell’abbigliamento idoneo a svolgere le attività pratiche 5- Dimostra difficoltà durante lo svolgimento dell’esercizio 6- Esegue anche se in modo impreciso e difficoltoso l’esercizio 7- Riesce a svolgere tutto l’esercizio con qualche imprecisione 8- Esegue tutto l’esercizio in modo corretto 9- Esegue tutto l’esercizio in modo corretto, sicuro e fluido 10- Esegue tutto l’esercizio utilizzando al massimo anche le capacità condizionali Descrittori per la verifica dei giochi di squadra ,le regole e il fair play 4- Si rifiuta di giocare o di svolgere l’esercizio o non è fornito dell’abbigliamento idoneo a svolgere le attività pratiche 5- Non sa eseguire i fondamentali 6- Esegue i fondamentali anche se in modo impreciso e difficoltoso 7- Esegue i fondamentali con qualche imprecisione 8- Esegue correttamente i fondamentali 9- Esegue correttamente i fondamentali, a volte li sa applicare nelle dinamiche di gioco 10- Utilizza sempre correttamente i fondamentali nelle dinamiche di gioco mettendo in atto collaborazione e autocontrollo Descrittori per le verifiche Per le prove strutturate e semistrutturate la soglia della della teoria rispetto alle nozioni sufficienza è rappresentata dal raggiungimento del 60% del di: Salute e punteggio finale. benessere,prevenzione e sicurezza. Indicatori di valutazione per l’Insegnamento della Religione a.s. 2013/2014 Obiettivi didattici generali Conoscere e interpretare le principali fonti storiche del cristianesimo; riconoscere il progressivo rivelarsi di Dio nella Bibbia; maturare atteggiamenti di apertura, accettazione e rispetto nei confronti delle altre religioni. ricostruire, attraverso le fonti, il rapporto uomo-Dio nel dispiegarsi della storia; comprendere il messaggio del cristianesimo attualizzandolo nella visione contemporanea della vita; conoscere e interpretare gli insegnamenti della Chiesa contemporanea; essere capaci di individuare e analizzare la dimensione etico-morale della realtà circostante; individuare i valori e gli ideali che ispirano l’uomo nelle diverse culture e religioni; maturare interrogativi sul senso della vita, sulla concezione del mondo e sull’agire dell’uomo nella sua storia. Voto Descrittori del livello di apprendimento NON SUFFICIENTE (Valutazione equivalente in decimi: 4/10, 5/10) Conosce in modo superficiale o generico le espressioni, i documenti e i contenuti essenziali della religione cattolica; fraintende alcuni argomenti importanti; fatica ad applicare le sue conoscenze nel rispetto e nell'apprezzamento dei valori etici. Non partecipa all'attività didattica e non si applica nel lavoro richiesto. Il dialogo educativo è assente. SUFFICIENTE (Valutazione equivalente in decimi: 6/10) Sa esprimere con sufficiente precisione le espressioni, i documenti e i contenuti essenziali della disciplina, di cui comprende ed usa il linguaggio in modo semplice. E' abbastanza responsabile e corretto ma non partecipa attivamente all'attività didattica in classe. E' disponibile al dialogo educativo solo se stimolato. BUONO (Valutazione equivalente in decimi: 7/10) Possiede conoscenze adeguate sugli argomenti svolti; sa effettuare collegamenti all'interno della disciplina. Dà il proprio contributo durante le attività; partecipa ed interviene spontaneamente con pertinenza ed agisce positivamente nel gruppo. Sa organizzare le sue conoscenze in maniera quasi autonoma. E' disponibile al lavoro, al confronto ed al dialogo educativo. DISTINTO (Valutazione equivalente in decimi: 8/10) Conosce gli argomenti sviluppati durante l'attività didattica. Si applica con serietà, motivazione e disinvoltura nel lavoro. Usa un linguaggio preciso e consapevole e rielabora i contenuti in modo critico e personale. E' disponibile al confronto e al dialogo. OTTIMO (Valutazione equivalente in decimi: 9/10, 10/10) Ha un'ottima conoscenza della disciplina. Partecipa in modo attivo e vivace a tutte le attività proposte, dimostrando interesse ed impegno lodevoli. E' ben organizzato nel lavoro, che realizza in modo efficace ed autonomo. E' in grado di operare collegamenti all'interno della disciplina. E' propositivo nel dialogo educativo CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI Indicatori: a b c d e Rispetto del Regolamento Scolastico Comportamento durante le lezioni Frequenza Svolgimento delle consegne Ruolo all’interno della classe Griglia di corrispondenza: a. Rispettoso scrupoloso del Regolamento Scolastico. 10 b. Comportamento equilibrato e maturo per responsabilità e collaborazione. c. Frequenza assidua alle lezioni. d. Regolare e serio svolgimento delle consegne. e. Ruolo propositivo all’interno della classe. a. Rispetto scrupoloso del Regolamento Scolastico. 9 b. Comportamento equilibrato e maturo per responsabilità e collaborazione. c. frequenza regolare alle lezioni. d. Regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche. e. Ruolo positivo all’interno della classe. a. Rispetto del Regolamento Scolastico. 8 b. Comportamento buono per responsabilità e collaborazione. c. Frequenza regolare alle lezioni. d. Svolgimento abbastanza proficuo delle consegne scolastiche. e. Ruolo accettabile all’interno della classe. a. Qualche infrazione al Regolamento Scolastico notificata alla famiglia. 7 b. Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione. c. Ritardi all’inizio delle lezioni pur con frequenza abbastanza regolare. d. Svolgimento discontinuo delle consegne scolastiche. e. Ruolo non del tutto positivo all’interno della classe con disturbo del regolare svolgimento delle lezioni. a. Inosservanza del Regolamento Scolastico tali da comportare sanzioni 6 disciplinari. b. Comportamento scorretto, mancanza di riguardo verso docenti, compagni e personale scolastici, comportamento poco responsabile durante visite e viaggi di istruzione. c. Ripetute assenze e ritardi non giustificati, falsificazioni di firme sulle giustificazioni. d. Svolgimento delle consegne spesso disatteso. e. Ruolo negativo all’interno della classe notificato alla famiglia. Gravi inosservanze tali da essere sanzionabili con l’irrogazione di 5 sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento dalle lezioni per un periodo superiore ai 15 giorni. AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO La scuola è luogo dove essenzialmente vengono prodotte azioni didattico - educative che devono essere continuamente regolate verso i fini della formazione. L'attività regolativa delle azioni è possibile solamente attraverso una loro valutazione attenta e sistematica. Per migliorare l'istituzione scolastica e il servizio che esso eroga, aspetti da osservare e valutare sono soprattutto i seguenti: - progetti didattici di approfondimento presenti nel P.O.F. - aspetti organizzativi e gestionali dei progetti presenti nel P.O.F. - progetti P.O.N. - aspetti organizzativi e gestionali dei P.O.N. - servizi erogati dalla scuola e dal territorio - aspetti organizzativi e relativi al funzionamento degli Organi Collegiali ESAMI DI LICENZA MEDIA (Nota n.5695 del 31/05/2007) Per l’ammissione agli esami il Consiglio di classe deve valutare i livelli di apprendimento conseguiti, tenendo conto delle potenzialità formative e della complessiva maturazione raggiunta. ESAMI DI LICENZA Il Collegio Docenti delibera i criteri per la conduzione degli esami di licenza nella nostra scuola, che si inquadrano nella normativa emanata ogni anno dal MIUR: CRITERI GENERALI L’esame di licenza media è la conclusione di un percorso di 3 anni attraverso il quale la scuola ha guidato l’alunno verso il successo formativo con molteplici attività e proposte. L’esame non può ridursi solo ad una prova di pura verifica che accerti meccanicamente le abilità e le competenze acquisite. Il voto finale pertanto oltre a registrare i risultati oggettivi conseguiti nelle prove d’esame terrà conto del percorso generale dell’alunno. Al voto finale concorrono con equivalente peso, come indicato nella C.M. n° 49 del 20/05/2010: - IL PERCORSO SCOLASTICO (espresso dal voto di ammissione all’esame) - LE PROVE SCRITTE (compresa la PROVA INVALSI) - IL COLLOQUIO MULTIDISCIPLINARE Per calcolare il voto finale si utilizzerà la media aritmetica tra il voto di ammissione all’esame e i voti ottenuti dall’alunno nelle prove scritte e nel colloquio multidisciplinare. La votazione finale sarà espressa in decimi, per valori che vanno dal 6 al 10. In casi eccezionali e per alunni/e particolarmente meritevoli, che abbiano conseguito il 10 in tutte le valutazioni, dimostrando maturità e competenze eccellenti, può essere proposto in aggiunta alla votazione massima, la lode. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE “Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché al termine del secondo ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro.” (Art. 6 del D.P.R.n.122/09) Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell'art. 8 del DPR 122/2009). Il documento per la certificazione delle competenze viene predisposto in autonomia dalle istituzioni scolastiche, sulla base delle disposizioni vigenti. VALUTAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Nel D.P.R. del 22 giugno 2009, n.122 art. 9, comma 1, si specifica che “La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato, ed è espressa con voto in decimi.” Per gli alunni con certificazione il documento di valutazione deve essere utilizzato in modo funzionale al progetto educativo - didattico predisposto per ognuno di essi. La valutazione, di conseguenza, viene rapportata agli obiettivi individualizzati, esplicitati nel Progetto Educativo Individualizzato (PEI) come previsto dalla normativa, che viene predisposto e condiviso da tutto il gruppo docente e non va evidenziato riferimento al PEI nel documento di valutazione. Nel PEI si fa riferimento anche alla scelta degli strumenti di verifica degli apprendimenti: essa si riferisce, coerentemente con i livelli di partenza e le problematiche di ciascun alunno, prioritariamente all'osservazione sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle esperienze; in determinate situazioni, esplicitate nel PEI, potrà essere previsto anche un utilizzo flessibile delle prove di verifica comuni alla classe di inserimento. La flessibilità concerne gli eventuali adattamenti e utilizzo di strumenti compensativi o dispensativi individualizzati nella somministrazione delle prove di verifica e nella loro valutazione, tale per cui l'alunno possa sperimentare il successo e il riconoscimento dei propri progressi. VALUTAZIONE ESTERNA DEGLI APPRENDIMENTI Sono state avviate le procedure per l’organizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l’anno scolastico 2012/13 predisposta dal Servizio Nazionale di Valutazione. In continuità con quanto previsto dalla direttiva triennale n. 74 del 15.09.2008, il MIUR, direttiva n. 76 del 16.08.2009, ha chiesto all’INVALSI di provvedere alla valutazione degli apprendimenti degli alunni. La rilevazione riguarderà anche quest’anno gli studenti della seconda e quinta classe della scuola primaria e terza classe della scuola secondaria di primo grado. I risultati dei test cui verranno sottoposti gli alunni, oltre a contribuire a livello statistico al monitoraggio nazionale, permetteranno ai docenti dell’Istituto di acquisire informazioni sul livello d’ apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo standardizzato. Le prove si svolgeranno secondo il calendario che verrà stabilito a seguito delle direttive nazionali. LE VISITE DI ISTRUZIONE I viaggi d’istruzione, le visite didattiche, gli spettacoli teatrali e ogni altro interscambio con l’esterno sono attività didattiche svolte con altri mezzi ed in contesti diversi da quelli quotidiani dell’edificio scolastico. Per realizzarli vengono utilizzate tutte le risorse della comunità scolastica e più di tutto l’impegno personale e culturale dei docenti. Un viaggio è un’unità didattica che nasce dalla volontà di ampliare le conoscenze dei nostri alunni, ed è sempre in coerenza con le finalità educative e con la programmazione didattica, è un progetto, un percorso non solo fisico, che concorre a pieno titolo alla crescita integrale della persona dal punto di vista culturale, didattico e sociale, le uscite devono rispondere ai bisogni formativi degli alunni, per fornire stimoli diversi ed ampliare le opportunità di vivere esperienze significative. Gli obiettivi dei Viaggi d’Istruzione possono essere così riassunti: DIDATTICO CULTURALI FORMATIVI PROFESSIONALI DI SOCIALIZZAZIONE COMPITI ISTITUZIONALI I docenti hanno il compito e la responsabilità della progettazione e dell’attuazione del processo di insegnamento e di apprendimento. Il personale della scuola, i genitori e gli studenti partecipano al processo di attuazione e sviluppo dell’autonomia assumendo le rispettive responsabilità. Questa scuola adotta ogni modalità organizzativa che sia espressione di autonomia progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell’offerta formativa. Nel rispetto della libertà di insegnamento, i competenti organi di questa scuola regolano lo svolgimento delle attività didattiche nel modo più adeguato al tipo di studi e al ritmo di apprendimento degli alunni. Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali all’orario di servizio stabilito dal piano di attività e sono finalizzati allo svolgimento delle attività di insegnamento e di tutte le ulteriori attività di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e documentazione necessarie all’efficace svolgimento dei processi formativi. A tal fine gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali alle prestazioni di insegnamento. Prima dell’inizio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente che può prevedere attività aggiuntive. Il piano è deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’attività educativa e con la stessa procedura è modificato, nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze. Il piano annuale delle attività scolastiche di questa scuola, viene accluso a questo POF nella sua stesura integrale. OBIETTIVI FORMATIVI Nell’ambito dei processi di riforma e di innovazione nella scuola, la formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane attraverso qualificate iniziative di prima formazione ed in servizio di riqualificazione professionale, nonché di interventi formativi finalizzati a specifiche esigenze. Gli obiettivi formativi prioritari del personale scolastico riguardano l’acquisizione di competenze e padronanze al fine di partecipare responsabilmente e costruttivamente: 1) ai processi di autonomia e innovazione in atto; 2) al potenziamento e al miglioramento della qualità professionale; 3) al potenziamento dell’offerta formativa nel territorio con particolare riguardo alla prevenzione dell’insuccesso scolastico ed al recupero degli abbandoni e all’esigenza di formazione continua degli adulti; 4) ai processi di informatizzazione, con particolare riguardo alla valorizzazione della professionalità ATA in connessione con l’attuazione dell’autonomia organizzativa e amministrativo-contabile. La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità. La formazione continua, iniziale ed in servizio, costituisce una risorsa che l’amministrazione scolastica è tenuta a fornire al personale scolastico per migliorarne la qualità professionale e l’attitudine a realizzare le esigenze connesse al regime di autonomia della scuola prefigurato dalla normativa vigente. Spetta al datore di lavoro garantire l’equa fruizione delle opportunità formative da parte del personale docente ed ATA. L’amministrazione scolastica di questa scuola, con le risorse finanziarie annualmente disponibili, ha l’obbligo di costruire progressivamente un sistema di opportunità formative, articolato e di qualità. La formazione è una risorsa strategica per il miglioramento della scuola e, come tale, è un diritto degli insegnanti, del personale educativo, ATA e dei capi di istituto. Le iniziative di formazione hanno per obiettivi il miglioramento e la crescita professionale del personale, in relazione anche alle trasformazioni e innovazioni in atto, nonché in relazione all’ampliamento delle opportunità professionali offerte al personale. Nel quadro dei processi di innovazione, la formazione e la riqualificazione professionale sono orientate, in particolare, all’attuazione dell’autonomia scolastica, all’innovazione metodologicodidattica, all’espansione dell’istruzione (obbligo scolastico e formativo), allo sviluppo del sistema integrato di formazione, all’educazione degli adulti ed alla formazione continua. Al personale scolastico, inoltre, viene data la possibilità di definire percorsi di crescita professionale, anche con opportunità di carattere individuale. I docenti sono, allo stesso tempo, soggetti attivi e passivi del processo di formazione e possono quindi assumere incarichi in qualità di formatore. PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA UGUAGLIANZA Saranno garantite pari opportunità di base per tutti gli alunni senza discriminazione di sesso, razza, etnia, lingua, religione, condizioni psicofisiche e socio-economiche, al fine di educare alla convivenza democratica. IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’ DEL SERVIZIO La scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi sanciti dalla legge e dalle disposizioni contrattuali. ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE Opportune ed adeguate strategie saranno messe in atto per favorire l’accoglienza degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase d’ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di necessità di portatori di handicap e stranieri. DIRITTO ALLA SCELTA, OBBLIGO E FREQUENZA La famiglia ha diritto alla scelta della scuola per il proprio figlio senza essere vincolata agli ambiti territoriali. La scuola, per assicurare il diritto allo studio e combattere l’evasione e la dispersione scolastica, predispone percorsi educativo - didattici adeguati alle caratteristiche emotive e cognitive degli alunni CRITERI PER LA FORMAZIONI DELLE CLASSI PRIME DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, DELLA SCUOLA PRIMARIA E DELLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SCUOLA DELL’INFANZIA In considerazione del numero di alunni disponibili, secondo le norme vigenti: Precedenza ai residenti ed agli alunni non anticipatari; Equa ripartizione nelle classi delle diverse età; Equa ripartizione per sesso; Discrezionalità del D.S. nel rispetto della privacy. SCUOLA PRIMARIA Valutazione delle competenze in ingresso degli alunni per equa distribuzione nelle classi in regime di continuità e nell’ottica dell’omogeneità delle sezioni pure eterogenee nei livelli: già dal mese di giugno a partire dal prossimo a.s. la valutazione delle competenze in ingresso avverrà attraverso contatti con le maestre dell’Infanzia o con loro schede concordate in regime di continuità, ed i genitori; Equa proporzione nel numero di maschi/femmine e nella distribuzione di alunni H; Sorteggio per abbinamento classe/sezione; Discrezionalità del D.S. per il rispetto della privacy. SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Valutazione delle competenze in ingresso degli alunni per equa distribuzione nelle classi in regime di continuità e nell’ottica dell’omogeneità delle sezioni per territorio e pure eterogenee nei livelli; Equa proporzione nel numero di maschi/femmine e nella distribuzione di alunni H; Su richiesta dei genitori cambi di sezione per alunni ripetenti; Sorteggio per abbinamento classe/sezione. Discrezionalità del D.S. per il rispetto della privacy. L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI L’assegnazione dei docenti alle classi viene fatta tenendo conto dei seguenti criteri: a) la continuità didattica b) compatibilità nell'equipe pedagogica; c) riorganizzazione dell'equipe pedagogica a conclusione del ciclo per garantire stabilità alle classi; d) anzianità di sevizio (a parità di condizioni); I criteri a), b), c) sono da ritenersi di pari valore. LO STUDIO DELLE LINGUE COMUNITARIE La conoscenza delle lingue straniere è una componente indispensabile nella vita dell’uomo; infatti, comunicare oggi significa conoscere almeno due lingue. L’UE incoraggia l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue comunitarie nella scuola primaria e secondaria sia di primo che di secondo grado, perché tutti i cittadini europei devono potersi esprimere con scioltezza in due lingue oltre alla propria lingua madre. L’Istituto comprensivo “S. Di Giacomo - E. De Nicola”, vuole valorizzare lo studio delle lingue straniere, sia intese come strumento di comunicazione della più profonda essenza culturale di ogni paese, sia in riferimento alle realtà turistiche e alle relazioni sociali che si stanno sviluppando sul nostro territorio. Nell’istituto si effettua lo studio dell’inglese come prima lingua straniera in tutti i corsi e di un’altra lingua a scelta tra Francese, Tedesco e Spagnolo. Il Collegio dei Docenti del 23 gennaio 2014 , ha deliberato i seguenti criteri: - Precedenza al mantenimento della lingua francese (cattedra di titolarità); - Permanenza di una delle altre lingue già presenti nell’istituto o di entrambe, solo se il numero di alunni è congruo al numero necessario alla formazione delle classi che avverrà in relazione alla normativa vigente, anche di sicurezza; se si determinassero le condizioni per cui si forma una sola classe di seconda lingua, in aggiunta alle tre di francese, prevarrà nella scelta la lingua con il maggior numero di richieste. LO STRUMENTO MUSICALE L’indirizzo musicale prevede lo studio dei seguenti strumenti: - Strumento a corde: Pianoforte e Chitarra; - Strumento a Fiato: Clarinetto e Flauto Traverso. Gli alunni, previo test attitudinale, verranno selezionati per un determinato strumento. Il test consentirà la stesura di una graduatoria da cui attingere per la formazione delle varie classi di strumento, ai sensi della normativa vigente. RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA Gli incontri tra docenti e genitori avranno luogo, oltre che per le comunicazioni dei risultati degli scrutini quadrimestrali e finali, anche per favorire ulteriormente la comunicazione scuola-famiglia. Per tale motivo si prevede un incontro genitori-insegnanti ogni due mesi. I docenti della scuola media comunicheranno in ufficio il giorno e l’ora del ricevimento settimanale. I docenti della scuola elementare potranno ricevere i genitori nelle ore pomeridiane fissate per la programmazione. I genitori, in casi urgentissimi, potranno essere ricevuti in qualsiasi momento, previa richiesta al capo d’istituto. I docenti potranno a loro volta invitare i genitori per comunicazioni. ORIENTAMENTO L’I.C. “S. Di Giacomo - E. De Nicola” considera l’orientamento sotto il profilo: 1. dell’esigenza di conoscere meglio se stessi e le proprie capacità e potenzialità, in rapporto alle reali possibilità esistenti sul mercato del lavoro; 2. dell’esigenza di andare aldilà del titolo di studio, non sufficientemente predittivo oggi di reali competenze e indirizzi occupazionali; 3. di una più generale tendenza ad una maggiore qualità della vita, ivi inclusa la vita lavorativa, fatto questo che implica l’aspirazione ad una attività più in grado di rispondere in maniera adeguata ai propri desideri, alle proprie ambizioni, alle proprie esigenze; 4. della tendenza verso una diminuzione del lavoro dipendente a favore delle attività autonome, fenomeno che, implicando maggiori “tassi di rischio” personale, propone la necessità di una maggiore consapevolezza circa le proprie risorse e i propri limiti. Per far fronte a questi bisogni, l’Istituto colloca innanzitutto l’orientamento in una prospettiva di autorientamento, inteso come processo finalizzato allo sviluppo della personalità dell’individuo attraverso la creazione di un percorso sistemico adatto allo sviluppo personale del ragazzo, alla sua integrazione ed alla crescita della consapevolezza di sé e degli altri. A tale forma di orientamento contribuiscono gli insegnamenti di tutti gli ambiti disciplinari e delle discipline, già fin dalla scuola dell’Infanzia. In modo particolare, tuttavia, tale percorso viene intensificato negli ultimi due anni della Scuola secondaria e specificamente nelle classi terze ove gli alunni sono sottoposti a test della conoscenza del sé, delle loro aspirazioni e delle loro attitudini proposti da personale dell’USR e da rappresentanti degli Uffici del Lavoro, partecipano ad incontri con docenti delle scuole superiori del territorio, ne visitano le strutture e ne analizzano i POF. Il docente referente all’Orientamento organizza nella sede dell’Istituto incontri tra insegnanti referenti di istituti superiori secondari incaricati ad illustrare i percorsi all’uopo con le famiglie degli alunni, a cui nel mese di Gennaio sarà dato un consiglio orientativo prima dell’iscrizione alla scuola Secondaria di II grado. Le informazioni agli alunni e alle famiglie verranno fornite da parte dei vari reverenti dei diversi istituti superiori attraverso incontri pomeridiani che si terranno nella sede della nostra scuola. LA FORMAZIONE L’Istituto Comprensivo “Di Giacomo - De Nicola” è consapevole del fatto che la formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi del cambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane. Pertanto, cura la formazione dei Docenti in ingresso nella scuola attraverso tutors, se essi sono nella condizione di anno di prova. L’Istituto facilita il perseguimento del diritto allo studio del personale e la sua partecipazione, secondo i criteri stabiliti dalla contrattazione d’Istituto, a corsi di formazione/aggiornamento non solo on-line ma anche indetti da Associazioni professionali o Enti preposti, dal MIUR, dall’U.S.R. Campania, dall’U.S.P. di Napoli. OFFERTA FORMATIVA INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Per l’integrazione degli alunni diversamente abili, è istituito a livello d’istituto un gruppo di lavoro costituito da: Preside, Referente, Figura Obiettivo area alunni, Insegnanti di sostegno, un rappresentante dei docenti di base, Genitori degli alunni, Operatori socio-sanitari. Al passaggio da un ordine di scuola al successivo, gli operatori socio - sanitari in collaborazione con il gruppo di lavoro H, elaborano il nuovo profilo dinamico funzionale che rappresenta la guida per la programmazione educativa individualizzata o PEI, redatto dall’intero consiglio di classe. PROGETTO “SCUOLA-FORMAZIONE” Le esigenze formative di ogni studente motivano scelte didattico – educative tese a favorire la valorizzazione di conoscenze e abilità personali, attraverso la scelta di progetti mirati che consentano l’attuazione di modalità di apprendimento attivo e la realizzazione di una pratica educativa improntata sulla ricerca e il confronto, per favorire negli alunni lo sviluppo di capacità critiche. CORSI DI RECUPERO La scuola, per l’anno scolastico 2013/2014, si è imposto come priorità assoluta quella di garantire agli alunni una migliore qualità dell’offerta formativa puntando al recupero di alcuni apprendimenti, quali italiano, matematica e inglese. E’ dovere e compito del Consiglio di Classe procedere all’individuazione delle cause dell’insuccesso scolastico e alla conseguente attivazione di interventi di recupero e alla verifica degli esiti di tali interventi. La responsabilità didattica del Consiglio di Classe si attua con i seguenti adempimenti: - Per gli studenti che a seguito delle verifiche periodiche previste dal Piano dell’Offerta Formativa, presentano insufficienze in una o più di queste discipline, il Consiglio di Classe procede ad una analisi della natura delle difficoltà e predispone indicazioni per interventi di recupero. - L’organizzazione delle iniziative di recupero programmate dal Consiglio di Classe è portata a conoscenza delle famiglie degli studenti interessati. Ove le medesime non intendano avvalersi di tali iniziative devono darne alla scuola comunicazione formale. In ogni caso gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche programmate dal Consiglio di classe che ne comunica l’esito alle famiglie. - Al termine di ciascun intervento di recupero nel corso dell’anno scolastico, i docenti delle discipline interessate svolgono verifiche documentabili, volte ad accertare l’avvenuto superamento delle carenze riscontrate. Le modalità di realizzazione delle succitate verifiche sono deliberate dai consigli di classe che, in relazione alla natura della o delle discipline oggetto degli interventi di recupero, possono prevedere verifiche scritte e/o orali. L’organizzazione delle attività di recupero avviene compatibilmente con l’ammontare dei fondi assegnati alla Scuola per cui viene attribuito annualmente un monte ore da gestire per le attività pomeridiane di recupero articolate per classi parallele. PROGETTI MUSICALI l progetti musicali rappresentano un efficace strumento formativo e di diffusione del linguaggio e della cultura musicale tra gli allievi, le famiglie, il territorio, in un’ottica di continuità e rinnovamento dei percorsi didattici intrapresi. La pratica musicale rappresenta una vera e propria strategia per un apprendimento “a tutto tondo”, ove vengono chiamate in causa la sfera emotiva, espressiva, comunicativa, sociale di ogni singolo individuo, e tutte insieme riconducono ad una crescita armoniosa dell’individuo stesso, che ne potrà trarre inconsapevole ed indiscutibile beneficio. “L’orchestra” del nostro istituto è una realtà oramai consolidata, apprezzata e longeva che ha favorito e continua a favorire preziose esperienze di scambio, arricchimento e stimolo delle potenzialità di ciascun alunno, riconoscendone e sviluppandone le eccellenze, attraverso un canale comunicativo universale come quello musicale. Quest’anno il tutto vuole essere potenziato con la formazione di un “coro” la cui attività vuole promuovere il canto come espressione di bellezza artistica, di gioia di esprimersi e di collaborazione tra i partecipanti. PROGETTO TEATRO Il teatro rappresenta un’importante attività durante l’età evolutiva sia per la formazione del carattere che della personalità dell’individuo. Offre, infatti, la possibilità di creare un clima culturale e formativo che consente di sviluppare l’autostima e un concetto di sé al fine di acquisire maggiore fiducia nelle proprie capacità, ma anche, fiducia nella realizzazione di quella degli altri, attraverso uno spirito attivo di collaborazione e responsabilizzazione comuni. Si mostra un ottimo strumento per aiutare quei bambini che, per eccessiva timidezza, non riescono a partecipare socialmente alla vita di classe, perché attraverso il teatro tutti arrivano a conoscere e a mettere in gioco le loro potenzialità latenti e quindi a gestire meglio la loro vita sociale. Aiuta anche a raggiungere un accettabile autocontrollo. PROGETTO “LETTURA APERTA ALLA CREATIVITA’” Il Progetto “Lettura aperta alla creatività” nasce dall’esigenza di creare nell’alunno l’interesse per la lettura, intesa come attività libera, piacevole, capace di porre il soggetto in relazione con sé, con gli altri, con l’ambiente. La lettura è anche uno strumento straordinario per sviluppare fantasia ed immaginazione, elementi portanti nel processo formativo e creativo della persona, in quanto stimolo alla riflessione individuale, al confronto, al dialogo e allo sviluppo del pensiero critico. Leggere è, quindi, un insieme di abilità; è soprattutto un problema di curiosità e di motivazione ed, in quanto tale, supera la concezione della lettura come dovere scolastico, divenendo attività libera, capace di creare un’emozione immediata o, ancora, un piacere inesauribile. E’ un’esperienza che può sembrare irripetibile e che può, invece, durare all’infinito. L’intero progetto è strettamente legato al “progetto teatro” perché prepara l’alunno a leggere con intonazione ed espressione un testo teatrale. Inoltre, se l'obiettivo finale dell'attività didattico - educativa è la formazione dell'Uomo che conosce se stesso, i suoi interessi, i limiti e le potenzialità, che sa autovalutarsi e decidere, e del Cittadino capace di partecipare alla vita della comunità in modo positivo ed attivo, intervenendo nelle vicende della società, l'area didattica del P.O.F. dovrà svilupparsi attorno ai seguenti punti: CONTINUITA’ ED ACCOGLIENZA Al fine di prevenire le difficoltà di inserimento/ adattamento degli alunni al passaggio da un grado all’altro di scolarità, saranno garantite forme di raccordo pedagogico, curriculare ed organizzativo tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado. EDUCAZIONE ALLA SALUTE Tale progetto è finalizzato a far acquisire agli alunni la consapevolezza del diritto/dovere alla salute, intesa come benessere fisico-psichico-sociale, sviluppando comportamenti individuali coerenti, consapevoli della necessità di evitare di causare danni all’ambiente circostante. EDUCAZIONE STRADALE L’Educazione Stradale, quale insegnamento obbligatorio prescritto dall’art. 230 del Nuovo Codice della Strada, non costituisce materia autonoma, ma rientra nel campo di raccordo culturale, interdisciplinare degli Studi Sociali per le Primarie e della Educazione alla Convivenza Civile per la Scuola Secondaria di I grado. Tutti i docenti agiranno sinergicamente per far conseguire agli alunni gli obiettivi formativi quali la conoscenza e il rispetto del Codice della Strada per prevenire comportamenti che possano provocare incidenti. LEGALITA’ E SOLIDARIETA’ Ai fini della formazione umana e sociale degli alunni, gli insegnanti daranno molta importanza all’educazione alla legalità e alla solidarietà, per infondere fiducia nelle istituzioni, nella democrazia, nel prossimo e nella legge. VISITE GUIDATE E VIAGGI DI STUDIO Nel corso dell’anno si potranno programmare ed effettuare visite guidate in orario scolastico e viaggi d’istruzione della durata di uno o più giorni, al fine di ampliare le conoscenze culturali e favorire la socializzazione. La spesa per i viaggi d’istruzione sarà a totale carico delle famiglie degli alunni. SICUREZZA NELLA SCUOLA In base alle indicazioni contenute nella Legge 626/94 e nel D. M. 26/08/92, è stato elaborato un piano di evacuazione ed effettuata una valutazione dei rischi. Tale compito è stato affidato al servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi. Tutti i docenti ed alunni dovranno conoscere le procedure di sicurezza e i piani di evacuazione. Saranno effettuate due simulazioni di evacuazione per verificare le procedure e nel contempo educare gli alunni a prendere in seria considerazione tali aspetti, visto che sono comuni a tutti gli ambienti di lavoro. Ad alunni e docenti saranno distribuiti documenti sintetici facilmente memorizzabili delle procedure di evacuazione. MANIFESTAZIONE DI FINE ANNO SCOLASTICO ATTIVITA’ MUSICALI E TEATRALI - DIBATTITI A TEMA MANIFESTAZIONE SOLIDARIETA’ E AIUTI UMANITARI GIORNATE COMMEMORATIVE CIVILI E RELIGIOSE ORIENTAMENTO Uno degli obiettivi della Scuola sarà quello di sostenere l’alunno nel suo processo di autocoscienza consentendogli gradualmente di acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità, aiutandolo a svilupparle in funzione delle scelte future. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA La Scuola con l’apporto delle competenze professionali del personale docente e con la collaborazione delle famiglie e delle pubbliche istituzioni, promuove l’ampliamento dell’offerta formativa per mezzo di progetti che si propongono di raggiungere il seguente obiettivo finale: “ l’elevazione del livello di educazione personale, il potenziamento delle capacità di partecipare ai valori della cultura, della civiltà e della convivenza sociale, nella prospettiva dell’integrazione europea quale momento essenziale di una più vasta apertura alla mondialità”. - Per i bambini della scuola della scuola dell’Infanzia avvicinarsi al mare con un primo approccio scientifico può essere molto coinvolgente. Essi infatti sono attratti e incuriositi dalle varie specie esistenti nel mare ed inoltre dalla grande varietà di forme e colori che si possono sperimentare in attività che abbraccino la pluralità dei linguaggi finalizzandoli al raggiungimento delle diverse competenze. La conoscenza consapevole degli aspetti che compongono la realtà non può essere tale, se non viene rielaborata personalmente dai bambini. Privilegeremo attività in cui i bambini possano attraverso un coinvolgimento attivo, esplorare e manipolare la realtà di studio. Traguardi di sviluppo: Sviluppare nel bambino prime idee ecologiche sul mare, il rispetto del mondo marino e la conoscenza del lavoro dell’uomo vicino al mare e il senso estetico. Obiettivi di apprendimento: Osservare, descrivere e analizzare l’ambiente marino Acquisire informazioni e conoscenze relative al mare Classificare e seriare reperti marini Costruire insiemi in base alla forma Rievocare e comunicare esperienze relative al mare Attribuire la corretta denominazione agli oggetti utilizzati e ai dati della realtà - Esprimere graficamente le proprie conoscenze ed esperienze Imitare i giochi che si fanno sulla spiaggia e in acqua Interpretare adeguatamente un motivo musicale Intuire l’importanza del rispetto dell’ambiente marino Coordinare i movimenti a livello globale e segmentario in sincronia con la musica Metodologia: Il Progetto “ Tutti al mare!” prevede percorsi per categorie che indurranno i bambini a pensare quale sia la funzione del mare assicurando percorsi di: -associazione mare-colori per considerazioni di tipo estetico, - associazione mare-animali e mare-forze per concetti scientifici e naturali, - associazione mare-lavori e mare-luoghi per considerazioni di tipo socio- ambientale, - associazione mare-cose per attività logiche di discriminazione, classificazione e possibilità di raccolte. Inoltre sono previste visite guidate in posti di mare. Tempi di effettuazione: Tale progetto verrà effettuato in orario extra curriculare da Aprile a Maggio Orario di laboratorio: 10,00-11,00 Verifica: La verifica sarà attuata attraverso i vari elaborati dei bambini che saranno esposti in una mostra. Il progetto si concluderà con la visita all’Acquario di Napoli e con una performance musicale. Il presente progetto di plesso, che vede coinvolte tutte le classi della scuola primaria del plesso di San Lazzaro, si snoda in riferimento al Progetto d’Istituto “Lettura aperta alla creatività”. Finalità: Educare a stare in comunità, imparando a essere cittadini responsabili e rispettosi; Educare alla riflessione sulle esperienze della vita pratica quotidiana e alla discussione in classe su tematiche attuali; Educare a sostenere le proprie idee rispettando quelle degli altri. Obiettivi generali: Potenziare la capacità di esprimere concetti attraverso vari linguaggi: grafico-pittorico-musicalemotorio; Accrescere la capacità di lavorare in gruppo nel rispetto dei ruoli, dei compiti assegnati, dei tempi richiesti; Saper comprendere, riprodurre e decodificare testi di vario genere; Utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative; Sviluppare competenze comunicative, interpretative e relazionali. Obiettivi di apprendimento: Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti, mostrando di saperne cogliere il senso globale; Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici che fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà; Raccogliere le idee, organizzare per punti, pianificare la traccia di un racconto o di una esperienza; Eseguire collettivamente ed individualmente brani vocali, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione; Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche e pittoriche, plastiche tridimensionali, attraverso processi di manipolazione e, rielaborazione e associazione di codici, di tecniche e materiali diversi tra loro; Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive corporee anche attraverso forme di drammatizzazione, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Tempi: da gennaio a maggio 2014 Risorse: Umane: docenti del plesso impegnati in orario curricolare ed extracurricolare più un esperto musicale esterno per un impegno di 40 ore. Strutturali: spazi del plesso. Il presente progetto di plesso, che vede coinvolti tutti gli alunni della scuola primaria del plesso di Campora, permette di mettere in gioco competenze normalmente non valorizzate durante i consueti percorsi scolastici, aumentando così la motivazione e la consapevolezza delle proprie capacità. Finalità: Educare alla convivenza civile, intesa come rispetto di sé e degli altri; Ascoltare, drammatizzare, inventare, fantasticare per sviluppare competenze espressive, cognitive e comunicative; Favorire lo sviluppo delle capacità di utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative reali e fantastiche. Obiettivi generali: Potenziare la capacità di esprimere concetti attraverso vari linguaggi: grafico-pittorico-musicalemotorio; Accrescere la capacità di lavorare in gruppo nel rispetto dei ruoli, dei compiti assegnati, dei tempi; Sviluppare le competenze comunicative, interpretative e relazionali. Saper comprendere, riprodurre e decodificare testi di vario genere; Utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative. Obiettivi di apprendimento: Potenziare la motivazione ad apprendere -Interpretare criticamente un testo narrativo; Trasformare un testo narrativo in un testo rappresentativo; Usare in modo appropriato vari tipi linguaggio: gestuale, vocale e verbale per comunicare situazioni ed esprimere sentimenti ed emozioni. Metodologia: La metodologia privilegiata sarà quella incentrata sulla cooperazione e sull’organizzazione di gruppi flessibili eterogenei per livello, in modo che quelli più capaci possano svolgere ruoli da tutor nei confronti dei compagni in difficoltà. Saranno attivati i seguenti laboratori: artisticomanipolativo, musicale ed espressivo. Tempi: da marzo a maggio. Risorse: le docenti del plesso. Il presente progetto che i docenti del plesso di Pianillo intendono attuare nel corso di quest’anno scolastico, sarà concentrato sulla lettura “come percorso” e sull’importanza del saper leggere. Il progetto mira fondamentalmente allo sviluppo della creatività, passando attraverso la lettura di testi di vario genere, la ricerca, il movimento, la musicalità, la tecnologia,… Finalità: Promuovere la curiosità ed il piacere alla lettura; Educare alla convivenza civile, intesa come rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente di vita. Ascoltare, drammatizzare, inventare, fantasticare per sviluppare competenze espressive, cognitive e comunicative. Favorire lo sviluppo delle capacità di utilizzare il corpo ed il movimento per rappresentare situazioni comunicative reali e fantastiche; Promuovere la fruizione e la gestione dei mezzi informatici, tecnologici e audiovisivi. Obiettivi generali: Saper leggere, comprendere, decodificare e manipolare testi narrativi; Sviluppare le competenze comunicative, interpretative e relazionali; Potenziare le proprie capacità espressive e verbali; Potenziare la capacità di esprimere concetti attraverso il linguaggio grafico-pittorico, musicale e motorio; Accrescere la capacità di lavorare in gruppo nel rispetto dei ruoli, dei compiti assegnati e dei tempi; Usare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative; Utilizzare mezzi informatici e tecnologici. Obiettivi di apprendimento: Aumentare la motivazione ed il piacere nei confronti della lettura; Potenziare la velocità di lettura; Apprezzare il valore e il significato dei testi scritti; Migliorare la tecnica di studio; Diventare buoni lettori; Saper ascoltare la lettura ad alta voce da parte dell’insegnante o di un compagno; Comprendere il significato dei testi; Saper leggere, dando prova, anche attraverso un uso appropriato delle pause e delle intonazioni, di aver compreso il contenuto; Sapersi concentrare nella lettura silenziosa; Esprimere giudizi personali in relazione al gradimento del libro. Metodologia: la metodologia sarà sempre connessa al lavoro di gruppo. Ogni alunno diventerà così registra del proprio apprendimento e potrà esserlo solo se avrà un ruolo attivo. Particolare attenzione verrà dedicata all’assegnazione dei vari compiti agli alunni, affinchè siano funzionali e gradevoli per ognuno. Saranno attivati diversi laboratori: Laboratorio artistico-manipolativo; Laboratorio musicale; Laboratorio espressivo. Tempi: da febbraio a maggio. Risorse: Umane: docenti del plesso impegnati in orario curricolare ed extracurricolare più un esperto musicale esterno per un impegno di 40 ore. Strutturali: spazi del plesso. il presente progetto di plesso che vede coinvolte tutte le classi della scuola primaria del plesso di Bomerano, Finalità: Educare alla convivenza civile, intesa come rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente di vita; Promuovere la curiosità ed il piacere alla lettura; Ascoltare, drammatizzare, inventare, fantasticare con le fiabe per sviluppare competenze espressive, cognitive e comunicative; Favorire lo sviluppo della capacità di utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative reali e fantastiche. Obiettivi generali: Potenziare la capacità di esprimere concetti attraverso vari linguaggi: grafico-pittorico, musicale e motorio; Accrescere la capacità di lavorare in gruppo nel rispetto dei ruoli, dei compiti assegnati, dei tempi; Sviluppare le competenze comunicative interpretative e relazionali; Saper comprendere, riprodurre e decodificare testi di vario genere; Utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicanti; Obiettivi di apprendimento: Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti, mostrando di saperne cogliere il senso globale; Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà; Raccogliere le idee, organizzare per punti, pianificare la traccia di un racconto o di una esperienza; Eseguire collettivamente ed individualmente brani vocali, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione; Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche-pittoriche, plastiche tridimensionali, attraverso processi di manipolazione, rielaborazione e associazione di codici, di tecniche e materiali diversi tra loro; Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive corporee anche attraverso forme di drammatizzazione, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Metodologia: Cooperazione ed organizzazione di gruppi flessibili eterogenei. Tempi: da febbraio a maggio. Risorse: Umane: docenti del plesso impegnati in orario curricolare ed extracurricolare più un esperto musicale esterno per un impegno di 40 ore. Strutturali: spazi del plesso. PROGETTI PON 2013-14 Il Programma Operativo Nazionale, P.O.N. , nell'ambito scolastico si avvale di due Fondi: Il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) ed ha nell'ambito di riferimento territoriale, le scuole di 4 Regioni del Mezzogiorno, ossia: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Si tratta di un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del sistema di istruzione e formazione delle regioni del mezzogiorno che ha come obiettivi di grande rilievo: - la riduzione del fenomeno della dispersione scolastica; - lo sviluppo della società della conoscenza e dell'informazione; - l'ampliamento delle competenze di base; - il sostegno alla mobilità dei giovani e lo sviluppo degli strumenti per garantirla; - l'integrazione con il mondo del lavoro; - lo sviluppo dell'istruzione permanente; - la formazione dei docenti e del personale scolastico; - il rafforzamento delle pari opportunità di genere; - lo sviluppo di una cultura ambientale; - il miglioramento degli ambienti di apprendimento. Nella scuola primaria verranno effettuati due moduli di scienze, un modulo di musica, tre moduli di psicomotricità e un modulo di psicologia rivolto ai genitori; mentre, nella scuola secondaria di primo grado verranno effettuati un modulo di recupero delle abilità di base della matematica, un modulo di giornalismo e un modulo di metodologie didattiche. VERIFICA E VALUTAZIONE P.O.F. La nostra scuola, attraverso strumenti interni di autovalutazione, controlla i risultati delle proprie azioni, in funzione di un trattamento sempre continuo delle scelte progettuali, organizzative e didattiche, al fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa. OGGETTI DELLA VALUTAZIONE La valutazione del P.O.F. ha ad oggetto tre aree di indagine: Attività progettuale Servizio formativo Organizzazione Ogni area di indagine è sviluppata attraverso l’analisi dei tre macroindicatori che emergono dal testo del Regolamento dell’autonomia: Flessibilità Integrazione Responsabilità CRITERI DI VALUTAZIONE Congruenza tra il progettato e il realizzato Corrispondenza tra il dichiarato e il percepito Rispondenza dei percorsi didattici e delle modalità di lavoro alla domanda formativa. CRITERI PER L’AUTOANALISI D’ISTITUTO L’ex Circolo Didattico “Di Giacomo" ha aderito nell’anno scolastico 2000/2001 al “PROGETTO QUALITA’”. Si tratta di un percorso che ha mirato alla progettazione, alla realizzazione e al controllo degli interventi per una qualificazione sempre più alta del servizio. A tal fine fu costituito il CPPI (comitato, programmazione, progettazione, indirizzo): un gruppo di lavoro con il compito di realizzare uno strumento di monitoraggio per la rilevazione della qualità del servizio scolastico. Nell’anno scolastico 2001/2002 il CPPI elaborò uno strumento di autoanalisi d’Istituto come era previsto dalla “Fase 2” del Progetto qualità”. Gli INDICATORI DI QUALITA’ e gli strumenti di rilevazione hanno consentito negli anni scolastici 2002/2003, 2003/2004 e 2004/2005 di effettuare un “Check up” della scuola attraverso l’individuazione dei punti di forza e di debolezza e di conseguenti progetti di miglioramento. Contemporaneamente l’ex Circolo avviò un lavoro di formazione con consulenza esterna ai fini della redazione del Manuale della qualità e della relativa successiva certificazione di qualità. Dopo la redazione del Manuale della qualità, è stato sospeso l’iter per la certificazione; pertanto il gruppo CPPI, in quanto gruppo d’autoanalisi, si è attivato per lo svolgimento delle attività funzionali all’autoanalisi d’Istituto compatibilmente con le risorse economiche disponibili. Il nuovo Istituto Comprensivo “Di Giacomo-De Nicola” ha deciso che il gruppo di autoanalisi sia funzionale anche nella nuova istituzione scolastica. Bisogni DIRIGENTE SCOLASTICO Portatori d’interesse -Comunicazione efficace ed efficiente -Ricerca, raccolta e archiviazione di materiali. -Coordinazione orientata ai risultati. -Comunicazione orientata al confronto esterno. -Elaborazione dati. -Ricognizione dei fondi disponibili. -Analisi dei bisogni formativi degli alunni e delle famiglie. -Docenti -Personale ATA -Genitori CPPI Comunicazio ne Documentazion e -Capacità -Capacità di sintesi chiarezza. -Capacità di relazionarsi all’interno e all’esterno. di e ricerca, interpretazione e archiviazione documenti. -Competenze informatiche. Coordinamento e controllo qualità -Capacità di orientamento ala risultato. -Capacità gestionale. Rilevazione e tabulazione dati - Competenze statistiche. Gestione finanziaria -Competenze amministrative contabili. Analisi dei bisogni Competenze relazionali -Capacità di osservazione e rilevazione dati. PROMUOVERE E COORDINARE IL MONITORAGGIO E L’AUTOANALISI D’ISTITUTO Documentare Comunicare -Garantire la circolarità delle informazioni nei tre plessi del Circolo. -Raccogliere proposte e richieste relative ai processi di autoanalisi da parte dei colleghi. -Seguire la storia del progetto attraverso la raccolta del materiale. -Raccogliere materiale di implementazione del progetto. -Stilare i verbali e raccogliere le circolari. -Raccogliere il lavoro prodotto dal gruppo per informatizzarlo sul floppy. -Tabulare i dati in grafici e tabelle. -Costruire per il Collegio lucidi esplicativi del lavoro svolto. Coordinare -Partecipare alla progettazione in tutte le sue fasi. -Delegare compiti e sollecitare le responsabilità. -Promuovere il lavoro dei vari ruoli e coordinare l’azione. -Controllare e verificare i processi avviati e i risultati conseguiti. - Mantenere i rapporti con le altre scuole della rete e con il Polo regionale. -Relazionare al Collegio sul lavoro svolto. Rilevare e tabulare dati Gestire -Raccogliere e tabulare dati. il budget. -Controllare la tenuta e la rendicontazione del budget. -Tenere d’occhio Analizzare -Rilevare le esigenze formative dell’utenza (alunnifamiglia). MISURAZIONE -Contatti attivati -Archivio storico. con i docenti. -Atti pubblicizzati -Materiali informatizzati. -Unitarietà del processo. -Dati statistici -Dati informatizzati. -Dati raccolti.
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