03-Nov-14 Sistemi Informativi Geografici (GIS) Introduzione 1 Vittorio Maniezzo – Università di Bologna La mappa di Çatalhöyük (6200 ac) La più antica mappa conosciuta! Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 2 1 03-Nov-14 La tavoletta di Ga-Sur (2500 ac) Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 3 Orbis terrarum (20 dc) Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 4 2 03-Nov-14 Tabula Peutingeriana (100 dc) Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 5 Mappe T-O (1000 – 1200 dc) Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 6 3 03-Nov-14 Tabula Rogeriana (Muhammad al-Idrisi, Sicily, 1154). Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 7 Mappa di Piri-Reis (1513) Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 8 4 03-Nov-14 2014 dc Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 9 GIS “Un G.I.S. è uno strumento che permette di rappresentare, interrogare, visualizzare e analizzare entità spaziali o eventi che si verificano sul territorio. Oltre alle funzionalità di un DBMS tradizionale, le funzionalità proprie di un G.I.S. sono l’acquisizione, la gestione e l’integrazione di dati territoriali multisorgente.” Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 10 5 03-Nov-14 GIS Un GIS è uno strumento di supporto all’esperto nello studio di fenomeni naturali, fisici, sociali, ecc., nella pianificazione di strategie o nella progettazione di infrastrutture territoriali. Un GIS è più che un database georeferenziato. Le operazioni e le query supportate estendono di molto quelle utilizzate su dati non geografici. Un GIS fornisce: • un DBMS; • funzionalità di analisi spaziale; • funzionalità di visualizzazione mappe. Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 11 Utilizzo COSA • La caratterizzazione delle entità viene effettuata attraverso l’associazione di attributi: es. altitudine, lunghezza, densità di popolazione. DOVE • La localizzazione di entità spaziali è identificata da georiferimenti espressi in un sistema di coordinate riferite alla superficie terrestre. • Le mappe rappresentano entità geografiche per mezzo di punti, linee o aree caratterizzate da coordinate geografiche (es: UTM , GaussBoaga) in un sistema proiettivo. PERCHE’ • Le relazioni spaziali tra le entità rappresentate permettono di modellizzare processi di interesse nel territorio. Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 6 03-Nov-14 GIS: esempi di applicazioni • Agricoltura/foreste : monitoraggio e gestione • Archeologia: descrizione e valutazione di scenari • Ambiente: monitoraggio, modellazione, gestione del degrado, pianificazione, alluvioni, frane, terremoti, desertificazione, qualità dell’acqua e dell’aria, clima. • Epidemiologia: localizzazione, gestione • Servizi d’emergenza: ottimizzazione, polizia, vigili del fuoco, ambulanze, crimine • Navigazione: aria, mare e terrestre (navigatori). • Marketing: localizzazione, ottimizzazione • Amministrazione del territorio: catasto, gestione reti viaria, ferroviaria, telefonica, elettrica, gas, ecc. • Studi sociali: demografia • Turismo: hotel, siti di interesse ecc. Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 13 Dati territoriali e tematici Dati territoriali (dove) • specificano localizzazioni • memorizzati in attributi geometrici o geografici Dati tematici (descrittivi) (cosa e quanto) • specificano caratteristiche di quel luogo, naturali o artificiali • memorizzati in attributi DBMS standard (non spaziali) I GIS storicamente memorizzavano separatamente dati territoriali e tematici, prevedendo un join per visualizzazione ed analisi. Attualmente si basano su tabelle di database spaziali in cui è gestito esplicitamente un attributo geometry. Vittorio Maniezzo - Università di Bologna 14 7 03-Nov-14 Tipologie dati GEODATABASE collezione di entità geografiche DATI CLASSICI Attributi GEORIFERIMENTI Posizione ed estensione TOPOLOGIA Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 15 Sorgenti principali di dati • Mappatura topografica: agenzie nazionali, Regioni (CTR)), amministrazioni locali e compagnie private • Organismi militari (IGM) • Agenzie spaziali (ESA) • Agenzie per il monitoraggio ambientale e terrestre (geologi, idrologi, geografi, ambientalisti, ecologi, climatologi, ecc) Tipi di dati • Mappe topografiche a varia scala (Fogli IGM 1:100.000, 1:50.000, 1:25.000) • Mappe geologiche (Fogli CARG 1:25.000) • Immagini satellitari e fotografiche da aereo (LANDSAT ) • Confini di regioni amministrative: cap, zone censuarie • Reti tecnologiche (strade, elettricità, gas, telefono, acqua, fogne ecc.) •… Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 16 8 03-Nov-14 Modellizzazione in GIS Tre passi preliminari per la organizzare dati in un GIS: 1) Identificazione e definizione dei temi: osservazione della realtà e definizione del modello concettuale adatto 2) Scelta del modello logico di dati spaziali più adatto: • Gli oggetti sono semplici, puntuali, estesi, composti, interconnessi.. • La variazione degli attributi è continua e derivabile, non derivabile ecc.. 3) Scelta della modalità di rappresentazione implementativa • Tassellazione regolare, rappresentazione vettoriale. Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 17 Modello Concettuale Un modello concettuale è un’astrazione e generalizzazione della realtà che include soltanto le proprietà rilevanti per l’applicazione. Nel processo di astrazione è necessario tener conto di: • scopi dell’applicazione • scelta del modello concettuale, che influenza le operazioni possibili sui dati • scala di rappresentazione • entità rappresentate primitive o composte da altre entità (es. nazioni in termini di regioni) • rappresentazione degli elementi a campo o a oggetti (v. seguito) Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 18 9 03-Nov-14 Rappresent. di elementi geografici Due tipi di dati: • Dati territoriali che descrivono localizzazioni (dove) • Dati tematici che specificano caratteristiche di quel luogo (cosa, quanto) Rappresentazione in un GIS: raggruppandoli in temi (layer) basati su aspetti simili (es. idrografia, topografia, fiumi, fogne, supermercati) e usando (v. seguito): • modelli dati vettoriali • modelli dati raster Vittorio Maniezzo - Università di Bologna 19 Tipi di dati territoriali continui: elevazione, piogge, temperature aree: • non limitati: utilizzo terreni, aree di mercato, tipi di rocce • limitati: confini di città/comuni/stati, proprietà, zonizzazioni • in movimento: masse d’aria, branchi di animali. reti: strade, reti trasmissive, reti idriche punti: • fissi: pozzi, lampade stradali, indirizzi, ... • mobili: automobili, singoli animali, ... Vittorio Maniezzo - Università di Bologna 20 10 03-Nov-14 Tipi di dati GIS: Raster Dati raster • i luoghi sono referenziati per mezzo di una griglia di celle in un array bidimensionale • gli attributi sono rappresentati come valori associati alle celle • i dati di solito derivano da: immagini aeree o satellitari mappe scannerizzate • appropriati per caratteristiche continue: elevazione temperatura tipi di suolo utilizzo dei terreni Vittorio Maniezzo - Università di Bologna 21 Tipi di dati GIS: Vettoriale Dati vettoriali • i luoghi sono referenziati da coordinate x,y, e possono essere collegati per formare linee o poligoni • gli attributi sono referenziati per mezzo di identificatori univoci in tabelle • appropriati per caratteristiche con confini ben definiti: property lines confini politici / amministrativi trasporti Vittorio Maniezzo - 22 11 03-Nov-14 Raster e vettoriale Vittorio Maniezzo - 23 Modelli di dati spaziali Il modello di dati spaziali ad oggetti • gli oggetti geografici hanno un’identità e dei confini nitidi ben definiti da punti, linee, poligoni, ecc: • È naturalmente associato a una rappresentazione vettoriale Il modello di dati spaziali a campo (field-based) • gli oggetti geografici si estendono su tutto il dominio spaziale (funzioni continue, funzioni derivabili, celle regolari o irregolari). • È naturalmente associato a una rappresentazione raster o grid. Adatto per rappresentare temi che variano in modo continuo sul dominio spaziale (proprietà fisiche, diffusione di inquinanti, ecc) Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 24 12
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