Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria CORSO PER AGENTI Domande in scadenza PERUGIA - Ultimi giorni utili per domande di partecipazione al corso per agenti e rappresentanti di commercio, valido per l’iscrizione alla Camera di commercio. L’iniziativa, organizzata da Iter-Confcommercio, partirà il 10 giugno presso la sede dell’agenzia formativa Iter a Perugia (Strada di Montecorneo, n. 45, Frazione Montebello), ed avrà una durata di 90 ore, con lezioni pomeridiane due giorni la settimana. Per le iscrizioni e per ulteriori informazioni, rivolgersi agli uffici Iter (tel. 075-518491 - 7828509), alle Associazioni territoriali di Confcommercio oppure on line, www.innovazioneterziario.it. 28 Bollette energetiche delle Pmi, occhio agli “imbrogli” Indagine Cna: oneri impropri e sconti non applicati, ecco i costi che le imprese potrebbero tagliare di LARA PARTENZI PERUGIA - Costi non previsti che si potrebbero prevenire e tagliare. “ Imbrogli” di varia natura che gonfiano letteralmente le bollette di luce e gas andando a pesare come macigni sulle imprese umbre ma che, con un occhio attento, potrebbero essere eliminate. I dati parlano chiaro: ben 8 aziende manifatturiere su 10 si vedono applicare oneri impropri sulle bollette dell’energia elettrica, ed oltre 9 su 10, praticamente la quasi totalità, sono soggette all’aliquota Iva ordinaria al 22% quando avrebbero diritto all’Iva ridotta al 10%, sia quelle artigianali sia quelle industriali. Sono solo due delle principali “stranezze” rilevate dalla Cna dell’Umbria, passando al setaccio 400 bollette di energia elettrica e gas naturale di altrettante imprese umbre rappresentative, sia per settore di appartenenza che per dimensioni, del tessuto produttivo della regione. Nel campione sono state infatti inserite 235 le imprese manifatturiere - che poi sono quelle che sostengono i costi più alti - 115 erogatrici di servizi vari e 50 le aziende del settore delle costruzioni, di cui il 95% di micro e piccole dimensioni e il 5% di media grandezza con l’obiettivo di verificare le differenze che si vengono a creare tra le classi dimensionali delle imprese. I PUNTI SALIENTI I dati 1 Sono stati raccolti su un campione di 400 imprese del territorio Elettricità 2 Ben 8 aziende su 10 si vedono applicare oneri impropri, 9 su 10 l’Iva ordinaria Gas 3 Il 66% delle aziende analizzate non usufruisce delle accise ridotte A far lievitare le bollette elettriche delle Pmi dell’Umbria (l’indagine ne prende in esame 250, di cui 238 di piccole e 12 di medie dimensioni) oltre al prezzo dell’energia, che incide per il 49%, ci sono i costi infrastrutturali per i servizi di rete, che pesano per un altro 10% e quello della fiscalità (6%). A queste tre voci si aggiunge, un ulteriore 35% che racchiude i cosiddetti oneri generali di sistema, ovvero le risorse che vengono destinate a coprire preva- La Camera di commercio premia la fedeltà al lavoro e le imprese PERUGIA - La 62esima edizione della premiazione del Lavoro e dell’Impresa si terrà venerdì a partire dalle 9.30, presso il Centro Congressi della Camera di commercio di Perugia (via Pellas, 81 Perugia). Premiati di questa edizione 2014, sono 5 lavoratori dipendenti con oltre 30 anni di attività, di cui 25 nella stessa azienda e 39 imprese che hanno saputo affermarsi nei loro settori di appartenenza. Premi al Merito a due imprese che si sono distinte per il raggiungimento di alti obiettivi di progresso economico e civile. La manifestazione sarà aperta dalla relazione del presidente dell’Ente camerale di Perugia Giorgio Mencaroni. Interverranno: Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere nazionale e Catiuscia Marini, presidente della Regione. lentemente bonus ed agevolazioni, di cui la fetta più grande, pari all’86,3%, vanno agli incentivi per le fonti rinnovabili. Ma ci sono altre possibili voci di spesa che, se eliminate, potrebbero far risparmiare sensibilmente le aziende sui costi energetici: sono gli oneri impropri, ovvero pagati anche se non dovuti perchè previsti dai contratti stipulati dalle imprese con le aziende fornitrici (tra questi gli oneri amministrativi, il contratto venduto a prezzo fisso ma con una quota variabile applicata fuori costo fisso e oneri di sbilanciamento, ovvero non dovuti dal cliente finale) e i costi per l’energia reattiva. Ebbene, dall’indagine della Cna risulta che solo al 20% delle imprese vengono applicati oneri corretti sulla bolletta elettrica, e che il 28% del campione paga la penale prevista nel caso in cui l’energia reattiva risulti superiore al 50% dell’energia attiva prelevata. Non va meglio nei contratti per la fornitura di gas. Il decreto del Fare (legge 98 del 2013) ha introdotto La presentazione dell’indagine presso la sede della Cna Umbria l’obbligo di passaggio al mercato libero, e in attesa di un vero e proprio Regolamento attuativo al momento è lasciata nelle mani dei singoli fornitori l’obbligo di informare i propri clienti e la scelta delle tempistiche di passaggio. Analizzando le voci in bolletta la Cna ha riscontrato che il 57% del costo complessivo è dovuto alla materia prima più la vendita, il 17% ai costi infrastrutturali e di sistema e il restante 26% alle imposte. Ed è sulle imposte che le imprese umbre si trovano a pagare che emerge l’ennesima anomalia: su 150 aziende prese in esame, infatti, solo 51, pari al 34%, beneficiano dell’accisa agevolata (0,012498 euro al mc) a cui tutte hanno diritto, mentre al restante 66% viene applicata quella ordinaria (0,186 euro al mc in funzione dei consumi). Un ulteriore calcolo dettagliato viene fatto sul costo delle materie prime che, come ribadito più volte dal direttore della Cna Umbria, Roberto Giannangeli, «è sensibilmente più sostenuto per le imprese di piccole dimensioni rispetto a quelle di grandi dimensioni». E se si considera che la materia prima incide per il 50% sul costo della bolletta, ci rendiamo conto di cosa significhi questa voce sui bilanci di un’impresa». Considerando, pertanto, che i costi energetici nel mercato libero diminuiscono all’aumentare dei consumi, «ci stiamo muovendo per la costituzione di gruppi di acquisto, sia per l’energia elettrica che per il gas» con l’obiettivo di «aiutare le imprese a razionalizzare e ridurre i costi di produzione» ed incentivando, in tal modo, la promozione di progetti di innovazione e l’accesso a nuovi mercati . A conti fatti, con i gruppi di acquisto si potrebbe arrivare a risparmiare fino al 40% del costo della materia prima, un risultato significativo se si considera che, proprio a causa del costo dell’energia, si stima che un prodotto costi ad un impresa italiana tra il 20% ed il 25% rispetto ad un’azienda di una altro Paese europeo. Enti, fattura elettronica dal 6 giugno Intesa Sanpaolo lancia Easy fattura, versione semplificata a costi contenuti PERUGIA - Intesa Sanpaolo (nella nostra regione presente con Casse di risparmio dell’Umbria), ha messo a punto un sistema di fatturazione elettronica per venire incontro alle esigenze dei fornitori e degli uffici della pubblica amministrazione. Recenti obblighi di legge (D.m. n° 55 del 3/4/2013) accelerano infatti il ricorso della fattura elettronica nei rapporti di fornitura di beni o servizi. Dal 6 giugno, infatti, ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza non potranno più accettare fatture cartacee e lo stesso avverrà il 31 marzo 2015 per gli altri enti nazionali e le amministrazioni locali. Intesa Sanpaolo ha inoltre previsto una versione semplificata di fatturazione elettronica a costi contenuti: Easy Fattura permette di emettere, di inviare (ciclo attivo), di ricevere (ciclo passivo) e di conservare a norma fatture elettroniche. Al servizio si accede attraverso il portale di remote banking per le imprese Inbiz. La fattura su supporto elettronico si compila in pochi secondi, utilizzando un computer o un tablet e si invia con un click al cliente, i cui dati saranno stati eventualmente preregistrati nella rubrica del servizio. Easy Fattura è adattabile sia alle esigenze delle aziende sia a quelle della pubblica amministrazione, indipendentemente dal numero di fatture trattate. Il libero professionista, la ditta individuale, l’azienda e gli uffici pubblici possono nel concreto esternalizzare presso la banca l’intero processo di fatturazione e la conservazione a norma di legge. La fatturazione elettronica, oltre a semplificare l’archiviazione e la ricerca dei documenti facilitando contabilità e obblighi fiscali, consente di ridurre fino al 90% i costi rispetto alla lavorazione in manuale. CORRIERE l DELL’UMBRIA Economia t Mercoledì 4 Giugno 2014 11 COMMERCIO Ultimi giorni per le iscrizioni al corso promosso dall’Iter che partirà il prossimo 10 giugno, presso la sede a Perugia A PERUGIA Ultimi giorni utili per le iscrizioni al corso per agenti e rappresentanti di commercio, valido per l'iscrizione alla Camera di commercio. Il corso per agenti e rappresentanti di commercio è organizzato da Iter - Confcommercio e partirà il prossimo 10 giugno, presso la sede dell'agenzia formativa Iter a Perugia (Strada di Montecorneo a Montebello). Avrà una durata di 90 ore e sarà articolato in lezioni pomeridiane, da svolgere due giorni la settimana. Per le iscrizioni e per ulteriori informazioni, rivolgersi agli uffici Iter: 075-518491 7828509. Le iscrizioni possono essere effettua- COME DIVENTARE AGENTI E RAPPRESENTANTI te anche presso le associazioni territoriali di Confcommercio oppure on line, tramite il sito www.innovazioneterziario.it. Requisiti minimi di accesso al corso sono diploma di scuola dell'obbligo (licenza elementare per i nati prima del 1952); possesso del regolare permesso di soggiorno per i cittadini extra comunita- ri. Chi è in possesso del diploma di Ragioneria o equipollente o diploma di laurea in materie economiche - giuridiche può esercitare la professione senza dover frequentare il corso. Principali argomenti: diritto civile e commerciale - legislazione tributaria e fiscale - legisla- P zione previdenziale e assistenziale - disciplina contrattuale dell'agente di commercio - comunicazione - tecniche di vendita - marketing orientamento al lavoro. Tutti i corsi preparatori all'avvio di attività d'impresa, organizzati dall'Agenzia formativa di Confcommercio, sono calibrati sulla base delle specifiche esigenze degli imprenditori. Sono riconosciuti dalla Provincia di Perugia e dalla Regione dell'Umbria; per questo hanno validità su tutto il territorio nazionale. Sono a numero chiuso; la frequenza è obbligatoria ed è consentita un'assenza massima del B 25% delle ore del corso. IMPRESE La denuncia arriva direttamente dalla Cna dopo una studio fatto sul settore manifatturiero BOLLETTA DI ENERGIA E GAS: STANGATA DI ONERI IMPROPRI PER 320AZIENDE UMBRE di Isabella Rossi A PERUGIA - Potrebbero risparmiare e di molto. Invece la disinformazione e la scarsa trasparenza di certi contratti tendono pericolose trappole alle pmi umbre. Che spesso ci cadono, salvo poi accorgersi, primo o poi del tonfo. Succede così che si paga l'Iva ordinaria quando si ha diritto a quella ridotta. E l'accisa ordinaria sul gas naturale quando si ha diritto, ancora una volta, a quella ridotta. E la differenza sono migliaia di euro in meno nelle casse delle microimprese umbre. Questo il risultato di un analisi su 400 imprese effettuata di recente da Cna Umbria. Ovvero 235 del settore manifatturiero, 115 erogatrici di servizi e 50 del settore delle costruzioni. Di queste ben l'80% presenterebbe "oneri impropri" nella bolletta dell'energia elettrica e del gas naturale. E a pagare il conto più salato sarebbero soprattutto le imprese di piccole dimensioni del manifatturiero. Capitolo a parte quello relativo ai costi della materia prima, ovunque troppo alti perché non negoziati come invece occorrerebbe fare. Nell'analisi condotta da Benedetta Tribolati ed Elisa Cinfrignini, e presentata ieri mattina dal l z IL PUNTO LE VOCI RIPORTATE A VOLTE SONO DIFFICILI DA CAPIRE ANCHE AI PIU’ ESPERTI A PERUGIA Le voci in bolletta, si sa, sono spesso poco leggibili anche per l'utente preparato. Dall'analisi condotta da Cna Umbria sulle bollette di gas ed energia di 400 imprese, risultano intanto una serie di tendenze. Ad esempio nelle bollette dell'energia elettrica analizzate il prezzo dell'energia incide per il 49%, i costi infrastrutturali per servizi di rete per il 10% e gli oneri di sistema per il 35%. Il costo della fiscalità pesa invece per il 6%. Altre ripartizioni emergono dall'indagine nel mercato del gas naturale. Qui materia prima e vendita incidono per il 57%, i costi infrastrutturali di rete e gli oneri di sistema per il 17%, mentre le imposte - che comprendono l'accisa, l'addizionale regionale e l'Iva - hanno un peso specifico del 26%. E due, in sostanza, sono le verifiche che spettano all'impresa direttore di Cna Umbria, Roberto Giannangeli, emerge tutta la fragilità delle pmi umbre a districarsi nella palude dei costi energetici, in un mercato caratterizzato da alta competizione e scarsa trasparenza. Un vero problema, visto che proprio quei co- nel passaggio al mercato libero: costo dell'energia, che varia fortemente da un operatore all'altro. E condizioni di fornitura. E' lì che si insidiano i cosidetti oneri impropri, responsabili di far lievitare le bollette B quando per legge sarebbero previsti risparmi. sti, come noto, hanno valore strategico per tutte le imprese ed ancor di più per le piccole. Per quanto riguarda l'energia elettrica, l'analisi è stata condotta su 238 piccole e micro imprese umbre e 12 medie imprese. Ne è risultato anche qui che più l SERVIZI Massima attenzione Nel capire i costi delle bollette y dell'80% delle aziende presentava voci in bolletta non previste dall'Aeeg (l'Autorità per l'Energia elettrica ed il gas) ma sottoscritte nel contratto di fornitura, non sempre a vantaggio dell'impresa, per così dire. Anche nei contratti per la fornitura di gas è ri- CAMERA DI COMMERCIO Per il segretario Cecchetti “incomprensibile questo gesto” La manifestazione si terrà venerdì con inizio alle 9.30 DIMISSIONI PRESIDENTE GESENU: CRITICHE DALLA UILTRASPORTI PREMIAZIONE DEL LAVORO CON I DIPENDENTI PIU’ LONGEVI A PERUGIA "Apprendiamo con stupore e sorpresa dalla stampa che il presidente di Gesenu, Luciano Ventanni, si sarebbe dimesso dal suo incarico. Un atto che non si comprende se sia stato fatto pro o contro l'azienda". È il commento del segretario di Uiltrasporti Umbria, Stefano Cecchetti al "durissimo momento - ha continuato - che la società di Gestione servizi nettezza urbana di Perugia sta vivendo e che potrebbe pregiudicarne la sua esistenza". "Più volte - ha continuato il segretario - la Uiltrasporti ha mes- A PERUGIA so in luce, contestandolo, il forte disimpegno dei partner privati di Gesenu a fronte di un necessario impegno finanziario teso alla messa in sicurezza e al rilancio della stessa azienda, ormai chiaro a tutti. Tuttavia non comprendiamo il gesto delle dimissioni, soprattutto in un momento di pieno clima elettorale per il ballottaggio per il sindaco di Perugia". Secondo il sindacato, Gesenu oggi più che mai ha bisogno di un socio pubblico, il Comune di Perugia appunto, coeso e forte a difesa degli interessi dei citB tadini”. sultato che a beneficiare dell'accisa agevolata erano solo 51 imprese su 150, nonostante tutte le imprese esaminate ne avessero diritto. Eppure la differenza tra le due aliquote è consistente. 34% per l'accisa ridotta, contro il 66% dell'accisa ordinaria. Nota dolente, soprattutto per le imprese del manifatturiero è, inoltre, la mancata applicazione dell'Iva ridotta. Solo il 9% ne beneficia. Questo vuol dire che per 214 imprese, artigianali ed industriali, l'Iva applicata è quella del 22% "al posto di quella prevista del 10%". Insomma, dall'analisi delle condizioni contrattuali applicate alla verifica di aliquote di Iva e accise e di penali previste in materia di energia reattiva, molto c'è da fare per sminare la strada alle pmi. "Ma - assicura Giannageli - ci stiamo muovendo anche sul fronte dei costi della materia prima. Considerando che i costi energetici nel mercato libero diminuiscono all'aumentare dei consumi, ci stiamo muovendo per la costituzione di gruppi di acquisto, sia per l'energia elettrica che per il gas. Crediamo che aiutare le imprese a razionalizzare e ridurre i costi di produzione e gestione faccia parte di uno dei compiti principali di un'associazioB ne di categoria". La sessantaduesima edizione della premiazione del lavoro e dell'impresa si terrà venerdì alle 9,30 presso il centro congressi della Camera di Commercio di Perugia in via Pellas, I premiati di questo 2014, sono cinque lavoratori dipendenti con oltre 30 anni di attività, di cui 25 nella stessa azienda e trentanove imprese che hanno saputo affermarsi nei loro settori di appartenenza. I premi al merito vanno invece a due imprese che si sono distinte per il raggiungimento di alti obiettivi di progresso economico e civile, La manifestazione sarà aperta dalla relazione del presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni (nella foto) che coglierà l’occasione per parlare dello stato di salute della economia nella provincia di Perugia. Situazione davvero difficile nonostante i segnali di ripresa che anche se timidamente stanno arrivando anche dalle nostre parti. Il 2014, infatti, sarà ancora un anno particolarmente difficile. Interverranno alla cerimonia Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere nazionale, Catiuscia Marini, presidente Regione dell' Umbria La presentazione dell’analisi economica spetterà al segretario generale della Camera di CommerB cio di Perugia Mario Pera. -MSGR - 06 UMBRIA - 44 - 04/06/14-N: 44 Umbria Regione (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 Mercoledì 4 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Energia, le imprese potrebbero risparmiare 5mila euro INDAGINE CNA SUI COSTI ANNUI DI LUCE E GAS I nodi Iva, accise e oneri impropri «Si può tagliare senza cambiare fornitore» IL DOSSIER PERUGIA Fino a 5.000 euro di risparmio sulle bollette di luce e gas per le piccole e medie imprese della regione, vessate da oneri impropri e condizioni non sempre favorevoli. Un'indagine Cna Umbria sui costi energetici delle Pmi umbre chiarisce che tra prezzi applicati, accise, Iva, oneri evitabili e clausole discutibili, è possibile ridurre gli importi delle bollette senza cambiare fornitore. Una delle strade percorribili, oltre a una migliore contrattazione e analisi delle condizioni al momento della sottoscrizione dei contratti, è la costituzione di gruppi di acquisto per ottenere migliori condizioni. La ricerca, condotta da Benedetta Tribolati ed Elisa Cinfrignini, esperte del settore Energia Cna Umbria, ha coinvolto 400 imprese e relative fatture di energia elettrica e gas naturale, il 95% delle quali di medio-piccole dimensioni. Lo studio ha messo in luce un consumo medio annuo di 51.573 kwh nelle 250 aziende prese in esame il 69,6% delle quali sceglie il mercato libero cui si rivolge una platea trasversale di imprese mentre per le più piccole c’è una predilezione per il mercato tutelato utilizzato dal 30% del campione; solo lo 0,4% attinge al mercato di salvaguardia preferito dalle aziende con più di 50 addetti. Il 79% del campione si rivolge inoltre ai primi otto maggiori operatori. Nell'analisi delle bollette si scopre che prezzo della materia prima incide per il 49% con il resto delle voci legato a servizi di rete (10%), oneri generali di sistema (35%) e fiscalità (6%). «I prezzi del mercato libero - spiega Tribolati - variano in funzione della fascia di consumo applicata e dell’azienda. Mentre analizzando le altre voci emerge che per alcune di queste, le piccole aziende si trovano a pagare per le grandi». È il caso degli oneri per la copertura delle agevolazioni per le imprese energivore che ricadono su tutti anche se solo il 5% delle imprese umbre ne usufruisce. «L'86,31% degli oneri impropri riguarda invece la ripartizione degli incentivi per le fonti rinnovabili». Tra le voci, il 2% è destinato a sostenere il regime tariffario delle ferrovie dello stato, il 2,13 allo smaltimento delle centrali nucleari. L'analisi evidenzia inoltre che circa l'80% delle imprese prese in esame sostiene oneri impropri, non previsti dall’Autorità ma sfuggite al contraente al momento della sottoscrizione del contratto. Pesano per oltre 600 euro a bolletta e riguardano oneri amministrativi, clausola della quota variabile, dispacciamento forfettario, oneri di sbilanciamento e certificati verdi. «C'è inoltre un 28% del campione che paga la penale per lo sforamento della quantità massima di prelievo: un costo evitabile eseguendo una puntuale verifica degli impianti». Quanto al gas naturale, risulta che la maggior parte del campione, circa l’80%, presenta consumi medio-bassi, sotto i 10mila metri cubi l'anno e che il 57% delle voci in fattura sono riferite alla materia prima e alla vendita. Poi c’è un 17% legato a trasporto e oneri di sistema, mentre il 26% è drenato dalle imposte. «Lo studio ha messo in luce che tutte le imprese del campione, sia artigianali, sia industriali - spiega Elisa Cinfrignini - hanno diritto all’aliquota Iva ridotta del 10% ma solo l'8,9% ne usufruisce, e che solo il 34% delle imprese, per lo più medie, usufruisce dell’accisa ridotta sul gas naturale (0,012498 euro al metro cubo invece di 0,186) come previsto dal Testo unico». In questo caso, le 99 micro e piccole imprese che non ne usufruiscono potrebbero risparmiare fino a 2.500 euro l'anno. «Le anomalie emerse sono rilevanti - spiega Pasquale Trottolini, Cna - e colpiscono soprattutto le imprese manifatturiere di piccole dimensioni cui sono applicate condizioni contrattuali che spesso disattendono le direttive previste dalle normative in vigore. Il riferimento è al Dpr 633 che regola l'applicazione Iva, al testo unico sulle accise e a quanto stabilito dall’Autorità per l'energia elettrica e il gas: solo al 20% delle imprese osservate sono applicati oneri corretti sulla bolletta elettrica; solo 51 delle 150 imprese osservate beneficiano dell’accisa agevolata sul gas naturale; solo al 9% delle imprese manifatturiere è applicata l'aliquota Iva agevolata del 10%». Si calcola poi che essendo il prezzo della materia prima funzione delle quantità consumate, non stupisce che le piccole imprese paghino un costo superiore. «Per questo ci stiamo muovendo per costituire gruppi di acquisto per le forniture energetiche», spiega Roberto Giannangeli, direttore Cna Umbria. «I dati confermano che per certi tipi di imprese c’è molto da fare: a partire dalle analisi delle condizioni contrattuali applicate, ma anche in materia di analisi delle fatture, di imposte e penali applicate, per razionalizzare costi che per le imprese sono tra i più rilevanti». Fabio Nucci La vignetta di Pino Fax: Perugia 075 5730282 Terni 0744 404126 Foligno-Spoleto 0742 0355841 E-mail: [email protected] / [email protected] / [email protected] / [email protected] PASSAGGI A LIVELLO E SICUREZZA Rete Ferroviaria Italiana, il Gestore dell’infrastruttura nazionale, ha eliminato nel 2013, con il programma di soppressione PL, 51 passaggi a livello di cui 23 in consegna a privati, con un investimento di circa 40 milioni di euro. I passaggi a livello in esercizio sono attualmente 5.288 su 16.751 km di linee del network di RFI. Inoltre, in ogni Regione è prevista l'eliminazione e automazione di ulteriori passaggi a livello nell’ambito dei programmi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico. Tali attività hanno consentito nel 2013 la chiusura di altri 137 passaggi a livello. I passaggi a livello la cui responsabilità è affidata direttamente ai privati e la cui gestione presenta maggiori criticità sono 1.134. Al momento, sono in corso lavori per l’eliminazione di 140 passaggi a livello con un investimento previsto di circa 250 milioni di euro. L’obiettivo del programma di RFI per il 2014 è di eliminarne altri 47 (cui andranno aggiunti quelli la cui eliminazione è conseguente a lavori di ammodernamento tecnologico delle linee). Fino ad oggi sono stati eliminati da RFI oltre 1.791 passaggi a livello con una spesa complessiva di circa 1.300 milioni di euro. I passaggi a livello smantellati sono sostituiti con sottopassi o cavalcavia. Gli interventi sono finanzianti dallo Stato con appositi fondi e sono concordati con gli Enti locali (Regioni, Province e Comuni) e/o Enti quali l’Anas. Giuseppe Angelini Ferrovie dello Stato Italiane COMMERCIO, COME DIVENTARE AGENTI Ultimi giorni utili per le iscrizioni al corso per agenti e rappresentanti di commercio, valido per l'iscrizione alla Camera di commercio. Il corso per agenti e rappresentanti di commercio è organizzato da Iter – Confcommercio e partirà il prossimo 10 giugno, presso la sede dell’agenzia formativa Iter a Perugia (Strada Montecorneo, n. 45, Frazione Montebello). Avrà una durata di 90 ore e sarà articolato in lezioni pomeridiane, da svolgere due giorni la settimana. Per le iscrizioni e per ulteriori informazioni, rivolgersi agli uffici Iter: Tel. 075-518491 – 7828509. Le iscrizioni possono essere effettuate anche presso le Associazioni territoriali di Confcommercio oppure on line, tramite il sito www.innovazioneterziario.it. Requisiti minimi di accesso al corso: - diploma di scuola dell'obbligo (licenza elementare per i nati prima del 1952); possesso del regolare permesso di soggiorno per i cittadini extra comunitari. Chi è in possesso del Diploma di Ragioneria o equipollente o diploma di laurea in materie economiche giuridiche può esercitare la professione senza dover frequentare il corso. I corsi sono a numero chiuso; la frequenza è obbligatoria ed è consentita un'assenza massima del 25% delle ore del corso. Lorella Cucchiaroni Confcommercio Anche la pubblica amministrazione per comunicare si è fatta “social” CONFRONTO PER MARTE ONLUS Marini, Davi e le nuove frontiere IL DIBATTITO TODI Appuntamento di cartello ieri pomeriggio nella sala Caminetto di Palazzo Vignola, a Todi, per appassionati di "Informazione e social network". Questo infatti l'intrigante titolo dato dalla Associazione Marte Onlus all'incontro al quale hanno partecipato la presidente della Regione Catiuscia Marini, Klaus Davi, massmediologo, nonché titolare di una importante agenzia stampa, il professor Sandro Formica, esperto di comunicazione internazionale sul turi- Disoccupazione e conti che non tornano «PIANO PER IL LAVORO» Allarme per Comuni e Gesenu LA QUESTIONE La situazione del lavoro sempre più drammatica. A partire dai dati diffusi ieri dall’Istat, lancia l’allarme il segretario regionale della Cgil Mario Bravi: «Secondo gli ultimi dati Istat riferiti alla nostra regione, gli occupati nel I trimestre scendono dai 362mila del 2013 agli attuali 354mila, con una perdita secca di 8mila occupati. Aumentano di pari smo, che insegna alla Università International della Florida e alla Bocconi per la quale cura anche il corso SDA, una Scuola di management. Moderatore Mario Roych. Gli interventi hanno spaziato sul mondo dei social network e sulla loro influenza nella società contemporanea, con un particolare approfondimento sull'utilizzo di questi mezzi di comunicazione in occasione delle ultime elezioni europee che però hanno comportato alcuni distinguo. Infatti sono dotati di grandi potenzialità, ma altrettanto grandi difficoltà perché non si sanno sfruttare in pieno. «Le ultime elezioni sono partite con una grossa influenza dei social soprattutto per Grillo e per i grillini, - ha affermato Davi - che hanno usato il web come megafo- no amplificatore del loro progetto politico, anche il Pd ha fatto passi da gigante nel campo, ma alla fine la partita si è giocata nei media generalisti come la televisione, basta pensare alla partecipazione di Grillo al talk show di Vespa, in quanto in Italia la televisione rimane ancora il veicolo che arriva più facilmente». Un parallelo tra la situazione italiana e quella degli Usa l'ha fatto Formica: «Quando si twitta è come stare in piazza e nel sistema di dialogo, sia esso facebook sia esso twitter, è importante come ci si sta non basta esserci, in quanto è importante capire che il web non è una comunicazione organica. Jobs di social ne parlava già nel 1996. In Florida ancora lavoriamo con fondi pubblici, ma quando passo anche i disoccupati (più 9mila unità), con il tasso di disoccupazione che balza dal 10,5% del 2013 al 12,6% attuale. Dopo il Lazio - rimarca Bravi - è il dato peggiore nel centro Italia. Questa situazione disastrosa, accentuata dalla mancanza di risorse per la copertura della Cig in deroga, che rischia di rendere il dato ancora più devastante, testimonia il fatto che purtroppo abbiamo avuto ragione nel parlare poche settimane fa di “falsa ripartenza” dell’economia in Umbria, in occasione della presentazione del nostro rapporto Ires Cgil. Non può esserci crescita, infatti, senza nuova occupazione o aumentando la precarietà del lavoro che esiste. Siamo assolutamente conviti che da questo baratro si esca soltanto con una politica economica alternativa, che metta veramente al centro un Piano del lavoro per l’Umbria». CISL: PIÙ EQUITÀ NEI BILANCI DEI COMUNI «Le politiche di bilancio dei comuni devono essere all’insegna della equita’ e di un’attenzione nuova alle politiche per il lavoro e i servizi sociali», è quanto è emerso da un incontro sindacale organizzato dalla Cisl dell’Umbria, d’intesa con il sindacato dei pensionati e funzione pubblica, con tutti gli operatori e dirigenti sindacali impegnati a gestire la contrattazione con i comuni umbri sulle scelte di bilancio 2014 in scadenza il 30 luglio. L’incontro è stato introdotto dal segretario regionale Claudio Ricciarelli che ha posto con forza l’esigenza di una profonda innovazione nell’impostazione dei bilanci comunali, innovazione imposta anche dal contesto nuovo delle politiche di finanza locale dei comuni e della necessità di operare scelte selettive e coraggiose in materia Catiuscia Marini e Klaus Davi al centro nell’incontro di Todi di riqualificazione della spesa pubblica, di nuove entrate, di selettività nell’accesso alle agevolazioni sociali, di investimenti utili a riattivare la crescita economica, la creazione di lavoro e di contrasto alle diseguaglianze sociali mai così evidenti. Ricciarelli ha insistito sulla necessità di rendere più equo, anche attraverso l’affermazione di un principio di progressività, il sistema fiscale comunale e di adeguare le fasce di esenzione per tutelare al meglio i redditi medi bassi. Relativamente alla nuova tassa Iuc (Imposta unica comunale), la Cisl propone di contenere al minimo (1 per mille) l’aliquota relativa ai servizi indivisibili (Tasi) mentre per la dinamica della aliquota relativa alla nuova tassa sui rifiuti (Tari) si chiede di contenerla, rispetto alla precedente Tares, nei limiti dell’inflazione e di prevedere in ogni caso sistemi premiali, per cittadini e famiglie, utili a favorire la raccolta differenziata e il riutilizzo. «Alcuni comuni hanno fatto scelte inaccettabili sulla Tari, incrementandone a dismisura l’aumento rinunciando, nel contempo, ad avviare un processo di riorganizzazione e efficientazione di questo servizio teso anche a ridurre i livelli di smaltimento con un più diffuso sistema di raccolta differenziata». Ricciarelli ha infine posto l’esigenza di qualificare al meglio i servizi sociali a partire da un potenziamento dei servizi per l’infanzia, mentre dal sindacato dei pensionati è stata posta l’esigenza di una gestione condivisa del Fondo per la non autosufficienza e per i servizi sociali più attenti alla fascia di popolazione più anziana e con più bassi redditi. non ci saranno più li raccoglieremo attraverso i social network usati dagli studenti». Poi è stata la volta della presidente Marini che Roych ha presentato come grande utilizzatrice di social in quanto è in contatto con una comunità di 4mila persone con due pagine una personale ed una istituzionale. «Anche la pubblica amministrazione utilizza sia l'agenda digitale che i social ha spiegato Marini - e ad esempio nel caso della nostra sanità ciò ha consentito un risparmio di 700mila euro di sola carta, praticamente il costo di un centro salute. Ma non è tutto perché nel totale dei 300milioni di costi della salute regionale possiamo risparmiare il 30%». Luigi Foglietti UIL: IL CASO GESENU La Uil interviene sulla vicenda Gesenu: «Apprendiamo con stupore e sorpresa dalla stampa che il presidente di Gesenu, Luciano Ventanni, si sarebbe dimesso dal suo incarico. Un atto che non si comprende se sia stato fatto pro o contro l’azienda. È il commento del segretario di Uiltrasporti Umbria, Stefano Cecchetti al «durissimo momento – ha continuato – che la società di Gestione servizi nettezza urbana di Perugia sta vivendo e che potrebbe pregiudicarne la sua esistenza». R.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA ABCD FONDATO NEL 1878 DIRETTORE RESPONSABILE: Virman Cusenza CAPOREDATTORE EDIZIONE UMBRIA: Marco Brunacci MERCOLEDÌ 4 GIUGNO 2014 ECONOMIA & FINANZA 29 IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE • LAVORO MARIO BRAVI (LEADER DELLA CGIL) LANCIA UN NUOVO ALLARME SUI DATI ISTAT «In Umbria situazione drammatica» Nel primo trimestre persi ottomila posti: ‘No alle false ripartenze’ · PERUGIA SGRETARIO REGIONALE ClaudioRicciarelli CISL L’APPELLO «Più equità nei Bilanci comunali» · PERUGIA «LA POLITICA di gestione dei bilanci comunali deve operare scelte selettive e coraggiose in materia di riqualificazione della spesa pubblica, di nuove entrate, di selettività nell’accesso alle agevolazioni sociali, di investimenti utili a riattivare la crescita economica, la creazione di lavoro e di contrasto alle diseguaglianze sociali mai così evidenti». Parola del segretario regionale della Cisl Claudio Ricciarelli, che ha insistito sulla necessità di rendere più equo, anche attraverso l’affermazione di un principio di progressività, il sistema fiscale comunale e di adeguare le fasce di esenzione per tutelare al meglio i redditi medi bassi. RELATIVAMENTE alla nuova tassa Iuc (Imposta unica comunale), la Cisl propone di contenere al minimo (1 per mille) l’aliquota relativa ai servizi indivisibili (Tasi) mentre per la dinamica della aliquota relativa alla nuova tassa sui rifiuti (Tari) si chiede di contenerla, rispetto alla precedente Tares, nei limiti dell’inflazione e di prevedere in ogni caso sistemi premiali, per cittadini e famiglie, utili a favorire la raccolta differenziata e il riutilizzo. Ricciarelli ha infine posto l’esigenza di qualificare al meglio i servizi sociali a partire da un potenziamento dei servizi per l’infanzia mentre dal sindacato dei pensionati è stata posta la esigenza di una gestione condivisa del Fondo per la non autosufficienza e servizi sociali più attenti alla fascia di popolazione più anziana e con più bassi redditi. Infine il segretario generale regionale Ulderico Sbarra ha fatto pressing sulla necessità di una azione dei Comuni al contrasto dell’ evasione ed elusione fiscale anche per recuperare risorse da destinare alla riduzione della pressione fiscale e al potenziamento dei servizi sociali. E’ BUIO TOTALE sul fronte dell’occupazione in Umbria. Forse rallenta la crisi dal punto di vista finanziario, ma la situazione lavorativa fa crac su quasi tutti i comparti dell’economia locale. I dati relativi al primo trimestre 2014 diffusi dall’Istat rivelano infatti un ulteriore peggioramento degli indicatori. Nel I trimestre si è arrivati a 51mila unità contro i 42mila di un anno fa. Parallelo il calo degli occupati, scesi da 362mila del I trimestre 2013 a 354mila di quest’anno. «Il tasso di disoccupazione balza così dal 10,5% di un anno fa al 12,6% , il più alto nel Centro Nord — sentenzia l’Istat — se si esclude il Lazio». Il tasso di occupazione cala dal 61,5% al 60,6%. PUNTUALE L’ANALISI del segretario generale della Cgil Mario Bravi: «Questa situazione disastrosa, accentuata dalla mancanza di risorse per la copertura della Cig in deroga, che rischia di rendere il dato ancora più devastante, testimonia il fatto che purtroppo abbiamo avuto ragione nel parlare poche settimane fa di “falsa ripartenza” dell’economia in Umbria, in occasione della presentazione del nostro rapporto Ires Cgil. Non può es- FORTI TIMORI MarioBravi(Cgil) commenta negativamentei dati Istatsull’economialocale PROFONDO ROSSO Il tasso di disoccupazione va dal 10,5% del 2013 al 12,6% Siamo i peggiori dopo il Lazio serci crescita, infatti, senza nuova occupazione o aumentando la precarietà del lavoro esistente. Da questo baratro si esce soltanto con una politica economica alternativa, che metta veramente al centro un Piano del Lavoro per l’Umbria». Secondo Bravi la situazione è veramente drammatica e sono ancora i numeri dell’Istituto di statistica a suscitare i commenti del sindacato: «Gli occupati — fa notare : nel I trimestre scendono dai 362mila del 2013 agli attuali 354mila, con una perdita secca di 8mila occupati. Aumentano di pari passo i disoccupati (+ 9mila unità), con il tasso di disoccupazione che balza dal 10,5% del 2013 al 12,6% attuale. Dopo il Lazio è il dato peggiore nel centro Italia. Un dato storico, che induce a serie riflessioni». Volendo infine fornire l’identikit del disoccupato tipo, l’incremento, diffuso su tutto il territorio nazionale, e in Umbria questa tendenza si accentua, interessa in quasi sei casi su dieci i giovani con meno di 35 anni. Il 58,6% dei disoccupati cerca lavoro da un anno o più. E nella maggior parte dei casi ha anche una laurea in tasca. Silvia Angelici FORMAZIONE ULTIMI GIORNI PER LE ISCRIZIONI ALLE LEZIONI ORGANIZZATE DA CONFCOMMERCIO Il corso Iter fa diventare agenti e rappresentanti di commercio · PERUGIA PER I GIOVANI che cercano sbocchi occupazionali come agenti e rappresentanti di commercio sta per partire un corso organizzato da Iter– Confcommercio, in calendario il 10 giugno. Avrà una durata di 90 ore e sarà articolato in lezioni pomeridiane, da svolgere due giorni la settimana. Per le iscrizioni, questi sono gli ultimi giorni utili per presentare domanda, e per ulteriori informazioni, rivolgersi agli uffici Iter ( 075-518491 – 7828509). Le iscrizioni possono essere effettuate anche presso le Associazioni territoriali di Confcommercio oppure on line, tramite il sito www.innovazioneterziario.it. Requisiti minimi di accesso al corso: diploma di scuola dell’obbligo (licenza elementare per i nati prima del 1952); possesso del regolare permesso di soggiorno per i cittadini extra comunitari. Chi è in possesso del diploma di Ragioneria o equipollente o diploma di laurea in materie economiche – giuridiche può esercitare la professione senza dover frequentare il corso. Principali argomenti: diritto civile e commer- ciale, legislazione tributaria e fiscale, legislazione previdenziale e assistenziale, disciplina contrattuale dell’agente di commercio, comunicazione, tecniche di vendita, marketing, orientamento al lavoro. Tutti i corsi sono calibrati sulla base delle specifiche esigenze degli imprenditori. Sono riconosciuti dalla Provincia di Perugia e dalla Regione; per questo hanno validità su tutto il territorio nazionale. Sono a numero chiuso; la frequenza è obbligatoria ed è consentita un’assenza massima del 25% delle ore del corso. CNA SOTTO ESAME 235 ATTIVITA’ MANIFATTURIERE: SEGNALATI ONERI IMPROPRI E SGRAVI MAI APPLICATI «Costi energetici delle imprese, bollette anomale» · PERUGIA di gas: dell’accisa agevolata beneficiano appena 51 imprese sulle 150 prese in esame. Sia nei contratti di energia elettrica che di gas naturale infine solo al 9% delle imprese manifatturiere viene applicata l’Iva ridotta prevista per esse. Anche il costo che le imprese di piccole dimensioni pagano per la materia prima energetica è sensibilmente più alto rispetto a quello concesso alle grandi aziende». BOLLETTE GONFIATE, oneri impropri per l’energia elettrica, Iva e accisa ordinarie sulle forniture di gas naturale pagate da aziende manifatturiere che avrebbero invece diritto alle aliquote ridotte. Per non parlare dei costi della materia prima. LO SCENARIO emerge dall’indagine che Benedetta Tribolati e Elisa Cinfrignini di Cna Umbria hanno condotto su 400 bollette di energia elettrica e gas naturale di altrettante imprese umbre rappresentative, sia per settore di appartenenza che per dimensioni, del tessuto produttivo della regione. 235 le imprese manifatturiere indagate, 115 quelle erogatrici di ser- vizi vari, 50 le aziende del settore delle costruzioni, di cui il 95% di micro e piccole dimensioni e il 5% di media grandezza. «Le anomalie che emergono sono rilevanti — afferma Pasquale Trottolini (nella foto con Roberto Giannangeli) —. L’indagine ha rilevato che solo al 20% delle imprese vengono applicati oneri corretti sulla bolletta elettrica. Non va meglio nei contratti per la fornitura «I RISULTATI dell’indagine — conclude Roberto Giannangeli, direttore di Cna Umbria — ci hanno confermato che c’è molto da fare. Ci stiamo muovendo anche sul fronte dei costi della materia prima con un progetto pilota che prevede gruppi d’acquisto».
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