Verso Clima Energia 2030 - 2050

Verso Clima Energia 2030 - 2050
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CE Comunicazione 15 del 22 gennaio 2014.
PE Risoluzione 94 del 5 febbraio 2014.
ISTAT Noi Italia 2014.
MSE Strategia Energetica Nazionale 03.2013.
Veneto Piano Energetico Regionale 10.2013.
Veneto Piano Energetico Regionale 10.2013.
Tempistica Veneto e P.E.A.R. in Italia.
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IPPC Scelte di mitigazione 2100.
CE Indicatori di scenario consumi energetici.
CE Tabella di marcia ad energia 2050.
PE Relazione su energia 2050.
Senato Indagine sui prezzi di gas ed energia.
Geopolitica e questioni dell’energia.
Roadmap 2050 e occupazioni da rinnovabili.
Smart Land 1 - Marzo 2014
Politica energetica e obiettivi regionali 20201
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M. De Carli Elaborazione del Piano Energetico della Regione Veneto. Slide ai convegni di presentazione del Piano 1.2014. Schema 2: L. Setti Europa solare al 2050. “Fare i conti con l’ambiente”, Ravenna / settembre 2013. Si veda
anche: ENEA Efficienza energetica: lo strumento ideale per raggiungere gli obiettivi 20 20 20. Verona 10 ottobre 2013
 www.smartenergyexpo.net.
Quadro Strategico 20302
Questi gli elementi chiave del quadro strategico per il 2030 istituito dalla Commissione
Europea:
1. Un obiettivo vincolante per la riduzione dei gas serra: elemento centrale della politica climatica
ed energetica dell’UE per il 2030, l’obiettivo di ridurre le emissioni del 40% al di sotto del
livello 1990 verrebbe raggiunto unicamente mediante misure interne. La riduzione annua del
massimale delle emissioni dei settori compresi nel sistema ETS dell’UE aumenterebbe
passando dall'attuale 1,74% al 2,2% dopo il 2020.
Le emissioni dei settori che non rientrano nel sistema ETS dovranno ridursi del 30% al di sotto
del livello 2005; questo sforzo sarebbe ripartito equamente tra gli Stati membri. La
Commissione invita il Consiglio e il Parlamento europei a concordare, entro la fine del 2014,
che l’UE si impegni all'inizio del 2015 a realizzare una riduzione del 40% nell’ambito dei
negoziati internazionali per un nuovo accordo mondiale sul clima, che si concluderanno a Parigi
alla fine del 2015.
2. Un obiettivo vincolante sulle energie rinnovabili a livello dell'UE: le energie rinnovabili
svolgeranno un ruolo chiave nella transizione verso un sistema energetico sostenibile, sicuro e
competitivo. L'obiettivo vincolante di almeno il 27% di energie rinnovabili a livello dell’UE entro
il 2030 si accompagna a notevoli benefici in termini di bilancia commerciale energetica, ricorso
a fonti di energia locali, posti di lavoro e crescita. È necessario stabilire un obiettivo in materia
di energia a livello dell’UE per stimolare la continuità degli investimenti nel settore. L'obiettivo
UE non verrebbe però tradotto in obiettivi nazionali attraverso la normativa dell’Unione
lasciando quindi agli Stati membri la flessibilità di trasformare il loro sistema energetico nel
modo più consono alle preferenze e alle circostanze nazionali.
3. Efficienza energetica: i miglioramenti nell'efficienza energetica contribuiranno al
raggiungimento di tutti gli obiettivi della politica energetica dell’UE; la transizione verso un
sistema energetico sostenibile, sicuro e competitivo non è pensabile senza efficienza
energetica. Il ruolo di quest'ultima nel quadro 2030 verrà ulteriormente considerato nell'ambito
della revisione della direttiva sull’efficienza energetica, che si concluderà prevedibilmente entro
la fine dell’anno.
4. Riforma del sistema ETS dell'UE: la Commissione propone di stabilire una riserva per la
stabilità del mercato all'inizio del prossimo periodo di scambio ETS, nel 2021.Secondo quanto
previsto dalla legislazione proposta oggi, la riserva opererebbe interamente secondo regole
predefinite che non lascerebbero margini discrezionali alla Commissione o agli Stati membri
per la sua attuazione.
5. Energia competitiva, a prezzi accessibili e sicura: la Commissione propone una serie di
indicatori chiave per valutare i progressi compiuti nel tempo e fornire una base oggettiva per
eventuali riposte strategiche. Gli indicatori riguardano, per esempio, i differenziali di prezzo
dell’energia tra i principali partner commerciali, la diversificazione delle forniture e la
dipendenza da fonti energetiche interne, nonché la capacità di interconnessione tra gli Stati
membri. Attraverso questi indicatori, le politiche da oggi al 2030 garantiranno un sistema
energetico competitivo e sicuro.
6. Un nuovo sistema di governance: il quadro 2030 propone una nuova governance basata su
piani nazionali per un'energia competitiva, sicura e sostenibile. Un processo iterativo tra la
Commissione e gli Stati membri garantirà da un lato che i piani siano sufficientemente
ambiziosi e dall'altro che siano coerenti e conformi per tutto il periodo interessato.
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Comunicato stampa (IP) 14/54 relativo alla Comunicazione (2014) 15 del 22 gennaio 2014. Aspetti relativi all'energia
del quadro 2030: http://ec.europa.eu/energy/2030_en.htm Aspetti relativi al clima del quadro 2030:
http://ec.europa.eu/clima/policies/2030/index_en.htm.
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Parlamento Europeo e Strategia Clima Energia 20303
1. Il Parlamento Europeo plaude al Libro verde della Commissione su un quadro per le
politiche dell'energia e del clima all'orizzonte 2030 e auspica che il Consiglio europeo
affronti tali questioni con risposte ambiziose, realistiche, efficaci in termini di costi e
flessibili che mantengano un vantaggio competitivo sostenibile per l'UE, grazie alle sue
conoscenze e competenze energetiche, e producano risultati positivi nel breve e nel
lungo termine;
2. Esprime profonda preoccupazione per le proposte relative a una nuova struttura della
governance per il quadro 2030, e ricorda che il quadro 2020 è fondato sulla piena
codecisione tra Parlamento e Consiglio; insiste affinché la Commissione basi qualsiasi
proposta giuridica sulla piena codecisione tra Parlamento e Consiglio;
3. Deplora che la comunicazione della Commissione “Quadro per le politiche dell'energia e
del clima per il periodo dal 2020 al 2030” (COM(2014)0015), adottata il 22 gennaio
2014, sia miope e poco ambiziosa su una serie di livelli, in particolare per quanto
riguarda la mancanza di obiettivi nazionali per le energie rinnovabili e di qualsiasi nuova
azione significativa per incentivare l'efficienza energetica; prende atto della recente
comunicazione della Commissione sui costi e prezzi dell'energia in Europa
(COM(2014)0021); (…)
4. Invita il Consiglio e la Commissione ad adottare e attuare un approccio articolato che
rientri nel quadro per le politiche dell'energia e del clima all'orizzonte 2030 e si fondi sul
rafforzamento reciproco, su politiche coordinate e coerenti e su obiettivi vincolanti
ambiziosi per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, le fonti rinnovabili di
energia e l'efficienza energetica; chiede alla Commissione e agli Stati membri di
sfruttare maggiormente le interazioni tra i tre obiettivi summenzionati poiché
rappresentano gli strumenti più adatti per conseguire gli obiettivi climatici ed energetici
dell'UE in modo efficace in termini di costi all'orizzonte 2030, garantire la certezza degli
investimenti nonché promuovere e rafforzare la competitività e la sicurezza energetica
nell'UE;
5. Invita la Commissione e gli Stati membri a fissare un obiettivo vincolante dell'UE per il
2030 che preveda una riduzione di almeno il 40% delle emissioni interne di gas a
effetto serra rispetto ai livelli del 1990; ritiene che il livello di ambizione debba seguire
coerentemente una traiettoria efficiente in termini di costi per il conseguimento
dell'obiettivo dei 2°C; sottolinea che tale obiettivo dovrebbe essere attuato mediante la
fissazione di obiettivi nazionali individuali che tengano conto della situazione e delle
potenzialità di ciascuno Stato membro;
6. Concorda sul fatto che l'UE dovrebbe impegnarsi a raggiungere questo obiettivo in
materia di gas a effetto serra nell'ambito dei negoziati internazionali sul clima, in tempo
utile prima del vertice che il Segretario generale delle Nazioni Unite organizzerà nel
settembre 2014 e invita il Consiglio europeo a fare lo stesso quanto prima possibile;
7. Invita la Commissione e gli Stati membri a fissare un obiettivo vincolante dell'UE per il
2030 che preveda un'efficienza energetica del 40%, in linea con le ricerche sul
potenziale di risparmio energetico efficace in termini di costi; sottolinea che tale
obiettivo dovrebbe essere attuato mediante la fissazione di obiettivi nazionali individuali
che tengano conto della situazione e delle potenzialità di ciascuno Stato membro;
8. Invita la Commissione e gli Stati membri a fissare un obiettivo vincolante dell'UE per il
2030 che preveda la produzione di almeno il 30% del consumo finale complessivo di
energia da fonti rinnovabili; sottolinea che tale obiettivo dovrebbe essere attuato
mediante la fissazione di obiettivi nazionali individuali che tengano conto della
situazione e delle potenzialità di ciascuno Stato membro.
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Risoluzione del Parlamento Europeo del 5 febbraio 2014 - P7_TA-PROV (2014)0094. La risoluzione, come di
consueto, richiama nella prima parte la documentazione disponibile prima della Comunicazione della Commissione del
22 gennaio 2014; elenca quindi 79 fattori introdotti dal termine Considerando e pone poi 154 obiettivi. Qui si sono
indicati solo i primi 8. Al punto 4, qui omesso, la Risoluzione richiama le indicazioni della prima parte della quinta
relazione di valutazione dell'IPCC, adottata il 27 settembre 2013. Disponibile anche in
www.fondazionesvilupposostenibile.org.
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Quadro consumi energia elettrica in Europa e in Italia4
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Il settore energetico ha un ruolo determinante nello sviluppo economico sostenibile di un
paese, sia per quanto riguarda la disponibilità delle fonti, sia per l’impatto sull’ambiente.
L’Italia si caratterizza per la forte dipendenza dai mercati energetici esteri e per la consistente
quota di energia elettrica prodotta da fonte termoelettrica. Nel 2012, i consumi elettrici sono
pari a 5.082,9 kWh per abitante, con un decremento rispetto al 2011 del 2,4 per cento circa,
riportando i consumi poco al di sopra dei valori registrati nel 2009 (4.999,7). Il consumo
complessivo di energia elettrica aumenta nel settore dell’agricoltura (+0,3 per cento) e del
terziario (+3,4 per cento) mentre si flette nell’industria (-6,6 per cento), anche a seguito della
cessazione di un certo numero di imprese, e in quello domestico (-1,0 per cento). (…) Secondo
quanto stabilito dalla direttiva 2009/28/Ce, nel 2020 l’Italia dovrà coprire il 17 per cento dei
consumi finali di energia mediante fonti rinnovabili, circa 6 punti percentuali in più rispetto alla
quota rilevata nel 2011 (11,5 per cento). Ai fini del calcolo del raggiungimento dell’obiettivo
nazionale di consumo di energia da fonti rinnovabili, la direttiva distingue tre settori:
elettricità, riscaldamento e raffreddamento, trasporti. Per quanto riguarda il solo settore
elettrico, nel 2012 complessivamente la produzione lorda elettrica da fonti rinnovabili è
aumentata rispetto al 2010 ed è aumentata anche la sua incidenza sul consumo interno lordo
di energia elettrica. In particolare nel 2012 in Italia la quota del consumo interno lordo di
energia elettrica coperta da fonti rinnovabili è pari al 26,9 per cento, in aumento di ben 3,1
punti percentuali rispetto all’anno precedente.
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ISTAT Noi Italia 2014.
Italia : Strategia Energetica Nazionale5
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Ministero delle Sviluppo Economico - 8 marzo 2013.  www.sviluppoeconomico.gov.it
Veneto - Piano Energetico Regionale6 - Rapporto Ambientale
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DGR n.1820 del 15 ottobre 2013 e DGR n. 2166 del 25 novembre La DGR n.1820 ha, oltre il Documento di Piano,
l’allegato Rapporto Ambientale ( qui la pagina 155) -  www.regione,veneto.it/web/energia.
Veneto - Piano Energetico Regionale - Documento di Piano7
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Allegato A alla DGR n.1820 del 15 ottobre 2013 - 9.4 pagina 194 e pagina 203.
Tempistica Piano Energetico Regione Veneto - Piani Energetici in altre Regioni
Entro il termine di 90 giorni a decorrere dalla scadenza del termine per la
presentazione delle osservazioni (23.1.2014) la Commissione Regionale VAS esprimerà il
proprio parere motivato per eventuali riformulazioni. Il Piano sarà quindi presentato al
Consiglio Regionale per la sua approvazione.
Piani Energetici Regionali in Italia
Valle d’Aosta
Piemonte
Liguria
Lombardia
Provincia di
Trento
Provincia di
Bolzano
Friuli Venezia
Giulia
Emilia
Romagna
Marche
Toscana
Umbria
Lazio
Campania
Abruzzo
Molise
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
DGR n.649 del 12 aprile 2013/Aggiornamento del PAER.
 www.regione.vda.it/energia.
DGR n.5 - 4929 del 19 novembre 2012. Piano d’Azione Energia 2012
2013 -  www.regione.piemonte.it/energia.
DCR n.43 del 2 dicembre 2003 -  www.ambienteinliguria.it.
Atto di indirizzo del Consiglio Regionale del 3 dicembre 2002.
 www.ors.regione.lombardia.it
DGP n. 775 del 3 maggio 2013. Piano Energetico Ambientale 2013
2020 -  www.energia.provincia.tn.it.
(2011) Piano Clima Energia Alto Adige 2050.
 www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente.
DPR 21 maggio 2007 n.137 Approvazione del Piano energetico
regionale (PER) -  www.regione.fvg.it.
DCR n.50 del 26 luglio 2011 / Piano Attuativo del P.E.R 2011 2013.
 www.energia.regione.emilia-romagna.it
Piano Energetico Ambientale Regionale 16 febbraio 2005 in fase di
revisione -  www.ambiente.marche.it.
Proposta di deliberazione al Consiglio regionale n.27 del 23 dicembre
2013 / Nuovo P.A.E.R. -  www.regione.toscana.it.
Strategia Energetico Ambientale Regionale 2014 2020 - DGR n.1493
del 16.12.2013 -  www.ambiente.regione.umbria.it
DRG 23 luglio 2008 - Approvazione del Piano Energetico Regionale.
 www.regione.lazio.it.
Proposta di P.E.A.R. – Bollettino Ufficiale Regione Campania 6 maggio
2009 -  www.regione.campania.it.
DGR n.470/C del 31 agosto 2009 Piano Energetico Regionale - 
www.regione.abruzzo.it.
DGR n.621 del 4 agosto 2011 – Linee guida per la produzione di
energia da fonti rinnovabili -  www.3.regione.molise.it.
DGR n.827 dell’ 8 giugno 2007 – Adozione del P.E.A.R. - 
www.regione.puglia.it.
Piano di indirizzo Energetico Ambientale BUR n.2 del 16 gennaio 2010
 www.regione.basilicata.it.
DCR n. 315 del 14 febbraio 2005 - Approvazione del P.A.E.R.
 www.regione.calabria.it.
DRG 1 del 3 febbraio 2009 - Piano Energetico Ambientale Regionale
Siciliano -  www.pti.regione.sicilia.it.
Documento di indirizzo per migliorare l’efficienza energetica in
Sardegna 2013 2020 / ottobre 2013 -  www.regione.sardegna.it
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IPCC e scelte di mitigazione 21008
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www.europeanclimate.org.
Indicatori di scenario consumi energetici nei 28 paesi UE9
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Commissione Europea EU energy , transport and GHG emissions. Trends to 2050. Reference Scenario 2013 16.12.2013.
Tabella di marcia a Energia 205010
 “La dimensione sociale della tabella di marcia per l’energia è molto importante. La
transizione inciderà sull’occupazione e richiederà interventi nel campo dell’istruzione e
della formazione oltre a un dialogo sociale più vigoroso. Per gestire in modo efficace il
cambiamento, e assicurare una transizione equa e basata su principi occupazionali
dignitosi, sarà necessario il coinvolgimento di tutte le parti sociali e l’elaborazione di
meccanismi che aiutino i lavoratori interessati dalla transizione a sviluppare le proprie
capacità occupazionali.
 Dovranno essere costruite nuove centrali elettriche e un numero significativo di impianti
per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. Sono necessarie nuovi siti di stoccaggio,
inclusi quelle per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS), un numero
supplementare di tralicci e linee di trasmissione. In particolare, per quanto riguarda le
infrastrutture è fondamentale rendere più efficienti le procedure di autorizzazione,
prerequisito per modificare i sistemi di approvvigionamento e realizzare la
decarbonizzazione nei tempi previsti.
 La tendenza attuale che vede quasi tutte le tecnologie energetiche è oggetto di
controversie e il loro utilizzo o diffusione frenati da ritardi, suscita seri interrogativi tra
gli investitori e mette a repentaglio i cambiamenti del sistema energetico.
L’approvvigionamento di energia non può avvenire in assenza di tecnologie e
infrastrutture. Inoltre, l’energia pulita ha un costo.
 A tal fine potrebbero essere necessari nuovi meccanismi di prezzo e incentivi,
accompagnati tuttavia da misure per garantire la trasparenza e l’intelligibilità della
tariffazione per i consumatori finali.
 I cittadini devono essere informati e coinvolti nei processi decisionali e le scelte
tecnologiche devono tenere conto dell’ambiente locale. Devono essere messi a punto
strumenti controbilanciare gli aumenti dei prezzi con il miglioramento dell’efficienza
energetica e la riduzione del consumo, specialmente a medio termine, quando si
prevede un aumento dei prezzi a prescindere dalle politiche applicate.
 Se, da un lato, un maggiore controllo e una riduzione della bolletta energetica possano
costituire un incentivo, saranno essenziali, dall’altro, l’accesso al capitale e nuove forme
di servizi energetici.
 I consumatori vulnerabili in particolare potrebbero aver bisogno di un sostegno
specifico per realizzare gli investimenti necessari a ridurre il consumo di energia.
Questo compito assumerà un’importanza maggiore via via che la trasformazione del
sistema energetico sarà tradotta in pratica. Il buon funzionamento del mercato interno
e le misure di efficienza energetica rivestono particolare importanza per i consumatori.
 Il modo migliore per proteggere i consumatori vulnerabili dalla povertà energetica
risiede nella piena attuazione da parte degli Stati membri della legislazione UE in campo
energetico e nell’uso di soluzioni innovative in materia di efficienza energetica. Poiché la
povertà energetica è una delle cause di povertà in Europa, è necessario che la politica
energetica degli Stati membri tenga conto delle implicazioni sociali della tariffazione
energetica”.
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Commissione Europea Comunicazione (2011) 885 del 15 dicembre 2011. Da ricordare che nella Comunicazione
(2013) 7243 del 5 novembre 2013 la Commissione annota: “Gli Stati membri hanno convenuto di completare il
mercato interno dell'elettricità entro il 20142. Per garantire il completamento e l'efficace funzionamento di tale
mercato e far sì che i cittadini traggano beneficio dall'apertura dei mercati dell'elettricità nell'Unione è importante
definire il ruolo, il grado e la natura dell'intervento pubblico, in linea con il principio di sussidiarietà, a livello unionale,
regionale, nazionale o locale”.
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Parlamento Europeo e Tabella di marcia per Energia 205011
Il Parlamento Europeo
92. Ritiene che i prezzi svolgano un ruolo cruciale negli investimenti del settore energetico e
nella produzione di energia; osserva che le diverse politiche attuate dagli Stati membri per
promuovere le fonti energetiche rinnovabili devono essere viste come una curva di
apprendimento; è del parere che i recenti prezzi relativamente elevati dei combustibili fossili
promuoveranno lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, purché siano ovviate le carenze
nelle politiche e nel mercato; raccomanda agli Stati membri di promuovere e sostenere regimi
di sostegno più efficienti per l'energia rinnovabile al fine di ridurre al minimo gli aumenti nei
prezzi dell'energia; invita la Commissione a vagliare le opzioni per l'introduzione di un sistema
europeo di sostegno alle energie rinnovabili più coordinato, convergente e integrato.
93. Ritiene che l'aumento delle bollette energetiche nell'UE negli ultimi anni abbia determinato
lo sviluppo di un approccio "intelligente", basato sul buon senso, a favore dell'efficienza
energetica e del risparmio energetico; sottolinea l'importanza di favorire questo cambiamento
naturale, ma al contempo insufficiente, nel comportamento mediante interventi politici corretti
e con un sostegno finanziario per intensificare ulteriormente il risparmio energetico; evidenzia
la necessita di stimolare i consumatori a produrre l'energia in proprio; sottolinea che il ruolo
delle TIC e la relativa attuazione in tutto il sistema delle reti intelligenti e sempre più rilevante
per lo sviluppo di un consumo energetico efficiente e, in particolare, per la messa a punto di
programmi di reattività alla domanda (compresi i contatori intelligenti) che aiutino i
consumatori a divenire interlocutori attivi nell'efficienza energetica fornendo loro in tempo
reale dati di facile comprensione sui consumi energetici delle famiglie e delle imprese, e
sull'eccedenza che viene re-immessa nella rete nonchè informazioni sulle misure e sulle
possibilità di efficienza energetica.
94. Ritiene che le infrastrutture energetiche debbano essere maggiormente orientate all'utenza
finale, con una maggiore attenzione all'interazione tra le capacita dei sistemi di distribuzione e
i consumi, e sottolinea la necessita di flussi di elettricità e di informazioni bidirezionali e in
tempo reale; sottolinea i benefici per i consumatori derivanti dalle nuove tecnologie, come la
gestione dell'energia sul versante della domanda e i sistemi di risposta alla domanda, che
intensificano l'efficienza energetica dell'approvvigionamento e della domanda.
95. Ritiene che la diffusione delle reti intelligenti presenti carattere d'urgenza, dal momento
che, senza tali reti, non sarà possibile realizzare l'integrazione della generazione distribuita di
energie rinnovabili e il miglioramento dell'efficienza energetica (fondamentali ai fini del
conseguimento degli obiettivi del pacchetto Energia e cambiamenti climatici 20/20/20).
96. Pone l'accento sul ruolo delle reti intelligenti nella comunicazione bidirezionale tra i
produttori di energia elettrica e i loro clienti, e indica che le reti intelligenti possono permettere
ai consumatori di monitorare e adattare il proprio consumo di energia elettrica; sottolinea che
una forte protezione dei dati personali e programmi efficaci di educazione dei consumatori,
come ad esempio le campagne d'informazione nelle scuole e nelle università, sono essenziali,
in particolare affinché i contatori intelligenti abbiano un impatto effettivo; evidenzia che gli
Stati membri dovrebbero mettere a disposizione dei consumatori le informazioni pertinenti su
siti Web e che tutte le parti interessate – quali i costruttori, gli architetti e i fornitori di
apparecchiature per il riscaldamento raffreddamento e l'elettricità – dovrebbero poter accedere
a informazioni aggiornate e confrontare i prezzi e i servizi per scegliere il fornitore di energia
più conveniente”.
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Documento di seduta A7-0035/2013 del 7 febbraio 2013. Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia.
Relatore: Niki Tzavela.
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Indagine conoscitiva del Senato della Repubblica12
Indagine conoscitiva sui prezzi dell'energia elettrica e del gas come fattore
strategico per la crescita del sistema produttivo del Paese /10ª Commissione
permanente (Industria, commercio, turismo)
Seduta n. 13 del 18 giugno 2013 Audizione di rappresentanti del Gestore dei Servizi Energetici GSE S.p.A.
Seduta n. 14 del 25 giugno 2013. Audizione di rappresentanti del Gestore dei Mercati Energetici
S.p.A. - GME e di Acquirente Unico S.p.A. Seduta n. 18 del 9 luglio 2013 .Audizione dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas Seduta n. 28 del 24 settembre 2013.Audizione di rappresentanti dell'ENI
Seduta n. 31 del 1 ottobre 2013.Audizione di rappresentanti di Federutility
Seduta n. 32 del 1 ottobre 2013.Audizione di rappresentanti di Assorinnovabili e
dell'Associazione italiana riscaldamento urbano (AIRU)
Seduta n. 33 dell'8 ottobre 2013.Audizioni di rappresentanti del Coordinamento Fonti
rinnovabili ed efficienza energetica (FREE) e del Consiglio nazionale dei consumatori e degli
utenti (CNCU)
Seduta n. 36 del 10 ottobre 2013 Audizione di rappresentanti di Sorgenia
Seduta n. 37 del 15 ottobre 2013 Audizione di rappresentanti di Assoelettrica
Seduta n. 38 del 15 ottobre 2013 Audizione di rappresentanti di Energia Concorrente e di
rappresentanti di Ricerca sul Sistema Energetico - RSE S.p.A.
Seduta n. 39 del 16 ottobre 2013 Audizione di rappresentanti di SNAM
Seduta n. 40 del 17 ottobre 2013 Audizione di rappresentanti di R.E.T.E. Imprese Italia
Seduta n. 41 del 22 ottobre 2013 Audizione di rappresentanti di GDF- Suez Energia Italia
Seduta n. 45 del 29 ottobre 2013 Audizione di rappresentanti di Terna S.p.A.
Seduta n. 47 del 20 novembre 2013 Audizione di rappresentanti di Assogas e di Enel S.p.A.
Seduta n. 48 del 3 dicembre 2013 Audizione di rappresentanti di E.ON Italia
12
www.senato.it. Nel sito della 10^ Commissione sono disponibili anche i documenti e le osservazioni depositate per i
lavori della Commissione dai soggetti intervenuti nelle audizioni. E’ da segnalare che anche la Camera dei Deputati 10^Commissione - ha in corso una indagine conoscitiva sulla strategia energetica nazionale e sulle principali
problematiche in materia di energia.  www.camera.it
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Geopolitica e questioni dell’energia13
[Carta di Laura Canali]
In Ucraina, dietro alle manifestazioni di piazza e alle pressioni sul governo Kiev si
cela un confronto internazionale: quello tra l’Unione Europea (Ue) e la Russia per le forniture di
gas. Il tallone d'Achille di Bruxelles è infatti la sua dipendenza energetica: oltre la
metà del suo fabbisogno è coperto dalle importazioni di idrocarburi. Mentre il ricorso al gas
coprirà fino al 25% del consumo energetico dell'Unione sino al 2050, il costo delle importazioni
di combustibili fossili dovrebbe salire a circa 500 miliardi di euro già nel 2030.
AGRI - infrastruttura energetica che combina pipeline terrestri e impianti di rigassificazione rappresenta un importante progetto strategico destinato ad aprire un nuovo corridoio di
approvvigionamento tra il Caucaso e i mercati europei, attraverso il Mar Nero.
13
Mappe e testi si trovano nel sito della rivista di geopolitica Limes – www.temi.repubblica.it/limes/.
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Roadmap 2050 e proiezioni 2030 occupazione da fonti rinnovabili14
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Schede di Gianni Saonara - Ulteriori letture: libreria R&S www.tonioloricerca.it
14
www.roadmap2050.eu. / Infografica Core Presentation ; IRENA Energie rinnovabili e occupazione 1.2014. Studio
segnalato da www.regionieambiente.it.  www.globalatlas.irena.org.