Da maggio meno uffici periferici, centralizzate le decisioni Mossa anti burocrazia per tagliare la spesa di GIUSEPPE SARCINA agli alla spesa pubblica, da maggio si decide a Roma, gli uffici periferici saranno ridotti, n commis- T sario Carlo Cottarelli: «L'obiettivo di ridurre i costi di 32 miliardi in un triennio era già fissato, il nuovo esecutivo gli ha dato più forza». I tagli saranno dunque accompagnati da una revisione della struttura statale. Lavoro, scatta il piano «Garanzia giovani». E il viceministro Morando: sì al salario minimo, carcere per chi non rispetta la legge. ALLE PAGINE 8,9 E 11 Baccaro, Cavalli, Di Vico rinarré Tamhnrolln Il bilancio Dalle 103 Ragionerie locali alle 32 mila centrali di appalto: il piano per la revisione radicale della struttura burocratica Tagli e spesa pubblica centralizzati da maggio Il commissario Cottarelli: pronti ad avviare le nuove fasi della «spencling review» DAL NOSTRO INVIATO CERNOBBIO — I tagli del commissario, volumi due e tre. Carlo Cottarelli, 59 anni, cremonese cosmopolita, già funzionario del Fondo monetario internazionale, dove lavorava in coppia (e giocava a squash) con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, è l'ospite forse più atteso a Cernobbio. Scansa ruvidamente i giornalisti e si scioglie un po' solo quando si chiudono le porte del Forum organizzato da The European HouseAmbrosetti. E' una delle poche figure chiave che non sia stata scelta da Matteo Renzi. E' lui stesso a rimarcarlo, salutando l'ex ministro Fabrizio Saccomanni, che nel giugno scorso gli offrì le forbici già impugnate da Enrico Bondi. La «spending review» versione Cottarelli è iniziata il 23 ottobre 2013 e non è certo finita con le «raccomandazioni» consegnate l'u marzo scorso al presidente del Consiglio. Il super consulente si rivolge ai banchieri e agli imprenditori più 0 meno con queste parole: «L'obiettivo di ridurre la spesa pubblica di 32 miliardi in un triennio era già stato fissato, ma il nuovo esecutivo gli ha dato più forza». Come dire: anche se i ministri mi attaccano io resto al mio posto, perché ho l'appoggio di Renzi. Si vedrà se è davvero così. Sta di fatto che il commissario ha presentato un programma articolato, da qui al 2016. Esaurita la prima fase, Cottarelli si prepara a una nuova sessione che durerà da maggio a settembre di quest'anno. I tagli questa volta saranno accompagnati da una revisione complessiva della struttura statale. Praticamente tutti i ministeri e gli organi centrali hanno diramazioni nelle province. Ci sono 103 Ragionerie locali, tanto per fare un esempio. E poi un centinaio di direzioni del ministero del Lavoro, delle Finanze e così via. «Siamo sicuri che ci servano proprio tutte?» è la domanda retorica del commissario. E ancora: «L'amministrazione pubblica conta 32 mila centra- li di appalto», cioè sezioni, uffici abilitati all'acquisto di beni e servizi per un valore superiore ai 200 mila euro. «Ma ne basterebbero 30-40». Ultimo esempio: lo Stato salda le sue fatture (se lo fa) attraverso 11 mila centri di elaborazione, quando sarebbe sufficiente attivarne solo un centinaio. Come si vede il «Cottarelli bis» si annuncia ancora più dirompente del «Cottarelli primo». Ai tagli e ai risparmi si sovrappone il ridisegno del profilo statale, con implicazioni giuridico-politiche da valutare. Innanzitutto c'è l'articolo 5 della Costituzione, quindi uno dei principi fondamentali, che prescrive: «La Repubblica... attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo». Al dettato della Costituzione, peraltro, si sono ispirate le riforme Bassanini alla fine degli anni Novanta, tuttora in vigore. Con una maggiore centralizzazione delle spese, invece, il piano di Cottarelli sembra andare nella direzione opposta. Anche la fase tre, da dicembre 2014 in poi, sarà impegnativa. Il commissario pensa di introdurre nella pubblica amministrazione la pratica della cosiddetta «performance budgeting», cioè la misurazione dell'efficienza dei dirigentimanager sulla base delle risorse assegnate e degli obiettivi prestabiliti. E qui viene fuori la familiarità di Cottarelli con i metodi di gestione adottati negli Stati Uniti e poi diffusi in una cinquantina di Paesi nel mondo. L'amministrazione pubblica, italiana, però, fa storia a sé. Nel 1980 il ministro e grande giurista Massimo Severo Giannini la paragonò alla burocrazia del Regno di Pergamo. Ieri, più pragmaticamente, il vice ministro dell'Economia, Enrico Morando (Pd) si domandava se il governo «avrà la forza politica necessaria per reggere la reazione difensiva di quei larghi settori dell'amministrazione che vorrebbero lasciare le cose come stanno». Giuseppe Sarcina [email protected] Martedì Semestre Uè Atteso il varo del Def I vincoli Uè Tempi più lunghi per la definizione degli interventi e delle modalità per il rientro del debito, che resta confermato nei tempi e nei modi stabiliti finora: ogni possibile contrattazione sul cosiddetto «fiscal compact» con Bruxelles, non dovrebbe essere affrontata e discussa prima dell'estate, vale a dire quando scatterà il semestre italiano di presidenza europea. I numeri su cui lavorare indicano per quest'anno una crescita inferiore alle precedenti stime: 0,8% 0 al massimo 0,9%, contro l'i% indicato dal governo Letta Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato per martedì il varo del Def, il Documento di economia e finanza, in occasione del previsto Consiglio dei ministri. Obiettivo dell'esecutivo, che in queste ore vede impegnati diversi gruppi di lavoro, è riuscire a far quadrare i conti nel rispetto dei vincoli dell'Unione europea. I numeri contenuti nel documento costituiranno anche la base delle politiche macroeconomiche del governo. Revisione della spesa Le nuove stime Tabella Cottarelli su 2014 0,5 Stipendi dirigenti* • RIORGANIZZAZIONI 0.2 • Speseenti pubblici* 0.1 10,3 0.2 2,0 2,0 • S P E S E PER SETTO RI Difesa* • Sanità* • Pensioni * TOTALE Resta ancora da sciogliere il nodo sui 7,7 miliardi necessari per finanziare le detrazioni Irpef ai lavoratori, portando 80 euro in più in busta paga già dal prossimo mese di maggio per i redditi inferiori a 25 mila euro l'anno. L'agenda dell'esecutivo per questo tipo di intervento prevede tempi stretti: le norme dovrebbero essere inserire in un decreto che andrà all'esame del Consiglio dei ministri previsto per il 15 0 il 16 aprile. Su questo provvedimento incombe lo spettro dei tagli lineari per poter finanziare la misura. Tabella Cottarelli su 2016 12,1 7,4 2,5 I 0,5 10,5 15,9 02 I 0.3 107 |0,4 0,4 • RIDUZIONE TRASFERIMENTI • Tabella Cottarelli su 2015 Irpef, il nodo degli 80 euro in più al mese 5,2 108 0,3 1,0 • Acquisti e appalti on line* • COSTI POLITICA Nuova versione su 2014 2,2 • EFFICIENTAMENTO DIRETTO • Busta paga La trattativa con Bruxelles sul patto fiscale 10,9 7,1 11,0 5,0 1,0 17,9 10,5 0.1 0,3 10,5 0.8 2,4 7,0 3/ ©, 33,9 *i£ voci in chiaro per ciascun comparto sono quelle che hannosubito una variazione ;;,RRIHRM'ELL^^HHA Commissario Carlo Cottarelli, 59 anni, commissario straordinario per la spending review, ieri all'arrivo a Cernobbio, per partecipare al workshop Ambrosetti «Lo scenario dei mercati finanziari, del loro governo e della f i nanza». CORRIERE BELLA SERI :•.;-'•-'. ...y.. 'vii' lil'IU'-fiilllt,!]l]ll.H<lllJ .:.- . ;Lrm..n'i.'.i
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