via Roma 3/b San Giovanni Lupatoto (Vr) tel/fax 045 9250825 [email protected] www.cinemateatroastra.it l’altro inema STAGIONE 2014/2015 ANNO XXIII cineforum 1 storia di una ladra di libri 2 jersey boy 3 la sedia della felicità 4 grace di monaco 5 Le due vie del destino di Jonathan Teplitzky/Drammatico/Australia, Gran Bretagna /116’ Con Colin Firth, Nicole Kidman, Stellan Skarsgård, Jeremy Irvine, Hiroyuki Sanada, Sam Reid LUNEDÌ 3 NOVEMBRE ORE 20.45 MARTEDÌ 4 NOVEMBRE ORE 21.00 MERCOLEDÌ 5 NOVEMBRE ORE 21.15 2014 - Film Critics Circle of Australia: Miglior sceneggiatura 2013 - Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián: SIGNIS Award Anteprima mondiale al Toronto International Film Festival 1942. Decine di migliaia di giovani e coraggiosi soldati sono fatti prigionieri di guerra dalle truppe giapponesi. Tra i soldati catturati c’è Eric Lomax. Eric è testimone di inimmaginabili sofferenze. Sopravvissuto per miracolo alla guerra, si isola dal mondo. Ma un giorno, diversi anni dopo, incontra una donna affascinante. Si sposano, ma la notte delle nozze gli incubi di Eric riemergono. La moglie, Patti, cerca in ogni modo di scoprire che cosa tormenta l’uomo che ama. «Profonda e splendidamente scritta, è una delle testimonianze più toccanti della seconda guerra mondiale.» The Sunday Times Il film procede secondo una narrazione classica da grande cinema di guerra, alternando gli anni Ottanta agli anni Quaranta e immergendoci profondamente nell'atmosfera allucinata vissuta dai prigionieri di guerra durante il conflitto mondiale. I punti di riferimento cinematografici sono Il ponte sul fiume Kwai di David Lean - per difetto, perché quello raccontava una favoletta consolatoria, elduendo la realtà terribile del conflitto - e Furyo di Nagisa Oshima, assai simile invece nel raccontare il rapporto fra prigionieri inglesi e soldati giapponesi, nonché la crudeltà della detenzione. Paola Casella Pasticceria Lorenzetti Viale Olimpia, 6 - 37057 San Giovanni Lupatoto Verona Italy Tel. 045545771 www.pasticcerialorenzetti.com [email protected] La nostra terra 6 di Giulio Manfredonia / commedia / italia / 100’ LUNEDÌ 10 NOVEMBRE ORE 20.45 MARTEDÌ 11 NOVEMBRE ORE 21.00 MERCOLEDÌ 12 NOVEMBRE ORE 21.15 Con Stefano Accorsi, Sergio Rubini, Maria Rosaria Russo, Iaia Forte, Nicola Rignanese. Nicola Sansone è proprietario di un podere nel Sud Italia che viene confiscato dall Stato e assegnato a una cooperativa, che però non riesce ad avviare l'attività. Per questo viene mandato in loro aiuto Filippo, un uomo che da anni lavora in un ufficio del Nord, sarà quindi impreparato ad affrontare la questione "sul campo". “Una commedia intelligente e divertente, una favola etica sui limiti del buonismo da terzo settore” Presentando questo coupon Sconto 10% CHIUSO IL MARTEDI Piazza Umberto I, 27 - S. Giovanni Lupatoto - Verona Telefono 045 545724 - e-mail: [email protected] Scade il 15/06/2015 Giulio Manfredonia torna sui passi di Si può fare, senza però abbandonare il drammatico qualunquismo, il contesto malavitoso e lo scontro tra buoni e cattivi di un'Italia sempre più vittima di sé stessa, dei suoi sterotipi, delle sue convenzioni e della sua mala-legalità (intesa qui come mafia, strozzinaggio statale, lacerante burocrazia). A fare da sfondo al tentativo di risanamento sociale subordinato al ritorno alle regole e a un volere collettivo e il classico scontro tra un Nord portatore sano di regole e un Sud abbandonato ai diktat delle associazioni malavitose. Ed è all'interno di questa cornice che Manfredonia inscrive questo racconto di legalizzazione forzata e "comica" accettazione di un modo ‘altro' di vedere le cose. Il nervo del film risiede infatti proprio in quel passaggio, in quell'interscambio di idee tra un mondo e l'altro. E se da un lato il Filippo di Accorsi metterà in condivisione il suo coacervo di ossessioni e legalità, i suoi compagni del sud offriranno in cambio il pragmatismo di un vivere e sopravvivere al di fuori degli schemi e delle regole. www.everyeye.it 7 La ragazza del dipinto di Amma Asante/drammatico/Gran Bretagna/104’ LUNEDÌ 17 NOVEMBRE ORE 20.45 MARTEDÌ 18 NOVEMBRE ORE 21.00 MERCOLEDÌ 19 NOVEMBRE ORE 21.15 Con Gugu Mbatha-Raw, Tom Wilkinson, Miranda Richardson, Penelope Wilton, Matthew Goode, Emily Watson La storia di una giovane di colore cresciuta nell'alta borghesia dell'Inghilterra di inizio '800, pronta a fare il primo decisivo passo verso la modernità, abolendo la schiavitù. «Un film sulla schiavitù femminile che viene declinata per il colore della pelle e per il suo patrimonio. » Giancarlo Zappoli Un dipinto del 1779 ritrae una ragazza bianca e una nera. Quest’ultima è Dido, nobildonna mulatta che ai tempi della schiavitù riesce a reclamare un’inedita posizione tra i privilegi del rango e la diversità della sua condizione. Tratto da una storia vera, La ragazza del dipinto – Belle in originale – racconta una pagina storica poco nota e davvero affascinante, quella di Dido Elizabeth Belle Lindsay, figlia mulatta di un ammiraglio della marina britannica e di una schiava. Dopo la morte della madre della bambina, l’ufficiale riconosce legalmente la figlia e la affida alle cure dello zio, il Conte di Mansfield, giudice supremo della corte britannica. La posizione della giovane Dido è ambigua: non può cenare con la famiglia, ma il suo rango è troppo elevato per la servitù; è altamente istruita, suscita curiosità e disprezzo, eppure diventa oggetto di interesse per via della sua condizione di ereditiera. Al centro della vicenda è il caso della nave negriera Zong, che gettò in mare 142 schiavi incatenati per ottenere l’assicurazione sulle perdite subite. Un caso che spalancò le porte dell’abolizione della schiavitù nel Regno Unito. Raffaella Lippolis FAGGIONI srl 37050 Santa Maria di Zevio (VR) via Ronchesana, 20 telefono 045 6069038 fax 045 6069039 [email protected] www.faggionipallets.it 8 Colpa delle stelle di Josh Boone/Drammatico/USA/126’ Con Shailene Woodley, Willem Dafoe, Ansel Elgort, Nat Wolff, Laura Dern, Lotte Verbeek, Sam Trammell, Mike Birbiglia. LUNEDÌ 24 NOVEMBRE ORE 20.45 MARTEDÌ 25 NOVEMBRE ORE 21.00 MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE ORE 21.15 Teen Choice Award al miglior film drammatico, Teen Choice Award alla miglior attrice in un film drammatico L'incontro travolgente tra Hazel e Augustus, che si conoscono a un gruppo di supporto per giovani malati di cancro, rende i due adolescenti immuni a tutte le problematiche della malattia e proiettati solo verso la loro romantica e unica storia d’amore. « Mi sono innamorata così come ci si addormenta: piano piano, e poi tutto in una volta» Hazel Grace ha 17 anni. Augustus Waters ha 18 anni . Il loro è un colpo di fulmine, e ciò che li accomuna, assai più che la malattia, è il modo di vedere, e affrontare, la vita. Ciò che fa la differenza, nel best seller di John Green come nel film basato sul romanzo, è il "come raccontare una storia triste": nel caso di Colpa delle stelle, attraverso le voci di Hazel e Augustus e il loro tono disincantato ma mai rassegnato fino in fondo. Il film, come il romanzo, sposa la loro visione del mondo, e fa innamorare gli spettatori dei due protagonisti rendendoli non oggetto di compassione ma di empatia, e trattando la loro storia in modo non diverso da qualunque altro primo amore. Josh Boone mette in scena il romanzo di Green con estremo rispetto e in punta di piedi, senza commettere l'errore di alterare fatti o personaggi. Colpa delle stelle rimane aderente alla parola scritta, al punto che l'eloquio di Hazel e Gus suona talvolta bizzarro quando diventa dialogo cinematografico. In compenso Boone lavora bene sul montaggio e sull'eliminazione di alcune scene ai fini della velocità del racconto. Colpa delle stelle cammina con grande cautela sul filo che separa il melodramma dalla commedia romantica, alterna in modo intelligente gravitas e umorismo, pathos e leggerezza. Paola Casella 9 I nostri ragazzi di Ivano De Matteo/drammatico/Italia/92’ Con Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio, Barbora Bobulova, Rosabell Laurenti Sellers. LUNEDÌ 1 DICEMBRE ORE 20.45 MARTEDÌ 2 DICEMBRE ORE 21.00 MERCOLEDÌ 3 DICEMBRE ORE 21.15 Label Europa Cinemas al miglior film europeo delle Giornate degli Autori Due fratelli, opposti nel carattere come nelle scelte di vita, e le loro rispettive mogli una volta al mese si incontrano in un ristorante di lusso, per rispettare una tradizione. Parlano del nulla. Fino a quando una sera delle videocamere di sicurezza riprendono una bravata dei rispettivi figli. Come affronteranno due famiglie tanto diverse, un evento tragico? «De Matteo mostra il degrado morale e l'assenza di punti fermi, suggerendoci pregiudizi con i quali confrontarci» Ivano De Matteo torna, dopo Gli Equilibristi, con una libera trasposizione del romanzo La cena di Herman Koch, con un linguaggio e un’estetica più maturi. Dimostra di saper controllare una materia narrativa complessa e un cast corale, di saper sorprendere e di non temere giudizi. Se Il capitale umano ci ha mostrato l’Italia attraverso gli scheletri nell’armadio, la pochezza e l’inadeguatezza, anche affettiva, della ricca borghesia del nord, visti sfociare nei comportamenti fuori controllo dei suoi giovani rampolli, I nostri ragazzi, fa in parte qualcosa di simile, ambientando però il tutto nella Roma alto borghese. I protagonisti sono adolescenti senza punti di riferimento, con genitori iperprotettivi non in grado di educarli, né di comunicare con loro, ma solo di tenerli a riparo da responsabilità e frustrazioni. Il film fa emergere abilmente il volto nascosto di certi ragazzi e adulti di oggi, che non si ha il coraggio di guardare: ipocrita nel migliore dei casi, rabbioso e violento, agghiacciante, nel peggiore. Mostra il perturbante nascosto sotto al tappeto, senza paura di colpire duramente. Le singole vicende umane diventano cifra di una società coi nervi a fior di pelle, il cui spettacolo quotidiano è diventato abitudine. Scilla Santoro Casa Bonuzzi Piazza Marconi, 14 - 37059 Zevio Verona Italy Tel. 045785066 [email protected] 10Amore, cucina e curry di Lasse Hallström/commedia/USA, india/122’ LUNEDÌ 8 DICEMBRE ORE 20.45 MARTEDÌ 9 DICEMBRE ORE 21.00 MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE ORE 21.15 Con Helen Mirren, Om Puri, Manish Dayal, Charlotte Lebon, Amit Shah. In Francia, l'autorevole e rispettata chef Mallory è sempre più preoccupata per la vicinanza al suo ristorante di un piccolo bistrot indiano, un concorrente che potrebbe portarle via clienti. Iniziando una guerra contro gli indiani e il loro locale, Mallory scoprirà lo straordinario talento del giovanissimo Hassan. A poco a poco, i due diventeranno amici e Mallory lo guiderà nella conoscenza della raffinata cucina francese. "Sai come si dice, se non li puoi battere unisciti a loro" Il cibo è multisensorialità e questo lungometraggio è uno spot per la buona cucina e l’integrazione. La mentalità della Francia è molto aperta, ma non si può dire lo stesso dei piccoli paesi come dimostra la parte iniziale. Monsieur Kadam, Om Puri, il figlio Hassan, Manish Dayal, e il resto della combriccola girovagano per l’Europa finché i freni non si rompono a Saint Antoine e decidono di restarci. Lo scontro con il ristorante di Madame Mallory, una splendida Helen Mirren, è acceso e senza esclusione di colpi. Il giovane protagonista trova una compagna di cucina e d’amore in Marguerite, Charlotte Le Bon, che gli aprirà gli occhi su un nuovo mondo. Il talento innato merita di sbocciare ed essere coltivato. Il lungometraggio prende la deriva della favola, il cambiamento che avviene in Madame Mallory, infatti, è davvero sconvolgente e troppo repentino. Un tentativo onesto di raccontare un’antica cucina e civiltà attraverso uno degli aspetti di integrazione più universali: il cibo. Il film vive di emozioni forti all’interno della cucina, qui rappresentata come un regno sensoriale attraverso comunque una buona regia e una bella scenografia capace di regalare splendidi interni dei ristoranti. La storia d’amore tra Hassan e Marguerite è bella e la cucina è solo un piccolo mondo dove le due anime riescono ad unirsi e diventare un tutt’uno. Thomas Cardinali
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