Polonia, Nota di settore Costruzioni

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POLONIA
Nota di Settore
COSTRUZIONI
ICE Varsavia: novembre 2014
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INDICE
Quadro Macroeconomico del Paese ....................................................................3
Definizione del settore, note metodologiche ........................................................3
Valutazione del mercato ......................................................................................4
Edilizia residenziale ..........................................................................................5
Infrastrutture di trasporto ed altre opere di ingegneria civile e idrotecnica 7
Ferrovie ............................................................................................................................ 8
Strade ............................................................................................................................. 10
Uffici.................................................................................................................12
Centri commerciali e superfici per negozi....................................................14
Strutture logistiche (magazzini).....................................................................16
Alberghi ...........................................................................................................17
Comunicazione e manifestazioni...................................................................19
Prospettive di sviluppo ..................................................................................21
L’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane,
con la propria rete di Uffici nel mondo e con le attività di promozione e di assistenza,
costituisce un osservatorio sui mercati internazionali al servizio delle imprese italiane.
Per ulteriori informazioni ed assistenza contattare direttamente:
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Quadro Macroeconomico del Paese
Per quanto riguarda i dati macroeconomici sull'economia polacca si veda il documento
"Congiuntura", periodicamente aggiornato da ICE Varsavia e scaricabile dalla pagina
del sito ICE dedicata al mercato polacco: www.ice.it/paesi/europa/polonia/index.htm .
Comunque si tenga presente che dal 1 maggio 2004, ovvero del momento
dell’ingresso nella UE, il mercato polacco rientra nel mercato unico europeo, pertanto:
-
lo scambio con l’Italia e’ libero e regolato dalle normative intracomunitarie (in
parole povere: non ci sono frontiere doganali), incluse quelle sull’IVA;
-
i rapporti di import/export con Paesi terzi (extracomunitari), inclusi quindi codici
merceologici, dazi, procedure doganali, magazzini doganali, misure
antidumping, trattamento attivo/passivo della merce, ecc., sono regolati dalle
stesse direttive UE che valgono in Italia;
-
per quanto concerne certificazioni/omologazioni, ecc., la regola fondamentale e’
quella che vale in tutti i Paesi UE: se per un settore, o – meglio – un gruppo
merceologico esiste la normativa UE (EN) vigente, allora valgono le regole
comunitarie simbolizzate dal marchio CE; altrimenti valgono le normative locali.
Definizione del settore, note metodologiche
Questa nota e’ dedicata all’edilizia ed alle costruzioni, quindi ad un settore di lavori e
servizi piuttosto complesso, per il quale non e’ proponibile il modello di analisi applicato
ad un singolo settore merceologico, un modello che si occupa di analizzare e
confrontare produzione locale, importazioni ed esportazioni. Pertanto nella nota, oltre a
qualche sintetico dato sull’output edilizio, verranno presentati i principali comparti
(residenziale, stradale, alberghiero, ecc.) e le previsioni circa il loro sviluppo. Uno
sviluppo, che nelle circostanze specifiche riguardanti il prossimo futuro di grandi lavori
infrastrutturali, continua ad essere strettamente legato ai finanziamenti UE.
Nella nota prevalgono i dati pubblicati dall’ente statistico polacco GUS (Główny Urząd
Statystyczny), di cui tutti i dati concernenti l’anno 2013 sono da considerarsi provvisori.
Altrimenti la fonte e‘ citata sotto la tabella o grafico interessato.
Per facilitare la lettura i valori assoluti sono stati convertiti in € utilizzando i cambi medi
annui €/zloty pubblicati dalla banca centrale polacca NBP (Narodowy bank Polski),
mentre gli indici della dinamica vengono calcolati sui dati in valuta locale per evitare
l’effetto cambio.
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Valutazione del mercato
Nel 2013 la costruzione di opere nuove e la ristrutturazione di quelle esistenti ha
impegnato € 37,2 miliardi (dati GUS), a prezzi fissi circa 10,1 % in meno rispetto
all’anno precedente. Solo € 20,2 miliardi, quindi poco più della metà, e’ stato generato
da aziende con più di 9 dipendenti. Per motivi tecnici (disponibilità dei dati) analisi più
dettagliate faranno riferimento a quest’ultima categoria economica.
Il grafico sottostante conferma che il settore edilizio, così come l’intera economia
polacca, ha risentito problemi provocati dalla crisi internazionale negli anni 2009-2010
in maniera piuttosto contenuta, invece ha sofferto abbastanza nel biennio 2012-2013,
soprattutto per quanto concerne l’edilizia industriale.
Grafico 1. Andamento dei lavori ex novo e di ristrutturazione negli anni 20062013 (crescita % rispetto all’anno precedente)
20
15
10
5
0
-5
-10
-15
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Analizzando il Grafico 2 va notato che nel settore delle costruzioni in Polonia la quota
maggiore, superiore al 28%, e’ detenuta dalle infrastrutture di trasporto (strade,
ferrovie, ponti, aeroporti, ecc.), seguite da altre opere infrastrutturali, con la quota
superiore al 18%, ovvero da altri lavori di ingegneria civile ed idrotecnica, inclusi
elettrodotti, gasdotti, impianti di telecomunicazione, depurazione acque reflue,
smaltimento rifiuti, ecc. Complessivamente il peso di tutte le opere infrastrutturali
seppure leggermente ridotto rispetto agli anni precedenti, sfiora comunque la metà
dell’intero output edilizio polacco, grazie anzitutto ad un imponente Programma
Operativo Infrastrutture e Ambiente 2007-2013, cofinanziato dall’UE.
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Grafico 2. Quote dei principali settori nel output edilizio polacco del 2013
Alberghi e simili
1,1%
Uffici
3,9%
Restanti n.n.a.
2,9%
Scuole, Ospedali,
Palestre
7,3%
Infrastrutture di
Trasporto
28,2%
Commerciale e di
Servizi
7,9%
Residenziale
13,4%
Industriale e
Magazzini
16,9%
Altre Infrastrutture
18,3%
Al terzo posto troviamo le costruzioni industriali che continuano a cresce e stanno per
raggiungere il 17% del fatturato nazionale del settore analizzato. La quota dell’edilizia
residenziale continua a scendere e nel 2013 è stata pari ad appena il 13,4%. Vanno
notati infine i comparti legati alle costruzioni destinate a commercio e servizi (7,9%,
sempre in crescita) ed uffici (3,9%) ambedue in leggera crescita rispetto agli anni
precedenti. La quota del comparto alberghiero cresce, però resta tuttora marginale
(1,1%).
Edilizia residenziale
Nel comparto residenziale l’indice di saturazione del mercato e’ pari ad appena 357
appartamenti per 1.000 abitanti, quindi notevolmente inferiore all’indice medio
registrato nell’UE e pari a 476 (dati 2013) ma anche a quello di Repubblica Ceca e
Ungheria (oltre 400). Garantire un appartamento ad ogni famiglia in Polonia entro il
2016 vorrebbe dire raggiungere il traguardo improbabile di ben oltre 200.000 di
appartamenti da costruire ogni anno.
Nel 2013 sono stati costruiti 145.136 appartamenti, ovvero meno di 4 appartamenti per
ogni 1.000 abitanti, il 5,1% in meno rispetto all’anno precedente. Le differenze tra il
trend nel settore residenziale e quello dell’intera edilizia, di cui al Grafico 1 possono
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essere attribuite a due fattori, ambedue legati al finanziamento dell’edilizia in Polonia:
(a) il ritiro, per non dire fuga, degli investitori privati esteri, arrivati in Polonia
numerosissimi negli anni 2004-2007, ovvero immediatamente dopo l’adesione all’UE;
(b) drastici cambiamenti nelle regole di rilascio dei mutui dalle banche in Polonia, di cui
ca. l’80% del capitale complessivo e’ controllato da case madri all’estero, fortemente
colpite dalla crisi internazionale.
Grafico 3. Numero degli appartamenti costruiti nel periodo 2006-2013
180.000
160.000
140.000
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
0
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
La superficie complessiva degli appartamenti messi sul mercato nel 2013 ha sfiorato
appena 15,2 milioni di mq, il 3,0% in meno rispetto all’anno precedente. La superficie
media di un appartamento nuovo e’ stata pari a 104,6 mq, di cui 82,8 mq in città e in
linea di massima da ca. 10 anni oscilla attorno ai 105 mq.
La quota degli appartamenti nuovi, immessi sul mercato dagli investitori commerciali
che costruiscono appartamenti destinati alla rivendita e/o all’affitto (developer, ecc.),
nel 2013 ha raggiunto il 38,9% dell’intero settore residenziale, rispetto al 41,6%
dell’anno precedente. Questo segmento, in crescita dal 2000, negli ultimi 5 anni e’
stato colpito dai problemi finanziari (mutui).
Al primo posto e’ tornato il segmento dell’edilizia individuale, meno sensibile ai
problemi bancari, perché “da sempre”, soprattutto in campagna, meno esigente dal
punto di vista dello standard qualitativo ed ai sensi di manodopera basato, ove
tecnicamente possibile, su “faì-da-te”, ovvero sulla famiglia dell’investitore. Di
conseguenza la quota dell’edilizia individuale nel 2013 ha superato il 56,0%, mentre
nel 2012 e’ stata pari al 53,0% (il 45,0% nel 2009).
In continuo ritiro, con la quota del 2,4% (il 2,7% nel 2012, il 4,5% nel 2009) il sistema di
cooperative per abitazioni, ereditato nel 1989 dal regime dell’economia centralizzata.
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La quota dell’edilizia sociale, intesa coma la somma dell’edilizia privata convenzionata
(cd. TBS) e dell’edilizia sociale pubblica) dopo un interessante 4,8% raggiunto nel 2008
e riscesa al 2,3% nel 2012 ed il 2,4% nel 2014. In altre parole, in Polonia il ruolo del
settore pubblico nell’edilizia residenziale e’ pressoché nullo.
Grafico 4. Confronto della struttura dell’edilizia residenziale nel 2009 e nel 2013
in funzione della tipologia dell’investitore
2009
2,6
2,2
4,5
1,5
2,4
0,4
45,2
2013
0,9
0,3
individuale
developer
56,0
cooperative
38,9
sociale (pubblica)
45,0
convenzionata (TBS)
aziendale
Circa due terzi (66,9% nel 2013), degli appartamenti sono messi in uso nei sei
maggiori voivodati (regioni). Va comunque osservato che nell’arco dell’ultimo
quinquennio le fluttuazioni annuali a livello regionale sono state molto sensibili e
che quindi le analisi per regioni richiedono strumenti più specifici.
Infrastrutture di trasporto ed altre opere di ingegneria civile e idrotecnica
Costruzioni e lavori infrastrutturali costituiscono il settore fondamentale dell’edilizia, al
quale fanno capo i seguenti comparti: trasporti, telecomunicazioni, ingegneria idrica,
ambientale ed edilizia energetica. La quota delle spese degli investimenti e lavori di
ristrutturazione in questi settori, che da anni ammontava a ca. la metà dell’intero
settore edilizio polacco, nel 2013 ha sfiorato il 47% (rispetto al 52,9% nell’anno
precedente), il che e’ dovuto da un lato al rallentamento degli investimenti delle
costruzioni infrastrutturali sostenute dai finanziamenti europei, connesso alla fase finale
della prospettiva finanziaria UE 2007-2013.
Il valore del settore delle costruzioni infrastrutturali di ogni tipo, in crescita dal 2002 al
2011 quando ha sfiorato € 13 miliardi, nel 2012 e’ stato pari a € 12,2 miliardi per
scendere nel 2013 a € 9,4 mld, grazie soprattutto alle infrastrutture di trasporto
terrestre (stradale e ferroviario) per le quali sono stati raggiunti livelli mai visti in
passato: quasi € 6,0 miliardi nel 2011, € 5,8 miliardi nel 2012 ed € 5,7 miliardi nel
2013, il che rappresenta il 28,2% del totale nazionale delle costruzioni.
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FERROVIE
A fine 2013 in Polonia erano in uso 19.328 km di strade ferrate – oltre 1.000 km in
meno rispetto al 2009 – di cui 11.868 km a trazione elettrica. La stragrande
maggioranza dei tratti ferroviari in Polonia – 19.028 km – e’ gestita dalla società PLK
S.A., una S.p.A. che fa capo al gruppo PKP delle ferrovie polacche dello stato.
Oltre alle strade ferrate la rete ferroviaria polacca comprende anche quasi 42.000 bivii,
ben oltre 25.000 ponti ed altre strutture di ingegneria ferroviaria, oltre 15.700 incroci
ferroviario-stradali, quasi 6200 edifici ed oltre 12.000 altre costruzioni.
Il Grafico 5 illustra quanto necessari siano gli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie
in Polonia. La quota del 23% e’ riferita alle tratte che in ragione dello stato di degrado
vanno usate a velocità e portate/asse estremamente limitate, tratte che andrebbero
interamente ricostruite.
Va inoltre notato che il miglioramento rispetto, ad esempio, all’anno 2009, quando la
quota delle strade ferrate in buone condizioni ammontava al 37%, e’ dovuto sia agli
investimenti che alla chiusura dei tratti più degradati e meno utili. In altre parole
nonostante gli investimenti di ammodernamento la rete stradale polacca non cresce da
un periodo piuttosto lungo.
I dati del Grafico 5 sembrano comunque ottimisti se confrontati con il fatto che a causa
dello stato delle infrastrutture ferroviarie nel 2013 soltanto il 7,1% dei treni ha potuto
superare 160 km/h ed appena 16,4% - 120-160 km/h. [ fonte società PLK S.A. ].
Grafico 5. Lo stato delle strade ferrate in Polonia nel 2013
24,0
buono
43,0
accettabile
33,0
insoddisfaciente
fonte: PLK S.p.A.
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Dal 2001 la società PLK sta realizzando una serie di progetti europei, come l’ISPA,
finanziato dal Fondo di Coesione, i progetti TEN-T e – last but not least – gli
ammodernamenti previsti dai 2 programmi operativi nazionali: SPOT (finanziaria UE
2004-2006) e POIS (finanziaria UE 2007-2013). Il valore complessivo dei finanziamenti
europei summenzionati ammonta a circa Euro 5,3 miliardi. Gli investimenti si
concentrano sulle infrastrutture (tratte, stazioni, ecc.) indicate nel grafico 6.
Sembrano invece abbandonati, od almeno sospesi da 3 anni alcuni studi e
progettazioni dei TAV, probabilmente a causa dei problemi congiunturali generali,
soprattutto per quanto concerne la cd. Linea Y (Varsavia-Lodz-Poznan/Breslavia) che
si pensava di mettere in uso nel 2020.
.
Grafico 6. Mappa delle infrastrutture ferroviarie ammodernate o in corso di
ammodernamento nel periodo 2001-2015 in Polonia grazie ai finanziamenti
europei
fonte: PLK S.p.A.
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Il valore complessivo di costruzioni di strade ferrate in Polonia nel 2013 ha superato €
960 milioni.
STRADE
Le cattive condizioni della rete stradale polacca – a partire dal dato che (a fine 2013)
solo il 68,8% dei 415.972 km di strade pubbliche sono strade “vere”, cioè a manto
indurito (con bitume, calcestruzzo, ecc.) – rappresentano un ostacolo molto rilevante
allo sviluppo del Paese.
Grazie però al sostegno dei fondi di assistenza europei e internazionali – Fondi
Strutturali UE in prima linea, ma anche di Coesione o prestiti della BEI – le autorità
affrontano le esigenze infrastrutturali con maggior determinazione in particolare
nell’affrontare il problema del contributo proprio, indispensabile in caso dei progetti
finanziati dall’UE.
Tabella 1. Categorie amministrative delle strade in Polonia al 31 dicembre 2013
A manto indurito migliorato
Totale lunghezza
km
categoria
Lunghezza km
Crescita %
rispetto a
2009
2012
TOTALE
415.971,8
262.725,8
7,1%
1,8%
Nazionali
19.295,8
19.291,3
3,9%
0,6%
Regionali
28.479,5
28.374,0
0,0%
0,2%
Provinciali
125.273,9
110.549,5
0,5%
0,0%
Comunali / Locali
242.922,6
104.511,0
18,4%
4,5%
Occorre notare che il miglioramento della situazione riguarda soprattutto le strade
nazionali ma soprattutto quelle comunali/locali dove la crescita delle strade a manto
indurito migliorato nel quinquennio 2009-2013 ha superato il 18%.
Per quanto concerne le strade a rapido scorrimento, ovvero autostrade e superstrade,
fino all’anno 2000 quasi inesistenti in Polonia pertanto ritenute un simbolo di
cambiamenti infrastrutturali del Paese, l’ente dello stato responsabile per la rete delle
strade nazionali denominato GDDKiA (Generalna Dyrekcja Dróg Krajowcyh i Autostrad
– Direzione Generale Strade Nazionali e Autostrade) nel 2013 ha messo in uso 130 km
di autostrade e 198 km di superstrade, complessivamente 328 km, rispetto a 408 km
previsti.
Per il 2014 la GDDKiA ha previsto di mettere in uso appena 62 km di autostrade e 256
km di superstrade. Infatti, al 10 novembre 2014 in Polonia erano in uso 1.553 km di
autostrade e 1434 km di superstrade, rispetto a 849 km di autostrade e 557 km di
superstrade alla fine del 2009.
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Quasi tutte le strade a rapido scorrimento sono state costruite con un sostegno
finanziario UE, che, stimolando le autorità locali a stanziare il cd. contributo proprio,
previsto dalle procedure UE, ha consentito di superare gravi difficoltà nate a seguito da
una difficile situazione congiunturale dovuta alla crisi internazionale, motivando le
autorità locali.
Grafico 7. Mappa delle strade a rapido scorrimento al 10 novembre 2014
fonte: GDDKiA
La GDDKiA stima che meno del 40% delle strade principali sia in buone condizioni.
Questo è comunque relativo, in quanto meno del 10% è conforme alle normative UE,
cioè resistente ad una portata di 11,5 tonn./asse. Il problema non e’ facile: le risorse
finanziarie pubbliche consentono di ammodernarne ca. 500-600 km/anno mentre, per
soddisfare gli impegni presi con l’UE la Polonia dovrebbe realizzare e ammodernare,
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entro il 2020, 1.641 km di autostrade, 2.459 km di superstrade, nonché rinforzare e
rinnovare il manto stradale per oltre 5.000 km delle più importanti vie di comunicazione.
Grafico 8. Quota delle strade a rapido scorrimento nella rete nazionale al
novembre 2014
altre strade nazionali
85,8 %
Autostrade
7,7 %
Superstrade
6,5 %
fonte: GDDKiA
Uffici
Il boom nell’edilizia per uffici è iniziato con il XXI secolo. All’inizio degli anni ’90
Varsavia, come la maggior parte delle grandi città polacche, disponeva di determinate
superfici per uffici, tuttavia solo una piccola parte di esse era costituita da strutture
moderne dagli standard elevati. Per questo una superficie di classe A nel centro della
capitale poteva essere affittata mensilmente a più di 50 $/mq. Man mano che la
situazione economica si andava stabilizzando, aumentavano notevolmente le ditte
interessate a prendere in affitto degli uffici, per cui la domanda superava di molto
l’offerta e pertanto non c’erano locali sfitti.
Il mercato dell’edilizia per uffici in Polonia e’ dominato da 9 mercati regionali: Varsavia,
Cracovia, Breslavia, Trecittà (Danzica-Sopot-Gdynia), Poznań, Katowice, Łódź,
Stettino e Lublino. E’ un mercato destinato al terziario avanzato, con i settori finanziario
e informatico in prima linea, a ciascuno dei quali nel 2013 è riconducibile il 35% della
superficie in affitto. Soltanto le aziende più grandi realizzano per proprio conto la
costruzione di edifici per uffici.
Complessivamente nei 9 mercati regionali succitati alla fine del 1° semestre 2014 vi
erano 6,6 mln mq di superfici moderne destinate agli uffici. Varsavia tuttora domina il
settore con i suoi 4,30 mln di mq (+32,3% rispetto al 2009), seguita da Cracovia con
0,53 mln mq, (+59,4%), però le dinamiche più interessanti rispetto al 2009 si notano in
“seconda fila” dal punto di vista dei numeri assoluti, ovvero a Trecittà (+96,5%) ed in
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“terza fila”, cioè a Stettino (+242,4%) e Lublino (+118,4%). Soltanto le 5 più grandi
città/centri urbani dispongono di superfici complessive superiori ai 250.000 mq.
Grafico 9. Superfici moderne destinate agli uffici alla fine del 1° semestre 2014,
in migliaia di mq
239
99
98
241
Varsavia
Cracovia
269
Breslavia
387
Trecittà
Poznań
482
Łódź
Katowice
526
Stettino
4300
Lublino
fonte: Colliers International
L’indice di superficie sfitta e’ in leggera crescita ed oscilla attorno al 12,3%, ad
eccezione della sempre privilegiata Varsavia (poco più dell’8%) e di Lodz (11%).
Nel 1° semestre 2014 sono stati messi in uso ca. 305.000 mq di superfici nuove, di cui
oltre il 60% a Varsavia (190.300 mq). I progetti più interessanti completati nel 1°
semestre 2014 a Varsavia riguardano Gdanski Business Center (1° parte, 44.500 mq),
Eurocentrum Office Complex (1° fase, 38.700 mq). A Cracovia va citata Alma Tower
(11.000 mq), mentre a Trecittà occorre indicare Centrum Biuro Neptun (15.300 mq) e
Olivia Four (14.700 mq)
La superffice in costruzione ammonta a Varsavia a quasi 560.000 mq, a Cracovia a
oltre 160.000 mq, mentre a Breslavia e’ pari a 136.000 mq. A Trecittà i cantieri aperti
riguardano 63.000 mq, a Poznań quasi 70.000 mq, mentre a Katowice oltre 58.000 mq,
infine a Stettino appena 15.600 mq.
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Centri commerciali e superfici per negozi
Un fenomeno del tutto nuovo sul mercato edilizio polacco degli ultimi anni è stata la
costruzione di nuovi grandi centri commerciali e commerciali-ricreativi. Da numerosi
sondaggi è risultato che gli abitanti delle grandi città amano fare acquisti in tali
complessi. Proprio i moderni centri di questo tipo costituiscono attualmente la maggior
parte della superficie realizzata. Però occorre notare che il prolungarsi dei problemi
congiunturali generali a partire dal 2008 continua a frenare lo sviluppo del settore.
D’altro canto, raggiunta la saturazione in grandi città, le dinamiche più interessanti ora
riguardano città medie e piccole.
In effetti il totale nazionale delle superfici commerciali ha superato i 10 mln mq.
Grafico 10. Andamento delle costruzioni di superfici commerciali (mln mq)
Fonte: Colliers International
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La nuova superficie complessiva messa in uso presso i centri commerciali nuovi o
esistenti nel 1° semestre 2014 e’ stata pari a 245.500 mq GLA (Gross Leasable Area),
il 5% in più rispetto al periodo analogo dell’anno precedente, però molto di meno
rispetto ai migliori anni 2007-2009. Circa l’11% della superficie nuova riguarda i progetti
di ampliamento dei centri commerciali esistenti. Oltre il 69% delle superfici nuove si
trova nelle città medio-piccole (< 200.000 abitanti), il restante 31% riguarda invece le
città di medie dimensioni (< 400.000 abitanti).
Oltre la metà della superficie dei centri commerciali si trova sempre in una delle 8
maggiori agglomerazioni urbane che però nel 1° semestre non hanno registrato alcun
progetto nuovo realizzato. I centri più grandi sono stati aperti a Lublino (Atrium Felicity,
75.000 mq), a Siedlce (Galeria, 34.000 mq), a Kalisz (Galeria Amber, 33.500 mq) ed a
Ostrołęka (Galeria Bursztynowa, 27.000 mq).
Alla fine del 1° semestre del 2014 la leadership della categoria di superficie totale
disponibile spetta a Varsavia (1,43 mln mq in 43 centri), seguita dall’agglomerazione
dell’Alta Slesia (capoluogo Katowice, 1,1 mln mq in 41) e Trecittà (691.500 mq in 25
centri).
Grafico 11. Superfici complessive nei centri commerciali nei 8 centri urbani più
importanti per il settore alla fine del 1° semestre 2014, in migliaia di mq
1430,0
Varsavia
Alta Selsia
1100,0
4300,0
Trecittà
Poznań
691,5
612,5
Breslavia
Cracovia
Łódź
594,1
275,3
549,4
502,8
Stettino
Alte aree
fonte: Colliers International
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I cantieri aperti riguardano complessivamente 720.000 mq GLA da mettere in uso nel
2° semestre 2014 o nel 2015. I progetti più rilevanti vengono realizzati a Bydgoszcz
(Zielone Arkady, 50.000 mq) ed a Breslavia (ampliamento centro Inter IKEA, 35.000
mq).
L’indice di saturazione (mq/1000 abitanti) più alto si nota a Breslavia (763), Poznań
(751) e Trecittà (677), seguite da Varsavia (568), Cracovia (536), Łódź (510), Stettino
(495) ed Alta Slesia (493).
Strutture logistiche (magazzini)
Il settore della moderna superficie di magazzinaggio (comprese i capannoni dedicati
alla cd. “produzione leggera”, cioè imballaggio, etichettatura, assemblaggio,
confezionamento, etc.) è nato di recente. Mentre il mercato dell’edilizia per uffici ha
oltre 20 anni e quello delle superfici commerciali oltre 15 anni, i primi investimenti nel
settore dei magazzini e dei capannoni “moderni” sono stati realizzati soltanto nel 1998.
Il 2014, caratterizzato da una forte ripresa del settore sia dell’offerta sia della domanda,
si prospetta l’anno migliore dell’ultimo quinquennio
La superficie complessiva dei magazzini nuovi messi in uso nel 1° semestre 2014
ammonta a ca. 326.000 mq, rispetto a 198.000 mq del periodo analogo dell’anno
precedente.
Di conseguenza, la superficie complessiva disponibile di magazzini moderni, nel 2009
pari a poco più di 6 milioni mq, nel 2014 ha superato 8 milioni mq (8,09). L’indice delle
superfici sfitte, nell’arco del 1° semestre 2014 e’ sceso dal 10,8% all’8%.
Le risorse di superfici di magazzinaggio nell’area di Varsavia superano 2,7 milioni mq,
di cui 2 magazzini di superficie complessiva pari a 14.000 mq costruiti nel 1° semestre
2014 , in costruzione restano 3 magazzini di superficie complessiva maggiore di
20.000 mq. L’indice di superficie sfitta e’ pari all’11,8%.
L’Alta Slesia (città capoluogo Katowice) con 1,5 milione di superficie complessiva e’ il
secondo mercato regionale in Polonia, di cui il Centro MLP Bierun di superficie
complessiva pari a 23.000 mq costruito nel 1° semestre 2014 , in costruzione restano
ulteriori 56.000 mq. L’indice di superficie sfitta e’ pari all’8,3%.
Il terzo mercato regionale con superficie complessiva superiore a 1 milione mq (1,07)
e’ la Polonia Centrale (area di Lodz, con riguardo particolare alla striscia lungo la A1 tra
l’incroci autostradalI/superstradali A1/A2 e A1/S8). Icantierei aperti riguardano quasi
60.000 mq costruiti dalla Panettoni e dalla Segro. L’indice di superficie sfitta e’ pari
all’12,5%.
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Grafico 12. Superfici complessive nei magazzini localizzati nelle principali aree
d’attività alla fine del 1° semestre 2014, in migliaia di mq
62,0
101,0
160,0
220,0
400,0
Varsavia
2715,0
Alta Slesia (Katowice)
Centro (Łódź)
Poznań
861,0
Breslavia
Trecittà
Cracovia
Toruń-Bydgoszcz
995,0
Stettino
Altre aree
1070,0
1510,0
fonte: Colliers International
Per quanto concerne magazzini costruiti nel 1° semestre 2014 in altre aree occorre
citare 85.000 mq nell’area di Poznań. Invece i cantieri aperti più interessanti troviamo
nell’area di Breslavia dove in costruzione restano ben 314.000 mq e nell’area di
Poznań dove in costruzione sono 275.000 mq. Tali numeri sono dovuti a 3 progetti: 2
dell’Amazon che nelle aree succitate sta costruendo 2 centri logistici di superficie
complessiva pari a 324.000 mq ed 1 di oltre 82.000 mq costruito dalla ditta Goodman
per la rete commerciale ITM.
I developer più attivi a livello nazionale dal punto di vista dei centri logistici in
costruzione sono le seguenti imprese a capitale estero: Panattoni (315.000 mq),
Goodman (282.000 mq) e Segro (77.000 mq).
Alberghi
Alla fine del 1° semestre 2014 erano registrati in Polonia 2.458 alberghi di categoria
con 117.446 camere che vale a dire 233.533 posti letto, di cui la quota maggiore, pari
al 42,7% spetta agli alberghi a 3 stelle, mentre quella minore, pari al 5,7%, riguarda
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alberghi a 5 stelle. Mediamente un albergo polacco possiede 48 camere, ovvero 95
posti letto.
Rispetto al periodo analogo dell’anno precedente il numero dei posti letto e’ cresciuto
del 5,6%.
Nel 1° semestre 2014 sono stati aperti 78 alberghi di categoria, di cui 45 alberghi a 3
stelle, 14 a 4 stelle e 5 a 5 stelle. Complessivamente sono stati messi in uso con 5.485
posti letto ubicati in 2.764 camere.
Nell’intero 2013 sono stati aperti 190 alberghi, di cui 104 a 3 stelle, 31 a 4 stelle e 2 a 5
stelle. Complessivamente trattasi di 14.574 posti letto ubicati in 7.390 camere.
Dal punto di vista regionale la leadership spetta al Voivodato di Masovia (9 alberghi,
città capoluogo Varsavia) e di Slesia (8 alberghi, città capoluogo Katowice).
In ogni caso occorre notare che la crescita riguarda soprattutto alberghi in provincia,
scende invece la quota degli alberghi costruiti nei capoluoghi dei Voivodati (Regioni).
I progetti più noti completati nel 1° semestre 2014 riguardano Double Tree by Hilton a
Varsavia (quartiere Wawer), Hampton by Hilton Centrum a Varsavia e Best Western
Hotel a Opole.
In costruzione restano 2 alberghi nei pressi dell’aeroporto di Varsavia: Renaissance by
Marriott e la nuova ala dell’Airport Hotel. A Cracovia invece i lavori in corso riguardano
Best Western Premier Q, Gromada e Mercure del gruppo Orbis. Tra progetti
interessanti occorre citare l’albergo Puro a Łódź, Courtyard by Marriott realizzato dal
gruppo Inter IKEA a Gdynia (Trecittà).
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Comunicazione e manifestazioni
a) media
L’elenco completo delle testate del settore conterebbe qualche decina di voci. Ai fini di
questa nota si elencano solo le riviste assolutamente primarie e/o particolarmente
interessanti per la promozione di Made in Italy.
titolo testata
Periodicità
Tiratura
Tematica
target
Sito
titolo testata
Periodicità
Tiratura
Tematica
target
Sito
titolo testata
Periodicità
Tiratura
Tematica
target
Sito
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Forum Budowlane Forum Edilizio
Mensile
11000, di cui 80% in abbonamento
Tutti gli argomenti legati ad un moderno cantiere edilizio, dai
materiali alle tecnologie e macchine
Ingegneri e tecnici edili
www.forum-budowlane.pl
Materiały Budowlane Materiali Edili
Mensile
14500, di cui 95% in abbonamento
Materiali, tecnologie, lavori, normative, ecc.
Ingegneri, architetti, progettisti e tutti gli altri professionisti del
settore
www.materialybudowlane.info.pl
Pośrednik Budowlany Intermediario Edile
Bimestrale
6000, 100% in abbonamento gratuito
(testata finanziata interamente da annunci pubblicitari)
Macchine e utensili per l’edilizia
Tecnici del settore meccanico-edile: utilizzatori, intermediari,
produttori
www.posbud.com.pl
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b) principali fiere del settore
Ai fini della promozione del Made in Italy meritano una segnalazione le seguenti fiere.
nome fiera
Luogo
periodicità e
prossima edizione
descrizione profilo
Maszbud – Autostrada Polska – Traffic Expo – TIL fine
Kielce
Annuale
13-15.5.2015
4 fiere collegate dai seguenti profili:
- macchine e utensili per l’edilizia (Maszbud)
- costruzione e tecnologie stradali (Autostrada Polska)
- traffico stradale e urbano (Traffic Expo )
- tecnologia e infrastruttura degli aeroporti (TIL)
Sito
www.targikielce.pl (sito dell’Ente Fiera)
nome fiera
Luogo
periodicità e
prossima edizione
descrizione profilo
Budma fine
Poznań
Annuale
10-13.03.2015
Fiera generale dell’edilizia, molto simile al Saie di Bologna
(con elementi di Cersaie e Saiedue)
www.budma.pl
Sito
W tym czasie również CBS Budownictwo Sportowe, Rekreacyjne, Wellness i Spa
(http://cbs.mtp.pl/)
nome fiera
Luogo
periodicità e
prossima edizione
descrizione profilo
Sito
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Intermaszfine
Poznań
Annuale
6-9.05.2015
Fiera generale
Targi maszyn budowlanych, pojazdów i sprzętu specjalistycznego
www.intermasz.pl
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Prospettive di sviluppo
Non e’ facile delineare delle prospettive di sviluppo per qualsiasi settore in un contesto
congiunturale europeo così incerto come adesso. In ogni caso, le prospettive di
sviluppo di un comparto del Settore Costruzioni risultano fortemente legate al suo
livello di privatizzazione ed internazionalizzazione ovvero dalla quota dei mezzi pubblici
ed esteri impegnati nel comparto specifico.
Per quanto concerne i comparti dove il ruolo dei fondi pubblici, fondi UE inclusi, vanno
citate le infrastrutture di trasporto: strade, ferrovie, aeroporti, ecc., allo sviluppo delle
quali in Polonia il contributo UE e’ generoso anche nella prospettiva finanziaria 20142020, ovvero rimasto quasi invariato rispetto alla prospettiva del periodo precedente
2007-2013, e pari a ca. 23,8 miliardi Euro per le infrastrutture di trasporto, stanziati
nell’ambito del Programma Operativo Infrastrutture ed Ambiente (che include ulteriori
3,7 miliardi Euro per le infrastrutture ambientali), a prescindere dai fondi per le
infrastrutture di trasporto locale stanziati nell’ambito dei 16 Programmi Operativi di
Sviluppo Regionale. In altre parole la congiuntura nei settori succitati si prospetta molto
interessante sia a breve che a medio termine, cioè fino al 2020.
Nell’ambito dei 23,8 miliardi Euro succitati circa 10,2 miliardi Euro, l’80% in più rispetto
alla prospettiva 2007-2013, sono destinati a sostenere lo sviluppo di infrastrutture
ferroviarie, con riguardo particolare ai tratti che rientrano nella rete TEN-T.
Nei comparti privatizzati ma fortemente penetrati da investitori esteri: uffici, centro
commerciali, magazzini e centri logistici e strutture alberghiere la situazione e’ analoga.
Gli investitori esteri, europei e non, hanno più motivi per crederci allo sviluppo dei
propri affari in Polonia: un Paese membro UE da oltre 10 anni, mercato nazionale di
grandi dimensioni in scala europea (38 milioni abitanti) e contemporaneamente un
mercato-ponte perché localizzato nel centro d’Europa, un Paese sostenuto dai fondi
UE, con PIL in crescita da oltre 20 anni, comunque ancora in sviluppo (PIL pro capite
quint’ultimo nell’UE). Non a caso nel 2014 si nota il ritorno dei cd. progetti speculativi,
ovvero avviati senza ricerche preliminari dei potenziali clienti. Il settore alberghiero
sembra di puntare sulla franchigia, e dal punto di vista geografico sull’area di Danzica
(Trecittà).
Decisamente più contenute risultano le prospettive di sviluppo dell’edilizia residenziale,
nella quale il ruolo dello Stato e’ irrilevante, mentre quello degli investitori esteri – assai
ridimensionato rispetto al periodo 2004-2007. L’andamento di questo comparto e’
strettamente legato alle risorse finanziarie e dalle aspettative (propensione ai mutui)
degli investitori finali, ovvero dei cittadini polacchi. Nei primi 9 mesi del 2014 i risultati
dell’edilizia residenziali sono stati leggermente peggiori (-1,9%) del periodo analogo
dell’anno precedente, però nello stesso arco del tempo il numero dei permessi di
costruzione e’ cresciuto del 14,8% mentre il numero degli appartamenti in costruzione
e’ salito del 17,0%. Pertanto a medio termine, facendo riferimento alle previsioni sulla
congiunturale macroeconomica ovvero sull’andamento del PIL in Polonia si può essere
piuttosto ottimisti in merito.
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