Selezione 28 ottobre 2014

Sommario Rassegna Stampa
Pagina Testata
Rubrica
Data
Titolo
Pag.
Longanesi
23
Avvenire
28/10/2014
PREMI, LO "STREGA" A VALENTINA D'URBANO
3
118
Dipiu'
03/11/2014
CONSIGLI PER LA LETTURA
4
Bookland.blogspot.it
27/10/2014
LUNEDI' 27 OTTOBRE 2014 INTERESTING BOOK 159
5
DonnaModerna.com
27/10/2014
PREMIAMO LENERGIA POSITIVA FEMMINILE
6
Ennaweb.com
27/10/2014
BARNABA' DA UNA PUNTA ALL'ALTRA DELLA SICILIA PER
PRESENTARE "IL PARTIGIANO DI PIAZZA DEI MARTIRI"
7
Insaziabililetture.blogspot.it
27/10/2014
ANTEPRIMA: "AVRO' CURA DI TE" DI MASSIMO GRAMELLINI E
CHIARA GAMBERALE
8
Insaziabililetture.blogspot.it
27/10/2014
ANTEPRIMA: "NELLA MENTE DELL'IPNOTISTA" DI LARS KEPLER.
9
la Stampa - ed. Valle d'Aosta
27/10/2014
IL CONCORSO LETTERARIO A VALENTINA D'URBANO
10
Lastampa.it
27/10/2014
PREMIO STRESA DI NARRATIVA, LA VITTORIA A UNA UNDER 30
11
Positanonews.it
27/10/2014
BENEVENTO. ARTESTUDIOGALLERY. BARBARA LAUDATO CON "IN
DARK LONDON"
12
31
Corriere dell'Umbria
26/10/2014
POESIA, PROSA E SAGGISTICA CON IL PREMIO SPAZIANI (Ben.pi.)
14
13
il Giornale dell'Umbria
26/10/2014
"ONOR D'AGOBIO", PRESENTATI I NOMI DEI FINALISTI DEL
CONCORSO
15
58/59
la Stampa - ed. Alessandria
26/10/2014
SFIDA A COLPI DI NARRATIVA IN RIVA AL LAGO MAGGIORE
16
Verbaniamilleventi.org
26/10/2014
VALENTINA D'URBANO VINCE IL PREMIO STRESA DI NARRATIVA
18
La Voce Alessandrina
24/10/2014
TU NON SEI LA TUA MALATTIA
19
52
4
Rubrica
Guanda
15
Gazzetta di Parma
28/10/2014
DOMANI IL PREMIO LETTERARIO DELLA PERGOLA
20
16
la Repubblica - ed. Milano
28/10/2014
SCAFFALE
21
34
Liberta'
28/10/2014
COMICITA': I LEGAMI TRA IL PASSATO E OGGI
22
32
Ottopagine
28/10/2014
LA RICERCA DELLA FELICITA' ATTRAVERSO GLI OCCHI DEGLI
STUDENTI DEL TELESIA
23
Economiaitaliana.it
27/10/2014
MA QUESTA VOLTA LA "SQUARTATRICE" E' DAVVERO COLPEVOLE?
24
Letteratura.rai.it
27/10/2014
ARMANDO MASSARENTI E LA RICERCA DELLA FELICITA'
28
SiciliaEDonna.it
27/10/2014
SEPULVEDA E PETRINI CI SVELANO LA RICETTA DELLA FELICITA'
29
17
Vita Trentina
26/10/2014
QUEI BAMBINI STRAPPATI ALLE LORO FAMIGLIE
31
15
Il Piccolo (Cremona)
25/10/2014
"IL GRANDE FIUME PO": IL LIBRO DI CONTI
32
37
Il Tirreno - Ed. Pistoia
25/10/2014
SCRITTORI "VIS A' VIS" DA OGGI ALLA LIBRERIA LES BOUQUINISTES
33
25/10/2014
LA CERIMONIA DEL PREMIO NORD SUD
34
24/10/2014
UN CUORE IN TEMPESTA - FRANCOISE BOURDIN, RECENSIONE
35
28/10/2014
PUBBLICITA' PROGRESSO, C'E' PIU' WEB (I.Greguoli venini)
37
27/10/2014
ALL'UNIVERSITA' DELLA TERZA ETA' SI PRESENTANO TRE VOLUMI E
LA MUSICA DEI "CANTAMBANCHI" A CHERASCO
38
28/10/2014
OEVIAGGI, AVVENTURE IN MOTO E NON
40
Rubrica
10
Rubrica
Io Scrittore
il Centro
Tre60
Sololibri.net
Rubrica
21
Rubrica
E book
Italia Oggi
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Rubrica
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Sommario Rassegna Stampa
Pagina Testata
Rubrica
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27/10/2014
UN CUORE IN TEMPESTA: PASSIONI SCOZZESI PER IL IL NUOVO
ROMANZO DI FRANCOISE BOURDIN
41
Italnews.info
25/10/2014
DANNATI
42
Leggerefantasy.blogspot.it
25/10/2014
ANTEPRIME ROMANCE: DAL 13 NOVEMBRE COSA NON FAREI PER TE 44
DI RACHEL VAN DYKEN E UN BACIO SOTTO LA NEV
Vita Casalese
23/10/2014
PRIMA DELLA FINE
47
Tea
Laltrapagina.it
Rubrica
40
Rubrica
Editrice Nord
Editoria
23
il Sole 24 Ore
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ITALY24 PER SPIEGARE L'ITALIA AL MONDO (I.Bufacchi/F.Forquet)
48
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28/10/2014
CRISI O BOOM, IL NOSTRO FUMETTO NON E' MAI STATO COSI'
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50
29
la Stampa
28/10/2014
VAMPIRI, SPETTRI E SERIAL KILLER IL FASCINO DISCRETO DELLA
PAURA (P.Bertinetti)
52
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MF - Milano Finanza
28/10/2014
SE PER IL CORSERA TORNA IN PISTA VERDELLI (A.Montanari)
54
19
Italia Oggi
28/10/2014
FAMIGLIA CRISTIANA CERCA SLANCIO (M.Capisani)
55
19
Italia Oggi
28/10/2014
SPRINGER E NYT, 3 MLN PER BLENDLE
56
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Italia Oggi
28/10/2014
CHESSIDICE IN VIALE DELL'EDITORIA
57
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il Messaggero
28/10/2014
RAI, SENTENZA RIBALTATA CONDANNATO MINZOLINI (L.fan.)
58
22
il Giornale
28/10/2014
SENZA LODO MONDADORI CIR DIMEZZA L'UTILE E SI LIBERA DI
SORGENIA (S.Fraschini)
59
16
Il Fatto Quotidiano
28/10/2014
IL FUTURO DEL GIORNALISMO? SU FACEBOOK E YOUTUBE (C.Daina) 60
XXVI
il Gazzettino
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"METROPOLIS", IL LIBRO D'ARTISTA LUNGO SESSANTA METRI
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il Mattino
28/10/2014
SE A NAPOLI LA CCHIESA E' CON DUE "C" (N.De blasi)
62
XVI/17
la Gazzetta del Mezzogiorno
28/10/2014
"LIBRO POSSIBILE" IL FESTIVAL ANCHE D'INVERNO (M.g.r.)
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Barnabà da una punta all’altra della Sicilia per presentare
“Il Partigiano di Piazza dei Martiri”
Mercoledì 08 Maggio 2013 00:00 Valguarnera
ULTIME NEWS
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Barnabà, che, vissuto a Belluno per un po’, ha fatto propria la grande valenza emblematica del sacrificio di “Ciro”
quale contributo meridionale alla resistenza nel Cadore. Avvia quindi l’indagine storica, la ricerca dei sopravissuti, il
lavoro d’archivio, la sinergia con Matteo Collura, arrivando infine al libro, Il Partigiano di Piazza dei Martiri, che rende
onore al combattente siciliano ed ai valori della Resistenza per i quali Salvatore Cacciatore, e tanti altri come lui,
hanno trovato il supplizio. Un’opera meritoria, questo romanzo. Doppiamente meritoria per i familiari, tra cui il figlio,
che grazie al libro di Barnabà hanno conosciuto la verità sul loro congiunto. Infatti, di Salvatore Cacciatore, loro non
hanno saputo più nulla, credendolo approssimativamente disperso in Russia. La storia di “Ciro” e della lotta di
liberazione del Nord, che ha trovato favorevole accoglienza negli ambienti dell’Associazione Nazionale Partigiani
d’Italia, ma che è letta volentieri da tutti perché ben costruita e sorretta dalla solida conoscenza storica e geografica
dell’autore, sarà adesso riproposta in una serie di date siciliane, e poi anche a Roma e Torino. Il dettaglio delle
iniziative prevede una conferenza a Paternò l’8 maggio presso la Biblioteca comunale, con la presenza dell’autore e
l’introduzione di Santo Liotta. Il 9 a Caltanissetta, città di Salvatore Cacciatore, in presenza del fratello Stefano, noto
sindacalista. Il 10 maggio ad Agrigento presso il Circolo Pasolini. L’11 ad Aragona (AG), paese natale di “Ciro”, dove
l’autore sarà insieme allo scrittore e giornalista del Corriere della Sera Matteo Collura (aragonese anche lui, che di
Salvatore Cacciatore scrisse nel suo libro L’isola senza ponte, Longanesi, 2007); nell’occasione sarà intitolata al
partigiano la Biblioteca comunale. Il 13 maggio ad Aidone (EN). Il 14 e il 15 a Palermo e Trapani, presso l’ANPI. Il 17
maggio a Roma, con la presentazione fatta dalla scrittrice Silvia Ronchey, e infine il 30 a Torino presentato da Diego
Novelli, ex sindaco della città e segretario regionale dell’ANPI piemontese.
Salvatore Di Vita
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Ha confessato l’ex direttore delle poste di
Valguarnera
IL “BOMBER” ARPIDONE COMMENTA LA
VITTORIA CONTRO IL REAL SUTTANO
6° GIORNATA: BRANCIFORTI – REAL SUTTANO
= 4 – 1
Rifiuti. Continuano gli atti di solidarietà al
Sindaco Sinatra
Molara parteciperà alla finale di qualificazione
per i campionati mondiali di gelateria
I precari del Comune rafforzano la protesta. 2 ore
di sit-in davanti il Municipio
Odore di uova marce tra Valguarnera, Piazza
Armerina e Enna. Richiesto intervento del
Prefetto
Pag. 7
040588
se ne perdono le tracce, tanto da essere dichiarato ufficialmente disperso dai comandi militari. E disperso lo
crederanno per sessant’anni anche la famiglia e la fidanzata siciliana da cui aspetta il figlio che non conoscerà mai.
In realtà “Ciro”, questo il nome di battaglia scelto da Salvatore Cacciatore, combatte nel battaglione “Gramsci” e opera
come capo partigiano nella zona di Perarolo. Catturato e torturato dai nazi-fascisti, non parlò, finendo impiccato ad
uno dei lampioni della piazza centrale di Belluno nel marzo del ‘45. Una targa commemorativa nel lampione e il nome
“dei Martiri”che da allora ha assunto la piazza, hanno cristallizzato il ricordo del giovane siciliano e dei tre compagni di
lotta trucidati assieme a lui. A rinnovarne la memoria, risalendo ai fatti come realmente accaddero, ci ha pensato
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Codice abbonamento:
Dopo il successo del tour di marzo svolto in Sicilia, nel Veneto e in Liguria, lo scrittore Enzo Barnabà si accinge a un
nuovo ciclo di presentazione del suo ultimo libro, Il Partigiano di Piazza dei Martiri, dato alle stampe nel febbraio di
quest’anno per i tipi di Infinito Edizioni. Il nuovo lavoro di Barnabà, un romanzo-verità frutto di una minuziosa ricerca
storica, ricostruisce la vicenda del giovane partigiano siciliano Salvatore Cacciatore, che, lasciato di farsi prete per
andare a combattere in Africa la guerra fascista, ne torna gravemente ferito per poi finire inquadrato, a guarigione
avvenuta, in un Centro d’addestramento Carristi vicino Pordenone. Da lì, il 5 giugno del ‘43 (quindi prima dell’8
Settembre, facendo ipotizzare la volontarietà di un suo passaggio in clandestinità come esito di maturazione politica)
Longanesi
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27-10-2014
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28/10/2014 Su Giuseppe Berto.
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27/10/2014
Benevento. Artestudiogallery. Barbara Laudato con "In dark
London"
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Articolo di Lucietta Cilenti - Artestudiogallery di Benevento
ospita Barbara Laudato e il suo romanzo “In dark London”.
Presentazione di "In dark London"
Barbara Laudato è una brillante e giovane scrittrice salernitana, dal
viso dolce e luminoso, minuta ma con una grinta che sa di sud e di
donna, siede nella galleria beneventana al cospetto dei molti presenti
e alle domande sul futuro ci racconta dei suoi prossimi impegni
Longanesi
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040588
letterari. Una saga in cinque volumi che verrà editata dalla casa editrice Longanesi, in cui protagoniste saranno le
vittime di colui che definisce un interesse di gioventù, Jack lo squartatore.
Da qui con ovvi apprezzamenti inizia il viaggio de “In dark London” suo primo romanzo e avventura letteraria
fatta di studio, analisi e approfondimenti attorno e dentro i casi che da oltre un secolo restano un mistero.
Luci soffuse e la voce narrante di Lucia De Marco, il corollario dell’incontro di ieri, organizzato da Mario
Lanzione e realizzato con la collaborazione del Centro Iniziative Culturali e Artistiche “Giorgio La Pira” di Nocera
Superiore (Sa).
E’ tra le strade della Londra del 1888 che Eva Jacobs, la protagonista, spende le sue angosce notturne, tra il
sonnambulismo che la affligge, un passato da prostituta che la tormenta e una vita agiata accanto un medico
dell’alta società londinese che la ama a suo modo. Nel racconto drammatico del suo abbandono, venduta dalla
madre e costretta a prostituirsi per vivere, l’odio per un destino falsato all’origine e stranamente benevole nel
prosieguo. Da quel 2 agosto, incipit del romanzo, Eva succube dell’amore che pensa di non meritare, quello
di Albert che di lei ha fatto però, un eccellente medico pagandole gli studi, si risveglia ogni giorno con nuovi
magoni e orride visioni, persa nei dubbi che la assalgono, perseguitandola dietro le quinte dei mutati
comportamenti del suo “salvatore”.
Anche omicidi efferati iniziano in quel periodo e si consumano con una ferocia inaudita e un modus operandi che disegna il profilo del primo serial killer della storia “Jack lo squartatore”.
Le ombre che avvolgono le ore diurne in una controllata quiete domestica, divengono baratro per Eva quando
Pag. 12
Data
27-10-2014
Pagina
Foglio
2/2
viene a conoscenza dell’identità di quelle vittime, squartate come agnelli sacrificali o rese irriconoscibili dallo
scempio dei tagli. Per caso o meno, sono donne e spauracchi del suo passato che all’improvviso si trova a
dover giustificare al marito avendole rincontrate in luoghi e per motivi diversi, ma tutte prostitute.
Sarò io l’inconsapevole assassina o quel marito irriconoscibile dalla multiforme personalità?
Da queste righe il mistero non sarà svelato e l’invito alla lettura è obbligo e piacere.
Ci congediamo tutti, un abbraccio suggella la piacevole conoscenza con una data impressa sul tappo di quello
spumante aperto per l’occasione come augurio per il lavoro che l’attende e un arrivederci a presto.
Lucietta Cilenti
Inserito da: Maurizio Vitiello
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dello ....
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Antonio ....
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Longanesi
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Longanesi
Pag. 17
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VALENTINA D’URBANO VINCE IL PREMIO STRESA DI
NARRATIVA
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La giovane scrittrice Valentina
D’Urbano ha vinto l’edizione 2014
del Premio Stresa di Narrativa,
assegnato oggi all’Hotel Regina
Palace, con l’opera “Acquanera”
edita da Longanesi. L’autrice con i
suoi 29 anni è la più giovane vincitrice
del concorso. Le altre opere finaliste
erano “Il condominio di Via della Notte”
di Maria Attanasio edito da Sellerio,
“Prima che tu mi tradisca” di Antonella
Lattanzi edito da Einaudi, “La vita in
tempo di pace” di Francesco Pecoraro
edito da Ponte alle Grazie, “Non esistono cose lontane” di Elisabetta Rasy edito da Mondadori. Nella
Codice abbonamento:
040588
foto Valentina d’Urbano.
Longanesi
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Longanesi
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Guanda
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Quotidiano
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Guanda
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Quotidiano
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Foglio
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Guanda
Pag. 22
Quotidiano
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Guanda
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Di Giallo in Giallo
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Ma questa volta la "Squartatrice" è davvero colpevole?
Ma questa volta la "Squartatrice"
è davvero colpevole?
Un'altra indagine per l'ispettore Barbarotti, nato dalla brillante penna di Håkan
Nesser. A seguire note positive anche per Malvaldi, Giambanco, Mazzanti, Ballacchino
ed Ellin 27/10/2014
di MAURO CASTELLI
"Si chiama Håkan Nesser ed è,
potremmo dire, il Camilleri della
Svezia". Così è stato scritto. No,
non ci siamo. In quanto Nesser,
a sua volta gran narratore, è
certamente altro: diverse le sue
ambientazioni, diversi i suoi
personaggi, diversa la sua
scrittura, diversa la sua
concezione della trama, diverso
l'approccio che porta i suoi
investigatori a indagare su casi
nemmeno imparentati alla
lontana con quelli siciliani.
Ovvero il commissario Van
Veeteren, che vive
nell'immaginaria città di Maardam
(ubicata in un Paese del nord
Europa, verosimilmente la
Svezia, anche se la valuta locale
e alcuni nomi potrebbero far
pensare all'Olanda), del quale lo
scorso anno è arrivato nelle
nostre librerie La rondine, il gatto,
la rosa, la morte; ma soprattutto
l'ispettore italo-svedese Gunnar
Barbarotti, in scena
nell'immaginaria cittadina di
Kymlinge, che ora ritroviamo in
Confessioni di una squartatrice
(Guanda, pagg. 362, euro 18,00,
traduzione di Carmen Giorgetti
Cima), quinto episodio della serie
a lui dedicata. Un romanzo che
risale al 2012 e originariamente
pubblicato come Styckerskan från
Lilla Burma. Ma perché questa
nostra predilezione per lui?
Perché Barbarotti ci regala un
qualcosa in più rispetto al pur
riuscito collega Van Veeteren.
Forse per via delle sue origini,
forse per la sua umanità o forse per la sua amarezza di fondo (gli è appena morta la moglie Marianne a
causa di un aneurisma, lasciandolo alle prese con cinque figli). Di fatto il personaggio intriga e cattura,
coinvolto com'è in questa sua tragedia familiare (e non solo). Una tragedia che, in questo caso, sembra
allontanarlo dal mondo del lavoro, che lo ha contagiato e lo ha reso incapace di rimettersi in carreggiata.
Ma torniamo all'autore, una delle migliori penne del panorama narrativo nordico, i cui romanzi sono stati
tradotti in diverse lingue. Håkan Nesser è nato nel 1950 a Kumla, cittadina della Svezia centrale. Dopo
aver insegnato lettere in un liceo, grazie allo straordinario successo ottenuto dai suoi polizieschi (nel
1999, con Carambole, ha vinto il premio Glasnyckeln riservato al miglior romanzo dell'anno di tutta la
Scandinavia), ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla scrittura. Forte anche del fatto che dal 2000 la
televisione svedese ha prodotto una serie di film basati sui casi del commissario Van Veeteren, alcuni dei
quali fondati su storie già pubblicate, altri invece scritti appositamente dallo stesso Nesser. Il quale, sulla
Guanda
Visto da Lei
Un efferato delitto, un bimbo di
tre anni e una promessa
Se "La pioggia fa sul serio" ci
scappano due morti
Ma perché intrigano tanto "I
giorni dell'eternità"?
Quando il male non muore mai, il
mondo è dei... Dannati
Immaginario orientale: il 3
novembre a Bologna
Quale didattica per i dialetti
romagnoli?
Enrico Visani: D'Après, una
mostra per Dino Campana
Abusivismo: 1.500 attività a
rischio in Emilia-Romagna
Bologna attrae gli investitori
immobiliari
Istat, commercio extra UE:
export +4,1% e import +3,4%
L'embargo russo si allarga
Il trionfo di Clelia
Industria: Istat, ordini e
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su anno
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scia di alcuni suoi colleghi americani, è brevemente apparso come attore negli episodi intitolati Kvinna med
födelsemärke e Carambole. Ma torniamo al dunque. Come accennato, in Confessioni di una squartatrice,
troviamo Barbarotti alle prese con un periodo difficile. Perché non è facile concentrarsi sul lavoro quando
la mente è lontana, persa nel dolore di una tragedia personale dopo la quale sembra impossibile
rimettersi in piedi. Forse per riguardo nei suoi confronti - e qui attingiamo alla sinossi - il commissario
Asunander gli affida un caso all'apparenza semplice, vecchio di cinque anni: la sparizione di un uomo che
si era allontanato in moto dalla sua casa di campagna per non farvi più ritorno. Il suo corpo non è mai
stato ritrovato, e l'unica indiziata non ha mai confessato. Perché i sospetti si sono concentrati tutti su di
lei, ovviamente: la convivente, una bella personcina nota alle cronache come la Squartatrice, in quanto in
passato aveva ucciso e fatto a pezzi il marito violento. Un delitto per cui aveva pagato con undici anni di
prigione. Insomma, due uomini scomparsi, a vent'anni di distanza, legati alla stessa donna: è possibile
che dopo aver scontato la sua pena ed essersi rifatta una vita, la Squartatrice sia tornata alle "vecchie
abitudini"? E perché il commissario Asunander vuole rivangare proprio adesso, alle soglie della pensione,
un caso che sembrerebbe già risolto? Solo per sgombrare la scrivania dal lavoro inevaso, oppure perché è
convinto che a Barbarotti faccia bene tenersi impegnato? O invece la vecchia volpe è mossa da altri dubbi
e da altri fini? Incoraggiato dalla collega Eva Backman, che lo sostiene da un'amorevole e rispettosa
distanza, Barbarotti inizia a fare domande, quasi svogliatamente, per poi entrare passo dopo passo nel
cuore di una vicenda in realtà decisamente intricata e dai troppi lati oscuri.
A questo punto attingiamo dalla ormai ricca narrativa italiana di settore. Proponendo, in primis, l'ultimo
lavoro di Marco Malvaldi, Il telefono senza fili (Sellerio, pagg. 192, euro 13,00), quel geniaccio di
quarantenne pisano (di professione chimico) che si è inventato l'allegra combriccola del BarLume, già in
scena in La briscola in cinque (2007), Il gioco delle tre carte (2008), Il re dei giochi (2010) e La carta più alta
(2012). Quattro vecchietti (nonno Ampelio, Aldo, il Rimediotti e il Del Tacca, affiancati dal barrista Massimo,
che ha avviato con Aldo il Bocacito, e dalla banconiera Tiziana) i quali, all'insegna della semplicità e
dell'ironia, sono ben presto riusciti a catturare il grande pubblico. Una piccola tribù di giocatori di briscola
che sanno come spettegolare al meglio. E per rendersi conto di quello che sta succedendo in Paese non
accorre acquistare i giornali locali. Insomma, quattro investigatori fuori dalle righe, le cui divertenti indagini
assurgono al paradossale e che, strada facendo, sono anche riusciti a fare tresca con la giovane
commissaria Alice Martelli. La quale, nel retro de bar, dà lezioni di biliardo a tutti ma, soprattutto, raccoglie
indizi. Fatto sul quale si spettegola molto, anche se per lei si tratta solo di un feeling operativo, ferma
restando la simpatia che si è instaurata con Massimo (e da cosa potrebbe nascere cosa). Malvaldi, si
diceva, che ha anche dato alle stampe Odore di chiuso (Premio Castiglioncello e Isola d'Elba-Raffaello
Brignetti 2011), oltre a un giallo a sfondo storico, con il personaggio di Pellegrino Artusi, Milioni di
milioni (2012), e Argento vivo lo scorso anno. Ma torniamo a Il telefono senza fili, la cui trama si incentra (o
concentra) su una coppia di due ex coniugi - ma in realtà hanno divorziato solo per motivi fiscali - che
dall'Umbria si sono trasferiti a Pineta per gestire un agriturismo. Sta di fatto che un bel giorno la signora
Vanessa Benedetti scompare e il marito Gianfranco non sa che fine abbia fatto. In effetti sono gli ospiti
tedeschi del zoppicante agriturismo a dire che non l'hanno più vista, mentre nel cuore della notte qualcun
altro, non meglio identificato, afferma di aver notato l'auto di suo marito accostare sull'argine di un fiume.
Infine, la miccia che fa accendere la curiosità dei nostri vecchietti, è rappresentata dalla predizione, su
una tv locale, del mago Atlante il Luminoso, il quale assicura che la donna è stata gettata in un dirupo. Ma
siccome le chiacchiere sono un conto, ma non c'è alcuna denuncia di scomparsa e non è stato ritrovato il
cadavere, le autorità non possono avviare un'indagine ufficiale. Tuttavia per gli anziani Vanessa è stata
uccisa dal marito che si è liberato del corpo. Farneticazioni senili o si tratta soltanto di un suicidio?
Nonostante la canicola, i vecchietti del BarLume, con l'interprete investigativo delle loro maldicenze
rappresentato dal barrista, sono in forma smagliante per risolvere il caso. Regalando al lettore un'altra
piacevolissima storia - ancora una volta giocata sull'equivoco e sull'imbroglio - da leggere tutta d'un fiato.
Ferma restando la capacità dell'autore di «affondare anche l'artiglio del sarcasmo nel costume dei nostri
tempi».
A tutt'altro genere narrativo si riallaccia Prima della fine (Nord, pagg. 426, euro 16,40), un romanzo firmato
da V.M. Giambanco. Ovvero la quarantasettenne Valentina Maria (Giambanco), nata a Roma e cresciuta
fra Firenze e Milano, la quale - dopo aver conseguito la maturità classica - si era trasferita a Londra, dove
si sarebbe laureata in Inglese e Teatro. Città che l'ha vista lavorare in prima battuta, per mantenersi,
come commessa in un negozio di dischi nonché in una libreria. Salvo poi giocare - ne abbiamo già parlato la carta dell'editing cinematografico, contagiata dalla sua casuale puntata in una sala di montaggio che, a
suo dire, l'aveva subito fatta sentire come a casa. E siccome da cosa nasce cosa, strada facendo si
sarebbe specializzata nel ruolo di assistente al montaggio cinematografico, collaborando alla
realizzazione di alcuni film di successo, come Donnie Brasco e Quattro matrimoni e un funerale. Per poi
cedere le armi («Ma mi è dispiaciuto molto») nel momento del passaggio dal 35 millimetri al digitale. Una
autrice che, dopo il debutto vincente con Il dono del buio, concede appunto il bis con Prima della fine, un
thriller incentrato sul ritrovamento di un cadavere che riapre un caso del passato, su una detective - Alice
Madison della Omicidi - che non riesce a fare i conti con il proprio presente, oltre che su una indagine
enigmatica e pericolosa che potrebbe condizionare il suo futuro. In quanto il male tornerà a colpire,
appunto, prima della fine... Anche questo romanzo è stato scritto in inglese: quasi certamente per renderlo
più appetibile alle case editrici di stampo anglofono, la qual cosa ha ampiamente funzionato, anche se lei
non manca di assicurare di aver scelto questa lingua in quanto più ritmata e ricca di sfumature rispetto
all'italiano. Romanzo che è stato tradotto, come il precedente, da Giovanni Arduino. In tandem con una
certa Valentina Giambanco. Ovvero da lei stessa in quanto, da perfezionista qual è, ci teneva a
preservarne lo stile originale. E per quanto riguarda la trama? Graffiante quanto avvincente, aspra quanto
serrata. Ideale per una trasposizione sul grande schermo. A fronte di una storia psicologicamente
raffinata che si sviluppa su due piani temporali. O meglio, su un fattaccio del passato (il rapimento e la
morte di un bambino avvenuti 25 anni prima) che si collega a un ritrovamento nel presente. Per farla
breve, siamo a Seattle («Ma i luoghi della storia sono inventati, perché sono riluttante - tiene a precisare
la Giambanco - ad ambientare omicidi ed eventi di natura criminale in una casa che esiste davvero»), dove
nel bosco che costeggia le sponde dell'Hoh River la polizia individua i resti di un bambino. Prima ancora di
riceverne la conferma, Alice Madison sa già che si tratta di David Quinn, scomparso alla fine degli anni
Ottanta. Ciò che non può immaginare, invece, è che David non era morto per una crisi cardiaca, com'era
stato ipotizzato in base alle testimonianze dell'epoca. David era stato infatti ucciso. Pochi giorni dopo il
ritrovamento due uomini vengono prima torturati e poi giustiziati con un colpo di pistola alla testa.
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Sebbene le vittime non fossero mai state sospettate durante le indagini, la nostra detective è convinta
che qualcosa, o qualcuno, li legasse a quel rapimento finito in tragedia. E adesso c'è chi è disposto a tutto
pur di arrivare alla verità. I primi indizi sembrano dar ragione a Madison, per la quale trovare l'assassino
del bambino è diventata un'ossessione. Come se rendergli giustizia potesse placare i demoni del suo
passato e spazzare via l'oscurità che minaccia d'inghiottire tutto ciò che ha costruito nel corso di una vita.
Tuttavia, più avanza nelle indagini, più si rende conto che l'unico modo per scoprire la verità è varcare il
confine che separa il bene dal male, le vittime dai carnefici. Anche a costo di perdersi nel buio della
vendetta. Perché, avendo trovato le risposte che cercava, è arrivato il momento di chiudere i conti con il
passato...
Voltiamo libro con un thriller graffiante e ad alta tensione. Quello che, secondo l'editore, si propone come
un romanzo «geniale, spietato, magistrale». A fronte di una scrittura a cavallo «fra quella di Jeffery
Deaver e di Georges Simenon». Insomma, un invito alla lettura che non manca di incuriosire e che non si
poteva quindi liquidare facendo finta di nulla. Ci stiamo riferendo a Un giorno perfetto per uccidere (Newton
Compton, pagg. 310, euro 9,90), un lavoro a tinte forti firmato da Mario Mazzanti, toscano d'origine ma
milanese d'adozione. E infatti a Milano è cresciuto, si è laureato in Medicina e qui lavora, anche se
attualmente vive in provincia di Bergamo in compagnia della moglie, di quattro figli e di tre amici a quattro
zampe. Appassionato di cinema, letteratura, opera lirica e scacchi, in effetti Mazzanti non manca di stupire
per la facilità con la quale riesce a intrigare il lettore, per l'abilità con la quale infarcisce la trama di geniali
saltafossi, oltre che per la semplicità narrativa e per la capacità di dare forza vitale ai suoi personaggi.
Come nel caso del commissario Sensi, uomo di buon senso ma senza certezze, e del dottor Claps, un
apprezzato criminologo andato in pensione dopo una rieducazione lunga e penosa per via di un danno
cerebrale dal quale si è ripreso a fatica. In altre parole coloro che riusciranno a far luce su una drammatica
serie di feroci delitti. A tenere inizialmente la scena Ami, una bambina senegalese scomparsa - in una
fredda mattina di novembre - in un paesino tra Crema e Milano, il cui corpo verrà ritrovato alcuni mesi
dopo in un fosso ai margini dell'Adda, avvolto in un cellophane. Un incubo, visto che non è stata la sola a
sparire e a fare questa brutta fine: in altri due fossi verranno infatti ritrovate le spoglie di altre due
bambine, a loro volta immigrate clandestine, che erano scomparse alcuni anni prima e i cui casi erano
rimasti irrisolti. E che siano vittime dello stesso serial killer lo dimostra il fatto che a tutte e tre è stato
mozzato il mignolo sinistro. Ben presto le indagini si allargheranno dalla Lombardia alla Toscana dove,
secondo gli inquirenti... Tuttavia il buio resta totale. Per questo Sensi, trovandosi a un punto morto delle
indagini, si rivolgerà all'amico Claps, la persona giusta per riuscire a scoprire i segreti nascosti nella mente
di Denise, la ragazzina schizofrenica nel cui passato potrebbe nascondersi un mistero, dal momento che
potrebbe essere stata l'unica testimone ad aver visto il killer. Che dire: una voce prepotente, quella di
Mazzanti, che si inserisce a pieno titolo nella schiera dei più interessanti giallisti italiani. Alla prossima,
quindi.
Dal ricco carnet della Fratelli Frilli di Genova attingiamo invece un piacevole noir, Scena del crimine. Torino,
piazza Vittorio (pagg. 236, euro 9,90), scritto da Rocco Ballacchino, nato a Torino nel 1972 nonché
laureato in Scienze della comunicazione con una tesi in Semiologia del cinema sul personaggio di Totò
nell'Italia del dopoguerra. E appunto il cinema, il teatro e, soprattutto, la scrittura rappresentano le sue
più grandi passioni. A fronte dei primi racconti pubblicati fra il 2001 e il 2002 su antologie e riviste per
giovani autori, cui avrebbe fatto seguito - dopo aver contribuito alla realizzazione, assieme ad altri 14
autori, di Giallo aperto e aver curato la sceneggiatura di un paio di cortometraggi - il debutto da solista con
Crisantemi a Ferragosto, Appello mortale e Favola Nera (quest'ultimo romanzo scritto a quattro mani con
Andrea Monticone). Lo scorso anno avrebbe poi cambiato casacca per approdare alla Fratelli Frilli con
Trappola a Porta Nuova, peraltro proponendosi anche come autore teatrale con la commedia Operazione
Marito Infedele. Infine nel 2014 eccolo di nuovo alla ribalta con l'e-book Le sette vite del capitano dedicato al
calciatore Alessandro Del Piero, sempre edito dalla Frilli, ma soprattutto con il citato noir Scena del crimine,
che ci porta sul set di un film ambientato in una famosa piazza di Torino. Peraltro riprendendo tematiche
narrative a lui care: ovviamente rielaborandole, inventandosi una coppia di investigatori nuovi di zecca e,
soprattutto, dimostrando di aver compiuto un ulteriore processo di maturazione. Il tutto condito da
tematiche sociali, come quelle del precariato e dei mutamenti sociali in una città che, nei tempi andati, era
stata oggetto di una forte immigrazione (è il caso della trasformazione del quartiere San Salvario, dove
uno dei protagonisti vive da sempre). In tale ottica - sullo sfondo quindi di una città che induce alla
riflessione - la trama funziona bene, inquietando e intrigando quanto basta il lettore. Per farla breve, a
condurre le danze è il commissario della squadra mobile Sergio Crema, alle prese con le complicate
indagini sull'omicidio di Giovanna Morselli, la segretaria di produzione del film Precari, una pellicola in fase
di realizzazione che dovrebbe lanciare la Multivox nell'olimpo delle maggiori case di produzione italiane. E
un omicidio non è un bel biglietto da visita quando di mezzo ci sono forti interessi. Sta di fatto che
l'assassino ha lasciato sul luogo del delitto, quasi a firmare il crimine, il dvd de La vita è meravigliosa e un
biglietto con due iniziali. Troppo poco per il commissario Crema, che pur di cinema ne mastica qualcosa.
Per questo ritiene opportuno affidarsi all'esperienza dello scorbutico critico Mario Bernardini per cercare di
capire quale sia il collegamento tra il noto film di Frank Capra e quello strano delitto. Nasce così un
sodalizio fra due persone che hanno poco in comune, tranne l'intento di assicurare alla giustizia
l'assassino: colui che ben presto non manca di concedere il bis con modalità analoghe al precedente
omicidio. Un serial killer, battezzato dalla stampa l'assassino dei dvd, che in tal modo sembra voler
anticipare la sua prossima mossa. Di certo non sarà facile trovare il bandolo della matassa. Eppure
bisogna fare in fretta e trovare una soluzione prima che inizino le riprese di Precari. Quanto meno "per
impedire che piazza Vittorio si trasformi nella perfetta location di una sensazionale Scena del crimine".
In chiusura una chicca del 1948, Notte fatale (pagg. 140, euro 16,50, traduzione di Letizia D'Onofrio), vale
a dire l'avvincente crime fiction d'esordio uscita dalla raffinata penna dell'americano Stanley Ellin che
sarebbe stata travasata sul grande schermo dal regista Joseph Losey. Risultato? Un film, La grande notte
interpretato da John Barrymore, che gli avrebbe regalato fama internazionale, con traduzioni del libro in
16 lingue. Nato a New York il 6 ottobre 1916 da padre di origini russe (la sua morte risale al 31 luglio
1986 a causa di un infarto), Ellin si diplomò alla New Utrecht High School per poi frequentare il Brooklyn
College, portandosi a casa ad appena 19 anni un Bachelor of Arts. Due anni dopo si sarebbe sposato con
una ex compagna di classe, Jeanne Michael, dalla quale ebbe una figlia. E per non far loro mancare nulla
si sarebbe dedicato ai lavori più umili: venditore di giornali, fattorino, operaio in un centro siderurgico e in
un cantiere navale, casaro e infine professore. Nel 1944 si arruolò nell'esercito, per poi dedicarsi, al
ritorno dalla guerra, su insistenza della moglie e nonostante le non floride condizioni economiche, alla
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scrittura a tempo pieno. Scrittura che portava avanti a rilento, in quanto - lui che era perfezionista sino
all'esasperazione - non riusciva ad andare oltre la cartella al giorno. E fu lui stesso a confessare che ebbe
a riscrivere almeno quaranta volte il paragrafo d'apertura di un suo racconto. Membro del Mistery Writers
of America, in carriera si portò a casa ben tre Edgard Allan Poe Award e un Grand Master Award, massimo
riconoscimento per gli scrittori di crime fiction. Dei suoi lavori pubblicati in Italia ricordiamo Il caso Ballou, Il
castello di carte, La specialità della casa e altre storie del mistero, L'eredità Valentine nonché, appunto, il citato
Notte fatale. La cui trama, piacevolmente coinvolgente, viene così riassunta: dopo aver assistito al
pestaggio del padre, il sedicenne George LaMain decide di vendicarlo e di uccidere l'uomo che lo ha
umiliato pubblicamente. Tornato a casa, si impadronisce della pistola paterna e si mette sulle tracce del
picchiatore, un noto giornalista sportivo che ha agito spinto da oscuri motivi. Mentre si sta muovendo in
città in cerca dell'uomo, George attraverserà una sua personale discesa all'inferno. Una specie di brusca
iniziazione all'età adulta che, tuffandosi fra i segreti di Manhattan e confrontandosi con un mondo di
lusinghiere perdizioni, lo proietterà in un vortice onirico e sanguinoso fatto di night club, bar, prostitute e
ninfomani. Forte di un assunto: "Non è piacevole quando ammazzi qualcuno, anche se se l'è cercata".
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sembra essere una novità, legarlo ad uno stato d’animo e farne ricetta di felicità,
certamente sì.
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comunanza di idee e sensibilità, ed ecco pronto Un’idea di felicità (Guanda Editore), un libro
scritto a quattro mani dai guru del vivere slow, rispettivamente nella vita e nel cibo, Luis
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Sepulveda, scrittore cileno di fama mondiale, e Carlo Petrini, Presidente internazionale di
Slow Food.
Sicilia&Donna li ha incontrati ad Orvieto in occasione della diciannovesima edizione della
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raccontato di un mondo possibile dove la lumaca diventa sinonimo di saggezza e il diritto al
piacere diventa il più rivoluzionario e democratico fra i diritti. Una risposta sociale forte e
decisa, un’alternativa alla vita dinamica, troppo dinamica forse, che conduciamo ogni
giorno, alla vita in cui la fretta eccessiva e la corsa rischiano di condurci verso l’anonimato.
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Una conversazione letteraria saporita che, tra attualità, gastronomia e politica, ci ricorda che
una cosa è vivere, un’altra è lasciarsi vivere. Un testo che ben si sposa col nostro essere siciliani, con quel pregiudizievole e quasi
proverbiale lassismo che, da Tomasi di Lampedusa a Ficarra e Picone, fra immobilismo e
stanchezza, non ci abbandona mai … ci aiuterà quantomeno ad essere felici?
«Io credo di sì, direi che dei siciliani si è diffusa una cattiva caricatura, quello che io
conosco di questo popolo è una peculiare mescolanza, un insieme di senso di
responsabilità e di senso ludico della vita, questo è intrinsecamente il Sud».
Non perde tempo a rispondere Luis Sepulveda, che, in occasione dell’appena trascorso
Taobuk taorminese aveva sottolineato la vicinanza alla nostra terra, alla nostra letteratura,
e la voglia di ambientare un prossimo libro in Sicilia, in una delle sue tante meravigliose
mete, perché «la Sicilia è bella tutta –ha detto- ed una delle città più letterarie d’Europa si
chiama Palermo, è una città che te grida di raccontare, ma anche Taormina, Agrigento,
Catania, la Sicilia è una terra che non ti fa sentire estraneo, la gente ti colpisce,
l’ospitalità, quel modo di accoglierti».
Ma la Sicilia è anche storia, «un crocevia dell’umanità – s’inserisce prontamente Petrini- e
quando avvengono questi incontri di culture diverse, anche l’arte cucinaria sa esprimere
livelli altissimi; ho sempre guardato alla cucina siciliana non solo come ad una cucina
territoriale, ma anche come ad una cucina di incontro, di filosofie, culture e religioni
diverse.»
Un duetto d’eccezione, dunque, come a dire letteratura e cibo, due piaceri che devono
essere gustati lentamente, un imperdibile “assaggio” letterario e di vita, un gradevolissimo
spunto, un gustoso racconto che vi lascerà in bocca un preciso sapore: «La capacità di
capire che l’essenza della felicità è combattere contro la sofferenza».
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“Kate l’aveva adorato sin dal primo istante. Le era
sembrato avere un fascino ineguagliabile, così
diverso dai fratelli di cui doveva sopportare giorno
dopo giorno i giochi violenti e le parole umilianti.
Rapita, aveva solennemente teso la manina a
Scott, sicura che sarebbe stato l’unico amico dei
giorni a venire”.
La dolce e sensibile tredicenne Kate insieme ai tre
insolenti e dispettosi fratelli maggiori John, George e
Philip era giunta in Scozia in seguito al matrimonio
della madre, la quarantenne Amélie, con il
ricchissimo Angus Gillespie “grande e massiccio e
dal viso severo con i capelli ricci e rossi
inframmezzati da fili argentei”. I ragazzi avevano lasciato a malincuore Parigi. “ Dai
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finestrini dell’aereo avevano guardato, con una stretta al cuore, il suolo francese
allontanarsi” per giungere nei pressi di Glasgow dove si trovava l’immensa tenuta
della famiglia Gillespie “in cui si succedevano a perdita d’occhio pascoli per le
pecore, terreni ricoperti di orzo che veniva raccolto per le due distillerie di
whisky, la fonte di ricchezza della famiglia da generazioni”.
La scaltra e avvenente Amélie, dopo essere stata abbandonata dal marito, si era
ritrovata senza soldi e con una famiglia da mantenere. Grazie al suo fascino e alla
sua astuzia era riuscita a farsi sposare da Angus di circa venti anni più anziano.
Grande era stata la sorpresa e lo sconcerto di Scott nell’apprendere il matrimonio
del padre con la giovane francese. Tra la matrigna e il figliastro era nata subito
una forte avversione reciproca, perché Scott vedeva in lei una donna calcolatrice
ed egoista mentre Amélie aveva intuito nel giovane un nemico contro il quale
combattere. A questa già difficile situazione non giovava il comportamento ostile e
maleducato dei tre ragazzi nei confronti di Angus e Scott.
Nella prestigiosa magione di Angus viveva la sorella Moira, venuta a occuparsi della
casa e di Scott in seguito alla morte della moglie di Angus, Mary. Soltanto Kate
con il suo carattere conciliante e tollerante era riuscita a farsi voler bene dai due
uomini Gillespie. La ragazzina aveva avuto per il ventiduenne Scott “occhi blu
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scuro e capelli castani” un colpo di fulmine, destinato a durare tenacemente negli
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anni a venire. In lui aveva visto “l’eroe romantico che si legge nei libri, bello, dal
fisico atletico e slanciato e dal sorriso seducente”. Anche Scott provava un
affetto particolare per Kate, era rimasto colpito dalla sua aria smarrita quando
l’aveva incontrata per la prima volta. Tra di loro si era stabilita un’intesa profonda.
Gli anni passavano e Scott continuava a “occupare i suoi pensieri e il suo cuore”,
la ragazzina aveva lasciato il posto a una diciassettenne bellissima e affascinante.
Scott viveva per conto suo a Glasgow e aveva una relazione con Mary, una
stilista avvenente, ma non si sentiva pronto a impegnarsi nel matrimonio. I tre figli
di Amélie continuavano a dare problemi ed erano spesso causa di litigio tra i due
coniugi. Angus e Scott non riuscivano a ritrovare l’armonia di un tempo anche a
causa di Amélie che esigeva per i suoi figli sempre di più, avendo come obiettivo
allontanare il figlio dal padre. Inoltre, la zia Moira aveva intuito che l’affetto che
Scott provava per Kate “poteva trasformarsi in attrazione, mentre Kate lo
guardava con occhi pieni di meraviglia”. Di conseguenza per la zia “ un vero
dramma famigliare si profilava all’orizzonte!”. Quindi l’onesto e leale Scott non
aveva ancora realizzato che il sentimento che provava per Kate si avvicinava
pericolosamente all’amore.
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Un cuore in tempesta (titolo originale D’eau et de feu) è un libro che contiene
molti ingredienti esplosivi: amore, passioni sopite e non, drammi famigliari,
ambizione, rivalità e gelosie, che si legge con piacere.
“Per me ogni cosa che mi circonda è una preziosa fonte di ispirazione.
Osservo le persone, le ascolto, cerco di comprenderle. Ogni cosa, anche la
più piccola, può dare lo spunto per una grande storia. Da ragazza sono stata
ammaliata dai grandi scrittori francesi che hanno narrato straordinarie saghe
famigliari”.
Così si è espressa Françoise Bourdin, per la quale la famiglia è una fonte di
ispirazione inesauribile. La scrittrice francese nata a Parigi nel 1952, autrice di
oltre trenta romanzi in Francia con più di otto milioni di copie vendute nel mondo,
si presenta con questo romanzo al pubblico italiano. Uno stile scorrevole, moderno
e avvincente rende le pagine dei suoi libri emozionanti. Il segreto del suo successo
sta nella veridicità delle sue trame, perché “c h i l e g g e u n r o m a n z o d e v e
identificarsi con i suoi personaggi”.
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EVENTI E TURISMO | lunedì 27 ottobre 2014, 17:38
All’università della Terza Età si
presentano tre volumi e la musica dei
“Cantambanchi” a Cherasco
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martedì 28 ottobre
La Liguria al Salone del Gusto e Terra Madre
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lunedì 27 ottobre
Dronero: una mostra a sostegno dei migranti,
che una volta "Eravamo Noi"
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Natale
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Mondovì: un Halloween moderno, ma dedicato al
buon vivere e alla familiarità
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Doppio appuntamento con Stabilo nella
provincia di Cuneo
(h. 17:03)
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I volumi sono: “Storia sentimentale dell'astronomia” di Piero
Bianucci (edizioni Tea); “Diario di Bambù detto Bu” di Caterina
Gromis di Trana (edizioni Salani); “La grappa alla vipera” di Renato
Scagliola (edizioni Zedde). Quello dei “Cantambanchi” è un gruppo torinese protagonista della
stagione del Folk Revival anni '70 con all'attivo numerosi dischi,
concerti e diverse presenze televisive, specialmente su Rai 3. I
membri fondatori dello storico gruppo sono Laura Ennas (voce),
Franco Contardo (voce) e Renato Scagliola (voce), a cui si sono
aggiunti Daniele Contardo (fisarmoniche, chitarra, voce e
collaboratore di molteplici realtà artistiche, fra cui i Modena City
Ramblers) e Giuliano Contardo (chitarra e voce). Piero Bianucci,
editorialista scientifico a “La Stampa”, cura il mensile “le Stelle”
fondato da Margherita Hack e l'edizione italiana del mensile "BBC
Scienze".
Mondovì: l'Osteria "Quattro Stagione" organizza
una cena solidale
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Santo Stefano Belbo: iniziati i lavori al cimitero di
paese
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Imperia: il 12 dicembre un convegno del centro
'L'Ancora' sul tema 'Il paziente difficile'
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mostra “Mamma... mi è arcobalenata un'idea!!!”
(h. 16:16)
Camporosso: novembre sarà il mese
dell’educazione alla legalità e della convivenza
democratica, via libera al progetto al Pala
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Appuntamento mercoledì 29 ottobre 2014, nell’ambito dell’università
della Terza Età, con tre autori e i loro libri, sullo sfondo musicale dei
canti popolari proposti dai “Cantambanchi”.
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È autore di molti libri divulgativi che trattano di astronomia, energia,
telecomunicazioni e tecnologie avanzate. Insegna Comunicazione
scientifica in un master dell'Università di Padova. La International
Astronomical Union gli ha dedicato il pianetino 4821 in orbita tra Marte
e Giove. Caterina Gromis di Trana è nata nel 1962. Laureata in
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scienze biologiche a indirizzo ecologico, collabora con i periodici “La
Stampa”, “Gardenia”, “Oasis”, “Cani”, “Piemonte Parchi”, “Bell’Italia”.
Ha pubblicato vari libri di divulgazione naturalistica. “Diario di Bambù
detto Bu” è la sua prima prova narrativa: una storia basata su mille
storie vere, raccontata in prima persona da un cane che, come tutti i
cani, ha una personalità unica e irripetibile. Renato Scagliola è nato a Torino nel 1941.
Giornalista professionista alla “Gazzetta del Popolo”, “Stampa Sera” e “La Stampa”, cura la
rubrica “Sul filo della memoria” sulle pagine di “Torino Sette”. Trascorre molto del suo tempo in
una vecchia cascina a Envie, ai piedi del Monte Bracco, la Montagna di Leonardo, nel Saluzzese.
“La grappa alla vipera” è una raccolta di racconti di genti delle nostre terre, sullo sfondo delle
montagne e del Monviso, un taccuino di viaggio, una raccolta di riflessioni, ricordi, incontri,
chiacchiere, sensazioni, storie, che si possono leggere anche saltando le pagine o cominciando
dal fondo, perché la raccolta delle piccole storie di Scagliola non segue un filo logico, ma
ciascuna storia è a sé, a volte struggente, a volte divertente e pensosa, a volte ancora esilarante
e crudele. L’appuntamento è a Cherasco, alle ore 20.45, presso l’Auditorium. Per chi arriva da Roreto, ci
sarà il pullman gratuito, che partirà dalla chiesa dell’Assunta alle ore 20,30 per farvi ritorno al
termine con ritrovo alle 22,15 circa in Cherasco centro.
L’ingresso all’incontro e il pullman sono gratuiti.
Leggi l’articolo completo:
www.targatocn.it/leggi-notizia/argomenti/eventi/articolo/alluniversita-della-terza-eta-si-presentano-trevolumi-e-la-musica-dei-cantambanchi-a-che.html
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“Viaggi, avventure in moto e non”
Mercoledì 29 ottobre alle ore 10,30 presso la sala Bobbio della Biblioteca civica
"F. Calvo" sarà presente nell'ambito "Accade all'Informagiovani" Roberto Parodi,
scrittore e giornalista alessandrino che narra di viaggi avventurosi, passione per
la moto e per le scoperte di "altri mondi"
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Scrivi
ALESSANDRIA - Nell’ambito di “Accade
all’Informagiovani”, programma realizzato con il contributo
della Provincia di Alessandria – Bando Giovani 2014, e
che comprende numerose iniziative volte a supportare i
giovani in ambito culturale, lavorativo e formativo,
l’Informagiovani del Comune di Alessandria gestito
dall’ASM Costruire Insieme in collaborazione con la
biblioteca Civica “F.Calvo”, propone l’ incontro con
l’autore Roberto Parodi: “Viaggi, avventure in moto
e non”. Mercoledì 29 ottobre alle ore 10:30, presso
la Sala Bobbio della Biblioteca, lo scrittore e
giornalista alessandrino presenterà il suoi libri che
narrano di viaggi avventurosi, passione per la moto
e per la scoperta. Negli ultimi quindici anni. Parodi, ha
viaggiato per il mondo su una vecchia Harley a carburatore, in Europa, Asia e Africa, raggiungendo
New Delhi, Dakar, Timbouctù e attraversando più volte il Sahara. Amante delle “mother road”, nel
2012 ha percorso la Transafricana partendo da Milano e arrivando a Cape Town, in Sudafrica,
dopo quaranta giorni e 15.000 km.
Ha pubblicato “Il Cuore a due Cilindri” (2008), “Scheggia” (2010) e “Controsole” (2011), tutti per la TEA
Libri. Collabora con diverse riviste scrivendo di moto, passioni e viaggi. Conduce inoltre la trasmissione
televisiva Born to Ride. L’incontro all’Informagiovani ha lo scopo di stimolare alla lettura e alla “mobilità
giovanile”. Attraverso un tema avvincente ed emozionante come il viaggio nella sua declinazione meno
turistica, i ragazzi potranno ascoltare la testimonianza di un viaggiatore incallito e un po’ “zingaro”. Il
viaggio come metafora di crescita, di perdita delle proprie certezze per ritrovare se stessi.
Lo scrittore racconta la sua grande passione per la moto, attraverso romanzi e manuali di
viaggio, come l’unico vero mezzo per entrare in contatto con la strada, le storie, i colori e le
atmosfere di paesi lontani e spazi remoti. Amicizia e solitudine, poesia e amarezza, vintage e
modernità troviamo tutto questo nei libri di Parodi. Del resto lo stesso autore è un uomo con diverse
anime: quella del professionista, marito e padre di tre figli e quella del biker solitario in giubbotto di
pelle.
La partecipazione all’evento è gratuita. Per ragioni organizzative è comunque richiesta la
prenotazione.
Per info: Informagiovani- c/o Biblioteca Civica p.zza Vittorio Veneto 1, Alessandria - N° verde
800116667 - Fax 0131/515964
[email protected]
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Home » Leggere » Un Cuore In Tempesta: passioni scozzesi per il il nuovo romanzo di Françoise Bourdin
Un Cuore In Tempesta: passioni scozzesi per il
il nuovo romanzo di Françoise Bourdin
L’IRRIVERENTE
by ADASSO
October 27, 2014
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Scozia, nel cuore delle Highlands. In un maniero vittoriano, vivono da
sempre i Gillespie, proprietari di una prestigiosa distilleria di whisky. È lì
PROMO
che, al termine degli studi, fa ritorno il giovane Scott Gillespie, ma solo per
scoprire che il padre, Angus, si è appena risposato con Amélie,
un’avvenente parigina di vent’anni più giovane. Una donna calcolatrice e
senza scrupoli che, dopo essersi trasferita nella casa insieme con i quattro
figli avuti nel precedente matrimonio, fa di tutto per screditare Scott agli
occhi del padre. Ma la tempesta che si scatena intorno alla questione
cruciale – chi sarà l’erede della fortuna dei Gillespie? – non è nulla in
confronto a quella che dovrà affrontare Scott quando un amore – folle, trascinante, impossibile
– busserà al suo cuore e gli chiederà di seguirlo. Ma si può affidare la propria vita a una
speranza? È giusto ascoltare la voce della passione, contro ogni logica? Quale prezzo si è disposti
a pagare per essere felici?
Tutto questo è Un Cuore In Tempesta, il nuovo romanzo di Françoise Bourdin, scrittice
di best-seller di livello internazionale capace di vendere 8 milioni di copie nel mondo e con libri
tradotti in 12 lingue. Il nuovo romanzo è già disponibile in libreria per la collana Tre60 di TEA
Libri.
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Accordo Possibile n.4: la mediazione nel
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By Umberto Ruffino / 25 ottobre 2014 / No Comments
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Come immaginate l’inferno? Come quello di Dante? Simile all’Ade?
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Io, se devo essere sincera, sono stata influenzata moltissimo dalla
visione dantesca che, anche se ormai può sembrare anacronistica,
conserva sempre il suo fascino. Tuttavia spesso mi trovo a riflettere su
alcune realtà che ci circondano, che sono estremamente inquietanti e
sembrano frammenti di inferno in terra.
Basta informarsi e leggere fatti di cronaca sia italiana sia estera per
comprendere fino a che punto si può spingere la crudeltà umana. Ha ancora senso un inferno dove
punire i golosi quando dei bambini sono torturati, drogati, trasformati in soldati e gli esseri umani
vengono considerati merce?
Glenn Cooper, con il suo libro Dannati, inizia un ciclo di romanzi, non si ancora se saranno tre o
quattro, in cui i protagonisti si troveranno catapultati, per una serie di strane circostanze all’inferno.
Non aspettatevi un inferno in stile dantesco! Glenn Cooper crea un inferno radicalmente diverso
ItalNews.info è una testata giornalistica
indipendente che non riceve alcun
finanziamento pubblico. Se vuoi aiutarci a
continuare la nostra missione regalaci un caffè
dalla tradizione e con regole nuove e particolarmente inquietanti. Per diventare Dannati si devono
compiere atti estremamente gravi. I peccati veniali sono banditi. Anche se l’aurore descrive
l’inferno come un duplicato, dal punto di vista geografico, della terra è rappresentato soprattutto
come un luogo arretrato con un aspetto squallido. La scelta di Cooper è perfetta ma sta al
lettore scoprire le ragioni di tale decisione.
Naturalmente non si può svelare molto dell’opera di Cooper. Una scienziata scozzese, Emily
Loughty, che lavora a Londra studiando e compiendo degli esperimenti con il MAAC, prende
parte ad un esperimento collegato a quelli svolti dal CERN di Ginevra. Il direttore dell’Istituto, il
Dott. Quint, senza avvertirla preventivamente decide di spingere i macchinari oltre i limiti prestabiliti.
Emily Loughty scompare e al suo posto si materializza un uomo puzzolente e pericolosissimo
Brandon Woodbourne, che riesce a sfuggire alla sicurezza dell’Istituto. Dove è finita la
dottoressa? Semplice all’inferno! Da qui inizia una corsa contro il tempo per salvarla e ristabilire
l’equilibrio tra la terra e l’inferno. Ma le cose sono molto più difficili del previsto… John Camp,
fidanzato di Emily, si offrirà come volontario per salvarla. Così inizierà la sua “discesa agli
inferi”dove incontrerà anche, un personaggio storico estremamente famoso che lascerà il
lettore allibito.
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si tratta di un luogo inquietante e pericolosissimo. Ci sono uomini e donne di potere e uomini e
donne sfruttati. Crudeltà, sopraffazione, odio, sete di potere, congiure e guerre sono la normalità. Il
quadro d’insieme è sconvolgente.
Gregor, la prima profezia
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L’inferno di Cooper è popolato da personaggi storici conosciutissimi e da persone comuni. Tutti
sono condannati a vivere in eterno. Gli istinti più bassi degli esseri umani hanno libero sfogo. Quindi
World war Z
Glenn Cooper trasforma il suo stile rendendolo più adatto a questo nuovo progetto. I lettori
troveranno differenze nel ritmo narrativo e nello stile, Naturalmente è una scelta ben ponderata
dell’autore che, in questo modo, riesce a valorizzare il suo nuovo progetto.
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Warrior la vendetta del guerriero
Siria, il campo profughi di Yarmouk sta
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Per chi non conosce Glenn Cooper Dannati sarà un’ottima scelta che vi porterà a leggere
Il cucciolo di gatto
tutti gli altri romanzi dell’autore. Mentre per i lettori affezionati sarà una piacevolissima
conferma.
Glenn Cooper ha iniziato ottimamente un lavoro estremamente ambizioso ed articolato. Da non
perdere!
Adatto ad un pubblico adulto.
Glenn Cooper, Dannati, Il male non muore mai…, 2014. Pagine 496, Casa Editrice Nord. Euro
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Published: 3 ore ago on 25 ottobre 2014
By: Umberto Ruffino
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ANTEPRIME ROMANCE: DAL 13 NOVEMBRE
“COSA NON FAREI PER TE” DI RACHEL
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Buongiorno lettori! In questo post ho preparato per voi una coppia di romantiche anteprime
che usciranno a Novembre. Due appassionanti storie d'amore che scalderanno questo
freddo inverno appena iniziato ^^
DAL 13 NOVEMBRE
Dopo il successo di "Quello che sei per me" torna il secondo capitolo della serie new adult ,
romantica e sensuale, di Rachel Van Dyken, pubblicata in Italia dalla casa editrice Nord.
Titolo: Cosa non farei per te
Autrice: Rachel Van Dyken
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DIECI LETTURE
CHE IL
HALLOWEEN
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CAREZZA
DELL'ANGELO DI
BIANCA LEONI
CAPELLO
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SCONSIGLIA
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Dati: 2014, 396 pagine
Trama : Char Lynn è un’affermata
donna in carriera: forte, determinata,
indipendente. Eppure, quando si
presenta alla festa per celebrare il
fidanzamento della sua migliore amica
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Kacey con Travis Titus, le basta
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incrociare lo sguardo di Jake – il fratello
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e testimone dello sposo – per tornare a
essere la ragazzina goffa e impacciata di
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un tempo. La stessa ragazzina che Jake
aveva sedotto per capriccio, per poi
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spezzarle il cuore. Ma questa volta Char non ha nessuna intenzione di lasciarsi incantare
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dai suoi modi affabili, dal suo fisico mozzafiato e dal suo sorriso smagliante. Anzi sta già
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pensando a come vendicarsi di quell'umiliazione…
Jake Titus non ha mai voluto una relazione stabile e, negli anni, si è costruito una
reputazione da incallito don Giovanni. Ma per Char Lynn è pronto a rinunciare a tutto e a
GLI
APPUNTAMENTI
DEL MERCATINO
cominciare una nuova vita insieme con lei. Peccato che Char non si fiderà mai di lui…
Jake però non è tipo da arrendersi. E, visto che dovranno occuparsi dei preparativi per il
matrimonio, vuole sfruttare l'occasione per dimostrare a Char di essere cambiato. Basterà
una settimana per riconquistare il cuore del suo unico, vero amore?
DAL 13 NOVEMBRE
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LA PRIMA SFIDA DI
LETTURA
ORGANIZZATA DAL
MERCATINO DEI LIBRI
FANTASY.
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25-10-2014
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3/3
Una passionale e romantica storia d'amore tra un inguaribile play boy e una ragazza seria e
responsabile. Siete pronte per conoscere Danica e Blake?
Titolo: Un bacio sotto la neve
TAG : A ROOM
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Autrice: Melissa Foster
Editore: Newton Compton
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Dati: 2014, 320 pagine
Prezzo: 9,90 euro
Trama: Danica Snow è sempre stata la sorella
Halloween 2014
intelligente e dotata di grande senso pratico.
Lavorando come terapeuta, si vanta di fare scelte
ragionevoli e prudenti, per quanto a volte un po’
VENITE A SCOPRIRE
QUESTO
DIVERTENTISSIMO
MEME!
noiose. Fa anche parte, come volontaria, del
programma “Sorella maggiore”, all’interno del
LE RUBRICHE DEL
MERCATINO :
quale le è stata affidata una ragazzina che lei
RECENSIONI IN
PILLOLE : 5 MINI
RECENSIONI!
deve aiutare: ha quindi poco tempo per qualsiasi
altra cosa.
Blake Carter ama giocare. Non si annoia mai di
conquistare donne e con il suo aspetto sexy e la
sua carriera di successo non ha problemi a trovare chi sia disposto a giocare con lui.
Quando il suo amico e socio in affari muore improvvisamente in un tragico incidente,
Blake, disperato, vuole cambiare vita. Il problema è che non sa come smettere di fare
quello che gli riesce meglio. Quando arriva nello studio di Danica, l’attrazione tra loro è
Clicca sull'immagine per
leggere le mini recensioni
dei romanzi.
fatale, ma Danica non è tipo da cedere al piacere mettendo a rischio il proprio lavoro.
Eppure il desiderio che prova la costringe a scoprire una parte di se stessa a cui ha dato
poco spazio, e la voglia di abbandonarsi ai piaceri che ha volontariamente ignorato è
Ultime recensioni
fortissima. Ma in questo momento, con la “sorella in affidamento” in pieno fermento
ormonale e la preoccupazione per la promiscuità della sorella biologica, non è certa che sia
un bene dare libero sfogo alle fantasie…
Pubblicato da Anita Blake a 04:47 Etichette: Anteprime e novità, Romance, Romanzi rosa
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