GRUPPO CAFFÈ RI VENETO TORREFATTO TRI LUGLIO 2014 2014 LUGLIO Cultura del caffè Espresso tradizionale italiano patrimonio dellUnesco Costituzione del Consorzio Ottenere il sigillo dellUnesco e poi proseguire con la promozione dellespresso tradizionale italiano: queste le finalità del Consorzio di prossima costituzione. Lappuntamento per la creazione del Consorzio è fissato per lunedì 15 settembre 2014, alle ore 15.00, presso lo Studio Notarile Ferretto Viale Carducci, 24 - Conegliano (TV) Su sollecitazione di alcuni soci ed enti, nel corso dellultimo Consiglio direttivo del GTTC, si è scelto infatti di posticipare il termine del 22 luglio precedentemente indicato. Linserto allegato a questo numero del Notiziario contiene le bozze dello Statuto e della Procura, che tutti sono invitati a leggere. Chi volesse aderire è invitato a segnalare il proprio interesse allindirizzo del Gruppo Triveneto Torrefattori Caffè Via Ananian, 2 Trieste - mail: [email protected] Serviranno le visure camerali delle imprese consorziate, al fine di verificare i poteri dei legali rappresentanti che interverranno allatto costitutivo del Consorzio medesimo. Naturalmente, coloro che aderiranno allatto costitutivo potranno essere considerati Soci fondatori. Chi non potrà essere presente il 15 settembre ed ha intenzione di aderire come Socio fondatore può inviare al sopra indicato indirizzo la Procura che dovrete ritagliare dallinserto e compilarla. Comunque sarà possibile aderire pure in un secondo momento. 3 luglio 2014 Editoriale 3 Cultura del caffè Attualità 4 Vending: storia di un settore poco conosciuto ma trainante Mercato Internazionale 6 Qualità e prezzo Pillole dexport 7 Esportare in Croazia Paesi Produttori 8 Le crisi nelle piantagioni 14 Anche il Bengala Occidentale avvia la produzione di caffè Fiere ed Eventi 10 WOC Rimini 2014 12 È il giapponese Hidenori Hizaki il barista più bravo del mondo Tra Innovazione e Tradizione 16 Per unestate torrida 19 può andar bene il cold brew Stacca la spina e la macchina da caffè ti segue anche in vacanza Costume e cultura 20 LAntico Caffè Torinese Caffè e Salute 21 Tutto il buono del caffè LAngolo del Consulente 22 Imposte sui redditi 2014: chiarimenti ministeriali 22 POS obbligatorio per tutti dal 30 giugno Social Media 23 Facebook Laggiornamento delle pagine (prima parte) 24 ELENCO AZIENDE FORNITRICI CONVENZIONATE Scadenzario Fiscale 25 Prima rata TASI/IMU: 26 Risoluzione MEF Mese di luglio 2014 Cultura del caffè Chissà quale è stato lingrediente vincente del neo campione mondiale barista, Hidenori Izaki. Chissà in che misura hanno contato la professionalità, laccuratezza, ma anche la dedizione ad approfondire, a conoscere, a farsi una cultura sul prodotto che contraddistinguono molti suoi connazionali. Non è detto che questi stereotipi più o meno veritieri sui giapponesi abbiano contato. Daltra parte la World Barista Championship ci ha abituati a toccare vari angoli del globo (basti pensare ai campioni uscenti degli Stati Uniti e del Guatemala), per cui non cè da stupirsi se si è giunti fino allEstremo Oriente. Eppure il fatto che sia proprio un giapponese il campione di questanno, lanno in cui il campionato è stato ospitato dallItalia, lho trovata una coincidenza interessante. Ancor più considerato il dibattito sulla formazione dei baristi italiani che ha tenuto banco tra gli operatori dopo la nota puntata di Report. Quale coincidenza? Quando ho saputo che il barista più bravo al mondo era giapponese me lo sono immaginato con tutte quelle caratteristiche di cui sopra. Editore: GRUPPO TRIVENETO TORREFATTORI DI CAFFÈ Aut. Trib. Trieste n. 772 del 24/01/1990 Amministrazione: CONSORZIO TORREFATTORI TRE VENEZIE 34141 TRIESTE - Via G. Ananian, 2 Tel. 040 390 044 - Fax 040 938 4589 www.gttc.it - [email protected] Direttore responsabile: Susanna de Mottoni e.mail: s.demottoni @ me.com Grafica e fotocomposizione: Giuliana Naso Baiez - Trieste Stampa: ART GROUP S.r.l. - Via Malaspina, 1 - Trieste Tel. 040 828 382 - 040 828 384 Caratteristiche che sembrerebbe siano proprio quelle che spesso mancano ai baristi di casa nostra. Il peccato originale è sempre quello: troppo sicuri di esser bravi vista la lunga tradizione e la grande familiarità che si ha con il caffè. Per cui si pensa di sapere tutto e che non cè niente da imparare. Insomma tutti temi su cui, appunto, in questi ultimi mesi si è lungamente dibattuto e per i quali è giunta io lho vissuta così questa ulteriore e conclusiva ciliegina. Chissà se sfogliando questo numero del Notiziario riusciamo anche noi a farvi scoprire qualche piccolo dato sul vostro settore che magari non conoscete così bene. Cè lintervista a Lucio Pinetti che mette in luce molti aspetti sul vending non sempre noti. Oppure diamo dellinformazioni, non solo di colore, sul cold brew, un modo di vivere il caffè slow. Parliamo delle nuove coltivazioni di caffè nel Bengala, delle molte problematiche che toccano i coltivatori centroamericani. E poi naturalmente ci sono le consuete rubriche... Il Direttore responsabile Hanno collaborato a questo numero: Mattia Assandri, Antonio e Diego Franciosa, Alberto Gattegno, Giovanna Gelmi, Bernardino de Hassek, Maria Cristina Latini, Giacomo Mallano, Óscar René García Murga, Massimo Petronio, Lorenzo Polojac, Antonio Schiavon Fotografie: Archivio GT TC Pubblicità: In proprio CHIUSO in tipografia il 25 giugno 2014 Il Notiziario Torrefattori non è responsabile dei contenuti degli annunci e degli spazi pubblicitari, della loro mancata pubblicazione o di loro inesattezze. Inoltre, la dirigenza, non si assume la responsabilità per gli articoli firmati. È vietata la riproduzione e lutilizzazione di quanto qui pubblicato, salvo espressa autorizzazione scritta rilasciata dallEditore. Informativa sulla legge che tutela la Privacy In conformità alla legge 675/96 provvederemo ad inserire nellarchivio informatico della Redazione i dati personali forniti, garantendone la massima riservatezza e utilizzandoli unicamente per linvio del periodico. Ai sensi dellart. 13 della legge 675/96, i dati potranno essere cancellati dietro semplice richiesta da inviare alla Redazione. 4 luglio 2014 Venditalia e la distribuzione automatica italiana Vending: storia di un settore poco conosciuto ma trainante Dai grandi distributori nelle grandi fabbriche fino a Ho.re.ca. e retail di Maria Cristina Latini Lucio Pinetti Presidente Confida Dalle rilevazioni di Confida, Associazione italiana distribuzione automatica, la distribuzione automatica italiana si confermerebbe nel 2013 come un settore solido e affidabile e con un tasso di occupazione in crescita (l80% delle imprese hanno margini positivi). La distribuzione automatica - dichiara lAssociazione - è uneccellenza italiana in continua crescita, nonostante la crisi e un miope sistema creditizio. A un paio di mesi dalla positiva conclusione di Venditalia, lesposizione internazionale della distribuzione automatica tenutasi a Milano, abbiamo intervistato Lucio Pinetti, presidente Confida, con il quale abbiamo fatto una panoramica su un settore rilevante anche per il nostro caffè. Come si colloca Venditalia rispetto alle altre fiere nel mondo? È riconosciuta come il punto di riferimento internazionale nelle manifestazioni di settore, è la fiera più importante in termini di spazi espositivi e di partecipazione di aziende: non esistono fiere così grandi nè negli Stati Uniti che in Giappone; in Europa dopo Venditalia seguono a grande distanza altre manifestazioni come per esempio Eu Vend (Germania) che per dare unidea in termini di dimensioni è un terzo di quella italiana. Quali sono i prodotti trainanti del mercato del vending? Caffè e acqua da soli fanno oltre l80% del mercato e il caffè da solo fa circa il 70%. Quali sono le grandi tappe storiche della distribuzione automatica in Italia? La distribuzione automatica nasce in Italia appena dopo la Seconda Guerra Mondiale quando negli anni 50 gli americani portano i primi distributori automatici di Coca-Cola. Il caffè allora veniva portato nelle fabbriche con il carrello poi allinizio degli anni 60 Faema produsse il primo distributore automatico di caffè, commercializzandolo direttamente attraverso agenti propri i quali successivamente iniziarono ad acquisire il territorio dando inizio alle prime imprese di gestione (ndr le aziende che si occupano di rifornimento e assistenza dei distributori automatici nei diversi luoghi di utilizzo). Intorno agli anni 70, anche grazie ad altre aziende come la Zanussi e la Bianchi, iniziò una diffusione del settore abbastanza importante. Dopo le grandi fabbriche dove si diffuse la distribuzione automatica? Presso gli uffici pubblici e quindi negli ospedali, nelle scuole, nelle caserme e in tutti i luoghi di grande aggregazione. Poi a metà degli anni 90 iniziò la realtà dei piccoli distributori automatici e il vending si diversificò verso nuove postazioni: così nacque e si diffuse il mercato 5 luglio 2014 dellOcs (piccole apparecchiature da ufficio funzionanti a capsule e cialde) ma con volumi di consumo relativamente bassi finché un decennio fa il vending si spostò sul settore Ho.re.ca. e su quello del Retail. Cosa ha comportato lo spostamento del vostro settore su questi nuovi canali di vendita? Il caffè porzionato (cialde e capsule) che con lOcs nasce proprio dal vending, si spostò come dicevo da quella parte di utenza di piccoli uffici (che non avevano i numeri per coprire lacquisto di una certa quantità di caffè) verso altri settori come per esempio il ristorante; ma è stato proprio questo passaggio a costringerci in qualche modo a spostare il tema sulla qualità, in quanto in questo tipo di mercati la relazione fra il fornitore del servizio e il consumatore diviene molto vicina. Da qui molti dei brand noti che si sono avvicinati al vending ci hanno aiutato molto permettendoci di raggiungere ottimi risultati in termini di qualità, proprio perché il caffè mono-porzionato non dà grandi margini di manovre e la bevanda subisce poche trasformazioni: la miscela e la macinatura sono quelle e se il caffè è buono si ottiene una buona bevanda. tecnologico è un settore strepitoso: si passa dalla telemetria ai sistemi di pagamento innovativi e ancora per esempio una macchina touch screen dà la possibilità al cliente di essere collegato con la rete e di usufruire di una serie di informazioni utili sia sulle caratteristiche dei prodotti in vendita, che sulla loro disponibilità immediata o in caso contrario sulla loro più veloce reperibilità. In questo senso il caffè monoporzionato ha permesso per esempio ai ristoranti di grande qualità ma con pochi tavoli, di avere un caffè comunque ottimo. Qualche ingrediente per un vending di successo? Quanto vi aiuta la tecnologia per adeguarvi alle richieste del mercato? Tantissimo. Cè da dire che il mondo dellalimentare in generale è forse quello più veloce nel fare proprie le innovazioni tecnologiche e il vending dal punto di vista La buona manutenzione delle macchine e un corretto raccordo fra i vari soggetti della filiera: a questo proposito Confida ha lanciato un progetto che si chiama Vending Lab che ha proprio lobiettivo di creare un buon collegamento fra lidea da retail oppure il torrefattore con lindustria del vending, al fine di generare modelli fattibili e di successo. Il caffè in maggio-giugno Qualità e prezzo di Alberto Gattegno Un mese fa notavo che il mercato del caffè sembrava segnare il passo, dopo lo sprint iniziale dellanno nuovo. E oggi possiamo confermarlo, con le quotazioni dei due maggiori mercati ritornati ai livelli del febbraio scorso. Mi sto riferendo alle Borse a termine del caffè, le cui quotazioni stanno arretrando quasi in perfetta sintonia. Così nellultimo mese abbiamo visto i caffè robusta sulla borsa di Londra scendere da 2041 Doll/ton del 20 maggio ai 1959 di un mese dopo. E in modo analogo gli arabica su New York da 185,70 cents/lb a 167. Cambiando argomento, mi ha colpito la recente discussione suscitata da una regolamentazione restrittiva sulla percentuale minima di succo darancia contenuto in unaranciata (bibita gassata industriale), che il legislatore italiano vuole elevare al 20%, dallattuale 12%, mentre il resto dEuropa si attiene al valore minimo del 5%. È evidente lintento di valorizzare il prodotto italiano. Ritengo però che leccellenza di un prodotto non si può fissare per legge: chi vuole migliorare le caratteristiche del proprio prodotto è padrone di farlo, pubblicizzandolo in tutti i modi ritenuti più opportuni. Compito dellautorità competente sarà il controllo delle caratteristiche e delle affermazioni; comminando pesanti sanzioni in caso di falso o peggio di truffa. In modo analogo, a suo tempo si era cercato di stabilire per regolamento le caratteristiche dellespresso italiano perfetto. Anche in questo caso riteniamo fondamentale il diritto di comportarsi come si ritiene meglio, a condizione che si sia in grado di dimostrare la veridicità delle affermazioni che si pubblicizzano per vendere il prodotto. In un mercato in cui le capsule di caffè stanno conquistando larghi strati di popolazione con costi importanti, mi sembra evidente che potrebbe essere il momento di puntare sulleccellenza della qualità, smettendo una buona volta di fare soltanto la guerra dei prezzi. 7 luglio 2014 Esportt are in Espor CRO CR OA ZIA Dal 25 giugno 1991 è Stato sovrano. Dal 1 luglio 2013 è il ventottesimo stato membro dellUnione Europea. Superficie: 56.542 Kmq. Capitale: Zagabria Considerato che la Croazia fa parte dellUnione Europea ed è quindi entrata nellarea doganale unica dellUE non è necessario procedere allo sdoganamento ai fini dellimmissione della merce sul mercato croato, qualora si tratti di merce prodotta (o acquistata) in un altro Paese dellUE. Non è, quindi, più necessario che la merce venga munita degli appositi certificati ma è sufficiente la documentazione commerciale dalla quale si deve, comunque, evincere la tracciabilità del prodotto. Premesso che lentrata nellUE abolisce i dazi doganali, alle frontiere interne rimane, comunque, lobbligo del versamento dellaccisa (ove prescritta) e dellIVA la cui aliquota ordinaria in Croazia è del 25%. Nella nuova legge sulle accise, entrata in vigore il giorno delladesione della Croazia allUE, sono state recepite tutte le disposizioni legislative dellUE sulle accise; le disposizioni della Legge in merito agli importi minimi obbligatori delle accise sono conformi a quelle prescritte dalle Direttive Europee. In base alle disposizioni vigenti laccisa grava sui seguenti prodotti: Codice TARIC Descrizione prodotto 090121 Caffè torrefatto in grani o macinato - non decaffeinizzato 090122 Caffè torrefatto in grani o macinato - decaffeinizzato 210111 Estratti, essenze e concentrati di caffè 210112 Preparazioni a base di estratti, essenze o concentrati, o a base di caffè 09019090 Succedanei del caffè contenenti caffè 2202 Bevande analcoliche di cui alla voce 2202 contenenti caffè o estratti, essenze o concentrati a base di caffè Per il caffè torrefatto e per gli estratti, essenze e concentrati di caffè laccisa viene versata per chilogrammo di peso netto del caffè ed è la seguente: Codice TARIC 090121 090122 210111 Descrizione prodotto Caffè torrefatto in grani o macinato - non decaffeinizzato Caffè torrefatto in grani o macinato - decaffeinizzato Estratti, essenze e concentrati di caffè Ammontare dellaccisa 6 kune/kg (ca. 0,8 /kg) 6 kune/kg (ca. 0,8 /kg) 20 kune/kg (ca. 2,7 /kg) Per le altre preparazioni laccisa viene versata per chilogrammo di peso netto del caffè contenuto nel prodotto finito, e precisamente: Abitanti: 4.200.000 (2012) Lingua ufficiale: Croato Moneta: Kuna croata HRK 100 Kune = 13,1662 Euro (cambio maggio 2014) Vista di Zagabria Wikimedia Commons Descrizione del prodotto Per caffè torrefatto contenuto nel prodotto finito Per estratti, essenze o concentrati a base di caffè contenuti nel prodotto finito Ammontare dellaccisa 6 kune/kg (ca. 0,8 /kg) 20 kune/kg (ca. 2,7 /kg) Sono contribuenti fiscali le persone fisiche e giuridiche che immettono (importano o ricevono) caffè o le preparazioni a base di caffè sul territorio doganale della Repubblica di Croazia. Anche in Croazia è in applicazione il sistema EMCS ( Excise Movement Control System), volto a semplificare la procedura di sdoganamento della merce sottoposta ad accisa. Il documento cartaceo AAD è stato sostituito con il format elettronico e-AD (Electronic Accompanying Document) che viene inviato dallo spedizioniere al destinatario/acquirente via sistema EMCS. ETICHETTA ETICHETT A TURA si basa sulle norme europee. Sono obbligatorie le seguenti indicazioni: a ) la denominazione dellalimento; b ) lelenco degli ingredienti; c ) qualsiasi ingrediente che possa procurare allergie o intolleranze; d ) la quantità di taluni ingredienti o categorie di ingredienti; e ) la quantità netta dellalimento; f ) il termine minimo di conservazione o la data di scadenza; g ) le condizioni particolari di conservazione; h ) il nome o la ragione sociale e lindirizzo del produttore; i ) il paese dorigine o il luogo di provenienza; j ) le istruzioni per luso, per i casi in cui la loro omissione renderebbe difficile un uso adeguato dellalimento; l ) una dichiarazione nutrizionale. LINGU A LINGUA 1 . Le informazioni obbligatorie sugli alimenti devono essere redatte in lingua croata, caratteri latini; 2 . non osta che tali indicazioni figurino in più lingue. Fonte: ICE Zagabria febbraio 2014 8 luglio 2014 Centro-Sud America Le crisi nelle piantagioni Roya, lavoro minorile, bassi salari e fenomeni migratori tra i tanti fronti aperti di Óscar René García Murga Nelle piantagioni di caffè si sta vivendo una profonda crisi. Per chiudere il conto con la roya (ruggine), che fa disastri in America Centrale, dove si produce il 14% delle riserve mondiali del prodotto, ci vorranno ancora due o tre anni. La diminuzione del raccolto sta portando un grave danno economico e sociale in una regione dove oltre la metà della popolazione vive in stato di povertà. I lavoratori diretti del settore sono diversi milioni, molti senza contributi sociali, e si prevede la perdita di oltre mezzo milione di posti di lavoro. In questo periodo il prezzo del caffè sale velocemente, ma non solo a causa della roya del Centroamerica. Incide anche la siccità che imperversa in Brasile e che riduce la produzione di caffè del primo produttore mondiale. Nel mercato a termine, larabico è quotato a 1.81 dollari la libbra e gli analisti non escludono che il prezzo possa salire oltre i 2 dollari e raggiungere perfino 3 dollari. La siccità ha messo in crisi la fornitura energetica delle centrali idroelettriche di città come San Paolo (20 milioni dabitanti nellarea metropolitana). Se qualcuno sillude che questaumento di prezzo possa in qualche modo migliorare le condizioni di vita precaria dei lavoratori delle piantagioni, va incontro a una grande delusione. In Centroamerica, nelle celebrazioni del 1° maggio scorso, tra le domande dei lavoratori del campo si elencavano ad esempio: libertà sindacale, negoziazione tra padrone e lavoratore, diritto alle prestazioni sociali, sparizioni di leader sindacali, divieto al lavoro infantile e un salario giusto di 8 euro per una giornata di lavoro nei campi, al posto dei 3 ai 5 euro come sono spesso pagati. La poca redditività del lavoro nelle piantagioni, insieme a una grande disuguaglianza sociale, spinge i contadini a cercare lavoro allestero abbandonando la terra. Migliaia di centroamericani, per poter arrivare negli USA, attraversano tutto il territorio messicano rischiando la vita aggrappati sui treni merci; famoso il treno chiamato La Bestia per i morti che lascia lungo il suo percorso. Ogni anno sono rimpatriati a migliaia, molti di loro dopo aver lavorato per anni in nero negli USA. Nei Paesi centroamericani la città più grande è sempre la capitale, ma importanti conglomerati nazionali possono trovarsi allesterno dello Stato nelle città degli USA. Il rimpatrio forzato, oltre a significare povertà per le famiglie che perdono le rimesse del padre lavoratore, contribuisce ad arricchire la criminalità e rafforza il mercato della droga. Si tratta di una situazione pesante e il presidente Obama ha proposto nuove formule da discutere nel parlamento statunitense per legalizzare la posizione di tanti lavoratori sommersi costretti a vivere nascosti, che però rappresentano un supporto alleconomia degli USA. luglio 2014 Nel frattempo si è avuta lautorizzazione per la costruzione di un muro lungo 1200 km per arginare i movimenti migratori illegali tra il Messico e gli Stati Uniti. È sintomatico notare che la Colombia, tradizionalmente secondo produttore mondiale di caffè è diventato oggi il quarto produttore dietro a Brasile, Vietnam e Indonesia. Il suo caffè, però, è soprattutto arabica, come quello centroamericano, mentre il caffè del Vietnam e dellIndonesia sono robusta. Due caffè totalmente differenti, larabica ha il doppio dei cromosomi, più oli, più zuccheri e meno caffeina. Riporto una frase che ho sentito recentemente ad una riunione del caffè, a mio giudizio molto significativa: comparare un Rubrica a cura di: arabico lavato con un robusta naturale è come paragonare un uomo ad una scimmia. La Colombia, bellissimo Paese con 49 milioni dabitanti, con una biodiversità incredibile, continua ad avere poca redditività nonostante laumento di produzione di caffè nel periodo 2012/2013. Le proteste dinizio danno confermano questa situazione. Laumento di produzione non risolve il problema se i prezzi volatili internazionali non coprono i costi di produzione. La Colombia, a causa dei conflitti armati, ha un enorme problema di migrazione interna, come pure un importante movimento migratorio verso lestero, soprattutto verso il Venezuela, gli USA, la Spagna, il Regno Unito, lEcuador e il Canada. Ing. Óscar René García Murga Consulente allesportazione Settore Meccanico-Industriale e Agro Alimentare. Ricerca e analisi di mercato. Ricerca e analisi di prodotto. Organizzazione vendita e acquisto. Controllo idoneità CE. Studio: Via Gasser 4 - 34142 Trieste (TS) - Italy Tel/Fax: 0039 040 943632 - Mobile: 0039 340 7085 337 - E.mail: [email protected] 10 luglio 2014 WOC Rimini 2014 Alcune riflessioni, da espositore di Antonio Schiavon Si è arrivati allevento SCAE ancora ripensando alla puntata di Report e chi non, magari, aveva rimosso quella indagine giornalistica aveva modo di incontrare alcuni operatori che hanno offerto contributi alla realizzazione del programma. Se vogliamo pensare che quella inchiesta televisiva abbia definito un prima e un dopo possiamo anche dire che con levento di Rimini si è scelto di dare una risposta forte: ed avere esposto per molte aziende ha voluto significare proprio questo: il mercato ha bisogno di crescere e tutti siamo chiamati a guardare alla qualità. È significativo che vi fossero molti torrefattori con i loro stand (e tanti del Nordest) quasi a confermare che si può, anzi si deve, avere il coraggio di presentare la propria proposta a livello di caffè prima che passi una certa vulgata secondo cui il caffè di qualità una volta era italiano... occasioni confeziona eventi paralleli out of the box. Certo che il target era composito: dai baristi campioni (sedicenti, aspiranti o semplicemente giovani) con tatuaggi ben esibiti, agli operatori professionali magari provenienti dallEstremo Oriente sino ai dirigenti della illy o della Lavazza, il tutto allinterno della struttura estremamente funzionale che ospita il Sigep. Questa volta lo spazio espositivo dellazienda fiorentina è sempre molto affollato eppure questo non ha creato una tendenza allemulazione. Il mondo delle macchine da caffè è sufficientemente maturo per lasciare che ogni azienda proietti la propria immagine e vada a delineare il proprio target ideale. Alcuni produttori di macchine da caffè hanno preferito evitare di esporre, senza rinunciare a una visita magari proprio per confermare i pregiudizi sullevento. Una scelta per certi versi condivisibile: il World of Coffee a Rimini imponeva una propria modalità relazionale che era quella estremamente rilassata che si dilatava tra feste in spiaggia e una apertura della fiera, necessariamente, un poco faticosa e quantomeno non puntuale... La cosa peggiore sarebbe rincorrere a imitare male e in ritardo chi ha una maturata vocazione alla community. Forse questa è la lezione da trarre da questa fiera balneare. Cè chi ha fatto notare, magari con malcelata invidia, che lepicentro dellevento è ruotato attorno allo stand de La Marzocco che in altre Si tratta di una ennesima conferma della carenza che gli italiani hanno e anche una tazzina di caffè espresso è capace di portare alla luce: una esasperata forma individualistica. Cosa difficile da coniugare con il caffè che è allinterno di un complicato processo di trasformazione che avviene anche in virtù delle relazioni che lo permettono. 11 luglio 2014 Immagini tratte dal sito: www.worldofcoffee-rimini.com/mediaroom/foto-gallery Eppure basterebbe attraversare un corridoio di una fiera ed aver voglia di porre una domanda al crudista, a chi si occupa di decafeinizzazione, a chi crea prodotti detergenti per la pulizia delle macchine da caffè per poter apprendere qualcosa in più e magari conoscere professionisti che rendono il mondo del caffè ancora così ricco e affascinante. Una fiera, luogo per incontrare e incontrarsi, dovrebbe essere anzitutto questo. 12 luglio 2014 Rassegna a Rimini Fiera È il giapponese Hidenori Hizaki il barista più bravo del mondo Bilancio più che positivo per il World of Coffee Soddisfazione di organizzatori, espositori e pubblico per World of Coffee, la tre giorni di competizioni, incontri e degustazioni che si è conclusa ieri a Rimini Fiera richiamando lintero mondo del caffè. Ben 18.125 operatori professionali, il 57% dei quali stranieri, provenienti da 100 paesi, hanno decretato il successo della manifestazione premiando limpegno e la professionalità degli organizzatori e linvestimento delle aziende presenti. 4 campionati mondiali, 54 concorrenti internazionali solo al World Barista Championship, oltre 200 aziende espositrici, 153 giornalisti accreditati di cui 81 esteri, innumerevoli sessioni di degustazione e stuoli di followers da tutto il mondo sul web durante la manifestazione: sono i numeri salienti di questo successo annunciato. 4 quindi i campioni premiati nelle singole competizioni mondiali: per World Barista Championship, il celeberrimo campionato mondiale baristi: Hidenori Izaki Giappone per World Brewers Cup, la competizione relativa al caffè filtrato: Stefanos Domatiotis Grecia per il World Coffee Roasting Championship, il campionato di tostatura: Yu-Chuan Jacky Lai Taiwan per il Cezve/Ibrik Championship, il campionato del caffè turco: Stavros Lamprinidis Grecia Con lottima prestazione del torrefattore Italiano Rubens Gardelli, di Forlì, che ha conseguito il secondo posto nella World Brewers Cup. Si è trattato della più grande e migliore delle 15 edizioni a oggi realizzate sia in termini di affluenza di pubblico che per la qualità dellevento ha detto David Veal, executive director di Scae, la Speciality Coffee Association che organizza la manifestazione, questanno insieme a Rimini Fiera Le aziende hanno apprezzato il numero e lalta qualificazione dei visitatori e agli operatori è piaciuta la formula che univa alle competizioni i momenti formativi, il business e lintrattenimento. Il mondo del caffè ha continuato Veal è molto informale, empatico e gioviale e in Italia ha trovato una sorta di ambiente naturale, laccoglienza che ci è stata riservata è stata davvero straordinaria. Gli inglesi hanno inventato il gioco del calcio ma oggi non sono i campioni del mondo nel gioco del pallone, analogamente gli italiani hanno inventato lespresso ma oggi devono salvaguardare di più questa loro ricchezza ha voluto concludere David Veil Leredità che World of Coffee lascia allItalia è quella di promuovere la filiera in termini di cultura e qualità del caffè e suggerire agli italiani che lespresso può essere migliore di quello cui a volte sono abituati. La relazione con Fiera di Rimini così proficuamente avviata in questa occasione, ha posto solide basi per sviluppare, dora in poi, una collaborazione sempre più ampia. Siamo molto soddisfatti dei risultati della manifestazione e orgogliosi di aver portato al territorio e al settore un appuntamento di questa portata ha dichiarato Lorenzo Cagnoni, Presidente di Rimini Fiera Sono principalmente due i fattori che hanno concorso al successo di questo importante evento: un territorio vocato allaccoglienza e la nostra esperienza cinquantennale di organizzatori fieristici. 13 luglio 2014 Queste competenze, già messe a disposizione del settore in occasione di Sigep), nella sezione dedicata al caffè, sono state infatti determinanti nel portare lappuntamento in Italia e nel decretarne il successo. E proprio lapprezzamento delle aziende e lentusiasmo di tutti gli operatori ha sottolineato Cagnoni ci portano a confermare, fin dora, che manterremo un importante appuntamento con il mondo del caffè anche per il prossimo anno. Sarà un festival dedicato ai baristi,agli operatori e aperto a tutti i coffee lovers. Il caffè è un prodotto che nasce lontano ma che, nessuno come noi Italiani, è riuscito a interpretare e rendere emblema di uno stile. È indispensabile che il nostro Paese esprima un evento che valorizzi e promuova il nostro espresso come merita. Appuntamento quindi al mondo del caffè, a primavera 2015 per il secondo Rimini Coffee Festival. Fonte: ufficio stampa World of Coffee 14 luglio 2014 Nuovi scenari Anche il Bengala Occidentale avvia la produzione di caffè Un progetto pilota dellIndian Istitute of Technology prevede labbinamento tra la coltivazione di tè e caffè ed il rilancio turistico dellarea collinosa di Ayodhya di Mattia Assandri Il ventaglio dei Paesi produttori di caffè sembra destinato ad ampliarsi. Il continuo aumento della richiesta di arabica e robusta, accanto allincremento del consumo interno in numerose nazioni produttrici, sta infatti portando alla creazioni di piantagioni in aree tipicamente adibite ad altri tipi di coltivazioni. È proprio quanto sta accadendo nello stato indiano del Bengala Occidentale, noto in tutto il mondo per il suo tè Darjeeling, dove è stato avviato un progetto pilota per la coltivazione di caffè e tè, come riportano in questi giorni Usa Today e alcune testate asiatiche. Liniziativa si articola nellarea delle colline di Ayodhya nel distretto di Purulia (distante circa 260 chilometri da Calcutta), che si estende fino a 610 metri ed è noto per la sua varietà di flora e fauna, e prevede di trasformare larea in un centro turistico in maniera simile a quanto fatto a Darjeeling. Il progetto, sviluppato grazie alla collaborazione tra il governo indiano e lIndian Institute of Technology, prevede che la West Bengala Comprehensive Area Development Corporation (WBCADC) con lIITs Science and Technology Entrepreneurs Park (STEP) fornisca il know-how tecnico per dare il via alla coltivazione in un appezzamento di circa 11 ettari a Kumari Kanan. Intendiamo trasformare Ayodhya Hills in un centro turistico sulle linee di Darjeeling, dove il turismo e lindustria del tè vanno di pari passo - ha dichiarato alla stampa Subhashis Batabyal, presidente della WBCADC -. Oltre ad aumentare il turismo, lobiettivo è quello di creare una forma di sostentamento alternativa per la popolazione. Una volta che il progetto darà i propri frutti ci permetterà di migliorare notevolmente larea di coltivazione. Della cordata di aderenti al progetto fa inoltre parte anche Eco Yes Technologies, partner specializzato nella coltivazione di tè e caffè in aree diverse da quelle tradizionalmente votate a queste produzioni. Unadesione importante per la buona riuscita delliniziativa dato che un progetto simile è stato avviato nel 1997 dalla West Bengala Comprehensive Area Development Corporation e West Bengal Tea Development Corporation, ma si è arenato proprio per la mancanza di adeguate competenze tecnologiche. Liniziativa pilota era iniziata bene, ma poi si è bloccata perché non cerano tecnologie adeguate - ha spiegato il responsabile del progetto Soumen Palit, che è uno dei maggiori esperti nelle biotecnologie per lagricoltura e la coltivazione sostenibile -. Ma ora abbiamo il know-how necessario e siamo fiduciosi di raggiungere gli obiettivi prefissati e trasformare larea in un hub per tè e caffè. Anche se lenfasi maggiore è per la produzione del tè non bisogna dimenticare che questa è la prima esperienza di coltivazione commerciale di caffè nel Bengala Occidentale. Con un investimento iniziale stimato tra le 200.000 e le 300.000 rupie indiane per acro (tra i 2.500 ed i 3.700 euro circa, ndr) la scelta di coltivare caffè e tè è stata dettata dal loro rendimento continuo. La pianta del tè è sempreverde mentre quella del caffè ha una durata di 50-70 anni per linvestimento maggiore è per lavvio della coltivazione - ha illustrato Palit -. Una volta che la piantagione si espande abbiamo inoltre previsto di creare anche aree per la lavorazione e il confezionamento dei prodotti. Il tutto integrato con un progetto di rilancio turistico della zona anche attraverso eventi culturali e festival collegati al tè. 16 luglio 2014 Un sapore meno acido e un minor contenuto di caffeina Per unestate torrida può andar bene il cold brew Tra le novità di questanno il diffondersi di un sistema di estrazione lento e a freddo Il cold brew o infusione a freddo di caffè ha origini lontane e comunque poco chiare. Qualche fonte parla di popolazioni peruviane pioniere di questa tecnica, altri nipponiche. Di certo larrivo in Europa di questo sistema di preparazione della bevanda è dovuto agli olandesi, che commerciavano in Indonesia e che ai primi del 1600 copiarono quanto visto e diffuso a Java e lo importarono nel Vecchio Continente. Per questo motivo ancora oggi il cold brew viene anche definito Dutch coffee. La tecnica è banale, tanto è semplice: non cè vapore, non cè calore, il caffè macinato viene immerso in acqua fredda o a temperatura ambiente e poi filtrato con poca pressione, in un processo che può durare anche più di 12 ore. Uno slow drink che ha come caratteristiche principali una bassa acidità, il pH si attesta intorno al 5.5 e un minor contenuto di caffeina. Una volta estratto va diluito con acqua o latte e conservato in frigo mantiene inalterate le sue caratteristiche per più di qualche giorno. Attualmente è molto diffuso in Giappone, in particolare nella zona di Kyoto (grazie alla catena Hollys Cafe) e negli Stati Uniti, dove il maggior produttore di questi sistemi di infusione, Toddy, è il maggiore promotore delle qualità positive della bevanda e della facilità di uso del suo sistema: non ha bisogno di corrente elettrica o batterie, può essere quindi utilizzato in zone remote o durante un campeggio improvvisato ma anche a casa e in ufficio. Come mai lingegnere chimico Todd Simpson ha brevettato questo sistema? Nel 1964 si trovava in Guatemala e entrato in un piccolo bar ordinò un caffè. Gli venne servito un concentrato freddo accompagnato da un bricchetto con acqua bollente per riscaldare e diluire il primo liquido. Il sapore era ottimo e la bassa acidità percepita gli fece pensare che il sistema avrebbe aiutato sua mamma, che soffriva di problemi di stomaco, a riapprezzare le qualità organolettiche del caffè. Ora lazienda è ben avviata e il passaggio generazionale contribuirà a rafforzarne marketing e immagine: il figlio Holmes sta avviando una nuova campagna, rendendo più accattivante il design del sistema e lanciando una nuova linea di prodotti concentrati (sia caffè che thé) pronti per essere diluiti caldi o freddi e consumati. Una buona pubblicità al Toddys coffee (come viene comunemente chiamato il cold brew negli Stati Uniti) è arrivata dalla catena Seattles Best Coffee, che ha utilizzato dei sistemi industriali di grandi dimensioni per estrarre il concentrato per poi usarlo come ingrediente per tutte le bevande fredde a base di caffè servite nelle loro caffetterie. Il fondatore Jim Stewart ha elogiato la capacità del cold brew di creare un concentrato senza dover utilizzare astrinegnti o additivi chimici. La sussidiaria del colosso Starbucks ha inoltre deciso di vendere le Toddys machines nei vari punti vendita. Se anche le multinazionali, orientate alla massimizzazione dei profitti e quindi alla riduzione dei tempi e dei costi di prodotti e processi, utilizzano questa tecnica estrattiva, dobbiamo analizzarne le potenzialità ed iniziare a considerarla una possibile variante allespresso, al caffè filtro e al solubile. f.m. 18 luglio 2014 19 luglio 2014 Presso, Nomad ed Handpresso Wild Hibrid Stacca la spina e la macchina da caffè ti segue anche in vacanza Le nuove macchine da caffè ecologiche senza spina o batteria di Giovanna Gelmi Sembra la scoperta dellacqua calda e invece rappresenta una interessante novità: la macchina da caffè ecologica spazia dalloggetto di design alla macchinetta tascabile, grande quanto una torcia da campeggio, una rivoluzione nel mondo dei caffè. I primi a pensare una macchina da caffè ecologica e di aspetto elegante sono stati i disegnatori di Designedgood, che hanno realizzato un modello in acciaio, chiamato Presso, simile a un elegante schiaccianoci. Oltre che nel design, la particolarità di questa macchina da caffè sta nel fatto che non ha bisogno di elettricità per funzionare, ma solo di acqua calda. Presso si usa semplicemente riempiendo il contenitore dellacqua che serve per preparare una tazza di caffè. Attraverso un funzionamento meccanico di alcuni contenitori, la pressione esercitata tramite le due grosse leve si trasferisce sulla cialda, per ottenere un caffè corposo. La macchina da espresso è in vendita online negli store di Amazon Usa a un prezzo che varia dai 103 ai 199 $ a seconda degli accessori, spese di spedizione incluse. Una macchina di questo tipo è più un oggetto da design per collezionisti o amanti degli oggetti un po particolari, la Nomad invece e la Handpresso Wild Hibrid sono pensate anche per essere trasportate e utilizzate in campeggio, camper o viaggi avventurosi. Il dottor Chen e il signor Morgan nel 2012 hanno messo sul mercato la simpaticissima Nomad, una macchina da caffè espresso, realizzata in plastica e dalla forma che richiama una grattuggia formaggi! (http://www.uniterra-nomad.com/). The Nomad funziona senza il bisogno dellalimentazione elettrica, è portatile e ultra compatta, da utilizzare soprattutto in viaggio, magari quando ci si trova in mezzo alla natura. The Nomad utilizza pochi e semplici elementi per funzionare: acqua calda, riscaldata anche da un semplice fornelletto a gas e una leva integrata nella macchinetta, necessaria ad azionare un sistema di controllo diretto della temperatura, pressione, portata e volume della miscela. Grazie a questo sistema, The Nomad produce circa 9 bar di pressione senza nessuno spreco di energia, mantenendo inalterato laroma della miscela e garantendo la cremosità di un caffè bevuto al bar. Si tratta sicuramente di un oggetto interessante ma quella che batte tutti è la Handpresso Wild Hybrid. Una macchina per caffè portatile, racchiusa in pochi centimetri, nel braccetto delle normali macchine da bar, quello in cui si mette il caffè. Per farla partire bisogna prima usare la pompetta posteriore, simile a quella di una bici, per far salire la pressione, poi si inserisce una capsula o del caffè macinato, si versa dellacqua bollente e si preme il tasto per lerogazione dellespresso. In 25 secondi si ottiene un espresso senza bisogno di batterie o di elettricità. Presso Chiaramente per usarla bisogna avere con sè quanto meno un termos di acqua ben calda. Si tratta di una macchina selvaggia (anche nel prezzo: 129 euro, in vendita online sul sito del produttore), pensata per i campeggiatori o per chi fa trekking o nella giungla dellufficio vuole avere con se il suo caffè. Le dimensioni di 22 x 10 x 7 centimetri e il peso di 480 grammi sono piuttosto contenute, le possibilità di utilizzo sono molteplici, visto che esiste anche un modello da auto e uno che può fare il cappuccino (http://www.handpresso.com/). Anche in vacanza il caffè viaggia con voi! Handpresso The Nomad 20 luglio 2014 Il più piccolo degli storici locali triestini LAntico Caffè Torinese Un pregevole esempio di stile Liberty Trieste è conosciuta per i suoi storici caffè di stile viennese, una volta numerosi in città. Alcuni di questi locali, per fortuna, sono sopravvissuti egregiamente alla dilagante modernizzazione rimanendo luoghi in cui cittadini e turisti possono sostare e consumare una bevanda in un contesto che ricorda latmosfera di inizio 900. Quasi tutti hanno una notevole capienza, mantenuti nelle ampie dimensioni originali che dovevano servire ad accogliere un buon numero di avventori serviti da uno stuolo di camerieri, sempre attenti alle esigenze manifestate dalla clientela. Esiste tuttavia in posizione centralissima il più piccolo dei caffè storici rimasti nella città giuliana. Si tratta dellAntico Caffè Torinese, la cui ridotta estensione non risulta penalizzante e non ne minimizza limportanza, premiata dallimpronta estetica e dalla prestigiosa firma dellarredatore che ne ha curato lallestimento. Aperto nel 1915, quando già era scoppiata da un anno la Prima guerra mondiale, allangolo fra il Corso e la via del Ponterosso, come si chiamava allora via Roma, a due passi da dove si trovava lantico e ormai scomparso Caffè Centrale frequentato soprattutto da funzionari della vicina Camera di Commercio e della Borsa, ha rappresentato da subito il ritrovo di un certo numero di intellettuali e di artisti amanti dello stile Liberty che connotava il locale. Il progetto originale del Caffè Torinese era allavanguardia in quanto prevedeva un utilizzo polifunzionale comprendendo anche lattività di negozio e di pasticceria, ma soprattutto risultava modernissimo per limpiego di materiali inediti come il compensato marino nobilitato e lalluminio, serviti per dare al locale unimpronta di stile navale. Gli arredi interni, con un orologio stile marina, nicchie, vetrinette e rivestimenti del soffitto, ricordano infatti quelli di una nave. Non a caso sono opera dellarchitetto ebanista Debelli, lo stesso che aveva realizzato anche la lussuosa boiserie che valorizzava i saloni dei mitici e innovativi transatlantici Saturnia e Vulcania, orgoglio negli anni 20 della marineria italiana. In aggiunta, il bellissimo bancone, adornato lungo tutta la sua lunghezza da una banda di ottone su cui è inciso un motivo che rappresenta un susseguirsi di foglie di quercia e di alloro con bacche, rivestito da un ripiano in alluminio consumato dal tempo e dalluso e lantico lampadario di cristallo, appeso al soffitto, conferiscono al locale quellimmagine tipica della Belle Époque, accompagnata dal fascino del vecchio mondo della caffetteria. di Bernardino de Hassek In aggiunta, completano larredamento sulle pareti dietro il bancone e sui pilastrini che dividono le aperture lato Via Roma, numerose cornici contenenti una cospicua collezione di cavatappi di tutte le epoche e di tutte le fogge. LAntico Caffè Torinese è rimasto un elegante ambiente in cui un numero consistente di habitué ama ancora sostare utilizzando anche i pochi tavolini, sistemati in piccole e appartate rientranze posizionate verso la strada, per leggere i giornali o avere un incontro. Ha ottenuto la targa doro riservata ai locali storici con più di sessanta anni di ininterrotta attività e per aver mantenuto intatto nel tempo il suo arredo che qualcuno negli anni 50 voleva smantellare e vendere. Per la verità esso ha quasi cento anni di vita in cui, a parte una chiusura di qualche anno a cavallo del secondo e terzo decennio del XX secolo che si interruppe con una nuova gestione nel 1925, si sono alternati numerosi esercenti. Attualmente la conduzione è della famiglia Manola che, pur rispettando la veneranda età del caffè, si prodiga nel promuovere iniziative moderne, atte a valorizzarlo, come per esempio proponendo ottimi prodotti enogastronomici individuati con il marchio specifico che si possono acquistare anche online. 21 luglio 2014 Tutto il buono del caffè È probabile che il ruolo protettivo sia da attribuire ai composti fenolici Lungo o ristretto il caffè è un rito a cui pochi italiani si sottraggono. Ora una ricerca statunitense, pubblicata su Diabetologia, la rivista dellEuropean Association for the Study of Diabetes, suggerisce che si tratti di unabitudine salutare, perché chi beve caffè risulterebbe maggiormente protetto dal diabete: lo dicono dati ottenuti seguendo per otto anni oltre 100 mila persone, per le quali si sono registrati i cambiamenti nel tempo delle abitudini nel consumo di caffè e leventuale comparsa di diabete di tipo 2. Ebbene, chi negli anni ha pian piano iniziato a bere un po più di caffè, aumentando di circa una tazza lintroito quotidiano, ha visto scendere il pericolo di diabete dell11 per cento; chi al contrario ha ridotto il consumo ha visto crescere la probabilità di diabete. Cè di più: il rischio di malattia in chi beveva oltre tre tazze di caffè al giorno è risultato del 37 per cento più basso rispetto a quello di chi si attestava su una tazza giornaliera o su quantità ancora inferiori. Leffetto protettivo del caffè contro il diabete è emerso anche da ricerche precedenti, condotte utilizzando la bevanda vera e non la sola caffeina. Il caffè, infatti, è un mix di sostanze e pare che i composti fenolici antiossidanti che contiene abbiano un ruolo protettivo non secondario. I composti presenti della tazzina, peraltro, variano a seconda del metodo di preparazione: i dati dello studio statunitense, ad esempio, sono stati ottenuti considerando tazze di caffè americano, che contengono quantità di caffeina maggiori rispetto alla tazzina allitaliana (intorno ai 120 milligrammi in media, contro i 50-80 milligrammi dellespresso). Le tre tazze protettive contro il diabete corrispondono perciò a circa 4-5 tazzine del caffè cui siamo abituati in Italia, una dose che la maggioranza degli esperti ritiene non eccessiva. Va ricordato, infatti, che la caffeina è, comunque, una sostanza che può dare effetti collaterali, fra cui il disturbo da uso di caffeina che da poco è stato riconosciuto dallAmerican Psychiatric Association e descritto nelle sue caratteristiche da uno studio sulle pagine del Journal of Caffeine Research. Si tratta di una dipendenza che riguarderebbe dal 10 al 30 per cento della popolazione generale. Secondo i ricercatori del Dipartimento di Psicologia dellAmerican University di Washington, le azioni della caffeina dipendono dalla sua capacità di stimolare recettori che si trovano sia nel cervello sia nel sistema cardiovascolare. Le conseguenze del consumo di caffè e simili sono una sensazione di maggiore allerta ed energia, ma il caffè favorisce anche le capacità mnemoniche e di concentrazione. La caffeina, inoltre, aiuta la digestione e la funzione di pompa del cuore. Il 90 per cento delle persone introduce la caffeina principalmente con il caffè, ma la caffeina, come si è più volte sottolineato in questa rubrica, è presente in molti altri prodotti, come tè, cioccolato, energy drink e alcune bevande gassate: il rischio di eccedere con le dosi, quindi, aumenta. Accanto a una larghissima parte di consumatori che fa un uso moderato di caffeina esiste una quota di soggetti per cui si instaura una dipendenza fisica. Tre i campanelli dallarme: desiderare di tenere sotto controllo il consumo di caffè, ma non riuscirci; nervosismo, insonnia o tachicardia; sindrome da astinenza: rinunciando al caffè ci si ritrova con mal di testa, senso di affaticamento, umore ballerino e difficoltà di concentrazione che si risolvono al primo espresso. Unaltra spia del disturbo è la tolleranza: in chi fa largo uso di caffeina, con landare del tempo per avere lo stesso grado di allerta post-caffè occorre berne due tazzine anziché una. Tutti problemi che comunque possono essere evitati con un uso ragionevole di caffè, non superando quelle 4-5 tazzine al giorno. Fonti: 1) Diabetologia, Increasing consumption of coffee is associated with reduced risk of type 2 diabetes, 24 aprile 2014 2) Corriere della Sera, 18 maggio 2014 Rubrica a cura di: Dottor Lorenzo Polojac Psicologo e Commercial Director IMPERATOR S.r.l. Tel.: +39 (0)40 - 3720115 - Fax: +39 (0)40 - 3402046 TRIESTE - Italy - www.imperator.cc 22 luglio 2014 Imposte sui redditi 2014: chiarimenti ministeriali DallImu, Irpef, spese di ristrutturazione, canoni di locazione non percepiti Con la Circolare n.11/E del 21/05/2014 lAgenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti su varie questioni interpretative riguardanti le imposte sui redditi. Sintetizziamo i più rilevanti. Imu-Irpef Nella Circolare viene in primo luogo richiamata lattenzione sulleffetto sostitutivo Imu-Irpef. In generale rimane fermo leffetto sostitutivo Imu-Irpef anche nel caso in cui sia dovuto soltanto il versamento della prima e/o seconda rata o della cosiddetta Mini IMU. Tale effetto sostitutivo è tuttavia limitato soltanto allanno 2013. Canoni di locazione non percepiti La circolare si sofferma anche sui canoni di locazione non percepiti. Viene a tal proposito ricordato come i canoni di locazione debbano essere sempre dichiarati, indipendentemente dalleffettiva percezione. Lattenzione viene tuttavia richiamata su unimportante distinzione: quella tra le locazioni di immobili abitativi e non abitativi. Più in particolare viene chiarito che, mentre per gli immobili abitativi assume rilevanza la conclusione del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità del conduttore (a decorrere dalla quale i canoni possono non essere più dichiarati), per le locazioni di immobili non abitativi il legislatore tributario non ha previsto una disposizione analoga. Ne consegue che: il relativo canone, ancorché non percepito, va comunque dichiarato nella misura in cui risulta dal contratto di locazione, fino a quando non intervenga una causa di risoluzione del contratto medesimo; le imposte assolte sui canoni dichiarati e non riscossi non potranno essere recuperate. Mentre con riferimento al primo punto occorre chiarire che tale interpretazione appariva ormai come condivisa, lascia qualche perplessità il secondo chiarimento, in quanto leventuale credito dimposta per i canoni non percepiti e riconosciuti dalla Giudice non appariva come una disposizione collegata soltanto agli immobili abitativi. Le spese di ristrutturazione Unimportantissima precisazione riguarda la possibilità di fruire della detrazione per le ristrutturazioni o per il risparmio energetico anche nel caso in cui le spese siano state sostenute dal contribuente tramite finanziamento. In questo caso, la società finanziaria deve liquidare il fornitore con un bonifico completo dei dati previsti (causale di versamento con gli estremi della norma agevolativa, codice fiscale del soggetto per cui è effettuato il pagamento, partita Iva del destinatario del bonifico), di cui il contribuente deve conservare una copia. Lanno di sostenimento della spesa corrisponde a quello in cui è stato emesso il bonifico dalla finanziaria al fornitore. Precisazioni anche per i condomini, necessitati (per fruire della detrazione) a richiedere un codice fiscale a POS obbligatorio per tutti dal 30 giugno Dal 30 giugno negozianti, artigiani e professionisti dovranno dotarsi di POS per pagamenti con Bancomat e carta di credito. Chi non si adegua non sarà per il momento sanzionato in quanto il Governo vuol prima stabilire delle convenzioni con le associazioni bancarie. prescindere dal numero di condomini. La detrazione prevista per le spese di ristrutturazione o per il risparmio energetico è ammessa anche nel caso in cui il contribuente abbia erroneamente indicato i riferimenti normativi nella causale del bonifico. È tuttavia necessario che lerrore non abbia pregiudicato lapplicazione della ritenuta dacconto del 4%. Bonus mobili Nella circolare 11/E viene altresì chiarito che anche gli interventi per il risparmio energetico consentono la fruizione del bonus mobili se riconducibili alla manutenzione straordinaria. Al contrario non è possibile fruire del bonus mobili in caso di acquisto di box pertinenziale: il beneficio spetta infatti solo in caso di ristrutturazione di immobili già esistenti e non anche nel caso di nuove costruzioni. Unaltra importante precisazione riguarda gli strumenti di pagamento: al fine di poter accedere al beneficio è infatti necessario ricorrere allapposito bonifico bancario e postale che prevede la ritenuta del 4% in applicazione dellart. 25 del decreto-legge n. 78 del 2010. Rimane tuttavia ferma la possibilità di effettuare il pagamento mediante carte di credito e di debito. Si ribadisce che limporto complessivo ammissibile alla detrazione è 10mila euro in riferimento a tutte le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014, anche nel caso siano stati eseguiti più interventi edilizi sulla stessa unità immobiliare. I contenuti del presente articolo vanno assunti come meramente informativi, non utilizzabili in alcun modo quale consulenza/opera professionale; ogni interpretazione ivi contenuta è meramente indicativa e non assume valore di parere professionale. Rubrica a cura di: Dottor Giacomo Mallano Commercialista Studio Tributario Cattelan-Verni-Mallano & Associati 23 luglio 2014 Facebook SOCIAL M EDIA Laggiornamento delle pagine (prima parte) Facebook cambia, cambia spesso e cambierà spesso. Il social network ha bisogno, per sua natura, di mantenere continuamente viva lattenzione degli iscritti. Il rischio più grande è che gli utenti si possano annoiare e dunque spostarsi su altre piattaforme web. Come evitarlo? Il sito apporta periodicamente modifiche, piccole o grandi, alle funzionalità, alle interfacce grafiche, aggiungendo o togliendo alcuni dettagli. Questa è una delle motivazioni per le quali Facebook, con buona frequenza temporale, si rinnova, si trasforma. Obbliga quindi gli utenti a imparare ad usare le novità proposte dagli sviluppatori del sito. Cambiamenti che spingono gli iscritti a provare le nuove funzioni, a navigare con curiosità nel social network, ad aggiornarsi. E sono obbligati a farlo anche gli amministratori di pagine facebook, che regolarmente si ritrovano ad affrontare modifiche imposte dal social network, modificando informazioni, foto, sezioni e link presenti sulla pagina. Si tratta di rinnovamenti inevitabili, ai quali non si può sfuggire, visto che riguardano la struttura intera del sito di facebook. Il modo giusto di Massimo Petronio per affrontarli è adattarsi, cogliendo i punti di forza delle novità proposte e sfruttando il cambiamento imposto come occasione per rilanciare la propria immagine sui social network, rinnovando ad esempio le foto e le informazioni inserite. Unopportunità quindi per ripensare i dettagli della propria pagina facebook e renderla ancora più interessante e appetibile al potenziale vasto pubblico di clienti. È di recentissima applicazione lultima modifica sulle pagine, che le rivoluziona nellaspetto grafico, rendendole simili visivamente agli attuali profili. Cominciamo ad analizzare i cambiamenti, partendo da quello dedicato agli amministratori. In alto nella pagina fa la sua comparsa un nuovo pannello di amministrazione, con i pulsanti: Attività (il registro di notifiche e messaggi), Insights (tutte le statistiche) e Impostazioni (ricontrollate questa sezione per verificare che sia tutto di vostro gradimento). Sempre in alto, ma a destra, cè una sintesi con i dati dellultima settimana di attività. Ecco un consiglio: passate con il mouse sopra le sezioni su questa barra laterale destra. In caso di nuove notifiche o messaggi, potrebbe risultare scomodo cliccare ogni volta in alto a sinistra su Attività, invece con la sintesi di questa settimana, laccesso a queste informazioni è più semplice e immediato. Fin qui nulla che sia visibile per i vostri fan. Ci sono però alcune varianti da tener conto su immagine di copertina, sezioni nella barra a sinistra, la nuova singola colonna con le vostre foto e post. Ma di tutto questo vi racconteremo nel prossimo numero, sempre allinterno di questa rubrica. 24 luglio 2014 Ricordiamo che esse praticano prezzi di favore a tutte le Ditte associate al GTTC. Facciamo presente che il Sodalizio si autofinanzia attraverso i contributi versati da queste Aziende. Pertanto i Soci, oltre a fruire di condizioni particolarmente vantaggiose, rendono anche possibile un ulteriore sviluppo del Gruppo Triveneto Torrefattori Caffè ed al collegato Consorzio Torrefattori delle Tre Venezie. ASACHIMICI S.p.A. Detergenti speciali certificati per macchine espresso, cappuccinatori e macinacaffè. BRAMBATI S.p.A. Progetta e produce impianti completi per la lavorazione del caffè. BRITA Italia S.r.l. Acqua filtrata. Produce prodotti di filtrazione dacqua per uso domestico ed applicazioni professionali. CARTOTECNICA AMMAZZINI S.n.c. Produzione tovaglioli da bar. CHIMAB S.p.A. Cioccolata in polvere; bevande solubili calde e fredde; tè ed infusi in filtro e in foglia. CMA MACCHINE PER CAFFÈ S.r.l. Macchine per caffè espresso. DALLA CORTE S.r.l. Uffici, Show room e Sede legale: Produttori di macchine da caffè. DEMUS LAB Azienda per analisi accreditate ISO 17025 (Accredia), consulenza e formazione sul caffè. Via Strada Nuova, 27 27050 CODEVILLA (Pavia) tel. 0383 373100 fax 0383 373078 www.brambati.it [email protected] Via Kennedy, 21 24066 PEDRENGO (Bergamo) tel. 035 203447 fax 035 203661 www.brita.net [email protected] Via I° Maggio, 70 Frazione Rosano 55067 RIGNANO SULLARNO (Firenze) tel. 055 8303035 fax 055 8303035 GRUDEN S.p.A. Imballaggi flessibili. LA SAN MARCO S.p.A. Macchine caffè espresso. L F S.p.A. Specialista di ricambi per macchine da caffè, macinacaffè e accessori. MARZOTTO S.r.l. Produzione orzo tostato naturale. Fornisce orzo solubile, cura il prodotto sin dalla semina. Via C. Colombo, 34 35011 CAMPODARSEGO (Padova) tel. 049 9201496 fax 049 9201498 www.magicaciok.it [email protected] MAZZER LUIGI S.r.l. 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GIOVANNI LUPATOTO (VR) tel. 045 9250823 fax 045 9250823 www.pajola.it [email protected] Via Antonini, 87 25068 SAREZZO (Brescia) tel. 030 89351 fax 030 8936250 www.pinti.it [email protected] Via della Torre, 48 33047 REMANZACCO (Udine) tel. 0432 667226 fax 0432 667846 www.scarbolozuccheri.com [email protected] 25 luglio 2014 VENETA GRANULATI S.r.l. Produzione e confezionamento di preparati dolciari e bevande solubili. VIROPA IMPORT Tè, caffè decaffeinato, cioccolato, orzo, bustine, cialde. WEGA MACCHINE PER CAFFÈ S.r.l. Macchine per caffè espresso. Via Sile, 1 - 31040 VOLPAGO DEL MONTELLO (Treviso) tel. 0423 621290 fax 0423 621290 www.venetagranulati.com [email protected] Via Julius Durst, 72 39042 BRESSANONE (Bolzano) tel. 0472 836527 fax 0472 837340 www.viropa.it [email protected] Via Condotti Bardini, 1 31058 SUSEGANA (Treviso) tel. 0438 1799700 fax 0438 1884890 www.wega.it [email protected] Ricordiamo ancora che le suddette aziende, tutte in possesso degli elenchi aggiornati dei Soci del Gruppo Triveneto, sono disponibili a praticare ad essi delle condizioni di favore. Inapplicabili le sanzioni per mancato o insufficiente pagamento prima rata TASI/IMU: Risoluzione MEF Con Risoluzione 23 giugno 2014, il Ministero dellEconomia e delle Finanze ha reso noto che, nel caso in cui al 16 giugno, data di scadenza della prima rata del tributo per i servizi indivisibili (TASI) e dellimposta municipale propria (IMU), non sia pervenuto o risulti insufficiente il versamento dei tributi da parte dei contribuenti, non sono applicabili le sanzioni e gli interessi previsti. Nel documento di prassi si precisa inoltre che, considerata la situazione di incertezza normativa che ha caratterizzato listituzione della TASI con conseguenze anche sul versamento IMU, linapplicabilità delle sanzioni si estende anche agli enti non commerciali i quali entro il 16 giugno 2014 avrebbero dovuto versare lIMU a saldo dellanno 2013, nonché la prima rata IMU e TASI, ove dovute, per lanno 2014. Il Ministero, quindi, ritiene che sussistano le condizioni per cui i comuni possano considerare applicabili le disposizioni recate dallart. 10 dello Statuto del contribuente, stabilendo un termine ragionevole entro il quale i contribuenti possono effettuare i versamenti in questione senza applicazione di sanzioni e interessi. Fonte: SEACINFO 26 luglio 2014 luglio 2014 a cura di Diego Franciosa Entro lunedì lunedì 07 luglio 2014 2014 7 luglio UNICO 2014 - PERSONE FISICHE con studi Versamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione (periodo dimposta 2013). UNICO 2014 - SOCIETÀ DI PERSONE con studi Versamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione (periodo dimposta 2013). UNICO 2014 - SOGGETTI IRES con studi Versamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione (soggetti con esercizio coincidente con lanno solare o approvazione del bilancio nei termini ordinari). DIRITTO ANNUALE CCIAA (soggetti con studi) Versamento del diritto camerale annuale. CONTRIBUTI IVS ARTIGIANI E COMMERCIANTI (con studi) Versamento del saldo 2013 e prima rata acconto 2014 sul reddito eccedente il minimale. GESTIONE SEPARATA INPS PROFESSIONISTI (con studi) Versamento del saldo 2013 e prima rata acconto previdenziale 2014. MOD. IRAP 2014 (soggetti con studi) Versamento dellIRAP (saldo 2013 e I° acconto 2014). ADEGUAMENTO STUDI DI SETTORE (maggiorazione) Versamento, con maggiorazione, dellIVA derivante dalladeguamento agli Studi di settore e delleventuale maggiorazione (3%). Entro martedì martedì 08 luglio 2014 8 luglio 2014 MOD. 730 - ASSISTENZA FISCALE MODD. 730 E 730-4 Invio telematico allAgenzia delle Entrate dei Modd. 730 e 730-4 da parte di Caf/professionisti. Entro giovedì giovedì 10 luglio 2014 10 luglio 2014 INPS - PERSONALE DOMESTICO Versamento contributi previdenziali per il personale domestico (trimestre precedente). FONDO M. NEGRI, M. BESUSSO E A. PASTORE Versamento dei contributi previdenziali e di assistenza integrativa. Entro mercoledì mercoledì 16 luglio2014 2014 16 luglio RITENUTE Versamento ritenute su redditi da lavoro dipendente e assimilati, lavoro autonomo, provvigioni nonché su corrispettivi per contratti dappalto nei confronti dei condomini (mese precedente). ADDIZIONALI Versamento addizionali regionali/comunali su redditi da lavoro dipendente del mese precedente. IVA DICHIARAZIONE DINTENTO (mensile) Invio delle comunicazioni dintento in relazione alle quali sono state emesse fatture senza applicazione dellIVA registrate per il mese precedente. IVA LIQUIDAZIONE MENSILE Liquidazione nonché versamento dellimposta eventualmente a debito relativa al mese precedente. CONTRIBUTI INPS MENSILI Versamento allINPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali a favore della generalità dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente. CONTRIBUTI INPS - GESTIONE EX ENPALS MENSILI Termine per il versamento contributi previdenziali a favore dei lavoratori dello spettacolo. GESTIONE SEPARATA INPS COLLABORATORI Versamento dei contributi previdenziali per i collaboratori a progetto, occasionali e associati in partecipazione corrisposti nel mese precedente. UNICO 2014 - PERSONE FISICHE/SOCIETÀ DI PERSONE (senza studi) Versamento con maggiorazione delle imposte risultanti dalla dichiarazione (anno 2013) comprese imposte sostitutive (ad es. cedolare secca). UNICO 2014 - SOGGETTI IRES (senza studi) Versamento con maggiorazione delle imposte risultanti dalla dichiarazione (soggetti con esercizio coincidente con lanno solare o approvazione del bilancio nei termini ordinari). DIRITTO ANNUALE CCIAA (soggetti senza studi) Versamento con maggiorazione diritto camerale annuale. CONTRIBUTI IVS ARTIGIANI E COMMERCIANTI (senza studi) Versamento con maggiorazione del saldo 2013 e prima rata acconto 2014 sul reddito eccedente il minimale. GESTIONE SEPARATA INPS PROFESSIONISTI (senza studi) Versamento con maggiorazione del saldo 2013 e prima rata acconto previdenziale 2014. MODELLO IRAP 2014 (soggetti senza studi) Versamento con maggiorazione dello 0,4 % dellIRAP (saldo 2013 e I° acconto 2014). Entro lunedì lunedì 21 luglio 2014 21 luglio 2014 PREVINDAI E PREVINDAPI Versamento dei contributi previdenziali integrativi a favore dei dirigenti di aziende industriali relativi alle retribuzioni maturate nel trimestre precedente. Entro venerdì venerdì 25 luglio 2014 25 luglio 2014 ELENCHI INTRASTAT (contr. mensili e trimestrali) Presentazione contribuenti mensili e trimestrali. Entro giovedì giovedì 31 luglio 2014 31 luglio 2014 MOD. 730 - OPERAZIONI DI CONGUAGLIO Il sostituto trattiene/rimborsa al dipendente le somme risultanti dal prospetto di liquidazione o dal Mod. 730-4 (busta paga di luglio erogata nel mese di agosto). MODELLO 770 SEMPLIFICATO / ORDINARIO Invio telematico del Mod. 770 semplificato/ordinario. IVA - RIMBORSO / COMPENSAZIONE TRIMESTRALE Termine per la richiesta di rimborso/compensazione dellIVA a credito del trimestre precedente. OPERAZIONI CON PAESI BLACK LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese precedente(soggetti mensili) e nel trimestre precedente (soggetti trimestrali). DENUNCIA UNIEMENS Denuncia telematica delle retribuzione e dei contributi (INPS - INPDAP - Ex ENPALS) del mese precedente. LIBRO UNICO Scadenza delle registrazioni relative al mese precedente. Le informazioni contenute nello scadenzario sono soggette a clausola di esclusione di responsabilità per quanto riguarda le informazioni in esso contenute e per i danni o i problemi legali derivanti dall uso delle stesse. Esse vanno assunte come meramente informative e non costituiscono un parere di tipo professionale o legale. Le indicazioni riportate potrebbero risultare non aggiornate e/o incomplete.
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