1 Primo piano 13 febbraio 2010 20 dicembre 2014 LA DISAVVENTURA (CON LIETO FINE) DI ROCCO CIULLO A CASTRO Alessandro Chizzini pag. 9 1 Lecce AL POLITEAMA GRECO LA PRIMA MONDIALE DELL’ITALIAN CIRCUS SHOW Gian Piero Personè pag. 15 Periodico d’informazione del Salento Anno XIII n. 554 20.12.2014 Tap, calma apparente a San Basilio PRIMO PIANO Porto Cesareo, i residenti de “La Strea” donano 4mila euro al Comune Alessio Quarta PRIMO PIANO pag. 10 All’Università del Salento si studiano le fiction italiane e straniere Valentina Zammarano SPECIALE NATALE La spiaggia di San Basilio a San Foca, punto d’approdo del gasdotto Tap secondo il progetto originale Mentre infuria la polemica tra le Pro Loco di San Foca e quelle di Melendugno e Borgagne, si allarga il fronte del “no” al gasdotto della Tap: i commercianti e imprenditori di San Foca si sono riuniti in un associazione che minaccia battaglia e, schierati accanto a loro, ci sono l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Lecce e il Sindacato dei Balneari pag. 11 A spasso per presepi viventi, tra sfilate medievali e borghi antichi a cura di Diletta Pascali pag. 35 2 20 dicembre 2014 3 20 dicembre 2014 Editoriale Un anno vissuto intensamente, in attesa del futuro OPINIONI Nuova scoperta degli archeologi dell’Università del Salento di Andrea Colella È stato impegnativo il 2014, per me il primo anno da direttore responsabile di questo periodico. Un anno nel quale, oltre a percorrere il solco tracciato insieme al mio predecessore, ho cercato di fare il possibile per garantire, a chi ogni 15 giorni (eccezionalmente ogni settimana da un mese a questa parte) legge le pagine di Belpaese e a chi su Belpaese investe per promuovere i propri prodotti o servizi, la migliore completezza dei contenuti in una veste grafica elegante e accattivante. Non è facile fare questo lavoro: la crisi ha colpito pesantemente il nostro settore, obbligandoci a rimodulare il nostro lavoro per poter conciliare costi e ricavi, mantenendo lo stesso livello di qualità. Ma i fatti accaduti quest’anno nel nostro territorio ci hanno spinto a continuare a lavorare duro per raccontare le storie alle quali, inevitabilmente, ci siamo appassionati. Storie che parlano di ambiente, di salute (due argomenti che, guarda caso, in Salento vanno sempre di pari passo), di lavoro, di diritti violati, di innovazione, di cultura e di spettacolo. Storie a volte allegre, a volte tristi, ma sempre interessanti da approfondire e divulgare. Perché questo quello in cui noi crediamo, è il nostro lavoro. Un lavoro che non sarebbe possibile senza il contributo di tutti coloro che, con diverse competenze, fanno sì che Belpaese sia regolarmente letto in provincia di Lecce. Come i giornalisti che compongono la redazione, i grafici, i responsabili amministrativi e commerciali e gli addetti alla distribuzione, ai quali va il mio personale ringraziamento per la professionalità e la passione dimostrata. Ai nostri lettori e inserzionisti giungano i migliori auguri di buon Natale e felice anno nuovo, speriamo migliore di questo. Belpaese tornerà in distribuzione il 10 gennaio 2015 Nel corso dell’undicesima campagna di scavo del Centro di Studi Papirologici, diretta dai professori Mario Capasso e Paola Davoli, nel sito di epoca greco-romana di Soknopaiou Nesos, nel deserto a nord dell’oasi egiziana del Fayyum.è stata ritrovata una discarica di 167 ostraka (cocci scritti) con testi demotici, che erano depositati sotto il pavimento immediatamente a ovest del tempio dedicato al dio coccodrillo Soknopaios. Giocattoli: consigli per gli acquisti di Natale Arriva Natale e, ovviamente, arrivano i giocattoli. Tanti giocattoli a disposizione ripropongono la questione sicurezza visto che l'80% dei giocattoli importati nell'Unione Europea sono di fabbricazione cinese e il 70% dei prodotti pirata che circolano in Europa è di origine cinese. Le norme sulla sicurezza dei giocattoli, per i minori di 14 anni, sono state fissate dalla normativa vigente. Sulla confezione devono essere indicate, in lingua italiana: la marcatura CE (Conformità Europea), il nome del fabbricante o dell'importatore, l'indicazione dell'età del bambino, le avvertenze per l'utilizzo. La stragrande maggioranza dei giocattoli proviene, come detto, dai Paesi asiatici dove la garanzia del rispetto delle norme europee lascia a desiderare. In Italia ci sono degli organismi privati che effettuano test e rilasciano il relativo attestato, come per esempio l'Istituto per il marchio di qualità (IMQ), che fa test sui giocattoli. Sottoporsi ai controlli degli Istituti non è obbligatorio per fabbricanti e importatori per cui al consumatore, che paga salato un giocattolo per i propri figli, consigliamo di rimboccarsi le maniche e fare test autonomi, verificando, per esempio nelle bambole, la tenuta delle cuciture, dei bottoni e del tessuto. Primo Mastrantoni Segretario dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori La lucerna a cura di fra Roberto Francavilla “Stillate dall’alto, o cieli, la vostra rugiada e dalle nubi scenda a noi il Giusto. Si apra la terra e germogli il Salvatore”. L’imperativo dell’ultima domenica d’Avvento è una supplica accorata perché cielo e terra facciano a gara per donarci il Giusto e il Salvatore. Amici di Belpaese, il Natale è la festa dell’incontro non solo tra cielo e terra, ma nel cuore di ogni persona di buona volontà. Nella Notte Santa la supplica diventa inno di lode, come cantano gli angeli sulla grotta di Betlemme: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Dio ama”. Nel tempo di avvento abbiamo tralasciato il Canto di lode per farlo esplodere nella messa della Natività, rubando il mestiere agli angeli che sono i cantori della gloria di Dio per tutta l’eternità. Intanto, anche questo Natale è segnato da lacrime e sangue per tante situazioni di conflitto, a cominciare proprio dalla Terrasanta ove Gesù è nato, perché la difficile convivenza tra Palestinesi e Israeliani, che si contendono lo stesso territorio a prezzo di continue rappresaglie, lascia sul campo sempre vittime innocenti. Mi ha colpito l’intervista dallo spazio nella quale l’astronauta Samantha Cristoforetti parla di stupore e meraviglia nel contemplare “la nostra madre Terra”, dispiaciuta di non aver imparato bene la geografia al punto da non distinguere i continenti come l’antica Europa, culla di civiltà, ed in particolare il Mar Mediterraneo, un tempo autostrada di antichi popoli e oggi purtroppo cimitero di quanti tentano di attraversarlo per fuggire da miseria, fame e guerre. Almeno a Natale ci succeda, se non di essere liberi e leggeri come gli astronauti, almeno di sorvolare su tanti atteggiamenti che non servono per la custodia della pace e della gioia che porta il nostro Redentore. Vi auguro di sostare davanti al presepe per contemplare Maria, Giuseppe e il Bambino, che nella povera stalla sono ricchi di umanità, e non dimenticate i pastori e la loro semplicità, pellegrini sino a Betlemme per ammirare il figlio di Dio fatto uomo. 4 20 dicembre 2014 5 20 dicembre 2014 6 20 dicembre 2014 in copertina Tap, calma apparente a San Basilio Il percorso del gasdotto Tap dall’Azerbaigian all’Italia Mentre infuria la polemica tra le Pro Loco di San Foca e quelle di Melendugno e Borgagne, si allarga il fronte del “no” al gasdotto della Tap: i commercianti e imprenditori di San Foca si sono riuniti in un associazione che minaccia battaglia e, schierati accanto a loro, ci sono l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Lecce e il Sindacato Italiano dei Balneari Non ha smesso di far parlare di sé nel corso del 2014 il progetto del gasdotto che la multinazionale Trans Adriatic Pipeline (più brevemente Tap) intende realizzare partendo dall’Azerbaigian per giungere in Italia esattamente a San Basilio, località alle porte di San Foca (Marina di Melendugno). E anche in questo periodo di festività natalizie la storia non cambia. La notizia di pochi giorni fa della proposta da parte della Pro Loco di San Foca che a sorpresa ha propo- sto ai vertici dell’azienda il proprio sostegno al progetto in cambio di un contributo economico che ammonterebbe a 410mila euro per l’incremento di servizi turistici nel territorio, in primis lo sport del golf (!). Apriti cielo! La reazione, immediata e a tratti violenta, non si è fatta attendere e in poco tempo il presidente della Pro Loco si è trovato contro le Pro Loco di Melendugno e Borgagne (quest’ultima è frazione della stessa Melendugno), nonché il primo cittadino del comune salentino Pro Loco contro Pro Loco La richiesta da parte dell’ente di promozione territoriale di San Foca a Tap di 410mila euro per finanziare servizi turistici ha causato la dura reazione dei colleghi di Melendugno e Borgagne “In fondo, perché no? L’importante è che ci sia sviluppo turistico”. A questo deve aver pensato la Pro Loco di San Foca quando ha deciso di rinunciare alla guerra al gasdotto. Come? Chiedendo proprio a Tap di finanziare progetti di promozione del territorio per oltre 400mila euro. Nel fine settimana scorso, infatti, sulla scrivania degli uffici della multinazionale in via Templari a Lecce è arrivato un faldone di una ventina di pagine. Si parla di sviluppo e turismo attraverso la realizzazione di portali web, video, fotografie, partecipazione a fiere, convegni e workshop e, dulcis in fundo, promozione del golf. Titolo del progetto: “Tap e Salento, energia a vocazione turistica. Le Pro Loco delle Marine di Melendugno per un sistema efficace di sviluppo del turismo, golf e business nel territorio”. A proporre questo scenario è la rivista “Golf People Club Magazine”, che si occupa di promozione del golf e il cui pubblico di riferimento, si legge nel loro sito, “ha un profilo socio-economico di alto livello”. Tutto con la “benedizione” della Pro Loco di San Foca. L’obiettivo, tutt’altro che nascosto, sarebbe di avviare una fase di destagionalizzazione del turismo. E fin qui, nulla quaestio. Ma se per avviare tali progetti si stringono al- candidato ad ospitare l’impotente infrastruttura ma, soprattutto, un folto gruppo di commercianti e imprenditori di San Foca che, opponendosi alle scelte della locale Pro Loco, si sono costituiti in un’associazione e hanno minacciato battaglia. L’ormai celebre Comitato No Tap, accusato in maniera infondata di essere sovvenzionato dai concorrenti della multinazionale del gas, eccezionalmente in questa occasione ha avuto il ruolo di spettatore, prepaleanze con la discussa Tap, a Melendugno e dintorni scoppia il putiferio. Ad attaccare duramente l’iniziativa sono stati il sindaco di Melendugno Marco Potì ed altre associazioni. “Si chiamassero Pro Tap”, ha tuonato il primo cittadino. Come lui la pensano le Pro Loco di Melendugno e della frazione di Borgagne. “Altri territori stanno per farsi finanziare progetti dalla multinazionale e lì rimarrebbe invece solo il gasdotto”, si difendono dalla Pro Loco di San Foca. Nel frattempo nei giorni scorsi 60 operatori commerciali e turistici di San Foca si sono riuniti per fondare un’associazione a difesa del territorio e prendere le distanze da Tap e dai suoi nuovi “alleati”. Una vera e propria scissione nell’ambito dell’associazionismo locale, dunque. All’offensiva della multinazionale, che continua a cercare consenso nel territorio (tornano in mente le polemiche di quest’esta- randosi nel frattempo per una prossima offensiva e raccogliendo sempre più consensi da parte di associazioni di categoria (come l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Lecce e il Sindacato Italiano dei Balneari) e di volontariato, che stanno dimostrando come di fatto il nostro territorio nelle sue più differenti rappresentanze, quest’opera, che il Governo ritiene strategica e di cui recentemente il premier Renzi ha dato la sua benedizione presenziando personalmente l’avvio dei lavori in Azerbaigian, non la vuole. O, per lo meno, non la vuole a San Foca, località a vocazione turistica la cui integrità va tutelata con ogni mezzo. Fino a qualche settimana fa erano le trivelle nel mare di Santa Maria di Leuca a fare paura, mentre della Tap ci si ricordava solo per i suoi tentativi di raccogliere consenso a livello locale sponsorizzando sagre e feste patronali. In questi giorni invece il gasdotto è tornato a far parlare di sé e c’è da scommettere che presto. Il lungomare di San Foca te, quando Tap ha deciso di finanziare le feste patronali salentine come Santa Domenica a Scorrano e San Pietro e Paolo a Galatina), risponde anche il Comune di Melendugno. L’Amministrazione comunale intende infatti realizzare un ecomuseo del paesaggio co- stiero al fine di tutelare il territorio e affrontare le emergenze ambientali, architettoniche e urbanistiche. Temi che sono stati affrontati anche lo scorso 18 dicembre in un incontro pubblico, alla presenza di amministratori e cittadini. Stefano Manca 7 20 dicembre 2014 in copertina Tutti contro il gasdotto della discordia Alfredo Fasiello, presidente del Comitato No Tap, sottolinea il sostegno che stanno dimostrando tante associazioni di categoria e sul caso Pro Loco di San Foca non ha dubbi: “Dovranno vedersela con i commercianti e gli imprenditori locali” Fluidità. È con questa parola che possiamo definire lo stato attuale di quella lunga, curiosa a tratti “affascinante” vicenda della Tap in terra d’Otranto. Per capire lo stato dell’arte ne abbiamo parlato con Alfredo Fasiello (nella foto), presidente del Comitato No Tap Salento e padre dei titolari del lido San Basilio-Mamanera di San Foca, lido situato a pochi metri dal punto d’attracco del gasdotto. Fasiello, ma è proprio necessario che la Tap attracchi a San Foca? Chiariamo che si è contrari alla realizzazione del gasdotto Tap ovunque perché è un’infrastruttura inutile per un sistema che si allontana dal fossile, le statistiche sono evidenti. Ad essere sinceri il luogo più adatto per l’approdo non è sicuramente San Foca, località a vocazione turistica ove i danni sarebbero enormi per il settore. Il luogo più adatto sarebbe, e lo dico senza remore, è l’ex petrolchimico di Brindisi denominato Micorosa. Chi sono oggi i principali sostenitori dei No Tap? Alfredo Prete, presidente della Cciia, di Confcommercio e vice presidente nazionale del Sindacato Italiano Balneari ha espressamente dichiarato la contrarietà di commercianti ed operatori turistici alla realizzazione di questa incompatibile struttura. Oltre a Cgil, Cisl e Uil, Confartigianato, Confesercenti, Confagricoltura, Aprol, oltre ai 50 comuni, Provincia, Regione, Lilt, Wwf, Italia Nostra, Forum Ambiente e Salute ed un infinità di associazioni, oltre ai così detti “Comitati eversivi del No”. Parlando anche in Confindustria, che spesso si è espressa a favore della realizzazione, hanno sempre dichiarato che la località più indicata a realizzarla sarebbe stata sempre Micorosa. Recentemente la Pro loco di San Foca si è espressa a favore del progetto, in cambio di un contributo economico da parte dell’azienda. La Tap comincia a mietere consensi? Faccio presente che il presidente della Pro Loco della Marina in tempi non remoti si era dichiarato ferocemente contrario a Tap, ancora non si spiega il suo cambio di prospettiva. Tuttavia, la risposta definitiva entro la fine di quest’anno o l’inizio del prossimo sarà data dalle oltre 150 attività commerciali di San Foca che si assoceranno per combattere Tap. Quali saranno le mosse future dei No Tap? Se non ci penserà prima il duo Putin-Erdogan, di battaglie ed azioni ne faremo sino all’ultimo respiro, ma credo che questa storia si risolverà intorno ad un aula di un Tribunale penale. Ne vedremo delle belle. Ritiene casuale la concomitanza proprio in questo momento tra la richiesta di trivellare il fondo marino di Leuca e le scelte di TAP, considerate un “danno minore” secondo alcuni rispetto alle perforazioni? È stata certo una coincidenza, come pure è certo che i politici locali e soprattutto regionali giocheranno sul tavolo del “do ut des”: in soldoni, “non faremo le trivellazioni, ma vi intubiamo col gasdotto”. Mi riferisco chiaramente a chi ha la responsabilità politica del misfatto, ai vari Losappio e Vendola, quei signori che nell’idea dell’ecologia ci hanno affibbiato il gasdotto a Otranto, gli inceneritori della Marcegaglia, Tempa Rossa, centrali a biomasse e chi più ne ha più ne metta. Fabio Antonio Grasso Anche tra i professionisti c’è chi dice no a Tap Contrari alla realizzazione del gasdotto anche l’Ordine degli ingegneri della provincia di Lecce insieme ad un’altra categoria, quella dei balneari Forti dubbi sull’utilità del progetto Tap arrivano anche dal portavoce dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Lecce, Daniele De Fabrizio. “Per quali ragioni -si chiede il professionista- la Tap dovrebbe essere un’opera strategica per il nostro territorio? A cosa ci servirà davvero? Non sarà che dietro l’aggettivo strategica si celi la volontà di giustificare l’intervento del Governo? Il Piano energetico della Puglia -prosegueparla chiaro: la nostra Regione produce energia in misura tre volte superiore al suo reale fabbisogno. A ciò si aggiungano gli interventi massicci di energia rinnovabile a seguito dei quali abbiamo disseminato il territorio regionale e nazionale di impianti eolici e fotovoltaici e che hanno contribuito a ridurre notevolmente i consumi di gas sia in Italia che in tutto il Centro Europa”. De Lorenzo passa poi all’attacco diretto a Tap: “Da tempo qualcuno ci racconta la favola di una grande opera che porterà ricchezza al Salento e al Paese intero. A raccontarcelo una società che ha sede in Svizzera e che non pagherà neppure le tasse in Italia. Possiamo capire, dunque, da dove deriva la necessità di realizzare un gasdotto nel Salento? A chi poterà ricchezza questa infrastruttura, se non alla stessa società titolare del progetto e al Governo centrale? In che cosa consiste la strategicità di Tap?”. Sul modello di sviluppo del territorio da per- seguire il portavoce degli ingegneri non ha dubbi: “Da anni il Salento lavora alla promozione di forme di turismo innovative e all’avanguardia. E, finalmente, dopo tanti sforzi l’economia turistica registra continui livelli di crescita ed è diventata motore trainante dell’intera provincia e della regione. Per noi, dunque, la reale politica strategica di sviluppo -conclude De Fabrizio- è quella che passa dalla promozione di interventi legati al settore dell’accoglienza. È ovvio che questa idea si contrapponga in maniera netta alla richiesta di realizzazione di un gasdotto”. Perplessità attorno a Tap sono state sollevate anche da un’altra categoria professionale legata al turismo, quella dei balneari. Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro per discutere di aste per le concessioni delle spiagge, durante il quale diversi titolari di stabilimenti balneari hanno manifestato a politici e rappresentanti di categoria un timore: che il gasdotto possa rappresentare un ostacolo e non un’opportunità. Pessimismo invece circa i tempi: in molti ritengo- Un Ecomuseo per proteggere le Marine di Melendugno Una delle fasi conclusive di un complesso processo intrapreso dalla Regione Puglia è quello di “Marine Melendugno”. Con questa iniziativa Regione e Comune si prefiggono l’obiettivo di valorizzare, riqualificare e salvaguardare il paesaggio costiero di Melendugno. L’iter è molto interessante: l’idea proposta dall’Amministrazione comunale è quella di realizzare un Ecomuseo del paesaggio costiero, che si pone come fine la tutela delle emergenze ambientali, architettoniche, archeologiche e urbane del territorio, la loro connessione mediante un sistema di waterfront e sentieri naturalistici e l’incremento di servizi infrastrutturali necessari alla corretta fruizione del litorale costiero. Il 18 e 19 dicembre cittadini, associazioni e amministratori hanno partecipato a due confronti (tenutisi presso il Nuovo Cinema Paradiso e presso il Centro Culturale “Rina Durante” a Melendugno) alla presenza di Angela Barbanente (vicepresidente della Regione Puglia e assessore all’Ambiente) e Ignacio Gonzalez Galan (docente di architettura presso la Princeton University di New York). Lo scopo era ed è quello di individuare insieme gli interventi da realizzare. Come? Attraverso una specie di “primarie”. Dal 27 dicembre al 3 gennaio i cittadini voteranno infatti online, all’indirizzo www.marinemelendugno.me gli interventi preferiti da realizzare nelle piazze di Melendugno e Borgagne. La scelta del cittadino-utente sarà alla base di un concorso Internazionale di Progettazione che darà un nuovo volto alle marine della città. (S.M.) 8 20 dicembre 2014 9 20 dicembre 2014 primo piano QUASI 48 ORE IN BALIA DEL MARE Un tranquillo week-end di paura per Rocco Ciullo Il racconto della brutta disavventura (fortunatamente a lieto fine) che ha visto protagonista nei giorni scorsi il 58enne imprenditore di Castro Due giorni e due notti trascorsi in mare alla deriva, a bordo di un piccolo gozzo con un motore non utilizzabile, senza ancora e cellulare, tra forti raffiche di vento e onde alte. Questa è stata la disavventura che nei giorni scorsi ha coinvolto Rocco Ciullo, 58enne imprenditore ed esperto pescatore di Castro; una brutta esperienza che però si è conclusa positivamente quando la sua piccola imbarcazione, giunta a 20 miglia al largo di Leuca, è stata intercettata da un mercantile diretto a Brindisi. Una storia incredibile cha visto un uomo superare le pericolose avversità del mare con due litri d’acqua, una fede incrollabile e, soprattutto, le sue forze. Signor Ciullo, cosa è successo quel giorno? Sono uscito di casa tra le 15 e le 16. Prima di prendere la mia barca ho fatto un check-up completo, per assicurarmi che non mancasse nulla. Sono quindi partito con la mia imbarcazione e ho superato Punta Mucurune, dirigendomi nei pressi della grotta Zinzulusa. Il mare era piuttosto agitato, come è normale che sia in questo periodo, ma non pericoloso per chi come me si trovava nelle vicinanze della costa. Sarebbe stato un grosso rischio nel caso mi fossi diretto al largo, ma non è stato il mio caso e, d’altronde, non ero l’unico ad essere uscito per una battuta di pesca in quel pomeriggio. Quando si è complicata poi la situazione? Erano circa le 19 quando il clima è cambiato improvvisamente. Il vento ha aumentato la sua intensità e ha cominciato a piovere. Ho così deciso di tornare a casa, ma nel momento in cui cercavo di attivare il motore si è rotta la corda di accensione. Ho allora cercato il cellulare per chiedere aiuto, ma mi sono accorto di averlo dimenticato in macchina. In quel momento mi sono cadute le braccia. Il tutto è poi peggiorato quando ho buttato l’ancora in mare, ma la forte corrente ha rotto la corda e sono rimasto in balia delle onde. Cosa ha pensato in quel momento? Non dovevo farmi prendere dal panico e dovevo immediatamente cercare di arrivare a riva remando. Purtroppo soffiava un forte vento di levante che, complice il mare di fondo, mi allontanava spingendomi in direzione della località Acquaviva. Se fossi riuscito ad aggirare Punta “Mucurune” sarei riuscito a ritornare al porto di Castro, ma le raffiche erano troppo forti. Da quel momento non ho smesso di remare ma sempre verso terra, in modo da riuscire a seguire sempre la costa. Ho deciso di proseguire verso l’insenatura dell’Acquaviva convinto di riuscire a entrarci, così da ormeggiare la barca e raggiungere la mia auto a piedi. Ma anche lì qualcosa è andato storto. Sì, purtroppo. Giunto sul posto sono stato investito dal cosiddetto “vento di terra”, che si forma all’interno dei canali come quello dell’Acquaviva, e non mi ha permesso di fermarmi. Ho tentato la stessa soluzione, senza risultati, anche verso le Marine di Andrano, Tricase e Novaglie, dove, giunta ormai la sera, ho segnalato con un faro la mia presenza ad alcuni pescatori, ma non sono stato notato, forse perché impegnati a tirare le reti. La mattina sono poi arrivato al Ciolo, dove l’acqua più alta mi ha spostato al largo. Ho cominciato allora a chiedermi come mai i soccorsi non mi avessero ancora trovato; pensavo che forse non avessero immaginato che potessi arrivare fin lì oppure che mi avessero dato già per finito. Cos’è successo dopo? Ho avvistato un elicottero, ma nonostante i miei richiami non mi ha visto. Era quasi giunta la sera quando ho raggiunto Leuca, dove ho dovuto lottare con onde più alte e vento di terra più forte. Sono riuscito ad attraversare il faro e vedevo le luci della litoranea, ma sono stato spinto verso Torre Vado, sempre più al largo. La notte mi sono riposato per risparmiare le forze per la mattina dopo, anche perché il mare stava calmandosi. La sua disavventura stava per fortuna giungere al termine, vero? Sì. All’alba ho ripreso subito a remare verso riva avendo come riferimento la punta di Leuca che ancora era visibile. Mi sono guardato in giro, ma, a parte qualche nave in lontananza, non c’era nessuno. Quasi dal nulla però è comparsa una nave trasportante idrocarburi che si era ancorata non lontana da me. Stavo quasi per raggiungerla, quando questa ha ripreso a navigare, ma, quando pensavo che il destino si stesse accanendo, la nave ha fatto manovra per tornare indietro e gettarmi la scaletta di salvataggio. Fortunatamente il comandante mi aveva notato. Voglio ringraziare l’equipaggio perché è stato gentilissimo, mi ha rifocillato e mi ha trattato come se ci conoscessimo da sempre. Hanno avvisato la Capitaneria di Porto di Leuca, che è venuta a recuperarmi con una motovedetta. Cosa le lascia questa esperienza? Ho sempre creduto ai miracoli e sono convinto che dall’alto qualcuno mi abbia aiutato. Ho remato per quasi due giorni senza sosta cercando di tenere la barca sempre verso la riva ed ero a bordo di una barchetta che ha affrontato anche onde di quasi 8 metri, senza che la mia imbarcazione si riempisse d’acqua. Chi mi ha dato tutta questa forza? Io non mi sono mai perso d’animo e ho sempre mantenuto la calma, ma sono convinto che Dio mi ha messo alla prova e poi mi ha salvato. Alessandro Chizzini 10 primo piano 20 dicembre 2014 Porto Cesareo, i residenti de “La Strea” donano 4mila euro al Comune A tanto ammonta l’assegno, frutto di autotassazione, consegnato domenica scorsa al sindaco Albano dal Comitato di quartiere che si batte da tempo per migliorare la vivibilità dell’area A cura di Alessio Quarta La partecipazione attiva dal basso, il coinvolgimento dei cittadini come buona pratica per incalzare, monitorare, sostenere e in qualche caso collaborare con l’Amministrazione comunale. È quanto sta avvenendo nel quartiere “La Strea” a Porto Cesareo, laddove un comitato di residenti si sta muovendo per rendere più vivibile la propria zona all’insegna della sostenibilità, della legalità e soprattutto di un maggiore senso civico. Ed è significativo che ciò avvenga proprio in questa località, una delle perle turistiche del Salento, con le sue meravigliose spiagge e i suoi fondali marini limpidi, obnubilati -per non dire proprio stuprati- da un selvaggio abusivismo edilizio che nel corso dei decenni ha abbattuto dune e paesaggi meravigliosi, con case e strutture balneari nate in barba ad ogni vincolo paesaggistico e ad un minimo di senso di tutela ambientale. Nato nel 2013, il Comitato del quartiere La Strea ha, nel suo piccolo, rivoluzionato un modo di agire e di intendere la partecipazione alla vita politica del proprio Comune, innestando una proficua, almeno sin qui, collaborazione con la governance locale. Ultimo esempio l’assegno di 4mila euro, frutto di autotassazione, consegnato domenica 14 dicembre al sindaco Salvatore Albano, come segno di collaborazione reciproca e per spingere l’amministrazione a lavorare per migliorare la vivibilità del quartiere. “Siamo nati ufficialmente nel gennaio del 2014 -ricorda il presidente del Comitato, Dino Zonno- e all’inizio abbiamo incontrato tanta resistenza. Ma insieme ad Eliseo Trombetta, fondatore insieme a me del Comitato, non ci siamo mai dati per vinti. Dai dieci soci iniziali siamo arrivati a contare ben cento famiglie che hanno aderito alla nostra associazione e ci giungono sempre nuove richieste. Quello che ci accomuna è l’essere tutti amanti de La Strea. Stiamo cercando di portare avanti un esperimento, una sorta di laboratorio, apartitico in cui sia il cittadino a contribuire fattivamente alla progettazione di luoghi migliori in cui vivere perché solo il cittadino che abita una zona ne conosce appieno le esigenze e le necessità”. E l’Amministrazione comunale ha compreso pienamente le potenzialità di un Comitato ha già in mente alcuni progetti per fare de “La Strea “una zona residenziale, con adeguata illuminazione, percorso pedonale che la colleghi al centro di Porto Cesareo, wi-fi libero, servizi per i residenti, ma che punta molto anche alla corretta informazione di cosa si possa e non si possa fare in un trat- to di costa che fa parte dell’Area Marina Protetta, quindi dove la pesca sarebbe vietata. “La prima vera rivoluzione -sottolinea Zonno- è che cento famiglie che vivevano isolate fino ad ora, si sono raggruppate per migliorare il proprio quartiere. Siamo contenti che tutte le autorità abbiano compreso lo spirito positivo e propositivo dell’iniziativa. Ora bisogna lavorare per concretizzare il lavoro svolto”. Da mèta di vacanze per Mogol e Battisti a regno dell’abusivismo La Strea è una lingua costiera tra le più particolari e caratteristiche di Porto Cesareo, che negli anni Settanta ha ispirato Mogol e Battisti, habitué del posto, per alcune delle loro canzoni più celebri. Ha rappresentato per decine e decine di famiglie una mèta privilegiata del turismo estivo, potendo godere di una spiaggia a misura di famiglia e al temo stesso di una pregevole scogliera. Poi con il passare dei decenni quello che era prima un Paradiso si è lentamente trasformato in una sorta di Purgatorio, con case costruite senza criterio, con responsabilità e colpe di tecnici e politici che non hanno fatto nulla per impedire lo scempio, cemento fin dentro il mare e una sorta di anarchia totale che ha relegato il quartiere a zona disagiata e periferica. Fin dal principio i membri del Comitato si sono adoperati, sacchetti e palette alla mano, per ripulire una zona ormai abbandonata a se stessa. le giornate di pulizia si sono poi susseguite, coinvolgendo anche gli amministratori comunali, Legambiente, l'Area Marina Protetta e le varie autorità che intorno al Comitato di quartiere hanno sentito il profumo del rinnovamento. 11 primo piano 20 dicembre 2014 Fiction e cultura seriale Cosa rende tanto speciale una fiction rispetto ad altri prodotti culturali? Secondo il professor Aprile gli aspetti da considerare sono due. Il primo produttivo, dovuto al proliferare delle migliaia di canali televisivi, online, satellitari. Migliaia di ore di trasmissione che devono essere riempite di contenuti, offrendo opportunità interessanti per chiunque voglia scrivere serie. Una prospettiva ben diversa rispetto a quella che fino a pochi decenni fa connotava la televisione italiana. Il secondo aspetto è di tipo qualitativo: negli ultimi 15 anni negli Usa c’è stato un forte investimento nella qualità, a costo di All’Università del Salento si studiano le fiction Bilancio positivo per il portale www.osservatorioserietv.it nato all’interno del corso di laurea in Scienze della Comunicazione In archivio 78 serie televisive di cui 12 italiane Sfogliando le pagine del sito abbiamo accesso a uno schedario in ordine alfabetico che presenta 78 titoli, di cui ad oggi 47 con i contenuti completamente accessibili. Di questi solo 12 sono titoli di produzione italiana; fra questi Cento Vetrine, Camera Caffè, Boris, Squadra Antimafia. Le serie sono classificate in ordine alfabetico e le schede sono articolate per permettere una lettura più snella e agevole delle sezioni: da una breve scheda di presentazione ai contenuti, dai personaggi alla struttura narrativa delle puntate, fino ad un’analisi dettagliata del linguaggio usato. Talvolta sono presenti anche dei contenuti extra, per approfondire l’argomento. “C’è tutto un processo di correzione che va e viene dai miei collaboratori -spiega il professor Aprile- la scheda dopo essere stata redatta viene corretta da almeno quattro persone diverse per garantirne l’aspetto formale e il contenuto. L’ultima correzione è quella puramente formale per vedere se sono scappati errori tipografici, di battitura, informazioni sbagliate prese da qual(V.Z.) che parte”. Se siete alla ricerca della prossima serie televisiva da guardare, questo potrebbe essere il sito giusto per voi. Stiamo parlando di L’Ost - L’Osservatorio sulle serie televisive nato, per iniziativa della cattedra di Linguistica italiana presso il Corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università del Salento. A tracciare un bilancio dei primi tre mesi di attività, il direttore scientifico del progetto, il professore Marcello Aprile (nella foto): “Il progetto è partito ufficialmente il 22 settembre scorso, una data topica, perché esattamente a dieci anni di distanza dalla messa in onda di Lost, la serie televisiva che per noi ha cambiato la storia della televisione”. L’idea invece è partita molto prima, dalla volontà di valorizzare il lavoro delle tesi di laurea di alcuni studenti di Scienze della Comunicazione. E da una passione comune, capace di mettere insieme i membri della squadra che lavorano dietro le pagine del sito www.osservatorioserietv.it: fra questi Daniele Alessandro Calò e Alessandra Ciraci, condirettori e responsabili della redazione, Debora De Fazio e Francesca Sammarco, responsabili degli sceneggiati e delle fiction italiane, ed Enrico Martina, progettista e curatore del sito web. Ma il senso di questo progetto non è quello di restare nell’ambito degli addetti ai lavori, bensì di contribuire alla riflessione sulla sperimentare e correre qualche rischio. L’Italia purtroppo resta indietro, non solo nei numeri, ma anche nella qualità e varietà. La struttura delle serie -a detta dei ricercatori dell’Università del Salento- è molto debole, il formato classico è quello composto da due puntate che vanno in onda la domenica e il lunedì. Sono di solito serie “buoniste” che presentano figure rassicuranti, come il parroco. Di tutt’altro tenore l’argomento delle serie d’oltreoceano: zombie, serial killer, supereroi oscuri, il pubblico si avvicina alle serie perché sono storie realmente interessanti. Valentina Zammarano materia e dialogare con gli appassionati. Obiettivo perseguito anche tramite una pagina Facebook dedicata, che vanta ad oggi poco meno di 400 contatti. La partecipazione alle attività inoltre misurata anche dalle connessioni al sito, un feedback che stimola il gruppo a lavorare meglio e più velocemente, dando sempre priorità alla qualità dei contenuti: “È un avventura che vorremmo durasse parecchio -afferma il professor Aprile- adesso abbiamo questa specie di versione 1.0 dell’Osservatorio che ha alcune decine di schede su altrettante serie televisive. Quando queste saranno alcune centinaia, faremo il punto e cominceremo a lavorare in modo diverso. Il sito è in continuo aggiornamento: noi pubblichiamo non meno di tre schede diverse ogni settimana, continuamente, anche a Natale. La continuità conclude il direttore scientifico- è un punto di forza che ci siamo imposti”. Valentina Zammarano 12 20 dicembre 2014 13 20 dicembre 2014 Collezioni cerimonia TRICASE Piazza Cappuccini GAGLIANO DEL CAPO via Crispi, 3 S. MARIA DI LEUCA via Tommaso Fuortes, 1 www.grsstore.it Photo by 14 20 dicembre 2014 lecce Cassonetti invasivi (e antiestetici) in bella vista nel centro storico Uno spettacolo che non si addice alla capitale del Barocco: i contenitori della spazzatura sono spesso collocati a ridosso di importanti elementi architettonici Almeno due sono i problemi più appariscenti della città contemporanea che fanno storcere il naso a chiunque: uno è quello del traffico e relativi parcheggi delle auto private, l’altro quello della spazzatura. A ben vedere si tratta sempre di un “parcheggio” anche in quest’ultimo caso, brutto a vedersi e a sentirsi ancora quanto il pri- mo. Per semplificare questo concetto basta in sostanza soffermarsi sui luoghi di deposito per eccellenza della spazzatura: i mitici, famigerati cassonetti. Veri capolavori dell’assurdo a volte, capoluoghi del nauseabondo, concentrazioni di non senso estetico fino al parossismo. A questo proposito Lecce sembra battere un primato as- soluto: quello della discutibile scelta dei luoghi dove collocare cassonetti e contenitori per la spazzatura i quali, oltre ad essere antiestetici, sono anche storicamente invasivi e deturpano il patrimonio per eccellenza del capoluogo salentino ovvero le strade del suo centro storico. Facciamo un passo indietro, giusto per capire meglio la città e i suoi Quando la diversità fa la differenza Si è da poco concluso il contest fotografico “Amare le differenze”, promosso dall’Associazione di promozione sociale Movidabilia, vincitrice del bando Principi Attivi 2012. Ai fotografi partecipanti è stato chiesto di raccontare la percezione alternativa della realtà da parte dei portatori di disabilità motorie e sensoriali, utilizzando il loro approccio alla vita alternativo come fonte di ispirazione. I lavori selezionati aranno esposti a Lecce presso l’Eos Hotel da venerdì 19 fino a domenica 28 dicembre, gior- no della premiazione del vincitore. Lo spirito che ha animato il contest sarà evidente non solo attraverso le immagini in mostra ma anche dalla linea di fashion merchandising che verrà lanciata nel corso della serata inaugurale. Una linea di magliette dalla grafica ironica e accattivante, adatta ad ispirare selfie in tutti i posti accessibili. Con le “magliette per il selfie perfetto”, la cui vendita servirà a finanziare parte dei progetti che l’associazione ha già in pro- gramma per il 2015, verrà lanciato il selfie contest Accessibility is cool, che invita tutti a farsi una foto in un locale accessibile (totalmente o parzialmente), e a postare la foto sulla pagina Facebook di Movidabilia con l’hashtag #accessibilityiscool e indicando il nome del locale. spazi i cui si muovono i nostri occhi e quelli, soprattutto dei turisti. Poco conta che gli angoli dei palazzi cinquecenteschi (ma ciò vale anche per epoche successive) sono architettonicamente caratterizzati da colonne e semicolonne dove molto spesso le famiglie proprietarie dei palazzi stessi mettevano i loro stemmi. Angoli e colonne erano luoghi per eccellenza prima delle famiglie e poi della città. Poco conta che un raffinato studioso della storia dell’arte italiana (e non solo) come Cesare Brandi elogiava gli spazi pubblici leccesi. Poco conta tutto questo oggi, perché per una ragione che ben non conosciamo gli angoli dei palazzi storici sono diventati punti di accumulazione del peggio della città di Lecce: cassonetti, bidoni, spazzatura allo stato brado. Come mai i bidoni si concentrano sugli angoli e perché proprio a ridosso delle colonne storiche della città? Non sono osservazioni tipiche da studioso o amante della città storica queste. La questione è diversa e molto più semplice perché si pone nei termini del vivere civile, del naturale rispetto per lo spazio pubblico. Una cosa sembra altrettanto chiara: la colpa, se una sola c’è, non è solo di natura politica ma anche, a giudicare dalla spazzatura diffusa, dei singoli cittadini. La candidatura di lecce a Capitale europea per il 2019 è servita a davvero poco, evidentemente. Fabio Antonio Grasso 15 20 dicembre 2014 I PAESAGGI DI MARCO FIORILLO IN MOSTRA A SAN SEBASTIANO Nelle opere pittoriche di Marco Tommaso Fiorillo l'arte del paesaggio diventa quella del passaggio attraverso luoghi, atmosfere che fra il luminoso della luce locale e quella emessa dai materiali di una natura quasi dimenticata si scarnificano in una essenzialità pastosa come lo sono i colori utilizzati dall'artista. I dipinti a tratti sono atmosfere e i paesaggi diventano stati mentali, passaggi d'animo. L'osservare diventa quindi la rievocazione di un rito, quello del vedere, del fermarsi e raccontare. Fino al 26 dicembre Marco Tommaso Fiorillo espone le sue opere presso l'ex chiesa di San Sebastiano in vico dei Sotterranei n. 1, con orario 10/13 e 17/21. Ingresso gratuito. Al Politeama Greco la prima mondiale dell’Italian Circus Show Dal 24 dicembre al 6 gennaio uno spettacolo imperdibile per grandi e piccini con acrobati, cantanti, maghi e comici (ma senza animali) Il mondo del circo ha sempre affascinato grandi e piccoli, specie nel periodo delle feste natalizie. É un mondo magico in cui tutto il paradossale fa a gara col naturale, in cui personaggi dalle mille abilità ammaliano con le loro doti il pubblico. Molto spesso però, all’interno dello stesso spettacolo, si può assistere a scene inquietanti e irrispettose nei confronti degli animali, anch’essi dotati di “abilità” difficili da ritrovare in natura, ma possibili solo dopo un lavoro, a volte aggressivo ed ingiusto, dei domatori. Ecco che finalmente il circo prende una piega nuova: abbandona questa tradizione ormai desueta per dare più spazio alla bravura spettacolare di acrobati, cantanti, maghi, attori, comici ecc. Il prossimo 24 dicembre, in anteprima mondiale al Politeama Greco di Lecce andrà in scena l’Italian Circus Show e gli spettacoli saranno rappresentati sino al 6 gennaio prossimo. Si partirà con lo spettacolo inaugurale delle ore 17 di mercoledì 24 dicembre, al quale seguiranno altre ben 25 repliche. Lo spettacolo presenta un breve racconto dell’Italia suddiviso in nove quadri, di cui quattro dedicati a importanti momenti storici del nostro Paese: Roma, na- scita e splendori; Venezia, potenza marinara degli albori del II millennio, Napoli, capitale dell’800, Gli anni ‘60 ed il boom economico”. In altri quattro si descriveranno virtù e passioni degli italiani: L’immenso patrimonio artistico ed i suoi geniali creatori, Lo stile inimitabile dei nostri designer, L’epopea del ciclismo, Il calcio dei campioni. Lo spettacolo, che si avvale della regia di Antonio Gerotto, della partecipazione del noto Mago Heldin è stato prodotto dal “Gruppo Zoosafari” grazie a Ugo Rocchi. Manager è Gianfranco Delle Rose. L’assessore all’Ambiente di Lecce Andrea Guido ha dichiarato come il suo Assessorato abbia voluto “dare il suo pieno appoggio all’iniziativa, per concludere un percorso iniziato due anni fa e che ha portato la città di Lecce tra le prime in Italia a dotarsi di un regolamento comunale sul benessere degli animali che inibisce l’uso degli animali, selvatici e d’affezione, negli spettacoli di pubblico intrattenimento”. L’Italian Circus Show regalerà uno spettacolo esilarante in cui la magia sarà l’unica vera protagonista. Gian Piero Personè Donne “armate” di arte e creatività La bellezza come un’arma per combattere ciò che del mondo non piace: ciò che è brutto, banale, volgare, irrispettoso, violento; la bellezza, priva di stereotipi e costrizioni, come vera e propria forza da esercitare attraverso l’arte. Questi sono i concetti alla base di S/oggett/E. Rassegna d’armi d’artiste, ciclo di laboratori organizzati dall’associazione “Io sono bellissima” presieduta da Loredana De Vitis finalizzato a trovare “strategie creative per ridere degli stereotipi di genere”. Sabato 20 dicembre, a partire dalle 21, presso il Km97 in via della Ferrandina (sulla strada per Novoli) avrà luogo la serata conclusiva della rassegna, nella quale verranno proposti i risultati del progetto. Il programma della serata prevede dunque show musicali, performance poetiche e teatrali, “botte e risposte”, micro- interviste e proiezioni. In programma anche la performance “Iosonobellissima nonsidice nonsifa”, con Sabrina Barbante e Davide Corvaglia. Protagoniste dei laboratori che si sono svolti tra novembre 2013 e marzo di quest’anno la musicista Gianna Greco, la poetessa Ilaria Seclì e la fotografa Francesca Speranza, che hanno lavorato ciascuna con le proprie allieve, rigorosamente di età compresa tra i 18 e i 25 anni e selezionate sulla base della condivisione degli scopi e dello stile dell’associazione, le quali hanno avuto modo di esercitarsi con “armi non convenzionali”, come una penna o un pennarello, una macchina fotografica o una chitarra, un foglio di carta o un’immagine, facendoli diventare strumenti di resistenza creativa e di lotta alle brutture del mondo. 16 20 dicembre 2014 17 20 dicembre 2014 maglie Nel ventennale della scomparsa dell’illustre studioso saranno premiati il miglior video prodotto da una scuola superiore del territorio e la migliore tesi di Dottorato di Ricerca in discipline preistoriche Il Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia di Maglie celebra il ventennale della scomparsa di Decio De Lorentiis, fondatore dello stesso Museo, con una speciale cerimonia in programma venerdì 19 dicembre alle 17 presso la sala etnografica del Complesso culturale “L’Alca”, nel corso della quale saranno assegnati due riconoscimenti a lui dedicati: il premio “Moscardino” e il premio “De Lorentiis”. In particolare il premio “Mario Moscardino”, riservato alle scuole superiori magliesi, vede come finalisti il Liceo Classico “Francesca Capece” e il Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci”, con due video sulle figure di Decio De Lorentiis e di Mario Moscardino. Il premio, grazie alla presenza di una giuria social accanto a quella tecnica e produzioni audiovideo, è più vicino alle modalità di comunicazione predilette dalle nuove generazioni. In questa edizione, data la ricorrenza ventennale della scomparsa dello studioso, Due premi in memoria di Decio De Lorentiis l’ammontare del premio è stato portato dall’Amministrazione comunale a un milione e 500 euro , quasi il triplo rispetto ai 516 euro delle edizioni precedenti. Il premio “Decio De Lorentiis”, dedicato quest’anno a tesi di Dottorato di Ricerca in discipline preistoriche, vede invece tre finalisti: Davide Federico Berté, con una tesi discussa presso l’Università La Sapienza di Roma; Silvia Danese, con una tesi discussa presso l’Università di Firenze; Beatrice Bertini Vacca, con una tesi discussa presso l’University of Sheffield in Gran Bretagna. Tutti e tre i lavori presentano un alto contenuto scientifico: due essi affrontano problematiche legate a due importanti grotte preistoriche salentine (Grotta del Cavallo e Grotta Romanelli). Questo riconoscimento è unico nel panorama nazionale per il settore della ricerca sulla preistoria nel bacino del Mediterraneo occidentale. In questo caso il vincitore riceverà la somma di 2mila euro. A Natale “Mani creative e solidali” in piazza Aldo Moro Foto di Pino Cavalera Creatività e solidarietà protagoniste nel cuore della città addobbato a festa: sabato 20 dicembre alle 18.30 taglio del nastro per la terza edizione “Mani creative e solidali”, mercatino natalizio patrocinato dal Comune di Maglie con la collaborazione dell’associazione Icaro - amici di Avsi e dei commercianti della città in veste di sponsor. 21 hobbisti esporranno le opere del loro ingegno, oggetti realizzati a mano che portano in sé il sapore delle tradizioni e dell’antico artigianato locale. Sarà infatti possibile ammirare creazioni in legno e gesso, ricamo a punto ago, feltro, pelle, presepi e decorazioni natalizie, oggetti dipinti a mano, gioielli, cappelli, borse in pelle e in carta. Spazio anche all’intrattenimento e all’animazione: sabato 20 spettacolo, dopo l’inaugurazione, del gruppo Movement Gospel Choir diretto da Sergio De Donno e con l’animazione di Giampaolo Badini; domenica 21 per i più piccoli alle 18 appuntamento con il “Truccabimbi”; lunedì 22 dicembre dalle 18 animazione itinerante con il trampoliere Lillo Birillo; martedì 23 dicembre alle 18.30 esibizione degli zampognari dell’associazione musico-culturale “Marasia” di Casarano; mercoledì 24 alle 18 spazio a “Natale in Danza” con il Centro Studio Etoile di Maglie. “Mani creative e solidali” sarà aperto nei giorni 19-24 e 30 dicembre, 2 e 5 gennaio con orario 17/20.30. 18 20 dicembre 2014 Informazione pubblicitaria Spermiocoltura: diagnosi di laboratorio ed utilità clinica Tra i liquidi biologici che vengono esaminati in un laboratorio di analisi cliniche vi è il liquido seminale che, essendo composto sostanzialmente da liquido prostatico e spermatozoi, è il risultato di un processo importante chiamato “spermatogenesi”. Lo sperma è un liquido organico di colore avorio, con aspetto opalescente o lattescente, in cui sono presenti gli spermatozoi; come ogni altra componente del nostro organismo anche lo sperma può diventare preda di germi patogeni responsabili di infezioni più o meno pericolose ma sempre molto fastidiose. In ambito laboratoristico è possibile eseguire un esame diagnostico, la spermiocoltura, che permette di identificare i microrganismi responsabili di tale processo infiammatorio. La spermiocoltura, cioè l’esame colturale del liquido seminale, è quindi indicata nel caso in cui il medico sospetti un’infezione dell’apparato genitale (che può manifestarsi con dolore o bruciore quando si urina o durante l’eiaculazione, nonché con secrezioni dal pene). L’esame colturale si esegue anche nell’ambito di uno screening per la diagnosi d’infertilità o per una fecondazione assistita, per assicurarsi che non ci siano batteri o altri microrganismi potenzialmente dannosi. Per prepararsi all’esame bisogna rispettare alcune semplici regole: - è preferibile non urinare nelle 23 ore precedenti; - è preferibile eseguire questo esame dopo 2-5 di giorni astinenza sessuale; - è importante effettuare questo esame a distanza di almeno 10 giorni dall’ultima eventuale terapia antibiotica. Una volta raccolto tutto il liquido seminale in un contenitore sterile è necessario consegnare il campione in laboratorio entro un’ora dalla raccolta. I germi patogeni che si ricercano comunemente con la spermiocoltura sono molteplici: batteri, funghi e parassiti possono arrecare non pochi danni se non individuati e curati correttamente. Uno dei batteri che più spesso si identifica come responsabile di infezioni del liquido seminale è l’Escherichia coli. Si tratta di un batterio che, pur risiedendo normalmente nell’intestino umano, è uno dei principali germi responsabili di infezioni urinarie, data la breve distanza tra gli orifizi esterni delle vie urinarie e intestinali. Poiché la via che percorre l’urina per essere eliminata dall’organismo è la stessa che percorre lo sperma, non è raro riscontrare delle infezioni nel liquido seminale causate proprio da questo batterio. Come E. coli anche altri batteri (Proteus, Klebsiella, Enterococchi) si ritrovano normalmente nel trat- to gastrointestinale, ma possono diventare patogeni e causare fastidiose infezioni. Un altro batterio frequentemente responsabile di infezioni del liquido seminale è lo Streptococco ed in particolare lo Streptococco beta emolitico di gruppo B o Streptococco agalactiae. Questo batterio che in condizioni normali è presente nel cavo orale ed anche nell’intestino può colonizzare l’uretra dell’uomo e ritrovarsi così nello sperma. Sicuramente molto più grave è la temutissima gonorrea causata anch’essa da un batterio, Neisseria gonorrhoeae, che infetta le vie uretrali nell’uomo: la gonorrea è una delle malattie sessualmente trasmissibili più diffuse al mondo; può essere asintomatica, ma può anche evolvere e complicarsi causando sterilità. Molto diffusa è anche l’infezione sostenuta dal batterio Chlamydia trachomatis: ogni anno si contano nel mondo oltre 90 milioni di nuovi casi; in Italia l’infezione colpisce da 2 a 10 persone sessualmente attive su 100. Purtroppo non sempre questa infezione causa disturbi evidenti, tanto che si stima che circa un quarto degli uomini infettati non ha nessun sintomo. Un altro grande nemico dell’apparato genitale maschile è la Candida: si tratta di un fungo che vive normalmente nel nostro corpo, in particolare sulla pelle, sulla bocca, nell’intestino e nei genitali, senza causare alcun fastidio. Può succedere, però, che si moltiplichi in modo incontrollato provocando un’infezione chiamata candidosi; esistono molti tipi di Candida anche se la più diffusa è la Candida albicans: il contagio dopo un rapporto non protetto è una tra le cause più frequenti di insorgenza di candida nell’uomo. Altre cause che scatenano la candida nell’uomo sono spesso legate a un in- debolimento del sistema immunitario dovuto, per esempio, all’abuso di antibiotici, che uccidendo la flora batterica “amica”, favoriscono l’insorgenza di Candida. Anche i Micoplasmi (i più comuni sono Micoplasma hominis e Ureaplasma urealyticum) sono dei parassiti comunemente presenti sulle mucose urogenitali di soggetti sessualmente attivi, come normale flora microbica; tuttavia questo equilibrio può rompersi, esitando in una malattia conclamata (prurito intimo, bruciore, secrezione) con tendenza alla cronicizzazione. Infine, è da ricordare il Trichomonas vaginalis: il suo nome non deve ingannare perché questo parassita non è esclusivamente presente nella vagina della donna. La tricomoniasi (cioè l’infezione causata da Trichomonas) colpisce indifferentemente sia gli uomini che le donne: negli uomini l’infezione è quasi sempre priva di sintomi e in grado di risolversi autonomamente portando solo in alcuni rari casi ad infiammazione della prostata o dell’uretra con piccole perdite di urina e dolore durante la minzione. Da questa rapida panoramica sui germi principalmente coinvolti nelle infezioni del liquido seminale sorprende come, nella maggior parte dei casi, questi siano mi- crorganismi normalmente presenti nell’organismo umano e che coesistono con questo senza arrecare danni; evidentemente questo equilibrio dura fino a quando il nostro organismo non va incontro a diversi fattori che lo destabilizzano: dalla dieta alle abitudini sessuali, dalla vita quotidiana allo stress psichico. È indubbio che tali batteri patogeni naturalmente ne sono stati nominati solo alcuni- possono causare una temporanea infertilità ed è per questo che gli specialisti (andrologi e non solo) prescrivono questa indagine al fine di evitare problemi di sterilità In quest’ottica possono essere utili anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale: vita sessuale regolare senza lunghi periodi di astinenza, limitata assunzione di alcuni alimenti (per esempio cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.) o di alcune bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche. Inoltre è buona abitudine bere 2-3 litri di liquidi (soprattutto acqua, se non esistono altre controindicazioni di ordine generale) durante tutto l’arco della giornata; combattere la stitichezza seguendo una dieta ricca di fibre; praticare una regolare attività fisica; spegnere la sigaretta, se si fuma, e tenere d’occhio la bilancia, se in sovrappeso o peggio ancora se obesi. Superfluo aggiungere che è obbligatorio sempre rivolgersi agli specialisti della fertilità per comprendere a fondo la natura delle eventuali infezioni, curarle e ripristinare il normale ciclo spermatogenetico. Luigi Licci 19 20 dicembre 2014 20 20 dicembre 2014 tricase In fuga dai domiciliari... e dal carcere Torna a far parlare di sé Cosimo Vessio, che lo scorso anno fu al centro di una singolare vicenda giudiziaria Si riaprono le porte del carcere per Cosimo Vessio, il 26 enne di origini baresi ma residente a Tricase che lo scorso anno balzò all’attenzione delle cronache per la singolare richiesta di scontare la sia pena presso la Casa circondariale di Borgo san Nicola a Lecce piuttosto che agli arresti domiciliari in quanto non sopportava la convivenza con i parenti. Stavolta il reato che gli viene contestato è quello di evasione: i carabinieri di Tricase infatti hanno colto in flagranza di reato il pregiudi- cato che durante il weekend si era allontanato dalla sua abitazione, dove soggiornava in regime di arresti domiciliari a seguito di una condanna definitiva per violenza a pubblico ufficiale. Il giovane era stato lo scorso anno al centro di una paradossale vicenda, in seguito alla quale la sua storia fece il giro dei media nazionali. Vessio, dopo aver avuto guai con la giustizia, finì ai domiciliari, senza immaginare che la pena più dura sarebbe stata la presenza dei parenti. A ragion di ciò si presentò nuovamente in caserma, dove di fronte ai militari dell’Arma stupiti, chiese di poter scontare la pena in carcere. Ma la sua rocambolesca avventura giudiziaria non si fermò qui: presto infatti ricorse al Tribunale del Riesame, per fare ritorno nuovamente alla misura presso la sua abitazione. Tuttavia, la notte tra sabato e domenica ha dovuto fare i conti con una pattuglia dei carabinieri che ha notato la sua autovettura per le strade di Tricase. Da qui è partito un inseguimento a piedi, frenato da una caduta e da un muretto a secco, al limite del quale i militari hanno messo fine alla movimentata vicenda di Cosimo Vessio. Quest’ultimo peraltro non è nuovo alle fughe fuori dall’orario concesso dal Tribunale, visto che lo scorso anno, ricorrendo sempre la mi- botrugno Al cinema Aurora il film Terra di Maria In anteprima assoluta per la Puglia al cinema Aurora di Botrugno dal 20 al 26 dicembre (orari feriali: 18 e 20; festivi: 16, 18 e 20, con possibilità di proroga fino a Capodanno) sarà proiettato il lungometraggio Terra di Maria del regista Juan Manuel Cotelo. L’avventura del regista è una cornice che assembla le storie più disparate, raccontate in prima persona da chi le ha vissute realmente: storie di conversione, di guarigione, di missione, di incontro con un Dio che sembra intervenire ancora concretamente e meravigliosamente nella vita della gente. Proprio qui sta l’originalità del film: raccontare storie vere e profonde, attraverso il filtro della persona- lità autoironica del regista. Tra queste spicca la testimonianza di Lola Falana, famosa soubrette degli anni ’60, che nel film racconta della sua conversione, della sua fede nonostante la malattia. L’accostamento di sequenze che ce la mostrano all’apice del successo con l’immagine del suo sguardo sofferente oggi, ma pieno di fiducia e coraggio, è struggente. Un film certamente originale, in quanto non siamo abituati a sentir parlare in un film dell’amore di Dio, della necessità di conversione; a sentire esprimere ad un cattolico la sua fede senza metafore o giri di parole. Per info: www.terradimaria.it. sura restrittiva dei domiciliari, era stato acciuffato in un’analoga circostanza: uscito dalla sua abitazione e avvistato dai militari, aveva tentato di seminare i militari per poi rientrare in casa adducendo di essersi sbagliato sull’orario. C’è solo da augurarsi che adesso non gli venga in mente di evadere dal carcere perché -magari- non si trova a suo agio con i compagni di cella… 21 speciale MAGLIE 20 dicembre 2014 Una nave che naviga in acque tempestose, ma che riesce a stare a galla e a mantenere la rotta. Questa metafora sembra calzare a pennello per descrivere Maglie, da sempre una città a vocazione commerciale e che in questo periodo a ridosso di Natale più che mai deve dimostrare di essere all’altezza della sua fama. Indubbiamente il comune salentino rappresenta un caso del tutto particolare nel nostro Paese: con una media di un’attività commerciale ogni 70 abitanti (al pari di Milano, per intenderci) è un punto di riferimento per i salentini che si riversano a Maglie per fare shopping, certi di trovare un’offerta variegata in grado di accontentare tutti. Eppure, nonostante queste premesse non è tutto rosa e fiori, anzi. La crisi da un paio d’anni a questa parte si sta facendo sentire in tutto il Paese e Maglie non fa eccezione. Tutti, commercianti e amministratori, ne sono consapevoli, e sanno anche che quello che si può fare per mantenere alta la credibilità a livello commerciale della città è collaborare, seguendo il principio che l’unione fa la forza. Ognuno con le proprie competenze, certo: agli amministratori è richiesto l’arduo compito di mantenere contenuti gli oneri fiscali, garantendo nel contempo i servizi e promuovendo l’immagine Maglie città aperta A Natale i commercianti magliesi fanno il bilancio di un anno difficile in cui però la città ha dimostrato con orgoglio -e continua a farlo- di essere ancora un punto di riferimento per lo shopping in Salento della città; gli imprenditori da parte loro devono garantire la qualità di prodotti e servizi, la cura del cliente e la capacità di investire in pubblicità, ad esempio, perché -checché se ne dicaanche in tempi di vacche magre rimane l’anima del commercio. Facile? Certo che no. Ma la storica vocazione commerciale della città e il rapporto comunque positivo tra natalità e mortalità delle imprese dimostrano che Maglie ha le carte in regola per procedere a testa alta in un mercato che in altre località ha fatto danni ben più gravi. “Questo dato -dichiara Tonino Lio, assessore comunale alle Politiche di sviluppo economico e promozione del territorio- è indicativo del livello di competitività che il comparto commerciale di questa città è in grado di offrire, mentre dal resto della provincia giungono dati molto più allarmanti. Da parte dell’Amministrazione comunale abbiamo fatto e stiamo facendo il possibile per venire incontro alle esigenze degli operatori e l’aver mantenuto invariata la tassa sui rifiuti in questi anni lo testimonia”. Per avere un’idea chiara del reale stato di salute l’economia cittadina in questo periodo che ci conduce al Natale, periodo da sempre dedicato allo shopping, abbiamo chiesto ad alcuni commercianti magliesi come stanno vivendo questa fase così delicata. Per Marco Candido, erede dalla dinastia che ha creato Candido 1859, storico showroom in piazza Aldo Moro, “ci sono meno risorse disponibili ma il desiderio di shopping c’è sempre. Maglie continua ad avere una marcia in più e questo io credo che la gente lo riconosca. Quali sono le cose che dovrebbero essere implementate per migliorare la situazione generale? Certamente ci vorrebbe una maggiore sinergia tra Amministrazione comunale e associazioni di categoria; poi occorrerebbe qualcosa che a Maglie manca: la movida. Dopo l’orario di chiusura dei negozi di fatto la città si svuota, se ci fossero più locali aperti la sera (come a Lecce, ad esempio) i ragazzi verrebbero più volentieri e il commercio in città indubbiamente ne trarrebbe vantaggio”. Il punto di forza di Maglie è proprio la sua storia, indissolubilmente legata al suo essere da sempre crocevia di traffici e commerci e che le consente, nonostante la crisi, di essere ancora sulla cresta dell’onda. Ne è convinto Giuliano Adamuccio, titolare di Ottica Giuliano in via San Giuseppe: “Il punto di forza della nostra città è quello di consentire in poco tempo di visitare molte attività commerciali, collocate a poca distanza l’una dall’altra. Non è un dettaglio da poco-sottolinea Adamuccio-, in quanto i clienti spesso ci confidano che, in attesa di essere serviti dai nostri commessi, hanno piacere e interesse a visitare i negozi vicini. Questo, unito alla professionalità di imprenditori e commessi, rappresenta il vero punto di forza dell’offerta commerciale di questa città ed è questo il motivo per cui la crisi, qui, ha fatto sì danni, ma in misura minore rispetto ad altri comuni”. Gli fa eco Luigi Muci, numero uno dell’omonimo showroom di abbigliamento maschile in via Roma il quale non ha dubbi: “L’offerta vasta e variegata è il fiore all’occhiello di Maglie. Ar- rivare a Maglie come entrare in un ipermercato: ci sono negozi per tutti i gusti e per tutte le tasche, facili da raggiungere e ben assortiti. Ma è anche la coesione tra gli operatori commerciali che consente di poterci organizzare eventi (come ad esempio il Mercatino del Gusto o la rassegna teatrale Chiari di Luca) o attrazioni come le luminarie che si possono ammirare in questo periodo nel centro cittadino. È un Natale difficile, ma solo con la collaborazione si può riuscire a superare questo periodo”. Attrarre i clienti, stuzzicando la loro immaginazione e facendoli trovare una luogo accattivante e ricca di stimoli: questa è la filosofia di Anna Maria Sticchi, titolare di Bottega d’Arte, negozio di oggettistica e casalinghi in via San Giuseppe: “Vi dico una cosa, in tutta franchezza: la gente è stanca di sentire parlare di crisi, ha bisogno di distrarsi e di lasciarsi coinvolgere dal Natale. Le luminarie, la musica, i colori sono fondamentali per ricreare l’aria della festa. In questo periodo il cliente va letteralmente coccolato: va informato correttamente tramite pubblicità mirata e va coinvolto con eventi come ad esempio i mercatini, che lo spingano a venire a Maglie innanzitutto a passeggiare e poi anche ad acquistare”. Andrea Colella 22 speciale MAGLIE 20 dicembre 2014 “Una città dall’economia forte, nonostante la crisi” Il sindaco Antonio Fitto non nasconde la sua preoccupazione per un Natale difficile, ma riconosce il merito degli imprenditori magliesi di riuscire a mantenere alta l’attrattiva commerciale della sua città Essere alla guida di Comune come quello di Maglie è un privilegio, ma allo stesso anche una grande responsabilità. Si tratta infatti di governare quello che è considerato il più grande centro commerciale all’aperto del Salento, il principale punto di riferimento per gli acquisti per i cittadini della provincia di Lecce. Questa è la situazione che si è trovato ad affrontare il sindaco di Maglie Antonio Fitto, costretto a volte a prendere scelte impopolari tra cittadini e operatori commerciali, ma dovute in realtà, come lui stesso spiega, alle politiche del Governo. Nonostante questo, però, il sindaco elogia il tessuto commerciale della sua città, un esempio a livello nazionale per la capacità di resistere alle difficoltà economiche di oggi. Sindaco Fitto, come sarà il Natale dei magliesi? Sarà purtroppo un Natale difficile, perché i cittadini saranno chiamati a pagare un prezzo troppo alto in termini di tassazione, a causa di scelte del Governo poco coerenti con l’obiettivo di rilanciare l’economia italiana; d’altronde, con 44 mi- liardi di tasse da pagare è normale che la disponibilità di spesa degli italiani diminuisca. Molti sono portati a credere che questi sforzi siano imposti dai Comuni, ma in realtà sono state stabilite per coprire le riduzioni dei trasferimenti statali, e questo è anche il caso di Maglie; l’obiettivo, quindi, è quello di mantenere il flusso di entrate necessario a garantire i servizi ai cittadini senza aumentarne il costo, e la nostra Amministrazione da anni sta riuscendo in questo scopo, nei limiti ovviamente della sua autonomia. È la dimostrazione della nostra attenzione verso i momenti di difficoltà della città. Di fronte a questa situazione come hanno reagito le attività commerciali? Maglie si conferma un centro vivace e che riesce a tenere il colpo, e lo dimostrano i tanti inviti che ho ricevuto in questo periodo per presenziare all’inaugurazione di nuovi negozi. A questi nuovi imprenditori auguro buona fortuna soprattutto per due motivi: per aver avuto il coraggio di mettersi in gioco in un momento di difficoltà e per la benefica scossa data al pessimismo che imperversa tra gli imprenditori. Il mio plauso va però anche gli storici gestori e imprenditori di Maglie, che hanno saputo consolidare il loro ruolo nel territorio, e a coloro che hanno aperto nuovi negozi lowcost, che soprattutto in questo periodo godono di maggiore interesse da parte dei consumatori; anche grazie a loro, Maglie ha mantenuto inalterata la sua elevata attrattiva commerciale. In che modo l’Amministrazione ha sostenuto gli esercenti? Una così vasta rete commerciale non può non entrare nel nostro interesse e lo abbiamo fatto cercando di andare incontro alle esigenze dei commercianti, sempre nei limiti del consen- tito. La nostra maggiore attenzione è stata quella di non aumentare in maniera sconsiderata le tasse. Negli ultimi due anni, ad esempio, abbiamo mantenuto invariate le tariffe sui rifiuti, grazie anche alla sinergia con la società che gestisce la raccolta dei rifiuti e credo che, in questo senso, Maglie rappresenti un caso unico in Italia; una legge ha però costretto le Amministrazioni comunali ad utilizzare dei parametri che per le aziende si sono tradotti in un aumento. Ma il nostro sostegno non si è palesato solo a livello fiscale. Quali altre direzioni avete preso? Abbiamo lavorato in sinergia con le organizzazioni dei commercianti, collaborando alle iniziative da loro messe in atto, come ad esempio la bellissima atmosfera natalizia creata in questi giorni, che attira numerosi cittadini ad ammirare le celebri luminarie De Cagna, azienda amica di questa Amministrazione e che proprio a Maglie ha la sua sede. Forse non abbiamo soddisfatto alcune esigenze dei cittadini, come ad esempio la mancata realizza- zione di spazi pedonali, e per questo chiediamo scusa, ma in un momento di crisi come questo occorreva salvaguardare la principale risorsa di Maglie, le attività commerciali appunto. Abbiamo inoltre migliorato tutte le scuole e investito nella cultura che, insieme ad eventi ormai consolidati come il “Mercatino del Gusto”, “Chiari di Luna” e “MagliEstate”, diventa un importante veicolo di crescita dell’economia. Avete qualche progetto in cantiere? Vogliamo creare la possibilità di regolamentare la zona artigianale, così da farla diventare un polo attrattivo anche per le attività commerciali, un’area nella quale le nostre aziende possano lavorare con più serenità e miglior stato d’animo. Non escludiamo che Maglie possa svilupparsi anche a livello industriale, ma adesso godiamoci la nostra bella realtà commerciale, lavorando affinché le nostre attività non muoiano, come sta succedendo in Italia, ma invece continuino a crescere e progredire. Alessandro Chizzini 23 speciale MAGLIE 20 dicembre 2014 “Il commercio è la prima risorsa, ma occorre l’aiuto delle Istituzioni” Secondo Salvatore Santese gli esercenti devono continuare ad essere attivi, propositivi e ottimisti per combattere la crisi. E se la città avesse più vita notturna le cose andrebbero anche meglio Da sempre è una delle figure principali dell’economia e del commercio della città di Maglie e da sempre è fondamentale il suo contributo nell’organizzazione del “Mercatino del Gusto”, la manifestazione enogastronomica considerata oggi la più importante del sud Italia. Salvatore Santese è uno dei più affermati imprenditori della provincia di Lecce e opera nel campo dell’abbigliamento, ma ricopre anche una importante ruolo istituzionale: è il presidente regionale di Confesercenti, dopo aver svolto la stessa funzione anche a livello provinciale. Un profondo conoscitore quindi delle dinamiche economiche che negli ultimi anni hanno interessato la Puglia, il Salento e, in particolare, Maglie. Santese, esiste una ricetta con cui il commercio può affrontare il periodo attuale? Purtroppo non esiste una ricetta in questo senso che valga per Maglie come per l’Italia. La strada da seguire sarebbe quella di limare i costi, ma i Comuni, parlo in generale, non aiutano i commercianti, e il Governo dovrebbe diminuire le tasse. Se il costo del personale e del lavoro non diminuisce, a rimetterci per primi saranno i lavoratori. Può forse sembrare un discorso fine a sé stesso, ma i lavoratori rappresentano quella famiglie che avrebbero un minore se non addirittura nessun potere di spesa, e questo si ripercuoterebbe sui consumi generali. Sarebbe un fenomeno di involuzione generale e per evitarlo occorrerebbe, innanzitutto, fare in modo che i fondi destinati dalla Comunità Europea alle famiglie e alle imprese giungano effettivamente a questi, e non vengano usati per ristrutturare i bilanci bancari. Che effetti ha avuto la crisi sul settore commerciale magliese? La città ne ha sicuramente risentito, ma forse ha resistito me- glio di altre realtà. Il periodo migliore si è avuto senz’altro questa estate, quando Maglie ha richiamato i turisti giunti presso le località costiere salentine, e quest’anno sono stati davvero tanti; ad attirare è stato soprattutto il nostro “Mercatino del Gusto”. L’aspetto negativo è stato invece rappresentato dal calo della presenza dei turisti provenienti dalla Russia, cresciuti invece esponenzialmente negli ultimi anni. Ad ogni modo, Maglie resta il punto di riferimento per gli acquisti della provincia, nonostante non siano mancate le chiusure di diverse attività. La crisi comunque c’è e morde, ma Maglie, provenendo da uno buono stato di salute pre-crisi, è riuscita ad affrontare meglio queste difficoltà. Cosa devono fare i commercianti di Maglie per mantenere inalterata la loro attrattiva? Secondo me devono perseguire sempre l’immagine della qualità, essere sempre propositivi e ottimisti per il futuro, nonostante i dati e i parametri di oggi. E già un fatto importantissimo che i commercianti magliesi intervengano in prima persona per far sì che eventi come il “Mercatino del Gusto”, “Chiari di Luna” e le stesse luminarie di Natale possano essere possibili. A questo si aggiunge il pagamento delle tasse, garantendo così la sostenibilità sociale del bilancio comunale, come dimostra l’Ufficio commercio del Comune di Maglie. Cosa dovrebbe fare invece l’Amministrazione comunale per sostenere le attività commerciali? Vorremmo essere sicuramente maggiormente sostenuti, d’altronde il commercio è l’economia principale di Maglie, ma in una situazione di dissesto come quella attuale non è purtroppo possibile e in questo periodo ci sono problemi più importanti da affrontare. Da parte del Comune servirebbe comunque una politica di promozione del tes- suto commerciale del territorio, vista anche la poca presenza industriale. Se Maglie regge dal punto di vista commerciale, significa che regge l’occupazione, la sostenibilità delle famiglie e l’aspetto edilizio. Noi commercianti facciamo più del massimo delle nostre possibilità, ma sempre con le difficoltà di oggi, che la crisi rende sempre più pesanti. L’Amministrazione, inoltre, dovrebbe dare lo spunto per l’apertura di nuovi locali di ristorazione aperti la sera. Maglie è un importante centro commerciale, ma non una sufficiente proposta serale, che potrebbe essere risolta con nuovi locali di frequentazione giovanile. (A.C.) 24 20 dicembre 2014 25 20 dicembre 2014 26 20 dicembre 2014 27 poggiardo 20 dicembre 2014 “Whatshapp?”, l’arte al buio di Neea Al Palazzo della Cultura l’esposizione organizzata dallo studio artistico poggiardese nel quale i visitatori sono chiamati a svelare lentamente le opere con un raggio di luce il terzo anno consecutivo Poggiardo si appresta ad ospitare l’ormai tradizionale mostra d’arte contemporanea organizzata dallo Studio Informale d’Arte Neea (nelle figure di Andrea “Reà” Mariano e Simone “Monè” Corvaglia), in collaborazione con il Comune di Poggiardo. L’appuntamento è per i prossimi 27, 28 e 29 dicembre, presso il Palazzo della Cultura”, con l’ormai tradizionale evento invernale di Neea, che quest’anno di chiama “Whatshapp?”. Questa nuova esposizione richiamerà più di 40 artisti e, nonostante parafrasa una delle applicazioni attualmente più in voga, rimanda alla gloriosa “tecnologia artistica” dell’happening, emancipata nel corso degli anni ’60 e ’70 da gruppi come Fluxus e che il suo massimo fautore, A. Kaprow, descriveva come “assemblaggio di eventi che si svolgono in più di una situazione spaziale e temporale”. La caratteristica principale e originale di “Whasthapp?” è che si terrà completamente al buio, destrutturano i concetti stessi di “mostra” ed “esposizione” a favore di una “rivelazione” dei lavori. Ai visitatori verrà consegnata una torcia con ridotto gettito luminoso che permetterà di svelare e studiare le opere in modo graduale, analitico e intimo, fin quasi al contatto diretto con la stesse. “Whatshapp?” si presenta quindi come un’esperienza di riappropriazione sen- muro leccese L’Istituto Comprensivo all’avanguardia per le certificazioni ICT soriale, un viaggio all’interno del subconscio degli artisti, i quali all’interno delle opere saranno chiamati ad indagare la dimensione più privata del loro “io”. “Quello di Simone e Andrea -dichiara il sindaco di Poggiardo Giuseppe Colafati- è un progetto che fin dall’inizio ha trovato la nostra piena adesione e che per loro merito negli anni è andato sempre più crescendo diventando un appuntamento atteso non solo nell’ambiente artistico e che dà alla nostra comunità motivo di orgoglio”. “Ricerca e sperimentazione -afferma il vicesindaco con delega alla Cultura Giuseppe Orsi- rappresentano il valore aggiunto del lavoro di Simone e Andrea riuscendo a coniugare nella più alta espressione pratica dell’obiettivo e visione introspettiva della realtà”. L’inaugurazione di “Whatshapp?” è prevista per le ore 20 del 27 dicembre, mentre nei restanti due giorni la mostra sarà aperta dalle 17:30 alle 20:30. L’ingresso è gratuito. Alessandro Chizzini La Patente Europea del computer si rinnova nei contenuti e nella struttura per adeguarsi ai cambiamenti dello scenario tecnologico, educativo e professionale. La nuova ECDL risponde al cambiamento aggiornando i moduli esistenti e introducendo tre moduli del tutto nuovi, denominati Computer Essential, IT security e Online Collaboration. Questi si affiancano ai moduli dedicati ai principali strumenti informatici individuali - videoscrittura, fogli di calcolo, presentazione – e ai moduli dedicati a conoscenze e abilità fondamentali per l’uso del computer e altri service digitali, e alle competenze per l’utilizzo del web. L’Istituto Comprensivo di Poggiardo, sede di Test Center AICA, organizza un corso di 90 ore, per un numero massimo di 22 posti, per l’acquisizione della Nuova Ecdl. Il corso di formazione è aperto a tutti e si terrà presso la scuola media di Poggiardo fino a fine giugno. La sala dove si terranno le lezioni è dotata di schermo, e 23 postazioni autonome con computer. Per informazioni contattare la segreteria dell’Istituto al 0836.909872. Quando il cibo diventa una medicina per il corpo e per la mente Al Palazzo del Principe sabato 20 dicembre si parlerà del rapporto tra benessere e corretta alimentazione in un convegno a cura del comitato Salentambiente Si terrà sabato 20 dicembre alle 17.30, presso Palazzo del Principe in Piazza del Popolo il convegno medico “Lascia che il cibo sia la tua medicina”. L’incontrodibattito, promosso e organizzato dal comitato Salentambiente, tratterà temi di fondamentale importanza per la salute e il benessere di tutti perché si concentrerà sulle relazioni che intercorrono tra alimentazione e patologie organiche. Attualmente, infatti, la conoscenza scientifica invita costantemente ad un agire coscienzioso e ben ponderato, ci chiede di informarci sulla provenienza dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole, di conoscere gli effetti che determinati prodotti producono sul nostro corpo e di essere accorti rispetto ai sintomi psicofisici e al significato di questi effetti. Nel corso del convegno, moderato dall’avvocato Mario Tagliaferro, interverranno numerosi professionisti del settore che, ciascuno con le proprie competenze ed esperienze, apporteranno un prezioso contributo a tutti gli interessati: Oreste Caroppo (esperto in materie ambientali), Giuseppe Rizzo (biologo nutrizionista), Giuseppe Serravezza (oncologo e presidente provinciale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), Silvana Leo (oncologo) e Ivan Botrugno (medico chirurgo). “Questo incontro vorremmo fungesse un po’ da monito -afferma la dottoressa Patrizia Massafra, vicepresidente di Salentambiente-, che fornisse a ciascuno di noi nuove informazioni utili, che ci aiutasse a sfatare qualche mito, ad ascoltare dati aggiornati che ci serviranno a riflettere e a fare il punto della situazione. I nostri pre- ziosissimi relatori ci aiuteranno a fare un excursus anche rispetto ai temi di un’agricoltura sostenibile e ci condurranno a comprendere quanto la nostra alimentazione influenzi la nostra salute e possa essere uno strumento di straordinaria importanza per prevenire una determinata classe di patologie, senza considerare -conclude Massafra- il notevole aiuto che una corretta alimentazione offre anche nel caso specifico di terapie in corso”. Patrizia Miggiano 28 20 dicembre 2014 29 20 dicembre 2014 casarano Da bene confiscato alla mafia a “Spazio Aperto” della comunità In via Vittorio Emanuele II nasce un centro polifunzionale per attività sociali e culturali assegnato alla onlus “Santa Cecilia” Beni confiscati alla mafia e restituiti alla collettività. È la bella favola che è diventata realtà in città grazie all’Associazione “Santa Cecilia” Onlus, che ha realizzato il progetto “Spazio Aperto” all’interno di alcuni immobili sequestrati alla criminalità organizzata. Gli spazi, appena ristrutturati, si trovano in via Vittorio Emanuele II n. 82. Da quelle che furono aree gestite dalla criminalità oggi è nato uno sportello polifunzionale. Dal centro ascolto per disagi sociali ad attività di sostegno e orientamento della persona e della sua famiglia, fino ad attente campagne di prevenzione e lavori terapeutici mirati: queste le principali attività che troveranno casa nello “Spazio Aperto”. Le campagne di prevenzione in particolare verranno svolte grazie ad un partenariato con la Onlus “Comunità di San Francesco” di Gemini e in collaborazione con il Sert del distretto socio-sanitario di Casarano. Ma non si tratterà di ospitare soltanto attività di assistenza socia- le. Infatti lo sportello polifunzionale potrà essere utilizzato dai casaranesi anche come centro di informazione e orientamento al lavoro, in cui si forniranno informazioni sulle possibilità formative e di avvio al lavoro. Si potranno svolgere laboratori e tirocini in ambito musicale, attività di promozione turistica e valorizzazione del territorio. Tutto ciò è stato possibile grazie a “Libera il bene”, un’iniziativa promossa dalla Regione Puglia e dall’Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza attiva nell’ambito del Programma “Bollenti Spiriti”, in collaborazione con l’associazione “Libera”. Lo scopo è appunto il recupero, la riconversione ed il riuso dei beni confiscati in Puglia alla criminalità organizzata, per scopi sociali, economici e di tutela ambientale. La Onlus casaranese ha quindi utilizzato un bando aperto ai comuni e alle province pugliesi finalizzato al recupero e ristrutturazione dell’immobile. Sembra quindi realizzato l’obiet- tivo, che era ed è quello di trasformare il riuso dei beni sequestrati, perché questo rappresenta non solo un simbolo concreto di lotta alle mafie, ma anche un’occasione di sviluppo sociale, economico e occupazionale del territorio. “Casarano inaugura il bene confiscato assegnato alla Cooperativa Santa Cecilia Onlus: qui la mafia ha perso!!!”, si legge sulla pagina Facebook dell’associazione di don Luigi Ciotti. Stefano Manca alliste Al via il “Mercato di Natale: arte, artigianato e piccole produzioni” L’associazione “Custodi del Salento” organizza per i giorni 20 e 21 dicembre nel centro storico di Alliste la manifestazione “Mercato di Natale. Arte, artigianato, piccole produzioni ad Alliste”, per ricreare l’atmosfera dei mercatini natalizi, dove l’artigianato e le produzioni di breve raggio, l’arte e le piccole economie di sostegno possano d’un solo colpo favori- re la socialità, ravvivare il centro storico di suoni, odori e colori e consentire ad artigiani locali, artisti e persone impegnate nel sociale di sostenere i propri progetti mediante un contatto diretto ed esclusivo con il pubblico visitatore. Sabato e domenica, a partire dalle 15, in programma intrattenimento per bambini, esibizioni musicali tra la gente e de- gustazioni di prodotti tipici del periodo (dolciumi, vin brulè, castagne arrosto). Inoltre l’intera manifestazione sarà improntata alla solidarietà con la presentazione di vari progetti attivi verso l’assistenza nei reparti pediatrici degli ospedali del Salento. Info: 333.6224507, [email protected]. 30 20 dicembre 2014 31 20 dicembre 2014 galatina In arrivo buoni spesa per le famiglie in difficoltà L’Amministrazione comunale eroga 40mila euro: si potranno acquistare generi alimentari e prodotti di prima necessità Si tratta di 40mila euro che, attraverso buoni acquisto di generi alimentari e articoli di prima necessità, saranno destinati alle famiglie meno abbienti. Il servizio, messo su dall’Amministrazione comunale, consiste nell’erogazione di voucher del valore massimo di trecento euro, validi per sei mesi. Questa la suddivisione: 150 “Tipi da Museo” in mostra a Palazzo Cavoti L’associazione 34°Fuso, nell’ambito del progetto MuseoWebLab, presenta la prima edizione di “Tipi da Museo”: nove creativi sono invitati a confrontarsi con le collezioni di tre musei locali, il Museo Ferroviario di Puglia a Lecce, il Museo della Memoria e dell’Accoglienza a Santa Maria al Bagno e il Museo Civico “Cavoti” a Galatina. Le opere prodotte resteranno esposte fino al 4 gennaio 2015, per poi confluire tutte presso il Museo ferroviario di Lecce dove il 5 gennaio si terra l’evento di chiusura della manifestazione. Nello specifico al Museo “Cavoti” i “Tipi da Museo” incontreranno i visitatori domenica 21 dicembre dalle 18 alle 22. “Tipi da museo” ha preso avvio il 17 novembre scorso e per tre settimane ogni museo e stato esplorato “dentro e fuori” da un gruppo composto da un fotografo, un visual artist e una scrittrice/blogger, chiamati a immaginare e raccontare, tra creazioni e suggestioni ispirate dal- le collezioni e dal territorio del quale sono espressione. Questi i creativi protagonisti di “Tipi da museo”: Alice Caracciolo, Alessandro Colazzo, Paolo Ferrante, Luciana Lettere, Margherita Macri, Maira Marzioni, Massimo Pasca, Francesco Sambati, Chiara Spinelli. Il ricorso a linguaggi afferenti alla fotografia, alla scrittura creativa e alla visual art, nasce dall’esigenza di raccontare i musei in nuove forme e raggiungere dei pubblici spesso inconsapevoli dell’esistenza di tali istituzioni e delle storie in esse custodite. Info: 328.0925657. euro per i nuclei familiari composti da 1-2 persone; 200 euro per quelli composti da 3-4 persone; 300 euro per i nuclei formati da oltre 4 componenti. Saranno aggiunti 50 euro per ogni figlio a carico dopo il terzo. Queste le parole di Daniela Vantaggiato, assessore comunale alle Politiche sociali: “È maturata la scelta di sperimentare il sistema dei voucher per contrastare la povertà attraverso segni concreti di speranza: tanto nei prossimi mesi verrà fatto sul fronte del lavoro, risorse importanti sono in arrivo all’Ambito di Galatina”. Sull’argomento è intervenuto anche il primo cittadino di Galatina, Cosimo Montagna: “La crisi che in questi ultimi mesi si è aggravata ha fatto crescere i bisogni delle famiglie. Spesso a trovarsi in difficoltà non sono solo le fasce più deboli, genericamente classificate come tali e per le quali comunque sussiste una rete di solidarietà. Oggi i problemi riguardano anche famiglie che, per ragioni diverse come perdita del lavoro e generale aumento del costo della vita, non sono più in grado di arrivare a fine mese! A loro ed al tessuto commerciale della Città sono destinati i buoni acquisto di generi alimentari e articoli di prima necessità”. L’iniziativa si è concretizzata grazie anche alla sinergia tra l’Assessorato alle Attività Produttive, l’Unione Commercianti Galatina e Confesercenti, ma un pensiero finale il primo cittadino lo rivolge all’istituzione che rappresenta. “Un grazie particolare al Consiglio comunale -conclude il primo cittadino- che approvando il bilancio 2014 ha accolto la nostra richiesta di incrementare la spesa sociale attivando nuovi capitoli in bilancio. Un grazie agli uffici che hanno predisposto progetto ed atti necessari ad attuarlo”. Potranno presentare la domanda i cittadini (italiani o stranieri) regolarmente residenti a Galatina da almeno un anno, che abbiano un indicatore Isee pari o inferiore a 5mila euro, o tra 5 e 10mila euro. In quest’ultimo caso però al momento della presentazione della domanda devono risultare disoccupati da almeno sei mesi. Verrà infine predisposta una graduatoria delle richieste fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Stefano Manca 32 20 dicembre 2014 33 20 dicembre 2014 nardò Giovani e infertilità, al via una campagna di prevenzione Il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell’ex ospedale “Sambiasi” darà il via a gennaio ad un progetto che coinvolgerà gli studenti di alcune scuole superiori Partirà a gennaio un particolare “monitoraggio” di giovani salentini e ad annunciarlo è il Centro di Procreazione assistita della Asl di Lecce. Di cosa si tratta? Gli studenti delle classi quarte e quinte di alcuni istituti scolastici verranno sottoposti ad un test medico, che riguarderà il loro liquido seminale. Un tema nient’affatto da sottovalutare e troppo spesso ignorato: infatti, mentre le ragazze si recano dal ginecologo sin da bambine, tra i maschi latita questa cultura e quasi nessuno si rivolge ad un andrologo. A spiegare l’iniziativa è il dottor Antonio Luperto, responsabile del Centro di Procreazione Me- dicalmente Assistita (Cpma) di Nardò: “I giovani arrivano da noi a 30-35 anni infertili perché nessuno li ha mai visitati. Questo progetto non partirà subito in tutte le scuole, per il momento abbiamo avviato una collaborazione con l’Istituto ‘A. Vespucci’ di Gallipoli e con il sindaco di Lecce Paolo Perrone, che si è detto pronto a mettere a disposizione le scuole della città capoluogo”. Luperto collega l’infertilità anche a fattori ambientali: spazzatura abbandonata ai bordi delle strade, materassi e rifiuti che, spiega, “provocano diossina e interferenti endocrini. Fattori che oggi sono studiati dall’epigenetica, la scienza che studia l’influenza dell’ambiente”. Torniamo al progetto pilota. Ai ragazzi verrà spiegato che in provincia di Lecce, a Nardò per l’esattezza, esiste un centro di riferimento pubblico dove chiunque può recarsi per far analizzare il proprio liquido seminale. “Leggiamo il campione -prosegue il Luperto- per vede- galatone Il miracolo di Sant’Elena Dal Gal Serre Salentine oltre 36mila euro per il recupero del celebre dipinto all’interno del Santuario del SS. Crocifisso Nell’ambito della Misura 323 “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” - Azione 1, il Gruppo di Azione Locale “Serre Salentine” ha concesso un contributo pari a 36.565,73 euro (su un progetto di 73.131,46) per il restauro dei dipinti murali del Santuario del SS. Crocifisso di Galatone (nella foto), uno dei luoghi di culto fra i più importanti del territorio delle Serre Salentine. Il dipinto che si andrà a restaurare è opera del pittore Guido Prayer che, nel 1944, realizzò per la cupola del Santuario, il fausto evento dell’Invenzione ed Esaltazione della Croce in Gerusalemme per merito di Sant’Elena. La Santa è raffigurata secondo la tradizione iconografica classica: con lunghi capelli intrecciati, in abiti sontuosi e affiancata alla croce. Nelle sue immediate vicinanze, oltre ai simboli del martirio di Cristo, ci sono angeli e putti collocati con un gradevole effetto prospettico; nuvole di varia grandezza e gradazioni di colore completano la composizione nella sua sommità. Il finanziamento concesso dal Gal prevede la pulitura del dipinto dai depositi di polveri, una mirata operazione di fissaggio del colore, un’attenta disinfestazione delle zone interessate dagli attacchi biologici, il consolidamento dell’intera superficie pit- torica con particolari resine. Inoltre, sono previsti anche il restauro delle cornice di stucco a foglie d’acanto e le finestre di stile neoclassico. “Tutelare e riqualificare sono state due azioni prioritarie poste al centro dell’attività del Gal -ha affermato il presidente, Salvatore D’Argento- che, grazie alla misura del Piano di Sviluppo Locale, rende fruibili alcuni beni pubblici e privati che rappresentano realmente un valore storico e architettonico per il territorio dei quattordici comuni delle Serre Salentine”. re se va tutto bene. Se qualcosa non va lo passiamo all’Istituto di Genetica di Lecce, in collaborazione con il Dream, dove vengono fatte indagini sul Dna. Dall’esame del liquido capiremo se l’eventuale problema del ragazzo è genetico o se il territorio e l’ambiente circostante influiscono negativamente. E quindi potremo aiutarlo per tempo. Se ad esempio rileviamo un varicocele (che i ragazzi non sanno di avere) proponiamo di congelare il liquido seminale, perché fra vent’anni il ragazzo non avrà più spermatozoi. E quindi evita il rischio di ricorrere alla fecondazione eterologa conclude Luperto-, la riproduzione fatta da un altro individuo”. Un’importante iniziativa, quella del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita, struttura tra le più rinomate nel sud Italia in ambito medico-scientifico, che verrà svolta a Nardò presso l’ex ospedale “San Giuseppe Sambiasi”. Stefano Manca Sport e solidarietà con “L’olimpiade del tennis tavolo” L’Oratorio Madonna della Pace di Nardò, in collaborazione con Antonio Tondo, responsabile sport di Andare Oltre, organizza la prima edizione de “L’olimpiade del tennis tavolo” in programma domenica 28 dicembre presso il palazzetto dello Sport di Nardò. C’è tempo fino al 22 dicembre per presentare la domanda di partecipazione, contattando il numero 329.9697356. Tante le adesioni già pervenute da appassionati di tennis tavolo, giovani e meno giovani. Durante la giornata verrà inoltre effettuata una raccolta di generi alimentari in favore della Caritas della Parrocchia dei Paolotti. “Desidero ringraziare -afferma Antonio Tondo- don Agostino Lezzi, presidente dell’oratorio, Giorgio Toma per la validissima collaborazione e l’Amministrazione comunale di Nardò per la concessione d’utilizzo della struttura. Fino allo scorso anno, Nardò poteva vantare una squadra di tennis tavolo iscritta al rispettivo campionato e purtroppo ciò non accade più per carenza di strutture. Speriamo che dalla prossima stagione sportiva i nostri ragazzi ritornino a giocare nella nostra città e non siano costretti ad recarsi altrove per praticare la loro passione”. 34 gagliano del capo 20 dicembre 2014 Sulle rocce del Ciolo spuntano nuove barre in acciaio Il Comune di Gagliano ha dato via nei giorni scorsi ai lavori preliminari per l’installazione delle reti metalliche di contenimento. E scoppia nuovamente la polemica Si riaccende l’attenzione sulla questione legata alla messa in sicurezza del Ciolo, nel Gaglianese. Nel maggio scorso il Tar di Lecce aveva dato il via libera ai lavori di messa in sicurezza dell’area attraverso l’uso di reti metalliche finalizzate al contenimento delle rocce. Così facendo, il Tar aveva respinto il ricorso di Legambiente che contava, tra l’altro, anche sul sequestro del progetto disposto dalla Procura. Il punto della questione era legato all’effet- tiva utilità delle reti metalliche, tenendo conto dell’impatto ambientale ed estetico che questo avrebbe avuto sulla zona, e, lo ricordiamo, riguardava anche (e soprattutto) l’alto rischio idrogeologico dell’area che comunque, a detta di alcuni esperti, non sarebbe stato in questo modo completamente eliminato. L’associazione ambientalista considerava il progetto eccessivamente impattante e non risolutivo, parere tra l’altro espresso anche negli atti dell’Autorità di Bacino, la quale spiegava che l’intervento di contenimento non avrebbe determinato una declassificazione del rischio idrogeologico. Il Tar aveva comunque stabilito che i lavori potevano avere inizio. Il sostituto procuratore Elsa Mignone, però, aveva prontamente disposto il sequestro del progetto. Si era, così, venuto a creare un contrasto tra la Magistratura amministrativa e quella penale che faceva ancora ben sperare Legam- andrano Uranio e cesio nei terreni, fenomeno naturale o rifiuti speciali interrati? Proseguono le indagini dei carabinieri del Noe dopo i rilevamenti effettuati nell’ambito dell’operazione “Miapi”. Il sindaco Accoto: “Inutile creare allarmismi” Nell’ambito del programma “Miapi”, i carabinieri del Noe di Lecce, hanno rilevato picchi anomali di due elementi radioattivi, uranio e cesio (il primo naturale e il secondo di origine artificiale) nel territorio di Andrano. La Procura ha dunque aperto un fascicolo di indagine, ora nelle mani del pm Antonio Negro e le indagini proseguono attraverso l’esame di decine di rilievi, misurazioni e analisi, spedite anche in un laboratorio in Ontario, nel Canada. In campo anche il Ministero dell’Ambiente e Arpa Puglia. Prossimamente prenderanno il via gli scavi per fare maggior chiarezza possibile in una situazione in cui, finora, le conclusioni a cui si è giunti sono molto contrastanti. Potrebbe, infatti, anche trattarsi di un fenomeno assolutamente naturale (e questo è ciò che suggerirebbe anche la notevole estensione dell’area interessata), ma non è comunque da escludere, per ora che si possa trattare di tombamento illecito di rifiuti. Il Comune di Andrano intende, comunque, essere parte attiva del processo di risanamento e riqualifica del territorio. biente Lecce. Ora però cominciano a vedersi i primi passi in una direzione molto chiara: la verdeggiante macchia gaglia- “La notizia della è un monito a lavorare con tutte le autorità per difendere la salute dei cittadini e del territorio -ha dichiarato il sindaco di Andrano, Mario Accoto-. Al momento, aspettiamo i risultati delle analisi che ad ora appaiono contrastanti e ancora poco chiare. Quanto emerge dall’istruttoria aperta dalla Procura -continua il sindaco Accoto- restituisce un quadro opaco con dati insufficienti a creare allarmismi e speculazioni, sui quali Arpa Puglia e Ministero dell’Ambiente presentano versioni per ora completamente differenti. Inoltre -ha concluso il primo cittadino- nel caso dovessero essere riscontrate responsabilità da parte di privati, l’Amministrazione valuterà tutte le eventuali azioni legali a tutela della salute dei cittadini e dell’immagine del proprio territorio”. Patrizia Miggiano nese ha già subito delle deturpazioni per far spazio alle 13 barre di acciaio che hanno perforato la roccia, pronte ad accogliere i relativi accessori metallici che presto vedranno fissate le ormai note e molto discusse reti. Questo ha naturalmente comportato la replica indispettita delle associazioni ambientaliste, che intendono porre l’attenzione anche sulle 11 specie arboree autoctone che crescono nel Canalone del Ciolo e che potrebbero essere falciate senza preavviso e senza aver ancora raggiunto sulla questione una posizione chiara e definitiva. Infine il progetto, voluto dal Comune di Gagliano del Capo per mettere in sicurezza il canalone, secondo Legambiente, cozza con i numerosi divieti di accesso, sia pedonale che veicolare, maturati dalle ordinanze dell’estate passata, emesse dalla Capitaneria di Porto proprio per salvaguardare l’incolumità pubblica. Patrizia Miggiano 35 20 dicembre 2014 LIBRI&MUSICA E LE SUE IDEE PER I REGALI DI NATALE NATALE IN TAVOLA I MENU NATALIZI DA NORD A SUD ITALIA NATALE IN CONTEA A CASTRO SI RINNOVA IL PRESEPE VIVENTE NATALE PER LE VIE DEL BORGO: A RUFFANO LA MAGIA DEI MERCATINI 36 20 dicembre 2014 Libri&Musica Un Natale all’insegna della melodia Libro A cura di Francesca Rinaldi Natale è musica. Libri&Musica offre tante possibilità a musicisti, principianti e professionisti, per realizzare il sogno di avere sotto l’albero il proprio amato strumento musicale e tutti gli accessori necessari. Dalle chitarre classiche, acustiche ed elettriche, ai pianoforti digitali, ai violini, agli strumenti a fiato come flauti e clarinetti, alle batterie, per tutti i gusti e per tutti i prezzi. I modelli attualmente disponibili, delle migliori marche presenti sul mercato, durante l’anno anche su ordinazione, sono pensati per accontentare soprattutto coloro che si affiancano per la prima volta allo studio di uno strumento musicale. Libri&Musica è infatti specializzato nei prodotti da studio, a partire dai primissimi strumenti utilizzati a scuola come flauti, diamoniche e tastiere. Se invece state cercando piccoli accessori, come corde, plettri, cinghie, kit per la cura dello strumento, accordatori, metronomi, o spartiti per lo studio dei brani dei vostri cantanti e ge- Cd La felicità delle piccole cose Caroline Vermalle A very Special Mario Christmas Mario Biondi La felicità delle piccole cose è il romanzo con cui l’autrice Caroline Vermalle porta dolcemente il lettore a scoprire la bellezza di quei dettagli del- Accogliamo il Natale, oramai alle porte, con l’omaggio della voce calda e accogliente di Mario Biondi e del suo album A very special Mario Christmas. Già campione di incassi lo scorso anno con Mario Christmas, il cantante siciliano raccoglie in questa nuova pubblicazione, registrata tra l’Italia e New York, non solo i classici del Natale, come Happy Xmas (War is over), Santa Claus is coming to town, Have yourself a Merry Little Chrsitmas, ma anche tre brani inediti e le immagini del concerto di Natale tenuto al Teatro Augusteo di Napoli. L’attaccamento del cantante al periodo natali- la nostra vita che spesso trascuriamo anche se apertamente davanti ai nostri occhi. Il protagonista, un avvocato di successo, intento a passeggiare lungo la Senna mentre nevica, come fosse in una cartolina, si troverà ad affrontare un viaggio, non solo fisico, ma anche spirituale grazie ad una lettera che sembra provenire dal passato. Un’appassionante caccia al tesoro che rinnova anche l’amore del protagonista verso l’arte e, in particolare, per i meravigliosi quadri di Monet. Una lettura affascinante, perfetta accanto al calore del camino. zio è ormai emblematico, ma Mario Biondi nel presentare questo nuovo album ha già annunciato l’arrivo della prossima pubblicazione di inediti. In attesa quindi delle novità musicali, che coinvolgeranno anche lo stile a detta dello stesso artista, accompagniamo le nostre feste con i classici del Natale da Biondi magicamente reinterpretati. neri musicali preferiti, avete l’imbarazzo della scelta. Da sempre Libri&Musica collabora con le maggiori case di distribuzione di spartiti e metodi da studio ufficiali, offrendo così alla propria clientela la possibilità di ottenere anche testi difficilmente reperibili, senza trascurare tutta la sezione dedicata all’opera. Durante tutto il periodo natalizio, con l’acquisto di uno strumento musicale Libri&Musica regalerà una lezione prova gratuita presso la Scuola Superiore di Musica Harmonium di Maglie, con la quale collabora da tre anni. Se invece preferite optare per un piccolo gadget, è difficile non trovare qualcosa che soddisfi la vostra fantasia: dagli articoli da cartoleria con decorazioni esclusivamente musicali, agli articoli da cucina… Sì, avete capito bene: tazze e tazzine, piatti, tovaglie, formine per i dolci, ma anche articoli per la casa come saponi e asciugamani, o accessori per la persona come cravatte, spille, bigiotteria, tutto a tema musicale. Da anni Libri&Musica collabora con due grandi brand dell’oggettistica musicale internazionale, ViennaWorld e Musique Boutique, specializzati nella creazione e nella realizzazione di articoli unici, imprescindibili per un vero musicista. Massaie Salentine Il periodo natalizio ha per tutti noi un profondo legame con le tradizioni culturali. Non dimenticate che Libri&Musica è rivenditore esclusivo su Maglie della tipica Massaia Salentina (marchio registrato) realizzata dal Laboratorio d’Arte “Arteggiate” di Casamassella. Sono tantissimi i modelli disponibili della bambola più famosa del Salento, tra i quali “Adelina”, “Concettina”, “La Pippina”, “Nunziatina”, realizzati in questo periodo con i colori tipici del Natale. Un regalo unico per gli affezionatissimi della tradizione. Gadget Strumenti musicali per bambini Attento da anni alla musica anche per bambini, Libri&Musica è diventato da qualche mese rivenditore dei bellissimi strumenti musicali dell’azienda Djeco: nata nel 1954 dall’idea di una mamma che lavorava presso i campi vacanza e che spesso doveva inventare nuovi giochi per i più piccini, Djeco prende il nome dal “geco”, animaletto considerato portafortuna nei paesi del sudest asiatico e diventato decorazione imprescindibile di tutti i prodotti dell’azienda. Nel tempo Djeco si è specializzata nella realizzazione di veri e propri strumenti musicali di piccole dimensioni, tutti disponibili presso Libri&Musica: dai colori sgargianti e curati nei minimi dettagli sono un regalo perfetto per giovanissimi musicisti. MAGLIE Via Indipendenza Tel. 0836.485642 [email protected] 37 20 dicembre 2014 Natale in tavola TRENTINO ALTO ADIGE In Trentino il Natale ha il sapore della tradizione e della cultura mitteleuropea alpina. I centri storici si animano con le luci, i colori, i profumi e le melodie dei mercatini di Natale e delle loro caratteristiche bancarelle. In omaggio alla tradizione alpina, i banchetti degli espositori si sono trasformati in casette di legno traboccanti di doni, dolci e spezie della tradizione. In molte località alla fine delle messe ha luogo un concerto di strumenti a fiato particolare, poiché i suonatori si recano sui campanili delle chiese e da lì i suoni delle melodie natalizie si diffondono nella notte. Sulle tavole trentine a Natale non possono mancare: - canederli (polpettine di pane raffermo, speck, pancetta e salame, farina, uova, latte e brodo condite con spinaci, funghi porcini o fegato di vitello; possono essere conditi, una volta lessati, anche con burro fuso e formaggio oppure ragù di carne); - strangolapreti (gnocchetti di pane, latte uova e foglie di coste) conditi con burro, salvia e parmigiano; - capriolo o capretto al forno con patate; - per dolce: Strüdel e Zelten. UMBRIA Sarà perché in Umbria nacque San Francesco (che, occorre ricordare, è l'inventore del Presepe nella forma che noi tutti conosciamo), sarà perché qui da sempre si vive una spiritualità diffusa, di fatto è difficile trovare un’altra regione in cui sia tanto sentita la tradizione del Natale. In occasione del Natale tutti i luoghi di culto sono allietati da concerti di musica sacra e cori natalizi. Ecco quindi che nel mese di dicembre si assiste, nelle città umbre, a tutto un fiorire di alberi di Natale, presepi ad altezza naturale, presepi viventi, tutte opere realizzate grazie al contribuito volontario di tante per- sone. Particolarmente suggestivi e spettacolari sono l'Albero di Natale allestito a Gubbio (il più grande del mondo) e la stella cometa di Miranda a Terni. Sulle tavole umbre a Natale non possono mancare: - cappelletti ripieni di cappone e piccione; - contorno di cardi umbri; - cappone bollito; - per dolce: panpepato (farina, noci, cioccolato fondente, mandorle, scorza di arancia candita, uva passa, miele, pinoli, nocciole, pepe macinato e vino rosso), pinoccate (fatte di zucchero e pinoli) e torciglione (serpentello di pasta dolce con mandorle). SICILIA La fantasia popolare, unita allo sfarzo delle pietanze, che molto spesso costituiscono un piatto unico grazie all'abbondanza degli ingredienti usati ed all'elevata elaborazione della ricetta, nel periodo natalizio vanno a creare degli spettacoli unici non solo per il palato ma anche per gli occhi. Molto spesso le stesse ricette possono avere delle varianti locali, ma la bontà del piatto è sempre assicurata. Sulle tavole siciliane a Natale non possono mancare: - brodo di gallina; - sformato di anellini al forno con ricotta; - pasta con le sarde; - sarde a beccafico (ripiene di mollica, pinoli, bucce di arance, foglie di alloro e uva passa); - insalata di aringhe e arance; - carne con pancetta coppata con contorno di “sparaceddi” e caponata; - per dolce: i mustazzoli (a base di mandorle, cannella e chiodi di garofano), dolci di carne (vitello tritato finemente, mandorle abbrustolite, cioccolato fondente, cannella e chiare d'uovo) e cubbàita (torrone di miele con nocciole e mandorle o pistacchi) gustati con vini siciliani come Zibibbo, Passito di Pantelleria e Malvasia delle Lipari. TOSCANA A Siena, mentre nella chiesa di Santa Lucia si svolgono le funzioni religiose, la benedizione degli occhi e l'offerta dei panini benedetti, nel centro storico si svolge una fiera che è particolarmente amata dai bambini. Oltre alle ceramiche e alle terrecotte dell'artigianato senese, vi si trovano infatti giochi, dolciumi e le caratteristiche e coloratissime campanine di Santa Lucia. La sera della Vigilia di Natale invece, ad Abbadia San Salvatore, si può vivere la magica atmosfera della Vigilia in un borgo medievale illuminato a giorno. L'origine delle fiaccole si fa risalire al tempo in cui gli abitanti dei villaggi sparsi intorno all'Abbazia, venuti in città, accendevano questi fuochi per riscaldarsi nella veglia di Natale, in attesa della messa di mezzanotte. Sulle tavole toscane a Natale non possono mancare: - crostini di fegatini; - antipasti al tartufo; - brodo di cappone in tazza o cappelletti in brodo; - arrosto di faraona, anatra, fegatelli e tordi con insalata di campo; - tacchina o cappone ripieni e sformato di gobbi. - per dolce: cavallucci, panforte e ricciarelli. 38 CASTRO 20 dicembre 2014 Natale in Contea 25-26 DICEMBRE, 1 E 6 GENNAIO. ORARIO: 17/21 Natale è la festa cristiana che ci porta a riflettere sul senso del “tempo”. Chi arriva a Castro per la prima volta si chiederà come una cittadina di appena 2.500 anime possa avere una storia così gloriosa, storia di cui le sue vestigia sono testimoni privilegiate: il catello, sospeso in cima alla cittàe prospiciente la storica piazza d’Armi, la Cattedrale, il Palazzo vesco- vile, i palazzi gentilizi e le case antiche, l’Araldica. Ad ogni passo, in ogni vicolo, del centro cittadino vi è un’evocazione storica. E pare che da un momento all’altro, all’angolo, ad una svolta, appaia una popolana, un mercante, un nobile, nei costumi d’altri tempi, ricchi di merletti e di porpora orientale. A Natale questo sogno potrà diventare realtà nei giorni 25-26 dicembre, 1 e 6 gennaio dalle 17 alle 21, quando sarà possibile assistere a “Natale in Contea”: grazie al lavoro instancabile dei volontari dell’Associazione “Castro Medievale”, la città si trasformerà in un borgo medievale ricca e fiorente, con una sfilata di personaggi tra cui il vice Re di Napoli, la gran contessa Elisa Gattinara, il vescovo Angelo Giaconia, i cavalieri, le nobildonne, i mercanti, i popolani, i militari dell’esercito del Conte, gli arcieri del castello (grazie al gruppo “Arcatores Castro”) e i cavalieri Templari. Negli angoli più caratteristici del borgo antico si terranno rievocazioni della vita della comunità nel Medioevo con arti e mestieri, spettacoli itineranti, musici cantastorie, danzatrici, sbandieratori, combattimenti con spade, senza dimenticare le taverne con degustazioni di cibi e bevande tradizionali, tra stand di abbigliamento e cibi medievali. In particolare sarà possibile ammirare la rievocazione del processo alla strega, scena proposta fin dalla prima edizione e che ha sempre riscosso molto successo, a cura dei ragazzi della “Schoola Cantorum Maria SS. Annunziata”. Momento clou della manifestazione sarà il suggestivo corteo storico, con circa 150 figuranti in ricchi costumi d’epoca (realizzati a mano dalle sarte del luogo) che rievocheranno episodi significativi della storia della contea di Castro. Le novità di questa settima edizione sono tante. Nuove scene animeranno il “Natale in Contea”, si potrà vivere la cerimonia di un matrimonio medievale, preparato con cura ed eleganza dai ragazzi della “Piccola Officina Teatrale”, che si svolgerà all’interno del Castello Aragonese. Si potrà ammirare anche il cartapestaio al lavoro, con canti che illustreranno le diverse fasi di allestimento del presepe a cura dei ragazzi del Musical “Forza Venite Gente”. Un’altra scena molto suggestiva sarà quella preparata Presepe artistico in movimento FINO AL 3 FEBBRAIO. ORARIO: 17/20.30 Una tradizione che cresce di anno in anno, si rinnova e festeggia il suo primo trentennio d’attività, grazie alla passione e all’impegno di Raffaele e Massimiliano Vetrugno, padre e figlio, i quali come ogni Natale dal lontano 1982, ripropongono un presepe interamente artigianale che raggiunge i 20 metri di lunghezza e sfiora i 5 di profondità, apprezzato e visitato negli anni da migliaia di visitatori pugliesi. “Pupi” in movimento è un numero incredibile di effetti speciali che ricreano suoni di bot- dalla neonata associazione Athenaion, che si occuperà di far rivivere gli archeologi del tempo che con arte e maestranza rimetteranno in ordine i vari cocci di numerosi ritrovamenti d’età messapica avvenuti nella Contea. Si potrà anche assitere della proiezione del trailer del film di Ilda e Fabio L’antica leggenda di Castro, che si sta rea- teghe, attrezzi e atmosfere della vita lavorativa nel villaggio di Betlemme: contadini, pastori, panettieri, falegnami e fabbri ripetono i gesti della loro quotidiana laboriosità, grazie a precisissimi meccanismi interamente artigianali, creati come ogni singolo pezzo dell’allestimento novolese, dopo mesi e mesi di lavoro. Il presepe in movimento è visitabile fino al prossimo 3 febbraio all’interno della chiesetta dell’ex Asilo Tarantini di via Lecce, a pochi metri dalla centrale piazza Aldo Moro. Per informazioni: 328.1647804. lizzando grazie all’Associazione Castro Medievale e alla cura e alla professionalità di Rizzo Multimedia. Infine, grazie all’impegno della Cooperativa “Una mano in più”, quest’anno i piccoli visitatori potranno divertirsi e passare il tempo presso la “ludoteca medievale”. Per info: www.nataleincontea.it. 39 20 dicembre 2014 CORIGLIANO D’OTRANTO Di presepe in presepe NARDÒ SANTA CESAREA TERME STRUDÀ Nona edizione del Presepe vivente “Profumi di Natale” a cura dell’Amministrazione comunale in collaborazione con alcune associazioni ed imprenditori locali. Il presepe è allestito nell’affascinante borgo antico e a Castello de’ Monti, addobbato e reso suggestivo da colori ed effetti di luce. Nelle case a corte sono allestite le attività artigianali più antiche, come il cretaiolo, il vetraio, il falegname, il calzolaio, le filatrici, la furnara, i pastori, il mercato, il tutto impreziosito da scene bibliche. L’Associazione Proloco in collaborazione con il locale Liceo Artistico, presentano la prima edizione del Presepe vivente nel centro storico di Nardò, per ammirare e mettere in mostra le meraviglie barocche di Piazza Salandra e dintorni. Tra viuzze e vicoli su via Campanile, un percorso suggestivo permette di scoprire gli angoli nascosti ed incantevoli, arricchiti da luci, dalle rappresentazioni degli antichi mestieri, tra concerti e la degustazione dei prodotti della tradizione natalizia. Aperto nei giorni 25, 26 e 28 dicembre, 1 e 6 gennaio, con orario 18/21. Presepe vivente nel borgo antico della frazione di Cerfignano a cura della Parrocchia Visitazione di Maria Vergine. Il presepe è ambientato nelle cantine e nei vecchi casolari ubicati nel centro storico della frazione; vengono rappresentati gli antichi mestieri e gli antichi stili di vita: il falegname, il maestro del ferro, il fornaio, l’antica arte della tessitura e le lavandaie impegnate nel lavaggio dei panni negli antichissimi contenitori. Durante il percorso saranno distribuiti pittule e pane caldo. Inserito di recente nella ”Rete dei Presepi Viventi di Puglia”, il presepe vivente di Strudà è organizzato ed allestito dall’Associazione culturale “Nuovi Orizzonti – Strudà”. Situato sulla Strada Provinciale 284 che collega Strudà ad Acquarica di Lecce, questo presepe è composto da più di 70 figuranti, ognuno impegnato in un’attività o mestiere. L’entrata è sorvegliata dai centurioni ed è possibile fare una sosta in osteria per gustare pittule calde e buon vino. Il presepe è visitabile nei giorni 25-26-29 dicembre e 1-5-6 gennaio, con orario 16.45-20.30. VIGNACASTRISI TORREPADULI TRICASE CAPRARICA DI LECCE L’atmosfera soffice del Natale rivive a Vignacastrisi per la 10’ edizione: oltre 300 volontari in vestiti d’altri tempi animano più di 30 scene, nell’atmosfera suggestiva delle antiche case e dei vicoli del borgo. I portoni di un antico Palazzo di fine Ottocento, presidiati dalle guardie romane, accolgono i visitatori in un percorso suggestivo, illuminato solo dalla luce delle fiaccole. Rivivono, come ogni anno, le arti del ricamo e della tessitura al telaio, degli antichi mestieri fatti di silenzio e sapienza: calzolai, il figuli, cestai, fornai, contadini, falegnami. XII edizione per il presepe vivente organizzato nel settecentesco Palazzo Pasanisi situato nel centro storico del paese. Ad animare le scene ci saranno più di 70 figuranti, molti dei quali impegnati in questi giorni nella realizzazione degli ambienti e dei costumi. Anche quest’anno è possibile tuffarsi nel passato alla ricerca dei mestieri scomparsi come il fabbro, le donne che cardano la lana e filano il cotone, il cestaio, la tessitrice, l’arrotino, la ceraia , il vasaio e tanti altri. Il presepe può essere visitato il 25 , 26 e 28 dicembre, 1,4 e 6 gennaio dalle 17 alle 20.30. Sabato 20 dicembre Luce della Pace proveniente da Betlemme arriverà a Tricase e domenica 21 sarà accompagnata sulla collinetta del Monte Orco. L’inaugurazione è prevista per il 25 dicembre (madrina d’eccezione l'attrice inglese Helen Mirren). Le serate di apertura saranno 25, 26, 28 e 30 dicembre e 1,3, 4 e 6 gennaio, dalle 17 alle 20.30. In particolare il 6 gennaio si svolgerà la tradizionale sfilata dei personaggi in costume d'epoca, con partenza alle 16 dall'atrio di Palazzo Gallone per giungere alla grotta del Presepe con i Re Magi. III edizione presepe allestito a Kalòs, l’archeodromo del Salento, il più grande parco di archeologia sperimentale d’Italia. I visitatori faranno un vero tuffo nel passato, tra botteghe artigiane che ripropongono antichi mestieri, la ricostruzione della sezione romana con la corte di Erode, il tempio sacro e i centurioni, la grotta della natività, la sezione contadina e pastorale sul declivio della collina. L’inaugurazione è fissata per il 25 dicembre (alle 17.30) mentre il presepe potrà essere visitato nei giorni 25-26-27-28 dicembre e 1-4-6 gennaio, dalle 17.30 alle 20.30. Natale per le vie del Borgo 40 RUFFANO 20 dicembre 2014 19-21 DICEMBRE. ORARIO: 18/23 Il suggestivo centro storico di Ruffano, tra i più belli ed eleganti del Salento, si appresta a tornare ad essere dal 19 al 21 dicembre una vetrina di eccellenze artigianali e agroalimentari, nella prestigiosa cornice dei suoi cortili, dei palazzi e dei suoi incantevoli vicoli con la seconda edizione di Natale per le vie del Borgo. Oltre 50 artigiani/artisti provenienti da tutto il Salento, espressione della migliore tradizione salentina, esporranno i loro manufatti in immobili storici presenti all’interno del borgo lungo un percorso reso speciale da concerti, orchestre itineranti, animazioni di artisti di strada e degustazioni. Immancabili gli espositori di pro- dotti agroalimentari dai più tradizionali ai più sfiziosi che daranno vita ad una spazio del gusto capace di soddisfare ogni palato. Non mancheranno i vini con alcune delle più prestigiose case vinicole salentine che daranno vita a percorsi di degustazione guidati da sommelier. Disseminate lungo tutto il borgo le degustazioni di piatti della tradizione salentina natalizia, anche gratuiti, dalle pittule, ai “vermiceddhri” con il baccalà, dai fritti ai dolci tipici al vin brulè. Ricco il programma degli eventi che ogni giorno animeranno la manifestazione. Agli artisti di strada si aggiungeranno venerdì 19 (a partire dalle 18) per le piazzette, le vie e i vicoli il menestrello P40, tra i più conosciuti e apprezzati nel suo genere con le sue melodie scanzonate, e le chitarre e l’A.M.S. Orchestra con i maestri Lucio Margiotta e Angelica Scupola che in piazza del Popolo dalle 20 daranno vita ad una serie di esibizioni imperdibili. Sabato 20 sarà la volta della Bedixie Dixieland Jass Band, spettacolo rigorosamente in acustico che trasformerà le vie e i vicoli del borgo nel centro di New Orleans; contemporaneamente piazzetta Giangreco sarà avvolta dalle melodie più famose di tutti i tempi riproposte dalla Man G1 Band. Chiude in piazza del Popolo il programma musicale della serata il gruppo Green Groove con un concerto dal blues al swing. Domenica 21 dalle 18.30 sarà la dolce melodia del violino di Dora De Vitis ad acco- gliere i visitatori in piazza del Popolo, mentre dalle 19 gli irresistibili sassofoni del Quartetto Musikè riscalderanno le vie del centro storico; chiude in piazza del Popolo il concerto di Antonio Ancora Spritz Quartet, composto Antonio Ancora (piano e voce), Franco Chirivì (chitarra), Marco Calignano (basso elettrico) e Massimiliano Ingrosso (batteria). Per gli amanti dell’arte e dell’architettura ogni giorno saranno organizzate visite guidate nel centro storico cittadino e, nei giorni 20 e 21 dalle 18.30 alle 22, al Museo di Arte Sacra in via Cesare Battisti e alla splendida Chiesa Madre. Da segnalare, dal 19 al 21 dicembre, la preziosa mostra di Gesù Bambino nella Chiesa dell’Annunziata in piazzetta Giangreco. Il mercatino di Natale aprirà il 19 e 20 dicembre alle 17.30 (fino alle 23), mentre domenica 21 dalle 10 alle 23, mentre dal 19 al 21 dicembre –è possibile partecipare al Concorso fotografico “Natale per le vie del Borgo”. Le foto scattate nel corso dell’evento dovranno essere consegnate entro le 17 di domenica 21 presso Casa Bortone in piazza Nazario Sauro. La premiazione si terrà alle ore 19 e il primo classificato riceverà un targa premio. Natale per le vie del Borgo è un’iniziativa del Comune di Ruffano - Assessorato alle Attività Produttive, realizzata in collaborazione con la Consulta delle Imprese di Ruffano e con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Camera di Commercio di Lecce, Fondo per l’Ambiente Italiano - delegazione Lecce. Info: 366.2505407, www.comune.ruffano.le.it. 41 20 dicembre 2014 A cura di Diletta Pascali ALBA DEI POPOLI OTRANTO, 20-31 dicembre Otranto, luogo simbolo del Mediterraneo, crocevia di culture, celebra il legame della Puglia con la civiltà mediterranea attraverso una rassegna di arte, cultura, ambiente, musica e spettacoli. ”Alba dei Popoli” è un’iniziativa che prende spunto dalla forza simbolica esercitata dalla luce del Sole del nuovo anno all’Italia. Ogni anno, sin dal 1999, la Città dei Martiri organizza la manifestazione nel periodo delle festività natalizie programmando un mese di eventi di vario genere, che hanno visto in questi anni come protagonisti numerosi artisti ed intellettuali di livello internazionale. Si parte sabato 20 con il forum dal titolo “Esuli profughi raminghi - la vita e l’esperienza artistica altrove”, nel quale si discuterà su come i movimenti di popoli, oltre a produrre tensioni sociali, producono anche nuovi linguaggi, nuova cultura, nuove visioni del mondo. Domenica 21 alle 9 al via “Lanterne a Sud-Est”, seconda edizione della gara di Orienteering organizzata dall’Associazione Faera e dall’Assessorato comunale allo Sport del Comune di Otranto, mentre per la rassegna Fineterrae alle 21 al Castello Aragonese avrà luogo il concerto di Dima Bawab per Bethlehem. Lunedì 22 in largo Porta Alfonsina alle 18.30 lo spettacolo di burattini Babbo Natale Ammalato dedicato a tutti i bambini, a cura de “La Casa di Pulcinella”, mentre martedì 23 sempre in largo Porta Alfonsina (ma alle 21) il concerto dei pugliesi Soundray. Giovedì 25, a partire dalle 10, artisti di strada e hostess di Babbo Natale distribuiranno caramelle e regali ai più piccini. A Santo Stefano (alle 19) il concerto gospel & black del Coro di Maglie e del Coro di Otranto, mentre il lunedì 29 in programma presso il Castello Aragonese (alle 18) un incontro a cura del Club Unesco di Otranto sui temi del dialogo interreligioso e presso largo Porta Alfonsina (alle 21) i più famosi brani del grande chitarrista bopper’s Wes Montgomery arrangiati in Classic Organ Trio con la partecipazione del chitarrista Francesco Palmitessa. Martedì 30 in largo Porta Terra a partire dalle 21 il concerto-evento di Alex Britti, a seguire dj set sarà a cura dei dj di Radionorba. Martedì 31 spettacolo non-stop fino alla mezzanotte (e oltre) con ospiti i Tamburellisti di Otranto, Briganti di Terra d’Otranto dj e vocalist di Radionorba. CORTEO STORICO DI SAN NICOLA SQUINZANO, 20 dicembre In occasione della Festa Patronale di San Nicola verrà rievocata la traslazione delle ossa del Santo da Myra a Bari avvenuta nel maggio 1087. La realizzazione dell’evento vedrà il contributo di diverse realtà artistiche del territorio, tra cui i figuranti di San Nicola di Bari; i 62 Marinai di San Nicola di Bari; i Cavalieri delle Terre Tarantine; i Battitori di Carbonara; gli Sbandieratori Rione San Basilio di Oria; Figuranti del Palio dei Capatosta di Mola di Bari; compagnia “Makaria” di Squinzano; compagnia “Ghefiura” di Squinzano; compagnia “I Filodrammatici” di Squinzano; compagnia “Santa Maria delle Grazie” di Squinzano; “New Fashion Dance Academy di Squinzano; i bambini della Parrocchia di San Nicola. Il Corteo partirà alle ore 18:00 da piazza Vittoria e arriverà in piazza San Nicola dove a conclusione dell’evento si esibiranno i vari gruppi. SAGRA DELLA PITTULA FESTA DE LU FOCU Da circa trent’anni, la Pro Loco di Specchia organizza per il giorno della vigilia di Natale la tanto attesa Sagra della Pittula.Queste tipiche frittelle della cucina salentina ripiene, a piacimento, con pomodorini e olive, rape, tonno o baccalà, Inoltre è possibile trovare vari prodotti della cucina salentina, come le pucce con le oli- La Festa nasce verso la fine degli anni ’70, da un’idea di Giovanni Pellegrino, originariamente con l’intento di recuperare le tradizionali “Focare di Sant’Antonio”, quasi del tutto abbandonate. Nel corso degli anni si è arricchita di elementi nuovi, conservando comunque un unico filo conduttore: giochi, tradizioni e riti liberatori attorno al fuoco. SPECCHIA, 24 dicembre ve, il tutto accompagnato dall'immancabile vino locale. Non mancherà l’intrattenimento musicale a base di musica popolare. La sagra, che di solito si tiene in piazza del Popolo, accompagna tutta la serata del 24 dicembre, con stand enogastronomici e una band locale che suona. Il piacere culinario rappresentato dalla tradizio- ZOLLINO, 28 dicembre ne che perpetua nel tempo, è accompagnato dall’accensione della “Fòcareddha”, un falò preparato in piazza come simbolo di buona speranza per rallegrare i cuori. La Festa, che in precedenza si svolgeva in luoghi diversi del Paese, ha trovato, nelle ultime edizioni, la sua allocazione presso la spianata “Lumardu”: un incrocio di antiche strade che attraversavano il Salento; a pochi passi dagli antichi “puzzeddhi” degli Ursi ed accanto al menhir Sant’Anna. La manifestazione, per caratteristiche storiche e sociali, si inserisce nel filone tradizionale delle feste popolari, seconda in ordine di tempo soltanto alla“festa de lu mieru”di Carpignano Salentino. 42 20 dicembre 2014 43 20 dicembre 2014 cultura C’era una volta Lecce Passeggiando per il centro storico del capoluogo si riesce quasi a immaginare la vita che uomini e donne conducevano nel ‘700 tra strade, piazze e mercati Angoli misteriosi, gomiti, anditi, strette viuzze e atri oscuri, anneriti palazzi, poi un improvviso slargo e infine una piccola strada, coperta come una galleria -li doi purtuni- che serpeggiante s’insinuava nei visceri delle case, ne attraversava i cortili e, snodandosi sotto l’Arco de’Milanesi e l’androne del palazzo al n. 22 di via Imperatore Adriano (attuale via Matteotti), congiungeva questa strada con la via Templari (all’epoca denominata via dei Conciatori prima, poi via degli Scarpari). Attraverso li doi purtuni si articolava un disordinato percorso che conduceva i fedeli fino alla Chiesetta del Salvatore de’Milanesi, che sorgeva all’inizio di via Templari; il quartiere era, infatti, detto dei Milanesi proprio perché vi era impiantata, sin dal XV-XVI secolo, una colonia di abitanti provenienti dalla città lombarda, certamente proprietari di qualche osteria o negozietto in quei paraggi. Come si può intuire dalla stessa toponomastica seisettecentesca, era questo all’epoca un comprensorio di case ricchissimo di bottegucce di merciai e artigiani, pieno di viuzze tra le più suggestive della città e ricadente, secondo l’antica suddivisione urbanistica della città, nell’Isola dei SS. Giacomo e Filippo, cui era intitolata una piccola cappella, sviluppandosi a ridosso della Porta di San Martino, il quarto “porteggio” allora esistente oltre alle attuali Porta Rudiae, Napoli e San Biagio. Almeno fino agli inizi del ‘900 questa zona conservò le sue caratteristiche atmosfere, dense di aromi del bollito al sabato, della salsa di pomodoro nei lunghi pomeriggi estivi, delle pittule fritte alla vigilia dell’Immacolata, di cotognata nelle mattine di ottobre e, nelle ore del giorno, di lisciva, mentre il bucato pendeva sulla strada. Così la descrive il secolo scorso Pietro Palumbo: “Dall’Arco del Milanese, nel 1950 modificato e ridotto per la costruzione della sede della Banca Commerciale, per una caratteristica strada, quasi coperta (detta li doi purtuni), si esce attraverso un fastoso portale nella via che si chiamava della porta S. Martino, ora intitolata a Giacomo Matteotti. È un vico chiuso, quasiprivato, che s’insinua sotto i palazzi ed è come una scorciatoia”. Andando poi verso la grande piazza, detta allora “dei Mercadanti”, e superando il Sedile e la Cappella di San Marco, s’incontrava il pittoresco gusto dal sapore veneziano lungo la via di San Marco, che più di ogni altra evocava calli e mercerie della Serenissima; era un “budello” che univa la piazza alla via Imperatore Augusto, straripante di negozi di abbigliamento e di arredo per la casa, ma soprattutto di botteghe di librai, motivo per cui fu battezzata anche “via delle Librarie”. Tutto il circondario aveva una connotazione tipicamente veneziana, dagli edifici religiosi e civili alle residenze e botteghe varie, includendo l’isolato delle Capande, i portici che a scansione ritmica ospitavano, sotto la galleria, una serie di negozietti posti sul fondo settentrionale della piazza. Sempre in quei pressi, aldilà dell’area commerciale di frequentazione più popolare, i signori leccesi si fermavano a chiacchierare alle Quattro Spezierie, specie quelli che uscivano dal vicino Tribunale; era un crocicchio che ricadeva sul quadrivio formato dalle vie Imperatore Augusto, San Marco, dei Tribunali (poi denominata Rubichi) e Vittorio Emanuele II. Quest’ultima, che poi “menava” a Porta San Biagio, pare ospitasse quattro farmacie, chiamate all’epoca “spezierie” perché vi si vendevano medicinali e spezie, da cui avrebbe preso nome questo spazio urbano che a lungo fu il luogo privilegiato per passeggiate e incontri, tappa quasi obbligata di cortei e processioni. Da questo che era il cuore della città antica, un angustissimo passaggio conduceva alla piazza delle Erbe, ampliato alla fine dell’800, dove poi fu assestato il mercato coperto. L’intera area pullulava di suoni, rumorie cicalii di concitate voci, di colori vivaci nelle vesti degli artieri e dei mercanti, così come dei nobili e del clero, di allegria nei costumi festanti e variopinti delle popolane e dei popolani che sciamavano intorno alla piazza e per le vie aperte alla sfilata (R.P.) di carrozze! 44 20 dicembre 2014 Per segnalazioni: [email protected] a cura di Claudia Mangione spettacolo In piena sintonia con l’air du temps della società di oggi, in cui tutto si muove e si consuma velocemente al battito di un click, anche la musica sembra esser diventata un mero prodotto da fast-food, usa e getta. A ricordarci invece della gioia che un cd può regalare a livello di sensazioni fisiche e mentali, per occhi, orecchie e cuore, arriva il nuovo lavoro discografico del Francesco Negro trio, Aspettando il tempo. Otto tracce in cui Francesco Negro (nella foto), come ci spiega in quest’intervista, con Igor Legari al contrabbasso ed Ermanno Baron alla batteria, esplora le affascinanti traiettorie dell’hic et nunc in ambito musicale. Aspettando il tempo si pone idealmente a conclusione di una trilogia discografica iniziata con Abbagli e proseguita con Silentium. Com’è andato maturando questo ampio lavoro? Il filo conduttore dei tre dischi è un’idea legata alla composizione che ho cercato di maturare in ognuno. In Abbagli era l’idea della speranza, della scoperta e della novità. Era, infatti, una delle mie prime produzioni discografiche, quindi una delle mie prime esperienze e la vedevo, appunto, come un abbaglio. Inoltre questo disco è legato all’interplay che s’instaura tra i musicisti, perché l’abbaglio è quella piccola luce seguita nel momento in cui si suona, quindi lo spunto su cui poi nascono le improvvisazioni. Silentium è invece un disco che ho pensato intorno al 2009, cioè gli anni in cui ho iniziato a collaborare con Ermanno ^ëéÉíí~åÇç=áä=íÉãéç Åçå=áä=cê~åÅÉëÅç=kÉÖêç=qêáç Il pianista e compositore magliese Francesco Negro pubblica in trio un nuovo album con cui lancia l’etichetta discografica Silence Records e Igor. Qui ho cercato di inserire nelle composizioni un concetto che a me sta molto a cuore, quello del silenzio. Proprio in quel periodo ero entrato in contatto con la filosofia di John Cage sul silenzio e questo mi ha spinto ad approcciarmi in maniera diversa nei confronti della musica, guardandola non dal punto di vista dei suoni, ma da quello del silenzio. Aspettando il tempo è invece il secondo album del Francesco Negro trio. A cosa si ispira? Sì, è il terzo disco della trilogia e il secondo del trio, in cui ho cercato di fermare un pezzo del percorso fatto con Igor ed Ermanno, cioè quello basato proprio sul vivere il presente. È stato fatto un la- voro d’interazione tra suoni, timbri, colori e silenzi, cercando di coinvolgere l’ascoltatore e di catapultarlo in una dimensione che gli permetta di vivere il presente. E quindi questa attesa del tempo è un vivere il presente, scoprendo minuto per minuto, secondo per secondo l’evolversi della composizione musicale. Molto spesso succede che non si riesce più ad instaurare un rapporto col presente, perché siamo troppo impegnati a muoverci e a comunicare velocemente, e perdiamo appunto il momento presente. Quindi a quest’idea del tempo guarda anche il packaging del cd? Davvero bello e molto curato. Sì, il packaging è stato realizzato dal designer Luigi Partipilo. Ci siamo ritrovati a parlare della concezione del tempo, di come io lo interpreto in musica e lui ha così realizzato il packaging in un modo molto originale. Ha utilizzato tre colori, giallo, blu e rosso, che sono i colori attribuiti ai tre timbri degli strumenti, distribuendoli all’interno del booklet in maniera particolarissima, che si scopre piano piano, aprendolo. Aspettando il tempo segna il debutto della tua etichetta discografica, la Silence Records, un passaggio importante nella tua carriera. Cosa ti ha spinto a crearla? Con Silence Records ho voluto creare un’etichetta per dare quanta più libertà possibile nella realizzazione di un disco. Purtroppo oggi si è perso il legame con l’oggetto fisico del disco. Oggi la maggior parte delle persone scarica musica da internet, l’ascolta su Spotify. Non c’è più il piacere di una volta di scartare il disco, vedere cosa c’è dentro, metterlo nel lettore cd, sedersi in poltrona e ascoltarlo. Quando appunto io parlo di vivere il presente mi riferisco proprio a questo, avere cioè il tempo di scoprire la musica, di scoprire fisicamente tutto il lavoro che c’è dietro, perché dietro ogni parola che c’è scritta su un booklet e ogni disegno che c’è sulla copertina c’è il lavoro delle persone ed è giusto ridare al cd il valore e la dignità che merita. 45 20 dicembre 2014 ARTE VENERDÌ 26 A-tra-verso LECCE, Convitto Palmieri - ore 10.30/12.30 e 17-20 Le sale dell’ex Convitto Palmieri ospitano la mostra d'arte “A-tra-verso” di Roberto Bergamo. Noto da anni nel campo del “Libro d’artista”, il suo è un mondo fatto di forma e sostanza, in cui le immagini diventanto spunti di riflessioni atemporali. Fino al 3 gennaio. a cura di Claudia Mangione EVENTI SABATO 20 Guerra, fichi e balli LECCE, Castello Carlo V ore 20.30 La Sala Maria D’Enghien del Castello Carlo V ospita la presentazione ufficiale di Guerra, fichi e balli. Salùtëmë tuttë e tu sonë sëmbë!, nuovo progetto del fisarmonicista salentino Rocco Nigro, edito da Kurumuny. Un libro dedicato a suo nonno Rocco, arricchito dalle illustrazioni di Marco Cito e da un disco (allegato al volume) con vecchie melodie di brani ballabili, alcune rivisitate altre eseguite in chiave tradizionale. Ingresso gratuito. TEATRO SABATO 20 Il naufragio LECCE, Koreja - ore 20.45 Dopo il successo ottenuto alla 58esima Edizione della Biennale Musica di Venezia, debutta a Lecce dal 18 al 20 dicembre lo spettacolo Katër i Radës. Il naufragio: soggetto è il tristemente noto affondamento nel Canale d’Otranto della motovedetta Katër i Radës. Con la regia di Salvatore Tramacere e le musiche del compositore albanese Admir Shkurtaj (nella foto). MUSICA GIOVEDÌ 25 MUSICA SABATO 20 Locomotive Jazz Festival versione winter LECCE, Teatro Paisiello - ore 20.30 Due giornate all’insegna del jazz e con lo sguardo rivolto al decennale del Locomotive Jazz Festival della prossima estate: questo il menù proposto dal Locomotive, che ritorna il 20 e il 21 dicembre al Paisiello, con la direzione artistica di Raffaele Casarano (nella foto). Due giornate di incontri e, naturalmente, di grande musica con i concerti serali. MUSICA DOMENICA 28 Congorock in concerto Noyz Narcos in concerto CAVALLINO, Womb - ore 22 Il party di Natale più scatenato del Salento è di scena al Womb sarà Congorock (nella foto), dj e produttore salentino di fama internazionale, a guidare i festeggiamenti con un dj set tutto da ballare. Il suo sound è una electro-house potente che attinge dalla disco ma che sconfina fino alla techno old school, contagia chiunque e ha già fatto il giro del mondo, apparendo su audioblog specializzati come Discobelle, Big Stereo e NY City Electro. CAVALLINO, Womb - ore 22 Partito da Legnano l’8 novembre scorso, il “Monster Reloaded Tour” di Noyx Narcos (nella foto) arriva anche al Womb di Cavallino. Sul palco insieme a lui gli immancabili Mystic One e Dj Gengis Khan, virtuoso del giradischi e abile turntablist. Il tour prende il nome dal Monster Reloaded, la versione deluxe del fortunato album Monster, un’extended version del quarto disco solista dell’artista che ha già avuto eccezionali riscontri di pubblico. ARTE GIOVEDÌ 25 Di-segno in segno LECCE, Palazzo Vernazza - ore 10/12.30 e 17.30/20 Muovendo dalla riflessione intorno all’operato artistico del maestro leccese Ugo Tapparini, tra i protagonisti dell’arte contemporanea del nostro territorio, si è voluta realizzare una mostra antologica che ne celebri gli esiti. Le opere, provenienti da varie collezioni private, testimoniano il processo creativo del pittore con lavori di varia datazione. 46 20 dicembre 2014 io PROPRIO io di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust Iris Peynado Foto: Sheila McKinnon Il tratto principale del tuo carattere. La solarità. Il tuo principale difetto. La permalosità. La qualità che preferisci in una donna? A me piacciono le donne che hanno carattere. E in un uomo? Grande sensibilità. Cosa ci vuole per esserti amico? Non ci vuole niente, è qualcosa che scatta subito. Cos’è la felicità? La felicità è una profonda ricerca, è un lavoro personale con cui ci si allena a esser felice. L’ultima volta che hai pianto? Piango spesso quando sono commossa. Per me il pianto non è legato qualcosa di negativo. Di cosa hai paura? Delle guerre. Canzone che canti sotto la doccia? Non canto sotto la doccia. Musicisti o cantanti preferiti? Maria Callas, Mina, Celia Cruz, Billie Holiday e tante ladies del Jazz. Poeti preferiti? Amo Neruda. Autori preferiti in prosa? Gabriel García Márquez, Junot Diaz, Hermann Hesse. Adoro anche leggere teatro, Ibsen, Cechov e Shakespeare. Libri preferiti. Il piccolo principe, Lettere a un giovane poeta e Il profeta mi accompagnano da sempre. Attori e attrici preferiti. Meryl Streep e Gian Maria Volontè. Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo? Non saprei. Sicuramente una donna con una cultura caraibica come me. Film preferiti. Non ci resta che piangere, West Side Story, Mary Poppins. I tuoi pittori preferiti. Ugo Attardi, Van Gogh e Picasso. Il colore che preferisci. Blu. Se fossi un animale, saresti? Una pantera. Direttore Responsabile Andrea Colella Gli articoli non firmati si intendono a cura della redazione Attrice di fama internazionale, conosciuta per la bravura e per la bellezza mozzafiato, nasce a Santo Domingo. Figlia di un noto avvocato, Julio Peynado Gonzalez y Altagracia Luperon, appartenente a una delle famiglie storiche di Santo Domingo (nel suo albero genealogico figurano presidenti della Repubblica Dominicana), frequenta il Colegio Santa Teresita; dai 14 anni si dedica allo studio della recitazione con Romulo Rivas e della danza con Clara Elena Ramirez. A 18 anni si trasferisce in Inghilterra per studiare inglese e teatro. Durante il periodo inglese s’innamora di un giovane italiano, che sposa. La coppia ha una bellissima bambina di nome Laila e si trasferisce in Italia, ma poco dopo divorzia. Qui viene scoperta dal conduttore televisivo Federico Fazzuoli che la vuole accanto a sé nel programma Rai “Linea verde”. Da allora recita in molti film e produzioni teatrali e partecipa a diversi programmi tv. Tra i suoi lavori più conosciuti Attila flagello di Dio, dove interpreta la Maga Columbia, State buoni se potete di Luigi Magni e Non ci resta che piangere, nel ruolo della bella amazzone Astriaha, accanto a Roberto Benigni e all’indimenticabile Massimo Troisi. Nel 1984 presenta come valletta con Pippo Baudo il Festival di Sanremo. Nel 2014 è nel film di Michele Alhaique Senza nessuna pietà, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione “Orizzonti”. Da 25 anni è sposata con un altro italiano da cui ha avuto la sua seconda figlia, Minerva. Cosa sognavi di fare da grande? Quando ero molto piccola sognavo di fare la cowgirl, poi il chirurgo plastico e alla fine, a partire dai 14 anni, l’attrice. L’incontro che ti ha cambiato la vita? A livello umano quello con mia figlia Laila, mentre a livello di carriera l’incontro a 14 anni col mio insegnante di acting Romulo Rivas. La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile? A una mia responsabile buddhista. Quel che detesti più di tutto. L’invidia. Quanto tempo dedichi alla cura del tuo corpo? Non molto. Piatto preferito. Il sancocho, un piatto del mio Paese. Il profumo preferito. Allure. Il fiore che ami. Adoro le orchidee. La tua stagione preferita? Amo l’estate. Il paese dove vorresti vivere? A New York o a Londra. Anno XI - n. 554 Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002 In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere? All’inizio del ‘900, l’epoca dei miei nonni. Personaggi storici che ammiri di più. Gandhi. Personaggi storici detestati. Il dittatore Trujillo Molina. Cosa faresti per sostenere ciò in cui credi? Molto. Chi è il tuo eroe vivente? Mio marito. Il tuo sogno ad occhi aperti? Vincere l’Oscar! Il tuo rimpianto più grande? Non saper suonare uno strumento musicale. Cos’è l’amore? È tutto. Il motore che muove in me ogni cosa è l’amore. Stato attuale del tuo animo. Sto benissimo. Il tuo motto. “Never never give up!”. Come vorresti morire? Con tutte le persone care accanto a me. Edizioni Belpaese Srls Via Ferramosca, 113 - Maglie.Le Tel. 348.6397255 e-mail: [email protected] Stampa: Master Printing Srl, Modugno (Bari) Belpaese è un periodico distribuito gratuitamente in provincia di Lecce. Per la pubblicità su questo periodico: tel. 348.6397255 La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti, degli intervistati e per le informazioni trasmesse da terzi. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. I diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. 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Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Tessera n. 14594 20 dicembre 2014 Drink&Food 47 TORRONE artigianale ingredienti 2 Kg zucchero 1,5 Kg miele 3 Kg mandorle 350 gr albume Ostie Aromi: Arancio Limone Cannella ricetta a cura di preparazione In una pentola aggiungere zucchero e miele, lasciate cuocere fino al raggiungimento della prova vetro, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Montate a neve ben soda gli albumi, quindi uniteli al miele e allo zucchero fino ad ottenere un composto a filo. Unite a questo punto le mandorle e gli aromi e mescolate con cura fino ad amalgamare il tutto in maniera perfetta. Prendete metà delle ostie a vostra disposizione e ricoprite lo stampo. Inserite il composto, livellate e coprite con la rimanenza delle ostie. Dovrete ottenere uno spessore di circa 3/4 cm. Lasciate riposare il torrone per 30 m. Capovolgete lo stampo su piano di lavoro e tagliate il torrone a pezzi. Conservate in luogo fresco ed asciutto. www.ivizideglidei.com consiglia: “Stella Tullie” di Azienda Agr. Michele Calò & Figli L'abbinamento dei vini passiti é sicuramente l'ideale per preparazioni compatte e succulente come i cantucci, il torrone, il panforte ma anche una millefoglie. "Stella Tullie" È un moscato leggermente passito dalle caratteristiche straordinarie che Vi presentiamo in abbinamento al nostro Torrone nella speranza che possa trasmettervi il calore ed i profumi del Natale. Con un colore giallo/oro brillante, si presenta all'impatto olfattivo con la sua complessa eleganza unita a piacevolissime note di vaniglia e miele. A cura di Diletta Pascali 48 20 dicembre 2014
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