Decreto sui refrigeranti per limitare gli effetti del cambiamento climatico Decreto sui gas a effetto serra (UE) N. 517/2014 del 16 aprile Per limitare il temuto cambiamento climatico, i paesi industrializzati si sono accordati per ridurre entro il 2050 le emissioni a effetto serra dell'80-95% (rispetto al valore del 1990). Oltre a molte altre fonti, l'effetto è dovuto in gran parte anche ai cosiddetti gas a effetto serra (gas fluorati). Quando questi gas raggiungono l'atmosfera, il loro effetto è spesso 1000 volte (ed oltre) peggiore delle emissioni della stessa quantità di CO2. Il Parlamento Europeo ha rilevato tempestivamente gli effetti negativi dei gas a effetto serra ed ha emesso un decreto in merito già nel 2006 ((CE) N. 842/2006). Questo sarà sostituito a partire dal 01.01.2015 dal nuovo decreto (UE) N. 517/2014 che incentiva sensibilmente gli sforzi. Il nuovo decreto riduce decisamente di più le emissioni dei gas a effetto serra. Tra questi gas ci sono praticamente tutti i refrigeranti attualmente utilizzati nei sistemi di raffrescamento e climatizzazione. Alcuni di questi refrigeranti vengono direttamente vietati per determinati periodi, altri vengono sensibilmente ridotti tramite un „phase-down“ (la quantità che si può mettere in circolazione). Quanto sia pericoloso per l'ambiente un refrigerante quando fuoriesce lo dimostra il cosiddetto coefficiente GWP (global warming potenzial). Questo mostra quante volte peggiore è la fuoriuscita del refrigerante rispetto alla fuoriuscita di un chilogrammo di CO2. Se ad esempio il refrigerante ha un GWP di 1490, è 1490 volte peggiore se un chilogrammo di tale refrigerante viene immesso nell'atmosfera che se viene liberata la stessa quantità di CO2. Divieti diretti per i nuovi impianti: Data del divieto Riguarda GWP max. consentito ad es. refrigerante 1.1.2015 Refrigeratori domestici 150 R134a, R404A 1.1.2020 Frigoriferi e congelatori industriali 2500 R404A 1.1.2022 Frigoriferi e congelatori industriali 150 R134a, R404A 1.1.2020 Impianti di refrigerazione fissi come ad es. sistemi o celle frigorifere per supermercati 2500 R404A 1.1.2020 Climatizzatori portatili 150 R407C, R410A 1.1.2022 Impianti di refrigerazione multicomponenti come ad es. un sistema per supermercato 150 R134a, R404A, R410A 1.1.2025 Climatizzatori split, ad es. per uso domestico (meno di 3 kg di refrigerante) 750 R407C, R410A Il decreto riporta in parte altre definizioni ed eccezioni. Qui vengono riportate le semplificazioni e i riepiloghi per chiarire il concetto. Per la definizione esatta si rimanda al decreto stesso. Divieti diretti dell'uso di refrigeranti per la manutenzione e la riparazione: Data del divieto Riguarda GWP max. consentito ad es. refrigerante 1.1.2020 Ricarica con nuovo refrigerante negli impianti di refrigerazione con capacità equivalente a 40 t di CO². Ad es. per una ricarica di 10,2 kg 2500 R404A 1.1.2029 Come prima, tuttavia a partire da questa data non si possono più usare refrigeranti con questo GWP o più (neanche riciclato) 2500 R404A Il decreto riporta in parte altre definizioni ed eccezioni. Qui vengono riportate le semplificazioni e i riepiloghi per chiarire il concetto. Per la definizione esatta si rimanda al decreto stesso. Oltre a questi divieti diretti vengono inoltre modificati i controlli prescritti per la prova dell'ermeticità. Questi descrivono l'intervallo imposto dalla legge per il controllo dell'ermeticità dell'impianto di refrigerazione e climatizzazione. I registri dei controlli si devono conservare per almeno 5 anni. Il gestore dell'impianto è responsabile dell'esecuzione e della documentazione dei controlli. L'intervallo dipende dalla quantità equivalente al CO2. Vale a dire, la quantità di refrigerante dell'impianto moltiplicato per il GWP del refrigerante. Refrigerante Controllo annuo* Controllo semestrale* Controllo trimestrale* R 134a da 3,5 kg da 35 kg da 350 kg R 404a da 1,3 kg da 13 kg da 130 kg R 407C da 2,8 kg da 28 kg da 280 kg R 410A da 2,4 kg da 24 kg da 240 kg Il decreto riporta in parte altre definizioni ed eccezioni. Qui vengono riportate le semplificazioni e i riepiloghi per chiarire il concetto. Per la definizione esatta si rimanda al decreto stesso. * gli intervalli si possono raddoppiare mediante dispositivi automatici di controllo perdite. Su tutti i refrigeranti è deve inoltre considerare lo scenario del cosiddetto phase-down. Questo riduce gradualmente la quantità totale annua di gas a effetto serra che si possono mettere in circolazione. La quantità totale si riferisce alla media importata o prodotta nella UE negli anni 20092012. Nei periodi di tempo indicati si può importare o produrre una quantità minore di equivalente del CO². Anno 2015 2016-17 Riduzione di 100 % 7 % 2018-20 2021-23 2024-26 2027-29 2030 37 % 55 % 69 % 76 % 79 % La riduzione della quantità di refrigerante vendibile fa presupporre un enorme aumento del prezzo per chilogrammo di refrigerante. Sia per il phase down che per i divieti di cui sopra, in futuro il GWP dei refrigeranti sarà più basso. Ciò riguarda soprattutto i refrigeranti „naturali“ come il CO², il propano, ecc. Purtroppo questi refrigeranti comportano anche caratteristiche spiacevoli come le pressioni molto elevate (CO²) o l'infiammabilità (propano). Tali caratteristiche e il rincaro prevedibile del prezzo per un chilogrammo di refrigerante porterà a ridurre le quantità caricate. Queste vengono raggiunte di norma nei sistemi che trasferiscono 2/3 l'energia refrigerante a un sistema portante come l'acqua (ad es. nei refrigeratori d'acqua). Gli impianti con sistemi a tubazioni ramificate, riempite completamente di refrigeranti, saranno più svantaggiati in futuro a livello economico. (Il riepilogo serve per avere una panoramica e non contiene tutte le informazioni dettagliate. Contiene piuttosto le conclusioni da parte di Kampmann GmbH a scopo esemplificativo. Per i dettagli si rimanda al decreto originale sopra citato. Non si pretende di essere esaurienti o corretti.) 3/3
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