a e entr ale ch miglie n r io g Il io e le fa in tutt stro territor o n l e d A Pantigliate e a Paullese venerdì e sabato apertura 24 ore MILANO - Strada Nuova Paullese 9 (MM3 San Donato) Tel. 02.51628137 PANTIGLIATE (MI) - S.P. Vecchia Paullese 13 Tel. 02.90605219 SAN GIULIANO (MI) - c/o C.C. Le Cupole, via Pace 2 Tel. 02.98243132 Prezzo 1 euro La cacciata di Letta è una pessima trovata Renzi parte male di Roberto Fronzuti Con tutta la benevolenza dovuta ad un esponente politico, che ha da poco assunto una carica importante, Matteo Renzi merita alcune considerazioni, alla luce dei fatti, che lo hanno portato alla presidenza del Consiglio. Le modalità con cui è avvenuta la rimozione di Enrico Letta dalla carica di primo ministro, è stata etichettata da autorevoli organi di stampa, come “omicidio politico”. DI MILANO E PROVINCIA L’ECO È UN GIORNALE CHE NON RICEVE CONTRIBUTO ALCUNO DALLO STATO E DAI PARTITI Freddato a colpi d’arma da fuoco numero 07 - dal 26-2- al 04-03-2014 seTTimanaLe d’inFoRmazione deL meRCoLedì Per la pubblicità telefonare allo 02.36504509 - [email protected] Direzione, Redazione e Pubblicità Via Conte Rosso 1 - 20134 Milano Testata del 1968 fondata da Roberto Fronzuti www.ecodimilanoeprovincia.it MILANO / REGOLAMENTO DI CONTI SABATO 22, NELL’AMBITO DELLA CRIMINALITÀ COMUNE In caso di mancato recapito inviare al CPO di Pc ediToRiaLe NOTIZIE SIAMO APERTI PER COLAZIONE DALLE Pietro Mannisi, di 63 anni, è stato rinvenuto privo di vita all’interno di una Fiat 500, in via Caduti di Marcinelle di Cristina Fabris Un sessantatrenne, Pietro Mannisi, è stato rinvenuto morto all’interno di una Fiat 500, ucciso da 2 dei cinque colpi di pistola che gli hanno sparato addosso in quella che è subito sembrata un’esecuzione. Le forze dell’ordine giunte sul luogo del delitto hanno trovato l’uomo già cadavere. Secondo le prime ricostruzioni dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano che stanno indagando nel passato del Mannisi, con precedenti per furto, ricettazione, armi, droga e falso: era uscito dal carcere l'ultima volta nel 2004. Il 63enne sarebbe stato attirato con uno stratagemma in via Caduti di Marcinelle, a Lambrate, nei pressi di un centro commerciale, dove i killer lo hanno freddato sparandogli in maniera frontale, bucando il parabrezza dell’auto. Quando i soccorritori del 118 sono giunti sul posto, dopo una chiamata al 112, hanno trovato l’uomo già morto. Nella stessa via venne trovato ucciso l'8 dicembre 2012 un altro pregiudicato, Ivano Casetto, di 48 anni. Trovati resti umani Le “mosse” di Pd e Udc PesChieRa boRRomeo / eLezioni SAN GIULIANO / VICENDA CARDELLA Lettera aperta al sindaco e al Consiglio I sottoscrittori di questo comunicato, esponenti delle Associazioni di volontariato attive nella città di San Giuliano Milanese, vogliono espri- Ritorna l’interesse degli eredi per Rcs Il servizio a cura di Gianluca Stroppa a pag. 6 LambRaTe - Chiesa san maRTino / Nel corso di scavi SAN DONATO / Dopo la scomparsa di Rotelli segue a pagina 16 segue a pagina 11 di Giovanni Abruzzo Resti di ossa umane là dove oltre due secoli fa (pare ci fosse una fossa comune di un vecchio cimitero di epoca prenapoleonica) sono stati rinvenuti una settimana fa accanto alla chiesa di San Martino in via Saccardo a Lambrate. La macabra scoperta è di alcuni operai intenti ad eseguire lavori per la manutenzione delle tubature che interessano da diversi mesi la zona fra le vie Conte Rosso, Saccardo e Pitteri. segue a pagina 16 Perché non si parla del Venezuela? UN APPELLO Di quello che sta succedendo in Venezuela i media italiani non parlano, eppure la situazione venutasi a creare ultimamente, in questo grande paese sudamericano in cui vivono molti italiani, è diventata esplosiva. Qualche premessa sembra indispensabile per comprendere ciò che sta succedendo adesso. Dopo la prematura scomparsa del professor Giuseppe Rotelli, presidente del Gruppo Ospedaliero San Donato, sembrava non esserci interesse degli eredi per la partecipazione nella RCS Corriera della Sera. Nel corso degli anni il professor Rotelli, era diventato l’azionista di maggioranza relativa, del quotidiano di via Solferino, con oltre il 15%. Rotelli aveva sottoscritto il capitale tramite la controllata del Gruppo Pandette. il libro “due come noi” segue a pagina 2 TRIBIANO / ALLA PRESENZA DEGLI AUTORI Probabilmente, a Tribiano, in pochi si sarebbero aspettati di assistere alla presentazione di un libro, scritto da due concittadini. Invece, questo evento inusuale per un paesino della fascia periferica più esterna, della provincia di Milano, ha preso forma e si è tenuto Venerdi 21 Febbraio 2014, presso la sala consiliare “Falcone Borsellino” del centro polifunzionale Freud. Gli autori, sono due abitanti del comune, Mattia Tortelli, 18 anni, studente del liceo classico Primo Levi di San Donato Milanese, ed Elena Gandini, 40 anni giornalista di testate femminili di moda. La storia di come è nato il libro è un pò il filo conduttore del libro stesso. Un incontro casuale, ma la causalità non esite, un sogno e la determinazione nel realizzarlo. mere rammarico e disappunto per l’improvvisa estromissione dalla Giunta dell’Assessore Eliana Cardella. segue a pagina 11 SAN DONATO / Sindaco Checchi ma chi le consiglia? Il servizio a pag. 2 TRIBIANO / Per le amministrative Lucente guarda ai giovani e alle “quote rosa” Se l’opposizione tace e non commenta la ricandidatura del Sindaco uscente, Franco Lucente, non perde tempo e prosegue la presentazione dei suoi. Non mancano nelle liste dei candidati per le prossime elezioni amministrative di Tribiano, le donne, una di queste è proprio una neofita della Politica, che ha deciso di candidarsi per il bene della sua città dove vive con il marito e le due figlie di 11 e 7 anni. L’eCo CeRCa agenTi esCLUsiVi di zona (anChe PensionaTi). gUadagno mensiLe e FoRTi PRoVVigioni. TeL. 02/36504509 segue a pagina 16 segue a pagina 2 segue a pagina 2 Paura per l’auto esplosa 2 Dal nOstrO terrItOrIO 26 FebbraIO 2014 PIEVE / Nel quartiere Fausto Coppi, famiglie nel panico si riversano in strada P Sul posto i carabinieri hanno rinvenuto una bottiglia di plastica con liquido infiammabile e un accendino di Ubaldo Bungaro aura nel quartiere Fausto Coppi per l’esplosione di un’auto. Sul posto, i carabinieri hanno rivenuto una bottiglia di plastica con tracce di liquido infiammabile e un accendino. Ancora una volta tanta paura che ha interrotto la quiete di famiglie costrette a riversarsi in strada per lo spavento. A pochi giorni di distanza dall’attentato che ha devastato un bar panetteria a Locate Triulzi, un altro attentato, classificato dagli inquirenti di matrice dolosa, va ad aggiungersi alla lunga scia di azioni criminose che stanno alzando il livello di guardia nella zona. Nel mirino è finita un’automobile parcheggiata nei box sotterranei delle palazzine di via Coppi. Dalle finestre a raso del giardino, che danno sui garage è scaturito fumo e fiamme. È subito scattato l’allarme e sono intervenuti due mezzi dei vigili del fuoco della caserma di Pieve Emanuele e di Milano e una ambulanza per assistere residenti in difficoltà. I vigili del fuoco hanno impiegato un’ora per spegnere le fiamme che hanno completamente distrutto la Hyundai di una pensionata e parzialmente una Fiat 500 parcheggiata di fianco. Per raggiungere l’incendio, i vigili del fuoco hanno dovuto smontare una cancel- lata per poi calarsi nei garage con delle prolunghe agganciate all’autobotte. Durante un sopralluogo, i carabinieri hanno rinvenuto poco distante dalle auto incendiate una bottiglia di plastica con del liquido infiammabile e un accendino che sarebbero stati adoperati per dare fuoco alla Hyundai. sos per l’omnicomprensivo SAN DONATO / La grande struttura scolastica va a pezzi L’Omnicomprensivo va a pezzi ed è necessario intervenire con urgenza. L’Sos è lanciato da docenti e insegnanti che da tempo denunciano incuria e abbandono. Un’azione costante di monitoraggio e l’invio di segnalazioni mirate alla proprietà, cioè alla Provincia di Milano, per porre rimedio e ripristinare la funzionalità degli spazi ammalorati, è stato richiesto all’organo provinciale. È questo l’impegno dell’Amministrazione comunale di San Donato Milanese che ha ben presente la situazione del grande istituto scolastico di via Europa che dal 1980 ospita licei e istituti tecnici. La struttura è usurata dal tempo specialmente negli spazi destinati allo svolgimento delle attività sportive, difficili da usare da parte degli studenti. Il Comune ha sollecitato la Provincia a intervenire. ma chi le consiglia? san donaTo / Sindaco Checchi Le amenità del sindaco di San Donato, non smettono di stupire. Dopo la notizia del rinvio a giudizio del comandante dei vigili urbani di San Donato (vedi notizia a pagina 8) il sindaco ha rilasciato la seguente dichiarazione: “attendiamo con piena fiducia l'esito processuale della vicenda, certi che il Tribunale farà chiarezza in tempi brevi. Ribadiamo, inoltre, la fiducia anche nei confronti del comandante, avendo avuto modo di verificarne di persona, nel corso del mandato amministrativo, la professionalità e la correttezza”. Il sindaco Checchi di San Donato si lascia andare spesso a dichiarazioni, che -a nostro avviso- sarebbe meglio evitare. Ma chi le consiglia di fare queste cose? Lei utilizza il voi nel suo comunicato (parla a nome di tutti gli assessori?). Poi fa l'affermazione di “aver verificato di persona la correttezza del comandante”. E chi dice il contrario; c'è solo il pubblico ministero Maurizio Asciono, che ha ritenuto di rinviarlo a giudizio, per la storia dei tre palmari che non si sa che fine abbiano fatto. Se il comandante Guido Fabio Allais verrà assolto saremo tutti contenti, ma lei non anticipi l'esito del processo. Signor sindaco, in passato abbiamo letto sulla stampa quotidiana i suoi aforismi; non ascolti i cattivi consiglieri, stia abbottonato ed eviterà incidenti di percorso. Michela De Cicilia, 36 anni, con in tasca un diploma di perito chimico, svolge La professione di mamma a tempo pieno, si definisce curiosa e disponibile. Vuole dare il suo contributo, per poter concorrere a lavorare attivamente, se eletta, per Tribiano e per il futuro delle sue figlie. Donne e Politica il valore aggiunto dell’altra metà del cielo, dopotutto i tempi sono cambiati e oggi le famose “quote rosa” sono state rese obbligatorie dalla po- litica, per dare quelle risposte che solo la sensibilità e il discernimento delle donne sanno concepire. La sua decisione di candidarsi è nata per caso su invito di un amico comune a Franco Lucente, che ovviamente ha accolto con grande entusiasmo la sua candidatura, il volto nuovo che si va ad aggiungere, al gruppo di candidati, per la maggioranza assessori e consiglieri uscenti, del mandato in scadenza. sabina dall’aglio Lucente guarda... segUe daLLa PRima Pagina “Un anno e mezzo fa, cioè poco dopo il nostro insediamento”, afferma l’assessore all’istruzione, Chiara Papetti, “abbiamo effettuato un accurato sopralluogo all’Omnicomprensivo unitamente ai tre presidi, i referenti della Provincia e un tecnico del Comune, per individuare le situazioni più critiche sotto il profilo strutturale, e mettere in atto un cronoprogramma di azioni volto a risolvere i problemi. Le problematiche del palazzetto - aggiunge l’assessore – erano già state opportunamente segnalate. “Purtroppo”, spiega da par- te sua il sindaco Andrea Checchi, “il processo di trasformazione della Provincia, che dovrebbe portare alla realizzazione della Città Metropolitana, rende difficile in questo momento un’interlocuzione risolutiva con l’Ente sovracomunale”. Tuttavia, fanno sapere i vertici del Comune, è stato chiesto a Palazzo Isimbardi se e quali provvedimenti siano stati assunti dopo l’ultimo sopralluogo e se sia stato stanziato un apposito capitolo di spesa per poter procedere ai lavori di ripristino. d.P. Elena e Mattia, si sono conosciuti questa estate, al grest del paese, quando lei, accompagnando il figlio, conosce un ragazzotto tra gli animatori che, in breve, scopre essere il figlio di un vecchio amico con cui, anni prima, aveva diviso esperienze teatrali dedicate ai bambini della scuola materna ed anche dei piccoli, ma grandi passaggi di vita. Si parlano, scoprono la reciproca passione per la scrittura e da lì, nasce l’idea di fare un blog in cui, ognuno dei due, nel ruolo dell’interprete di una storia d’amore, scrive la sua parte. Lo sritto cresce e prende forma dal “botta e risposta” tipico di questo strumento di internet. Quello che era nato per gioco, nel giro di qualche mese si trasforma in progetto e poi in manoscritto. Sia Mattia che Elena, nonostante la differenza di età, sono grandi sognatori ma molto determinati ed Elena, grazie al suo lavoro, conosce qualche editore a cui inviarlo. Nel giro di poco, l’Arduino Sacco, un editore romano, dà riscontro positivo: il libro si può stampare! I due sono increduli, soprattutto Mattia che dai suoi 17 anni, crede di essere entrato in una sorta di reltà parallela, da cui però non vuole uscire. Arriva la firma di un contratto un po’ atipico, con clausole come: ”si sconsiglia di firmare il presente contratto editoriale a tutti quegli autori che pensano di aver scritto un’opera immortale o che la loro opera cambierà il mondo …”. Contratto però, che fa capire che l’editore è quello giusto per partire, uno che crede nei sogni ma anche nella pragmaticità che bisogna mettere in atto per realizzarli. La firma, (che per Mattia, essendo minorenne, viene fatta dai genitori) e poi in stampa. Le prime copie che arrivano a casa, sembrano materializzarsi dal nulla e creano una euforia ed una soddisfazione impagabile. Mattia in questa fase, a differenza di quella per arrivare alla stampa, in cui è servita di più la determinazione e la conoscenza dell’editoria di Elena, con l’energia e la forza tipica della sua età, inizia a mettere in atto più azioni possibili per la diffusione del libro. Una pagina Facebook dedicata, una presentazione a scuola e poi fa di tutto, dal contatto con l’amministrazione comunale all’ evento in facebook, per arrivare alla presentazione di venerdì. La serata, a cui hanno partecipato circa 50 persone, si è alternata tra la lettura di brani del libro, fatta da due attori del gruppo teatrale locale, nel ruolo di Ele & Matt, interpreti della storia , e l’intervista agli autori, fatta da Paola Palpacelli, regista dello stesso gruppo. Un bella serata, vera, sentita e carica di grande emozione. La dimostrazione che anche per “Due come noi”, a volte i sogni diventano realtà. Nota: Il libro è acquistabile on line all’indirizzo: http://www.arduinosacco.it/product.php?id_p roduct=1056. ll libro due come... segUe daLLa PRima Pagina amava sandro Pertini il socialista enzo Liguori san giULiano / Funerali con tanta gente in chiesa Amava Sandro Pertini, il socialista Enzo Liguori, il vicesegretario del Psi di San Giuliano Milanese deceduto domenica 9 febbraio, all’età di 49 anni, precipitando dal balcone di casa sua. Per lui l’indimenticabile presidente della Repubblica era un’icona senza eguali nel panorama politico nazionale per cui è rimasto molto contento quando, a metà anni ’90, l’Amministrazione comunale gli ha intitolato la piazza attigua al Municipio. Ai suoi funerali, celebrati giovedì 20 febbraio nella chiesa di San Giuliano Martire, hanno partecipato in commosso silenzio molte personalità politiche e civili della città. C’erano il segretario regionale del Psi, Nando Vertemati, il dirigente provinciale del partito Forcella, i segretari di sezione di San Donato Milanese e Mediglia, l’assessore provinciale Roberto Cassago, il presidente del Consiglio comunale Giocondo Berti, assessori e consiglieri comunali di tutti i gruppi politici di maggioranza e opposizione, le associazioni, gente comune. La chiesa era piena. A Liguori piaceva parlare con tutti pur essendo un uomo di sinistra al midollo. Nelle manifestazioni e nei cortei era il portabandiera del Psi. Presenti anche Francesco Maroni e Sergio Rossi, presidenti delle due sezioni partigiane di San Giuliano e Borgolombardo, di cui Liguori era un membro di segreteria. Vicino all’altare, c’erano le due bandiere del Psi e dell’Anpi. In prima fila la moglie, signora Emilia, e la figlia 17enne, Veronica, con alcuni compagni di scuola, e i parenti. Alla fine della cerimonia funebre, il presidente Rossi ha consegnato alla moglie di Liguori il foulard dei partigiani e una bandierina tricolore. “Caro Enzo, hai lasciato un grande vuoto…”, ha scritto la vedova in una lettera consegnata al presidente Anpi di Borgo sull’altare. “Vogliamo dire a Vincenzo che gli vogliamo bene perché 49 anni sono pochi, anzi pochissimi”, ha detto don Lino Maggioni all’omelia. La salma è stata tumulata al cimitero Campoverde. domenico Palumbo segUe daLLa PRima Ritorna l’interesse... Ed è proprio quest’ultima che nei giorni scorsi ha acquistato dalla Banca Popolare di Lodi (ora Banco Popolare) lo 0,91% delle quote Rcs, stimato 113.9 milioni di euro. Quest'operazione, fa pensare ad un rinnovato interesse degli eredi d Giuseppe Rotelli, per il Corriere della Sera. santo Consonni segretario regionale MILANO / CONGRESSO PSI LOMBARDIA Il Psi della Lombardia ha riconfermato nei giorni scorsi Santo Consonni segretario regionale. Dopo l'elezione di Pierpaolo Pecchiari a segretario provinciale (eletto al posto di Roberto Biscardini) di cui abbiamo dato notizia sul numro 5 de L'Eco (12 febbraio), si completano i quadri dirigenziali del Partito socialista lombardo. direttore responsabile Roberto Fronzuti Vice direttore Giovanni Abruzzo di milano e Provincia Consiglio di direzione Domenico Palumbo, Ubaldo Bungaro, Giuseppe Torregrossa, Osmano Cifaldi, Roberto Arioli Coordinatrice di redazione Serena Natale Composizione e impaginazione International Media - Milano Tel. 02/36504509 stampa Seregni Cernusco Srl Autorizzazione Tribunale di Milano n. 383 - del 3-6-1988 gli articoli firmati impegnano esclusivamente l’opinione dell’autore. gli articoli non firmati sono attribuibili al direttore responsabile. È assolutamente vietato fare fotocopie degli articoli La riproduzione, anche parziale, degli articoli pubblicati, a mezzo di fotocopie - o altro - è un reato perseguibile per legge eventuali trasgressioni verranno da noi denunciate stOrIa e Cultura L’ospedale nato nel 1456 26 FebbraIO 2014 3 Lo scrittore Pecchiai (1927) ci aiuta a ricostruire la nascita del “Maggiore” di Milano Il governo ha approvato un disegno di legge in U Il duca Francesco Sforza lo volle a salvaguardia della salute pubblica n’interessante volume sulla nascita dell’ospedale Maggiore di Milano (Pecchiai 1927) ci aiuta a ricostruire la nascita di questo edificio di cui si ammirano ancora le grandiose costruzioni che ospitano i reparti. Dopo l’ingresso a Milano e la proclamazione a duca di Francesco Sforza, i milanesi avdi Osmano vertirono suCifaldi bito gli effetti innovativi del nuovo Signore che, coadiuvato dal colto e valentissimo cancelliere del ducato, Cicco Simonetta, prese subito dei provvedimenti per riorganizzare le istituzioni milanesi, in ogni ramo di attività politica da quello interno fino agli affari esteri. La cancelleria affidata al Simonetta, su precise indicazioni del Duca, varò una serie di norme volte a puntellare saldamente lo Stato su nuove basi. Tutto venne definito fin nei minuti particolari ed in questa delicata e difficile opera fu affiancato oltre che dal Simonetta anche dalla moglie Bianca Maria che stabilì con i sudditi preziosi contatti umani: “... sforzate de imparare et usare quelle cose che spectano ad magnanimi unitade, justicia et clementa, qual se convengano ad quelli che expectano de havere regimento ...”. Si mise ordine sull’ordinamento giuridico ed amministrativo, si riorganizzò e disciplinò il servizio della cancelleria generale, si vararono nuovi statuti commerciali e degli artigiani, nacque l’idea di istituire la banca del Monte per finanziare primariamente le campagne agricole, si attese alle spese della Corte e si redasse un preciso elenco delle pubbliche proprietà del Ducato, venne rilanciata l’arte tipografica ed infine si dotò Milano di un grandioso ospedale volto alla salvaguardia della salute pubblica. Francesco Sforza era un principe saggio e palazzo di sua proprietà presso la chiesa di S.Nazzaro, con le vaste aree annesse su cui per l’appunto doveva sorgere il grandioso ospedale, degno dell’altezza del Ducato e d’una città così illustre come Milano. La posa della prima pietra avvenne il 12 aprile, secondo la versione di Antonio Averulino, in arte Filarete, che ebbe il primo incarico per la costruzione. Ma l’erezione dell’edifico sanitario, poi continuata da Guiniforte Solari e dall’Amadeo, richiedeva, secondo gli usi del tempo, un decreto della Santa Sede. La bolla di Pio II L’ospedale Maggiore - Milano lungimirante e volle fortemente l’istituzione di un importante ospedale adeguatamente idoneo alla sua funzione. Nel diploma di fondazione, conservato nell’archivio storico dell’ospedale, in data 1° aprile 1456, il Duca donò per la “bisogna” un Piccolomani in data 9 dicembre 1458 autorizzò a costruire il nuovo ospedale corredato di chiesa, campanile, cimitero (l’attuale Rotonda Besana), a concentrare nel nuovo edificio tutti gli altri piccoli ospedali in Milano e sobborghi ed a confe- rire al Duca il diritto di delegare un suo amministratore ospedaliero. L’ospedale era costituito da una piazza centrale attraversata da edifici disposti in crociera. Ogni ala della stessa era rirervata ad una determinata patologia. Solo i cittadini sofferenti di malattie acute potevano essere ammessi alle struttura. Si costruì un sistema fognario, si costituì un ordinario cambio della biancheria ospedaliera e un sitema di ventilazione dei cameroni di degenza. Un corpo stabile di medici ed infermieri organizzati dagli esperti sanitari di S. Camillo de Lellis (1550-1614) era preposto alle cure ed al sollievo dei pazienti. Fin dagli esordi l’organizzazione dell’ospedale, denominato anche Cà Granda, rappresentò un modello per gran parte degli ospedali attivi in quell’epoca. Il servizio provvedeva ai ricoveri, alle accetazioni temporanee, alle cure urgenti per i traumi ed alla “Ruota” ove venivano lasciati i neonati delle ragazze madri. La Cà Granda fin dall’inizio poteva ricoverare fino a circa 300 pazienti, col tempo si assicurò ai cittadini un consistente ampliamento della struttura ad un maggior numero di ammalati. La gestione della complessa istituzione fu affidata ad un consiglio di gestione costituito da 18 nobili milanesi nominati principalmente da un luogotenente ducale. impariamo il milanese, con le regole... La RUbRiCa meneghina Abbiamo visto alcune prime regole relative al verbo “Avè”; proseguiamo ora nello studio dello stesso verbo. Se il verbo è seguito dalla preposizione “de” lo stesso assume il significato preciso di “dovere”: mì gh’hoo de andà (io devo andare). Più raramente usato, si trova anche la forma contratta “gh’hii”, in luogo della forma più estesa “gh’avii” Nel dialetto milanese non sono presenti il passato remoto e il trapassato remoto, in loro vece si usano rispettivamente il passato prossimo e il trapassato prossimo.Ancora forme contratte nel verbo in esame sono nell’imperfetto, forme che tendono a richiamare il verbo “vèss” (essere): mì gh’eva tì te gh’evet lù el gh’eva numm gh’evom vialter gh’evov io avevo tu avevi egli aveva noi avevamo voi avevate lor gh’even a cura di Gianfranco Gandini essi avevano TRadUzioni Tirà sòtt – investire Tirà sù – costruire, allevare Tirà innanz – proseguire Tirà adree – trascinare, scagliare, portare con sé, svendere Tirà foeura – estrarre, far uscire Tirà grand – allevare (i figli) mesTee brovador – sbroccatore, così era chiamato l’operaio addetto alla ripulitura della seta, dalle impurità e sporcizie che vi si attaccavano durante la filatura brumista – vetturino, conduttore di carrozze (brumm) a quattro ruote e chiuse che portavano due persone. Il termine deriva dall’inglese “brougham”, dal nome di Lord Brougham che le fece divenire alla moda. Caderghee o cadregatt – dal latino “catedra” (sedia) colui che fabbrica o ripara le sedie ma detto anche di chi noleggiava le sedie in chiesa o per spettacoli all’aperto Cain – forma gergale per identificare la guardia di finanza; evidente la derivazione da Caino, quale simbolo di crudeltà. Questa forma era particolarmente diffusa tra i contrabbandieri, per ovvie ragioni deTTi e modi di diRe Pan, vin e luganeghin l’è on mangià divin – pane, vino e cotechino è un mangiare divino el fioeu tropp carezzaa l’è mal levaa – il figlio toppo coccolato è mal cresciuto el mond l’è mezz de vend e mezz de comprà – il mondo è mezzo da vendere e mezzo da comperare i dottor al lett d’on malaa, hinn come i orb che fann a bastonad – i medici davanti al letto di un ammalato sono come ciechi che fanno a bastonate. Col cognome della mamma cui si sancisce la libertà di scelta per i genitori In Italia il desiderio di conservare è sempre più forte rispetto a quello di rapportarsi con gli altri Paesi. E le riforme non riescono a decollare. Il fatto, poi, che ci siano problemi prioritari su cui intervenire non giustifica lo stallo su altri fronti, sulle questioni, intendo, slegate dalla crisi economica o dal riassetto costituzionale e inerenti, invece, i diritti dei cittadini. In parlamento esistono più commissioni ed ognuna è tenuta a portare avanti le proposte di legge di sua competenza. Pensiamo al diritto di famiglia. Qui molte questioni di forte impatto, anche emotivo, suscitano accesi dibattiti che non sempre portano a soluzione giuridiche concordate. È come se vivessero in un limbo dal quale stentano a venir fuori. Nel nostro Paese, si sa, è difficile fare passi avanti. E si fa sempre più ampio il divario tra i cambiamenti sociali e le sacche di resistenza di molta politica. Nel mese di gennaio uno di questi dibattiti è tornato alla ribalta a seguito di una sentenza della Corte europea dei diritti umani che chiama lo Stato italiano a modificare la disciplina interna relativa all’attribuzione automatica del cognome paterno al figlio. L’antecedente è la storia giudiziale di due coniugi milanesi cui lo Stato ha impedito di registrare all’anagrafe la propria figlia con il cognome materno. Dal 1999, anno di nascita della bambina, la coppia ha intrapreso una vera e propria battaglia giudiziale che parte in Tribunale, passa attraverso i vari gradi di giudizio e approda a Strasburgo ,alla Corte europea dei diritti dell’uomo, davanti alla quale i coniugi invocano l’applicazione degli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La prima di queste disposizioni assicura il diritto al rispetto della vita privata e familiare, la seconda sancisce il divieto di ogni forma di discriminazione. L’automatismo del patronimico rispecchia una tradizione patriarcale molto radicata nel nostro Paese, un retaggio millenario che risale al diritto romano e che si contrappone a ciò che da molti anni è possibile fare in altri Paesi dove l’esercizio dei diritti viaggia allineato al principio delle pari opportunità. In Italia i figli di coppie unite in matrimonio possono solo aggiungere il cognome materno dietro apposita istanza al prefetto. Una sorte di autorizzazione amministrativa che comporta un particolare iter burocratico. Niente da fare, invece, se il cognome della mamma si vuole attribuire alla nascita, neanche se il papà è d’accordo. Alla Corte europea l’escamotage di poter aggiungere il nome materno non è stato ritenuto sufficiente. Nella sentenza si precisa che la violazione del principio di non discriminazione non sta nella regola che stabilisce che ai figli legittimi sia attribuito il cognome paterno quanto, piuttosto, nel non aver previsto una deroga a tale principio; in questo sta l’elemento discriminante verso le donne. La decisione della Corte diventerà presto esecutiva. Nel frattempo il governo ha approvato un disegno di legge in cui si sancisce la libertà di scelta del cognome per i genitori sposati purché, naturalmente, ci sia accordo tra loro. C’è solo da sperare che l’accoglienza sia bipartisan e che si arrivi ad una soluzione giuridica conforme a quello che è un principio di civiltà giuridica. Le discussioni in Parlamento non mancheranno; come quella dei fratelli con cognomi differenti, o quella dei cognomi per le seconde e terze generazioni. C’è poi chi ritiene che il testo che attende di essere presentato in parlamento porti in sé ancora il germe della discriminazione di genere. Il cognome materno è ammesso soltanto se il padre è d’accordo. Perché non vale il contrario? Comunque s’intenda procedere un fatto è indiscutibile: quando si tratta di tirar su i figli sono le donne le prime ad essere chiamate in causa; quando ,invece, c’è da marchiare la stirpe, nonostante la scomparsa della patria potestà (sostituita con la potestà genitoriale) sembra che l’unica etichetta in commercio sia quella del padre. Il problema è culturale, prima che giuridico. Francesca Piragine Un modo sicuro per veicolare i vostri cataloghi telefonando allo 02/36.50.45.09 Spedite i vostri depliant, volantini, allegati al nostro settimanale L’Eco La consegna “garantita” avviene a mezzo postino, con Poste Italiane 4 buche profonde 10 centimetri PONTE LAMBRO / VIA DEGLI UMILIATI Ritorniamo ancora sulle buche pericolose in via degli Umiliati. La più pericolosa si trova di fronte al numero civico 35, davanti al bar tabacchi. Le abbiamo misurate (come si vede nelle foto) e abbiamo constatato che la profondità è di circa 10 centimetri, altamente pericolosa sia per i pedoni che per le auto che vi transitano. di Milano e dove nei banchi di quel Consiglio comunale siedono politici che sono stati eletti proprio con i voti di Ponte Lambro. La mancanza di marciapiedi, inoltre, obbliga i pedoni a camminare pericolosamente sulla strada con grave rischio soprattutto per anziani e bambini. La stessa situazione la possiamo trovare anche in Nella foto: una buca profonda 10 cm E proprio su una di quelle buche un’auto ha rotto il cerchione e sfasciato il pneumatico. La cronaca recente racconta che, via degli Umiliati è solo una strada costellata di buche pericolose, dimenticata dal grande palazzo dove alloggia il primo cittadino La m4 diventerà realtà MIlanO rOgOreDO - CIttà stuDI 26 FebbraIO 2014 via Vittorini, nei pressi del Centro Cardiologico Monzino ed in via Monte Oliveto. Il nostro auspicio è che le istituzioni pongano fine a questo scempio e a questo degrado, ripristinando questa strada per la sicurezza dei cittadini. Ubaldo bungaro Il Comune è impegnato a realizzarla, ma intanto è pronto un piano alternativo “S Il progetto esiste già e si viaggerà su navette, parte dei cantieri verranno destinate ad area sosta vorato con Governo e Parlamento per salvaguardare l’intera opera con l’eventuale differimento dei contributi già stanziati sull’opera stessa”. Ecco qui: anche il sindaco riconosce che ci sono difficoltà, ascrivibili ad altri ma ci sono. per intero! Chiacchere, naturalmente ed in questo va riconosciuta la serietà del sindaco che non si farà in tempo per Expo, neanche per le due fermate attese (Linate e Forlanini Fs). Gli altri cantieri, poi, da Solari a San Babila, apriranno dopo Expo per non presentarsi ai visitatori con la città “bucata”. Ricordiamo che nel non tanto lontano 23 febbraio 2009, al “Tavolo Lombardia” l’allora sindaco Moratti con l’ex governatore Formigoni misero nero su bianco che nel settembre 2014, sarebbero state ultimate le superstrade ZaraExpo e Rho-Monza, la linea 5 fino la Tangenziale Est esterna, la Pedemontana e la linea 4 del metrò, A marzo verrà costituita la società mista pubblico-privata e, come ha dichiarato il sindaco, Palazzo Marino è riuscita a salvare 172 milioni del governo spostando a dicembre 2014 la chiusura dei contratti con le banche per 500 milioni da trovare. La delibera del Cipe sul progetto definitivo, però, non è ancora arrivata da di Cristina Fabris u di una cosa non ci possono essere dubbi o equivoci: il Comune di Milano è impegnato a realizzare la M4. Abbiamo sempre lavorato in questa direzione perché consideriamo la M4 un’opera strategica per Milano”. È quanto ha affermato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia lo scorso 17 febbraio, quasi a fugare i molti dubbi di esperti e cittadini; su questo, crediamo di poter dire che non ci sono dubbi, anche alla luce delle tante battaglie portate avanti dalla giunta per avere i finanziamenti da Roma. Giuliano Pisapia ha però voluto aggiungere che “Per quanto riguarda il tratto per Expo, le difficoltà non sono certo ascrivibili all’Amministrazione, ma ad altri soggetti coinvolti nella realizzazione dell'opera, e stiamo cercando comunque di terminare i lavori nei tempi previsti. Solo se necessario valuteremo un nuovo cronoprogramma per la realizzazione delle opere. Nel frattempo abbiamo la- Roma, così come dovrà essere rivista — e sganciata da Expo — tutta la tempistica. Fine dei lavori: 2021. In questo quadro, l'assessore Del Tenno e il commissario unico di Expo Giuseppe Sala hanno esplicitamente richiesto lo studio di un piano alternativo per la gestione dei flussi dei visitatori provenienti dall'aeroporto di Linate. "Per la prima volta - ha detto Del Tenno - abbiamo compreso quali sono le reali difficoltà. La M4 per noi è un'opera prioritaria e auspichiamo dunque o una soluzione o la definizione di un piano alternativo". Il piano esiste già e si viaggerà su navette; parte dei cantieri e delle aree oggetto da lavori verranno momentaneamente destinate ad “area di sosta” e la viabilità cittadina subirà qualche ritocco. Non ci faremo una bella figura, sostengono in molti, ma forse i turisti preferiranno usare un solo mezzo, la navetta, per andare direttamente al sito di Expo 2015 o un solo bus per andare in centro città, che viaggerà interamente su corsia preferenziale. Raid con sparatoria in un bar L’officina del riuso creativo PIAZZA ASPROMONTE / Sei persone fermate tra cui uno ferito RigeneriAmo, uno spazio dove ridare vita agli oggetti e socializzare Rissa e spari in piazza Aspro- te una banda rivale. Lo go dell'agguato, in un parmonte a Milano. scontro si è poi spostato in chetto, gli agenti hanno troCoinvolte una decina di per- strada e i due gruppi hanno vato molti bossoli di calibri sone, ma sola una è rimasta sfoderato le pistole. I colpi diversi, tre bastoni, un pieferita: un 24enne bode di porco, spranghe, sniaco, non grave, un martello, uno spray soccorso alla clinica al peperoncino e una Città Studi. pistola a salve. Dalle prime ricostruLa polizia ha fermato zioni si è trattato di sei persone, tutte con una aggressione tra precedenti penali e due gruppi di rom orisenza fissa dimora, alginari dell'Est Europa. cune irregolari, boAttorno alle 22.30 di sniaci e croati tra i 17 giovedì scorso, una e i 30 anni. decina di persone I fermati sono ora inhanno fatto irruzione dagati per detenzione I giardini di piazza Aspromomonte in un locale di via illegale di armi; anche Lulli, angolo piazza il ferito è indagato e Aspromonte, armati di ba- esplosi sono stati almeno 10 un’ottava persona, irreperistoni e coltelli e subito è a quanto risulta dai bossoli bile, è stata segnalata per esplosa una rissa con un al- ritrovati dalla polizia scien- tentato omicidio. tro gruppo, presumibilmen- tifica. Poco distante dal luoC.F. PONTE LAMBRO / In via degli Umiliati La potatura degli alberi Operai in azione per la potatura degli alberi in via degli Umiliati a Ponte Lambro che, in generale, va effettuata nel periodo del riposo vegetativo, quindi in inverno. In primavera, la pianta si risveglia e mette in funzione i suoi processi. La potatura ha lo scopo di stabilire ed equilibrare il rapporto quantitativo totale della linfa e il numero di gemme (rapporto fra apparato radicale e aereo), in pratica si lasciano poche gemme, queste hanno mol- ta linfa e producono germogli assai vigorosi, a scapito della formazione di gemme da fiore (pochi frutti!). U.b. Il quartiere di Lambrate è diventato, senza alcun dubbio, uno dei più rappresentativi delle trasformazioni, prima urbanistiche poi sociali, che coinvolgono ex quartieri industriali. Ora il nuovo plus per il quartiere è rappresentato da “RigeneriAmo”, un’officina di quartiere dove chiunque può dare nuova vita agli oggetti usati, vecchi o da aggiustare. Lo spazio si trova in via Folli 32, presso l’atelier dell’artista Manuel Felisi. In questo spazio, ogni mercoledì dalle 15 alle 22, si potrà usufruire gratuitamente di strumenti e consigli di designer ed esperti del restyling per cercare, in modo creativo, di riparare o ridipingere vecchie sedie e mobili usati, recuperare oggetti in disuso o semplicemente rimet- terli a disposizione. Un modo intelligente, quindi, friendly e sostenibile per sposare la causa del riuso, del riciclo, ma anche uno spazio dove socializzare e scambiarsi idee. Si potrà partecipare anche a workshop gratuiti dedicati al riuso creativo, divisi per fasce di età. “RigeneriAmo” è un’iniziativa finanziata da Fondazione Cariplo e promossa da Istituto Oikos (www.istituto‐oikos.org), ONG che dal 1996 si occupa di tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile, in partnership con Streetstudioevents (www.streetstudio.it), associazione culturale che gestirà lo spazio, e Ingegneria Senza Frontiere (www.isf.polimi.it), che quantificherà i benifici ambientali del progetto. C.F. Viale gran sasso / Rapinato appartamento Arrestati due cileni sorpresi a svaligiare un appartamento venerdì scorso alle 13.40: si tratta di un 21enne e di un 26enne, entrambi con precedenti. Ad allertare le forze dell’ordine è stato un vicino. I due uomini avevano forzato la porta di un appartamento del secondo piano prelevando numerosi oggetti di valore ancora da stimare ed un pc portatile. Bloccati dopo un tentativo di fuga, in uno zaino e in una borsa da palestra nascondevano oltre alla refurtiva anche numerosi attrezzi da scasso. I due cileni sono stati arrestati con l’accusa di furto in concorso. chiedere l’intervento degli agenti di Polizia. A quanto riferito mentre erano entrambi in palestra, il 35enne avrebbe ricevuto uno schiaffo dal 34enne e sarebbe così scoppiata una lite con spintoni e insulti. bReVi daL TeRRiToRio a cura di Cristina Fabris Via amadeo / Lite in palestra Lite per futili motivi in una palestra sabato scorso intorno alle 20. Si tratta di un 34enne e di un 35enne, è stato quest’ultimo a ri- Viale gran sasso / furto sulla linea 91 Lunedì è stato arrestato per furto, intorno alle 18.30, un 34enne cileno che ha rubato il cellulare ad una passeggera della linea 91. A bloccarlo due egiziani che avevano assistito alla scena. Gli agenti di polizia sono stati allertati proprio dai due nordafricani che sono intervenuti in aiuto della vittima del furto, una 20enne italiana. Lo scippatore ha visto la giovane che parlava al cellulare e glielo ha strappato di mano per poi fuggire scendendo dal mezzo. Arrivati sul posto gli agenti hanno arrestato l’uomo per furto con strappo, nessuno è rimasto ferito. segrate “esultanza fuori luogo” Un comunicato stampa del Pd definisce “una vittoria di Pirro” la sentenza T-Red Fu proposta una comunicazione preventiva del sistema, ma l’Amministrazione l’attivò repentinamente I di Gianluca Stroppa n casa Pd, come è stata letta la sentenza che ha mandato assolto il sindaco Alessandrini ed i vertici della polizia locale sul caso dei T-Red? “Una vittoria di Pirro” l'ha definita un comunicato stampa redatto a quattro mani dal capogruppo in consiglio comunale, Vito Ancora, e dal segretario cittadino, Damiano Dalerba. “Di fronte ai problemi di traffico intenso creato sulla via Cassanese- recita la nota dei democratici- il ricorso a tecnologie di controllo automatizzato era ed è, ovviamente, auspicabile nell'ottica di tutelare l'incolumità delle persone e aumentare la sicurezza stradale. La nostra posizione è sempre stata volta a sostenere che l'applicazione di tali sistemi dovesse essere introdotta con gradualità e con una comunicazione preventiva agli automobilisti. Ciò non avvenne, anzi si preferì attivare i T-Red repentinamente, causando non solo l'ovvio malcontento di migliaia di essi, ma anche notevoli danni a tantissimi conducenti professionisti. Mai abbiamo strumentalizzato tale questione per fini di propaganda politicoelettorale e mai siamo entrati nel merito delle vicende processuali lasciando, come è nostra abitudine, tale compito alla magistratura”. Il Pd ricorda poi come si mosse all'epoca. “Proponemmo in una prima fase, inascoltati, di introdurre tale sistema con una comunicazione preventiva sulla stampa locale specificando la tipologia delle apparecchiature, i modi, i tempi e le caratteristiche di funzionamento. In una seconda fase l'applicazione del sistema per un periodo limitato (alcune settimane) ma senza sanzioni, vale a dire avvertendo l'utente della infrazione commessa e informandolo che a partire da una certa data la sanzione sarebbe Il dato corrisponde solo ad una stima ma intanto, in vista della redazione del Bilancio di previsione, l'amministrazione guidata da Adriano Alessandrini quantifica in un milione di euro tondi la somma che le casse comunali introiteranno dalle multe elevate per infrazioni al Codice della strada. La metà dell'importo, dunque 500.000 euro avrà una destinazione vincolata: un primo quarto della quota citata sarà dirottato su interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell'ente, mentre un secondo quarto, di pari en- tità dunque, verrà riservato al potenziamento delle attività di controllo e accer- mezzi ed attrezzature. Il 25% del totale invece può essere connesso a svariate Damiano Dalerba Pd stata applicata sistematicamente. Questo avrebbe evitato tante polemiche sulla seria intenzione dell'amministrazione di non voler fare cassa, bensì di voler ridurre incidenti a volte molto gravi. Per questo oggi sono inappropriate le ‘urla’ di vittoria dell'amministrazione. Non possiamo non condividere l'amarezza di tutti quegli autotrasportatori che hanno perso il posto di lavoro a causa delle decurtazioni di punti sulla patente e di tutte quelle persone multate che, permetteteci di esprimere un'opinione, sadicamente venivano trovate in errore. A nostro parere si doveva fare un'opera preventiva, mentre si preferì punire perché il sindaco e l’amministrazione di allora non vollero procedere, come proponevamo, con un po'... di buon senso”. in vista del bilancio di previsione L’Amministrazione introiterebbe un milione di euro dalle sanzioni del Codice della strada tamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l'acquisto di automezzi, finalità: miglioramento della sicurezza stradale, installazione di barriere e sistemazione dei manti stra- dali, redazione di piani urbani del traffico e piani per la viabilità extraurbana, interventi per la sicurezza stradale, a tutela degli utenti deboli quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, svolgimento da parte degli organi di polizia locale nelle scuole di corsi didattici finalizzati all'educazione stradale, assunzioni stagionali a progetto di operatori della polizia locale, finanziamento di progetti di potenziamento dei servizi notturni e di prevenzione delle violazioni inerenti la guida sotto l'influenza di alcool e sostanze stupefacenti, interventi a favore della mobilità ciclistica. g.s. Le donne che subiscono violenza sono anche qua e dunque è importante far passare questo messaggio”. Per Segrate è stato un successo: anche il primo cittadino Adriano Alessandrini ha inteso essere al fianco delle donne con tanto di fiocco rosso in bella mostra sulla giacca: “La presenza delle istituzioni è un segnale per evidenziare la dovuta sensibilità al tema del rispetto delle donne e per dire no alle forme di prevaricazione in tutto il mondo”. L'anno scorso il “One Billion Rising” ha coinvolto un miliardo di persone in tutto il mondo, lo stesso giorno, in una danza collettiva davanti a tribunali, scuole, uffici pubblici, ambasciate e piazze per chiedere di fermare la violenza contro donne e bambine. “One Billion” sta tristemente a significare che una donna su tre, nel corso della sua vita, sarà violentata o picchiata. Ovvero, un miliardo di donne. g.s. Contro la violenza sulle donne Dipendenti del comune e cittadini in piazza per ballare e dire basta a questo fenomeno Si sono date appuntamento in piazza per ballare e dire no alla violenza sulle donne. Dipendenti del comune, semplici cittadine ed anche qualche bambina si sono ritrovate davanti al centro civico Verdi per prendere parte all'iniziativa lanciata a livello mondiale e denominata “One Billion Rising”. Variopinte ma quasi tutte con un segno distintivo rosso addosso oltre all'adesivo ufficiale della campagna, hanno ballato sulle note di un brano composto appositamente per l'evento. A guidare il gruppo durante il flash-mob, la dirigente del settore servizi educativi, culturali e rapporti col cittadino Paola Malcangio. “L'anno scorso- ha raccontato- sono andata con una collega all'iniziativa tenutasi a Milano. Mi son detta, perché non proporla anche a Segrate? È un bell'evento che non è esclusivo delle grandi città, è giusto che anche i centri più piccoli aderiscano. 26 FebbraIO 2014 5 La replica del sindaco Alessandrini per il comunicato stampa del Partito democratico “sui T-Red falsità e sciacallaggio” “Ora basta alle falsità e allo dei T-Red. Prima di procesciacallaggio di ieri e di og- dere con il posizionamento gi”. È l'esplicito titolo scel- dei dispositivi avvisammo to dall'amministrazione di la cittadinanza con tutti i caAdriano Alessandrini, nel nali a disposizione dell'amcomunicato stampa di repli- ministrazione. Il primo meca alle posizioni espresse se nemmeno multammo, ma dai vertici del Pd dopo la ci limitammo ad avvisare i sentenza sui T-Red, che ha cittadini della presenza dei assolto in primo grado sin- T-Red. daco e comandante della po- Proprio alcuni esponenti del lizia locale. Pd misero l'amministrazio“Non sono stati sufficienti ne alla gogna, invitando a sette anni di sottoscrivere la accuse, insulti, raccolta firme ingiurie e polefinalizzata a far miche- ha atcondannare l'otaccato il priperato del como cittadino-; mune. In consiancora oggi, glio comunale malgrado l'aspoi, la vicenda soluzione mia, è sempre stata del comandanstrumentalizzate e del vicecota. L'ho già dimandante delchiarato e ora la polizia localo ripeto: non le, e di consec'è stata nessuguenza dell'inna vittoria. Il Il sindaco Adriano tera amminicaso T-Red non Alessandrini strazione coesisteva, è stamunale, lo to montato ad sciacallaggio continua. Le arte sul nulla. dichiarazioni riportate nel Ora resta il silenzio attonito comunicato diramato dal Pd di tutti gli automobilisti che, e firmato da Vito Ancora e fidandosi di certi personagDamiano Dalerba sono del gi, cui anche il Pd ha dato il tutto infondate”. proprio appoggio, si sono ilE Alessandrini entra nello lusi che sarebbero stati rispecifico: “Non è assoluta- sarciti per le sanzioni non mente vero- osserva- che pagate. I multati, adesso, sanon vi fu informazione pre- pranno chi ringraziare”. ventiva circa l'installazione g.s. “segrate-Cologno” unite dalla ciclabile INAUGURATO IL NUOVO TRATTO Segrate e Cologno sono unite da qualche giorno da un nuovo tratto di pista ciclabile, bypassando le vie Palmanova e Padova tramite una passerella ciclopedonale di oltre 200 metri. Oltre a quello del percorso ciclabile, è stato tagliato anche il nastro della nuova galleria tonnellate. Una scelta motivata dalla necessità di evitare intralci ad una zona già fortemente condizionata dalla notevole mole di traffico veicolare e pedonale. La nuova galleria invece parte dalla rotatoria di Cologno Monzese arrivando sino al S. Raffaele, miglio- di 420 metri che sottopassa la Padana Superiore e via Padova. Nel complesso, grazie alle due nuove infrastrutture trae beneficio il sistema di collegamenti fra la Tangenziale est, Milano, i comuni della cintura come Cologno Monzese, Vimodrone e Segrate e l'ospedale S. Raffaele. Alla nuova passerella ciclabile si lega una curiosità: è stata infatti assemblata a terra prima di essere poi collocata al suo posto con l'ausilio di una mega gru da 800 rando i collegamenti stradali urbani ed extraurbani. Parte della nuova arteria sottopassa la SS11 e via Padova con una galleria a doppia corsia di marcia lunga 420 metri, con marciapiedi laterali e impianti di sicurezza tecnologicamente avanzate (sistema di ventilazione, rilevamento fumi, antincendio, videosorveglianza, Sos). Agli interventi viari si è aggiunta la creazione di un nuovo piccolo polmone verde di 65.000 mq. g.s. elezioni, le “mosse” di Pd e Udc 6 PesChIera 26 FebbraIO 2014 A neanche tre mesi dalle comunali, il Partito democratico schiera contro la candidatura di Falletta il 28enne Zambon Fermento in questi giorni anche in casa Unione di Centro, che ha indicato Paolo Bersani come referente cittadino A di Gianluca Stroppa tre mesi scarsi ormai dalle elezioni comunali, le diverse pedine dello scacchiere politico peschierese si stanno sistemando. Il Pd, per fronteggiare la scontata ricandidatura di Antonio Falletta, ha scelto la linea “verdissima”, rappresentata nella circostanza dal 28enne Luca Zambon. I democratici dunque hanno deciso di by-passare il preliminare rappresentato dalle “primarie”, affidando tutte le loro chance al giovane segretario cittadino. Zambon ha in pratica bruciato le tappe: segretario dallo scorso mese di ottobre, allorché si avviò la fase di rinnovamento nazionale e locale, l'esponente Pd prova ora addirittura a “scalare” il municipio. Una scelta molto “renziana”, se vogliamo, quella di promuovere le nuove leve a ruoli di responsabilità, rottamando qualche vecchio Luca Zambon candidato del Pd “trombone” della politica. L'uscita allo scoperto del maggior partito del centro- sinistra non fa che offrire un assist alle altre formazioni d'area magari ancora incerte, chiamate ora a convergere su Zambon o a schierare Paolo Bersani candidato dell’Udc un candidato di bandiera per eventuali primarie di coalizione. In queste settimane c'è fermento anche in casa dell'Udc. Giorni fa il segretario provinciale dello scudo crociato, Salvatore Papa, ha indicato in Paolo Bersani il referente cittadino del partito in vista delle elezioni. L'Udc, nonostante le alterne vicissitudini che lo hanno marginalizzato a livello nazionale, conta a Peschiera ancora un discreto credito. L'obiettivo, ora che si avvicinano le elezioni, è di rispolverare un po' di quel mai sopito orgoglio democristiano, da mettere a disposizione di un candidato sindaco forte ed autorevole. Il compito principale di Bersani, nelle prossime settimane, è quello di cucire le storiche convinzioni del partito ad un programma elettorale su misura. Se ne saprà certamente, a breve, di più. in città spunta... la via che non c’è Via della Vittoria esiste nominalmente e serve all’individuazione anagrafica dei senzatetto Via della Vittoria a Peschiera, dove sarà mai? Se vi capita di doverla cercare, rassegnatevi perché non la troverete mai. Eppure esiste, almeno nominalmente. Si tratta di una strada, del tutto fittizia, che serve all'individuazione anagrafica dei soggetti senza fissa dimora, intendendo per questi non solo i classici girovaghi ma anche ad esempio gli artisti degli spettacoli viaggianti piuttosto che commercianti od artigiani ambulanti. L'intitolazione di questa via territorialmente non esistente segue norme vecchie di sessant'anni. Una legge datata 1954 ad esempio, contempla come all'anagrafe della po- polazione residente vadano registrate anche le posizioni relative a persone senza fissa dimora ma che hanno stabilito in un determinato comune il loro domicilio. È dunque un diritto del soggetto senza fissa dimora vedersi registrato; qualora non lo facesse sarebbe considerato genericamente residente nel comune di nascita. Chiaramente chi si presenta agli uffici per farne richiesta dovrà fornire tutti gli elementi necessari a comprovare l'effettiva sussistenza del domicilio. Domicilio che può essere dettato da particolari interessi o che può anche intendersi come il luogo al quale con maggior frequenza si fa riferimento per un'attività. Norme più recenti, oltre ad aver istituito presso il Ministero dell'Interno un apposito registro nazionale delle persone senza fissa dimora, ravvisano la necessità per le anagrafi locali di procedere all'intitolazione di una via territorialmente non esistente, cui attribuire un nome convenzionale. A Peschiera alcuni soggetti hanno espresso richiesta di iscrizione anagrafica pur non possedendo una dimora abituale; così da oggi risiederanno (si fa per dire) in via della Vittoria. Ma ripetiamo: non perdete tempo a cercarla sulle mappe di Peschiera. g.s. Tra le grandi scuole circensi d’europa Il Piccolo Circo dei Sogni, una realtà consolidata in città tra le vie Carducci e XXV Aprile Il Piccolo Circo dei Sogni è ormai una realtà consolidata in città, al punto da rappresentare anche un motivo d'orgoglio per i peschieresi. Recentemente, l'amministrazione ha assegnato un'area di quasi 3.500 mq, all'angolo tra le vie Carducci e 25 Aprile, da destinare alle attività circensi/ludiche. E per Paride Orfei, figlio del grande Nando, si incardina il sogno di realizzare in città una delle più grandi scuole d'arte circense d'Europa. Per la tua pubblicità su Chiama 02/36504509 “Da noi in Italia- sottolinea Paride- le realtà organizzate sono poche. Ci aspetta un lavoro lungo ma ce la faremo. Realizzeremo una struttura imponente, dotata di un parcheggio da 200 posti ed aiuole verdi. Chi verrà a trovarci sarà accolto in una hall capiente ed anche il foyer sarà comodo ed accogliente, in modo che i genitori possano aspettare con tranquillità che i figli finiscano le lezioni”. Una struttura fissa dunque, che somiglierà per certi versi ad una palestra. Vi saranno due ampi tendoni, uno del diametro di 20 metri, destinato alle discipline acrobatiche, ed uno di 30 metri per gli spettacoli con il trapezio. Non passeranno dunque inosservati ed anzi il tendone più grande avrà capienza fino a 500 persone, in modo da poter ospitare anche degli spettacoli. “Il nostro obiettivo- prosegue il maestro circense- è quello di consentire al maggior numero di persone possibile di venire a frequentare i nostri corsi, an- che a chi viene da fuori città o da altre regioni. Per questo abbiamo anche attrezzato un convitto dove poter dare ospitalità fino a 10 ragazzi che vogliano intraprendere i corsi professionali”. Un qualcosa insomma che potrebbe vagamente somigliare ai college made in U.S.A. “La ciliegina sulla torta di questo sogno- conclude Paride Orfei- è la realizzazione di un maneggio per l'ippoterapia da utilizzare in ogni stagione dell'anno”. g.s. Grazie alla sua versatilità, la struttura è idonea a soddisfare le esigenze di tutti Le destinazioni al Centro Calipari Il comune opera una decisa rivisitazione degli spazi sociali presenti a Linate. L'Amministrazione di Antonio Falletta, per non venir meno al proprio impegno a fianco delle associazioni di volontariato e continuare ad offrire opportunità aggregative e socio-ricreative alle fasce fragili della popolazione (disabili ed anziani), si è trovata recentemente dinnanzi ad un poker di necessità. Anzitutto, definire la nuo- coterapeuti e pedagogisti. Altro spazio da trovare è quello da riservare alle attività di laboratorio destinate ai ragazzi diversamente abili e, per finire, quello per la ludoteca, temporaneamente spostata nei locali ex Centro di aggregazione. Tante collocazioni da ricercare dunque, ed il Centro Calipari sembra, per la sua versatilità, la struttura idonea a soddisfare le esigenze di tutti. Centro Calipari va convenzione per il Centro anziani, visto che il precedente accordo, inclusivo di soggiorno climatico, telesoccorso ed attività ricreative, è scaduto. Va perciò individuata una nuova sede poiché l'attuale, alle ex scuole, abbisogna di manutenzioni urgenti. In secondo luogo va ricercato uno spazio per il Centro per le famiglie Prometeo, servizio che si propone di dare una risposta qualificata e sostenibile ai bisogni delle famiglie attraverso esperti psicologi, psi- Il piano terra dell'immobile, che ospita oggi i ragazzi del “Cag” potrebbe accogliere a giorni alterni disabili e sede della ludoteca mentre i locali all'interno del salone, adiacente gli studi medici, inizialmente predisposti per accogliere il distaccamento degli uffici comunali, potrebbero essere destinati a Prometeo. Sarà invece la palazzina vicina al Centro Calipari, dove trovano posto i laboratori dedicati ai bambini autistici, ad accogliere il nuovo Centro Anziani. g.s. MelegnanO scuola, aspettative di oggi Castello ancora nel L’importante tavola rotonda si è tenuta nei giorni scorsi presso la sala delle Battaglie Presenti due docenti universitari, Pier Cesare Rivoltella e Maria Assunta Zanetti S i è tenuto nei giorni scorsi, presso la sala delle Battaglie del castello Mediceo, un'importante tavola rotonda sul tema “ Domande e aspettative sulla scuola di oggi”. Il convegno, incentrato sulla domanda formativa proveniente dalla cintura sudmilanese, è stato patrocinato dalla Regione, diversi comuni limitrofi a Melegnano (Vizzolo, Carpiano, S. Zenone e Cerro) oltre che da un vasto panorama di organizzazioni ed associazioni no-profit. Dopo i saluti di rito e le introduzioni lasciate al sindaco Vito Bellomo, l'assessore alle Politiche educative Raffaela Caputo, il dirigente scolastico dell'istituto Dezza, Laura Cusinato ed il rettore del centro scolastico Giovanni Paolo II, Maria Teresa Golfari, il dibattito è entrato nel vivo con i risultati della ricerca condotta da Domenico Dosa, direttore del centro studi “Alspes”, sulla domanda di formazione della popolazione scolastica residente nel Sudmilano. Un tema ripreso successivamente, puntando sulla veste qualitativa della formazione nel contesto europeo, da Marco Laganà e Anna Maggi di “ Ice” (Iniziativa cittadini europei) mentre a seguire si è aperta la tavola rotonda su “Le prospettive della scuola italiana tra fragilità e risorse” alla presenza dell'assessore regionale Valentina Aprea, del direttore dell'ufficio scolastico regionale Francesco De Sanctis e di suor Anna Monia Alfieri, presidente di “Fidae Lombardia”. Al tavolo dei relatori anche due docenti universitari: Pier Cesare Rivoltella, inse- La trasformazione urbanistica dell'area a nord della ferrovia, un tempo occupata dalla cascina Bertarella, è giunta ad uno snodo cruciale. Il consiglio comunale, con il voto contrario delle minoranze (sola eccezione Lucia Rossi che si è astenuta), ha sbloccato definitivamente l'operazione che avrà importanti ricadute per la città sotto diversi punti di vista. La proposta per la realizzazione di un complesso produttivo fu avanzata tre anni fa dalla società “Accademia”, in nome e per conto del Gennaker, fondo comune di investimento immobiliare. La proposta, interessante una superficie territoriale complessiva di 28.000 mq circa, prevede l'urbanizzazione di un'area interclusa, di forma triangolare, confi- destinazione produttiva previsti. Il progetto prevede, inoltre, il prolungamento di via Morandi, la realizzazio- nante con la linea ferrata dell'alta velocità da un lato e con edifici produttivi e viabilità dagli altri lati. Tre in tutto i capannoni a ne di una nuova viabilità ad uso pubblico parallela alla ferrovia, dotata dei relativi sottoservizi, nuovi parcheggi in via Morandi e nella strada di nuova attuazione. E ancora, l’esecuzione di una strada di collegamento tra via Rizzi e la Sp 40 Binasco-Melegnano, opera prevista in territorio di S. Giuliano Milanese in un'area compresa tra la citata strada provinciale e gli edifici produttivi esistenti a Melegnano. Un intervento che risulta strategico sia per la messa in sicurezza di un'area oggetto di frequenti occupazioni abusive a confine tra i due comuni, oltre che per sgravare viale della Repubblica, uno degli assi viabilistici più critici, dal traffico pesante diretto verso il comparto industriale cittadino. g.s. manganese ed un rispetto invece dei limiti consentiti di triclorometano. In conclusione, l'area di via Rizzi non necessita di alcun intervento di bonifica e può essere riutilizzata a fini industriali/commerciali. Circa 1.200 mq. di superficie sul volume complessivo sopra detto, saranno ceduti in un secondo tempo all'amministrazione comunale per la realizzazione di parcheggi ed aiuole verdi. La convenzione contemplerà altresì l'intera riqualificazione dell'ambiente circostante, che segnala evidenti problematiche di de- grado. In aggiunta, si provvederà a sistemare e rifinire la rotatoria su via Morandi, completare il manto di copertura con acciottolato e realizzare la segnaletica tra via Morandi e viale della Repubblica. Il comune incasserà oneri per 380.500 euro circa, ma di essi una parte (75.500 euro) sarà scomputata per creare i parcheggi e le zone verdi. g.s. di Gianluca Stroppa gnante di Scienza della Formazione alla Cattolica di Milano, che ha intrattenuto la platea sui percorsi possibili e sostenibili che sposano qualità e innovazione mentre Maria Assunta Zanetti, docente di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione a Pavia, ha centrato l'attenzione sul rapporto scuola-famiglia. In chiusura sono intervenuti, tra gli altri, gli studenti del “Benini”, l'assessore all'Istruzione di Carpiano, Paolo Branca, Patrizia Mantegazza dell'associazione italiana genitori e Marco Masi del “CDO” Opere Educative. 26 FebbraIO 2014 7 Dei cartelli divelti e “scarabocchiati”, nonostante le telecamere di sorveglianza mirino dei vandali Il maniero Mediceo non fa in tempo a godersi una sistemata che subito torna oggetto di stupide azioni vandaliche. Negli ultimi giorni, hanno fatto pessima mostra di sé un cartello divelto dalla sua sede ed abbandonato a terra e scarabocchi senza significato lasciati in diversi punti del giardino all'italiana mentre la recinzione del parco giochi è stata abbattuta. stinta nelle scorse settimane introducendosi nella sede cittadina dell'Avis piuttosto che presso la casa scout. Una scia insomma di devastazioni gratuite che, è il sentore in città, l'amministrazione comunale non contrasta a dovere. Il parco del castello poi, al posto di recitare un ruolo da fiore all'occhiello, vede sempre più messi in discussione i divieti che dovrebbero caratterizzarlo. L'eterno cantiere che corre lungo l'ala più estesa dello storico edificio, senza peraltro che vi si svolgano interventi manutentivi, è una perversa fonte di attrazione per i soliti ignoti che vogliono sfogarsi con le bravate di turno. In città c'è chi insinua che si tratti dell'azione sconsiderata di un'unica banda, la stessa magari che si è già di- Non è insolito, ad esempio, la domenica mattina quando ancora la città è addormentata, vedervi scorrazzare liberamente cani anche di grossa taglia e privi di museruola. In barba ad un esplicito divieto e nonostante le telecamere, che dovrebbero riprendere il comportamento non consentito. g.s. semaforo verde per gli insediamenti Sulla ex Bertarella sarà realizzato un complesso produttivo di tre capannoni L’area di via Rizzi non è inquinata Nella zona la società “Melegnano Sole” realizzerà un piccolo polo del settore terziario Fa un po' notizia, in senso positivo stavolta, il fatto che un'area rientrante seppur parzialmente nel perimetro dell'ex chimica Saronio, non sia inquinata. Tanto che le autorità competenti hanno rilasciato per essa il nullaosta all'insediamento di nuove attività produttive. Siamo al margine ovest di Melegnano, tra le vie Rizzi e Morandi, dove la società “Melegnano Sole” realizzerà un piccolo polo del settore terziario su un terreno di circa 10.600 mq. Il piano di caratterizzazione dell'Arpa, che ha concluso formalizzando l'ok ad un utilizzo a fini industriali, aveva evidenziato la presenza di rifiuti abbandonati, che sono stati rimossi e smaltiti insieme a dei fusti che contenevano melme nerastre. Il campionamento del terreno non ha portato al riscontro di valori anomali, mentre il prelievo dell'acqua di falda faceva rilevare una diffusa contaminazione da Le nutrie arrivano fino in centro L’animale si è spinto fino all’interno di un cortile di via Castellini Incredibile ma vero. Una nutria, il grosso roditore introdotto dal Sudamerica che ha invaso i fossi di pianura, si è spinta nei giorni scorsi fin nel centro abitato. Noncurante della confusione che regna in città, l'animale è stato avvistato nel cortile di un palazzo. A notarlo sono stati i residenti di un condominio di via Castellini, tutto fuorché una strada periferica di Melegnano, che hanno immediatamente lanciato l'allarme alla portineria dello stabile. In pochi secondi, spaventato dal caos, l'animale aveva fatto perdere le proprie tracce. L'episodio, che ne replica uno analogo di qualche tempo fa allorché un esemplare comparve nei pressi della sede munici- pale, segnala una volta di più in maniera allarmante l'emergenza causata dal sovrappopolamento di questo roditore. Per gli agricoltori si tratta di un'autentica piaga per il duplice dannoso effetto rappresentato da un lato dalle devastazioni delle coltivazioni in superficie e dall'altro dall'incessante attività sotterranea cui sono dediti gli animali che imperterriti scavano gallerie in continuazione minando così l'equilibrio idrogeologico. Tutte le campagne attorno a Melegnano, in qualunque direzione si osservi, sono ormai in balìa delle nutrie, un problema non facile da scardinare e che finisce per creare anche tensioni tra animalisti e agricoltori. g.s. Scoprite i vantaggi di una nuova posta Formula Certa di TNT Post Dedicata ai professionisti come voi arriva anche nella vostra città una nuova formula di posta più comoda, efficiente e vantaggiosa per i professionisti come voi: Formula Certa di TNT Post. Formula Certa è il sistema di recapito postale certificato dal satellite che permette di conoscere il luogo, la data e l’ora di avvenuta consegna, garantendo tempi rapidi, affidabilità e prezzi competitivi. Formula Certa è un servizio TNT Post, il primo operatore postale privato in Italia, che offre anche il servizio raccomandate a prezzi molto favorevoli, tutti da scoprire. Contattateci per una presentazione dettagliata dei nostri servizi e delle nostre tariffe. Tariffe Posta Certificata Da Marcare Formula Certa Raccomandata Classica Semplice Raccomandata Classica A.R. 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I colpi dei guantoni, per così dire, sono finiti in faccia a uno e all’altro. Difficile stabilire chi abbia vinto. Forse c’è stata parità. L’argomento era scottante e riguardava l’antenna di telefonia mobile impiantata da Telecom Italia a fine 2013 senza alcun preavviso, su un terreno di proprietà in via Sanguinetti, in pieno centro cittadino, fra palazzi, scuole materne e giardini pubblici frequentati dai bambini. I residenti di via Iannozzi e via Martiri di Cefalonia, i più prossimi a via Sanguinetti, non hanno gradito la sorpresa e si sono ribellati. Il sindaco Andrea Checchi, fiutando l’aria infida, ha pensato bene di organizzare un’assemblea pubblica specifica facendo arrivare non solo i tecnici di Telecom ma anche gli esperti di Arpa, l’Agenzia regionale protezione ambientale, garante della salvaguardia dell’ambiente e quindi della bontà dell’impianto. Ma “esperti” erano pure molti cittadini presenti all’incontro che, dati alla mano, confutavano i numeri proclamati dai tecnici. Il sindaco veniva più volte NOLO AUTO A 25 € o L o s a NO R IO AL G interrotto durante il suo intervento, ma anche gli esperti di Telecom e Arpa non avevano vita facile fra brusii e contestazioni. “I dati sono camuffati”, urlava uno seduto in fondo alla sala aiutato in questo da una ragazza che asseriva che “i dati non sono corretti”. E via a ricominciare da capo a spiegare che, come diceva l’Ing. Giovanni Biolchi, capo dell’ufficio tecnico del Comune, “l’impianto non è nocivo”. Checchi ha dovuto difendersi pure dall’accusa infondata di “aver incassato soldi” nella presunta trattativa Telecom-Comune. Nel concitato frangente giungevano voci distorte secondo cui Vincenzo Di Gangi e Giacinto Calculli, i due noti consiglieri co- munali del Nuovo Centrodestra e della Nuova Dc, avrebbero preferito un “Consiglio comunale aperto” dove, a loro dire, non si sarebbero verificati “schiamazzi in aula”. Sembra che il sindaco Checchi non abbia voluto accettare la loro richiesta. Ma nella circostanza erano presenti numerosi esponenti di entrambi gli schieramenti politici di maggioranza e opposizione. In prima fila c’era tutta la Giunta comunale. Il dibattito era coordinato dall’assessore alle Politiche ambientali, Andrea Battocchio. “L’antenna non può essere installata lontana dal centro abitato per avere più potenza di ricezione sui telefonini”, s’affrettava a dire un tecnico della Telecom. La spiegazione non convinceva. “Ma perché tutte le altre antenne, che a San Donato sono una ventina, sono messe in periferia, e non in centro?”, ha chiesto una donna. Però ce n’è una pure in via Libertà, ed è della Wind. All’ingresso dell’aula venivano distribuiti dei depliant esplicativi della World Health Organization, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sugli effetti dei campi elettromagnetici e sulla salute pubblica, ma pochi, forse nessuno, aveva il tempo di leggerli. Più accettabile era l’impegno richiesto ad Arpa per “una campagna di monitoraggio periodica e continuativa nel tempo per la misurazione e la valutazione dei segnali emessi dal- l’apparecchio RadioBase di via Sanguinetti”. Ma la richiesta più pressante e unanime era un’altra, ed era lo spostamento dell’antenna in un altro posto. Per legge la programmazione degli operatori telefonici non può essere contrastata. Però sembra ci sia un tentativo di accordo fra Telecom ed Eni per la collocazione di un’antenna sul costruendo Sesto palazzo uffici “ed è lì – ha detto il sindaco Checchi, tranquillizzando tutti – che il Comune troverà un canale d’interlocuzione per spostare i ripetitori di via Sanguinetti in un’altra sede”. “Ma nel frattempo l’antenna non può essere spenta?”, ha chiesto uno del pubblico in chiusura. La risposta non è pervenuta. il sogno di Veronica, diventare una stilista SAN DONATO / Ha solo 20 anni, ma la sua passione la porta lontano Ha solo 20 anni ma la sua mente è già rivolta verso traguardi lontani nel mondo effimero dello spettacolo e dell’alta moda in particolare. Veronica Rivalta, una ragazza di San Donato Milanese con la testa piena di sogni, “tutti da realizzare”, dice l’interessata non aspetta altro che di lanciarsi, su una passerella dove sfilano modelle bellissime sfavillanti di colori che lasciano la bocca aperta a tutti. Lei è una bella ragazza, ma non è una modella. Il suo sogno è diventare una stilista con un atelier aperto in via Montenapoleone o in via della Spiga dove i nomi famosi sono scritti in grande sulla vetrina luminosa. Come le Sorelle Fontana che negli anni passati a Roma dal nulla crearono un impero. O come Valentino, Armani e compagnia bella, nel mondo maschile. “Atelier Veronica”: non ti affascina vedere il tuo nome scritto in modo chiaro nei negozi di abbigliamento?”, chiediamo. “Non miro così in alto”, si schernisce la neo stilista che in cuor suo per adesso si accontenta di tenere aperto un laborato- Rinvio a giudizio Veronica mentre indossa l’abito da sposa, una delle sue creazioni Per il comandante dei Vigili dott. Alais Che fine hanno fatto i famosi palmari acquistati e mai arrivati a palazzo municipale? Di questo dovranno rispondere il Comandante dei Vigili e altre due persone coinvolte nell’indagine che vede un capo di imputazione che pesa co- me un macigno, truffa aggravata in concorso ai danni dello Stato. Circa 4.500 euro per l’acquisto, nel 2010 con fondi pubblici di tre palmari, destinati al comando dei Vigili, che in via Battisti non sono mai arrivati. Tutto è nato dalla denuncia di una dipendente comunale che a inizio 2012 aveva segnalato presunte irregolarità. Dal pm Maurizio Ascione, il filone di indagini scaturito che ha portato al rinvio al Giudizio del Comandate Dott. Guido Fabio Allais, a cui era stato notificato il 6 luglio 2012, l’avviso di garanzia. Nessun commento in merito dal Comandante e dalle altre due persone coinvolte nella vicenda. rio di sartoria in una grande stanza assegnatale dalla nonna a Milano. Un luogo dove poter dare sfogo alla propria creatività e soddisfare la clientela, anche la più esigente. “Quando ero piccola mi divertivo a creare abiti per donna usando come modelle le… bambole regalatemi dalla mamma”, sorride Veronica. Poi, man mano che cresceva, chiedeva consigli alle sarte più esperte su come creare pizzi e merletti. La passione non le è mai venuta meno anche se sulle spalle, per sbarcare il lunario, ha già altre esperienze lavorative, come commessa, barista, volantinaggio, hostess ecc. “Mi sono diplomata in una scuola di moda”, afferma, “ma trovare un lavoro che mi piacesse, non era facile. Per questo ho preferito mettermi in proprio nell’appartamento di mia nonna”. “Che tipo di clientela hai…?”, chiediamo ancora. “Un po’ tutti, donne, maschi, ragazzi, ragazze, bambini, anche le signore di una certa età che vogliono rimanere sempre giovani”, risponde divertita. Auguri. d.P. SMARRITO GATTO Smarrito gatto bianco e nero con collare nero e campanellino in via Kennedy 24 - San Donato Milanese. Si chiama Virgola, vi preghiamo di contattarci qualora lo trovaste. Tel. 3464925851 - Tel. 345-4034405 - Tel. 334-1303746. SARÀ DATA RICOMPENSA IN CAMBIO DEL VOSTRO AIUTO! gara rifiuti irregolare, sel va al Tar san gIulIanO 9 SECONDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ IL BANDO DA 38 MILIONI DI EURO È ILLEGALE E VA ANNULLATO 26 FebbraIO 2014 “Manca l’indicazione del Consiglio comunale”, dice Massimo Molteni. “Tutta fuffa”, replica il sindaco Lorenzano G di Domenico Palumbo ara d’appalto del servizio rifiuti nel mirino di Sel a San Giuliano Milanese dopo l’approvazione in aula consiliare avvenuta sabato 28 dicembre scorso, in piena festività natalizie, con la sola presenza dei 14 esponenti della maggioranza di centrosinistra, Pd-Idv-Il CentroIl Bene per San Giuliano, e l’assenza per protesta della minoranza, composta da Forza Italia, Gruppo misto, Lega Nord, Movimento 5 Stelle, Vivi Bene San Giuliano e Sel, 10 in tutto. La convocazione era avvenuta “con urgenza” dopo che, qualche giorno prima di Natale, sullo stesso argomento la seduta consiliare era andata deserta per mancanza del numero legale. Erano assenti alcuni rappresentanti del Pd per motivi familiari. Si tratta di un bando pubblico molto consistente del valore di quasi 38 milioni di euro da affidare per 8 anni alla ditta vincitrice della gara. Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione scade il 21 marzo prossimo. “E’ un bando illegale perché privo delle indicazioni del Consiglio comunale”, fa sapere Massimo Molteni, capogruppo di Sel. Molteni ha fatto ricorso al Tar, firmato anche dal suo compagno di partito, Francesco Marchini, per L’Anpi teme l’ignoto e per non essere dimenticata, soprattutto per non disperdere il valore della Resistenza, cardine dell’associazione dei partigiani, apre ai partiti politici e al loro impegno contro il neo fascismo che “non è più come una volta, però ‘tocca’ ancora”, ha sottolineato preoccupato Sergio Rossi, presidente della sezione di Borgolombardo. L’occasione è data dall’annuale assemblea degli iscritti, tenutasi domenica 16 febbraio nella storica sede di via Labriola. Rossi ha letto una commovente lettera della moglie di Enzo Liguori, vicesegretario del Psi e dell’Anpi, deceduto, domenica 9 febbraio, precipitando dal balcone della propria abitazione. Il presidente ha proposto di collocare una sterle in piazza Garibaldi in ricordo di Piero Ferrario, Luigi Moretti e Aldo Lotti. “L’Anpi ha un passato, ma ha pure un futuro”, ha affermato Ivano Taietti, responsabile della comunicazione della Federazione provinciale di Milano. I 150mila iscritti in tutta Italia, di cui 35mila giovani dai 18 ai 35 anni, 109 sezioni aperte in Lombardia, dimostrano ampiamente che “l’Anpi esiste ancora”. È un potenziale formidabile di luoghi pubblici da sfruttare per fare politica soprattutto per i partiti di sinistra. “L’Anpi non può essere il ricordo classico della Resistenza, ma aperto pure alle istanze del paese anche con l’utilizzo del web e di internet”; dichiara Francesco Maroni, segretario della sezione di San Giuliano Milanese. Maroni ha annunciato l’apertura di una nuova sezione Anpi a San Donato Milanese il prossimo 25 aprile. Prossimamente verrà organizzata una visita al Binario ne di capigruppo in commissione, deputata in prima battuta ad esprimere un giudizio preventivo sull’argomento. “E’ un appalto fuori controllo – afferma Molteni – perché approvato senza il consenso dell’aula consiliare”. “Avevamo già discusso in com- Francesco Marchini e Massimo Molteni l’annullamento della delibera approvata il 28 dicembre. Il ricorso riguarda la riunione del Consiglio comunale, in cui è avvenuta la ratifica, e contesta il metodo di gestione riguardante l’elaborazione e l’approvazione della delibera in questione. Contestata pure la convocazione stessa del Consiglio, avvenuta senza la preventiva riunio- Annuncia l’apertura di una sezione a San Donato Milanese L’anpi apre ai partiti politici missione, perché discuterne ancora?”, aveva obiettato Jacopo Grossi, capogruppo del Pd, meravigliandosi per l’assenza della minoranza nella riunione del 28 dicembre. Molteni si era più volte lamentato per la gestione “opaca” della giunta municipale che si occupa di argomenti di esclusiva competenza del Consiglio comunale. Attualmente il servizio di igiene urbana è affidata al Consorzio Cem Ambiente, affidataria dal 2012, con scadenza di contratto al 31 dicembre 2013, poi prorogato di altri quattro mesi, fino al 30 aprile prossimo. Da qui “l’urgenza” della convocazione consiliare di tre giorni prima. “Non c’era motivo dell’urgenza – insiste Molteni – visto che la scadenza era stata già prorogata di altri quattro mesi”. “Il ricorso al Tar a noi ci costa moltissimo in termini economici, ma lo facciamo per tutelare gli interessi dei cittadini dagli effetti di una procedura illegittima. Le conseguenze sarebbero ancora più dannose”, aggiunge Molteni. “È tutta fuffa, la procedura è regolare”, replica il sindaco Alessandro Lorenzano che se l’è presa pure per il fatto che in cinque anni di Genia nessuno aveva mai pensato di fare ricorso al Tar o inviare esposti alla Procura. “Adesso invece si fa ricorso anche per uno spiffero d’aria. Bene ha fatto Sel a fare ricorso al Tar, vedremo però come andrà a finire…”, si sfoga il primo cittadino sangiulianese. La lega sconfitta in Consiglio Bocciata una mozione contro Sabil Con un solo voto a favore, ziativa che aveva suscitato 12 contrari e nessuna asten- molte perplessità. L’assosione, il Consiglio comuna- ciazione Sabil è nata nel le di San Giuliano Milane- 2004 per iniziativa delse, nella seduta di martedì l’Amministrazione comu18 febbraio, ha respinto la nale. “Sabil non è un luogo mozione della Lega Nord di culto religioso, ma un’asavente in oggetto: “Chiusu- sociazione culturale”, ha ra del Centro rassicurato islamico – Giuseppina Moschea Sabil Fazio, espo– in contrasto nente del Pd. con l’ordinaStessa conmento costituvinzione anzionale”. che per Vito Il voto a favoNicolai e re è quello di Maurizio Michele Rizzi, Broccanello, capogruppo esponenti di del Carroccio. Forza Italia, All’inizio Wahper Giorgio sheh Muntaha, Salvo, M5S, cittadina di ori- Michele Rizzi capogruppo e per Emagine giordana e nuele Patti, della Lega consigliera coGruppo mimunale del Pd, si è autoe- sto, i quali non hanno partesclusa dalla discussione per- cipato al voto. ché “parte interessata”. Am- “L’attività di culto è un dipio il dibattito tra le forze po- ritto”, ha rimarcato Massilitiche. mo Molteni, capogruppo di Nei mesi scorsi la Lega Sel. Compatto nel dire no Nord aveva raccolto 1200 alla mozione tutto il Cenfirme contro la realizzazio- trosinistra, Idv, Il Centro – ne di centro culturale isla- Il Bene, e il Pd. mico a Campoverde, un’inid.P. Sergio Rossi e Ivano Taietti 21 della stazione centrale di Milano insieme ai ragazzi delle scuole. Gino Marchitelli, segretario di Rifondazione comunista, ribadendo il suo impegno politico contro il neo fascismo, ha in mente un’iniziativa politica per il 29 marzo per commemorare il 70° anniversario della liberazione della Val d’Ossola con la partecipazione di Saverio Ferrari, ideatore dell’Osservatorio contro la nuova destra, CasaPound e Forza Nuova in particolare. “Occorre fare una battaglia culturale con i giovani contro il berlusconismo”, hanno rimarcato Renato Cipolla e Emilio Cadoni, esponenti di Sel. “L’Anpi non è un partito, però fa politica”, ha concluso Taietti aprendo in pratica le porte ai partiti politici. d.P. poco per pulirlo del tutto in poco tempo. Le idrovore della Protezione civile erano insufficienti a portare via tutta l’acqua. Ci vorrà più tempo e ci vor- ranno soprattutto le pompe della Protezione civile provinciale, molto più potenti ed efficaci. All’esperimento hanno partecipato pure i tecnici comunali e provinciali, acqua alta... all’ikea SI TENTA DI SVUOTARE IL SOTTOPASSO Acqua alta… all’Ikea, non di Venezia, ma di Sesto Ulteriano dove nel sottopasso vicino al grande supermercato del mobile, raggiunge i tre metri e mezzo di profondità. La settimana scorsa un gruppo di volontari della Protezione civile del Com20 di San Giuliano Milanese ha effettuato un’esercitazione mettendo in campo le loro idrovore per tentare di svuotare il tunnel. In un’ora e mezza è stata aspiraae oltre mezzo metro d’acqua, tanta per i volontari, ma troppo i due assessori Gennaro Piraina, sicurezza, e Mario Oro, lavori pubblici, e i rappresentanti di un hotel che nei prossimi mesi verrà realizzato nella stessa zona. Gli alberghieri hanno promesso lo stanziamento di 50mila euro per la bonifica completa del tunnel. Come il sottopasso sia potuto arrivare al punto di es- sere chiuso in entrambi gli imbocchi, di entrata e di uscita, non è facile stabilirlo. È probabile che l’esistenza della falda acquifera e la rottura dell’impianto di drenaggio, provocata da atti vandalici, siano le cause principali dell’allagamento. “Faremo di tutto per riattivare il sottopasso”, ha assicurato Mario Oro. d.P. sono 50 i posti di lavoro a rischio 10 sant’angelO e lODIgIanO 26 FebbraIO 2014 LODI V. / La Trelleborg si prepara alla riorganizzazione dell’insediamento produttivo e ciò comporterà degli esuberi tra le maestranze L’intenzione è di cercare nuovi settori di mercato dove espandersi per aumentare il business e di conseguenza gli utili L’ di Giuseppe Livraghi azienda Trelleborg S.p.A. si prepara alla riorganizzazione dell'insediamento produttivo di Lodi Vecchio, ma ciò comporterà degli esuberi tra le maestranze anche se, al momento, non è stata ancora aperta nessuna procedura di mobilità. Dalla riunione dello scorso 14 febbraio tra l'azienda e le rappresentanze sindacali, è emersa l'intenzione, da parte di Trelleborg, di cercare nuovi settori di mercato nei quali espandersi, cercando d'aumentare il business e, conseguentemente, gli utili che, pur essendosi ridotti a causa della contrazione del mercato di riferimento -quello dell'editoria, continuano ad esserci; tuttavia, l'azienda ha dichiarato che la riorganizzazione comporterà una cinquantina d'esuberi “teorici”, dei quali per metà operai e per metà impiegati. Alcune eccedenze di manodopera sono, però, sostanzialmente teoriche, poiché consistenti in esternalizzazioni di due reparti, quindi i lavoratori non per- derebbero il posto di lavoro, ma passerebbero alle dipendenze di un'altra società. Altresì, l'impatto sociale relativo agli esuberi potrebbe essere attenuato mediante l'accompagnamento alla pensione per coloro i quali ne hanno i requisti e tramite la messa in mobilità su base volontaria sostenuta mediante un “incentivo all'esodo”. Appunto circa la mobilità su base volontaria, l'azienda si è detta disponibile a stanziare un incentivo di 18 mensilità per i cosiddetti “volontari”, mentre ai dipendenti “accompagnabili” alla pensione verrebbe erogato un bonus per integrare l'indennità di mobilità. Storica azienda del Lodigiano, la Trelleborg è da oltre cinquant'anni attiva nella produzione di tessuti gommati per la stampa, prima come “Angelini Universal”, quindi come “Reeves S.p.A.” Pur in un clima economico difficile, la Trelleborg negli ultimi anni ha soltanto saltuariamente ricorso alla cassa integrazione, anche grazie alla specificità dei suoi prodotti. Nello stabilimento di Lodi Vecchio sono attualmente impiegati oltre 300 lavoratori. SANT’ANGELO / Al centro commerciale “Le Due Torri” Tentato furto Un tentativo di furto ha avuto luogo, nella nottata tra mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio, a Sant'Angelo Lodigiano, presso il centro commerciale “Le Due Torri”. I malviventi stavano cercando di penetrare nel bar “Alle torri”, quando il sopraggiungere di una pattuglia dei carabinieri della Stazione cittadina li ha costretti ad abbandonare tutti gli arnesi e a fuggire. Il bar, ubicato nel centro commerciale posto alla periferia della cittadina barasina (nei pressi dell'ex Strada Statale 235 per Pavia), era stato visitato dai ladri anche nello scorso mese di novembre. g.L. organizzato mercatino tutto femminile BORGHETTO / In occasione della festa della donna per domenica 9 marzo Domenica 9 marzo, in occasione della festa della donna, il Comune di Borghetto Lodigiano e la biblioteca comunale organizzano un mercatino dedicato a tante piccole e grandi creazioni di abilità e fantasia femminile, che avrà luogo dalle ore 10 alle ore 18 al terzo piano del municipio a palazzo Rho. Per partecipare al mercatino ed esporre gli oggetti è necessario iscriversi gratuitamente, compilando l'apposito modulo scaricabile dal sito del Comune, all'indirizzo www.comune.borghettolodigiano.lo.it. I partecipanti devono provvedere a portare con sé un pro- Il municipio di Borghetto Lodigiano prio banchetto, di lunghezza non superiore a 2 metri. Qualora, per problemi di spazio, non fosse possibile garantire a tutti i partecipanti un posto all'interno di palazzo Rho, agli esclusi verrebbero garantiti dei posti in piazza Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ossia la piazza antistante al municipio. Nella stessa giornata, sempre al terzo piano di palazzo Rho, avrà inoltre luogo (a cura della signora Rosangela De Francisci) la lettura dei monologhi “Casa di bambola” (alle ore 12) e “Roba da matti” (alle 17). g.L. Tribunale per la Tutela della Salute IN DIFESA DELLE VITTIME DELLA MALASANITÀ (È POSSIBILE AGIRE ENTRO I 10 ANNI DAL RICOVERO OSPEDALIERO) Sede Nazionale: Via Conte Rosso, 1 - 20134 Milano, Tel. 02/83417216 Presidente nazionale Iolanda Medici -Segretaria nazionale Paola Catti Sede di S. Donato: Via Croce Rossa, 53 Tel. 347/4358175 - 339/5639428 Responsabile Maria Di Tommaso - e-mail: [email protected] La Sede di San Donato Milanese, sarà aperta, nei giorni: LUNEDÌ - MARTEDÌ: dalle 16 alle 18, MERCOLEDÌ: dalle 10 alle 12, GIOVEDÌ: dalle 10 alle 12 per appuntamento Il Tribunale per la Tutela della Salute dà l'opportunità di avere assistenza legale gratuita e una rosa di medici legali, che non si fanno problemi nell'affrontare qualsiasi struttura sanitaria. I volontari di questa associazione sono "Veri Volontari" non pagati da nessuno; l'obiettivo primario è sempre e soltanto di aiutare tutti coloro che si dovessero trovare nell'impossibilità di rispondere ad abusi, soprusi, errori etc. l'associazione Tribunale per la Tutela della Salute ha un solo obiettivo; fare in modo che la sanItà PubblICa e PrIVata funzioni davvero; le a.s.l. prima di pensare ai propri diritti devono garantire i servizi essenziali a chi ne ha necessità, dare i medicinali a chi ne ha bisogno, mettendo le persone in condizioni di curarsi davvero senza elemosinare e fare “Vera PreVenZIOne”. CERCHIAMO PERSONE DISPONIBILI PER VOLONTARIATO DI “ALTO PROFILO” IN DIFESA DEL MALATO i residenti in lieve crescita nel comune GRAFFIGNANA / Registrati 2mila 692 Graffignana conferma la sua tendenza di lenta crescita, in termini di popolazione residente, che dura fin dal 1990, quando il Comune graffignanino raggiungeva i 2 mila 548 abitanti contro i 2 mila 692 (1.310 maschi e 1.382 femmine) registrati al 31 dicembre 2013. Questi sono i dati comunicati dal Comune, dai quali s'evince che gli stranieri sono ormai 332 (il 12,33% della popolazione), dei quali 172 maschi e 160 femmine (i 2.360 italiani sono, invece, 1.138 maschi e 1.222 femmine). Per quanto riguarda le nascite, si sono avuti 26 “lieti eventi” (14 maschi e 12 femmine), dei quali 18 italiani (11 bambini e 7 bambine) e 8 stranieri (3 e 5). I morti, invece, sono 22, tutti italiani, dei quali 12 maschi e 10 femmine. I nuclei familiari sono 1.035, dei quali 117 composte da almeno uno straniero. Per quanto riguarda gli stranieri, le nazionalità presen- ti sono 27. La comunità estera più cospicua è quella albanese, con 88 residenti (46 maschi e 42 femmine), seguita da quella rumena con 49 (25 maschi e 24 femmine), da quella marocchina con 46 (28 e 18) e da quella egiziana con 37 (22 e 15). Tra gli stranieri, compare anche un residente proveniente dallo “Stato che non c'è”, ossia la Palestina (che nei dati del Comune viene ufficialmente menzionata come “Territori dell'Autonomia Palestinese”). g.L. Il gruppo consiliare Sant'Angelo Viva sempre più scatenato, in quel di Sant'Angelo Lodigiano. Stavolta la forza politica e da poco costituitasi in associazione d'impegno civico rappresentata in consiglio comunale da Luisella Lunghi, punta l'indice verso la lentezza mostrata dalla giunta comunale, guidata dal sindaco Domenico Crespi, nel formare le commissioni consiliari, la cui formazione ha avuto luogo a ben 560 giorni di distanza dalle elezioni comunali della primavera del 2012. “A 560 giorni dalle elezioni -spiega il direttivo dell'associazione- finalmente ecco le commissioni comunali consultive, con le rappresentanze di tutte le forze politiche di Sant'Angelo! Ci chiediamo se era necessario tutto questo tempo per un atto dovuto, a costo zero e foriero di potenziali benefici per la società”. L'associazione Sant'Angelo Viva è, in questi giorni, attiva nella campagna di adesione; chi desiderasse iscriversi può contattare personalmente i delegati Alberto Rozza, Beppe Savarè o Giampiero Devecchi. Altresì, è possibile inviare un messaggio all'indirizzo di posta elettronica [email protected]. La quota associativa per l'anno 2014 è stata fissata a 10 euro. g.L. Il sindaco Marco Ravera sant’angelo Viva torna all’attacco Lentezza nel formare la commissione consiliare Castello Fontanellato e rocca di soragna BORGHETTO / La gita per il 13 aprile Il Comune di Borghetto Lodigiano, in collaborazione con la biblioteca comunale, organizza, per domenica 13 aprile, una gita al castello di Fontanellato e alla rocca di Soragna. La partenza per le due località del Parmense è stata fissata per le ore 8, con ritrovo presso il Monumento ai Caduti, mentre il rientro dovrebbe avvenire verso le ore 19.30. La quota di iscrizione (comprensiva del viaggio e delle visite guidate) è di 28 euro a persona, da saldare all'atto della prenotazione. Informazioni al numero 0371-260129, oppure [email protected]. g.L. a due anni dal delitto... “alta” la tensione rOZZanO 26 FebbraIO 2014 11 La Corte d’Assisie ha condannato a 26 anni di carcere Mirco Boscani, fratello della vittima Licenziati una sindacalista e un lavoratore Dal dicembre del 2012, si è sempre proclamato innocente, a inchiodarlo però c’è il test del Dna L a Corte d’Assise di Milano ha condanno Mirco Boscani a 26 anni di carcere per aver ucciso la sorella Loredana, 50 anni, trovata morta in casa a Rozzano pochi giorni prima di Natale, due anni fa nel dicembre 2012, per un debito di 500 euro. Boscani, venne arrestato qualche giorno dopo il delitto e da allora è rinchiuso nel carcere di San Vittore. Si è sempre proclamato innocente. Nella sua requisitoria, il pm Grazia Colacicco aveva chiesto il carcere a vita, ma la Corte d’Assise lo ha condanno a 26 anni. Sarebbe stato inchiodato, ha ricordato il magistrato, dal test del Dna. La dinamica dell’omicidio è apparsa chiara fin dall’inizio agli inquirenti. Mirco era stato ospite nella casa in cui la sorella Loredana, abitava con l’anziana madre, costretta a letto. Era ripartito poi col treno qualche ora dopo l’orario presunto della morte di Lore- dana. Rintracciato in provincia di Pistoia dai carabinieri, aveva negato ogni suo coinvolgimento e al termine dell’interrogatorio era tornato a Rozzano per prendersi cura della madre disabile. L’autopsia aveva stabilito che Loredana era morta per una profonda ferita alla testa, e aveva sul collo anche degli evidenti segni di strangolamento. Per gli investigatori, la donna aveva sicuramente aperto la porta al suo assassino, da cercare quindi nella cerchia dei suoi conoscenti e delle persone a lei vicine. Il Boscani aveva perso il la- voro e continuava a chiederle soldi, lei lo aveva aiutato finché aveva potuto, poi era stata messa in cassa integrazione e in più aveva l’onere di accudire l’anziana madre. Nel corso dell’ultima lite furibonda, lui avrebbe perso la testa colpendola prima alla nuca e poi strangolandola: una ricostruzione, ripetuta davanti ai giudici dal pm Colacicco, che è invece negata in modo radicale dalla difesa dell’imputato. La banda del tombino è costretta a fuggire per l’arrivo dei carabinieri. Nel mirino dei soliti ignoti il bar Momics di viale Lazio, l’ennesimo tentativo di furto ai danni di una attività commerciale. I ladri, per aprirsi un varco negli esercizi sbarrati, scaraventano contro saracine- sche e vetrate i chiusini dei tombini. Durante il furto hanno fatto troppo rumore, attirando l’attenzione dei residenti che hanno avvertito il 112. In pochi minuti è intervenuta una gazzella dei carabinieri che ha trovato i tombini, lanciati contro la saracinesca. Ma della banda, nessuna traccia. I banditi sono scappati un attimo prima di essere colti sul fatto, probabilmente a piedi, tra le vie del quartiere popolare. Nel mirino ci sono sempre attività che hanno all’interno video-poker, obiettivo dei banditi alla ricerca di contanti. Inseguimento rocambolesco di uno spacciatore che ha forzato il posto di blocco dei carabinieri. In manette è finito un 55enne palermitano residente a Binasco, arrestato dopo una spettacolare fuga fra la Strada statale pavese e la tangenziale Ovest. Il pregiudicato di Binasco, M.A: a bordo della sua Ford Focus è fuggito a oltre 150 Km all’ora inseguito dai carabinieri, da tre gazzelle e da un’auto civetta. Teatro del fatto di cronaca nera: il tratto urbano della Statale 35 dei Giovi, dove i carabinieri stavano effettuando un controllo anti crimine del territorio. Attivati sirene e lampeggianti, i militari dell’arma si sono lanciati subito all’inseguimento chiedendo rinforzi. L’uomo in fuga ha imboccato la tangenziale ove- st direzione A1, dove ha trovato altre tre auto dei carabinieri ad attenderlo. Lo spacciatore, però, è riu- Rozzano e Quinto Stampi, dove si è arreso agli agenti. Nella perquisizione, i carabinieri hanno trovato un marijuana, per un totale di 14 dosi di cocaina e una di erba, oltre a cento euro in contanti, ritenuti frutto di spaccio. Posta a setaccio l’auto, nella tasca sul retro del sedile passeggero sono stati scovati altre caramelle con la droga. I controlli sono proseguiti nell’abitazione del pusher, a Binasco; qui sono state trovate altre 15 bustine di cocaina e due bilancini di precisione. Droga e strumenti sono stati sequestrati e per l’uomo sono scattate le manette. Lo spacciatore dovrà rispondere di vari reati fra cui detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, per i quali ha già dei precedenti. È stato, quindi, rinchiuso nel carcere milanese di San Vittore in attesa di essere processato per direttissima. U.b. di Ubaldo Bungaro Loredana Boscani in fuga la banda del tombino Il troppo rumore attira i residenti che hanno avvertito il 112 in manette un pusher pregiudicato Dopo un inseguimento rocambolesco; nell’abitazione marijuana e cocaina scito a proseguire la sua corsa per alcune centinaia di metri, arrivando allo svincolo 7 bis, che porta in via dei Missaglia, in direzione pacchetto di una nota marca di caramelle dal peso sospetto. Nelle confezioni, c’erano però palline di cocaina e di Freddato... Lettera aperta... Casetto era stato freddato altrove con un colpo di pistola alla nuca da due spacciatori, per una soffiata alle forze dell'ordine nell'ambito dello spaccio di stupefacenti. Sia Casetto che il Mannisi avevano precedenti per droga e si pensa regolamento di conti nell'ambito della criminalità comune. Originario di Rionero in Vulture (Potenza), viveva da anni a Sesto San Giovanni (Milano). Senza un'attività fissa, lascia moglie e due figli grandi. Cristina Fabris segUe daLLa PRima Pagina La dott.ssa Cardella aveva positivamente avviato un percorso di coesione tra le varie realtà associative favorendo un rapporto di collaborazione sia tra le stesse, sia con l’Ente pubblico, che stava dando significativi risultati e risposte efficaci ai problemi dei cittadini svantaggiati, anche in questo periodo di crisi economica e sociale. Il Sindaco ben sapeva di questo percorso che gli avevamo direttamente rappresentato e per questo siamo ancora più stupiti nell’aver appreso dell’improvvisa decisione. Cosa può aver interrotto questa proficua collaborazione nonostante che la stessa fosse stata da noi evidenziata come positiva per la città? Perché non si è considerata la voce dei cittadini e delle loro organizzazioni di volontariato? Alla luce di quanto sopra auspichiamo che l’Assessore possa essere richiamato al proprio incarico per continuare nel percorso collaborativo ben avviato. enzo Pasta, aUseR sgm; nicola dinoia, Circolo culturale sant'eufemia; monica Ventimiglia, banco di solidarietà; giuseppe Cappellini, FidC- tiratori sangiulianesi; antonio bruschi, bocciofila sgsestese; mariangela galliena, aioss; salvatore sebastiano, Circolo aRCi morandi; angela Vitanza, il segnalibro. tesserati alla Uil Fpl, senza validi motivi alla Rsa oleandri Licenziati “senza validi motivi” un rappresentante sindacale della Uil Fpl e un lavoratore, iscritto alla stessa sigla sindacale. Dopo le proteste dello scorso anno, torna alta la tensione alla RSA Oleandri. La Uil replica: “Puniti i lavoratori che chiedono il rispetto del contratto”. “Da troppo tempo alla RSA Oleandri assistiamo a vari fenomeni di violenza morale e psicologica nei con- residenza per anziani, il resto della proprietà è divisa fra 5 Comuni il cui capofila è Rozzano, ndr). “Non vengono rispettati i parametri del contratto collettivo nazionale, ma i lavoratori non sono schiavi”. “Ho ricevuto una lettera di richiamo perché non mi sono presentata a una visita medica, ma abbiamo fatto ricorso e abbiamo vinto – spiega il rappresentante sindacale della Uil Fpl- e così fronti dei lavoratori della cooperativa Service. Contestazioni disciplinari per fatti irrilevanti, solamente a lavoratori tesserati, spiegano dal sindacato. Questo avviene dopo che abbiamo denunciato le precarie condizioni di lavoro. Denunce finite nel nulla, perché niente è cambiato malgrado tutte le diffide fatte da Cgil, Cisl e Uil alla cooperativa che gestisce per conto della Asl” (proprietaria al 75% della mi è arrivata la lettera di licenziamento. Pago perché ho difeso i lavoratori”. La sindacalista fra l’altro, frequenta un corso universitario per diventare infermiera, per cui le spettano dei permessi per studio. Ora le sigle sindacali, che hanno chiesto un incontro urgente con Asl e Comuni proprietari della casa di riposo, annunciano anche un ricorso al tribunale del lavoro. U.b. Sale la paura, in città, per la microcriminalità. È finita a coltellate e un’aggressione a scopo di rapina in meno di 24 ore. Il grave fatto di cronaca nera ha avuto come teatro il pronto soccorso dell’ospedale Humanitas dove si è presentato un egiziano con ferite di arma da taglio a una coscia ed escoriazioni in altre parti del corpo. L’uomo ha raccontato di essere stato vittima, poco prima, di un’aggressione avvenuta in una zona periferica di Rozzano, raccontando una versione dei fatti ritenuta poco convincente. Nonostante le ferite riportate, però, il giovane ha dato in escandescenza al pronto soccorso, dove ha originato un’altra rissa con alcuni presenti per motivi sconosciuti. Sono dovuti intervenire i carabinieri della compagnia di Corsico per sedare gli animi. L’egiziano una volta medicato è stato poi dimesso e prelevato dai carabinieri che lo hanno interrogato per cercare di risalire ai motivi della rissa finita con l’accoltellamento. Sulla vicenda viene mantenuto il massimo riserbo, perché gli inquirenti sarebbero sulle tracce degli aggressori. Da quanto emerso pare la vicenda sia legata allo spaccio di droga nel Rozzanese. Un secondo fatto di cronaca, è avvenuto in via Leonardo Da Vinci, dove due persone sono state aggredite all’interno di un’azienda. Si tratta di un 30enne e un 35enne che sarebbero stati vittime di un tentativo di rapina a opera di sconosciuti. Sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Rozzano e due ambulanze inviate dal 118 di Milano. I due lavoratori sono stati soccorsi e trasportati all’ospedale San Paolo di Milano e Humanitas di Rozzano. U.b. Residence Oleandri La rissa al pronto soccorso dell’ospedale Humanitas, sono intervenuti i carabinieri egiziano accoltellato sale la paura in città muore schiacciato dal vitello 12 PIeVe 26 FebbraIO 2014 Tragedia a Cascina di Sotto, dove un operaio è deceduto a causa della compressione della cassa toracica FIZZONASCO / La La Polizia locale sta accertando se nella stalla fossero state adottate le misure antinfortunistiche del caso T di Ubaldo Bungaro ragedia a Cascina di Sotto: giovane romeno muore schiacciato da un vitello. Un giovane lavoratore agricolo stava pulendo la stalla quando un grosso bovino, agricola Cascina di Sotto non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul posto per lo schiacciamento della cassa toracica. La tragedia si è consumata nella Cascina di Sotto, una del peso di oltre 500 chili, lo ha scaraventato e poi schiacciato contro il muro. Per la vittima, Johan Daniel 33 anni, di origine romena, lavorante presso l’azienda frazione di Pieve Emanuele che dà il nome alla omonima azienda agricola. L’allarme sarebbe stato lanciato da un altro lavorante che ha visto per terra, esa- nime, il giovane romeno. Sul posto è intervenuto l’elicottero del 118 di Milano, decollato dall’ospedale Niguarda con una équipe di medici a bordo. Ma i soccorritori non hanno potuto fare nulla per salvare la vita all’operaio, secondo quanto affermato dal personale medico. In pochi minuti, sono arrivate alcune auto dei carabinieri della stazione di Pieve Emanuele, la Polizia locale e una ambulanza della croce Viola di Rozzano. Sono stati momenti molto concitati quelli dei soccorsi e di gran dolore per la madre e la moglie della vittima, che non hanno retto al forte choc e hanno avuto bisogno di cure mediche. La tragedia, ha sconvolto la comunità di lavoranti che presta opera presso l’agriturismo che s’affaccia sulla Strada provinciale 40, Binasco- Melegnano. Il rumeno era entrato in un’ala della stalla dove so- no presenti alcune decine di vitelloni di varie stazze e stava effettuando le operazioni di pulizia di routine. Dalle prime informazioni, fornite dagli inquirenti, il grosso vitello, per cause sconosciute, ha prima schiacciato l’uomo contro traumi da sfondamento toracico, provocati a quanto pare dal trascinamento contro il muro e dalla forza del bovino. Sono in corso le indagini ad opera della Polizia locale e della Asl di Rozzano. È da appurare, infatti, se il il muro con il muso e poi con tutto il peso del suo corpo. Quando sono arrivati medici e paramedici la vittima presentava vistosi e ampi lavoratore fosse in regola, come apparso dai primi accertamenti e se nella stalla fossero state adottate tutte le misure antinfortunistiche del caso. in fiamme un’azienda chimica causa un corto circuito Un incendio è divampato in un’azienda chimica per la lavorazione di detersivi di via Buozzi. Sul posto, sono intervenuti i vigili del fuoco dalla caserma di Pieve Emanuele, la Polizia locale e un’ambulanza del 118 di Milano. I pompieri hanno dovuto lavorare tre ore prima di domare le fiamme e verificare che l’incendio non avesse intaccato prodotti chimici pericolosi per l’ambiente. È intervenuto, anche un mezzo specializzato del nucleo operativo inquinamento ambientale, inviato dal comando dei vigili del fuoco di via Messina di Milano. L’incendio ha sprigionato una colonna di fumo alta e densa, creando una nube che ha ricoperto parte delle frazioni di Fizzonao e la vicina Pontesesto di Rozzano; nube, fortunatamente, non di natura nociva. Dalle prime ricostruzioni, è emerso che sarebbe andata a fuoco una pompa dell’impianto per un corto circuito. ancora degrado strade dissestate con enormi voragini in via delle Rose Rimorchio abbandonato da oltre un mese Il pericolo per pedoni e automobilisti lungo il percorso per la fermata ferroviaria Non c’è pace nel deserto lunare del quartiere di via delle Rose. Una situazione di abbandono che si protrae da molto tempo. Sembrava che tutto sarebbe decollato con l’insediamento del nuovo sindaco Paolo Festa, ma la risoluzione si è arenata nel novero delle solite promesse elettorali come la sicurezza sulle strade, pericolosamente “costella- te” di voragini e buche pericolose per la gioia dei visitatori che ammirano la “città del turismo”. Abbandonato ai margini, del quartiere un rimorchio pieno di erba sintetica, probabilmente residuo di un campo di calcio di notevoli dimensioni. È li da oltre un mese, in segno di sfida per contribuire a incrementare il degrado dell’area. A segnalare il grave fatto il Comitato di quartiere degli Amici di via delle Rose, i quali hanno rimarcato che il veicolo, pieno di immondizia di ogni genere, risulta abbandonato da oltre un mese, ma intanto non è stato ancora rimosso (le foto evidenziano l’incuria). Così il recupero del quartiere di via delle Rose si fa sempre più lontano con un futuro incerto e forse il rischio di dire addio alle case popolari. Il recupero urbano di via delle Rose sembra destinato a fare la fine dei palazzoni costruiti dalla giunta di sinistra negli anni ’80 e poi abbandonati. Una storia infinita, che è diventata una telenovela. U.b. Strade dissestate, pericolose e prive di illuminazione lungo la via Roma che conduce alla fermata ferroviaria. Tutto è stato fatto in fretta, senza preoccuparsi del disservizio che avrebbe causato ai cittadini. Con queste premesse è stata inaugurata la nuova fermata ferroviaria, sorta in una zona lunare circondata da macerie, strade senza marciapiedi e prive di illuminazione. Siamo ritornati, dopo alcuni mesi, ma la situazione è ancora più grave. Non è stato fatto nulla per mettere in sicurezza il tratto che da via Roma porta alla fermata ferroviaria al centro cittadino. Su quella strada transitano il bus dell’Atm e le auto, ma anche i pedoni e ciclisti, il tutto in un panorama da terzo mondo senza illuminazione e senza marciapiedi. E allora c’è da chiedersi: è questa la politica di trasparenza e sicurezza tanto reclamate nelle promesse elettorali dal sindaco Paolo Festa? E per quanto tempo ancora i cittadini dovranno subire lo spauracchio di incappare nelle famigerate voragini delle strade pievesi? Perché non si pone attenzione a tale grave problema? Perché non vengono investiti i proventi delle multe e gli enormi introiti Imu per sistemare le strade? La situazione di degrado è ormai diffusa in tutto il territorio. Quando imperava la politica di sinistra che ha cementificato il territorio, negli anni ’80/90 (Festa era esponente di spicco dei giovani PCI, diventato poi assessore dal 1990 al 2007 con tutti i sindaci comunisti dell’e- che si sgretola. Noi continueremo a denunciare ai nostri lettori il dissesto che regna e il fallimento di una politica che ignora la sicurezza dei cittadini. Tutte le zone di Pieve sono ormai una trappola piena di pericoli. Della vicenda, si erano interessati anche i consiglieri del Pdl, Antonio Cerminara e Gaetano Santoro con una interrogazione al sindaco Festa sulla pericolosità di tutta la zona adiacente alla fermata ferroviaria, ma tutto è rimasto nel dimenticatoio e nel silenzio totale del sindaco e dalla Giunta. U.b. poca), Pieve era nota al mondo per essere “una città dormitorio”. Oggi, strade, parcheggi e marciapiedi, buche e mattonelle dissestate con asfalto iL PRossimo nUmeRo de L’eCo saRà in ediCoLa meRCoLedì 5 maRzo Contro gli abusivi al mercato Sequestrate cassette di verdura e consegnate alla Caritas Intervento della Polizia locale al mercato rionale di piazza Puccini contro gli abusivi. Nel blitz, sono stati fermati una decina di ambulanti ed è stata sequestrata la merce “taroccata”. Le casse di frutta sequestrate, circa una dozzina, sono state consegnate a don Benvenuto Riva che, a sua volta, li ha fatti arrivare alla Caritas locale, impegnata in un’opera costante di assistenza delle famiglie della zona in difficoltà. Le verifiche non si fermeranno, secondo la Polizia locale i banchi di piazza Puccini continueranno a essere sorvegliati speciali a lungo. L’operazione è scattata dopo le segnalazioni di cittadini e commercianti sulla presenza dei venditori abusivi. Un fatto ormai comune a tutti i mercati e alle fiere che però Pieve ha deciso di combattere per garantire legalità. Ci sono da tutelare gli ambulanti in regola, schiacciati dai venditori di “tarocchi”. U.b. Verso le amministrative OPera - lOCate 26 FebbraIO 2014 Incontro pubblico con Locate Democratica e Popolare al centro anziani La Sorgente S 13 Sollevate alcune problematiche come scarsa pulizia di strade, sicurezza pubblica e il crescente degrado di Roberto Caravaggi i è svolto, presso il centro anziani La Sorgente di via Martiri della Libertà, un incontro pubblico organizzato da Locate democratica e popolare, la formazione politica di maggioranza in consiglio comunale che ha nel Pd il partito di riferimento. L’appuntamento, svoltosi nella serata di mercoledì 12 febbraio, ha visto la presenza di molti degli assessori e dei consiglieri comunali in carica. Su tutti, Davide Serranò, attuale assessore ai Lavori pubblici e probabile candidato alla poltrona di sindaco alle prossime elezioni comunali. In particolare Serranò ha parlato di quelli che vorrebbe fossero gli obbiettivi della nuova giunta: “Vogliamo migliorare la comunicazione coi cittadini. Sia offrendo più occasioni di partecipazione e di dibattito pubblico, sia informando su quelle che sono le opere e gli interventi in corso ed essere quindi trasparenti circa i tempi di realizzazione. Troppo spesso, infatti, i cittadini guardano con scetticismo a lavori che magari restano incompiuti per lungo tempo, senza sapere che ci sono tutta una serie di problematiche burocratiche che ne complicano l’iter realizzativo”. A questo proposito l’assessore ha fatto auto-critica sulla scarsa accessibilità del sito internet del comune, soprattutto per quel che riguarda l’area destinata alla consultazione degli atti pubblici. Serranò ha poi parlato di sostenibilità energetica, sottolineando alcuni impegni presi dal comune di Lo- Un problema di coerenza cate, come l’adesione al CEV (Consorzio che si occupa di fornire servizi per l’energia agli enti pubblici interessati) e al P.A.E.S. (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile). Infine ha indicato nella collaborazione con le amministrazioni dei comuni vicini un altro obbiettivo da perseguire: “E’ fondamentale cercare un dialogo che sia mirato alla cooperazione e al confronto”. Nel corso della serata è stata poi data la parola ai cittadini intervenuti. Sono state sollevate alcune problematiche: dalla scarsa pulizia di strade e marciapiedi, soprattutto in relazione agli escrementi dei cani, allo spazio da dedicare alle giostre nel periodo della festa della Fontana, fino all’inevitabile accenno al tema della sicurezza pubblica, specie in seguito al grave in- cendio che ha distrutto il bar-caffetteria La Dolce Vita e danneggiato l’intera palazzina dov’era ubicato il locale. Da sottolineare l’intervento di un cittadino che ha criticato l’operato dell’attuale amministrazione, denunciando un crescente degrado del paese. “In questi ultimi vent’anni ho visto Locate peggiorare sotto tanti punti di vista, che rivelano una scarsa attenzione alla manutenzione ordinaria della cosa pubblica. Per esempio, prima c’era una maggiore cura dei parchi e del verde pubblico, c’erano le fontane, che oggi sono desolatamente vuote e lugubri, spesso usate alla stregua di pattumiere. Per non parlare dell’impianto d’illuminazione sul percorso ciclo-pedonale di via Milano. È da mesi che quella strada resta al buio, nonostante tutte le volte in cui mi Un momento dell’assemblea del Pd sono personalmente preoccupato di denunciare il problema”. Da rilevare che, proprio nei giorni seguenti l’incontro, l’illuminazione sulla ciclabile di via Milano è stata ripristinata. Sul tema della partecipazione pubblica, invece, è da segnalare l’intervento di Enzo D’Onofrio, promotore del movimento civico LocateViva, presente in qualità di cittadino. “Io spero che non si tratti soltanto di uno slogan elettorale, ma che si dia davvero seguito al proposito di coinvolgere i cittadini nelle scelte dell’amministrazione comunale – dice D’Onofrio. Questa cosa della partecipazione è stata una bandiera dell’attuale amministrazione, ma col tempo le occasioni di confronto pubblico si sono fatte via via più rare, fino a scomparire del tutto. Ricordo anche la mia esperienza nella Consulta Ecologia e Ambiente, istituita per raccogliere segnalazioni da portare all’attenzione dell’assessore competente. Una bella iniziativa, rivelatasi però solo di facciata e lasciata miseramente naufragare, dal momento che le nostre segnalazioni non venivano poi prese in seria considerazione”. Un matrimonio che dura da 69 anni LOCATE / Tra Outlet e Parco Sud Milano OPERA / Festeggiati in municipio Raffaella Gandola 85enne e Leopoldo Guidi 100 anni Sul sito dell’amministrazione comunale locatese è apparsa una nota che ufficializza l’adesione di Locate al “Protocollo d’Intesa fra i Comuni del Sud Milano e dell’Est Ticino”. L’obiettivo principale del protocollo è favorire la cooperazione fra comuni ed enti pubblici per definire strategie e progetti rivolti alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio. Nella nota dell’amministrazione comunale si parla, tra le altre cose, del Parco Agricolo Sud Milano come patrimonio di cultura e tradizioni agricole da preservare e, appunto, valorizzare. Adesione pubblicata giovedì 13 febbraio, proprio all’indomani dell’atto con cui la giunta, guidata dal sindaco Severino Preli, ha approvato l’ipotesi dell’accordo di programma per la realizzazione dello Scalo Milano Outlet. Una delibera che è indicativa della volontà d’imprimere un’accelerazione a questo discusso progetto. Da un lato quindi si parla di tutela e di valorizzazione delle aree agricole; dall’altra si promuove la realizzazione di quello che è stato annunciato come l’outlet più grande d’Europa, il tutto proprio a ridosso del Parco Sud. Come conciliare due obbiettivi in così netto contrasto senza cadere in una contraddizione da 133 mila metri quadri? Forse una spiegazione arriva da quanto pubblicato sul sito dell’Associazione Parco Sud nei giorni scorsi. La notizia riportata è che Preli, sindaco uscente e non rieleggibile in quanto in scadenza del suo secondo mandato consecutivo, passerebbe a lavorare proprio per il progetto di realizzazione dello Scalo Milano Outlet. Stando all’indiscrezione, Promos - la società proponente l’outlet – avrebbe riservato a Preli, in qualità di ingegnere, un incarico professionale. A quanto pare, dunque, il primo dei posti di lavoro promessi dall’outlet sarebbe già stato assegnato. R.C. blitz al mercato OPERA / OPERAZIONE ANTI ABUSIVI Una operazione anti abusivi è stata effettuata al mercato rionale dagli agenti accertatori della Polizia locale. Nei controlli effettuati, è stata sequestrata varia merce ed è stato multato un ambulante senza autorizzazione. Il blitz degli agenti è avvenuto fra i banchi posteggiati in piazza 25 Aprile. L’operazione, che segue di pochi giorni quella di Pieve Emanuele, stesso copione, portata a conclusione dagli agenti della polizia di quel comando, è stata accolta con soddisfazione dai commercianti regolari presenti al mercato. U.b. Festa grande in municipio, nella giornata di San Valentino per festeggiare i 69 anni di matrimonio di Leopoldo e Raffaella Guidi. La coppia, nell’ambito delle iniziative dedicate agli innamorati, è stata premiata dal sindaco Ettore Fusco quale “coppia più bella di Opera”. Lei, Raffaella Gandola 85enne, mentre lui, Leopoldo Guidi, il 14 agosto compirà 100 anni: ingrediente fondamentale di questa unione, che ha dato vita a tre figlie e tanti pronipoti, è per entrambi la “pazienza”. Ma la grande festa riservata alla “giovane” coppia è stata solo una delle tante iniziative volute dall’Amministrazione comunale per celebrare San Valentino. Con musica e balli dedicati ai più piccini, il carnet di appuntamenti è proseguito fino al 16 febbraio. Attraverso vetrine colorate e promozioni su acquisti da dedicare al pro- I coniugi Guidi, 69 anni di matrimonio insieme al sindaco Ettore Fusco prio innamorato, gli esercenti operesi hanno dato l’opportunità e l’occasione di fare emergere la qualità delle loro offerte commerciali rafforzando quel rapporto di fiducia e stima che li lega ai consumatori ed allo stesso tempo offrire agli innamorati l’occa- sione giusta per dimostrare quanto splendido è il loro legame. Riconoscere i negozi che hanno aderito all’iniziativa è stato semplice: bastava osservare se era esposta la locandina “proposte… d’amore” e non perdere le offerte e promozioni dedicate. Aperitivi e menù speciali, sconti sui servizi da fruire in coppia, capi di abbigliamento, bijoux e tante altre iniziative ha reso la settimana del 14 febbraio unica e indimenticabile. Per i più pigri, invece, la consultazione su facebook, dove sono state postate le offerte commerciali e le foto scattate all’interno degli esercizi con le coppiette in primo piano. Un modo per celebrare una festa che spesso viene bistrattata e sottovalutata, ma che rappresenta un’importante occasione per rispolverare gli aspetti più piacevoli delle relazioni di coppia e della vita. Ubaldo bungaro discarica, individuati gli autori addio al OPERA / La famiglia milanese è stata sanzionata con 600 euro Il lavoro di indagine degli agenti della Polizia locale ha portato all’individuazione degli autori dello scarico abusivo effettuato nei mesi estivi in via Staffora, nel cuore dell’area industriale del comune. Per loro, una famiglia milanese, è stata elevata una sanzione amministrativa di 600 euro più i costi di smaltimento degli stessi, già rimossi dal personale del Comune. Per evitare nuovi abusi il sindaco ha chiesto a tutti i cittadini di prestare la massima allerta e segnalare movimenti sospetti; la Polizia locale indaga su un fenomeno – già diffuso nel meridione – ma nuovo in queste aree del sud Milano: quello dei falsi rigattieri. Per quanto riguarda il caso di via Staffora tutto è iniziato nel mese di agosto quan- do è stata segnalata una discarica abusiva nel cuore dell’area industriale: tra i rifiuti vecchie ricevute, fotografie, ricordi familiari e qualche arredo. Immediatamente gli agenti hanno dato il via alle indagini cercando di risalire all’identità dei trasgressori: dopo aver individuato la re- sidenza degli stessi. In collaborazione con la Polizia locale di Milano sono risaliti alla famiglia che, in un primo tempo, aveva dichiarato di aver sgomberato una La discarica di via Staffora nell’estate scorsa cantina e smaltito tutto regolarmente. Dopo aver dimostrato il contrario, gli agenti della Polizia locale li hanno sanzionati. U.b. CALCIO A 5 C.S.I. Il Centro Sport Locate secondo posto Giovedì 13 febbraio, ultimo atto del campionato invernale di calcio a 5 C.S.I. – categoria Open. Il Centro Sport Locate fa visita alla Virtus OPM, che in classifica insegue ad un punto. Si tratta di uno scontro diretto tra le due contendenti per il secondo posto, che vale la promozione diretta in Eccellenza. La partita finisce con il risultato 4-3 per la Virtus, che conquista il secondo posto e può festeggiare la meritata promozione. Grande rammarico, invece, in casa Centro Sport per aver mancato un traguardo ampiamente alla portata. R.C. sPOrt L’accademia veleggia verso l’eccellenza 14 26 FebbraIO 2014 PRomozione-giRone F / Franco successo in casa contro una buona Pontirolese dopo una gara attenta Basilicata con una doppietta “addormenta” la partita dopo appena 30’ di gioco. Poi Caputo triplica i giochi sembrano oramai fatti Chi potrà fermare la capolista? di Domenico Palumbo aCC. sandonaTesePonTiRoLese 3-0 marcatori: 28’ e 30’ Basilicata, 64’ Caputo. accademia sandonatese: Oliva, Sciortino, Schipilliti, Giove (60’ Saverio), Cusi, Logrieco, Gaseni (80’ Raina), Radaelli, Caputo, Cotica (74’ Sferlazzo), Basilicata; 12° Zampieri, 13° Frigato, 14° Ndiaye Mame, 17° Putzolu; all. Zanotta. Pontirolese: Cortesi, Pedroni, Cataldo, Pala, Frigerio, Sala, Ferrari (60’ Chiba), Fenara (79’ Dendena), Baretti, Capoferri (67’ Rotini), Zampoleri; 12° Stedile, 13° Cerea, 16° Viscardi, 17° Galli; all. Sporchia. arbitro: Vamanu di Cremona. note: Espulso al 73’ Zampoleri. angoli: 4-4. Dopo aver affrontato, e battuto, ad eccezione della Mario Zanconti, vittoriosa in casa per 2-1, le squadre più forti del campionato, Paullese, Luisiana e Soresinese, l’Accademia ha sconfitto in modo secco pure la Pontirolese che allo Squeri si era presentata con tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro gare disputate. Mancano ancora dieci giornate alla fine del campionato ma con tredici punti di vantag- gio sulla Paullese, seconda in classifica, i biancocelesti possono già dire di avere in tasca il biglietto d’ingresso alla categoria superiore. Il campionato possono perderlo solo loro stessi inanellando una serie… catastrofica di risultati negativi. Una roba da… manicomio. L’Accademia ha testa e gioco per non cadere in queste trappole. La squadra di Mario Zanotta veleggia verso l’Eccellenza senza incontrare ostacoli. Non si vede proprio chi potrà fermarla. Ci sperava la Pontirolese, forte di tre vittorie di fila e un pareggio nelle ultime quattro gare disputate, ma è bastato un doppio spunto del solito Basilicata, un piperino che starebbe bene anche in Serie A, a tacitare i bergamaschi dopo appena mezz’ora di gioco. Fino a quel momento la gara si disputava sul piano dell’equilibrio. Gli ospiti si erano fatti temere con un paio di azioni ficcanti che avevano un po’ preoccupato Oliva e c. Al 12’ una deviazione volante in area a colpo sicuro di Zampoleri, su corner, sbatteva sulle spalle di Radaelli e l’azione ospite sfumava. Al 22’ una punizione insidiosa da fuori di Capoferri non trovava la sponda di Fenara che in area man- cava la sfera. La Pontirolese appariva temeraria. Poi, al 28’, su un batti e ribatti in area dopo un attacco sferrato da Caputo e Cotica, Basilicata, molto lucido, trovava lo spazio giusto per sbattere la palla in rete e portare l’Accademia in vantaggio. Due minuti dopo ancora Basilicata in grande evidenza con una delle sue magiche punizioni dal limite superava nuovamente il portiere ospite sulla sua sinistra, complice anche una deviazione di un difensore in barriera. Sul doppio vantaggio, la capolista chiudeva la partita. Un sussulto, i bergamaschi l’avevano al 33’ ma Oliva era semplicemente strepitoso a respingere con i piedi una conclusione ravvicinata di Ferrari. Al 35’, Radaelli a centrocampo prima sbagliava un appoggio, poi s’innervosiva e veniva ammonito. Al 40’ era stato un colpo di testa in area di Pedroni, finito sul fondo, a impensierire il portiere biancoceleste. La ripresa non riservava grandi emozioni se non qualche timido tentativo ospite di dimezzare le distanze. L’Accademia giocava in scioltezza con manovre larghe che superavano con una certa facilità il centrocampo avversario. Al 64’ un corner da sinistra di Basilicata giungeva a Schipilliti che colpiva la traversa e sulla ribattuta Caputo, di testa, triplicava il bottino sandonatese. Al 73’ la Pontiro- assalto borgo, ma l’acos resiste 1° CaTegoRia-giRone L / Negati ai gialloverdi un rigore e un gol regolare boRgoLombaRdoaCos TReVigLio 0-0 borgolombardo: Dionisio, Giordano, Fumagalli, Di Napoli, Calatroni, Volpe, Cacchione, Iannace (75’ Vella), Cirlincione, Di Mauro (65’ Xhepaj), Gandini (63’ Campos); all. Dennis Manzo. acos Treviglio: Gaigher, Conti (85’ Ibraihm), Polloni, Foglieni, Motta, Carsana, Ravizza (1’ st. Fall Pape), Bentancour, Brolis (57’ Barletta), Bonicalzi, Selleri; all. Longhi. arbitro: Migliaccio di Legnano. Risultato di parità, 0-0, fra il Borgolombardo e l’Acos Treviglio, una buona squadra che al Sesto Gallo si è molto impegnata, complice anche alcuni aiutini arbitrali, per uscire indenne dal campo. La partita iniziava a ritmo lento con le due squadre accorte a centrocampo e senza scoprirsi molto in difesa. Il Borgo ci teneva a fare bella figura davanti al proprio pubblico ma anche i trevigliesi miravano a continuare nella serie di risultati positivi che li vede imbattuti da quattro giornate. Al primo affondo i gialloverdi per poco non andavano a segno. Una punizione dal limite di Giordano, al 15’, si stampava sulla traversa facendo tremare i trevigliesi. L’Acos si faceva più attenta. Nella ripresa la maggiore determinazione del Borgolombardo costringeva gli ospiti a stringersi di più intorno al loro portiere respingendo gli assalti locali. Al 65’ l’arbitro in gonnella (era una donna) non pu- attenti al bolgiano 2° CATEGORIA-GIRONE R RisULTaTi 20° g.Ta Rogoredo-Barona 0-3, Buccinasco-Città di Opera 3-0, Nuova Bolgiano-Medigliese 3-2, Aprile 81-Metanopoli 2-3, Zivido-Milanese Corvetto 2-1, Usom-Riozzese 0-0, Vizzolo-Romano Banco 0-0, Sermazzano-S. Vito Tribiano 2-1 CLassiFiCa Sermazzano p. 37, Usom e Medigliese p. 35, Nuova Bolgiano p. 34, Vizzolo p. 32, Barona e Buccinaso p. 31, Milanese Corvetto e S. Vito Tribiano p. 27, Zivido, Aprile 81 e Rogoredo p. 24, Metanopoli p. 23, Romano Banco p. 18, Città di Opera p. 17, Riozzese p. 15 PRossmo TURno Romano Banco-Aprile 81, Metanopoli-Buccinasco, S. Vito TribianoNuova Bolgiano, Riozzese-Rogoredo, Barona-Sermazzano, Milanese Corvetto-Usom, Medigliese-Vizzolo, Città di Opera-Zivido niva un fallo di mani in area di Conti negando il calcio di rigore al Borgo che protestava invano. Al 75’ Cirlincione riusciva a destreggiarsi fra le maglie dei difensori ospiti andando in gol da pochi passi, ma l’arbitro dava un altro “aiutino” all’Acos annullando il gol per un presunto fallo sul portiere. Gli assalti del Borgo proseguivano anche nei minuti successivi ma senza risultati utili per aggiudicarsi l’intera partita. All’81’ ancora Cirlincione in evidenza con un colpo di testa finito di poco sul fondo, su assist di Iannace. I minuti finali erano di netta marca gialloverde ma il risultato finale non cambiava. lese rimaneva in dieci uomini per l’espulsione di Zampoleri, il migliore del complesso bergamasco, già ammonito, dopo un fallo su Gaseni. Poco dopo veniva espulso pure il mister ospite, Livio Sporchia, per una frase non consentita dal regolamento. Poi la partita s’avviava stancamente verso la fine. PRomozione-giRone F RisULTaTi 20° g.Ta Melegnano-Rudianese 1-3, Casalmaiocco-Fara Olivana 3-1, Tribiano-Luisiana 0-1, Casalbuttano-Mario Zanconti 2-0, PagazzanesePaullese 0-0, Accademia Sandonatese-Pontirolese 30, Romanese-Real Casal 13, Codogno-Soresinese 0-1 CLassiFiCa Accademia Sandonatese p. 47, Paullese p. 34, Mario Zanconti p. 33, Luisiana e Soresinese p. 32, Rudianese p. 30, Real Casal e Casalbuttano p. 27, Codogno p. 25, Pagazzanese e Pontirolese p. 24, Tribiano p. 23, Romanese p. 22, Fara Olivana p. 21, Casalmaiocco p. 20, Melegnano p. 19 PRossimo TURno Fara Olivana-Accademia Sandonatese, Luisiana-Casalbuttano, Real Casal-Casalmaiocco, PontiroleseCodogno, Paullese-Melegnano, Mario Zanconti-Pagazzanese, Rudianese-Romanese, Soresinese-Tribiano 1° CaTegoRia-giRone L RisULTaTi 20° g.Ta Borgolombardo-Acos Treviglio 0-0, Arx Arcene-Arzago 1-3, Pantigliate-Badalasco 0-1, Pessano Bornago-Boltiere 0-2, Juventina Covo-Brignanese 3-0, Calvenzano-Carugate 3-0, Basiano Masate-Città di Segrate 4-0, Sporting Linate-Zelo B.P. 5-0 CLassiFiCa Sporting Linate p. 45, Calvenzano p. 42, Juventina Covo p. 38, Arzago p. 37, Città di Segrate e Badalasco p. 34, Basiano Masate p. 31, Acos Treviglio e Carugate p. 25, Zelo B.P. p. 24, Boltiere e Borgolombardo p. 23, Pessano Bornago p. 20, Pantigliate p. 17, Brignanese p. 16, Arx Arcene p. 8 PRossimo TURno Acos Treviglio-Arx Arcene, Zelo B.P.-Basiano Masate, BoltiereBorgolombardo, Città di SegrateCalvenzano, Carugate-Juventina Covo, Brignanese-Pantigliate, Badalasco-Pessano Bornago, Arzago-Sporting Linate eCCeLLenza-giRone a / SCONFITTAAL 95’ L’atletico perde ma non molla c’è ancora tempo per salvarsi PRo VigeVanoaTLeTiCo s. giULiano 2-1 marcatori: 12’ Ugali (P), 58’ rig. Corona (A), 95’ De Carli. Pro Vigevano suardese: Bognetti, Tashani, Marangon (58’ Bosio), Butticè, Lagonigro, De Carli, Zimbardi, Coppini, Ugali (73’ Mihali), Elefante (82’ Contiero), Konan; all. Lavenia. atletico s. giuliano: Gentili, Paloschi, Dugo, Torboli, Cesari, Grossetti Simone, Corona, Zamboni, Chiaia (81’ Righini), De Filippis, Grossetti Marco (66’ Albamonte); all. El Sheikh. arbitro: Scordo di Novara. Un attimo di disattenzione in difesa, e la frittata è fatta. Al 95’, sul risultato di parità che avrebbe fatto gioire l’Atletico, Gentili appoggiava male a Paloschi una palla arpionata invece da Ugali, bene appostato nei pressi del difensore, che non aveva difficoltà a spingerla nella porta vuota e dare un’insperata vittoria alla Pro Vigevano Suardese. Il portiere poteva attendere ancora un paio di secondi prima di rimettere la palla in gioco. La fretta e l’imprudenza hanno fatto perdere alla squadra rossoblu almeno un punto, il minimo tabellare, ma nel calcio succede pure questo. Adesso, domenica prossima, bisognerà fare molta attenzione per vincere contro il Fenegrò, altra formazione in lotta per la salvezza. Anche la Pro Vigevano combatte per salvarsi ma oggi è stata aiutata dalla fortuna. Anche l’Atletico ha avuto dalla sua la dea bendata per aver giocato per quasi un’ora in superiorità numerica dovuta all’espulsione di Konan al 33’ del primo tempo per una scorrettezza, ma i rossoblu non ne hanno approfittato. I vigevanesi riuscivano a raddoppiare concentrazione e determinazione vincendo la gara. La partita iniziava all’insegna dell’Atletico che costruiva delle buone palle gol non sfrut- tate adeguatamente dagli avanti rossoblu. Al 12’ una punizione da fuori favoriva in area Elefante che faceva da ponte per Ugali, pronto a deviare la palla in rete. Una gran botta per l’Atletico che però non si disuniva. Con un uomo in più c’era la possibilità di rimediare. De Filippis, Chiaia e Corona ci provavano più volte ad arrivare in rete ma non erano molto tempestivi. Il pareggio arrivava al 58’ con un rigore trasformato da Corona e decretato dall’arbitro per fallo in area sullo stesso attaccante sangiulianese. Il risultato di parità stava bene a tutti ma a pochi istanti dal termine arrivava l’errore di Gentili in fase di disimpegno e il sogno rossoblu svaniva in aria. d.P. eCCeLLenza-giRone a RisULTaTi 23° g.Ta Sant’Angelo-Arconatese 0-1, Pro Vigevano Suardese-Atletico S. Giuliano 21, Solbiasommese-Bustese 1-1, Fenegrò-Magenta 2-0, Union Villa CassanoOltrepovoghera 1-3, Trezzano-Sestese 1-2, Legnano-Vigevano 0-2, Vergiatese-Villanterio 0-1. Riposa Verbano CLassiFiCa Oltrepovoghera p. 59, Legnano p. 50, Trezzano p. 45, Verbano p. 35, Vigevano p. 34, Sestese p. 33, Arconatese, Sant’Angelo, Vergiatese e Solbiasommese p. 27, Fenegrò, Magenta e Pro Vigevano Suardese p. 22, Bustese p. 21, Villanterio p. 19, Atletico S. Giuliano p. 18, Union Villa Cassano p. 15 PRossimo TURno Atletico S. Giuliano-Fenegrò, Oltrepovoghera-Legnano, Vigevano-Pro Vigevano Suardese, Verbano-Sant’Angelo, Villanterio-Solbiasommese, Arconatese-Trezzano, SesteseUnion Villa Cassano, Magenta-Vergiatese. Riposa Bustese. CaTegoRia aLLieVi RegionaLe “a” 1997 giRone d ausonia-san Colombano, è pareggio di Massimiliano Tessera ausonia: Catanzaro, Bertoni, Dede, Zennari, Lanzillotti, Maestroni, 7 Boara, Jalloh, Micone, Bocellari, Valle Ayala. all: Gatoni san Colombano: Leoni, Ngantochou Ngonggan, Palmenghi, Filipponi, Zocchi, Orfei, Sbrozzi, Minafra, Conversano, Bravi, Meneghini. all. Agratti. arbitro: Orio L’Ausonia orfana di Portelli affronta in maniera perfetta la sfida contro il San Colombano. Finisce in parità un incontro che si potrebbe tranquillamente confondere con una partita di categoria professionistica. Le due squadre si sono affrontate fino all’ultimo in una sfida al vertice con l’Auso- nia che rimane al terzo posto tenendosi dietro proprio il Sancolombano, l 'arbitro Orio da un’occhiata all’orologio e alle 11:20 la sfida inizia, con un breve ma intenso dominio rossoblù con Bravi e Conversano che fanno impazzire la difesa neroverde che non regge gli assalti del fantasista e del robusto numero nove. Al dodicesimo minuto l’Ausonia si sveglia e con Boara trova la rete del vantaggio, l'ala raccoglie bene il lancio di Jalloh e dopo aver superato Leoni appoggia il pallone nella porta vuota. Nella ripresa la partita rimane uguale al primo tempo, adrenalinica e divertente , Conversano impegna subito Catanzaro che risponde bene. In seguito è Micone che costringe Leoni ad un altro miracolo. Il pareggio arriva con un rigore per atterramento dubbio di Minafra. Meneghini non sbaglia ed è 1 a 1. Dopo la rete del pareggio il campo rimane del San Colombano. marcatori: 12 1T Boara , 15 2T Meneghini (R) Uomo partita eCo: Leoni PReCisazione Sul numero 6 de L’Eco siamo incorsi in un’errore riguardante le marcature: i gol sono stati segnati da Gafforio e non da Pellegrinelli come da noi riportato mentre il terzo gol di Marigliano è corretto. COMPRA VENDITA NEGOZI E AZIENDE L’ECO DI MILANO E PROVINCIA via Conte rosso, 1 - Milano tel. 02/36504509 1. 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In effetti, la vita politica italiana non è nuova a capovolgimenti di fronte, ma nel caso specifico, Renzi aveva dichiarato all’indirizzo di Letta di stare tranquillo, che non voleva mettersi al suo posto. Dopo qualche settimana si è contraddetto. Forte della carica di segretario del partito, ha convocato la direzione del Pd ed ha dato il benservito a Letta. Il buon Enrico è stato oggetto di una violenza politica inaudita. Il neo presidente del Consiglio, in un recente passato, ha sempre dichiarato che avrebbe accettato la candidatura a presidente del Consiglio, solo dopo un’investitura popolare (in parole povere, dopo aver vinto le elezioni a capo di una coalizione di sinistra). Non è stato cosi; Renzi ha preso il primo pretesto che gli è capitato, per dire che il governo Letta non stava procedendo con la dovuta speditezza, per mandarlo a casa e autoproclamarsi presidente del Consiglio. Sempre in materia d'incoerenza, dopo aver affermato, “mai governi con Berlusconi”, la prima cosa che ha fatto da segretario del Pd è stata l’accordo con Forza Italia per le riforme. L’intesa per le riforme, può starci, ma poi Renzi non ha provato neppure a fare un governo (magari di minoranza) con Vendola. Il Pd, solo grazie a Sel ha guadagnato il premio di maggioranza che gli consente di avere un mare di deputati alla Camera. Ma si sa, Vendola ha grande personalità e idee chiare e a "Matteo", non piace essere contrastato da veri leader. Con il varo del nuovo governo, Matteo Renzi si è consegnato anima e corpo nelle mani di Angelino Alfano, che non è certo un campione di fedeltà, se si considera il fatto che ha abbandonato l’uomo al quale deve tutta la sua carriera politica (Berlusconi) nel momento della cacciata del Cavaliere dal Senato della Repubblica. Con simili premesse, il governo Renzi sarà condizionato da Alfano; non avrà vita facile e non sarà ricordato per longevità. La considerazione finale riguarda i due pesi e due misure usati da Renzi, riguardo alla scelta dei ministri. Mentre ha da un lato dovuto ingoiare il “rospo” rappresentato dalla pattuglia dei ministri del Nuovo Centro Destra di Alfano, dall’altro il nuovo presidente del Consiglio ha defenestrato Emma Bonino dal ministero degli Esteri. E a dire che Emma Bonino è l’esponente politico italiano più accreditato all’estero; pur non avendo un serbatoio di voti partitici, l’esponente radicale è sempre presente nei sondaggi, con alto indice di gradimen- attualItà SEGUITI DALLA PRIMA PAGINA to degli italiani. Che altro dire: Renzi è un presidente del Consiglio giovane, che usa vecchi metodi, compreso quello di aver coinvolto 9 diverse sigle politiche, nella composizione del governo. Inizia a governare con un partito diviso, che ha contribuito a spaccare. Noi facciamo i nostri auguri al Presidente Renzi, ma le premesse non sono delle migliori. Roberto Fronzuti Perché non... Tutti abbiamo sentito parlare di Chàvez che da comandante militare, alla fine del secolo scorso, ha preso il potere con una rivoluzione appoggiata dai militari, diventando successivamente Presidente della Repubblica venezuelana, con obbiettivi giusti, ed in parte raggiunti nei primi dieci anni, tesi a migliorare la situazione esistente nel paese che pur essendo ricco di molte risorse minerarie, petrolifere, agricole e naturali versava in una situazione di arretratezza nei confronti di altri paesi sudamericani. Purtroppo però il governo chavista negli ultimi anni si è trasformato in una dittatura contraddistinta da: Giustizia farraginosa e corrotta, posizioni estremiste antiamericane e anticapitaliste, allarmante dilagare della corruzione e delinquenza, che ha fatto scomparire il Venezuela dalle mete turistiche in voga sino a qualche anno fa. L’ultimo tassello di questa esplosiva situazione è avvenuto dopo la morte di Chàvez, quando con elezioni, vinte sul filo di lana e a detta di molti osservatori stranieri, truccate, a Chàvez succedeva il suo autista nel frattempo divenuto vicepresidente. Con queste premesse l’economia è crollata, l’inflazione è arrivata a più del 200%, le risorse petrolifere e minerarie sono diminuite, molte industrie multinazionali sono state costrette a vendere allo stato le aziende che poi non è riuscito a mantenere in vita, i generi alimentari scarseggiano (manca la farina di mais), spesso senza alcun avverti- Trovati... Dopo avere avvertito le forze dell'ordine, sul posto sono intervenuti antropologi e studiosi per stabilire a che epoca risalgono questi resti umani. "La chiesa di San Martino in Lambrate, ci dice il parroco don Luigi Badi, attualmente è posizionata dove un tempo sorgeva un altro tempio religioso, risalente al XIV o XV secolo; di essa rimane oggi solo il mento, viene tolta l’energia elettrica, manca il gas per cucinare, addirittura scarseggia la carta igienica, la sanità pubblica per una normale appendicite prevede che: si debbano prima fare delle donazioni di sangue, gli esami propedeutici devono essere fatti in cliniche private e gli eventuali presidi medici sono a carico del paziente. Queste sono le ragioni che dall’inizio di febbraio han- campanile. In quel tempo, nei pressi delle chiese c'era il cimitero dove venivano sepolti i defunti, in una fossa comune. Secondo un primo esame da parte degli antropologi che sono intervenuti sul posto, i resti dovrebbero risalire a prima di Napoleone, fra i 150 e i 200 anni fa". Oltre un secolo fa, fra il 1913 e il 1927 la chiesa di San Martino è stata ricostruita su quella preesistente ed è stata poi consacrata nel 1931 dall'allora cardinale di Milano Ildefonso no generato diverse manifestazioni pubbliche, pesantemente represse dal governo in carica sfociate il 12 febbraio nell’uccisione di due studenti e nell’arresto di centinai di dimostranti. Successivamente ci sono stati almeno altri quattro morti, torture a studenti incarcerati con l’accusa di terrorismo nazi/fascista e l’arresto di Leopoldo Lopez uno dei principali esponenti dell’opposizione regolarmente eletto. Tutto questo è avvenuto durante oceaniche manifestazioni popolari in tutto il territorio venezuelano con particolare accentuazione nell’occidente e nella capitale Caracas. maritza Ceballos Vacchini Schuster. A causa della scoperta fatta la scorsa settimana, i lavori delle fognature sono stati sospesi per alcun giorni, per consentire agli studiosi di rimuovere i resti umani e stabilire con precisione a che epoca risalgono. Sempre a causa dei lavori lunedì mattina si è avuta nella zona l’interruzione dell’erogazione dell’acqua per alcune ore, dovuta alla rottura di una tubatura. Verso mezzogiorno è ripresa l’erogazione. giovanni abruzzo
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