ECO 07_2014 - ecodimilanoeprovincia.it

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in tutt stro territor
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A Pantigliate e a Paullese
venerdì e sabato apertura 24 ore
MILANO - Strada Nuova Paullese 9 (MM3 San Donato)
Tel. 02.51628137
PANTIGLIATE (MI) - S.P. Vecchia Paullese 13
Tel. 02.90605219
SAN GIULIANO (MI) - c/o C.C. Le Cupole, via Pace 2
Tel. 02.98243132
Prezzo 1 euro
La cacciata
di Letta è
una pessima
trovata
Renzi parte male
di Roberto Fronzuti
Con tutta la benevolenza
dovuta ad un esponente politico, che ha da poco assunto una carica importante, Matteo Renzi merita
alcune considerazioni, alla luce dei fatti, che lo hanno portato alla presidenza
del Consiglio.
Le modalità con cui è avvenuta la rimozione di Enrico Letta dalla carica di
primo ministro, è stata etichettata da autorevoli organi di stampa, come
“omicidio politico”.
DI MILANO E PROVINCIA
L’ECO È UN GIORNALE CHE NON RICEVE CONTRIBUTO ALCUNO DALLO STATO E DAI PARTITI
Freddato a colpi d’arma da fuoco
numero 07 - dal 26-2- al 04-03-2014
seTTimanaLe d’inFoRmazione deL meRCoLedì
Per la pubblicità telefonare allo 02.36504509 - [email protected]
Direzione, Redazione e Pubblicità Via Conte Rosso 1 - 20134 Milano
Testata del 1968 fondata da
Roberto Fronzuti
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MILANO / REGOLAMENTO DI CONTI SABATO 22, NELL’AMBITO DELLA CRIMINALITÀ COMUNE
In caso di mancato recapito inviare al CPO di Pc
ediToRiaLe
NOTIZIE
SIAMO APERTI PER COLAZIONE DALLE
Pietro Mannisi, di 63 anni, è stato rinvenuto privo di vita all’interno di una Fiat 500, in via Caduti di Marcinelle
di Cristina Fabris
Un sessantatrenne, Pietro
Mannisi, è stato rinvenuto
morto all’interno di una Fiat
500, ucciso da 2 dei cinque
colpi di pistola che gli hanno sparato addosso in quella che è subito sembrata
un’esecuzione.
Le forze dell’ordine giunte
sul luogo del delitto hanno
trovato l’uomo già cadavere.
Secondo le prime ricostruzioni dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano che stanno indagando nel
passato del Mannisi, con
precedenti per furto, ricettazione, armi, droga e falso:
era uscito dal carcere l'ultima volta nel 2004. Il 63enne sarebbe stato attirato con
uno stratagemma in via Caduti di Marcinelle, a Lambrate, nei pressi di un centro
commerciale, dove i killer
lo hanno freddato sparandogli in maniera frontale, bucando il parabrezza dell’auto. Quando i soccorritori del
118 sono giunti sul posto, dopo una chiamata al 112, hanno trovato l’uomo già morto. Nella stessa via venne trovato ucciso l'8 dicembre
2012 un altro pregiudicato,
Ivano Casetto, di 48 anni.
Trovati resti umani
Le “mosse” di Pd e Udc
PesChieRa boRRomeo / eLezioni
SAN GIULIANO /
VICENDA CARDELLA
Lettera aperta
al sindaco e
al Consiglio
I sottoscrittori di questo comunicato, esponenti delle Associazioni di volontariato attive nella città di San Giuliano Milanese, vogliono espri-
Ritorna l’interesse
degli eredi per Rcs
Il servizio a cura di Gianluca Stroppa a pag. 6
LambRaTe - Chiesa san maRTino / Nel corso di scavi SAN DONATO / Dopo la scomparsa di Rotelli
segue a pagina 16
segue a pagina 11
di Giovanni Abruzzo
Resti di ossa umane là dove
oltre due secoli fa (pare ci
fosse una fossa comune di
un vecchio cimitero di epoca prenapoleonica) sono stati rinvenuti una settimana fa
accanto alla chiesa di San
Martino in via Saccardo a
Lambrate. La macabra scoperta è di alcuni operai intenti ad eseguire lavori per
la manutenzione delle tubature che interessano da diversi mesi la zona fra le vie
Conte Rosso, Saccardo e
Pitteri.
segue a pagina 16
Perché non
si parla del
Venezuela?
UN APPELLO
Di quello che sta succedendo in Venezuela i media italiani non parlano, eppure la
situazione venutasi a creare
ultimamente, in questo
grande paese sudamericano
in cui vivono molti italiani,
è diventata esplosiva.
Qualche premessa sembra
indispensabile per comprendere ciò che sta succedendo adesso.
Dopo la prematura scomparsa del professor Giuseppe Rotelli, presidente del Gruppo
Ospedaliero San Donato,
sembrava non esserci interesse degli eredi per la partecipazione nella RCS Corriera
della Sera. Nel corso degli anni il professor Rotelli, era diventato l’azionista di maggioranza relativa, del quotidiano
di via Solferino, con oltre il
15%. Rotelli aveva sottoscritto il capitale tramite la controllata del Gruppo Pandette.
il libro “due come noi”
segue a pagina 2
TRIBIANO / ALLA PRESENZA DEGLI AUTORI
Probabilmente, a Tribiano, in
pochi si sarebbero aspettati di
assistere alla presentazione di
un libro, scritto da due concittadini. Invece, questo evento inusuale per un paesino
della fascia periferica più
esterna, della provincia di
Milano, ha preso forma e si è
tenuto Venerdi 21 Febbraio
2014, presso la sala consiliare “Falcone Borsellino” del
centro polifunzionale Freud.
Gli autori, sono due abitanti
del comune, Mattia Tortelli,
18 anni, studente del liceo
classico Primo Levi di San
Donato Milanese, ed Elena
Gandini, 40 anni giornalista
di testate femminili di moda.
La storia di come è nato il libro è un pò il filo conduttore
del libro stesso. Un incontro
casuale, ma la causalità non
esite, un sogno e la determinazione nel realizzarlo.
mere rammarico e disappunto per l’improvvisa estromissione dalla Giunta dell’Assessore Eliana Cardella.
segue a pagina 11
SAN DONATO /
Sindaco Checchi
ma chi le
consiglia?
Il servizio a pag. 2
TRIBIANO / Per le amministrative
Lucente guarda ai giovani
e alle “quote rosa”
Se l’opposizione tace e non
commenta la ricandidatura del
Sindaco uscente, Franco Lucente, non perde tempo e prosegue la presentazione dei
suoi. Non mancano nelle liste
dei candidati per le prossime
elezioni amministrative di Tribiano, le donne, una di queste
è proprio una neofita della Politica, che ha deciso di candidarsi per il bene della sua città
dove vive con il marito e le
due figlie di 11 e 7 anni.
L’eCo CeRCa agenTi esCLUsiVi di zona (anChe PensionaTi). gUadagno mensiLe e FoRTi PRoVVigioni. TeL. 02/36504509
segue a pagina 16
segue a pagina 2
segue a pagina 2
Paura per l’auto esplosa
2
Dal nOstrO terrItOrIO
26 FebbraIO 2014
PIEVE / Nel quartiere Fausto Coppi, famiglie nel panico si riversano in strada
P
Sul posto i carabinieri hanno rinvenuto una bottiglia di plastica con liquido infiammabile e un accendino
di Ubaldo Bungaro
aura nel quartiere
Fausto Coppi per l’esplosione di un’auto.
Sul posto, i carabinieri hanno rivenuto una bottiglia di
plastica con tracce di liquido infiammabile e un accendino. Ancora una volta
tanta paura che ha interrotto la quiete di famiglie costrette a riversarsi in strada
per lo spavento.
A pochi giorni di distanza
dall’attentato che ha devastato un bar panetteria a Locate Triulzi, un altro attentato, classificato dagli inquirenti di matrice dolosa,
va ad aggiungersi alla lunga scia di azioni criminose
che stanno alzando il livello di guardia nella zona.
Nel mirino è finita un’automobile parcheggiata nei
box sotterranei delle palazzine di via Coppi.
Dalle finestre a raso del
giardino, che danno sui garage è scaturito fumo e
fiamme.
È subito scattato l’allarme e
sono intervenuti due mezzi
dei vigili del fuoco della caserma di Pieve Emanuele e
di Milano e una ambulanza
per assistere residenti in difficoltà.
I vigili del fuoco hanno impiegato un’ora per spegnere le fiamme che hanno
completamente distrutto la
Hyundai di una pensionata
e parzialmente una Fiat 500
parcheggiata di fianco.
Per raggiungere l’incendio,
i vigili del fuoco hanno dovuto smontare una cancel-
lata per poi calarsi nei garage con delle prolunghe
agganciate all’autobotte.
Durante un sopralluogo, i
carabinieri hanno rinvenuto poco distante dalle auto
incendiate una bottiglia di
plastica con del liquido infiammabile e un accendino
che sarebbero stati adoperati per dare fuoco alla
Hyundai.
sos per l’omnicomprensivo
SAN DONATO / La grande struttura scolastica va a pezzi
L’Omnicomprensivo va a
pezzi ed è necessario intervenire con urgenza. L’Sos è
lanciato da docenti e insegnanti che da tempo denunciano incuria e abbandono.
Un’azione costante di monitoraggio e l’invio di segnalazioni mirate alla proprietà, cioè alla Provincia di
Milano, per porre rimedio e
ripristinare la funzionalità
degli spazi ammalorati, è
stato richiesto all’organo
provinciale.
È questo l’impegno dell’Amministrazione comunale di San Donato Milanese che ha ben presente la situazione del grande istituto
scolastico di via Europa che
dal 1980 ospita licei e istituti tecnici. La struttura è
usurata dal tempo specialmente negli spazi destinati
allo svolgimento delle attività sportive, difficili da
usare da parte degli studenti. Il Comune ha sollecitato
la Provincia a intervenire.
ma chi le consiglia?
san donaTo / Sindaco Checchi
Le amenità del sindaco di
San Donato, non smettono
di stupire. Dopo la notizia
del rinvio a giudizio del comandante dei vigili urbani di
San Donato (vedi notizia a
pagina 8) il sindaco ha rilasciato la seguente dichiarazione: “attendiamo con piena fiducia l'esito processuale della vicenda, certi che il
Tribunale farà chiarezza in
tempi brevi. Ribadiamo,
inoltre, la fiducia anche nei
confronti del comandante,
avendo avuto modo di verificarne di persona, nel corso
del mandato amministrativo,
la professionalità e la correttezza”.
Il sindaco Checchi di San
Donato si lascia andare spesso a dichiarazioni, che -a nostro avviso- sarebbe meglio
evitare. Ma chi le consiglia
di fare queste cose? Lei utilizza il voi nel suo comunicato (parla a nome di tutti gli
assessori?). Poi fa l'affermazione di “aver verificato di
persona la correttezza del
comandante”. E chi dice il
contrario; c'è solo il pubblico ministero Maurizio
Asciono, che ha ritenuto di
rinviarlo a giudizio, per la
storia dei tre palmari che non
si sa che fine abbiano fatto.
Se il comandante Guido Fabio Allais verrà assolto saremo tutti contenti, ma lei non
anticipi l'esito del processo.
Signor sindaco, in passato
abbiamo letto sulla stampa
quotidiana i suoi aforismi;
non ascolti i cattivi consiglieri, stia abbottonato ed
eviterà incidenti di percorso.
Michela De Cicilia, 36 anni,
con in tasca un diploma di
perito chimico, svolge La
professione di mamma a
tempo pieno, si definisce curiosa e disponibile. Vuole dare il suo contributo, per poter concorrere a lavorare attivamente, se eletta, per Tribiano e per il futuro delle sue
figlie. Donne e Politica il valore aggiunto dell’altra metà
del cielo, dopotutto i tempi
sono cambiati e oggi le famose “quote rosa” sono state rese obbligatorie dalla po-
litica, per dare quelle risposte che solo la sensibilità e il
discernimento delle donne
sanno concepire. La sua decisione di candidarsi è nata
per caso su invito di un amico comune a Franco Lucente, che ovviamente ha accolto con grande entusiasmo la
sua candidatura, il volto nuovo che si va ad aggiungere,
al gruppo di candidati, per la
maggioranza assessori e consiglieri uscenti, del mandato
in scadenza.
sabina dall’aglio
Lucente guarda...
segUe daLLa PRima Pagina
“Un anno e mezzo fa, cioè
poco dopo il nostro insediamento”, afferma l’assessore all’istruzione, Chiara
Papetti, “abbiamo effettuato un accurato sopralluogo
all’Omnicomprensivo unitamente ai tre presidi, i referenti della Provincia e un
tecnico del Comune, per individuare le situazioni più
critiche sotto il profilo strutturale, e mettere in atto un
cronoprogramma di azioni
volto a risolvere i problemi.
Le problematiche del palazzetto - aggiunge l’assessore – erano già state opportunamente segnalate.
“Purtroppo”, spiega da par-
te sua il sindaco Andrea
Checchi, “il processo di trasformazione della Provincia, che dovrebbe portare
alla realizzazione della Città
Metropolitana, rende difficile in questo momento
un’interlocuzione risolutiva
con l’Ente sovracomunale”.
Tuttavia, fanno sapere i vertici del Comune, è stato
chiesto a Palazzo Isimbardi
se e quali provvedimenti
siano stati assunti dopo l’ultimo sopralluogo e se sia
stato stanziato un apposito
capitolo di spesa per poter
procedere ai lavori di ripristino.
d.P.
Elena e Mattia, si sono conosciuti questa estate, al grest del
paese, quando lei, accompagnando il figlio, conosce un
ragazzotto tra gli animatori
che, in breve, scopre essere il
figlio di un vecchio amico con
cui, anni prima, aveva diviso
esperienze teatrali dedicate ai
bambini della scuola materna
ed anche dei piccoli, ma grandi passaggi di vita. Si parlano,
scoprono la reciproca passione per la scrittura e da lì, nasce l’idea di fare un blog in
cui, ognuno dei due, nel ruolo
dell’interprete di una storia
d’amore, scrive la sua parte.
Lo sritto cresce e prende forma dal “botta e risposta” tipico di questo strumento di internet. Quello che era nato per
gioco, nel giro di qualche mese si trasforma in progetto e
poi in manoscritto. Sia Mattia
che Elena, nonostante la differenza di età, sono grandi sognatori ma molto determinati
ed Elena, grazie al suo lavoro,
conosce qualche editore a cui
inviarlo.
Nel giro di poco, l’Arduino
Sacco, un editore romano, dà
riscontro positivo: il libro si
può stampare! I due sono increduli, soprattutto Mattia che
dai suoi 17 anni, crede di essere entrato in una sorta di
reltà parallela, da cui però non
vuole uscire. Arriva la firma
di un contratto un po’ atipico,
con clausole come: ”si sconsiglia di firmare il presente
contratto editoriale a tutti quegli autori che pensano di aver
scritto un’opera immortale o
che la loro opera cambierà il
mondo …”. Contratto però,
che fa capire che l’editore è
quello giusto per partire, uno
che crede nei sogni ma anche
nella pragmaticità che bisogna
mettere in atto per realizzarli.
La firma, (che per Mattia, essendo minorenne, viene fatta
dai genitori) e poi in stampa.
Le prime copie che arrivano a
casa, sembrano materializzarsi dal nulla e creano una euforia ed una soddisfazione impagabile. Mattia in questa fase, a differenza di quella per
arrivare alla stampa, in cui è
servita di più la determinazione e la conoscenza dell’editoria di Elena, con l’energia e la
forza tipica della sua età, inizia a mettere in atto più azioni possibili per la diffusione
del libro. Una pagina Facebook dedicata, una presentazione a scuola e poi fa di tutto, dal contatto con l’amministrazione comunale all’ evento in facebook, per arrivare alla presentazione di venerdì.
La serata, a cui hanno partecipato circa 50 persone, si è alternata tra la lettura di brani
del libro, fatta da due attori del
gruppo teatrale locale, nel ruolo di Ele & Matt, interpreti
della storia , e l’intervista agli
autori, fatta da Paola Palpacelli, regista dello stesso gruppo. Un bella serata, vera, sentita e carica di grande emozione. La dimostrazione che
anche per “Due come noi”, a
volte i sogni diventano realtà.
Nota: Il libro è acquistabile on
line all’indirizzo: http://www.arduinosacco.it/product.php?id_p
roduct=1056.
ll libro due come...
segUe daLLa PRima Pagina
amava sandro Pertini
il socialista enzo Liguori
san giULiano / Funerali con tanta gente in chiesa
Amava Sandro Pertini, il socialista Enzo Liguori, il vicesegretario del Psi di San
Giuliano Milanese deceduto domenica 9 febbraio, all’età di 49 anni, precipitando dal balcone di casa sua.
Per lui l’indimenticabile
presidente della Repubblica
era un’icona senza eguali
nel panorama politico nazionale per cui è rimasto
molto contento quando, a
metà anni ’90, l’Amministrazione comunale gli ha
intitolato la piazza attigua al
Municipio. Ai suoi funerali,
celebrati giovedì 20 febbraio nella chiesa di San
Giuliano Martire, hanno
partecipato in commosso silenzio molte personalità politiche e civili della città.
C’erano il segretario regionale del Psi, Nando Vertemati, il dirigente provinciale del partito Forcella, i segretari di sezione di San Donato Milanese e Mediglia,
l’assessore provinciale Roberto Cassago, il presidente
del Consiglio comunale
Giocondo Berti, assessori e
consiglieri comunali di tutti i gruppi politici di maggioranza e opposizione, le
associazioni, gente comune.
La chiesa era piena. A Liguori piaceva parlare con
tutti pur essendo un uomo di
sinistra al midollo. Nelle
manifestazioni e nei cortei
era il portabandiera del Psi.
Presenti anche Francesco
Maroni e Sergio Rossi, presidenti delle due sezioni partigiane di San Giuliano e
Borgolombardo, di cui Liguori era un membro di segreteria. Vicino all’altare,
c’erano le due bandiere del
Psi e dell’Anpi. In prima fila la moglie, signora Emilia,
e la figlia 17enne, Veronica,
con alcuni compagni di
scuola, e i parenti. Alla fine
della cerimonia funebre, il
presidente Rossi ha consegnato alla moglie di Liguori il foulard dei partigiani e
una bandierina tricolore.
“Caro Enzo, hai lasciato un
grande vuoto…”, ha scritto
la vedova in una lettera consegnata al presidente Anpi
di Borgo sull’altare. “Vogliamo dire a Vincenzo che
gli vogliamo bene perché 49
anni sono pochi, anzi pochissimi”, ha detto don Lino Maggioni all’omelia. La
salma è stata tumulata al cimitero Campoverde.
domenico Palumbo
segUe daLLa PRima
Ritorna l’interesse...
Ed è proprio quest’ultima che nei giorni scorsi ha acquistato dalla Banca Popolare di Lodi (ora Banco Popolare) lo
0,91% delle quote Rcs, stimato 113.9 milioni di euro.
Quest'operazione, fa pensare ad un rinnovato interesse degli
eredi d Giuseppe Rotelli, per il Corriere della Sera.
santo Consonni
segretario regionale
MILANO / CONGRESSO PSI LOMBARDIA
Il Psi della Lombardia ha riconfermato nei giorni scorsi
Santo Consonni segretario regionale.
Dopo l'elezione di Pierpaolo Pecchiari a segretario provinciale (eletto al posto di Roberto Biscardini) di cui abbiamo dato notizia sul numro 5 de L'Eco (12 febbraio),
si completano i quadri dirigenziali del Partito socialista
lombardo.
direttore responsabile
Roberto Fronzuti
Vice direttore
Giovanni Abruzzo
di milano e Provincia
Consiglio di direzione
Domenico Palumbo,
Ubaldo Bungaro,
Giuseppe Torregrossa,
Osmano Cifaldi, Roberto Arioli
Coordinatrice di redazione
Serena Natale
Composizione e impaginazione
International Media - Milano
Tel. 02/36504509
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stOrIa e Cultura
L’ospedale nato nel 1456
26 FebbraIO 2014
3
Lo scrittore Pecchiai (1927) ci aiuta a ricostruire la nascita del “Maggiore” di Milano Il governo ha approvato un disegno di legge in
U
Il duca Francesco Sforza lo volle a salvaguardia della salute pubblica
n’interessante volume sulla nascita dell’ospedale Maggiore
di Milano (Pecchiai 1927) ci
aiuta a ricostruire la nascita
di questo edificio di cui si
ammirano ancora le grandiose costruzioni che ospitano i reparti.
Dopo l’ingresso a Milano e la proclamazione a
duca di Francesco Sforza,
i milanesi avdi Osmano
vertirono suCifaldi
bito gli effetti
innovativi del
nuovo Signore che, coadiuvato dal colto e valentissimo
cancelliere del ducato, Cicco
Simonetta, prese subito dei
provvedimenti per riorganizzare le istituzioni milanesi, in
ogni ramo di attività politica
da quello interno fino agli affari esteri.
La cancelleria affidata al Simonetta, su precise indicazioni del Duca, varò una serie di norme volte a puntellare saldamente lo Stato su
nuove basi. Tutto venne definito fin nei minuti particolari ed in questa delicata e
difficile opera fu affiancato
oltre che dal Simonetta anche dalla moglie Bianca Maria che stabilì con i sudditi
preziosi contatti umani: “...
sforzate de imparare et usare quelle cose che spectano
ad magnanimi unitade, justicia et clementa, qual se
convengano ad quelli che
expectano de havere regimento ...”.
Si mise ordine sull’ordinamento giuridico ed amministrativo, si riorganizzò e disciplinò il servizio della cancelleria generale, si vararono nuovi statuti commerciali e degli artigiani, nacque
l’idea di istituire la banca del
Monte per finanziare primariamente le campagne agricole, si attese alle spese della Corte e si redasse un preciso elenco delle pubbliche
proprietà del Ducato, venne
rilanciata l’arte tipografica
ed infine si dotò Milano di
un grandioso ospedale volto
alla salvaguardia della salute pubblica. Francesco Sforza era un principe saggio e
palazzo di sua proprietà
presso la chiesa di S.Nazzaro, con le vaste aree annesse
su cui per l’appunto doveva
sorgere il grandioso ospedale, degno dell’altezza del
Ducato e d’una città così illustre come Milano.
La posa della prima pietra
avvenne il 12 aprile, secondo la versione di Antonio
Averulino, in arte Filarete,
che ebbe il primo incarico
per la costruzione. Ma l’erezione dell’edifico sanitario,
poi continuata da Guiniforte Solari e dall’Amadeo, richiedeva, secondo gli usi del
tempo, un decreto della Santa Sede. La bolla di Pio II
L’ospedale Maggiore - Milano
lungimirante e volle fortemente l’istituzione di un importante ospedale adeguatamente idoneo alla sua funzione. Nel diploma di fondazione, conservato nell’archivio storico dell’ospedale,
in data 1° aprile 1456, il Duca donò per la “bisogna” un
Piccolomani in data 9 dicembre 1458 autorizzò a costruire il nuovo ospedale
corredato di chiesa, campanile, cimitero (l’attuale Rotonda Besana), a concentrare nel nuovo edificio tutti gli
altri piccoli ospedali in Milano e sobborghi ed a confe-
rire al Duca il diritto di delegare un suo amministratore ospedaliero.
L’ospedale era costituito da
una piazza centrale attraversata da edifici disposti in
crociera. Ogni ala della stessa era rirervata ad una determinata patologia. Solo i cittadini sofferenti di malattie
acute potevano essere ammessi alle struttura. Si costruì un sistema fognario, si
costituì un ordinario cambio
della biancheria ospedaliera
e un sitema di ventilazione
dei cameroni di degenza. Un
corpo stabile di medici ed infermieri organizzati dagli
esperti sanitari di S. Camillo de Lellis (1550-1614) era
preposto alle cure ed al sollievo dei pazienti. Fin dagli
esordi l’organizzazione dell’ospedale, denominato anche Cà Granda, rappresentò
un modello per gran parte
degli ospedali attivi in quell’epoca. Il servizio provvedeva ai ricoveri, alle accetazioni temporanee, alle cure
urgenti per i traumi ed alla
“Ruota” ove venivano lasciati i neonati delle ragazze
madri. La Cà Granda fin
dall’inizio poteva ricoverare fino a circa 300 pazienti,
col tempo si assicurò ai cittadini un consistente ampliamento della struttura ad
un maggior numero di ammalati. La gestione della
complessa istituzione fu affidata ad un consiglio di gestione costituito da 18 nobili milanesi nominati principalmente da un luogotenente ducale.
impariamo il milanese, con le regole...
La RUbRiCa meneghina
Abbiamo visto alcune prime regole relative al verbo “Avè”; proseguiamo ora
nello studio dello stesso verbo.
Se il verbo è seguito dalla preposizione “de” lo stesso assume il significato
preciso di “dovere”: mì gh’hoo de andà
(io devo andare).
Più raramente usato, si trova anche la
forma contratta “gh’hii”, in luogo della forma più estesa “gh’avii”
Nel dialetto milanese non sono presenti
il passato remoto e il trapassato remoto, in loro vece si usano rispettivamente il passato prossimo e il trapassato
prossimo.Ancora forme contratte nel
verbo in esame sono nell’imperfetto,
forme che tendono a richiamare il verbo “vèss” (essere):
mì gh’eva
tì te gh’evet
lù el gh’eva
numm gh’evom
vialter gh’evov
io avevo
tu avevi
egli aveva
noi avevamo
voi avevate
lor gh’even
a cura di Gianfranco Gandini
essi avevano
TRadUzioni
Tirà sòtt – investire
Tirà sù – costruire, allevare
Tirà innanz – proseguire
Tirà adree – trascinare, scagliare, portare con sé, svendere
Tirà foeura – estrarre, far uscire
Tirà grand – allevare (i figli)
mesTee
brovador – sbroccatore, così era chiamato l’operaio addetto alla ripulitura
della seta, dalle impurità e sporcizie che
vi si attaccavano durante la filatura
brumista – vetturino, conduttore di
carrozze (brumm) a quattro ruote e
chiuse che portavano due persone. Il
termine deriva dall’inglese “brougham”, dal nome di Lord Brougham
che le fece divenire alla moda.
Caderghee o cadregatt – dal latino
“catedra” (sedia) colui che fabbrica o
ripara le sedie ma detto anche di chi noleggiava le sedie in chiesa o per spettacoli all’aperto
Cain – forma gergale per identificare
la guardia di finanza; evidente la derivazione da Caino, quale simbolo di crudeltà. Questa forma era particolarmente diffusa tra i contrabbandieri, per ovvie ragioni
deTTi e modi di diRe
Pan, vin e luganeghin l’è on mangià
divin – pane, vino e cotechino è un
mangiare divino
el fioeu tropp carezzaa l’è mal levaa
– il figlio toppo coccolato è mal cresciuto
el mond l’è mezz de vend e mezz de
comprà – il mondo è mezzo da vendere e mezzo da comperare
i dottor al lett d’on malaa, hinn come i orb che fann a bastonad – i medici davanti al letto di un ammalato sono come ciechi che fanno a bastonate.
Col cognome
della mamma
cui si sancisce la libertà di scelta per i genitori
In Italia il desiderio di conservare è sempre più forte rispetto a quello di rapportarsi
con gli altri Paesi. E le riforme non riescono a decollare.
Il fatto, poi, che ci siano problemi prioritari su cui intervenire non giustifica lo stallo su altri fronti, sulle questioni, intendo, slegate dalla
crisi economica o dal riassetto costituzionale e inerenti,
invece, i diritti dei cittadini.
In parlamento esistono più
commissioni ed ognuna è tenuta a portare avanti le proposte di legge di sua competenza.
Pensiamo al diritto di famiglia. Qui molte questioni di
forte impatto,
anche emotivo, suscitano
accesi dibattiti che non
sempre portano a soluzione giuridiche
concordate. È
come se vivessero in un
limbo dal
quale stentano
a venir fuori. Nel nostro Paese, si sa, è difficile fare passi
avanti. E si fa sempre più ampio il divario tra i cambiamenti sociali e le sacche di
resistenza di molta politica.
Nel mese di gennaio uno di
questi dibattiti è tornato alla
ribalta a seguito di una sentenza della Corte europea dei
diritti umani che chiama lo
Stato italiano a modificare la
disciplina interna relativa all’attribuzione automatica del
cognome paterno al figlio.
L’antecedente è la storia giudiziale di due coniugi milanesi cui lo Stato ha impedito
di registrare all’anagrafe la
propria figlia con il cognome
materno.
Dal 1999, anno di nascita della bambina, la coppia ha intrapreso una vera e propria
battaglia giudiziale che parte
in Tribunale, passa attraverso i vari gradi di giudizio e
approda a Strasburgo ,alla
Corte europea dei diritti dell’uomo, davanti alla quale i
coniugi invocano l’applicazione degli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei
diritti dell’uomo.
La prima di queste disposizioni assicura il diritto al rispetto della vita privata e familiare, la seconda sancisce
il divieto di ogni forma di discriminazione. L’automatismo del patronimico rispecchia una tradizione patriarcale molto radicata nel nostro
Paese, un retaggio millenario
che risale al diritto romano e
che si contrappone a ciò che
da molti anni è possibile fare
in altri Paesi dove l’esercizio
dei diritti viaggia allineato al
principio delle pari opportunità. In Italia i figli di coppie
unite in matrimonio possono
solo aggiungere il cognome
materno dietro apposita istanza al prefetto. Una sorte di
autorizzazione amministrativa che comporta un particolare iter burocratico. Niente
da fare, invece, se il cognome della mamma si vuole attribuire alla nascita, neanche
se il papà è d’accordo.
Alla Corte europea l’escamotage di poter aggiungere il
nome materno non è stato ritenuto sufficiente. Nella sentenza si precisa che la violazione del
principio di
non discriminazione non
sta nella regola che stabilisce che ai figli
legittimi sia
attribuito il
cognome paterno quanto,
piuttosto, nel non aver previsto una deroga a tale principio; in questo sta l’elemento
discriminante verso le donne.
La decisione della Corte diventerà presto esecutiva. Nel
frattempo il governo ha approvato un disegno di legge
in cui si sancisce la libertà di
scelta del cognome per i genitori sposati purché, naturalmente, ci sia accordo tra
loro. C’è solo da sperare che
l’accoglienza sia bipartisan e
che si arrivi ad una soluzione giuridica conforme a quello che è un principio di civiltà
giuridica. Le discussioni in
Parlamento non mancheranno; come quella dei fratelli
con cognomi differenti, o
quella dei cognomi per le seconde e terze generazioni.
C’è poi chi ritiene che il testo che attende di essere presentato in parlamento porti
in sé ancora il germe della discriminazione di genere. Il
cognome materno è ammesso soltanto se il padre è d’accordo. Perché non vale il
contrario? Comunque s’intenda procedere un fatto è indiscutibile: quando si tratta
di tirar su i figli sono le donne le prime ad essere chiamate in causa; quando ,invece, c’è da marchiare la stirpe, nonostante la scomparsa
della patria potestà (sostituita con la potestà genitoriale)
sembra che l’unica etichetta
in commercio sia quella del
padre. Il problema è culturale, prima che giuridico.
Francesca Piragine
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4
buche profonde
10 centimetri
PONTE LAMBRO / VIA DEGLI UMILIATI
Ritorniamo ancora sulle
buche pericolose in via
degli Umiliati.
La più pericolosa si trova
di fronte al numero civico
35, davanti al bar tabacchi. Le abbiamo misurate
(come si vede nelle foto)
e abbiamo constatato che
la profondità è di circa 10
centimetri, altamente pericolosa sia per i pedoni
che per le auto che vi transitano.
di Milano e dove nei banchi di quel Consiglio comunale siedono politici
che sono stati eletti proprio con i voti di Ponte
Lambro.
La mancanza di marciapiedi, inoltre, obbliga i pedoni a camminare pericolosamente sulla strada con
grave rischio soprattutto
per anziani e bambini.
La stessa situazione la
possiamo trovare anche in
Nella foto: una buca profonda 10 cm
E proprio su una di quelle
buche un’auto ha rotto il
cerchione e sfasciato il
pneumatico.
La cronaca recente racconta che, via degli Umiliati è solo una strada costellata di buche pericolose, dimenticata dal
grande palazzo dove alloggia il primo cittadino
La m4 diventerà realtà
MIlanO rOgOreDO - CIttà stuDI
26 FebbraIO 2014
via Vittorini, nei pressi del
Centro Cardiologico Monzino ed in via Monte Oliveto.
Il nostro auspicio è che le
istituzioni pongano fine a
questo scempio e a questo
degrado, ripristinando
questa strada per la sicurezza dei cittadini.
Ubaldo bungaro
Il Comune è impegnato a realizzarla, ma intanto è pronto un piano alternativo
“S
Il progetto esiste già e si viaggerà su navette, parte dei cantieri verranno destinate ad area sosta
vorato con Governo e Parlamento per salvaguardare
l’intera opera con l’eventuale differimento dei contributi già stanziati sull’opera stessa”.
Ecco qui: anche il sindaco
riconosce che ci sono difficoltà, ascrivibili ad altri
ma ci sono.
per intero! Chiacchere, naturalmente ed in questo va
riconosciuta la serietà del
sindaco che non si farà in
tempo per Expo, neanche
per le due fermate attese
(Linate e Forlanini Fs).
Gli altri cantieri, poi, da
Solari a San Babila, apriranno dopo Expo per non
presentarsi ai visitatori con
la città “bucata”.
Ricordiamo che nel non
tanto lontano 23 febbraio
2009, al “Tavolo Lombardia” l’allora sindaco Moratti con l’ex governatore
Formigoni misero nero su
bianco che nel settembre
2014, sarebbero state ultimate le superstrade ZaraExpo e Rho-Monza, la linea 5 fino la Tangenziale
Est esterna, la Pedemontana e la linea 4 del metrò,
A marzo verrà costituita la
società mista pubblico-privata e, come ha dichiarato
il sindaco, Palazzo Marino
è riuscita a salvare 172 milioni del governo spostando a dicembre 2014 la
chiusura dei contratti con
le banche per 500 milioni
da trovare.
La delibera del Cipe sul
progetto definitivo, però,
non è ancora arrivata da
di Cristina Fabris
u di una cosa
non ci possono
essere dubbi o
equivoci: il Comune di Milano è impegnato a realizzare la M4. Abbiamo sempre lavorato in questa direzione perché consideriamo la M4 un’opera strategica per Milano”.
È quanto ha affermato il
sindaco di Milano Giuliano Pisapia lo scorso 17
febbraio, quasi a fugare i
molti dubbi di esperti e cittadini; su questo, crediamo
di poter dire che non ci sono dubbi, anche alla luce
delle tante battaglie portate avanti dalla giunta per
avere i finanziamenti da
Roma.
Giuliano Pisapia ha però
voluto aggiungere che
“Per quanto riguarda il
tratto per Expo, le difficoltà non sono certo ascrivibili all’Amministrazione, ma ad altri soggetti
coinvolti nella realizzazione dell'opera, e stiamo cercando comunque di terminare i lavori nei tempi previsti.
Solo se necessario valuteremo un nuovo cronoprogramma per la realizzazione delle opere.
Nel frattempo abbiamo la-
Roma, così come dovrà essere rivista — e sganciata
da Expo — tutta la tempistica. Fine dei lavori: 2021.
In questo quadro, l'assessore Del Tenno e il commissario unico di Expo
Giuseppe Sala hanno
esplicitamente richiesto lo
studio di un piano alternativo per la gestione dei
flussi dei visitatori provenienti dall'aeroporto di Linate.
"Per la prima volta - ha
detto Del Tenno - abbiamo
compreso quali sono le
reali difficoltà.
La M4 per noi è un'opera
prioritaria e auspichiamo
dunque o una soluzione o
la definizione di un piano
alternativo".
Il piano esiste già e si viaggerà su navette; parte dei
cantieri e delle aree oggetto da lavori verranno momentaneamente destinate
ad “area di sosta” e la viabilità cittadina subirà qualche ritocco.
Non ci faremo una bella figura, sostengono in molti,
ma forse i turisti preferiranno usare un solo mezzo, la navetta, per andare
direttamente al sito di Expo 2015 o un solo bus per
andare in centro città, che
viaggerà interamente su
corsia preferenziale.
Raid con sparatoria in un bar L’officina del riuso creativo
PIAZZA ASPROMONTE / Sei persone fermate tra cui uno ferito RigeneriAmo, uno spazio dove ridare vita agli oggetti e socializzare
Rissa e spari in piazza Aspro- te una banda rivale. Lo go dell'agguato, in un parmonte a Milano.
scontro si è poi spostato in chetto, gli agenti hanno troCoinvolte una decina di per- strada e i due gruppi hanno vato molti bossoli di calibri
sone, ma sola una è rimasta sfoderato le pistole. I colpi diversi, tre bastoni, un pieferita: un 24enne bode di porco, spranghe,
sniaco, non grave,
un martello, uno spray
soccorso alla clinica
al peperoncino e una
Città Studi.
pistola a salve.
Dalle prime ricostruLa polizia ha fermato
zioni si è trattato di
sei persone, tutte con
una aggressione tra
precedenti penali e
due gruppi di rom orisenza fissa dimora, alginari dell'Est Europa.
cune irregolari, boAttorno alle 22.30 di
sniaci e croati tra i 17
giovedì scorso, una
e i 30 anni.
decina di persone
I fermati sono ora inhanno fatto irruzione
dagati per detenzione
I giardini di piazza Aspromomonte
in un locale di via
illegale di armi; anche
Lulli, angolo piazza
il ferito è indagato e
Aspromonte, armati di ba- esplosi sono stati almeno 10 un’ottava persona, irreperistoni e coltelli e subito è a quanto risulta dai bossoli bile, è stata segnalata per
esplosa una rissa con un al- ritrovati dalla polizia scien- tentato omicidio.
tro gruppo, presumibilmen- tifica. Poco distante dal luoC.F.
PONTE LAMBRO /
In via degli Umiliati
La potatura
degli alberi
Operai in azione per la potatura degli alberi in via degli Umiliati a Ponte Lambro
che, in generale, va effettuata nel periodo del riposo
vegetativo, quindi in inverno. In primavera, la pianta
si risveglia e mette in funzione i suoi processi.
La potatura ha lo scopo di
stabilire ed equilibrare il
rapporto quantitativo totale
della linfa e il numero di
gemme (rapporto fra apparato radicale e aereo), in
pratica si lasciano poche
gemme, queste hanno mol-
ta linfa e producono germogli assai vigorosi, a scapito
della formazione di gemme
da fiore (pochi frutti!).
U.b.
Il quartiere di Lambrate è diventato, senza
alcun dubbio, uno dei più rappresentativi
delle trasformazioni, prima urbanistiche poi
sociali, che coinvolgono ex quartieri industriali. Ora il nuovo
plus per il quartiere
è rappresentato da
“RigeneriAmo”,
un’officina di quartiere dove chiunque
può dare nuova vita
agli oggetti usati,
vecchi o da aggiustare. Lo spazio si trova
in via Folli 32, presso l’atelier dell’artista Manuel Felisi. In questo spazio, ogni
mercoledì dalle 15 alle 22, si potrà usufruire gratuitamente di strumenti e consigli di
designer ed esperti del restyling per cercare, in modo creativo, di riparare o ridipingere vecchie sedie e mobili usati, recuperare oggetti in disuso o semplicemente rimet-
terli a disposizione. Un modo intelligente,
quindi, friendly e sostenibile per sposare la
causa del riuso, del riciclo, ma anche uno
spazio dove socializzare e scambiarsi idee.
Si potrà partecipare
anche a workshop gratuiti dedicati al riuso
creativo, divisi per fasce di età.
“RigeneriAmo” è un’iniziativa finanziata da
Fondazione Cariplo e
promossa da Istituto
Oikos (www.istituto‐oikos.org), ONG
che dal 1996 si occupa
di tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile, in partnership con Streetstudioevents
(www.streetstudio.it), associazione culturale che gestirà lo spazio, e Ingegneria Senza
Frontiere (www.isf.polimi.it), che quantificherà i benifici ambientali del progetto.
C.F.
Viale gran sasso / Rapinato appartamento
Arrestati due cileni sorpresi a svaligiare un appartamento venerdì scorso alle 13.40: si tratta di un 21enne e di un 26enne, entrambi con
precedenti. Ad allertare le forze dell’ordine è
stato un vicino. I due uomini avevano forzato
la porta di un appartamento del secondo piano prelevando numerosi oggetti di valore ancora da stimare ed un pc portatile. Bloccati dopo un tentativo di fuga, in uno zaino e in una
borsa da palestra nascondevano oltre alla refurtiva anche numerosi attrezzi da scasso. I
due cileni sono stati arrestati con l’accusa di
furto in concorso.
chiedere l’intervento degli agenti di Polizia.
A quanto riferito mentre erano entrambi in
palestra, il 35enne avrebbe ricevuto uno
schiaffo dal 34enne e sarebbe così scoppiata una lite con spintoni e insulti.
bReVi daL TeRRiToRio a cura di Cristina Fabris
Via amadeo / Lite in palestra
Lite per futili motivi in una palestra sabato
scorso intorno alle 20. Si tratta di un 34enne e di un 35enne, è stato quest’ultimo a ri-
Viale gran sasso / furto sulla linea 91
Lunedì è stato arrestato per furto, intorno
alle 18.30, un 34enne cileno che ha rubato
il cellulare ad una passeggera della linea 91.
A bloccarlo due egiziani che avevano assistito alla scena. Gli agenti di polizia sono
stati allertati proprio dai due nordafricani
che sono intervenuti in aiuto della vittima
del furto, una 20enne italiana. Lo scippatore ha visto la giovane che parlava al cellulare e glielo ha strappato di mano per poi
fuggire scendendo dal mezzo. Arrivati sul
posto gli agenti hanno arrestato l’uomo per
furto con strappo, nessuno è rimasto ferito.
segrate
“esultanza fuori luogo”
Un comunicato stampa del Pd definisce “una vittoria di Pirro” la sentenza T-Red
Fu proposta una comunicazione preventiva del sistema, ma l’Amministrazione l’attivò repentinamente
I
di Gianluca Stroppa
n casa Pd, come è stata
letta la sentenza che ha
mandato assolto il sindaco Alessandrini ed i vertici della polizia locale sul
caso dei T-Red? “Una vittoria di Pirro” l'ha definita
un comunicato stampa redatto a quattro mani dal capogruppo in consiglio comunale, Vito Ancora, e dal
segretario cittadino, Damiano Dalerba.
“Di fronte ai problemi di
traffico intenso creato sulla via Cassanese- recita la
nota dei democratici- il ricorso a tecnologie di controllo automatizzato era ed
è, ovviamente, auspicabile
nell'ottica di tutelare l'incolumità delle persone e
aumentare la sicurezza
stradale. La nostra posizione è sempre stata volta a
sostenere che l'applicazione di tali sistemi dovesse
essere introdotta con gradualità e con una comunicazione preventiva agli automobilisti. Ciò non avvenne, anzi si preferì attivare i T-Red repentinamente, causando non solo
l'ovvio malcontento di migliaia di essi, ma anche notevoli danni a tantissimi
conducenti professionisti.
Mai abbiamo strumentalizzato tale questione per fini
di propaganda politicoelettorale e mai siamo entrati nel merito delle vicende processuali lasciando, come è nostra abitudine, tale compito alla magistratura”.
Il Pd ricorda poi come si
mosse all'epoca. “Proponemmo in una prima fase,
inascoltati, di introdurre tale sistema con una comunicazione preventiva sulla
stampa locale specificando
la tipologia delle apparecchiature, i modi, i tempi e
le caratteristiche di funzionamento.
In una seconda fase l'applicazione del sistema per
un periodo limitato (alcune
settimane) ma senza sanzioni, vale a dire avvertendo l'utente della infrazione
commessa e informandolo
che a partire da una certa
data la sanzione sarebbe
Il dato corrisponde solo ad
una stima ma intanto, in vista della redazione del Bilancio di previsione, l'amministrazione guidata da
Adriano Alessandrini quantifica in un milione di euro
tondi la somma che le casse comunali introiteranno
dalle multe elevate per infrazioni al Codice della
strada.
La metà dell'importo, dunque 500.000 euro avrà una
destinazione vincolata: un
primo quarto della quota
citata sarà dirottato su interventi di sostituzione,
ammodernamento, potenziamento, messa a norma e
manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell'ente, mentre un
secondo quarto, di pari en-
tità dunque, verrà riservato
al potenziamento delle attività di controllo e accer-
mezzi ed attrezzature. Il
25% del totale invece può
essere connesso a svariate
Damiano Dalerba Pd
stata applicata sistematicamente. Questo avrebbe evitato tante polemiche sulla
seria intenzione dell'amministrazione di non voler fare cassa, bensì di voler ridurre incidenti a volte molto gravi. Per questo oggi
sono inappropriate le ‘urla’
di vittoria dell'amministrazione.
Non possiamo non condividere l'amarezza di tutti
quegli autotrasportatori che
hanno perso il posto di lavoro a causa delle decurtazioni di punti sulla patente
e di tutte quelle persone
multate che, permetteteci
di esprimere un'opinione,
sadicamente venivano trovate in errore.
A nostro parere si doveva
fare un'opera preventiva,
mentre si preferì punire
perché il sindaco e l’amministrazione di allora non
vollero procedere, come
proponevamo, con un po'...
di buon senso”.
in vista del bilancio di previsione
L’Amministrazione introiterebbe un milione di euro dalle sanzioni del Codice della strada
tamento delle violazioni in
materia di circolazione
stradale, anche attraverso
l'acquisto di automezzi,
finalità: miglioramento della sicurezza stradale, installazione di barriere e sistemazione dei manti stra-
dali, redazione di piani urbani del traffico e piani per
la viabilità extraurbana, interventi per la sicurezza
stradale, a tutela degli utenti deboli quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, svolgimento da parte degli organi di polizia locale nelle scuole di corsi
didattici finalizzati all'educazione stradale, assunzioni stagionali a progetto di
operatori della polizia locale, finanziamento di progetti di potenziamento dei
servizi notturni e di prevenzione delle violazioni
inerenti la guida sotto l'influenza di alcool e sostanze stupefacenti, interventi
a favore della mobilità ciclistica.
g.s.
Le donne che subiscono
violenza sono anche qua e
dunque è importante far
passare questo messaggio”.
Per Segrate è stato un successo: anche il primo cittadino Adriano Alessandrini
ha inteso essere al fianco
delle donne con tanto di
fiocco rosso in bella mostra
sulla giacca: “La presenza
delle istituzioni è un segnale per evidenziare la dovuta sensibilità al tema del rispetto delle donne e per dire no alle forme di prevaricazione in tutto il mondo”.
L'anno scorso il “One Billion Rising” ha coinvolto un
miliardo di persone in tutto
il mondo, lo stesso giorno,
in una danza collettiva davanti a tribunali, scuole, uffici pubblici, ambasciate e
piazze per chiedere di fermare la violenza contro
donne e bambine.
“One Billion” sta tristemente a significare che una
donna su tre, nel corso della sua vita, sarà violentata o
picchiata. Ovvero, un miliardo di donne.
g.s.
Contro la violenza sulle donne
Dipendenti del comune e cittadini in piazza per ballare e dire basta a questo fenomeno
Si sono date appuntamento in piazza per ballare e
dire no alla violenza sulle
donne.
Dipendenti del comune,
semplici cittadine ed anche
qualche bambina si sono ritrovate davanti al centro civico Verdi per prendere parte all'iniziativa lanciata a livello mondiale e denominata “One Billion Rising”.
Variopinte ma quasi tutte
con un segno distintivo rosso addosso oltre all'adesivo
ufficiale della campagna,
hanno ballato sulle note di
un brano composto appositamente per l'evento.
A guidare il gruppo durante il flash-mob, la dirigente
del settore servizi educativi, culturali e rapporti col
cittadino Paola Malcangio.
“L'anno scorso- ha raccontato- sono andata con una
collega all'iniziativa tenutasi a Milano. Mi son detta,
perché non proporla anche
a Segrate? È un bell'evento
che non è esclusivo delle
grandi città, è giusto che anche i centri più piccoli aderiscano.
26 FebbraIO 2014
5
La replica del sindaco Alessandrini per il
comunicato stampa del Partito democratico
“sui T-Red falsità
e sciacallaggio”
“Ora basta alle falsità e allo dei T-Red. Prima di procesciacallaggio di ieri e di og- dere con il posizionamento
gi”. È l'esplicito titolo scel- dei dispositivi avvisammo
to dall'amministrazione di la cittadinanza con tutti i caAdriano Alessandrini, nel nali a disposizione dell'amcomunicato stampa di repli- ministrazione. Il primo meca alle posizioni espresse se nemmeno multammo, ma
dai vertici del Pd dopo la ci limitammo ad avvisare i
sentenza sui T-Red, che ha cittadini della presenza dei
assolto in primo grado sin- T-Red.
daco e comandante della po- Proprio alcuni esponenti del
lizia locale.
Pd misero l'amministrazio“Non sono stati sufficienti ne alla gogna, invitando a
sette anni di
sottoscrivere la
accuse, insulti,
raccolta firme
ingiurie e polefinalizzata a far
miche- ha atcondannare l'otaccato il priperato del como cittadino-;
mune. In consiancora oggi,
glio comunale
malgrado l'aspoi, la vicenda
soluzione mia,
è sempre stata
del comandanstrumentalizzate e del vicecota. L'ho già dimandante delchiarato e ora
la polizia localo ripeto: non
le, e di consec'è stata nessuguenza dell'inna vittoria. Il
Il sindaco Adriano
tera amminicaso T-Red non
Alessandrini
strazione coesisteva, è stamunale, lo
to montato ad
sciacallaggio continua. Le arte sul nulla.
dichiarazioni riportate nel Ora resta il silenzio attonito
comunicato diramato dal Pd di tutti gli automobilisti che,
e firmato da Vito Ancora e fidandosi di certi personagDamiano Dalerba sono del gi, cui anche il Pd ha dato il
tutto infondate”.
proprio appoggio, si sono ilE Alessandrini entra nello lusi che sarebbero stati rispecifico: “Non è assoluta- sarciti per le sanzioni non
mente vero- osserva- che pagate. I multati, adesso, sanon vi fu informazione pre- pranno chi ringraziare”.
ventiva circa l'installazione
g.s.
“segrate-Cologno”
unite dalla ciclabile
INAUGURATO IL NUOVO TRATTO
Segrate e Cologno sono unite da qualche giorno da un
nuovo tratto di pista ciclabile, bypassando le vie Palmanova e Padova tramite
una passerella ciclopedonale di oltre 200 metri. Oltre a
quello del percorso ciclabile, è stato tagliato anche il
nastro della nuova galleria
tonnellate. Una scelta motivata dalla necessità di evitare intralci ad una zona già
fortemente condizionata
dalla notevole mole di traffico veicolare e pedonale.
La nuova galleria invece
parte dalla rotatoria di Cologno Monzese arrivando
sino al S. Raffaele, miglio-
di 420 metri che sottopassa
la Padana Superiore e via
Padova. Nel complesso,
grazie alle due nuove infrastrutture trae beneficio il sistema di collegamenti fra la
Tangenziale est, Milano, i
comuni della cintura come
Cologno Monzese, Vimodrone e Segrate e l'ospedale
S. Raffaele.
Alla nuova passerella ciclabile si lega una curiosità: è
stata infatti assemblata a terra prima di essere poi collocata al suo posto con l'ausilio di una mega gru da 800
rando i collegamenti stradali urbani ed extraurbani.
Parte della nuova arteria sottopassa la SS11 e via Padova con una galleria a doppia
corsia di marcia lunga 420
metri, con marciapiedi laterali e impianti di sicurezza
tecnologicamente avanzate
(sistema di ventilazione, rilevamento fumi, antincendio, videosorveglianza,
Sos).
Agli interventi viari si è aggiunta la creazione di un
nuovo piccolo polmone verde di 65.000 mq.
g.s.
elezioni, le “mosse” di Pd e Udc
6
PesChIera
26 FebbraIO 2014
A neanche tre mesi dalle comunali, il Partito democratico schiera contro la candidatura di Falletta il 28enne Zambon
Fermento in questi giorni anche in casa Unione di Centro, che ha indicato Paolo Bersani come referente cittadino
A
di Gianluca Stroppa
tre mesi scarsi ormai
dalle elezioni comunali, le diverse pedine dello scacchiere politico
peschierese si stanno sistemando. Il Pd, per fronteggiare la scontata ricandidatura di Antonio Falletta, ha
scelto la linea “verdissima”,
rappresentata nella circostanza dal 28enne Luca
Zambon.
I democratici dunque hanno
deciso di by-passare il preliminare rappresentato dalle “primarie”, affidando tutte le loro chance al giovane
segretario cittadino. Zambon ha in pratica bruciato le
tappe: segretario dallo scorso mese di ottobre, allorché
si avviò la fase di rinnovamento nazionale e locale,
l'esponente Pd prova ora addirittura a “scalare” il municipio.
Una scelta molto “renziana”, se vogliamo, quella di
promuovere le nuove leve a
ruoli di responsabilità, rottamando qualche vecchio
Luca Zambon
candidato del Pd
“trombone” della politica.
L'uscita allo scoperto del
maggior partito del centro-
sinistra non fa che offrire un
assist alle altre formazioni
d'area magari ancora incerte, chiamate ora a convergere su Zambon o a schierare
Paolo Bersani
candidato dell’Udc
un candidato di bandiera per
eventuali primarie di coalizione.
In queste settimane c'è fermento anche in casa dell'Udc. Giorni fa il segretario
provinciale dello scudo crociato, Salvatore Papa, ha indicato in Paolo Bersani il referente cittadino del partito
in vista delle elezioni.
L'Udc, nonostante le alterne
vicissitudini che lo hanno
marginalizzato a livello nazionale, conta a Peschiera
ancora un discreto credito.
L'obiettivo, ora che si avvicinano le elezioni, è di rispolverare un po' di quel
mai sopito orgoglio democristiano, da mettere a disposizione di un candidato
sindaco forte ed autorevole.
Il compito principale di Bersani, nelle prossime settimane, è quello di cucire le
storiche convinzioni del partito ad un programma elettorale su misura.
Se ne saprà certamente, a
breve, di più.
in città spunta... la via che non c’è
Via della Vittoria esiste nominalmente e serve all’individuazione anagrafica dei senzatetto
Via della Vittoria a Peschiera, dove
sarà mai? Se vi capita di doverla cercare, rassegnatevi perché non la troverete mai.
Eppure esiste, almeno nominalmente.
Si tratta di una strada, del tutto fittizia, che serve all'individuazione anagrafica dei soggetti senza fissa dimora, intendendo per questi non solo i
classici girovaghi ma anche ad esempio gli artisti degli spettacoli viaggianti piuttosto che commercianti od
artigiani ambulanti.
L'intitolazione di questa via territorialmente non esistente segue norme
vecchie di sessant'anni.
Una legge datata 1954 ad esempio,
contempla come all'anagrafe della po-
polazione residente vadano registrate
anche le posizioni relative a persone
senza fissa dimora ma che hanno stabilito in un determinato comune il loro domicilio.
È dunque un diritto del soggetto senza fissa dimora vedersi registrato; qualora non lo facesse sarebbe considerato genericamente residente nel comune di nascita.
Chiaramente chi si presenta agli uffici per farne richiesta dovrà fornire tutti gli elementi necessari a comprovare l'effettiva sussistenza del domicilio.
Domicilio che può essere dettato da
particolari interessi o che può anche
intendersi come il luogo al quale con
maggior frequenza si fa riferimento
per un'attività. Norme più recenti, oltre ad aver istituito presso il Ministero dell'Interno un apposito registro nazionale delle persone senza fissa dimora, ravvisano la necessità per le
anagrafi locali di procedere all'intitolazione di una via territorialmente non
esistente, cui attribuire un nome convenzionale.
A Peschiera alcuni soggetti hanno
espresso richiesta di iscrizione anagrafica pur non possedendo una dimora abituale; così da oggi risiederanno (si fa per dire) in via della Vittoria. Ma ripetiamo: non perdete
tempo a cercarla sulle mappe di Peschiera.
g.s.
Tra le grandi scuole circensi d’europa
Il Piccolo Circo dei Sogni, una realtà consolidata in città tra le vie Carducci e XXV Aprile
Il Piccolo Circo dei Sogni
è ormai una realtà consolidata in città, al punto da
rappresentare anche un
motivo d'orgoglio per i peschieresi. Recentemente,
l'amministrazione ha assegnato un'area di quasi
3.500 mq, all'angolo tra le
vie Carducci e 25 Aprile,
da destinare alle attività
circensi/ludiche. E per Paride Orfei, figlio del grande Nando, si incardina il
sogno di realizzare in città
una delle più grandi scuole d'arte circense d'Europa.
Per la tua
pubblicità su
Chiama
02/36504509
“Da noi in Italia- sottolinea
Paride- le realtà organizzate sono poche. Ci aspetta
un lavoro lungo ma ce la
faremo.
Realizzeremo una struttura
imponente, dotata di un
parcheggio da 200 posti ed
aiuole verdi.
Chi verrà a trovarci sarà
accolto in una hall capiente ed anche il foyer sarà comodo ed accogliente, in
modo che i genitori possano aspettare con tranquillità che i figli finiscano le
lezioni”.
Una struttura fissa dunque,
che somiglierà per certi
versi ad una palestra.
Vi saranno due ampi tendoni, uno del diametro di
20 metri, destinato alle discipline acrobatiche, ed
uno di 30 metri per gli
spettacoli con il trapezio.
Non passeranno dunque
inosservati ed anzi il tendone più grande avrà capienza fino a 500 persone,
in modo da poter ospitare
anche degli spettacoli.
“Il nostro obiettivo- prosegue il maestro circense- è
quello di consentire al
maggior numero di persone possibile di venire a frequentare i nostri corsi, an-
che a chi viene da fuori
città o da altre regioni.
Per questo abbiamo anche
attrezzato un convitto dove
poter dare ospitalità fino a
10 ragazzi che vogliano intraprendere i corsi professionali”.
Un qualcosa insomma che
potrebbe vagamente somigliare ai college made in
U.S.A. “La ciliegina sulla
torta di questo sogno- conclude Paride Orfei- è la
realizzazione di un maneggio per l'ippoterapia da utilizzare in ogni stagione
dell'anno”.
g.s.
Grazie alla sua versatilità, la struttura è
idonea a soddisfare le esigenze di tutti
Le destinazioni al
Centro Calipari
Il comune opera una decisa rivisitazione degli spazi
sociali presenti a Linate.
L'Amministrazione di Antonio Falletta, per non venir meno al proprio impegno a fianco delle associazioni di volontariato e continuare ad offrire opportunità aggregative e socio-ricreative alle fasce fragili
della popolazione (disabili
ed anziani), si è trovata recentemente dinnanzi ad un
poker di necessità.
Anzitutto, definire la nuo-
coterapeuti e pedagogisti.
Altro spazio da trovare è
quello da riservare alle attività di laboratorio destinate ai ragazzi diversamente abili e, per finire,
quello per la ludoteca, temporaneamente spostata nei
locali ex Centro di aggregazione.
Tante collocazioni da ricercare dunque, ed il Centro Calipari sembra, per la
sua versatilità, la struttura
idonea a soddisfare le esigenze di tutti.
Centro Calipari
va convenzione per il Centro anziani, visto che il precedente accordo, inclusivo
di soggiorno climatico, telesoccorso ed attività ricreative, è scaduto.
Va perciò individuata una
nuova sede poiché l'attuale, alle ex scuole, abbisogna di manutenzioni urgenti.
In secondo luogo va ricercato uno spazio per il Centro per le famiglie Prometeo, servizio che si propone di dare una risposta qualificata e sostenibile ai bisogni delle famiglie attraverso esperti psicologi, psi-
Il piano terra dell'immobile, che ospita oggi i ragazzi del “Cag” potrebbe accogliere a giorni alterni disabili e sede della ludoteca
mentre i locali all'interno
del salone, adiacente gli
studi medici, inizialmente
predisposti per accogliere
il distaccamento degli uffici comunali, potrebbero essere destinati a Prometeo.
Sarà invece la palazzina vicina al Centro Calipari, dove trovano posto i laboratori dedicati ai bambini autistici, ad accogliere il nuovo
Centro Anziani.
g.s.
MelegnanO
scuola, aspettative di oggi Castello ancora nel
L’importante tavola rotonda si è tenuta nei giorni scorsi presso la sala delle Battaglie
Presenti due docenti universitari, Pier Cesare Rivoltella e Maria Assunta Zanetti
S
i è tenuto nei giorni
scorsi, presso la sala
delle Battaglie del castello Mediceo, un'importante tavola rotonda sul tema “ Domande e aspettative sulla scuola di oggi”.
Il convegno, incentrato sulla domanda formativa proveniente dalla cintura sudmilanese, è stato patrocinato dalla Regione, diversi comuni limitrofi a Melegnano
(Vizzolo, Carpiano, S. Zenone e Cerro) oltre che da
un vasto panorama di organizzazioni ed associazioni
no-profit.
Dopo i saluti di rito e le introduzioni lasciate al sindaco Vito Bellomo, l'assessore alle Politiche educative Raffaela Caputo, il dirigente scolastico dell'istituto Dezza, Laura Cusinato
ed il rettore del centro scolastico Giovanni Paolo II,
Maria Teresa Golfari, il dibattito è entrato nel vivo
con i risultati della ricerca
condotta da Domenico Dosa, direttore del centro studi “Alspes”, sulla domanda
di formazione della popolazione scolastica residente
nel Sudmilano.
Un tema ripreso successivamente, puntando sulla veste
qualitativa della formazione
nel contesto europeo, da
Marco Laganà e Anna Maggi di “ Ice” (Iniziativa cittadini europei) mentre a seguire si è aperta la tavola rotonda su “Le prospettive
della scuola italiana tra fragilità e risorse” alla presenza dell'assessore regionale
Valentina Aprea, del direttore dell'ufficio scolastico
regionale Francesco De
Sanctis e di suor Anna Monia Alfieri, presidente di
“Fidae Lombardia”.
Al tavolo dei relatori anche
due docenti universitari:
Pier Cesare Rivoltella, inse-
La trasformazione urbanistica dell'area a nord della
ferrovia, un tempo occupata dalla cascina Bertarella,
è giunta ad uno snodo cruciale. Il consiglio comunale, con il voto contrario delle minoranze (sola eccezione Lucia Rossi che si è astenuta), ha sbloccato definitivamente l'operazione che
avrà importanti ricadute per
la città sotto diversi punti di
vista. La proposta per la
realizzazione di un complesso produttivo fu avanzata tre anni fa dalla società
“Accademia”, in nome e
per conto del Gennaker,
fondo comune di investimento immobiliare.
La proposta, interessante
una superficie territoriale
complessiva di 28.000 mq
circa, prevede l'urbanizzazione di un'area interclusa,
di forma triangolare, confi-
destinazione produttiva previsti. Il progetto prevede,
inoltre, il prolungamento di
via Morandi, la realizzazio-
nante con la linea ferrata
dell'alta velocità da un lato
e con edifici produttivi e
viabilità dagli altri lati.
Tre in tutto i capannoni a
ne di una nuova viabilità ad
uso pubblico parallela alla
ferrovia, dotata dei relativi
sottoservizi, nuovi parcheggi in via Morandi e nella
strada di nuova attuazione.
E ancora, l’esecuzione di
una strada di collegamento
tra via Rizzi e la Sp 40 Binasco-Melegnano, opera
prevista in territorio di S.
Giuliano Milanese in un'area compresa tra la citata
strada provinciale e gli edifici produttivi esistenti a
Melegnano.
Un intervento che risulta
strategico sia per la messa
in sicurezza di un'area oggetto di frequenti occupazioni abusive a confine tra
i due comuni, oltre che per
sgravare viale della Repubblica, uno degli assi
viabilistici più critici, dal
traffico pesante diretto verso il comparto industriale
cittadino.
g.s.
manganese ed un rispetto invece dei limiti consentiti di
triclorometano. In conclusione, l'area di via Rizzi non
necessita di alcun intervento di bonifica e può essere
riutilizzata a fini industriali/commerciali.
Circa 1.200 mq. di superficie sul volume complessivo
sopra detto, saranno ceduti
in un secondo tempo all'amministrazione comunale per la realizzazione di
parcheggi ed aiuole verdi.
La convenzione contemplerà altresì l'intera riqualificazione dell'ambiente circostante, che segnala evidenti problematiche di de-
grado. In aggiunta, si provvederà a sistemare e rifinire
la rotatoria su via Morandi,
completare il manto di copertura con acciottolato e
realizzare la segnaletica tra
via Morandi e viale della
Repubblica. Il comune incasserà oneri per 380.500
euro circa, ma di essi una
parte (75.500 euro) sarà
scomputata per creare i parcheggi e le zone verdi.
g.s.
di Gianluca Stroppa
gnante di Scienza della Formazione alla Cattolica di
Milano, che ha intrattenuto
la platea sui percorsi possibili e sostenibili che sposano qualità e innovazione
mentre Maria Assunta Zanetti, docente di Psicologia
dello sviluppo e dell'educazione a Pavia, ha centrato
l'attenzione sul rapporto
scuola-famiglia.
In chiusura sono intervenuti, tra gli altri, gli studenti
del “Benini”, l'assessore all'Istruzione di Carpiano,
Paolo Branca, Patrizia
Mantegazza dell'associazione italiana genitori e
Marco Masi del “CDO”
Opere Educative.
26 FebbraIO 2014
7
Dei cartelli divelti e “scarabocchiati”,
nonostante le telecamere di sorveglianza
mirino dei vandali
Il maniero Mediceo non fa
in tempo a godersi una sistemata che subito torna oggetto di stupide azioni vandaliche.
Negli ultimi giorni, hanno
fatto pessima mostra di sé
un cartello divelto dalla sua
sede ed abbandonato a terra e scarabocchi senza significato lasciati in diversi
punti del giardino all'italiana mentre la recinzione del
parco giochi è stata abbattuta.
stinta nelle scorse settimane introducendosi nella sede cittadina dell'Avis piuttosto che presso la casa
scout. Una scia insomma di
devastazioni gratuite che, è
il sentore in città, l'amministrazione comunale non
contrasta a dovere. Il parco
del castello poi, al posto di
recitare un ruolo da fiore all'occhiello, vede sempre più
messi in discussione i divieti che dovrebbero caratterizzarlo.
L'eterno cantiere che corre
lungo l'ala più estesa dello
storico edificio, senza peraltro che vi si svolgano interventi manutentivi, è una
perversa fonte di attrazione
per i soliti ignoti che vogliono sfogarsi con le bravate di turno.
In città c'è chi insinua che si
tratti dell'azione sconsiderata di un'unica banda, la
stessa magari che si è già di-
Non è insolito, ad esempio,
la domenica mattina quando ancora la città è addormentata, vedervi scorrazzare liberamente cani anche di
grossa taglia e privi di museruola.
In barba ad un esplicito divieto e nonostante le telecamere, che dovrebbero riprendere il comportamento
non consentito.
g.s.
semaforo verde per gli insediamenti
Sulla ex Bertarella sarà realizzato un complesso produttivo di tre capannoni
L’area di via Rizzi
non è inquinata
Nella zona la società “Melegnano Sole” realizzerà un piccolo polo del settore terziario
Fa un po' notizia, in senso
positivo stavolta, il fatto che
un'area rientrante seppur
parzialmente nel perimetro
dell'ex chimica Saronio, non
sia inquinata. Tanto che le
autorità competenti hanno
rilasciato per essa il nullaosta all'insediamento di nuove attività produttive. Siamo
al margine ovest di Melegnano, tra le vie Rizzi e Morandi, dove la società “Melegnano Sole” realizzerà un
piccolo polo del settore terziario su un terreno di circa
10.600 mq. Il piano di caratterizzazione dell'Arpa,
che ha concluso formalizzando l'ok ad un utilizzo a
fini industriali, aveva evidenziato la presenza di rifiuti abbandonati, che sono
stati rimossi e smaltiti insieme a dei fusti che contenevano melme nerastre.
Il campionamento del terreno non ha portato al riscontro di valori anomali, mentre il prelievo dell'acqua di
falda faceva rilevare una
diffusa contaminazione da
Le nutrie arrivano fino in centro
L’animale si è spinto fino all’interno di un cortile di via Castellini
Incredibile ma vero. Una nutria, il grosso
roditore introdotto dal Sudamerica che ha
invaso i fossi di pianura, si è
spinta nei giorni scorsi fin nel
centro abitato. Noncurante
della confusione che regna in
città, l'animale è stato avvistato nel cortile di un palazzo. A notarlo sono stati i residenti di un condominio di
via Castellini, tutto fuorché
una strada periferica di Melegnano, che hanno immediatamente lanciato l'allarme
alla portineria dello stabile.
In pochi secondi, spaventato dal caos, l'animale aveva fatto perdere le proprie tracce. L'episodio, che ne replica uno analogo
di qualche tempo fa allorché un esemplare comparve nei pressi della sede munici-
pale, segnala una volta di più in maniera
allarmante l'emergenza causata dal sovrappopolamento di questo
roditore. Per gli agricoltori si
tratta di un'autentica piaga per
il duplice dannoso effetto rappresentato da un lato dalle devastazioni delle coltivazioni
in superficie e dall'altro dall'incessante attività sotterranea cui sono dediti gli animali che imperterriti scavano
gallerie in continuazione minando così l'equilibrio idrogeologico. Tutte le campagne
attorno a Melegnano, in qualunque direzione si osservi, sono ormai in balìa delle
nutrie, un problema non facile da scardinare e che finisce per creare anche tensioni tra animalisti e agricoltori.
g.s.
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san DOnatO
L’urlo di via sanguinetti:
“no all’antenna Telecom”
8
26 FebbraIO 2014
SAN DONATO / Difficile incontro in sala consiliare gremita al massimo fra residenti e tecnici di telefonia mobile
U
“È troppo vicina alle nostre case”. Il sindaco Checchi: “La sposteremo sul Sesto palazzo Eni”
di Domenico Palumbo
rla, proteste, disperazione. Giovedì
sera, 20 febbraio,
l’aula consiliare di San Donato Milanese, piena di oltre 200 persone, si è trasformata in una specie di
ring in cui era difficile distinguere chi era lo sfidante e chi il campione. I colpi dei guantoni, per così dire, sono finiti in faccia a
uno e all’altro.
Difficile stabilire chi abbia
vinto.
Forse c’è stata parità. L’argomento era scottante e riguardava l’antenna di telefonia mobile impiantata
da Telecom Italia a fine
2013 senza alcun preavviso, su un terreno di proprietà in via Sanguinetti, in
pieno centro cittadino, fra
palazzi, scuole materne e
giardini pubblici frequentati dai bambini. I residenti di via Iannozzi e via Martiri di Cefalonia, i più prossimi a via Sanguinetti, non
hanno gradito la sorpresa e
si sono ribellati.
Il sindaco Andrea Checchi,
fiutando l’aria infida, ha
pensato bene di organizzare un’assemblea pubblica
specifica facendo arrivare
non solo i tecnici di Telecom ma anche gli esperti di
Arpa, l’Agenzia regionale
protezione ambientale, garante della salvaguardia
dell’ambiente e quindi della bontà dell’impianto. Ma
“esperti” erano pure molti
cittadini presenti all’incontro che, dati alla mano,
confutavano i numeri proclamati dai tecnici.
Il sindaco veniva più volte
NOLO
AUTO A
25 €
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L
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s
a
NO
R
IO
AL G
interrotto durante il suo intervento, ma anche gli
esperti di Telecom e Arpa
non avevano vita facile fra
brusii e contestazioni.
“I dati sono camuffati”, urlava uno seduto in fondo
alla sala aiutato in questo
da una ragazza che asseriva che “i dati non sono corretti”. E via a ricominciare
da capo a spiegare che, come diceva l’Ing. Giovanni
Biolchi, capo dell’ufficio
tecnico del Comune, “l’impianto non è nocivo”.
Checchi ha dovuto difendersi pure dall’accusa
infondata di “aver incassato soldi” nella presunta
trattativa Telecom-Comune.
Nel concitato frangente
giungevano voci distorte
secondo cui Vincenzo Di
Gangi e Giacinto Calculli,
i due noti consiglieri co-
munali del Nuovo Centrodestra e della Nuova Dc,
avrebbero preferito un
“Consiglio comunale aperto” dove, a loro dire, non si
sarebbero verificati “schiamazzi in aula”. Sembra che
il sindaco Checchi non abbia voluto accettare la loro
richiesta.
Ma nella circostanza erano
presenti numerosi esponenti di entrambi gli schieramenti politici di maggioranza e opposizione. In prima fila c’era tutta la Giunta comunale. Il dibattito era
coordinato dall’assessore
alle Politiche ambientali,
Andrea Battocchio.
“L’antenna non può essere
installata lontana dal centro abitato per avere più potenza di ricezione sui telefonini”, s’affrettava a dire un tecnico della Telecom.
La spiegazione non convinceva. “Ma perché tutte
le altre antenne, che a San
Donato sono una ventina,
sono messe in periferia, e
non in centro?”, ha chiesto
una donna.
Però ce n’è una pure in via
Libertà, ed è della Wind.
All’ingresso dell’aula venivano distribuiti dei depliant esplicativi della
World Health Organization, l’Organizzazione
Mondiale della Sanità, sugli effetti dei campi elettromagnetici e sulla salute
pubblica, ma pochi, forse
nessuno, aveva il tempo di
leggerli.
Più accettabile era l’impegno richiesto ad Arpa per
“una campagna di monitoraggio periodica e continuativa nel tempo per la
misurazione e la valutazione dei segnali emessi dal-
l’apparecchio RadioBase
di via Sanguinetti”. Ma la
richiesta più pressante e
unanime era un’altra, ed
era lo spostamento dell’antenna in un altro posto.
Per legge la programmazione degli operatori telefonici non può essere
contrastata.
Però sembra ci sia un tentativo di accordo fra Telecom ed Eni per la collocazione di un’antenna sul costruendo Sesto palazzo uffici “ed è lì – ha detto il sindaco Checchi, tranquillizzando tutti – che il Comune troverà un canale d’interlocuzione per spostare i
ripetitori di via Sanguinetti in un’altra sede”.
“Ma nel frattempo l’antenna non può essere spenta?”,
ha chiesto uno del pubblico in chiusura. La risposta
non è pervenuta.
il sogno di Veronica, diventare una stilista
SAN DONATO / Ha solo 20 anni, ma la sua passione la porta lontano
Ha solo 20 anni ma la sua mente è già
rivolta verso traguardi lontani nel mondo effimero dello spettacolo e dell’alta moda in particolare. Veronica Rivalta, una ragazza di San Donato Milanese con la testa piena di sogni, “tutti da realizzare”, dice l’interessata non
aspetta altro che di lanciarsi, su una
passerella dove sfilano modelle bellissime sfavillanti di colori che lasciano
la bocca aperta a tutti. Lei è una bella
ragazza, ma non è una modella. Il suo
sogno è diventare una stilista con un
atelier aperto in via Montenapoleone
o in via della Spiga dove i nomi famosi
sono scritti in grande sulla vetrina luminosa. Come le Sorelle Fontana che
negli anni passati a Roma dal nulla
crearono un impero. O come Valentino, Armani e compagnia bella, nel
mondo maschile. “Atelier Veronica”:
non ti affascina vedere il tuo nome
scritto in modo chiaro nei negozi di abbigliamento?”, chiediamo. “Non miro
così in alto”, si schernisce la neo stilista che in cuor suo per adesso si accontenta di tenere aperto un laborato-
Rinvio a giudizio
Veronica mentre indossa l’abito da
sposa, una delle sue creazioni
Per il comandante dei Vigili dott. Alais
Che fine hanno fatto i famosi
palmari acquistati e mai arrivati a palazzo municipale? Di
questo dovranno rispondere il
Comandante dei Vigili e altre
due persone coinvolte nell’indagine che vede un capo
di imputazione che pesa co-
me un macigno, truffa aggravata in concorso ai danni dello Stato. Circa 4.500 euro per
l’acquisto, nel 2010 con fondi pubblici di tre palmari, destinati al comando dei Vigili,
che in via Battisti non sono
mai arrivati. Tutto è nato dalla denuncia di una dipendente comunale che a inizio 2012
aveva segnalato presunte irregolarità. Dal pm Maurizio
Ascione, il filone di indagini
scaturito che ha portato al rinvio al Giudizio del Comandate Dott. Guido Fabio Allais,
a cui era stato notificato il 6
luglio 2012, l’avviso di garanzia. Nessun commento in
merito dal Comandante e dalle altre due persone coinvolte
nella vicenda.
rio di sartoria in una grande stanza assegnatale dalla nonna a Milano. Un
luogo dove poter dare sfogo alla propria creatività e soddisfare la clientela, anche la più esigente. “Quando ero
piccola mi divertivo a creare abiti per
donna usando come modelle le… bambole regalatemi dalla mamma”, sorride Veronica. Poi, man mano che cresceva, chiedeva consigli alle sarte più
esperte su come creare pizzi e merletti. La passione non le è mai venuta meno anche se sulle spalle, per sbarcare
il lunario, ha già altre esperienze lavorative, come commessa, barista, volantinaggio, hostess ecc.
“Mi sono diplomata in una scuola di
moda”, afferma, “ma trovare un lavoro che mi piacesse, non era facile. Per
questo ho preferito mettermi in proprio
nell’appartamento di mia nonna”.
“Che tipo di clientela hai…?”, chiediamo ancora. “Un po’ tutti, donne,
maschi, ragazzi, ragazze, bambini, anche le signore di una certa età che vogliono rimanere sempre giovani”, risponde divertita. Auguri.
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gara rifiuti irregolare, sel va al Tar
san gIulIanO
9
SECONDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ IL BANDO DA 38 MILIONI DI EURO È ILLEGALE E VA ANNULLATO
26 FebbraIO 2014
“Manca l’indicazione del Consiglio comunale”, dice Massimo Molteni. “Tutta fuffa”, replica il sindaco Lorenzano
G
di Domenico Palumbo
ara d’appalto del
servizio rifiuti nel
mirino di Sel a San
Giuliano Milanese dopo
l’approvazione in aula consiliare avvenuta sabato 28
dicembre scorso, in piena
festività natalizie, con la
sola presenza dei 14 esponenti della maggioranza di
centrosinistra, Pd-Idv-Il
CentroIl Bene per San Giuliano, e l’assenza per protesta della minoranza,
composta da Forza Italia,
Gruppo misto, Lega Nord,
Movimento 5 Stelle, Vivi
Bene San Giuliano e Sel,
10 in tutto. La convocazione era avvenuta “con urgenza” dopo che, qualche
giorno prima di Natale, sullo stesso argomento la seduta consiliare era andata
deserta per mancanza del
numero legale. Erano assenti alcuni rappresentanti
del Pd per motivi familiari. Si tratta di un bando
pubblico molto consistente del valore di quasi 38
milioni di euro da affidare
per 8 anni alla ditta vincitrice della gara. Il termine
per la presentazione delle
domande di partecipazione
scade il 21 marzo prossimo. “E’ un bando illegale
perché privo delle indicazioni del Consiglio comunale”, fa sapere Massimo
Molteni, capogruppo di
Sel. Molteni ha fatto ricorso al Tar, firmato anche dal
suo compagno di partito,
Francesco Marchini, per
L’Anpi teme l’ignoto e per
non essere dimenticata, soprattutto per non disperdere
il valore della Resistenza,
cardine dell’associazione dei
partigiani, apre ai partiti politici e al loro impegno contro il neo fascismo che “non
è più come una volta, però
‘tocca’ ancora”, ha sottolineato preoccupato Sergio
Rossi, presidente della sezione di Borgolombardo.
L’occasione è data dall’annuale assemblea degli iscritti, tenutasi domenica 16 febbraio nella storica sede di via
Labriola. Rossi ha letto una
commovente lettera della
moglie di Enzo Liguori, vicesegretario del Psi e dell’Anpi, deceduto, domenica
9 febbraio, precipitando dal
balcone della propria abitazione. Il presidente ha proposto di collocare una sterle
in piazza Garibaldi in ricordo di Piero Ferrario, Luigi
Moretti e Aldo Lotti.
“L’Anpi ha un passato, ma
ha pure un futuro”, ha affermato Ivano Taietti, responsabile della comunicazione
della Federazione provinciale di Milano. I 150mila iscritti in tutta Italia, di cui 35mila giovani dai 18 ai 35 anni,
109 sezioni aperte in Lombardia, dimostrano ampiamente che “l’Anpi esiste ancora”.
È un potenziale formidabile
di luoghi pubblici da sfruttare per fare politica soprattutto per i partiti di sinistra.
“L’Anpi non può essere il ricordo classico della Resistenza, ma aperto pure alle
istanze del paese anche con
l’utilizzo del web e di internet”; dichiara Francesco Maroni, segretario della sezione
di San Giuliano Milanese.
Maroni ha annunciato l’apertura di una nuova sezione
Anpi a San Donato Milanese il prossimo 25 aprile.
Prossimamente verrà organizzata una visita al Binario
ne di capigruppo in commissione, deputata in prima battuta ad esprimere un
giudizio preventivo sull’argomento. “E’ un appalto fuori controllo – afferma
Molteni – perché approvato senza il consenso dell’aula consiliare”. “Avevamo già discusso in com-
Francesco Marchini e Massimo Molteni
l’annullamento della delibera approvata il 28 dicembre. Il ricorso riguarda
la riunione del Consiglio
comunale, in cui è avvenuta la ratifica, e contesta il
metodo di gestione riguardante l’elaborazione e l’approvazione della delibera
in questione. Contestata
pure la convocazione stessa del Consiglio, avvenuta
senza la preventiva riunio-
Annuncia l’apertura di una
sezione a San Donato Milanese
L’anpi apre ai
partiti politici
missione, perché discuterne ancora?”, aveva obiettato Jacopo Grossi, capogruppo del Pd, meravigliandosi per l’assenza della minoranza nella riunione del 28 dicembre. Molteni si era più volte lamentato per la gestione “opaca”
della giunta municipale che
si occupa di argomenti di
esclusiva competenza del
Consiglio comunale.
Attualmente il servizio di
igiene urbana è affidata al
Consorzio Cem Ambiente,
affidataria dal 2012, con
scadenza di contratto al 31
dicembre 2013, poi prorogato di altri quattro mesi,
fino al 30 aprile prossimo.
Da qui “l’urgenza” della
convocazione consiliare di
tre giorni prima. “Non c’era motivo dell’urgenza –
insiste Molteni – visto che
la scadenza era stata già
prorogata di altri quattro
mesi”. “Il ricorso al Tar a
noi ci costa moltissimo in
termini economici, ma lo
facciamo per tutelare gli interessi dei cittadini dagli
effetti di una procedura illegittima. Le conseguenze
sarebbero ancora più dannose”, aggiunge Molteni.
“È tutta fuffa, la procedura
è regolare”, replica il sindaco Alessandro Lorenzano che se l’è presa pure per
il fatto che in cinque anni
di Genia nessuno aveva
mai pensato di fare ricorso
al Tar o inviare esposti alla Procura. “Adesso invece
si fa ricorso anche per uno
spiffero d’aria.
Bene ha fatto Sel a fare ricorso al Tar, vedremo però
come andrà a finire…”, si
sfoga il primo cittadino
sangiulianese.
La lega sconfitta
in Consiglio
Bocciata una mozione contro Sabil
Con un solo voto a favore, ziativa che aveva suscitato
12 contrari e nessuna asten- molte perplessità. L’assosione, il Consiglio comuna- ciazione Sabil è nata nel
le di San Giuliano Milane- 2004 per iniziativa delse, nella seduta di martedì l’Amministrazione comu18 febbraio, ha respinto la nale. “Sabil non è un luogo
mozione della Lega Nord di culto religioso, ma un’asavente in oggetto: “Chiusu- sociazione culturale”, ha
ra del Centro
rassicurato
islamico –
Giuseppina
Moschea Sabil
Fazio, espo– in contrasto
nente del Pd.
con l’ordinaStessa conmento costituvinzione anzionale”.
che per Vito
Il voto a favoNicolai e
re è quello di
Maurizio
Michele Rizzi,
Broccanello,
capogruppo
esponenti di
del Carroccio.
Forza Italia,
All’inizio Wahper Giorgio
sheh Muntaha,
Salvo, M5S,
cittadina di ori- Michele Rizzi capogruppo e per Emagine giordana e
nuele Patti,
della Lega
consigliera coGruppo mimunale del Pd, si è autoe- sto, i quali non hanno partesclusa dalla discussione per- cipato al voto.
ché “parte interessata”. Am- “L’attività di culto è un dipio il dibattito tra le forze po- ritto”, ha rimarcato Massilitiche.
mo Molteni, capogruppo di
Nei mesi scorsi la Lega Sel. Compatto nel dire no
Nord aveva raccolto 1200 alla mozione tutto il Cenfirme contro la realizzazio- trosinistra, Idv, Il Centro –
ne di centro culturale isla- Il Bene, e il Pd.
mico a Campoverde, un’inid.P.
Sergio Rossi e Ivano Taietti
21 della stazione centrale di
Milano insieme ai ragazzi
delle scuole. Gino Marchitelli, segretario di Rifondazione comunista, ribadendo
il suo impegno politico contro il neo fascismo, ha in
mente un’iniziativa politica
per il 29 marzo per commemorare il 70° anniversario
della liberazione della Val
d’Ossola con la partecipazione di Saverio Ferrari,
ideatore dell’Osservatorio
contro la nuova destra, CasaPound e Forza Nuova in
particolare. “Occorre fare
una battaglia culturale con i
giovani contro il berlusconismo”, hanno rimarcato Renato Cipolla e Emilio Cadoni, esponenti di Sel. “L’Anpi non è un partito, però fa
politica”, ha concluso Taietti aprendo in pratica le porte
ai partiti politici.
d.P.
poco per pulirlo del tutto in
poco tempo. Le idrovore
della Protezione civile erano insufficienti a portare via
tutta l’acqua.
Ci vorrà più tempo e ci vor-
ranno soprattutto le pompe
della Protezione civile provinciale, molto più potenti
ed efficaci. All’esperimento
hanno partecipato pure i tecnici comunali e provinciali,
acqua alta... all’ikea
SI TENTA DI SVUOTARE IL SOTTOPASSO
Acqua alta… all’Ikea, non
di Venezia, ma di Sesto Ulteriano dove nel sottopasso
vicino al grande supermercato del mobile, raggiunge i
tre metri e mezzo di profondità. La settimana scorsa un
gruppo di volontari della
Protezione civile del Com20
di San Giuliano Milanese ha
effettuato un’esercitazione
mettendo in campo le loro
idrovore per tentare di svuotare il tunnel. In un’ora e
mezza è stata aspiraae oltre
mezzo metro d’acqua, tanta
per i volontari, ma troppo
i due assessori Gennaro Piraina, sicurezza, e Mario
Oro, lavori pubblici, e i rappresentanti di un hotel che
nei prossimi mesi verrà realizzato nella stessa zona. Gli
alberghieri hanno promesso
lo stanziamento di 50mila
euro per la bonifica completa del tunnel.
Come il sottopasso sia potuto arrivare al punto di es-
sere chiuso in entrambi gli
imbocchi, di entrata e di
uscita, non è facile stabilirlo. È probabile che l’esistenza della falda acquifera
e la rottura dell’impianto di
drenaggio, provocata da atti vandalici, siano le cause
principali dell’allagamento.
“Faremo di tutto per riattivare il sottopasso”, ha assicurato Mario Oro.
d.P.
sono 50 i posti di lavoro a rischio
10
sant’angelO e lODIgIanO
26 FebbraIO 2014
LODI V. / La Trelleborg si prepara alla riorganizzazione dell’insediamento produttivo e ciò comporterà degli esuberi tra le maestranze
L’intenzione è di cercare nuovi settori di mercato dove espandersi per aumentare il business e di conseguenza gli utili
L’
di Giuseppe Livraghi
azienda Trelleborg S.p.A. si
prepara alla riorganizzazione
dell'insediamento produttivo
di Lodi Vecchio, ma ciò comporterà
degli esuberi tra le maestranze anche
se, al momento, non è stata ancora
aperta nessuna procedura di mobilità.
Dalla riunione dello scorso 14 febbraio
tra l'azienda e le rappresentanze sindacali, è emersa l'intenzione, da parte
di Trelleborg, di cercare nuovi settori
di mercato nei quali espandersi, cercando d'aumentare il business e, conseguentemente, gli utili che, pur essendosi ridotti a causa della contrazione del mercato di riferimento -quello dell'editoria, continuano ad esserci;
tuttavia, l'azienda ha dichiarato che la
riorganizzazione comporterà una cinquantina d'esuberi “teorici”, dei quali
per metà operai e per metà impiegati.
Alcune eccedenze di manodopera sono, però, sostanzialmente teoriche, poiché consistenti in esternalizzazioni di
due reparti, quindi i lavoratori non per-
derebbero il posto di lavoro, ma passerebbero alle dipendenze di un'altra
società.
Altresì, l'impatto sociale relativo agli
esuberi potrebbe essere attenuato mediante l'accompagnamento alla pensione per coloro i quali ne hanno i requisti e tramite la messa in mobilità su
base volontaria sostenuta mediante un
“incentivo all'esodo”. Appunto circa la
mobilità su base volontaria, l'azienda
si è detta disponibile a stanziare un incentivo di 18 mensilità per i cosiddetti “volontari”, mentre ai dipendenti
“accompagnabili” alla pensione verrebbe erogato un bonus per integrare
l'indennità di mobilità. Storica azienda del Lodigiano, la Trelleborg è da oltre cinquant'anni attiva nella produzione di tessuti gommati per la stampa, prima come “Angelini Universal”,
quindi come “Reeves S.p.A.”
Pur in un clima economico difficile, la
Trelleborg negli ultimi anni ha soltanto saltuariamente ricorso alla cassa integrazione, anche grazie alla specificità
dei suoi prodotti.
Nello stabilimento di Lodi Vecchio sono attualmente impiegati oltre 300 lavoratori.
SANT’ANGELO / Al centro
commerciale “Le Due Torri”
Tentato furto
Un tentativo di furto ha avuto luogo,
nella nottata tra mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio, a Sant'Angelo Lodigiano, presso il centro commerciale “Le Due Torri”.
I malviventi stavano cercando di penetrare nel bar “Alle torri”, quando
il sopraggiungere di una pattuglia dei
carabinieri della Stazione cittadina
li ha costretti ad abbandonare tutti
gli arnesi e a fuggire. Il bar, ubicato
nel centro commerciale posto alla periferia della cittadina barasina (nei
pressi dell'ex Strada Statale 235 per
Pavia), era stato visitato dai ladri anche nello scorso mese di novembre.
g.L.
organizzato mercatino tutto femminile
BORGHETTO / In occasione della festa della donna per domenica 9 marzo
Domenica 9 marzo, in occasione della festa della donna,
il Comune di Borghetto Lodigiano e la biblioteca comunale organizzano un mercatino
dedicato a tante piccole e
grandi creazioni di abilità e
fantasia femminile, che avrà
luogo dalle ore 10 alle ore 18
al terzo piano del municipio a
palazzo Rho.
Per partecipare al mercatino
ed esporre gli oggetti è necessario iscriversi gratuitamente, compilando l'apposito modulo scaricabile dal sito del Comune, all'indirizzo
www.comune.borghettolodigiano.lo.it.
I partecipanti devono provvedere a portare con sé un pro-
Il municipio
di Borghetto
Lodigiano
prio banchetto, di lunghezza non superiore a 2 metri.
Qualora, per problemi di
spazio, non fosse possibile garantire a tutti i partecipanti un posto all'interno di palazzo Rho, agli
esclusi verrebbero garantiti dei posti in piazza Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ossia la piazza
antistante al municipio.
Nella stessa giornata, sempre al terzo piano di palazzo Rho, avrà inoltre
luogo (a cura della signora Rosangela De Francisci) la lettura dei monologhi “Casa di bambola” (alle ore 12) e “Roba da matti” (alle 17).
g.L.
Tribunale per la Tutela della Salute
IN DIFESA DELLE VITTIME DELLA MALASANITÀ
(È POSSIBILE AGIRE ENTRO I 10 ANNI DAL RICOVERO OSPEDALIERO)
Sede Nazionale: Via Conte Rosso, 1 - 20134 Milano, Tel. 02/83417216
Presidente nazionale Iolanda Medici -Segretaria nazionale Paola Catti
Sede di S. Donato: Via Croce Rossa, 53 Tel. 347/4358175 - 339/5639428
Responsabile Maria Di Tommaso - e-mail: [email protected]
La Sede di San Donato Milanese, sarà aperta, nei giorni: LUNEDÌ - MARTEDÌ: dalle 16 alle 18,
MERCOLEDÌ: dalle 10 alle 12, GIOVEDÌ: dalle 10 alle 12 per appuntamento
Il Tribunale per la Tutela della Salute dà l'opportunità di avere assistenza legale gratuita e una rosa di medici legali, che non si fanno problemi nell'affrontare qualsiasi struttura sanitaria.
I volontari di questa associazione sono "Veri Volontari" non
pagati da nessuno; l'obiettivo primario è sempre e soltanto di
aiutare tutti coloro che si dovessero trovare nell'impossibilità
di rispondere ad abusi, soprusi, errori etc.
l'associazione Tribunale per la Tutela della Salute ha un solo obiettivo; fare in modo che la sanItà PubblICa e PrIVata funzioni davvero; le a.s.l. prima di pensare ai propri diritti devono garantire i servizi essenziali a chi ne ha necessità, dare i medicinali a chi ne ha bisogno, mettendo le persone in condizioni di curarsi davvero senza elemosinare e fare “Vera PreVenZIOne”.
CERCHIAMO PERSONE DISPONIBILI PER VOLONTARIATO
DI “ALTO PROFILO” IN DIFESA DEL MALATO
i residenti in lieve
crescita nel comune
GRAFFIGNANA / Registrati 2mila 692
Graffignana conferma la sua
tendenza di lenta crescita, in
termini di popolazione residente, che dura fin dal 1990,
quando il Comune graffignanino raggiungeva i 2 mila 548 abitanti contro i 2 mila 692 (1.310 maschi e
1.382 femmine) registrati al
31 dicembre 2013.
Questi sono i dati comunicati dal Comune, dai quali
s'evince che gli stranieri sono ormai 332 (il 12,33%
della popolazione), dei quali 172 maschi e 160 femmine (i 2.360 italiani sono, invece, 1.138 maschi e 1.222
femmine). Per quanto riguarda le nascite, si sono
avuti 26 “lieti eventi” (14
maschi e 12 femmine), dei
quali 18 italiani (11 bambini e 7 bambine) e 8 stranieri (3 e 5).
I morti, invece, sono 22, tutti italiani, dei quali 12 maschi e 10 femmine. I nuclei
familiari sono 1.035, dei
quali 117 composte da almeno uno straniero.
Per quanto riguarda gli stranieri, le nazionalità presen-
ti sono 27. La comunità
estera più cospicua è quella
albanese, con 88 residenti
(46 maschi e 42 femmine),
seguita da quella rumena
con 49 (25 maschi e 24 femmine), da quella marocchina con 46 (28 e 18) e da
quella egiziana con 37 (22 e
15). Tra gli stranieri, compare anche un residente proveniente dallo “Stato che
non c'è”, ossia la Palestina
(che nei dati del Comune
viene ufficialmente menzionata come “Territori dell'Autonomia Palestinese”).
g.L.
Il gruppo consiliare Sant'Angelo Viva sempre più scatenato, in quel di Sant'Angelo
Lodigiano. Stavolta la forza
politica e da poco costituitasi in associazione d'impegno civico rappresentata in
consiglio comunale da Luisella Lunghi, punta l'indice
verso la lentezza mostrata
dalla giunta comunale, guidata dal sindaco Domenico
Crespi, nel formare le commissioni consiliari, la cui
formazione ha avuto luogo
a ben 560 giorni di distanza
dalle elezioni comunali della primavera del 2012.
“A 560 giorni dalle elezioni
-spiega il direttivo dell'associazione- finalmente ecco
le commissioni comunali
consultive, con le rappresentanze di tutte le forze politiche di Sant'Angelo! Ci
chiediamo se era necessario
tutto questo tempo per un atto dovuto, a costo zero e foriero di potenziali benefici
per la società”.
L'associazione Sant'Angelo
Viva è, in questi giorni, attiva nella campagna di adesione; chi desiderasse iscriversi può contattare personalmente i delegati Alberto
Rozza, Beppe Savarè o
Giampiero Devecchi. Altresì, è possibile inviare un messaggio all'indirizzo di posta
elettronica [email protected]. La quota associativa per l'anno 2014 è
stata fissata a 10 euro. g.L.
Il sindaco
Marco
Ravera
sant’angelo Viva
torna all’attacco
Lentezza nel formare la commissione consiliare
Castello Fontanellato
e rocca di soragna
BORGHETTO / La gita per il 13 aprile
Il Comune di Borghetto Lodigiano, in collaborazione con
la biblioteca comunale, organizza, per domenica 13 aprile,
una gita al castello di Fontanellato e alla rocca di Soragna.
La partenza per le due località del Parmense è stata fissata
per le ore 8, con ritrovo presso il Monumento ai Caduti,
mentre il rientro dovrebbe avvenire verso le ore 19.30.
La quota di iscrizione (comprensiva del viaggio e delle visite guidate) è di 28 euro a persona, da saldare all'atto della prenotazione. Informazioni al numero 0371-260129, oppure [email protected].
g.L.
a due anni dal delitto... “alta” la tensione
rOZZanO
26 FebbraIO 2014
11
La Corte d’Assisie ha condannato a 26 anni di carcere Mirco Boscani, fratello della vittima Licenziati una sindacalista e un lavoratore
Dal dicembre del 2012, si è sempre proclamato innocente, a inchiodarlo però c’è il test del Dna
L
a Corte d’Assise di
Milano ha condanno
Mirco Boscani a 26
anni di carcere per aver ucciso la sorella Loredana, 50
anni, trovata morta in casa
a Rozzano pochi giorni prima di Natale, due anni fa
nel dicembre 2012, per un
debito di 500 euro.
Boscani, venne arrestato
qualche giorno dopo il delitto e da allora è rinchiuso
nel carcere di San Vittore.
Si è sempre proclamato innocente. Nella sua requisitoria, il pm Grazia Colacicco aveva chiesto il carcere
a vita, ma la Corte d’Assise
lo ha condanno a 26 anni.
Sarebbe stato inchiodato, ha
ricordato il magistrato, dal
test del Dna. La dinamica
dell’omicidio è apparsa
chiara fin dall’inizio agli inquirenti.
Mirco era stato ospite nella
casa in cui la sorella Loredana, abitava con l’anziana
madre, costretta a letto. Era
ripartito poi col treno qualche ora dopo l’orario presunto della morte di Lore-
dana. Rintracciato in provincia di Pistoia dai carabinieri, aveva negato ogni suo
coinvolgimento e al termine dell’interrogatorio era
tornato a Rozzano per prendersi cura della madre disabile.
L’autopsia aveva stabilito
che Loredana era morta per
una profonda ferita alla testa, e aveva sul collo anche
degli evidenti segni di
strangolamento.
Per gli investigatori, la donna aveva sicuramente aperto la porta al suo assassino,
da cercare quindi nella cerchia dei suoi conoscenti e
delle persone a lei vicine.
Il Boscani aveva perso il la-
voro e continuava a chiederle soldi, lei lo aveva aiutato finché aveva potuto, poi
era stata messa in cassa integrazione e in più aveva
l’onere di accudire l’anziana madre. Nel corso dell’ultima lite furibonda, lui
avrebbe perso la testa colpendola prima alla nuca e
poi strangolandola: una ricostruzione, ripetuta davanti ai giudici dal pm Colacicco, che è invece negata
in modo radicale dalla difesa dell’imputato.
La banda del tombino è costretta a fuggire per l’arrivo dei carabinieri. Nel mirino dei soliti ignoti il bar
Momics di viale Lazio,
l’ennesimo tentativo di furto ai danni di una attività
commerciale.
I ladri, per aprirsi un varco
negli esercizi sbarrati, scaraventano contro saracine-
sche e vetrate i chiusini dei
tombini.
Durante il furto hanno fatto troppo rumore, attirando
l’attenzione dei residenti
che hanno avvertito il 112.
In pochi minuti è intervenuta una gazzella dei carabinieri che ha trovato i tombini, lanciati contro la saracinesca.
Ma della banda, nessuna
traccia. I banditi sono scappati un attimo prima di essere colti sul fatto, probabilmente a piedi, tra le vie
del quartiere popolare. Nel
mirino ci sono sempre attività che hanno all’interno
video-poker, obiettivo dei
banditi alla ricerca di contanti.
Inseguimento rocambolesco
di uno spacciatore che ha
forzato il posto di blocco dei
carabinieri.
In manette è finito un 55enne palermitano residente a
Binasco, arrestato dopo una
spettacolare fuga fra la Strada statale pavese e la tangenziale Ovest.
Il pregiudicato di Binasco,
M.A: a bordo della sua Ford
Focus è fuggito a oltre 150
Km all’ora inseguito dai carabinieri, da tre gazzelle e da
un’auto civetta.
Teatro del fatto di cronaca
nera: il tratto urbano della
Statale 35 dei Giovi, dove i
carabinieri stavano effettuando un controllo anti crimine del territorio.
Attivati sirene e lampeggianti, i militari dell’arma si
sono lanciati subito all’inseguimento chiedendo rinforzi. L’uomo in fuga ha imboccato la tangenziale ove-
st direzione A1, dove ha trovato altre tre auto dei carabinieri ad attenderlo.
Lo spacciatore, però, è riu-
Rozzano e Quinto Stampi,
dove si è arreso agli agenti.
Nella perquisizione, i carabinieri hanno trovato un
marijuana, per un totale di
14 dosi di cocaina e una di
erba, oltre a cento euro in
contanti, ritenuti frutto di
spaccio.
Posta a setaccio l’auto, nella tasca sul retro del sedile
passeggero sono stati scovati altre caramelle con la
droga. I controlli sono proseguiti nell’abitazione del
pusher, a Binasco; qui sono
state trovate altre 15 bustine di cocaina e due bilancini di precisione. Droga e
strumenti sono stati sequestrati e per l’uomo sono
scattate le manette.
Lo spacciatore dovrà rispondere di vari reati fra cui
detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, per i
quali ha già dei precedenti.
È stato, quindi, rinchiuso nel
carcere milanese di San Vittore in attesa di essere processato per direttissima.
U.b.
di Ubaldo Bungaro
Loredana Boscani
in fuga la banda del tombino
Il troppo rumore attira i residenti che hanno avvertito il 112
in manette un pusher pregiudicato
Dopo un inseguimento rocambolesco; nell’abitazione marijuana e cocaina
scito a proseguire la sua corsa per alcune centinaia di
metri, arrivando allo svincolo 7 bis, che porta in via
dei Missaglia, in direzione
pacchetto di una nota marca
di caramelle dal peso sospetto.
Nelle confezioni, c’erano
però palline di cocaina e di
Freddato... Lettera aperta...
Casetto era stato freddato altrove con un colpo di pistola alla nuca da due spacciatori, per
una soffiata alle forze dell'ordine nell'ambito dello spaccio di
stupefacenti. Sia Casetto che il
Mannisi avevano precedenti
per droga e si pensa regolamento di conti nell'ambito della criminalità comune.
Originario di Rionero in Vulture (Potenza), viveva da anni a
Sesto San Giovanni (Milano).
Senza un'attività fissa, lascia
moglie e due figli grandi.
Cristina Fabris
segUe daLLa PRima Pagina
La dott.ssa Cardella aveva positivamente avviato
un percorso di coesione
tra le varie realtà associative favorendo un rapporto di collaborazione sia tra
le stesse, sia con l’Ente
pubblico, che stava dando
significativi risultati e risposte efficaci ai problemi dei cittadini svantaggiati, anche in questo periodo di crisi economica e
sociale.
Il Sindaco ben sapeva di
questo percorso che gli
avevamo direttamente
rappresentato e per questo
siamo ancora più stupiti
nell’aver appreso dell’improvvisa decisione.
Cosa può aver interrotto
questa proficua collaborazione nonostante che la
stessa fosse stata da noi
evidenziata come positiva
per la città?
Perché non si è considerata la voce dei cittadini e
delle loro organizzazioni
di volontariato?
Alla luce di quanto sopra
auspichiamo che l’Assessore possa essere richiamato al proprio incarico
per continuare nel percorso collaborativo ben avviato.
enzo Pasta, aUseR
sgm; nicola dinoia, Circolo culturale sant'eufemia; monica Ventimiglia, banco di solidarietà; giuseppe Cappellini, FidC- tiratori sangiulianesi; antonio bruschi, bocciofila sgsestese; mariangela galliena,
aioss; salvatore sebastiano, Circolo aRCi
morandi; angela Vitanza, il segnalibro.
tesserati alla Uil Fpl, senza validi motivi
alla Rsa oleandri
Licenziati “senza validi motivi” un rappresentante sindacale della Uil Fpl e un lavoratore, iscritto alla stessa
sigla sindacale.
Dopo le proteste dello scorso anno, torna alta la tensione alla RSA Oleandri.
La Uil replica: “Puniti i lavoratori che chiedono il rispetto del contratto”.
“Da troppo tempo alla RSA
Oleandri assistiamo a vari
fenomeni di violenza morale e psicologica nei con-
residenza per anziani, il resto della proprietà è divisa
fra 5 Comuni il cui capofila
è Rozzano, ndr).
“Non vengono rispettati i
parametri del contratto collettivo nazionale, ma i lavoratori non sono schiavi”.
“Ho ricevuto una lettera di
richiamo perché non mi sono presentata a una visita
medica, ma abbiamo fatto
ricorso e abbiamo vinto –
spiega il rappresentante sindacale della Uil Fpl- e così
fronti dei lavoratori della
cooperativa Service. Contestazioni disciplinari per fatti irrilevanti, solamente a lavoratori tesserati, spiegano
dal sindacato. Questo avviene dopo che abbiamo denunciato le precarie condizioni di lavoro. Denunce finite nel nulla, perché niente
è cambiato malgrado tutte le
diffide fatte da Cgil, Cisl e
Uil alla cooperativa che gestisce per conto della Asl”
(proprietaria al 75% della
mi è arrivata la lettera di licenziamento. Pago perché
ho difeso i lavoratori”. La
sindacalista fra l’altro, frequenta un corso universitario per diventare infermiera,
per cui le spettano dei permessi per studio. Ora le sigle sindacali, che hanno
chiesto un incontro urgente
con Asl e Comuni proprietari della casa di riposo, annunciano anche un ricorso
al tribunale del lavoro.
U.b.
Sale la paura, in città, per la
microcriminalità.
È finita a coltellate e un’aggressione a scopo di rapina
in meno di 24 ore.
Il grave fatto di cronaca nera ha avuto come teatro il
pronto soccorso dell’ospedale Humanitas dove si è
presentato un egiziano con
ferite di arma da taglio a
una coscia ed escoriazioni
in altre parti del corpo.
L’uomo ha raccontato di essere stato vittima, poco prima, di un’aggressione avvenuta in una zona periferica di Rozzano, raccontando
una versione dei fatti ritenuta poco convincente.
Nonostante le ferite riportate, però, il giovane ha dato
in escandescenza al pronto
soccorso, dove ha originato
un’altra rissa con alcuni
presenti per motivi sconosciuti.
Sono dovuti intervenire i
carabinieri della compagnia
di Corsico per sedare gli
animi. L’egiziano una volta
medicato è stato poi dimesso e prelevato dai carabinieri che lo hanno interrogato per cercare di risalire
ai motivi della rissa finita
con l’accoltellamento. Sulla vicenda viene mantenuto
il massimo riserbo, perché
gli inquirenti sarebbero sulle tracce degli aggressori.
Da quanto emerso pare la
vicenda sia legata allo spaccio di droga nel Rozzanese.
Un secondo fatto di cronaca, è avvenuto in via Leonardo Da Vinci, dove due
persone sono state aggredite all’interno di un’azienda.
Si tratta di un 30enne e un
35enne che sarebbero stati
vittime di un tentativo di rapina a opera di sconosciuti.
Sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Rozzano e due ambulanze inviate dal 118 di Milano.
I due lavoratori sono stati
soccorsi e trasportati all’ospedale San Paolo di Milano e Humanitas di Rozzano.
U.b.
Residence Oleandri
La rissa al pronto soccorso dell’ospedale
Humanitas, sono intervenuti i carabinieri
egiziano accoltellato
sale la paura in città
muore schiacciato dal vitello
12
PIeVe
26 FebbraIO 2014
Tragedia a Cascina di Sotto, dove un operaio è deceduto a causa della compressione della cassa toracica FIZZONASCO / La
La Polizia locale sta accertando se nella stalla fossero state adottate le misure antinfortunistiche del caso
T
di Ubaldo Bungaro
ragedia a Cascina di
Sotto: giovane romeno muore schiacciato
da un vitello.
Un giovane lavoratore agricolo stava pulendo la stalla
quando un grosso bovino,
agricola Cascina di Sotto
non c’è stato nulla da fare:
è deceduto sul posto per lo
schiacciamento della cassa
toracica.
La tragedia si è consumata
nella Cascina di Sotto, una
del peso di oltre 500 chili,
lo ha scaraventato e poi
schiacciato contro il muro.
Per la vittima, Johan Daniel
33 anni, di origine romena,
lavorante presso l’azienda
frazione di Pieve Emanuele
che dà il nome alla omonima azienda agricola.
L’allarme sarebbe stato lanciato da un altro lavorante
che ha visto per terra, esa-
nime, il giovane romeno.
Sul posto è intervenuto l’elicottero del 118 di Milano,
decollato dall’ospedale Niguarda con una équipe di
medici a bordo.
Ma i soccorritori non hanno potuto fare nulla per salvare la vita all’operaio, secondo quanto affermato dal
personale medico.
In pochi minuti, sono arrivate alcune auto dei carabinieri della stazione di Pieve
Emanuele, la Polizia locale
e una ambulanza della croce Viola di Rozzano.
Sono stati momenti molto
concitati quelli dei soccorsi
e di gran dolore per la madre e la moglie della vittima, che non hanno retto al
forte choc e hanno avuto bisogno di cure mediche.
La tragedia, ha sconvolto la
comunità di lavoranti che
presta opera presso l’agriturismo che s’affaccia sulla
Strada provinciale 40, Binasco- Melegnano.
Il rumeno era entrato in
un’ala della stalla dove so-
no presenti alcune decine di
vitelloni di varie stazze e
stava effettuando le operazioni di pulizia di routine.
Dalle prime informazioni,
fornite dagli inquirenti, il
grosso vitello, per cause
sconosciute, ha prima
schiacciato l’uomo contro
traumi da sfondamento toracico, provocati a quanto
pare dal trascinamento contro il muro e dalla forza del
bovino.
Sono in corso le indagini ad
opera della Polizia locale e
della Asl di Rozzano.
È da appurare, infatti, se il
il muro con il muso e poi
con tutto il peso del suo
corpo.
Quando sono arrivati medici e paramedici la vittima
presentava vistosi e ampi
lavoratore fosse in regola,
come apparso dai primi accertamenti e se nella stalla
fossero state adottate tutte
le misure antinfortunistiche
del caso.
in fiamme
un’azienda
chimica
causa un corto circuito
Un incendio è divampato in
un’azienda chimica per la lavorazione di detersivi di via
Buozzi. Sul posto, sono intervenuti i vigili del fuoco
dalla caserma di Pieve Emanuele, la Polizia locale e
un’ambulanza del 118 di Milano. I pompieri hanno dovuto lavorare tre ore prima di
domare le fiamme e verificare che l’incendio non avesse intaccato prodotti chimici
pericolosi per l’ambiente. È
intervenuto, anche un mezzo
specializzato del nucleo operativo inquinamento ambientale, inviato dal comando dei vigili del fuoco di via
Messina di Milano.
L’incendio ha sprigionato
una colonna di fumo alta e
densa, creando una nube che
ha ricoperto parte delle frazioni di Fizzonao e la vicina
Pontesesto di Rozzano; nube, fortunatamente, non di
natura nociva. Dalle prime
ricostruzioni, è emerso che
sarebbe andata a fuoco una
pompa dell’impianto per un
corto circuito.
ancora degrado strade dissestate con enormi voragini
in via delle Rose
Rimorchio abbandonato da oltre un mese Il pericolo per pedoni e automobilisti lungo il percorso per la fermata ferroviaria
Non c’è pace nel deserto lunare del quartiere di via delle Rose. Una situazione di
abbandono che si protrae da
molto tempo.
Sembrava che tutto sarebbe
decollato con l’insediamento del nuovo sindaco Paolo
Festa, ma la risoluzione si è
arenata nel novero delle solite promesse elettorali come la sicurezza sulle strade,
pericolosamente “costella-
te” di voragini e buche pericolose per la gioia dei visitatori che ammirano la
“città del turismo”.
Abbandonato ai margini,
del quartiere un rimorchio
pieno di erba sintetica, probabilmente residuo di un
campo di calcio di notevoli
dimensioni. È li da oltre un
mese, in segno di sfida per
contribuire a incrementare
il degrado dell’area.
A segnalare il grave fatto il
Comitato di quartiere degli
Amici di via delle Rose, i
quali hanno rimarcato che il
veicolo, pieno di immondizia di ogni genere, risulta
abbandonato da oltre un
mese, ma intanto non è stato ancora rimosso (le foto
evidenziano l’incuria). Così il recupero del quartiere
di via delle Rose si fa sempre più lontano con un futuro incerto e forse il rischio
di dire addio alle case popolari. Il recupero urbano di
via delle Rose sembra destinato a fare la fine dei palazzoni costruiti dalla
giunta di sinistra negli
anni ’80 e
poi abbandonati.
Una storia
infinita, che
è diventata
una telenovela.
U.b.
Strade dissestate, pericolose e prive di illuminazione
lungo la via Roma che conduce alla fermata ferroviaria. Tutto è stato fatto in fretta, senza preoccuparsi del
disservizio che avrebbe
causato ai cittadini.
Con queste premesse è stata inaugurata la nuova fermata ferroviaria, sorta in
una zona lunare circondata
da macerie, strade senza
marciapiedi e prive di illuminazione.
Siamo ritornati, dopo alcuni mesi, ma la situazione è
ancora più grave. Non è stato fatto nulla per mettere in
sicurezza il tratto che da via
Roma porta alla fermata ferroviaria al centro cittadino.
Su quella strada transitano il
bus dell’Atm e le auto, ma
anche i pedoni e ciclisti, il
tutto in un panorama da terzo mondo senza illuminazione e senza marciapiedi. E
allora c’è da chiedersi: è questa la politica di trasparenza
e sicurezza tanto reclamate
nelle promesse elettorali dal
sindaco Paolo Festa?
E per quanto tempo ancora
i cittadini dovranno subire
lo spauracchio di incappare
nelle famigerate voragini
delle strade pievesi?
Perché non si pone attenzione a tale grave problema?
Perché non vengono investiti i proventi delle multe e
gli enormi introiti Imu per
sistemare le strade?
La situazione di degrado è
ormai diffusa in tutto il territorio.
Quando imperava la politica di sinistra che ha cementificato il territorio, negli anni ’80/90 (Festa era esponente di spicco dei giovani
PCI, diventato poi assessore dal 1990 al 2007 con tutti i sindaci comunisti dell’e-
che si sgretola. Noi continueremo a denunciare ai nostri lettori il dissesto che regna e il fallimento di una
politica che ignora la sicurezza dei cittadini. Tutte le
zone di Pieve sono ormai
una trappola piena di pericoli.
Della vicenda, si erano interessati anche i consiglieri
del Pdl, Antonio Cerminara
e Gaetano Santoro con una
interrogazione al sindaco
Festa sulla pericolosità di
tutta la zona adiacente alla
fermata ferroviaria, ma tutto è rimasto nel dimenticatoio e nel silenzio totale del
sindaco e dalla Giunta.
U.b.
poca), Pieve era nota al
mondo per essere “una città
dormitorio”.
Oggi, strade, parcheggi e
marciapiedi, buche e mattonelle dissestate con asfalto
iL PRossimo
nUmeRo de
L’eCo saRà
in ediCoLa
meRCoLedì
5 maRzo
Contro gli abusivi al mercato
Sequestrate cassette di verdura e consegnate alla Caritas
Intervento della Polizia locale al mercato
rionale di piazza Puccini contro gli abusivi. Nel blitz, sono stati fermati una decina
di ambulanti ed è stata sequestrata la merce “taroccata”.
Le casse di frutta sequestrate, circa una
dozzina, sono state consegnate a don Benvenuto Riva che, a sua volta, li ha fatti arrivare alla Caritas locale, impegnata in
un’opera costante di assistenza delle famiglie della zona in difficoltà.
Le verifiche non si fermeranno, secondo la
Polizia locale i banchi di piazza Puccini
continueranno a essere sorvegliati speciali a lungo.
L’operazione è scattata dopo le segnalazioni di cittadini e commercianti sulla presenza dei venditori abusivi.
Un fatto ormai comune a tutti i mercati e
alle fiere che però Pieve ha deciso di combattere per garantire legalità. Ci sono da tutelare gli ambulanti in regola, schiacciati
dai venditori di “tarocchi”.
U.b.
Verso le amministrative
OPera - lOCate
26 FebbraIO 2014
Incontro pubblico con Locate Democratica e Popolare al centro anziani La Sorgente
S
13
Sollevate alcune problematiche come scarsa pulizia di strade, sicurezza pubblica e il crescente degrado
di Roberto Caravaggi
i è svolto, presso il
centro anziani La Sorgente di via Martiri
della Libertà, un incontro
pubblico organizzato da Locate democratica e popolare, la formazione politica di
maggioranza in consiglio
comunale che ha nel Pd il
partito di riferimento. L’appuntamento, svoltosi nella
serata di mercoledì 12 febbraio, ha visto la presenza di
molti degli assessori e dei
consiglieri comunali in carica. Su tutti, Davide Serranò, attuale assessore ai Lavori pubblici e probabile
candidato alla poltrona di
sindaco alle prossime elezioni comunali.
In particolare Serranò ha
parlato di quelli che vorrebbe fossero gli obbiettivi della nuova giunta: “Vogliamo
migliorare la comunicazione coi cittadini.
Sia offrendo più occasioni
di partecipazione e di dibattito pubblico, sia informando su quelle che sono le
opere e gli interventi in corso ed essere quindi trasparenti circa i tempi di realizzazione. Troppo spesso, infatti, i cittadini guardano
con scetticismo a lavori che
magari restano incompiuti
per lungo tempo, senza sapere che ci sono tutta una
serie di problematiche burocratiche che ne complicano l’iter realizzativo”.
A questo proposito l’assessore ha fatto auto-critica sulla scarsa accessibilità del sito internet del comune, soprattutto per quel che riguarda l’area destinata alla
consultazione degli atti pubblici. Serranò ha poi parlato
di sostenibilità energetica,
sottolineando alcuni impegni presi dal comune di Lo-
Un problema
di coerenza
cate, come l’adesione al
CEV (Consorzio che si occupa di fornire servizi per
l’energia agli enti pubblici
interessati) e al P.A.E.S.
(Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile). Infine ha
indicato nella collaborazione con le amministrazioni
dei comuni vicini un altro
obbiettivo da perseguire:
“E’ fondamentale cercare un
dialogo che sia mirato alla
cooperazione e al confronto”.
Nel corso della serata è stata poi data la parola ai cittadini intervenuti.
Sono state sollevate alcune
problematiche: dalla scarsa
pulizia di strade e marciapiedi, soprattutto in relazione agli escrementi dei cani,
allo spazio da dedicare alle
giostre nel periodo della festa della Fontana, fino all’inevitabile accenno al tema
della sicurezza pubblica,
specie in seguito al grave in-
cendio che ha distrutto il
bar-caffetteria La Dolce Vita e danneggiato l’intera palazzina dov’era ubicato il locale. Da sottolineare l’intervento di un cittadino che ha
criticato l’operato dell’attuale amministrazione, denunciando un crescente degrado del paese. “In questi
ultimi vent’anni ho visto
Locate peggiorare sotto tanti punti di vista, che rivelano una scarsa attenzione alla manutenzione ordinaria
della cosa pubblica.
Per esempio, prima c’era
una maggiore cura dei parchi e del verde pubblico,
c’erano le fontane, che oggi
sono desolatamente vuote e
lugubri, spesso usate alla
stregua di pattumiere. Per
non parlare dell’impianto
d’illuminazione sul percorso ciclo-pedonale di via Milano. È da mesi che quella
strada resta al buio, nonostante tutte le volte in cui mi
Un momento dell’assemblea del Pd
sono personalmente preoccupato di denunciare il problema”. Da rilevare che,
proprio nei giorni seguenti
l’incontro, l’illuminazione
sulla ciclabile di via Milano
è stata ripristinata.
Sul tema della partecipazione pubblica, invece, è da segnalare l’intervento di Enzo
D’Onofrio, promotore del
movimento civico LocateViva, presente in qualità di
cittadino. “Io spero che non
si tratti soltanto di uno slogan elettorale, ma che si dia
davvero seguito al proposito di coinvolgere i cittadini
nelle scelte dell’amministrazione comunale – dice
D’Onofrio.
Questa cosa della partecipazione è stata una bandiera
dell’attuale amministrazione, ma col tempo le occasioni di confronto pubblico
si sono fatte via via più rare, fino a scomparire del tutto. Ricordo anche la mia
esperienza nella Consulta
Ecologia e Ambiente, istituita per raccogliere segnalazioni da portare all’attenzione dell’assessore competente.
Una bella iniziativa, rivelatasi però solo di facciata e
lasciata miseramente naufragare, dal momento che le
nostre segnalazioni non venivano poi prese in seria
considerazione”.
Un matrimonio che dura da 69 anni
LOCATE / Tra Outlet e Parco Sud Milano OPERA / Festeggiati in municipio Raffaella Gandola 85enne e Leopoldo Guidi 100 anni
Sul sito dell’amministrazione comunale locatese è
apparsa una nota che ufficializza l’adesione di Locate al “Protocollo d’Intesa
fra i Comuni del Sud Milano e dell’Est Ticino”.
L’obiettivo principale del
protocollo è favorire la cooperazione fra comuni ed enti pubblici per definire strategie e progetti rivolti alla
tutela e alla valorizzazione
dell’ambiente e del territorio. Nella nota dell’amministrazione comunale si parla, tra le altre cose, del Parco Agricolo Sud Milano come patrimonio di cultura e
tradizioni agricole da preservare e, appunto, valorizzare.
Adesione pubblicata giovedì 13 febbraio, proprio all’indomani dell’atto con cui
la giunta, guidata dal sindaco Severino Preli, ha approvato l’ipotesi dell’accordo di programma per la
realizzazione dello Scalo
Milano Outlet.
Una delibera che è indicativa della volontà d’imprimere un’accelerazione a
questo discusso progetto.
Da un lato quindi si parla di
tutela e di valorizzazione
delle aree agricole; dall’altra si promuove la realizzazione di quello che è stato
annunciato come l’outlet
più grande d’Europa, il tutto proprio a ridosso del Parco Sud.
Come conciliare due obbiettivi in così netto contrasto senza cadere in una contraddizione da 133 mila metri quadri?
Forse una spiegazione arriva da quanto pubblicato sul
sito dell’Associazione Parco Sud nei giorni scorsi.
La notizia riportata è che
Preli, sindaco uscente e non
rieleggibile in quanto in
scadenza del suo secondo
mandato consecutivo, passerebbe a lavorare proprio
per il progetto di realizzazione dello Scalo Milano
Outlet.
Stando all’indiscrezione,
Promos - la società proponente l’outlet – avrebbe riservato a Preli, in qualità di
ingegnere, un incarico professionale.
A quanto pare, dunque, il
primo dei posti di lavoro
promessi dall’outlet sarebbe già stato assegnato. R.C.
blitz al mercato
OPERA / OPERAZIONE ANTI ABUSIVI
Una operazione anti abusivi è stata effettuata al mercato
rionale dagli agenti accertatori della Polizia locale.
Nei controlli effettuati, è stata sequestrata varia merce ed
è stato multato un ambulante senza autorizzazione.
Il blitz degli agenti è avvenuto fra i banchi posteggiati in
piazza 25 Aprile.
L’operazione, che segue di pochi giorni quella di Pieve
Emanuele, stesso copione, portata a conclusione dagli
agenti della polizia di quel comando, è stata accolta con
soddisfazione dai commercianti regolari presenti al mercato.
U.b.
Festa grande in municipio, nella giornata di San Valentino per festeggiare
i 69 anni di matrimonio di Leopoldo
e Raffaella Guidi.
La coppia, nell’ambito delle iniziative dedicate agli innamorati, è stata
premiata dal sindaco Ettore Fusco
quale “coppia più bella di Opera”.
Lei, Raffaella Gandola 85enne, mentre lui, Leopoldo Guidi, il 14 agosto
compirà 100 anni: ingrediente fondamentale di questa unione, che ha dato vita a tre figlie e tanti pronipoti, è
per entrambi la “pazienza”. Ma la
grande festa riservata alla “giovane”
coppia è stata solo una delle tante iniziative volute dall’Amministrazione
comunale per celebrare San Valentino.
Con musica e balli dedicati ai più piccini, il carnet di appuntamenti è proseguito fino al 16 febbraio.
Attraverso vetrine colorate e promozioni su acquisti da dedicare al pro-
I coniugi Guidi, 69 anni di matrimonio
insieme al sindaco Ettore Fusco
prio innamorato, gli esercenti operesi hanno dato l’opportunità e l’occasione di fare emergere la qualità delle loro offerte commerciali rafforzando quel rapporto di fiducia e stima che
li lega ai consumatori ed allo stesso
tempo offrire agli innamorati l’occa-
sione giusta per dimostrare quanto
splendido è il loro legame. Riconoscere i negozi che hanno aderito all’iniziativa è stato semplice: bastava
osservare se era esposta la locandina
“proposte… d’amore” e non perdere
le offerte e promozioni dedicate.
Aperitivi e menù speciali, sconti sui
servizi da fruire in coppia, capi di abbigliamento, bijoux e tante altre iniziative ha reso la settimana del 14
febbraio unica e indimenticabile.
Per i più pigri, invece, la consultazione su facebook, dove sono state
postate le offerte commerciali e le foto scattate all’interno degli esercizi
con le coppiette in primo piano.
Un modo per celebrare una festa che
spesso viene bistrattata e sottovalutata, ma che rappresenta un’importante
occasione per rispolverare gli aspetti
più piacevoli delle relazioni di coppia
e della vita.
Ubaldo bungaro
discarica, individuati gli autori addio al
OPERA / La famiglia milanese è stata sanzionata con 600 euro
Il lavoro di indagine degli
agenti della Polizia locale ha
portato all’individuazione
degli autori dello scarico
abusivo effettuato nei mesi
estivi in via Staffora, nel
cuore dell’area industriale
del comune.
Per loro, una famiglia milanese, è stata elevata una sanzione amministrativa di 600
euro più i costi di smaltimento degli stessi, già rimossi dal personale del Comune.
Per evitare nuovi abusi il
sindaco ha chiesto a tutti i
cittadini di prestare la massima allerta e segnalare movimenti sospetti; la Polizia
locale indaga su un fenomeno – già diffuso nel meridione – ma nuovo in queste
aree del sud Milano: quello
dei falsi rigattieri.
Per quanto riguarda il caso
di via Staffora tutto è iniziato nel mese di agosto quan-
do è stata segnalata una discarica abusiva nel cuore
dell’area industriale: tra i rifiuti vecchie ricevute, fotografie, ricordi familiari e
qualche arredo.
Immediatamente gli agenti
hanno dato il via alle indagini cercando di risalire all’identità dei trasgressori:
dopo aver individuato la re-
sidenza degli stessi. In collaborazione con la Polizia
locale di Milano sono risaliti alla famiglia che, in un
primo tempo, aveva dichiarato di aver sgomberato una
La discarica
di via Staffora
nell’estate scorsa
cantina e smaltito tutto regolarmente. Dopo aver dimostrato il contrario, gli
agenti della Polizia locale li
hanno sanzionati.
U.b.
CALCIO A 5 C.S.I.
Il Centro Sport Locate
secondo
posto
Giovedì 13 febbraio, ultimo
atto del campionato invernale di calcio a 5 C.S.I. – categoria Open. Il Centro
Sport Locate fa visita alla
Virtus OPM, che in classifica insegue ad un punto. Si
tratta di uno scontro diretto
tra le due contendenti per il
secondo posto, che vale la
promozione diretta in Eccellenza.
La partita finisce con il risultato 4-3 per la Virtus, che
conquista il secondo posto e
può festeggiare la meritata
promozione.
Grande rammarico, invece,
in casa Centro Sport per
aver mancato un traguardo
ampiamente alla portata.
R.C.
sPOrt
L’accademia veleggia verso l’eccellenza
14
26 FebbraIO 2014
PRomozione-giRone F / Franco successo in casa contro una buona Pontirolese dopo una gara attenta
Basilicata con una doppietta “addormenta” la partita dopo appena 30’ di gioco. Poi Caputo triplica
i giochi sembrano oramai fatti
Chi potrà fermare la capolista?
di Domenico Palumbo
aCC. sandonaTesePonTiRoLese 3-0
marcatori: 28’ e 30’ Basilicata, 64’ Caputo.
accademia sandonatese:
Oliva, Sciortino, Schipilliti,
Giove (60’ Saverio), Cusi,
Logrieco, Gaseni (80’ Raina), Radaelli, Caputo, Cotica (74’ Sferlazzo), Basilicata; 12° Zampieri, 13° Frigato, 14° Ndiaye Mame, 17°
Putzolu; all. Zanotta.
Pontirolese: Cortesi, Pedroni, Cataldo, Pala, Frigerio, Sala, Ferrari (60’ Chiba), Fenara (79’ Dendena),
Baretti, Capoferri (67’ Rotini), Zampoleri; 12° Stedile,
13° Cerea, 16° Viscardi, 17°
Galli; all. Sporchia.
arbitro: Vamanu di Cremona.
note: Espulso al 73’ Zampoleri. angoli: 4-4.
Dopo aver affrontato, e battuto, ad eccezione della Mario Zanconti, vittoriosa in casa per 2-1, le squadre più
forti del campionato, Paullese, Luisiana e Soresinese,
l’Accademia ha sconfitto in
modo secco pure la Pontirolese che allo Squeri si era
presentata con tre vittorie e
un pareggio nelle ultime
quattro gare disputate. Mancano ancora dieci giornate
alla fine del campionato ma
con tredici punti di vantag-
gio sulla Paullese, seconda
in classifica, i biancocelesti
possono già dire di avere in
tasca il biglietto d’ingresso
alla categoria superiore. Il
campionato possono perderlo solo loro stessi inanellando una serie… catastrofica
di risultati negativi. Una roba da… manicomio. L’Accademia ha testa e gioco per
non cadere in queste trappole. La squadra di Mario Zanotta veleggia verso l’Eccellenza senza incontrare
ostacoli. Non si vede proprio
chi potrà fermarla. Ci sperava la Pontirolese, forte di tre
vittorie di fila e un pareggio
nelle ultime quattro gare disputate, ma è bastato un doppio spunto del solito Basilicata, un piperino che starebbe bene anche in Serie A, a
tacitare i bergamaschi dopo
appena mezz’ora di gioco.
Fino a quel momento la gara si disputava sul piano dell’equilibrio. Gli ospiti si erano fatti temere con un paio
di azioni ficcanti che avevano un po’ preoccupato Oliva
e c. Al 12’ una deviazione
volante in area a colpo sicuro di Zampoleri, su corner,
sbatteva sulle spalle di Radaelli e l’azione ospite sfumava. Al 22’ una punizione
insidiosa da fuori di Capoferri non trovava la sponda
di Fenara che in area man-
cava la sfera. La Pontirolese
appariva temeraria. Poi, al
28’, su un batti e ribatti in
area dopo un attacco sferrato da Caputo e Cotica, Basilicata, molto lucido, trovava
lo spazio giusto per sbattere
la palla in rete e portare
l’Accademia in vantaggio.
Due minuti dopo ancora Basilicata in grande evidenza
con una delle sue magiche
punizioni dal limite superava nuovamente il portiere
ospite sulla sua sinistra,
complice anche una deviazione di un difensore in barriera. Sul doppio vantaggio,
la capolista chiudeva la partita. Un sussulto, i bergamaschi l’avevano al 33’ ma Oliva era semplicemente strepitoso a respingere con i piedi una conclusione ravvicinata di Ferrari. Al 35’, Radaelli a centrocampo prima
sbagliava un appoggio, poi
s’innervosiva e veniva ammonito. Al 40’ era stato un
colpo di testa in area di Pedroni, finito sul fondo, a impensierire il portiere biancoceleste. La ripresa non riservava grandi emozioni se non
qualche timido tentativo
ospite di dimezzare le distanze. L’Accademia giocava in scioltezza con manovre larghe che superavano
con una certa facilità il centrocampo avversario. Al 64’
un corner da sinistra di Basilicata giungeva a Schipilliti che colpiva la traversa e
sulla ribattuta Caputo, di testa, triplicava il bottino sandonatese. Al 73’ la Pontiro-
assalto borgo, ma l’acos resiste
1° CaTegoRia-giRone L / Negati ai gialloverdi un rigore e un gol regolare
boRgoLombaRdoaCos TReVigLio 0-0
borgolombardo: Dionisio,
Giordano, Fumagalli, Di Napoli, Calatroni, Volpe, Cacchione, Iannace (75’ Vella),
Cirlincione, Di Mauro (65’
Xhepaj), Gandini (63’ Campos); all. Dennis Manzo.
acos Treviglio: Gaigher, Conti (85’ Ibraihm), Polloni, Foglieni, Motta, Carsana, Ravizza (1’ st. Fall Pape), Bentancour, Brolis (57’ Barletta), Bonicalzi, Selleri; all. Longhi.
arbitro: Migliaccio di Legnano.
Risultato di parità, 0-0, fra il
Borgolombardo e l’Acos Treviglio, una buona squadra che
al Sesto Gallo si è molto impegnata, complice anche alcuni aiutini arbitrali, per uscire
indenne dal campo. La partita
iniziava a ritmo lento con le
due squadre accorte a centrocampo e senza scoprirsi molto
in difesa. Il Borgo ci teneva a
fare bella figura davanti al proprio pubblico ma anche i trevigliesi miravano a continuare
nella serie di risultati positivi
che li vede imbattuti da quattro giornate. Al primo affondo
i gialloverdi per poco non andavano a segno. Una punizione dal limite di Giordano, al
15’, si stampava sulla traversa
facendo tremare i trevigliesi.
L’Acos si faceva più attenta.
Nella ripresa la maggiore determinazione del Borgolombardo costringeva gli ospiti a
stringersi di più intorno al loro
portiere respingendo gli assalti locali. Al 65’ l’arbitro in gonnella (era una donna) non pu-
attenti al bolgiano
2° CATEGORIA-GIRONE R
RisULTaTi 20° g.Ta
Rogoredo-Barona 0-3, Buccinasco-Città di Opera 3-0, Nuova Bolgiano-Medigliese 3-2, Aprile 81-Metanopoli 2-3, Zivido-Milanese Corvetto 2-1, Usom-Riozzese 0-0, Vizzolo-Romano Banco 0-0, Sermazzano-S. Vito Tribiano 2-1
CLassiFiCa
Sermazzano p. 37, Usom e Medigliese p. 35, Nuova Bolgiano p. 34,
Vizzolo p. 32, Barona e Buccinaso p. 31, Milanese Corvetto e S. Vito
Tribiano p. 27, Zivido, Aprile 81 e Rogoredo p. 24, Metanopoli p. 23,
Romano Banco p. 18, Città di Opera p. 17, Riozzese p. 15
PRossmo TURno
Romano Banco-Aprile 81, Metanopoli-Buccinasco, S. Vito TribianoNuova Bolgiano, Riozzese-Rogoredo, Barona-Sermazzano, Milanese
Corvetto-Usom, Medigliese-Vizzolo, Città di Opera-Zivido
niva un fallo di mani in area di
Conti negando il calcio di rigore al Borgo che protestava
invano. Al 75’ Cirlincione riusciva a destreggiarsi fra le maglie dei difensori ospiti andando in gol da pochi passi, ma
l’arbitro dava un altro “aiutino” all’Acos annullando il gol
per un presunto fallo sul portiere. Gli assalti del Borgo proseguivano anche nei minuti
successivi ma senza risultati
utili per aggiudicarsi l’intera
partita. All’81’ ancora Cirlincione in evidenza con un colpo di testa finito di poco sul
fondo, su assist di Iannace. I
minuti finali erano di netta
marca gialloverde ma il risultato finale non cambiava.
lese rimaneva in dieci uomini per l’espulsione di Zampoleri, il migliore del complesso bergamasco, già ammonito, dopo un fallo su Gaseni. Poco dopo veniva
espulso pure il mister ospite, Livio Sporchia, per una
frase non consentita dal regolamento. Poi la partita
s’avviava stancamente verso la fine.
PRomozione-giRone F
RisULTaTi 20° g.Ta
Melegnano-Rudianese 1-3,
Casalmaiocco-Fara Olivana
3-1, Tribiano-Luisiana 0-1,
Casalbuttano-Mario Zanconti 2-0, PagazzanesePaullese 0-0, Accademia
Sandonatese-Pontirolese 30, Romanese-Real Casal 13, Codogno-Soresinese 0-1
CLassiFiCa
Accademia Sandonatese p.
47, Paullese p. 34, Mario
Zanconti p. 33, Luisiana e
Soresinese p. 32, Rudianese p. 30, Real Casal e Casalbuttano p. 27, Codogno
p. 25, Pagazzanese e Pontirolese p. 24, Tribiano p. 23,
Romanese p. 22, Fara Olivana p. 21, Casalmaiocco p.
20, Melegnano p. 19
PRossimo TURno
Fara Olivana-Accademia
Sandonatese, Luisiana-Casalbuttano, Real Casal-Casalmaiocco, PontiroleseCodogno, Paullese-Melegnano, Mario Zanconti-Pagazzanese, Rudianese-Romanese, Soresinese-Tribiano
1° CaTegoRia-giRone L
RisULTaTi 20° g.Ta
Borgolombardo-Acos Treviglio
0-0, Arx Arcene-Arzago 1-3, Pantigliate-Badalasco 0-1, Pessano
Bornago-Boltiere 0-2, Juventina
Covo-Brignanese 3-0, Calvenzano-Carugate 3-0, Basiano Masate-Città di Segrate 4-0, Sporting
Linate-Zelo B.P. 5-0
CLassiFiCa
Sporting Linate p. 45, Calvenzano p. 42, Juventina Covo p. 38,
Arzago p. 37, Città di Segrate e
Badalasco p. 34, Basiano Masate
p. 31, Acos Treviglio e Carugate
p. 25, Zelo B.P. p. 24, Boltiere e
Borgolombardo p. 23, Pessano
Bornago p. 20, Pantigliate p. 17,
Brignanese p. 16, Arx Arcene p. 8
PRossimo TURno
Acos Treviglio-Arx Arcene, Zelo
B.P.-Basiano Masate, BoltiereBorgolombardo, Città di SegrateCalvenzano, Carugate-Juventina
Covo, Brignanese-Pantigliate,
Badalasco-Pessano Bornago, Arzago-Sporting Linate
eCCeLLenza-giRone a / SCONFITTAAL 95’
L’atletico perde ma non molla
c’è ancora tempo per salvarsi
PRo VigeVanoaTLeTiCo
s. giULiano 2-1
marcatori: 12’ Ugali (P),
58’ rig. Corona (A), 95’ De
Carli.
Pro Vigevano suardese:
Bognetti, Tashani, Marangon (58’ Bosio), Butticè,
Lagonigro, De Carli, Zimbardi, Coppini, Ugali (73’
Mihali), Elefante (82’ Contiero), Konan; all. Lavenia.
atletico s. giuliano: Gentili, Paloschi, Dugo, Torboli, Cesari, Grossetti Simone,
Corona, Zamboni, Chiaia
(81’ Righini), De Filippis,
Grossetti Marco (66’ Albamonte); all. El Sheikh.
arbitro: Scordo di Novara.
Un attimo di disattenzione
in difesa, e la frittata è fatta.
Al 95’, sul risultato di parità
che avrebbe fatto gioire l’Atletico, Gentili appoggiava
male a Paloschi una palla arpionata invece da Ugali, bene appostato nei pressi del
difensore, che non aveva
difficoltà a spingerla nella
porta vuota e dare un’insperata vittoria alla Pro Vigevano Suardese. Il portiere
poteva attendere ancora un
paio di secondi prima di rimettere la palla in gioco. La
fretta e l’imprudenza hanno
fatto perdere alla squadra
rossoblu almeno un punto,
il minimo tabellare, ma nel
calcio succede pure questo.
Adesso, domenica prossima, bisognerà fare molta attenzione per vincere contro
il Fenegrò, altra formazione
in lotta per la salvezza. Anche la Pro Vigevano combatte per salvarsi ma oggi è
stata aiutata dalla fortuna.
Anche l’Atletico ha avuto
dalla sua la dea bendata per
aver giocato per quasi un’ora in superiorità numerica
dovuta all’espulsione di Konan al 33’ del primo tempo
per una scorrettezza, ma i
rossoblu non ne hanno approfittato. I vigevanesi riuscivano a raddoppiare concentrazione e determinazione vincendo la gara. La partita iniziava all’insegna dell’Atletico che costruiva delle buone palle gol non sfrut-
tate adeguatamente dagli
avanti rossoblu. Al 12’ una
punizione da fuori favoriva
in area Elefante che faceva
da ponte per Ugali, pronto a
deviare la palla in rete. Una
gran botta per l’Atletico che
però non si disuniva. Con un
uomo in più c’era la possibilità di rimediare. De Filippis, Chiaia e Corona ci
provavano più volte ad arrivare in rete ma non erano
molto tempestivi. Il pareggio arrivava al 58’ con un rigore trasformato da Corona
e decretato dall’arbitro per
fallo in area sullo stesso attaccante sangiulianese. Il risultato di parità stava bene
a tutti ma a pochi istanti dal
termine arrivava l’errore di
Gentili in fase di disimpegno e il sogno rossoblu svaniva in aria.
d.P.
eCCeLLenza-giRone a
RisULTaTi 23° g.Ta
Sant’Angelo-Arconatese
0-1, Pro Vigevano Suardese-Atletico S. Giuliano 21, Solbiasommese-Bustese 1-1, Fenegrò-Magenta
2-0, Union Villa CassanoOltrepovoghera 1-3, Trezzano-Sestese 1-2, Legnano-Vigevano 0-2, Vergiatese-Villanterio 0-1. Riposa Verbano
CLassiFiCa
Oltrepovoghera p. 59, Legnano p. 50, Trezzano p.
45, Verbano p. 35, Vigevano p. 34, Sestese p. 33,
Arconatese, Sant’Angelo,
Vergiatese e Solbiasommese p. 27, Fenegrò, Magenta e Pro Vigevano
Suardese p. 22, Bustese p.
21, Villanterio p. 19, Atletico S. Giuliano p. 18,
Union Villa Cassano p. 15
PRossimo TURno
Atletico S. Giuliano-Fenegrò, Oltrepovoghera-Legnano, Vigevano-Pro Vigevano Suardese, Verbano-Sant’Angelo, Villanterio-Solbiasommese, Arconatese-Trezzano, SesteseUnion Villa Cassano, Magenta-Vergiatese. Riposa
Bustese.
CaTegoRia aLLieVi RegionaLe “a” 1997 giRone d
ausonia-san Colombano, è pareggio
di Massimiliano Tessera
ausonia: Catanzaro, Bertoni, Dede, Zennari, Lanzillotti, Maestroni, 7 Boara, Jalloh,
Micone, Bocellari, Valle Ayala. all: Gatoni
san Colombano: Leoni, Ngantochou
Ngonggan, Palmenghi, Filipponi, Zocchi,
Orfei, Sbrozzi, Minafra, Conversano, Bravi, Meneghini. all. Agratti. arbitro: Orio
L’Ausonia orfana di Portelli affronta in maniera perfetta la sfida contro il San Colombano. Finisce in parità un incontro che si potrebbe tranquillamente confondere con una
partita di categoria professionistica.
Le due squadre si sono affrontate fino all’ultimo in una sfida al vertice con l’Auso-
nia che rimane al terzo posto tenendosi dietro proprio il Sancolombano, l 'arbitro Orio
da un’occhiata all’orologio e alle 11:20 la
sfida inizia, con un breve ma intenso dominio rossoblù con Bravi e Conversano che
fanno impazzire la difesa neroverde che non
regge gli assalti del fantasista e del robusto
numero nove. Al dodicesimo minuto l’Ausonia si sveglia e con Boara trova la rete del
vantaggio, l'ala raccoglie bene il lancio di
Jalloh e dopo aver superato Leoni appoggia
il pallone nella porta vuota.
Nella ripresa la partita rimane uguale al primo tempo, adrenalinica e divertente , Conversano impegna subito Catanzaro che risponde bene. In seguito è Micone che costringe Leoni ad un altro miracolo.
Il pareggio arriva con un rigore per atterramento dubbio di Minafra. Meneghini
non sbaglia ed è 1 a 1. Dopo la rete del pareggio il
campo rimane del San Colombano.
marcatori: 12 1T Boara ,
15 2T Meneghini (R)
Uomo partita eCo: Leoni
PReCisazione
Sul numero 6 de L’Eco siamo
incorsi in un’errore riguardante le marcature: i gol sono stati segnati da Gafforio e
non da Pellegrinelli come da
noi riportato mentre il terzo
gol di Marigliano è corretto.
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26 FebbraIO 2014
La cacciata di Letta...
In effetti, la vita politica italiana non è nuova a capovolgimenti di fronte, ma nel
caso specifico, Renzi aveva
dichiarato all’indirizzo di
Letta di stare tranquillo, che
non voleva mettersi al suo
posto. Dopo qualche settimana si è contraddetto. Forte della carica di segretario
del partito, ha convocato la
direzione del Pd ed ha dato
il benservito a Letta. Il buon
Enrico è stato oggetto di una
violenza politica inaudita.
Il neo presidente del Consiglio, in un recente passato,
ha sempre dichiarato che
avrebbe accettato la candidatura a presidente del Consiglio, solo dopo un’investitura popolare (in parole povere, dopo aver vinto le elezioni a capo di una coalizione di sinistra). Non è stato
cosi; Renzi ha preso il primo
pretesto che gli è capitato,
per dire che il governo Letta
non stava procedendo con la
dovuta speditezza, per mandarlo a casa e autoproclamarsi presidente del Consiglio.
Sempre in materia d'incoerenza, dopo aver affermato,
“mai governi con Berlusconi”, la prima cosa che ha fatto da segretario del Pd è stata l’accordo con Forza Italia per le riforme. L’intesa
per le riforme, può starci, ma
poi Renzi non ha provato
neppure a fare un governo
(magari di minoranza) con
Vendola. Il Pd, solo grazie a
Sel ha guadagnato il premio
di maggioranza che gli consente di avere un mare di deputati alla Camera. Ma si sa,
Vendola ha grande personalità e idee chiare e a "Matteo", non piace essere contrastato da veri leader.
Con il varo del nuovo governo, Matteo Renzi si è consegnato anima e corpo nelle
mani di Angelino Alfano, che
non è certo un campione di
fedeltà, se si considera il fatto che ha abbandonato l’uomo al quale deve tutta la sua
carriera politica (Berlusconi) nel momento della cacciata del Cavaliere dal Senato della Repubblica. Con
simili premesse, il governo
Renzi sarà condizionato da
Alfano; non avrà vita facile
e non sarà ricordato per longevità.
La considerazione finale riguarda i due pesi e due misure usati da Renzi, riguardo alla scelta dei ministri.
Mentre ha da un lato dovuto
ingoiare il “rospo” rappresentato dalla pattuglia dei
ministri del Nuovo Centro
Destra di Alfano, dall’altro
il nuovo presidente del Consiglio ha defenestrato Emma
Bonino dal ministero degli
Esteri. E a dire che Emma
Bonino è l’esponente politico italiano più accreditato
all’estero; pur non avendo
un serbatoio di voti partitici,
l’esponente radicale è sempre presente nei sondaggi,
con alto indice di gradimen-
attualItà
SEGUITI DALLA PRIMA PAGINA
to degli italiani. Che altro dire: Renzi è un presidente del
Consiglio giovane, che usa
vecchi metodi, compreso
quello di aver coinvolto 9 diverse sigle politiche, nella
composizione del governo.
Inizia a governare con un
partito diviso, che ha contribuito a spaccare. Noi facciamo i nostri auguri al Presidente Renzi, ma le premesse non sono delle migliori.
Roberto Fronzuti
Perché non...
Tutti abbiamo sentito parlare di Chàvez che da comandante militare, alla fine del
secolo scorso, ha preso il
potere con una rivoluzione
appoggiata dai militari, diventando successivamente
Presidente della Repubblica venezuelana, con obbiettivi giusti, ed in parte raggiunti nei primi dieci anni,
tesi a migliorare la situazione esistente nel paese
che pur essendo ricco di
molte risorse minerarie, petrolifere, agricole e naturali versava in una situazione di arretratezza nei confronti di altri paesi sudamericani.
Purtroppo però il governo
chavista negli ultimi anni si
è trasformato in una dittatura contraddistinta da: Giustizia farraginosa e corrotta, posizioni estremiste antiamericane e anticapitaliste, allarmante dilagare della corruzione e delinquenza, che ha fatto scomparire
il Venezuela dalle
mete turistiche in
voga sino a qualche anno fa.
L’ultimo tassello di
questa esplosiva
situazione è avvenuto dopo la morte
di Chàvez, quando
con elezioni, vinte
sul filo di lana e a
detta di molti osservatori stranieri,
truccate, a Chàvez
succedeva il suo
autista nel frattempo divenuto vicepresidente.
Con queste premesse l’economia è crollata, l’inflazione è arrivata a più del
200%, le risorse petrolifere
e minerarie sono diminuite,
molte industrie multinazionali sono state costrette a
vendere allo stato le aziende che poi non è riuscito a
mantenere in vita, i generi
alimentari scarseggiano
(manca la farina di mais),
spesso senza alcun avverti-
Trovati...
Dopo avere avvertito le forze dell'ordine, sul posto sono intervenuti antropologi e
studiosi per stabilire a che
epoca risalgono questi resti
umani. "La chiesa di San
Martino in Lambrate, ci dice il parroco don Luigi Badi, attualmente è posizionata dove un tempo sorgeva un
altro tempio religioso, risalente al XIV o XV secolo; di
essa rimane oggi solo il
mento, viene tolta l’energia
elettrica, manca il gas per
cucinare, addirittura scarseggia la carta igienica, la
sanità pubblica per una normale appendicite prevede
che: si debbano prima fare
delle donazioni di sangue,
gli esami propedeutici devono essere fatti in cliniche
private e gli eventuali presidi medici sono a carico
del paziente.
Queste sono le ragioni che
dall’inizio di febbraio han-
campanile. In quel tempo,
nei pressi delle chiese c'era
il cimitero dove venivano
sepolti i defunti, in una fossa comune. Secondo un primo esame da parte degli antropologi che sono intervenuti sul posto, i resti dovrebbero risalire a prima di
Napoleone, fra i 150 e i 200
anni fa". Oltre un secolo fa,
fra il 1913 e il 1927 la chiesa di San Martino è stata ricostruita su quella preesistente ed è stata poi consacrata nel 1931 dall'allora cardinale di Milano Ildefonso
no generato diverse manifestazioni pubbliche,
pesantemente represse dal governo in carica sfociate il 12 febbraio nell’uccisione di due studenti e nell’arresto di centinai di
dimostranti.
Successivamente
ci sono stati almeno altri quattro
morti, torture a
studenti incarcerati con
l’accusa di terrorismo nazi/fascista e l’arresto di
Leopoldo Lopez uno dei
principali esponenti dell’opposizione regolarmente
eletto. Tutto questo è avvenuto durante oceaniche manifestazioni popolari in tutto il territorio venezuelano
con particolare accentuazione nell’occidente e nella
capitale Caracas.
maritza Ceballos Vacchini
Schuster. A causa della scoperta fatta la scorsa settimana, i lavori delle fognature
sono stati sospesi per alcun
giorni, per consentire agli
studiosi di rimuovere i resti
umani e stabilire con precisione a che epoca risalgono.
Sempre a causa dei lavori
lunedì mattina si è avuta
nella zona l’interruzione
dell’erogazione dell’acqua
per alcune ore, dovuta alla
rottura di una tubatura. Verso mezzogiorno è ripresa
l’erogazione.
giovanni abruzzo