Sommario Rassegna Stampa

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la Repubblica
05/12/2014
SCUOLE OCCUPATE: GENITORI CONTRO FIGLI E PICCHETTI DEI
PROF (C.Zunino)
2
12
il Tempo
05/12/2014
IL PIANO SCUOLA DI RENZI SI BLOCCA GLI UFFICI NON PAGANO LE
IMPRESE (F.Dell'orefice)
4
Edscuola.it
05/12/2014
DIRIGENTI SCOLASTICI AL MIUR, NULLA DI FATTO
6
18
il Gazzettino
05/12/2014
VENETI DISCRIMINATI SULLE BORSE DI STUDIO
7
5
il Manifesto
05/12/2014
RENZI INCENTIVA L'ESODO DEI RICERCATORI PRECARI
8
Scuola24.Ilsole24ore.com
05/12/2014
IL MODELLO DELLE «SCUOLE APERTE» AVANZA IN TUTTA ITALIA:
ECCO L'ULTIMA MAPPA AGGIORNATA
9
Scuola24.Ilsole24ore.com
05/12/2014
LEGGE DI STABILITA', PARTE IL PRESSING PER CAMBIARE IL
RECLUTAMENTO DEI RICERCATORI
10
21
Avvenire
05/12/2014
LE PROVE INVALSI COMPIONO 10 ANNI AJELLO: UN CAMMINO NON
PRIVO DI OSTACOLI (E.Lenzi)
12
40
Italia Oggi
05/12/2014
FONDI ERASMUS PER I GIOVANI
13
19
Internazionale
11/12/2014
MOBILITAZIONE STUDENTESCA
14
6
Corriere della Sera - ed. Roma
05/12/2014
IL SOTTOSEGRETARIO FARAONE VISITA IL VIRGILIO OCCUPATO
(C.vol.)
15
31
Il Mattino - Ed. Salerno
05/12/2014
LA BUONA SCUOLA E LA TRAPPOLA DELLA VALUTAZIONE
16
Ilsole24ore.com
05/12/2014
I PRESIDI CONTRO FARAONE
17
Repubblica.it
05/12/2014
LAUREA? SOLO SE TECNICA
19
Scuola24.Ilsole24ore.com
05/12/2014
TRA EDILIZIA SCOLASTICA E INNOVAZIONE IL NUOVO PON 2014/2020 23
PUNTA ALLA SMART SCHOOL
Intrage.it
04/12/2014
UNIVERSITA': IN 10 ANNI -58 MILA ISCRITTI A CORSI DI LAUREA IN
ITALIA
25
Tuttoscuola.com
04/12/2014
DIRIGENTI SCOLASTICI, NUOVO INCONTRO IL 10 DICEMBRE
27
Rubrica
Scenario politico
27
Corriere della Sera
05/12/2014
VALORI, SALUTE, SPORT QUOTIDIANO IN CLASSE PREMIA I LAVORI
DEGLI STUDENTI (F.fior.)
28
45
Corriere della Sera
05/12/2014
LA BOCCONI LANCIA LA LAUREA IN SCIENZE POLITICHE I PRIMI 60
STUDENTI NEL 2015 (G.Stringa)
29
13
la Stampa
05/12/2014
Int. a M.Casertano: "SONBO AZIONI VIOLENTE E IL GOVERNO NON
PUO' LEGITTIMARLE" (R.Arena)
30
26
l'Espresso
11/12/2014
RISERVATO - MISTERO INDENNITA' ALL'UNIVERSITA' (N.r.)
32
1
Italia Oggi
05/12/2014
A SCUOLA, NELLA SCELTA DELLA PRIMA LINGUA STRANIERA GLI
STUDENTI AL SERVIZIO DEI PROF (P.Magnaschi)
33
23
Il Secolo XIX
05/12/2014
"SCARPE ROTTE" RILETTO DAI BAMBINI SEDUCE NAPOLITANO
(V.Carosini)
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« 500 sindaci in rivolta, hanno ammodernato le scuole, ma il governo non paga
Piano assunzioni, manca la quantificazione delle risorse per la carriera »
Dirigenti scolastici al Miur, nulla di fa o
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Dirigenti scolastici al Miur, nulla di fatto
Solo impegni nell’incontro con Faraone
La buona scuola ha bisogno di dirigenti motivati e rispettati: con questo slogan hanno manifestato oggi a Viale
Trastevere, davanti al ministero dell’Istruzione, i dirigenti scolastici provenienti da tutta Italia. Al centro della
protesta due questioni: la riduzione degli stipendi e il blocco del contratto.
Una delegazione dei sindacati è stata ricevuta dal sottosegretario Davide Faraone, affiancato da alcuni dirigenti
del Miur. Una nota della Uil scuola fa il punto sulle richieste presentate: “Si calcola una riduzione che va oltre i
300 euro al mese”, spiega Rosa Cirillo, responsabile del dipartimento dell’area V della dirigenza scolastica
della Uil Scuola, presente oggi, insieme al segretario della Uil Scuola, Massimo Di Menna, alla manifestazione e
all’incontro. “E’ la parte di retribuzione cosiddetta ‘di posizione o di risultato’ che è stata tolta dallo stipendio
senza alcuna trattativa” malgrado i dirigenti scolastici si trovino a “gestire responsabilità crescenti, a partire
dalle reggenze, con retribuzioni già inferiori al resto della dirigenza pubblica e ora addirittura ridotte”.
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La confusione dell’amministrazione, fa notare i sindacato, è tale che ci sono situazioni diverse da regione a
regione. In alcune regioni, come il Lazio, non c’è stata la riduzione ma è stato comunicato che le somme
saranno recuperate successivamente.
“Abbiamo accolto positivamente l’impegno politico assunto dal sottosegretario Faraone a rivedere la questione
a gennaio ma – ribadisce Rosa Cirillo – non siamo venuti qui per farci spiegare le ragioni tecnico-giuridiche che
sono alla base dei tagli dello stipendio, siamo qui perché vogliamo concretamente risolvere tale questione.
Continua quindi la nostra mobilitazione. A gennaio, se gli impegni di Faraone non saranno rispettati, nell’unico
modo possibile – il reintegro della voce retributiva tolta dal governo – la protesta si diffonderà sul piano
sindacale e giudiziario”.
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Faraone a presidi, docenti e
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Dirigenti scolastici del
Lazio, si va verso la
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FAMIGLIE E STUDENTI
Il modello delle «scuole aperte» avanza in
tutta Italia: ecco l’ultima mappa aggiornata
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STAMPA
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Scuola
scuole aperte
Miur
Studente
di Mar.B.
Da Roma a Mantova, da Milano a Senigallia. Accade sempre di più che i cortili e le aule e
gli spazi comuni magari abbandonati e poi recuperati diventino un luogo di
aggregazione sociale oltre l’orario scolastico, senza barriere, senza classi ma in uno
spirito di aiuto che produce tante iniziative. Con i genitori che in molti modi si danno da
fare dentro le scuole per sostenere le attività, l'ampliamento dell'offerta formativa e
spesso anche la manutenzione del bene comune “scuola”. Genitori spesso riuniti in
comitato o costituiti in associazione che in alcuni casi gestiscono“ alla pari” insieme alle
istituzioni la scuola nel segno del principio di sussidiarietà sancito dalla Costituzione .
Modello contagioso
Questo modello , chiamato delle «scuole aperte» e benedetto ormai anche dal ministero
dell’Istruzione, si sta diffondendo in Italia con esperienze e modalità differenti: si va
dalla gestione condivisa degli spazi della scuola tra istituzioni e genitori alla
partecipazione nella progettazione del tempo extra scuola o nella scelta di utilizzo dei
fondi scolastici integrativi fino alla gestione di alcuni spazi in autonomia o alla semplice
adozione di alcune buone pratiche. Su tutte queste eseprienze si tenterà di fare il punto
in un incontro questo sabato - il secondo di questo genere - alla scuola Di Donato di
Roma, tra i primi istituti a sperimentare ormai oltre 10 anni fa questo percorso grazie
alla spinta di una associazione genitori “pionieristica” appoggiata allora da un preside
illiminato. Un incontro che partirà anche da una prima mappa , segnalata anche
dall’iniziativa sulla «Buona scuola» del Governo, che fotografa diverse esperienze di
scuole aperte in Italia e realizzata da Gianluca Cantisani con il contributo del movimento
di volontariato italiano e dell’associazione genitori scuola Di Donato.
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FAMIGLIE E STUDENTI
08 Aprile 2014
FAMIGLIE E STUDENTI
13 Maggio 2014
Scuola, iscrizioni online:
arrivate oltre un milione e
mezzo di domande
Sei classi su dieci
rinunciano alle gite
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Una nuova emergenza per
il Sud: 3,5 milioni di
bambini a rischio «povertà
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STUDENTI E RICERCATORI
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Legge di stabilità, parte il pressing per
cambiare il reclutamento dei ricercatori
di Marzio Bartoloni
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L’indagine della Cgil sulla precarietà nella ricerca
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Scienziati e
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Dottorato
Docente
La legge di stabilità approda in Senato e parte subito il pressing per le modifiche. Nel
mirino, almeno per quanto riguarda il fronte università, sono finite le norme sul
reclutamento dei ricercatori approvate alla Camera. Ieri sono arrivati i primi segnali
importanti in questo senso dall’interno del Pd, mentre i ricercatori dell’Adi hanno scritto
ai senatori della commissione Istruzione per ribadire la loro contrarietà a nome che
rischiano di aumentare la precarietà tra i ricercatori. Precarietà già ai massimi livelli
secondo una ricerca presentata sempre ieri in Senato dalla Flc Cgil sull’«esodo dei
ricercatori».
045688
Emendamenti in rampa di lancio
A finire sul banco degli imputati è il comma 29 dell’articolo 28 quello che cancella il
vincolo contenuto nel Dlgs 49/2012 che collega il reclutamento di ricercatori a tempo
determinato di tipo «b» - l’unica figura che tramite un meccanismo di tenure-track
all'italiana prospetta un accesso al ruolo di professore associato - all'assunzione dei
docenti ordinari. Una strada che per molti vuol dire dare un colpo mortale all’unica
possibile via di stabilizzazione dei ricercatori. «Stiamo lavorando ai necessari
emendamenti alla legge di stabilità per permettere alle università virtuose di sbloccare il
turnover per un’iniezione di innovazione necessaria all'Università e al Paese», ha
spiegato ieri la senatrice del Pd Francesca Puglisi, capogruppo in commissione
Istruzione e responsabile scuola per il partito democratico. «I dati presentati dalla ricerca
della Flc Cgil in Senato - spiega la parlamentare - dimostrano l’inefficacia della norma
della legge 240 che legava all'assunzione di professori ordinari l’obbligo di assunzione
di un ricercatore di tipo b: in questi anni il numero di assunzioni è comunque rimasto
esiguo». «Il vero problema - continua - è la scarsità del numero di ricercatori rispetto
agli altri Paesi Europei, causata dal blocco del turnover di Tremonti e il guazzabuglio di
figure precarie dai dottori agli assegnisti, dalla distinzione tra ricercatori di tipo a e b.
Oggi nelle Università ci sono troppe regole e tanta precarietà. Dobbiamo rivedere
completamente lo status giuridico di chi insegna e fa ricerca nelle università,
semplificando il percorso».
Si parla di noi
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L’Adi scrive ai senatori
A insistere su questo punto ieri sono stati anche i ricercatori dell’Adi (l’associazione
dottori e dottorandi) che hanno scritto una lettera aperta ai senatori della commissione
Istruzione del Senato. L’Adi oltre a criticare i tagli al Ffo delle università - 34 milioni per
il 2015 e di 32 milioni di euro all'anno a partire dal 2016 – punta il dito proprio contro
l'allentamento del vincolo di reclutamento di un ricercatore a tempo determinato di tipo
Pag. 10
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“b” per ogni nuovo professore ordinario. Per i giovani ricercatori il Miur elude
«sfacciatamente la questione centrale posta dalla mobilitazione dei dottorandi e dei
ricercatori in queste settimane: quella dell'aumento dei livelli di precarietà che ne
deriverebbero» . L’Adi chiede quindi ai senatori di «segnare un punto di svolta, a partire
dall'emendamento di questo Disegno di legge, per gettare le basi future di un più ampio
processo di consapevole e organica riforma delle politiche di reclutamento accademico
in Italia».
La ricerca della Flc Cgil
Che di troppa precarietà soffra il mondo della ricerca l’ha ribadito ieri un’indagine della
Flc Cgil che avverte come negli ultimi 10 anni su 100 ricercatori precari l'Università ne ha
espulsi più di 93, mentre la percentuale degli assunti è stata solo del 6,7%. Non solo: nel
2014 l'Università italiana è “dimagrita” di 2183 docenti e ricercatori: a fronte di 2324
pensionamenti, infatti, sono stati attivati solo 141 ricercatori di tipo b. Di contro sono
aumentate esponenzialmente le figure contrattuali più precarie. Un esempio: gli assegni
di ricerca attivati annualmente sono passati da circa 6000 nel 2004 a oltre 14.000 nel
2014. Di questi una buona parte dovrebbero arrivare a “scadenza” già dal prossimo anno
(i contratti durano al massimo 4 anni) perché attivati nel 2011 con la riforma Gelmini. «In
questi anni l'Università è stata letteralmente messa in ginocchio da tagli pesantissimi
alle risorse per il suo funzionamento e drasticamente precarizzata mettendo a rischio la
sua missione costituzionale», ha spiegato Domenico Pantaleo, segretario generale della
Flc Cgil.
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Come aiutare la ricerca
nell'impresa
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Università, 6 scienziati in
Italia (quattro a Milano) tra
i più influenti al mondo. Ma
la fuga all'estero continua
Ricerca scientifica, premio
Sapio a due fisici per gli
studi applicativi sul silicio
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5 dicembre 2014
I presidi contro Faraone
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In meno di due giorni ha superato le 600 adesioni la raccolta firme lanciata da alcuni dirigenti
scolastici che chiedono le dimissioni del sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone per aver
elogiato le occupazioni studentesche. "È infatti inammissibile –si legge nella petizione- che resti
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al suo posto di governo chi legittima le occupazioni e anzi ne esalta senza riserve il ruolo
formativo, dimostrando di non rendersi conto di quello che è in gioco: educazione alla legalità,
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rispetto dei beni comuni, immagine della scuola pubblica, diritto allo studio". Ne discutiamo con
uno dei firmatari, Mario Rusconi vice presidente Associazione nazionale dirigenti scolastici.
Prima però un doveroso ritorno sull'inchiesta MafiaCapitale che non cessa di mietere vittime con
@LussanaAurora a @24mattino : secondo me
@AndreaScanzi quando ha visto le foto di
@matteosalvinimi a torso nudo un po' si è
attizzato
l'avvicendarsi di particolari preoccupanti che emergono di ora in ora. Ne parliamo con il
sottosegretario all'Interno Domenico Manzione insieme ad Antonio Padellaro, direttore de Il
Fatto quotidiano.
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Ministro Poletti: "Sto male nel vedere il mio
nome messo vicino alle schifezze che ci
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Apriamo, invece, il #Barlamento in compagnia di Chiara Geloni e Aurora Lussana.
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Il ministro Poletti: "Sto male nel vedere
il mio nome messo vicino alle
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L'università torna ad attrarre i giovani. Le nuove matricole scelgono lauree
tecniche ad alto tasso di innovazione. E di occupabilità. D.it illustra gli
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Le cifre aggiornate arrivano da uno degli atenei più antichi d'Italia, quello di Pisa, che ha inaugurato l'anno
accademico con un aumento delle matricole del 6% rispetto a novembre 2013. Se dal 2008 al 2013 in
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Aumenta la fiducia dei giovani negli studi accademici, ma solo in quelli che garantirebbero (il condizionale
è d'obbligo) un lavoro. Bando a Lettere e Filosofia: quest'anno le matricole premiano Scienze agrarie,
alimentari e agro-ambientali (+29,7% rispetto allo scorso anno) e Ingegneria dell'informazione (+12,4%).
Restano tra le facoltà ai primi posti per immatricolazioni Economia e Ingegneria industriale. Campi ad alto
tasso di innovazione, che si muovono in direzione della sostenibilità e offrono possibilità nel mercato del
lavoro.
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Italia le immatricolazioni erano scese del 13%, la tendenza ha risparmiato questi corsi di laurea, che,
dall'avvento della crisi in poi, hanno fatto incetta di matricole. “Dall'anno accademico 2009/2010 a oggi noi siamo a un aumento del 100%” dichiara a D.it Rossano
Massai, direttore del dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa.
“Ma l'incremento – puntualizza – riguarda tutta Italia”. All'Università della Tuscia di Viterbo, ad esempio,
il dipartimento per l'innovazione dei sistemi biologici, agroalimentari e forestali quest'anno ha avuto un
aumento medio di immatricolazioni del 45% con punte del 75% per Tecnologie agroalimentari.
Boom di Scienze Agrarie soprattutto tra le ragazze
A scegliere Scienze Agrarie oggi sono sempre più ragazze provenienti dai licei. “Gli studenti che vengono
da istituti tecnici sono la minima parte. E più del 50% degli iscritti sono ragazze, un'inversione di tendenza
rispetto al passato” conferma Massai.
Perché questo boom? “Molti – spiega il direttore - vedono in questo settore un contatto più diretto con
l'ambiente e tematiche di tipo ecologico, ed è molto positivo. L'altra grossa leva è data
dall'agroalimentare che in vista dell'Expo 2015 è diventato molto di moda, ha un forte richiamo
pubblicitario, il che non è del tutto positivo sotto certi aspetti. Ci sono alcuni corsi, tra le triennali, che
hanno una particolare attrazione. Viticoltura e enologia, ad esempio, ha tantissime matricole, sia a Pisa
che a Firenze. Soprattutto ragazze, che trovano in questi studi la possibilità di esprimere le proprie
competenze e il proprio impegno culturale. Il vino richiama la valorizzazione del territorio, aspetti storici e
paesaggistici, non solo tecnici”.
Scommettere su questo corso di studi è la scelta giusta. Basti pensare che l'Italia è prima in Europa nella
produzione di ricchezza in agricoltura (1.989 euro per ettaro) e nel 2013 l'export agricolo italiano ha
raggiunto un volume d'affari di 33 miliardi di euro stando a Coldiretti. In particolare il vino ha registrato il
record storico delle vendite, raggiungendo i 5 miliardi di euro di fatturato.
COME SI FA: LA
MANICURE CRISTAL
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Rossella Lionetti, aka Roslion90, ti spiega
come realizzare le manicure più di tendenza
del momento. Oggi è la volta della Cristal
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Il lavoro in questo campo arriva anche prima della laurea. E' il caso di Giulio, 25 anni, non ancora
dottore in Scienze Agrarie ma già imprenditore agricolo. In Toscana ha dato vita a Agrimè, un sito dove
comprare online cibo a km zero. Carne, uova e verdure di qualità sono prodotte da una rete di 20
coltivatori alle porte di Firenze e ordinati a prezzi accessibili dai consumatori da casa. Tra i fornitori di
Agrimè tanti hanno meno di 30 anni, come Lorenzo, classe '90, al secondo anno di studi magistrali in
Ingegneria Agraria, che già lavora col nonno e il padre nel podere di famiglia.
Ingegneria dell'Informazione. Le neolaureate: “Il lavoro non manca”
Sotto questo nome si raggruppano i corsi più vari, sia triennali che magistrali: oltre a Ingegneria
Informatica, anche Ingegneria Biomedica, Robotica, Elettronica e delle Telecomunicazioni. Le possibilità
di lavoro non mancano.
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Lara, 22 anni, di Lucca, dopo la triennale in Ingegneria informatica a Pisa ha ricevuto, senza cercarle, tre
offerte di lavoro da varie parti d'Italia. “Ma non le ho accettate, volevo proseguire gli studi” racconta a
D.it da Torino, dove studia Computer engineering al Politecnico.
Il lavoro c'è, ma soprattutto all'estero, secondo Manuela, 30 anni, pugliese, ingegnere informatico
gestionale laureata all'ateneo pisano. "In questo settore problemi di lavoro non ci sono. Io sto
continuando un progetto iniziato grazie alla tesi. Quasi tutti i miei colleghi sono all'estero, dove danno
molti benefit. In Italia ai neolaureati come me le aziende offrono solo tirocini e stage, poco appetibili".
Si parla di noi
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Pag. 20
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Con Economia non si sbaglia
Consulenti in management, impiegati di banca, broker o mandatari, i laureati nei corsi di Economia hanno
davanti a sé molte opportunità. Capita anche che ricevano offerte prima di laurearsi. Come è successo a
045688
Il mercato del lavoro chiede ingegneri capaci di innovare. “Con le competenze per rispondere a problemi
sociali e l'apertura per creare innovazione” raccomanda a D.it l'ing. Enza Spadoni, che si occupa di
trasferimento della tecnologia, cioè di trasferire alle imprese e alla società i risultati delle
ricerche, all'istituto di biorobotica della scuola superiore Sant'Anna a Pontedera (Pisa).
05-12-2014
Data
Pagina
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Foglio
Giusy, 24 anni, di Sarzana (La Spezia), una laurea magistrale a Pisa in Banca, Finanza Aziendale e
Mercati Finanziari. "Già prima di laurearmi, sono stata contattata da un noto gruppo bancario per
partecipare ad un concorso per giovani. Dopo 3 step di selezione sono stata assunta. Non è stato facile:
per i primi tre mesi lavoravo nella sededi Montevarchi (Arezzo) e contemporaneamente dovevo finire la
tesi, ma con determinazione sono riuscita a concludere. I sacrifici sono stati pienamente ripagati" ammette
a D.it.
Facebook avrebbe il volto di un ragazzo
sportivo in felpa e scarpe da ginnastica,
tutto rigorosamente bianco e blu.
Instagram i colori caldi di uno stile retrò...
Così la fotografa di moda Victorija Pashuta
immagina come sarebbero i social network
se fossero delle persone
Si è laureata con 110 a settembre e a ottobre già lavorava Mariateresa, 24 anni, da Carnate, in provincia
di Monza e Brianza, specializzata in Scienze economico aziendali alla Bicocca di Milano. "Sapevo che
avrei iniziato il 6 ottobre già da giugno 2014:​ dopo lo stage mi avevano proposto un apprendistato di 2
anni".
"Non solo credo che Economia dia più opportunità rispetto ad altre facoltà, ma credo che Finanza,
all'interno della stesso ambito, abbia una corsia preferenziale" suggerisce alle matricole Andrea, 25 anni,
milanese, una laurea con 110 e lode in Economia e finanza alla Bicocca e un lavoro iniziato esattamente
una settimana dopo la discussione della tesi. "E' importante uscire con un voto alto perché alcune società
richiedono un punteggio superiore ad un tot per poter anche solo esaminare un candidato, ma allo stesso
tempo finire in tempo è altrettanto gradito" ricorda a D.it.
Oroscopo
Oroscopo
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Il libro dei consigli
Seduzione
Affinità di coppia
Biscotti della fortuna
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La ricetta di oggi
Secondo le statistiche del Politecnico di Milano, nel 2013, a 12 mesi dalla laurea magistrale, ha trovato
lavoro il 96% dei laureati in Ingegneria meccanica. La quasi totalità è dipendente, il 44,4% con contratto
a tempo indeterminato e il 28% a tempo determinato. L'85% circa ha uno stipendio tra i 1000 e i 2000
euro. Anche con la triennale si trova lavoro: a un anno dalla laurea è occupato il 93,9%, quasi sempre
come dipendente. Di questi, il 41% con contratto a tempo indeterminato e il 29,5% a tempo
determinato. L'84% circa retribuito tra i 1000 e i 2000 euro al mese. Nel 2013 il sito di Career Service
del Politecnico di Milano ha pubblicato 1832 annunci. Solo 3 su 10 erano stage. Il resto, offerte di
lavoro: il 46% contratti a tempo indeterminato, il 30% a tempo determinato. In 9 casi su 10, in Italia.
GLI ATENEI PIU' CARI, MENO CARI E QUELLI... GRATUITI
Chi si è diplomato con 100/100 alla maturità non paga le tasse qualunque sia il suo reddito familiare.
Accade all'Università della Tuscia, a Viterbo, che oltre a Scienze Agrarie offre tanti corsi di laurea tra i
quali Biotecnologie e Ingegneria industriale.
Nel resto d'Italia, tra gli atenei più economici per le materie scientifiche spiccano Bari e Bologna, che alle
matricole provenienti da famiglie con un reddito fino a 6mila euro chiedono 299,04 e 162,64 euro l'anno.
Bari tratta bene anche i redditi sopra i 30mila euro, per i quali la retta è di 1.218,89 all'anno, contro i
3.782 euro per la stessa fascia all'università di Milano. Il capoluogo lombardo ha l'università più costosa
insieme a Padova, rispettivamente con 776,68 e 790 euro di retta annuale per i redditi minimi.
Si parla di noi
DALLA CUCINA DI D
TORTA AL CACAO
ALL'OLIO
Non c'è nulla da fare: sfornare torte mi
piace troppo!!!! E se sono semplici e ideali
per la colazione, ancora meglio. Oggi vi
voglio proporre una
DI FRANCESCA QUAGLIA
Cerca tra le ricette di D
045688
Lorenzo, 26 anni, milanese, si è laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico ad aprile, a maggio ha
iniziato uno stage e a ottobre era già assunto. Mentre, come ogni giorno, torna in treno da Bergamo,
racconta a D.it: "Sono stato contattato dall'azienda Brembo due settimane prima della laurea grazie al
servizio Carrier Service del Politecnico, portale in cui le aziende si presentano e possono recuperare i
nominativi dei laureandi. Dopo i colloqui personale e tecnico ho iniziato il mio stage. Visti i buoni risultati
e l'apertura di una posizione, dopo 5 mesi sono stato assunto come apprendista progettista, concludendo
anticipatamente lo stage". Alle matricole Lorenzo suggerisce: "Nel campo, oltre all'inglese, il tedesco è
molto importante. Gli anni di università possono essere molto pesanti ma, come dice più o meno lo zio
Ben di Spiderman, "Da grandi sbattimenti derivano grandi soddisfazioni"".
Tutte
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Pag. 21
Codice abbonamento:
Ingegneria industriale a occupazione quasi totale
Ingegneria Aerospaziale, Chimica, Meccanica offrono tante opportunità, come spiega a D.it il prof.
Marco Taisch, delegato del rettore per il Placement al Politecnico di Milano. “In Italia resistono ancora
bene il settore della meccanica, del manifatturiero, dell'ingegneria industriale, motivo per cui i laureati
trovano lavoro velocemente e facilmente e con forme contrattuali importanti e motivo per cui c'è un
grande aumento delle iscrizioni quest'anno. I laureati in ingegneria meccanica e in generale in ingegneria
industriale al Politecnico di Milano sono in totale occupazione”.
05-12-2014
Data
Pagina
Foglio
Lo dice il 5° rapporto nazionale Federconsumatori sui costi degli atenei italiani, pubblicato a ottobre, che
però prende in considerazione solo le 18 città con il maggior numero di studenti e non tiene conto di
borse di studio e riduzioni.
4/4
A cura di Manzoni & C. S.p.A
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LE MIGLIORI UNIVERSITA' PER LA RICERCA
Per chi volesse intraprendere la strada della ricerca, ecco quali sono le università italiane migliori. Lo
spiega a D.it Brigida Blasi dell'Anvur (Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e
della ricerca): “Per Economia, ai primi posti per la ricerca ci sono Padova, la Bocconi di Milano e
Bologna per le università grandi, mentre tra le piccole troviamo l'Imt di Lucca, il Sant'Anna di Pisa e il
Politecnico di Milano. Per Agronomia invece Padova e Bologna tra le grandi, Tuscia e Teramo tra le
medie strutture e Sant'Anna di Pisa e Bolzano tra le piccole. Per Ingegneria industriale, Padova e
Politecnico di Milano tra le grandi, Sannio e Trento tra le medie e Torino e Sant'Anna di Pisa tra le
piccole”.
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5 consigli per un
matrimonio total
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Il colore del
matrimonio di oggi è il
bianco... classico, elegante e sempre
attualissimo
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Ciotola del cane
fuori dal bar...
multata!
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(05 DICEMBRE 2014)
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con mamma e
papà
Il 47% degli...
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La storia sembra
assurda ma è realmente accaduta. La scorsa
settimana a Vigevano, una barista ha ricevuto
una multa di 168 euro per "occupazione di suolo
pubblico".
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voglio fare
l’università
Le università
top
In 10 anni il Miur ha
registrato un crollo...
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Tra edilizia scolastica e innovazione il
nuovo Pon 2014/2020 punta alla smart
school
di Elisa Giannetto
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La scuola non solo come luogo di formazione ma di incontro e aggregazione di tutta la
comunità. Il Pon dedicato all’istruzione, nelle sue oltre cento pagine, disegna accanto
alle finalità e alle priorità di azione quella che è una nuova concezione dell’ambiente
deputato all’educazione. Una visione che poggia principalmente su uno dei due assi
portanti del programma 2014-2020, quello del fondo Fesr. Con i suoi 860 milioni di
euro, questa tranche di risorse avrà il duplice compito di ristrutturare le scuole, dentro e
fuori. All’interno rendendo gli spazi più funzionali ai nuovi approcci della didattica e alle
più innovative tecnologie. All’esterno con un’operazione di restyling degli edifici per
renderli più sicuri, accoglienti, sostenibili. Il fine ultimo, come si legge nel programma,
«è quello di favorire la permanenza dei giovani nei contesti formativi ma anche di
trasformare la scuola in un civic center dove si sperimentano forme di attività rivolte
non solo agli studenti ma a tutta la cittadinanza».
045688
Una scuola più sicura e vivibile
Ad oggi il panorama dell’edilizia scolastica non è per nulla confortante. Le scuole
mostrano, chiaramente, i segni della loro vecchiaia. Il 75% degli edifici infatti è stato
costruito prima del 1980 e, di questi, il 4% risale a fine Ottocento. Già una parte delle
risorse della precedente programmazione (Pon 2007-2013) è stata spesa per levigare le
rughe più evidenti. Ma c’è ancora tanto da fare. L’imperativo, in linea con le priorità della
politica nazionale in materia di istruzione, è quello di mettere in sicurezza gli edifici e a
norma gli impianti. L’ultimo rapporto di Legambiente conta che «quasi una scuola su tre
ha bisogno di interventi urgenti di manutenzione». Ma bisognerà anche darsi da fare
per rendere le scuole più efficienti dal punto di vista energetico tramite l’isolamento,
l’istallazione di impianti fotovoltaici, i depositi dei rifiuti, ecc... Un impegno non da poco.
Per questo motivo, la dote del Pon va a sommarsi alle risorse ordinarie, ad esempio ai
piani nazionali per l’edilizia scolastica, ai 40 milioni in mano alle regioni per gli
interventi di adeguamento antisismico (o di ricostruzione, dove sia più vantaggioso) e
agli eventuali proventi dell’8 per mille.
Si parla di noi
Codice abbonamento:
Un approccio innovativo
Le scuole del futuro saranno dotate di pc, tablet, reti, laboratori, biblioteche digitali,
ambienti per la formazione degli insegnanti. Un piano da completare, se tutto va come
da previsioni, nell’arco dei prossimi 7/10 anni. Il rispetto dei tempi è dovuto se pensiamo
che, ancora oggi, l’Italia è parecchio lontana dalla media dei paesi Ocse per numero di
Pag. 23
SCUOLA24.ILSOLE24ORE.COM (WEB2)
Data
05-12-2014
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digitally equipped school (rapporto pc per alunni, banda larga, laboratori, ecc…). Unica
nota positiva è la lim, la lavagna interattiva multimediale, che è entrata a pieno titolo
nelle classi italiane. Quella che il Pon immagina per il futuro dunque è una smart school
con orario di apertura prolungato in grado di offrire attività non solo didattiche ma
anche ricreative, sportive, culturali, sociali. Un cambio di approccio che richiede anche
un ripensamento delle aree interne: più che stanze, gli architetti saranno chiamati a
progettare spazi modulari che, come scenografie, si adattino alle nuove esigenze
didattiche, non più frontali ma partecipate. Saranno realizzati anche specifici ambienti
di studio e lavoro, in linea con i più moderni standard tecnologici, che consentiranno un
migliore scambio di informazioni fra i diversi operatori delle istituzioni scolastiche del
territorio. Tutto questo consentirà, secondo il testo programmatico, «una gestione degli
ambienti scolastici innovativa e funzionale all'apprendimento formale e informale».
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28 Marzo 2014
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25 Marzo 2014
L'Ue ci mette in guardia:
pochi laureati e alternanza
scuola-lavoro inesistente
Dal 2000 sono state create
159 start up
Arriva il «visto facile» per le
aziende innovative
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UNIVERSITA E LAVORO
07 Marzo 2014
Si parla di noi
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04-12-2014
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Home > Salute e prevenzione > Università: in 10 anni -58 mila iscritti a corsi di
Notiziario salute > Università: in 10 anni -58 mila iscritti a
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Influenza
Roma, 4 nov. (AdnKronos Salute) - "I numeri parlano chiaro. Nel nostro
Paese, in 10 anni, gli iscritti ai corsi di laurea si sono ridotti di 58 mila unità.
Nella fascia d'età tra i 24 e i 34 anni i laureati sono il 23%, rispetto a una
media Ocse pari al 38%. Tutte le classifiche internazionali mostrano la
marginalità degli atenei italiani sulla scena mondiale". Nella sua relazione di
apertura dell'anno accademico 2014-2015 dell'Università Campus Bio-Medico
di Roma, il rettore Andrea Onetti Muda ha parlato della "situazione di
profonda crisi" che attraversa la realtà accademica italiana. Come rispondere
a queste difficoltà? Garantire ai neo-laureati le migliori possibilità
d'inserimento nel mondo del lavoro, nonostante il contesto di diffusa crisi
occupazionale, specialmente tra i giovani. E' il concetto emerso dalla giornata
d'inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo capitolino. Onetti Muda ha
posto l'accento, tra l'altro, sul bisogno di "potenziare il rapporto con il
mondo del lavoro". I dati relativi al tasso di occupazione dei laureati del
Campus Bio-Medico a tre anni dalla fine degli studi sembrano dargli ragione:
95,2%, con il 3,7% ancora in cerca di occupazione. Rispetto alla media
nazionale sono circa 14 occupati in più (dato nazionale 81,1%) e 9
disoccupati in meno (dato nazionale 12,7%) ogni 100 laureati (fonte
Almalaurea per l'anno 2013). Ancor più evidente la forbice tra i numeri del
Campus Bio-Medico e il tasso di disoccupazione Istat per i laureati tra 25 e
34 anni, pari al 17% (-13,3 punti). Scendendo nel dettaglio, il 95,8% dei
neo-medici e il 94,3% dei laureati in Ingegneria del Campus Bio-Medico di
Roma risulta occupato a tre anni dalla discussione della tesi. Lo sforzo
dell'ateneo di formare professionisti pronti a un immediato futuro lavorativo
è confermato dalle iniziative lanciate per valorizzare i risultati accademici degli
studenti e favorire il loro contatto con potenziali realtà lavorative già durante
il percorso di studi. Tra queste, il rettore ha citato "l'attivazione del
Graduate Program sperimentale. Sarà un percorso di formazione che in
cinque anni unisce Laurea Magistrale e Dottorato di Ricerca". Un quinquennio
tra lezioni all'università e tirocini in azienda. "E soprattutto - ha aggiunto
Onetti Muda - un percorso che prevede formazione aziendale in una
percentuale molto più alta di quella assicurata dagli stage". Le imprese
finanzieranno in tutto o in parte il percorso degli studenti con borse di
studio, parteciperanno insieme all'ateneo alla selezione dei candidati e
assicureranno loro l'apprendistato accademico all'interno della propria
organizzazione. Altro tassello delle attività volte a facilitare l'ingresso dei
neo-laureati nel mondo del lavoro di cui ha parlato il rettore, l'incontro
periodico con le realtà imprenditoriali interconnesse con l'ateneo attraverso
un apposito comitato. "Vogliamo incrementare - ha auspicato Onetti Muda il numero di aziende coinvolte nel nostro Comitato Università-Impresa". Al
termine della cerimonia sono stati anche consegnati nove premi del valore di
mille euro l'uno agli studenti più meritevoli di ogni Corso di laurea. Un
ulteriore segno tangibile con cui l'Università Campus Bio-Medico di Roma
vuole valorizzare la preparazione e i risultati raggiunti dai propri studenti.
L'ateneo, che dispone di otto Corsi di Laurea suddivisi nelle Facoltà di
Medicina e Chirurgia e Ingegneria, ha registrato una crescita nel numero
degli studenti, dal 2008, pari al 57% e sfiora oggi quota 2 mila (1.935).
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Dieta sana
Le vitamine
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04-12-2014
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Il sesso non ha età
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Aggiornato il 04/12/2014 17:48
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Dirigenti scolastici, nuovo incontro il 10
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Ecco il comunicato unitario sottoscritto da ANP, Cisl scuola, Flc Cgil, Snals-Confsal e Uil
scuola, al termine della manifestazione di oggi 4 dicembre e dell'incontro con il
sottosegretario Davide Faraone, intitolato "La 'Buona Scuola' ha bisogno di dirigenti
motivati e rispettati".
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Turismo scolastico
"Davanti al MIUR stamane centinaia di dirigenti provenienti da tutt'Italia hanno
manifestato per esprimere il loro malcontento nei confronti dell’iniquo trattamento
retributivo loro riservato. La questione è ben nota: i dirigenti sono vittime di una
duplice ingiustizia. Oltre a quella storica, consistente nella mancata perequazione
retributiva nei confronti della restante dirigenza pubblica alla quale non si pone
rimedio per il perdurare del blocco dei rinnovi contrattuali, giunto ormai al quinto
anno consecutivo, se ne è aggiunta un’altra altrettanto pesante. All'aggravarsi delle
responsabilità e dei carichi di lavoro sempre meno sostenibili, accresciuti solo negli
ultimi due anni nella misura di almeno il 25 %, si ha addirittura la pretesa di ridurre la
retribuzione complessiva dei dirigenti scolastici per un’errata interpretazione della
norma data dall'UCB/MEF.
Scuola digitale
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Il sostegno diseguale
Dossier Dispersione
6 Idee per la scuola
Teoria e pratica della
comunicazione
multimediale
Elezioni 2013
Spread Nord/Sud nella
valutazione degli
studenti
Rapporto sulla Qualità
nella Scuola in
Lombardia
2013, un anno di scuola
dall'A alla Z
2° Rapporto sulla qualità
nella scuola 2011
L’insieme delle questioni è stato rappresentato all'attenzione del Governo nella
persona del Sottosegretario all'Istruzione on. Davide Faraone da una folta
delegazione di cui hanno fatto parte anche i rappresentanti sindacali del territorio a
livello regionale.
Il Sottosegretario ha riconosciuto la legittimità delle richieste dei dirigenti assumendo
l’impegno di affrontare la questione a livello politico attraverso un confronto col MEF
all'indomani dell’approvazione definitiva della legge di stabilità. Ha anche riconosciuto
che la questione non richiede un intervento legislativo e l’individuazione di risorse
aggiuntive. È stata fissata una prima data di riconvocazione del tavolo di confronto a livello
ministeriale, che si riunirà mercoledì 10 dicembre prossimo venturo al fine di
recuperare tutti i dati necessari per la ricostruzione della materia e per preparare
l’istruttoria che faccia da supporto tecnico alla soluzione politica del caso.
La Manifestazione odierna è stata anche l’occasione per ascoltare da parte
dell’Amministrazione le voci dei rappresentanti sindacali sul territorio, dalle quali sono
emersi i diversi comportamenti degli uffici periferici del Ministero e delle Ragionerie
territoriali, che rendono ancora più ingiusto il trattamento riservato alla categoria con
decisioni fra di loro incoerenti e non coordinate.
Quello di oggi si può considerare un primo passo per la rimessa in carreggiata della
questione. Ma naturalmente lo stato di agitazione continua fino alla definitiva
risoluzione del caso, non escludendo se necessario il ricorso ad azioni giudiziarie".
tuttoscuola.com
giovedì 4 dicembre 2014
La rivoluzione
organizzativa nella
scuola
La disabilità nella scuola
LA nuova SCUOLA
spiegata ai genitori Edizione 2010
Educazione finanziaria
Speciale sui licei
Valutazione degli alunni
Modello per calcolo
organici
Coperture alla Buona Scuola, il governo è avvisato
Crui: nuovo no al libero accesso a Medicina
Piano assunzioni, manca la quantificazione delle risorse per la carriera
Salvini nomina Mario Pittoni responsabile scuola per la Lega
Dirigenti scolastici al Miur, nulla di fatto
500 sindaci in rivolta, hanno ammodernato le scuole, ma il governo non
paga
Giornata di protesta dei dirigenti scolastici davanti al Ministero
Il decennale delle prove Invalsi
Prove di dialogo Flc Cgil-studenti occupanti, in vista dello sciopero del
12/12
S.O.S. Educazione: solo l’autonomia la salverà
045688
La didattica della
matematica
DALL'ARCHIVIO DI TUTTOSCUOLA:
Codice abbonamento:
10 anni di precariato,
tutti i dati
Speciale iscrizioni
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Scenario politico
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Quotidiano
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Quotidiano
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Scenario politico
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Scenario politico
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Settimanale
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11-12-2014
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Scenario politico
Pag. 32
Quotidiano
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