SI Premium - Design 1 Casa da Musica, 2005 Doveva aprire nel 2001, con Oporto capitale europea della cultura; è stata inaugurata nel 2005. Colpa della complessità del progetto, difficilissimo 3 Oslo Opera House, 2008 2 Palau de Les Arts Reina Sofia, 2006 Oporto, Portogallo - Rem Koolhaas Valencia, Spagna - Santiago Calatrava da ingegnerizzare, ma anche dei capricci del clima e della finanza. I “tripeiros” però non se la sono presa e ne hanno fatto subito un’icona cittadina. Con i suoi 75 metri di altezza si è presentata al mondo come la opera house più alta di sempre. Il problema è che a crescere, con l’edificio, sono stati anche 4 Guangzhou Opera House, 2010 L’estetica della struttura dovrebbe richiamare l’immagine di due ghiacciai che si scontrano. Ma per entrare in sintonia con l’edificio non basta i costi. Quando nel gennaio scorso il tetto ha iniziato a perdere i pezzi, la città ha minacciato azioni legali contro lo studio di Calatrava. guardarlo: bisogna cavalcarlo a bordo di una tavola. Alcuni rivestimenti sono stati pensati per dare soddisfazione agli appassionati di skateboard. In queste case abita la musica 5 Pareti curve, materiali inaspettati, tecniche inedite, superfici pattinabili: per le archistar, la sala concerti rappresenta una sfida sempre più stimolante 6 3 7 9 1 2 A cura di Marco Valsecchi, illustrazioni di Martina Cocco 6 Kilden Performing Arts Center, 2012 Kristiansand, Norvegia - Ala Architects Il sipario più impressionante è quello che sta fuori. Una gigantesca facciata ondulata composta da 12.248 tavole in legno di quercia, che sovrasta 96 7 Musikken Hus, 2014 l’ingresso dell’auditorium protendendosi verso il mare e creando un gradevole contrasto col vetro e l’alluminio che completano la struttura. Il “gamberetto d’oro” (è il nome originale del progetto) guarda dritto verso il Fiordo di Lim. Chi visita l’edificio, invece, guarda dritto verso il palco. 4 10 8 La prima preoccupazione di Zaha Hadid è stata quella di dialogare con l’ambiente naturale, oltre che con quello urbano. Per questo, dovendo Reykjavik, Islanda - Henning Larsen Architets e Olafur Eliasson Grattacielo addio, benvenuta sala concerti. Se prima la competizione urbanistica era a chi ce l’aveva più alto, da almeno una decade a questa parte il biglietto da visita migliore per una città ambiziosa è una bella opera house. Magari progettata da un’archistar, con sfoggio di materiali innovativi, proporzioni estreme e pareti non lineari. Il premio, a quel punto, è servito: che sia lo Steel Construction of the Year, il Leaf, il Riba o il Mies Van Der Rohe Award (le case della musica, dal 2005 a oggi, hanno provato a vincerli tutti). A mostrarci quanto è bello avere un auditorium di tendenza, negli ultimi anni è stato in buona parte il Nord Europa. Ma a guidare il boom, ora, sono i cinesi, con una cinquantina di cantieri aperti. Senza contare le inaugurazioni recenti: da Guangzhou a Taichung, Taiwan - Toyo Ito Anche prima che le esibizioni abbiano inizio. Grazie ai pannelli di vetro che permettono agli spettatori di osservare da fuori i preparativi in corso nella sala. Perché inauguri è questione di settimane. Una data al momento ancora non c’è, ma le previsioni dicono che sarà fissata entro la fine dell’anno. Da fuori, a colpire è la facciata illuminata dai Led, simile alla pelle di un pesce. Ma anche all’interno le suggestioni non mancano. La sala principale, costruire una struttura con vista sul Pearl River, l’archistar anglo-irachena ha deciso di lasciarsi ispirare dalle rocce modellate dal fiume. 8 Taichung Metropolitan Opera House, 2014 Aalborg, Danimarca - Coop Himmelb(l)au 5 Harpa Concert Hall, 2011 Guangzhou, Cina - Zaha Hadid Oslo, Norvegia - Snøhetta La curiosità è tanta, anche perché un edificio fatto così non si è mai visto. A comporlo, 56 unità a pareti curve fatte di calcestruzzo spruzzato. Hangzhou, da Dongguan a Wenzhou. Un tripudio architettonico che potrebbe far passare in secondo piano l’ascolto. «C’è molto che si può fare e che spesso non viene fatto», mette in guardia il prof. Augusto Sarti del Politecnico di Milano. Che spiega: «Prima ci si affidava all’esperienza e quindi si lavorava a posteriori per correggere i difetti. Ora siamo al salto di qualità: possiamo stimare in tempo reale l’acustica creando modelli virtuali da navigare con le cuffie». Un rischio, secondo il violoncellista Giorgio Casati, rimane quello connaturato all’ingigantimento: «Come musicista da camera, trovo antistorico il distacco creato da molte sale contemporanee. Soprattutto quelle sovradimensionate, che costringono a una comunicazione troppo declamatoria». La soluzione è sempre Eldborg, prende il nome da un vulcano e rappresenta il fuoco; gli spazi minori richiamano le luci del Nord, i cristalli di calcite e le lagune islandesi. acustica: bisogna far sì che l’esperienza di chi suona non sia troppo diversa da quella di chi ascolta. A ogni modo, a dimostrarsi più attente sono proprio le nazioni che più hanno costruito e stanno costruendo: «I nordici investono molto, in Asia c’è il vantaggio di costruire da zero e con costi bassi», conferma Sarti. E l’Italia? Ovvio, da noi non si può parlare di boom edilizio. Ma la prima opera pubblica realizzata a L’Aquila dopo il sisma del 2009 è stata proprio una sala concerti (per quanto temporanea): l’Auditorium del Parco progettato da Renzo Piano. E di recente siamo stati bravi anche a ristrutturare: l’Auditorium Giovanni Arvedi, ultimato a fine 2012 da Yasuhisa Toyota nel Palazzo dell’Arte di Cremona, è considerato un gioiello dal punto di vista del suono. 10 Busan Opera House, data di apertura da definire 9 Elbe Philarmonic Hall, 2017 Amburgo, Germania - Herzog & de Meuron Busan, Corea del Sud - Snøhetta Anche i tedeschi hanno i loro cantieri infiniti. Questo doveva chiudere nel 2010, poi nel 2015. Ora si parla del 2017. Tanto bisognerà aspettare per Il progetto è quello dei norvegesi Snøhetta, studiato per rappresentare l’incontro dei tre trigrammi Kun (cielo), Kon (acqua) e Kam (terra). assistere al varo della nuova sala concerti più alta del mondo (110 m). Ma anche della più popolosa, visto che l’edificio ospiterà 45 appartamenti. Attenzione all’auditorium, concepito come un grande strumento musicale: sarà completamente rivestito di solidi pannelli di ciliegio. 97
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