Rassegna Stampa - Premiati Oleifici Barbera

ISOLA DEL TESOLIO
RASSEGNA STAMPA
Rassegna
stampa
Stefania Giuffrè
Clara Minissale
Mercoledì, 24 Settembre 2014 16:30
Extravergine. I 120 anni di Manfredi
Barbera e l'obiettivo dell’IGP Sicilia
A cura di Stefano Polacchi
A 120 anni dalla sua prima spremitura l'oleificioManfredi Barbera punta alla IGP Sicilia. E intanto organizza a Mondello
L’Isola del Tesolio,una tre giorni per far conoscere le eccellenze siciliane.
Il regalo più grande per i 120 anni del suo “premiato oleificio”, Manfredi Barbera lo avrebbe con il riconoscimento in
sede europea della IGP Sicilia: sarebbe la seconda in Italia, visto che al momento solo la Toscana può vendersi nell’olio
extravergine il proprio nome e fare del marchio territoriale un grande strumento di marketing. Alla festa per i 120 anni
dell’azienda di famiglia, occasione celebrata insieme ai suoi soci del Cofiol– Consorzio della filiera olivicola che riunisce
intorno al suo marchio 5.000 piccoli olivicoltori, 100 aziende agricole, 40 frantoi che hanno investito in tecnologia e
sostenibilità, 1 stabilimento per il confezionamento delle olive da mensa Nocellara Dop e 4 impianti di imbottigliamento e
confezionamento di olio extravergine da 4 Dop isolane (Monte Etna, Valle del Belice, Val di Mazara e Valli Trapanesi) –
Manfredi Barbera ha voluto sottolineare il percorso di questa nuova Dop, già passata in sede regionale e ora in attesa di
audizione presso il Ministero: da Roma a Bruxelles, se c’è la volontà, il passo può essere breve. E allora – si mormora
nel cortile dello stabilimento sperimentale di Custonaci – le tante olive che ancora prendono la strada per il centro-nord,
resterebbero in Sicilia.
Ovvero, la IGP sarebbe un’occasione fantastica, il vero volano per poter vendere nel mondo l’oro siciliano, l’extravergine
da una regione che è la terza produttrice in Italia dopo Puglia e Calabria, ma che è sempre ai primi posti per la qualità
del prodotto.
In attesa del “regalo”, però, Manfredi Barbera continua con orgoglio e passione il suo lavoro tra Palermo e Trapani: ha
dato il via in diretta mondiale alla spremitura delle prima olive, splendide Biancolilla assaggiate appena frante. Un primo
olio splendido, equilibrato, ricco e pulitissimo, tenue e forte insieme. Olive frante con martelli e dischi, sì perché lo
stabilimento di Custonaci ha almeno cinque possibilità diverse per molire le olive, intrecciando sistemi diversi a seconda
delle qualità, delle maturazioni e soprattutto del tipo di prodotto che si vuole ottenere: è dalla casa madre di Custonaci,
infatti, che vengono fissate le direttive per tutta la campagna olearia, che vengono messi in condivisione i dati della
lavorazione affinché tutti i frantoi della filiera ne possano far tesoro.
Extravergine uber alles, certo.
Ma Manfredi Barbera è fortemente convinto – non perde un’occasione per ribadirlo – che il mondo dell’enogastronomia
di eccellenza deve fare sistema, deve raccontare tutto un territorio, deve fare fronte comune e deve presentarsi unito sui
mercati. Così L’Isola del Tesolio, latre giorni organizzati a Mondello, la riviera chic di Palermo, ha rappresentato un primo
passo verso l’obiettivo: 35 buyer stranieri – “e tutti decision manager, non rappresentanti dei rappresentanti!”ci tiene a
sottolineare Manfredi, che è anche presidente del Cofiol – hanno potuto degustare alcune delle migliori produzioni
siciliane, parlare con i titolari delle aziende, prendere contatti commerciali, discutere di strategie e di quantità, di prezzi, al
fine di esportare i prodotti fuori d’Italia.
Così in degustazione c’erano i vini della Tenuta Gorghitondi (ottimo lo Zibibbo secco, una vera chicca, e anche lo
spumante da Muller Thurgau); la cantina Carlo Pellegrino con il Marsala riserva Ambra Demi-Sec del 1985, davvero
particolare, accostato ai pomodorini confit con alici salate e stracciatella di bufala firmati da Vincenzo Candiano, chef
della Locanda di Don Serafino di Ragusa; e i vini di Cambriacon il morbido e succoso, ciliegioso, Syrah 2010.
E, accanto agli ormai stranoti torroncini Condorelli, alle prelibatezze gastronomiche di Sicily Food,tonno e spada in
primis, e ai gelati di Mancuso, il gelataio che comincia a produrre nella Liverpool degli anni ’50 e che poi rientra ad
Agrigento e che oggi vende i suoi prodotti in mezza Europa, erano tante altre le eccellenze. Abbiamo assaggiato un gran
bell’olio di Tenuta Arena: monocultivar Biancolilla, ancora molto vispo, nonostante fosse della scorsa campagna olearia,
e al tempo stesso molto gentile. Abbiamo potuto degustare il Caffè Morettino, piccolo gioiellino della produzione di alta
qualità in una città come Palermo, e soprattutto abbiamo visitato lo stabilimento-museo nel quartiere San Lorenzo,
un’oasi di eccellenza che resiste e tiene alta la storia e lo spessore di una città che merita davvero di più.
È stato un vero piacere assaggiare di nuovo i salumi di Sant’Angelo di Brolo, in particolare la pancetta steccata e il
salame di nero dei Nebrodi (igp); i formaggi, in particolare la scamorza sfilata, del caseificio La Cava di
Randazzo abbinati alla spettacolare marmellata di arance della Rossa Sicily, azienda del giovane ingegnere Giuseppe
Paolo Librizzi che ha inventato un incredibile amaro siciliano a base di arance rosse: una sorta di moderno Punt&Mes
con tutto l’allure e lo spessore però degli ingredienti freschi e di territorio, tra cui la buccia delle arance (la polpa va in
marmellata!) e ben 17 erbe aromatiche selvatiche (tra cui genziana, rabarbaro, china…).
La Bottarga di Tonno di Custonaci che ha affettato i suoi salumi di pesce (da applauso la splendida ficazza, scuro
insaccato di interiora di tonno, forte, decisa e incredibilmente elegante nel gusto) dando la possibilità di gustarli con gli oli
(ottimo con i Lorenzo n.1 dei Premiati Oleifici Barbera)e con la birra, sempre a base di arance rosse, del
giovane Birrificio Timilia di Catania che oltre agli agrumi si auto-produce anche il grano antico per lavorare la propria
birra e caratterizzarla con gli elementi il più possibile di territorio. Per chiudere, quindi, con l’aroma dell’Aglio di
Nubia che dà profumi, appunto, ma è noto per non dare il l'odore forte e spesso fastidioso proprio dei suoi “cugini”; e con
la succulenza dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp, passando per i Pistacchi di Bronte presentati da Aroma Siciliae dalle
olive da tavola di Geolive, azienda associata al Cofiol, con le sue succulente Nocellara del Belice e per i prodotti
selezionati da Roberto Abbate per la sua Bottega del Commendatore.
Durante il convegno moderato da Carlo Ottaviano, cui hanno partecipato Roberto Lagalla, rettore dell’Università di
Palermo; Ezechia Paolo Reale, neoassessore regionale all’Agricoltura; Leonardo Agueci presidente di Providi, Giuseppe
Butera di Auroflex, Giuseppe Castiglione sottosegretario Mipaaf, lo stesso Barbera presidente diCofiol, Maria Concetta
Burgese funzionaria dell’ICQRF (Mipaaf), e Steve Jenkins, anima e patron della catena di supermercati di qualità
newyorkesi Fareway: “siate fieri di essere siciliani”ha esortato l’americano, dando un piccolo vademecum per l’export dei
prodotti di eccellenza negli States.
Durante la tre giorni dal titolo significativo L’Isola del Tesolio, sono stati premiati alcuni operatori e comunicatori del
mondo del food & wine che hanno fatto dell’eccellenza una sorta di mission. Hanno ricevuto il Premio Selezione Speciale
Barbera Oliva d’Oro: Steve Jenkins per la Grande Distribuzione; Marisa Fumagalli (Corriere della Sera) per il
giornalismo; Rosaria Barresi, Direttore generale del Dipartimento Agricoltura della Sicilia; Nino Graziano, chef, per il suo
lavoro a Mosca con il ristorante italiano Semifreddo e la Bottega Siciliana; il Frantoio Peltom di Motta Sant’Anastasia;
l’azienda agricola di Caterina Motisi di Fulgatore (Trapani) specializzata nella produzione della Cerasuola.
Manfredi Barbera | Palermo | Via Emerico Amari, 58 | tel. 091.582900 | http://www.oliobarbera.it/
a cura di Stefano Polacchi
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12
SET
Dal 18 al 20 settembre l'Isola del Tesolio all'Addaura e la
celebrazione dei 120 anni di Olefici Barbera
on 12 Settembre 2014. Pubblicato in Archivio articoli dal 05/04/2011 - L'iniziativa
Dal workshop Sua Eccellenza Sicilia, alle cene con gli stellati e gli interpreti dell'alta cucina siciliani alle visite
all'azienda Barbera, il calendario dell'evento. Tappa clou la consegna del Premio selezione speciale Barbera
Oliva d'oro
L’olio siciliano protagonista di una tre giorni che diventa anche l’occasione per un percorso di conoscenza
delle eccellenze gastronomiche dell’isola.
L’ occasione è il convegno annuale del Cofiol, il Consorzio Filiera Olivicola sul tema “L’isola del Tesolio.
Viaggio attraverso le terre dell’olio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche siciliane” che si terrà
dal 18 al 20 settembre, all’Addaura Hotel Residence Congressi di Palermo (Lungomare Cristoforo
Colombo, 4452).
Tre giorni per fare il punto sulla situazione del settore oleario in Sicilia, terza regione dopo Puglia e Calabria
per produzione di olio extravergine di oliva, con circa 20 milioni di piante su circa 185 mila ettari. La
produzione d’olive nella regione si attesta mediamente su circa 3 milioni di quintali, che producono
mediamente 50 mila tonnellate di olio con un fatturato alla produzione di circa 220 milioni di euro e di 500
milioni al consumo. Un punto di partenza per affrontare Expo 2015, un momento per programmare le
iniziative in vista del prestigioso appuntamento di Milano. Il convegno sarà anche l’ occasione per
conoscere altre realtà produttive dell’agroalimentare dell’isola che fanno della qualità il loro punto di forza.
All’interno del convegno è inserito lo speciale riconoscimento nazionale “Premio selezione speciale Barbera
Oliva d’oro”, che sarà assegnato alle personalità (distributore, giornalista, chef, frantoiano, azienda agricola
e istituzione) che si sono particolarmente distinte nel settore.
Quest’anno, inoltre, all'evento si affianca un anniversario particolarmente importante per la Sicilia dell’olio di
qualità: i 120 anni degli Oleifici Barbera, azienda leader del settore guidata da Manfredi Barbera, presidente
del Cofiol. “Vogliamo celebrare la Sicilia – afferma Manfredi Barbera – e il modo migliore per farlo ci è
sembrato quello di mettere insieme in questi tre giorni non solo le cinque dop dell’olio isolano ma anche
tutte quelle aziende che giorno dopo giorno lavorano per migliorare i loro prodotti e la terra in cui vivono. Il
nostro obiettivo – conclude il presidente di Cofiol – è fare in modo che l’olio diventi il motore del territorio e le
dop le sue ambasciatrici”.
Si inizia venerdì 19 (ore 10) con il Workshop “Sua Eccellenza Sicilia”: alcune selezionate aziende che
producono eccellenze dell’industria agroalimentare siciliana, incontreranno buyers italiani e stranieri che
rappresentano i maggiori marchi e provenienti da Cina, Giappone, Emirati Arabi, Russia, Repubbliche
Baltiche, Olanda, Svizzera, Francia, Germania, Regno Unito, Canada, Usa, Brasile. Fra loro anche Steve
Jenkins, vicepresidente di Fairway Market, la catena americana di supermercati leader del settore: oggi,
grazie al suo impegno e alla sua passione, Fairway propone ai newyorkesi pregiati oli italiani. Jenkins
prenderà parte anche al convegno, portando il suo contributo all’immagine dell’olio siciliano oltreoceano.
Sabato 20 (ore 9,30) si apriranno i lavori del convegno che si concluderà con la consegna del “Premio
selezione speciale Barbera Oliva d’oro”. Nel programma della tre giorni, per ospiti ed addetti ai lavori, sono
previste due cene curate dagli chef Tony Lo Coco (I Pupi, Bagheria) e Vincenzo Candiano (Locanda Don
Serafino, Ragusa Ibla, 2 Stelle Michelin). Inoltre si potrà effettuare anche una visita all'azienda Barbera a
Custonaci, dove sarà possibile partecipare ad una caratteristica cena in grotta e dove si potrà assistere alla
lavorazione del primo olio dell’annata 2014.
HomeArchivioL'iniziativa
20
S ET
La selezione speciale Barbera Oliva d'Oro: ecco tutti i
premiati dell'edizione 2014
on 20 Settembre 2014. Pubblicato in Archivio articoli dal 05/04/2011 - L'iniziativa
Orazio Pellegrino (Peltom), Manfredi Barbera con i figli Lorenzo e Carlo,
Rosaria Barresi, Nino Graziano, Marisa Fumagalli,
Vincenzo Bonello (azienda agricola Motisi), Steve Jenkins
Un premio per celebrare l'olio d'oliva siciliano ma soprattutto chi, come il Cofiol, crede nella qualità e
nell'eccellenza. E' stato assegnato oggi alle personalità (distributore, giornalista, chef, frantoiano, azienda
agricola e istituzione) che si sono particolarmente distinte nel settore il "Premio selezione speciale
Barbera Oliva d'oro".
La cerimonia di premiazione è avvenuta al termine del convegno "L'isola del Tesolio. Viaggio attraverso le
terre dell'olio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche siciliane" organizzato dal Cofiol presieduto da
Manfredi Barbera.
Il premio per la grande distribuzione è andato a Steve Jenkins - Fairway (Usa), vicepresidente di Fairway
Market, la catena americana di supermercati leader del settore che, proprio grazie al suo impegno e alla sua
passione, oggi propone ai newyorkesi pregiati oli italiani. Come migliore giornalista è stata premiata Marisa
Fumagalli del Corriere della Sera che da tempo scrive anche di enogastronomia, attenta alle tendenze e
ai personaggi del mondo gourmet.
Per le istituzioni, il riconoscimento è stato consegnato a Rosaria Barresi, direttore generale del
Dipartimento Agricoltura.
Come migliore chef è stato premiato Nino Graziano (Il Semifreddo Mulinazzo e La Bottega Siciliana Mosca), primo chef siciliano a conquistare una stella Michelin, patron dell'ex Mulinazzo (due stelle Michelin),
da Bolognetta, suo paese natale, si è trasferito in Russia nel 2005. E nella terra dei cosacchi ha raggiunto
quota 18 ristoranti.
Peltom di Motta Sant'Anastasia è stato premiato come miglior frantoiano. Nato da una tradizione
familiare, la produzione (inizialmente ad uso personale) si è trasformata. Oggi l'azienda è leader nel
territorio per innovazione e servizi di molitura e dà vita ad un prodotto d'eccellenza in una filiera
completa"dall'albero alla bottiglia". Gli appezzamenti sono stati tutti convertiti in oliveti biologici e fanno parte
della Dop Monte Etna.
Per l'azienda agricola si è aggiudicata il premio Motisi Caterina di Fulgatore, azienda del Trapanese,
specializzata nella coltivazione di Cerasuola che ha ottenuto una speciale certificazione per la sua
produzione biologica oltre a quelle relative agli standard internazionali Jas e Biosuisse.
C.d.G.
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20
S ET
Marchio Igp olio di Sicilia, l'assessore Reale: "Via libera
entro due mesi"
on 20 Settembre 2014. Pubblicato in Archivio articoli dal 05/04/2011 - Scenari
L’Igp per l’olio d’oliva siciliano sta per tagliare il traguardo. Lo ha annunciato questa mattina, l’assessore
regionale all’Agricoltura Ezechia Paolo Reale, nel corso del convegno “L’Isola del Tesolio. Viaggio attraverso
le terre dell’olio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche siciliane” organizzato dal Cofiol.
“Il disciplinare è stato approvato – spiega Reale - , l’audizione con il Ministero è stata fissata per il sette
ottobre a Castello Utveggio. Entro due mesi, se l’audizione sarà positiva, dovremmo partire”.
In Sicilia sono oltre 164 gli ettari coltivati a ulivi, la produzione si attesta intorno ai 3 mila e 400 quintali di
olive che rendono 490 mila quintali di olio. Di questi già più di 180 mila hanno i requisiti per rientrare nell’Igp.
“Ciò significa – aggiunge Reale – un raddoppio del prezzo di vendita perché l’ottenimento del marchio
permette in media di applicare prezzi più alti”.
Lunedì 29 Settembre 2014 - Aggiornato alle 08:25
Home › "L'Isola del tesolio" Convegno sull'olio siciliano
PALERMO
"L'Isola del tesolio"
Convegno sull'olio siciliano
Sabato 20 Settembre 2014 - 12:48
Articolo letto 499 volte
Creare un’azione comune di sviluppo e definire le linee guida per il settore. Sono
alcuni dei temi che saranno affrontati dal Cofiol, il Consorzio della Filiera Olivicola.
All’interno dell'evento è inserito lo speciale riconoscimento nazionale “Premio
selezione speciale Barbera Oliva d’oro”.
PALERMO - Creare un’azione comune di sviluppo e definire le linee guida per il settore. Sono alcuni dei
temi che saranno affrontati dal Cofiol, il Consorzio della Filiera Olivicola, nel corso del convegno “L’isola
del Tesolio. Viaggio attraverso le terre dell’olio Igp alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche
siciliane”. L’appuntamento è per domani, 20 settembre, a partire dalle 9.30 all'Addaura Hotel Residence
Congressi di Palermo, in Lungomare Cristoforo Colombo, 4452.
Il Convegno sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione del settore oleario in Sicilia attraverso
confronti con esperti. Ma sarà anche l’occasione per programmare le iniziative del comparto in vista
dell'Expo 2015 e per avviare un dialogo con le istituzioni per identificare gli strumenti più adatti alla
promozione
del
territorio
e
dei
prodotti
siciliani.
All’interno del convegno è inserito lo speciale riconoscimento nazionale “Premio selezione speciale
Barbera Oliva d’oro”, che sarà assegnato alle personalità (distributore, giornalista, chef, frantoiano,
azienda
agricola
e
istituzione)
che
si
sono
particolarmente
distinte
nel
settore.
Quest’anno, inoltre, all'evento si affianca un anniversario particolarmente importante per la Sicilia dell’olio
di qualità: i 120 anni degli Oleifici Barbera, azienda leader del settore guidata da Manfredi Barbera,
presidente
del
Cofiol.
Al convegno, che sarà moderato dal giornalista Carlo Ottaviani, interverranno l’assessore regionale alle
Risorse agricole Ezechia Reale, il presidente del Cofiol Manfredi Barbera, il rettore dell’Università di
Palermo Roberto Lagalla, il capo dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della
repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) Stefano Vaccari, il sottosegretario del Ministero per
le Politiche agricole Giuseppe Castiglione, il presidente di Providi Leonardo Agueci, Giuseppe Butera di
Auroflex e Steve Jenkins vicepresidente di Fairway Market, la catena americana di supermercati leader
del settore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultima modifica: 20 Settembre ore 12:49
Sicilia Agricoltura
La voce del mondo rurale
L’Isola del Tesolio, tre giorni per conoscere da vicino l’olio
siciliano
13 settembre 2014
by Sicilia Agricoltura
Tre giorni per conoscere tutti i segreti dell’olio
siciliano. Tre giorni per compiere un breve ma intenso percorso di conoscenza delle eccellenze gastronomiche
dell’isola.
Dal 18 al 20 settembre, l’Addaura Hotel Residence Congressi di Palermo (Lungomare Cristoforo Colombo, 4452)
ospiterà il convegno del Cofiol, il Consorzio Filiera Olivicola sul tema “L’isola del Tesolio. Viaggio attraverso le
terre dell’olio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche siciliane”.
Sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione del settore oleario in Sicilia attraverso workshop e confronti
con esperti del settore. Ma sarà anche l’occasione per conoscere altre realtà produttive dell’agroalimentare
dell’isola che fanno della qualità il loro punto di forza. Inoltre, in vista dell’Expo 2015, l’appuntamento rivestirà
anche un importante ruolo di programmazione delle iniziative del comparto, dato che la Sicilia è la terza
regione d’Italia per produzione di olio extravergine di oliva dopo Puglia e Calabria, con circa 20 milioni di piante
su circa 185 mila ettari. La produzione d’olive nella regione si attesta mediamente su circa 3 milioni di quintali,
che producono mediamente 50 mila tonnellate di olio con un fatturato alla produzione di circa 220 milioni di
euro e di 500 milioni al consumo.
All’interno del convegno è inserito lo speciale riconoscimento nazionale “Premio selezione speciale
Barbera Oliva d’oro”, che sarà assegnato alle personalità (distributore, giornalista, chef, frantoiano, azienda
agricola e istituzione) che si sono particolarmente distinte nel settore.
Quest’anno, inoltre, all’evento si affianca un anniversario particolarmente importante per la Sicilia dell’olio di
qualità: i 120 anni degli Oleifici Barbera, azienda leader del settore guidata da Manfredi Barbera, presidente del
Cofiol.
“Vogliamo celebrare la Sicilia – afferma Manfredi Barbera – e il modo migliore per farlo ci è sembrato quello di
mettere insieme in questi tre giorni non solo le cinque dop dell’olio isolano ma anche tutte quelle aziende che
giorno dopo giorno lavorano per migliorare i loro prodotti e la terra in cui vivono. Il nostro obiettivo – conclude
il presidente di Cofiol – è fare in modo che l’olio diventi il motore del territorio e le dop le sue ambasciatrici”.
Al workshop parteciperanno buyers italiani e stranieri che rappresentano i maggiori marchi e provenienti da
Cina, Giappone, Emirati Arabi, Russia, Repubbliche Baltiche, Olanda, Svizzera, Francia, Germania, Regno Unito,
Canada, Usa, Brasile. Fra loro anche Steve Jenkins, vicepresidente di Fairway Market, la catena americana di
supermercati leader del settore: oggi, grazie al suo impegno e alla sua passione, Fairway propone ai newyorkesi
pregiati oli italiani. Jenkins prenderà parte anche al convegno, portando il suo contributo all’immagine dell’olio
siciliano oltreoceano.
Nel programma della tre giorni, per ospiti ed addetti ai lavori, sono previste due cene curate dagli chef Tony Lo
Coco (I Pupi, Bagheria) e Vincenzo Candiano (Locanda Don Serafino, Ragusa Ibla, 2 Stelle Michelin). Inoltre si
potrà effettuare anche una visita all’azienda Barbera a Custonaci, dove sarà possibile partecipare ad una
caratteristica cena in grotta e dove si potrà assistere alla lavorazione del primo olio dell’annata 2014.
LA SCHEDA
Il CO.FI.OL. (Consorzio della Filiera Olivicola) nasce nel 2011 proseguendo il lavoro di aggregazione di filiera
iniziato nel 2001 dal Consorzio Oleifici Siciliani ed intende essere promotore di un processo di ricognizione,
coesione e sviluppo della Filiera olivicola della Sicilia che oggi deve poter trovare in se stessa e nella
molteplicità dei soggetti che la compongono (piccoli coltivatori, frantoiani e piccole e medie aziende di
confezionamento e vendita) le ragioni di una nuova alleanza per rilanciare sul territorio una nuova e più
efficiente compagine del tessuto produttivo e, sul mercato, un prodotto olio extra vergine d’oliva certificato,
garantito, ad alto valore aggiunto.
Il consorzio è composto da:
 4 stabilimenti di confezionamento di olio extra vergine di
oliva di origine protetta: DOP Monte Etna; DOP Valle del
Belice; DOP Val di Mazara; DOP Valli Trapanesi
 1 stabilimento di confezionamento di olive DOP
Nocellara del Belice
 una rete di 40 frantoi che, negli ultimi tempi, ha saputo
investire in tecnologia e sviluppo oltre che nelle fonti di
energia rinnovabile
 100 aziende agricole
 Un indotto di oltre 5.000 piccoli coltivatori che
conducono i propri uliveti di proprietà
 alcuni marchi storici ed emergenti dell’olio extravergine
d’oliva prodotto in Sicilia
Il CO.FI.OL. si fa promotore di un progetto importante, la produzione sempre più attenta dei prodotti
provenienti da agricoltura biologica e la costituzione della IGP Sicilia dell’olio extravergine d’oliva. Un marchio
per l’olio di qualità prodotto in Sicilia che lo renda unico, in grado di contrastare l’agro-pirateria e incentivare
le produzioni di qualità della Sicilia. Un marchio che garantisca la certezza di portare in tavola un prodotto
genuino e sicuro. l’istituzione di una Denominazione Sicilia IGP, a cui corrisponda un disciplinare, un marchio
condiviso, una politica di promozione e sviluppo articolata sui mercati e in linea con quei consumatori che
“scoprono”, oggi, l’olio extravergine d’oliva, i suoi sapori, la sua cultura e tutto ciò che richiama lo stile di vita
italiano e la dieta mediterranea.
Monday, 29 September 2014 - 09:16
L'APPUNTAMENTO
L'Isola del Tesolio: al via la tre giorni per conoscere i
segreti dell'olio siciliano
Dal 18 al 20 settembre, all'Addaura hotel, l’annuale appuntamento del
Cofiol, il Consorzio Filiera Olivico con workhop, convegno e lo speciale
riconoscimento Oliva d'Oro
Lun, 15/09/2014 - 15:57 — La Redazione
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Dal 18 al 20 settembre, l’Addaura Hotel Residence Congressi di Palermo (Lungomare Cristoforo Colombo,
4452) ospiterà l’annuale appuntamento del Cofiol, il Consorzio Filiera Olivicola sul tema “L’isola del Tesolio.
Viaggio attraverso le terre dell’olio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche siciliane”.
Sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione del settore oleario in Sicilia attraverso workshop e confronti
con esperti del settore. Ma sarà anche l’occasione per conoscere altre realtà produttive dell’agroalimentare
dell’isola che fanno della qualità il loro punto di forza. Inoltre, in vista dell'Expo 2015, l'appuntamento rivestirà
anche un importante ruolo di programmazione delle iniziative del comparto, dato che la Sicilia è la terza
regione d’Italia per produzione di olio extravergine di oliva dopo Puglia e Calabria, con circa 20 milioni di
piante su circa 185 mila ettari. La produzione d’olive nella regione si attesta mediamente su circa 3 milioni di
quintali, che producono mediamente 50 mila tonnellate di olio con un fatturato alla produzione di circa 220
milioni di euro e di 500 milioni al consumo.
All’interno del convegno, previsto per sabato 20 a partire dalle 9.30, è inserito lo speciale riconoscimento
nazionale “Premio selezione speciale Barbera Oliva d’oro”, che sarà assegnato alle personalità (distributore,
giornalista, chef, frantoiano, azienda agricola e istituzione) che si sono particolarmente distinte nel settore.
Quest’anno, inoltre, all'evento si affianca un anniversario particolarmente importante per la Sicilia dell’olio di
qualità: i 120 anni degli Oleifici Barbera, azienda leader del settore guidata da Manfredi Barbera, presidente
del Cofiol.
Al workshop, che avrà luogo, invece venerdì 19 dalle 10 alle 14, parteciperanno buyers italiani e stranieri che
rappresentano i maggiori marchi e provenienti da Cina, Giappone, Emirati Arabi, Russia, Repubbliche
Baltiche, Olanda, Svizzera, Francia, Germania, Regno Unito, Canada, Usa, Brasile. Fra loro anche Steve
Jenkins, vicepresidente di Fairway Market, la catena americana di supermercati leader del settore: oggi,
grazie al suo impegno e alla sua passione, Fairway propone ai newyorkesi pregiati oli italiani. Jenkins prenderà
parte anche al convegno, portando il suo contributo all’immagine dell’olio siciliano oltreoceano
L’isola del Tesolio, tre giorni dedicati
all’eccellenza dell’olio siciliano
Tre giorni per conoscere tutti i segreti dell’olio siciliano. Tre giorni per compiere un breve ma intenso
percorso di conoscenza delle eccellenze gastronomiche dell’isola.
Dal 18 al 20 settembre, l’Addaura Hotel Residence Congressi di Palermo (Lungomare Cristoforo
Colombo, 4452) ospiterà il convegno del Cofiol, il Consorzio Filiera Olivicola sul tema “L’isola del
Tesolio. Viaggio attraverso le terre dell’olio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche siciliane”.
Sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione del settore oleario in Sicilia attraverso workshop e
confronti con esperti del settore. Ma sarà anche l’occasione per conoscere altre realtà produttive
dell’agroalimentare dell’isola che fanno della qualità il loro punto di forza. Inoltre, in vista dell’Expo
2015, l’appuntamento rivestirà anche un importante ruolo di programmazione delle iniziative del
comparto, dato che la Sicilia è la terza regione d’Italia per produzione di olio extravergine di oliva dopo
Puglia e Calabria, con circa 20 milioni di piante su circa 185 mila ettari. La produzione d’olive nella
regione si attesta mediamente su circa 3 milioni di quintali, che producono mediamente 50 mila
tonnellate di olio con un fatturato alla produzione di circa 220 milioni di euro e di 500 milioni al
consumo.
All’interno del convegno è inserito lo speciale riconoscimento nazionale “Premio selezione speciale
Barbera Oliva d’oro”, che sarà assegnato alle personalità (distributore, giornalista, chef, frantoiano,
azienda agricola e istituzione) che si sono particolarmente distinte nel settore.
Quest’anno, inoltre, all’evento si affianca un anniversario particolarmente importante per la Sicilia
dell’olio di qualità: i 120 anni degli Oleifici Barbera, azienda leader del settore guidata da Manfredi
Barbera, presidente del Cofiol.
“Vogliamo celebrare la Sicilia – afferma Manfredi Barbera – e il modo migliore per farlo ci è sembrato
quello di mettere insieme in questi tre giorni non solo le cinque dop dell’olio isolano ma anche tutte
quelle aziende che giorno dopo giorno lavorano per migliorare i loro prodotti e la terra in cui vivono. Il
nostro obiettivo – conclude il presidente di Cofiol – è fare in modo che l’olio diventi il motore del
territorio e le dop le sue ambasciatrici”.
Al workshop parteciperanno buyers italiani e stranieri che rappresentano i maggiori marchi e
provenienti da Cina, Giappone, Emirati Arabi, Russia, Repubbliche Baltiche, Olanda, Svizzera, Francia,
Germania, Regno Unito, Canada, Usa, Brasile. Fra loro anche Steve Jenkins, vicepresidente di Fairway
Market, la catena americana di supermercati leader del settore: oggi, grazie al suo impegno e alla sua
passione, Fairway propone ai newyorkesi pregiati oli italiani. Jenkins prenderà parte anche al
convegno, portando il suo contributo all’immagine dell’olio siciliano oltreoceano.
Nel programma della tre giorni, per ospiti ed addetti ai lavori, sono previste due cene curate dagli chef
Tony Lo Coco (I Pupi, Bagheria) e Vincenzo Candiano (Locanda Don Serafino, Ragusa Ibla, 2 Stelle
Michelin). Inoltre si potrà effettuare anche una visita all’azienda Barbera a Custonaci, dove sarà
possibile partecipare ad una caratteristica cena in grotta e dove si potrà assistere alla lavorazione del
primo olio dell’annata 2014.
Sicilia, agroindustria: l’olio Barbera vince sui
mercati grazie all’innovazione
Hanno fatto dell’innovazione la parola chiave dello sviluppo dell’impresa. E’ la storia degli Oleifici Barbera,
fondata da Lorenzo Barbera. Azienda che dagli anni Sessanta, guidata da Manfredi senior, ha assunto la
denominazione di Manfredi Barbera&figli e che oggi è guidata da Manfredi junior, espressione della quarta
generazione di imprenditori. Furono i Barbera all’inizio del Novecento a introdurre in commercio le bottiglie di
vero per la commercializzazione dell’olio di oliva e furono sempre loro, (era già arrivato una azienda Lorenzo
junior) a immettere nel mercato negli anni Sessanta “l’olio mosto” non filtrato, naturale, così come appena uscito
dalla macina e imbottigliato dopo naturale decantazione. Oggi l’azienda, che ha puntato sul perfezionamento della
qualità dell’olio e sull’internazionalizzazione, fattura in media 15 milioni l’anno, vende il prodotto per il 60%
all’estero (in 50 paesi tra cui Stati Uniti, Canada, Giappone, Cina e Russia) mentre il resto viene venduto in Italia
attraverso i canali della grande distribuzione e tradizionali.
Quarta generazione. Manfredi Barbera
Ed è stato sempre Manfredi, sulla scia del lavoro fatto da Lorenzo Barbera junior detto Renzino, a siglare nel 2001
un importantissimo accordo di filiera con oltre 10.000 olivicoltori della Sicilia centro occidentale, una realtà
composita che può contare su una rete di 45 frantoi dislocati prevalentemente nelle province di Palermo, Trapani e
Agrigento. Gli obiettivi del “consorzio Oleifici Siciliani” sono quelli di creare coesione tra gli attori della filiera
olivicola/olearia siciliana, produrre prodotti di altissima qualità a prezzi contenuti (garantiti dalle certificazioni più
importanti), concertare al meglio le iniziative comuni per lo svolgimento di tutta la produzione e proporsi come
copaker al mondo della distribuzione, soprattutto sui prodotti ad alto valore aggiunto come gli oli biologici e a
denominazione di origine protetta. L’azienda oggi ha sede a Palermo ma la struttura produttiva è composta dallo
stabilimento principale di Custonaci (Trapani) in cui avviene produzione e confezionamento di tutti i prodotti e di
quelli provenienti dalla zona Dop Valli Trapanesi e dallo stabilimento di Ribera, (Agrigento) in cui viene prodotto
e confezionato solamente prodotto Dop Val di Mazara. A Custonaci sorge un frantoio sperimentale di grande
rilievo tecnologico, unico al mondo perché lavora su quattro frangitoi in parallelo. Nessun’altra azienda al mondo
può vantare quattro diversi sistemi di molitura delle olive: frangitura a dischi, a martelli, a rulli di pietra
contrapposti e denocciolatura. Un impianto completamente rivoluzionario che fa della sperimentazione il suo
obbiettivo principale e dalla sperimentazione nasce il primo olio denocciolato, “Lorenzo n° 5”, dedicato al figlio
Lorenzo di appena 7 anni, quinta generazione della famiglia.
La produzione avviene dunque grazie ai due consorzi di agricoltori e frantoiani di cui Barbera è capofila, Oleifici
Siciliani e Cofiol e in parte grazie al frantoio sperimentale. Il Cofiol conta 100 aziende iscritte di cui una che
confeziona olio Barbera, oltre 30 frantoi e 70 aziende agricole con un indotto di altri 5.000 produttori olivicoli.
Tra i progetti in cantiere, l’istituzione di un museo degli Ulivi, realizzato in collaborazione con il dipartimento di
Colture arboree dell’Università degli studi di Palermo, il primo museo olivicolo biologico a cielo aperto, frutto di
una lunga e accurata ricerca durata circa dieci anni; un Museo della Storia dell’olio d’oliva, in cui verranno
esposti tutti i tipi di contenitori utilizzati per conservare questo prezioso liquido dalla Preistoria ad oggi ed infine
la creazione di una “Guest House”, una piccola foresteria in cui ospitare operatori internazionali, al massimo
dodici persone, e dove realizzare stages di cucina siciliana durante i quali possa essere esaltato il valore
organolettico, salutistico e nutrizionale dell’olio extra vergine d’oliva siciliano. “L’obiettivo – spiega Manfredi
Barbera – è di promuovere una formazione più attenta alla cultura dell’olio e al suo utilizzo nella ristorazione più
preparata, in modo da poter dare l’opportunità di apprendere anche i rudimenti della cucina siciliana e di
svilupparne una sua internazionalizzazione. In pratica, alla fine del Master Class gli chef saranno chiamati a
riprodurre un piatto tipico siciliano nella sua versione tradizionale, ma anche realizzare lo stesso piatto in una
variante internazionale. In questo modo – continua Manfredi Barbera – ci si potrà avvicinare al palato e al gusto di
tutte le popolazioni utilizzando, allo stesso tempo, le nostre materie prime come per esempio, l’olio extra vergine
di oliva. Oggi, una delle sfide primarie del nostro futuro – conclude – è quella di riuscire ad informare il
consumatore, italiano e straniero, su tutte le eccelse qualità salutistiche e nutrizionali che tra gli oli, solo l’extra
vergine d’oliva possiede. La cultura alimentare sta volgendo al meglio e artefice importante di questo
cambiamento, portatore di gusto e salute, non può che essere l’olio d’oliva extra vergine.”
“Le sfide poste dal mercato non finiscono nemmeno per un’azienda storica come la nostra – assicura Manfredi
Barbera – e ancora oggi l’obiettivo deve essere quello di presentarsi con la stessa capacità imprenditoriale, nel
produrre qualità e innovazione, appartenuta alle generazioni che ci hanno preceduto. E’ una grande responsabilità
produrre olio d’oliva in Sicilia, una regione dove – continua – grazie alle fortunate cultivar della Nocellara del
Belice e della Biancolilla, al clima favorevole e alla cultura millenaria dell’olio d’oliva, la prospettiva per il futuro
non può che essere quella che punta al miglioramento. Oggi, una delle sfide primarie del nostro futuro – conclude
– è quella di riuscire ad informare il consumatore, italiano e straniero, su tutte le eccelse qualità salutistiche e
nutrizionali che tra gli oli, solo l’extra vergine d’oliva possiede. La cultura alimentare sta volgendo al meglio e
artefice importante di questo cambiamento, portatore di gusto e salute, non può che essere l’olio d’oliva extra
vergine.”
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18-20 settembre 2014
L’Isola del Tesolio, tre giorni per
conoscere da vicino l’olio siciliano. 1820 settembre 2014
15 settembre 2014 1:08
Dal 18 al 20 Settembre a Palermo
Workshop, convegni, cene a cura di grandi chef e lo speciale riconoscimento Oliva d’Oro
PALERMO. Tre giorni per conoscere tutti i segreti dell’olio siciliano. Tre giorni per compiere un breve ma intenso
percorso di conoscenza delle eccellenze gastronomiche dell’isola.
Dal 18 al 20 settembre, l’Addaura Hotel Residence Congressi di Palermo (Lungomare Cristoforo Colombo, 4452)
ospiterà il convegno del Cofiol, il Consorzio Filiera Olivicola sul tema “L’isola del Tesolio. Viaggio attraverso le terre
dell’olio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche siciliane”.
Sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione del settore oleario in Sicilia attraverso workshop e confronti con esperti
del settore. Ma sarà anche l’occasione per conoscere altre realtà produttive dell’agroalimentare dell’isola che fanno della
qualità il loro punto di
forza. Inoltre, in vista dell’Expo 2015, l’appuntamento rivestirà anche un importante ruolo di programmazione delle
iniziative del comparto, dato che la Sicilia è la terza regione d’Italia per produzione di olio extravergine di oliva dopo
Puglia e Calabria, con circa 20 milioni di piante su circa 185 mila ettari. La produzione d’olive nella regione si attesta
mediamente su circa 3 milioni di quintali, che producono mediamente 50 mila tonnellate di olio con un fatturato alla
produzione di circa 220 milioni di euro e di 500 milioni al consumo.
All’interno del convegno è inserito lo speciale riconoscimento nazionale “Premio selezione speciale Barbera Oliva d’oro”,
che sarà assegnato alle personalità (distributore, giornalista, chef, frantoiano, azienda agricola e istituzione) che si sono
particolarmente distinte nel settore.
Quest’anno, inoltre, all’evento si affianca un anniversario particolarmente importante per la Sicilia dell’olio di qualità: i 120
anni degli Oleifici Barbera, azienda leader del settore guidata da Manfredi Barbera, presidente del Cofiol.
“Vogliamo celebrare la Sicilia – afferma Manfredi Barbera – e il modo migliore per farlo ci è sembrato quello di mettere
insieme in questi tre giorni non solo le cinque dop dell’olio isolano ma anche tutte quelle aziende che giorno dopo giorno
lavorano per migliorare i loro prodotti e la terra in cui vivono. Il nostro obiettivo – conclude il presidente di Cofiol – è fare
in modo che l’olio diventi il motore del territorio e le dop le sue ambasciatrici”.
Al workshop parteciperanno buyers italiani e stranieri che rappresentano i maggiori marchi e provenienti da Cina,
Giappone, Emirati Arabi, Russia, Repubbliche Baltiche, Olanda, Svizzera, Francia, Germania, Regno Unito, Canada,
Usa, Brasile. Fra loro anche Steve Jenkins, vicepresidente di Fairway Market, la catena americana di supermercati
leader del settore: oggi, grazie al suo impegno e alla sua passione, Fairway propone ai newyorkesi pregiati oli italiani.
Jenkins prenderà parte anche al convegno, portando il suo contributo all’immagine dell’olio siciliano oltreoceano.
Nel programma della tre giorni, per ospiti ed addetti ai lavori, sono previste due cene curate agli chef Tony Lo Coco (I
Pupi, Bagheria) e Vincenzo Candiano (Locanda Don Serafino, Ragusa Ibla, 2 Stelle Michelin). Inoltre si potrà effettuare
anche una visita all’azienda Barbera a Custonaci, dove sarà possibile partecipare ad una caratteristica cena in grotta e
dove si potrà assistere alla lavorazione del primo olio dell’annata 2014.
il centoventesimo olio
sabato, 4 ottobre 2014
E’ una messa laica quella che Manfredi Barbera ha deciso di celebrare per la prima spremitura delle olive
del 2014 e la centoventesima dei Premiati Oleifici Barbera. Il prezioso liquido verde smeraldo centellinato –
dopo breve ma intenso ciclo di frangitura – dal futuristico impianto di Contrada Forgia a Custonaci viene
raccolto in una brocca, sollevato al cielo sotto gli occhi rapiti degli ospiti arrivati qui da tutto il mondo e poi,
con gesto liturgico, versato a filo su un vassoio di fette di pane d’inimmaginabile fragranza.
Quelle che appaiono come ostie contemporanee s’imbibiscono di quel verde intenso e profumato e vengono
prese d’assalto in un rito in bilico tra sacro e profano. E’ difficile resistere al fascino ancestrale del pane e
olio, specie se il pane è quello siciliano – tra i più buoni al mondo – e l’olio quello che la famiglia Barbera
produce sull’isola già dalla fine dell’Ottocento.
Lo sa bene Manfredi – quarta generazione di un pezzo di storia dell’imprenditoria isolana – che ha voluto
raccogliere qui, in famiglia, come amici, molti dei suoi buyer internazionali, alcuni suoi fedeli distributori
internazionali e una decina di giornalisti, per parlare dello stato dell’arte della produzione isolana dell’olio,
delle sue problematiche, dei cavilli burocratici nel mare magnum e spesso incomprensibile delle normative
nazionale ed europea, della necessità – oggi non più procrastinabile – del fare rete per condividere gioie e
dolori e diventare più forti insieme alla faccia dell’atavico e paralizzante individualismo meridionale, ma
anche – da bravo comunicatore qual è – per far vivere loro in prima persona l’unicità della Sicilia.
Manfredi Barbera e Frank Lettieri
L’unicità dei frutti della sua terra e del suo mare, l’unicità della sua storia, l’unicità del clima e dei suoi
eccessi, l’unicità della sua gente, l’unicità di una natura generosa e a volte drammatica come in pochi altri
luoghi al mondo, l’unicità della sua innata predisposizione all’accoglienza e all’ospitalità.
Quella stessa unicità che, all’imbrunire, a cena, aspetta tutti alle grotte di Custonaci, antri vertiginosi che
penetrano la roccia viva e incombente dei monti trapanesi a qualche centinaio di metri dal mare. E’ questa –
forte, selvaggia, magica e arcaica – la Sicilia che Manfredi vuole mostrare ai suoi ospiti per far capire meglio
il suo olio e il suo valore: una manciata di case contadine costruite negli anni nella suggestiva grotta
Mangiapane, uomini e donne che da operai dell’azienda si trasformano per una sera in cuochi e perfetti
padroni di casa, cibi straordinari nella loro essenziale ma intensa bontà, vini freschi avvolgenti e sapidi che
hanno saputo catturare la luce, il vento e il mare dell’isola. L’effetto, naturalmente, è dirompente e Manfredi,
che si aggira orgoglioso tra gli ospiti dispensando battute, complimenti, sorrisi e fisica empatia, ne è
cosciente.
Dove, altrove, è possibile avere tanta bellezza tutta concentrata nel raggio di pochi chilometri? Come
potrebbe essere, se non eccellente, un olio figlio di ulivi protagonisti di questo spettacolo? La fortuna, in
Sicilia, per chi la sa vedere e capire, sta tutta nella generosità della sua terra e del suo mare e nella capacità
di questi di rigenerarsi quotidianamente nonostante le offese e la violenza di chi non la sa capire e, quindi,
amarla. E uno che siciliano non è ma l’ha saputa vedere capire e amare, facendola sua e condividendola
lontano da qui, oltreoceano, è Steven Jenkins, illuminato ideatore e proprietario di una catena di foodstore a New York – la Fairway – dov’è possibile trovare, tra specialità e delicatessen da tutto il mondo,
anche autentiche eccellenze enogastronomiche italiane tra cui, naturalmente, l’olio Barbera.
Steven Jenkins
Il giorno dopo, rivolto a una platea affollata di produttori, agricoltori e olicultori provenienti da tutta l’isola,
esortandoli a essere orgogliosi di se stessi e a proporre direttamente in America i loro prodotti con il solo
ausilio di una efficace strategia di immagine e visibilità, parlerà della Sicilia come di un’affermata “superstar”
senza bisogno di tante presentazioni. Per lui, per tanti, all’estero, è già, semplicemente, “the most amazing
thing in the world”.