Rassegna Stampa Pon Sicurezza 13 – 19 gennaio 2014 Quotidiani 101203 www.ecostampa.it Quotidiano PON Sicurezza 101203 www.ecostampa.it Quotidiano PON Sicurezza 101203 www.ecostampa.it Quotidiano PON Sicurezza 101203 www.ecostampa.it Quotidiano PON Sicurezza Tv & Radio Data RAITRE - TGR CALABRIA 18-01-2014 Pagina Foglio RAITRE - TGR CALABRIA, edizione del 18-01-2014 H.19.30 ATTUALITA': SONO RACCOLTI IN UNA GUIDA GLI IMPRENDITORI, COMMERCIANTI E PROFESSIONISTI CHE HANNO DETTO "NO" AL PIZZO. LA GUIDA E' STATA PRESENTATA STAMANI A LAMEZIA TERME, PER SPINGERE I CONSUMATORI A PREFERIRE LE AZIENDE SANE. L'INIZIATIVA RIENTRA NEL PROGETTO "PAGO CHI NON PAGA", PROMOSSO ANCHE CON I FINANZIAMENTI DEL PON - SICUREZZA. INTERVENTO DI: ELISABETTA BELGIORNO, COMMISSARIO ANTIRACKET DEL GOVERNO INTERVENTO DI: DON PINO DE MASI, "LIBERA PIANA" GIOIA TAURO INTERVENTO DI: FEDERICO CAFIERO DE RAHO, PROCURATORE REGGIO CALABRIA AUTORE: ANTONIO LIOTTA (1) DURATA:0:02:50 Il servizio è visualizzabile al seguente link (min. 7'.22''): http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e1f02fe0-4767-47f1-854e-b439627a53dbtgr.html#p=0 PON Sicurezza Web PON Sicurezza 101203 www.ecostampa.it PON Sicurezza 101203 www.ecostampa.it Data STRILLI.IT 13-01-2014 Pagina Foglio Crotone: INSIDER, progetto dell’azienda calabrese TSC Consulting, innovativo strumento per la legalità Venerdì 10 gennaio, nel corso del workshop “Intelligence e contrasto alla criminalità organizzata” svoltosi presso la Camera di Commercio di Crotone, si è tenuto il rilascio del sistema informativo INSIDER. Con il progetto, il cui acronimo sta per Illegal Network Security Intelligence and Detecting Resources, si è consegnato così nelle mani delle Istituzioni un efficiente sistema di monitoraggio delle imprese presenti sul territorio. Incrociando una notevole quantità di dati, infatti, il sistema INSIDER permette di evidenziare le aziende a rischio di collusione con attività illecite. Il sistema è stato realizzato da una azienda informatica calabrese, la TSC Consulting di Rende. L’azienda si occupa da tempo di innovazione tecnologica, sperimentando nuove soluzioni in ambito informatico la cui applicazione, come dimostra il progetto INSIDER, trova un valido utilizzo nei campi più diversi. Promosso dalle Camere di Commercio di Crotone e Vibo Valentia, e con la collaborazione del sistema camerale regionale, INSIDER è stato realizzato con i fondi del P.O.N. Sicurezza e Sviluppo, Asse 2 misura 2.7. Il sistema è uno strumento straordinario per il monitoraggio della situazione delle aziende che operano in un territorio a rischio. Nel concreto facilita l’attività di controllo da parte delle forze di polizia perché, grazie al ricorso alle Network Analysis, è possibile tracciare e poi incrociare dati rilevanti sull’attività delle aziende operanti sul territorio osservato. Nel corso dell’evento di venerdì scorso le autorità presenti hanno espresso soddisfazione per il progetto rilasciato. Tra queste il Viceministro degli interni Filippo Bubbico, che ha evidenziato l’apprezzamento che il nuovo sistema informativo ha suscitato anche a livello nazionale. PON Sicurezza PON Sicurezza 101203 www.ecostampa.it 14-01-2014 Data AGENPARL.IT (WEB) Pagina Foglio 1 www.ecostampa.it Mappa del sito Tu sei qui: Home News ECONOMIA SANITA' PUGLIA: CISL FP BARI, SISTEMA DI EMERGENZA SANITARIA AL COLLASSO Cerca... Martedì 14 Gennaio 2014 13:13 TERRA DEI FUOCHI: RIVELLINI (PPEFI), TUTTI SAPEVANO E NESSUNO HA FATTO NULLA AREA RISERVATA Scritto da aldri/com Nome utente Dimensione carattere Stampa Email Password Valuta questo articolo c d e f g Ricordami LOGIN (AGENPARL) Bruxelles, 14 gen L’eurodeputato Enzo Rivellini (FI/PPE) ha rilasciato la seguente dichiarazione: chiarire l'oscura vicenda della Terra dei Fuochi anche per evitare che dopo l'affare rifiuti che ha arricchito tanti e Dimenticate le credenziali? "Con gli esposti alla Procura, alla Corte dei Conti, al ministro Lorenzin e al governatore Caldoro cerchero' di Get the Flash Player to see this player. beffato tutti i cittadini campani la stessa cosa accada con l'affare bonifiche. La vicenda sinteticamente e' questa: a) nel 2004 nell'ambito del progetto PON Sicurezza Il Ministero dell'interno ha radiografato con il sistema MIVIS il territorio del Sud Italia da un'altezza di 2500 metri con una spesa di circa 50 milioni di euro; b) nel 2007 nell'ambito del progetto LARA e' stato radiografato da 1500 metri il territorio dei Regi Lagni (praticamente la Terra dei Fuochi). Quindi poiché con queste radiografie vengono rilevate con colorazioni differenti anomalie del sottosuolo si poteva già' 10 anni fa confrontare le dichiarazioni dei pentiti, le risultanze delle commissioni parlamentari d'inchiesta e precisamente identificare i luoghi dove si erano sversati rifiuti tossici procedendo alle bonifiche ed evitando di costruire scuole, case ed ospedali sui rifiuti tossici. Per lo screening sanitario ci sono state colpevoli omissioni che riassumo:1) L’otto giugno 2007 protocollo 545/SP presentai, all’epoca da Consigliere regionale della Campania, unitamente al collega Polverino, un’interrogazione per chiedere quali fossero le iniziative dell’Assessorato alla Sanità per salvaguardare la salute dei cittadini della “Terra dei Fuochi”;2) L’Assessore Montemarano mi rispose che: a) avrebbero istituito un Osservatorio Regionale sulla Sicurezza Alimentare, cosa effettivamente fatta ma che ad oggi non è dato sapere che risultati ha raggiunto; b) avrebbero attuato il miglioramento dei sistemi informatici esistenti, che ad oggi visti i risultati è praticamente inesistente; c) avrebbero attivato il Registro regionale dei Tumori che ad oggi non è stato istituito tranne che per occasionali iniziative in alcune Asl della Campania; d) avrebbero attuato la definizione di un sistema di sorveglianza ambiente/salute a tutt'oggi inesistente;3) A seguito di un mio pressing, spinto dalla popolazione locale, l’allora Asl Napoli 2 deliberò l’affidamento all'Istituto Negri di Milano di un primo screening per solo 50 puerpere (l’a n a l i s i s u l l a t t e m a t e r n o è u n i n d i c a t o r e m o l t o f o r t e p e r r i l e v a r e l a d i o s s i n a p r e s e n t e nell'organismo) vista la carenza di risorse disponibili (appena 75mila euro); 4) Nell'approvazione del successivo bilancio regionale anno 2008 dopo un feroce ostruzionismo durato ininterrottamente giorno e notte dal 27 dicembre al 31 dicembre 2007 (presentai 3mila emendamenti e potevo parlare per ognuno di questi 45 minuti) riuscii a far approvare lo stanziamento di 400mila euro per le Asl Napoli 2 e Napoli 4 per lo screening sanitario gratuito delle popolazioni della “Terra dei Fuochi”. Quindi le considerazioni da fare sono queste: A) che fine hanno fatto i 400mila euro stanziati dalla Regione Campania nel 2008 visto che neanche uno screening sembra sia stato fatto e nessuno dei punti promessi dall'allora Assessore Montemarano (registro tumori, ecc.) e' stato attivato? B) Benissimo gli emendamenti sulla Terra dei Fuochi ma il Ministro Lorenzin non ci continui a prendere in giro affermando che le malattie tumorali dipendono da scorretti stili di vita o dichiarando di darci 75 milioni di euro. Di fatti questi sono solo le somme per l'estensione dal ticket sanitario e sono solo una parte delle risorse mancanti alla Campania perché' nel riparto del Fondo del sistema sanitario nazionale ai cittadini di questa regione vengono dati stanziamenti non per numero di abitanti ma per indice di anzianità' senza considerare fattori esterni come quello ambientale. Infine mi sembra sia diventata di moda la questione Terra dei Fuochi e tutto questo serva solo ad alimentare una grande confusione. Non si spendano ulteriori somme per indagini che già' esistono ma solo per lo screening sanitario gratuito, per il registro regionale tumori, ecc., per una corretta pubblicità' dei prodotti agroalimentari campani che sono di qualità' e garantiti e per aiutare gli imprenditori della Campania, magari con esenzioni da tasse regionali e nazionali, che stanno subendo danni enormi. Spero infine che i colpevoli delle dimenticanze vengano colpiti". 101203 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. PON Sicurezza Data 14-01-2014 Pagina Home Interviste Ambiente Economia Salute Società 1 www.ecostampa.it Foglio Archivio Corriere della Sera > Cronache > Corte dei Conti di Napoli indaga sull'assegnazione «arbitraria» di fondi Ue ad associazioni antiracket Corte dei Conti di Napoli indaga sull'assegnazione «arbitraria» di fondi Ue ad associazioni antiracket Pubblicità PIÙletti Presunte violazioni nel trasferimento di circa 13,5 milioni a favore di poche associazioni antiracket che sembrano aver ricevuto i fondi senza un bando pubblico. Alcune delle associazioni escluse avevano già denunciato in una lettera alla Cancellieri la “mercificazione” dell’attività contro il pizzo IN PRIMO piano Legge elettorale, riforme e titolo V: Renzi fissa l’agenda del governo CasoDe Girolamo: «Violata la mia privacy» Renzi: «Ma la Idem si è dimessa» INTERNI In Sicilia cravatte, biancheria e gioielli con i soldi dei gruppi: 83 indagati Affaire Gayet: Hollande «Momento doloroso, Valerie? Si sta riposando» Lega, la Padania pubblica l’agenda di Kyenge Il ministro: «La politica condanni il razzismo» Un nuovo scandalo investe i professionisti COME TI FA SENTIRE dell’Antimafia. Dopo i casi clamorosi di Rosy Canale e dell’ex QUESTA NOTIZIA sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole, arriva la notizia che la Corte dei Conti di Napoli sta indagando su un corposo trasferimento di fondi pubblici a favore di un pugno di associazioni antiracket le quali, secondo i giudici contabili, Stai ascoltando 105 Radio FM 0 0 sarebbero state privilegiate a discapito di altre, in violazione della legge sugli appalti. La posta in gioco è alta: 13 milioni e 433 mila euro Ascolta Stampa Email stanziati da Bruxelles che fanno parte del cosiddetto PonSicurezza, ovvero il Programma Operativo Nazionale finanziato dalla Comunità Europea con la finalità di contrastare gli ostacoli allo sviluppo del nostro Mezzogiorno. I soldi sono arrivati da Bruxelles solo agli inizi del 2012, ma registi dell’operazione, concepita a partire dal 2008 con l’approvazione dei singoli progetti poi finanziati dal Pon, furono l’allora sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano; l’allora commissario antiracket Giosuè Marino, diventato in seguito assessore in Sicilia della giunta dell’ex Governatore Lombardo indagato per mafia; nonché l’allora presidente dell’autorità di Nicola Izzo, il prefetto travolto dallo scandalo sugli appalti pilotati del Viminale. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. PON Sicurezza 101203 gestione del PonSicurezza e al contempo vicecapo della polizia Data ILGAZZETTINOVESUVIANO.COM (WEB) 14-01-2014 Pagina IL GAZZETTINO VESUVIANO Quotidiano Online Web TV 1/2 mercoledì, 15 gen 2014 S. Mauro, Maura, Ida www.ecostampa.it Foglio Politica Cronaca Lavoro Attualità Cultura Costume Spettacolo Notizie dai Comuni Cerca L'AUTORE ATTUALITÀ IGV News Terra dei Fuochi, l’europarlamentare Rivellini: “evitare l’affare bonifiche dopo l’affare rifiuti” Il settimanale “Il Gazzettino vesuviano” fondato nel 1971 si interessa delle tematiche legate al territorio vesuviano; dalla politica locale e ... 14 gennaio 2014 IGV News CORRELATI Portici, rifiuti conferiti fuori orario: raffica di multe Raccolta rifiuti: multati i cittadini e alcuni esercizi commerciali che hanno conferito fuori ... L’eurodeputato Enzo Rivellini ﴾FI/PPE﴿ ha rilasciato la seguente dichiarazione sulla Terra dei Fuochi: “Con gli esposti alla Procura, alla Corte dei Conti, al ministro Lorenzin e al governatore Caldoro cerchero’ di chiarire l’oscura vicenda della Terra dei Fuochi anche per evitare che dopo l’affare rifiuti che ha arricchito tanti e beffato tutti i cittadini campani la stessa cosa accada con l’affare bonifiche. Terra dei Fuochi, il sottosegretario Alfano: “ s ì a l l’i m p i e g o d e l l’esercito” “Il Governo dà parere favorevole all’impiego dell’esercito in Campania, per contrastare ... Convegno presso il Parlamento Europeo di Strasburgo sulla Terra dei Fuochi Il giorno 15 Gennaio c/a, presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, si terrà il convegno sulla ... Brusciano, approvato il Piano agricolo comunale La città di Brusciano prepara il Piano Agricolo Comunale ﴾PAC﴿. Approvata la delibera che, per la ... La vicenda sinteticamente e’ questa: a﴿ nel 2004 nell’ambito del progetto PON Sicurezza Il Ministero dell’interno ha radiografato con il sistema MIVIS il territorio del Sud Italia da un’altezza di 2500 metri con una spesa di circa 50 milioni di euro; b﴿ nel 2007 nell’ambito del progetto LARA e’ stato radiografato da 1500 metri il territorio dei Regi Lagni ﴾praticamente la Terra dei Fuochi﴿. Quindi poiché con queste radiografie vengono rilevate con colorazioni differenti anomalie del sottosuolo si poteva già’ 10 anni fa confrontare le dichiarazioni dei pentiti, le risultanze delle commissioni parlamentari d’inchiesta e precisamente identificare i luoghi dove si erano sversati rifiuti tossici procedendo alle bonifiche ed evitando di costruire scuole, case ed ospedali sui rifiuti tossici. Per lo screening sanitario ci sono state colpevoli omissioni che riassumo:1﴿ L’otto giugno 2007 protocollo 545/SP presentai, all’epoca da Consigliere regionale della Campania, unitamente al collega Polverino, un’interrogazione per chiedere quali fossero le iniziative dell’Assessorato alla Sanità per salvaguardare la salute dei cittadini della “Terra dei Fuochi”; 2﴿ L’Assessore Montemarano mi rispose che: a﴿ avrebbero istituito un Osservatorio Regionale sulla Sicurezza Alimentare, cosa effettivamente fatta ma che ad oggi non è dato sapere che risultati ha raggiunto; b﴿ avrebbero attuato il miglioramento dei sistemi informatici esistenti, che ad oggi visti i risultati è praticamente inesistente; c﴿ avrebbero attivato il Registro regionale dei Tumori che ad oggi non è stato istituito tranne Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. PON Sicurezza 101203 Home Data ILGAZZETTINOVESUVIANO.COM (WEB) 14-01-2014 Pagina 2/2 che per occasionali iniziative in alcune Asl della Campania; d﴿ avrebbero attuato la definizione di un sistema di sorveglianza ambiente/salute a tutt’oggi inesistente;3﴿ A seguito di un mio pressing, spinto dalla popolazione locale, l’allora Asl Napoli 2 deliberò l’affidamento all’Istituto Negri di Milano di un primo screening per solo 50 puerpere ﴾l’analisi sul latte materno è un indicatore molto forte per rilevare la diossina presente nell’organismo﴿ vista la carenza di risorse disponibili ﴾appena 75mila euro﴿; 4﴿ Nell’approvazione del successivo bilancio regionale anno 2008 dopo un feroce ostruzionismo durato ininterrottamente giorno e notte dal 27 dicembre al 31 dicembre 2007 ﴾presentai 3mila emendamenti e potevo parlare per ognuno di questi 45 minuti﴿ riuscii a far approvare lo stanziamento di 400mila euro per le Asl Napoli 2 e Napoli 4 per lo screening sanitario gratuito delle popolazioni della “Terra dei Fuochi”. www.ecostampa.it Foglio Quindi le considerazioni da fare sono queste: A﴿ che fine hanno fatto i 400mila euro stanziati dalla Regione Campania nel 2008 visto che neanche uno screening sembra sia stato fatto e nessuno dei punti promessi dall’allora Assessore Montemarano ﴾registro tumori, ecc.﴿ e’ stato attivato? B﴿ Benissimo gli emendamenti sulla Terra dei Fuochi ma il Ministro Lorenzin non ci continui a prendere in giro affermando che le malattie tumorali dipendono da scorretti stili di vita o dichiarando di darci 75 milioni di euro. Di fatti questi sono solo le somme per l’estensione dal ticket sanitario e sono solo una parte delle risorse mancanti alla Campania perché’ nel riparto del Fondo del sistema sanitario nazionale ai cittadini di questa regione vengono dati stanziamenti non per numero di abitanti ma per indice di anzianità’ senza considerare fattori esterni come quello ambientale. Infine mi sembra sia diventata di moda la questione Terra dei Fuochi e tutto questo serva solo ad alimentare una grande confusione. Non si spendano ulteriori somme per indagini che già’ esistono ma solo per lo screening sanitario gratuito, per il registro regionale tumori, ecc., per una corretta pubblicità’ dei prodotti agro alimentari campani che sono di qualità’ e garantiti e per aiutare gli imprenditori della Campania, magari con esenzioni da tasse regionali e nazionali, che stanno subendo danni enormi. Spero infine che i colpevoli delle dimenticanze vengano colpiti”. CONDIVIDI Versione stampabile COMMENTA CON FACEBOOK 101203 Il Gazzettino Vesuviano Informazione, politica, cultura, sport e tempo libero della provincia di Napoli e Salerno Direzione: via Messigno, 172 80045 Pompei (NA) Redazione e Amministrazione: via Carlo Alberto, 34 80042 Boscotrecase (NA) partita iva: 0538732121 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. PON Sicurezza 14-01-2014 Data CN24.TV (WEB) Pagina contatti CALABRIA CATANZARO COSENZA CROTONE REGGIO VIBO EVENTI pubblicità rss VIDEO RUBRICHE www.ecostampa.it 1 Foglio 12:36 Omicidio ex sindaco Zagarise: serie di esami del Ris di Messina Maxiblitz a Milano, Reggio e Catanzaro: colpo allo spaccio di cocaina in Lombardia Siria: stampa, armi chimiche potrebbero transitare per Gioia Tauro Intimidazioni: lettera di minacce al sindaco di Cetraro Legalità: rilasciato sistema informativo Insider Uccise 16enne, omicida tenta suicidio in carcere cerca... 14 gennaio 2014, 11:45 CALABRIA ATTUALITÀ Venerdì 10 gennaio, nel corso del workshop “Intelligence e contrasto 4 NOTIZIE CORRELATE alla criminalità organizzata” svoltosi presso la Camera di Commercio di Crotone, si è tenuto il rilascio del sistema informativo Insider. Con il p r o g e t t o , i l c u i a c r o n i m o s t a p e r Illegal Network Security ieri, 11:11 Camera di commercio Crotone: svolto il workshop “Intelligence e contrasto alla criminalità organizzata” Intelligence and Detecting Resources, si è consegnato così nelle mani delle Istituzioni un efficiente sistema di monitoraggio delle imprese presenti sul territorio. Incrociando una notevole quantità di dati, infatti, il sistema INSIDER permette di evidenziare le aziende a rischio di 21 nov 2013 Camera di commercio Crotone: Sistema Insider presentato a Roma collusione con attività illecite. Il sistema è stato realizzato da una azienda informatica calabrese, la TSC Consulting di Rende. L’azienda si occupa da tempo di innovazione 18 apr 2013 Intelligence e contrasto alla criminalità organizzata presentato il progetto I.N.S.I.DE.R. tecnologica, sperimentando nuove soluzioni in ambito informatico la cui ALTRE NOTIZIE DAL TEMA La Regione promuove la missione a Varsavia dal 22 al 25 aprile 2012 applicazione, come dimostra il progetto Insider, trova un valido utilizzo nei campi più diversi. 8 marzo 2012 14 apr 2013 Intelligence, Camera Promosso dalle Camere di Commercio di Crotone e Vibo commercio Crotone: progetto Valentia, e con la collaborazione del sistema camerale regionale, Insider è stato realizzato con i I.N.S.I.DE.R. Nuovo slancio al servizio di arbitrato delle Camere di Commercio di Crotone e Vibo 15 novembre 2012 fondi del P.O.N. Sicurezza e Sviluppo, Asse 2 misura 2.7. Il sistema è uno strumento straordinario per il monitoraggio della situazione delle aziende che operano in un territorio a rischio. Nel concreto facilita l’attività di controllo da parte delle forze di polizia perché, grazie al ricorso alle Network Analysis, è possibile tracciare e poi incrociare dati rilevanti sull’attività delle aziende operanti sul territorio osservato. Camere commercio Crotone e Vibo: documento a difesa delle due Province 4 agosto 2012 ‘Ndrangheta: nasce in Calabria la bottega della legalità 2 giugno 2011 Nel corso dell’evento di venerdì scorso le autorità presenti hanno espresso soddisfazione per il progetto rilasciato. Tra queste il Viceministro degli interni Filippo Bubbico, che ha evidenziato l’apprezzamento che il 22 febbraio 2011 nuovo sistema informativo ha suscitato anche a livello nazionale. LEGALITÀ CAMERA COMMERCIO VIBO VALENTIA © RIPRODUZIONE RISERVATA 101203 Tweet CAMERA COMMERCIO CROTONE Legalità: oggi Consiglio Regionale a Reggio Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. PON Sicurezza Data 15-01-2014 Pagina Home Interviste Ambiente Economia Salute Società 1/3 www.ecostampa.it Foglio Archivio Corriere della Sera > Cronache > Corte dei Conti di Napoli indaga sull'assegnazione «arbitraria» di fondi Ue ad associazioni antiracket Corte dei Conti di Napoli indaga sull'assegnazione «arbitraria» di fondi Ue ad associazioni antiracket Pubblicità PIÙletti Presunte violazioni nel trasferimento di circa 13,5 milioni a favore di poche associazioni antiracket che sembrano aver ricevuto i fondi senza un bando pubblico. Alcune delle associazioni escluse avevano già denunciato in una lettera alla Cancellieri la “mercificazione” dell’attività contro il pizzo IN PRIMO piano Renzi: se Letta si logora io non ho colpa CasoDe Girolamo: «Violata la mia privacy» Renzi: «Ma la Idem si è dimessa» INTERNI Spese Sicilia, indagato anche Faraone Il renziano: «Ho usato 3.300 €»|video Hollande prende tempo sull’«affaire Julie» e punta sull’economia Fonsai, agli atti anche una telefonata tra Salvatore Ligresti e Alfano Napoli 23 COME TI FA SENTIRE QUESTA NOTIZIA UN ALTRO ARGOMENTO Stai ascoltando 105 Radio FM Un nuovo scandalo investe i professionisti dell’Antimafia. Dopo i casi clamorosi di Rosy Canale e dell’ex 27 0 sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole, arriva la notizia che la Corte dei Conti di Napoli sta indagando su un corposo trasferimento di fondi pubblici a favore di un pugno di associazioni antiracket le quali, secondo i giudici contabili, Ascolta Stampa Email sarebbero state privilegiate a discapito di altre, in violazione della legge sugli appalti. La posta in gioco è alta: 13 milioni e 433 mila euro stanziati da Bruxelles che fanno parte del cosiddetto PonSicurezza, ovvero il Programma Operativo Nazionale finanziato dalla Comunità Europea con la finalità di contrastare gli ostacoli allo sviluppo del nostro Mezzogiorno. I soldi sono arrivati da Bruxelles solo agli inizi del 2012, ma registi dell’operazione, concepita a partire dal 2008 con l’approvazione dei singoli progetti poi finanziati dal Pon, furono l’allora sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano; l’allora assessore in Sicilia della giunta dell’ex Governatore Lombardo Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. PON Sicurezza 101203 commissario antiracket Giosuè Marino, diventato in seguito Data 15-01-2014 Pagina 2/3 indagato per mafia; nonché l’allora presidente dell’autorità di gestione del PonSicurezza e al contempo vicecapo della polizia Nicola Izzo, il prefetto travolto dallo scandalo sugli appalti pilotati del Viminale. Da quanto ad oggi ricostruito dal sostituto procuratore generale della Corte dei Conti della Campania Marco www.ecostampa.it Foglio Catalano, fu questo l’asse che selezionò i pochi partners a cui destinare i fondi secondo quelli che sembrano essere criteri arbitrari, visto che molte altre associazioni analoghe – tra cui ad esempio la nota “Libera” risulterebbero avere i medesimi requisiti di quelle prescelte e dunque avrebbero potuto anch’esse ricevere i finanziamenti su presentazione di progetti, se solo ci fosse stato un bando pubblico di cui invece non c’è traccia. Nell’albo prefettizio, per il solo Mezzogiorno, risultano attive oltre cento associazioni antiracket. Tuttavia i fondi del Pon sono stati destinati soltanto a: “ Comitato Addio Pizzo” (1.469.977 euro); Associazione Antiracket Salento (1.862.103 euro ) e F.A.I. (Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura), che pur raggruppando una cinquantina di associazioni ha ottenuto finanziamenti per 7 milioni di euro in qualità di soggetto giuridicamente autonomo. Altri 3.101.124 euro sono infine andati a Confindustria Caserta e Confindustria Caltanissetta. La F.A.I., il cui presidente è il popolare Tano Grasso, ha sede a Napoli ed è per questo, essendo competente in quel territorio, che il fascicolo di indagine è finito sul tavolo della Corte dei Conti della Campania. L’istruttoria infatti è partita la scorsa estate a seguito di un esposto in cui si evidenziavano le presunte violazioni. Così il sostituto procuratore Catalano ha iniziato a lavorare, prima acquisendo una serie di documenti, presso il ministero dell’Interno e presso la prefettura di Napoli. Successivamente, sono stati escussi a sommarie informazioni diversi funzionari della stessa prefettura a vario titolo responsabili dell’erogazione dei fondi e dei presunti mancati controlli. Alla Corte dei Conti questi funzionari, secondo quanto trapelato, avrebbero confermato di aver agito su indicazione del Ministero e ora l’indagine è nella sua fase conclusiva e cruciale. Si prospetta l’esistenza di un illecito amministrativo che potrebbe aver prodotto un danno erariale sia in termini di disservizi sia in termini di sprechi visto che, paradossalmente, molte delle Corte dei Conti di Napoli associazioni escluse dai finanziamenti continuano a svolgere, supportate dal solo volontariato, attività identiche, per qualità e quantità, a quelle messe in pratica da chi ora può contare su contributi pubblici erogati in deroga a ogni principio di trasparenza. Per questi motivi, già a marzo del 2012, le associazioni “La Lega per la Legalità” ed “S.O.S. Impresa” avevano inviato una lettera al ministro Cancellieri, denunciando la “mercificazione” dell’attività contro il pizzo, l’esistenza di una “casta dell’antiracket” e, addirittura, alcuni casi di nomine ‘politiche’ ai vertici di associazioni antimafia diventate a parere dei firmatari della missiva mera merce di scambio, in una logica “Prendiamo il caso di Maria Antonietta Gualtieri, Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. PON Sicurezza 101203 di premi e promesse elettorali. Data 15-01-2014 Pagina Foglio 3/3 www.ecostampa.it presidentessa dell’Antiracket Salento e già candidata a Lecce sei anni fa nella lista civica di Mantovano…” insinua Lino Busà, presidente di S.O. S Impresa. La lettera al Ministro e le successive polemiche furono oggetto l’anno scorso di pochi articoli comparsi sulla stampa locale ma poi sulla vicenda calò il silenzio. Ora l’indagine della Corte dei Conti sembra dimostrare che la questione va al di là di una lotta fratricida. Le decisioni che presto prenderanno i giudici contabili preludono infatti a nuovi inquietanti sviluppi. Una volta chiusa questa prima istruttoria, gli atti potrebbero essere trasferiti in procura. Se ciò avverrà, sarà il tribunale penale a dover accertare se il presunto illecito amministrativo sia stato commesso per errore o se, invece, nella peggiore delle ipotesi, la violazione della legge sugli appalti sia stata ‘dolosa’ e dunque funzionale a un drenaggio sottobanco di soldi pubblici, negli interessi di qualcuno. 15 gennaio 2014 © RIPRODUZIONE RISERVATA Angela Camuso DOPO AVER LETTO QUESTO ARTICOLO MI SENTO INDIGNATO TRISTE PREOCCUPATO DIVERTITO SODDISFATTO PARTECIPA ALLA DISCUSSIONE Scrivi qui il tuo commento INVIA caratteri rimanenti: 1500 Tutti i contributi DATA VOTO PUBBLICA QUI LA TUA INSERZIONE PPN Su trivago Parigi 65% Cerchi l'hotel ideale? Trovalo su trivago! www.trivago.it/Parigi Nuovo iPhone a soli €34? 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Legislazione Documentazione Un nuovo scandalo investe i professionisti dell’Antimafia. News Dopo i casi clamorosi di Rosy Canale e dell’ex sindaco di L'Informazione on line Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole, arriva la notizia che la Corte dei Conti di Napoli sta indagando su un corposo Bibliografia trasferimento di fondi pubblici a favore di un pugno di associazioni antiracket le quali, secondo i giudici Rapporti contabili, sarebbero state privilegiate a discapito di altre, in violazione della legge sugli appalti. Newsletter La posta in gioco è alta: 13 milioni e 433 mila euro stanziati da Bruxelles che fanno parte del cosiddetto Antiracket e Antiusura PonSicurezza, ovvero il Programma Operativo Nazionale finanziato dalla Comunità Europea con la finalità Legge 108/96 di contrastare gli ostacoli allo sviluppo del nostro Mezzogiorno. I soldi sono arrivati da Bruxelles solo agli inizi del 2012, ma registi dell’operazione, concepita a partire dal 2008 con l’approvazione dei singoli Legge 44/99 Rete per la Legalità XIII Rapporto Sos Impresa No Usura Day progetti poi finanziati dal Pon, furono l’allora sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano; l’allora commissario antiracket Giosuè Marino, diventato in seguito assessore in Sicilia della giunta dell’ex Governatore Lombardo indagato per mafia; nonché l’allora presidente dell’autorità di gestione del Pon Sicurezza e al contempo vicecapo della polizia Nicola Izzo, il prefetto travolto dallo scandalo sugli appalti Iniziative pilotati del Viminale. Da leggere Archivio Da quanto ad oggi ricostruito dal sostituto procuratore generale della Corte dei Conti della Campania Marco La Rete su YouTube Catalano, fu questo l’asse che selezionò i pochi partners a cui destinare i fondi secondo quelli che sembrano essere criteri arbitrari, visto che molte altre associazioni analoghe – tra cui ad esempio la nota “Libera” risulterebbero avere i medesimi requisiti di quelle prescelte e dunque avrebbero potuto anch’esse ricevere i finanziamenti su presentazione di progetti, se solo ci fosse stato un bando pubblico di cui invece non c’è traccia. Nell’albo prefettizio, per il solo Mezzogiorno, risultano attive oltre cento associazioni antiracket. Tuttavia i fondi del Pon sono stati destinati soltanto a: “ Comitato Addio Pizzo” (1.469.977 euro); Associazione Antiracket Salento (1.862.103 euro ) e F.A.I. (Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura), che pur raggruppando una cinquantina di associazioni ha ottenuto finanziamenti per 7 milioni di euro in qualità di soggetto giuridicamente autonomo. Altri 3.101.124 euro sono infine andati a Confindustria Caserta e Confindustria Caltanissetta. La F.A.I., il cui presidente è il popolare Tano Grasso, ha sede a Napoli ed è per questo, essendo competente in quel territorio, che il fascicolo di indagine è finito sul tavolo della Corte dei Conti della Campania. L’istruttoria infatti è partita la scorsa estate a seguito di un esposto in cui si evidenziavano le presunte violazioni. Così il sostituto procuratore Catalano ha iniziato a lavorare, prima acquisendo una serie di documenti, presso il ministero dell’Interno e presso la prefettura di Napoli. Successivamente, sono stati escussi a sommarie informazioni diversi funzionari della stessa prefettura a vario titolo responsabili dell’erogazione dei fondi e dei presunti mancati controlli. Alla Corte dei Conti questi funzionari, secondo quanto trapelato, avrebbero confermato di aver agito su indicazione del Ministero e ora l’indagine è nella sua fase conclusiva e cruciale. Corte dei Conti di NapoliSi prospetta l’esistenza di un illecito amministrativo che potrebbe aver prodotto un associazioni escluse dai finanziamenti continuano a svolgere, supportate dal solo volontariato, attività identiche, per qualità e quantità, a quelle messe in pratica da chi ora può contare su contributi pubblici Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. PON Sicurezza 101203 danno erariale sia in termini di disservizi sia in termini di sprechi visto che, paradossalmente, molte delle Data SOSIMPRESA.IT (WEB) 15-01-2014 Pagina 2/2 erogati in deroga a ogni principio di trasparenza. Per questi motivi, già a marzo del 2012, le associazioni “La Lega per la Legalità” e d “S.O.S. Impresa” avevano inviato una lettera al ministro Cancellieri, denunciando la “mercificazione” dell’attività contro il pizzo, l’esistenza di una “casta dell’antiracket” e, addirittura, alcuni casi di nomine ‘politiche’ ai vertici di associazioni antimafia diventate a parere dei firmatari della missiva mera merce di scambio, in una logica di www.ecostampa.it Foglio premi e promesse elettorali. “Prendiamo il caso di Maria Antonietta Gualtieri, presidentessa dell’Antiracket Salento e già candidata a Lecce sei anni fa nella lista civica di Mantovano…” insinua Lino Busà, presidente di S.O. S Impresa. La lettera al Ministro e le successive polemiche furono oggetto l’anno scorso di pochi articoli comparsi sulla stampa locale ma poi sulla vicenda calò il silenzio. Ora l’indagine della Corte dei Conti sembra dimostrare che la questione va al di là di una lotta fratricida. Le decisioni che presto prenderanno i giudici contabili preludono infatti a nuovi inquietanti sviluppi. Una volta chiusa questa prima istruttoria, gli atti potrebbero essere trasferiti in procura. Se ciò avverrà, sarà il tribunale penale a dover accertare se il presunto illecito amministrativo sia stato commesso per errore o se, invece, nella peggiore delle ipotesi, la violazione della legge sugli appalti sia stata ‘dolosa’ e dunque funzionale a un drenaggio sottobanco di soldi pubblici, negli interessi di qualcuno. 15 gennaio 2014 © RIPRODUZIONE RISERVATA 101203 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. PON Sicurezza PON Sicurezza 101203 www.ecostampa.it Data ILMEDIANO.IT 16-01-2014 Pagina Foglio Sant'Anastasia. Via il mattatoio, iniziano i lavori per il Centro Polifunzionale 16/01/2014 Nella struttura ci sarà anche un centro ascolto per gli extracomunitari. Il Prefetto Nigro: "Per gli stranieri e la comunità anastasiana sarà occasione di incontro e scambi culturali". Ex mattatoio: via ai lavori per realizzare il Centro Polifunzionale. Una struttura da recuperare per favorire l'inserimento sociale e lavorativo degli immigrati regolari, luogo di accoglienza per esperienze di aggregazione e multietniche. Per questo fine l’Ente ottenne un apposito finanziamento di € 2.200.000,00 nell'ambito dei fondi PON "Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013" dal Ministero dell'Interno e successivamente la trasmissione del Decreto dell'Autorità di Gestione del PON. Un lungo iter burocratico, dalla redazione dei progetti preliminari nel 2007 (delibera di G.C. n° 227) alle prove di resistenza e stima del modulo elastico sulle strutture murarie in tufo, dalle autorizzazioni sismiche all’aggiudicazione della gara, ha portato all’inizio dei lavori di recupero delle fabbriche del vecchio mattatoio da parte della ditta Archivolto srl, con sede legale in Napoli, per un importo di € 1.333.2512,15 oltre Iva. Pur avendo fino agli anni ’80 assolto al suo ruolo di mantenere e sviluppare l’essere punto di riferimento vesuviano per la macellazione di carni bovine e del noto capretto anastasiano, l’ex macello costituito da diversi corpi di fabbrica finì in stato di abbandono e i lavori di recupero e adeguamento dello stabile e delle aree esterne si sono resi nel tempo sempre più necessari. Il progetto definitivo prevede abbassamento del muro di cinta e corpi fabbrica riqualificati e dotati di uno sportello di ascolto per gli immigrati, una sala conferenze, laboratori di ceramica, sala multimediale, cappella, bar, posti auto, verde attrezzato. “E’ un bel traguardo per il paese. Sono a conoscenza del fatto che l’Ente ha aperto un canale di dialogo con gli extra-comunitari – dice il Commissario, dott.ssa Anna Nigro - e la realizzazione del Centro, una volta ultimati i lavori, sarà per loro e per la comunità anastasiana un’occasione di incontro e scambi culturali dai quali può scaturire senza dubbio un reciproco arricchimento, che sarà formativo anche per le nuove generazioni”. PON Sicurezza Data MARIGLIANO.NET 16-01-2014 Pagina Foglio Via il mattatoio, iniziano i lavori per il centro immigrati Sant’Anastasia – Ex mattatoio: via ai lavori per realizzare il Centro Polifunzionale. Una struttura da recuperare per favorire l'inserimento sociale e lavorativo degli immigrati regolari, luogo di accoglienza per esperienze di aggregazione e multietniche. Per questo fine l’Ente ottenne un apposito finanziamento di € 2.200.000,00 nell'ambito dei fondi PON "Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013" dal Ministero dell'Interno e successivamente la trasmissione del Decreto dell'Autorità di Gestione del PON. Un lungo iter burocratico, dalla redazione dei progetti preliminari nel 2007 (delibera di G.C. n° 227) alle prove di resistenza e stima del modulo elastico sulle strutture murarie in tufo, dalle autorizzazioni sismiche all’aggiudicazione della gara, ha portato all’inizio dei lavori di recupero delle fabbriche del vecchio mattatoio da parte della ditta Archivolto srl, con sede legale in Napoli, per un importo di € 1.333.2512,15 oltre Iva. Pur avendo fino agli anni ’80 assolto al suo ruolo di mantenere e sviluppare l’essere punto di riferimento vesuviano per la macellazione di carni bovine e del noto capretto anastasiano, l’ex macello costituito da diversi corpi di fabbrica finì in stato di abbandono e i lavori di recupero e adeguamento dello stabile e delle aree esterne si sono resi nel tempo sempre più necessari. Il progetto definitivo prevede abbassamento del muro di cinta e corpi fabbrica riqualificati e dotati di uno sportello di ascolto per gli immigrati, una sala conferenze, laboratori di ceramica, sala multimediale, cappella, bar, posti auto, verde attrezzato. “E’ un bel traguardo per il paese. Sono a conoscenza del fatto che l’Ente ha aperto un canale di dialogo con gli extra-comunitari – dice il Commissario, dott.ssa Anna Nigro - e la realizzazione del Centro, una volta ultimati i lavori, sarà per loro e per la comunità anastasiana un’occasione di incontro e scambi culturali dai quali può scaturire senza dubbio un reciproco arricchimento, che sarà formativo anche per le nuove generazioni”. PON Sicurezza Data STABIACHANNEL.IT 16-01-2014 Pagina Foglio Sant'Anastasia - Via il mattatoio, iniziano i lavori per il centro immigrati Ex mattatoio: via ai lavori per realizzare il Centro Polifunzionale. Una struttura da recuperare per favorire l'inserimento sociale e lavorativo degli immigrati regolari, luogo di accoglienza per esperienze di aggregazione e multietniche. Per questo fine l'Ente ottenne un apposito finanziamento di € 2.200.000,00 nell'ambito dei fondi PON "Sicurezza per lo Sviluppo - Obiettivo Convergenza 2007-2013" dal Ministero dell'Interno e successivamente la trasmissione del Decreto dell'Autorità di Gestione del PON. Un lungo iter burocratico, dalla redazione dei progetti preliminari nel 2007 (delibera di G.C. n° 227) alle prove di resistenza e stima del modulo elastico sulle strutture murarie in tufo, dalle autorizzazioni sismiche all'aggiudicazione della gara, ha portato all'inizio dei lavori di recupero delle fabbriche del vecchio mattatoio da parte della ditta Archivolto srl, con sede legale in Napoli, per un importo di € 1.333.2512,15 oltre Iva. Pur avendo fino agli anni '80 assolto al suo ruolo di mantenere e sviluppare l'essere punto di riferimento vesuviano per la macellazione di carni bovine e del noto capretto anastasiano, l'ex macello costituito da diversi corpi di fabbrica finì in stato di abbandono e i lavori di recupero e adeguamento dello stabile e delle aree esterne si sono resi nel tempo sempre più necessari. Il progetto definitivo prevede abbassamento del muro di cinta e corpi fabbrica riqualificati e dotati di uno sportello di ascolto per gli immigrati, una sala conferenze, laboratori di ceramica, sala multimediale, cappella, bar, posti auto, verde attrezzato. "E' un bel traguardo per il paese. Sono a conoscenza del fatto che l'Ente ha aperto un canale di dialogo con gli extra-comunitari - dice il Commissario, dott.ssa Anna Nigro - e la realizzazione del Centro, una volta ultimati i lavori, sarà per loro e per la comunità anastasiana un'occasione di incontro e scambi culturali dai quali può scaturire senza dubbio un reciproco arricchimento, che sarà formativo anche per le nuove generazioni". PON Sicurezza PON Sicurezza 101203 www.ecostampa.it Data CATANZARO.WEBOGGI.IT 17-01-2014 Pagina Foglio Presentazione della guida antiracket: nessuno potrà più dire “e io che potevo fare?” Lamezia Terme Riceviamo e pubblichiamo - Sabato 18 gennaio, le associazioni antiracket calabresi della FAI (Federazione Antiracket Italiana) presentano a Lamezia Terme la "Guida del consumatore critico antiracket" nell'ambito del progetto Rete del Consumo Critico ‘Pago chi non paga’, finanziato dal PON Sicurezza. Da questo momento in poi nessuno di noi potrà più dire “e io che potevo fare ?”. Grazie a questa Guida i cittadini/consumatori hanno finalmente a portata di mano lo strumento che consentirà loro di dare il proprio sostegno a chi ha voluto esternare pubblicamente il suo rifiuto all’umiliazione di pagare il pizzo. Comprare anche solo un paio jeans, un caffè o qualsiasi altra cosa dove non si paga il pizzo infatti non è mai una fattore neutro ma è un vero e proprio atto di libertà. E da oggi anche i commercianti, gli imprenditori e i professionisti che intendono far sapere al “mondo” che non intendono assoggettarsi al pagamento del pizzo alle cosche della loro città, possono farlo chiedendo di essere inseriti in questo elenco. L’appuntamento è alle ore 10,30 presso la sede della Unioncamere in via Delle Nazioni a Lamezia Terme, ospiti del presidente Lucio Dattola e anche il luogo di questo appuntamento non è stato scelto a caso in quanto casa di tutte le imprese calabresi. Saranno presenti insieme ai rappresentanti della Federazione Antiracket e di altre realtà impegnate contro le Mafie i rappresentanti delle Istituzioni e molti prestigiosi ospiti, fra i quali Don Pino Demasi responsabile Libera Piana di Gioia Tauro, Enrico Colajanni promotore di Professionisti Liberi di Palermo, il Procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho e il Commissario antiracket Prefetto Elisabetta Belgiorno. La sfida è ambiziosa, come deve essere quando in palio c’è qualcosa di importante. Rafforziamo in ogni modo le imprese che hanno fatto questa scelta e che devono combattere anche contro la potenza dell’economia illegale. Ne godremo certamente tutti noi, e soprattutto le giovani generazioni, che in maniera sempre più disperata e sfiduciata continuano ad andare via dalla Calabria. PON Sicurezza 19-01-2014 Data ILFATTOQUOTIDIANO.IT(WEB) Pagina aggiornato alle 1 9 : 3 6 di Domenica 19 Gennaio 2014 ●●●●●●●● Utente A c c e d i | Registrati Home Blog Fatto TV eBook Shop Abbonamenti Misfatto Zona Euro Servizi Sostenitori Redazione Cerca nel sito Politica & Palazzo Diritti Cronaca Giustizia & Impunità Mondo Media & Regime Cervelli in fuga Società Economia & Lobby Scuola Cultura Lavoro & Precari Cinema Tecno Ambiente & Veleni Piacere Quotidiano Sport & Miliardi Emilia Romagna www.ecostampa.it 1/2 Foglio Donne di Fatto Scienza Motori Sei in: Il Fatto Quotidiano > Blog di Arnaldo Capezzuto > Antiracket, i c... Antiracket, i conti non tornano Segui Arnaldo Capezzuto di Arnaldo Capezzuto | 19 gennaio 2014 Commenti Più informazioni su: Antiracket, Business, Camorra, Indagini, Napoli. Progetti teleguidati. Bandi sartoriali. Contratti di lavoro per gli amici. Incarichi solo su segnalazione. Consulenze a compagni di merenda. Assegnazione di fondi e finanziamenti pubblici su preciso mandato. Creazione di scatole vuote per l’affidamento e poi il propedeutico assegnazione dei beni Segui il Fatto Quotidiano confiscati. Centri studi che non si sa cosa studino. Strani consorzi. Associazioni di associazioni. Federazioni di associazioni. Cooperative di associazioni. E’ proprio un vero e proprio guazzabuglio il variegato mondo dei professionisti dell’anticamorra. Per non parlare di sportelli e Annunci casa.it 700mila immobili sul portale n 1 in sportellini, vacue campagne di sensibilizzazione come sagre di paese e poi i dibattiti a chili, le iniziative, gli anniversari con lacrime incorporate, l’editoria di promozione, le segreterie Italia. Trova subito la casa giusta per te! organizzative, gli uffici e le tante sedi distaccate. Facile.it – Assicurazioni Confronta 18 diverse assicurazioni auto e risparmia fino a 500 euro! E’ chiaro che la trasparenza è un termine sconosciuto nel mondo dei professionisti della legalità. Mai e dico mai troverete in questa giungla uno straccio di bilancio, di nota spese, di un computo analitico sulle entrate e uscite, un rendiconto dei contributi pubblici. Impossibile trovarne traccia. Non si Annunci Immobiliari Su Immobiliare.it trovi oltre 800.000 annunci di case in vendita e in affitto. conoscono i criteri di come si utilizzino i denari dell’anticamorra. Tutto è nascosto, tutto è segreto, tutto è gestito nell’ombra. Accade a Napoli ma è come dire Italia. Cerca ora! Non è la prima volta e non sarà l’ultima che la Corte dei Conti di Napoli, ovvero i giudici contabili, stigmatizzano questo modus operandi o quanto meno una pratica alquanto disinvolta nell’affollato mondo dei professionisti della legalità. I giudici – a più riprese vagliando corpose documentazioni con atti formali chiedono, interrogano, dispongono approfondimenti, delucidazioni ASSICURAZIONE AUTO Confronta 18 compagnie e risparmia 500€ alle pubbliche amministrazioni quali erogatori: dalla Ue, ai Ministeri, alla Regione, alla Provincia, ai Comuni. Capita spesso che i giudici della Corte dei Conti debbano smascherare consulenze ad personam accordate a Tizio, Caio e Sempronio accreditati come esperti di “Camorrologia” come Contraente Km anno j M a s c h i o n k l m n j Femmina k l m 10.000 puro scambio di favori. Gli importi sono fissati da un prezzario segretamente in vigore, i zeri sono svariati. Prendo spunto dall’ultimo accertamento della Corte dei Conti di Napoli, di ha dato notizia solo Corriere.it. Nel mirino dei giudici partenopei è finito il mondo dell’antiracket e dell’usura. Mi sembra che dopo i casi clamorosi di Rosy Canale e dell’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole mi sembra – a naso – davvero di trovarci di fronte ad un’altra storiaccia. Al centro delle indagini sono finiti i PonSicurezza cioè il Programma Operativo Nazionale finanziato dalla Comunità Europea per contrastare gli ostacoli allo sviluppo del nostro Mezzogiorno. Pare che la F.A.I. (Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura), che raggruppa una cinquantina di associazioni antiracket e facente capo a Tano Grasso abbia ottenuto finanziamenti per 7 milioni di euro. Una cifra – secondo le indagini – è sproporzionata in considerazione delle tante realtà operanti in Italia e che si occupano da anni di lotta al racket e all’usura. Il sospetto è che l’iter per l’assegnazione di questa pioggia di denaro pubblico non sia stata molto trasparente. La Corte dei Conti di Napoli insomma sospetta un illecito amministrativo che avrebbe provocato un danno erariale. Gli accertamenti sono stati avviati grazie all’esposto della “Lega per la Legalità” ed “S.O.S. 101203 Impresa” dove in una lettera denunciavano la “mercificazione” dell’attività contro il pizzo, l’esistenza Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Data ILFATTOQUOTIDIANO.IT(WEB) 19-01-2014 Pagina di una “casta dell’antiracket” e, addirittura, alcuni casi di nomine ‘politiche’ ai vertici di associazioni 2/2 www.ecostampa.it Foglio Affari loro antimafia diventate a parere dei firmatari della missiva mera merce di scambio, in una logica di premi e promesse elettorali. C’è un ampio spazio dove Tano Grasso saprà documentare e chiarire la posizione del Fai. Ma desta qualche perplessità – sinceramente – la nascita di una newsletter Intoccabili Benetton. Dai maglioni alle rendite, la crisi non li sfiora quindicinale “Lineadiretta” dove il Fai ha stanziato per la copertura di dodici mesi di pubblicazione la somma di centomila euro. L’unica certezza è che i giudici della Corte dei Conti di Napoli sapranno scrivere una parola di verità a tutela dei tanti che lottano in silenzio la camorra. Condividi questo articolo Servizio Pubblico Servizio Pubblico Più, diretta streaming: speciale “La rapina” I libri di questo autore IL FATTO QUOTIDIANO TV Il Casalese. Ascesa e tramonto di un leader politico di terra di lavoro Animalisti, i ricercatori minacciati: ‘Non è vero che ignoriamo metodi complementari’ Compra su IBS.IT Gentile utente, ti ricordiamo che puoi manifestare liberamente la tua opinione all'interno di questo thread. Ricorda che la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 22 alle 7 e che il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500. 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