Ripianificazione Anno 2014 - Area Servizi Sociali ULSS20 VERONA

Conferenza dei Sindaci dei Comuni del territorio
dell'Azienda ULSS 20
Piano di Zona
2011 - 2015
Ripianificazione – Anno 2014
1
approvato con Deliberazione n. 4 del 17/04/2014
Piano di Zona
2011 - 2015
Ripianificazione – Anno 2014
Piano di Zona 2011 - 2015
A cura di:
Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale dell’Azienda Ulss20
Ufficio Piano di Zona dell’Azienda Ulss20
Coordinatori dei Tavoli Sovradistrettuali.
Si ringraziano
i Comuni della Conferenza dei Sindaci e le Unità Operative dell’Azienda Ulss20
e tutti gli altri Uffici e Servizi.
Un particolare ringraziamento all’U.O.C. Servizio Qualità ed Accreditamento dell’Azienda
Ulss20 per il prezioso contributo.
2
Sommario
Introduzione
5
1.
Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani
9
I. SINTESI ........................................................................................................................ 9
II. TABELLE..................................................................................................................... 11
III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 15
2.
Persone anziane
17
I. SINTESI ...................................................................................................................... 17
II. TABELLE..................................................................................................................... 18
III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 26
3.
Disabilità
28
I. SINTESI ...................................................................................................................... 28
II. TABELLE..................................................................................................................... 34
III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 39
4.
Dipendenze
40
I. SINTESI ...................................................................................................................... 40
II. TABELLE..................................................................................................................... 42
III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 45
5.
Salute mentale
46
I. SINTESI ...................................................................................................................... 46
II. TABELLE..................................................................................................................... 48
III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 53
6.
Marginalità sociale
54
I. SINTESI ...................................................................................................................... 54
II. TABELLE..................................................................................................................... 56
III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 60
7.
Immigrazione
61
I. SINTESI ...................................................................................................................... 61
II. TABELLE..................................................................................................................... 61
III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 63
8.
Trasversale
64
I. SINTESI ...................................................................................................................... 64
II. TABELLE..................................................................................................................... 65
III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 69
Allegati : Provvedimento di approvazione da parte dell’Organo di Governo Politico delle
modifiche di Priorità e Politiche – Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizioni
di disagio, giovani e Area Marginalità Sociale.
Allegati su CD Rom
Area Dipendenze: Allegati n. 3
Piano di Zona
2011 - 2015
Sommario
3
4
Piano di Zona
2011 - 2015
Introduzione
2011 - 2015
La presente ripianificazione è raccordata con gli strumenti di programmazione adottati dall’Azienda Ulss20
ed in particolare con la relazione valutativa, al fine di aggiornare il Piano di Zona 2011-2015, approvato
dalla Conferenza dei Sindaci e recepito rispetto ai programmi di intervento delle aree tematiche previste
dalla DGRV del 26/01/2010 n. 157 recante “Approvazione delle Linee Guida Regionali sui Piani di Zona (L. n.
328/2000, LL.RR. n. 56/1994, n. 5/1996, n. 11/2001, DGR n. 1764/2004, DGR n. 1560/2006, DGR n.
3702/2006, DGR 1809/2009)”. Con nota regionale n. 30142 del 23 gennaio 2014 la Direzione Regionale
Servizi Sociali ha richiesto ai territori di aggiornare la programmazione annuale del Piano, definendo le
previsioni per l'anno 2014. Il documento di ripianificazione conferma anche per l’anno in corso le scelte
strategiche compiute in sede di programmazione quinquennale e, con esse, i bisogni individuati, le priorità
assegnate e le politiche proposte all’inizio del processo di pianificazione. Contestualmente, anche alla luce
dell’andamento del 2013, il documento presenta le novità avvenute nello scorso anno e gli eventuali
adeguamenti delle azioni di mantenimento, potenziamento o riconversione e di innovazione per l’anno
2014, e laddove possibile, l’aggiornamento delle risorse economiche da impiegare a sostegno delle stesse.
Le linee guida, in particolare, prevedono la declinazione annuale delle azioni di intervento e l'allocazione
delle risorse economiche che sostengono l'attivazione e il mantenimento degli interventi programmati.
A tal riguardo si evidenzia la difficoltà, sia da parte degli Enti Pubblici che degli Enti Gestori, a predisporre
l’aggiornamento del documento di piano per la ripianificazione in quanto i dati di consuntivo
generalmente non sono disponibili prima del mese di giugno. Il regolare svolgimento dell’attività di
pianificazione trova, inoltre, come limiti la non obbligatorietà delle risposte da parte degli interlocutori, la
scarsa partecipazione ai tavoli tematici nonché l’assenza di notizie certe in merito all’assegnazione di
risorse per l’anno corrente.
Sul piano organizzativo è stata realizzata la possibilità di accesso ad un sistema sperimentale di
monitoraggio del Piano da parte dei diversi interlocutori attraverso la realizzazione di una piattaforma
informatica di raccolta dati intesa come l’insieme delle modalità per la produzione e gestione delle
informazioni contenute nello stesso, in particolare l’adeguamento per la parte economico-finanziaria e per
i principali indici operativi e gestionali. Grazie alla creazione del citato progetto sperimentale si è potuto
portare a termine la raccolta dati in area Ulss 20 e quindi predisporre invio flusso dati al soggetto tecnico
incaricato dalla Regione Veneto. Costituisce elemento di valore l’elaborazione di dati validati direttamente
dagli stakeholder.
Il nuovo sistema di raccolta consente, infatti, innumerevoli vantaggi quali:
- la propedeuticità per i comuni che dovrebbero perseguire le disposizioni già da tempo anticipate dalla
Regione Veneto;
- l’impiego del personale sgravato dal mero inserimento di dati e impegnato nell’attività di verifica e
controllo;
- la conseguente riduzione del margine di errore nella trascrizione manuale dei dati;
- la partecipazione del Terzo Settore alla fase del monitoraggio, al fine di poter estendere l’attività in una
logica di tipo incrementale verso quei soggetti che fino ad oggi non sono entrati nella mappatura in
maniera efficace, rendendo non confrontabile il dato.
La ripianificazione degli interventi sociali e socio sanitari dell’ambito territoriale dell’Azienda Ulss20 è il
frutto del percorso di confronto con i soggetti che intervengono nelle varie fasi di programmazione
attraverso le loro rappresentanze ai tavoli tecnici di area. L’attività di ripianificazione contribuisce perciò a
rendere il Piano di Zona uno strumento di programmazione coerente con le strategie di indirizzo che in
questi anni si sono incentrate sulla individuazione degli obiettivi prioritari, essenziali e realisticamente
sostenibili per ogni area di intervento, sulle azioni di riorganizzazione del sistema integrato di interventi e
servizi sociosanitari e sociali, sul perfezionamento delle metodologie operative nonché sull’esame dei
processi di integrazione sociosanitaria (istituzionali, gestionali, professionali).
Il presente documento intende perseguire, inoltre, azioni di sistema dichiarate per il quinquennio e
rafforzare in particolare alcune strategie utili a confermare i processi di continuo miglioramento dei servizi
e del sistema nel suo complesso. In particolare, in Area Disabilità e in Area Salute Mentale l’Azienda Ulss20
ha riscontrato la necessità di effettuare una rilettura delle azioni residenziali e semiresidenziali previste dal
Piano di Zona
2011 - 2015
Introduzione
5
Piano di Zona
2011 - 2015
Introduzione
6
Piano di Zona. Si è ritenuto, in sostanza, necessario dare avvio ad un'analisi del sistema di offerta al fine di
verificarne la sostenibilità sia complessiva sia per le singole strutture alla luce del reale bisogno socio
assistenziale del territorio. Si ritiene in questo modo poter valutare l’eventuale implementazione dei posti
di ogni singola unità in armonia con l’insieme del sistema di offerta complessivo. In particolare, il percorso
di revisione delle unità di offerta residenziale si è reso necessario per il Distretto Socio Sanitario n. 4 a
seguito dell’esigenza di identificare tipologie che tengano conto della storicità degli inserimenti, delle
progettualità e relative valutazioni fatte attraverso la riclassificazione degli utenti e riesame dei piani socio
sanitari assistenziali con definizione del livello di gravità degli ospiti (SVaMDi - UVMD), dei bisogni
territoriali, della mission delle strutture e della congruità con la programmazione.
Dunque gli elementi caratterizzanti del documento sono:
- il collegamento con le politiche definite in sede di programmazione;
- un orientamento ai portatori di interesse, innanzitutto i cittadini e gli utenti dei servizi, finalizzato ad
incentivare una cultura della partecipazione attiva alle iniziative messe in atto dai comuni, dall’Azienda
Ulss20, dal terzo settore e da tutti gli altri attori rilevanti delle politiche sociali del territorio;
- un’impostazione finalizzata all’attualizzazione del sistema dell’offerta sociale con particolare riguardo agli
Enti Locali così come indicato dalla Regione.
Le fasi di riprogrammazione
Il processo di ripianificazione 2014 è stato avviato già dai primi giorni di gennaio, seguito dalla nota Prot. n.
30142 del 23 gennaio 2014 inviata dalla Direzione Regionale dei Servizi Sociali.
Pertanto, si è proceduto a trasmettere a tutti i componenti dei Tavoli Sovradistrettuali una comunicazione
sul processo di ripianificazione in atto. In seguito il Direttore dei Servizi Sociali dell’Azienda Ulss20 ha
convocato il Gruppo di Coordinamento Tecnico al fine di concordare le modalità di attivazione dei Tavoli
Sovradistrettuali e dare avvio al confronto con i vari componenti sui contenuti della ripianificazione.
L’elaborazione del documento di ripianificazione 2014 ha previsto varie fasi di lavoro.
Il Gruppo di Coordinamento Tecnico ha sostanzialmente confermato quanto considerato in sede di
relazione valutativa ovvero le scelte fatte in sede di programmazione quinquennale. L'individuazione dei
bisogni, le priorità assegnate e le politiche proposte hanno trovato piena conferma per tutte le aree
tematiche di intervento anche in sede di ripianificazione per il 2014 ad eccezione dell’Area Famiglia,
Infanzia, Adolescenza, Minori in condizioni di disagio e Giovani per cui sono state individuate nuove
politiche a favore dei minori, adolescenti e giovani. Sono stati organizzati degli incontri dedicati con il
Terzo Settore e successivamente sono stati convocati i Tavoli Sovradistrettuali; a partire dalla disamina
della ripianificazione anno 2013 e della relazione valutativa - annualità 2012 è stata effettuata un’analisi
delle azioni inserite nella programmazione verificando l’eventuale conferma delle stesse anche per il 2014,
ovvero la loro modifica o integrazione con nuove azioni di potenziamento, di riconversione, di innovazione
o concluse.
Parallelamente è stato organizzato un incontro con i responsabili delle unità organizzative dei servizi
sociali dell’Azienda Ulss20 al fine di informare gli stessi sul processo in corso e di aggiornare come
anzidetto i contenuti del Piano di Zona. L’Ufficio di Piano, grazie alla fattiva collaborazione di tutti i Servizi,
ha raccolto i dati economici necessari per la predisposizione della previsione anno 2014. Successivamente i
dati di utenza, costo e finanziamento, verificati e organizzati, sono stati inseriti nelle tabelle di sintesi e
precisamente nella Tabella A - Risorse per area e tipologia di intervento e nella Tabella B - Fonti di
finanziamento per area di intervento.
L’Ufficio, come per l’anno precedente, ha provveduto alla ricognizione dei protocolli/accordi di
programma attinenti ai vari ambiti, attraverso la verifica dello stato di attuazione, realizzazione e acquisito
nuovi atti documentali attivati tra soggetti pubblici e privati perfezionati nell’anno trascorso che vanno ad
aggiornare e completare quanto già contenuto nel Piano di Zona.
Si precisa che all’interno dell’Area di riferimento i nuovi protocolli sono evidenziati in grassetto.
Alla conclusione del lavoro compiuto dai tavoli, l’Ufficio Piano di Zona ha provveduto a redigere il
documento con le principali variazioni intervenute rispetto alla pianificazione prevista dal Piano di Zona
2011-2015. Il contenuto è stato condiviso con tutti i presenti ai tavoli tematici e successivamente, a
ciascuno di loro è stato restituito il documento definitivo.
La ripianificazione 2014 è stata approvata dalla Conferenza dei Sindaci in data 17/04/2014. Il documento è
stato poi recepito dall’Azienda Ulss20 con propria delibera n. 240 del 30/04/2014 ed inviato alla Direzione
Regionale dei Servizi Sociali per il previsto parere di congruità.
Piano di Zona
2011 - 2015
Le tabelle A - Risorse per area e tipologia di intervento e B - Fonti di finanziamento per area di intervento,
parte fondamentale del presente documento e di seguito riportate, sintetizzano quanto già reso in sede di
relazione valutativa. Le stesse confermano l’impegno di risorse per l’anno 2014 intese “al netto” della
percentuale di aumento ISTAT, fatta eccezione per le strutture residenziali e semiresidenziali Area Persone
Anziane e Area Disabilità per le quali sarà riservato un successivo momento di valutazione e
aggiornamento, a seguito del completamento della rilevazione da parte dell’Osservatorio Regionale
Politiche Sociali.
Tabella A - Risorse per area e tipologia di intervento
INTERVENTI DI
ACCESSO,
CONSULENZA E
PRESA IN
CARICO (€)
INTERVENTI DI
SOCIALIZZAZI
ONE,
PREVENZIONE,
INFORMAZIONE,
AZIONI DI
SISTEMA (€)
ANZIANI
1.283.551,40
1.720.051,49
8.876.605,11
DIPENDENZE
9.569.336,51
70.817,00
217.425,00
INTERVENTI
DOMICILIARI/
TERRITORIALI
INTERVENTI
RESIDENZIALI
(€)
(€)
88.120.046,48(
*)
INTERVENTI
SEMIRESIDENZIALI (€)
SOSTEGNO
ECONOMICO (€)
Totale Risorse
per Area di
Intervento
2.448.988,56 (*)
60.779.959,53
163.229.202,63
3.712.475,00
13.669.369,51
8.740.236,29 (*)
14.884.153,03
48.970.136,27
25.916.401,66
13.031.585,70
50.058.776,94
DISABILITÀ
1.570.543,64
661.168,16
8.371.826,66
FAMIGLIA,
INFANZIA,
ADOLESCENZA,
MINORI,
GIOVANI
4.456.818,81
1.139.918,61
2.424.077,65
3.089.974,51
IMMIGRAZIONE
358.623,01
180.101,56
13.457,29
46.206,49
393.302,75
991.691,10
MARGINALITÀ
598.526,91
172.011,24
64.852,00
620.093,76
5.000,00
606.361,86
2.066.845,77
SALUTE
MENTALE
487.730,33
1.250.056,05
1.452.080,55
662.901,77
4.518.439,55
8.371.208,25
TRASVERSALE
744.581,21
2.360.481,36
3.223.084,16
100.286.758,7
8
290.580.314,57
Totale Risorse
per tipologia
di intervento
117.617,45
404,14
19.069.711,82 4.061.685,51
21.218.703,9
0
108.070.610,
28
37.872.844,28
Tabelle A e B
99.316,00
14.742.208,49(
*)
(*) Tali risorse economiche non comprendono i dati che l’Osservatorio regionale dovrà trasferire all’interno
dell’applicativo Piano di Zona.
Tabella B - Fonti di finanziamento per area di intervento
Fin. Regione (€)
Fin. comune
(€)
Fin. Fondi
stat. eUE
(€)
Fin. utenza
(€)
Fin. privati
(€)
Fin. altri
enti pubb.
(€)
Altro fin.
privati (€)
Totale Risorse
per Area di
Intervento
ANZIANI
96.934.744,93
19.959.056,
17
-
46.078.598,39
25.324,75
96.149,19
135.329,14
163.229.202,57
DIPENDENZE
13.624.628,00
44.534,51
-
207,00
-
€ 0,00
0,00
13.669.369,51
31.171.186,86
13.060.935,
58
19.461,00
3.710.038,24
110.221,01
231.641,66
666.651,92
48.970.136,27
3.093.637,01
33.950.105,
23
371.880,6
2
11.304.165,57 578.326,31
172.785,48
523.605,72
50.058.776,94
248.366,08
481.554,94
MARGINALITÀ
231.085,77
1.380.507,6
5
232.733,0
8
133.655,8
5
SALUTE
MENTALE
8.242.372,52
49.806,37
TRASVERSALE
1.599.716,91
1.623.367,2
5
Totale
Risorse per
fonte di
finanziament
o
155.145.738,08
70.549.867,
70
757.730,5
5
DISABILITÀ
FAMIGLIA,
INFANZIA,
ADOLESCENZA,
MINORI,
GIOVANI
IMMIGRAZION
E
-
1.695,00
27.342,00
0,00
991.691,10
207,00
233.173,50
0,00
88.216,00
2.066.845,77
-
79.029,36
-
0,00
0,00
8.371.208,25
-
-
-
0,00
0,00
3.223.084,16
527.918,33
1.413.802,7
8
290.580.314,57
61.172.245,56 948.740,57
N.B. Nel quadro riassuntivo (Tabella B) la somma “Totale finanziamenti” è superiore alla somma del dettaglio dei
finanziamenti perché alcuni stakeholder hanno inserito solo il totale dei finanziamenti senza i relativi dettagli. Inoltre,
le risorse economiche nelle Tabelle A e B non tengono conto di eventuali finanziamenti in conto capitale e dei progetti.
7
Piano di Zona
2011 - 2015
Suddivisione per Ente Gestore
Si precisa che i dati relativi sia alle UDO (servizi residenziali e semi-residenziali) sia alle ICP (rette)
potrebbero risultare duplicati – e in tal senso la Regione Veneto ne terrà conto in fase di elaborazione a
livello regionale – in quanto i dati sono stati inseriti secondo quanto disposto dal suddetto ente.
Inoltre, la riorganizzazione dei centri diurni per persone disabili potrebbe generare rispetto ai valori
rappresentati nelle tabelle A e B degli scostamenti di costo.
Suddivisione delle fonti di finanziamento per ente gestore
TERZO SETTORE
finanziamenti
regione
(€)
finanziamenti
comune
(€)
finanziamenti
fondi statali e
UE
(€)
finanziamenti
fondi da utenti
(€)
Finanziamenti
privati (€)
finanziamen
ti altri enti
pubblici
(€)
finanziamenti
altri enti privati
(€)
Totale Risorse
per Area di
Intervento (€)
ANZIANI
42.385.469,68
6.533.554,71
-
44.472.409,27
5.928,75
2.712,54
134.329,14
93.534.404,09
DIPENDENZE
1.500,00
0,00
-
-
-
0,00
0,00
1.500,00
DISABILITÀ
6.216.760,84
1.111.190,26
19.461,00
1.586.203,19
102.901,01
37.863,48
666.651,92
9.741.031,70
FAMIGLIA, INFANZIA,
ADOLESCENZA,
MINORI, GIOVANI
63.254,49
1.811.641,18
126.602,31
7.514.125,43
466.282,31
42.230,30
523.605,72
10.612.012,74
IMMIGRAZIONE
0,00
19.892,88
-
-
-
25.647,00
0,00
45.539,88
MARGINALITÀ
0,00
0,00
-
-
49.300,00
0,00
88.216,00
137.516,00
SALUTE MENTALE
800.882,00
14.589,00
-
77.429,36
-
0,00
0,00
892.900,36
TRASVERSALE
49.232,00
87.270,30
-
-
-
0,00
0,00
136.502,30
Totale Risorse per
fonte di
finanziamento
49.517.099,01
9.578.138,33
146.063,31
53.650.167,25
624.412,07
108.453,32
1.412.802,78
115.101.407,07
ULSS20
Fin. regione (€)
Fin. comune (€)
Fin. Fondi
statali (€)
Fin. utenza (€)
fin privati (€)
Fin. Altri
enti pubb.
(€)
Altro
finanziamenti
privati(€)
Totale Risorse
per Area di
Intervento (€)
ANZIANI
47.875.991,38
-
-
-
-
0,00
-
47.875.991,38
DIPENDENZE
13.622.172,00
-
-
-
-
0,00
-
13.622.172,00
DISABILITÀ
24.411.786,01
10.321.117,93
-
2.011.341,85
-
150.061,18
-
36.894.306,97
FAMIGLIA, INFANZIA,
ADOLESCENZA,
MINORI, GIOVANI
2.231.029,52
1.176.175,09
116.512,00
-
-
-
-
3.523.716,61
IMMIGRAZIONE
79.591,99
-
-
-
-
-
-
79.591,99
SALUTE MENTALE
7.440.444,24
-
-
-
-
-
-
7.440.444,24
TRASVERSALE
47.709,31
-
-
-
-
-
-
47.709,31
Totale Risorse per
fonte di
finanziamento
95.708.724,45
11.497.293,02
116.512,00
2.011.341,85
-
150.061,18
-
109.483.932,50
Fin. regione
(€)
Fin. comune (€)
Fin. Fondi
statali (€)
Fin. utenza (€)
fin privati (€)
Fin. Altri
enti pubb.
(€)
Altro
finanziamenti
privati (€)
Totale
Risorse per Area
di Intervento (€)
6.673.283,8
7
13.425.501,46
-
1.606.189,12
19.396,00
93.436,65
1.000,00
21.818.807,10
956,00
44.534,51
-
207,00
-
0,00
0,00
45.697,51
DISABILITÀ
542.640,01
1.628.627,39
-
112.493,20
7.320,00
43.717,00
0,00
2.334.797,60
FAMIGLIA, INFANZIA,
ADOLESCENZA, MINORI,
GIOVANI
799.353,00
30.962.288,96
128.766,31
3.790.040,14
112.044,00
130.555,18
0,00
35.923.047,59
IMMIGRAZIONE
168.774,09
461.662,06
232.733,08
-
1.695,00
1.695,00
0,00
866.559,23
MARGINALITÀ
231.085,77
1.380.507,65
133.655,85
207,00
183.873,50
0,00
0,00
1.929.329,77
1.046,28
35.217,37
-
1.600,00
-
0,00
0,00
37.863,65
1.536.096,95
-
-
-
0,00
0,00
3.038.872,55
49.474.436,35
495.155,24
5.510.736,46
324.328,50
269.403,83
1.000,00
65.994.975,00
COMUNI E UNIONI
COMUNI
8
ANZIANI
DIPENDENZE
SALUTE MENTALE
TRASVERSALE
Totale Risorse per fonte di
finanziamento
1.502.775,6
0
9.919.914,6
2
Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in
condizione di disagio, giovani
Piano di Zona
2011 - 2015
1.
I. SINTESI
PRIORITÀ
POLITICHE
Diversificare gli interventi di protezione e tutela del
minore.
Promuovere azioni di sistema: protocollo percorso
Protezione e tutela di minori appartenenti a famiglie
post-partum tra Azienda Ospedaliera Universitaria
multiproblematiche o in situazioni di rischio o
Integrata, Azienda ULSS n.20 e Comuni.
pregiudizio.
Approvare e implementare l'atto di
programmazione come previsto dalla DGRV n.
2416/2008.
Diversificare le risposte diurne di sostegno e di
affiancamento ai minori ed ai loro genitori per
agevolare un percorso di crescita adeguato.
Sostegno ai diritti e alle opportunità dell’infanzia e
dell’adolescenza.
Promuovere azioni e servizi a sostegno dei diritti
alla partecipazione, all’espressione, al gioco, alla
cultura, al benessere, al contatto con l’ambiente
naturale dei bambini e degli adolescenti.
Promuovere e attuare servizi e iniziative a favore
dei giovani.
Rendere omogenei sul territorio dell’Azienda
Ulss20 ed incrementare gli interventi socio sanitari
a favore dei minori con disagio psicosociale.
Valorizzazione dell’istituzione familiare nelle diverse
funzioni (sociale, riproduttiva, educativa,
economica).
Sostenere la genitorialità e la natalità e promuovere
gli interventi per favorire le relazioni tra famiglie e
tra generazioni.
9
Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani
In generale il Tavolo Sovradistrettuale, riunitosi per la stesura del documento di ripianificazione, ha
attestato quanto definito nel Piano di Zona 2011-2015. Si è evidenziata comunque la necessità di rivedere
alcune priorità e relative politiche a seguito del rientro dell’Area Giovani nel Tavolo Sovradistrettuale
“Area Famiglia”. Al fine di dare unità e coerenza all’impianto complessivo si sono proposte le modifiche
nella tabella di seguito riportata, approvate con provvedimento dell’ Organo di Governo Politico in
allegato.
Piano di Zona
2011 - 2015
PRIORITÀ
POLITICHE
Promuovere interventi di sostegno/ sgravi di ordine
economico e tariffario.
Sostenere le famiglie monogenitoriali.
Promuovere azioni di sistema: costruzione di
protocolli tra ospedali e servizi territoriali per la
gestione dei casi di difficoltà materna verso la
nascita.
Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani
Diritti e opportunità per gli adolescenti e i giovani.
Rischio Prevenzione di comportamenti devianti
negli adolescenti
(alcool, sostanze, fumo, dipendenza da gioco ed uso
eccessivo della tecnologia digitale).
Rischio Prevenzione di comportamenti
psicopatologici negli adolescenti (bullismo,
scompensi alimentari, condotte suicidarie o
parasuicidarie).
Problematiche afferenti la sfera affettiva e sessuale.
Carenza di spazi per i giovani (spazi fisici, virtuali,
dedicati, di ascolto, di accompagnamento e
conoscenza).
Promuovere e attuare servizi e iniziative a favore
dei giovani.
Accompagnare gli adolescenti verso l'età adulta
prevenendo rischi di devianza e/o psicopatologici,
anche attraverso progetti di prevenzione primaria e
secondaria.
Creare un protocollo di intesa tra tutti i servizi e
agenzie che si occupano di adolescenti in
situazione di disagio per la programmazione e la
realizzazione in rete di interventi di prevenzione
sostegno e cura (in particolare per le patologie di
tipo psichiatrico e delle dipendenze).
Mantenere i servizi dedicati e sostenere l'utilizzo da
parte di adolescenti e giovani di spazi e strumenti,
anche attraverso adeguati strumenti di
informazione.
Promuovere politiche coordinate per favorire
l'autonomia dei giovani.
Valorizzare le forme consultive e di rappresentanza.
10
Necessità di rappresentanza giovanile nella
costruzione della comunità locale, di formazione
all'impegno sociale e alla cittadinanza attiva.
Incentivare azioni a favore dell'impegno dei giovani
nel volontariato.
Facilitare la fruizione di esperienze all'estero.
Accogliere e orientare le opportunità formative e
lavorative.
Difficoltà Opportunità di inserimento lavorativo/
formativo e abbandono scolastico.
Promuovere progettualità per il recupero scolastico
anche per il mantenimento/ attivazione di abilità
sociali.
Continua per l’anno 2014 la partecipazione ai seguenti progetti aziendali:
Genitori più
Disuguaglianze di salute
Baby friendly Hospital e Baby friendly Community;
ed inoltre la partecipazione ai progetti di rete:
Violenza sulle donne: Progetto C.L.A.R.A. del Comune di Verona
Bisogni educativi e risorse nel ciclo di vita delle famiglie: progetto di ricerca in collaborazione con
Università Cattolica, Don Calabria, Centro Pastorale Familiare. Contributo Consultori
Progetto Europeo FEI (Fondo europeo per l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi).
Piano di Zona
2011 - 2015
Il Comune di Verona partecipa con altre undici città (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano,
Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia) alla sperimentazione della nuova “carta acquisti “ secondo i
criteri e le modalità previste da Decreto Interministeriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Nell’anno 2013 si è avviata la raccolta delle domande e la verifica dei documenti presentati agli uffici.
II.
TABELLE
Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013.
Interventi
Soggetto
responsabile
della
gestione
Politica / Politiche
di riferimento
Interventi
Pia Società
residenziali
Maestre
Comunità Educativa
Vedi Tabella politiche
Cooperatrici
per Minori
sopra riportata
di Don Nicola
“Oasi del Bimbo”
Mazza
Verona
Interventi semi
residenziali
Micronido
“Il Giardino
Incantato”
San Bonifacio
Cooperativa
Sociale di
Vedi Tabella politiche
Solidarietà
sopra riportata
Promozione
Lavoro
Interventi di
socializzazione,
prevenzione,
informazione,
azioni di sistema
Attività ricreative di
socializzazione,
Promuovere e attuare
Comune di
centri di
servizi e iniziative a
Verona
aggregazione/socio,
favore dei giovani
centri giovanili
Centro di
aggregazione
Set UP
Laboratorio
Musicale
Posti/Utenti
8
20
n.p.
Risorse per la
Risorse per
gestione
investimenti
corrente
Note
n.p.
Rettifica
intervento
da Comunità
Familiare a
Comunità
Educativa per
Minori
n.p.
Azione rilevata
dopo la stesura
della
Ripianificazione
anno 2013
€ 16.120,00
Nuovo ente
gestore RTI
(Coop Soc.
Abiemme
L’Albero, Coop.
Soc. Cercate,
Assoc. Cult.
Ascolta la
musica)
Laboratori
musicali attivati
nel corso
dell’anno 2013
e si
concluderanno
nell’anno 2014
11
Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani
a cura dei Referenti dei Settori di intervento
Piano di Zona
2011 - 2015
Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani
Interventi
Soggetto
responsabile
della
gestione
Giovani - Sostegno
economico Borsa di
Comune di
studio
Verona
“Simonetta
Perazzoli”
Giovani – Sostegno
economico
Borsa di studio
“Capitano degli
Comune di
alpini
Verona
Manuel Fiorito” e
“ Sottotenente dei
Carabinieri Enrico
Frassanito”
Intervento
residenziale
Casa Famiglia
Associazione
Associazione
Betania
Betania
Onlus
Presina di
Albaredo d’Adige
Politica / Politiche
di riferimento
Accogliere e orientare
le opportunità
formative e lavorative
Accogliere e orientare
le opportunità
formative e lavorative
Vedi Tabella politiche
sopra riportata
Posti/Utenti
n.p.
n.p.
Risorse per la
Risorse per
gestione
investimenti
corrente
Note
€ 1.500,00
Azione rilevata
dopo la stesura
della
Ripianificazione
anno 2013
€ 7.000,00
Azione rilevata
dopo la stesura
della
Ripianificazione
anno 2013
Trasferito da
Area Disabilità
ad Area
Famiglia,
infanzia…
7
Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013.
12
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Intervento
semiresidenziale
Asilo Nido
“Il Quadrifoglio”
S. Massimo Verona
Comune di
Verona
Servizio Nidi
Servizi per
l’Infanzia
Promuovere azioni
e servizi a
sostegno…
60
€ 1.192,50
Progetto PTVA
(Piano
Territoriale
Veneto Adozioni)
Azienda Ulss20
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
n.p.
€ 88.960,00
Politica / Politiche
Posti/Utenti
di riferimento
Risorse per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
Contributo
assegnato dalla
Regione
Veneto con
DGR n. 2172
del 25/11/2013
Riconversione
da PIAF (Piano
Infanzia,
Adolescenza,
Famiglia) a
PTVA
da Giugno 2013
a Giugno 2014.
Delibera di
riferimento
n.51 del
30/01/2014
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Risorse per
Politica / Politiche
Posti/Utenti la gestione
di riferimento
corrente
Note
Inizio attività
01/09/2013
Contributo
€ 326.615,15 assegnato dalla
(contributo Regione Veneto
conto
con DGR
capitale)
n. 3527/2008 e
n. 3331/2009 ai
sensi della L.R.
n. 32/1990
40
Interventi di
socializzazione,
prevenzione,
informazione,
Azienda Ulss20
azioni di sistema
Comune di San
Progetto
Giovanni Lupatoto
Educativa di
Strada
“Quelli
dell’Acquedotto”
18
€ 1.742,40
Sostenere la
Interventi di
genitorialità e la
socializzazione,
natalità e
prevenzione,
promuovere gli
informazione,
azioni di sistema Comune di Verona
interventi per
“Arca - centro di
favorire le relazioni
documentazione”
tra famiglie e tra
Via Castello S.
generazioni
Felice 6 - Verona
326
€ 34.664,58
Sostenere la
Interventi
genitorialità
e la
socializzazione,
natalità e
prevenzione,
promuovere gli
informazione,
azioni di sistema Comune di Verona
interventi per
“Arca - centro di
favorire le relazioni
consulenza”
tra famiglie e tra
Via Castello S.
generazioni
Felice 6 - Verona
202
€ 5.029,44
Periodo
Luglio Settembre
13
Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani
Intervento
semiresidenziale Comune di Verona Promuovere azioni e
Servizio
Asilo Nido
servizi a sostegno…
“Fracazzole”
Nidi Servizi per
Via Colleoni, 2/b –
l’Infanzia
Verona
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Risorse per
investimenti
Piano di Zona
2011 - 2015
Azioni innovative. Anno 2013.
Piano di Zona
2011 - 2015
Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani
Azioni Concluse. Anno 2013.
Interventi
Intervento semi residenziali
Micronido
Comunale
“Mazza Pollicino2”
Verona
Intervento semi residenziali
Asilo Nido “Fiordaliso”
Sacra Famiglia
Verona
Intervento semi residenziali
Nido in Famiglia
“Lo Scarabocchio”
Colognola ai Colli
Intervento semi residenziali
Nido in Famiglia
Micronido
“Rataplan”
Castel d’Azzano
Soggetto
responsabile
della gestione
Note
Comune di Verona
Conclusa
dal 1 settembre 2013
Comune di Verona
Conclusa
dal 1 settembre 2013
n.p.
Conclusa
n.p.
Conclusa
Progetto Mutilazioni Genitali
Femminili
Azienda Ulss20
Concluso
Progetto CCM Prevenzione e contrasto
delle IGV nella donna straniera
Azienda Ulss20
Concluso
Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2014.
Interventi
Interventi di
socializzazione,
prevenzione,
informazione,
azioni di sistema
Centro “Il Faro”
per la cura e
protezione dei
minori
Soggetto
responsabile
della gestione
Azienda Ulss20
Risorse per
Politica / Politiche
Posti/Utenti la gestione
di riferimento
corrente
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
n.p.
Risorse per
investimenti
Note
Rettifica da
intervento
Provinciale a
intervento sul
territorio
dell’Azienda
Ulss20
€ 38.740,80
14
Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2014.
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Risorse per
Politica / Politiche
Posti/Utenti la gestione
di riferimento
corrente
Intervento
semiresidenziale Comune di Verona Promuovere azioni e
Asilo Nido
Servizio Nidi
servizi a sostegno…
“Del Sole 1”
Servizi per
Colombare l’Infanzia
Verona
n.p.
Risorse per
investimenti
Note
Contributo
€ 302.127,15
assegnato dalla
(contributo
Regione Veneto
conto
con DGR n. 1710
capitale)
del 07/08/2012
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
n.p.
Note
n.p.
Attivati presso i
consultori
familiari di Via Del
Capitel Verona e
di San Bonifacio
Attivato in tutte le
scuole superiori
del territorio che
partecipano
all’attività di
educazione
affettiva e
sessuale
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
n.p.
n.p.
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
n.p.
n.p.
15
III.
PROTOCOLLI
Protocollo d'intesa per la tutela dei minori e delle relative famiglie (06/11/2004) tra Tribunale C.P. di
Verona, Comune di Verona e Azienda Ulss 20 - adesione AIAF (Associazione Italiani Avvocati per la Famiglia
e per i minori) - Sez. Veneto e Osservatorio sul diritto di famiglia - Sez. Verona.
Protocollo sull'interpretazione e applicazione Legge 8 febbraio 2006 n. 54, in tema di ascolto del minore
(25/01/2008) tra Tribunale C.P. di Verona - Sez. Famiglia, Azienda Ulss 20, Comune di Verona, AIAF
(Associazione Italiani Avvocati per la Famiglia e per i minori) - Sez. Veneto e Osservatorio sul diritto di
famiglia - Sez. Verona.
Protocollo d'intesa con le agenzie educative del territorio per segnalazioni di casi riguardanti il disagio
minorile (26/11/2005) tra Comune di S. Giovanni Lupatoto, Circoli Scolastici 1° e 2°, Scuola Media "G.
Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani
Interventi di
accesso,
consulenza e presa
in carico
Consultorio
Familiare (altre
Azienda Ulss20
prestazioni non
descritte
singolarmente)
Gruppi di parola
per bambini, figli
di genitori separati
Interventi di
socializzazione,
prevenzione,
informazione,
azioni di sistema
Attività di
Azienda Ulss20
prevenzione
Concorso “Amore
e dintorni…Ragazzi
e adolescenti di
Verona si
raccontano”
Interventi di
socializzazione,
prevenzione,
informazione,
azioni di sistema
Comune di Verona
Attività di
Azienda Ulss20
informazione e
Consulta
sensibilizzazione:
Comunale della
campagne
Famiglia
informative etc.
“Insieme…per
sempre…” Incontri
di preparazione
alla vita di coppia
Risorse per
Politica / Politiche
Risorse per
Posti/Utenti la gestione
di riferimento
investimenti
corrente
Piano di Zona
2011 - 2015
Azioni innovative. Anno 2014.
Piano di Zona
2011 - 2015
Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani
Marconi", Comitato di Gestione delle Scuole dell'Infanzia "Ciccarelli" - "Gesù Bambino" e "Maria
Immacolata", Centro d'Infanzia "La Tartaruga" e Asilo Nido Comunale.
“Atto di programmazione sullo sviluppo dei servizi di protezione e cura e delle risorse accoglienti (DGRV
08/08/2008, n. 2416)” (Conferenza dei Sindaci Deliberazione n.1 del 27/01/2011).
Protocollo d’intesa sulla prevenzione della violenza e dell'abuso sui minori (31/03/2008) tra Prefettura di
Verona, Regione Veneto, Procura della Repubblica di Verona, Tribunale Civile e Penale di Verona, Provincia
di Verona, Comune di Verona, Università degli Studi di Verona, Ufficio Scolastico Provinciale di Verona,
Questura di Verona, Comando Provinciale Carabinieri di Verona, Comando Provinciale Guardia di Finanza
di Verona, Osservatorio Nazionale Violenza Domestica, Azienda Ospedaliera di Verona, Ulss n. 20 di
Verona, Ulss n. 21 di Legnago, Ulss n. 22 di Bussolengo e Centro Regionale e Interaziendale "Il Faro".
Protocollo d'intesa sulla prevenzione della violenza domestica (11/02/2009) tra Prefettura di Verona,
Regione Veneto, Procura della Repubblica di Verona, Tribunale Civile e Penale di Verona, Provincia di
Verona, Comune di Verona, Università degli Studi di Verona, Ufficio Scolastico Provinciale di Verona,
Questura di Verona, Comando Provinciale Carabinieri di Verona, Comando Provinciale Guardia di Finanza
di Verona, Osservatorio Nazionale Violenza Domestica, Azienda Ospedaliera di Verona, Ulss n. 20 di
Verona, Ulss n. 21 di Legnago, Ulss n. 22 di Bussolengo, Centro Regionale e Interaziendale "Il Faro" e
Consulta delle Associazioni Femminili di Verona.
Provincia di Verona – Deliberazione n. 59 del 23/07/2013 del Consiglio Provinciale. Rinnovo accordo ai
sensi dell’art. 15 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 per la realizzazione del progetto denominato “Gli
incidenti stradali nella Provincia di Verona. Analisi, cause, conseguenze e prevenzione da attuarsi negli
istituti scolastici” tra Provincia di Verona, Ufficio Scolastico Territoriale XII di Verona, Compartimento
Polizia Stradale - Sezione di Verona -, Azienda Ulss 20 di Verona, Azienda Ulss 21 di Legnago e Azienda Ulss
22 di Bussolengo. (Dato non inserito nella Ripianificazione - Anno 2013).
Protocollo d'intesa per lo sviluppo delle politiche giovanili tra Provincia di Verona e Comune di S. Martino
Buon Albergo (in vigore sino al 31/12/2014).
Comune di S. Martino Buon Albergo Progetto “Servizio Centro di Ascolto per Giovani” (concluso il
30/05/2013).
Comune San Martino Buon Albergo. Protocollo di intesa tra Istituzione Servizi al Cittadino e l’Istituto
comprensivo San Martino Buon Albergo per l’anno scolastico 2013/2014 approvato con deliberazione n.
25 del 17/10/2013 dal Consiglio d'Amministrazione dell'ISAC San Martino Buon Albergo.
Protocollo d’intesa tra U.O.C. MIEEF NPI e Ospedale Villa S. Giuliana per la presa in carico integrata di
adolescenti che presentano quadri psicopatologici medio lievi che non possono essere trattati
esclusivamente in ambito ambulatoriale (ratificato in data 08/07/2013 prot. n. 2324).
16
Comune di San Giovanni Lupatoto – Deliberazione Giunta Comunale n. 124 del 09/05/2013.
Approvazione accordo di programma tra i Comuni di Buttapietra – Castel D’Azzano – San Giovanni
Lupatoto per la realizzazione di un esercizio omogeneo della tutela dei minori nell’ambito del Distretto
Socio Sanitario n. 2.
Piano di Zona
2011 - 2015
2.
Persone anziane
I.
SINTESI
In generale il Tavolo Sovradistrettuale, riunitosi per la stesura del documento di ripianificazione, ha
attestato le priorità e le politiche definite nel Piano di Zona 2011-2015; l’obiettivo fondamentale è
garantire risposte integrate ai bisogni socio-assistenziali, socio-sanitari delle persone anziane e delle loro
famiglie attraverso il rafforzamento della rete tra servizi comunali, aziendali e del privato sociale. In sede
di gruppo di lavoro si è inoltre confermata la centralità della cura del benessere della persona anziana
anche attraverso la promozione della partecipazione a attività di socializzazione e di prevenzione
all’isolamento.
Persone anziane
a cura del Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale
In generale si confermano le priorità e politiche definite nel documento di programmazione Piano di Zona
2011-2015 come di seguito elencate:
PRIORITÀ
POLITICHE
Necessità di informazione e orientamento ai servizi
per gli anziani.
Migliorare la conoscenza dei servizi distrettuali,
comunali e del privato sociale a favore degli anziani.
Condizione di fragilità delle persone anziane sole o
in coppia.
Garantire i servizi per permettere agli anziani di
rimanere al proprio domicilio.
Necessità di risposte residenziali adeguate per gli
anziani che non possono più rimanere a domicilio.
Differenziare l'offerta residenziale in funzione dei
bisogni reali degli anziani con riassetto delle azioni
di sistema.
Carico assistenziale delle famiglie / caregiver che
assistono anziani.
Sostenere la famiglia che assiste l'anziano non
autosufficiente.
Rischio di isolamento e solitudine delle persone
anziane.
Favorire percorsi per la socializzazione ed il
protagonismo degli anziani.
17
Piano di Zona
2011 - 2015
Come da nota protocollo n. 30142, della Regione Veneto, si elencano di seguito le Azioni di
mantenimento, potenziamento o riconversione, nonché le azioni innovative per l’anno 2013/2014.
II.
TABELLE
Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013.
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Interventi
residenziali
Centro di servizi
Cà dei Nonni
Albaredo d’Adige
CSA Società
Cooperativa
Sociale
Mantova
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
36
n.p.
Struttura attivata
con inserimento
degli ospiti
provenienti da
Villa Grassi Perosini
Albaredo d’Adige
Fondazione
OASI
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
66
n.p.
Struttura attivata
con inserimento
ospiti
C.P.L. Servizi
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Persone anziane
Interventi
residenziali
Centro di servizi
Al Barana
Interventi
residenziali
Centro Servizi per
anziani
autosufficienti
Nobildonna Eloisa
Monti da Prato
Caldiero
Politica /
Politiche
di riferimento
Posti/Utenti
Risorse per la
Risorse per
gestione
investimenti
corrente
Note
Cambio ente
gestore da
Fondazione OASI a
C.P.L. Servizi
20
Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013.
Interventi
Persone anziane
Interventi semi
residenziali
Centro Diurno
Presso Centro di
Servizi
San G. Battista
Soave
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di riferimento
Fondazione
OASI
Favorire
percorsi per la
socializzazione
ed il
protagonismo
degli anziani
Posti/Utenti
10
Risorse per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
n.p.
Note
Aumento di posti
da 5 a 10
Conferenza Sindaci
25/07/2013
Azioni innovative. Anno 2013.
18
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di
riferimento
Posti/Utenti
Risorse per la
Risorse per
gestione
investimenti
corrente
Note
Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2014.
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di riferimento
Posti/Utenti
Risorse per la
Risorse per
gestione
investimenti
corrente
Note
Politica /
Risorse per la
Risorse per
Politiche
Posti/Utenti
gestione
investimenti
Note
di riferimento
corrente
Interventi semi
Favorire
Aumento di posti
residenziali
percorsi per la
da 10 a 15
Cooperativa
Centro Diurno
socializzazione
Conferenza Sindaci
Sociale
15
n.p.
Socio Sanitario
ed il
18/03/2014
Monscleda
“Le Querce”
protagonismo
Provvedimento n.
Roncà
degli anziani
2
Garantire i
servizi per
Interventi attivati
*Interventi
permettere agli
nell’ambito
residenziali
Azienda Ulss20
anziani di
97
n.p.
territoriale
Strutture
rimanere al
dell’Azienda Ulss
Intermedie
proprio
20
domicilio
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Piano di Zona
2011 - 2015
Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2014.
Persone anziane
Azioni innovative. Anno 2014.
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Risorse per la
Politiche
Posti/Utenti
gestione
di
corrente
riferimento
Progetto
Garantire i
sperimentale di
servizi per
assistenza
permettere
domiciliare – DGR Azienda Ulss20 agli anziani di
n. 1404 del
rimanere al
17/07/ 2012
proprio
domicilio
n.p.
€ 87.530,00
Risorse per
investimenti
Note
Potenziamento
delle strutture
residenziali
esistenti al fine di
erogare, oltre alla
tradizionale
accoglienza
residenziale, altri
servizi di supporto
alla domiciliarità
DGR Veneto n.
3018 del
30/12/2013
Durata: 1 anno
(Marzo
2014/Marzo2015)
* Dotazione Territoriale Strutture di Ricovero Intermedie.
L’articolo 10, comma 1, della L.R. Veneto n. 23/2012 recante “Norme in materia di programmazione socio
sanitaria e approvazione del Piano socio-sanitario regionale 2012-2016” sancisce che la Giunta Regionale
approvi, in conformità a quanto previsto dall’art. 1, comma 3 – sentita la competente Commissione
Consigliare, che esprime parere obbligatorio – le schede di dotazione territoriale delle unità organizzative
dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie, contestualmente alle schede di dotazione ospedaliera.
Con la D.G.R. Veneto n. 2122 del 19/11/2013 è stata approvata la parte relativa all’assistenza territoriale,
in particolare i criteri e la determinazione dei posti letto di strutture di ricovero intermedie a livello
regionale e per singola azienda Ulss richiamati nell’allegato E (parte integrante ed essenziale della citata
deliberazione).
Al fine di dare attuazione agli indirizzi previsti dal suddetto provvedimento, i Direttori Generali delle
Aziende UU.LL.SS.SS. del Veneto, dell’Azienda Ospedaliera di Padova e dell’Azienda Ospedaliera
Universitaria Integrata di Verona sono incaricati di formulare un proprio Piano Aziendale.
Nello specifico la dotazione territoriale dovrà essere coerente con quanto di seguito riportato:
 l’attivazione dei posti letto per l’assistenza territoriale deve essere contestuale alla riduzione dei
posti letto ospedalieri;
 in via prioritaria detti posti letto dovranno essere istituiti presso strutture pubbliche;
19
Piano di Zona
2011 - 2015

gli ospedali di Comunità andranno attivati, in via prioritaria, laddove vi sia una presenza
contestuale (nella medesima sede) di una medicina di Gruppo Integrata, così da garantire la
copertura assistenziale h24.
Secondo quanto sancito dalla citata D.G.R. Veneto nell’allegato G, l’Azienda Ulss 20 attiverà n. 97 posti
letto nell’arco del biennio 2014-2015 quale azione finalizzata all’adeguamento della dotazione
assistenziale e, nello specifico, all’adeguamento della dotazione ospedaliera.
A seguito di ricognizione effettuata dall’Ufficio Piano di Zona, in collaborazione con l’ U.O.C. Servizio
Qualità e Accreditamento dell’Ulss 20, si rappresenta, nelle tabelle sottostanti, un elaborato del sistema di
offerta Semi Residenziale e Residenziale dell’Azienda Ulss20.
CENTRI DIURNI SOCIO SANITARI
PER PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI
Persone anziane
D
comune
soggetto
responsabile
della gestione
Conferenza
dei Sindaci
posti
assegnati
Istituto Assistenza
Anziani
STRUTTURE ATTIVE
Estratto di
verbale
03.04.2008
20
Estratto di
verbale
25.09.2007
30
Fondazione
Pia Opera Ciccarelli
Estratto di
verbale
16.11.2007
"CA' dei NONNI"
Albaredo
d'Adige Via
dei Barcari
Fondazione
Pia Opera Ciccarelli
C.S.A. Cooperativa
Sociale Servizi
Assistenziali di
Mantova
Estratto di
verbale
24.07.2007
Estratto di
verbale
n. 3
20.02.2009
LE QUERCE
Roncà
via Garibaldi
Cooperativa Sociale
Monscleda
2
S. GIOVANNI
LUPATOTO
S. Giovanni
Lupatoto
via B. Cellini
16
4
CENTRO DIURNO
c/o CENTRO DI
SERVIZI
S.G.BATTISTA
1
CITTA' DI VERONA
1
LEO CIRLA
Verona
via Anselmi
7
Verona
via Marconi
21/a
2
GABRIELLA
CRISTOFORI
Verona
piazzale
Scuro 12
ACHILLE FORTI
Verona
via Unità
d'Italia
3
4
Persone anziane
nome struttura
4
Società di Capitali
Segesta gestioni srl
20
4
4
ZIMELLA
LE QUERCE
Soave
Zimella
Roncà
via Garibaldi
Fondazione OASI
20
L.R. 22/02
autorizzazione
D.D.R. Decreto
n. 116 del 31.05.2011
ATTIVA
D.D.R. Decreto n. 444 del
14.11.2013
ATTIVA
D.D.R. Decreto
n. 258 del 24.09.2008
ATTIVA
20
ATTIVA
Cooperativa Sociale
Monscleda
funzionante senza
quote sanitarie
funzionante con
quote sanitarie
funzionante con
quote sanitarie verificare se ha
mandato la
domanda
funzionante con
quote sanitarie domanda di rinnovo
il 21.01.2014
ATTIVA
30
non attiva
in costruzione - fine
lavori previsto
Giugno 2014
10
struttura
realizzata
- non
attiva
5
ATTIVA
Estratto di
verbale
21.10.2008
10
STRUTTURE IN PROGRAMMAZIONE
Estratto di
verbale
n.2
18.03.2014
note
realizzata nuova
struttura Maggio
2013
funzionante con
quote sanitarie
DGRV/2000 Decreto
181 del 31.05.2007 ulteriori 5 posti
trasferiti da
Belfiore.Conferenza
Sindaci 18.03.2014
provvedimento n.2
Estratto di
verbale
19.04.2007
10
presentato nuova domanda
STRUTTURE NON ATTIVE
Estratto di
verbale
21.10.2008
Estratto di
verbale n.
5
20.02.2009
- Estratto
di verbale
n. 10
25.07.2013
stato
di
attuazione
5
presentato nuova domanda
realizzatanon attiva
progettualità in
corso
(ulteriori 5 posti
trasferiti da
Monteforte)
Comunicazione da
Comune il
06.06.2013 di lavori
ultimati
ATTIVA
funzionante con
quote sanitarie
DGRV/2000 Decreto
181 del 31.05.2007 ulteriori 5 posti
trasferiti da
Belfiore.Conferenza
Sindaci 18.03.2014
BELFIORE
3
ERBEZZO
4
BADIA CALAVENA
CASA
SOGGIORNO
PADRE C.C.
BRESCIANI
1
3
Badia
Calavena
Estratto di
verbale
19.04.2008
Verona
via Bresciani
3
S. Martino
B.A.
via Radisi
Roverè
Veronese
Fondazione
"Opera S. Camillo"
Fondazione S.
Giuseppe
Comune di Roverè
Veronese
Estratto di
verbale n.8
25.06.2013
Estratto di
verbale n.8
25.06.2013
Estratto di
verbale n.8
25.06.2013
Totale posti assegnati
1
10
non
ancora
realizzata
10
non
ancora
realizzata
lavori iniziati previsto inizio
attività 2015
20
non attiva
fase realizzazione
10
non attiva
non
ancora
realizzata
fase realizzazione
10
Persone anziane
CASA DI RIPOSO
S. GIUSEPPE
CENTRO DIURNO
EX SCUOLA
"COLOMBINI"
3
Erbezzo
Belfiore
non
ancora
realizzata
Piano di Zona
2011 - 2015
4
Estratto di
verbale
21.10.2008
Estratto di
verbale n.
7
20.02.2009
rientra nella
previsione delle
opere pubbliche ma
non come azione
prioritaria 5 posti
concessi a Roncà -Le
Querce
ottenuto contributo
sul fondo O.D.I.
(intende procedere
alla realizzazione)
fase progettuale
221
RESIDENZIALITA' PER PERSONE ANZIANE
D
DENOMINAZIONE ENTE
RESIDENZIALITA' PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI
D.D.R.
POSTI
PROVVEDIME POSTI
REGIONE
2°
NOTE
NTI
1° LIV.
VENETO
LIV.
FONDAZIONE PIA OPERA
CICCARELLI ONLUS
SEDE LEGALE
SEDE OPERATIVA
SAN GIOVANNI
LUPATOTO VR
SAN GIOVANNI
LUPATOTO VR
SAN GIOVANNI
LUPATOTO VR
Via Unità D'Italia 245
VERONA
3
Casa Serena
n.291 21.10.2008
177
2
Policella - Castel d'Azzano
n.47 17.02.2009
60
SAN GIOVANNI
LUPATOTO VR
VIA SCOPELLA 3
CASTEL D'AZZANO
2
Monsignor Ciccarelli - S.G.
Lupatoto
n. 36 20.02.2014
130
SAN GIOVANNI
LUPATOTO VR
Via Carlo Alberto 18,
S.G.L. - Vicolo cieco
Ospedale1 S.G.L. Via
Italia S.G.L.
2
Residenza Berto Barbarani
n.257 24.09.2008
35
SAN GIOVANNI
LUPATOTO VR
Piazzale L. A. Scuro 12
VERONA
3
Villa San Giacomo - Bosco C.N.
n.195 17/06/2010
36
SAN GIOVANNI
LUPATOTO VR
Via Passo Buole 20
Bosco Chiesanuova VR
VIA BAGANZANI
11 - 37124
VERONA
VIA BAGANZANI 11
37124 VERONA
VIA BAGANZANI
11 - 37124
VERONA
VIA BAGANZANI 11
37124 VERONA
VIA BAGANZANI
11 - 37124
VERONA
VIA SCUOLA AGRARIA
7 - 37142 MARZANA
VIA BAGANZANI
11 - 37124
VERONA
VIA BAGANZANI 11
37124 VERONA
VIA BAGANZANI
11 - 37124
VERONA
VIA DON C. STEEB 4
37121 VERONA
33
72
ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI
1
Centro Residenziale Al Parco
n.375 03.10.2013
156
3
Centro Residenziale Leo Cirla Marzana
n.65 29.02.2012
48
1
Centro Residenziale Loro
n.483 11.12.2009
118
1
Centro Residenziale Don Carlo
Steeb - S. Caterina
n.434 15.12.2010
100
72
18
24
24 posti
destinabili
funz. sanit.
o sociosanitarie
21
Piano di Zona
2011 - 2015
Persone anziane
3
D.Garonzi - Grezzana
n.217 30.06.2009
46
FONDAZIONE OASI
3
AL BARANA
n.366 - 05.11.
2012
66
4
Casa di riposo F.Godi
DGRV n. 4243
30.12.2008
40
4
Casa di Riposo Conte Arturo da
Prato
n.293 27.07.2010
30
4
Casa di Riposo Don Bortolo
Mussolin
4
Centro Servizi S.Giovanni Battista
4
Bianca Maria Steccanella
Sperimental
e con
Autorizz. e
Accred.
81
24
n.530 27.12.2013
36
24
DGRV n. 554 02.03.2010
60
Persone anziane
FONDAZIONE OPERA S. CAMILLO
22
VIA BAGANZANI
11 - 37124
VERONA
PIAZZA G.B. BERTANI
1 - 37023 GREZZANA
Corso Venezia 98
SAN BONIFACIO
VR
Corso Venezia 98
SAN BONIFACIO VR
Corso Venezia 98
SAN BONIFACIO
VR
Via Fincato,35
VERONA
Corso Venezia 98
SAN BONIFACIO
VR
Via Don P. Cozza
ARCOLE
Corso Venezia 98
SAN BONIFACIO
VR
Corso Venezia 98
SAN BONIFACIO
VR
OASI - Corso
Venezia,98
SAN BONIFACIO
VR
Corso Venezia 98
SAN BONIFACIO
VR
Fondazione
Opera S. Camillo Via OLDOFREDI
11- 20124
MILANO
Fondazione
Opera S. Camillo Via OLDOFREDI
11- 20124
MILANO
Fondazione
Opera S. Camillo Via OLDOFREDI
11- 20124
MILANO
VIA
MASSALONGO 8
TREGNAGO VR
CALDIERO
Via Ospedale, 32 SAN
BONIFACIO
Via Mere, 7 SOAVE
Piazza Matteotti, 34
Cazzano di Tramigna
VR
via C.C. Bresciani 2
37124 Verona
1
Centro socio Assistenziale San
Camillo - Via Bresciani
n.128 14.06.2011 (4
anni)
32
1
Centro socio Assistenziale San
Camillo - Via Trezza
n.318 19.08.2010
20
4
CENTRO ASSISTENZA FERMO
SISTO ZERBATO
n. 99 16.03.2010
105
4
CASA DELL'ACCOGLIENZA BALDO
SPREA
n. 127 14.06.2011
84
P.ZZA B.SPREA 18
37031 ILLASI VR
P.ZZA B.SPREA 18
37031 ILLASI VR
4
Opere Riunite DON LUIGI ROSSI
n. 219 08.09.2011
90
Via Rosario 19
37040 ARCOLE VR
Via Rosario 19 37040
ARCOLE VR
4
CA' DEI NONNI
n. 181 10.05.2013
36
C.S.A. Via Gelso,8
MANTOVA
Via dei Barcari,
ALBAREDO D’ADIGE
VR
4
ISTITUTO SORELLE DELLA
MISERICORDIA (Sacro cuore
Mezzane)
n. 352 24.09.2010
87
VIA VALVERDE,24
VERONA
VIA S. GIOVANNI DI
DIO, 22 MEZZANE DI
SOTTO
3
CASA DI RIPOSO S.GIUSEPPE
ONLUS (S.Martino B.A.)
n. 397 15.10.2013
75
1
"CITTA' DI VERONA"
n. 419 25.11.2010
96
24
4
CASA di RIPOSO DOMENICO
CARDO
n. 55 17.02.2012
86
24
4
FONDAZIONE DON MOZZATI
D'APRILI
n. 37 13.02.2009
66
24
4
CASA DI RIPOSO S.CAMILLO DE
LELLIS
n. 150 14.07.2011
30
24
24
via Radisi 26
37036 SAN
MARTINO B.A.
SEGESTA Gestioni
Viale Cassala 16
20143 MILANO
VIA N.D. CARDO
21 37044
COLOGNA
VENETA
VR
Piazza Venturi 26
37032
MONTEFORTE
D’ALPONE
VR
Piazza Venturi 26
37032
MONTEFORTE
D’ALPONE
VR
via C.C. Bresciani 2
37124 Verona
Via G.Trezza, 15
Verona
VIA MASSALONGO 8
TREGNAGO 37039 VR
via Radisi 26 37036
SAN MARTINO B.A.
via G. Anselmi 7
37139 VERONA
VIA N.D. CARDO 21
37044 COLOGNA
VENETA
VR
Piazza Venturi 26
37032 MONTEFORTE
D’ALPONE
VR
fraz. Bolca
VESTENANOVA
FONDAZIONE MONSIGNOR
ALESSANDRO MARANGONI
n. 132 20.04.2009
51
TOT.
2077
D
DENOMINAZIONE ENTE
RESIDENZIALITA' STRUTTURE INTERMEDIE
D.D.R.
POSTI
PROVVEDIME POSTI
REGIONE
2°
NOTE
NTI
1° LIV.
VENETO
LIV.
HOSPICE - Marzana
4
HOSPICE - D.Cardo
n.128 18.10.206
7
4
OSPEDALE di COMUNITA'- F.S.
Zerbato
n.45 28.03.2006
15
14
4
SVP- D. Cardo
n.189 03.07.2012
5
3
SVP- Leo Cirla Marzana
n.65 29.02.2012
6
4
Centro Servizi PER NON
AUTOSUFFICIENTI "RSA
RIABILITATIVA D. Cardo"
n.189 03.07.2012
50
n. 98 16.03.2010
SEDE LEGALE
SEDE OPERATIVA
30
I.A.A.
VIA BAGANZANI
11 - 37124
VERONA
D.CARDO
VIA N.D. CARDO
21 - 37044
COLOGNA
VENETA
VR
F.S.ZERBATO
VIA
MASSALONGO 6
TREGNAGO VR
Rettifica
decreto
autorizzativ
o: l'Ente
autorizzato
è Centro
Assistenza
Fermo Sisto
Zerbato e
non più
Azienda
Ulss20.
PIAZZA LAMBRANZI 1
MARZANA
VIA N.D. CARDO 21
37044 COLOGNA
VENETA
VR
VIA MASSALONGO 6
TREGNAGO VR
D.CARDO
VIA N.D. CARDO
21 - 37044
COLOGNA
VENETA
VR
I.A.A.
VIA BAGANZANI
11 - 37124
VERONA
D.CARDO
VIA N.D. CARDO
21 - 37044
COLOGNA
VENETA
VR
VIA SCUOLA AGRARIA
7 - 37142 MARZANA
F.S.ZERBATO
VIA
MASSALONGO 6
TREGNAGO VR
VIA MASSALONGO 8
TREGNAGO VR
VIA N.D. CARDO 21
37044 COLOGNA
VENETA
VR
VIA N.D. CARDO 21
37044 COLOGNA
VENETA
VR
TOT.
127
D
4
1
RESIDENZIALITA' PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI - IN PROGRAMMAZIONE
D.D.R.
POSTI
PROVVEDIME POSTI
DENOMINAZIONE ENTE
REGIONE
2°
NOTE
SEDE LEGALE
NTI
1° LIV.
VENETO
LIV.
ulteriori 9
P.ZZA ROMA, 9 FONDAZIONE MONSIGNOR
n.10 posti da
37030
9
ALESSANDRO MARANGONI
10.05.2011
Conferenza
COLOGNOLA AI
Sindaci
COLLI
Fondazione
Trasformazi Opera S. Camillo Centro socio Assistenziale San
n.2 68
30
one da 1° a
Via OLDOFREDI
Camillo - Via Bresciani
25.06.2013
2° liv.
11- 20124
MILANO
3
CASA DI RIPOSO ERBEZZO
n. 16 10.05.2011
30
Comune di
ERBEZZO
3
CENTRO DI SERVIZI LAVAGNO
n.15 10.05.2011
60
Comune di
LAVAGNO
2
CENTRO RESIDENZIALE CA' DI
DAVID
n. 7 10.05.2011
60
30
Comune di
VERONA
Persone anziane
3
Centro Servizi PER NON
AUTOSUFFICIENTI "RSA
RIABILITATIVA F.S. Zerbato"
P.ZZA ROMA, 9 37030
COLOGNOLA AI COLLI
TOT.
387
n.20 20.02.2013
4
P.ZZA ROMA, 9
37030
COLOGNOLA AI
COLLI
Piano di Zona
2011 - 2015
4
23
SEDE OPERATIVA
P.ZZA ROMA, 9 37030
COLOGNOLA AI COLLI
Piano di Zona
2011 - 2015
1
CENTRO DI SERVIZI POLO SOCIALE
INTEGRATO
n. 5 10.05.2011
80
3
LE BETULLE
n. 3 10.05.2011
90
2
Pia Opera Ciccarelli - Policella
n.2 10.05.2011
30
3
Pia Opera Ciccarelli - Casa Serena
n.2 10.05.2011
33
1
Missioni Africane
n.4 25.06.2013
37
Persone anziane
Persone anziane
TOT.
434
RESIDENZIALITA' PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI
D.D.R.
PROVVEDIME
REGIONE
POSTI
NOTE
NTI
VENETO
DENOMINAZIONE ENTE
4
Centro Servizi PER NON
AUTOSUFFICIENTI "RSA
RIABILITATIVA F.S. Zerbato"
1
Centro Residenziale Don Carlo
Steeb - S. Caterina
1
Centro socio Assistenziale San
Camillo - Via Bresciani
33
1
Centro socio Assistenziale San
Camillo - Via Trezza
12
4
ISTITUTO SORELLE DELLA
MISERICORDIA (Sacro cuore
Mezzane)
67
3
Villa San Giacomo
16
3
LE BETULLE
4
CA' DEI NONNI
52
4
Casa di Riposo Don Bortolo
Mussolin
11
4
Opere Riunite DON LUIGI ROSSI
13
4
Nobildonna
ELOISA MONTI DA PRATO
Autorizz.
Comunale n.
23726
28.01.2011
Autorizz.
Comunale n.
20838
28.01.2009
Conferenza
Sindaci
n.2 17.04.2012
DIOCESI DI
VERONA
Società LE
BETULLE Via G.
Cotta, 4 VERONA
Via G. Cotta, 4
VERONA
SAN GIOVANNI
LUPATOTO- VR
VIA SCOPELLA 3
CASTEL D'AZZANO
SAN GIOVANNI
LUPATOTO- VR
Via Unità D'Italia 245
VR
Collegio delle
Missioni Africane
- VICOLO POZZO 1
- 37129 VR
Vicolo Pozzo VR
TOT.
123
D
24
ulteriori 20
posti da
Conferenza
Sindaci
Vedi Nota
Regione
prot.33347
9
Trasformazi
one da 1° a
2° liv.
Trasformazi
one da 1° a
2° liv.
Autorizz.
n.24 +n. 29
con quota
soc.)ulterior
i n.37 posti
SEDE LEGALE
10
F.S. ZERBATO VIA
MASSALONGO
6 TREGNAGO
VR
60
I.A. A. - VIA
BAGANZANI 11
VERONA
90
20
Fondazione
Opera San
Camillo - Via
OLDOFREDI 11
20124 MILANO
Fondazione
Opera S.
Camillo -Via
OLDOFREDI 11
20124 MILANO
Istituto Sorelle
della
Misericordia
Via Valverde 24
P.O.C.
S.GIOVANNI
LUPATOTO VR
Società LE
BETULLE Via G.
Cotta, 4
VERONA
C.S.A. Via
Gelso,8
MANTOVA
OASI - Corso
Venezia,98 –
SAN BONIFACIO
VR
Via Rosario 19 37040 ARCOLE
VR
C.P.L. Servizi
Via Gino Sandri
27 SAN
BONIFACIO
SEDE OPERATIVA
VIA DON C. STEEB 4
37121 VERONA
Via Bresciani VERONA
Via Trezza VERONA
Via S. Giovanni di Dio
MEZZANE DI SOTTO VR
Via Passo Buole 48
BOSCOCHIESANUOVA
VR
Via G. Cotta, 4 VERONA
Via dei Barcari,
ALBAREDO D’ADIGE VR
Via Ospedale, 32
SAN BONIFACIO
Via Rosario 19 37040
ARCOLE VR
Via Salgaria, 1 CALDIERO
VR
TOT. 384
RESIDENZIALITA' PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI - COMUNITA' ALLOGGIO
4
CA' DEI NONNI
Autorizz.
Comunale
10
C.S.A. Via Gelso,8
MANTOVA
2
CITTA’ DI VERONA
Autorizz.
Comunale n.
118905 16.05.2011
10
SEGESTA Gestioni
- Viale Cassala 16
- 20143 MILANO
Via dei Barcari,
ALBAREDO D’ADIGE
VR
Via G. Anselmi 7 37139 VERONA
DENOMINAZIONE ENTE
3
LE BETULLE
4
Barchessa 1 - 2
D.D.R.
REGIONE
VENETO
PROVVEDIME
NTI
POSTI
Autorizz.
Comunale n.
142824 23.05.2013
Autorizzazion
e Comunale
n. 6338 del
30.04.2012
23
20
NOTE
(n.3
comunità di
n. 7,8,8,
posti )
n.2
comunità di
10 posti
ciascuna
SEDE LEGALE
SEDE OPERATIVA
Società LE
BETULLE Via G.
Cotta, 4 VERONA
Via G. Cotta, 4
VERONA
Piazza Venturi 26
- 37032
MONTEFORTE
D’ALPONE VR
Piazza Venturi 26 37032 Monteforte
d'Alpone VR
Piano di Zona
2011 - 2015
D
TOT. 63
2
RESIDENZIALITA' PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI - CASA PER PERSONE ANZIANE
Autorizz.
I.A.A.
Comunale n.
VIA BAGANZANI
Casa Famiglia Via Taormina
20
23114
11 37124
27.01.2014
VERONA
Via Taormina VR
Autorizz.
Comunale n.
192583
15.07.2013
Via Corbella 14 Cà di
David VR
Casa Famiglia Cà di David
1
Casa Dell'Immacolata
1
Sorelle della Misericordia
1
S.Anna
1
Campostrini
Autorizz.
Comunale
93733
13.04.2010
Autorizz.
Comunale n.
173461
01.07.2010
Autorizz.
Comunale n.
72344
25.03.2009
Autorizz.
Comunale n.
272165
08.11.2011
20
25
Istituto delle
Orsoline VERONA
29
49
34
Istituto Sorelle
della Misericordia
Via Valverde, 24
VERONA
Casa di Cura
S.Anna S.P.A. Via
Marsala
VRERONA
Istituto
Campostrini
Via S. Maria in
Organo VERONA
Persone anziane
2
I.A.A.
VIA BAGANZANI
11 37124
VERONA
Via Scarsellini 33 VR
Vicolo Oratorio, 3 VR
Via Marsala, 8 VR
Via S. Maria in
Organo, VR
TOT. 177
3
4
RESIDENZIALITA' PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI - CENTRI DI SERVIZIO E COMUNITA' ALLOGGIO - IN PROGRAMMAZIONE
Conferenza
Comune di
CENTRO DI SERVIZI LAVAGNO
Sindaci n. 15 60
LAVAGNO
10.05.2011
Comune di BADIA
CA - BADIA CALAVENA
10
CALAVENA
TOT. 70
D
1
DENOMINAZIONE ENTE
CENTRO ASSISTENZA MISSIONARI
COMBONIANI
RESIDENZIALITA' PER RELIGIOSI - NON AUTOSUFFICIENTI
D.D.R.
POSTI
PROVVEDIME POSTI
REGIONE
2°
NOTE
NTI
1° LIV.
VENETO
LIV.
n.143 29.06.2011
24
1
Istituto SUORE MISSIONARIE PIE
MADRI DELLA NIGRIZIA " Villa
Costanza"
n.340 16.12.2008
25
3
ISTITUTO SORELLE DELLA
MISERICORDIA - "San Giuseppe"
n.341 16.09.2010
82
4
CONGREGAZIONE PICCOLE FIGLIE
DI S.GIUSEPPE "Villa S. Giuseppe"
n.285 22.09.2009
15
1
CONGREGAZIONE PICCOLE FIGLIE
DI S.GIUSEPPE "Casa Betania"
n.224 .22.08.2008
15
TOT.
161
SEDE LEGALE
Collegio delle
Missioni
Africane VICOLO POZZO
1 - 37129
VERONA
Istituto Pie
Madri della
Nigrizia Via S.
Maria in
Organo
VERONA
Istituto Sorelle
della
Misericordia Via Valverde,24
VERONA
VIA DON
GIUSEPPE
BALDO 7 37128 VERONA
VIA DON
GIUSEPPE
BALDO 7 37128
VERONA
SEDE OPERATIVA
Vicolo Pozzo 1 37129
VERONA
25
Via Cesiolo VERONA
Via Serenelli 2 S.
Michele Extra VR
Via Roma 30 Mezzane di
Sotto VR
Via Torricelle 7 – 37128
VERONA
Piano di Zona
2011 - 2015
RESIDENZIALITA' PER RELIGIOSI - AUTOSUFFICIENTI
D.D.R.
REGIONE
VENETO
PROVVEDIME
NTI
POSTI
CASA PER ANZIANE RELIGIOSE
"DANIELE COMBONI"
Autorizz.
Comunale n.
271756 28.10.2010
CENTRO ASSISTENZA MISSIONARI
COMBONIANI
Autorizz.
Comunale n.
119146 16.05.2011
D
DENOMINAZIONE ENTE
1
1
NOTE
SEDE LEGALE
SEDE OPERATIVA
19
Istituto Pie
Madri della
Nigrizia
Via Mentana ,26 VR
15
Collegio delle
Missioni
Africane Vicolo
Pozzo 1 37129
VR
Vicolo Pozzo 1 37129
VR
TOT. 34
Persone anziane
III.
PROTOCOLLI
Azienda Ulss 20 - Deliberazione n. 439 del 29/07/2009 del Direttore Generale “Piano Attuativo Locale per
le Cure Primarie”.
Sperimentazione di inserimento della figura di “ Infermiere Coordinatore di Percorso” nell’UVMD integrata
Geriatria – Distretto 4. Azienda Ulss 20 Verona - Progetto ARCA per l'Est Veronese – “L’assistenza
all’anziano fragile: esperienze di un anno e sviluppi futuri”.
Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 953 del 21/10/2009. Approvazione protocollo di intesa tra
Azienda Ulss e Azienda Ospedaliera per il Progetto “ Riprogettazione di interventi a sostegno delle persone
affette da demenza di Alzheimer e dei loro familiari” tra Comune di Verona, Azienda Ulss, Azienda
Ospedaliera, Fondazione Pia Opera Ciccarelli e Istituto Assistenza Anziani (in vigore sino 30/04/2013 –
scadenza rilevata dopo la stesura della Ripianificazione – Anno 2013).
Persone anziane
Conferenza dei Sindaci dell’ambito territoriale dell'Azienda Ulss 20 – Deliberazione n. 2 del 08/09/2009.
Approvazione del documento “Assistenza Domiciliare Integrata. Accordo di Programma tra Azienda Ulss
20 di Verona e Conferenza dei Sindaci dei Comuni del territorio dell’Azienda Ulss 20 di Verona –
Aggiornamento”.
Procedura per la presa in carico in dimissione protetta del paziente dall'Ospedale (2004) tra Azienda Ulss
20, Azienda Ospedaliera e Conferenza dei Sindaci.
26
Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 518 del 06/09/2012 del Direttore Generale. Approvazione
convenzione tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e l’Azienda Ulss 20 per l’assistenza
domiciliare protetta. Proroga della suddetta convenzione per due anni dal 01/01/2014 al 31/12/2015 con
Deliberazione n. 723 del 30/12/2013 del Direttore Generale dell’Azienda Ulss 20 di Verona.
Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 311 del 06/06/2013 del Direttore Generale Azienda Ulss 20.
Servizi Sociali - Regolamento Registro Unico Semiresidenzialità. Provvedimento approvato in Conferenza
dei Sindaci - Deliberazione n. 1 del 11/04/2013.
Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 377 del 28/06/2012 del Direttore Generale Azienda Ulss 20.
Servizi Sociali. Regolamento per l’accesso ai servizi residenziali da parte delle persone anziane non
autosufficienti. Esecutivo della Conferenza dei Sindaci del 2/07/2012, estratto di verbale n. 10.
Protocollo denominato - Progetto "Casa famiglia per anziani autosufficienti" con il Centro servizi "Le
Betulle"- per l'inserimento di anziani autosufficienti in situazione di temporanea difficoltà nelle 3
Comunità Alloggio per anziani autorizzate all'esercizio in data 23/5/2013 (sottoscritto in
data 10/12/2013).
Piano di Zona
2011 - 2015
Protocollo denominato "Casa Famiglia Cadidavid 2013" con IAA Verona e AGEC per l'apertura e la
gestione della nuova Casa Famiglia per anziani autosufficienti in via Corbella a Cadidavid (sottoscritto in
data 01/08/2013).
Persone anziane
27
Piano di Zona
2011 - 2015
3.
Disabilità
I.
SINTESI
In generale si confermano le priorità e politiche definite nel documento di programmazione Piano di Zona
2011-2015 come di seguito elencate:
Disabilità
PRIORITÀ
POLITICHE
Necessità della persona disabile fisico-motoria di
autogestire la propria assistenza.
Favorire la permanenza dell'adulto disabile nel
proprio contesto familiare.
Rischio delle persone disabili di limitazione alla
propria autonomia di movimento nell'ambito del
territorio.
Favorire la mobilità nel territorio delle persone con
disabilità fisico-motoria, anche attraverso l'utilizzo
dei mezzi di linea e l'abbattimento delle barriere
architettoniche.
Necessità di presa in carico globale della persona
disabile.
Potenziare in via ordinaria le sinergie favorendo
l'integrazione tra servizi sociali professionali
comunali, l'Azienda Ulss20 e l'Azienda Ospedaliera
Universitaria Integrata, mantenendo in particolare
una continuità di risposta tra riabilitazione sanitaria
e sociale.
Difficoltà della persona disabile a permanere nel
proprio domicilio.
Difficoltà della famiglia a fronteggiare giornalmente
e da sola il carico assistenziale della persona
disabile.
28
Promuovere interventi di sollievo alle famiglie.
Disponibilità delle strutture residenziali ad
accoglienze temporanee.
Mantenere gli interventi semi-residenziali già
funzionanti.
Favorire l'assistenza giornaliera della persona
disabile in un contesto che garantisca la
permanenza al proprio domicilio, sostenendo la
famiglia nelle problematiche quotidiane.
Promuovere la personalizzazione della risposta ai
bisogni delle persone con disabilità all'interno dei
PEI.
Esigenza di mantenere e potenziare le proprie
capacità per salvaguardare il protagonismo
dell’individuo nel proprio contesto di vita.
Sperimentare nuovi modelli di servizi semi
residenziali differenziando la risposta e
adeguandola ai mutati bisogni delle persone con
disabilità e delle famiglie.
Sostenere ed incentivare occasioni di integrazione
tra i servizi semiresidenziali, scuola, territorio e
occasioni di tempo libero, anche attraverso
progettualità mirate.
Coinvolgere il Terzo Settore.
POLITICHE
Sostenere le azioni volte all'accreditamento delle
strutture residenziali.
Impedimento della persona disabile a permanere
nel proprio domicilio per la gravità della situazione
personale e/o familiare.
Garantire il sostegno ai care giver e alle persone con
disabilità adottando soluzioni residenziali mirate ed
integrate anche con i servizi diurni.
Piano di Zona
2011 - 2015
PRIORITÀ
Promuovere il coinvolgimento del Terzo Settore.
Differenziare le strutture residenziali in relazione ai
diversi profili delle persone disabili.
Rischio di isolamento dalla vita della comunità per
le persone che vivono in strutture.
Favorire l'integrazione scolastica di minori, in
quanto la scuola é un luogo privilegiato in cui si
esprimono le potenzialità individuali e in cui si
sviluppa la personalità, si realizza l'educazione, la
formazione e la socializzazione.
Disabilità
Necessità di sostenere un percorso di maturazione
individuale quale premessa per l'integrazione
sociale.
Favorire lo sviluppo di momenti di integrazione e
socializzazione sul territorio.
Promuovere iniziative volte a sostenere il percorso
di ingresso, reinserimento e permanenza nel mondo
del lavoro delle persone disabili adulte.
Necessità da parte delle persone con disabilità di
conoscere il sistema di offerta.
Sviluppare modalità informative sulle possibili
forme di tutela previste dalla legge per le persone
disabili in particolare l’ amministratore di sostegno.
Sviluppare forme di informazione integrata sul
sistema dell’offerta.
Su questa tematica in sede di Tavolo di Area l’Ufficio XII – Ufficio Scolastico di Verona ha segnalato una
crescente richiesta da parte delle famiglie circa la possibilità di reiterare gli studi scolastici dei propri figli
disabili diciottenni, considerata la mancanza di un’offerta adeguata al termine del loro percorso di studi.
A tal proposito il privato sociale ha proposto di istituire un tavolo di lavoro ristretto per affrontare questa
specifica problematica.
Disabilità
Il Tavolo Sovradistrettuale di Area conferma quanto espresso per la stesura della Relazione Valutativa con
le seguenti precisazioni.
All’incontro organizzato dal Tavolo di Area con il Terzo Settore è emersa principalmente la fragilità del
sistema di sostegno alla persona disabile e alla sua famiglia dalla nascita all’età anziana. Per una persona
disabile il momento più critico si presenta a completamento del ciclo di studi che quasi mai coincide con
l’inizio del percorso di inserimento lavorativo, seppur l’individuo abbia una minima autonomia, anche nel
percorso di socializzazione e di vita abitativa difficilmente trova risposte concrete. Le associazioni di
familiari manifestano l’esigenza di un’offerta diversa nella costruzione di un progetto di vita adulta del
proprio familiare, nonostante la presenza nel territorio di servizi semi-residenziali e del sostegno del SIL
(Servizio Integrazione Lavorativa).
Una seconda riflessione è stata rilevata circa l’importanza di innovare le attività diurne ponendo
attenzione ad un possibile collegamento con il mondo del lavoro, ovverosia permane l’idea di ricercare
fondi per la realizzazione di percorsi dedicati a persone disabili non collocabili che necessitano di tempi, di
spazi, di metodologie e di risorse che l’ambiente ordinario di lavoro non consente, nel quale proporre
un’offerta di intervento con caratteristiche diverse da quelle tipiche dei centri diurni e dell’inserimento
lavorativo.
29
Piano di Zona
2011 - 2015
Disabilità
Riorganizzazione azioni Piano di Zona 2011-2015 (Anno 2013/2014)
Semiresidenzialità
La riorganizzazione dei Centri Diurni, iniziata nel 2012 con l’avvio di un tavolo di lavoro comune che ha
visto la partecipazione dei diversi soggetti alla programmazione locale, si è conclusa nel 2013. Di seguito si
rappresenta il contesto attuale dei centri a gestione diretta dell’Azienda Ulss20 e quelli a gestione privata
convenzionata per un totale di n. 644 posti autorizzati all’esercizio.
D
COMUNE
DENOMINAZIONE
INDIRIZZO SEDE
OPERATIVA
PdZ POSTI
ENTE
GESTORE
SEDE LEGALE
AUTORIZ. ESERCIZIO
STATO DI
ATTUAZIONE
NOTE
3
Verona
Il Caleidoscopio
Via Zamboni, 56
18
A.T.I. - Coop.
L'Officina
dell'AIAS
D.D.R. n.36 - 06.02.2012
( gestione Ulss20)
posti n. 18
Attivo
Dal 02.12.2013
gestione privato
sociale
2
San Giovanni
Lupatoto
Il Tesoro
Via Fossa Fresca, 9
S.G. Lupatoto
12
A.T.I. - Coop.
La Ginestra
D.D.R. n.36 - 06.02.2012
( gestione Ulss20)
posti n. 12
Attivo
3
Verona
La Quercia
Via Lussino, 27
12
ULSS 20
D.d.R. n.36 del 6/02/2012
posti n. 12
Attivo
2
Cadidavid
La Strada Casa
Laboriosa Via
Turazza, 12
Cadidavid
13
Assoc. La
Strada
D.D.R. n. 69 del
13/03/2014
posti n. 8
Attivo
4
Cologna Veneta
30
Coop. Casa
Nostra
3
Verona
16
Assoc. Piccola
Fraternità
1
Verona
Armonya
Via San Marco 121
30
Centro
Polifunzionale
Don Calabria
1
Verona
Biondella
Via San Marco 121
30
Centro
Polifunzionale
Don Calabria
D.D.R. n.248 del
7/08/2009
posti n. 30
1
Verona
1
Verona
Centro
Polifunzionale
Don Calabria
Centro
Polifunzionale
Don Calabria
Decreto n.248 del
7/08/2009
posti n. 30
D.D.R. n. 248 del
7/08/2009
posti n. 15
1
Verona
S.A.O. San Zeno in
Monte Via San
Zeno in Monte 23
Verona
20
Centro
Polifunzionale
Don Calabria
D.D.R. n. 244 del
7/08/2009
posti n. 20
Attivo
3
Quinto
Noi Insieme
Via Ponte
Basazenoci, 12
Quinto (Vr)
8
Coop. Noi
Insieme
D.D.R. n. 28 del
03.02.2012
posti n. 8
Attivo
3
Bosco
Chiesanuova
Piccola Fraternità
Lessinia Via A.
Squaranti 11
Bosco
Chiesanuova
30
Assoc. Piccola
Fraternità
Lessinia
D.D.R. n. 429 del
3/12/2012
posti n. 30
Attivo
1
Verona
Faliero
Via E. Dandolo 2
15
Coop. Faliero
D.D.R. n.56 del 04.03.2014
posti n. 15
Attivo
4
Montecchia di
Crosara
L'Arcolaio
Via San Giovanni,
20 Montecchia di
Crosara (Vr)
16
Coop.
Monscleda
D.D.R. n.376 del
3/10/2013
posti n. 18
Attivo
30
Casa Nostra
Via Chiesa, 6
Cologna Veneta
Piccola Fraternità
Via Fincato, 59
Verona
Don Pedrollo
Via San Marco 121
-Verona
S.A.O. San Marco
Via San Marco 121
Verona
30
15
D.D.R. n. 352 del
23/10/2012
posti n. 27
D.D.R. n. 86 del
19/03/2014
posti n. 16
D.D.R. n.248 del
7/08/2009
posti n. 30
Attivo
Attivo
Attivo
Attivo
Attivo
Attivo
DENOMINAZIONE
INDIRIZZO SEDE
OPERATIVA
PdZ POSTI
ENTE
GESTORE
SEDE LEGALE
AUTORIZ. ESERCIZIO
STATO DI
ATTUAZIONE
2
Verona
Cà Vignal
Strada Delle Grazie
22
30
A.T.I. - Coop
Cercate
D.D.R. n. 158 del
11/06/2012
posti n. 19
Attivo
1
Verona
Primavera
Vicolo San
Domenico 11
Verona
30
A.T.I. - Coop.
Cercate
D.D.R. n. 489 del
9/12/2013
posti n. 29
Attivo
4
San Bonifacio
Il Mosaico
Via Sandri 27 San
Bonifacio (Vr)
30
Coop. C.P.L.
Servizi
D.D.R. n. 351 del
23/10/2012
posti n. 30
Attivo
41
Coop.
Monteverde
D.D.R. n. 470 del
18/12/2012
posti n. (30+30) 60
Attivo
12
A.T.I. Coop La
Ginestra
D.D.R. n. 68 del
12/03//2014
posti n. 12
Attivo
Armonia e
Fantasia
Via Conca delle
Perle 1 Badia
Calavena
La Ginestra
Via Monte Pastello
8/a San Giovanni
Lupatoto
Badia Calavena
2
San Giovanni
Lupatoto
3
Verona
Luce e Lavoro
Via del Pestrino
4/a
15
A.T.I. Coop.
Luce e Lavoro
D.D.R. n. 443 del
14/11/2013
posti n. 15
Attivo
4
Pressana
Crescere Insieme
Via Crosare di
Sopra 2 Pressana
15
Coop.
Crescere
Insieme
D.D.R. n. 26 del 3/02/2012
posti n. 15
Attivo
1
Verona
I Colori
Via Mameli 73/a
20
A.T.I. Coop.
L'Officina
dell'AIAS
D.D.R. n. 289 del
5/08/2013
posti n. 20
Attivo
1
Verona
L'Officina dell'AIAS
Via Sicilia 69
30
A.T.I. Coop.
L'Officina
dell'AIAS
D.D.R. n.159 dell'
11/06/2012
posti n. 30
Attivo
4
Monteforte
D'Alpone
Il Fiore
Via Garibaldi 4/a
Monteforte
d'Alpone
30
Coop.
Monteforte Il
Fiore
D.D.R. n. 420 del
28/10/2013
posti n. 30
Attivo
4
Colognola ai Colli
Fortunata Gresner
Via Cubetta, 11
Colognola ai Colli
25
Istituto
Gresner
D.D.R. n. 95 del
16/03/2010
posti n. 25
Attivo
1
Verona
Fortunata Gresner
Via A. Provolo 43
30
Istituto
Gresner
D.D.R. n. 27 del 3/02/2012
posti n. 30
Attivo
1
Verona
Centri Diurni 1 e 2
presso C.E.R.R.I.S.
Via Monte
Novegno 4 Verona
40
Azienda
Ulss20
D.D.R. n. 230 del
12/06/2013
posti n. 40
Attivo
Disabilità
4
NOTE
Disabilità
COMUNE
Piano di Zona
2011 - 2015
D
2 centri per 40
posti complessivi
Residenzialità
La residenzialità disabili si presenta come l’area più critica per il persistere di una serie di condizioni che
rendono difficoltosa la gestione dei bisogni, tra cui la mancanza di impegnative per far fronte alla
crescente domanda di accoglienza anche temporanea come sostegno alle famiglie e alla domiciliarità.
Le numerose richieste di inserimenti residenziali da parte di persone disabili non possono essere
pienamente soddisfatte a causa della carenza dei posti letto. Tale situazione è aggravata dalla circostanza
che gli utenti disabili ultra sessantacinquenni tutt’oggi sono collocati in Unità di Erogazione di diversa
tipologia.
Un’altra criticità che emerge ormai da tempo consiste nella difformità delle rette di residenzialità tra le
varie Aziende UU.LL.SS.SS. del Veneto con l’auspicio nel 2014 di una definizione della retta media.
Allo scopo si riporta nella tabella sottostante l’elenco delle strutture sul territorio per un totale di n. 146
posti autorizzati all’esercizio in RSA e n. 125 posti autorizzati all’esercizio in Comunità Alloggio.
31
Piano di Zona
2011 - 2015
Disabilità
RESIDENZIALITA' PER PERSONE DISABILI
RSA
PdZ posti
autorizzazione
esercizio
Stato di
attuazione
ente
gestore
RSA
RESIDENZA MIMOSA
30
D.G.R. n.36
20/02/2014
posti n.30
Attiva
Fondazione
Mons.
Ciccarelli
Verona
RSA CERRIS 1
40
D.G.R. n. 230
12/06/2013
posti n.40
Attiva
Azienda
ULSS 20
1
Verona
RSA CERRIS 2
20
D.G.R. n.230
12/06/2013
posti n. 20
Attiva
Azienda
ULSS 20
3
Verona
RSA MARZANA TAMERICI 1
26
D.D.R. n. 377
03.10.2013
Tamerici 1 posti 26
Attiva
Azienda
ULSS 20
3
Verona
RSA MARZANA
TAMERICI 2
30
D.D.R. n. 385
12/11/2012
Tamerici 2 posti 30
Attiva
Azienda
ULSS 20
D
Comune
Denominazione Struttura
2
S.Giovanni
Lupatoto
1
Conferenza
Sindaci
note
Conferenza
Sindaci
18/03/2014
provvedimento
n.1 più 4 posti
Conferenza
Sindaci del 5/7/12
n. 2 RSA
complessivi 60
posti
Conferenza
Sindaci del 5/7/12
n. 2 RSA
complessivi 60
posti
Previsti 2 nuclei di
RSA ( 1 di 26
utenti e 1 di 30
utenti)
provvedimento n.
12-Conferenza
Sindaci11/12/2012
Previsti 2 nuclei di
RSA ( 1 di 26
utenti e 1 di 30
utenti)
provvedimento n.
12-Conferenza
Sindaci11/12/2012
COMUNITA' ALLOGGIO
32
D.nr.
Comune
Denominazione
Pdz posti
autorizzazione
esercizio
Stato di
attuazione
ente
gestore
3
Verona
COMUNITA' ALLOGGIO
LA ROCCA
16
D.D.R. n. 159
11/06/2012
posti 12
Attiva
L'Officina
dell'A.I.A.S.
1
Verona
COMUNITA' ALLOGGIO
PICCOLA FRATERNITA'
VIA PROVOLO
5+1
D.D.R. n. 87
del
19/03/2014
posti 6
Attiva
Associazione
Piccola
Fraternità
3
Verona
COMUNITA' ALLOGGIO
PICCOLA FRATERNITA'
VIA FINCATO
6+2
D.D.R. n. 86
del
19/03/2014
posti 8
Attiva
Associazione
Piccola
Fraternità
1
Verona
COMUNITA' ALLOGGIO
PICCOLO RIFUGIO
20
D.D.R. n. 42
30/01/2013
posti 15
Attiva
Fondazione
Piccolo
Rifugio
4
Cologna Veneta
COMUNITA' ALLOGGIO
"CASA NOSTRA"
9
D.D.R. n. 247
30.08.2012
posti 8
Attiva
Coop.
onlus
Casa Nostra
4
San Bonifacio
COMUNITA' ALLOGGIO
"CASA FAMIGLIA TIZIAN"
10
D.D.R. n. 351
23/10/2012
posti 10
Attiva
C.P.L.
Servizi
1
Verona
COMUNITA' ALLOGGIO
POVERETTE DI
CASA NAZARETH
18
D.D.R. n. 290
27/09/2012
posti 18
Attiva
Istituto
Poverette di
Casa
Nazareth
10
D.D.R. n. 367
05/11/2012
posti 10
Attiva
Fondazione
San Giovanni
Calabria Dopo di Noi
1
Verona
COMUNITA' ALLOGGIO
LA NOSTRA CASA - DOPO DI
NOI
SAN GIOVANNI CALABRIA
Conferenza
Sindaci
note
Comune
Denominazione
PdZ posti
autorizzazione
esercizio
Stato di
attuazione
ente
gestore
4
Monteforte
D'Alpone
COMUNITA' ALLOGGIO
CORTE SCOLETTE
21
D.D.R. n.119
9/05/2012
posti 20
Attiva
Fondazione
Don Mozzatti
D'Aprili
1
Verona
COMUNITA' ALLOGGIO
CERRIS
7
D.G.R. n. 230
12/06/2013
posti 7
Attiva
Azienda
ULSS 20
1
Verona
COMUNITA' ALLOGGIO
LA PRIMULA
10
D.D.R. n.327
11/09/2013
posti 10
In fase di
attivazione
Coop Soc.
CODESS
Conferenza
Sindaci
note
Provvedimento n.
5 Conferenza
Sindaci 5/7/12 n.
1 Comunità
alloggio di 7 posti
Piano di Zona
2011 - 2015
D
GRUPPO APPARTAMENTO
Comune
Denominazione
PdZ
posti
autorizzazione
esercizio
Stato di
attuazione
3
Verona
GRUPPI APPARTAMENTO VIA
CAROTODON CALABRIA
12
6+6
Attiva
1
Verona
GRUPPI APPARTAMENTO
VIA BRUNELLESCHI
DON CALABRIA
6
6
Attiva
ente
gestore
Conferenza
Sindaci
Centro
Polifunzionale
Don G.
Calabria
Centro
Polifunzionale
Don G.
Calabria
note
Composto di
2 nuclei di 6
posti
ciascuno
Disabilità
D
RSA PER PERSONE CON DISABILITA' IN PROGRAMMAZIONE
D
2
Comune
Verona
PdZ
posti
Denominazione
RSA BARBIERI AIAS
autorizzazione
esercizio
20
Stato di
attuazione
ente
gestore
Conferenza
Sindaci
L'Officina
dell'A.I.A.S.
Posti assegnati
Conferenza Sindaci
n.5 del 8/9/09Parere favorevole
al trasf.
provvedimento
nr.6 Conferenza
Sindaci del
29/3/12
Stato di
attuazione
ente
gestore
Conferenza
Sindaci
Non Attiva
note
COMUNITA' ALLOGGIO IN PROGRAMMAZIONE
Comune
Denominazione
PdZ
posti
autorizzazione
esercizio
4
Badia Calavena
COMUNITA' ALLOGGIO
BADIA CALAVENA
20
Non Attiva
Comune di
Badia
Calavena
4
Badia Calavena
COMUNITA' ALLOGGIO
BADIA CALAVENA
10
Non Attiva
Comune di
Badia
Calavena
provvedimento
n.11 Conferenza
Sindaci del
11/12/12
3
Corbiolo di
Boscochiesanuova
COMUNITA' ALLOGGIO
PICCOLA FRATERNITA'
DELLA LESSINIA
10
In fase di
attivazione
Associazione
Piccola
Fraternità
Lessinia
provvedimento n.7
Conferenza Sindaci
del 17/4/12
2
Verona
COMUNITA' ALLOGGIO
LUCE E LAVORO
10
In fase di
realizzazione
della
struttura
Luce e Lavoro
onlus
Verona
GRUPPI
APPARTAMENTO
VIA CARISIO
DON CALABRIA
D.D.R. n. 35
6/02/2012
posti 10
note
Prevista
realizzazione
per anno 2015
Prevista
realizzazione
per anno 2015
GRUPPO APPARTAMENTO IN PROGRAMMAZIONE
2
6
Disabilità
D
Centro
Polifunzionale
Don G.
Calabria
Ai sensi della DGR Veneto n. 2960 del 28/12/2012 recante “Approvazione modifiche ed integrazioni alla
scheda SVaMDi di cui alla DGR 2575 del 4 agosto 2009”, i servizi dell’Azienda Ulss 20 sono stati impegnati
nell’applicazione del sistema informativo Atl@nte per la gestione della suddetta scheda. Questa modalità
è stata utile dal punto di vista organizzativo per sostenere i processi di lavoro dei servizi e per la possibilità
33
Piano di Zona
2011 - 2015
di accesso al sistema da parte dei diversi interlocutori per le funzioni attribuite dall’organizzazione
dell’Azienda.
Tale esperienza ha dato rilievo alla scheda SVaMDi e all’applicazione sul piano regionale dello strumento
informativo, prevedendo la valutazione di tutte le persone affette da disabilità inserite nei vari servizi.
a cura del Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale
II.
TABELLE
Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013.
Disabilità
Interventi
Interventi semi
residenziali
Centro Diurno
“Il Caleidoscopio”
Verona
Interventi semi
residenziali
Centro Diurno
“La Quercia”
Verona
*Sostegno Economico
Contributi economici
per servizio trasporto
e mobilità
34
*Sostegno Economico
Contributi economici
per servizio trasporto
e mobilità
Soggetto
Politica /
Risorse per la
Risorse per
responsabile
Politiche
Posti/Utenti
gestione
investimenti
della gestione di riferimento
corrente
Mantenere gli
Azienda Ulss20 interventi semi
residenziali già
funzionanti
Mantenere gli
interventi semi
Azienda Ulss20
residenziali già
funzionanti
SIT
Sistema
Integrato
Trasporti
A.A.T.
Consorzio
Cooperativa
Torino
18
Dal 02/12/2013
D.D.G. Ulss20 n.
622 del 28/11/2013
il Ceod passa da
gestione Ulss 20 a
Privato Sociale
Cooperativa
L’Officina dell’AIAS
Ex DGRV n.
130/2013
12
Per l’anno 2014
a gestione
Azienda Ulss 20
Favorire la
mobilità nel
territorio delle
Utenti
persone con giornalieri
disabilità
212 circa
fisicomotoria…
Favorire la
mobilità nel
territorio delle
Utenti
persone con giornalieri
disabilità
73 circa
fisicomotoria…
Interventi di
socializzazione,
prevenzione, inSostenere e
formazione
incentivare
12 Associazioni
Attività ricreative di
occasioni di
Privato Sociale
socializzazione
integrazione
Contributo per
tra i servizi…
Associazioni del
Tempo Libero
Note
572
€
1.387.358,47
€ 423.435,84
€ 111.244,00
*I Comuni del Distretto 4 non hanno delegato i servizi di trasporto sopra citati.
Il SIT trasporta
utenti dei Centri
Diurni per i
Distretti 1-2-3
A seguito di gara ad
evidenza pubblica
A.A.T. trasporta
utenti ai Ceod
pubblici, CERRIS,alla
Scuola Pre-Lavoro
di Verona, alunni
disabili alle scuole
dell’obbligo
pubbliche del
Comune di Verona
D.D.G. Ulss 20 n. 60
del 3/.01
72013
Bando per
contributo
Associazioni per il
Tempo Libero
Interventi
Interventi
semi
residenziali
Centro Diurno
“Primavera”
Verona
Soggetto
responsabile
della gestione
Cooperativa
Cercate
Politica /
Politiche
di
riferiment
o
Mantenere
gli
interventi
semi
residenziali
già
funzionanti
Posti/Utenti
Politica /
Politiche
di
riferimento
Posti/Utenti
Risorse
per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
Trasferimento a
Dicembre 2013
da via Villa
Quinzano a
Vicolo San
Domenico
Verona
29
Piano di Zona
2011 - 2015
Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013.
Azioni innovative. Anno 2013.
Interventi
Assistenza
minori disabili
3-14 anni
durante le
attività estive
ricreative
Assistenza
minori disabili
3-14 anni
durante le
attività estive
ricreative
Azienda Ulss20
Favorire
l’assistenza
giornaliera
della persona
disabile in un
contesto che
garantisca la
permanenza
al proprio
domicilio
sostenendo
la famiglia…
Comune di
Verona
Favorire
l’integrazione
dei minori
con disabilità
attraverso…
Comune di
Roncà
Favorire
l’integrazione
dei minori
con disabilità
attraverso…
1671
31
40
3
Risorse per
investimenti
Note
n.p.
di cui 136 alunni
disabili
€ 334.212,00
Progetto
Regionale
istituito con
DGRV n.
2354/2012
Le risorse
dedicate sono
state assegnate
in due tranche,
la prima con
D.D.R. n. 375 del
06/11/2012, la
seconda con
D.D.R. n. 254 del
09/07/2013
Il progetto
prosegue anche
per l’anno 2014
€ 61.151,27
€ 1.317,01
Delega specifica
conferita dal
Comune
all’Azienda
Ulss20
Delega specifica
conferita dal
Comune
all’Azienda
Ulss20
Disabilità
Sostegno
economico
Progetto SLA
CTI Azienda
Ulss20
Sostenere e
incentivare
occasioni di
integrazione
tra i servizi…
Risorse per
la gestione
corrente
Disabilità
Servizio
Integrazione
Scolastica
Progetto
Laboratori per
l’integrazione
scolastica
Attività di
Monitoraggio
Soggetto
responsabile
della gestione
35
Piano di Zona
2011 - 2015
Assistenza
minori disabili
3-14 anni
durante le
attività estive
ricreative
Comune di
Montecchia di
Crosara
Favorire
l’integrazione
dei minori
con disabilità
attraverso…
Delega specifica
conferita dal
Comune
all’Azienda
Ulss20
€ 1.659,85
1
Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2014.
Disabilità
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di
riferimento
Posti/
Utenti
Risorse per
la gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
Risorse per
investimenti
Note
Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2014.
Interventi
Interventi
residenziali
RSA
“Mimosa”
Presso Centro
Servizi Mons.
Ciccarelli
San Giovanni
Lupatoto
Interventi semi
residenziali
Centro Diurno
“ Luce e
Lavoro”
Via del Pestrino
Verona
36
Interventi semi
residenziali
Centro Diurno
“L’Arcolaio”
Montecchia di
Crosara
Verona
Interventi semi
residenziali
Centro Diurno
“La Primula”
Verona
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di
riferimento
Fondazione Pia
Opera Ciccarelli
Sostenere le
azioni volte
all’accredita
mento delle
strutture
residenziali
Cooperativa
Sociale “Luce e
Lavoro”
Favorire
l’assistenza
giornaliera
della
persona
disabile in
un contesto
che
garantisca…
Cooperativa
Sociale
Monscleda
Cooperativa
Sociale Codess
Fondazione
Autismo Insieme
Favorire
l’assistenza
giornaliera
della
persona
disabile in
un contesto
che
garantisca…
Favorire
l’assistenza
giornaliera
della
persona
disabile in
un contesto
che
garantisca…
Posti/
Utenti
34
Risorse per
la gestione
corrente
n.p.
Aumento di 4
posti
Conferenza Sindaci
18/03/2014
Provvedimento n.1
30
Trasferimento da
Via Villa, Quinzano
a Via del Pestrino,
Verona con
aumento da 15 a
30 posti
Conferenza Sindaci
del 12/12/13
provvedimento n.
12
20
Aumento da 18
a 20 posti
Conferenza dei
Sindaci del
12/12/2013
provvedimento n.
13
10
Intervento da
realizzare
Conferenza Sindaci
del 17/04/2014
Provvedimento n.
10
(Codess gestisce
già la CA in fase di
attivazione)
n.p.
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di riferimento
Risorse per
Posti/Utenti la gestione
corrente
Centro
Polifunzionale
Don G. Calabria
Promuovere
interventi di
sollievo alle
famiglie
6
n.p.
Autorizzazione
Comunale
Cooperativa
Sociale CODESS
Promuovere
interventi di
sollievo alle
famiglie
10
€ 391.300,00
Autorizzazione
D.D.R. n. 327 del
11/09/2013
INPS (ex
gestione
INPDAP)
Azienda Ulss20
L’INPS ha accolto
la nuova domanda
di adesione al
progetto HCP per il
2014
Piano di Zona
2011 - 2015
Progetto di
Benessere
“Home Care
Premium”
Favorire la
permanenza
dell'adulto
disabile nel
proprio
contesto
familiare
Azioni innovative. Anno 2014.
Interventi
Progetto di
Benessere “Servizi a
sostegno
dell’occupazione - il
modello di
Workfare della
Provincia di Verona”
Parte 1
Progetto di
Benessere “Servizi a
sostegno
dell’occupazione - il
modello di
Workfare della
Provincia di Verona”
Parte 2
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
30
n.p.
Azienda Ulss20
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
n.p.
n.p.
Provincia di
Verona Aziende
Ulss 20 – 21 – 22
Vedi Tabella
e Comune di
politiche sopra
Verona
riportata
Cofinanziamento
Fondazione
Cariverona
Provincia di
Verona Aziende
Ulss 20 – 21 – 22
Vedi Tabella
e Comune di
politiche sopra
Verona
riportata
Cofinanziamento
Fondazione
Cariverona
26
50
La cecklist verrà
utilizzata dal
Servizio
Integrazione
Scolastica per le
nuove prese in
carico. Si presume
il dato ipotetico di
30 nuovi alunni
Riprogrammate le
prestazioni in
materia di
domiciliarità con
l’istituzione
dell’Impegnativa
di Cura
Domiciliare. La
gestione delle
ICDp e le ICDf ha
avuto inizio dal
1 gennaio 2014
n.p.
Segnalazione dal
Servizio SIL
dell’Azienda
Ulss20 di 26
lavoratori
svantaggiati
n.p.
Segnalazione dal
Servizio SIL
dell’Azienda
Ulss20 di almeno
50 lavoratori
disabili
Disabilità
*Sostegno
Economico
Assegnazioni
economiche per
sostegno della
domiciliarità e
dell’autonomia
personale (L.
162/1998)
Azienda Ulss20
Note
Disabilità
Interventi
residenziali Gruppo
Appartamento Via
Carisio
Verona
Interventi
residenziali
Comunità Alloggio
“La Primula”
Verona
Interventi
domiciliari/
territoriali
Sostegno socioeducativo scolastico
Procedura di
valutazione minori
disabili con checklist
ICF
Risorse per
investimenti
37
Piano di Zona
2011 - 2015
Interventi
Interventi di
socializzazione,
prevenzione, informazione
Diffusione e
raccolta di un
questionario di
soddisfazione da
parte di utenti e
famiglie in
Assistenza
Domiciliare
Integrata
Soggetto
responsabile
della gestione
Azienda Ulss20
Politica /
Politiche
di riferimento
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Disabilità
Promuovere la
personalizzazione
Azienda Ulss20
U.O.C. Materno della risposta ai
Progetto “Primula”
infantile, età
bisogni delle
Centro residenziale
evolutiva e
persone con
per adulti disabili
famigliadisabilità
neuropsichiatria
all'interno
dei PEI
infantile D1
Risorse per
Posti/Utenti la gestione
corrente
n.p.
n.p.
Risorse per
investimenti
Note
n.p.
Il questionario
verrà consegnato
alle famiglie e si
organizzeranno
spazi per la
compilazione e
raccolta presso
ciascun Servizio
n.p.
Programmazione
tecnico-scientifica
del centro
supervisione casi
* Attuazione della DGRV n. 1338 del 30 Luglio 2013 recante “Revisioni delle prestazioni costituenti LEA
38
aggiuntivi regionali (cd.Extra-LEA) in ambito socio-sanitario. Istituzione dell’Impegnativa di Cura
Domiciliare (DGR 154/CR del 24 dicembre 2012 e DGR 37/CR del 3 maggio 2013)” e delle note operative
per l’esecuzione della stessa con successivi decreti del Segretario Regionale per la Sanità n. 149 del 2
dicembre 2013 e n. 173 del 31 dicembre 2013.
Vengono riprogrammate le prestazioni in materia di domiciliarità con l’istituzione dell’Impegnativa di Cura
Domiciliare e degli interventi per l’aiuto personale e per la vita indipendente per le persone con disabilità.
Se ne approvano i contenuti essenziali che ne consentono l’ascrizione ai LEA sanitari.
La gestione delle ICDp (per persone con disabilità psichiche ed intellettive, che sostituiscono gli interventi
di aiuto personale) e le ICDf (per persone con disabilità fisico motoria, che sostituiscono gli interventi di
vita indipendente) sono iniziate il 1 gennaio 2014.
Gli Interventi di aiuto personale e vita indipendente in base alla L. 162/98 sono stati attivi per tutto il 2013.
Sostituiti da ICDp e ICDf per l’anno 2014.
La Legge n. 162/98, ha permesso alla persona con disabilità e/o alla sua famiglia di realizzare un progetto
di vita, in base ai bisogni ed aspirazioni personali compatibilmente con le risorse trasferite annualmente
dalla Regione all’Azienda Ulss20. Per quanto riguarda la L. n. 162/98 nell’ Azienda Ulss20 esiste un
regolamento approvato dalla Conferenza dei Sindaci fin dall’anno 2003. I Progetti di aiuto personale e vita
indipendente sono realizzati in attuazione della L. n. 104/92, della L. n. 162/98, della DGRV n. 2824/2003,
della DGRV n. 3279/2004, della DGRV n. 1859/2006 e del Piano Locale della Disabilità 2006.
PROTOCOLLI
Conferenza dei Sindaci dei Comuni del territorio dell'Azienda Ulss 20 - Deliberazione n. 13 del
03/11/2003 – Approvazione del “Progetto attuativo della Legge n. 162/1998, art. 1 - programma regionale
anno 2002 per l’anno 2003 e programma attuativo D.G.R.V. n. 2824 del 19/09/2003 per la vita
indipendente e del relativo accordo di programma” tra Azienda Ulss 20 e Conferenza dei Sindaci dei
Comuni del territorio dell'Azienda Ulss 20.
Piano di Zona
2011 - 2015
III.
Accordo di programma “Integrazione scolastica e sociale degli allievi con disabilità” (sottoscritto il
15/02/2012) tra Ufficio Scolastico XII di Verona, Provincia di Verona, Azienda ULSS 20 di Verona, Azienda
Ulss 21 di Legnago, Azienda Ulss 22 di Bussolengo, Centro Medico Don Calabria, Comune di Verona,
Conferenze dei Sindaci dei Comuni del territorio dell'Azienda Ulss 20 - 21 - 22, Istituzioni Scolastiche
Autonome statali e paritarie della provincia di Verona, Università degli Studi di Verona, FISM e FIDAE.
Disabilità
Convenzione quadro tra La Provincia di Verona e l’Azienda Ulss20 di Verona finalizzata al raccordo nelle
attività per il collocamento mirato dei disabili (in vigore sino al 31/12/2013). Dato non inserito nella
Ripianificazione - Anno 2013. E’ prevista entro la metà del 2014 la sottoscrizione di una nuova convenzione
quadro (secondo quanto dichiarato dal SIL dell’Azienda Ulss 20).
“Regolamento del Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata a favore di persone disabili.
Provvedimenti” (Conferenza dei Sindaci – Deliberazione n. 7 del 25/07/2013).
Azienda Ulss N.20 di Verona – Regolamento sui criteri di compartecipazione alla spesa per gli
inserimenti nelle Strutture Residenziali delle Persone non autosufficienti – Minori/Adulti Disabili.
Approvato dalla Conferenza dei Sindaci con Deliberazione n. 2 del 18/03/2014.
Disabilità
39
Piano di Zona
2011 - 2015
4.
Dipendenze
I.
SINTESI
In generale si confermano le priorità e politiche definite nel documento di programmazione Piano di Zona
2011-2015 come di seguito elencate:
PRIORITÀ
POLITICHE
Dipendenze
Prevenzione Selettiva: Interventi di informazione e prevenzione verso
gruppi a rischio e a persone che presentano condizioni di vulnerabilità per
un possibile sviluppo di una condizione di dipendenza. Comporta
l’identificazione precoce di situazioni di vulnerabilità in età
preadolescenziale. Ha come destinatari, più che le persone con il
problema diretto, i genitori ed gli insegnanti a contatto con loro, con
l’obiettivo di fornire supporto a famiglie e scuola, attraverso azioni
Contrastare la tendenza al specifiche tendenti alla corretta gestione delle problematiche di disturbi
consumo sempre più precoce comportamentali ed antisociali correlati.
di sostanze psicotrope (sia
illegali che legali) spesso in Prevenzione Indicata: Interventi in fase precoce rivolti in particolare a
poliabuso con interventi di soggetti minori con sospetto d’uso di sostanze con l’obiettivo di pervenire
Prevenzione Selettiva (sui ad una diagnosi il più precoce possibile. Un problema particolare è quello
soggetti a rischio) e Indicata degli interventi in fase precoce attuati nei confronti di soggetti minori,
con sospetto d’uso di sostanze. La finalità è di pervenire ad una diagnosi il
(sui consumatori).
più precoce possibile. Soprattutto i genitori con figli minorenni quindi
devono essere messi nelle condizioni ottimali per poter comprendere
tempestivamente l’eventuale uso di sostanze da parte dei figli. Gli
strumenti di intervento che devono essere promossi sono il counselling
con drugs testing offerti ai genitori in un contesto che presti molta
attenzione all’aspetto educativo, al supporto psicologico e alla
volontarietà del test.
40
Variare la tipologia di offerta
di trattamenti per rispondere
meglio alle esigenze degli
attuali
consumatori/dipendenti sia di
sostanze illegali che legali
(giovani e ricorrenti).
Soggetti Giovani: Ampliare le azioni di presa in carico per pazienti giovani,
da gestire obbligatoriamente con il forte coinvolgimento dei familiari.
Soggetti Ricorrenti: Ampliare le azioni di presa in carico per pazienti
pluritrattati con l'inserimento in programmi territoriali “non
convenzionali” mediante attivazione di una apposita rete.
Altre Dipendenze: Specifici corsi e interventi con tecnica "motivazionale",
attività di supporto sanitario e psicologico per la dipendenza da tabacco
sia nelle fasce adolescenziali che nei soggetti adulti.
Tempistica degli interventi: Iniziare la riabilitazione già in fase
Modificare le modalità di
terapeutica mediante l'attivazione di interventi di formazione
reinserimento
sociale,
scolastico
e
lavorativo professionale, di training socio-lavorativi, di training socio-relazionali.
POLITICHE
mediante
attivazione
e Spazio Madre/Bambino: Recuperare, potenziare, sostenere le funzioni
coordinamento di una rete di genitoriali di mamme con problemi di dipendenza e/o uso problematico
enti e aziende.
di sostanze psicotrope.
Lavoro di rete: Prevedere l’attivazione di una rete sociale solidale e
permanente attuata attraverso la creazione di accordi formali di
collaborazione fra Aziende Pubbliche, Private e Associazioni di Privato
Sociale.
Piano di Zona
2011 - 2015
PRIORITÀ
Soggetti multiproblematici: Prevedere azioni e programmi specifici per la
riabilitazione e il reinserimento di persone multiproblematiche che
richiedono interventi a lungo termine.
Dipendenze
La programmazione delle attività del Dipartimento delle Dipendenze prevede uno sviluppo secondo
priorità e politiche del Piano che hanno come punto di riferimento alcune aree di criticità e nello specifico:
1. Prevenzione Universale, Selettiva ed Indicata dell’uso di droghe;
2. Diagnosi e Cura sia in ambito ambulatoriale che residenziale;
3. Prevenzione alle Patologie Correlate all’uso di droghe;
4. Riabilitazione / Reinserimento.
In ognuno di questi ambiti è implementata la collaborazione fattiva tra il Dipartimento delle Dipendenze e
il Terzo Settore. Riguardo a tali attività in data 21 febbraio 2014 il Coordinatore del Tavolo ha convocato gli
operatori sia del pubblico sia del privato sociale accreditato per un confronto finalizzato a far emergere
proposte ed eventuali criticità per l’anno in corso (verbale in allegato). Annualmente sono raccolti ed
elaborati a livello dipartimentale un gran numero di dati, coinvolgendo anche il Terzo Settore, per
comprendere la dimensione del fenomeno e misurare quanto viene concretamente fatto per contrastarlo.
Il Dipartimento delle Dipendenze, a dotazione organica costante, riprogetta e ottimizza le risorse in
particolare anche alla luce dei provvedimenti regionali sulla riorganizzazione delle funzioni dipartimentali
(attribuzione di nuove competenze in relazione al gioco d'azzardo) e della diversità dei bisogni dell’utenza
(crescente complessità personale, familiare e sociale).
Il Decreto Legge n. 158/2012 (c.d. “Decreto Balduzzi”), convertito nella Legge n. 189/2012, prevede che
dal 1° gennaio 2013 il gioco d'azzardo patologico (G.A.P.) sia inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)
con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da questa
patologia. I Ser.D. del Dipartimento si sono attivati per accogliere le numerose richieste di aiuto da parte di
famiglie e persone affette da ludopatia quale fenomeno in forte crescita.
Saranno pertanto proseguite le attività istituzionali specifiche afferenti alle varie aree di bisogno con
implementazioni legate al consolidamento di interventi gestiti negli anni precedenti, all’interno di progetti
specifici o con nuovi progetti, svolti in collaborazione con il Dipartimento Politiche Antidroga della
Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Dipartimento delle Dipendenze, con proprie risorse, partecipa con il Comune di Verona al Progetto
denominato “TABIT: UNA RETE PER VERONA” con l’ausilio dell’Unità di Strada.
Inoltre la maggior parte delle attività in atto e quelle che si svilupperanno nel 2014 dal Dipartimento delle
Dipendenze in collaborazione con Comuni, Associazioni del Privato Sociale e Servizi Socio Sanitari, sono
indicate nelle tabelle di sintesi sotto riportate.
a cura del Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale
41
Piano di Zona
2011 - 2015
II.
TABELLE
Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013.
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di riferimento
Posti
Risorse per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013.
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di riferimento
Posti
Risorse per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
Politica /
Politiche
di riferimento
Posti
Risorse per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
Dipendenze
Azioni innovative. Anno 2013.
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2014.
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di riferimento
Posti
Risorse per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2014.
Interventi
42
Soggetto
responsabile
della gestione
Interventi
domiciliari/
territoriali
Gestione di
Servizi di
Assistenza
Sanitaria SocioRiabilitativa extra Azienda Ulss20
ospedaliera
domiciliare e in
strutture protette
alle persone
affette da AIDS –
Coop. Soc. Azalea
( lotto 1)
Politica /
Politiche
di riferimento
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Posti/Utenti
36 circa
Risorse per la
gestione
corrente
€ 195.000,00
iva compresa
BEP e budget
generale per
l’anno 2014
Lotto 1
Risorse per
investimenti
Note
Riorganizzazione
operativa a
seguito di gara di
appalto pubblica.
Assistenza
domiciliare socioassistenziale a
persone affette da
AIDS
Soggetto
responsabile
della gestione
Intervento
residenziale
Gestione di
Servizi di
Assistenza
Sanitaria SocioRiabilitativa extra
ospedaliera
Azienda Ulss20
domiciliare e in
strutture protette
alle persone
affette da AIDS –
Fondazione Pia
Opera Ciccarelli
(lotto 2)
Politica /
Politiche
di riferimento
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Interventi di
socializzazione,
prevenzione, informazione
Attività di
prevenzione
Azienda Ulss20
Consulenza C.I.C.
presso le scuole
secondarie di 2°
grado
di Verona
Prevenzione
Selettiva
7
Risorse per la
gestione
corrente
€ 320.000,00
iva compresa
BEP e budget
generale per
l’anno 2014
Lotto 2
260 circa
€ 45.624,65
(anno 2013)
€ 45.624,65
(anno 2014)
Multiutenza
alunni
Istituti
scolastici
€ 90.808,00
(anno 2013)
€ 75.673,33
(anno 2014)
Risorse per
investimenti
Note
Riorganizzazione
operativa a
seguito di gara ad
evidenza pubblica.
Cura e assistenza
residenziale in
Comunità Alloggio
per persone
affette da AIDS
Potenziamento
del Servizio sotto
il profilo
organizzativo
gestionale
finalizzato a
garantire
interventi
sociosanitari ed
educativi a
soggetti
tossicodipendenti
detenuti nella
Casa Circondariale
di Montorio –
Verona
Riorganizzazione
del servizio
nell’ambito della
prevenzione
selettiva e indicata
dei Centri di
Informazione e
Consulenza
(C.I.C.).
L’attuale modello
di intervento è
orientato al
riconoscimento
negli studenti
delle condizioni di
vulnerabilità per
uso/dipendenza di
sostanze al fine di
avviare un
intervento
precoce per
prevenire e
interrompere l’uso
di sostanze
stupefacenti
Dipendenze
Interventi di
accesso
consulenza e
presa in carico
Altro intervento
Diagnosi e Cura
Interventi
Azienda Ulss20
per
sociosanitari ed
tossicodipendenti
educativi a
soggetti
tossicodipendenti
detenuti
Posti/Utenti
Piano di Zona
2011 - 2015
Interventi
43
Piano di Zona
2011 - 2015
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Dipendenze
*Progetto
JOB in RETE
Potenziamento e
riconversione del
nuovo modello di
Azienda Ulss20
riabilitazione
tramite
reinserimento
socio-lavorativo
integrato
44
Politica /
Politiche
di riferimento
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Posti/Utenti
n.p.
Risorse per la
gestione
corrente
€ 176.000,00
per due anni
(2013-2014) di
cui
€ 87.600,00
assegnati al
privato sociale
Risorse per
investimenti
Note
Obiettivo generale
del progetto:
favorire il
reinserimento
sociale lavorativo
di soggetti con
problemi di
dipendenza da
sostanze di abuso
in carico al
Dipartimento
delle Dipendenze
dell’Ulss20 (Ser.D
1-2-3, servizio di
Alcologia, U.O.
Carcere Comunità
Terapeutiche)
attraverso la
sperimentazione,
l’acquisizione e il
consolidamento
delle abilità sociolavorative utili per
il raggiungimento
dell’autonomia
possibile per
ciascun soggetto.
Il progetto
intende
consolidare e
promuovere un
modello operativo
che favorisca le
collaborazioni tra i
soggetti pubblici e
del privato sociale
*Successivamente l’Azienda Ulss20 ha attivato degli accordi di convenzioni con Enti del privato sociale
accreditati (Coop. Milonga, Coop. La Genovesa, Coop. Gnomi Verdi, Coop. Il Samaritano, Coop. Azalea) per
la realizzazione di parte delle attività del progetto nazionale promosso dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri, denominato RE.LI., al quale si aderisce a livello locale con il progetto “Job in Rete”. (Allegato). In
fase di chiusura del Progetto partirà a regime l’attività istituzionale grazie a fondi aziendali, nel rispetto
della normativa specifica per l’attività in ambito riabilitativo.
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Interventi di
accesso,
consulenza e presa
in carico
Altro intervento
Sperimentazione
Azienda Ulss20
di modalità di
gestione clinica di
soggetti affetti da
ludopatia G.A.P.
(dipendenza da
gioco d’azzardo)
Politica /
Politiche
di riferimento
Posti/
Utenti
Vedi Tabella
80/100
politiche sopra
circa
riportata
50
circa
Isorisorse a
bilancio
Aziendale
Isorisorse a
bilancio
Aziendale
Risorse per
investimenti
Note
Fase sperimentale
di trattamento in
corso di
perfezionamento
continuo. Messa in
rete degli interventi
tra Servizi del
territorio e del
Privato Sociale
sensibilizzato alla
problematica
emergente.
Percorsi educativi
specifici e incontri
di gruppo serali
Sperimentazione di
un modello di
interventi di rete
per la facilitazione
e il sostegno dei
percorsi di
trattamento e
riabilitazione di
utenti in carico ai
Servizi per le
Dipendenze. Messa
in rete degli
interventi tra
Servizi del territorio
e del Privato
Sociale
sensibilizzato alla
problematica
emergente
Dipendenze
Azienda Ulss20
In
*Progetto di
collaborazione
Sistema
con Coop. Soc.
Progetto I.T.
CEIS, Coop. Soc.
Vedi Tabella
Integrazione
La Genovesa,
politiche sopra
Trasversale
Coop. Soc.
riportata
Prevenzione, cura
Comunità dei
e reinserimento
Giovani,
socio-lavorativo.
Fondazione
Exodus
Risorse per la
gestione
corrente
Piano di Zona
2011 - 2015
Azioni innovative. Anno 2014.
*Allegato
III.
PROTOCOLLI
Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 713 del 30/12/2013 del Direttore Generale: Dipartimento
Dipendenze. Attività di Riabilitazione e Reinserimento Sociale (per attività a valere per l’anno 2014).
Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 702 del 19/12/2013 del Direttore Generale: Dipartimento
Dipendenze. Budget anno 2013 e rinnovo impegno di spesa 2014 per assistenza residenziale e
semiresidenziale extraospedaliera a soggetti dipendenti da sostanze d’abuso (a valere per l’anno 2014).
45
Piano di Zona
2011 - 2015
5.
Salute mentale
I.
SINTESI
Le strategie di indirizzo dell’area riviste ai fini dell‘attuale processo di ripianificazione, confermano
pienamente la loro validità ed attualità. In generale si confermano le politiche e gli obiettivi definiti nel
documento di programmazione Piano di Zona 2011-2015 come di seguito elencati:
PRIORITÀ
Salute Mentale
Sensibilizzazione - creazione di
una diversa cultura nei
confronti della malattia
mentale.
POLITICHE
Promuovere la salute mentale nella popolazione generale, soprattutto in
termini di conoscenza.
Ridurre il pregiudizio e lo stigma.
Favorire interventi volti al riconoscimento precoce della malattia.
Favorire percorsi di inclusione sociale e sussidiarietà.
Promuovere l'integrazione con le altre organizzazioni del territorio
pubbliche e private.
Promuovere e monitorare la salute fisica nei pazienti psichiatrici.
Garantire il coinvolgimento dell'utente in tutte le fasi del percorso
diagnostico-terapeutico riabilitativo.
Centratura dei servizi sulla
persona.
Strutturare programmi individualizzati.
Favorire l'accessibilità ai servizi.
Favorire la ricerca in campo clinico (favorire interventi di provata
efficacia).
Favorire l'occupazione e l'inserimento lavorativo.
Favorire la permanenza del paziente nel proprio ambito familiare.
Promuovere attività di socializzazione.
Garantire l'Organizzazione Dipartimentale dei Servizi.
46
Implementazione della rete
delle strutture con finalità
terapeutiche e riabilitative.
Adeguare l'assegnazione alla salute mentale all'interno della spesa
sanitaria complessiva.
Adeguare la rete delle strutture alla DGRV n. 1616/2008.
Ridefinire la dotazione organica dei servizi.
Promuovere l'integrazione con le altre Organizzazioni del territorio
(pubbliche e private).
Compresenza di
multiproblematicità che
interessano aree diverse.
Promuovere interventi finalizzati a fronteggiare: multiproblematicità,
doppia diagnosi, psicopatologia dell'anziano e deterioramenti cognitivi,
trattamenti precoci in età evolutiva.
In particolare le quattro aree di intervento identificate come prioritarie e cioè:
- la necessità di creare una diversa cultura nei confronti della malattia mentale
- il bisogno di centrare i servizi sulla persona e non sulla logica delle strutture
- l’implementazione della rete delle strutture
- un’attenzione particolare alla trasversalità ed alle cosiddette “aree grigie”
si confermano obiettivi prioritari nell’Area, in linea con i mutamenti sociali in essere.
a cura del Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale
Salute Mentale
Il Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale ha inoltre incontrato in due occasioni, il 26/02/2014 ed il
04/03/2014, i rappresentanti del terzo settore delle Cooperative Milonga, Self Help, ed Azalea Blu e
dell’Associazione familiari AITSaM accogliendone le istanze e riportandole al Tavolo Sovradistrettuale il
06/03/2014.
Piano di Zona
2011 - 2015
Le politiche conseguenti fino ad ora messe in atto, finalizzate a ridurre lo ‘stigma’, a favorire la
realizzazione di programmi terapeutici individualizzati, a riorganizzare le strutture prevedendone
l’implementazione e ad integrare i rapporti fra servizi per le situazioni di multi-problematicità, si sono
confermate idonee alle priorità rilevate.
Le scelte operative in atto, in linea con le politiche definite, e le singole azioni intraprese, essendo
condizionate dall’attuale situazione economica e dalla necessità di contenimento della spesa, risultano le
uniche congruenti.
Tra i processi iniziati negli anni precedenti e conclusi nel 2013, si segnala la Programmazione
Interaziendale delle Unità d’Offerta (Strutture Residenziali) non mappate nell’attuale Piano di Zona della
Azienda Ulss20 ma situate nell’Azienda Ulss22, con inserimento straordinario di tali strutture nel Piano di
Zona fino al 2015, come da estratto di Verbale n.11 della Conferenza dei Sindaci del 12/12/2013.
A seguito della programmata chiusura degli OPG, il DISM prosegue nel processo di valutazione,
condivisione e presa in carico delle persone ricoverate attraverso progetti personalizzati riabilitativi e di
re-inclusione sociale.
Il DISM in linea con la normativa regionale DGRV 1749/2013 partecipa al gruppo di lavoro coordinato dalla
Conferenza dei Sindaci dei Comuni del Territorio dell’Azienda Ulss20 nel processo di applicazione delle
nuove linee di indirizzo regionali in materia di compartecipazione alla spesa degli utenti nelle strutture
psichiatriche socio-sanitarie (Verbale n. 9 Conferenza dei Sindaci del 12/12/2013).
Nel 2014, quale azione di mantenimento per la quale sono previste modifiche, prosegue il processo di
riorganizzazione delle nuove unità di offerta acquisite nel 2013 a seguito della riconversione delle
RR.SS.AA. di Marzana (CA est. Le Rose ed Il Cedro e CTRP Il Pesco).
La riorganizzazione di tali strutture comporta l’adeguamento degli standard previsti dalla DGRV n.
1616/2008 e DGRV n. 748/2011 con formazione del personale, adeguamento delle procedure e degli spazi
nelle strutture. Nel 2014, fra le azioni di riconversione e potenziamento è prevista la trasformazione della
CA di Base Fuori C’entro, in CA Estensiva con l’incremento dei posti letto da 12 a 20 e trasferimento di sede
da Montecchia di Crosara a Roncà.
Inoltre è in corso, per l’anno 2014, la programmazione di alcune azioni innovative:
- riconoscimento congruità al Piano di Zona 2011 – 2015 di una CA di base di 10 posti letto e una
Comunità Alloggio Estensiva di 10 posti, da realizzarsi da parte della Fondazione Opera San
Camillo;
- riconoscimento congruità al Piano di Zona 2011 – 2015 di due CA Estensive di 12 posti cadauna a
Cogollo di Tregnago (VR), in corso di realizzazione da parte della Fondazione Pia Opera “Santa
Teresa”;
- riconoscimento congruità al Piano di Zona 2011 – 2015 di tre GAP per 12 posti complessivi della
Cooperativa Sociale Self Help;
- riconoscimento congruità al Piano di Zona 2011 – 2015 di un GAP di 4 posti della Cooperativa
Milonga.
Sempre per il 2014 si è programmata la revisione dei protocolli di collaborazione interdipartimentali
DISM/NPI, DISM/SERD, DISM/Case di Cura Santa Giuliana e Santa Chiara.
47
Piano di Zona
2011 - 2015
II.
TABELLE
Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013.
Interventi
Intervento
residenziale
CTRP
Villa Guardini
Avesa
Soggetto
responsabile
della gestione
IPAB ICISS
Politica /
Politiche
di riferimento
Risorse per la
gestione
corrente
Posti/
Utenti
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Risorse per
investimenti
Cambio gestione da
Cooperativa Farsi
Prossimo a ICISS.
Azione rilevata
dopo la stesura
della
Ripianificazione anno 2013
€ 804.300,49
(dal 01/01/13 al
31/12/13)
20
Note
Salute Mentale
Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013.
Interventi
Interventi
Residenziali
Comunità Alloggio
Modulo Estensivo
“Il Fuori C’entro”
Roncà
Verona
Soggetto/i
Risorse per la
Politica / Politiche Posti/
responsabile/i
gestione
di riferimento Utenti
della gestione
corrente
Cooperativa
Sociale
Monscleda
Implementazione
rete Strutture
20
Risorse per
investimenti
Note
Trasformazione da
Comunità Alloggio
di Base a Comunità
Alloggio Modulo
Estensivo e
aumento di 8 posti
da 12 a 20
Conferenza Sindaci
del 12/12/2013
provvedimento n.
14
€ 255.421,92
(per i 12 posti
attuali dal
01/01/13 al
31/12/13)
Azioni innovative. Anno 2013.
Interventi
48
Interventi
residenziali
Comunità Alloggio
di Base
Via Bresciani
Verona
*Interventi
Residenziali
3 CA di Base
“Hotel Gran Can”
San Pietro In
Cariano
Verona
Soggetto
responsabile
della gestione
Fondazione
Opera San
Camillo
Cooperativa
Sociale Azalea
Politica / Politiche Posti/
di riferimento Utenti
Implementazione
Rete Strutture
Implementazione
Rete Strutture
Risorse per la
gestione
corrente
8
Intervento da
attivare nel
2014/2015.
Risorse
necessarie non
prevedibili al
momento
30
€ 1.001.663,50
(complessivi
per Gran Can e
Le Salette per
circa n. 28
utenti dal
01/01/13 al
31/12/13)
Risorse per
investimenti
Note
Nuova realizzazione
Conferenza Sindaci
12/12/2013
Provvedimento n.
15
Rettifica posti da 10
a 8 Conferenza
Sindaci
17/04/2014
Provvedimento n. 8
Inserimento
straordinario nel
Piano di Zona 20112015 dell’Azienda
Ulss20
Conferenza Sindaci
12/12/2013
Provvedimento n.
11
Soggetto
responsabile
della gestione
Cooperativa
Sociale Azalea
*Interventi
Residenziali
Comunità Alloggio
Modulo Estensivo
“Giubileo 2000”
Palazzolo di Sona
Verona
Cooperativa
Sociale Farsi
Prossimo
*Interventi
Residenziali
CA di Base
San Giuseppe
San Peretto di
Negrar
Verona
Implementazione
Rete Strutture
Risorse per la
gestione
corrente
20
Implementazione
Rete Strutture
20
€ 446.321,17
(per i 15 utenti
attuali dal
01/01/13 al
31/12/13)
Cooperativa
Sociale Giovani Implementazione
Amici Veronesi - Rete Strutture
GAV
10
€. 254.887,78
(dal 01/01/13
al 31/12/13)
Risorse per
investimenti
Note
Inserimento
straordinario nel
Piano di Zona 20112015 dell’Azienda
Ulss20
Conferenza Sindaci
12/12/2013
provvedimento n.
11
Inserimento
straordinario nel
Piano di Zona 20112015 dell’Azienda
Ulss20
Conferenza Sindaci
12/12/2013
provvedimento n.
11
Inserimento
straordinario nel
Piano di Zona 20112015 dell’Azienda
Ulss20
Conferenza Sindaci
12/12/2013
provvedimento n.
11
*La Conferenza dei Sindaci con estratto di verbale n. 11, della seduta del 12/12/2013, ha espresso parere
favorevole all’inserimento, da considerarsi straordinario, a seguito di nota protocollo n. 543735 del
Segretario Regionale per la Sanità, nel Piano di Zona 2011-2015 dell’Azienda Ulss20 delle seguenti
strutture, ubicate nel territorio dell’Azienda Ulss22 con ospiti residenti nel territorio dell’Azienda Ulss 20:
1) le Comunità Alloggio (soggetto gestore Cooperativa Sociale Azalea) site distintamente presso l’Hotel
Gran Can (Comune di S. Pietro In Cariano - Verona) e presso la Locanda Le Salette (Comune di Fumane –
Verona);
2) la Comunità Alloggio Giubileo 2000 (soggetto gestore Società Cooperativa Sociale Farsi Prossimo) sita
nel Comune di Sona (località Palazzolo di Sona) – Verona;
3) la Comunità Alloggio San Giuseppe (soggetto gestore Cooperativa Sociale Giovani Amici Veronesi –
G.A.V.) sita nel Comune di Negrar (località San Peretto di Negrar).
Con parere della Conferenza dei Sindaci del 17/04/2014, provvedimento n. è stato approvata la
trasformazione di Comunità Alloggio di Base a Comunità Alloggio Modulo Estensivo presso “Hotel Gran
Can” della Cooperativa Azalea.
Salute Mentale
*Interventi
Residenziali
2 CA di Base
“Locanda Le
Salette”
Fumane
Verona
Politica / Politiche Posti/
di riferimento Utenti
Piano di Zona
2011 - 2015
Interventi
49
Piano di Zona
2011 - 2015
Salute Mentale
Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2014.
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Interventi
Residenziali
Comunità Alloggio Azienda Ulss20
Modulo Estensivo
DISM
“Le Rose”
Marzana Verona
Implementazione
Rete Strutture
19
Interventi
Residenziali
Comunità Alloggio Azienda Ulss20
Modulo Estensivo
DISM
“Il Cedro”
Marzana Verona
Implementazione
Rete Strutture
19
Implementazione
Rete Strutture
14
Interventi
Residenziali
CTRP
“Il Pesco”
Marzana Verona
Azienda Ulss20
DISM
Risorse per la
gestione
corrente
Politica / Politiche Posti/
di riferimento Utenti
Risorse per
investimenti
Note
Prosegue il
processo isorisorse
di riconversione da
RSA a CTRP/CA Est.
L’importo indicato è
riferito al
1°trimestre in
quanto è in corso
una
riorganizzazione
degli standard
Prosegue il
processo isorisorse
di riconversione da
RSA a CTRP/CA Est.
L’importo indicato è
riferito al
1°trimestre in
quanto è in corso
una
riorganizzazione
degli standard
Prosegue il
processo isorisorse
di riconversione da
RSA a CTRP/CA Est.
L’importo indicato è
riferito al
1°trimestre in
quanto è in corso
una
riorganizzazione
degli standard
€ 509.776,54
(importo
complessivo
per le tre
strutture – Le
Rose, il Cedro,
il Pesco)
Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2014.
Interventi
50
Interventi
Residenziali
CA Modulo
Estensivo
“Hotel Gran Can”
San Pietro
Incariano
Verona
Interventi
Residenziali
CA di Base
Via Tunisi
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di riferimento
Cooperativa Implementazione
Sociale Azalea Rete Strutture
Azienda Ulss20 Implementazione
DISM
Rete Strutture
Posti/
Utenti
Risorse per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
16
Trasformazione di 2
CA di Base a 1 CA
Modulo Estensivo
Conferenza Sindaci
17/04/2014
Provvedimento n. 9
7
Accorpamento di 1
CA (di 4 posti) e 1
GAP (di 3 posti) già
attive in 1 CA di
Base per giovani
pazienti nelle prime
fasi della psicosi
Conferenza Sindaci
17/04/2014
Provvedimento n.
11
Interventi
Residenziali
GAP
Via Capodistria
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di riferimento
Azienda Ulss20 Implementazione
DISM
Rete Strutture
Posti/
Utenti
Risorse per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
Trasformazione da
CA in GAP
Conferenza Sindaci
17/04/2014
Provvedimento n.
11
4
Piano di Zona
2011 - 2015
Interventi
Azioni innovative. Anno 2014.
Interventi
Fondazione
Opera San
Camillo
Politica /
Politiche
di riferimento
Implementazione
Rete Strutture
Interventi
residenziali
Fondazione Pia
Comunità Alloggio
Opera Santa Implementazione
Estensiva
Teresa
Rete Strutture
Cogollo di
Tregnago
(VR)
Interventi
residenziali
Gruppi
Appartamento
Protetti
Verona
Interventi
residenziali
Gruppi
Appartamento
Protetti
Verona
Cooperativa
Sociale Self
Help
Cooperativa
Sociale
Milonga
Implementazione
Rete Strutture
Implementazione
Rete Strutture
Posti/
Utenti
Risorse per la
gestione
corrente
12
Intervento da
attivare nel
2014/ 2015.
Risorse
necessarie non
prevedibili al
momento
24
12
4
Intervento da
attivare nel
2014/ 2015.
Risorse
necessarie non
prevedibili al
momento
Intervento da
attivare nel
2014/2015.
Risorse
necessarie
stimate
€ 172.186,56
(stima su base
annua ai sensi
della DGRV
494/13 – quota
sanitaria max)
Intervento da
attivare nel
2014/ 2015.
Stima Risorse
necessarie €.
57.395,52
(stima su base
annua ai sensi
della DGRV
494/13 – quota
sanitaria max)
Risorse per
investimenti
Note
Conferenza Sindaci
18/03/2014
Provvedimento n. 4
posti 10
Rettifica n. posti da
10 a 12
Conferenza Sindaci
17/04/2014
Provvedimento n. 8
Salute Mentale
Interventi
residenziali
Comunità Alloggio
Estensiva
Via Bresciani
Verona
Soggetto
responsabile
della gestione
Due moduli di 12
posti ciascuno
Conferenza Sindaci
18/03/2014
Provvedimento n. 3
Tre GAP di 4 posti
ciascuno
Conferenza Sindaci
18/03/2014
Provvedimento n. 5
51
Un GAP di 4 posti
Conferenza Sindaci
17/04/2014
Provvedimento n. 7
Piano di Zona
2011 - 2015
Salute Mentale
Interventi
Sostegno
economico
Costituzione del
fondo comune
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di riferimento
Posti/
Utenti
Promuovere
l’integrazione con
le altre
Azienda Ulss20 organizzazioni del
territorio
pubbliche e
private
Risorse per la
Risorse per
gestione
investimenti
corrente
quota pro capite
in fase di
discussione in
Conferenza dei
Sindaci non
ancora stimata
(percentuali
quota sociale da
DGRV n. 494/13:
31% per CA –
27% per CA
Estens. – 37%
per GAP)
Note
In attuazione della
DGRV n. 1749/2013
Compartecipazione
alla spesa sociale
degli inserimenti in
strutture e percorsi
riabilitativi del
Dipartimento di
Salute Mentale
Al fine di illustrare l’Unità di Offerta dell’Area, nell’ anno 2013, si rappresenta nella Tabella sottostante la
tipologia di strutture residenziali dell’Azienda Ulss20.
DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE
SOGGETTO GESTORE
Azienda ULSS 20
Azienda ULSS 20
UNITA' D'OFFERTA
COMUNE
Posti
accreditati
La casa
CTRP
Marzana (VR)
20
Il Pesco
CTRP
Marzana (VR)
14
I.Ci.S.S.
Villa Guardini
CTRP
Verona
20
Farsi Prossimo cooperativa Sociale
Casa Raldon
CTRP
San Giovanni Lupatoto (VR)
12
Farsi Prossimo cooperativa Sociale
Il Cardo
CTRP
Cologna Veneta (VR)
12
Azienda ULSS 20
Il Cedro
Comunità Alloggio Estensive
Marzana (VR)
19
Azienda ULSS 20
Le Rose
Comunità Alloggio Estensive
Marzana (VR)
19
Farsi Prossimo cooperativa Sociale
Giovani Amici Veronesi
Via Prelle
Centro Castagnè
Comunità Alloggio
Comunità Alloggio
Verona
Castagnè (VR)
5
10
Farsi Prossimo cooperativa Sociale
Via Tunisi, 11 - int 2
Comunità Alloggio
Verona
4
Via Capodistria, 7
Comunità Alloggio
Verona
4
Farsi Prossimo cooperativa Sociale
Coop. Soc. a r.l. MONSCLEDA ONLUS
52
STRUTTURE
Fuori C'Entro
Comunità Alloggio
Montecchia di Crosara (VR)
12
Farsi Prossimo cooperativa Sociale
Via Fiumi
Gruppo Appartamento Protetto
Verona
3
Farsi Prossimo cooperativa Sociale
Via Monti Lessini
Gruppo Appartamento Protetto
Verona
4
Azienda ULSS 20
Via San Giacomo
Gruppo Appartamento Protetto
Verona
3
Azienda ULSS 20
Via Tunisi, 11 - int 1
Gruppo Appartamento Protetto
Verona
3
La Pergola
Gruppo Appartamento Protetto
Verona
4
POSTI 168
Cooperativa Sociale PANTA REI
N.persone inserite in altre strutture:
23
N.persone inserite in strutture fuori dal territorio Ulss20 e anche in altre Regioni:
130
FONTE: Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale Azienda Ulss 20
PROTOCOLLI
Conferenza dei Sindaci dell’ambito territoriale dell'Azienda Ulss 20 – Deliberazione n. 9 del 12/12/2013.
D.G.R.V. n. 1749/2013. Linee di indirizzo per la compartecipazione alla spesa sociale degli inserimenti in
strutture e percorsi riabilitativi del Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale. Provvedimenti.
Si delibera la costituzione di un Tavolo di Lavoro incaricato di esaminare le problematiche attinenti alla
nuova disciplina di cui alla DGRV n. 1749/2013 e di indicare le relative soluzioni operative da sottoporre
all’esame della Conferenza stessa.
Piano di Zona
2011 - 2015
III.
Conferenza dei Sindaci dell’ambito territoriale dell’Azienda Ulss 20 – Deliberazione n. 1 del 18/03/2014.
Compartecipazione alla spesa sociale degli inserimenti in strutture e percorsi riabilitativi del
Dipartimento di Salute Mentale (ai sensi della DGRV n. 1749/2013).
Documento di indirizzo conclusivo dei lavori del Tavolo del giorno 28 febbraio 2014, per l’approvazione
del Regolamento previsto dalla DGRV n. 1749/2013.
Salute Mentale
53
Piano di Zona
2011 - 2015
6.
Marginalità sociale
I.
SINTESI
Marginalità Sociale
Le politiche espresse nell’ “Area Marginalità Sociale” vengono confermate nella loro attualità; le azioni
mantengono sostanzialmente invariati gli impegni sia in termini di destinatari che di risorse pubbliche e
private.
Da un punto di vista sociologico non si parla più di senza “fissa” dimora, ma di persone senza dimora in
quanto il termine dimora non viene più inteso nella sua accezione di abitazione, ma in un’ottica più ampia
di contesto di riferimento complessivo per la persona, rispetto alla mancanza del quale le persone si
trovano in condizioni di grave disagio sociale.
A fronte di quanto sopra espresso, il Tavolo Sovradistrettuale ha rivisto alcune terminologie delle priorità e
politiche come di seguito si evidenzia, approvate con provvedimento dell’ Organo di Governo Politico in
allegato.
PRIORITÀ
POLITICHE
Sostenere i processi emancipatori attraverso
percorsi individualizzati anche con
accompagnamento lavorativo per evitare
l'esclusione sociale delle persone senza fissa
dimora.
Favorire l'accoglienza in strutture idonee e
diversificate in base alla tipologia dell'utenza.
Contrasto al rischio di esclusione sociale delle
persone multiproblematiche e senza fissa dimora.
Promuovere interventi per l'aggancio del target e
monitoraggio.
Sostenere interventi di prevenzione dell'esclusione
sociale.
Implementare la rete territoriale.
54
Promuovere intese tra amministrazioni comunali
del territorio riguardo alle iscrizioni anagrafiche dei
soggetti deboli.
Facilitazione all’esercizio dei diritti universalmente
riconosciuti agli esseri umani.
Contrastare la tratta degli esseri umani, e lo
sfruttamento sessuale, e lavorativo e
l’accattonaggio.
Sostenere i rifugiati e i richiedenti asilo.
Contrasto al rischio di esclusione sociale e lavorativa Promuovere gli interventi pubblici e privati atti a
delle persone in esecuzione di pena.
favorire azioni sinergiche carcere – territorio.
Contrasto al fenomeno della violenza di genere sulle Sensibilizzare e informare le donne e l'intera
donne.
cittadinanza sul fenomeno e sui servizi che si
POLITICHE
occupano della violenza.
Costruire e ampliare la rete dei servizi territoriali
(sanitari, sociali, forze dell'ordine) coinvolgendo
anche soggetti informali e servizi non
specificamente dedicati.
Piano di Zona
2011 - 2015
PRIORITÀ
Promuovere e predisporre un piano di formazione
per tutti gli operatori che a vario titolo sul territorio
possono essere interessati e coinvolti nella gestione
dei casi di violenza, al fine di condividere un
vocabolario e delle metodologie comuni.
Per promuovere l’adesione della persona al percorso emancipatorio e lo sgancio dalla dipendenza
assistenzialistica, si utilizzano vari interventi. Attraverso interventi che garantiscano una prima sussistenza,
si hanno le condizioni per poter lavorare con le persone rispetto alla consapevolezza della propria
condizione, che diano quindi senso e finalità emancipatoria ai vari interventi (sostegni economici,
accoglienza residenziale e semiresidenziale, cura e promozione del benessere individuale,
accompagnamenti occupazionali e lavorativi…).
In analogia agli interventi di intervento diretto in strada rivolto a persone che si prostituiscono, si è
ampliato un servizio sperimentale rivolto specificamente al monitoraggio ed emersione di persone
coinvolte in attività di accattonaggio.
Infine, riguardo al contrasto della violenza di genere sulle donne, i principali interventi afferiscono all’area
cittadina che attraverso lo specifico servizio rivolto alla problematica offre consulenza e supporto anche a
donne provenienti da altri comuni. In quest’ambito ci si sta orientando all’attivazione di azioni specifiche
anche per il recupero dei autori di maltrattamento, sulla base di modelli nord europei.
a cura del Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale
Marginalità Sociale
Si sta inoltre tenendo conto dei recenti indirizzi governativi ed europei che rafforzano l’orientamento dei
servizi a superare la dispersione delle risorse in un’ottica di razionalizzazione dell’offerta di servizi in
sussidiarietà da parte della rete territoriale; la promozione attiva dei soggetti che fan parte della rete è
favorita anche dalla partecipazione del personale dei servizi pubblici e privati a offerte formative
congiunte.
Risulta strategicamente efficace la promozione di interventi sia di prevenzione che di aggancio del target
legato alla grave marginalità attraverso una condivisione del progetto individuale, e quindi delle risorse,
con i servizi specialistici al fine dell’implementazione della rete territoriale. La regolarità degli incontri di
collaborazione tra i soggetti che si occupano di grave marginalità, aiuta l’approfondimento e la
condivisione dell’offerta territoriale per una maggiore specializzazione e integrazione reciproca. La varietà
di proposte da parte dei soggetti del Terzo Settore, per i quali si è organizzato un incontro in data
11/03/2014, conferma la coerenza delle politiche definite nel Piano di Zona, che vanno verso il
consolidamento degli interventi territoriali e dimostrano dinamicità nel rispondere al cambiamento sia
della domanda che del pensiero culturale sulla marginalità estrema.
Le azioni messe in atto di recente per la presa in carico dei bisogni legati alla grave marginalità si rivolgono
alla promozione dell’inclusione sociale delle persone attraverso percorsi emancipatori individualizzati.
55
Piano di Zona
2011 - 2015
Marginalità Sociale
II.
TABELLE
Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013.
Interventi
Interventi
domiciliari/
territoriali - Servizi
Territoriali Unità di
strada “Sirio”
Soggetto
responsabile
della gestione
Comune di
Verona
Interventi di
accesso,
consulenza e presa
in carico.
Protezione sociale
art. 18 D. Lgs.
286/98 “Sirio”
Comune di
Verona
Centro antiviolenza
“Petra”
Comune di
Verona
Politica /
Politiche
di riferimento
Posti/
Utenti
Risorse per la
gestione
corrente
Sostenere
interventi di
prevenzione
dell’esclusione
sociale
338
utenti
€ 60.000,00
Modifica nome da “Sirio
Artemide” a “Sirio”
€ 174.557,32
Modifica nome da “Sirio
Artemide” a “Sirio”
€ 98.688,70
Da Area Famiglia,… ad
Area Marginalità Sociale
Costruire e
ampliare la rete
dei servizi
territoriali
(sanitari, sociali,
forze
36
dell’ordine)
utenti
coinvolgendo
anche soggetti
informali e
servizi non
specificamente
dedicati
Costruire e
ampliare la rete
dei servizi
territoriali
(sanitari, sociali,
forze
170
dell’ordine)
utenti
coinvolgendo
anche soggetti
informali e
servizi non
specificamente
dedicati
Risorse per
investimenti
Note
56
Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013.
Interventi
Sostegno
Economico
Retta per
prestazioni
residenziali
Accoglienza minori
stranieri non
accompagnati
Soggetto
responsabile
della gestione
Comune di
Verona
Politica /
Politiche
di riferimento
Posti/
Utenti
Risorse per la
gestione
corrente
Favorire
l’accoglienza in
strutture idonee
46
e diversificate in utenti
base alla
tipologia
dell’utenza
€ 300.000,00
Risorse per
investimenti
Note
Da progetto a servizio
Interventi
Sostegno
economico
Retta per
prestazioni
residenziali
Accoglienza
invernale
temporanea
Sostegno
economico
Retta per
prestazioni
residenziali
“La casetta”
Verona
Progetto “CLARA”
un territorio in rete
contro la violenza
sulle donne
Comune di
Verona
Comune di
Verona
Politica /
Politiche
di riferimento
Sostenere i
processi
emancipatori
46
attraverso
utenti
percorsi
individualizzati….
Sostenere
interventi di
prevenzione
dell’esclusione
sociale
Comune di
Verona
Favorire
l’accoglienza in
strutture idonee
e diversificate in
base alla
tipologia
dell’utenza
Comune di
Verona
Favorire
l’accoglienza in
strutture idonee
e diversificate in
base alla
tipologia
dell’utenza
Comune di
Verona
Posti/
Utenti
Costruire e
ampliare la rete
dei servizi
territoriali
(sanitari, sociali,
forze
dell’ordine)……
n.p.
Risorse per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
€ 60.000,00
Marginalità Sociale
Interventi per
l’integrazione
sociale dei soggetti
deboli o a rischio
Spazio diurno
femminile e
Laboratorio “Caffè
bijoux”
Interventi
domiciliari/territori
ali - Servizi
territoriali Unità di
strada
Soggetto
responsabile
della gestione
Piano di Zona
2011 - 2015
Azioni innovative. Anno 2013.
€ 20.000,00
69
posti
€ 82.402,00
n.p.
€ 30.000,00
n.p.
€ 175.000,00
Presso: Ostello ex
Monastero S.
Chiara,
Casa protezione
della Giovane,
via Pigna 7
Asilo Notturno
Viale del Lavoro
Verona
57
Piano di Zona
2011 - 2015
Marginalità Sociale
58
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di riferimento
Progetto di
benessere
“HOUSING FIRST”
contro la
marginalità
estrema
l’esperienza
responsabile della
casa e del lavoro
Comune di
Verona
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Progetto di
Sistema
“Contro la
marginalita'
estrema: una rete
per Verona”
Comune di
Verona
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Progetto di
Sistema
“VOCI INVISIBILI”
Comune di
Verona
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Posti/
Utenti
n.p.
n.p.
n.p.
Risorse per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
In partnership con
la cooperativa
Comunità dei
Giovani, ente
proponente, in rete
con altre
associazioni del
Terzo Settore
veronese e
padovano, nonché
con il Comune di
Padova. Non sono
previsti oneri per
l'amministrazione
comunale
In partnership con
la cooperativa
Comunità dei
Giovani, ente
proponente, in rete
con altre
associazioni del
Terzo Settore
veronese. Non sono
previsti oneri per
l'amministrazione
comunale
In partnership con
la cooperativa
Azalea. Il progetto
si pone come
obiettivo la
realizzazione di
strategie di
intervento per il
contatto con le
potenziali vittime di
tratta e grave
sfruttamento che
esercitano attività
di prostituzione al
chiuso. Non sono
previsti oneri per
l'amministrazione
comunale
Comune di
Verona
Interventi di
accesso,
consulenza e presa Comune di San
in carico
Giovanni
Supporto
Lupatoto
all’inserimento
lavorativo
a mezzo vaucher
Politica /
Politiche
di riferimento
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Posti/
Utenti
Risorse per la
gestione
corrente
Note
In partnership con
la Regione Veneto Assessorato Flussi
Migratori - ente
proponente, in rete
con gli Enti Locali e
con gli Enti del
privato Sociale
Accreditati in
interventi specifici
rivolti alle vittime di
sfruttamento ed
accattonaggio
(Comune di
Venezia, Comune di
Vicenza, Comune di
Rovigo, Comune di
Padova, Regione
Friuli Venezia
Giulia, Associazione
Interculturale
Etnoblog,
Università di
Padova, Provincia
autonoma di
Bolzano Alto Adige,
Equality
Cooperativa Sociale
Onlus, Centro
Caritas
dell'Arcidiocesi di
Udine, Nuovi Vicini
onlus, Comunità dei
giovani,
Associazione
Volontarius
onlus). Trattasi di
un progetto
realizzato con fondi
europei a valere sul
"Programma di
prevenzione e lotta
contro il crimine
2007-2013”
n.p.
9
Risorse per
investimenti
€ 3.000,00
Sono pervenute 97
richieste di cui 9
sono state
soddisfatte
Marginalità Sociale
Progetto
STOP FOR-BEG
Soggetto
responsabile
della gestione
Piano di Zona
2011 - 2015
Interventi
59
Piano di Zona
2011 - 2015
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Interventi di
accesso,
Comune di San
consulenza e presa
Giovanni
in carico
Lupatoto
Supporto
all’inserimento
lavorativo
Politica /
Politiche
di riferimento
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Posti/
Utenti
Risorse per la
gestione
corrente
7
€ 2.800,00
Posti/
Utenti
Risorse per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
Prevedono
formazione e
tutoraggio a mezzo
di tirocini sociali,
selezionati 13 casi
di cui 7 attivati
Azioni innovative. Anno 2014.
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Marginalità Sociale
Interventi di
accesso,
consulenza e presa Comune di San
in carico
Martino Buon
Supporto
Albergo
all’inserimento
lavorativo
a mezzo vaucher
III.
Politica /
Politiche
di riferimento
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
7
€ 25.000,00
Risorse per
investimenti
Note
Persone in carico ai
servizi sociali che
vengono adibite
temporaneamente,
tramite vaucher a
piccole
manutenzioni sul
territorio comunale
(da gennaio)
PROTOCOLLI
Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 240 del 14/04/2011 del Direttore Generale. Accordo di
collaborazione tra Azienda Ulss 20 di Verona e il Comune di Verona. Progetto “TABIT: UNA RETE PER
VERONA. Servizi integrati per l’inclusione sociale delle persone in estrema povertà e/o senza dimora,
vittime di grave sfruttamento e in una condizione di area penale esterna” (L.R. n. 41/97; Legge n.
328/2000, art. 28; Protocollo d’intesa Ministero Giustizia e Regione del Veneto 3 aprile 2003). L'Accordo di
collaborazione tra Azienda Ulss 20 di Verona e il Comune di Verona per il progetto TABIT anno 2010,
stipulato in data 14/06/2011, è ancora valido, in quanto si intende rinnovato con tacito assenso nel caso
di proseguimento del progetto. Dal 2011 la Regione Veneto ha stanziato fondi solo per gli interventi a
favore di persone in estrema povertà e/o senza dimora e vittime di grave sfruttamento di cui alla L.R.
41/97 e la Legge n. 328/2000.
60
Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 75 del 07/02/2013 del Direttore Generale. Servizio
Integrazione Lavorativa attività SIL anno 2013. Provvedimenti. (Dato non inserito nella Ripianificazione Anno 2013).
Protocollo d'intesa denominato "Protocollo d'intesa per la costituzione di una Task Force
Interistituzionale per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto
della violenza nei confronti delle fasce deboli" promosso e organizzato dalla Prefettura che ha coinvolto
diversi enti ed istituzioni (Ministero dell'Interno, Prefettura, Comune di Verona, Procura della
Repubblica di Verona, Questura di Verona, Comando Provinciale dei Carabinieri di Verona, Comando
Provinciale della Guardia di Finanza di Verona, Azienda Universitaria Ospedaliera Integrata, Direzione
Generale Ulss 20 Verona, Direzione Generale Ulss 21 Legnago, Direzione Generale Ulss 22 Bussolengo,
Osservatorio Nazionale per la Violenza Domestica) sottoscritto in data 31/10/2013.
Piano di Zona
2011 - 2015
7.
Immigrazione
I.
SINTESI
A conferma dell’attualità delle priorità e politiche si evidenzia l’impegno delle Amministrazioni e
degli operatori di settore per favorire l’accesso delle persone immigrate residenti al sistema di
welfare veneto e l’integrazione delle stesse nel tessuto sociale, ad esempio attraverso sportelli
sociali tematici, servizi di mediazione culturale e sociale, realizzazione di percorsi formativi
comuni per dipendenti pubblici e privati che lavorano con persone straniere.
a cura del Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale
Immigrazione
In generale si confermano le priorità e le politiche definite nel documento di programmazione Piano di
Zona 2011-2015 come di seguito elencate:
PRIORITÀ
POLITICHE
Promuovere l'integrazione sociale e lavorativa delle
persone straniere immigrate.
Attivare azioni tese a permettere l’accesso al
welfare da parte dei cittadini immigrati.
Promuovere l'accessibilità al sistema sanitario anche
territoriale.
Favorire l'integrazione con famiglie portatrici di
linguaggi e culture diversi in situazione di fragilità.
Promuovere interventi di supporto scolastico.
II.
TABELLE
61
Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013.
Interventi
Progetto SPRAR
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di riferimento
Comune di
Verona /CIR
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
Posti/
Utenti
363
Risorse per la
gestione
corrente
€ 270.000,00
Risorse per
investimenti
Note
Azione trasferita
da Area
Marginalità Sociale
ad Area
Immigrazione
Piano di Zona
2011 - 2015
Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013.
Interventi
Soggetto
responsabile
della gestione
Politica /
Politiche
di riferimento
Posti/
Utenti
Risorse per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
Politica /
Politiche
di riferimento
Posti/
Utenti
Risorse per la
gestione
corrente
Risorse per
investimenti
Note
Azioni innovative. Anno 2013.
Immigrazione
Interventi
Progetto
PERCORSI DI
INTEGRAZIONE
Soggetto
responsabile
della gestione
Comune di
Verona
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
n.p.
€ 12.000,00
Politica /
Politiche
di riferimento
Posti/
Utenti
Risorse per la
gestione
corrente
In partnership con
l’Associazione CIR
(Consiglio Italiano
per i Rifugiati)
Il progetto si pone
l’obiettivo di
favorire percorsi di
integrazione di
richiedenti e titolari
di protezione
internazionale
attraverso la
predisposizione di
interventi specifici
di assistenza socio
economica sul
territorio del
Comune di Verona
e di Roma
Azioni innovative. Anno 2014.
Interventi
62
Interventi di
accesso,
consulenza e presa
in carico
Sportelli sociali
tematici
Progetto sportello
per stranieri
Soggetto
responsabile
della gestione
Comune San
Martino Buon
Albergo
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
n.p.
€ 11.600,00
Risorse per
investimenti
Note
Sportello con
finalità di
informazione,
consulenza,
orientamento,
accompagnamento
all’inserimento
sociale, mediazione
linguistica e
culturale.
Il progetto è in fase
di approvazione e
avvio
PROTOCOLLI
Protocollo costitutivo della Comunità di pratica veneta sul diritto d'asilo (29/12/2009) tra Comuni di
Padova, Rovigo, Verona, Vicenza, Sant'Orso e Montebelluna, IPAB Opere Riunite Buon Pastore, le
Cooperative sociali Coges, La Famiglia, Villaggio Globale, Gruppo R, Il Sestante, Porto Alegre e Panta Rei, la
Cooperativa "Una Casa per l'Uomo", l'Associazione "Il mondo nella città" e il Consiglio Italiano per i
rifugiati di Verona. Il suddetto protocollo è stato rinnovato (Decisione di Giunta Comunale n. 96/2013
del 23/01/2013).
Piano di Zona
2011 - 2015
III.
Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 642 del 05/12/2013 del Direttore Generale. “Ufficio di
mediazione linguistico interculturale. Prosecuzione anno 2014”. Deliberazione n. 725 del 13/12/2012 del
Direttore Generale.
Immigrazione
Approvazione della “Scheda Piano Territoriale per l’Integrazione Parte I “Azioni di Formazione”e Parte II
“Azioni di Integrazione Sociale e Scolastica Annualità 2012 (anno scolastico 2013-2014)” (Conferenza dei
Sindaci dei Comuni del territorio dell'Azienda ULSS n. 20- Deliberazione n. 2 del 25/06/2013) tra
Conferenza dei Sindaci dei 36 Comuni del territorio dell'Azienda Ulss n. 20 e Ufficio Scolastico XII di Verona
e l’Istituto Comprensivo n. 11 di Verona CTP distribuiti sul territorio di Verona e Provincia, Istituti
Scolastici della Provincia di Verona. Convenzioni con i soggetti attuattori: Centro Rete Tinte, Cooperativa
Sociale Azalea, Associazione Stella, Associazione Le Fate. Il Piano prevede anche una quota riservata alle
associazioni di stranieri iscritte al Registro regionale ai sensi dell'art. 7 della L.R. 9/90, pari a 19.780,00
euro. Contributi, a seguito di bando pubblico con presentazione di progetti, vengono assegnati alle
seguenti associazioni (Annualità 2012): Il sorriso di Ilham, Associazione Stella, Terra dei popoli, Nigerian
Women Association, Consiglio Islamico di Verona, Le Malve di Ucraina, Associazione Marocchina di Verona.
Protocollo d’intesa attuativo delle iniziative e degli interventi - Fondo Europeo per l’integrazione di
cittadini di Paesi terzi 2007-2013 (FEI) - Azione 5, anno 2012, prog. 103377 - “Famiglie, generatività
sociale e mediazione interculturale. Il ruolo attivo degli stranieri”. Tra: COMUNE DI VERONA, AZIENDA
Ulss 20, Associazione TERRA DEI POPOLI, Società Cooperativa STUDIO GUGLIELMA RICERCA E
CREAZIONE SOCIALE, Cooperativa sociale AZALEA a r.l., Società Cooperativa sociale MULTI VALORI,
Associazione di carità SAN ZENO onlus, Istituto DON CALABRIA – Casa San Benedetto.(06/02/2014).
Protocollo d'intesa tra CIR - Comune di Verona - e la rete RIRVA (Rete Italiana per il Rimpatrio
Volontario Assistito), rappresentata dal capofila Idee in Rete, sottoscritto in data 02/08/2012 e valido
fino al 30/06/2013, per la gestione dell'Antenna Regionale RIRVA in Veneto. (Decisione di Giunta
Comunale n. 1487/2012 del 11/07/2012).
Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 193 del 03/04/2014 del Direttore Generale. Protocollo di
intesa per interventi di integrazione sociale e scolastica.
63
Piano di Zona
2011 - 2015
8.
Trasversale
I.
SINTESI
Il Gruppo di Coordinamento Tecnico conferma quanto già emerso in sede di Relazione Valutativa
sostenendo l’attualità delle priorità e delle politiche come di seguito riportate:
PRIORITÀ
Trasversale
Garantire al cittadino l’accesso unitario alle
prestazioni sociali e socio sanitarie al fine di
orientarlo e agevolarlo nelle scelte.
POLITICHE
Adottare specifiche strategie comunicative per
migliorare l’informazione e facilitare l’accessibilità ai
servizi sociali e socio sanitari.
Sostenere il credito e il reddito.
Sostenere l'accesso ai servizi.
Evitare il rischio di emarginazione sociale dei
cittadini colpiti dalla crisi economica.
Sostenere l'inserimento lavorativo.
Sostenere i cittadini nelle difficoltà legate alle spese
per l'abitazione (locazioni, utenze).
64
Garantire l'uniformità di erogazione sul territorio di
interventi e servizi.
Avviare azioni per il monitoraggio delle attività di
costruzione o rafforzamento della rete dei servizi
(es. protocolli, regolamenti, buone prassi, ecc.).
Facilitare la mobilità per i cittadini che usufruiscono
di spazi pubblici.
Migliorare l’accessibilità per i cittadini e i turisti agli
spazi della città attraverso l’abbattimento delle
barriere architettoniche.
Sostenere l'importanza della conoscenza continua
dei bisogni del territorio.
Promuovere la collaborazione fra i soggetti che
partecipano con risorse proprie all’attuazione delle
azioni previste dal Piano di Zona.
Attivare strumenti di ricerca e analisi dei bisogni del
territorio (Flussi informativi).
Incrementare le opportunità di relazione e aiuto
reciproco tra i cittadini.
Sviluppare il senso di solidarietà tra le persone
attraverso lo scambio di attività, servizi, saperi e
conoscenze.
Riduzione del rischio di ospedalizzazioni prolungate
e ripetute in pazienti con malattie gravi.
Potenziare il supporto alle famiglie e alla rete nei
casi di persone con malattie impegnative croniche
e/o con prognosi severa.
Trasversale
II.
Piano di Zona
2011 - 2015
In ottemperanza a quanto previsto dal documento sulle disuguaglianze in salute, quale allegato A alla DGR
della Regione del Veneto n. 2944/12 recante “Approvazione delle linee di indirizzo relative alle
disuguaglianze in salute ad integrazione del documento regionale di indirizzo (DGR n. 2082/2010) per la
trasversalità tra le aree” ed in coerenza con le sopra esposte priorità e politiche del Piano di Zona riferite a
questa Area, sono state poste in essere azioni di promozione e coerentemente sono stati adottati
comportamenti per il contrasto delle disuguaglianze in salute.
Il suddetto documento/allegato A persegue come obiettivo prioritario la “promozione dell’accesso da
parte di tutti i cittadini alle prestazioni dei servizi socio-assistenziali e sanitari affinché le disuguaglianze
sociali non diventino diseguaglianze nell’accesso alle informazioni e ai servizi”.
Nello specifico, in conformità alla politica di settore nello sviluppare il senso di solidarietà tra le persone
attraverso lo scambio di attività, servizi, saperi e conoscenze, il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN)
dell’Azienda Ulss20 di Verona, in collaborazione con il Comune di Verona e altri partner, ha organizzato
nella giornata Mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre 2013) un evento formativo e di sensibilizzazione
sul tema della sostenibilità alimentare anche in riferimento ai nuovi scenari legati alla crisi economica e
alle fasce deboli della popolazione.
Con DGRV n. 2726 del 24/12/2012 la Regione Veneto ha assegnato all’Azienda Ulss20 un finanziamento
per la realizzazione del progetto “Individuazione delle disuguaglianze in salute e creazione di conseguenti
modelli di azioni di sorveglianza e di contrasto” finalizzato ad individuare e monitorare le disuguaglianze
nell’accesso agli screening oncologici femminili e in particolare al percorso dello screening citologico con
l’impegno per la stessa Azienda di siglare specifiche convenzioni.
Nonostante l’assenza di risorse specifiche dedicate a quest’Area di intervento, si è previsto di mantenere
tutte le attività esistenti nell’anno precedente - tra le quali lo Sportello Integrato, il Punto Unico di Accesso
ai Servizi Sociali, l’Informahandicap, il Trasporto, l’Amministratore di Sostegno, il S.I.L. ecc. - e di
promuovere la realizzazione, a isorisorse, di azioni di promozione dell’accesso ai Servizi Socio-assistenziali
e Sanitari pianificate e realizzate in sinergia tra i Servizi dell’Azienda Ulss20, gli Enti locali del territorio e il
privato sociale.
Le attività più rilevanti hanno lo scopo di assicurare l’accesso all’informazione relativa ai Servizi Socio
Sanitari e Sociali attivi nel territorio dell’Azienda Ulss20 e già presenti nella programmazione del Piano di
Zona 2011-2015 al fine di favorire la fruizione degli stessi.
TABELLE
Si riportano di seguito le azioni di contrasto alle disuguaglianze in salute adottate nell’anno 2013/2014.
Azioni innovative. Anno 2014.
Interventi
*Progetto di
sistema
Centrale
Operativa
Territoriale
C.O.T.
Soggetto
responsabile
della gestione
Azienda Ulss20
Politica /
Politiche
di riferimento
Vedi Tabella
politiche sopra
riportata
* Centrale Operativa Territoriale
Posti/
Risorse per la
Utenti gestione corrente
€ 1.180.000,00
Risorse per
investimenti
Note
Parziale contributo
di Fondazione
Cariverona
(COT).
La programmazione regionale, definita dal Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016 approvato con L.R.
Veneto n. 23/2012, è finalizzata alla ridefinizione dei modelli assistenziali, nell’intento di adeguare il
Sistema ai cambiamenti socio-epidemiologici e, al contempo, di introdurre elementi innovativi sulla scorta
delle migliori pratiche realizzate localmente, perseguendo obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità.
I nuovi bisogni assistenziali, l’aumento delle patologie cronico-degenerative collegate all’aumento
dell’aspettativa di vita e delle disabilità, impone una ridefinizione dei percorsi di cura, il potenziamento
dell’assistenza territoriale, in un’ottica di sempre maggiore integrazione socio-sanitaria. Tutto questo può
realizzarsi attraverso azioni di impiego appropriato delle risorse professionali, unite ad una revisione dei
modelli operativi dell’organizzazione sanitaria.
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Piano di Zona
2011 - 2015
Trasversale
66
La D.G.R. Veneto n. 2271 del 10/12/2013 recante “Nuove disposizioni in tema di organizzazione delle
aziende UU.LL.SS.SS. e ospedaliere. Linee guida per la predisposizione del nuovo atto aziendale, per
l’organizzazione del Dipartimento di prevenzione e per l’organizzazione del Distretto socio sanitario.
Articolo 3, comma 1 bis e articolo 7 bis, comma 1 del D.Lgs. 502/1992 e s.m. e i.. L.R. 29 giugno 2012, n.
23”, stabilisce l’attivazione in ogni azienda ULSS di una Centrale Operativa Territoriale (COT),
interconnessa con la rete dei servizi distrettuali e funzionale a tutte le UU.OO. territoriali e le forme
associative della Medicina Convenzionata.
La Centrale Operativa rappresenta l’elemento cardine dell’organizzazione territoriale in quanto svolge una
funzione di coordinamento della presa in carico dell’utente “protetto” nonché di raccordo fra i soggetti
della rete assistenziale. Rappresenta, infatti, lo strumento di raccolta e classificazione del
problema/bisogno espresso, di attivazione delle risorse più appropriate, di programmazione e
pianificazione degli interventi attivando i soggetti della rete assistenziale, tutelando le transizioni da un
luogo di cura all’altro o da un livello clinico/assistenziale all’altro.
Le principali tipologie di interventi sono:
- il coordinamento della transizione (dimissione) dei pazienti ricoverati in Ospedale verso il trattamento
temporaneo o residenziale o domiciliare protetto;
- il coordinamento della presa in carico dei pazienti in assistenza domiciliare protetta e delle eventuali
transizioni verso altri luoghi di cura o altri livelli assistenziali;
- il coordinamento della transizione (ammissione/dimissione) e sorveglianza sulla presa in carico dei
pazienti ricoverati presso le strutture di ricovero intermedie;
- la sorveglianza sulla presa in carico dei pazienti in assistenza residenziale definitiva o semiresidenziale.
I soggetti coinvolti alla realizzazione della COT sono il personale distrettuale e ospedaliero, i
medici/pediatri di famiglia e medici di continuità assistenziale, il personale delle strutture di ricovero
intermedie, nonché delle strutture residenziali e semiresidenziali e il personale del Comune (Servizi
Sociali)/Familiari di pazienti protetti e critici.
Per quanto riguarda il funzionamento la Centrale Operativa Territoriale, attiva h24 e 7 giorni su 7, è
supportata da un call center aziendale attivo h24 con numero unico in grado di ricevere chiamate e, sulla
base di precisi criteri di triage telefonico, di coordinare le azioni per fornire una soluzione/risposta alle
richieste. La stessa, operando in stretta integrazione con l’equipe delle cure domiciliari e delle cure
palliative attraverso l’interfaccia con i Punti Unici di Accesso (PUA) distrettuali, è in grado di intercettare i
bisogni di cure e/o di assistenza garantendo la continuità dell’assistenza interfacciandosi con l’Ospedale,
con le strutture di ricovero intermedie - quali l’Hospice, l’Ospedale di Comunità e l’Unità Riabilitativa
Territoriale - e le strutture residenziali, con i medici/pediatri di famiglia, con i medici di continuità
assistenziale, con le cure domiciliari e con la Centrale del SUEM 118.
L’Azienda Ulss20 intende attivare la Centrale Operativa Territoriale (COT), con caratteristiche adeguate
alle sue dimensioni territoriali, alla complessità dei servizi socio-sanitari presenti nel territorio e alla
programmazione prevista nel prossimo biennio.
Pertanto, la COT aziendale
 sarà dotata di numero telefonico unico, con registrazione vocale delle chiamate e tracciabilità
informatica degli interventi effettuati;
 sarà interconnessa informaticamente con sistema informatico in uso per la gestione dell’attività
domiciliare e residenziale per l’alimentazione della graduatoria per le strutture residenziali per
anziani, la relativa anagrafica di tale strutture e la relativa situazione dell’occupazione dei posti
letto in tempo reale;
 sarà dotata del sistema di gestione informatica degli ingressi nelle strutture di cure intermedie
(Ospedali di Comunità e Unità di Riabilitazione Territoriale) con visualizzazione in tempo reale dei
posti letto disponibili;
 sarà in grado di visualizzazione le valutazioni effettuate dalla UVMD (Unità di valutazione
multidimensionale distrettuale) con l’introduzione della SVAMA informatizzata, integrata al
Fascicolo Socio-Sanitario Elettronico (FSE);
 potrà visualizzare le valutazioni strumentali telematiche, che saranno installate nelle principali
strutture residenziali e negli ospedali di Comunità, sia per la trasmissione a distanza dell’ECG
(telecardiologia), che per l’effettuazione dei principali esami di laboratorio (POC - Point of care).
La COT coordinerà pertanto gli interventi effettuati attraverso i PUA, dislocati nelle 4 sedi principali
distrettuali dell’Azienda Ulss20, monitorando l’effettiva presa in carico e il tempestivo intervento degli
Sportello Integrato presso il Distretto Socio Sanitario n. 3 - Punto Unico di Accesso presso il Distretto
Socio Sanitario n. 4 - Sportello Sì presso il Comune di Verona.
Trasversale
Tenuto conto delle molteplici e complesse domande che pervengono ai Servizi e della necessità di
supporto richiesto dalle famiglie e dagli anziani nei casi di complessità assistenziale, si sono attivate
collaborazioni fra Servizi Sociali, Sportelli e Patronati al fine di orientare ed assistere in modo appropriato
gli utenti rispetto ai bisogni e alle richieste di accesso al sistema di interventi/sussidi/certificazioni,
riducendo così le disuguaglianze delle condizioni di salute.
Il Punto Unico di Accesso ai Servizi Sociali e Socio-sanitari e lo Sportello Integrato, dislocati nel territorio,
sono stati istituiti e messi a disposizione dei cittadini che intendono ottenere informazioni in merito a
diritti ed eventuali opportunità. Questi servizi, ormai consolidati, garantiscono e facilitano l’accesso alla
rete dei servizi socio-sanitari, promuovendo la semplificazione delle procedure (nel rispetto dei principi di
semplificazione, trasparenza e pari opportunità nell'accesso), l'unicità del trattamento dei dati e
l'integrazione nella gestione del caso. Il diretto contatto con le persone assistite permette di dare risposte
con azioni mirate ed interventi più attenti o ad indirizzare le persone verso i servizi tramite il
rafforzamento della rete e l’uso di buone prassi tra operatori di enti diversi. Accanto a questa dimensione,
volta a favorire un buon funzionamento del lavoro di rete, si realizza una dimensione più propriamente
organizzativa. Essa consiste nel coordinare le risorse formali e informali presenti sul territorio al fine di
evitare sovrapposizioni e salvaguardare le specificità funzionali ottimizzando così l’impatto sul disagio.
Quindi attraverso quest’attività di informazione, lettura della domanda, consulenza, orientamento della
persona e della famiglia svolta dagli operatori, la comunità partecipa in modo attivo e diretto alla
realizzazione di servizi e interventi.
Piano di Zona
2011 - 2015
operatori, sia medici che infermieri. Tali PUA saranno collegati informaticamente con la COT, avendo
accesso ai data base da loro alimentati quotidianamente.
Amministratore di sostegno
L’Amministratore di Sostegno, quale figura giuridica istituita con la Legge n. 6/2004, consiste in una delle
priorità di intervento e contestualmente in una politica di intervento del Piano di Zona in Area Disabilità.
Tale istituto di tutela giuridica avente la finalità di salvaguardare la capacità residua per un protagonismo
della persona disabile, in questi anni è stato attivato nel nostro territorio per aiutare le persone prive in
tutto o in parte di autonomia, favorendo la comunicazione tra i vari operatori della rete, quali i Servizi
Sociali, i Volontari, gli Utenti e il Giudice Tutelare.
Area Famiglia, Infanzia, Adolescenza, Minori in condizioni di disagio e Giovani.
Al fine di contrastare le disuguaglianze in materia di salute nell’Area Famiglia, Infanzia, Adolescenza,
Minori in condizioni di disagio e Giovani sono state realizzate attività di informazione dirette a
sensibilizzare le problematiche di salute della donna, dei minori e delle famiglie, nonché degli immigrati.
Da anni la programmazione di azioni condivise tra i vari enti della nostra comunità ha permesso di
promuovere pratiche di inclusione e integrazione tra e con le famiglie della nostra collettività e le famiglie
straniere, in collaborazione con il Tavolo dell’Area Immigrazione del Piano di Zona 2011-2015.
Nell’anno 2013 i consultori e i comuni si sono attivati in difesa dei diritti dei minori e dell’affido (si vedano
al riguardo i progetti nell’Area Famiglia). In particolare, la priorità definita “Protezione e tutela di minori
appartenenti a famiglie multiproblematiche o in situazioni di rischio o pregiudizio ha visto la
partecipazione dell’Area Famiglia ai diversi Tavoli di Protocollo - quali il Tavolo Tribunale Civile, il Tavolo
Prefettura, il Tavolo Tribunale Minori - tra Istituzioni e Servizi presenti sul nostro territorio.
Riconosciuto come obiettivo primario il “Contrasto al fenomeno della violenza di genere sulle donne”, il
Ministero delle Pari Opportunità ha approvato il progetto denominato “CLARA” per la prevenzione della
violenza sulla donna, che ha visto la realizzazione nell’anno 2013 di quattro linee progettuali finalizzate ad
istituire:
- percorsi per l’autonomia abitativa e lavorativa delle donne vittime di violenza ospiti della casa
rifugio e in contatto con i punti di ascolto decentrati
- punti di ascolto decentrati
- servizio maltrattanti
- famiglie “affidatarie” per la pronta accoglienza.
67
Piano di Zona
2011 - 2015
Area Salute Mentale
Sono attivi sul territorio Appartamenti Protetti quali strutture che consentono di favorire l'autonomia e
l'inclusione sociale dell’utenza psichiatrica nella comunità.
Marginalità Sociale
L’impegno è stato quello di diffondere correttamente le informazioni sui diritti dei cittadini, in particolare
di quelli appartenenti alle fasce deboli e a rischio emarginazione, dando maggiore visibilità agli sportelli di
Segretariato Sociale.
In questa sede si ritiene opportuno richiamare le priorità e le politiche così come aggiornate nell’Area
specifica.
Banco Alimentare
Trasversale
L’Associazione Banco Alimentare del Veneto, strutturata come Comitato nel 1993, nel 2001 è diventata
Associazione di volontariato e dal 16 Aprile 2003 è registrata come Onlus avente sede legale e operativa in
Verona.
L’Associazione recupera le eccedenze alimentari e le ridistribuisce a strutture caritative che, in Veneto, si
occupano di assistenza e di aiuto ai poveri ed agli emarginati. Per effetto dell’attuale crisi economica
l’ente sta assistendo una diversa utenza costituita dai “nuovi” poveri quali famiglie monogenitoriali,
monoreddito o con reddito costituito dalla pensione minima. A tal riguardo, è tuttora vigente una scrittura
privata tra il Comune di Verona e l’Associazione per sostenere, potenziare e qualificare l’attività svolta
dall’associazione stessa finalizzata alla distribuzione di alimenti alle persone indigenti del territorio
comunale. In particolare viene realizzata un’indagine presso tutti gli enti convenzionati per il monitoraggio
e la valutazione dello stato di povertà delle famiglie residenti nel Comune di Verona. Inoltre, è tuttora in
corso il progetto denominato “Una risposta alle nuove povertà“ che prevede la realizzazione di interventi
mirati a contrastare le rilevanti conseguenze derivanti dalle “nuove povertà” tali da impedire un livello di
vita accettabile nella società in cui si vive, caratterizzato dall’assenza di relazioni sociali a causa della
prolungata privazione di reddito e delle risorse economiche di sostentamento.
Servizio Integrazione Lavorativa (S.I.L.)
68
Il Servizio Integrazione Lavorativa è un’unità operativa dell’Azienda Ulss20 che realizza le proprie attività e
funzioni nell’ambito dei distretti socio sanitari.
Il SIL promuove iniziative volte a favorire e realizzare l’integrazione sociale e lavorativa di persone disabili
(iscritte alle liste previste dall’art. 8 della Legge n. 68/1999) in collaborazione con il Servizio Collocamento
Mirato dell’Amministrazione Provinciale e di persone svantaggiate ossia pazienti in trattamento
psichiatrico e con problematiche di dipendenza, segnalate dai Servizi sia del Dipartimento di Salute
Mentale sia del Dipartimento delle Dipendenze dell’Azienda Ulss20, attraverso opportuni strumenti di
mediazione.
Il SIL, costituito da una equipe di operatori sociali con una formazione specifica nel campo
dell’integrazione lavorativa, realizza interventi di valutazione, orientamento, formazione, mediazione e
consulenza ad utenti ed aziende per favorire l’incontro domanda-offerta nel mercato del lavoro.
Suddetto Servizio, col sostenere il processo di ingresso, reinserimento e permanenza nel mondo del lavoro
delle persone a rischio di esclusione sociale, permette di far acquisire alle stesse un’identità lavorativa
attraverso Percorsi Formativi Individualizzati.
Lo stesso realizza progetti di integrazione sociale che consentono la permanenza in un contesto sociale e
lavorativo a persone la cui disabilità sia tale da non consentire un inserimento occupazionale.
L’inserimento costituisce, soprattutto in questi casi, un importante strumento socio-riabilitativo
alternativo rispetto ad altri interventi di carattere assistenziale (quali prestazioni economiche, inserimenti
in strutture protette e assistenza domiciliare).
Nel perseguire gli obiettivi generali, il SIL privilegia le azioni dirette a potenziare l’autonomia sociale e
lavorativa sino al raggiungimento del pieno sviluppo della persona svantaggiata contro il rischio di
emarginazione. A tale scopo il Servizio coinvolge gli attori del mondo del lavoro, la collettività nonché le
Piano di Zona
2011 - 2015
forze sociali (sia pubbliche che private) al fine di contrastare processi di discriminazione nei confronti delle
persone svantaggiate e favorire la reale accettazione delle diversità, così promuovendo una cultura
dell’integrazione.
In sintesi a quanto sopra esposto, il S.I.L. persegue obiettivi specifici quali:
- potenziare nei soggetti disabili e svantaggiati l’autonomia sociale e lavorativa per il raggiungimento del
pieno sviluppo della persona, contrastando il rischio di emarginazione;
- favorire l’acquisizione di un’identità lavorativa, socialmente accettata, mediante l’assegnazione o la
riappropriazione di un ruolo all’interno del sistema produttivo;
- promuovere iniziative volte alla formazione e all’integrazione sociale e lavorativa di persone disabili e
svantaggiate in un’ottica di intervento globale sulla persona in collaborazione con i servizi specialistici;
- coinvolgere gli attori del mondo del lavoro e della disabilità del territorio attraverso lo sviluppo di
strategie e la formalizzazione di intese e protocolli con enti pubblici e privati finalizzati alla creazione di
opportunità formative e lavorative;
- promuovere e attivare forme di collaborazione e sensibilizzazione tra i vari soggetti afferenti al mercato
del lavoro.
Trasversale
a cura dei Referenti dei Settori di intervento
III.
PROTOCOLLI
Provincia di Verona: Deliberazione di Giunta provinciale n. 64 del 14/01/2011. Modifica ed integrazione
alla deliberazione della Giunta provinciale n. 154 dello 01/07/2010 ad oggetto “Approvazione del progetto
di costituzione di un fondo di garanzia per l’erogazione di un prestito d’onore nei confronti dei lavoratori
subordinati o para subordinati in difficoltà a causa della crisi economica”. Comuni aderenti: Comune di
Verona, Comune di Belfiore, Comune di Fumane, Comune di Grezzana, Comune di Isola della Scala,
Comune di Legnago, Comune di Ronco all’Adige, Comune di San Bonifacio, Comune di Sant’Ambrogio di
Valpolicella, Comune di Sona, Comune di Valeggio sul Mincio (in vigore sino al 31/12/2014).
Comune di Verona Servizi Sociali - Deliberazione Giunta comunale n. 481 del 16/12/2009 - Accettazione
del contributo concesso dalla Fondazione Cariverona per la realizzazione del Progetto denominato “Una
risposta alle nuove povertà” e relativi adempimenti attuativi.
Comune di Verona - Deliberazione Giunta comunale n. 47 del 23/02/2011. “Approvazione protocollo
d’intesa per l’attivazione di un sistema integrato di intermediazione sociale per la distribuzione dei
prodotti dell’Associazione Banco Alimentare del Veneto Onlus”. Scrittura privata tra Comune di Verona e
l’Associazione Banco Alimentare del Veneto Onlus in Verona.
Protocollo d'intesa (15/09/2010) tra Amministrazione del Comune di San Giovanni Lupatoto e le
Organizzazioni Sindacali Unitarie.
Comune di Verona - Deliberazione Giunta comunale n. 191 del 24/06/2009 - Legge Regionale del Veneto n.
23/2006 recante “Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale. Inserimento
lavorativo di persone svantaggiate e deboli – Convenzionamento con le cooperative sociali di cui all’art. 1,
comma 1, lettera b), della Legge n. 381/1991”.
A tale atto di indirizzo è seguita l’approvazione del Progetto “Intervento per il fronteggiamento della crisi
economica attraverso l’inserimento lavorativo di persone adulte e over 50 e la valorizzazione del sistema
della cooperazione sociale” e l’accettazione da parte del Comune di Verona del contributo di € 400.000,00
della Fondazione Cariverona per il medesimo Progetto (Deliberazione Giunta comunale n. 417 del
69
Piano di Zona
2011 - 2015
10/10/2010), con la successiva stipula di convenzioni con diverse cooperative sociali in vari ambiti di
intervento sul territorio.
Conferenza dei Sindaci dell’ambito territoriale dell'Azienda Ulss 20 – Deliberazione n. 2 del 27/01/2011.
“Piano di Zona 2011-2015. Approvazione”. Accordo di programma per il Piano di Zona 2011-2015 tra
Azienda ULSS 20 di Verona e i Comuni della Conferenza dei Sindaci dell’ambito territoriale dell'Azienda
Ulss 20.
Procedura dell’Azienda Ulss 20 – prot. 7972 del 12/ 07/2006. “Segnalazioni di disagio sul territorio ed
intervento dei Servizi”.
Protocollo d’Intesa tra Comune di Verona, Azienda Ulss 20, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata,
Umana SPA per la Formazione e l’accompagnamento al lavoro di Assistenti Familiari (in vigore sino al
26/02/2014).
Trasversale
Azienda Ulss 20 , Azienda Ulss 21, Azienda Ulss 22, Azienda Ospedaliera Università Integrata. Diagnosi e
terapia di Asma e BPCO: sintesi delle più recenti linee guida.
Azienda Ulss 20 di Verona - Deliberazione n. 378 del 28/06/2012 del Direttore Generale. Protocollo di
collaborazione tra Dipartimenti dell'Azienda Ulss 20 per la presa in carico di utenti multiproblematici.
Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 596 del 18/10/2012 del Direttore Generale. Approvazione
procedura per la presa in carico del paziente con mielolesione in dimissione protetta tra l’Azienda
Ospedaliera Universitaria Integrata Verona, l’Ospedale classificato Sacro Cuore Don Calabria di Negrar ( VR)
e l’Azienda Ulss 20 di Verona. (Nella Ripianificazione Anno 2013 in Area Persone Anziane).
Procedura per la presa in carico in dimissione protetta dall'Ospedale al Territorio del paziente ventilatore
dipendente (VAM) (2005) tra Azienda Ospedaliera e Azienda Ulss 20 di Verona. (Nella Ripianificazione
Anno 2013 in Area Persone Anziane).
Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 802 del 28/12/2012 del Direttore Generale. “Attività di cure
palliative. Provvedimenti anno 2013”. – Deliberazione n. 735 del 30/12/2013 del Direttore Generale.
“Attività di cure palliative. Provvedimenti anno 2014”. (Nella Ripianificazione Anno 2013 in Area Persone
Anziane).
Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 207 del 09/04/2009 del Direttore Generale. Approvazione
procedura per la presa in carico del paziente con grave cerebrolesione acquisita, in dimissione protetta tra
Azienda Ospedaliera "Istituti Ospitalieri di Verona", Ospedale Classificato Sacro Cuore Don Calabria di
Negrar e Azienda Ulss 20 di Verona. (Nella Ripianificazione Anno 2013 in Area Persone Anziane).
Protocollo di gestione del paziente in assistenza domiciliare respiratoria.
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Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 466 del 12/09/2013 del Direttore Generale. Percorso
diagnostico – terapeutico integrato per il paziente affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) tra
centro diagnosi SLA dell’ AOUI di Verona e il Dipartimento Riabilitativo dell’Azienda Ulss 20 di Verona.
Piano di Zona
2011 - 2015
Allegati
71
72
Allegati
Piano di Zona
2011 - 2015
Piano di Zona
2011 - 2015
Allegati
73
CONFERENZA DEI SINDACI DEI COMUNI DI
ALBAREDO D’ADIGEARCOLEBADIA CALAVENABELFIORE
BOSCOCHIESANUOVABUTTAPIETRACALDIEROCASTEL D’AZZANO
CAZZANO DI TRAMIGNACERRO VERONESECOLOGNA VENETA
COLOGNOLA AI COLLIERBEZZOGREZZANAILLASI
LAVAGNOMEZZANE DI SOTTOMONTECCHIA DI CROSARA
MONTEFORTE D’ALPONEPRESSANARONCÀROVERÈROVEREDO DI GUÀ
SAN BONIFACIOSAN GIOVANNI ILARIONESAN MAURO DI SALINE
SAN GIOVANNI LUPATOTOSAN MARTINO BUON ALBERGO
SELVA DI PROGNOSOAVETREGNAGOVELO VERONESEVERONA
VERONELLAVESTENANOVAZIMELLA
a cura di
Ufficio del Piano di Zona
Azienda ULSS 20
Tel. 045-9287076 - Fax 045-9287022
E-mail: [email protected]
www.ulss20.verona.it