Conferenza dei Sindaci dei Comuni del territorio dell'Azienda ULSS 20 Piano di Zona 2011 - 2015 Ripianificazione – Anno 2014 1 approvato con Deliberazione n. 4 del 17/04/2014 Piano di Zona 2011 - 2015 Ripianificazione – Anno 2014 Piano di Zona 2011 - 2015 A cura di: Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale dell’Azienda Ulss20 Ufficio Piano di Zona dell’Azienda Ulss20 Coordinatori dei Tavoli Sovradistrettuali. Si ringraziano i Comuni della Conferenza dei Sindaci e le Unità Operative dell’Azienda Ulss20 e tutti gli altri Uffici e Servizi. Un particolare ringraziamento all’U.O.C. Servizio Qualità ed Accreditamento dell’Azienda Ulss20 per il prezioso contributo. 2 Sommario Introduzione 5 1. Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani 9 I. SINTESI ........................................................................................................................ 9 II. TABELLE..................................................................................................................... 11 III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 15 2. Persone anziane 17 I. SINTESI ...................................................................................................................... 17 II. TABELLE..................................................................................................................... 18 III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 26 3. Disabilità 28 I. SINTESI ...................................................................................................................... 28 II. TABELLE..................................................................................................................... 34 III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 39 4. Dipendenze 40 I. SINTESI ...................................................................................................................... 40 II. TABELLE..................................................................................................................... 42 III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 45 5. Salute mentale 46 I. SINTESI ...................................................................................................................... 46 II. TABELLE..................................................................................................................... 48 III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 53 6. Marginalità sociale 54 I. SINTESI ...................................................................................................................... 54 II. TABELLE..................................................................................................................... 56 III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 60 7. Immigrazione 61 I. SINTESI ...................................................................................................................... 61 II. TABELLE..................................................................................................................... 61 III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 63 8. Trasversale 64 I. SINTESI ...................................................................................................................... 64 II. TABELLE..................................................................................................................... 65 III. PROTOCOLLI.............................................................................................................. 69 Allegati : Provvedimento di approvazione da parte dell’Organo di Governo Politico delle modifiche di Priorità e Politiche – Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizioni di disagio, giovani e Area Marginalità Sociale. Allegati su CD Rom Area Dipendenze: Allegati n. 3 Piano di Zona 2011 - 2015 Sommario 3 4 Piano di Zona 2011 - 2015 Introduzione 2011 - 2015 La presente ripianificazione è raccordata con gli strumenti di programmazione adottati dall’Azienda Ulss20 ed in particolare con la relazione valutativa, al fine di aggiornare il Piano di Zona 2011-2015, approvato dalla Conferenza dei Sindaci e recepito rispetto ai programmi di intervento delle aree tematiche previste dalla DGRV del 26/01/2010 n. 157 recante “Approvazione delle Linee Guida Regionali sui Piani di Zona (L. n. 328/2000, LL.RR. n. 56/1994, n. 5/1996, n. 11/2001, DGR n. 1764/2004, DGR n. 1560/2006, DGR n. 3702/2006, DGR 1809/2009)”. Con nota regionale n. 30142 del 23 gennaio 2014 la Direzione Regionale Servizi Sociali ha richiesto ai territori di aggiornare la programmazione annuale del Piano, definendo le previsioni per l'anno 2014. Il documento di ripianificazione conferma anche per l’anno in corso le scelte strategiche compiute in sede di programmazione quinquennale e, con esse, i bisogni individuati, le priorità assegnate e le politiche proposte all’inizio del processo di pianificazione. Contestualmente, anche alla luce dell’andamento del 2013, il documento presenta le novità avvenute nello scorso anno e gli eventuali adeguamenti delle azioni di mantenimento, potenziamento o riconversione e di innovazione per l’anno 2014, e laddove possibile, l’aggiornamento delle risorse economiche da impiegare a sostegno delle stesse. Le linee guida, in particolare, prevedono la declinazione annuale delle azioni di intervento e l'allocazione delle risorse economiche che sostengono l'attivazione e il mantenimento degli interventi programmati. A tal riguardo si evidenzia la difficoltà, sia da parte degli Enti Pubblici che degli Enti Gestori, a predisporre l’aggiornamento del documento di piano per la ripianificazione in quanto i dati di consuntivo generalmente non sono disponibili prima del mese di giugno. Il regolare svolgimento dell’attività di pianificazione trova, inoltre, come limiti la non obbligatorietà delle risposte da parte degli interlocutori, la scarsa partecipazione ai tavoli tematici nonché l’assenza di notizie certe in merito all’assegnazione di risorse per l’anno corrente. Sul piano organizzativo è stata realizzata la possibilità di accesso ad un sistema sperimentale di monitoraggio del Piano da parte dei diversi interlocutori attraverso la realizzazione di una piattaforma informatica di raccolta dati intesa come l’insieme delle modalità per la produzione e gestione delle informazioni contenute nello stesso, in particolare l’adeguamento per la parte economico-finanziaria e per i principali indici operativi e gestionali. Grazie alla creazione del citato progetto sperimentale si è potuto portare a termine la raccolta dati in area Ulss 20 e quindi predisporre invio flusso dati al soggetto tecnico incaricato dalla Regione Veneto. Costituisce elemento di valore l’elaborazione di dati validati direttamente dagli stakeholder. Il nuovo sistema di raccolta consente, infatti, innumerevoli vantaggi quali: - la propedeuticità per i comuni che dovrebbero perseguire le disposizioni già da tempo anticipate dalla Regione Veneto; - l’impiego del personale sgravato dal mero inserimento di dati e impegnato nell’attività di verifica e controllo; - la conseguente riduzione del margine di errore nella trascrizione manuale dei dati; - la partecipazione del Terzo Settore alla fase del monitoraggio, al fine di poter estendere l’attività in una logica di tipo incrementale verso quei soggetti che fino ad oggi non sono entrati nella mappatura in maniera efficace, rendendo non confrontabile il dato. La ripianificazione degli interventi sociali e socio sanitari dell’ambito territoriale dell’Azienda Ulss20 è il frutto del percorso di confronto con i soggetti che intervengono nelle varie fasi di programmazione attraverso le loro rappresentanze ai tavoli tecnici di area. L’attività di ripianificazione contribuisce perciò a rendere il Piano di Zona uno strumento di programmazione coerente con le strategie di indirizzo che in questi anni si sono incentrate sulla individuazione degli obiettivi prioritari, essenziali e realisticamente sostenibili per ogni area di intervento, sulle azioni di riorganizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociosanitari e sociali, sul perfezionamento delle metodologie operative nonché sull’esame dei processi di integrazione sociosanitaria (istituzionali, gestionali, professionali). Il presente documento intende perseguire, inoltre, azioni di sistema dichiarate per il quinquennio e rafforzare in particolare alcune strategie utili a confermare i processi di continuo miglioramento dei servizi e del sistema nel suo complesso. In particolare, in Area Disabilità e in Area Salute Mentale l’Azienda Ulss20 ha riscontrato la necessità di effettuare una rilettura delle azioni residenziali e semiresidenziali previste dal Piano di Zona 2011 - 2015 Introduzione 5 Piano di Zona 2011 - 2015 Introduzione 6 Piano di Zona. Si è ritenuto, in sostanza, necessario dare avvio ad un'analisi del sistema di offerta al fine di verificarne la sostenibilità sia complessiva sia per le singole strutture alla luce del reale bisogno socio assistenziale del territorio. Si ritiene in questo modo poter valutare l’eventuale implementazione dei posti di ogni singola unità in armonia con l’insieme del sistema di offerta complessivo. In particolare, il percorso di revisione delle unità di offerta residenziale si è reso necessario per il Distretto Socio Sanitario n. 4 a seguito dell’esigenza di identificare tipologie che tengano conto della storicità degli inserimenti, delle progettualità e relative valutazioni fatte attraverso la riclassificazione degli utenti e riesame dei piani socio sanitari assistenziali con definizione del livello di gravità degli ospiti (SVaMDi - UVMD), dei bisogni territoriali, della mission delle strutture e della congruità con la programmazione. Dunque gli elementi caratterizzanti del documento sono: - il collegamento con le politiche definite in sede di programmazione; - un orientamento ai portatori di interesse, innanzitutto i cittadini e gli utenti dei servizi, finalizzato ad incentivare una cultura della partecipazione attiva alle iniziative messe in atto dai comuni, dall’Azienda Ulss20, dal terzo settore e da tutti gli altri attori rilevanti delle politiche sociali del territorio; - un’impostazione finalizzata all’attualizzazione del sistema dell’offerta sociale con particolare riguardo agli Enti Locali così come indicato dalla Regione. Le fasi di riprogrammazione Il processo di ripianificazione 2014 è stato avviato già dai primi giorni di gennaio, seguito dalla nota Prot. n. 30142 del 23 gennaio 2014 inviata dalla Direzione Regionale dei Servizi Sociali. Pertanto, si è proceduto a trasmettere a tutti i componenti dei Tavoli Sovradistrettuali una comunicazione sul processo di ripianificazione in atto. In seguito il Direttore dei Servizi Sociali dell’Azienda Ulss20 ha convocato il Gruppo di Coordinamento Tecnico al fine di concordare le modalità di attivazione dei Tavoli Sovradistrettuali e dare avvio al confronto con i vari componenti sui contenuti della ripianificazione. L’elaborazione del documento di ripianificazione 2014 ha previsto varie fasi di lavoro. Il Gruppo di Coordinamento Tecnico ha sostanzialmente confermato quanto considerato in sede di relazione valutativa ovvero le scelte fatte in sede di programmazione quinquennale. L'individuazione dei bisogni, le priorità assegnate e le politiche proposte hanno trovato piena conferma per tutte le aree tematiche di intervento anche in sede di ripianificazione per il 2014 ad eccezione dell’Area Famiglia, Infanzia, Adolescenza, Minori in condizioni di disagio e Giovani per cui sono state individuate nuove politiche a favore dei minori, adolescenti e giovani. Sono stati organizzati degli incontri dedicati con il Terzo Settore e successivamente sono stati convocati i Tavoli Sovradistrettuali; a partire dalla disamina della ripianificazione anno 2013 e della relazione valutativa - annualità 2012 è stata effettuata un’analisi delle azioni inserite nella programmazione verificando l’eventuale conferma delle stesse anche per il 2014, ovvero la loro modifica o integrazione con nuove azioni di potenziamento, di riconversione, di innovazione o concluse. Parallelamente è stato organizzato un incontro con i responsabili delle unità organizzative dei servizi sociali dell’Azienda Ulss20 al fine di informare gli stessi sul processo in corso e di aggiornare come anzidetto i contenuti del Piano di Zona. L’Ufficio di Piano, grazie alla fattiva collaborazione di tutti i Servizi, ha raccolto i dati economici necessari per la predisposizione della previsione anno 2014. Successivamente i dati di utenza, costo e finanziamento, verificati e organizzati, sono stati inseriti nelle tabelle di sintesi e precisamente nella Tabella A - Risorse per area e tipologia di intervento e nella Tabella B - Fonti di finanziamento per area di intervento. L’Ufficio, come per l’anno precedente, ha provveduto alla ricognizione dei protocolli/accordi di programma attinenti ai vari ambiti, attraverso la verifica dello stato di attuazione, realizzazione e acquisito nuovi atti documentali attivati tra soggetti pubblici e privati perfezionati nell’anno trascorso che vanno ad aggiornare e completare quanto già contenuto nel Piano di Zona. Si precisa che all’interno dell’Area di riferimento i nuovi protocolli sono evidenziati in grassetto. Alla conclusione del lavoro compiuto dai tavoli, l’Ufficio Piano di Zona ha provveduto a redigere il documento con le principali variazioni intervenute rispetto alla pianificazione prevista dal Piano di Zona 2011-2015. Il contenuto è stato condiviso con tutti i presenti ai tavoli tematici e successivamente, a ciascuno di loro è stato restituito il documento definitivo. La ripianificazione 2014 è stata approvata dalla Conferenza dei Sindaci in data 17/04/2014. Il documento è stato poi recepito dall’Azienda Ulss20 con propria delibera n. 240 del 30/04/2014 ed inviato alla Direzione Regionale dei Servizi Sociali per il previsto parere di congruità. Piano di Zona 2011 - 2015 Le tabelle A - Risorse per area e tipologia di intervento e B - Fonti di finanziamento per area di intervento, parte fondamentale del presente documento e di seguito riportate, sintetizzano quanto già reso in sede di relazione valutativa. Le stesse confermano l’impegno di risorse per l’anno 2014 intese “al netto” della percentuale di aumento ISTAT, fatta eccezione per le strutture residenziali e semiresidenziali Area Persone Anziane e Area Disabilità per le quali sarà riservato un successivo momento di valutazione e aggiornamento, a seguito del completamento della rilevazione da parte dell’Osservatorio Regionale Politiche Sociali. Tabella A - Risorse per area e tipologia di intervento INTERVENTI DI ACCESSO, CONSULENZA E PRESA IN CARICO (€) INTERVENTI DI SOCIALIZZAZI ONE, PREVENZIONE, INFORMAZIONE, AZIONI DI SISTEMA (€) ANZIANI 1.283.551,40 1.720.051,49 8.876.605,11 DIPENDENZE 9.569.336,51 70.817,00 217.425,00 INTERVENTI DOMICILIARI/ TERRITORIALI INTERVENTI RESIDENZIALI (€) (€) 88.120.046,48( *) INTERVENTI SEMIRESIDENZIALI (€) SOSTEGNO ECONOMICO (€) Totale Risorse per Area di Intervento 2.448.988,56 (*) 60.779.959,53 163.229.202,63 3.712.475,00 13.669.369,51 8.740.236,29 (*) 14.884.153,03 48.970.136,27 25.916.401,66 13.031.585,70 50.058.776,94 DISABILITÀ 1.570.543,64 661.168,16 8.371.826,66 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI, GIOVANI 4.456.818,81 1.139.918,61 2.424.077,65 3.089.974,51 IMMIGRAZIONE 358.623,01 180.101,56 13.457,29 46.206,49 393.302,75 991.691,10 MARGINALITÀ 598.526,91 172.011,24 64.852,00 620.093,76 5.000,00 606.361,86 2.066.845,77 SALUTE MENTALE 487.730,33 1.250.056,05 1.452.080,55 662.901,77 4.518.439,55 8.371.208,25 TRASVERSALE 744.581,21 2.360.481,36 3.223.084,16 100.286.758,7 8 290.580.314,57 Totale Risorse per tipologia di intervento 117.617,45 404,14 19.069.711,82 4.061.685,51 21.218.703,9 0 108.070.610, 28 37.872.844,28 Tabelle A e B 99.316,00 14.742.208,49( *) (*) Tali risorse economiche non comprendono i dati che l’Osservatorio regionale dovrà trasferire all’interno dell’applicativo Piano di Zona. Tabella B - Fonti di finanziamento per area di intervento Fin. Regione (€) Fin. comune (€) Fin. Fondi stat. eUE (€) Fin. utenza (€) Fin. privati (€) Fin. altri enti pubb. (€) Altro fin. privati (€) Totale Risorse per Area di Intervento ANZIANI 96.934.744,93 19.959.056, 17 - 46.078.598,39 25.324,75 96.149,19 135.329,14 163.229.202,57 DIPENDENZE 13.624.628,00 44.534,51 - 207,00 - € 0,00 0,00 13.669.369,51 31.171.186,86 13.060.935, 58 19.461,00 3.710.038,24 110.221,01 231.641,66 666.651,92 48.970.136,27 3.093.637,01 33.950.105, 23 371.880,6 2 11.304.165,57 578.326,31 172.785,48 523.605,72 50.058.776,94 248.366,08 481.554,94 MARGINALITÀ 231.085,77 1.380.507,6 5 232.733,0 8 133.655,8 5 SALUTE MENTALE 8.242.372,52 49.806,37 TRASVERSALE 1.599.716,91 1.623.367,2 5 Totale Risorse per fonte di finanziament o 155.145.738,08 70.549.867, 70 757.730,5 5 DISABILITÀ FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI, GIOVANI IMMIGRAZION E - 1.695,00 27.342,00 0,00 991.691,10 207,00 233.173,50 0,00 88.216,00 2.066.845,77 - 79.029,36 - 0,00 0,00 8.371.208,25 - - - 0,00 0,00 3.223.084,16 527.918,33 1.413.802,7 8 290.580.314,57 61.172.245,56 948.740,57 N.B. Nel quadro riassuntivo (Tabella B) la somma “Totale finanziamenti” è superiore alla somma del dettaglio dei finanziamenti perché alcuni stakeholder hanno inserito solo il totale dei finanziamenti senza i relativi dettagli. Inoltre, le risorse economiche nelle Tabelle A e B non tengono conto di eventuali finanziamenti in conto capitale e dei progetti. 7 Piano di Zona 2011 - 2015 Suddivisione per Ente Gestore Si precisa che i dati relativi sia alle UDO (servizi residenziali e semi-residenziali) sia alle ICP (rette) potrebbero risultare duplicati – e in tal senso la Regione Veneto ne terrà conto in fase di elaborazione a livello regionale – in quanto i dati sono stati inseriti secondo quanto disposto dal suddetto ente. Inoltre, la riorganizzazione dei centri diurni per persone disabili potrebbe generare rispetto ai valori rappresentati nelle tabelle A e B degli scostamenti di costo. Suddivisione delle fonti di finanziamento per ente gestore TERZO SETTORE finanziamenti regione (€) finanziamenti comune (€) finanziamenti fondi statali e UE (€) finanziamenti fondi da utenti (€) Finanziamenti privati (€) finanziamen ti altri enti pubblici (€) finanziamenti altri enti privati (€) Totale Risorse per Area di Intervento (€) ANZIANI 42.385.469,68 6.533.554,71 - 44.472.409,27 5.928,75 2.712,54 134.329,14 93.534.404,09 DIPENDENZE 1.500,00 0,00 - - - 0,00 0,00 1.500,00 DISABILITÀ 6.216.760,84 1.111.190,26 19.461,00 1.586.203,19 102.901,01 37.863,48 666.651,92 9.741.031,70 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI, GIOVANI 63.254,49 1.811.641,18 126.602,31 7.514.125,43 466.282,31 42.230,30 523.605,72 10.612.012,74 IMMIGRAZIONE 0,00 19.892,88 - - - 25.647,00 0,00 45.539,88 MARGINALITÀ 0,00 0,00 - - 49.300,00 0,00 88.216,00 137.516,00 SALUTE MENTALE 800.882,00 14.589,00 - 77.429,36 - 0,00 0,00 892.900,36 TRASVERSALE 49.232,00 87.270,30 - - - 0,00 0,00 136.502,30 Totale Risorse per fonte di finanziamento 49.517.099,01 9.578.138,33 146.063,31 53.650.167,25 624.412,07 108.453,32 1.412.802,78 115.101.407,07 ULSS20 Fin. regione (€) Fin. comune (€) Fin. Fondi statali (€) Fin. utenza (€) fin privati (€) Fin. Altri enti pubb. (€) Altro finanziamenti privati(€) Totale Risorse per Area di Intervento (€) ANZIANI 47.875.991,38 - - - - 0,00 - 47.875.991,38 DIPENDENZE 13.622.172,00 - - - - 0,00 - 13.622.172,00 DISABILITÀ 24.411.786,01 10.321.117,93 - 2.011.341,85 - 150.061,18 - 36.894.306,97 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI, GIOVANI 2.231.029,52 1.176.175,09 116.512,00 - - - - 3.523.716,61 IMMIGRAZIONE 79.591,99 - - - - - - 79.591,99 SALUTE MENTALE 7.440.444,24 - - - - - - 7.440.444,24 TRASVERSALE 47.709,31 - - - - - - 47.709,31 Totale Risorse per fonte di finanziamento 95.708.724,45 11.497.293,02 116.512,00 2.011.341,85 - 150.061,18 - 109.483.932,50 Fin. regione (€) Fin. comune (€) Fin. Fondi statali (€) Fin. utenza (€) fin privati (€) Fin. Altri enti pubb. (€) Altro finanziamenti privati (€) Totale Risorse per Area di Intervento (€) 6.673.283,8 7 13.425.501,46 - 1.606.189,12 19.396,00 93.436,65 1.000,00 21.818.807,10 956,00 44.534,51 - 207,00 - 0,00 0,00 45.697,51 DISABILITÀ 542.640,01 1.628.627,39 - 112.493,20 7.320,00 43.717,00 0,00 2.334.797,60 FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA, MINORI, GIOVANI 799.353,00 30.962.288,96 128.766,31 3.790.040,14 112.044,00 130.555,18 0,00 35.923.047,59 IMMIGRAZIONE 168.774,09 461.662,06 232.733,08 - 1.695,00 1.695,00 0,00 866.559,23 MARGINALITÀ 231.085,77 1.380.507,65 133.655,85 207,00 183.873,50 0,00 0,00 1.929.329,77 1.046,28 35.217,37 - 1.600,00 - 0,00 0,00 37.863,65 1.536.096,95 - - - 0,00 0,00 3.038.872,55 49.474.436,35 495.155,24 5.510.736,46 324.328,50 269.403,83 1.000,00 65.994.975,00 COMUNI E UNIONI COMUNI 8 ANZIANI DIPENDENZE SALUTE MENTALE TRASVERSALE Totale Risorse per fonte di finanziamento 1.502.775,6 0 9.919.914,6 2 Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Piano di Zona 2011 - 2015 1. I. SINTESI PRIORITÀ POLITICHE Diversificare gli interventi di protezione e tutela del minore. Promuovere azioni di sistema: protocollo percorso Protezione e tutela di minori appartenenti a famiglie post-partum tra Azienda Ospedaliera Universitaria multiproblematiche o in situazioni di rischio o Integrata, Azienda ULSS n.20 e Comuni. pregiudizio. Approvare e implementare l'atto di programmazione come previsto dalla DGRV n. 2416/2008. Diversificare le risposte diurne di sostegno e di affiancamento ai minori ed ai loro genitori per agevolare un percorso di crescita adeguato. Sostegno ai diritti e alle opportunità dell’infanzia e dell’adolescenza. Promuovere azioni e servizi a sostegno dei diritti alla partecipazione, all’espressione, al gioco, alla cultura, al benessere, al contatto con l’ambiente naturale dei bambini e degli adolescenti. Promuovere e attuare servizi e iniziative a favore dei giovani. Rendere omogenei sul territorio dell’Azienda Ulss20 ed incrementare gli interventi socio sanitari a favore dei minori con disagio psicosociale. Valorizzazione dell’istituzione familiare nelle diverse funzioni (sociale, riproduttiva, educativa, economica). Sostenere la genitorialità e la natalità e promuovere gli interventi per favorire le relazioni tra famiglie e tra generazioni. 9 Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani In generale il Tavolo Sovradistrettuale, riunitosi per la stesura del documento di ripianificazione, ha attestato quanto definito nel Piano di Zona 2011-2015. Si è evidenziata comunque la necessità di rivedere alcune priorità e relative politiche a seguito del rientro dell’Area Giovani nel Tavolo Sovradistrettuale “Area Famiglia”. Al fine di dare unità e coerenza all’impianto complessivo si sono proposte le modifiche nella tabella di seguito riportata, approvate con provvedimento dell’ Organo di Governo Politico in allegato. Piano di Zona 2011 - 2015 PRIORITÀ POLITICHE Promuovere interventi di sostegno/ sgravi di ordine economico e tariffario. Sostenere le famiglie monogenitoriali. Promuovere azioni di sistema: costruzione di protocolli tra ospedali e servizi territoriali per la gestione dei casi di difficoltà materna verso la nascita. Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Diritti e opportunità per gli adolescenti e i giovani. Rischio Prevenzione di comportamenti devianti negli adolescenti (alcool, sostanze, fumo, dipendenza da gioco ed uso eccessivo della tecnologia digitale). Rischio Prevenzione di comportamenti psicopatologici negli adolescenti (bullismo, scompensi alimentari, condotte suicidarie o parasuicidarie). Problematiche afferenti la sfera affettiva e sessuale. Carenza di spazi per i giovani (spazi fisici, virtuali, dedicati, di ascolto, di accompagnamento e conoscenza). Promuovere e attuare servizi e iniziative a favore dei giovani. Accompagnare gli adolescenti verso l'età adulta prevenendo rischi di devianza e/o psicopatologici, anche attraverso progetti di prevenzione primaria e secondaria. Creare un protocollo di intesa tra tutti i servizi e agenzie che si occupano di adolescenti in situazione di disagio per la programmazione e la realizzazione in rete di interventi di prevenzione sostegno e cura (in particolare per le patologie di tipo psichiatrico e delle dipendenze). Mantenere i servizi dedicati e sostenere l'utilizzo da parte di adolescenti e giovani di spazi e strumenti, anche attraverso adeguati strumenti di informazione. Promuovere politiche coordinate per favorire l'autonomia dei giovani. Valorizzare le forme consultive e di rappresentanza. 10 Necessità di rappresentanza giovanile nella costruzione della comunità locale, di formazione all'impegno sociale e alla cittadinanza attiva. Incentivare azioni a favore dell'impegno dei giovani nel volontariato. Facilitare la fruizione di esperienze all'estero. Accogliere e orientare le opportunità formative e lavorative. Difficoltà Opportunità di inserimento lavorativo/ formativo e abbandono scolastico. Promuovere progettualità per il recupero scolastico anche per il mantenimento/ attivazione di abilità sociali. Continua per l’anno 2014 la partecipazione ai seguenti progetti aziendali: Genitori più Disuguaglianze di salute Baby friendly Hospital e Baby friendly Community; ed inoltre la partecipazione ai progetti di rete: Violenza sulle donne: Progetto C.L.A.R.A. del Comune di Verona Bisogni educativi e risorse nel ciclo di vita delle famiglie: progetto di ricerca in collaborazione con Università Cattolica, Don Calabria, Centro Pastorale Familiare. Contributo Consultori Progetto Europeo FEI (Fondo europeo per l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi). Piano di Zona 2011 - 2015 Il Comune di Verona partecipa con altre undici città (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia) alla sperimentazione della nuova “carta acquisti “ secondo i criteri e le modalità previste da Decreto Interministeriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nell’anno 2013 si è avviata la raccolta delle domande e la verifica dei documenti presentati agli uffici. II. TABELLE Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013. Interventi Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Interventi Pia Società residenziali Maestre Comunità Educativa Vedi Tabella politiche Cooperatrici per Minori sopra riportata di Don Nicola “Oasi del Bimbo” Mazza Verona Interventi semi residenziali Micronido “Il Giardino Incantato” San Bonifacio Cooperativa Sociale di Vedi Tabella politiche Solidarietà sopra riportata Promozione Lavoro Interventi di socializzazione, prevenzione, informazione, azioni di sistema Attività ricreative di socializzazione, Promuovere e attuare Comune di centri di servizi e iniziative a Verona aggregazione/socio, favore dei giovani centri giovanili Centro di aggregazione Set UP Laboratorio Musicale Posti/Utenti 8 20 n.p. Risorse per la Risorse per gestione investimenti corrente Note n.p. Rettifica intervento da Comunità Familiare a Comunità Educativa per Minori n.p. Azione rilevata dopo la stesura della Ripianificazione anno 2013 € 16.120,00 Nuovo ente gestore RTI (Coop Soc. Abiemme L’Albero, Coop. Soc. Cercate, Assoc. Cult. Ascolta la musica) Laboratori musicali attivati nel corso dell’anno 2013 e si concluderanno nell’anno 2014 11 Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani a cura dei Referenti dei Settori di intervento Piano di Zona 2011 - 2015 Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Interventi Soggetto responsabile della gestione Giovani - Sostegno economico Borsa di Comune di studio Verona “Simonetta Perazzoli” Giovani – Sostegno economico Borsa di studio “Capitano degli Comune di alpini Verona Manuel Fiorito” e “ Sottotenente dei Carabinieri Enrico Frassanito” Intervento residenziale Casa Famiglia Associazione Associazione Betania Betania Onlus Presina di Albaredo d’Adige Politica / Politiche di riferimento Accogliere e orientare le opportunità formative e lavorative Accogliere e orientare le opportunità formative e lavorative Vedi Tabella politiche sopra riportata Posti/Utenti n.p. n.p. Risorse per la Risorse per gestione investimenti corrente Note € 1.500,00 Azione rilevata dopo la stesura della Ripianificazione anno 2013 € 7.000,00 Azione rilevata dopo la stesura della Ripianificazione anno 2013 Trasferito da Area Disabilità ad Area Famiglia, infanzia… 7 Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013. 12 Interventi Soggetto responsabile della gestione Intervento semiresidenziale Asilo Nido “Il Quadrifoglio” S. Massimo Verona Comune di Verona Servizio Nidi Servizi per l’Infanzia Promuovere azioni e servizi a sostegno… 60 € 1.192,50 Progetto PTVA (Piano Territoriale Veneto Adozioni) Azienda Ulss20 Vedi Tabella politiche sopra riportata n.p. € 88.960,00 Politica / Politiche Posti/Utenti di riferimento Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note Contributo assegnato dalla Regione Veneto con DGR n. 2172 del 25/11/2013 Riconversione da PIAF (Piano Infanzia, Adolescenza, Famiglia) a PTVA da Giugno 2013 a Giugno 2014. Delibera di riferimento n.51 del 30/01/2014 Interventi Soggetto responsabile della gestione Risorse per Politica / Politiche Posti/Utenti la gestione di riferimento corrente Note Inizio attività 01/09/2013 Contributo € 326.615,15 assegnato dalla (contributo Regione Veneto conto con DGR capitale) n. 3527/2008 e n. 3331/2009 ai sensi della L.R. n. 32/1990 40 Interventi di socializzazione, prevenzione, informazione, Azienda Ulss20 azioni di sistema Comune di San Progetto Giovanni Lupatoto Educativa di Strada “Quelli dell’Acquedotto” 18 € 1.742,40 Sostenere la Interventi di genitorialità e la socializzazione, natalità e prevenzione, promuovere gli informazione, azioni di sistema Comune di Verona interventi per “Arca - centro di favorire le relazioni documentazione” tra famiglie e tra Via Castello S. generazioni Felice 6 - Verona 326 € 34.664,58 Sostenere la Interventi genitorialità e la socializzazione, natalità e prevenzione, promuovere gli informazione, azioni di sistema Comune di Verona interventi per “Arca - centro di favorire le relazioni consulenza” tra famiglie e tra Via Castello S. generazioni Felice 6 - Verona 202 € 5.029,44 Periodo Luglio Settembre 13 Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Intervento semiresidenziale Comune di Verona Promuovere azioni e Servizio Asilo Nido servizi a sostegno… “Fracazzole” Nidi Servizi per Via Colleoni, 2/b – l’Infanzia Verona Vedi Tabella politiche sopra riportata Risorse per investimenti Piano di Zona 2011 - 2015 Azioni innovative. Anno 2013. Piano di Zona 2011 - 2015 Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Azioni Concluse. Anno 2013. Interventi Intervento semi residenziali Micronido Comunale “Mazza Pollicino2” Verona Intervento semi residenziali Asilo Nido “Fiordaliso” Sacra Famiglia Verona Intervento semi residenziali Nido in Famiglia “Lo Scarabocchio” Colognola ai Colli Intervento semi residenziali Nido in Famiglia Micronido “Rataplan” Castel d’Azzano Soggetto responsabile della gestione Note Comune di Verona Conclusa dal 1 settembre 2013 Comune di Verona Conclusa dal 1 settembre 2013 n.p. Conclusa n.p. Conclusa Progetto Mutilazioni Genitali Femminili Azienda Ulss20 Concluso Progetto CCM Prevenzione e contrasto delle IGV nella donna straniera Azienda Ulss20 Concluso Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2014. Interventi Interventi di socializzazione, prevenzione, informazione, azioni di sistema Centro “Il Faro” per la cura e protezione dei minori Soggetto responsabile della gestione Azienda Ulss20 Risorse per Politica / Politiche Posti/Utenti la gestione di riferimento corrente Vedi Tabella politiche sopra riportata n.p. Risorse per investimenti Note Rettifica da intervento Provinciale a intervento sul territorio dell’Azienda Ulss20 € 38.740,80 14 Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2014. Interventi Soggetto responsabile della gestione Risorse per Politica / Politiche Posti/Utenti la gestione di riferimento corrente Intervento semiresidenziale Comune di Verona Promuovere azioni e Asilo Nido Servizio Nidi servizi a sostegno… “Del Sole 1” Servizi per Colombare l’Infanzia Verona n.p. Risorse per investimenti Note Contributo € 302.127,15 assegnato dalla (contributo Regione Veneto conto con DGR n. 1710 capitale) del 07/08/2012 Interventi Soggetto responsabile della gestione Vedi Tabella politiche sopra riportata n.p. Note n.p. Attivati presso i consultori familiari di Via Del Capitel Verona e di San Bonifacio Attivato in tutte le scuole superiori del territorio che partecipano all’attività di educazione affettiva e sessuale Vedi Tabella politiche sopra riportata n.p. n.p. Vedi Tabella politiche sopra riportata n.p. n.p. 15 III. PROTOCOLLI Protocollo d'intesa per la tutela dei minori e delle relative famiglie (06/11/2004) tra Tribunale C.P. di Verona, Comune di Verona e Azienda Ulss 20 - adesione AIAF (Associazione Italiani Avvocati per la Famiglia e per i minori) - Sez. Veneto e Osservatorio sul diritto di famiglia - Sez. Verona. Protocollo sull'interpretazione e applicazione Legge 8 febbraio 2006 n. 54, in tema di ascolto del minore (25/01/2008) tra Tribunale C.P. di Verona - Sez. Famiglia, Azienda Ulss 20, Comune di Verona, AIAF (Associazione Italiani Avvocati per la Famiglia e per i minori) - Sez. Veneto e Osservatorio sul diritto di famiglia - Sez. Verona. Protocollo d'intesa con le agenzie educative del territorio per segnalazioni di casi riguardanti il disagio minorile (26/11/2005) tra Comune di S. Giovanni Lupatoto, Circoli Scolastici 1° e 2°, Scuola Media "G. Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Interventi di accesso, consulenza e presa in carico Consultorio Familiare (altre Azienda Ulss20 prestazioni non descritte singolarmente) Gruppi di parola per bambini, figli di genitori separati Interventi di socializzazione, prevenzione, informazione, azioni di sistema Attività di Azienda Ulss20 prevenzione Concorso “Amore e dintorni…Ragazzi e adolescenti di Verona si raccontano” Interventi di socializzazione, prevenzione, informazione, azioni di sistema Comune di Verona Attività di Azienda Ulss20 informazione e Consulta sensibilizzazione: Comunale della campagne Famiglia informative etc. “Insieme…per sempre…” Incontri di preparazione alla vita di coppia Risorse per Politica / Politiche Risorse per Posti/Utenti la gestione di riferimento investimenti corrente Piano di Zona 2011 - 2015 Azioni innovative. Anno 2014. Piano di Zona 2011 - 2015 Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Marconi", Comitato di Gestione delle Scuole dell'Infanzia "Ciccarelli" - "Gesù Bambino" e "Maria Immacolata", Centro d'Infanzia "La Tartaruga" e Asilo Nido Comunale. “Atto di programmazione sullo sviluppo dei servizi di protezione e cura e delle risorse accoglienti (DGRV 08/08/2008, n. 2416)” (Conferenza dei Sindaci Deliberazione n.1 del 27/01/2011). Protocollo d’intesa sulla prevenzione della violenza e dell'abuso sui minori (31/03/2008) tra Prefettura di Verona, Regione Veneto, Procura della Repubblica di Verona, Tribunale Civile e Penale di Verona, Provincia di Verona, Comune di Verona, Università degli Studi di Verona, Ufficio Scolastico Provinciale di Verona, Questura di Verona, Comando Provinciale Carabinieri di Verona, Comando Provinciale Guardia di Finanza di Verona, Osservatorio Nazionale Violenza Domestica, Azienda Ospedaliera di Verona, Ulss n. 20 di Verona, Ulss n. 21 di Legnago, Ulss n. 22 di Bussolengo e Centro Regionale e Interaziendale "Il Faro". Protocollo d'intesa sulla prevenzione della violenza domestica (11/02/2009) tra Prefettura di Verona, Regione Veneto, Procura della Repubblica di Verona, Tribunale Civile e Penale di Verona, Provincia di Verona, Comune di Verona, Università degli Studi di Verona, Ufficio Scolastico Provinciale di Verona, Questura di Verona, Comando Provinciale Carabinieri di Verona, Comando Provinciale Guardia di Finanza di Verona, Osservatorio Nazionale Violenza Domestica, Azienda Ospedaliera di Verona, Ulss n. 20 di Verona, Ulss n. 21 di Legnago, Ulss n. 22 di Bussolengo, Centro Regionale e Interaziendale "Il Faro" e Consulta delle Associazioni Femminili di Verona. Provincia di Verona – Deliberazione n. 59 del 23/07/2013 del Consiglio Provinciale. Rinnovo accordo ai sensi dell’art. 15 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 per la realizzazione del progetto denominato “Gli incidenti stradali nella Provincia di Verona. Analisi, cause, conseguenze e prevenzione da attuarsi negli istituti scolastici” tra Provincia di Verona, Ufficio Scolastico Territoriale XII di Verona, Compartimento Polizia Stradale - Sezione di Verona -, Azienda Ulss 20 di Verona, Azienda Ulss 21 di Legnago e Azienda Ulss 22 di Bussolengo. (Dato non inserito nella Ripianificazione - Anno 2013). Protocollo d'intesa per lo sviluppo delle politiche giovanili tra Provincia di Verona e Comune di S. Martino Buon Albergo (in vigore sino al 31/12/2014). Comune di S. Martino Buon Albergo Progetto “Servizio Centro di Ascolto per Giovani” (concluso il 30/05/2013). Comune San Martino Buon Albergo. Protocollo di intesa tra Istituzione Servizi al Cittadino e l’Istituto comprensivo San Martino Buon Albergo per l’anno scolastico 2013/2014 approvato con deliberazione n. 25 del 17/10/2013 dal Consiglio d'Amministrazione dell'ISAC San Martino Buon Albergo. Protocollo d’intesa tra U.O.C. MIEEF NPI e Ospedale Villa S. Giuliana per la presa in carico integrata di adolescenti che presentano quadri psicopatologici medio lievi che non possono essere trattati esclusivamente in ambito ambulatoriale (ratificato in data 08/07/2013 prot. n. 2324). 16 Comune di San Giovanni Lupatoto – Deliberazione Giunta Comunale n. 124 del 09/05/2013. Approvazione accordo di programma tra i Comuni di Buttapietra – Castel D’Azzano – San Giovanni Lupatoto per la realizzazione di un esercizio omogeneo della tutela dei minori nell’ambito del Distretto Socio Sanitario n. 2. Piano di Zona 2011 - 2015 2. Persone anziane I. SINTESI In generale il Tavolo Sovradistrettuale, riunitosi per la stesura del documento di ripianificazione, ha attestato le priorità e le politiche definite nel Piano di Zona 2011-2015; l’obiettivo fondamentale è garantire risposte integrate ai bisogni socio-assistenziali, socio-sanitari delle persone anziane e delle loro famiglie attraverso il rafforzamento della rete tra servizi comunali, aziendali e del privato sociale. In sede di gruppo di lavoro si è inoltre confermata la centralità della cura del benessere della persona anziana anche attraverso la promozione della partecipazione a attività di socializzazione e di prevenzione all’isolamento. Persone anziane a cura del Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale In generale si confermano le priorità e politiche definite nel documento di programmazione Piano di Zona 2011-2015 come di seguito elencate: PRIORITÀ POLITICHE Necessità di informazione e orientamento ai servizi per gli anziani. Migliorare la conoscenza dei servizi distrettuali, comunali e del privato sociale a favore degli anziani. Condizione di fragilità delle persone anziane sole o in coppia. Garantire i servizi per permettere agli anziani di rimanere al proprio domicilio. Necessità di risposte residenziali adeguate per gli anziani che non possono più rimanere a domicilio. Differenziare l'offerta residenziale in funzione dei bisogni reali degli anziani con riassetto delle azioni di sistema. Carico assistenziale delle famiglie / caregiver che assistono anziani. Sostenere la famiglia che assiste l'anziano non autosufficiente. Rischio di isolamento e solitudine delle persone anziane. Favorire percorsi per la socializzazione ed il protagonismo degli anziani. 17 Piano di Zona 2011 - 2015 Come da nota protocollo n. 30142, della Regione Veneto, si elencano di seguito le Azioni di mantenimento, potenziamento o riconversione, nonché le azioni innovative per l’anno 2013/2014. II. TABELLE Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013. Interventi Soggetto responsabile della gestione Interventi residenziali Centro di servizi Cà dei Nonni Albaredo d’Adige CSA Società Cooperativa Sociale Mantova Vedi Tabella politiche sopra riportata 36 n.p. Struttura attivata con inserimento degli ospiti provenienti da Villa Grassi Perosini Albaredo d’Adige Fondazione OASI Vedi Tabella politiche sopra riportata 66 n.p. Struttura attivata con inserimento ospiti C.P.L. Servizi Vedi Tabella politiche sopra riportata Persone anziane Interventi residenziali Centro di servizi Al Barana Interventi residenziali Centro Servizi per anziani autosufficienti Nobildonna Eloisa Monti da Prato Caldiero Politica / Politiche di riferimento Posti/Utenti Risorse per la Risorse per gestione investimenti corrente Note Cambio ente gestore da Fondazione OASI a C.P.L. Servizi 20 Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013. Interventi Persone anziane Interventi semi residenziali Centro Diurno Presso Centro di Servizi San G. Battista Soave Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Fondazione OASI Favorire percorsi per la socializzazione ed il protagonismo degli anziani Posti/Utenti 10 Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti n.p. Note Aumento di posti da 5 a 10 Conferenza Sindaci 25/07/2013 Azioni innovative. Anno 2013. 18 Interventi Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Posti/Utenti Risorse per la Risorse per gestione investimenti corrente Note Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2014. Interventi Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Posti/Utenti Risorse per la Risorse per gestione investimenti corrente Note Politica / Risorse per la Risorse per Politiche Posti/Utenti gestione investimenti Note di riferimento corrente Interventi semi Favorire Aumento di posti residenziali percorsi per la da 10 a 15 Cooperativa Centro Diurno socializzazione Conferenza Sindaci Sociale 15 n.p. Socio Sanitario ed il 18/03/2014 Monscleda “Le Querce” protagonismo Provvedimento n. Roncà degli anziani 2 Garantire i servizi per Interventi attivati *Interventi permettere agli nell’ambito residenziali Azienda Ulss20 anziani di 97 n.p. territoriale Strutture rimanere al dell’Azienda Ulss Intermedie proprio 20 domicilio Interventi Soggetto responsabile della gestione Piano di Zona 2011 - 2015 Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2014. Persone anziane Azioni innovative. Anno 2014. Interventi Soggetto responsabile della gestione Politica / Risorse per la Politiche Posti/Utenti gestione di corrente riferimento Progetto Garantire i sperimentale di servizi per assistenza permettere domiciliare – DGR Azienda Ulss20 agli anziani di n. 1404 del rimanere al 17/07/ 2012 proprio domicilio n.p. € 87.530,00 Risorse per investimenti Note Potenziamento delle strutture residenziali esistenti al fine di erogare, oltre alla tradizionale accoglienza residenziale, altri servizi di supporto alla domiciliarità DGR Veneto n. 3018 del 30/12/2013 Durata: 1 anno (Marzo 2014/Marzo2015) * Dotazione Territoriale Strutture di Ricovero Intermedie. L’articolo 10, comma 1, della L.R. Veneto n. 23/2012 recante “Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del Piano socio-sanitario regionale 2012-2016” sancisce che la Giunta Regionale approvi, in conformità a quanto previsto dall’art. 1, comma 3 – sentita la competente Commissione Consigliare, che esprime parere obbligatorio – le schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie, contestualmente alle schede di dotazione ospedaliera. Con la D.G.R. Veneto n. 2122 del 19/11/2013 è stata approvata la parte relativa all’assistenza territoriale, in particolare i criteri e la determinazione dei posti letto di strutture di ricovero intermedie a livello regionale e per singola azienda Ulss richiamati nell’allegato E (parte integrante ed essenziale della citata deliberazione). Al fine di dare attuazione agli indirizzi previsti dal suddetto provvedimento, i Direttori Generali delle Aziende UU.LL.SS.SS. del Veneto, dell’Azienda Ospedaliera di Padova e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona sono incaricati di formulare un proprio Piano Aziendale. Nello specifico la dotazione territoriale dovrà essere coerente con quanto di seguito riportato: l’attivazione dei posti letto per l’assistenza territoriale deve essere contestuale alla riduzione dei posti letto ospedalieri; in via prioritaria detti posti letto dovranno essere istituiti presso strutture pubbliche; 19 Piano di Zona 2011 - 2015 gli ospedali di Comunità andranno attivati, in via prioritaria, laddove vi sia una presenza contestuale (nella medesima sede) di una medicina di Gruppo Integrata, così da garantire la copertura assistenziale h24. Secondo quanto sancito dalla citata D.G.R. Veneto nell’allegato G, l’Azienda Ulss 20 attiverà n. 97 posti letto nell’arco del biennio 2014-2015 quale azione finalizzata all’adeguamento della dotazione assistenziale e, nello specifico, all’adeguamento della dotazione ospedaliera. A seguito di ricognizione effettuata dall’Ufficio Piano di Zona, in collaborazione con l’ U.O.C. Servizio Qualità e Accreditamento dell’Ulss 20, si rappresenta, nelle tabelle sottostanti, un elaborato del sistema di offerta Semi Residenziale e Residenziale dell’Azienda Ulss20. CENTRI DIURNI SOCIO SANITARI PER PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI Persone anziane D comune soggetto responsabile della gestione Conferenza dei Sindaci posti assegnati Istituto Assistenza Anziani STRUTTURE ATTIVE Estratto di verbale 03.04.2008 20 Estratto di verbale 25.09.2007 30 Fondazione Pia Opera Ciccarelli Estratto di verbale 16.11.2007 "CA' dei NONNI" Albaredo d'Adige Via dei Barcari Fondazione Pia Opera Ciccarelli C.S.A. Cooperativa Sociale Servizi Assistenziali di Mantova Estratto di verbale 24.07.2007 Estratto di verbale n. 3 20.02.2009 LE QUERCE Roncà via Garibaldi Cooperativa Sociale Monscleda 2 S. GIOVANNI LUPATOTO S. Giovanni Lupatoto via B. Cellini 16 4 CENTRO DIURNO c/o CENTRO DI SERVIZI S.G.BATTISTA 1 CITTA' DI VERONA 1 LEO CIRLA Verona via Anselmi 7 Verona via Marconi 21/a 2 GABRIELLA CRISTOFORI Verona piazzale Scuro 12 ACHILLE FORTI Verona via Unità d'Italia 3 4 Persone anziane nome struttura 4 Società di Capitali Segesta gestioni srl 20 4 4 ZIMELLA LE QUERCE Soave Zimella Roncà via Garibaldi Fondazione OASI 20 L.R. 22/02 autorizzazione D.D.R. Decreto n. 116 del 31.05.2011 ATTIVA D.D.R. Decreto n. 444 del 14.11.2013 ATTIVA D.D.R. Decreto n. 258 del 24.09.2008 ATTIVA 20 ATTIVA Cooperativa Sociale Monscleda funzionante senza quote sanitarie funzionante con quote sanitarie funzionante con quote sanitarie verificare se ha mandato la domanda funzionante con quote sanitarie domanda di rinnovo il 21.01.2014 ATTIVA 30 non attiva in costruzione - fine lavori previsto Giugno 2014 10 struttura realizzata - non attiva 5 ATTIVA Estratto di verbale 21.10.2008 10 STRUTTURE IN PROGRAMMAZIONE Estratto di verbale n.2 18.03.2014 note realizzata nuova struttura Maggio 2013 funzionante con quote sanitarie DGRV/2000 Decreto 181 del 31.05.2007 ulteriori 5 posti trasferiti da Belfiore.Conferenza Sindaci 18.03.2014 provvedimento n.2 Estratto di verbale 19.04.2007 10 presentato nuova domanda STRUTTURE NON ATTIVE Estratto di verbale 21.10.2008 Estratto di verbale n. 5 20.02.2009 - Estratto di verbale n. 10 25.07.2013 stato di attuazione 5 presentato nuova domanda realizzatanon attiva progettualità in corso (ulteriori 5 posti trasferiti da Monteforte) Comunicazione da Comune il 06.06.2013 di lavori ultimati ATTIVA funzionante con quote sanitarie DGRV/2000 Decreto 181 del 31.05.2007 ulteriori 5 posti trasferiti da Belfiore.Conferenza Sindaci 18.03.2014 BELFIORE 3 ERBEZZO 4 BADIA CALAVENA CASA SOGGIORNO PADRE C.C. BRESCIANI 1 3 Badia Calavena Estratto di verbale 19.04.2008 Verona via Bresciani 3 S. Martino B.A. via Radisi Roverè Veronese Fondazione "Opera S. Camillo" Fondazione S. Giuseppe Comune di Roverè Veronese Estratto di verbale n.8 25.06.2013 Estratto di verbale n.8 25.06.2013 Estratto di verbale n.8 25.06.2013 Totale posti assegnati 1 10 non ancora realizzata 10 non ancora realizzata lavori iniziati previsto inizio attività 2015 20 non attiva fase realizzazione 10 non attiva non ancora realizzata fase realizzazione 10 Persone anziane CASA DI RIPOSO S. GIUSEPPE CENTRO DIURNO EX SCUOLA "COLOMBINI" 3 Erbezzo Belfiore non ancora realizzata Piano di Zona 2011 - 2015 4 Estratto di verbale 21.10.2008 Estratto di verbale n. 7 20.02.2009 rientra nella previsione delle opere pubbliche ma non come azione prioritaria 5 posti concessi a Roncà -Le Querce ottenuto contributo sul fondo O.D.I. (intende procedere alla realizzazione) fase progettuale 221 RESIDENZIALITA' PER PERSONE ANZIANE D DENOMINAZIONE ENTE RESIDENZIALITA' PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI D.D.R. POSTI PROVVEDIME POSTI REGIONE 2° NOTE NTI 1° LIV. VENETO LIV. FONDAZIONE PIA OPERA CICCARELLI ONLUS SEDE LEGALE SEDE OPERATIVA SAN GIOVANNI LUPATOTO VR SAN GIOVANNI LUPATOTO VR SAN GIOVANNI LUPATOTO VR Via Unità D'Italia 245 VERONA 3 Casa Serena n.291 21.10.2008 177 2 Policella - Castel d'Azzano n.47 17.02.2009 60 SAN GIOVANNI LUPATOTO VR VIA SCOPELLA 3 CASTEL D'AZZANO 2 Monsignor Ciccarelli - S.G. Lupatoto n. 36 20.02.2014 130 SAN GIOVANNI LUPATOTO VR Via Carlo Alberto 18, S.G.L. - Vicolo cieco Ospedale1 S.G.L. Via Italia S.G.L. 2 Residenza Berto Barbarani n.257 24.09.2008 35 SAN GIOVANNI LUPATOTO VR Piazzale L. A. Scuro 12 VERONA 3 Villa San Giacomo - Bosco C.N. n.195 17/06/2010 36 SAN GIOVANNI LUPATOTO VR Via Passo Buole 20 Bosco Chiesanuova VR VIA BAGANZANI 11 - 37124 VERONA VIA BAGANZANI 11 37124 VERONA VIA BAGANZANI 11 - 37124 VERONA VIA BAGANZANI 11 37124 VERONA VIA BAGANZANI 11 - 37124 VERONA VIA SCUOLA AGRARIA 7 - 37142 MARZANA VIA BAGANZANI 11 - 37124 VERONA VIA BAGANZANI 11 37124 VERONA VIA BAGANZANI 11 - 37124 VERONA VIA DON C. STEEB 4 37121 VERONA 33 72 ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI 1 Centro Residenziale Al Parco n.375 03.10.2013 156 3 Centro Residenziale Leo Cirla Marzana n.65 29.02.2012 48 1 Centro Residenziale Loro n.483 11.12.2009 118 1 Centro Residenziale Don Carlo Steeb - S. Caterina n.434 15.12.2010 100 72 18 24 24 posti destinabili funz. sanit. o sociosanitarie 21 Piano di Zona 2011 - 2015 Persone anziane 3 D.Garonzi - Grezzana n.217 30.06.2009 46 FONDAZIONE OASI 3 AL BARANA n.366 - 05.11. 2012 66 4 Casa di riposo F.Godi DGRV n. 4243 30.12.2008 40 4 Casa di Riposo Conte Arturo da Prato n.293 27.07.2010 30 4 Casa di Riposo Don Bortolo Mussolin 4 Centro Servizi S.Giovanni Battista 4 Bianca Maria Steccanella Sperimental e con Autorizz. e Accred. 81 24 n.530 27.12.2013 36 24 DGRV n. 554 02.03.2010 60 Persone anziane FONDAZIONE OPERA S. CAMILLO 22 VIA BAGANZANI 11 - 37124 VERONA PIAZZA G.B. BERTANI 1 - 37023 GREZZANA Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR Via Fincato,35 VERONA Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR Via Don P. Cozza ARCOLE Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR OASI - Corso Venezia,98 SAN BONIFACIO VR Corso Venezia 98 SAN BONIFACIO VR Fondazione Opera S. Camillo Via OLDOFREDI 11- 20124 MILANO Fondazione Opera S. Camillo Via OLDOFREDI 11- 20124 MILANO Fondazione Opera S. Camillo Via OLDOFREDI 11- 20124 MILANO VIA MASSALONGO 8 TREGNAGO VR CALDIERO Via Ospedale, 32 SAN BONIFACIO Via Mere, 7 SOAVE Piazza Matteotti, 34 Cazzano di Tramigna VR via C.C. Bresciani 2 37124 Verona 1 Centro socio Assistenziale San Camillo - Via Bresciani n.128 14.06.2011 (4 anni) 32 1 Centro socio Assistenziale San Camillo - Via Trezza n.318 19.08.2010 20 4 CENTRO ASSISTENZA FERMO SISTO ZERBATO n. 99 16.03.2010 105 4 CASA DELL'ACCOGLIENZA BALDO SPREA n. 127 14.06.2011 84 P.ZZA B.SPREA 18 37031 ILLASI VR P.ZZA B.SPREA 18 37031 ILLASI VR 4 Opere Riunite DON LUIGI ROSSI n. 219 08.09.2011 90 Via Rosario 19 37040 ARCOLE VR Via Rosario 19 37040 ARCOLE VR 4 CA' DEI NONNI n. 181 10.05.2013 36 C.S.A. Via Gelso,8 MANTOVA Via dei Barcari, ALBAREDO D’ADIGE VR 4 ISTITUTO SORELLE DELLA MISERICORDIA (Sacro cuore Mezzane) n. 352 24.09.2010 87 VIA VALVERDE,24 VERONA VIA S. GIOVANNI DI DIO, 22 MEZZANE DI SOTTO 3 CASA DI RIPOSO S.GIUSEPPE ONLUS (S.Martino B.A.) n. 397 15.10.2013 75 1 "CITTA' DI VERONA" n. 419 25.11.2010 96 24 4 CASA di RIPOSO DOMENICO CARDO n. 55 17.02.2012 86 24 4 FONDAZIONE DON MOZZATI D'APRILI n. 37 13.02.2009 66 24 4 CASA DI RIPOSO S.CAMILLO DE LELLIS n. 150 14.07.2011 30 24 24 via Radisi 26 37036 SAN MARTINO B.A. SEGESTA Gestioni Viale Cassala 16 20143 MILANO VIA N.D. CARDO 21 37044 COLOGNA VENETA VR Piazza Venturi 26 37032 MONTEFORTE D’ALPONE VR Piazza Venturi 26 37032 MONTEFORTE D’ALPONE VR via C.C. Bresciani 2 37124 Verona Via G.Trezza, 15 Verona VIA MASSALONGO 8 TREGNAGO 37039 VR via Radisi 26 37036 SAN MARTINO B.A. via G. Anselmi 7 37139 VERONA VIA N.D. CARDO 21 37044 COLOGNA VENETA VR Piazza Venturi 26 37032 MONTEFORTE D’ALPONE VR fraz. Bolca VESTENANOVA FONDAZIONE MONSIGNOR ALESSANDRO MARANGONI n. 132 20.04.2009 51 TOT. 2077 D DENOMINAZIONE ENTE RESIDENZIALITA' STRUTTURE INTERMEDIE D.D.R. POSTI PROVVEDIME POSTI REGIONE 2° NOTE NTI 1° LIV. VENETO LIV. HOSPICE - Marzana 4 HOSPICE - D.Cardo n.128 18.10.206 7 4 OSPEDALE di COMUNITA'- F.S. Zerbato n.45 28.03.2006 15 14 4 SVP- D. Cardo n.189 03.07.2012 5 3 SVP- Leo Cirla Marzana n.65 29.02.2012 6 4 Centro Servizi PER NON AUTOSUFFICIENTI "RSA RIABILITATIVA D. Cardo" n.189 03.07.2012 50 n. 98 16.03.2010 SEDE LEGALE SEDE OPERATIVA 30 I.A.A. VIA BAGANZANI 11 - 37124 VERONA D.CARDO VIA N.D. CARDO 21 - 37044 COLOGNA VENETA VR F.S.ZERBATO VIA MASSALONGO 6 TREGNAGO VR Rettifica decreto autorizzativ o: l'Ente autorizzato è Centro Assistenza Fermo Sisto Zerbato e non più Azienda Ulss20. PIAZZA LAMBRANZI 1 MARZANA VIA N.D. CARDO 21 37044 COLOGNA VENETA VR VIA MASSALONGO 6 TREGNAGO VR D.CARDO VIA N.D. CARDO 21 - 37044 COLOGNA VENETA VR I.A.A. VIA BAGANZANI 11 - 37124 VERONA D.CARDO VIA N.D. CARDO 21 - 37044 COLOGNA VENETA VR VIA SCUOLA AGRARIA 7 - 37142 MARZANA F.S.ZERBATO VIA MASSALONGO 6 TREGNAGO VR VIA MASSALONGO 8 TREGNAGO VR VIA N.D. CARDO 21 37044 COLOGNA VENETA VR VIA N.D. CARDO 21 37044 COLOGNA VENETA VR TOT. 127 D 4 1 RESIDENZIALITA' PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI - IN PROGRAMMAZIONE D.D.R. POSTI PROVVEDIME POSTI DENOMINAZIONE ENTE REGIONE 2° NOTE SEDE LEGALE NTI 1° LIV. VENETO LIV. ulteriori 9 P.ZZA ROMA, 9 FONDAZIONE MONSIGNOR n.10 posti da 37030 9 ALESSANDRO MARANGONI 10.05.2011 Conferenza COLOGNOLA AI Sindaci COLLI Fondazione Trasformazi Opera S. Camillo Centro socio Assistenziale San n.2 68 30 one da 1° a Via OLDOFREDI Camillo - Via Bresciani 25.06.2013 2° liv. 11- 20124 MILANO 3 CASA DI RIPOSO ERBEZZO n. 16 10.05.2011 30 Comune di ERBEZZO 3 CENTRO DI SERVIZI LAVAGNO n.15 10.05.2011 60 Comune di LAVAGNO 2 CENTRO RESIDENZIALE CA' DI DAVID n. 7 10.05.2011 60 30 Comune di VERONA Persone anziane 3 Centro Servizi PER NON AUTOSUFFICIENTI "RSA RIABILITATIVA F.S. Zerbato" P.ZZA ROMA, 9 37030 COLOGNOLA AI COLLI TOT. 387 n.20 20.02.2013 4 P.ZZA ROMA, 9 37030 COLOGNOLA AI COLLI Piano di Zona 2011 - 2015 4 23 SEDE OPERATIVA P.ZZA ROMA, 9 37030 COLOGNOLA AI COLLI Piano di Zona 2011 - 2015 1 CENTRO DI SERVIZI POLO SOCIALE INTEGRATO n. 5 10.05.2011 80 3 LE BETULLE n. 3 10.05.2011 90 2 Pia Opera Ciccarelli - Policella n.2 10.05.2011 30 3 Pia Opera Ciccarelli - Casa Serena n.2 10.05.2011 33 1 Missioni Africane n.4 25.06.2013 37 Persone anziane Persone anziane TOT. 434 RESIDENZIALITA' PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI D.D.R. PROVVEDIME REGIONE POSTI NOTE NTI VENETO DENOMINAZIONE ENTE 4 Centro Servizi PER NON AUTOSUFFICIENTI "RSA RIABILITATIVA F.S. Zerbato" 1 Centro Residenziale Don Carlo Steeb - S. Caterina 1 Centro socio Assistenziale San Camillo - Via Bresciani 33 1 Centro socio Assistenziale San Camillo - Via Trezza 12 4 ISTITUTO SORELLE DELLA MISERICORDIA (Sacro cuore Mezzane) 67 3 Villa San Giacomo 16 3 LE BETULLE 4 CA' DEI NONNI 52 4 Casa di Riposo Don Bortolo Mussolin 11 4 Opere Riunite DON LUIGI ROSSI 13 4 Nobildonna ELOISA MONTI DA PRATO Autorizz. Comunale n. 23726 28.01.2011 Autorizz. Comunale n. 20838 28.01.2009 Conferenza Sindaci n.2 17.04.2012 DIOCESI DI VERONA Società LE BETULLE Via G. Cotta, 4 VERONA Via G. Cotta, 4 VERONA SAN GIOVANNI LUPATOTO- VR VIA SCOPELLA 3 CASTEL D'AZZANO SAN GIOVANNI LUPATOTO- VR Via Unità D'Italia 245 VR Collegio delle Missioni Africane - VICOLO POZZO 1 - 37129 VR Vicolo Pozzo VR TOT. 123 D 24 ulteriori 20 posti da Conferenza Sindaci Vedi Nota Regione prot.33347 9 Trasformazi one da 1° a 2° liv. Trasformazi one da 1° a 2° liv. Autorizz. n.24 +n. 29 con quota soc.)ulterior i n.37 posti SEDE LEGALE 10 F.S. ZERBATO VIA MASSALONGO 6 TREGNAGO VR 60 I.A. A. - VIA BAGANZANI 11 VERONA 90 20 Fondazione Opera San Camillo - Via OLDOFREDI 11 20124 MILANO Fondazione Opera S. Camillo -Via OLDOFREDI 11 20124 MILANO Istituto Sorelle della Misericordia Via Valverde 24 P.O.C. S.GIOVANNI LUPATOTO VR Società LE BETULLE Via G. Cotta, 4 VERONA C.S.A. Via Gelso,8 MANTOVA OASI - Corso Venezia,98 – SAN BONIFACIO VR Via Rosario 19 37040 ARCOLE VR C.P.L. Servizi Via Gino Sandri 27 SAN BONIFACIO SEDE OPERATIVA VIA DON C. STEEB 4 37121 VERONA Via Bresciani VERONA Via Trezza VERONA Via S. Giovanni di Dio MEZZANE DI SOTTO VR Via Passo Buole 48 BOSCOCHIESANUOVA VR Via G. Cotta, 4 VERONA Via dei Barcari, ALBAREDO D’ADIGE VR Via Ospedale, 32 SAN BONIFACIO Via Rosario 19 37040 ARCOLE VR Via Salgaria, 1 CALDIERO VR TOT. 384 RESIDENZIALITA' PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI - COMUNITA' ALLOGGIO 4 CA' DEI NONNI Autorizz. Comunale 10 C.S.A. Via Gelso,8 MANTOVA 2 CITTA’ DI VERONA Autorizz. Comunale n. 118905 16.05.2011 10 SEGESTA Gestioni - Viale Cassala 16 - 20143 MILANO Via dei Barcari, ALBAREDO D’ADIGE VR Via G. Anselmi 7 37139 VERONA DENOMINAZIONE ENTE 3 LE BETULLE 4 Barchessa 1 - 2 D.D.R. REGIONE VENETO PROVVEDIME NTI POSTI Autorizz. Comunale n. 142824 23.05.2013 Autorizzazion e Comunale n. 6338 del 30.04.2012 23 20 NOTE (n.3 comunità di n. 7,8,8, posti ) n.2 comunità di 10 posti ciascuna SEDE LEGALE SEDE OPERATIVA Società LE BETULLE Via G. Cotta, 4 VERONA Via G. Cotta, 4 VERONA Piazza Venturi 26 - 37032 MONTEFORTE D’ALPONE VR Piazza Venturi 26 37032 Monteforte d'Alpone VR Piano di Zona 2011 - 2015 D TOT. 63 2 RESIDENZIALITA' PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI - CASA PER PERSONE ANZIANE Autorizz. I.A.A. Comunale n. VIA BAGANZANI Casa Famiglia Via Taormina 20 23114 11 37124 27.01.2014 VERONA Via Taormina VR Autorizz. Comunale n. 192583 15.07.2013 Via Corbella 14 Cà di David VR Casa Famiglia Cà di David 1 Casa Dell'Immacolata 1 Sorelle della Misericordia 1 S.Anna 1 Campostrini Autorizz. Comunale 93733 13.04.2010 Autorizz. Comunale n. 173461 01.07.2010 Autorizz. Comunale n. 72344 25.03.2009 Autorizz. Comunale n. 272165 08.11.2011 20 25 Istituto delle Orsoline VERONA 29 49 34 Istituto Sorelle della Misericordia Via Valverde, 24 VERONA Casa di Cura S.Anna S.P.A. Via Marsala VRERONA Istituto Campostrini Via S. Maria in Organo VERONA Persone anziane 2 I.A.A. VIA BAGANZANI 11 37124 VERONA Via Scarsellini 33 VR Vicolo Oratorio, 3 VR Via Marsala, 8 VR Via S. Maria in Organo, VR TOT. 177 3 4 RESIDENZIALITA' PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI - CENTRI DI SERVIZIO E COMUNITA' ALLOGGIO - IN PROGRAMMAZIONE Conferenza Comune di CENTRO DI SERVIZI LAVAGNO Sindaci n. 15 60 LAVAGNO 10.05.2011 Comune di BADIA CA - BADIA CALAVENA 10 CALAVENA TOT. 70 D 1 DENOMINAZIONE ENTE CENTRO ASSISTENZA MISSIONARI COMBONIANI RESIDENZIALITA' PER RELIGIOSI - NON AUTOSUFFICIENTI D.D.R. POSTI PROVVEDIME POSTI REGIONE 2° NOTE NTI 1° LIV. VENETO LIV. n.143 29.06.2011 24 1 Istituto SUORE MISSIONARIE PIE MADRI DELLA NIGRIZIA " Villa Costanza" n.340 16.12.2008 25 3 ISTITUTO SORELLE DELLA MISERICORDIA - "San Giuseppe" n.341 16.09.2010 82 4 CONGREGAZIONE PICCOLE FIGLIE DI S.GIUSEPPE "Villa S. Giuseppe" n.285 22.09.2009 15 1 CONGREGAZIONE PICCOLE FIGLIE DI S.GIUSEPPE "Casa Betania" n.224 .22.08.2008 15 TOT. 161 SEDE LEGALE Collegio delle Missioni Africane VICOLO POZZO 1 - 37129 VERONA Istituto Pie Madri della Nigrizia Via S. Maria in Organo VERONA Istituto Sorelle della Misericordia Via Valverde,24 VERONA VIA DON GIUSEPPE BALDO 7 37128 VERONA VIA DON GIUSEPPE BALDO 7 37128 VERONA SEDE OPERATIVA Vicolo Pozzo 1 37129 VERONA 25 Via Cesiolo VERONA Via Serenelli 2 S. Michele Extra VR Via Roma 30 Mezzane di Sotto VR Via Torricelle 7 – 37128 VERONA Piano di Zona 2011 - 2015 RESIDENZIALITA' PER RELIGIOSI - AUTOSUFFICIENTI D.D.R. REGIONE VENETO PROVVEDIME NTI POSTI CASA PER ANZIANE RELIGIOSE "DANIELE COMBONI" Autorizz. Comunale n. 271756 28.10.2010 CENTRO ASSISTENZA MISSIONARI COMBONIANI Autorizz. Comunale n. 119146 16.05.2011 D DENOMINAZIONE ENTE 1 1 NOTE SEDE LEGALE SEDE OPERATIVA 19 Istituto Pie Madri della Nigrizia Via Mentana ,26 VR 15 Collegio delle Missioni Africane Vicolo Pozzo 1 37129 VR Vicolo Pozzo 1 37129 VR TOT. 34 Persone anziane III. PROTOCOLLI Azienda Ulss 20 - Deliberazione n. 439 del 29/07/2009 del Direttore Generale “Piano Attuativo Locale per le Cure Primarie”. Sperimentazione di inserimento della figura di “ Infermiere Coordinatore di Percorso” nell’UVMD integrata Geriatria – Distretto 4. Azienda Ulss 20 Verona - Progetto ARCA per l'Est Veronese – “L’assistenza all’anziano fragile: esperienze di un anno e sviluppi futuri”. Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 953 del 21/10/2009. Approvazione protocollo di intesa tra Azienda Ulss e Azienda Ospedaliera per il Progetto “ Riprogettazione di interventi a sostegno delle persone affette da demenza di Alzheimer e dei loro familiari” tra Comune di Verona, Azienda Ulss, Azienda Ospedaliera, Fondazione Pia Opera Ciccarelli e Istituto Assistenza Anziani (in vigore sino 30/04/2013 – scadenza rilevata dopo la stesura della Ripianificazione – Anno 2013). Persone anziane Conferenza dei Sindaci dell’ambito territoriale dell'Azienda Ulss 20 – Deliberazione n. 2 del 08/09/2009. Approvazione del documento “Assistenza Domiciliare Integrata. Accordo di Programma tra Azienda Ulss 20 di Verona e Conferenza dei Sindaci dei Comuni del territorio dell’Azienda Ulss 20 di Verona – Aggiornamento”. Procedura per la presa in carico in dimissione protetta del paziente dall'Ospedale (2004) tra Azienda Ulss 20, Azienda Ospedaliera e Conferenza dei Sindaci. 26 Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 518 del 06/09/2012 del Direttore Generale. Approvazione convenzione tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e l’Azienda Ulss 20 per l’assistenza domiciliare protetta. Proroga della suddetta convenzione per due anni dal 01/01/2014 al 31/12/2015 con Deliberazione n. 723 del 30/12/2013 del Direttore Generale dell’Azienda Ulss 20 di Verona. Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 311 del 06/06/2013 del Direttore Generale Azienda Ulss 20. Servizi Sociali - Regolamento Registro Unico Semiresidenzialità. Provvedimento approvato in Conferenza dei Sindaci - Deliberazione n. 1 del 11/04/2013. Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 377 del 28/06/2012 del Direttore Generale Azienda Ulss 20. Servizi Sociali. Regolamento per l’accesso ai servizi residenziali da parte delle persone anziane non autosufficienti. Esecutivo della Conferenza dei Sindaci del 2/07/2012, estratto di verbale n. 10. Protocollo denominato - Progetto "Casa famiglia per anziani autosufficienti" con il Centro servizi "Le Betulle"- per l'inserimento di anziani autosufficienti in situazione di temporanea difficoltà nelle 3 Comunità Alloggio per anziani autorizzate all'esercizio in data 23/5/2013 (sottoscritto in data 10/12/2013). Piano di Zona 2011 - 2015 Protocollo denominato "Casa Famiglia Cadidavid 2013" con IAA Verona e AGEC per l'apertura e la gestione della nuova Casa Famiglia per anziani autosufficienti in via Corbella a Cadidavid (sottoscritto in data 01/08/2013). Persone anziane 27 Piano di Zona 2011 - 2015 3. Disabilità I. SINTESI In generale si confermano le priorità e politiche definite nel documento di programmazione Piano di Zona 2011-2015 come di seguito elencate: Disabilità PRIORITÀ POLITICHE Necessità della persona disabile fisico-motoria di autogestire la propria assistenza. Favorire la permanenza dell'adulto disabile nel proprio contesto familiare. Rischio delle persone disabili di limitazione alla propria autonomia di movimento nell'ambito del territorio. Favorire la mobilità nel territorio delle persone con disabilità fisico-motoria, anche attraverso l'utilizzo dei mezzi di linea e l'abbattimento delle barriere architettoniche. Necessità di presa in carico globale della persona disabile. Potenziare in via ordinaria le sinergie favorendo l'integrazione tra servizi sociali professionali comunali, l'Azienda Ulss20 e l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, mantenendo in particolare una continuità di risposta tra riabilitazione sanitaria e sociale. Difficoltà della persona disabile a permanere nel proprio domicilio. Difficoltà della famiglia a fronteggiare giornalmente e da sola il carico assistenziale della persona disabile. 28 Promuovere interventi di sollievo alle famiglie. Disponibilità delle strutture residenziali ad accoglienze temporanee. Mantenere gli interventi semi-residenziali già funzionanti. Favorire l'assistenza giornaliera della persona disabile in un contesto che garantisca la permanenza al proprio domicilio, sostenendo la famiglia nelle problematiche quotidiane. Promuovere la personalizzazione della risposta ai bisogni delle persone con disabilità all'interno dei PEI. Esigenza di mantenere e potenziare le proprie capacità per salvaguardare il protagonismo dell’individuo nel proprio contesto di vita. Sperimentare nuovi modelli di servizi semi residenziali differenziando la risposta e adeguandola ai mutati bisogni delle persone con disabilità e delle famiglie. Sostenere ed incentivare occasioni di integrazione tra i servizi semiresidenziali, scuola, territorio e occasioni di tempo libero, anche attraverso progettualità mirate. Coinvolgere il Terzo Settore. POLITICHE Sostenere le azioni volte all'accreditamento delle strutture residenziali. Impedimento della persona disabile a permanere nel proprio domicilio per la gravità della situazione personale e/o familiare. Garantire il sostegno ai care giver e alle persone con disabilità adottando soluzioni residenziali mirate ed integrate anche con i servizi diurni. Piano di Zona 2011 - 2015 PRIORITÀ Promuovere il coinvolgimento del Terzo Settore. Differenziare le strutture residenziali in relazione ai diversi profili delle persone disabili. Rischio di isolamento dalla vita della comunità per le persone che vivono in strutture. Favorire l'integrazione scolastica di minori, in quanto la scuola é un luogo privilegiato in cui si esprimono le potenzialità individuali e in cui si sviluppa la personalità, si realizza l'educazione, la formazione e la socializzazione. Disabilità Necessità di sostenere un percorso di maturazione individuale quale premessa per l'integrazione sociale. Favorire lo sviluppo di momenti di integrazione e socializzazione sul territorio. Promuovere iniziative volte a sostenere il percorso di ingresso, reinserimento e permanenza nel mondo del lavoro delle persone disabili adulte. Necessità da parte delle persone con disabilità di conoscere il sistema di offerta. Sviluppare modalità informative sulle possibili forme di tutela previste dalla legge per le persone disabili in particolare l’ amministratore di sostegno. Sviluppare forme di informazione integrata sul sistema dell’offerta. Su questa tematica in sede di Tavolo di Area l’Ufficio XII – Ufficio Scolastico di Verona ha segnalato una crescente richiesta da parte delle famiglie circa la possibilità di reiterare gli studi scolastici dei propri figli disabili diciottenni, considerata la mancanza di un’offerta adeguata al termine del loro percorso di studi. A tal proposito il privato sociale ha proposto di istituire un tavolo di lavoro ristretto per affrontare questa specifica problematica. Disabilità Il Tavolo Sovradistrettuale di Area conferma quanto espresso per la stesura della Relazione Valutativa con le seguenti precisazioni. All’incontro organizzato dal Tavolo di Area con il Terzo Settore è emersa principalmente la fragilità del sistema di sostegno alla persona disabile e alla sua famiglia dalla nascita all’età anziana. Per una persona disabile il momento più critico si presenta a completamento del ciclo di studi che quasi mai coincide con l’inizio del percorso di inserimento lavorativo, seppur l’individuo abbia una minima autonomia, anche nel percorso di socializzazione e di vita abitativa difficilmente trova risposte concrete. Le associazioni di familiari manifestano l’esigenza di un’offerta diversa nella costruzione di un progetto di vita adulta del proprio familiare, nonostante la presenza nel territorio di servizi semi-residenziali e del sostegno del SIL (Servizio Integrazione Lavorativa). Una seconda riflessione è stata rilevata circa l’importanza di innovare le attività diurne ponendo attenzione ad un possibile collegamento con il mondo del lavoro, ovverosia permane l’idea di ricercare fondi per la realizzazione di percorsi dedicati a persone disabili non collocabili che necessitano di tempi, di spazi, di metodologie e di risorse che l’ambiente ordinario di lavoro non consente, nel quale proporre un’offerta di intervento con caratteristiche diverse da quelle tipiche dei centri diurni e dell’inserimento lavorativo. 29 Piano di Zona 2011 - 2015 Disabilità Riorganizzazione azioni Piano di Zona 2011-2015 (Anno 2013/2014) Semiresidenzialità La riorganizzazione dei Centri Diurni, iniziata nel 2012 con l’avvio di un tavolo di lavoro comune che ha visto la partecipazione dei diversi soggetti alla programmazione locale, si è conclusa nel 2013. Di seguito si rappresenta il contesto attuale dei centri a gestione diretta dell’Azienda Ulss20 e quelli a gestione privata convenzionata per un totale di n. 644 posti autorizzati all’esercizio. D COMUNE DENOMINAZIONE INDIRIZZO SEDE OPERATIVA PdZ POSTI ENTE GESTORE SEDE LEGALE AUTORIZ. ESERCIZIO STATO DI ATTUAZIONE NOTE 3 Verona Il Caleidoscopio Via Zamboni, 56 18 A.T.I. - Coop. L'Officina dell'AIAS D.D.R. n.36 - 06.02.2012 ( gestione Ulss20) posti n. 18 Attivo Dal 02.12.2013 gestione privato sociale 2 San Giovanni Lupatoto Il Tesoro Via Fossa Fresca, 9 S.G. Lupatoto 12 A.T.I. - Coop. La Ginestra D.D.R. n.36 - 06.02.2012 ( gestione Ulss20) posti n. 12 Attivo 3 Verona La Quercia Via Lussino, 27 12 ULSS 20 D.d.R. n.36 del 6/02/2012 posti n. 12 Attivo 2 Cadidavid La Strada Casa Laboriosa Via Turazza, 12 Cadidavid 13 Assoc. La Strada D.D.R. n. 69 del 13/03/2014 posti n. 8 Attivo 4 Cologna Veneta 30 Coop. Casa Nostra 3 Verona 16 Assoc. Piccola Fraternità 1 Verona Armonya Via San Marco 121 30 Centro Polifunzionale Don Calabria 1 Verona Biondella Via San Marco 121 30 Centro Polifunzionale Don Calabria D.D.R. n.248 del 7/08/2009 posti n. 30 1 Verona 1 Verona Centro Polifunzionale Don Calabria Centro Polifunzionale Don Calabria Decreto n.248 del 7/08/2009 posti n. 30 D.D.R. n. 248 del 7/08/2009 posti n. 15 1 Verona S.A.O. San Zeno in Monte Via San Zeno in Monte 23 Verona 20 Centro Polifunzionale Don Calabria D.D.R. n. 244 del 7/08/2009 posti n. 20 Attivo 3 Quinto Noi Insieme Via Ponte Basazenoci, 12 Quinto (Vr) 8 Coop. Noi Insieme D.D.R. n. 28 del 03.02.2012 posti n. 8 Attivo 3 Bosco Chiesanuova Piccola Fraternità Lessinia Via A. Squaranti 11 Bosco Chiesanuova 30 Assoc. Piccola Fraternità Lessinia D.D.R. n. 429 del 3/12/2012 posti n. 30 Attivo 1 Verona Faliero Via E. Dandolo 2 15 Coop. Faliero D.D.R. n.56 del 04.03.2014 posti n. 15 Attivo 4 Montecchia di Crosara L'Arcolaio Via San Giovanni, 20 Montecchia di Crosara (Vr) 16 Coop. Monscleda D.D.R. n.376 del 3/10/2013 posti n. 18 Attivo 30 Casa Nostra Via Chiesa, 6 Cologna Veneta Piccola Fraternità Via Fincato, 59 Verona Don Pedrollo Via San Marco 121 -Verona S.A.O. San Marco Via San Marco 121 Verona 30 15 D.D.R. n. 352 del 23/10/2012 posti n. 27 D.D.R. n. 86 del 19/03/2014 posti n. 16 D.D.R. n.248 del 7/08/2009 posti n. 30 Attivo Attivo Attivo Attivo Attivo Attivo DENOMINAZIONE INDIRIZZO SEDE OPERATIVA PdZ POSTI ENTE GESTORE SEDE LEGALE AUTORIZ. ESERCIZIO STATO DI ATTUAZIONE 2 Verona Cà Vignal Strada Delle Grazie 22 30 A.T.I. - Coop Cercate D.D.R. n. 158 del 11/06/2012 posti n. 19 Attivo 1 Verona Primavera Vicolo San Domenico 11 Verona 30 A.T.I. - Coop. Cercate D.D.R. n. 489 del 9/12/2013 posti n. 29 Attivo 4 San Bonifacio Il Mosaico Via Sandri 27 San Bonifacio (Vr) 30 Coop. C.P.L. Servizi D.D.R. n. 351 del 23/10/2012 posti n. 30 Attivo 41 Coop. Monteverde D.D.R. n. 470 del 18/12/2012 posti n. (30+30) 60 Attivo 12 A.T.I. Coop La Ginestra D.D.R. n. 68 del 12/03//2014 posti n. 12 Attivo Armonia e Fantasia Via Conca delle Perle 1 Badia Calavena La Ginestra Via Monte Pastello 8/a San Giovanni Lupatoto Badia Calavena 2 San Giovanni Lupatoto 3 Verona Luce e Lavoro Via del Pestrino 4/a 15 A.T.I. Coop. Luce e Lavoro D.D.R. n. 443 del 14/11/2013 posti n. 15 Attivo 4 Pressana Crescere Insieme Via Crosare di Sopra 2 Pressana 15 Coop. Crescere Insieme D.D.R. n. 26 del 3/02/2012 posti n. 15 Attivo 1 Verona I Colori Via Mameli 73/a 20 A.T.I. Coop. L'Officina dell'AIAS D.D.R. n. 289 del 5/08/2013 posti n. 20 Attivo 1 Verona L'Officina dell'AIAS Via Sicilia 69 30 A.T.I. Coop. L'Officina dell'AIAS D.D.R. n.159 dell' 11/06/2012 posti n. 30 Attivo 4 Monteforte D'Alpone Il Fiore Via Garibaldi 4/a Monteforte d'Alpone 30 Coop. Monteforte Il Fiore D.D.R. n. 420 del 28/10/2013 posti n. 30 Attivo 4 Colognola ai Colli Fortunata Gresner Via Cubetta, 11 Colognola ai Colli 25 Istituto Gresner D.D.R. n. 95 del 16/03/2010 posti n. 25 Attivo 1 Verona Fortunata Gresner Via A. Provolo 43 30 Istituto Gresner D.D.R. n. 27 del 3/02/2012 posti n. 30 Attivo 1 Verona Centri Diurni 1 e 2 presso C.E.R.R.I.S. Via Monte Novegno 4 Verona 40 Azienda Ulss20 D.D.R. n. 230 del 12/06/2013 posti n. 40 Attivo Disabilità 4 NOTE Disabilità COMUNE Piano di Zona 2011 - 2015 D 2 centri per 40 posti complessivi Residenzialità La residenzialità disabili si presenta come l’area più critica per il persistere di una serie di condizioni che rendono difficoltosa la gestione dei bisogni, tra cui la mancanza di impegnative per far fronte alla crescente domanda di accoglienza anche temporanea come sostegno alle famiglie e alla domiciliarità. Le numerose richieste di inserimenti residenziali da parte di persone disabili non possono essere pienamente soddisfatte a causa della carenza dei posti letto. Tale situazione è aggravata dalla circostanza che gli utenti disabili ultra sessantacinquenni tutt’oggi sono collocati in Unità di Erogazione di diversa tipologia. Un’altra criticità che emerge ormai da tempo consiste nella difformità delle rette di residenzialità tra le varie Aziende UU.LL.SS.SS. del Veneto con l’auspicio nel 2014 di una definizione della retta media. Allo scopo si riporta nella tabella sottostante l’elenco delle strutture sul territorio per un totale di n. 146 posti autorizzati all’esercizio in RSA e n. 125 posti autorizzati all’esercizio in Comunità Alloggio. 31 Piano di Zona 2011 - 2015 Disabilità RESIDENZIALITA' PER PERSONE DISABILI RSA PdZ posti autorizzazione esercizio Stato di attuazione ente gestore RSA RESIDENZA MIMOSA 30 D.G.R. n.36 20/02/2014 posti n.30 Attiva Fondazione Mons. Ciccarelli Verona RSA CERRIS 1 40 D.G.R. n. 230 12/06/2013 posti n.40 Attiva Azienda ULSS 20 1 Verona RSA CERRIS 2 20 D.G.R. n.230 12/06/2013 posti n. 20 Attiva Azienda ULSS 20 3 Verona RSA MARZANA TAMERICI 1 26 D.D.R. n. 377 03.10.2013 Tamerici 1 posti 26 Attiva Azienda ULSS 20 3 Verona RSA MARZANA TAMERICI 2 30 D.D.R. n. 385 12/11/2012 Tamerici 2 posti 30 Attiva Azienda ULSS 20 D Comune Denominazione Struttura 2 S.Giovanni Lupatoto 1 Conferenza Sindaci note Conferenza Sindaci 18/03/2014 provvedimento n.1 più 4 posti Conferenza Sindaci del 5/7/12 n. 2 RSA complessivi 60 posti Conferenza Sindaci del 5/7/12 n. 2 RSA complessivi 60 posti Previsti 2 nuclei di RSA ( 1 di 26 utenti e 1 di 30 utenti) provvedimento n. 12-Conferenza Sindaci11/12/2012 Previsti 2 nuclei di RSA ( 1 di 26 utenti e 1 di 30 utenti) provvedimento n. 12-Conferenza Sindaci11/12/2012 COMUNITA' ALLOGGIO 32 D.nr. Comune Denominazione Pdz posti autorizzazione esercizio Stato di attuazione ente gestore 3 Verona COMUNITA' ALLOGGIO LA ROCCA 16 D.D.R. n. 159 11/06/2012 posti 12 Attiva L'Officina dell'A.I.A.S. 1 Verona COMUNITA' ALLOGGIO PICCOLA FRATERNITA' VIA PROVOLO 5+1 D.D.R. n. 87 del 19/03/2014 posti 6 Attiva Associazione Piccola Fraternità 3 Verona COMUNITA' ALLOGGIO PICCOLA FRATERNITA' VIA FINCATO 6+2 D.D.R. n. 86 del 19/03/2014 posti 8 Attiva Associazione Piccola Fraternità 1 Verona COMUNITA' ALLOGGIO PICCOLO RIFUGIO 20 D.D.R. n. 42 30/01/2013 posti 15 Attiva Fondazione Piccolo Rifugio 4 Cologna Veneta COMUNITA' ALLOGGIO "CASA NOSTRA" 9 D.D.R. n. 247 30.08.2012 posti 8 Attiva Coop. onlus Casa Nostra 4 San Bonifacio COMUNITA' ALLOGGIO "CASA FAMIGLIA TIZIAN" 10 D.D.R. n. 351 23/10/2012 posti 10 Attiva C.P.L. Servizi 1 Verona COMUNITA' ALLOGGIO POVERETTE DI CASA NAZARETH 18 D.D.R. n. 290 27/09/2012 posti 18 Attiva Istituto Poverette di Casa Nazareth 10 D.D.R. n. 367 05/11/2012 posti 10 Attiva Fondazione San Giovanni Calabria Dopo di Noi 1 Verona COMUNITA' ALLOGGIO LA NOSTRA CASA - DOPO DI NOI SAN GIOVANNI CALABRIA Conferenza Sindaci note Comune Denominazione PdZ posti autorizzazione esercizio Stato di attuazione ente gestore 4 Monteforte D'Alpone COMUNITA' ALLOGGIO CORTE SCOLETTE 21 D.D.R. n.119 9/05/2012 posti 20 Attiva Fondazione Don Mozzatti D'Aprili 1 Verona COMUNITA' ALLOGGIO CERRIS 7 D.G.R. n. 230 12/06/2013 posti 7 Attiva Azienda ULSS 20 1 Verona COMUNITA' ALLOGGIO LA PRIMULA 10 D.D.R. n.327 11/09/2013 posti 10 In fase di attivazione Coop Soc. CODESS Conferenza Sindaci note Provvedimento n. 5 Conferenza Sindaci 5/7/12 n. 1 Comunità alloggio di 7 posti Piano di Zona 2011 - 2015 D GRUPPO APPARTAMENTO Comune Denominazione PdZ posti autorizzazione esercizio Stato di attuazione 3 Verona GRUPPI APPARTAMENTO VIA CAROTODON CALABRIA 12 6+6 Attiva 1 Verona GRUPPI APPARTAMENTO VIA BRUNELLESCHI DON CALABRIA 6 6 Attiva ente gestore Conferenza Sindaci Centro Polifunzionale Don G. Calabria Centro Polifunzionale Don G. Calabria note Composto di 2 nuclei di 6 posti ciascuno Disabilità D RSA PER PERSONE CON DISABILITA' IN PROGRAMMAZIONE D 2 Comune Verona PdZ posti Denominazione RSA BARBIERI AIAS autorizzazione esercizio 20 Stato di attuazione ente gestore Conferenza Sindaci L'Officina dell'A.I.A.S. Posti assegnati Conferenza Sindaci n.5 del 8/9/09Parere favorevole al trasf. provvedimento nr.6 Conferenza Sindaci del 29/3/12 Stato di attuazione ente gestore Conferenza Sindaci Non Attiva note COMUNITA' ALLOGGIO IN PROGRAMMAZIONE Comune Denominazione PdZ posti autorizzazione esercizio 4 Badia Calavena COMUNITA' ALLOGGIO BADIA CALAVENA 20 Non Attiva Comune di Badia Calavena 4 Badia Calavena COMUNITA' ALLOGGIO BADIA CALAVENA 10 Non Attiva Comune di Badia Calavena provvedimento n.11 Conferenza Sindaci del 11/12/12 3 Corbiolo di Boscochiesanuova COMUNITA' ALLOGGIO PICCOLA FRATERNITA' DELLA LESSINIA 10 In fase di attivazione Associazione Piccola Fraternità Lessinia provvedimento n.7 Conferenza Sindaci del 17/4/12 2 Verona COMUNITA' ALLOGGIO LUCE E LAVORO 10 In fase di realizzazione della struttura Luce e Lavoro onlus Verona GRUPPI APPARTAMENTO VIA CARISIO DON CALABRIA D.D.R. n. 35 6/02/2012 posti 10 note Prevista realizzazione per anno 2015 Prevista realizzazione per anno 2015 GRUPPO APPARTAMENTO IN PROGRAMMAZIONE 2 6 Disabilità D Centro Polifunzionale Don G. Calabria Ai sensi della DGR Veneto n. 2960 del 28/12/2012 recante “Approvazione modifiche ed integrazioni alla scheda SVaMDi di cui alla DGR 2575 del 4 agosto 2009”, i servizi dell’Azienda Ulss 20 sono stati impegnati nell’applicazione del sistema informativo Atl@nte per la gestione della suddetta scheda. Questa modalità è stata utile dal punto di vista organizzativo per sostenere i processi di lavoro dei servizi e per la possibilità 33 Piano di Zona 2011 - 2015 di accesso al sistema da parte dei diversi interlocutori per le funzioni attribuite dall’organizzazione dell’Azienda. Tale esperienza ha dato rilievo alla scheda SVaMDi e all’applicazione sul piano regionale dello strumento informativo, prevedendo la valutazione di tutte le persone affette da disabilità inserite nei vari servizi. a cura del Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale II. TABELLE Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013. Disabilità Interventi Interventi semi residenziali Centro Diurno “Il Caleidoscopio” Verona Interventi semi residenziali Centro Diurno “La Quercia” Verona *Sostegno Economico Contributi economici per servizio trasporto e mobilità 34 *Sostegno Economico Contributi economici per servizio trasporto e mobilità Soggetto Politica / Risorse per la Risorse per responsabile Politiche Posti/Utenti gestione investimenti della gestione di riferimento corrente Mantenere gli Azienda Ulss20 interventi semi residenziali già funzionanti Mantenere gli interventi semi Azienda Ulss20 residenziali già funzionanti SIT Sistema Integrato Trasporti A.A.T. Consorzio Cooperativa Torino 18 Dal 02/12/2013 D.D.G. Ulss20 n. 622 del 28/11/2013 il Ceod passa da gestione Ulss 20 a Privato Sociale Cooperativa L’Officina dell’AIAS Ex DGRV n. 130/2013 12 Per l’anno 2014 a gestione Azienda Ulss 20 Favorire la mobilità nel territorio delle Utenti persone con giornalieri disabilità 212 circa fisicomotoria… Favorire la mobilità nel territorio delle Utenti persone con giornalieri disabilità 73 circa fisicomotoria… Interventi di socializzazione, prevenzione, inSostenere e formazione incentivare 12 Associazioni Attività ricreative di occasioni di Privato Sociale socializzazione integrazione Contributo per tra i servizi… Associazioni del Tempo Libero Note 572 € 1.387.358,47 € 423.435,84 € 111.244,00 *I Comuni del Distretto 4 non hanno delegato i servizi di trasporto sopra citati. Il SIT trasporta utenti dei Centri Diurni per i Distretti 1-2-3 A seguito di gara ad evidenza pubblica A.A.T. trasporta utenti ai Ceod pubblici, CERRIS,alla Scuola Pre-Lavoro di Verona, alunni disabili alle scuole dell’obbligo pubbliche del Comune di Verona D.D.G. Ulss 20 n. 60 del 3/.01 72013 Bando per contributo Associazioni per il Tempo Libero Interventi Interventi semi residenziali Centro Diurno “Primavera” Verona Soggetto responsabile della gestione Cooperativa Cercate Politica / Politiche di riferiment o Mantenere gli interventi semi residenziali già funzionanti Posti/Utenti Politica / Politiche di riferimento Posti/Utenti Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note Trasferimento a Dicembre 2013 da via Villa Quinzano a Vicolo San Domenico Verona 29 Piano di Zona 2011 - 2015 Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013. Azioni innovative. Anno 2013. Interventi Assistenza minori disabili 3-14 anni durante le attività estive ricreative Assistenza minori disabili 3-14 anni durante le attività estive ricreative Azienda Ulss20 Favorire l’assistenza giornaliera della persona disabile in un contesto che garantisca la permanenza al proprio domicilio sostenendo la famiglia… Comune di Verona Favorire l’integrazione dei minori con disabilità attraverso… Comune di Roncà Favorire l’integrazione dei minori con disabilità attraverso… 1671 31 40 3 Risorse per investimenti Note n.p. di cui 136 alunni disabili € 334.212,00 Progetto Regionale istituito con DGRV n. 2354/2012 Le risorse dedicate sono state assegnate in due tranche, la prima con D.D.R. n. 375 del 06/11/2012, la seconda con D.D.R. n. 254 del 09/07/2013 Il progetto prosegue anche per l’anno 2014 € 61.151,27 € 1.317,01 Delega specifica conferita dal Comune all’Azienda Ulss20 Delega specifica conferita dal Comune all’Azienda Ulss20 Disabilità Sostegno economico Progetto SLA CTI Azienda Ulss20 Sostenere e incentivare occasioni di integrazione tra i servizi… Risorse per la gestione corrente Disabilità Servizio Integrazione Scolastica Progetto Laboratori per l’integrazione scolastica Attività di Monitoraggio Soggetto responsabile della gestione 35 Piano di Zona 2011 - 2015 Assistenza minori disabili 3-14 anni durante le attività estive ricreative Comune di Montecchia di Crosara Favorire l’integrazione dei minori con disabilità attraverso… Delega specifica conferita dal Comune all’Azienda Ulss20 € 1.659,85 1 Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2014. Disabilità Interventi Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Posti/ Utenti Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note Risorse per investimenti Note Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2014. Interventi Interventi residenziali RSA “Mimosa” Presso Centro Servizi Mons. Ciccarelli San Giovanni Lupatoto Interventi semi residenziali Centro Diurno “ Luce e Lavoro” Via del Pestrino Verona 36 Interventi semi residenziali Centro Diurno “L’Arcolaio” Montecchia di Crosara Verona Interventi semi residenziali Centro Diurno “La Primula” Verona Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Fondazione Pia Opera Ciccarelli Sostenere le azioni volte all’accredita mento delle strutture residenziali Cooperativa Sociale “Luce e Lavoro” Favorire l’assistenza giornaliera della persona disabile in un contesto che garantisca… Cooperativa Sociale Monscleda Cooperativa Sociale Codess Fondazione Autismo Insieme Favorire l’assistenza giornaliera della persona disabile in un contesto che garantisca… Favorire l’assistenza giornaliera della persona disabile in un contesto che garantisca… Posti/ Utenti 34 Risorse per la gestione corrente n.p. Aumento di 4 posti Conferenza Sindaci 18/03/2014 Provvedimento n.1 30 Trasferimento da Via Villa, Quinzano a Via del Pestrino, Verona con aumento da 15 a 30 posti Conferenza Sindaci del 12/12/13 provvedimento n. 12 20 Aumento da 18 a 20 posti Conferenza dei Sindaci del 12/12/2013 provvedimento n. 13 10 Intervento da realizzare Conferenza Sindaci del 17/04/2014 Provvedimento n. 10 (Codess gestisce già la CA in fase di attivazione) n.p. Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Risorse per Posti/Utenti la gestione corrente Centro Polifunzionale Don G. Calabria Promuovere interventi di sollievo alle famiglie 6 n.p. Autorizzazione Comunale Cooperativa Sociale CODESS Promuovere interventi di sollievo alle famiglie 10 € 391.300,00 Autorizzazione D.D.R. n. 327 del 11/09/2013 INPS (ex gestione INPDAP) Azienda Ulss20 L’INPS ha accolto la nuova domanda di adesione al progetto HCP per il 2014 Piano di Zona 2011 - 2015 Progetto di Benessere “Home Care Premium” Favorire la permanenza dell'adulto disabile nel proprio contesto familiare Azioni innovative. Anno 2014. Interventi Progetto di Benessere “Servizi a sostegno dell’occupazione - il modello di Workfare della Provincia di Verona” Parte 1 Progetto di Benessere “Servizi a sostegno dell’occupazione - il modello di Workfare della Provincia di Verona” Parte 2 Vedi Tabella politiche sopra riportata 30 n.p. Azienda Ulss20 Vedi Tabella politiche sopra riportata n.p. n.p. Provincia di Verona Aziende Ulss 20 – 21 – 22 Vedi Tabella e Comune di politiche sopra Verona riportata Cofinanziamento Fondazione Cariverona Provincia di Verona Aziende Ulss 20 – 21 – 22 Vedi Tabella e Comune di politiche sopra Verona riportata Cofinanziamento Fondazione Cariverona 26 50 La cecklist verrà utilizzata dal Servizio Integrazione Scolastica per le nuove prese in carico. Si presume il dato ipotetico di 30 nuovi alunni Riprogrammate le prestazioni in materia di domiciliarità con l’istituzione dell’Impegnativa di Cura Domiciliare. La gestione delle ICDp e le ICDf ha avuto inizio dal 1 gennaio 2014 n.p. Segnalazione dal Servizio SIL dell’Azienda Ulss20 di 26 lavoratori svantaggiati n.p. Segnalazione dal Servizio SIL dell’Azienda Ulss20 di almeno 50 lavoratori disabili Disabilità *Sostegno Economico Assegnazioni economiche per sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale (L. 162/1998) Azienda Ulss20 Note Disabilità Interventi residenziali Gruppo Appartamento Via Carisio Verona Interventi residenziali Comunità Alloggio “La Primula” Verona Interventi domiciliari/ territoriali Sostegno socioeducativo scolastico Procedura di valutazione minori disabili con checklist ICF Risorse per investimenti 37 Piano di Zona 2011 - 2015 Interventi Interventi di socializzazione, prevenzione, informazione Diffusione e raccolta di un questionario di soddisfazione da parte di utenti e famiglie in Assistenza Domiciliare Integrata Soggetto responsabile della gestione Azienda Ulss20 Politica / Politiche di riferimento Vedi Tabella politiche sopra riportata Disabilità Promuovere la personalizzazione Azienda Ulss20 U.O.C. Materno della risposta ai Progetto “Primula” infantile, età bisogni delle Centro residenziale evolutiva e persone con per adulti disabili famigliadisabilità neuropsichiatria all'interno dei PEI infantile D1 Risorse per Posti/Utenti la gestione corrente n.p. n.p. Risorse per investimenti Note n.p. Il questionario verrà consegnato alle famiglie e si organizzeranno spazi per la compilazione e raccolta presso ciascun Servizio n.p. Programmazione tecnico-scientifica del centro supervisione casi * Attuazione della DGRV n. 1338 del 30 Luglio 2013 recante “Revisioni delle prestazioni costituenti LEA 38 aggiuntivi regionali (cd.Extra-LEA) in ambito socio-sanitario. Istituzione dell’Impegnativa di Cura Domiciliare (DGR 154/CR del 24 dicembre 2012 e DGR 37/CR del 3 maggio 2013)” e delle note operative per l’esecuzione della stessa con successivi decreti del Segretario Regionale per la Sanità n. 149 del 2 dicembre 2013 e n. 173 del 31 dicembre 2013. Vengono riprogrammate le prestazioni in materia di domiciliarità con l’istituzione dell’Impegnativa di Cura Domiciliare e degli interventi per l’aiuto personale e per la vita indipendente per le persone con disabilità. Se ne approvano i contenuti essenziali che ne consentono l’ascrizione ai LEA sanitari. La gestione delle ICDp (per persone con disabilità psichiche ed intellettive, che sostituiscono gli interventi di aiuto personale) e le ICDf (per persone con disabilità fisico motoria, che sostituiscono gli interventi di vita indipendente) sono iniziate il 1 gennaio 2014. Gli Interventi di aiuto personale e vita indipendente in base alla L. 162/98 sono stati attivi per tutto il 2013. Sostituiti da ICDp e ICDf per l’anno 2014. La Legge n. 162/98, ha permesso alla persona con disabilità e/o alla sua famiglia di realizzare un progetto di vita, in base ai bisogni ed aspirazioni personali compatibilmente con le risorse trasferite annualmente dalla Regione all’Azienda Ulss20. Per quanto riguarda la L. n. 162/98 nell’ Azienda Ulss20 esiste un regolamento approvato dalla Conferenza dei Sindaci fin dall’anno 2003. I Progetti di aiuto personale e vita indipendente sono realizzati in attuazione della L. n. 104/92, della L. n. 162/98, della DGRV n. 2824/2003, della DGRV n. 3279/2004, della DGRV n. 1859/2006 e del Piano Locale della Disabilità 2006. PROTOCOLLI Conferenza dei Sindaci dei Comuni del territorio dell'Azienda Ulss 20 - Deliberazione n. 13 del 03/11/2003 – Approvazione del “Progetto attuativo della Legge n. 162/1998, art. 1 - programma regionale anno 2002 per l’anno 2003 e programma attuativo D.G.R.V. n. 2824 del 19/09/2003 per la vita indipendente e del relativo accordo di programma” tra Azienda Ulss 20 e Conferenza dei Sindaci dei Comuni del territorio dell'Azienda Ulss 20. Piano di Zona 2011 - 2015 III. Accordo di programma “Integrazione scolastica e sociale degli allievi con disabilità” (sottoscritto il 15/02/2012) tra Ufficio Scolastico XII di Verona, Provincia di Verona, Azienda ULSS 20 di Verona, Azienda Ulss 21 di Legnago, Azienda Ulss 22 di Bussolengo, Centro Medico Don Calabria, Comune di Verona, Conferenze dei Sindaci dei Comuni del territorio dell'Azienda Ulss 20 - 21 - 22, Istituzioni Scolastiche Autonome statali e paritarie della provincia di Verona, Università degli Studi di Verona, FISM e FIDAE. Disabilità Convenzione quadro tra La Provincia di Verona e l’Azienda Ulss20 di Verona finalizzata al raccordo nelle attività per il collocamento mirato dei disabili (in vigore sino al 31/12/2013). Dato non inserito nella Ripianificazione - Anno 2013. E’ prevista entro la metà del 2014 la sottoscrizione di una nuova convenzione quadro (secondo quanto dichiarato dal SIL dell’Azienda Ulss 20). “Regolamento del Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata a favore di persone disabili. Provvedimenti” (Conferenza dei Sindaci – Deliberazione n. 7 del 25/07/2013). Azienda Ulss N.20 di Verona – Regolamento sui criteri di compartecipazione alla spesa per gli inserimenti nelle Strutture Residenziali delle Persone non autosufficienti – Minori/Adulti Disabili. Approvato dalla Conferenza dei Sindaci con Deliberazione n. 2 del 18/03/2014. Disabilità 39 Piano di Zona 2011 - 2015 4. Dipendenze I. SINTESI In generale si confermano le priorità e politiche definite nel documento di programmazione Piano di Zona 2011-2015 come di seguito elencate: PRIORITÀ POLITICHE Dipendenze Prevenzione Selettiva: Interventi di informazione e prevenzione verso gruppi a rischio e a persone che presentano condizioni di vulnerabilità per un possibile sviluppo di una condizione di dipendenza. Comporta l’identificazione precoce di situazioni di vulnerabilità in età preadolescenziale. Ha come destinatari, più che le persone con il problema diretto, i genitori ed gli insegnanti a contatto con loro, con l’obiettivo di fornire supporto a famiglie e scuola, attraverso azioni Contrastare la tendenza al specifiche tendenti alla corretta gestione delle problematiche di disturbi consumo sempre più precoce comportamentali ed antisociali correlati. di sostanze psicotrope (sia illegali che legali) spesso in Prevenzione Indicata: Interventi in fase precoce rivolti in particolare a poliabuso con interventi di soggetti minori con sospetto d’uso di sostanze con l’obiettivo di pervenire Prevenzione Selettiva (sui ad una diagnosi il più precoce possibile. Un problema particolare è quello soggetti a rischio) e Indicata degli interventi in fase precoce attuati nei confronti di soggetti minori, con sospetto d’uso di sostanze. La finalità è di pervenire ad una diagnosi il (sui consumatori). più precoce possibile. Soprattutto i genitori con figli minorenni quindi devono essere messi nelle condizioni ottimali per poter comprendere tempestivamente l’eventuale uso di sostanze da parte dei figli. Gli strumenti di intervento che devono essere promossi sono il counselling con drugs testing offerti ai genitori in un contesto che presti molta attenzione all’aspetto educativo, al supporto psicologico e alla volontarietà del test. 40 Variare la tipologia di offerta di trattamenti per rispondere meglio alle esigenze degli attuali consumatori/dipendenti sia di sostanze illegali che legali (giovani e ricorrenti). Soggetti Giovani: Ampliare le azioni di presa in carico per pazienti giovani, da gestire obbligatoriamente con il forte coinvolgimento dei familiari. Soggetti Ricorrenti: Ampliare le azioni di presa in carico per pazienti pluritrattati con l'inserimento in programmi territoriali “non convenzionali” mediante attivazione di una apposita rete. Altre Dipendenze: Specifici corsi e interventi con tecnica "motivazionale", attività di supporto sanitario e psicologico per la dipendenza da tabacco sia nelle fasce adolescenziali che nei soggetti adulti. Tempistica degli interventi: Iniziare la riabilitazione già in fase Modificare le modalità di terapeutica mediante l'attivazione di interventi di formazione reinserimento sociale, scolastico e lavorativo professionale, di training socio-lavorativi, di training socio-relazionali. POLITICHE mediante attivazione e Spazio Madre/Bambino: Recuperare, potenziare, sostenere le funzioni coordinamento di una rete di genitoriali di mamme con problemi di dipendenza e/o uso problematico enti e aziende. di sostanze psicotrope. Lavoro di rete: Prevedere l’attivazione di una rete sociale solidale e permanente attuata attraverso la creazione di accordi formali di collaborazione fra Aziende Pubbliche, Private e Associazioni di Privato Sociale. Piano di Zona 2011 - 2015 PRIORITÀ Soggetti multiproblematici: Prevedere azioni e programmi specifici per la riabilitazione e il reinserimento di persone multiproblematiche che richiedono interventi a lungo termine. Dipendenze La programmazione delle attività del Dipartimento delle Dipendenze prevede uno sviluppo secondo priorità e politiche del Piano che hanno come punto di riferimento alcune aree di criticità e nello specifico: 1. Prevenzione Universale, Selettiva ed Indicata dell’uso di droghe; 2. Diagnosi e Cura sia in ambito ambulatoriale che residenziale; 3. Prevenzione alle Patologie Correlate all’uso di droghe; 4. Riabilitazione / Reinserimento. In ognuno di questi ambiti è implementata la collaborazione fattiva tra il Dipartimento delle Dipendenze e il Terzo Settore. Riguardo a tali attività in data 21 febbraio 2014 il Coordinatore del Tavolo ha convocato gli operatori sia del pubblico sia del privato sociale accreditato per un confronto finalizzato a far emergere proposte ed eventuali criticità per l’anno in corso (verbale in allegato). Annualmente sono raccolti ed elaborati a livello dipartimentale un gran numero di dati, coinvolgendo anche il Terzo Settore, per comprendere la dimensione del fenomeno e misurare quanto viene concretamente fatto per contrastarlo. Il Dipartimento delle Dipendenze, a dotazione organica costante, riprogetta e ottimizza le risorse in particolare anche alla luce dei provvedimenti regionali sulla riorganizzazione delle funzioni dipartimentali (attribuzione di nuove competenze in relazione al gioco d'azzardo) e della diversità dei bisogni dell’utenza (crescente complessità personale, familiare e sociale). Il Decreto Legge n. 158/2012 (c.d. “Decreto Balduzzi”), convertito nella Legge n. 189/2012, prevede che dal 1° gennaio 2013 il gioco d'azzardo patologico (G.A.P.) sia inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da questa patologia. I Ser.D. del Dipartimento si sono attivati per accogliere le numerose richieste di aiuto da parte di famiglie e persone affette da ludopatia quale fenomeno in forte crescita. Saranno pertanto proseguite le attività istituzionali specifiche afferenti alle varie aree di bisogno con implementazioni legate al consolidamento di interventi gestiti negli anni precedenti, all’interno di progetti specifici o con nuovi progetti, svolti in collaborazione con il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Dipartimento delle Dipendenze, con proprie risorse, partecipa con il Comune di Verona al Progetto denominato “TABIT: UNA RETE PER VERONA” con l’ausilio dell’Unità di Strada. Inoltre la maggior parte delle attività in atto e quelle che si svilupperanno nel 2014 dal Dipartimento delle Dipendenze in collaborazione con Comuni, Associazioni del Privato Sociale e Servizi Socio Sanitari, sono indicate nelle tabelle di sintesi sotto riportate. a cura del Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale 41 Piano di Zona 2011 - 2015 II. TABELLE Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013. Interventi Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Posti Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013. Interventi Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Posti Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note Politica / Politiche di riferimento Posti Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note Dipendenze Azioni innovative. Anno 2013. Interventi Soggetto responsabile della gestione Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2014. Interventi Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Posti Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2014. Interventi 42 Soggetto responsabile della gestione Interventi domiciliari/ territoriali Gestione di Servizi di Assistenza Sanitaria SocioRiabilitativa extra Azienda Ulss20 ospedaliera domiciliare e in strutture protette alle persone affette da AIDS – Coop. Soc. Azalea ( lotto 1) Politica / Politiche di riferimento Vedi Tabella politiche sopra riportata Posti/Utenti 36 circa Risorse per la gestione corrente € 195.000,00 iva compresa BEP e budget generale per l’anno 2014 Lotto 1 Risorse per investimenti Note Riorganizzazione operativa a seguito di gara di appalto pubblica. Assistenza domiciliare socioassistenziale a persone affette da AIDS Soggetto responsabile della gestione Intervento residenziale Gestione di Servizi di Assistenza Sanitaria SocioRiabilitativa extra ospedaliera Azienda Ulss20 domiciliare e in strutture protette alle persone affette da AIDS – Fondazione Pia Opera Ciccarelli (lotto 2) Politica / Politiche di riferimento Vedi Tabella politiche sopra riportata Interventi di socializzazione, prevenzione, informazione Attività di prevenzione Azienda Ulss20 Consulenza C.I.C. presso le scuole secondarie di 2° grado di Verona Prevenzione Selettiva 7 Risorse per la gestione corrente € 320.000,00 iva compresa BEP e budget generale per l’anno 2014 Lotto 2 260 circa € 45.624,65 (anno 2013) € 45.624,65 (anno 2014) Multiutenza alunni Istituti scolastici € 90.808,00 (anno 2013) € 75.673,33 (anno 2014) Risorse per investimenti Note Riorganizzazione operativa a seguito di gara ad evidenza pubblica. Cura e assistenza residenziale in Comunità Alloggio per persone affette da AIDS Potenziamento del Servizio sotto il profilo organizzativo gestionale finalizzato a garantire interventi sociosanitari ed educativi a soggetti tossicodipendenti detenuti nella Casa Circondariale di Montorio – Verona Riorganizzazione del servizio nell’ambito della prevenzione selettiva e indicata dei Centri di Informazione e Consulenza (C.I.C.). L’attuale modello di intervento è orientato al riconoscimento negli studenti delle condizioni di vulnerabilità per uso/dipendenza di sostanze al fine di avviare un intervento precoce per prevenire e interrompere l’uso di sostanze stupefacenti Dipendenze Interventi di accesso consulenza e presa in carico Altro intervento Diagnosi e Cura Interventi Azienda Ulss20 per sociosanitari ed tossicodipendenti educativi a soggetti tossicodipendenti detenuti Posti/Utenti Piano di Zona 2011 - 2015 Interventi 43 Piano di Zona 2011 - 2015 Interventi Soggetto responsabile della gestione Dipendenze *Progetto JOB in RETE Potenziamento e riconversione del nuovo modello di Azienda Ulss20 riabilitazione tramite reinserimento socio-lavorativo integrato 44 Politica / Politiche di riferimento Vedi Tabella politiche sopra riportata Posti/Utenti n.p. Risorse per la gestione corrente € 176.000,00 per due anni (2013-2014) di cui € 87.600,00 assegnati al privato sociale Risorse per investimenti Note Obiettivo generale del progetto: favorire il reinserimento sociale lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza da sostanze di abuso in carico al Dipartimento delle Dipendenze dell’Ulss20 (Ser.D 1-2-3, servizio di Alcologia, U.O. Carcere Comunità Terapeutiche) attraverso la sperimentazione, l’acquisizione e il consolidamento delle abilità sociolavorative utili per il raggiungimento dell’autonomia possibile per ciascun soggetto. Il progetto intende consolidare e promuovere un modello operativo che favorisca le collaborazioni tra i soggetti pubblici e del privato sociale *Successivamente l’Azienda Ulss20 ha attivato degli accordi di convenzioni con Enti del privato sociale accreditati (Coop. Milonga, Coop. La Genovesa, Coop. Gnomi Verdi, Coop. Il Samaritano, Coop. Azalea) per la realizzazione di parte delle attività del progetto nazionale promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, denominato RE.LI., al quale si aderisce a livello locale con il progetto “Job in Rete”. (Allegato). In fase di chiusura del Progetto partirà a regime l’attività istituzionale grazie a fondi aziendali, nel rispetto della normativa specifica per l’attività in ambito riabilitativo. Interventi Soggetto responsabile della gestione Interventi di accesso, consulenza e presa in carico Altro intervento Sperimentazione Azienda Ulss20 di modalità di gestione clinica di soggetti affetti da ludopatia G.A.P. (dipendenza da gioco d’azzardo) Politica / Politiche di riferimento Posti/ Utenti Vedi Tabella 80/100 politiche sopra circa riportata 50 circa Isorisorse a bilancio Aziendale Isorisorse a bilancio Aziendale Risorse per investimenti Note Fase sperimentale di trattamento in corso di perfezionamento continuo. Messa in rete degli interventi tra Servizi del territorio e del Privato Sociale sensibilizzato alla problematica emergente. Percorsi educativi specifici e incontri di gruppo serali Sperimentazione di un modello di interventi di rete per la facilitazione e il sostegno dei percorsi di trattamento e riabilitazione di utenti in carico ai Servizi per le Dipendenze. Messa in rete degli interventi tra Servizi del territorio e del Privato Sociale sensibilizzato alla problematica emergente Dipendenze Azienda Ulss20 In *Progetto di collaborazione Sistema con Coop. Soc. Progetto I.T. CEIS, Coop. Soc. Vedi Tabella Integrazione La Genovesa, politiche sopra Trasversale Coop. Soc. riportata Prevenzione, cura Comunità dei e reinserimento Giovani, socio-lavorativo. Fondazione Exodus Risorse per la gestione corrente Piano di Zona 2011 - 2015 Azioni innovative. Anno 2014. *Allegato III. PROTOCOLLI Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 713 del 30/12/2013 del Direttore Generale: Dipartimento Dipendenze. Attività di Riabilitazione e Reinserimento Sociale (per attività a valere per l’anno 2014). Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 702 del 19/12/2013 del Direttore Generale: Dipartimento Dipendenze. Budget anno 2013 e rinnovo impegno di spesa 2014 per assistenza residenziale e semiresidenziale extraospedaliera a soggetti dipendenti da sostanze d’abuso (a valere per l’anno 2014). 45 Piano di Zona 2011 - 2015 5. Salute mentale I. SINTESI Le strategie di indirizzo dell’area riviste ai fini dell‘attuale processo di ripianificazione, confermano pienamente la loro validità ed attualità. In generale si confermano le politiche e gli obiettivi definiti nel documento di programmazione Piano di Zona 2011-2015 come di seguito elencati: PRIORITÀ Salute Mentale Sensibilizzazione - creazione di una diversa cultura nei confronti della malattia mentale. POLITICHE Promuovere la salute mentale nella popolazione generale, soprattutto in termini di conoscenza. Ridurre il pregiudizio e lo stigma. Favorire interventi volti al riconoscimento precoce della malattia. Favorire percorsi di inclusione sociale e sussidiarietà. Promuovere l'integrazione con le altre organizzazioni del territorio pubbliche e private. Promuovere e monitorare la salute fisica nei pazienti psichiatrici. Garantire il coinvolgimento dell'utente in tutte le fasi del percorso diagnostico-terapeutico riabilitativo. Centratura dei servizi sulla persona. Strutturare programmi individualizzati. Favorire l'accessibilità ai servizi. Favorire la ricerca in campo clinico (favorire interventi di provata efficacia). Favorire l'occupazione e l'inserimento lavorativo. Favorire la permanenza del paziente nel proprio ambito familiare. Promuovere attività di socializzazione. Garantire l'Organizzazione Dipartimentale dei Servizi. 46 Implementazione della rete delle strutture con finalità terapeutiche e riabilitative. Adeguare l'assegnazione alla salute mentale all'interno della spesa sanitaria complessiva. Adeguare la rete delle strutture alla DGRV n. 1616/2008. Ridefinire la dotazione organica dei servizi. Promuovere l'integrazione con le altre Organizzazioni del territorio (pubbliche e private). Compresenza di multiproblematicità che interessano aree diverse. Promuovere interventi finalizzati a fronteggiare: multiproblematicità, doppia diagnosi, psicopatologia dell'anziano e deterioramenti cognitivi, trattamenti precoci in età evolutiva. In particolare le quattro aree di intervento identificate come prioritarie e cioè: - la necessità di creare una diversa cultura nei confronti della malattia mentale - il bisogno di centrare i servizi sulla persona e non sulla logica delle strutture - l’implementazione della rete delle strutture - un’attenzione particolare alla trasversalità ed alle cosiddette “aree grigie” si confermano obiettivi prioritari nell’Area, in linea con i mutamenti sociali in essere. a cura del Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale Salute Mentale Il Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale ha inoltre incontrato in due occasioni, il 26/02/2014 ed il 04/03/2014, i rappresentanti del terzo settore delle Cooperative Milonga, Self Help, ed Azalea Blu e dell’Associazione familiari AITSaM accogliendone le istanze e riportandole al Tavolo Sovradistrettuale il 06/03/2014. Piano di Zona 2011 - 2015 Le politiche conseguenti fino ad ora messe in atto, finalizzate a ridurre lo ‘stigma’, a favorire la realizzazione di programmi terapeutici individualizzati, a riorganizzare le strutture prevedendone l’implementazione e ad integrare i rapporti fra servizi per le situazioni di multi-problematicità, si sono confermate idonee alle priorità rilevate. Le scelte operative in atto, in linea con le politiche definite, e le singole azioni intraprese, essendo condizionate dall’attuale situazione economica e dalla necessità di contenimento della spesa, risultano le uniche congruenti. Tra i processi iniziati negli anni precedenti e conclusi nel 2013, si segnala la Programmazione Interaziendale delle Unità d’Offerta (Strutture Residenziali) non mappate nell’attuale Piano di Zona della Azienda Ulss20 ma situate nell’Azienda Ulss22, con inserimento straordinario di tali strutture nel Piano di Zona fino al 2015, come da estratto di Verbale n.11 della Conferenza dei Sindaci del 12/12/2013. A seguito della programmata chiusura degli OPG, il DISM prosegue nel processo di valutazione, condivisione e presa in carico delle persone ricoverate attraverso progetti personalizzati riabilitativi e di re-inclusione sociale. Il DISM in linea con la normativa regionale DGRV 1749/2013 partecipa al gruppo di lavoro coordinato dalla Conferenza dei Sindaci dei Comuni del Territorio dell’Azienda Ulss20 nel processo di applicazione delle nuove linee di indirizzo regionali in materia di compartecipazione alla spesa degli utenti nelle strutture psichiatriche socio-sanitarie (Verbale n. 9 Conferenza dei Sindaci del 12/12/2013). Nel 2014, quale azione di mantenimento per la quale sono previste modifiche, prosegue il processo di riorganizzazione delle nuove unità di offerta acquisite nel 2013 a seguito della riconversione delle RR.SS.AA. di Marzana (CA est. Le Rose ed Il Cedro e CTRP Il Pesco). La riorganizzazione di tali strutture comporta l’adeguamento degli standard previsti dalla DGRV n. 1616/2008 e DGRV n. 748/2011 con formazione del personale, adeguamento delle procedure e degli spazi nelle strutture. Nel 2014, fra le azioni di riconversione e potenziamento è prevista la trasformazione della CA di Base Fuori C’entro, in CA Estensiva con l’incremento dei posti letto da 12 a 20 e trasferimento di sede da Montecchia di Crosara a Roncà. Inoltre è in corso, per l’anno 2014, la programmazione di alcune azioni innovative: - riconoscimento congruità al Piano di Zona 2011 – 2015 di una CA di base di 10 posti letto e una Comunità Alloggio Estensiva di 10 posti, da realizzarsi da parte della Fondazione Opera San Camillo; - riconoscimento congruità al Piano di Zona 2011 – 2015 di due CA Estensive di 12 posti cadauna a Cogollo di Tregnago (VR), in corso di realizzazione da parte della Fondazione Pia Opera “Santa Teresa”; - riconoscimento congruità al Piano di Zona 2011 – 2015 di tre GAP per 12 posti complessivi della Cooperativa Sociale Self Help; - riconoscimento congruità al Piano di Zona 2011 – 2015 di un GAP di 4 posti della Cooperativa Milonga. Sempre per il 2014 si è programmata la revisione dei protocolli di collaborazione interdipartimentali DISM/NPI, DISM/SERD, DISM/Case di Cura Santa Giuliana e Santa Chiara. 47 Piano di Zona 2011 - 2015 II. TABELLE Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013. Interventi Intervento residenziale CTRP Villa Guardini Avesa Soggetto responsabile della gestione IPAB ICISS Politica / Politiche di riferimento Risorse per la gestione corrente Posti/ Utenti Vedi Tabella politiche sopra riportata Risorse per investimenti Cambio gestione da Cooperativa Farsi Prossimo a ICISS. Azione rilevata dopo la stesura della Ripianificazione anno 2013 € 804.300,49 (dal 01/01/13 al 31/12/13) 20 Note Salute Mentale Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013. Interventi Interventi Residenziali Comunità Alloggio Modulo Estensivo “Il Fuori C’entro” Roncà Verona Soggetto/i Risorse per la Politica / Politiche Posti/ responsabile/i gestione di riferimento Utenti della gestione corrente Cooperativa Sociale Monscleda Implementazione rete Strutture 20 Risorse per investimenti Note Trasformazione da Comunità Alloggio di Base a Comunità Alloggio Modulo Estensivo e aumento di 8 posti da 12 a 20 Conferenza Sindaci del 12/12/2013 provvedimento n. 14 € 255.421,92 (per i 12 posti attuali dal 01/01/13 al 31/12/13) Azioni innovative. Anno 2013. Interventi 48 Interventi residenziali Comunità Alloggio di Base Via Bresciani Verona *Interventi Residenziali 3 CA di Base “Hotel Gran Can” San Pietro In Cariano Verona Soggetto responsabile della gestione Fondazione Opera San Camillo Cooperativa Sociale Azalea Politica / Politiche Posti/ di riferimento Utenti Implementazione Rete Strutture Implementazione Rete Strutture Risorse per la gestione corrente 8 Intervento da attivare nel 2014/2015. Risorse necessarie non prevedibili al momento 30 € 1.001.663,50 (complessivi per Gran Can e Le Salette per circa n. 28 utenti dal 01/01/13 al 31/12/13) Risorse per investimenti Note Nuova realizzazione Conferenza Sindaci 12/12/2013 Provvedimento n. 15 Rettifica posti da 10 a 8 Conferenza Sindaci 17/04/2014 Provvedimento n. 8 Inserimento straordinario nel Piano di Zona 20112015 dell’Azienda Ulss20 Conferenza Sindaci 12/12/2013 Provvedimento n. 11 Soggetto responsabile della gestione Cooperativa Sociale Azalea *Interventi Residenziali Comunità Alloggio Modulo Estensivo “Giubileo 2000” Palazzolo di Sona Verona Cooperativa Sociale Farsi Prossimo *Interventi Residenziali CA di Base San Giuseppe San Peretto di Negrar Verona Implementazione Rete Strutture Risorse per la gestione corrente 20 Implementazione Rete Strutture 20 € 446.321,17 (per i 15 utenti attuali dal 01/01/13 al 31/12/13) Cooperativa Sociale Giovani Implementazione Amici Veronesi - Rete Strutture GAV 10 €. 254.887,78 (dal 01/01/13 al 31/12/13) Risorse per investimenti Note Inserimento straordinario nel Piano di Zona 20112015 dell’Azienda Ulss20 Conferenza Sindaci 12/12/2013 provvedimento n. 11 Inserimento straordinario nel Piano di Zona 20112015 dell’Azienda Ulss20 Conferenza Sindaci 12/12/2013 provvedimento n. 11 Inserimento straordinario nel Piano di Zona 20112015 dell’Azienda Ulss20 Conferenza Sindaci 12/12/2013 provvedimento n. 11 *La Conferenza dei Sindaci con estratto di verbale n. 11, della seduta del 12/12/2013, ha espresso parere favorevole all’inserimento, da considerarsi straordinario, a seguito di nota protocollo n. 543735 del Segretario Regionale per la Sanità, nel Piano di Zona 2011-2015 dell’Azienda Ulss20 delle seguenti strutture, ubicate nel territorio dell’Azienda Ulss22 con ospiti residenti nel territorio dell’Azienda Ulss 20: 1) le Comunità Alloggio (soggetto gestore Cooperativa Sociale Azalea) site distintamente presso l’Hotel Gran Can (Comune di S. Pietro In Cariano - Verona) e presso la Locanda Le Salette (Comune di Fumane – Verona); 2) la Comunità Alloggio Giubileo 2000 (soggetto gestore Società Cooperativa Sociale Farsi Prossimo) sita nel Comune di Sona (località Palazzolo di Sona) – Verona; 3) la Comunità Alloggio San Giuseppe (soggetto gestore Cooperativa Sociale Giovani Amici Veronesi – G.A.V.) sita nel Comune di Negrar (località San Peretto di Negrar). Con parere della Conferenza dei Sindaci del 17/04/2014, provvedimento n. è stato approvata la trasformazione di Comunità Alloggio di Base a Comunità Alloggio Modulo Estensivo presso “Hotel Gran Can” della Cooperativa Azalea. Salute Mentale *Interventi Residenziali 2 CA di Base “Locanda Le Salette” Fumane Verona Politica / Politiche Posti/ di riferimento Utenti Piano di Zona 2011 - 2015 Interventi 49 Piano di Zona 2011 - 2015 Salute Mentale Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2014. Interventi Soggetto responsabile della gestione Interventi Residenziali Comunità Alloggio Azienda Ulss20 Modulo Estensivo DISM “Le Rose” Marzana Verona Implementazione Rete Strutture 19 Interventi Residenziali Comunità Alloggio Azienda Ulss20 Modulo Estensivo DISM “Il Cedro” Marzana Verona Implementazione Rete Strutture 19 Implementazione Rete Strutture 14 Interventi Residenziali CTRP “Il Pesco” Marzana Verona Azienda Ulss20 DISM Risorse per la gestione corrente Politica / Politiche Posti/ di riferimento Utenti Risorse per investimenti Note Prosegue il processo isorisorse di riconversione da RSA a CTRP/CA Est. L’importo indicato è riferito al 1°trimestre in quanto è in corso una riorganizzazione degli standard Prosegue il processo isorisorse di riconversione da RSA a CTRP/CA Est. L’importo indicato è riferito al 1°trimestre in quanto è in corso una riorganizzazione degli standard Prosegue il processo isorisorse di riconversione da RSA a CTRP/CA Est. L’importo indicato è riferito al 1°trimestre in quanto è in corso una riorganizzazione degli standard € 509.776,54 (importo complessivo per le tre strutture – Le Rose, il Cedro, il Pesco) Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2014. Interventi 50 Interventi Residenziali CA Modulo Estensivo “Hotel Gran Can” San Pietro Incariano Verona Interventi Residenziali CA di Base Via Tunisi Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Cooperativa Implementazione Sociale Azalea Rete Strutture Azienda Ulss20 Implementazione DISM Rete Strutture Posti/ Utenti Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note 16 Trasformazione di 2 CA di Base a 1 CA Modulo Estensivo Conferenza Sindaci 17/04/2014 Provvedimento n. 9 7 Accorpamento di 1 CA (di 4 posti) e 1 GAP (di 3 posti) già attive in 1 CA di Base per giovani pazienti nelle prime fasi della psicosi Conferenza Sindaci 17/04/2014 Provvedimento n. 11 Interventi Residenziali GAP Via Capodistria Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Azienda Ulss20 Implementazione DISM Rete Strutture Posti/ Utenti Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note Trasformazione da CA in GAP Conferenza Sindaci 17/04/2014 Provvedimento n. 11 4 Piano di Zona 2011 - 2015 Interventi Azioni innovative. Anno 2014. Interventi Fondazione Opera San Camillo Politica / Politiche di riferimento Implementazione Rete Strutture Interventi residenziali Fondazione Pia Comunità Alloggio Opera Santa Implementazione Estensiva Teresa Rete Strutture Cogollo di Tregnago (VR) Interventi residenziali Gruppi Appartamento Protetti Verona Interventi residenziali Gruppi Appartamento Protetti Verona Cooperativa Sociale Self Help Cooperativa Sociale Milonga Implementazione Rete Strutture Implementazione Rete Strutture Posti/ Utenti Risorse per la gestione corrente 12 Intervento da attivare nel 2014/ 2015. Risorse necessarie non prevedibili al momento 24 12 4 Intervento da attivare nel 2014/ 2015. Risorse necessarie non prevedibili al momento Intervento da attivare nel 2014/2015. Risorse necessarie stimate € 172.186,56 (stima su base annua ai sensi della DGRV 494/13 – quota sanitaria max) Intervento da attivare nel 2014/ 2015. Stima Risorse necessarie €. 57.395,52 (stima su base annua ai sensi della DGRV 494/13 – quota sanitaria max) Risorse per investimenti Note Conferenza Sindaci 18/03/2014 Provvedimento n. 4 posti 10 Rettifica n. posti da 10 a 12 Conferenza Sindaci 17/04/2014 Provvedimento n. 8 Salute Mentale Interventi residenziali Comunità Alloggio Estensiva Via Bresciani Verona Soggetto responsabile della gestione Due moduli di 12 posti ciascuno Conferenza Sindaci 18/03/2014 Provvedimento n. 3 Tre GAP di 4 posti ciascuno Conferenza Sindaci 18/03/2014 Provvedimento n. 5 51 Un GAP di 4 posti Conferenza Sindaci 17/04/2014 Provvedimento n. 7 Piano di Zona 2011 - 2015 Salute Mentale Interventi Sostegno economico Costituzione del fondo comune Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Posti/ Utenti Promuovere l’integrazione con le altre Azienda Ulss20 organizzazioni del territorio pubbliche e private Risorse per la Risorse per gestione investimenti corrente quota pro capite in fase di discussione in Conferenza dei Sindaci non ancora stimata (percentuali quota sociale da DGRV n. 494/13: 31% per CA – 27% per CA Estens. – 37% per GAP) Note In attuazione della DGRV n. 1749/2013 Compartecipazione alla spesa sociale degli inserimenti in strutture e percorsi riabilitativi del Dipartimento di Salute Mentale Al fine di illustrare l’Unità di Offerta dell’Area, nell’ anno 2013, si rappresenta nella Tabella sottostante la tipologia di strutture residenziali dell’Azienda Ulss20. DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE SOGGETTO GESTORE Azienda ULSS 20 Azienda ULSS 20 UNITA' D'OFFERTA COMUNE Posti accreditati La casa CTRP Marzana (VR) 20 Il Pesco CTRP Marzana (VR) 14 I.Ci.S.S. Villa Guardini CTRP Verona 20 Farsi Prossimo cooperativa Sociale Casa Raldon CTRP San Giovanni Lupatoto (VR) 12 Farsi Prossimo cooperativa Sociale Il Cardo CTRP Cologna Veneta (VR) 12 Azienda ULSS 20 Il Cedro Comunità Alloggio Estensive Marzana (VR) 19 Azienda ULSS 20 Le Rose Comunità Alloggio Estensive Marzana (VR) 19 Farsi Prossimo cooperativa Sociale Giovani Amici Veronesi Via Prelle Centro Castagnè Comunità Alloggio Comunità Alloggio Verona Castagnè (VR) 5 10 Farsi Prossimo cooperativa Sociale Via Tunisi, 11 - int 2 Comunità Alloggio Verona 4 Via Capodistria, 7 Comunità Alloggio Verona 4 Farsi Prossimo cooperativa Sociale Coop. Soc. a r.l. MONSCLEDA ONLUS 52 STRUTTURE Fuori C'Entro Comunità Alloggio Montecchia di Crosara (VR) 12 Farsi Prossimo cooperativa Sociale Via Fiumi Gruppo Appartamento Protetto Verona 3 Farsi Prossimo cooperativa Sociale Via Monti Lessini Gruppo Appartamento Protetto Verona 4 Azienda ULSS 20 Via San Giacomo Gruppo Appartamento Protetto Verona 3 Azienda ULSS 20 Via Tunisi, 11 - int 1 Gruppo Appartamento Protetto Verona 3 La Pergola Gruppo Appartamento Protetto Verona 4 POSTI 168 Cooperativa Sociale PANTA REI N.persone inserite in altre strutture: 23 N.persone inserite in strutture fuori dal territorio Ulss20 e anche in altre Regioni: 130 FONTE: Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale Azienda Ulss 20 PROTOCOLLI Conferenza dei Sindaci dell’ambito territoriale dell'Azienda Ulss 20 – Deliberazione n. 9 del 12/12/2013. D.G.R.V. n. 1749/2013. Linee di indirizzo per la compartecipazione alla spesa sociale degli inserimenti in strutture e percorsi riabilitativi del Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale. Provvedimenti. Si delibera la costituzione di un Tavolo di Lavoro incaricato di esaminare le problematiche attinenti alla nuova disciplina di cui alla DGRV n. 1749/2013 e di indicare le relative soluzioni operative da sottoporre all’esame della Conferenza stessa. Piano di Zona 2011 - 2015 III. Conferenza dei Sindaci dell’ambito territoriale dell’Azienda Ulss 20 – Deliberazione n. 1 del 18/03/2014. Compartecipazione alla spesa sociale degli inserimenti in strutture e percorsi riabilitativi del Dipartimento di Salute Mentale (ai sensi della DGRV n. 1749/2013). Documento di indirizzo conclusivo dei lavori del Tavolo del giorno 28 febbraio 2014, per l’approvazione del Regolamento previsto dalla DGRV n. 1749/2013. Salute Mentale 53 Piano di Zona 2011 - 2015 6. Marginalità sociale I. SINTESI Marginalità Sociale Le politiche espresse nell’ “Area Marginalità Sociale” vengono confermate nella loro attualità; le azioni mantengono sostanzialmente invariati gli impegni sia in termini di destinatari che di risorse pubbliche e private. Da un punto di vista sociologico non si parla più di senza “fissa” dimora, ma di persone senza dimora in quanto il termine dimora non viene più inteso nella sua accezione di abitazione, ma in un’ottica più ampia di contesto di riferimento complessivo per la persona, rispetto alla mancanza del quale le persone si trovano in condizioni di grave disagio sociale. A fronte di quanto sopra espresso, il Tavolo Sovradistrettuale ha rivisto alcune terminologie delle priorità e politiche come di seguito si evidenzia, approvate con provvedimento dell’ Organo di Governo Politico in allegato. PRIORITÀ POLITICHE Sostenere i processi emancipatori attraverso percorsi individualizzati anche con accompagnamento lavorativo per evitare l'esclusione sociale delle persone senza fissa dimora. Favorire l'accoglienza in strutture idonee e diversificate in base alla tipologia dell'utenza. Contrasto al rischio di esclusione sociale delle persone multiproblematiche e senza fissa dimora. Promuovere interventi per l'aggancio del target e monitoraggio. Sostenere interventi di prevenzione dell'esclusione sociale. Implementare la rete territoriale. 54 Promuovere intese tra amministrazioni comunali del territorio riguardo alle iscrizioni anagrafiche dei soggetti deboli. Facilitazione all’esercizio dei diritti universalmente riconosciuti agli esseri umani. Contrastare la tratta degli esseri umani, e lo sfruttamento sessuale, e lavorativo e l’accattonaggio. Sostenere i rifugiati e i richiedenti asilo. Contrasto al rischio di esclusione sociale e lavorativa Promuovere gli interventi pubblici e privati atti a delle persone in esecuzione di pena. favorire azioni sinergiche carcere – territorio. Contrasto al fenomeno della violenza di genere sulle Sensibilizzare e informare le donne e l'intera donne. cittadinanza sul fenomeno e sui servizi che si POLITICHE occupano della violenza. Costruire e ampliare la rete dei servizi territoriali (sanitari, sociali, forze dell'ordine) coinvolgendo anche soggetti informali e servizi non specificamente dedicati. Piano di Zona 2011 - 2015 PRIORITÀ Promuovere e predisporre un piano di formazione per tutti gli operatori che a vario titolo sul territorio possono essere interessati e coinvolti nella gestione dei casi di violenza, al fine di condividere un vocabolario e delle metodologie comuni. Per promuovere l’adesione della persona al percorso emancipatorio e lo sgancio dalla dipendenza assistenzialistica, si utilizzano vari interventi. Attraverso interventi che garantiscano una prima sussistenza, si hanno le condizioni per poter lavorare con le persone rispetto alla consapevolezza della propria condizione, che diano quindi senso e finalità emancipatoria ai vari interventi (sostegni economici, accoglienza residenziale e semiresidenziale, cura e promozione del benessere individuale, accompagnamenti occupazionali e lavorativi…). In analogia agli interventi di intervento diretto in strada rivolto a persone che si prostituiscono, si è ampliato un servizio sperimentale rivolto specificamente al monitoraggio ed emersione di persone coinvolte in attività di accattonaggio. Infine, riguardo al contrasto della violenza di genere sulle donne, i principali interventi afferiscono all’area cittadina che attraverso lo specifico servizio rivolto alla problematica offre consulenza e supporto anche a donne provenienti da altri comuni. In quest’ambito ci si sta orientando all’attivazione di azioni specifiche anche per il recupero dei autori di maltrattamento, sulla base di modelli nord europei. a cura del Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale Marginalità Sociale Si sta inoltre tenendo conto dei recenti indirizzi governativi ed europei che rafforzano l’orientamento dei servizi a superare la dispersione delle risorse in un’ottica di razionalizzazione dell’offerta di servizi in sussidiarietà da parte della rete territoriale; la promozione attiva dei soggetti che fan parte della rete è favorita anche dalla partecipazione del personale dei servizi pubblici e privati a offerte formative congiunte. Risulta strategicamente efficace la promozione di interventi sia di prevenzione che di aggancio del target legato alla grave marginalità attraverso una condivisione del progetto individuale, e quindi delle risorse, con i servizi specialistici al fine dell’implementazione della rete territoriale. La regolarità degli incontri di collaborazione tra i soggetti che si occupano di grave marginalità, aiuta l’approfondimento e la condivisione dell’offerta territoriale per una maggiore specializzazione e integrazione reciproca. La varietà di proposte da parte dei soggetti del Terzo Settore, per i quali si è organizzato un incontro in data 11/03/2014, conferma la coerenza delle politiche definite nel Piano di Zona, che vanno verso il consolidamento degli interventi territoriali e dimostrano dinamicità nel rispondere al cambiamento sia della domanda che del pensiero culturale sulla marginalità estrema. Le azioni messe in atto di recente per la presa in carico dei bisogni legati alla grave marginalità si rivolgono alla promozione dell’inclusione sociale delle persone attraverso percorsi emancipatori individualizzati. 55 Piano di Zona 2011 - 2015 Marginalità Sociale II. TABELLE Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013. Interventi Interventi domiciliari/ territoriali - Servizi Territoriali Unità di strada “Sirio” Soggetto responsabile della gestione Comune di Verona Interventi di accesso, consulenza e presa in carico. Protezione sociale art. 18 D. Lgs. 286/98 “Sirio” Comune di Verona Centro antiviolenza “Petra” Comune di Verona Politica / Politiche di riferimento Posti/ Utenti Risorse per la gestione corrente Sostenere interventi di prevenzione dell’esclusione sociale 338 utenti € 60.000,00 Modifica nome da “Sirio Artemide” a “Sirio” € 174.557,32 Modifica nome da “Sirio Artemide” a “Sirio” € 98.688,70 Da Area Famiglia,… ad Area Marginalità Sociale Costruire e ampliare la rete dei servizi territoriali (sanitari, sociali, forze 36 dell’ordine) utenti coinvolgendo anche soggetti informali e servizi non specificamente dedicati Costruire e ampliare la rete dei servizi territoriali (sanitari, sociali, forze 170 dell’ordine) utenti coinvolgendo anche soggetti informali e servizi non specificamente dedicati Risorse per investimenti Note 56 Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013. Interventi Sostegno Economico Retta per prestazioni residenziali Accoglienza minori stranieri non accompagnati Soggetto responsabile della gestione Comune di Verona Politica / Politiche di riferimento Posti/ Utenti Risorse per la gestione corrente Favorire l’accoglienza in strutture idonee 46 e diversificate in utenti base alla tipologia dell’utenza € 300.000,00 Risorse per investimenti Note Da progetto a servizio Interventi Sostegno economico Retta per prestazioni residenziali Accoglienza invernale temporanea Sostegno economico Retta per prestazioni residenziali “La casetta” Verona Progetto “CLARA” un territorio in rete contro la violenza sulle donne Comune di Verona Comune di Verona Politica / Politiche di riferimento Sostenere i processi emancipatori 46 attraverso utenti percorsi individualizzati…. Sostenere interventi di prevenzione dell’esclusione sociale Comune di Verona Favorire l’accoglienza in strutture idonee e diversificate in base alla tipologia dell’utenza Comune di Verona Favorire l’accoglienza in strutture idonee e diversificate in base alla tipologia dell’utenza Comune di Verona Posti/ Utenti Costruire e ampliare la rete dei servizi territoriali (sanitari, sociali, forze dell’ordine)…… n.p. Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note € 60.000,00 Marginalità Sociale Interventi per l’integrazione sociale dei soggetti deboli o a rischio Spazio diurno femminile e Laboratorio “Caffè bijoux” Interventi domiciliari/territori ali - Servizi territoriali Unità di strada Soggetto responsabile della gestione Piano di Zona 2011 - 2015 Azioni innovative. Anno 2013. € 20.000,00 69 posti € 82.402,00 n.p. € 30.000,00 n.p. € 175.000,00 Presso: Ostello ex Monastero S. Chiara, Casa protezione della Giovane, via Pigna 7 Asilo Notturno Viale del Lavoro Verona 57 Piano di Zona 2011 - 2015 Marginalità Sociale 58 Interventi Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Progetto di benessere “HOUSING FIRST” contro la marginalità estrema l’esperienza responsabile della casa e del lavoro Comune di Verona Vedi Tabella politiche sopra riportata Progetto di Sistema “Contro la marginalita' estrema: una rete per Verona” Comune di Verona Vedi Tabella politiche sopra riportata Progetto di Sistema “VOCI INVISIBILI” Comune di Verona Vedi Tabella politiche sopra riportata Posti/ Utenti n.p. n.p. n.p. Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note In partnership con la cooperativa Comunità dei Giovani, ente proponente, in rete con altre associazioni del Terzo Settore veronese e padovano, nonché con il Comune di Padova. Non sono previsti oneri per l'amministrazione comunale In partnership con la cooperativa Comunità dei Giovani, ente proponente, in rete con altre associazioni del Terzo Settore veronese. Non sono previsti oneri per l'amministrazione comunale In partnership con la cooperativa Azalea. Il progetto si pone come obiettivo la realizzazione di strategie di intervento per il contatto con le potenziali vittime di tratta e grave sfruttamento che esercitano attività di prostituzione al chiuso. Non sono previsti oneri per l'amministrazione comunale Comune di Verona Interventi di accesso, consulenza e presa Comune di San in carico Giovanni Supporto Lupatoto all’inserimento lavorativo a mezzo vaucher Politica / Politiche di riferimento Vedi Tabella politiche sopra riportata Vedi Tabella politiche sopra riportata Posti/ Utenti Risorse per la gestione corrente Note In partnership con la Regione Veneto Assessorato Flussi Migratori - ente proponente, in rete con gli Enti Locali e con gli Enti del privato Sociale Accreditati in interventi specifici rivolti alle vittime di sfruttamento ed accattonaggio (Comune di Venezia, Comune di Vicenza, Comune di Rovigo, Comune di Padova, Regione Friuli Venezia Giulia, Associazione Interculturale Etnoblog, Università di Padova, Provincia autonoma di Bolzano Alto Adige, Equality Cooperativa Sociale Onlus, Centro Caritas dell'Arcidiocesi di Udine, Nuovi Vicini onlus, Comunità dei giovani, Associazione Volontarius onlus). Trattasi di un progetto realizzato con fondi europei a valere sul "Programma di prevenzione e lotta contro il crimine 2007-2013” n.p. 9 Risorse per investimenti € 3.000,00 Sono pervenute 97 richieste di cui 9 sono state soddisfatte Marginalità Sociale Progetto STOP FOR-BEG Soggetto responsabile della gestione Piano di Zona 2011 - 2015 Interventi 59 Piano di Zona 2011 - 2015 Interventi Soggetto responsabile della gestione Interventi di accesso, Comune di San consulenza e presa Giovanni in carico Lupatoto Supporto all’inserimento lavorativo Politica / Politiche di riferimento Vedi Tabella politiche sopra riportata Posti/ Utenti Risorse per la gestione corrente 7 € 2.800,00 Posti/ Utenti Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note Prevedono formazione e tutoraggio a mezzo di tirocini sociali, selezionati 13 casi di cui 7 attivati Azioni innovative. Anno 2014. Interventi Soggetto responsabile della gestione Marginalità Sociale Interventi di accesso, consulenza e presa Comune di San in carico Martino Buon Supporto Albergo all’inserimento lavorativo a mezzo vaucher III. Politica / Politiche di riferimento Vedi Tabella politiche sopra riportata 7 € 25.000,00 Risorse per investimenti Note Persone in carico ai servizi sociali che vengono adibite temporaneamente, tramite vaucher a piccole manutenzioni sul territorio comunale (da gennaio) PROTOCOLLI Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 240 del 14/04/2011 del Direttore Generale. Accordo di collaborazione tra Azienda Ulss 20 di Verona e il Comune di Verona. Progetto “TABIT: UNA RETE PER VERONA. Servizi integrati per l’inclusione sociale delle persone in estrema povertà e/o senza dimora, vittime di grave sfruttamento e in una condizione di area penale esterna” (L.R. n. 41/97; Legge n. 328/2000, art. 28; Protocollo d’intesa Ministero Giustizia e Regione del Veneto 3 aprile 2003). L'Accordo di collaborazione tra Azienda Ulss 20 di Verona e il Comune di Verona per il progetto TABIT anno 2010, stipulato in data 14/06/2011, è ancora valido, in quanto si intende rinnovato con tacito assenso nel caso di proseguimento del progetto. Dal 2011 la Regione Veneto ha stanziato fondi solo per gli interventi a favore di persone in estrema povertà e/o senza dimora e vittime di grave sfruttamento di cui alla L.R. 41/97 e la Legge n. 328/2000. 60 Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 75 del 07/02/2013 del Direttore Generale. Servizio Integrazione Lavorativa attività SIL anno 2013. Provvedimenti. (Dato non inserito nella Ripianificazione Anno 2013). Protocollo d'intesa denominato "Protocollo d'intesa per la costituzione di una Task Force Interistituzionale per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto della violenza nei confronti delle fasce deboli" promosso e organizzato dalla Prefettura che ha coinvolto diversi enti ed istituzioni (Ministero dell'Interno, Prefettura, Comune di Verona, Procura della Repubblica di Verona, Questura di Verona, Comando Provinciale dei Carabinieri di Verona, Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Verona, Azienda Universitaria Ospedaliera Integrata, Direzione Generale Ulss 20 Verona, Direzione Generale Ulss 21 Legnago, Direzione Generale Ulss 22 Bussolengo, Osservatorio Nazionale per la Violenza Domestica) sottoscritto in data 31/10/2013. Piano di Zona 2011 - 2015 7. Immigrazione I. SINTESI A conferma dell’attualità delle priorità e politiche si evidenzia l’impegno delle Amministrazioni e degli operatori di settore per favorire l’accesso delle persone immigrate residenti al sistema di welfare veneto e l’integrazione delle stesse nel tessuto sociale, ad esempio attraverso sportelli sociali tematici, servizi di mediazione culturale e sociale, realizzazione di percorsi formativi comuni per dipendenti pubblici e privati che lavorano con persone straniere. a cura del Coordinatore del Tavolo Sovradistrettuale Immigrazione In generale si confermano le priorità e le politiche definite nel documento di programmazione Piano di Zona 2011-2015 come di seguito elencate: PRIORITÀ POLITICHE Promuovere l'integrazione sociale e lavorativa delle persone straniere immigrate. Attivare azioni tese a permettere l’accesso al welfare da parte dei cittadini immigrati. Promuovere l'accessibilità al sistema sanitario anche territoriale. Favorire l'integrazione con famiglie portatrici di linguaggi e culture diversi in situazione di fragilità. Promuovere interventi di supporto scolastico. II. TABELLE 61 Azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche. Anno 2013. Interventi Progetto SPRAR Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Comune di Verona /CIR Vedi Tabella politiche sopra riportata Posti/ Utenti 363 Risorse per la gestione corrente € 270.000,00 Risorse per investimenti Note Azione trasferita da Area Marginalità Sociale ad Area Immigrazione Piano di Zona 2011 - 2015 Azioni di potenziamento o riconversione. Anno 2013. Interventi Soggetto responsabile della gestione Politica / Politiche di riferimento Posti/ Utenti Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note Politica / Politiche di riferimento Posti/ Utenti Risorse per la gestione corrente Risorse per investimenti Note Azioni innovative. Anno 2013. Immigrazione Interventi Progetto PERCORSI DI INTEGRAZIONE Soggetto responsabile della gestione Comune di Verona Vedi Tabella politiche sopra riportata n.p. € 12.000,00 Politica / Politiche di riferimento Posti/ Utenti Risorse per la gestione corrente In partnership con l’Associazione CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati) Il progetto si pone l’obiettivo di favorire percorsi di integrazione di richiedenti e titolari di protezione internazionale attraverso la predisposizione di interventi specifici di assistenza socio economica sul territorio del Comune di Verona e di Roma Azioni innovative. Anno 2014. Interventi 62 Interventi di accesso, consulenza e presa in carico Sportelli sociali tematici Progetto sportello per stranieri Soggetto responsabile della gestione Comune San Martino Buon Albergo Vedi Tabella politiche sopra riportata n.p. € 11.600,00 Risorse per investimenti Note Sportello con finalità di informazione, consulenza, orientamento, accompagnamento all’inserimento sociale, mediazione linguistica e culturale. Il progetto è in fase di approvazione e avvio PROTOCOLLI Protocollo costitutivo della Comunità di pratica veneta sul diritto d'asilo (29/12/2009) tra Comuni di Padova, Rovigo, Verona, Vicenza, Sant'Orso e Montebelluna, IPAB Opere Riunite Buon Pastore, le Cooperative sociali Coges, La Famiglia, Villaggio Globale, Gruppo R, Il Sestante, Porto Alegre e Panta Rei, la Cooperativa "Una Casa per l'Uomo", l'Associazione "Il mondo nella città" e il Consiglio Italiano per i rifugiati di Verona. Il suddetto protocollo è stato rinnovato (Decisione di Giunta Comunale n. 96/2013 del 23/01/2013). Piano di Zona 2011 - 2015 III. Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 642 del 05/12/2013 del Direttore Generale. “Ufficio di mediazione linguistico interculturale. Prosecuzione anno 2014”. Deliberazione n. 725 del 13/12/2012 del Direttore Generale. Immigrazione Approvazione della “Scheda Piano Territoriale per l’Integrazione Parte I “Azioni di Formazione”e Parte II “Azioni di Integrazione Sociale e Scolastica Annualità 2012 (anno scolastico 2013-2014)” (Conferenza dei Sindaci dei Comuni del territorio dell'Azienda ULSS n. 20- Deliberazione n. 2 del 25/06/2013) tra Conferenza dei Sindaci dei 36 Comuni del territorio dell'Azienda Ulss n. 20 e Ufficio Scolastico XII di Verona e l’Istituto Comprensivo n. 11 di Verona CTP distribuiti sul territorio di Verona e Provincia, Istituti Scolastici della Provincia di Verona. Convenzioni con i soggetti attuattori: Centro Rete Tinte, Cooperativa Sociale Azalea, Associazione Stella, Associazione Le Fate. Il Piano prevede anche una quota riservata alle associazioni di stranieri iscritte al Registro regionale ai sensi dell'art. 7 della L.R. 9/90, pari a 19.780,00 euro. Contributi, a seguito di bando pubblico con presentazione di progetti, vengono assegnati alle seguenti associazioni (Annualità 2012): Il sorriso di Ilham, Associazione Stella, Terra dei popoli, Nigerian Women Association, Consiglio Islamico di Verona, Le Malve di Ucraina, Associazione Marocchina di Verona. Protocollo d’intesa attuativo delle iniziative e degli interventi - Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi 2007-2013 (FEI) - Azione 5, anno 2012, prog. 103377 - “Famiglie, generatività sociale e mediazione interculturale. Il ruolo attivo degli stranieri”. Tra: COMUNE DI VERONA, AZIENDA Ulss 20, Associazione TERRA DEI POPOLI, Società Cooperativa STUDIO GUGLIELMA RICERCA E CREAZIONE SOCIALE, Cooperativa sociale AZALEA a r.l., Società Cooperativa sociale MULTI VALORI, Associazione di carità SAN ZENO onlus, Istituto DON CALABRIA – Casa San Benedetto.(06/02/2014). Protocollo d'intesa tra CIR - Comune di Verona - e la rete RIRVA (Rete Italiana per il Rimpatrio Volontario Assistito), rappresentata dal capofila Idee in Rete, sottoscritto in data 02/08/2012 e valido fino al 30/06/2013, per la gestione dell'Antenna Regionale RIRVA in Veneto. (Decisione di Giunta Comunale n. 1487/2012 del 11/07/2012). Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 193 del 03/04/2014 del Direttore Generale. Protocollo di intesa per interventi di integrazione sociale e scolastica. 63 Piano di Zona 2011 - 2015 8. Trasversale I. SINTESI Il Gruppo di Coordinamento Tecnico conferma quanto già emerso in sede di Relazione Valutativa sostenendo l’attualità delle priorità e delle politiche come di seguito riportate: PRIORITÀ Trasversale Garantire al cittadino l’accesso unitario alle prestazioni sociali e socio sanitarie al fine di orientarlo e agevolarlo nelle scelte. POLITICHE Adottare specifiche strategie comunicative per migliorare l’informazione e facilitare l’accessibilità ai servizi sociali e socio sanitari. Sostenere il credito e il reddito. Sostenere l'accesso ai servizi. Evitare il rischio di emarginazione sociale dei cittadini colpiti dalla crisi economica. Sostenere l'inserimento lavorativo. Sostenere i cittadini nelle difficoltà legate alle spese per l'abitazione (locazioni, utenze). 64 Garantire l'uniformità di erogazione sul territorio di interventi e servizi. Avviare azioni per il monitoraggio delle attività di costruzione o rafforzamento della rete dei servizi (es. protocolli, regolamenti, buone prassi, ecc.). Facilitare la mobilità per i cittadini che usufruiscono di spazi pubblici. Migliorare l’accessibilità per i cittadini e i turisti agli spazi della città attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche. Sostenere l'importanza della conoscenza continua dei bisogni del territorio. Promuovere la collaborazione fra i soggetti che partecipano con risorse proprie all’attuazione delle azioni previste dal Piano di Zona. Attivare strumenti di ricerca e analisi dei bisogni del territorio (Flussi informativi). Incrementare le opportunità di relazione e aiuto reciproco tra i cittadini. Sviluppare il senso di solidarietà tra le persone attraverso lo scambio di attività, servizi, saperi e conoscenze. Riduzione del rischio di ospedalizzazioni prolungate e ripetute in pazienti con malattie gravi. Potenziare il supporto alle famiglie e alla rete nei casi di persone con malattie impegnative croniche e/o con prognosi severa. Trasversale II. Piano di Zona 2011 - 2015 In ottemperanza a quanto previsto dal documento sulle disuguaglianze in salute, quale allegato A alla DGR della Regione del Veneto n. 2944/12 recante “Approvazione delle linee di indirizzo relative alle disuguaglianze in salute ad integrazione del documento regionale di indirizzo (DGR n. 2082/2010) per la trasversalità tra le aree” ed in coerenza con le sopra esposte priorità e politiche del Piano di Zona riferite a questa Area, sono state poste in essere azioni di promozione e coerentemente sono stati adottati comportamenti per il contrasto delle disuguaglianze in salute. Il suddetto documento/allegato A persegue come obiettivo prioritario la “promozione dell’accesso da parte di tutti i cittadini alle prestazioni dei servizi socio-assistenziali e sanitari affinché le disuguaglianze sociali non diventino diseguaglianze nell’accesso alle informazioni e ai servizi”. Nello specifico, in conformità alla politica di settore nello sviluppare il senso di solidarietà tra le persone attraverso lo scambio di attività, servizi, saperi e conoscenze, il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) dell’Azienda Ulss20 di Verona, in collaborazione con il Comune di Verona e altri partner, ha organizzato nella giornata Mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre 2013) un evento formativo e di sensibilizzazione sul tema della sostenibilità alimentare anche in riferimento ai nuovi scenari legati alla crisi economica e alle fasce deboli della popolazione. Con DGRV n. 2726 del 24/12/2012 la Regione Veneto ha assegnato all’Azienda Ulss20 un finanziamento per la realizzazione del progetto “Individuazione delle disuguaglianze in salute e creazione di conseguenti modelli di azioni di sorveglianza e di contrasto” finalizzato ad individuare e monitorare le disuguaglianze nell’accesso agli screening oncologici femminili e in particolare al percorso dello screening citologico con l’impegno per la stessa Azienda di siglare specifiche convenzioni. Nonostante l’assenza di risorse specifiche dedicate a quest’Area di intervento, si è previsto di mantenere tutte le attività esistenti nell’anno precedente - tra le quali lo Sportello Integrato, il Punto Unico di Accesso ai Servizi Sociali, l’Informahandicap, il Trasporto, l’Amministratore di Sostegno, il S.I.L. ecc. - e di promuovere la realizzazione, a isorisorse, di azioni di promozione dell’accesso ai Servizi Socio-assistenziali e Sanitari pianificate e realizzate in sinergia tra i Servizi dell’Azienda Ulss20, gli Enti locali del territorio e il privato sociale. Le attività più rilevanti hanno lo scopo di assicurare l’accesso all’informazione relativa ai Servizi Socio Sanitari e Sociali attivi nel territorio dell’Azienda Ulss20 e già presenti nella programmazione del Piano di Zona 2011-2015 al fine di favorire la fruizione degli stessi. TABELLE Si riportano di seguito le azioni di contrasto alle disuguaglianze in salute adottate nell’anno 2013/2014. Azioni innovative. Anno 2014. Interventi *Progetto di sistema Centrale Operativa Territoriale C.O.T. Soggetto responsabile della gestione Azienda Ulss20 Politica / Politiche di riferimento Vedi Tabella politiche sopra riportata * Centrale Operativa Territoriale Posti/ Risorse per la Utenti gestione corrente € 1.180.000,00 Risorse per investimenti Note Parziale contributo di Fondazione Cariverona (COT). La programmazione regionale, definita dal Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016 approvato con L.R. Veneto n. 23/2012, è finalizzata alla ridefinizione dei modelli assistenziali, nell’intento di adeguare il Sistema ai cambiamenti socio-epidemiologici e, al contempo, di introdurre elementi innovativi sulla scorta delle migliori pratiche realizzate localmente, perseguendo obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità. I nuovi bisogni assistenziali, l’aumento delle patologie cronico-degenerative collegate all’aumento dell’aspettativa di vita e delle disabilità, impone una ridefinizione dei percorsi di cura, il potenziamento dell’assistenza territoriale, in un’ottica di sempre maggiore integrazione socio-sanitaria. Tutto questo può realizzarsi attraverso azioni di impiego appropriato delle risorse professionali, unite ad una revisione dei modelli operativi dell’organizzazione sanitaria. 65 Piano di Zona 2011 - 2015 Trasversale 66 La D.G.R. Veneto n. 2271 del 10/12/2013 recante “Nuove disposizioni in tema di organizzazione delle aziende UU.LL.SS.SS. e ospedaliere. Linee guida per la predisposizione del nuovo atto aziendale, per l’organizzazione del Dipartimento di prevenzione e per l’organizzazione del Distretto socio sanitario. Articolo 3, comma 1 bis e articolo 7 bis, comma 1 del D.Lgs. 502/1992 e s.m. e i.. L.R. 29 giugno 2012, n. 23”, stabilisce l’attivazione in ogni azienda ULSS di una Centrale Operativa Territoriale (COT), interconnessa con la rete dei servizi distrettuali e funzionale a tutte le UU.OO. territoriali e le forme associative della Medicina Convenzionata. La Centrale Operativa rappresenta l’elemento cardine dell’organizzazione territoriale in quanto svolge una funzione di coordinamento della presa in carico dell’utente “protetto” nonché di raccordo fra i soggetti della rete assistenziale. Rappresenta, infatti, lo strumento di raccolta e classificazione del problema/bisogno espresso, di attivazione delle risorse più appropriate, di programmazione e pianificazione degli interventi attivando i soggetti della rete assistenziale, tutelando le transizioni da un luogo di cura all’altro o da un livello clinico/assistenziale all’altro. Le principali tipologie di interventi sono: - il coordinamento della transizione (dimissione) dei pazienti ricoverati in Ospedale verso il trattamento temporaneo o residenziale o domiciliare protetto; - il coordinamento della presa in carico dei pazienti in assistenza domiciliare protetta e delle eventuali transizioni verso altri luoghi di cura o altri livelli assistenziali; - il coordinamento della transizione (ammissione/dimissione) e sorveglianza sulla presa in carico dei pazienti ricoverati presso le strutture di ricovero intermedie; - la sorveglianza sulla presa in carico dei pazienti in assistenza residenziale definitiva o semiresidenziale. I soggetti coinvolti alla realizzazione della COT sono il personale distrettuale e ospedaliero, i medici/pediatri di famiglia e medici di continuità assistenziale, il personale delle strutture di ricovero intermedie, nonché delle strutture residenziali e semiresidenziali e il personale del Comune (Servizi Sociali)/Familiari di pazienti protetti e critici. Per quanto riguarda il funzionamento la Centrale Operativa Territoriale, attiva h24 e 7 giorni su 7, è supportata da un call center aziendale attivo h24 con numero unico in grado di ricevere chiamate e, sulla base di precisi criteri di triage telefonico, di coordinare le azioni per fornire una soluzione/risposta alle richieste. La stessa, operando in stretta integrazione con l’equipe delle cure domiciliari e delle cure palliative attraverso l’interfaccia con i Punti Unici di Accesso (PUA) distrettuali, è in grado di intercettare i bisogni di cure e/o di assistenza garantendo la continuità dell’assistenza interfacciandosi con l’Ospedale, con le strutture di ricovero intermedie - quali l’Hospice, l’Ospedale di Comunità e l’Unità Riabilitativa Territoriale - e le strutture residenziali, con i medici/pediatri di famiglia, con i medici di continuità assistenziale, con le cure domiciliari e con la Centrale del SUEM 118. L’Azienda Ulss20 intende attivare la Centrale Operativa Territoriale (COT), con caratteristiche adeguate alle sue dimensioni territoriali, alla complessità dei servizi socio-sanitari presenti nel territorio e alla programmazione prevista nel prossimo biennio. Pertanto, la COT aziendale sarà dotata di numero telefonico unico, con registrazione vocale delle chiamate e tracciabilità informatica degli interventi effettuati; sarà interconnessa informaticamente con sistema informatico in uso per la gestione dell’attività domiciliare e residenziale per l’alimentazione della graduatoria per le strutture residenziali per anziani, la relativa anagrafica di tale strutture e la relativa situazione dell’occupazione dei posti letto in tempo reale; sarà dotata del sistema di gestione informatica degli ingressi nelle strutture di cure intermedie (Ospedali di Comunità e Unità di Riabilitazione Territoriale) con visualizzazione in tempo reale dei posti letto disponibili; sarà in grado di visualizzazione le valutazioni effettuate dalla UVMD (Unità di valutazione multidimensionale distrettuale) con l’introduzione della SVAMA informatizzata, integrata al Fascicolo Socio-Sanitario Elettronico (FSE); potrà visualizzare le valutazioni strumentali telematiche, che saranno installate nelle principali strutture residenziali e negli ospedali di Comunità, sia per la trasmissione a distanza dell’ECG (telecardiologia), che per l’effettuazione dei principali esami di laboratorio (POC - Point of care). La COT coordinerà pertanto gli interventi effettuati attraverso i PUA, dislocati nelle 4 sedi principali distrettuali dell’Azienda Ulss20, monitorando l’effettiva presa in carico e il tempestivo intervento degli Sportello Integrato presso il Distretto Socio Sanitario n. 3 - Punto Unico di Accesso presso il Distretto Socio Sanitario n. 4 - Sportello Sì presso il Comune di Verona. Trasversale Tenuto conto delle molteplici e complesse domande che pervengono ai Servizi e della necessità di supporto richiesto dalle famiglie e dagli anziani nei casi di complessità assistenziale, si sono attivate collaborazioni fra Servizi Sociali, Sportelli e Patronati al fine di orientare ed assistere in modo appropriato gli utenti rispetto ai bisogni e alle richieste di accesso al sistema di interventi/sussidi/certificazioni, riducendo così le disuguaglianze delle condizioni di salute. Il Punto Unico di Accesso ai Servizi Sociali e Socio-sanitari e lo Sportello Integrato, dislocati nel territorio, sono stati istituiti e messi a disposizione dei cittadini che intendono ottenere informazioni in merito a diritti ed eventuali opportunità. Questi servizi, ormai consolidati, garantiscono e facilitano l’accesso alla rete dei servizi socio-sanitari, promuovendo la semplificazione delle procedure (nel rispetto dei principi di semplificazione, trasparenza e pari opportunità nell'accesso), l'unicità del trattamento dei dati e l'integrazione nella gestione del caso. Il diretto contatto con le persone assistite permette di dare risposte con azioni mirate ed interventi più attenti o ad indirizzare le persone verso i servizi tramite il rafforzamento della rete e l’uso di buone prassi tra operatori di enti diversi. Accanto a questa dimensione, volta a favorire un buon funzionamento del lavoro di rete, si realizza una dimensione più propriamente organizzativa. Essa consiste nel coordinare le risorse formali e informali presenti sul territorio al fine di evitare sovrapposizioni e salvaguardare le specificità funzionali ottimizzando così l’impatto sul disagio. Quindi attraverso quest’attività di informazione, lettura della domanda, consulenza, orientamento della persona e della famiglia svolta dagli operatori, la comunità partecipa in modo attivo e diretto alla realizzazione di servizi e interventi. Piano di Zona 2011 - 2015 operatori, sia medici che infermieri. Tali PUA saranno collegati informaticamente con la COT, avendo accesso ai data base da loro alimentati quotidianamente. Amministratore di sostegno L’Amministratore di Sostegno, quale figura giuridica istituita con la Legge n. 6/2004, consiste in una delle priorità di intervento e contestualmente in una politica di intervento del Piano di Zona in Area Disabilità. Tale istituto di tutela giuridica avente la finalità di salvaguardare la capacità residua per un protagonismo della persona disabile, in questi anni è stato attivato nel nostro territorio per aiutare le persone prive in tutto o in parte di autonomia, favorendo la comunicazione tra i vari operatori della rete, quali i Servizi Sociali, i Volontari, gli Utenti e il Giudice Tutelare. Area Famiglia, Infanzia, Adolescenza, Minori in condizioni di disagio e Giovani. Al fine di contrastare le disuguaglianze in materia di salute nell’Area Famiglia, Infanzia, Adolescenza, Minori in condizioni di disagio e Giovani sono state realizzate attività di informazione dirette a sensibilizzare le problematiche di salute della donna, dei minori e delle famiglie, nonché degli immigrati. Da anni la programmazione di azioni condivise tra i vari enti della nostra comunità ha permesso di promuovere pratiche di inclusione e integrazione tra e con le famiglie della nostra collettività e le famiglie straniere, in collaborazione con il Tavolo dell’Area Immigrazione del Piano di Zona 2011-2015. Nell’anno 2013 i consultori e i comuni si sono attivati in difesa dei diritti dei minori e dell’affido (si vedano al riguardo i progetti nell’Area Famiglia). In particolare, la priorità definita “Protezione e tutela di minori appartenenti a famiglie multiproblematiche o in situazioni di rischio o pregiudizio ha visto la partecipazione dell’Area Famiglia ai diversi Tavoli di Protocollo - quali il Tavolo Tribunale Civile, il Tavolo Prefettura, il Tavolo Tribunale Minori - tra Istituzioni e Servizi presenti sul nostro territorio. Riconosciuto come obiettivo primario il “Contrasto al fenomeno della violenza di genere sulle donne”, il Ministero delle Pari Opportunità ha approvato il progetto denominato “CLARA” per la prevenzione della violenza sulla donna, che ha visto la realizzazione nell’anno 2013 di quattro linee progettuali finalizzate ad istituire: - percorsi per l’autonomia abitativa e lavorativa delle donne vittime di violenza ospiti della casa rifugio e in contatto con i punti di ascolto decentrati - punti di ascolto decentrati - servizio maltrattanti - famiglie “affidatarie” per la pronta accoglienza. 67 Piano di Zona 2011 - 2015 Area Salute Mentale Sono attivi sul territorio Appartamenti Protetti quali strutture che consentono di favorire l'autonomia e l'inclusione sociale dell’utenza psichiatrica nella comunità. Marginalità Sociale L’impegno è stato quello di diffondere correttamente le informazioni sui diritti dei cittadini, in particolare di quelli appartenenti alle fasce deboli e a rischio emarginazione, dando maggiore visibilità agli sportelli di Segretariato Sociale. In questa sede si ritiene opportuno richiamare le priorità e le politiche così come aggiornate nell’Area specifica. Banco Alimentare Trasversale L’Associazione Banco Alimentare del Veneto, strutturata come Comitato nel 1993, nel 2001 è diventata Associazione di volontariato e dal 16 Aprile 2003 è registrata come Onlus avente sede legale e operativa in Verona. L’Associazione recupera le eccedenze alimentari e le ridistribuisce a strutture caritative che, in Veneto, si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri ed agli emarginati. Per effetto dell’attuale crisi economica l’ente sta assistendo una diversa utenza costituita dai “nuovi” poveri quali famiglie monogenitoriali, monoreddito o con reddito costituito dalla pensione minima. A tal riguardo, è tuttora vigente una scrittura privata tra il Comune di Verona e l’Associazione per sostenere, potenziare e qualificare l’attività svolta dall’associazione stessa finalizzata alla distribuzione di alimenti alle persone indigenti del territorio comunale. In particolare viene realizzata un’indagine presso tutti gli enti convenzionati per il monitoraggio e la valutazione dello stato di povertà delle famiglie residenti nel Comune di Verona. Inoltre, è tuttora in corso il progetto denominato “Una risposta alle nuove povertà“ che prevede la realizzazione di interventi mirati a contrastare le rilevanti conseguenze derivanti dalle “nuove povertà” tali da impedire un livello di vita accettabile nella società in cui si vive, caratterizzato dall’assenza di relazioni sociali a causa della prolungata privazione di reddito e delle risorse economiche di sostentamento. Servizio Integrazione Lavorativa (S.I.L.) 68 Il Servizio Integrazione Lavorativa è un’unità operativa dell’Azienda Ulss20 che realizza le proprie attività e funzioni nell’ambito dei distretti socio sanitari. Il SIL promuove iniziative volte a favorire e realizzare l’integrazione sociale e lavorativa di persone disabili (iscritte alle liste previste dall’art. 8 della Legge n. 68/1999) in collaborazione con il Servizio Collocamento Mirato dell’Amministrazione Provinciale e di persone svantaggiate ossia pazienti in trattamento psichiatrico e con problematiche di dipendenza, segnalate dai Servizi sia del Dipartimento di Salute Mentale sia del Dipartimento delle Dipendenze dell’Azienda Ulss20, attraverso opportuni strumenti di mediazione. Il SIL, costituito da una equipe di operatori sociali con una formazione specifica nel campo dell’integrazione lavorativa, realizza interventi di valutazione, orientamento, formazione, mediazione e consulenza ad utenti ed aziende per favorire l’incontro domanda-offerta nel mercato del lavoro. Suddetto Servizio, col sostenere il processo di ingresso, reinserimento e permanenza nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale, permette di far acquisire alle stesse un’identità lavorativa attraverso Percorsi Formativi Individualizzati. Lo stesso realizza progetti di integrazione sociale che consentono la permanenza in un contesto sociale e lavorativo a persone la cui disabilità sia tale da non consentire un inserimento occupazionale. L’inserimento costituisce, soprattutto in questi casi, un importante strumento socio-riabilitativo alternativo rispetto ad altri interventi di carattere assistenziale (quali prestazioni economiche, inserimenti in strutture protette e assistenza domiciliare). Nel perseguire gli obiettivi generali, il SIL privilegia le azioni dirette a potenziare l’autonomia sociale e lavorativa sino al raggiungimento del pieno sviluppo della persona svantaggiata contro il rischio di emarginazione. A tale scopo il Servizio coinvolge gli attori del mondo del lavoro, la collettività nonché le Piano di Zona 2011 - 2015 forze sociali (sia pubbliche che private) al fine di contrastare processi di discriminazione nei confronti delle persone svantaggiate e favorire la reale accettazione delle diversità, così promuovendo una cultura dell’integrazione. In sintesi a quanto sopra esposto, il S.I.L. persegue obiettivi specifici quali: - potenziare nei soggetti disabili e svantaggiati l’autonomia sociale e lavorativa per il raggiungimento del pieno sviluppo della persona, contrastando il rischio di emarginazione; - favorire l’acquisizione di un’identità lavorativa, socialmente accettata, mediante l’assegnazione o la riappropriazione di un ruolo all’interno del sistema produttivo; - promuovere iniziative volte alla formazione e all’integrazione sociale e lavorativa di persone disabili e svantaggiate in un’ottica di intervento globale sulla persona in collaborazione con i servizi specialistici; - coinvolgere gli attori del mondo del lavoro e della disabilità del territorio attraverso lo sviluppo di strategie e la formalizzazione di intese e protocolli con enti pubblici e privati finalizzati alla creazione di opportunità formative e lavorative; - promuovere e attivare forme di collaborazione e sensibilizzazione tra i vari soggetti afferenti al mercato del lavoro. Trasversale a cura dei Referenti dei Settori di intervento III. PROTOCOLLI Provincia di Verona: Deliberazione di Giunta provinciale n. 64 del 14/01/2011. Modifica ed integrazione alla deliberazione della Giunta provinciale n. 154 dello 01/07/2010 ad oggetto “Approvazione del progetto di costituzione di un fondo di garanzia per l’erogazione di un prestito d’onore nei confronti dei lavoratori subordinati o para subordinati in difficoltà a causa della crisi economica”. Comuni aderenti: Comune di Verona, Comune di Belfiore, Comune di Fumane, Comune di Grezzana, Comune di Isola della Scala, Comune di Legnago, Comune di Ronco all’Adige, Comune di San Bonifacio, Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Comune di Sona, Comune di Valeggio sul Mincio (in vigore sino al 31/12/2014). Comune di Verona Servizi Sociali - Deliberazione Giunta comunale n. 481 del 16/12/2009 - Accettazione del contributo concesso dalla Fondazione Cariverona per la realizzazione del Progetto denominato “Una risposta alle nuove povertà” e relativi adempimenti attuativi. Comune di Verona - Deliberazione Giunta comunale n. 47 del 23/02/2011. “Approvazione protocollo d’intesa per l’attivazione di un sistema integrato di intermediazione sociale per la distribuzione dei prodotti dell’Associazione Banco Alimentare del Veneto Onlus”. Scrittura privata tra Comune di Verona e l’Associazione Banco Alimentare del Veneto Onlus in Verona. Protocollo d'intesa (15/09/2010) tra Amministrazione del Comune di San Giovanni Lupatoto e le Organizzazioni Sindacali Unitarie. Comune di Verona - Deliberazione Giunta comunale n. 191 del 24/06/2009 - Legge Regionale del Veneto n. 23/2006 recante “Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale. Inserimento lavorativo di persone svantaggiate e deboli – Convenzionamento con le cooperative sociali di cui all’art. 1, comma 1, lettera b), della Legge n. 381/1991”. A tale atto di indirizzo è seguita l’approvazione del Progetto “Intervento per il fronteggiamento della crisi economica attraverso l’inserimento lavorativo di persone adulte e over 50 e la valorizzazione del sistema della cooperazione sociale” e l’accettazione da parte del Comune di Verona del contributo di € 400.000,00 della Fondazione Cariverona per il medesimo Progetto (Deliberazione Giunta comunale n. 417 del 69 Piano di Zona 2011 - 2015 10/10/2010), con la successiva stipula di convenzioni con diverse cooperative sociali in vari ambiti di intervento sul territorio. Conferenza dei Sindaci dell’ambito territoriale dell'Azienda Ulss 20 – Deliberazione n. 2 del 27/01/2011. “Piano di Zona 2011-2015. Approvazione”. Accordo di programma per il Piano di Zona 2011-2015 tra Azienda ULSS 20 di Verona e i Comuni della Conferenza dei Sindaci dell’ambito territoriale dell'Azienda Ulss 20. Procedura dell’Azienda Ulss 20 – prot. 7972 del 12/ 07/2006. “Segnalazioni di disagio sul territorio ed intervento dei Servizi”. Protocollo d’Intesa tra Comune di Verona, Azienda Ulss 20, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Umana SPA per la Formazione e l’accompagnamento al lavoro di Assistenti Familiari (in vigore sino al 26/02/2014). Trasversale Azienda Ulss 20 , Azienda Ulss 21, Azienda Ulss 22, Azienda Ospedaliera Università Integrata. Diagnosi e terapia di Asma e BPCO: sintesi delle più recenti linee guida. Azienda Ulss 20 di Verona - Deliberazione n. 378 del 28/06/2012 del Direttore Generale. Protocollo di collaborazione tra Dipartimenti dell'Azienda Ulss 20 per la presa in carico di utenti multiproblematici. Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 596 del 18/10/2012 del Direttore Generale. Approvazione procedura per la presa in carico del paziente con mielolesione in dimissione protetta tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona, l’Ospedale classificato Sacro Cuore Don Calabria di Negrar ( VR) e l’Azienda Ulss 20 di Verona. (Nella Ripianificazione Anno 2013 in Area Persone Anziane). Procedura per la presa in carico in dimissione protetta dall'Ospedale al Territorio del paziente ventilatore dipendente (VAM) (2005) tra Azienda Ospedaliera e Azienda Ulss 20 di Verona. (Nella Ripianificazione Anno 2013 in Area Persone Anziane). Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 802 del 28/12/2012 del Direttore Generale. “Attività di cure palliative. Provvedimenti anno 2013”. – Deliberazione n. 735 del 30/12/2013 del Direttore Generale. “Attività di cure palliative. Provvedimenti anno 2014”. (Nella Ripianificazione Anno 2013 in Area Persone Anziane). Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 207 del 09/04/2009 del Direttore Generale. Approvazione procedura per la presa in carico del paziente con grave cerebrolesione acquisita, in dimissione protetta tra Azienda Ospedaliera "Istituti Ospitalieri di Verona", Ospedale Classificato Sacro Cuore Don Calabria di Negrar e Azienda Ulss 20 di Verona. (Nella Ripianificazione Anno 2013 in Area Persone Anziane). Protocollo di gestione del paziente in assistenza domiciliare respiratoria. 70 Azienda Ulss 20 di Verona – Deliberazione n. 466 del 12/09/2013 del Direttore Generale. Percorso diagnostico – terapeutico integrato per il paziente affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) tra centro diagnosi SLA dell’ AOUI di Verona e il Dipartimento Riabilitativo dell’Azienda Ulss 20 di Verona. Piano di Zona 2011 - 2015 Allegati 71 72 Allegati Piano di Zona 2011 - 2015 Piano di Zona 2011 - 2015 Allegati 73 CONFERENZA DEI SINDACI DEI COMUNI DI ALBAREDO D’ADIGEARCOLEBADIA CALAVENABELFIORE BOSCOCHIESANUOVABUTTAPIETRACALDIEROCASTEL D’AZZANO CAZZANO DI TRAMIGNACERRO VERONESECOLOGNA VENETA COLOGNOLA AI COLLIERBEZZOGREZZANAILLASI LAVAGNOMEZZANE DI SOTTOMONTECCHIA DI CROSARA MONTEFORTE D’ALPONEPRESSANARONCÀROVERÈROVEREDO DI GUÀ SAN BONIFACIOSAN GIOVANNI ILARIONESAN MAURO DI SALINE SAN GIOVANNI LUPATOTOSAN MARTINO BUON ALBERGO SELVA DI PROGNOSOAVETREGNAGOVELO VERONESEVERONA VERONELLAVESTENANOVAZIMELLA a cura di Ufficio del Piano di Zona Azienda ULSS 20 Tel. 045-9287076 - Fax 045-9287022 E-mail: [email protected] www.ulss20.verona.it
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