SALVATI Articoli precedenti al 6 maggio 2014

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ultimo aggiornamento 6 Maggio 2014
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SALVATI
di Antonella Rizzo
Sono tantissime le vite salvate grazie all’uso tempestivo di un defibrillatore.
Ne basterebbe una sola per dichiarare un bilancio positivo per la diffusione capillare dei
defibrillatori nei luoghi con particolare affollamento ma non è così, sono moltissime!
Persone normali, posti consueti per ognuno di noi.
Riportiamo alcune di queste notizie (pubblicate in rete) che descrivono situazioni dove la
prevenzione ha fatto la differenza tra esserci e non esserci più.
6 Maggio 2014
Fonte http://www.piacenzasera.it/provincia/colpito-arresto-cardiaco-salvato-dai-famigliaridefibrillatore.jspurl?IdC=1093&IdS=1093&tipo_padre=0&tipo_cliccato=0&id_prodotto=47663&tipo=0&css=homepage.css&com=c
Calendasco (Piacenza) Colpito da arresto
cardiaco, salvato dai famigliari con il
defibrillatore
Colpito da arresto cardiaco, viene salvato dai familiari con il
defibrillatore.
Sta meglio l’anziano piacentino 88enne vittima domenica pomeriggio di un malore mentre giocava a carte
con amici e parenti. Il fatto è avvenuto a Calendasco (Piacenza) intorno alle 17, quando l’uomo si è
improvvisamente accasciato a terra richiamando l’attenzione dei presenti.
Immediata la chiamata al 118 con l’attivazione del codice blu: i primi a soccorrerlo sono stati i parenti stessi,
figli e nuora, che, da poco abilitati all’uso del defibrillatore, hanno recuperato il salvavita presente nella
piazza del paese, l’hanno applicato e hanno erogato una scarica facendo ripartire il cuore dell’anziano.
Tel. 377.2192037 [email protected]
Via Nazario Sauro 4 – 00195 Roma RM
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All’arrivo dell’ambulanza di Croce Rossa e del 118 il paziente aveva ripreso a respirare ed era cosciente,
anche se un po’ confuso. E’ stato trasportato in ospedale dove si trova tuttora ricoverato, anche se le sue
condizioni sono notevolmente migliorate. Si tratta dell’ennesimo paziente salvato da morte cardiaca
improvvisa grazie all’utilizzo di un defibrillatore entro 5 minuti.
1 Maggio 2014
Fonte http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/torino-gli-viene-infarto-al-Museo-egizio-salvato-con-defibrillatore-a9b9b2add074-4bf0-862b-af8b9d786f12.html?refresh_ce
Torino, infarto al Museo Egizio: salvato da un dipendente con il defibrillatore
Un professore di 58 anni, il 1 maggio, era in visita al Museo Egizio di
Torino quando è stato colpito da infarto. E’ stato soccorso dai
dipendenti del Museo che erano stati addestrati all’uso del
defibrillatore presente nella struttura.
31 Marzo 2014
Fonte http://www.gonews.it/2014/03/31/anziana-salvata-dopo-un-malore-in-piazza-della-liberta-col-defibrillatore/
Vinci (FI) - Anziana salvata dopo un malore in piazza della Libertà col defibrillatore
Ha letteralmente salvato da un arresto cardiaco, i cui esiti sarebbero
stati molto incerti, un’anziana donna che si è sentita male questo
pomeriggio, lunedì 31 marzo, piazza della Libertà a Vinci.Erano circa le
17. Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Misericordia di Vinci
che ha la sua sede a pochi passi. Una volontaria, peraltro infermiera
del 118 di Empoli, è intervenuta subito anche con defibrillatore. Poi è
arrivata l’automedica dell’Asl 11. La signora, 85 anni, è stata salvata e
poi trasferita per accertamenti all’ospedale ‘San Giuseppe’ di Empoli.
31 Marzo 2014
Fonte http://www.romatoday.it/cronaca/arresto-cardiaco-forum-sport-center1.htm
Roma, arresto cardiaco in palestra, volontario CRI gli salva la vita con il
defibrillatore
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L'uomo stava allenandosi al Forum Sport Center quando all'improvviso
ha perso conoscenza. A salvarlo un volontario della Croce Rossa in
servizio durante una competizione nella piscina del centro
Si è accasciato a terra colpito da arresto cardiaco. A salvarlo un volontario della Croce Rossa abilitato
all'uso del defibrillatore. E' quanto successo ieri mattina alle 11 al Forum Sport Center di via Cornelia dove
un uomo di 47 anni è stato colto da arresto cardiaco mentre si allenava sul tapis roulant.
Per sua fortuna provvidenziale è stato l'intervento di un volontario della Croce Rossa, in servizio presso il
centro per garantire il salvataggio in acqua durante una competizione. Insieme al medico di gara ha
immediatamente praticato sul paziente la rianimazione cardiopolmonare con il defibrillatore in dotazione ai
volontari CRI. Quando sul posto è arrivata l'ambulanza del 118, l'uomo aveva già ripreso coscienza.
"Un altro episodio, fortunatamente a lieto fine", spiega la Croce Rossa in una nota, "che rimarca però la
necessità di promuovere la cultura del primo soccorso tra la popolazione, istruendo la popolazione alle
manovre di rianimazione cardiopolmonare e all'uso del defibrillatore semiautomatico nei centri sportivi e
nei luoghi pubblici. La CRI è impegnata quotidianamente nei corsi di formazione sul primo soccorso rivolti
alla popolazione e alle aziende, perché la conoscenza dei gesti salvavita può fare la differenza in attesa dei
soccorsi avanzati".
27 Marzo 2014
Fonte http://www.bologna2000.com/2014/03/27/defibrillatore-salva-pendolare-alla-stazione-di-imola/
Imola, defibrillatore salva pendolare alla stazione
“…Si è dunque rivelato provvidenziale il defibrillatore donato a Imola,
nell’ottobre scorso, dalla Coop dei tassisti Corai e dal gestore del bar
della stazione ferroviaria”
17 Marzo 2014
Fonte http://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/2014/03/17/1040170-malore-gara-ballo.shtml
Malore alla gara di ballo, salvato in pista col defibrillatore
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Grosseto, 17 marzo 2014 - HA FATTO appena in tempo a
completare la propria esibizione nella gara regionale di danza
sportiva, che si è accasciato a terra privo di sensi. A salvare la
vita di un uomo di 68 anni, che partecipava alle competizioni di
ballo nel Palagolfo di Follonica, è stato il tempestivo intervento
del personale della Croce rossa. Momenti di paura per il
concorrente, originario di Livorno, che ha perso conoscenza,
sotto lo sguardo atterrito dei compagni.
SONO stati due operatori, di turno nell’impianto sportivo a rendersi conto dell’accaduto e iniziare
immediatamente le manovre di rianimazione, impiegando un apparecchio per la defibrillazione precoce e
seguendo nei dettagli il protocollo Blsd (basic life support defibrillation). Proprio questo, ma anche l’abilità
e la prontezza dei due operatori della Croce rossa di Follonica hanno salvato l’uomo. Dopo due scosse,
infatti, il sessantottenne ha tossito e ripreso a respirare autonomamente. Qualche istante di più e l’epilogo
della giornata sarebbe stato del tutto diverso. Sul posto è stata chiamata ed è arrivata in breve tempo
anche un’ambulanza infermieristica che ha trasportato l’uomo al pronto soccorso dell’ospedale di
Grosseto. E proprio al Misericordia l’uomo è stato ricoverato per tutti gli accertamenti e le cure del caso.
SODDISFAZIONE per l’esito dell’intervento è stata espressa dal commissario del comitato locale di Follonica
Giorgio Lolini che ha ringraziato i volontari, ricordando l’importanza di questi apparecchi per la
defibrillazione e dei corsi di formazione. «Proprio in questi giorni — ha detto Lolini — stiamo svolgendo dei
corsi Basic life support defibrillation per i nostri volontari e per soggetti esterni. Domenica scorsa è stata la
volta del personale dell’istituto tecnico commerciale e dell’hockey, ai quali abbiamo consegnato due
apparecchi Dae per il progetto “Trenta ore per la vita” promosso dalla Croce rossa italiana a livello
nazionale, mentre in questa settimana ci sarà un corso per i militari della Guardia di Finanza e per alcuni
dipendenti della società Nuova Solmine. Mi complimento — ha concluso il commissario Lolini — con i
volontari e faccio tanti auguri anche alla persona che potrà testimoniare l’utilità dei defibrillatori e la
tempestività di un soccorso che gli ha salvato la vita».
2 Marzo 2014
Fonte: http://www.genteveneta.it/public/articolo_gvnews.php?id=1750
Infarto per un turista in San Marco: salvato da defibrillatore e prontezza soccorsi
Intervento d'urgenza a San Marco, dove il defibrillatore
ha salvato la vita ad una una persona in visita alla
Basilica.
Nel pomeriggio di oggi, intorno alle 15.15, una persona
di nazionalità bulgara si è sentita male dentro la chiesa
di San Marco.
Colta da arresto cardiaco, è stata salvata solo grazie alla prontezza di spirito dei presenti e alla
presenza, nell'area della Piazza, del Punto di Primo Intervento e delle SAP, le squadre a piedi della
Croce Verde che in questi giorni ne potenziano l'attività.
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Sono tre infatti i fattori che hanno dato al malcapitato una chance di salvezza: in primo luogo il
massaggio cardiaco effettuato all'istante dai presenti; in secondo luogo l'arrivo immediato di una
squadra della Croce Verde, che ha potuto intervenire in tempi strettissimi con il dedefibrillatore;
infine la tempestività nell'organizzazione del trasporto: attraverso il lavoro del Punto di Primo
Intervento dell'Ulss 12 in Piazza San Marco, il sessantenne bulgaro ha potuto giungere
rapidamente all'Angelo, dove è stato sottoposto ad un angioplastica primaria, e dove si attende
una prognosi favorevole da parte dei medici.
La rapidità dell'intervento porta a sperare in un esito favorevole senza conseguenze neurologiche.
La squadra della Croce Verde intervenuta in Basilica opera in questi giorni all'interno del Piano
sanitario straordinario affidatole dal Comune, sotto la supervisione del Suem 118 dell'Ulss 12, che
ha come perno il Punto di Primo Intervento di Piazza San Marco.
17 Febbraio 2014
Fonte http://www.giornale.sm/san-marino-partecipante-56enne-di-gara-tiro-con-larco-in-arresto-cardiaco-salvato-grazie-aldefibrillatore-26294/
San Marino. Partecipante, 56enne, di gara tiro con l’arco in arresto cardiaco.
Salvato grazie al defibrillatore
Ancora una vita salvata a San Marino grazie alla presenza di un defibrillatore e all’intervento di un
operatore del 118, che tra l’altro non era in servizio.
Ancora una vita salvata a San Marino grazie alla
presenza di un defibrillatore e all’intervento di
un operatore del 118, che tra l’altro non era in
servizio.
E’successo ieri pomeriggio a Montegiardino.
Un 56enne, che partecipava alla gara di tiro con l’arco, è andato
in arresto cardiaco ed è stato resuscitato – è proprio questo il termine scientifico che si utilizza in questi casi
– con un defibrillatore da un appartenente al gruppo dei Lunghi Archi che è anche istruttore del progetto
cuore.
Il paziente, fa sapere il responsabile medico Progetto Cuore Liano Marinelli, è attualmente in ottime
condizioni e con completo recupero grazie alla tempestività ed alla qualità dell’intervento.
Senza defibrillatore sul posto e senza una persona preparata al corretto utilizzo il 56enne – fa notare
Progetto Cuore – non potrebbe essere stato assistito efficacemente dal 118, perchè ad un’ambulanza
occorrono oltre 10 minuti per raggiungere Montegiardino. E 10 minuti, in caso di arresto cardiaco, sono
troppi. Smtv
30 Novembre 2013
Fonte
http://www.piacenzasera.it/provincia/casaliggio-si-sente-male-giocando-a-calcio-salvato-coldefibrillatore%C2%A0.jspurl?IdC=1093&IdS=1093&tipo_padre=0&tipo_cliccato=0&id_prodotto=43012&tipo=0&css=homepage.css
&com=c
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Casaliggio (Piacenza), si sente male giocando a calcio. Salvo col defibrillatore
Sta bene l’uomo che ieri sera a Casaliggio (Piacenza) è stato rianimato grazie alla prontezza delle persone
che erano con lui dopo un malore durante una partita di calcetto. Il fatto è avvenuto nel campo del paese. I
compagni di gioco sono corsi a prendere il defibrillatore situato davanti alla chiesa del paese (nella foto) e
hanno
prestato
i
soccorsi
tempestivamente,
salvandogli
la
vita.
I FATTI - Venerdì sera verso le 22 e 30, a Casaliggio, un 48enne di Borgonovo si é sentito male sul campo da
calcio. Accasciatosi, mentre stava giocando, é stato salvato dal rapido intervento dell’infermiera Barbara
Magistrali, casualmente presente sul posto, e dall’uso del defibrillatore presente in paese.
L’infermiera ha prontamente praticato il massaggio cardiaco all’uomo mentre alcuni presenti si sono recati
in chiesa dove era collocato un defibrillatore; arrivato il macchinario la donna ha dato una scarica che ha
regolato il battito cardiaco. Arrivato il 118 l’uomo é stato portato all’ospedale di Piacenza; durante il
tragitto ha ripreso conoscenza. L’uomo sta bene ma rimane ricoverato in unità coronarica
8 Novembre 2013
Fonte: http://www.loschermo.it/articoli/view/58027
Arresto cardiaco in palestra, è salvo grazie al defibrillatore. Se la vita continua per
merito di un dispositivo elettronico
LUCCA, 08-11-2013 / CRONACA / LORENZO VANNUCCI
Una tragedia sfiorata. Si è accasciato al suolo, pochissimi
istanti dopo aver iniziato il consueto esercizio fisico, ed è entrato in arresto cardiaco. Grazie all'ausilio del
defibrillatore e alla tempestività di un cardiologo che si trovava nella stessa palestra, è stato evitato il
dramma.
E' successo questa mattina, intorno alle 9.30, presso il centro benessere Ego Wellness a S. Alessio. Un
settantenne stava per iniziare l'attività fisica, ma dopo pochi istanti, si è accasciato al suolo in arresto
cardiaco. La palestra, fortunatamente, è da mesi provvista di defibrillatori ed il personale è abilitato
all'utilizzo in caso di emergenza.
La fortuna ha voluto che proprio accanto all'uomo fosse presente un cardiologo di Lucca, che prontamente
lo ha soccorso applicando il massaggio cardiaco ed utilizzando il defibrillatore. Dopo pochi attimi l'uomo si è
ripreso e, all'arrivo dell'ambulanza, è stato trasportato all'ospedale e tenuto sotto osservazione.
Il decreto su defibrillatori e certificati sportivi, firmato lo scorso 26 aprile dall’allora Ministro della Salute
Renato Balduzzi, di concerto con quello per lo Sport Piero Gnudi, è entrato in vigore la scorsa estate. Il
decreto, innescato dalla tragica morte sul campo del centrocampista del Livorno, Piermario Morosini,
avvenuta allo stadio Adriatico durante Pescara-Livorno del 14 aprile 2012, tratta due punti cardine: l’uso del
defibrillatore e le visite mediche per ottenere il certificato d’idoneità all’attività sportiva. Tutte le società
sportive, sia dilettantistiche che professionistiche, escludendo coloro che svolgono attività a ridotto
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impegno cardiocircolatorio, dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici: sei i mesi di tempo concessi
alle società professionistiche, 30 a quelle dilettantistiche che dovranno adeguarsi entro l’ottobre del 2015.
Ad oggi è difficile quantificare quante società si siano messe in questa direzione, anche perchè i costi per
l'acquisto dell'apparecchio sono a carico della società. Un defibrillatore portatile costa dai 1.200 ai 1.700
euro circa, ed in più in ciascun impianto dovrà essere sempre presente personale abilitato, previo un corso
di formazione, all’utilizzo dello strumento e pronto all’intervento immediato
24 ottobre 2013
Fonte:http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/10/24/news/premariacco-ragazzo-salvo-grazie-al-defibrillatore1.7985350
Premariacco (UD): ragazzo salvo grazie al defibrillatore
Un quattordicenne, colpito da arresto cardiaco, deve la vita al tempestivo uso dell’apparecchiatura.
Soccorso dagli operatori del 118 di Cividale, e poi stato trasportato all’ospedale di Udine. Adesso sta bene
di Lucia Aviani
PREMARIACCO. Pagina drammatica a lieto fine, una tantum. Di più: caso talmente raro da guadagnarsi, di
diritto, il titolo di materia di studio. C’è del miracoloso nell’epilogo di una vicenda che ha avuto per
protagonista, alcuni giorni fa, un ragazzino di 14 anni, residente in comune di Premariacco: colpito - senza
che mai, in precedenza, si fossero presentate avvisaglie di problemi - da un arresto cardiaco che lasciava
ben poche speranze è stato strappato alla morte, in extremis, con il prolungato utilizzo di un defibrillatore.
Pur stabilizzato dagli operatori del 118 dell’ospedale di Cividale, prima, e successivamente dal personale di
un’automedica giunta dal Santa Maria della Misericordia di Udine, il giovane era arrivato al nosocomio del
capoluogo in coma. Poi la ripresa, improvvisa tanto quanto il malore, “grintosa” come l’indole di un
adolescente.
A due giorni dal drammatico episodio, il ritorno a una vita praticamente normale. Tante le concause della
felice conclusione, a cominciare, verosimilmente, dalla giovane età, sinonimo di corpo tenace e reattivo.
Tale elemento, però - pur focale -, non sarebbe certo bastato, da solo, a salvare la vita del ragazzo.
Questa storia che spaventa ma che, al contempo, è un invito alla fiducia ha aperto così fra la gente del
posto due canali di riflessione. Primo: l’importanza cruciale, basilare, del presidio di pronto soccorso della
città ducale, ripetutamente - negli ultimi anni - nel mirino di possibili tagli di operatività. L’esperienza
toccata al 14enne comprova - ce ne fosse stato bisogno - il rilievo del servizio, garanzia per un ampio bacino
territoriale: non ci fosse stato, difficilmente il ragazzino ce l’avrebbe fatta, per una pura e semplice
questione di tempistica. I pochi minuti impiegati dall’ambulanza per raggiungere l’abitazione in cui si era
verificata la tragedia si sarebbero inevitabilmente dilatati, e il ritardo sarebbe risultato fatale. Secondo: il
“ruolo”, determinante, del defibrillatore, strumento in relazione al quale la sensibilità si sta diffondendo, sì
- varie società sportive del territorio ne sono ormai dotate -, ma non con la necessaria capillarità. Di qui il
“valore sociale” delle campagne informative al riguardo e di quei corsi sull’utilizzo del macchinario (di costo,
tutto sommato, contenuto: circa mille euro) che già diversi Comuni hanno cominciato a proporre - anche
con buoni riscontri, e spesso senza costi: l’attività è per lo più basata sul volontariato - alla popolazione.
L’auspicio, insomma, è che il processo d’informazione, appunto, e formazione si rafforzi e che si inneschi il
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meccanismo di una cultura della sicurezza e della salute capace di stimolare una diffusione ampia di questi
salvavita.
14 ottobre 2013
Fonte http://www.smtvsanmarino.sm/cronaca/2013/10/14/san-marino-salvato-69enne-arresto-cardiaco
San Marino: salvato 69enne da arresto cardiaco
Sabato scorso grazie al tempestivo intervento di una pattuglia della Polizia Civile dotata di defibrillatore, un
uomo di 69 anni colpito da arresto cardiaco è stato salvato. Il paziente è in condizioni stabili e ricoverato in
terapia intensiva, in prognosi riservata ma con recupero completo della funzione cardiaca. Il gruppo
medico-infermieristico del Progetto Cuore - scrive il responsabile Liano Marinelli - esprime il più grande
plauso per la professionalità dimostrata dagli agenti della Polizia Civile, così come dalla Gendarmeria e dalla
Guardia di Rocca in passato per altri casi analoghi.
7 ottobre 2013
Fonte: http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/572387_malore_salva_col_defibrillatore/
Malore, salva col defibrillatore
A TEZZE. Una trentenne padovana che assisteva ad una partita di calcio. Provvidenziale intervento dei
dirigenti. Prima il massaggio cardiaco e quindi l'intervento decisivo con il dispositivo. La donna è in ospedale
ma fuori pericolo
TEZZE. Una trentenne è stata strappata alla morte grazie alla lungimiranza dei dirigenti e dei collaboratori
del calcio Belvedere che cinque mesi hanno dotato la società di un defibrillatore automatico, diventato
indispensabile ieri. È accaduto sugli spalti dell'impianto sportivo della frazione di Tezze poco dopo le 17,
mentre era agli sgoccioli l'incontro tra la formazione locale e il Grantorto. La donna, G.S., moglie di un
difensore della squadra ospite, il trentenne Massimo Morbiato, s'è accasciata sulle tribune dopo aver
accusato un malore. Ecco il racconto di Nicola Faggion, presidente del Belvedere. «Sono stato avvertito da
alcuni tifosi - ricorda - e sono accorso nel gradone della tribuna dove la giovane era sdraiata. Uno
spettatore le teneva le gambe alzate. Pensavamo ad un malore passeggero, determinato magari da un
calo di zuccheri. Pochi istanti dopo però la donna è svenuta e ci siamo immediatamente resi conto della
gravità della situazione. Un nostro dirigente, Vittoriano Bizzotto, infermiere di professione, ci ha
raccomandato di chiamare il pronto soccorso sottolineando che si trattava di un caso gravissimo, da
codice rosso. Quindi ha chiesto il defibrillatore. Un altro dirigente, Daniele Scapin, ha effettuato un
massaggio
cardiaco.
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3 settembre 2013
Fonte: http://www.insulareport.it/cronaca/item/3502-neonato-rischia-di-morire-salvato-da-angeli-blu-in-divisa.html
Neonato rischia di morire, salvato da "angeli blu in divisa"
Un neonato di appena 10 giorni stava rischiando di morire, a causa di un rigurgito, ieri sera a Ragusa.
Salvato dall'immediato intervento degli uomini della Squadra Volanti della Polizia di Ragusa, allertati dalla
mamma del piccolo, che non respirava più. Fondamentali le conoscenze delle dinamiche di primo soccorso
con l'uso di defibrillatore da parte della polizia, e la collaborazione del 118.
Alle 19.30 di ieri, da Ragusa una giovane mamma contatta il 113 disperata in quanto il figlio non riusciva a
respirare
e
continuava
a
ripetere
"sta
morendo,
sta
morendo".
L'operatore del 113 rimanendo in contatto telefonico con la donna la rassicurava dicendole cosa fare per
soccorrere il figlio, nel contempo veniva avvisato il 118 ed inviata una Volante abilitata al soccorso con a
bordo il defibrillatore ed operatori formati per la rianimazione, anche pediatrica.
Poco più di un minuto e la Volante era già davanti al complesso residenziale di villette a schiera di nuova
fattura, cosa che ha reso l'intervento difficoltoso perché nessuno era presente per aprire il cancello. I due
agenti in contatto radio con la Sala Operativa non riuscivano a farsi aprire poiché la mamma si era nel
contempo
accasciata
colta
da
malore
per
quanto
stava
accadendo.
Non c'era tempo da perdere, i due agenti hanno scavalcato il cancello di recinzione e sono entrati
all'interno del complesso. Non facile l'individuazione della casa dove si trovava il neonato da soccorrere: la
madre infatti non riusciva a dare indicazioni. Con una ricerca rapidissima gli agenti hanno trovato il piccolo
nel divano cianotico, segno che non stava respirando. Attivato subito il protocollo di rianimazione cardio
polmonare pediatrica, gli operatori sono riusciti a rimuovere i muchi dalle prime vie aeree ed il rigurgito di
latte appena bevuto. In quell'istante il piccolo ha iniziato a piangere segno che stava respirando
autonomamente.
Durante le fasi di rianimazione altro personale della Polizia di Stato faceva convergere sul posto
l'ambulanza medicalizzata del 118 indicandogli la strada poiché non era facile da raggiungere in quanto
zona di nuova costruzione con strade non indicate nelle mappe; per non perdere tempo uno degli agenti
con il bimbo in braccio correva verso il mezzo di soccorso ed una volta a bordo insieme al personale medico
prestavano le prime cure, somministrando ossigeno e controllando i parametri vitali.
Il rientro al Pronto Soccorso è stato effettuato in codice rosso, con le Volanti che bloccavano le strade così
da permettere un arrivo più celere, stante la gravità di quanto accaduto; l'urgenza era legata al dato
sconosciuto del periodo di tempo in cui il bimbo non aveva respirato. Anche in questo caso la sinergia tra
118 e 113 che quasi quotidianamente operano insieme è stata fondamentale per la riuscita del soccorso.
Davanti i locali del Pronto Soccorso l'apprensione di mamma e papà era la stessa degli agenti soccorritori
(da alcuni definiti "angeli blu in divisa"), tutti con il fiato sospeso, fino a quando i medici non si sono
pronunciati
asserendo
che
il
bimbo
era
fuori
pericolo.
Le lacrime di gioia dei genitori e dei soccorritori che si stringevano in un abbraccio davanti l'ospedale è
stato
il
lieto
fine
di
questa
emergenza
risolta
nel
migliore
dei
modi.
Questo soccorso è dovuto alla formazione degli operatori della Polizia di Stato della Squadra Volanti che ad
aprile 2013 hanno frequentato il corso "Heartsaver CPR AED" per la rianimazione cardio-polmonare, anche
di tipo pediatrico, grazie al progetto "Riprendiamoci il Cuore", un progetto che porta la Città di Ragusa
all'avanguardia rispetto al resto d'Europa, ha consentito alla Polizia di Stato di avere a disposizione sulle
Volanti un defibrillatore automatico.
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2 settembre 2013
Fonte:
http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2013/09/02/news/infarto-mentre-gioca-nel-gabbione-salvato-davanti-al-figlio1.7669494
Infarto mentre gioca nel gabbione: salvato davanti al figlio
L’uomo, 69 anni, è stato soccorso da due volontari della Misericordia che erano all’interno dello
stabilimento. Decisivo l’uso del defibrillatore
LIVORNO. Salvato da due volontari in ferie dopo un infarto mentre gioca nel gabbione. È successo
domenica sera intorno alle 18 al bagno “Playa felice” nella zona del Calambrone. L’uomo, un livornese di 69
anni, dopo essere stato soccorso è rimasto in osservazione per tutta la notte all’ospedale di Livorno, le sue
condizioni sono serie ma non dovrebbe essere in pericolo di vita.
Il sessantanovenne abituale frequentatore del bagno con tutta la famiglia, nel tardo pomeriggio ha
partecipato con il figlio a un gabbionata. Mentre giocava si è accasciato. Sono stati i compagni a dare
l’allarme cercando di trovare, all’interno dello stabilimento, un medico che potesse prestare le prime cure
all’amico in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.
«Eravamo nei pressi delle cabine quando abbiamo sentito le grida provenire dal gabbione - raccontano i
due volontari che vogliono restare anonimi - quando siamo arrivati il paziente era in arresto cardiaco, così
abbiamo iniziato a fargli il massaggio prima a mano, poi dopo qualche minuto è arrivato anche un
defibrillatore automatico, lo abbiamo applicato sul petto dell’uomo e ci è arrivato il segnale di dare una
scossa. Lo abbiamo fatto e il cuore ha ricominciato a battere. È stata una bellissima sensazione». Dopo le
prime cure il sessantanovenne è stato soccorso dall’ambulanza e trasportato in ospedale.
Il salvataggio avvenuto nella zona del Calambrone non è stato l’unico della giornata. Ai bagni Pancaldi,
infatti, un bagnante intorno alle 12,30 è stato colpito da un malore.È stato soccorso dai bagnini e
successivamente dai volontari della Misericordia che lo hanno trasportato in ospedale. Le sue condizioni
non sono preoccupanti.
29 agosto 2013
Cellino, tiratore a volo accusa malore:salvato da defibrillatore
Fonti
:
http://www.cityrumors.it/teramo/cronaca/cellino-tiratore-a-volo-accusa-malore-salvato-da-defibrillatore-64564.html
http://www.abruzzoweb.it/contenuti/sportivo-colto-da-infarto--salvato-con-defibrillatore/526821-4/
Cellino Attanasio (Teramo). Uno sportivo di 48 anni, G.M residente a Udine, è stato colto da infarto e
salvato col defibrillatore mentre si trovava nell'area di tiro a volo in contrada Stampalone di Cellino
Attanasio.L'uomo ha avuto un infarto del miocardio acuto ed è stato soccorso dal 118.Il turista si trova ora
nel reparto di unità di terapia intensiva cardiologica dell'ospedale di Teramo.
28 agosto 2013
Pescara, malore per un 71enne: viene rianimato in strada
Fonte: http://www.abruzzo24ore.tv/news/Pescara-malore-per-un-71enne-viene-rianimato-in-strada/124801.htm
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Un uomo di 71 anni, che stamani ha avuto una fibrillazione ventricolare in strada, a Pescara, e'
stato rianimato e quindi salvato dal personale della Misericordia e da quello del 118, arrivati sul
posto, in via Cetteo Ciglia, nel giro di pochi minuti.
La prima ambulanza a raggiungere l'anziano e' stata quella della Misericordia, inviata dalla centrale
del 118, e il personale a bordo ha effettuato un primo intervento con il defibrillatore
semiautomatico sul paziente, che si era accasciato perdere conoscenza. Subito dopo e' giunto
l'equipaggio partito dall'ospedale, che ha utilizzato invece un defibrillatore manuale. Poi, una volta
terminata la rianimazione, avvenuta a poca distanza da un bar, lungo la via, il 71enne e' stato
condotto in ospedale, con la respirazione autonoma e il cuore "in funzione".
22 agosto 2013
Fonte: http://www.parmaonline.info/notizie/2013/08/22/malore-al-campo-da-baseball-12enne-in-arresto-cardiaco_39851
2a Fonte : http://www.parmatoday.it/cronaca/giocatore-baseball-12enne-salvato-defibrillatore-uisp.html
COLLECCHIO (Parma) Malore al campo da baseball, 12enne in arresto cardiaco.
Salvato grazie al rapido intervento dei soccorritori con il defibrillatore: il bambino
è in rianimazione
Sono stati momenti di autentico terrore quelli che si sono vissuti al campo da baseball di Collecchio. Un
ragazzino di 12 anni è sentito male mentre effettuava il riscaldamento ed è andato in arresto cardiaco: a
salvargli la vita il rapido l’intervento dell’Assistenza Volontaria del paese con un defibrillatore.
Il ragazzo, ha riferito Tg Parma, è stato portato al Maggiore in rianimazione ed è in coma farmacologico:
non è in pericolo di vita.
19 agosto 2013
Fonte: http://www.veneziatoday.it/cronaca/bibione-turista-45enne-colpito-da-infarto-salvato-dal-defibrillatore.html
Bibione, turista 45enne colpito da infarto salvato dal defibrillatore
Il 118 ha impiegato quattro scariche per far ripartire il cuore dell'uomo bresciano caduto davanti ad alcuni
passanti lo scorso weekend. Uno di loro ha prestato i primi soccorsi
Un altro intervento provvidenziale degli uomini del Suem 118, a Bibione. Vittima di un a resto cardiaco è stato un
45enne di Brescia, in vacanza con la famiglia. L'allarme è scattato sabato, nelle vicinanze di un affollato villaggio
turistico. Alcuni passanti hanno raccontato che l'uomo è stato colpito dal malore ed è caduto a terra. I primi soccorsi
sono arrivati proprio dai testimoni presenti che, mentre cercavano di far rinsavire l'uomo con massaggio cardiaco e
respirazione artificiale, hanno chiamato il 118.
I sanitari giunti sul posto con ambulanza si sono così dovuti precipitare con un defibrillatore. Quattro le scariche
necessarie per far riprendere il cuore del 45enne. Come spiega la Nuova di Venezia, il paziente era stato
anche intubato e si trova ora ricoverato all'ospedale in attesa che le sue condizioni migliorino.
15 agosto 2013
Fonte: http://milocca.wordpress.com/2013/08/15/salvato-grazie-al-defibrillatore/
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Operatori del 118 rianimano uomo colto da infarto di Carmelo Locurto
L´equipe di una ambulanza del 118 ha salvato un uomo colto da infarto mentre camminava in via Roma
Serradifalco. Salvato in extremis grazie alla rapidità e al lodevole impegno degli operatori del
locale servizio di Pronto intervento del 118. E’ quanto accaduto ad un uomo di 65 anni nativo di
Palma di Montechiaro ma residente a Serradifalco.
L’altro ieri mattina mentre l’uomo stava camminando lungo la Via Roma, improvvisamente, è stato
colto da un malore.
Accasciatosi a terra, per lui è sembrato che i suoi parametri vitali stessero per abbandonarlo per
sempre. Ad un certo punto, i suoi primi soccorritori, compresa la gravità del malore, hanno subito
allertato gli operatori del 118 che, con l’Ambulanza, si sono immediatamente portati sul posto.
L’uomo era cianotico anche perché era andato in arresto cardio circolatorio. Si sono vissuti minuti
spasmodici
nei
quali
la
tensione
ha
toccato
punte
elevatissime.
Gli operatori del 118, in quei frangenti delicatissimi, si sono lodevolmente adoperati utilizzando il
defibrillatore e sottoponendo l’uomo a massaggio cardiaco. Un doppio intervento che ha
permesso al cuore dell’uomo di riprendersi dopo diversi minuti di massaggio cardiaco e di
defibrillazione…
12 agosto 2013
Fonte:
http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2013/08/12/news/jesolo-salvata-dall-attacco-cardiaco-grazie-al-defibrillatore-inpiazza-mazzini-1.7569075
Jesolo, salvata dall’attacco cardiaco grazie al defibrillatore in piazza Mazzini Fonte:
La postazione fissa dell’Ulss 10 tutti i weekend in piazza ha consentito di salvare una giovanissima turista
vittima di un attacco di fibrillazione ventricolare.
JESOLO. La postazione fissa di pronto soccorso in piazza Mazzini ha salvato la vita a una giovanissima turista
che ha avuto un attacco cardiaco. L’intervento del personale di pronto soccorso dell’Ulss10, sabato sera, è
stato determinante. La turista minorenne era stata colta da una fibrillazione ventricolare.
Alle 21.30 è giunta la chiamata di emergenza alla centrale operativa del 118 e gli operatori hanno allertato
il personale presente in piazza Mazzini, che si sono pertanto precipitati subito nell’albergo dove alloggiava
la giovane e, grazie a un defibrillatore, le hanno salvato la vita.
La fibrillazione ventricolare è un’aritmia cardiaca, provoca contrazioni non coordinate del muscolo dei
ventricoli del cuore e determina di conseguenza l’arresto cardiocircolatorio. Per questi motivi, ogni minuto
trascorso in assenza di intervento, può determinare la morte. La presenza del personale medico in piazza
Mazzini, tutti i weekend nell’ambito di «Vacanze sicure» ha consentito un intervento nel giro di pochissimi
minuti evitando così una tragedia.
7 agosto 2013
Fonte: http://www.liberta.it/2013/08/07/gossolengo-58enne-salvato-in-extremis-da-arresto-cardiaco/
Due uomini salvati in poche ore grazie al defibrillatore
Gossolengo (Piacenza) Colpito da un arresto cardiaco a Gossolengo, viene salvato dagli agenti della
polizia municipale della Bassa Valtrebbia e Valluretta: è a lieto fine l’episodio che ha visto protagonista un
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58enne di Gossolengo, vivo grazie all’intervento in extremis degli agenti con il defibrillatore. Il soccorso si
è verificato nel pomeriggio: l’uomo si è sentito male mentre si trovava a casa. Immediatamente i familiari
hanno dato l’allarme e il 118 ha attivato la cosiddetta procedura di “codice blu”, che prevede l’intervento
con il defibrillatore anche da parte di personale non medico. Proprio una pattuglia della polizia
intercomunale della Valtrebbia si trovava in zona a bordo dell’auto di servizio con montato a bordo il
defibrillatore della rete di “Progetto Vita”. Alla terza scarica il cuore del 58enne ha ripreso a battere. Così,
l’uomo è stato subito portato dai sanitari del 118 in ambulanza all’ospedale di Piacenza, sempre in gravi
condizioni ma vivo.
Gariga (Piacenza) Un altro uomo è stato salvato sempre ieri con il defibrillatore. È accaduto in un’azienda
a Gariga. In questo caso l’uomo è stato salvato dai colleghi di lavoro. E’ ricoverato in ospedale in prognosi
riservata.
30 luglio 2013
Fonte:
http://www.sanmarinofixing.com/smfixing/san-marino/11701-gendarmi-e-defibrillatore-in-azione-salvaunaltra-vita.html
Gendarmi e defibrillatore in azione. Salva un'altra vita
Cailungo (Repubblica di San Marino) Gendarmi e defibrillatore, il binomio salvavita, uomo e tecnologia, che
permette ancora una volta di salvare una vita. Tutto è iniziato introno alle 23 di domenica scorsa quando un
gendarme della Brigata di Borgo Maggiore in servizio per la tutela dell'ordine pubblico alla festa organizzata
sulla piazza Nuova di Cailungo notava un signore accasciarsi a terra privo di conoscenza. Immediatamente
informava via radio la Centrale Operativa e le autopattuglie presenti sul territorio. La richiesta veniva
raccolta da una pattuglia della Sezione Servizi Preventivi e di Pronto Intervento della Gendarmeria che in
quel momento si trovava in Via Ventotto Luglio intenta ad effettuare dei controlli su un veicolo in transito
lungo la superstrada. Immediatamente i gendarmi, dotati di defibrillatore, si portavano presso la piazza di
Cailungo; ad attenderli i gendarmi che avevano inviato richiesta di supporto, uno dei quali intanto aveva
iniziato le manovre "RCP" (respirazione cardio polmonare). A quel punto i gendarmi, seguendo le procedure
previste, applicavano il defibrillatore all'uomo; lo strumento consigliava di procedere con la scarica
elettrica, per cui i militari, dopo aver posto in sicurezza l'area, tenendo lontane le persone presenti,
eseguivano
lo
shock
che
permetteva
alla
persona
soccorsa
di
riprendere
lentamente
conoscenza.Contestualmente era sopraggiunta una autoambulanza del 118 i cui sanitari, secondo quanto
previsto dai protocolli operativi, sono subentrati nel soccorso accompagnando il soggetto al vicino
ospedale. "Dall'introduzione della legge 30 Aprile 2002 n.60 che norma l'utilizzo del defibrillatore, non è la
prima volta che la Gendarmeria interviene con successo in richieste di codice blu – si legge in una nota della
stessa Gendarmeria -, ma è inutile sottolineare che in ogni circostanza la soddisfazione dei gendarmi
intervenuti e di tutto il Corpo è indescrivibile".
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12 luglio 2013
Fonte: http://www.veneziatoday.it/cronaca/salvato-infarto-bibione-defibrillatore-luglio-2013.html
Salvato dall'infarto a Bibione con defibrillatore luglio 2013
Un lavoratore stagionale 41enne lamentava forti dolori al petto a Bibione. Ha perso i sensi durante gli
accertamenti sanitari. Ora è fuori pericolo.
Lamentava un forte dolore al petto, da togliergli il respiro. Ha quindi raggiunto il pronto soccorso di
Bibione in bicicletta, convinto che fosse un malore non poi così grave. Arrivato alla meta, però, ha perso i
sensi. Un infarto. Un 41enne lavoratore stagionale se l'è vista brutta l'altro giorno durante gli accertamenti
clinici.Il malcapitato infatti all'improvviso sarebbe andato in arresto cardiaco. Solo l'intervento dei sanitari
con il defibrillatore ha permesso di evitare la morte del 41enne, salvato in extremis dopo aver praticato più
volte delle scosse elettriche. L'uomo è stato poi ricoverato all'ospedale dell'Angelo di Mestre, sarebbe fuori
pericolo.
6 luglio 2013
Fonte: http://www.sanremonews.it/2013/07/06/leggi-notizia/argomenti/cronaca/articolo/imperia-arresto-cardiacoin-via-de-geneis-salvato-60enne-stran-iero.html
Imperia: arresto cardiaco in via De Geneis, salvato 60enne straniero con il
defibrillatore
Soccorsi in via De Geneis ad Imperia dove nel primo pomeriggio un 60enne B.R. di nazionalità albanese è
stato colto da un arresto cardiaco. Per il tempo dei soccorsi è stato necessario chiudere al traffico l'area in
entrambe le direzioni, da e per piazza Dante. Sul posto ha operato il personale sanitario del 118 ed una
squadra della Croce Bianca di Imperia. L'uomo è stato salvato grazie ad una scarica col defibrillatore. Una
volta stabilizzati i parametri la persona è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso del capoluogo
per accertamenti.
2 luglio 2013
Fonte:
http://iltirreno.gelocal.it/lucca/cronaca/2013/07/02/news/salvato-dal-defibrillatore-calciatore-di-ventidueanni-1.7352293
Fonte: http://gabbianonews.tv/edizione/lucca/articolo/salvato-dal-defibrillatore
Salvato dal defibrillatore calciatore di ventidue anni
Sfiorata la tragedia domenica sera alle 22,30 al torneo delle frazioni a Fornoli. Kristian Bonaventuri, finito in
arresto cardiaco, è uscito dal coma farmacologico
LUCCA. Tragedia sfiorata domenica sera al “Torneo delle frazioni”, appuntamento calcistico amatoriale che
vede contrapporsi ogni anno tutti i paesi del Comune di Bagni di Lucca. Protagonista della vicenda Kristian
Bonaventuri, 22 anni, di Montefegatesi che durante il match Granaiola – Val di Lima si è accasciato a terra
vittima di un arresto cardiaco. Provvidenziali la prontezza della fidanzata che gli ha praticato il massaggio
cardiaco e l’intervento dei soccorsi che sono riusciti ad evitare il dramma.
Il giovane era schierato in campo nelle file del Granaiola quando, nel corso del secondo tempo, dato il
visibile affaticamento, l’allenatore ha deciso di sostituirlo. Kristian si è diretto allora verso la panchina, si è
seduto e ha iniziato a star male. «Ci siamo subito accorti che non si sentiva bene. – raccontano alcuni
compagni di squadra – In pochi secondi ha perso due volte conoscenza e abbiamo capito la gravità di ciò
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che stava accadendo. A quel punto non c’è stato altro da fare se non allertare i volontari della Croce Rossa
di Bagni di Lucca, presenti a bordo campo». Questi ultimi si sono immediatamente resi conto che era
necessario intervenire nel minor tempo possibile: il cuore di Kristian si era fermato e non c’era un attimo da
perdere.
I volontari hanno perciò iniziato le manovre di rianimazione e, dopo i primi concitati attimi, Kristian è stato
collegato al “defibrillatore automatico esterno” (detto Dae) che ha consentito la ripresa del battito cardiaco
e ha stabilizzato le condizioni del giovane in attesa dell’arrivo del 118 e del medico da Borgo a Mozzano. Ieri
il giovane è uscito dal coma farmacologico, ma sarà tenuto in osservazione fino a quando non si sarà
rimesso del tutto.
19 maggio 2013
Fonte: http://www.liberta.it/2013/05/19/dimesso-lalpino-salvato-da-arresto-cardiaco-durante-ladunata/
Dimesso l’alpino salvato dal defibrillatore durante l’Adunata
Piacenza - Per primi sul posto sono arrivati, in una corsa contro il tempo, una pattuglia della Polizia
Municipale composta dall’Assistente scelto Flavio Grassi e dall’Agente Vommaro Francesco. Allertati dalla
centrale 118 hanno invertito il senso della loro marcia e si è precipitata sul posto. Francesco Vommaro ha
applicato il prezioso salvavita ed ha erogato 3 scariche. A questo punto la catena del soccorso è
proseguita con l’arrivo dei volontari “appiedati” della ANPAS accompagnati da un alpino, che hanno
proseguito la rianimazione con altre 2 scariche e le manovre di rianimazione. Sono stati i volontari di
Croce Bianca Alberica Barattieri e Alessandro Vitali che hanno poi lasciato il posto al personale 118
dell’automedica nel proseguo delle cure….
14 maggio 2013
Fonte: http://www.ilmessaggero.it/abruzzo/arresto_cardiaco_defibrillatore/notizie/279691.shtml
Arresto cardiaco durante la partita giovane salvato dal defibrillatore
Tragedia sfiorata durante un match tra amici: decisivo l'arrivo della Croce Rossa in appena tre minuti
PINETO - Salvato sul campo di calcio per il tempestivo impiego del defibrillatore ma anche, prima dell'
arrivo del 118, grazie a un vigile del fuoco fuori servizio che ha praticato il massaggio cardiaco a un
odontotecnico di 39 anni, accasciatosi a terra durante una partita con amici a Scerne di Pineto (Teramo).
In appena tre minuti dalla richiesta è arrivato l'equipaggio della Croce Rossa di Roseto degli Abruzzi
(Teramo) - a bordo oltre ai volontari, anche una infermiera del 118 - che ha messo in funzione il
defibrillatore. Sul posto anche l'auto medicalizzata del 118 dell'ospedale di Atri (Teramo) e un' ambulanza.
Si è proceduto quindi ad altre 5-6 defibrillazioni fino a stabilizzare il paziente. I medici del reparto di
cardiologia dell'ospedale di Giulianova seguono con attenzione il decorso clinico del paziente, dopo una
notte trascorsa senza particolari difficoltà.
17 Aprile 2013
Fonte: http://cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12557/UT/systemPrint
ANSA - MAESTRA D' ASILO SALVATA A SCUOLA DAL DEFIBRILLATORE DEL 118
TERAMO, 17 APRILE - Una maestra della scuola materna e' stata salvata questa mattina da un
attacco cardiaco, grazie all' intervento dei volontari della Croce Rossa e poi del medico del 118,
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che hanno utilizzato un defibrillatore. E' accaduto poco prima di mezzogiorno in una scuola del
quartiere di Colleatterrato Basso. M.D., teramana 54 anni, ha subito verosimilmente una
fibrillazione ventricolare ed e' andata in arresto cardiaco. Immediato l' allarme alla sala operativa
del 118 di Teramo e l' invio di ambulanza Cri e l' automedica. Mentre un volontario ha cominciato
le manovre con il massaggio cardiaco, il defibrillatore e' entrato in azione: la scarica e' stata utile e
provvidenziale per rimettere in moto il muscolo cardiaco. Dall' intervento di emergenza all'
intervento non invasivo in sala operatoria: la donna e' stata stabilizzata sul posto, trasferita all'
ospedale Mazzini direttamente nel polo cardiologico e qui l' equipe di emodinamica l' ha
sottoposta ad intervento di angioplastica coronarica. Adesso la maestra e' ricoverata in unita'
coronarica e non corre pericolo di vita. (ANSA)
6 Gennaio 2013
Fonte:http://www.piacenza24.eu/Cronaca/46577Arresto+cardiaco+durante+la+Marcia+della+Befana%3A+salvato+dal
+defibrillatore.html
Arresto cardiaco durante la Marcia della Befana: salvato dal defibrillatore
CORRIDORE 44ENNE SAREBBE MORTO IN POCHI MINUTI. DETERMINANTE L'INTERVENTO DELLA CRI DI
PODENZANO. L'UOMO HA RIPRESO CONOSCENZA E HA RINGRAZIATO I VOLONTARI
Podenzano (Piacenza) - Ennesima vita salvata dal defibrillatore. E’ accaduto questa mattina durante la
Marcia della Befana di Podenzano dove uno dei concorrenti è improvvisamente crollato a terra primo di
conoscenza. Non respirava e il cuore aveva smesso di battere: arresto cardiaco, dunque, che nel giro di
pochissimo tempo è ovviamente fatale.
L’uomo, che ha 44 anni, è stato soccorso da alcuni corridori che hanno praticato un primo massaggio
cardiaco che purtroppo non bastava. Determinante l’intervento della Croce Rossa di Podenzano con
l’equipaggio formato da Michele Pagani, Stefano Chiappa e Fiorenza Locardi.
“Abbiamo subito applicato il defibrillatore semiautomatico di cui è dotata la nostra ambulanza – spiega
Pagani – e nel giro di pochi minuti il cuore dell’uomo in arresto ha ricominciato a battere”. Salvato, dunque.
Ma non solo: mentre ancora era a terra il corridore ha addirittura ripreso conoscenza e ha ringraziato gli
operatori della Cri podenzanese mentre veniva trasportato in ospedale.
21 novembre 2012
Fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/11/21/news/ragazzino-in-arresto-cardiaco-salvato-dai-vigilidel-fuoco-col-defibrillatore-1.6068206
Ragazzino in arresto cardiaco salvato dai vigili del fuoco col defibrillatore
CHIONS. Deve la vita ai vigili del fuoco, il ragazzino di 13 anni colto da malore nel pomeriggio a Villotta di
Chions. L’adolescente stava correndo per raggiungere la fermata del pullmino che l’avrebbe portato
all’allenamento di calcio, quando si è sentito male ed è andato in arresto cardiaco. Diverse le persone che
hanno notato la scena, gli si sono avvicinate e hanno chiamato il 118. Ma il miracolo l’hanno fatto i vigili del
fuoco del distaccamento di San Vito, passati casualmente di rientro da un intervento. Utilizzato il
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defibrillatore in dotazione sui loro mezzi, i pompieri hanno rianimato il ragazzino, immediatamente dopo
preso in consegna dai sanitari del 118 e portato all’ospedale di Pordenone.
26 ottobre 2012
Fonte:
http://www.gonews.it/articolo_159852_Due-vite-salvate-dai-defibrillatori-semiautomatici-in-poche-orePorfido-La-riorganizzazione-del-118-funziona.html
Due vite salvate dai defibrillatori semiautomatici in poche ore. Porfido: "La
riorganizzazione del 118 funziona”
Il defibrillatore semiautomatico salva la vita. Due esempi recentissimi dimostrano come la riorganizzazione
del 118 di Empoli, che vede l’utilizzo di questo strumento da parte anche dei volontari della associazioni,
può essere davvero fondamentale in situazioni di arresto cardiaco. Stamani, venerdì 26 ottobre, intorno alle
10 un’anziana di 77 anni, passeggera nell’auto guidata dalla figlia, ha accusato un malore in viale Petrarca,
all’altezza del Bar Pasticceria La Perla. In un minuto e 41 secondi è arrivata sul posto l’automedica del 118:
medico e infermiere hanno effettuato un defibrillazione in strada per venti minuti, poi è arrivata
l’autoambulanza della Pubblica Assistenza di Montelupo Fiorentino che ha accompagnato l’anziana al
pronto soccorso dell'ospedale 'San Giuseppe' di Empoli. La donna è ricoverata in osservazione, ma in ogni
caso il suo cuore è ripartito e la sua vita è stata salvata.
Ieri, giovedì, alle 12.30 il defibrillatore Dae ha salvato la vita di un 81enne che abita in via Guido Monaco a
Empoli. Mentre stava pranzando in casa ha accusato un arresto cardiaco. I volontari delle Pubbliche
Assistenze Riunite di Empoli, arrivati con un’autoambulanza, essendo abilitati all’uso del defibrillatore,
hanno effettuato la manovra per tre volte, facendo ripartire il cuore dell’uomo prima dell’arrivo
dell’automedica. Medico e infermiere sono saliti sull’ambulanza e hanno accompagnato l’81enne
all’ospedale 'San Giuseppe' di Empoli, dove si trova ricoverato in osservazione nel reparto di rianimazione.Il
direttore generale dell’Asl 11, Eugenio Porfido, alla luce di questi due episodi, esprime gratitudine al
personale volontario, medici e infermieri del 118, evidenziando come la riorganizzazione
dell’emergenza/urgenza stia effettivamente funzionando.
30 Settembre 2012, ore 15.50
Fonte: http://www.giornaledibrescia.it/in-provincia/garda/gara-di-bike-il-defibrillatore-salva-una-vita-1.1370439
Gara di bike, il defibrillatore salva una vita
Un defibrillatore, la prontezza dei volontari, una vita salvata. E’ successo a Desenzano durante la Grandonfo
di bike South GardaRoad.
Grazie infatti al prontissimo intervento dei volontari presenti sul percorso si è potuto evitare il peggio.Un
attacco cardiaco ha infatti colpito Santino Pedretti del Team Rosa Bike durante la competizione, ma i
carabinieri di congedo di Salò, presieduti dal Sergio Facchetti, sono potuti intervenire immediatamente con
l'aiuto dei defibrillatori presenti sulle ambulanze al seguito.
Successivamente Santino Pedretti è stato trasferito con urgenza agli Spedali Civili di Brescia dove è stato
prontamente operato ed ora è fuori pericolo
12 settembre 2012
Cinquantenne colpito da arresto cardiaco, salvato dalla moglie e dal defibrillatore
Fonte: http://valdarnopost.it/news/cinquantenne-colpito-da-arresto-cardiaco-salvato-dalla-moglie-e-dal-defibrillatore
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Valdarno - Il massaggio cardiaco praticato dalla moglie infermiera del cinquantaduenne, l’immediato
intervento dei volontari della Misericordia con il defibrillatore…hanno salvato la vita all’uomo, preso in
tempo…
10 settembre 2012
Spettatore della Grancia salvato dal defibrillatore
Fonte: http://basilicata.basilicata24.it/cronaca/spettatore-grancia-salvato-defibrillatore-4991.php
Provvidenziale intervento della Croce rossa sabato 8 settembre alla Grancia, uno spettatore salvato dal
defibrillatore.
L'uomo di 60 anni stava guardando la rievocazione storica delle gesta del brigante Carmine Crocco, nel
bosco della Grancia, improvvisamente sulle gradinate dell’anfiteatro naturale di Brindisi di Montagna, è
stato colto da arresto cardiaco. Immediatamente i volontari della Croce rossa, presenti sul posto per il
normale servizio di supporto sanitario alla manifestazione, si sono resi conto della gravità della situazione
ed hanno subito attivato il primo soccorso con defibrillatore. La macchina salvavita ha prontamente
monitorato le condizioni dell’uomo: non c’era tempo da perdere, una scossa col defibrillatore poteva
segnare la differenza, il labile confine tra la vita e la morte, era questione di minuti, un minimo ritardo
sarebbe stato fatale. Il primo, tempestivo intervento dei volontari della Cri, ha prontamente rianimato
l’uomo, che è stato debitamente assistito fino all’arrivo degli operatori del 118.Ora l’uomo, sottoposto alle
cure del caso, versa in buone condizioni e può raccontare la brutta avventura, stringendo in un abbraccio
riconoscenza – come dice lui – tutti gli angeli con la giacca catarifrangente.“Senza il defibrillatore non ce
l’avremmo mai fatta – commenta emozionata la dottoressa Annamaria Scalise, Commissario regionale della
Croce rossa Basilicata – fatti come questi confermano che il possesso di questo strumento salvavita, è
proprio il caso di dirlo, è fondamentale in certi momenti. Per questo – continua la Scalise – prosegue senza
sosta la nostra campagna di raccolta fondi con “30 ore per la vita” per munire di defibrillatori le scuole e i
centri sportivi della nostra regione. Continua inoltre l’attività di formazione insieme al 118 per la
formazione a tutti gli operatori del soccorso e a tutti coloro i quali si dovessero trovare in situazioni di
emergenza, compresi insegnanti e personale ATA. Il mio grazie commosso, va tutti i componenti della
nostra grande famiglia CRI che nel silenzio di ogni giorno, sottraendo tempo a se stessi, danno
continuamente un bellissimo esempio di umanità”.
30 agosto 2012
Fonte: http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2012/08/30/news/anziana-salvata-in-spiaggia-grazie-al-defibrillatore1.5614756
Anziana salvata in spiaggia grazie al defibrillatore
E’ stata salvata grazie all’utilizzo di un defibrillatore, in dotazione ad uno stabilimento balneare sulla costa
di Marina di Massa: l’anziana massese, 87 anni, è viva ma in gravi condizioni, ricoverata nel reparto di
rianimazione dell’Ospedale di Massa….
17 agosto 2012
Fonte:http://www.comesalvareunbambino.com/news.php?id=214&titolo=Uomo%20salvato%20alla%20sagra%20dai
%20vigili%20con%20defibrillatore
Uomo salvato alla sagra dai vigili con defibrillatore
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Fonte:http://www.comesalvareunbambino.com/news.php?id=214&titolo=Uomo%20salvato%20alla%20sagra%20dai
%20vigili%20con%20defibrillatore
Decisivo il pronto intervento di due agenti durante la festa di Pradamano. Un manzanese di 64 anni si era
sentito male mentre ballava. Ora sta bene
PRADAMANO. Due angeli custodi con la divisa di vigile urbano. Sono apparsi l’altra sera, alla sagra di
Pradamano, accanto a un uomo di 64 anni, manzanese, che s’era accasciato mentre ballava. Con loro
avevano il defibrillatore, strumento in dotazione sull’auto di servizio.L’hanno messo in funzione, l’anziano
s’è ripreso e quand’è salito sull’ambulanza che l’ha portato all’ospedale era cosciente. Ora sta bene. Gli eroi
della serata sono il tenente Andrea Ferin e l’agente scelto Roberto Franzolini, entrambi di 42 anni, in forza
al Servizio intercomunale di Polizia municipale Pavia di Udine-Pradamano.Racconta Ferin: «Erano le 21.15 e
ci trovavamo a 200 metri dall’ingresso della festa per il servizio di sicurezza. La musica s’è interrotta e
attraverso gli altoparlanti è stato chiesto l’intervento di un medico. Abbiamo intuito che poteva trattarsi di
un malore e ci siamo precipitati con il defibrillatore. Accanto al paziente c’erano due infermieri e un medico
che gli stavano praticando il massaggio cardiaco. I tre ci hanno assistito mentre preparavamo l’apparecchio
e applicavamo le piastre sul torace dell’uomo disteso a terra. Lo strumento ha diagnosticato l’insufficienza
cardiaca e programmato l’intensità della scarica elettrica. Abbiamo premuto il pulsante e subito il 64enne
ha reagito positivamente, riprendendo conoscenza. Quando è arrivata l’ambulanza la crisi era passata, per il
sollievo della moglie e di quanti avevano assistito alla scena».Ferin è consapevole d’aver salvato una vita,
anche se si schermisce: «Abbiamo avuto la fortuna di trovarci nel posto giusto al momento giusto – dice –.
Questo dovrebbe far riflettere sulla necessità di dotare di defibrillatori e personale preparato tutti i luoghi
di aggregazione».Pavia di Udine e Pradamano sono tra i primi Comuni in Fvg nelle emergenze da arresto
cardiaco grazie a un progetto avviato nel 2007. Micaela Sibillo, assessore a Pavia, ricorda «l’adesione al
programma regionale di prevenzione nell’ambito di manifestazioni sportive e ricreative. Come Comune
capofila abbiamo attivato il progetto per la defibrillazione precoce con sistema di soccorso rapido, a
supporto del 118, per fronteggiare gli arresti cardiaci tramite defibrillatori semi-automatici usati da
personale e volontari preparati dagli stessi esperti del 118. Ora, per garantire continuità al servizio, si
facciano avanti altri volontari». Angeli custodi cercansi
17 agosto 2012
Fonte: http://www.quilivorno.it/cronaca-nera/2-livorno/11669-arresto-cardiaco-alla-fermata-dellautobus-salvato-daldefibrillatore-del-bagno.html
Arresto cardiaco alla fermata dell’autobus, salvato dal defibrillatore
LIVORNO - Arresto cardiaco alla fermata dell'autobus, salvato dal defibrillatore in dotazione agli
stabilimenti balneari. E' accaduto a Ferragosto, a Tirrenia, intorno alle 19,30 alla fermata fra i bagni
Maddalena e Delfino. L'uomo, un polacco di circa 50 anni, ha accusato un malore e si è accasciato.
I primi soccorsi sono stati prestati dai passanti, fra cui un medico e un vigile del fuoco del comando di
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Livorno, libero dal servizio. Ma provvidenziale è stato l'utilizzo del defibrillatore di cui tutti i bagni del
litorale pisano sono dotati, fatto arrivare da uno degli stabilimenti vicini. Un dispositivo di ultima
realizzazione (valore 2 mila euro circa) in grado, una volta attivato, di stabilire se il paziente necessita della
elettrostimolazione oppure no. In base a quanto appreso, nei primi minuti iniziali si è cercato di rianimare
la persona senza ricorrere al dispositivo. Poi l'insistenza del personale dei Delfino ha spinto i presenti,
medico compreso, a ricorrere all'apparecchiatura che effettivamente ha rianimato il cittadino. Poi è arrivata
l'ambulanza che ha trasportato l'uomo all'ospedale.
3 agosto 2012
Fonte
martini/
http://www.arezzonotizie.it/archivio/home/cronaca/item/85683-defibrillatore-intervento-salvavita-stamani-in-via-
Arezzo, defibrillatore-intervento-salvavita-stamani-in-via-martini
archivio-Redazione
Ancora una vita salvata grazie al defibrillatore, alla rapidità con cui è stato utilizzato e alla capacità degli
operatori.
E’ accaduto in via Simone Martini ad Arezzo, lungo la strada, alle 12,38 di stamani.
Un uomo, Z.G. 47 anni, è stato notato da una pattuglia dei carabinieri, prima barcollare e poi cadere a terra.
I militari hanno allertato il 118 e sul posto è giunta una ambulanza con i volontari che hanno iniziato il
massaggio cardiaco. Dopo pochi minuti è arrivata l’automedica, con medico e infernmiere dell’emergenza
territoriale che con il defibrillatore hanno fatto ripartire il cuore del 47enne. Stabilizzato, è stato portato in
emodinamica dove si sta provvedendo per le cure e gli interventi necessari.
Anche quella di Z.G. è una vita che puo essere iscritta nel “registro” di quelle salvate grazie ai progetti di
diffusione dei defibrillatori e dei corsi di formazione ai quali sono stati sottoposti tutti i volontari ins ervizio
al 118.
27 luglio 2012
Fonte: http://www.sienafree.it/salute-e-benessere/salute/37638-salvato-dagli-operatori-del-118-un-turista-inglesecon-defibrillatore-e-ipotermia-indotta
Salvato dagli operatori del 118 un turista inglese con defibrillatore e ipotermia
Indotta
In una fase stagionale sotto le grinfie dei vari "Caronte" , "Minosse" e "Ulisse" è banale pensare a quanto
sia utile il refrigerio. Mai, però, avremmo pensato che il beneficio del freddo potesse arrivare a salvare la
vita di un essere umano.
Nella giornata di ieri, intorno all'ora di pranzo, un turista inglese di 65 anni, ospite di un hotel a Casole,
vittima di un malore, è stato soccorso dal personale della struttura che, vista la gravità della situazione ha
prestato subito un primo soccorso praticando all'ospite un massaggio cardiaco in attesa dell'arrivo del
personale del 118.
L'intervento, per la concomitanza di eventi corretti, si è rivelato subito agli addetti ai lavori un ottimo caso
clinico, perché ha trovato lungo il suo percorso persone e professionisti che sapevano cosa fare: dal
personale della struttura ricettiva ai sanitari che si sono succeduti nel percorso.
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Ricevuta l'attivazione in codice rosso, i medici in servizio nel Punto di Emergenza Territoriale di La
Speranza hanno raggiunto l'obiettivo in meno di 5 minuti ed hanno immediatamente preso in carico il
paziente effettuando le manovre salvavita previa diagnosi di una fibrillazione ventricolare (è l'aritmia fatale
che ogni giorno stronca decine di vite non solo negli stadi, ma anche nelle case, nelle strade e negli
ospedali).
In realtà, l'alto livello di professionalità del nostro sistema di emergenza territoriale, ha permesso di
identificare la vera causa di quell'aritmia: un infarto della parete inferiore del cuore, con applicazione delle
successive terapie per tentare di disostruire la coronaria. Il vero problema del momento era risolvere
l'aritmia e limitare i danni cerebrali: le scosse del defibrillatore e le manovre messe in atto dal medico,
dall'infermiere e dai volontari della Pubblica Assistenza di Colle, sopraggiunti, hanno avuto successo ed il
cuore ha ricominciato a battere.
A questo punto è scattato un ulteriore meccanismo avanzato di assistenza ai pazienti in queste condizioni:
l'ipotermia indotta. E' documentato scientificamente, infatti, che raffreddare precocemente l'organismo, e
quindi il cervello, dopo un danno grave dovuto all'assenza di circolo di sangue per molti minuti, comporta
una notevole possibilità in più di sopravvivenza per i neuroni e, quindi, di minori deficit neurologici come
esito di un evento così grave.
"Questa innovativa procedura terapeutica – spiega il responsabile del 118 Francesco Palumbo - è stata
messa a punto presso il reparto di Rianimazione I delle Scotte dalla dott.ssa Lucia Cubattoli, che, forte
dell'esperienza fatta presso l'ospedale di Monza, qui a Siena ha contagiato con il suo entusiasmo tutti i
medici del 118 e del Pronto Soccorso che hanno aderito alla realizzazione di un percorso terapeutico
concordato da attuare sul territorio e continuare poi nel reparto ospedaliero (una vera e propria "catena
del freddo"). I risultati dei casi trattati sono assolutamente sorprendenti: nei pazienti resuscitati da un
arresto e raffreddati il livello di invalidità è assolutamente meno importante rispetto ai casi senza
applicazione dell'ipotermia.
E' sembrato a tutti molto strano veder ricoprire di ghiaccio e somministrare al paziente liquidi freddi, tirati
fuori
dal
frigo,
ma
l'ipotermia
indotta
ha
sicuramente
fatto
la
sua
parte.
E' quindi, questo, un caso utile a diffondere tra i cittadini soprattutto per la consapevolezza che la
conoscenza di banali manovre di soccorso di base, il corretto utilizzo della richiesta di soccorso al 118 e,
ovviamente un buon livello dell'organizzazione sanitaria di base, spesso può fare la differenza.
17 luglio 2012
Fonte: http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Cronaca/387267_il_defibrillatore_salva_il_podista/
Il defibrillatore salva il podista
È stato tutto rapidissimo: il malore che lo ha fatto accasciare a terra, la richiesta dei soccorsi, l'arrivo
dell'ambulanza, la scarica del defibrillatore. Forse sarebbero bastati un paio di minuti di ritardo nell'arrivo
dei medici per non riuscire a salvarlo. Invece, fortunatamente, Eugenio Schiarante si è ripreso e le sue
condizioni sono gradualmente migliorate nel corso della giornata di ieri tanto che, in serata, sarebbe stato
giudicato dai medici fuori pericolo. LA CORSA. Amante dello sport, in forma e senza nessun problema di
salute. Niente che lasciasse presagire un arresto cardiaco con febrillazione ventricolare. L'uomo, che ha
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48 anni e vive a Vicenza, pratica almeno due ore di attività fisica al giorno. Ieri doveva essere un
allenamento come tanti. Stava bene e, alle 7.30, è arrivato a parco Querini per fare un po' di jogging.
Aveva appena iniziato a correre quando, all'improvviso, ha avuto un arresto cardiaco. È stato tutto
talmente rapido che non ha fatto in tempo né a sedersi né a chiedere aiuto. È caduto a terra, sbattendo
con violenza il viso al suolo. L'ALLARME. Per fortuna Schiarante non era da solo. In quel momento, al
parco, c'erano altri sportivi che stavano correndo e che si sono subito accorti che l'uomo non era stato
colto da un malessere passeggero. È stato chiaro che la situazione era disperata. Senza perdere tempo
hanno dato l'allarme al 118 cercando di spiegare, con maggior precisione possibile, quanto era accaduto.
L'intervento dell'ambulanza è stato rapidissimo. Il San Bortolo dista a poche centinaia di metri dall'area
verde e, in appena tre minuti, il personale sanitario è riuscito a raggiungere il paziente. IL
DEFIBRILLATORE. Rapidità dell'intervento e pure disponibilità dei mezzi di soccorso adeguati. I medici,
accertato che Schiarante era stato colpito da un infarto, hanno subito utilizzato il defribillatore. La prima
scarica sarebbe stata decisiva. Sembra che, al loro arrivo, sul paziente non fosse percepibile al polso il
battito cardiaco e che, proprio grazie all'utilizzo del defibrillatore questo sia subito ripreso.
05 luglio 2012
Fonte: www.iltirreno.gelocal/pistoia/cronaca/2012/07/05/news/salvato-con-il-defibrillatore
Salvato con il defibrillatore turista colpito da un infarto
Un turista pratese è stato salvato da un infarto grazie al defibrillatore in uso da tre anni alla
Pubblica Assistenza di Maresca. Erano passate da poco le 16 di ieri quando l’uomo,...
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MARESCA. Un turista pratese è stato salvato da un infarto grazie al defibrillatore in uso da tre anni alla
Pubblica Assistenza di Maresca.
Erano passate da poco le 16 di ieri quando l’uomo, residente a Prato, ma da alcuni giorni in vacanza sulla
montagna, si è sentito male nella sua casa in località Vallin dei Mori, praticamente all’inizio del paese.
Nonostante la sofferenza causata dall’infarto, il 49enne villeggiante ha avuto la forza di avvertire la famiglia,
la quale ha immediatamente allertato la Pubblica Assistenza, in due minuti giunta sul posto.
L’uso del defibrillatore ha riportato rapidamente i parametri vitali in linea e anche grazie all’arrivo dell’auto
medica di SanMarcello al turista pratese è tornato a battere il cuore.
Oltre tre ore di assistenza in casa, poi i medici hanno valutato che non vi era un pericolo imminente eil
paziente è stato, verso le 20, trasferito al Ceppo per le cure del caso. Questa è la prima volta in montagna
che l’uso del defibrillatore riesce a salvare una vita.
31 maggio 2012
Fonte: http://www.giornale.sm/ancona-colpito-da-infarto-durante-una-partita-di-calcetto-massimo-eusebi-salvatodal-defibrillatore-81259/
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Ancona. Colpito da infarto durante una partita di calcetto: Massimo Eusebi salvato
dal defibrillatore.
Stava disputando una partita di calcetto tra amici, quando improvvisamente si è accasciato al suolo privo di
sensi. E’ successo ieri al campo di Vallemiano. Massimo Eusebi di 46 anni ha accusato un malore ed è stato
subito soccorso dagli amici che gli hanno praticato il massaggio cardiaco ed hanno allertato i soccorsi.
Fondamentale l’arrivo degli uomini del 118 che con il defibrillatore gli hanno salvato la vita. L’uomo, che
probabilmente è stato vittima di un infarto, è stato portato d’urgenza al Lancisi, e secondo quanto si
apprende non sarebbe in pericolo di vita. Si riapre dunque il dibattito cittadino sul defibrillatore, una
tecnologia salvavita che ancora una volta ha fatto la differenza fra la vita e la morte ma di cui non tutte le
strutture doriche sono dotate.
30 maggio 2012
Fonte: http://www.ilgazzellinodellacalabria.it/l_news.asp?id=9960
Defibrillatore donato da Provincia al Comune di San Fili salva la vita ad una donna
San Fili (Cs) - Una vita salvata grazie ad uno dei defibrillatori donati dalla Provincia.
E’ accaduto successo ieri sera, a San Fili, uno dei Comuni che hanno ricevuto, dopo averne fatto richiesta,
uno
degli
apparecchi
essenziali
in
situazioni
di
emergenza
.
Una donna, andata per ben tre volte in arresto cardiaco, ha ricevuto il tempestivo intervento di due
operatori formati presso la Centrale del 118 di Cosenza, la stessa che e conserva il database della
dislocazione degli apparecchi, allertati dalla stessa Centrale diretta dal dott. Riccardo Borselli.
Il defibrillatore era custodito nella Farmacia del paese, accessibile per tutte e 24 le ore.
Dopo la defibrillazione, che ha impedito esiti nefasti, trasportata da un’ambulanza la donna sta ricevendo le
cure del caso in Ospedale.
E questa mattina il presidente Mario Oliverio presente il Sindaco Ottorino Zuccarelli, ha voluto ricevere in
Provincia coloro che sono stati coinvolti nell’intervento che ha segnato un felice epilogo, congratulandosi
con la dottoressa Emilia Filicetti del 118 responsabile del progetto PAD e con gli operatori volontari Davide
Ciancio e Michele Ciancio.
“Ciò che è accaduto a San Fili- ha detto il presidente Oliverio nel corso dell’incontro- testimonia,
doppiamente, l’importanza dei defibrillatori. San Fili è uno dei Comuni che ha chiesto di essere dotato di
uno dei questi apparecchi. L’intervento che i dispositivi hanno permesso è servito a salvare un vita ed a
dimostrare che il pubblico accesso alla defibrillazione è un fatto di estrema importanza che va incentivato e
sostenuto quanto più possibile.
A tutt’oggi, dal 2009, sono più di 150 i defibrillatori che la Provincia di Cosenza ha consegnato ai Comuni
che ne hanno fatto richiesta, ad associazioni di volontariato, società sportive, stabilimenti balneari ,
nell’ambito di una iniziativa che rientra nel Progetto Sicurezza e Tutela della Salute, voluto
dall’Amministrazione Provinciale e nato dalla stretta collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale ed il
118 di Cosenza.
Lo scopo dell’Ente guidato dal presidente Mario Oliverio è quello di dotare il vasto territorio della provincia
di Cosenza, che è il più esteso della Calabria ed il più complesso orograficamente, di strumenti efficienti per
un pronto intervento che, nella maggioranza dei casi in cui è prestato, come quello di San Fili, si rivela
vitale.
Circa 700 sono gli operatori volontari formati presso la Centrale del 118 di Cosenza .
I dispositivi essenziali per evitare la morte cardiaca improvvisa sono stati dislocati con priorità nelle zone
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non servite da presidi ospedalieri, in accordo con le indicazioni date dai Comuni.
I defibrillatori sono accessibili agli operatori autorizzati, nell’arco delle 24 ore, in un luogo facilmente
raggiungibile, conosciuto, controllato e sicuro, comunicato alla Centrale Operativa 118 di Cosenza.
Il progetto voluto e sostenuto dalla Provincia- come affermato dal presidente Oliverio- è stato anche una
grande
occasione
per
sensibilizzare
la
popolazione
all’uso
del
defibrillatore.
23 maggio 2012
Fonte: http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=9052
Colto da infarto, viene salvato con il defibrillatore della farmacia
È successo ad Azzano Decimo (Pn). Un pensionato di 76 anni si è sentito male in un negozio. Immediato
l’intervento delle farmaciste, che hanno utilizzato l’attrezzatura acquistata dalla farmacia comunale lo
scorso luglio.Ha salvato la vita a un pensionato colto da infarto il defibrillatore acquistato lo scorso luglio
dalla farmacia comunale di Azzano Decimo, in provincia di Pordenone. L’uomo, come riportato dal
Messagero Veneto, è stato colpito dall’infarto mentre si trovava in un negozio di biciclette poco distante
dalla farmacia. Immediato l’intervento delle due farmaciste e della commessa della struttura diretta dal
dottor Domenico Marcon, che hanno permesso di salvare la vita all’uomo in una situazione in cui, si sa, i
secondi sono preziosi.Mentre le professioniste della farmacia comunale riuscivano a far ripartire il cuore del
pensionato, infatti, dall’ospedale di Pordenone arrivata un’ambulanza, che hanno poi potuto prestare
all’uomo le ulteriori necessarie cure. Trasportato nel nosocomio cittadino e sottoposto a un intervento,
l’uomo è ancora ricoverato in prognosi riservata. Dai figli, intanto, un ringraziare rivolto al personale della
farmacia: “Senza di loro nostro padre non ci sarebbe più, non abbiamo parole per esprimere la nostra
immensa gratitudine. Hanno portato a compimento nel migliore dei modi un’operazione indispensabile,
dimostrando grande competenza e professionalità”.La presenza di un defibrillatore in un luogo pubblico si è
quindi dimostrato ancora una volta salvavita. Dal presidente della farmacia comunale, Michele Mascarin, e
dal direttore Marcon, l’invito “a tutti gli organizzatori di eventi e manifestazioni, anche di altri Comuni, a
chiederci il defibrillatore: noi lo metteremo a disposizione a titolo gratuito, consapevoli che può essere di
capitale importanza”.
22 maggio 2012
Fonte: Il sito Internet dell'Agenzia ANSA - 22 maggio, 13:40
Malore in campo per portiere, salvato con defibrillatore
Durante partita calcio a 5 nel Bolognese, non in pericolo
22 maggio, 13:40
(ANSA) - BOLOGNA, 22 MAG - Grazie ad un defibrillatore, il portiere di una squadra di serie D di calcio a 5,
che ieri sera ha avuto un arresto cardiaco, e' stato salvato. E' successo durante una semifinale della coppa
Emilia, al palazzetto dello sport di Bazzano, provincia di Bologna. Negli ultimi minuti della gara il giocatore,
32 anni di Parma, si e' improvvisamente accasciato.
Tempestivo e' stato l'intervento del medico del torneo: dopo i primi soccorsi il portiere e' stato caricato su
un'ambulanza del 118 e portato all'ospedale Maggiore di Bologna, dove si trova in
cardiologia e non e' in pericolo. (ANSA).
24 aprile 2012
Fonte: http://www.romagnanoi.it/news/rimini/730526/Attacco-di-cuore--salvato-dal.html
Attacco di cuore, salvato dal defibrillatore a Rimini Fiera
Un visitatore modenese si è sentito male sabato mattina, provvidenziale il pronto intervento del
personale addestrato con tecniche Bls e scariche di Dae
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RIMINI - Sabato mattina, a Rimini Fiera, durante la manifestazione TECHNODOMUS, un visitatore 68enne
residente a Carpi (Mo) - già affetto da severa coronaropatia - è stato colto da un grave attacco di cuore. Il
pronto intervento di personale addestrato ha evitato il peggio. L’uomo è infatti stato subito sottoposto alle
tecniche di BLS (in italiano supporto di base alle funzioni vitali: massaggio cardiaco, ventilazione), oltre che
ad alcune scariche di DAE (defibrillatore semiautomatico esterno) presente nel quartiere fieristico (quattro
postazioni). Il paziente è stato così rianimato senza danno neurologico e trasferito prontamente all’Utic
dell’ospedale “Infermi”, evitando persino il passaggio in Rianimazione. Il paziente ora sta bene, è in grado di
camminare ed è uscito dalla terapia intensiva. Le sue condizioni sono soddisfacenti.
“Il soccorso è stato veramente brillante - conferma il dottor Antonio Destro, responsabile del progetto
Riminicuore e referente Ausl Rimini per la diffusione e l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni sul
territorio provinciale - ed è la dimostrazione tangibile di quanto sia importante dotare di DAE strutture ad
alta concentrazione di persone, nonché formare al loro utilizzo e abilitare al soccorso cardiorianimatorio
personale
di
tali
realtà”.
Doveroso quindi citare per il pronto intervento il personale di vigilanza di Best Union ed in particolare
Andrea Gambuti che ha coordinato il soccorso, nonché il direttore tecnico di Rimini Fiera, Nazario Pedini,
che ha contribuito a praticare il massaggio; il personale, le attrezzature e l'ambulanza del Pronto Soccorso
interno al quartiere fieristico, presente a tutte le manifestazioni ospitate a Rimini Fiera; l’efficacia dei
defibrillatori del quartiere fieristico stesso, uno dei quali a pochi metri dalla vittima, immediatamente
portato sul luogo dal personale di controllo di Vigilanza Malatestiana; Riminicuore per la formazione degli
addetti di Rimini Fiera e dei suoi fornitori; il 118 e il medico di turno.
3 Febbraio 2012
Fonte: http://www.corriere.it/salute/cardiologia/12_febbraio_03/cuore-testimonianza-dossier_215e0af8-4e74-11e1af4c-6a00aeffb10f.shtml
Il racconto di Stefania: «La mia vita salvata grazie a un pizzico di fortuna»
L'arresto cardiaco in treno, la deviazione su Piacenza e dopo mezz'ora il
defibrillatore. «Sono viva per caso»
Nella sfortuna, non Stefania Noli poteva trovare «congiunzioni astrali» più propizie . Vogliamo raccontare la
storia di questo medico specializzando in Ginecologia al Policlinico di Milano perché fa capire cosa può
capitare a chiunque oggi in Italia. Nel maggio scorso, la 27 enne, è salita sul treno ad alta velocità per
raggiungere il compagno a Bologna. «Mi sono seduta in un posto a caso in una carrozza centrale — dice — .
Mi accorgo di essere proprio accanto alla carrozza ristorante e di aver voglia d’acqua per il viaggio, magari
tra poco. L’iPod nelle orecchie, un libro in mano, il treno parte. Da questo momento in poi non mi ricordo
più nulla. Niente di niente». I suoi ricordi cominciano ad affiorare confusi qualche giorno dopo, in un letto
dell’Unità coronarica di Piacenza, e poi sempre più chiari quando la trasferiscono in Cardiologia. «Ho avuto
un arresto cardiaco nella carrozza bar del treno». A quest’evento tanto drammatico e tragico hanno fatto
seguito però una serie di fortunate e provvidenziali coincidenze.
«Qualche tempo dopo la partenza del treno devo essermi alzata per andare al bar ed è stato lì, in piedi
davanti al bancone, che sono svenuta perdendo i sensi — continua —. È stato impossibile non accorgersi
immediatamente del mio malore, seduta al posto forse non avrei attirato l’attenzione di nessuno per molto
tempo. A quel punto il capotreno ha richiesto l’intervento urgente di un eventuale medico presente. Sul
treno viaggiava non uno ma ben quattro medici di cui due cardiologi. Ho scoperto in seguito che il giorno
seguente a Firenze si sarebbe tenuto un congresso. Quattro dottori che hanno riconosciuto l’arresto, hanno
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iniziato subito il massaggio cardiaco e lo hanno portato avanti per oltre 20 minuti in maniera più che
efficace. Faccio notare due fatti non banali: il primo è che non è affatto immediato riconoscere un arresto
cardiaco senza alcuno strumento d’aiuto e il secondo è che praticare la rianimazione cardio-polmonare è
faticoso e richiede esperienza ed energia affinché sia realmente efficace». Ultimo attore dell’avventura è
stato il macchinista, che ha dovuto deviare il treno dalla linea dell’alta velocità per portarlo sulla linea
ordinaria e fermare alla stazione più vicina, quella di Piacenza. «Il mio compagno, da bravo ingegnere, si è
informato: questa manovra non è semplice e richiede almeno venti minuti. Il macchinista del mio treno c’è
riuscito probabilmente in meno dei venti minuti minimi previsti.
Giunti in stazione i rianimatori erano già pronti ad intervenire con un defibrillatore che ha permesso loro
di ripristinare la mia attività cardiaca». A Stefania hanno riscontrato un danno post-infiammatorio forse da
miocardite ed è stato necessario impiantarle un defibrillatore fisso. Sta bene e vive la sua vita
normalmente. Adesso ripensa con un brivido alla salvezza, ottenuta con la più incredibile serie di fortunate
coincidenze. «Se a bordo di quel treno ci fosse stato un defibrillatore nessuna di queste avrebbe avuto
l’importanza e la crucialità che invece ha assunto per me e per la mia vita. Non avrei dovuto attendere
quasi mezz’ora perché l’attività del mio cuore venisse ripristinata, pochi minuti sarebbero stati sufficienti, e
io non avrei corso il rischio di sequele neurologiche o danni cardiaci permanenti a causa della prolungata
assenza di ossigeno. Per questo dico che il defibrillatore ci permette di sottrarre alla casualità e alla fortuna
le nostre vite».
22 dicembre 2011
Fonte:
1.2922564
http://iltirreno.gelocal.it/montecatini/cronaca/2011/12/22/news/salvato-dal-defibrillatore-all-ipercoop-
Salvato dal defibrillatore all'Ipercoop
Soccorso dal personale anziano colpito da un infarto
MONTECATINI. Una vita salvata, ieri mattina, grazie ai defibrillatori che sono stati diffusi sui luoghi più
frequentati delterritorio e ai corsi per formare personale in grado di usarli. Un progetto a cui deve dire
grazie un ottantaseienne di Uzzano che ieri mattina, attorno alle 9, è stato colto da un infarto mentre si
trovava a fare la spesa all'Ipercoop. L'uomoha accusato un malore e si è accasciato al suolo. Subito è stato
soccorso dal personale dell'ipermercato, e mentrepartiva l'allarme al 118 sono intervenuti - defibrillatore in
mano - anche i dipendenti che avevano fatto il corso diformazione per il soccorso in casi del genere.
Immediatamente sono state valutate le condizioni dell'uomo e, avendo riconosciuto un infarto in atto, è
stato deciso di procedere con l'uso dell'apparecchio. Quando, dopo pochi minuti, sonoarrivati i sanitari
dell'automedica e della Società di Soccorso Pubblico di Montecatini, l'anziano aveva già ripresoconoscenza.
A quel punto l'uomo è stato stabilizzato e caricato in ambulanza, per trasportarlo all'ospedale di Pistoia, ma
il peggio era già passato.
©
19 dicembre 2011
Salvo per miracolo, calca il palcoscenico per Progetto Vita
Fonte: http://247.libero.it/rfocus/13758795/1/salvo-per-miracolo-calca-il-palcoscenico-per-progetto-vita/
Piacenza - Per Andrea Arsaci calcare il palco del teatro Municipale sarà sicuramente una "missione
possibile". Nell’estate di due anni fa il cuore di Andrea ha rischiato di fermarsi durante una partita di
calcetto che doveva essere una simpatica sfida tra vigili del fuoco e polizia municipale di Piacenza. Solo la
prontezza di riflessi di alcuni agenti della municipale, che subito lo soccorrono con il defibrillatore del
Polisportivo, gli consente di salvarsi. E il 21 dicembre calcherà il palcoscenico del teatro Municipale,
"ospite" dello spettacolo "Cuore: missione possibile", della compagnia Tersicore, il cui devoluto andrà a
Progetto Vita…
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lunedì 28 novembre 2011, ore 07.55
Fonte: Redazione www.bsnews.it
Dalla professoressa salvata da un collega il dono di un defibrillatore all'istituto
Gambara di Brescia
(a.c.) Un malore improvviso mentre si trovava in aula a svolgere il suo lavoro di professoressa. Il cuore che
si ferma per alcuni interminabili istanti, i ragazzi impauriti e un collega che capisce che per salvarla le deve
fare un massaggio cardiaco in attesa dell'arrivo dell'ambulanza. Da questa tragica sequenza,
fortunatamente finita nel migliore dei modi, scaturisce un gesto di generosità e altruismo davvero
encomiabile.
Tutto è accaduto all'istituto superiore cittadino Gambara. Protagonisti la professoressa Anna Maria Gadani
e il "collega eroe" Franco Gramano; i fatti sono raccontati da Bresciaoggi in edicola stamane. Un mese fa il
malore e il massaggio cardiaco praticato in aula, sabato invece la cerimonia di consegna del defibrillatore
che la professoressa hadeciso di donare alla scuola. Presenti per l'occasione il dirigente scolastico
provinciale Maria Rosa Raimondi, il preside dell'istituto Giovanni Spinelli, la presidente del Consiglio
Comunale Simona Bordonali e l'assessore provinciale all'Istruzione Aristide Peli.
La professoressa Gadani è stata fortunata perché si è salvata, ma altri potrebbero non avere a fianco un
collega come Franco Gramano: da qui la decisione di donare alla scuola il defibrillatore. Strumento sì
costoso, ma che salva le vite, e sta pian piano entrando in molti luoghi pubblici dove potrebbe essercene
bisogno. Complimenti alla
professoressa.
24 Novembre 2011
Fonte: http://www.enpam.it/salute-polizia-19-vite-salvate-con-defibrillatori
SALUTE: POLIZIA, 19 VITE SALVATE CON DEFIBRILLATORI
In dieci anni sono state ben 19 le persone in arresto cardiaco o respiratorio salvate grazie al pronto
intervento degli agenti della Polizia di Stato abilitati alle manovre di salvataggio e muniti di defibrillatori.
”Per salvare una vita – spiega Giuseppe Marceca, coordinatore Nazionale Blsd Sanita’ della Polizia di Stato,
nel corso dell’incontro ‘Lotta per la vita’ – dobbiamo intervenire entro 3 minuti, altrimenti i danni al
cervello comportano menomazioni anche gravi. Oltre i 10 minuti dall’arresto cardio-circolatorio non c’e’
piu’ niente da fare. Per questo e’ indispensabile diffondere capillarmente su tutto il territorio l’uso del
defibrillatore e noi, come forze dell’ordine, siamo le prime sentinelle”. In seguito al decreto finalizzato a
favorire la diffusione di defibrillatori semiautomatici e automatici esterni la Polizia di stato ha addestrato
3.000 agenti e dotato molte volanti del dispositivo. A Piacenza sono state cosi’ salvate 7 vite, alla stazione
Termini di Roma altre 6, alla stazione di Bologna 2, una al Viminale e 3 sulle piste da sci (Belluno, Roccaraso
e Colfosco). ”La tempestivita’ in questi casi e’ tutto – sottolinea Maurizio Santomauro, presidente nazionale
Gruppo Intervento Emergenze Cardiologiche, che assieme a Maececa coordina i 4 incontri (Roma, Milano,
Palermo e Napoli) per abilitare nuovi agenti volontari all’uso del defibrillatore -. Si e’ visto che solo con il
118 si salva solo 1% dei soggetti che vanno in arresto cardiaco. Nei paesi in cui esistono invece i volontari
extraospedalieri che conoscono le manovre salvavita si arriva al 35% di vite salvate”.
4 Novembre 2011
Fonte: http://www.poliziadistato.it/articolo/view/24185/
Bologna: salvo grazie al defibrillatore
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RASSEGNA STAMPA del sito www.iimcommercial.it
ultimo aggiornamento 6 Maggio 2014
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Ieri pomeriggio una pattuglia della Polizia Ferroviaria addestrata al soccorso cardiologico e di rianimazione
ha salvato la vita ad un quarantacinquenne di origine campana, il terzo salvataggio in venti mesi ad opera
del Compartimento.
Verso le 16.30 la Sala Operativa è stata allertata della presenza, all'interno della stazione, di un uomo
riverso a terra in presunto arresto cardiaco. Gli agenti dopo un solo minuto hanno raggiunto, con al seguito
i due defibrillatori in dotazione all'ufficio, il campano ed seguendo scrupolosamente le procedure lo hanno
applicato all'uomo che nel frattempo era stato assistito da due passanti, un Vigile del Fuoco libero dal
servizio e formato al primo soccorso, che ha subito praticato un massaggio cardiaco e da un'infermiera di
nazionalità spagnola che ha eseguito la respirazione artificiale. I poliziotti dopo averne riscontrato i primi
segni di ripresa hanno poi posizionato il malcapitato in pozione di sicurezza, in attesa dell'arrivo di
personale medico.
Ora il quarantacinquenne è ricoverato all'ospedale in buone condizioni. La perfetta sinergia fra le persone
intervenute ha permesso di salvare una vita umana ma il brillante risultato ottenuto è dovuto anche
all'ormai consolidata collaborazione fra istituzioni quali Polizia Ferroviaria, Ufficio Sanitario della Questura,
ASL e 118 grazie al progetto "Cuore Blu" col quale personale non sanitario è stato formato per essere
capace di effettuare interventi di primo soccorso cardiologico.
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