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Relazione I semestre (gennaio-giugno 2014)
Il progetto
Fuoriclasse mira a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica agendo in maniera preventiva
con interventi educativi sia in ambito scolastico che extra scolastico. La proposta è caratterizzata da un
approccio integrato che coinvolge minori, docenti e famiglie. Il progetto propone come elemento
innovativo la connessione tra contesto scolastico ed extrascolastico, con attività che vengono avviate
nella scuola per poi proseguire al suo esterno, in modo da raggiungere i destinatari del progetto nei
diversi contesti di riferimento e mediante metodologie diversificate. Nello specifico è prevista la
realizzazione di laboratori didattici, campi scuola e attività di sostegno allo studio. La realizzazione di
quest’ultima attività prevede l’apertura di un Centro Educativo, nel quale sono realizzate attività di
accompagnamento allo studio e laboratori ludici. Sono inoltre previste attività rivolte a docenti e
famiglie, riconoscendo l’importanza degli adulti nel contrasto alla dispersione scolastica1. Il progetto ha
durata biennale, da gennaio 2014 a dicembre 2015.
A Milano, Fuoriclasse si svolge nel quartiere di Quarto Oggiaro (zona 8) e coinvolge gli Istituti
Comprensivi Trilussa (scuola primaria Graf 70 IVA e IVC; scuola primaria Trilussa IVA e IVB; scuola
secondaria Graf 74 di I grado IA, ID, IIC) e Val Lagarina (scuola primaria Gherardini IVA e IVB;
scuola secondaria di I grado Vico IIA, IIB, IIC, IIE, IIF), per un totale di 14 classi e 269
bambini/ragazzi dai 9 ai 14 anni (di cui il 46% di origine straniera). Per l’implementazione del progetto
sul territorio milanese, Save the Children Italia si avvale della collaborazione della Cooperativa E.D.I2
(attività formative dedicate a studenti, docenti e genitori) e delle ACLI Lombardia3 (gestione Centro
Educativo). Grazie al progetto sono stati realizzati 14 laboratori, 4 consigli consultivi, 4 corsi genitori e
2 corsi docenti, per un totale di 336 ore formative. Nei primi sei mesi di progetto sono stati coinvolti
direttamente 296 bambini/ragazzi (46% origine straniera), 24 docenti e 48 genitori. Attraverso gli eventi
organizzati dai bambini/ragazzi e dai genitori, sono stati inoltre sensibilizzati 397 minori e 334 adulti di
Quarto Oggiaro. Il Centro Educativo ha seguito 118 studenti, garantendo 91 ore di sostegno allo
studio. Oltre al coordinamento, l’equipe ha visto il coinvolgimento di 3 operatrici del Centro Educativo,
5 docenti referenti, 4 formatrici referenti, 2 esperti di comunicazione, 9 volontari, 4 consulenti, 7
tecnici. Tutto lo staff ha partecipato a momenti formativi, di monitoraggio e supervisione. Nello
specifico, i formatori della Cooperativa E.D.I. hanno seguito un seminario di approfondimento sui temi
della pedagogia dei diritti in un’ottica di contrasto alla dispersione scolastica (12h) e hanno coprogettato gli interventi educativi. Le operatrici del Centro Educativo e i volontari di ACLI Lombardia
hanno partecipato ad un ciclo formativo (12h) sui seguenti aspetti: pedagogia dei diritti, Child
Safeguarding Policy, contenuti emotivi in educazione.
1
Per maggiori informazioni sul carattere nazionale del progetto: www.savethechildren.it/IT/Page/t01/view_html?idp=702
http://www.edionlus.it
3
http://www.aclilombardia.it
2
2
Sintesi attività realizzate
Attraverso 14 laboratori sulla motivazione sono stati coinvolti 296 bambini/ragazzi afferenti a cinque
scuole degli Istituti Compresivi Trilussa e Val Lagarina. Il percorso ha accompagnato gli studenti in una
riflessione sull’importanza della scuola, il diritto all’istruzione/educazione (CRC, 1989, Artt. 28-29),
l’importanza di essere protagonisti del cambiamento che si vuole promuovere all’interno dei contesti
scolastici. La promozione del benessere scolastico è stata il cardine dei prodotti comunicativi realizzati
dai beneficiari: da una parte, la pubblicazione “Con la scuola si può andare sulla luna! Emozioni e pensieri sotto
il metro e cinquanta” realizzata dai bambini delle primarie, dall’altra i 13 spot video creati dai ragazzi delle
secondarie di I grado4.
Figura 1: Fuoriclasse – i laboratori su motivazione e diritto allo studio
Figura 2: Fuoriclasse – la pubblicazione realizzata dai bambini delle scuole primarie
4
È possibile visionare gli spot al seguente indirizzo: http://www.youtube.com/EDIonlus
3
A conclusione dei laboratori, i bambini/ragazzi si sono resi protagonisti di un momento di educazione
tra pari: individuando target e contesto di realizzazione, hanno sensibilizzato altri coetanei
sull’importanza di andare a scuola attraverso i prodotti comunicativi realizzati. Grazie alla
partecipazione ad alcuni eventi scolastici/del quartiere (“Scuole in Piazza”, 4 giugno 2014, “La
Repubblica delle Associazioni”, 8 giugno 2014) sono stati sensibilizzati 397 minori di Quarto Oggiaro
sulle tematiche dei diritti e della dispersione scolastica.
Figura 3: Fuoriclasse – gli eventi di peer education
In ogni scuola coinvolta è stato istituito un consiglio consultivo, un organo permanente di dialogo e
partecipazione che mira a promuovere il benessere scolastico attraverso la collaborazione tra studenti e
docenti nell’individuare e risolvere i problemi presenti a scuola. Sono stati attivati quattro consigli
consultivi, che hanno visto la partecipazione di 39 studenti e cinque docenti nell’analisi dei bisogni dei
contesti scolastici e nell’individuazione di alcune buone pratiche da promuovere all’interno degli Istituti
coinvolti.
I primi tre incontri hanno portato all’elaborazione di alcune mozioni (cfr appendice 1) presentate agli
adulti di riferimento (presidi, docenti, Save the Children, Cooperativa EDI); nella seconda parte del
percorso gli alunni si sono preparati per la realizzazione delle proposte condivise con la dirigenza
scolastica. Tra le soluzioni ricordiamo: attività per promuovere buone relazioni in classe, provvedimenti
per meglio equilibrare il carico lavorativo a scuola e a casa, ristrutturazione dei contesti scolastici,
acquisto di materiale didattico (per maggiori dettagli, cfr appendice 2). A partire da settembre 2014 le
proposte concordate verranno attuate nei diversi contesti, con l’obiettivo di rendere la scuola un
ambiente sempre più piacevole e significativo dove apprendere e formarsi.
4
Figura 4: Fuoriclasse – i consigli consultivi
Le attività del progetto sono poi proseguite anche in contesti educativi non formali, coinvolgendo due
classi (scuola Trilussa 10, IVA e IVB) nel campo scuola, svoltosi a maggio presso la Struttura “Ostello
Monte Barro” a Galbiate (Lecco). Attraverso attività ludiche ed esperienze in natura si è voluto lavorare
sul benessere relazionale, tra pari e tra docenti/bambini. Durante il prossimo anno scolastico e
nell’autunno 2015, l’esperienza sarà proposta alle altre 12 classi coinvolte nel progetto.
Figura 5: Fuoriclasse – il campo scuola
Laboratori, consigli consultivi e campi scuola sono stati progettati con l’obiettivo di rafforzare la
motivazione degli studenti e promuovere il benessere scolastico. Attraverso il Centro Educativo, si è
voluto invece lavorare sull’apprendimento e il rendimento scolastico degli alunni a rischio. Il Centro
Educativo è parte attiva di Spazio Agorà, una sperimentazione ACLI Lombardia finalizzata alla
5
promozione di attività sociali (punto unico di accesso, sportello migranti, servizio di accompagnamento
anziani/malati, spazio mamma bambino, welfare ambrosiano microcredito, promozione del
volontariato …), basata sulla condivisione di servizi, abilità, responsabilità e capacitazione dei cittadini.
Nei primi mesi di apertura (marzo-giugno 2014), il servizio è stato attivo cinque giorni a settimana, dal
martedì al sabato, per un totale di 91 ore di attività. I bambini/ragazzi (118, di cui 48% di origine
straniera) che hanno frequentato il Centro provengono in larga maggioranza da contesti ad alta
vulnerabilità, con nuclei familiari molto numerosi o monoparentali, spesso con serie difficoltà
economiche e fragilità educative. Per la maggior parte degli iscritti è importante innanzitutto avere un
luogo protetto in cui poter essere accompagnati nello studio individuale, cosa che non avviene a casa o
che in alcuni casi, soprattutto per i preadolescenti, si scontra con la reale possibilità che i ragazzi
sostino in quartiere senza avere una meta o un obiettivo specifico, andando così incontro a possibili
devianze sociali.
Figura 6: Fuoriclasse – il Centro Educativo
Il Centro ha previsto attività di accompagnamento allo studio e laboratori didattici. Per quanto
concerne l’apprendimento, il lavoro svolto è stato caratterizzato dai seguenti elementi:

Intervento individuale, a partire dalle indicazioni raccolte dai docenti attraverso apposite schede di
rilevazione. Il supporto allo studio si è gradualmente evoluto attraverso la compilazione del “diario
di bordo”. Questo strumento ha permesso ai beneficiari di essere costantemente aggiornati circa il
proprio percorso, attraverso una scheda che evidenzia ciò che ogni volta viene appreso, ciò che ha
funzionato e ciò che si può migliorare. Il momento della firma da parte dell’operatore e dello
studente sancisce la presa di coscienza sull’andamento, oltre che essere un momento rituale che
aiuta la conclusione delle attività;
6

Approccio cooperativo: si è cercato di comporre tavoli di studio funzionali all’obiettivo, collocando
compagni più esperti insieme a minori con più difficoltà. In questo modo gli operatori presenti
hanno potuto promuovere dinamiche di collaborazione e corresponsabilità, oltre che lo sviluppo di
un sapere che venga in primo luogo dagli studenti stessi;

Apprendimento interattivo e ludico, per appassionare i ragazzi su temi che trovano di difficile
comprensione.
Oltre all’accompagnamento allo studio, l’altro asse su cui si muove la programmazione educativa è
l’apprendimento attraverso l’esperienza laboratoriale e le attività ludico-ricreative. Queste attività, hanno
visto una partecipazione interessata e propositiva da parte di coloro che ne hanno usufruito, in
particolare gli studenti con maggiori difficoltà relazionali. In appendice (3) è possibile visionare la sintesi
degli obiettivi educativi perseguiti attraverso laboratori e giochi.
Figura 7: Fuoriclasse – laboratori creativi e di cucina
Il Centro Educativo vuole essere un contesto sicuro, che tuteli i bambini/ragazzi e favorisca il loro
sano e pieno sviluppo. A tal fine, particolare attenzione è stata dedicata alla Child Safeguarding Policy di
Save the Children, effettuando l’apposito risk assessment, formando gli operatori e promuovendo una
prima sensibilizzazione attraverso l’affissione del materiale comunicativo child-friendly. A settembre sono
previsti percorsi di approfondimento sul tema per minori e famiglie coinvolti nelle attività del Centro.
In appendice (4), è invece possibile consultare il codice di condotta che i volontari ACLI hanno
elaborato per promuovere il benessere e la sicurezza all’interno del Centro Educativo.
In occasione dei 4 percorsi dedicati ai genitori (della durata complessiva di 40 ore) è stato effettuato
il monitoraggio del progetto e approfondito il tema della pedagogia dei diritti in un’ottica di contrasto
alla dispersione scolastica. A conclusione delle attività formative, i genitori hanno realizzato alcuni
7
eventi sul territorio per dare il proprio personale contributo al contrasto della dispersione scolastica a
Quarto Oggiaro. I corsi hanno coinvolto 48 adulti; alle iniziative di sensibilizzazione hanno partecipato
334 genitori/minori.
Figura 8: Fuoriclasse – locandina evento genitori Vico, autoproduzione di magliette (genitori Trilussa 10 e Graf 70), laboratorio sulle
emozioni (Gherardini)
Nello specifico:

I genitori della scuola Gherardini (IC Val Lagarina) hanno realizzato un laboratorio sulle emozioni,
coinvolgendo bambini, docenti e famiglie in una riflessione sull’importanza della scuola come luogo di
crescita umana oltre che formativa;

I genitori della scuola Vico (IC Val Lagarina), mettendosi in gioco con lo stesso strumento
comunicativo utilizzato dai loro figli (video), hanno creato uno spot promozionale su Quarto Oggiaro5,
raccontando alcune storie positive degli abitanti del quartiere. Il video è stato poi presentato in
occasione di un evento pubblico e commentato da Omar Conti, noto karateka del quartiere che ha
portato la sua testimonianza di impegno e passione per lo sport;
5
È possibile visionare lo spot al seguente indirizzo: http://www.youtube.com/EDIonlus
8

I genitori delle scuole Trilussa 10 e Graf 70 (IC Trilussa) hanno ideato un gadget per sensibilizzare
adulti e minori sul tema dei diritti: in occasione dell’evento “Scuole in Piazza”, sono state autoprodotte
e distribuite magliette sul diritto al gioco (CRC, 1989, art. 31);

I genitori della scuola Graf 74 (IC Trilussa), convinti dell’importanza di studiare in spazi puliti e
confortevoli, hanno organizzato due giornate di pulizia e manutenzione delle aule scolastiche.
Figura 9: Fuoriclasse – manutenzione aule scolastiche (Graf 74)
Attraverso i 2 corsi per docenti (della durata complessiva di 12 ore) sono stati coinvolti 24 insegnanti
delle scuole primarie e secondarie di I grado: durante gli incontri è stata approfondita la pedagogia dei
diritti in un’ottica di contrasto alla dispersione scolastica; è stato inoltre effettuato il monitoraggio delle
attività.
9
La voce dei protagonisti
“Il laboratorio che abbiamo fatto insieme è stato molto bello perché ci ha aiutato ad andare d’accordo con i nostri compagni e
a risolvere i problemi che abbiamo qui a scuola” (bambino, IC Trilussa primarie)
“All’inizio pensavamo fosse una cosa difficilissima far comprendere agli altri bambini il progetto, però dopo è stato divertente
perché abbiamo anche giocato, abbiamo spiegato le cose che abbiamo fatto durante l’anno e hanno compreso, speriamo, e
sono stati contenti. Il momento di peer education è stato importante, mi sono molto emozionata e alla fine divertita. Abbiamo
fatto comprendere agli altri bambini quello che non sapevano” (bambina, IC Val Lagarina primarie)
“Mio figlio quando sa che c’è il progetto viene a scuola volentieri. Non mi racconta tanto, ma già questo mi basta” (genitore IC
Trilussa secondaria)
“Durante i laboratori nessuno ti giudicava, tutti ascoltavano come io ascoltavo gli altri. I formatori della Cooperativa E.D.I. ci
avevano detto che potevamo dire qualunque cosa, giusta o sbagliata … nessuno ci avrebbe giudicato” (ragazzo, IC Val
Lagarina secondaria)
“Al campo abbiamo
visto le lucciole e
giocato tanto.
Abbiamo anche fatto
una lunga passeggiata e
visto il lago e le
montagne. È stata
un’esperienza
indimenticabile”
(bambina, IC Trilussa
primarie)
“I bambini erano molto felici di fare i consigli consultivi, sono
stati incontri importanti per raggiungere una sorta di
consapevolezza, per capire che pian piano le cose che non
vanno possono essere cambiate” (docente IC Trilussa primarie)
“A casa studio da solo. Qua, invece, dopo che ho studiato, le operatrici mi interrogano e mi
dicono su cosa devo migliorare” (ragazzo, IC Val Lagarina secondaria)
"Noi siamo contentissime di questo progetto, è arrivato in un momento in cui ne avevamo
bisogno, soprattutto ci sono bambini che hanno potuto davvero beneficiarne, chi ha frequentato
il Centro Educativo con costanza ne ha visti i risultati, prendiamo B., che è la promoter più attiva
del Centro Educativo: a scuola, finita la lezione, incoraggia tutti i compagni iscritti a venirci e si
danno appuntamento. Lei ad esempio è passata da un 6 "regalato" ad un 8, perché la testa e le
capacità le ha ma non ha effettivamente nessuno che la possa seguire e sostenere nello studio a
casa, per cui sta davvero funzionando, contando che hanno potuto frequentarlo solo per due
mesi, speriamo per l'anno prossimo!" (docente, IC Val Lagarina primaria)
“Mi è piaciuta l’attività con le mamme e i papà, perché abbiamo potuto stare insieme ai nostri
genitori per un certo tempo, perché di solito alcuni bambini fanno i giochi serali e quindi non
hanno tanto tempo per stare con la propria famiglia” (bambina, IC Val Lagarina primaria)
“I corsi genitori sono stati un’occasione di confronto, una cosa molto bella e di crescita, per
raccontarci un po’ le nostre esperienze” (genitore IC Trilussa primarie)
“A giugno abbiamo ristrutturato le aule scolastiche dei nostri figli: l’obiettivo era rendere gli
spazi più fruibili ma anche educare i ragazzi al bello e al senso di appartenenza. È stato stancante
ma molto soddisfacente. Mi auguro che questa esperienza possa essere da esempio per molti
altri genitori e che si capisca che non sempre si può rimanere a guardare, a volte è necessario
sporcarsi le mani e anche la faccia” (genitore IC Trilussa secondaria)
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Appendice
1. Consigli Consultivi: mozioni (pp. 12-17)
2. Consigli Consultivi: tabella riepilogativa (pp. 18-20)
3. Centro Educativo: progettazione educativa laboratori (p. 21)
4. Centro Educativo: codice di condotta volontari (p. 22)
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PROPOSTE DEL CONSIGLIO CONSULTIVO
DELLE SCUOLE TRILUSSA 10 E GRAF 70 (ISTITUTO COMPRENSIVO TRILUSSA)
“MIGLIORIAMO LA SCUOLA”
INTRODUZIONE
Tra le tante attività del progetto “Fuoriclasse” ci sono i consigli consultivi, che sono dei momenti per confrontarsi sui
problemi che abbiamo a scuola e trovare insieme delle soluzioni. Nella nostra scuola partecipano al consiglio consultivo
dodici bambini e bambine, scelti come rappresentanti delle classi quarte. Insieme a noi ci sono anche il docente Francesco
Pezzi e la facilitatrice Ilaria Nutini.
PROBLEMI EVIDENZIATI
Durante i primi due incontri abbiamo individuato i problemi presenti nella nostra scuola. Ne abbiamo selezionati tre, i più
importanti per noi:
1.
Alcuni bambini disturbano i compagni e i maestri durante la lezione;
2.
Alcuni bambini hanno comportamenti scorretti verso i compagni, come nascondere le cose degli altri;
3.
Alcuni bambini prendono in giro i compagni, ad esempio per l’aspetto fisico o per il rendimento scolastico.
PROPOSTE
Per far sì che tutti possiamo stare meglio a scuola, e quindi contrastare insieme il fenomeno della dispersione scolastica,
chiediamo che:
1.
Siano fatti frequenti cambi di posto, in modo che a rotazione possiamo stare vicino a tutti e quindi conoscerci meglio;
2.
Siano istituiti dei momenti per discutere con la classe dei problemi; da parte nostra ci impegniamo a non incentivare i
comportamenti di coloro che disturbano e a sostenerli con utili consigli su come stare bene con gli altri e come seguire
serenamente le lezioni;
3.
Vengano decise da maestri e studenti le regole della classe e vengano scritte sulla porta;
4.
Venga costruita in ogni classe la “scatola delle soluzioni” e venga riempita di utili consigli a cui attingere in caso di prese
in giro e comportamenti scorretti;
5.
Vengano fatte attività con la classe per conoscerci di più (ad esempio laboratori, teatro, gite o giochi di squadra) e le
attività didattiche vengano fatte in piccoli gruppi;
6.
Vengano letti in classe libri sul tema della discriminazione per aiutarci a riflettere; da parte nostra ci impegniamo a
diventare amici di coloro che prendono in giro, ad esempio sostenendoli nelle materie in cui hanno più difficoltà.
Ci rivolgiamo:

Alla dirigenza del nostro Istituto perché ci sostenga nelle nostre proposte, ci aiuti a progettare e realizzare attività
laboratoriali;

Ai docenti del nostro Istituto perché ci aiutino a organizzare e gestire i momenti di condivisione delle regole e dei
problemi e perché utilizzino insieme a noi la “scatola delle soluzioni”; perché realizzino più attività di gruppo e ci
leggano libri sul tema della discriminazione;

A Save the Children e alla Cooperativa E.D.I. perché ci aiutino nella realizzazione della “scatola delle soluzioni”,
nella progettazione di attività laboratoriali con la classe, nella raccolta di libri sul tema della discriminazione.
12
Il consiglio consultivo è un’occasione per esercitare il principio di partecipazione, così come è espresso dalla Convenzione
Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC, 1989): “Hai diritto a esprimere la tua opinione su tutte le questioni che ti
riguardano. La tua opinione deve essere ascoltata e presa in seria considerazione”. Proprio perché è importante che il lavoro di analisi e
di proposta da noi effettuato sia “preso in seria considerazione” vi aspettiamo il giorno 13 maggio per confrontarci insieme
sulle nostre proposte.
Alessandro Scamarcia, Alessia Tricarico, Chiara Maria Grec, Enea Fornaroli, Giada Canzi, Helmy Hegazi, Marco Zani,
Maryam El Yahyaoui, Mohamed Mostafa Mahmoud Mohamed, Nourhan El Nagar, Romaissa Dissaoui, Sara Noto,
Francesco Pezzi, Ilaria Nutini
PROPOSTE DEL CONSIGLIO CONSULTIVO
DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI VIA GRAF 74
(ISTITUTO COMPRENSIVO TRILUSSA)
INTRODUZIONE
Tra le tante attività del progetto “Fuoriclasse” ci sono i consigli consultivi, un luogo di confronto tra alunni e professori per
migliorare la scuola. I consigli consultivi ci hanno permesso di confrontarci sui problemi della scuola e fare proposte per
migliorarla. Nella nostra scuola, partecipano al consiglio consultivo 12 ragazzi e ragazze, scelti come rappresentanti delle
classi IA, ID, IIC. Insieme a noi ci sono anche le docenti Michela Barone, Michela Violin e la facilitatrice Sara Marazzini.
PROBLEMI EVIDENZIATI
Durante i primi due incontri abbiamo individuato i problemi presenti nella nostra scuola. Ne abbiamo selezionati cinque, ma
vi alleghiamo anche la lista completa di quanto emerso. I più importanti per noi sono questi:
1. Le strutture e gli arredi della scuola sono sporchi e rotti: banchi e sedie sono rotti e sporchi, le aule non sono ben pulite, le
porte di molte classi non si chiudono, le porte e le serrature dei bagni non funzionano;
2. La gestione dell’intervallo: durante l’intervallo non possiamo riposarci e rilassarci a sufficienza;
3. Il cortile viene usato troppo poco: i professori ci portano pochissimo in cortile, né nei momenti di pausa né per fare delle
lezioni più piacevoli;
4. Durante le lezioni non si usano quasi mai supporti tecnologici (LIM, aula d’informatica);
5. Chi dimentica la merenda deve rimanere a digiuno, non potendo usare le macchinette.
PROPOSTE
Per far sì che tutti possiamo stare meglio a scuola, e quindi contrastare insieme il fenomeno della dispersione scolastica,
chiediamo che:
1. Le strutture e gli arredi della scuola
a)
Tutte le classi si possano chiudere a chiave;
b)
Le porte e le serrature dei bagni siano riparate;
c)
I commessi puliscano meglio;
d)
In ogni classe ci sia un armadio che si possa chiudere;
e)
I professori rendano le lezioni meno noiose per far sì che gli alunni non pasticcino i banchi, ad esempio vedendo i
film di scienze, facendo informatica, facendo esperimenti, facendo lezione in cortile (ID).
2. La gestione dell’intervallo
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f)
Durante l’intervallo sia consentito l’uso del cellulare;
g)
I compiti siano dati prima del suono della campanella (IA e ID);
h)
Si possa ascoltare musica insieme con il lettore mp3 con le casse, solo all’interno della classe, mettendosi d’accordo
sulla musica (IA).
3. Il cortile
i)
Si faccia un “contratto” tra professori e alunni per fare lezione in cortile se la classe si comporta bene;
j)
Siano messi canestri, rete da pallavolo, porte da calcio in cortile per fare educazione fisica, con attenzione alla
manutenzione e alla cura;
k)
Il cortile diventi uno spazio prenotabile per fare lezione, con delle sedie a portata di mano al pian terreno da
mettere fuori all’occorrenza;
l)
Ci sia un pallone per le femmine e uno per i maschi in ogni classe;
m) Si vada di più in cortile durante educazione fisica (ID).
4. Supporti tecnologici per le lezioni
n)
Si verifichi se è possibile avere un tablet per studente in alcune classi (progetto classi 2.0) (IA e ID)
5. Chi dimentica la merenda deve rimanere a digiuno,
o)
Ogni classe fa una scorta di merendine per chi se la dimentica (ID);
p)
Chiedere ai commessi di passare in ogni classe a dare pane e frutta avanzati in mensa (IA).
Ci rivolgiamo:

Alla dirigenza del nostro Istituto perché :

Faccia riparare le serrature delle classi e dei bagni;

Organizzi meglio il lavoro dei commessi;

Si assicuri che in ogni classe ci sia un armadio che si possa chiudere;

Permetta l’uso del cellulare durante l’intervallo;

Faccia installare canestri, rete da pallavolo, porte da calcio in cortile;

Renda il cortile prenotabile per fare lezione;

Faccia acquistare dal Comitato genitori due palloni per classe;

Faccia domanda per il progetto classe 2.0.

Ai docenti del nostro Istituto perché:

In ID rendano le lezioni meno noiose;

Diano i compiti prima del suono della campanella (IA e ID);

Permettano di ascoltare musica insieme con il lettore mp3 con le casse, solo all’interno della classe, mettendosi
d’accordo sulla musica (IA);

Facciano un “contratto” tra professori e alunni per fare lezione in cortile se la classe si comporta bene;

Permettano di fare una scorta di merendine in ID;

Chiedano ai commessi di passare in IA a dare pane e frutta avanzati in mensa.

A Save The Children e alla Cooperativa E.D.I. perché:
14

Organizzino delle giornate in cui i genitori si prendano cura degli spazi della scuola;

Organizzino dei momenti di pulizia collettiva del cortile;
Noi alunni ci impegniamo a rispettare di più gli spazi e gli arredi della scuola e a mantenere fede al “contratto” concordato
con i nostri professori.
Il consiglio consultivo, d’accordo con i prof e gli alunni, avrebbe piacere che il Dirigente Scolastico sia presente in Graf 74
almeno 2 volte al mese per vedere con i suoi occhi quali sono i problemi e assicurarsi che vengano risolti.
Il consiglio consultivo è un’occasione per esercitare il principio di partecipazione, così come è espresso dalla Convenzione
Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC, 1989): “Hai diritto a esprimere la tua opinione su tutte le questioni che ti
riguardano. La tua opinione deve essere ascoltata e presa in seria considerazione”. Proprio perché è importante che il lavoro di analisi e
di proposta da noi effettuato sia “preso in seria considerazione” vi aspettiamo il giorno giovedì 15 maggio alle ore 15.00 per
confrontarci insieme sulle nostre proposte.
Karol Purpi, Mercedes Lopez, Omar Ahmed, Isllam El Said, Sara Slimane, Valentina Curzio, Ademaro Stan, Marco
Petricelli, Marjorie Macha de la Cruz, Kader Kaja, Davide Andriotta, Alessandro Rondinone, Michela Barone, Michela
Violin, Sara Marazzini
PROPOSTE DEL CONSIGLIO CONSULTIVO DELLA SCUOLA GHERARDINI (ISTITUTO
COMPRENSIVO VAL LAGARINA)
“CONSIGLIO CONSULTIVO: LA GAZZETTA DEL FUORICLASSE”
INTRODUZIONE
Tra le tante attività del progetto “Fuoriclasse” ci sono i consigli consultivi, occasioni per confrontarsi, esprimere la propria
opinione e darsi consigli, parlare dei problemi che abbiamo a scuola. Nella nostra scuola partecipano al consiglio consultivo
otto bambini e bambine, scelti come rappresentanti delle classi quarte. Insieme a noi ci sono anche la docente Silvia Di Paola
e la facilitatrice Ilaria Scimone.
PROBLEMI EVIDENZIATI
Durante i primi due incontri abbiamo individuato i problemi presenti nella nostra scuola. Ne abbiamo selezionati tre, i più
importanti per noi:
4.
Uso della palestra;
5.
Problemi tra i compagni;
6.
Punizioni collettive (quando tutta la classe viene punita per colpa di qualcuno).
PROPOSTE
Per far sì che tutti possiamo stare meglio a scuola, e quindi contrastare insieme il fenomeno della dispersione scolastica,
chiediamo che:
1. Vengano rispettati gli orari della palestra da parte delle classi della scuola Trilussa. Nel caso in cui sia necessario, da parte
della scuola che ci ospita, utilizzare nei nostri turni la palestra (per progetti e recite, ad esempio), chiediamo che ci venga data
la possibilità di utilizzare la palestra in altre ore;
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2. Venga costruita la cassetta della posta “C’è Posta per Fuoriclasse” dove poter mettere i nostri messaggi; venga istituito un
momento collettivo durante le lezioni (una volta ogni 15 giorni), dove poterci riunire per leggere e confrontarci sulle lettere
raccolte. Da parte nostra ci impegniamo a scrivere ciò che non ci fa stare bene, a confrontarci seriamente e senza giudizio,
ad esprimere le nostre opinioni/emozioni e ad accogliere quelle degli altri. Ci impegniamo a rendere visibili e fruibili le
soluzioni per i problemi riscontrati, scrivendo alla fine di ogni incontro come star meglio a scuola attraverso un fumetto.
Chiediamo la possibilità di poter stampare i fumetti prodotti per poter diffondere le regole e le soluzioni trovate.
Ci rivolgiamo:

Alla dirigenza del nostro Istituto perché ci aiuti ad andare in palestra con regolarità;

Ai docenti del nostro Istituto perché rispettino la cadenza quindicinale del momento di confronto in classe promosso
dalla cassetta “C’è Posta per Fuoriclasse” e ci aiutino, ascoltandoci, a risolvere i problemi;

A Save the Children e alla Cooperativa E.D.I. perché ci possano sostenere nelle nostre proposte, aiutare nella
realizzazione della cassetta “C’è Posta per Fuoriclasse” e nella pubblicazione della “Gazzetta del Fuoriclasse”
(realizzazione e stampa delle soluzioni a fumetti).
Il consiglio consultivo è un’occasione per esercitare il principio di partecipazione, così come è espresso dalla Convenzione
Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC, 1989): “Hai diritto a esprimere la tua opinione su tutte le questioni che ti
riguardano. La tua opinione deve essere ascoltata e presa in seria considerazione”. Proprio perché è importante che il lavoro di analisi e
di proposta da noi effettuato sia “preso in seria considerazione” vi aspettiamo i primi giorni di maggio per confrontarci
insieme sulle nostre proposte.
Giada Frusteri, Matthew Guevara, Thomas Zarba, Alice Loduca, Youness Zhiri, Basant Bedir, Yamile Medina, Gaia Perlotti,
Silvia Di Paola, Ilaria Scimone
PROPOSTE DEL CONSIGLIO CONSULTIVO “SAVE THE SCHOOL”
DELLA SCUOLA VICO (ISTITUTO COMPRENSIVO VAL LAGARINA)
“VICONVINCERA’ A REALIZZARE UNA VICO MIGLIORE”
INTRODUZIONE
Tra le tante attività del progetto “Fuoriclasse” ci sono i consigli consultivi, un gruppo di ragazzi che riflette su come
risolvere alcuni problemi della scuola per invitare gli alunni a frequentare la Vico, per loro una delle scuole migliori del
quartiere. Nella nostra scuola, partecipano al consiglio consultivo 10 ragazzi e ragazze, scelti come rappresentanti delle classi
seconde. Insieme a noi ci sono anche il docente Roberto Barbaglia e la facilitatrice Michela Maxia.
PROBLEMI EVIDENZIATI
Durante i primi due incontri abbiamo individuato i problemi presenti nella nostra scuola. Ne abbiamo selezionati tre, i più
importanti per noi, che sono questi:
1.
Bullismo:

Ci prendiamo troppo in giro, ci diciamo parolacce e insulti;
16

Offendiamo i compagni, spesso le persone si sentono ferite e quindi non vengono più a scuola, in quanto la reputazione
per noi è molto importante;

I professori spesso non vedono e non sanno quello che succede fra di noi, in classe, all’intervallo e in bagno.
2.
Carico lavorativo sbilanciato:

Ci sono giornate troppo pesanti e giornate molto leggere;

I compiti sono assegnati in modo sbilanciato, sappiamo che modificare l’orario a maggio può essere difficile ma
possiamo trovare degli accordi nella gestione delle ore all’interno delle materie ed almeno per i compiti;

I compiti sono assegnati dopo il suono della campanella. Spesso usciamo più tardi da scuola o le ragazze non hanno il
tempo di andare in bagno, dal momento che i primi cinque minuti sono dedicati a loro e il bagno è in condivisione.
PROPOSTE
Per far sì che tutti possiamo stare meglio a scuola, e quindi contrastare insieme il fenomeno della dispersione scolastica,
chiediamo che:
1. Sia istituita, una volta a settimana, un’ora per parlare in classe, insieme ad un docente, dei problemi fra noi ragazzi;
2.
Ci sia una maggiore attenzione per la gestione delle ore, ed in particolare una regola che vincoli i professori a scrivere i
compiti sul registro e a non assegnarli da un giorno all’altro;
3.
Ci sia una regola che vincoli i professori ad assegnare i compiti entro l’orario di lezione. Noi studenti ci prendiamo
l’impegno di avvertire i professori 5 minuti prima della campanella. Nel caso non si riuscisse a rispettare questa
tempistica, ci piacerebbe che i docenti ritardatari segnassero i compiti sulla lavagna.
Ci rivolgiamo:

Alla dirigenza del nostro Istituto perché ci conceda quanto richiesto, sostenendo le nostre mozioni, in particolar modo
istituendo un momento per la riflessione sulle dinamiche di classe e definendo insieme ai docenti alcune indicazioni per
la gestione del carico lavorativo;

Ai docenti del nostro Istituto perché ascoltino la nostra voce e si impegnino a rispettare quanto pattuito, ascoltando i
compagni che segnalano la fine dell’ora e utilizzando il registro per assegnare i compiti;

A Save the Children e alla Cooperativa Edi perché ci aiutino a condurre il confronto con i docenti e la Dirigente
Scolastica, ed in particolare perché supportino i nostri professori nella gestione del momento di confronto con la
classe.
Il consiglio consultivo è un’occasione per esercitare il principio di partecipazione, così come è espresso dalla Convenzione
Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC, 1989): “Hai diritto a esprimere la tua opinione su tutte le questioni che ti
riguardano. La tua opinione deve essere ascoltata e presa in seria considerazione”. Proprio perché è importante che il lavoro di analisi e
di proposta da noi effettuato sia “preso in seria considerazione” vi aspettiamo il giorno 5 maggio 2014 alle ore 15, per
confrontarci insieme sulle nostre proposte.
Il Consiglio Consultivo Save the School
“VICONVINCERA’ A REALIZZARE UNA VICO MIGLIORE”!
Mirko Scirè, Maristella Giuliano, Erika Barro, Ivan Zendon, Marika Eddahmami, Ekram Benmaarouf, Elena Rem, Walid
Bendahi, Iqra Hazraq, Stan Moise, Roberto Barbaglia, Michela Maxia
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Scuola
Proposte rappresentanti
Impegno dirigenza
Impegno docenti
Impegno associazioni
Impegno studenti
IC Trilussa
(scuole primarie)
Scatola delle soluzioni per
risolvere insieme i problemi
Il dirigente autorizza l’utilizzo e
la promozione delle scatole
delle soluzioni. Condivide la
proposta con il Consiglio di
Istituto
I docenti si impegnano
ad individuare un
momento ogni settimana
per parlare con la classe
dei problemi emersi
STC/EDI acquistano il
materiale necessario e
affiancano i rappresentanti nella
creazione delle scatole
I bambini costruiscono le
scatole e si impegnano a
promuoverne un uso serio e
consapevole
Cambi di posto per
conoscerci meglio
Il dirigente accoglie la richiesta
e condivide la proposta con il
Consiglio di Istituto
I docenti si impegnano a
prendere in seria
considerazione questa
proposta
Attività laboratoriali per
conoscerci meglio
Il dirigente accoglie la richiesta
e condivide la proposta con il
Consiglio di Istituto
Il dirigente rilancia la proposta
invitando la realizzazione di un
“progetto biblioteca” per
potenziarne il suo uso
I docenti si impegnano a
promuovere laboratori in
classe
I docenti referenti si
impegnano ad elaborare
una proposta insieme ai
rappresentanti
Libri sul tema della
discriminazione per
prenderci meno in giro
IC Trilussa
(scuola secondaria
di I grado)
Ristrutturazione di porte
(inserire serrature) e bagni,
armadi nelle classi
Il dirigente spiega ai
rappresentanti che i fondi sono
limitati: l’impegno è di
sistemare gli aspetti prioritari
Maggior pulizia della scuola
da parte del personale ATA
Il dirigente non è d’accordo,
afferma che bisogna rispettare
di più chi pulisce la scuola:
spesso non puliscono perché gli
alunni lasciano troppo sporco
Uso del cellulare durante
l’intervallo
Il dirigente non accetta questa
proposta perché diseducativa
I bambini si impegnano a
valorizzare al massimo questa
possibilità
STC/EDI si impegnano ad
offrire consulenza se richiesto
STC/EDI si impegnano a
partecipare al tavolo di
progettazione e ad acquistare
libri sul tema della
discriminazione
STC/EDI si impegna ad
affiancare i genitori e i ragazzi
nella manutenzione delle classi
I docenti si impegnano
ad aiutare i ragazzi
nell’organizzazione
dell’incontro con il
personale ATA per
capirsi meglio
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I bambini si impegnano a
valorizzare al massimo queste
attività
I bambini si impegnano, su
turni, a gestire la biblioteca
I ragazzi si impegnano a
intervenire quando qualcuno
sporca o danneggia la scuola,
aiutare il Comitato Genitori
nella raccolta fondi, supportare
le famiglie nella giornata di
manutenzione e pulizia della
scuola
I ragazzi si impegnano a
lasciare le classi in ordine e ad
organizzare un incontro con il
personale ATA per capirsi
meglio
IC Val Lagarina
(scuola primaria)
IC Val Lagarina
(scuola
secondaria)
Uso del cortile
(acquisto di canestri, reti,
palloni e porte; cortile
“prenotabile” per fare
lezioni)
Il dirigente non accetta la
proposta di montare canestri,
reti e porte per i rischi di
vandalismo e infortuni.
Promuove invece la possibilità
di fare lezione in cortile,
inviando autorizzazione
ufficiale in merito. Autorizza
l’utilizzo dei palloni
I ragazzi si impegnano a
stendere un regolamento e una
proposta di contratto tra alunni
e professori
I ragazzi si organizzano per
l’acquisto di 2 palloni per
classe
Maggior presenza del
dirigente a scuola
Il dirigente ci viene
regolarmente ma il pomeriggio,
accetta di venire 2 volte al mese
la mattina solo se a turno uno
studente si prende l’incarico di
segnalargli le urgenze da
affrontare
Rispetto degli orari della
palestra riservati ai bambini
della scuola Gherardini
La dirigente si impegna ad
incontrare il dirigente dell’IC
Trilussa per sottolineare
l’importanza di osservare
sempre gli orari della palestra
Cassetta “c’è posta per
fuoriclasse” per risolvere
insieme i problemi della
scuola
Il dirigente autorizza l’utilizzo e
la promozione della cassetta
I docenti si impegnano
ad individuare un
momento ogni 15 giorni
per parlare con le due
classi dei problemi emersi
ed individuare le
soluzioni
Istituzione di un momento
di confronto tra studenti e
docenti per parlare dei
problemi della classe
La dirigente ricorda ai ragazzi il
servizio dello sportello
psicologico. Si impegna inoltre
a condividere in Consiglio di
Istituto la richiesta di utilizzare
le ore di cittadinanza e
costituzione per dialogare con i
I docenti che insegnano
cittadinanza e
costituzione si
impegnano a dedicare
tempo all’ascolto dei
problemi dei ragazzi
I docenti si impegnano a
sostenere i ragazzi
nell’elaborazione del
sistema per segnalare le
urgenze della scuola
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I ragazzi si impegnano a
organizzare il sistema per
segnalare le urgenze della
scuola
STC/EDI acquistano il
materiale necessario e
affiancano i rappresentanti nella
creazione della cassetta. Si
impegnano a sostenere la
stampa della gazzetta del
Fuoriclasse (pubblicazione con
le soluzioni individuate)
I bambini preparano la cassetta
e si impegnano a promuoverne
un uso serio e consapevole
Promozione della seguente
buona pratica: scrivere i
compiti sul registro, non
assegnarli da un giorno
all’altro
Promozione della seguente
buona pratica: assegnare i
compiti durante l’orario di
lezione
docenti sul rispetto dei diritti
dei ragazzi a scuola
La dirigente si impegna a
condividere in Consiglio di
Istituto la richiesta di non
assegnare compiti da un giorno
all’altro e di segnare su
un’agenda i compiti affidati alla
classe
La dirigente si impegna a
condividere in Consiglio di
Istituto la richiesta di assegnare
i compiti durante l’orario di
lezione
I docenti si impegnano a
scrivere i compiti
assegnati sull’agenda o in
alternativa ad individuare
uno studente che possa
farlo
I docenti si impegnano
ad assegnare i compiti
durante l’orario di lezione
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STC/EDI acquistano le agende
e affiancano i rappresentanti
nella regolamentazione
dell’utilizzo della stessa
I ragazzi si impegnano a
scrivere i compiti assegnati
sull’agenda, qualora il docente
preferisca questa soluzione
Laboratori
Area scientifica
Istruire - “Sapere” (conoscenze)

Formare - “Saper fare” (competenze)

Sviluppare le conoscenze di base
(matematica, geometria, scienze)



Area umanistica


Sviluppare le conoscenze di base
(italiano, storia, geografia, cittadinanza e
costituzione)

Area relazionale


Riconoscere le emozioni proprie e altrui
Conoscere le proprie potenzialità e
criticità
Area artistica


Conoscere i materiali
Conoscere gli utensili e le tecniche di
lavorazione


Conoscere la CRC
Conoscere i propri diritti e le proprie
responsabilità
Conoscere la Costituzione Italiana
Conoscere le regole che normano la
convivenza civile

Area diritti e legalità














Educare - “Saper essere” (comportamenti)


Sviluppare le competenze di base (far di conto,
fare ipotesi, sperimentare …)
Osservare la realtà ed effettuare processi di
deduzione (causa-effetto)
Interagire proficuamente nella vita quotidiana
(es: fare la spesa, sapere leggere gli orari di un
treno …)
Allestire un esperimento scientifico
Essere precisi
Essere attenti a ciò che ci circonda
Sviluppare le competenze di base (leggere e
comprendere un testo, riassumere e raccontare
una vicenda …)
Orientarsi ed avere un ruolo attivo nei contesti
di riferimento


Ascoltare
Comunicare
Sapersi confrontare
Gestire le proprie emozioni
Gestire una relazione (con pari e/o adulti)
Lavorare in gruppo


Essere empatici
Mettersi in discussione
Sviluppare abilità tecniche
Utilizzare utensili e strumenti in maniera
adeguata
Esercitare le proprie capacità di problem solving
Lavorare in gruppo


Valorizzare la propria fantasia
Essere creativi
Promuovere la CRC nei diversi contesti di
appartenenza (es: attraverso organizzazione di
momenti peer)
Sperimentare processi decisionali, di
rappresentanza e di delega
Lavorare in gruppo
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Essere curiosi
Essere cittadini attivi




Essere cittadini attivi
Rispettare e rivendicare i diritti
Rispettare le regole
Valorizzare il bene comune
Codice di Condotta Volontari Fuoriclasse
Centro Educativo Milano
Il Codice di Condotta “Volontari Fuoriclasse” nasce dall’esigenza di sentire più nostro il Codice di Condotta di Save the
Children Italia Onlus, che – come volontari di un’organizzazione partner del progetto Fuoriclasse – siamo tenuti a rispettare.
Ci aspettiamo che il seguente Codice sia rispettato anche dai visitatori occasionali (personale e rappresentanti di Save the
Children o di organizzazioni partner, donatori, testimonial …) che di volta in volta parteciperanno alle attività del Centro
Educativo.
Questa lista non è esaustiva. Il principio di base è che si devono evitare azioni e comportamenti che possano essere
inappropriati e potenzialmente abusivi nei riguardi dei minori.
La coordinatrice di progetto, le operatrici e le/i volontarie/i del Centro Educativo non devono mai:
1.
Reagire alle provocazioni delle bambine, dei bambini e degli adolescenti con aggressioni fisiche e/o psicologiche (cfr
Codice di Condotta STC, Artt. 1, 2, 3, 7)
2. Dare alle bambine, ai bambini e agli adolescenti il proprio cellulare, la propria mail, il contatto del profilo facebook o di
altri social network (cfr Codice di Condotta STC, Art. 9)
3. Atteggiarsi in maniera inadeguata, sessualmente provocante o non rispettosa delle diverse culture, ad esempio baciando
e/o abbracciando le bambine, i bambini e gli adolescenti (cfr Codice di Condotta STC, Art. 8)
4. Fare la cartella e/o i compiti al posto delle bambine, dei bambini e degli adolescenti (es: dettare, scrivere per loro);
accompagnarli in bagno (cfr Codice di Condotta STC, Art. 12)
5. Dare denaro o beni alle bambine, ai bambini e agli adolescenti (cfr Codice di Condotta STC, Art. 13)
6. Fumare in presenza o insieme alle bambine, ai bambini e agli adolescenti (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 14)
7. Discriminare o avere un rapporto esclusivo con bambine, bambini e adolescenti (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 16)
8. Accompagnare a casa bambine e bambini (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 16)
9. Consegnare – a chiusura del Centro Educativo – bambine e bambini a persone non autorizzare (Cfr Codice di Condotta
STC, Art. 16)
10. Restare da soli con bambine, bambini e adolescenti (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 20)
È importante che la coordinatrice di progetto, le operatrici e le/i volontarie/i del Centro Educativo si impegnino a:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Avere cura degli spazi e del materiale del Centro Educativo (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 14)
Arredare in sicurezza il Centro Educativo (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 19)
Essere chiari e fermi sulle regole del Centro Educativo e sulle dinamiche relazionali che al suo interno promuoviamo
(Cfr Codice di Condotta STC, Art. 15)
Dare rinforzi positivi alle bambine, ai bambini e agli adolescenti (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 15)
Usare un linguaggio gentile, positivo e inclusivo (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 15)
Essere rispettosi delle storie individuali di ogni bambina, bambino e adolescente (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 15)
Far rispettare a tutti le regole del Centro Educativo (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 16)
Dedicare tempo al monitoraggio di equipe (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 17)
Riferire alle referenti del Centro Educativo o alla coordinatrice di progetto qualsiasi preoccupazione (Cfr Codice di
Condotta STC, Art. 18)
Condividere con bambine, bambini e adolescenti le modalità di gestione e le attività del Centro Educativo (Cfr Codice
di Condotta STC, Art. 27)
Progettare attività adeguate all’età, allo spazio e alle risorse a disposizione (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 19)
Partecipare ai momenti di formazione (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 25)
Progettare attività per minori e adulti per promuovere al Centro Educativo un clima di ascolto e collaborazione (Cfr
Codice di Condotta STC, Art. 21)
Conoscere la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Cfr Codice di Condotta STC, Art. 26)
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